Studio BOTTON+ASSOCIATI
Scuola materna Cesano Maderno
_1 I profondi portici sul lato sud diventano “aule all’aperto” nella bella stagione. _2 Vista della scuola da sud-ovest. _3 La corte a ovest è caratterizzata da un portico che corre tutt’intorno all’edificio. In primo piano, il verde estensivo della copertura. Il portico ha anche la funzione di proteggere, durante il periodo estivo, le pareti e le superfici vetrate dall’eccessivo irraggiamento; in inverno, data la diversa inclinazione dei raggi solari, è invece possibile sfruttare gli apporti solari gratuiti.
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Ubicazione: Cesano Maderno (MB) Progetto: arch. Doriano Botton, ing. Claudia Botton, arch. Matteo Veneroni - Studio BOTTON+ASSOCIATI, Bovisio Masciago (MB) Strutture: arch. Luigi Fumagalli, Bovisio Masciago (MB) Progettazione energetica e direzione lavori: arch. Doriano Botton Appaltatore: Impresa Edile Fratelli Faletra srl, Lissone (MB) Lavori: giugno 2010-settembre 2011 Superficie fondiaria: 5.570 m2 Superficie utile: 1.021,32 m2 Superficie verde: 4.170 m2 Importo dell’opera: 1.850.000 € Fotografie: BOTTON+ASSOCIATI
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Una scuola di classe. A La scuola materna sorge in un quartiere alla periferia di Cesano Maderno nell’ambito di un programma integrato di intervento, redatto secondo principi di integrazione con il contesto ambientale e di sostenibilità energetica, che prevede anche un intervento residenziale, un parco urbano, percorsi ciclopedonali affiancati da corridoi ecologici e la riqualificazione viabilistica di un tratto di strada provinciale. L’idea alla base del progetto è far vivere il bambino in un ambiente a sua misura e protetto ma ricco di esperienze spaziali e sensoriali, oltre che educativo per quanto riguarda la sensibilità verso il rispetto ambientale e il concetto di sostenibilità. L’edificio è pensato come un insieme di percorsi in continuità tra interno ed esterno che, attraverso serramenti scorrevoli e dispositivi che variano la trasparenza delle separazioni verticali, può modificare il suo rapporto di permeabilità con l’esterno e, a seconda delle necessità delle attività educative, ampliare e diversificare le soluzioni spaziali includendo o meno gli ambienti didattici coperti e quelli del giardino. Si può così passare da una completa apertura che permette una continuità totale tra il parco e le sale della scuola fino alla definizione tradizionale dei singoli spazi funzionali. L’edificio, realizzato con un sistema stratificato a secco, ha struttura portante con pareti in Xlam e copertura realizzata con travi e travetti in legno lamellare. La classe energetica A del sistema di certificazione Cened Lombardia (il fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento è di 8,1 W/m3) è stata ottenuta grazie allo studio bioclimatico, alla coibentazione, al tetto verde e a soluzioni tecnologiche (impianto solare termico e fotovoltaico, sistema geotermico, unità di trattamento dell’aria con recupero di calore) che rendono la scuola efficiente dal punto di vista energetico e ambientale.
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Legenda pianta: 1. locale tecnico; 2. aula insegnanti; 3. bagno insegnanti; 4. spogliatoio; 5. lavanderia; 6. locale assistente visite mediche; 7. pulizia allievi; 8. deposito; 9. porzionamento vivande; 10. attività libere; 11. mensa; 12. attività speciali; 13. attività ordinate; 14. bagni; 15. lezioni all’aperto.
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4 prospetto nord-est
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prospetto nord-ovest
Nella distribuzione interna degli spazi si possono individuare tre zone. La prima (NO) è quella dei servizi con l’ingresso in posizione centrale, affiancato dai locali di supporto alla didattica. Nella seconda zona trovano spazio la mensa e la sala delle attività libere. La terza (SE) accoglie le aule per le attività ordinate e il blocco spogliatoi/servizi igienici.
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prospetto sud-est
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pianta
prospetto sud-ovest
_trasmittanza media elementi costruttivi________
_4_5 La mensa e la sala delle attività libere sono separate da pannelli mobili a tutta altezza che permettono all’occorrenza di creare un unico grande ambiente.
pareti esterne, U = 0,19 W/m2K solaio contro terra, U = 0,22 W/m2K copertura, U = 0,17 W/m2K superfici trasparenti, Uw = 1,3 W/m2K
_prestazioni energetiche________
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fabbisogno energetico per riscaldamento e acqua calda: 8,1 W/m3 anno fabbisogno energetico per raffrescamento estivo: 4,8 W/m3 anno emissioni di CO2: 3,2 kg/m3 anno
_6 Il fronte nord, con le aperture di diverse dimensioni e a diverse altezze. _7 Le finestre del fronte nord, collocate a diversa altezza, consentono la vista esterna anche ai piccoli fruitori dell’edificio.
sezione A-A
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sezione B-B
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Copertura, dall’intradosso: - lastra in cartongesso (20 mm) - freno al vapore - fibra di legno naturale (80+80 mm) - camera d’aria (50 mm) - tavole di abete (20 mm) - manto impermeabilizzante con guaina bituminosa armata in poliestere - feltro protettivo ad accumulo (50 mm) - strato drenante - telo filtrante (2 mm) - substrato - superficie vegetativa (50 mm)
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Pavimento contro terra, dall’estradosso: - pavimento in gres porcellanato (9 mm); - guaina antirumore e impermeabilizzante; - rete elettrosaldata; - impianto di riscaldamento a pavimento; - massetto autolivellante (50 mm); - polistirene estruso (50+50 mm); - sottofondo alleggerito (110 mm); - vespaio aerato con sistema iglù.
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1 pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino 2 pannello X-lam (125 mm) 3 serramento con telaio in abete lamellare, guarnizioni in purene, vetro camera con riempimento in argon 4 polistirene ad alta densità (120 mm per i primi 60 cm di altezza)
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_soluzioni tecnologiche________ 4
A sinistra dall’alto, dettagli del tetto verde a bassa manutenzione, in particolare: la guaina bituminosa armata con funzione impermeabilizzante e il tessuto non tessuto; due immagini della posa dello strato di ghiaietto; il bordo del tetto a lavori ultimati con le piante tappezzanti perenni (sedum).
sezione verticale
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_8 Un dettaglio della pensilina sul lato sud-est con struttura in legno e lastre in cristallo con celle fotovoltaiche monocristalline integrate.
La vetrata di ogni aula è protetta da lamelle orientabili integrate nel serramento e da una pensilina aerea orizzontale, in continuità con la copertura verde, costituita da pannelli fotovoltaici monocristallini che forniscono l’energia rinnovabile necessaria per la scuola materna e coprono una buona parte dell’energia elettrica assorbita dalla pompa di calore geotermica e dai relativi ausiliari. La potenza totale è di 1.210 kWh/m2a. Collettori solari a tubi sottovuoto per la produzione di acqua calda sanitaria sono posizionati sulla copertura; l’impianto (1,22 m2) copre solo una piccola percentuale di energia primaria poiché la sua applicazione è a scopo didattico. La scuola non è allacciata alla rete del gas e per il riscaldamento è utilizzato un sistema geotermico, del tipo “a bassa entalpia”, costituito da 6 sonde geotermiche verticali (100 m) a cui è associata una pompa di calore (con un coefficiente di prestazione pari a 3,58) e pannelli radianti a pavimento; il sistema garantisce anche il raffrescamento. Il tutto è integrato da un sistema di ventilazione meccanica controllata dotato di un’unità compatta con recuperatore di calore statico a flusso incrociato e recuperatore entalpico. Il sistema consente di recuperare oltre l’80% dell’energia dell’aria in espulsione. L’aria fuoriesce attraverso il vespaio aerato aumentandone così la ventilazione, accorgimento che garantisce un vespaio più asciutto e una riduzione della concentrazione di gas radon. Gli impianti e i materiali che rendono l’edificio ecocompatibile, e che possono rappresentare per i piccoli fruitori un primo approccio con il rispetto dell’ambiente, sono lasciati a vista. A fini didattici è stato previsto anche un pannello per il monitoraggio di una serie di parametri quali i consumi, la produzione di energia, ecc.
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Parete portante esterna, dall’interno: - doppia lastra in cartongesso (12+12 mm) - lana di roccia densità 40 kg/m3 con intercapedine (70 mm) - pannello X-lam (125 mm) - fibra di legno naturale (60+60 mm) - barriera al vento (telo biologico) - rivestimento in larice
Parete interna strutturale: - doppia lastra in cartongesso (12+12 mm) - lana di roccia densità 40 kg/m3 con intercapedine (27 mm) - pannello X-lam (81 mm) - lana di roccia densità 40 kg/m3 con intercapedine (27 mm) - doppia lastra in cartongesso (12+12 mm)
esterno
interno
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A sinistra, realizzazione delle fondazioni con il vespaio a cupolette e le tubazioni per l’espulsione dell’aria viziata. A destra, le pareti in X-lam e le travi portanti del tetto in legno lamellare.
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1 pilastro in legno lamellare 2 serramento scorrevole
A sinistra, il montaggio della parete a nord-ovest, con le bucature già predisposte per le finestre. A destra, una parte della struttura del solaio di copertura.
sezioni orizzontali
A sinistra, la costruzione del tetto procede con la posa delle travi secondarie. A destra, la coibentazione interna in lana di roccia e l’intelaiatura delle contropareti nelle quali sono alloggiati gli impianti.
interno
_9 L’interno di una delle aule rivolte a sud-est. Il serramento è dotato di lamelle frangisole regolabili.
A sinistra, la pensilina fotovoltaica vista dal basso. A destra, il tetto verde estensivo e la pensilina fotovoltaica.
_10 Lo spazio dedicato alle attività libere è ampliabile, non solo visivamente, verso l’esterno grazie alle finestrature scorrevoli che occupano quasi tutto lo spazio della parete. La struttura e gli impianti sono volutamente a vista a fini didattici.
A sinistra, gli scavi attorno all’edificio per la posa delle sonde geotermiche orizzontali. A destra, l’impianto di riscaldamento radiante a pavimento.
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