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supporter’s magazine 12 gennaio 2014
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brindisi basket club 2005
Fieri di Brindisi A
nno nuovo, vita vecchia. L’Enel Brindisi è sempre prima in classifica e non molla di un millimetro. Dopo Siena, battuta in casa al termine di una partita di straordinaria intensità difensiva, arriva la vittoria a Pesaro, dopo aver patito le pene dell’inferno per 45 minuti. Tanti quanti quelli giocati, supplementare compreso, in uno dei palazzi dello sport più belli d’Italia, l’Adriatic Arena, e al cospetto di una squadra che per 30 minuti e più sembrava essere lei la prima in classifica e non ultima. Le parti si sono ristabilite nel finale quando, complice la stanchezza evidentissima della squadra di casa, i ragazzi terribili in maglia bianco azzurra si sono rifatti sotto e poi hanno messo la freccia del sorpasso. Con suspence finale: la tripla del pareggio di Pesaro. Nei supplementari il capolavoro. Senza Zerini e Dyson usciti per falli e con Snaer a secco di punti, tre palloni recuperati, altrettanti contropiedi e tutti a casa. Abbiamo fatto, noi presenti insieme ad oltre trecento brindisini, festa come se avessimo vinto la finale di Eurolega! Del resto, Fernando Marino era stato chiaro ai nostri microfoni prima della palla a due: questa partita sarà durissima e forse
è quella che temiamo di più. Detto, fatto. Pesaro evidenzia le difficoltà di questa squadra: l’assenza di un pivot di peso (la società ha pensato a colmare la lacuna prendendo Chiotti da Milano), la difficoltà a trovare terminali offensivi degli esterni quando la difesa si fa aggressiva, l’uscita mentale in alcuni momenti delle partite da parte di alcuni giocatori. Ma questa partita evidenzia anche gli aspetti migliori: immensa capacità di reazione, gruppo solido, allenatore capace di riprendere in mano le partite e dare sempre la serenità giusta ai giocatori che lo sentono, lo seguono e lo rispettano. Le partite si vincono in campo e fuori, binomio che all’Enel non manca di sicuro. Oggi è la partita più attesa: arriva Sassari, contro la quale le battaglie, sportivamente parlando, si sprecano. Da quella vittoria al Pala Serradimigni in campionato di Legadue che diede il via allo straordinario finale di stagione fino alla promozione diretta, alla semifinale di Coppa Italia, giudicata una delle più belle partite degli ultimi dieci anni, fino alla partita delle Final 8 a Milano la passata stagione, finita, nemmeno a dirlo, con un tempo supplementare. Come dice Angelo Cavaliere all’interno del giornale, due squadre che “se le danno di santa ragione ogni volta che si affrontano”. Stasera vale il primato e il titolo di campione di inverno.
Avete letto bene: Brindisi gioca la partita per arrivare prima alla fine del girone di andata! Serve un’altra partita “perfetta”, serve intensità, serve coraggio, in campo e sugli spalti. Poi, finita la partita, tutti a festeggiare al pub Barcollando dove abbiamo preparato una grande festa con i giocatori delle due squadre e le ragazze della Futura Brindisi. Un modo per salutare il 2014 con allegria e serenità e aprire una serie di iniziative legate al nostro magazine e al nostro sito internet che proprio questa sera festeggia i tre mesi dalla messa on line con risultati molto interessanti: 20 mila visualizzazioni uniche. Un successo che premia i nostri sforzi e quelli del Brindisi Basket Club 2005. Ma anche uno stimolo a fare sempre di più e meglio. Come la nostra squadra, alla ricerca di pari passo di arrivare primi e vincenti. Marino Petrelli Foto: MP
sommario
4 Il Post.it di Mario Arceri
7 La top five della Lega A
8 11 18
Parola di vice direttore
La memoria storica del club
Periscopio sui campionati giovanili
005
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S
a s s a r i , poi Milano, quindi Roma: non c’è respiro per l’Enel Brindisi attesa da un trittico rovente dal quale dipenderà probabilmente il colore della sua stagione. Il rosso acceso di un’esaltante quanto imprevista galoppata sempre ai piani alti della classifica, o il grigio antracite di una collocazione più anonima e tranquilla com’era del resto nelle attese della vigilia? Intanto serve ancora un piccolo grande sforzo: battere il Banco di Sardegna per conquistare il platonico ma prestigioso titolo di “campione d’inverno” e presentarsi ad Assago per la Final Eight in
pole position. E poi voltarsi indietro e fare una considerazione: Brindisi ha battuto Siena, Cantù, Milano, ed anche Reggio Emilia e Venezia perdendo solo, tra quelle che la seguono più da vicino, con Roma e (assai più lontane in classifica) Bologna, Avellino e Montegranaro. Insomma, tutte le grandi finora hanno pagato dazio al PalaPentassuglia. Parte del merito va anche a un calendario
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IL POST IT di Mario ARCERI Brindisi, trittico di fuoco
così felicemente disposto da portargliele (Milano, Cantù, Siena e ora Sassari) in casa nel girone di andata facilitando in qualche modo il compito dei ragazzi di Piero Bucchi, ma la parte largamente più ampia spetta ovviamente ad una squadra che ha saputo trovare subito l’itinerario migliore per farsi valere ed ora percorre con adeguata sicurezza il proprio cammino. Non facilissimo, e si è visto anche a Pesaro, ma con grande cuore e tanta voglia di arrivare fino in fondo e più in alto possibile. Del resto, preso atto dei limiti di adattamento del centro titolare, il
nazionale nigeriano (nato ad Atlanta, Usa) Alade Aminu che a Brindisi ha semplicemente dimezzato le cifre per le quali si era distinto sia in Turchia al Karsyaka sia con la propria squadra nazionale, la società è corsa ai ripari chiamando David Chiotti protagonista della brillante estate azzurra del 2012 al fianco di Gallinari e Datome, liquidato definitivamente dall’Armani dopo l’arrivo di Gani
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Lawal. Chiotti potrebbe non essere l’unica novità di mercato, visto che la società ha ben compreso che questa stagione potrebbe diventare storica per l’Enel (squadra) e per la città e che quindi val bene la pena di un ulteriore piccolo sacrificio per blindare e capitalizzare quanto di buono fatto finora. Chiotti è un ottimo acquisto, un giocatore di grande sostanza e di poca appariscenza, buon lottatore sotto canestro e privo di egoismo. Quello, per linee generali, che serve a Brindisi dotata di grande personalità soprattutto tra gli esterni, da Jerome Dyson a Ron Lewis, a Delroy James, ma finora carente sotto canestro. Il nuovo centro brindisino sarà in campo contro il Banco di Sardegna che, dal suo canto, ha compiuto un’operazione analoga richiamando Drew Gordon, il giovanissimo centro che al termine della passata stagione aveva scelto il Banvit e la Turchia. Linton Johnson dovrebbe essere impiegato solo in Coppa, Gordon (dieci anni di meno) porterà in dote freschezza e voglia di riconquistare una piazza calda come quella sassarese. Un’insidia in più, dunque, per l’Enel, insieme all’esigenza che Sassari ha di tornare immediatamente in carreggiata. Tre sconfitte nelle ultime quattro giornate (a Roma e con Siena e Milano) hanno pesantemente ridimensionato la classifica e le attese del club sardo e della sua tifoseria. Pur in una classifica assai corta come quella che propone oggi la Serie A (mai visto tanto affollamento al vertice a metà stagione), un nuovo stop avrebbe effetti largamente dannosi sulla squadra di Sacchetti. Mario Arceri Foto: Michele Longo
CAMPIONATO SERIE A 14° GIORNATA ANDATA (15 Gennaio) PISTOIA-BOLOGNA CANTU’-REGGIO EMILIA CREMONA-CASERTA SIENA-VARESE AVELLINO-MONTEGRANARO PESARO-BRINDISI ROMA-VENEZIA SASSARI-MILANO
80-79 73-65 69-64 87-79 103-92 86-91 87-92 69-75
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15° GIORNATA ANDATA (12 Gennaio) BRINDISI-SASSARI R.EMILIA-AVELLINO (sab. 11 ore 20.30) MONTEGRANARO-CREMONA VENEZIA-PESARO (dom. ore 17.00) VARESE-ROMA CASERTA-PISTOIA BOLOGNA-CANTU’ MILANO-SIENA (dom. ore 20.30) 1° GIORNATA RITORNO (19 Gennaio) MILANO-BRINDISI (dom. ore 20.30) ROMA-MONTEGRANARO (sab. 18 ore 20.30) R. EMILIA-VARESE (sab. 18 ore 20.30) SASSARI-BOLOGNA CREMONA-SIENA PESARO-AVELLINO VENEZIA-CASERTA PISTOIA-CANTU’ (dom. ore 20.30) CLASSIFICA BRINDISI SIENA CANTU’ SASSARI ROMA MILANO BOLOGNA VENEZIA
20 20 20 18 18 18 14 14
REGGIO EMILIA 14 AVELLINO 14 VARESE 12 CASERTA 12 PISTOIA 12 MONTEGRANARO 8 CREMONA 6 PESARO 4
Supporter’s Magazine vi aspetta con la prossima uscita il 26 Gennaio 2014
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senza o, a cui di una ni sucone. e le due sa con endere ontro la ca. el girondisine nel con mentre rima in
ritorno 0 palae, men-
atera
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I QUINTETTI BASE IN CAMPO ARBITRI
SKET A B NEW INDISI BR
Luigi LAMONICA
DI O C BAN EGNA SARD Omar THOMAS - Ala
Mark BARTOLI
Drew GORDON - Pivot
1982, 195 cm, 105 Kg, (USA)
1990, 205 cm, 111 Kg, (USA)
Emanuele ARONNE
Ron LEWIS - Guardia
1984, 193 cm, 88 Kg, (USA)
Caleb GREEN - Ala
1985, 203 cm, 104 Kg, (USA)
Marques GREEN - Play
1982, 165 cm, 80 Kg, (MKD)
Jerome DYSON - Play
Delroy JAMES - Ala
1987, 191 cm, 82 Kg, (USA)
1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)
Michael SNAER - Ala
1990, 196 cm, 92 Kg, (USA)
Andrea ZERINI - Pivot
1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)
HEAD COACH Piero BUCCHI
HEAD COACH Romeo SACCHETTI
IN PANCHINA (Brindisi) Massimo BULLERI - Play 1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA) Folarin CAMPBELL - Guardia 1986, 191 cm, 93 Kg, (NIG) Matteo FORMENTI - Guardia 1982, 194 cm, 90 Kg, (ITA) David CHIOTTI - Ala/Pivot 1984, 206 cm, 111 Kg, (ITA) Miroslav TODIC - Ala/Pivot 1985, 205 cm, 110 Kg, (BIH) Gianmarco LEGGIO - Ala 1994, 202 cm, 94 Kg, (ITA)
Drake DIENER - Guardia
1981, 196 cm, 88 Kg, (USA)
IN PANCHINA (Sassari) Travis DIENER - Play 1982, 185 cm, 79 Kg, (ITA) Giacomo DEVECCHI - Guardia 1985, 196 cm, 88 Kg, (ITA) Esben REINHOLT - Guardia/Ala 1993, 195 cm, 87 Kg, (DAN) Brian SACCHETTI - Ala 1986, 200 cm, 98 Kg, (ITA) Manuel VANUZZO - Ala 1975, 203 cm, 104 Kg, (ITA) Amedeo TESSITORI - Ala/Pivot 1994, 208 cm, 97 Kg, (ITA)
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Gli avversari in campo
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rima contro seconda, una giornata al termine del girone d’andata e tanti sogni ancora da realizzare. Queste sono l’Enel Brindisi e la Dinamo Sassari, due piazze accomunate da tanta passione e voglia di crescere nel panorama cestitistico nazionale, le due belle sorprese – anche se per la squadra sarda non si può parlare più di “favola” ma di solida realtà - di questo inizio di campionato. Arrivate entrambe da pochi anni nella massima serie – Sassari dalla stagione 2009/2010, Brindisi in quella successiva, intervallata da un anno di purgatorio in Legadue – hanno costruito, prima dell’allestimento del roster, una solida base societaria ed un progetto a medio-lungo termine che potesse avvicinarle alle grandi del campionato. Il bilancio delle quattro gare sin qui disputate tra Brindisi e Sassari nella massima serie è in perfetta parità, con due vittorie per parte. Nella stagione 2010/2011 la Dinamo si assicurò i due punti nella sfida casalinga, salvo poi uscire sconfitta dal Palapentassuglia contro un’Enel Brindisi in piena lotta salvezza; la gara vide tra i grandi protagonisti Hervè Tourè da una parte e James White dall’altra, autori rispet tiva-
mente di 28 e 24 punti. Di livello superiore sono stati, invece, i due match dell’annata scorsa, con Brindisi corsara sul parquet sardo grazie alla superba prestazione del trio Reynolds–Gibson-Robinson (12 assist per il primo, 21 e 19 punti per gli altri due) e Sassari vincente al Palapentassuglia nella gara di ritorno con i cugini Diener in forma smagliante (29 punti per Travis, 24 per Drake). Per la prima volta, però, le due squadre si affrontano come “teste di serie”, lottando per un primato che sarebbe storico per entrambe. La società del presidente Sardara, dopo l’ottima stagione scorsa, ha obiettivi sicuramente più ambiziosi di un’Enel Brindisi allestita per ottenere un posto nella griglia playoff ma certa-
mente non da testa della classifica. Mai mettere, però, limiti alla provvidenza. Il match si preannuncia bollente, con diversi incroci che potrebbero risultare decisivi nell’indirizzare i due punti da una parte o dall’altra. Entrambe poggiano gran parte del peso offensivo sul gioco perimetrale: Brindisi si affida al trio Dyson Lewis Snaer al quale fa da contraltare la precisione chirurgica dei tiratori sassaresi, in particolare dei cugini Diener e di quell’Omar Thomas mai dimenticato dai tifosi biancoazzurri per i suoi trascorsi con la maglia dell’Enel. Altra sfida interessante sarà quella tra Delroy James e Caleb Green, due giocatori forti fisicamente a cui piace giocare sia vicino sia lontano da canestro. L’ala sassarese, infatti, ha ottime percentuali dalla lunga distanza – quasi il 40% - alle quali abbina una buona presenza a rimbalzo, con quasi 6 palle catturate a partita. Sotto canestro sia Brindisi quanto Sassari non hanno trovato risposte positive dai lunghi Aminu e Johnson, tanto da dover ricorrere al mercato per acquisire due nuovi elementi. Faranno il loro esordio per l’Enel Brindisi il lungo ex Milano David Chiotti, mentre nelle fila sarde dopo l’esperienza dello scorso anno è tornato a disposizione di coach Sacchetti l’ala-pivot Drew Gordon. Dall’esito del match tra Brindisi e Sassari dipenderanno anche i piazzamenti nella Final Eight di Coppa Italia e si decreterà il campione d’inverno di questa prima parte di campionato: non lasciamoci sfuggire questa storica occasione! Gianluca Muscogiuri Foto: acquisite dal web
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Qui Sassari
La Dinamo Sassari ama il gioco “D’Antoniano” run and gun, che offre ad ogni giocatore le possibilità di costruirsi un tiro con le proprie armi, senza dimenticare l’aggressività difensiva. Marques Green ha leadership, transizione, pick and roll, palle rubate e tanti assist. Sinora non ha mostrato assidua continuità. L’altro Green, Caleb, ha la sua miglior qualità il saper abbinare la capacità di giocare spalle a canestro a quella di aprire il campo con il tiro da tre punti. Duro per natura, quando entra in striscia i compagni sanno che gli devono dare la palla. Jack Devecchi è un grande difensore, capace di esaltarsi nella marcatura dell’avversario. Ha col tempo notevolmente affinato la sua dimensione offensiva, cancellando l’etichetta di “ministro della difesa”. Pedina indispensabile nelle rotazioni di coach Sacchetti. Travis Diener ha capacità di lettura delle situazioni di gioco e grande tiro. Quando è al 100 per cento diventa immarcabile nonostante la sua stazza fisica. Suo cugino Drake, “ManDrake”, può giocare nei tre ruoli sul perimetro. Fisico agile, tiro da tre, presenza a rimbalzo e capacità di leggere le situazioni di gioco. Linton Johnson è esplosivo, specialista dell’alley-up. Può far male anche dai 5 metri. Brian Sacchetti è un’ala piccola, talvolta utilizzata da 4 tattico. Dotato di ottimi fondamentali e soprattutto di un tiro sopraffino. Uomo squadra, buon attitudine difensiva. Amedeo Tessitori, utilizzato poco da coach Sacchetti, non ha piedi velocissimi ma ha tempismo ed è capace di assumere una eccellente posizione a rimbalzo. Omar Thomas, giocatore che a Brindisi conoscono bene, capace di esaltarsi in campo aperto, abile a sfruttare la sua forza fisica spalle a canestro e la sua abilità nell’andare a rimbalzo. Grande difensore, giocatore che mette pressione all’avversario e non lo fa mai giocare tranquillo. “Black Mamba” è re del plus minus del campionato italiano. Drew Gordon è un gradito ritorno. Un prospetto di assoluto valore internazionale, capace di giocare da numero 4 e da 5, esplosivo e intimidatore, caratterialmente forte e sempre presente. Davide Ortu
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lon il giro di boa all’orizzonte, prima di guardarsi indietro e fare un primo bilancio una barca deve superare quel valico simbolico ma estremamente indicativo. Un traguardo che qualcuno sogna di superare al comando. E se “l’imbarcazione” è quella della New Basket, l’ultimo ostacolo che si frappone alla virata è di quelli particolarmente impegnativi: si chiama Banco di Sardegna Sassari, ed è una delle realtà che, in tempi neanche troppo lontani, ha avuto modo di sperimentare qualche anno fa quello che Brindisi sta provando ora. Sarà un impegno difficile, anzi, difficilissimo, perché la squadra di Meo Sacchetti, partita con credenziali per fare un campionato di vertice (e che alla testa della classifica è praticamente attaccata) arriverà al Pala Pentassuglia vogliosa di riscatto dopo il passo falso (solo nel risultato) del PalaSerradimigni contro l’EA7 Milano. È una gara tra due squadre che hanno due approcci diversi: i brindisini che fanno della difesa il loro punto forte, mentre i sardi giocano più sull’approccio offensivo. La compagine biancazzurra troverà un ambiente caricato per la grande rimonta contro Pesaro e
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Giro di boa per virare al comando che vorrà testare il suo stato di forma, aggiungendo i nuovi arrivi che potranno dare più p r o fondità ad una squad r a che ha saputo comunque gestirsi oltre ogni aspettativa, con gli uomini contati, in quel dell’Adriatic Arena. Dovrà essere David Chiotti, in particolare, a dover garantire quel qualcosa in più sotto canestro che sino ad ora era sembrato esserci solo a fasi alterne e che ha visto i brindisini trovare qualche difficoltà con la squadre dotate di un centro puro (ultimo in ordine di tempo, quell’Anosike che è stata una spina nel fianco per buona parte del match con Pesaro) Il giro di boa è vicino, quindi, ma in questo contesto non conta solo l’aspetto tattico, ma anche quello mentale: sino ad ora, alla guida del team biancazzurro c’è stato un timoniere espero come coach Piero Bucchi, che dall’inizio
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della preparazione ha saputo gestire le energie nervose del gruppo fatto salvo per il periodo di appannamento post Cantù. Il tecnico bolognese dall’impegno con Sassari avrà alcuni nuovi innesti che sarà importante inserire alla perfezione in alcuni meccanismi che sembrano bene oliati, puntando sempre sul mantra del “vivere il momento”, senza caricare i giocatori di eccessive responsabilità nel bene e nel male, ma accettando quello che il campionato porterà con sé: una filosodia che sino ad ora sta dando risultati ben oltre le aspettative di quest’estate. Un momento felice che ha fatto sì che le luci dei riflettori nazionali siano ora puntate anche sulla realtà brindisina: un momento di grazia del quale sembrano essersi accorti in tanti, anche perché, prendendo in prestito le parole di Chiotti non appena sbarcato dal volo in arrivo da Milano, “Brindisi dimostra che anche le piccole realtà possono essere competitive”. Francesco Trinchera Foto: Michele Longo
Pala Pentassuglia “piccolo”, ne parlano anche all’estero “Tiny gym in the south-eastern most part in Italy, one of the smallest, hottest & strangest I’ve been” (“Una minuscola palestra nel profondo sudest dell’Italia, una delle più piccole, calde e strane in cui sia mai stato”). Sono le parole su Twitter di Jonathan Givony, presidente di Draft Express, uno dei servizi di scouting più famosi al mondo, e si riferiscono al Pala Pentassuglia. Givony, era presente al match tra Brindisi e Siena e non ha mancato di esprimersi sull’impianto brindisino, al centro del dibattito non solo sportivo. Anche all’estero, quindi, si sono accorti di quanto il palasport possa essere “piccolo” per i tifosi. In occasione della conferenza di fine anno i sindaco Consales ha dedicato un passaggio anche al Palazzetto: “Vorrei provare – ha detto -. a far tirare fuori un po’ di soldi per il palazzetto anche ad Enel, con un ritorno di immagine per il main sponsor”. La proposta, come ricorda anche il primo cittadino, era stata formulata tempo fa dal consigliere di Brindisi Bene Comune, Riccardo Rossi. Con una precisazione: “L’obiettivo minimo resta ingrandire l’attuale palazzetto. Ma se riusciremo ad ottenere dei finanziamenti dal credito sportivo ed avremo il sostegno economico dell’Enel, si vedrà”. Verso fine anno, la mozione per l’ampliamento del Pala Pentassuglia presentata dai consiglieri Renna e Cannalire, con cui si chiedeva di impegnare in tutto 4 milioni di euro per l’ampliamento. I vincoli per capire come procedere sono quelli del bilancio di previsione 2014, che si spera, abbia un cammino tribolato di quello dell’anno precedente. F.T.
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La top five dei punti realizzati, rimbalzi, stoppate, assist, recuperi, tiri da tre punti della Lega Basket
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PUNTI REALIZZATI
Keith LANGFORD
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Milano - 274
Oberah ANOSIKE
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J. RICH
D. DIENER Sassari 264
4 A. SMITH
Cremona 263
5 E. TURNER Pesaro 244
Venezia 252
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2
2
4 J. JORDAN
5 D. JAMES
Bologna 17
1
2
2 Q. HOSLEY Roma 28
M. GREEN Sassari 26
Z. SAKIC
Montegranaro 110
5 D. JAMES Brindisi 108
ASSIST
Reggio Emilia - 68
3
J. MAYO
D. HACKETT Milano 66
Brindisi 16
Montegranaro 63
1
RECUPERI
4 S. HANNAH
5 B. WANAMAKER Pistoia 59
Caserta 61
TIRI DA 3 PUNTI
Dwight HARDY
Omar THOMAS
Sassari - 31
4
Andrea CINCIARINI
3
Bologna 22
3
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STOPPATE
S. KING
J. JOHNSON Pistoia 24
Pesaro - 178
K. IVANOV Avellino 116
T. MBAKWE Roma 140
Trevor MBAKWE
Roma - 24
RIMBALZI
3
4 J. BROOKS Caserta 25
5 D. JAMES Brindisi 24
2 D. DIENER Sassari 51.7%
Bologna - 52.7%
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J. CARTER Siena 49.3%
4 D. SAKOTA Varese 48.6%
RISTORANTE
5 K. LANGFORD Milano 48.3%
PIZZERIA
6ECCHIA "RINDISI CHIUSO IL LUNEDÌ
“Un tuffo nel passato per vivere meglio il presente”. Nel cuore di Brindisi Vecchia a due passi dal famoso Tempietto di San Giovanni al Sepolcro potete gustare la tipica cucina brindisina, nazionale e gastronomica.
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er tutti coloro che ancora non l’avessero capito o minimamente saputo: l’Enel Basket Brindisi è ancora prima in classifica nell’olimpo del basket italiano! E’ proprio così, primeggiamo in questa affascinante e imprevedibile pallacanestro, la pazzesca decima vittoria di Pesaro ha aperto alla grandissima questo 2014, Bucchi e i suoi ragazzi hanno pensato bene di vincere come mai avevano fatto fin’ora, dopo quarantacinque minuti di inimaginabile follia cestistica, “malisangu” allo stato puro trasformatosi in una gran festa biancazzurra. Al termine della gara, nell’Adriatic Arena straripava l’entusiasmo bianco azzurro, ancora una volta gli insuperabili, irriducibili, encomiabili ed unici tifosi brindisini, supportati dai giovani del settore giovanile, anch’essi in trasferta, hanno festeggiato con i propri beniamini
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e con i massimi dirigenti della società scattati dai loro sediolini come dei ragazzini per un fantastico abbraccio globale, altri momenti di indelebile gioia che arricchiscono e premiano meritatamente tutti i protagonisti di questa bellissima realtà BRINDISINA! Mi rimane impressa la fotografia finale di Pesaro, una stupenda cornice bianco azzurra a suggellare la felicità di tutti i protagonisti, abili a tener fortemente vivo e vincente il giocattolo basket contro tutto e tutti, la Befana passa quindi dolce più che mai agli archivi, nella trentennale attesa di uno “stra BabboNatale” col palazzetto nel sacco, sogni e storia continuano... Aspettando David Chiotti e chissà cos’altro, questo equilibrato ed avvincente campionato continua, ma torniamo a Pesaro dove a dirla tutta e bene ad un certo punto gli spettri del primo tonfo stagionale sembravano davvero vicini, un’Enel bruttissima, spaesata, inguardabile stava permettendo
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L’angolo di “The voice” alla modesta Vuelle di acciuffare la sua terza vittoria stagionale, le canotte brindisine vagavano irriconoscibili sul parquet marchigiano, l’invalicabile montagna Anosike appariva una vetta insuperabile per tre quarti di gara e anche più, aggiungiamoci la perdurante assenza del centro titolare, la prematura uscita dal parquet di Dyson ( due falli antisportivi ) e Zerini (5 falli) col superstite Todic con quattro falli. Onestamente tutti, io per primo, eravamo già rassegnati alla sconfitta quando l’imprevedibile fascino della palla a spicchi ha prodotto un nuovo (non sarà certo l’ultimo) piccolo miracolo: Lewis e i restanti in gioco si sono improvvisamente svegliati dal letargo, cominciando a difendere e a giocare mettendo così in crisi le già vacillanti certezze degli avversari, fortunati più volte nel finale ma non abbastanza, dopo un supplementare, per fermare Bulleri e compagni. Enel vittoriosa e in testa alla classifica in compagnia di Siena e Cantù, squadre battute in casa, quindi un primo posto legittimo che questa sera ci giochiamo contro il forte Sassari. I risultati di
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quest’ultimo turno del girone di andata stabiliranno con certezza le posizioni in graduatoria e la relativa griglia di partenza delle prossime finali di Coppa Italia dove per il secondo anno consecutivo ci sarà anche la nostra Enel Basket Brindisi! Dopo Milano, Cantù e Siena ospitiamo la quarta pretendente al titolo italiano, quel Banco di Sardegna contro il quale son scaturite nel recente passato, tante bellissime partite. La truppa di coach Sacchetti giunge al palaPentassuglia dopo aver perso in casa gli ultimi due match contro le rivali scudetto Siena e Milano, vorrà quindi rifarsi al cospetto della rivelazione del campionato, match davvero suggestivo che potrebbe laurearci campioni d’inverno, sarà durissima perchè Sassari è davvero fortissimo. Prendete pure posto, fortunatissimi fruitori dell’angusto Pala Pentassuglia, pur senza un palasport degno della nostra importante storia che stiamo brillantemente arricchendo, lo spettacolo continua, Carpe diem! Enrico Carriero Foto: Michele Longo
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ltima gara di questo avvincente girone di andata tra Brindisi e Sassari per uno scontro che, tra le molteplici possibilità contemplate, potrebbe decretare ora l’una ora l’altra come campioni di inverno. Un titolo sicuramente simbolico ma, non da meno, una prima volta significativa per entrambe le formazioni. Indubbiamente Sassari, più di Brin-
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torneo”Pentassuglia” Ancora negli occhi la sfida disputata all’Assago Forum l’8 febbraio 2013, risolta, manco a dirlo, al termine di 45’ palpitanti che premiarono la formazione di coach Sacchetti di soli due punti, con Gibson che mancò il tiro che avrebbe portato ad un secondo tempo supplementare. Non da meno il successivo bltiz compiuto dai cugini Diener in terra brindisina il 3 marzo 2013, quando con una formazione rabberciata, date le pesanti assenze di Easley e Bootzy Thorton, riuscirono a espugnare
La voce storica del BBC 2005
Un solo obiettivo: regina di inverno il Pala Pentassuglia, recuperando un passivo che, sul finire del terzo quarto, li vedeva soccombere di ben 17 punti. In mezzo a queste due sfide affermazioni importanti anche per parte brindisina che risultarono delle autentiche svolte, fra tutte, il blitz, il primo della stagione, eseguito da Radulovic & co al palaSerradimigni , il 13 febbraio 2010, a cui seguì quello del 06 marzo al termine di un’ infuocatissima semifinale di Coppa Italia di Legadue.
disi, è abituata all’aria salubre dell’alta classifica dal momento che per il terzo anno consecutivo nella massima lega risiede stabilmente ai vertici della classifica, posto che anche nel suo primo anno di partecipazione assoluta alla lega A, seppe cogliere un insperato ma meritato raggiungimento ai play off. Di contro anche Brindisi cerca di confermarsi a certi livelli, sicuramente nuovi per l’ambiente brindisino, ma assolutamente strameritati. Un incontro che si preannuncia scintillante, in linea del resto con tutte le sfide che hanno visto di fronte le due compagini, date le loro peculiarità, che, ci sembra di poter dire senza ombra di smentita, fanno di entrambe le squadre tra le più spettacolari della lega. Quella sarda, è risaputo, è composta da autentici frombolieri che, se in giornata, sono capaci di procurare enormi squarci per qualsiasi difesa; quella brindisina, sino a questo momento, capace di esaltarsi contro le cosiddette “grandi” del campionato e,paradossalmente, di soffrire, quelle meno dotate tecnicamente, Pistoia, Montegranaro e Pesaro docunt. Dunque una sfida inedita a certe mete per due squadre che, sin dai tempi della lega due, si sono sempre affrontate a visto aperto, dandosele di santa ragione, e, come già detto, dando vita a sfide entusiasmanti, sempre vere, a prescindere dal contesto che ha riguardato ora campionato, oppure coppa di Lega due, Final eight e, ultimo nell’ordine,
Quella di espugnare per la prima volta il pala Serradimigni per primi pare fosse diventata una abitudine se è vero che, anche in occasione della sesta giornata del girone di andata dello sorso campionato, nulla lasciava intravedere quanto poi in realtà successo, con una Dinamo, sicura imbattuta capolista con una striscia vincente di 5 partite consecutive e con una New Basket in evidente crisi di identità, con all’attivo appena una vittoria in 5 gare. Invece successe quel che in pochi pronosticavano, con Robinson e Reynolds in primis che inflissero un’autentica lezione di gioco ai propri avversari, imponendosi nettamente di 12 punti, ma con divario che al 36’ toccò i 21 punti di vantaggio per i brindisini. Dunque che quello in programma domenica prossima sia l’ennesimo vibrante incontro con la ciliegina di una bella …consacrazione invernale biancoazzurra. Traguardo effimero quanto si vuole ma pur sempre una bella gratificazione per tutto l’ambiente brindisino. Angelo Cavaliere
ADMO BRINDISI: Responsabile: Simona SGURA - Cell. 324.6278100 - 389.1739565 www.admopuglia.it - E.mail: admo.brindisi@libero.it
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ensavamo di rilassarci in questa “holiday season”, e invece siamo andati avanti ad un ritmo pazzesco, su e giù come in altalena. Peggio, abbiamo fatto body jumping passando dal malumore (umore nero, con tanto di fumo che usciva dalle orecchie) della beffa di Montegranaro (che ha rotto l’incantesimo inviolabilità del pala Pentas-
brindisi basket club 2005 ci della pallacanestro brindisina, è un’allucinazione collettiva, la fine del mondo. Tutto straordinariamente vero e reale e lo viviamo consapevolmente ogni giornata di più, tremando e sussultando ed esultando all’unisono. Una striscia di energia che parte dalla panchina, si espande in campo, travolge lo staff, i dirigenti,e sale a gonfiare di orgoglio e d’amore il nostro palazzo e quelli di tutta Italia. Il dato più significativo è appunto questo, il compattarsi tutti come un corpo unico attorno ad una splendida realtà, sia nella buona, sia
“Condannati” a essere sempre protagonisti
suglia) e della ri-beffa di Avellino, che ha fatto rimanere sullo stomaco il pranzo di Santo Stefano, ai botti contro Siena e alla befanata di Pesaro. E così, come Zorro, abbiamo inciso la nostra Z sulla maglia di due avversari diversissimi ma ugualmente pericolosi, anche se ormai sguazziamo in mezzo alle insidie, visto che, per citare il coach, ormai tutti ci conoscono e si preparano adeguatamente a fermarci. Ma noi, che quasi ci eravamo rassegnati a farci inghiottire dall’ombra, pensando che forse ci hanno sopravvalutati, che solo il caso continua a tenerci lassù in cima, pur soffrendo, non riusciamo proprio a fermarci. Possono provarci, e pure riuscirci, a volte, nei modi più diversi, complice qualche nostra distrazione e mano non proprio calda, tuttavia è inutile nasconderci: il campionato quest’anno ci “condanna” al ruolo di protagonisti. All’attivo dieci vittorie, quattro sconfitte, gli stessi punti raccolti nell’intera scorsa stagione, Final Eight di Coppa Italia alle porte e, se va come deve andare, si chiude l’andata con una bella porta in faccia alle altre big. Dai, questo è troppo anche per i sognatori più incalliti, per i tifosi più visionari, per i devoti più fanati-
nella cattiva sorte e lo cogli sui volti pallidi e sulle mascelle serrate degli Ultrà e del coach e del presidente e del patron, nell’agitazione dei bambini, nel sudore e nella forza sfoderata d’improvviso anche dai meno muscolosi nel saltare e prendere in braccio i vicini quando si acciuffa la vittoria. Nel frattempo storie diverse di gare e di uomini , comunque sfide. Contro la “malasuerte” che ti fa giocare bene e perdere di un soffio sul fil di sirena, con il carattere e la tenuta mentale che ti porta a controllare e sottomettere l’avversario, contro percentuali capricciose e esordi clamorosamente “funesti” fino a che non tiri fuori il jolly, che si chiami Ron o Miro o Bullo o Delroy o Folarin. O semplicemente squadra e allora dai scacco matto a tutti. Per dire degli uomini, alcuni, ineffabili ,volati via, altri che attendiamo alla prova, tutti nuovi e da scoprire e, in ultimo, dei nostri ragazzi si può dire che capiti che giochino maluccio ma non che non palleggino o tirino in cesto il fiato e il cuore. Avanti così, c’è una signora sfida che ci attende e non vediamo l’ora di buttarci tutti sul parquet.
Daniela Franco Foto: Marino Petrelli
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BEN ARRIVATO DAVID Era uno dei nomi che circolavano già da qualche giorno tra i “papabili” per la sostituzione di Alade Aminu, poi il mistero sarebbe stato svelato. Con un comunicato ufficiale, l’Enel Basket Brindisi ha annunciato l’ingaggio per il seguito della stagione (con opzione anche per la prossima) del giocatore statunitense, ma di nazionalità italiana David Chiotti, pivot di 206 centimetri, nato a Palo Alto (California) il 9 settembre 1984. Cresciuto in California in una famiglia di origini piemontesi, Chiotti ha frequentato la St. Francis High School di San Josè e poi la New Mexico University, mettendosi in evidenza sin da allora per le sue doti tecniche e atletiche, in particolare la sua determinazione in campo. Alla fine della stagione 2006 si è trasferito in Austria indossando la maglia del St. Polten e poi in Olanda con il Leiden dove diventa il terzo rimbalzista del campionato. Nel 2009 è giunto in Italia, giocando con Casale Monferrato prima due anni in Legadue e poi in Lega A con 9 punti e 7 rimbalzi in quasi 25 minuti a partita. Grazie a queste prestazioni ottiene la prima chiamata in azzurro, all’All-Star Game di Pesaro dove in 14 minuti in cui resta in campo segna 6 punti e cattura 6 rimbalzi. Nella scorsa stagione e nella prima di quella in corso ha fatto parte dell’EA7 Emporio Armani Milano, giocando sia in campionato sia in Eurolega. Il giocatore è sposato con Kesley e ha un figlio di quattro anni. Adora le Porche, la città preferita è Venezia al pari di Laguna Beach in California. L’Hip hop è il genere musicale preferito, tifa per i Golden State Warriors in Nba e per i San Francisco 49ers nel football americano. Michael Jordan è il suo idolo al livello cestistico. MP
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o ha scritto Bruce Springsteen in una delle sue canzoni; “Man turns his back on his family well he just ain’t no good”. L’estate è di quelle infestate di caldo texano nel 2003 e vede Robert Horry al crossroad della sua vita.
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proporzione degli spazi tra i giocatori, osserva geometria e bellezza, infine il suono del pallone nella retina. Siete a Sacramento, qualche miglia a nord-est rispetto alla baia di San Francisco in un giorno a caso del 2001 che vede giocare la locale franchigia Nba, i Kings allenati da Coach Rick Adelman e dall’eminenza grigia di Pete Carril. Sono “the greatest show on the court”, e
Nba I love this game: Robert Horry, stile ed eleganza E la famiglia sempre nel cuore
Sceglie di giocare con gli Spurs a San Antonio, un tiro di schioppo da Houston, dove vive la sua famiglia, dove sua figlia Ashlyn combatte contro un male di cui non si conosce il nome, una rara malattia genetica che verrà poi certificata come “1p36 deletion syndrome”, sceglie di stare lì Big shot Rob a giocare a basket, perché “the ties that bind”, i legami che contano sono quelli che pesano di più sulla bilancia della vita. Con gli Spurs vincerà altri 2 titoli, nel 2005 in finale contro i Detroit Pistons, serie illuminata da un ultimo quarto da leggenda in gara 5 a Detroit, che spingerà Bill Simmons di ESPN a paragonare il gioco espresso da Horry in quei 12 minuti, alle più grandi prodezze sportive che la storia della Nba, ha registrato nella sua storia, per citarne alcune: la spettacolare gara 7 di James Worthy nel 1988 e quella del suo compagno a North Carolina, Jordan, sempre nei playoff dello stesso anno, più indietro nel tempo la fantastica partita giocata da Walt Frazier’s nel Madison Square Garden della più bella New York di sempre, quella del titolo nel 1970. Guardali, è possibile che sia una falsa anarchia del moto, procedono per rotazione senza ruoli definiti, fissano con lo sguardo il campo da gioco, il continuo movimento come un loop, cerca il possibile missmatch, l’armonia risplende nel vortice creato. Un attimo è un destino. Il perché si fa largo nelle scie che il pallone compie passando da un giocatore all’altro. Guarda la grazia, la
giocano la “Princeton Offense”, un gioco d’attacco figlio delle “Motion Offense”, che si basa sul continuo movimento, l’abilità nel passare la palla e i tagli back door, un gioco dove non esistono ruoli definiti e dove il basketball esalta lo spessore neuronico più della virulenza fisica in un capovolgimento del pensiero comune. Quella squadra, che ricordiamo per essere stata, nella storia recente della Nba, una delle più eleganti nell’esecuzione del gioco, non riuscirà mai a vincere un titolo. Ci andrà vicino nel 2002, il sogno sfuma negli 11 secondi finali di una gara di finale della Western Conference giocata contro i Lakers, che sono sotto nella serie e disperano di rimontare. La palla allontanata da Vlade Divac rotola nelle mani ferme di Robert Horry, che la raccoglie e la lancia verso il canestro. Solo retina, i Lakers vincono e in quell’istante preciso, l’intero sistema Kings cade e collassa, consegnando alla storia l’ennesimo beautiful loser della storia americana. Un altro clutch shot per Robert Horry nella vita sportiva, copertine e lustrini per l’uomo dallo stato di Alabama, che spenderà l’estate in un letto d’ospedale accanto alla figlia. Cure infinite e tutto l’amore di cui i genitori sono capaci. Ashlyn, muore nella mattina soleggiata di un martedì primaverile a 17 anni nel 2011, tra le braccia di papà Rob, l’uomo dei tiri impossibili, l’uomo che decise di non girare mai le spalle alla propria famiglia. Amedeo Confessore
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’Enel Basket Brindisi, dopo aver affrontato la difficile trasferta di Pesaro, riesce a confermarsi nella prima posizione della classifica del massimo campionato di serie A. All’Adriatic Arena di Pesaro, la vittoria della squadra brindisina è arrivata con molte difficoltà tecniche, dovu-
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marchigiana fino al più 15. Da molto tempo si sentiva parlare di un cambiamento in casa Enel e cosi è stato, durante la scorsa settimana dopo aver rescisso il contratto con il giocatore nigeriano Aminu, è stato acquistato dalla compagine milanese David Chiotti, pivot con origine americane, ma di nazionalità italiana. In questa stagione prima di arrivare a Brindisi ha vestito la maglia di Milano, collezionando anche presenze in Eurolega. Il gioca-
Scrivono le nuove leve del club
Concentrazione e gruppo. Ecco la forza dell’Enel te principalmente all’assenza di un pivot straniero che possa fare la differenza nell’area pitturata. Come avevamo accennato negli scorsi numeri l’apporto offensivo della squadra di coach Bucchi è ben distribuito in tutti i ruoli, ne abbiamo avuto conferma dopo l’uscita dal campo di Dyson , espulso poiché aveva commesso due antisportivi. Il carattere e la voglia di sfidare ogni ostacolo sono i punti fermi che hanno proiettato una squadra con molte scommesse a guidare il campionato dall’alto. L’uscita del play titolare nel secondo quarto di gioco
ha accesso in molti una voglia di rivalsa personale da parte di tutti i giocatori, uno su tutti di Ron Lewis, atleta dotato di ottime capacità offensive che in questo inizio di campionato non era riuscito a mettere in mostra. Uno degli aspetti che ha pagato maggiormente la squadra brindisina nella trasferta pesarese è stato quello di non aver le capacità difensive adatte per marcare il miglior pivot del campionato Anosike, che con la sua atleticità è riuscito a portare nella prima parte della gara la squadra
tore italiano nella città milanese non stava trovando gli spazi giusti nelle rotazioni e per questo gli auguriamo un imbocca lupo per un continuo di stagione pieno di successi personali e di squadra. Nella sua carriera David Chiotti ha collezionato anche alcune presenze con la maglia della nazionale italiana,partecipando alle qualificazioni di Euro 2013. Come ogni domenica nell’Adriatic Arena di Pesaro erano presenti i tanti tifosi brindisini, oramai sesto uomo fisso nelle trasferte brindisine. Loro più di tutti hanno potuto osservare la grande impresa di questo gruppo, che continua a far sognare la città di Brindisi. L’Enel Basket Brindisi in questa prima parte di campionato ha già raggiunto un traguardo stagionale, la qualificazione alla Final EIght di Coppa Italia che si svolgeranno a Milano dal 7 al 9 di Febbraio. Come ha dichiarato coach Bucchi le sfide di Coppa Italia sono lontane e adesso bisogna pensare partita per partita senza mai deconcentrarsi da questo ottimo periodo di forma. Nella prossima partita di campionato la squadra brindisina affronterà nel Pala Pentassuglia nel big match della quindicesima giornata di andata Sassari, reduce da un sconfitta interna contro Milano. Si prospetta una partita impegnativa per la compagine di Bucchi, che però vogliono chiudere al giro di boa nella prima posizione, garantendosi di partire cosi nella prossima Coppa Italia come testa di serie. FORZA RAGAZZI, COME TUTTI IO SONO CON VOI. Antonio Martinesi Foto: Michele Longo
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on tutti i campionati fermi, anche se l’U17 Eccellenza ha visto giovedì scorso disputarsi la 2° giornata di ritorno con lo scontro al vertice tra Aurora e la Virtus Taranto, mentre l’Enel ha ospitato la Pall. Monteroni, in tutta Italia si sono disputati Tornei che hanno visto in campo il meglio della pallacanestro giovanile italiana sia a livello di sele-
zioni regionali che di club. Parto dal IV Memorial Fabbri, torneo riservato alle rappresentative regionali U15 svoltosi dal 3 al 6 gennaio a San-
tarcangelo di Romagna. Risultati in chiaroscuro per le selezioni regionali con l’ottimo quarto posto delle ragazze, con un record di 3 vinte e 2 perse e il settimo dei ragazzi con 3 perse e 2 vinte. Dopo aver concluso al secondo posto il proprio girone dietro alla Lombardia (51-66), le ragazze avendo battuto Umbria (61-54),Liguria (4638) e Marche (50-44), si sono qualificate per la finale per il terzo posto dove sono state battute per 24 a 64 dal Piemonte, nel torneo vinto dal Veneto 69-46 sulla Lombardia. Quattro sono le ragazze brindisine convocate: Assentato, Cristofaro, D’Agnano e Tagliamento. Diverso il discorso per
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Periscopio sui campionati giovanili i maschi che, dopo aver perso la prima partita con il Piemonte per 84 a 71, sono stati nettamente battuti dalla Lombardia 84-59 e vinto con l’Umbria per 73 a 64. Nelle semifinali dal 5° all’ottavo posto sono stati battuti dalla Liguria 74-63 e hanno vinto l’ultima partita con il Trentino per 66 a 57. Non un buon risultato considerando che praticamente c’erano solo 4 regioni di prima fascia con l’Emilia Romagna che ha vinto il torneo. Antonio Leggio era l’unico brindisino presente tra i 12 convocati della selezione regionale. In Italia si sono svolti alcuni tornei che da sempre sono una sorta di anteprima delle finali nazionali. Prima di parlare di questi il primo report deve necessariamente essere dedicato al NIJT, Nike International Junior Tournament Città di Roma 2103 U18, primo Qualifying Round del più prestigioso circuito cestistico giovanile europeo che qualifica le squadre che si giocheranno le finali durante le final four di eurolega, quest’anno a Milano. Nella tappa romana ha vinto il Cajasol Siviglia che ha battuto i padroni di casa della Stella Azzurra, rinforzati dal play reggiano Mussini e dal riminese
Perez un 97 che sembra fisicamente un ventiduenne. Armani Milano terza. Adesso parliamo del torneo Bruna Malaguti riservato agli U17 che organizzata il Bk San Lazzaro a Bologna e che vede in una sorta di anteprima le squadre che si contenderanno il titolo U17. Il Torneo lo ha vinto la Stella Azzurra Roma che si è imposta in finale sulla Virtus Bologna per 71 a 54 con il duo Moretti-La Torre, figli d’arte, che hanno trascinato i capitolini. Terza l’Armani sul PMS Torino seguite da Bergamo, Pesaro, Venezia e Virtus Siena. Sempre tra gli U17 la Virtus Roma fa suo il XV°Memorial Iaia a Palestrina battendo la Mens Sana Siena. Negli
stessi giorni si è disputato il 7° Torneo Chicco Ravaglia riservato agli U14, nati nel 2000, e vinto dal PMS Torino sull’Olimpia Lubiana al terzo posto al Virtus Bologna di misura sul Pesaro. A quando la partecipazione a questi tornei di squadre brindisine competitive? I campionati (prossimi turni): DNG: l’Enel, dopo aver vinto a Caserta il recupero della 5° giornata per 72 a 63, con Morciano (16), Prete (13), Proto (12) e Laudia (10) in doppia cifra e gioca domani alle ore 16 PalaPentassuglia con la Virtus Roma le possibilità di rientrare nel lotto delle squadre che possono ambire al passaggio al turno successivo. Una sconfitta allontanerebbe quasi definitivamente i ragazzi di Curiale, che affrontano la partita
senza il loro uomo migliore Morciano, a cui facciamo i più grosso augurio di una pronta guarigione, da ambizioni successive al girone di qualificazione. U17Ecc: il prossimo turno vede le due brindisine impegnate fuori casa con l’Enel che va a Corato per difendere il secondo posto in classifica contro la squadra che la segue in classifica. U15 Ecc: nell’ultimo turno del girone di andata le due squadre brindisine sono impegnate fuori casa l’Enel con il fanalino di coda Cus Bari, mentre l’Aurora va a fare visita alla prima in classifica Corato. U14Elite: nella 2° giornata di ritorno l’Enel ospita giovedì ore 20,30 palaZumbo la Mens Sana Mesagne, mentre l’Aurora va a Martina. Gianfranco Patera
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80-79 73-65 69-64 87-79 03-92 86-91 87-92 69-75
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Sconfitta casalinga per la Futura
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rima sconfitta interna in campionato per la Futura Basket Brindisi che, nell’ultima partita del 2013, ha perso al “PalaPentassuglia” contro la capolista Ariano Irpino, con il punteggio di 53 a 63. Le biancoazzurre arrivano a giocarsi due punti importanti per la classifica, complice anche la penalizzazione di tre punti in graduatoria, con coach Santini che deve fare a meno di Perseu ma soprattutto con sei elementi che sono della gara ma non al meglio. Dopo quest’ultimo incontro del 2013, la Futura è tornata in campo ieri sera, ospite di Salerno, per ritornare al “PalaPentassuglia” il prossimo 18 gennaio quando ospiterà l’Olympia 68 Catania. “Purtroppo siamo arrivati a questa partita - analizza a fine gara Gigi Santini, coach della Futura - al termine di una settimana difficile, caratterizzata da tanti infortuni.
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Abbiamo pagato soprattutto la tenuta atletica e nel finale questo si è visto; rimane il forte rammarico per l’esito del match perché eravamo riusciti a tener testa ad una formazione indubbiamente forte, con elementi di categoria anche superiore. Purtroppo ad inizio ultimo quarto le due triple consecutive realizzate dagli ospiti hanno segnato la gara quando eravamo avanti di sei, poi la loro zona ci ha messo in difficoltà e non siamo riusciti a rientrare. Ora, complice la penalizzazione, dobbiamo cercare di vincere tutte quelle che restano, noi ci proveremo”. Anche la Futura Basket ha aderito all’iniziativa “Un assist per la Sardegna”, contribuendo al progetto di solidarietà promosso dalla Lega Basket Femminile. “Un assist per la Sardegna” accomuna tutte le società di Serie
Inarrestabile la Tre Erre
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supporter’s magazine 12 gennaio 2014
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e“ragazzine terribili” vestono i panni di Babbo Natale ed infiocchettano un meraviglioso regalo per tutto lo staff tecnico dirigenziale di casa Tre Erre consegnando la settima vittoria in altrettanti incontri e mantenendo lo scettro di regina del campionato di serie “C” femminile. C’è voluto un over time e tanta, tantissima carica agonistica per battere un’avversaria agguerrita quale la New Basket Lecce che ha retto il confronto sino alla fine deponendo le armi con onore. Squadra ben assortita quella salentina, completa in tutti i ruoli e con maggiore esperienza di quella brindisina: ma di fronte alla voglia di vincere e alla grinta messa in campo dalle atlete di coach Rubino è stata poca cosa. La cronaca ci consegna una partita seguita da un folto pubblico caloroso ed appassionato al punto giusto con un costante equilibrio come si evince dai parziali. Il piccolo vantaggio del primo quarto (+ 3) costruito dalla squadra di casa con la buona vena di Arianna de Mitri e Melfi, si assottiglia al passare di ogni dieci minuti per annullarsi completamente all’inizio degli ultimi dieci giri di lancette. E’ un tempino vietato ai deboli di cuore che vive su strappi prontamente ricuciti da una e dall’altra squadra: si passa in un sol fiato dal 48 a 42 per le leccesi, al 54 a 48 per
le padroni di casa con le ispiratissime Costabile, Assentato e Marchese. I giochi sembrano fatti ma la maggiore esperienza e soprattutto la fisicità delle ospiti permettono il recupero in extremis. Di Leucci e Vergallo gli ultimi punti del Lecce, mentre per la Tre Erre dopo l’uno su due dalla lunetta della Maggiore, ci pensa Alessia De Mitri a siglare la parità e ad allungare il match. Il supplementare prende subito la piega giusta per le biancorosse stellate versione Babbo Natale; un vantaggio esiguo ma fondamentale costruito tutto dalla linea della carità. Infatti alla fine 7 dei 9 punti che assegnano la vittoria verranno proprio da lì (3 su 4 per Alessia De Mitri e 4 su 4 per la Marchese), mentre in casa Lecce molto nervosismo e palle perse provocate dall’asfissiante difesa delle avversarie. “E’ vero” dice un raggiante coach Rubino a fine gara, “abbiamo sofferto molto sotto canestro la loro fisicità ma abbiamo giocato con molta intelligenza ed acume tattico, cercando sempre la soluzione migliore per andare a canestro”. Dopo la pausa natalizia, alla ripresa il big match contro la De Florio Taranto in terra ionica per continuare a sognare. Uff. Stampa 3R Brindisi
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A1, Serie A2 e Serie A3 in uno sforzo che mira a dare un aiuto concreto a una popolazione che, con sette squadre regionali nel massimo campionato, conosce bene il basket femminile. E il sostegno, originale, andrà ai canili messi in difficoltà dalla recente alluvione che ha colpito la Sardegna: non per ignorare i danni subiti dalle persone, quanto piuttosto per raccogliere e rendere operativa una disponibilità diretta dello sponsor della Nba Zena, Almo Nature, che ha capito di potere e dovere interpretare il suo ruolo con diritti e pure doveri legati alla vicinanza col basket femminile. In pratica, nella giornata di campionato del 21-22 dicembre saranno prese in considerazione tutte le partite (33 incontri) di serie A1 A2 ed A3 femminile; si sono sommati tutti i punti realizzati, tutti gli assist e tutti gli spettatori. Ne è derivata una cifra importante, di poco superiore agli 11 mila euro, ed Almo
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Nature, main sponsor dell’NBAZena, donerà altrettanti pasti ai canili sardi messi in difficoltà dall’alluvione. Per garantire correttezza e trasparenza nella distribuzione questa quantità enorme di pasti sarà assegnata ad associazioni onlus animaliste certificate, presenti in Sardegna, che si interfacceranno con i sindaci delle città colpite. E Valentina Siccardi, intervistata per Basketinide.com dal nostro amico Giuseppe Errico, dice: “Sapevo che potevamo fare bene e dar fastidio parecchio, il gruppo è buono tutta gente con voglia di fare! Gigi per me è un grande come persona e come allenatore. Sarà difficile fare i playoff ma noi vogliamo provarci a tutti i costi. Delle “baby” di questa squadra un prospetto interessante da seguire è Valente che può crescere. Delle mie compagne parlo alla fine del campionato”. In bocca al lupo ragazze! Uff. Stampa Futura Brindisi
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Tra uno scatto fotografico e l’altro. A cura di Michele Longo e Marino Petrelli
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TENNIS: IL’ 11 e 12 gennaio 2014, presso la Caserma Ermanno Carlotto della Brigata Marina San Marco di Brindisi, si svolgono i campionati italiani di canottaggio indoor “rowing”, organizzati in collaborazione con il Circolo Canottieri Pro-Monopoli, con il Comune di Brindisi e con la Federazione italiana canottaggio. L’evento sarà il primo
N. 114 del 12 Gennaio 2014
Il periodico sportivo del Brindisi Basket Club 2005 Proprietario: Massimo Laierno Editore: Brindisi Basket Club 2005 Registro stampa: Autorizzazione del Tribunale di Brindisi Registro Stampa n. 15 del 2006 Direttore Responsabile: Marino Petrelli
dell’anno 2014 per Brindisi “Città europea dello sport”, e sarà celebrato alla presenza di un nome storico dello sport italiano, Giuseppe Abbagnale, attuale presidente federale. Il canottaggio indoor owing è nato nel 1981, quando due fratelli ingegneri statunitensi appassionati di canottaggio “tradizionale”, vollero trovare un modo
per praticare la loro passione anche al coperto nei mesi invernali. La Brigata Marina San Marco metterà a disposizione diverse aree della caserma, tra le quali la palestra, dove si terranno le gare, e l’Aula magna, sede di conferenze sull’utilizzo del defibrillatore, strumento ormai indispensabile in qualsiasi impianto sportivo.
Vice Direttore Responsabile: Francesco Trinchera Amministrazione: Massimo Mazza Dstribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBC Responsabile distribuzione: Lucia Capone (340.7509469) Consulente Pubblcitario: Anna Monaco Cell. 338.9825684 (monacoanna@libero.it) Fotografo ufficiale: Michele Longo Collaboratori: Enrico Carriero, Angelo Cavaliere, Giuseppe Errico, Daniela Fran-
co, Domenico Galgano, Antonio Manfreda, Antonio Martinesi, Teodoro Martinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmiero, Gianfranco Patera, Roberto Romeo Editorialista: Mario Arceri Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Dalmazia, 27/h - Brindisi Webmaster e designer: Mino Buzzerra Web administrator: Michele Longo Realizzazione grafica e Stampa: Tipografia Abicca - Brindisi Via Indipendenza, 39 / 43
MADDALONI-AGROPOLI BISCEGLIE-BERNALDA SCAFATI-MOLFETTA LANCIANO-SAN SEVERO VENAFRO-FRANCAVILLA MONTERONI-MARTINA FRANCA Ha riposato: Taranto
74-66 84-74 84-65 81-71 68-70 np
CLASSIFICA SCAFATI 22 AGROPOLI 18 SAN SEVERO 16 FRANCAVILLA 16 LANCIANO 14 BERNALDA 14 BISCEGLIE 10
MADDALONI 10 MARTINA F.CA 10 MOLFETTA 8 VENAFRO 6 MONTERONI 4 C. TARANTO 4
SERIE C REGIONALE 15° GIORNATA ANDATA (4/5 Gennaio) ASSI BR.-CASTELLANETA BARLETTA-PALL. BRINDISI ANGIULLI BARI-ADRIA BARI O. CERIGNOLA-OSTUNI RUVO-MANFREDONIA SAN SEVERO-FOGGIA FASANO-U. CERIGNOLA SANTERAMO-LECCE
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CLASSIFICA U CERIGNOLA OSTUNI BARLETTA ADRIA BARI FOGGIA O CERIGNOLA FASANO SAN SEVERO
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MANFREDONIA 16 P. BRINDISI 14 CASTELLANETA 10 RUVO DI PUGLIA 10 SANTERAMO 10 ANGIULLI BARI 4 LECCE 2 ASSI BR. 0
SERIE D REGIONALE 14° GIORNATA ANDATA (4/5 Gennaio) JUNIOR BR.-CALIMERA 76-84 MESAGNE-LECCE 66-50 RUTIGLIANO-AURORA BRINDISI 68-94 BARI-SANTA RITA 96-84 MARTINA FRANCA-GALATINA 73-68 SAN PIETRO-ALTAMURA 62-72 A. MONOPOLI-A.P. MONOPOLI (30 gennaio) Ha riposato: VIESTE CLASSIFICA ALTAMURA VIESTE MESAGNE SAN PIETRO A.P. MONOPOLI BARI LECCE CALIMERA
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MARTINA F.CA 10 AURORA BR. 10 JUNIOR BR. 8 S. RITA 8 A. MONOPOLI 8 RUTIGLIANO 6 GALATINA 4
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