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Verso le emissioni zero per una Green Mobility

A cura della Redazione ambiente&territorio

TRA PRESENTE E FUTURO, DAL LABORATORIO ALLA STRADA, I NUOVI ORIZZONTI DELL’ENERGIA E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE: IL MONDO DELLA RICERCA, DELL’INDUSTRIA E DELLE ISTITUZIONI ANTICIPA LE TECNOLOGIE CHE VERRANNO E LE SOLUZIONI PIÙ AVANZATE PER RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE

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LEGAMBIENTE: PROPOSTE PER FAR RIPARTIRE LE CITTÀ DOPO L’EMERGENZA

Durante il periodo di lockdown per la pandemia da Coronavirus, Legambiente ha scritto una lettera ai Sindaci delle città italiane e al presidente dell’ANCI Antonio Decaro, in cui ha incluso un pacchetto di cinque misure sostenibili e concrete per ripensare la mobilità urbana dopo l’emergenza sanitaria causata da Covid-19. Lo scopo è quello di evitare che auto, moto e scooter finiscano per rappresentare agli occhi dei cittadini la soluzione più sicura per gli spostamenti sia all’esterno che all’interno dell’area urbana. Il pacchetto prevede, nel dettaglio: • maggior sicurezza dei mezzi pubblici grazie al monitoraggio; • controlli e tornelli per il contingentamento degli ingressi e il rispetto delle distanze di sicurezza; • maggior numero di bici e nuove piste ciclabili nelle aree urbane, sul modello della bicipolitana di Pesaro e delle esperienze internazionali di successo; potenziamento della sharing mobility (auto elettriche, biciclette, ebike, scooter elettrici e monopattini) tramite accordi con le Aziende per avere un maggior numero di mezzi nelle aree urbane e in più quartieri a prezzi molto più vantaggiosi; incentivi a rottamare le auto, orientandosi verso la mobilità sostenibile e i bonus. Un’altra misura suggerita da Legambiente è quella di puntare sempre di più sullo smart working, instaurando un dialogo con il Governo in modo che vengano previste agevolazioni fiscali per Aziende e lavoratori che sceglieranno di adottare il lavoro agile e il mobility management di comunità. Legambiente ha sottolineato come si tratti di proposte realizzabili in tempi brevi, con risorse non eccessive e in alcuni casi già a disposizione, e ha ribadito quanto sia cruciale questo momento di riapertura per ottenere un riassetto della mobilità in senso migliorativo.

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UN TEMA CHE NON DEVE PASSARE IN SECONDO PIANO: L’IMPORTANZA DELL’ELETTRIFICAZIONE PER RIDURRE LA CO2

Tra gli stravolgimenti portati dalla pandemia da Covid-19 nello scenario internazionale figurano anche quelli riguardanti l’inquinamento da CO2 provocato dal traffico dei veicoli a motore termico.

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Il portale vaielettrico.it ha ribadito l’importanza dell’incremento di produzione e soprattutto utilizzo delle vetture a propulsione elettrica, esprimendo preoccupazione riguardo all’attuazione delle politiche sostenibili incluse nel programma Green Deal, per cui il 2020 avrebbe dovuto rappresentare una sorta di anno zero. Lo stanziamento di 1.000 miliardi di Euro da investire nella decarbonizzazione dei Paesi membri entro il 2050 rischierebbe, infatti, di essere accantonato o scavalcato dalle esigenze di una rapida ripresa economica. Il portale ha quindi ribadito l’importanza di un decennio di lavoro e di ricerca in cui si è cercato di conciliare la sostenibilità con l’efficienza del settore trasporti, culminato nel regolamento UE n.631/2019. Tra gli obiettivi di questa norma figurano la riduzione delle emissioni medie di CO2 del 15% dal 2025 e del 37,5% dal 2030 in poi per le nuove auto immatricolate rispetto ai valori registrati nel 2021, la creazione di 60.000 posti di lavoro - che diventerebbero 80.000 nel caso in cui le batterie venissero prodotte in Europa - e lo sviluppo entro il 2030 di una metodologia comune per la valutazione e la verifica delle emissioni durante l’intero ciclo di vita di un’autovettura. Un altro punto da non trascurare è l’ampliamento dell’infrastruttura per il rifornimento dei veicoli ZLEV, ovvero vetture a zero o basse emissioni, soprattutto elettriche: in questo ambito, rientra ad esempio il progetto AMBRA-E, coordinato da Enel X, che prevede l’installazione di 3.000 stazioni di ricarica in Italia, Spagna e Romania.

COME POSSONO CAMBIARE I TRASPORTI CON LA SMART MOBILITY

Il ripensamento della mobilità urbana reso necessario dalla pandemia sembra destinato a cambiare le modalità di trasporto anche dopo la fine dell’emergenza. La Smart Mobility può recitare un ruolo di primo piano in questo ambito, permettendo di ottimizzare la viabilità, gestire big data e abbattere l’inquinamento sia atmosferico che acustico. L’ICity Rank 2019, classifica delle città italiane caratterizzate dalle soluzioni di mobilità più sostenibili e smart, vede ai primi posti Milano, Venezia e Firenze, seguite da Bergamo, Torino, Bologna, Padova, Mantova e Brescia. Si tratta in ogni caso di un settore in continuo divenire, che in futuro potrebbe arricchirsi di ulteriori soluzioni attualmente in fase di test: ad esempio, ipotesi di mobilità aerea urbana con utilizzo di droni per il trasporto di persone o la consegna di pacchi, o taxi volanti senza pilota. Un aspetto particolarmente delicato riguarderà la certificazione di sicurezza dei velivoli, chiamati a integrarsi col traffico aereo e a poter atterrare in caso di emergenza all’interno di aree urbane. In alcuni casi, tale soluzione è già diventata un’alternativa alla viabilità urbana: ad esempio, la Polizia degli Emirati Arabi dispone già di “moto volanti”, come quelle di produzione russa adottate a Dubai per esigenze particolari o contesti caratterizzati da difficoltà di accesso.

PROVINCIA DI BOLZANO: EBIKE IN PROVA PER ANDARE AL LAVORO

Dal 12 Giugno al 18 Luglio 2020 è stata prevista per le persone maggiorenni che lavorano in provincia di Bolzano la possibilità di testare una bicicletta elettrica. L’iniziativa “Relaxed to work. Test an eBike!” fa parte del pacchetto di misure con cui il Di-

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MOBILITÀ SOSTENIBILE

partimento mobilità della Provincia punta a supportare l’utilizzo della bici, e rientra anche nel progetto “Zero Emission Services for a Decarbonised Alpine Economy” (LIFEalps), cui il dipartimento ha dato la sua adesione tramite Strutture trasporto Alto Adige STA, finanziato dal programma LIFE dell’UE. Martin Ausserdorfer, Presidente di Strutture trasporto Alto Adige STA, presentando l’iniziativa ha sottolineato l’importanza di tarare le piste ciclabili per garantire all’utenza spostamenti sicuri, in particolare nei centri urbani di dimensioni maggiori come Bolzano e Bressanone. Per i tragitti più lunghi e per le salite, proprio l’e-bike è stata giudicata il mezzo ideale.

UN ESPERIMENTO A ZERO EMISSIONI PER LE CONSEGNE A DOMICILIO

Just Eat e MiMoto hanno formato una partnership strategica volta a sostenere in alcune città la circolazione a zero emissioni con un servizio di e-scooter sharing elettrico, economico e sostenibile nel settore del food delivery. Ai rider che si occupano delle consegne è stata quindi messa a disposizione una flotta di 600 scooter elettrici MiMoto, di cui 250 a Milano, 250 a Torino e 100 a Genova. L’accordo prevede una convenzione in esclusiva per tutti i rider di Just Eat, con possibilità di utilizzare pacchetti speciali per il noleggio degli e-scooter. A questi pacchetti viene applicata una tariffa ridotta dell’80%, ovvero 0,05 centesimi al minuto, per un totale di 180 minuti a pacchetto, utilizzabili durante gli orari di consegna e nel tempo libero e conteggiati anche in modo non consecutivo fino a 30 giorni dall’attivazione. Nella convenzione sono compresi anche carburante, casco e assicurazione del mezzo. n

5. (photo credit: www.guidatorino.com)

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