Tempo n 11

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Settimanale di

@Tempo_di_Carpi

venerdì 20 marzo 2015 anno XVI - n. 11

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti Da sinistra Nicolò Morselli, Marco Puglia, Giulio Allesina, Simone Pedrazzi e Luca Guidetti

Genio made in Carpi

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

Daniela e la piccola Giulia

daniela capiluppi racconta il suo lieto fine Chiara De Maria

Da Carpi a Berlino: viaggio lungo un sogno Paolo Ganassi

rifiuti: cos’e’ e come funziona la tariffazione puntuale “Il nostro segreto? Il lavoro di squadra”. parola del carpigiano Giulio Allesina. Trent’anni, assegnista di ricerca presso l’Ateneo di Modena, Giulio ha creato dal nulla, sotto la guida del professor Paolo Tartarini, il laboratorio BeeLab: una fucina di idee e sperimentazioni dal sapore decisamente innovativo.

tra le righe: Caro assessore, la aspettiamo... sanità

PRONTO SOCCORSO ore e ore in sala d’attesa SCUOLA

i Fata presentano in anteprima dal vivo l’album Nichilismo Artificiale Tascabile il 21 marzo al SottoSotto di Modena

quartiere CIBENO

I genitori non si arrendono

Massimo Bottura a carpi


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anno XVI - n. 11

Tra le righe...

Foto della settimana...

Caro assessore, la aspettiamo

L’assessore Donini sulla Bologna-Porretta

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I lettori ci scrivono

“Nonostante le diversità non sono all’ordine del giorno problemi politici di coalizione”

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i scrivo queste poche righe in merito all’ormai famigerata “questione” inerente la fotografia riportata sul settimanale Tempo di qualche numero fa (vedi foto). Come ho già avuto modo di confrontarmi col sindaco e il segretario uscente del Pd, Davide Dalle Ave e con altri esponenti del Pd (ci conosciamo tutti da anni), sono a ribadire, nero su bianco, come sia nata la fotografia e come, chiaramente, non avesse nessun intento lesivo della sensibilità di qualcuno o tantomeno riferimenti ad Aimag ma, del resto, chi mi conosce da tempo non credo possa avere dubbi sulla vicenda. Da sempre ci contraddistinguono ironia, buonafede e nessun intento polemico col nostro alleato con il quale abbiamo condiviso l’esperienza elettorale. Inoltre intendo palesare in modo ancor più chiaro, che da parte mia (e di Sel) non sono all’ordine del giorno “problemi” politici di coalizione o di rapporto con il Pd nonostante le differenti, fisiologiche e legittime diversità (siamo due partiti distinti alleati). Con la presente sono anche a ribadire (come già richiesto al segretario del Pd) la nostra disponibilità a un incontro che dia anche seguito a quello tenuto qualche settimana fa per poter “chiarire” di persona eventuali malintesi. Come Sel auspichiamo che il confronto posso avvenire su questioni politico-amministrative contraddistinte da buonafede e lealtà reciproca, caratteristiche che da parte nostra non verranno meno. Cesare Galantini

na ventina di ispezioni in un anno sulle tratte ferroviarie regionali nelle fasce orarie più frequentate dai pendolari, per verificare le condizioni del servizio e controllare il rispetto degli standard di puntualità e affidabilità. Per tutto il 2015, l’assessore ai trasporti dell’Emilia Romagna, Raffaele Donini, viaggerà ogni due-tre settimane sulle linee Fer e Trenitalia, confrontandosi con i pendolari e i comitati locali degli utenti. Già è salito sul treno Bologna-Porretta insieme agli ispettori di Regione e Fer: “sono stato fortunato - ha scherzato l’assessore - il treno è stato puntuale e non abbiamo registrato problemi”, anche se “dopo la fermata di Vergato sono rimaste in piedi un centinaio di persone”. I disagi purtroppo ci sono: treni in ritardo, cancellazioni, difficoltà per i diversamente abili a raggiungere le carrozze e c’è bisogno di treni come il pane. Invitiamo l’assessore Donini a viaggiare sulla nostra linea ferroviaria Mantova Carpi - Modena per farsi un’idea precisa affinché l’iniziativa non si risolva in una passerella in giro per le stazioni della Regione. La priorità assoluta resta quella di indire al più presto una nuova gara per la gestione della rete più ampia e aperta possibile, per superare il monopolio di Tper e Trenitalia. In Emilia Romagna la ‘gara del ferro’, che deciderà i gestori dei treni regionali per i prossimi anni (meglio dieci che ventidue come nel precedente bando), secondo l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, “dovrebbe consentire di rinnovare tutto il materiale rotabile entro il mandato”. La disponibilità del raggruppamento Trenitalia-Tper “è stata subito formalizzata”, ha detto l’assessore, a margine di una conferenza stampa, auspicando una “offerta migliorativa sotto l’aspetto economico” da parte di tutti i nomi in gara, tra cui anche la tedesca ‘Arriva’. Il riferimento fatto da Donini è alla precedente offerta della cordata Trenitalia-Tper, che aveva chiesto un rialzo rispetto alla base d’asta.

Sara Gelli Frase della settimana...

“E’ancora lontano il momento in cui non festeggeremo più l’8 marzo perché non ci sarà più bisogno di combattere stereotipi e discriminazioni”. Dichiarazione della parlamentare Manuela Ghizzoni in occasione del Consiglio Comunale aperto sulle nuove prospettive delle Pari Opportunità.

Il graffio

La Iena

A volte mi chiedo se la stronzaggine sia uno sport praticato su consiglio medico... attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

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STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

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venerdì 20 marzo 2015 Adiconsum: a Carpi 45 pratiche nel 2014, recuperati 26mila euro

Sempre più numerosi gli anziani raggirati Adele Chiara Cangini

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o scorso anno grazie ad Adiconsum, i consumatori carpigiani hanno risparmiato o recuperato quasi 26mila euro. Lo rende noto l’associazione consumatori della Cisl tracciando un bilancio dell’attività svolta nel corso del 2014. L’anno scorso nella nostra città l’Adiconsum ha aperto 45 pratiche, 18 delle quali di conciliazione paritetica relative alla telefonia con Telecom-Tim, Wind e Fastweb. La responsabile provinciale di Adiconsum Adele Chiara Cangini è, infatti, conciliatrice regionale per le controversie con le compagnie telefoniche e, dal 1° gennaio 2015, possono rivolgersi a lei anche i clienti di H3g. “Il 90 per cento delle conciliazioni telefoniche si è concluso positivamente

per gli utenti, che hanno recuperato complessivamente 5.670 euro. Le altre pratiche aperte riguardavano problemi con le banche per i mutui, acquisto di auto nuove o usate, tariffe per le utenze domestiche di acqua, elettricità, gas e rifiuti. Per queste pratiche – sottolinea Cangini - abbiamo ottenuto in tutto circa 20mila euro”. Non rientrano nella statistica le risposte e i consigli forniti quotidianamente al telefono o via mail. Si tratta perlopiù di persone che chiedono informazioni sul canone Rai e sugli abbonamenti delle pay tv. Sempre più spesso, infine, si rivolgono all’Adiconsum anziani cui è stata carpita la buona fede e che vogliono annullare contratti telefonici o acquisti conclusi fuori dai locali commerciali.

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Come annunciato su Tempo qualche settimana fa si è costituita la società Piacere (acronimo dei due soci maggioritari Dino Piacentini e Alberto Reggiani), la quale si propone ad Aimag come partner strategico

“Saremmo davvero felici di essere partner di Aimag” C

ome già annunciato su Tempo qualche settimana fa si è costituita la società Piacere (acronimo dei due soci maggioritari l’imprenditore modenese Dino Piacentini e il consigliere Alberto Reggiani), la quale si propone ad Aimag come partner strategico. Il Gruppo è costituito da quattro imprese dotate di forti competenze nei settori della raccolta e trattamento dei rifiuti, nell’acquisto e vendita di energia e nella gestione delle reti di distribuzione: Piacentini Costruzioni Spa, Gruppo Reggiani Spa, Gruppo Borsari Spa e Coseam. Verso Aimag, la cordata modenese ha un particolare interesse: “è una multiutility ben gestita con un gruppo dirigente competente e dipendenti motivati. Il nostro gruppo – sottolinea Piacentini – è in grado di portare un valore aggiunto importante mantenendo la proprietà nelle mani dei Comuni e delle Fondazioni del nostro territorio. Diversamente, se dovessero prevale-

Da sinistra il consigliere Emer Borsari, il presidente Dino Piacentini e il consigliere Alberto Reggiani

re altre scelte, Aimag finirebbe per diventare il satellite di un grande gruppo più attento al ritorno finanziario, ai soci e meno all’utenza, con tutti i rischi che questa situazione comporterebbe per la qualità dei servizi e per il loro costo ai cittadini. Insomma, con noi partner di Aimag, amministrazioni pubbliche e comunità territoriali manterrebbero il controllo su beni preziosi quali l’energia e le risorse idriche”. Inoltre, con il Gruppo saldamente legato al modenese, a beneficiarne sarebbero le aziende del territorio alle quali, per scelta di responsabilità sociale, si rivolge abitualmente Aimag. Oltre al know-how, Piacere

si pone l’obiettivo di apportare risorse economiche e finanziare aggiuntive consentendo di investire nello sviluppo, nella costruzione e nella gestione di impianti nel settore ambiente (raccolta, trasporto, trattamento e recupero rifiuti), energetico (fonti rinnovabili) e idrico integrato. Favorirebbe lo sviluppo di nuove tecnologie gestionali e di applicativi dei sistemi a rete (gas, acqua, fognature, depurazione, teleriscaldamento, reti energetiche in genere). Per quanto riguarda le dimensioni, Piacere favorirebbe la partecipazione, diretta o indiretta e nelle forme opportune, ad aggregazioni con altri

operatori o società dei servizi pubblici locali vicini. “Infine, ma di fondamentale rilevanza per il futuro di Aimag – aggiunge Piacentini – la presenza del nostro Gruppo consentirà alla multiutility di partecipare alla gara del gas che riguarderà l’affidamento della gestione delle reti di distribuzione per una durata di 12 anni e alla quale Aimag non potrebbe partecipare se si rafforzasse la partecipazione con soggetti che hanno posizioni dominanti sul mercato. Saremmo davvero felici di essere partner di Aimag”. L’offerta è stata lanciata. Vedremo come risponderà la proprietà di Aimag…


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Si raccontano sempre e solo storie di malasanità; io, al contrario, vorrei testimoniarne un’altra”. Esordisce così Daniela Capiluppi quando la incontro. Accanto ha sua figlia Giulia, oggi 10 anni: una bimba bellissima, sorridente, che fa danza classica e hip hop e adora i Dear Jack. Ma la sua vita è partita decisamente in salita: è nata senza un rene, tecnicamente lo chiamano “errore di costruzione”, non aveva nemmeno i condotti per il secondo rene. Vivere con un rene solo è possibile, quello attivo, in genere, diventa più grande e lavora un po’ più della norma, quindi prima della sua nascita non c’erano particolari timori, tanto che la bimba è nata a termine pesando ben 4 chili. Giulia però manifesta immediatamente una grave insufficienza renale: la sua vita è in pericolo. L’ospedale di Carpi chiama tempestivamente il Policlinico e, a sirene spiegate, Giulia viene trasferita a Modena, in Neonatologia. A soli tre giorni di vita, la bimba subisce un intervento chirurgico di tre ore eseguito in precedenza solo un’altra volta in Italia su un neonato, ma non sembrano esserci alternative. A operarla è il dottor Pierluigi Ceccarelli: “è lui ad averle salvato la vita.

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“Si raccontano sempre e solo storie di malasanità. io, al contrario, vorrei testimoniarne un’altra”, racconta la carpigiana Daniela Capiluppi, madre di Giulia, la cui vita è partita decisamente in salita

“Hanno salvato la mia bambina”

Daniela Capiluppi con la piccola Giulia

L’intervento – racconta Daniela - era difficile e complesso, non tutti lo avrebbero tentato, ma è perfettamente riuscito. Una cosa che mi colpì moltissimo fu vedere il dottore in jeans nel suo giorno libero, di domenica, in ospedale, solo per sincerarsi che Giulia stesse bene. Ho trovato

grande aiuto e conforto in quel reparto: tutti si fanno in quattro per essere vicini ai genitori dei neonati. E’ difficile spiegare la situazione emotiva di una mamma piena di aspettative per la nuova vita arrivata, che ha già colorato le pareti della cameretta arredandola col lettino e i pupazzetti

e si ritrova all’improvviso di fianco a un’incubatrice, vedendo la propria piccolina attaccata a tanti tubicini senza poterla prendere in braccio. Eravamo tante in quella situazione ed è impossibile descrivere il mondo parallelo di quei reparti ma ho incontrato medici e infermieri che era-

no dei veri e propri angeli”. Daniela in quel periodo perde il lavoro: la vicinanza alla piccola la costringe a molte assenze e non riesce più a garantire otto ore al giorno perché Giulia - che nel frattempo subisce un secondo intervento chirurgico - fino ai tre anni necessita di controlli men-

sili e aiuto nelle attività quotidiane. “Fu un periodo difficile, ma ho avuto un marito sempre presente, una cosa non scontata perché proprio in quei reparti, davanti a tanto dolore, le coppie possono entrare in crisi. Anche per questo servono aiuto, sostegno e vicinanza a partire proprio dal personale ospedaliero e a Modena questo c’è. Una storia tragica come quella di Nicole, la neonata morta qualche settimana fa in Sicilia perché non c’era posto in Rianimazione, è giusto conoscerla per poter prevenire casi del genere in futuro, ma credo sia giusto raccontare anche una storia che possa rassicurare tante mamme e papà: Giulia è viva grazie a un caso di buona sanità”. Clarissa Martinelli


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Le Farmacie carpigiane San Giuseppe Artigiano, Del Popolo, Santa Caterina e la mirandolese Del Borgetto organizzano, mercoledì 25 marzo, alle 21, presso la Sala Congressi, una conferenza dal tema: Cosa mangiare? Intolleranze alimentari. Un incontro divulgativo, insieme a uno dei medici più stimati relativamente alle tematiche della nutrizione e delle intolleranze, il dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo

No alle intolleranze alimentari: come tornare amici del cibo S

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ecaller è un semplice finger-test che si esegue tramite un piccolo auto-prelievo dal polpastrello. Il test utilizza nel processo di analisi una piastra allergologica con 36 antigeni alimentari e congrui con l’alimentazione prevalente nella popolazione di riferimento. I valori di positività e negatività che emergono dalla profilazione individuale vengono studiati e analizzati in base a una valutazione statistica della popolazione media e non appiattiti su valori standard. La presenza di anticorpi verso il cibo è espressione di un contatto immunologico pre-

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ianca è una insegnante d’inglese in una scuola media di Modena. Ha 48 anni e un anno fa le è stato diagnosticato un tumore al seno. “Un fulmine a ciel sereno – racconta – che ha cambiato per sempre la mia vita. Dopo un percorso di cura durato diversi mesi, ho smesso di chiedere ai medici se ne uscirò. Perché fortunatamente sono guarita ed è tempo di guardare avanti”. E’ lei una delle 88 donne che, da maggio 2013, a Carpi, hanno utilizzato la cuffia refrigerata Paxman (acquistata grazie al contributo di 30mila euro dell’Associazione Malati Oncologici) una strumentazione innovativa che serve a contrastare l’effetto alopecizzante – perdita di capelli – causato da alcuni farmaci durante i trattamenti chemioterapici. Il Day Hospital Oncologico dell’ospedale Ramazzini di Carpi è una delle due strutture in Italia a essersi dotata di questa cuffia ed è il primo centro a livello nazionale per numero di pazienti reclutati. “Quando ho scoperto di essere malata – racconta Bianca – volevo tenere nascosta la mia condizione di

Come funziona il test cedente, segnale di una reazione che va interpretata per guidare l’organismo a recuperare la tolleranza. Chi riceve i risultati di Recaller vedrà indicati nella lettera di segnalazione i diversi gruppi alimentari cui l’organismo ha segnalato una reattività. Partendo dall’esito finale

dell’analisi vengono indicati i consigli nutrizionali che consentono da subito la rotazione degli alimenti (evitando pericolose eliminazioni) Attilio e suggeriscono Speciani il percorso alimentare che la persona dovrà seguire. La proposta è indirizzata al graduale recupero della tolleranza e non all’eliminazione di determinati alimenti.

iamo ciò che mangiamo, asseriva il filosofo Ludwig Feuerbach, e dalle scelte che facciamo quotidianamente sulla nostra tavola dipende la nostra salute. Per tutelare il proprio benessere psicofisico uno dei mezzi più potenti che abbiamo a disposizione è il controllo dell’infiammazione da cibo, la definizione scientifica moderna di quei disagi che in passato sono stati classificati (talora malamente) come intolleranze alimentari. Alimenti come frumento, latte o cibi fermentati possono, a nostra insaputa, scatenare reazioni infiammatorie nel corpo. L’assunzione ripetuta di tali cibi, anche se considerati sani, può portare a un sovraccarico a cui l’organismo reagisce con sintomi evidenti: dermatiti, acne, cefalee, emicranie, riniti, sinusiti, cistiti, candidosi recidivanti… veri e propri segnali d’allarme che è possibile decifrare - grazie al test immunologico RecallerProgram - e risolvere attraverso poche e semplici regole alimentari. Per diffondere una cultura legata all’adozione di corretti stili di vita, le

Farmacie carpigiane San Giuseppe Artigiano, Del Popolo, Santa Caterina e la mirandolese Del Borgetto organizzano, mercoledì 25 marzo, alle 21, presso la Sala Congressi, la conferenza dal tema: Cosa mangiare? Intolleranze alimentari. Un incontro divulgativo, insieme a uno dei medici più stimati relativamente alle tematiche della nutrizione e delle intolleranze, il dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo. “Il nostro obiettivo principale - sottolinea la dottoressa Delia Caramaschi della Farmacia San Giuseppe Artigiano - è quello di informare le persone circa la necessità di prevenire le malattie adottando stili di vita sani e sostenibili riducendo così di conseguenza l’abuso di farmaci. Per far ciò è necessario partire dall’alimentazione: ognuno di noi deve diventare amico del cibo”. Il dottor Speciani propone una originale interpretazione delle reazioni agli alimenti. “Tutti nascono allergici, poi diventano tolleranti e questo avviene con lo svezzamento, cioè con l’introduzione, poco per volta, dei diversi

Il Day Hospital Oncologico dell’ospedale di Carpi è una delle due strutture in Italia a essersi dotata di questa particolare cuffia ed è il primo centro a livello nazionale per numero di pazienti reclutati

Una cuffia per non perdere i capelli durante la chemio

La testimonianza

“Non mi sono vista malata”

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ucia ha 37 anni e la voce rotta, un po’ dall’emozione per l’intervista e un po’ dalla necessità di dover raccontare la sua malattia. “Per me la cuffia ha funzionato benissimo ho ancora tutti i miei capelli fortunatamente” dice a distanza di pochi mesi dal ciclo di chemioterapia e radioterapia a cui si è dovuta sottoporre per un tumore alla mammella. “Il fatto di non doversi alzare tutte le mattine e non vedersi subito malati allo specchio – racconta Lucia - è stato molto importante. Nonostante sapessi di essere malata, sono riuscita ad affrontare meglio le mie giornate. E’ vero che le cose importanti sono altre rispetto ai capelli ed è fondamentale che le cure vadano a buon fine però non vedere i segni della malattia tutti giorni mi ha aiutata molto. Non mi sono vista malata pur sapendolo e io la consiglierei”.

salute per non far soffrire le persone a me più vicine. Un attimo dopo, però, ricordo di aver pensato: perderò i capelli e così tutti verranno a sapere che ho un tumore”. Anche per questo Bianca, il nome è di fantasia, dopo essere stata operata a Bologna, ha deciso di rivolgersi all’ospedale di Carpi. “Non sapevo dell’esistenza di questa cuffia. E’ stata mia sorella a cercare su Internet, dopo che le venne in mente Caro Diario di Nanni Moretti, un film dove il protagonista mette una cuffia da pallanuoto in freezer prima di fare la chemio. Potrebbe sembrare un aspetto secondario della malattia, ma non perdere i capelli, soprattutto per una donna, è un aiuto importante per continuare a vivere fuori. Ti senti meno malata e non hai continuamente paura dello sguardo degli altri”.

L’infermiera

“Tuteliamo la qualità della vita”

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milia è infermiera presso il Day Hospital Oncologico e, a tutti coloro che hanno posto la domanda attraverso il web, chiarisce che la cuffia refrigerante “non si acquista in farmacia. E’ un’attrezzatura a disposizione del Day Hospital e vi possono accedere coloro che usufruiscono dei suoi servizi. L’apparecchiatura è composta da un’unità refrigerante a cui è attaccata una cuffia in silicone all’interno della quale circola un liquido che scende a -4 gradi. Viene mantenuta sulla testa del paziente per la durata della terapia. All’interno del reparto cerchiamo sempre di essere molto attenti alla qualità della vita dei nostri pazienti. L’alopecia influisce in maniera negativa sulla percezione della propria immagine corporea e se la tecnologia ci può aiutare è nostro dovere utilizzarla al meglio”.

cibi cui ci abituiamo”. Succede, poi, alle volte, che l’organismo adulto diventa intollerante (le cause possono essere le più disparate: dallo stress con il conseguente indebolimento del sistema immunitario e la compromissione della salute del nostro intestino all’assunzione di troppi cibi industriali saturi di conservanti, all’inquinamento che mette in circolazione numerosi allergeni) ed è quindi indispensabile individuare i cibi che provocano infiammazione attraverso un test e, sulla base di ciò, seguire una dieta a rotazione ad hoc, ritagliata sulle reali esigenze di ciascuno. Regime alimentare che, secondo il dottor Speciani, deve recuperare l’amicizia con i cibi, cioè la tolleranza verso gli alimenti e ridurre l’effetto dell’infiammazione. Ecco allora che gli alimenti sospetti, con una tecnica simile a quella dello svezzamento, verranno permessi soltanto in alcuni giorni della settimana per un certo periodo di tempo e, successivamente, reintrodotti fino a recuperare un’alimentazione normale. J.B. A gennaio Bianca ha finito la terapia e ha deciso di raccontare la propria storia, perché spera di poter far conoscere ad altre persone, grazie alla sua testimonianza, la cuffia Paxman. “Certo non è come andare dal parrucchiere – ironizza – perché si sente molto freddo (la cuffia porta la temperatura del cuoio capelluto a meno 4° gradi per circa tre ore) e si prova una forte sensazione di costrizione. Durante le prime sedute guardavo continuamente l’orologio e non riuscivo a fare niente. Per fortuna ho incontrato persone straordinarie, che mi hanno seguito passo dopo passo. Infermiere preparatissime, come Emilia, che ogni volta sapevano regalarmi un sorriso e una parola di incoraggiamento. Guardando indietro mi sembra di aver intrapreso un percorso di miglioramento prima di tutto interiore. E se potessi parlare con le persone che si trovano a dover affrontare malattie come questa, mi piacerebbe ricordare loro una frase che ha pronunciato Emma Bonino, dopo aver detto pubblicamente di avere un tumore: Io non sono la mia malattia”.


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orreva l’anno 2006 e i carpigiani si lagnavano tutti in coro: ma come, si domandavano allarmati, tolgono i cassonetti grigi dalle strade, ci costringono a dividere tutta la spazzatura, a riempirci la casa di bidoni puzzolenti e la bolletta dei rifiuti non calerà? Da allora di spazzatura ne è passata - e pure tanta - e la nostra città può vantare, grazie all’introduzione del sistema di raccolta porta a porta nel tessuto urbano, oltre il 64% di raccolta differenziata. In virtù di questi importanti progressi, Aimag e Comune di Carpi hanno deciso di compiere un ulteriore e fondamentale passo avanti nella politica di sostenibilità ambientale. Una novità che potrebbe incidere positivamente sulle nostre tasche ma che, puntualmente, sta comportando l’ennesima levata di scudi da parte di numerosi cittadini preoccupati. Ha infatti preso il via anche alla Corte dei Pio un nuovo sistema di calcolo per definire la tariffa di igiene urbana per le utenze domestiche e non: la cosiddetta tariffazione puntuale. Tradotto: meno rifiuto indifferenziato produci, meno paghi. La tariffa puntuale, infatti, è certamente la modalità più equa di far pagare ai cittadini il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti: oltre a una quota fissa - la quale copre i costi generali come le strutture fisiche e le risorse umane e i servizi svolti per la collettività come lo spazzamento delle strade e la pulizia del territorio - ogni utenza

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Ha preso il via a Carpi un nuovo sistema di calcolo per definire la tariffa di igiene urbana: la cosiddetta tariffazione puntuale. Per fare maggiore chiarezza sulla questione e capire cosa cambierà per le famiglie abbiamo incontrato il dirigente dei Servizi Ambientali di Aimag, Paolo Ganassi

Meno rifiuti = risparmio Paolo Ganassi

ne paga una variabile in base ai rifiuti indifferenziati realmente prodotti e poi conferiti. Per fare maggiore chiarezza sulla questione abbiamo incontrato il dirigente dei Servizi Ambientali di Aimag, Paolo Ganassi, al quale chiediamo: Cos’è la tariffazione puntuale? “Prima la tariffa veniva calcolata sulla base del numero dei componenti della famiglia e dei metri quadrati delle residenze o delle attività, ora a seconda di quanti rifiuti vengono prodotti. Si passa quindi a una misurazione diretta della quantità di spazzatura conferita”. Cosa cambierà per le famiglie? “A mutare saranno la dota-

zione di bidoni - carrellati e di volumetria maggiore - e le frequenze di svuotamento per alcune tipologie di rifiuto, ovvero indifferenziato, carta e umido. Per vetro e plastica, invece, continueranno a esserci le apposite campane. Oggi i rifiuti non recuperabili vengono prelevati dagli operatori Aimag una volta alla settimana: d’ora in poi il ritiro avverrà con una cadenza quindicinale”. Il principio è chi produce più rifiuti paga di più. Ci spieghi meglio come funzionerà il conferimento dell’indifferenziato. “A ogni bidone è applicato un microchip (ndr codice identificativo che consente l’attribuzione univoca a

ciascuna utenza e grazie al quale ciascuno potrà tenere continuamente monitorata la propria situazione) che consentirà la misurazione in automatico, attraverso un’apposita strumentazione montata sui mezzi di raccolta, del numero di svuotamenti. L’obiettivo è quello di esporre il contenitore dell’indifferenziato solo ed esclusivamente quando è pieno”. C’è chi parla di 15 euro a svuotamento… “Il concetto nell’ordine di grandezza è corretto ma occorre distinguere. Abbiamo previsto una quota fissa e una variabile in funzione dei conferimenti, stabilendo, al contempo, un numero minimo di svuotamenti legato a quello dei componenti. Chi impiegherà, differenziando al meglio, più tempo per riempire il proprio bidone, risparmierà e la sua bolletta sarà meno salata. Gli svuotamenti extra rispetto a quelli minimi previsti invece (i quali corrispondono al numero dei componenti della famiglia più uno. Ergo per una famiglia di 3 persone gli svuotamenti minimi annui previsti da Aimag sono 4) verranno tariffati. Sostanzialmente, chi vorrà esporre il proprio contenitore, seppur mezzo vuoto, ogni volta che gli operatori passano,

pagherà di più. Un comportamento assolutamente da disincentivare”. Quanto si potrà arrivare a risparmiare? “Le famiglie di Carpi oggi pagano per la gestione annua del servizio una delle tariffe medie più basse della Provincia e della Regione in fatto di rifiuti: circa 300 euro. Il successo della tariffazione puntuale dipenderà dal comportamento corretto di tutti e, anche se i risparmi non saranno elevatissimi, al giorno d’oggi pagare 10, 20, 30 euro in meno è comunque significativo. Nelle simulazioni fatte per Novi e Soliera, abbiamo stimato che, per quanto riguarda le utenze domestiche, ci sarà un tendenziale risparmio: oltre il 90% delle famiglie dovrebbe risparmiare qualche decina di euro”. Sono previsti dei rifiuti da conferire in modo separato? “Se si divide bene, il rifiuto indifferenziato non puzza poiché la parte umida è già stata separata. Al contrario, per pannoloni e pannolini, sono previsti servizi di raccolta dedicati”. Alcuni proprietari di animali lamentano il fatto che con questa metodica dovranno tenere troppo a

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lungo le lettiere nel bidone e che, producendone in quantità, chi ama gli animali verrà penalizzato in bolletta. “Tendenzialmente potrà anche essere così ma, in altri territori urbanizzati come il nostro ci sono centinaia di migliaia di persone che usano questa metodologia di raccolta da oltre dieci anni senza difficoltà di questo tipo. Ricordo a tutti coloro che hanno animali da compagnia in casa che le deiezioni o la sabbietta, se chiuse con cura in un sacchetto e poi riposte nel bidone, non emanano alcun odore. Forse dovranno far svuotare il loro bidone una volta in più ma, il concetto che deve passare è che chi produce una maggior quantità di spazzatura è giusto che paghi di più”. Come inciderà la tariffazione puntuale sulle utenze non domestiche? “Le utenze non domestiche verranno dotate di uno o più bidoni di diversa volumetria a seconda della tipologia di attività e della loro produzione di rifiuti. Pagheranno poi in proporzione ai contenitori richiesti - nel corso del primo anno capiranno se sono sufficienti o in esubero - e in funzione della frequenza di svuotamento che abbiamo proposto a seconda del tipo di attività”. Quindi ricordate: chi più differenzia meno spende! E, forse, passo dopo passo, anche la nostra città diventerà un comune a rifiuti zero. Jessica Bianchi


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bus di Arianna non sono pensati per gli studenti del nuovo quartiere di Cibeno ma le famiglie che abitano a est di via Roosevelt non possono rassegnarsi perché si tratta di una questione, soprattutto per alcuni, imprescindibile. “Chi ha più di un figlio da accompagnare a scuola non ce la fa ad arrivare in viale Peruzzi per poi a tornare indietro in tempo e accompagnare l’altro figlio alle elementari del quartiere o alla nuova scuola media”. Il problema si pone nei mesi invernali e nei giorni di pioggia in particolare, quando non è possibile costringere i ragazzi a raggiungere in bicicletta le scuole superiori concentrate nel polo scolastico. “Abbiamo sollevato il problema già a giugno dello scorso anno ma finora non è cambiato nulla e non vorremmo ritrovarci a settembre nella stessa identica situazione” raccontano. La linea verde di Arianna, che serve la zona, attraversa il quartiere da via della Costituzione fino a via Ramazzini per poi immettersi in via Roosevelt e tornare indietro fino al sottopasso, percorrere l’intera via Pezzana sbucando in viale Manzoni e da qui risalire fino alla stazione ferroviaria dove gli studenti devono scendere e prendere un altro autobus (quello della linea rossa) attraversare il centro, imboccare via Tre Febbraio e poi via Peruzzi per raggiungere infine il Polo scolastico. In buona sostanza gli studenti che salgono sui mezzi del trasporto pubblico urbano alla fermata di via della Costituzione o a quella

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I bus di Arianna non sono pensati per gli studenti del nuovo quartiere di Cibeno ma le famiglie che abitano a est di via Roosevelt non si rassegnano

A scuola in bus? Niente di più complicato

del Conad di via Roosevelt sono costretti a un tortuoso percorso che dura più di quaranta minuti per arrivare a scuola perché non esiste un collegamento diretto. “A ciò si aggiunge il fatto che, alla stazione dei treni, più di una volta i nostri ragazzi sono rimasti a piedi perché l’unico autobus che arriva in viale Peruzzi a quell’ora è strapieno di studenti. E magari chi è già diretto al lavoro deve tornare indietro per accompagnare il figlio a scuola con una gran perdita di tempo”. “Viviamo in un quartiere

nuovo, ancora in espansione e altamente popolato da famiglie giovani con figli: è indispensabile che per l’ingresso a scuola e all’uscita sia previsto un servizio per i tanti studenti che frequentano le scuole superiori”. Le famiglie hanno provato a trovare soluzioni alternative organizzando turni di auto private per provvedere al trasporto dei ragazzi, ma non ha funzionato perché troppo complicato. Il trasporto pubblico urbano eviterebbe anche l’intasamento di auto in quella zona a quell’ora con evidenti vantaggi sia per

Due Ponti – Cibeno

Soluzione solo per il ritorno

Si parla tanto di mobilità sostenibile e noi vorremmo incoraggiare i nostri figli a uno spostamento autonomo casa – scuola ma i disservizi spingono le famiglie a utilizzare l’auto”: a parlare così su Tempo (n°3, 23 gennaio 2015) alcuni genitori di studenti della nuova scuola media. Esasperati dai disagi per i pessimi collegamenti tra il quartiere Due Ponti e la scuola di via Canalvecchio, avevano raccolto 152 firme e avevano scritto all’Ammi-

nistrazione Comunale. Da metà dicembre l’Ufficio Mobilità del Comune di Carpi ha compiuto diversi monitoraggi per verificare l’utilizzo della linea di Arianna in differenti orari, ed è stata approntata una proposta che è stata sottoposta alle famiglie interessate. Lo scorso 16 marzo, è giunta la risposta dei genitori degli alunni della secondaria di secondo grado di Cibeno, che hanno approvato a maggioranza la proposta ma solo relativamente al ritorno

la viabilità che per l’inquinamento, “ma il percorso deve essere ripensato”. In alternativa, c’è chi è passato al servizio di trasporto pubblico extraurbano perché l’autobus che proviene da Cavezzo e Rovereto ferma all’altezza della chiesa di Cibeno davanti al bar Sassi ma “non è mai puntuale e, anzi, molto spesso, è in anticipo: non volendo lasciare al buio d’inverno mia figlia da sola alla fermata – racconta una delle mamme - partiamo con largo anticipo da casa ma rimaniamo un bel po’ in auto ad aspettare al freddo”. Nel corso dell’anno hanno presentato esposti a Seta e al Comune di Carpi. “E’ stata fatta anche una simulazione ma il problema è stato risolto dal Comune aggiungendo un mezzo nel tragitto dalla stazione dei treni al polo scolastico. Siamo disponibili ad accollarci i costi di una eventuale maggiorazione purché sia ragionevole: l’idea avanzata di noleggiare un pulmino non ci pare che vada in questa direzione…”. Sara Gelli e oltre ai 235 euro del canone annuale a Seta dovranno versare 140 euro per il servizio a carico delle famiglie, gestito dall’Unione Terre d’Argine che allestirà dal prossimo anno scolastico un mezzo per riprendere i ragazzi all’uscita da scuola. I genitori che vorranno usufruire del servizio dovranno fare domanda presso gli appositi uffici (Settore Istruzione dell’Unione, corso Pio 91) a partire dall’8 giugno fino al 18 luglio prossimo. Così come previsto dal regolamento il servizio sarà attivato a fronte di almeno 7 richieste da parte delle famiglie.

“Da tempo registriamo un calo tendenziale nei servizi tradizionali dei nidi per l’infanzia. Non vogliamo operare tagli, stiamo però cercando di capire se la rimodulazione può essere una strada percorribile”, spiega l’assessore Stefania Gasparini

Nidi: dalle liste d’attesa ai posti vuoti D

alle liste d’attesa ai posti vuoti: è la situazione quasi paradossale nella quale sembrano trovarsi i nidi comunali e convenzionati carpigiani, messi a dura prova da crisi economica e calo demografico. L’Unione delle Terre d’Argine corre ai ripari e attiva un’indagine rivolta ai genitori con bambini fino ai 3 anni che non hanno intenzione di iscrivere il proprio figlio al nido, con l’obiettivo di raccogliere elementi in merito ai nuovi bisogni delle famiglie e rimodulare il servizio, come sottolinea Stefania Gasparini, assessore all’Istruzione e alla Città dei bambini e delle bambine del Comune di Carpi. “Da tempo registriamo un calo tendenziale

nei servizi tradizionali dei nidi per l’infanzia. Per tale motivo abbiamo deciso di avviare un’indagine tra le

famiglie che scelgono di tenere i propri bambini a casa per comprendere le motivazioni della non iscrizione e, soprattutto, per conoscere quali potrebbero essere, a loro parere, le migliorie da apportare al servizio o le eventuali alternative. Al momento la nostra priorità è quella di tutelare e salvaguardare l’eccellenza di

questo servizio: nessuno vuole operare tagli, stiamo però cercando di capire se la rimodulazione può essere una strada percorribile”. I servizi educativi per l’infanzia (rivolti cioè ai piccoli fino ai 6 anni) nel territorio dell’Unione accolgono ogni anno circa 3.700 bambini, distribuiti tra i 18 nidi (830 bambini iscritti) e le 35

scuole d’infanzia (2.838 bambini iscritti) dei quattro comuni. Se questi servizi si configurano ormai come una tradizione del welfare locale, è però necessario, di fronte a una società profondamente mutata, trovare il giusto equilibrio tra vincoli e possibilità, per dare risposte ai genitori sempre più aderenti alle loro necessità. L’Assessorato ai Servizi Educativi e Scolastici e il Coordinamento Pedagogico dell’Unione delle Terre d’Argine hanno perciò avviato una seconda indagine rivolta a coloro che frequentano i servizi di nido, tesa a misurare il grado di soddisfazione. Per facilitare poi il lavoro dei rappresentanti di mamme e papà all’interno delle strutture che ospitano bimbi fino ai 6 anni è stato approntato il Vademecum del rappresentante: uno

strumento di orientamento e supporto costituito da una cartellina con cinque schede che approfondiscono, ciascuna, i contenuti di riferimento utili per tutti coloro che iniziano questa esperienza. Le schede possono essere utilizzate per capire, orientarsi e individuare spunti per affrontare diverse situazioni, anche problematiche: dalla prima assemblea dell’anno scolastico alla promozione di iniziative e progetti, al modo in cui coinvolgere rispettosamente ogni famiglia fino alle indicazioni sul funzionamento e l’organizzazione del sistema scolastico nel nostro territorio. Il vademecum è stato distribuito ai rappresentanti di nidi e scuole d’infanzia ed è disponibile sul sito www. terredargine.it. J.B.


Il nostro segreto? Il lavoro di squadra”. Sono queste le prime parole del carpigiano Giulio Allesina. Trent’anni, laureato in Ingegneria Meccanica e oggi assegnista di ricerca presso l’Ateneo di Modena, Giulio ha creato dal nulla, sotto la guida del professor Paolo Tartarini, il laboratorio BeeLab (Bio-EnergyEfficiency laboratory): una fucina di idee e sperimentazioni dal sapore decisamente innovativo. “La mia passione più grande è quella delle energie rinnovabili e, insieme al collega Simone Pedrazzi, ogni giorno ci “divertiamo” a trovare nuove soluzioni per convertire in energia elettrica legno e scarti agro-industriali. Dalla creazione di modelli matematici alla sperimentazione sul campo, io e Simone abbiamo sempre lavorato insieme. In tandem. In grande sintonia. In quanto assegnisti, il nostro è un futuro incerto. Non abbiamo idea di cosa accadrà domani ma ci siamo imposti di andare oltre. Di pensare in grande, sul lungo termine, di non porci alcun limite. Vorremmo che BeeLab proseguisse dopo di noi, continuando a esprimere tutte le sue potenzialità”. Il laboratorio che si occupa di ricerca nel campo delle rinnovabili, analisi e studi di fattibilità, progettazione di impianti, efficientamento energetico e consulenza - accoglie numerosi tesisti, tra cui tanti giovani talenti carpigiani: “risorse preziose - prosegue Allesina - con le quali condividere nuove sfide. Li portiamo al limite, chiedendo loro grandi sacrifici ma, chi è disposto a mettersi in gioco completamente, scopre di poter arrivare davvero in alto. Siamo un gruppo coeso e pieno di entusiasmo. Il mondo universitario italiano è complesso e, perlopiù, si devono fare i conti con pochissimi fondi a disposizione. Per questo motivo è necessario ingegnarsi. Rivoluzionare il proprio atteggiamento mentale. Ragionando in modo multidisciplinare, cerchiamo di osservare ciò che ci circonda in modo originale. Alle volte basta mutare il proprio approccio per far fronte alla limitatezza economica

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i sono concluse per quest’anno scolastico per l’Itis Leonardo da Vinci due importanti iniziative di scambi internazionali, la prima in Norvegia, la seconda in Inghilterra. “Queste relazioni - sottolinea la professoressa referente del progetto Donatella Barp - hanno lo scopo di offrire esperienze di collaborazione internazionale a futuri tecnici che devono essere preparati ad agire nel mercato economico globale con competenze linguistiche e interculturali. Queste uscite non sono visite di istruzione, bensì veri e propri progetti che offrono agli studenti un periodo, seppur breve, di immersione totale nella vita e nella cultura del paese ospitante”. Dal 4 all’11 febbraio, Gaia Ruggiero 3ACH, Alessia Rinaldi 3ACH, Michael Trumbaturi (3AI), Marco Malavasi 3BM), Francesco Ferrari 4°BI, Luca Bartoli 4BI, Fabio Bagni 4BI, Elia Goldoni (4BE), Federico Baraldi 4BE e Alessio Ferrari 4AE, accompagnati dalle docenti Barp e Fabrizia Soprani, si sono recati a Skarnes (Norvegia). Il tema della settimana era l’inverno e, dal momento che Lilleammer sarà nel 2016 sede delle Olimpiadi della Gioventù, l’attività del primo giorno è stata una specie di olimpiade con gare di sci nordico, slittino e ciaspole. Innovation Camp ha rappresentato il clou della settimana. Dopo una con-

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non usare l’olio estratto dal caffè per farne biodiesel? Si potrebbe delineare uno scenario davvero virtuoso: una torrefazione potrebbe ritirare il caffè esausto per produrre l’energia necessaria per far funzionare la propria produzione e, col biodiesel, approvvigionare i furgoncini che riforniscono i bar… mentare cittadina, ci stiamo lavorando”, “In Canada, mentre il surplus sorride l’ingegnere ogni ingepotrà essere mescarpigiano. Per Allegnere può so a disposizione sina ogni traguardo scegliere di pordella popolazione. tare al mignolo un raggiunto deve far Chiunque potrà col- anello d’acciaio, rima con sostenibilità tivare mais, recarsi simbolo del proprio ambientale ed etica. al mulino, sgranarlo impegno. Un vero “In Canada, ogni ino macinarlo gratui- e proprio vincolo gegnere può scegliere tamente, lasciando etico. Nell’ambito di portare al mignolo in cambio i propri delle bio energie nel un anello d’acciaio, scarti. In questo nostro Paese abbia- simbolo del proprio modo si pagherà il mo visto aberrazioni impegno. Un vero e servizio in enerproprio vincolo etico. immani. Io credo gia. Al momento non si debba forzare Nell’ambito delle bio l’associazione ha la mano, cercando di energie nel nostro richiesto fondi piegare la natura. La Paese abbiamo visto per far decollare il strada da percorrere aberrazioni di immani progetto e, chissà, è laddove uno scarto proporzioni. Io credo per replicarlo anche diventa risorsa e ciò non si debba forzare in altre realtà del la mano, cercando che prima veniva Sud del mondo”. smaltito, da costo si di piegare la natura a Intraprendere a trasforma in guada- nostro vantaggio. La Modena, progetstrada da percorrere è gno. Io credo nelle to della Regione laddove uno scarto dipiccole soluzioni, Emilia Romagna, quelle accessibili alla venta risorsa e ciò che ha invece premiato maggioranza”. prima veniva smaltito, nei giorni scorsi, da costo si trasforma l’ingegnere ambientale di Soliera in guadagno. Io credo nelle piccole Francesca Lovato e il suo Oltresoluzioni, quelle accessibili alla cafè. “Francesca si è rivolta a noi maggioranza. Tecnologie dai costi - prosegue Giulio Allesina - con contenuti ma tarate sulle esigenze un’idea che ci ha immediatamente di ciascuno. Cucite sulle proprie entusiasmati, quella di recuperare necessità. In fondo, se un processo il caffè esausto e farne pellet. I tecnologico è costato poco, posrisultati delle prove sperimentali le siamo permetterci di sfruttarlo in davano ragione ma noi volevamo modo stagionale, assecondando i ulteriormente ottimizzare la sua ritmi della natura. Questo è, a mio intuizione. Insieme al tesista carpi- parere, il futuro delle rinnovabili. giano Francesco Allegretti, abbia- Tutte. Ogni ingegnere è chiamato mo scoperto che il caffè, una volta al discernimento: ogni soluzione scaricato dalla macchina, contiene studiata deve confrontarsi con la ancora una percentuale variabile sua eticità”. Pieno di entusiasmo, di olio. Estraendo tale sostanza estro, genialità e motivazione, oleosa attraverso un procedimenquesta mente in perenne movimento chimico si ottiene una polvere to, non sa ancora quale sarà il suo molto più secca e, di conseguenza, futuro ma per Giulio una cosa è dalle prestazioni maggiori, una certa: “ho deciso di restare in Italia volta bruciata in stufa. Noi però perché amo lo sfide”. non ci accontentiamo mai: perché Jessica Bianchi

“Il nostro segreto? Il lavoro di squadra”. parola del carpigiano Giulio Allesina. Trent’anni, laureato in Ingegneria Meccanica e oggi assegnista di ricerca presso l’Ateneo di Modena, Giulio ha creato, sotto la guida del professor Paolo Tartarini, il laboratorio BeeLab: una fucina di idee e sperimentazioni dal sapore innovativo

Genio made in Carpi Da sinistra Nicolò Morselli, Marco Puglia, Giulio Allesina, Simone Pedrazzi e Luca Guidetti

o strumentale. BeeLab è un’esperienza virtuosa, rivoluzionaria, capace di ripensare il concetto stesso di ricerca all’interno dell’università”. Tra i progetti più curiosi a cui ha lavorato il team del Dipartimento di Ingegneria modenese, vi è certamente quello di un gasificatore in Camerun, il quale, attraverso gli scarti dei tutoli (la parte legnosa centrale delle pannocchie) del mais, fornirà energia elettrica al Comune di Fongo Tongo. “Siamo entrati in contatto con la onlus Ala Milano, operante nel Paese africano, la quale ci ha chiesto aiuto per superare i frequenti black out che colpiscono la popolazione di Fongo Tongo. Il nostro obiettivo è stato

quello di mettere al loro servizio la nostra capacità di analisi cercando però di trovare soluzioni ad hoc, ritagliate sulla realtà camerunese. Ala Milano aveva incentivato in loco numerosi progetti di sviluppo legati all’agricoltura e, in modo particolare, a quella del mais. E da lì siamo partiti. Potevano produrre energia dagli scarti del granoturco? Dopo analisi, elaborazioni di modelli matematici e prove, ce l’abbiamo fatta. Adattando alle nostre esigenze una macchina californiana siamo riusciti a produrre coi tutoli del mais fino a 20 chilowatt. Il macchinario consentirà di garantire l’energia necessaria al Municipio, alla Casa del Re e alla scuola ele-

Si sono concluse per l’Itis Leonardo da Vinci due importanti iniziative di scambi internazionali, la prima in Norvegia, la seconda in Inghilterra

Il da Vinci vola all’estero

28 febbraio, sei studenti del gruppo di Meccanica ed Elettronica si sono recati al Gateshead College a Newcastle upon Tyne nel Regno Unito: Mattia Limonta 4BM, Andrea Carnevali 4BM, Andrea Manganiello 3AE, Daniele Timò 3BM, Giorgia Gatti 5BE e Marcello Morini 3BE. Tra le attività, la visita al Beamish Museum, conosciuto anche come North of England Open Air Museum. Poi si è svolta la visita all’Aston Martin Workshop per scoprire i segreti di Newcastle i ragazzi hanno dapprima partecipato alla caccia al tesoro per le strade del centro città e poi a un’attività di officina insieme

ferenza legata al tema della creatività, i ragazzi hanno avuto l’onore di assistere a una lezione di Ole Christian Oen, attore e direttore artistico che opera tra Oslo e Londra. Questa prima fase ha di solito lo scopo di motivare gli studenti e di mettere in moto le idee. Poi si passa al piano strategico di impresa. Quest’anno gli studenti dovevano realizzare un mezzo di trasporto invernale ed ecologico per i giovani. Dopo aver

prodotto un’idea, confermata nella sua validità da un’indagine di mercato, i ragazzi sono passati alla realizzazione del prototipo. Infine hanno creato un video pubblicitario per promuoverlo e una giuria ha premiato il migliore. La professoressa referente Elisabetta Ferretti, insieme al professor Stefano Covezzi, ha invece accompagnato un gruppo nell’ambito del progetto Exchange of Excellence. Dal 24 al

ai loro colleghi inglesi; all’interno del prestigioso College costituito da diversi campus, dotati di attrezzature e servizi all’avanguardia, gli studenti hanno svolto le attività prevalentemente nella sede denominata Skills Academy for Automotive, Engineering, Manufacturing and Logistics. Trattandosi di un corso per autoriparatori, gli studenti hanno dapprima ricevuto informazioni in merito alla sicurezza e all’utilizzo degli utensili, infine hanno operato su una automobile: rimontaggio e regolazione delle portiere, parafanghi, cofano e portellone baule di una Nissan Qashqai; al pomeriggio attività di saldatura MIG e infine riparazione e verniciatura parti di carrozzeria. “Tutte attività insolite - ha commentato la professoressa Ferretti - per i nostri studenti ma molto apprezzate”. Il Dipartimento Automotive della scuola inglese ha stretto rapporti con Nissan la quale ha una delle sedi più importanti in Europa proprio nella regione di Newcastle; di particolare interesse i modelli ibridi ed elettrici. I ragazzi hanno infine visitato il Performance Track ossia il circuito di collaudo dei nuovi veicoli.


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venerdì 20 marzo 2015 Numerose le adolescenti che hanno partecipato all’incontro con Antonio Dikele Distefano, autore del libro Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?

“Voglio diventare ricco e aiutare la mia famiglia”

Tutto quello che faccio è in funzione della vendita del mio libro. Il mio obiettivo è diventare ricco per poter regalare alla mia famiglia una casa, un’automobile e ridare loro una parte di ciò che mi hanno donato con molti sacrifici, ma sempre con il sorriso”. Trasparente e lineare il pensiero di Antonio Dikele Distefano, 22 anni, nato in Italia ma di origini angolane, ospite a Carpi della rassegna Ne Vale La Pena. Un centinaio le persone presenti, perlopiù adolescenti, molte delle quali velate. Antonio scrive utilizzando il loro linguaggio, quello dei social, con la musica, altro aggregatore importante,

sempre in primo piano. Non si sente un guru, anche se viene considerato uno dei fenomeni letterari dell’anno e ai ragazzi parla di amore, vita e ottimismo. “Spesso mi chiamano nelle scuole per parlare di Isis o di Islam, ma io che ne so di tutto questo a 22 anni? E’ come pretendere che uno alto di statura sappia tutto di basket! Non è perché sono nero che automaticamente divento un esperto di fondamentalismo o di Islam o, come pensava la madre della mia ex, uno spacciatore. Sono un ragazzo come gli altri, con tanta voglia di arrivare e penso di potercela fare attraverso la scrittura, altrimenti saranno guai, dal momento che non riesco a fare nulla con le mani”. Tra i sogni di Antonio c’è quello di conoscere Fabio Volo ed è per questo che lo cita in ogni intervista, sperando che prima o poi gli venga data la possibilità d’incontrarlo. Intanto il suo libro d’esordio Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?, oltre 20mila download su Amazon e ora tra i più richiesti della Mondadori, diventerà un film e Antonio sta già lavorando alla sceneggiatura. P.Sen.

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Non capita tutti i giorni di poter conoscere un genio della cucina come Massimo Bottura tra gli chef numero uno al mondo. L’occasione si presenterà lunedì 23 marzo all’Auditorium San Rocco di Carpi

Bottura alla Corte dei Pio

Massimo Bottura

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on capita di certo tutti i giorni di poter conoscere un genio avanguardista della cucina come Massimo Bottura tra gli chef numero uno nel mondo. L’occasione si presenterà lunedì 23 marzo all’Auditorium San Rocco di Carpi quando Bottura verrà per parlare del suo libro Vieni in Italia con me, della sua arte e del suo modo di vedere la vita. Vieni in Italia

con me (che nella versione inglese s’intitola Never trust a skinny italian chef) contiene quattro capitoli e 48 ricette che svelano ispirazioni, ingredienti e tecniche di Massimo Bottura, chef patron dell’Osteria Francescana di Modena, terza migliore tavola al mondo secondo il World’s 50 Best Restaurants. Vieni in Italia con me, coedizione L’Ippocampo e Phaidon (casa editrice inglese), è

l’opera sull’arte culinaria firmata dall’ambasciatore della cucina italiana moderna che, in questo modo, celebra anche la sua carriera venticinquennale. Per Massimo Bottura “c’è bisogno di ripartire dalla cultura perché, per poterci esprimere dobbiamo innanzitutto conoscerci con umiltà. Un’umiltà che può nascere solo dalla cultura. E’ poi indispensabile dare importanza

ai giovani, perché non è vero che sono depressi e hanno molto da imparare”. Bottura pone poi l’accento sull’importanza di coltivare le proprie passioni. La stessa con cui ha scritto Vieni in Italia con me, un libro scritto con amore, dove le ricette finiscono in appendice. E dove lo stesso titolo svela la filosofia di Bottura: voler sempre coinvolgere il pubblico, portandoselo dietro sul palcoscenico. Vieni in Italia con me non è solo un libro, è una vera e propria esperienza di vita. Un libro nel quale le immagini non rappresentano solo dei piatti bensì ambienti, persone. Insomma, pezzi di vita. L’incontro con Massimo Bottura, all’Auditorium San Rocco di Carpi, con inizio alle 21, rientra nel ciclo di appuntamenti della rassegna Ne vale la pena. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili. A intervistare lo chef pluristellato sarà Pierluigi Senatore di Radio Bruno che cura l’intera rassegna.


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Fata sono tornati con lo stile e l’eleganza di sempre. Nichilismo Artificiale Tascabile è il nuovo disco della band carpigiana composta da Roberto Ferrari, Milo Mazzola, Daniele “Brando” Brandoli, Davide “Coach” Romitti e Alice Montagnani. Un inno al nostro tempo, alla deriva tecnologica che si cela dietro le pieghe di una contemporaneità sempre più complessa e annichilente. “Vedo il mondo girare in tondo… andare a fondo. Svolta tecnologica collaterale isterica” (ndr Nichilismo artificiale tascabile). Un lavoro maturo. Amaro. In bilico tra la ricerca di un senso e il vuoto che sempre più spesso caratterizza l’amore, le relazioni. La vita. “Le nostre vite sono un insieme di fragili meccanismi” (ndr Fragili meccanismi). “Il titolo di questo disco (uscito su etichetta indipendente Zeta Factory) - racconta Roberto Ferrari voce e leader della band - è nato con grande naturalezza. Specchio fedele del tempo in cui ci muoviamo. Intrappolati dentro a una sorta di meccanismo, siamo tutti più o meno schiavi di una tecnologia sempre più tascabile. A portata di mano. Sempre connessi e rintracciabili, in realtà siamo tutti più soli. Schiacciati. Annullati davanti allo schermo di un telefono, di un computer… non sappiamo trascendere,

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andare oltre. Perennemente distratti, abbiamo perduto la capacità di vedere ciò che ci sta intorno”. Le undici tracce del disco parlano anche d’amore. Decaduto. Plastificato. “I sentimenti sono diventati sempre più evanescenti. Impalpabili. Le parole - prosegue Ferrari - paiono aver perso sostanza. Senso. E peso”. “Parole che appena uscite diventano trasparenti come l’aria. Chi le ascolta ne sente il suono ma non ne percepisce il peso” (ndr La parte mancante). “La mercificazione dei sentimenti ne appiattisce la forza, la bellezza. I rapporti umani si semplificano, perché la fatica della costruzione quotidiana non è più tollerata. Che ci piaccia o no, siamo tutti più insensibili, circondati da un caos oggettivo ed emotivo che mina ogni punto di riferimento. Il dolore è impopolare”. Da qui nasce l’esigenza di “isolare ogni piccola forma di dolore” (ndr L’arte del niente) di cauterizzare la tristezza. La noia. L’angoscia. In questo lavoro c’è spazio anche per la denuncia sociale. La politique, chicca tutta da ascoltare, ci strappa un sorriso. Tragicomico, come la decadente situazione politica e culturale in cui versa da anni il nostro Paese: “pagliacci che anziché stare sotto a un tendone si trovano in palazzi a gestire l’interesse di milioni

di persone. Cari signori, l’intelletto e la cultura non sempre vanno di pari passo. Io vedo idioti avidi e ipocriti che urlano in televisione pronti ad adeguarsi a ogni situazione e dicono che siamo tutti uguali! Ed io mi offendo, perché non è per niente questa la razza alla quale appartengo”. La scrittura di Roberto è cresciuta. Si è affinata. La sua voce dapprima sfiora e poi affonda, resa potente da un sound completamente nuovo. “Abbiamo cercato sonorità diverse, sperimentando nuovi ambienti, percorrendo strade ritmiche differenti. Senza nessuna preclusione. Spazio quindi all’elettronica, a tempi più groove, a distorsioni al limite del metal… gli arrangiamenti - spiega il tastierista Daniele Brandoli - sono diventati parte integrante dei nostri pezzi, studiati con cura quasi maniacale, anche grazie al contributo straordinario del tecnico e musicista Marco Simon Maccari insieme al quale abbiamo prodotto il disco. Ci sono pezzi dance, cadenzati e rock come Quel poco che siamo, altri più intimi come Universi e, ancora, brani wave, più scuri, come La parte mancante o Trasparente”. Nichilismo Artificiale Tascabile ti entra immediatamente nelle vene. Prende alla pancia. Ti invita a lasciarti andare alla musica. A godere di ogni contra-

I Fata sono tornati! a quattro anni di distanza da Diviso2, la band negozi e in digitale a partire dal 3 aprile. Presentazione live in antep

Nichilismo a tinte elettr

“Il fatto che a Carpi non vi siano stati arresti legati all’operazione Aemilia non deve tranquillizzarvi. Se la mafia è nella città a fianco, come potete pensare di essere immuni dal fenomeno?”.

Emilia Romagna cose nostre “

I 117 arrestati dell’indagine Aemilia non ci devono far dimenticare che, mentre noi guardiamo alla ‘ndrangheta e in particolare ai cutresi, nella Regione ci sono altre 10 mafie attive (7 straniere, oltre alle 4 italiane) che continuano a fare affari indisturbate”. Le parole di Gaetano Alessi, sindacalista e attivista antimafia, hanno suscitato indignazione e sconcerto nel centinaio di persone che, domenica scorsa, hanno ascoltato la presentazione del suo dossier Emilia Romagna cose nostre, relativo al biennio 20122014, nel corso dell’incontro organizzato dal Presidio Libera di Carpi Peppe Tizian. “Per molti anni c’è stata un’assoluta sottovalutazione del fenomeno – ha spiegato Alessi – fino al 2007 parlare di mafia in Emilia era come affermare di aver visto gli alieni. Nel 2009 l’allora prefetto di Parma Paolo Scarpis - ora direttore dell’Aise, il servizio segreto militare - disse che parlare di mafia nella

Gaetano Alessi

ph Valeria Cammarota

città Ducale era una sparata”. La questione viene da lontano. Da quando, a partire dal 1958, alcuni tra i più potenti boss, vennero trasferiti in regione tramite la legge sui sorvegliati speciali. Tra gli oltre 3.600 appartenenti alle cosche che hanno messo radici nella nostra Regione vanno annoverati personaggi del calibro di Giacomo Riina (fratello del più noto Totò), Tano Badalamenti, Pa-

squale Condello (definito il supremo Boss di Reggio Calabria) e Francesco Sandokan Schiavone. Ma non si pensi che gli imprenditori del Nord siano stati tutti vittime dei malintenzionati mafiosi, anzi: “qui i soldi delle mafie non hanno mai fatto schifo a nessuno – continua Alessi – e sono stati gli stessi imprenditori a cercare i boss, per accedere al credito e non avere problemi con le maestran-

ze. Per di più di fianco alla porta di casa c’è il buco nero dello Stato di San Marino, le cui banche si sono rivelate preziose per ‘pulire’ il denaro derivato dai proventi illeciti. Il fatto che a Carpi non vi siano stati arresti legati all’operazione Aemilia non deve tranquillizzarvi. Se la mafia è nella città a fianco come potete pensare di essere immuni dal fenomeno?”. Sebbene la Magistratura abbia ben

lavorato, e il sistema delle White List proposta da Vasco Errani abbia sostanzialmente retto, le amministrazioni pubbliche devono fare molto di più: “Il 70% delle opere pubbliche è in regime di subappalto e quasi tutti sono stati assegnati con il criterio del massimo ribasso. Le mafie hanno costruito, tra l’altro, case popolari, restaurato Piazza Maggiore, la pinacoteca, l’aeroporto e il mercato ortofrutticolo di Bologna. Ci si ricordi che nei territori controllati dalle mafie non solo non volano pallottole, ma neppure uno schiaffo, perché sono interessate a non destare attenzione, a far credere che tutto vada bene. Mi aspetto che tra pochi mesi esploderà un’analoga inchiesta per quel che riguarda la Riviera Romagnola”. Se il lupo è arrivato, questo in sostanza il messaggio di Alessi, è perché qualcuno non soltanto gli ha aperto la porta, ma lo ha persino invitato al banchetto. “Dobbiamo aprire gli occhi, non fare come i conigli che, abbagliati da un faro, vedono solo quel che gli si vuole mostrare davanti e nulla di quel che gli passa di fianco”. Marcello Marchesini


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carpigiana presenta Nichilismo Artificiale Tascabile disponibile nei prima sabato 21 marzo al SottoSotto di Modena

ro rock

sto. Ogni chiaroscuro. Bellissime le pennellate elettroniche degne di Subsonica e The Chemical Brothers alternate a note dalle sfumature delicate, quasi estatiche. Di Quel poco che siamo, primo trascinante singolo tratto dall’album, è disponibile il videoclip girato nella cornice di Villa Sorra. Diretto dalla regista Simona Zanetti - con le riprese di Alessio Bonetti e il montaggio di Roberto Ferrari - si ispira a Charlotte Sometimes, video dei Cure del 1993. Ambientazioni dal sapore onirico, grandi spazi a indicare i luoghi della mente in cui ricordi e vissuto si confondono. La protagonista, Erika Spada, incontra e raccoglie in una metaforica valigia le memorie di una relazione finita, l’amarezza della perdita, prima di ricominciare un altro viaggio, con una nuova valigia. Vuota. Una canzone che racconta la paura della vicinanza, la chimera del “noi”, una possibilità vaga che stenta a trovare forma. “Esasperati come nuvole che non trovano forma mentre il vento le disperde”. I Fata presenteranno in anteprima dal vivo l’album - disponibile nei negozi e in digitale a partire dal 3 aprile - il 21 marzo, dalle 23, al SottoSotto di Modena, mentre l’11 aprile saranno al Circolo Mu di Parma. Jessica Bianchi

Grazie al prossimo libro di Wayne James l’aceto balsamico tradizionale di Modena si avvarrà di un ulteriore strumento di diffusione e penetrazione sui mercati di tutto il mondo

L’America scopre l’oro nero di Modena

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o scrittore americano Wayne James, senatore delle Isole Vergini e residente a New York (uomo di cultura, pluri laureato alle Università dell’Illinois e di Washington, autore di best seller sulla bellezza e sul modo di porsi dell’uomo moderno, una sorta di galateo comportamentale e di stile di vita, tra cui Lifestyle & Etiquette) è venuto a Modena per vedere da vicino dove e come nasce l’aceto balsamico tradizionale, quello di lungo invecchiamento, da lui scoperto nei drog store americani. E così l’uomo politico e scrittore, con un passato di designer di moda, è stato ospite del Consorzio di tutela del balsamico tradizionale da lui collocato, in un libro di prossima uscita, tra i prodotti di ‘eccellenza e di gran lusso’ di tutto il mondo. Ricevuto da presidente e vice presidente del Consorzio, Enrico Corsini e Leonardo Giacobazzi, Wayne James ha incontrato la stampa nella sede del Consorzio alla Fiera di Modena e ha visitato alcune acetaie del modenese per ammirare dove nasce l’oro nero. Nel presentare l’ospite, Corsini e Giacobazzi hanno sottolineato la grande qualità dell’aceto balsamico

Enrico Corsini, Leonardo Giacobazzi e Wayne James

Giovedì 26 marzo, alle 21, all’Auditorium Loria

La storia di Nicolò Leon

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na storia bellissima anche se con un finale tragico, ma è dalla tragedia che è rinata la speranza. Giovedì 26 marzo, alle 21, all’Auditorium della Biblioteca Loria per la rassegna Ne Vale La Pena, verrà presentato il libro del carpigiano Giovanni Gargano, Nicolò Leon - Il generale bambino. La storia del generale Nicolò è l’incubo di ogni genitore. Quando si diventa padre o madre, la prima cosa a cui si pensa e per la quale si prega è che il piccolo o la piccola siano in buona salute. Così non è stato per Nicolò: un destino avverso che non ha smesso di insistere finchè non l’ha avuta vinta. Ma la storia non finisce qui... appuntamento a giovedì 26 marzo, alle 21, all’Auditorium Loria.

tradizionale di Modena: “lo si può imitare ma non farlo identico, perché è soltanto con i vitigni locali che lo si può produrre”. Creato come un tempo, dalla mano esperta dell’uomo, senza l’ausilio di macchine o di tecniche moderne, l’aceto si avvale della competenza di maestri assaggiatori che ne confermano la tipicità e l’invecchiamento, ne autorizzano l’etichettatura col logo dell’Ente di certificazione, dando il via libera all’imbottigliamento e alla vendita nelle bottigliette create appositamente dallo stilista Gigetto Giugiaro. Grazie al prossimo libro di Wayne James, l’oro nero di Modena si avvarrà di un ulteriore strumento di diffusione e penetrazione sui mercati di tutto il mondo. Cesare Pradella

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Girato il nuovo video del singolo L’equilibrista di Marco Ligabue

Tre amici speciali a Correggio

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osa ci facevano Marco Ligabue, Paolo Belli e Beppe Carletti insieme in giro per Correggio? Giravano il nuovo video del singolo L’equilibrista di Marco Ligabue. In una bella giornata di fine inverno i tre artisti emiliani, nonché grandi amici, hanno effettuato le riprese del videoclip del pezzo, scegliendo come location il centro di Correggio. Tre generazioni, tre cantautori-musicisti nostrani, seduti intorno a un tavolo, tra una partita a carte e un buon bicchiere di lambrusco.Al video – firmato dalla regia di Daniele Testi e

Maurizio Bresciani - hanno partecipato come comparse il carpigiano Marco Fantini (ex tronista di Uomini e Donne) e la sua compagna Beatrice Valli. Con loro Andrea Antonello (autore insieme al papà del libro Se ti abbraccio non aver paura) ed Ester Bignetti che tradurrà col linguaggio dei segni un piccolo pezzo della canzone. Una parte anche al piccolo Nicco (per cui Marco Ligabue organizzò un flash mob solidale a Correggio) e, ovviamente, non poteva mancare l’Ensemble di Correggio, la Banda Asioli.

Grandi ospiti a Radio Bruno

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ncora grandi ospiti a Radio Bruno. La scorsa settimana si sono avvicendati negli studi della sede centrale di via Nuova Ponente a Carpi, Nek, Nina Zilli e Anna Tatangelo, tra i protagonisti del Festival di Sanremo. Una chiacchierata molto divertente quella con Nek a Brunomattina insieme a Clarissa Martinelli, Laura De Vitis e Antonio Valli: ha presentato le canzoni del nuovo album Prima di parlare, ma si è cimentato anche in alcune buffe imitazioni tra cui quella di Maurizio Costanzo. In autunno inizieranno i suoi concerti che lo porteranno anche in giro per l’Europa. Nina Zilli, ospite del Fans Club di Marco Marini, ha raccontato Anna Tatangelo

Nina Zilli tra alcune fan

Nek

l’entusiasmo per l’imminente tour e per un momento privato e professionale piuttosto felice. Anna Tatangelo, ancora a Brunomattina, si è mostrata più spontanea del solito. “Ho 28 anni ha spiegato - adesso ho imparato a gestirmi con più naturalezza. Sono stata spesso criticata e attaccata, ma avevo 22 anni quando facevo la giudice di X Factor, ad esempio, e nessuno l’ha mai considerato. Oggi sono decisamente più forte e sicura. Libera, come il titolo del mio disco”.


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arà anche vero che il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ramazzini di Carpi è il più affollato e frequentato di tutti quelli della provincia di Modena - Baggiovara e Policlinico compresi - ma si fanno sempre maggiori e frequenti le lamentele di quanti, costretti a recarvisi per urgenze, debbono restare in fila, seduti sulle sedie, per molto tempo, a volte anche per cinque, sei ore. Sarà pur vero che non si tratta di casi estremi (quelli da bollino rosso per intenderci) e che dopo il triage d’ingresso viene detto alle persone di ‘pazientare’ in attesa della chiamata del medico ma, quando si tratta di anziani e bambini, visibilmente sofferenti, l’attesa diventa snervante, faticosa e dolorosa. Non è raro che il malato, dopo ore di sala d’aspetto, se ne vada, tra comprensibili proteste. Rientra in questo quadro il caso che ci è stata segnalato dalla signora Maria: “ho accompagnato mio padre 83enne e cardiopatico al Pronto Soccorso perché accusava dolori al ventre. Dopo il triage ci è stato detto di aspettare e così abbiamo fatto, insieme a tante altre persone sofferenti e ai loro accompagnatori. Mio padre è stato chiamato dopo quattro ore, sottoposto a visita e dimesso. Nel frattempo erano trascorse cinque ore.

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L’Angolo di Cesare Pradella Undici inutili ore al Pronto Soccorso di Carpi cialmente per gli anziani… Un sorriso di comprensione, di umanità, come quello che si fa a un bambino, perchè spesso gli anziani tornano bambini”. L’episodio, di certo non nuovo, come testimoniano le cronache giornalistiche, ci ha fatto ricordare la critica rivolta nei giorni scorsi dall’onorevole Richetti alla Regione e al suo presidente Bonaccini Essendosi e sgarbata. A quel “L’attesa si ripresenpunto ho proteè protratta tato il per sei ore. Ci stato per l’ultima problema, sentivamo dimenvolta chiedendo qualche almeno che ci veticati, senza sapere giorno cosa fare. Quando ho nisse detto qualcodopo siasa, ma inutilmente ricordato agli infermo tornati e così ho deciso mieri che eravamo lì di riportare a casa al Pronto da ore, ci è stato rispo- mio padre. Ma Soccorso sto in maniera scorte- è possibile tutto e il calse e sgarbata. A quel questo? Il medivario si è punto ho protestato co curante non è ripetuto: l’attesa si e ho deciso di riporta- sempre reperibile. è protratta re a casa mio padre”. Di sera, di sabato per sei ore, e di domenica da mezzogiorno alle sei. non c’è e allora cosa si deve Ci sentivamo dimenticati fare? C’è poi un altro aspetto e ignorati, in una situazioche mi ha amareggiato: la ne imbarazzante e senza freddezza, la mancanza sapere cosa fare. Quando ho di cortesia del personale, ricordato agli infermieri che scontroso al limite della vileravamo lì da ore, ci è stato lania. E pensare che sarebbe risposto in maniera scortese sufficiente un sorriso, spe-

a proposito delle nomine ai vertici delle Usl provinciali, compresa quella di Modena. Non è con le nomine che si risolvono i problemi della sanità modenese che sono tanti e anche gravi, come appunto quello delle file d’attesa nei Pronto Soccorso e delle liste d’attesa nelle corsie degli ospedali e per le visite specialistiche. Sono i fatti che la gente attende.

Sabato 28 marzo, dalle 8 alle 20, presso l’ingresso dell’Ospedale di Carpi

Gli ovetti degli Amici del Perù

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abato 28 marzo, dalle 8 alle 20, presso l’ingresso dell’Ospedale Ramazzini di Carpi (via Molinari) saranno presenti i volontari dell’Associazione Amici del Perù per raccogliere fondi da devolvere alla mensa scolastica della missione di Suor Agnese Lovera a Huaraz in Perù. “In vendita - raccontano Lara Ghelfi e Lorena Merzi, rispettivamente volontaria e presidente dell’associazione - ci saranno dei deliziosi ovetti di cioccolato”. Un dono immancabile per festeggiare l’imminente Pasqua, all’insegna della dolcezza e della solidarietà.

I volontari dell’Associazione Amici del Perù

Martiri delle foibe

Un colpevole ritardo

Per troppi anni si è taciuto il dramma dei profughi e delle vittime italiane gettate vive nelle foibe carsiche da parte del regime di Tito nel dopoguerra. Quelle vittime debbono essere ricordate come quelle della barbarie nazista”. Questo il messaggio lanciato sabato 14 marzo (nello spazio verde di via Nuova Ponente dove sorge il monumento che ricorda le foibe, spazio ora denominato Martiri delle Foibe) dal sindaco Alberto Bellelli, dall’onorevole Edo Patriarca e dal presidente dell’Associazione profughi dall’Istria e della Dalmazia generale Gianpaolo Pane. “Per troppo tempo – hanno ribadito i relatori - il dramma degli italiani gettati nelle foibe è stato tenuto celato per ragioni politiche e di partito. Carpi non è esente da colpe perché allora molti respingevano o guardavano con diffidenza e ostilità gli italiani profughi fuggiti e

allontanati dalla loro terra, giunti qui alla ricerca di una casa e un lavoro”. 400 sono state le famiglie che dal 1954 vennero a Carpi e furono relegate nelle baracche che avevano ospitato dal 1943 al 1945 gli antifascisti italiani diretti nei lager nazisti. Baracche che i profughi col loro lavoro seppero trasformare in alloggi confortevoli. L’onorevole Patriarca ha sottolineato l’impegno col quale seppero creare il Villaggio San Marco e ha ricordato la parole del nuovo presidente della Repubblica Mattarella: “per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia”. Si calcola che siano stati 11mila gli italiani gettati vivi nelle foibe sparse sul territorio istriano, il cui sacrificio venne ricordato negli anni seguenti da quanti scamparono all’eccidio, ne furono testimoni oculari o raccolsero il racconto dei genitori, come il campione

di marcia Abdom Pamich, il tecnico azzurro Luciano Gigliotti poi trasferitosi a Modena, gli scrittori Dario Fertilio, Frediano Sessi, Enzo Bettiza, Arrigo Petacco, Paolo Rumiz, il regista Vitaliano Brancati, il dottor Fabrizio Toscani ora medico al Policlinico di Modena, il musicista Lelio Luttazzi, il cantante Simone Cristicchi, il pugile Duilio Loi, don Placido Norbedo, poi divenuto cappellano al Villaggio San Marco, lo stilista Ottavio Missoni, il calciatore morto a Superga Loik, il professore universitario ora a Bologna Giuseppe De Vergottini. Risale al 2004 la legge che ha istituito il Giorno del Ricordo per conservare e rinnovare la memoria di questa tragedia. E’ da quell’anno che i martiri delle foibe vengono ricordati dopo un colpevole silenzio durato cinquant’anni “perchè prevalse il conformismo ideologico e la scelta di tacere i delitti dei comunisti jugoslavi per salvare l’immagine del Pci italiano”, come ha sottolineato di recente l’onorevole Luciano Violante. Cesare Pradella


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La Germania è diventata la seconda casa della 21enne carpigiana Chiara De Maria, da due anni a Berlino per costruirsi un futuro come fotografa

Da Carpi a Berlino: viaggio lungo un sogno L

a Germania è diventata la seconda casa della 21enne carpigiana Chiara De Maria, diplomata in grafica al Venturi di Modena: da due anni sta costruendo il suo futuro da fotografa a Berlino. Qual è il bilancio di questa esperienza? “Il bilancio è assolutamente positivo. Se ripenso a me appena diciannovenne su quell’aereo diretto a Berlino senza pensare a come sarebbe andata e a cosa avrei fatto mi rendo conto del rischio che ho corso. Non sapevo nemmeno il tedesco: ho seguito solo l’istinto e la voglia di costruire qualcosa di mio”. Che cosa è successo in questi due anni? “Questi sono stati per me anni di formazione molto importanti. Ho organizzato e partecipato a tre mostre: la mia prima individuale in un locale di Neukölln dal titolo Narben nel maggio 2014, la seconda, invece, una collettiva in collaborazione con la mia prima docente di fotografia qui a Berlino, Feast nel giugno 2014 e, l’ultima, in collaborazione con un’amica fotografa giappo-

Chiara De Maria

nese Mari Inoue, dal titolo Dear around us, nella quale abbiamo deciso di raccontare le nostre radici unendo fotografie scattate alle nostre famiglie nei rispettivi paesi d’origine: Carpi e Oita”. Come si svolge la tua vita adesso? “Le mie giornate si dividono tra lezioni e nottate a lavorare in camera oscura. La mia conquista più recente è stata lo sviluppo a mano di pellicole a colore, un procedimento che di solito è riservato alle macchine.

Poi ci sono i vernissage. Ho anche scoperto la bellissima esperienza di poter collaborare con amici fotografi e video maker. Comincio ora il quinto semestre del mio corso in Fotografia e con questo la preparazione al diploma. Inoltre, sto lavorando alla serie fotografica che esporrò alla fine del mio percorso di studi: racconta la mia storia di donna e insieme quella di tante altre. Sono un paio di anni che il mio lavoro in analogico si focalizza sempre più su questo tema”.

La Germania è davvero un Paese di opportunità per i giovani? “Credo che la differenza la faccia l’istruzione. Io qui posso permettermi una scuola privata a dei livelli che in Italia mi sarebbero economicamente inaccessibili. Berlino è una città artistica attiva e aperta, e le possibilità per una giovane fotografa come me sono tante. Se da un lato il gran numero di giovani artisti che vivono a Berlino fa di me solo una su un milione, d’altro canto

questa città quella azzurra “Quando dà veramensono partita in Allerstrasse te spazio 16 a Berlino a ho lasciato all’impecui non potrei le stanze, le bracgno e alla più rinunciare, cia e il calore delle creatività così come non persone a cui voglio di tanti. Pur potrei più fare a sapendo di più bene. Nel temmeno delle corse essere solo po le loro parole e i sulle ex piste all’inizio di loro sguardi hanno aeroportuali di trovato la strada questo perTempelhof, delle corso, sono per raggiungermi. conversazioni in sicura di Il ritorno rivela ogni lingue diverse o aver scelto il volta l’urgenza di della sensazione luogo ideale nuove prospettive”. di costante camnel quale biamento che si cominciare”. respira in questa città. BerliCosa ti manca di Carpi no ha la dimensione caotica e di cosa invece non della metropoli, ma sa essere puoi più fare a meno in anche straordinariamente Germania? piccola e accogliente”. “Quando sono partita ho Quali progetti hai per lasciato le stanze, le braccia il tuo futuro e in quale e il calore delle persone a cui parte del mondo vorrevoglio più bene. Nel tempo sti realizzarli? le loro parole e i loro sguardi “Presto a Berlino ci sarà una hanno trovato la strada per mia nuova mostra. Inoltre a raggiungermi. Il ritorno settembre ho in programma rivela ogni volta l’urgenza di un viaggio a Tokyo, dove nuove prospettive. Le parlavorerò alla mia nuova serie tenze e i ritorni hanno fatto con Mari Inoue. nascere in me il bisogno di Con lei ho già realizzato il scattare le fotografie che progetto Dear around us fanno parte di uno dei miei che ci ha spinto verso un progetti intitolato Home orizzonte di ricerca comune il quale parla appunto di per questa nuova collaboracasa. Ora però quando dico zione”. “casa” mi riferisco anche a Chiara Sorrentino

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Al mè dialètt... di Massimo Loschi di Massimo Loschi

La riconoscenza sarebbe un dovere, ma in certe occasioni, quanto è facile dimenticarcene.

Ricônôscêinsa

Riconoscenza

Mêintêr un, che in dl’aluviôun, volontari, s’fêva in quatêr per salvêr quêl ch’a s’psiva da cal fiùm andèe fóra dai binari, bêin cêr, al sè sêint ciàmèe... da ‘na vcina.

Mentre uno, che nell’alluvione, volontario si faceva in quattro per salvare ciò che poteva da quel fiume uscito fuori del binario, ben chiaro, si sente chiamato da una vecchietta.

«Al m’scuša, sal! Cal putêin dal brêgh ròsì è véra? I m’han dìtt ch’lé lò ch’al l’ha salvèe?» «Per caritèe, lé un dôvér!» gh’diš al tìsì «gninta ringrasiamênt, quel ch’è stèe è stèe!»

«Scusi, sa. Quel bambino dai pantaloni rossi è vero? Mi hanno detto che è stato lei a salvarlo?» «Per carità, è un dovere!» risponde quel tale. «Nessun ringraziamento, ciò che è stato è stato!»

«Ecco mè, vliva dir» L’insìst la vcina «Sgnóra, al putêin stal bêin? La lasa stêr! La n’vèd quant’aqua, a gh’è la strêda pina! In tant gh’han bišògn, a gh’hò da fêr!»

«Ecco io volevo dire?» insiste la vecchietta «Signora, il bambino sta bene? Lasci pur stare! Non vede quanta acqua, c’è la strada piena! In tanti hanno bisogno, ho da fare!»

Cùmè fùss quel ch’a gh’prèmm anch più di ôç lé, ancòr l’insìst, la sè gh’fà più ašvêin: «Scultèe bêin, ch’a n’vój stôrìi, bêl šuvnôt! Dal mas-cin, mò in du él... al sò caplêin?»

Come fosse stata cosa che preme più degli occhi lei, ancora insiste, gli si fa più vicino: «Ascolti bene, e non voglio storie, bel giovanotto! Del ragazzino, dove è finito… il suo cappellino?»

Sabina Guzzanti torna nel cartellone di Teatro e legalità, il festival reggiano organizzato da NoveTeatro, promosso da Regione Emilia Romagna e Comune di Novellara. Domenica 22 marzo presso l’Auditorium Annamaria e Marco Gerra verrà proiettato il suo ultimo film La trattativa

La Guzzanti a Reggio Emilia

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abina Guzzanti torna nel cartellone di Teatro e legalità, il festival reggiano organizzato da NoveTeatro, promosso da Regione Emilia Romagna e Comune di Novellara, insieme ai Comuni di Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Montecchio Emilia, Reggio Emilia, San Martino in Rio e Scandiano. L’attrice e regista romana sarà a Reggio Emilia domenica 22 marzo presso l’Auditorium Annamaria e Marco Gerra del Centro Internazionale Loris Malaguzzi (in via Bligny 1/A) per presentare il suo ultimo film La trattativa. Nel corso della giornata, la pellicola sarà proiettata due volte: alle 16,30 e alle 20,30. Al termine di ognuna delle due proiezioni, Sabina Guzzanti incontrerà il pubblico. La trattativa è una narrazione lucida, graffiante, puntuale sulla tanto discussa trattativa fra stato e mafia. “La sfida più grande - ha commentato la Guzzanti - è stata proprio questa: riuscire a trasformare un mucchio di libri, articoli, di verbali, ore e ore di registrazioni di sedute processuali, in una storia. Osservando le reazioni di chi mi ascoltava, scoprivo che i più trovavano questi racconti finalmente chiari, anche quando si trattava di fatti che

Come si fa a tutelarsi e a tutelare gli anziani?

di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, operatori continuano a telefonare a casa della mia anziana madre per conto di società di ogni tipo. Lei ha imparato a non dare corda a nessuno, a volte li tiene al telefono per fare due parole quando sono venditori di mobili, olio, vini o surgelati. L’altra sera, però, ha detto di aver accettato un appuntamento con tecnici di una nota compagnia elettrica che dovevano verificare la possibilità di installare pannelli fotovoltaici. Ovviamente le ho detto che ha fatto male e le ho vietato di fissare appuntamenti con chiunque senza consultarmi, tanto più che è chiaramente una proposta commerciale: noi non abbiamo chiesto alcun sopralluogo per installare pannelli fotovoltaici e di certo non ce li regala nessuno. Lei pensava di avere fatto una buona cosa. A casa, poi, chissà chi sarebbe arrivato. Ma come si fa a tutelarsi e a tutelare gli anziani? Marina ara Marina, è davvero difficile tutelare gli anziani e non solo loro. Ci sono falsi tecnici Enel, Hera, Iren che una volta entrati in casa aprono mobili, cassetti, minacciano gli anziani soli o li raggirano; in un episodio recente i malviventi hanno invitato una vecchietta a prendere tutto il denaro e i gioielli che teneva in casa riponendoli

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na esuberante giovane vedova, madre di un ragazzo adolescente, si vede costretta a prendere in custodia a tempo pieno il figlio, un turbolento quindicenne affetto dalla sindrome da deficit di attenzione. Mentre i due cercano di far quadrare i conti, scontrandosi e discutendo, Kyla, l’originale, nuova vicina del quartiere, offre loro il suo aiuto. Insieme, troveranno un nuovo equilibrio e tornerà la speranza. Un film difficile da etichettare, imprevedibile, allegro e impudico, disperato e pop.

erano stati a lungo al centro del dibattito pubblico. Ho pensato che la chiarezza che ottenevo fosse merito dell’umanizzazione del racconto e ho privilegiato questa strada”. Una pellicola che ha fatto molto parlare di sé e che la Guzzanti sta portando in giro per l’Italia. L’ingresso alla proiezione è di 8 euro. Non sono previste riduzioni. E’ possibile prenotare i biglietti esclusivamente via email all’indirizzo info@noveteatro.it. I biglietti prenotati devono essere tassativamente ritirati, pena il decadimento della prenotazione, al punto vendita Librerie.coop presso il Centro Commerciale Ariosto sabato 21 marzo, dalle 15 alle 18. Eventuali biglietti invenduti saranno disponibili presso la sede della proiezione aperta a partire da un’ora prima di ogni proiezione. Per informazioni: mailto:info@noveteatro.it 3314426784.

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nel frigo perchè si sarebbero rovinati a causa del “magnetismo” che avrebbero sprigionato durante il loro sopralluogo. Ovviamente, hanno preso il bottino e sono scappati. A volte questi individui telefonano a casa per fissare un appuntamento e non sempre gli anziani ne parlano come ha fatto sua madre. Per questo è importante mettere in guardia i propri genitori, nonni, zii, vicini di casa: non diamo per scontato che conoscano già le tecniche usate dai malviventi ed è indescrivibile il senso di vergogna che li assale dopo essere stati truffati, molti non trovano nemmeno il coraggio di denunciare. Occorre non aprire con leggerezza nemmeno la porta centrale dei condomini: una nuova truffa prevede due-tre complici. Uno stacca il contatore della luce di un appartamento e mentre l’inquilino scende per cercare di capire cosa sia successo,

il complice entra velocemente in casa e arraffa tutto quel che può. Tra i reati più odiosi e impuniti c’è anche il furto di animali da compagnia, soprattutto cani di razza: dolori immensi per chi li considera alla stregua di famigliari. Purtroppo, nonostante le promesse e le rassicurazioni, non sono state costruite nuove carceri, nè ampliate quelle esistenti. Le carceri funzionanti erano sovraffollate e ora la situazione è migliorata. Ne consegue che, in mezzo alle persone oneste, troviamo sempre più malviventi liberi. Più propensi a continuare a vivere di espedienti guadagnando soldi in fretta con attività illegali unite a sussidi piuttosto che a cercarsi un lavoro. Per scongiurare telefonate moleste, anche se non è efficace come dovrebbe, resta valido il consiglio di iscriversi a www.registrodelleopposizioni.it.

Domenica 22 e lunedì 23 marzo, alle 20.30, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film Mommy di Xavier Dolan

Un film allegro, impudico e pop

Diretto dal 25enne regista canadese Xavier Dolan, enfant prodige al suo quinto film, che fa un tipo di cinema eccessivo, spiazzante, oltraggioso come i suoi personaggi. Ma anche molto consapevole ed efficace, perché dietro i tipi e i comportamenti più stravaganti ci sono sempre sentimenti assoluti. Interpreti strepitosi, si è aggiudicato il Gran premio della Giuria a Cannes 2014.

Libri da non perdere!

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ell’Italia europea di un futuro prossimo, il Partito Unico, che ha preso il potere in nome dei trenta/quarantenni, stabilisce, per legge, il ritorno a una società “naturale”, in cui le generazioni, invece di accavallarsi, tornino a susseguirsi, in buon ordine. A trent’anni si coprono le postazioni di comando, a sessanta, si viene ritirati. Dove? Non è chiaro. Un mondo a parte di cui si sa poco e si cerca di immaginare il meglio. Gli anni del Grande Disordine hanno messo a dura prova la pazienza dei cittadini, le nuove regole vengono perciò accettate come un cambiamento necessario. Anche Umberto, amministratore delegato di un’azienda importante, allo scadere del suo tempo, accetta di lasciare casa, amici, posizione e l’amatissima moglie Elisabetta, di poco più giovane di lui e altrettanto ben piazzata nel mondo

Gli scaduti di Lidia Ravera

del lavoro. Forse è giusto scansarsi e fare posto ai figli, come Matteo che, a 35 anni, ancora vive all’ombra di suo padre. Non è colpa di nessuno se, oggi, si muore più tardi. Se “gli scaduti” hanno ancora, davanti, 30 anni di vita attiva. Bisogna collaborare, non bisogna sentirsi defraudati. E poi Elisabetta lo raggiungerà. Peccato che le cose non siano come sembrano, come vengono rappresentate. Ribellarsi è giusto. Ma è anche possibile? Gli scaduti di Lidia Ravera è un romanzo ironico, distopico e paradossale, in cui l’antico conflitto generazionale prende la forma di un incubo totalitario. Un divertito esperimento narrativo con cui l’autrice di Porci con le ali (1976), artiglia la realtà di oggi per mostrare cosa potrebbe accadere se, a essere rottamate, non fossero le macchine ma gli umani.


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L’aforisma della settimana...

“La vita si può capire solo all’indietro, ma si vive in avanti”. Søren Kierkegaard appuntamenti

Teatro CARPI

22 marzo - ore 21 Gianluca Petrella - Gabrio Baldacci e Angela Ricci & Band (UK Un viaggio al centro del Blues Teatro Comunale

24 marzo - ore 21 Colpi di scena: Giorni felici Nuovo spazio al Teatro contemporaneo Abbascio ‘a grotta Teatro Madrearte Testo e regia: Antonio Diana Con: Antonio Diana, Antonio Piccolo, Nino Bruno Musiche originali: Mariano Bellopede La violenza sui minori, uomini, donne e omosessuali si esplica in tutto il suo abominio con tre attori in scena, che raccontano e vivono esperienze diverse di violenza ma che, contemporaneamente, si pongono in parallelo, unificati dallo stesso e inconsolabile tormento interiore Teatro Comunale

Mostre CARPI

Fino al 31 marzo L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Stefano Gamboni O&A Centro Affari Fino al 4 aprile Enchiridio degli umori Personale di Alessia Cocca Acura di Giovanni Cervi e Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 6 aprile L’apparenza inganna Figure impossibili e illusioni ottiche Sala ex Poste di Palazzo dei Pio Fino al 18 aprile Lei non Sacchi sono io 28 vignette itineranti di Oscar Sacchi da sorseggiare ai tavoli Wine & Wine Fino al 3 maggio Il viaggio incantato alla scoperta dei libri di Emme Edizioni Sala Cervi - Palazzo Pio

Eventi CARPI

20 marzo - ore 22 Delta Sleep (UK) + Valerian Swing Kalinka Arci Club 20 marzo - ore 18.30 Le mamme ce la fanno

Il 27 marzo, alle 21, approda sul palco del Teatro Comunale di Carpi, il Balletto di Maribor. Con Radio and Juliet, il direttore artistico di Edward Clug, rivisita l’amore adolescenziale della tragedia shakespeariana attraverso il rock alternativo e sensuale dei Radiohead

Quando Shakespeare incontra la danza…

appuntamenti

Storie di donne sempre in bilico tra famiglia, scuola e lavoro Di Elisabetta Gualmini Maria Silvia Cabri ne parla con: Elisabetta Gualmini, sociologa, vicepresidente Regione Simona Santini, presidente Commissione Pari Opportunità Unione Terre d’Argine Stefania Gasparini, assessore Pari Opportunità di Carpi Auditorium Biblioteca Loria 20 marzo - ore 21 Narratori italiani alla Fenice Paolo Colagrande presenta il suo ultimo romanzo Senti le rane (Ed. Nottetempo) Libreria La Fenice

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l Balletto di Maribor, compagnia con sede nel Teatro Nazionale Sloveno, calcherà, venerdì 27 marzo, alle 21, il palcoscenico del Teatro Comunale di Carpi. La compagnia propone Radio & Juliet, straordinaria opera firmata dal danzatore e coreografo di fama mondiale Edward Clug, alla guida della compagnia dal 2003. Radio and Per info e prenotazioni Teatro Comunale di Carpi Piazza Martiri, 72 tel. 059/649263 (biglietteria) biglietteria.teatro@carpidiem.

Juliet rivisita l’amore adolescenziale della tragedia shakespeariana attraverso il rock alternativo e sensuale dei Radiohead. Remake di Romeo e Giulietta minimalista e monocromatico, multimediale e cinematografico, è diventato in pochi anni un vero e proprio blockbuster della danza. Abbandonata la partitura di Prokofiev, il rumeno Edward Clug opta

per una musica del suo tempo e della sua generazione, ovvero il rock contaminato dei Radiohead. La dolcezza della storia d’amore per antonomasia incontra così, nella musica della band inglese, il mondo moderno meccanizzato. La miscela di musica e movimento minimalista intensifica sentimenti di disperazione, alienazione e solitudine. Da non perdere.

21 marzo - ore 9.30 Nati per crescere In che modo la famiglia può diventare un contesto relazionale accogliente e stimolante, capace di favorire la crescita dei figli, l’autonomia e la fiducia Nido d’Infanzia Melarancia 21 marzo - ore 9/18 Il Bambino, Maestro tra i Maestri: come essere educatori seguendo l’approccio Montessori Programma La forza dal basso: insieme non c’è nulla che non possiamo fare (cit. Manitonquat) Angela Gozzi, presidente di Scuola Amica dei Bambini Montessori e la preparazione dell’ambiente Paola Collina, formatrice dell’Opera Nazionale Montessori Cosa c’è in comune tra il lavoro di uno scienziato e Maria Montessori? Mario Valle, scienziato, ricercatore presso il Centro Nazionale Svizzero di Supercalcolo - Lugano Ore 14,15: Ripresa lavori La forza dell’infanzia, tra scienza e spiritualità Raniero Regni, professore di Pedagogia Sociale all’Università Lumsa - Roma Libera-mente/ mente-libera: saper fare, saper stare... essere. La quotidianità alla Casa dei Bambini Katia Stermieri e Sara Frignani, insegnanti e allieve del corso di Differenziazione Didattica Montessori Autonomia e cooperazione: bilancio dei primi anni dell’esperienza Montessori a S.Croce di Carpi Mara Conforto e Aldo Arbore, insegnanti di scuola pubblica primaria e allievi del corso di Differenziazione Didattica Montessori Sala Congressi


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usica di qualità, per tutti: tornano anche quest’anno, tra marzo e aprile, presso il Teatro Comunale di Carpi, i Concerti di Primavera di Mundus, la celebre rassegna dedicata alla musica etnica, jazz e alla canzone d’autore promossa da Comune di Carpi e Ater. Tre date – 22 marzo, 11 e 29 aprile, sempre alle 21 – per tre imperdibili concerti di assoluta qualità, per poter godere delle esecuzioni di alcuni tra i più illustri rappresentanti della scena nazionale e internazionale a un prezzo contenuto. Ad aprire la programmazione, domenica 22 marzo, sarà un doppio concerto: se nella prima parte il trombone di Gianluca Petrella e la chitarra elettrica di Gabrio Baldacci guideranno il pubblico in Un viaggio al centro del Blues, con una rilettura in chiave contemporanea dei più celebri brani del genere che ha cambiato per sempre il panorama della musica mondiale, protagonista della seconda - Introducing Angela Ricci – sarà invece la voce della straordinaria cantautrice italo-inglese, accompagnata da Aaron Paul alle tastiere, Jeremiah Olaleye al basso e Andrew “Bullet” Mclean alla batteria, per un concerto sospeso tra le atmosfere nostalgiche del jazz e del blues e l’energia giovanile del pop. Saranno poi la voce di Petra Magoni e il contrabbasso di Ferruccio Spinetti – il talentuoso duo che compone Musica Nuda – i protagonisti del secondo appuntamento, sabato 11 aprile, che sarà anche l’occasione per ascoltare il loro nuovo spettacolo dal vivo. Con il loro originalissimo sound, Petra e Ferruccio ‘spogliano’ la musica sino a restituirla ai suoi elementi originari, quasi atavici: la vibrazione della voce e quella delle corde che, insinuandosi in ogni composizione, le restituisce vita nuova, dando prova di una ecletticità davvero sorprendente. Oltre a essere un progetto coraggioso, indipendente, libero, quasi una moderna versione del canto con accompagnamento di basso continuo, in uso nel Rinascimen-

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Paolo Fresu, Paolino dalla Porta, Musica Nuda, Gianluca Petrella, Gabrio Baldacci e Angela Ricci tra i protagonisti dell’eccezionale primavera musicale carpigiana

Mundus di primavera

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appuntamenti

22 marzo - ore 16 Concerto in ricordo di Mamma Nina e dei 90 anni di Mamma Teresa Concerto Regina Coeli della Corale La Corbella diretta da Paola Tognetti Con la partecipazione del Coro voci bianche San Nicolò Auditorium San Rocco 22 marzo - ore 17 Agane, la voce dell’acqua Elsa Martin, voce Giulio Stermieri, pianoforte Simone Di Benedetto, contrabbasso Musiche originali e della tradizione veneta e irlandese Sala delle Vedute

Paolo Fresu

Musica Nuda

22 marzo - tutto il giorno mercanFOSSOLIamoci... assieme Mercatino Riuso, Arti - Mestieri Via Mar Ionio Fossoli 22 marzo Insieme per Chernobyl Palazzetto dello Sport

Paolino Dalla Porta

Angela Ricci

23 marzo - ore 21 Incontro con Massimo Bottura Chef e proprietario dell’Osteria Francescana di Modena, ristorante premiato con tre stelle Michelin Presenta il giornalista Pierluigi Senatore Auditorium San Rocco 23 marzo - ore 21 Laboratorio di cinema: Visioni Creative Costruire la memoria attraverso il cinema Come si costruisce e si racconta la memoria attraverso il cinema? Questa domanda è al centro della riflessione sulla contemporaneità, un’epoca che vede scomparire gli ultimi testimoni diretti delle tragedie del Novecento, in particolare l’Olocausto, con il pericolo dell’oblio e della perdita della memoria. Attraverso diversi esempi verranno proposti film, documentari e altre forme di rappresentazione utili a riflettere sul nostro passato e il nostro presente Auditorium Biblioteca Loria

to, Musica Nuda è insieme arte di saper riportare all’essenziale la musica (brani noti e inediti, siano questi di repertorio lirico, jazz, pop o soul) per estrarne il significato più profondo. L’anteprima primaverile si concluderà poi mercoledì 29 aprile con Interplay, il concerto di Paolo Fresu e Paolino Dalla Porta. La tromba di fama mondiale e uno tra i contrabbassi più importanti della scena europea dialogheranno in una serata intessuta composizioni originali ma anche di reinterpretazioni di celebri standard e aperture a 360° dell’architettura musicale collegata, unite da un’ormai decennale affiatamento e da tante importanti collaborazioni progettuali condivise. Due artisti d’eccezione per uno spettacolo imperdibile, capace di coronare come meglio non si potrebbe i Concerti di Primavera di Mundus.

Sabato 21 marzo, alle 14,30, puliamo le sponde dei laghetti di Campogalliano

We love laghetti

25 marzo - ore 21 Urali - Acoustic night Circolo Arci Mattatoyo

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abato 21 marzo, primo giorno di primavera, i laghi E.Curiel di Campogalliano vedranno alcune della associazioni presenti sul territorio unirsi in una collaborazione di pulizia e cura del sponde, e non solo, dei laghi in cui praticano attività. Capo fila dell’iniziativa la

Canottieri Mutina ASD che dal 1976 è presente con le sue attività agonistiche e non, sul territorio, e le associazioni facenti parte di Acqua e… vento che oltre alla Canottieri annoverano le altre discipline sportive praticate ai laghi , il nuoto con la Sea Sub, il windsurf con il

CWT e la vela con Pontos, aderisce anche l’associazione Carpfishing di Campogalliano. Una nutrita compagine di persone che, nonostante le diverse attività promosse ai laghi, con senso di responsabilità e rispetto dell’ambiente, si prendono cura degli spazi

comuni in stretta collaborazione. Al termine dei lavori il referente del settore turistico, Bruno Pullin della Canottieri Mutina, presenterà a tutti gli intervenuti il programma amatoriale per il 2015, che avrà inizio con una splendida uscita nella laguna veneta in aprile.

25 marzo - ore 21 Cosa mangiare? Intolleranze alimentari Incontro divulgativo e di approfondimento sulle tematiche della nutrizione e delle intolleranze alimentari Relatore dottor Attilio Speciani Sala Congressi 25 marzo - ore 21 La vera storia della Traviata Con Corrado Augias e Giuseppe Modugno Auditorium San Rocco


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Calcio – Carpi ko dopo 8 risultati utili: il Pescara espugna il Cabassi (1-2)

Un blackout di solitudine

È una sconfitta indolore, le inseguitrici non ne approfittano. Ma il calo psico-fisico della squadra e le tensioni dello stadio meritano attenta riflessione.

PROSSIMO TURNO Vicenza ospite al Braglia

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on è cambiato nulla benché sia successo molto. Dalla 31esima di B escono una serie di fatti statisticamente rari: il più importante è che né il Carpi, né le 5 immediate inseguitrici abbiano vinto; mentre invece lo hanno fatto, e con autorevolezza, le altre 5 squadre della colonna di sinistra. E’ un’altra riprova della formula su cui c’eravamo già espressi: l’eccezione dell’unico grande distacco in classifica (tra la capolista e il resto) è confermata dalla regola dei piccoli distacchi tra tutte le altre, che continuano pertanto a sottrarsi punti. Tutto ciò marginalizza l’altra notizia di giornata e i suoi effetti, ovvero la vittoria del Pescara al Cabassi e le tre strisce conseguentemente rotte: gli 8 risultati utili del ritorno e i due record di Gabriel (l’invulnerabilità su azione che durava da 19 partite; e l’imbattibilità in gioco effettivo, dopo poco più di 11 ore). MATCH - Il risultato è indolore. Casomai, a meritare qualche approfondimento, è

la distanza di prestazione tra i due tempi. Nel primo, tranne il tiro di Inglese e Di Gaudio (i meno precisi) e il giro palla di Porcari (il più sottotono), ha funzionato tutto. Compresa l’ultima trovata di Castori: Lollo e Molina in trequarti, la cui pressione è stata insostenibile per i piedi lenti dei due centrali (Salamon e Zuparic), in continuo affanno nel coprire l’area, e inabilitati a far ripartire l’azione linearmente. Questa è stata la grammatica della partita fino a che, nella ripresa, tutto il Pescara non ha cambiato ritmo di calcio come è nelle sue prerogative (non a caso è la squadra che

I MARCATORI

Tra i top 10 segna solo Catellani Castaldo (Avellino) 15 Calaiò (Catania) 15 Maniero (Pescara/Catania) 15 Marchi (Pro Vercelli) 15 Granoche (Modena) 14 Mbakogu (Carpi) 13 Cocco (Vicenza) 13 Vantaggiato (Livorno) 12 Catellani (Spezia) 12 Caracciolo (Brescia) 11

I PORTIERI RECORD

Gabriel si ferma sul podio Valerio Fretta (C2: 88/89): 859’ Claudio Pressich (C: 64/65): 694’ GABRIEL (B: 14/15): 677’ Fabio Romani (D: 76/77): 648’ Claudio Pressich (D: 66/67): 627’ Valerio Fretta (Interregionale: 87/88): 608’ Rosario Vitolo (D: 75/76): 541’ Edoardo Rolli (D: 09/10) : 490’ Elia Bastianoni (Lega Pro II: 10/11): 464’ Marco Sportiello (Lega Pro I: 12/13): 450’

G

abriel conquista il gradino basso del podio nella speciale classifica dei portieri della Grande Storia del Carpi, ordinati per minuti consecutivi d’imbattibilità. La striscia s’infrange poco sopra le 11 ore di gioco. Resistono dunque il record assoluto di Fretta (stabilito in C2, quarto livello del calcio italiano), e quello di Pressich (miglior prestazione in C, terzo livello).

fa più gol e più punti dopo gli intervalli). Da lì in poi, il Carpi ha smesso di arrivare primo sulla palla, e di raddoppiarla secondo distanze corrette. Merito di Brugman che si è messo a giocarla di prima, merito degli attaccanti (Melchiorri e Sansovini) che si sono fatti trovare quasi sempre smarcati, merito degli esterni (Politano e Bjarnason) che hanno cambiato passo e posizione venendo a giocare qualche metro dentro il campo. SPEGNIMENTO - Ma non c’è dubbio che un blackout del Carpi ci sia stato. Semmai non ne è chiara fino in fondo di che natura. Per Castori è solo fisico, e molti indizi portano a dargli ragione: la pellicola dei ricambi gli si è terribilmente assottigliata, nelle ultime 6 partite ha potuto alternare solamente 16 effettivi (due dei quali, Gatto e Sabbione, per 78’ in combinato disposto). C’è tuttavia il sospetto che si sia un po’ scaricata anche la sfera emotiva. Un rilascio fisiologico, dopo la grande notte con l’Avellino: il piccolo guaio di ogni impresa è che lascia sempre un senso di appagamento. Già a Latina, qualche giuntura aveva ceduto: coperture preventive sensi-

TRENTADUESIMA GIORNATA Sabato 21/3/2015, ore 15 AVELLINO – PERUGIA CROTONE – BRESCIA LATINA – SPEZIA LIVORNO – CITTADELLA MODENA – VICENZA PRO VERCELLI – VIRTUS LANCIANO TERNANA – CARPI TRAPANI – BOLOGNA VIRTUS ENTELLA – CATANIA ANTICIPO Venerdì 20/3/2015, ore 20.30 PESCARA – BARI POSTICIPO Lunedì 23/3/2015, ore 20.30 VARESE – FROSINONE

bilmente più fiacche, marcature difettose. Le sbavature di Gagliolo, in particolare, sono interessanti da esaminare. Un po’ è in appannamento e un po’ in assestamento, perché sta leggermente cambiando gioco. Appunto, aspetta meno l’uomo, e va quasi sempre per l’anticipo. Forse è una conseguenza del fatto che si fidi di più di sé. Fatto sta che nell’ultimo turno è stato il giocatore che ha contato più recuperi dell’intera Serie B, ben 40. Ha scalato la classifica generale dei rubapalloni: ora è quarto (658), dietro a Scaglia e Cappelletti del Cittadella e Rea del Varese. SOLITUDINI – Un’altra percezione netta è che la squadra cominci a sentirsi sola. Mbakogu manca da troppo tempo. Manca la sua facilitazione al gioco, il riparo della via breve e sicura. Quell’automaticità della forza senza la quale non si finisce di vincere il campionato. Tutti hanno bisogno di riaverlo vicino per tornare a sentirsi invincibili. Più degli altri Inglese, che ormai gioca schiacciato dalla pressione di dover essere migliore quanto il migliore, e ci pensa troppo.

LA CLASSIFICA CARPI 59 MODE NA 38 BOLOGNA (-1) 52 LATINA 37 AVELLINO 49 TRAPANI 37 VICENZA 49 ENTELLA 37 FROSINONE 48 TERNANA 36 LIVORNO 47 CITTADELLA 35 PESCARA 46 PRO VERCELLI 35 SPEZIA 46 BRESCIA 33 LANCIANO 43 CATANIA 32 PERUGIA 43 CROTONE 32 BARI 40 VARESE (-3) 28

PROSSIMO AVVERSARIO:

TERNANA

Infortuni e mura nemiche La stagione della Ternana è un tragitto accidentato e depresso, percorso in cronica emergenza sui cavi dell’alta tensione: è cominciata tra le voci di un passaggio societario rimasto nel congelatore; è proseguita con l’infermeria sempre piena; si sta adesso ulteriormente inasprendo, tanto quanto il rapporto con la tifoseria. La dirigenza è contestata, mister Tesser abbandonato al timone, la squadra nei guai: non vince da 6 partite e ha perso le ultime 3 subendo 8 reti (alcune, peraltro, abbastanza fantozziane). Tende abbastanza chiaramente a sfilacciarsi alla distanza: se la classifica tenesse conto dei soli secondi tempi, sarebbe penultima. E tende a farsi sopraffare dalla pressione del proprio pubblico: in casa, infatti, è nettamente la maglia nera del campionato, ha meno punti (16), meno gol (11), meno vittorie (appena 4) e più sconfitte di tutti (ben 7). Va meglio in trasferta, dove riesce ad essere meno contratta e più leggera. Ma in generale, ha poca facilità sotto porta: è il terzultimo attacco (28), il più scarno per numero di giocatori mandati a segno (appena 6). Sono tutti rilievi che quantificano la fragilità e appesantiscono il logorio psico-fisico di un gruppo ridotto ai minimi termini, che sta smarrendo coesione tattica e faticando a recuperare condizione. In parte perché i continui passaggi dal 4-3-1-2 al 5-3-2 generano più equivoci che vantaggi; ma soprattutto per via dei ricambi, che sono insufficienti. La proprietà ha praticamente rinunciato al mercato di gennaio, nonostante le molteplici lungodegenze (Eramo, Dianda, e mezza difesa: Masi, Ferronetti, Bastrini). I giovani si sono rivelati piuttosto acerbi, quando non inadeguati (Sala, Popescu, Piredda, Dugandzic, Milinkovic). Solo Crecco (classe ’95, proprietà Lazio) ha dimostrato idee e personalità da giocatore vero. È stato ben responsabilizzato, è molto cresciuto nonostante un contesto poco fertile. E adesso è uno dei pochi punti sicuri di forza. I due principali non c’è dubbio che siano: Alberto Brignoli (stando alle graduatorie di rendimento Panini Digital: il miglior portiere della B) e Filippone Avenatti (8 centri senza doppiette, tutti decisivi). Sono entrambi acciaccati, ma dovrebbero recuperare. E.G.

I PRECEDENTI Al Liberati la prima volta

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on c’è buon feeling col Libero Liberati di Terni (ottavo stadio della categoria per capienza: 17460 posti a sedere; quattordicesimo per popolosità: circa 4500 spettatori medi): il Carpi vi ha segnato appena un gol (con Umberto Eusepi) e perso tutte e 3 le tre sfide ufficiali con le Fere. L’ultima delle quali è un ricordo agrodolce, in quanto notte storica che rimarrà unica e irripetibile, come ogni prima volta. Fu infatti il debutto assoluto in Serie B del 24 agosto 2013: un sabato insopportabilmente umido, mirabilmente stellato e di luna calante. Si giocò più a scacchi che a calcio, pochissime accelerazioni, tanto tatticismo. Parve fin da subito una partita risolvibile esclusivamente previa episodio. Che in effetti si materializzò (rigore contestato di Mirco Antenucci, oggi al Leeds) e risultò decisivo ai fini del risultato (0-1). Analogamente, gli altri due precedenti sono terminati con ko biancorossi di misura: l’1-2 del 20 ottobre 2011 (Prima Divisione Lega Pro) e lo 0-1 del 24 ottobre 1965 (serie C).

Fino al punto da arrivare davanti al portiere con la testa talmente affollata da non aver posto per la decisione fondamentale: se calciare o dribblarlo. Da lui, dai fischi che gli sono stati indegnamente spediti con raccomandata, comincia l’ultima riflessione. Questa è l’altra solitudine chiarissima e insopportabile che fa dell’ultimo trascorso il sabato più brutto della stagione: un pubblico inammissibilmente distaccato dalla pagina del libro di Storia di cui ha il doppio privilegio di esserne testimone e protagonista. Un’escalation surreale: dalle contestazioni dei loggionisti al silenzio assordante dopo i gol, fino all’improvvisa rottura dello stesso

con le provocazioni e infine le intimidazioni tra gruppi distanti. Quest’immaturità diffusa e questo apartheid del tifo stanno sinceramente diventando mortificanti. Siamo in pochi eppure vogliamo stare sempre più divisi. Ma perché? E’questa l’immagine che vogliamo dare di noi e della nostra comunità? Davvero la nostra città merita questo? Cosa c’è di più urgente della bellezza e dell’unicità di quanto stiamo vivendo? Ci sono voluti oltre 100 anni di pallone, migliaia di partite per raggiungere un momento del genere. Tutta l’Italia ci guarda, è un’occasione irripetibile. Non possiamo giocarcela così. Enrico Gualtieri


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CALCIO – GIOVANILI BIANCOROSSE

Sorridono solo i Giovanissimi Regionali

Non c’è dubbio che la squadra copertina del vivaio Carpi sia ormai da diverse settimane quella di mister Ferdinando La Manna (il papà calcistico, fra gli altri, di Luca Siligardi e Pedro Costa Ferreira). I suoi Giovanissimi Regionali non si fermano, anzi accelerano: battono in velocità il quotatissimo Forlì con un gol per tempo (2-0: Macrì e Simone), e lo agganciano al terzo posto di una classifica tanto sorprendente quanto lusinghiera. E’ l’unico sorriso biancorosso dell’ultimo weekend, piuttosto negativo per tutti gli altri. La Primavera subisce una brutta rimonta a La Spezia (1-3, Castro), finisce in 10 (espulso Sarzi Puttini) e torna sulla terra. I Giovanissimi Nazionali incassano il secondo ko consecutivo col Cesena (0-2) e confermano la piccola involuzione post-derby (appena un punto nelle ultime tre gare). Solo pareggi per gli Esordienti: i Regionali si fanno raggiungere dal Modena (2-2), i Provinciali dal Corlo (1-1). Va peggio, infine, ai Pulcini battuti da Reggio Calcio (0-3).

Pallamano Serie A - I biancorossi vincono 38 a 25 in casa contro la compagine ferrarese dell’Estense

La rivincita di Terraquilia

CALCIO – DILETTANTI: SERIE D

Correggese eroica e storica Con un finale al cardiopalma, la punizione di Selvatico e la gran volata di Lari, la Correggese batte 2-1 lo Scandicci nell’infuocato match di ritorno (ben 7 ammoniti e 3 espulsi), conquistando così, per la prima volta, la finale di Coppa Italia Dilettanti, dove troverà il Monopoli (gara secca a Firenze il prossimo 15 aprile). E poi, sulle ali dell’impresa, si conferma anche in campionato, strapazzando il Bellaria a domicilio: 3-0. Davvero scatenato Lari, che spacca la partita bissando l’eroico coast-to-coast della semifinale. Arrotondano Grandolfo e Conti. L’impressione è che di là dal Tresinaro, quest’anno, abbiano preso le misure corrette per presentarsi nel picco della forma al momento decisivo della stagione. Il Rimini non lascia molte speranze: la porta per l’accesso diretto in Lega Pro è lontana, e ormai chiusa a doppia mandata. Ma quella di scorta per entrare nella storia è ancora raggiungibile.

PROMOZIONE

Solierese col mal di gol La Solierese accusa di colpo il peso delle assenze in attacco. Si scopre corta, spuntata, e contrae il mal di gol proprio in pieno tour de force, e proprio nella settimana della verità. Perde il recupero col Colombaro (0-1) e poi, costretta allo 0-0 da un Castellarano in 10, perde anche l’occasione di capitalizzare l’inatteso tonfo del Cittadella, che domenica attende i gialloblu per la sfida dell’anno. E’ più di un big-match, è quasi uno spareggio, è certamente la migliore offerta del campionato: può chiuderlo in anticipo oppure ridisegnarne gli equilibri.

PROVINCIALI

Nulla di fatto in Terza In Seconda Categoria, la Virtus fa un altro passettino verso il traguardo pur mostrando qualche sovraccarico di tensione. A Mirandola spreca due rigori (e molto altro), finisce in 10 (espulso Bonissone) e non va oltre lo 0-0. In coda, affonda lo United, travolto in casa da Young Boys (0-4): ora è terzultimo e non ha più margini d’errore. In Terza Categoria, la soluzione del giallo è ancora distante. Il confronto diretto tra Fossolese e Piumazzo galleggia sulla paura di perdere e delude le attese. Ne esce il classico nulla di fatto (0-0) che rimanda ogni verdetto. Altrove, la Cortilese riscatta le ultime magre superando il Gaggio in extremis con la rete di Faneli (1-0). Ma le notizie più importanti vengono dal fondo della classifica, e sono i perentori sussulti d’orgoglio di Cabassi (che schianta la Carpine nel derby: 3-1) e del Limidi (che addirittura rifila un poker alla Gino Nasi: 4-0).

Scuola Calcio Asd Due Ponti

Tra sport e convivialità

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i è svolta sabato 14 marzo presso il ristorante La Rinascita di Budrione la tradizionale cena della Scuola Calcio Asd Due Ponti. Appuntamento che, come tutti gli anni, ha riunito circa 300 persone tra ragazzi, allenatori, dirigenti, genitori e personalità di spicco del calcio locale. Durante la serata sono state presentate le linee guida per la prossima stagione e, in particolare, l’iniziativa giunta al terzo anno denominata La Due Ponti in Val Rendena atto terzo. Una settimana di vacanza per le categorie 2006, 2005, 2004 e 2003 all’insegna del divertimento fra allenamenti di calcio in mezzo al verde ed escursioni. Settimana che vedrà oltre 40 ragazzini partire con destinazione Tione, accompagnati da uno staff formato da allenatori e dirigenti della società Due Ponti, a una cifra molto contenuta. La serata si è poi conclusa con i saluti del presidente Francesco Beltrami.

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na Terraquilia Carpi convincente si prende la rivincita contro l’Estense, compagine ferrarese che aveva violato il PalaVallauri alla ripresa del campionato dopo le festività in regular season, ponendo fine a un’imbattibilità casalinga che durava da oltre due stagioni. Questa però è stata tutta un’altra partita: biancorossi sempre avanti nel punteggio sin dai primi minuti, una difesa arcigna imperniata su un Di Marcello superlativo, un attacco nel quale è spiccato Rui Tupan Cabassi - Persiceto: 1 - 4 Settima partita di Campionato per la Serie C della Cabassi che gioca presso l’impianto Dogali di Modena contro gli amici di CN Persiceto. Ennesima sconfitta del Carpi contro un Persiceto non irresistibile: partita molto equilibrata e solo nell’ultima frazione di gioco gli episodi sono girati a favore della squadra ospite. Riccione - Cabassi: 5 - 7 La Cabassi gioca la quarta partita della seconda fase del girone eccellenza contro i padroni di casa di Pol. Com. Riccione presso l’impianto dello Stadio del Nuoto di Riccione. Partita scialba, vuota, senza lucidità per i biancorossi, che non giocano come sanno fare, si complicano la vita e, nonostante vadano in vantaggio dal primo minuto, si fanno sempre raggiungere da un modesto Riccione. La Cabassi ritorna comunque a casa con tre punti importanti ai fini della classifica generale. Da segnalare la prestazione con la A maiuscola del

(ottimo acquisto del Dg. Cerchiari) ben coadiuvato dalla vena realizzativa di Beharevic e dalla duttilità di Molina alternato come ala e come terzino destro. Ed è proprio il “delantero” argentino a lanciare i compagni in apertura (2-0 al 2’), Rui Tupan arrotonda, l’Estense spreca con un contropiede sbagliato la possibilità di accorciare sul 3-2 e si ritrova sotto 6-1 al 6’ con la prima rete di Vaccaro. L’allenatore estense chiama time-out, ma i biancorossi spingono sull’acceleratore e un Pallanuoto Cabassi

I risultati

il vice-capitano, il giovane 2001 Mattia Moretti, vero mattatore dell’incontro. Bologna - Cabassi: 3 - 7 Quarta partita di Campionato della seconda fase del girone Eccellenza per la Categoria Under 17, che gioca a Bologna presso l’impianto Sterlino contro i padroni di casa della President. Buona partita quella della Cabassi, dopo un primo tempo un po’ contratto e caratterizzato da nervosismo, i carpigiani che sentono molto la partita, e vogliono riscattarsi dopo la Under 15

doppio Basic porta Terraquilia avanti 9-2 al 10’. Vantaggio invariato (11-4 all’ 11’), Pikalek prova a rimettere in partita i suoi (11-6 al 12’). L’Estense prende fiducia, Serafini è costretto a sua volta a chiamare time-out, Terraquilia però non riesce a perforare come all’inizio la difesa ferrarese anche se Beharevic si carica la squadra sulle spalle e l’Estense arriva al -4 (prima sul 12-8 18’ poi sul 14-10 al 20’). Ma i ragazzi di Serafini non si fanno sorprendere e ristabiliscono subito le distanze brutta prestazione di due domeniche fa a Ravenna cominciano a macinare gioco e riescono a chiudere la partita già al terzo tempo. Da segnalare la buona prova di tutta la squadra soprattutto in fase difensiva. Cabassi - Persiceto: 11 - 9 La Cabassi è impegnata nell’ottava giornata del Campionato Under 13, prima del girone di ritorno, presso l’impianto Campedelli di Carpi, contro gli amici di CN Persiceto. Importante vittoria per la Cabassi col risultato di 11 a 9. Match rimasto sempre in bilico, entrambe le formazioni hanno

(17-10 al 24’). Terraquilia subisce una doppia inferiorità numerica, l’Estense accorcia sul 17-12 (25’), ma ci pensa Beharevic con un siluro da 12 metri a tenere a distanza gli ospiti (18-12 al 26’). Il finale di tempo è tutto di marca biancorossa, Rui Tupan, Basic e ancora Beharevic dalla lunga distanza a fil di sirena portano all’intervallo Terraquilia al massimo vantaggio (+8). Inizio di ripresa che vede l’Estense tentare il recupero (22-16 al 3’), ma i ragazzi di Serafini con un parziale di 4-0 con Basic e Di Matteo in evidenza mettono fine alle ultime velleità di recupero degli ospiti (26-16 al 7’) fino al massimo vantaggio +13 al 15’ (31-18) con la rete del giovane Beltrami. La partita non ha più niente da dire, anche se le due formazioni non si risparmiano sul campo e il numeroso pubblico accorso al PalaVallauri gradisce lo spettacolo. Terraquilia è pronta al match clou di sabato al PalaVallauri contro la capolista Romagna che in contemporanea ha battuto Ambra per 19-17. cercato il massimo vantaggio senza però distanziare l’avversario fino al quarto tempo quando la formazione biancorossa ha sfruttato un paio di occasioni per portare a casa i tre punti. Da segnalare i 2 goal del baby acquagoal Luca De Martino classe 2004. In goal anche Capitan Dondi con 4 reti, Valenti con 2, Dulmieri, Medici e Tosi con 1 goal a testa. La giornata ha riservato - su tutti i campi - un momento di commozione per il ricordo, con un minuto di silenzio prima dell’inizio dei vari incontri, di Fausto Tonini scomparso prematuramente sabato 14 marzo a causa di un male incurabile. Tonini era un’icona della pallanuoto carpigiana: come giocatore fece parte della prima storica Promozione in Serie C nel 1994 poi, allenò dapprima le giovanili maschili e, successivamente, la fortissima squadra di pallanuoto femminile Clickers con la quale riuscì ad arrivare ai Play off per la promozione in Serie A2.


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venerdì 20 marzo 2015

ttima prova per la Cec che reagisce da grande squadra alla battuta di arresto della scorsa settimana in casa della capolista Motta e, con i tre punti incassati, lancia la sfida alle rivali rimanendo in piena zona playoff. Cec in campo col classico “starting seven” composto da Dall’OlioRenzetti, Cordani-Bosi, Luppi-Insalata e Trentin libero. I giovani trentini giocano invece dall’inizio con Cristofaletti opposto al palleggiatore Hueller, Chiappa e Mazzon schiacciatori, Bressan e Codarin al centro e De Angelis libero. Ottimo primo parziale per la Cec con Dall’Olio che trova riferimenti sicuri in attacco in Renzetti e Insalata. Due ace e sei muri di squadra completano il quadro di un set pressoché perfetto chiuso 25-13 proprio da un muro di Dall’Olio su Cristofaletti. Il coach di Trento decide allora di operare diversi cambi e i suoi ragazzi rispondono

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ome a Novara coach Alessandro Beltrami propone dall’inizio Ferretti al palleggio con Fabris opposta, Rousseaux e capitan Piccinini sono i posti quattro, Heyrman e Folie le centrali con Arcangeli libero. Per Conegliano c’è Glass in cabina di regia, Nikolova opposta, Ozsoy e Barcellini in banda, Adams e Barazza al centro con De Gennaro libero. Rousseaux mette a terra il primo pallone, poi due errori della schiacciatrice belga e uno di Fabris spingono avanti le ospiti che con Ozsoy iniziano a macinare gioco e punti. Ferretti cerca i suoi centrali e quando riesce a mettere in moto Fabris si arriva sul 10-10. Folie mura per l’11-11, ma non arriva il sorpasso perché sempre Ozsoy e il primo tempo di Barazza riportano 12-15 Conegliano. Attacco out per Modena e time out per Beltrami, si torna in campo e le ospiti iniziano a sbagliare e il muro di Rousseaux regala il 17-19. Time out anche per coach Chiappini. Fabris fa 19-19 e poi Ozsoy attacca in rete il pallone del sorpasso bianconero. Sprint finale in completo equilibrio: un attacco out di Barazza porta

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Pallavolo Maschile Serie B - Ottima prova per la Cec che batte Energy Diatec Tn 3 a 0. Con i tre punti incassati, lancia la sfida alle rivali rimanendo in piena zona playoff

Monologo Cec!

presente portandosi 5-8. Ma la Cec non è in vena di concessioni e impiega poco a ribaltare il parziale con una serie positiva di ottime battute di Renzetti conclusa dalla pipe vincente di Cordani (11-8). Renzetti sigla l’ace del 19-15 e Bosi mette a terra la palla del 21-16. E’ sempre super Renzetti

Pallavolo Femminile Serie A - Piccinini e compagne stendono Conegliano con una prestazione in crescendo nel primo set e ottima nei due successivi

Bella vittoria al PalaPanini

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artita molto equilibrata quella disputata da Texcart a Novellara, come era prevedibile e il 3-0 finale non rende onore alla coriacea compagine reggiana. La squadra di casa infatti, ha comandato sin dall’inizio i primi due parziali, portandosi sul 24-22 nel primo e 23-22 nel secondo. Quest’anno Texcart non dà mai per persi set o partite anche quando sembrano compromessi e, così, in entrambe le occasioni, Garuti e compagne hanno ribaltato la situazione. Nel terzo set invece le atlete carpigiane hanno esercitato maggiore controllo. Quasi tutti gli attaccanti sono

ai vantaggi, Ferretti mura per il 25-24 e Rousseaux chiude in pipe 27-25. Nel secondo set Conegliano riparte con Vasilantonaki in sestetto per Nikolova ma sono le bianconere a prendere subito le redini del gioco. I muri di Rousseaux e Fabris contribuiscono al 5-1 iniziale. Fabris e Rousseaux fanno 8-1 prima dell’abbozzo di rimonta delle venete che arriva anche grazie a un paio di errori offensivi di Modena. Fabris attacca in

rete, Heyrman trova il muro, ma è 12-6 al time out tecnico con l’attacco firmato da capitan Piccinini. Ricuce Conegliano fino al 13-10, poi nuovo break bianconero firmato dalla Piccinini in attacco e al servizio insieme a Folie e Rousseaux. 18-10 e sprint finale che il sestetto di coach Beltrami approccia in scioltezza. Al set point, infatti, si arriva con l’errore d’intesa fra Glass e Barazza che vale il 24-14 poi il set si chiude con l’errore in

Pallavolo Femminile Serie C - Le ragazze di Mster Pisa vincono sul campo di Novellara 3 a 0

Texcart ancora alla guida del campionato arrivati in doppia cifra: con Pini (15 punti), Bellentani e Faietti (11) sugli scudi e con la buona prestazione offerta dalla seconda palleggiatrice Campedelli, chiamata in campo nel finale di terzo set quando l’equilibrio la faceva da padrone. La squadra, che guida praticamente il campionato sin dall’inizio, sta un po’ rifiatando, ora però non si può più scherzare, già da sabato infatti ricominciano le battaglie che faranno la differenza per la classifica finale.

che mette la firma sul 25-21 finale con un bel diagonale. Il terzo set si apre con l’infortunio a un piede di Cavuto che lo costringe ad abbandonare il campo. Da qui è un monologo per una Cec che va ad aggiudicarsi il parziale con un perentorio 25-12 con Fellini che schiaccia l’ultimo pallone. Nota di merito per l’opposto carpigiano Renzetti autore di una prova maiuscola con 24 punti con il 60% di positività, un muro e otto ace.

battuta della stessa centrale sul 25-17. Nel terzo set la musica non cambia. Barcellini trova il muro di Folie per l’1-0 Modena, la centrale pizzica poi il nastro dal servizio e realizza l’ace del 3-0. Barcellini non passa sull’azione successiva e time out, poi Heyrman mura ancora per il 5-0. Glass trova un appiglio in Adams che mette a terra i primi due punti per le venete poi rientra in partita anche Ozsoy. Modena concede tre punti e Conegliano pareggia. Mani fuori in fast di Heyrman per il 14-12, Ozsoy pareggia poi sbaglia per il 16-14 Modena e la centrale belga mette a terra il rigore del 17-14. Time out Conegliano, secondo e ultimo a disposizione nel set, Piccinini tiene avanti 19-16 Modena al ritorno in campo poi l’attacco out di Ozsoy da posto due vale il 21-17. Le ospiti ricuciono fino al -2 sul 22-20, coach Beltrami ferma il gioco e al ritorno in campo ci pensa Fabris a chiudere i conti con due punti in un parziale di 3-0 finale. Domenica 22 marzo, alle 19, al PalaYamamay di Busto Arsizio, gara tra Unendo Yamamay Busto Arsizio e Liu•Jo Modena.


venerdì 20 marzo 2015 Domenica 29 marzo, presso la Pista di Motocross di Carpi si svolge la prima gara stagionale del Campionato Regionale di Motocross dell’Emilia Romagna

Motocross protagonista

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omenica 29 marzo, presso la Pista di Motocross di Carpi si terrà il primo round del Campionato Regionale di Motocross dell’Emilia Romagna, categorie MX1, MX2, MX4, 125 e MXJ. L’evento curato da Sport

Moto Club Uisp Carpi e FMI Emilia Romagna coinvolgerà circa 120/130 piloti, dagli 11 ai 50 anni. Dai piccoli che si cimentano nel minicross alle prestazioni spettacolari dei più esperti: lo spettacolo è certamente assicurato!

Basket - Prima divisione: Carpine batte Boiardo Scandiano 79 a 54

La più bella dell’anno

Domenica 22 marzo, a partire dalle 10, al Palazzetto dello Sport di Carpi, si terrà una giornata di sport e festa nel nome della solidarietà

Insieme per Chernobyl S

i conclude il trittico di iniziative di inizio anno che caratterizzano la raccolta fondi del Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera. Dopo Una Primula per Chernobyl e Carpicarnevale arriva Insieme per Chernobyl. Comune denominatore delle tre manifestazioni è la solidarietà, così come la testimonianza e la denuncia per le condizioni in cui si trovano larghi territori della Bielorussia contaminati dall’incidente alla Centrale nucleare del 1986, nel quasi totale silenzio della comunità internazionale. Tutto il ricavato dell’iniziativa sarà destinato al Progetto Rugiada per un soggiorno di risanamento di circa un mese presso un centro specializzato in Bielorussa, di 25 bambini, provenienti dalle regioni più contaminate del loro Paese, e a progetti a favore dell’infanzia in difficoltà del nostro territorio.

Domenica 22 marzo, a partire dalle 10, al Palazzetto dello Sport di Carpi, si terrà una giornata di sport e festa nel nome della solidarietà. Dalle 10 alle 12, le scuole di Zumba propongono: Zumba col cuore, due ore di divertimento insieme agli istruttori ZIN di Carpi e zone limitrofe (iscrizione 5 euro). Al pomeriggio spa-

Karate

Tanti podi per i Black Dragons

Ferrari, Sala e Silingardi

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a Carpine si risveglia e fa probabilmente la più bella partita dell’anno. Primo quarto in equilibrio con entrambe le compagini che perdono tanti palloni e pochi canestri. Scatto dei carpigiani che usano l’arma del contropiede con Ferrari “in fuorigioco” perenne e segnano 23 punti nel quarto, ma Scandiano riesce a rimanere attaccata alla gara. Dopo la pausa la musica non cambia: salgono in cattedra Sala, Silingardi e Arletti che allungano ancora. Nell’ultima frazione Scandiano è totalmente persa e i ragazzi di coach Lugli aumentano il divario fino al +25 finale. Migliori in campo gli “Splash Brothers” Sala e Ferrari ben coadiuvati da un “tonico” Silingardi.

Basket - Promozione: Centro Lattonieri Carpine batte Medolla di misura 54 a 51

Ancora in vetta alla classifica

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ue punti importantissimi guadagnati dalla Carpine in quel di Medolla, che permettono di restare in vetta alla classifica alla squadra di coach Morettin. Partono forte i carpigiani nel primo quarto che creano un parziale di 15-5 con una difesa coriacea. Poi coach Carretti mette pepe alla gara con le sue attenzioni difensive e i medollesi riescono a recuperare la gara che si protrae in totale equilibrio fino alla fine, quando i carpigiani riescono ad avere uno spunto decisivo e ad aggiudicarsi la gara riscattando la sconfitta dell’andata e tenendo dietro le inseguitrici. Migliore giocatore in campo Andrea Verrini (in foto) con 14 punti.

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ette atleti in forza alla società carpigiana Black Dragons (operante nelle palestre La Patria 1879 e Thunder di San Martino in Rio) hanno partecipato, domenica 15 marzo a una manifestazione di Karate a Brescia. Nella Coppa del presidente individuale questi i risultati conseguiti: Matteo Trotta si è classificato 1º nelle cinture nere, nella Categoria Cadetti (15 -17anni); Lilian Porcireanu si è piazzato 1º nelle cinture marroni nella Categoria Cadetti +70 chili; Davide Giagnorio è giunto 2º nelle cinture marroni nella Categoria Cadetti -70kg; Marcello Barigazzi è salito sul 1º gradino del podio fino a cintura verde Senior; Melody

Fiotta è giunta seconda nelle cinture nere nella Categoria Cadetti e quarta nelle cinture nere Junior; Michele Conte è arrivato 1º nelle cinture verdi nella Categoria Giovani e 2º nelle verdi Categoria Cadetti e Mattia D’Ambrosio si è classificato 2º nelle cinture verdi nella Categoria Senior. Per quanto riguarda invece il Campionato italiano a squadre, la formazione dei Black Dragons 1, composta da Trotta, Porcireanu e Giagnorio, si è classificata seconda nella Categoria Cadetti cinture nere, mentre la squadra Black Dragons 2, formata da Barigazzi, D’Ambrosio e Trotta, è giunta seconda nella Categoria senior nere.

zio alla cittadinanza: dalle 15 alle 18, Maratona di Aerobica, Funky, Hip Hop e tanto altro ancora. Giunta alla 17° edizione la manifestazione vede la partecipazione di: Polisportiva Nazareno Carpi, Palestra Virtual Fitness Carpi, asd La Torre Medolla, Space Dance Arci Taverna Novi, Karisma

La Rinascita non molla

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n occasione della 12esima giornata del Campionato di Bocce di Serie A, sabato 14 marzo la MP Filtri Rinascita a Budrione ha trionfato contro Ancona 2000. Netta e convincente la vittoria per 3-0. Nell’individuale Paolo Signorini vince entrambe le partite (8-5; 8-5) conquistando un prezioso punto. Lo scontro tra le terne che vede impegnati gli atleti di casa nostra Luraghi M. - Luraghi P. - Viscusi finisce in parità (8-6;6-8). Trionfano entrambe le

La Ritmica del Club Giardino vola ai Nazionali abato 14 e domenica 15 marzo si è svolta a Padova l’importante e impegnativa Fase Interregionale del Campionato di Categoria di Ginnastica Ritmica, una delle competizioni dal più alto valore tecnico tra quelle inserite nel Calendario Agonistico Federale e valevole per l’ammissione alla Fase Nazionale prevista solo per le prime tre classificate per ogni categoria. La Ritmica del Club Giardino ha centrato l’obiettivo. Per le Junior 1^ (anno nascita 2002) Ilaria Giovanelli ha presentato i suoi quattro esercizi (Clavette, Fune, Palla e Cerchio), con un atteggiamento “vincente” e impeccabile. Superba nelle difficoltà corporee ha ceduto un po’ nella Palla dove è incappata in una perdita d’attrezzo, Ilaria ha chiuso al 3° posto su un totale di 12 “tostissime” ginnaste in gara e vola ai Nazionali. Nella Categoria Allieve 1^ Fascia, il Club Giardino ha schierato le piccole Aurora Montanari, Noemi Cottafavi

Novi, Polivalente Arci Uisp Ape e SD Soliera, Pantheon ClubCarpi, Club Giardino Carpi, Pura Vitamina Carpi e MJ Unit Milano. Gli atleti proporranno esibizioni che vanno dalla ginnastica ritmica all’hip hop al free style, dai balli latini alla danza moderna (ingresso 5 euro).

Bocce - La vittoria contro Ancona permette alla squadra di rimanere incollata alla prima della classifica

Si è svolta a Padova la Fase Interregionale del Campionato di Categoria di Ginnastica Ritmica

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anno XVI - n. 11 23

e Alexandra Naclerio (leva 2005). Alexandra, che più di ogni altra si è riscattata rispetto alle prove Regionali, è finalmente riuscita a non soccombere alla propria paura ed è salita sul 2° gradino del podio! Aurora conferma l’atteggiamento da vera combattente (in palestra è soprannominata Caterpillar) e chiude al 3° posto. Noemi, seppure con qualche errore agli attrezzi, conquista il punteggio più alto della gara al Corpo Libero e finisce quinta sul totale delle 24 ginnaste presenti. Alexandra e Aurora si garantiscono così l’ammissione alla Fase Nazionale del prossimo 18 e 19 aprile a Terranuova Bracciolini. Infine, per le Junior 2^ (degli anni 2000-2001), è scesa in pedana Asia Ognibene (leva 2001) che ha chiuso al 14° posto sul totale delle 18 ginnaste presenti. L’istruttrice Federica Gariboldi conclude l’intenso weekend padovano veramente orgogliosa delle proprie ginnaste.

coppie: Luraghi M - Viscusi vincono 8-3 e 8-1 mentre l’altra coppia formata da Paleari e Signorini chiude l’incontro 8-5 e 8-6. Classifica finale 28 punti Boville Marino, 26 MP Filtri Rinascita, 23 L’Aquila, 20 Alto Verbano, 18 Montecatini Avis, 15 Ancona 2000, 14 Fashion Cattel, 10 CB Cagliari, 10 Montegranaro, 4 Isia Global Service. Sabato 21 marzo, la MP Filtri Rinascita di Budrione affronterà Isia Global Service.



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