"TRA DONNE" - Associazione MICAELA

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PROGETTO “TRA DONNE” Azioni integrate a favore dell’inserimento socio - lavorativo e dell’autoimprenditorialità delle donne immigrate vittime di tratta

jhs

associazione

MICAELA onlus


Con il Co-finanziamento

Provincia di Bari

Servizi Affari Generali


Indice

L’Associazione Micaela Onlus

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La proposta progettuale e le attivitĂ realizzate

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Le Aziende ospitanti

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La borsa lavoro

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Ente e

Promotore

Gestore

L’Associazione Micaela onlus, costituita il 14 settembre 1999 dall’Isitituto Religioso Femminile delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento e della Carità (fondato in Spagna nel 1856), svolge attività nel campo dell’’assistenza sociale e socio-sanitaria, della beneficenza, della formazione, della tutela dei diritti civili, dell’istruzione e della promozione della cultura; opera per la gestione delle proprie strutture socio-assistenziali nel rispetto della normativa statale e regionale vigente in materia. Nelle realtà sociali con le quali entra in contatto, promuove la cultura e la prassi della solidarietà e dell’attenzione alle situazioni di bisogno, di disadattamento e di devianza delle donne e del rispetto della vita; crea ambiti e ambienti di accoglienza per lo svolgimento dei programmi di assistenza e protezione sociale, nel rispetto della libertà e della dignità delle donne, favorendone il reinserimento sociale, anche in collaborazione con le strutture giudiziarie ed amministrative. Gestisce in modo organico ed adeguato interventi di prevenzione, sostegno alle donne in prostituzione, vittime di tratta e in condizioni di forte marginalità sociale, formazione di operatori e collaboratori, informazione e consulenza, sensibilizzazione dell’opinione pubblica, soprattutto nell’ambito territoriale.

Le due comunità di accoglienza aprono in Puglia a novembre del 2002 con grande appoggio e sostegno della Diocesi Bari Bitonto (una collaborazione decennale che rappresenta indubbiamente un punto di forza per la stessa Associazione Micaela). E’ iscritta formalmente: • Alla Seconda Sezione del Registro Nazionale di Enti e Associazioni che svolgono attività a favore degli stranieri immigrati, così come previsto dall’art. 18 del DLgs. 286/98 del Testo Unico in materia di Immigrazione; • Al Registro Nazionale delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 9 luglio 2003 n.215; • All’Albo della Regione Puglia dei “Soggetti operatori di partenariato, di cooperazione internazionale e di promozione della cultura dei diritti umani” di cui all’art. 9 della L.r. 20/2003; • Al Registro della Regione Puglia delle Associazioni degli Immigrati.

Chi siamo Ente Finanziatore

Provincia di Bari, Servizio Affari Generali, Attuazione del Programma Trasparenza e Legalità.


Il Progetto

“Tra Donne Tra Donne

Azioni integrate a favore dell’auto imprenditorialità delle donne immigrate vittime di tratta

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Il Progetto Progetto

“TRA DONNE”

Durata

12 mesi + proroga di n. 2 mesi

Data di avvio 1 marzo 2011

Data di conclusione 30 maggio 2012

Risorse Finanziarie

Costo complessivo del progetto e contributo concesso: 37.900,00 euro

Spese sostenute e rendicontate

Spese per il personale: 18.000,00 Spese di gestione: 6.250,00 Spese per le trasferte: 1.500,00 Spese di produzione e divulgazione materiale: 500,00 Spese per tirocini formativi e di orientamento: 10.650,00 Spese per borsa di studio: 1.000,00

Risorse umane impegnate

• N.1 coordinatore di progetto (apporto volontario) • N.1 amministratore (apporto volontario) • N.1 educatore professionale

Destinatari

7 donne immigrate vittime di tratta o in condizioni di forte marginalità sociale con permesso di soggiorno e residenza o domicilio in Adelfia o in Bari.

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Tra Donne

Azioni integrate a favore dell’auto imprenditorialità delle donne immigrate vittime di tratta


IL PROGETTO “Tra Donne” è stata una deduzione della nostra personale esperienza e delle nostre conoscenze di donne immigrate e si è realizzata in collaborazione con la comunità locale con la quale abbiamo condiviso un’idea comune: partire dalle donne immigrate, protagoniste e beneficiarie del progetto, per arrivare a concretizzare uno spazio di servizi e accoglienza per loro progettato e a loro rivolto. L’obiettivo generale è stato quello di definire un percorso integrato e complesso che partendo dalla rilevazione dei fabbisogni delle donne immigrate giungesse a delineare e costruire “su misura” un percorso formativo ed esperienziale in grado di aumentare le conoscenze, le competenze professionali e relazionali al fine di prospettare loro una concreata possibilità occupazionale.

OBIETTIVI L’obiettivo principale del “Progetto Tra Donne” è stato la promozione dell’inserimento regolare qualificato delle donne straniere nel mercato del lavoro pugliese attraverso la formazione professionale e i tirocini formativi in piccole e medie imprese. Il progetto è nato dalla constatazione che le donne straniere incontrano difficoltà maggiori nell’accesso al mercato del lavoro, anche se sono in possesso di titoli di studio e qualifiche professionali, e che la condizione di disoccupazione, o peggio di inoccupazione, è il movente dominante di discriminazione razziale e di isolamento ed esclusione sociale. Tra Donne

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AMBITO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Per il “Progetto Tra Donne” l’associazione Micaela opererà sui territori comunali di Adelfia e di Bari, territori che hanno visto nell’ultimo biennio una progressiva femminilizzazione della popolazione straniera residente e che sta ponendo una serie di nuove sfide sociali e culturali all’intera comunità locale, che si trova sempre più a dover adeguare i propri servizi (formativi, sanitari, lavorativi, ecc.) alla nuova realtà multietnica, la quale richiede necessariamente la rimozione di elementi che istigano alla ghettizzazione e all’emarginazione razziale.

EFFETTI ATTESI • Sperimentazione di percorsi formativi e di apprendistato lavorativo per favorire l’integrazione sociale e professionale e per promuovere l’autonomia personale e lavorativa della donna immigrata nel tessuto sociale locale;

RISULTATI OTTENUTI • Superamento della logica assistenzialistica; • Consolidamento delle basi dell’identità e dell’appartenenza sociale; • Autonomia personale e sociale della donna; • Rafforzamento della consapevolezza della donna a proporsi nell’ambito del mondo lavorativo; • Acquisizione di competenze interpersonali e sociali; • Promozione sul territorio interessato dal presente progetto la cultura dell’accessibilità e il principio delle pari opportunità; • Erogazione di n. 1 borse di studio; • Attivazione di n. 6 borse lavoro .

• Sviluppo autonomia personale e sociale; • Promozione di modelli di intervento finalizzato alla stabilizzazione di buone pratiche; • Erogazione di n. 2 borse di studio per la frequenza ai corsi di formazione professionale; • Attivazione di n. 5 borse lavoro in aziende o cooperative sociali locali, come forma di apprendistato professionale.

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Tra Donne

Dal Progetto educativo generale al progetto educativo individualizzato che facilita l’analisi del bisogno educativo della donna e consente di definire le finalità educative attese

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ATTIVITÀ

ATTIVITÀ SPECIFICHE PER LE BENEFICIARIE

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Scrittura di n. 6 curricula vitae dettagliati per facilitare la ricostruzione della biografia personale e professionale delle donne, per identificare e puntualizzare i desideri, le aspettative e gli orientamenti professionali, per favorire la costruzione del cosiddetto “portafoglio di competenze”; per identificare le competenze in termini di conoscenze, abilità e risorse psicosociali disponibili, per definire le competenze tecnico professionali possedute e, infine, per agevolare la riflessione sui propri punti forti e sulle eventuali aree di sviluppo;

SELEZIONE DELL’UTENZA INDIVIDUAZIONE DI IMPRESE PER BORSE LAVORO

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ATTIVAZIONE N. 6 BORSE LAVORO E TUTORAGGIO

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EROGAZIONE N. 1 BORSA DI STUDIO

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VALUTAZIONE PERCORSI INDIVIDUALI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE

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PRESENTAZIONE RISULTATI OTTENUTI

Selezione di n. 6 donne alle quali concedere i contributi delle borse lavoro in base alle motivazioni individuali e alle capacità/risorse possedute;

Realizzazione attività laboratoriali sul significato e sul valore del lavoro e della formazione professionale; Definizione e condivisione con la persona utente del progetto socio – formativo - lavorativo individualizzato; elaborazione di n. 6 progetti formativi e di orientamento per attività di tirocinio sottoscritti da tutte le parti coinvolte nel progetto (responsabile del soggetto promotore, tirocinante e responsabile dell’azienda e/o cooperativa sociale ospitante); Attivazione di n. 6 tirocini formativi ai sensi dell’art. 18 della legge n. 196 del 1997 della durata di n. 4 mesi (impegno lavorativo di n. 30 ore settimanali); Erogazione dei contributi borse formazione lavoro con cadenza mensile pari a 500,00 euro; Valutazione in itinere dei percorsi di inserimento lavorativo individuali mediante colloqui periodici con tutte le parti coinvolte nel progetto (coordinatore del soggetto promotore, tutor dell’associazione Micaela o.n.l.u.s, tirocinante e tutor aziendale). Monitoraggio dall’educatore presso i luoghi di lavoro attraverso un’attività di tutoring e supporto alle utenti nella gestione degli eventi stressanti connessi alla fase di inserimento lavorativo.


Le Aziende

ospitanti


Settori Aziende

Contattate 1 - Abbigliamento - Tessili - Pellame

6 - Chimica - Farmaceutica - Materie Plastiche

2 - Agricoltura - Allevamenti e pesca

7 - Costruzioni - Edilizia - Impiantistica

3 - Attività sportive, culturali e ricreative

8 - Salute - Previdenza e Assistenza sociale

4 - Trasporti e Comunicazioni

9 - Commercio - Beni e servizi vari

5 - Carta - Cartotecnica - Grafica - Editoria

10 - Attività turistico - alberghiere e ristorazione

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Aziende ospitanti per

TIROCINI formativi e di ORIENTAMENTO

IAM Istituto Agronomico Mediterraneo Via Ceglie, 9 - 70010 VALENZANO (Bari)

centro di formazione postuniversitaria, ricerca scientifica applicata e progettazione di interventi in partenariato sul territorio nell’ambito dei programmi della cooperazione internazionale.

Piellekappa Snc

Via Albanese, 51/55 (Bari)

azienda di produzione e lavorazione di alimenti senza glutine, punto di riferimento per le persone con problemi di intolleranza alimentare.

Pronto Chef

Via L. Milella, 69-73 Bari

azienda con esperienza ventennale nel settore della ristorazione.

Centro Interculturale ABUSUAN Strada Vallisa, 67/68 – 70122 BARI

punto di riferimento per servizi di informazione e formazione nel campo delle migrazioni internazionali - Sportello per l’integrazione socio sanitaria e culturale degli immigrati.

Cooperativa Sociale “Ruah” Via Due Pozzi n.10 Rutigliano (Ba)

Centro per le attività assistite con gli animali, riabilitazione equestre e onoterapia per minori con diversa abilità.

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• n. 1 utente ha ricoperto la mansione di “addetta ai piani” presso l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari; • n. 1 utente ha ricoperto la mansione di “addetta alla preparazione e confezionamento generi alimentari per celiaci” presso Pilellekappa Snc di Bari; • n. 1 utente ha ricoperto la mansione di “addetta al confezionamento generi alimentari” presso Pronto Chef di Bari;Pilellekappa Snc di Bari; • n. 1 utente ha ricoperto la mansione di “addetta alla pulizia, all’igiene e al riordino della cucina” presso Pronto Chef di Bari; • n. 1 utente ha svolto la mansione di “palafreniere” presso la Cooperativa Sociale Ruah di Rutigliano (Ba) ; • n. 1 utente ha ricoperto la mansione di “interprete e mediatrice linguistica” presso lo sportello informativo del Centro Interculturale Abusuan di Bari; • n. 1 utente ha frequentato il corso per il conseguimento della patente/categoria B presso l’Autoscuola “L’accademia del volante” di Adelfia (Bari)

Nazionalità Beneficiare borse lavoro e borsa di studio

N.1 Etiope

N.1 Romena

N.5 Nigeriana


2 ragazze

24

anni

27

anni

2 ragazze

22

anni

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anni 2 ragazze

EtĂ anagrafica beneficiarie 1 ragazza

BORSE LAVORO PORTATE A TERMINE

N. 4

BORSE LAVORO INTERROTTE

N. 2

Causa interruzione primo tirocinio: non rinnovo permesso di soggiorno Causa interruzione secondo tirocinio: disturbo emotivo e comportamentale


Dinamiche relazionali e comportamentali

sviluppate nell’ambito dell’inserimento lavorativo

capacità di comunicare conoscenza di sè conoscenza degli altri capacità di cooperare fiducia in sè fiducia negli altri propensione alla soluzione delle dinamiche conflittuali

Ogni persona in carico ha avuto una reale opportunità di riformulare un proprio progetto migratorio e di vita; con le utenti si è creata una relazione di fiducia che ha condotto alla maturazione di concezioni e di modi di essere, di fare e di pensare alternativi a determinati stili

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imposti dal circuito della tratta e dello sfruttamento sessuale; sono state supportate nella riflessione e nella valutazione di un progetto professionale consapevole indirizzato al lavoro autonomo e all’esercizio di una libera professione (orientamento all’autoimprenditorialità).

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BORSA LAVORO

Training di apprendimento delle abilitĂ sociali


Borsa Lavoro

Training di apprendimento delle abilità sociali Il lavoro ha rappresentato una fase fondamentale nella crescita della donna per la sua determinante funzione nei processi di autonomia e di integrazione sociale; si deve riconosce infatti al lavoro il compito di contribuire alla costruzione dell’identità sociale che passa attraverso l’ assunzione di ruoli e di responsabilità. L’inserimento lavorativo consente dunque di acquisire non soltanto competenze professionali ma anche abilità sociali legate in particolare alla gestione delle dinamiche all’interno del contesto lavorativo, luogo di manifestazione della soggettività e della reciprocità e quindi pretesto per l’autorealizzazione della persona umana. Tra le abilità sociali una in particolare è stata promossa durante il periodo del tirocinio formativo l’assertività, cioè la capacità di: • esprimere in modo socialmente adeguato e costruttivo i propri diritti ed interessi senza ledere i diritti altrui • manifestare i propri sentimenti, sia positivi che negativi • richiedere adeguatamente cambiamenti nei comportamenti di coloro con i quali si interagisce • esprimere opinioni contrarie a quelle degli altri • “dire di no” a richieste irragionevoli e chiedere favori agli altri • riconoscere i propri limiti e i propri fallimenti • gestire efficacemente le critiche e la pressione sociale • rispondere alle richieste e alle critiche • dare e di ricevere apprezzamenti • sciogliere i conflitti.

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Competenze e abilità sociali acquisite

1.

Saper comunicare

2.

Saper gestire conflitti

3.

Saper risolvere i problemi

4.

Saper prendere decisioni

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La riscoperta del Lavoro

come valore per scongiurare il rischio del disadattamento sociale

Problemi comportamentali

Mancanza di stimoli o opportunità

Mancanza di conoscenza

Deficit delle abilità sociali

disadattamento

Mancanza di rinforzi

gli EFFETTI della DISOCCUPAZIONE nei soggetti deboli

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Info Cos’è la Borsa Lavoro (o Tirocinio formativo e di orientamento)? La borsa lavoro è uno strumento educativo/formativo per facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro di soggetti appartenenti alle cosiddette fasce deboli attraverso un’esperienza lavorativa; non si costituisce un rapporto di lavoro dipendente con l’azienda, il lavoratore viene retribuito dagli Entri Pubblici oppure dai cosiddetti Soggetti Attuatori. Il tirocinio è un ottimo strumento per acquisire un’esperienza professionale pratica e per le imprese c’è un vantaggio economico, in quanto non sono tenute a corrispondere una retribuzione, ed inoltre possono acquisire informazioni e impressioni sui soggetti in vista di una futura assunzione. A chi è rivolto:

E’ necessaria una convenzione tra l’ente promotore del tirocino ed il lavoratore corredata da un progetto del tirocinio preparato dal datore di lavoro. Il progetto formativo deve contenere: a) Obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio assicurando, per gli studenti, il raccordo con i percorsi formativi svolti presso le strutture di provenienza. b) I nominativi del tutore incaricato dal soggetto promotore e del responsabile aziendale. c) Gli estremi identificativi delle assicurazioni contro gli infortuni e la responsabilità civile. d) La durata ed il periodo di svolgimento del tirocinio.

Il tirocinio formativo è indirizzato a soggetti che abbiano adempiuto l’obbligo scolastico, ai sensi della legge 1859/62, anche a cittadini di stati membri della comunità europea o cittadini extra comunitari, fatto salvo il principio di reciprocità. Può essere utilizzato anche per consentire ai disoccupati di rientrare nel mondo del lavoro.

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Come si attiva:

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e) Il settore aziendale d’inserimento. E’ prevista inoltre la presenza di due soggetti, che seguono l’andamento del tirocinio, una nominata dal soggetto promotore (tutore del soggetto promotore) e una nominata dal soggetto ospitante fra i propri dipendenti (responsabile aziendale).

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Enti promotori: Possono promuovere tirocini formativi i seguenti soggetti: • • • • • • • •

Università Provveditorati agli studi Scuole statali, scuole private parificate Centri di formazione e/o orientamento pubblici o convenzionati Comunità terapeutiche e cooperative sociali Servizi di inserimento lavorativo per disabili e fasce svantaggiate Agenzie regionali e provinciali per l’impiego Istituzione formative private, senza fini di lucro

Agli Enti promotori spetta l’onere di assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL oltre che per la responsabilità civile verso terzi e su loro ricade la responsabilità di elaborare il progetto formativo e di orientamento contenente le modalità di attuazione dello stage. Nell’elaborazione di questo progetto i soggetti promotori godono di un’ampia discrezionalità. I rapporti tra soggetti promotori e azienda ospitante sono regolati da apposite convenzioni che descrivono gli aspetti fondamentali del tirocinio. Alla fine del tirocinio, il tirocinante riceverà dal soggetto promotore un attestato che certificherà l’avvenuto “periodo di stage”. Obblighi dei soggetti ospitanti:

si come rapporto di lavoro, il tirocinio formativo non comporta l’obbligo, a carico del soggetto ospitante, di pagare retribuzioni o contribuzioni al tirocinante. Soggetti ospitanti possono essere tutti i datori di lavoro pubblici e privati, a patto che siano rispettati i tetti massimi per ciò che riguarda il numero dei tirocini in relazione al numero di occupati a tempo indeterminato, e cioè per aziende fino a 5 dipendenti 1 stagista, da 6 a 19 dipendenti 2 stagisti e per aziende con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato, il 10% dei lavoratori a tempo indeterminato. Retribuzione: Il tirocinante non ha diritto ad una retribuzione dal Soggetto ospitante perchè il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro, ma gli viene erogato un compenso dal Soggetto Promotore. Durata: La durata massima è di 4 mesi per gli studenti della scuola secondaria superiore, di 6 mesi per gli allievi degli studi professionali di stato, di corsi di formazione professionale, di attività formative post-diploma o post laurea e i disoccupati/inoccupati, di 12 mesi per i soggetti svantaggiati e per gli studenti universitari, di 24 mesi per i portatori di handicap.

I soggetti che ospitano i tirocinanti sono tenuti a favorire l’esperienza dello stagista nell’ambiente di lavoro. Dovrebbero, inoltre, garantire la presenza di un tutore come responsabile didattico/ organizzativo delle attività. Non configurando-

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“Il lavoro allontana tre grandi mali: la noia, il vizio ed il bisogno� Voltaire


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