Tempo n 17

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Settimanale di

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venerdì 1° maggio 2015 anno XVI - n. 17

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

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Ph Federico Massari

Nell leggend

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Il Quadrifoglio apre i cancelli al quartiere Renzo Cestelli col campione di bocce Luca Viscusi

dolorosa rottura all’interno della società rinascita di budrione Loredana Ligabue

torna il Caregiver Day dedicato a chi si prende cura di un famigliare

E’ successo davvero: il Carpi vola nella massima serie con quattro giornate di anticipo! E’ un’impresa epocale: la città impazzisce, la Storia del Calcio Italiano è sconvolta!

nuova vita per il caseificio san giorgio

tra le righe:

Stadio Cabassi: sindaco, non si lasci scappare l’occasione... costume

BADANTE NEL CARRELLO: gli Iper e i servizi alla persona societa’

liberamente carnivori: la “ciccia” della solidarietà

fondo anticrisi

Mai più l’uno contro l’altro armati

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anno XVI - n. 17

Tra le righe...

Stadio Cabassi: caro sindaco, non si lasci scappare l’occasione…

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Foto della settimana...

Piazzale della Posta

’occasione è davvero troppo ghiotta per farsela scappare. Sul tavolo del sindaco staziona una di quelle proposte che capitano una volta sola nella vita. Per comprenderne l’importanza non c’è bisogno di essere tifosi. Basta sentirsi carpigiani. Orgogliosi di appartenere a una città, la cui squadra è stata capace di compiere un’impresa straordinaria: volare in Serie A. Sempre più in alto. Il guru degli architetti di impianti sportivi, Gino Zavanella, (ndr - il papà dello Juventus Stadium tanto per intenderci) su mandato del ds biancorosso Cristiano Giuntoli ha creato un progetto di restyling del nostro Grande Vecchio per rispondere a tutte le obiezioni sollevate in prima battuta dal GOS sulla bozza preliminare. Il nullaosta formale infatti ancora manca. Ma stando alle ultime indiscrezioni raccolte, le soluzioni architettoniche trasposte in rendering avrebbero convinto l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ovvero l’organo collegiale del Viminale che gestisce direttamente la materia stadi (con i cui componenti tecnici, il pool di Zavanella ha lavorato in sinergia). Resta in ballo, ovviamente, la questione economica. Per rendere idoneo lo Stadio Cabassi alla massima serie e regalare alla città uno spazio multifunzionale da oltre 10mila posti, occorrono 5 milioni di euro. In sintesi, il piano degli interventi si spacchetta in due maxi-capitolati: il primo riguarda l’area spogliatoi e prevede l’allargamento degli stessi e il contestuale allestimento delle nuove aree stampaospitality-mixed attraverso moduli prefabbricati (spesa prevista: 1 milione di euro, tutta a carico della società sportiva); il secondo riguarda l’area campo-spalti e prevede la demolizione dei rettilinei velodromici per adeguare i percorsi di camminamento e fuga e l’edificazione di due tribune in tubolari (da circa 5mila posti l’una) negli spazi antistanti alle curve velodromiche (spesa prevista: 4 milioni che il Carpi FC 1909 richiede al Comune attraverso uno scambio di impegni). Ed eccola qui la proposta che attende una definitiva presa di posizione da parte del primo cittadino. Il piatto è ricco, così come l’opportunità. Se l’ente pubblico darà il proprio benestare, accendendo un mutuo presso il Credito Sportivo, de-

cadranno i termini dell’attuale convenzione stipulata col Carpi FC 1909. In soldoni: il Comune non verserebbe più 90mila euro l’anno nelle casse della società sportiva (la quale oggi ha lo stadio in comodato d’uso) ma glielo affitterebbe a circa 200mila euro l’anno (denari che potrebbero essere investiti proprio per onorare le rate del debito). L’Amministrazione tratta, e vaglia una controproposta per scaricare l’onere della spesa: lo strumento è l’articolo 952 del codice civile, ovvero la cessione del diritto di superficie dal proprietario pubblico all’usufruttuario privato. E’ ovvio che in questo scenario ogni impegno per l’edificazione sul suolo graverebbe sul groppone di via Marx, perché il Carpi FC 1909 acquisirebbe lo stadio come cespite de facto per i prossimi 20/30 anni. Ovverosia: l’intero immobile andrebbe ad arricchire il patrimonio societario, ne aumenterebbe le possibilità di sfruttamento commerciale, e da costo si trasformerebbe finalmente in un investimento sul futuro. Nonché in una struttura più larga (tempio sportivo per l’élite del calcio, ma anche contenitore per grandi eventi e concerti) in grado di caratterizzare la città fino a innalzarla su palcoscenici che non ha mai calcato. Qualora mancasse il coraggio, non solo Carpi perderà un’occasione ma la cittadinanza continuerà a cestinare il proprio denaro in un pozzo senza fondo. Se nulla cambia e la decisione rimane ferma su se stessa, infatti, la convenzione resterebbe in atto e il Comune proseguirebbe a pagare il proprio obolo al Carpi per una cattedrale deserta che andrebbe incontro a un inesorabile declino. Probabilmente in “prestito” al Braglia di Modena o al Tardini di Parma, la squadra abbandonerebbe lo stadio cittadino a se stesso, decretandone così la fine. Un contenitore vuoto, vetusto e inutile. Un peso per le tasche di tutti noi. Da una parte c’è la lungimiranza, dall’altra la decadenza. Ballano pochi milioni di euro. Rinunciarci, e rinunciare a onore, visibilità e lustro, a fronte di un introito annuale corposo ci pare una scelta alquanto scellerata. E’ tempo di scegliere. E bene.

Jessica Bianchi

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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.

Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 29 aprile 2015


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accontare questo episodio adesso si può, e ci si può persino scherzare: il primo giorno di ritiro a Urbino un fulmine colpì il campo, e la distanza tra un gran spavento e qualcosa di molto peggio fu di pochi centimetri. Ci sono due spiegazioni: una è che le grandi vicende degli uomini sono circolari. E quindi questa, come tutte le grandi storie poteva cominciare solo nel momento in cui poteva davvero finire. L’altra è che il Destino aveva già deciso per chi tifare. Ma questa non è solo una storia di Destino. E non è un miracolo, non è una favola. E’ esattamente il contrario, perché la trama è amalgamata dai leganti opposti. Qualcosa di mistico c’è, ma c’è soprattutto molta scienza; pochissimo di casuale e tantissimo pragmatismo; e poi, tra i protagonisti, nessun santo, ma un paio di fuoriclasse. Ecco, i fuoriclasse li riconosci da tre sintomi incontrovertibili. Il primo è che conquistano i luoghi in modi mai visti. Se esiste una tradizione, la magnificano. Se non esiste, la fabbricano. Il secondo è che non inventano sogni, immaginano la realtà e poi la realizzano. E’ il vaticinio dei predestinati. Te lo dicono molto prima del tempo ciò che faranno, e te lo spiegano con una dovizia di particolari, una disinvoltura e un disincanto che t’accascia: o sei come loro, e allora capisci tutto e subito, oppure rimani inchiodato al suolo. Il terzo è che costruiscono capolavori che gli somigliano. Perché l’arte di vincere, in fondo, comincia dal riviversi. Più di tutti, Stefano Bonacini ritrova completamente se stesso nel Carpi. Un laboratorio di meritocrazia dove si alza sempre l’asticella e non ci si dà mai un traguardo, onde evitare che diventi un limite. Il 16 luglio 2013, esattamente un mese dopo l’impresa di Lecce, andai a trovarlo in ufficio e non ebbi nemmeno bisogno di fargli la domanda: fu lui stesso a pregarmi di scrivere che il mirino era puntato sulla Serie A. Entro tre anni. Non è stato di parola. Ci è arrivato in netto anticipo. Ha cominciato a vendere camicie

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E’ successo davvero: il Carpi vola nella massima serie con quattro giornate di anticipo! E’ un’impresa epocale: la città impazzisce, la Storia del Calcio Italiano è sconvolta!

NellA leggendA! a bordo di un furgoncino dismesso delle Poste. E quando descriveva ai suoi clienti il futuro impero Gaudì, nessuno riusciva a prenderlo sul serio. Snobbarlo è stato il favore più grande che gli sia mai stato fatto. E così i suoi giocatori: i più economici e sottovalutati di sempre da quando il calcio è televisivo. Ritorniamo per un attimo nell’improbabile

passavano tutti i ciclisti più importanti per capire dove e perché avevano perso il Giro d’Italia. Non chiamiamolo più né sportivo, né generale: è un direttore totale. Durante la scorsa stagione, fu anche più esplicito di Bonacini. Ci ritrovammo davanti al solito caffè: io macchiato, lui deca perché ogni tanto deve diluire tutta quell’adrenalina che lo rende la più travolgen-

ritiro di Urbino: quando vidi arrivare la squadra dall’albergo a bordo di un vecchio autobus di linea, pensai di essere vittima di una candid camera. Invece non solo era tutto vero, ma era anche tutto perfettamente chiaro. Era lo stesso inizio della stessa scalata dello stesso artefice. Cristiano Giuntoli ha trovato il Sacro Graal: un modello sostenibile a patto che lo alimenti una fame insostenibile. Ed è diventato ciò che voleva essere, a forza di pedalare e di costringere gli avversari a pedalare pensando. Questo gli insegnò ì sù nonno, che era il barista di Agliana da cui

Ph Alessandro Fiocchi

Fabrizio Castori invece ha programmato un’alchimia. Arrivò avvolto in una nebbia di scetticismo talmente fitta che quasi non si riusciva a guardarlo negli occhi. Ma la diradò con poco: bastarono un paio di sbuffi in marchigiano stretto, che non è banalmente il suo accento, bensì il ritmo della sua umanità. Articolata e spigolosa finché si vuole, come le meraviglie gotiche te e insuperabile macchina di della sua San Severino. Però calcio attualmente in circola- meravigliosamente entusiazione in Italia. Ragionavamo sta, e dunque morbida. Per sulla crisi di risultati su cui, finire di conquistarci si dette di lì a poco, sarebbe caduto una missione molto precisa: mister Vecchi. Io molto “non chiederemo alla gente abbacchiato, lui nervoso di venire allo stadio, e allo ma come sempre lucido. Io stadio di trascinarci. Saremo temevo che le colonne del noi a trascinare tutti”. Martempio stessero cedendo. tedì, a 10 minuti dalla Serie Lui, deglutito il sorso, incen- A, tutto il Cabassi era per lui. diò tutte le mie perplessità Non uno che avesse in mente con lo sguardo e poi con la un coro diverso. E al fischio solita immagine che trasfefinale s’è fatto a gara per risce il concetto all’istante: andarlo a prendere. Appena è “Sta attento. Questa è una scattata l’invasione, è partita squadra forte e questo ciclo una 4x100 di massa per solnon è finito. Quest’anno ci levarlo in trionfo. fermiamo alle porte di PaE’ successo davvero, lui e rigi. Il prossimo entriamo e i suoi ragazzi l’hanno fatta svaligiamo tutto il Louvre”. veramente grossa. Hanno Ph Alessandro Fiocchi

Ph Alessandro Fiocchi

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una speranza a crede che la ricchezza non si misuri in denaro, bensì in idee e merito. Hanno vinto, insomma, per chi mette il sacrificio e la passione davanti a tutto. E’ stata senza dubbio questa lezione che ha spinto tutti i carpigiani a radunarsi nella notte più magica tra tutte quelle mai vissute nel nostro piccolo confetto conficcato nello stomaco della Pianura Padana. E siccome le grandi vicende dei grandi uomini sono circolari, questa storia finisce esattamente dove è cominciata. All’inizio degli inizi, circa un secolo fa. Quando ancora non si chiamava Piazza Martiri, ma portava il nome di Re Vittorio Emanuele. E quando di fronte a quel palco non c’era la filiale dell’Unicredit, ma

Ph Alessandro Fiocchi

realizzato il loro sogno e contemporaneamente anche l’incubo di Lotito, “er monno che se rovescia, er sistema che sarta”. Hanno fatto impazzire i giorni, e prim’ancora hanno fatto impazzire tutti quelli che ne aspettavano il crollo. Hanno giocato un calcio sovversivo e transepocale, che è un fluire di cinismo tra le ondate barbariche degli Unni e lo strategismo napoleonico. Sono stati essenziali, tradizionali e allo stesso tempo moderni, di un eclettismo perfidamente verticale. Hanno spinto il vecchio controgioco all’italiana a un’intensità europea e contemporanea. Hanno continuamente cambiato pelle senza perdere mai l’identità. Hanno stravinto due campionati in uno, l’andata in attacco e il ritorno in difesa. E mentre combinavano tutto questo si sono tolti il gusto di circondare tutto il calcio, costringerlo alla resa e obbligarlo a guardare l’uomo che sbarca sulla luna. Hanno fatto qualcosa che va molto oltre lo sport. Hanno dato

il Caffè degli Svizzeri della famiglia Fanconi. Dove un benedetto giorno, finite le lezioni del collegio di Trogen il giovane Adolfo vi rientrò e vi ritrovò i soliti amici. Aveva un regalo per loro: un pallone e delle regole per giocarlo coi piedi. Ovvio, aveva capito subito che sarebbe stato una buona idea. Certo, aveva intuito immediatamente che avrebbe fatto tanta strada e unito tanta gente. Ma non avrebbe mai potuto immaginare che quello stesso pallone sarebbe rimbalzato così lontano. Fino a portare con sé la città tra le prime 20 del Paese, nel gran ballo del calcio italiano. Così in alto, nemmeno il falcone di Re Astolfo aveva mai volato. E’ per questo, che tutto ciò che abbiamo visto e vissuto lo racconteremo a lungo. E non riusciremo mai a farlo senza commuoverci. Perché a un certo punto le parole finiscono, e servono le lacrime per spiegare cosa significa trovarsi NELLA LEGGENDA! Enrico Gualtieri PR NE ESEN L T DI NOS A QU TR C E U N A R P O P U S TO I C O S C E U S N TO O U ON UFR VE PO N N T AC U Q U O S U I R A I D I TA IST I TU DI I OI

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Martedì 28 aprile è una data storica. In migliaia sono scesi in piazza per alzare verso il cielo sciarpe, bandiere e striscioni. Per gridare, fieri e orgogliosi: grazie!

Miracolo carpigiano

Ph Fausto Magni

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he Day After. Oggi, tutto è diventato vero. Quel che sino a ieri pareva un sogno è diventato realtà. E quindi lo possiamo gridare. Levando un coro. Tutti uniti. All’unisono. “La capolista se ne va… se ne va in Serie A”. E chi lo avrebbe mai detto… a crederci erano solo loro. I tifosi di primo pelo. Quelli di lunga data. Che per anni ci hanno creduto. Sperato. Sognato. Con tutte le forze. E ora, anche grazie al loro entusiasmo, alla loro determinazione, il nostro

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Ph Federico Massari

Carpi è volato alle stelle. Alla massima serie. Un Carpi che finalmente, dopo anni di luci e ombre, si prende ciò che gli spetta. La ribalta. E lo fa con una gioia quasi bambina: contagiosa e straordinaria. E tutta la città si stringe intorno alla squadra, al mister, alla società tutta. Forse con ritardo. Ma che importa in fondo? Ciò che conta oggi è che i carpigiani abbiano imparato ad amare la loro squadra. Il Carpi è entrato nei cuori di tutti. Vivo e pulsante, questo grande cuore biancorosso, batte nei petti di ciascuno: ultras, famiglie, grandi e piccini… Martedì 28 aprile è una data storica. In migliaia sono

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Ph Federico Massari

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scesi in piazza per alzare verso il cielo sciarpe, bandiere e striscioni. Per gridare, fieri e orgogliosi: grazie. Grazie per questo miracolo tutto carpigiano. E intorno il bianco e il rosso. Ovunque. E sul palco - allestito in Piazza Martiri da Radio Bruno - è salita la squadra al completo. Per brindare e festeggiare insieme questo epocale happy end. Per una sera la città ha dimenticato la crisi, il sisma, le difficoltà… per fare festa e rendere onore ai colori di casa. La nostra. Quella di tutti. Grazie Carpi! Jessica Bianchi

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Il Caregiver Day sarà l’occasione per approfondire la tematica ancora poco conosciuta in Italia dell’abuso e dell’abbandono degli anziani

Anziani e abusi: le vittime del silenzio A nziani abusati. Anziani abbandonati. “L’Italia è in forte ritardo – spiega Licia Boccaletti della coop Anziani e Non Solo – rispetto a Paesi, come l’Irlanda, che hanno approntato piani nazionali”. I dati statistici a cui fare riferimento sono quelli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riferiti all’Europa: il 5% della popolazione con un’età pari o superiore a 65 anni è soggetto ad abusi, ma la percentuale sale al 25% nella popolazione degli anziani fragili a causa di problemi fisici o cognitivi. In questi casi è un anziano su quattro a essere vittima di abusi. “Il fenomeno non è assolutamente marginale – spiega Boccaletti – e diversi sono i livelli di gravità. L’abuso può essere di natura fisica (maltrattamenti, percosse)

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eorges e Anne sono marito e moglie oltre gli ottanta insegnanti di musica classica la cui vita di pensionati viene stravolta dalla malattia. Anne è colpita prima da un lieve ictus, poi da un altro. Paralizzata e umiliata dall’infarto cerebrale, dipende interamente dal marito: Anne si fa aiutare da Georges a mettersi sulla sedia a rotelle, Anne trasforma Georges nel suo naturale prolungamento. Un rapporto che si fa sempre più osmotico, che tende a chiudersi in se stesso. Georges rifiuta fermamente il ricovero di Anne in un hospice, arriva quasi al punto di impedire alla figlia di vederla (“Ci sono cose in lei ormai che è meglio non vedere, non mostrare”). Palma d’oro a Cannes e Oscar come miglior film straniero, Amour del regista Michael Haneke descrive in modo fin troppo lucido la fatica della cura e la sofferenza del caregiver nel prendersi cura del proprio caro.

oppure di tipo psicologico quando si tratta l’anziano in modo minaccioso e svilente. Una relazione subdola e meno riconoscibile dei segni che lascia l’abuso fisico ma altrettanto pericolosa. L’abuso può essere di natura finanziaria (in Italia solo in anni recenti si è fatto avanti il tema dell’amministratore di sostegno per la protezione da un certo tipo di abusi soprattutto di carattere finanziario) quando l’anziano viene

raggirato o depauperato. L’abbandono rientra nei casi di abuso anche quando l’anziano non viene adeguatamente curato per il disinteresse o per l’eccessivo carico di lavoro o l’incompetenza di chi lo assiste. L’abuso può verificarsi anche quando un familiare, non essendo a conoscenza delle degenerazioni legate ad alcune malattie come l’Alzheimer, non riesce a interpretare scatti d’ira o disorientamenti improvvisi

e reagisce in modo improprio”. Infine c’è l’abuso sessuale, troppo sottovalutato. “Le ricerche sulle donne vittime di violenza si limitano all’analisi della popolazione femminile con un’età inferiore a settant’anni ma le donne anziane in condizione di fragilità, vittime di abusi sessuali, sono più numerose di quanto non si pensi” rivela Licia Boccaletti. Ci si arrovella sul problema del fine vita, ma l’etica della

A ‘colui che si prende cura’ di un proprio caro sono dedicate le giornate del Caregiver Day organizzate dalla coop Anziani e Non Solo di Carpi dall’8 al 30 maggio per valorizzarne il ruolo, sostenerne i diritti e promuovere iniziative e servizi di supporto

Mi prendo cura di te

Loredana Ligabue

Il caregiver familiare è la persona che si prende cura direttamente e gratuitamente di un famigliare in condizioni di fragilità, sia questi un anziano non autosufficiente, un

bambino disabile, un adulto con problemi psichiatrici o un malato terminale. A ‘colui che si prende cura’ sono dedicate le giornate del Caregiver Day organizzate dalla coop Anziani e Non Solo di Carpi dall’8 al 30 maggio. E per avvicinarsi alle questioni che poi verranno affrontate nel corso dei convegni si partirà dai film. E’ stato proposto un cineforum che prevede cinque proiezioni gratuite di film che affrontano il tema del caregiver familiare: La voce dell’amore a Campogalliano presso la Biblioteca (8 maggio), Buon Compleanno Mr. Grape a Soliera presso il Nuovo Cinema Teatro Italia (10 maggio), Lontano da lei a Rovereto presso la Casa della Salute (12 maggio), Una canzone per Marion a Novi presso la Casa della Salute (venerdì 15 maggio) e

Il Cerchio perfetto a Carpi presso l’Auditorium Loria (lunedì 25 maggio). A differenza dei primi titoli, Il Cerchio perfetto è un film/documentario i cui protagonisti sono due pazienti dell’hospice di Albinea. Alla proiezione interverrà la regista Claudia Tosi e sarà presente il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. “Al convegno plenario (sabato 30 maggio dalle 9 alle 13 presso l’Auditorium Loria) dal titolo Prendersi cura ed essere curati: questioni etiche e bioetiche – spiega Loredana Ligabue della coop Anziani e non solo – sono previsti interventi che possano restituire una visione a tutto campo sugli aspetti di etica e bioetica riferiti alle persone fragili. Ivo Lizzola, professore ordinario al Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Uni-

cura merita di essere considerata come una grande questione su cui è necessario iniziare a interrogarsi e confrontarsi. La coop Anziani e Non Solo “dal 2008 – spiega Licia Boccaletti – è impegnata su questo fronte in diversi progetti di ricerca a livello europeo perché l’abuso agli anziani viene sempre più riconosciuto come un problema sociale ed è probabile che aumenti, dato il rapido invecchiamento della popolazione. In risposta a un Licia Boccaletti

versità di Bergamo, metterà in evidenza gli aspetti che collegano le responsabilità individuali a quelle familiari e della comunità; Stefano Canestrari, professore ordinario Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, porrà l’attenzione su aspetti chiave di etica e bioetica rispetto alle persone fragili; Paolo Vacondio, dell’Ausl di Modena, affronterà il tema delle cure palliative; Francesco Sala, in qualità di direttore, presenterà la Scuola di Etica, Bioetica e Deontologia medica di Modena, nata da pochi mesi”. L’intervento conclusivo sarà invece affidato alla vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Elisabetta Gualmini. Oltre alle riflessioni, la coop Anziani e Non solo ha voluto proporre due laboratori per caregiver. Loredana Ligabue li definisce “suggerimenti pratici per aiutarli a non vedere tutto nero”. Il primo

bando europeo partecipiamo attualmente a un progetto pilota sulla prevenzione degli abusi agli anziani: si tratta di un lavoro di conoscenza che ci permette di rimanere in costante rapporto con la rete europea”. Romania, Finlandia e Irlanda porteranno le loro testimonianze in occasione del convegno Prevenire l’abuso verso gli anziani in programma martedì 26 maggio (9 – 13) presso la Casa del Volontariato. Grazie al lavoro di ricerca su questi temi, la coop carpigiana Anziani e Non Solo ha predisposto un’azione formativa per più di 400 operatori di tutta Italia l’anno passato: si tratta di assistenti sociali e operatori sanitari di strutture pubbliche e private, ambasciatori di buone pratiche di prevenzione. Sara Gelli si svolgerà martedì 5 maggio e insegnerà a utilizzare tablet e smartphone per le proprie attività di cura, il secondo, sabato 30 maggio, è una sessione di training autogeno. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.caregiverday.it. Infine c’è un fuori programma che delinea la prossima sfida della coop Anziani e non solo: il sostegno ai caregiver familiari immigrati. “Per coloro – spiega Ligabue che accudiscono un bambino con disabilità o con un ritardo mentale oppure un adulto con una disabilità acquisita in conseguenza di un infortunio sul lavoro, vi sono particolari ostacoli linguistici e culturali da affrontare”. Il convegno Da me a te: mediazione culturale a sostegno dei caregiver familiari immigrati si terrà il 5 giugno (9 – 13) presso l’Auditorium Loria . Fra le buone pratiche a sostegno dei caregiver immigrati viene citato il modello approntato in Australia: destinatari gli italiani.

Le Coop sono pronte ad allargarsi all’universo dei servizi alla persona ed è questa la direzione verso cui guardano

La badante e la baby sitter nel carrello I

bisogni del consumatore vanno al di là dei prodotti che si possono trovare sugli scaffali e alla Coop lo sanno bene. Le convenzioni riservate ai soci permettono di avere una nutrita serie di agevolazioni per visite sanitarie specialistiche, cure odontoiatriche, attività sportive, terme e centri benessere, teatri, musei, viaggi. Ora le coop sono pronte ad allargarsi all’universo dei servizi alla persona ed è questa la direzione verso cui guardano: la badante e la baby sitter nel carrello della spesa con la pasta, il latte e l’ammorbidente. A Bologna la campagna pubblicitaria è già partita e si tratta di

un primo test per capire se si può integrare la grande distribuzione con il mondo dei servizi. L’esperimento si chiama Come Te: il progetto, presentato dalla cooperativa Cadiai al Congresso Nazionale di Legacoop a Roma, è stato inizialmente

messo a punto per rispondere a un’esigenza di welfare aziendale di Coop Adriatica per poi essere disponibile per tutti, privati e aziende. Tutto ruota intorno alla figura del ‘care manager’, l’esperto di assistenza in grado di aiutare la famiglia

a individuare l’offerta di cui ha bisogno tra un ampio ventaglio di figure: assistenti socio sanitari, logopedisti, educatori, badanti, baby sitter, assistenti che seguano i figli nel fare i compiti. L’idea è quella far diventare questa offerta sempre più organica a quella di Coop Adriatica. A Modena e provincia lo scenario è ancora quello conosciuto delle convenzioni: Coop Estense ha attivato con Coop Arcobaleno 2 Modena una convenzione riservata ai soci dell’intera provincia per il servizio di assistenza domiciliare e ospedaliera. Si chiama Mai Soli e offre un percorso completo

dall’indidella fusione di Tutto ruota viduazione intorno alla Coop Adriadell’assistentica, Coop figura del te familiare Nordest e ‘care manager’, l’epiù adatta, Coop Estensperto di assistenza fino allo se potrebbe in grado di aiutare la cambiare molte svolgimento delle pratiche famiglia a individua- cose e le espeburocratiche re l’offerta di cui ha rienze positive bisogno tra un amper la sua già presenti sui pio ventaglio di figu- diversi territori assunzione re: assistenti socio definitiva. potrebbero In caso di sanitari, logopedisti, essere estese assenza educatori, badanti, a tutta la rete. della badante baby sitter, assisten- E quella dei oppure se si ti che seguano i figli servizi alla necessita di persona poni compiti. un’assistenza trebbe essere la qualificata in ospedale Mai strada scelta per aumentare Soli offre la soluzione ‘tutto la competitività di questa compreso’. La decisione, nuova grande impresa. annunciata recentemente, Sara Gelli


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Il Fondo Anticrisi evolve e prevede la partecipazione attiva da parte dei beneficiari del contributo: l’erogazione è infatti subordinata all’adesione a percorsi di formazione o ad attività di volontariato

Mai più l’uno contro l’altro armati S

ono parole forti quelle che pronuncia Roberto Solomita. L’idea di fondo è quella di restituire un’idea di comunità alla nostra società, disgregata dalla crisi. Farlo attraverso il Fondo Anticrisi ha determinato un’evoluzione dello stesso strumento con il quale finora sono stati aiutati i cittadini colpiti da difficoltà economiche: i contributi, che già non sono consegnati direttamente alle famiglie ma ‘canalizzati’ al pagamento delle utenze o all’acquisto di prodotti attraverso voucher, saranno subordinati all’adesione da parte di chi li riceve a un progetto di cittadinanza attiva. “Chi ottiene benefici è chiamato a restituire ciò che ha ricevuto, impegnandosi concretamente per la collettività” afferma Solomita che è sindaco di Soliera e assessore alle Politiche Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine. L’erogazione dell’aiuto economico nel bando 2015 comporta, dunque, la partecipazione a percorsi di formazione (per

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Da sinistra Solomita, Schena, Bellelli e Depietri

l’acquisizione di competenze utili ai fini occupazionali o di gestione del bilancio familiare) o ad attività di volontariato nell’ambito della pubblica utilità. La mancata adesione alle attività di cittadinanza attiva comporta l’esclusione del beneficiario dalle prossime edizioni dei bandi anticrisi. “Questo progetto, oltre ad arginare i problemi economici contingenti, presuppone una crescita relazionale finalizzata al rilancio della persona chiamata a rimettersi in gioco” chiarisce Solo-

Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

I compensi

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er completezza di informazione rispetto a quanto pubblicato sul precedente numero di Tempo riportiamo i compensi degli organi della Fondazione CRC di Carpi. Premesso che l’Acri, che rappresenta le fondazioni bancarie, ha riconosciuto che quella di Carpi è fra le fondazioni con le retribuzioni più basse, in base all’ultimo bilancio disponibile relativo al 2013, per gli organi statutari risultano stanziati 430.492 euro (cifre da intendersi al lordo). La Fondazione ha speso 233.347 euro per i 7 componenti del Consiglio di Amministrazione, 121.326 euro per i 19 componenti del Consiglio di Indirizzo, 75.818 euro per i 3 del Collegio dei Revisori. Nel corso dell’esercizio 2013, l’attività degli Organi collegiali si è così sviluppata: n. 5 adunanze del Consiglio di Indirizzo, n. 13 adunanze del Consiglio di Amministrazione, n. 10 riunioni delle Commissioni consultive del Consiglio di Indirizzo, n. 7 riunioni delle Commissioni consultive del Consiglio di Amministrazione, n. 3 riunioni del Gruppo di lavoro del Documento Programmatico, n. 16 riunioni della Commissione consultiva per la gestione del patrimonio e la politica degli Investimenti del Consiglio di Indirizzo, n. 5 verifiche del Collegio dei Revisori.

mita. Finora i beneficiari del Fondo Anticrisi “sono stati stigmatizzati come drenatori di risorse”, ma nelle nostre comunità dobbiamo evitare “che si apra il divario. Dobbiamo evitare di essere l’uno conto l’altro armati”. A sostegno delle famiglie in condizione di disagio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi stanzia 700mila euro, un po’ meno rispetto alle passate edizioni, “ma in previsione di un Bilancio 2015 positivo potremo integrare questa cifra con ulteriori erogazioni” ha

Chi ottiene benefici è chiamato a restituire ciò che ha ricevuto impegnandosi concretamente per la collettività” afferma Solomita che è sindaco di Soliera e assessore alle Politiche Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine. La mancata adesione alle attività di cittadinanza attiva comporta l’esclusione, del beneficiario, dalle prossime edizioni dei bandi anticrisi. detto il presidente Giuseppe Schena. Il bando apre il 4 maggio per chiudersi il 20 giugno e gli aiuti sono rivolti ai residenti nei Comuni di Carpi, Novi, Soliera con Isee inferiore ai 20mila euro. Su 40mila famiglie presenti sul territorio, sono state un migliaio quelle sostenute dal Fondo Anticrisi nella passata edizione. Sara Gelli

n piccolo tesoro Porta Aperta Carpi Onlus è una realtà preziosa che, giorno dopo giorno, si fa carico dei più fragili. viene custodito dalla Chi lo desidera può destinarle il proprio 5 per mille dell’Irpef nostra città dalla fine degli Anni Ottanta. Un cuore che batte per il bene di tutti noi, soprattutto dei più fragili. L’associazione di tessuto associativo locale. vivono situazioni di disaopera di sensibilizzazione, ragazzi delle scuole dell’involontariato Porta AperTra i nervi scoperti, il diritto gio socio-economico in un collaborando con le scuole fanzia, primarie e secondata Carpi Onlus, nata per cammino verso l’autonoma alla casa è certamente il più del territorio per favorire rie e a gruppi parrocchiali e rispondere all’emergenza uscita dallo stato di bisogno. problematico: la percennelle classi e, di riflesso, associazioni. della prima immigrazione Il Centro d’Ascolto oltre ad tuale di coloro che possono nelle famiglie degli alunni, A Recuperandia sono attivi straniera, da allora ne ha contare su una vera casa di affiancare le persone, allo momenti di riflessione e di- 52 volontari, 8 ragazzi delle fatta di tual- scussione su tematiche sen- scuole medie inferiori/suDispone inol- scopo di risolvere strada: menproblemi materiali sibili come l’immigrazione, periori che hanno svolto il tre di quattro evolvente due e bisogni immel’integrazione, la povertà e volontariato estivo guidato abitazioni, dosi per famiglie diati, è un luogo l’esclusione sociale. (anno 2013), 8 ragazzi due delle quali sono cercare in comocui è possibile L’associazione cura anche disabili del Centro Diurno state acquisite gra- in di andare dato d’uso instaurare un rapl’Osservatorio DiocesaAlbero Sole, 9 persone in inzie al progetto Mat- porto di vicinanza incontro gratuito e no delle Povertà, il quale serimento lavorativo inviate tone su Mattone, ai nuovi altre due sono con i volontari fornisce una panoramica da enti pubblici, 5 ragazzi nato nel 2011 con lo e mutati invece affittate a un sui bisogni emergenti del e gli operatori, delle scuole medie superiori scopo di garantire bisogni canone calmierato. attraverso il quale territorio, mettendo in luce inseriti in progetti scuola/ una possibilità in della Sul fronte della recuperare fidusacche di povertà altrimenlavoro, 1 ragazzo in servizio più alle famiglie in società. ricerca del lavoro, altra cia nelle proprie ti sommerse. Dal 2002 il civile volontario, 2 donne Oggi, richiesta ricorrente, il Centro di difficoltà. Tali appar- capacità. sinti in tirociI numeri di anche a Centro d’Ascolto indirizza I servizi offerti dal educazione tamenti ospitano Recuperan- nio formativo causa di verso le agenzie del territocentro sono numeal recupero e 3 operatori. attualmente due fadia sono a una crisi proprietà è pari all’1% rio e media fra domanda e rosi: il primo passo e riuso di Insomma realtà miglie in comodato dir poco impresche non richiesta di lavoro e collaRecuperanpreziose che d’uso gratuito e altre è l’ascolto dell’u- di quelli che si rivolgono sionanti: nel 2014 molla la al centro di ascolto. La bora in stretta sinergia col tenza. A tutti viene dia promuoessere due sono invece sono state 30.000 le devono presa, la Centro per l’impiego di offerta la possibili- casa costituisce per tutti la ve un nuovo sostenute per affittate a un canone tà di “raccontarsi” principale voce di spesa e, persone che hanno continuare disoccuCarpi. Dal 2011 l’associastile di vita calmierato. pazione sempre più spesso, è diven- zione offre anche lavoretti e di condividere consapevole visitato il centro, a operare crescente e un generale imtata un costo sostenibile. alle persone: uno strumento della limita- con quasi 200 clienti nonostante con gli operatori il proprio giornalieri. poverimento, Porta Aperta Il Centro raccoglie segnala- che permette di offrire una disagio. Attraverso l’ascoltezza delle le difficoltà tenta di farsi carico delle zioni di donatori disposti a piccola chance a famiglie in risorse e del to, infatti, è possibile conoeconomiche numerose famiglie che da difficoltà, lavori remunerati degrado degli ambienti, scere la persona in difficoltà concedere gli appartamenti tra le quali sono costrette a sole non ce la fanno. Scopo di proprietà a prezzi vantramite voucher. Il Centro e ricostruire la sua storia, evitando gli sprechi. barcamenarsi ogni giorno. fondamentale dell’assotaggiosi. Dispone inoltre di distribuisce poi aiuti aliper rilevare i suoi reali biObiettivo è la divulgazioChi vuole può destinare il ciazione (che impiega sogni. Un’azione di accom- quattro abitazioni, due delle mentari, erogando pacchi ne di una cultura del riuso proprio 5 per mille dell’Ir23 volontari, 2 ragazzi in viveri a tutti coloro che ne pagnamento, quella di Porta quali sono state acquisite quale strumento eticamenpef a sostegno di Porta Servizio Civile Volontafanno domanda. Un proget- te corretto. Tra le attività Aperta, fatta in stretta colla- grazie al progetto Mattone Aperta onlus: basterà indirio, 1 scout di servizio, 4 su Mattone, nato nel 2011 to reso possibile grazie al borazione con altri soggetti promosse da Recuperandia care nel proprio modulo 730 operatori e 1 inserimento sostegno di Coop Estense e vi sono laboratori di sensibi- il CF 90017990368. pubblici e privati: dai servizi con lo scopo di garantire lavorativo) promuovere la una possibilità in più alle Banco Alimentare. sociali del Comune a quelli lizzazione e informazione al Consulta il sito www.pordignità, accompagnando famiglie in difficoltà. Tali Da anni Porta Aperta comsocio sanitari dell’Ausl, tema del riuso e del recutaapertacarpi.it. e sostenendo coloro che pie anche una importante dalle Caritas parrocchiali al appartamenti ospitano atpero dedicati a bambini e J.B.

Il tuo 5 per 1000 buoni motivi!


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rendete un gruppo di macellai, un serial griller fantastico, clienti appassionati e un mare di amici e famiglie con bimbi al seguito. Aggiungete tanta ottima carne innaffiata da lambrusco, sole, un bel prato, uno staff da urlo che in cucina ha preparato pasta col ragù, risotti, crostini, spiedini e tanta, tanta carne alla griglia... Una banda di giovani a vendere gadget e braccialetti rossi a tutti i partecipanti, Matteo Tassi, serial griller del Gambero Rosso, e gli amici Daniele Biassoni e Moreno Favaretto, rispettivamente mastri macellai di Milano e Mirano del mitico gruppo dei Butchers for Children a dar man forte. Il tutto sotto la regia del macellaio di Fossoli Roberto Papotti. Anche quest’anno si è ripetuto il tradizionale appuntamento col brunch del 25 aprile: #Liberamente Carnivori. Un successone! “Quest’anno abbiamo battuto ogni record - ha sottolineato Roberto Papotti - e per questo voglio ringraziare ognuno di voi con tutto il cuore. Grazie”. L’intero ricavato dell’edizione 2015, ben 4.689 gli euro raccolti in quattro ore di festa, è destinato all’acquisto di giostrine per bambini da sistemare in un parco di Bomporto, fortemente compromesso dall’alluvione del gennaio 2014. J.B.

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Grande festa di liberazione con i Butchers for Children a Fossoli

Macellai da Serie A

Si è celebrato lo storico rito dell’imbottigliamento del vino presso la Casa protetta per anziani il Quadrifoglio

Il Quadrifoglio apre i cancelli al quartiere I l coordinatore della Casa protetta per anziani il Quadrifoglio, Giovanni Mingrone e la sua collaboratrice Lorella Gherli, hanno organizzato, insieme allo staff interno, - infermieri, fisioterapisti, Oss, animatori e personale di Domus assistenza - un simpatico pomeriggio di festa e musica, coinvolgendo gli 85 ospiti della struttura nello storico rito dell’imbottigliamento del vino. Grazie alla collaborazione dei volontari e alla generosità della Cantina di Santa Croce che ha fornito il vino, si è provveduto a riempire 150 bottiglie di lambrusco mediante l’uso dell’attrezzatura tradizionale: “quella d’un tempo” hanno sottolineato alcuni anziani, molti dei quali, per l’occasione, hanno rispolverato i tipici cappelli di paglia a larghe falde. Le bottiglie di lambrusco, etichettate appositamente Al Barnardon – Cantina del Quadrifoglio, verranno vendute dagli animatori della Casa di riposo al fine di arricchire il budget per l’organizzazione delle future feste a favore dei

residenti ma anche per la prossima gita degli anziani ad Assisi. “Oltre al lambrusco abbiamo già imbottigliato nocino e limoncello, sempre coinvolgendo i nostri ospiti, per un tuffo nel passato e nei loro ricordi di gioventù”, hanno spiegato Giovanni Mingrone e Lorella Gherli, soddisfatti del successo riscosso dall’iniziativa, apprezzatissima dai “nonni” e dai loro famigliari.

Ed è stato nel corso del pomeriggio di festa che Mingrone e la Gherli hanno lanciato l’idea, anche questa del tutto originale, di aprire i cancelli della casa di riposo a coloro che vivono nelle case e nei palazzi circostanti, affinché contribuiscano ad animare con la loro presenza i pomeriggi degli anziani e prendano al contempo visione della struttura, dei servizi offerti, dell’amore, della simpatia e dell’affet-

to con cui il personale e i volontari accudiscono gli ospiti. “Un modo nuovo di aprire la struttura alla città – hanno aggiunto – perché non dev’essere considerata soltanto un ricovero dove collocare i propri cari, bensì un luogo di soggiorno dove gli ospiti conducono una vita dignitosa e dove ricevono affetto, assistenza e cure medico-sanitarie complete. La volontà insomma di aprire porte e cancelli ai residenti del

quartiere perchè conoscano la struttura, famigliarizzino con essa e con quanti vi risiedono”. La proposta, una volta perfezionata nei suoi aspetti organizzativi, verrà illustrata alle istituzioni e, se verrà accolta, decollerà immediatamen-

te: “l’estate è la stagione perfetta per iniziare. Il vasto parco del Quadrifoglio infatti è la cornice ideale per accogliere persone di tutte le età e magari organizzare con loro picnic e momenti di festa”. Cesare Pradella


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Pubblicità

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ll’interno degli Istituti detentivi esistono cucine e la possibilità di preparare cibo. I detenuti e le detenute che se lo possono permettere (ovvero coloro in possesso di denaro personale) accedono anche a una lista di prodotti (cibo, cosmetici, indumenti…) che non vengono dati direttamente dall’Istituzione. Esiste anche la possibilità di ricevere cibo e altri generi dai familiari. La situazione attuale vede, però, all’interno delle carceri perlopiù persone indigenti perciò le opportunità di accedere alle liste di prodotti supplementari si riducono di gran lunga. Sempre più spesso ci si rivolge ai volontari che, attraverso raccolte fondi, devono far fronte alle richieste di prima necessità. Il cibo della Casa Circondariale di Modena La mia esperienza personale, pensando al cibo (nella sezione femminile non abbiamo la cucina attiva dal sisma del 2012), è riduttiva, in quanto io accedo poco e malvolentieri al “carrello” comune, un po’ perché ho scelto di mangiar poco e un po’ perché la qualità di ciò che ci viene proposto è spesso inenarrabile. Vi racconto in breve la mia giornata: la prima colazione consiste in un semplice bicchiere di latte e un bicchiere di caffè allungato con un po’ d’acqua. Mi piacerebbe avere qualche biscotto o fetta biscottata. Solo alla dome-

SANT’ANNA GOURMET

nica ci danno la crostatina. Spesso salto il pranzo perché solo guardandolo mi passa l’appetito. Non variano le verdure (che il più delle volte non sono di stagione) nè la frutta (troppo acerba o addirittura marcia). La frutta buona arriva spesso contata o somministrata in piccole dosi, come ai bambini. Della cena non vorrei parlare, riso in bianco insipido, le patate sono spesso crude e i brodini… La quantità è sempre ridotta, il pane vecchio; io, però, non lo mangio il pane. Alla domenica sera non ci preparano la cena. Dobbiamo arrangiarci con le nostre cose. Non vi ho parlato della carne perché io non la mangio ma se anche la volessi mangiare… Quando ho i soldi, accedo alla lista (spesina). Sono molto golosa di cioccolata perciò la mia dispensa è spesso piena di schifezze. Ho fatto una scelta. Mangio solo una volta al giorno. Se volete dimagrire, scrivetemi e io vi darò giusti

consigli! Alla sera mangio un pacchetto di crackers con un pezzo di cioccolata e, una volta alla settimana, una bella torta confezionata (tutta per me). Ah! Dimenticavo il pesce… due volte alla settimana c’è il tonno. Quello lo mangio. Altrimenti arriva lui: il pesce intero con l’occhio. Quell’occhio non la smette mai di guardarmi e puzza. Come puzza! E’ anche vero che non siamo al Grand Hotel, però… Sonia

il gusto. Mi rilasso guardando le ricette sulle riviste di settore che mi portano gli amici da fuori e, guardando la Tv, che trasmette programmi di cucina. Pregusto il piacere di cucinare quando tornerò ai miei fornelli. Elisabetta Caro diario alimentare Mi sveglio alla mattina circa alle 8 e mi mangio uno yogurt (dalla spesina). Mi faccio una caffè decaffeinato che bevo insieme a un mezzo bicchiere di latte parzialmente scremato con un po’ di cornflakes o qualche biscotto. Verso le 10 mangio una

galletta di riso con marmellata o miele, quando c’è. Alle 11,30 pranzo con le verdure cotte del carrello, un pezzetto di carne di pollo oppure mi faccio un toast di pane senza glutine con una fettina di salume al pollo o del prosciutto. A merenda mangio un arancio e, alla sera, mangio il minestrone, aggiustato con un po’ di carne o verdura. Perla Si pensa che noi detenuti e detenute dovremmo accontentarci di ciò che ci viene dato ma molti di noi devono spesso far fronte a problemi alimentari e ad

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altre patologie. Non chiediamo cibi prelibati ma un po’ più di attenzione. Il gruppo di lavoro della sezione femminile della Casa Circondariale S. Anna di Modena (dal progetto di laboratorio espressivo d’Arte e di Danzamovimentoterapia proposto e realizzato da ArServizi di Carpi e promosso dall’associazione Gruppo Carcere-Città di Modena) rinnova l’invito a partecipare a questa rubrica con pensieri, articoli o lettere indirizzate a: info@arservizi.org

Gourmet Gli orari del vitto: 8/11,45/18,45. Qualità: non ne parliamo. Il crudo e il freddo, per fortuna, si salvano. Poi, con il mio fornello, spesso normalizziamo i gusti, aggiungendo e aggiustando o cucinando ricette semplici con gli ingredienti della spesina: tagliatelle al ragù alla bolognese, costine di suino ai profumi di erbette e altre delicatezze. La prigione ti toglie l’appetito e

CIAK MODA! Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda

È TORNATO IL TRAFORATO

Questa primavera 2015 assistiamo al ritorno del traforato. Con l'arrivo della bella stagione i capi leggeri decorati da forellini più o meno larghi sono una scelta furba e di tendenza. Nella collezione di Ermanno Scervino hanno trionfato abiti, gonne e soprabiti intagliati, come il suo elegante tubino bianco che sottolinea la silhouette ed è finemente traforato. Anche la maison Valentino ha scelto il traforato per molti suoi capi della collezione primavera/estate 2015, puntando però sul colore. Dallo stile hippie-chic il suo long dress con fori di varie forme e misure colpisce per l'effetto degradè della colorazione. Raffinati sia per il giorno che per la sera, i sandali open-toe di Louis Vuitton sono traforati, con tacco a stiletto e dettagli in metallo dorato. Pratica e capiente, la borsa shopping in ecopelle color beige di Patrizia Pepe si distingue per la lavorazione traforata e per la pochette interna staccabile. L'abbinamento di maglia a rete e gonna lunga con spacco vertiginoso total black di Versace è una mise glamour e sensuale per la sera. Grazioso, l'abito svasato color rosa pastello di Kocca indossato con un coprispalle celeste è l'outfit adatto per chi vuole un risultato bon-ton ma di tendenza. Perfette per il look da giorno, le francesine stringate basse di Geox sono arricchite da un motivo a trafori. Infine, Mango opta per le trasparenze per la sua gonna a matita traforata con disegno geometrico.


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l Caseificio cooperativo San Giorgio di Carpi investe e si amplia con il nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e il nuovo punto vendita. All’inaugurazione e benedizione della struttura sono intervenuti il vescovo monsignor Francesco Cavina, l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, il consigliere provinciale Romano Canovi, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, i presidenti di Confcooperative di Modena (a cui la struttura aderisce) Gaetano De Vinco, del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai e della sezione modenese del Consorzio, Aldemiro Bertolini. Il Caseificio Oratorio S. Giorgio, che l’anno scorso ha festeggiato gli ottanta anni di attività, ha investito 1 milione e 200mila euro per realizzare le nuove strutture. E’ stato costruito un nuovo magazzino con scalere antisismiche mentre

L’Angolo di Cesare Pradella Oltre 1 milione di euro per rifare il look al Caseificio San Giorgio auspicio delle autorità che hanno presenziato all’inaugurazione, il vescovo

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Cavina, prima della benedizione impartita ai locali, ha sottolineato come “la

L’assessore Caselli col presidente di Confcooperative Modena De Vinco, il vescovo Cavina e il sindaco Bellelli

il vecchio, danneggiato dal terremoto del 2012, è stato adeguato alle norme antisismiche. Complessivamente i due locali adibiti alla stagionatura a 24-36 mesi, possono contenere fino a 15mila forme di Parmigiano Reggiano. Nuovissimo il punto vendita realizzato anch’esso dall’ingegner

Attilio Redolfi ed Emilio Cavazzuti col vescovo Cavina

Marc’Aurelio Santi: si estende su una superficie di 70 mq e presenta un aspetto moderno e razionale, capace di assicurare un’offerta di prodotti più ampia rispetto al passato. Il caseificio conta otto soci che, grazie ai recenti investimenti effettuati con i contributi del Piano regionale di sviluppo rurale, aumenteranno il conferimento di latte a 30mila quintali annui. Presidente del Caseificio è Attilio Redolfi (classe1933, lo stesso anno in cui fu fondato il caseificio), mentre il vicepresidente è Emilio Cavazzuti. La produzione annua di Parmigiano Reggiano sfiora le 6mila forme e oltre il 60 per cento del prodotto è venduto nello spaccio interno e in quello del Mercato coperto di Carpi. Dopo gli interventi di saluto e di buon

A tutta birra!

ell’articolo del mese scorso abbiamo parlato degli elementi olfattivi di cui deve tenere conto una corretta analisi sensoriale. Passiamo ora a ciò che riguarda la fase gustativa. Da premettere in breve che le papille gustative sono in grado di avvertire principalmente quattro sapori. Il dolce, generalmente dato dal malto. L’amaro, caratteristica del luppolo da non confondere con il tostato (amaro da malto). L’acido, derivante

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Attilio Redolfi ed Emilio Cavazzuti

a cura di Erik Cantarelli

Come degustare una birra Pt. 3 L’Esame gustativo

dall’azione dei lieviti. Il sapido, conferito dai sali minerali presenti

nell’acqua utilizzata. Il resto delle sensazioni gustative come il

crisi che investe il mondo cooperativo non è solo economica ma soprattutto etica e morale. Lo spirito iniziale della cooperazione, sorta nei secoli scorsi, era quello della solidarietà per garantire il posto di lavoro ai soci e non il mero arricchimento”. Un evidente riferimento alle vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo la Cooperativa Cpl di Concordia. Infine una ‘chicca’ che ha incuriosito i presenti: al momento della benedizione, il vescovo ha passato il Vangelo che aveva tra le mani al sindaco Bellelli indicandogli il brano da leggere. La giornata dei festeggiamenti si è infine conclusa con una cena nei locali della Parrocchia di Santa Croce a base di prodotti enogastronomici locali.

piccante, il ferroso o il “forte” dovuto a gusti come menta o liquirizia

sono date dal tatto. La prima cosa da fare è quella di individuare quale di questi sapori predomina e quanto intensamente. Si valuta dunque il corpo palleggiando il sorso da una guancia all’altra, da non confondere con la morbidezza, ossia la sensazione di avvolgenza che dà la birra. Poi, ancora, la componente alcolica per-

cepita, ciò che rende una birra “calda”, e può benissimo discostarsi da quella reale in quanto trattasi di percezione conferita. Si giudica ora l’equilibrio fra le varie componenti gustative.


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Al mè dialètt... di Massimo Loschi di Massimo Loschi

Siamo in Emilia, la buona tavola, con ossequio ai cappelletti, può forse dimenticare le tagliatelle? Omag al Tàjadêli

Omaggio alle tagliatelle

L’éra n’invid su cla têvla imbandida, in dal piat… la cólma achsè da fôla l’éra un paràgôun che tùtt a švàniva e tèntàsiôun grôsa l’éra dla góla.

Era un invito su quella tavola imbandita, nel piatto… riempito così da favola era un confronto che il rimanente svaniva e tentazione grande era per la gola.

I s’alvêvèn môrbid švùj ed vàpór e al sò pròfùm al fêva calàmìtà tirènd l’ôç e la mêint vêrs cal calór, cal cap-lavór d’sicur ch’a gh’dêva vìtà.

Si alzavano morbide spire di vapore ed il suo profumo faceva da calamita attirando l’occhio e la mente verso quel calore quel capolavoro che certamente dava vita.

Un gùdiól sól da vèdèr, tùtt bêin dušêe: al sugh, tra l’ôr dla pasta, mìss bundant, i gràsóo in mêš, i šghérn’achsè strèmnèe che sêinsa tórn’un… al srèv stèe rìmpiant.

Un estasi solo a guardare, tutto ben dosato: il sugo, tra l’oro della pasta, in abbondanza, la salsiccia in mezzo, era così sparsa che senza prenderne… sarebbe stato rimpianto.

Su tùtt, damand néva, cun fantašia ed cal pàrmšan che gràtèe cun sàpìinsa dèsfèndès š’gh’è spùšêva a mêravja per un savór sól, unìch, ch’l’éra scìinsa.

Sopra a tutto, come neve, con fantasia di quel parmigiano grattugiato con sapienza sciogliendosi ci si sposava a meraviglia per un sapore solo, unico, era scienza.

Sêinsa al curag d’móvrès, d’rôumpèr l’incant un s’dév férmèr, n’atim cun i ôç ê-srèe rèspìrênd a fònd, achsè, ogni tant per gustêr cun la mêint quel ch’vrèv al palèe,

Senza il coraggio di muoversi, di rompere l’incanto ci si deve fermare, un attimo con gli occhi chiusi respirando a fondo, così, ogni tanto per gustare con la mente ciò che vorrebbe il palato.

A tgnivèn strìcch la man su la fursêina queši in lôta tra góla e pôêšia pò, in dal móvri un pô, apêina apêina al pròfùm… un quêl da n’rèšìstèr mia.

Tenevamo ben salda la mano sulla forchetta quasi il lotta tra gola e poesia poi, nel rimuoverle un poco, appena appena il profumo… era intenso da non resistere.

La fursêina, sfrùciêndès… trionfant tra cal bêin spèciêl… la mùciêva a gl’i-êli, mumêint unich, cal vêl a n’sò gnanch quant e cédr’è un gnint, han vint al tajadêli.

La forchetta, infilandosi… trionfante tra quel bene spèciale… sembrava aver messo le ali, momento unico, e vale non si sa nemmeno quanto arrendersi è un nulla… hanno vinto le tagliatelle.

Concerto del 1° maggio del Corpo Bandistico Città di Carpi

Echi di trincea

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enerdì 1° maggio, alle 15,30, si tiene il concerto del Corpo Bandistico Città di Carpi, dal titolo Echi di trincea, nella cornice del Cortile d’Onore di Palazzo Pio. In collaborazione con il Coro Cai di Carpi, l’evento musicale vuole ricordare il 100° della Grande Guerra e il 70° della Liberazione dal Nazifascismo. Dirige il Maestro Pietro Rustichelli. L’ingresso è libero.

Domenica 3 e lunedì 4 maggio, alle 20,30, presso il Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film Boyhood del regista Richard Linklater

Quando la trama è la vita stessa…

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odici anni nella vita di Mason, a partire da quando era un bambino di sei. Passando dalla spensieratezza dell’adolescenza alle difficoltà di una famiglia moderna, il tempo trascorre inesorabile tra controversie, matrimoni vacillanti dei genitori e nuove nozze, cambi di scuola, primi amori, prime delusioni sentimentali, gioie e paure, che lo accompagneranno nel suo percorso verso l’età adulta. Boyhood non ha una trama: la trama è la vita stessa, il passare del tempo. Il regista Richard Linklater ha filmato per 12 anni con gli stessi attori, inseguendo con grande tatto e finezza quelle che potrebbero sembrare banalità e riesce a cogliere il cammino misterioso del tempo, il respiro silenzioso di un’intera epoca con una nitidezza e una tenerezza che danno al film il sapore della prima volta. Commuove, fa ridere, accompagna amorevolmente i suoi personaggi con libertà di racconto e di regia in un film che sperimenta il tempo nel cinema e fuori, a cominciare dalla metamorfosi degli attori.

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Come ci si protegge dalle bufale?

di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, come si fa a proteggersi dalle bufale? Anche in occasione del terremoto in Nepal mi sono ritrovata un conoscente che blaterava sul fatto che a Carpi il terremoto del 29 maggio era stato del settimo grado, ma di sicuro avevano ridotto a tavolino la magnitudo per pagare meno danni. E intorno un po’ di persone erano pronte subito a pendere dalle sue labbra e a dargli ragione. Succede per tante cose nell’era di Internet. Perché è così facile per così tanta gente credere alle cose campate in aria condivise su link gestiti da ciarlatani piuttosto che accettare di essere ignoranti su certi temi restando educatamente zitti? Lucy

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ara Lucy, bella domanda. Quello che segnali è un argomento che ciclicamente ritorna; peccato non esista alcuna legge o norma che stabilisca i risarcimenti sulla base della magnitudo, è una bufala che se il terremoto è 5.9 si ottenga meno denaro rispetto a un terremoto 6.1.

E dire che le ragioni per indignarsi per il post terremoto nei vari comuni ci sarebbero: ad esempio, ancora non esiste alcuna legge quadro sulle calamità naturali. Se ci fosse un altro disastro domani (e qui i superstiziosi tocchino ferro) saremmo di nuovo in alto mare, a brancolare nel buio per capire come gestire l’emergenza, chi ha diritto a risarcimenti, in che misure e in che tempi: si procede sempre come se fosse la prima volta e sempre con nuovi errori e burocrazia elefantiaca. C’è gente che vive da tre anni in camper o nella casetta di legno in giardino e ha già presentato tutta la docu-

Associazione Panda Carpi

mentazione tre volte, aspettando mesi per la firma di un tecnico comunale. C’è chi ha dato soldi a sedicenti professionisti che sono scomparsi nel nulla. Un’impiegata di un’impresa edile mi ha scritto che la norma è pagare tangenti per i cantieri e se le chiedo di denunciare mi dice di avere paura “perché poi hai finito di lavorare”. C’è ancora gente che vive nei container e chiede un alloggio a spese della collettività o non se ne va. I temi non mancano, quelli veri; ma fa più scena sentirsi gli unici intelligentissimi che hanno capito l’ingegnoso complotto dell’intensità del sisma...

Franco Losi e Carlo Turci

Franco Losi presidente

C

ambio della guardia alla presidenza dell’Associazione Panda Carpi, che gestisce l’Oasi La Francesa di Fossoli. Nei giorni scorsi l’assemblea ha eletto il nuovo presidente, Franco Losi, il vice, architetto Carlo Turci e quindici consiglieri. Il presidente uscente Enzo Malagoli, a lungo applaudito per il lavoro svolto sin dalla fondazione dall’associazione e gli obiettivi raggiunti, ha ribadito come lo scopo principale del sodalizio era “quello di fare didattica ambientale dal vivo. All’Oasi La Francesa abbiamo in questi anni trasmesso entusiasmo e interesse verso tutto ciò che ci circonda. Siamo certi, oltre alcun dubbio, che questo passione è come una pianta che, se ben curata, con il generoso e appassionato lavoro di tanti volontari, cresce rigogliosa e nel tempo darà sicuramente i suoi frutti. E’ stato calcolato, che in Oasi, in dieci anni, siano venuti oltre 15mila visitatori, la metà dei quali, studenti e bambini delle scuole di ogni ordine e grado. Numeri importanti, - conclude Malagoli - che ripagano ampiamente gli sforzi fatti in questi dieci anni”. Franco Losi si è dichiarato onorato per l’incarico ricevuto e ha ribadito la volontà di portare avanti la “mission dell’associazione con l’entusiasmo di sempre, coinvolgendo e facendo sempre più leva sulla grande disponibilità e capacità dei volontari”.

Libri da non perdere! L’impronta di un tiranno fragile Di Cecilia Piras

E

’ con grande maestria che Cecilia Piras accompagna per mano il lettore attraverso il sentiero che giungerà alla risoluzione di un giallo tanto complicato quanto coinvolgente e affascinante. Delle strane e-mail con contorti messaggi impiglieranno il detective protagonista in un’indagine che sembra non aver fine e di cui non riesce in alcun modo a venire a capo. Perderà la fiducia dei suoi superiori, si addosserà l’ansia e le preoccupazioni della madre, smarrirà quasi la razionalità che l’ha sempre caratterizzato: mai nella sua carriera si era trovato ad affrontare un caso simile.

Il romanzo di Cecilia Piras dal titolo L’impronta di un tiranno fragile racconta un’indagine complicata ma, l’inaspettata scoperta di un personaggio quasi leggendario vissuto secoli prima, porterà il protagonista alla soluzione del caso. Il personaggio principale è un dittatore del passato dalla personalità combattuta, che continua a incombere attraverso i secoli, in squallide vicende di abusi di potere, pregiudizi e soprusi. Il romanzo è edito da Kimerik Edizioni – Collana Kimera ed è acquistabile in versione cartacea (140 pagine) nei principali negozi online di libri.


18

venerdì 1° maggio 2015

anno XVI - n. 17

L’aforisma della settimana...

“La più grande felicità, dopo quella di amare, è quella di confessare il proprio amore”. André Gide appuntamenti

Mostre CARPI

1 - 10 maggio La Croce Rossa Italiana di Carpi presenta Trenteggiando 36 scatti del 30° compleanno dell C.R.I. Coppie La coppia è una costante presente nel nostro mondo e nella società Sala ex Poste di Palazzo dei Pio

Appuntamenti fino a ottobre con Domeniche al parco tra visite guidate al giardino storico, musica, spettacoli, giochi e iniziative per i bambini

Storia e natura tra parco e campagna

Fino al 2 maggio Nursehult Personale di Emanuele Sferruzza Dark Room Silmar Gallery Fino al 3 maggio Il viaggio incantato alla scoperta dei libri di Emme Edizioni Sala Cervi - Palazzo Pio Fino al 2 giugno Storie di segni, forme, colori Lettering e graphic design per bambini Torre dell’Uccelliera

Fino al 18 luglio Parole in libertà. Libri d’artista del futurismo Sala espositiva Biblioteca Loria

Eventi CARPI

1° Maggio Festa dei Lavoratori La Solidarietà fa la Differenza Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso Programma Ore 7.30 Sveglia con la Banda Cittadina Ore 9.30 Ritrovo presso le Sedi Sindacali Ore 10 - Per le vie della città Corteo accompagnati dalla Banda cittadina A seguire in Piazza Martiri Comizio Sindacale con la partecipazione di alcuni studenti dell’Istituto

Meucci di Carpi Ore 15.30 - Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio Concerto Echi di trincea con il Corpo Bandistico Città di Carpi e la partecipazione del Coro Cai Carpi Pietro Rustichelli, direttore Ore 17 - Piazza Martiri Skiantos in concerto Opening Act: Winona In caso di maltempo il concerto si terrà presso il Circolo Arci Kalinka Durante tutta la giornata saranno presenti in Piazza Martiri associazioni di volontariato, laboratori creativi e di riciclo per bambini a cura dell’Associazione Giravolta Ore 20.30 Cinema Artiston - San Marino Proiezione del film Patria Regia: Felice Farina - Italia 2014, 87’ 1° maggio - dalle 15.30 Giornata dell’Amicizia Circolo Guerzoni Fino al 3 maggio Festa di Primavera del Partito Democratico Circolo Arci Arcobaleno Santa Croce di Carpi

Fino al 14 giugno I libri belli Aldo Manuzio, Carpi e la xilografia XVII Biennale di Xilografia contemporanea In occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della morte di Aldo Manuzio Musei di Palazzo dei Pio Fino al 30 giugno I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza Ex Campo Fossoli

appuntamenti

V

illa Sorra riapre al pubblico offrendo decine di appuntamenti, fino a ottobre, con le Domeniche al parco e iniziative in tutti i giorni festivi, oltre alle visite guidate alla villa e al giardino storico. Villa Sorra è una delle più importanti ville storiche del territorio modenese. Realizzata nel Settecento, è caratterizzata da una ricca decorazione pittorica. Il suo parco è considerato uno tra gli esempi più rappresentativi di giardino “romantico” dell’Ottocento estense ed è ritenuto tra i più importanti tra i giardini informali presenti in Regione. Il complesso della villa è composto da diversi elementi: oltre all’edificio principale, di pregio architettonico, ci sono alcuni rustici, una serra, il parco storico, le rovine romantiche, le vie d’acqua e il giardino campagna. L’insieme di questi elementi costituisce un campione pressoché unico di paesaggio agrario preindustriale, di grande valore storico, culturale e ambientale. La tenuta, che conserva ancora oggi il nome dei Sorra (nobile famiglia che edificò il complesso e ne ebbe la proprietà per oltre due secoli), è dal 1972 di proprietà dei Comuni di Castel-

franco Emilia, Modena, Nonantola e San Cesario sul Panaro. Tra gli appuntamenti di maggio e giugno da segnalare la Festa del cane e il concerto Viva Musica Jazz nella piazzetta della Scuderia (1°, 17 e 31 maggio), il concerto della Fondazione scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli (3 maggio), il concerto Armonie di primavera nella Limonaia del Giardino storico (11 maggio), l’iniziativa La luna nel Giardino romantico con visite al giardino romantico dalle 21 a mezzanotte (2 maggio), anche degustazione di Parmigiano e Lambrusco rifermentato in collaborazione con l’Istituto Spallanzani (16 maggio). E poi corsi, laboratori, attività sportive e di benessere, balli e danze, pranzi e cene bio e a tema, fino all’Opera Gianni Schicchi di Puccini (20 giugno; l’Opera a Villa Sorra tornerà con L’elisir d’amore il 5 luglio). In programma anche mostre e incontri su Trent’anni di Guerra: otto eventi su resistenza, seconda e prima guerra mondiale in collaborazione con l’Istituto Storico Modena e Anpi Castelfranco. Le iniziative continuano anche in luglio, agosto e settembre per

concludersi il 18 ottobre con la semina collettiva del grano legata al progetto Pane a Villa Sorra. Percorso partecipato dalla semina alla tavola, filo conduttore della stagione 2015 a Villa Sorra, ispirato al tema dell’Expo di Milano, Nutrire il Pianeta. L’iniziativa, in collaborazione con i Musei civici di Modena e altri partner, ha coinvolto prima gli studenti dell’Istituto di Scienze Agrarie Spallanzani di Castelfranco e poi tutto il pubblico, in un processo che, dall’aratura alla semina alla mietitura, porterà alla produzione del pane fatto integralmente in loco secondo pratiche agricole di lotta integrata. Il ciclo prevede, oltre a una mostra dedicata, numerosi appuntamenti di carattere scientifico, divulgativo e culinario, tutti incentrati sul tema dell’agricoltura e dell’alimentazione, consultabili sul programma ufficiale di Villa Sorra (www. villasorra.it). Villa Sorra è in via Prati 50 a Castelfranco Emilia, ma l’accesso al parcheggio pubblico si trova su via Pieve. Il programma è organizzato dall’Associazione Per Villa Sorra – XVS in collaborazione con i quattro Comuni proprietari della tenuta.

Genitori 2.0 e i rischi della rete con i figli digitali Formatore Marco Maggi Programma 7 maggio - ore 20.30 Educazione digitale in famiglia Le pareti di casa non proteggono più... cosa fare? Utilizzo responsabile dei new media Monitoraggio genitoriale 13 maggio - ore 20.30 Educazione ai media Creare senso critico Decodificare i nuovi linguaggi Diritti e responsabilità n ell’utilizzo delle nuove tecnologie 18 maggio - ore 20.30 Cyberbullismo, Sexiting e dipendenza da Internet Cosa è importante sapere sul tema del bullismo e del cyberbullismo Il sexiting Dipendenza da internet Modelli di intervento Biblioteca Loria 3 maggio Festa della Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Carpi Ore 10 Inizio Festa Ore 11 Inaugurazione nuovo mezzo A seguire dimostrazione del gruppo cinofilo e attività ludiche per i bambini Piazza Martiri


venerdì 1° maggio 2015

A Ferrara, presso Palazzo dei Diamanti, opere del genio catalano e dei colleghi

La Barcellona modernista di Picasso L

a Barcellona modernista che a cavallo tra XIX e XX secolo ha visto fiorire il genio di Picasso e Gaudí, è al centro di una grande mostra allestita fino al 19 luglio negli spazi di Palazzo dei Diamanti, a Ferrara. Insieme ai capolavori del ‘periodo blu’ del celebrato maestro spagnolo e dell’architetto della Sagrada Famiglia, figurano straordinari disegni, sculture, dipinti di artisti della scuola catalana quali Ramon Casas, Santiago Rusinol, Isidre Nonell o Joaquim Mir. Ideata come omaggio a Expo 2015, la rassegna dal titolo La Rosa di Fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudì è stata curata dalla direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, Maria Luisa Pacelli e prende in esame il breve arco di tempo che va dall’Esposizione Universale svoltasi a Barcellona nel 1988 fino alla cosiddetta ‘settimana tragica’ del 1909. Vale a dire dall’evento internazionale che dette il via all’espansione urbanistica, economica e culturale della città sino alle rivolte scaturite dalle forti disuguaglianze sociali insite in quella veloce crescita. Gli artisti per primi percepirono la doppia anima dei due decenni tanto ricchi di fermento, in una terra che, pur custodendo fermamente le tradizioni catalane di sapore ancora medioevale, si apriva con coraggio alle suggestioni delle avanguardie, provenienti dalla vicina Parigi. Del resto pittori e scultori facevano la spola con la Ville Lumiere e mentre vedevano cambiare il volto della loro amatissima città, la

I

l Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare, è tra le più fastose regge barocche d’Italia, espressione del disegno politico di magnificenza e di prestigio europeo coltivato da Francesco I d’Este, l’ambizioso duca ritratto da Velazquez e nel celebre busto di Bernini, opere esposte nella Galleria Estense che riaprirà i battenti il 29 maggio al Palazzo dei Musei di Modena in largo S. Agostino. La grandiosa dimora dei duchi d’Este in Piazza Roma fu edificata a partire dal 1634, inglobando nel settore sud-est il preesistente Castello medievale, su progetto dapprima del romano Girolamo Rainaldi e quindi del suo allievo Bartolomeo Luigi Avanzini, architetto di Francesco I; importante fu il contributo progettuale di Gaspare Vigarani, ingegnere e scenografo. Inoltre, fornirono pareri i maggiori esponenti della cultura barocca: Bernini, Borromini e Pietro da Cortona. L’imponente facciata è dominata dal Torrione centrale e conclusa da due torri laterali, “citazioni” dall’edilizia

anno XVI - n. 17 19

appuntamenti

3 maggio - ore 20 Notturno americano Mattatoio Culture Club 3 maggio - dalle 10 Raduno Boxer Polisportiva San Marinese 4 maggio - ore 21 Striplife Incontro con la regista Valeria Testagrossa Circolo Arci Mattatoyo

raccontavano attraverso linguaggi nuovi e sorprendenti. Una delle maggiori sfide di questa mostra, ha commentato la Pacelli, è stata quella di testimoniare a Palazzo dei Diamanti il genio di Gaudì architetto. “Crediamo di esserci riusciti allestendo una serie di fotografie vintage, ma anche bellissimi oggetti d’arredo da lui disegnati, come gli specchi provenienti dal Museo d’Orasay, e modelli dei suoi progetti appositamente ideati per Ferrara’’. Si tratta, in particolare, del progetto della Colonia Guell, realizzato (in collaborazione con l’Università di Barcellona) proprio come faceva il celebre architetto (che non disegnava), con una serie di catenelle e uno specchio, appeso a testa in giù per mostrarne la reale

volumetria. Alla maniera della fabbrica medioevale. Il percorso espositivo si apre però con un dipinto del giovane Picasso, I tetti di Barcellona, affiancato a una planimetria della città che ben ne illustra l’incredibile espansione. Il rinnovamento urbano diviene infatti il simbolo della Rosa di fuoco, il nome di Barcellona secondo gli anarchici, e Picasso ne offre una veduta del centro storico. Le strade piene di vita tornano nella cartellonistica (pastelli originali) del tempo, segno di modernità, mentre una sala riproduce gli ambienti della Taverna dei quattro gatti, dove Picasso e gli amici artisti si riunivano tutti i giorni. E dove si svolse la prima mostra del maestro catalano, qui documentata con un magnifico autoritratto a carboncino (1900) “dagli occhi magnetici’’. Effervescente è anche il bozzetto, in cui Picasso celebra il Carnevale, ma a rivelare il lato oscuro di quell’epoca, ecco La garrota di Casas,

opera drammatica dove, nel raccontare un’esecuzione pubblica, si fa evidente il clima di tensione che pesava su Barcellona. Oltre alla vita pubblica, la mostra ferrarese illustra quella privata della borghesia cittadina sempre più ricca. Dagli arredi di Gaudí alle visioni ariose dei ritratti e degli interni, una sezione viene dedicata anche alla vita notturna, in cui tornano le opere di Picasso. E se non manca una sala incentrata sui paesaggi di Mir, dominati da un naturalismo simbolista che vira verso l’astrazione, il percorso si conclude con il rapporto creativo tra Picasso e Nonell, che sfocia nel periodo blu. Tema della collaborazione tra i due artisti, quello dei miserabili, degli emarginati, raffigurati con una tavolozza capace di restituire loro dignitá solenne. E l’infinita melanconia, come in Ragazza con la camicia, l’ultimo dipinto di Picasso del periodo blu, prestito dalla Tate Gallery di Londra.

la dimora Estense potrà essere visitata da gruppi più numerosi e anche al sabato pomeriggio

Alla scoperta di Palazzo Ducale

castellana; è coronato da una balaustrata con statue, secondo una soluzione tipica del barocco romano. All’interno, luoghi di grande suggestione sono il cortile monumentale con porticato e soprastante loggiato, lo scalone che ricorda quello di Palazzo Barberini a Roma e il fastoso Appartamento Nobile, dove emergono

il Salone d’onore affrescato da Marcantonio Franceschini fra il 1694 e il ‘96 con L’incoronazione di Bradamante, la sala seguente con stucchi e volta dipinta da Francesco Stringa nel 1695 con Lo sposalizio di Amore e Psiche e il Salottino d’oro, gioiello del rococò “alla francese” del 1752-’53. Sede dell’Accademia

Militare, il Palazzo nel 2015 aprirà di più alla città e ai suoi visitatori. Lo consente la nuova convenzione, valida fino a tutto il 2017, firmata dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e dal Comandante dell’Accademia, generale Salvatore Camporeale. L’obiettivo è quello di accrescere e migliorare l’afflusso

7 maggio - ore 9.30 Le letture per più piccoli Uno spazio d’incontro per mamme e bambini 0-9 mesi Momento di incontro per acquisire informazioni e scambiare esperienze ma anche per condividere emozioni legate all’essere mamme E’ un’occasione per approfondire temi che riguardano l’arrivo di un bambino in famiglia e per conoscere meglio i servizi del territorio rivolti ai genitori con bambini piccoli A cura di Biblioteca Falco Magico Centro Bambini e Genitori Scubidù 8 - 25 maggio Luna Park 2015 8 maggio Apertura con inaugurazione 12 maggio Festa del bambino 14 maggio Festa dello studente 25 maggio Chiusura con fuochi d’artificio Area fieristica - Zona Piscine 8 maggio - ore 18,30 Camminata Trofeo Enrico Berlinguer Manifestazione a carattere ludico motoria Area Festa Pd Fossoli dei visitatori, nel rispetto delle regole e delle esigenze didattiche e di sicurezza di un’istituzione e scuola militare prestigiosa. Sono quattro le tipologie dei percorsi di visita possibili al Palazzo Ducale di Modena: il percorso “Standard” prevede la durata di un’ora; durano invece un’ora e mezza le altre tre tipologie: “Standard plus”, “Star” (che aggiunge alla visita standard l’Acetaia), e l’itinerario scuola-città “Il Palazzo Ducale” riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Le visite guidate, a eccezione di quelle previste dall’itinerario scuole-città, si svolgeranno il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.30 (massimo tre); il sabato pomeriggio, dalle 15.30 alle 17 (una sola visita); la domenica mattina, dalle 9.30 alle 12.30 (massimo tre visite). Per queste visite il Comune affida allo Iat di Piazza Grande l’organizzazione e il servizio di prenotazioni per il quale si proporrà presto anche la modalità online dal sito (www.visit.modena.it). Il costo delle visite è di 8 euro a partecipante.


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anno XVI - n. 17

Calcio – Domenica alle 18 il Carpi va a suggellare la promozione al Braglia

Il sorpasso storico

Per la prima volta i biancorossi affrontano il Modena da campioni. TUTTI I DERBY AL BRAGLIA CAMPIONATO DATA

SERIE

RISULTATO

MARCATORI MODENA

MARCATORI CARPI

12/10/1919

Prima Categoria Emilia

6-0

Marsciani (2’, 87’) Pedrazzi (44’, 72’) Minchio (62’) Forlivesi (78’)

-

19/12/1920

Prima Categoria Emilia

6-0

Abati (15’) Forlivesi (38’, 88’) Frassoldati (48’) Barbieri (65’, 72’)

-

9/4/1944

Alta Italia (Eliminatorie)

1-1

Zironi II (25’)

Brighenti (56’)

7/5/1944

Alta Italia (Semifinali)

0-2 tav. [2-1]

[Zironi I (15’)] [Bulgarelli (27’)]

[Polacchi (38’)]

13/10/1974

C/B

1-0

aut. Vasini (7’)

-

9/3/1980

C2/B

2-0

Corallo (31’) Trevisan (82’)

-

4/3/1990

C1/A

1-0

aut. Papone (92’)

-

2/10/1994

C1/A

1-0

Mobili (17’)

-

3/12/1995

C1/A

1-0

Paolino (52’)

-

9/2/1997

C1/A

1-2

Grabbi (85’)

Lunardon (46’) Masitto (55’)

1/3/1998

C1/A

2-0

Caputi (49’) Grabbi (92’)

-

27/9/1998

C1/A

1-0

Putelli (71’)

-

17/11/2014

B

2-3

Mazzarani (9’) Babacar (87’)

Sgrigna (36’) Romagnoli (39’) Concas (65’)

DATA

TURNO

RISULTATO

MARCATORI MODENA

MARCATORI CARPI

12/9/1973

Primo

0-0

-

-

25/8/1974

Primo

0-0

-

-

24/9/1978

Primo

0-1

-

Gibertini (64’)

COPPA ITALIA (SERIE C)

C

23/9/1979

Primo

1-0

Guidazzi (86’)

-

20/8/1995

Primo

1-1

Garau (14’)

Masitto (84’)

’è poco da aggiungere, lo Sceneggiatore vuole davvero bene ai biancorossi. Dopo la notte più magica per realizzare il sogno, gli regala pure il giorno più speciale per proseguire la festa. Domenica sarà il derby della celebrazione e del sorpasso storico. Di là dal Secchia, non c’è dubbio che verrà vissuto come un’insopportabile seccatura. Di qua, invece, è una ricompensa universale per tutte le generazioni di carpigiani a cui la subordinazione è andata stretta. Per quelli che, diacronicamente, lungo tutte le Italie, dai Castrum ai Comuni, dalle Signorie ai Ducati, e fino alle Province della Repubblica, non hanno mai smesso di reputarsi diversi. Di far valere una specificità e di sognare l’autonomia.

Salvo poi, ogni volta per ogni epoca, sentirsi rispondere che erano troppo pochi e troppo piccoli. GERARCHIE - Naturalmente anche il calcio, che è un transfer socioeconomico-culturale di insindacabile accuratezza, ha faticosamente lottato per smarcarsi dall’ombra della Ghirlandina. La questione non perse tempo, s’instaurò subito. Nei primi anni

I MARCATORI

Un trono per tre Maniero (Pescara/Catania) 18 Granoche (Modena) 18 Catellani (Spezia) 18 Calaiò (Catania) 17 Marchi (Pro Vercelli) 17 Cocco (Vicenza) 17 Ciano (Crotone) 16 Castaldo (Avellino) 15 Mbakogu (Carpi) 14 Caracciolo (Brescia) 13

LA CLASSIFICA Gialloblu a + 4 dai playout CARPI 75 CATANIA 47 FROSINONE 64 MODENA 46 BOLOGNA 63 TRAPANI 46 VICENZA 62 TERNANA 44 SPEZIA 57 CROTONE 44 PESCARA 57 LATINA 43 PERUGIA 56 PRO VERCELLI 42 AVELLINO 54 ENTELLA 42 LIVORNO 54 CITTADELLA 40 BARI 48 BRESCIA (-6) 36 LANCIANO 48 VARESE (-4) 32

Dieci la primigenia Federazione scelse Carpi prima di tutti gli altri avamposti, per aprire il primo ufficio sul territorio. Ma Modena se lo portò via appena ebbe unificato le proprie squadre. Un’ingerenza che venne presa da giocatori e tifosi come un sopruso. Di fatto, il pomo della discordia fu quello. Il primo grande sgarbo, il primo vero motivo di sfottò che i carpigiani calciofili hanno dovuto sopportare in ragione della gerarchia naturale. Non è la prima volta che il Carpi riesce a rovesciarla: è già successo per tre anni consecutivi, tra il 1995 e il 1997, che finisse un campionato davanti al Modena. Ma

PROSSIMO TURNO L’altro posticipo è Avellino-Pescara

TRENTANOVESIMA GIORNATA Sabato 2/5/2015, ore 15 BARI – CITTADELLA CATANIA – LIVORNO FROSINONE – BOLOGNA PERUGIA – TRAPANI PRO VERCELLI – CROTONE SPEZIA – BRESCIA VARESE – LATINA VICENZA – VIRTUS ENTELLA VIRTUS LANCIANO – TERNANA POSTICIPI Domenica 3/5/2015 Ore 15: AVELLINO – PESCARA Ore 18: MODENA – CARPI

mai lo aveva affrontato da campione. Men che meno con la certezza di disputare la stagione successiva in una categoria superiore. E, per soprammercato, con l’orgoglio di essere la 64esima società partecipante alla Serie A ordinata secondo girone unico, dopo che la 63esima è stata il Sassuolo. Per il popolo gialloblu, quest’ultima nota statistica è sicuramente la meno digeribile tra tutte le più fastidiose. Ma tant’è, anche questa è Storia: infatti, nel massimo campionato italiano di calcio non esistono precedenti di derby di provincia senza la squadra del capoluogo. AVVERSARIO - Non è semplice vivere chiusi in casa da anonimi quando si è abituati a essere i migliori. Diventa anzi una tortura se poi ci si mettono pure i vicini a rompere il silenzio con le celebrazioni dei migliori anni delle loro vite. Per questo, più ancora che per la classifica, sarà eccezionalmente il Modena a caricare di significati la sfida. Ha certamente bisogno di vincerla per blindare la salvezza. Ma anche e soprattutto per spezzare un Karma sfavorevole. Per dare un senso alla stagione e un indirizzo alla prossima. In sintesi: per far

ripartire l’ambiente. Finire lontano dal centro della propria scena ha generato un senso di frustrazione impossibile da gestire. Ne ha fatto le spese Novellino, è finito nella centrifuga della depressione collettiva, ed è stato esonerato pur avendo costruito uno dei più ermetici sistemi difensivi della B (per molti turni il migliore). Forse ha sbagliato nell’avere troppa paura dei suoi giocatori, e della loro paura di deludere un tifo già fin troppo deluso. L’eccesso di fondo è stato sbilanciare la squadra all’indietro, e, per contrappeso, su Granoche. Per lunghi tratti della stagione si è sostituito al gioco e ha segnato solo lui. Pavan e Melotti hanno molti meriti. Il primo è un ragazzo con ottime capacità gestionali e di lettura. Non aveva esperienza, solo incoscienza, e probabilmente è stata questa la sua forza: proprio perché ne ha sottovalutato i rischi, è riuscito a convincere il gruppo a rimettersi in missione. L’altro, senza mezzi termini, è il generale adatto a compierla. Perché è un vero uomo di campo, entusiasta e rigoroso, che a 63 anni va in panchina con tuta, scarpe e tacchetti non per convenzione, né per comodità. Ma per consapevolezza, perché sa benissimo che la credibilità e la fiducia si guadagnano dai calciatori condividendone il destino. E poi, soprattutto, perché è un modenese autentico, che ha saputo parlare ai modenesi e ricompattarli alle spalle della squadra. Tatticamente hanno fatto tre-quattro cambiamenti importanti per stabilizzare il baricentro qualche metro

più avanti senza danni collaterali. Il principale è la riforma del centrocampo: hanno alleggerito Schiavone, sollevandolo dalla burocrazia di mezzo; e hanno affidato l’impostazione primaria a Cionek, da dietro, e la semplificazione a Martinelli, che ha tempi decisionali ottimi per allargare i triangoli di prima. Con due conseguenze decisive: la valorizzazione delle ali, Fedato e Garritano; e il riposizionamento di Signori nella sua corretta centralità, a rimorchio di Granoche. Appena la manovra ha riavuto gli inserimenti e la diversità del giocatore più verticale, sono ricomparsi i gol degli altri. Il Carpi circoscriverà la partita attorno a lui. Castori gli manderà addosso Porcari e terrà Lollo più basso, lungo le linee di passaggio. Poi aspetterà gli spazi, e lancerà da lontano la 4x100 Struna-LetiziaPasciuti-Mbakogu. Il Modena però ha due vantaggi strategici: uno è la squalifica di Di Gaudio, contro cui ha sempre fatto molta fatica ad accoppiarsi. L’altro è appunto l’opportunità di far scegliere il ritmo all’avversario. Le vittorie più convincenti le ha ottenute in casa contro avversari costruiti su ripartenze veloci (Trapani, Frosinone, Crotone). Dopodiché, come in ogni derby, l’ultima differenza verrà dall’atmosfera, dall’energia del contesto. Nel quale, insieme al colore, ci auguriamo prevalga la responsabilità. Come sempre: vinca il migliore, e il migliore sia il pubblico. Enrico Gualtieri

MODENA-CARPI: I PRECEDENTI

Una sfida quasi impossibile

I

n totale, sono 18 i confronti ufficiali disputati al Braglia (13 di campionato, 5 di Coppa Italia). Sul campo, il Carpi ha vinto solo 3 volte (più una a tavolino). L’ultima è la gara d’andata della scorsa stagione, ovvero la prima in B, che resta anche l’unica in cui è riuscito a segnare 3 gol. Il risultato più frequente è l’1-0, uscito in 6 casi. Il bilancio di Coppa è in perfetto equilibrio: 3 pareggi, una vittoria e due reti a testa. In campionato, viceversa, è nettamente avanti il Modena con 9 successi (27 gol a 10). Il più recente dista 17 anni. Il più antico sta per compierne 100, ed è altresì il più largo (6-0). Coincise peraltro con il debutto assoluto del vecchio AC Carpi, rifondato sulle ceneri della primordiale Jucunditas al termine della Grande Guerra. Segnò, tra gli altri, Giuseppe Forlivesi, detto Pippo: uno dei padri della pedata geminiana, che poi avrebbe allenato i biancorossi. Con 4 reti è il capocannoniere della storia dei derby.


venerdì 1° maggio 2015

CALCIO – GIOVANILI BIANCOROSSE

Gli Allievi inchiodano l’Inter

Tante soddisfazioni nel weekend del vivaio biancorosso. La copertina spetta agli Esordienti Regionali di Cavicchioli, che si aggiudicano il Torneo Primavera di Rivara battendo Cesena (1-0), Spezia (2-1) e Parma (1-0). Applausi e medaglie anche per i Giovanissimi Nazionali, che si arrendono solo al Bologna (3-4) nell’ultimo atto dell’Imperia Cup, dopo essersi messi alle spalle a suon di gol Vado (4-0), Prease (8-0), Ventimiglia (4-0), Prato (1-0), Juventus (1-0), Loanesi (2-0) e Savona (1-0). Ottimi risultati anche nei campionati: la grande impresa è degli Allievi, che a sorpresa fermano l’Inter di mister Benoit Cauet con una prestazione perfetta (0-0); le conferme vengono dagli Esordienti Provinciali (3-2 all’Olimpia) e dai soliti Giovanissimi Regionali il cui poker al Piacenza (4-0) quasi non fa più notizia. E’ l’ottavo successo consecutivo.

CALCIO – DILETTANTI - SERIE D

A Correggio il 3° Memorial Poli A 180’ dal termine, il girone D di Serie D è ancora apertissimo a tutte le latitudini di classifica, escluso il vertice. Per la Correggese, qualificata di diritto alla fase finale dei playoff in virtù del piazzamento d’onore in Coppa, la difesa del secondo posto è irrilevante a fini di regolamento. Resta più che altro una questione di storia, statistica ed orgoglio. Comunque, il punto diviso col Jolly Montemurlo (1-1, rete di Ferrari) per il momento basta. Domenica, l’ultima trasferta sul campo del Rimini, aritmeticamente promosso in Lega Pro già da due turni. Nel frattempo, venerdì 1° maggio, si terrà al Borelli la terza edizione del Trofeo Claudio Poli. Di fronte le categorie Giovanissimi di: Correggese, Carpi, Modena, Parma, Sassuolo e Bologna.

PROMOZIONE

Pallamano Serie A Maschile - Carpi passa di misura nell’andata al Pala Bursi, battendo 24 a 22 il Fasano

Match di ritorno il 6 maggio S

ostenuta dai 1.500 spettatori del Pala Bursi di Rubiera, Terraquilia Carpi supera 24 a 22 i campioni d’Italia della Junior Fasano nell’andata della semifinale Scudetto giocata lo scorso 25 aprile. In apertura di partita sorride il Fasano, con coach Ancona che può da subito fare affidamento sulla giornata “sì” di Fovio in porta e di Maione. Vantaggio di misura al 5’ sul 2-1 e tentativo di allungo che si registra dopo 12’, quando il tabellone del Pala Bursi dice 6-3 in favore dei pugliesi. Timeout obbligato in casa Carpi. Serafini scuote i suoi e, alla ripresa del gioco, Beharevic e Vaccaro suonano la

carica. Al 16’ i carpigiani impattano sul 6-6. Si procede a ondate, da una parte e dall’altra. E allora arriva, puntuale, il contro-break degli ospiti che culmina nel

La fatal Reno Centese

Pattinaggio - Dorando Pietri

Addio impresa? Verosimilmente sì. In 7 casi su 9, il titolo di Promozione non sarà della Solierese, che compromette la remuntada nella fatal Reno Centese, a 10’ dal termine di una partita decisamente stregata. Troppi errori in contropiede e poca fortuna nei frangenti decisivi. Non è stato sufficiente il rigore di Prandi. Non è stata accolta nemmeno l’estrema preghiera di Lugli, vistosi respingere dal palo il tiro della speranza, proprio allo scadere. L’1-1 finale declassa a -2 i gialloblu e spiana la strada dell’Eccellenza al Cittadella, a cui ora basterà battere in casa il derelitto Real Modena per tagliare il traguardo davanti a tutti.

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odi regionali per le atlete della Sezione Pattinaggio della Dorando Pietri. Sabato 25 aprile al Palapilastro di Bologna, Chiara Pisa ha ottenuto il terzo posto nella Categoria Formula F4C. Domenica 19 aprile invece alcune delle giovanissime della società hanno partecipato al primo Trofeo di Primavera organizzato dalla Polivalente di Limidi ottenendo dei buoni risultati per questa loro prima esperienza: 3° posto per Matilde Righi, 5° per Noemi Gualandi e 8° per Vanessa Vezzelli.

Pallanuoto Cabassi

I risultati

Il playout di Seconda comincia malissimo per lo United, battuto in gara-1 dal Campogalliano all’ultima volata (1-2). Inutile la splendida punizione di Namuangrak. La situazione, già parecchio complicata, si fa quasi irreversibile. Nel ritorno, per evitare la retrocessione, sarà necessaria una vittoria netta, con almeno due gol di scarto. Svolta psicodrammatica in Terza a 90’ dal capolinea: la Fossolese si suicida a Gaggio (0-2) buttando via il primato e quasi certamente anche la stagione. La Saliceta ringrazia e piazza il sorpasso probabilmente decisivo: sarà campione se domenica batterà una Cortilese ormai dimessa e senza alcuna possibilità di qualificazione alla post-season dopo il ko di Cittanova (3-4). Fuori anche la Carpine, incapace di superare la Gino Nasi (1-1). In coda, perde male la Cabassi (1-3 con Fortitudo), mentre il Limidi strappa un punto d’orgoglio ad Invicta (1-1). E.G.

Reggiana - Cabassi: 0 - 7 Settima partita di Campionato della seconda fase del Girone Eccellenza per la Categoria Under 17, che ha giocato a Reggio Emilia presso l’impianto Ober Ferrari contro i padroni di casa di Reggiana Nuoto. Cabassi Carpi che vince con un punteggio finale di sette a zero, ma faticando più del necessario, soprattutto nei primi due parziali. Negli altri due tempi di gioco il Carpi si fa più incisivo e riesce a portare a casa la partita, lasciando a bocca asciutta gli avversari.

President Cup di Karate

Black Dragons a Londra

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i è svolta, sabato 25 aprile, a Lodi, la President Cup di Karate. Dopo l’infortunio alla spalla è sceso nuovamente in pedana il maestro Matteo Romagnoli (in foto) capitano della squadra carpigiana Black Dragons asd, guadagnandosi il primo posto nella Categoria Senior cinture nere -75 chili. Sul podio anche Mattia D’Ambrosio, secondo classificato nella Categoria Junior, Davide Giagnorio, terzo classificato nella Categoria Cadetti -65 chili e Lilian Porcireanu quarto classificato nella Categoria Cadetti +75 chili. I Black Dragons asd saranno impegnati il 2 e 3 maggio a Londra.

10-7 di De Santis al 23’. Carpi è ovviamente dura a morire. Sale in cattedra Tupan, autore dell’assist per il 12-10 firmato Giannetta al 28’ e della rete che rimette i

Chiara Pisa sul podio

PROVINCIALI

Harakiri Fossolese

anno XVI - n. 17 21

Under 13

Con questa vittoria la Cabassi si piazza definitivamente al terzo posto nella classifica regionale. Acquagol Sesto Concentramento per la Categoria Acquagoal che ha visto la partecipazione di 5 squadre, di cui 2 della Cabassi di Carpi: la squadra Carpi A allenata da Roberto Sgarbi e la formazione Carpi B allenata da Dalia Coppi, complice il ponte festivo, si sono presentate con due formazioni molto rimaneggiate. Nonostante ciò, tutti quanti hanno giocato e si sono divertiti, e questo è l’importante. Prossimo avversario: Riccione, domenica 10 maggio,

Podio di Chiara PIsa

locali sotto di una sola segnatura al termine del primo tempo (12-11). La ripresa si apre con la rete di Maione per il 1311 Fasano. Carpi si sveglia, però, col gran gol di Basic da fuori. Al 39’ arriva il pareggio sul 14-14, poi il sorpasso che porta la firma di Beharevic (15-14). Boato del Pala Bursi al 17-15 firmato Di Matteo. Carpi viaggia sulle ali dell’entusiasmo e fa segnare, sul 20-16 al 46’, il suo massimo vantaggio. Riccobelli due volte sul fronte pugliese per riaprire i giochi, 21-19 al 50’. Doppietta anche di Maione e i campioni d’Italia si riportano sotto sul 23-22. Vaccaro non fallisce e al 58’ segna il 24-22. Non ci saranno altre segnature. Si ripartirà dal +2 in favore di Terraquilia Carpi, mercoledì 6 maggio in diretta Tv su Rai Sport 2, nel match di ritorno.

Acquagol

alle 14, a Riccione, presso lo Stadio del Nuoto. Pol. Parma - Cabassi: 9 - 6 Undicesima partita di Campionato per la Categoria Under 13 che ha giocato a Parma presso il bellissimo impianto Centro Negri contro i padroni di casa di Pol. Coop Parma. La Cabassi perde nonostante il buon gioco, complice anche le tante as-

senze tra infortuni e festività. La formazione carpigiana ha schierato per metà atleti del 2004 (categoria Acquagol) i quali hanno saputo comunque mantenere alto il livello agonistico e tecnico equiparando la loro prestazione agli atleti della categoria superiore. La formazione parmense durante lo svolgimento del match è rimasta sempre in vantaggio sui biancorossi che, nonostante ciò, non hanno mai mollato ottenendo il risultato finale di 9 a 6. Buona la prestazione del portierino Losi che ha difeso bene la porta della Cabassi salvando diversi uno vs uno a tu per tu con l’avversario. Da segnalare i 4 gol di capitan Dondi e le reti di Valenti e Reibaldi. “Ho visto una squadra che, partita dopo partita, diventa sempre più consapevole dei propri mezzi, porta in acqua un bel gioco e sa affrontare l’avversario, qualsiasi sia la sua forza e bravura, fino all’ultimo secondo”, ha commentato Mister Cortelloni.


22

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venerdì 1° maggio 2015

ontinua il buon momento per la Cec che tiene vivo ogni discorso playoff coi tre punti incassati nel match contro l’Avs Bolzano. Assenti il lungo degente Renzetti e l’infuenzato Fellini. Coach Molinari prosegue con la linea verde e schiera Dall’Olio-Mantovani, Cordani-Calarco, Cargioli-Luppi e Trentin libero. La Avs scende in campo con Avalle opposto al palleggiatore Gaetano, Capra e Andriano schiacciatori, Leonardi e Mosaner centrali e Cescatti libero. Dopo un’iniziale fase di studio la Cec sfrutta una bella serie di battute in salto di Calarco per portarsi 8-5. Un attacco di Luppi ribadisce il vantaggio 16-12 ma gli ospiti restano aggrappati al set ricucendo a una sola lunghezza il gap (18-17) con un bel diagonale di Avalle. Un ace di Cordani ristabilisce le distanze (20-17) e lo stesso attaccante carpigiano si incarica di mandare le squadre al cambio campo (25-23). La Cec riparte bene anche nel secondo parziale con Calarco che porta la contesa sull’11-7. La luce però si spegne totalmente in casa Universal. Bolzano ringrazia e dimostra di non essere venuta a Carpi in gita piazzando un super parziale che riporta le due squadre

anno XVI - n. 17

Pallavolo maschile Serie B - Continua il buon momento per la Cec che tiene vivo ogni discorso playoff coi tre punti incassati nel match contro l’Avs Bolzano

Continua la scalata della Cec in parità (15-25). Coach Molinari prova a mischiare le carte e getta nella mischia Insalata, alle prese con un virus influenzale. La Cec ritrova le sue sicurezze e riesce a condurre da subito il set (8-4 e 16-13). Un ace bomba di Cordani porta la Cec sul 22-18 e il set si chiude quando Capra attacca fuori il pallone del 25-21. Lo stesso copione si ripete anche nel quarto set. Insalata attacca per il 5-2. Cordani schiaccia a terra l’invito di Dall’Olio per il 15-11. Bolzano si riavvicina quando Mosaner mura Calarco (16-15) ma Luppi lo imita chiudendo la porta ad Avalle

Pallavolo Femminile Serie C - Texcart guadagna tre punti battendo il Parma 3 a 1

Testa a testa in classifica

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er mantenere la vetta, la Texcart doveva mettere in saccoccia tre punti e così è stato. La gara è stata sempre all’insegna dell’equilibrio, solo nel finale le parmensi hanno mollato un po’. Garuti e compagne hanno cercato subito la fuga per creare un divario che garantisse un po’ di tranquillità, si portano a +4, ma qualche imprecisione fa rientrare le avversarie; la formazione

(21-18) e spalancandola alla Cec che chiude il match 2520 con l’ace di Dall’Olio.

Ancora Cordani migliore in campo dell’incontro con 21 punti, conditi da tre ace.

biancoblu riesce però a chiudere 25-23. La squadra si toglie un po’ di tensione, spinge sull’acceleratore portandosi nel secondo, 15-8... sembra una gara in discesa ora, ma la coriacea squadra avversaria non ci sta: punto dopo punto torna sotto, ma grazie agli attacchi biancoblu anche questo set viene chiuso dalla formazione di Mister Pisa, 25-23. Nel terzo reazione parmense, la Texcart molla un attimo la presa, ora la gara è ancor più in equilibrio, qualche errore casalingo in più

al servizio, permette alla compagine di Parma di chiudere il parziale 25-22. Qualche ombra nella mente delle giocatrici carpigiane, all’inizio del quarto set, ma da metà del parziale, non c’è più gara, le bordate di Bellentani (22), Pini (18) e Faietti (14) creano un divario incolmabile e con il 25-16 finale, ottenuto in attacco da capitan Garuti, si chiude il sipario. Continua dunque il testa a testa in questo fine di campionato, con tre squadre ancora in corsa, per la vittoria finale.

Tennis di primavera al Club Giardino - Per il secondo anno consecutivo, il torneo vede la vittoria di un carpigiano

Trionfo di Walter Marani

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all’11 al 22 aprile, sui campi coperti del Club Giardino di Carpi, si è svolto il torneo Tennis di Primavera, con montepremi di 500 euro riservato agli atleti di IV categoria: un appuntamento classico che, come tutti gli anni, ha riscosso un gran numero di iscritti (ben 136 poi ridotti a 102 per esigenze di tabellone), tra i migliori tennisti della regione. Mercoledì 22 aprile si è svolta la finale tra Gianni Paolo Signorini

Da sinistra Enrico Davolio consigliere del Club Giardino, Gianni Gozzi il secondo classificato, Walter Marani il vincitore, Alfredo Lugli consigliere del Club Giardino e Icilio Bassoli il Giudice Arbitro

Gozzi del TC Cavezzo e il carpigiano Walter Marani dello Sporting Club di Carpi (testa di serie numero 1 del Tabellone). La finale ha visto la vittoria di Walter Marani dopo un avvincente incontro con il punteggio di 6/4 6/3, dopo un’ora e mezza di buon tennis. Per il secondo anno consecutivo, il torneo ha quindi visto la vittoria di un rappresentante del tennis

carpigiano (lo scorso anno aveva vinto Davide Rossi del Club Giardino), sintomo dell’ottimo stato di salute del tennis della nostra città. Il torneo è stato diretto dal giudice arbitro Icilio Bassoli, presenza fissa di questa manifestazione, mentre la gara finale è stata arbitrata dal giudice di sedia, il carpigiano Stefano Sacchi, arbitro internazionale.

Bocce

Vittoria di Paolo Signorini

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abato 25 aprile nell’ambito del circuito FIB, Federazione Italiana Bocce, si è svolto il 46° Trofeo Caduti di Verdello (Bergamo) a cui hanno partecipato 80 individualisti di Categoria A e A1. A trionfare sono stati i colori della MP Filtri Rinascita Budrione che ha conquistato il primo posto del podio con il campione del mondo Paolo Signorini. La finale è finita 12-0. Il campionato di bocce specialità Raffa riprenderà sabato 9 maggio quando a Budrione arriverà la capolista Boville Roma.


venerdì 1° maggio 2015

boxe - Grande successo di pubblico per la manifestazione organizzata dal Team Olympia Boxe di Carpi

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Renzo Cestelli lamenta il fatto di essere stato “escluso dal gruppo dirigente senza alcuna motivazione e messo in disparte”.

Dolorosa rottura all’interno Ramillano: della Rinascita talento del ring S

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rande successo di pubblico per la manifestazione pugilistica organizzata dall’associazione sportiva Team Olympia Boxe di Carpi, La grand boxe dilettantistica. Venerdì 24 aprile un pubblico numeroso ha assistito, al Circolo Graziosi, a varie gare di pugilato alle quali hanno partecipato pugili dilettanti provenienti da Emilia e Veneto. “Gli incontri - ha commentato il tecnico sportivo Antonio Manfredini - sono stati molto interessanti e una nota di merito va all’atleta di Modena, Rochdi Mo-

hammed. Tra i nostri pugili, bella la vittoria di Natanael Ramillano che, sul ring, ha dimostrato buone doti da combattente e, per un giovane che compirà 16 anni in agosto, non è poca cosa. Peccato per Raffaele Mazzilli: aveva vinto nettamente, ma i giudici non gli hanno dato ragione… Poco convincente, invece, il pareggio di Asad Sasdar contro l’avversario, più scarso, Mohamed Nasri. Un’indisposizione ha fatto saltare l’incontro ad Alì Suleman, sostituito dal moldavo di Guastalla Adrian Onoi il quale non ha ben figurato”.

Judo Club Carpi

Gradino più alto per Federico Balestrazzi Sul gradino più alto Federico Balestrazzi, di fianco a lui, al al terzo posto Alex Galantini

embrano essersi incrinati per non dire rotti i quarantennali rapporti tra gli storici dirigenti della società sportiva Rinascita di Budrione. In un’affettuosa ma anche sofferta lettera al presidente del sodalizio Quirino Beltrami e agli altri membri del consiglio direttivo, Renzo Cestelli lamenta il fatto di essere stato “escluso dal gruppo dirigente senza alcuna motivazione e messo in disparte”. “La Rinascita era la mia seconda casa e volevo arrivare ancora in carica alla celebrazione e ai festeggiamenti per i miei 50 anni di attività al Bocciodromo di Budrione. Invece sono stato liquidato in un sol colpo – commenta Cestelli – nonostante sia stato uno degli ideatori e costruttori del bocciodromo nel 1964 e creatore di tutte le manifestazioni sportive da allora organizzate. Vorrei mi fossero comunicate le ragioni dell’inaspettata decisione che mi provoca uno stato di malessere e imbarazzo”. Renzo Cestelli ha un grande passato di uomo di sport alle spalle, dalle bocce al ciclismo, dal calcio al motociclismo. Ha

Renzo Cestelli col campione di bocce Luca Viscusi

corso in sella a una Gilera 125 alla Milano-Taranto e il Giro d’Italia motociclistico, terminando la sua attività come fotografo di eventi sportivi calcistici come i campionati del Modena e dell’Inter in Serie A ed edizioni del Giro d’Italia ciclistico. Ma è soprattutto nell’attività di dirigente sportivo della Rinascita che Cestelli ha ricevuto gli allori più importanti, contribuendo alla conquista

da parte degli atleti della Società di 16 nazionali, 6 titoli mondiali e 115 successi nei campionati provinciali e regionali. Renzo Cestelli è stato insignito di alcuni importanti riconoscimenti come la Stella d’Oro per Meriti sportivi da parte del Comune di Carpi, il Premio Marche, la Medaglia d’Oro della Federazione elvetica a Chiasso, la Medaglia d’Oro della Bocciofila

Bissolati a Cremona, un riconoscimento dal Comune di Carpi al Gran Galà dello Sport. Insomma, uno strappo doloroso e inatteso che, forse, per il modo col quale è avvenuto, ha scosso l’ambiente della Bocciofila di Budrione divenuta nel tempo il tempio italiano delle bocce come testimonia l’annuale competizione internazionale che vi si svolge, il Pallino d’Oro. Cesare Pradella

Basket - Centro Lattonieri Carpine la spunta 52 a 50 contro Scandiano

SG La Patria 1879

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o scorso weekend si è svolta a Cervia la seconda giornata di Campionato italiano di Cheerleading Fisac e Ficad. Alla competizione hanno partecipato le Patriot il nuovo cheer team junior della SG La Patria 1879. La squadra, composta da atlete dai 9 ai 13 anni, ha gareggiato contro i migliori team italiani e ha conquistato un sesto posto nella Categoria Group Stunt All Girl Junior! Ottimo risultato considerando che le ragazze hanno iniziato questo sport solo sei mesi fa, rendendo orgogliose la coach Dalia Rossi e l’aiuto Valeria Valletta! Il team è composto da Laura Giunta, Laura Denti, Martina Beltrami, Gaia Orlando e Alessandra Arletti. La prossima gara si terrà il 23 e 24 maggio ad Ancona.

Carpi centra la vittoria

arpi centra la vittoria in gara 1 dei quarti con un finale al cardiopalma. Partono forte i carpigiani che provano subito a staccare i reggiani grazie a un tonico duo Braglia-Piuca che chiude il primo quarto 19-10. Seconda frazione caratterizzata da difese arcigne e polveri spente, ma Carpi riesce a rimanere davanti. Dopo la pausa tentativo di rimonta di Scandiano che viene prontamente ricacciata indietro dalle leve carpigiane con Testi & Co. Nell’ultima frazione si risveglia tra le file reggiane Acosta e parte la rimonta ospite. Nell’ultimo minuto Carpi segna solo 1-6 ai liberi e Scandiano riesce a impattare a 3’’ dal termine con due liberi su un fallo suicida di Testi su rimbalzo offensivo. Due su due di Garofoli e 50 pari. Timeout di coach Morettin che disegna la rimessa. Qui sembra di vedere, con le dovute proporzioni del caso, la scena di MJ che segna in faccia a Craig Ehlo. Rimessa in attacco, palla a Piuca raddoppiato sulla linea dei tre punti. Giro fulmineo verso il centro in zona tiro libero, arresto in corsa verso sinistra è solo rete. Il PalaITI esplode e Robby Piuca regala così gara 1 alla Carpine.

Ottimo esordio per le Cheer Junior

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Rugby Carpi - 2° posto nel Girone consolazione Emilia Romagna per i falchi biancorossi

I Falchi volano alto

L G

radino più alto per Federico Balestrazzi al Trofeo Internazionale di Judo di Ferrara, valevole per l’acquisizione della cintura Nera. Federico Balestrazzi del Judo Club Carpi ha sbaragliato tutti gli avversari dimostrando un notevole miglioramento sotto il profilo psico-tecnico, avvalorando il lavoro che con dedizione e tenacia sta svolgendo in palestra. Nella stessa gara, e al terzo posto, si è classificato Alex Galantini, che sabato e domenica prossimi a Bari difenderà i colori del Judo Club Carpi ai Campionati Italiani, nella Categoria Juniores dei 100 chili.

’ultima partita della serie C2 2014/15 per il Rugby Carpi è coincisa con la prima vittoria sul campo “amico” della Sacca. Una grande prestazione di carattere e di buon gioco per tutti gli 80 minuti davanti a un folto pubblico accorso a sostenere i Falchi. Pronti via e al 3’ il capitano Bergonzini va a marcare una meta importantissima, poi al Carpi si presentano altre due occasioni ma non riesce a sfondare. Misano prende fiducia e passa in vantaggio 5-7 con una meta (trasformata) al 32 ma Carpi non ci sta e prima dell’intervallo rimette il naso avanti grazie a un calcio di

punizione di Alessio Bellesia al 40’. Durante l’intervallo coach Bolognesi carica i suoi ragazzi chiedendo maggiore cinismo e precisione. Nel secondo tempo arriva subito la seconda meta di Misano dopo pochissimi secondi grazie a una corsa solitaria

del numero 12 fra le linee biancorosse. Sul punteggio dell’8-14, l’orgoglio dei Falchi emerge e Bergonzini marca la meta del controsorpasso al 19 del secondo tempo. Poi è un monologo carpigiano: vanno in meta Udumeh e due volte Dattoli Codispoti

al 34’ e al 40’. Il finale è 3714 e porta 5 punti in classifica che legittimano il 2° posto nel Girone consolazione Emilia Romagna (quota 21 punti). Spazio dunque alla festa negli spogliatoi e al 3° tempo che chiudono alla grande la prima stagione in Serie C2 della formazione del Rugby Carpi. Gli allenamenti del Rugby Carpi continuano nelle prossime settimane e il 7 giugno anche la prima squadra parteciperà all’evento finale di festa della società in cui saranno consegnati i premi individuali ai giocatori che si sono contraddistinti nell’arco della stagione sportiva.



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