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supporter’s magazine 10 novembre 2013 02
brindisi basket club 2005
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sommario
4 Il Post.it di Mario Arceri
7 La top five della Lega A
8
pensiamo in grAnde A
ccade tutto in fretta. Nelle undici precedenti visite, Brindisi non aveva mai vinto a Venezia. C’è riuscita domenica scorsa. Mai c’erano state tre vittorie nelle prime quattro partite in serie A. Mai una brindisina era in testa alla classifica dopo quattro giornate giornate. Questa squadra lo è. Alessandro Giuliani ci aveva detto prima di partire per Venezia che una vittoria in trasferta avrebbe fatto girare la stagione. Questa non solo è una vittoria lontano dalle mura amiche, ma è un grande vittoria in trasferta. Ottenuta contro una squadra forte, lunga, capace di competere con le primissime per investimenti fatti in estate. Si sa, non contano soltanto i soldi per fare le squadre. Conta la capacità mentale di saper affrontare ogni partita con lo spirito giusto, conta la voglia di giocare uniti anche nei momenti di difficoltà, conta capire come restare in partita anche quando l’iner-
zia pare andare al contrario. Questa squadra, questi ragazzi, questo gruppo a Venezia c’è riuscito. Non si è mai disunito, anche quando la Reyer ha provato a scappare sul più undici, anche quando qualche forzatura avrebbe fatto soccombere qualsiasi altra squadra. Anche quando hai tutto contro, compreso il caldissimo pubblico del Taliercio. Campo che, per la prima volta, sorride ai nostri colori e ai nostri tifosi.
Dyson si conferma ancora una volta implacabile con 24 punti, Aminu fa sua la sfida sotto le plance aiutato da un James molto concreto (29 punti in due). La squadra gira anche con gli italiani. Lewis trova punti fondamentali nell’ultimo quarto, Snaer è ancora in naftalina. Quando gireranno anche i due “top scorer” dove potremo arrivare? Per adesso godiamoci questa vittoria meravigliosa! E rituffiamoci in campionato contro Reggio Emilia, squadra che alterna ottime partite in casa, ad altrettante trasferte incolori. La squadra di Menetti, rivelazione lo scorso anno, non
è ancora riuscita a vincere fuori dalle mura amiche e ci proverà questa sera contro di noi, anche se le fatiche dell’Eurochallenge si faranno sentire. Andrea Cinciarini e Greg Bruner sono l’asse del gioco reggiano, a cui quest’anno si aggiunge James “The flight” White, tornato in Italia per far volare le sue lunghe braccia verso i canestri avversari. White viaggia a oltre 13 punti di media e 8 rimbalzi a partita, dovrà confermare le sue doti contro Brindisi che nella batteria dei lunghi ha il reparto tra i più attrezzati del campionato. Eleganza e mano morbida per Aminu, atletismo e forza fisica per James, fisico puro e intimidatorio in senso positivo di Todic, rendimento costante e sempre più di qualità di Zerini, che non mi meraviglierebbe vederlo in nazionale entro poche settimane. Reggio è squadra che corre molto e deve tenere sempre alto il ritmo, ma contro i ragazzi di Bucchi questo è molto difficile e ne hanno già pagato le spese Milano, Cremona e Venezia tenute sotto con la difesa e bloccate
16 18
Parola di vice direttore
Periscopio sui campionati giovanili
Primo stop esterno per la Futura
nella transizione e nel tentativo di corri e tira. Per il momento, Reggio ha ancora poco da Bell e Koby Karl, due giocatori che però posso tornare a fare male in ogni momento. La differenza starà nella bravura dei nostri ragazzi, nella difesa voluta Bucchi e nella voglia di continuare a tenere a bassa quota gli avversari. Tutti quelli che capitano in casa e fuori. “E’ la prima volta che vinciamo a Venezia, vogliamo tante prime volte in questo campionato. Rimaniamo con i piedi per terra, ma questa sera abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, unita e competitiva. E sinceramente abbiamo il dovere di cominciare a pensare in grande in questo campionato”, dice pochi minuti dopo la fine della partita Fernando Marino, presidente dell’Enel Brindisi. C’è da credergli…giocando come negli ultimi due quarti a Venezia nessun traguardo può essere precluso all’Enel. Forza e coraggio! Marino Petrelli Foto: Michele Longo
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imenticata in fretta la sconfitta di Bologna contro l’Acea, l’Enel ha subito riacceso sul campionato i potenti riflettori provati nel match d’apertura contro l’Armani e poi calibrati nella partita interna contro il Cremona che tanto agevole non deve essere stata se la squadra del simpatico Gigio Gresta domenica scorsa ha affondato la corazzata sassarese. A pieno regime Brindisi si è così presentata a Venezia minando seriamente la panchina di Mazzon con la vittoria assai netta sulla Reyer che spedisce la squadra di Piero Bucchi in vetta ad una classifica che ha cominciato a sfoltire i ranghi con la caduta di Caserta, di Roma, di Avellino, oltre che, appunto, di Sassari. Da dieci, la pattuglia di vertice si è ridotta a sole, si fa per dire, sei unità, con i grandi nomi del passato recente e più antico del basket italiano, Siena, Milano, Varese, Bologna, Cantù, e di Brindisi che ne entra a far parte a suon di risultati anche importanti (Milano grande favorita per lo scudetto e Venezia grande protagonista del mercato estivo), risultando probabilmente, oltre che la sorpresa di questo primo mese di attività, anche la più meritevole del posto che occupa. La squadra gira. Ha cambiato molto, quasi tutto, quest’estate, ma Bucchi è riuscito a farla trovare pronta e ben calda allo start della stagione, individuando in Jerome Dyson il finalizzatore, tra i migliori top-scorer del campionato, in James Delroy l’acchiappa rimbalzi
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IL POST IT di Mario ARCERI
Dyson è già stella. Che match con White giusto, in Folarin Campbell un ottimo assistman. Cifre alla mano - per quello che possono contare - sono un po’ indietro Ron Lewis e Michael Snaer, ma vanno forte Alade Aminu e Miroslav Todic. Quindici minuti a partita per And r e a Zerini, ma 100 per cento al tiro, rimbalzi e soprattutto stoppate, quanto basta per auspicarne un impiego maggiore. La stella, l’uomo destinato quest’anno a far sognare i supporters brindisini, sembra dunque Dyson che, dopo il college nella Connecticut Un., ha giocato nella Nbdl per Tulsa viaggiando a quasi 17 punti di media e con l’Hapoel Holon lo scorso anno risultando il miglior marcatore del campionato israeliano d o p o aver vinto il bronzo ai Panamericani con la nazionale statunitense, peraltro priva di nomi della Nba, e avere sfiorato, nove presenze a New Orle-
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ans, il mondo della superlega americana. Una carriera, dunque, ai margini dell’eccellenza ma che offre le referenze giuste per il campionato italiano che da molti anni ormai non esibisce più campioni di livello assoluto. Dyson ha le carte in regola per conquistare definitivamente il cuore di Brindisi che ha già aumentato la frequenza cardiaca nell’ammirare il suo gioiellino, la guardia tiratrice di Rockville che si sta facendo apprezzare per qualità balistiche e gestione del gioco, requisiti quanto mai necessario da esibire al meglio nella quinta gara stagionale contro la Reggiana per districarsi dalla prevedibile gabbia nella quale cercheranno di rinchiuderlo Cinciarini e Bell. Reggio Emilia è stata la rivelazione della passata stagione. Ad un impianto collaudato (ha costretto Roma nei quarti di finale alla settima gara) ha aggiunto James White, l’altra stella del campionato per i suoi trascorsi americani e italiani, e Coby Karl, figlio del coach di Gallinari a Denver, ma l’uomo di maggiore spessore stavolta è un italiano, Andrea Cinciarini che l’Europeo in Slovenia ha definitivamente valorizzato e che a febbraio verrà premiato con il “Reverberi 2013”, succedendo a Luigi Datome. La Reggiana è ottima squadra, ben allenata, ma finora ha brillato in casa e molto meno in trasferta. Brindisi, vincendo, aumenterebbe a quattro
lunghezze il vantaggio su una delle formazioni più accreditate per Final Eight e play off. Come si suol dire, e sarà pure banale ma vero, i due punti in palio stavolta valgono doppio: l’occasione è buona, a Dyson in particolare, ripetendo i numeri di Venezia, il compito di non lasciarsela sfuggire. E comunque il confronto a distanza con James White può valere da solo il prezzo del biglietto. Mario Arceri CAMPIONATO SERIE A 4° GIORNATA ANDATA (3 Novembre) ROMA-CANTU’ VARESE-AVELLINO R. EMILIA-CASERTA VENEZIA-BRINDISI CREMONA-SASSARI BOLOGNA-MONTEGRANARO MILANO-PISTOIA PESARO-SIENA
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La top five dei punti realizzati, rimbalzi, stoppate, assist, recuperi, tiri da tre punti della Lega Basket
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1
PUNTI REALIZZATI
Drake DIENER
2
Sassari - 92
Oberah ANOSIKE
3
J. RICH
K. LANGFORD Milano 88
4 J. DYSON Brindisi 83
Cremona 87
1
5 W. THOMAS Avellino 77
2
2
Q. HOSLEY Roma 10
J. RICH
Cremona 9
Z. SAKIC
Montegranaro 33
1
3
4 C. KELLY
5 Q. HOSLEY Roma 5
Cremona 5
2
5 W. THOMAS Avellino 33
ASSIST
D. HACKETT
4 A. CINCIARINI Reggio Emilia 18
5 J. RAGLAND Cantù 17
TIRI DA 3 PUNTI
Drake DIENER
4
Siena 9
3
1
RECUPERI
3
Avellino - 19
D. HACKETT Siena 18
J. TAYLOR Roma 18
Bernardo MUSSO
2
4
Jaka LAKOVIC
1 Pesaro - 10
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Brindisi 34
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Gli avversari in campo
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na sensazione nuova per i tifosi dell’Enel Brindisi, mai provata fino ad ora: guardare tutti dall’alto in basso della classifica ha un sapore particolare, ma guai a farsi illusioni. Sul parquet del Pala Pentassuglia arriva una delle squadre più ostiche e ben assortite di questo campionato, la Grissin Bon Reggio Emilia. La squadra biancorossa, allenata da un bravissimo coach come Massimiliano Menetti, ha allestito un roster di tutto rispetto, confermando il nucleo della scorsa stagione al quale ha unito un paio di elementi di assoluto valore. Il rendimento iniziale della formazione emiliana è stato però altalenante, con due vittorie casalinghe – una ai danni dei campioni d’Italia della Montepaschi Siena – e altrettante sconfitte lontano dal parquet amico. La prova che la attende sul campo dell’Enel Brindisi è di estrema difficoltà, visto il super inizio della formazione di coach Bucchi, la vera sorpresa di questo inizio campionato. Dopo la sorprendente qualificazione ai playoff nell’annata 2012/2013 – chiusa al sesto posto in stagione rego-
lare ed ai quarti di finale con l’Acea Roma – Reggio Emilia è ripartita con l’obiettivo di essere nuovamente tra le prime otto forze del campionato e, perché no, togliersi qualche soddisfazione extra da maggio in poi. Scelta saggia è stata la conferma di uno dei capisaldi della Nazionale italiana di coach Pianigiani, il playmaker Andrea Cinciarini, vero protagonista dello splendido Europeo in Slovenia dello scorso settembre. Sta deludendo le attese, invece, la guardia ex Milano Coby Karl, arrivato per fare la differenza ma ancora un po’ in difficoltà nei giochi disegnati per lui da Menetti. Identica cosa si potrebbe dire per il suo dirim-
pettaio odierno Ron Lewis, chissà che non sia proprio la sfida tra i due ad essere decisiva ai fini della vittoria dell’una o dell’altra squadra. È tornato in Italia con tante speranze e voglia di rivalsa, dopo la non esaltante esperienza in Nba con la canotta dei New York Knicks, James “The Flight” White. Giocatore dotato di grande atletismo ed esplosività – il soprannome lo testimonia - è un vero pericolo per le difese avversarie soprattutto in
penetrazione ed in contropiede, mentre fatica nel tiro da 3 punti, appena un 16 per cento fino adesso, e nella fase difensiva. Sotto le plance si sta facendo valere
il nuovo arrivato Silins, ala forte con una buona mano dalla media e lunga distanza. È in grado di sfruttare anche i grandi spazi creati nell’area pitturata dal pivot Brunner, un vero maestro del pick and roll, sempre presente a rimbalzo - ne conquista 7 di media a partita – nonostante la non eccessiva altezza. Il chiaro segnale di un cambio di obiettivi della società emiliana, orientata più alle posizioni playoff che al raggiungimento di una semplice salvezza, è dato dalla profondità della panchina. Poter contare su elementi come Bell, Antonutti, Cervi e Filloy è un vantaggio che permette a Menetti di cambiare assetto tattico in base all’andamento della partita ed alla forma dei suoi “titolarissimi”. Sarà una dura battaglia quella che ci aspetta, ma vogliamo continuare a guardare tutti dall’alto in basso, sperando di non soffrire di vertigini! Gianluca Muscogiuri Foto acquisite dal web
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Qui Reggio Emilia La Grissin Bon Reggio Emilia si presenta al PalaPentassuglia ancora a secco di vittorie in trasferta. Lontano da casa infatti i biancorossi hanno subito due pesanti sconfitte contro Varese e Montegranaro, offrendo prestazioni ben lontane da quelle entusiasmanti viste al PalaBigi contro la Montepaschi Siena e la Juve Caserta. In cerca di un’identità ben precisa, la squadra
guidata da Massimiliano Menetti fa dell’intensità difensiva e delle veloci ripartenze i propri punti di forza. James White è il top player capace di cambiare in un attimo il volto della partita, viaggia ad una media di 13.5 punti e 8 rimbalzi a partita, in costante crescita. Il confermato asse Cinciarini-Brunner è tra i più temibili del campionato: il play della Nazionale garantisce assist per i compagni, mentre il pivot americano di passaporto svizzero è stato assoluto protagonista contro Caserta, mettendo a referto 11 punti e altrettanti rimbalzi. Marchio di fabbrica sono la grinta del capitano Antonutti e la freschezza del lettone Silins, a compensare le prove finora in chiaroscuro di Troy Bell e Coby Karl. La Grissin Bon è vulnerabile senza il pubblico di casa e l’impegno martedì in EuroChallenge può avere tolto energia dalle gambe di una squadra che corre molto e si sacrifica per difendere a tutto campo Tommaso Casotti
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odere un po’ l’euforia del momento, a volte, non guasta. Ed i risultati di queste prime quattro partite dell’Enel Basket, inutile negarlo, sono ampiamente soddisfacenti. Certo, avventurarsi in proclami esageratamente trionfalistici, che possano poi essere delusi o adagiare la squadra sugli allori è eccessivo, ma si possono prendere tutti gli effetti positivi di quanto raccolto sino ad ora per creare una sorta di circolo virtuoso, che riesca a dare una spinta in più all’ambiente . Gli stessi giocatori sembrano aver recepito il messaggio, anche perché pare essersi sviluppata una sinergia importante tra tutte le componenti del mondo cestistico brindisino ed in particolare di quello che segue da vicino le vicende del team, ad iniziare dall’entusiasmo dei tifosi. Ed ancora una volta, nella vittoria contro Cremona prima e contro Venezia poi, si è visto quello che sembra essere il marchio di fabbrica della squadra
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Coralità e gruppo, la squadra che piace a Bucchi biancazzurra, ovvero una coralità che funziona sotto tutti gli aspetti, a prescindere dai numeri. E come spiegato dallo stesso general manager Alessandro Giuliani nella conferenza stampa prima del match contro Venezia, questo Brindisi è soprattutto una squadra che non dà punti di riferimento, con soluzioni tattiche molteplici sia nei lunghi che nei piccoli e, quindi, con una varietà piuttosto ampia di quintetti a disposizione di Bucchi. Il coach brindisino, perciò, può fare affidamento su tanti fattori, che si rispecchiano anche nelle qualità dei singoli, dalla vena realizzativa di Dyson al peso specifico di James e tanto altro ancora: a lui il compito di tenere le fila di questo gruppo, che come già rimarcato in altre occasioni,
sembra essere compatto ed unito anche fuori dal campo, con un amalgama che costituisce uno dei punti chiave di questo inizio di stagione. Tutti, insomma, sono importanti: basti pensare che il canestro della svolta al Taliercio è stata la conclusione dall’arco di Ron Lewis, uno dei giocatori reduci da un momento no ma che con la propria inventiva ha saputo dare la giusta inerzia alla gara dell’Enel. La guardia brindisina, e lo stesso discorso vale per Snaer, potrà tornare a ritrovare il canestro anche prendendo nella giusta maniera i frutti di questo entusiasmo che si è creato. Ed il prossimo appuntamento è forse il test migliore per capire lo stato dell’arte: la partita, ormai diventata quasi una tradizione, con la Grissin Bon Reggio Emilia, squadra da sempre quadrata e forse speculare a quella brindisina per atteggiamento. Basti pensare al turno precedente, con i reggiani che hanno offerto una prestazione ampiamente convincente sul piano dell’intensità difensiva (soprattutto nel rapporto tra palle perse e palle recuperate) contro una delle squadre che sino ad allora aveva reso al meglio, la Pasta Reggia Caserta. Senza parlare dei vari singoli, guidati da quel James White che resta sempre uno dei giocatori con il passato più importante tra quelli che attualmente calcano i campi della Lega A di basket. Francesco Trinchera Foto: Michele Longo
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Il “Reverberi” assegnato ad Andrea Cinciarini E’ Andrea Cinciarini il trionfatore della 28esima edizione del premio Reverberi, la manifestazione promossa dall’amministrazione comunale di Quattro Castella in collaborazione con la Federazione italiana pallacanestro, la Lega Basket e con il patrocinio della Fiba, della rivista Basketnet, del Coni e dell’Ussi, l’Unione stampa sportiva italiana. Il giocatore della Grissin Bon Reggio Emilia, nato nel 1986 a Cattolica, succede nell’albo d’oro come miglior giocatore italiano a Gigi Datome. Oltre a Cinciarini, i premi per la stagione 2012-2013 sono stati assegnati a Kathrin Ress, miglior giocatrice, Luca Banchi, miglior allenatore, Roberto Begnis, miglior arbitro, il dirigente Fip Gaetano Laguardia premiato alla carriera, la presidentessa di Cantù Anna Cremascoli, premio al personaggio, il presidente di Reyer Umana Venezia Luigi Brugnaro, premio speciale per il contributo fornito al basket, e Alberto Pancrazi, premio giornalista. Alla Reyer Venezia è andato anche il premio speciale per il settore giovanile. Per tutti l’appuntamento è fissato a Quattro Castella il 10 febbraio 2014, quando avrà luogo la cerimonia ufficiale di consegna dei premi. Istituita nel 1985 in onore e ricordo del grande arbitro reggiano Pietro Reverberi, recentemente inserito nella Hall of Fame del basket mondiale come uno dei migliori arbitri di tutti i tempi, la manifestazione ha saputo negli anni rinnovarsi diventando un punto di riferimento per atleti, dirigenti, arbitri e semplici appassionati della palla a spicchi. L’iniziativa, grazie alla collaborazione della federazione internazionale, è riconosciuta come l’unica in Italia che premia tutte le categoria operanti nel mondo del basket, dagli arbitri ai dirigenti passando per giocatori, giocatrici, allenatori e giornalisti. Fonte:www.reggionline.com
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I QUINTETTI BASE IN CAMPO ARBITRI
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Manuel MAZZONI
BON A N I I SS GRI IO EMIL G REG James WHITE - Ala
Gabriele BETTINI
Greg BRUNNER - Pivot
1982, 201 cm, 90 Kg, (USA)
1983, 203 cm, 115 Kg, (SVI)
Mark BARTOLI
Ron LEWIS - Guardia
1984, 193 cm, 88 Kg, (USA)
Ojars SILINS - Ala
1993, 200 cm, 95 Kg, (LAT)
Andrea CINCIARINI - Play 1986, 193 cm, 87 Kg, (ITA)
Jerome DYSON - Play
Delroy JAMES - Ala
1987, 191 cm, 82 Kg, (USA)
1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)
Michael SNAER - Ala
1990, 196 cm, 92 Kg, (USA)
Alade AMINU - Pivot
1987, 210 cm, 107 Kg, (NIG)
HEAD COACH Piero BUCCHI
HEAD COACH Massimiliano MENETTI
IN PANCHINA (Brindisi) Massimo BULLERI - Play 1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA) Folarin CAMPBELL - Guardia 1986, 191 cm, 93 Kg, (NIG) Matteo FORMENTI - Guardia 1982, 194 cm, 90 Kg, (ITA) Andrea ZERINI - Ala 1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA) Miroslav TODIC - Ala/Pivot 1985, 205 cm, 110 Kg, (BIH) Gianmarco LEGGIO - Ala 1994, 202 cm, 94 Kg, (ITA)
Coby KARL - Guardia
1983, 196 cm, 98 Kg, (USA)
IN PANCHINA (Reggio Emilia) Ariel FILLOY - Play 1987, 190 cm, 85 Kg, (ITA) Troy BELL - Guardia 1980, 186 cm, 82 Kg, (USA) Matteo FRASSINETI - Guardia 1987, 195 cm, 88 Kg, (ITA) Giovanni PINI - Ala 1992, 200 cm, 92 Kg, (ITA) Michele ANTONUTTI - Ala 1986, 202 cm, 95 Kg, (ITA) Riccardo CERVI - Pivot 1991, 214 cm, 103 Kg, (ITA)
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omenica tre novembre 2013, data che rimarrà indelebile in questa nostra sempre più affascinante e bellissima storia cestistica: espugnato per la prima volta il Pala Taliercio di Venezia! L’Enel Brindisi sfata il tabù lagunare dopo dieci tentativi nel suo decimo anno “made in Ferrarese”, patron che ha pensato benissimo di andarsi a prendere personalmente questa ennesima soddisfazione, al fianco del brillante presidente, Nando Marino, davvero bravi e capaci. Che aggiungere? Continuate così e mille di questi giorni... A differenza di Bologna contro Roma, il collegamento video by Studio 100 (una sorta di continuazione delle candid camera pre gara), questa volta è arrivato puntuale come nelle annunciate previsioni, ma le sgranate im-
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L’angolo di “The voice” magini erano assolutamente orfane del commento audio degli inviati, nitide e chiare ci arrivavano parole e suoni del mio collega speaker granata, niente da dire se non constatare che l’impianto audio era davvero una....bomba, come giustamente DEVE ESSERE, un impianto audio da serie A, che tutti i palasport giustamente hanno. Eh sì, palasport e annesso impianto, beati loro... Andiamo avanti…Alla palla a due iniziale, il “gracchiare” dei telecronisti abbinato ad una qualità visiva non proprio ottimale, ci ha comunque incatenati al divano con Aminu subito svettante e ben augurante per la serata. L’Enel è partita a fari spenti, molti errori e poca fluidità di gioco, accompagnando Venezia al suo massimo vantaggio, parziale che ci ha fatto
dubitare dei nostri ragazzi, apparsi smarriti e poco presenti, lontani parenti degli indomiti lottatori del pala Pentassuglia. Immagini, audio e giocate nostrane avanzavano precariamente a braccetto, non certo un bel vedere e sentire, ma come disse qualcuno : “non può piovere per sempre”. Come d’incanto ad inizio terzo quarto, il microfono del bravo Guadalupi comincia a funzionare, da buon ex giocatore, Checco fa gioco di squadra passando opportunamente il famoso “gelato” ai colleghi che finiscono di gracchiare, audio finalmente perfetto, il tutto di pari passo alla crescita in campo di James e compagni. Don Piero ritrova i suoi ragazzi, ripartiamo da… Zero, l’intensità difensiva accompagnata da una ritrovata vene offensiva mette in crisi la Reyer, è un vincente crescendo biancazzurro,
è arrivato il momento di aggiornare positivamente la nostra storia. L’orchestra Enel torna a suonare come sa, il direttore Bucchi e il suo coaching-staff si riavvalgono della carica dei soliti impareggiabili sette, abili a mascherare le due abituali note stonate che dobbiamo assolutamente recuperare per i prossimi, tanti e duri concerti che ci attendono. All’appello mancano il vero Lewis (una sola, determinante, tripla in 22 minuti giocati) e il giovane e ancora spaesato Snaer (due canestri, tre assist e due recuperi in 19 minuti giocati), praticamente ancora non pervenuti, li aspettiamo con fiducia. Non possiamo regalare due americani agli avversari, Lewis e Snaer nello specifico, sono al momento un passo e più dietro rispetto ai compagni, gli impareggiabili sette dovranno passare a nove, solo così i nostri sogni potranno divenire miglior realtà. Tornando alla realtà di oggi, palla a due anticipata di tre quarti d’ora, ospitiamo la forte Reggio Emilia, il team di coach Menetti ha strapazzato Siena e Caserta, ruota anch’essa nove giocatori, è data come outsider pericolosa per le pretendenti al titolo, match tosto quindi, Grissini Bon tutt’altro che teneri per Dyson e compagni. Nuovo insidioso banco di prova per i leoni di Don Piero, basterà confermarsi tali per avere infilare il poker di vittorie? Enel Brindisi- Grissini Bon Reggio Emilia, si torna a giocare: divertiamoci, sgranocchiamoli... Enrico Carriero Foto: Michele Longo
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on si poteva non cominciare con una dedica doverosa per la New Basket parafrasando il titolo di un celebre film di fine anni 60’. Ma quello che accade in Lega A è presente, è quello che accade al Brindisi, con un inizio di campionato fatto di 3 vittorie su 4 partite che vale la vetta della classifica, sia pure in coabitazione affollata. Si è all’inizio,
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Perdichizzi, aveva restituito lo sgarbo fatto dagli emiliani al Pala Pentassuglia. Analogamente andò nell’ultimo campionato, con la formazione di Menetti che, un po’come tutti in quel periodo, passeggiò sui resti, davvero esigui, di quella che era diventata oramai un’armata Brancaleone bianco azzurra, incapace di reagire alle prime difficoltà. Nel mezzo tanti altri scontri tra le due compagini, alcuni abbastanza vibranti, come ad esempio nella stagione 1981/82. Memorabili giocatori qua-
La memoria storica del Brindisi Basket Club 2005 “Where eagles dare…”
ma non si può non sottolineare come in questa fase Brindisi stia sfatando e inanellando dei piccoli grandi record: s f a tato il tabù Venezia dopo 11 sconfitte consecutive in terra veneta, 3 vittorie nelle prime 4 giornate di campionato con un calendario non propriamente benevolo. A cercare di spezzare questo momento magico, ci proverà Reggio Emilia, squadra rivelazione dell’anno scorso, arrivata a contendere il passaggio del turno agli ottavi di finale a Roma e, come Brindisi, arrivata a disputare le Final Eight di Coppa Italia. Bilancio in perfetto equilibrio quello tra le due squadre, il cui primo incontro risale al campionato ‘81/82. Da allora 12 sfide in cui il bilancio è straordinariamente in parità in quanto c’è sempre stata spartizione equa di punti nello stesso campionato e quando una delle due ha violato il parquet altrui nel girone d’andata, ha pagato dazio restituendo il fattore campo all’altra. E ’s u c cesso n e l l a stagione 2008/09 e in quella successiva allorquando Brindisi, sotto la gestione
li il capelluto Rosevelt Bouie e Otis Howard si contendevano lo scettro dell’area pitturata a suon di muscoli unitamente ad estrema correttezza. Altro colored della formazione emiliana Rudy Hachett, papà di Daniel, che cercava di arginare l’immensa capacità realizzativa di Claudio Malagoli. Faceva capolino nelle fila emiliane Nino Pellicani. Altri incontri di indelebile memoria l’anno successivo con il compianto Pino Brumatti , Piero Montecchi & co che, vero, conclusero in maniera trionfale quella stagione approdando per la prima volta nella storia in serie A1, ma dovettero pagare dazio al cospetto della banda di ragazzini terribili che inflisse ai più quotati avversari la prima sconfitta della stagione. Una squadra, quella brindisina, costruita attorno alla classe di Tony Zeno e Otis Howard e un nugolo di ragazzini che sotto la guida di Big Elio Pentassuglia divennero terribili, fra tutti Alex Santoro, Massimo Marchetti, oltre ai riconfermati Checco Fischetto, Beppe Natali, Pinuccio Cavaliere e Marco Martin. Per inciso quella squadra a fine stagione “rischiò” di accompagnare Reggio Emilia nell’olimpo del basket. Fu un canestro di Sappleton del Rieti all’allora “Nuova Idea”, all’ultimo secondo a spezzare le ali e i sogni di tutta la piazza brindisina. Ma oggi è tutt’un’altra storia:Brindisi dovrà difendersi, oltre che dagli avversari, da un sintomo inatteso, sperando non soffra di vertigini ad alte quote, lassù solo dove le aquile osano… Foto: in senso orario: Rudy Hackett, Pino Brumatti, Alessandro Santoro. Angelo Cavaliere
ADMO BRINDISI: Responsabile: Simona SGURA - Cell. 324.6278100 - 389.1739565 www.admopuglia.it - E.mail: admo.brindisi@libero.it
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brindisi basket club 2005 Facile parlare di record quando per la prima volta nella storia “frequenti” l’olimpo del basket italiano per la seconda stagione consecutiva, e non con il volto timido dell’esordiente in bilico ma con tutta la “meridionale baldanza” data dal prospero habitat della nostra pallacanestro. Facile ancor
role del coach a proposito di un fattore fondamentale che chiameremo “senso di responsabilità”. Se io, giocatore X, so di aver mancato alle mie stesse potenzialità, o alle aspettative (commisurate di certo al ruolo e al valore) compreso il cosa ed il perché, mi impegno a fondo, e mi trascino magari appresso tutto il gruppo, per ottenere quel successo che si merita, sconfiggendo il dolore o acciacchi vari, allora quel record è degno di celebrazione perché scaturi-
La nostra squadra,
patrimonio di un’intera regione di più quando riesci a rompere un incantesimo perverso che ha reso per quasi quaranta anni Venezia inespugnabile. Facilissimo sorridere quando festeggi due vittorie consecutive e la testa della classifica, se pure in coabitazione (di lusso!dato che condividiamo l’onore con Varese, Cantù e Bologna) e dopo SOLO tre giornate. Uhm, c’è una categoria speciale di Supporters tra noi detta “gatti neri” che trovano davvero troppo facile tutto ciò, che pontificano, perché parlano di basket (loro!), che questo “incendio” divampi troppo presto, che non abbiamo meritato niente o quasi, che non siamo maturi, né pronti…Il cuore del tifoso che ogni domenica, invece,
si spella le mani e spettina le corde vocali, quello “navigato” ad ogni tipo di emozione, che le ha viste tutte e vissute nella buona e molto spesso anche nella cattiva sorte , prendendosi clamorosi ciaf e delusioni cocenti, sa che dietro questo piccolo compendio di record, non c’è nulla di facile né di scontato. Che i passi falsi sono in agguato, facendo svanire successi davvero a portata di mano, che si recupera e si impara dagli errori, riuscendo a vincere sfide vere, con alti e bassi. Lo testimoniano le pa-
sce da sudore e fatica, senza la quale non si giunge “alla cima del valore”, per dirla con Pindaro che di celebrazioni di atleti vittoriosi era esperto. Dunque, guru del basket, considerate anche la particolare fisionomia del campionato in cui ci muoviamo con notevole disinvoltura, in cui vige un ridimensionamento a monte delle risorse e dunque, per quanto alcuni team si muovano in questa direzione, vedi Milano… Ciò comporta l’assenza di nuclei piramidali, di squadre leader che possano “condizionare” la classifica nonché quindi l’apertura di nuovi scenari, di stuzzicanti opportunità e prospettive un po’ per tutti. Perché dunque offuscare una gioia intera con nubi fosche di preannunciati disastri? Perché non godere, tutti insieme, del momento di luminosa affermazione del basket brindisino, patrimonio prezioso di una intera regione, (ora che finalmente anche il telegiornale regionale della Rai puntualmente riferisce delle nostre gesta), sponda fondamentale di emancipazione di una terra stretta tra mille problematiche? Anziché, in nome del basket, dissertare ipercriticamente, apriamoci alla speranza, quella di vedere, gara dopo gara, prova dopo prova, formarsi il carattere della nostra squadra, diventando non supporters ma promoters del movimento cestistico, se esso può rappresentare esempio virtuoso, e , perché no, anche modello di vita. Daniela Franco Foto: Michele Longo
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“Big Elio” Pentassuglia sempre nei nostri cuori
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anni fa un tragico destino ha strappato alla vita Elio Pentassuglia. Era una sera del 31 ottobre 1988 quando “Big Elio”, come tutti lo chiamavano, stava tornando a Brindisi e la sua macchina perse il controllo in territorio di Monopoli. E’ passato tanto tempo ma il ricordo che si ha “è sempre presente, spingendo tutti con forza e determinazione a continuare il suo enorme e straordinario lavoro che ha svolto per Brindisi e, più in genera-
obiettivi più elevati. Big Elio abbandonò Rieti tra mille ringraziamenti e auguri. Ancora oggi Roberto Brunamonti lo ricorda come “un bravo psicologo, capace di mettere tutti a loro agio sdrammatizzando qualsiasi situazione”. Elio era l’amico di tutti i giorni, ha saputo prendere i giovani dal verso giusto. Non ha mai detto: hai sbagliato. Dunque, più che un sofisticato stratega, un abile gestore di uomini e in questo tanti tecnici preparatissimi
le, per la pallacanestro italiana”, come racconta in un appassionato ricordo Fernando Marino, presidente dell’Enel Brindisi. Che lo scorso settembre ha finalmente realizzato un grande sogno, un desiderio covato a lungo per onorare la figura di Pentassuglia: organizzare un torneo a lui dedicato nel palasport che porta il suo nome. Allenatore dell’anno nel 1969, Pentassuglia raggiunge il suo apice con Rieti, portandola dalla A2 ai vertici europei dal 1977 al 1980. E’ il 26 marzo 1980 e la squadra laziale si aggiudica a Liegi la coppa Korac contro il Cibona Zagabria con il punteggio finale di 76-71. Nella sua squadra giocavano, tra gli altri, Willie Sojourner, Roberto Brunamonti, Lee Johnson, Luca Blasetti e Gianfranco Sanesi. Poche settimane dopo il successo in Coppa Korac, Elio Pentassuglia diede l’addio a Rieti cedendo alle lusinghe di Varese. Forse aveva intuito che il ciclo di Rieti si stava concludendo e che la Sebastiani non avrebbe potuto dargli una squadra competitiva, con ampia libertà sul mercato, per poter puntare a
sulla teoria e sulla tattica, magari anche più di Elio, sono certamente meno capaci. Quando nel 1988 la Sebastiani sprofondò nel purgatorio della serie B, Pentassuglia fu pronto a correre, mosso da immensa gratitudine, al capezzale della società con cui aveva ottenuto le più grandi soddisfazioni. Il suo terribile destino gli impedì di sapere se sarebbe mai riuscito nell’impresa di riportare Rieti in serie A. Quanti ricordi legano Elio Pentassu-
glia alla sua Brindisi. Un elenco lunghissimo di episodi. “Uno su tutti: il suo impegno per non far sparire il basket in città dopo la rinuncia della Pallacanestro Brindisi a metà degli anni ’80, ripartendo da una nuova società composta da imprenditori e professionisti quali Tullio Marino, Oronzo Pennetta, Vito Buonsanto, Cosimo Cordella”, ricorda ancora Marino. Il suo nome non sarà mai dimenti-
cato e il suo Memorial si arricchirà di anno in anno di interessanti e spettacolari appuntamenti, quale insegnamento alle giovani generazioni che non lo hanno conosciuto di quel che è stato, ancora è e sempre sarà Elio Pentassuglia per Brindisi! Marino Petrelli Foto tratte dal Libro “Ciao Elio” di Lionello Maci
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sistono attimi che ci appaiono più lunghi dell’unità di tempo che rappresentano. Una sorta di ibernazione delle sensazioni, animazione sospesa della volontà di respirare. Istanti nei quali la vita scorre davanti agli oc-
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si muoveva agile e perfetto nel nuovo team che risplende di talento all’ombra del Golden Gate a San Francisco. Una sottile linea di congiunzione lega questi tre enormi talenti, la loro città natale: Akron, Ohio. L’inizio di una nuova stagione Nba, mette sul piatto una serie di emozioni non decifrabili per chi scrive, orienta nel mio personale orologio della vita, lo scorrere delle lancette, l’avvicendar-
Nba I love this game:
Ecco il luogo dove le ansie si placano chi, come una retrospettiva su chi sei stato e cosa hai fatto. Questo è stato il mio senso di smarrimento alla notizia della morte di Lou Reed. Nelle parole di sua moglie, l’artista e performer Laurie Anderson, “Lou era un principe e un combattente e so che le sue canzoni sul dolore e la bellezza del mondo riempiranno molta gente dell’incredibile gioia che aveva per la vita. Lunga vita alla bellezza che scende, attraversa e si impadronisce di tutti noi”. Per quei casi strani della vita, che dopo averli vissuti, ti sembrano invece logici e concreti, avevo da poco terminato di ascoltare le registrazioni di un tour dello stesso Reed con Robert Quine alla chitarra. Quine, è stato un chitarrista geniale e innovatore allo stesso tempo, capace di dare al suono del suo strumento, una bellezza tutta sua, diversa, elegante e geniale. Pensavo a lui mentre vedevo giocare Lebron James e Stephen Curry, il primo nella partita inaugurale della nuova stagione Nba a Miami, dove gli Heat malmenavano i Bulls del rientrante Derrik Rose, il secondo invece,
si delle stagioni. Ripercorre il senso di meraviglia che si prova viaggiando nelle storie americane, dal Grand Canyon alla Death Valley, dalle realtà urbane sterminate che illuminano le coste degli oceani, come Boston, Orlando o Los Angeles, alla profonda provincia interna, il freddo di Chicago o le tempeste di neve a Minneapolis, luoghi dove nessuna bussola riesce ad aiutarti nell’orientamento e solo lo spazio visivo intorno a te ti aiuta a spostarti cercando il posto dove andare o da dove fuggire, come il Travis di Paris Texas, per cercare infine un luogo che puoi chiamare casa. Un luogo dove le ansie si placano, i venti si smorzano sulle onde del mare, e in cui la convulsione della quotidianità appaia ordinata, dove anche le avenues riescono a essere familiari nel loro stendersi come un tappeto lungo i corridoi labirintici di cemento. Eccomi, arrivo, sono e mi sento a casa. Hey Lou, anche io sono a New York. Amedeo Confessore
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opo 11 lunghissime trasferte sul parquet lagunare arriva la prima vittoria per l’Enel Basket Brindisi, che riesce cosi a sfatare il tabù veneziano e conquistare due punti che la portano virtualmente al secondo posto a pari punti con altre squadre. La vittoria conqui-
supporter’s magazine 10 novembre 2013 15 porre negli ultimi minuti il proprio ritmo e cercando tiri semplici, costringendo i lunghi avversari a sbagliare dal pitturato. Cosa avrà mai detto coach Bucchi in quei quindici minuti? La risposta non si saprà mai. Una nota negativa della bellissima vittoria con Venezia è quella che ancora Snaer e Lewis non si adattano al meglio nel campionato italiano, soprattutto per quanto riguarda le chiamate arbitrali e il ritmo di gioco. La prossima partita si disputerà nelle
Scrivono le nuove leve del club
Brindisi protagonista in un campionato equilibrato stata nella quarta giornata di campionato rispecchia nuovamente gli aspetti positivi visti nella partita casalinga con Milano, ottima difesa sui lunghi e soprattutto un cambio di mentalità tra il secondo e il terzo quarto. Come al solito c’è stato un grande apporto offensivo da parte di tutti gli americani, in particolare Jerome Dyson autore di 24 punti e artefice sia in attacco che in difesa della rimonta brindisina. C’è da sottolineare una grande prestazione del lungo nigeriano Aminu che ha deliziato il pubblico brindisino e lagunare con alley-oop devastanti, come al solito ottima prova di Campbell e James che rispettivamente con 14 e 11 punti hanno trascinato la squadra brindisina alla vittoria che si significa moltissimo in termini di classifica, dove si incominciano a delineare le contendenti a questo campionato equilibratissimo. La cosa che più mi stupisce è il cambio
mentale avvenuto dopo l’intervallo, dove gli americani hanno incominciato a ragionare e gestire meglio palloni importanti, che hanno portato a dimezzare il numero di palle perse e aumentare i possessi. L’Enel, a differenza dell’ultima trasferta con Roma, è riuscita a im-
mura amiche con una delle nostre rivali Reggio Emilia, reduce da un ottima prestazione casalinga con Caserta. Per questo bisognerà dare il massimo e cercare costantemente di gestire il ritmo gara evitando la nostra più grande pecca quella delle palle perse. La squadra di Reggio Emilia ha incominciato il campionato in grande stile, grazie al ritrovato Andrea Cinciarini che dopo gli Europei in Slovenia si ritrova da vero leader in cabina di regia, affiancato da giocatori di spessore come Brunner e White, che nel corso degli anni stanno diventando sempre più decisivi e gestiscono al meglio questa capacità per imporre il proprio gioco e fermare i propri avversari. Come avevamo anticipato nello scorso giornale, questo campionato è molto equilibrato e ne abbiamo avuto prova domenica scorsa con Cremona, squadra del nostro ex capitano Ndoja, che è riuscita a cancellare il proprio zero dalla classifica contro Sassari. I pronostici fatti ad inizio campionato incominciano a non reggere più, le corazzate di Milano e Sassari ancora non hanno imposto il proprio gioco e per questo dopo la quarta giornata incominciamo a vedere la classifica dall’alto sognando quell’posto tra le prime otto che può significare play-off scudetto. Come ogni giornata casalinga il tifo brindisino sarà presente e cercherà di incitare i propri giocatori, ripensando a quella vittoria dello scorso anno proprio con Reggio Emilia con una tiro da tre punti di Gibson, che portò Brindisi ad aggiudicarsi un posto nelle Final Eight . Forza ragazzi: come tutti, io sono con voi. Antonio Martinesi Foto: Michele Longo
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rima di aggiornarvi sui campionati vi faccio un breve resoconto di quanto successo a Lecce con l’evento “Giornate Azzurre”. Questa iniziativa della Fip, che fino a due anni fa si chiamava “Settimana Azzurra”, prevedeva che lo staff tecnico del settore giovanile si recasse in ogni regione per una settimana, interagendo con gli staff tecnici delle singole società che ne avessero fatte richiesta. L’iniziativa è stata ridotta alla presenza dello staff della nazionale per una o due giornate, nell’allenamento delle selezioni giovanili e nella organizzazione di un clinic integrato. “Integrato” perché la presenza del responsabile del settore Minibasket, Maurizio Cremonini, del responsabile dei preparatori fisici Francesco Cuzzolin, del responsabile del settore giovanile Andrea Capobianco e del responsabile tecnico unico della federazione Simone Pianigiani. A Lecce si è prima svolto l’allenamento della selezione dei nati nel 1996/97 e quindi a seguire quello della selezione dei 98/99. Si sono messi in evidenza alcuni prospetti di sicuro interesse negli allenamenti fatti a mille dai ragazzi e condotti da Capobianco; peccato che il responsabile tecnico abbia sottolineato come non abbia potuto fare tutto il programma previsto con i più grandi causa il livello tecnico non eccelso dei ragazzi. Sempre non per stupido campanilismo ma se fosse stato convocato qualche atleta di Brindisi lasciato a casa questo probabilmente non sarebbe avvenuto. Il coach della nazionale, Pianigiani, ha concluso il clinc integrato, che ha avuto come argomento il contropiede; lezioni che hanno confermato come i vari settori tecnici stiano cercando un filo conduttore per un percorso di crescita unico che parte dai 5 anni con i Pulcini del Minibasket e finisce ai 19 coni il campionato U19. I Campionati DNG: l’Enel si riscatta dopo la sconfitta casalinga subita all’esordio dalla Sidigas Avellino per 70-79 andando a vincere a Corato contro la BNB per 77 a 78 con Morciano, Prete e Rosato in doppia cifra. Partita costantemente in equilibrio e con un ultimo quarto finito 7 pari che la dice lunga sulla tensione in campo. Domani alle ore 18 al Pala Pentassuglia potranno allungare la striscia positiva contro il Basket Veroli che ha perso proprio contro Avellino (72-67) dopo essere stata battuta nettamente in casa all’esordio con Bk Latina. Virtus Roma e le due di Latina sembrano le più serie candidate alla vittoria finale e ai passaggi al turno successivo che può essere ampiamente alla portata dei ragazzi di Curiale. U19: Quinto turno per il campionato
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Periscopio sui campionati giovanili regionale. Nel Girone C l’Invicta dopo aver perso l’imbattibilità a Calimera, che guida la classifica a punteggio pieno, vince contro la Pall. Carovigno e si attesta al secondo posto in classifica. Prima vittoria per il Basket Brindisi che batte in casa il Castellana (62-48) e lascia il fondo della classifica all’Eagles che ha riposato. Nel Girone D l’Aurora si conferma capolista andando a vincere a Taranto contro il Cus Jonico per 74 a 63 mentre la New Basket Brindisi batte agevolmente l’Assi per 114 a 31.
U17Ecc: vincono le due squadre brindisine con Aurora Brindisi che batte la Pall. Monteroni per 77 a 60 e l’Enel Brindisi che strapazza in casa la Matteotti Corato 112 a 68. Strana partita quella disputata al PalaZumbo nel remake della finale regionale del campionato U15 di due anni fa; dopo i primi due quarti combattuti, i coratini si sono completamente sciolti e il divario è lì a dimostrarlo. Pacifico e De Gennaro hanno fatto ciò che hanno voluto, risultando i migliori realizzatori della serata. L’Aurora ha avuto la meglio sul mai domo Monteroni che era reduce dalla partita persa in casa contro l’Enel con una bomba sulla sirena; già dal primo quarto profico ha dettato i ritmi giusti con Longo e Perrone a finalizzare un buon lavoro difensivo; margine cresciuto sino a sfiorare o +30. Non possiamo aggiornarvi sugli incontri disputati mercoledì scorso Murgia Santeramo-Aurora e Cus Bari-Enel per problemi di stampa. Giovedì prossimo l’Aurora affronterà il Bk Francavilla, PalaZumbo ore 17,20 U17: Questa settimana inizia il campionato U17 Regionale diviso in 6 gironi con le due squadre brindisine iscritte Assi e Pallacanestro inserite nel giro-
ne E con Mens Sana Mesagne, Vrtus Mesagne, Ostuni, Fasano e Cisternino. U15 Ecc: Seconda giornata del campionato e le due squadre brindisine guidano imbattute la classifica insieme a Corato e Monteroni. L’Enel, dopo aver vinto a Taranto con la Virtus per 42 a 62, regola in casa il Bk Mola per 63 a 54 guidati dal “totem” Leggio 17p. e dal duo Franco (11)-Passante(12) ambedue in doppia cifra. L’Aurora invece dopo aver battuto a Vieste la Sunshine Bk per 67-75, una matricola che si farà sentire nel campionato, ha battuto il Castellaneta allenato da Lillino Ciracì per 73 a 62 con una buona prova collettiva difensiva e quattro uomini in doppia cifra Colucci(26), Fiusco (13), Mollica (10) e Alfarano(10). Lunedì l’Aurora giocherà a Bari contro il Cus mentre l’Enel si recherà a Corato per due incontri che incominceranno a delineare i ruoli nel campionato delle due squadre. U14Elite: è alla seconda giornata anche il campionato U14 Elite ma vi possiamo aggiornare solo sulla prima. Nella prima giornata l’Enel ha battuto facilmente a Taranto la De Florio per 36 a 54 con Orlandino (15) e Prete(13) migliori realizzatori mentre l’Aurora è stata battuta dal Cus Bari per 75 a 66, dopo aver condotto per tutta la gara e cedendo negli ultimi 5’, per la concomitante uscita per falli di Stano e Pollidoro. Fusco miglior realizzatore della serata con 20p. Prossimo incontro l’Enel affronterà giovedì prossimo, 20,30 PalaZumbo, il Cus Bari mentre l’Aurora si recherà a Taranto contro la Virtus. Gianfranco Patera Foto: Michele Longo
Bagnato replica alla Gazzetta del Mezzogiorno Ha destato un po’ di sorpresa il titolo a nove colonne con il quale qualche giorno fa La Gazzetta del Mezzogiorno dava già per scontato il rinnovo contrattuale a Piero Bucchi e a tutto lo staff tecnico dell’Enel Brindisi. Argomento che, a detta della stessa società, “non è ancora stato affrontato”. Il tutto nasce da una chiacchierata tra Luigi Bagnato, vice presidente della New Basket, e il giornalista della testata che ha interpretato in maniera diversa le parole del costruttore brindisino. Il quale, assieme alla sua famiglia, affida a Supporter’s Magazine una replica, garbata ma decisa. “Le parole di mio padre sono state di entusiasmo del tifoso che vorrebbe che tutto lo staff tecnico fosse confermato per la stima e l’affetto che ripone verso tutti i componenti, dal coach al direttore sportivo, al gm e agli assistenti, ma il discorso si ferma qui. C’è un consiglio di amministrazione che prende le decisioni all’unanimità e un presidente che valuterà al momento opportuno cosa fare per il bene del sodalizio – sottolinea Gianfranco Bagnato -. Abbiamo grande fiducia, come soci e soprattutto come grandi tifosi, dell’operato del presidente, degli altri soci, dello staff tecnico e di questa squadra che ci sta regalando grandi soddisfazioni. Proprio per questo, come la stessa società ha sottolineato nella sua nota, è prematuro parlare di rinnovi. Certo è che, come cantano i tifosi della curva che voi ben rappresentate con Supporter’s Magazine, avere Piero Bucchi come allenatore, e lo staff che lo aiuta, è un privilegio che in pochi possono dire di avere in Italia. Per ora, uniamoci forte intorno a questa squadra, questo staff tecnico e questa società: forza Brindisi!”
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Ai nastri di partenza il campionato di serie C
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a lunga attesa sembra destinata a finire se è vero, come sembra ormai molto probabile, che il campionato di serie “C” femminile prenderà il via nel week end fra il 9 e il 10 novembre (giorni immediatamente precedenti questa pubblicazione e motivo per il quale non possiamo
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I nostri lettori
per le giovanissime biancorosse che hanno dovuto “fare i conti” con la fisicità delle atlete joniche e con l’esperienza di quelle salentine ma, allo stesso tempo, è stato un valido test per lo staff tecnico che ha potuto trarre utili indicazioni dalle due gare disputate al Tursport. “Un buon impatto” dichiara
R I S TO R A NTE - PIZ Z E R IA
Da Luigi Il Capitano
Specialità marinare Chiuso il martedì tranne su prenotazione rendervene conto). Purtroppo ancor prima della partenza si registra il mesto ritiro del Basket Ball San Vito giusto per ricordare, qualora ce ne fosse ancora la necessità, le difficoltà in cui operano le piccole società sportive e così le squadre partecipanti risultano alla fine essere undici, il che significa per ciascuna di esse un turno forzato di riposo. Intanto, durante lo scorso fine settimana, per “acclimatare” le ragazze alle roventi temperature del campionato, la squadra di coach Rubino ha partecipato al triangolare di Taranto, che ha visto all’opera la locale De Florio, la Tre Erre e la New Basket Lecce. E’ stato un impegno probante
il presidente Riccardi, “con le atlete che hanno sciorinato un buon basket sia pur al cospetto di avversari fisicamente molto più prestanti, cercando di tradurre in campo quanto appreso durante gli allenamenti in palestra. C’è ancora molto da lavorare ma siamo all’inizio e quindi c’è tempo e modo di migliorare.” Intanto nella settimana pre campionato ci saranno altre due amichevoli contro le brindisine Endas Bozzano ed Intrepida che serviranno a perfezionare i meccanismi tecnici e tattici oltre allo stato di forma per affrontare nel migliore dei modi la prima palla a due del campionato Uff. Stampa Tre Erre
TRASFERTA A CASERTA Il Brindisi Basket Club 2005 sta organizzando la trasferta di Caserta del 24 Novembre. Per informazioni rivolgersi alla sede di Via Dalmazia, 27/H Cell. 349.2243672
TUTTI A CASERTA
Menù ristorante: Euro 25,00 Menù pizzeria: Euro 15,00 Per i più piccoli: Antipasto + Pizza: Euro 10,00 Via Paolo Tahon De Revel, 2 - Brindisi
Tel. 0831.1981589
supporter’s magazine 10 novembre 2013
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a Futura Basket inciampa nella Valle Ufita e rimedia il primo zero in casella. Ripartenza con sconfitta per le ragazze di coach Santini, imbattute in campionato dallo
scorso 9 febbraio, che tornano sul parquet dopo il turno di stop dell’ultima giornata. Di fronte forse il peggior cliente della conference, le leonesse dell’Ariano Irpino domate nella trasferta di Catania di sabato scorso. Il tecnico brindisino fa il pieno delle effettive malgrado qualche acciacco fisico, nel dieci si rivede Giorgino al posto di Gismondi. La matricola terribile prova a tenere il passo del gruppone di testa, le padrone di casa devono chiudere in fretta la parentesi siciliana. Coach Agresti rinuncia alle tre lunghe preferendo Chesta e Dominguez, al 4’ un gioco da tre punti (13-6) dell’ala argentina scuote le ospiti che provano a piazzare il primo break. La situazione falli non aiuta la formazione brindisina che incassa la terza penalità di Siccardi al 7’. Con l’uscita dell’ex Cras, Santini mette
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Futura, si ferma ad Ariano la striscia vincente
in mischia Marzia Tagliamento: la diciassettenne si fa trovare pronta con tre canestri consecutivi che valgono il pareggio (20-20 al 14’). L’Lpa decide allora di girare la partita nella propria metà campo, le esterne di casa frenano le dirimpettaie ma i pericoli arrivano dalla lettone Egle sotto le plance (5 punti). Le rotazioni con Micovic e Narviciute in campo portano linfa nel tabellone delle ufitane, che chiudono in vantaggio la seconda frazione (33-27). La squadra di casa accelera in apertura di terzo quarto, Maggi allunga da tre ma Diodati rintuzza e l’ottavo punto di Tagliamento tiene Brindisi in vita (41-36). La Futura non ci sta, medita il break importante, soffre, non si dà per vinta ma barcolla per il carico di falli: Micovic si conferma su standard offensivi elevati, l’ala-pivot di Belgrado firma il +10 al 25’ (46-36), Dominguez, entrata al posto di una spenta Chesta, fa il resto e al 30’ piazza la tripla che vale il 62-45.
Gara finita? Neanche per idea. Le ospiti si giocano il tutto per tutto nell’ultimo quarto con una zone-press che, complice qualche minuto di respiro concesso ad Alejandra Dominguez, accredita il tentativo di rientro. Laura Perseu sale in doppia cifra e il parziale di 9-0 riaccende le speranze di Brindisi. Il rientro di Dominguez risveglia il quintetto campano. Rossi confeziona un controbreak di 10-0 con la coppia argentina Maggi e Dominguez che dà il meglio in transizione. Finisce 7659. Al Pala Cardito la Futura cede il passo ad una formazione che ha saputo trasformare in oro la delusione di Catania. E recrimina contro il severissimo metro arbitrale e la falcidia di falli che ha vanificato la partita che poteva essere. “Una partita nella quale la distribuzione dei falli ha giocato un ruolo pesantissimo - chiosa a fine gara Gigi Santini con una situazione che mi ha costretto a centellinare diverse giocatrici che non
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trate per questo nel vivo del match. L’incombenza falli ha condizionato le rotazioni, e giocare con qualcuno a mezzo servizio è sicuramente più complicato. I numeri parlano chiaro. Dopo sette minuti Siccardi aveva già tre falli a carico, il terzo periodo lo abbiamo chiuso con 21 falli commessi contro 10, e ancora 12 tiri liberi contro i 30 dell’Ariano disegnano uno scenario da cui è difficile uscire indenni”. “Tutto si può dire meno che la Futura non sia una squadra offensiva. Soltanto nel terzo quarto ci sono piovuti addosso undici falli e gestire una gara spezzettando il roster è davvero faticoso – conclude Santini -. Eppure la partita è rimasta in equilibrio fino alla pausa lunga, poi siamo naufragati nel passivo dei falli, alla fine abbiamo anche provato a rimetterci in scia fino al meno otto, ma l’Ariano ha controllato e ripreso il largo”. Uff. Stampa Futura Brindisi Foto: Michele Longo
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supporter’s magazine 10 novembre 2013 19 GLI ALTRI CAMPIONATI DIV. NAZIONALE B MASCHILE 5° GIORNATA ANDATA (2-3 Novembre)
… e non solo palla a spicchi NUOTO: “Sottosopra”, ecco come lavora lo staff del salvamento: Quando più di un anno fa mi chiamò Fabio Tagliamento per propormi un lavoro come allenatore della squadra di salvamento della piscina “Sottosopra”, in primo luogo mi sentii di rispondere che non ne sarei stato in grado, insomma io venivo dall’agonismo e del salvamento sapevo giusto i fondamentali, ma poi quando ci incontrammo mi disse che la squadra non esisteva ancora, la dovevo creare, dovevo selezionare dei ragazzi, e fu in quel momento che accettai la sfida. La mia squadra è formata da ragazzi che vanno dai 10 anni ai 20 e anche se la maggior parte di loro viene dalla scuola nuoto e non dall’agonismo, in un anno sono cresciuti nella tecnica e nei tempi in maniera esponenziale. Si è creato un bel gruppo, affiatato e con il giusto pizzico di competizio-
TENNIS: Fed Cup, anche Flavia Pennetta partecipa al trionfo E sono quattro in otto
N. 109 del 27 ottobre 2013
Il periodico sportivo del Brindisi Basket Club 2005 Proprietario: Massimo Laierno Editore: Brindisi Basket Club 2005 Registro stampa: Autorizzazione del Tribunale di Brindisi Registro Stampa n. 15 del 2006 Direttore Responsabile: Marino Petrelli
MARTINA FRANCA-AGROPOLI SAN SEVERO-MONTERONI MOLFETTA-MADDALONI BERNALDA-SCAFATI FRANCAVILLA-BISCEGLIE C. TARANTO-VENAFRO Ha riposato: Lanciano
74-78 75-55 65-84 73-68 84-75 72-81
CLASSIFICA
ne, che è fondamentale in questo sport. La struttura, compreso tutti i collaboratori e chiunque lavori dentro, ci ha dato una mano a crescere, cercando insieme il modo di avere quanti più spazi possibili e soprattutto i miei colleghi istruttori della scuola nuoto mi aiutano indicandomi spesso e volentieri ragazzini che potrebbero far parte del prossimo vivaio di atleti. Il lavoro dell’allenatore non è semplice, noi siamo sia educatori e insegnanti, sia amici dei nostri atleti, perchè per quanto
uno voglia prendere le distanze, se uno dei ragazzi ha dei problemi con la scuola o con gli amici, la prima persona a cui chiedono consiglio è l’allenatore. La piscina è un ambiente sano e, specialmente nel periodo storico in cui siamo, abbiamo bisogno di far crescere i nostri figli in un ambiente come questo: quelle due ore in acqua a gravità zero, spesso, ci fanno dimenticare tutti i problemi che ci circondano. Stefano Fanigliulo
anni! La Federation Cup, l’equivalente femminile della Coppa Davis, torna in Italia dopo tre anni.
2006, 2009, 2010 e adesso 2013 a riprova di un tennis femminile di livello mondiale assoluto. Sulla terra rossa di Cagliari le “sorelle d’Italia” hanno battuto nettamente la Russia per 4-0. Roberta Vinci e Sara Errani hanno regalato i primi tre punti, poi Flavia Pennetta ha chiuso i conti, in coppia con Karin Knapp, battendo la coppia russa Gasparyan-Khromacheva per 4-6, 6-2, 10-4, con un emozionante tie break finale. Un finale di stagione ancora più prestigioso per la nostra Flavia, che il prossimo ripartirà dalla posizione numero 31 del ranking Wta.
Vice Direttore Responsabile: Francesco Trinchera Amministrazione: Massimo Mazza Dstribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBC Responsabile distribuzione: Lucia Capone (340.7509469) Consulente Pubblcitario: Anna Monaco Cell. 338.9825684 (monacoanna@libero.it) Fotografo ufficiale: Michele Longo Collaboratori: Enrico Carriero, Angelo Cavaliere, Daniela Franco, Do-
menico Galgano, Antonio Manfreda, Antonio Martinesi, Teodoro Martinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmiero, Gianfranco Patera, Roberto Romeo Editorialista: Mario Arceri Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Dalmazia, 27/h - Brindisi Webmaster e designer: Mino Buzzerra Web administrator: Michele Longo Realizzazione grafica e Stampa: Tipografia Abicca - Brindisi Via Indipendenza, 39 / 43
AGROPOLI 10 FRANCAVILLA 8 SCAFATI 8 SAN SEVERO 8 LANCIANO 6 BERNALDA 6 BISCEGLIE 4
MONTERONI MOLFETTA VENAFRO MADDALONI MARTINA F.CA C. TARANTO
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SERIE C REGIONALE 6° GIORNATA ANDATA (2/3 Novembre) RUVO-BARLETTA ASSI BR.-ADRIA BARI B CERIGNOLA-U. CERIGNOLA ANGIULLI BARI-SAN SEVERO OSTUNI-PALL. BRINDISI CASTELLANETA-FOGGIA SANTERAMO-FASANO LECCE-MANFREDONIA
64-82 71-96 71-82 59-78 80-70 57-66 64-69 75-102
CLASSIFICA U CERIGNOLA ADRIA BARI OSTUNI FOGGIA FASANO B CERIGNOLA P. BRINDISI MANFREDONIA
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BARLETTA SAN SEVERO CASTELLANETA ANGIULLI BARI RUVO DI PUGLIA SANTERAMO LECCE ASSI BR.
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SERIE D REGIONALE 6° GIORNATA ANDATA (2/3 Novembre) S. RITA-JUNIOR BR. GALATINA-LECCE BARI-A. MONOPOLI MARTINA FRANCA-MESAGNE VIESTE-RUTIGLIANO A.P. MONOPOLI-CALIMERA ALTAMURA-AURORA BR. Ha riposato: San Pietro
70-64 64-72 73-63 47-67 91-52 96-46 81-57
CLASSIFICA VIESTE ALTAMURA SAN PIETRO MESAGNE A.P. MONOPOLI LECCE CALIMERA BARI
10 10 8 8 8 6 6 6
JUNIOR BR. AURORA BR. MARTINA F.CA S. RITA RUTIGLIANO GALATINA A. MONOPOLI
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