//L’Editoriale di Maria Luisa Mastrogiovanni
continua dalla prima
dell’espressione, ma è necessario. Intendo dire che sono considerate un costo da sostenere, non una risorsa da valorizzare. Considero una risorsa anche gli anziani, i disabili e disoccupati. Torniamo alle donne. Pochi si fermano a riflettere sul fatto che se le donne sono escluse dal processo economico e produttivo, dalle cariche politiche, dalle carriere, questo non può essere più un problema delle donne ma è un problema della democrazia. Costruire una nuova società a misura di donna, significa costruirla a misura di bambino, di anziano, della famiglia. Quindi significa costruirla su misura per tutti. Questo per tre motivi. Uno: le donne costitui-
L’Editoriale
Donne e pari opportunità. FastiDio o impegno per i canDiDati scono più del 50% della popolazione. Non pensare ad un progetto su misura per loro significa voler governare solo metà della popolazione. Due: sono le donne ad occuparsi dei bambini, dei genitori anziani, della famiglia. Mentre contemporaneamente lavorano. Sono le donne a conoscere fino in fondo le esigenze delle persone di cui si prendono cura. Aiutarle ad aiutarli significa non solo mettere le donne nelle condizioni di farlo meglio ma significa permettere loro di lavorare con maggiore efficienza. Tre: permettere alle donne di affermarsi sul lavoro significa sprigionare risorse umane, intelligenza e competenze che oggi sono in gran parte semplicemente ri-
mosse, dal momento che il maggior numero di disoccupati è donna. Nonostante siano le donne a laurearsi prima e con maggior profitto. La maggior parte delle donne decidono di lasciare il lavoro dopo il primo figlio, perché non riescono a gestire famiglia e lavoro contemporaneamente. Questo per mancanza di servizi pubblici. Più servizi in aiuto per le donne che lavorano significano più servizi per tutti i settori della società. Nel dover scegliere chi votare, scorrete i programmi fino in fondo. Giù giù fino al paragrafetto fastidioso sulle donne. Avrete così la misura di quanto il vostro candidato tenga veramente alla democrazia.
il mensile del salento Anno VI - n. 59 - 22-28 Maggio 2009 Iscritta al numero 845 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 27 gennaio 2004
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BOLLETTINO DEI NAVIGANTI
// Opinioni dal Tacco Vituperata eurocrazia e marginale europarlamento di MARIO DE DONATIS m.dedonatis@iltaccoditalia.info
So di andare controcorrente ma, in questo nostro Paese, se si decidesse, una buona volta, di riservare la dovuta centralità al Parlamento europeo, occorrerebbe far svolgere le relative consultazioni estraneandole dalle altre competizioni elettorali. È sotto gli occhi di tutti. Tra questioni strettamente territoriali e la forza attrattiva dei leaders locali, i candidati alle Europee, peraltro sottoposti a spostamenti inumani per l’ampiezza dei collegi, sembrano perdere identità e ruolo. Del resto, catapultati in realtà lontane dalle loro abituali frequentazioni, il “candidato alle Europee”, gomito a gomito con amministratori uscenti e candidati sindaci che hanno conosciuto, generalmente, un attimo prima, non può fare altro che assecondare l’interlocutore più vicino politicamente e, pensando languidamente alla compo-
nente avversaria d’oggi ma, chissà, più vicina domani, è portato a svolgere un ragionamento per i più lontani, per catturare qualche consenso in più. È un gioco non da poco, che richiede professionalità indiscussa, ma che nulla concede alle tematiche dell’Unione europea che, pure, dovrebbero essere trattate con impegno e sistematicità per la valenza che le stesse assumono nelle questioni etico-valoriali e nella definizione ed attuazione delle politiche di sviluppo nei settori produttivi, sul territorio. Non c’è traccia di queste cose. C’è, al contrario, il tentativo di ricordare all’elettore un nome, un volto, ricorrendo al “6x3” (formula magica per segnalare, con grandi manifesti, la propria presenza) con banali “andiamo insieme in Europa”. Lasciamo andare. L’Europa è, ancora, una solida realtà per ben altre presenze politiche e per quella vituperata “eurocrazia” che conosce non solo le lingue, ma è custode, nel bene e nel
male, delle procedure e delle modalità saranno, soprattutto, impegnati qui da che garantiscono processi decisionali noi, per altre future candidature. chiari e trasparenti, quantomeno percorsi in cui i controlli “a posteriori”, “a campione” e via dicendo, servono, ancora, a qualcosa. Possiamo permetterci forse per questo o per quella naturale predisposizione ad essere poco inclini all’impegno ordinario a rinunciare ad una reale presenza forte e consapevole nel Parlamento europeo? E quanto, ancora, dobbiamo attendere perché la nostra rappresentanza sia educata a lavorare per quello che è necessario ed a trasferire in quella sede le istanze dei cittadini e dei territori? Se il buon giorno si vede dal mattino, ancora una volta la consultazione per le Europee annuncia molte nebbie. Il risultato servirà ad avviare nuove scomparizioni e ricomparizioni, a far nascere laboratori politici, ad alimentare strategie per futuri riposizionaLa soluzione a pag. 30 menti. Ed i nostri eletti alle Europee
INDOVINA CHI E’?
// Opinioni dal Tacco IPSE DIXIT // Date a Cesare quel che è di Cesare “Perrone non può attribuirsi dei meriti per quello che si è fatto di buono in passato e scaricare le responsabilità sugli altri”. Angelo Tondo, responsabile provinciale “Io Sud” Nuovo Quotidiano di Puglia, p. 13, 14 maggio 2009 // I conti tornano “Questo smentisce quanti da tempo vanno dicendo che io non avrei i numeri per governare la città. Si tratta di qualche menagramo, al quale forniremo presto una calcolatrice ed un pallottoliere”. Paolo Perrone, sindaco di Lecce La Gazzetta di Lecce, p.IV, 19 maggio 2009 // Amici come prima “Con Paolo condivido un progetto e voglio ricordare che due anni fa i nostri programmi erano quasi sovrapponibili. Sì, c’è stata una incomprensione sulla tempistica di attuazione della nostra intesa ma è stata risolta con un franco colloquio”. Wojteck Pankiewicz, leader del Centro moderato al Comune di Lecce Nuovo Quotidiano di Puglia, p.8, 21 maggio 2009
commenti e opinioni da
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Finora nessuno dei politici si è preoccupato dell’emergenza rifiuti e della salute di noi cittadini. Non si sono mai interessati a noi, ora si trasformano in paladini della giustizia per accaparrarsi voti. Sergio @ 23:22-20.5.09 commento all’editoriale “Ugento e Casarano: due città sotto i riflettori” www.iltaccoditalia.info/sito/indexa.asp?id=6964#commenti_articolo Ci sarebbe molto da parlare e da discutere, ma a quanto pare la necessità di creare un quadro giuridico di diritto penale dell’ambiente sembra non essere la priorità di alcun politico.... sebbene siano stati molti i tentativi fatti, ribadisco da ogni classe politica, la concretezza ha sempre lasciato il posto ad altre priorità, volutamente o involontariamente.... ognuno può liberamente fare le proprie considerazioni. Cristian Rovito @ 17:46-20.5.09 commento alla news “Scarico illecito di reflui a Parabita” www.iltaccoditalia.info/sito/indexa.asp?id=6993#commenti_articolo Il vero problema sono i giovani, in particolare i nuovi elettori. Son poco interessati. Bisognerebbe programmare situazioni per poter far comprendere loro che quello che loro scrivono su quella carta è il loro futuro e quello dei loro figli e così via... Silvia @ 15:3-21.5.09 commento alla news “Candidati casaranesi a colpi di Tacco” www.iltaccoditalia.info/sito/indexa.asp?id=6990#commenti_articolo
strategie Da canDiDati. chi attacca chi e chi non attacca nessuno Casarano. Si cominciano a delineare le strategie dei quattro candidati sindaci e delle rispettive coalizioni per conquistare il voto e la fiducia degli elettori. Tutto parte da quel 50,7 % di voti che nel 2004 la coalizione di centrosinistra riuscì a raggiungere, al primo turno e che le consentì di governare. Quel centro-sinistra, com’è noto, non è lo stesso del 2004, ma neanche il centro-destra è uguale a cinque anni fa. C’è stato di recente un clamoroso mischiamento di carte, con pezzi di centro-sinistra che sono andati a destra; una parte del centro-destra alleato con il centro-sinistra; il centro-destra diviso in tre tronconi; la sinistra che ha deciso di correre da sola. L’alleanza che ha avuto la responsabilità di governare questa città ha l’obiettivo di difendere, e magari incrementare, quel 50,7%; le altre tre coalizioni, al contrario, cercheranno di attingere da quella base per aumentare i propri con-
sensi. Con quali strategie? Claudio Casciaro e il Popolo della Libertà ha impostato una campagna elettorale basata sul “nuovo non nuovo” e sulla denuncia del presunto malgoverno di Remigio Venuti, la sua giunta e quanti l’hanno sostenuto. Emblematico è stato un manifesto-volantino in cui sono state stampate le foto degli amministratori che si sono ricandidati, oltre ad alcuni consiglieri comunali uscenti della maggioranza, mettendo in guardia i cittadini che l’eventuale vittoria di Ivan De Masi potrebbe riportare a Palazzo dei Domenicani gli stessi amministratori uscenti. Finora, almeno pubblicamente, la strategia del PdL non contempla azioni contro Francesca Fersino, l’altro candidato di centro-destra, che dovrebbe costituire il pericolo maggiore per Casciaro. La coalizione della bancaria, infatti, “pesca” nello stesso elettorato del farmacista. Dal canto suo, nemmeno la Fersino ha dimostrato di
//Questione Di looK
di ENZO SCHIAVANO e.schiavano@iltaccoditalia.info
essere in “guerra” con il suo ex partito. Nell’unico comizio fatto fino a questo momento, infatti, ha soprattutto attaccato De Masi, Venuti e la sua gestione del Comune, toccando solo marginalmente i rivali del centro-destra ed elogiando “i ragazzi della sinistra”, ossia quell’alleanza che si è formata intorno ad Enrico Fattizzo. La strategia della sinistra è chiarissima: colpire solo ed esclusivamente l’alleanza di De Masi (formata dal centro-sinistra, dall’Udc e dal movimento di destra “Io Sud”) per catturare il maggior numero di delusi del centro-sinistra. Infatti, negli interventi di Fattizzo non esiste (finora) contrapposizione con il centro-destra. E De Masi e la sua coalizione? La strategia sembra quella di non attaccare nessuno, di non rispondere alle provocazioni e di proporre soltanto il programma, anche se all’interno dell’alleanza qualcuno comincia chiedersi se tale strategia sia vincente.
Tacco n.45, marzo 2008 “Chi ha qualcosa da dire in contrario, parli ora, o taccia per sempre”. La consacrazione di Sergio Blasi a segretario del partito democratico è avvenuta per acclamazione, davanti agli stati maggiori del nuovo partito. Gran sacetordessa, Loredana Capone, moderatrice dell’assemblea. Tacco 59, 22-26 maggio 2009. Le cose sono molto cambiate. Blasi ha lasciato la carica dimettendosi a favore di Capone. Salvatore, stavolta.
//Società //Elezioni // 18enni al voto
S
ono confusi ed indecisi. Ma non perché non abbiano le idee chiare sul ruolo e sull’importanza della politica per la vita di un Paese. Sono confusi perché la politica li ha già delusi. Quella politica di ideali forti che partono dallo stomaco e che spingono all’impegno in prima persona e persino alle rivoluzioni. L’hanno studiata per anni nei libri di scuola e l’hanno immaginata così: pura, fortissima, espressione massima della libertà personale. Oggi che, appena 18enni, sono chiamati per la prima volta ad esprimere la propria preferenza alle urne, non sanno a chi concederla. Perché negli ideali credono, ma sono sfiduciati. Perché i candidati in ballo, tranne in rari casi, non li hanno saputi catturare; perché vorrebbero conoscere di più di loro. Dei discorsi pronunciati attraverso gli schermi tv non sanno che farsene; chiedono, invece, contatti sinceri, ravvicinati, autentici. Abbiamo chiesto ai “nuovi” adulti, che a giugno entreranno per la prima volta in un’urna elettorale, se voteranno per schieramenti di destra o di sinistra ed il perché della scelta. Ecco che cosa ci hanno risposto, dando grande prova di maturità.
chiamata URNE alle
DESTRA O SINISTRA. QUESTO È IL DILEMMA PER I TANTI RAGAZZI CHE VOTERANNO, A GIUGNO, PER LA PRIMA VOLTA. COME DIRE: SPERIAMO CHE LA POLITICA SIA ALL’ALTEZZA di LAURA LEUZZI E BARBARA DE PAOLIS
Marta Orlando 18 anni, Taurisano
Per noi che abbiamo appena compiuto 18 anni, è strano entrare nell’ottica del voto. Io non ho ancora deciso a chi dare la mia preferenza, poiché mi devo ancora informare bene. Mi piacerebbe saperne di più ma non è sempre semplice.
Daniela Gaetani “LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE SI TROVA COSTRETTA A VOTARE IL ‘MENO PEGGIO’ CONSAPEVOLE CHE COSTUI, UNA VOLTA ELETTO, ABUSERÀ DI QUEL VOTO ANCHE PER SCOPI Daniela Gaetani PERSONALI” 18 anni, Martano Considero il voto uno strumento sovrano, una delle invenzioni più grandi della storia che possono, come è successo in passato, cambiare il destino di un Paese. Credo al tempo stesso che occorra fare una riflessione: ora come ora il voto (anche grazie ai media) è uno strumento di manipolazione e la maggior parte della gente si trova costretta a votare il “meno peggio” consapevole che costui, una volta eletto, abuserà di quel voto anche per scopi personali. Questo significa anche che mi riconosco in una linea di pensiero democratica e non di censura, di dialogo e di libertà di perseguire i propri ideali. Spero che l’Italia riacquisti al più presto questa condizione.
Marcello Ghezzi 18 anni, Ugento
Voterò certamente per la destra, perché non mi è piaciuta la politica di Nichi Vendola a livello regionale. Si è concentrata troppo sul Nord Puglia dimenticando il Salento. Inoltre sono soddisfatto dell’operato del Comune di Ugento, dove l’Amministrazione è di destra. il tacco d’Italia
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Marzia Borgia
Francesco Maniglio
18 anni, Lecce
18 anni, Sternatia
E’ la mia prima esperienza di voto ed ancora non so per chi voterò. Sono indecisa perché ho poca fiducia nella politica. Forse darò la mia preferenza a qualcuno di centro-sinistra, ma per un motivo di carattere ideologico.
Sono iscritto al Partito Democratico da oltre un anno perché vicino alle mie ideologie. La mia preferenza in riferimento alla lista locale è indirizzata a Giorgio Simeone, mentre a livello provinciale al nostro candidato Fernando Costantini di Corigliano. La mia scelta su quest’ultimo è dettata dal fatto che ha condotto il suo precedente incarico con dedizione, rispettando appieno gli impegni assunti nei riguardi di una comunità, come la mia, di 2.500 abitanti circa. In particolare si è interessato sia alle problematiche giovanili sia a quelle degli anziani.
Antonio Leuzzi
Francesco Fiorito
18 anni, Taurisano
19 anni, Ruffano
Voterò per il centrosinistra. Più che per la candidata, lo farò in nome di certi valori storici dello schieramento nei quali mi rivedo. Se anche avessi condiviso le idee di destra, l’attività del Governo Berlusconi, a livello nazionale, mi avrebbe comunque convinto a cambiare orientamento.
Molto probabilmente voterò per il centrodestra, ovvero per la coalizione che sostiene Antonio Gabellone. Anche perché credo che oggigiorno la sinistra non esista più. Io non ho uno specifico orientamento politico ma credo che la destra sia più stabile, soprattutto a livello nazionale. E poi nei piccoli centri come Ruffano più che lo schieramento conta l’affidabilità del singolo candidato.
Daniele Mastai
Cristian Vergine
18 anni, Casarano
18 anni, Soleto
Voterò certamente per la sinistra. Faccio sempre l’esempio della bicicletta, in cui la ruota davanti è la sinistra e quella di dietro è la destra. Solo grazie alla ruota davanti è possibile avanzare; la ruota di dietro invece non permette di muoversi. Naturalmente per una equilibrata situazione politica, che si fondi sulla dialettica, sono necessarie entrambe le ruote. Quindi ben venga la destra, ma solo se al governo c’è la sinistra.
Francesca Imbriani 18 anni, Casarano
Io voterò per la sinistra, però non saprei motivare questa mia scelta. Frequento amici che sono di sinistra e quindi un po’ mi sono lasciata condizionare da loro, anche perché ne condivido il pensiero.
Sono ancora molto indeciso ma quasi sicuramente voterò destra. La mia scelta finale sarà comunque condizionata dai consigli della mia famiglia e degli amici.
Margherita Baffa “RICONOSCO I VALORI DELLA DIGNITÀ DELLA PERSONA, LA LIBERTÀ E LA RESPONSABILITÀ, L’EGUAGLIANZA, LA GIUSTIZIA, LA LEGALITÀ,LA SOLIDARIETÀ, LA SUSSIDIARIETÀ E SPECIALMENTE LA DEMOCRAZIA”
Margherita Baffa
Valentina Sergi 18 anni, Torre San Giovanni
Voterò a destra perché mi rispecchio negli ideali di quello schieramento politico. La mia è una famiglia tradizionalmente di destra e quindi ho naturalmente appreso certi punti di vista.
Francesco Rizzi
18 anni, Galatina
18 anni, Sogliano
Premettendo che ormai la politica sta rischiando di sparire da questo Paese, mi sento in sintonia con i valori di centro. Riconosco i valori della dignità della persona, la libertà e la responsabilità, l’eguaglianza, la giustizia, la legalità, la solidarietà, la sussidiarietà e specialmente la democrazia. Credo fedelmente in questi valori che stanno andando perdendosi ma che ognuno di noi dovrebbe coltivare dentro di sé. Il mio voto sarà dettato da questi valori con la speranza di rivedere il mio Paese e specialmente il mio territorio ai livelli che gli spettano. il tacco d’Italia
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Voterò Centro-Udc per il carisma di Casini e perché approvo le sue opinioni e gli ideali del partito.
//Provinciali //Baldassarre interroga Pellegrino //terza parte
cinQue anni ai raggi X
TERZA ED ULTIMA PUNTATA DELL’INTERVISTA A GIOVANNI PELLEGRINO, PRESIDENTE USCENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE, DA PARTE DI RAFFAELE BALDASSARRE, LEADER DI OPPOSIZIONE
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iovanni Pellegrino a colpi di Tacco. Ancora una volta. Si conclude qui, con la terza puntata dell’intervista al numero uno di Palazzo dei Celestini da parte del leader di opposizione Raffaele Baldassarre, la rubrica “A colpi di Tacco”, una delle rubriche storiche del nostro giornale. n occasione delle elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione provinciale, abbiamo chiesto a chi ha seduto per cinque anni sugli scranni di minoranza di “punzecchiare”
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Le trasferte in Cina, in Russia, in Giordania non hanno prodotto molti effetti visto lo scarsissimo apporto in termini turistici verso il nostro territorio, dove invece arrivano tedeschi, inglesi e francesi, nei villaggi turistici. Le autorizzerebbe ancora? “Non tutti i tentativi possono avere successo; e solo chi non fa, non sbaglia. Il rilievo può valere, però, soltanto per la missione in Russia. La missione a Pechino è stata uno straordinario momento di marketing territoriale; perché l’orchestra della Notte della Taranta che suonava musiche salentine per le vie di Pechino il primo maggio è stata ripresa da reti televisive nazionali e internazionali, tanto è vero che la missione è stata sponsorizzata da uno dei più importanti gruppi bancari
su più temi, relativi all’attività di mandato, chi invece, nella stessa sala consiliare, ha occupato i posti della maggioranza. Stavolta sotto la lente sono finite le trasferte della Provincia in Russia, Cina e Giordania, la politica culturale programmata e portata avanti negli anni, le assunzioni di tecnici esterni. Ecco che cosa Baldassarre ha chiesto al suo storico “avversario” Pellegrino. Ed ecco che cosa questi gli ha risposto.
italiani. Anche la missione in Giorda- guendo l’insegnamento di don Tonino nia è nata da un invito all’orchestra Bello”. della Notte della Taranta per la festa Tradizioni contadine, folclore, musica del 2 giugno. E’ l’unica delle missioni, popolare, ed un po’ di lirica. Ma la cui ho personalmente partecipato; e cultura e lo spettacolo non possono l’incontro che ho avuto in Amman con essere solo questo. Non c’è il rischio il Grande Iman di un accenascemita è “NEGROAMARO 2007 tuato provinstato un mo- HA OTTENUTO UN PREMIO cialismo? mento impor“Che sciocNAZIONALE, RICHIAMANDO tante nella chezza! La rasrealizzazione di L’ATTENZIONE DELL’UNESCO, segna culturale uno specifico CHE HA DATO SEDE STABILE Negroamaro ha impegno proottenuto nel DELLA SEGRETERIA EUROPEA grammatico: 2007 un imporfare del Sa- DEL FORUM MEDITERRANEO tante premio lento una terra DELLA PACE NEL CASTELLO nazionale. Ha di incontro, di richiamato su DI ACAYA E FISSATO A LECCE dialogo, di di noi l’attenpace, se- E VERNOLE IL PRIMO FORUM” zione dell’Uneil tacco d’Italia 11 Maggio 2009
sco, che ci ha convocati a Parigi. Nasce da lì – e cioè dall’importanza della nostra attività culturale – la scelta dell’Unesco di dare sede stabile della segreteria europea del Forum Mediterraneo della pace nel castello di Acaya e di far svolgere a Lecce e Vernole il primo Forum; abbiamo saputo battere in Parigi la concorrenza di Nizza! Alla faccia del provincialismo! A questo aggiungo che il Museo Castromediano è stato sede di mostre di eccezionale valore, quale quella sulla scultura sacra barocca in collaborazione con Napoli e la Spagna e la più recente mostra di capolavori dell’arte polacca in collaborazione con l’Hermitage di Cracovia. Inoltre non è provincialismo aver valorizzato radici culturali salentine: la mo-
“IN ALBA SERVICE NON SOLO IL PRESIDENTE, MA L’INTERO COLLEGIO SINDACALE HO SCELTO AL DI FUORI DELLA MIA AREA POLITICA. A VOLTE MI SONO INDIRIZZATO ADDIRITTURA VERSO AREA POLITICA OPPOSTA” stra pittorica da Sidoti e Suppressa, la riscoperta di un poeta di rilievo nazionale come Girolamo Comi, la rivalutazione del suo palazzo in Lucugnano, le iniziative dedicate alla valorizzazione di poeti salentini moderni e contemporanei, che meritano di essere studiati nelle scuole”. Uccella, Polimeno, Caputo, Casilli, Turrisi, tutti politici di centrosinistra: nella sua Amministrazione non c’è stata mai una nomina tecnica, anzi l’unica effettuata, quella di Ruggeri all’Alba Service, con l’approssimarsi delle elezioni provinciali è stata rimossa. Non mi pare fossero questi i suoi intendimenti all’inizio della legislatura. E’ stato davvero libero dai partiti? “Ogni predica valida dovrebbe venire da un buon pulpito! Mi domando quali siano i tecnici che Fitto e gli uomini di
Fitto hanno utilizzato nelle loro esperienze di governo. E non oso pensare in quale particolare tecnica siano versate, le veline, che senza il provvidenziale intervento di Veronica Lario, avrebbero imperversato nelle liste del PdL alle Europee. Comunque non è vero che non abbia mai scelto tecnici di prestigio. Carlo Ossola che rappresenterà la Provincia nella Fondazione Notte della Taranta è un esperto di livello europeo. Al vertice della Fondazione, con gli amici della Grecìa, abbiamo voluto Massimo Bray, che è il direttore dell’Enciclopedia Italiana! In Alba Service non solo il presidente, ma l’intero collegio sindacale ho scelto al di fuori della mia area politica. A volte mi sono indirizzato addirittura verso area politica opposta, come per Fabio Campobasso revisore di Salento Energia; e che si candida alle provinciali per il centrodestra, come D’Autilia a lungo utilizzato da Alba Service come consulente del lavoro. Giuseppe Ruggeri fu scelto da me come manager puro. E ha fatto un ottimo lavoro, anche dopo aver deciso di candidarsi alle comunali di Lecce con il centrosinistra, risultando il primo dei non eletti nella lista del Psi. Da quel momento è entrato far parte del ceto politico; ed è normale che quando le sue scelte politiche hanno
Il presidente della Provincia di Lecce Pellegrino è stato nominato da Vendola amministratore delle Terme di Santa Cesarea. Bene, bene, il turismo termale è un settore di nicchia che tira. Bene. Bene? Beneeeeeeee!!! Il presidente rilassato tra vapori e fanghi stava per farsi soffiare da sotto il naso proprio uno dei simboli salentini più noti in Italia e nel mondo, altro che terme. E’ arrivata a sorpresa infatti la proposta di aprire a Roma la sede della Fondazione Carmelo Bene. Ma niente paura, gli eredi dell’artista hanno fatto sapere che preferirebbero tanto il Salento. Pellegrino e la sua giunta si diano una mossa, dunque. Pressione bassa (post sauna) permettendo. Vignetta dal Tacco n. 15, giugno 2005.
cominciato a divergere dalle mie, il nostro rapporto sia entrato in crisi. Ruggeri, che è uomo per bene e intelligente, ha preso atto di ciò e ha preferito dimettersi. Mauro Giorgino appartiene all’area del centrosinistra, ma è uno dei migliori commercialisti cittadini della sua generazione.
Quanto ad Umberto Uccella, agli altri amministratori e sindaci di Stp ne è certa l’appartenenza politica; ma è certo anche che stanno facendo un buon lavoro. Non diversamente dai politici, cui il sindaco di Lecce ha affidato il non facile compito di raddrizzare i conti di Lupiae Service”.
//Europee //L’intervista //Elena Gentile
una politica gentile, anche in europa ASSESSORA REGIONALE ALLA SOLIDARIETÀ, POLITICHE SOCIALI E FLUSSI MIGRATORI. DONNA LAVORATRICE (È PEDIATRA PRESSO L’OSPEDALE DI CERIGNOLA), MOGLIE E MADRE DI DUE FIGLI. ELENA GENTILE, PD, TENTA LA CORSA ALL’EUROPA di MARIA LUISA MASTROGIOVANNI
“CON I PROSSIMI BANDI LA REGIONE STANZIERÀ CIRCA UN MILIARDO DI EURO PER LA NUOVA IMPRESA DI GENERE. QUESTA È LA RIVOLUZIONE PUGLIESE CHE ABBIAMO VOLUTO: NON COMPASSIONE MA SERVIZI DI QUALITÀ, PER CONFIGURARE IL WELFARE COME UN ESEMPIO VERO DI ECONOMIA CIVILE E SOCIALE” Politica al femminile in Puglia ed Europa. Qual è la situazione? “Il ponte Puglia-Europa è un collegamento di estrema importanza. Abbiamo portato in Europa l’esperienza originale pugliese: la nostra legge sulle politiche di conciliazione, che ha già dato i suoi primi segni importanti; l’approvazione di una prima graduatoria d’infrastrutture educative e formative per la prima infanzia, come asili nido, ludoteche, progetti sperimentali come asili nido negli ospedali, nelle Università, nell’aeroporto di Bari. Strutture moderne non solo per la qualità del contenitore, ma anche per i contenuti; percorsi educativi formativi affidati a professionalità adeguatamente inserite nel contesto sociale e socio-educativo, flessibilità degli orari, sostegno alla gestione per contenere i costi a carico delle famiglie. Questo riteniamo una buona prassi: creare delle politiche vere a sostegno delle famiglie; in questo senso abbiamo previsto anche un sostegno alle gestione per lo start up iniziale che si aggira intorno a 58 milioni di euro e si converte in numeri significativi: 125 nuove strutture, 30 delle quali nel
Salento. Un grande risultato che ci consentirà, ci auguriamo presto, di portare il numero di posti-bambino dal 3 al 6 per cento, permettendoci di avvicinarci agli standard delle Regioni del Centro-Nord storicamente più evolute rispetto alle politiche familiari attraverso un’infrastrutturazione e dei servizi adeguati. Ma non ci siamo fermati a questo: abbiamo anche finanziato la realizzazione di 290 nuove infrastrutture”. Che tipo di infrastrutture? “Per le persone diversamente abili che perdono il sostegno familiare, per gli anziani non autosufficienti, per le donne vittime di violenza, per i bambini maltrattati. Si tratta di infrastrutture che sostengono le donne che lavorano o sono in cerca di lavoro, favorendo la conciliazione tra vita e lavoro. Abbiamo pensato, dunque, a politiche a sostegno delle donne ma anche delle famiglie. In dirittura di arrivo sono i bandi dello sviluppo economico per favorire lo start up di impresa di genere”. Quanti fondi saranno stanziati con i prossimi bandi? “Circa un miliardo di euro destinato alla nuova impresa di genere, in tutti i settori ed in particolar modo in il tacco d’Italia
quello dei servizi. Questa è la rivoluzione pugliese che noi abbiamo voluto, dall’assistenza e dalla compassione ai servizi di qualità, per realizzare un percorso che ci ha portato a configurare il welfare come un esempio vero di economia civile e sociale. Noi oggi vogliamo rappresentare un passaggio significativo del Pil di questa Regione”. Che cosa deve fare l’Europa per rafforzare il welfare? “Deve essere percepita non come un ente lontano, slegato dai problemi del territorio, ma come un volano per incoraggiare politiche attente alla declinazione dei diritti. Dobbiamo vigilare affinché l’Europa sia più attenta alle regioni del Mezzogiorno e si assuma la responsabilità del governo di alcuni temi che non sono aggredibili dai governi nazionali e locali, come l’immigrazione, l’integrazione, il sostegno dei paesi d’origine delle persone in difficoltà. In una parola, le pari opportunità”. Da una recente ricerca del Centro Servizi volontariato Salento risulta che la Regione stanzia i soldi, ma i Comuni non li sanno spendere. Ciò si traduce nella mancanza di servizi per le famiglie. Come si può ri15
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solvere questo problema? “La mia preoccupazione principale è proprio l’incapacità dei Comuni a rendere esigibili i diritti per i quali noi abbiamo costruito un percorso normativo ed abbiamo trovato le risorse a fronte dei tagli che il Governo nazionale sta imponendo: il 40 per cento della spesa sociale in meno significa ingessare un processo che avevamo voluto fecondo per i territori. I sindaci dovranno fare i conti con i ritardi e le inadempienze, una conflittualità tra territori e municipi che non ha più ragion d’essere. Abbiamo previsto la possibilità di commissariare quegli ambiti in cui i Comuni non rispondono ai bisogni del territorio. Lo faremo a malincuore se sarà necessario, ma nella consapevolezza che questa scelta sarà tutta a favore dei cittadini”. Perché la dovrebbero votare? “Perché ho dimostrato che è possibile costruire politiche vere e dare risposte. Bisogna premiare chi, donna, ad una prima esperienza nelle istituzioni ha saputo coniugare la capacità di costruire nuovi contesti normativi e la capacità di realizzare i progetti”.
//Europee //L’intervista //Eugenio Pisanò
pisanò: “io suD sarà la sorpresa” DAL 14 FEBBRAIO LA POLITICA SALENTINA NON È PIÙ LA STESSA. INTERVISTA A EUGENIO PISANÒ, CANDIDATO DI IO SUD ALLE EUROPEE. CHE SPIEGA IN CHE COSA SIA CAMBIATA E QUALI SIANO LE PROSPETTIVE PER IL NEONATO MOVIMENTO. NUOVO, MA GIÀ CRESCIUTO
di ADOLFO MAFFEI
Eugenio Pisanò, presidente del Consiglio comunale di Lecce, uscito dalle grazie del sindaco Perrone al seguito di Adriana Poli Bortone, di cui è stato fedelissimo assessore per due consiliature: che cosa sta succedendo nella politica salentina? “Che dal 14 febbraio scorso non è più la stessa. Non soltanto la politica salentina è cambiata, ma si sono modificati alcuni scenari, a livello regionale ed interregionale, tali da incidere sulle vecchie situazioni. Con il movimento Io Sud tanti parlamentari, amministratori e dirigenti di partito sono anime libere”. Parliamo più diffusamente del movimento Io Sud? “E’ un’intuizione politica di Adriana, la risposta politica al pensiero unico che si profilava con la nascita del Pdl; la comunione di idee con l’Udc ha aperto un nuovo laboratorio politico e culturale che allarga notevol-
mente lo steccato dell’elettorato cristiano e moderato. Sul piano localistico, Io Sud si pone come baluardo intransigente della salvaguardia e del rilancio del territorio. Come diceva don Sturzo, un uomo forte e libero, alla comunità serve gente perbene, qualunque appartenenza politica abbia. E’ sotto gli occhi di tutti che sia con il Governo precedente sia con l’attuale, il Mezzogiorno sta vedendo allontanarsi drammaticamente l’obiettivo di una ripresa, mentre il recupero si sta rendendo possibile al Centro e al Nord. La legge sul federalismo fiscale sancisce questa condanna, l’abbandono e la completa esautorazione delle nostre capacità di investimento, per effetto dei fondi Fas, spostati di peso dal Sud al Nord sono un macigno sulle ali dello sviluppo delle nostre popolazioni; per i Por 2007/2013 non si vede ancora traccia di un solo bando nella Re-
il tacco d’Italia
gione Puglia. Eppure, noi pugliesi abbiamo delle rappresentatività forti, anche a livello ministeriale, con un ministro e un sottosegretario. Ma, evidentemente, nel governo è predominante la Lega Nord che garantisce la sopravvivenza stessa di questa maggioranza”. Quindi si è aperto uno spazio, secondo voi. “Esattamente. Giorno dopo giorno, mentre questa situazione danneggia il Meridione, nel contempo denuncia un vuoto che andava occupato. Tutto il Paese, il Sud in special modo, si trova in una situazione precaria, anche a causa della crisi finanziaria che si sta riverberando sulle piccole imprese, commerciali e artigianali, senza contare che l’accesso al credito è praticamente sbarrato e che basta che ad un piccolo imprenditore arrivi una bolletta superiore al previsto che questo vada in stallo. La politica, specie nel Mezzogiorno, 16
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non ha dato risposte, anzi: il silenzio è assordante, il malcontento è diffuso più di quanto il sistema dei media, controllato dai soliti noti, faccia percepire. In questa situazione occorreva un’intuizione e tanto, tantissimo coraggio. Così nasce Io Sud di Adriana Poli Bortone e, quasi contemporaneamente, spuntano come funghi i circoli. A tutt’oggi siamo già a un centinaio, ma le richieste crescono ogni giorno, tanto che abbiamo bloccato le regioni Campania e Calabria dove l’apertura frettolosa di circoli sarebbe avvenuta senza una valutazione complessiva dei soggetti che sarebbero andati a rappresentarci, sia come dirigenti di Io Sud, sia come candidati. Ovunque stiamo raccogliendo entusiasmo e voglia di fare. Tutti gli amici che stanno aderendo al nostro Movimento lo stanno facendo a costo di sacrifici personali, anche economici perché,
dopo due-tre giorni di riposo riprenoltre all’autotassazione di ciascuno deremo con forza e con vigore a podi noi fondatori, possiamo contare tenziare il movimento, anche dove sullo zero assoluto di finanziamento pubblico. Si va avanti con il volonta- ancora non siamo presenti”. Quando parla della senatrice le lucriato, non siamo strutturati neanche cicano gli occhi… da un punto di vista logistico. La segreteria di Adriana è il centro nevral- “Più la conosco, più ne resto ammirato. Non so come faccia, dove trovi gico ma è estremamente l’energia che sprigiona e che trasottodimensionato rispetto alla smette. Prenda la candidatura alla mole di lavoro da cui siamo stati Provincia; tutti sanno come è antravolti. E più ci si avvicina alle eledata. Era molto tardi ormai per metzioni, più Io Sud viene conosciuto e tere insieme le liste, al massimo si più cresce lo spazio. Sì: paradossalmente, più spazio occupiamo, più se poteva contare su due o tre gruppi di salentini disposti ad affiancare ne libera per noi. La senatrice Poli Adriana. Ebbene: ne sono state preBortone non riesce a far fronte alle sentate ben sei, un miracolo, aggrerichieste che le vengono da tutta la gazioni che nascono intorno ad un Puglia e dalla Basilicata”. personaggio che ha fatto la storia Quando nasce un nuovo partito o, della politica salentina, fra i più illucome nel vostro caso, un nuovo stri di questa terra. Movimento, si crea anche una opSarà una campagna elettorale belportunità di riciclarsi per molti delissima perché Adriana combatte lusi o arrabbiati. contro una corazzata condotta da E’ così anche per voi? un partito dalle risorse illimitate, il “Non si può negare che questi fenoPdl, e da due membri del governo, il meni siano un’opportunità di riciclaggio per qualcuno. Ma attenzione ministro Fitto e il sottosegretario Mantovano. Se i toni si manterranno a non generalizzare. Se un soggetto al livello di confronto civile. Noi abha fallito altri impegni e cerca da biamo fatto il nostro programma che noi solo una sistemazione per il suo è forte e ricchissimo di cose confuturo, non troverà udienza. Non crete da fare, e a questo proposito siamo nati ieri. Ciò detto, noi abvoglio spendere una parola esplicita biamo bisogno di gente fresca, caper Dario Stefàno, il quale ha dato pace, che voglia mettersi in gioco, un’impronta forte al programma di anche con una buona esperienza Io Sud”. alle spalle, perché no. L’immagine Secondo la vulgata corrente, in crescente del movimento, che non ha nessuna ambizione particolare se caso di ballottaggio Io Sud non appoggerà il candidato del centrodenon quella di esistere e di dire la stra ma Loredana Capone, sua in favore del Sud, è percepita esponente di spicco del Pd e viceunanimemente come una grande e presidente della originale opzione Provincia politica di nuova “IL NOSTRO MOVIMENTO uscente. E’ così? concezione, che rompe con la co- È UN NUOVO LABORATORIO “Accordi non ce ne sono, se ci modità delle me- POLITICO CHE ALLARGA sarà ballottaggio gacoalizioni a si vedrà. Anche conduzione pre- LO STECCATO Adriana è in cotta. L’Udc, in DELL’ELETTORATO grado di vincere o questo senso, rap- CRISTIANO E MODERATO, andare al ballotpresenta un parIL PROGETTO DI ADRIANA taggio, si vedrà tner altamente quale scenario affidabile. Se ci POLI PER ARGINARE uscirà dalle urne arriderà il favore LO STRAPOTERE l’8 giugno. Certo degli elettori, DEL PARTITO UNICO mi sembrerebbe siamo tutti già un controsenso d’accordo che BERLUSCONIANO”
L’ottimismo a che punto è? appoggiare Gabellone, il candidato “A metà del contenitore. Mi rendo del Pdl”. conto che la campagna elettorale Quanto costerà al Pdl, in termini di dà spazi enormi per le Europee, la consensi elettorali, la frattura con gente non sa che cosa fare e con il sindaco Perrone? questo sbarramento al 4%, che ha “Paolo Perrone si è fatto del male ridotto le liste presentate, c’è da pada solo. Avrebbe dovuto smarcarsi scolare dappertutto; nei miei giri in da questa situazione, aveva tutto il Calabria, Basilicata, Campania e Pudiritto di dire a chi gli ha suggerito glia trovo gente che non sa che cosa questo schema politico: io faccio il fare e prendo consensi solo perché sindaco, i problemi di natura politica ve li vedete voi. Ma il suo consi- spiego che Io Sud nasce ad esclusivo interesse del nostro Mezzogliere è stato Cosimo Gallo e questi sono gli effetti. Quanto ai danni, non giorno. Inoltre, questo laboratorio con l’Udc sta creando attrazione e so valutarli. Certamente ce ne saranno e saranno rilevanti. Se Adriana attenzione ovunque, è una bellissima esperienza. fosse stata il “IO SUD NON HA ALCUNA Se non verrà candidato unital’elezione a Strario avrebbe vinto AMBIZIONE PARTICOLARE sburgo non ne a mani basse, SE NON QUELLA DI DIRE farò una tragecon oltre il 70 LA SUA IN FAVORE dia”. per cento. Ma Nella vostra volevano condi- DEL MEZZOGIORNO, SIAMO zionarla, imporle PERCEPITI COME UNA GRANDE lista c’è un altro salentino doc, nove liste che le E ORIGINALE OPZIONE Fabrizio Camilli. avrebbero garanLe crea problemi tito l’ingoverna- POLITICA DI NUOVA questa coabitabilità, non la zione? governabilità. CONCEZIONE” “Niente affatto. Non so quali sono i Evidentemente, dopo tanti anni, non progetti di Fabrizio, so solo che io conoscono l’Adriana”. Parliamo della sua candidatura alle l’anno prossimo non mi dovrò candidare alla Regione, mentre credo che Europee. Camilli stia puntando soprattutto a “I polsi non tremano perché sono sempre stato abituato a lavorare, ho Bari. Tra l’altro, si intravede una forsempre dato alla politica. Sono forte tissima lista regionale per il Salento che darà molto fastidio al Pdl, natudi una storia personale che parte ralmente senza Adriana perché vorrà dalla gavetta e che è giunta ad una dire che sarà diventata presidente candidatura di alto profilo, essendo della Provincia. Sì, credo che l’anno iniziata dalla circoscrizione, pasprossimo ci sarà un cataclisma polisando per i banchi del consiglio, gli assessorati, la presidenza del Consi- tico e in quest’ottica un uomo esperto come Camilli giocherà da glio stesso. E poi sono forte per protagonista. un’altra cosa, la fedeltà ad Adriana. Quanto alle attuali candidature, non Eravamo in quattro, Fausto Gianponiamo limiti alla provvidenza: in cane, Angelo Tondo, io e Paolo Perfondo si possono esprimere tre prerone. Poi uno di noi si è sfilato. ferenze, spazio ce n’è. Preciso solo, Paolo l’ho cancellato perché politiper amore di cronaca politica, che camente mi ha deluso, eravamo lo io sono il candidato unico di Io Sud zoccolo duro fin da quando facenonché l’anello di congiunzione fra vamo opposizione a Palazzo Carafa Adriana e l’Udc, da cui provengo ai tempi del sindaco galantuomo, (prima ancora dal Ccd sempre di Stefano Salvemini. Quindi i presupCasini) ed ho partecipato a tutti gli posti per fare una buona campagna elettorale ci sono tutti, ho un infinito incontri di preparazione del nostro progetto, insieme a Pierferdinando amore per questa città e per il SaCasini e a Totò Ruggeri”. lento”.
//Europee //L’Europa in una striscia //L’UE oggi // IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA È l’organo decisionale dell’Europa ed è composto dai rappresentanti dei governi degli Stati membri. Il potere consiste nell’adozione dei provvedimenti, regolamenti, direttive e decisioni previsti, materia per materia, dai trattati istitutivi delle comunità europee.
del Paese in cui erano eletti. Nel settembre 2005, è stato approvato uno Statuto dei deputati al Parlamento europeo che entrerà in vigore nella nuova legislatura 2009, assicurando parità di trattamento e trasparenza nelle retribuzioni.
// LO STIPENDIO DA DEPUTATO Fino all’ultima legislatura, i deputati europei percepivano la stessa retribuzione dei parlamentari
// I GRUPPI POLITICI I deputati sono raggruppati in funzione delle loro affinità politiche. Il Parlamento europeo vede, attualmente, sette gruppi politici: gruppo del Partito
a cura di GIUSEPPE FINGUERRA
Popolare Europeo (Democratici-cristiani) e dei democratici europei; gruppo socialista al Parlamento europeo, gruppo dell’alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa; gruppo “Unione per l’Europa delle nazioni”; gruppo Verde/Alleanza libera europea; gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica; gruppo Indipendenza/Democrazia. Alcuni deputati sono definiti non iscritti, in quanto non appartengono ad alcun gruppo politico.
ZOMPI PAOLO, CASALINI CLAUDIO, CASTO GIOVANNI, CAVALLO PAOLA, COZZA GIOVANNI, D'AQUINO TOMMASO, DE LENTINIS DAVIDE, DE LUCA GIUSEPPE, DE MATTEIS ILENI, FATTIZZO FABRIZIO, LEGITTIMO FEDERICO, LIBETTA FERNANDO ANTONIO, MAURO SIMONA, ORSINI PIETRO, PAPA MICHELE, PARROTTO ANTONIO, PINO GIAMBATTISTA, PRIMICERI DARIO, SIENA ANTONELLA, TOLOMEO IVAN
CALABRO ANTONIO, ACCOGLI ANTONIO, ALFARANO LEONARDO, BARLABA STEFANO, BARTOLOMEO CARMELO, CONTE GIOVANNI, DE LENTINIS TIZIANO, DE MARCO MARIA ASSUNTA, DE MICHELI ROCCO, ESPOSITO ENZO, FUSARO SABINA, GERUNDIO MIRKO, GIUSSANI GIUSEPPE, MAMACCHIO LUIGIA, PISCOZZI ROCCO, PROTOPAPA UMBERTO, SCHIAVANO GIUSEPPE, SPONSIELLO ANNA RITA, TOTARO MARIO, TOTARO MATTEO
COSTA ALESSANDRA, ARETANO DAVIDE, BORGIA ANTONIO, CARRIERI EMANUELE, CASTO MARIO, CAVALERA GIANLUCA, FASANO ROCA, ISERNIA EMANUELA, MEMMI LUCA, MEMMI PAOLO, PANICO GIUSEPPE, PAPALEO BRUNO, PICCIOLO ANGELA, PISANO' TOMMASO, PRIMICERI TOMMASO, RIZZELLO GIUSEPPE, RIZZO LUCA, STEA ANGELA, STEFANO EMANUELE, VITALI MASSIMO
ASTORE GIOVANNI, BARTOLOMEO FRANCESCA, CIURLIA LEONARDO ANDREA, DE LUCA PAOLA CONCETTA (DETTA PAOLA), DE MARCO ANDREA, DE MARCO ARMANDO, DE MATTEIS LUCIA, FALCONE ANNA CHIARA, FATTIZZO CHRISTIAN, ISERNIA GIUSEPPE, LAGNA DONATA (DETTA TINA), LISI GIUSEPPE VINCENZO, MAMELI FERNANDO, MANCO LOREDANA, MORGANTE GIUSEPPE (DETTO PIPPI), PINO GIOVANNI FRANCESCO, PRIMICERI MASSIMO, STANCA SALVATORE (DETTO SASA’), TOMA ROCCO
MAGGIO ANTONIO, ARCERA ALESSANDRA, CASARANO CLAUDIO, CATALDO EMANUELE, CIULLO DAVIDE, COPPOLA VNCENZO, DE MARCO OLIVIERO, DE MICHELI LUCIO, LEGITTIMO FLAVIO, MILONE GIANCARLO, MOLLE MARCO, PARROTTO PIERINO, PIGNARI ALBERTO, RIZZELLO ENNIO, SARCINELLA FIORENZO, SCORRANO GIULIANO, STEA ANTONIO, TOMA VALTER, TORCHETTI TIBERIO, VALENTE SALVATORE
REMIGIO VENUTI, ROCCO SERGIO ABBRUZZESE, ANTONELLA BARLABA', LUIGI CRUDO, UMBERTO D'AQUINO, FRANCESCO ANTONIO DE MARCO, DE MARCO GIOVANNI IPPAZIO, FARINA GIUSEPPE, GRECO ROCCO, MATRINA GIANLUCA, MARTINELLI BEATRICE, MEMMI DANILO, MORGANTE ROCCO, RIZZELLO ROCCO, SABATO QUINTINO, SARCINELLA ARTURO SCARPINO MARCELLO, TOMA ILARIO, TORSELLO LOREDANA, VENUTI FERNANDO
DE MARCO ATTILIO, CHIRIACO' ALBERTO, RAUSA MARILENA, INGROSSO SILVANO, VILLA MASSIMO, CAMPOVERDE ANTONIO, MAZZEO ROCCO, MONTEDORO GIUSEPPE, MONSELLATO COSIMO, FERSINI GIANNI, CASARANO FABIOLA, DE PRIORI CLAUDIO, MEMMI TOMMASO, HAJNAL DANIELA FRANCESCA, GIAFFREDA MARIA TERESA, QUINTANA ANTONELLA, LUPO ANDREA, PAPADIA VINCENZO, GIORGINO VIRGILIO, DITANO PAOLO
TORSELLO MARCELLO, DEL GENIO MASSIMO, AMICO GIANCARLO, BANDIELLO PAOLO, CAPUTO MICHELA, CARBONE ROCCO, COMPAGNONI NATALIA, D'AQUINO MARIO, D'AQUINO PIERPAOLO, DE LUCA OTTAVIO PAOLO, DI DICEMBRE ROSSELLA, GRASSI PASQUALE, LUCREZIO RODOLFO, LUPO CRISTIAN, MARRAZZA ORESTE, MONASTERO ANTONIO, RIZZELLO CRISTIAN, SABATO FABRIZIO, VERGARI BRUNO, ZOMPI ROCCO
// Provinciali //Promesse alla vigilia //Le priorità della politica//seconda parte BOTTA E RISPOSTA TRA OPINION LEADERS SALENTINI E ASPIRANTI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE. OVVERO: CHE COSA C’È CHE NON VA NEL SALENTO. E COME RISOLVERE LE CRISI
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n che modo i futuri amministratori provinciali hanno in mente di risolvere le emergenze del territorio? Con quali strategie cercheranno di porre rimedio ai problemi più scottanti del Salento? E soprattutto: ce la faranno? Quali siano le priorità per la provincia di Lecce l’abbiamo chiesto agli “addetti ai lavori”, ovvero a tecnici di alto livello, che le hanno indicate, ognuno per settore di competenza. A questi abbiamo anche chiesto di rivolgere una domanda direttamente ai tre candidati alla carica di presidente della Provincia, Loredana Capone (centrosinistra), Antonio Gabellone (PdL), Adriana Poli Bortone (movimento Io Sud). Riportiamo di seguito le domande e, per ogni domanda, le rispettive risposte dei tre aspiranti.
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can We Do? ambiente e territorio si inDiViDuino problemi reali VITO RIZZO, PRESIDENTE COMITATO CIVICO “IO CONTO” UGENTO Dalla nuova Giunta provinciale mi aspetto una nuova attenzione verso i problemi veri di questa Provincia, almeno in tre settori di primaria importanza come l’ambiente, i trasporti ed il turismo. Ma andiamo con ordine. Nel settore ambientale bisognerebbe far fronte alla precaria situazione del ciclo rifiuti che ogni giorno è in emergenza: andrebbero riviste immediatamente le reali possibilità di
smaltimento in ambito provinciale e rideterminati gli impianti di nuova concezione che, a quanto sembra, non sono idonei a sostenere il ciclo dei rifiuti. Particolare attenzione va posta alla gestione dei depuratori di fogna nera. Quanto ai trasporti, è tempo di pensare la Provincia come un’unica area urbana, dato il numero dei centri abitati in un territorio piccolo. Oggi grava tutto sulla caotica
Loredana Capone: “L’emigrazione dei giovani talenti e la carenza di management nelle aziende. Soluzione: promuovere opportunità di lavoro nel Salento attraverso accordi con le imprese nei settori strategici (acqua, rifiuti, energie, agricoltura) finalizzati alla formazione con sussidi e assunzioni. La Provincia s’impegnerà a sostenere i corsi di formazione finanziando anche un tirocinio annuale nelle aziende d’eccellenza internazionali. In tal modo si dà una risposta ad entrambi i problemi sottolineati”.
Lecce, che pur avendo una popolazione di circa 100mila abitanti deve sopportare il peso dell’intera popolazione provinciale, ovvero di circa 850mila abitanti. Attualmente esiste una sola stazione ferroviaria capolinea per l’intera Provincia al servizio di una rete ferroviaria (la Sud Est) in cui vanno su e giù treni monovagoni vuoti (che spreco!). Il sistema di trasporto su rotaia potrebbe divenire un metropolitana di
Antonio Gabellone: “Sono due.Iniziamo dall’emergenza-rifiuti, a cui occorre dire basta, fermamente. Gli amministratori di ieri ci hanno nascosto un’emergenza rifiuti scoppiata nei blocchi davanti a “Burgesi” e nelle strade invase dall’immondizia. È parallela la gestione che vogliamo avere dei conti pubblici. Basta con la concezione di Provincia come “grande famiglia” di privilegi. Abbiamo denunciato provvedimenti provinciali in materia di organizzazione del personale e degli uffici immotivati se non da logiche di lottizzazione o di ricompensa dei fedelissimi”. il tacco d’Italia 18 Maggio 2009
superficie con treni a cadenza oraria per collegare il capoluogo con il resto del territorio. In ambito turistico, è necessario pensare ad una offerta provinciale, creando una rete di musei, di città d’arte, di centri contadini o città messapiche. Avete individuato almeno un problema (vero) che andrebbe risolto con priorità in questa Provincia? Se sì, illustrateci la soluzione reale.
Adriana Poli Bortone: “Ritengo che tutti i problemi avvertiti come tali siano reali. Se sono sentiti, non possono essere falsi problemi. Se vogliamo parlare di priorità, questa va sicuramente data alla necessità di creare occasioni di sviluppo, nell’ambito delle quali poi creare occasioni di lavoro. E’ questo, senz’altro, il problema più grave in questo momento”.
cultura meno FestiVal e più biblioteche EDOARDO WINSPEARE, REGISTA La politica culturale ha bisogno di destagionalizzazione. Il Salento ha incantevoli centri storici, una bellissima costa, anche se quella ovest è in parte rovinata, periferie in gran parte degradate, però ancora adesso si respira un’area di civiltà. Ciò non grazie ai politici, ma grazie ai salentini.
Se si puntasse, anche in maniera meno grandiosa, meno appariscente, con meno ritorno d’immagine, ad una politica culturale di qualità in inverno, in autunno, allora la sfida sarebbe vinta. Senza retorica salentina, alla quale io stesso forse ho contribuito, bisognerebbe lavorare su quella che è la nostra tradizione, e non solo pubbli-
Loredana Capone: “Vogliamo promuovere il turismo congressuale, realizzando, ad esempio, nella città capoluogo un grande Polo congressuale di livello europeo; favorire la promozione dei siti e dei parchi archeologici e degli ecomusei; portare a compimento il Sistema museale e bibliotecario provinciale; istituire una Rete museale provinciale che comprenda anche il Museo diffuso dell’industria salentina, il Museo ferroviario di Lecce, i frantoi ipogei e le testimonianze di archeologia industriale; far nascere un fondo manoscritti di scrittori e poeti salentini presso la Biblioteca provinciale “Girolamo Comi” di Lucugnano; realizzare un Laboratorio della Creatività e destinare un luogo per ospitare gratuitamente artisti e creativi, nazionali e internazionali”.
cizzare le sagre. Il mio sogno è una politica culturale meno eclatante, più umile e amorevole verso il singolo paese. Mi piacerebbe che in ogni Comune ci fossero una biblioteca e delle persone interessate che potessero contribuire alla politica culturale. Perché i politici non ci pensano? La forza di don Tonino Bello era il suo
Antonio Gabellone: “Abbiamo sempre osteggiato questa politica dei grandi eventi isolati, senza un progetto reale, organico, di sistema culturale e turistico per il Salento. Alcuni appuntamenti li continueremo a proporre, inquadrandoli meglio in una politica culturale non slegata, che non porta alla conoscenza del territorio, né tantomeno alla valorizzazione di alcune sue risorse artistiche inespresse, come le piccole chiese rupestri, il teatro all’aperto, la musica. Tutti elementi della nostra cultura, ma anche del nostro passato, che quest’esperienza amministrativa che sta per concludersi non ha inteso per nulla valorizzare, lasciandole a piccole nicchie di intellettuali o peggio dimenticandosene volutamente perché non espressione di associazionismo culturale di riferimento alla stessa sinistra”.
essere locale e globale; locale perché non negava mai la sua identità salentina; globale perché valorizzava il Salento come ponte tra Oriente ed Occidente. La notte della Taranta, il festival Negroamaro, le rassegna culturali servono. Ma non bastano. Quali strategie metterete in pratica per raggiungere una completa destagionalizzazione della cultura?
Adriana Poli Bortone: “Occorre rivalutare gli archivi privati, patrimonio inestimabile del nostro territorio. Una rete degli archivi privati, usufruibile da parte del pubblico, consentirebbe anche di abbattere i costi di gestione rappresentati dalle biblioteche tradizionali, e allo stesso tempo offrirebbe una varietà e ricchezza di contenuti altrimenti difficilmente rintracciabile. Non sono contraria a portare la cultura in piazza. La Provincia l’ha fatto. E’ mancata tuttavia la sistematizzazione di eventi. Occorre costituire una Cabina di regia per evitare sovrapposizioni. Sarà utilizzato dall’Amministrazione provinciale anche come supporto promozionale del territorio in Italia ed all’estero e strumento di attrazione del turismo culturale, destagionalizzato ed integrato con l’imprenditoria variamente collegata al settore cultura”.
// Provinciali //Le carte d’identità //Candidati visti da vicino di LAURA LEUZZI l.leuzzi@iltaccoditalia.info
otto la lente VIZI, VIRTÙ, AMBIZIONI. I CANDIDATI ALLA PROVINCIA DI LECCE RACCONTANO AGLI ELETTORI TUTTO, MA PROPRIO TUTTO, DI SÉ STESSI
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er decidere chi dei tre meriti la fascia di presidente della Provincia di Lecce, è necessario conoscerli a fondo. Così abbiamo fatto loro delle domande. Semplici semplici. Sui loro sogni, sulla coalizione che li sostiene nella competizione elettorale, sul curriculum politico. E per appagare la nostra curiosità, visto che ci avevamo preso gusto, tra le domande più “politiche” ne abbiamo aggiunte altre. Ancora più semplici delle prime. Relative alla loro persona. Siamo andati ad indagare sulla loro data di nascita, sulla professione, perfino su ta-
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glia e peso. Certo, qualcuno ha preferito aggirare l’ostacolo con simpatia (glel’abbiamo concesso...). Operazione, la nostra, che ha l’unico obiettivo, questo è ovvio, di fornirne dei tre contendenti un ritratto quanto più veritiero possibile. Ci perdonino l’impertinenza, ma in campagna elettorale è questo il prezzo da pagare per i candidati. In fondo, lo abbiamo fatto per gli elettori. Che ora potranno decidere, dati alla mano, chi tra Loredana Capone, Antonio Gabellone, Adriana Poli Bortone sia il più adatto inquilino per Palazzo dei Celestini.
I TRE ASPIRANTI SUCCESSORI DI GIOVANNI PELLEGRINO COME NON LI AVEVATE MAI VISTI PRIMA il tacco d’Italia
Loredana Capone // CARTA D’IDENTITÀ Luogo e data di nascita: Lecce 14 febbraio 1964 Altezza: 1.62 metri Peso: quanto basta Taglia: e cuci Numero di scarpe: 38 Titolo di studio: laurea in Giurisprudenza Professione: avvocato Stato civile: sposata Figli: quattro femmine
// CURRICULUM POLITICO La prima tessera: nel 1998 con il Partito Popolare Italiano La storia politica personale: nel 1995 ho avuto il mio primo importante incarico politico come assessore tecnico nella Giunta comunale di Lecce guidata dal compianto Stefano Salvemini e poi nel 2000 la mia avventura è proseguita nell’amministrazione provinciale fino a diventare vicepresidente con Giovanni Pellegrino. Nel 1998 sono diventata segretario provinciale del Partito Popolare Italiano, poi sono entrata nella Margherita e infine nel Partito Democratico di cui sono presidente regionale. Il politico preferito: Aldo Moro La massima a cui mi ispiro: impegnati che ce la fai
// CAMPAGNA ELETTORALE Coalizione alle prossime elezioni: schieramento di centro sinistra; liste Partito Democratico, Salento c’è – Loredana Capone Presidente, Giovanni Pellegrino per il Salento, Democratici e // PERSONALITÀ ED INTERESSI riformisti, Italia dei valori, Partito soHobby e passioni: leggere e passegcialista, Rifondazione Comunista e Cogiare munisti Italiani, Verdi, Sinistra Vizi: i dolci Democratica e Mps, Repubblicani EuVirtù: la tenacia ropei Che cosa amo: accompagnare le mie Appello di voto: Votate per me perché figlie a scuola e fare la spesa farò diventare il Salento una delle proChe cosa odio: il trasformismo e l’ipovince più innovative d’Italia. crisia
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Virtù: equilibrio e pazienza, la capacità di saper ascoltare a lungo Che cosa amo: la mia famiglia Che cosa odio: le ingiustizie e, nella mia vita, le perdite di tempo. Voglio fare sempre qualcosa di utile, non sentirmi inutile
Antonio Gabellone // CARTA DI IDENTITÀ Luogo e data di nascita: Gallipoli, 16 settembre 1959 Altezza: 1.82 metri Peso: 82 chilogrammi Taglia: 54 Numero di scarpe: 42 Titolo di studio: laurea in Farmacia (con tesi sulle malattie respiratorie dovute agli impianti di climatizzazione) Professione: farmacista Stato civile: sposato Figli: due e splendidi, Francesco (8 anni), Silvia (16 anni) // PERSONALITÀ ED INTERESSI Hobby e passioni: la passione è la politica; tra gli hobby il mare e la corsa, preferibilmente davanti al nostro paesaggio, per tenermi in forma e staccare la spina dalla quotidianità e dal lavoro Vizi: non bevo, neppure il caffè!, non fumo… giusto la buona tavola
// CURRICULUM POLITICO La prima tessera: la tessera della Dc, a metà degli anni ’80 La storia politica personale: dall’85 vicesindaco a Tuglie sino al 1994; sindaco dal ’95 al 2004; dal 2004 consigliere provinciale e capogruppo di Forza Italia Il politico preferito: chi è molto pragmatico, Raffaele Fitto su tutti La massima a cui mi ispiro: non fare domani quello che puoi fare oggi // CAMPAGNA ELETTORALE Coalizione alle prossime elezioni: coalizione di centrodestra. Sono appoggiato dalle seguenti liste: Pdl-Berlusconi per Gabellone; la Puglia prima di tutto; Progetto Provincia; Azzurro Popolare; Udeur-Popolari; Patto per il Salento-PPS; Insieme per il Salento; Salento libero regione Appello di voto: Votate per me perché vi assicuro che mi impegnerò con tutte le mie forze per fare bene e valorizzare le intelligenze di questo territorio. Ho grandissimo entusiasmo
Che cosa amo: stare in famiglia (soprattutto con la nipotina Fanny) Che cosa odio: la slealtà, la mancanza di riconoscenza, le miserie morali in genere // CURRICULUM POLITICO La prima tessera: nel 1968 per il Movimento Sociale Italiano La storia politica personale: da sempre nel Msi, poi diventato An. Il 27 Adriana Poli Bortone marzo scorso mi sono rifiutata di abbandonare An per confluire nel magma // CARTA D’IDENTITÀ indistinto del Pdl Luogo e data di nascita: politico preferito: Giorgio Almirante Il Lecce, 25 agosto 1943 La massima a cui mi ispiro: Quando Altezza: 1.68 metri vedi la tua verità fiorire sulle labbra del Peso: 65 chilogrammi tuo nemico, devi gioire, perché questo Taglia: 44 è il segno della vittoria Numero di scarpe: 39 Titolo di studio: laurea in Lettere clas- (Giorgio Almirante) siche Professione: professore associato di // CAMPAGNA ELETTORALE Letteratura Latina presso l'Università Coalizione alle prossime elezioni: Io degli Studi di Lecce. Oggi in pensione Sud (appoggiato da Centocittà, Salento in Movimento, Udc, Partito Verso la Nadall'Università zione, Movimento Sociale Destra NaStato civile: coniugata zionale) Figli: due Appello di voto: Votate per me perché credo di aver ben operato come sin// PERSONALITÀ ED INTERESSI daco, e se i cittadini me lo vorranno riHobby e passioni: pesca, cucina conoscere, spero mi daranno la Vizi: addormentarmi con la Tv accesa, a discapito della tranquillità familiare possibilità di fare per la Provincia quello che ho fatto per la città di Lecce. Virtù: saper ascoltare
//Megafono a gabriele caputo Candidato nel collegio Casarano-Supersano con il Pd a sostegno di Loredana Capone
fare nel nostro territorio. strumenti di produzione non costiDi pari passo con questa tematica tuiscano opportunità per pochi va quella della formazione profes- ma abbiano una ricaduta diffusa. sionale. E’ necessario che essa sia Io insisterò molto, ad esempio, afin linea con i tempi e vicino alle finché tra le infrastrutture delle esigenze delle aziende. Per ragnostre aree industriali si dia il giugiungere tale obiettivo l’intero si- sto spazio alle infrastrutture di stema della formazione va terza di generazione, come l’Adsl riformato. Per molti anni esso è che ancora oggi manca in molte stato una sorta di ammortizzatore aree industriali e il sistema di proGiovane, mai chiacchierato, espo- ad un nome. sociale finalizzato solo a dare la duzione di energia. Proviamo a nente di spicco del Pd, vicesinNon posso dire di non esserci ripossibilità a qualche ragazzo di pensare se nelle zone industriali daco uscente: molti indicavano masto male, ma non conosco i prendersi un attestato che spesso del Salento ci fossero dei sistemi lei tra i più accreditati candidati motivi intimi che hanno portato non serviva a nulla. Ma al giorno di produzione di energia consortili alla successione di Venuti. Le è Claudio a fare la scelta di scend’oggi non possiamo più permet- per cui tutte le aziende ubicate in pesato fare un passo indietro? dere in campo con il Pdl. tere che ciò avvenga ed anzi dob- quella zona industriale possano “Un po’ sì, lo ammetto. Perché Ovviamente continuo a stimarlo biamo garantire ai nostri giovani avere un vantaggio del 5-6 per credo di aver avuto, in questi cin- come uomo e come professionista una formazione più concreta e cento sul costo dell’energia. Si poque anni, un buon rapporto con - non sono il tipo che toglie il sa- con maggiore prospettiva. trebbe contribuire al contenil’elettorato e con la città. luto o prende le decisioni politiChe guardi, cioè, alle esigenze del mento dei costi in favore, lo Tuttavia, in un momento così diffi- che degli altri come offese mondo del lavoro e fornisca i ne- ripeto, delle aziende e, di consecile per la politica, ho ritenuto giu- personali - perché posso capire cessari strumenti per diventare i guenza, delle famiglie”. sto farmi da parte in favore di chi che abbia avuto le sue ragione professionisti di cui il sistema pro- Spesso il collegio di Casaranosi è avvicinato da poco al partito. che solo lui conosce a fondo. duttivo va in cerca. Puntare alla Supersano non è riuscito ad Le battaglie, in politica, non sono Credo, tuttavia, che la coerenza crescita anche del livello profeseleggere un suo candidato o lo personali ma comuni. serva anche all’elettorato, che sionale e culturale di un territorio ha fatto grazie a ripescaggi. E’ Quindi il mio passo indietro è la dopo cinque anni ha il diritto ed il non può che tornare a vantaggio preoccupato? dimostrazione del fatto che alla dovere di dare un giudizio agli delle imprese stesse. “Il collegio spesso è stato penalizbase dell’impegno di ognuno di amministratori. Un terzo aspetto che rientra nelle zato. noi vi è un disegno, un’ideologia Cambiando casacca si sfugge al competenze della Provincia e con- Ciò perché spesso si verifica la più alta che accomuna tutti”. giudizio di fine mandato dei citta- sidero di grande importanza è condizione per cui anche nelle Una scelta che dovrebbe essere dini. In questo senso mi sento di l’elaborazione di un Piano territo- liste cosiddette ‘civiche’, cioè di da esempio. dire che ciò che cerco, con la mia riale sulle fonti supporto al “Credo di sì. Ho percepito una candidatura, è proprio il giudizio di energia, che “NEL PARTITO CI STAI candidato, sensazione di sbandamento all’in- delle persone sul mio operato in metta fine alla PERCHÈ CI CREDI, vengono inseterno del direttivo del mio partito cinque anni. Lo attendo con guerra tra porite figure che ed ho preferito agire come ho estremo interesse, perchè lo con- veri che si veri- PERCHÈ VUOI VEDERLO appartengono fatto. Nel partito ci stai perché ci sidero importantissimo”. CRESCERE E VUOI VEDER fica al mondo credi, perché vuoi vederlo creTra i punti del programma di go- puntualmente strettamente scere e vuoi veder crescere i suoi verno di Loredana Capone per la tra Comune e CRESCERE I SUOI UOMINI. politico e non, uomini. Mi è sembrato logico teProvincia ce n’è qualcuno che MI È SEMBRATO LOGICO Comune a come dostimoniare personalmente che è particolarmente la intriga e per il suon di carte vrebbe essere, TESTIMONIARE più importante perseguire un pro- quale, se eletto, si batterà? bollate e ricittadini provegetto comune e più alto rispetto “La questione che ritengo priorita- corsi al Tar in PERSONALMENTE nienti dalla soalle esigenze del singolo. ria è il sostegno alle imprese locui si chiede CHE È PIÙ IMPORTANTE cietà civile. Nel Naturalmente, anche da una posi- cali, con la puntualizzazione che che gli insedia- PERSEGUIRE UN PROGETTO caso specifico, zione differente rispetto a quella questo si trasformi, di fatto, in so- menti induio sono il canche ho occupato fino ad oggi stegno alle famiglie e non al sinstriali vengano COMUNE RISPETTO didato del Pd posso continuare ad impegnarmi golo imprenditore. previsti sempre ALLE ESIGENZE nel collegio per il bene della mia città. Oggi sostenere l’impresa significa nel ‘giardino Casarano-SuDEL SINGOLO” Ed in effetti è proprio ciò che farò, fare in modo di creare quelle con- degli altri’. persano; ma a se dovessi essere eletto a Palazzo dizioni che possano permettere L’Ente provinciale ha invece l’ob- Supersano è candidato, nella lista dei Celestini”. ad un’impresa di sopravvivere e, bligo di studiare il proprio territo- di Loredana Capone, il segretario Come è stata giudicata all’indi conseguenza, a tante famiglie rio dal punto di vista morfologico comunale del Partito Democraterno del Pd, la candidatura di di contare su uno stipendio digni- ed individuare quali sono i segtico. Ciò riduce le possibilità di Claudio Casciaro per il Pdl? toso a fine mese. menti in cui gli insediamenti pos- essere eletto. Ecco perché faccio “C’è stato rammarico per non es- Se ciò non dovesse verificarsi, dif- sono avere luogo. In ultima un appello alla massima coesione sere riusciti a fare sintesi attorno ficilmente si potrà parlare di wel- battuta, è necessario che questi possibile”. il tacco d’Italia
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//Megafono a attilio De marco Candidato con l’Unione di Centro a sostegno di Ivan De Masi sindaco
Lei é un esponente storico del centro moderato. Quale futuro ha quest’area, decisiva per la democrazia italiana, nonostante le tante frammentazioni? Basterebbe ricordare i cattolici presenti nella diaspora: Udc, Pd e Pdl. “Mi lusinga essere considerato un esponente storico del centro moderato; se me lo si riconosce, vuol dire che qualcosa di buono ho fatto e che ho dimostrato una personale coerenza a valori ed ideali propri dello schieramento cui appartengo. In effetti è stato difficile ricoprire questo ruolo negli ultimi anni in cui sembrava inevitabile schierarsi da una parte o dall’altra. In effetti nel centro moderato ho sempre creduto molto e a maggior ragione ci credo oggi”. Lei quindi non si riconosce nel bipolarismo? “In seguito alle ultime vicende politiche si sono registrate sia a livello lo-
cale sia a livello provinciale, è ormai divenuto chiaro a tutti che il bipolarismo ha fallito. La formazione del terzo polo è la riaffermazione del centro moderato che peraltro è sempre stata ricercata sia da un polo sia dall’altro in quanto ritenuto indispensabile per la vittoria. Se parliamo di frammentazione, poi, è doveroso ricordare che a Casarano la Rosa bianca e l’Udc hanno trovato un punto di incontro e quindi, sia il movimento che fa capo all’onorevole Bruno Tabacci sia l’Udc di Pierferdinando Casini a Casarano hanno realizzato quello che a Todi era stato tanto auspicato”. Quindi Casarano, con l’alleanza PD – UDC – Io Sud, può rappresentare un laboratorio politico per l’intera Puglia? “Possiamo considerare l’alleanza Udc, Io Sud e Partito Democratico a Casarano (senza però dimenticare la convergenza di una serie di altre liste civiche), una reazione alle scelte di un governo nazionale troppo schiacciato sulle posizioni della Lega Nord. Una reazione dei cittadini più inclini al dialogo e al moderatismo politico, rispetto alle carenze del governo Berlu-
sconi che ha trovato un’alleanza solida con esponenti autenticamente meridionalisti”. Come descriverebbe i suoi cinque anni di opposizione al sindaco Remigio Venuti? “Ho sempre interpretato il mio ruolo in maniera equilibrata, senza mai salire sulle barricate. Mi è capitato sovente di essere in disaccordo con la Giunta Venuti ma su alcuni provvedimenti importanti ho espresso voto favorevole, ad esempio sulla ristrutturazione di Contrada Botte nell’ambito del Pirp. La mia impostazione in aula consiliare nasceva sulla base degli stessi ideali che oggi ispirano l’azione politica dell’Udc, cioè quella di avere la massima autonomia di pensiero e di azione. Quando ho considerato positivamente alcuni passaggi dell’amministrazione e i relativi provvedimenti, li ho votati senza esitazione”. I consiglieri centristi uscenti si sono schierati accanto al candidato Casciaro. Lei invece non si è allineato, come mai? “Non entro nel merito di quelle che sono state le scelte a livello locale di coloro che si ritengono centristi.
Posso solo ribadire che a livello nazionale io ho fatto riferimento alla Rosa Bianca che come è noto guarda al centrosinistra. Berlusconi preme per depistare i centristi, inserendoli in un calderone, come quello del Pdl, che ne snatura la cultura e le scelte ideali. Se la scelta dell’Udc era quella di riaffermare un centro moderato è ovvio che a Casarano chi voleva realizzare un tipo di ideale, non poteva confluire nel centrodestra”. Riuscirete voi quarantenni, a cominciare dal vostro candidato sindaco, a guidare un autentico rinnovamento della politica salentina? Oppure, come temono i pessimisti, dopo il voto vi acquieterete su posizioni di rendita, specie se vincerete le elezioni? “La novità vera, che avvertono candidati ed elettori, è quella di aver dato un’idea di rinnovamento che passa da un impegno diretto dei giovani per la propria città, come quello che ha portato alla candidatura di Ivan De Masi. E’ ovvio che il rinnovamento, per essere tale, è chiamato a dare delle rispose concrete alla cittadinanza e in questo siamo tutti impegnati”.
//Megafono a angelo minenna Candidato nel collegio di Ugento-Taurisano con la lista comunista a sostegno di Loredana Capone
Qual è stato il suo percorso politico? “Mi sono iscritto ai Giovani Comunisti nel 1995, all’età di 14 anni. Nel 1999 ho seguito Armando Cossutta ed Oliviero Diliberto nella fondazione del Partito dei Comunisti Italiani, perché ne condividevo e ne condivido l’impostazione di partito nato per unire tutta la sinistra ed il mondo progressista, con una solida azione politica di lotta e di governo, che guarda al glorioso Pci e alla storia del movimento operaio e democratico. Sono diventato segretario politico dei comunisti ugentini, incarico che tutt’ora ricopro, a 18 anni, e nel 2006 sono approdato in Consiglio comunale ad Ugento. Sono componente del Comitato federale del PdCI salentino e della Segreteria Ppovinciale della FgCI, l’organizzazione giovanile del mio partito”. Perché ha deciso di candidarsi? “Perché serve un impegno preciso per Ugento e Taurisano che guardi allo sviluppo economico sostenibile e che
punti ad arginare il degrado sociale, che progetti una nuova economia. Perché è tempo di provvedere alla tutela dei centri storici, dei borghi antichi, di un turismo che sia per tutto l’anno, di tradizioni che stanno cadendo in disuso. E perché non si può più rimandare il controllo su attività di cui si conosce poco o nulla, come quelle legate al ciclo di smaltimento dei rifiuti. Vogliamo portare su scala provinciale i risultati che, ad Ugento, abbiamo ottenuto per il territorio ed i più deboli”. In che modo la sua giovane età influisce nella sua attività politica? “Molti mi dicono che sono già navigato politicamente, ma credo che esagerino. Ho 27 anni, ma faccio politica da quando ne avevo 14. Politica sana, quella della gavetta, dei volantinaggi e dei manifesti, quella volontaria. Un esempio per tutti: il 20 maggio ho inaugurato la mia campagna elettorale con un comizio, presso le case popolari di Ugento. Lo faccio perché credo che solo un forte intervento di contrasto al degrado possa riavvicinare le persone alla politica”. Ugento è ormai quasi quotidianamente sulla ribalta della cronaca. Che cosa cambierebbe e che cosa
terrebbe della sua città? “Terrei fuori polemiche inutili, strumentalizzazioni facili di chi dopo una maledetta sera di giugno non c’è più, capipopolo improvvisati che sparano a zero su tutto e tutti, l’arroganza di certi potenti, il modo con cui si è amministrato sino ad ora: quello dell’arroganza, del ‘tanto peggio, tanto meglio’. Vorrei una ‘democrazia progressiva’. Darei uno sviluppo diverso, che punti sul turismo, sull’agricoltura, sui beni culturali, che attragga persone da fuori e che eviti di attirare solo potentati economici estranei ad Ugento, che danno lavoro solo per quattro mesi all’anno, spesso sottopagato e sottodimensionato. Punterei sul centro storico, da vivere, così come si fa in tanti paesi del Salento e della Puglia, su una gestione partecipata del parco naturale, su una maggiore intesa culturale con i Comuni che hanno le stesse nostre radici storiche, così come ha fatto la Grecìa Salentina”. Casa, lavoro, ambiente e periferie. Sono i temi della sua campagna elettorale. Quale, tra tutti, ha la priorità? “Tutti. Perché tutti in questi anni, ad Ugento, sono stati tabù, cose di cui non si poteva parlare. Da quando
siamo in Consiglio comunale abbiamo sollevato alcune questioni importanti che riguardavano la discarica di rifiuti di Burgesi, il degrado dei bacini, gli abusi ambientali, il precariato lavorativo all’interno dell’Ente comunale, l’emergenza abitativa di centinaia di famiglie. Fino a che noi comunisti, in tutte le sedi, non abbiamo esasperato con l’annosa questione del mancato allaccio alla rete fognaria delle case popolari di via Edison e di via Pastane ad Ugento, nessuno pareva accorgersi che decine di bambini giocavano tra i liquami dei pozzi neri e centinaia di famiglie vivevano una situazione inaccettabile dal punto di vista igienico. Rivendico con forza il risultato di aver condotto una battaglia giusta, in tutte le sedi, che alla fine, ha portato la Regione ad accordare un finanziamento straordinario, che ha consentito nel settembre 2008 gli allacci di quelle case alla fognatura nera”. In che modo perseguirà quegli obiettivi, se dovesse essere eletto? “Come ho sempre fatto: con passione, concretezza e coraggio. Schierandomi alla parte degli ultimi, contro i poteri forti”.
//Europee // Nuovi Media// Campagna elettorale al tempo di internet
oFF LINE DELUDENTI SUL WEB GLI ASPIRANTI EURO-DEPUTATI DI CASA NOSTRA. I LORO SITI INTERNET, SE ESISTONO, SONO NOIOSI E POCO COMUNICATIVI I SALENTINI CHE GUARDANO ALL’EUROPA SI RIVELANO TRADIZIONALISTI. E SE RAFFAELE BALDASSARRE UN SITO INTERNET L’HA APPENA CREATO, E COSIMO DURANTE COLLEZIONA AMICI SU FACEBOOK, LA MAGLIA NERA VA A GIUSEPPE MERICO. PRATICAMENTE INESISTENTE IN RETE di BARBARA MELGIOVANNI
ph: prima_stella, tratta da www.flickr.com
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n soli cinque anni Facebook ha raggiunto in tutto il mondo 150 milioni di utenti, che crescono ad un ritmo di 41mila all’ora. Si legge così sulla rivista Wired di maggio (“Il milionesimo poke ci seppellirà” di Alberto Forni). Per avere un’idea delle proporzioni del fenomeno basta pensare che in un'ora nascono in media 15mila bambini. Meno della metà. Continua la navigata del Tacco d’Italia in rete, per verificare quanto i “nostri” politici abbiano dime-
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Cominciamo con il “Popolo delle Libertà”. Da pochissimi giorni (il 14 maggio) è on line il sito di Raffaele Baldassarre www.raffaelebaldassarre.it. In appena tre ore il portale ha totalizzato un risultato non di poco conto: ben 7mila pagine visitate. Per quanto sia stato approntato ancora da poco, è ben strutturato, semplice, lineare e chiaro. E’ già in piena funzione la parte interattiva, che più preme ai candidati, ma diverse sezioni sono ancora in allestimento. Di buono c’è che è possibile dire la propria al candidato; i messaggi “postati” possono essere letti da tutti. Attivi anche l’area download, da cui è possibile scaricare “santini” e manifesti di Baldassarre in più formati, ed anche un sondaggio in cui esprimere un proprio giudizio di gradimento per quanto fatto in questi anni dall’Europa per il Sud Italia. Dal sito è poi possibile accedere sul canale you tube e sul profilo Facebook del can-
didato. Qui vi sono 340 amici, foto, video, tutti recanti lo slogan “Europa, andiamoci assieme”. Per il “Partito democratico”, punta all’Europa Cosimo Durante, assessore provinciale alle Attività Produttive e sindaco di Leverano. Un sito ricchissimo il suo www.cosimodurante.com, dove particolare risalto in prima pagina viene dato all’agenda politica, contenente tutti gli appuntamenti giornalieri del candidato. Quanto a Facebook, rispetto a Baldassarre a spuntarla è Durante: 1.280 i suoi amici, due i gruppi che lo appoggiano all’Euro-Parlamento con 820 sostenitori. In compenso Durante non si è lasciato tentare dalla magia di you tube. Peccato, un punto in meno agli occhi dell’elettorato più giovane. Per l’Unione di Centro il candidato è Fabrizio Camilli. Il 3 e 4 di aprile si è tenuto a Roma l’incontro “Vento di il tacco d’Italia
b.melgiovanni@iltaccoditalia.info
stichezza col web, oggi più che mai fondamentale mezzo di comunicazione verso l’esterno. E così dopo aver passato al setaccio la familiarità con internet di candidati alla Provincia ed alle Amministrative, è la volta degli aspiranti eurodeputati. I candidati salentini all’Europa non potranno di certo ignorare un importante mezzo di comunicazione e propaganda come la rete per incentivare contatti, stringere amicizie e farsi pubblicità. O non è così? Centro” che ha dato il via alla Costituente del Partito della Nazione, a cui hanno partecipato ed aderito le forze politiche moderate, cattoliche. Tutti i dettagli sono fruibili direttamente dal suo sito, www.fabriziocamilli.it. Ma anche wikipedia, l’enciclopedia on line, ha una pagina a lui dedicata. I suoi sostenitori su Facebook sono 260; particolare rilevanza viene data alle sue note sull’impegno dei cattolici in politica, con citazioni dotte e importanti, come quella di S. Tommaso Moro, “L’uomo non si può separare da Dio, né dalla politica morale.” Eugenio Pisanò, presidente del consiglio comunale di Lecce e candidato all’Euro Parlamento con il movimento fondato da Adriana Poli Bortone Io Sud, va alla grande su Facebook: ha infatti 2.120 amici che forse non gli faranno sentire l’esigenza di un sito internet tutto suo. Infatti Pisanò non 22
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dispone di un portale personale fatto apposta per il periodo pre-elettorale. Tuttavia in rete ci si può imbattere in siti che riportano suoi video o interviste rilasciate ai media. Bocciato senza possibilità di appello nella cyber-comunicazione Giuseppe Merico, candidato di Rifondazione Comunista. Non ha un sito internet, né un profilo Facebook ed è dunque completamente assente sul web. Come mai l’euro-candidato non ha sopperito alla mancanza? Gravemente insufficiente sulla pagella del Tacco d’Italia. La nostra navigata a cerca del cyber politico perfetto si conclude qui. Deludenti, noiosi, poco comunicativi i salentini sulla porta d’Europa. Ci saremmo aspettati di più da loro. Del resto, per sapersi destreggiare a Strasburgo è necessaria, oltre ad una certa padronanza della lingua, anche una assodata disinvoltura sulla tastiera.
//Oroscopo //Le stelle della politica//I candidati alle Europee a cura di IULY FERRARI
// toni pacati ed equilibrio
SOTTO IL C IEL O DEL SALENTO
Sei un politico navigato; reggi bene, dunque, lo stress da campagna elettorale. Da perfetta Bilancia sai dosare nella giusta maniera le tue energia ed indirizzare verso orizzonti raggiungibili il tuo sguardo. Hai buone possibilità e ne sei pienamente consapevole. Del resto,
conosci a fondo le tue qualità e sai di poter contare su una spiccata dialettica che ti porta in salvo anche nei momenti di maggiore difficoltà. Attento ad usare la parola con saggezza, moderando i toni ed i colori del discorso. Usa il tuo savoir faire per costruire la tua campa-
gna elettorale più che per demolire gli avversari. Da salentino doc quale sei, valorizza i temi legati al territorio e all’ambiente, che abbiano a che fare con turismo e natura. Ed i tempi delle stelle in “opposizione” potrebbero esser cosa passata. Raffaele Baldassarre 23 settembre 1956. Bilancia
// Voglia di riscatto Hai dalla tua una grande voglia di farcela. Le esperienze vissute in passato ti hanno toccato molto lasciandoti segni che sarà difficile cancellare. Ma non demordere; ciò, oggi, è solo una importante freccia al tuo arco, che ti darà forza inesauribile. In questo particolare momento della tua
vita, hai bisogno di ottenere il successo, hai voglia di rivalsa e di presentarti agli altri per quello che sei: una persona onesta e leale, come tutti gli Scorpioni capricornini. Fai bene a non dimenticare i torti subiti; archiviali, però, in questo momento della campagna elettorale e pensa positivo.
Non disperdere energie che ti sono vitali e cerca di essere concreto. Questo è un anno difficile per te, ma potrebbe chiudersi nel migliore dei modi. E poi, molte volte, non è necessario arrivare in Europa per sentirsi appagati. Molte volte il vero traguardo è molto più vicino di quanto sembri.
Fabrizio Camilli 18 novembre 1955. Scorpione
// uno sguardo che cattura Il Mercurio nello Scorpione ti rende più impulsivo e furbo dei tuoi avversari. Ciò significa che in molti casi saprai sfruttare meglio di loro le opportunità. Sei un giocatore e puoi ricorrere a sempre nuovi assi nella manica. Bluffare no, data la tua onestà intellettuale, ma cer-
tamente confondere l’avversario. Questa marcia in più potrebbe fare la differenza e girare la partita a tuo favore. Del resto, senti fortissimo in te il bisogno di sedere su una poltrona comoda adatta a chi ha fatto la gavetta su quelle, più scomode, locali.Il tuo
Cosimo Durante 17 ottobre 1959. Bilancia
// uno stratega per i più deboli La tua scaltrezza ed il tuo carisma ti saranno di grande aiuto nella sfida elettorale. Il tuo intuito ti darà modo di prevenire le mosse degli altri e quindi di studiare strategie adeguate per affrontarli. Il tuo luogo ideale è la piazza. Stare con la gente, la tua predisposizione naturale.
sguardo penetrante saprà conquistare soprattutto l’elettorato femminile. Usa la dialettica che ti contraddistingue, racconta le tue entusiasmanti storie, offri un bicchiere di buon vino. Non rimarrai a bocca asciutta.
Punta, dunque, nel viaggio in Europa, a consolidare rapporti diplomatici. Stringi alleanze ed incrementa i contatti. Parla le lingue degli altri e mettiti al servizio delle persone. La Luna nell’Acquario ti aprirà la strada al successo facendoti prevedere i rischi e dandoti il tempo di correggere even-
tuali errori. Il consiglio è, dunque: gioca in anticipo. E mettiti al servizio della gente, prevedendo politiche per i cittadini in difficoltà e rimanendo sempre dalla parte dei più deboli. Che non mancheranno di ricambiare.
Giuseppe Merico 4 novembre 1954. Scorpione
// Dinamismo filosofico Hai una mente molto dinamica. Per questa ragione ti sono congeniali le improvvisazioni, i continui colpi di scena, i rinnovamenti. Sei molto socievole, ma allo stesso tempo riservato. Cioè: non sei una persona chiacchierata ed anzi comunichi affidabilità e serietà. Ma sei una
persona con la quale è assai piacevole conversare. Sempre disposto a dare il Consiglio giusto. Sei quasi un filosofo dai pensieri elevati, ma sempre con i piedi ben piantati per terra. I tuoi campi d’azione sono quelli che riguardano il commercio e gli affari ma
anche la cultura, dal momento che hai voglia di imparare sempre nuove cose. Sei un idealista. Allora sfrutta questa tua vena per pensare in grande e puntare in alto. Lì dove credi sarebbe la tua collocazione ideale.
Eugenio Pisanò 30 dicembre 1959. Capricorno
//Minima immoralia
di ADOLFO MAFFEI
il territorio, un caro Vecchietto stremato
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el primo numero di questa rubrica abbiamo evocato la “promessa giovani”, che non costa nulla e che, proprio per questo, quasi tutti i candidati spendono a mani basse in campagna elettorale. Eccone un’altra facile facile, anche questa a costo zero: la protezione del territorio. Promettete, promettete cari candidati, tra i tanti cittadini disincantati e delusi, qualcuno che vi crederà in buona fede lo troverete. Il Salento è una terra che definire splendida è riduttivo. Baciata da una collocazione strategica, così com’è incuneata nel Mediterraneo, sponda perfetta per aprire e incrementare relazioni economiche con l’Europa orientale, e bagnata da due mari così da offrire varie e affascinanti scelte turistiche, il Salento ha un valore aggiunto che chiunque venga a trascorrervi un breve periodo (ma anche se vi si ferma per un paio di giornate di lavoro) riconosce all’istante: la qualità della sua gente. Il millenario isolamento dalle direttrici terrestri ha fatto sì che il salentino abbia sviluppato nei suoi cromosomi il sentimento della cordialità e dell’ospitalità; quando, ai primi anni Novanta, il mondo intero si stupì della
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solidarietà che queste popolazioni espressero verso le migliaia di profughi albanesi che, letteralmente, invasero la Puglia, i soli a meravigliarsi di tanta meraviglia fummo noi. La nostra abitudine a barcamenarci per conquistare il minimo della sopravvivenza è millenaria, essere generosi verso il prossimo in difficoltà è un’attitudine naturale, semplice, istintiva quasi. E siamo talmente cordiali e bendisposti verso chiunque che spesso ci fanno fessi. Prendiamo il territorio, il luogo comune in cui vivono i salentini, parliamo dello scempio continuo che si perpetra nei confronti di questa entità viva eppure silenziosa, indifesa come un vecchietto stremato dalla vita, parliamo del becero cinismo degli amministratori, di ogni ordine e grado, chiamati a gestire la cosiddetta cosa pubblica. Che non è solo il denaro, come siamo portati a pensare d’acchito, ma è soprattutto il territorio, la buona salute del quale dovrebbe essere nel ristretto elenco delle priorità del caro candidato. Le malattie del territorio non sono né di destra né di sinistra, i brevetti delle cure per sanare guasti quasi permanenti e recenti ferite non appartengono né alla destra
//Questione Di looK
né alla sinistra. Non bastassero i danni di una scellerata politica dell’incuria (si pensi all’anarchia dei vari Consorzi e alle conseguenze devastanti che regolarmente generano alcuni temporali più violenti della norma, per cui le colture vanno altrettanto regolarmente distrutte), Lecce e la sua provincia sono incolpevoli vittime di sciagurate decisioni di altri amministratori pubblici. “’Grazie” a Cerano e “grazie” all’andamento dei venti che spirano molto spesso da nord a sud, i fumi nocivi che quel mostruoso sigaro alto cento metri erutta nell’aria si spargono graziosamente come pollini sulle campagne, sui tetti delle case e sulle teste di chi abita questo territorio. Gli esiti di questo crimine continuato si trovano nelle statistiche dei reparti di Pneumologia di tutti gli ospedali salentini che certificano il costante incremento delle patologie oncologiche, mentre è quasi impossibile sapere degli eventuali danni che queste polveri provocano ai prodotti della terra che vengono consumati al di là delle zone di produzione. Il capitolo discariche abusive è un’altra puntata di questa dolente sceneggiatura. Le forze dell’ordine non fanno in tempo a sco-
Tacco n.40, settembre 2007 E’ stato uno dei “casi” dell’estate: la spiaggia di Casalabate (marina di Lecce) si è improvvisamente ricoperta di carbone. Proprio carbone, nero e inquietante. Tutti attribuiscono la responsabilità alla Centrale di Cerano a Brindisi (già i terreni agricoli nei dintorni e tutto il loro raccolto erano stati dichiarati inutilizzabili). Cerano nega. Pronta la risposta di Antonio Maniglio (capogruppo Ds in consiglio regionale): “Sarà stata la Befana di Ferragosto”.
prirne una che ne spunta un’altra, i pm della Procura non riescono ad incartare una documentata richiesta di rinvio a giudizio ed ecco un’altra istruttoria da fare; senza contare i casi macroscopici e gravissimi, di cui questo giornale è stato il solo cronista, costante intransigente e coerente. Fino a quando non si modificherà profondamente un vecchio karma che segnala l’inciviltà dell’uomo, secondo cui quello che è mio è mio e quello che non è mio non è di nessuno, e finché non si declinerà il secondo concetto così: “quello che non è mio è di tutti, quindi è anche mio e guai a chi me lo tocca”, la difesa del territorio resterà una liturgia addolorata di pochi romantici, marginali e anche un po’ rompicoglioni. Poiché le generazioni che attualmente decidono hanno dimostrato tutta la loro impotenza, la riflessione-domanda finale non la dedichiamo al caro candidato ma ai genitori e agli insegnanti che hanno tra le mani le prossime: vi costa molto ripetere ai bambini che le cose più belle che abbiamo sono quelle che appartengono a tutti? Chissà che qualcuno di essi, domani candidato a qualcosa, non se ne ricordi.
Nella vignetta in basso: Maggio 2008. Da allora molte cose sono cambiate. E la Poli non è più capo-Popolo della Libertà ma capo di un Movimento nato con lei, Io Sud.
inDoVina chi è
“bestiario pubblico. ovvero: come nascono nuovi improbabili personaggi sulla scena”