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LA POESIA DELL’ESSENZIALE SULLE COLLINE TRA SIENA E PIENZA, UN’ANTICA CASA RURALE RESA CONTEMPORANEA DALL’ARCHITETTO ARGENTINO FLORENCIA COSTA. testo e foto di Maria Luisa Bonivento
Un background internazionale, di largo respiro, quello di Florencia Costa, con studi di architettura a Buenos Aires, dottorato a Milano, lavori a Los Angeles, New York, Parigi, sempre all’insegna della passione e della determinazione, fattori per lei fondamentali nella progettazione. Sua è anche la realizzazione della mitica agenzia Magnum Photos, voluta a Parigi da Henri Cartier-Bresson e da altri famosi fotografi, per custodire un patrimonio incalcolabile di immagini scattate dal 1930 ad oggi. La creatività di Florencia, in quell’occasione, ha trasformato un vecchio deposito nel cuore di Montmartre, in un mondo di ferro, trasparenze e riflessi che gravita attorno ad un cilindro di vetro dove corre un avveniristico ascensore. Giovanissima, dopo essere approdata a Milano, dove con Bruno Viganò ha dato vita al fenomeno Radetzky, trasformando un caffè 68 89 giu, apr, lug, mag,ago giu2008 2007
centenario in un luogo d’incontro sempre incredibilmente trendy da ormai più di quindici anni, ha lavorato per Richard Meier alla creazione dei centomila metri quadrati del Centro Paul Getty a Los Angeles. Per tenere d’occhio e vivere a pieno l’evoluzione di una sua recente realizzazione sulle colline della zona tra Montalcino, Pienza e San Quirico d’Orcia, ha pensato bene di trasferirsi in un piccolo casale a 700 metri di distanza dal cantiere di lavoro, affascinata da quelle atmosfere della campagna senese che nel paesaggio un po’ brullo, costellato da pochissimi alberi, le ricordavano il Sud dell’Argentina dove è nata e dove ha trascorso la sua infanzia. Si trattava di una casa abbandonata che al piano terra ospitava un ricovero per gli attrezzi agricoli, priva di infissi e da anni indisturbata dimora di uccelli di passo, ma con una sua dignità ottocentesca,
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dovuta anche al perfetto inserimento di lavori al minimo, mantenendo perfino la quel territorio dai colori tipici delle terre porta di legno all’ingresso con la sua serrasenesi, richiamati dalla pietra di campo con tura originale, quasi fosse una scultura magicui era stata costruita. Nel rendere abitabile stralmente creata dal tempo e cesellata dalle questa costruzione, desueta dai tempi in cui intemperie. Sono stati realizzati gli infissi, aveva ospitato una famiglia di contadini, con ante oscuranti interne, scegliendo legno Florencia ha applicato i valori che ispirano e di castagno dipinto in una gradazione grigio rendono speciali i suoi progetti: logica, este- azzurro, che si uniforma alle tonalità della tica, identità e carattere. Tipico della sua pietra. L’impianto elettrico, creato ex-novo, personalità progettuale è anche l’osservare le è stato posto sottotraccia, per non disturbacose da un punto di vista intimo, familiare, re l’effetto di candore e pulizia delle pareti e senza mai perdere la visione generale che dei soffitti dipinti in un disarmante bianco conferisce spessore al progetto, valorizzando calce. L’impressione che si riceve è la spaziabellezza, ordine e proporzioni con grande lità contemporanea di un loft, d’ispirazione attenzione al ‘genius loci’. Ed è stato pro- spiritualmente minimalista, felicemente prio questo approccio che ha reso piacevol- attecchita in campagna. La disposizione dei mente abitabile il casale senese, sfondo idea- locali non è stata mutata, ma, nell’ampio INvero QUESTA PAGINA e prole della quotidianità di questa donna nella soggiorno, a sinistra del camino, In primo piano, il living con i divani del salotto in velluto campagna toscana, perfetto ‘buen retiro’ tra prio cuore caldo della casa, è stata realizzataazzurro, come i tendaggi e i due grandi paraventi, da cui occhieggiano figure bassa dedite quintaall’arte, a forma di ‘c’,suiche rende le sue permanenze lavorative in giro per il una femminili disegnate tessuti di Rubelli. le librerie di Riccardo a tutt’altezza. intima la zona cotturaGaggia, e quasirealizzate punto privimondo. L’idea è stata di ridurre l’entità deiAi lati, 71
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legiato d’osservazione sul macrocosmo soggiorno. A richiamare simbolicamente la sacralità di un’acquasantiera, entrando nella casa a sinistra, si trova un tradizionale grande lavello in graniglia color sabbia. A destra, la stanza con finestra sul cantiere è diventata lo studio dove la progettista ha posto una libreria in ferro, da lei pensata all’insegna dell’ordine e della razionalità. Dalla parete di fondo del soggiorno, si accede alla camera da letto ed alla sala da bagno, nata sotto il segno della matericità. Legni di recupero e specchi abbandonati da un vetraio che operava nella cascina sono stati nobilitati diventando disegno e scultura all’interno della casa, quasi a sublimare la semplicità della campagna.
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