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venerdì 2 ottobre 2015 anno XVI - n. 36
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
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Stefania Passamonte
La pianista che incanta Londra UN NUOVO ALBUM DA SOLISTA CHE USCIRÀ A DICEMBRE E TANTI ALTRI PROGETTI IN CORSO: È TUTTA IN ASCESA, a londra, LA CARRIERA DELLA PIANISTA STEFANIA PASSAMONTE che ha conquistato i grammy awards ed è pronta al debutto in america.
tra le righe:
La nuova piscina è sulla di Sara Gelli bocca di tutti... salute
prevenzione ictus
il ruolo dell’alimentazione imprese
un gruppo di malati oncologici correrà in occasione della Maratona d’Italia
cmb di carpi
cambiamenti al vertice
salvata la dorando pietri
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Tra le righe...
La nuova piscina è sulla bocca di tutti...
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n città non si parla d’altro: la nuova piscina è sulla bocca di tutti dal 20 settembre, giorno della sua inaugurazione. E, a giudicare dalle file nella hall al box delle informazioni, sono numerosissimi i carpigiani che hanno intenzione di sperimentare le molteplici attività che vengono proposte nel nuovo impianto. Chi ha avuto modo di accedere all’interno si sente autorizzato a dire la sua e sono tanti quelli che non vedono l’ora di esprimere la propria opinione, possibilmente rilevando difetti (è lo sport che ci riesce meglio): a dir la verità ogni cosa, in questo caso una piscina con una gestazione decennale alle spalle, così a lungo desiderata non può non essere poi criticata. La vasca piccola dei bambini non si vede dalla tribuna e i genitori si attaccano come ventose al vetro dall’esterno, i pavimenti delle docce diventano scivolosi quando vi scorre l’acqua, gli armadietti non si chiudono bene, i gradoni della piscina sono troppo alti, gli spogliatoi sono stretti… Insomma di tutto e di più dopo una sola settimana ma c’era da aspettarselo. Le segnalazioni di difetti di progettazione devono almeno sopravvivere fino al mese prossimo se vogliono ambire a diventare quantomeno rilevanti. Sara Gelli
Frase della settimana...
Foto della settimana...
Fontana dei Giardini Pubblici
Bimbo di tre anni fugge dall’asilo e attraversa illeso la Romana Nord a Fossoli.“Il Signore e la Madonna ci hanno aiutati”, chiosano dalla materna. Fortunatamente anche gli automobilisti…
I nonni Paolo e Liana danno il benvenuto alla piccola Maria Vittoria e fanno tanti auguri ai neo mamma e papà, Antonella e Simone Ramella. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 30 settembre 2015
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on chiamateci costruttori… potrebbe essere questo lo slogan del colosso cooperativo carpigiano Cmb. Prima impresa di costruzioni per fatturato italiano del nostro Paese, Cmb è andata oltre, affermandosi sempre più in un’area, quella dei servizi, che non conosce battute d’arresto. “Operiamo in un’ottica di global service: dalla costruzione alla gestione. Ogni prodotto che offriamo è come un abito su misura. Di fattura sartoriale”, ha affermato il presidente di Cmb, Carlo Zini. Un’evoluzione che passerà sempre più attraverso alleanze strategiche con aziende ospedaliere e universitarie “perché, è indubbio, - prosegue Zini - che nei prossimi anni non ci si limiterà più a costruire ospedali e cliniche all’estero, settore nel quale siamo forti e nel quale crediamo per il suo valore sociale aggiunto, ma si dovrà esportare una sanità di qualità, fatta di competenze, conoscenze e professionalità”. Un know how che implica l’alleanza con altri soggetti e che, in qualche misura, sposta da Carpi a Milano, “vera locomotiva d’Italia” il cuore nevralgico della cooperativa. Con passi “misurati ma progressivi - ha aggiunto il neo eletto vicepresidente, l’architetto Ruben Saetti -
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Prima impresa di costruzioni per fatturato italiano del nostro Paese, Cmb è andata oltre, affermandosi sempre più in un’area, quella dei servizi, che non conosce battute d’arresto
Non chiamateci costruttori…
Cmb: cambiamenti al vertice
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Da sinistra Davoli, Saetti, Zini, Tognetti e Cacioppo
siamo partiti dal project, che oggi costituisce una quota rilevante (e stabile) del nostro fatturato, per arrivare a offrire al committente un servizio a tutto tondo, maggiormente strutturato e, di conseguenza, in grado di renderci maggiormente competitivi sul mercato”. Sono sostanzialmente tre le linee guida di sviluppo individuate da Cmb per far fronte alla crisi perdurante e continuare a crescere: puntare all’estero (sul quale c’è ancora molto da fare),
affermarsi sempre più nel settore servizi e rafforzarsi attraverso acquisizioni strategiche. A delinearle è l’architetto Saetti: “il nostro Piano industriale prevede, a fronte di una crisi che non è destinata a risolversi completamente, di concentrarci in modo particolare su un mercato privato di alto livello (ndr i grattacieli realizzati per conto di Generali e Unipol) che sta conoscendo una certa ripresa e necessita di imprese capaci di garantire qualità, tempi
certi e la gestione successiva dell’edificio. L’altra area su cui vogliamo lavorare è invece quella dei servizi. Da un anno sono il direttore di una nuova divisione, nata dall’accorpamento dell’area project e quella dei servizi, che sta crescendo con un gradiente del 10% l’anno. Un dato positivo ma ancora insufficiente, ecco perché stiamo valutando l’ipotesi di crescere per linee esterne, ovvero attraverso l’acquisizione di portafogli o imprese operanti in tale
el Piano elaborato da Cmb per traguardare il 2017, un ruolo sostanziale lo riveste la politica di crescita professionale e valorizzazione delle risorse umane. Negli ultimi anni, consapevoli del necessario avvicendamento di alcune cariche per garantire continuità e sviluppo alla cooperativa, sono stati costruiti percorsi di carriera per gestire il delicato passaggio. Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Emiliano Cacioppo consigliere delegato e direttore della Divisione dei Territori. Cacioppo, 41 anni, è entrato in Cmb nel 2007 in qualità di responsabile commerciale della Divisione Lombardia e dal 2012 siede in Consiglio di Amministrazione. Dopo trentaquattro anni di guida ininterrotta, lo storico direttore della Divisione Lombardia prima e dei Territori poi, nonché vice presidente di Cmb, Aldo Tognetti, raggiunta l’età della pensione, passa il testimone. Il Consiglio ha nominato come nuovo vice presidente l’architetto Ruben Saetti, che dal 1995 ricopre il ruolo di Consigliere Delegato e da allora ha diretto il Marketing strategico di Cmb diventandone uno dei principali artefici dello sviluppo imprenditoriale, fino alla recente riorganizzazione del 2013, anno nel quale ha assunto la direzione della Divisione Project e Servizi, con il compito di estendere i campi di attività di Cmb nei servizi e all’estero.
settore. Infine, non possiamo dimenticare l’estero: abbiamo in corso diverse offerte presentate, ora al vaglio dei committenti, in particolare in Algeria dove esiste un grande piano ospedaliero. Contavo, entro la fine dell’anno di riuscire ad avere risposte e di portare a casa almeno un risultato ma, purtroppo, la crisi petrolifera ha comportato in questi Paesi (il cui reddito è determinato soprattutto dalle fonti energetiche) un forte allentamento: mi au-
guro che tale stallo si risolva in un periodo non troppo lontano. Oggi - prosegue Saetti - il fatturato estero è molto modesto ma, al contrario, può diventare una componente essenziale per ricominciare a crescere”. Nel 2015 la cooperativa ha iniziato a registrare alcuni segnali positivi, “ma quasi inaspettatamente - sorride Saetti - perché il quadro che ci circonda a livello nazionale è molto, molto negativo”. Jessica Bianchi
HAIRSTYLIST sceglie
Via Delle Magliaie, 41/43 - 41012 Carpi
Aperitivo e spettacolo di luci
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da MartedĂŹ a Sabato 10:00-13:00 / 15:00-19:30 Tel. 059 637590 - email: blumarine.store@blufin.it
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L’ictus è una piaga saIctus e alimentazione: è questo il tema dell’incontro organizzato da Alice, sabato 3 ottobre, nitaria che non accenna a partire dalle 9, presso l’Auditorium San Rocco a ridursi. Proiezioni attendibili dicono che nel 2050, l’incidenza di tale patologia, raddoppierà. Ai medici, l’onere di tenere alta cucina può essere scientifila guardia e dare il meglio ca? Una lezione magistradi sé per quanto riguarda le, la sua, che intratterrà i assistenza e terapia, a noi presenti sull’affascinante di Alice invece - spiega il mondo della cucina moleconeurologo Gabriele Greco, lare. Sarà invece una cucina presidente onorario dell’aspiù tradizionale quella di cui sociazione carpigiana per parlerà Luca Marchini, chef la lotta contro l’ictus - il del Ristorante L’erba del Re compito di diffondere in di Modena: a lui sarà infatti modo capillare le norme affidato il compito di dimoriguardanti i corretti stili di strare come si possa fare alta vita da adottare, affinché cucina preservando gusto, l’incidenza possa diminuire. qualità e salute. Cosa può Il nostro obiettivo, insomma, correre in aiuto degli amanti è quello di intentare una vera della forchetta? “Piatti seme propria guerra ai fattori di plici, territoriali e di qualità”. rischio della malattia che Bastano infatti pochi accorsono tanti: riduzione dello gimenti per fare della tavola stress, attività fisica e aboliun’alleata. Il segreto? “Si zione del fumo”. Tra le sane può mangiare assolutamente abitudini, l’alimentazione bene cercando di ricavare ricopre un ruolo fondamenda una grandissima materia Da sinistra Santangelo,Greco, Calestrini e Marchini tale. “Nell’anno di Expo, prima un ottimo risultato. un’occasione ci è parsa Occorre saper abbinare i “Mangiare Alice organizza un presidio al Borgo e un concerto in teatro per approcciarsi un’occasione vari elementi e scegliere le sano non siPaolo Belli per Alice a questa patologhiotta l’idea tecniche più appropriate per gnifica mortifidi organizzare carsi con diete dram- gia, terza causa prepararli”. Studi scientifici In occasione della Giormodo semplice per informardi morte nei un convegno matiche né, tantohanno dimostrato come la nata mondiale contro le e ‘istruirle’ su alcune regole l’ictus cerebrale basilari”, conclude Calestrini. Paesi industriaper condurre meno, rinunciare a dieta mediterranea - carattespiega Maurizio Calestrini, Il 5 novembre, alle 21, in lizzati e prima una riflesrizzata da un alto consumo di uno dei più grandi presidente di Alice - la nostra Teatro Comunale a Carpi, di invalidità, sione su tale vegetali, olio extra vergine di piaceri dell’uomo. Al associazione organizza un arriva Paolo Belli e la sua in modo non tema”. Ictus e oliva con principale fonte di presidio per l’intera giornata Big Band con lo spettacolo: contrario il cibo può scientifico, ha alimentaziograssi monoinsaturi e da un di sabato 17 ottobre presso A me mi piace lo swing e deve restare una sottolineato ne: è questo il ridotto apporto di grassi satula Galleria commerciale del (… e sottolineo a me mi). gioia per gli occhi e il primario Borgogioioso”. Un’intera L’incasso sarà devoluto ad titolo dell’inri di origine animale - induca il palato preservan- dell’Unità giornata, dalle 9 alle 20, Alice (prevendita dei biglietti contro che si non soltanto una riduzione do, al contempo, la dove, medici, infermieri e voa Radio Bruno). operativa di terrà sabato della mortalità ma anche di lontari effettueranno gratunostra salute”. Neurologia 3 ottobre, a incidenza di ictus cerebrali. itamente, a chi lo richiederà, dell’Ospedale Ramazzini di partire dalle 9, presso l’AuIl programma del convegno, test per conoscere il livello di colesterolo e glicemia e verrà Carpi, Mario Santangelo: ditorium San Rocco. che ha ottenuto il patrocinio misurata la pressione arterio“nella nostra città l’inciden“Mangiare sano non signidi Expo, non interesserà sa con l’ausilio di un’apparecza resta costante. Ogni anno fica mortificarsi con diete soltanto gli addetti ai lavori, i chiatura, donata dal Condrammatiche né, tantomeno, vengono registrati tra i 250 malati o i loro famigliari, ma sorzio Farmacisti, in grado di e i 300 casi di ictus. Il nostro rinunciare a uno dei più conterrà divertenti incursioni rilevare la fibrillazione atriale. impegno in tal senso rimane grandi piaceri dell’uomo”, nella cucina intesa come Il presidio di prevenzione è realizzato in collaborazione altissimo ma la prevenzione precisa Greco. Al contrario, piacere, offrendo consigli con gli operatori dei Reparti riveste un ruolo fondamen“il cibo può e deve restare pratici da applicare nella vita di Neurologia e Fisioterapia tale”. Tra i relatori che si una gioia per gli occhi e di tutti i giorni. Affinché ogni dell’Ospedale Ramazzini di susseguiranno, il fisico della il palato preservando, al nostro pasto possa far bene a Carpi. “Il presidio al Borgo ci materia Davide Cassi, il contempo, la nostra salute”. cuore, cervello e anima. permette di incontrare centinaia, migliaia di persone, un quale svilupperà il tema La Il convegno sarà anche Jessica Bianchi
Una cucina amica della salute
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La natura che cura Erbe e gravidanza: U attenzione! n diffuso senso comune spinge le donne in gravidanza a limitare l’uso di tutte le terapie farmacologiche e a indirizzarsi verso trattamenti non farmacologici con la convinzione che i prodotti naturali siano più sicuri dei farmaci di sintesi. I disturbi per i quali più spesso vengono usate le erbe sono rappresentati da nausea, insonnia, stitichezza, infezioni urinarie e lombalgia. A questo proposito sono d’obbligo alcune considerazioni di carattere generale. Le conoscenze relative alla farmacocinetica e al meccanismo d’azione di una pianta o di un suo estratto, sono generalmente molto scarse e non se ne conoscono gli effetti sui tessuti embrionali.
Sempre, e in particolare nel 1° trimestre, l’uso di erbe medicinali e derivati, compreso quello di prodotti erboristici, dovrebbe essere evitato o comunque limitato
ai casi di effettiva necessità e su prescrizione medica. Le sostanze vegetali maggiormente rischiose sono gli oli essenziali e gli alcaloidi potenzialmente tossici
di Vitor Chiessi, farmacista
per l’embrione e il feto o attive sulla contrattilità uterina e, quindi, potenzialmente abortivi. Caffeina e nicotina riducono facilmente l’irrorazione placen-
tare e per questo in gravidanza è controindicato il fumo e l’assunzione di numerosi caffè, così come altre piante quali l’efedra, la noce moscata e l’arancio amaro. Sono poi controindicate alcune piante medicinali: china, assenzio, ruta, lassativi antrachinonici (aloe, cascara, senna), melograno, chenopodio, ginepro, prezzemolo, menta, calamo aromatico, cannella, issopo, salvia e tutti gli oli essenziali in particolare quelli ricchi di chetoni. Alcune piante aumentano la contrattilità uterina con rischio di aborto, altre sono direttamente tossiche per il feto o l’embrione, come per esempio la borragine. Oltre al periodo della gravidanza anche durante l’allattamento
occorre prestare molta cautela nell’impiego delle erbe. Quelle più utilizzate per favorire la montata lattea sono i semi di finocchio e di anice, coni di luppolo, sommità di verbena e di galega… Tra le erbe di uso comune un’avvertenza in particolare riguarda la Galega officinalis, responsabile di effetti tossici cardiorespiratori in animali (pecore e bovini) che si sono nutriti di tale pianta. Tali controindicazioni, nonostante non ci siano evidenze sul neonato, spingono a sconsigliarne l’uso.
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’ stata affidata al preside Claudio Caiti la reggenza dell’Istituto Comprensivo Carpi Centro che comprende le scuole dell’infanzia Berengario, I Girasoli, Meloni, le primarie Fanti, Giotto, Pascoli e la scuola media Alberto Pio. Il nuovo dirigente scolastico si dividerà tra Carpi e Formigine dove è titolare della presidenza alle scuole medie Fiori per il terzo anno consecutivo. Prima di diventare dirigente scolastico nove anni fa, Caiti è stato insegnante di musica alle medie e una scuola come le Pio in cui è istituito il corso a indirizzo musicale non poteva sperare di meglio. Dopo dieci anni di presidenza nelle medie modenesi che idea si è fatto di questi tre anni che per i ragazzi sono fondamentali? “E’ una fase dello sviluppo molto delicata: gli alunni entrano bambini ed escono che si sentono adulti. Occorre una grande attenzione da parte dei docenti agli aspetti relazionali e a quelli propri dell’adolescenza. E’ una sensibilità a cui gli insegnanti devono adattare la loro preparazione perché oltre a essere docenti di disciplina occorre che ab-
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A Claudio Caiti è stata affidata la reggenza dell’Istituto Comprensivo Carpi Centro. Il nuovo dirigente scolastico si dividerà tra Carpi e Formigine dove è titolare della presidenza alle scuole medie Fiori
C’è un nuovo preside alle Pio
Claudio Caiti
biano competenza su aspetti psicologici ed emozionali. La scuola media fa da cuscinetto tra la primaria e
La Sezione di Carpi del Club Alpino Italiano e il Gruppo Speleologico Cai Carpi organizzano il III Corso di Introduzione alla Speleologia
Andar per grotte Marcello Borsari
le superiori ma sono tre anni fondamentali e determinanti per il futuro di ogni alunno”. Ha già avuto modo di
conoscere il contesto cittadino? “Nella nostra provincia le istituzioni scolastiche collaborano insieme alle amministrazioni con grande attenzione alle esigenze del territorio. In occasione della firma del Patto per la scuola ho conosciuto gli assessori all’Istruzione dell’Unione Terre d’Argine Paola Guerzoni e del Comune di Carpi Stefania Gasparini. Posso contare sul solido supporto della vicaria Eria Bulgarelli che da anni lavora in questo Istituto Comprensivo e ne conosce le vicissitudini”. Oltre a essere la scuola media con il più alto numero di iscritti (569 nell’anno scolastico 2014/15) le Alberto Pio sono quelle in cui è maggiore la presenza di studenti stranieri: 22,8% come alle Guido Fassi contro una media che si attesta al 16,3% alle Focherini e al 16,1% a Cibeno. Questo può essere un problema? “Quando si parla di alun-
ni stranieri dà inoltre la “Occorre occorre fare possibilità una grande riferimento alla di richiedere attenzione loro alfabetizda parte dei docenti ancora da tre zazione. Oggi i a otto nuovi agli aspetti relazioragazzi stranieri docenti in nali e a quelli propri base alle che frequendell’adolescenza. tano le scuole priorità indimedie sono nati E’una sensibilità a viduate dalla cui gli insegnanti e cresciuti qui singola scuofrequentando le devono adattare la la. Le risorse scuole dell’in- loro preparazione non sono mai fanzia ed eleperché oltre a essere comunque mentari. Non ci docenti di disciplina sufficienti”. sono differenze occorre che abbiaHa indiviin termini di duato una no competenza su prestazione se aspetti psicologici ed priorità non fra chi ha emozionali. La scuola per questo un buon rendimedia fa da cuscinet- anno scolamento scolato tra la primaria e le stico? stico e chi non “Lavorerò superiori ma sono tre lo ha. Ma sono per creare un anni fondamentali tanti i ragazzi buon clima, che non hanno per il futuro di ogni fatto di relaun’origine ita- alunno”. zioni positiliana e riescono ve da parte molto bene a scuola”. del preside nei confronti Che effetti ha avuto La degli insegnanti e da parte Buona Scuola del Goloro nei confronti degli verno Renzi? alunni. Un rapporto corretto “Con l’arrivo dei neo assun- tra le persone che lavorano ti, è aumentato il numero nella scuola è fondamentale degli insegnanti in organico se poi si vuole lavorare sui già dall’inizio dell’anno bisogni formativi”. scolastico. La Buona Scuola Sara Gelli
Una mattinata in compagnia di Suor Angela Bertelli per gli alunni della Scuola Primaria G. Pascoli di Carpi
A scuola di solidarietà Al centro Suor Angela Bertelli
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a Sezione di Carpi del Club Alpino Italiano e il Gruppo Speleologico Cai Carpi organizzano il III Corso di Introduzione alla Speleologia che si svolgerà a Carpi e prevede la frequentazione di grotte. “L’attività che viene proposta in sezione si compone sia di uscite in grotta che di lezioni teoriche con lo scopo di fornire una base tecnicoculturale e di ammirare le bellezze del sottosuolo” spiega Marcello Borsari, del Gruppo Speleologico del Cai, Club Alpino Italiano di Carpi e istruttore della Scuola Nazionale di Speleologia.
Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione con il quale, chi vorrà proseguire nell’attività, potrà avere accesso a tutti i corsi nazionali. Il corso rappresenta un’occasione unica per scoprire le meraviglie che si celano nel buio del mondo sotterraneo e vivere un’esperienza emozionante a contatto con la natura imparando a conoscere meglio il proprio territorio. Il Corso di Introduzione alla Speleologia si articolerà dal 12 ottobre all’11 novembre. Per ulteriori informazioni: info@caicarpi.it, cellulare 329.3120590.
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E’ stato bello essere protagonista della missione che ormai da anni mi coinvolge in prima persona in Thailandia…”. A raccontare questa esperienza agli alunni delle dieci classi della Scuola Primaria G. Pascoli di Carpi è stata suor Angela Bertelli, che il 24 settembre scorso è stata accolta con entusiasmo da bambini e insegnanti. Ormai da un decennio le docenti sono impegnate a portare avanti un progetto di solidarietà in collegamento con la Casa degli Angeli in Thailandia, dove opera la suora missionaria, nostra
concittadina. Suor Angela, fortemente In prossimità sostenuto anche pur nella del Natale e più assoluta dai genitori dedella Pasqua semplicità, riesce gli alunni, che i bambini condividono sempre a trasmetricevono con le docenti tere il suo grande un panino, il valore eduofferto dalle amore nei confronti cativo di tale di coloro che la insegnanti, esperienza, che in cambio di circondano e a far invita gli alunni una libera of- sgorgare nel cuore a riflettere su ferta. Il rica- dei più piccoli senti- temi di grande vato di questa menti di generosità, valore sociale. iniziativa di di attenzione verso il Quella vissuta solidarietà è prossimo e di condi- lo scorso 24 setdestinato alla visione. tembre è stata casa famiglia una giornata thailandese che ospita bam- davvero speciale, un mobini disabili o abbandonati mento di grande gioia, che dai genitori. E’ un progetto i bambini attendevano con
trepidazione ed entusiasmo. In altre occasioni avevano visto e ascoltato, attraverso una video chat, la testimonianza della missionaria e di altri collaboratori volontari, che l’affiancano nella sua opera, ma vederla dal vivo è tutt’altra cosa! Come ha detto una bimba di sette anni di classe II. Suor Angela, pur nella più assoluta semplicità, riesce sempre a trasmettere il suo grande amore nei confronti di coloro che la circondano e a far sgorgare nel cuore dei più piccoli sentimenti di generosità, di attenzione verso il prossimo e di condivisione.
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Mi sono commossa. Amo questa scuola per le belle esperienze che mi continua a offrire ma, tra qualche mese, dovrò lasciarla”. A parlare è una studentessa di quinta dell’Istituto tecnico Meucci. Alla sua commozione si è unita quella di docenti e collaboratori scolastici in occasione dell’evento La nostra scuola, progetti ed esperienze di un anno di scuola, svoltosi il 26 settembre scorso. Presentando la serata, l’organizzatrice, la professoressa Alessandra Gasparini, ha sottolineato come, “noi docenti impegnati in tanti progetti volevamo condividere tutte le belle esperienze fatte negli ultimi anni con il maggior numero di persone: studenti, professori, genitori, personale scolastico... ma anche con la cittadinanza e ringraziamo il nostro dirigente Marcello Miselli, l’assessore alle Politiche Scolastiche Stefania Gasparini, il vicepreside Davide Lusetti e la nostra direttrice amministrativa Lorella Muscaritolo che ci hanno dato l’opportunità e gli strumenti per poter realizzare questo tanto desiderato momento d’incontro” . I ragazzi si sono alternati sul palco raccontando con la spontaneità che li caratterizza le loro esperienze, dal progetto Mep
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Commozione e orgoglio hanno accompagnato, lo scorso 26 settembre, l’iniziativa La nostra scuola, svoltasi all’Istituto tecnico Meucci
Tutto sulla nostra scuola
al cinema e al teatro, dalle letture del Meucci Lab alle testimonianze di esperienze vissute nell’ambito del Progetto Libera contro la mafia. A chiudere la serata la presentazione del corto La nostra scuola, realizzato
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dai ragazzi di Ted Tv, che racconta con umorismo e poesia momenti di vita scolastica i cui interpreti sono i rappresentanti di tutte le componenti della scuola. Il pomeriggio era stato invece dedicato all’allestimento di stand relativi ai tanti progetti dell’istituto, oltre ai lavori Simulimpresa, Giovani e anziani nella rete, Peer Education, Codice Memoria, Progetto Intercultura e vari progetti sportivi. L’atmosfera è stata stimolante e divertente: via vai di ragazzi che allestiscono, spiegano, insegnano, preparano il rinfresco per i numerosi adulti curiosi di sentirli raccontare e per i loro compagni presenti. Infine richiamano il pubblico alla magia di uno spettacolo da loro condotto tra gli alti alberi del giardino, situazione insolita per tutti, carica di suggestioni. Come suggestive risuonano a fine serata le parole di Don Milani, lette da due docenti: “la nostra scuola è uno sguardo aperto sul mondo, uno sguardo sincero, critico, generoso. E’ l’utopia che ci fa camminare nella direzione giusta. La nostra scuola siete tutti voi: le teste, le braccia, le gambe della nostra utopia”.
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Ci fermavano incuriositi turisti stranieri europei ma anche sudamericani, in visita ad Assisi e Cascia, lungo le strade dei due centri medioevali, per chiederci chi fossero gli anziani in carrozzina che con tanto zelo e ordinatamente gli accompagnatori stavano conducendo alla scoperta dei monumenti storici e religiosi delle due località umbre. E noi rispondevamo che erano anziani ospiti della struttura protetta Il Quadrifoglio di Carpi in gita turistica. Di fronte alla loro sorpresa abbiamo spiegato che per noi è una normale consuetudine accompagnare gli anziani ospiti, seppure costretti in carrozzina, in gita per visitare città, ascoltare concerti, o partecipare a feste e sagre. E gli stranieri sono rimasti stupiti per la disponibilità della nostra casa di riposo a occuparsi anche dell’uscita in gruppo degli ospiti, così come del loro soggiorno in albergo e dei pranzi al ristorante. Evidentemente nei loro paesi queste iniziative sono demandate ai famigliari”. A parlare sono Giovanni Mingrone e Lorella Gherli, rispettivamente direttore e animatrice del Quadrifoglio, al ritorno da una tre giorni ad Assisi e Cascia. Felici e contenti del buon esito della trasferta in Umbria degli Franco Parmeggiani ha coltivato una pianta alta più di quattro metri
Un girasole da record
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’ cresciuto un girasole alto più di quattro metri nel giardino delle meraviglie di Franco Parmeggiani, pensionato carpigiano di 72 anni. “Un amico mi ha donato dei piccoli semi che ho fatto germogliare nel cotone e ho poi piantato in giardino: una di queste piante è cresciuta a dismisura. Il fiore sta maturando e c’è già chi mi ha chiesto i semi” racconta Parmeggiani, un passato da metalmeccanico e una grande passione: la semina e la coltivazione di piante particolari. Lo scorso anno nel suo giardino è cresciuta una pianta di pomodoro di qualità San Marzano alta quattro metri e dopo il pomodoro da guinness quest’anno è la volta del girasole da record. “Già perché nel guinness dei primati ho visto che c’è un girasole di cinque metri…” ammette.
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Una cinquantina le persone che hanno soggiornato per due notti in un hotel di Assisi trovando grande cortesia e ospitalità
Trasferta umbra per i “nonni” del Quadrifoglio
anziani che sono stati accompagnati e amorevolmente seguiti da otto operatori socio-sanitari, da un medico e da due infermieri, oltre che dai famigliari. Una cinquantina le persone che hanno soggiornato per due notti in un hotel di Assisi trovando grande cortesia e ospitalità. Il viaggio è stato compiuto a bordo di un pullman gran
turismo appositamente attrezzato per il trasporto delle carrozzelle. Ad Assisi e a Cascia gli anziani hanno visitato la Porziuncola, la Basilica del Santo e il Monastero di Cascia: grande la loro soddisfazione per la bellezza e la storicità dei luoghi e dei monumenti che molti già conoscevano. Il Quadrifoglio ha nel frattem-
Al centro Teresa Cavicchioli
po festeggiato i cento anni di Teresa Cavicchioli, carpigiana di origine mantovane: per lei è stata tagliata e servita a tutti gli anziani una grande torta di compleanno. E per le prossime festività natalizie Mingrone e Gherli hanno in serbo un’altra succosa novità, che farà seguito all’originale iniziativa di ‘aprire’ i cancelli della casa di risposo alla città. Cesare Pradella
I lettori ci scrivono
Franco Parmeggiani col suo girasole
Piscina comunale: cambiate la fermata dell’autobus!
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entile Redazione, siamo tutti entusiasti delle nuove piscine appena inaugurate, gli ampi spazi e gli orari flessibili permettono anche a chi lavora di usufruire dei suoi servizi. Purtroppo, però, non si è pensato a chi è impossibilitato a recarvisi in auto come la maggior parte delle persone: la fermata dell’autobus, infatti, è rimasta quella di prima in fondo al parcheggio, sul marciapiede davanti alle scuole. La fermata era ideale per la vecchia piscina, comportava solo un breve tragitto in un piazzale pedonale. Adesso invece si è obbligati a percorrere un lungo tratto a piedi con la borsa sulle spalle in mezzo alle auto del parcheggio che magari non prestano attenzione a un pedone che passa, oppure si deve allungare il percorso andando sul marciapiede - tratti entrambi con buche o dislivelli che possono far cadere facilmente chi li attraversa. Mi auguro quindi, che venga discusso al più presto l’argomento, dato che si potrebbe risolvere il problema allungando di poco il percorso e prevedendo un rientro nel piazzale delle piscine. Anche solo avvicinarsi all’entrata di 100 metri, costituirebbe un grande aiuto per noi pedoni. Grazie dell’attenzione. Lettera Firmata
Tuteliamo la privacy
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pettabile Redazione, io sono residente in un condominio a Carpi e, da qualche tempo, mi sono reso conto di una situazione che, forse, tra qualche anno potrebbe riguardare anche me, e trovo alquanto sgradevole e decisamente fuori luogo. Le persone che hanno delle perdite di urina, anziani, allettati e malati, devono conferire pannoloni e traversine all’interno di un apposito bidone con tanto di coperchio rosso ed esporlo affinché gli operatori di Aimag possano vuotarlo. In questo modo tutto il condominio viene a conoscenza di questioni intime, personali e decisamente imbarazzanti. Non vi pare che ciò costituisca una violazione della privacy delle persone? Non si potrebbe ricorrere a contenitori meno appariscenti? A oggi mi sembra essere tornata in voga la famosa lettera scarlatta che veniva utilizzata per identificare le adultere. Siamo nel 2015 credo che dovrebbero essere utilizzate un poco di delicatezza e sensibilità in più. Lettera firmata
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entile lettore, come riportato a pagina 10, nel corso del Consiglio Comunale è stato stabilito che i cittadini che lo desiderano, possono richiedere dei bidoni senza il coperchio rosso.
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70mila euro. Questa la cifra stimata per riscattare i diritti di superficie della Polisportiva Dorando Pietri. La Giunta corre ai ripari per salvare la struttura e il Consiglio Comunale si spacca. Il Pd avvalla, le Opposizioni insorgono. “Perché non aspettare la naturale scadenza nel 2031? In quel modo la struttura tornerebbe gratuitamente nelle mani dell’Ente pubblico”, obiettano compatti. Di certo, considerata la drammatica e cronica situazione debitoria in cui versa, è difficile immaginare che la Polisportiva possa essere tanto longeva… E’ altresì vero che, sedici anni, sono molti, soprattutto per una città alla quale da troppo tempo manca una visione di lungo respiro. Tra le polemiche e le minacce di esposti alla Corte dei Conti, l’operazione - costosa - da 2 milioni di euro è tesa a collocare nello stabile di via Nuova Ponente il cosiddetto Polo della creatività, per il quale tramonta così, definitivamente, l’ipotesi del Torrione degli Spagnoli, primo amore dell’assessore alle Politiche economiche
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orreva l’anno 2014 quando iniziò a circolare la voce che a Carpi, sulle ceneri del vecchio impianto natatorio, sarebbe sorto un palasport multifunzionale dove, finalmente, avrebbero potuto giocare le società carpigiane che militano nelle massime serie, dalla pallavolo alla pallamano, oggi migrate verso altri lidi. Lo studio di fattibilità realizzato dal Comune per la realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport, e approvato dalla scorsa Giunta Campedelli, prevedeva una capienza minima di 3.500 posti a sedere. Spesa stimata: 6 milioni di euro da finanziare attraverso la costituzione di un’associazione temporanea di imprese. Un progetto faraonico da realizzare in project financing (come avvenuto con la nuova piscina comunale, costata oltre 9 milioni di euro e realizzata dal raggruppamento tempo-
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370mila euro. Questa la cifra stimata per riscattare i diritti di superficie della Polisportiva Dorando Pietri. La Giunta corre ai ripari per salvare la struttura e il Consiglio comunale si spacca
Salvata la Dorando Pietri!
Simone Morelli. Negli spazi vuoti della Dorando Pietri, verranno dislocati la sede operativa del Centro di Formazione Professionale sul tessile abbigliamento ForModena, il Centro provinciale per l’istruzione
degli adulti (Cpia), la sede di Carpi Fashion System, l’Archivio Documentale sul tessile abbigliamento Labirinto della moda, le attività della Fondazione Democenter di Modena, uno spazio di coworking e
un fabbrication laboratory, “al fine di dar vita a un centro sinergico dove la formazione, la ricerca, la creatività e la cultura imprenditoriale si fondano per fare rete e creare innovazione” si legge nel progetto.
Allo scopo di reperire le risorse, il Civico Consesso ha deliberato una variazione di Bilancio di previsione e al Piano degli investimenti 2015-17: 800mila euro i fondi messi a Bilancio per il 2015 (400mila arrivano
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Aldilà delle accuse volate in Consiglio Comunale circa il salvataggio della polisportiva, a restare è il dubbio sull’utilità di un’operazione che, probabilmente, arriva fuori tempo massimo. da entrate proprie e il resto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi) e 1 milione e 200mila euro per il 2016. In due anni circa, il Polo dovrebbe prendere forma, andando a occupare 2.500 metri quadri, e ridando vita a un “vuoto urbano”, uno spazio dismesso altrimenti destinato a decadere inesorabilmente. Aldilà delle accuse volate in Consiglio Comunale circa il salvataggio della polisportiva, a restare è il dubbio sull’utilità di un’operazione che, probabilmente, arriva fuori tempo massimo: servirà il polo a salvare il tessile dalla crisi nella quale versa da anni? Getterà un salvagente a giovani in cerca di occupazione? Rispondere ci pare retorico. Jessica Bianchi
Il sindaco Alberto Bellelli, ribadisce la volontà dell’Amministrazione di realizzare “sull’area oggi occupata dalla piscina un Palazzetto consono alle esigenze di Carpi”. Un punto resta però fermo: “l’ente pubblico non può sobbarcarsi l’onere della costruzione”.
Un palazzetto al posto della piscina: sì, ma quando?
raneo di imprese costituito da Cmb e dalla società di servizi Coopernuoto di Correggio, la quale detiene il 25% delle quote di Aquanova srl che si è aggiudicata l’appalto dell’impianto e lo gestirà per i prossimi 30 anni). L’ex assessore allo Sport, Carmelo Alberto D’Addese aveva annunciato di aver già ricevuto “manifestazioni d’interesse da parte di alcuni privati” ma, poi, tutto cadde nel silenzio. In occasione dell’inaugurazione della nuova piscina, non è sfuggita l’affermazione del presidente di Cmb, Carlo Zini, circa l’eventualità “di poter realizzare, in futuro,
dopo l’impianto natatorio e il centro commerciale il Borgogioioso, anche altre opere importanti per la città”. Qualcosa si sta forse muovendo sul fronte Palazzetto? “Cosa erigere al posto della vecchia piscina - ha dichiarato il neo eletto vicepresidente del colosso cooperativo carpigiano, architetto Ruben Saetti Cmb - è una decisione dell’Amministrazione Comunale. Verrà comunque demolita a breve e un po’ mi piange il cuore. La struttura è vecchia, obsoleta, ma nel corso del tempo ha svolto bene il suo mestiere. Non dimentichiamo poi che era stata costruita
da Cmb: non cune. Credo che “Carpi, dal sarà facile punto di vista la società civile abbatterla, infrastruttura- e il pubblico considerata le, si sta attrezzando debbano pensal’ingente bene ma ha ancora re a come fare quantità di delle lacune. Credo per colmarle, calcestruzzo, che la società civile e suddividendo, persino il il pubblico debbano naturalmente, terremoto carichi e pensare a come fare oneri, non gli aveva responsabilità. per colmarle, sudfatto un bafOgnuno facendividendo, natural- do il proprio fo… L’area su cui sorge è mente, oneri, carichi lavoro come decisamente e responsabilità. con la nuova interessante: Ognuno facendo il piscina: un’opeproprio lavoro come razione davvero Carpi, dal punto di vista con la nuova piscina: ben riuscita. un’operazione dav- Speriamo che il infrastrutturale, si sta vero ben riuscita”. tempo ci dia raattrezzando gione, in termibene ma ha ancora delle lani di utenza e introiti”. Dal
canto suo, il primo cittadino Alberto Bellelli, ribadisce la volontà dell’Amministrazione di realizzare “sull’area oggi occupata dalla piscina un Palazzetto consono alle esigenze di Carpi”. Un punto resta però fermo: “l’ente pubblico non può sobbarcarsi l’onere della costruzione”. Ergo, se vi sono privati interessati, battano un colpo… Ma per quanto tempo quell’obbrobrio di cemento armato resterà lì? “Non vogliamo che quello diventi un luogo di degrado quindi troveremo le risorse per abbatterlo entro la fine del 2016”, assicura il sindaco. Jessica Bianchi
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residenti del quartiere Due Ponti hanno segnalato lo stato di degrado in cui versa l’area all’angolo tra via Plinio e via Cremaschi: si tratta del cimitero ebraico che da alcuni anni è abbandonato a se stesso. L’erba è ormai altissima e i rami delle piante spezzati, gli edifici sono stati danneggiati dal terremoto ed è evidente che da tempo non via abbia messo piede nessuno. Come testimonia la vecchia foto qui a lato, fino a qualche anno fa, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, il Comune di Carpi e la Fondazione Fossoli, aderendo a questo importante appuntamento, organizzavano la visita ai luoghi ebraici della nostra città aprendo le porte dell’ex Sinagoga, promuovendo visite all’ex campo di concentramento di Fossoli e al Museo Monumento al Deportato. Naturalmente anche i cancelli del cimitero ebraico, che risale al 1825, venivano aperti e aveva luogo la visita: nell’area esterna, recintata da un muro con annessa la casa del custode, ci sono tombe del tardo ottocento, “contraddistinte da lapidi marmoree infisse nel terreno a prato”. Oggi la vegetazione incolta ricopre ogni cosa. Per la Fondazione Fossoli è la
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n esito tutto sommato soddisfacente, quello del Consiglio Comunale del 24 settembre scorso, per i cittadini riuniti nel gruppo, nato su Facebook, Raccolta differenziata Carpi. In aula, tra i vari punti all’ordine del giorno, era in programma la discussione su diverse mozioni presentate sulle modalità di raccolta differenziata porta a porta, che tra l’altro dal 30 novembre partirà anche nel centro storico, l’ultima zona di Carpi a essere interessata dal passaggio al nuovo sistema della raccolta dei rifiuti domiciliare, con tariffazione puntuale. Una ventina di cittadini, giovedì scorso, si sono riuniti davanti al Municipio con cartelli e slogan “per una raccolta differenziata più sostenibile”. “Non siamo contro la raccolta differenziata”, afferma uno dei presenti. “L’obiettivo, lo condividiamo: è il percorso scelto per arrivarci, che reputiamo sbagliato. Per una famiglia composta da due persone, sono stati calcolati tre svuotamenti del bidone dell’indifferenziato all’anno: significa che per quattro mesi, se non si vuole pagare di più, bisogna tenersi in casa l’immondizia. E per quanto la raccolta differenziata sia fatta bene,
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I residenti del quartiere Due Ponti hanno segnalato lo stato di degrado in cui versa l’area all’angolo tra via Plinio e via Cremaschi
Il cimitero ebraico è abbandonato a se stesso
comunità ebraica di Modena, proprietaria dell’area, a doversene fare carico. Ma a Modena nessuno sembra preoccuparsi del fatto che possa essere l’incuria a cancellare cinque secoli di storia ebraica in città. Sara Gelli
Prima
Dopo
Dopo il presidio davanti a Palazzo Sacchetti, si dicono soddisfatti, i cittadini che da mesi portavano avanti diverse istanze di cambiamento del nuovo servizio rifiuti
Porta a porta: pace raggiunta?
comunque puzza”. Gli fanno eco gli altri: “non ci va bene questo sistema. Se ne poteva studiare uno migliore”. I pochi ma battaglieri cittadini sono poi entrati a Palazzo Scacchetti, per assistere alla discussione
in Consiglio. E alla fine, possono dirsi contenti del risultato: delle loro sette proposte, elaborate negli ultimi mesi e condivise sulla pagina del social network, ne sono passate cinque. A fare da tramite, presentando
le mozioni poi approvate, il consigliere di opposizione Roberto Benatti. Quali sono le novità che andranno a modificare il sistema di raccolta (che, lo ricordiamo, è ancora in fase di sperimentazione)? Innanzitutto, i cittadini che hanno problemi di spazio, potranno richiedere il bidone da 40 litri al posto di quello da 120, mentre nei condomini non ci sarà più bisogno dell’unanimità per richiedere il contenitore da 40 litri: basterà la maggioranza. Inoltre, è stata ribadita dall’assessore Simone
Tosi la possibilità, già compresa nel sistema attuale, di richiedere bidoni senza coperchio rosso (ma dello stesso colore degli altri) per la raccolta dei pannolini, in modo da tutelare la privacy. Per quanto riguarda la tariffa di raccolta dei pannolini, l’Amministrazione si è detta disponibile a definire prezzi calmierati per il servizio. Un altro tema che stava particolarmente a cuore a molti cittadini, era quello delle lettiere per cani e gatti: finora, le soluzioni alternative allo smaltimento nei bidoni grigi
dell’indifferenziato, erano l’utilizzo di lettiera compostabile, che può essere messa nell’organico, oppure il conferimento nelle stazioni ecologiche. Ora, invece, l’Amministrazione si è detta disponibile a istituire un servizio di raccolta ad hoc, ovviamente a pagamento per chi ne vorrà usufruire. E’ infine passata la proposta del Reverse Vending: verrà studiato un sistema per incentivare, attraverso un ritorno economico, la restituzione di determinati tipi di rifiuti riciclabili. Si dicono perciò soddisfatti, i cittadini che da mesi portavano avanti diverse istanze di cambiamento del nuovo servizio rifiuti. “Dobbiamo essere orgogliosi di aver contribuito, anche se in piccola parte, al miglioramento della raccolta a Carpi”, scrive Stefano Bisi, amministratore del gruppo, su Facebook. “Non è il modello di raccolta che avremmo voluto, ma credo che abbiamo contribuito a migliorarla, ovvero a renderla più sostenibile per i cittadini”. Laura Benatti
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’intervento deliberato dalla Giunta Bellelli nella seduta del 22 settembre scorso prevede interventi di riparazione ma per la torre dell’acquedotto di via Lenin si sogna una nuova vita. La torre piezometrica, propriamente “serbatoio di compenso per la distribuzione dell’acqua” è in disuso da circa 40 anni (ospita oggi unicamente l’impianto di comunicazione della Protezione Civile) ma originariamente faceva parte dell’acquedotto comunale con sorgente a Fontana di Rubiera. L’edificio, di proprietà comunale, è un bene culturale tutelato ai sensi D.Lgs 42/2004 perché rappresenta una testimonianza importante della cultura industriale dello scorso secolo e, per l’interesse che riveste, rientra nel Programma delle Opere Pubbliche e dei Beni culturali danneggiati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio: per il progetto di riparazione e rafforzamento è prevista una spesa complessiva di 120mila euro. I danni provocati dal sisma del maggio 2012 attengono alle strutture e alle finiture ad esse collegate ma non inficiano la stabili-
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Per il restauro della torre piezometrica è stata disposta una spesa complessiva di 120mila euro ma per l’edificio dismesso si sogna una nuova vita di “rifunzionalizzazione in senso museale, espositivo e ricreativo”.
La torre dell’acquedotto si rifà il look
tà della costruzione nel suo complesso. La torre con la sua mole imponente ha un forte impatto visivo all’interno dell’insediamento urbano: alta 35,90 metri è collegata al serbatoio di accumulo (distaccato dalla torre) attraverso tubazioni sotterranee. Fu costruita tra il 1937 e il 1940 per risolvere il problema del rifornimento idrico della città di Carpi e garantire un’adeguata pressione nelle condutture. Il primo progetto della torre con sollevamento meccanico, risale al 1932 e porta la firma del bolognese Domenico Malaguti, ingegnere Capo del Comune di Carpi: dato il suo lungo servizio presso il Comune, a lui si deve la quasi totalità delle opere pubbliche progettate e realizzate a Carpi tra le due guerre e nell’immediato secondo dopoguerra. Nella relazione che accompagna il progetto si legge: “trattandosi di costruzione
non più funE’il sogno di zionale all’uuna nuova so originario vita per la ma di signifi- torre piezometrica cativa rileoggi dismessa e che vanza quanto diventa un centro a consistenza culturale - espositivotipologicomorfologica ricreativo – biblioteca, grande segnale e valore visivo urbano, belvestoricoartistico, per dere sulla città e, di di più inserita notte, faro luminoso in un contesto della città. Purtroppo ambientale tale opportunità oggi di singolare “non è data per ragiointeresse per ni tecnico-economilocalizzazio- che-temporali”. ne nel cuore cittadino, per presenza di un complesso integrato di manufatti (oltre la torre piezometrica, il serbatoio seminterrato), per potenzialità connesse alla destinazione di zona e alla capacità insediativa previste dagli strumenti urbanistici vigenti, sarebbe auspicabile un intervento progettuale inquadrato in una prospettiva di ampio
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respiro, che avesse come riferimento il destino dell’insediamento nel suo complesso”. Per esempio, “un’ipotesi di rifunzionalizzazione in senso museale, espositivo e ricreativo, renderebbe progettualmente allettante la possibilità di utilizzare l’affacciamento a 360° sulla città... Anche la presenza di un repertorio strutturale così rigoroso e suggestivo, potrebbe essere evidenziata e valorizzata aumentando al massimo la trasparenza dell’apparato murario, conferendo luminosità al manufatto verso l’interno ma anche verso l’esterno e prospettandone così un esito di grande e suggestivo marcatore ambientale”. E’ il sogno di una nuova vita per la torre piezometrica oggi dismessa e che diventa un centro culturale - espositivo- ricreativo – biblioteca, grande segnale visivo urbano, belvedere sulla città e, di notte, faro luminoso della città. Purtroppo tale opportunità oggi “non è data per ragioni tecnicoeconomiche-temporali”, ma di quel sogno è bene che resti traccia nelle carte comunali a disposizione di chi progetterà in futuro questa città. Sara Gelli
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anno XVI - n. 36 Stefania Passamonte
UN NUOVO ALBUM DA SOLISTA CHE USCIRÀ A DICEMBRE, E TANT PIANISTA STEFANIA PASSAMONTE
La pianista che ha L
a pianista Stefania Passamonte è diventata nel giro di breve tempo una delle punte di diamante del panorama concertistico internazionale. Era il 2003 quando si trasferì a Londra per frequentare la prestigiosa Royal Academy of Music da cui venne selezionata tra oltre 1.800 aspiranti: da allora ha collezionato numerosi album, concerti in tutto il mondo e piazzamenti di rilievo ai più importanti premi della musica tra cui i Grammy Awards. Attualmente sta ultimando la registrazione del suo ultimo disco dal titolo La Tempesta e ha assunto la direzione dei concerti dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra. Nel giro di breve tempo hai creato un’accademia di musica che organizza masterclass internazionali al Royal College of Music, e una casa discografica con cui hai pubblicato diversi album che ti hanno portato sul tappeto rosso dei Grammy’s e dei Classic BRITS Awards. Come sei riuscita a raggiungere questi risultati? Pensi che in Italia sarebbe stato possibile? “Londra è enorme e piena di talenti. E’ una città che gira rapidamente come un vortice inesorabile, cosicché, se non si è respinti a causa della forza centripeta di una società che non aspetta, prima o poi ci si incontra, e progetti inimmaginabili prendono vita. In
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ragile. Delicata. Lucia è una donna come tante. Una donna del Sud: una madre capace di forza. E di coraggio. Lucia è la protagonista del nuovo romanzo della scrittrice carpigiana Ivana Sica, Ridi sempre edito da Artestampa. Dopo Rosa conosce il mare, Ivana ci regala un’altra storia. Densa. Profumata di terra calabra. Consumata nell’arco di un’estate. Sussurrata a bassa voce, come ci ha ormai abituati questa scrittrice di casa nostra. Con tenerezza. Ridi sempre ha ora conquistato due prestigiosi premi letterari. “Un riconoscimento importante per il mio lavoro. Una conferma che mi dona maggiore serenità”, sorride Ivana. Premiato dalla Critica al Premio Letterario Internazionale Montefiore di
“Per una scrittrice agli esordi come me, tali consensi sono fondamentali per acquisire maggiore sicurezza in me stessa e nella mia scrittura. Ora potrò lasciarmi andare. Abbandonarmi maggiormente alle parole e alle storie che abitano nella mia mente con meno timore”. Cattolica e giunto al terzo posto al Premio Cava dei Tirreni, Ridi Sempre fa innamorare l’Italia tutta: “è una gioia indescrivibile prendere consapevolezza del fatto che la storia che ho raccontato piace da Nord a Sud. In modo trasversale ma, in fondo,
Il libro
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elo ha già dodici anni, una madre meravigliosa e un padre che se ne è andato quando lei era incinta. Bellavista, piccolo paese dove l’aria profuma di oleandri e le voci passano rapidamente di bocca in bocca, ha accolto madre e figlio nel proprio speciale equilibrio, a strapiombo sul mare. L’estate di Melo comincia con un tuffo da perderci il fiato, nell’acqua ancora fredda. Ma ciò che lo aspetta è un’esperienza ancora più forte: Adriano, suo padre, passerà l’estate in paese. Ridi sempre è la storia di una famiglia spezzata che prova a ricongiungere i fili dell’amore, del passato, del futuro. E’ una storia di passione, di donne forti e uomini fragili, di figli amati ma dimenticati, di amicizia. Un tuffo dallo scoglio della Balena, per diventare grandi.
nelle mie pagine ci sono sentimenti, paure… valori universali. Che fanno parte della vita di ciascuno di noi”. Con i due riconoscimenti tra le braccia, Ivana Sica si sente l’animo più leggero: “per una scrittrice agli esordi come me, tali consensi sono fondamentali per acquisire maggiore sicurezza in me stessa e nella mia scrittura. Ora potrò lasciarmi andare. Abbandonarmi maggiormente alle parole e alle storie che abitano nella mia mente con meno timore”. E tra le pieghe della fantasia di Ivana una storia sta già nascendo: “amo raccontare l’universo femminile. Storie di donne spesso travolte dalla vita, messe alla prova da percorsi dolorosi. Difficoltà dalle quali però emergono sempre. Vittoriose.
Italia questo movimento è frenato da una struttura sociale e burocratica rigida, per cui con tanta tenacia avrei forse potuto fare altrettanto, ma sicuramente non in breve tempo”. Sei da poco stata scelta come direttore della stagione concertistica dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra. Come gestisci la promozione della cultura italiana nella capitale inglese? “L’Istituto Italiano di Londra compie un lavoro ammirevole per riuscire a bilanciare un’offerta molteplice e innovativa che rispecchi i mille aspetti della cultura italiana. Per quanto riguarda la musica, di cui mi occupo personalmente, la scelta dei concertisti è basata principalmente su talenti internazionali che non hanno ancora debuttato a Londra. Infatti, molti musicisti italiani di talento non riescono a suonare a Londra perché la capitale inglese, punto di incontro tra le agenzie più importanti al mondo, si ritrova con stagioni concertistiche programmate con oltre cinque anni di anticipo, e spesso non lasciano spazio ad artisti esterni al circuito. Il mio compito è dunque creare un ponte tra Italia e Inghilterra per far conoscere i talenti italiani più promettenti”. Puoi anticiparci qualcosa riguardo al tuo nuovo disco “La Tempesta”?
Il libro Ridi sempre della scrittrice carpigiana Ivana Sica
Ivana fa innamorar
Ivana Sica
“Le mie, sono eroine che ce la fanno. Nonostante tutto. Donne piene di forza e coraggio che convivono con le proprie fragilità. La protagonista del mio nuovo romanzo sarà ancora una donna. Un personaggio straordinario che ho incontrato nella mia infanzia in Calabria… vedremo”.
L’assessore Carmin del Premio C
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TANTI ALTRI PROGETTI IN CORSO. È TUTTA IN ASCESA LA CARRIERA DELLA
conquistato Londra
“Sarà un Teatro dell’O“Londra travolgente pera di Varna è enorme confronto tra per un triangolo e piena di le sonate di di masterclass talenti, e gira rapiBeethoven, per pianoforte, damente come un Chopin e opera e direziovortice inesorabile, ne d’orchestra Scriabin cosicché, se non si è che creerà un composte fatalmente a respinti a causa dalla ponte tra alcune forza centripeta di ispirazione delle città più una società che non reciproca. belle e artistiNel frattem- aspetta, prima o poi che d’Europa. po, a breve, ci si incontra, e pro- A questo si uscirà anche getti inimmaginabili aggiungerà una il disco mia tournée in prendono vita. In Beethoven Italia questo movi- Asia, e il mio Romance in mento è frenato da debutto amecollaboraricano con il una struttura sociale zione con il Concerto e burocratica rigida, terzo magnifico di Beethoven”. per cui con tanta te- Sono 12 anni violinista nacia avrei forse po- che vivi a Robertuto fare altrettanto, Londra, dove to Cani, vincitore del ma sicuramente non hai formato in breve tempo”. Premio Paanche una ganini e ora splendida primo violino dell’Opera di famiglia. Il tuo futuro è Los Angeles, conosciuto per ormai consolidato nel caso a Londra tramite amiRegno Unito o nutri la cizie in comune. Si tratta speranza di tornare in di un disco che racconta la Italia un giorno? storia d’amore di Beethoven “Mio marito è americano, e la nostra per lui”. e come gli inglesi sogna di Sei un talento dalle trasferirsi a vivere “la dolce molte risorse. Hai altri vita” in Italia. Personalmenprogetti in cantiere? te vivo ogni giorno con la “Altri progetti includono nostalgia di Modena e Caruna collaborazione con il pi, ma la realtà è che Londra direttore d’orchestra mode- mi ammalia ogni giorno nese Stefano Seghedoni e il con opportunità nuove e
a ha conquistato due prestigiosi premi letterari
re l’Italia
ne Salsano, Ivana Sica e l’organizzatrice Cava dei Tirreni, Maria Gabriella Alfano
irrinunciabili, per cui credo non sarà facile lasciarla a breve termine”. Come vedi il nostro Paese e come viene rappresentato dai media inglesi? “I media inglesi offrono un quadro molto variegato dell’Italia: o ne parlano con ammirazione esaltandolo con programmi di cucina e di storia dell’arte, tessendo le lodi del cinema e di kermesse internazionali come il Festival di Venezia, o ne parlano per stupirsi delle nostre disavventure politiche e calcistiche. Tuttavia gli inglesi non sanno che l’Italia è e sarà sempre fortissima, perchè sostenuta da un valore che solo lì è così forte e generoso: la famiglia. Ed questo che aiuterà l’Italia a superare la crisi”. C’è un sogno che vorresti ancora realizzare? “Veramente, non dovrei parlare di sogni da realizzare, io che sono stata così fortunata da realizzarne tanti, incluso suonare al magnifico Teatro Pavarotti di Modena con i miei compagni d’infanzia musicale per il 150emo del nostro conservatorio di musica. Ma in stretta confidenza, ho in serbo alcuni sogni che potrebbero realizzarsi a breve. Non posso dirli per scaramanzia ma, se si avverano, prometto che sarete i primi a saperlo”. Chiara Sorrentino
Nuove Aperture
Blumarine Store: arriva il Luxury Outlet
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Il 4 ottobre, alle 16, all’Oasi la Francesa si parla di Aceto balsamico tradizionale di Modena
L’oro nero di Modena
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’associazione Panda Carpi in concomitanza con l’Expo di Milano organizza un meeting, domenica 4 ottobre, alle 16, presso il centro visite dell’Oasi La Francesa di Fossoli, rivolto a coloro che vogliono conoscere il gioiello alimentare della nostra terra: l’Aceto balsamico tradizionale di Modena. Una preziosa occa-
sione per toccare con mano il prodotto e le metodiche di base per la produzione casalinga dell’aceto balsamico tradizionale. Alcuni esperti illustreranno al pubblico gli strumenti utilizzati per creare l’oro nero e durante la presentazione sarà possibile degustarne il sapore dolce agro ben equilibrato e denso di profumi.
On Fire - Il docu-film sulla storia del Beat e del Rock
Il crowdfunding corre in aiuto
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n questi giorni si stanno ultimando le riprese del primo docu-film interamente dedicato alla storia del Beat e del Rock, e non solo, a Carpi… e oltre! Il progetto, nato da un’idea di Maurizio Dente (in foto) si è già concretizzato con uno straordinario volume ricco di storie, aneddoti, musica e foto; in seguito una due giorni di concerti in Piazza Garibaldi a Carpi e ora il docu-film. Ma come tutti i progetti nati con spirito solidaristico e volontaria anche questo ha bisogno dell’aiuto di tutti. Il progetto si sostiene con il crowdfunding (una sorta di azionariato popolare): a fronte di un’offerta, anche minima, ai sottoscrittori verrà donato un ricordo del progetto. Più alta è l’offerta, più alta sarà la ricompensa. Per saperne di più e contribuire direttamente a questo “sogno” al quale collaborano gratuitamente numerosi professionisti potete andare sul sito: https://www.becrowdy. com/on-fire-il-beat-e-il-rock-a-carpi. Chi farà la donazione potrà scegliere direttamente il “dono” che vorrà ricevere e da dicembre, termine ultimo per la sottoscrizione, riceveranno a casa quanto richiesto. Qualora la cifra necessaria non dovesse essere raggiunta, il denaro verrà restituito ai donatori come nella filosofia del crowdfunding.
A Modena torna, il 4 ottobre, Stuzzicagente
Sapori d’autunno
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Le mie, sono eroine che ce la fanno. Nonostante tutto. Donne piene di forza e coraggio che convivono con le proprie fragilità e malgrado la violenza nella quale sono immerse ogni giorno, sopravvivono, aprendosi a nuove opportunità. La protagonista del nuovo romanzo al quale sto già lavorando sarà ancora una donna. Un personaggio straordinario che ho incontrato nella mia infanzia in Calabria… vedremo”. E sorride. Jessica Bianchi
l Gruppo Blufin ha aperto il suo primo Luxury Outlet in viale Manzoni 145, in prossimità della propria sede aziendale. Lo spazio espositivo, di circa 250 metri quadri, si caratterizza per un concept sofisticato e contemporaneo, personalizzato con carta da parati Blumarine, arredi in legno laccato bianco, appenderie in acciaio lucido e schermi verticali a Led con le ultime sfilate Blumarine e Blugirl. L’illuminazione valorizza gli ambienti creando brillanti effetti cromatici. L’esterno, di colore bianco con un richiamo al blu, esprime i colori rappresentativi della maison, mentre tutte le
aperture vetrate sono state sostituite con materiali idonei a ottenere un beneficio nella climatizzazione estiva/invernale e nell’insonorizzazione. La struttura è inoltre dotata di un parcheggio privato riservato alla clientela. All’interno del nuovo Blumarine Store si troverà una selezione delle collezioni abbigliamento e accessori dei brand del gruppo che saranno poste in vendita alle stesse condizioni degli Outlet Store dove Blumarine e Blugirl sono attualmente presenti.
untuale e atteso, domenica 4 ottobre si rinnova l’appuntamento con Stuzzicagente Autunno, la manifestazione enogastronomica creata da Modenamoremio. Per l’ottava edizione consecutiva, le luci della ribalta gastronomica si accendono sulla prestigiosa zona di Piazza Grande e Piazza XX Settembre, via Canalino, Corso Canalgrande, via Gallucci, Largo Porta Bologna, Largo Garibaldi, via Selmi, Corso Canalchiaro e per la prima volta anche Calle di Luca. Tra un assaggio di gustose pietanze e un bicchiere di buon vino, il percorso enogastronomico si snoda tra gli angoli e le prospettive più belle del centro storico, offrendo a tutti la possibilità di gustare in compagnia le migliori specialità preparate con cura e passione dagli esercenti partecipanti, comodamente seduti al tavolo o passeggiando tra le strade della città vecchia. Anche quest’anno ci sarà l’imbarazzo della scelta e nessuno rimarrà escluso: sono previsti ben quattro menù tradizionali con dieci gustosissimi assaggi ciascuno. In questo tripudio di bontà non potevano mancare momenti di intrattenimento e animazione: dalle 18.30 Piazza XX Settembre sarà invasa dalla coinvolgente esibizione di Zumba, a cura di Inbal Haim dancer e personal trainer, mentre via Gallucci, dalle 19, ospiterà il gruppo Groove Connection che intratterrà il pubblico su note jazz. Il Largo San Francesco, dalle 16 alle 20, spazio a La Biblioteca Vivente: un’iniziativa semplice e divertente per promuovere il dialogo e la solidarietà e abbattere gli stereotipi, a cura di Arcigay Modena Matthew Shepard. Stuzzicagente è anche una competizione tra gli esercenti: ogni partecipante può votare il proprio piatto preferito con la scheda di valutazione. Chi riceverà più voti si aggiudicherà una cesta con le eccellenze enogastronomiche del territorio e il pubblico votante potrà vincere due biglietti omaggio per la prossima edizione di Stuzzicagente 2016.
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a ‘provocazione’ del vescovo Francesco Cavina nell’indire la ‘due giorni’ di apertura straordinaria della Cattedrale di Carpi (autorizzata dal Comando dei Vigili del Fuoco) “come incentivo e sprone a chi di dovere affinché siano concessi i finanziamenti necessari al definitivo suo recupero”, come ha affermato lui stesso, ha ottenuto un primo risultato: l’approvazione da parte della Regione del progetto definitivo di restauro del Duomo chiuso dal maggio del 2012 a seguito delle due scosse di terremoto che ne danneggiarono il tamburo della cupola. E così ora la Diocesi potrà indire la gara per affidare i lavori di ristrutturazione dopo quelli effettuati dalla Cmb per la messa in sicurezza del monumento risalente al ‘500. Diventa ora plausibile prevedere la riapertura della Cattedrale per il Natale del 2016 dopo che saranno giunti i fondi necessari (2,5 milioni), promessi dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, presente al concerto di sabato 26 settembre insieme all’assessore regionale Palma Costi, al sindaco Alberto Bellelli, al presidente della Provincia Gian Carlo Muzzarelli,
venerdì 2 ottobre 2015
L’Angolo di Cesare Pradella Il Duomo deve tornare a vivere
svolti per mettere in sicuCoro dell’Opera di Parma rezza l’edificio e costati 1,5 e la partecipazione del tenomilioni. “Si tratta di un mo- re Rubens Pellizzari, del numento che deve tornare a soprano Mimma Briganti e essere fruibile non solo dai del baritono Sergio Bolofedeli ma da tutti i cittadigna. E gli orchestrali, che ni poiché avevano il capo Diventa ora patrimonio protetto da un plausibile dei carpicaschetto giallo, prevedere giani. Il suo seduti dentro la riapertura della legame con alla gabbia di Cattedrale per il la città è forte Natale del 2016 dopo impalcature e per questo metalliche che che saranno giunti i i tempi della sale sino alla fondi necessari (2,5 ricostruziosommità della milioni), promessi ne devono cupola, davano dal presidente della dell’interno del essere velocizzati”. Regione Stefano Duomo un’imCavina ha poi Bonaccini. magine alquancitato Marcel to insolita e Proust: “in una chiesa dove irreale. La ‘due giorni’ in non è possibile celebrare Duomo si è poi conclusa l’eucarestia, cioè il sacrifialle 12 di domenica con la cio di Gesù, non c’è vita”. E, messa celebrata dallo stesso ancora, Albert Einstein: “le vescovo insieme al parrogravi catastrofi naturali rico del Duomo, don Rino chiedono un cambio di men- Bottecchi, di fronte a una talità con l’abbandono del platea di 700 persone sedute consumismo per privilegiasui banchi, lo stesso numero re il rispetto della Creaziodi presenze della sera prima. ne”. Applaudito il concerto Insomma, una ‘scrollata’ su musiche di Mascagni alla burocrazia regionale per eseguito dalla Ensemble i suoi ritardi che pare essere Symphony Orchestra diandata a buon fine e ha preretta da Giacomo Loprieno miato la coraggiosa iniziaticon l’accompagnamento del va del vescovo Cavina.
Concerto in cattedrale Foto di Federico Massari
al prefetto e al questore. Bonaccini, preso dalla foga del suo intervento in risposta a quello del vescovo, si è lasciato andare, dicendo che “la Regione finanzierà anche il campanile del Duomo”. Stupiti i presenti in quanto la cattedrale, come è noto, non ha nessun campanile, ma soltanto una torretta (o tamburo) che sovrasta l’altare maggiore... Nella sua introduzione, il
L’intervento... L
o sport carpigiano, quest’anno, ha collezionato una serie di risultati sportivi storici, a questi si aggiunge la straordinaria percentuale di cittadini che svolge attività motoria regolarmente, circa il 40%, e un altro 20% in modo saltuario. Tutto questo è il frutto di un lavoro iniziato oltre 10 anni fa, in sintonia con l’Assessorato allo Sport, l’Ufficio sport e la Consulta. Soggetti che hanno condiviso uno statuto per regolamentare gli interventi sulle strutture, creare il progetto Muoviti Muoviti, definire un bando per aiutare le famiglie in difficoltà a sostenere la retta di iscrizione dei loro figli alle società sportive e tanto altro. Chi scrive sui quotidiani e settimanali locali, oltre ai manifesti in
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vescovo ha garbatamente ma puntigliosamente ‘bacchettato’ la Regione per i ritardi nell’approvazione del progetto presentato da oltre un anno dalla Diocesi e nello stanziamento della somma necessaria per procedere ai lavori, dopo quelli
di Nilo Diacci, presidente Consulta sport
strada, dell’inadeguatezza della Consulta dello Sport, della mancanza di strutture e di condivisione nella programmazione con l’Amministrazione Comunale, non conosce la realtà e non ha l’umiltà di chiedere un confronto con le parti
accusate. A Carpi negli ultimi cinque anni sono state realizzate cinque nuove strutture, 1 di proprietà comunale e 4 scolastiche: questo è il vero problema, appartenendo la quasi totalità degli impianti alle scuole, gli orari di utilizzo sono legati alle esigenze degli studenti. Ciò, di fatto, ne esclude l’uso al mattino e nel primo pomeriggio ma, quel che è più grave è che fanno capo alla Provincia e ora che tale istituzione non esiste più, nessuno accetta un tavolo di confronto per una programmazione o una diversa assegnazione. Per non parlare poi della mancata manutenzione, perché la Provincia non ha i fondi per intervenire (vedi alla voce sfalcio o altri piccoli lavori eseguiti da volontari e
genitori). La Consulta dello sport si è attivata affinché l’Amministrazione possa ottenere l’assegnazione e la gestione di queste strutture, come Terre d’Argine, per poter così pianificare attività, manutenzione e nuovi investimenti. Tutti questi risultati, unitamente a tante iniziative in campo, li si possono ottenere solo con una Consulta forte e partecipata dove condividere i bisogni e le priorità del mondo sportivo. A questo va aggiunto il dialogo attualmente in corso con l’Amministrazione Comunale e l’Ausl di Modena per il trasferimento dell’Ambulatorio di Medicina sportiva nella nuova piscina, struttura che finalmente risponderà ai veri bisogni degli sportivi carpigiani e non solo.
Sabato 3 ottobre, presso l’ingresso dell’Oaspedale Ramazzini di Carpi
Il pane dona la vita
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abato 3 ottobre, presso l’ingresso dell’Ospedale Ramazzini (via Molinari) dalle 8 e per tutta la giornata l’Associazione Amici del Perù - con la volontaria Lara Ghelfi e la presidente Lorena Merzi sarà presente con una nuova iniziativa: Il pane dona la vita. Saranno in vendita sacchetti di pane fresco, offerti dalla Boutique del pane, forno carpigiano della Famiglia Cavallini. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi
da devolvere alla mensa scolastica della missione di suor Agnese Lovera a Huaraz in Perù. Lì, ogni giorno, vengono accolti 80 bambini, che frequentano la scuola della missione, vengono seguiti nel doposcuola per i compiti del pomeriggio e viene fatta fare loro una merenda. La maggior parte di questi piccoli abita a oltre un’ora di cammino dalla scuola e, spesso, una volta rientrati a casa, non hanno più nulla da mangiare. Dona la vita acquistando il tuo pane!
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Dieci spettacoli gratuiti tra musica, teatro, economia e storia. Da Rampini a Cazzullo, passando per Mingardi e Daolio, operetta e gospel
Una serata a San Rocco D
ieci appuntamenti gratuiti da ottobre a dicembre, per un cartellone che spazia dalla musica al teatro, dall’economia alla storia, puntando sulla multidisciplinarità e su una felice miscela di spettacolo e approfondimento: questo il programma di Una serata a San Rocco, la rassegna organizzata da San Rocco Arte e Cultura, che si svolgerà presso l’Auditorium San Rocco a partire dalle 21. Sarà un importante concerto proposto dall’Istituto superiore di studi musicali VecchiTonelli per le celebrazioni del 250° anniversario del violoncellista, compositore e teorico carpigiano Antonio Tonelli a inaugurare la stagione, sabato 10 ottobre. Esecutori saranno gli allievi della classe di Canto e del corso di Prassi esecutive della musica antica dell’istituto, guidati dai membri dell’Ensemble Italico Splendore. Il 13 ottobre si esibiranno la New Lybra Guitar Orchestra diretta da Mauro Bruschi, con brani caratterizzati da una sonorità ibrida classico-mo-
Serena Daolio
derna, frutto della fusione del rigore del classico con la spregiudicatezza del moderno, e il Bruskers Guitar duo – formato dai valenti Eugenio Polacchini e Matteo Minozzi - insieme a Valentina Lugli, con un repertorio che si contraddi-
stingue per la rivisitazione di standard della tradizione jazz e colonne sonore e per l’esecuzione di brani originali. Esperto di economia, giornalista e apprezzato scrittore, Federico Rampini spiegherà gli scenari, i drammi e i paradossi
dell’economia mondiale attraverso la musica dei Fab Four in All you need is love, l’economia spiegata con i Beatles, mercoledì 21 ottobre. Accompagnato sul palco da Roberta Giallo e Valentino Corvino, la serata di musica e provocazioni, autobiografia e denuncia, utopia e cambiamento aiuterà a rileggere la crisi economica e immaginare un futuro migliore attraverso la musica. Sarà un racconto d’autore, dalla Grande Guerra alla Resistenza, quello narrato da Aldo Cazzullo in Le guerre dei nostri nonni: storie di uomini, donne, famiglie. Fil rouge, il desiderio di tenersi lontano da miti, come da demonizzazioni e revisionismi, per restituire l’affresco dell’epoca che, più di ogni altra, ha messo alla prova la tenuta del nostro Paese e della comunità italiana. Ancora la Grande Guerra e i soldati che, a milioni, morivano e imparavano a sopravvivere in trincea, saranno i personaggi principali di Inediti dal Fronte: storie di vita e di morte nella Grande Guerra,
il racconto di immagini, voci e scritti condotto da Anna Maria Ori e Michele D’Andrea martedì 10 novembre, che tratterà anche di alcune vicende legate a Carpi. Nel corso della serata sarà offerta al pubblico una copia omaggio del volume Palle girate e altre storie - cose curiose della grande guerra dello storico D’Andrea. Si tornerà alla musica, giovedì 19 novembre, con una serata dedicata al più popolare tra i cantautori italiani, Lucio Battisti. Stefano Cattini accompagnerà il pubblico in un viaggio che ripercorre in ordine cronologico la vita, le curiosità e le opere del grande musicista. I più celebri brani di Battisti saranno eseguiti da un ensemble composto da due voci, chitarra, pianoforte e fisarmonica, violino e violoncello. Sempre la grande musica italiana terrà banco giovedì 26 novembre con Permette un ballo signorina?, un appuntamento di parole e musica con Andrea Mingardi. ll cantautore bolognese presenterà i suoi libri dialogando con Pierluigi Senatore, intervallando episodi e aneddoti a interventi musicali. Un racconto d’autore dell’Emilia Romagna dagli Anni ‘50 ai giorni nostri, narrato dalla voce,
dall’esperienza e dalle note di chi ha vissuto da testimone diretto, nella maniera più coinvolgente possibile, un’indimenticabile stagione della musica italiana. Mercoledì 2 dicembre, la soprano carpigiana Serena Daolio darà prova della sua magnifica voce, accompagnata al pianoforte dal Maestro Raffaele Cortesi, in un programma che la vedrà impegnata nella duplice veste di narratrice e cantante, con brani tratti dai romanzi, dai drammi e dai poemi più celebri dai quali sono germogliate opere famosissime come Aida, Don Carlo, Manon Lescaut, Adriana Lecouvreur e tante altre. Sabato 12 dicembre, concerto del Quincy Blue Choir, gruppo di ispirazione Gospel nato nel 2000 sotto la direzione della cantante jazz Paola Mei. Ospite eccezionale della serata sarà Joey Blake, star di livello mondiale, cantante, polistrumentista, compositore, danzatore, direttore di coro e insegnante presso la Jazz School di Berkeley. Chiusura spumeggiante, d’anno e di stagione, con L’Operetta in festa, insieme all’Ensemble Allegro ma non troppo: martedì 29 dicembre, porterà in Auditorium il più autentico clima della piccola lirica.
CIAK MODA! Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda
LA SIGNORA DEGLI... OCCHIELLI Se lo scorso anno furoreggiavano borchie e fibbie come elementi decorativi, quest'anno sono gli occhielli metallici ad essere di tendenza: abiti, maglie e persino borse ed accessori sono ornati con anelli metallici. La camicia bianca si riempe di grintosi occhielli di varie dimensioni nel look proposto da Emanuel Ungaro, che viene completato da pantaloni in pelle nera e guanti anch'essi con cerchi metallici. Anthony Vaccarello sceglie le stelle come sagome metalliche per arricchire il suo mini- dress dal bordo asimmetrico in abbinamento alla giacca. Tre tendenze dell'autunno concentrate in un unico accessorio nella borsa a tracolla di Emilio Pucci: il color marsala, le frange ed il maxi occhiello metallico. È rigoroso ma con un tocco glam il completo gessato di Aquilano Rimondi con piccoli occhielli che seguono l'allacciatura. In stile country chic la maglia a costine con stringhe ed occhielli sul davanti di Isabel Marant è perfetta indossata con una gonna dalla fantasia floreale per l'outfit del tempo libero. Dal taglio futuristico, l'aderente vestito firmato Mugler è ornato da piccoli occhielli metallici che seguono rigide linee geometriche. Sono casual per la mise informale da giorno i pantaloni neri con cordone ed occhielli del brand Bershka. Infine, Stradivarius propone diverse possibilità sul tema dei cerchi metallici come la gonna ed il vestito entrambi scamosciati e con piccoli eyelet.
venerdì 2 ottobre 2015 Dieci spettacoli tra prosa, commedia, musica e comicità con nomi del calibro di Ascanio Celestini, Sandro Veronesi e Giuseppe Cederna, tra le note di Sarah Jane Morris e i monologhi di Alessandro Bergonzoni
Grandi nomi al Montalcini di Mirandola
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iaffermare la funzione pubblica dell’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, intesto come luogo di cittadinanza e servizio educativo e culturale per il territorio: risponde a questa esigenza la decisione, presa dall’Amministrazione Comunale, di affidare al Circuito Regionale Multidisciplinare dell’Emilia Romagna di Ater, la programmazione della stagione. Un’innovazione che ha radici nella tradizione e si palesa nel ricco cartellone previsto per la stagione teatrale 2015-2016: dieci appuntamenti, contraddistinti dalla presenza di alcuni dei principali esponenti della scena teatrale italiana, senza dimenticare un tocco di internazionalità. Sarà la storia a inaugurare la stagione, martedì 17 novembre, con L’ultima estate dell’Europa. Giuseppe Cederna, sopravvissuto alla Grande Guerra aggrappato a una zattera di sacchi e legni anneriti, posseduto dall’implacabile progressione della memoria e incalzato dai temi musicali di luoghi e personaggi, darà voce a quell’umanità di vittime e carnefici che trasformarono l’Europa in un immenso mattatoio. Il gioco delle maschere, tema caro a Pirandello, costituirà il fulcro del secondo appuntamento. Giovedì 10 dicembre, Geppy Glejeses, Lello Arena e Marianella Bargilli porteranno in scena L’uomo, la bestia, la virtù. L’uomo è la prima maschera, quella del perbenista professor Paolino; la sua amante, la signora Perella, indossa la maschera della virtù mentre la bestia è il marito traditore. Ma il farsesco clima pirandelliano sorprenderà tutti. Uno spettacolo nostalgico e ritmato, quello che Ascanio Celestini metterà in scena giovedì 17 dicembre, con Racconti - Il Piccolo Paese. Protagoniste della scena sono le parole e non i fatti, le parole come rotelle di un ingranaggio, come chiodi che tengono insieme dei pezzi di legno. Microstorie che iniziano e finiscono in pochi minuti, una specie di concept album nel quale canzoni diverse raccontano un unico luogo. Qualcuna proviene dalla tradizione popolare, ma tutte hanno in comune l’improvvisazione: quella scelta da Celestini, che sale in scena senza copione e scaletta, e che l’ha fatto apprezzare e amare da tanta parte del pubblico italiano. Sarà la musica di Sarah Jane Morris la protagonista dello spettacolo di domenica 20 dicembre, quando la cantante inglese porterà sul palco di Mirandola Bloody Rain, il suo nuovo progetto musicale. Un susseguirsi di brani che hanno un forte legame con l’Africa nelle melodie, nei ritmi e nei testi, che affrontano tematiche riguardanti i diritti umani, l’amore, la paura e la libertà. Il 2016 sarà inaugurato da una grandissima coppia di attori, Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi: mercoledì 20 gennaio, con Enigma - niente significa mai una cosa sola, condurranno gli spettatori nella Berlino del 2009, vent’anni
dopo la caduta del Muro. I due personaggi, Hilder, il padrone di casa e Ingrid, la donna cui presta soccorso, si intersecano in un gioco di decifrazione dei rispettivi caratteri e della natura della loro relazione, per comprendere non solo i misteri della vita, ma il più grande degli enigmi, quello della Storia stessa. E’ obiettivo Sandro Veronesi, che venerdì 5 febbraio cercherà di analizzare a uno dei testi fondanti della nostra cultura alla luce della modernità. In Non dirlo - Il Vangelo di Marco l’attore analizza il testo del primo, più breve e imperscrutabile dei quattro vangeli. Nel racconto di Veronesi, il Vangelo diviene una raffinata macchina da conversione, sintonizzata sull’immaginario dei suoi destinatari e per questo più simile ai film di Tarantino che ai testi degli altri evangelisti. Tra lo straordinario e il paradossale si colloca invece Interniscespiriani, la pièce ideata da Alfonso Santagata, in scena sabato 13 febbraio. Mentre il Portinaio del Macbeth si ritrova, oggi, portinaio di un condominio particolare in cui abitano le creature ancora in ombra di Shakespeare, Goneril e Regan, le due ingrate figlie di Lear, gestiscono un salone da parrucchiere. Un grottesco scenario in cui regnano grettezza, avidità, sete inesausta di potere e ‘roba’. Venerdì 26 febbraio Carmen Meloni darà vita alle suggestive coreografie di El paso del tiempo, con l’obiettivo di proiettare lo spettatore nelle atmosfere del flamenco, alternando ritmiche conturbanti a melodie suggestive. Ogni ballerina rappresenterà la tipica danza spagnola a proprio modo, sviluppando l’interiorità e la personalità di quella che è più uno stile di vita che una semplice ricerca estetica. Si tornerà poi alla prosa, venerdì 4 marzo, con Giro di vite - concerto di fantasmi da Henry James, con Irene Ivaldi. La storia è raccontata attraverso gli occhi dell’istitutrice, a cui il romanziere non dà un nome; e sin dalle prime battute viene da chiedersi se non sia opportuno dubitare di quello sguardo e soprattutto di quella sua confessione, alla quale non vorremmo credere, incapaci come siamo di accettare il pensiero che il male esiste e che, quando si manifesta, è sempre tutt’altro che gradevole. A concludere la stagione, venerdì 8 aprile, sarà il bolognese Alessandro Bergonzoni con Nessi, ossia connessioni ma anche fili tesi e tirati, trame e reti, tessute e intrecciate per collegarsi con l’universo. In un’assoluta solitudine drammaturgica, l’artista si troverà alle prese con un testo che a volte potrebbe anche essere, e questa è la novità dello spettacolo, una candida confessione esistenziale. Senza per questo rinunciare alla sua dirompente visione stereoscopica, divenuta materia complessa, comicamente eccedente e intrecciata in maniera sempre più stretta tra creazione, osservazione e deduzione.
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Colpire i pesci piccoli è sempre facile
di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, sono rimasta molto colpita dalla storia di quel pensionato di Cuneo che ha preso ventimila euro di multa perché ha vendemmiato nel suo piccolo vigneto facendosi aiutare da alcuni amici. Lavoro nero. Ma io dico, se un amico mi invita a cena e prima abbiamo voglia di vendemmiare cosa interessa agli altri? Adesso devo avere paura anche a tirare giù un frutto da una pianta a casa di un amico? Sandra
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ara Sandra, il pensionato cuneese aveva in realtà un ettaro di vigneto, diecimila metri quadri: non proprio un piccolo vigneto. Per legge viene considerata produzione a uso personale quella che si sviluppa su un appezzamento grande al massimo mille. Ci sono regole molto ferree, possono lavorare gratis solo parenti fino al terzo grado del proprietario del vigneto, il quale deve avere regolare par-
tita Iva e iscrizione alla Camera di Commercio. Qualsiasi amico o conoscente, se lavora tra i filari, dev’essere assunto o possono arrivare sanzioni pesanti: si potrà obiettare che lavorare tra amici in compagnia a titolo gratuito dovrebbe essere una scelta su cui nessuno dovrebbe sindacare, ma lo Stato chiede contratti regolari e tasse. I tempi sono cambiati, peraltro, e ormai sono le macchine guidate da professionisti a vendemmiare, quindi è un problema sempre meno sentito. Resta da capire come mai non ci sia la stessa attenzione in zone d’Italia dove le mafie imperversano arrivando addirittura a ridurre in schiavitù
uomini e donne nella raccolta dei pomodori, ad esempio, con storie di caporalato fatte di violenza, vessazioni e sfruttamento: inchieste, testimonianze terribili in particolare di donne rumene e uomini africani trattati in modo disumano, una donna (italiana) è morta di recente nei campi e sono in corso indagini, ma resta tutto sussurrato, senza arresti immediati nè chiusure di aziende lager. Si importano pomodori dalla Cina fingendo che siano italiani (e di certo non sono stati coltivati secondo le direttive dell’Unione Europea), ma colpire i “pesci piccoli” resta sempre la strada più facile e praticata. E si vede.
Fino al 13 novembre a Reggio Emilia
Absolute Color
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n colore assoluto, che è sostanza, materia, corpo opaco toccato dalla luce e trasformato in vibrazione luminosa. Con le opere pittoriche di Sonia Costantini è stata inaugurata, la sede congiunta di CSArt - Comunicazione per l’Arte e ClubArt - the modern art community nel centro storico di Reggio Emilia (via Emilia Santo Stefano, 54). Curata da Chiara Serri e Paolo Barilli, l’esposizione s’intitola Absolute Color in riferimento a un sapiente uso del colore, svincolato da riferimenti figurali o narrativi. In mostra, una selezione di dipinti a acrilico e olio su tela di recente produzione, riconducibili all’ambito della pittura monocroma, sebbene da essa si distinguano per l’artigianalità di un processo creativo consolidato negli anni. Colpi di spatola brevi e regolari alimentano una gestualità rituale che misura la superficie ricoprendo la tela e i bordi senza interruzioni, per alludere a uno spazio “altro”, profondo e spirituale. La personale sarà visitabile fino al 13 novembre, da lunedì a venerdì ore 10-12 oppure su appuntamento. Sabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la mostra verrà straordinariamente aperta con orario 16-18.30. Ingresso libero.
Libri da non perdere! “Quando mi dicono: ti potevi vestire meglio. E io mi ero già vestito meglio”.
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opo il grande successo di Momenti di trascurabile felicità, Francesco Piccolo torna a raccontare l’allegria degli istanti di cui è fatta la vita, ma questa volta prova a prenderli dalla parte sbagliata. Setacciando le giornate fino a scoprire come ogni contrattempo, anche il più seccante, nasconda qualcosa di impagabile: una scintilla folgorante di divertimento e di vitalità. Che si tratti di condividere l’ombrello con qualcuno, strappandoselo di mano per gentilezza fino a ritrovarsi entrambi bagnati fradici. O di ammettere che non ci ricordiamo piú niente di quello che abbiamo imparato a scuola, che le recite dei bambini sono una noia mortale, e che non amiamo
Momenti di trascurabile infelicità Di Francesco Piccolo i nostri figli nello stesso modo, semplicemente perché sono diversi. Per non parlare dell’obbligo morale di farsi la doccia appena si arriva ospiti da un amico, che se ne abbia voglia o meno - in fondo soltanto per rassicurare l’altro sul fatto che ci si lava. Oppure delle persone troppo cortesi che ti tengono aperto il portone, costringendoti ad affrettare il passo. Ciascuno sperimenta ogni giorno mille forme trascurabili (e non irrilevanti) di infelicità. Ma sorge il dubbio che sia “come i bastoncini dello shangai: se tirassi via la cosa che meno mi piace della persona che amo, se ne verrebbe via anche quella che mi piace di più”.
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L’aforisma della settimana...
“Il rinnovamento dei governi è il disegno naturale per il quale mutano, decadono e recedono del tutto alla condizione politica originaria”. Polibio appuntamenti
Festa del Racconto PROGRAMMA 2 ottobre - ore 8,30 e 10,30 Quante storie, Beatrice Incontro con Beatrice Masini Conduce Eros Miari Giardini della Pretura 2 ottobre - ore 10 Sopravvivere alle superiori non è un gioco da ragazzi Incontro con Alessandro Mari Conduce Eros Miari Cortile Biblioteca Loria 2 ottobre - ore 21 Alchimia del presente Cecilia Chailly & GnuQuartet Tenda Piazzale Re Astolfo 2 ottobre - ore 22,30 Vite violente Incontro con Nicola Lagioia Cortile Biblioteca Loria 3 ottobre - 9 e 11 Ciao, tu... l’amore prima dello smartphone Incontro con Beatrice Masini e Roberto Piumini Conduce Eros Miari Giardini della Pretura 3 ottobre - ore 10,30 L’Italia del gusto. Un itinerario goloso tra ricette e sapori Incontro con Edoardo Raspelli Conduce Siro Mantovani Piazza Garibaldi 3 ottobre - ore 11 Quel mostro dell’amore Incontro con Vittoria Facchini Conduce Cristina Busani Cortile del Ninfeo 3 ottobre - ore 15 Il racconto della fotografia Con Gianni Berengo Gardin Conduce Luca Panaro Tenda Piazzale Re Astolfo 3 ottobre - ore 16 Il coraggio di un sogno italiano: Adriano Olivetti Incontro con Roberto Scarpa, Riccardo Cecchetti e Bruno Segre Conduce Davide Bregola Cortiletto nord di Palazzo Pio 3 ottobre - ore 16; 17,30; 18,30 Alice e il tè con il cappellaio matto A cura del Teatro dell’Orsa Castello dei Ragazzi 3 ottobre - ore 16,30 Storie dell’orizzonte Racconti, Poesie, Canzoni Con Roberto Piumini, Patrizia Ercole e Andrea Basevi Giardini della Pretura 3 ottobre - ore 17 Giallo d’autore. Incontro con Ben Pastor Conduce Elena Guidetti Cortile Biblioteca Loria
Inaugurata la mostra Explorando, a cura di Chiara Canali, all’interno del complesso monumentale dell’Ospitale di Rubiera
L’uomo tra visione e realtà I
n occasione di C9 | arte a corte a settembre, rassegna ideata da Tiziana Severi Arte Contemporanea con il patrocinio del Comune di Rubiera, è stata inaugurata la mostra Explorando, a cura di Chiara Canali, all’interno del complesso monumentale dell’Ospitale di Rubiera (via Fontana, 2). In esposizione, opere di Matteo Beltrami, Valentina Biasetti, Alessio Bolognesi, Massimo Caccia, Eloisa Gobbo, Marino Neri, Andrea La Rocca, Matt Verginer. La mostra costituisce il secondo appuntamento della rassegna di arte contemporanea C9 | arte a corte a settembre, evento con cadenza annuale che si tiene a Rubiera nel mese di settembre e presenta artisti di fama nazionale e internazionale per diffondere la conoscenza dell’arte contemporanea sul territorio. Quest’anno il titolo del progetto espositivo è Explorando, in omaggio a Expo 2015 unione tra le due parole “Expo” ed “esplorando”, con l’intento di operare una ricognizione generale sui linguaggi segnici più freschi, attuali e innovativi del panorama artistico contemporaneo. L’esposizione mette a confronto i codici visivi di otto artisti italiani di due generazioni, una di autori nati a inizio Anni Settanta (Eloisa Gobbo, Massimo Caccia), precursori di una contaminazione formale tra il linguaggio della pittura e quello dell’illustrazione e della
grafica, contraddistinti da uno stile pop e minimale, dove le campiture piatte si intersecano a un forte segno grafico; la seconda costituita da artisti nati a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta caratterizzati dall’esplorazione di linguaggi e
tecniche espressive borderline tra pittura post-figurativa, disegno a matita e biro, fumetto e street art: Alessio Bolognesi, padre del famoso personaggio Sfiggy, alter ego del protagonista; Marino Neri, vincitore di diversi premi per il
Fino al 3 ottobre, presso l’Aula magna della Biblioteca Universitaria di Bologna, stampe e libri d’artista
Letteratura incisa A
rte grafica e letteratura: un connubio antico e seducente. Una relazione ambigua, incerta, piena di inquietudini. Attorno a questo complesso sistema di confronto tra visivo e verbale si sono cimentati gli studenti della Scuola di Tecniche dell’Incisione-Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’esito di questa investigazione viene presentato con una mostra di 47 opere tra incisioni, cartelle d’autore e libri d’artista all’interno dell’Aula Magna della Biblioteca Universitaria, in via Zamboni 35. L’esposizione resterà aperta con ingresso libero fino al 3 ottobre. Quanto emerge nei lavori esposti è una gamma estremamente differenziata di metodologie, di approcci creativi che dalla seduzione del “disegno” della lettera dalla quale si origina il testo, dal suo “suono” grafico, procede fino al dispiegarsi delle molteplicità di senso narrativo del testo. Incisioni e stampe, acqueforti e acquetinte degli studenti riprendono suggestioni nate da una varietà di testi letterari del passato e del presente, da Ariosto e Leopardi, da Hesse a Murakami, da Thoreau a Borges. Insomma, un’occasione
fumetto e l’illustrazione; Valentina Biasetti, pittrice parmigiana che privilegia il segno e il disegno a matita; Andrea La Rocca, autore di una ricerca che contamina acquerello, china e grafite su carta; Matteo Beltrami, giovane pittore reggiano dalla pittura fluida ed evanescente; Matt Verginer, scultore altoatesino che colora a olio e acrilico la sua scultura in bronzo e legno. Agli artisti è stato chiesto di mostrare la loro visione dell’uomo e del mondo attraverso la realizzazione di opere su carta e cartone, alcune delle quali anche di grandi dimensioni, che verranno appositamente realizzate per la mostra e applicate ai pannelli di sala come veri e propri wall drawings. La collettiva sarà visitabile fino al 25 ottobre. per verificare una volta di più come l’esplorazione dell’artista, il “vaso d’immagini” della sua fantasia, sia in grado di sostituire all’illusione di una determinazione univoca della pagina letteraria il senso di un’inesauribile possibilità. Letteratura incisa è in fondo questo: si tratti di incisioni singole, di cartelle o di libri d’artista, la ricchezza del rapporto tra testo e immagine è stimolo per sondare gli abissi del processo d’interpretazione. E nell’epoca del digitale, le opere dei giovani studenti dell’Accademia ci riportano alla fisicità e alla bellezza della carta, che si fa tramite materiale delle suggestioni visive e artistiche suscitate dalla letteratura.
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Sabato 3 e domenica 4 ottobre, Modena è ancora una volta la capitale della cucina 0-12 con la quarta edizione del Festival nazionale di cucina per bambini
Cuochi per un giorno P
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appuntamenti
3 ottobre - ore 18 La letteratura young adults Incontro con Beatrice Masini e Alessandro Mari Conduce Eros Miari Giardini della Pretura
iccoli quanto basta, per fare una grande cucina: torna a ottobre Cuochi per un giorno, il festival nazionale di cucina per bambini. Per il 2015 l’appuntamento è sabato 3 e domenica 4 ottobre a Modena, presso il club la Meridiana (via Fiori 23): una villa settecentesca e un parco secolare faranno da sfondo alle creazioni culinarie dei piccoli cuochi. L’evento è ideato da Laura Scapinelli e dallo staff de La Bottega di Merlino, libreria per ragazzi e laboratori creativi di Modena. Due giornate, decine di appuntamenti e laboratori in cui gli chef in erba potranno annusare, toccare, dosare, impastare, miscelare,
3 ottobre - ore 17 e 18.30 La botte dei sensi. Il racconto del riso A cura di Koinè Cortile d’Onore 3 ottobre - ore 21 Dall’Inferno... all’Infinito... Recital di Monica Guerritore Tenda Piazzale Re Astolfo 3 ottobre - ore 22,30 Concerto di Patrizio Fariselli Tenda Piazzale Re Astolfo 3 ottobre - ore 18,30 Carpi, Cibo, cultura e identità Incontro con Franco La Cecla A cura di Davide Bregola Cortiletto nord di Palazzo Pio 3 ottobre - ore 19 Giallo d’autore Incontro con Antonio Manzini Dialoga con Simonetta Bitasi Cortile Biblioteca Loria 4 ottobre - ore 11 San Francesco oggi Incontro con Vito Mancuso e Brunetto Salvarani Tenda Piazzale Re Astolfo
modellare, cuocere e mettersi alla prova, imparando tante cose nuove. Sono in programma vere e proprie lezioni di cucina con importanti chef “stellati” da tutta Italia per incuriosire anche mamma e papà: è confermata la partecipazione Franco Aliberti (pastry chef, ristorante Evviva di Riccione), Ascanio Brozzetti (pastry chef, ristorante Le Calandre di Padova), Marta Pulini (chef del ristorante Franceschetta 58 e del Bibendum catering di Modena), Aurora Mazzucchelli (chef del ristorante Marconi di Sasso Marconi), Luca Marchini (chef del ristorante Erba del Re di Modena), Loretta Fanella (consulente pasticcera di Livorno), Emilio Barbieri (chef del ristorante Strada Facendo di Modena), Daniele Reponi (il paninaro de La prova del cuoco” da Modena), Rino Duca (chef dell’osteria Il grano di pepe di Ravarino, in provincia di Modena), Stefania Corrado (chef consulente e brand ambassador di Torino) e Fabrizio Marino (sous chef del Ristorante Joia di Milano). Ci sarà anche il contributo di Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, tre stelle Michelin e secondo ristorante al mondo nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants Awards 2015. Con il loro aiuto e la supervisione di un’animatrice ogni piccolo partecipante potrà cimentarsi in fantasiose ricette, vivendo un’esperienza ludica ma allo stesso tempo formativa, con la possibilità di imparare le regole
del mangiar sano. Non mancheranno attività interattive collaterali: al festival saranno presenti numerosi stand per avvicinarsi
alla cucina attraverso diversi linguaggi espressivi. Ci saranno una libreria culinaria, spettacoli e storie in cucina, angoli sensoriali
e giochi. E poi, perché non imparare l’inglese tra i fornelli? Anche questo sarà possibile: tra un impasto, una mescolata e un’infornata: let’s cooking! E’ previsto anche un workshop di fotografia per realizzare scatti golosi e scoprire il linguaggio fotografico. Cuochi per un giorno è un’occasione per condividere l’arte del cucinare, divertirsi a mescolare con le mani, spianare, dar forma alla frolla o alla sfoglia, tramandare le ricette locali, rivalutare in tempi di crisi la sobrietà e l’oculatezza di una cucina che gioca con gli avanzi. Ma c’è molto di più, perché cucinando s’impara: tra pentole e ingredienti i bambini, infatti, imparano a mangiare e ad avere un rapporto sano con il cibo. Inoltre, attraverso la loro partecipazione, i bambini aiutano altri bambini: parte del ricavato della manifestazione verrà infatti devoluto a Dynamo Camp, l’unica struttura italiana di terapia ricreativa pensata per ospitare bambini affetti da patologie gravi o croniche nel periodo di post ospedalizzazione o in fase di remissione dalla cura; qui minori che convivono con la malattia possono praticare attività ludiche e sportive: è un’esperienza di svago, divertimento, relazione e socialità in un ambiente naturale e protetto. Per sostenere questa realtà l’ingresso al festival per gli adulti è a offerta libera a partire da 1 euro, interamente devoluta a Dynamo Camp.
4 ottobre - ore 11,30 Disegnare una mappa. Come orientarsi nella buona letteratura per l’infanzia Incontro con Luca Ganzerla Piazza Garibaldi 4 ottobre - ore 12 Giallo d’autore. Incontro con lo scrittore Marcello Simoni Conduce Alessandra Burzacchini Cortile Biblioteca Loria 4 ottobre - ore 15 Piccoli impedimenti alla felicità Incontro con Carla Vasio Conduce Chiara Valerio Giardini della Pretura 4 ottobre - ore 16 Il Califfo, il terrore e la storia Incontro con Franco Cardini Conduce Florio Magnanini Tenda Piazzale Re Astolfo 4 ottobre - ore 18 Buone ragioni per vivere Incontro con Walter Veltroni Conduce Pier Luigi Senatore Tenda Piazzale Re Astolfo 4 ottobre - ore 21,30 Proiezione del film I bambini sanno Auditorium Loria 4 ottobre - ore 19,30 L’invasione degli Ultracorpi. Parole e musica Incontro con Brunori Sas Conduce Enrico de Angelis Piazza Garibaldi
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el calcio, si sa, l’amore è una variabile dipendente unicamente dai risultati. E’ la storia di mister Fabrizio Castori passato dall’essere osannato per aver condotto il Carpi sino al paradiso della Serie A a un prematuro esonero dopo soltanto sei turni di campionato contraddistinti da due punti e un ultimo posto in classifica dopo il sorpasso effettuato dal Frosinone nel posticipo del lunedì. Un uomo che ha conquistato i tifosi biancorossi, non solo per gli incredibili risultati dello scorso anno, ma anche per la sua empatia, il suo essere impulsivo e sanguigno: più adatto alle serate in osteria che ai “salotti d’élite” ai quali il grande calcio può introdurre. Un allenatore che a tanti sarà sembrato esigente nelle impegnative sessioni d’allenamento con suoi ragazzi, quegli “immortali” che si sono consacrati sotto la sua guida ferrea e protettiva. E ora questa Serie A resta soltanto assaggiata nonostante la lunghissima gavetta. Nella passata stagione tutta la stampa locale e nazionale lo aveva incoronato come “l’anti tiki-taka”, ovvero il primo oppositore della leziosa e supponente ragnatela di passaggi per arrivare a fendere o creare pericoli all’interno dell’area avversaria. Ma i veri risultati sono arrivati con tanto agonismo, pochi fronzoli e corsa. Soprattutto corsa. Sì perché il suo Carpi era superiore a tutte le altre squadre in questo fondamentale: quando gli altri si fermavano i biancorossi andavano avanti. Il Carpi ha toccato,
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rrivato sulla sirena, per usare un termine cestistico, della sessione estiva del calciomercato, per Vid Belec pare arrivata l’ora di scendere in campo e difendere i pali della porta biancorossa. Un piccolo record quello della squadra biancorossa: Belec sarebbe infatti il terzo portiere schierato in soli 630 minuti in sette partite. Ennesimo tentativo di trovare un guardiano affidabile alla porta più perforata del campionato italiano dopo i tentativi - con bassi risultati ottenuti - con l’impiego di Zeljko Brkic e Francesco Benussi. Ora tocca all’estremo difensore sloveno cercare di non far segnare le temibili bocche da fuoco granata, terzo miglior attacco della Serie A, capeggiate da uno scatenato Fabio Quagliarella, sinora autore di quattro reti. E pensare che il classe ’90, scoperto calcisticamente dall’Inter (che lo aggrega alla primavera nel dicembre del 2006) da bambino sognava di
Carpi Calcio - Castori Esonerato dopo sei turni di campionato. al suo posto arriva giuseppe sannino
Arrivederci mister…
Fabrizio Castori
sinora, il suo più alto risultato sportivo sotto la sua guida e questo allenatore ha trovato, a 61 anni, l’apice della propria carriera nella cornice rinascimentale della
Vid Belec
Dopo Brkic e Benussi, ora tocca a Belec difendere la porta biancorossa
Scocca l’ora di Vid Belec
Città dei Pio. A causa dei (mancati) risultati, finisce però una bella storia d’amore… arrivederci mister. Enrico Bonzanini
diventare un grande campione di tennis. Dopo quattro anni in nerazzurro nelle selezioni giovanili riceve la definitiva consacrazione dal calcio che conta nel Crotone, in Serie B, dove in due stagioni totalizza 50 presenze. Diventato titolare della Nazionale slovena Under 21, Belec decide di intraprendere avventure continentali difendendo nelle ultime due stagioni i pali della porta di Olhaense in Portogallo e quella di Konyaspor in Turchia prima di approdare in biancorosso. Dopo un lungo peregrinare in giro per l’Europa, il giocatore è atteso dallo stadio Braglia a un esame che potrebbe, in caso di grande prestazione, consegnargli la titolarità della porta biancorossa per tutta la stagione. Aldilà delle velleità personali, alle porte c’è una partita fondamentale per tentare di risalire una classifica che vede attualmente il Carpi in ultima posizione alla ricerca della prima vittoria stagionale. Enrico Bonzanini
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resentata presso l’Acetaia De Nigris la 28^ edizione della Maratona d’Italia, che ritorna ad animare le vie cittadine, e non solo, domenica 11 ottobre. Il tracciato storico prevede come di consueto la partenza da Maranello alle 9:30 di fronte al Museo Ferrari, passando per Formigine, Modena, Soliera e Carpi. Immancabili i traguardi intermedi di Mezza Maratona che giunta, alla sua 6^ edizione, toccherà il traguardo all’altezza del Parco Ferrari di Modena, e della coetanea 30 km che con i suoi 33.700 metri arriverà fino al Castello Campori di Soliera. A Oscar Giliberti, direttore del percorso, il compito di descrivere il tracciato della maratona ideata da Ivano Barboli-
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Torna, domenica 11 ottobre, l’appuntamento con la 28^ edizione della Maratona d’Italia
Corsa protagonista
ni che ritrova ancora una volta la sua linea di arrivo in Piazza Martiri a Carpi, teatro dell’epilogo di tutte le edizioni fatta eccezione solo per quella di due anni fa, quando, la situazione del centro storico, dopo il terremoto, permise di utilizzare la Piazza per la sola partenza e non per l’arrivo,
più complesso dal punto di vista delle strutture. Anche in questa edizione verranno proposte classifiche speciali: la premiazione in maratona, mezza maratona e 30 km, del primo uomo e della prima donna (assoluti). Tornerà poi il Campionato Can You Do the 42?, riservato agli atleti che decideranno
di correre la prima maratona della loro vita! Novità assoluta la Fido Run gara non competitiva che vedrà come protagonisti gli amici a quattro zampe muniti di pettorale e con tanto di pacco gara fornito dallo sponsor a loro dedicato, Husse. Al percorso di maratona, mezza maratona e 30 km, saranno aggiunte due gare non competitive, di 3 e 9 chilometri denominate Dorando day, con partenza e arrivo in Piazza Martiri. E, ancora, il Campionato di Categoria Maratona d’Italia Open Amatori - Master sulla distanza di maratona (42,195 Km) cui potranno partecipare tutti
gli atleti, nessuno escluso, regolarmente iscritti alla corsa sulla massima distanza. Correlata all’evento sportivo ci sarà inoltre la Fiera Sportiva, dislocata da venerdì 9 a domenica 11 ottobre, sul rialzato di Piazza Martiri. Indispensabile il Pasta Party che accoglierà atleti e accompagnatori che vorranno gustarsi un buon piatto di pasta, tutto emiliano nel tendone allestito in Piazzale Re Astolfo. A coronare la conferenza è stata la presenza di due campioni Antonino Caponetto, maratoneta nella categoria Over 80 e Giada Natali campionessa di corsa a punti (ciclismo).
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Campionati Italiani Master di maratona 2015
Caponetto campione italiano
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o scorso 20 settembre a Porto San Giorgio sono stati assegnati i titoli Master per Campionati Italiani Master di maratona 2015. Ancora una volta nella categoria SM80 Antonino Caponetto (Maratona d’Italia Sport Carpi) ha ottenuto il miglior risultato italiano con il tempo di 4h19:07.
Correre insieme. Uniti. Per mettersi alla prova e superare ogni limite. Anche nella malattia. E’ questo lo spirito che anima il gruppo di malati oncologici e non solo che correrà in occasione della Maratona d’Italia (42 chilometri da Maranello a Carpi) il prossimo 11 ottobre
Vincere correndo insieme la Maratona C orrere insieme. Uniti. Per mettersi alla prova e superare ogni limite. Anche nella malattia. E’ questo lo spirito che anima il gruppo di malati oncologici e non solo che correrà in occasione della Maratona d’Italia (42 chilometri da Maranello a Carpi) il prossimo 11 ottobre. L’idea è nata quasi per caso. In punta di piedi, grazie all’entusiasmo di Morena Fontana: “dopo il buon esito di una visita oncologica il pensiero di dar vita a questa avventura si è fatto largo in me con forza. Pian piano ho convinto l’amica Nadia Bonini e, insieme, abbiamo coinvolto l’allenatrice Julia Jones, il presidente dell’Atletica Mds Panaria, Omar Bellini, il Day Hospital oncologico di Sassuolo e l’associazione per il sostegno e la crescita alla prova e ce la faremo”. dell’assistenza oncologica, L’obiettivo, infatti, non è Per vincere Domani. Una certo stabilire record bensì bellissima squadra unita da “arrivare alla meta. Insieun solo obiettivo: dimostra- me”. A marzo l’allenatrice, re ai malati che con la forza ha suddiviso i runners in di volontà e il sostegno di due gruppi e a ciascuno di tutti ce la si può fare”. Sono questi ha dato una precisa una sessantina i runners che tabella di marcia: “Julia, si cimenteranno nell’imche ringraziamo di tutto presa, tra loro anche alcuni cuore per l’aiuto, la profesmedici e infermieri del Day sionalità e la vicinanza che Hospital sassolese. “Molti ci ha offerto in modo del di noi tutto gratuito, ci “Molti di noi ha posto dinanzi prosegue non avevano obiettivi sempre Nadia - non mai nemavevapiù ambiziosi, meno indossato le no mai incoraggiandoci scarpe da corsa. L’al- a non cedere mai nemmeno lenamento è stato indossato alla stanchezza o le scarpe da duro ma vogliamo alla frustrazione. metterci alla prova e corsa. L’alIl suo apporto lenamento ce la faremo”. L’obiet- - come quello tivo, infatti, non è è stato del nutrizioniduro ma certo stabilire record sta Maurizio vogliamo Agradi - è stato bensì“arrivare alla metterci fondamentale meta. Insieme”.
per arrivare all’appuntamento dell’11 ottobre il più preparati possibile e riuscire a tagliare il traguardo”, sorridono Nadia e Morena. A seguire il gruppo più numeroso, che correrà la mezza maratona (21 chilometri), fermandosi nella Città della Ghirlandina, sarà Omar: “io e le mie sopravvissute ce la metteremo tutta per portare a
termine la corsa. Il gioco di squadra è una componente fondamentale per incitarsi l’un l’altro a non fermarsi e ad andare avanti nonostante la fatica”. Con tre, quattro allenamenti a settimana, “nelle ore antelucane per vincere il caldo o la sera”,
il piccolo esercito di neo maratoneti è ora pronto a macinare chilometri. “Siamo un vero e proprio squadrone - aggiunge Sabino Mizzi, runner carpigiano - e abbiamo voglia di trasmettere a tutti tanta forza e determinazione. Ognuno di noi, purtroppo, direttamente o indirettamente ha dovuto guardare negli occhi la malattia. I tumori, che rappresentano la piaga del secolo, fanno parte della quotidianità di molti. Ho deciso di correre con Morena e gli altri proprio per dimostrare loro la mia vicinanza, per sostenerli nella loro battaglia e per sensibilizzare chi sta bene a questa patologia”.
L’idea di Per vincere correndo insieme la Maratona d’Italia ha immediatamente entusiasmato anche i volontari dell’associazione Per vincere domani, come sottolinea Barbara Bonezzi, responsabile amministrativa: “il nostro sodalizio è nato grazie a Tiziana, una donna straordinaria che ha deciso di mettere la propria forza e il proprio equilibrio a servizio del prossimo. Di offrirsi agli altri per trasmettere loro la voglia di combattere e reagire alla malattia. L’associazione ha organizzato numerose raccolte fondi che, negli anni, hanno contribuito a migliorare la vita e l’assistenza dei malati oncologici, raccogliendone istanze e bisogni. L’idea di correre la Maratona d’Italia ci è piaciuta sin dal primo momento, poiché lo sport contribuisce al benessere ma, oltre a far bene al fisico, è uno strumento importante di socializzazione”. Durante la maratona, grazie all’avvallo dell’organizzatrice Cristiana Barbolini, una navetta seguirà i runners per garantire loro assistenza e supporto in caso di necessità. Il gruppo di maratoneti, composto perlopiù da instancabili donne, ha poi ideato una maglietta: il ricavato della vendita sarà interamente devoluto a sostegno dei progetti di Per Vincere domani. La maglia, su cui svetta un bellissimo albero della vita, simbolo di speranza e rinascita per antonomasia, è acquistabile on line (www.pervinceredomani.org) o durante la Maratona a Carpi. Jessica Bianchi
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entiquattro ballerine dai 10 ai 18 anni: è questo il gruppo della Palestra Health Club che, guidato dall’insegnante e coreografa Greta Ferri, domenica scorsa ha partecipato, a Napoli, ai provini per il programma Italia’s Got Talent, andato in onda sino al 2013 su Canale 5 e ora passato alla programmazione di Sky. La decisione di partecipare alle selezioni è maturata dopo che il gruppo di Greta ha collezionato per anni il primo posto nei Campionati italiani della Federazione Italiana Danza Sportiva. “Nel gruppo con il quale siamo andate a Napoli ci sono ragazze che seguo da dieci anni e cinque che hanno iniziato appena 15 giorni fa, ma devo dire che si sono comportate benissimo. Tutta la squadra era carica e desiderosa di far bene, e così è stato, perché quando sono arrivate a esibirsi davanti ai giudici e a oltre mille
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o scorso 14 settembre ha aperto il nuovo centro Extrafit di Savignano sul Rubicone un evento al quale non ha voluto mancare nemmeno il vicepresidente dell’azienda Technogym, Pierluigi Alessandri. “Inutile dire – ha commentato il titolare dei centri Extrafit, Sergio Beccalli - che la presenza di Alessandri è stata una sorpresa più che gradita, nonché un onore. Da sempre, infatti, i nostri centri hanno tra gli elementi che li caratterizzano l’utilizzo di attrezzature a marchio esclusivamente Technogym, garanzia di qualità assoluta oltre che di design ricercato. Questa nuova avventura – ha proseguito Beccalli – è stata possibile proprio grazie a Technogym che ci ha messo in contatto con la proprietà della mura, rappresentata dall’imprenditore Gimmi Baldinini che ci ha permesso, dopo il successo di Carpi e Bologna, di portare anche a Savignano la nostra realtà”. Il lavoro fatto è stato intenso e le aspettative sono
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24 ballerine della Palestra Health Club ai provini del talent più amato di sky
Le giovani stelle della danza carpigiana a Italia’s Got Talent persone, gli applausi sono scrosciati”. Le Flowers, questo il nome del gruppo, hanno danzato per 2’30’’, proponendo una coreografia ricca di elementi acrobatici. Entro un mese sapranno se la loro strada nel programma proseguirà. Intanto si godono la soddisfazione per la bella avventura e per aver raccolto l’interesse della redazione della trasmissione. “Partiti a mezzanotte da Carpi e arrivati a Napoli alle 7.30, mentre le ragazze aspettavano di potersi esibire – il che è avvenuto soltanto alle 17 –
e Gastronomia Dioniso, gli sponsor che hanno finanziato viaggio e abbigliamento, i giovani talenti carpigiani non hanno dovuto spendere nulla per la trasferta partenopea. Chissà se il successo che hanno saputo guadagnarsi nelle tenzoni sportive le premierà anche in quelle televisive... Marcello Marchesini
Dopo Carpi e Bologna inaugurato il nuovo centro di Savignano sul Rubicone, alla presenza del vicepresidente di Technogym, Pierluigi Alessandri
Extrafit cresce e si fa in tre Sergio Beccalli e Pierluigi Alessandri
alte “ma i risultati raggiunti sono stati possibili grazie al grande lavoro di tutto il nostro gruppo, partendo dal direttore generale Umberto Berardi. E’ stato molto stimolante – conclude Beccalli – coinvolgere nel progetto di Extrafit Savignano personalità come l’amico e
Arcieri Re Astolfo
Oro e record per il carpigiano Andrea Parenti
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hanno sostenuto interviste e realizzato alcuni sketch che saranno utilizzati anche nelle pubblicità televisive. Questo si deve al fatto che erano un gruppo numeroso, e alla particolarità dei loro costumi, la creazione dei quali ha rappresentato un aspetto importante della performance”. Grazie ad Agapromo, Bar Roberta, Pelletteria Nora
l forte atleta della Arcieri Re Astolfo, Andrea Parenti ha cancellato dal suo vocabolario la parola impossibile. Ai Campionati Italiani di Trio con l’Arco alla Targa, che si sono disputati a Torino lo scorso fine settimana, Parenti si è presentato con all’attivo solo duemila frecce tirate durante tutta la stagione, l’equivalente di ciò che un atleta in buona attività tira in una sola settimana. La competizione, nella sezione Master, ha avuto fasi alterne: a due frecce dalla fine sembrava fatta e Andrea Parenti pareva gareggiare soltanto per il terzo posto. Qualcosa però è scattato dentro di lui: forse il ricordo di quell’impossibile Dieci che permise alla squadra italiana di ottenere il bronzo alle Olimpiadi di Atlanta… Il campione della Compagnia carpigiana Arcieri Re Astolfo tira le sue due ultime frecce e sono due centri perfetti. Nulla da fare per gli altri concorrenti, Parenti conquista la sua prima medaglia d’oro nella classe Master Divisione Olimpica e il suo 22° titolo italiano. Contemporaneamente ha ottenuto il record per essere il primo arciere italiano ad aver vinto in tutte le classi.
Sergio Beccalli, Andrea Nuti, Gimmi Baldinini, staff Extrafit
atleta Andrea Nuti, attuale preparatore del Carpi F.C. 1909 nonché vice-campione europeo indoor nei 400 metri a Genova nel 1992, che ha creduto in questo progetto diventandone socio. Questo indubbiamente è per noi un ulteriore stimolo a fare sempre meglio cercan-
do, giorno dopo giorno, di creare nuovo valore aggiunto”. Nei centri di Carpi, Bologna e Savignano sul Rubicone i soci possono essere assistiti da trainer altamente qualificati all’interno di un ambiente curato in tutti i dettagli; inoltre, per offrire un ulteriore servi-
zio, possono godere della sospensione dell’abbonamento per sei mesi in modo da non perdere neppure un giorno sull’annuale stipulato. Infine, unendo la migliore tecnologia nel settore del fitness all’attenzione per il design, all’interno dei propri centri, Extrafit utilizza
unicamente attrezzature a marchio Technogym garantendo così ai propri soci il meglio che il mercato possa offrire. Tra le partnership sviluppate in questi anni con realtà sportive eccellenti ricordiamo quella col Carpi F.C. 1909 e Terraquilia Handball Carpi.
Pallamano Serie A - Terraquilia sbaraglia 34 a 19 il Rapid Nonantola
Biancorossi scatenati
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arte forte Terraquilia 0-4 al 5’, i ragazzi di Ilic mantengono il vantaggio 2-6 all’ 8’ poi Piccinini scuote i suoi e ricuce lo strappo 4-6 al 10’, ma Hristov e Basic rilanciano Terraquilia 5-9 al 13’. Sale in cattedra il portiere Bernardi ma il Rapid Nonantola non ne approfitta, anzi quando Jurina para un rigore a Valle (6-9 poi uscito per infortunio) la partita prende decisamente la strada dei ragazzi di Ilic. Subito un parziale di 1-4 e biancorossi avanti 7-13. La partita che era stata bella e intensa nella prima parte del primo tempo, nella seconda è un monologo tutto carpigiano. Il finale di
tempo vede protagonista il giovane Beltrami e Terraquilia al riposo con un confortante + 9 (8-17). Anche l’inizio di ripresa è di marca biancorossa, parziale di 0-4 e gara praticante chiusa al 3’ (8-21). Sussulto Rapid con splendida esecuzione al volo di Zoboli (12-21) che scalda le mani al folto pubblico presente per questo primo derby in Serie A, ma la partita è a senso unico. I ragazzi di coach Ilic mantengono il vantaggio acquisito, quelli di Montanari non hanno la forza di recuperare e Terraquilia conquista una facile vittoria. La Terraquilia Handball Carpi piange la scomparsa di Andrea Mor-
selli storico protagonista in maglia biancorossa. Morselli nato nel 1974 e protagonista a Carpi sino alla stagione 2011/12, è prematuramente scomparso per un improvviso malore che lo ha colpito sul campo da calcio mentre
aiutava un amico durante un allenamento di una squadra giovanile. La Terraquilia Handball Carpi si unisce al dolore del fratello Luca e dei suoi famigliari e per onorare Andrea, sabato giocherà a Ravarino col lutto al braccio.
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