PORTFOLIO STEFANO MARZO ARCHITETTURA

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portfolio architettura
Stefano Marzo, 2024

indice

Curriculum vitae

Tesi universitaria

Lavori professionali

3.1 Concorso per una nuova telecabina al Monte Altissimo

III IV

Lavori universitari

4.1 Proyecto 4

4.2 Atelier Architettura ed economia

4.3 Atelier Architettura ambiente e spazio costruito

4.4 Atelier Design - Build

4.5 Atelier Costruzione

I
II

Il mio rapporto con l’architettura nasce successivamente al conseguimento della maturità scientifica. Intraprendendo un percorso di formazione universitaria di matrice politecnica alimentato da un forte interesse per le diverse sfaccettature della materia: dalle questioni più formali a quelle più tecniche. In seguito al raggiungimento del titolo triennale il percorso è proseguito nell’indirizzo ‘Architettura Costruzione Città’ del Politecnico di Torino. La mia esperienza di studio magistrale è stata arricchita mediante un’esperienza

Erasmus+ presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid (UPM), che mi ha fornito ulteriori mezzi ampliando le mie vedute ed il mio metodo e dato l’opportunità di implementare le mie capacità linguistiche. Ho concluso il mio percorso di laurea magistrale nel Febbraio 2024 con una tesi che indaga il patrimonio ordinario delle nostre città, studiandone prospettive di riutilizzo, che è stata valutata con votazione 110/110 con lode e meritoria di segnalazione

Istruzione e formazione

Laurea Magistrale in Architettura Costruzione Città: Politecnico di Torino

110/110 cum laude e menzione d’onore | 2021-2024 | Torino, Italia

Erasmus+: Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid (UPM) 1/09/2022-31/01/2023 | Madrid, Spagna

Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura: Politecnico di Torino 2018-2021 | Torino, Italia

Diploma Liceo Scientifico: Liceo Scientifico - Classico G. Stampacchia 2013-2018 | Tricase, Italia

Lingue

Italiano: madrelingua

Inglese: IELTS 6.0 (B2)

Spagnolo: B1

Esperienze professionali

Intern professionale: Architetto Roberto Quaranta Estate 2023 | Presicce (LE), Italia

Tirocinio curriculare: Studioata - Associazione Professionale Architetti

9/02/2023-24/03/2023 | Torino, Italia

Collaborazione professionale: Luca Reinerio Architetti

24/11/2020-11/04/2021 | Torino, Italia

Tirocinio curriculare: Luca Reinerio Architetti

2/10/2020-24/11/2020 | Torino, Italia

curriculum vitae

Riconoscimenti accademici

Menzione in pubblicazione di docenti: Che mestiere fa(ra)nno gli architetti? / Armando, Alessandro; Barioglio, Caterina; Campobenedetto, Daniele; Todella, Elena - In: Praticare la teoria. Riflessioni sulla pedagogia della progettazione architettonica / Di Renzo A., Giaccone E., Gribling S., Lucarini C. - Torino : Accademia University Press, 2022. - pp. 127-141

Software

AutoCAD / SketchUP / Lumion /Illustrator / Photoshop / InDesign / LightRoom / Office Suit

Contatti

Stefano Marzo

Tricase (LE), Italia, 16/12/1999

C.so Unione Sovietica 162A, Torino, 10134

Numero telefonico: +39 3404914652

E-mail: stemarzo99@gmail.com

Instagram: @stherzo

ripensare l’ordinario

Tesi universitaria.

Ripensare l’ordinario. Esplorazioni progettuali di riconversione del patrimonio scolastico dismesso del secondo dopoguerra in Italia.

Relatori: Caterina Barioglio, Daniele Campobenedetto

Candidati: Stefano Marzo, Gianmarco Lisi

La ricerca si propone di indagare lo stato dell’arte del patrimonio scolastico pubblico in Italia, in particolare quello presente nelle grandi città che dalla metà del secolo scorso hanno conosciuto una crescita esponenziale, come Roma, Milano e Torino. Queste città ereditano, da una stagione ormai conclusa, un’infrastruttura che risponde a ragioni non più coerenti con quelle della società odierna. Parte di questo patrimonio edilizio è oggi dismesso o sottoutilizzato a causa dello spopolamento e del calo demografico. Per costruire delle prospettive di riattivazione sono state elaborate delle istantanee delle tre città che potessero mettere in luce problematiche e nuove necessità. Un’esigenza emerge con particolare rilevanza su tutti e tre i territori municipali considerati: la carenza di spazi abitativi per studenti universitari fuorisede, che insieme al caro affitti costituiscono un ostacolo alla mobilità universitaria. Ampliare il servizio con nuove residenze, riconvertendo vecchie scuole, è un approccio che permette di riutilizzare il patrimonio edilizio esistente, senza incidere sul consumo di suolo.

A partire da indagini sulle potenzialità di trasformazione a scala urbana, la ricerca esplora proposte progettuali per un caso studio specifico: la scuola di Torino Nord sita al civico 153 di via Bologna. L’immobile dei primi anni Ottanta spicca per la sua flessibilità, che gli ha già permesso di ospitare nuovi usi. L’edificio rientra in un

patrimonio costruito “ordinario”, esito di un processo di progettazione basato su modelli ripetuti in più esemplari sul territorio torinese.

L’ipotesi di trasformazione dell’edificio considera il processo di progettazione e i suoi tempi, confrontandosi con diverse dimensioni del progetto, tra cui: la trasformazione per sistemi edilizi, le diverse temporalità e potenzialità d’uso, le disponibilità economiche di un soggetto pubblico.

Il progetto è pensato come un percorso incrementale, basato su fasi progressive e proposte alternative che potrebbero anche rimanere in potenza. Immaginarsi il cantiere come un luogo aperto e di scambio può produrre contaminazioni tra i nuovi residenti e la popolazione del quartiere, includendola sin dalle prime fasi del processo. Il progetto apre alla possibilità di coesistenza tra il programma della residenza e lo svolgimento di attività associative collocabili al piano terra ed estendibili nel grande parco pubblico. Il lavoro include un compendio di riflessioni sulle trasformazioni del patrimonio edilizio ordinario, che supera le specificità del singolo caso studio.

Assonometria generale di progetto

TESI UNIVERSITARIA
II.
Ripensare l’ordinario

Pianta piano terra

A destra: assonometrie di approfondimento dello spazio pubblico e sezione BB

II. TESI UNIVERSITARIA
Ripensare l’ordinario

una nuova telecabina

Lavori professionali:

Concorso per una nuova telecabina al Monte Altissimo - Primo grado

Team: Studioata - Associazione Professionale Architetti

Durante lo svolgimento del tirocinio curriculare svolto al secondo anno della laurea magistrale ho avuto l’opportunità di partecipare ad un concorso di progettazione. Insieme allo Studio ATA di Torino abbiamo elaborato una proposta progettuale per una nuova telecabina a Monte Altissimo, località sciistica di Borno. Le due stazioni, quella di arrivo e quella di partenza sono concepite come due oggetti scultorei e materici, dei volumi incastonati nella naturale orografia e rocciosità del sito che le ospita.

I pochi e semplici materiali: legno, acciaio e vetro cercano di disegnare forme attrattrici di nuove spinte d’interesse verso il turismo sportivo non solo invernale, ma anche primaverile. La stazione a monte dispone di una serie di spazi dedicati ad attività di ristorazione e bar, inoltre gode di una vista mozzafiato che possa allietare le scalate o le discese dei visitatori. Attenzione particolare è stata posta anche all’accessibilità: una serie di rampe interne ed esterne conduce ad un percorso che dispone di due grandi cornici a cannochiale che inidirizzano l’attenzione verso gli spot più significativi.

In alto: render della stazione di monte durante la stagione primaverile A sinistra: planimetria della stazione di partenza

LAVORI PROFESSIONALI
III.

In alto: render della stazione di monte vista da valle

A sinistra: planimetria della stazione di arrivo

Una nuova telecabina

radialidad urbana

Lavori universitari: Proyecto 4

Università: Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid (UPM)

Anno accademico: 2022/2023 - Laurea Magistrale, secondo anno

Professori: UD: José Antonio Ramos: Luis Basabe, Luis Palacios

Studenti: Stefano Marzo

Questo progetto è il frutto del corso Proyecto 4, esame di progettazione svolto presso il politecnico di Madrid. Tema di progetto era connettere due aree con vocazione molto differente: la Canada Real e il Canaveral. La prima si configura come una delle zone più disagiate della Spagna, un’unica grande strada lunga 15km costeggiata da costruzioni spontanee senza gas e luce, abitatata da una mixité di culture. La seconda, invece, una zona di sviluppo odierno, dove sta andando a crearsi un nuovo tessuto urbano consolidato tipico di una residenzialità medio-borghese.

Tra le nuove villette a schiera e autocostruzioni: il vuoto. Un campo arido e secco da sembrare deserto che acuisce la distanza, anche sociale, tra la miseria e l’agio. Il compito principale era proprio quello di riempire questo vuoto.

Nel farlo, si è cercato di adottare uno spirito inclusivo, questa mistura di culture e minoranze andava preservata ed integrata e non esclusa e spinta al margine. Il nuovo complesso presenta una serie di costruzioni basse, rispettose del contesto e simili tra di loro; non esistono sistemazioni di lusso, tutti gli occupanti sono posti alla pari.

Il keypoint del progetto è lo spazio pubblico che si viene

a creare tra gli edifici rivestiti in lamiera, luoghi di louisire e sport si alternano ad un verde progettato e dei percorsi pedonali dinamici. Il lotto può essere attreversato solo pedonalmente e crea una situazione di paesaggio interno posizionando molte residenze su fronte strada. A stabilire una geografia interna sono poi gli edifici dedicati a student-housing, facilmente individuabili per il loro volume sensibilmente più grande e per ‘eccentricità del loro rivestimento. Questi grandi parallelepipedi rivestiti da scuri regolabili oltre a fungere da /andmark offrono la possibilità a giovani studenti fuori sede di affittare una residenza e godere del teatro sociale e della contaminazione culturale del territorio di riconnessione. A completare il vasto catalogo di occupanti, al piano primo delle residenze sono stati collocati anche uffici in modo da non privare il sito anche di un comparto produttivo.

IV. LAVORI UNIVERSITARI
Assonometria generale di progetto
Radialidad urbana

Spaccato assonometrico di un’unità adibita a Student Housing

IV. LAVORI UNIVERSITARI
Radialidad urbana
Assonometria d’approfondimento dello spazio pubblico
Pianta piano terra IV. LAVORI UNIVERSITARI

Radialidad

Prospetti

e sezione Ovest
urbana

campus PSRI

Lavori universitari: Atelier Architettura ed economia

Università: Politecnico di Torino

Anno accademico: 2021/2022 - Laurea Magistrale, primo anno

Professori: Giovanni Durbiano, Francesca Abastante

Studenti: Elisa Frazzetto, Stefano Marzo, Sara Neri

Il progetto per il nuovo parco della Salute è il risultato dell’atelier Architettura ed economia, che univa la composizione all’estimo. Il corso tentava di inserirsi in una questione reale e tutt’oggi esistente ed insistente sul suolo di Torino sud: il nuovo campus universitario di medicina annesso ad un polo ospedaliero.

Il sito è collocato esattamente a i piedi del grattacielo ad opera di Fuksas e, per volume, permetteva ampio spazio di manovra. La nostra proposta vedeva condividere il lotto da una porzione pubblica ed una privata di residenze universitarie. Il campus è concepito come un grande serpentone completamente vetrato, e schermato con degli scuri elettrici, ed un tetto completamente praticabile, attrezzato con punti di interesse dedicati allo sport, al loisirs e alla socialità. In fronte ad esso sono collocate le residenze degli studenti che appaiono come degli avvallamenti del terreno, attraversabili ed ospitanti del verde sulla loro copertura. La scelta del mimetismo è dovuta ad una volontà progettuale di lasciare il campus come vero oggetto attrattivo ed eccentrico, anche per la sua vocazione pubblica che interessa la collettività. Abbiamo così creato, con un gioco di quote, dei livelli diversi che ci suggeriscono cosa è pubblico e cosa privato.

Planimetria generale di progetto e riassunto dati economici

IV. LAVORI UNIVERSITARI
Campus PSRI
Pianta piano terra Prospetto Nord
IV. LAVORI UNIVERSITARI
Sezione 1
Sezione 2 Campus PSRI
IV. LAVORI UNIVERSITARI
Assonometria generale di progetto
Campus PSRI Render di progetto
lo scalo Vallino

Lavori universitari: Atelier Architettura ambiente e spazio costruito

Università: Politecnico di Torino

Anno accademico: 2021/2022 - Laurea Magistrale, primo anno

Professori: Paola Gregory, Rossella Maspoli

Studenti: Elisa Frazzetto, Stefano Marzo, Sara Neri

La nostra proposta progettuale si inserisce nel quadro delle trasformazioni che interessano lo Scalo Va/lino di Torino. Sito oggi realmente coinvolto in processi che interessano vari investitori ed enti con differenti finalità e ruoli. Il committente, composto da questo gruppo appena citato, aveva l’esigenza di costruire un centro commerciale, uno student-housing e delle residenze private.

Dopo un attento studio del sito abbiamo compreso l’importanza del mercato rionale che si svolge proprio a pochi passi dal sito, questo ci ha imposto un rispetto dell’attività svolta e della comunità coinvolta che ci ha portato a progettare un centro commerciale interrato, di modo che non si imponesse sulla tradizione locale.

Questa scelta si porta dietro la nascita di una piazza in dislivello che offre sedute e possibilità di installazione di pop-up stare. Al di sopra dell’attività commerciale si innesta la residenza per studenti, essa, si organizza su più livelli e con una struttura che potremmo definire piramidale. Tutti prospetti sono completamente vetrati e con un gioco di sfalsamenti offre la possibilità di godere di grandi terrezzamenti che ospitano anche dei giardini.

I materiali scelti sono: vetro, acciaio e legno che raccorda i differenti livelli uniformizzandoli.

Il verde pubblico e lo spazio attrezzato occupano tutto il sito ed un nastro giallo guida il visitatore all’interno di esso, inoltre funge da arteria che collega il tessuto urbano consolidato provenendo da Lingotto e proiettandosi verso Crocetta e San Salvario. Le residenze private sono al margine della vita pubblica collocandosi sul confine verso Corso Sommellier affiancandosi a quelle ora presenti.

Tutti i dislivelli sono stati risolti con rampe inegrate ad un sistema di scale.

A sinistra: masterplan generale di progetto

A destra: viste assonometriche generali

IV. LAVORI UNIVERSITARI
Lo scalo Vallino

Pianta piano tipo e sezione trasversale

IV. LAVORI UNIVERSITARI

Prospetto di dettaglio e stralcio di pianta

Sezione

tecnologica di dettaglio Lo scalo Vallino

i volti di Villa Adriana

Lavori universitari: Atelier Design Build

Università: Politecnico di Torino

Anno accademico: 2020/2021 - Laurea Triennale, terzo anno

Professori: Pier Federico Mauro Caliari, Francesco Leoni, Andrea Levra Levron, Walter Ceretto

Studenti: Gianmarco Lisi, Stefano Marzo, Fabio Mura

Il progetto nasce dalla necessità di realizzare un manufatto temporaneo che potesse accogliere delle funzioni museali ed espositive. Spunto primario e principale del progetto, la preesistenza, la suggestiva Villa Adriana.

Nello specifico il padiglione è pensato per essere accolto dalle mura, o meglio dire, dalle rovine della vecchia sala dei filosofi. Attraverso uno studio dettagliato e un ipotesi ricostruttiva della facciata ormai perduta abbiamo fissato proporzioni e tracciati del nostro progetto, collocando i portali d’accesso in corrispondenza delle vecchie colonne. Poi, attraverso la scelta dei materiali si è cercato di evocare una continuità con il sito: corten, acciaio con calamina ed estrusi di laterizio guidano il progetto che accoglierà la collezione statuaria di Villa Adriana, compresi i pezzi ora sparsi nel mondo. La particolare copertura composta da coni di luce puntuali ma diffusi che generano una luca quasi eterea, garantiscono al visitatore un’atmosfera intima e personale.

Esploso assonometrico dei livelli compositivi di progetto

Esploso assonometrico tecnologico del sistema di copertura a lucernari

IV. LAVORI UNIVERSITARI

A destra: mockup della

mostra 1000 volti di

Villa Adriana

Sotto: Render di progetto

dal basso

I volti di Villa Adriana
ricostruttive e genesi del progetto IV. LAVORI UNIVERSITARI
Ipotesi
Sezione
renderizzata I volti di Villa Adriana
Sezione prospettica IV. LAVORI UNIVERSITARI

Approfndimento tecnologico del padiglione espositivo

volti di
I
Villa Adriana

le residenze nel parco

Lavori universitari: Atelier Costruzione

Università: Politecnico di Torino

Anno accademico: 2019/2020 - Laurea Triennale, secondo anno

Professori: Luca Reinerio, Elena Vigliocco, Manuel Fernando Ramello, Stefano Invernizzi

Studenti: Gianmarco Lisi, Stefano Marzo, Fabio Mura

La nostra proposta progettuale si inserisce nel quadro delle trasformazioni che interessano lo Scalo Va/lino di Torino. Sito oggi realmente coinvolto in processi che interessano vari investitori ed enti con differenti finalità e ruoli. Il committente, composto da questo gruppo appena citato, aveva l’esigenza di costruire un centro commerciale, uno student-housing e delle residenze private.

Dopo un attento studio del sito abbiamo compreso l’importanza del mercato rionale che si svolge proprio a pochi passi dal sito, questo ci ha imposto un rispetto dell’attività svolta e della comunità coinvolta che ci ha portato a progettare un centro commerciale interrato, di modo che non si imponesse sulla tradizione locale.

Questa scelta si porta dietro la nascita di una piazza in dislivello che offre sedute e possibilità di installazione di pop-up stare. Al di sopra dell’attività commerciale si innesta la residenza per studenti, essa, si organizza su più livelli e con una struttura che potremmo definire piramidale. Tutti prospetti sono completamente vetrati e con un gioco di sfalsamenti offre la possibilità di godere di grandi terrezzamenti che ospitano anche dei giardini.

I materiali scelti sono: vetro, acciaio e legno che raccorda i differenti livelli uniformizzandoli.

Il verde pubblico e lo spazio attrezzato occupano tutto il sito ed un nastro giallo guida il visitatore all’interno di esso, inoltre funge da arteria che collega il tessuto urbano consolidato provenendo da Lingotto e proiettandosi verso Crocetta e San Salvario.

Le residenze private sono al margine della vita pubblica collocandosi sul confine verso Corso Sommellier affiancandosi a quelle ora presenti.

Tutti i dislivelli sono stati risolti con rampe inegrate ad un sistema di scale.

IV. LAVORI UNIVERSITARI

A sinistra: viste prospettiche degli spazi comuni

A destra: sezione prospettica

parco
Le residenze nel

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