Supporters magazine n166

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197 7 dal

FREE PRESS - anno XII Proprietario: ASD Paperinik - Editore: Marino Petrelli

GUADALUPI N. 166 ASSICURATORI SNC

Consulente pubblicitario: Anna Monaco - Cell. 338.9825684 - (monacoanna@libero.it) Fotografi ufficiali: Michele Longo e Dino Matera, Agenzia Ciamillo/Castoria

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Collaboratori: Enrico Carriero, Giuseppe Errico, Daniela Franco, Gianluca Muscogiuri, Gianfranco Patera

Via Appia, 234 Brindisi Tel. 0831.582133

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PalaPentassuglia - Domenica 26 Marzo 2017 - ore 20.45

AVELLINO

Foto: Michele Longo

BRINDISI

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Si effettuano ecografie con il Dott. CILIBERTO Via Islanda, 99 (Bozzano) Brindisi - Cell. 349.4230877

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supporter’s magazine di Marino PETRELLI Lombardia agro dolce per la New Basket. Una vittoria bella, convincente, a tratti dominante contro Brescia. Ribaltata la differenza canestri dopo la sconfitta dell’andata e ridimensionata una squadra che fino a quel momento stava facendo molto bene, poi battuta anche domenica scorsa, ancora in casa, da Varese. Otto giorni dopo una copia un più sbiadita a Desio, contro una Cantù rigenerata dal ritorno di Carlo Recalcati in panchina, alla terza vittoria in fila e bestia nera contro di noi già dai tempi di Montegranaro e Venezia. Un passo indietro, purtroppo, dopo due partite positive che avevano fatto ben sperare in un finale di campionato travolgente. Paradossalmente, nonostante la sconfitta, oggi siamo ottavi, ma la strada verso la post season passa dalle vittorie e non dalle sconfitte. Contrò Cantù si sono visti momenti di bel gioco e buone scelte al tiro, ma altrettanti momenti di sbandamento, come il passaggio

Facciamo il punto a vuoto ad inizio terzo quarto dal 48-50, palla in mano, al 56-50 senza segnare per oltre tre minuti, e un finale che ci ha penalizzato con scelte in attacco sbagliate. Le partite si vincono con l’attacco, ma anche con la difesa e a volte questa squadra lo fa male, senza raddoppi sul lato debole e lasciando troppi tiri aperti agli avversari. E quando subiamo più di ottanta punti molto spesso si perde. Pesa, naturalmente, l’ultima azione. Ancora una volta, penalizzati dall’instan replay e soprattutto da decisioni arbitrali che anziché essere sostenute dallo strumento tecnologico ribaltano le decisioni. Ci si domanda se la tecnologia serva visto che gli arbitri decidono poi in maniera totalmente opposta. Serve eccome, ma servono anche regole chiare. Negli Usa, ogni partita è “supervisionata” da una regia centrale che lavora a New York e ad ogni richiesta si affida a centinaia di immagini. Una cosa

simile, ma meno costosa, avviene in Spagna. E tanto oltre oceano, quanto in Spagna il margine di errore è ridottissimo. Da noi ci si affida ad una, al massimo due immagini e gli arbitri spesso non hanno gli elementi giusti per valutare. Allora che le società facciano uno sforzo comune, insieme alla Lega, per fornire strumenti ancora più all’avanguardia ed evitare situazioni incresciose come quella vista a Desio domenica scorsa. Bene ha fatto la società a essere ferma contro l’ennesima ingiustizia subita e questa presa di posizione non può che far bene a tutto l’ambiente brindisino, rinvigorito anche dall’acquisto di Samardo Samuels, un grande colpo di mercato che, si spera, possa aiutare la squadra in questo finale di stagione. Ma è proprio la squadra che deve dare un segnale forte, a cominciare da questa sera contro Avellino. Per ottenere un posto tra le grandi servono le vittorie.

SOMMARIO

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Focus su Avellino

5 I quintetti in campo

6 Il Post.it di Mario Arceri

8 12 14

Giorgio Sgobba a tu per tu con SM

L’angolo di The Voice

La zona rosa della curva

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4 di Gianluca MUSCOGIURI Match clou della ventiquattresima giornata quello che ci apprestiamo a vivere sul parquet del Palapentassuglia tra Enel Brindisi e Sidigas Avellino, due tra le più belle realtà cestistiche del meridione. Nonostante la netta differenza di classifica e di valori tecnici fin qui mostrati la sfida tra le due formazioni si preannuncia equilibrata ed avvincente. Da una parte la seconda forza del campionato, a pari merito con la Reyer Venezia, dall’altra quell’Enel Brindisi alla ricerca di un risultato positivo dopo la bruciante sconfitta subìta in terra lombarda e con un Samardo Samuels in più nel roster, elemento che potrebbe finalmente dare una dimensione più interna e meno perimetrale al gioco di coach Sacchetti. Problema che non si pone, invece, per coach Pino Sacripanti, il quale può contare su dieci giocatori di spessore in grado di essere decisivi su entrambi i lati del

supporter’s magazine

Corazzata Avellino, serve un super Brindisi campo. Nonostante il dubbio Joe Ragland che si protrarrà fino a poco prima della palla a due, la formazione biancoverde ha soluzioni alternative di qualità, a partire da Marques Green, play tascabile e dalla grande esperienza e maturità. L’acquisto poche settimane fa di David Logan, il fulcro del gioco di Sassari negli anni di coach Sacchetti, ha aumentato le rotazioni e dato una spinta in più al gioco offensivo della Sidigas che già poteva contare, oltre Ragland, su due tiratori micidiali come Thomas e Randolph. Avellino, però, non è solamente tiro da tre punti e gioco delle guardie uno contro uno; la qualità ed il peso dei pivot nell’area pitturata è notevole ed in grado di spostare gli equilibri nelle partite punto a punto. Detto di Thomas, ottima ala pericolosa sia vicino sia lontano da canestro così come l’ex canturino Maarten

Leunen, il reparto lunghi fa affidamento su tre giocatori importanti come Zerini, Cusin e Fesenko. Di “Zero” abbiamo potuto apprezzare impegno, tenacia e grande spirito di sacrificio con la casacca brindisina, un capitano che ha comunque lasciato un ottimo ricordo nonostante qualche piccolo battibecco al momento di separarsi con la società biancazzurra. I due lunghi Cusin e Fesenko si completano per caratteristiche e modalità di “occupare” l’area dei tre secondi, più longilineo e rapido il primo, devastante fisicamente se lasciato giocare spalle a canestro il secondo. L’arrivo in casacca Enel dell’ex Olimpia Milano Samuels, se in condizioni fisiche buone, potrebbe essere il giusto antidoto per disinnescare l’uragano Fesenko. La partita di andata, vinta da Avellino nei secondi finali, ha dato dimostrazione di come

Brindisi possa mettere in difficoltà, giocando al massimo delle proprie potenzialità, anche le formazioni di alto livello. Il problema sarà capire quale Enel scenderà in campo, se quella attenta e volenterosa vista a Brescia oppure quella distratta e discontinua di Cantù. Se si vuole raggiungere un piazzamento playoff è ora di cominciare a correre e ad impegnarsi seriamente per quaranta minuti, su ogni pallone, in ogni partita da qui al 7 maggio.

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supporter’s magazine

I QUINTETTI IN CAMPO

LA TERNA ARBITRALE

ND

1993, 204 cm, 105 Kg, (USA)

1990, 196 cm, 92 Kg, (JAM)

B RI

1989, 206 cm, 107 Kg, (FRA)

Kyrylo FESENKO - Pivot

1986, 216 cm, 130 Kg, (UCR)

1982, 165 cm, 80 Kg, (MKD)

1994, 206 cm, 114 Kg, (USA)

Maarten LEUNEN - Ala g.

Kris JOSEPH - Ala p.

1985, 206 cm, 105 Kg, (USA)

1992, 187 cm, 98 Kg, (USA)

1988, 201 cm, 95 Kg, (TRI)

IN PANCHINA (Brindisi) Marco SPANGHERO - Play 1991, 186 cm, 78 Kg, (ITA) Samardo A. SAMUELS - Centro 1989, 206 cm, 118 Kg, (JAM) Marco CARDILLO - Ala 1985, 196 cm, 90 Kg, (ITA) Daniel DONZELLI - Guardia 1996, 200 cm, 90 Kg, (ITA) Simone FIUSCO - Guardia/Ala 2000, 192 cm, 88 Kg, (ITA) HEAD COACH Giorgio SGOBBA - Guardia Meo SACCHETTI 1992, 201 cm, 90 Kg, (ITA)

IN PANCHINA (Avellino) Joe RAGLAND - Play/Guardia 1989, 182 cm, 80 Kg, (LBR) Salvatore PARLATO - Play/Guardia 1986, 196 cm, 83 Kg, (ITA) David LOGAN - Guardia 1982, 185 cm, 77 Kg, (POL) Retin OBASOHAN - Guardia 1993, 186 cm, 85 Kg, (BEL) Marco CUSIN - Centro 1985, 211 cm, 107 Kg, (ITA) HEAD COACH Andrea ZERINI - Ala/Centro 1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA) Stefano SACRIPANTI

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Levi RANDOLPH - Guardia

ONE

BAS

R.L. CARTER- Pivot

1992, 175 cm, 77 Kg, (USA)

Marques GREEN- Play

AND

KET

Nic MOORE - Play

SC ICE

NEW

Adonis THOMAS - Ala p.

Durand Scott - Guardia

FEL

Amath MʼBAYE - Ala g.

S.S.

I SI

Gianluca SARDELLA Gianluca CALBUCCI Dino SEGHETTI


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supporter’s magazine Il post.it di Mario ARCERI

Una gran partita di JaJuan Johnson e di Zabian Dowdell, ma anche dell’ex brindisino David Cournooh, ha condannato alla sconfitta l’Enel nella trasferta di Cantù, con uno scarto – sei punti – che penalizza la squadra di Sacchetti più di quanto abbia espresso il campo visto che è rimasta in gara fino agli ultimi secondi. Ma più del rendimento buono e decisivo dei singoli va sottolineato un altro aspetto: Cantù è alla terza vittoria consecutiva da quando in panchina s’è seduto Carlo Recalcati che sta quindi avendo il merito di sottrarre la Mia, ex Ottobre Rosso, dalle sabbie mobili di coda e di proporre la sua candidatura a un posto nei play off. In parallelo va ricordata la storia di Varese, vicina di casa dei brianzoli condividendo con i medesimi una prestigiosa tradizione, che, dal black out di Brindisi (58-80) che sembrava dovesse aver segnato il punto di non ritorno, ha saputo mettere insieme quattro vittorie di se-

Lʼanalisi del campionato

guito metabolizzando infine la cura di Attilio Caja e rivoluzionando gi equilibri della parte bassa della classifica che ora vede impelagate Pesaro e Cremona, sempre più indiziate di essere gli anelli deboli nella catena della Serie A. Il fatto è che il recupero di fiducia e di risultati delle due squadre lombarde ha reso ancor più problematica la corsa verso i play off, risucchiando Caserta (che ha finalmente deciso di venir fuori dagli equivoci estromettendo la geniale sregolatezza di Edgar Sosa che evidentemente solo Sacchetti era riuscito ad ammansire piegandolo alle esigenze della squadra o almeno ad utilizzarne i pregi limitandone i difetti), Brescia e Torino, curiosità per l’arrivo di un monumento come Hollins, perdurando l’assenza di DJ White, e avvicinandosi pericolosamente all’Enel Brindisi, peraltro corsa immediatamente ai ripari chiamando un altro

pezzo da novanta come Samardo Samuels, ex Cleveland e tricolore con Milano, preparando il foglio di via per Danny Agbelese, generoso, ma poco incisivo nell’economia generale del gioco brindisino. Ora bisognerà vedere se e quanto Samuels sarà in grado di offrire alla causa. Le referenze sono ottime, il contributo potrà essere immediato, l’inserimento dovrà però essere rapido perché in arrivo c’è Avellino brillante protagonista della prima parte di stagione, inceppandosi però in occasione della Coppa Italia dalla quale è uscita al primo turno per inanellare poi una serie di sconfitte che le hanno provocato l’eliminazione dalla Champions League (doppia sconfitta di quattro punti con Venezia) e un paio di stop in campionato, particolarmente pesante quello interno con Varese dopo il ko di Brescia. La Sidigas s’è però ripresa andando a vincere a

Reggio Emilia sulla sirena del supplementare e poi domando domenica scorsa Sassari. Anche Avellino era corsa ai ripari, in previsione di un ruolo da protagonista da interpretare nel rovente finale di stagione, chiamando David Logan, un altro dei primattori della recita-scudetto di Sacchetti con il Banco di Sardegna. Sarà un caso, ma i due successi che hanno interrotto la serie negativa degli irpini sono arrivati in assenza di Ragland nel roster. In particolare domenica scorsa, Logan è stato protagonista con 19 punti, così come Marques Green con i nove assist smazzati. Qualche problema di convivenza tecnica da risolvere per Sacripanti? Potremmo cominciare a vederlo già a Brindisi, dove la sfida tra le due squadre e l’esordio di Samuels, così come lo show di Logan, promettono scintille, ma anche tanto spettacolo.







12 di Enrico CARRIERO Torniamo al Pala Pentassuglia dopo la doppia trasferta in terra lombarda con due importantissimi punti in più in classifica che oggi significherebbero ottavo posto, quindi play-off e un tale Samardo Samuels in aggiunta da questa settimana nel roster. Goss e compagni hanno espugnato autorevolmente Montichiari battendo Brescia e sono scivolati solo nel finale a Desio contro Cantù, probabilmente un altro peccatuccio che si aggiunge a quelli più gravi di questo altalenante campionato biancazzurro ma che tutto sommato ci lascia fiduciosi per l’esito finale. In attesa, prima o poi, di un istant replay favorevole, ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno nonostante non sia saltato il Pala Banco, una sconfitta che brucia ma che segna una certa crescita della squadra tenendo conto anche della bella e vincente prestazione contro Brescia con l’aver ribaltato a nostro favore la differenza canestri così come contro Cantù. Inevitabilmente a quanto detto, c’è da aggiungere la ciliegiona sulla torta, Samardo Samuels,

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Sette finali in 43 giorni. Tocca a noi colpaccio che ha scosso e non poco tutto l’ambiente e non solo, un acquisto super che se integrato subito lascia intravedere rosei orizzonti per la crescita del roster di coach Sacchetti, un ulteriore lodevolissimo sforzo di questa bella e pazza società, che con sentimento e portafogli sfida tutto e tutti, un esempio per chi dovrebbe e nicchia o meglio non esiste da oltre un decennio. Rosicate ma ribadisco che questo stupendo giocattolo E’ LA SOLA BRINDISI DI SERIE A! Ricordato che tranne Milano le altre quindici squadre sono e saranno fino alla fine in gara per i rispettivi traguardi, dobbiamo aspettarci a cominciare da stasera sette autentiche finali, quattro da disputare in casa e tre fuori, a domicilio sfideremo le due più forti in assoluto quali Avellino e Milano, la pericolante Pesaro e la rivelazione Capo D’Orlando di contro ci attende un arduo tris esterno: Sassari, Caserta e Venezia. L’Enel concentrata, combattiva e talentuosa con l’aggiunta di un certo Samuels è potenzialmente

in grado di far bene e centrare un posto tra le prime otto, sarà ovviamente sempre il parquet di gioco a confermarci o meno il tutto a cominciare dal posticipo di lusso di oggi contro la fortissima Avellino. Non si potrà oggi notare la presenza tra i lupi avellinesi di un barbuto giocatore che ha lasciato un segno indelebile in casa New Basket, l’ex capitano di uno splendido lustro biancazzurro, un pezzo di cuore che saluteremo come si merita nel pre-partita, poi avversari come la legge dello sport vuole, il giocatore lo conoscono tutti ma il grande uomo vale molto di più. Avellino di coach Sacripanti, oggi terza anche se a pari merito con Venezia, è certamente a giusta ragione la più forte dietro Milano (oggi sicuramente anche meglio), una squadra forte fisicamente e tecnicamente che ha impreziosito il suo già ricco roster con l’arrivo del cecchino David Logan, l’ex Sassari che il buon Meo conosce molto bene. Logan si aggiunge a Ragland, Green, Randolph, Leunen, Thomas al Gigante Fesenko e a Zerini, un top-team assoluto.

Dicevamo sette finalissime da giocare col coltello tra i denti e mani roventi per ottenere il massimo possibile, 43 giorni alla fine della regular-season, non ci resta che iniziare alla grandissima questo rush finale per continuare a sognare ad occhi aperti. Foto: MIichele Longo



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di Daniela FRANCO Venti di primavera in casa Enel, con qualche colpo di coda invernale: ecco la sintesi estrema di questo marzo pazzerello che ha portato squadra e tifosi a spasso per l’Italia e che non ha ancora esaurito le sue sfide. Febbraio aveva fatto calare il sipario su insoddisfazioni diffuse, su vittorie “mordi e fuggi” destinate a servire alla causa classifica ma non a convincere, come contro Cremona, per poi aprirsi a prospettive in certe quali gli scontri diretti con avversari - mi autocito - pronti a vendere cara la pelle. Poteva venirne fuori un disastro, come temevano i pessimisti, o un capolavoro, sostenevano gli irriducibili sognatori. Alla fine della tournee lombarda, né l’uno né l’altro. Piuttosto un bicchiere mezzo pieno: l’aver divorato senza tanti complimenti una leonessa Brescia piuttosto indigesta, accompagnato da un onorevole ottavo posto, ma anche un sapore di incompiuto dato, soprattutto, dalla sconfitta a Desio contro la Mia Cantù rinvigorita dalla cura Recalcati. Nell’andata era accaduto il contrario ma quanto differenti sono le compagini ora rispetto alla prima porzione del campionato; quanto più sofferenti o mature, alle prese in generale con ridimensionamenti, messe a punto, svolte. Così non si può esattamente comparare la Brindisi di oggi a quella di qualche mese fa, e per svariate motivazioni. La prima, fondamentale, è che quell’amalgama di squadra che tutti cercavano, meglio si aspettavano da subito è improvvisamente diventato

Brindisi, trasformati da crisalide a bellissima farfalla una costante, - migliore circolazione di palla, assist, blocchi, pick and roll - e, grazie ad esso, è stato riabbracciato Joseph, inserito anche Sgobba. A conti fatti, Brindisi ora segna di più, difende di più, corre di più, incide di più su ogni gara, insomma è più consapevole di sé, più cresciuta. Quando ciò sia accaduto con precisione non è dato saperlo, anzi è superfluo se, pur perdendo, si rimane aggrappati alla classifica in una zona calda. E non per caso o per fortuna ma – seconda ragione - per disegno razionale. Gli obiettivi cominciano a cementare intorno ad essi mentalità e gioco, come se si fosse trovata la direzione giusta, finalmente. A guardarlo ora, il campionato è ancora lungo ma la parte che avanza è quella più importante, ci conduce alla resa dei conti, tanto più importante perché la stagione che viviamo è una specie di “anno zero” per la New Basket e ogni passo compiuto vale doppio, considerando i cambiamenti attraversati. Guardare avanti non esenta dalle cadute, dagli inciampi, è bene tenerlo a mente, anche essi fanno parte della metamorfosi positiva di Brindisi che vuole progredire, migliorarsi. In questa fase “crisalide”, quanto è lecito esaltarsi per l’arrivo-inaspettato, insperato, di un “supporto di lusso” anzi extra quale Samardo Samuels? Meglio “ abbottonarsi” ad attendere sospettosi i futuri sviluppi o lasciarsi andare ad una incontrollata fanciullesca gioia e

a conseguenti sogni di gloria? Certo un attacco Samuels M’Baye Carter è in grado di solleticare anche i più esigenti, è una specie di “dream trio”, nutre ambizioni alte , altissime. Unito com’è , tra l’altro, a talenti diversi, alcuni già rodati dal campo, come Scotte Goss, altri in perfezionamento, come Joseph , altri ancora in fase di “gemmazione”, vedi Donzelli. Il segnale che con questo oneroso e generosissimo regalo la società ha voluto dare all’ambiente, sponsor incluso, ritengo sia chiaro: non lasciare nulla di intentato per compiere un salto di qualità e porre le basi per il futuro. Siamo riconoscenti ed ansiosi di seguire le orme del gigante sul parquet, senza per questo oscurare o dimenticare la squadra che finora ci ha condotti fino a qui , senza creare gerarchie o personalismi laddove a vincere è la mentalità di gruppo, delle cinque dita di una mano. Nell’imminenza della gara con Avellino è lecito essere speranzosi ed ottimisti, orgogliosi e fieri , comunque vada sul parquet. Perché anche gli irpini sono alle prese con restyling di roster e fortemente concentrati sulla quota playoff dunque, visto così, saremo protagonisti di uno scontro alla pari, tanto poco contano i punti che ci separano. Largo a chi vuole sorridere al sogno godendosi il presente, restino pure a casa quelli che si fanno abbattere dalle false certezze e dalle paure. Dimenticavo, chi c’è canti, a squarciagola.

CAMPIONATO SERIE A 8° GIORNATA RITORNO (19 Marzo)

CANTU’-BRINDISI TRENTO-PISTOIA PESARO-REGGIO EMILIA MILANO-CREMONA AVELLINO-SASSARI BRESCIA-VARESE CAPO D’ORLANDO-CASERTA VENEZIA-TORINO

83-77 99-91 81-91 86-78 77-65 78-87 74-71 89-70

9° GIORNATA RITORNO (26 Marzo)

BRINDISI-AVELLINO PISTOIA-MILANO CASERTA-VENEZIA CREMONA-SASSARI TORINO-CANTU’ TRENTO-PESARO VARESE-CAPO D’ORLANDO REGGIO EMILIA-BRESCIA CLASSIFICA MILANO

40

TORINO

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VENEZIA AVELLINO C. D’ORLANDO TRENTO SASSARI REGGIO EMILIA

30 30 28 26 24 24

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