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IL SORRISO CHE RIMANE

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IL SILENZIO

IL SILENZIO

Sul buio della notte, il dolore stasera scrive le sue più pure note. Come un'infausta presenza, la sua ombra avvinghia con languore il presente, e lo appiomba. Eppure tu non scappi.

Il tuo splendido sorriso rimane, non avvizzisce, e brilla luminoso sul cielo del mio dolore oscuro e misterioso. Roma è nera: le strade si svuotano di gente come vene asciugate dal sangue. Eppure la tua voce non appassisce, e ci prende per mano. Qualche suono regala a questo tempo una dolcezza inquieta, ansiosa, che le mie mani tenui sulle tue carni complici accompagnano: ti desidero. Ce ne torniamo a casa io e lui, con il ricordo di questa nostra serata, trascorsa al chiarore della tua presenza docile al cuore, e dolce, e pallida.

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