Alle porte della magia 5B

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vai alle pp. 32-33 del libro di lettura!

DENTRO IL TESTO AUTOBIOGRAFICO Rileggi il brano La mia amica Zazà, e verifica le sue caratteristiche di autobiografia. 1 In prima persona • Gli episodi narrati sono espressi in prima persona. Sottolinea nel testo tutti i riferimenti che te lo fanno capire. 2 Fatti reali • I fatti narrati sono accaduti realmente. Da che cosa puoi notarlo? ...................................................................................................... ...................................................................................................... 3 Ordine cronologico • I fatti sono narrati in ordine cronologico. Da che cosa lo noti? Rifletti e motiva la tua risposta. ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... 4 Episodi significativi • L’autrice, che è anche la protagonista del racconto, si sofferma su alcuni episodi particolarmente significativi: riassumili in breve, sul quaderno. 5 Riflessioni e stati d’animo • Nel brano ci sono riflessioni personali, o riferimenti agli stati d’animo di chi racconta: individuali e trascrivili sul quaderno. 6 Durata dei fatti • Secondo te, tra i fatti accaduti e la loro narrazione è passato molto tempo? Motiva la tua scelta in classe.

No

7 Descrizione dei personaggi • I personaggi che compaiono nel racconto sono descritti con precisione, nel dettaglio: perché, secondo te? .............................................................................................................. .............................................................................................................. ..............................................................................................................

Se lo spazio per gli esercizi non è sufficiente, prosegui sul quaderno.

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IL CASSETTO DELLA MEMORIA Apri il «cassetto della memoria» e racconta un episodio della tua vita! Scegli tra queste proposte!

un nuovo amico • una splendida estate • la delusione più grande • un premio inaspettato • atmosfere felici in famiglia

1 Introduci l’episodio Era l’estate di due anni fa... La scuola era finita da pochi giorni...

Leggi i suggerimenti per scrivere il tuo testo autobiografico!

2 Racconta in prima persona Mi avevano regalato una meravigliosa bicicletta... A un certo punto mi resi conto che... Ero assolutamente sicura/sicuro di...

3 Descrivi i luoghi Mi trovavo in un luogo che non avevo mai visto... La casa dei nonni era in campagna...

5 Arricchisci il testo riportando emozioni e stati d’animo Mi sentivo davvero triste... In quel momento pensai a tutte le volte che...

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4 Descrivi nel dettaglio le persone che compaiono nel tuo racconto La nonna era una persona sorridente e... La mia famiglia era composta da...

6 Concludi la narrazione dell’episodio Fu davvero un giorno indimenticabile... Così imparai che...


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gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Indovina chi sono! Numero di partecipanti: tutti gli alunni della classe. Occorrente: un foglio di carta e una penna ciascuno. • L’insegnante invita gli alunni a scrivere un breve testo autobiografico, senza indicare il proprio nome. • Terminato il testo, ogni alunno consegna il foglio. • L’insegnante legge i testi alla classe che, in base al contenuto, cercherà d’indovinare, di volta in volta, chi è l’autore.

Falso indizio Numero di partecipanti: tutti gli alunni della classe. Occorrente: la voglia di raccontarsi divertendosi! • L’insegnante forma piccoli gruppi. • A turno, ogni partecipante «si racconta» attraverso tre indizi, due veri e uno falso. Per esempio: 1 Un anno fa ero al Polo Nord, a tu per tu con un orso. 2 Frequentavo l’asilo con due compagni che adesso sono in classe con me. 3 Quest’anno mi sono iscritta a un corso di nuoto. • Vince il gruppo che riesce a indovinare il maggior numero di falsi indizi.

Il trucco per rendere il gioco più stuzzicante? Mantenere un tono di voce assolutamente «normale» quando si presenta il falso indizio!

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TU E IL TESTO AUTOBIOGRAFICO Che cosa può offrire un testo autobiografico o autobiografia? Per esempio episodi significativi vissuti da chi scrive e che si ricordano per la loro particolarità. Può offrire emozioni, può divertire, insegnare cose nuove, far conoscere usi e costumi di paesi lontani... Chi legge sa che tutto ciò che è raccontato, da qualche parte e in qualche tempo lontano, è accaduto davvero. Dopo aver letto i brani autobiografici presenti nel libro di testo, scegline alcuni che ti sembrano significativi, poi scrivi i titoli sui puntini e completa sul quaderno.

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Leggo e MI EMOZIONO

Leggo e SORRIDO

Titolo del brano:

Titolo del brano:

......................................................................

......................................................................

Mi ha emozionato perché:

Mi ha divertito perché:

......................................................................

......................................................................

Ho provato emozioni:

......................................................................

positive perché.............................................

La frase che più ricorderò è questa:

negative perché............................................

......................................................................

Leggo e IMPARO

Leggo e RIFLETTO

Titolo del brano:

Titolo del brano:

......................................................................

......................................................................

Mi ha insegnato che:

Mi ha fatto riflettere su:

......................................................................

......................................................................

......................................................................

......................................................................

Inoltre, ho scoperto che:

Mi ha colpito per:

......................................................................

......................................................................


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AUTOBIOGRAFIA CREATIVA Inventa e scrivi un’autobiografia! Scegli tra i titoli riportati quello che accende di più la tua immaginazione.

Un episodio della mia infanzia Vittoria!

Il mio primo grande spavento

Uno spiacevole ricordo

Un obiettivo raggiunto

• Adesso leggi la tabella e immagina di essere uno dei personaggi indicati. Poi: 1 scrivi episodi significativi del suo passato; 2 riporta stati d’animo, speranze, difficoltà superate e anche il successo che il personaggio potrebbe aver raggiunto.

QUANDO?

CHI?

DOVE?

antico romano

ai tempi dell’impero

a Roma

astronauta

nel 2100

sul pianeta Marte

campione o campionessa di sport

ai giorni nostri

alle Olimpiadi

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Ricorda! Un testo autobiografico è scritto in prima persona, riporta fatti realmente accaduti o verosimili, riflessioni personali, informazioni su luoghi e tempi.

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GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Autobiogra... gioco! 1 L’insegnante legge agli alunni il racconto Ricordi d’infanzia, alle pagine 32 e 33. 2 La classe si divide in quattro gruppi. Si preparano quattro carte per gruppo, con i seguenti comandi: Recita ➜ drammatizzare ➜ (il gruppo drammatizza il racconto autobiografico). Cambia ➜ modificare ➜ (il gruppo modifica il fatto centrale).

La zia mette un cappello in testa al protagonista.

La zia balza dietro le spalle del protagonista e lo spaventa.

Inventa ➜ creare ➜ (il gruppo riscrive un finale a sorpresa). Finale Finale Finale Finale

1: 2: 3: 4:

la sera successiva il protagonista fa lo stesso scherzo alla zia Gigliola. la zia dispettosa viene costretta dai cugini a mangiare i calcinacci neri di fumo. la zia e il protagonista fanno uno scherzo al nonno. .......................................................................................................................................................

Disegna ➜ illustrare ➜ (il gruppo illustra la storia). 3 Terminata la narrazione, ogni gruppo pesca una carta, tra le quattro a disposizione, ed esegue il comando. Quando tutti i gruppi hanno terminato, si mostrano i risultati del lavoro eseguito.

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vai alle pp. 44-45 del libro di lettura!

TU IN VIAGGIO... Sei in viaggio. Ti trovi in un luogo mai visto prima... Tutto ti sembra talmente diverso, affascinante, sorprendente! Come registrare le tappe del viaggio, le impressioni della giornata, gli incontri interessanti? Questi suggerimenti ti saranno d’aiuto!

1 Il taccuino del viaggiatore

2 Osserva e scopri!

Quando prepari il tuo bagaglio giornaliero, non dimenticare un taccuino o un quaderno, robusto e non troppo ingombrante, una cartellina di plastica per raccogliere reperti e testimonianze dei luoghi visitati e, naturalmente, la macchina fotografica!

Durante il giorno, osserva con occhio curioso: • le caratteristiche dell’ambiente che ti circonda (com’è il paesaggio? Quali animali ci sono? Come sono fatte le abitazioni?...); • gli usi e costumi della popolazione locale (come si vestono le persone? Come si spostano? Ci sono usanze particolari?).

3 Accendi la curiosità!

4 È il momento di scrivere!

Un vecchio bar, il porto, la piazza del paese... lì potrai trovare personaggi del posto che hanno sempre qualcosa di interessante da raccontare: curiosità, vecchie leggende, notizie storiche! Armati di carta e penna e non vergognarti a chiedere!

I momenti migliori per scrivere il tuo diario sono proprio quelli in cui ti trovi sui mezzi di trasporto: treno, aereo, nave ti consentono di fare il punto della situazione e di aggiornare i tuoi appunti!

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VIAGGIATORE ANCHE TU Scegli il luogo che preferisci tra quelli presentati e immagina di trovarti lì! Prova a scrivere alcune pagine di diario di viaggio. Per le tecniche, rileggi le indicazioni sul libro di testo alle pagine 40 e 41.

In America, viaggiando nei parchi Chi ama le bellezze naturali può visitare i parchi nazionali, dove gli animali in via d’estinzione e le piante rare sono protetti. Per esempio, nelle paludi della Florida è possibile ammirare, nel loro ambiente naturale, alligatori, pellicani, aironi, cervi e persino la rarissima aquila dalla testa bianca, simbolo degli Stati Uniti. Nel Sequoia National Park, in California, aperto nel 1890, vivono le grandi sequoie, alberi giganteschi che superano i 100 metri di altezza, hanno un diametro di 15 metri e vivono migliaia di anni.

In Africa, tra safari e cascate In Africa si può fare un safari fotografico, percorrendo in auto la savana e fotografando leoni, elefanti, zebre, giraffe, gazzelle, ghepardi e rinoceronti. Le riserve più famose sono l’Amboseli, il Masai mara e il Ngorongoro. Nella zona equatoriale fa sempre caldo e c’è anche molta umidità: è il clima tipico di queste zone. L’Africa è ricca di cascate: le acque del fiume Zambesi precipitano per 122 metri, formando le cascate Vittoria, fra le più alte del mondo.

Scoprire l’Australia L’Australia è un’enorme isola. Il cuore del suo territorio è occupato da picchi rocciosi e desertici. È abitato da specie animali tipiche della zona: il dingo, un tipo di cane selvatico, e il moloch, una bizzarra lucertola che assomiglia ai draghi delle favole. La maggior parte della popolazione vive sulla costa, in moderne metropoli. Enormi distanze separano i villaggi e le fattorie dell’interno, per questo gli abitanti si spostano spesso in aereo. Il Teatro dell’Opera della città di Sydney, una delle più grandi dell’Australia, sorge dal mare come una grande conchiglia: è uno dei grandi capolavori dell’architettura moderna. I testi sono tratti da Viaggiare intorno al mondo, Dami Editore

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GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Indovinelli... in viaggio! Ecco una serie di divertenti indovinelli in rima da risolvere, che potrai utilizzare per organizzare divertenti gare con i tuoi amici, o per mettere alla prova le tue conoscenze geografiche!

La torre Eiffel si trova a ....................... dove scorre la Senna e non il Tamigi.

I mulini dell’........................ girano col vento: sono tanti, persino più di cento.

In America ci sono parchi ................... dove sono protetti piante e animali.

Se il cambio della guardia vuoi ammirare proprio a ....................... devi andare.

Le ...................... d’Egitto sono grandiose. E son rimaste ancor oggi misteriose.

Se al Polo Sud vorrai andare con i ................. potrai giocare.

Pende, pende sempre di più. Ma la torre di .................... non cadrà mai giù.

A ........................ l’acqua è nei canali. Si gira in barca e con gli stivali.

Intorno al ...................... danzano gli indiani. È un palo inciso con disegni strani.

Di giorno fa assai caldo nel ...................... Ma la notte devi stare ben coperto.

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vai alle pp. 54-55 del libro di lettura!

DENTRO IL TESTO UMORISTICO Sai già che il racconto umoristico ha lo scopo di divertire. Far ridere, però, non è facile! Bisogna saper guardare la realtà con «occhiali speciali» per riuscire a «vedere» comportamenti esagerati, caratteristiche curiose dei personaggi, situazioni assurde, e per riuscire a creare doppi sensi, battute... • Per esempio, da quali elementi nasce l’umorismo del racconto Che cosa tolgo? alle pagine 54 e 55 del libro di lettura? Dai doppi sensi delle parole. Da una situazione assurda. Dal comportamento di personaggi distratti e pasticcioni. • Evidenzia nel testo altre situazioni assurde che rendono umoristico il racconto, poi rispondi: perché sono assurde? Perché sono l’esatto contrario di ciò che ci si aspettava. Perché sono caratterizzate da imprevisti che generano scompiglio e meraviglia.

P

rova tu e scrivi creativo! • Immagina e scrivi, in modo divertente e fantasioso, la conversazione tra il paziente e il celebre chirurgo. Segui le domande guida. – Secondo te, il paziente è contento della situazione che si è creata? – Che cosa può dire e fare? – Che cosa può dire il celebre chirurgo in sua difesa? ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................

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MODELLI PER SCRIVERE Leggendo i testi umoristici avrai certamente compreso che gli autori «prendono a prestito», direttamente dalla vita quotidiana personaggi, e situazioni che possono rivelare aspetti comici, quindi li rielaborano utilizzando tecniche narrative e linguistiche di sicuro effetto. Cerca anche tu di seguire le loro orme, per produrre qualche testo divertente. 1 Per cominciare, gioca con i colmi, i giochi di parole fondati sui doppi significati delle parole stesse. Qual è il colmo per... Un chiodo?

Avere il mal di .......................................

Una gallina?

Avere la pelle d’ .......................................

Un gatto?

Vivere in una t .......................................

Un tennista?

Ridere sempre alle b .......................................

Un cameriere?

Portare gli occhiali a un cliente che non ci vede più dalla ..................................

Un pacifista?

Fare un pandemonio per dormire in santa .......................................

2 Ora ecco un esercizio di... vocabolario comico. Ti proponiamo alcune definizioni molto divertenti: leggile, cerca a lato a quale parola è riferita ciascuna e numerala correttamente. Definizioni 1 Uscire dalle rotaie facendo il verso dell’asino.

Pascoli

2 Carrozza scrupolosa.

Estratto

3 Poeta apprezzato dalle mucche.

Fragola

4 Topo dell’Europa dell’Est.

Tirapiedi

5 Gallina egiziana.

Faraona

6 Frate goloso.

Nababbo

7 Padre ricco.

Retata

8 Attrezzo utile a chi ha comprato scarpe troppo lunghe.

Deragliare

9 Bambinaia del sovrano.

Diligenza

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TRE RITRATTI DIVERTENTI In un suo libro, lo scrittore Stefano Benni descrive esibizioni e insuccessi di tre tipi di sciatore: il fenomeno (lo sciatore molto bravo), il medio (quello che se la cava) e il «caimano» (quello tragicamente goffo e incapace). Su questo modello si possono tracciare altri «ritratti», per esempio quello del campeggiatore. Leggi e poi provaci anche tu, prendendo come soggetti: lo studente, l’automobilista, il calciatore...

Il fenomeno 1 Monta la tenda con facilità lasciando le istruzioni nella scatola. 2 Accende il fuoco con le pietre focaie in meno di dieci minuti. 3 Guida la famiglia per boschi e sentieri.

Il medio 1 Monta la tenda assieme ai figli. 2 Accende il fuoco con accendini e fiammiferi. 3 Guida la famiglia seguendo una mappa.

Il «caimano» 1 La tenda se la fa montare da qualcun altro, mentre lui osserva e consiglia rendendosi irritante. 2 Il fuoco non lo accende neanche. Ha la bomboletta a gas, però vuole bruciare pezzetti di legno per farsi vedere dalla moglie, anche se rischia di mandare a fuoco l’intero campeggio. 3 Si fa guidare dal figlio di otto anni che ha più senso di orientamento di lui.

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GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Ruba bandiera Serve un numero dispari di giocatori. Si formano due squadre con un numero uguale di giocatori che si dispongono su due file opposte, una di fronte all’altra. • Ogni coppia di avversari si dà un numero progressivo partendo dal n. 1. • Le due file sono divise da una linea retta che rappresenta il centro del campo. • Il giocatore rimasto fa l’arbitro; va in fondo alla linea di centro campo, a uguale distanza dalle due squadre e, tenendo un fazzoletto (la bandiera) per un lembo, grida un numero. • I giocatori corrispondenti a quel numero cercano di afferrare la «bandiera» e tornare al proprio posto senza farsi acchiappare dall’avversario. Non si può oltrepassare con i piedi la linea di centro campo e non ci si può dare spinte. Se i due giocatori tardano troppo a prendere la bandiera, chi tiene il fazzoletto può chiamare altri due numeri.

Rifletti e rispondi – È indicato il numero dei giocatori? Sì No – Come si gioca? Scrivi sul quaderno, in ordine cronologico, le varie fasi del gioco. – Quale materiale occorre? ......................................................................................................... – Ci sono divieti? Quali? ......................................................................................................... – Chi vince? ......................................................................................................... – Il linguaggio è chiaro? Ci sono termini particolari? Quali? Che cosa indicano? ......................................................................................................... – Secondo te, questo gioco può suscitare ilarità, cioè può far ridere? Perché?

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vai alle pp. 60-61 del libro di lettura!

INVESTIGARE... CON METODO! Nel racconto Il mistero della Rue Morgue l’investigatore Auguste Dupin giunge alla soluzione del caso attraverso un metodo basato sull’attenta osservazione e sul ragionamento deduttivo, cioè l’analisi ragionata degli indizi e le conclusioni logiche.

Scopri il metodo d’indagine di un altro celebre investigatore: Sherlock Holmes! Leggi e svolgi le attività.

Il caso degli occhialini d’oro .............................................................................................. L’ispettore Stanley Hopkins mostrò al mio amico, Sherlock Holmes, un paio di occhialini d’oro, con i cordoncini rotti, di seta nera, che pendevano alle estremità delle stanghette. – La vittima aveva un’ottima vista – disse. – Senza dubbio ha strappato questi occhialini dal volto del suo assassino. .......................................................................................................... Sherlock Holmes li esaminò con attenzione. Se li appoggiò al naso, cercò di leggere, andò alla finestra a guardare la strada. Li osservò minuziosamente sotto la luce della lampada, poi, con una risatina, si sedette al tavolo e scrisse qualche riga su un foglietto di carta che porse a Stanley Hopkins dicendo: – Questo è il meglio che possa fare per lei. Potrebbe mostrarsi utile... .......................................................................................................... Lo sbigottito ispettore lesse ad alta voce il biglietto. C’era scritto: Cercasi donna abitante in un quartiere elegante, che indossa vestiti signorili. Ha gli occhi ravvicinati. Alcuni particolari fanno pensare che, negli ultimi mesi, si sia recata almeno due volte dall’oculista e, dato che gli oculisti non sono numerosi, non dovrebbe essere difficile rintracciarlo.

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Ricostruzione dello studio di Sherlock Holmes, nel museo di Londra a lui dedicato.


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.......................................................................................................... Holmes sorrideva per l’espressione stupefatta di Hopkins. – Ma via – disse – il mio è un ragionamento elementare. Che gli occhiali appartengano a una donna, lo deduco dalla loro delicata fattura. In quanto a essere una persona raffinata e ben vestita, noterà che gli occhialini hanno una montatura d’oro massiccio ed è impossibile, quindi, che una donna così sia trasandata. Inoltre io, per esempio, ho il viso stretto ma non riesco a centrare le pupille negli occhiali. Quindi, la signora ha occhi molto ravvicinati alla radice del naso. – Sì – disse Hopkins – posso condividere le sue argomentazioni. Confesso, però, che non capisco come lei possa affermare che si sia recata due volte dall’oculista. Holmes, mostrando gli occhialini all’ispettore, rispose: – Osservi! Le molle sono foderate con striscette di sughero. Una di queste è scolorita e un po’ consumata, mentre l’altra è nuova. Evidentemente una si è staccata ed è stata sostituita. Direi che la più vecchia risale a non più di qualche mese fa. Sono di tipo identico, quindi ne deduco che la signora sia tornata dallo stesso oculista per sostituire la striscetta mancante. – Fantastico! – esclamò Hopkins. – Avevo tutti gli indizi senza saperlo! Arthur C. Doyle, Tutto Sherlock Holmes, Newton Compton

• Scrivi sui puntini, al posto giusto, i titoletti elencati in disordine qui sotto. Prime deduzioni • Compare l’investigatore • Soluzione del caso • Il caso da risolvere • Completa sul quaderno lo schema del ragionamento di Sherlock Holmes.

Indizi

Spiegazioni

Gli occhiali sono delicati e graziosi.

Appartengono a ........

Gli occhiali hanno la montatura ........

Appartengono a una signora ........

Holmes non riesce a ........ le pupille

La signora ha gli occhi ........ alla radice

negli occhiali.

del naso.

Una delle molle è nuova.

È stata sostituita ........

Le striscette sono identiche.

La signora è tornata dallo ........ oculista per sostituire la striscetta ........

• Il tipo di ragionamento fatto da Sherlock Holmes si basa: sulle sue capacità deduttive.

su intuizioni geniali.

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GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Giallo «fai da te»! Scrivete brevi racconti gialli, come un gioco! La traccia-base è quella tipica del poliziesco; ogni volta, però, sono predisposte tre possibilità di azione o situazione tra cui scegliere e da associare alla tracciabase. Il gioco è stato riadattato dal Manuale del giovane giallista, di Stefania Fabri, edizioni Mondadori. 1 IL CRIMINE La polizia fu avvertita che... A il gatto Fefè era stato rapito. B una collana di diamanti era stata rubata. C un dipinto del famoso pittore Ugo Tempera era stato sottratto dalla collezione. 3 ENTRA IL PROTAGONISTA Quando... A l’ispettore Magretti B il commissario Santamaria C il detective Vic Davi 5 ASPETTO DELL’INVESTIGATORE teneva... A la pipa all’angolo della bocca. B gli occhiali scuri sul viso inespressivo. C una rosa sotto il naso. 7 UN EVENTO INASPETTATO All’improvviso, udì... A un ringhio terribile provenire da un armadio. B una porta che sbatteva (accidenti, si sarebbe raffreddato!). C un ronfare lieve e regolare (era il suo assistente!) 9 ISTRUZIONI PER LE INDAGINI Disse, senza fare una piega... A Controllate l’alibi del portiere. B Controllate l’alibi del nipote. («Anche se ha solo tre anni?» gli risposero.) C Controllate l’alibi di Babbo Natale. 11 SOLUZIONE DEL CASO Il vero movente risultò questo... A nel Medioevo, un antenato della famiglia confessò di essere stato lui il colpevole del rapimento di gatti persiani. B era invidioso della sua ricchezza. C l’eredità di famiglia consisteva in una galleria di dipinti in Svizzera.

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2 CONDIZIONI ATMOSFERICHE Era... A una notte buia e tempestosa. B un giorno di pioggia. C un pomeriggio estivo caldissimo. 4 LUOGO DEL CRIMINE entrò... A nello studio di un famoso avvocato. B nel salotto della celebre cantante. C nel salone di una vecchia signora. 6 IMPORTANTI DETTAGLI La sua attenzione fu attirata da... A un vassoio di cioccolatini. B una lettera a Babbo Natale. C una caffettiera fumante. 8 UN’INTUIZIONE IMPORTANTE Sentì che... A in quel luogo sarebbe tornato più volte. B una fame pazzesca rendeva più acuto il suo spirito di osservazione. C quel luogo era pieno di strane presenze (la polizia, per esempio). 10 UNA PROVA SCHIACCIANTE Capì che la prova schiacciante era aver riconosciuto la voce... A del Ministro degli Interni. B di Babbo Natale. C del portiere.


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vai alle pp. 66-67 del libro di lettura!

DENTRO IL RACCONTO EPICO Sai già che l’Iliade, l’Odissea e l’Eneide sono poemi epici che narrano le imprese di antichi eroi, aiutati oppure ostacolati dagli dèi. Leggi gli «identikit» di altri personaggi dei poemi. ILIADE (storia della guerra di Troia, Ilio) Achille: lo hai già incontrato a pagina 67 del libro. Agamennone: re di Argo e di Micene, fu il comandante dei Greci durante la guerra di Troia. Fu un degno rappresentante dell’autorità reale. Egli guidò l'esercito in battaglia, scese in campo egli stesso e compì molte imprese eroiche. Menelao: re di Sparta, fratello di Agamennone. La fuga della bellissima moglie Elena con il principe troiano Paride fu la causa per cui i Greci dichiararono guerra ai Troiani. Aiace: il più alto fra i Greci, dotato di una robustissima corporatura. Uscì indenne da tutte le battaglie ed è l'unico tra i protagonisti del poema a non ricorrere mai all'aiuto degli dèi.

ODISSEA (storia di Ulisse, Odisseo) Ulisse: lo hai già incontrato a pagina 67 del libro. Penelope: la moglie di Ulisse, regina di Itaca, tenacemente attaccata alla speranza del ritorno del marito. Telemaco: il figlio di Ulisse e Penelope. Su consiglio della dea Atena, si recò alla ricerca del padre, scoprendo che il suo ritorno era ormai vicino. Tornato a Itaca, dovette fronteggiare i Proci, nobili ospitati alla reggia, che volevano usurpare il trono del padre.

ENEIDE (storia di Enea) Enea: lo hai già incontrato a pagina 67 del libro. Anchise: il vecchio padre di Enea, portato in salvo dall’eroe durante l’incendio di Troia. Saggio e prodigo di consigli, muore nel corso del viaggio verso la nuova patria. Ascanio: il figlio di Enea. Diventerà re dei Latini e fonderà la città di Alba Longa, patria di Romolo e Remo. Ascanio era anche chiamato Iulo. Da Iulo, secondo la leggenda, derivò la gens Giulia, a cui appartenne Caio Giulio Cesare.

• Tra i personaggi presentati, quale ti ha incuriosito di più? Se potessi incontrarlo che cosa gli chiederesti?

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SE TU FOSSI... Mettiti nei panni degli eroi dei racconti epici! Se tu fossi ACHILLE... • Immagina di essere l’eroe forte, coraggioso e invulnerabile, tranne che nel tallone. – Come ti sentiresti? – Che cosa faresti? – Contro chi o a favore di chi? Racconta.

Se tu fossi ULISSE... • Immagina di essere l’astuto eroe che cerca di tornare in patria. – Quali sarebbero i tuoi sentimenti, i tuoi desideri? – Quali imprese compiresti? Per chi? Contro chi? – Da chi saresti aiutato? Chi ti ostacolerebbe? Racconta.

Se tu fossi ENEA... • Immagina di essere l’eroe Enea, rispettosissimo di tutti i valori tradizionali e contrario alla guerra. – Come ti sentiresti? – Che cosa faresti per evitare azioni di guerra? Racconta.

Se tu fossi PENELOPE... • Immagina di essere la moglie di Ulisse, insidiata dai Proci, desiderosi che sposasse uno di loro per impadronirsi del regno di Ulisse. Secondo il poema, Penelope aveva promesso che sarebbe andata in moglie a uno di loro non appena avesse finito di tessere una tela. Di giorno tesseva, la notte disfava il lavoro per guadagnare tempo nell’attesa dell’amato marito. – Prova a calarti nel suo ruolo e racconta.

• Quale personaggio hai scelto? Perché? Scrivi, nell’introduzione al tuo testo, le motivazioni della tua scelta, poi svolgi l’attività proposta. • Inventa un nuovo testo in prima persona, e, nei panni del tuo eroe, racconta altre imprese.

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gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Fai il ritratto Numero di partecipanti: gli alunni della classe, a coppie. Occorrente: fogli di giornale, colla, pennarelli dalla punta grossa, pezzi di stoffa, di carta colorata, di lana. • Ogni coppia deve incollare i fogli in modo da ottenere un pezzo unico, lungo quanto l’altezza di un bambino della coppia. • Uno dei due si stende sulla carta e l’altro disegna con cura il contorno del suo compagno con un pennarello. Una volta disegnata la sagoma, ci si dà il cambio. • A questo punto, ognuno completa il suo «ritratto» secondo il ruolo scelto nella pagina precedente (Ulisse, Penelope, Achille, Enea) incollando sulla sagoma pezzi di stoffa, di carta colorata, di lana.

Utilizzate le vostre sagome per inventare scenette e drammatizzarle!

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ALLEGATO 5 1-48 a

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ento m i d n o approf

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vai alle pp. 88-89 del libro di lettura!

DENTRO LA FANTASCIENZA Gli autori di fantascienza immaginano viaggi nel tempo (passato o futuro), esplorazioni di galassie e di mondi lontani, incontri con extraterrestri e invenzioni rivoluzionarie. Il tutto viene reso possibile dal progresso scientifico e tecnologico. Nel raccolto di fantascienza incontriamo personaggi realistici (scienziati, tecnici, ...) e personaggi fantastici o alieni, cioè abitanti di altri pianeti o dello spazio, robot o cyborg, esseri diversi dall’umano e costituiti da congegni artificiali. Rileggi il testo Missione Terra! e rifletti... • Quale messaggio potrebbe comunicare il racconto? • Spesso le persone, anche se ci appaiono «diverse», sono simili a noi più di quanto immaginiamo. • Prima di giudicare qualcuno, è meglio conoscerlo. • Il personaggio XYZ-23 suscita simpatia e tenerezza: perché? Prova a disegnarlo così come lo immagini.

P

rova tu e scrivi creativo! • Scrivi un racconto di fantascienza immaginando incontrare XYZ-23. – Dove lo potresti incontrare? – Chi dei due potrebbe essere più stupito? – Che cosa pensereste l’uno dell’altro? Fareste amicizia? Immagina e racconta. ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... ......................................................................................... .........................................................................................

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ione z u d o r p

SCRIVI LA FANTASCIENZA Inventa e scrivi un racconto in cui Smarg sia uno dei personaggi principali. Scegli uno dei due percorsi proposti e lavora seguendo i suggerimenti.

VIA! Ti può capitare di trovare, per caso, una strana macchina e, osservandola, nasce in te il sogno di avventurarti... ... NEL TEMPO In genere il tempo è il futuro, ma può essere anche il passato.

... NELLO SPAZIO L’ambiente Puoi scegliere l’ambiente che ti piace di più. Per esempio: • spazi interplanetari • la Terra • altri pianeti

I personaggi Possono essere: • terrestri: sei tu! Ma puoi inserire anche qualche tuo amico, un famigliare, un insegnante... • non terrestri: Smarg, gli abitanti di Ragar, maghi ed esseri strani dotati di incredibili poteri, robot sofisticati...

L’argomento Prova a pensare a una situazione credibile legata a fatti straordinari: • incanti Smarg e riesci a fartelo amico. • il mostro ti invita a partire con lui per farti conoscere il suo mondo incantato: qui scoprirai come vivono gli extraterrestri, farai amicizia con loro, sceglierai un’attività da svolgere in quell’ambiente, tra le tante che ti proporranno...

Ricorda!

DIS KIA

• La struttura del tuo racconto deve seguire quella del testo narrativo: inizio • svolgimento • conclusione. • Puoi caratterizzare il tuo racconto con l’introduzione di: – un flashback, un episodio che si è svolto precedentemente al momento in cui racconti i fatti; – un effetto suspense, per creare aspettativa e tensione nel lettore; – colpi di scena, che ribaltano la situazione oppure che rivelano la caratteristica inaspettata di un personaggio; – una conclusione sorprendente, inaspettata. • Utilizza le parole della fantascienza (proprie della scienza, della medicina, dell’informatica...).

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ione z u d o r p

E SE I MOSTRI FOSSIMO NOI? Conosci E.T.? È un piccolo extraterrestre che arriva sulla Terra e incontra Elliott, un ragazzino come te. Prova a immedesimarti nel ruolo di E.T. • Come ti sembrerebbe l’aspetto fisico del bambino? ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... • Che cosa proveresti davanti a lui? ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... .....................................................................................

• Questa è l’astronave di E.T. • Come appariranno, ai suoi occhi, i nostri mezzi di trasporto? .................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... ..................................................................................... • In un racconto di fantascienza, gli extraterrestri rappresentano: chi è diverso da noi. chi noi consideriamo diverso. Commenta in classe la tua scelta. I racconti di fantascienza, che narrano vicende di guerre interplanetarie, di macchine del tempo, d’invasioni di alieni che minacciano la Terra, possono farti riflettere sul futuro della scienza, sull’uomo e sul suo destino.

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gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Inventa l’extraterrestre

• Gli extraterrestri suscitano sempre la simpatia e la curiosità dei bambini. A coppie, divertitevi a inventarne alcuni seguendo le indicazioni e rispondendo alle domande.

A prima vista il vostro personaggio sarà:

Il suo aspetto fisico potrebbe essere:

Vedendolo si potrebbe provare:

buono.

molto diverso dal nostro.

spavento.

buffo.

simile al nostro

curiosità.

dispettoso.

pauroso.

meraviglia.

timido. simpatico. fifone.

strano. Descrivetelo parlando del suo aspetto fisico (il capo, gli occhi, la bocca, il naso, braccia e gambe, statura...)

simpatia. ammirazione.. ......................................

• Attribuite un nome al vostro extraterrestre e provate a inventare una storia da rappresentare: uno di voi impersonerà... sé stesso, l’altro sarà la creatura dello spazio. Dopo esservi incontrati che cosa succederà?

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ALLEGATO 5 1-48 a

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ento m i d n o approf

vai a p. 104 del libro di lettura!

LE PAROLE DELLA POESIA Ogni testo poetico presenta parole speciali che possono essere scelte e utilizzate dal poeta per la loro sonorità o per la forza immediata di richiamare alla mente un’immagine. Ma non sono solo le parole che creano la poesia: è il loro accostamento, l’importanza che il poeta attribuisce a una rispetto a un’altra. Ciò, infatti, rende la poesia suggestiva, unica e dà forza ai concetti che il poeta vuole esprimere. Scopriamo le parole speciali della poesia Il tuono, a pagina 104 del libro.

PAROLE ONOMATOPEICHE Sono numerose le parole che riproducono i suoni della realtà: fragor, schianto, rimbombò, rimareggiò... • Ce ne sono altre? ................................................................................................................................................................

PAROLE CHE INDICANO MOVIMENTO Altre parole, invece, permettono di immaginare i movimenti: rimbalzò, rotolò, rimareggiò. • Prova a trovarne altre, osservando la realtà intorno a te. ................................................................................................................................................................

ALLITTERAZIONI La ripetizione di uno o più suoni all’interno di una stessa parola o di una frase contribuisce a dare alla poesia una maggiore espressività. Per esempio, nel verso E nella notte nera come il nulla, la lettera n, ripetuta più volte, fa immaginare di trovarsi immersi «nel» silenzio della notte. • Cerchia le allitterazioni nei seguenti versi e scrivi che cosa ti comunicano. 1 A un tratto, col fragor d’arduo dirupo/che frana... la lettera .......... ripetuta, fa pensare a ............................................................................................................................................................... 2 Rimbombò, rimbalzò… ............................................................................................................................................................... 3 E poi vanì. Soave allora... ...............................................................................................................................................................

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ione z u d o r p

LABORATORIO POETICO RIFLETTI • Rileggi con attenzione e ad alta voce, per sentire meglio l’effetto che ti comunica, la poesia Il tuono. – Qual è la tua prima impressione? Ti rende triste, o ti mette allegria? Ti fa pensare? Ti dà energia? Ti crea disagio? ............................................................................................................................................................... • Se tu dovessi descrivere in poesia un fenomeno atmosferico, quale sceglieresti? La pioggia, il vento, la grandine...? Perché? ............................................................................................................................................................... • Quale immagine preferisci, tra quelle proposte dal poeta? Il rumore del tuono improvviso o il canto della madre nel silenzio? Perché? ...............................................................................................................................................................

SCRIVII • Prova a imitare Giovanni Pascoli. Completa la poesia, seguendo la traccia. E nel mattino ................................................................................................................................................... a un tratto, con il rumore ............................................................................................................................... la pioggia ......................................................................................................................................................... ticchettò, gocciolò, .......................................................................................................................................... e smise, e ......................................................................................................................................................... Allora si udì in lontananza .............................................................................................................................. e il suono di .....................................................................................................................................................

ALLENATI Il tuono, scrive il poeta, esplode, rimbalza, rotola, rimbomba, riecheggia, si perde in lontananza. Descrivi sul quaderno, con ricchezza di verbi, un fenomeno naturale, tra quelli scritti nei riquadri. Segui l’esempio. Sole che tramonta Rosseggia, abbaglia, si infiamma, illumina, riscalda, brucia, si perde, scompare...

Vento d’autunno

Neve Pioggia

Sole estivo

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gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Tra suoni, rumori e fantasia! La classe si divide in tre gruppi. Ogni gruppo prepara un’interpretazione dei tre momenti descritti nella poesia: l’arrivo improvviso del tuono, i rumori del tuono, la calma ritrovata. • Poi si uniscono i risultati dei tre lavori, l’insegnante legge lentamente il testo e ogni gruppo rappresenta la propria parte. 1 Prima: il tuono arriva all’improvviso:

1 Sequenza sonora Rumore improvviso seguito da rumore continuato.

di schianto con fragore di frana

Azione sonora I componenti del gruppo battono le mani contemporaneamente, con forza, una volta e poi un’altra, a distanza di tre secondi; quindi battono i piedi velocemente, aumentando d’intensità e poi man mano diminuendo. Tutta la sequenza viene ripetuta almeno tre volte.

2 Poi: le azioni del tuono, una dopo l’altra:

2 Sequenza sonora Rumore continuo con cambi di tono, silenzio, brontolio lontano.

rimbombare... ... rimbalzare rotolare... ... tacere rimareggiare

3 Infine: il tuono tace, lasciando il posto a due rumori che si affiancano: il canto di una madre il rumore della culla che si muove

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Azione sonora I componenti del gruppo si posizionano ai quattro angoli della stanza con scatoloni vuoti. Sui lati degli scatoloni battono a turno con la mano aperta (rimbombo); le scatole vengono lanciate e fatte rotolare verso il centro della stanza, una dopo l’altra (rotolare, rimbalzare). Quando l’ultima è stata lanciata, tutti tacciono, poi battono i piedi velocemente, ma in maniera contenuta, come se il rumore fosse lontano. 3 Sequenza sonora Silenzio, voce lontana, rumore ritmico. Azione sonora Fuori della porta, una voce femminile canta una ninnananna. Per il rumore della culla utilizzare un grosso rotolo di nastro adesivo e un libro: far rotolare il nastro adesivo, guidato dalla mano, ripetutamente avanti e indietro, sullo scalino creato dal libro e il piano dove si appoggia.


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ento m i d n profo p a e o ripass

vai a p. 110 del libro di lettura!

RIME E ACCENTO TONICO • Verifica le tue conoscenze, numerando correttamente i quadratini e collegando così ogni tipo rima alla poesia corrispondente (aiutati con gli schemi in lettere maiuscole). 1 Da un pezzo si tacquero i gridi; là sola una casa bisbiglia. Sotto l’ala dormono i nidi come gli occhi sotto le ciglia.

A B A B

Giovanni Pascoli

2 Sui campi e nelle strade silenziosa e lieve volteggiando, la neve cade.

A B B A

Ada Negri

3 Hai mai fatto una pazzia con la pedana della fantasia? Un acrobatico salto in un cielo cobalto?

A A B B

rima incrociata rima alternata rima baciata

Marcello Argilli

Due parole fanno rima quando hanno le stesse lettere finali, dalla vocale con l’accento tonico in poi. L’accento tonico di una parola è quello che cade sulla sillaba che si pronuncia con più forza. Generalmente non viene scritto, ma si sente nella pronuncia stessa della parola. • Leggi ad alta voce le seguenti parole, su cui è stato evidenziato l’accento tonico: bambìno • àlbero • vènto • fantasìa • fràngia • cucìto • felicità • magìa òpera • andàre • lettòre • scuòla • àlto • scopèrta • altalèna • Completa la tabella, segnando l’accento tonico sulle coppie di parole. Poi stabilisci se le parole fanno rima. Dove cade l’accento tonico?

Sono in rima?

còrrere • nère

NO

sole • parole

....

abito • finito

....

scolaro • avaro

....

uscita • sincerità

....

vero • pero

....

onestà • mesta

....

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ione z u d o r p

DALLA PROSA ALLA POESIA Leggi il seguente brano e preparati a diventare poeta! La superficie dell’acqua del laghetto è uno specchio; ma ecco che, poco dopo, si increspa in un punto e, zàffete, spunta fuori una testolina pelosa, simile a quella di una marmotta. Subito dopo ne sbuca fuori un’altra, poi un’altra ancora e tutto il laghetto si popola, come per incanto. Somigliano a marmotte, ma sono più grossi, hanno la coda larga e piatta come una spatola e mostrano, tra le labbra socchiuse, lunghi e robustissimi denti a scalpello. Sono i castori e compongono la numerosa e vivacissima tribù che ha costruito la diga. Plunf, plunf, i castorini si tuffano, e la mamma li segue. Nuotano già a meraviglia: s’inseguono, si arrampicano sulla diga, si tuffano di nuovo. Giuseppe Scortecci, Animali, Edizioni Labor

1 Comprendi il testo in prosa

2 Individua e trascrivi i dati descrittivi

– Quali sensazioni ti comunica la narrazione della scena di vita animale?

– Spunta fuori dall’acqua ..............................

Divertimento? Serenità? Vivacità?

– Hanno una coda ........................................

........................................................................

– I loro denti ..................................................

........................................................................

– Plunf, ..........................................................

........................................................................

– Nuotano già a meraviglia ...........................

........................................................................

– .....................................................................

3 Trasforma i dati descrittivi in immagini poetiche, utilizzando similitudini e metafore

4 Componi sul quaderno

– Nello specchio del laghetto... – Buca l’acqua una testina... – È un popolo di... – .................................................................... – .................................................................... – ....................................................................

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– Il laghetto si popola di ...............................

Metti insieme le immagini e utilizza, se ci riesci, alcune rime.


ALLEGATO 5 1-48 a

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gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Trova la rima! Ecco un gioco semplice, ma di sicuro effetto e divertimento. • La classe si dispone in cerchio. • Si sceglie un tema, per esempio... ANIMALI

IL MONDO DELLA NATURA

SPORT

FRUTTA E VERDURA

• Ogni giocatore del cerchio, in senso orario, deve comporre una rima baciata secondo il tema scelto. • Il giocatore che non riesce a trovare una rima in dieci secondi viene eliminato. Inizialmente sembra facile, e tutti hanno la rima pronta, ma l’emozione è assicurata quando i partecipanti diventano pochi e il ritmo del gioco si fa incalzante. Vince, naturalmente, l’ultimo che resta in gara!

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ALLEGATO 5 1-48 a

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ento m i d n o approf

vai a p. 114 del libro di lettura!

POESIA PER... OGNI OCCASIONE Il popolo pellerossa si è da sempre espresso attraverso testi poetici: canti per propiziare le piogge e i buoni raccolti; poesie da recitare in particolari occasioni o cerimonie, sugli elementi naturali, ritenuti potenti divinità; canti rivolti agli animali, considerati con grande rispetto. • Leggi le poesie e, per ognuna, scegli la tipologia corretta, tra quelle elencate. Poi scrivila sui puntini. canto propiziatorio • preghiera per un animale • canto cerimoniale • preghiera per una pianta Io piango per la sete

Lucciole

Io piango, piango per la sete. Cantando, prego per la pioggia. Danzando, prego per la pioggia. Il cielo comincia a versare le sue lacrime, poiché vede come danzo sulla terra screpolata e asciutta.

Guizzanti insetti fatti di fuoco bianco, piccoli animaletti, piccoli fuochi vaganti! Fate oscillare le vostre stelline sopra il mio letto! Vieni, piccolo animaletto notturno e lesto, dal bianco fuoco! Donami la magica luce della tua chiara, bianca fiamma, della tua piccola fiaccola di stelle!

Alonzo Lopez

Indiani Odschibwa

......................................................

...........................................................................

Il cedro

Il cacciatore

Guardami, amico! Sono venuto per chiederti il tuo vestito. Tu ci dai tutto quello di cui abbiamo bisogno: il tuo legno, la tua corteccia, i tuoi rami. Io ti prego amico, non essere adirato con me!

Mi dispiace di averti dovuto uccidere piccolo fratello. Ma io ho bisogno della tua carne, perché i miei figli soffrono la fame. Perdonami, piccolo fratello!

Indiani Kwakiutl

Jimalee Burton

......................................................

......................................................

Per benedire un bambino Sfioralo con il Tuo Respiro! Sfioralo con il Tuo Respiro! Tu solo gli doni la vita. Donagli una lunga vita. Per questo ti preghiamo, Padre! Indiani Pawnee

......................................................

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ALLEGATO 5 1-48 a

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ione z u d o r p

PICCOLE EMOZIONI GRANDI POESIE Come hai potuto notare, la poesia dei Pellerossa tocca argomenti umili ed è scritta con semplicità. Tuttavia, questo non la rende meno emozionante: le ripetizioni donano ai versi un carattere solenne: puoi notarlo in Io piango per la sete. Nel rivolgersi al cedro, poi, il poeta utilizza la tecnica della personificazione. Ricordi che cos’è? Inoltre, le immagini delle poesie sono molto suggestive. • Rileggi Lucciole: per descriverle il poeta usa alcune metafore. Individuale e sottolineale. Scrivi anche tu poesie! Segui la traccia. Immagina • Sei un guerriero, un giovane capo indiano, un agricoltore o un cacciatore… Scegli • Scegli tra quelli proposti, uno spunto per comporre una semplice poesia, seguendo lo stile della poesia del popolo Pellerossa: Canto per il sole Preghiera per il buon raccolto Poesia per la nascita di un puledro

Poesia per il lupo

Canto per i frutti della terra Preghiera per il torrente

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ALLEGATO 5 1-48 a

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gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Come i Pellerossa Un’abitudine comune ai Pellerossa era quella di darsi i nomi che rappresentassero bene il carattere degli ognuno di loro. I nomi potevano essere presi in prestito dal mondo della natura: Cervo agile, Bisonte che cammina, Orso in piedi, Lupo sorridente, Nuvola blu, Penna d’aquila...

Per conoscersi meglio Ecco un divertente gioco, da fare a coppie, per imparare a conoscersi meglio. • Ognuno scrive su un foglio una serie di caratteristiche e aggettivi che riguardano il proprio compagno di banco, o un amico, paragonandolo a uno o più animali, per esempio: veloce come una gazzella, vanitoso come un pavone, agile come un gatto... • Poi si «trasformano» i paragoni inventati in nomi indiani, per esempio: Gazzella rapida, Pavone colorato, Gatto scattante... • Infine, ricevuto il foglio con i nomi dal proprio compagno, ognuno sceglie il nome nel quale si riconosce di più e motiva alla classe la propria scelta.

Tutti in cerchio! I nomi potranno poi essere utilizzati per fare un gioco di memoria, che movimenterà le ore di intervallo nelle giornate piovose: • La classe si dispone in cerchio. • Un partecipante recita la seguente filastrocca, scandendo il proprio «nome indiano» a ritmo, battendo le mani: Gatto scattante/Gatto scattante/Gatto scattante chiama... Aquila pennuta! • A quel punto Aquila pennuta ricomincia: Aquila pennuta/Aquila pennuta/Aquila pennuta chiama... • Chi non ricorda i nomi viene eliminato, vince l’ultimo rimasto in gara!

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ALLEGATO 5 1-48 a

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ento m i d n o approf

vai alle pp. 132-133 del libro di lettura!

DENTRO IL TESTO DESCRITTIVO Osserva la realtà a cinque dimensioni! Immagina di fare una passeggiata in montagna attivando i tuoi cinque sensi e prepara il tuo quaderno per registrare le tue osservazioni.

Itinerario dell’OLFATTO

Itinerario dell’UDITO

• Immagina di annusare: puoi percepire un’infinità di profumi: il profumo del muschio, dell’erba bagnata, dei fiori... Annusa e descrivi.

• Immagina di ascoltare: il cinguettio degli uccelli, il ronzio degli insetti, lo scroscio dell’acqua, il fruscìo del vento... Ascolta e descrivi tutti i rumori che il tuo orecchio potrebbe percepire.

Itinerario del TATTO

Itinerario della VISTA • Immagina di osservare: monti, conifere, prati, laghetti... Osserva e descrivi tutti gli elementi del paesaggio, i colori, le luci e tutto ciò che i tuoi occhi riescono a vedere.

• Quante cose si possono toccare in montagna! Le rocce, l’erba, i fiori, l’acqua... Descrivi le sensazioni legate a tutto ciò che puoi toccare.

Itinerario del GUSTO • In montagna puoi gustare i frutti di bosco, le mele, il latte e i formaggi prodotti in una malga... Immagina e descrivi i loro sapori.

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ALLEGATO 5 1-48 a

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ione z u d o r p

CREARE CON LE PAROLE Adesso prova a raccogliere tutti i dati che hai scritto sul quaderno e racconta la tua passeggiata in montagna cercando di far «vedere», a chi legge, i luoghi descritti. Ricorda che emozioni e ricordi arricchiscono la tua descrizione e la fanno ricordare meglio.

Descrivi per... FAR SOGNARE Che emozione trovarsi di fronte un paesaggio così bello! Tutto, intorno, parla di pace, silenzio, bellezza... ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................

Descrivi per... SUSCITARE EMOZIONI • Prendi spunto dalle parole del poeta indiano Rabindranath Tagore: I fiori sono parole, le foglie silenzio... tutto raccolto attorno ad essi. • Nella tua descrizione usa molte similitudini e metafore per renderla più ricca ed emozionante. Ecco un suggerimento: a che cosa possono essere paragonati gli elementi elencati? Rifletti, completa sui puntini e aggiungine altri.

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• Il profumo di un fiore

• La superficie di una pietra

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

• Il rumore del vento

• Il cinguettio degli uccelli

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..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

• Il colore dell’acqua

• .......................................................................

..........................................................................

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..........................................................................

..........................................................................

• .......................................................................

• .......................................................................

..........................................................................

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ALLEGATO 5 1-48 a

29-01-2009

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vai alle pp. 132-133 del libro di lettura!

CAPIRE IL TESTO DESCRITTIVO Ormai sai che la descrizione rappresenta, attraverso le percezioni sensoriali, la realtà che ci circonda: persone, animali, luoghi, cose. Mentre leggi un brano descrittivo, per esempio Un concerto di suoni e rumori e Gli odori di Parigi, esercita i cinque sensi: visualizza con la mente e «senti sulla tua pelle» tutto ciò di cui si parla. Poniti alcune domande per essere davvero un lettore/una lettrice attiva. Per esempio... • Qual è l’oggetto della descrizione? Di chi o di che cosa si parla? • Quali particolari colpiscono la tua immaginazione? • Quali odori, sapori, suoni, colori... sono presenti nel testo? • Quali emozioni, ricordi e impressioni suscita in te la lettura? • Qual è lo scopo della descrizione? • Com’è il linguaggio usato? • Il testo è di tipo soggettivo oppure oggettivo? Perché?

Entra nella fotografia e descrivi l’ambiente. Scegli le domande guida adatte!

Ricorda! La descrizione oggettiva presenta le caratteristiche dell’oggetto della descrizione, senza considerazioni e opinioni personali, e fornisce informazioni chiare, ordinate, corrette. Il linguaggio è preciso, ricco di termini specifici. Di solito è composto di frasi brevi e semplici.

Nella descrizione soggettiva, chi descrive rappresenta la realtà secondo il proprio stato d’animo, le proprie opinioni ed esperienze personali suscitando nel lettore emozioni diverse. Il linguaggio, ricco di aggettivi, paragoni, metafore, esprime efficacemente il punto di vista di chi descrive.

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ALLEGATO 5 1-48 a

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gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Se fosse un... È difficile indovinare l’identità di qualcuno basandosi solo sugli odori, i colori, i rumori? Provate con questo gioco, tutti insieme. • Un compagno si allontana dal gruppo. Gli altri concordano di scegliere uno dei presenti come soggetto del gioco. • Il bambino che si è allontanato viene richiamato: ha il compito di indovinare chi è il compagno o la compagna scelta dal gruppo. • Può porre tutte le domande che vuole ma la regola importante da rispettare è questa: tutte le domande devono sempre cominciare con le parole: – Se fosse un...? • La domanda deve essere rivolta a qualcuno in particolare e non a tutto il gruppo. Per esempio: – Se fosse un colore? • Chi è stato scelto, pensa al possibile abbinamento (che può essere legato al carattere: per una bambina dolce e affettuosa potrebbe essere il colore rosa, per un bambino un po’ «musone» potrebbe essere il grigio). • Il gioco continua: si allontana il bambino/la bambina di cui è stata indovinata l’identità.

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ALLEGATO 5 1-48 a

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vai alle pp. da 164 a 173 del libro di lettura!

IL LINGUAGGIO DEI GIORNALI Il linguaggio giornalistico ha lo scopo di informare: perciò utilizza parole ed espressioni efficaci, d’immediata comprensione, che possano colpire l’attenzione dei lettori. Leggi questo articolo e fai attenzione alle spiegazioni a lato.

Lo zainetto fa male? Ridimensionato l’allarme-schiena Sedici minuti: è il tempo che ogni giorno i ragazzi delle scuole medie trascorrono con lo zaino sulle spalle. Questo è emerso da una recente indagine, che ha preso in considerazione solo il tempo effettivo di trasporto, eliminando i minuti che i ragazzi passano sul bus o fermi davanti alla scuola con lo zaino appoggiato in terra. Risultato: la responsabilità dello zainetto, nel procurare scoliosi o paramorfismi della schiena, appare ridimensionata. Si dovrebbero infatti anche condannare le gite, zaino in spalla, dei boy scout, e i trekking in montagna che durano molto più di sedici minuti. Allora «occhio» alla conclusione: il tempo che gli studenti trascorrono con lo zaino sulle spalle non basta per torcere in avanti, indietro o da un lato, una schiena sana.

Unione di parole che rende la comunicazione più immediata.

Abbreviazioni di parole straniere. Uso di termini specifici, in questo caso appartenenti al linguaggio sanitario. Uso di parole straniere. Uso di frasi a effetto.

«La Repubblica»

P

rova tu e scrivi creativo! • Procurati un quotidiano. Osserva i titoli degli articoli e cercando i trucchi linguistici. In particolare: individua parole straniere, le sigle e le abbreviazioni (per esempio, ONU, NATO, CEE, frigo, tv, cine), i termini specifici del linguaggio sportivo, politico, economico, le parole composte (per esempio, superbollo, sottogoverno, sottocultura).

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ALLEGATO 5 1-48 a

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ione z u d o r p

LO STILE GIORNALISTICO Nell’articolo riportato alla pagina precedente puoi notare lo stile con cui sono presentati i fatti: 1 La punteggiatura è essenziale. L’uso delle virgole scandisce la successione delle frasi e l’uso dei due punti «lancia» il concetto, per poi spiegarlo successivamente. 2 Ci sono frasi a effetto. 3 I concetti sono presentati in modo sintetico, senza aggettivi e senza parole troppo complesse, in modo che l’articolo risulti comprensibile. Sono soprattutto queste le caratteristiche dello stile giornalistico, che ha lo scopo di presentare le notizie e le informazioni, aiutandoci anche a riflettere e a formarci un’opinione. • Dopo aver letto la sezione Il giornale sul libro di testo, prova a cimentarti con la stesura di un breve articolo, tenendo presente quanto hai appena letto. Scegli fra i seguenti argomenti.

Un leone scappa dallo zoo e viene ritrovato sulle colline vicine

Un cane coraggioso salva un bambino che stava annegando.

Tutto esaurito a Milano per il concerto del famoso cantante... Forti scosse di terremoto sono state avvertite durante la notte a...

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Attribuisci all’articolo un titolo «ad effetto»! Ricordi? Vai alle pagine 170 e 171 del libro di lettura!


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gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Scopri il titolo! Ecco un gioco divertente e utile per consolidare le vostre conoscenze, che metterà alla prova le vostre capacità giornalistiche. Il gioco si può praticare a coppie o singolarmente.

ISTRUZIONI PER GIOCARE 1 L’insegnante si procura alcuni articoli ritagliati e li priva del titolo, li fotocopia e li distribuisce in classe. 2 Gli alunni leggono attentamente ciascun articolo. repubblica 3 L’insegnante rivela, per ogni titolo, se è basato su chi?, che cosa?, quando?, dove?, perché?, secondo la regola delle cinque W. 4 Gli alunni pensano al titolo adatto per l’articolo e lo scrivono su un foglio. 5 L’insegnante raccoglie i titoli, li legge alla classe, poi mostra il titolo originale: vince chi gli si è maggiormente avvicinato!

Un «assaggio» prima del gioco! Leggete l’articolo: quale titolo potreste attribuirgli? Scrivetelo sui puntini, poi leggete quello giusto, scritto in fondo capovolto!

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Un recente studio della Società italiana di pediatria ha rilevato che esiste un rapporto stretto tra consumo televisivo e sovrappeso: ogni ora davanti alla Tv fa aumentare del 6-7% il rischio di obesità in un bambino e avere la TV in camera da letto lo fa aumentare del 30%. Sappiamo infatti che l’alimentazione eccessiva è la causa principale del soprappeso e il mangiare disordinato e costante, nell’arco della giornata, avviene spesso proprio davanti alla TV. Vedere poi centinaia di spot su alimenti spinge fortemente verso un consumo non necessario del cibo. Gli studiosi consigliano al massimo due ore al giorno tra TV, videogiochi e computer, educando i bambini ad assumere abitudini di vita sane: un’alimentazione corretta, attività fisica e occasioni di svago adatte all’età. «La Repubblica»

Televisione, rischio obesità

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ento m i d n o approf

vai a p. 178 del libro di lettura!

IL MESSAGGIO PUBBLICITARIO I messaggi pubblicitari, come sai, hanno lo scopo di fare acquistare determinati prodotti suscitando desideri e stati d’animo «giusti» nei possibili acquirenti e predisponendoli, quindi, ad acquistarli. • Leggi i seguenti messaggi pubblicitari d’invenzione: rifletti su ciò che vogliono suscitare, poi collega ciascuno allo stato d’animo giusto, numarando correttamente i quadratini.

Controllo elettronico totale, 4 air bag e impianto stereo di serie

ALATA Le ali nelle ruote! Per guidare veloci e sicuri!

Mi sento giù: oggi non funziona niente, tranne...

PENNAMIA Scrivo bene e sto bene!

Anche tu conterai!

CUCINA EXTRALUX Con eleganza e distinzione in casa!

Comunica con il mondo!

PC FREE Fatti nuovi amici!

Solo pochi possono averlo! Non scegliere a occhi chiusi!

ORAMAGIX

LENTI SOLARIS

... il tempo che fa la differenza

... E vedrai tutto chiaro

1 Si vuole suscitare il desiderio di giudicare e di decidere, in base a precise informazioni. 2 Si vuole suscitare il bisogno di compagnia, di superare momenti grigi. 3 Si vuole suscitare il desiderio di primeggiare, di distinguersi dagli altri facendo una scelta perfetta.

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vai a p. 186 del libro di lettura!

OPINIONI A CONFRONTO Ricordi? In un testo argomentativo chi espone presenta un tema, un problema, cerca di fornire possibili soluzioni attraverso una o più tesi (opinioni) sostenute da argomentazioni che ne dimostrano la validità. • Allenati a esporre le tue opinioni e a motivarle: leggi questi testi argomentativi. Il computer fa bene Il computer deve essere considerato un aiuto per scrivere, calcolare, giocare. È uno strumento che arricchisce l’intelligenza e la fantasia. Anche i videogiochi sono divertenti e insegnano a essere rapidi nelle risposte e a costruire strategie per superare gli ostacoli e per vincere,

Il computer fa male Il computer rischia di trasformarsi in un nemico della capacità di pensare. Quando si fa un videogioco bisogna dare risposte veloci e non si ha tempo per riflettere. Inoltre molti bambini perdono troppo tempo con i videogiochi. Si isolano, stanno seduti per ore, senza muoversi, senza giocare con altri bambini, senza praticare attività sportive.

• Con l’aiuto dell’insegnante, che modererà la discussione, prova a discutere in classe sull’utilità o inutilità del computer. Segui i suggerimenti. 1 Rifletti, valuta che cosa ne pensi tu, in base alla tua esperienza personale e ai comportamenti che conosci. 2 Definisci il tuo punto di vista sull’argomento: favorevole perché..., sfavorevole perché..., in parte favorevole, in parte sfavorevole.

Durante la discussione, attendi il tuo turno per parlare, mostra rispetto per le opinioni altrui, non cercare di importi alzando il tono della voce!

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SCRIVI LE TUE OPINIONI Preparati a scrivere il tuo testo argomentativo: il tema è molto vicino alla tua esperienza! Si tratta, infatti, del rapporto tra maschi e femmine. Leggi le opinioni «esagerate» di due bambini come te.

Le femmine non mi piacciono perché si parlano all’orecchio e fanno sempre la spia... e dei loro giocattoli, poi, non vi posso parlare, hanno solo stupide bambole da collezionare. E poi sono davvero credulone: credono ancora che compaia un bel principe turchino se baci sul muso un ranocchio verdolino! Ma le premio con tutto il cuore perché con loro la merenda ha proprio un buon sapore!

I maschi non mi piacciono perché sono spesso spettinati... troppo disordinati! hanno sempre gli stessi giocattolacci: robot, mostri alieni, vampiri e diavolacci! E sempre per quella stupida passione, nei campi, mattina e sera, rincorrono un pallone! Comunque, per finire, consegno ai maschi un premio di riconoscenza perché in loro compagnia è sempre assicurata l’allegria! • – – – •

Scrivi il tuo testo argomentativo. Segui le domande guida. Preferisci giocare con i maschi o con le femmine? Oppure non fai distinzioni? Perché? Esistono giochi da maschio e giochi da femmina? Oppure i giochi vanno sempre bene per tutti? Gli adulti considerano alla pari maschi e femmine? Perché? Confronta e discuti il tuo testo in classe, ricordando gli avvertimenti di Kia, alla pagina precedente!

I testi sono tratti da due libri di Vittoria Facchini, Le femmine non mi piacciono perché e I maschi non mi piacciono perché, Edizioni Fatatrac

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vai alle pp. da 189-191 del libro di lettura!

PUBBLICITÀ PER RIFLETTERE Ormai sai che la Pubblicità Progresso ha lo scopo di farci riflettere su temi importanti, su problemi sociali che riguardano tutti, invitandoci ad assumere e diffondere comportamenti corretti e responsabili che possono migliorare la qualità della vita e della convivenza civile. Osserva questa pubblicità prodotta a cura dell’UNICEF, l’organizzazione mondiale per i diritti dell’infanzia. • Leggi lo slogan e osserva l’immagine: su che cosa vuole far riflettere? ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ....................................................................... ....................................................................... • Qual è il suo scopo? ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ....................................................................... ....................................................................... • A chi è rivolta? ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ ........................................................................ • Insieme ai compagni e con l’aiuto dell’insegnante, inventa e scrivi altri slogan sull’argomento pubblicizzato. I più significativi potrebbero essere appesi alle pareti del corridoio in modo da sensibilizzare chi li osserverà!

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DIRITTI PER RIFLETTERE La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale è stata proclamata il 15 ottobre 1978 a Parigi: si tratta di una serie di articoli di legge che favorisce la riflessione, il confronto e, quindi, la discussione. Leggi alcuni articoli. Articolo 1 Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza. Articolo 2 a) ogni animale ha diritto al rispetto; b) l’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali; c) ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo. Articolo 3 a) nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; b) se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore né angoscia. Articolo 4 a) ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi; b) ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.

• Hai letto con molta attenzione questi articoli? Che cosa ne pensi? Qual è la tua opinione? Discutine in classe con l’insegnante e i tuoi compagni.

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Articolo 5 a) ogni animale, appartenente a una specie che vive abitualmente nell’ambiente dell’uomo, ha diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie; b) ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall’uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto. Articolo 6 a) ogni animale, che l’uomo ha scelto per compagno, ha diritto a una durata della vita conforme alla sua naturale longevità; b) l’abbandono di un animale è un fatto crudele e degradante. Articolo 10 a) nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo; b) le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano animali sono incompatibili con la dignità dell’animale.


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GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Parlare per ottenere qualcosa • Leggi che cosa dicono o pensano i bambini.

PER IL TUO COMPLEANNO TI REGALO UN CAGNOLINO!

LA MAMMA NON VUOLE ANIMALI IN CASA. COME FACCIO A CONVINCERLA?

• Con quali argomenti il bambino potrà convincere la mamma a ospitare il cagnolino? Immedesimati e colora i cartellini con le tue scelte. Sarò io a portarlo fuori.

È già stato vaccinato. I cani fanno compagnia!

È un cane da guardia. Terrà lontani i malintenzionati.

I cani hanno bisogno di spazio.

È un cane da guardia: abbaia sempre!

In casa starà bene perché è di piccola taglia!

Nel condominio i cani sono vietati ma lui è piccolo.

• Chiedi a una compagna di fare la parte della mamma: in base alle tue scelte, organizza il tuo discorso per convincerla a ospitare il cagnolino. • Sei stato convincente? Chiedilo alla «mamma», agli altri compagni e all’insegnante, poi commentate insieme!

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Pagina 46

vai alle pp. 204-205 del libro di lettura!

STRANI RITRATTI A pagina 205 del libro di testo hai avuto modo di osservare alcuni ritratti, che riproducono fedelmente l’aspetto dei committenti, cioè di coloro che hanno ordinato l’opera al pittore Hans Holbein il Giovane. Sono realistici e i particolari dei volti sono disegnati con precisione quasi fotografica. Ma ci sono anche altri tipi di ritratti: osserva, per esempio, questi, il cui autore è il pittore Giuseppe Arcimboldo, che visse nella stessa epoca di Holbein. • Osserva con attenzione: fra i personaggi ritratti qual è più giovane? E il più vecchio? Sapresti dire perché?

autunno

estate

inverno

primavera

Sembra proprio che Arcimboldo abbia cercato l’ispirazione nella bottega di un fruttivendolo! I quattro dipinti che ti abbiamo presentato non sono in realtà ritratti di persone ma rappresentano le quattro stagioni: ognuno dei quattro personaggi è composto di frutti, fiori, ortaggi, piante tipici di un preciso periodo dell’anno.

• Traccia quattro frecce che colleghino correttamente ogni «ritratto» alla stagione corrispondente.

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Pagina 47

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RITRATTI MATTI! Immagina di voler realizzare anche tu ritratti particolari, proprio come ha fatto Arcimboldo. Il pittore ha scelto le stagioni. Tu puoi scegliere una o pi첫 coppie fra gli spuntii seguenti.

mare montagna

pace guerra

gatti topi

fiori frutta

Ecco come procedere 1 Procurati una base di cartone solido, colla e forbici e svariati materiali, che potrai trovare in casa o fuori: elastici, bottoni, foglie, fiori secchi, tappi di sughero, fili, pezzi di plastica, ritagli di stoffa, trucioli di legno, bacche... Raccogli tutto quello che pensi possa esserti utile per rappresentare i temi che hai scelto. 2 Poi crea il ritratto, accostando e incollando sul cartone i materiali secondo la tua fantasia.

Puoi anche ritagliare, da giornali e riviste, illustrazioni di fiori, ortaggi, frutta... e poi incollarli su un cartoncino dando loro la forma che vuoi!

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Pagina 48

gioco

GIOCHI PER... STAR BENE INSIEME Gioca con l’arte e la memoria! Osserva ancora il quadro raffigurante l’Autunno: Arcimboldo ha dipinto un volto maschile fatto di frutti autunnali: melagrane, castagne, olive, funghi...

Sai osservare? Ecco due giochi per te e per i tuoi compagni, da fare a coppie, a squadre o singolarmente.

Quante cose vedi? • I partecipanti si concentrano su uno dei ritratti, si procurano carta e penna, e trascrivono su un foglio quante più varietà di ortaggi, frutta, fiori riescono a vedere. L’insegnante dà tre minuti di tempo. • Vince chi ha individuato il numero maggiore di oggetti.

Prova di memoria • I partecipanti osservano per due minuti uno dei dipinti. • Poi l’insegnante lo copre e i giocatori devono sforzarsi di ricordare con che tipi di frutta, ortaggi, foglie il pittore ha rappresentato le varie parti del dipinto (per esempio, nell’Estate il naso è uno zucchino, l’orecchio una pannocchia...). • Vince chi ha più memoria fotografica.

Giuseppe Arcimboldo, Autunno, 1573

Potete ripetere i giochi con i dipinti di pagina 46!

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