Celada Notizie Marzo

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Retrospettiva L’ARTE METTE LE ALI

Le da dat pe no e rde n re

Celada Notizie n. 39 Marzo 2009 - Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L.353/2003 conv. L.46/2004, art1, c1, DCB Milano

SPECIALE LEONARDO

euro 0,50

Okuma PRESENTA IL SESTO OSCAR DEL MULTITASKING!

5 assi nella manica CON IL NUOVO

CNC JIG BORER A 5 ASSI YBM Vi40

Al via i nuovi corsi del CENTRO DI FORMAZIONE


S o m m a r i o Celada Notizie Trimestrale d’informazione anno 12° - n. 39, Marzo 2009 - Milano Editore: Micos s.a.s. Direttore Responsabile: Alberto Costa Art Director: Mauro Minervino Realizzazione:

ALCOS

C O M U N I CA Z I O N E

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Milano 20123, Via G.B. Vico, 42 Tel. 02.48.00.98.95 Fax 02.48.51.86.55 www.alcoscomunicazione.com Hanno collaborato: Guido Celada, Mila Celada, Luigi Boiano, Enrico Puviani, Grazia Gozzi, Enzo Bernardini, Davide Bullo, Matteo Fontana, Giovanna De Filippi Segreteria di redazione: Alessandra Castaldelli Stampa: Euroteam (Bs) Aut. Trib. Milano n. 564 del 20 Dicembre 1993, spedizione in abbonamento Poste Italiane spa Sped. in A.P. D.L.353/2003 conv. L.46/2004, art1, c1, DCB Milano In ottemperanza alle disposizioni della legge n. 675/96 sulla tutela dei dati personali, qualora lei non desiderasse ricevere altro materiale informativo, pubblicitario o promozionale o qualora volesse consultare, modificare o cancellare gratuitamente i suoi dati, la preghiamo di scrivere a: ALCOS s.r.l. via G.B. Vico, 42 - 20133 Milano - che provvederà immediatamente ad accogliere la sua richiesta. I dati sono facoltativi, la mancata risposta non comporta conseguenze.

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5 ASSI NELLA MANICA 4

Panoramica sul nuovo centro di lavoro Yasda

PORTFOLIO Retrospettiva dalla Mostra per Giovanni Celada

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PER CHI È ABITUATO ALL’ECCELLENZA Presentato il Multus B750, tornio Multitasking

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LEONARDO La vita, la maturità artistica

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E d i t o r i a l e

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n momento difficile è un momento in cui tutte le cose, le più banali, diventano meno banali, in cui le cose ovvie smet-

tono di essere ovvie, come, ad esempio... rispettare gli impegni! Ma è veramente così? Non è forse la nostra percezione che è alterata, ma la realtà è - e continuerà ad essere - quello che è, senza sconti? Noi abbiamo definito che tutti gli impegni che abbiamo preso saranno onorati, perchè, quando parlavo di gestire la barca con poco vento in questa stessa rivista, parlavo proprio di momenti come questo. Abbiamo già visto momenti così ed altri ne vedremo in futuro. Sentiremo ancora dire “ho visto delle crisi ma mai come questa”. Nella mia vita lavorativa ho sentito questa frase, sempre la stessa, almeno in tre momenti diversi. Ci vorrà ancora un po’ perchè passi, ma passerà e ci lascerà più forti di prima ed in condizione di guardare all’immediato passato per vedere chi sono quelli di cui ci si può fidare, quelli che hanno tenuto fede ai loro impegni col tempo cattivo. Guido Celada

www Sito internet R.F. Celada

www.celada.it

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Ya s d a p r e s e n t a u n g i o i e l l o

5 ASSI

nella manica Panoramica sulle funzioni e applicazioni del nuovo centro di lavoro verticale a 5 assi

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rande successo per la JIMTOF 2008 (24th Japan International Machine Tool Fair, 30 ottobre – 4 novembre 2008, Tokyo) che ha visto un incremento di visitatori del 9,7% rispetto alla precedente edizione del 2006. Per l’occasione, tra i numerosi centri di lavoro a 5 assi in mostra, YASDA ha presentato il nuovo modello YBM Vi40, sviluppato grazie all’esperienza di 25 anni nel settore. YASDA ha sviluppato il nuovo CNC JIG BORER a 5 assi YBM Vi40, nato per poter eseguire lavorazioni pesanti e ricavare stampi in acciaio temperato dal pieno (occorre considerare che la maggioranza dei concorrenti ha sviluppato centri di lavoro a 5 assi per la maggior flessibilità operativa derivante dalla possibilità di lavorare in direzioni multiple con singolo montaggio, ma accettando una minor rigidità e quindi una minore precisione e gradi di finitura inferiori come conseguenza della introduzione del meccanismo di comando della tavola).

CARATTERISTICHE Generalmente le macchine a 5 assi hanno la tavola rotante vicina alla posizione di carico. Tale disegno tende ad avere una maggior distanza tra il mandrino ed il centro di rotazione dell’asse tiltante, risultando non adatto per applicazioni di alta precisione. Inoltre le più piccole macchi-

ne a 5 assi oggi esistenti sul mercato sono molto compatte e quindi di piccolo ingombro esterno, ma sono ancora con bassa rigidità e quindi non adatte alla lavorazione di acciai da stampi e di precisione non sufficiente. La YASDA YBM Vi40 è costruita da guide solide ad alta rigidità in acciaio temperato sugli assi lineari X/Y/Z, la cui architettura costruttiva s’innesta nella tradizione di tutti i centri di lavoro Yasda della serie YBM, ormai

In alto: vista della tavola IV/V asse costruita da Yasda; la superficie è accuratamente raschiettata A destra: l’accesso sul lato destro della macchina è molto comodo per l’ispezione della tavola

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Ya s d a p r e s e n t a u n g i o i e l l o

conosciuta per precisione, rigidità e durata. La tavola ad alta precisione e rigidità, rotante e tiltante con gli assi B/C è montata sull’asse Y per minimizzare le differenze di peso delle parti mobili di ogni asse, e ponendo le parti pesanti mobili in modo da abbassare il baricentro. Il meccanismo di comando dell’asse B tiltante è realizzato da Yasda su proprio disegno, con meccanismo a vite senza fine e ruota elicoidale con alto rappor-

to di riduzione, capace di stabilizzare la macchina contro le grandi variazioni di coppia di ribaltamento della tavola ed agli alti sforzi generati nelle lavorazioni di stampi ad alta velocità. La culla è supportata da cuscinetti su 3 punti. In particolare il cuscinetto anteriore del supporto principale è del tipo a rulli, di grande diametro, 400 mm, che contribuisce a migliorare le prestazioni del controllo di movimento della tavola. Un motore Direct Drive è invece utilizzato per il comando della rotazione tavola Asse C, in cui è sufficiente una minore rigidità. L’utilizzo del motore Direct Drive sull’asse C garantisce una maggior precisione di posizionamento ed assenza di giochi meccanici. Consente inoltre maggiori velocità di lavorazione di superficie sculturale, tipica delle lavorazioni di stampi, in cui spesso il quinto asse è utilizzato solo per posizionamento, mentre il quarto è usato in interpolazione. L’errore di posizionamento degli assi B/C è ±0,7 secondi d’arco, secondo le misure eseguite. Il sistema di stabilizzazione delle distorsioni termiche è utilizzato non solo per la testa ed il carro, ma anche per l’asse Y, che è la struttura di base che porta la tavola. In questo sistema, si crea una circolazione di olio a temperatura controllata attraver-

Con la testa “tra le nuvole” Il parallelismo tra industria tecnologica e industria Aerospaziale e Difesa porta a pensare d’utilizzare tecnologie di lavorazione sviluppate per l’industria aerospaziale


so le strutture dei componenti principali, per contribuire a stabilizzare la precisione geometrica e diminuire l’effetto delle variazioni di condizioni ambientali. L’olio, a temperatura controllata, è fatto circolare anche attraverso il gruppo vite senza fine ruota elicoidale di comando inclinazione tavola e nel motore Direct Drive asse C di comando rotazione tavola. L’operatore gode di buona accessibilità tramite le due porte ricavate nella carenatura della macchina, una per accesso frontale e l’altra sul lato destro.

ESEMPI DI LAVORAZIONE Allo scopo di provare l’alta precisione in lavorazioni con 5 assi in interpolazione simultanea, YASDA ha eseguito la lavorazione su un pezzo in alluminio, diametro 130mm, ricavando una figura conica basata sulle specifiche NAS (National Aerospace Standard) 979 standard. L’errore di circolarità del cono ot-

tenuto sulla YBM Vi40 è stato di 2.32 micron con interpolazione simultanea dei cinque assi. Da notare che generalmente i costruttori di macchine a 5 assi mostrano esempi di lavorazione di pezzi in alluminio perchè questo materiale si presta meglio in quanto non richiede alta rigidità strutturale tipicamente più bassa sulle macchine a 5 assi rispetto ai tradizionali centri di lavoro verticali a 3 assi. Per YASDA non esiste problema: la foto sopra mostra la fresatura di uno stampo in acciaio YXR3 temperato, la cui durezza è di 60 HRC60 sulla YBM Vi40. Si tratta di uno stampo di stampaggio a freddo di pignone conico per industria automobilistica, dimensioni φ170mm x 60mm, ricavato interamente dal


Ya s d a p r e s e n t a u n g i o i e l l o blocco in acciaio temperato. Il punto più importante in questa applicazione è se la YBM Vi40 ha sufficiente rigidità in confronto alla macchina a 3 assi YBM 950V. La sgrossatura eseguita con fresa a candela diametro 10mm, utilizzando gli stessi parametri di asportazione, ha mostrato gli stessi risultati e la stessa durata utensili del centro di lavoro a 3 assi. Teoricamente è possibile lavorare tale sagoma su una macchina a 5 assi, ma non è possible lavorare materiali di surezza 60 HRC se la macchina non ha elevatissima rigidità. Con la YBM Vi40 non solo tale lavorazione è possibile, ma si ottengono alti livelli di finitura superficiale Ra0.25micron con la lavorazione di finitura. Nella foto: una saldatura “Friction Stir” sul nuovo strumento di saldatura verticale al Marshall Space Flight Center (MSFC), nome originale della più conosciuta NASA, National Aeronautics and Space Administration

CONCLUSIONI Il mercato sta sempre più orientandosi alla ricerca di macchine per lavorazioni ad alta velocità o macchine multi assi come soluzione per alte produttività e alta redditività. In questo ultimo decennio si è registrato un progresso radicale in queste tecnologie. Per quanto riguarda le macchine a 5 assi per applicazioni in lavorazione di stampi ci si aspetta, per esempio, di utilizzare tecnologie di lavorazione sviluppate per l’industria aerospaziale. La lavorazione a 5 assi di stampi in acciaio temperato è l’ultimo traguardo raggiunto da Yasda che rappresenterà in un prossimo futuro lo standard in questo settore. YASDA continuerà il proprio sforzo per fornire le macchine più affidabili a coloro che puntano a prodotti di maggior qualità e redditività a lungo termine.


Portfolio

L’ARTE mette le ALI Il grande afflusso di pubblico alla mostra, dedicata alla memoria di Giovanni Celada, inorgoglisce e dà speranza nel futuro, gettando una luce nuova


Portfolio


STORIA DELLA NASCITA DELLA FIGURA “ANGELICA” Il culto per gli Angeli nella Chiesa è nato nel 1670 con Clemente X che istituì la loro memoria obbligatoria il 2 Ottobre. Il I Concilio Vaticano del 1870 riconfermò la dichiarazione del Laterano del 1215 sulla creazione

degli angeli ma anche la loro creazione: si ritiene che siano stati creati prima dell’uomo in grandissimo numero, con compiti specifici e definiti: si parla di angeli custodi, di guide, di protettori di famiglie e comunità, di

degli angeli fin dall’inizio dei tempi. La Chiesa, in base alle Scritture e alla tradizione, ha definito come “verità di fede” non solo l’esistenza

città e nazioni, di angeli che contemplano e lodano Dio e nel contempo eseguono i suoi ordini, di quelli che stanno davanti al trono di Dio, ecc.

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Portfolio

Vicini al grande Leonardo Ma non in ombra: la mostra sugli Angeli di Ulisse Santini, dedicata alla memoria di Giovanni Celada, recentemente scomparso, ha saputo prolungare il piacere di una visita al famoso Cenacolo, con una mostra visitata e apprezzata dal grande pubblico.


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Multus B750, sesto Oscar multitasking

Per chi è abituato

ALL’ECCELLENZA Forte dello straordinario risultato ottenuto con la serie Multus, Okuma conferma la scommessa presentando il Multus B750, tornio Multitasking di nuova generazione e concezione, vincitore

del Premio Monozukuri per l’innovazione tecnologica

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er ampliare la gamma delle macchine multitasking Multus, che negli ultimi anni hanno introdotto tra gli utilizzatori una diversa considerazione del campo di utilizzo di queste innovative macchine, Okuma, uno dei maggiori produttori mondiali di macchine utensili, ha presentato il Multus B750, il modello più grande della gamma e, come succede ormai da 6 anni consecutivi, gli è stato immediatamente assegnato il “Premio Monozukuri” per l’innovazione tecnologica ed è la prima volta che un costruttore di macchine utensili riceve per ben sei anni consecutivi, questo presti-

gioso riconoscimento. Quando nel 2003, Okuma presentò per la prima volta il tornio multitasking Multus B300, fu subito chiaro a tutti gli addetti del settore e, successivamente, agli utilizzatori, che era finalmente arrivato sul mercato un nuovo modo di concepire la filosofia della macchina multifunzione e di conseguenza il suo utilizzo. Lo straordinario successo di mercato, a livello mondiale, che ha caratterizzato la serie Multus di Okuma, negli ultimi anni, altro non è che la conferma di quella impressione che tutti abbiamo avuto al primo impatto. Al modello B300, nel-

le sue diverse versioni, sono stati affiancati il maggiore B400 e quello più piccolo B200 che hanno anch’essi proseguito ed ampliato il successo del “primogenito”; d’altra parte, come dice il proverbio: “Buon sangue non mente”. Tutti gli utilizzatori delle macchine Multus hanno scoperto che anche con un multitasking è possibile realizzare, ovviamente in una sola operazione (o due successive se la macchina ha il contromandrino) pezzi semplici o complessi, con asportazioni identiche a quelle ottenibili con macchine tradizionali (tornio CNC e centro di lavoro) ma il tutto rispettando


tolleranze dimensionali che con altre macchine dello stesso tipo possono essere solo un “sogno”! Se a tutto questo aggiungiamo la facilità d’uso, l’ergonomicità degli utilizzi, il sistema anticollisione che libera l’operatore dalla responsabilità (e necessità) di avere 4 o più occhi nelle fasi di attrezzamento macchina, non esageriamo nel dire che i Multus sono diventati, anche se non arrivati per primi sul mercato, un nuovo standard di riferimento per tutti, utilizzatori e non solo. In un tornio o centro multitasking, quali sono i Multus, uno degli aspetti più importanti è la complessità della struttura “meccanica” che può essere fino a 9 assi, lineari e rotatori,

la cui rigidità e precisione è ovviamente condizionata dalla concezione stessa, dalla qualità della progettazione e dalla qualità dei materiali impiegati. Tutte caratteristiche che contraddistinguono da sempre le macchine Okuma.

Investimento garantito Trattandosi di macchine che richiedono investimenti “importanti” è sicuramente fondamentale che le loro caratteristiche di qualità e precisione, vengano mantenute nel tempo, anche questa una delle prerogative di tutti i prodotti Okuma, com’è noto a tutti, compreso chi si è trovato a vendere o ad acquistare una macchina Okuma di seconda mano, e ha realizzato quanto sia elevato il

valore residuo, anche dopo molti anni di utilizzo. Okuma, che non ha certamente intenzione di venire meno a questa “fama” ha deciso di affrontare anche il tema della macchina multitasking di grandi dimensioni ma, com’è facile intuire, qui arrivare a garantire quelle consolidate doti di rigidità, precisione e mantenimento nel tempo di tali prerogative era decisamente impegnativo ed arrivare alla soluzione di tutte le problematiche ha richiesto tempo, tanto tempo e tanto impegno. Ma, visto il risultato ottenuto, valeva la pena di aspettare e come fu detto: “gli ultimi possono diventare i primi”. Pensiamo che solo chi è in possesso di una profonda conoscenza delle macchine di grandi di-

Nella pagina a sinistra: il nuovo tornio Multifunzionale Multus B750, un’elettronica all’avanguardia abbinata alla tradizionale qualità meccanica di Okuma A fianco: la struttura meccanica del nuovo tornio Multifunzionale Multus B750, progettata per sopportare gli sforzi elevati delle lavorazioni pesanti

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Multus B750, sesto Oscar multitasking

Qui sopra: l’architettura del nuovo CNC Okuma OSP P 200, quanto di più avanzato è presente sul mercato A fianco: la visualizzazione a video del sistema per la prevenzione delle collisione sul tornio multifunzionale Multus B300

mensioni, e nel campo dei centri di lavoro a portale Okuma è un indiscusso leader a livello mondiale, poteva applicare così razionalmente tutta l’esperienza accumulata nell’arco degli anni e realizzare una macchina che per caratteristiche di rigidità, capacità di asportazione sia in tornitura (fino a 6 mm2 di sezione di truciolo) sia in fresatura (fino a 610 mm3/min), ovviamente entrambi su acciaio, e far si che il nuovo centro multitasking Multus B750 sia al tempo stesso tornio CNC e vero centro di lavoro di grandi dimensioni, entrambi performanti e precisi come degli “Okuma”. Sulle macchine di grande dimensio-

ne, ed il Multus B750 lo è, uno dei problemi principali è il mantenimento della stabilità termica nell’ambito di ambienti produttivi non climatizzati. Le masse in gioco sono enormi, e per la nota legge fisica anche variazioni di temperatura ambiente di pochi gradi, possono generare imprecisioni di grande entità. Anche per questa nuova macchina il costruttore ha adottato i concetti già utilizzati per i “fratelli più piccoli” che tanto successo stanno ottenendo proprio grazie alle loro “performance” in termini di precisione. Quindi un design strutturale teso a minimizzare le distorsioni termiche ma soprattutto tutta la tecnologia dell’elettronica Okuma per compensare quelle non altrimenti eliminabili. In pratica una serie di sensori tengono sotto controllo tutte le variazioni termiche che si generano su tutte le zone della macchina e per mezzo di sofisticati algoritmi, il CNC ne compensa le influenze sul pezzo in lavorazione. Semplice a dirsi un po’ meno a farsi se parliamo di una macchina che ha una capacità di lavorazione fino a diametro 1.050mm per una lunghezza che va dai 2.000 ai 6.000mm! Come dice lo slogan “Il mostro intelligente”!

Diamo i numeri A proposito di mostri, passiamo alle caratteristiche anch’esse mostruose del Multus B750; delle capacità di lavoro abbiamo già detto, ma con quali parametri possiamo lavorare? Per il mandrino principale possiamo scegliere tra tre di-


mensioni (ASA 11”, 15” e 20” di attacco) con cambio a 4 gamme di velocità, capaci di erogare la potenza di 37 KW da 67 a 2.000 giri/min! Ma aspetto ancor più importante una coppia max di ben 5.300Nm! Nelle versioni W con contromandrino, le prestazioni sono le stesse del mandrino principale. Il mandrino portautensili di tornitura/fresatura, quand’è utilizzato per quest’ultime operazioni, è selezionabile tra due versioni disponibili, a 5.000 oppure 10.000 g/1’, ma in entrambe le versioni la potenza disponibile è di ben 37 Kw, e con una coppia max di 505Nm, a conferma che le soluzioni meccaniche adottate per ogni parte della struttura macchina, sono generosamente dimensionate per sopportare gli sforzi che le potenze e le coppie erogabili dai mandrini, possono generare!

Ogni cosa a suo posto L’attacco portautensili del mandrino di tornitura/fresatura è standard HSK 100 ma in opzione è disponibile anche con attacco Capto 8 oppure BT 50. Il magazzino portautensili ha di base 40 posizioni, ma ovviamente può essere ampliato a 80 oppure 160 posizioni, dove potranno essere alloggiati portautensili con diametro max di 300mm, per una lunghezza di 600mm e peso fino a 30 Kg! L’asse B (angolazione testa portautensili) ha un escursione di 240° (-30°/+210°) e l’asse Y una corsa di 660 mm (+/- 330)! Ma allora con queste dimensio-

ni sarà lenta? Spostamenti rapidi di 40 m/min su tutti gli assi lineari e 100 G/1’ sugli assi rotanti! Stiamo parlando di una macchina con una massa di 40.000 Kg ed ingombri al suolo di 8,5 x 3,5 metri nella versione con distanza punte di 3.000mm!

Un solo partner Per l’elettronica adottata il discorso non è diverso da quello che possiamo fare per tutte le macchine Okuma: il più recente CNC OPSP200, frutto di anni di ricerca, sempre nel rispetto della filosofia “Single source = tutto da un unico costruttore”, adottato dall’importante costruttore Giapponese ormai

un quarto di secolo fa, tutte le informazioni relative alla macchina sono già inserite in memoria, quelle relative agli organi di presa, al pezzo, ai portautensili ed utensili inseribili dall’operatore o, meglio ancora sono importabili da un sistema CAD-CAM, quindi entra in gioco il nuovo processore adottato da Okuma, 4 volte più veloce della serie precedente (fino a 2.900 NIPS), condizione imprescindibile per realizzare i tempi di reazione del sistema anticollisione, a salvaguardia degli organi più importanti della macchina. Tutto ciò avviene in modo dinamico, perché le condizioni di interferenza si modificano costan-

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Multus B750, sesto Oscar multitasking attenzione unicamente al processo di lavorazione, a velocità ed avanzamenti reali, senza rischiare danni ed a tutto vantaggio della produttività. Ovviamente tutta la necessaria attenzione è stata rivolta anche alla espansibilità del sistema ed alla sua connettività, con l’adozione di interfacce USB alle quali possono essere connesse la stragrande maggioranza delle periferiche sempre più utilizzate anche in ambienti produttivi, quali ad esempio memorie di massa e scanner di codici a barra, per la gestione della produzione.

Il futuro... è verde! Se l’esigenza di un sistema che prevenisse le collisioni era già sentita per i torni ed i centri di lavoro “tradizionali”, con lo sviluppo dei nuovi modelli, cosiddetti multifunzionali, con tanti assi simultaneamente in lavoro, tale sistema è certamente indispensabile. È praticamente impossibile, anche per il più abile degli operatori, prevedere e conseguentemente interagire tempestivamente, tutte le possibili condizioni di interferenza tra i tanti organi in movimento all’interno dell’area di lavoro. La conseguenza è una drastica dilatazione dei tempi di attrezzamento macchina, con tutte le operazioni di verifica dei percorsi, fatti a velocità ridotte, ma in ogni caso con l’impossibilità di verificare realmente cosa succede nelle zone più nascoste. temente man mano che la forma e le dimensioni del pezzo variano, quindi è necessario memorizzare e salvare tutti i dati relativi e renderli disponibili in caso di arresto, anche involontario, quale una caduta della tensione di alimentazione. Okuma ha quindi realizzato anche una serie di soluzioni che assicurano la salvaguardia dei dati, sia isolando il disco rigido della memoria dalle possibili influenze esterne (vibrazioni) sia assicu-

rando il mantenimento dei dati, con un’azione di backup automatico in tutte le condizioni operative.

In sintesi Il software sviluppato da Okuma, realizza una macchina virtuale, visualizzabile sullo schermo del CNC, che “in anticipo”, sui movimenti reali della macchina, verifica le eventuali interferenze, arrestando preventivamente la macchina: in questo modo l’operatore può dedicare tutta la sua

In conclusione Negli ultimi anni si è, man mano, sempre più ampliata la richiesta di macchine capaci di realizzare pezzi di grandi dimensioni e sempre più complessi, in settori importanti quali l’energia rinnovabile dove questa nuova macchina di Okuma troverà senza ogni dubbio un campo di applicazione importante e ricco di soddisfazioni per quanti la sceglieranno, e che stupirà anche il più esigente degli utilizzatori.


Scienza

ZA A R E T TAT PUN

LEONARDO LA VITA: LA MATURITÀ ARTISTICA

1499

Leonardo parte da Milano. La causa è la caduta degli Sforza per mano dei francesi. Il genio fiorentino abbandona la città, lasciando incompiuta l’impresa della fusione del cavallo di bronzo: si reca prima a Mantova, poi a Venezia, infine il ritorno a casa, Firenze. Qui entra in

contatto per la prima volta con il giovane Michelangelo, non sarà l’ultima. Gli viene commissionato un affresco per il salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio che rappresenta la Battaglia di Anghiari, un’opera in gara con Michelangelo che doveva affrescare nella parete opposta la Battaglia di Cascina. Leonardo iniziò l’opera ma si fermò poco dopo,

il lavoro non verrà mai terminato. L’opera incompiuta andò successivamente distrutta. Sfortunatamen-

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Scienza “Nessuno effetto è in natura senza ragione; intendi la RAGIONE e non ti bisogna sperienza” Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano - www.museoscienza.org

Torchio a stampa Tra le migliaia di progetti pensati e disegnati su carta da parte di Leonardo, tra i più interessanti troviamo sicuramente il torchio a stampa. Pochi decenni prima Johann Gutenberg, inventore e tipografo tedesco, porta alla luce l’invenzione della stampa a caratteri mobili. Leonardo, da sempre interessato a mettersi alla prova con qualsiasi tipo di idea, indipendentemente dal campo di appartenenza, non può esimersi dal cimentarsi con un’invenzione rivoluzionaria come la stampa. Il genio fiorentino riprende l’idea di Gutenberg per apportarle importanti cambiamenti e migliorie.

UNA NUOVA PARTENZA Durante il Rinascimento l’enciclopedismo, la capacità cioè di approfondire molte discipline, non interessò solo gli artisti e i filosofi, ma anche gli scienziati. Oltre a Leonardo, va ricordato anche Girolamo Cardano (1501-1576), il medico, scienziato e matematico ideatore di dispositivi meccanici ancora oggi in uso, tra i quali la serratura a combinazione, la sospensione cardanica (consistente in tre anelli concentrici che possono fare da supporto a una bussola o a un giroscopio e che possono ruotare liberamente), il giunto cardanico (il dispositivo che consente di trasmettere

“Peintre ordinaire et ingénieur”

L’arte fuori dall’ordinario >> te, oggi ne rimangono solo pochi bozzetti realizzati da Leonardo come studi preparatori dell’opera (un particolare nella pagina precedente).

1502

È al servizio di Cesare Borgia come ingegnere militare. Sono molto frequenti i suoi viaggi dalla Toscana in Romagna e nelle Marche, tra le città di Cesena, dove progetta un ca-

nale navigale per Porto Cesenatico (a lato), Siena, Urbino, Imola e Senigallia.

1503-1504

Inizia probabilmente a lavorare a due delle sue opere più famose: la Gioconda, famosissimo ritratto di Lisa moglie del mercante Francesco Bartolomeo del Giocondo. Il dipinto rimase nello studio di Leonardo fino alla morte del genio. Il secondo è


Leonardo progetta una versione del torchio, che vedrà poi la luce solo nel 1800, azionabile attraverso una leva che, fatta ruotare, schiaccia la pressa con una grossa vite. Contemporaneamente, una ruota di legno aziona un meccanismo che trascina il piano su cui è appoggiato il foglio da stampare sotto la pressa. Questa semplice catena di passaggi porta a imprimere con grande forza i caratteri sul foglio. Sembra già abbastanza per un sistema di stampa che all’epoca poteva vantarsi di essere in anticipo rispetto ai normali modelli per la duplicazione di testi. Ma la macchina pensata da Leonardo non finisce di stupire. Il torchio è dotato infatti di un geniale sistema di avanzamento e arretramento del carrello porta-caratteri. I due movimenti sono sincronizzati tra loro e con il movimento di pressione, tutto ciò permette una maggiore comodità e facilità di lavoro alla persona che comanda la macchina, ri-

GUTENBERG PRIMA DI TUTTI

Il pittore è padrone di tutte le cose che possono cadere in pensiero all’uomo, perciocché s’egli ha desiderio di vedere bellezze che lo innamorino, egli è signore di generarle

Il tipografo tedesco Johann Gutenberg (1390-1468) è accreditato come l’inventore della stampa a caratteri mobili, un’idea che portò grossi miglioramenti nella stampa a blocchi, un sistema usato già da tempo in Europa. L’invenzione, datata dagli storici nel 1450, si avvale di due stru-

la perduta Leda (a destra) con cui Leonardo vuole omaggiare la forza generatrice della natura.

1506-1515

Torna a Milano invitato da Charles d’Amboise, nuovo governatore della città e dal re Luigi XII di Francia. Viene nominato “peintre ordinaire et ingénieur” (pittore ordinario e ingegnere) dal sovrano in persona, un onore riservato a poche per-

menti fondamentali: il punzone (un’asta d’acciao con all’estremità una sigla o un segno inciso che serve per contrassegnare una superficie) e il torchio che trasforma in modo da utilizzarli sinergicamente adeguandoli al nuovo metodo di riproduzione artificiale dei segni.

sone, senza dubbio bisognava essere visti come uomini eccezionali, dotati di una mente superiore, per ricevere un tale appellativo. Ovviamente Leonardo era considerato tale. Nei due anni successivi si divide tra Milano e Firenze continuando a ideare e a realizzare opere che però trovano minore successo rispetto alle precedenti. Sembra una fase di calma del genio leonardesco, ma come vedremo è un passaggio di breve durata. 20

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Scienza

A sinistra: il ritratto dell’inventore della prospettiva a punto unico di fuga, che affonda le sue radici nei principi dell’ottica medievale legati agli studi delle proprietà degli specchi Qui sopra: il modellino in legno e resine della Cupola Santa Maria del Fiore. Per la prima volta Brunelleschi impiegò una struttura muraria di mattoni a spina di pesce per permettere alla cupola di autosostenersi in ogni fase intermedia

ducendone inoltre il tempo di lavoro. Il disegno della macchina risale al 1497, la didascalia dice: “Questa vite vuole avere due chiocciole (madreviti), una di sotto l’altra di sopra”. Una curiosità che si lega a questa opera di Leonardo è che anche se la stampa fu inventata in un periodo storico contemporaneo alla vita del genio, nessuno dei suoi manoscritti venne stampato prima del XVII secolo. Continua nel prossimo numero

un moto rotatorio da un asse a un altro di diversa angolatura, tuttora usato in milioni di veicoli); durante gli studi d’idrodinamica sostiene l’impossibilità del moto perpetuo, con l’eccezione appunto dei corpi celesti. Nel 1550 introduce inoltre la griglia cardanica, un procedimento crittografico. Nel campo della pittura, l’architetto e scultore Filippo Brunelleschi (13771446) riassunse nella sua figura d’artista un complesso e completo capovolgimento dell’arte figurativa: la sua attività apre nuovi orizzonti alla speculazione artistica e influenza tutta una civiltà. Attraverso lo studio della classicità, egli elaborò le regole geometriche della prospettiva, intesa come scienza per raggiungere leggi matematiche della spazialità, come indagine scientifica del reale e superamento della pura pratica architettonica. La scoperta del Brunelleschi venne utilizzata da tutti i più gandi artisti del periodo rinascimentale, perché perfettamente concordante con la contemporanea visione del mondo che tendeva a creare spazi finiti e misurabili entro cui l’uomo andava a porsi. La sua architettura si manifesta attraverso opere monumentali, progettate e realizzate secondo un metodo che partiva da misure di numeri interi, espressi in braccia fiorentine, da cui l’artista ricava multipli e sottomultipli per proporzionare l’edificio.

N e w s I DEALER MEETING SI FANNO QUI Tre dei nostri partners - NOMURA - SODICK - YASDA - hanno deciso di effettuare il Dealer Meeting Europeo presso il nostro Centro Dimostrazione e Formazione di via degli Orsi e dei Boschi, a Cologno Monzese, in cui si trovano lo show room permanente, l’area dimostrativa climatizzata, le aule training dedicate, l’area metrologia e misure, l’area automazione e robotica, la sala multimediale.

CELADA MIDDLE EAST AI NASTRI DI PARTENZA Nel prossimo mese di Aprile avrà luogo l’inaugurazione della sede di Dubai della CELADA MIDDLE EAST. Nella città che non si ferma mai nel 2015 verrà terminato il Jebel Ali Airport City, nuovo aeroporto situato a 50 minuti da Dubai, le cui stime prevedono 6 piste, 120 milioni di passeggeri e 12 milioni di tonnellate di merci l’anno.

SEMINANDO S’IMPARA… Vista la grande affluenza, si è deciso di ripetere alcuni dei seminari anche presso la sede di Chieti della CEMU CELADA. Per ulteriori informazioni: Stefania Colombo - Tel. 02.25158252 - Fax 02.27302870 - stefania.colombo@celada.it


PROGRAMMA 2009

Seminari sulle tecnologie produttive delle macchine utensili ARGOMENTO TORNITURA DEI MATERIALI TEMPRATI, RUGOSITÀ E ROTONDITÀ

RELATORI

DURATA CALENDARIO

BISCUOLI - POZZI

1 GIORNO

12 MARZO

CECCHIN - BERGANTIN - MAGALINI - COLA

1 GIORNO

26 MARZO

TAKADA - TITOTTO - SQUIZZATO

1 GIORNO

14 MAGGIO

LAVORAZIONE A TUFFO CON GRAFITE

CAPODIECI

1 GIORNO

11 GIUGNO

TECNOLOGIA DI RETTIFICA DEL METALLO DURO E TECNOLOGIA DI RETTIFICA MEDIANTE MOTORI LINEARI

ZACCHELLO MANCINA

1 GIORNO

18 GIUGNO

SCELTA UTENSILI IN TORNITURA, FRESATURA E SPIANATURA

CREMONESI

1 GIORNO

2 LUGLIO

FILTRAZIONE E LUBROREFRIGERANTI

CALLEGARI - ZANINONI

1 GIORNO

9 LUGLIO

SICUREZZA SULL’AMBIENTE DI LAVORO

STRADA - LONATI

1 GIORNO

19 NOVEMBRE

TECNOLOGIA BLOCCAGGIO PEZZO FRESATURA DEI MATERIALI TEMPRATI E ALTA VELOCITÀ

Le informazioni e i dati contenuti in questo calendario sono aggiornati al momento delle stampe e possono subire cambiamenti

Per ulteriori informazioni: Stefania Colombo - Tel. 02.25158252 - Fax 02.27302870 - stefania.colombo@celada.it


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via Cesare Battisti, 156 20093 S. Maurizio Cologno Monzese (MI) Tel. 02.25.15.81 (r.a.) Fax 02.27.30.28.70

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≈02.25158313 CALL CENTER Assistenza Tecnica

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