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Photo By: Michele Longo
i ritorno dalla lunga e complicata trasferta di Sodertaljie la battuta più ricorrente tra i cinque giornalisti al seguito dell’Enel era: “Ora non ci spaventa più nulla, nemmeno Astana”. E Astana è arrivata! Non so quanto oggi, con il senno di poi, quella che era una semplice battuta sia diventata consapevolezza che ci attende un viaggio di oltre 6 mila chilometri, attraversando tutta l’Europa e scivolando fino in Asia. In Kazakistan, divenuta indipendente nel 1990. La seconda capitale più fredda al mondo, dopo Ulan Bator e prima di Ottawa. Non c’è che dire, davvero un regalo di Natale inaspettato e freddo, ma che accettiamo di buon grado, pronti a ripartire come abbiamo fatto nel primo girone di Eurochallenge vinto con grande autorità dalla squadra di coach Bucchi. Cinque vittorie su sei, miglior difesa, gioco di squadra e tanta attitudine e volontà di fare bene sono stati gli ingredienti del successo brindisino. E a chi diceva che sarebbe stato un semplice allenamento, la squadra ha risposto sul campo: l’Enel
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Non ci spaventa più nulla
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SOMMARIO
4 Il Post.it di Mario Arceri
8 Storie di campo di Agostino Origlio
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Parola di vice direttore
12 vuole fare bene anche in Europa. E si batterà nelle Last 16 contro i romeni dell’Energia Tg-Jiu e i belgi dell’Okapi Aalstar. Altre squadre, altri pezzi di Europa da scoprire. Senza porsi limiti, senza fare distinzioni tra le competizioni, con la speranza di fare bene ovunque. Non sarà facile perché a gennaio e febbraio il calendario offrirà un nuovo tour de force notevole anche con la presumibile partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia che coincidono proprio con
il finale del girone di qualificazione di Eurochallenge. Prima due partite in casa, contro Capo d’Orlando e Roma, di vitale importanza per risalire ancora di più in classifica e dimostrare che la negativa parentesi casalinga contro Varese è solo un ricordo. In effetti, dopo sono arrivate tre vittorie e la squadra appare aver metabolizzato l’ennesimo infortunio di una stagione che, almeno da questo punto di vista, sembra non voler concedere tregua. Questa sera ci sarà l’esordio di Micheal Eric, il sostituto di Ced Simmons, un “gigante” già pronto atleticamente e che sarà utile soprattutto in difesa nel chiudere il pitturato ai lunghi avversari. Poi la crescita di Pullen e la solidità di Turner, senza dimenticare il rinnovato feeling con il canestro e con i rimbalzi di Mays, fermato solo da un infortunio, ma già in grado di riprendersi il dominio sotto canestro. Contro Capo D’Orlando ci sono sfide nelle sfide: Bulleri contro Basile e Soragna, i ricordi che ci legano allo “sceriffo” Perdichizzi, il particolare stato d’animo di Agostino Origlio che ce lo racconta all’interno del giornale, il ritorno dopo poche settimane di Sek Henry al Pala Pentassuglia. Tutti motivi di interesse che non devono però
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La zona rosa della curva
Scrivono le nuove leve del club
Intervista a Silvia Gottardi
distogliere l’Enel dall’obiettivo principale, ovvero vincere questa partita e non fermarsi più in campionato. Poi contro Roma, bella in Eurocup, meno in campionato, sarà un’altra battaglia. Si chiude il 2014 ad Avellino per riprendere il nuovo anno con due sfide intensissime: a Milano e in casa contro Reggio Emilia. Questa serie di partite ci dirà di che pasta è fatta la New Basket e quale posizione avrà a fine del girone di andata. Sicuramente non sarà il primo posto in classifica della passata stagione, ma i conti si fanno in fondo e quest’anno Brindisi appare attrezzata per non perdersi per strada. E’ Natale, finisce un anno e si sta in famiglia per ritrovare quella serenità che forse in altri periodi viene meno. Siate sereni e godetevi la gioia della Natività. E da parte nostra, tanti auguri!
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supporter’s magazine Il Post it di Mario Arceri
M
assimo Bulleri, Gianluca Basile, Matteo Soragna… No, non sto rievocando l’ultima Italia dei sogni, quella di Stoccolma e di Atene (e sono passati già più di dieci anni), ma i vecchi compagni d’arme che, pur su fronti contrapposti, si ritrovano al Pala Pentassuglia per questo Brindisi-Capo d’Orlando, vero derby del Sud. Un certo brivido però lo proveremo tutti, quando questi nomi verranno scanditi dallo speaker. Perché hanno scritto nella storia recente della pallacanestro italiana le pagine più belle, per-
Lʼesperienza al potere
ché sono talmente innamorati di questo gioco al punto da sfidare tutte le leggi della longevità sportiva pur di continuare a scendere in campo e non come illustri sopravvissuti da mostrare con rispetto ai nuovi nati, ma ancora in grado di incidere sul risultato. Sicuramente incidono sulla fantasia, ripensando alla loro illustre e lunga carriera, e sulla memoria, riportandoci a giorni nei quali battevamo la Francia di Parker, la Grecia, la Turchia e la Lituania, e la Spagna ci stava appena raggiungendo e superando. Alla Serbia poi da due o tre anni rifilavamo sberle. Altri tempi, altri campioni, altro modo di intendere e di seguire il basket, quando i gm, i ds, insomma chi si occupava del mercato, guardava al talento dei giocatori e non al passaporto che ricicla nazionalità improbabili
dando un minimo valore all’atleta in questione. Bene, Brindisi-Capo d’Orlando è anche questo, ma non soltanto questo perché ci stanno due punti importantissimi in palio. L’Enel ha fatto un bel passo avanti reagendo allo stop imprevisto, sfortunato e polemico con Varese (che, stendendo Bologna, ha dimostrato di essere in ripresa) andando a vincere con autorevolezza a Pistoia, l’Upea di Griccioli proprio domenica scorsa ha accentuato ulteriormente la crisi di Cantù alla
quale nemmeno il ritorno di Shermadini ha consentito di voltare la pagina di un disastroso - in relazione alle premesse - avvìo di stagione. Brindisi ha bisogno dei due punti anche perché la concorren-
Foto Michele Longo
za diretta per le posizioni di attesa alle spalle del trio in fuga (Milano, Reggio Emilia e Venezia) si è improvvisamente arricchito di una unità decisamente non preventivata: Trento, la matricola che ha fatto volare l’Aquila fino alle stelle fermando Sassari nel posticipo di lunedì, agganciandola a quota 12, la stessa dove è ora assisa Brindisi in attesa del doppio turno casalingo a cavallo del Natale che, facendole affrontare Capo d’Orlando e Roma, non certo le prime della classe, potrebbe consolidare notevolmente la classifica. E’ quanto si attendono ovviamente i tifosi brindisini, ai quali rivolgo con affetto i miei più cari auguri di un sereno Natale.
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LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI
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1
PUNTI REALIZZATI
Tony MITCHELL
2 S. YOUNG Caserta 201
Trento - 217
3
Y. DIAWARA Varese 193
Oberah ANOSIKE
4 L.Q. ROSS Pesaro 180
1
5 K. HAYES
2 A. POLONARA Reggio Emilia 98
Cremona 171
Riccardo CERVI
2 D. HUNT
3
M. CUSIN
1
4
5 D. JAMES
2
J. DYSON Sassari 23
N. 129 del 21 Dicembre 2014
5 D. JAMES Brindisi 83
ASSIST
Reggio Emilia - 64
3
4
L. HALL Pistoia 43
1
5 D. JOHNSON-ODOM
Cantù 42
TIRI DA 3 PUNTI
Marco SPANGHERO
3
Il periodico sportivo del Brindisi Basket Club 2005 Proprietario: Massimo Laierno Editore: Brindisi Basket Club 2005
L. JOHNSON
D. HUNT
Cremona 46
RECUPERI
Sassari - 24
A. HANGA Avellino 22
4
Capo D’Orlando 96 Pistoia 92
L. VITALI
R. MOORE Caserta 56
Brindisi 13
David LOGAN
2
3
Andrea CINCIARINI
S. LAWAL Sassari 15
Capo d’Orlando 18 Cremona 17
Avellino - 128
1
STOPPATE
Reggio Emilia - 21
RIMBALZI
4 R. MOORE Caserta 20
5 D. PASCOLO
Trento 18
Registro stampa: Autorizzazione del Tribunale di Brindisi Registro Stampa n. 15 del 2006 Direttore Responsabile: Marino Petrelli Vice Direttore Responsabile: Francesco Trinchera Amministrazione: Massimo Mazza Distribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBC Responsabile distribuzione: Lucia Capone (340.7509469)
2 L. KLEIZA Milano 51,4%
Trento - 53,3%
3
A. RAUTINS
Varese 48,2%
Consulente Pubblicitario: Anna Monaco Cell. 338.9825684 (monacoanna@libero.it) Fotografo ufficiale: Michele Longo Collaboratori: Enrico Carriero, Angelo Cavaliere, Giuseppe Errico, Daniela Franco, Domenico Galgano, Antonio Manfreda, Antonio Martinesi, Teodoro Martinesi, Gianluca Muscogiuri, Pasquale Palmiero, Gianfranco Patera, Roberto Romeo Editorialista: Mario Arceri Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Dalmazia, 27/h - Brindisi
A. RAY
Bologna 47,7%
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5 F. MUSSINI R. Emilia 46,7%
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S
Focus su Capo d’Orlando Gianluca Muscogiuri
ocietà giovane, fondata nel 1978, l’Orlandina Basket si affaccia per la seconda volta nel massimo campionato italiano, dopo l’esperienza vissuta tra il 2005, anno della prima storica promozione con coach Giovanni Perdichizzi in panchina e il settembre 2008, data dell’esclusione dalla Serie A a causa di debiti non saldati dalla società. La ripartenza dalla Serie C è stata difficile e dolorosa, ma la serietà del progetto ha garantito una doppia promozione (in Serie B dilettanti prima ed in Serie A dilettanti nella stagione successiva) ed il ripescaggio in Legadue nell’annata 2012/2013. Lo scorso campionato ha visto la squadra siciliana terminare la rincorsa alla promozione nella finale con l’Aquila Trento, ma la scomparsa della Montepaschi Siena ha garantito alla società biancoazzurra il ripescaggio nella massima serie. Dopo l’addio di Gianmarco Pozzecco, coach dell’Upea nell’ultimo anno e mezzo, la panchina è stata affidata a Giulio Griccioli proveniente da Casale Monferrato. L’approccio con il campionato di Serie A è stato molto complicato: tre sconfitte consecutive hanno minato la serenità del gruppo, salvo poi riuscire ad ottenere la prima vittoria in casa di una delle sorprese di questa parte iniziale, la Vanoli Cremona. Le difficoltà incontrate dal quintetto siciliano hanno avuto un chiaro riscontro nell’addio, dopo sole due partite disputate, del playmaker Flynn, annunciato come il colpo dell’estate salvo poi tornare negli States per presunti problemi familiari. Per sostituire Flynn la società guidata dal presidente Sindoni ha approfittato del “taglio” di Sek Henry, ex playmaker dell’Enel Brindisi, per accaparrarsi un giocatore affidabile anche se completamente diverso da Flynn. Nelle sei partite disputate il playma-
Gruppo solido e “vecchietti” terribili
Qui
Orlandina
ker americano ha dato un discreto apporto, garantendo soprattutto equilibrio e stabilità al quintetto. Sarà da tenere d’occhio la sua grande voglia di rivalsa su un parquet, quello del Pala Pentassuglia, che l’ha visto poco protagonista nei primi mesi con la casacca brindisina. Primo acquisto estivo dell’Upea Capo d’Orlando è stato Austin Freeman, guardia americana dal fisico imponente (192 cm. Per ben 103 Kg.), in grado di giocare bene anche nell’area colorata, mettendo in difficoltà le guardie avversarie, quasi sempre più longilinee di quella siciliana. Le sue statistiche rispecchiano questa grande potenza offensiva, con quasi 17 punti e 4 rimbalzi di media a partita. Nel ruolo di ala piccola coach Griccioli può contare su un ottimo tiratore come Bradford Burgess, americano del 1990, non un realizzatore continuo ma comunque molto preciso nel tiro dalla lunga distanza (40.7% la sua percentuale fino ad ora). Il reparto lunghi è sicuramente quello più affidabile e pericoloso nel roster di Capo d’Orlando, con la coppia Archie-Hunt a dominare sotto le plance. Dominique Archie è un’ala dalla grande forza fisica ma dotato di una mano educata sia dalla media che dai 6,75 mt., oltre ad un’ottima capacità di imporsi nell’area colorata (è uno dei giocatori dell’intera Serie A che subisce più falli nell’arco dei quaranta minuti). Il pivot titolare è l’esplosivo Dario Hunt, americano proveniente
dalla D-League, dove si è distinto per prestanza fisica e spirito di sacrificio. La sua grande propensione difensiva è dimostrata dalle stoppate rifilate agli avversari, quasi due a partita. È anche il terzo miglior rimbalzista del campionato, con quasi 10 palloni catturati a gara; lo scontro sotto le plance con James Mays promette scintille. Se il quintetto è composto da giocatori giovani e dalla non grandissima esperienza, lo stesso non si può dire della panchina a disposizione di coach Griccioli. Uomini del calibro di Basile, Soragna e Pecile sono una guida fondamentale per un roster che cerca una salvezza che sarebbe importantissima per proseguire nel progetto iniziato anni fa dalla società siciliana. Per l’eterno ragazzo di Ruvo di Puglia, Gianluca Basile, non c’è bisogno di presentazioni, parla da sé il curriculum che certifica la sua classe immensa. Rappresenta da sempre il sogno del pubblico del Palapentassuglia, voglioso e speranzoso di vedere quei “tiri ignoranti” che l’hanno reso famoso in Italia e nel resto d’Europa. L’infortunio del lungo Nicevic, però, priva coach Griccioli di un elemento in grado di sostituire in determinati momenti della partita Hunt o Archie. Sarà sicuramente una sfida tosta per i ragazzi di coach Bucchi, vittoriosi a Pistoia e vogliosi di tornare a gioire sul proprio campo, con la speranza di fare un bel regalo di Natale a tutti i tifosi brindisini.
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Dopo aver iniziato male la stagione, con la sola vittoria a Cremona ad intervallare 5 sconfitte, la squadra di coach Griccioli sembra aver trovato finalmente il bandolo della matassa con tre vittorie nelle ultime cinque gare, compreso l’upset ai danni di Sassari in diretta televisiva due settimane fa. Il risultato del cambio di marcia repentino è dovuto all’ultimo arrivato, l’ex di giornata Sek Henry. Fallita la scommessa Johnny Flynn, il gm Giuseppe Sindoni, che a Brindisi ha lasciato un buon ricordo, ha deciso di puntare sull’usato sicuro garantito dall’ex Nebraska, che ha dato alla squadra i tempi di gioco. L’arrivo di Henry ha permesso a Freeman di dedicarsi completamente in ciò che gli riesce meglio, ovvero mettere punti a referto, come confermano i 17 punti di media segnati in queste prime 9 partite, che ne fanno il quinto assoluto nella Lega. A completare la retroguardia biancazzurra c’è Bradford Burgess, buon tiratore sugli scarichi e discreto rimbalzista, che viaggia a 12 punti di media nelle ultime 3 partite. L’ala forte è Dominique Archie, uno dei reduci dello splendido campionato di Legadue dello scorso anno, che non ha sofferto il salto di categoria ed anzi si sta confermando come uno dei giocatori più solidi nel panorama italiano: 12.6 punti e 5.6 rimbalzi per lui. A completare il quintetto tutto americano c’è Dario Hunt, che al primo anno in Italia sta andando oltre le più rosee aspettative con 11.2 punti, 9.6 rimbalzi e 1.8 stoppate ad allacciata di scarpe. Dalla panchina, out Nicevic e Pecile, ma si può contare su Soragna, in doppia cifra in 3 delle ultime 4 giocate, e Basile per dare qualche minuto di riposo ai titolari.
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I QUINTETTI IN CAMPO
supporter’s magazine
LA TERNA ARBITRALE
a cura di Gianluca MUSCOGIURI
Lorenzo BALDINI
ND BRI B AS KET NEW
1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)
Elston TURNER - Ala p.
Austin FREEMAN - Guardia
1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)
1989, 192 cm, 103 Kg, (USA)
Jacob PULLEN - Play
1989, 183 cm, 91 Kg, (USA)
Delroy JAMES - Ala g.
1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)
Marcus DENMON - Guardia 1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)
IN PANCHINA (Brindisi)
HEAD COACH Piero BUCCHI
Massimo BULLERI - Play 1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA) David COURNOOH - Play 1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA) Demonte HARPER - Ala p. 1989, 193 cm, 88 Kg, (USA) Francesco MORCIANO - Ala g. 1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA) Andrea ZERINI - Ala g. 1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA) Michael ERIC - Pivot 1988, 208 cm, 109 Kg, (NIG)
Dario HUNT - Pivot
1989, 206 cm, 104 Kg, (USA)
Sek HENRY - Play
1987, 193 cm, 91 Kg, (JAM)
Bradford BURGES- Ala p.
1990, 198 cm, 102 Kg, (USA)
IN PANCHINA (Capo D’Orlando) Andrea PECILE - Play 1980, 188 cm, 80 Kg, (ITA) Marco STRATI - Play 1995, 180 cm, 77 Kg, (ITA) Gianluca BASILE - Guardia 1975, 192 cm, 90 Kg, (ITA) Corrado BIANCONI - Guardia 1994, 202 cm, 93 Kg, (ITA) Matteo SORAGNA - Ala p. 1975, 198 cm, 100 Kg, (ITA) Sedin KARAVDIC - Ala g. 1995, 203 cm, 101 Kg, (SLO)
HEAD COACH Giulio GRICCIOLI
Mark BARTOLI
NDO RLA DʼO APO AC UPE
ISI
Gianluca SARDELLA
James MAYS - Pivot
7
Dominique ARCHIE - Ala g. 1987, 200 cm, 100 Kg, (USA)
8
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supporter’s magazine GRUPPO A: Classifica
ENEL BASKET BRINDISI
11
SPM SHOETERS DEN BOSCH
9
RATIOPHARM ULM
9
SÖDERTÄLJE KINGS
7
LAST 16 GRUPPO I ENEL BASKET BRINDISI ENERGIA TG-JIU (ROU) OKAPI AALSTAR (BEL) BC ASTANA (KAZ)
1 GIORNATA (13 Gennaio) ENERGIA TG-JIU - OKAPI AALSTAR ENEL BRINDISI - BC ASTANA
2 GIORNATA (20 Gennaio) OKAPI AALSTAR - ENEL BRINDISI BC ASTANA - ENERGIA TG-JIU
3 GIORNATA (27 Gennaio) ENEL BRINDISI - ENERGIA TG-JIU OKAPI AALSTAR - BC ASTANA
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Storie di campo Agostino Origlio
La mia partita molto “speciale la più impegnativa, quella di Capo
Photo by d’Orlando invece la più importanAgenzia te, la più familiare, la più formativa, Ciamillo Castoria
isognerebbe avere l’intero giornale per poter descrivere tutte le sensazioni, Le emozioni, i ricordi che mi legano all’Orlandina basket avversaria di turno dell’Enel Brindisi. Una partita che mi lega in maniera particolare, in maniera speciale, in maniera unica. Due delle squadre più significative che hanno fino adesso segnato la mia carriera. Se l’esperienza di Brindisi la considero ancora oggi la più passionale, la più professionale,
la più emozionante. E si, perché oltre ad essere la mia città , dove ancora oggi sono legato agli affetti familiari, agli amici, dove sono cresciuto e dove ancora torno appena posso (le vacanze estive sono una certezza), Capo D’Orlando, per un orlandino rappresenta un luogo a cui non puoi fare a meno. Se dico orlandina penso agli anni in cui ho giocato dal mini basket al settore giovanile fino alla prima squadra che a quei tempi militava in serie C1 o meglio al fatto che da li è ini-
ziata la mia carriera da allenatore con i primi importanti successi che portarono per la prima volta Capo D’Orlando nel basket professionistico. Tante figure importanti hanno segnato la storia cestistica, da alcuni che ancora vivono in città perché sono orlandini di nascita o perché lo sono diventati negli anni, da altri invece che pur essendo di passaggio sono rimasti nel cuore di tutti. Ci sono anche quelli, purtroppo, che guardano l’Orlandina dall’alto e che ancora oggi nessuno può dimenticare. La pallacanestro è parte integrante del territorio, una cittadina di 12 mila abitanti
che si identifica nella squadra e questo non solo nei momenti più alti o prestigiosi della sua storia ma bensì dai primissimi anni ‘70 anche in categorie regionali. Personaggi, più o meno famosi, più o meno bravi, che si sono contraddistinti per l’attaccamento, per l’amore alla maglia. Perché l’Orlandina rappresenta per tutto il popolo bianco azzurro una fede. E proprio il bianco e l’azzurro sono i colori che uniscono queste due splendide squadre, queste due meravigliose città, queste due fantastiche tifoserie. Non chiedetemi un pronostico o per chi farò il tifo, spero solo sia uno spettacolo dentro e fuori dal campo.
Buon Natale dal Brindisi Basket Club 2005
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Parola di vice direttore Francesco Trinchera
I
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Photo by Michele Longo
l 2014 è agli sgoccioli e l’Enel Basket Brindisi si guarda indietro a ciò che è stato quest’anno, soprattutto nell’ultima parte di esso. Per la squadra biancazzurra è stato un anno dai tanti volti, soprattutto a livello di allestimento del roster e quindi di, parafrasando Bucchi, “cambiamento di pelle”. Il primo di questi volti, almeno per quanto riguarda il campionato, è durato giusto il tempo di due partite, cioè sino all’infortunio di James Mays contro Caserta. Da lì, una fase di assestamento nello spot di centro, dove Dejan Ivanov, giocatore di classe più che di atletismo (sempre per dirla con Bucchi) ma comunque in attesa di ritrovare la piena condizione (quella che ora sta mostrando proprio a Caserta) era chiamato a fare gli straordinari. Il nuovo cambiamento di pelle c’è stato con l’arrivo di Cedric Simmons, che anche grazie al suo peso specifico, da intendersi come presenza nel pitturato, ha tolto le castagne dal fuoco dell’allenatore brindisino riuscendo a dare sin da
Un anno dai tanti risvolti
GLI ALTRI CAMPIONATI DIV. NAZIONALE B MASCHILE 11° GIORNATA ANDATA (14 Dicembre) VASTO-FRANCAVILLA MONTERONI-BISCEGLIE PALERMO-VENAFRO CATANZARO-MOLA ISERNIA-MARTINA F.CA PESCARA-MADDALONI AGROPOLI-TARANTO
75-56 91-85 76-71 87-49 70-74 91-75 79-63
CLASSIFICA AGROPOLI BISCEGLIE PALERMO PESCARA CATANZARO MONTERONI MADDALONI
subito (avendo già un buono stato di forma) solidità sotto le plance assieme ad un Delroy James che pian piano stava ritrovando lo spunto del leader. A stretto giro di posta è stata la volta dell’arrivo di Jacob Pullen, che ha di fatto preso il posto di Sek Henry, e dell’addio a Dejan Ivanov. Il recupero, almeno parziale, di Mays sembrava aver messo la parola fine all’assetto della squadra, che con il lungo centrafricano e Simmons pareva avere la migliore coppia di centri del campionato, cullando anche il sogno di vederli insieme come è
Piazza Di Summa, 4 - Brindisi - Tel. 0831 522225
accaduto nel quarto parziale contro l’Spm Shoeters in Eurochallenge. Per sfortuna dei brindisini, il destino ha voluto che questa accoppiata avesse vita breve, con il grave infortunio occorso a Simmons nella partita contro Varese. Con l’arrivo di Michael Eric, forse si è arrivati all’ultima “muta” della squadra brindisina: il lungo che esordirà contro Capo d’Orlando, dalle descrizioni che arrivano, dovrebbe dare il suo apporto soprattutto in difesa. Il cammino intrapreso sino ad ora, perciò, lascia ancora un punto interrogativo sul finale della prima parte di stagione: la sfida ai siciliani, che sono in fase di ripresa, vedrà di fronte proprio quel Sek Henry lasciato partire dai brindisini e che, come Ivanov, non sta sfigurando nella sua nuova squadra. Segnale che, ad inizio stagione, si era puntato comunque su atleti di qualità. Sarà il primo passo di un rush finale che vedrà, per questo 2014, i brindisini alla sfida contro l’Acea Roma, tra le mura amiche del Pala Pentassuglia, e la Sidigas Avellino al Pala Del Mauro, due tra le squadre che non stanno rendendo come sperato. Bisognerà uscirne bene, anche perchè il 2015 inizierà con una coppia di partite da far tremare i polsi perchè contro due delle attuali capoliste: quella contro l’Emporio Armani Milano in casa dei lombardi e la Grissin Bon Reggio Emilia a Brindisi.
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TARANTO 10 MARTINA F.CA 10 MOLA 8 VASTO 6 VENAFRO 6 FRANCAVILLA 2 ISERNIA 2
SERIE C REGIONALE 10° GIORNATA ANDATA (14 Dicembre) PALL. BRINDISI- VIESTE RUVO-BARLETTA FASANO-ADRIA BARI CASTELLANETA-SANTERAMO ALTAMURA-CERIGNOLA FOGGIA-ANGIULLI BARI MANFREDONIA-LECCE
62-56 93-52 58-60 77-65 58-92 80-56 82-64
CLASSIFICA CERIGNOLA ALTAMURA VIESTE FOGGIA ADRIA BARI MANFREDONIA RUVO
18 14 14 14 14 14 12
LECCE 10 CASTELLANETA 10 P. BRINDISI 10 FASANO 6 ANGIULLI BARI 2 BARLETTA 2 SANTERAMO 0
SERIE D REGIONALE 10° GIORNATA ANDATA (14 Dicembre) SANTA RITA-AURORA BRINDISI MESAGNE-ASSI BRINDISI LECCE-RUTIGLIANO A.M. MONOPOLI-CORATO A.P. MONOPOLI-CALIMERA MOLFETTA-GALATINA SAN PIETRO-CEGLIE
78-66 74-78 99-72 81-50 96-58 59-54 61-74
CLASSIFICA CEGLIE 20 MESAGNE 16 A.N. MONOPOLI 16 SANTA RITA 14 ASSI BRINDISI 12 SAN PIETRO 10 LECCE 10
MOLFETTA 10 CALIMERA 8 AP. MONOPOLI 8 CORATO 6 AURORA BRINDISI 6 GALATINA 4 RUTIGLIANO 0
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L’angolo di The Voice Enrico Carriero
La festa facciamola ai nostri avversari di turno
Photo by Agenzia Ciamillo Castoria
lanti successi interni contro Caserta, Sassari e Cantù, vittorie che hanno fatto seguito ai precedenti tre ko casalinghi di inizio stagione. L’Orlandina di coach Griccioli ha stentato in continente dove ha vinto solo a Cremona e perso a Pesaro, Bologna e Reggio Emilia, un ruolino di marcia nel complesso soddisfacente per una neopromossa a caccia della permanenza in massima serie. Il duello in cabina di regia è senz’altro il più curioso di oggi, “magic Pullen” avrà di fronte il suo freschissimo predecessore Sek Henry, una sfida nella sfida, entrambi in crescita dall’avvenuto cambio di canotta, certamente con caratteristiche un tantino differenti ma come sempre parola al parquet. Con Henry completano il quintetto siculo il cecchino Freeman, senza dubbio il più pericoloso dei suoi, giocatore abile da ogni zona del campo, e ancora i lunghi Archie e Hunt e il bravo Burgess. Dalla panchina entrano i veterani Basile e Soragna, un team in fiducia e salute che Brindisi dovrà rispettare. Tuffiamoci allora in questo fine anno di canestri: i migliori auguri a tutti voi. E le feste facciamole possibilmente agli avversari!
A
rchiviata positivamente la prima fase di Eurochallenge, l’Enel Basket Brindisi prosegue il suo tour de force in casa con due turni consecutivi di campionato che potrebbero virtualmente valere il biglietto per le finali di Coppa Italia e il consolidamento di una ottima posizione di classifica. La metamorfosi del gruppo continua con l’arrivo del gigante nigeriano Eric, sostituto dello sfortunato Simmons.
La memoria storica del BBC Angelo Cavaliere
S
fida inedita tra Brindisi e Capo D’Orlando per l’11 giornata del girone d’andata per ciò che riguarda la massima serie dal momento che le due squadre hanno incrociato il loro cammino nella sola stagione 2000/01, in serie B1. Altri tempi e altre situazioni con Brindisi, targata “Acque Chiare” a rimediare delle sconfitte, oltre che fuori dalle mura amiche, anche sui legni del Pala Pentassuglia.Non fece eccezione il Capo D’Orlando che, pur tra tante difficoltà e qualche polemica, espugnò il parquet brindisino
Don Piero e il suo staff aumentano i propri compiti, tra viaggi, partite e nessuna vacanza aggiungono così il fresco tassello Eric ai più rodati ormai Pullen e Mays. Sotto i ponti è giunta quindi nuova acqua, imprevista ed essenziale nello stesso tempo, “boom boom” Denmon e compagni hanno arginato nel migliore dei modi possibile il tutto, ora si prosegue con unità di intenti e grande forza ed energia verso i prossimi impegni e obiettivi. Il presidentissimo Marino e i soci tutti meritano finalmente gioie e serenità dopo un periodo sfigato e molto più “impegnato” del pre-
ventivato. Il Pala Pentassuglia si veste così a festa, un Natale (e non solo…) a canestro per tutti noi amanti di questa squadra, stasera sale al Masseriola Capo d’Orlando, tra cinque giorni scende Roma, non c’è che dire: un gran bel Natale di emozioni che proseguiranno incessanti con le trasferte di Avellino il prossimo ventinove dicembre e con l’esordio 2015 il 4 gennaio a Milano a seguire l’ultima sfida del girone d’andata, nuovamente in casa contro Reggio Emilia. Un match alla volta, oggi gara insidiosa contro l’Upea, matricola siciliana rinvigorita dagli ultimi bril-
Brindisi - Orlandina, uno “sceriffo” in comune in un finale concitato. Andò un po’ meglio l’anno precedente, nella tormentata stagione targata “Sicer”, con i brindisini che, nell’edizione dei quarti di finale della Coppa Italia, si imposero di misura su un’ambiziosa Capo D’Orlando, allora in serie B2, non riuscendo, tuttavia, ad evitare l’eliminazione dalla Coppa in virtù di una sonora sconfitta rimediata in Sicilia. Era una sorta di preludio, per entrambe le formazioni, dei destini che le sarebbero toccati sia pure in maniera inversamente proporzionale; la formazione brindisina dovette accusare diversi campionati all’insegna dell’anonimato, culminati con la sparizione dagli almanacchi del basket nazionale; l’ Orlandina avrebbe assaporato l’apice della propria storia, passando per lo strepitoso campionato di Lega Due, determinato, a tutt’oggi, dall’ineguagliabile 27/30 della stagione dei Mc Intyre, Ryan Hoover, tanto per citarne alcuni dei fuoriclasse che componevano il roster siciliano, guidato in panchina da una vecchia conoscenza del basket brindisino, lo “sce-
riffo” Giovanni Perdichizzi, ovvero il coach della doppia promozione della New Basket Brindisi prima in Lega Due e poi in Lega A. Tuttavia, alla vigilia della stagione 2008/09, a pochi giorni dall’inizio del campionato di Lega A, per inadempienze amministrative, Capo D’Orlando fu estromessa dal massimo campionato e confinato nelle serie minori. Solo nella stagione in corso è riapprodata nella massima serie, sia pure attraverso un ripescaggio a seguito dell’eccellente estromissione di Siena; un ripescaggio che fa il paio con quello che, qualche anno prima, le era valso la promozione in Lega Due, quasi una sorta di risarcimento e di compensazione per le disavventure societarie
patite nel 2008. Una Lega A che quest’anno affronta con l’ausilio di due “ragazzini” terribili che rispondono ai nomi di Gianluca Basile e Teo Soragna,; non c’è che dire, in buona compagnia con un altro ragazzino terribile e compagno di tante battaglie in nazionale, quale Massimo Bulleri. Isolani da prendere con la massima concentrazione e brindisini pronti ad accogliere nel migliore dei modi l’ultimo arrivato, Michael Eric, chiamato a sostituire Ced Simmons.
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La zona rosa della curva Daniela Franco
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Photo by: Michele Longo
iamo arrivati a Natale con il bagaglio intenso e contraddittorio della storia recente, con un groviglio di emozioni appallottolate nello stomaco, con la voglia di fermarsi, solo un momento, a fare ordine. Nulla più di un bilancio minimo, una sorta di film che scorre sugli highlights di questa stagione, eppure, necessario. Se ci guardiamo indietro, alla pre-season o agli esordi, ci sembra ora di guardare uno show in replica, come se fossero intercorsi decenni, non mesi; il primo poster della stagione è “carta straccia” , il successivo approntato ad inizio campionato già ospitava una casellina a parte per comprendere Turner; il prossimo necessiterà di un fotomontaggio perché Micheal Eric si sovrapponga alla sagoma di Simmons. quante squadre e quante vicende in una sola. Di certo non è soddisfatto chi si aspettava una fotocopia netta del campionato 201314, come anche chi si aspettava una Enel compiuta e perfetta da subito. Evidente il perché, mutando gli uomini, gli obiettivi e gli impegni. E se ancora siamo in fase di lievitazione, una certezza è che viviamo una stagione diversa da quella precedente, più complessa, per certi versi, più articolata. L’aggiunta dell’impegno europeo, ad esempio, ha determinato l’assunzione di un habitus mentale razionale, freddo, che aiuti a gestire tempi ed energie, sforzo encomiabile ma non ancora auto-
Dalla pre season a oggi, ecco un primo bilancio
matico. Approfittiamo di questo interregno tra prima e seconda fase di Eurochallenge non solo per goderci la gioia della qualificazione, in stile decisamente “ti piace vincere facile”, data la consistenza leggera degli avversari e la nostra schiacciante superiorità tecnica e di talento, ma anche per assimilare, interiorizzare, sedimentare un timing diverso da quello del “mi alleno cinque giorni e gioco la domenica”. Per giunta la novità assoluta di Brindisi in Europa non solo ha “confortato” e divertito ma si colora di varie sfumature trasversali di cui sarebbe auspicabile fare buon conto: affermazione di prestigio del basket italiano; possibilità di ampliare orizzonti specifici e di ritorno, vedi promozione del territorio, turismo enogastronomico, iniziative culturali .Intorno a questo principio, credo sia necessario crescere tutti, anche noi “comprimari”,
cui ancora - vedi le “assenze” nei turni casalinghi- da bravi euroscettici, l’impegno assunto dall’Enel sembra secondario o divergente rispetto agli interessi primari, scalata alla classifica, Final 8, play off. Ogni passo dell’Enel è come radiografato, monitorato, misurato. Come madri apprensive siamo attenti a sondare umori e voci, anticiparli addirittura , con il risultato che dopo Simmons il mondo non è finito, anzi, continua per mezzo dei suoi “amici-eredi”,(e dopo la debacle con Varese pronto riscatto a Pistoia) il carattere della squadra non è affatto informe, le intenzioni dell’arte sono ripagate dalla materia. Come dire, il sogno è finito, viva il sogno. Mi auguro, in questa pausa rapidissima di riflessione che ci si renda conto, in generale, di come convenga liberarsi dalle gabbie mentali in cui la passione porta a rinchiuderci e a guardare la consistenza dei fatti, gli score, le statistiche, la grinta dipinta in volto ai ragazzi, il sudore che li ricopre, il loro talento, la voglia che hanno di giocare insieme. Questi sono i dettagli che contano, che possono davvero condurci lontano. Il campionato in cui ci muoviamo non è intessuto più di gerarchie piramidali; le squadre si costruiscono più con l’alchimia che con i campioni, vedi Trento, i margini di inferiorità non sono mai netti, dignità uniformemente spalmata su tutte le partecipanti, compresa Caserta, a dispetto dello zero in pagella. Dunque difendere,difendere, difendere in campo e fuori, quello che siamo, quello che vogliamo, quello in cui crediamo.
CAMPIONATO SERIE A 10° GIORNATA ANDATA (13-14-15 Dicembre)
PISTOIA-BRINDISI AVELLINO-ROMA MILANO-CASERTA VARESE-BOLOGNA VENEZIA-REGGIO EMILIA CREMONA-PESARO CAPO D’ORLANDO-CANTU’ TRENTO-SASSARI
70-83 74-70 78-71 83-73 59-68 73-80 79-71 104-82
11° GIORNATA ANDATA (20-21-22 Dicembre)
BRINDISI-C. D’ORLANDO BOLOGNA-CREMONA (sab. ore 20.30) ROMA-MILANO (dom. ore 20.30) CANTU’-VENEZIA (dom. ore 12.00) PISTOIA-AVELLINO CASERTA-VARESE PESARO-TRENTO SASSARI-REGGIO EMILIA (lun. ore 20.30)
12° GIORNATA ANDATA (26 Dicembre)
BRINDISI-ROMA MILANO-CAPO D’ORLANDO REGGIO EMILIA-PISTOIA CASERTA-AVELLINO CREMONA-CANTU’ PESARO-BOLOGNA TRENTO-VENEZIA VARESE-SASSARI
CLASSIFICA VENEZIA R. EMILIA MILANO
16 16 16
BRINDISI SASSARI TRENTO
12 12 12
CREMONA AVELLINO
10 10
CANTU’ ROMA PISTOIA BOLOGNA C. D’ORLANDO VARESE PESARO CASERTA
8 8 8 8 8 8 6 0
Supporter’s Magazine vi aspetta con la prossima uscita 26 Dicembre 2014
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ADMO BRINDISI: Responsabile: Simona SGURA Cell. 324.6278100 - 389.1739565 www.admopuglia.it E.mail: admo.brindisi@libero.it
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I love this game: nba.com Amedeo Confessore
U
n tiro libero nel gelo di Minneapolis, permette a Kobe Bryant di scalare una posizione nella classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi, dare le spalle a Jordan e far sentire il fiato sul collo a Karl Malone. Lassù, resiste e forse nessuno riuscirà a eguagliarlo, Kareem Abdul Jabbar. E’ la triste stagione dei Lakers che si riaccende in un attimo, i litigi fra Nick Young e lo stesso Bryant durante l’allenamento, riposti in soffitta, la partita si ferma, Coach Saunders entra in campo e abbraccia il nativo di Philadelphia, lo stesso fa Byron Scott, qualche minuto più tardi gli viene consegnato il pallone della partita. E’ la NBA che glorifica i suoi eroi, imbattibile nel celebrare gli avvenimenti, la lega capitanata da Adam Silver, rende omaggio a uno dei più grandi interpreti del gioco, un vincente capace di segnare anche 81 punti in una gara (citofonare Raptors di Toronto nel caso). Quello che accade in que-
Kobe, lo spettacolo Nba e la macedonia di New York
sti giorni, porta marcatamente i colori dei Golden State Warriors che interrompono una striscia vincente di 16 gare, solo contro i Grizzlies di Memphis, franchigia solida che sarà la solita mina vagante nei playoffs della Western Conference. L’aria beat e il gioco dalle tinte jazzy dei Warriors, sta entusiasmando molti, complice quella che sicuramente passerà alla storia come la stagione della maturità cestistica di Stephen Curry, il vero uomo che accende e spegne la luce del team di Ste-
ve Kerr. Il gioco delle sliding doors ha favorito il pupillo di Phil Jackson, mettendo nelle sabbie mobili l’entusiasmo di Derek Fisher, che invece in quel di New York stenta a ingranare complice la partenza peggiore che si ricordi a memoria d’uomo per i Knickerbokers. Per un Bargnani pesantemente attaccato dalle colonne del New York post da parte di una delle sue firme più autorevoli come Marc Berman, la franchigia della Big Apple sconta una macedonia di talenti andata a male e buttata sul parquet del Madison Square Garden con tante buone intenzioni, ma poca logica per quelli che sono i propositi dello Zen master. I Cavaliers, recuperano la forza originale di quello che è probabilmente uno dei quintetti più talentuosi della lega, mettendo in fila una striscia di vittorie, che risolleva l’umore di Dan Gilbert e fortifica le speranze di futuribilità come coach di David Blatt, uomo dalla grande cultura e di enorme competenza cestistica. In Canada i Raptors reggono il passo delle grandi, nonostante l’enorme divario che ormai si deve registrare tra le due Conference. Un rapido sguardo alle classifiche
vi farà rendere conto di come gli squilibri siano ormai abissali. Natale è tempo di festa anche per la NBA, seguirà a breve giro temporale il weekend dell’All star game, solo dopo l’evento / festa che tutti conosciamo, il quadro delle pretendenti potrà essere definito meglio. Nell’attesa il consiglio è sempre quello di continuare a sviluppare l’insonnia. Le gare in notturna sono sempre il miglior metodo per stare vicini al gioco e ai suoi migliori interpreti.
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supporter’s magazine Le nuove leve del club Antonio Martinesi
L
’Enel Basket Brindisi conquista la sesta vittoria in campionato, battendo sul parquet toscano Pistoia con uno scarto di 13 punti, mostra una mentalità costante per tutto l’arco della partita, proprio come cercava coach Bucchi dopo l’infortunio di Simmons di due settimane fa. Nelle prime fasi del match, l’Enel ha subìto un break dalla squadra toscana, che supportata dal proprio pubblico cercava di andare via, ma un ispirato Pullen frenava la voglia di Pistoia con assist illuminanti e tiri di puro talento. Nella scorsa partita di campionato abbiamo potuto vedere il ritorno in quintetto del lungo centrafricano Mays, che ben ha fatto affiancato a James in zona difensiva, contrasta quasi tutti i tiri avversari e prende invece in attacco tiri ben costruiti in momenti topici del match. Già dal secondo quarto si è vista una netta ripresa della squadra brindisina, che alzando
Centrare gli obiettivi in coppa e in campionato
il tasso difensivo è riuscita a risucchiare i punti subiti, arrivando alla fine del secondo quarto con soli due punti di svantaggio. Trascinata da un Pullen autore di ben nove punti nel secondo quarto, abbiamo visto un Enel Brindisi,molto motivata e determinata nell’arrivare alla vittoria, che non fa notare la stanchezza fisica dovuto all’impegno infrasettimanale di Eurochallenge. La panchina ancora una volta è stato un fattore determinante dove il solito Harper pur sprecando qualche fallo è riuscito a contenere l’esplosività dei rookie americani, che ben stanno facendo in questo campionato. Punto fermo ormai di questa squadra è il nostro capitano Bulleri, vero playmaker che è riuscito a mettere la marcia in più alla squadra quando era in campo, deliziando la tifoseria pistoiese con canestri di puro talento dalla distanza. Da inizio campionato a adesso non abbiamo mai commentato una gara negativa da parte di James e Denmon, i due giocatori americani continuano ad essere i veri
pilastri di questa squadra. Il primo autore di una splendida partita in difesa, dove ha collezionato ben 4 stoppate e 9 rimbalzi, invece il secondo continua a bruciare le retine di quasi tutti i palasport, collezionando ben 24 punti e un ottimo 44% da tre punti. Quello su cui può far veramente affidamento coach Bucchi dopo questa partita, è Jacob Pullen autore alla fine di ben 26 punti. Prima o poi lo sapevamo tutti che il forte play sarebbe esploso, aveva solo bisogno di tempo per ambientarsi e mettersi in ritmo, tutto questo dovuto alla grande fiducia che coach Bucchi gli ha voluto dare nelle ultime giornate. Come avrà bisogno di ambientarsi il nuovo acquisto Michael Eric che la società con enormi sacrifici ha voluto regalare alla tifoseria, aumentando sempre di più la qualità del roster. Il centro con nazionalità nigeriana ha avuto anche dei trascorsi in Nba con i Milwaukee Bucks e stagioni di ottimi livello nella D-League, giocatore di immensa potenza fisica, caratteristica che sicura-
mente non farà rimpiangere il nostro Cedric Simmons. Nella prossima partita di campionato ce la vedremo con la squadra siciliana di Capo d’Orlano, reduce da una buona prestazione casalinga contro Cantù, quindi aspettiamoci una squadra molto agguerrita che rispecchia l’esperienza e la personalità dei veterani Soragna e Basile. Adesso non bisogna pensare al campionato ma anche all’Eurochallenge, coppa che la squadra brindisina sta disputando ad altissimo livello, addirittura nella partita con gli svedesi è riuscita a siglare un clamoroso scarto di ben 44 punti, mostrando un gioco scoppiettante e molto divertente, dove schiacciate e tiri da tre punti sono i veri punti fermi della squadra brindisina Al momento di scrivere non si conosce il risultato che la nostra squadra ha raggiunto martedì, ma io sono fiducioso nel contesto di coppa e campionato. Forza ragazzi, come tutti io sono con voi.
www.supportersmagazine.it - @supportersmagaz Il lato rosa del basket Giuseppe Errico
E
Photo inedita
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“She got game”, il basket raccontato in chiave rosa
dal set di Valeria Simola
ra il 1998 Spike Lee produsse e diresse He Got Game, protagonista Jesus Shuttlesworth, al secolo Ray Allen, e Denzel Washington, per i cultori del cinema ma soprattutto del basket resta uno dei più bei film che hanno come soggetto il basket. La chiave rosa di tutto questo può diventare “She Got Game” il docu film che Silvia Gottardi (attualmente guardia del Sanga Milano in A2, ma per lei tanti anni in A1 con uno scudetto vinto a Priolo, una Supercoppa italiana vinta con la Comense ed una Coppa Italia di A2 con il Cus Chieti) sta girando, un progetto che ci consegnerà tante Jesus Shuttlesworth al femminile che ci racconteranno la loro passione e le loro idea sul basket femminile. Prima di diventare un film documentario She Got Game è un blog (www.shegotgame.it), il blog personale di Silvia Gottardi ed è proprio da lì e da un post che ha fatto molto discutere che nasce l’idea di produrre la parte cinematografica del blog. “Senza nulla togliere al volley femminile che merita tutti i risultati e tutta la visibilità che ha” - ci dice categorica Silvia. Quel post, datato 15 ottobre 2014 e intitolato “mors tua vita mea” metteva a confronto i due sport e ha fatto molto discutere nei mesi successivi. “Mi rendo conto di aver usato
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delle argomentazioni molto forti e non mi aspettavo che ciò suscitasse tutte quelle reazioni – commenta la guardia milanese – ma il senso di quel post era quello di lanciare una critica ai responsabili del basket femminile a tutti i livelli, sottolineando quegli accorgimenti che per me possono rendere il basket più vicino alle nostre capacità fisiche di donne”. Dalla linea dei tre punti più vicina al canestro più basso sono alcune proposte fatte sul post per rendere il basket femminile più spettacolare. Non da meno però il risvolto della comunicazione e marketing: “Credo che la Lega volley femminile riesce a comunicare meglio e a trasformare le giocatrici in personaggi, quindi molta visibilità, più reclutamento e nuove leve che crescono – afferma Silvia -.
Vero è che con molta probabilità la Lega volley ha più risorse da spendere in comunicazione e marketing, mentre la LegA Basket Femminile al momento non può permettersi un ufficio marketing in pianta stabile”. “Mi spiace per le polemiche, ma c’era tutto un ragionamento dietro per definire tutto il significato del post, comunque sono felice perché almeno così si è cominciato a parlare di più di basket femminile in un momento in cui ci vede surclassate in termini di visibilità dal volley”. E’ da questo percorso che si arriva all’idea e alla progettazione del film “è un progetto che mi è venuto in mente confrontandomi con Annalisa Zanierato (anche lei ex giocatrice, da anni ormai impegnata con una casa di produzione cinematografica, nda). “L’idea –
continua la Gottardi – è di parlare di basket con un senso, trasmettendo la passione che abbiamo per questo sport molto bello anche in chiave femminile e lo faremo tramite interviste di campionesse del passato e del presente, di allenatori e anche di gente che pratica altri sport. Vogliamo cercare di capire cosa è successo e perché il basket femminile è in questo stato di crisi, facendo avvicinare al basket le più piccole”. “Tutte le giocatrici che abbiamo sentito fino ad oggi si stanno dimostrando disponibili nel darci una mano, ed anche da loro arriva la voglia di cambiare qualcosa in questo sport – conclude la giocatrice -. Vogliamo provare a toglierci di dosso tutti i luoghi comuni sul basket femminile, cioè che le ragazze del volley sono delle “fighettine” e noi del basket dei maschiacci. Non ci sono sport più femminili di altri, è ovvio, che il basket è uno sport di contatto e sicuramente sarà più aggressivo del volley, ma questo non esclude il fatto che smessi i panni di giocatrici, si possa essere femminili come loro, l’abito non qualifica la femminilità cosa che purtroppo accade”. A noi non resta che aspettare la primavera del 2015 quando con molta probabilità questo film vedrà la luce per continuare ad appassionarci sempre di più allo sport più bello del mondo…anche in chiave femminile.
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supporter’s magazine Periscopio sui giovani Gianfranco Patera
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en ritrovati. Prendo al volo una frase detta da Franco Castellano, la penna storica del basket regionale, incontrato lunedì scorso in occasione della partita di DNG tra Enel e Viola Reggio Calabria:… “dalle altre realtà non mi aspetto molto per quello che riguarda il basket giovanile, ma da Brindisi sì e questo mi preoccupa molto per il futuro della pallacanestro brindisina e pugliese”. Non sarà il solito appuntamento con risultati, resoconti e tabellini ma sarà dedicato alla riforma dei campionati giovanili. L’ultimo consiglio federale ha deciso di varare per il prossimo anno sportivo la riforma dei campionati giovanili, decisione che cambierà completamente la strutturazione delle categorie che dalle attuali U13-U14-U15-U17U19-U21 passerà alle future U20U18 -U16-U15-U14-U13. Queste nuova struttura di fatto allinea le categorie a quelle che le nazionali giovanili affrontano nei campionati
Settore giovanile, gli allenatori ci spiegano le novità tore giovanile dell’Enel dal 2010, e a Giovanni Rubino,ex responsabile tecnico settore giovanile Enel dal 2005 al 2008. Alle stesse domande do la mia opinione come responsabile tecnico dell’Aurora Brindisi. La Federazione ha deciso la riforma dei campionati giovanili che prevede dal prossimo anno i seguenti calendari: U20 – U18 – U16 -U15-U14-U13:cosanepensi?
europei, campionati che iniziano con quello U16, per poi passare a quello U18 e U20. Formalmente l’attività giovanile sembra che si riduca di un anno, di fatto si tenta di allungarla sino agli U20, considerando che il campionato U21 spesso non viene organizzato per carenza di iscrizioni. In Puglia negli ultimi 10 anni non si è mai svolto. Prendo spunto da questa notizia per fare alcune domande a Giancarlo Giarletti, responsabile tecnico del set-
Giarletti: se è vero che in questo modo si ha la possibilità di completare la formazione tecnica e fisica dei giovani atleti, riscontro però una notevole difficoltà nella programmazione e ancora una volta a discapito delle società dei piccoli centri o del Sud, che saranno ancora di più penalizzate, proprio nel completare le formazioni U20.
con la posta Fip forse una più ampia veduta ci sarebbe stata in merito. Patera: il Consiglio federale ha di fatto equiparato i campionati italiani a quelli europei. Credo che l’intendimento sia quello di prolungare la formazione sino ai 20 anni ma le perplessità sono molte e riguardano la non sovrapposizione al percorso scolastico e se le società avranno le forze economiche per fare di fatto un campionato in più. Penso che con il campionato U20 si voglia sopperire alla mancanza di un campionato nazionale riservato ai giovani della fascia di età 18-21, che i vari esperimenti effettuati in questi anni con gli Under sono falliti. Spero che questa riforma abbia come prima conseguenza quella di far scomparire il termine under nel vocabolario della pallacanestro italiana. I giovani dovrebbero giocare in quanto bravi e non in quanto under; per far questo bisogna apportare dei correttivi alla strutturazione delle squadre a cominciare dalla A1 che sembra più una lega di sviluppo americana che un campionato italiano. Quale potrebbe essere l’impatto di questa riforma sul basket giovanile brindisino?
Finora l’attività giovanile, terminava comunque col percorso scolastico. Ma aldilà di questo, sono fermamente convinto che una volta raggiunta la maggiore età, i ragazzi debbano abbandonare il concetto di basket giovanile ed entrare definitivamente nel mondo senior, iniziando a prendere le prime serie legnate dai più grandi… Rubino: Questa riforma comporterà la definizione di nuove regole legate alla formazione italiana, ai premi di incentivazione, agli obblighi degli atleti under nei campionati senior e partecipazione ai campionati giovanili. Adesso si vedrà come si svilupperà! Ma la cosa che più sconvolge e non aver referendato questo cambiamento a tutte le società, bastava mandare un’email
Giarletti: Oggi, per intenderci, i ragazzi nati nel ’96, avranno a disposizione un altro anno di attività giovanile, ma finiranno (nella maggior parte dei casi) le scuole superiori, accedendo alle varie Università, emigrando spesso e volentieri verso il Nord e impoverendo sempre di più le nostre formazioni Rubino: penso che sia uguale a tutte le altre realtà nazionali nei pro e nei contro. Patera: allo stato attuale Brindisi come tutte le città prive di importante sede universitaria sarebbe penalizzata, provo ad immaginare quanti dei ’96 di prima fascia cittadina il prossimo anno si trasferiranno fuori per studiare. Bisognerebbe avere un progetto forte e con un appeal tale che i ragazzi possano prendere in considerazione la possibilità di giocare e studiare a Brindisi. Fine prima parte (la seconda nel prossimo numero di Supporter’s Magazine)
Augura Buon Natale a tutti i lettori di Supporter’s Magazine
Per tutti i lettori presentandosi con la copia del giornale: PASSAGGIO AUTO IN OMAGGIO
AUDI A5 Tdi quattro, anno 2010, Euro 19.900
TATA XENON Pick-up, anno 2012, Euro 12.900
MERCEDES E 220 cdi, coupè, anno 2010, Euro 23.900
SMART FOR TWO Passion, dci, anno 2006, Euro 4.900
FORD TRANSIT
ALFA ROMEO
Connect, tdci, coimbentato, ‘08, Euro 6.500
GT, sport, multijet, Anno 2008, Euro 5.900
FORD S-MAX
MERCEDES A 150
Tdci, titanium, anno 2010, Euro 9.900
Elegance, anno 2006, Euro 5.500
MERCEDES A 180, cdi, executive, anno 2011, Euro 11.900
FIAT PANDA Dynamic, gpl, anno 2009, Euro 6.500
RENAULT TRAFIC Dci, coimbentato, anno 2005, Euro 6.500
TOYOTA YARIS 5 porte, sol., anno 2012, Euro 9.900
CITROEN C4 G. PICASSO Exclusive, HDI, anno 2010, Euro 9.900
BMW 320
PEUGEOT 107 Energy, anno 2011, Euro 5.800
AUDI Q7
d, Cabrio Futura, anno 2011, Euro 24.900
Tdi, quattro, anno 2007, Euro 13.900
LANCIA MUSA
AUDI A6 AVANT
Multijet, poltrona Frau, 2008, Euro 8.900
FIAT PANDA Young, anno 2002, Euro 2.500
Tdi 2700, Anno 2006, Euro 7.500
MINI ONE 1400 benzina, Anno 2007, Euro 6.900