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venerdì 1° luglio 2016 anno XVII - n. 26 CALZATURE E ACCESSORI
U O M O PROMOZIONI CARPI - CORSO ALBERTO PIO attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
Arriva il bike messenger
Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa
Ombretta Salati
“Salvate L’A.B.C. la cedo per il solo valore del magazzino”. Elisabetta Ronchetti
elisabetta ronchetti: Una penna carpigiana accanto a Guareschi Franco Mosconi
Marco Casalgrandi
Il 33enne Marco Casalgrandi ha deciso di cambiare vita, introducendo anche nella nostra città il servizio di bike messenger. L’idea è quella di consegnare al domicilio delle persone che ne faranno richiesta pranzi caldi e freddi, generi alimentari, doni, documenti, pacchi… Marco garantirà anche il soccorso stradale, compiendo piccole riparazioni alle bici direttamente in loco. società
le onoranze salvioli societa’
costruiranno una Casa Funeraria volontariato
il progetto quasi amici
capitali esteri: carpi diventa protagonista
Mister Modena è di Carpi e sogna la Televisione Giuseppe Parnoffo
diventa grande e virale
ospedale & dintorni
Mare nostrum: quanti sono e come vivono i richiedenti asilo sul nostro territorio
casa della salute presentato il progetto
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Monica Borghi alla guida di Aimag? L’Assemblea dei Soci di Aimag è filata via liscia fino all’approvazione dei bilanci, economico e di sostenibilità per l’anno 2015. Quando è arrivato il momento di nominare il nuovo consiglio di amministrazione sono cominciati i mal di pancia e l’Assemblea ha deciso di “convocarsi nelle prossime settimane per la nomina del nuovo cda. Fino ad allora viene prorogato quello attuale”. Per certo, non vi siederanno più Hera e le Fondazioni perché, pur essendo titolari di azioni rispettivamente per il 25% e per il 10%, sono state escluse dal nuovo patto parasociale per volontà del patto di sindacato, cioè la parte pubblica della proprietà di Aimag, cioè i Comuni che hanno così inteso sgomberare il campo da qualsiasi ambiguità nel momento in cui devono considerare e valutare le proposte arrivate dal Gruppo Hera, da Tea e da Piacere Aimag con Estra per una forte integrazione con Aimag finalizzata alla fusione. I consiglieri dagli otto attuali dovrebbero, in base alla normativa, diventare cinque ed è inevitabile che sorgano problemi di rappresentanza visto che sono 21 i Comuni soci di Aimag così come è prevedibile che rinnovare il consiglio di amministrazione in questo momento costituisca un ulteriore motivo di contesa. In un clima da ‘tutti contro tutti’, a rimetterci potrebbe essere l’attuale presidente Mirco Arletti da sei anni alla guida della multi utility e profondo conoscitore del settore, proprio nel momento in cui le sue competenze potrebbero risultare estremamente preziose. All’insegna del cambiamento, il territorio carpigiano a cui compete la nomina del presidente, avrebbe individuato una donna per la presidenza di Aimag: si tratta di Monica Borghi, 40 anni, laureata in giurisprudenza, consulente finanziario negli ambiti creditizi e finanziari. Il suo nome era circolato lo scorso anno quando il sindaco Alberto Bellelli aveva presentato le terne per le nomine in Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Il compito del nuovo consiglio di amministrazione sarà comunque ‘a termine’ perché a settembre si attende la svolta sul futuro aziendale e a quel punto sarà tutto da rifare… Sara Gelli
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Imprenditori fuggono lesti come l’Inghilterra dall’Europa...
“Tutte le domande presentate (27) sono state accolte, per una copertura di 54mila euro. Una delle domande cumula 16 fabbricati costituiti da villette con tetto in comune, per un totale di 2.800 mq d’intervento”. Nota stampa del Comune di Carpi sulla chiusura del Bando per la concessione di contributi (62 mila euro) diretti a incentivare la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto presenti in edifici a uso abitativo.
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anno XVII - n. 26
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Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 29 giugno 2016
Il tribunale di Modena ha avviato la procedura di fallimento per Coan e ha nominato il curatore mentre per quanto riguarda Arb2 la situazione è ancora in stallo
Coan è fallita ma su Arb2 nessuna novità
Dietro alla chiusura improvvisa delle due aziende carpigiane di stiro e imbusto Arb2 e Coan ci sono persone. Famiglie. Ciascuno dei circa 80 dipendenti rimasti da un giorno all’altro senza un’occupazione, ha una storia, fatta di difficoltà economiche e di preoccupazione per un futuro a tinte sempre più fosche. Ci sono madri con figli a carico e uomini di cinquant’anni ancora lontani dalla pensione che temono di “non riuscire a essere assorbiti nuovamente” da un mercato del lavoro sempre più contratto. Estromessi da qualsiasi trattativa, questi uomini e donne, non essendo stati ancora formalmente licenziati non hanno diritto a Tfr né alla disoccupazione. Per loro la cassa integrazione ordinaria scadrà il 24 giugno, dopodiché per tutti loro si apre un vero e proprio limbo. Nei giorni scorsi il tribunale di Modena ha avviato la procedura di fallimento per Coan e ha nominato un curatore: una Sorgerà lungo la Strada Statale Romana Nord la Casa Funeraria che Carpi attende da anni. L’Agenzia di Onoranze Funebri Salvioli ha individuato il lotto di terra su cui erigere l’edificio all’altezza della Steton, nel tratto tra Carpi e Fossoli. “Si tratta di un’area di 7.500 metri quadrati – spiega il titolare Massimiliano Salvioli – su cui sorgerà la funeral house, la prima sul territorio di Carpi, distante non più di una manciata di minuti dall’ospedale e dall’attuale sede delle camere ardenti. Su un’area di circa mille metri quadrati verrà costruito l’edificio, interamente concepito sul piano terra, mentre nella restante superficie verranno realizzati l’ area verde e il parcheggio”. La Casa Funeraria è il risultato di anni di esperienza nel settore in cui l’Agenzia Salvioli opera dal 1990. “Si tratta di un investimento particolarmente oneroso di qualche milione di euro e che supera la concezione della Casa del Commiato perché nella struttura della Casa Funeraria sono racchiusi tutti i servizi necessari per dare l’ultimo saluto al caro estinto: noi provvediamo a ritirare la salma, giorno e notte, per trasferirla all’interno della Casa Funeraria, predispor-
alcuna procedura fallimentare. “Pare - prosegue Greco - che la Arb2 avesse sede legale a Roma e questo spiegherebbe il ritardo delle operazioni”. “Tutti i nostri diritti sono andati a quel paese - scuote la testa un’altra signora - non abbiamo niente. Non possiamo fare affidamento sulla liquidazione per tappare qualche buco perchè non ce l’abbiamo, né tantomeno sulla mobilità, dal momento che il titolare non l’ha richiesta. Mi hanno detto di recarmi al lavoro e ho trovato i portoni chiusi… più umiliata
di così! Io non ho davvero più parole”. Il boccone più amaro da inghiottire è la totale chiusura al dialogo da parte dell’imprenditore Alessandro Bizzarri: “non abbiamo avuto nemmeno lo straccio di una motivazione. Perché chiudere i battenti così senza farci sapere nulla? Ora c’è rabbia e tanta. Abbiamo figli, famiglie… - ci confida un’altra lavoratrice - dobbiamo andare avanti ma come si fa a vivere tranquilli? Pur non avendo certezze, non ci resta che combattere per i nostri diritti”. Jessica Bianchi
Chiusure
buona notizia per circa 25 lavoratori (di questi, spiega il sindacalista della Cgil,
Sergio Greco, “una decina sono stati assunti dalla ditta Breros”). “Davvero non ci
“Tutti i nostri diritti sono andati a quel paese non abbiamo niente. Non possiamo fare affidamento sulla liquidazione per tappare qualche buco perchè non ce l’abbiamo, né tantomeno sulla mobilità, dal momento che il titolare non l’ha richiesta. Mi hanno detto di recarmi al lavoro e ho trovato i portoni chiusi… più umiliata di così”.
capacitiamo di come il nostro titolare abbia potuto arrivare a tanto. Non ne capiamo il motivo. Ora spiega una delle lavoratrici - stiamo aspettando di ricevere la lettera di licenziamento”. Per quanto riguarda Arb2 invece, riconducibile alla medesima proprietà, la situazione è ancora in stallo dal momento che non compare
Il tempo del tessile è finito? La fotografia del tessile a Carpi, un tempo vera e propria culla della moda, “oggi è decisamente in bianco e nero. Più nero che bianco. E’ dal 2008 che denunciamo la grave crisi che attanaglia il settore ma, purtroppo, le istituzioni non hanno fatto molto per tentare di arginare la situazione. Come sindacato abbiamo in previsione di organizzare un tavolo comune in città su questo tema al più tardi entro il mese di settembre perché non è più possibile andare avanti così. A Carpi ci sono grandi gruppi che producono, crescono… ma la maggior parte delle aziende è in sofferenza, non assume e, quando lo fa, utilizza i voucher. Per non parlare di tutte quelle che chiudono, non ultime il maglificio Alexander di via Marx e la ditta di confezione Chicca di Soliera”, spiega il sindacalista della Cgil Carpi, Sergio Greco.
Le attuali camere ardenti sono inadeguate e obsolete: le onoranze funebri Salvioli investono nel progetto per realizzare la struttura lungo la Strada Statale Romana Nord
Onoranze Salvioli costruirà la Casa Funeraria
Massimiliano Salvioli
la nella sala di preparazione e, infine, esporla nella camera ardente”.
Il progetto, curato dallo studio dell’ingegner Marc’Aurelio Santi,
“Si tratta di un investimento particolarmente oneroso di qualche milione di euro e che supera la concezione della Casa del Commiato perché nella struttura della Casa Funeraria sono racchiusi tutti i servizi necessari per dare l’ultimo saluto al caro estinto: noi provvediamo a ritirare la salma, giorno e notte, per trasferirla all’interno della Casa Funeraria, predisporla nella sala di preparazione e, infine, esporla nella camera ardente”.
prevede aree di servizio distinte dai percorsi del pubblico: al di là dell’ingresso si sviluppano l’area mostra, la zona ristoro e la sala del commiato. Riservata e protetta dalla privacy l’area delle camere ardenti: sei sale con rispettive anticamere per permettere a parenti e amici di sostare garantendo l’adeguata riservatezza. Un ambiente ben diverso da quello delle attuali camere ardenti annesse all’ospedale dove i congiunti sono costretti a una promiscuità indecorosa e in cui la singola stanza ospita più di un defunto alla volta con un drappo azzurro a separare l’ambiente. “Sembra poca cosa ma disporre di un contesto accogliente è importante in occasioni così delicate. Le camere ardenti sono ormai inadeguate e obsolete. Nella Casa Funeraria si avrà tutt’altro ambiente: la possibilità di uscire all’aperto per sedere su una panchina, la disponibilità di un bar, la riservatezza di spazi esclusivamente dedicati” sottolinea Salvioli, che da più di un anno è al lavoro per realizzare il progetto. I tempi non sono ancora stati definiti ma “dall’avvio del cantiere serviranno almeno dodici mesi prima di veder realizzata la Casa Funeraria”. Sara Gelli
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L’incontro è avvenuto all’interno dell’appartamento nel quale vivono in centro a Carpi dal novembre scorso: dopo essere stati salvati in mare dalla Marina Militare nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, sono sbarcati a Taranto nel mese di luglio e poi trasferiti nell’ex Cie di Bologna. Superata la tentazione di non voler vedere chi viene verso di noi, è l’occasione per indagare da vicino il fenomeno delle migrazioni e come si configura quando diventa sfruttamento e tratta di esseri umani. Fra loro non tutti accettano di parlare (all’appello mancano Kindness, Daniel e David) ma, nonostante la diffidenza, le difficoltà di comunicazione dovute alla lingua e le differenze culturali, le domande filano via lisce fino a quando si chiede loro di raccontare un ricordo del viaggio e, a quel punto, la sedia diventa inevitabilmente scomoda. “Io – afferma Ekhator, 22 anni – so fare due cose: giocare a calcio e cucire vestiti. In Italia si gioca tanto a calcio e si veste con buongusto. Sono qui per imparare nuove cose e mettere a disposizione la mia esperienza”. Instancabile con la sua macchina da cucire a pedali si rende disponibile per fare riparazioni: ha confezionato un vestito per Federica, l’insegnante di italiano del progetto Ero Straniero, e una camicia bianca profilata d’azzurro per sé. Victor non ha più nessuno: in Nigeria, faceva il falegname e, nonostante i suoi 27 anni, è il più disorientato ma vuole trascorrere il resto della sua vita qui. Perché? “Perché c’è lui” dice indicando Carlo Tarabini, l’altro insegnante di italiano del progetto Ero Straniero. Il più creativo è Wisdom, 23 anni, che in Nigeria ha frequentato Ingegneria Elettronica all’Università e si diletta nella costruzione di modellini di auto coltivando il sogno di lavorare per la Bugatti. In Nigeria ha lasciato la moglie e i figli, Rashid, 28 anni, meccanico specializzato alle dipendenze di una ditta tedesca. Vivono in dieci in questo appartamento, tutti nigeriani, e provengono da
agglomerati urbani collegati alle grandi metropoli, sono tutti cristiani e sanno quale è la chiesa più vicina alla loro abitazione qui a Carpi. Come racconta Jacob, 26 anni, muratore, il loro viaggio inizia dalla Nigeria, senza la piena consapevolezza dei rischi che può comportare: in tv, secondo quanto racconta Rashid, seguivano un canale religioso che trasmette da Roma. Sono partiti da questo angolo di Africa occidentale per le motivazioni più diverse: persecuzione religiosa, conflitti per la proprietà della terra, violenza all’interno dei gruppi familiari, ragioni economiche, gli attacchi terroristici del gruppo islamista nigeriano Boko Haram. Tanti sono coloro che fuggono dalla Nigeria dove è prevista la pena di morte per chi è omosessuale. Marco Pontiroli e Rainer Girardi della coop Caleidos osservano che la normale distinzione tra rifugiati e migranti economici è per lo più un concetto astratto e, quali che siano i motivi, i migranti
Sono tutti nigeriani i dieci giovani richiedenti asilo che vivono in un appartamento in centro a Carpi dal novembre scorso: dopo essere stati salvati in mare dalla Marina Militare nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, sono sbarcati a Taranto nel mese di luglio e poi trasferiti nell’ex Cie di Bologna
Vite da profughi
sono esposti a violenze e sfruttamento lungo la via del deserto descritta come un
“Io – afferma Ekhator, 22 anni – so fare due cose: giocare a calcio e cucire vestiti. In Italia si gioca tanto a calcio e si veste con buongusto. Sono qui per imparare nuove cose e mettere a disposizione la mia esperienza”. La competenza della gestione degli arrivi dei rifugiati in Italia è del Governo, che attraverso le sedi territoriali del ministro dell’Interno (Prefetture) stanzia le risorse per l’accoglienza dei profughi e ne decide la ripartizione numerica nelle diverse Regioni sulla base di un criterio demografico. La Regione Emilia-Romagna quindi non ha competenze dirette sull’accoglienza dei profughi ma svolge il ruolo di coordinamento finalizzato sia ad ottenere una distribuzione diffusa dei profughi a livello regionale (evitando quindi grandi concentrazioni di profughi in singoli comuni o in singole strutture) sia a garantire processi di integrazione sociale con la popolazione residente. Da tempo, il processo di accoglienza avviene dapprima con la collocazione dei profughi in un centro di primissima accoglienza (HUB) regionale, poi Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) dislocati nelle varie Province emilianoromagnole.
inferno. L’accenno di Rashid riguarda il suo lungo viaggio di parecchi mesi, inizialmente dalla Nigeria verso la Libia su un camion per diverse notti con solo una bottiglietta d’acqua, senza cibo. Endurance fa capolino, saluta e poi sparisce.
Solo qualche parola sull’inevitabile destino che riserva loro mesi di lavoro forzato in Libia, il culmine
dell’inferno, per pagare il successivo frammento di viaggio, vittime di intimidazioni, abusi e, spesso,
L’Unione delle Terre d’Argine con la collaborazione della coop Caleidos in qualità di ente attuatore realizza progetti di accoglienza e integrazione nell’ambito dello SPRAR. Il costo necessario all’attuazione del progetto nel 2016 è di 364.324 euro
A chi compete l’accoglienza
In seguito i profughi vengono distribuiti sui diversi Comuni cercando dove possibile di evitare grandi
strutture e grandi concentrazioni: solitamente quindi i profughi vengono accolti in appartamenti o piccole strut-
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“La nostra vita qui è due milioni di volte meglio e vogliamo solo avere l’opportunità di poter far vedere quello che sappiamo fare”.
ture. La gestione di questi appartamenti viene affidata a un ‘ente gestore’ (cooperative sociali/associazioni) che
si occupa – attraverso fondi statali - dell’accoglienza dei profughi. Lo stato eroga 33 euro al giorno per ogni
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torture, imprigionati da bande di libici o da connazionali, oggetti di scambio, comprati e costretti a lavorare per riscattarsi. Nessun riferimento a chi non ce l’ha fatta perché il prezzo che ha pagato chi è sopravvissuto è altrettanto alto. Non si compatiscono affatto ed è evidente che siano diffidenti, ma alla domanda: “siete felici? Non avete mai pensato che sarebbe stato meglio non intraprendere questo viaggio?”, con un sorriso rispondono in coro: “la nostra vita qui è due milioni di volte meglio e vogliamo solo avere l’opportunità di poter far vedere quello che sappiamo fare”, afferma Humphrey. Intanto c’è da cucinare (per lo più si preparano piatti africani a base di riso) e pulire l’appartamento e Rainer ha predisposto i turni per evitare le incomprensioni. Sono richiedenti asilo e vivranno qui fino a quando la Commissione a Bologna non esaminerà la loro richiesta e le relative motivazioni. Percepiscono 2,50 euro al giorno dallo Stato Italiano (75 euro circa al mese) e 160 euro mensili dalla coop Caleidos, attraverso fondi statali, per provvedere alle spese del vitto e straordinarie. Dopodichè, terminato profugo o richiedente asilo al fine di garantire la sua accoglienza in modo dignitoso (vitto, alloggio, diaria). Fa parte del più generale sistema di accoglienza profughi anche lo SPRAR, (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), istituito per legge nel 2002 è costituito da una rete strutturale di Enti Locali che con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” . L’Unione delle Terre d’Argine con la collaborazione della coop Caleidos in qualità di ente attuatore realizza progetti di accoglienza e integrazione nell’ambito dello SPRAR per richiedenti asilo e rifugiati, in tutto 18 persone suddivise in tre alloggi nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine (comuni di Carpi, Campogalliano e Soliera). Il costo necessario all’attuazione del progetto nel 2016 è di 364.324 euro di cui 291.458 da parte del Ministero dell’Interno e 72.866 di cofinanziamento da parte dell’Unione Terre d’Argine.
Una Commissione regionale esamina le richieste di asilo di chi arriva
La vita sospesa in attesa del sì
Percepiscono 2,50 euro al giorno dallo Stato Italiano (75 euro circa al mese) e 160 euro mensili dalla coop Caleidos, attraverso fondi statali per provvedere alle spese del vitto e straordinarie. anche il periodo della seconda accoglienza, se la loro richiesta di asilo non verrà accolta, possono decidere per il rimpatrio volontario, essere obbligati dal rimpatrio coatto, spostarsi in un altro Paese o diventare irregolari su territorio italiano. Nel frattempo oltre a frequentare i corsi di italiano di Ero Straniero e a sottostare alle formalità sanitarie e alle pratiche per i documenti,
con la coop Caleidos intraprendono un percorso di conoscenza delle regole del nostro Paese (da quelle più elementari per gestirsi in un supermercato), di integrazione attraverso l’attività sportiva e di educazione alla relazione. E pur di riempire le loro giornate, si rendono disponibili per fare qualcosa in questa cittadina che li accoglie e che a loro piace. Sara Gelli
Sul territorio dell’Unione delle Terre d’Argine, oltre ai dieci richiedenti asilo presenti a Carpi, ne sono alloggiati altri dieci a San Marino, dieci a Soliera e nove a Campogalliano. Nell’ambito del progetto Sprar, sono ospitati altri 18 utenti
La presenza dei migranti
EVOLUZIONE DELLE PRESENZE NEI CAS IN EMILIA-ROMAGNA (2014-2016)
Sono 8.085 i richiedenti o titolari di protezione internazionale o umanitaria accolti in Emilia-Romagna sono accolti nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), 1.019 nelle strutture che rientrano nel Sistema di
protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Sono 307 i migranti presenti nel Centro di primissima accoglienza (Hub regionale) di Bologna. Il maggior numero di richiedenti asilo è presente nel capoluogo
regionale: 1.554. Per numero di presenze, segue Parma con 1.049 e Modena con 995 (877 CAS e 118 Sprar). Sul territorio dell’Unione delle Terre d’Argine, oltre ai dieci richiedenti asilo presenti a Carpi, ne sono
alloggiati altri dieci a San Marino, dieci a Soliera e nove a Campogalliano. Nell’ambito del progetto Sprar, 18 utenti sono ospitati (suddivisi in tre alloggi) nei comuni di Carpi, Campogalliano e Soliera.
Dopo lo sbarco e l’arrivo nella nostra provincia, è la Questura di Modena che si occupa delle pratiche burocratiche necessarie alla permanenza degli immigrati sul nostro territorio. Alcuni di loro riusciranno a ottenere il nullaosta per restare, altri no e vivranno da irregolari se non decideranno di rimpatriare. A valutare le loro storie di guerre, soprusi e angherie sarà una speciale commissione regionale incaricata di concedere il nullaosta ma sino ad allora (e l’attesa può durare anche un anno) gli immigrati vivono la condizione sospesa di ‘richiedenti asilo’: i loro spostamenti sono limitati ma, mentre aspettano la carta che sognano, molti si cercano un lavoro, tanti vengono risucchiati nel mondo dell’illegalità. Nel 2013 le domande di protezione internazionale erano state 93, nel 2014 385 e 500 nel 2015 con aumento di circa il 300%. Dal 1° gennaio sono state avviate ben 422 pratiche di protezione internazionale con contestuale rilascio dei relativi permessi di soggiorno, già il doppio rispetto allo stesso periodo del 2015. Il superlavoro ricade sull’Ufficio Immigrazione della Questura, dove lavorano 38 persone, nelle quattro sezioni: Affari generali, Permessi e carte di soggiorno, Rifugiati politici, cittadinanze e rapporti con altri uffici pubblici, Esecuzione provvedimenti amministrativi (espulsioni). “A oggi – ha dichiarato Maria Rita Cardillo, vice questore e responsabile dell’Ufficio Immigrazione - risultano rilasciati 1.589 permessi tra riconoscimento del diritto di asilo, protezione sussidiaria e motivi umanitari, il 2,3 % rispetto al dato complessivo delle presenze sul territorio che è di 68.609 stranieri con permesso di soggiorno. Alla data odierna, il numero delle persone in attesa di formalizzare la domanda di asilo è di circa 170 su un migliaio di richiedenti entrati negli ultimi mesi, numero destinato ad aumentare”.
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americani, cinesi, fondi di private equity scommettono su aziende storiche cittadine investendo capitali. su tempo il commento di Franco Mosconi, professore Jean Monnet di Economia e Politica Industriale all’Università di Parma, carpigiano d’adozione, sulle recenti “fusioni e acquisizioni” che hanno interessato l’economia carpigiana nel più ampio contesto regionale
Capitali esteri, Carpi diventa protagonista
L’arrivo di capitali stranieri in aziende storiche cittadine ha sollevato un acceso dibattito tra i lettori di Tempo: c’è chi saluta favorevolmente le operazioni e chi si domanda che futuro possa avere l’imprenditoria made in Carpi. Al professor Franco Mosconi, Tempo ha chiesto di commentare le recenti “fusioni e acquisizioni” che hanno interessato l’economia carpigiana.
C’è un filo rosso che lega le tre operazioni di cui molto si è discusso in città (Goldoni-Lovol Arbos Group, Angelo Po-Marmon Food Beverage & Water Technologies, Lameplast COC GroupAksìa Group SGR) negli ultimi sei mesi? Per cercare una risposta è saggio fare un passo indietro: il commercio internazionale – il fatto, cioè, che le merci si spostino da un capo all’altro del mondo – è una realtà da molto tempo, da secoli. In verità, nell’economia contemporanea non viaggiano solo le merci (importazioni ed esportazioni), ma “girano” – si passi l’espressione – anche le fabbriche. E’ il fenomeno che tecnicamente va sotto il nome di “investimenti diretti esteri” (IDE) e di cui si parla, oggi, con intensità crescente e un po’ dappertutto nel mondo. Anche vicino a noi: prendiamo Bologna, per non andare troppo lontano. Quando il grande gruppo tedesco Audi-Vk ha acquisito, qualche anno fa, la Ducati per oltre un miliardo di euro, ha messo a segno un IDE dopo quello realizzato nel 1998 con l’acquisizione TALENTOPOLI Il primo Talent satirico dove il più corrotto vince: è Talentopoli, che si concluderà il 1° luglio a Bologna ai Giardini del Cavaticcio. Il “format” è stato ideato da Stefano’ Sbarbo’ Cavedoni, ex Skiantos. L’idea, spiega Cavedoni, ricalca lo schema all’italiana del conflitto d’interessi con situazioni al limite del grottesco. Saranno in vendita verdure che il pubblico potrà lanciare sul palco. Diversi i premi per la band vincente di ogni serata, da ‘un accertamento benevolo dell’Agenzia delle entrate’ alla ‘visita al sistema fognario della propria città’. AGEOP Una nuova casa che accoglierà gratuitamente più di 60 bambini ammalati di tumore e le 6
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Angelo Po Carpi
della Lamborghini. Ancora: quando la multinazionale americana Philip Morris ha di recente scelto il territorio bolognese per realizzare un nuovo investimento in Europa da 500 milioni di euro, ha dato vita a un altro IDE. La differenza fra queste operazioni è solo nella tecnica di realizzazione: le prime mediante “fusioni e acquisizioni” di imprese già esistenti; l’ultima mediante un investimento del tutto nuovo, che parte da zero. Non cambia, tuttavia, la sostanza delle cose, che è quella di investimenti non già speculativi, bensì finalizzati – in linea di principio - a far crescere l’impresa collocandola in un gruppo più grande. L’IDE, al contrario delle speculazioni in Borsa, si concretizza con l’investimento in macchine e impianti, tecnologia e capitale umano. Abbiamo così una prima risposta alla domanda posta all’inizio: sì, un filo rosso c’è e le tre operazioni che hanno avuto luogo, da dicembre a giugno, nella nostra economia locale si iscrivono pienamente nelle dinamiche evolutive del capitalismo contempora-
neo. Qui dalle nostre parti la tendenza agli investimenti “in entrata” è poi ulteriormente rafforzata se teniamo conto di quanto già era successo alla regina dell’industria carpigiana, la moda. Il Fondo Carlyle è salito, giusto un anno fa, al 90% del capitale di un’importante griffe come Twin-Set Simona Barbieri, mentre qualche anno prima un altro fondo aveva acquisito la proprietà di Via delle Perle, altra prestigiosa azienda del distretto. Come tutti i flussi, anche quello degli IDE può e deve essere letto nei due sensi, e dunque anche “in uscita”. Sotto questo profilo, l’operazione di gran lunga più significativa è quella condotta in porto a gennaio da Cifin-Emmegi: partendo da Limidi di Soliera ha acquisito in Germania il suo diretto concorrente, Elumatec, con quartier generale nei pressi di Stoccarda, capitale del Baden-Württemberg, la regione leader della manifattura europea (a quest’ultimo riguardo, rinvio all’articolo che ho scritto per Il Sole 24 Ore, speciale EmiliaRomagna, 21 giugno).
All’operazione del Gruppo che fa capo alla famiglia Caiumi possiamo aggiungere i due importanti IDE che, sempre partendo dalla Via Emilia (Bologna, in questo caso) e restando all’industria meccanica, hanno avuto come destinazione la Germania: ossia, le acquisizioni realizzate dal Gruppo Ima (famiglia Vacchi) e da Bonfiglioli Riduttori (famiglia Bonfiglioli). Insomma, anno dopo anno il fenomeno degli IDE ha assunto dimensioni ragguardevoli. L’ultimo rapporto sull’Economia regionale della Banca d’Italia (sede di Bologna), presentato pochi giorni or sono, ci dice che “nel 2014 (ultimo anno disponibile) il flusso di investimenti netti all’estero dell’Emilia-Romagna è stato positivo per 92 milioni di euro; il saldo degli investimenti esteri verso la regione per 478. Le consistenze hanno raggiunto i 16 miliardi di euro per gli investimenti all’estero, e i 20,5 per quelli esteri verso la
regione”. Interessante sarà valutare queste grandezze il prossimo anno, quando sarà possibile aggiungervi tutte le operazioni del biennio 2015-2016, con l’economia di Carpi che ha giocato – o, meglio, sta giocando – un ruolo di rilievo. Naturalmente, il fatto che i flussi di IDE si stiano ingrossando non significa di per sé che tutte le operazioni siano positive o destinate a un automatico successo. La storia economica più o meno recente è piena, in tutti i Paesi industrializzati del mondo (l’Italia fra questi), di fusioni e acquisizioni finite male per le incomprensioni fra i dirigenti, per errate decisioni strategiche, e così via. Spesso nelle comunità locali ove arrivano gli IDE “in entrata” il dibattito si surriscalda, e non mancano coloro che temono per la vendita dei gioielli di famiglia allo straniero. Nel contempo, vi sono coloro che giustamente valutano il flusso in entrata come un buon indice dell’atFranco Mosconi
Uno sguardo oltre l ’argine
di Pierluigi
Senatore
loro famiglie a Bologna è stata inaugurata nei giorni scorsi, donata dall’Ageop, associazione per l’assistenza e l’accoglienza dei bambini affetti da patologie leucemiche e tumorali. Un dono - si legge in una nota - che Ageop restituisce alla città che da oltre 30 anni sostiene il suo lavoro all’interno del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico S.OrsolaMalpighi. La ‘Casa Gialla’ accoglierà i piccoli pazienti con i genitori e ospiterà le attività creativo-terapeutiche. anno XVII - n. 26
PUPI AVATI Nel nuovo film, per cui c’è stato il casting a Bologna, “racconterò una storia d’amore, molto particolare, ambientata al giorno d’oggi, fra due 15enni. Si intitolerà Il fulgore di Doni; spero di iniziare a girare il 22 agosto”. Lo ha detto Pupi Avati nel corso di un’intervista. Secondo il cineasta, “noi viviamo una vita divisa in quattro quarti. Nel primo sei un bambino che crede nel ‘per sempre’. Nel secondo capisci la complessità dei rapporti e sviluppi progetti. Poi arrivi
all’acme e capisci che la parte più interessante della tua vita è stato il percorso fatto. Nel terzo quarto c’è lo ‘scollinamento’, il ‘disapprendimento’ anche se lo mascheriamo. E’ la fase in cui il fisico inizia a non rispondere più come prima e subentra il ricordo della giovinezza. Nell’ultimo quarto, che sto vivendo adesso, ho scoperto una cosa bellissima, la nostalgia dell’infanzia”. FERRARI La Ferrari FXX K ha vinto il Compasso d’oro, riconoscimenti presti-
gioso nel mondo del design, istituto nel 1954 su idea di Gio Ponti. La Ferrari era in lizza con la versione supertecnologica dell’ultima Supercar della fabbrica di Maranello. Un modello che coniuga l’estrema tecnologia delle moderne Formula 1 con la più avveniristica ricerca aerodinamica applicata alle quattro ruote. La FXX K è un ‘mostro’ di tecnica automobilistica e supera in prestazioni, garanzia di stabilità e velocità le Ferrari stradali sinora mai costruite. Vettura estrema riservata alla
trattività di un territorio. Non credo che Carpi sfugga alla regola della contrapposizione fra queste due visioni. E’ meglio, dunque, lasciare da parte astratti modelli e valutare ogni operazione per quello che rappresenta concretamente. L’esperienza di questi anni suggerisce almeno due cose. Primo: le operazioni di “fusione e acquisizione” devono tendere a rafforzare il business principale delle imprese coinvolte, che deve essere lo stesso (ad esempio la meccanica strumentale) al fine di unire le rispettive gamme di prodotto per offrire ai consumatori una sempre più ampia varietà. Secondo: le dimensioni contano perché sono costose e rischiose (e quindi bisognose di ingenti risorse finanziarie) le attività oggi cruciali nella vita di un’impresa: si pensi alla ricerca e alla progettazione, alla commercializzazione e all’assistenza post-vendita. Pare a me che le operazioni carpigiane – gli IDE sia “in entrata” che “in uscita” ricadano in una di queste due fattispecie e, in più di un caso, in tutt’e due. “Gli stranieri sulla via Emilia” titolava già alla fine scorso anno OUTLOOK, il bimestrale di Confindustria Modena: occorrerà farci l’abitudine e adeguare istituzioni e politiche pubbliche, anche in ambito locale, per accompagnare le imprese nella competizione del XXI secolo. Franco Mosconi, professore Jean Monnet di Economia e Politica Industriale all’Università di Parma pista, è frutto della simbiosi fra il ramo GT e la Gestione Sportiva. DAVID BOWIE Per celebrare genio e talento di uno degli artisti più amati di tutti i tempi, scomparso il 10 gennaio scorso, dall’11 al 17 luglio arriva a Bologna “Omaggio a David Bowie”: una settimana di iniziative ed eventi dedicati a Bowie per permettere a tutti i fan italiani di ritrovarsi per rendere il proprio tributo al Duca Bianco. Intanto sui social prende il via l’iniziativa #OmaggioABowie che invita tutti i fan del Duca Bianco a raccontare il proprio legame con l’artista attraverso un’immagine o un testo di omaggio. I pensieri più originali saranno pubblicati e condivisi sulle pagine social ufficiali dell’evento.
Il progetto preliminare della Casa della Salute, predisposto dall’Azienda Usl, è stato inviato al Comune e, assicura l’Azienda sanitaria, “entro luglio è prevista l’approvazione per poter procedere con la progettazione esecutiva e il bando di gara per l’affidamento dei lavori”.
Casa della salute: qualcosa si muove! Un punto di riferimento certo per i cittadini. Una garanzia dell’accesso e dell’erogazione delle cure primarie, della continuità assistenziale e dell’attività di prevenzione. Con medici di medicina generale, specialisti, infermieri, pediatri di libera scelta, ostetriche, operatori sociosanitari, assistenti sociali, a servizio dei cittadini. Tutto questo, e molto altro, sono le Case della salute, come ha sottolineato nei giorni scorsi anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in occasione del convegno nazionale La Casa della salute: esperienze e punti di vista. Percorsi di innovazione nell’assistenza primaria: “non sono un’etichetta, bensì una realtà di promozione del benessere più vicina al luogo in cui vive il cittadino; un nucleo dell’integrazione socio-sanitaria, in cui si garantisce un accesso e una gestione dei problemi rapida, sburocra-
tizzata ed efficace”. Luoghi che rappresentano una scommessa culturale e un grande cambiamento: dove c’è una Casa della salute, vera e propria porta d’accesso ai servizi sanitari, i codici bianchi in pronto soccorso sono scesi mediamente del 26%. Dall’approvazione, da parte della Giunta regionale (febbraio 2010) delle indicazioni per le prime Case della salute a oggi (giugno 2016), le strutture funzionanti sono 81; 42 quelle programmate per i prossimi anni, di cui 22 hanno già un finanziamento previsto. Tra queste vi è anche quella di Carpi la cui progettazione sarebbe dovuta arrivare sul tavolo del sindaco Alberto Bellelli entro il 15 giugno. E così è stato. La Casa della Salute cittadina, lo ricordiamo, sarà realizzata in un’area di proprietà comunale compresa tra l’attuale Stazione delle autocorriere e il parcheggio del cimitero urbano, in viale Peruzzi.
Unire le forze per sconfiggere la paura. Lo stigma. Fare squadra per evitare che solitudine, emarginazione e abbandono rendano la vita dei malati psichiatrici ancor più dura e al limite. E’ questo l’obiettivo che da anni si pone l’associazione carpigiana Aldilà del Muro: volontari che, giorno dopo giorno, si spendono per promuovere il benessere delle persone affette da disagio psichico, per affiancare le famiglie nel loro complesso e spesso logorante compito di cura e, allo stesso, per aprire gli occhi della cittadinanza, sensibilizzandola. A credere nella scommessa intrapresa da Aldilà del Muro sono anche altre realtà, dalla neonata associazione di derivazione religiosa Terra accogliente all’Officina del suono facente parte dell’associazione Insieme a noi di Modena. Hanno unito le forze e organizzato, lo scorso 30 giugno, nella cornice del Circolo Loris Guerzoni di Carpi, una piacevolissima serata mangereccia e musicale presentata dai ragazzi e dai volontari. Un’occasione preziosa per conoscere da vicino storie spesso celate, rinchiuse tra le mura domestiche. “La musica - spiega Giorgia Borrelli, animatrice del laboratorio musicale, tra i tanti organizzati da Aldilà del Muro - riveste un ruolo fondamenta-
La musica per vincere il pregiudizio e aiutare le persone affette da disturbo psichico a esprimersi e a stringere relazioni significative: è questo l’obiettivo del laboratorio musicale dell’Associazione Aldilà del Muro, unitamente a Terra accogliente e Officina del suono
Rendering della Casa della Salute
Residenza Sanitaria Psichiatrica a Indirizzo Intensivo
Consegnato il progetto! Il progetto relativo alla realizzazione della Residenza Sanitaria Psichiatrica a Indirizzo Intensivo (RTI), condiviso da Comune, associazione dei famigliari di pazienti affetti da disturbi psichiatrici Aldilà del Muro e Azienda sanitaria è stato consegnato lo scorso 20 giugno al vaglio dell’amministrazione carpigiana. Il progetto preliminare di ristrutturazione e ampliamento - che riguarderà un’area di circa 460 mq con un investimento di 1 milione di euro da parte dell’Ausl - prevede l’allargamento del piano terra della Palazzina attualmente sede del Centro di Salute Mentale al fine di accogliere a regime sia i letti per le funzioni
di SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) che quelli per la Residenza. Una volta ottenuta l’autorizzazione, si potrà finalmente procedere con la progettazione definitiva, il bando di gara e l’inizio dei lavori. L’Ausl ha valutato alcune opzioni per avviare le attività di residenza anche prima e indipendentemente dalla conclusione dei lavori nella Palazzina, al fine di rispondere alle esigenze espresse dalle associazioni dei familiari. “Entro fine anno collocheremo temporaneamente - dicono dall’Ausl - nel piano rialzato del corpo 2 dell’ospedale, l’attività per acuti e permettere così l’avvio della sperimentazione di
attività di post acuzie (residenzialità), durante la fase di progettazione e di realizzazione dei lavori. La sperimentazione, che continuerà anche nella sede definitiva per 24 mesi, darà progressiva attuazione al modello concordato di presa in carico del paziente psichiatrico e consentirà anche di valutarne l’efficacia”. Al termine dei lavori – previsti entro 2 anni - la struttura sarà in grado di ospitare 8-10 posti letto di Residenza a Trattamento Intensivo e di 4-5 posti letto di Diagnosi e Cura a Trattamento Intensivo. Per ora l’obiettivo di salvaguardare il Diagnosi Cura è stato raggiunto: una vittoria importante per i pazienti e la città.
La pazza gioia della musica
le nel percorso di cura delle persone affette da disturbi psichiatrici. I farmaci sono importanti certo, ma le note e l’allegria fanno bene all’anima. Tutti si esprimono attraverso la musica: vincendo resistenze e timidezze, riescono ad andare oltre la propria patologia. I medici del Centro di salute Mentale di Carpi sono soddisfatti dei
traguardi che stiamo raggiungendo”. Il laboratorio, completamente gratuito, è seguito da una ventina di persone: “se solo avessimo più fondi a disposizione proseguono Giorgia Borrelli e il presidente Giorgio Cova - potremmo fare ancor di più. Purtroppo le risorse non sono mai sufficienti”. L’offerta di corsi rivolti a questi nostri
“La malattia mentale è ancora un tabù fortemente radicato nella nostra società. Manifestare noi stessi in modo creativo, attraverso l’arte o la musica, ci dà speranza. Ci fa vincere la paura”, spiega David. La musica abbatte muri, ci avvicina“e ci insegna ad apprezzare la diversità, spezzando facili omologazioni e sterili pregiudizi”, aggiunge Barbara Rosset.“E poi diciamocelo - sorride Giorgia Borrelli - noi a suonare e a cantare insieme ci scompisciamo proprio…”.
“fragili” concittadini potrà arricchirsi col completamento della nuova sede dell’associazione Terra Accogliente: “la struttura sta nascendo nelle campagne di Limidi e lì - spiega David Savini - abbiamo intenzione di realizzare un orto, organizzare corsi di cucina e, traendo spunto da numerose esperienze positive di altre città, vorremmo creare un vero e proprio Home Restaurant per raccogliere fondi…”. Occasioni preziose per incontrarsi, trascorrere del tempo insieme e, come spiega la volontaria Lara Ghelfi, “per stringere una rete di relazioni amicali significative: la migliore delle cure possibili. Queste persone non chiedono altro
che un poco di umanità. Di stare in compagnia. Sorridere e cantare”. “Il confine tra malattia mentale e abbandono è pressoché inesistente. Labile. Ecco perché abbiamo il dovere di non chiudere gli occhi di fronte al disagio psichico - aggiunge la cantautrice e autrice Barbara Rosset: da anni impegnata nel campo della salute mentale, utilizza la musica come strumento di aggregazione, comprensione e condivisione della differenza - né voltarci dall’altra parte, facendo finta di nulla. La musica e le parole sono un mezzo molto potente per esprimere ciò che, a volte, sembra impossibile dire altrimenti. Per chi vive un disagio, questa è un’esperienza forte. Impor-
Sarà l’Azienda sanitaria a realizzare l’opera, inserita nel Piano triennale degli investimenti 2016-2018 per una spesa di 3 milioni e 980mila euro, mentre il Comune concederà il diritto di superficie esclusivo a favore dell’Azienda Usl a titolo gratuito, per la durata di 50 anni. Il progetto preliminare, predisposto dall’Azienda Usl, è stato inviato al Comune e, assicurano dall’Ausl, “entro luglio è prevista l’approvazione per poter procedere con la progettazione esecutiva e il bando di gara per l’affidamento dei lavori”. Jessica Bianchi
tante. Da anni collaboro coi ragazzi dell’associazione Insieme a noi di Modena, abbiamo all’attivo già tre cd, e sono davvero felice di mettere la mia esperienza anche a favore della città di Carpi. Le nostre canzoni d’autore nascono da frasi che emergono durante i nostri brainstorming, veri e propri sondaggi dell’anima, e che io metto poi in musica. Così il sentire di uno viene condiviso, diventando quello di tutti. Per essere compreso. Accolto”. Insomma la musica fa bene al cuore e alla mente, perché come ribadisce David, tastierista, “la malattia mentale è ancora un tabù fortemente radicato nella nostra società. Manifestare noi stessi in modo creativo, attraverso l’arte o la musica, ci dà speranza. Ci fa vincere la paura”. La musica abbatte muri, ci avvicina “e ci insegna ad apprezzare la diversità, spezzando facili omologazioni e sterili pregiudizi”, aggiunge Barbara Rosset. “E poi diciamocelo - sorride Giorgia Borrelli - noi a suonare e a cantare insieme ci scompisciamo proprio…”. Jessica Bianchi
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Un racconto della carpigiana Elisabetta Ronchetti, gioielliera con la passione per la scrittura, è stato pubblicato nell’antologia Racconti emiliani e romagnoli accanto a un inedito di Guareschi
Una penna carpigiana accanto a Guareschi
C’è anche la penna carpigiana di Elisabetta Ronchetti nell’antologia in due volumi Racconti Emiliani e Romagnoli curata da Stefano Andrini e pubblicata da Historica, contenente anche un inedito di Giovanni Guareschi, il celebre scrittore di origini parmensi che ha creato i personaggi di Peppone e Don Camillo. Elisabetta che è titolare di una gioielleria a Soliera, e vive a Carpi da sempre, si è affacciata alla scrittura grazie ai corsi dello scrittore bolognese Gianluca Morozzi: “dopo essere uscita con il mio racconto Lontano in un’antologia da lui curata, sono rimasta in contatto con alcuni suoi ex-allievi. Si è creato un amichevole spirito di sostegno e collaborazione tra noi, ed è stato proprio grazie alla segnalazione di uno di loro che sono venuta a conoscenza del concorso a cui ho partecipato con il mio racconto La Stanza dei Giochi, selezionato da Andrini insieme ad altri
“E’ambientato nel secolo scorso e fotografa una scena in cui un bambino di circa dodici anni gioca con la sorella minore autistica. Viene descritto il modo in cui il fratellino maggiore stimola con vari giochi la sorella alla quale riesce infine a strappare un sorriso. Questo gli procurerà una gioia tale da ipotecare il proprio futuro per poter riprodurre questa felicità con la sorella all’infinito”.
Elisabetta Ronchetti
114 fra più di 200”. Di cosa parla? “E’ ambientato nel secolo scorso e fotografa una scena in cui un bambino di circa dodici anni gioca con la sorella minore autistica. Viene descritto il modo in cui il fratellino maggiore stimola con vari giochi la sorella alla quale riesce infine a strappare un sorriso. Questo gli procurerà
una gioia tale da ipotecare il proprio futuro per poter riprodurre questa felicità con la sorella all’infinito”. C’è un filo rosso che lega fra loro i diversi brani dell’antologia? “Il progetto di Stefano consiste nel raccogliere stralci di vita vera, vissuta, fatta da personaggi caratteristici, descrizioni genuine che permettono di definire
il quadro di un ambiente umano e fisico e di fissare le emozioni e i sentimenti di quei luoghi. Dai racconti sono state create due antologie che si completano a vicenda Racconti Emiliani e Racconti Romagnoli. In entrambe c’è un inedito di Giovanni Guareschi. Il progetto di Historica è di allargare lo sguardo ad altre zone e, infatti, è già in
9 LUGLIO. RIAPRE LA COOP DI SOLIERA. TORNA LA TUA SPESA QUOTIDIANA!
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cantiere l’antologia Racconti Veronesi. Stefano Andrini ha una capacità dialogica col pubblico, una passione per il suo lavoro e un’ammirazione per Guareschi così forti da trascinare col suo entusiasmo chiunque lo ascolti. Dopo la prima presentazione ufficiale in aprile alla Fiera di Cesena in cui l’antologia è andata subito esaurita, con successiva ristampa, ci sono state altre presentazioni: a Bologna il 9 giugno e l’ultima domenica 26 “a casa Guareschi” a Roncole Verdi in provincia di Parma, in occasione della quale è stata depositata una copia presso il museo dedicato a Guareschi a
consultazione degli amanti della sua scrittura”. Progetti per il futuro? “Sto lavorando a una nuova antologia insieme a Morozzi e ad altri 8 partecipanti provenienti da varie parti d’Italia. Si tratta di un progetto che fa riferimento alla scrittura del giapponese Murakami. Inoltre, per una tesi di laurea, mi è stato chiesto di narrare in forma di fiaba la leggenda della città d’Ys, in Bretagna. C’è poi un progetto più ampio al quale mi sto dedicando e che spero di realizzare, ma siccome è ancora in fase di definizione per il momento preferisco non aggiungere altro”. Chiara Sorrentino
Dopo oltre 40 anni di attività per la storica Cartoleria A.B.C. in via Leopardi, 35 si profila l’ombra della chiusura, ma la titolare Ombretta Salati lancia un appello: “sono pronta a cederla per il solo valore del magazzino”. Aperta da Maria Tirelli, nel corso degli anni la gestione della cartoleria è passata attraverso diverse mani, ma ha sempre mantenuto la sua identità originaria, divenendo nel tempo un punto di riferimento per generazioni di studenti della zona sud di Carpi. “Quando l’ho rilevata nel 1999 - ha raccontato Ombretta - l’A.B.C. era la classica cartoleria di quartiere, meta di tanti alunni residenti in zona, dalla scuola primaria L. Da Vinci, passando per le medie inferiori G. Fassi, fino alle superiori. Io ho cercato di ampliare il target, facendomi conoscere prima con la scuola di decoupage e poi con quella di bigiotteria. In seguito sono arrivati i sistemi di rilegatura con spirale e di
OMBRETTA SALATI, TITOLARE DELLA CARTOLERIA A.B.C. DI VIA LEOPARDI SI APPRESTA AD ANDARE IN PENSIONE, E LANCIA UN APPELLO: “LA CEDO PER IL SOLO COSTO DEL MAGAZZINO PURCHÈ NON SPARISCA”.
“Salvate L’A.B.C. la cedo per il solo valore del magazzino” copertura istantanea dei libri e il servizio di connessione Internet per l’invio di email. Adesso ho la possibilità di andare in pensione e di fare la nonna della mia nipotina e di un altro in arrivo, e ho deciso di passare il testimone a qualcun altro, ma finora non ho trovato nessuno disposto a rilevarla. E intanto, il 30 giugno, giorno previsto per la chiusura, si avvicina... Che ne sarà allora dell’A.B.C.? “Spero che continui a esistere per la sua storia e per ciò che rappresenta per la comunità. La cedo per il solo valore del magazzino, perché mi rendo conto della situazione di crisi e dei costi a cui si va incontro oggi per mantenere in vita una piccola realtà commerciale. Ma a questa cartoleria ci sono
Ombretta Salati
Le associazioni femminili Udi e Cif contestano le modalità con cui il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ha deciso di chiudere la Commissione Pari Opportunità istituita nel 1989
Perché non coinvolgerci? Il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ha approvato la delibera che trasferisce le competenze relative alle Pari Opportunità alla seconda Commissione consiliare chiudendo di fatto l’esperienza della Commissione Pari Opportunità istituita alla fine degli Anni Ottanta a Carpi e poi estesa all’intero territorio delle Terre d’Argine. Dopo la lettura da parte dell’ultima presidente della Commissione Simona Santini di una relazione che ha fatto il bilancio delle attività, anche con accenti critici, l’assessore alle Pari Opportunità Paola Guerzoni ha ricordato come d’ora in poi saranno il Direttivo d’Area delle Pari Opportunità e la 2’ Commissione consiliare a definire Tavoli tematici sulle Pari Opportunità per continuare il percorso avviato in questi decenni dalla Commissione. In aula, dove spiccava al tavolo della Giunta un grande telo rosso per ricordare i troppi femminicidi avvenuti negli ultimi tempi in Italia, Guerzoni poi ha ricordato come la relazione di Santini fosse “veritiera” e sottolineato la scarsa partecipazione alle iniziative della Commissione. “Dobbiamo diffondere la cultura di eguaglianza di opportunità tra uomo e donna, soprattutto tra le giovani generazioni – ha detto – dove mi sembra che si stia invece regredendo sotto questo aspetto. Con questo nuovo percorso faremo una cosa in più e non una in meno, cambiamo strumenti mantenendo le stesse finalità e obiettivi”. Nel corso del dibattito la consigliera del Movimento 5 Stelle Monica Medici ha spiegato che, a suo parere, portare i temi delle Pari Opportunità all’interno della Commissione consiliare rischia di metterli in secondo piano: “magari si potrebbe pensare di riproporre nei comuni singole Commissioni Pari Opportunità”. La delibera è stata approvata da tutti i gruppi presenti in aula, con l’unico voto di astensione dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Le associazioni femminili Cif e Udi, attive nelle Commissioni Pari Opportunità fin dal 1989, hanno sempre svolto un ruolo costruttivo all’interno delle istituzioni, con una particolare attenzione alla salute della donna, alla conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro, ai servizi per l’infanzia, al tema della violenza. Per questo, in una fase di ripensamento e ridefinizione delle competenze della CPO, ritenevano di essere interlocutrici privilegiate. Constatano, invece, di essere state tardivamente informate del trasferimento delle attribuzioni di competenza della Commissione Pari Opportunità delle Terre D’Argine alla Seconda Commissione Consiliare delle stesse Terre d’argine. “Nell’esprimere pertanto il rammarico per il mancato coinvolgimento nella decisione – si legge nella nota di Cif e Udi - condividiamo la Relazione finale della Commissione Pari Opportunità dalla quale emerge, unitamente alla mancanza di autonomia di spesa e decisionale, la distanza della politica dai temi peculiari affrontati e proposti dalla stessa CPO e prendiamo atto che la soluzione adottata non valorizza né la storia né la specificità delle singole realtà comunali. In particolare il Comune di Carpi, prima che entrasse in vigore la legge 125/91, aveva convintamente istituito la CPO, sostenuta e voluta, ma progressivamente indebolita dall’allargamento alle Terre d’argine”.
davvero “Una cartoleria non teme nulla affezionapoiché i bambini avranno sempre ta e vorrei bisogno di un punto di riferimento tanto che comodo e a pochi passi da casa. Inolcontitre, il proprietario del locale è disponuasse a nibile ad affittarla al mio potenziale servire i successore per lo stesso importo del bimbi e contratto di locazione stipulato quasi i ragaz20 anni fa. Io mi sento in dovere verso zi del quartiere, i miei splendidi clienti e sono pronta a provare di tutto pur di cederla”. e non solo. La cartoleria A.B.C. oltre alle comodo e a pochi passi da scuole della zona Bollitora e casa, così come i loro geniQuartirolo, ha un bacino di tori. Inoltre, il proprietario utenti che comprende le pic- del locale è disponibile ad cole e medie ditte e i privati affittarla al mio potenziale appassionati di tecniche di successore per lo stesso decorazione: è una colonna importo del contratto di per il nostro quartiere. Ci ter- locazione stipulato quasi 20 rei a far capire che la cartoanni fa. Io mi sento in dovere leria non teme nulla poiché i verso i miei splendidi clienti bambini esisteranno sempre e sono pronta a provare di e avranno sempre bisogno tutto pur di cederla”. di un punto di riferimento Chiara Sorrentino
Decollato in via sperimentale lo scorso 10 gennaio con sei scout e 19 famiglie con figli disabili, in soli sei mesi si sono aggiunti circa 30 studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia e un numero sempre più alto di nuclei famigliari
Quasi Amici diventa grande
Il progetto Quasi amici (che vede uniti Il Tesoro Nascosto, Progetto per la Vita, Fondazione Dopo di Noi, gli Scout della Diocesi di Carpi, l’Ausl, l’Unione delle Terre d’Argine, l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Carpi e l’Università di Modena e Reggio Emilia) è diventato grande. “Nato ispirandosi alla pellicola firmata da Olivier Nakache ed Eric Toledano, Intouchables (Quasi amici nella traduzione italiana) il nostro progetto si pone l’obiettivo di avvicinare ragazzi normodotati a giovani Under 20 con disabilità lievi”, commenta il presidente dell’associazione Il Tesoro Nascosto, Nelson Bova. A partire dal mese di gennaio, Quasi Amici è cresciuto, diventando a dir poco virale. “Decollato in via sperimentale lo scorso 10 gennaio con sei scout e 19 famiglie con figli disabili, in soli sei mesi, aggiunge Bova - si sono aggiunti circa 30 studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia e un numero sempre più alto e in continua crescita di nuclei famigliari. Ad oggi si sono create 35 coppie di potenziali amici”. Ma questo è solo l’inizio, poiché, prosegue il presidente “a breve il progetto sarà esteso anche a quattro giovani
Nelson Bova
rifugiati ( unitamente a chi gestisce Sprar e Mare Nostrum) e, grazie all’interessamento dell’Università di Bologna, la nostra esperienza prenderà il via anche nella città delle Due Torri. Quasi Amici sarà poi protagonista a Milano, nel mese di ottobre, ospite dell’Istituto delle Donazioni e poi, poco dopo, verrà presentato a Roma, presso la Camera dei Deputati”. I quasi amici, in questi mesi sono usciti insieme, stringendo rapporti significativi. Momenti preziosi per i giovani disabili finalmente non più relegati nelle loro case e altrettanto fondamentali per la crescita umana dei loro coetanei normodotati, dovutamente formati
dall’Università di Modena e Reggio Emilia, in particolare dalla facoltà di scienze dell’Educazione, per acquisire gli strumenti minimi indispensabili per gestire la diversità e superare timori e pregiudizi. Quasi amici nasce per colmare un vuoto e rispondere alle esigenze delle famiglie, come sottolinea la dottoressa Emma Avanzi, responsabile della Neuropsichiatria di Carpi: “i genitori dei disabili lamentano una forte carenza in termini di inclusione sociale e di relazioni amicali. I loro figli, aldilà delle ore trascorse a scuola, sono quasi sempre soli e in casa. Il progetto pertanto rappresenta una boccata d’ossigeno per
“A breve il progetto sarà esteso anche a quattro giovani rifugiati e, grazie all’interessamento dell’Università di Bologna, la nostra esperienza prenderà il via anche nella città delle Due Torri”.
queste famiglie. E funziona. Naturalmente ci sono state delle criticità ma è normale che sia così: questo non è un progetto educativo bensì sociale ma, alle volte, le famiglie lo dimenticano e avanzano richieste specialistiche. Per questo noi siamo sempre vigili e pronti a raddrizzare il tiro. I rincontri sinora sono davvero positivi”. “Questo progetto - sottolinea Alberto Bellelli, sindaco di Carpi - rappresenta un prezioso strumento di welfare di comunità. Associazioni e istituzioni si sono infatti unite per uno scopo comune: contribuire alla costruzione di percorsi di autonomia personale e di inclusione dei ragazzi con handicap. Un’opportunità di inserimento per questi giovani, un vero e proprio investimento sulla loro vita futura. L’inclusione sociale non passa solo attraverso l’erogazione di servizi ma anche tramite progetti di comunità, all’interno dei quali tutti i soggetti del territorio fanno la propria parte. Quasi Amici ribalta l’ottica investendo sulla fase relazionale. Un modello esportabile anche ad altri ambiti (adulti in difficoltà, anziani soli, indigenti…): incentivare le relazioni significa vincere emarginazione, stigma e solitudine”. Jessica Bianchi
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Ci troviamo nelle Lame, in quel pezzo di territorio del Comune di Novi a cavallo tra Carpi, San Marino e Cortile: a 700 metri da quel che resta del Palazzo delle Lame, ormai ridotto a rudere, perdura da tempo una discarica abusiva. La strada è bianca - sottolinea Vanel Salati di Ekoclub Carpi - utilizzata per lo più da agricoltori, cacciatori, appassionati di montain bike e runner. E’ un luogo fuori mano, l’ideale per scaricare, non visti, rifiuti e materiali di ogni genere, soprattutto laterizi. Se non si provvede in tempi ragionevoli a rimuovere quanto i sudicioni lasciano in giro, il nostro territorio continuerà a degenerare. Pare che gli organismi pubblici preposti alla soluzione del problema (Comune e Aimag) nelle Lame - prosegue Salati - siano stati da tempo allertati ma i mesi sono passati e la questione è immutata. Vero è che gli accessi sono privati, ma l’orrore è sotto gli occhi di tutti. Qualcuno deve prendersi l’onere di bonificare l’area e prendersi cura del territorio. Se il problema non si risolverà nelle prossime settimane, la nostra associazione sporgerà denuncia contro ignoti al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri per deturpazione del paesaggio e inquinamento del suolo. Sarà poi compito dei Militari accertare le responsabilità nella vicenda e perché non si sia ancora provveduto alla bonifica”. J.B.
A 700 metri da quel che resta del Palazzo delle Lame, ormai ridotto a rudere, perdura da tempo una discarica abusiva di rifiuti, in particolare di laterizi
Una discarica a cielo aperto
DA SABATO 2 LUGLIO SCONTI FINO AL 70%
DOMENICA 3 LUGLIO APERTO 10
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La mostra di acquerelli di Paolo Zironi inaugura nel centro di Carpi la nuova forma del negozio-galleria d’arte
Una bottega all’insegna dell’arte Sindacalista, consigliere comunale, allenatore di piccoli calciatori in erba… pare, a giudicare dal suo curriculum, che Paolo Zironi non abbia proprio il tempo di annoiarsi. Tra le sue passioni, da 30 anni, Zironi sperimenta anche una grande passione per la pittura. Iniziata, come tutti gli amori veri, per una coincidenza fortuita: “ero in vacanza in Gargano con la mia famiglia e mentre mio figlio stava facendo i compiti di educazione artistica, mi sono messo a disegnare con lui. Poi a dipingere per conto mio. Ricordo ancora che c’erano nugoli di moscerini, alcuni dei quali si impastavano ai colori. Conservo ancora oggi quel quadro con gli insetti appiccicati”. Da quel giorno, Paolo ha sperimentato la pittura a olio, dipingendo su tavole di legno lavorate, creando così delle cornici che fossero parte integrante dell’opera, sino a interessarsi alla tecnica dell’acquerello grazie all’inse-
Da sinistra Paolo Zironi e Daniele Miani
gnamento di Rosella Tagliavini. “Negli ultimi tempi mi sono concentrato sulla Carpi di fine Ottocento e inizio Novecento, attraverso la raccolta di stampe e foto d’epoca. La parte più difficile è immaginare i colori, essendo le immagini in bianco e nero”. Pare però che la fatica sia stata ben ripagata, dal momento che le sue
tele sprizzano una colorata vitalità in grado di riportare letteralmente in vita il passato. E proprio questi acquerelli sono protagonisti di un’esposizione presso Coloredil. Il negozio di cornici e colori di via San Francesco, di proprietà di Daniele Miani, è anche uno spazio aperto agli artisti del territorio: “le collabora-
zioni con gli artisti ci sono sempre state – spiega Daniele – ma credo che la formula che proponiamo sia, almeno per Carpi, piuttosto innovativa. Vogliamo dare la possibilità ai vari talenti di avere un luogo in cui mostrare le proprie creazioni e, allo stesso tempo, valorizzare il negozio”. In tal senso, Paolo Zironi è stato
Consegna a domicilio
l’apripista di tanti altri che verranno, uno al mese, spaziando tra dipinti e fotografie. A dargli il cambio saranno, a partire dal 7 luglio, gli acquerelli di Lucia Bonatti, per passare poi, dal 6 agosto, a quelli di Giovanna Manicardi. Ma non è tutto: nel 2015 i due vulcanici amici hanno creato, insieme ad altri, Arti e Portali,
un’associazione culturale nata durante le notti bianche e sviluppatasi attraverso diversi appuntamenti. “Il nostro scopo – continua Miani – è quello di mescolare all’arte anche poesia, prosa, ballo, musica dal vivo, favorendo così la contaminazione tra discipline. Durante La Carpi Estate, per esempio, abbiamo sempre due date. Nell’edizione 2014 il tema era Il piccolo principe, mentre in quella dello scorso anno il titolo era Per aspera ad astra. Quest’anno, invece, il filo conduttore sarà Le porte di Carpi – Il dinamismo nelle arti in piazza a Carpi. L’eclettico gruppo creato da Daniele e Paolo invita tutti presso il Pronao del Teatro Comunale sabato 9 e domenica 17 luglio. L’appuntamento è anche presso il negozio-galleria Coloredil capace di coniugare arte e commercio; e chissà che non si riveli uno spunto per altri colleghi, arricchendo così di arte le botteghe del centro storico. Marcello Marchesini
Gustosi piatti vegetariani e vegani
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Pizza - Bar - Tex-Mex - Colazione - Aperitivi
PANCHOS C AFE’ Via Peruzzi, 20 - C arpi (MO) (di fronte alla stazione delle corriere) Tel. 059.6136285
PANCHOS.C AFE.C ARPI venerdì 1° luglio 2016
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IL CARPIGIANO GIUSEPPE PARNOFFO, CLASSE 1991, HA CONQUISTATO LA FASCIA DI MISTER MODENA 2016 NELLA TAPPA PROVINCIALE DEL CONCORSO MISTER GRAN PRIX
Mister Modena è di Carpi e sogna la Tv
Il carpigiano Giuseppe Parnoffo è il nuovo Mister Modena 2016. Nato a Napoli nel 1991, Giuseppe vive a Carpi da vent’anni, è diplomato all’Istituto alberghiero e, oltre alla professione di addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento nei luoghi pubblici, ha lavorato anche come modello per alcune aziende locali e come personal trainer in palestra. “Prima della selezione provinciale di Mister Gran Prix (il concorso nazionale organizzato da Simona e Michele Barchetti la cui finale si svolgerà a settembre a Pescara n.d.r.) avevo partecipato soltanto a una selezione di Mister Europa nel 2013 conquistando il primo gradino del podio tra altri 14 sfidanti”. Con i suoi 195 cm di altezza e il fisico scolpito dalle sessioni di fitness, ha sbaragliato la concorrenza nella serata di venerdì 10 giugno presso la discoteca
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Giuseppe Parnoffo
Frozen aggiudicandosi la fascia di più bello di Modena, durante la fase provinciale di selezione a cui hanno partecipato in tutto una quarantina di concorrenti tra ragazzi e ragazze, i quali hanno sfilato davanti alla giuria prima in abiti eleganti, e poi in costume da bagno.
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“E’ stato emozionante ricevere questo titolo. Pur essendo di origine partenopea sono molto legato alla mia terra d’adozione e per me sarebbe un onore poterla rappresentare nella finalissima che si svolgerà a fine estate e a cui spero tanto di riuscire ad accedere.
Ma per arrivarci devo prima superare la prossima tappa, quella regionale, in programma il 1° luglio al Dolce Vita Caffè di Quistello in provincia di Mantova”. Con la vittoria della fascia Giuseppe ha conquistato il pass per le regionali, insieme alla vincitrice di Miss Modena 2016 Laura Bisighini, 24enne anche lei proveniente dalla città dei Pio. Giuseppe, cosa sogni per il tuo futuro? “Spero di riuscire a costruirmi una carriera professionale nel settore della moda e dello spettacolo. Ho già collezionato alcune esperienze come modello e mi piacerebbe continuare in questa direzione. Vorrei partecipare anche a qualche programma televisivo per mettermi alla prova in una situazione nuova in cui sia richiesta non solo la presenza scenica ma anche doti comunicative. Mi sto impegnando per migliorare anche in questo senso”. Chiara Sorrentino
Sempre più stanchi, stressati e travolti dalla vita quotidiana sono in molti a desiderare un’esistenza diversa. Ritmi più umani. Sostenibili. Cambiare il proprio percorso è possibile. Bastano uno buona dose di coraggio, intraprendenza e un pizzico di creatività. A decidere di spezzare il circolo vizioso per intraprendere una nuova avventura umana e professionale è il giovane 33enne Marco Casalgrandi. “Due anni fa la nascita di Nina, la mia bambina, ha completamente rivoluzionato la mia vita. Mi sono reso conto che ogni sera, rientrando dal lavoro, non avevo le giuste energie da dedicarle. Ero sempre stanco. Stressato. Incapace di godermi appieno la mia famiglia e ho detto basta. Dopo 15 anni spesi come progettista meccanico, ho deciso che era giunto il momento di cambiare. Di rallentare, cercando un lavoro part time che mi consentisse di trascorrere più tempo con la mia bambina. Di vederla crescere, assaporando ogni momento con maggiore serenità. Dopo aver cercato invano un impiego a mezza giornata, ho pensato di trasformare il mio amore per la bicicletta in un mestiere. Mi son detto: in tante città europee, compresa la vicina Modena, esiste un
Il 33enne Marco Casalgran città il servizio di bike mess ne faranno richiesta pran prenotarsi e il gioco è fatto compiendo piccole riparaz
A Carpi ar
Marco Casalgrandi
ndi ha deciso di cambiare vita, introducendo anche nella nostra senger. L’idea è quella di consegnare al domicilio delle persone che nzi caldi e freddi, generi alimentari, doni, documenti, pacchi… basta o. Marco garantirà anche un servizio di soccorso stradale, zioni direttamente in loco
rriva il bike messenger
servizio di corriere urbano in bici, perché non provarci anche a Carpi?”. E’ nata così, in punta di piedi, l’idea di Marco: diventare un bike messenger. “Dapprima mi sono dedicato alla realizzazione di un mezzo
a due ruote ad hoc. Con un modesto investimento ho convertito una bicicletta costruendo con le mie mani una cargo bike, dotata di un box di alluminio, in grado di trasportare merci di ogni sorta”. L’idea è quella di consegnare direttamente al domicilio delle persone che ne faranno richiesta in Carpi e, con un piccolo supplemento, anche nelle frazioni circostanti - pranzi caldi e freddi, generi alimentari, doni, documen-
“Dopo 15 anni spesi come progettista meccanico, ho deciso che era giunto il momento di cambiare. Di rallentare, cercando un lavoro part time che mi consentisse di trascorrere più tempo con la mia bambina. Di vederla crescere, assaporando ogni momento con maggiore serenità. Dopo aver cercato invano un impiego a mezza giornata, ho pensato di trasformare il mio amore per la bicicletta in un mestiere”. ti pacchi… basta prenotarsi (370.3458193) e il gioco è fatto. “Amo pedalare, viaggiare in bicicletta, stare a contatto con la natura. La mia è quindi prima di tutto una scelta green. Di vita. Vorrei rallentare i ritmi. Dedicarmi a un lavoro dall’impatto ambientale praticamente nullo, che mi dia la libertà di gestire i miei tempi in modo autonomo. Per questo ho presentato le mie dimissioni e ho deciso di buttarmi”. Una filosofia all’insegna della sostenibilità, quella che anima Marco, che si manifesta palpabile sin dai suoi primi passi: “ho già preso accordi con l’azienda agricola biodinamica di Gargallo Terre Vive per consegnare a domicilio cassette di ortaggi ai clienti e ho contattato il titolare del negozio dedicato a celiaci di via Ugo da Carpi per portare pranzi e generi alimentari a coloro che
sono affetti da celiachia o intolleranze e faticano a trovare pasti e prodotti adatti a loro”. Marco però non si limiterà a sfrecciare per le vie cittadine in stile pony express newyorkese con pacchi, documenti e sportine al seguito: “voglio offrire anche un vero e proprio servizio di soccorso stradale, compiendo piccole riparazioni direttamente in loco. Sulle strade. Una gomma bucata, una catena caduta, un freno allentato… basta chiamarmi e con gli arnesi necessari porrò rimedio all’inconveniente. Mi sto adoperando anche per dotare la mia cargo bike di una sorta di gancio per essere così in grado di trainare le bici più compromesse: una volta aggiustate nello spazio che ho acquistato e attrezzato potrò poi riportarle, completamente rimesse a nuovo, al legittimo proprietario”. Jessica Bianchi
E’ stata un’asta a dir poco caldissima quella che ha infuocato il Cortile d’Onore di Palazzo Pio, sabato 25 giugno
2.464 euro per le famiglie in difficoltà
E’ stata un’asta a dir poco caldissima quella che ha infuocato il Cortile d’Onore di Palazzo Pio, sabato 25 giugno. Chi offre di più… pedala prima è stata la prima ma, ne siam convinti, considerato il successo, non sarà certo l’ultima! Ad animare la vendita all’incanto, con la consueta allegra goliardia, la colorata armata composta dal Comitatissimo della Balorda: per l’occasione i balordi hanno sfoderato pannoloni e bavaglini, cosa non si farebbe nel nome della solidarietà… Una vera e propria folla è accorsa, pronta a tutto pur di accaparrarsi una delle trenta biciclette divenute proprietà dell’ente pubblico dopo un anno dal ritrovamento. L’asta - promossa da Polizia locale e Assessorato ai Servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine, in collaborazione con il Comitatissimo e la Banca del Tempo di Carpi - “la prima di questo genere nel nostro territorio - ha commentato l’assessore Danie-
la Depietri - si pone l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare all’acquisto di latte in polvere per bambini e pannolini a sostegno di famiglie con disagio socio-economico. Sono 900 le famiglie in difficoltà che seguiamo: mamme e papà privi di reddito o con entrate bassissime. Con questa asta ciascuno di voi contribuirà anche a migliorare la loro qualità di vita”. E dopo le parole dell’assessore lo spettacolo ha avuto inizio: i banditori d’eccezione
hanno ricordato che ogni bicicletta, “rimessa a nuovo dai volontari di Recuperandia, è pronta per tornare sulle strade cittadine”. Quindici euro la base
L’assessore Daniela Depietri insieme al Comitatissimo
d’asta, perchè “i prezzi sono popolari”. Il ‘pezzo’ battuto per la somma maggiore è stata una due ruote aggiudicata per 260 euro dopo una vera e propria battaglia a colpi di rilanci mentre quella più a
buon mercato è stata strappata con soli 22 euro! Al termine di una mattina di sudore, solidarietà e divertimento il ricavato è stato al di sopra di ogni aspettativa: ben 2.464 gli euro che regaleranno un sorriso e una boccata d’ossigeno a tanti nostri concittadini in difficoltà. Jessica Bianchi venerdì 1° luglio 2016
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L’aperitivo che mancava...
tutti i giorni aperitivi super stuzzicanti e nei weekend primi piatti a buffet a volontà! Al mattino ricche colazioni all’inglese, pranzi veloci con primi espressi. Tutto da assaporare in un locale accogliente. LA STAZIONE DEL GUSTO - VIA DALLAI, 5 - DI FRONTE ALLA STAZIONE DEI TRENI - CARPI (MO) 14
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LaCarpiEstate 2016, la rassegna delle attività e degli eventi organizzata dall’Assessorato a Centro storico, Commercio e Cultura di Carpi in collaborazione con associazioni culturali e sportive, privati, attività commerciali del centro e circoli delle frazioni ha ingranato la marcia: il sole dai raggi multicolori che dall’anno scorso è stato scelto come logo della manifestazione illuminerà i prossimi mesi di programmazione proponendo un ampio cartellone di iniziative. “La filosofia de LaCarpiEstate è quella di costruire appuntamenti capaci di unire linguaggi diversi, creando un’offerta ricca per tutte le età. LaCarpiEstate nasce con la città, cercando di soddisfare le aspettative e i desideri di tutti. Far vivere Carpi, creare momenti di incontro e socializzazione attraverso occasioni ricreative, aggregative e culturali con un occhio di riguardo alla partecipazione e alle sinergie tra i diversi soggetti: questo è il nostro obiettivo”, ha sottolineato l’assessore Simone Morelli. Il calendario delle attività e degli eventi è finalizzato alla valorizzazione degli spazi urbani, dei cortili monumentali e delle piazze. Grande novità sarà il Carpi Summer Festival: dal 3 al 6 luglio porterà a Carpi Stadio, Malika Ayane, Boosta e Anastacia. I concerti sono organizzati da International Music and Arts in collaborazione con l’Associazione Culturale Quelli del 29, con il sostegno di Radio Bruno quale media partner e il patrocinio del Comune. Saranno oltre cento gli appuntamenti de LaCarpiEstate: giochi, laboratori, spettacoli per i più piccoli, eventi per gli sportivi, cinema, teatro e letteratura per gli adulti, ‘movida’ per i giovani che amano tirare tardi la notte. I martedì e i giovedì sera di luglio a Palazzo dei Pio, spazio a Notti d’arte, aperture straordinarie dei Musei e della Torre della Sagra, visite guidate, mostre e performance a Palazzo. L’amministrazione ha deciso di dare ancora spazio alle iniziative dedicate ai bambini e alle loro famiglie con letture, animazioni, giochi, labo-
L ’angolo
di Cesare
Pradella
Al via il cartellone della CarpiEstate ratori e spettacoli presso il Castello dei ragazzi. Senza dimenticare l’apprezzata Dama della Torre, che il giovedì e il venerdì sera fino alla fine di agosto proporrà in Piazza Martiri giochi per tutte le età. Il ciclo a tema balneare AMare Carpi, dedicato ai più giovani e promosso insieme a ConCarpi, si snoderà invece il mercoledì dal 29 giugno dalle 18 fino alle 24 (sino ad agosto) tra i bar e gli esercizi commerciali del centro storico,
con tanto di contest fotografico: chiuderà ‘col botto’ con il secondo appuntamento annuale di Carpi C’è, a settembre. Con LaCarpiEstate Sports, le società sportive propongono esibizioni e corsi gratuiti nei parchi e non solo, fino a settembre. Ormai consolidato il pubblico di affezionati del cinema estivo nell’antistadio con Tenera è la notte, fino al 15 agosto; sono poi già iniziate le iniziative nelle frazioni Così lontano così vicino,
con spettacoli per bambini e adulti, sostenute da Sinergas; torna anche Luglio divino, con le Cantine di Santa Croce e di Carpi e Sorbara insieme al Caseificio San Giorgio: spazio all’eccellenza dell’enogastronomia e dei prodotti Doc, Lambrusco soprattutto, con un programma musicale presso le loro sedi (primo appuntamento il 12 luglio); la rassegna Ne vale la pena proporrà invece tre incontri, il 28 giugno e il 16
e il 25 luglio; dal 22 luglio al 14 agosto ripartiranno le notti di Coccobello, nel cortile di S.Rocco, con concerti, reading letterari, proiezioni cinematografiche, performance teatrali. E fino al 18 settembre si potranno visitare le installazioni di Diffusa-Vestire i luoghi in quattro diverse location del centro storico. L’estate si chiuderà virtualmente infine con l’edizione 2016 del Festivalfilosofia, dal 16 al 18 settembre.
col carpi summer fest, il 4 luglio, a partire dalle 21,30, è protagonista la raffinata malika ayane
Malika in concerto in Piazza Martiri
Il 4 luglio, il Carpi Summer Fest porta la raffinata Malika Ayane in concerto in Piazza Martiri. Malika il 4 luglio sarai a Carpi
Arti Vive Festival compie dieci anni: fino al 3 luglio, a Soliera, festeggia al meglio questo importante traguardo, esprimendo al massimo le diverse anime che da sempre lo caratterizzano. Un cartellone eterogeneo, che spazia dalla musica da festa a quella più ricercata, dal teatro di strada all’avanguardia, dalla pittura alla fotografia. Gli headliner sono i Gogol Bordello, a cui è stato affidato il compito di chiudere con una grande festa finale domenica 3 luglio. La band gipsy-punk di Eugene Hütz si esibirà in piazza Lusvardi, preceduta dai live di Dea Dea e Rifkin Kazan. Due giorni prima, venerdì 1° luglio, Peter Hook insieme ai suoi The Light celebrerà i Joy Division, eseguendo dal vivo i brani degli album Unknown Pleasures e Closer. In apertura, la ferrarese Dagger Moth, col suo nuovo disco Silk Around The Marrow. Una serata imperdibile, a ingresso gratuito. Il cartellone di sabato 2 luglio è invece dedicato alla musica contemporanea e al pubblico più attento alle novità musicali. Sul palco si alterneranno quattro nomi italiani in grande forma: Birthh, L I M, Tying Tiffany e Niagara, per un’irresistibile scaletta elettronica. Prima e dopo di loro, numerosi concertini sparsi per il centro storico, con i live di Setti, Lobby Boys e Goodbye Horses. Tre nomi emiliani d.o.c., così come anche la Banda Rulli Frulli, che ritorna ad Arti Vive un anno dopo, a pochi mesi di distanza dall’esibizione al concertone del Primo Maggio di Roma. Non mancheranno installazioni e live performances: sabato 2 e domenica 3, dal pomeriggio alla sera, piazza Repubblica ospiterà un’esibizione di live painting di artisti locali e K’ now Yourself, un’installazione interattiva fotografica.
con una tappa del tuo Naif Tour. Cosa possono aspettarsi i tuoi numerosi fan? “Di sentire della gente che suona e si diverte: niente di più e niente di
meno. L’essenziale secondo me”. Quanto è importante il contatto col pubblico durante i live? “Fondamentale: ed è il motivo per cui faccio pochi dischi, circa uno ogni due anni, ma di concerti, al contrario, ne faccio tantissimi. Stare a contatto con la gente è il regalo più grande, forse la parte migliore del mio lavoro”. Raffinata, ricercata, suadente… la tua voce conquista da sempre critica e pubblico. Quanto sono importanti però oltre al talento, il lavoro quotidiano e la ricerca? “Con una buona dose di fortuna c’è tanta gente che pur impegnandosi ogni giorno non ha la giusta occasione o non la sa sfruttare - e di talento, sono poi il lavoro e la voglia di mettersi costantemente in discussione a fare la differenza. Lavoro e ricerca quotidiani credo siano importanti al 90%”. Un tuo commento sull’attuale panorama musicale italiano e sui numerosi talent che continuano a fiorire. “Trovo che i talent abbiano ridato agli italiani, popolo di cantanti,
la voglia di cantare. Non rappresentano il male assoluto né, tantomeno, costituiscono l’unica possibilità per un giovane ragazzo che vuole fare il musicista o il cantante. In questo momento stiamo assistendo a un bellissimo ritorno in sala prove: giovani che cercano la loro strada nella musica e questo mi fa davvero molto piacere”. Una terra, quella emiliana, ricca di talenti… “Assolutamente. Nel mio tour invernale, infatti, mi sono fatta accompagnare dalle Roipnol Witch: una band di ragazze brave, in gamba e intelligenti, che lavorano tantissimo. Occorre sempre cercare di guardare la parte più proficua dell’incognita, in fondo farsi prendere dall’ansia non produce nulla di buono”. Le Roipnol Witch giocano in casa in quanto carpigiane: non potevi farci regalo migliore… “Loro sono bravissime io non faccio nulla se non portare in giro qualcosa che già c’è”. Allora ci vediamo a Carpi! “Oh sì, non vedo l’ora”. Jessica Bianchi
Arti Vive Festival compie dieci anni: fino al 3 luglio, a Soliera, festeggia al meglio questo importante traguardo, esprimendo al massimo le diverse anime che da sempre lo caratterizzano
Tempo di Arti Vive Festival
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Stampa: Maily Sas Reggio Emilia
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Al mè dialètt...
a cura di
Massimo Loschi
Gira la ruota della vita…
La róda
La ruota
Gira la róda in n’andêr sêinsa fin gira e d’ôgnun và scrìvènd i dêstin. Indìfèrêinta, sêinsa sôsta, la n’s’in tóš per chi rampa e riva in élt e… gnanch per chi fadiga e s’cata in di guai.
Gira la ruota in un andare senza fine gira e di ognuno và scrivendo i destini. Indifferente, senza sosta, non se ne prende per chi si arrampica e arriva in alto e… nemmeno per chi fatica e si trova nei guai
La n’ricôrda... ed vališ ed cartôun, ed spèransi, d’un mònd méno birbôun, né ed faci lùghèdi in un fàsùlètt per ‘n’adìò stràngùsêê: «Prêst, a tórèn! » L’ultèm fil ed quèl ch’a s’n’andêva.
Non ricorda… di valigie di cartone, di speranze, di un mondo meno birbone, nemmeno di visi nascosti in un fazzoletto in un addio singhiozzato: « Presto, ritorno! » L’ultimo filo di chi se ne andava.
Mêr... sêinsa fin, al s-cìflêr ed mìll treno, tant švèntùrêe... chi sintivèn mùrir; lughêe in man quant fasulètt strànfùgnêe, a rùfianêr scuši per qui ch’a rèsteva e l’éra cùmè pianšêr… e già tér luntan.
Mari… senza fine, il fischiare di mille treni tanti sventurati… che si sentivano morire. Quanti fazzoletti, stretti tra le mani a camuffare scuse per quelli che restavano ed era come piangere… e già eri lontano.
Gira e rigira, adêši, la roda s’in và e sèmbra fìn pêrsa la mêmôria d’chi giórèn. Per tant... in ancòr treno e rèòplan di tant ch’a sin va ògni giòrèn, a cà i fasulètt... i lóghèn al dulór.
Gira e rigira, adagio, la ruota se ne và e sembra smarrita la memoria di quei giorni. Ma per tanti… ancora treni e aereoplani sono tanti che se ne vanno ogni giorno a casa i fazzoletti… nascondono dolori.
È tant difìcil per cla la róda pruvêr a capir tùtt chi patir. Facil sfrùtêr la fam, al pauri, srêr al pôrti, šmìnghêr i sùfrir làsènd al spali chi dè.
È tanto difficile per quella ruota provare a comprendere tutto il soffrire. Facile sfruttare la fame, le paure, chiudere porte, dimenticare le sofferenze lasciando alle spalle quei giorni.
Cùmè clessidra šgrana sabia, la ruota la pasa un dè dôp cl’êtêr, al nôt, i têimp chisà sê un dè… quêlcôša cambiarà?
Come clessidra scorre grani di sabbia, la ruota rimuove giorni dopo giorni, le notti, i tempi chissà se un giorno… qualche cosa cambierà?
Sabato 2 luglio, alle 21, al Palazzetto di Modena
Il più grande live gratuito della storia dell’hip hop Sabato 2 luglio, dalle 21, il Palazzo dello Sport di Modena si accenderà a ritmo di hip hop! Un evento mai realizzato prima, completamente gratuito, per fare incontrare il rap old School e new School e far così scoprire ai più giovani le radici del movimento musicale. Tanti gli ospiti che si alterneranno sul palco del Palazzetto, dai più giovani sino ad alcuni dei nomi storici del panorama rap italiano. Saranno presenti Moreno, Tormento, il trio partenopeo La Famiglia formato da DJ Simi, Polo, ShaOne. Ci saranno anche gli OTR, capitanati dal leader Esa, i Flaminio Maphia, Space One, Fabio “djfabiob” e, infine, Marco Filadelfia, giovanissimo artista modenese. Per questo grande evento, organizzato dal Centro Commerciale iPortali, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Proxima Spa e patrocinato dal Comune di Modena, sono attese oltre 3.000 persone. Tra i punti forti dell’organizzazione, la scelta di dar vita a una grande serata gratuita, per permettere a tutti di divertirsi e di conoscere alcuni dei maggiori esponenti del rap italiano. Per partecipare sarà sufficiente presentare all’ingresso del Palazzo dello Sport il biglietto gratuito disponibile presso il centro commerciale iPortali dove è possibile stampare il proprio biglietto presso totem interattivi! Durante la serata si potrà cenare presso tutti i punti ristorazione de iPortali usufruendo di uno sconto del 50%, dalle 19 alle 22. Media partner dell’evento Radio Bruno.
Sabato 2 luglio a partire dalle 21, nell’area antistante il Teatro Sociale di Novi di Modena torna l’appuntamento con Estappiamo. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, è una serata di degustazione a scopo benefico organizzato dall’Avis di Novi in collaborazione con la ProLoco A. Boccaletti. Un’occasione per gustare vino in modo consapevole grazie ad AIS delegazione di Modena, in particolare al presidente Enea Rossi e ai suoi sommelier. Lo staff di Estappiamo vi accoglierà per guidarvi nei percorsi tematici in cui a sorpresa vi troverete immersi, tra pregiati vini e simpatiche stuzzicherie. Non mancate: sarà una deliziosa opportunità per divertirsi e fare del bene!
Sabato 2 luglio a partire dalle 21, nell’area antistante il Teatro Sociale di Novi di Modena
Torna Estappiamo!
Il carpigiano Gian Carlo Stermieri, con il suo Aceto Balsamico Tradizionale, si è aggiudicato il 50° Palio di San Giovanni
L’aceto migliore è di Carpi
Il carpigiano Gian Carlo Stermieri, con il suo Aceto Balsamico Tradizionale, si è aggiudicato il 50° Palio di San Giovanni con ben
318,125 punti. La cerimonia di premiazione si è svolta Spilamberto, sullo sfondo della Rocca Rangoni. Premiati anche gli altri 11 finalisti: al
secondo posto (che lo scorso anno si aggiudicò proprio Stermieri) si è classificato Giorgio Apparuti di Nonantola, con 316,500 punti, al terzo Roberto e Stefania Antichi di Modena con 313,542; seguono Alessandro Bellei di Modena e Lauro Dotti di Carpi, rispettivamente con 313,458 e 313,208 punti. Il primo classificato ha ricevuto in premio il diploma ufficiale della Consorteria e un cucchiaino d’oro per l’assaggio, oltre al “torrione d’oro” che viene consegnato, nella versione in bronzo, anche a tutti gli altri 11 finalisti: si tratta di un bassorilievo che raffigura il torrione di Spilamberto. Tra circa una settimana, poi, per il vincitore arriverà il riconoscimento più importante: il Gran Maestro si recherà presso l’acetaia per marchiare a fuoco le botti con il logo della Consorteria.
I libri da non perdere Un acre odore di aglio Di Mimmo Gangemi Oltre Eboli c’è un più profondo Sud, sconosciuto e laborioso, qui descritto attraverso le vicende di tre generazioni di una famiglia dell’Aspromonte. E’ la saga degli umili, vi si racconta il Sud degli ultimi, in cento anni di un cammino verso l’Italia, dall’impresa dei Mille alla devastante alluvione del 1951. Cento anni che attraversano un piccolo angolo di mondo: un paese osserva e interpreta l’eco di vicende lontane dentro cui spesso non si riconosce ma che muteranno il corso della sua vita. Una grande forza morale, la disperazione e il rifiuto dell’emarginazione stanno all’origine del tentativo di percorrere il proprio tempo.
Sullo sfondo di un Aspromonte misterioso e impenetrabile, che cova, avvolge e segna i caratteri degli uomini, la storia di una famiglia si dispiega dentro la storia d’Italia, ma senza farne parte davvero appieno, e tinge di unicità quei frammenti di vita quotidiana di cui il tempo non serba il ricordo. Una variopinta folla paesana accompagna, come un coro greco, nella sorprendente esplorazione di un mondo che poteva essere piccolo e invece giganteggia sotto sapienti pennellate capaci di commuovere nel profondo. Romanzo di grande forza narrativa, diventa
metafora, anzi tante metafore che si intrecciano e si alternano senza mai sostituirsi l’una all’altra.
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“La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare: è aver qualcosa da fare e non farla”.
Marcel Achard
Un’escursione di un giorno nell’Appennino modenese accompagnati da una guida esperta, in grado di illustrare i segreti della flora e della fauna e raccontare le bellezze storiche e culturali. E’ questa l’opportunità offerta ai turisti dal programma di Camminappennino 2016, un calendario con oltre 70 escursioni estive organizzato dal gruppo trekking La via dei monti di Pievepelago - formato da guide ambientali escursionistiche che da anni operano in Appennino - con il patrocinio dei Comuni di Fiumalbo, Pievepelago, Riolunato, Montecreto, Sestola, Fanano, Serramazzoni, Frassinoro, Abetone, dell’Ente per i Parchi e la biodiversità dell’Emilia Centrale (Parco del Frignano) e del Consorzio Valli del Cimone. Tra le curiosità e le novità del calendario di Camminappennino 2016 spicca il tour dei borghi abbandonati: un affascinante e misterioso viaggio alla scoperta di centri disabitati presenti in diversi comuni dell’Appennino, a cominciare da Fanano al borgo abbandonato, tra i più suggestivi, delle Caselle; poi a Montecreto nei borghi La Marina, Rovina Mala e Cà Gherardi. Sarà stupefacente camminare lungo il percorso a carattere etnografico Antiche genti, antichi mestieri a Fiumalbo, tra vecchie strade dei pastori, toccando le famose capanne celtiche e un mulino ad acqua recentemente ristrutturato. Altra escursione suggestiva in programma è quella con destinazione la vetta del Cimone, con partenza da Doccia di Fiumalbo e salita in notturna con arrivo in vetta in tempo per ammirare il sorgere del sole. A Pievepelago è in calendario la novità del trekking delle cascate
CAMMINAPPENNINO: 70 ESCURSIONI CON LE GUIDE ESPERTE DI VIA DEI MONTI
Trekking tra natura e storia
del Rio Valdarno: cinque cascate in un unico giro di dieci chilometri, in uno degli angoli più selvaggi del Parco del Frignano. Sempre a Pievepelago spicca il trekking dei laghi glaciali, nella zona del lago Santo, sotto il massiccio dei monti Rondinaio e Giovo. A Roccapelago, in collaborazione con l’associazione Pro Rocca, si salirà al Monte Rocca con visita al Museo delle Mummie. Sempre a Fanano, in occasione del Giubileo, sono proposte diverse escursioni sull’antica via Romea, tracciato medievale di pellegrinaggio.
appuntamenti
Mostre CARPI
1 - 29 luglio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Francesco Natali O&A Centro Affari Fino al 3 luglio Cosmo: genesi di un racconto a fumetti Personale di Marino Neri A cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Spazio Meme Fino al 22 luglio Out Of Focus Mostra fotografica di Michele Tassinari Sala d’attesa Villa Richeldi 18
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A Montecreto, in collaborazione con l’associazione culturale Montecreto Eventi, è in programma la visita guidata alle miniere e la possibilità di visitare, al termine delle escursioni, il Museo ‘La casa dei leoni di pietra’. Tra Riolunato e Sestola viene proposto un percorso ai piedi del Cimone, per ammirare le bellezze naturalistiche lungo le valli che d’inverno sono piste da sci. Sempre a Riolunato non poteva mancare il trekking tra natura e storia lungo l’antica via Vandelli; interessante anche il trekking a Barigazzo (Lama Mocogno) che termina con un percorso relax nel centro benessere La Sorgente. A Frassinoro c’è il trekking nell’alta Val Dragone, mentre a Serramazzoni i turisti saranno accompagnati alla scoperta delle cascate del Bucamante e delle ofioliti dei Sassi di Varana; all’Abetone sono previsti itinerari nella Valle delle Sestaione, prezioso scrigno di biodiversità. In programma anche escursioni a tema faunistico, come il trekking sulle tracce del lupo. Nonché l’escursione a ‘sei zampe’, accompagnati da un educatore cinofilo. Per prenotare un’escursione è possibile telefonare al numero 371.1842531 (email: info@laviadeimonti.com, pagina Facebook La via dei monti informazioni www.laviadeimonti.com). Il costo è di 12 euro per gli adulti, cinque euro per i bambini con meno di 16 anni, dieci euro per tesserati Cai e gruppi con almeno sei componenti.
Fino al 30 luglio Bianco Imperativo Mostra delle opere di Susi Zucchi Biblioteca Multimediale Loria Fino al 28 agosto Réclame! Dal cappello alla moda, gli albori della pubblicità a Carpi Museo della Città Fino al 28 agosto Savoir Faire Creatività, Ricerca, Abilità Museo della Città Fino al 18 settembre Diffusa - Vestire i luoghi Quattro installazioni in centro storico A cura di Luca Panaro
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Organizzazione Manuela Rossi, Tania Previdi Centro Storico
Eventi CARPI
1° luglio - ore 20.30 Esibizioni di ginnastica ritmica sportiva e gruppo cheerleader Parco delle Rimembranze 2 luglio - ore 20 Carpi Night Show Supercross Campionato Internazionale d’Italia F.M.I. Pista da motocross 2 luglio - ore 21
Sfilata di Moda Sfilano le ditte: Antonietta Spose Donne da Sogno Manuela Ospiti della serata: Dicle, interpreta Renato Zero Kaiara Jezerca, cantante Presenta Simona Barchetti Durante la serata si esibiranno le scuole di ballo A cura di Comitato Amici del Parco delle Rimembranze Piazzale Re Astolfo 2 e 3 luglio Sagra San Bernardino Realino Festeggiamenti in onore di San Bernardino Realino nel 400° anniversario della morte
2 luglio - ore 19 Apertura dello Stand Gastronomico Pesca di Beneficenza 3 luglio Ore 10 Processione con la Reliquia del Santo, accompagnata dalla Banda Cittadina a seguire passaggio della Porta Santa Straordinaria e c elebrazione del Giubileo per gli Amministratori pubblici Santa Messa di chiusura, presieduta da Francesco Cavina, vescovo di Carpi Chiesa di San Bernardino Realino 3 luglio - ore 21.30 Stadio in concerto Piazza Martiri
Per i 500 anni dell’Orlando Furioso, Ferrara riunirà dal 24 settembre all’8 gennaio a Palazzo dei Diamanti prestiti eccezionali concessi dai maggiori musei italiani e internazionali, tra dipinti, libri antichi e oggetti d’arte
Da Tiziano a Mantegna, lo sguardo di Ariosto
Dal capolavoro di Andrea Mantegna raffigurante Minerva che caccia i Vizi dal Giardino della Virtù a quello di Paolo Uccello che ritrae San Giorgio e il Drago fino allo straordinario Baccanale degli Andrii, realizzato da Tiziano per i Camerini d’Alabastro del Duca, assente da Ferrara da oltre quattro secoli, una grande mostra racconterà nella città estense il patrimonio iconografico di cui si nutriva Ludovico Ariosto mentre scriveva l’Orlando furioso, pubblicato per la prima volta 500 anni fa. Una celebrazione questa che riunirà dal 24 settembre all’8 gennaio a Palazzo dei Diamanti prestiti eccezionali concessi dai maggiori musei italiani e internazionali, tra dipinti, libri antichi (ovviamente l’Orlando del 1516) e oggetti d’arte, tra cui l’Olifante, il corno d’avorio che la leggenda indica come quello suonato all’eroe ariostesco nella battaglia di Roncisvalle. Se l’esposizione che si apre il 15 giugno a Villa d’Este di Tivoli e intitolata I voli dell’Ariosto. L’Orlando furioso e le arti è, in questo anno dedicato al più celebre poema del Rinascimento, un excursus importante sulla fortuna dell’opera nei secoli successivi, la mostra ferrarese sarà invece un inedito (e riuscito) tentativo di scoprire, dicono gli ideatori e curatori Guido Beltramini e Adolfo Tura, Cosa vedeva l’Ariosto quando chiudeva gli occhi. Un grande sforzo di ricerca durato circa tre anni, per individuare e ottenere quelle opere che Fino al 3 luglio Sagra di San Giuseppe 1° luglio Ore 19 Santa Messa per i malati Ore 21.30 Giochi a squadre Soap Games, divertimento assicurato 2 luglio Ore 19 Santa Messa e Processione Ore 21.30 Esibizione scuola di ballo Latin Dance Sudio 3 luglio Ore 18.30 Santa Messa per le famiglie Ore 21.30 Atmosfere musicali con il concerto della Corale San Giuseppe Artigiano Chiesa di San San Giuseppe
quasi di sicuro l’Ariosto poté ammirare alla corte estense, da lui frequentata fin dalla giovane età, o nelle altri capitali della Rinascenza italiana. “Questa esposizione - spiega Beltramini - è l’ultimo tassello di un progetto che si è dispiegato a partire dalla mostra sul grande letterato umanista Pietro Bembo (nel 2013 a Padova), fautore della nascita di linguaggio artistico unitario nell’Italia del XVI secolo per proseguire con la rassegna dedicata ad Aldo Manuzio (fino al 19 giugno a Venezia, alle Gallerie dell’Accademia) primo grande editore della storia, a sottolineare la funzione rivoluzionaria del libro nella diffusione della cultura”. Ecco quindi che il ciclo si conclude proprio entrando dentro un 4 luglio - ore 21.30 Carpi Summer Fest Malika Ayane in concerto Piazza Martiri 5 luglio - ore 20.30 Yoga Iyengar is for all Parco delle Rimembranze 5 luglio - ore 21.30 Carpi Summer Fest Dj set di Boosta Piazzale Re Astolfo 6 luglio - ore 19./20.30 Lezione di Hata Yoga Parco delle Rimembranze 6 luglio - ore 21.30 Carpi Summer Fest Anastacia in concerto Piazza Martiri
testo come l’Orlando Furioso, capace di racchiudere in sé la visione di un’epoca, perché, sottolinea Beltramini, ‘’con l’Ariosto si racconta il Rinascimento’’. Eppure, il poema è ambientato in pieno Medioevo e si incentra sulle gesta dei cavalieri di Carlo Magno, una storia molto complessa articolata su vari registri: quello militare, con la guerra tra i paladini, difensori della religione cristiana, e i Saraceni infedeli, quello amoroso sulla fuga di Angelica e la pazzia di Orlando, e infine quella encomiastico, con cui si lodava la grandezza dei duchi d’Este, dedicata invece alle vicende tra la cristiana Bradamante e il saraceno Ruggero. Il percorso espositivo a Palazzo dei Diamanti prenderà
dunque le mosse proprio dalla battaglia di Roncisvalle, testimoniata da splendidi arazzi (dal Victoria and Albert Museum), dal disegno di Leonardo da Vinci che ritrae una scena di battaglia (da Windsor) o dal mitico Olifante, o Corno di Orlando, che la leggenda fin dall’XI secolo vuole appartenuto al paladino. “Ariosto - prosegue Beltramini - immaginava il Medioevo attraverso libri antichi, ma si ispirava anche davanti ai sarcofagi romani, seguendo la visione leonardesca secondo cui gli artisti erano in grado di descrivere le battaglie meglio degli scrittori”. Ma a Palazzo dei Diamanti, oltre a dipinti e bassorilievi, ci saranno anche le armature da giostra, mentre a illustrare la vita di corte figureranno gli
splendidi ritratti di Pisanello. Di grande interesse l’immaginifica e monumentale visione di Minerva caccia i vizi dal giardino delle virtù di Mantegna (dal Louvre), che Ariosto vide nel camerino d’Isabella d’Este, le cui figure fantastiche ricompaiono nel corteo di mostruose creature incontrato da Ruggero nel regno di Alcina. E se forse per la figura di Orlando, l’Ariosto venne influenzato da Cosmè Tura o dal trasognato Gattamelata di Giorgione (Uffizi), per la carnalità che si fa strada nella successiva edizione del poema a cambiare lo sguardo dell’Ariosto fu la sensualità del Baccanale degli Andrii, che Tiziano dipinse per il Camerino del Duca, conservato al Prado, di nuovo a Ferrara per la prima volta.
Tutti i Mercoledì fino al 31 agosto Mercoledì d’estate AMare Carpi Il Mare nel centro di Carpi Centro storico
Una piazza per giocare Palazzo by night Il martedì e giovedì sera fino al 25 agosto, ore 21/24 Lunedì 15 agosto, ore 21/24. Apertura straordinaria
Il ponte delle spie Di Steven Spielberg
I mercoledì d’estate alla Libreria Mondadori Programma 13 luglio - ore 21 Federica Di Iesu presenta Un istante per sempre 20 luglio - ore 21 Alberto Bellini presenta Tutto questo tempo Libreria Mondadori
Ascesa. Torre della Sagra Il martedì sera fino al 30 agosto, ore 21/24 Apertura straordinaria
5 luglio - ore 21.30 Woman in gold Di Simon Curtis
I giovedì e i venerdì fino al 26 agosto, ore 21.30/24.00 La dama della torre
CINEMA ESTIVO Tenera è la notte… 1° luglio - ore 21.30 Suffragette Di Sarah Gavron In collaborazione con Udi e Amnesty Carpi 2 e 3 luglio - ore 21.30
4 luglio - ore 21.30 Non essere cattivo Di Claudio Caligari
6 luglio - ore 21.30 La felicità è un sistema complesso Di Gianni Zanasi 7 luglio - ore 21.30 Hotel Transylvania 2 Di Genndy Tartakovsky Area Stadio Comunale Cabassi
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Il Carpi si muove sul mercato e, dopo aver definito la “questione stadio”, pare seriamente intenzionato a rafforzare la rosa da mettere a disposizione di mister Castori
CARPI FC 1909
Lasagna vicino all’addio…
Il Carpi si muove sul mercato e, dopo aver definito la “questione stadio”, pare seriamente intenzionato a rafforzare la rosa da mettere a disposizione del confermato mister Castori. Il tutto, a malincuore, passando per due o tre cessioni illustri, necessarie per creare quel “tesoretto” da poter reinvestire immediatamente sul mercato. L’identikit dei partenti è, a oggi, ancora abbastanza vago: numerosi i gioielli biancorossi oggetto di lusinghe da parte di vari club della massima serie. Tuttavia il più vicino all’addio parrebbe essere proprio Kevin Lasagna a un passo dalla firma col Bologna: dopo aver trovato un accordo di massima con l’entourage del ragazzo, la società sarebbe alle ultime battute per convincere il Carpi di Stefano Bonacini. Incassata la corpulenta plusvalenza dal centravanti mantovano, il Ds Giancarlo Romairone dovrebbe rimpolpare ulteriormente le casse biancorosse con la cessione all’estero dell’estremo difensore Vid Belec: nonostante il prolungamento biennale del contratto, non accetterà il cambio di categoria. Se i sopracitati paiono i più vicini all’addio non vanno sottovalutati i “mugugni” di Jerry Mbakogu che potrebbe essere ceduto in prestito al Chievo o al Cagliari per risollevare il valore di un cartellino crollato dopo la stagione appena conclusa. Sirene d’addio anche per Antonio Di Gaudio per il quale l’onnipresente Bologna avrebbe mosso i primi contatti su consiglio diretto di mister Roberto Donadoni. Anche Simone Romagnoli e Lorenzo Lollo nonostante abbiano espresso la volontà di restare, continuano a esIl Carpi è pronto a riabbracciare casa propria: lo stadio Cabassi. Un ritorno fortemente voluto dai tifosi biancorossi che mai si erano mossi con tanta forza e coesione dando una spinta mediatica notevole a una trattativa voluta anche dalla proprietà carpigiana, ben conscia della forza propulsiva che il vetusto impianto, inaugurato quando ancora i pantaloni si portavano alla zuava, ha dato in passato - e ancora può offrire - nel tentativo di riprendersi la massima serie. I lavori (ampliamento della capienza nominale, messa a norma di bagni, servizi e tribuna stampa) potrebbero protrarsi sino alla fine di agosto, facendo slittare il rientro al Cabassi di una o due giornate con la possibilità di giocare la prima gara interna della prossima stagione al Braglia di Modena. Se l’ottimismo e la felicità per il raggiunto obiettivo campeggiano, a spegnere gli ardori ci ha pensato il presidente della Lega di Serie B An-
sere corteggiati da Chievo Verona ed Empoli per sostituire Lorenzo Tonelli (già al Napoli) e Piotr Zielinski rientrato all’Udinese. Dopo aver ufficializzato i riscatti di Matteo Fedele e Marco Crimi, nelle prossime ore potrebbe essere ufficializzato il ritorno, questa volta a titolo definitivo, dell’apprezzato estremo difensore Simone Colombi dal Cagliari. Partirà certamente per il ritiro in Val Sugana anche Malik Mbaye che il Chievo detentore del cartellino, dopo una stagione opaca al Latina appena conclusa, è pronto a girare nuovamente in prestito ai carpigiani. Perso definitivamente Simone Verdi, per il quale il Carpi non ha intenzione di spendere il milione e ottocentomila euro preteso dal Milan, l’alternativa nel reparto avanzato potrebbe essere rappresentata dal giovane talento classe ’97 Simone Minelli: la Fiorentina lo cederebbe volentieri in prestito per consentirgli una piena maturazione. Possibile anche un tentativo per Federico Melchiorri, in uscita dal Cagliari e desideroso di ritrovarsi al centro di un progetto ambizioso. L’unica incognita sarebbe legata alle condizioni del centravanti nativo di Treia ancora fermo ai box per un infortunio che lo ha fortemente limitato nella scorsa stagione senza impedirgli di metter a segno otto reti in ventisette gare totali. Resta vivo l’interesse anche per Filip Raicevic qualora il Napoli lo prelevasse dai veneti: potrebbe essere la pedina giusta per i partenopei per arrivare al “pupillo” di Cristiano Giuntoli, Gaetano Letizia. Enrico Bonzanini
Kevin Lasagna
Il numero uno della cadetteria ha sostenuto senza mezzi termini che a partire dalla prossima stagione gli impianti con un velodromo al loro interno non saranno più accettati come teatro delle partite interne
Il Carpi torna al Cabassi ma Abodi detta le condizioni
Andrea Abodi
drea Abodi. Abodi si è dichiarato contento per la foga popolare scatenatasi per riportare il Carpi al “Cabassi” ma, allo stesso tempo, non si è trattenuto dal bacchettare società e Amministrazione Comunale definendo provvisoria la soluzione appena trovata. Nella sua arringa, il numero uno della cadetteria ha sostenuto senza mezzi termini che troppo poco è stato fatto in questi tre anni e che, a partire dalla prossima stagione, gli impianti con un velodromo al loro interno non saranno più accettati come teatro delle partite interne. Messaggio chiaro che apre una seconda e necessaria fase di trattativa nella quale, per non disperdere risorse private e pubbliche, l’attuale accordo dovrà essere necessariamente implementato per non trovarsi nella spiacevole situazione di un Carpi ancora senza fissa dimora al termine della stagione che ancora deve aprire i battenti. Enrico Bonzanini
Si sono conclusi i Carpi Conad Summer Camp
Appuntamento al prossimo anno
carpifc.com - Fotostudio Silmar 20
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Si sono conclusi i Carpi Conad Summer Camp. Dopo tre settimane a base di calcio e tanto divertimento, termina con un altro grande successo l’estate biancorossa per i più giovani. I quattro turni organizzati tra lo stadio Cabassi, Montefiorino e Limidi di Soliera hanno infatti fatto registrare 300 presenze, con iscritti anche da Milano, Crema e
Viterbo e richieste arrivate da mezza Italia a posti già esauriti. Numeri ancora in crescita quindi, dopo l’ottimo successo della prima edizione del 2014 e il boom del 2015. Durante i 20 giorni di attività, i ragazzi – ma anche ragazze – tra i 6 e i 16 anni si sono cimentati nel gioco del calcio sotto la supervisione dello staff composto dagli allenatori
del settore giovanile biancorosso. Ma c’è stato spazio anche per tanti giochi e divertimento, con la grande novità della Scuola di Tifo che si è rivelata una scelta vincente e un momento di divertimento e crescita per i ragazzi, che hanno imparato a tifare a favore dei propri colori e beniamini e mai “contro” l’avversario.
Sabato 9 luglio, alle 21, presso la Gelateria, Caffetteria Era Ora a Migliarina grande spettacolo dialettale con Jolanda Battini, Marta Ferrari e Tiziano Pace Depietri
In dialetto per Depi Sabato 9 luglio, alle 21, presso la Gelateria, Caffetteria Era Ora a Migliarina grande spettacolo dialettale con Jolanda Battini, Marta Ferrari e Tiziano Pace Depietri. Durante la serata, chi vorrà, potrà acquistare il libro Il mio dialetto per Andrea Depi Depietri scritto da Tiziano Pace Depietri dopo la tragica morte del nipote Andrea, promettente ginnasta prematuramente scomparso a 16 anni a causa di un incidente stradale. I proventi della vendita sono destinati alla borsa di studio intitolata alla memoria di Andrea creata dalla famiglia Depietri e dalla palestra SG La Patria per promuovere la disciplina della ginnastica artistica.
Il sabato del villaggio biancorosso è stato un successo, nonostante il caldo torrido. Poco ha potuto la temperatura canicolare contro la voglia di far festa insieme, con un panino e un’immancabile birra gelata in mano. Centinaia i tifosi - con famiglia al seguito - che hanno raccolto l’invito dei Guidati dal Lambrusco per la ventesima edizione di Fiumi&Km lo scorso 25 giugno. La sagra del tifo è cominciata alle nove del mattino e finita a notte fonda presso l’antistadio: una non-stop di goliardia, sorprese e tanto divertimento. Il fischio d’inizio è scattato al mattino con il torneo in famiglia, tra i vari gruppi Ultras: ha vinto il Mucchio selvaggio 2-0 sui Wild Dogs nella finalissima. Terzo posto per i Fighters e quarto per il Collettivo Avariato. L’abbuffata di cibo e musica non ha avuto tregua: lasagne, affettati e salsicce in abbondanza (preziosa la collaborazione di Tribhune Bar e Zazza Bar), servite al ritmo di band locali e dj. Un’edizione importante quella di quest’anno dal momento che ha raggiunto il traguardo delle venti candeline… Vent’anni passati insieme, uniti dai colori del cuore, quelli biancorossi. Nonostante tutto e tutti, i GdL non hanno mai mollato. Sono rimasti vicini alla squadra nei momenti più duri, ne hanno festeggiato le promozioni e, nel momento di gloria maggiore, hanno disertato il Braglia e hanno fatto fronte unito per riportarla a Carpi, tra le mura amiche del Grande Vecchio. E ce l’hanno fatta. La loro sottoscrizione popolare ha scaldato il cuore dei carpigiani: più di 1.400 hanno firmato (in oltre 25 esercizi commerciali) per riavere il Carpi a Carpi. Ed è proprio questa scommessa vinta a essere stata osannata a lungo. Alla maniera dei GdL ovviamente a suon di birra, salsiccia e cori!
Centinaia i tifosi che hanno raccolto l’invito dei Guidati dal Lambrusco per la tradizionale festa annuale all’antistadio
Vent’anni di Fiumi & Km
Il Mucchio Selvaggio
J.B.
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Paltrinieri al Trofeo Settecolli di Roma
Greg strapazza tutti nei 1.500
“Vado per divertirmi”, aveva detto Gregorio Paltrinieri alla vigilia del Trofeo Settecolli di Roma, dove ha strapazzato i concorrenti nei 1.500, gara di cui è padrone a livello mondiale, con un incoraggiante 14’51”62. A poco più di un mese e mezzo dall’ Olimpiade di Rio, il nuotatore carpigiano si è poi misurato nei 400 stile con l’ amicissimo e rivale Gabriele Detti, campione europeo della distanza. Greg ha ben figurato nella batteria, stampando un tempo di 3’49”83, circa un secondo e mezzo in più del suo personale, finendo secondo a un soffio da Detti ma nella finale è stato il livornese a prendere il largo firmando un ottimo 3’44”21 (non lontano dal record italiano), mentre Paltrinieri si è aggiudicato la seconda piazza con 3’50”47. Gran finale poi con gli 800 stile libero vinti da Gabriele Detti davanti a Gregorio Paltrinieri.
La Scuola di Ginnastica Ritmica della asd Newclub di Soliera sarà presente con le proprie atlete venerdì 1° luglio, alle 21, presso il parco delle Rimembranze di Carpi
Ritmacademy al parco Dal 17 al 22 maggio a Lignano Sabbiadoro in FriuliVenezia Giulia si è svolto l’11° Campionato Nazionale di Ginnastica Ritmica CSI. Hanno partecipato alla manifestazione le atlete di tutta Italia e l’emiliano-romagnola asd Newclub di Soliera ha conquistato ottimi piazzamenti in tutte le categorie e due favolosi podi. Le atlete Newclub sono allenate dalle tecniche Olga Gaudio ed Elisa Cavazzoli. Ecco i piazzamenti: Categoria Lupette: Emma Musso 27° posto nella specialità corpo libero su 39 atlete partecipanti in questa specialità. Categoria Tigrotte: la carpigiana Alice Martinelli 3° nella specialità palla, Giorgia Belloni 9° nella palla, Valentina Lusuardi 31° al corpo libero, Sofia Rossi 36° nella palla e Irene Ganapini 39° al corpo libero su 62 atlete partecipanti. Categoria Allieve: Angela Napolitano 14° specialità palla su 48 atlete gareggianti. Categoria Ragazze: Milena Vigliotti 14° specialità fune/
Sofia Gaudio
Alice Martinelli
medium su 32; Eleonora Musso 11° alla fune/large su 28; Carlotta Piga 13° al cerchio/large su 35 atlete in questa specialità. Categoria Junior: Elisa Nicoli 8° specialità cerchio/medium su 36; Celia Tramontano 7° al cerchio/ large su 33 atlete partecipanti. Categoria Senior: la solierese Sofia Gaudio 1° specialità nastro e 5° specialità palla su 15 atlete partecipanti in questa categoria. Tutte queste ragazze si allenano con passione e costanza dalle 6 alle 9 ore settimanali presso la asd Newclub di Soliera in via Scarlatti, 21. La Scuola di Ginnastica Ritmica della asd Newclub – Ritmacademy - sarà presente con le proprie atlete agoniste venerdì 1° luglio, alle 21, presso il Parco delle Rimembranze a Carpi (Serate CSI), sabato 9 luglio alle 19 presso Piazza Lusvardi a Soliera (Festa della Birra) e sabato 17 Settembre alle 15 all’interno del Newclub per l’apertura dei corsi di ginnastica ritmica (per bambine a partire dai 4 anni d’età). Chiara Sorrentino
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VISITA IL SITO:
Dorando Pietri - Sezione pattinaggio
Luca Facchini si è riconfermato campione italiano Uisp Juniores Dopo essersi laureato campione regionale Uisp e Fihp, Luca Facchini si è riconfermato campione italiano Uisp per la Categoria Juniores Uisp ai Campionati nazionali che si sono svolti a Calderara di Reno dal 10 al 21 giugno. Per il secondo anno consecutivo Luca è riuscito a salire sul gradino più alto del podio con grande soddisfazione di tutta la società carpigiana della Dorando Pietri. Da non dimenticare le altre performance delle atlete che a oggi hanno disputato i campionati italiani: Maria Giulia Crotti nella specialità obbligatori si è piazzata al 6° posto ai Campionati Uisp e al 5° a quelli Fihp mentre Francesca Tarabini nella
Luca Facchini al centro
Thai Boxe
Galà con Daghio Sabato 2 luglio alle piscine – palestra Miami di Soliera in via Corte 200 alle 18.30 si terrà il galà di Thai boxe con titolo mondiale WKL in palio: ancora una volta protagonista il 5 volte campione del mondo carpigiano di Muay Thai Christian Daghio, impegnato questa volta contro il polacco David Nowak. Faranno parte del galà i ragazzi dei maestri Matteo Romagnoli (Carpi), Fabio Cerrato (Soliera), Stefano Benetti (Mirandola), Gaetano Ferraresi (Finale Emilia) e Christian Bignardi (Mirandola).
Christian Daghio
Aneser
Giovani atlete al Carpine Categoria Juniores Fihp obbligatori ha ottenuto un buon 16° posto. Gli impegni a livello nazionale non sono però ancora terminati, a Treviso dall’8 al 18 luglio si svolgerà il 12° trofeo Nazionale Formula Uisp
2016 che vedrà gareggiare diverse atlete della Dorando Pietri mentre Luca sarà impegnato al Campionato italiano Fihp di libero Categoria nazionale che si svolgerà a Roccaraso dal 12 al 17 luglio.
SG La Patria 1879 - Ginnastica Artistica
Coluccia sul terzo gradino del podio Grandi soddisfazioni ed emozioni per il ginnasta della SG La Patria, Mattia Coluccia, qualificatosi al terzo alla fase Nazionale del torneo di 3° livello 2 fascia GpT. Alla competizione hanno partecipato per società carpigiana Ivan Bergamini in seconda fascia, Salvatore Schisano in terza ed Erik Lugli e Alberto Imbeni in quarta: pur con un’ottima prestazione non sono riusciti a salire sul podio.
Come ogni anno l’Aneser partecipa alla stagione estiva organizzata dal Comune di Carpi. Martedì 21 giugno presso il Parco delle Rimem-
branze le allieve hanno allietato il pubblico presente con esibizioni di ritmica, cheerleader e karate. Sabato 25 giugno si sono inve-
ce recate presso le strutture Il Carpine e il Quadrifoglio dove diversi ospiti anziani hanno seguito le coreografie battendo le mani a tempo di musica.
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