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venerdì 29 maggio 2015 anno XVI - n. 21
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
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Colpo di mercato per la Liu Jo Volley: arriva valentina Diouf Raffaele Schiavi
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la giornata delle oasi
tra le righe: Stadio: dopo le luci della ribalta, il buio… scuola
istituto nazareno In cucina senza sprechi società
sisma: tre anni dopo. COS’E’ CAMBIATO?
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Tra le righe...
Stadio: dopo le luci della ribalta, il buio…
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uella di venerdì 22 maggio è stata la notte delle notti. La consacrazione di un sogno si è consumata tra le mura del Grande Vecchio. Dopo il sudore, le lacrime e la fatica di un campionato eccezionale, il Cabassi si è svuotato. Per l’ultima volta. Dopo il clamore, la gioia e le speranze, le luci del nostro stadio si spengono. Dopo essersi librato in aria, tra i grandi, sulle Ali della Vittoria, ora lo stadio precipiterà nel dimenticatoio. Sono mancati il coraggio, la voglia di investire e un progetto lungimirante di medio e lungo termine. Su tutto è mancata la volontà politica. Un’occasione persa che lascia tutti noi carpigiani, tifosi e non, con l’amaro in bocca. La nostra città si è lasciata scappare la sua squadra. Plausibilmente il Carpi disputerà le partite “casalinghe” nel vicino Braglia. A Modena, dove il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e l’assessore allo Sport Giulio Guerzoni hanno a lungo corteggiato la dirigenza del club biancorosso. La proposta della Città della Ghirlandina? Un contributo una tantum ai costi per l’intervento sullo Stadio Braglia al Comune da un lato, e un rimborso forfettario da riconoscere al Modena FC, comprensivo di canone e spese di gestione, dall’altro. Della fumata nera sul Cabassi, vi è ben poco da dire. L’unica proposta fatta da Palazzo Scacchetti prevedeva la cessione del diritto di superficie dal proprietario pubblico all’usufruttuario privato. In tale scenario ogni impegno per l’edificazione sul suolo sarebbe gravato sul groppone di via Marx, perché il Carpi FC 1909 avrebbe acquisito lo stadio per i prossimi 20/30 anni. Proposta rispedita al mittente dal patron Bonacini. Il primo cittadino ci riprova: anziché versare 90mila euro l’anno nelle casse della società sportiva (la quale ha lo stadio in comodato d’uso) rilancia con 140mila. Nulla di fatto. “Due anni fa - ci ha spiegato Stefano Bonacini - abbiamo immesso risorse per oltre 1 milione di euro per far giocare la Serie B in città (e dalla Serie D alla C2 ne avevamo messi in campo altri 200mila): siamo forse gli unici che hanno finanziato opere su un bene non di proprietà. Come sentimento noi vorremmo giocare nel nostro stadio ma non possiamo continuare a immettere risorse in una struttura pubblica: quel che dovevamo fare, noi lo abbiamo già fatto. Non siamo quindi più disposti a elargire denaro, prestare garanzie o mettere firme per un bene non nostro. La nostra volontà è quella di rimanere a Carpi però ci devono essere le condizioni economiche per farlo. Noi dobbiamo riuscire a restare in Serie A per dare continuità al nostro progetto e, di conseguenza, ogni risorsa dovrà essere investita per la squadra, altrimenti il rischio è quello di avere uno stadio a norma ma di retrocedere in Serie B”. Nel suo giorno più bello, quando Capitan Porcari ha sollevato il trofeo Le ali della vittoria, abbiamo detto addio al Cabassi… E poco importa se la prima squadra e le giovanili continueranno ad allenarsi (forse) alla Corte dei Pio. Ciò che resta è una incontrovertibile verità: i nostri amministratori non scommettono sullo sport di serie A. Stadio, palazzetto… Carpi non ha strutture consone alla massima serie. Lo sport usato come strumento di marketing territoriale, nonché come volano economico, resta un’utopia. Non per tutti però. Modena, infatti, se ne è accorta e ci ha soffiato il prelibato bocconcino da sotto il naso. E a noi cosa resta? Un comune che continuerà a versare 90mila dei nostri euro a una società che non porterà a Carpi l’emozione, l’adrenalina e il grande e copioso pubblico della Serie A. Ah, dimenticavo, e uno stadio vecchio, obsoleto e destinato a una progressiva decadenza, neppure a norma per la Serie B… sul quale, ovviamente, l’ente pubblico carpigiano non ha intenzione di investire risorse. Il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, “cortesemente invitato” da Muzzarelli alla trattativa modenese assicura: “sul Cabassi la società ci ha chiesto di continuare a esplorare ogni strada possibile. Per noi la partita non è chiusa: lo stadio rimane un elemento di riflessione”. Addio Cabassi, con te se ne vanno onore, visibilità e lustro… e sulla nostra città si spegneranno ancora una volta le luci della ribalta. Quelle che si sono accese solo per la scalata di questo Carpi dei miracoli al quale dedichiamo un ampio speciale allegato a questo numero di Tempo.
Jessica Bianchi
Il graffio Ma per i cartelli non c’era un’altra collocazione?
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Carpi Calcio: il canarino ha sbranato il falcone! Qualcosa non torna...
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DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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venerdì 29 maggio 2015
SISMA - Tre anni dopo
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re anni sono passati. Da allora la paura ha abbandonato quasi completamente le nostre anime. La tensione si è allentata ma i nervi restano scoperti. Sono ancora tante le ingiustizie che popolano la nostra terra già martoriata dalla natura. Ancora troppe le persone che non hanno fatto rientro nelle proprie case. Che si scontrano quotidianamente con l’ottusità di una burocrazia cieca e sorda. Cittadini delusi, arrabbiati, logorati dalla mancanza di risposte da parte di tecnici e istituzioni. E’ vero, “il 60% delle abitazioni è stato ricostruito e il lavoro - assicura il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione Stefano Bonaccini - proseguirà fino a che l’ultimo mattone sarà posato, coniugando trasparenza e legalità. La fascia di terra dove si produceva oltre il 2% del Pil nazionale sarà ricostruita più bella, più forte e più sicura di prima”. Ma quanta fatica. Quante porte sbattute in faccia. E, soprattutto, quante beffe. A partire dall’ultima in ordine di tempo, quella relativa al Cas (contributo di autonoma sistemazione) il quale
In città il 40-50% delle abitazioni è stato ricostruito ma sono ancora 1.200 gli edifici danneggiati dal sisma a Carpi e 255 i nuclei familiari che percepiscono il Cas poiché rimasti senza un tetto s0pra la testa
Ancora troppi i nervi scoperti
Via Bigi - Novi
dal 1° luglio verrà rimpiazzato da due strumenti che, di fatto, toglieranno risorse alle famiglie e, in alcuni casi, non saranno sufficienti nemmeno a coprire in toto le spese dell’affitto. In tre anni nel territorio comu-
nale sono state presentate e accettate 415 domande di contributo per il ripristino delle proprie abitazioni (Mude): di queste, 237 pratiche hanno ottenuto un contributo mentre 142 sono state ‘chiuse’, ovvero i lavo-
Piazza 1° Maggio - Novi
Bar - Novi
ri sono già stati portati a termine. 421 invece sono state le dichiarazioni di impegno a presentare la pratica entro la fine dell’anno, e per 124
di esse i contributi sono stati già chiesti alla Regione. Un ritardo che la dice lunga su quanto i carpigiani - e non solo - si siano lasciati
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scoraggiare dall’impianto farraginoso della macchina della ricostruzione, tanto da non provare nemmeno ad accedere ai contributi regionali (i quali, lo ricordiamo non coprono il 100% dei danni). Ad oggi sono 44,8 i milioni di euro di indennizzi autorizzati dalla Regione ma sono solo 22 quelli già erogati. E a tutti coloro che sono convinti che nel Comune di Carpi tutto sia tornato alla normalità, ribadiamo che vi sono ancora 255 nuclei familiari che percepiscono il Contributo di Autonoma Sistemazione poiché rimasti senza un tetto “agibile” sopra la testa. In città e nelle frazioni (Fossoli e Cortile le più colpite) il lavoro da fare è ancora tanto e i dati snocciolati dalla Regione sono ben più rosei di quanto la realtà riveli. Sul fronte ricostruzione sono certamente più concrete le parole dell’assessore all’Urbanistica Simone Tosi: “siamo al 40-50% dell’opera – ha commentato – visto che sono stati stimati in circa 1.200 gli edifici ancora danneggiati dal sisma a Carpi”. La speranza? “Tornare alla condizione pre sisma entro il 2017”. Jessica Bianchi
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SISMA - Tre anni dopo
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’ passato un altro anno dall’ultimo incontro ma Davide Mantovani e la moglie Antonella sono ancora fuori casa. I lavori nel cantiere di via Fosse Ardeatine non sono terminati e i due coniugi, che speravano di rientrare, sono costretti a rimandare ancora di qualche mese. Rispetto alla prima intervista, quella del 2013, si parla anche d’altro ed è il segnale che, col tempo, questa famiglia è stata in grado di ritrovare la serenità, “soprattutto per il piccolo Filippo di sette anni” dice Antonella. Vivono ancora in affitto a Carpi ma “dovremmo rientrare presto a Rovereto”. La loro casa, una porzione di bifamiliare, è stata completamente distrutta dal sisma del 2012 e classificata E3. A che punto siete? “Il cantiere che era partito un anno fa per la ricostruzione della nostra abitazione a Rovereto si è fermato da novembre fino a gennaio per problemi burocratici: l’impresa incaricata di eseguire i lavori ha incontrato difficoltà a incassare il Sal, stato di avanzamento lavori, dalla Regione. Con l’aumento dell’Iva poi si sono dovuti rifare tutti i conti. L’iter è lentissimo. Nella nostra via sono ancora tutti fermi: c’è chi ha proceduto con la demolizione ma noi siamo
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a 53enne novese Aurelia Salis, dopo tre anni è ancora con la famiglia fuori casa. “I lavori sono cominciati negli ultimi mesi del 2014 ed è stata chiesta una proroga che scade il 4 giugno per consentire di terminarli senza perdere il contributo. Al momento siamo ancora sistemati presso amici ma, si sa, l’ospitalità prolungata poi comincia a pesare. Oltretutto uno dei disagi maggiori è avere ancora i nostri abiti e i nostri oggetti ammassati all’interno di scatoloni, una parte nel garage di casa e un’altra a casa dei miei genitori. Si stanno formando muffa e umidità e non so quando li aprirò cosa riuscirò a salvare. Sentiamo veramente impellente il bisogno di tornare alla nostra
“Il Cas diminuirà per noi del 40%, in altri casi molto di più” dice Davide Mantovani che ha ancora da pagare l’affitto dei prossimi tre mesi e poi rientrerà nella sua casa ricostruita a Rovereto
Forse... ci siamo!
stati tra i primi a partire coi lavori. Sono tutte case di proprietà quindi penso che l’intenzione sia quella di ricostruire”. Quando pensate di poter rientrare nella vostra casa? “In un mese le maestranze potrebbero finire i lavori e quindi entro agosto potremmo rientrare, ma coordinare gli ultimi interventi non è semplice: è un gioco a incastro. E poi c’è da terminare
le pratiche con le lungaggini burocratiche a cui ci siamo abituati. Il contributo regionale è finalizzato alla ristrutturazione per un importo che, per quel che ci riguarda, è di 340mila euro e prevede le spese minime al prezzo più basso. Il resto lo dovremo pagare di tasca nostra: la porta blindata, la cucina che era da buttare dopo che ci avevano banchettato i topi, le tapparelle che non sono riutilizzabili,
Davide Mantovani e Antonella
La novese Aurelia Salis, dopo tre anni è ancora con la famiglia fuori casa: “sentiamo veramente impellente il bisogno di tornare a una vita normale”.
“Viviamo in una condizione di stress costante”
stabilità, al venga ridotto il “Vivere così nostro ordiper un tempo Cas come invene, insomma prolungato, ce è stato deciso a una vita senza vedere la fine, dall’alto”. normale. ti esaurisce, si entra Novi è ancora Vivere così un paese fantain una condizione di per un tempo sma: dopo tre stress costante”. prolungato, anni, la ricosenza vederne la fine, ti struzione procede a rilento esaurisce, si entra in una e sono ancora tanti i ruderi condizione di stress costan- che ricordano come da quel te. Ora l’auspicio è che entro giorno la vita non sia più la giugno i lavori terminino stessa, come quel terribile definitivamente e che, per evento abbia tracciato un chi rimane fuori casa, non prima e un poi. La gente ha
ancora negli occhi la paura, sconosciuta prima del sisma. Un’angoscia mista a rassegnazione e sconforto alberga in chi sperava di rientrare prima nella propria casa. Se nei giorni del terremoto la solidarietà tra le persone è stata una straordinaria medicina, che in alcuni momenti è riuscita a esorcizzare la paura, ora anche i rapporti tra le persone si sono raffreddati. Federica Boccaletti
le porte... Per i privati pare che ci siano i soldi ed essere stati tra i primi a partire ci avvantaggia sicuramente”. La Regione ha rivisto all’inizio di maggio le modalità di contributo per i terremotati che sono ancora in attesa di ricostruire la propria abitazione: a partire dal 1° luglio si passa dal Cas (Contributo per autonoma sistemazione) al Ccl (Contributo per il canone di locazione). I terremotati che hanno preso casa in affitto si vedranno diminuire l’importo erogato. Cosa cambierà per voi? “Il Cas diminuirà per noi del 40%, in altri casi molto di più: ce li dovremo mettere di tasca nostra. La nostra famiglia è fortunata perché, se tutto va bene, abbiamo ancora da pagare l’affitto dei prossimi tre mesi e poi rientreremo in casa. Ma c’è chi ha ancora due anni davanti a sè e quando ci si accorgerà che da luglio i soldi sono meno potrebbe scoppiare un bubbone. Per ora nessuno pare arrabbiarsi. Nessuno ha protestato quando ad aprile è scaduta l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. La Regione ha poi concesso la proroga ma ora dobbiamo tornare all’Ausl per le pratiche”. Ancora disagi e lungaggini: la vita da terremotati a tre anni dal sisma continua a essere dura. Sara Gelli Aurelia Salis
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SISMA - Tre anni dopo
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Rovereto erano partiti alla grande e, dopo la palestra e il Centro Servizi Polivalente, il progetto era quello di realizzare il Nuovo Polo Scolastico. Ad oggi, i 380 bambini iscritti alle elementari e alle medie continuano a fare lezione nei moduli provvisori dove si fa sentire il caldo di questi giorni.
Polo scolastico di Rovereto: l’ultima riunione indetta dal Comune di Novi risale al dicembre scorso, ma da allora tutto tace
A lezione ancora nei moduli provvisori
In occasione della nevicata del febbraio scorso ci sono state infiltrazioni d’acqua e all’interno dei container
si è formata la muffa: dopo tre anni, i moduli prefabbricati, proprio perché provvisori, rivelano tutta la loro
inadeguatezza. L’ultima riunione indetta sull’argomento dal Comune di Novi risale al dicembre scorso e
i lavori per la costruzione del nuovo Polo scolastico dovevano essere già partiti, ma da allora tutto tace. In base a un sopralluogo dei tecnici regionali, pare che non si possa procedere con la demolizione perché una porzione dell’edificio è sopravvissuta alle scosse e da lì si dovrebbe ripartire con la ricostruzione. Un progetto ex novo delle
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scuole avrebbe agevolato l’iter e probabilmente avrebbe avuto anche un costo inferiore. Il Programma delle Opere Pubbliche approvato dalla Regione prevede uno stanziamento per l’edilizia scolastica di 121 milioni di euro e potrebbero non essere sufficienti per tutti: se così fosse, chi prima arriva, meglio alloggia...
La novese Marzia Diacci, 39 anni, assistente alla poltrona, vive ancora in una roulotte nel cortile di casa dei genitori
“Ci sentiamo completamente abbandonati dalle istituzioni”
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La ricostruzione per le opere pubbliche sembra essere piuttosto veloce, lo stesso non si può dire per le abitazioni private. I miei genitori sono ancora fuori casa da quel maledetto maggio e vivono insieme a un’altra famiglia all’interno del loro capannone agricolo. La burocrazia eccessiva li sta costringendo a rimandare continuamente l’inizio dei lavori per sistemare la propria abitazione”. A dirlo è la novese Marzia Diacci, 39 anni, assistente alla poltrona che, dal 29 maggio 2012, vive in una roulotte nel cortile di casa dei suoi genitori. Ancora lì, dopo tre anni, con tutte le difficoltà del caso: spazi esigui, freddo in inverno con tanto di muffa, caldo infernale d’estate e tutti gli abiti e gli oggetti personali ammassati all’interno di scatoloni. “E adesso la Regione ha avuto la fantastica idea di riformare il sistema di erogazione dei Cas, il contributo di autonoma sistemazione, riducendolo notevolmente. Forse i nostri amministratori non hanno ben capito che non è una nostra scelta quella di continuare a vivere in sistemazioni di fortuna. Poi da luglio prossimo saremo obbligati a pagare l’Imu al 50% anche sulle case inagibili. E’ assurdo, ci sentiamo completamente abbandonati dalle istituzioni che invece dovrebbero aiutarci”. Federica Boccaletti
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SISMA - Tre anni dopo Mappe di scuotimento - A Fossoli i capannoni si intendono collaudati dalla natura, a Carpi no. Di conseguenza gli imprenditori dovranno adeguare gli stabili alle norme antisismiche mettendo mano al proprio portafogli
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uando ci chiederemo come mai i capannoni industriali di Carpi hanno subito un deprezzamento superiore alla media sarà già troppo tardi. Nessuno oggi ha il coraggio di lanciare il sasso nello stagno ma la situazione non rimarrà così tranquilla ancora per molto e sono già state disposte alcune chiusure di immobili dichiarati inagibili. E’ il caso di quelli che non hanno provveduto a ottenere nemmeno l’agibilità provvisoria ma presto anche chi ha messo in sicurezza il proprio capannone dovrà adeguarlo secondo le nuove norme antisismiche. A Carpi, ma non a Fossoli. E’ questo
Carpi fuori dal cratere sismico? Una pazzia!
che stabiliantisismiche A Fossoli i sce la coside dovranno capannoni detta mappa si intendono provvedere di scuoticollaudati dalla na- i proprietari mento che, entro il 2018. tura, a Carpi, in concosì come Alle prese con siderazione del fatto la crisi, difficongegnata, che la sollecitazione cilmente gli comporta è stata inferiore alla imprenditori ingiuste soglia fissata dal sperequametteranno decreto, dovranno mano al porzioni tra imprenditori essere adeguati alle tafogli e non operanti norme antisismiche ci sono linee in zone di credito a e dovranno provlimitrofe. vedere i proprietari fondo perduto A Fossoli i predisposte a entro il 2018. capannoni si tal fine. Per intendono collaudati dalla dotarsi dell’agibilità provnatura, a Carpi, in convisoria era stato stanziato siderazione del fatto che qualche soldo, per la defila sollecitazione è stata nitiva non sembra esserci inferiore alla soglia fissata l’ombra di un quattrino. dal decreto, dovranno E se il loro capannone essere adeguati alle norme dovesse essere dichiarato
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inagibile? Potrebbero rifiutarsi di pagare le tasse. Oppure potrebbero trasferire l’attività a Campogalliano, fuori dall’area del cratere. Entrambe le ipotesi penalizzerebbero il territorio di Carpi dove gli immobili non rappresenterebbero più un bene. E a rimetterci sarebbero anche quelle
Per provvedere all’agibilità provvisoria era stato stanziato qualche soldo, per la definitiva non sembra esserci l’ombra di un quattrino. E se il capannone dovesse essere dichiarato inagibile? Potrebbero rifiutarsi di pagare le tasse. Oppure potrebbero trasferire l’attività a Campogalliano, fuori dall’area del cratere. Entrambe le ipotesi penalizzerebbero Carpi dove gli immobili non rappresenterebbero più un bene.
famiglie di ex imprenditori del tessile che si sono poi avventurati nel settore immobiliare e che sulle entrate derivanti dall’affitto di capannoni basano la loro sopravvivenza. Si aprono spiragli inquietanti per il futuro trascurando oggi di affrontare la questione. Se l’ipotesi di trovare soldi
subito si fa sempre più remota, si è fatta strada in Regione l’idea di escludere Carpi dall’area del cratere sismico, ma con la conseguenza di escluderla dai contributi che le spettano per la ricostruzione del patrimonio pubblico e dei privati. Il nodo si potrebbe sciogliere in modo più agevole e salvaguardando il nostro territorio se si rimettesse mano alla legge stabilendo che i lavori effettuati per l’agibilità provvisoria si possono considerare sufficienti. La speranza è che non si trovi la classica soluzione ‘all’italiana’ prorogando la scadenza dal 2018 al 2020. Sara Gelli
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SISMA - Tre anni dopo Concessi un miliardo e 770mila per abitazioni e imprese. Mancano tra gli 800 milioni e il miliardo per completare il capitolo della ricostruzione per opere pubbliche e beni culturali
E se i soldi non bastassero? Via Pio La Torre
La foto della palazzina di via Pio La Torre a Rovereto ha fatto il giro del mondo. E’ stata per parecchi mesi
l’immagine più eloquente della devastazione portata dal terremoto. Oggi, grazie ai lavori di ristrutturazio-
Via Fosse Ardeatine
I Map
A Rovereto nella zona del campo sportivo ci sono ancora i Map, i moduli abitativi provvisori: alcuni sono in stato
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na storia di numeri. Tre anni di numeri. Partendo dal miliardo e 770mila euro di contributi concessi per la ricostruzione di abitazioni e imprese, di cui 800 milioni già liquidati; passando dalle 9.439 pratiche attive lavorate tra Comuni e Regione; e arrivando alle 15.800 abitazioni ripristinate, dove sono tornati a vivere oltre 25mila cittadini. E’ questo il bilancio della ricostruzione dell’Emilia colpita dal sisma, che due anni fa portò il dramma in uno dei cuori produttivi d’Italia, colpendo la Bassa a cavallo tra le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara. Un bilancio, quello presentato dal presidente della Regione e commissario alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, che guarda a quello che è stato fatto rendendo merito a “chi mi ha e ci ha preceduto” - e a quello che si deve ancora fare. Perché se le ultime novità sono state positive (prima fra tutte la proroga di un anno per la parte di intervento sulle imprese agricole arrivata dall’Ue) ancora c’è da fare dal punto di vista normativo (“stiamo attendendo - ha
ne, è il simbolo del percorso di rinascita avviato nei nostri territori.
di abbandono, altri però sono ancora abitati da famiglie che attendono di rientrare nella loro casa.
detto Bonaccini - che il Governo decida su una serie di richieste di emendamenti che possano diventare norme nazionali, a partire da alcune proroghe fiscali e sull’istituzione, e credo sarebbe la prima volta in Italia, delle cosiddette zone franche urbane che riguarderebbero gran parte dei comuni colpiti”) e da quello finanziario: mancano infatti tra gli 800 milioni e il miliardo per completare il capitolo della ricostruzione per opere pubbliche e beni culturali (per le quali al momento sono 536 i milioni messi a disposizione dalla struttura commissariale). Sì, perché, come ha ren-
dicontato l’assessore alla ricostruzione, Palma Costi, per imprese, abitazioni e locali commerciali le risorse ci sono tutte. Ad oggi sono 1 miliardo e 89mila gli euro di contributi per la ricostruzione delle abitazioni, di cui oltre il 50% liquidati: contributi approvati per il 70% dei progetti presentati. Per le imprese sono 682 i milioni, un terzo dei quali liquidato. Uno sforzo, quello per la parte produttiva del territorio, che ha portato a un importante risultato: nessuna multinazionale presente soprattutto nel distretto del biomedicale di Mirandola se ne è andata. E anzi,
le unità produttive delle multinazionali presenti nel cratere sono aumentate: erano 38 nel 2008, oggi sono 42. Infine, per il capitolo Map (Modulo abitativo prefabbricato): sono 410 quelli rimasti sui 757 iniziali e ospitano in totale 1.288 persone, settecento in meno rispetto allo scorso anno. Tanti numeri. Numeri che crescono e scendono. Numeri trasparenti, ha rivendicato il presidente della Regione: “la trasparenza è il tratto distintivo e la precondizione con cui vogliamo lavorare. Massima trasparenza, chiunque può andare a verificare quello che si sta facendo,
il programma delle opere pubbliche e dei beni culturali I piani annuali 2014-2014 Stato di attuazione al 30 aprile 2015
soggetto attuatore
totale piani ord. 10/2015 numero
totale piani ord. 10/2015
totale piani numero istruiti
totale piani importo istruiti
Comune di Carpi (MO)
32
€ 8.683.141,79
28
€ 8.215.583,10
Diocesi di Carpi
43
€ 31.495.856,34
36
Comune di Novi di Modena (MO)
10
€ 16.377.858,00
9
totale piani numero assegnati
totale piani importo assegnati
94,62%
11
€ 1.919.528
23,26%
€ 28.998.111,19
92,07%
2
€ 384.300
1,33%
€ 16.027.858,00
97,86%
3
€ 593.484
3,70%
totale piani percentuale istruiti
totale piani percentuale assegnati
Via Fosse Ardeatine a Rovereto è stata una delle strade più colpite: le palazzine di recente costruzione sono state pesantemente danneggiate dalle scosse. Alcuni proprietari hanno già cominciato i lavori di ricostruzione, ma non tutti.
quanto è stato fatto e quanto resta da fare, come sono impiegati fino all’ultimo euro i fondi per la ricostruzione”. Trasparenza come richiamo anche alla legalità. Trasparenza per dimostrare che la tanta burocrazia (uno dei punti più spesso criticati del sistema della ricostruzione) non è fine a se stessa perché ora la sfida è questa: “serve il mas-
simo di controllo possibile. Che non sempre si accompagna a una richiesta giusta peraltro di massima sburocratizzazione. Cerchiamo di tenere insieme le due cose. Però dobbiamo sapere che se vogliamo il massimo della legalità serve che i controlli non solo non abbassino l’asticella di un centimetro ma perfino la possano alzare”.
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“Sono state giornate furi- Il 29 maggio, alle 21, al Cinema Corso bonde, senza atti d’amore. di Carpi, vi sarà l’anteprima nazionale Senza calma di vento, (a ingresso gratuito) del film solo passaggi e passaggi. documentario CoseSalve della Passaggi di tempo. Ore regista carpigiana Alberta Pellacani. infinite come costellazio- Un diario per immagini e voci di ni e onde. Spietate come quanto successo, e ancora succede, in Emilia dopo il terremoto gli occhi della memoria, altra memoria e non basta ancor. Cose svanite facce e poi il futuro…”. Anime Salve, Fabrizio De Andrè l’uomo. Il senche diversi“L’ombra so. Ha tentato drammatica tà, abbiamo alvate. Strappate di svelare ciò corde e del sisma è dall’oblio e dalla che solitasullo sfondo. Non è sensibilidistruzione. Sono mente rimane tà che ci la protagonista. In le cose. Quelle rubate nascosto dietro uniscono. Le alla violenza del sisma. Il le umane con- CoseSalve c’è tanta cose hanno umanità. Ci siamo mostro che ha rubato alla venzioni. “Il rappresentanoi. Tutti quanti. nostra anima ogni certezza. terremoto ha to la chiave Che ha fatto sgretolare pie- completamen- Guardare questa per farmi pellicola è necessa- incontrare tre e speranza. COSEsalve, te rimesso in rio per incontrare gli l’uomo. Il il docufilm dell’artista e discussione il regista carpigiana Alberta nostro rapporto altri. E noi stessi”. vissuto delle Pellacani, è il racconto con le cose. persone”. di un viaggio. Fatto tra Ognuno di noi in quei Ciò che conta davvero. la gente. Pagine di vita. giorni terribili in cui ogni COSEsalve è un’opera Istantanee catturate con ordine era sovvertito ha universale. Parla al cuorispetto e sensibilità. In cercato di salvare oggetti re. Scritta di getto in una punta di piedi, con delicaapparentemente insigninotte, l’opera è però fiorita tezza, Alberta ha cammificanti. Piccoli. Oggetti con lentezza. Perché per nato lungo le strade deattraverso i quali ripartire. mettersi in ascolto dell’alvastate dalla violenza del Ricominciare daccapo. tro occorre tempo. Così terremoto. Ha spalancato Album di famiglia, ricorcome per capire. E sentire gli occhi sulla distruzione di. Nel nostro accumulare insieme. “Ho iniziato a dei muri e dei cuori. E si è quotidiano - spiega la riprendere nel luglio del messa in ascolto. Il suo è il regista - il terremoto ha 2012 e ho terminato poche frutto di un respiro lungo rappresentato una sorta di settimane fa. Mi sono mesi, il tempo necessario setaccio. E, alla fine, per presa del tempo per andare per ascoltare il tramutare tutti, ciò da cui non era a fondo. Per comprendere. della rabbia in forza. Della possibile staccarsi, ha avu- In questi tre anni io sono disperazione in speranza. to contorni comuni. Forme cambiata. Il mio modo Con poetica levità, Alberta simili. Perché in fondo, no- di osservare e riprendeè andata oltre. Ha cercato nostante le nostre reciprore è mutato. Così come i
COSEsalve
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Alberta Pellacani Foto di Giovanni Vuletich
sentimenti e le emozioni della gente”. Dalla paura al lutto. Al senso di perdita. Poi, la lentezza e l’ottusità della burocrazia hanno generato la rabbia. Il timore di non rientrare più nelle proprie case. “Ho assistito alla demolizione delle abitazioni insieme ai proprietari. Ci siamo abbracciati.
Abbiamo “In CoseSal- tua vita, il tuo condiviso passaggio, è ve dò voce le lacrime. alle persone. tragico. TerriTra quei All’umano sentire. bile. La sensamuri era zione era quella Ho fatto ciò che passata la di assistere a dovevo fare”. vita. Erano un funerale”. cresciuti i Un addio doloroso. Defifigli… si erano consumanitivo. “E’ estremamente te gioie e dolori. Perdere difficile per me raccontare tutto ciò che testimonia la quei momenti, renderne
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SISMA - Tre anni dopo
Due fotogrammi tratti da COSEsalve
la portata. L’intensità”. E laddove prima sorgevano case ora spiccano buchi. Ferite. Cicatrici urbane e umane. “In COSEsalve dò voce alle persone. All’umano sentire. Ho fatto ciò che dovevo fare”. Il film colma un vuoto enorme: nessuno sinora si è infatti occupato della ricostruzione interiore. Di quanto questo dramma collettivo ci abbia colpiti. Segnati nel profondo. “Il montaggio è stato difficilissimo - prosegue Alberta - ogni taglio apportato è stata una vera e propria amputazione. In questo lavoro ho messo tutta me stessa. Ho creduto in questo progetto fino in fondo. Ci sono istanti, immagini che non potrò cancellare. Il Natale 2012 ad esempio. L’albero di Natale in piazza, a Rove-
Il docu-film COSEsalve è prodotto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e la casa di produzione cinematografica indipendente Vivo Film
“Un’opera universale”
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l docu-film COSEsalve è prodotto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e la prestigiosa casa di produzione cinematografica indipendente Vivo Film. “Dopo il sisma del 2012 - spiega il presidente dell’ente, Giuseppe Schena - la Fondazione ha finanziato numerosi progetti legati alla ricostruzione materiale di alcuni luoghi strategici per la collettività, a partire dalle scuole. Crediamo che ora sia tempo di investire anche su un progetto immateriale, ma assolutamente doveroso, come questo prezioso documentario. Una pellicola che abbiamo deciso di finanziare affinché possa essere messa a disposizione di tutti. Questo film è necessario per
salvare il ricordo di quanto accaduto. Per fare memoria in modo nuovo, aldilà dei numeri e delle celebrazioni. COSEsalve può contribuire a tenere alta l’attenzione al di fuori dei nostri confini su quanto è accaduto. Sulle ferite che la nostra terra mostra ancor oggi nella più completa solitudine”. Dalle oltre 80 ore di girato, la Vivo film, insieme alla regista, ha realizzato un video di poco meno di un’ora: “un’opera universale - prosegue Giuseppe Schena - scevra di ogni stereotipo. In COSEsalve non c’è l’etichetta con cui i media hanno voluto rappresentare i terremotati: emiliani brava gente… non ci sono il novese, il mirandolese o il roveretano… Il film va oltre queste caratterizzazioni. Protagonista sullo schermo
è il sentire comune. Ciò che ciascuno prova di fronte ai grandi drammi della vita, siano questi il terremoto, un lutto, una calamità… In COSEsalve c’è la gente. E ci sono la forza, i dubbi, le paure, le emozioni… E’ la storia di tutti. Un’opera che parla al cuore di ciascuno. Non vi è differenza tra chi si muove sul grande schermo e chi osserva seduto in sala. E questa è la potenza dell’opera di Alberta Pellacani. Un’artista visionaria che sin dal primo incontro mi ha fatto comprendere quanto questo lavoro fosse indispensabile”. Per ricordare certo. Ma anche per guarire. Il film sarà promosso presso festival internazionali e nazionali oltre a essere distribuito nei circuiti cinematografici italiani ed esteri.
reto, svettante all’ombra di gru e macerie… O, ancora, i piccoli alberelli posti davanti ai Map a San Prospero… La voglia di non cedere, di non arrendersi della gente si misurava anche dai quei gesti: le abitudini di un tempo dovevano proseguire”. Il 29 maggio, alle 21, al Cinema Corso di Carpi, vi sarà l’anteprima nazionale (a ingresso gratuito) di questo film documentario. Una riflessione intensa sulle cose che ci circondano, su quelle che sono rimaste, su quelle che non ci sono più. Su quelle che scegliamo di salvare e quelle che sono perse per sempre. “L’ombra drammatica del sisma è sullo sfondo. Non è la protagonista. In COSEsalve c’è tanta umanità. Ci siamo noi. Tutti quanti.
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“Il terremoto ha completamente rimesso in discussione il nostro rapporto con le cose. Ognuno di noi in quei giorni terribili in cui ogni ordine era sovvertito ha cercato di salvare oggetti apparentemente insignificanti. Piccoli. Oggetti attraverso i quali ripartire. Ricominciare daccapo. Album di famiglia, ricordi. Nel nostro accumulare quotidiano - spiega la regista - il terremoto ha rappresentato una sorta di setaccio. E, alla fine, per tutti, ciò da cui non era possibile staccarsi, ha avuto contorni comuni. Forme simili. Perché in fondo, nonostante le nostre reciproche diversità, abbiamo corde e sensibilità che ci uniscono. Le cose hanno rappresentato la chiave per farmi incontrare l’uomo. Il vissuto delle persone”. Guardare questa pellicola è necessario per incontrare gli altri. E noi stessi”. Jessica Bianchi
il volume “Dalla paura al risveglio” indaga il ruolo giocato dal Terzo Settore nell’emergenza post sisma
“Prepariamoci ad affrontare ogni prova” “ Si vis pacem, para bellum” - se vuoi la pace, prepara la guerra – dicevano i latini che, in merito, qualche conoscenza l’avevano. Potrebbe apparire strano ma questa è esattamente la stessa considerazione emersa dalla presentazione, lunedì scorso presso la Casa del Volontariato, del volume Dalla paura al risveglio promosso da Fondazione CR Carpi, Fondazione Casa del Volontariato, Osservatorio regionale del Volontariato, Comitato Paritetico Provinciale del Volontariato e CSV nell’ambito della Primavera del Volontariato - il quale indaga il ruolo giocato dal Terzo Settore nell’emergenza post sisma. La ricerca, confluita in una pubblicazione, era stata volta a comprendere quali risorse siano state attivate nelle comunità colpite per fronteggiare il disastro, cosa abbia funzionato e quali spunti e suggerimenti se ne possano trarre. “Ci sono i danni fisici agli edifici, ma è importante
sottolineare come si debba tener conto anche di quelli morali, di ciò che il terremoto ha provocato dentro ognuno di noi” ha spiegato Laura Groppi, coordinatrice del progetto. “Abbiamo registrato una forte resilienza della comunità, ovvero la capacità di uscire da un’esperienza che l’ha messa alla prova più forte
e coesa di prima. E’ importante però che, col passare del tempo, non si accantoni quanto avvenuto come un fatto ormai terminato ma si faccia tesoro dell’esperienza, non disperdendo il capitale sociale senza il quale la gestione della crisi sarebbe stata ben più difficoltosa. Insomma – ha concluso Groppi – dobbia-
mo comprendere che, se lasciamo cadere le relazioni sociali, tutto il resto naufraga. Sono infatti stati i legami tra le persone a rappresentare il vero valore aggiunto di quelle giornate”. A rivendicare il fondamentale ruolo del volontariato e della cooperazione sociale in una comunità sotto stress, anche il sinda-
co Alberto Bellelli: “se i volontari e i cittadini sono stati così pronti a dare una mano lo si deve, prima di tutto, a una buona coesione sociale di partenza. In quei terribili giorni, i punti di riferimento sono diventati, non a caso, centri sociali, parrocchie e polisportive: i luoghi dell’associazionismo e della socializzazione si sono rivelati un vero e proprio presidio, rimanendo aperti h 24 e accogliendo non soltanto le persone che, in preda a un comprensibile panico non volevano dormire nei loro letti ma anche tutti i soggetti fragili che, nei primi giorni dell’emergenza, non avremmo saputo dove collocare. Da questo travaglio abbiamo imparato che nella comunità c’è una grossa capacità di resistenza. Occorre però predisporre una mappatura e una rete di sostegno dei soggetti fragili quando la situazione è tranquilla, proprio per poter dare una risposta - la più rapida possibile - in caso di calamità. Oggi è cambiato
il nostro modo di guardare alla città: un oratorio non è più soltanto uno spazio per giocare a pallone, o un circolo un luogo per giocare a carte o a bocce. Investire in luoghi d’aggregazione significa investire sul benessere della città e di questo anche i futuri piani edilizi dovranno tener conto. Carpi, essendo la città più grande del cratere, vive una situazione particolare: tutti coloro che non hanno subito danni diretti o di lieve entità rischiano di pensare che il sisma sia un capitolo chiuso. Non è affatto così. Al contrario siamo ancora alle prese con la ricostruzione in maniera massiccia”. Gli interventi dei volontari attivi durante quella fatidica estate hanno poi sottolineato l’importanza, sempre in vista della prevenzione, di istituire specifici percorsi di formazione, in modo da preparare anche i non addetti ai lavori a far fronte alle prime necessità se la nostra comunità dovesse essere messa nuovamente alla prova.
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n “Questo cen- cura e per questo luotro è un inno tutte le figure go mediche del alla donna dove la che, qui dentro, trova centro operano donna può in sinergia e il suo luogo ideale sentirsi con la massima grazie a un’equipe protaattenzione per il di professionisti in gonista, benessere psicosostenuta grado di accompafisico globale gnarla e consigliarla della persona”. e aiutata in tutte le per ogni esigenza, Che cos’è Life dalla gravidanza, al fasi della Care? sua vita, post parto, dalla vita “E’ uno spazio di dall’indi coppia al rapporto oltre 300 mq in fanzia alla con i figli”. cui sono a dimenopausposizione delle sa. A Carpi oggi c’è e si donne e delle famiglie chiama Life Care, il primo ambulatori medici funzioconsultorio privato della nali e accoglienti concepiti città in via Longhena n° 7, per mettere a proprio agio gestito da Silvia Sinigalia chi vi entra, oltre alla sala e Sonia Zaldini, pedagoCaffèLatte, uno spazio giste e già titolari del nido pensato per le mamme e i d’infanzia Colorado. papà che desiderano scam“Questo centro - spiegabiare qualche chiacchiera no Silvia e Sonia - è un tra un caffè e una poppata, inno alla donna che, qui un luogo di incontro fra dentro, trova il suo luogo genitori volto alla ideale grazie a un’equipe valorizzazione delle risordi professionisti in grado se e dei saperi attraverso di accompagnarla e consioccasioni di confronto, gliarla per ogni esigenza: perchè grazie alla condidalla gravidanza al post visione delle esperienze e parto, dalla vita di coppia delle competenze tutto dial rapporto con i figli. venta più semplice e, molto Life Care valorizza gli spesso, più divertente. A aspetti relazionali della tal proposito il consultorio
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ono 5mila, dei quasi 7.500 ultrasettantacinquenni residenti in città, i cosiddetti “fragili”. Questo il dato che emerge dalla prima mappatura del nostro territorio tesa a individuare quei soggetti che, per età, difficoltà economiche, assenza di reti personali o condizioni di salute precarie, risultano particolarmente vulnerabili. Un censimento che consentirà di predisporre una rete di protezione in caso di emergenza e situazioni di criticità quali per esempio ondate di calore, nevicate, terremoti o altre calamità naturali. Dopo i sei mesi necessari a stilare l’elenco, che sarà aggiornato semestralmente e non registra particolari concentrazioni di persone fragili in un’area specifica della città, ma li vede anzi distribuiti in tutte le zone, frazioni comprese, l’obietti-
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l Gruppo Pazienti del Reparto di Psiconcologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi ha organizzato lo scorso 20 maggio una cena a dir poco speciale nei locali del Circolo Guerzoni. Un’occasione per raccontare a tutti gli intervenuti quanto preziosa sia l’attività che svolgono, quotidianamente tra le mura dell’ospedale. “Abbiano invitato amici,
E’ nato a Carpi Life Care, il primo Consultorio privato della città creato dalle donne per le donne
Life Care: donne al centro Da sinistra Silvia Sinigalia e Sonia Zaldini
Il censimento dei fragili consentirà di predisporre una rete di protezione in caso di emergenza e situazioni di criticità quali per esempio ondate di calore, nevicate, terremoti o altre calamità naturali
Una città a misura di fragili
vo dell’Amministrazione è quello di ridurne il numero di circa il 50%. “Inizieremo ad approntare un piano insieme ai medici di medicina generale approfittando
del Piano Caldo – spiega l’assessore si Sevizi sociali Daniela Depietri – per arrivare a stilare un registro delle associazioni di volontariato, o anche delle singole
persone, che si renderanno disponibili a farsi carico di una determinata zona o di un particolare stabile. Un esempio concreto: in centro storico esiste un condomi-
nio nel quale risiedono ben 20 soggetti fragili. In questo caso potrebbero essere uno o più inquilini, o vicini, a monitorare la situazione e intervenire, o segnalare, eventuali necessità”. Per ora a Borgofortino stanno valutando come, e a chi, assegnare il coordinamento di un progetto che si preannuncia, oltre che delicato e importante, davvero complesso. “La mappatura – continua l’assessore - potrà servire anche a chi, dovendo progettare la riqualificazione o la ristrutturazione di un’area, vorrà tener conto delle specifiche esigenze dei residenti censiti. Dopo la nostra presentazione, abbiamo ricevuto un input dal
Il Gruppo Pazienti del Reparto di Psiconcologia dell’Ospedale di Carpi ha organizzato una cena al Guerzoni
“Sosteniamo la Psiconcologia” conoscenti, autorità cittadine e dirigenti dell’Ausl per spiegare come si sta in una fredda trincea e di come basti davvero poco per offrire a chi si trova lì una calda coperta”, spiega la volontaria Franca Pirolo. Una serata gioiosa, durante la quale, accanto all’ottimo cibo preparato
dalle pazienti - le quali si sono fatte guidare dalle ricette del loro libro La quinta stagione - sotto l’occhio vigile di Giulio e Giuseppe del circolo, c’è stato il tempo per le parole e il canto. Di fronte a un’ottantina di astanti - tra cui alcune infermiere del Day Hospital Oncologico, vari componenti dell’associazione Angolo, il primario dell’Unità oncologica del Ramazzini, Fabrizio Artioli, la direttrice dell’ospedale Teresa Pesi e molti altri ancora - le pazienti del Gruppo hanno letto alcuni toccanti brani scritti di loro pugno e hanno intonato il brano di Domenico Modugno, Meraviglioso, sulla musica dei Negrama-
coordinamento provinciale della Protezione Civile che ha in programma un’analoga mappatura su tutto il territorio provinciale. Segno, questo, che l’intuizione del sindaco Alberto Bellelli, allora assessore ai Servizi sociali, si è rivelata corretta. L’esigenza è quella di puntare sempre più, nel prossimo futuro, sull’autonomia e il sollievo dei disabili e, più in generale, dei soggetti fragili”. Insomma il progetto procede, seppur con le prevedibili lentezze dovute ai tempi della burocrazia: resta da vedere quando e come sarà approntata la parte operativa per fare di Carpi una città ‘a misura di fragili’. Marcello Marchesini ro. Un’allegria contagiosa, la loro, che ha indotto tutti i presenti ad alzarsi in piedi e a unirsi al coro. La Psiconcologia del Ramazzini sta per perdere una persona speciale: la psicologa Mariagrazia Russomanno infatti è prossima al pensionamento e in reparto resterà soltanto la dottoressa Dania Barbieri. “La nostra speranza - conclude Franca - è che l’azienda sanitaria comprenda l’importanza e l’efficacia della Psiconcologia e decida di potenziarne l’organico affinché tutte le nostre attività (dalla danza del ventre al nuoto, dalla riflessologia al canto, dal teatro alla produzione di gioielli, dall’autoaiuto al cineforum, dal ricamo al cucito) siano salvaguardate per il bene di tutti i malati”.
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“Sì, è parte del centro, pur organizzerà “La filosofia che apporta essendo separato e comanche deun autentico di Life Care è pletamente autonomo. Si gli incontri beneficio al la riscoperta tematici che del valore del tempo. corpo durante tratta di uno shop escludedicato ai riguardano il Con i ritmi frenetici i cambiamenti sivamente bambini e alle famiglie, in bambino e la che subisce di oggi è importan- nei tre trimecui il genitore può trovare sua crescita, te avere un luogo gli alimenti per la primisla questione stri di gestadove ritagliarsi dello zione, ma che sima infanzia: latte delle della concispazio per sé e tromarche più conosciute liabilità tra ha un ruolo vare persone pronte importante in commercio e alimenti famiglia e a dedicarti tutto il di proseguimento come lavoro e altri anche dopo prime pappe prevalentetempo necessario ancora”. il parto e in mente biologiche. Oltre Quali promenopausa per una visita così agli alimenti sarà possibile fessionisti attraverso dicome per una teraacquistare accessori per e attività scipline come pia o una semplice l’allattamento e lo svezzaè possibipilates, yoga chiacchierata”. mento, prodotti di cosmesi le trovare e tante altre mirati e di alta qualità all’interno di Life opportunità. Inoltre, dopo e giochi per l’infanzia Care? la nascita del bambino, prettamente selezionati “C’è uno staff composimamma e papà possono dalle pedagogiste del nido to ancora in evoluzione partecipare agli incontri Colorado per favorire un formato per il momento di massaggio neonatale corretto sviluppo delle cada ginecologo, ostetriche, tenuti da un insegnante pacità motorie e cognitive pediatra, osteopata, dietiAimi: un’arte antica che del bambino”. sta, fisiatra, dermatologo, consente di creare legami Qual è la filosofia di chirurgo vascolare, oltre profondi con il bambino, Life Care? a un’equipe di psicologi di interpretare il suo lin“La riscoperta del valore e neuropsichiatri, psicoguaggio per rispondergli motricisti e logopedisti. con amore e ascoltarlo con del tempo. Con i ritmi Il centro è pensato per far rispetto”. “Noi donne, frenetici di oggi è importante vivere a chi vi entra un’eAccanto quando ci avere un luogo sperienza di accudimento al Consuluniamo, ritagliarsi e benessere generale. torio sarà possiamo fare gran- dove dello spazio Per questo al suo interno presente di cose e Life Care ne per sé e trovare è presente una sala dedianche un persone pronte cata all’esercizio fisico negozio... è la prova”.
a dedicarti tutto il tempo necessario per una visita, così come per una terapia o una semplice chiacchierata. In Life Care chi accoglie ha uno sguardo aperto e in grado di dare consigli ad ampio raggio. Noi stesse siamo madri e sappiamo quanto sia importante sentirsi ascoltate e supportate per trovare insieme delle strategie di soluzione ai problemi. E poi alla base di questo progetto c’è la grande complicità che ci lega. Ci conosciamo da oltre vent’anni e durante tutto questo tempo siamo diventate compagne di vita prima che socie, e se abbiamo potuto concentrare le nostre forze anche su Life Care è stato grazie alla sintonia che esiste tra di noi, oltre ovviamente all’equipe di educatrici e ausiliarie professioniste che collaborano con noi ogni giorno a Colorado e sulle quali possiamo sempre contare. Noi donne, quando ci uniamo, possiamo fare grandi cose e Life Care ne è la prova”. Chiara Sorrentino
Domenica 31 maggio l’appuntamento è all’Oasi La Francesa
Torna la Giornata delle Oasi
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omenica 31 maggio all’Oasi La Francesa si celebrerà la Giornata delle Oasi del Wwf. La giornata si concentrerà in maggior parte sul progetto Wwf per Expo: La natura del cibo, una sola Terra per nutrire il Pianeta. Il progetto prevede l’approfondimento di temi legati alla sicurezza alimentare, alla denutrizione, alla disponibilità di cibo, alla sostenibilità ambientale delle diete e delle filiere agro-alimentari, in relazione all’utilizzo delle risorse naturali e all’impatto sulla biodiversità. L’iniziativa fa parte di oltre 180 eventi dentro e fuori l’Expo di Milano e in tutto
il Paese, per sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’insostenibilità dell’attuale modello di consumo delle
risorse e la conseguente pressione ambientale. Il Wwf è l’unica
Il programma della Francesa Ore 9.30 Apertura oasi con visite guidate all’interno del percorso didattico. Ore 10 Dal capanno del Birdwatching esperti ornitologi forniranno spiegazioni sulla fauna presente nella zona umida. Ore 10.30 All’interno del centro visite, appassionati mirmecofili presenteranno il fantastico mondo delle formiche. Attraverso teche che riproducono i formicai in natura, si possono ammirare questi insetti. Ore 15.30 I volontari dell’oasi che si occupano del Progetto Emys Orbicularis per la reintroduzione della Testuggine palustre, progetto coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e dall’Ente parchi dell’Emilia Centrale, apriranno i cancelli dell’area di riproduzione al pubblico (a piccoli gruppi) e illustreranno da vicino le attività che vi si svolgono al suo interno. Ore 17 I volontari del Centro di recupero Fauna Selvatica Il Pettirosso di Modena, libereranno animali curati presso il loro centro.
associazione ambientalista presente all’esposizione universale di Milano in qualità di Civil Society Partecipant e, dal 2012, ha sviluppato in Italia il suo programma One Planet Food sull’impatto delle filiere alimentari. In occasione della Giornata delle oasi sarà distribuito ai visitatori, un opuscolo che presenta il Decalogo per il mangiare sostenibile Alimentare le buone abitudini, che spinge i singoli consumatori, ma anche gli agricoltori e l’industria, ad azioni di responsabilità.
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Dal 30 maggio al 2 giugno si svolge in città la Festa nazionale Anpi
Il significato del 2 giugno “ Non piangetemi, non chiamatemi povero. Muoio per aver servito un’idea”. Nel Museo Monumento al Deportato di Carpi sono raccolte le ultime frasi dei partigiani, la cui lezione di coraggio e umanità sopravvive nel tempo. Francesco Lioce ha 37 anni, di sicuro non era tra loro settant’anni fa, ma oggi a Carpi è il presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. “Il ruolo dell’Anpi è lo stesso da sempre: da un lato, difendere la memoria della lotta di liberazione dalle distorsioni e dalle falsificazioni dei suoi avversari che oggi sono i cosiddetti revisionisti alla Giampaolo Pansa, dall’altro difendere e divulgare quei valori di democrazia, giustizia e libertà che sono alla base della nostra carta costituzionale”. Nel 2006 l’associazione ha modificato lo statuto nazionale permettendo il tesseramento a chi, per motivi di ragione anagrafica, non ha fatto la Resistenza e aprendosi a chi ne condivide gli ideali. “E io non sono il più giovane”, commenta Lioce. A Carpi c’è una sezione piuttosto dinamica articolata su tredici circoli di quartiere o frazione e con 900 iscritti circa che hanno un’età compresa tra 18 e 80 anni, “ma sono una ventina quelli che contribuiscono in maniera attiva”. Dal 30 maggio al 2 giugno si svolgerà nella nostra città la Festa nazionale Anpi (www. anpi.it) e tutto è pronto per accogliere chi parteciperà ai numerosi appuntamenti. Perché è stata scelta Carpi? “Principalmente per un motivo di carattere storico: eventi tragici che hanno caratterizzato la vita carpigiana negli anni tra il 1943 e il 1945 coprono gran parte delle tematiche nazionali ed europee di quegli anni. Noi portiamo avanti la memoria della Resistenza armata e disarmata delle persone che in quel periodo hanno lottato contro il nazifascismo. Uomini, donne e giovanissimi senza la cui collaborazione sarebbe stato difficile resistere in un territorio di pianura come il nostro. Oltre alla lotta di Liberazione c’è tutta la vicenda del Campo
Francesco Lioce
Sala Estense
Partigiani e fumetto
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ell’ambito della Festa nazionale dell’Anpi, la sezione di Carpi ha organizzato la mostra Partigiani e Fumetto. Settant’anni di Resistenza nelle strisce disegnate la cui inaugurazione è in programma domenica 31 maggio, alle 12, presso la Sala Estense di Palazzo Pio. Alle 15 è prevista la conferenza sul tema Fumetto e libertà: introduce Odoardo Semellini e seguono i contributi di Roberto Baldazzini, autore di L’Inverno di Diego; Alberto Bellelli, sindaco di Carpi, Giulia Bondi, vicepresidente Istituto Storico di Modena; Luca Boschi, autore e saggista; Pier Luigi Gaspa, saggista e divulgatore; Giulio Giorello, filoso e saggista; Alberto Pagliaro, autore de I figli della schifosa; Gianfranco Pagliarulo, Anpi Nazionale. Alle 17.30 incursione del Coro delle Mondine di Novi.
d’internamento di Fossoli che si collega alla Shoah e alla deportazione politica. Inoltre è possibile contare sulla massiccia presenza di volontari non solo del territorio di Carpi ma dall’intera provincia di Modena e Reggio Emilia. Infine per la posizione strategica di Carpi che, grazie all’autostrada, è facilmente raggiungibile da tutto il Centro Nord”. Quali gli eventi più importanti? “La festa è tutta importante ma vorrei segnalare due appuntamenti che parlano del presente. Il forum La Costituzione: modificarla non stravolgerla, lunedì 1° giugno presso l’Auditorium San Rocco perché il tema è molto caldo alla luce degli sviluppi dell’attualità. E l’evento conclusivo di martedì 2 giugno, alle 15, in Piazza Martiri, su Il significato del 2 giugno oggi con il giornalista Gad Lerner e la segretaria della Cgil, Susanna Camusso”. Sara Gelli
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artedì 19 maggio si è svolta la Festa di Consegna dei Premi di Studio. In un affollato Teatro Comunale, sono stati distribuiti 135mila euro agli studenti che si sono particolarmente distinti nel loro percorso formativo. Agli studenti delle scuole superiori è stato consegnato un premio da 400 euro, ai diplomati da 800, da 1.000 euro ai laureati di primo e secondo livello, mentre quelli di secondo livello a ciclo unico hanno ricevuto, ognuno, la somma di 2.000 euro. Per l’edizione 2015 la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che da anni promuove il concorso ha elevato i criteri di accesso ai premi. Gli studenti in possesso degli alti requisiti necessari per partecipare sono stati ugualmente numerosi. In totale si sono consegnati 155 Premi di Studio: 73 studenti delle scuole superiori, 36 diplomati, 42 laureati di primo e secondo livello e 4 laureati a ciclo unico. Durante la serata sono stati consegnati anche i Premi di Eccellenza, che quest’anno consistevano in soggiorni studio presso la Westonbirt School, vicino alla città
di Oxford, per approfondire la conoscenza della lingua inglese. I vincitori, segnalati direttamente dagli Istituti comprensivi di Carpi, Novi di Modena e Soliera, sono stati: Riccardo Artioli (Istituto Sacro Cuore), Alice Biagioni (Istituto scolastico Carpi 2), Eva Di Donna, (Istituto scolastico Carpi Nord), Alessia Palladino (Istituto scolastico Sassi di Soliera), Sara Roversi (Istituto scolastico Gasparini di Novi di Modena), Matteo Tarabini Solmi (Istituto scolastico Carpi Centro) e Chiara Zanoli (Istituto scolastico Carpi 3).
FESTA DI CONSEGNA DEI PREMI DI STUDIO 2015
Dalla Fondazione 135.000 euro ag
Sono stati infine assegnati i premi da 2.500 euro per le Migliori Tesi di Laurea conseguite presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia che quest’anno sono andati al dr. Giorgio Politano, per il dipartimento di Giurisprudenza, al dr. Omar Timothy Khachouf, per il dipartimento di Medicina e Chirurgia, al dr. Matteo Sarzi Amadè e dr. Marco Sentimenti, per il dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari La serata è stata condotta e animata dalla Strana Coppia di Radio Bruno, Enrico Gualdi e Sandro Damura, insieme alla comica di Zelig e Bugs life, Claudia Penoni.
I vincitori del Premio di Eccellenza - Da sinistra Riccardo Artioli, Alice Biagioni, Eva di Donna, Alessia Palladino, Sara Roversi, Matteo Tarabini Solmi, Chiara Zanoli e Cinzia Principi, consigliere di indirizzo della Fondazione CR Carpi
PREMIO DA 400 EURO STUDENTI Francesco Andreoli, Aurora Badiali, Beatrice Baraldi, Aurora Barbieri, Francesco Bellei, Riccardo Bellelli, Lucrezia Bellesia, Luca Benati, Lorella Beqiraj, Giacomo Bicchieri, Daniele Bisi, Chiara Buldrini, Bianca Burani, Sara Bussei, Vittoria Cantarelli, Cecilia Capelli, Arianna Capitanio, Matteo Cardinazzi, Eleonora Casarini, Floriana Cogliani, Teresa Colliva, Silvia Dallari, Luna De Benedittis, Mattia Donini, Rebecca Erbanni, Giulia Farioli, Vittoria Ferrari, Francesco Ferrari, Simona Finelli, Silvia Fogliani, Gaia Forghieri, Ester Ganassi, Fiorella Gasparini, Irene Gherardi, Beatrice Guastalla, Marta Guerzoni, Ellen Ianniciello, Francesco Iorio, Ionitel Iuliana, Sara Loschi, Roberto Louhichi, Gabriele Magrì, Davide Malvezzi, Giulia Malvezzi, Andrea Mantovani, Federica Mari, Enrica Martinelli, Gabriele Melegari, Kevin Joy Navero, Vanessa Nicolini, Greta Ortalli, Silvia Palladino, Maria Cristina Pelliciari, Bianca Maria Pescetelli, Martina Plessi, Alessia Preti, Giacomo Preti, Maria Teresa Preziosi, Deborah Ragazzi, Francesca Righi, Stefano Sacchi, Marco Saguatti, Martina Scarparo, Silvia Severi, Usama Sikandar, Francesca Simoni, Giacomo Storchi, Silvia Storchi, Daniele Timò, Erick Turricelli, Filippo Valla, Marina Vavassori e Guo-Wei Yu.
Paolo Vincenzi, vicepresidente della Fondazione CR Carpi, premia la laureata Isabella Debbia
Eleno Dondi, consigliere di amministrazione della Fondazione CR Carpi, premia lo studente Kevin Joy Navero
Caterina Bagni, vicesindaco di Soliera, premia la studentessa Greta Ortalli
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PREMIO DA 800 EURO DIPLOMATI
e CR Carpi gli studenti
Margherita Accorsi, Andrea Adduci, Benedetta Bigi, Nicolò Bisi, Giorgio Bozzini, Nina Buffagni, Morena Carretti, Emanuele Collaro, Maria Rosaria D’Agostino, Lorenzo De Vito, Francesco Del Buono, Mauro Esposito, Lorenzo Ferrari, Federica Fontanesi, Giuseppe Garofalo, Ilaria Garuti, Giorgia Garuti, Simone Gherardi, Marco Lorenzano, Salvatore Magrì, Laura Marcianò, Eleonora Martinelli, Greta Martinelli, Matteo Mor, Marianna Morello, Irina Osipova, Marcella Palladino, Giulia Pederzoli, Samuele Pivetti, Marco Possega, Paolo Rossi, Francesca Rossi, Federica Sala, Veronica Sapio, Annalisa Tassi e Alessia Valenti.
PREMIO DA 2.000 EURO LAUREATI A CICLO UNICO
La Strana Coppia - Enrico Gualdi e Sandro Damura
Laura Bedocchi (Giurisprudenza), Chiara Colliva (Farmacia), Alice Marani (Scienze della formazione primaria indirizzo scuola materna) e Davide Vaccari (Medicina e Chirurgia).
Giuseppe Schena
PREMIO DA 1.000 EURO LAUREATI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO
I vincitori delle Migliori Tesi di Laurea sperimentale - Da sinistra Giorgio Politano, Matteo Sarzi Amadè, il presidente Giuseppe Schena, Marco Sentimenti e Omar Timothy Khachouf
Giulia Andreoli (interpretariato e traduzione editoriale e settoriale), Alessandro Baggio (economia e finanza), Diego Maria Barbieri (ingegneria civile), Laura Bellentani (fisica), Fabio Berni (ingegneria del veicolo), Giulia Bigi (amministrazione, finanza e controllo), Paola Borsari (scienze pedagogiche), Giovanni Cigarini (lettere), Teresa Colliva (lettere moderne), Ilaria Corradini (decorazione per l’ambiente), Silvia Corradini (decorazione per l’ambiente), Sonia Dallari (scienze delle attività motorie e sportive), Isabella Debbia (ingegneria gestionale), Giovanna Deodati (lingue e letterature straniere), Loredana Flammia (scienze pedagogiche), Matteo Foroni (filosofia), Jessica Giacomoni (scienze biologiche), Gabriele Gualdi (relazioni internazionali), Emanuele Lorenzano (fisica del sistema terra), Federico Lugli (quaternario, preistoria e archeologia), Ilaria Mamei (scienze infermieristiche e ostetriche), Filippo Mantovani (ingegneria per la sostenibilità ambientale), Andrea Marzi (lettere), Valentino Roberto Mauro (geografia e processi territoriali), Isabella Meraglino (lingue e civiltà dell’asia e dell’africa mediterranea), Sara Michelini (scienze chimiche), Federica Mora (lingue, culture e società dell’ asia e dell’ africa mediterranea), Andrea Olivieri (scienze geologiche), Carmela Pane (infermieristica), Lorenzo Pazzi (fisioterapia), Carlotta Po (scienze della comunicazione), Marcello Rossi (biologia della salute), Andrea Walter Ruggerini (civil engineering), Francesca Sabattini (geografia e processi territoriali), Eugenia Saetti (economia e marketing internazionale), Riccardo Salami (scienze politiche, sociali e internazionali), Marco Silvestri (design), Fulvio Boris Tallarico (scienze storiche), Nicolò Tassoni (ingegneria civile), Matteo Tirelli (lingue per la comunicazione nell’impresa e nelle organizzazioni internazionali), Carlotta Vecchi (scienze dell’educazione: educatore sociale) e Anna Vincenzi (filologia moderna).
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Credo che li abbiamo confusi ancor di più”; questo il commento a caldo fatto con un lieve sorriso dall’ex prefetto Carlo De Stefano, ex sottosegretario del Governo Monti e grande esperto di terrorismo internazionale (per essere stato ai vertici dell’Ucigos della Polizia per oltre 10 anni), al termine dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi in Sala Mori, promosso da Lions Club Carpi Host e Anioc sul tema di stretta attualità, Terrorismo internazionale di matrice jihadista. Carlo De Stefano, intervistato da Pierluigi Senatore di Radio Bruno, ha cercato di spiegare come “non ci troviamo davanti a una guerra tra Islam e Occidente, ma siamo in presenza di un conflitto interno alle varie anime del mondo islamico. Una guerra che vede contrapposti Sunniti e Sciiti, i quali, a loro volta, sono suddivisi in varie fazioni e
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opo vent’anni, non è semplice provare a capire quale sia il segreto della Balorda. Quale sia, dei tanti ingredienti, quello che rende la Popolarissima davvero unica. E che da vent’anni spinge giovani, adulti, famiglie con bambini e nonni, a venire da ogni parte dell’Emilia e anche da fuori Regione, per partecipare, ridere e star bene in compagnia. Ogni anno più persone, più mezzi, più colori. Perché chi l’ha già provata in passato, non può fare a meno di tornarvi, e chi non l’ha mai vissuta, viene attirato in modo irresistibile dai passaparola leggendari e dai racconti epici di chi c’è già stato. Qual è l’ingrediente segreto? Non è solo il tema, mai fantasioso quanto quest’anno (Fanta Gatti Gasatissimi Alla Frutta Nello Spasio 2). Non sono soltanto i tre giri del percorso, assolutamente anti-agonistico, da fare su mezzi privi di motore, di tutte le forme, fattezze e fantasie. Che poi, chi riesce a farli tutti e tre, i giri? Qualcuno parte brillante per il primo, poi magari si perde il secondo ma rientra al terzo, qualcuno inizia a pedalare di gran carriera e poi finisce sdraiato sul prato, con la mente persa e felice, a contare i fili d’erba, oppure addirittura si ritrova alla fine a pedalare contromano, chissà come, incrociando gli occhi ridenti degli altri partecipanti. Non sono soltanto le battute di spirito, i cori, i complimenti reciproci per i travestimenti, le pedivelle perse durante il percorso, i campanelli rotti, quelli ahimè che cadono, e quelli intorno che sì, si preoccupano, ma la risata
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L’ex prefetto Carlo De STEFANO è stato ospite a Carpi di un incontro promosso da Lions Club Carpi Host e Anioc sul tema: Terrorismo internazionale di matrice jihadista
L’ombra dell’Isis fa paura
Maria Claudia Ferrari, Carlo De Stefano e Pierluigi Senatore
tribù. Siamo in presenza di molti gruppi terroristi senza scrupoli – ha proseguito De Stefano – che originariamente facevano capo ad AlQaeda e ora guardano allo
stato islamico come nuovo riferimento ideologico”. L’Isis rappresenta un pericolo per l’Occidente? “Sì perché è uno Stato, ne
ha la struttura e opera come tale. Inoltre, la violenza che pratica attira giovani anche dall’Occidente (dall’Europa in particolare). Ragazzi che non credono nel pacifismo
e vedono nella violenza armata il mezzo per non subirlo”. Su un’area grande come il Belgio, tra l’Iraq e la Siria, il Califfato esercita un vero
e proprio potere di amministrazione, garantendo ai suoi sottoposti acqua gratis, pane quasi gratis, scuola che funziona. Molti arabi e non solo - sono affascinati dall’idea del ritorno al Califfato. Come legge il fenomeno dei Foreign Fighters? “Non è l’Islam che attrae i figli di famiglie arabe integrate e di successo in Europa; giovani preparati e colti, bensì la violenza. Vogliono praticare la violenza e non esserne vittima”. Per il prefetto Carlo De Stefano “l’Occidente ha fatto molti errori nel mondo arabo e ora sbaglia nuovamente nel voler dare una risposta solo militare: è necessario analizzare le sue origini e offrire una soluzione soprattutto culturale. L’Italia dev’essere capofila e avere un ruolo cruciale mettendo in campo un’azione di tipo diplomatico e di intelligence”.
La Balorda ha compiuto il suo ventesimo compleanno e si conferma uno degli appuntamenti più amati
Il segreto ventennale della Balorda
inevitabilmente ci scappa. Non sono le bollicine del lambrusco che portano allegria e guance rosse, non sono le mani unte, dopo ogni pausa al punto ristoro. Non sono soltanto gnocco fritto, ciccioli, mortadella e pastasciutta (perché alla Balorda non c’è spazio per quei cibi moderni che pretendono di essere sani, non c’è niente di sofisticato, ma tutto è genuino, grasso, gioioso e un po’ disordinato). Tutto trasuda “emilianità”, alla Balorda, la goliardia si mescola alla cultura del mangiare e del bere e alla felicità di piccoli e colorati momenti di condivisione. Tutto questo, nel suo insieme, ha animato le campagne intorno a San Marino di Carpi, domenica 24 maggio, tutto questo si è ripetuto per la ventesima volta, e tutto questo, siamo sicuri, si ripeterà negli anni a venire. Perché ormai la Balorda, compiuto il suo ventesimo compleanno, è tradizione, è comunità, è appartenenza. E tanto per chi la ama, quanto per chi la critica, la Balorda è unica e insostituibile. Laura Benatti
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l Teatro Herberia di Rubiera ha ospitato una performance del pianista non vedente Alex Beneventi, di appena nove anni, nel corso di una serata musicale a scopo benefico denominata Musica nell’anima organizzata da Giacomo Ingrami e Saura Leonardi a nome della Parrocchia e del Comune di Rubiera. Il giovanissimo pianista, residente a Panzano, frequenta un Istituto musicale reggiano e ha già eseguito brani sacri in occasione di celebrazioni religiose. Anche a Rubiera, Alex ha impressionato i presenti con la sua grande sensibilità musicale
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L’Angolo di Cesare Pradella Alex: il pianista prodigio non vedente Foto di Breci Ruben (Fotostudio Flash - Rubiera)
e la maestria con la quale ha eseguito alcune arie in Sol maggiore dell’autore tedesco Beyer, suscitando unanimi consensi e calorosi applausi finali. Tra l’emozione di mamma, papà e nonni. “Sono lieto e orgoglioso di essere stato il primo insegnante di Alex – ci ha detto alla fine del concerto il maestro Cesare Neri, noto musicologo nonché pianista e violinista di fama nazionale – e devo
ammettere che il ragazzo sta facendo passi da gigante non smentendo le doti innate di musicista che avevo notato sin dalle prime volte che lo accompagnavo col violino. E la capacità e la disinvoltura con cui Alex incrocia le mani sulla tastiera, nonostante il grave handicap visivo di cui soffre, confermano che ‘sente’ i tasti anche senza vederli”. A Panzano è davvero nata una stella.
Numerosi i carpigiani che si sono riversati in centro storico per assistere ai tanti appuntamenti legati ai festeggiamenti del patrono
Momenti da ricordare
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i è conclusa la kermesse di eventi religiosi e spettacolari legata ai festeggiamenti del patrono cittadino. Grazie agli sforzi profusi dal Comitato Festa del Patrono, malgrado i capricci del tempo, tutto si è svolto nel migliore dei modi. Centinaia le persone che si sono lasciate incantare dalle suggestioni dello Spettacolo di fuochi, luci e musiche al Castello. Brillanti fontane di luci e fuochi pirotecnici a ritmo di musica hanno infatti lasciato a bocca aperta grandi e piccini. La Primavera del Volontariato ha portato decine di associazioni e centinaia di volontari a Carpi, in Piazza Martiri, per farsi conoscere dalla cittadinanza, che ha risposto con entusiasmo e partecipazione. Molto apprezzata anche la sfilata in Piazza, presentata dagli
Strani di Radio Bruno, Enrico Gualdi e Sandro Damura. I carpigiani hanno poi risposto presente all’invito lanciato dal Comitato del Patrono per assistere alla prima sul grande schermo del capitolo dedicato a San Francesco d’Assisi della nostra regista Liliana Cavani. Un cinema Corso gremito è stato il segno tangibile che la cultura e l’arte sono di casa nella nostra città. Approvata anche la novità dell’edizione 2015 del Patrono, ovvero la rievocazione storica, rigorosamente in costume, della Battaglia di Carpi del 1815. Decollata anche la Fiera di S.Bernardino, manifestazione a cavallo tra tradizioni, mercato, campionaria e gastronomia. Ha invece segnato il tutto esaurito il musical Ubuntu liberamente ispirato al Re Leone. Messo in scena al Comunale
dalla compagnia H.O.T. Minds di Sassuolo lo spettacolo ha consentito di raccogliere fondi per Medici senza Frontiere. Seguitissime anche le presentazioni di libri, in particolare Papa Francesco - Questa economia uccide alla presenza degli autori, i vaticanisti Andrea Tornelli e Giacomo Galeazzi, i quali hanno dialogato col giornalista Pierluigi Senatore e il professor Franco Mosconi. Emozionante anche la consegna, svoltasi all’Auditorium San Rocco, del Premio Mamma Nina - Amore oltre le barriere, al cantante Niccolò Fabi e al fondatore di Migrantes, il carpigiano Stefano Croci. Insomma, una grande festa popolare, che vive grazie soprattutto alla partecipazione di tutti i cittadini. Grandi e piccini.
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I Lions e Leo Clubs carpigiani hanno premiato i vincitori dell’edizione 2015 del concorso Il Poster della Pace
Eco Wedding Project
I giovani e la pace
Guide d’eccezione
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omenica 17 e 24 maggio un nutrito pubblico ha partecipato con entusiasmo alle visite guidate alla mostra Eco – Wedding Project, allestita nelle sale di Palazzo Pio dall’Istituto Vallauri, in collaborazione con i Musei Civici di Palazzo Pio, la ditta Daniela Dallavalle e Coop Estense. Guide d’eccezione sono stati gli stessi studenti: Eleonora, Maria, Antonietta, Mariagrazia, Jessica, Matteo e Federico hanno portato i visitatori a scoprire la storia
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opo aver visitato Expo all’inizio di maggio, gli oltre sessanta allievi del Nazareno impegnati negli esami finali di qualifica hanno raccolto le idee e gli stimoli ricevuti e, con la supervisione dei loro docenti, hanno preparato il saggio finale scegliendo una tema quanto mai attuale: valorizzare materiali di recupero, attraverso l’originalità delle idee. Questa rilettura del tema di Expo, Nutrire il pianeta, energia per la vita ha portato l’attenzione sull’uso responsabile delle risorse e sul tentativo giocoso di preparare un menù e una tavola rigorosamente senza sprechi. Il menù è stato preparato scegliendo sei ingredienti, utilizzati senza nessuno scarto, a riprova che la sostenibilità di “nutrire il pianeta” si può declinare anche in modo curioso e creativo. I ragazzi hanno espresso le loro abilità nel preparare gli aperitivi sul ricco buffet che ha accolto genitori e ospiti nel grande salone rivestito di bottiglie di plastica piene di erbe aromatiche e di pallet di legno, riciclati come portabottiglie e centritavola di carta intrecciata. Nella sala da pranzo, oltre a tovaglie coperte da patchwork di piatti e idee sul tema dell’alimentazione, sulle tavole una foresta di magnum dai quali spuntavano bigliettini con idee curiose su come utilizzare materiali poveri, presentati tra i ricami di ferro piegato ad arte. Originalissima l’idea della preparazione dei coperti: gli ospiti hanno pranzato con piatti e bicchieri di forma e colore diversi,
dell’abito nuziale e, con essa, i riti e le superstizioni legate al matrimonio nel nostro territorio negli ultimi settant’anni. Gli studenti, hanno risposto con preparazione e professionalità alle numerose domande poste dai visitatori incuriositi e interessati. La mostra, che rientra nel circuito Expo 2015 con Carpi polo della Moda, rimarrà aperta sino al 28 giugno. Tutte le domeniche, a partire dalle 17, i ragazzi dell’Istituto Vallauri sono a disposizione dei visitatori per illustrare il progetto.
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’edizione 2015 del concorso Il Poster della Pace, indetto dai Lions e Leo Clubs carpigiani, ha visto la folta partecipazione degli allievi delle scuole medie di primo grado dell’Unione delle Terre d’Argine. Gli otto vincitori, selezionati tra i ragazzi che hanno partecipato al concorso con pregevoli opere grafiche, sono stati chiamati, accompagnati dai loro presidi, insegnanti e genitori, all’ex Campo di Fossoli, dove hanno ricevuto l’attestato
di partecipazione, alla presenza delle tre presidentesse di club, Claudia Ferrari, Nunzia Torre e Francesca Santorelli e dell’assessore Daniela Depietri. Il concorso - giunto alla sua 27° edizione - si articola in quattro step, (locale, distrettuale, nazionale e internazionale), e vede tra le 24 opere inviate dai 64mila club sparsi in 208 Paesi del mondo, un vincitore che viene premiato nel palazzo dell’Onu, dove il Lions Club International è accreditato,
nel giorno dedicato alla pace. Questi i nomi degli studenti vincitori: Giorgia Mari (Scuola Alberto Pio), Giulia Pedroni (Campogalliano), Emma Mizzi (Cibeno), Rebecca Delcore (Scuola Fassi), Dyaby Haby (Novi), Martina Monella (Sacro Cuore) e Giovanni Bianculli (Soliera). Il concorso che quest’anno ha come titolo Pace Amore e Comprensione ha premiato anche otto ragazzi segnalati per le migliori opere non vincitrici.
Gli allievi del Nazareno hanno riletto con creatività il tema di Expo per il loro saggio finale
In cucina senza sprechi
portati da casa per l’occasione dagli allievi, per un effetto scenografico veramente di grande effetto. Dopo il benvenuto del presidente dell’Istituto, Sergio Garuti, il sindaco Alberto Bellelli ha salutato gli ospiti – tra i quali il primo cittadino di Correggio Ilenia Malavasi, gli assessori di Carpi Simone Morelli, Stefania Gasparini e Milena Saina, alcuni funzionari della Regione, numerosi presidi e direttori di scuole alberghiere, i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali – e i genitori, complimentandosi con i ragazzi per il loro lavoro ed esprimendo
grande apprezzamento per l’opera che l’Istituto svolge nel territorio provinciale da oltre mezzo secolo a favore dei giovani che qui riscoprono il proprio valore e le proprie attitudini attraverso il lavoro e lo studio che caratterizza il loro percorso. Il direttore del Nazareno, Luca Franchini, visibilmente soddisfatto ha ricordato che “il saggio, atteso e temuto, costituisce al tempo stesso una prova professionale vera e un momento simbolico ironico e giocoso. La cucina che amiamo non è la dimostrazione militaresca di tecniche algide e di
giudici azzimati che recitano parti già scritte. E’ quella che nasce dalla saggezza antica e sempre nuova di chi desidera accogliere l’ospite nel modo migliore, ma senza sprecare nulla”. Gli allievi della scuola, oltre alla pratica quotidiana di sala/bar e cucina, partecipano a due fasi di stage per quasi cinque mesi in azienda e, oltre alle materie strettamente legate alla professione - quali scienza dell’alimentazione, comunicazione e lingua inglese - affrontano anche moduli didattici sulle competenze trasversali e di cittadinanza previste dagli assi culturali della scuola,
grazie ai quali possono assolvere anche l’obbligo di istruzione. Per 18 di questi allievi è in preparazione un’esperienza estiva di stage in due paesi europei nell’ambito del Progetto Erasmus+, in vista dei corsi di specializzazione che inizieranno in ottobre e ripropongono i percorsi di specializzazione di pasticceria, in collaborazione con Alma, la prestigiosa scuola di cucina internazionale di Colorno, di cucina e, dopo moltissimi anni, la riedizione del percorso specifico di sala e bar, scelta molto gettonata dai ragazzi.
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UN PRODOTTO SEMPLICE E A BASSO COSTO PER GLI AMANTI DEGLI ANIMALI. SONO I BRACCIALETTI 3NDY PET DI Raffaele Schiavi e Federica Venturini
I braccialetti Pet Friendly che sfidano la crisi U n progetto che nasce dall’amore per gli animali e sfida la crisi. E’ quello ideato e realizzato dal novese Raffaele Schiavi e da Federica Venturini. I due hanno creato la linea di braccialetti 3ndy Pet in macramè aventi per soggetto cani, gatti e non solo. Il primo, dopo aver preso le redini della ditta di maglieria dei genitori a Novi di Modena, nel 2008 ha creato il marchio di abbigliamento Liberty Dog dedicato ai cani, la sua più grande passione. Così ha conosciuto Federica, ex titolare di una boutique di accessori e alimenti per animali nella provincia di Mantova. “Ci siamo visti per la prima volta nel 2013 a un raduno di cani della razza Westie - racconta Raffaele -e da lì è iniziata dapprima una
Raffaele Schiavi
collaborazione tra fornitore e cliente. Poi, nell’agosto del 2014, Federica ha avuto l’idea di creare una linea di bracciali in macramè, la moda del momento, proposti però in una versione inedita, più emozionale e di nicchia: con le razze dei cani. Il progetto mi ha entusiasmato
e subito abbiamo sviluppato il soggetto Westie per il raduno di settembre 2014 nel quale abbiamo avuto i primi riscontri e richieste per altre razze. Da lì è partito lo sviluppo di altri soggetti, la creazione del brand 3ndy Pet, del packaging, del sito e della pagina Facebook”. Come nascono i vostri braccialetti e a chi si rivolgono? “I bracciali nascono da una sagoma che, in linea di massima, è sempre il cane in posizione ferma su quattro zampe come se fosse in mostra oppure vengono sviluppati altri soggetti a nostra scelta o su richiesta. Tutto rigorosamente made in Italy. Il target finora è prevalentemente femminile, senza limiti di età. Tuttavia anche alcuni uomini acquistano
il prodotto. Io per esempio indosso il ferro di cavallo”. Dove si possono acquistare i braccialetti? “I bracciali si possono acquistare attraverso il nuovissimo sito e-commerce 3ndypet.it e nelle manifestazioni dove saremo presenti con lo stand. Inoltre, li stiamo promuovendo nelle spiagge attrezzate per cani, Federica Venturini
nei negozi specializzati e nelle toelettature”. Oggi intraprendere una nuova attività richiede coraggio. Qual è il vostro bilancio? “Il prodotto sta riscuotendo un discreto successo soprattutto tra i più giovani, più attenti alla moda, più social e maggiormente abituati ad acquistare on-line. Non è ancora tempo di bilanci in quanto abbiamo ancora molto da fare per affermarci”. Dal 10 al 14 giugno sarete presenti al World Dog Show Milano 2015. Di cosa si tratta? “Il World dog show è un’esposizione canina mondiale che vede iscritte diverse decine di migliaia di cani provenienti da tutto il mondo. Esporremo e venderemo direttamente i nostri brac-
ciali, con la speranza che ciò rappresenti un’opportunità per farci conoscere ancor di più. Abbiamo grandi aspettative”. Progetti in corso? “Abbiamo già nuove razze sviluppate, prototipi con applicazioni, ma non vogliamo mettere troppa carne al fuoco, valuteremo anche il da farsi in funzione delle richieste del World Dog Show 2015. Le idee e le possibilità sono numerose. Per il futuro confidiamo di ampliare la rete commerciale e magari creare qualche posto di lavoro con un ufficio per la gestione ordini e spedizioni. Penso che chi abbia voglia di mettersi alla prova possa ancora farcela unendo le idee, le forze, l’entusiasmo e un pizzico di follia”. Chiara Sorrentino
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L’aforisma della settimana...
“Quando si effettua una scelta, si cambia il futuro”. Deepak Chopra appuntamenti
Mostre CARPI
30 maggio - 14 giugno Partigiani e Fumetto Settant’anni di Resistenza nelle strisce disegnate Nella ricorrenza del 70° Anniversario della Liberazione
Roberto Vecchioni in concerto, giovedì 4 giugno, al Teatro Comunale di Carpi. Il celebre cantautore italiano ha scelto la città dei Pio per la data zero del suo nuovo tour accompagnato dalla band al completo
Il Mercante di Luce
Sala Estense di Palazzo dei Pio Fino al 31 maggio L’Umorismo ai tuoi piedi Personale di Graziella Malvasi O&A Centro Affari Fino al 2 giugno FotoCarpi15 Una canzone in mente Sala ex Poste di Palazzo dei Pio Fino al 2 giugno Storie di segni, forme, colori Lettering e graphic design per bambini Torre dell’Uccelliera Fino al 14 giugno I libri belli Aldo Manuzio, Carpi e la xilografia XVII Biennale di Xilografia contemporanea In occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della morte di Aldo Manuzio Musei di Palazzo dei Pio Fino al 14 giugno Città minime Di Matteo Mezzadri Dark Room Silmar Fino al 28 giugno Eco Wedding Project Allestire un matrimonio utilizzando solo materiale di riciclo Abiti da sposa fatti di carta o di plastica Bomboniere con vecchie bottiglie di vetro Centri tavola con bicchieri sbeccati Appartamento inferiore di Palazzo dei Pio Fino al 30 giugno I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza Ex Campo Fossoli Fino al 18 luglio Parole in libertà. Libri d’artista del futurismo Sala espositiva Biblioteca Loria
Eventi CARPI
29 maggio - ore 21 COSEsalve Di Alberta Pellacani In punta di piedi sulle strade del terremoto per cercare cose salvate o perse per sempre Ingresso libero Cinema Corso
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on si tratta solo di uno tra i più importanti musicisti italiani, autore di brani straordinari tra i quali i classici Samarcanda, El bandolero stanco, Sogna ragazzo sogna o la canzone vincitrice dell’edizione 2011 del Festival di Sanremo, Chiamami ancora amore, ma anche di un insegnante, poeta, attore e romanziere. Ed è proprio dal suo best seller Il mercante di luce (Einaudi, 2014) che prende le mosse l’omonimo tour che vedrà il cantautore milanese Roberto Vecchioni calcare il palco del Teatro Comunale, giovedì 4 giugno, alle 21, in un concerto-evento che rappresenterà la data zero della tournée prodotta da Danilo
Mancuso per Dm produzioni. “Non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro”: la frase, tratta dal romanzo, racchiude il senso profondo di uno spettacolo che rappresenterà un vero e proprio inno alla bellezza; la chiave di lettura per interpretare l’intero percorso dell’artista, una meta verso cui tendere e un mezzo attraverso il quale dare senso alle molteplici esperienze di ognuno di noi e costruire un mondo migliore. Un appuntamento tanto unico quanto intenso, dunque, un viaggio interpretato con la sapienza, la cultura e la raffinatezza che contraddistinguono Vecchioni. Un itinerario musicale capace di illuminare l’animo sensibile
del musicista e, ricostruendone il percorso artistico dai successi più recenti a quelli ormai entrati a far parte a buon diritto della storia della musica italiana, consentirgli di condividere con il proprio pubblico valori universali quali amore, passione e bellezza. Platea: 30 euro; palchi centrali: 25 euro, palchi laterali I-II ordine: 20 euro; palchi laterali III ordine: 15 euro; loggione: 10 euro. Per informazioni e prevendite: Cefac - 059.654977, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. Biglietteria Teatro Comunale: aperta solo il giorno dello spettacolo dalle 18.
appuntamenti
Fino al 1° giugno 26ª Sagra Madonna della Rosa Parrocchia di San Francesco 30 maggio - ore 16.30/19 Semi e parole Seconda edizione Poesie, laboratori, musica e danza per passare un pomeriggio immersi nella bellezza Ospiti d’eccezione: la poetessa Silvia Vecchini e il fumettista Sualzo Programma Ore 16.30 In mezzo alla fiaba - PAROLE poetiche Con la poetessa Silvia Vecchini Le fiabe diventano poesia, e la poesia si tinge dei colori della fiaba Da sempre, fiaba e poesia, ci parlano di verità profondissime con la potente semplicità di parole sapienti. Silvia Vecchini presenta e dedica il suo libro a tutti i bambini Per tutti Ore 16.30 La poesia nel vento - SEMI di bellezza Voce di Alessia Napolitano e gesti danzanti di Irene Bucci La poesia è fluida bellezza; mentre Silvia Vecchini dedicherà il suo libro, le parole delle sue poesie vi danzeranno intorno Per tutti Ore 17.00 La fiaba in mezzo - PAROLE in atelier Laboratorio condotto da Silvia Vecchini Laboratorio di collage con testi, immagini, chiavi e porte che si aprono sulla fiaba e sui noi stessi Dai 6 anni Ore 17.00 Hai mai visto il silenzio danzare? - SEMI nel vento Danza poetica a cura di Irene Bucci Protetta in un casa di seta e organza, Irene Bucci darà respiro ai silenzi e alle pause tra le parole poetiche Per tutti Ore 17.30, 0-3 anni - Ore 18.15, 3-6 anni L’onda è parola azzurra di mare - PAROLE e note Laboratorio a cura di Unci, dunci, trinci Progetto della Scuola di Musica UPBG Il silent book L’onda di Suzy Lee, prende vita attraverso la voce che canta, la rima della filastrocca, e i suoni dell’acqua Ore 17 Scia e suoni bianchi - SEMI di carta Laboratorio a cura di Federica De Felice Delicati mondi di carta creati con la tecnica del pop up; tra
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Al via un progetto per indagare il rapporto del territorio con la propria cucina intesa come memoria, cultura, rapporto con gli altri, che culminerà in una pubblicazione presentata alla Festa del Racconto
Seminare storie. Carpi e la cultura del cibo
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no dei filoni che attraverseranno la decima edizione della Festa del Racconto – che si svolgerà da giovedì 1 a domenica 4 ottobre nei Comuni di Carpi, Soliera, Novi di Modena e Campogalliano – sarà il cibo, di concerto con il tema dell’Esposizione Universale ospitata a Milano. Seminare storie. Carpi e la cultura del cibo è, a tal proposito, il progetto di mappe di comunità che, condotto dallo scrittore Davide Bregola, indagherà il rapporto della città con il cibo, inteso non soltanto come insieme di ricette quanto, soprattutto, come storia, memoria, radici, comunità e rapporti interpersonali. Un progetto che culminerà nella pubblicazione di un volume presentato a inizio ottobre nel corso della
Festa del Racconto. Seminare storie raccoglierà, nel mese di giugno, le testimonianze di gruppi di comuni cittadini che, per passione per la tavola, volontariato e amore per l’ambiente, hanno a che fare col cibo. Tra chi confeziona cappelletti in casa, chi cucina alle feste parrocchiali o presso i centri sociali e gli spazi ricreativi, chi si prende cura di un orto, di un terreno, cura botticelle di aceto balsamico o sperimenta antiche ricette, tutti sono invitati a fornire la propria testimonianza al direttore della Festa del Racconto, Bregola, il quale le raccoglierà nel corso di alcuni incontri per poi produrre un libro che evidenzi di cosa parlano i carpigiani quando si tratta il tema del cibo. Tre saranno i gruppi che si incontreranno.
Quello delle persone, anche giovani, che coltivano uno dei numerosi orti sociali del territorio. Per questo primo insieme, l’appuntamento è venerdì 19 giugno, alle 21, presso gli orti di via Baden Powell. Altro momento importante per la città è sicuramente quello legato a chi cucina per la comunità in occasione di feste o sagre: per loro il ritrovo è fissato sabato 20 giugno, alle 18, presso la sezione Pd di via Giovanni Pascoli, 43. Il terzo gruppo riguarda invece tutti gli altri cittadini le-
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appuntamenti
pieghe, tagli, buchi, incastri, da una pagina nascono piccole sculture tridimensionali Dai 4 anni Ore 18 Sigh, sgrunt, wow! La grammatica delle espressioni - PAROLE sonore Laboratorio di fumetto con Sualzo Matite, fogli e tante facce per scoprire insieme come sulla carta prende vita un’emozione Dai 5 anni Ore 19 Disegni diVersi - SEMI di vita Con il fumettista Sualzo e Silvia Vecchini Come intrecciare la poesia al fumetto? Sualzo e Silvia ci parlano della loro poetica, di come riescono a far vibrare le poesie attraverso un segno che racconta le emozioni di una vita Incontro per adulti, non vietato ai bambini Dalle 16 fino a sera Disegni diVersi, poesie per un’esposizione - SEMI E PAROLE Tavole in Mostra Tutte le iniziative sono a partecipazione libera e gratuita Piazza Garibaldi 31 maggio - dalle 9.30 Giornata delle oasi del Wwf L’Oasi La Francesa 30 maggio - 2 giugno Festa nazionale Anpi Centro Storico
gati a vario titolo alla cultura del cibo, che si ritroveranno i lunedì 22 e 29 giugno, alle 21, presso la Biblioteca Loria. Il numero massimo di partecipazione a ognuno dei tre gruppi è di 30 persone. Gli incontri sono gratuiti. Ci si potrà iscrivere a partire dalle 15 di lunedì 8 giugno telefonando allo 059.649368 o inviando una mail biblioteca@carpidiem.it.
5 giugno - ore 21 Il canto si fa cibo Una serata con i cori: Faith Gospel Choir Gram Ensamble Gruppo Sweet Meringhe Una serata dedicata al progetto Caprette del Sahel – Bambini nel deserto onlus Con 43 euro possiamo acquistare una capretta e assicurare latte e reddito a una famiglia del Sahel Ospite della serata: Jolanda Battini Palazzo Corso 5 giugno - ore 21 Coro della Sede di Carpi Direttore Orestina Gibertoni Elena Cattini, pianoforte Sala delle Vedute - Palazzo Pio 7 giugno - ore 18 Mezzabanda Mezzani (PR) Direttore e solista Marco Pierobon (tromba) Partecipano inoltre: Orchestra di Fiati dell’Istituto Vecchi – Tonelli Direttore Massimo Bergamini Carpi Sax Orchestra Direttore Simone Valla Cortile di San Rocco 8 giugno - ore 21 Orchestra G. Bononcini Musiche di Rossini, Mozart, Beethoven Direttore Vram Tchiftchian Cortile di San Rocco
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Fino al 30 giugno
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Al mè dialètt... di Massimo Loschi
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Aprite gli occhi!
di Massimo Loschi
di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
Dopo quei fiocchi di neve come lenzuola, un vecchietto fermo ammira il suo orto. Dalla stazione delle autocorriere un pullman parte per chissà dove, lui pensa… Un fasulètt ed têra
Un fazzoletto di terra
‘Na fètà ed têra e tant ôrt in fila; dóp i fiôch ed néva ch’parivèn linsóo sui radètt. Un vcèt, impèt un d’chi ôrt ch’è dvintèe la sò pasiôun, sê gh’férma sól per n’ucêda. Da sèmpèr martêl e ciêva ingléša i érèn stèe i sò sól arnéš pò, in rêgal cal pcôun ed têra pôch più grand d’un fasulètt. ‘Na sapa, la têra bêin làvùrêda, tant’amigh... e tùtt urtlan impròvišèe, la prìmà sèmna, l’êmôsiôun di šèrmòj, i frut dla natura côi cumplimêint stùff sé, mô in fònd cuntêint. A gh’suvin dal prìmìsìi, in cal sèstlêin, in rêgal a la sò vcina, la sòrpréša ch’la n’chêrdiva gnanch ai so ôç: insalêta, purasèmì, radicin fragulêini per i più cichin, dó carôti, ‘na branchêda ed ravanée e ròss al pêr ed vampêda ed fógh i più bée di sò pòndôr. A s’fà sira, un clàcsòn gh’róba i pinsér, lè atéš ‘na curéra, lé sira dla gint ch’tórna vers cà e: -«Scuša, è têrd! Tè, arpôunsa têra, cun la név sé, mò arpôunsa! S’tè savìss che schmêinsi ch’ho tôlt, garantìi a gh’avròm al più bêl ôrt! A t’côunt, mô no è têrd... lé véra, pêrò a vagh cuntêint, tè arpôunsa... gnàrà prêst anch Primavéra!»
Una fetta di terreno e tanti orti in fila dopo i fiocchi di neve che parevano lenzuola per i radicchi Un vecchietto di fronte ad uno degli orti diventato la sua passione, si ferma solo per una occhiata. Da sempre martello e chiave inglese erano stati i suoi soli arnesi poi, in regalo quel pezzetto di terra poco più grande di un fazzoletto. Una zappa, la terra ben lavorata, tanti amici… tutti ortolani improvvisati, la prima semina, l’emozione dei germogli, i frutti della natura con tanti complimenti stanco si, ma in fondo contento. Si ricorda delle primizie, in quel cestino, in regalo alla sua vecchietta, la sorpresa che non credeva ai suoi occhi: insalata, prezzemolo, radicchietti fragoline per i più piccini, due carote, una manciata di ravanelli e rossi come vampata di fuoco i più belli dei suoi pomodori. Si fa sera, un clacson lo distoglie dai pensieri, lì vicino una corriera, è sera della gente ritorna verso casa e: -«Scusa è tardi! Tu, riposa terra, con la neve si, ma riposa! Se sapesti che sementi che ho preso, garantito avremo il più bell’orto! Ti racconto, no è tardi è vero, però vado contento, tu riposa… verrà presto anche Primavera.
Celebrazioni
Premio On Fire a Pierluigi Senatore
Ciao Clarissa, io sono una di quelle con la casa inagibile per il terremoto e ancora fuori per le lungaggini burocratiche; pago un affitto e mi fa molta paura la riduzione del contributo Cas dal primo luglio perché siamo in una situazione economica non troppo brillante. Ma non voglio neanche autocommiserarmi. Voglio invece lanciare un appello agli amministratori dei comuni terremotati: APRITE GLI OCCHI. Ci sono persone che si fanno dare soldi per ricostruire case vecchie che erano disabitate e diroccate
da vent’anni e per ripristinare le stalle in disuso da trent’anni. Case e stalle che, immagino, dopo che avranno di nuovo un valore saranno rivendute a prezzi di mercato... ma che vengono rimesse in sesto a spese di tutti! E a me tolgono parte del contributo per pagarmi l’affitto in attesa di tornare nella mia casa su cui pago il mutuo! E pago le tasse normalmente, come se non fosse successo niente, perché han spiegato che, senza i soldi dell’operosa Emilia, ha problemi il bilancio dello Stato. E’ una
roba assurda, ma sta succedendo davvero. Grazie per l’attenzione Roberta
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entile Roberta, mi sono già arrivate segnalazioni analoghe e pubblico la sua lettera. Trovo molto grave che con tutta la burocrazia imposta sia finita con amianto sotto scuole temporanee e vecchi casolari abbandonati e diroccati divenuti case da ricostruire a spese di tutti. C’è da auspicare una maggiore attenzione da parte di tutti e anche segnalazioni circostanziate quando c’è il sospetto di gravi irregolarità.
Libri da non perdere! La sposa giovane di Alessandro Baricco
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bastiano Fagnani: una erco“I premi di violino, unica e ledì 20 fanno sempre chiave originale. Quest’anno il maggio, piacere. Sono riconoscimento è stato nella cornice della attribuito al giornalista Sala Oratorio della come una borraccia Radio Bruno, Pierluigi Biblioteca Estense d’acqua fresca per il diSenatore: per anni si Universitaria di ciclista che affronta è occupato di musica Modena, è stato locale, sin dalla fine degli consegnato, dalle una salita; danno Anni 70. E’ sua la tessera mani di Beppe ristoro e voglia di 1 del leggendario Carletti (Nomacontinuare. Un grazie numero circolo carpigiano Tuwat. di), Paolo Belli e particolare a MauSenatore ha condotto e Wilko dei Rats a Pierluigi Senarizio e alla giuria che promosso in prima persona eventi, iniziative e intore il premio hanno visto in me legati all’approfonOn Fire 2015. La qualità che io non mi contri dimento di temi originale, cerimonia è stata riconosco e grazie a quali la legalità, portando contestuale alla a Carpi e in Regione, presentazione del Beppe, Paolo e Wilco eminenti che volume antologico che ci sono sempre”. personalità si sono distinte per la lotta sulla storia della alla mafia e alla corruzione in Italia. musica a Carpi, On Fire. Il Beat e il “I premi fanno sempre piacere. Sono Rock a Carpi curato da Maurizio come una borraccia d’acqua fresca Dente ed edito da CDL. On Fire, per il ciclista che affronta una salita; creato a partire dal libro curato da danno ristoro e voglia di continuare. Dente, si pone l’obiettivo di premiaUn grazie particolare - ha sottolinere, anno dopo anno, personalità ato Pierluigi Senatore - a Maurizio nate nel territorio provinciale, che e alla giuria che hanno visto in me si sono distinte per il loro lavoro in qualità che io non mi riconosco e ambito musicale e sociale. L’opera grazie a Beppe, Paolo e Wilco che ci d’arte consegnata al vincitore è stata sono sempre”. creata dall’artigiano carpigiano, Se-
Se ne occupava Modesto. Che tuttavia aprì e si trovò davanti la Sposa giovane. Non era attesa per quel giorno, o forse sì, ma se n’erano dimenticati. Sono la Sposa giovane, dissi. Voi, annotò Modesto. Poi guardò attorno, stupito, perché non era ragionevole che fossi arrivata da sola, e invece non c’era nessuno, a perdita d’occhio. Mi hanno lasciata in fondo al viale, dissi, avevo voglia di contare in pace i miei passi. E appoggiai la valigia a terra. Avevo, come era stato convenuto, diciotto anni.
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iamo all’inizio del secolo scorso. La promessa Sposa è giovane, arriva da lontano, e la Famiglia la accoglie, quasi distrattamente, nella elegante residenza fuori città. Il Figlio non c’è, è lontano, a curare gli affari della prospera azienda tessile. Manda doni ingombranti. E la Sposa lo attende dentro le intatte e rituali abitudini della casa, soprattutto le ricche colazioni senza fine. C’è in queste ore diurne un’eccitazione, una gioia, un brio direttamente proporzionale all’ansia, allo spasimo delle ore notturne, che, così vuole la leggenda, sono quelle in cui, nel corso di più generazioni, uomini e donne della famiglia hanno continuato a morire. Il maggiordomo Modesto si aggira, esatto, a garantire i ritmi della comunità. Lo Zio agisce e delibera dietro il velo di un sonno che non lo abbandona neppure durante le partite di tennis. Il Padre, mite e fermo, scende in città tutti i giovedì. La Figlia combatte contro l’incubo della notte. La Madre vive nell’aura della sua bellezza mitologica. Tutto sembra convergere intorno all’attesa del Figlio. E in quell’attesa tutti i personaggi cercano di salvarsi.
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venerdì 29 maggio 2015
ell’Aula Magna di Palazzo Battiferri, il Magnifico Rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo Vilberto Stocchi, ha consegnato, il 25 maggio scorso, il Sigillo d’Ateneo al Carpi F.C. 1909. Si tratta della prima volta che il riconoscimento va a una società sportiva. Le motivazioni. Nel suo discorso di apertura il Magnifico Rettore ha ribadito l’importanza di questa iniziativa: “il Carpi – ha spiegato – è una società di antiche tradizioni rifondata nel 2000 e che nel 2009 ha intrapreso un nuovo percorso, sino ad arrivare alla Serie B nel 2013 e adesso in A, la serie più prestigiosa. Per la prima volta assegniamo il Sigillo per meriti collettivi”. Una rinascita fatta di valori. Il Magnifico Rettore, prima della consegna, ha anche sottolineato qual è il contributo che la società ha portato al mondo dello sport: “Questo club – ha aggiunto chiarendo, al di là dei risultati, quale sia il peso da attribuire alla scelta dell’Ateneo – è il simbolo della rinascita di un’intera città piegata dal terribile terremoto del 2012”. Non solo questo: “Il Carpi è anche un modello da seguire: ogni giorno ci arrivano notizie raccapriccianti. Credo che sia opportuno riflettere su come sia pedagogicamente sbagliato insistere sugli esempi negativi. Sono con-
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Nell’Aula Magna di Palazzo Battiferri, il Magnifico Rettore dell’Università di Urbino Vilberto Stocchi ha consegnato il 25 maggio scorso il Sigillo d’Ateneo al Carpi F.C. 1909. Si tratta della prima volta che il riconoscimento va a una società sportiva
Un sigillo sul miracolo del Carpi Da sinistra Caliumi, Bonacini, Stocchi e Giuntoli
tento allora che l’Università si riappropri della prerogativa educativa cogliendo e valorizzando modelli virtuosi che uniscono impegno, sacrificio e passione. Sono anche convinto – ha rimarcato il Magnifico Rettore – che questo non sia un miracolo come qualcuno ha scritto, ma il risultato di un grande lavoro di squadra. I valori dello sport si sono incontrati con una gestione manageriale che ha saputo credere in un progetto di lungo termine e fare scouting”. Con una “politica sportiva” che ha creduto più sulle risorse umane che su
quelle economiche. Sport e Università. Alla cerimonia è intervenuto anche il presidente nazionale del Cus, l’avvocato salernitano Lorenzo Valentini, che ha sottolineato lo stretto legame tra questi due mondi. “Da qui – ha detto – parte un messaggio che ha uno straordinario impatto educativo, che parla di uno sport pulito, fatto di regole, distante anni luce dalla violenza delle tifoserie e dal calcio-scommesse. Il gesto di un ragazzo che gioca a pallone nelle favelas è lo stesso dell’ultimo pallone d’oro”.
La conclusione di un “romanzo”. A tracciare quella che è stata l’avventura del Carpi, che in pochi anni ha raggiunto l’Olimpo calcistico passando solo negli ultimi tre anni dalla Prima Divisione alla A, è stato il giornalista di Tempo Enrico Gualtieri, profondo conoscitore della storia della società sportiva. Suo il racconto breve ma appassionante e appassionato di una squadra che dall’Eccellenza ha raggiunto la A, perfettamente inserita in una città che ha profonde radici nei campi da calcio. “L’esperienza del Carpi –
ha quindi concluso – ci insegna che il calcio può non essere soltanto dei ricchi”. I protagonisti. Il primo a prendere la parola in aula magna è stato Stefano Bonacini, amministratore delegato della società, “orgoglioso di ricevere il Sigillo” il quale ha chiarito lo spirito con cui tutto lo staff si appresta alla nuova serie: “Ci affacciamo – ha detto – a una nuova categoria, ma rimanendo coi piedi per terra sono sicuro che possiamo farcela”. Claudio Caliumi, presidente del Carpi, è tornato sulla ricetta del successo: “il nostro calcio – ha spiegato – è fatto di lavoro settimanale”. Una formula che ha trovato conferma nelle parole del direttore sportivo, Cristiano Giuntoli: “la nostra sfida contro la storia è iniziata già da tempo, per proseguire così dovremo essere convinti di ciò che faremo. La nostra caratteristica – ha continuato – sarà sempre la volontà di osare”. Presente anche mister Fabrizio Castori: “io – ha detto – sono soltanto uno dei tanti che hanno contribuito al successo. Ho avuto al mio fianco uno staff di altissimo livello e un gruppo di ragazzi umili. Non eravamo
certo i più bravi, ma siamo stati i più forti”. Infine il capitano, il centrocampista Filippo Porcari, ha portato quello che è lo spirito dello spogliatoio: “un gruppo sano e allentamenti intensi hanno fatto sì che il mister potesse trarre il meglio da noi in campo”. Il ritorno a Urbino. Ai giornalisti l’anteprima l’ha concessa il direttore Giuntoli, illustrando il programma per la preparazione del prossimo campionato, a fine luglio. “Dopo un ritiro in Trentino sarà nostro dovere omaggiare la città di Urbino fermandoci per una settimana”. Proprio dalla città di Raffaello è iniziata la stagione 2014-15 che ha portato a un traguardo al di sopra di ogni aspettativa. Il fuoriprogramma: la maglia numero “Uno” al Rettore. A margine della cerimonia, oltre alla calciatrice Raffaella Minieri, difensore del Bayern Monaco che ha portato il suo saluto, capitan Porcari - presente insieme ai compagni Mbakogu, Inglese e Lasagna - ha voluto omaggiare il Rettore con una sorpresa: la consegna della maglietta dei biancorossi con il numero “Uno” e il cognome “Stocchi”.
Calcio - Pulcini 2005
Al Carpi la sesta edizione del Città di Carpi
Carpi Solierese
Due Ponti Virtus Mandrio
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avanti a un folto pubblico presente allo Stadio Cabassi va in archivio anche la sesta edizione del Trofeo Città di Carpi, quest’anno riservata alla Categoria Pulcini 2005 e svoltosi con squadre esclusivamente del nostro territorio (Massese, Virtus Correggio, Correggese, Solierese, Due Ponti, Pol.Saturno, Poggese, Virtus Mandrio, Moglia, Fabbrico e Carpi). Dopo le edizioni passate che hanno visto trionfare le formazioni giovanili di Atalanta, Chievo, Juventus e Inter due volte, è la volta del Carpi di mister Gianluca Piccolo alzare al cielo il trofeo. Classifica finale 1° Carpi - 2° Due Ponti - 3° Solierese - 4° Correggese, Fabbrico, Massese, Moglia, Pol.Saturno, Poggese, Virtus Mandrio, Virtus Correggio.
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Pallavolo Femminile Serie A - Modena si affida al talento e alla potenza di Diouf
Colpo di mercato per la Liu Jo Volley N
on è stato semplice, la concorrenza era importante e agguerrita, ma per le prossime due stagioni la Liu•Jo Modena ha piazzato il grande colpo di mercato. Il gm Carmelo Borruto, infatti, si è assicurato il talento, la potenza e la classe di uno dei punti fermi della nazionale azzurra: Valentina Diouf. L’opposta milanese, classe 1993, vestirà la casacca bianconera completando una diagonale tutta italiana di primissimo livello con Francesca Ferretti. 202 centimetri e un braccio davvero pesante sono le qualità principali e
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che più saltano all’occhio di una giocatrice letteralmente esplosa nell’ultimo Mondiale, ma che già aveva recitato un ruolo da protagonista nel massimo campionato nelle tre stagioni con la maglia della Foppapedretti Bergamo. La rassegna iridata disputata nel nostro Paese lo scorso ottobre, tuttavia, l’ha lanciata nell’Olimpo del volley mondiale anche grazie a una prestazione monstre nella finale per il terzo posto contro il Brasile in cui mise a segno, partendo dalla panchina e subentrando nel corso del primo set, ben 31 punti. Tuttavia il palmares di Valentina raccoglie anche altri importanti titoli conquistati a livello giovanile e non: un Mondiale e un Europeo Juniores, i Giochi del Mediterraneo nel 2013 e una Supercoppa Italiana
Valentina Diouf
opo essersi laureato campione regionale Fihp nella categoria Allievi A - Specialità Obbligatori lo scorso 1° maggio a Modena, l’atleta Michele Zanconato in forze alla Sezione Pattinaggio della Dorando Pietri, ha ottenuto, domenica 24 maggio, ai Campionati regionali Uisp svoltisi al Palapilastro di Bologna nella Categoria Allievi Giovani un ottimo secondo posto negli Obbligatori e il terzo piazzamento nel libero. Nella stessa categoria e specialità da segnalare l’ottimo 9° posto (su 33) di Federica Ricchi che, prima tra le modenesi, ottiene così
Sezione Pattinaggio - Dorando Pietri
Coop Parma - Cabassi: 7 - 8 Partita di ritorno di finale del Girone Eccellenza per la Categoria Under 20, che gioca presso il bellissimo impianto del Centro Negri di Parma contro i padroni di casa di Pol. Coop Parma. In palio il terzo posto del Campionato Regionale Under 20, dopo il pareggio della partita di andata. La gara è sempre stata controllata dalla Cabassi che, con un quarto tempo al cardiopalma, si fa recuperare fino al -1 dopo essere stata in vantaggio per ben due volte sul +2. In goal i soliti Andreoli e Campolongo con una rete a testa, doppietta dei veterani Gilioli e Caiumi e un goal ciascuno anche per Dondi e l’Under 15 Zanardi, da citare la prestazione del portiere Meschieri che in più occasioni ha salvato il risultato. Buono l’approccio
Pallanuoto Cabassi
Inarrestabile Michele Zanconato la qualifica ai Campionati italiani. Da ricordare anche il titolo di campione regionale Fihp ottenuto da Luca Facchini, il 3 maggio, ai Campionati Regionali Categoria Divisione Nazionale A, svoltisi a Funo di Argelato con un
I risultati
alla partita giocata col cuore, senza risparmiarsi e che ha visto qualche assenza pesante, una su tutte quella del coach Caprara. “L’entusiasmo e la giovane età del gruppo di questa squadra, ci fa sperare per il futuro” ha commentato coach Restivo. Cabassi - Olimpia: 5 - 13 Ultima giornata di campionato per la formazione Under 13 della Cabassi.
Il podio di Michele Zanconato
primo posto negli Obbligatori e il secondo nel Libero. Chiara sconfitta contro una delle formazioni più forti del campionato: la Pol. Olimpia Vignola. La squadra ospite ha mantenuto sempre il vantaggio sui quattro parziali chiudendo il match col risultato di 5-13. Ottima la prestazione del portiere Losi che nonostante la sconfitta ha reso meno pesante il divario del punteggio finale. Bene anche il difensore di boa Stefani. Doppietta per Pinotti (classe 2004), in gol anche Stefani, Reibaldi e Incerti. Tergeste - Cabassi: 11 - 9
nel 2011 oltre a due importanti premi individuali quali il titolo di miglior giocatrice dell’ultima Supercoppa e di miglior opposto dell’ultima Champions League. Nell’ultima stagione Valentina Diouf ha vestito la casacca dell’Unendo Yamamay Busto Arsizio realizzando un totale di 355 punti in 72 set disputati. Un rendimento, quello offensivo, che le è valso il secondo posto per quanto riguarda, appunto, i punti per set realizzati (4,93) e il terzo considerando solamente gli attacchi vincenti per parziale, ovvero 4,31.
Domenica 31 maggio, dalle 14,30 alle 18, ai Laghi Curiel di Campogalliano
Canoa Day 2015
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’ASD Canottieri Mutina presenta, domenica 31 maggio, dalle 14,30 alle 18, ai Laghi Curiel di Campogalliano (presso la Sede Nautica, in via Albone, 31) il Canoa Day 2015 per far provare quanto sia bello e divertente fare sport in kayak. Saranno presenti istruttori qualificati che accompagneranno quanti vorranno cimentarsi in questa pratica sportiva all’aria aperta. Nell’occasione sarà possibile anche visitare la sede dell’associazione e avere in-
formazioni su attività amatoriali e turistiche, corsi per adulti e ragazzi e ricevere
informazioni relative a centri estivi e tanto altro ancora. Siete tutti invitati!
Cabassi - Vignola: 8 - 7 Partita dei quarti di Finale per gli Under 15 della Cabassi che giocano “in casa” (causa indisponibilità delle piscine Dogali di Modena), presso l’impianto comunale delle Piscine di Faenza contro Pol. Olimpia Vignola. Vittoria, anche se di misura, che proietta i biancorossi in semifinale contro RN Bologna. Partono bene i cabassini che segnano subito due goal,
poi si fanno raggiungere sul finire del primo parziale per incomprensioni in fase difensiva. Secondo tempo ad appannaggio del Carpi che segna un netto due a zero, così come il terzo tempo che vede i padroni di casa chiudere il parziale sul quattro a uno. Nel quarto tempo, la stanchezza e la poca lucidità creano tanti errori in attacco, ma la vittoria è comunque dei carpigiani.
Quindicesima partita di Campionato per la Serie C, che gioca a Trieste presso l’impianto Federale Bruno Bianchi, contro i padroni di casa di Tergeste PN. Nella difficile trasferta contro la squadra momentaneamente prima in classifica, il Carpi ha disputato una buonissima partita e ha dimostrato di essere alla pari con i forti triestini. Categoria Acquagoal Nono Concentramento per la Categoria Acquagoal di scena presso l’impianto della Società Adria Nuoto di Codigoro, che ha visto la partecipazione di 10 squadre, di cui tre della Cabassi. Carpi A allenata da Francesco Iorio, Carpi B e Carpi C allenate da Nicola Colarusso. Carpi A si aggiudica il girone con 8 vittorie e una sola sconfitta.
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