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venerdì 3 luglio 2015 anno XVI - n. 26
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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
Maddalena Forti
Giovanni Pini
maddalena forti: “A Toronto per costruirmi un futuro” Elena Bandieri
Inaugurato un ambulatorio per le terapie di supporto ai pazienti oncologici
Orgoglio biancorosso Giovanni Pini, carpigiano classe 1992, è stato fra i protagonisti della cavalcata della Grissin Bon Reggio Emilia, vice campione d’Italia: un’impresa durata quaranta giorni e seguita da migliaia di tifosi.
Il grande cuore di Carpi batte per Anziani in Rete
la passione nelle mani Tiziana Silvestro
tra le righe:
Tavolo adolescenza: esclusi i di Sara Gelli genitori ambiente
garc presenta il kit togli amianto società
martedì 7 luglio appuntamento con la quarta Critical mass Invaders Must Die 4.0
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Foto della settimana...
Tra le righe...
Tavolo adolescenza: esclusi i genitori
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ta prendendo forma il Tavolo Territoriale per l’Adolescenza di Carpi, ma per ora non è previsto il coinvolgimento delle famiglie. L’idea è quella di costruire “un luogo di confronto – spiega un comunicato stampa del Comune di Carpi - tra scuola (Istituti comprensivi e secondari di secondo grado), studenti, assessorati a Politiche giovanili e Cultura, Sociale-sanità, Sicurezza, l’associazionismo che svolge un ruolo educativo significativo sul territorio, realtà sportive, Pastorale giovanile, Arci... Il tutto con un taglio a 360° nell’approccio alla realtà adolescenziale e giovanile: occorre partire dal guardare i giovani come a una risorsa, in grado di promuovere benessere per sé e per la comunità, già nel presente. La fascia di età di cui si andrà a occupare il Tavolo va dagli 11 ai 19 anni di età, con un’attenzione anche ai giovani fino a 25 anni”. Con tutto quel che fanno/non fanno certi genitori nel crescere i loro figli, balza all’occhio l’assenza delle famiglie, anche in considerazione del fatto che si sta parlando di minorenni. La fascia d’età della prima infanzia catalizza l’attenzione, sull’adolescenza
non si è mai investito altrettanto. Eppure… Bimbi piccoli, problemi piccoli. Bimbi grandi, problemi grandi… e basta guardarsi intorno per capire che i genitori devono affrontare questioni sempre più complesse senza più poter nemmeno contare sul controllo sociale di una comunità che oggi spesso si volta dall’altra parte oppure non è in grado di dare l’esempio. Spesso i genitori non riescono a trovare un confronto proficuo con la Scuola e non tutti gli ambienti sportivi mostrano la stessa attenzione. Delle famiglie comunque non si può fare a meno parlando di adolescenza. A precisa richiesta dall’assessorato hanno replicato che a Carpi non ci sono rappresentanze strutturate di genitori tipo Age o CGD di Modena, dunque non siedono al Tavolo: a settembre si verificherà se e come inserire anche questa parte… Le rappresentanze strutturate ci paiono un tantino sorpassate: è mai possibile che dentro le quattro mura degli uffici comunali non riescano a costituire un pool di genitori volenterosi oppure una rete di contatti?
Sara Gelli
Frase della settimana...
“Possiamo lamentarci a volontà con Aimag, Comune e chi vogliamo, ma dobbiamo essere noi cittadini per primi a tenere pulita la nostra città. Non è così difficile, sapete? Volendo, il Comune potrebbe aiutare con qualche cestino dei rifiuti in più”. Commento lasciato da Gianluca sul nostro sito www.temponews.it relativamente all’abbandono di rifiuti.
1912 - Rifacimento della facciata del Duomo di Carpi Nel dettaglio il capomastro Pini sulla palla della cattedrale Le foto inviateci da Mauro D’Orazi sono di Orlandini & Figli
Il graffio
Angelo Pintus sarà in Piazzale Re Astolfo a Carpi Lo spettacolo di domenica 5 luglio del comico Angelo Pintus si terrà in Piazzale Re Astolfo anziché in Piazza Martiri.
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E’gradita la partecipazione dei cittadini per presidiare il territorio. Sulle altre questioni ce la caviamo da soli.
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La Iena
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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 1° luglio 2015
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l segreto per rendere sicure le nostre strade? “Basta applicare poche e semplici regole per veder diminuire del 60 - 80% i reati predatori”. Parola di Francesco Caccetta, luogotenente dei Carabinieri e criminologo, tra i fondatori dell’associazione Controllo del vicinato, insieme al presidente nazionale Gian Francesco Caccia e a Leonardo Campanale. Davanti a una sala consigliare affollatissima, Caccetta ha spiegato ai numerosi cittadini intervenuti, lo scorso 30 giugno, come “creare un circolo virtuoso tra privati, Forze dell’Ordine e Amministrazione Comunale” per promuovere una “sicurezza partecipata”. Il progetto, approdato nel nostro Paese nel 2009, è una realtà consolidata in numerose città, tra cui Roma: “in 20 zone è già applicato con ottimi risultati, tanto da farci guadagnare il plauso del prefetto Franco Gabrielli”. Ma qual è il segreto? Ribaltare completamente il proprio atteggiamento mentale. “Anziché delegare, occorre prendere coscienza del fatto che ogni cittadino ha il diritto e il dovere di promuovere e difendere la sicurezza della propria comunità. L’occasione fa bene al ladro quindi, ciascu-
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Presentato il progetto di Controllo del Vicinato secondo cui ogni cittadino ha il dovere di promuovere e difendere la sicurezza della propria comunità. “L’occasione fa bene al ladro quindi, ciascuno di noi, deve imparare a rendersi poco vulnerabile”, ha sottolineato il criminologo Caccetta
Prevenire i furti si può!
spinato su tubi e pluviali”. Consigli di buon senso che possono fare la differenza. “Ricordatevi sempre che i nostri occhi e le nostre orecchie - così come quelli dei vicini - sono i migliori strumenti di prevenzione che abbiamo a disposizione e che individuare e rimuovere i propri punti deboli può far sì che i ladri scelgano obiettivi più semplici”. Innalzare il livello di vigilanza, in un condominio come in una via o in un quartiere, implica poi una comunicazione efficace con le Forze dell’Ordine, “sempre reportistica, veloce e attenta”. Al pietrisco sui camminamenti termine della serata sono state raccolte le adesioni o sotto casa in modo da far produrre rumore. O, ancora, degli interessati: “qualora mettere fonti luminose negli vi siano dei numeri concreti per far decollare il progetto, angoli bui dei giardini o in i cittadini verranno richiamodo che proiettino ommati, formati in gruppi e bre sulla casa, aggiungere dovutamente accompagnati, una chiusura al cancello per dar vita a quel circolo o al portoncino senza mai virtuoso che è alla base del lasciare le chiavi inserite Controllo del Vicinato”, ha nella la serratura. Stare attenti a non lasciare oggetti concluso Susi Tinti, comanincustoditi fuori casa, come dante della Polizia Municipale dell’Unione delle Terre cacciaviti o scale, chiudere d’Argine. bene porte, finestre e fineJessica Bianchi strini dell’auto e mettere filo Nel tondo Francesco Caccetta
no di noi, deve imparare a rendersi poco vulnerabile e, di conseguenza, meno appetibile”. Come farlo? “Videosorveglianza, allarmi, inferriate, illuminazione, pattugliamenti… senza il coinvolgimento dei cittadini si rivelano strumenti inutili. La sicurezza è affare di tutti. Nessuno escluso”. Perché un ladro dovrebbe scegliere proprio la nostra auto o la nostra casa? Semplice, prosegue Caccetta. “Il pensiero criminale è lineare. La scelta nasce dal rapporto costi/benefici”. Il progetto Controllo del Vicinato non “presuppone atti eroici, non ha funzioni repressive, né, tantomeno, invita ad acchiappare il malvivente. E’ un progetto di prevenzione pura, per evitare che i
reati si consumino”. Come? Sono tre i pilastri su cui si basa tale metodologia: “recupero della coesione sociale, individuazione delle proprie vulnerabilità ambientali e comportamentali, aumento della vigilanza”. L’isolamento e la privacy, sono nemici della sicurezza: “dobbiamo recuperare rapporti di fiducia coi nostri vicini. Ciò non significa fare ogni domenica il barbecue insieme, bensì sapere che l’altro c’è. Non sentirsi soli è il primo passo per non avere paura. Un ladro non vuole farsi vedere, farsi male, perdere tempo e, ovviamente, non vuole farsi prendere. Per progettare un colpo, i malviventi passeranno davanti alla casa prescelta. Non sono fan-
tasmi, basta non girarsi dall’altra parte, delegando il problema ad altri, e allertare le Forze dell’Ordine”. Oltre a tenere alta la vigilanza è fondamentale rendersi il più invulnerabili possibili: “non è certo una buona idea scrivere su Facebook i propri spostamenti… i ladri oggi sono tecnologici, utilizzano i social e comunicare loro che si va in palestra o in vacanza significa rendergli la vita ancor più semplice”. Numerosi poi gli accorgimenti che si possono adottare per rendere la propria abitazione più sicura: “dal giardinaggio consapevole, ovvero mettendo a dimora piante ungolate vicino alle palizzate come rose o alloro, alla posa di
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on l’arrivo dell’estate, stagione particolarmente critica per le donazioni, ha preso il via la campagna di sensibilizzazione dell’Avis per aumentare il numero dei donatori e per invitare a donare il sangue. In estate, infatti, si registra solitamente una flessione: le città si svuotano e i donatori vengono meno. Prima di andare in ferie è importante andare a donare, perché purtroppo il fabbisogno aumenta: con le autostrade più affollate, c’è un incremento degli incidenti e diventa quindi fondamentale donare. Realtà virtuosa e ben radicata nel territorio è quella dell’Avis di Carpi, che da maggio 2014 si è trasferita nella nuova sede in via Nuova Ponente, e da allora i dati relativi alle donazioni di sangue sono stati positivi, come spiega il presidente Fabio Marani: “finalmente quest’anno stiamo registrando un buon andamento rispetto agli anni precedenti che avevano visto un calo costante nelle donazioni. Con un picco negativo dopo il terremoto: nei mesi dopo il sisma, le persone si sono un po’ perse, non avevamo la sede dentro l’ospedale, ci spostavamo da una parte all’altra. Negli anni successivi ci siamo impegnati enormemente per realizzare questa nuova sede e, finalmente, nel 2014, abbiamo ricominciato a concentrarci sulla ricerca di donatori e sull’aumento di donazioni. I dati aggiornati della sede di Carpi, parla-
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25mila. Sono i chilometri percorsi lo scorso anno dai numerosi volontari di Anziani in Rete. Oltre 15mila le ore dedicate al servizio della comunità, soprattutto quella più fragile e bisognosa di cure e attenzione. “I nostri volontari (130 i soci del sodalizio, una quarantina quelli operativi e facenti parte dei tre gruppi Faro, Ancora e Ponte) non si limitano al trasporto sociale. Sono amici, fratelli, confidenti... perchè fare volontariato – sottolinea la presidente di Anziani in Rete, Isabella Giovanardi – significa dedicare tempo agli altri col sorriso sulle labbra e il piacere nel cuore”. “Uomini e donne che credono nella fraternità e riconoscono nel prossimo il proprio fratello”, le ha fatto eco don Carlo. Da oggi la preziosa opera dei volontari sarà resa più lieve grazie alla generosità di Lions Club Carpi Host, Ancescao e Fondazione Cassa di Risparmio, la quale ha permesso l’acquisto di quattro nuovi mezzi, di cui un doblò attrezzato per il trasporto dei disabili. Completato il parco
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Ha preso il via la campagna di sensibilizzazione estiva per la donazione di sangue
L’importanza di essere donatori
no di 265 sacche raccolte in più, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Mediamente siamo intorno alle 450-500 sacche al mese ma, complessivamente, il numero totale di sacche è aumentato di 265 unità, di queste 87 sono di plasma e 179 di sangue. La tendenza è quella di andare sempre più verso la raccolta di plasma, invece che del sangue intero, in modo da prelevare ai donatori solo ciò che serve maggiormente”. Per quanto riguarda i nuovi donatori? “Il trend è sempre positivo, abbiamo due momenti di attività tradizionali: uno è la campagna di avvicinamento agli studenti delle scuole, durante la quale facciamo delle lezioni per sensibilizzare i ragazzi a donare, e questa attività mediamente ci porta 150 nuovi iscritti all’Avis, di cui circa la metà effettua nel primo anno la prima donazione. Quindi questo è il bacino principale per accrescere e mantenere il numero di associati che, in questo momento, è di 2.680, compresi un centinaio di collaboratori. L’altra iniziativa di ricerca di nuovi donatori, è stata durante il Trofeo Sportivo, che si è tenuto in occasione del Patrono. In questo caso abbiamo coinvolto i ragazzi dalla prima alla quinta superiore e anche di alcune scuole
medie, proprio per sensibilizzare al tema del “dono” in senso ampio e, quindi, oltre alle donazioni di sangue, anche a quelle di organi o di midollo osseo”. Quali novità avete introdotto nella nuova sede? “Abbiamo modificato l’organizzazione del nostro centro, ora si può donare tutti i giorni dalle 7 alle 11, su appuntamento; questo per velocizzare le operazioni, si prenota e si evitano così le file. Inoltre abbiamo modificato il sistema delle chiamate per ricordare il periodo in cui si può donare: prima mandavamo le cartoline a casa, poi abbiamo adottato
Fabio Marani
Trasferimento del centro trasfusionale da Modena a Bologna
Quali le conseguenze?
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ell’ambito di una riorganizzazione del sistema sanitario a livello regionale, si parla del trasferimento del Centro trasfusionale da Modena a Bologna: quali sarebbero le conseguenze? “Siamo effettivamente un po’ perplessi”, afferma il presidente di Avis Carpi, Fabio Marani. “In un primo momento sembrava ci saremmo ritrovati nell’area vasta di Modena-Reggio, ora invece ci troviamo di fronte a un eventuale trasferimento a Bologna. In termini logistici, per il trasporto sangue, è evidente che il trasferimento da Modena a Bologna comporterebbe una spola con il capoluogo, con l’utilizzo di personale e mezzi, e di con-
seguenza costi aggiuntivi per noi. Anche tutto il discorso di procedure informatizzate Avis Net, che abbiamo sviluppato, è incentrato sull’attuale sistema, che ha il suo fulcro nella provincia di Modena: quindi anche a livello informatico, un trasferimento comporterebbe la modifica dei database e del sistema, con un periodo di assestamento. Dovremo fare degli incontri con gli amministratori locali, per capire qual è la situazione, anche in termini di accreditamento. Modena è l’unica delle province che ha mantenuto tutte le sedi. Altre province invece hanno drasticamente diminuito il numero dei centri, con un conseguente calo
del numero delle donazioni. Questo dimostra l’importanza del radicamento e della presenza capillare sul territorio. Se si ragiona in termini di accentramento, con l’intenzione di ridurre i costi, sacrificando le realtà più piccole, si riducono i servizi e, a quel punto, diventa difficile capire effettivamente se siano maggiori i vantaggi o gli svantaggi. Ora bisognerà capire cosa succederà: è tutto in evoluzione. Noi siamo stati ricevuti dall’assessore regionale e abbiamo ribadito le nostre preoccupazioni su questo tema, e per noi è già un successo essere riusciti a fare sentire la nostra voce in Regione”. L.B.
Il Lions Club Carpi Host, l’Ancescao e la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi hanno donato quattro nuovi mezzi, di cui un doblò attrezzato per il trasporto dei disabili, all’associazione Anziani in Rete
Il grande cuore di Carpi
auto che si compone di 12 mezzi, ora la sfida è quella di continuare a rispondere a una domanda sempre crescente. “L’opera quotidiana di Anziani in Rete – ha sottolineato Daniela
Depietri, assessore alle Politiche Sociali del Comune di carpi – va ben oltre il trasporto. Amicizia, solidarietà, comunità... sono di casa tra questi volontari. E’ in corso la mappatura delle
fragilità: sono oltre 5mila gli anziani over 75 anni che vivono soli o con un partner coetaneo. Quando il quadro sarà completo, avremo bisogno del vostro aiuto per mettere in atto quella che
amo definire una solidarietà diffusa. Allargata. Affinché nessuno sia lasciato solo o abbandonato a se stesso. Grazie per tutto quello che state facendo”. A mettere in evidenza le dimensioni di
gli sms e, infine, siamo passati alla telefonata: chiamiamo direttamente il donatore per avvertirlo dell’inizio del periodo in cui può donare, oltre a inviare la cartolina. E abbiamo riscontrato che con questo contatto diretto fra noi e il donatore, i risultati sono migliorati. Anche a livello organizzativo, riusciamo ad aggiornare meglio il database delle chiamate, con indicazioni più minuziose sulle date in cui il donatore può recarsi da noi. E questo ha permesso anche di ridurre i costi e di rendere il sistema più efficiente. Inoltre, è stata creata una App, che si chiama Avis Net, tramite la quale il donatore può visualizzare, attraverso un login e una password, gli esami fatti, i valori del sangue, tutti i propri dati personali, le ultime donazioni fatte e anche prenotarsi per le nuove donazioni. E’ in fase di test sulla città di Modena, ma a breve verrà estesa in tutto il resto della Provincia. Già ora, comunque, anche per chi non è di Modena è comunque possibile scaricare la App e accedere ai propri dati personali, anche se non è ancora stata attivata la funzione di prenotazione delle nuove donazioni. Speriamo che queste novità incentivino ulteriormente le donazioni presso la nostra sede”. Laura Benatti
“I nostri volontari non si limitano al trasporto sociale. Sono amici, fratelli, confidenti... perchè fare volontariato significa dedicare tempo agli altri col sorriso sulle labbra e il piacere nel cuore”. un bisogno che si fa sempre più pressante è stata poi la presidente del Carpi Host, Maria Claudia Ferrari. “I Lions hanno una missione: servire la propria comunità, attraverso la promozione della solidarietà e il soccorso dei più deboli. La nostra, è un’associazione di servizio che opera e si spende per il bene della collettività. L’aver donato un mezzo di trasporto ad Anziani in Rete è per noi fonte di grande gioia. Ogni volontario, infatti, per chi è solo o bisognoso di aiuto, diventa una vera e propria ancora di salvezza. E noi desideriamo fare la nostra parte per tentare di alleviare il bisogno crescente dei più fragili, facilitando il compito di chi, giorno dopo giorno, sta loro vicino”. J.B.
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n progetto unico e davvero speciale che nasce all’interno dell’Ospedale di Carpi grazie alla generosità e la solidarietà di Amo e non solo. Il nuovo Ambulatorio di terapie di supporto e continuità assistenziale per i pazienti oncologici si trova al primo piano del Ramazzini ed è stato collocato in un’area completamente ristrutturata che accoglierà anche le attività di Senologia ed Ematologia. Spazi ampi, luminosi e confortevoli sono ora a disposizione dei pazienti grazie a un investimento di circa 90mila euro, di cui 50mila donati dall’Associazione malati oncologici di Carpi (preziosi anche i contributi di Marisa Beltrami e Luciano Cattini, la Famiglia Benati e Borghi, Radio Bruno, l’Arci e le collaboratrici della cucina di Migliarina). Il nuovo ambulatorio dedicato ai malati oncologici si farà carico di tutti i loro bisogni e li accompagnerà in un percorso condiviso insieme alle famiglie come sottolinea il medico responsabile, Elena Bandieri. “Questo spazio
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Inaugurato all’Ospedale di Carpi un nuovo ambulatorio per le terapie di supporto ai pazienti oncologici. Si farà carico di tutti i bisogni, medici e relazionali, legati ai sintomi della malattia, come spiega la dottoressa Elena Bandieri
Vicini ai malati
“Grande attenzione è dedicata al controllo dei sintomi, in primis il dolore, inteso nella sua accezione più complessa, da quello fisico alla sofferenza emotiva legata a un capitolo così delicato della propria storia”.
Elena Bandieri
rappresenta un progetto assistenziale innovativo, incarna le direttive della società europee e americane di oncologia e va nella direzione di un’assistenza migliorativa per la gestione dei pazienti oncologici”. L’ambulatorio segue passo dopo passo il malato, prendendosene cura dalla
diagnosi alla fase di esordio della neoplasia e per tutto il periodo in cui il trattamento oncologico è in corso. “Grande attenzione – prosegue la dottoressa Bandieri - è dedicata al controllo dei sintomi, in primis il dolore, inteso nella sua accezione più complessa, da quello fisico alla sofferenza emotiva legata a un capitolo così delicato della propria storia. E, ancora, i sintomi digestivi, quelli respiratori e la severa astenia che accompagna i pazienti in trattamento oncologico attivo”. Centrale il supporto dei famigliari del malato: “ogni persona seguita è sempre intesa come unità paziente e famiglia. Per noi è fondamentale stringere una
Medicina Oncologica dell’Ospedale di Carpi
I numeri
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ata nel 2002, la struttura complessa di Medicina Oncologica comprende il Day Hospital Oncologico di Carpi, con 11 posti letto, quello di Mirandola (5 posti letto) e 6 degenze in Ospedale di Carpi, gestite dal Reparto di Medicina. Nel 2104 sono stati presi in carico 1.346 nuovi pazienti far Carpi e Mirandola, di questi 1.256 hanno fatto trattamenti presso i due DHO (+ 9% rispetto al 2013) e circa 350 hanno avuto accesso all’Ambulatorio di Continuità Assistenziale di Carpi. Le giornate di degenza sono state 8.721. Il numero complessivo di visite oncologiche ed ematologiche sono state 10.498 (+7,2% rispetto all’anno precedente).
relazione molto stretta con il malato - e chi lo circonda - durante tutta la sua storia oncologica, in particolare nel momento della progressione della malattia, per rimodulare i percorsi terapeutici in modo mirato e appropriato a seconda dell’eventuale evoluzione, non sempre positiva, ma comunque sempre favorevole rispetto al nostro
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obiettivo primario ovvero il controllo dei sintomi e il miglioramento categorico della qualità della vita del paziente e dei suoi famigliari”, assicura la responsabile dell’ambulatorio. Insomma una presa in carico globale, che presuppone grande sensibilità e capacità relazionale da parte dello staff. L’ambulatorio infatti accompagnerà il paziente anche nelle fasi più avanzate della patologia, quelle della sospensione delle terapie oncologiche attive. In tale ottica, l’ambulatorio favorisce la realizzazione di programmi di continuità assistenziale con la rete ben strutturata delle cure palliative domiciliari, coordinata da un’equipe composta da medici di medicina generale e da infermieri particolarmente formati in questo delicato settore. “L’ambulatorio – sottolinea Elena Bandieri - ricopre un ruolo nevralgico di collegamento e di passaggio di consegne rispetto ai bisogni assistenziali soprattutto nella fase più avanzata della malattia”. Il personale dell’ambulatorio, inoltre, prende parte attiva a programmi di ricerca (“in particolare rispetto al tema della gestione del dolore oncologico”, conclude la dottoressa) e di formazione in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia. Jessica Bianchi
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A contenere i costi della rimozione di modeste quantità di manufatti contenenti amianto e, allo stesso tempo, operare in piena sicurezza, ci ha pensato la carpigiana Garc SpA, brevettando il Kit Togli Amianto
Quando la rimozione amianto è fai te L
’amianto è intorno a noi. Resiste, malgrado la sua accertata pericolosità per la salute, su canne fumarie, lastre di copertura, cisterne… Oggi però esiste un incentivo per tutti coloro che desiderano rimuovere dalle proprie case o dai propri giardini piccoli quantitativi di questo materiale dagli effetti potenzialmente nefasti e cancerogeni. Il protocollo siglato da Provincia di Modena, Arpa, Ausl ed Enti Gestori del Servizio Rifiuti consente ai privati di bonificare autonomamente fino a 24 metri quadri di manufatti contenenti amianto senza ricorrere ad alcuna maestranza specializzata. A garantire il contenimento dei costi della rimozione e, allo stesso tempo, la massima sicurezza, ci ha pensato la carpigiana Garc SpA, brevettando il Kit Togli Amianto. “Abbiamo voluto creare questo Kit, acquistabile in ferramenta e nei magazzini edili, per favorire una corretta cultura dello smaltimento di sostanze pericolose e contribuire a creare una coscienza e una sensibilità ambientale. Di certo - ha sottolineato il presidente di Garc, Claudio Saraceni - non risolveremo
Verde, giallo e rosso
Un kit su misura
Da sinistra Fabrizio Fasulo, Claudio Saraceni, Simone Tosi e Andrea Grillenzoni
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il problema dell’abbandono o dell’errato trattamento dei rifiuti pericolosi ma questo kit è il segno che anche noi vogliamo dare il nostro contributo per facilitare la vita dei cittadini alle prese con l’asportazione e la bonifica”. “Il kit nato da un’intuizione di Fabrizio Fasulo, direttore della Divisione Coperture di Garc, e registrato nel 2006 - gli fa eco l’ingegner Andrea Grillenzoni, direttore generale dell’azienda - rispecchia pienamente la nostra storia. Da sempre
viviamo un rapporto di forte vicinanza con la cittadinanza e ci sforziamo di agire nel rispetto della natura che ci circonda. Guidati da questi due imperativi, crediamo che il kit possa aiutare i cittadini a rispettare le regole e a svolgere correttamente, a basso costo e con la massima sicurezza, le operazioni di rimozione e bonifica”. Il brevetto ha ricevuto anche il plauso - e il patrocinio - del Comune di Carpi, poiché, come sottolinea l’assessore all’Ambiente, Simone Tosi,
“incarna pienamente i valori nei quali anche l’Amministrazione crede. Insomma, andiamo nella stessa direzione di marcia. Ci tengo infatti a ricordare come il nostro sia uno dei primi comuni in Regione ad aver previsto incentivi di natura amministrativa ed economica ai cittadini che decidono di rimuovere l’amianto in matrice compatta presente nelle loro proprietà senza rivolgersi a ditte specializzate (i contributi possono coprire fino all’80% della spesa
sostenuta, tra cui quella del kit)”. Il kit è pensato per semplificare la vita e contiene anche la modulistica necessaria per intraprendere l’iter: “basterà recarsi all’Ufficio Ambiente e Medicina del lavoro dell’Usl con la pratica compilata - aggiunge Fasulo - e il gioco è fatto. Col loro avvallo il privato potrà procedere con le operazioni di bonifica, inserire i manufatti negli appositi contenitori contenuti nel kit e aspettare che Aimag venga a ritirarli”. J.B.
uello verde è il kit standard e contiene i documenti informativi, i dispositivi di protezione individuale, il liquido incapsulante, 1 sacchetto per la raccolta dei materiali usati (dpi) e 1 sacchetto in polietilene tubolare con stampa “A+Attenzione Amianto”per la rimozione di canne fumarie e tubazioni in Eternit o coibentati (prezzo imposto 119 euro). Il secondo è quello giallo, e aggiunto al kit verde, permette lo smaltimento di lastre ondulate o piane di lunghezza fino a 3 metri, poiché contiene lo specifico sacchetto Big Bag omologato per lo stoccaggio di merci pericolose (costo 46 euro). Il terzo è quello rosso, e aggiunto al kit verde, permette lo smaltimento di cisterne e sfridi, poiché contiene lo specifico sacchetto Big Bag omologato da 1 metro cubo di volume per lo stoccaggio di merci pericolose (39 euro). I Kit sono acquistabili presso selezionati negozi di ferramenta e fai da te.
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Il valore della produzione del Gruppo si attesta intorno ai 228 milioni, con un margine operativo lordo che passa da 49,9 milioni del 2013 a 45,7. La flessione legata alla riduzione dei volumi venduti di gas a causa dell’inverno mite è stata contenuta dal contributo positivo apportato dalla fusione con Sorgea Energia
Aimag: un gruppo in buona salute I
l Bilancio 2014 di Aimag “chiude con un utile positivo, a dimostrazione della buona salute del gruppo”, puntualizza il presidente della multiutility, Mirco Arletti. Il valore della produzione del Gruppo si attesta intorno ai 228 milioni, con un margine operativo lordo che passa da 49,9 milioni del 2013 a 45,7: “la flessione, fortemente legata alla riduzione dei volumi venduti di gas a causa dell’inverno particolarmente mite (circa 50 milioni di metri cubi in meno), è stata contenuta dal contributo positivo
Da sinistra Raffaele Zambelli, Francesco Boschetti, Mirco Arletti, Antonio Dondi, Davide De Battisti, Paolo Ganassi, Riccardo Castorri e Alessandro Varesio
apportato dalla fusione con Sorgea Energia”, aggiunge il direttore generale Antonio
Dondi. Alcuni parametri, al contrario, migliorano, prosegue Arletti: “l’indebitamen-
to e il capitale circolante si riducono e il rapporto PFN/ MOL (il rapporto tra Posi-
La sfida di Aimag per il prossimo futuro è una sola e si chiama gara per la concessione della distribuzione del gas (il bando è atteso nel marzo 2017). Un appuntamento a cui Aimag non può presentarsi da sola
A caccia di un partner L
a sfida di Aimag per il prossimo futuro è una sola e si chiama gara per la concessione della distribuzione del gas (il bando è atteso nel marzo 2017). Un appuntamento a cui Aimag non può presentarsi da sola. Pertanto, l’individuazione di un partner, sia questi industriale o finanziario, è quantomeno opportuna. La gara, fatta per ambiti territoriali, nella fattispecie Modena 1, vede in campo due giocatori, seppure dal diverso peso, Aimag da un lato ed Hera dall’altro. Chi vince ha l’obbligo di indennizzare il gestore uscente per il valore delle sue reti di distribuzione. Ergo, se vincesse, Aimag dovrebbe versare al colosso bolognese oltre 100 milioni di euro. Le due società, lo abbiamo ripetuto più volte, non possono presentarsi in modo associato alla gara per motivi legati alle normative vigenti e all’Antitrust: “poiché l’una è una partecipata dell’altra, (ricordiamo che nel 2009, Hera ha acquisito il 25% di quote di Aimag per un valore di 36 milioni di euro) e perché le due multiutility, in quanto operatori dominanti, sono le sole a spartirsi la torta della distribuzione del gas nell’ambito Modena 1. Nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 18 giugno è stata approvata a maggioranza una delibera con la quale “si conferisce mandato al Comune di Mirandola per lo svolgimento di un’indagine di mercato avente a oggetto operazioni di partnership di Aimag con altre società”. “Una delibera - ha spiegato il sindaco Alberto Bellelli - che consente di aprire un
percorso aperto e trasparente per sapere se ci sono manifestazioni di interesse verso la multiutility”. La direzione del Patto di Sindacato tra i soci pubblici (i Comuni che hanno il 65% delle quote azionarie dell’azienda e sono titolari del potere d’indirizzo coordinandosi per il governo societario attraverso questo organismo, ndr.) predisporrà entro il 31 ottobre un’apposita relazione da trasmettere ai Consigli dei 21 Comuni soci riferendo sui conte-
nuti delle manifestazioni d’interesse pervenute: qui si discuteranno gli scenari, siano essi quelli di una gara per la vendita delle azioni, di un’aggregazione o di una fusione. La modalità, criticata dai gruppi di minoranza è invece stata accolta con favore dalla dirigenza della multiutility: “la proprietà di Aimag è in mano ai comuni. A loro spetta quindi la scelta di individuare un partner strategico in vista della prossima gara del gas. Mi auguro - ha spiegato il presi-
dente Mirco Arletti - arrivino numerose manifestazioni d’interesse strutturate (quali sono le politiche e le integrazioni industriali, la disponibilità finanziaria…), affinché a partire dal 1° novembre, il patto dei sindaci possa operare la scelta del partner migliore, anche con il nostro contributo. Abbiamo letto sulla stampa alcune indiscrezioni (ndr Piacere Aimag e Tea), speriamo che si traducano in concrete candidature”. Jessica Bianchi
Abbandono rifiuti
L’inciviltà è una costante
Via Unione Sovietica
Via Carlo Lugli
L
’avvio della sperimentazione della tariffa puntuale ha fatto storcere il naso a molti in città, scatenando anche pretestuosi gesti di inciviltà. Ma l’ab-
bandono di rifiuti cui stiamo assistendo è una novità? “No” è la pronta risposta di Paolo Ganassi, dirigente dei Servizi Ambientali di Aimag. “Abbiamo rilevato qualche
aumento ma non in termini di chili di rifiuti raccolti. E’ l’attenzione mediatica sul tema a essere molto alta”. Ben diversa la situazione a Novi e Soliera dove la tariffa è partita il 1° gennaio: “la riduzione della frazione indifferenziata nei due comuni è a dir poco straordinaria - aggiunge il presidente di Aimag, Mirco Arletti - i cittadini sono infatti passati da 110 chili di spazzatura annua pro capite a 66. Con l’avvio della tariffazione puntuale, tutti sono costretti a differenziare meglio e con maggiore attenzione. L’inciviltà, purtroppo, è un altro capitolo”.
zione Finanziaria Netta e Margine Operativo Lordo misura la capacità e i tempi di rimborso del debito finanziario) si mantiene stabilmente sotto il 2. In soldoni, pur consapevoli delle sfide e delle difficoltà che ci attendono, il Gruppo può vantare una buona riserva di capacità di investimento”. A livello finanziario, infatti, assicura Dondi, “siamo tornati alla condizione pre sisma, scongiurando la paventata crisi di liquidità”. Dei dieci milioni di euro non incassati a causa del terremoto, sette sono stati recuperati e l’aspettativa
è di ridurre la voce morosità di circa un milione di euro entro fine anno. Soddisfatti gli azionisti: “l’Assemblea dei soci - ha concluso Mirco Arletti - ha infatti previsto di destinare loro il 95% dell’utile netto di esercizio, pari a 5,4 milioni di euro”. Con oltre 155 milioni di patrimonio netto, Aimag si appresta ora ad affrontare le sfide del prossimo futuro. Conscia che, da sola, potrà andare poco lontano. Soprattutto in vista dell’appuntamento con la gara per la concessione della distribuzione del gas.
Acqua e amianto - “Discuteremo con Atersir affinché ci autorizzi a incrementare gli investimenti nel settore idrico”.
Obiettivo 350!
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ioriscono in città cantieri legati al rifacimento di tratti di rete idrica per cercare di porre rimedio all’obsolescenza delle tubature e, soprattutto, al problema della dispersione di fibre d’amianto nell’acqua. “Abbiamo sostituito 350 metri di rete in via XXIV Maggio e 400 in via don Davide Albertario. Da alcuni giorni è iniziato il cantiere in via Luca Della Robbia, grazie al quale verranno messi in posa 900 metri di nuove tubature; a luglio interverremo in corso Fassi e ad agosto in via Fratelli Cervi. Entro la fine del 2015 saranno due i chilometri di rete sostituita”, assicura Davide De Battisti, dirigente del Servizio Idrico Integrato di Aimag. Una goccia nel mare rispetto ai 218 chilometri di tubature in eternit che attendono di essere “bonificati”. Un’operazione da 70 milioni di euro (50 milioni per le opere di sostituzione e 20 per i nuovi allacciamenti) da spalmare in dieci anni. A mancare, ovviamente, sono le risorse
necessarie. “Noi - prosegue Mirco Arletti, presidente del Gruppo - abbiamo un obiettivo ambizioso. La priorità è la rete di adduzione Fontana di Rubiera - Carpi, ovvero le due condotte 350 e 600 (la prima risalente agli Anni Cinquanta e la seconda alla fine degli Anni Settanta) e poi la rete di distribuzione cittadina, divisa in 18 zone, al fine di ridurre al minimo i disagi. Il Comune ha fatto una scelta importante: destinare 2 milioni di euro dell’avanzo di amministrazione a questo fine, i quali saranno spendibili nel 2016. Ora noi discuteremo con Atersir, l’ente di regolazione regionale del servizio idrico, affinché ci autorizzi a incrementare gli investimenti nel settore idrico. Risorse che, sommate a quelle dell’Ente Pubblico, potrebbero così raggiungere quei 5 milioni di euro necessari per partire col primo stralcio di lavori (da Santa Croce muovendosi verso Fontana di Rubiera) legati alla sostituzione della condotta 350”.
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venerdì 3 luglio 2015
Linea Elisa Cavaletti
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Avvolta dal suo immancabile colore guida, l’artista e designer Daniela Dallavalle, ha presentato la collezione Primavera - Estate 2016 della Linea Elisa Cavaletti
Sfumature di bianco “ Daniela Dallavalle
Linea Riccardo Cavaletti
Il mio mondo è fatto di bellezza. E questa collezione nasce dal mio desiderio di raccontarvi una storia. Bella. Fatta di emozioni e, soprattutto, di amore. Tutto il mio amore. Quello per la vita, per la mia famiglia, per tutti coloro che mi circondano, per la materia, i tessuti. Per le piccole cose. Questi capi sono la mia carezza per voi. Il mio abbraccio. Il mio sorriso”. Così l’artista Daniela Dallavalle ha raccontato la collezione Primavera - Estate 2016 della Linea Elisa Cavaletti. Avvolta dal suo immancabile colore guida, il bianco, Daniela ha incantato e stupito i numerosi clienti giunti da ogni angolo del globo per scoprire la nuova “casa” di questo straordinario fiore all’occhiello carpigiano, la Baracca sul mare, e i capi disegnati da questa designer dall’animo candido. “Ho voglia di creare e divertirmi. Questa collezione - ha aggiunto - racchiude la cultura del saper fare, il valore dell’esperienza, dell’arte, della fantasia… Non deve necessariamente piacere a tutti ma spero che il messaggio che serba, grazie a voi, possa compiere il giro del mondo. Così come la mia passione e il mio desiderio di donare un sorriso. Sempre”. La sfilata è onirica. Felliniana. Ogni capo si fa simbolo. Racconta le mille sfumature della femminilità. Una donna, quella tratteggiata da Daniela, stravagante, trasognata. Le linee sono morbide. Drappeggi accarezzano il corpo senza costringerlo in schemi predefiniti. I tessuti scivolano. Libera, quella di Daniela è una donna estrosa che non rinuncia però a un tocco di dolcezza. Di romanticismo. La cura del dettaglio è maniacale. Ogni capo è impreziosito da raffinati ninnoli e gioielli. Piccoli dettagli retrò ingentiliscono gli abiti restituendo loro una storia. Sospese tra passato e presente, le creazioni firmate Elisa Cavaletti, combinano
forme e lunghezze diverse. Si sovrappongono. Giocano tra loro. Guanti vezzosi, divertenti calzini in pizzo e berretti d’altri tempi conferiscono un sapore divertito e ludico alla collezione. Sofisticati o casual, con quel tocco gitano che spesso ritorna, i capi parlano la lingua della fantasia. Ed è questa la forza straordinaria dell’opera di questa stilista di casa nostra: Daniela rigetta ogni schema. La sua moda è fuori moda. E per questo conquista. Assistere a una sua sfilata significa entrare in punta di piedi in un sogno. Una poesia. E noi, moderni Alice nel paese delle meraviglie, ci ritroviamo catapultati in un mondo dove le cose assumono nuovi contorni. L’immaginario di Daniela Dallavalle è pennellato di bianco. In tutte le sue sfumature. Qualche liberatorio tocco di colore qua e là pare dar sfogo a un’emozione improvvisa. A un guizzo creativo. Vere e proprie tele d’autore, questi abiti raccontano una bella storia. Una storia d’amore. J.B.
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LA CARPIGIANA MADDALENA FORTI DA sei MESI VIVE A TORONTO DOVE LAVORA IN UN’AZIENDA DI PUBBLICITÀ E CONSULENZA MARKETING
“A Toronto per costruirmi un futuro” H
a 26 anni e un’innata attitudine cosmopolita che l’ha portata sin da giovanissima a vivere lontana da casa per accumulare esperienze in diversi angoli d’Italia e del mondo: è la studentessa carpigiana Maddalena Forti. Dopo quattro mesi passati a Oxford, il diploma e il trasferimento a Milano per studiare al Politecnico, Maddalena è volata a Toronto per un progetto di scambio bilaterale al Centennial College dove, dopo aver frequentato un semestre di Advertising & Marketing Communication, da maggio lavora come tirocinante in un’azienda del settore. E’ stato difficile ambientarsi in una metropoli così distante da casa? “Ambientarmi è stato piuttosto semplice. Il clima è rigido ma secco e quindi il freddo si percepisce meno di quanto si possa pensare, e ho avuto la fortuna di trasferirmi in una casa abitata da delle ragazze molto amichevoli con cui ho avuto il piacere di instaurare una forte amicizia. Per gli spostamenti utilizzo i mezzi pubblici e non ho avuto alcun problema ad abituarmici grazie alle esperienze precedenti all’estero e alle applicazioni molto utili fornite dal servizio trasporti di Toronto”. Come è la situazione economica e occupazionale in Canada? “Il Canada con i suoi 35 er riconoscersi occorre innanzitutto conoscersi: è a partire da questo convincimento che la Consulta per l’Integrazione dei Cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine ha promosso la rassegna Accoglienza, dignità e solidarietà. Tre incontri che si terranno a Carpi nel mese di luglio per approfondire e riflettere insieme alla cittadinanza su temi quali profughi, migrazioni, accoglienza e integrazione, attraverso il racconto dell’esperienza diretta di alcuni rifugiati e la competenza di esperti e giornalisti. Domenica 5 luglio i membri della Consulta incontreranno, alle 19, presso la Sala della Parrocchia di Fossoli, i partecipanti al campo di volontariato e formazione I giovani per progettare, promosso dalla Fondazione ex Campo Fossoli, e i profughi del progetto Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati presenti
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Maddalena Forti
milioni di abitanti è un Paese grande abbastanza per offrire lavoro a tutti. Inoltre, credo che la crisi italiana sia principalmente determinata dalla cattiva gestione dei fondi da parte di uno Stato che, pur riscuotendo dai cittadini una somma ingente di tasse, non riesce a garantire servizi soddisfacenti. Qui le tasse sono meno della metà di quelle che paghiamo in Italia e vengono impiegate per rendere Toronto una città perfettamente funzionante per i suoi cittadini. La città e i mezzi pubblici sono fortemente attivi sui Social Net-
work e gli amministratori ascoltano i suggerimenti e gli eventuali reclami dei residenti provvedendo a porvi rimedio. Non è necessario fare una raccolta firme per esprimere scontento: è sufficiente un tweet per ricevere attenzione. Inoltre, gli stipendi sono molto più alti (a fronte di un costo della vita che è solo leggermente superiore rispetto a quello italiano) e bisettimanali per agevolarne la gestione”. Cosa ti piace dello stile di vita a Toronto? “Mi piace quasi tutto. E’ una città molto sicura. Basti pensare che i canadesi non
chiudono neanche le porte di casa a chiave e i borseggiatori non esistono. Lo Stato si affida molto al senso civico dell’individuo e quasi sempre viene ripagato con il rispetto delle regole: si attraversa solo sulle strisce pedonali, non si beve né si fuma in pubblico neanche negli esercizi all’aperto, i minorenni non sono ammessi nei locali e gli alcolici si comprano in negozi dedicati e solo dopo aver fornito un documento di riconoscimento, non si vede immondizia per le strade, vi sono rampe e ingressi per i disabili in ogni edi-
ficio. Tutto quanto anche se “Quando questo rende in Italia si tende sarò un po’ Toronto una a zoppicare più vecchia città in cui è vorrei tornare in anche con l’indecisamente glese, all’estero Italia per crescere piacevole viquesto non è la mia famiglia in vere. Inoltre, sufficiente”. c’è una gran- un ambiente tranHai intenzioquillo come quello ne di trasfede varietà di luoghi da di Carpi. Anche se rirti a vivere penso che l’Italia sia definitivafrequentare un Paese in declino mente in e attività da svolgere: dal e carente di opporCanada o in locale count- tunità, non voglio un altro Paery a quello privare i miei figli di se straniero? elegante, dal quello che ho impa- “E’ uno dei cibo italiarato io crescendovi. I miei sogni da no a quello valori della famiglia quando ero picorientale: qui sono sicuramente al cola. Ho semogni idea è desiderato primo posto in Italia pre realizzabivivere all’estee viaggiando lo si le. Ciò che ro e lo farò, ma percepisce. Per fare non per sempre. mi piace un esempio qui non Quando sarò un di meno è c’è il culto del riunirsi po’ più “vecovviamena tavola per mangia- chia” vorrei te il cibo: interamente re insieme e raccon- tornare in Italia importato, per crescere la tarsi la giornata. E’ a causa del mia famiglia uno di quei riti che clima rigido, rende l’Italia meravi- in un ambiente è pieno di gliosa, nonostante tranquillo come conservanti e tutto”. quello di Carpi. molto più caAnche se penso lorico, oltre a essere molto che l’Italia sia un Paese in costoso”. declino e carente di opporProgetti per il futuro? tunità, non voglio privare i “Sicuramente rientrare miei figli di quello che ho in Italia per terminare la imparato io crescendovi. I Laurea specialistica in valori della famiglia sono Comunicazione e Grafica, sicuramente al primo posto lavorando possibilmente in Italia e viaggiando lo al contempo nell’ambito in si percepisce. Per fare un cui ho studiato. esempio qui non c’è il culto Poi vorrei trasferirmi del riunirsi a tavola per di nuovo all’estero per mangiare insieme e racconun’esperienza lavorativa, tarsi la giornata. E’ uno di magari in Inghilterra dove quei riti che rende l’Italia ho lasciato il cuore tempo meravigliosa, nonostante fa. Inoltre, mi piacerebbe tutto”. imparare un’altra lingua, in Chiara Sorrentino
Tre appuntamenti proposti dalla Consulta per l’Integrazione per superare i pregiudizi con la conoscenza
Accoglienza, dignità e solidarietà
sul territorio. Giovedì 9, alle 19.30, Piazza Garibaldi sarà lo sfondo di un rinfresco e un momento musicale con La voix des anges al quale seguirà, alle 21, Scenari di guerra e migrazione di popoli, la tavola rotonda al quale parteciperanno la pluripremiata reporter sassolese Annalisa Vandelli, il coordinatore scientifico dell’Osservatorio sull’im-
migrazione dell’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali e docente di Sociologia del Lavoro presso l’Università di Modena e Reggio Giovanni Mottura e l’assessore alle Politiche sociali dell’Unione Terre d’Argine, Roberto Solomita. Gli interventi dei relatori, moderati dal presidente della Consulta Ousmane Cisse, saranno intervallati
dalla testimonianza di un profugo del progetto Mare Nostrum. Un incontro dedicato a socializzazione e convivialità sarà quello di domenica 19 luglio quando, alle 13, al Foro Boario, le comunità musulmane del territorio festeggeranno la fine di Ramadam con un grande pranzo collettivo rivolto a tutti. Ad allietare l’appuntamento, in cui sa-
ranno servite varie pietanze tipiche dei Paesi d’origine, l’Hip Hop engagé degli Umma Mic. Giovani figli di immigrati che raccontano, attraverso lo strumento della musica, le proprie esperienze di vita. “Oggi è più che mai necessario discutere di questi temi – spiega Ousmane Cisse – perché profughi e immigrazione riguardano
molto da vicino la vita e la quotidianità di ognuno di noi. Lo scopo di queste iniziative, a cavallo tra approfondimento e socialità, è quello di stimolare i cittadini a riflettere prima di tutto sulle cause che spingono tante persone a intraprendere viaggi spesso pericolosi e dall’esito incerto, a tentare di comprendere cosa origina queste migrazioni di massa, perché se si racconta spesso della drammaticità degli sbarchi e delle difficoltà della quotidiana convivenza, si discute sempre troppo poco di cosa spinga queste persone a scappare, stretti tra gestione perennemente emergenziale da un lato e dalla narrazione sensazionalistica e spesso volutamente ansiogena dei mass media dall’altro. Le persone in pericolo vanno prima di tutto salvate ma non ci si può limitare a questo: occorre impegnarsi per costruire efficaci politiche di accoglienza e integrazione”.
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na giornata davvero speciale alla scoperta di rondoni e rondini in centro a Carpi. Domenica 28 giugno, in molti hanno raccolto l’invito lanciato dalla presidente della sezione carpigiana della Lipu, Daniela Rustichelli, in collaborazione con Ceas, Oasi Wwf La Francesa e Circolo naturalistico novese, per passeggiare nel cuore della città col naso all’insù e assaporare la bellezza di questi straordinari e preziosi uccelli migratori. Guidati dall’esperto cicerone Mauro Ferri, Il festival dei rondini ha offerto ai partecipanti la preziosa occasione di ammirare da vicino la Carpi delle rondini e non solo. Un folto pubblico di appassionati ha seguito il dottor Ferri con interesse per le vie del centro, apprezzando la sua competenza nella descrizione di questi amati e attesi uccelli. Ancora numerosi i “Monumenti vivi” (in particolare le mura di Palazzo Pio e la Chiesa di S. Ignazio), intorno ai quali giovani rondoni detti “Sfioritori” volteggiano a perdifiato in chiassosi in caroselli. Ferri ha poi spiegato come, purtroppo, “con incosciente trascuratezza vengano otturati i sotto-coppi, ormai unici luoghi di nidificazione per questa instancabile specie di predatori di insetti”. I rondoni, infatti, volano sempre: si nutrono e dormono in volo, fermandosi soltanto per nidificare. Per nutrire i piccoli, i genitori catturano fino a ventimila insetti al giorno, rivestendo un ruolo a dir poco indispensabile nel contenimento degli insetti, soprattutto quelli sgraditi all’uomo, come zanzare e mosche. Considerata l’utilità di questi insettivori sarebbe quindi consigliabile, ha aggiunto il dottor Mauro Ferri, “ridurre l’entrata di questi pertugi
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sd Velodogma Carpi Rider, dopo il successo delle scorse edizioni, organizza martedì 7 luglio, la quarta Critical mass - Invaders Must Die 4.0. Il ritrovo è alle 19 davanti al Duomo, in Piazza Martiri, con partenza alle 19.30 circa, per le vie di Carpi. “La nostra associazione - raccontano i ragazzi di Velodogma Carpi Rider - si propone di creare eventi capaci di sensibilizzare la cittadinanza all’uso della bicicletta. Siamo attivi dal settembre 2012 e creiamo eventi legati al mondo della due ruote, in particolare di quella a scatto fisso che sta letteralmente spopolando tra i giovani e non solo”. Dal febbraio 2014 Velodogma Carpi Rider ha spiccato il volo. Grazie all’altissima partecipazione di pubblico agli eventi organizzati e alla richiesta di collaborazioni in ambito sportivo con diverse realtà del Comune
Domenica 28 giugno, in molti hanno raccolto l’invito lanciato dalla presidente della sezione carpigiana della Lipu, Daniela Rustichelli, per passeggiare nel cuore della città col naso all’insù e assaporare la bellezza di rondini e rondoni
La città delle rondini
Asd Velodogma Carpi Rider, dopo il successo della scorsa edizione, organizza martedì 7 luglio, la quarta Critical mass Invaders Must Die 4.0
Tutti in sella per le vie di Carpi
di Carpi, Velodogma Carpi Rider è diventata a tutti gli effetti, una ASD con affiliazione Uisp e Coni ed è riconosciuta a livello nazionale. Davvero una straordinaria ricompensa dopo tanto lavoro! L’associazione rilancia quindi l’invito a tutti gli amanti della bicicletta: il 7 luglio, cari ciclisti, ripren-
diamoci la strada! La Critical mass infatti è un evento per stare in compagnia, conoscere persone nuove, divertirsi, pedalare e, soprattutto, rubare la
scena alle automobili! Ritorno previsto al Mattatoio Culture Club, per un aperitivo, musica live, proiezioni di video inerenti l’uso della bici e, tanto, tanto altro ancora!
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al fine di impedire la nidificazione dei colombi e, allo stesso tempo, permettere l’entrata dei Rondoni e altre specie”, come taccole, codirossi spazzacamini, cinciallegre e ballerine bianche. Presenti a questa poetica passeggiata alla scoperta dei doni della natura anche Bianca Magnani (Ceas), Luigi Sala (Unimore), Rubes Buraschi (Cnn di Novi), Giuseppe Cagossi (Oasi La Francesa) e Luca Bagni (Lipu Reggio Emilia). Quest’ultimo, esperto ornitologo, ha raccontato il comportamento e l’importanza che le rondini rivestono per garantire l’equilibrio dell’ecosistema. A Carpi ospitiamo una piccola popolazione di 20 coppie che costruiscono il nido soprattutto nelle logge dei portici di Corso A.Pio, Corso Fanti, Corso Cabassi, Piazza Martiri e Piazzetta Garibaldi. Cagossi, autore di un diario giornaliero sull’osservazione degli uccelli nel nostro territorio, ha infine elencato le date di arrivo della prima Rondine negli ultimi dieci anni, rilevando come, purtroppo, ne arrivino “sempre meno e sempre un po’ più tardi”. Ma una buona notizia c’è, sorride Bagni, “i nidi sotto i portici di Carpi sono raddoppiati”. “il settore del piccolo commercio non sta beneficiando di alcuna inversione di tendenza”.
La crisi del commercio: la ricetta di Vecchi “
Le vendite al dettaglio sono ulteriormente calate del 3 per cento, sono più numerose le imprese che chiudono rispetto a quelle che aprono e il settore del piccolo commercio in genere non sta beneficiando di alcuna inversione di tendenza, anche se i dati parlano di una timida ripresa dell’economia”. Questo il giudizio del neo presidente di Confcommercio provinciale, il carpigiano Giorgio Vecchi, nonché vice presidente della Camera di commercio di Modena, per anni alla presidenza della Confcommercio carpigiana. Vecchi è stato concreto nel delineare le strade sulle quali
Giorgio Vecchi
incamminarsi per venire in soccorso al settore. Diminuzione della tassazione perchè le piccole e medie imprese sono soggette a vere e proprie vessazioni con imposte inique che debbono essere profonda-
mente modificate in sede nazionale. Basti pensare che le tasse sugli immobili sono passate da 14 miliardi nel 2011 a 31 nel 2014 e il reddito delle imprese e delle famiglie in questo modo è stato divorato. La
ripresa dell’economia può verificarsi solamente se ripartono i consumi interni ma se non c’è fiducia nella gente è difficile raggiungere l’obiettivo e l’internazionalizzazione non può interessare il piccolo commercio. I Comuni devono sostenere il piccolo commercio, inteso non solo come servizio bensì come presenza sul territorio anche in funzione della sicurezza dei cittadini, ruolo che non svolge la grande distribuzione. Sul piano più generale Vecchi ritiene che si debba giungere alla fusione dei Comuni più piccoli vicini tra di loro per garantire servizi migliori alla cittadinanza e alle cate-
gorie, per diminuire i costi di funzionamento e assicurare così una riduzione della tassazione locale. E, sul piano provinciale, insistere con il Governo e la Regione affinchè finanzino opere pubbliche strategiche come la Bretella CampogallianoSassuolo, la Cispadana e lo Scalo merci di Marzaglia, di cui si parla da decenni ma inutilmente. Alla Società del Brennero la richiesta di costruire la terza corsia. Infine il turismo: stop ai meri annunci di partiti e istituzioni. Il territorio modenese merita di essere inserito - e valorizzato - nei circuiti turistici non solo per le bellezze naturali di cui è ricco, ma anche per
le eccellenze produttive ed enogastronomiche che vanta. Ricchezze capaci di fungere da richiamo internazionale ma non ancora sfruttate pienamente. Insomma, è sembrato dire Giorgio Vecchi, noi ci siamo e vogliamo fare la nostra parte, ma qualcuno ci deve aiutare e ci deve porre nelle condizioni di lavorare e produrre reddito per le imprese e l’occupazione. E quel qualcuno non può che essere individuato nell’ente pubblico (Comune, Regione e Governo). Diversamente la crisi economica non si arresterà in barba alla tanto sbandierata ripresa dei consumi. Cesare Pradella
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Nata col pallino del fai da te, Tiziana Silvestro, Titti per gli amici, cin carpigiana, è un’instancabile creativa e dalle sue mani nascono ogg
Tiziana Silvestro
La passione nelle mani P
ur non esistendo nulla di più bello che coltivare le proprie passioni, non sempre la vita concede il lusso di poterlo fare. C’è però chi, pur dedicandosi professionalmente ad altro, ha la capacità, la determinazione e la fortuna necessarie per riuscire a ritagliarsi uno spazio per non rinunciarvi. E’ il caso di Tiziana Silvestro, Titti per gli amici, cinquantaquattrenne carpigiana con la passione per la casa e tutto ciò che ruota intorno a essa. “Adoro arredare, colorare, creare oggetti – spiega Tiziana, che nella vita professionale affianca il marito nell’impresa edile di cui è socia – e plasmare qualcosa di bello con le mani”. E non stanno mai ferme, le sue instancabili mani, creano sempre, poco importa se si tratta di una torta in pasta di zucchero o della lavorazione del legno: “al centro di tutto ci sono la passione e l’emozione che provo mentre sono all’opera. Senza questi due ingredienti sarebbe impossibile anche soltanto cominciare. Ho sempre avuto il pallino Il parco di Bomporto rivive grazie alla generosità di Butchers For Children
Alla vecchia fattoria…
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Vuoi vivere felice? Viaggia con due borse: una per dare, l’altra per ricevere”. Queste le bellissime parole usate da una mamma per ringraziare la Famiglia Papotti del nuovo e colorato allestimento del parco di Bomporto. Tra emozione e commozione infatti, lo scorso 23 giugno, i bambini hanno preso pieno possesso dell’area verde, ribattezzata La vecchia fattoria. Il parco rimpiazza così un’area verde letteralmente spazzata via dalla furia dell’inondazione del Secchia del 19 gennaio 2014, grazie all’impegno e alla solidarietà. Roberto Papotti, macellaio aderente
all’associazione Butchers For Children, grazie ai fondi raccolti attraverso il picnic #LiberamenteCarnivori, è riuscito ad acquistare presso la Sarba numerose giostrine, per un valore di 10.878 euro. Alla Vecchia fattoria ora spiccano una casetta giochi, una mucca scivolo, un maialino, un pulcino e un cavallo su molla e due panchine. “Tutto è stato realizzato e montato dalla Sarba - spiega Chiara Papotti - azienda molto sensibile ai temi della beneficenza che, oltre a farci un ottimo prezzo, ha finito i lavori in tempi record. Ennesima dimostrazione
che quando la solidarietà si mette in moto, è davvero inarrestabile”. Ora, grazie al cuore grande dei macellai, i piccoli di Bomporto hanno nuovamente un’area sicura e attrezzata nella quale giocare e liberare la fantasia. L’inaugurazione ufficiale si terrà nelle prossime settimane in presenza di Dario Cecchini, anima e fondatore di Butchers, il sindaco di Bomporto Borghi e una delegazione di macellai.
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rendete un gruppo di macellai, un serial griller da paura, clienti appassionati, una splendente giornate di sole e tanta ottima carne. Il perfetto mix di ingredienti ha reso domenica 28 giugno una giornata di festa dal sapore davvero speciale. In tanti hanno risposto presente all’appello lanciato da una cinquantina di Butchers for Children e sono accorsi a Campogalliano per degustare piatti di deliziosa ciccia, contribuendo così a sostenere un progetto di apprendimento scientifico rivolto ai bambini non vedenti e ipovedenti. L’associazione dei macellai italiani, nata grazie al toscanaccio dal cuore grande Dario Cecchini, in 12 anni di vita ha già raccolto oltre 600mila euro destinati a favore di progetti tesi al bene dei più piccini. “Ci impegniamo - ribadisce con gli occhi brillanti Roberto Papotti dell’omonima Macelleria di Fossoli - perché siamo convinti che le soddisfazioni non possano terminare dietro al bancone. Organizzare questi eventi insieme a colleghi e amici, ci fa sentire più forti e più ricchi. Grazie a tutti voi per essere qui numerosi e per la vostra generosità”. Il Museo della Bilancia ha spalancato le porte all’hap-
Numerosi coloro che hanno risposto presente Butchers for Children, e sono accorsi a Campo carne e sostenere così un progetto di apprend non vedenti e ipovedenti
L’armata Butcher
pening carnivoro rivolto a grandi e piccini, per festeggiare l’inaugurazione della prima esposizione nazionale di attrezzature storiche e tradizionali della lavorazione artigianale delle carni. In mostra – visibile tutta l’estate fino al 27 settembre - oltre 60 oggetti: tra strumenti da taglio,
insaccatrici (e ovviamente bilance!) spiccano un maestoso ceppo di quasi cent’anni fa e un’originale bicicletta attrezzata che risale ai tempi del secondo dopoguerra, ai tempi della macellazione domestica. E dopo un tuffo nel passato e nella cultura
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al lavoro, è “Al centro di di loro. Poi, alla sera che tutto ci sono vedendo che, sfogo la mia sebbene per la passione creatività, dal la maggior e l’emozione che momento che i della provo mentre sono parte miei figli sono giornata sia all’opera. Senza que- rinchiusa grandi e ho sti due ingredienti un più tempo in ufficio a sarebbe impossibile combattere da dedicare anche soltanto co- con il quoa me stessa”. minciare”. Ed è grazie ai tidiano, una suoi due figli, volta tornata Simone e Gabriele, e alle a casa riuscivo, pur essendo rispettive mogli, che Tizia- stanca, a dedicarmi alle mie na ha trovato il coraggio di creazioni, mi hanno consi‘mettere in mostra’ il progliato di non demordere e prio talento, sinora legato così, lo scorso Natale, mi soltanto e regali a qualche hanno convinta a partecipapersona speciale. “In re al mio primo mercatino, occasione dei loro matriche non avrei potuto tenere moni, nel 2012 e 2014, mi senza l’indispensabile aiuto sono veramente sbizzarrita, di mia sorella Vanna e delcreando coreografie, bomla mia consuocera Grazia. boniere, segnaposto, tableu E’ nata così una splendida guestbook e altre idee collaborazione. Questa originali che, rispecchianavventura iniziata per caso do il loro modo di essere, mi ha portato a partecipare dovevano raccontare un po’ a un secondo mercatino a Casinalbo, in occasione della manifestazione A spasso fra le rose. Ero circondata da bravissimi artisti e mi sentivo a casa, era piacevole scambiare opinioni
nquantaquattrenne getti di grande bellezza
i!
del fai da te. Potrà sembrare insolito che una donna si rechi nei grandi negozi di ferramenta, ma io adoro trascorrere ore a curiosare fra attrezzi e scaffali. I miei genitori desideravano tanto un maschio e forse un po’ ci sono riusciti”. Non che il risultato sia automatico. Servono, al contrario, una buona dose di pazienza, il desiderio di sperimentare e l’umiltà, se necessario, di ricominciare daccapo: “amo fare e disfare fino a quando non ottengo un risultato soddisfacente, non importa il tempo che impiego, l’unica cosa che conta è la soddisfazione del risultato compiuto. Devo sentire le farfalle nello stomaco”. Come ogni autentica passione, anche quella di Tiziana è, in un certo senso, terapeutica: “creare mi aiuta a liberare la mente da tutti i pensieri. Sono tante le fonti da cui trarre ispirazione: curiosando nelle fiere, sfogliando riviste, navigando su Internet o, semplicemente, tenendo tra le mani un oggetto. Per non sottrarre tempo
Tiziana tra Vanna e Grazia
con altri espositori e creativi, vedere negli altri la mia stessa passione”. Per il futuro, l’unica certezza di Tiziana è che non smetterà di creare: “sicuramente questa non potrà mai diventare la mia attività principale, soprattutto perché le cose che si creano artigianalmente presuppongono ore e ore di lavoro, tempo che difficilmente può essere ripagato, ma per me è sufficiente trovare soddisfazione in quel che faccio e recuperare le spese per il materiale impiegato, in modo da poter poi investire in un altro progetto. Il nostro sogno – perché ormai Tiziana vede se stessa e le sue due ‘colleghe’ come una squadra inseparabile - è quello di poter essere d’ispirazione alle coppie di sposi, aiutandole nel percorso di allestimento, personalizzando la loro giornata speciale, per lasciare agli invitati un ricordo indelebile e, perché no, allestire qualsiasi tipo di avvenimento importante. Ogni volta che mi metto all’opera penso sempre a una frase di Kandinsky che amo molto: La creatività è l’intelligenza che si diverte. Ecco, per me tutto questo rappresenta il divertimento più bello che si possa immaginare”. Marcello Marchesini
Pompilio Bisi è il miglior produttore di Aceto Balsamico Tradizionale. Premiati anche altri 11 campioni, selezionati dagli esperti tra oltre 1.500 partecipanti
e all’appello lanciato da una cinquantina di ogalliano per degustare specialità a base di dimento scientifico rivolto ai bambini
Un carpigiano conquista il Palio
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rs ha fatto centro Ph Maurizio Gelmini
popolare, grandi e piccini, hanno trovato ristoro sotto i gazebo, dove si sono rifocillati assaggiando varie specialità regionali, ammirando lo show cooking di Matteo Tassi, ascoltando buona musica e assaporando il piacere di stare insieme. Raccolti 7.501 euro! Con questa cifra si inserirà
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nel Museo della Bilancia un percorso di scrittura braille e attrezzature didattiche per bambini non vedenti e ipovedenti. Promuovere la solidarietà, l’infanzia e dare una mano a chi ne ha più bisogno, celebrando la carne di qualità. Anche questa volta l’armata dei Butchers ha fatto centro.
l carpigiano Pompilio Bisi, con il suo Aceto Balsamico Tradizionale, si è aggiudicato il 49° Palio di San Giovanni con ben 317,708 punti. Premiati nella cornice della Rocca Rangoni di Spilamberto anche gli altri 11 finalisti: al secondo posto si è classificato Gian Carlo Stermieri, sempre di Carpi, con 317,667 punti, al terzo Giorgio Guastella di Savignano sul Panaro con nia Apparuti di Castelvetro 315,625; seguono Ubaldo con 313,2 punti, 8° Giorgio Stanzani di Castelfranco Apparuti di Nonantola con Emilia e Franco Mazzi di 312,5 punti, 9° Gian Luigi Modena, rispettivamente con Barbolini di Formigine con 315,5 e 314,708. 312,3 punti, 10° Luigi CarIl primo classificato ha ricerabs di Soliera con 312 punti, vuto in premio il diploma uffi11° Alberto Bergamaschi ciale della Consorteria e un di Castelnuovo Rangone con cucchiaino d’oro per l’assag311 punti e 12° Romano gio, oltre al Mattioli di “torrione Formigine d’oro” con 310,7 che viene punti. Tra i consegnaprimi clasto, nella sificati per versione in Comunità è bronzo, anstato invece che a tutti Il 2° classificato, Gian Carlo Stermieri premiato gli altri 11 l’aceto finalisti: si tratta di un bassodel carpigiano Stefano rilievo che raffigura il torrione Bacchelli che si conferma di Spilamberto. Tra circa una ancora, dopo la vittoria nel settimana, poi, per il vincitore 2006, come uno dei miarriverà il riconoscimento più gliori balsamici della nostra importante: il Gran Maestro città. Bacchelli fa parte della si recherà presso l’acetaia per Comunità carpigiana della marchiare a fuoco le botti Consorteria, è Maestro con il logo della Consorteria. assaggiatore e coordinatoEcco la graduatoria ufficiale re dell’Acetaia Comunale, degli altri sette Aceti Balsapossiede, insieme al fratello, mici Tradizionali finalisti: 6° un’acetaia a Cortile formata Federico Montanari di Moda 14 batterie. dena con 313,4 punti, 7° SoL’acetaia familiare dei
A ritirare il 1° premio, la moglie e le nipoti di Pompilio Bisi
Bacchelli ha iniziato la sua vita per volontà del padre Graziano che all’inizio degli Anni ’70 acquistò qualche vasello di rovere. Come tante altre acetaie modenesi è stata danneggiata nel 2012 dal terremoto ma, con passione e competenza, è ora completamente risistemata. Bacchelli e il sindaco
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Sono stati sei i premi assegnati tra quanti hanno partecipato alla sottoscrizione a sostegno della Festa del Patrono 2015, col generoso contributo delle aziende che li hanno messi in palio gratuitamente
Assegnati i premi della lotteria del Patrono C ’è chi ha vinto un weekend gratuito per due persone a Berlino, chi un quadro del pittore Carlo Contini e chi un set completo di posate della Bugatti. Sei i premi assegnati tra quanti hanno partecipato alla sottoscrizione a sostegno della Festa del Patrono 2015, col generoso contributo delle aziende che li hanno messi in palio gratuitamente. E’ stato il presidente del Comitato che organizza annualmente la Festa del Patrono di Carpi, Adamo Neri, a comunicare i nomi dei fortunati vincitori, presenti insieme ai commercianti che hanno messo pazieranno tra jazz, soul, blues, rock e musica popolare i 21 concerti che animeranno, dal 9 luglio al 15 agosto, le serate estive di Mundus, lo storico festival che, per questa 20° edizione, schiererà oltre 70 artisti che si esibiranno in tante città della Regione. Numerosi e di assoluta qualità gli appuntamenti della rassegna promossa da Ater e Regione i quali inizieranno tutti a partire dalle 21.30. Lunedì 20 luglio il cartellone modenese esordirà a Carpi (Piazzale Re Astolfo, ingresso libero) con The Soul Story, un itinerario musicale e culturale nelle decadi d’oro
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al 4 al 12 luglio, presso la Sala espositiva della Fondazione Crc, inaugura la personale di Emanuela Rossi. Senza titolo (questo il tema della mostra) per offrire al fruitore la libera e personale ricerca attraverso l’indizio. Ogni forma, anche senza referenzialità nei confronti del mondo esterno, rende sempre presente un mi-
borsa a tracolla di Calvin Klein offerta dalla Pelletteria Nora, se lo è aggiudicato Armando Candeo, il quinto, tre biglietti di ingresso omaggio all’Expo di Milano, (donati dal Comitato della Festa) se lo
è aggiudicato Nicolò Poma Melotti e, infine, il sesto, consistente in due biglietti d’ingresso all’esposizione universale, è stato vinto da Paola Coppi. Il presidente Neri ha poi sottolineato la qualità e la
bellezza dell’evento che ricorda e celebra la solennità del Santo Patrono e la data della ricorrenza, insieme alla valorizzazione delle eccellenze locali e della rete commerciale cittadina sempre pronta a farsi carico delle iniziative e degli eventi promossi annualmente da Diocesi e Comune. I quali sono stati tuttavia invitati dal presidente a un maggiore impegno economico per sostenere l’attività del Comitato organizzatore spesso alle prese con la mancanza dei fondi necessari per allestire le numerose iniziative in programma. Cesare Pradella
Al via giovedì 9 luglio la 20° edizione della storica kermesse musicale Mundus
questa occasione la cantante ivoriana Dobet Gnahoré sarà sul palco insieme a Colin Laroche de Feline alla chitarra acustica, Boris Tchango alla batteria e percussioni e Clive Govinden al basso. Cantante, danzatrice e percussionista della Costa d’Avorio, Dobet Gnahoré è la nuova grande voce dell’Africa, capace di interpretare le proprie composizioni in differenti lingue africane, oltre che in francese e in inglese, in una miscela di elementi sonori e ritmici, una voce calda e possente e una grande presenza scenica, nutrita da anni di lavoro teatrale e coreografico. Si terrà a Carpi l’ultima serata ‘modenese’
di Mundus: mercoledì 12 agosto, il Chiostro di San Rocco (ingresso libero) sarà colmato dalla splendida voce di Maria Pia De Vito e dalle note del pianoforte di Huw Warren. Dialektos testimonia lo straordinario incontro musicale tra la vocalist napoletana e il pianista e compositore inglese. Due artisti con una forte personalità, animati dal desiderio di intraprendere nuovi percorsi musicali, che hanno deciso di unire la loro vasta esperienza compositiva e d’improvvisazione in cui la creatività e le infinite possibilità della voce si uniscono a sorprendenti innovazioni pianistiche.
crocosmo. E’ comunque una realtà. E’ presenza. Un campo semantico è messo in scena e diventa un organismo che ci interroga. Il quadro è come una stanza dove ci si isola per poter interagire con la propria dimensione delle percezioni, dei collegamenti e delle possibili idee, ancora Senza titolo. E’ il luogo che offre il conforto dell’elaborazione
dell’inquietudine e del vissuto. E’ lo spazio che permette di catturare il proprio “oltre” attraverso il tessuto di forme e visioni della dinamica interiore, una sorta di “ spazio staminale” che lascia campo alle potenzialità immaginative per rendere visibile l’inafferrabile. E’ un percorso assoggettato da una vertigine percettiva per lasciare spazio al possibile.
in palio i rispettivi premi. Il primo dei quali, il viaggio a Berlino, messo a disposizione dall’Agenzia Moda Viaggi di Franco Perini, è andato ad Azzo Bulgarelli, il secondo, il quadro, se lo è aggiudicato Ernestina
Clozza, il terzo, un servizio completo di 75 pezzi di posate offerto dal punto vendita di corso Roma La Casalinga di Paola e Daniela Poletti, è andato a Emanuela Giovanardi, il 4°, consistente in una
Musica d’autore Dobet Gnahoré
del Rhythm&blues e Soul Music, scritto e prodotto da Rick Hutton e Graziano Uliani con l’intento di portare sul palco top performers da Chicago e Memphis, accompagnati dalla All Stars Band. A esibirsi Sugaray Rayford con Sax Gordon, Theodore Huff, Chick Rodgers, Rick Hutton e Luca Giordano Band. Mercoledì 29 luglio la musica africana sarà protagonista alla Corte dei Pio (Piazzale Re Astolfo, ingresso libero): in
Dal 4 al 12 luglio, personale di Emanuela Rossi presso la Sala espositiva della Fondazione Crc. Vernissage sabato 4 luglio, alle 19
Senza titolo
Tutto ciò che devi sapere sull’Acqua Kangen: l’acqua della vita Alcalina, Anti Ossidante, micro strutturata, super idratante, ecologica ed economica. Kangen è un termine giapponese che significa "ritorno alle origini". Il Giappone è il Paese in cui l'acqua è stata studiata più che in qualsiasi altro posto al mondo. Kangen è una parola molto comune utilizzata in Giappone per descrivere qualcosa di puro e sano.
Cos’è AcquaKangen? AcquaKangen è prodotta da un dispositivo autoinstallante da applicare al rubinetto di casa, facile da montare e da utilizzare Processo di ionizzazione dell’acqua: la molecola dell’acqua viene rimpicciolita, resa alcalina e antiossidante. Quali sono le proprietà benefiche dell’Acqua Kangen? Le principali proprietà sono: - Assorbimento veloce dell’acqua. L’Acqua entra subito nella cellula grazie alle sue dimensioni rimpicciolite. - Idratazione rapida del corpo. - Fattore antiossidante. Cosa causa uno sbilanciamento degli acidi nel corpo? L’acqua è il componente fondamentale di ogni forma di vita: il cibo, l’inquinamento e il ritmo di vita tendono ad acidificare il nostro organismo, AcquaKangen ci permette di dare una mano all’organismo per mantenere il suo equilibrio, facilitando la funzione naturale del corpo di bilanciare l’acidità. Chiunque può bere l’acqua con il processo Acquakangen? Sì non ha controindicazioni. Soddisfare la necessità d’acqua giornaliera per alimentazione e l’utilizzo in cucina, inoltre è indicata anche per gli animali domestici. Bevendo acqua ionizzata con AcquaKangen si migliorano immediatamente le funzioni digestive, nervose, del sonno, invecchiamento precoce del corpo e dei tessuti. Migliora inoltre l’ossigenazione del sangue quindi la vitalità della prestazione fisica (adattissimo per gli sportivi). Inoltre migliora il processo depurativo dell’organismo (il colon si ripulisce nell’arco di tre mesi).
Acquakangen: per informazioni e prova gratuita contattare il 338.6564908 - www.ilmegliodellavita.com
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nocco fritto e bollicine rosse. Era questo l’originale titolo dell’evento enogastronomico organizzato da Paolo Reggiani (in foto) chef ed enologo del Ristorante Laghi di Campogalliano, insieme a Slow Food di Modena. Una serata ‘per intenditori’, ovvero i titolari delle principali Cantine di Lambrusco della Provincia di Modena, insieme a gourmet, sommelier ed esperti di arte culinaria. Paolo Reggiani ha dimostrato la sua grande fantasia e creatività presentando al centinaio di commensali, seduti in riva al lago, ben
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ondatore, anima e chef dell’Osteria Francescana di Modena, Tre Stelle Michelin, (di questi tempi fa la spola con Milano per essere presente anche nella sua ‘filiale’ dell’Expo lombarda) Massimo Bottura, 52 anni, è stato eletto secondo miglior cuoco al mondo dalla Guildhall di Londra, dopo una selezione dei 50 Best restaurant compiuta da 900 esperti, critici gastronomici, gourmet, esperti, proprietari di ristoranti, che delinea la classifica degli interpreti dell’alta e sofisticata cucina internazionale. Bottura si è classificato al secondo posto dietro gli spagnoli Roca titolari del Celle de Can Roca. Terzo posto invece per il danese Noma di Renè Redzepi.
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L’Angolo di Cesare Pradella Gnocco fritto e bollicine rosse 25 abbinamenti diversi di gnocco fritto e contorni: con prosciutto, salame, coppa e mortadella, ma anche con pancetta calda, parmigiano reggiano, marmellata di cipolle, lardo di colonnata, stracchino, frittata, ragù di carne, erbazzone, ricotta e amarene, miele e pecorino, cotechino e, dulcis in fundo, con un ripieno di caffelatte caldo. Il tutto innaffiato da bicchierini di lambrusco con tanto di cubetti di albi-
cocche. Con un contorno di frutta di stagione e una mezza forma di parmigiano
reggiano 30 mesi. Un trionfo di sapori, un’armonia di gusti e una varietà di acco-
Fondatore, anima e chef dell’Osteria Francescana di Modena, Massimo Bottura, 52 anni, è stato incoronato tra i migliori dalla Guildhall di Londra
Bottura giudicato il secondo miglior cuoco al mondo
stamenti che ha suscitato l’entusiasmo e il consenso degli invitati e degli esperti i quali, alla fine della serata, hanno tributato al fantasioso chef un meritato plauso finale. Prima di cena si era tenuto un seminario degustativo, alla presenza di Nico Lusoli fiduciario di Slow Food Modena, sui vari tipi di lambrusco modenesi, dal Salamino di Santa Croce al Sorbara, al Grasparossa di Castelvetro, sapientemente condotto
dall’enologo Antonio Previdi, titolare dell’Osteria di Entrà. Gli enologi e i sommelier presenti hanno fatto il punto sullo stato di salute del lambrusco, spendendo parole di elogio per il modo in cui produttori e viticoltori stanno affrontando con serietà e impegno la sfida con gli altri vini nazionali ed esteri per mantenere saldo il primato nell’export conquistato dal lambrusco sui mercati internazionali. Nel raccontare la sua avventura inglese e nello spiegare come ha fatto a posizionarsi nel gotha mondiale della ristorazione, Bottura è stato, come sempre, semplice, umile e modesto. “Abbiamo eccellenze emiliane che nessuno possiede al mondo, dal culatello al parmigiano, all’aceto balsamico… Il mio è un mix di fantasia, rispetto e valorizzazione della nostra cucina tradizionale. Sapori unici cha facilitano il mestiere di cuoco se questi ha l’avvertenza e la sensibilità di valorizzarli appieno, accrescendone così il valore, l’aroma, creando un mix inimitabile. La cucina è amore. Nasce dentro. Questo non è un mestiere come un altro”. Cesare Pradella
CIAK MODA! Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda
CHEMISIER. L'ABITO CHE STA BENE A TUTTE Tra le tendenze per questa estate 2015 ci sono gli abiti chemisier, ovvero i vestiti cosiddetti “a camcia” dalla forma piuttosto essenziale e quasi maschile che stanno bene praticamente a tutte. Casual e glamour, lo chemisier di Alexander Wang si distingue per la traforatura sul davanti e il colletto verde a contrasto. Chic lo chemisier in seta color blu fiordaliso di Miu Miu ha i bottoni solo fino alla vita ed è arricchito da una leggera plissettatura. Anche Jil Sander sceglie la seta per il suo chemisier da giorno abbottonato fino in fondo e color verde smeraldo. È a rete con coulisse in vita l'abito a camicia di PS By Paul Smith: sbarazzino e trendy. Raffinato nella sua linearità lo chemisier dress di Victoria Beckham è in azzurro chiaro con sottile profilo blu e stretto in vita da un cinturino bianco. Grazioso e colorato, quello firmato Max & Co. è in cotone con stampa a farfalle e scollo a V, ed è perfetto indossato con un paio di sandali ultraflat per il look informale da giorno. Sportivo da indossare con le sneaker, lo chemisier del marchio b. young è color rosa chiaro con bottini fino alla vita stretta da una coulisse e tasche laterali. Minimal, la camicia lunga e bianca di Gap ha il collo alla coreana e il plastron anteriore, e sta benissimo indossata con una cintura in vita per darle forma e femminilità. Infine, Zara opta per una divertente stampa di cavallucci marini per il suo fresco chemisier grigio chiaro.
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Tenera è la notte
Il programma del Cinema estivo all’Arena Stadio Cabassi 3 luglio - ore 21.30 Interstellar - Di Cristopher Nolan Una piaga sta uccidendo i raccolti della Terra. Da diversi decenni l’umanità è in crisi da cibo e quasi tutti sono diventati agricoltori per supplire a queste esigenze. La scienza è ormai dimenticata e anche ai bambini viene insegnato che l’uomo non è mai andato sulla Luna, si trattava solo di propaganda. L’ex astronauta Cooper, mai andato nello spazio e costretto a diventare agricoltore, scopre grazie all’intuito della figlia che la Nasa è ancora attiva in gran segreto, che il pianeta Terra non si salverà, che è comparso un warmhole vicino Saturno in grado di condurli in altre galassie e che qualcuno deve andare lì a cercare l’esito di tre diverse missioni partite anni fa. Andare e tornare è l’unica maniera che Cooper ha di dare un futuro ai propri figli. 4 luglio - ore 21.30 L’amore bugiardo - Di David Fincher Amy e Nick sono sposati da cinque anni. Belli, colti e ammirati, hanno lasciato New York per la provincia, dove la loro relazione languisce e l’ostilità cresce. Dietro di loro la crisi che ha messo in ginocchio l’America e interrotto le loro carriere, davanti a loro nuvole nere che minacciano tempesta e guai. Licenziati dalle rispettive redazioni e dalle loro ambizioni, Amy e Nick provano a ricostruirsi una vita nel Missouri. Casalinga annoiata e paranoica lei, proprietario di un bar che chiama The Bar lui, la coppia scoppia il giorno del loro quinto anniversario. Amy scompare senza lasciare tracce, se non il suo sangue versato e ripulito in cucina, un tavolo rovesciato in salotto, un diario che non tarderà a essere ritrovato e un marito apatico che fatica a realizzare la sua condizione. 5 luglio - ore 21.30 Non sposate le mie figlie! - Di Philippe de Chauveron Claude e Marie Verneuil sono una coppia borghese, cattolica e gollista. Genitori di quattro figlie, tre delle quali coniugate rispettivamente con un ebreo, un arabo e un asiatico, vivono nella loro bella proprietà in provincia e pregano dio di maritare la quarta con un cristiano. La loro preghiera viene esaudita. Euforici all’idea di celebrare un matrimonio cattolico, ignorano che Charles, il futuro marito della figlia minore, ha origini ivoriane. Alla delusione si aggiunge l’animosità del padre di Charles, ex militare intollerante e insofferente alla colonizzazione europea dell’Africa. 6 luglio - ore 21.30 Anime nere - Di Francesco Munzi Leo, figlio irrequieto di Luciano, una notte spara alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar protetto da un clan locale, in quel di Africo nel cuore dell’Aspromonte. Una provocazione come risposta a un’altra provocazione. I fratelli di Luciano hanno preso altre strade in una Milano permeata di affari criminali lungo la rotta della droga tra l’Olanda e la Calabria. L’eco della bravata di Leo giunge in quel di Milano e risveglia la mai sopita attrazione per la vendetta, la faida in un misto di orgoglio represso dal benessere, o da esso alimentato sotto mentite spoglie. I fratelli si mettono in viaggio verso il loro Sud e un destino immutabile che punta dritto verso la tragedia, senza scampo.
Le regole della strada Ciao Clarissa, volevo suggerirti una cosa di cui parlare perché secondo me può salvare vite: vicino alla sede di Radio Bruno a Carpi, sulla tangenziale Bruno Losi, quasi tutti i ciclisti attraversano i pedonali in bicicletta senza nemmeno guardare e tantomeno come prevede il codice scendere e attraversare. A volte attraversano proprio all’improvviso e in velocità. E’ vero che le auto devono rispettare i limiti, ma ai 50 km/h se uno attraversa all’ultimo momento non è così facile fermarsi in tempo. Io lavoro in una ditta in zona industriale e passo spesso di lì, mi sono presa delle parole per aver frenato rumorosamente o essere passata comunque perché secondo il ciclista tu sei obbligato a fermarti, ma pochi sanno che il diritto di precedenza vale solo dove esistono strisce e quadretti o il segnale apposta azzurro con la bici. Per favore, fatelo sapere! Gabriella
9 luglio, ore 21.30 Big Hero 6 - Animazione Ogni notte, nei vicoli più reconditi della metropoli futuristica di San Fransokyo si improvvisano i ring delle competizioni clandestine più acerrime e avanguardistiche, i bot fight, o le lotte tra robot. Il quattordicenne Hiro Hamada, prodigio della robotica, è un insospettabile campione di tali tenzoni che lo portano inevitabilmente a rimanere invischiato in guai più grossi di lui, allorché vince grosse scommesse contro i veterani dell’azzardo. A salvarlo c’è però sempre il fratello maggiore Tadashi, che cerca di allontanarlo dalla pericolosa passione per i bot fight...
di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
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l Nuovo Codice della Strada dice: “in corrispondenza degli attraversamenti pedonali i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza ai pedoni che hanno iniziato l’attraversamento; analogo comportamento devono tenere i conducenti dei veicoli nei confronti dei ciclisti in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili”. Ma aggiunge:
“tuttavia il ciclista dovrà fermarsi prima dell’attraversamento e assicurarsi che i veicoli siano lontani o siano disposti a concedergli il passaggio”. Basterebbe, come sempre, osservare elementari norme di buonsenso: chi in sella alla bici attraversa una strada o un incrocio in velocità, se investito, avrà la peggio; che abbia ragione o torto.
Novellara - Il 3, 4 e 5 luglio torna la quarta edizione di Sport & Ben-Essere
Matteo Setti
Tre giorni da condividere insieme
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l 3, 4 e 5 luglio in occasione della quarta edizione di Sport & Ben-Essere tornano, con le loro magliette verdi, i giovani dell’Oratorio di Novellara! Quest’anno ancora più determinati a rendere l’evento davvero indimenticabile. “Siamo partiti con l’incredibile spettacolo di Federico Buffa, Le Olimpiadi del 1936, ma quello era solo l’inizio. Ed è proprio dall’appello che Buffa ci ha lanciato a cogliere le sfide come un’opportunità per realizzarsi, da cui ripartono con tanta energia le tre giornate estive tutte dedicate allo sport. Perciò, se è delle sfide che vogliamo parlare, vi invitiamo a mettervi in gioco partecipando a questo weekend di puro sport e ben-essere pieno di momenti e attività pensate per il divertimento di tutti”, raccontano i ragazzi. Ogni giornata partirà con i tornei: Splash volley, Beach tennis, Beach volley, Calcetto saponato e, in esclusiva per la terza volta in Italia, il Bossaball! Il tutto sarà accompagnato e arricchito dalle performance circensi della compagnia Fuma che ‘Nduma. “Avrete, inoltre, l’occasione di consumare, per tutta la durata dell’evento, pasti e sfiziose merende preparati dal nostro staff addetto alla cucina. Ogni giorno sarà intenso e carico di emozioni le quali culmineranno in un gran finale che di certo amerete: musica a tutto volume e concerti dal vivo”, assicurano gli organizzatori. Il primo a esibirsi venerdì 3, alle 22,30, sarà il Dj Andrea Arcangeli, preceduto da due gruppi emergenti; sabato 4, alle 21, salirà sul palco il gruppo circense Fuma che ‘Nduma, seguito dalla band Quinto Elemento; infine, per concludere in bellezza, domenica 5 canterà il grande Matteo Setti.
7 luglio - ore 21.30 Magic in the Moonlight - Di Woody Allen Berlino, 1928. Wei Ling Soo è un celebre prestigiatore cinese in grado di far sparire un elefante o di teletrasportarsi sotto gli occhi meravigliati di un pubblico acclamante. Ma dietro la maschera e dentro il suo camerino, Wei Ling Soo rivela Stanley Crawford, un gentiluomo inglese sentenzioso e insopportabile che accetta la proposta di un vecchio amico: smascherare una presunta medium, impegnata a circuire una ricchissima famiglia americana in vacanza sulla riviera francese. Ospite dei Catledge sulla Costa azzurra e sotto falsa identità, si fa passare per un uomo d’affari; Stanley incontra la giovane Sophie Baker ed è subito amore. 8 luglio - ore 21.30 Jimmy’s Hall - Una storia di amore libertà - Di Ken Loach Nel 1921, un’Irlanda sull’orlo della guerra civile, Jimmy Gralton aveva costruito nel suo paese di campagna un locale dove si poteva danzare, fare pugilato, imparare il disegno e partecipare ad altre attività culturali. Tacciato di comunismo era stato costretto a lasciare la propria terra per raggiungere gli Stati Uniti. Dieci anni dopo Jimmy vi fa ritorno e sono i giovani a spingerlo a riaprire il locale. Gralton è inizialmente indeciso ma ben presto cede alle richieste. Chi gli era stato ostile in passato torna a contrastarlo.
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Libri da non perdere! (Fanculopensiero) Di Maksim Cristan
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Fanculopensiero. Forse non si può dire. Forse somiglia più a uno slogan che al titolo di un libro. Forse dà fastidio. E poi quelle parentesi. Perché? Ma vi è mai capitato di inseguire un obiettivo e di scoprire che avete impegnato tutte le vostre forze invano, perché quello che cercavate era altrove? Vi siete mai aggrappati all’orgoglio e all’ambizione finendo per ferire voi stessi e le persone che amate? Quante volte avete dovuto ammettere che fuori dal cerchio del vostro io non capite granché e giurate, mentendo, di aver cercato una strada negli altri e con gli altri?”. Questa è la storia
vera di Maksim Cristan, che da giovane manager in carriera in Croazia si è ritrovato a fare lo scrittore di strada a Milano. Lui stesso ammette che a un certo punto qualcosa si è bloccato dentro di lui. Tutto tranne la voce del suo rinato istinto, che gli diceva di andar via. Così prende il primo treno diretto a ovest e si stabilisce a Milano. Vive come può. E come capita. Spesso non mangia. Più spesso non dorme. Alle Colonne di San Lorenzo, ai piedi della statua di Costantino, in una delle sue lunghe veglie ha l’intuizione di cominciare a scrivere, di raccontare i suoi giorni e le notti, di mettere su carta i suoi pensieri.
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L’aforisma della settimana...
“Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene, una volta è abbastanza”. Mae West appuntamenti
Mostre CARPI
4 - 12 luglio Esposizione delle opere di Emanuela Rossi Saletta espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi
Il 22 luglio, alle 21, in Piazza Martiri, arriva Confessioni d’estate del comico giuseppe Giacobazzi
Giacobazzi a Carpi
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Ci sono certe sere d’estate, quando il cielo è particolarmente blu e una leggera brezza soffia a mitigare il caldo, in cui ti ritrovi in piazza, a chiacchierare con dei vecchi amici. Parli di ciò che sei stato, di ciò che sei e di ciò che sarai. E’ un susseguirsi di emozioni e ricordi. Poi, senti il campanile della chiesa battere i rintocchi e ti accorgi che hai passato una serata in armonia. Tornando a casa ripensi a quanto tu sia stato bene, nella semplicità di alcune Confessioni d’estate”. Questo è lo spettacolo di Giuseppe Giacobazzi: un susseguirsi di emozioni e parole, capaci quasi di trasformare la piazza nel vecchio parchetto dove ci si ritrovava tutte le sere con gli amici, soltanto con il gusto di stare insieme. Le risate diventano uno strumento per rendere, almeno per una sera, il cuore un pochino più leggero. Lo spettacolo si terrà il 22 luglio, alle 21, in Piazza Martiri. Biglietti in prevendita a Radio Bruno.
Fino al 18 luglio Parole in libertà. Libri d’artista del futurismo Sala espositiva Biblioteca Loria Fino al 19 luglio Esterne interiorità Di Andrea Dal Corso Dark Room Silmar Fino al 30 agosto Rosso Rubino Coltura e cultura del lambrusco Museo della Città Fino al 31 luglio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Ramona Mantegazza O&A Centro Affari Fino al 30 agosto Rosso Rubino - Coltura e cultura del lambrusco 30 giugno - ore 21.30 Vernissage Letture e performance teatrale a cura di Barbara Corradini A seguire, buffet con lambrusco offerto dalle cantine di Carpi Museo della Città
Prende vita il programma Rubiera Jazz, artisti di livello internazionale in una cornice d’eccezione
Sotto le stelle del Jazz
Eventi CARPI
3 luglio - ore 21 Arti d’Oriente: Daito-Ryu Aikitjujutsu Piazza Garibaldi 3 luglio - ore 21.30 IncantArci Spettacolo musicale A cura di Circolo Arci S. Cabassi Piazzale Re Astolfo 3 luglio - ore 21.30 Elvis Benevelli in Concerto Da Elvis a Celentano e oltre Cantina di Santa Croce 4 luglio - ore 21.30 Filarmonica Città di Carpi in concerto Piazzale Re Astolfo 4 luglio - ore 10/24 Carpicake La Piazza dei Golosi! Elezione miss casalinga cake Elezione baby cake chef Torta gratis per tutti Musica, canto, ballo, sfilata di moda Piazza Garibaldi
A
lcuni tra i migliori artisti jazz della scena internazionale illumineranno il magico chiostro dell’Ospitale di Rubiera, in due serate in programma nel mese di luglio. Il concerto d’esordio è previsto il 6 luglio con gli Yellowjackets, gruppo internazionale fondato da Russell Ferrante composto da Bob Mintzer al sax, Dane Anderson al basso, Will Kennedy alla bat-
teria. Il 13 luglio sarà poi la volta del trio Children of the light con Danilo Perez, John Patitucci e Brian Blade. Con questi primi concerti prende il via Rubiera Jazz: non una semplice rassegna musicale, bensì un progetto artistico e di valorizzazione e promozione territoriale di ampio respiro. Il programma di entrambe le serate prevede, alle 20, l’aperitivo nel chiostro
della Corte Ospitale e alle 21.30 l’inizio del concerto. L’impostazione è in linea con la naturale vocazione di questo luogo, l’accoglienza, e con una delle caratteristiche proprie del jazz, l’instaurarsi di dialogo e sintonia tra il pubblico e l’esecutore. L’aperitivo è pensato proprio per dare la possibilità alle persone di incontrarsi prima del concerto, mentre il punto di ristoro rimarrà aperto anche dopo la fine dello spettacolo, come opportunità per confrontarsi – e meditare – sull’accaduto e, perché no, avere l’opportunità di avvicinare gli artisti che hanno appena terminato di esibirsi. La sensibilità artistica che guida la direzione della rassegna viene dall’esperienza musicale di Fausto Comunale - chitarrista reggiano - e Fabio Leonardi - batterista - che hanno voluto mettere a disposizione la propria rete di collaborazioni e la propria capacità, con lo spirito di chi ha “voglia di portare a casa le cose belle che per anni ha ascoltato in giro per l’Italia e non solo”.
appuntamenti
4 luglio - dalle 18 Tuttoqui - Live Music Concerto dei gruppi: Duit Fumapadana Homeless Laik-Oh Le Mura di Mos Mercatini Vintage e rinfresco a base di Piadine e Birra! Circolo Ekidna Fino al 5 luglio Torneo Nazionale di Tennis Open Femminile Circolo Rinascita 5 luglio - ore 21.30 50 sfumature di... Pintus Piazza Martiri 5 luglio - ore 21.30 Festival Indie Con Camillas, Pop X, Calcutta e Muretto Rovers Circolo Arci Menotti, Cortile 6 luglio - ore 21.30 Spettacolo di Danza Piazzale Re Astolfo 7 luglio - ore 19 4° Critical Mass Invaders Must Die 4.0 A cura di Velodogma Carpi Rider Ritrovo davanti al Duomo Piazzale del Duomo di Piazza Martiri 7 luglio - ore 21,30 Natura, De Rerum Natura. Ancora Manuzio e Carpi Visita guidata Aldo Manuzio a Carpi Letture e proiezioni Musei di Palazzo dei Pio 8 luglio - ore 21.30 La montagna Scritti, poesie e canti della tradizione alpina Con la partecipazione del Coro Cai di Carpi Direttore Pietro Rustichelli Cortile di San Rocco 9 luglio - ore 21.30 De Rerum Natura Spettacolo di danza con BlakSoulz Dance Crew E concerto del gruppo musicale Na Isna Cortile d’Onore 9 luglio - ore 21.30 Match d’improvvisazione teatrale Cortile di San Rocco 9, 16 e 23 luglio - ore 21.30 Read Movie Tre serate di cine-letture A cura di Simonetta Bitasi e Alberto Rigamonti Cortile della Biblioteca Loria Fino al 20 luglio Festa Nazionale de L’Unità
venerdì 3 luglio 2015
Arti Vive Festival - Musica, teatro, performance a Soliera fino al 5 luglio
La festa delle espressioni artistiche
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on aspettatevi il Coniglio bianco e il Cappellaio Matto, o meglio, aspettatevi molto di più: la nona edizione di Arti Vive Festival, a Soliera fino al 5 luglio, ha l’ambizione di farvi entrare in una vera e propria Wonderland, magari più contemporanea e irriverente rispetto alla celebre favola di Lewis Carroll. Scorrendo il programma del festival solierese, si conferma la volontà di tenere unite proposte solo apparentemente distanti: dal teatro di strada a quello sperimentale, dalla musica emergente a quella che ha fatto la storia, dalle
performance artistiche agli spazi di convivialità diffuse. La serata di mercoledì 1° luglio sarà ospitata sempre al Cinema Teatro Italia di via Garibaldi con un doppio programma: alle 21.15 l’esito del divertente e originale concorso di microdrammaturgia tramite sms, con la partecipazione di Riccardo Goretti, e a seguire lo spettacolo di Oscar De Summa Stasera non sono in vena, in cui l’artista pugliese racconta parte della sua adolescenza, negli Anni ‘80. Giovedì 2 luglio la giornata festivaliera prenderà avvio alle 18 con l’apertura in piazza Fratelli Sassi
del Soliera Street Food, un ampio spazio dedicato al cibo di strada di qualità, con stand e originali furgoncini, per un giro gastronomico in collaborazione con Soliera C’è. Lo Street Food proseguirà fino alla chiusura del festival domenica 5 luglio. In Piazza Lusvardi, a partire dalle 21.30, sarà festa con l’energetico live della Banda Rulli Frulli, 58 elementi provenienti dalla bassa modenese, per una bellissima storia di musica, aggregazione e divertimento. Di seguito, alle 22.30, sempre in piazza, andrà in scena il capolavoro del Teatro dei Venti, ovvero Il Draaago.
Venerdì 3 luglio, alle 21.30, un evento piuttosto atteso: il concertospettacolo, in bilico tra cabaret e teatro-canzone, di Brunori Sas, cantautore calabrese che con il suo terzo album Il cammino di Santiago in taxi ha trovato la consacrazione nazionalpopolare. La data solierese di Brunori da Sas a Srl sarà l’unica a ingresso gratuito di Dario Brunori per l’estate 2015. La giornata di sabato 4 luglio prevede alle 16, nel cortile del Castello Campori, l’avvio della maratona fotografica e, a partire dalle 17, un’ulteriore maratona, questa volta tutta musicale con i concerti in Piazza Sassi di River, Baseball Gregg, e in Piazza Lusvardi, Goldsmack, Melampus, Machweo, per chiudere con l’atteso concerto degli M+A, il duo electro da Forlì che sta riscuotendo le meritate soddisfazioni internazionali. Dalle 24 in poi ci sposterà al circolo Arci Dude per un dopofestival che prevede il live dei Wolther Goes Stranger e degli Stranger, e il dj set di Laika mvmnt. Infine domenica 5 luglio, la giornata conclusiva prevede, oltre al concerto di Lindo Ferretti, street food a partire dalle 10 di mattina, i concerti di Fumapadana, Bepolaroids e Na Isna a partire dalle 16.30 in Piazza Fratelli Sassi e, alle 18.30, lo spettacolo di Progetto Brockenhaus ed Elisabetta di Terlizzi, Pasoliniana, una performance itinerante dedicata alla filmografia dei Pier Paolo Pasolini. Una ‘passeggiata’ che coinvolgerà tutta la comunità, frutto anche di un laboratorio che si terrà il 3 e il 4 luglio. Arti Vive Festival è promosso e organizzato dalla Fondazione Campori e dal Comune di Soliera. La direzione artistica è firmata dall’attore e regista carpigiano Stefano Cenci.
La Galleria Civica di corso Canalgrande, a Modena, dedica una retrospettiva del fotografo che ha contribuito a formare l’immaginario visivo della seconda metà del ‘900
Art Kane: tra musica e impegno “
Voglio comunicare gli elementi invisibili in una personalità”, diceva Art Kane, racchiudendo in poche parole tutta la sua poetica. Una grande retrospettiva dedicata al fotografo newyorkese, a 20 anni dalla morte e nel novantesimo della nascita, presenta per la prima volta in Italia un centinaio di fotografie classiche e inedite che hanno contribuito a formare l’immaginario visivo della seconda metà del ‘900. La mostra Art Kane. Visionary, a cura di Jonathan Kane, Holly Anderson e Guido Harari, è ospitata dal Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, a Modena. Allestita fino al 20 settembre, è organizzata e prodotta da Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di risparmio di Modena in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma e Wall of Sound Gallery di Alba. “Penso ad Art Kane come a un colore acceso, diciamo come un sole color zucca in mezzo a un cielo blu. Come il sole, Art fissa il raggio del suo sguardo sul suo soggetto, e quel che vede
lui fotografa, e di solito si tratta di un’interpretazione drammatica della sua personalità”. Così diceva di lui Andy Warhol. Parte della mostra è dedicata ai ritratti e alle celebri foto delle maggiori icone della musica degli Anni Sessanta (dai Rolling Stones a Bob Dylan, dai Doors a Janis Joplin, dai Jefferson Airplane a Frank Zappa, dai Cream a Sonny & Cher, da Aretha Franklin a Louis Armstrong, da Lester Young a The Who avvolti nella bandiera britannica); un’altra sezione è dedicata all’impegno
civile (soprattutto la lotta per i diritti civili degli afro-americani e degli indiani, il Vietnam, l’incubo nucleare di Hiroshima, il consumismo, il crescente degrado dell’ambiente); a visionarie riflessioni esistenziali ricavate dal “sandwich” di più diapositive (tecnica pionieristica in un’epoca senza Photoshop); a illustrazioni fotografiche dei testi di Dylan e dei Beatles e alla moda e alle evoluzioni della società americana. Il tutto fissato con uno sguardo tanto originale e visionario da conquistarsi premi e le coperti-
ne dei più prestigiosi rotocalchi internazionali. “Art Kane è stato un mio idolo – ricorda Franco Fontana - quasi un miraggio per me che lo ammiravo da lontano. Poi l’ho conosciuto nel ‘77 ad Arles e siamo diventati fratelli di ‘colore’ legati da un rapporto di amicizia. Era un uomo geniale, di grande intelligenza e creatività. Animato dal mito impossibile di un’eterna giovinezza e di una continua rinascita, mordeva la vita fino in fondo. Girava per New York in Velosolex e una sera mi portò al mitico Studio 54, arrivando vestito da cowboy. Adorava le donne e le fotografava con una sensibilità e un erotismo in cui mi ritrovavo appieno. Amava l’Italia dov’era venuto più volte, anche per dei workshop organizzati da me”. Kane è stato uno dei veri maestri della fotografia del XX secolo, le cui immagini visionarie, oggi nelle collezioni permanenti del MoMA e del Metropolitan Museum of Art, hanno influito sulla coscienza sociale di più di una generazione e lasciato un segno sulla cultura mondiale.
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appuntamenti
Green Act Area Zanichelli 10 luglio - ore 21 Dimostrazioni di Arti Marziali Aikido, Daito-Ryu Aikijujutsi, kendo, Iaido, Taekwondo, Shaolin Kung fu, Taiji Piazzale Re Astolfo 10 luglio - ore 21.30 Incontro con Fabio Genovesi Presentazione del libro Chi manda le onde Dialoga con l’autore Pierluigi Senatore di Radio Bruno Piazza Garibaldi 11 luglio - ore 21 Piazza Garibaldi Performance di arti visive, musica e teatro 11 luglio - ore 21 Sfilata di Moda Sfilano le ditte Manuela, Hazard Couture, Antonietta Spose Ospiti della serata le cantantiAla Bonica e Ilenia Negri Presenta Simona Barchetti Esibizioni delle scuole di ballo Aicha e le rose del deserto, Latin Fuego, Vera Danza Piazzale Re Astolfo I giovedì e i venerdì fino al 28 agosto - ore 21.30 - 24 La dama della torre Una piazza per giocare Torre dell’uccelliera I sabati luglio - ore 17.30/19.30 Lezioni gratuite di Kung Fu A cura di Budoshin Dojo Piazzale Dante Alighieri Fino al 26 agosto - ore 18/24 AMare Carpi Centro Storico
Tenera è la notte Il programma
3 luglio - ore 21.30 Interstellar Di Cristopher Nolan 4 luglio - ore 21.30 L’amore bugiardo Di David Fincher 5 luglio - ore 21.30 Non sposate le mie figlie! Di Philippe de Chauveron 6 luglio - ore 21.30 Anime nere Di Francesco Munzi 7 luglio - ore 21.30 Magic in the Moonlight Di Woody Allen 8 luglio - ore 21.30 Jimmy’s Hall Una storia di amore libertà Di Ken Loach 9 luglio - ore 21.30 Big Hero 6 Animazione Arena Stadio Cabassi
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Calcio – Carpi, inizia l’era Sogliano: martedì 7 luglio il raduno
Cambio di scena
#semprepiùinalto: partenza lanciatissima!
L’ambiente è sospeso tra il bisogno di continuità e la necessità di rotture.
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’era Sogliano ha avuto ufficialmente inizio mercoledì 1° luglio, con l’entrata in vigore del contratto che lo lega al club di via Marx fino al 30 giugno 2016. Scegliendo lui, il Carpi ha scelto di trasformarsi per conservarsi. E’ un cambio di scena, l’inquadratura si sposta in un altro contesto di calcio. Ma il film rimane lo stesso. E il regista è sempre Stefano Bonacini. Anzi, questo stacco lo riporta più che mai al centro della sceneggiatura. EREDITA’ - Nei suoi sei anni di milizia, Giuntoli è spesso riuscito a convincere l’impero che per conquistare le frontiere sconosciute è necessario che l’imperatore si lasci sostituire dal generale. I rapporti hanno finito per logorarsi, è il prezzo di ogni diarchia. Ma questa, certamente, è stata il combustibile che ha accelerato il Carpi fino a farne un miracolo. La conseguenza finale è che Giuntoli, insieme a grandi ricchezze, ha lasciato anche grandi poteri. Ne ha accumulati inevitabilmente tantissimi. Li ha pretesi per ambizione, li ha meritati per bravura. Adesso nessuno li raccoglierà, torneranno tutti al proprietario. Che, dopo sofferta meditazione, ha deciso di spezzare il filo e smarcarsi, puntando su un successore forte, dal curriculum fortissimo, e dal perimetro di competenze molto ben definito. PROFILO - Sogliano arriva da ricco uomo di calcio, per proseguire una carriera già ricchissima. Non per costruirsene una da zero. Un anno fa gravitava in orbita Milan. Sanno già tutti che è bravo. Non ha bisogno di dimostrarsi più bravo della società che dirige. Né di diventarne re. Gli basterà fare bene gli interessi del regno. L’altro vantaggio è che non troverà impedimenti nell’assecondare le sue attitudini. Starà molto nelle stanze del mercato, moltissimo sul campo e pochissimo in sede. Si occuperà
Sogliano
quasi solo della squadra, e nessuno avrà da obiettare. La vita, il quotidiano della società, i suoi affari esteri, saranno un problema della società, non più del suo principale dipendente. Bonacini non desidera altro. Sogliano, perciò, non deve inventarsi un Carpi uguale e migliore del precedente. Infatti ha firmato per un solo anno. Se l’incarico fosse stato quello di replicare Giuntoli e di superarlo sul suo terreno, nemmeno avrebbe accettato. Avrebbe avuto solo da rimetterci. Il suo compito è gestire il trapasso. Un viaggio in pianura, ma non meno pericoloso. Un tragitto di curve complicatissime, entro cui non si può ignorare la potenza e la
bontà del passato, ma nemmeno sarà possibile fingere che il futuro sia identico. FUSIONI DIFFICILI - Le prime decisioni riguardano ovviamente lo staff. E già ci fanno capire che Sogliano ha preso atto della situazione e dell’ambiente, sospeso tra il bisogno di continuità e la necessità di rotture. L’organigramma sarà una delicatissima fusion, tra i suoi uomini di fiducia (Massimiliano Di Brogni, Roberto Gemmi, Fabio Gatti: tutti, come lui, in uscita da Verona) e i tecnocrati giuntoliani (Scala, Nuti, Costi…). Allo stesso modo, la rosa di Castori uscirà da un complesso esperimento di genetica calcistica: l’ibridazione del
CAMPAGNA ABBONAMENTI
vecchio e consolidato DNA del senato-spogliatoio con le diversità della nuova legislatura. Sogliano ha approcci e visioni simili a Giuntoli, per esempio ne condivide i principi fondativi: una grande squadra diventa tale solo se nasce da una grande preparazione fisica e da una grande difesa. Ma ha preferenze differenti sui giocatori. Per un grammo di qualità in più, è disposto a tollerare un filo di gamba in meno. E credo sia convinto che per atterrare in Serie A senza scompensi serva più esperienza che esuberanza. Un ritmo un po’ meno alto, e qualche variazione di gioco in orizzontale. Giuntoli è stato (ed è tuttora) formidabile nell’andare a scovare degli androidi, dei superatleti capaci di coprire più ruoli, o comunque tutto il campo in verticale (ne cito tre significativi, per come hanno identificato il suo lavoro e il suo ciclo: Laurini, Gagliolo e Lasagna). La specialità di Sogliano è invece scoprire degli specialisti coi piedi buoni in grado di trasferire personalità tecnica, di migliorare il gioco dei compagni (anche qui ne cito tre, che sono comparsi dal nulla e hanno fatto le fortune del Varese e del Verona: Neto Pereira, Jorginho e Iturbe). MERCATO - Sogliano non smetterà di guardare ai giovani, il Carpi non può vivere senza patrimonializzare progetti qualificati e senza consolidare le sinergie con i top club. Si fiderà perciò di Gabriel (si continua a negoziare il prestito-bis col Milan), aspetterà fino all’ultimo giorno Struna, proverà a prendere un paio di grandi promesse che devono finire di compiersi (per esempio: Ely, Albertazzi, Verdi, Fetfazidis, Bernardeschi, Yony Gonzàlez, Cerri, Monachello). Ma soprattutto si concentrerà su giocatori importanti lungo la dorsale, per alzare la caratura tecnica e temperamentale del gruppo. Il difficile è trovare quelli
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’ stata presentata venerdì scorso al Cabassi, dal presidente Claudio Caliumi e dal responsabile marketing Simone Palmieri, e porta come titolo un hashtag che ribadisce sia l’orgoglio che l’entusiasmo per lo sbarco in serie A ed è partita fortissimo: i primi numeri della campagna #semprepiùinalto sono già da record. Nella prima settimana sono stati staccati quasi 1.000 abbonamenti alle gare interne (o per meglio dire: allo stadio Braglia di Modena) della prima storica Serie A del Carpi FC 1909. Le vendite proseguono online (www.carpifc1909.it) e presso la sede sociale (via Carlo Marx 26: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.30 e il sabato dalle 9 alle 13). Prezzi interi da 199 euro (Curva Montagnani) a 1.300 euro (Tribunissima Autorità). Previste riduzioni a beneficio di invalidi, donne, anziani (over 65) e bambini (under 16 e under 12). Pacchetti in sconto per nuclei famigliari di almeno tre componenti (nei settori S/Tribuna, e Q/ Distinti Laterali).
ESTATE BIANCOROSSA
A metà Luglio c’è l’Inter
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a grande Avventura con la A maiuscola comincia tra poche ore. L’imbarco è fissato per la mattinata di martedì 7 luglio, allorché il caro vecchio Cabassi riaprirà le porte per il raduno della squadra. I test, le visite mediche e i primi allenamenti sono programmati in città, fino a sabato 11. Poi, scatta il ritiro. Quest’anno durerà tre settimane ed è articolato in due tappe: la prima, più lunga, in Alto Adige-Sudtirol, dal 12 al 24 luglio, località Valdaora; la seconda, più breve, nell’avamposto portafortuna di Urbino, dal 26 luglio al 1° agosto. Nel menu dell’estate biancorossa, spiccano un paio di antipasti di Serie A. Il piatto forte è la sfida all’Inter di Mancini. Questo il programma completo delle amichevoli: INTER-CARPI 15/7/2015, Riscone di Brunico (BZ), ore 17.30 FIORENTINA-CARPI 18/7/2015, Moena (TN), ore 17.30 CARPI-RAPP. ALTO ADIGE 24/7/2015, Valdaora (BZ), orario da definire PERUGIA-CARPI 1/8/2015, Perugia (Stadio R.Curi), ore 20.45 CARPI-AL AHLI 8/8/2015, Carpi (Stadio Cabassi), orario da definire.
CASO CATANIA
Il Carpi e Giuntoli si dichiarano estranei
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l caso è da prendere con le molle perché è critico, e perché l’inchiesta che lo ha scoperchiato è solamente agli inizi. Quanto si può dire senza timore di smentita, a oggi, sulla base di quanto emerso, è che il Carpi è stato tirato in ballo in modo poco chiaro e parecchio leggero. Il presunto coinvolgimento sarebbe nel contesto di una telefonata tra due degli indagati, che chiacchierano di “favori” dovuti da qualcun altro. Senza fare nomi né cognomi. E con una confusione dei linguaggi tale da rendere ogni possibile interpretazione tutt’altro che incontrovertibile. Quella formulata dalla Gazzetta dello Sport, che per prima ha pubblicato l’intercettazione, riconduce a Cristiano Giuntoli e all’ultima gara del campionato appena concluso (Carpi-Catania 0-0 del 22 maggio scorso). Nel merito, la società biancorossa e il suo ex direttore sportivo, si dichiarano estranei a “qualsivoglia comportamento non conforme alle norme sportive e statuali” e promettono di tutelarsi “in tutte le competenti sedi”, ritenendo che “il riferimento” sia “del tutto calunnioso e diffamatorio”. E.G.
giusti, che ne accrescano la corazza senza schiacciarne troppo l’anima esplosiva. Qualche nome: Andelkovic, Munari, Marrone, Lila. Un dodicesimo fidato come Benussi. E poi, un centravanti referenziato che connoti il nuovo profilo di gioco e la nuova immagine della squadra. L’idea è Alberto Gilardino. Al
momento: qualcosa in più di una suggestione (l’abboccamento c’è effettivamente stato e sta avendo un seguito) e qualcosa meno di una vera trattativa (il giocatore temporeggia, non è convintissimo del progetto Carpi). A certe condizioni può diventare l’opportunità di fine agosto. Enrico Gualtieri
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ono tutti sul poster i protagonisti della meravigliosa avventura della Grissin Bon Reggio Emilia che, dopo aver giocato in soli quaranta giorni 19 partite ad altissima intensità, è stata sconfitta 73-75 da Sassari in gara 7 della finale play off dopo che per tutta la partita era stata in vantaggio. Giovanni Pini è il secondo in piedi da destra: classe 1992, alto due metri è carpigiano e a soli 22 anni si è già tolto più di una soddisfazione. Era poco più che un bimbetto quando ha iniziato a giocare a sette anni sui campi della Nazareno Basket, “perché dopo aver provato tennis e pallavolo, ho iniziato basket con i miei fratelli”. Giovanni è quello di mezzo e tutti e tre vivono lo sport come momento di grande divertimento e gioco insieme agli amici. Giovanni mostra sin da bambino caratteristiche fisiche e doti
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Giovanni Pini, carpigiano classe 1992, è stato fra i protagonisti della cavalcata della Grissin Bon Reggio Emilia, vice campione d’Italia: un’impresa durata quaranta giorni e seguita da migliaia di tifosi
Orgoglio biancorosso Giovanni Pini è il secondo in piedi da destra
Giovanni Pini in azione
naturali che sono fondamentali nella pallacanestro. “Avevo 12 anni e frequentavo la seconda media quando mi ha voluto la società Pallacanestro Reggiana” racconta Giovanni che allora era già alto 1.90 mt. La famiglia lo appoggia e lo sostiene perché gli si prospetta una vita di fatica e sacrifici, ma questo è uno che non molla e anzi accetta le sfide e non smette mai di migliorarsi. I risultati non
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inquemila giovani da tutta Europa, 170 squadre di calcio e altre 60 tra basket, pallavolo e rugby, 400 partite no-stop, 300 volontari, 24 campi ricavati nel parco di Bosco Albergati, alla periferia di Castelfranco Emilia: questi i numeri della XIX edizione dei Mondiali Antirazzisti Uisp che si terrà fino al 5 luglio. La novità di quest’anno è la collaborazione con l’Aic - Associazione Italiana Calciatori, che sarà presente con una squadra e con il presidente Damiano Tommasi: venerdì 3 luglio, alle 18, darà vita all’incontro Diamo un calcio a questo calcio. Insieme a lui
esitano ad arrivare: a 17 anni il cestista carpigiano esordisce in prima squadra con Reggio Emilia che milita in A2. “Per me è stato il momento della svolta” ammette Giovanni che, dopo due stagioni, si trasferisce in prestito alla Biancoblù Bologna, la storica Fortitudo, sempre in A2. “Le difficoltà maggiori che ho incontrato coincidono con i passaggi di categoria, prima in A2 e poi in A1: è stata davvero dura
migliorarsi per essere all’altezza di quei livelli di gioco e ho dovuto lavorare molto”. Le soddisfazioni arrivano con le Nazionali Under 16, Under 18 e Giovani, “ma i risultati più importanti conseguiti finora sono stati il titolo di campioni di Lega Due quattro anni fa e l’Euro Challenge l’anno scorso” racconta Giovanni. Finora… perché l’impresa della Grissin Bon Reggio Emilia, che nemmeno era favorita
Tornano i Mondiali Antirazzisti Uisp a Castelfranco Emilia
Diamo un calcio a questo calcio
ci saranno anche Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori calcio, Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, Luca Di Bartolomei, giornalista, Carlo Paris, direttore di Rai Sport, Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo e Cécile Kyenge Kashetu, parlamentare europea. Sabato 4 luglio, alle 17,
lo spazio dibattiti degli ultras vedrà la partecipazione di Cass Pennant, scrittore ed ex hooligan inglese, che dopo una partecipazione ai Mondiali Antirazzisti nel 2010 tornerà per presentare il suo ultimo film Beverley, storia di una teenager di origini africane che nell’Inghilterra degli Anni Ottanta lotta per il riconoscimento della propria identità. Grande attenzione al mondo dei fumetti e della musica: il manifesto di quest’anno è firmato da Zerocalcare, noto disegnatore, che ha annunciato la sua presenza. I Mondiali Antirazzisti sono organizzati dall’Uisp-Unione Italiana Sport per Tutti,
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all’inizio di questa stagione, resterà nella storia. Grissin Bon ci ha fatto vivere grandi emozioni, come hai vissuto questa cavalcata? “Questi quaranta giorni sono volati: abbiamo giocato 19 partite, rimbalzando tra hotel, pullman e aerei e solo ora riesco a rendermi conto di questa corsa meravigliosa che abbiamo avuto la fortuna di vivere”. Qual è stato il segreto della squadra? “Grissin Bon è riuscita a fare squadra nonostante l’emergenza legata ai problemi fisici sia stata pressoché continua: non credo ci sia un giocatore tra noi che è riuscito a fare tutte le partite. Nonostante i guai il gruppo è stato forte e non ha mai mollato dimostrando di saper sempre fare squadra. Qui c’è una buona base di giovani italiani che promettono bene per il futuro”. Si vive di basket oggi in Italia? “In passato squadre storiche come le bolognesi Virtus e Fortitudo erano al top in Europa. Oggi c’è un calo dovuto anche alla crisi economica che ha portato a una contrazione delle risorse a disposizione delle società. Però oggi si vive ancora di basket in Italia”. Qual è il fotogramma più bello di quest’impresa? “La vittoria in gara 7 di semifinale contro Humana Venezia: non eravamo certo i favoriti per la vittoria eppure…”. Lì è iniziato il sogno al termine di una partita leggendaria e così Lavrinovic, Cinciarini, Della Valle, Polonara, Pechacek, Pini, Kaukenas, Silins, Chikoko, Cervi, Stefanini e Rovatti guidati da coach Max Menetti sono diventati degli eroi… almeno per le migliaia di giovani tifosi che ne hanno seguito le gesta e sono ora pronti a iscriversi a basket. Sara Gelli
in collaborazione con l’Associazione La Città degli alberi, la Fondazione Matteo Bagnaresi, Rete Fare – Football against racism in Europe, e con il sostegno della Regione Emilia Romagna, del Comune di Castelfranco Emilia, dell’Aic-Associazione Italiana Calciatori, del Gruppo Hera e della Cgil.
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Gli Under 11 alla conquista dell’HaBaWaBa Festival Per l’ottavo anno consecutivo la Cabassi Carpi ha partecipato al HaBaWaBa Festival 2015, tenutosi a Lignano Sabbiadoro e dimostrando così la piena adesione alla mission dell’Organizzazione Waterpolo Development che da anni si impegna alla diffusione della Pallanuoto del mondo soprattutto a livello giovanile. “Partecipiamo a questa manifestazione da otto anni, ma le emozioni e gli stimoli che ci accompagnano ogni volta sono le medesime e, se possibile, sempre più forti. Merito dei veri protagonisti della manifestazione, ovvero i bambini Under 11 coi quali condividiamo questa bellissima esperienza. Da sempre - commenta l’allenatore Roberto Sgarbi - il nostro primo obiettivo come Società è il divertimento dei bambini, indipendentemente dal risultato sportivo, obiettivo fortunatamente
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onfermata la formula già in vigore lo scorso anno, che prevede un’articolazione in tre gironi, con fase regolare di andata e ritorno, Poule Play-Off e Poule Play-Out, cui faranno seguito semifinali e finale dei Play-Off. Il campionato di pallamano prenderà il via sabato 19 settembre, con la 1^ fase (andata/ritorno) che si concluderà il 27 febbraio. Nel weekend compreso tra il 4 e il 6 marzo si disputerà la Coppa Italia, per la quale è confermata la formula della Final Eight. Il 12 marzo prenderanno il via le Poule Play-Off e Play-Out, la cui chiusura è fissata il 23 aprile. Nel weekend successivo (30 aprile, 1 e 2 maggio) le 2^ classificate delle tre Poule Play-Off si sfideranno nella Poule d’ammissione alle semifinali scudetto, le quali si disputeranno sulla base delle due gare (andata/ Bocce
Paleari e Signorini sul podio
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abato 27 e domenica 28 giugno si è svolto il Campionato italiano di Categoria A1 di Bocce, al Palasport di Roma. I due giocatori in forza alla Rinascita Mp Filtri di Budrione, Diego Paleari e Paolo Signorini, si sono classificati rispettivamente al secondo e al terzo posto. Entrambi si sono dovuti arrendere alla forza del campione Giuliano Di Nicola (Boville Roma). Paleari dopo aver battuto Luca Casinelli, Andrea Cappellacci e Gianluca Formicone, ha avuto la meglio in semifinale su Alfonso Nanni ma la sua corsa è stata fermata in finale da Di Nicola. Classifica finale: 1° Giuliano Di Nicola (Boville Roma), 2° Diego Paleari (Rinascita), 3° Paolo Signorini (Rinascita), 4° Alfonso Nanni (Boville Roma).
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I risultati
sempre centrato in pieno almeno a giudicare dai commenti entusiasti degli atleti al ritorno”. Quest’anno la Cabassi si è presentata con un gruppo compatto di bimbi, classe 2004, decisamente
uniti e affiatati e i risultati hanno confermato la bontà del lavoro dello staff tecnico durante tutto l’anno. Questi i risultati al termine del Torneo: 1° posto nel Girone 13 della Fase A con
4 vittorie e 1 pareggio, terzo posto nel Gruppo B della Fase B con 3 sconfitte, nono posto nel Torneo Silver con una vittoria e una sconfitta. In sintesi, il miglior piazzamento mai raggiunto
dalla Cabassi Carpi al torneo internazionale HaBaWaBa. “Faccio i complimenti alla squadra che è cresciuta durante ogni partita e si è battuta con grinta e determinazione, mostrando una buona pallanuoto ma, soprattutto, uno splendido spirito di squadra. Ringrazio tutti gli allenatori che hanno seguito i bambini durante l’anno e i genitori degli atleti. Un ringraziamento particolare va anche alla Società Cabassi per aver permesso tutto questo. Abbiamo avuto davvero tante soddisfazioni sportive e non, come quella di trovare al nostro rientro i genitori i quali hanno riservato un’accoglienza splendida alla squadra con tanto di striscione”, ha concluso Sgarbi. La Cabassi Carpi quest’anno si è presentata con: Matteo Bellodi, Tommaso Bertesi, Luca De Martino , Riccardo Gilioli, Lorenzo Gorgò, Gabriele Guaitoli, Mattia Mari, Matteo Medici, Federico Ori, Dylan Pinotti, Antonio Reibaldi e Francesco Stefani.
Campionato 2015-16 di pallamano: viene inserita la “bella” in finale scudetto. Ecco le date e i gironi
Terraquilia nel gotha della pallamano nazionale
ritorno) fra il 7 e il 14 maggio. La finale che assegna il titolo di squadra campione d’Italia, al meglio delle
tre gare (gara-1, gara-2 ed eventuale gara-3 in campo neutro), si gioca nei giorni 21, 28 e 31 maggio.
Saranno due dunque i derby per Carpi: Casalgrande e Nonantola. Viene inoltre accolta la richiesta di
Dorica Ancona di rientrare nel Girone B lasciando il Girone C (Sud) che le causava non pochi proble-
Under 15: terzo posto per la Cabassi Partita molto combattuta quella tra l’Under 15 di Carpi e Parma: in palio il terzo posto regionale. Parte male la Cabassi, poco attenta e molto disordinata e va sotto 3-0. Migliora poi il ritmo e la qualità di gioco dal secondo tempo che si conclude in parità sul 4-4 grazie alle reti di Zanardi e Tamelli che rimettono in piedi la partita. Un Parma compatto continua a mettere in difficoltà il Carpi che riesce a trovare il break decisivo solo a metà del quarto tempo con la rete in controfuga di Ascari. Partita conclusa sul 6-9 e terzo posto conquistato meritatamente. “Dopo la finale 1° e 2° posto sfumata per pochissimo, la Cabassi si prende il terzo gradino del podio meritatamente per quanto fatto vedere durante tutta la stagione”, ha commentato Mister Luca Ascari al termine della gara. “Complimenti a tutti i ragazzi che sapranno fare tesoro di questa annata”.
mi in reular season in tema di trasferte. Il Girone B annovera Ambra, Bologna, Terraquilia Handball Carpi, Casalgrande, Cingoli (a seguito di richiesta di ripescaggio), Dorica, Estense, Romagna e Rapid Nonantola. Intanto il neo coach che guiderà la compagine biancorossa nella prossima stagione, Saša Ilić, si dichiara motivato e desideroso di iniziare gli allenamenti: “non vedo l’ora di conoscere i ragazzi della mia nuova squadra, di iniziare a lavorare sul campo e ripagare così la grande fiducia che il Dg Claudio Cerchiari mi ha dimostrato sin dalla nostra prima telefonata. Carpi è una delle migliori squadre del panorama pallamanistico nazionale e io voglio a tutti i costi dare il mio apporto per migliorare ulteriormente le prestazioni della squadra”.
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venerdì 3 luglio 2015
anno XVI - n. 26 23
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