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150… e non li dimostra L’editoriale Marino Petrelli
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150… e non li dimostra
Foto: cuore dei tifosi e sappia fare brecCiamillo/Castoria cia anche a livello nazionale. Forse
uando quattro anni fa ho ereditato la direzione di Supporter’s Magazine ho pensato da subito di avere avuto una grande responsabilità ma al tempo stesso il piacere di occuparmi concretamente di un progetto di Brindisi e per Brindisi. Il basket in primo piano, ma non solo. La passione per lo sport brindisino e la voglia di emergere anche a livello nazionale. Non è facile e le difficoltà sono tante, ma l’impegno è notevole e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: 150 numeri del giornale cartaceo e da quest’anno official match program dell’Enel New Basket Brindisi. Inutile dire che questo è un punto di partenza e non di arrivo. Seguo il basket brindisino da sempre, prima con le radiocronache su Radio Dara dai primi anni ‘90, ora come responsabile di Supporter’s Magazine. E’ un amore viscerale, una vita spesa a raccontare questo sport meraviglioso, una scelta di vita che si concilia anche con la mia professione, con la speranza di far partire da Brindisi un progetto, cartaceo e multimediale, che arrivi al
supporter’s magazine
un’utopia, ma vogliamo e dobbiamo provarci. Con lo staff che con me realizza il giornale, con i collaboratori e corrispondenti da tutta Italia, con il Brindisi Basket Club 2005 che dal primo numero del giornale ha creduto nel progetto e ancora oggi lo sostiene e lo incoraggia. E con la società della New Basket con la quale il rapporto è cresciuto negli anni, nel rispetto dei ruoli e in una dialettica, a volte anche intensa, ma sempre proficua per il bene della pallacanestro brindisina e per il grande amore verso la nostra squadra. Ecco allora che al giornale cartaceo abbiamo affiancato e sviluppato il sito internet e le pagine social utilissime per diffondere le attività di Supporter’s Magazine fuori dai confini della nostra città. I risultati, per ora, ci danno ragione. Quasi 200 mila visualizzazioni uniche da tutta Italia, oltre 4 mila contatti dall’estero, 2500 followers su Facebook e twitter, oltre 10 mila ascoltatori nelle nostre radiocronache esclusive dell’Eurochallenge da tutta Europa in compagnia di Michele Longo, non solo il fotografo del giornale, ma fedele
compagno nell’emozionante viaggio ai confini del Vecchio continente a cui pochi possono dire “io c’ero”. Un viaggio partito dalla B2 e arrivato in Europa grazie alla lungimiranza di diverse società che si sono succedute fino a quella attuale con il presidente Marino impegnato a tenere alto il buon nome della New Basket e di Brindisi e al quale chiediamo di farlo con successo anche in futuro. Una passione comune, la sua e la nostra, che ci spinge a guardare al futuro con rinnovato entusiasmo. E a immaginare Supporter’s Magazine ancora più vivo, ancora più interattivo, ancora più professionale. A cominciare da questa sera, contro Pesaro, una partita importante per tornare a rincorrere il sogno dei play off. L’entusiasmo che ha spinto diversi tifosi a sobbarcarsi l’ennesimo lungo viaggio per arrivare a Venezia e soffrire insieme alla squadra. Che, è vero, ha giocato soltanto per venti minuti, quelli iniziali, per poi essere travolta dalla Reyer, ma è ancora lì, aggrappata a quell’ottava posizione che da tre anni ci gratifica e che possiamo ancora raggiungere. Ci sono nove finali da giocare, giochiamole senza paura. I conti si faranno alla fine.
SOMMARIO
4 Il Post di Mario Arceri
5 I quintetti in campo
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Focus su Pesaro
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L’angolo di the voice
La mia Brindisi: di Chiara Masiello
Intrepida due sconfiitte interne
Supporter’s Magazine vi aspetta con la prossima uscita 14 Marzo
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150… e non li dimostra
supporter’s magazine
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Il Post it di Mario Arceri Foto: Ciamillo/Castoria
upporter’s Magazine taglia il traguardo dei 150 numeri. E’ una bella soddisfazione per il direttore, Marino Petrelli, e per lo staff che gli consente ormai da molti anni di rispettare il tradizionale appuntamento con i tifosi del Pala Pentassuglia. E c’è il sito web che fiancheggia e rende ancora più attuale il contributo che il magazine offre al basket di Brindisi, piazza antica e appassionata che merita il grande impegno della redazione nel fornire un prodotto di alta qualità per contenuti e per puntualità nell’informazione. In una fase di grave e purtroppo crescente crisi dell’editoria, almeno per quanto riguarda la carta stampata, riuscire a svoltare – e in piena salute – una boa così prestigiosa è un attestato importante di più cose: l’interesse per la pallacanestro, l’attenzione con cui il prodotto è seguito e l’attesa che ne accompagna l’uscita, la validità dell’iniziativa, il rilievo anche sociale che gli viene riconosciuto. Per il terzo anno il direttore mi concede il privilegio di ospitare qualche mia riga sulle pagine di Supporters Magazine. Mi onora della sua fiducia, mi consente soprattutto di mantenere vivo e solido il legame con una piazza storica alla quale mi legano vincoli profondi di affetto e di amicizia, con un pubblico competente, con una società che merita attenzione
SM, altri 150 di questi numeri
e rispetto per come ha saputo crescere e consolidarsi tra le migliori del basket italiano. Sento quindi questo traguardo anche un po’ mio, pur avendo contribuito in misura minima al suo raggiungimento, ma da vecchio giornalista e da grande appassionato di basket sentimentalmente e comunque legato alle realtà che, tra tante difficoltà, si fanno luce nel meridione del nostro Paese, la vitalità che Supporter’s Magazine dimostra è un motivo d’orgoglio anche mio perchè conferma che, se si lavora bene, con professionalità e con il giusto entusiasmo per la professione e per la pallacanestro, è ancora possibile realizzare prodotti editoriali interessanti e di successo, capaci di radicarsi nel territorio. E’ interessante la formula, è gratificante l’attenzione che le viene riservata, è importante che abbia espresso e continui ad esprimere la testimonianza di una squadra che simboleggia la voglia di vertice di un’intera città. Brindisi è una piccola realtà, eppure ha saputo donare
negli anni allo sport italiano grandi personaggi. Certo, il basket è nel suo dna, e nel tennis ci ha regalato una campionessa come Flavia Pennetta, ma ha saputo conquistarsi spazi importanti anche in altre discipline. In questo quadro, il contributo di Supporter’s Magazine è significativo: in un’epoca in cui l’attenzione è ormai focalizzata quasi esclusivamente sui grandi eventi, in cui l’attenzione è concentrata sul messaggio imposto dalla televisione che detta l’agenda dei grandi quotidiani, restano ben pochi margini per un’informazione più mirata e diffusa sulla base del nostro sport, quella che, peraltro, gli dà linfa vitale.
Il magazine di Marino Petrelli è dunque un prezioso laboratorio, formativo per tanti giovani collaboratori, indispensabile per tanti lettori che amano il basket e la propria squadra e che, attraverso le sue colonne, vivono la vita della società e della squadra, documentata con rigore ma accompagnata con amore, lo stesso dei “supporters” al quale la rivista è esplicitamente dedicata. L’Enel Brindisi, con il suo presidente Fernando Marino e la squadra, guidata da un grande coach come Piero Bucchi, “organizzata” da un grande manager come Alessandro Giuliani, propone personaggi di grande spessore, grazie ai quali si è imposta ai vertici del nostro basket. Al suo fianco ha Supporter’s Magazine che ne ha seguito e ne segue ancora ogni vicenda contribuendo a stringere ancora di più il legame affettivo con il suo pubblico. E continuerà a farlo. Per altri 150 numeri.
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150… e non li dimostra
I QUINTETTI IN CAMPO
supporter’s magazine
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LA TERNA ARBITRALE
a cura di Gianluca MUSCOGIURI
ND BRI B AS KET NEW
O.D. ANOSIKE - Pivot
1991, 203 cm, 109 Kg, (NIG)
Durand SCOTT - Ala p.
Trevor LACEY - Guardia
1990, 196 cm, 92 Kg, (JAM)
1991, 190 cm, 93 Kg, (USA)
Scottie REYNOLDS - Play
1987, 188 cm, 83 Kg, (USA)
Andrea ZERINI - Ala g.
1998, 205 cm, 110 Kg, (ITA)
1991, 190 cm, 83 Kg, (USA)
Jevohn SHEPHERD - Ala p.
1986, 191 cm, 88 Kg, (USA)
David COURNOOH - Play 1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA) Domenico MARZAIOLI - Guardia 1991, 185 cm, 81 Kg, (ITA) Alexander HARRIS - Guardia 1986, 196 cm, 90 Kg, (USA) Marco CARDILLO - Ala p. 1985, 196 cm, 90 Kg, (ITA) Nemanja MILOSEVIC - Pivot 1987, 204 cm, 111 Kg, (MNT) Djordje GAGIC - Pivot HEAD COACH 1990, 210 cm, 114 Kg, (SRB) Piero BUCCHI
1983, 208 cm, 1115 Kg, (LT)
Semaj CHRISTON - Play
Adrian BANKS - Guardia
IN PANCHINA (Brindisi)
Tautvydass LIDEKA- Pivot
1986, 198 cm, 98 Kg, (JAM)
RO ESA OP STR ANE LAC PAL
ISI
Carmelo PATERNICO’ Lorenzo BALDINI Evangelista CAIAZZA
IN PANCHINA (Pesaro) Nicolò BASILE - Play 1995, 189 cm, 80 Kg, (ITA) Brandon SOLAZZI - Guardia 1997, 190 cm, 84 Kg, (ITA) Marco CERON - Guardia 1992, 195 cm, 100 Kg, (ITA) Riccardo ROSA - Ala p. 1996, 196 cm, 89 Kg, (ITA) Giulio GAZZOTTI - Ala g. 1991, 202 cm, 104 Kg, (ITA) Francesco CANDUSSI - Pivot HEAD COACH 1994, 211 cm, 109 Kg, (ITA) Riccardo PAOLINI
Austin DAYE - Ala g.
1988, 211 cm, 91 Kg, (USA)
150… e non li dimostra Focus su Pesaro Gianluca Muscogiuri
A
Foto: acquisite dal web
vversario da non sottovalutare quello che si presenta oggi sul parquet del Palapentassuglia per la settima giornata del girone di ritorno. La Vuelle Consultinvest Pesaro è reduce da tre settimane forzate di stop, causate dalla sosta per le Final Eight e dal rinvio della partita di domenica scorsa contro Trento, causa indisponibilità dell’Adriatic Arena per via della Coppa Davis che si disputa in questo weekend. Prima del lungo stop la formazione marchigiana aveva ottenuto i due punti nella sfida casalinga contro l’incerottata Reggio Emilia, una vittoria fondamentale per proseguire nel cammino salvezza che vede ora una gran bagarre lì sul fondo della classifica. La partita di andata, vinta in maniera abbastanza sorprendente da Pesaro per 75-70, era stato il primo campanello d’allarme per gli uomini di coach Bucchi, sconfitti poi la domenica successiva sul campo di Avellino. Ora la situazione è
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Pesaro non molla con un super Austin Daye
leggermente diversa, con un’Enel reduce da una sonora batosta a Venezia ma comunque in un periodo di ripresa psico-fisica importante, con una squadra più amalgamata e disposta al sacrificio.
Anche il roster biancorosso però ha subito notevoli cambiamenti, soprattutto a livello di quintetto iniziale: ceduti i vari Shelton, Walker e McKissic (quest’ultimo vero mattatore dell’andata con 16 punti e 4/5 da 3 punti) sono arrivati alla corte di coach Paolini tre uomini importanti come Sheperd, Lydeka ed in particolare Austin Daye, figlio di Darren Daye, cinque stagioni (dal 1987 al 1992) e due scudetti proprio con la casacca di Pesaro. Austin è il vero ago della bilancia di gran parte delle fortune della Vuelle, l’uomo a cui affidarsi nei momenti topici della partita ed il giovane americano si sta dimostrando all’altezza del campionato italiano. Le sue cifre sono eccezionali: in undici gare sin qui disputate ha una media di 21.8 punti e 9.5 rimbalzi a partita, con percentuali ottime soprattutto nel tiro dalla lunga distanza. Un cliente da tenere d’occhio e da marcare, per quanto sia possibi-
le, in maniera molto accurata. Non sono da meno però il play Semaj Christon, sesto miglior marcatore del campionato, la guardia Trevor Lacey e l’esperto Lydeka, pivot lituano molto possente ed in grado di fare a sportellate con il dirimpettaio brindisino Anosike (tra l’altro ex della partita vista la sua stagione molto positiva a Pesaro due anni fa). Dalla panchina, invece, coach Paolini può fare affidamento su giovani ragazzi tutti made in Italy e nati dopo il 1990. I vari Basile, Gazzotti, Candussi e Ceron sono comunque utili alla causa, riuscendo a dare fiato ai loro compagni del quintetto e togliendosi anche soddisfazioni personali importanti. Si sa che il girone di ritorno è molto particolare e sicuramente più combattuto di quello d’andata, a maggior ragione quando in palio ci sono obiettivi diversi (salvezza da una parte e playoff dall’altra) ma altrettanto importanti. Per l’Enel è d’obbligo rientrare quanto prima nella griglia playoff, non perdendo terreno dalle squadre che la precedono per poi arrivare alla sfida con Avellino di lunedì prossimo con uno spirito ancora più battagliero.
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supporter’s magazine
2005 2016 I saluti di Fernando Marino e Massimo Mazza 150 e ben portati! Auguri a Supporterʼs Magazine che taglia questo importante traguardo e lo fa da “Official Match Program” dellʼEnel Basket Brindisi. Tante pagine interessanti e ricche di spunti, analisi, confronti utili allo sviluppo della “palla a spicchi”. Anche questa brillante iniziativa editoriale, tanto cresciuta di anno in anno, rappresenta la voglia di progredire, di migliorarsi di questa città, stando, appunto, accanto al basket. Nel mio impegno imprenditoriale, in quello di presidente della società e della Legabasket, ho sempre colto la forte passione della gente per quel che rappresenta Brindisi, in qualunque settore, non solo sportivo ovviamente. Mi piace, quindi, considerare tutti noi cittadini quali componenti di una squadra che si allena, che si impegna, che si prepara per vincere le tante “partite” da giocare. Molte sono difficili, ma lo spirito di gruppo, la convinzione dei propri mezzi, lʼorgoglio di essere protagonisti del nostro tempo non possono che spingerci a credere in noi stessi. LʼEnel Basket è, oramai, al vertice del massimo campionato professionistico italiano ed ha rappresentato una straordinaria cartolina per la promozione della città in Europa. Bisognerà continuare, migliorandosi, progredendo, anche oltre un campo di basket. Facendolo insieme. Brindisi merita tanto, tanto! Fernando Marino - Presidente New Basket Brindisi
Supporterʼs Magazine nasce nellʼottobre 2005 come un foglio di quattro pagine nato per presentare la partita della domenica con i dati essenziali e utili per i frequentatori del Pala Pentassuglia. Erano gli anni della B2 e forse rispetto a oggi tutto era più a portata di mano e le aspettative erano diverse. Ora, con la crescita della squadra fino allʼEuropa, è cresciuto anche il giornale grazie a chi con tenacia ha deciso di portarlo avanti, nonostante la crisi economica e momenti in cui anche noi “dobbiamo far quadrare il bilancio”. Andiamo avanti con lungimiranza e il traguardo odierno, quello dei 150 numeri, ci deve far credere nella bontà del progetto, nella nostra volontà di superare gli ostacoli e nella convinzione di aver un futuro importante. Per farlo, serve lʼaiuto di tutti, dei soci del Brindisi Basket Club 2005, dei nostri sponsor, vecchi e nuovi, che ci sostengono con attenzione e passione, della redazione del giornale, della società della New Basket a cui chiediamo di continuare a riconoscere i nostri sforzi e condividere traguardi e obiettivi. A proposito del Brindisi Basket Club 2005, che mi onoro di presiedere da tre anni, la dicitura stessa del club ricorda lʼanno di nascita, il 2005, primi in città a costituirci come club organizzato di tifosi e da allora costante punto di riferimento nellʼorganizzazione delle trasferte, nei rapporti con la società, nella vita della curva che sostiene ogni domenica la New Basket Club. Lʼattuale direttivo del club ha ereditato una situazione non facile, ma grazie al lavoro prezioso assieme al vice presidente Teodoro Martinesi e ai membri del direttivo stesso (Massimo Brento, Lucia Capone, Angelo Cavaliere Annarita Saracino), ha saputo rialzarsi e superare le difficoltà. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma lʼinteresse comune è andare avanti. Sono passati oltre dieci anni dalla nostra nascita, non abbiamo fatto particolari festeggiamenti, ma in questa circostanza vogliamo farlo. I 150 numeri di Supporterʼs Magazine sono parte integrante della storia del BBC2005, un connubio perfetto che ci accompagna da un decennio e che vogliamo proseguire per altri 150 numeri e anche di più. Massimo Mazza - Presidente BBC2005
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La “mia” Brindisi. Diario delle trasferte a Trento e Venezia di Chiara Masiello - Da appassionata cestista e da vera tifosa del Basket Brindisi non potevo mancare a questo match così importante al Pala Trento e l’ho fatto da “infiltrata speciale” per Supporter’s Magazine. La lontananza da casa, avendo intrapreso la vita universitaria a Bologna, e soprattutto la nostalgia di vedere una partita del “mio” Brindisi, mi ha spinta ad avventurarmi in quel di Trento. Dopo tante partite viste dal piccolo schermo di un computer o spesso ascoltando la cronaca della gara in radio, ho avuto la fortuna e il privilegio di assistere alla partita a Trento direttamente da bordo campo a pochi centimetri dalla nostra panchina: postazione da cui è percepibile ogni singola parola, ogni gesto,
ogni emozione e soffrire e gioire insieme ai giocatori e a tutto lo staff, come testimonia la foto che ho scattato durante un time out di Piero Bucchi pubblicata sul sito internet del giornale. La vittoria finale è stata una gioia immensa La mia seconda esperienza come inviata per Supporter’s Magazine avviene al Taliercio di Venezia. Nonostante i numerosi e impellenti impegni universitari, non potevo mancare a questo importante match a cui la New Basket si presentava con alle spalle tre vittorie consecutive che avevano risollevato il morale e infondato fiducia sia nella squadra sia in noi tifosi. Proprio questo forte entusiasmo ha spinto me e tanti altri, addirittura direttamente da Brindisi , a dirigerci alla
volta di Venezia per supportare la nostra squadra. Questa volta a differenza della mia ultima trasferta a Trento, in cui ho scelto di assistere al match direttamente da bordo campo, ho preferito seguire la partita nella “gabbia” riservata ai tifosi ospiti. Una scelta dettata dal mio acuto spirito “ultras” e dalla voglia che tutti noi avevamo di incitare i ragazzi con canti e cori, e non solo sostenendoli con la nostra presenza, cercando anche di smorzare la calda atmosfera del Pala Taliercio. Sembrava che la nostra squadra avesse avuto un buon approccio nei primi minuti di partita, con una discreta difesa e con ottime percentuali dal tiro da dietro la linea. Purtroppo però qualcosa non ha funzionato e già dagli
ultimi minuti dell’ultimo quarto la squadra ha iniziato a non giocare in modo compatto, a non difendere, lasciando troppo spazio agli avversari soprattutto nel tiro da tre punti. Nel secondo tempo non ha avuto la forza di reagire e ribaltare il risultato: è forse questo quello che noi tifosi non ci aspettavamo visto le belle e grintose prestazione delle scorse partite. Ma non ci scoraggiamo e siamo già pronti ad affrontare altre due battaglie nella bolgia e nel calore del Pentassuglia. La squadra è grintosa e bramosa di vittorie e ha solo bisogno del supporto dell’appassionato brindisino che non ha intenzione di abbandonarla proprio ora. Il campionato è ancora lungo e la lotta ai play off apertissima. Quindi: avanti tutta popolo biancazzurro!
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supporter’s magazine Il lato rosa della curva Daniela Franco
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Brindisi torna a ruggire. La preda sono i play off
Foto: Fermo restando che, purtroppo, scipCiamillo / Castoria pando i dati seri alla storia, è più facile erigere muri che abbatterli e quando accade, ci vogliono anni. Intristiti da questa visione abbiamo, se pur a pixel ema principe di Vesfocati, seguito una gara di difficile vanezia Brindisi: la gablutazione, che parla di memoria corta, bia. Che sia in campo di ritorno ai vecchi confini, cioè limiti. o in tribuna poco importa, l’impressione Nulla di quello che aspettavamo si è è la medesima: una specie di bolla traconcretizzato, a parte la stratosferica sparente in cui qualcuno ha confinato, e generosissima prestazione di Adrian in alto i supporters, sul parquet i nostri. Banks; per il resto una non-difesa, tanti Fisso, per tutte, l’inquadratura dei pochi non-punti, troppi non-rimbalzi, tanti paltrasfertisti incollati al plexiglas, rigido loni non recuperati. Eppure un incipit baluardo contro non si comprende ben davvero scoppiettante ci aveva fatto cosa, o chi, presenti eppure separati, scattare l’acquolina in gola, l’assedio inquadrati eppure in scatola. Se avesdalla lunga distanza sembrava desimo vinto, avrei voluto vedere i nostri stinato, oltre che ad una percentuale giocatori arrampicarsi fin lassù e smonelevatissima, a far capitolare presto la tare la gabbia a pezzi, per liberare non Serenissima, che niente affatto serena solo il Taliercio da un simile ingombro quanto disperata e sorniona, prima ci ma il basket da questo macigno, una ha fiaccati con la zona, poi bombardati gigantesca nota stonata in un clima con lo “entra anche l’impossibile” show. generalmente corretto, di coesistenza pacifica tra “razze tifosali “ diverse. E giusto quando ha mostrato un minimo di cedimento non siamo stati in grado di Che contrappunto all’esaltazione , approfittarne. Da qui il lento alla deriva solo due settimane fa, della fraternità che ha agitato davanti a tutti i fantatra i vari gruppi di supporters in ocsmi di dubbi, magari inesistenti, magari casione della coppa Italia, con i fans inappropriati ma legittimi, indotti come mescolati in una girandola policroma, erano da virgola o quasi di molti e un di colori e di voci, e nessuna transenpalese sotto tono di altri. E così si torna na, nessun cordone, nessun muro! a subire 90 per segnare 70. E a perdere. Certo, i casi sono sporadici ma colpiGabbia mentale questa in campo, più scono proprio per questo, per il fatto di subdola della reale perché invisibile, e non essere stati oggetto di emulazione poi ci si chiede: ma non ce ne eravamo in tutti gli altri palasport italici e dunliberati? Non avevamo (ri)trovato l’alchique , perché lasciarli “sopravvivere”?
mia perfetta, l’armonia del tutti per uno, l’amore per la fatica e il sudore? Perché vincere contro Sassari, dopo tanto digiuno, poteva anche essere scambiato per “gesto disperato”; ripetersi in una gara perfetta per determinazione con Trento profuma di carattere, fare di Cantù una galleria di “figurine” ha il sapore di stabilità, di quadratura del cerchio. Nessuno avrebbe scommesso , forse, che avremmo avuto quasi ragione di un calendario perfido in un momento tanto delicato ma questa, dopo il superamento delle prime tre era, signori, la sfida più importante. Per sganciarsi da Venezia, soffiare sul collo a Sassari, scrollarci di dosso l’incombenza di Cantù e Caserta, insomma alzare gli occhi ai playoff. La prossima sfida somiglia ad un riscatto, non solo per il modo in cui la si è perduta all’andata ma per il non –gioco espresso nell’ultima giornata. D’accordo, facciamo come i serpenti, che sonnecchiano raggomitolati e poi schizzano mortalmente, facciamo i leoni mimetizzati tra gli alti arbusti della savana a puntare la preda, facciamo le aquile e i coccodrilli che d’improvviso artigliano e divorano, facciamo in qualunque modo ma ritroviamoci, riconnettiamoci, ricompattiamoci. Lottare è importante quanto vincere, contribuire al successo lo rende di tutti. Senza badare al pubblico, alle sue aspettative, bisogna guardare a sé, seguire la palla e l’istinto. Correre, sorridere, dai, che ne siamo capaci.
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Tutto può accadere, facciamolo accadere…
Foto: nuovo non pervenuto assoluto del Ciamillo/Castoria nostro play Reynolds, “virgola” letale
utto ancora può succedere in questo equilibratissimo campionato dai mille volti, abile a sovvertire ogni pronostico tra giocatori che vanno e che vengono e squadre che per diversi motivi, prevedibili e non, rendono più incerto l’andamento dello stesso, Enel Brindisi compresa. Dalla testa a alla coda della classifica è tutto in gioco e dopo la mezza gita in laguna Zerini e compagni si ritrovano, con nove partite da qui alla fine, a soli due punti dai possibili playoff, preceduti dal nobile terzetto Sassari, Trento e Venezia e con un tranquillo più otto sul fanalino di coda Torino. La disfatta di Venezia brucia non poco, sa di un’altra occasione persa al cospetto di un avversario malandato in un momento psicologico difficile, privo del forte Peric e reduce dal cambio di coach, un avversario alla portata della spumeggiate Enel delle tre precedenti vittorie, un’ Enel illuminata dal solo Super Banks con Anosike a rimorchio e pochissimo altro, purtroppo. Peccato davvero, un altro “peccato” che registriamo amaramente, un
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e ancora una volta croce e delizia di questa nostra altalenante stagione. Il Taliercio poteva essere una svolta fondamentale, un bivio diretto verso un posto al sole ma evidentemente nulla per ora pare voglia filar liscio in casa biancazzurra. Tra possibili sogni ancora realizzabili tra tristi pagine da archiviare e non ripetere a vantaggio di auspicabili prestazioni brillanti di squadra, il calendario ci serve su un piatto d’argento un doppio turno casalingo, occasione propizia per rilanciarci verso la parte destra e più nobile della classifica, Pesaro e Avellino permettendo ovviamente. Al termine della stagione regolare mancano come detto nove gare, cinque delle quali da giocare in casa e Don Piero e i suoi ragazzi non potranno più sbagliare nè tantomeno concedersi altri imprevisti “peccati” se si vuol centrare anche quest’anno, l’obiettivo playoff. Solo la miglior Enel è senza dubbio in grado di centrare il prestigioso e noto traguardo degli spareggi scudetto e ad aiutare ancora una volta i biancazzurri dovrà essere il calore del Pala Pentassuglia, pronto a trasportare e farsi trasportare da
questa squadra come sempre, come ai bei tempi che DEVONO continuare !Avversario odierno è Pesaro, formazione anch’essa cambiata molto di recente che sta lottando per mantenere la massima serie, squadra capace di ogni cosa come le vittorie contro le capoliste Reggio Emilia e Milano dimostrano in bene al cospetto però del deludente ruolino di marcia esterno: una sola vittoria su dieci disputate lontano da casa. Stella assoluta ed alfiere principe dello scacchiere pesarese è Austin Daye, figlio del grande Darren, che ha preso letteralmente per mano i suoi rilanciandoli verso una possibile salvezza, traguardo che stride al blasone e ai tanti successi passati dei biancorossi. A supportare Daye ci sono Lacey, Christon, Lydeka, Shepherd e Ceron un roster insidioso ma meno profondo di quello griffato Enel, sempre il tutto da confermare e dimostrare ASSOLUTAMENTE sul parquet di gioco. Basta gite, virgole e amnesie, è tempo di lottare su ogni pallone con sacrificio e umiltà in primis, tutti dovranno dare il loro contributo per vincere e andare avanti verso il meglio e non verso il nulla. Scottie a te la palla, fanne buon uso come sai, la squadra tutta ti seguirà sicuramente: tutto ancora può succedere!
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Pink and roll Giuseppe Errico
Intrepida, due sconfitte interne che fanno male
Foto: trascinata da una Federica Iannucci Dino Matera da trentuno punti e trentacinque di
oppia sconfitta interna per le ragazze dell’Intrepida. Contro Bologna era già un match che aveva in se i connotati di una gara dura e difficile da giocare. Un avversario Bologna in lotta per conquistare una buona posizione nella griglia play-off, una sfidante la Guarnieri Tour Operator che sulla scia della vittoria esterna ad Ancona cercava i punti salvezza. Partire con un parziale di 0-11 nei primi cinque di gioco a favore delle emiliane non poteva disegnare uno scenario peggiore per le intrepide che hanno dovuto subire dalla sorte anche gli infortuni nel corso della gara di Sara Lauria (problemi alla schiena), Valentina Siccardi (infortunio al ginocchio) e Federica Falcone (problemi alla caviglia). La sconfitta finale,49-62, la dice lunga sulla differenza in campo Sette giorni dopo al Pala Zumbo vince anche Viareggio che incassa due punti pesantissimi in una partita tira e molla la Guarnieri Tour Operator Brindisi riesce a stare in scia delle toscane fino alla prima metà dell’ultimo periodo, poi Viareggio
valutazione (chapeau!) piazza l’allungo decisivo. A Brindisi è mancato ancora una volta quel pizzico di mentalità vincente e di lucidità che avrebbe consentito alla biancazzurre di mettere la freccia nei momenti dovuti, purtroppo di Valentina Siccardi c’è ne solo una trentacinque minuti giocati diciotto punti tutto con un solo ginocchio (doppio chapeau!). La pressione difensiva delle toscane manda subito su di giri l’attacco brindisino che deve rimediare ad un 0-4 in avvio. Federica Iannucci comincia il suo show personale ma la doppia tripla di Lorena Toscano fissa il punteggio sul 6-8 esterno a 5’49” dalla prima sirena. Una persa di Federica Falcone lancia a canestroTripalo per il 6-15 Viareggio. Reagisce l’Intrepida con D’Agnano e Tolardo che piazza la tripla del 1215. Becca la tripla anche Ana Bozic che apre un piccolo parziale toscano chiuso dai primi punti di Siccardi che fissa il parziale sul 16-21. Carlotta D’Agnano ancora per Brindisi a riaprire le ostilità nella seconda frazione. Momento magico per Brindisi che trova punti dalla panchina con due triple consecutive di Maria Mariuttimette la resta avanti 26-25.
Si accende il match e si accende anche Ana Bozic canestro più tripla del 26-30, è Boccadamo a chiudere il parziale di Viareggio e con la tripla di Siccardi si va sul 31-34 ad uno dalla pausa lunga. Si chiude la contesa sul 31-36 Viareggio. Altro tira e molla con Iannucci che cerca l’allungo per le ospiti e Perez e Miccoli con la tripla a riportare ancora Brindisi avanti di uno (39-38).
L’accoppiata Iannucci-Bozic diventa un fattore 39-44, ma le biancazzurre trovano punti preziosi nel pitturato da Perez e dalla lunga di Mariutti e Siccardi, per rispondere alle triple di Bindelli e Bertucci si entra negli ultimi dieci minuti di gioco con Brindisi sotto di uno 58-59. Ultimo periodo di gioco che sarà un semimonologo delle toscane con Iannucci che spara canestri in ogni dove, mentre la monumentale Valentina Siccardi non può nulla contro il finale lanciato di Tripalo e compagne che toccano il più dieci 60-70 all’ultimo giro di boa e chiudono sul 67-77 la contesa.
Guarnieri Tour Operator: Toscano 11, Falcone, Mariutti 11, Fersino, Boccadamo 2, Perez 9, Saracino 2, Miccoli 6, Siccardi 18, Tolardo 5, D’Agnano 3. Viareggio: Bindelli 5, Tamagnini n.e., Sinagra 1, Bozic 13, Iannucci 31, Foglia, Bertucci 11, Mekni n.e. Tripalo 12, Collodi 4.
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A Perugia il gran galà dei ragazzi nati nel 2002
Periscopio sul mondo giovanile Gianfranco disi ai massimi livelli nazionali invece di Patera disperdere, come è avvenuto in questi
a selezione regionale dei nati nel 2002 è impegnata in questo fine settimana a Perugia nel Gran Galà dell’Umbria, torneo riservato alle selezioni regionali. Avversarie nel girone eliminatorio Marche e Abruzzo; Umbria, Trentino e Friuli sono le altre regioni che partecipano all’evento che è l’ultimo step preparatorio al trofeo delle regioni che si svolgerà a Bologna dal 23 al 28 marzo. Sono cinque i ragazzi brindisini convocati: Disansebastiano, Marzo e Zurlo della New Basket e Arnaldo e Chirizzi dell’Aurora. A questi cinque si è aggiunto il monopolitano Laquintana che finirà la stagione agonistica nelle fila dell’Aurora fratello d quel Tommy che avremo come avversario con Capo d’Orlando. Partita entusiasmante che ha visto le due squadre rincorrersi per tutta la partita e che solo dopo un tempo supplementare ha visto prevalere l’Aurora per 75 a 82. Ricordiamo che una selezione di entrambe le squadre ha partecipato a Gallipoli alla CaroliCup con il nome Enel; un ottimo secondo posto al termine di una combattutissima finale contro il Siena, che schierava in campo una squadra con 4 rinforzi di assoluto valore, battendo tra le altre Treviso e Rimini. Speriamo che Marzo, Arnaldo, Chirizzi, Disansebastiano senza parlare dei talenti 2003, Fiusco e Pellecchia, possano in un prossimo futuro rappresentare Brin-
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anni, queste potenzialità in inutili derby fratricidi (NdR, la scorsa settimana si è disputato anche Tutto questo lo posso affermare con l’autorevolezza di chi, grazie al lavoro quotidiano in palestra, guida la società che negli ultimi dieci anni ha ottenuto il maggior numero di successi regionali. Credo che sia ora di un fermo e deciso cambiamento di rotta e ai tanti, forse troppi, che millantano un credito puramente mediatico fatto di parole, vengano privilegiati coloro, e ce ne sono nelle società brindisine, che lavorano con passione, competenza e sagacia con i giovani . Per questo spero che il presidente Nando Marino facendo seguito alle dichiarazioni pubbliche fatte a Settembre, decida finalmente che Brindisi ritorni ad essere importante nel basket giovanile italiano così come è riuscito a fare con la prima squadra. Campionati Eccellenza: U18Ecc: La scorsa settimana è iniziata la fase interregionale del campionato U18 d’eccellenza che ha visto l’Aurora Brindisi affrontare a Roma l’Eurobasket. I ragazzi brindisini dopo aver ricucito lo strappo iniziale, 20-12 al termine del primo quarto, hanno giocato una partita di grande intensità e orgoglio chiudendo avanti il secondo e terzo quarto. Vantaggio mantenuto sino a due minuti dalla fine della partita sul 50 a 51, prima di cedere alla maggiore fisicità, chili e centimetri, della squadra capitolina (Ndr sei ragazzi vicini ai due metri), che con un perentorio parziale di 11-4, ha decre-
tato la vittoria romana per 61 a 54. Non possiamo informarvi della partita che l’Aurora ha disputato in settimana controlo Scandone Avellino, ma giovedì 10 Marzo alla 17,30 PalaZumbo i ragazzi brindisini affronteranno il Bk Francavilla. U18Elite: Questo campionato vede al via le squadre partecipanti al campionato d’Eccellenza, non qualificatesi alla fase interregionale, e le vincenti dei gironi regionali del campionato U18. Due le squadre brindisine al via l’Enel e l’Invicta Brindisi, con i ragazzi guidati da Gabriele Castellitto che hanno vinto alla grande il proprio girone regionale. Mercoledì scorso si è disputato lo scontro diretto che ha visto prevalere l’Enel per 58 a 64, al termine di una combattutissima partita in cui i favoriti ragazzi di Marco Esposito hanno trovato in Stefano Fusco energia, punti e leadership per far propria la partita. Nelle fila dell’Invicta buona la prestazione di Bavano e soprattutto di Pietti un ragazzo dal grande temperamento. Giovedì 10 ore 20.30 PalaPentassuglia l’Enel affronta l’imbattuta Virtus Taranto in un confronto chiave per la conquista dei primi due posti che permettono l’accesso alle FinalFour regionali. U16Ecc: Domani, lunedì 7, alle ore 20 è in programma al PalaPentassuglia la partita Enel-Virtus Taranto confronto non tanto determinante per la classifica che vede i ragazzi di Cristofaro distanziati di 4 punti dagli imbattuti ionici, quanto ci permetterà di capire i valori in vista dei prossimi playoff finali. Vi invitiamo a venire a guardare le gesta di tanti ragazzi interessanti nelle due squadre.
U15Ecc: Si è giocato giovedì scorso il derby tra Aurora ed Enel vinto dagli imbattuti ragazzi di Arrighi per 102 a 79. Piacevole partita che ha visto il duo Epifani(26)-Massagli(19) arrendersi alla maggiore profondità dell’Aurora che ha avuto in Marra(24), Cantoro(20) e Tedeschi(18) i principali protagonisti. Due giornate al termine prima dei playoff finali. U14Elite: Detto del derby, l’Aurora ha perso Mercoledì scorso in casa con il Cus Bari per 75 a 67, pagando la maggiore fisicità degli avversari e soprattutto l’euforia della vittoria nel derby. Il campionato è guidato dall’Enel, seguita da Aurora e Cus Bari e anche qui si aspettano i playoff e successive FinalFour finali.
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Milano, la coppa Italia e i suoi 80 anni di Mario Arceri - A forza di provarci, alla fine è arrivata. La vittoria, riportando in bacheca quella Coppa Italia che sembrava stregata pur giocandosela spesso sul proprio campo, ad Assago, visto che è uno dei pochissimi “presentabili” in Italia. Ci torna dopo vent’anni esatti. Allora, nel 1996, si festeggiavano i sessant’anni dell’Olimpia (dapprima titolatissimo dopolavoro della Borletti nei quarantotto mesi anni che precedettero la seconda guerra mondiale, per poi costituirsi come Olimpia nel 1947 sulle ceneri della Triestina Milano), premiati anche dallo scudetto vinto con Tanjevic in panchina. Ora gli anni sono diventati ottanta, ma la vecchia signora non solo li dimostra, ma offre anche prove di vitalità enormemente superiore a quella delle avversarie, al punto che stavolta il pronostico generalizzato di candidata unica al titolo italiano non dovrebbe venire smentito dai fatti. Milano ha conquistato la Final Eight con facilità quasi irrisoria. Non contano i soli sei punti di vantaggio con cui ha chiuso lo scontro decisivo con Avellino: sul 78-61 ha tirato i remi in barca concedendo alla Sidigas un parziale negli ultimi tre, quattro minuti di 15-4 che lascia agli annali la non del tutto esatta testimonianza di un confronto equilibrato, quale in realtà è stato solo per tre tempi. Fanno più fede semmai il + 29 con cui l’Olimpia si è sbaraz-
zata di Venezia nei quarti di finale, o il +32 con cui ha rispedito a casa Cremona in semifinale. Va però detto ad onore di Avellino, a dimostrazione del suo ottimo stato di forma attuale e del valore di Sacripanti in panchina, che ha dato filo da torcere all’Armani che tuttavia aveva messo al sicuro la finale fin dal quarto iniziale con una difesa strettissima e molto aggressiva (alla fine 25 i suoi falli contro i 18 degli irpini) che le ha fruttato quel margine di 10 punti, più meno conservato fino al termine nonostante i tentativi della Sidigas di rientrare in partita grazie
soprattutto ad un ottimo Nunnally, ma senza riuscire ad avvicinarsi a meno di quattro punti. La superiorità ai rimbalzi (10 in più, ben 19 offensivi) hanno consentito a Milano di utilizzare 17 tiri in più di Avellino infischiandosene della peggiore percentuale di realizzazione largamente compensata dal maggior numero di occasioni. Repesa regala a Giorgio Armani la prima Coppa Italia da proprietario mettendo a frutto i larghi mezzi messi a disposizione dal patron e concretizzati dall’arrivo di Rakim Sanders a dicembre, di Mantas Kalnietis a gen-
naio, di Esteban Batista a febbraio, E Sanders si è subito fatto perdonare lo sgarbo di un anno fa, quando soffiò lo scudetto a Milano per donarlo a Sassari, firmando da Mvp questa Coppa Italia. Semmai c’è da chiedersi, vista la differenza abissale di valori e il livello di Milano e di quasi tutte le altre squadre, pur tenendo conto dei molti infortuni che affliggono ciascuna di loro (ma anche l’Olimpia), come può essere che, a due terzi del cammino in campionato l’Armani senta ancora sul collo il fiato di tante avversarie. Foto Dino Matera
Michele Longo e Dino Matera Collaboratori: Enrico Carriero, Giuseppe Errico, Daniela Franco, Teodoro Martinesi, Gianluca Muscogiuri, Gianfranco Patera N. 150 del 6 Marzo 2016
Il periodico sportivo del Brindisi Basket Club 2005 Proprietario: Massimo Mazza Editore: Brindisi Basket Club 2005 Registro stampa: Autorizzazione del Tribunale di Brindisi Registro Stampa n. 15 del 2006 Direttore Responsabile: Marino Petrelli Distribuzione: Free Press distribuito per Brindisi e Provincia a cura del BBC Consulente Pubblicitario: Anna Monaco Cell. 338.9825684 (monacoanna@libero.it) Fotografi ufficiali:
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