Tempo n 27

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venerdì 8 luglio 2016 anno XVII - n. 27 CALZATURE E ACCESSORI

U O M O SALDI CARPI - CORSO ALBERTO PIO attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

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Teresa Cardarelli

Il progetto Vedere Voci curato dall’artista Teresa Cardarelli cresce

Mario Santangelo

E’ il dottor mario santangelo il nuovo presidente del rotary Carpi Serena Daolio

Fermiamo la violenza! Non si arresta la lunga catena di femminicidi che sta insanguinando il nostro Paese. Solo nella nostra Regione sono già quattro le donne uccise dai loro mariti, compagni o ex partner dall’inizio dell’anno. ma La violenza degli uomini può essere tenuta sotto controllo? Perché le denunce non bastano a tutelare le vittime? Quali sono i meccanismi psicologici che inducono una donna a non denunciare il proprio aguzzino? Cosa sta facendo la politica per tutelare l’altra metà del cielo? cronaca

via caduti del lavoro musica

oltre alle buche ora vi è il rischio blackout viabilità

carpi-modena

la Cenerentola delle Ferrovie salute

Un tuffo nella storia della musica con la Silver Band

bonifica amianto a che prezzo?

notte di note in villa: concerto benefico col soprano Serena Daolio

“la nostra vita a londra dopo la brexit” Stefania Passamonte


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Nei giorni scorsi il tetto “grigio” di un fabbricato in via III Febbraio è stato interessato da un’operazione di bonifica da parte di una ditta specializzata nella rimozione di amianto. Ben venga l’opera di pulizia che sta progressivamente interessando la nostra città per eliminare vetusti e deteriorati manufatti in eternit potenzialmente pericolosi per la salute pubblica ma, considerate le dimensioni della copertura, per mera precauzione, una preventiva comunicazione al vicinato sarebbe stata doverosa. Le temperature canicolari di questi giorni infatti costringono tutti coloro che non sono dotati di condizionatori a spalancare le finestre così come inducono molti a cercare un poco di refrigerio all’ombra degli alberi del Parco delle Rimembranze a due passi dal fabbricato interessato dall’intervento. Considerata la volatilità e la pericolosità delle fibre di amianto, cancerogene se inalate, essere avvertiti avrebbe consentito ai residenti di tappare per bene vetri e tapparelle e di evitare passeggiate durante le operazioni di rimozione onde scongiurare il pericolo di esposizione a un materiale unanimemente riconosciuto tra i più tossici e pericolosi per la salute umana. Jessica Bianchi

NUOVA SEDE DI VIA NUOVA PONENTE 25/2 - CARPI (MO) di fronte al Borgogioioso - Tel. 059.664547 ORARIO APERTURA

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La Iena

In Aimag il patto di sindacato arriva a fare ciò che non è riuscito a Hera.

“E’ in aumento una casistica al confine con la psichiatria che riguarda anche minorenni: sotto l’influsso di eroina, cocaina, anfetamine, tetracannabinoidi e alcool si possono nascondere tratti psicotici indotti”.

Via Amendola

Dichiarazione del dottor Rubes Bonatti, responsabile del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Ramazzini tratta da La Gazzetta di Modena del 1° luglio.

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anno XVII - n. 27

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Non c’è pace per i residenti di via Caduti del Lavoro: oltre alle pericolose buche e agli avvallamenti, a causa delle linee elettriche aggrovigliate tra i rami degli alberi, convivono col rischio che salti l’approvvigionamento di energia elettrica

E dopo le buche arriva il rischio blackout

Pessimo lo stato di salute in cui versa via Caduti del Lavoro a Carpi. Non c’è pace per i residenti: alle prese con pericolose buche e avvallamenti, a causa della mancata potatura degli alberi, sono costretti a convivere anche col rischio di potenziali interruzioni di energia. Rami e fili delle linee elettriche si confondono in un unico groviglio e, qualora saltasse l’approvvigionamento di energia, i danni e i disagi potrebbero essere

alquanto ingenti. Buche profonde e sollevamenti della palladiana causati anche dalla spinta delle radici degli alberi, punteggiano i marciapiedi rendendo particolarmente pericoloso il transito a pedoni, soprattutto i più anziani, e ciclisti. Ostacoli insidiosi, soprattutto al buio, che rendono difficoltoso e instabile anche il passaggio di carrozzine e passeggini. E

se inciampare e rovinare a terra è una possibilità alquanto concreta, a impensierire gli abitanti della strada è anche l’evenienza che i fili della luce attorcigliati tra i possenti rami (cresciuti a dismisura nel disinteresse degli enti preposti) lasciati alla mercé di vento e intemperie, possano provocare ulteriori e spiacevoli danni. Per tutelare la sicurezza di residenti e passanti è necessario un urgente intervento di manutenzione da parte di Comune ed Enel. Jessica Bianchi

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anno XVII - n. 27

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Ci sono uomini che insultano, umiliano, minacciano, strattonano, stuprano e picchiano le loro compagne. E poi ve ne sono altri che le uccidono. Uomini incapaci di ammettere di avere un problema con la violenza. Uomini che considerano noi, le donne, come una proprietà di cui disporre a proprio piacimento. Ma la lunga scia di prevaricazioni e umiliazioni perpetrate quotidianamente tra le mura domestiche può essere fermata? La furia cieca può essere controllata? Gli uomini violenti possono cambiare? Nata nel 2011, a Modena, Liberiamoci dalla violenza (LDV) è l’unica struttura pubblica in Italia per il trattamento socio-sanitario degli autori di maltrattamenti intrafamiliari, che si avvale di personale - tutto al maschile - formato ad hoc presso l’Alternative To Violence di Oslo, il più importante centro a livello europeo nel trattamento degli uomini autori di violenze. La dottoressa Monica Dotti, sociologa è la responsabile del centro. Dottoressa, perché è importante lavorare sugli uomini per cercare di frenare il fenomeno della violenza domestica? “La priorità è sempre quella di fornire la giusta protezione e tutti i supporti di aiuto necessari per mettere in sicurezza le donne vittima di violenza. Accanto a tale azione però molti paesi, a partire dagli Stati Uniti, hanno cominciato a lavorare per promuovere una sensibilità anche maschile al problema: una cultura che, in molti luoghi, ha contribuito a far sorgere centri dedicati ai maltrattanti. Il fenomeno della violenza è estremamente sfaccettato ecco perché occorre dotare le comunità di tutti gli strumenti possibili per Le donne continuano a morire in EmiliaRomagna e in Italia, uccise dai loro mariti, compagni o ex partner. Nemmeno denunciare i loro aguzzini serve a proteggerle, basti pensare che sono già quattro i femminicidi registrati solo nella nostra Regione nel 2016. Cosa c’è che non va? Perché le denunce si rivelano insufficienti per fermare i carnefici? “Ritengo che l’apparato normativo sia completo e tutelante. Il legislatore - sottolinea l’avvocato penalista carpigiano Cosimo Zaccaria - ha compiuto un’opera significativa, recependo le istanze delle vittime in modo attivo e tracciando un sistema di protezione 4

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L’Azienda Usl di Modena è capofila a livello regionale di un programma sperimentale per il trattamento degli autori di violenze di genere. “Liberarsi dalla violenza richiede un impegno lungo e faticoso ma è possibile”, assicura la responsabile del centro per uomini maltrattanti, Monica Dotti

Uomini che odiano le donne

tentare di contenerlo. Da un lato è necessario agire sulla prevenzione a partire dalla scuola primaria, favorendo una cultura del rispetto e della parità di genere, mentre dall’altra è quantomai indispensabile poter contare su un sistema sanitario in grado di riconoscere la violenza subita qualora se ne manifestino i segni… Di fatto però, a essere responsabili di tale fenomeno sono gli uomini, ecco perché è importante accompagnarli per favorire in loro un cambiamento profondo. La violenza si affronta nella misura in cui si cerca di contenerla da più fronti. Lavorare insieme è indispensabile per farsi carico di una problematica tanto complessa, con un’unica e comune finalità: mettere in campo delle strategie di contrasto per proteggere le donne”.

Come si sostanzia l’intervento sui maltrattanti? “Noi lavoriamo con gli uomini - che accedono al nostro servizio in modo assolutamente volontario e nella massima riservatezza - secondo la metodologia messa a punto, con grandi risultati, dal centro norvegese Alternative To Violence. L’obiettivo è quello di aiutare i maltrattanti ad acquisire una maggiore consapevolezza di ciò che hanno perpetrato ai danni delle loro compagne. Gli uomini devono innanzitutto prendere atto delle violenze agite per poi intraprendere un cammino di cambiamento. Il percorso termina con la cessazione delle azioni violente e la messa in atto di meccanismi di recupero del danno compiuto. Molti degli uomini che si rivolgono a noi sono padri e, di conseguenza, il lavoro

che facciamo è anche di sostegno alla genitorialità: di fatto un uomo violento non è mai un buon padre e quindi è necessario che comprenda appieno anche le gravi conseguenze che la violenza assistita provoca nei figli. Non abbiamo la presunzione di poter dare, da soli, risposte definitive a un fenomeno complesso come quello della violenza di genere, al contrario siamo consci che ogni risposta possa essere definita adeguata nella misura in cui si lavora in moto sinergico e connesso con le altre risorse territoriali, dai servizi sociali alle Forze dell’Ordine, dai centri antiviolenza ai Pronto Soccorso”. C’è una sorta di identikit dell’autore di violenza? “Il fenomeno è assolutamente trasversale ma se proprio vogliamo tracciare una sorta di identikit, seppure grossolano, possiamo affermare che la maggior parte degli uomini che si reca all’Ldv è in possesso di un titolo di scuola media superiore e ha un’età che varia dai 24 ai 61 anni. La maggioranza è coniugata e circa il 90% dei nostri utenti ha figli”. Casa li spinge a ricercare aiuto? “Molti di loro vengono perché hanno paura di perdere la propria compagna e quindi sono animati dal desiderio di dimostrarle che stanno cercando di fare qualcosa. Il trattamento - della durata di circa un anno nel percorso invidiale e di otto mesi in quello di gruppo - implica dapprima tre colloqui di valutazione iniziale con uno psicologo per comprendere se l’uomo

presenta le caratteristiche necessarie per la presa in carico. Sono esclusi uomini con problematiche di disagio psichiatrico (ciò non sarebbe infatti compatibile con un trattamento che richiede una profonda acquisizione di consapevolezza di realtà) e, ancora, non vengono ammessi uomini che hanno problemi di abuso di alcol o sostanze stupefacenti (dipendenze che devono risolversi prima di essere presi in carico da Ldv) o stranieri che non parlano per nulla la nostra lingua (non essendovi lo spazio per l’affiancamento di un mediatore culturale). Al termine del percorso vi sono poi tre momenti di incontro (a sei mesi, un anno e due anni) per verificare l’effettiva e costante cessazione dell’agito violento o se, al contrario, vi siano state delle recidive. Ogni uomo firma anche un consenso per autorizzarci a prendere contatto con la sua partner: a ciascuna donna viene comunicato che il marito ha iniziato il trattamento, viene informata circa tutti i servizi di tutela e protezione a cui può rivolgersi e, infine, le viene assicurato che sarà avvertita qualora fossero ravvisati dei rischi ulteriori per lei e i suoi bambini. La partner viene poi ricontattata durante i momenti di follow up finali per verificare che le violenze del coniuge siano davvero cessate”. Quanti sono gli uomini in carico al servizio? “Al momento sono una quarantina. Gli uomini presi in carico in questi anni sono stati tra i 160 e i 170”.

Perché le denunce si rivelano insufficienti per fermare i carnefici? risponde l’avvocato penalista carpigiano Cosimo Zaccaria

“La missione sarà compiuta solo quando sarà garantita un’effettiva parità delle parti nel processo” di alto livello. In ambito penalistico è sicuramente aumentata la possibilità della vittima, tramite il proprio difensore, di poter interloquire con l’autorità giudiziaria e con il pubblico ministero. In passato ciò era molto più complesso, tanto da determinare deficit informativi che, in concreto, portavano a un ulteriore danno alla persona offesa. In più di una occasione, infatti, le vittime non erano informate delle scarcerazioni dei loro aggressori o, nei casi anno XVII - n. 27

più gravi, addirittura dell’archiviazione dei procedimenti in fase di indagine preliminare… Il punto critico, a mio avviso, è la lenta e non semplice assimilazione delle nuove leggi. L’aspetto che deve necessariamente condurre a una profonda riflessione è che molto spesso i femminicidi, gli omicidi e i delitti di violenza famigliare in generale sono preceduti da avvisaglie non debitamente considerate. In alcuni casi, sono quasi predetti da denunce e querele che raccontano

violenze e sono vere e proprie invocazioni di aiuto: invocazioni rimaste inascoltate o sottovalutate. Ripeto, tutto ciò deve condurre a una profonda riflessione e a una risposta concreta”. Undici anni di ritardo e una legge ancora bloccata in Parlamento: è la storia del Fondo per le vittime di violenza domestica che l’Europa ha chiesto di istituire anche nel nostro Paese, l’unico in Europa in cui non sia ancora stato attivato.

Quali ripercussioni crea tale vuoto sulle donne vittima di violenza domestica? “Le ripercussioni, purtroppo, ci sono e si vivono come un aggra-

Si può “guarire” o imparare a tenere sotto controllo la violenza? “La violenza, pur avendo delle ricadute sanitarie pubbliche pesantissime (basti pensare alle gravi conseguenze fisiche e psicologiche sulla salute delle donne) non è di per sé un problema sanitario. La violenza non è una malattia e gli uomini violenti non sono malati; sono piuttosto uomini che considerano le donne una loro proprietà e che non accettano l’idea di essere lasciati. Si usa violenza su una donna per esercitare un controllo, poiché convinti, impropriamente, di essere legittimati a farlo”. Sono già quattro i femminicidi registrati in Emilia Romagna nel 2016. Intravede il pericolo di un effetto Werther? “Difficile a dirsi… so però che questi numeri devono indurre tutti coloro che sono impegnati a contrastare tali atti violenti a una profonda riflessione per strutturare le proprie azioni al meglio e in modo condiviso al fine di aumentare i livelli di attenzione. Ogniqualvolta una donna denuncia una situazione di rischio potenziale, di disagio o di pericolo deve sempre essere presa sul serio. Mai sottovalutare una situazione caratterizzata da indicatori di rischio”. Gli uomini che desiderano avere maggiori informazioni possono rivolgersi al centro, contattando il numero 366.5711079, dal lunedì al venerdì, dalle 13 alle 15, o inviando una mail all’indirizzo ldv@ausl.mo.it. Jessica Bianchi vamento del danno già subito dalla vittima, soprattutto se questa appartiene a una fascia reddituale sfortunata. Il processo penale è sempre più “tecnico”, nel senso che le parti si avvalgono maggiormente di consulenti per affrontare aspetti decisivi. Consulenti che hanno costi elevati, non sempre affrontabili dalle vittime. Le conseguenze sono facilmente comprensibili. Sono convinto che la “missione” sarà finalmente “compiuta” solo quando sarà garantita un’effettiva parità delle parti nel processo e quando l’attenzione per le vittime supererà l’aspetto del clamore del momento, divenendo un effettivo sistema tutelante”.


Nel nostro Paese quasi una donna su tre ha subito una forma di violenza fisica, sessuale o psicologica a partire dai 15 anni d’età. A sconcertare maggiormente però è un altro dato: 8 donne su 10 non denunciano gli abusi subiti alle autorità competenti. Vergogna, imbarazzo, senso di colpa, terrore dell’abbandono, paura di morire … sono numerose le cause che si nascondono dietro a tale reticenza ma le persecuzioni continue possono provocare danni gravissimi. Profondi. Ferite dell’anima da cui è difficile guarire qualora la violenza sia reiterata nel tempo. Ma perché tante donne non denunciano i propri aguzzini? Cosa le spinge a restare accanto ai loro aggressori, intrappolate in rapporti morbosi, violenti e disfunzionali? Quali meccanismi psicologici scattano nelle vittime di violenza? A rispondere a questi interrogativi è il dottor Marco Fregni, psichiatra carpigiano. Dottore, quali sono le conseguenze psicologiche per una donna maltrattata? “In genere se gli abusi proseguono per un certo periodo e non sono episodi singoli, si può notare l’insorgere di quadri psico-

Perché tante donne non denunciano i propri aguzzini? Cosa le spinge a restare accanto ai loro aggressori, intrappolate in rapporti morbosi, violenti e disfunzionali? Quali meccanismi psicologici scattano nelle vittime di violenza? A rispondere è lo psichiatra carpigiano Marco Fregni

Il coraggio di denunciare

patologici reattivi legati ad ansia generalizzata, turbe del sonno, depressione e a un’esacerbazione di reazioni psicologiche come diminuzione della soglia di sopportazione, reattività sproporzionata all’evento, aggressività o passività eccessive. Oltre a questo la persona che subisce violenza appare logorata, stanca, infelice, con una diminuzione delle proprie performan-

Stanziato un contributo statale annuo, a partire dal 2016, pari a 2,6 milioni di euro in favore delle vittime di reati intenzionali violenti

Passi avanti nella tutela delle donne Il 30 giugno scorso l’Assemblea della Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge europea 20152016. “Un primo e importante passo per tutelare le vittime di violenza domestica è stato compiuto”, sottolinea l’onorevole del Pd Manuela Ghizzoni. Una risposta è finalmente giunta, seppure ancora parziale, alla richiesta avanzata dall’Europa (nel 2004) di istituire anche nel nostro Paese un fondo per le vittime di violenza domestica. “Una sezione della legge europea, infatti, - prosegue l’onorevole Ghizzoni - è stata interamente dedicata alla disciplina a favore delle vittime di reati intenzionali violenti per le quali abbiamo esteso l’utilizzo del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura. In favore del Fondo - grazie al quale le donne che hanno subito maltrattamenti o i familiari in caso di femminicidio potranno ottenere una sorta di risarcimento - è stato stanziato un contributo statale annuo, a partire dal 2016, pari a 2,6 milioni di euro”. Fermo in Senato vi è poi anche un altro disegno di legge in attesa di essere approvato: “nel luglio 2015, la Camera ha votato una norma dal forte rilievo sociale che prevede anche l’esclusione dal rito abbreviato (ndr tale procedura consente al reo di ottenere lo sconto di un terzo della pena) per chi ha commesso femminicidio”, conclude Manuela Ghizzoni. Ora, toccherà al Senato dare il via libera definitivo a un provvedimento che potrebbe modificare radicalmente le strategie difensive di imputati in reati gravissimi garantendo al contempo una giustizia più equa per le vittime.

ce e può optare per un ritiro sociale e relazionale”. Quali sono i segnali di pericolo che una donna dovrebbe saper cogliere nel proprio uomo? “Sostengo che i segnali vadano colti e, spesso, si notano già all’inizio di una relazione sentimentale. Se la persona che abbiamo di fronte si mostra tendenzialmente aggressiva e manesca, se ha reazioni di rabbia sproporzionate rispetto agli eventi, se è molto e inutilmente gelosa, ipercontrollante, se comincia a dettare regole di comportamento all’interno della coppia cercando di determinare in modo rigido le abitudini e addirittura il modo di pensare del partner, ebbene, occorre porre molta attenzione. Spesso una persona che si rapporta con noi in questo modo, tende poi a esacerbare questo tipo di modalità sino a cercare d’imporci regole e modi sempre più rigidi e limitanti, dai quali diventerà sempre più difficile allontanarsi, pena, poi, reazioni sempre più rabbiose da parte di chi le impone”. In cosa consiste la Sindrome della donna maltrattata? “La Sindrome della Donna Maltrattata cerca di cogliere e raccogliere una serie di sintomi, ma soprattutto di comportamenti che accomunano, spesso, chi è vittima di soprusi e violenze continui. E’, quindi, piuttosto frequente tra le donne sottoposte a maltrattamenti familiari. Viene anche detta Sindrome di Procne, dalla mitologia greca, o di Stoccolma, legandosi a eventi di cronaca molto più recenti. Si compone di una serie di comportamenti che in genere vanno dalla negazione cosciente di quanto si sta

“Al pronto soccorso dell’Ospedale Ramazzini di Carpi - spiega il primario Carlo Tassi - nel 2015 sono stati segnalati circa 120 casi di violenza di genere”.

I numeri della violenza Nel 2015 sono state 128 le donne uccise in Italia, prevalentemente dal marito o dal compagno. Ma è solo la punta dell’iceberg: prima di arrivare all’omicidio infatti si registrano ben 6.945 atti persecutori a danno delle donne, 3.086 casi di violenza sessuale e ben 6.154 casi di percosse. Il nostro territorio, purtroppo, non è esente da questa scia di violenze: ogni anno sono infatti circa 800 (in media due al giorno) i casi di maltrattamenti accertati presso i pronto soccorso della provincia di Modena. E a Carpi? “Al pronto soccorso dell’Ospedale Ramazzini di Carpi - spiega il primario Carlo Tassi - nel 2015 sono stati segnalati circa 120 casi di violenza di genere”.

subendo a opera del proprio carnefice, (ad esempio la vittima riferisce che le ecchimosi o le fratture riportate sono dovute a cadute e non alle botte subite), sino a una sorta di apatica e solitaria rassegnazione per ciò che subisce. In molti casi la rassegnazione sfocia in una vera e propria giustificazione, verso se stessa e gli altri, del comportamento del proprio partner violento proprio perché unico e “sincero” protettore della vittima. In questi casi, che rasentano il plagio, sono ravvisabili gli effetti manipolatori continui che la vittima subisce dal proprio compagno. Non va comunque dimenticato che molte donne hanno difficoltà a denunciare poiché a questi sentimenti, associano sensazioni di forte paura per la propria incolumità o per quella dei figli. Va poi aggiunto che spesso è difficile ammettere a se stesse, così

come ai parenti e conoscenti, di aver scelto il partner sbagliato, spesso contro il parere sfavorevole dello stesso entourage. In questo modo si cerca di ridurre o annullare il sentimento di fallimento personale legato alle proprie scelte, evidentemente errate”. Perché alcune donne non riescono a denunciare il proprio carnefice? “Non amo generalizzare poiché ogni persona - e situazione - differisce dall’altra, ma se debbo pensare a un tratto comune nelle donne - e non solo - vittima di violenza, l’aspetto della dipendenza è quello che riscontro con maggior frequenza. Persone

“L’aspetto della dipendenza è quello che riscontro con maggior frequenza. Persone così terrorizzate dall’idea dell’abbandono che, pur di non stare sole, sono disposte ad accettare anche un accudimento violento e doloroso, talvolta fino alla propria morte”.

così terrorizzate dall’idea dell’abbandono che, pur di non stare sole, sono disposte ad accettare anche un “accudimento” violento e doloroso, talvolta fino alla propria morte. Non va inoltre dimenticato anche il retroterra culturale/educativo della vittima che spesso gioca un ruolo importante nell’accettazione dei modi del partner”. Come una donna può essere aiutata a combattere la paura e a interrompere relazioni disfunzionali? “Credo che un aiuto psicologico/assistenziale e un supporto psicoterapico fornito a vari livelli - sia dai centri antiviolenza che in altre forme istituzionali - possano essere di grande aiuto a chi vive situazioni di vessazione psico-fisica. Ritengo inoltre che occorra ribattere alle violenze con molta tempestività e determinazione, agendo nei primi momenti, senza lasciare che queste situazioni si cronicizzino e denunciando all’Autorità Giudiziaria quanto sta accadendo. Spesso, invece, si tende a far passare del tempo per vedere se le cose cambiano ma, solitamente, nulla muta, anzi l’attesa peggiora le cose! Non dimentichiamo poi che molto frequentemente, oltre a persone adulte, all’interno di queste dinamiche dolorose e perverse, sono coinvolti anche minori i quali vivono e subiscono in modo ancor più atroce le conseguenze di queste situazioni”. Jessica Bianchi

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“I Consigli comunali saranno informati su questo non c’è alcun dubbio - sostiene la consigliera di Carpi Futura - peccato che siano informati a cose fatte. Peccato che la stampa sia stata informata prima. Vi sembra corretto questo? E quindi i Consigli Comunali a cosa servono? A dare ai cittadini una flebile parvenza di democrazia?”.

Azzi: “a pensar male si fa peccato”

La partita per Aimag si fa sempre più complicata e il fatto che l’Assemblea dei Soci riunita martedì 28 giugno non sia arrivata a decidere i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione ne è la dimostrazione. Se all’interno del patto di sindacato si arriverà comunque a un accordo sulle nomine, resta il conflitto sul futuro della multiutility intenzionata ad arrivare a una fusione ma con chi? Le manifestazioni di interesse sono state avanzate da Hera Bologna, Tea Mantova e Piacere Aimag insieme a Estra: il Patto di sindacato tra i Comuni soci di Aimag sta valutando le proposte di approfondimenti richiesti ai soggetti ed “entro luglio i Comuni si impegnano a presentare nei Consigli Comunali la sintesi delle proposte” recitava il comunicato stampa. In un clima da ‘tutti contro tutti’ però le indiscrezioni fuoriescono dal Patto di sindacato per approdare sui giornali prima ancora che nei Consigli Comunali convocati il 21 gennaio ma poi snobbati. A sottolinearlo è Anna Azzi della lista civica Carpi Futura che, in riferimento agli articoli di stampa, ironicamente commenta: “evidentemente è stata fatta una nuova richiesta di manifestazioni di interesse, un follow-up delle manifestazioni precedenti con probabile richiesta di esplicitare meglio il modello di partnership. Così si evince dall’articolo. Io, Anna Azzi, consigliere comunale di Carpi, comune socio con la maggior quota di partecipazione pari al 20,47%, non ne sapevo nulla. Come mai? Evidentemente a pensar male si fa peccato”. E la Azzi continua: “l’articolo parla di proposte di fusione. Vuoi vedere che è stato esplicitamente richiesto di descrivere il modello di partnership pensato e finalizzato alla La psoriasi è una malattia cronica, autoimmune su base genetica che si manifesta principalmente sulla pelle. Inizia quando il nostro sistema immunitario invia alla pelle dei segnali distorti che velocizzano il ritmo di crescita delle cellule dell’epidermide fino a formare delle chiazze o delle placche ricoperte da squame. La psoriasi però non riguarda solo la pelle: è una malattia dell’intestino. Ciò è evidente nel momento in cui ci dicono che la psoriasi si associa a tutta una serie di altre patologie che comprendono malattie infiammatorie croniche intestinali (come il Morbo di Chron), iperglicemia, insulino-resistenza e diabete, iperuricemia, ipercolesterolemia, aumento di peso e della massa corporea, obesità, sindrome metabolica, steatosi epatica non alcolica e celiachia. Le chiamano “co-morbidità”, come se fossero co-incidenze. Oppure

fusione? Eppure l’unica società a parlare esplicitamente di fusione, nel primo round di richiesta di manifestazioni di interesse era stata Hera… Come mai si è usato il termine fusione? Evidentemente a pensar male si fa peccato”. La Azzi cita ancora articoli di stampa in cui si legge che Hera mostra i muscoli - scrive il giornalista - il colosso emiliano propone due progetti di scalata e vuole razionalizzare gli uffici. I mantovani pensano al voto triplo mentre reggiani & C puntano sullo status quo. Insomma l’articolo offre un’immagine di Hera forte, dotata di muscoli e di idee chiare. Meno nitida l’immagine dei competitor. Vuoi vedere che chi ha fornito l’informazione tifa un po’ per Hera? Nell’articolo si legge che un mese è la tempistica che dovrebbe portare i comuni soci di Aimag a definire il bando che poi decreterà il futuro partner con cui mirare alla fusione, ma perché io non ne sapevo nulla? E poi, quando? Tra un mese? Quando siamo tutti al mare e in montagna e l’opinione pubblica è quieta e silenziosa? I Consigli comunali saranno informati su questo non c’è alcun dubbio - conclude la consigliera di Carpi Futura - peccato che siano informati a cose fatte. Peccato che la stampa sia stata informata prima. Vi sembra corretto questo? E quindi i Consigli Comunali a cosa servono? A dare ai cittadini una flebile parvenza di democrazia? Ma a pensar male si fa peccato. Pettegolezzi dicono che Hera stia lavorando sodo per garantire poltrone a qualche sindaco indeciso. Certo questo non si può scrivere. E’ un pettegolezzo e non è politically correct! E poi, si sa, a pensar male si fa peccato”.

Anna Azzi

Dermobiotica

di pelle e di pancia A cura del dottor Marco Pignatti, specialista in dermatologia

La psoriasi è una malattia dell’intestino!

dicono che gli stessi geni che causano l’una sono responsabili anche delle altre. E’ evidente nel momento in cui la dieta è sempre stata utilizzata dai pazienti per ridurre le recidive e le esacerbazioni della malattia. Guidati

da scritti non proprio scientifici come quelli del “veggente” Edgar Cayce o dalla lettura del libro Guarire la psoriasi: un metodo naturale del professor Pagano (che a Cayce si ispirava) moltissimi pazienti psoriasici sono guariti facendo

l’idrocolonterapia ed eliminando dalla dieta una serie di alimenti considerati “tossici” (la carne rossa, i pomodori, i carboidrati raffinati, i grassi idrogenati), così come altri sono guariti con una dieta priva di glutine e ricca di frutta

fresca e vegetali, o con l’implementazione di pesce od olio di pesce o, ancora, di vitamina D e, più recentemente, con la dieta “paleo” sostenuta da un incredibile gruppo Facebook che conta più di 20mila membri! E’ evidente nel momento in cui nei pazienti psoriasici si riscontrano alterazioni del microbiota intestinale caratterizzate da scarsa diversità microbica del tutto simili a quelle dei pazienti affetti da malattia infiammatoria intestinale; e la somministrazione di alcuni ceppi di Bifidobacterium portano alla riduzione dell’infiammazione intestinale e sistemica e, successivamente, al miglioramento della sintomatologia cutanea. E’ evidente. Eppure, nell’epoca della “medicina basata sulle evidenze”, la terapia della psoriasi continua a

essere affidata ai farmaci immunosoppressori. E’ vero, siamo passati dal cortisone alla ciclosporina, e poi dalla ciclosporina ai farmaci cosiddetti “biologici” che agiscono bloccando specifiche citochine (dai primi contro il TNF-alfa, agli ultimi che bloccano l’interleuchina 17 e prossimamente contro l’IL23) ma il concetto è sempre lo stesso: inibire la reazione eccessiva del sistema immunitario. Ancora nessuno studio ufficiale su larga scala si occupa di risolvere la causa di questa attivazione auto-immunitaria andando a spegnere l’infiammazione intestinale e a correggere lo stato di disbiosi che evidentemente sta alla base non solo della psoriasi ma anche di tutte quelle patologie che, non a caso, si riscontrano molto più frequentemente in questi pazienti.

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FI N O AL

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Si è presentato presso il centro estetico La Tua Immagine in via De Sanctis per acquistare una crema del costo di 20 euro e, per pagare, ha estratto dal portafogli una banconota da 100 euro. Ha aspettato il resto e poi ha fissato un appuntamento a distanza di pochi giorni per un trattamento benessere. “Quando in banca mi hanno detto che era una banconota falsa sono sbiancata” riferisce la titolare Bruna Marchetti “ma sono riuscita a ricostruire l’episodio e a individuare il truffatore che ha detto di chiamarsi Tommaso. Ha una quarantina d’anni, occhi azzurri e media altezza. Naturalmente non si è fatto vedere Il Consiglio Comunale di Carpi nel corso della seduta di giovedì 30 giugno ha autorizzato la rinegoziazione dei mutui del Gruppo Sportivo Rinascita di Budrione garantiti con fideiussione dall’ente locale al Banco Popolare. La delibera (approvata dal Pd, contrari gli altri gruppi presenti in aula) è stata messa ai voti dopo un lungo dibattito. Il dirigente del Servizio Finanziario, Tributi, Economato e Controllo di Gestione Antonio Castelli ha presentato l’atto spiegando che in questo modo il sodalizio budrionese avrebbe avuto 8 rate semestrali in più da pagare alla banca sui due mutui contratti con il Banco Popolare (scadenza così posticipata al 2028) ma interessi a tasso fisso più bassi sul debito residuo: su 229.795

Il truffatore ha preso di mira il centro estetico La Tua Immagine e una parrucchiera. L’avviso condiviso su facebook ha permesso a un’altra negoziante di sventare il colpo

Paga la crema con denaro falso

all’appuntamento”. Così, oltre ad aver perso gli ottanta euro del resto e la crema da venti euro, se n’è

andata in fumo pure un’ora di lavoro. “E’ poca cosa ma sono particolarmente infastidita e non intendo

ricadere di nuovo in questa trappola. Per questo motivo ho comprato il lettore di banconote, per verificare la loro autenticità: adesso lo uso sempre e lo tengo sul bancone ben visibile per scoraggiare eventuali futuri truffatori”. Perché questo è il loro modus operandi:

entrano, verificano che non ci sia il lettore di banconote e ‘spacciano’ denaro falso. Bruna Marchetti ha pubblicato anche un avviso su Facebook per allertare il maggior numero di persone, estetiste e parrucchiere in particolare, ed evitare che possano finire nella trappola. “Ho scoperto – riferisce - che pochi giorni dopo ha replicato l’identico copione presso una parrucchiera, sempre pagando con un taglio da 100 euro”. Grazie all’avviso condiviso sul social a una negoziante

Le opposizioni vanno all’attacco in Consiglio Comunale ma il sindaco Alberto Bellelli assicura che “non ci sono rischi per il Comune”. La delibera è stata approvata dal Pd, contrari gli altri gruppi presenti in aula

Circolo Rinascita: il Comune ancora garante

euro ancora da pagare sarebbero diminuiti dal 5 al 2.3% circa con un risparmio di 9.340 euro. Romana Mattioli, del Gabinetto del sindaco, ha poi spiegato che il diritto di superficie alla Rinascita è stato concesso per 50 anni in tre momenti diversi dal 1972 al 2006 e su 29mila metri quadrati in tutto. Nel 2007 Rinascita ha chiesto poi

due mutui all’allora Banco San Geminiano e San Prospero per 400mila euro totali e della durata di 15 anni. Con questa rinegoziazione i contributi del Comune andranno canalizzati direttamente all’istituto di credito. GS Rinascita ha poi un ulteriore mutuo dall’Istituto per il Credito Sportivo che scade a fine 2019 con 75mila

euro di debito residuo, anch’esso garantito da fideiussione comunale. Il dibattito è stato aperto da Cristian Rostovi (Fratelli d’Italia-An) che ha sottolineato come non siano contributi volontari quelli concessi ogni anno dal Comune al circolo, “visto che se non glieli diamo Rinascita non paga il mutuo di cui siamo garanti. Che facciano un piano di rientro autonomo e poi decidiamo se dare un contributo. E’ la stessa storia della Polisportiva Dorando Pietri”. Roberto Benatti (Forza Italia) ha esordito ribadendo come non si debba confondere il

sociale con le finanze, “che sono capitoli di Bilancio ben differenti. Questi circoli sono nati come basi elettorali ma ora sono vuoti mentre tanti circoli privati vanno avanti senza contributi comunali. Vi siete interessati solo per fare bella figura con la nuova dirigenza”. Intervenuti nel corso del dibattito anche i consiglieri Pettenati (CF), Severi (M5S) e Boni (Pd) mentre Francesco Lodi (Pd) ha spiegato che Budrione si merita di avere un punto aggregativo mentre le opposizioni “delle persone se ne fregano visto che pensano aridamente solo ai conti”. Il consigliere Eros Andrea

è andata meglio. “Mi ha chiamato – racconta Bruna - per informarmi che si è presentato anche da lei ma, grazie alle informazioni che aveva, si è accorta che la descrizione corrispondeva a quella del truffatore e ha tirato fuori il lettore di banconote che aveva sotto il bancone. Nel momento in cui passava la banconota mi ha detto di aver avuto la sicurezza che sarebbe stata falsa. Così è stato e lui se n’è andato”. Insomma, “più gente sa, meglio è”. Sara Gelli Gaddi (M5S) ha spiegato che i volontari che tengono aperte queste strutture “vanno ringraziati ma che i conti si devono guardare: parliamo con i rappresentanti di Rinascita e rimandiamo questa delibera…”. Il sindaco Alberto Bellelli ha rammentato come gli investimenti fatti su edifici come quelli di Rinascita valorizzano strutture che poi diverranno comunali. “Non ci sono rischi per il Comune in questo atto, anzi c’è più certezza della capacità di Rinascita di farcela, mantenendo una funzione sociale che per questa amministrazione è importante politicamente. Una fiducia – ha concluso - che è anche quella dell’istituto di credito che ha accettato di rinegoziare i mutui dando il suo assenso al nuovo gruppo dirigente del circolo di Budrione”.

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“Londra non sarà più la stessa”. Ne è convinta la musicista e pianista Stefania Passamonte, londinese d’adozione da 14 anni, a pochi giorni dal voto del referendum che sancisce l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Era il 2002 quando si trasferì nella capitale britannica per frequentare la prestigiosa Royal Academy of Music e da allora ha iniziato a costruirsi una carriera musicale in continua ascesa pubblicando album, conquistando piazzamenti di rilevo ai Grammy’s, sino a creare un’accademia di musica e una casa discografica. “Questo referendum non si doveva fare. Cambierà il volto di Londra, da sempre all’avanguardia per liberalismo e pari opportunità. Una metropoli unica che mi ha accolta e coccolata al punto da farmi lasciare la mia amatissima famiglia e il mio Paese. L’Inghilterra è una nazione che ti invoglia a fare di più, offrendoti opportunità indipendentemente da cultura, sesso, nazionalità e orientamento sessuale. Quello che conta qui non è da dove vieni, o per chi voti, ma solo ed esclusivamente se hai delle idee che possano essere utili per la comunità. Londra è assolutamente impareggiabile per libertà e accoglienza multiculturale. Questo voto non

LA PIANISTA STEFANIA PASSAMONTE DA 14 ANNI VIVE A LONDRA DOVE HA TROVATO IL SUCCESSO IN AMBITO MUSICALE E IMPRENDITORIALE, MA DOPO BREXIT LA SUA VITA CAMBIERÀ E LA CITY NON SARÀ PIÙ LA STESSA

“Senza la cittadinanza non so cosa sarà del mio futuro” Stefania Passamonte

la rappresenta e ci porta indietro di 30 anni: un disastro inaspettato e imprevedibile”. Quali saranno le conse-

Newton Compton ha pubblicato il romanzo di formazione di Bianca Marconero, pseudonimo sotto il quale si cela una quarantenne carpigiana

La prima cosa bella Esiste solo l’amore non corrisposto: questa è la convinzione di Dante Berlinghieri, ventunenne nerd, appassionato di cinema e fumetti. Tra una birra nel solito posto, un esame all’università e una sosta in fumetteria, la sua vita scorre più o meno tranquilla. Ma una sera come tante, in uno dei soliti posti, arrivano anche delle ragazze e da quel momento il mondo di Dante verrà completamente capovolto. Si ritroverà promosso al ruolo di regista in un film amatoriale, si innamorerà senza essere riamato e a sua volta non ricambierà una ragazza che invece si innamora di lui. E, in un susseguirsi di eventi imprevisti e imprevedibili, Dante scoprirà che nulla è come aveva immaginato. Questa la trama di La prima cosa bella, romanzo di formazione uscito per Newton Compton nei giorni scorsi, scritto da Bianca Marconero (in foto), pseudonimo sotto il quale si cela una quarantenne carpigiana, e ambientato nella pianura emiliana. Già redattrice di riviste per teenagers e ideatrice di libri per la prima infanzia, pubblicati da RTI- Mediaset, Bianca Marconero prima di dedicarsi alle storie per young adult ha pubblicato con grande successo di pubblico e critica la saga di Albion. “Mi sono divertita a scrivere questa storia – racconta l’autrice – mettendo in scena universitari in crisi, cinema e fumetti sullo sfondo di una generica provincia emiliana nella quale ho nascosto la mia. Pur essendo carpigiana, vivo a Reggio Emilia – continua l’autrice - da 15 anni e, lavorando in una fumetteria, ho visto passare la gente più creativa, divertente e folle che si possa immaginare. Crescere in Emilia è la cosa più bella che ti possa capitare, mentre la prima cosa bella che ti può capitare è una persona che mette in crisi le tue certezze e ti rivela chi sei veramente, perché La prima cosa bella è anche e soprattutto una storia d’amore”. 8

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guenze per voi italiani che lavorate in pianta stabile in Gran Bretagna? “Burocraticamente si-

gnifica che dovremo fare domanda per permessi di soggiorno o richiedere la cittadinanza britannica. Quest’ultima opzione è prevista per chi paga le tasse da più di 5 anni allo Stato inglese, ma si tratta di un procedimento lungo e costoso (attualmente un anno e almeno mille sterline). Aldilà dell’onere economico, per prendere la cittadinanza occorre presentare domanda (con esame di cultura e giuramento di fedeltà alla Regina) per il passaporto britannico. Mia figlia, essendo nata qui, è sia cittadina italiana che inglese. Io, da laureata in legge e ammiratrice della democrazia e della Repubblica, nonchè fiera italiana che promuove in tutti i modi il made in

Italy, non sono convinta di voler acquisire una seconda cittadinanza e giurare fedeltà a una monarchia (democratica, liberale e romantica che sia) per quanto ammiri molto gli inglesi e sia grata di quanto mi hanno dato sinora. Quindi, ancora non so cosa mi accadrà. Onestamente, spero nel miracolo di un secondo referendum”. E in generale che aria si respira? “Molti amici e colleghi europei (dottori, architetti, professori universitari, attori, giornalisti) sono rimasti così delusi che pensano di lasciare l’Inghilterra magari alla volta di Berlino. L’esito del referendum ha gettato Londra e le altre principali città inglesi nel panico, non solo per

“ L’esito del referendum ha gettato Londra e le altre principali città inglesi nel panico, non solo per i professionisti europei che da anni ci vivono, ma anche e soprattutto per quegli inglesi che hanno sacrificato tanto per portare la Gran Bretagna in Europa. Tanti sperano si possa trovare una soluzione che permetta di evitare l’uscita dall’Europa”.

i professionisti europei che da anni ci vivono, ma anche e soprattutto per quegli inglesi che hanno sacrificato tanto per portare la Gran Bretagna in Europa. Tanti sperano si possa trovare una soluzione che permetta di evitare l’uscita dall’Europa. Tra queste una legge inglese secondo la quale un’azione internazionale di fondamentale importanza, come sarebbe appunto Brexit, richieda una maggioranza di voto del 75% (e non uno scarto di meno del 2%). O, ancora, la petizione per un secondo referendum che ha fatto rompere il website del Parlamento in meno di un’ora dalla pubblicazione del risultato del Brexit e ha già raccolto quasi 4 milioni di firme. Inoltre l’articolo 50 del Trattato di Lisbona dice che i paesi dell’Unione Europea non possono lasciarla andare così alla leggera. Poi, quella meno verosimile, che chiede l’indipendenza di Londra dal resto dell’Inghilterra. Sul nostro futuro c’è molta nebbia, la più fitta che si sia mai vista qui”. Chiara Sorrentino

Uno sguardo oltre l ’argine

di Pierluigi

Senatore

ECONOMIA Giugno è il quinto mese di deflazione per l’Italia e vede il calo tendenziale dei prezzi in accelerazione, con un aumento dello 0,1% su base mensile e una diminuzione su base annua pari a -0,4%. Primo aumento invece dopo 4 mesi per il carrello della spesa, che segna +0,1%, mentre il potere d’acquisto delle famiglie sale del 2,3% su base annua. RUSSIA La guerra commerciale con la Russia ha colpito duramente l’agroalimentare dell’EmiliaRomagna: in due anni ha perso 54,4 milioni di euro, passando dai 69,7 milioni del 2013 ai 15,3 milioni di fine 2015. I dati sono stati forniti da Coldiretti Emilia-Romagna sulla base di dati Istat. MOTORSHOW Un evento rinnovato, per la prima volta interamente organizzato da BolognaFiere, che non vuole riprodurre le dinamiche dei saloni internazionali bensì proporre un mix originale di spettacolo e divertimento dove vivere a 360 gradi la passione per le auto. E’ questo, nelle

intenzioni degli organizzatori, il nuovo Motor Show in programma a Bologna dal 3 all’11 dicembre 2016. VACCINI Servizi educativi per la prima infanzia più flessibili per rispondere ai cambiamenti delle famiglie. E’ questo uno dei punti del progetto di legge di riforma dei servizi da 0 a 3 anni della Giunta dell’Emilia Romagna. Tra le novità l’introduzione dell’obbligo di essere vaccinati per difterite, tetano, poliomielite ed epatite B per accedere ai nidi. Solo dal 2013 in Regione la percentuale di vaccinati è calata di oltre due punti percentuali, scendendo sotto quota 95%, valore che garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione. PENDOLARI Cresce in Emilia Romagna il numero di pendolari che giudicano positivamente il trasporto regionale di Trenitalia e che constatano miglioramenti negli ultimi mesi. E’ la sintesi dell’ultima indagine demoscopica condotta da una società specializzata, esterna al Gruppo Fs. A fronte di una

media nazionale del 79% di intervistati che, nell’ultima rilevazione, ha espresso un giudizio positivo sul viaggio nel suo complesso quella nella nostra Regione è dell’82%. MEGLIO CAMBIARE MESTIERE Tra tutte le strade che avrebbe potuto imboccare, ha preso quella più sbagliata per lui: la via che portava dritto alla caserma dei Carabinieri. E’ andata male al ladro che a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza, ha messo a segno un furto in un ristorante del centro. Approfittando della distrazione della titolare che stava parlando con alcuni clienti alla cassa, era riuscito a mettere le mani su un borsello con 1.800 euro in contanti. Uscito di corsa, ha imboccato a sua insaputa la via della caserma dei Carabinieri; è stato quindi bloccato e arrestato. MANICURE IN CARCERE “Mi servivano i soldi per farmi le unghie”. Si sarebbe giustificata così una 62enne, italiana e incensurata, arrestata per furto aggravato dai Carabinieri a Molinella,

nel bolognese, all’uscita da un supermercato. La donna, arrivata a bordo di un Suv, aveva tentato di allontanarsi senza pagare prodotti alimentari per circa 40 euro presi da alcuni scaffali, ma la vigilanza l’ha notata e ha chiamato i militari. SOVRINTENDENZA Luigi Malnati, 63 anni, è il nuovo Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. MARZABOTTO La Magistratura tedesca ha archiviato il procedimento a carico di Wilhelm Kusterer, criminale di guerra nazista già condannato in Italia per la strage di Marzabotto e nel marzo scorso al centro di uno scandalo perchè insignito di un’onorificenza in Germania poi ritirata dopo alcuni mesi. La Procura di Stoccarda ha archiviato le indagini per omicidio nei confronti del 94enne ex-sergente delle Ss dato che un processo sarebbe “inammissibile a causa della sua perdurante inabilità” a presentarsi in aula.


Il neo eletto Santangelo ha ricordato gli alti valori etici e morali che stanno alla base dell’attività sociale e umanitaria del Rotary International “servire il prossimo e le categorie disagiate della popolazione al di sopra di ogni interesse personale”.

E’ Santangelo il nuovo presidente del Rotary Il dottor Mario Santangelo, 55 anni, originario di Salerno, direttore facente funzioni del Eeparto di Neurologia del Ramazzini, è il nuovo presidente del Rotary Club di Carpi, sodalizio che proprio quest’anno ha festeggiato 55 anni di attività. E’ stato eletto dall’assemblea dei soci e ai Medaglioni di Correggio è avvenuto il passaggio ufficiale delle consegne con il presidente uscente Stefano Malagoli. Nominato anche il nuovo consiglio direttivo che accompagnerà Mario Santangelo nel corso del suo anno sociale composto dal vice presidente Giulio Solmi, dal tesoriere Lauro Coronati, dal segretario Luca Carnevali, dal prefetto Giancarlo Giovanoli e dai consiglieri Elia Taraborelli, Marika Mestieri, Marco Caffarri e Alessandro Cenatiempo. Erano presenti alla serata di gala il vescovo monsignor Francesco Cavina, socio del club e il rappresentante del governatore del distretto Pasini, il quale si è complimentato con Malagoli per i risultati positivi della sua annata di presidenza, per poi formulare al neo eletto presidente i migliori auguri di buon lavoro. Nel suo saluto di commiato il presidente uscente ha ricorda-

Mario Santangelo

to l’impegno profuso dal club a sostegno delle popolazioni bisognose a Carpi come all’estero, tra cui quelle dell’Etiopia, alle quali è stato inviato un container di materiale medico e sanitario destinato all’ospedale pediatrico di Adwa diretto dalle suore salesiane. E, ancora, la donazione di una biblioteca alla Scuola Media Margherita Hack di Cibeno, il Premio Ugo da Carpi assegnato ai quattro migliori studenti diplomatisi nello scorso anno scolastico, la visita-incontro con il titolare del salumificio di Erio Ferrari, la partecipazione al Premio Ghirlandina insieme ad altri club per valorizzare i giovani nei settori della cultura, dell’arte e della scienza, il riconoscimento

dato allo storico Mulino Verrini di Carpi, gli incontri con ospiti illustri come lo scrittore Paolo Mieli e il presidente di Confindustria Modena Valter Caiumi, il sostegno al progetto Muoviti Muoviti a favore degli studenti carpigiani. Presentato anche un nuovo socio, il notaio Daniele Boraldi. Nel suo saluto Santangelo ha infine ricordato gli alti valori etici e morali che stanno alla base dell’attività sociale e umanitaria del Rotary International “servire il prossimo e le categorie disagiate della popolazione al di sopra di ogni interesse personale”. Sognare, ha aggiunto il presidente “è bello, specialmente se i sogni possono essere realizzati”. Cesare Pradella

Celebrato il gemellaggio decennale tra i Lions Club Carpi Host e San Daniele del Friuli. Durante la cerimonia è entrato a far parte del sodalizio carpigiano Marco Facchini, Dg della Cantina di Limidi

Quarant’anni di Lionismo L’annata 2015/16 del Lions Club Carpi Host si è chiusa con un importante evento. Lo scorso 25 giugno, nella cornice dell’Auditorium di San Rocco, si è celebrato il quarantesimo del gemellaggio tra il sodalizio carpigiano e il Lions club di San Daniele del Friuli. Fulcro dell’evento è stato il concerto per due pianoforti tenuto da due maestri di fama internazionale, Franca Bertoli e Ugo Cidivino. I due virtuosi (a loro volta soci del club friulano) si sono esibiti in musiche di Brahms, Saint Saens e Milhaud riscuotendo l’emozionato plauso dei presenti. Il concerto, aperto al pubblico, ha permesso di

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raccogliere fondi da destinare al sostegno dell’Orchestra di strumenti a fiato dell’Istituto Superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli. In questo modo si è suggellata un’amicizia che dura da decenni, iniziata nei terribili giorni del terremoto in Friuli. Oggi le ricorrenze sono più gioiose e il concerto del gemellaggio ne è stata una significativa prova. La serata è poi proseguita con la cena di gala nel chiostro del convento di San Rocco. Durante la conviviale si è tenuta la cerimonia d’ingresso nel club carpigiano di Marco Facchini, direttore generale della Cantina sociale di Limidi.

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Lunedì 11 luglio, alle 21,30, presso la Corte di Villa Spalletti a Casalgrande, concerto lirico del soprano carpigiano Serena Daolio. I proventi della serata saranno devoluti alla fondazione Grade di Reggio Emilia

“La mia voce per la solidarietà”

Cio-Cio-San, Mimì, Tosca, Violetta, Musetta… sono innumerevoli e straordinari i ritratti di donna che l’opera ci ha donato. Intense, vibranti, innamorate, vittime, tormentate, gelose, schiave o regine... è così che queste donne si presentano sulla scena mentre il loro canto rivela segreti, svela intrighi, misteri, passioni… Muse che si offrono ai nostri sguardi con le loro angosce, le loro tenerezze. A incarnare queste figure sublimi, dando voce a speranze e disincanti, smarrimento e inganni, vi è Serena Dolio, talentuoso soprano carpigiano dal grande temperamento scenico e drammatico. Dotata di una voce avvolgente e dal timbro luminoso, ricca di sfumature e dai preziosi filati, si è contraddistinta nei personaggi pucciniani più amati dal pubblico e in quelli verdiani più famosi, esibendosi nei teatri di tutto il mondo. “Sono passati quasi vent’anni da quando il maestro della Corale Rossini di Modena, nella quale cantavo, si accorse della mia vocalità e iniziò a darmi spazio come solista. Artisticamente è lì che sono

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Serena Daolio

nata, tra le fila del coro. Allora mai avrei pensato sorride Serena - di poter evolvere ed estendere la mia voce tanto da riuscire a interpretare ruoli un tempo solo sognati come il Trovatore o il Requiem di Verdi, partitura che amo moltissimo”. Calarsi nei panni di una delle tante eroine che punteggiano il panorama operistico “è sempre un’esperienza a sé. Ogni volta che interpreti un ruolo,

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scopri qualcosa di differente. Una sfumatura, un dettaglio che prima ti erano sfuggiti. Inoltre lavorare con direttori d’orchestra e colleghi diversi ti offre la preziosa opportunità di guardare al tuo personaggio con occhi sempre nuovi”. Immane il lavoro che si cela dietro al successo di Serena: “occorrono grande costanza e diligenza nello studio. La nostra attività è simile a quella degli sportivi: per

essere performanti, all’altezza delle proprie capacità e per esprimere al meglio le proprie potenzialità, ci si deve allenare ogni giorno”. Conoscere è la parola chiave per innamorarsi dell’opera lirica: nato in Italia nel XVI secolo, questo genere è spesso erroneamente considerato elitario, difficile. Noioso. “La musica classica, così come il Belcanto, rappresentano un patrimonio prezioso che andrebbe maggiormente valorizzato e tutelato. Purtroppo - spiega Serena nel nostro Paese la realtà è ben diversa e la cultura musicale non rientra nella formazione scolastica dei più giovani. L’opera non è noiosa o per pochi, richiede semplicemente un’educazione all’ascolto. Solo così un’opera può essere compresa e amata. All’estero vi è una sensibilità diversa: nei grandi teatri di tutto il mondo i giovani che apprezzano questo genere sono numerosi”. Tra le protagoniste più amate del Belcanto italiano, Serena Daolio - che si dichiara innamorata di “Madama Butterly” e sogna di cantare “Tosca” - resta fortemente legata al nostro

territorio per il quale continua a spendersi con gioia ed entusiasmo. Tra i suoi numerosi impegni - il soprano terrà alcuni concerti in occasione del Verdi Festival di Parma per poi volare in Corea - Serena organizza la serata benefica Notte di note in villa, lunedì 11 luglio, alle 21,30, presso la Corte di Villa Spalletti a Casalgrande. “La solidarietà per me è fondamentale spiega l’artista - e credo che la musica possa essere un mezzo straordinario e spontaneo per sensibilizzare la cittadinanza a temi importanti. Notte di note in villa è nata grazie alla generosità del Conte Giuseppe Spalletti il quale ci ha messo gratuitamente a disposizione il suggestivo spazio delle ex scuderie”. La location d’eccezione per la prima volta sarà così teatro di un concerto lirico di Serena, accompagnata al pianoforte dal Maestro Lucio Carpani e alla Corale Rossini guidata dal M° Luca Saltini. Prezioso il supporto del Comune di Casalgrande e dei partner che hanno creduto nel progetto benefico: dal Lions

Club Alberto Pio di Carpi (da sempre vicino a Serena, il sodalizio femminile le ha conferito nel 2008 il Premio Melvin Jones per l’impegno profuso in favore della collettività e, in modo particolare, per il sostegno offerto alla Casa della Divina Provvidenza di Mamma Nina) a Reggiana Gourmet - Pastai Artigiani, dalla Lapam di Modena e Reggio Emilia al Credito Cooperativo Reggiano. “I proventi della serata presentata da Daniele Rubboli (il costo del biglietto è di 15 euro) saranno devoluti alla fondazione onlus Grade di Reggio Emilia, da anni impegnata a sostenere l’attività ospedaliera del Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, attraverso il finanziamento di progetti di ricerca e assistenza per pazienti affetti da malattie oncoematologiche. (Per info e prenotazioni: Grade Onlus - 346.6924809 o Corale - 331.1213546; Comune di Casalgrande ufficio manifestazioni: 0522.998570. Il concerto si terrà anche in caso di maltempo). Jessica Bianchi


Nel 1966 in Piazzetta Garibaldi si respirava aria di libertà e cambiamento musicale. Una ventata di innovazione proveniente dall’Inghilterra dei Beatles e dei Rolling Stones e destinata a influenzare intere generazioni presenti e future in tutto il mondo. Cinque ragazzi cominciarono per scherzo a fare musica creando il primo gruppo The Lonely Hearts: la cover band made in Carpi trae il suo nome dal titolo di uno dei più famosi album della band di Liverpool (ndr Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band) e ha resistito all’incedere del tempo fino a festeggiare il 50esimo anniversario dalla fondazione la scorsa estate. Dopo la perdita del cantante principale Stefano Sereni, venuto a mancare alcuni mesi fa, Claudio Bonaretti (voce e chitarra), Mirco Medici (voce e tastiere), Giorgio Reguzzoni (basso) ed Eugenio Pivetti (voce e batteria) si sono dovuti riorganizzare divenendo una band a più voci e aggiungendo alla loro squadra anche il fonico Giorgio Somenzi, il cui lavoro dietro le quinte contribuisce a migliorare le performance sul palco. Tutti autodidatti a ecce-

DAI LONELY HEARTS ALLA SILVER BAND, MA LO SPIRITO DI FAR RIViVERE I GRANDI BRANI DEL PASSATO NON CAMBIA PER cinque MUSICISTI CARPIGIANI APPASSIONATI DI ROCK

Un tuffo nella storia della musica Da sinistra Eugenio Pivetti, Giorgio Reguzzoni, Mirko Medici e davanti Claudio Bonaretti

zione di Mirco Medici (dopo il diploma al conservatorio ha insegnato per anni musica nelle scuole), i Lonely Hearts in tutto questo tempo non hanno mai smesso di suonare, ma hanno recentemente deciso di cambiare il loro nome in Silver Band in onore dell’argento arrivato a tingere i loro capelli. “Abbiamo sempre sviluppato i comuni interessi musicali - raccontano - e

oggi ci dedichiamo soprattutto ai brani dei Pink Floyd, degli Eagles e dei Creedence Clearwater Revival che riusciamo a realizzare con molti più mezzi e tempo di tanti anni fa”. Siete sempre rimasti fedeli alle canzoni rock e pop del passato. Il repertorio moderno non vi ha mai attirato? “No, perché noi

tutti amiamo incondizionatamente le melodie di queste band che hanno fatto la storia della musica mondiale e a cui tanti tuttora si ispirano. Siamo troppo legati a questi suoni, testi e a ciò che evocano per sostituirli con altri”. Avete mai pensato di scrivere anche dei vostri brani? “Ciascuno di noi ha composto delle canzoni sulla base del proprio vissuto personale e del suo bagaglio musicale ma sinora abbiamo sempre preferito tenerle per noi perché è difficile miscelare fra loro esperienze tanto diverse”. Quali saranno le prossime date? “Dopo l’esibizione di venerdì 24 giugno al Club Giardino, abbiamo deciso di prenderci un po’ di riposo ma ripartiremo a settembre a suonare in diversi locali tra Carpi, Modena e dintorni. Per rimanere aggiornati sui prossimi appuntamenti, potete seguirci sulla nostra pagina Facebook Silver Band”. Chiara Sorrentino

CIAK MODA!

Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda

ESTATE IN ESPADRILLAS Un tempo erano le calzature basse usate dai contadini dei Pirenei che le realizzavano in tela e corda. Poi è cresciuta la loro popolarità tanto da farle divenire una delle calzature preferite nelle stagioni calde. Oggi le espadrillas sono state rivisitate in molteplici modi: con tacco alto, applicazioni, e fantasie colorate solo per dirne alcuni. Nell'estate 2016 di Valentino le espadrillas hanno un tocco rock grazie agli inserti di borchie metalliche che si susseguono sul cinturino che abbraccia la caviglia, e ai colori accesi: arancioni e con zeppa in un modello, turchesi e basse nell'altro. Graziose e divertenti, quelle proposte da Gucci hanno l'applicazione di una maxi ape di paillettes sulla punta, a contrasto con la base a righe chiare. Decisamente più romantiche le espadrillas in pizzo giallo firmate Tory Burch. Michael Kors punta sulla classica fantasia marinara a righe bianche e blu per le sue pratiche espadrillas ultra basse. Sono trendy e glamour le espadrillas di Bronx interamente glitterate e con punta effetto metallizzato. Pelle nera, borchie e cinturino alla caviglia per le espadrillas di Asos: la soluzione ideale per chi cerca un look grintoso e sbarazzino. Per chi non rinuncia mai ai tacchi sono perfette le espadrillas di Jerwood con zeppa, stampa a righe multicolor e laccio in tessuto che sale fino a quasi metà polpaccio. venerdì 8 luglio 2016

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Nato in punta di piedi, ma sarebbe il caso di dire in punta di dita, il progetto Vedere Voci, promosso dall’Istituto Figlie della Provvidenza di S. Croce di Carpi e curato dall’artista e arteterapeuta carpigiana Teresa Cardarelli, insieme a un’equipe di lavoro composta da educatrici e volontarie, è diventato grande. Partito come laboratorio sperimentale, ora, grazie all’impegno e al contributo di tanti, in particolare di Rotary, Lions Club A. Pio e Color Service, è cresciuto, diventando parte integrante dell’offerta formativa scolastica. Un traguardo che riempie Teresa di gioia poiché “consente ai bambini non udenti di scoprire qualcosa in più di sé. Di dare voce e corpo al proprio vissuto, alle proprie emo-

zioni in un contesto ludico e colorato”. Quest’anno il progetto ha coinvolto 15 bambini, dai 5 ai 9 anni, di diverse etnie e con differenti livelli di sordità: “attraverTeresa Cardarelli so l’arte terapia e il teatro-fiaba spiega Teresa - abbiamo lavorato insieme per cercare di valorizzare al meglio le potenzialità e i talenti che spesso rimangono inespressi anche a causa della loro sordità”. Vedere voci si inserisce all’interno

di una scuola dalla forte connotazione oralista, arricchendo così la formazione degli alunni. “E’ importante che questi bambini diano voce e spazio al loro corpo, alla gestualità, anche attraverso l’impiego della lingua dei segni: una straordinaria danza di mani e volti. Un mezzo per comunicare anche le proprie emozioni e i propri stati d’animo. Ricordiamoci infatti che per i bimbi sordi le voci perlopiù si vedono. Attraverso il

Il progetto Vedere Voci, promosso dall’Istituto Figlie della Provvide e arteterapeuta carpigiana Teresa Cardarelli, insieme a un’equipe di continua a crescere

Vedere voci continua a

linguaggio del corpo, la mimica facciale, la labiolettura, l’alfabeto manuale e la LIS”. Quest’anno i bimbi hanno lavorato a partire da una straordinaria metafora della sordità: il mare. “Luogo nel quale tutti noi, mettendo la testa sott’acqua, possiamo udire echi lontani, provando sensazioni ovattate”. E dal mare sono poi emerse creature

straordinarie. Magiche. “Abbiamo chiesto ai bambini di scegliere un personaggio appartenente al mondo marino. Dapprima lo hanno disegnato, poi ne hanno descritto la vita: gli amici, i nemici, le paure, i cibi preferiti… E, in seguito, dopo aver realizzato le scenografie, lo hanno interpretato, giocando tra loro in modo spontaneo.

Risultato storico per il Team Zero C e per il prototipo Escorpio: fantastico secondo posto alla Shell Eco-marathon 2016

Il Leonardo da Vinci è secondo

Risultato storico per il Team Zero C e per il prototipo Escorpio: fantastico secondo posto alla Shell Eco-marathon 2016, gara svoltasi a Londra dal 30 giugno al 3 luglio. L’Itis Leonardo da Vinci di Carpi ha conquistato il secondo gradino del podio con un sensibile miglioramento rispetto ai risultati dello scorso anno, con 736 km/kWh nella categoria Battery-electric. 12

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Un risultato che rende orgogliosi il dirigente, i docenti, gli studenti, le famiglie e la comunità del Vinci e che mette in luce la determinazione e le capacità tecniche e organizzative del gruppo guidato dai docenti Stefano Covezzi e Marco Vidoni. La gara ha evidenziato, complessivamente, gli ottimi risultati dei team degli istituti tecnici: nelle diverse categorie hanno ottenuto spesso per-

formance migliori delle Università europee. I complimenti vanno prima di tutto ai ragazzi, che sono la vera anima del progetto: il team manager è uno studente, la telemetria è ormai routine ed è gestita da un altro studente. Tutte le specializzazioni dell’istituto contribuiscono con ragazzi motivati, che crescono, imparano e collaborano tra loro. Un esempio di buona, anzi, ottima scuola. Tutto ciò non sarebbe possibile senza gli sponsor, ai quali va un grazie speciale da parte del dirigente professor Paolo Pergreffi, con l’invito a credere sempre nella scuola e nei progetti di qualità, come Escorpio.


enza di S. Croce di Carpi e curato dall’artista lavoro composta da educatrici e volontarie,

crescere

Hanno messo così in scena il Teatro del mare, fatto di sirene, pesciolini rossi, tartarughe, squali… Attraverso l’uso di maschere e interpretando ruoli differenti, questi piccoli, solitamente inclini a uniformarsi, sono riusciti a esprimere se stessi come individui. Il teatro è uno strumento potente, Straordinario”, sorride l’artista. Compito degli adulti, quello di facilitare le relazioni, di valorizzare i bambini, di farli interagire insieme per perseguire un comune obiettivo. Ed è così che ha preso forma una vera e propria favola. Una storia colorata e avvincente che ha letteralmente incantato i piccoli protagonisti: di settimana in settimana hanno contribuito a scriver-

ne ogni pagina, fermando sulla carta parole e disegni, dando libero sfogo alla fantasia. “Non si può vivere senza storie - racconta Teresa Cardarelli - e quindi noi ce ne siamo inventata una dal sapore del tutto speciale. Abbiamo creato personaggi, dalla Signora del mare da cui parte l’appello a tutte le creature a scrivere un nuovo libro di storie a Corallina capace di compiere grandi magie ma dalla breve durata, al Mago calamaro sempre scontento e immusonito, un vero guastafeste. I bambini hanno messo dapprima in scena l’esclusione, la separazione, la diffidenza… per approdare poi a una progressiva accoglienza. Anche la figura del mago, alterego di Arcobaleno, personaggio sempre solare e sorridente, ha permesso ai bambini di comprendere come ogni emozione, positiva o negativa che sia, debba essere semplicemen-

te vissuta, praticata. Che ogni ostacolo può essere superato con coraggio e determinazione e che dolore, tristezza e solitudine fanno parte della vita quanto la gioia, l’amicizia e la speranza. Tutto passa”. Eccola qui la potenza terapeutica del teatro - fiaba: far toccare in chiave ludica ai bambini i propri vissuti; la paura, l’incertezza… e poi, andare oltre. Lasciandosi alle spalle le

ombre per abbracciare il lato migliore di sé. Accogliendo se stessi e coloro che stanno intorno, tessendo relazioni significative. La fiaba di Vedere Voci è diventata ora anche un libro incantato: pieno di segni, colori, immagini… Pagine di bellezza e di speranza Giorni caldi e non solo per la temperatura, quelli che i settanta allievi all’ultimo anno del Centro Nazareno hanno affrontato nelle scorse settimane. Impegnati con l’esame di qualifica, dalle prove di cucina e di sala-bar ai colloqui, la maggioranza di loro sta spiccando il volo verso il mondo del lavoro. A coronare l’insieme delle numerose esperienze e incontri che il CFP Nazareno ha offerto loro, gli allievi hanno incontrato Denis Bretta ex allievo del Nazareno e maître dell’Osteria Francescana – recentemente premiata come miglior ristorante del mondo secondo la classifica di The World’s 50 Best Restaurants. Prosegue intanto l’attività formativa rivolta agli adulti, nei settori della ristorazione e dei servizi alla persona, oltre che per alcuni giovani in obbligo formativo, partiti da poco per uno stage della durata di oltre un mese in diversi ristoranti del territorio. E’ volato proprio in questi giorni a Siviglia un gruppo di allievi selezionati per un periodo di mobilità di tre settimane, nell’ambito del programma Erasmus+; un

La scuola di ristorazione di Carpi prepara i giovani al mondo: numerosi gli studenti in partenza per Spagna e Lituania per fare esperienza grazie a Erasmus +

Esami da… assaggiare!

bilancio estremamente positivo in relazione alle numerose opportunità che la scuola offre ai suoi allievi, sottolineando come l’identità del Nazareno continui a esercitare per giovani e adulti una peculiare attrattiva, attraverso un’offerta che tiene conto delle mutate esigenze del contesto ma rimane al tempo stesso ben radicata nella propria origine, segnata dall’energia e dalla fede di don Ivo Silingardi, recentemente scomparso.

altro gruppo si recherà in Lituania a fine luglio – sempre nell’ambito dello stesso progetto europeo – per uno stage di due settimane. Si consolida così la partecipazione del centro di formazione carpigiano ai progetti di mobilità mentre, per la prima volta, tre

allievi sono stati selezionati per un progetto che offrirà loro la possibilità di vivere un’esperienza di tre mesi di tirocinio in strutture di assoluta eccellenza nelle Marche, in Valle d’Aosta e in Umbria. Il direttore del Nazareno, Luca Franchini, traccia un

dove il lieto fine è ovviamene d’obbligo! E non solo: tutti i personaggi di trasformazione ideati dai bambini sono diventati dei bellissimi burattini realizzati con materiali di recupero! “Far gustare a questi bimbi la gioia e la bellezza della narrazione è stato uno degli obiettivi raggiunti che più mi hanno scaldato il cuore. Pochissimi bambini sordi conoscono le favole. Mancano le parole per farlo. In questo caso però - prosegue Teresa Cardarelli - i nostri piccoli hanno avuto la possibilità di creare la storia, di impersonarla, di abitarla entrandovi dentro e, nel momento in cui è stata restituita loro attraverso il racconto fatto con la Lingua dei segni, sono rimasti attenti, appassionati. Felici”. Il progetto, bellissimo, proseguirà anche il prossimo anno grazie al sostegno del Leo Club di Carpi: “abbiamo intenzione di crescere ancora - conclude soddisfatta Teresa Cardarelli grazie alla collaborazione dell’educatrice carpigiana sorda Veronica Varricchio. Sarà una spalla davvero preziosa! Inoltre vorrei poter inserire nel gruppo almeno un familiare dei bimbi per rendere madri, padri, fratelli e sorelle parte integrante del progetto affinché si sentano ancor più partecipi ed entusiasti”. Jessica Bianchi Con il nuovo anno prenderanno il via due progetti innovativi: il primo è Qualità in Classe, il cui sottotitolo Diventare grandi insieme ai più grandi, ne descrive chiaramente gli intenti. L’iniziativa consegue da una riflessione sulla Carta di Milano – Expo 2015 – che ha coinvolto quattro centri dell’associazione Aeca e alcuni dei più grandi produttori delle eccellenze gastronomiche della nostra regione, tutti insieme per valorizzare e difendere i prodotti di qualità e una filiera produttiva sostenibile, il tutto per una alimentazione rispettosa dei bisogni di tutti e senza sprechi. L’altro progetto, se approvato, permetterà per la prima volta di conseguire un diploma professionale nell’ambito della sperimentazione del cosiddetto sistema duale, durante il quale i giovani svolgeranno almeno metà del percorso in azienda, raggiungendo un livello di professionalità molto elevato.

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La Consulta per l’Integrazione organizza un pranzo aperto alla cittadinanza domenica 10 luglio, alle 13, presso il centro sociale Graziosi di via Sigonio, 25

Rettifica

Festeggiamo la fine di Ramadan

Zironi e Mioni

Diversamente da quanto riportato nell’articolo uscito sul numero scorso di Tempo dal titolo Una bottega all’insegna dell’arte, il proprietario del negozio Coloredil di via San Francesco a Carpi si chiama Daniele Mioni. Ha ideato l’associazione culturale Arti e Portali nel marzo del 2015 insieme a Raimondo Benzi, Maurizio Maio e Davide Bencivenni, con lo scopo di promuovere l’arte nelle sue varie forme e favorire la libera espressione di artisti emergenti nelle varie discipline. L’associazione è stata soltanto il culmine di un percorso di proposta culturale cominciata nel 2012, anche se in realtà l’interesse di Mioni per le diverse forme artistiche, e in particolare per la pittura, deriva dai suoi studi universitari al DAMS. “Da quando ho rilevato il negozio nel 2006 ho sempre proposto iniziative durante tutte le Notti Bianche, dunque si può dire che il percorso che ha portato alla creazione dell’associazione ha avuto origine con il mio arrivo a Coloredil”, spiega soddisfatto l’eclettico gestore.

Per celebrare insieme alle comunità di musulmani presenti sul territorio dell’Unione delle Terre d’Argine la fine del mese di digiuno del Ramadan, la Consulta per l’Integrazione, con il patrocinio dell’Unione, invita la cittadinanza a pranzo, domenica 10 luglio, alle 13, presso il Centro sociale Graziosi di via Sigonio 25. Un’occasione conviviale per gustare le pietanze tipiche dei vari paesi d’origine dei partecipanti, ascoltare musica etnica e conoscersi meglio. Il menù consisterà in samosa (antipasto di patate e piselli in pastella), riso con carne, riso arcobaleno, ciath misto (patate, yogurt, ceci), pakora (verdure fritte in pastella), agnello in umido, rasgulla (dolce con latte, zucchero, limone) e jalebi (dolce con zucchero, limone, acqua di rose e sciroppo). “Siamo convinti – ha sottolineato il presidente della Consulta per l’integrazione, Ousmane Cisse - che la costruzione di una convivenza non soltanto pacifica, ma altresì foriera di reciproci arricchimenti, passi inevitabilmente anche attraverso questi momenti di convivialità e conoscenza, perché è stando insieme, con gioia, nella festa, che si superano ostacoli e pregiudizi”. L’ingresso è a offerta libera (gradita la conferma della propria presenza contattato il numero 366.9746723 o inviando una mail all’indirizzo consultastranieri@terredargine.it).

Quando la vela è scuola di vita

Edizione 2015

Troverete Pandora all’interno della struttura del Circolo Velico La Spezia Tel. +39 3803206730 www.velatradizionale.it E-mail: info@velatradizionale.it

P

romuovere la conoscenza della marineria tradizionale attraverso l’attività didattica rivolta ai bambini e ai ragazzi: è condividendo questo obiettivo che Mirco Benazzi, carpigiano, con la passione della vela, intende promuovere le crociere didattiche organizzate da Vela Tradizionale asd. “E’ importante insegnare, oltre alle nozioni tecniche e teoriche, anche i valori e i comportamenti che, innanzitutto, fanno di un velista un marinaio” commenta Benazzi. A bordo della goletta Pandora che, con i suoi 23 metri, due alberi e otto vele, contribuisce a creare un ambiente estremamente suggestivo, si svolgono innumerevoli attività: dalle mini-crociere per i bambini che si divertono pensando di essere sulla nave dei pirati a collaborazioni con centri di alta formazione come l’Accademia della Marina Mercantile. Grazie ai laboratori di arte marinaresca i giovani marinai impareranno a fare nodi e impiombature, salire sull’albero, navigare sicuri, riparare una vela. La Pandora è una fedele riproduzione di una goletta a gabbiola russa del 1700 ed è in uso all’associazione sportiva dilettantistica Vela Tradizionale che promuove attività didattica per diffondere la conoscenza della marineria tradizionale. I corsi di marineria sono aperti a tutte le fasce di età e livelli di esperienza e i ragazzi ospitati sulla nave imparano a governarla e a pulirla, rispettando la gerarchia di bordo (per info: http://www.velatradizionale.it). Quei giorni sulla nave diventano un’esperienza indimenticabile.

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CORSI E ATTIVITÀ DI PANDORA Dal 3 al 6 luglio

SALIVOLI CIVITAVECCHIA

Dal 7 al 12 luglio

CIVITAVECCHIA NAPOLI

Dal 13 al 18 luglio

NAPOLI TROPEA

Dal 23 al 29 luglio

Dal 30 luglio al 5 agosto

EOLIE SICILIA

EOLIE SICILIA

Imbarco e sbarco a Vibo Marina Attività adatta ad adulti anche con bambini

Imbarco e sbarco a Vibo Marina Attività adatta ad adulti anche con bambini


“Riqualificheremo le nostre stazioni minori e metteremo in circolazione treni nuovi”. E’ quanto ha affermato nei giorni scorsi a Bologna l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini. C’è da credergli? La diffidenza è d’obbligo per noi carpigiani, alle prese da circa trent’anni, con una linea ferroviaria - la Modena-Carpi-Mantova - a dir poco imbarazzante. Gli utenti, lavoratori e studenti, da sempre lamentano una serie infinita di inconvenienti che rendono difficoltoso e disagevole il collegamento con Modena e Mantova. “Andare in treno a Modena per noi carpigiani è una scommessa: spesso i treni vengono soppressi senza alcuna comunicazione preventiva ai viaggiatori in stazione. E quando il treno arriva da Mantova è spesso sovraffollato e le carrozze sono sporche, obsolete, calde d’estate e fredde d’inverno”, denuncia il Comitato degli utenti, Crufer. Una realtà che ha spinto molti nostri concittadini a ricorrere all’auto privata; una scelta certamente più impattante e costosa, ma obbligata. L’ultimo degli amministratori a protestare con la Regione è stato l’assessore alla Mobilità del Comune di Car-

L ’angolo pi, Cesare Galantini: ha inviato una lettera a Donini ricordandogli tutte le criticità della linea e sollecitando l’accoglimento delle richieste dei pendolari, dal raddoppio della linea ferroviaria Modena-Carpi (dal momento che due binari esistono solamente da Modena a Soliera) al rinnovamento dei treni. Era sindaco Claudio Bergianti quando venne richiesto per la prima volta il raddoppio della linea per favorire e migliorare il trasporto passeggeri e merci da Carpi a Modena. Ma nessuna risposta concreta è mai giunta dalla Regione, così come caddero nel vuoto le successive pressioni del sindaco Demos Malavasi: altri dieci anni di inutile attesa. Ora ci prova la Giunta Bellelli attraverso l’assessore Galantini il quale ricorda che il

di Cesare

Pradella

La Carpi - Modena: Cenerentola delle Ferrovie tratto Carpi-Modena interessa un territorio con importanti poli scolastici e numerosi insediamenti produttivi. A Comune e Crufer che gli ricordavano come

sulla Modena-Carpi-Mantova sono pressoché continui i ritardi e le soppressioni di convogli così come sono all’ordine del giorno i sovraffollamenti di carrozze

l’assessore Donini ha promesso l’introduzione (nel 2018!) di 75 nuovi elettrotreni che sostituiranno gli attuali diesel. Basta non avere fretta, dunque.

Seta promuove l’intermodalità e l’integrazione fra mezzi ecosostenibili: da settembre le biciclette potranno essere caricate gratuitamente sui bus urbani di Carpi

La bici pieghevole viaggia sull’autobus Seta - azienda che gestisce il trasporto pubblico su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza - promuove l’intermodalità e l’integrazione fra mezzi ecosostenibili: da settembre le biciclette, per ora solo quelle pieghevoli, potranno essere caricate gratuitamente sui bus urbani, compresi quelli di Carpi, nonchè sulle corriere. Inoltre, grazie alla partnership con Wecity, chi entrerà a far parte della community di viaggiatori smart potrà certificare i propri risparmi di CO2 e usufruire di sconti e benefit su prodotti e servizi. Bicicletta e autobus danno vita a una collaborazione virtuosa grazie a Seta. Le due principali modalità di trasporto sostenibile si integrano e realizzano, grazie alle moderne tecnologie, una partnership intelligente e premiante che rientra in una strategia di promozione del trasporto pubblico e di riduzione del traffico privato. La prima parte dell’iniziativa di

Da sinistra Galantini, Pistoni, Ferri, Bulgarelli, Giacobazzi e Tutino

promozione dell’intermodalità messa in atto dall’azienda di trasporto pubblico consiste nella

possibilità di caricare gratuitamente a bordo dei mezzi pubblici la propria bicicletta: questa

opportunità verrà concessa a partire da settembre a tutti i ciclisti. Sui mezzi urbani, compresi quelli di Carpi, sarà possibile caricare gratuitamente biciclette pieghevoli, a due condizioni: il nulla osta da parte dell’autista (che, a norma di legge, è responsabile della sicurezza dei passeggeri trasportati); l’obbligo per il proprietario di piegare la bicicletta e custodirla in modo da non arrecare alcun possibile pericolo per gli altri

passeggeri. Sui mezzi extraurbani, invece, si potrà caricare qualunque tipo di bicicletta, ma esclusivamente nell’apposito vano di carico per i bagagli posto nella parte inferiore del mezzo. Utilizzare due ruote e autobus per i propri spostamenti non è positivo solo per l’ambiente e la salute, ma è anche vantaggioso per il portafoglio. Infatti, grazie alla partnership avviata tra Seta e Wecity (la prima app certificata, che trasforma la CO2 risparmiata in premi e regali green), i crediti accumulati grazie agli spostamenti eco-sostenibili potranno trasformarsi in sconti e benefit. Ad esempio, Seta offrirà uno sconto del 50% sull’acquisto di un abbonamento mensile per tutti gli utilizzatori dell’App Wecity. Inoltre, per i propri abbonati annuali Seta metterà a disposizione un ulteriore premio, consistente in un contributo (fino a un massimo di 250 euro) per l’acquisto di 60 biciclette pieghevoli.

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Il 13 luglio in Corso Cabassi a Carpi musica live con tribute band The Pelvis

Corso Cabassi Street Festival

Il 13 luglio gli Anni Cinquanta e Sessanta rivivono in centro storico grazie alla serata Corso Cabassi Street Festival. Spazio alla musica live con tribute band The Pelvis e, ancora, esibizioni di ballerini di Rock ‘n’roll. Tutti possono partecipare ma è consigliato un abbigliamento a tema. La calda e frizzante serata di festa a ritmo di musica è offerta dai commercianti di corso Cabassi.

Venerdì 8 luglio, alle 21,30, all’interno della rassegna cinematografica Tenera è la notte

La battaglia di Chernobyl Venerdì 8 luglio, alle 21,30, all’interno della rassegna cinematografica Tenera è la notte presso l’arena Stadio in via Ugo da Carpi è programma la proiezione del film La battaglia di Chernobyl, documentario di Thomas Johnson, a cura del Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera. Definito il “miglior documentario” sull’incidente nucleare, è assai poco conosciuto e trasmesso in Italia. La pellicola presenta materiale inedito e ricostruisce, settimana dopo settimana, i drammatici avvenimenti successivi al 26 aprile 1986. Vengono riportate inoltre importanti interviste ad alcuni dei protagonisti di quelle giornate a partire da quella di Mikhail Gorbaciof, allora massima autorità dell’Unione Sovietica, ai vari responsabili militari che operarono alla centrale con i loro reparti, a Lev Bocharov, professore di geologia che contribuì alla realizzazione dl sarcofago in cui venne avvolto il reattore numero 4. “Un’occasione davvero unica per ricordare i 30 anni dall’incidente e le conseguenze che da allora ancora oggi interi territori e le loro popolazioni continuano a subire. Ringraziamo gli organizzatori per lo spazio che ci è stato concesso e per l’opportunità che ci viene data con la presentazione di questo film”, sottolinea Luciano Barbieri, presidente del Progetto Chernobyl Carpi, Novi e Soliera. L’ingresso è gratuito. 16

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Dal 17 al 24 luglio 15 giovani parteciperanno al campo estivo di lavoro a Cerignola, in provincia di Foggia

Lo Stato siamo noi

Anche quest’anno, dal 17 al 24 luglio, 15 ragazzi residenti nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine parteciperanno a un campo di volontariato a Cerignola. Promosso dal Presidio di Libera Peppe Tizian di Carpi insieme a Comune di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato e Centro Servizi per il Volontariato, col contributo della Regione Emilia Romagna, il campo è aperto a maggiorenni e minorenni accompagnati, e si rivolge perlopiù a giovani tra i 18 e i 30 anni. I partecipanti svolgeranno la propria esperienza presso due beni confiscati alle mafie, gestiti rispettivamente dalle cooperative sociali Pietra di scarto e Altereco, tra i fondatori del Presidio di Libera di Cerignola. Terra Aut e il Laboratorio di Legalità Francesco Marcone sono divenuti, dal 2010 a oggi, luoghi simbolo della lotta a criminalità organizzata e malaffare, creando occupazione, promuovendo integrazione sociale e aprendosi al territorio. Oltre alle attività mattutine di lavoro agricolo e riqualificazione dei beni attraverso progetti dedicati, l’esperienza del campo prevede l’approfondimento di alcune tematiche specifiche del territorio: un focus sulle mafie locali, sulle piaghe del caporalato in agricoltura e dei ghetti che caratterizzano la provincia di Foggia, senza tralasciare momenti di incontro con familiari di vittime di mafia e con la comunità, attraverso la visita alle bellezze locali, la scoperta delle tradizioni gastronomiche e, soprattutto, il contatto con le realtà virtuose che non si arrendono al depauperamento civile ed economico del territorio. La partecipazione

al campo ha lo scopo di diffondere una cultura fondata sulla giustizia sociale in contrapposizione alla mentalità mafiosa (quella che fa di violenza, ricatto e privilegio le sue basi portanti), di portare i giovani in contatto con chi opera concretamente per costruire una giustizia quotidiana. Una volta tornati a casa, quanti avranno partecipato al campo di volontariato potranno – come già successo per le precedenti edizioni – riportare quanto visto, le esperienze fatte, gli insegnamenti appresi, e farsi, a loro volta,

promotori, anche ma non solo tra i giovani, di quella concreta pratica di legalità della quale ogni comunità ha più che mai bisogno. La partecipazione sarà sostenuta dagli enti promotori per quanto riguarda copertura assicurativa, vitto e alloggio. A carico dei partecipanti le spese di viaggio e altri costi non inclusi. Per informazioni e per scaricare la domanda di partecipazione: presidio.carpi@libera.it, 328.5385784, 348.6534667 e sulla pagina Facebook Presidio Libera Peppe Tizian.

I libri da non perdere Una storia quasi solo d’amore Paolo Di Paolo Si incontrano una sera di ottobre, davanti a un teatro. Lui, rientrato da Londra, insegna recitazione a un gruppo di anziani. Lei lavora in un’agenzia di viaggi. Dal fascino indecifrabile di Teresa, Nino è confuso e turbato. Starle accanto lo costringe a pensare, a farsi e a fare domande, che via via acquisiscono altezza e spessore. Al di là dell’attrazione fisica, coglie in lei un enorme mistero, portato con semplicità e scioltezza. L’uno guarda l’altra come in uno specchio, che di entrambi riflette e scompone le scelte, le ambizioni, le inquietudini. Tanto Nino è figlio del suo tempo (molte passioni spente, nessuna tensione ideologica), tanto Teresa, con il suo segreto, sembra andare oltre. Ostaggi di un

mondo invecchiato, si lanciano insieme verso un sentimento nuovo, come si trattasse di un patto, di una scommessa. Accade sotto lo sguardo lungo e partecipe di Grazia, zia di Teresa e insegnante di teatro di Nino, attore giovane allo sbando. Proprio mentre crescono l’attesa e il desiderio, Grazia esce di scena, creando una sorta di “dopo” che rilegge l’intera vicenda di Nino e Teresa, il loro cercarsi là dove sono più profondamente diversi. Paolo Di Paolo entra nel teatro della contemporaneità cogliendo i segni di un bene inaspettato, di una luce che si accende dove smettiamo di esigere garanzie, dove viene voglia di mettersi alla prova. E di capire se siamo in grado di vivere. “E certo uno

poteva aver visto nascere i fiammiferi e la locomotiva a vapore, il primo lampione a elettricità, il telefono, il televisore o il primo computer grosso come un comodino, ma nulla poteva essere più stupefacente di te, stasera, davanti a me”.


Nella Notte Rosa della Romagna migliaia di persone si sono date appuntamento davanti al palco del Radio Bruno Estate a Cesenatico per la prima data del tour 2016. L’atteso spettacolo musicale a ingresso gratuito - presentato da Alessia Ventura ed Enzo Ferrari - ha preso il via il 3 luglio scorso per poi trasferirsi l’8 a Mantova, Capitale della Cultura 2016, in Piazza Sordello. Il 21 luglio farà tappa a Firenze in Piazzale Michelangelo, per la prima volta nella storia della manifestazione. Toccherà poi a Modena il 26 luglio con la scenografia del Palazzo Ducale in Piazza Roma, mentre per l’appuntamento conclusivo del 4 settembre protagonista sarà Piazza Maggiore a Bologna Il Radio Bruno Estate ha mosso i primi passi alla metà degli Anni ’90 con produzioni che sono cresciute via via nel tempo e oggi è uno degli appuntamenti musicali più importanti dell’estate italiana. Ogni tappa è unica, con un cast sempre diverso capace di accontentare un pubblico eterogeneo proprio come quello che ogni giorno si sintonizza su Radio Bruno, prima per ascolti in Emilia Romagna con importanti frequenze anche in Toscana, Lombardia e Veneto. Tanti gli artisti che si avvicenderanno nelle varie date: Francesco Renga, Stadio, Max Pezzali, Luca Carboni, Francesca Michielin, Ron, The Kolors, Tiromancino, Nomadi, Giusy Ferreri, Fedez & J Ax, Dear Gino Vantuno sin da ragazzo s’appassiona alla musica e cerca di diventare un batterista di fama mondiale. Cresciuto alla scuola di Gian Paolo Lancellotti, capisce in poco tempo (circa vent’anni) che lo strumento tanto amato lo porterà, più che altro, alle soglie della fame mondiale. Troppi batteristi e troppe band fanno rock, la concorrenza è spietatissima e occorre quindi inventarsi qualcosa di nuovo e geniale. Può Gino riuscire in questa impresa? No. Ma la volontà al Nostro non manca e, copiando soprattutto da Skiantos ed Elio e le Storie Tese, copiando senza vergogna da progressive e wave, senza dimenticare la più bieca tradizione melodica italiana, alla fine fonda un simpatico complessino di provincia cui dà il nome di Gino Vantuno e

Nella Notte Rosa della Romagna migliaia di persone si sono ritrovate davanti al palco del Radio Bruno Estate a Cesenatico per la prima data del tour

Radio Bruno Estate 2016: tornano gli spettacoli più attesi

Jack, Dolcenera, Emis Killa e Benji e Fede sono solo alcuni dei nomi, gli aggiornamenti sono on line su radiobruno.it, sulla App o ascoltando Radio Bruno. Il Radio Bruno Estate si potrà ascoltare e guardare in diretta da qualsiasi

parte del mondo in streaming, mentre la App è gratuita e facilmente scaricabile su smartphone e tablet. Per la prima volta si potrà seguire anche in diretta televisiva: canale 683. Per consentire la gratuità del Ra-

dio Bruno Estate è fondamentale il contribuito dei partner: i Comuni che ospitano la manifestazione (Cesenatico, Mantova, Firenze, Modena, Bologna), la Regione Emilia Romagna e, ancora, Wind, Comet, Italpizza, Grissin

Bon, Unimore, Bper, Youbet.it, Wella e Fiorucci. Il Radio Bruno Estate è ideato dal patron di Radio Bruno Gianni Prandi. A curare il cast artistico e la produzione sono Alessandro Prandi, Clarissa Martinelli e Leonello Viale.

Sabato 9 luglio alle 21,30 presso la Festa de L’Unità, in area Zanichelli, imperdibile appuntamento con Gino Vantuno e i Veicoli Volanti

In arrivo il ganso del nait...

i Veicoli Volanti. Attorniato da cinque musicisti e un servo di scena, esibisce un repertorio che propone

scalcagnate cover con testi rifatti (in pratica, delle canzoni-zombie riesumate e rimesse a nuovo) e inizia a

calcare le scene della pianura padana a partire da metà Anni Novanta. E la fortuna gli arride: fioccano i con-

Fiducia, Competenza, Qualità www.autocrew.it

certi dal vivo in locali prestigiosi come il Fuori Orario di Taneto di Gattatico, per poi diventare house band di locali allora in voga come l’Opera di Cavezzo, l’Artista di Levizzano Rangone e il Crazy Bull di Novellara e, addirittura, un paio di volte Gino Vantuno è sul palco a fianco di Freak Antoni, suo artista preferito e musone ispiratore. Ma l’arte, se talvolta dà la gloria, non permette certo lauti pasti. Così, dopo otto anni di rutilanti avventure musicali (tanti quanti quelli di un gruppo di Liverpool, tali Beatles), i componenti della band si licenziano per dedicarsi ad attività molto più creative quali il centrali-

nista di Pronto Soccorso, l’impiegato comunale o il riparatore di macchine tessili. Ma Gino non s’arrende: conscio delle potenzialità del gruppo - il migliore da questa parte dell’argine del Secchia, senza dubbio - in soli 15 anni riesce a convincere i suoi musicisti a suonare di nuovo insieme. Nel 2014 i Gino Vantuno e i Veicoli Volanti tornano quindi in grande spolvero con il loro spettacolo tra demenziale, rock e cabaret, a deliziare platee di grandi e piccini, ancora desiderose di sentire vecchi hit come Bella topona o di scoprire i nuovi brani, su tutti Il ganso del nait (che dà il nome al loro tour estivo) e Azienda agricola fratelli Ligailbue. Ancora una volta Gino Vantuno è con voi e con il suo spirito (rigorosamente con la s minuscola)!

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Tel. 059 767243 - Fax 059 767243 venerdì 8 luglio 2016

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“Se volete che il mondo intero venga a bussare alla vostra porta, provate a fare un pisolino la domenica pomeriggio”. Sam Ewing

Tre artisti italiani e una star internazionale sono stati i protagonisti della quattro giorni di musica ideata da Imarts e Quelli del 29

I momenti più belli del Carpi Summer Fest

Tre artisti italiani e una star internazionale sono stati i protagonisti della prima edizione di Carpi Summer Fest. La quattro giorni di grande musica in Piazza Martiri ha preso il via col concerto degli Stadio e il loro Miss Nostalgia Tour. Oltre due ore di canzoni che hanno ripercorso la carriera più che trentennale del gruppo, emozionando la platea. “Questa piazza è di una bellezza straordinaria – ha detto il leader della band, Gaetano Curreri – e vedere la cattedrale restaurata dopo il terremoto riempie davvero il cuore di gioia. E’ la dimostrazione che noi emiliani abbiamo gli attributi. Non ci piangiamo addosso. Mai”. Dopo gli Stadio è stata la volta della raffinata e suadente Malika Ayane. Con la sua voce unica e inconfondibile, Malika ha scaldato l’atmosfera e il suo Naif En Plein Air Tour ha letteralmente conquistato il cuore dei carpigiani e non solo. A infiammare Piazzale Re Astolfo ci ha poi pensato Boosta dei Subsonica col suo attesissimo dj set. La serata, l’unica a ingresso gratuito, è stata letteralmente presa d’assalto, soprattutto dai più giovani. Il giornale Tempo va in stampa nel giorno in cui tocca alla star internazionale Anastacia salire sul palco col suo The Ultimate Collection Tour. La kermesse - organizzata da Imarts e Quelli del 29, col contributo di 40mila euro del Comune di Carpi e la partnership di Radio Buno - tonerà ad animare Piazza Martiri il prossimo anno. Se l’obiettivo è quello di “riposizionare la nostra città tra i grandi poli di attrazione e interesse culturale, offrendo alla cittadinanza l’opportunità di assistere sul proprio territorio a grandi eventi di rilievo nazionale e internazionale”, come ha ribadito più volte l’assessore al centro storico Simone Morelli, di certo sarà necessario vendere qualche biglietto in più, in un periodo, quello estivo, in cui non c’è che l’imbarazzo della scelta se si vuole assistere a concerti gratuiti. J.B.

Foto di Mirko Martello

appuntamenti pubblicità a Carpi Museo della Città

Mostre CARPI

Fino al 28 agosto Savoir Faire Creatività, Ricerca, Abilità Museo della Città

Fino al 22 luglio Out Of Focus Mostra fotografica di Michele Tassinari Sala d’attesa Villa Richeldi Fino al 29 luglio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Francesco Natali O&A Centro Affari

Fino al 18 settembre Diffusa - Vestire i luoghi Quattro installazioni in centro storico A cura di Luca Panaro Centro Storico

Fino al 30 luglio Bianco Imperativo Biblioteca Multimediale Loria

Eventi

Fino al 28 agosto Réclame! Dal cappello alla moda, gli albori della

8 luglio - ore 19/20 Stwo (street workout) Parco delle Rimembranze

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CARPI

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8 luglio - ore 21.15 IncantArci Spettacolo musicale Piazzale Re Astolfo 9 luglio - ore 21 Aikido in piazza Esibizioni di Arti Marziali e Discipline Orientali Piazzale Re Astolfo Fino al 17 luglio Festa dell’Unità tra gli alberi Area Zanichelli 8, 9 e 10 luglio Così lontano, così vicino Iniziative culturali nelle frazioni carpigiane Miarèeina in fèesta Gelateria-Caffetteria Era Ora

10 luglio - ore 21.30 Letture dai Canti dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto Nel 500° anno dalla sua prima pubblicazione (1516) Voci recitanti Bianca Maria Amendola, Elena Barbieri, Gloria Forghieri, Sara Gozzi, Ferdinando Napolitano, Sandro Poli, Milva Zanasi Musiche originali dal vivo di Enrico Pasini e Daniele Rossi Regia di Paolo Dall’Olio Cortile di San Rocco 10 luglio 72° Anniversario dell’Eccidio dei 67 Martiri di Fossoli Poligono di Tiro

11 luglio - ore 21 Rassegna estiva Surya Piazzale Re Astolfo 11 luglio - ore 21.30 Così lontano, così vicino Se otto ore son troppo poche Con Mondine di Novi e Flexus Circolo Arci di Migliarina 12 luglio - 0re 16 Così lontano, così vicino I quattro musicanti di Brema Spettacolo di burattini Circolo Arci Arcobaleno 12 luglio - ore 21.30 Luglio Divino 2016 Omaggio a Maria Callas Duo Sconcerto Cantina di Carpi e Sorbara


Sedici concerti, sessantatrè musicisti provenienti da nove diversi Paesi del mondo, cinque Comuni coinvolti tra Reggio Emilia, Modena e provincia. Questi i numeri della 21esima edizione della notissima rassegna musicale Mundus organizzata da ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e tutti i Comuni partecipanti, che si svolgerà dal 7 luglio al 15 agosto tra Reggio Emilia, Casalgrande, Correggio, Scandiano e Carpi. Concerti – tutti con inizio alle 21.30 - sia gratuiti che a pagamento, con biglietti dai 2 ai 5 euro. Un viaggio musicale tra sonorità jazz, rock, etniche, folk, soul e popolari, con artisti notissimi della scena italiana (come tra gli altri Almamegretta, Fabrizio Bosso, Maria Pia De Vito, Cristina Donà, Rita Marcotulli, Peppe Servillo, Ares Tavolazzi) e internazionale (Clarice Assad, Brian Auger, Mariama, Carmen Souza solo per citarne alcuni) che si esibiranno in splendide e suggestive location. Una delle signore del jazz contemporaneo, la brasiliana Clarice Assad, è l’indiscussa protagonista con la sua voce e il suo pianoforte di Home, il primo dei tre concerti di Mundus 2016 in programma a Carpi nella straordinaria cornice di Piazzale Re Astolfo, con ingresso gratuito, domenica 31 luglio. Artista versatile, Clarice Assad è un’apprezzata pianista, produttrice e musicista jazz con un prezioso talento per l’improvvisazione scat. Le sue creazioni sono caratterizzate da un’ampia varietà di stili. Sempre in Piazzale Re Astolfo e a ingresso gratuito, sabato 6 agosto, va in scena EnneEnne degli Almamegretta. Il frontman Raiz ritrova gli altri membri storici della band (Gennaro ‘T’ Tesone alla batteria, Paolo Polcari alle tastiere e sampler, Mario ‘4mix’ Formisano al basso, Federico ‘Fefo’ Forconi alla chitarra, Salvatore Zannella alle percussioni e

Al via giovedì 7 luglio la 21^ edizione dello storico festival organizzato da Ater, con musicisti da tutto il mondo. Ecco il programma di Carpi

Va in scena Mundus

Clarice Assad Rosario Bonaccorso

Almamegretta

Albino D’Amato al dubmaster) per un concerto con i brani del loro ultimo album. Il titolo EnneEnne è preso in prestito dall’acronimo Nescio Nomen, una delle frasi coniate per registrare all’anagrafe chi nasce da genitori ignoti. Le canzoni scritte per l’album risentono di diverse fonti d’ispirazione benché al centro del mondo musicale degli Almamegretta continui a esserci il dub di provenienza inglese, inteso più come metodo compositivo che

12 luglio - ore 21.30 Pazze per amore Recital teatrale e musicale sul tema dell’amore Voce: Giuliana Soldani Chitarra: Anna Vezzani Pronao del Teatro

13 luglio - dalle 21 La magia delle terre e delle acque Proiezioni e mostra di fotografia subacquea curata da Denis Palbiani Cortile d’Onore

Un’estate soffiasogni Spettacoli, letture, laboratori e giochi per bambini e famiglie Programma 12 luglio - ore 21.30 Omaggio a Roald Dahl Grandi giganti e brutti sporcelli Lettura animata con Fabio Scaramucci, accompagnato dalle musiche di Fabio Mazza Dai 5 anni Cortile del Ninfeo

14 luglio - ore 21.30 Proiezione del film Amy. The Girl behind the Name Di Asif Kapadia A cura di Gianluca Magnani Cortile d’Onore Tutti i mercoledì fino al 31 agosto Mercoledì d’estate - AMare Carpi Il Mare nel centro di Carpi Centro storico

I mercoledì d’estate alla Libreria Mondadori Programma 13 luglio - ore 21 Federica Di Iesu presenta Un istante per sempre 20 luglio - ore 21 Alberto Bellini presenta Tutto questo tempo 3 agosto - ore 21 Lisa Fornaciari e Paola Rossi presentano E ora leggiamo... la favola mia (Ada Edizioni) Dialoga con gli autori Maria Silvia Cabri Libreria Mondadori

Palazzo by night Il martedì e giovedì sera fino al 25 agosto, ore 21/24 Apertura straordinaria

I giovedì e i venerdì fino al 26 agosto, ore 21.30/24.00 La dama della torre

9 luglio - ore 21.30 Dio esiste e vive a Bruxelles Di Jaco Van Dormael

Ascesa. Torre della Sagra Il martedì sera fino al 30 agosto, ore 21/24 CINEMA ESTIVO Tenera è la notte… 8 luglio - ore 21.30 La battaglia di Chernobyl Di Thomas Johnson A cura del Comitato Progetto Chernobyl Di Carpi, Novi e Soliera

nella sua accezione reggae vera e propria. Infine, mercoledì 10 agosto, nel Chiostro di San Rocco, Rosario Bonaccorso con la sua voce e il suo contrabbasso sarà il protagonista di Viaggiando, con lui Dino Rubino a tromba e flicorno, Roberto Taufic alla chitarra e Alessandro Paternesi alla batteria. Un excursus musicale, il suo, attraverso diversi continenti e culture d’oltremare, un lavoro nel quale confluisce un retroterra musicale composito e affascinante e dove l’impronta raffinata della cultura mediterranea si mescola a un indiscusso respiro internazionale. 10 luglio - ore 21.30 Nemiche per la pelle Di Luca Lucini 11 luglio - ore 21.30 45 anni Di Andrew Haigh 12 luglio - ore 21.30 Fiore Di Claudio Giovannesi 13 luglio - ore 21.30 Carol Di Todd Haynes 14 luglio - ore 21.30 Il viaggio di Arlo Di Peter Sohn Area Stadio Comunale Cabassi

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Calciomercato - E’ ufficiale l’ingaggio del centravanti gambiano, classe ’95, Lamin Jawo, proveniente dal finale

CARPI FC 1909

Carpi a caccia di giovani talenti

Dopo aver saputo che il portiere Simone Colombi e il mediano Malik Mbaye vestiranno biancorosso nel prossimo campionato, i tifosi carpigiani hanno accolto con curiosità l’ingaggio del centravanti gambiano, classe ’95, Lamin Jawo, proveniente dal Finale. Il promettente giocatore si è legato al club biancorosso per una stagione con opzione per le tre successive. Un colpo a sorpresa (soffiato al lungo corteggiamento da parte del Cagliari) che dimostra la volontà della società del patron Bonacini di ritornare a una politica di valorizzazione dei talenti provenienti dalle categorie inferiori. In entrata intanto fervono le trattative sulla scrivania di Giancarlo Romairone: nella sua prolungata permanenza milanese, il ds continua la sua ricerca per consentire a mister Fabrizio Castori e al suo staff di lavorare su un gruppo forte e capace di riagguantare la Serie A. Il cambiamento più profondo potrebbe essere operato nel reparto avanzato dove, nella prossima stagione, si conta di far affidamento sulla coppia formata da Federico Melchiorri e Andrea Catellani. Per il primo l’offerta ci sarebbe già e comprenderebbe un prestito annuale con opzione di riscatto dell’intero cartellino a patto che il Carpi possa, in caso di mancato recupero totale dall’infortunio del nativo di Treia, rispedirlo in terra sarda nella sessione invernale del mercato a inizio 2017. Per Catellani invece la situazione appare più intricata: il giocatore si sarebbe già accordato col Carpi al quale tuttavia manca l’ok da parte dello Spezia che, forte di un altro anno di contratto, vorrebbe monetizzarne la cessione. Anche il reparto arretrato potrebbe mutare considerato il costante pressing di Chievo ed Empoli per Simone Romagnoli e Riccardo Gagliolo e la difficoltà nel riavere l’atalantino Emanuele Suagher seguito con attenzione dalle neopromosse nella massima serie Pescara e Crotone. Sfumato l’accordo con Marco Calderoni che ha preferito le garanzie tecniche propostegli dal Novara, il club bian-

Lamim Jawo

corosso sembra aver ora indirizzato le proprie attenzioni sull’esperto Raffaele Pucino del Chievo e su Gabriele Angella dell’Udinese. Entrambi potrebbero essere utilizzati dai rispettivi club di appartenenza come parziali contropartite tecniche nel tentativo di abbassare la parte cash riguardante le trattative per Romagnoli e Kevin Lasagna. I friulani pare in queste ore abbiano sorpassato il Bologna nella corsa all’attaccante mantovano che Bonacini valu-

ta non meno di 5 milioni. Con le valigie in mano anche l’estremo difensore sloveno Vid Belec: dopo aver rinnovato per altri due anni il proprio contratto, scongiurando l’ipotesi di una partenza senza plusvalenza per il Carpi, è pronto a dire sì al Marsiglia non appena Steve Mandanda, attuale guardiano della porta dei francesi, avrà trovato l’accordo con la Lazio. Enrico Bonzanini

Fabio Concas sarà presente al raduno al Cabassi l’11 luglio, si unirà al gruppo nel ritiro in Valsugana e, al termine della squalifica, sarà messo sotto contratto dalla società biancorossa

Concas: a volte ritornano…

A volte ritornano e, in “Devo sdebitarmi con i tifosi per fica, sarà messo sotto contratto questo caso, nel tripudio l’affetto che mi hanno sempre di- dalla società biancorossa. generale… E’ passato più di un mostrato”, queste le prime parole “Devo sdebitarmi con i tifosi per l’affetto che mi hanno sempre anno dalla sentenza del Tribudi Chico, come lo hanno affettuodimostrato”, queste le prime nale Nazionale Antidoping che samente ribattezzato i supporters parole di Chico, come lo hanno aveva sospeso per due anni biancorossi, visibilmente emozio- affettuosamente ribattezzato i dall’attività agonistica l’attaccante del Carpi Fabio Concas, nato e desideroso di tornare a vive- supporters biancorossi, visibilre il clima dello spogliatoio respi- mente emozionato e desideroso trovato positivo a sostanze derivate dalla cocaina in un rando al contempo il profumo del di tornare a vivere il clima dello controllo effettuato al termine manto erboso del terreno di gioco. spogliatoio respirando al contempo il profumo del manto del derby contro il Modena, erboso del terreno di gioco. peraltro vinto di misura grazie alla rete di Jerry MbakoOra Fabio Concas si mette alle spalle una brutta storia e gu. Una condanna pesante che, dopo aver portato alla lo fa con la consapevolezza di dover dimostrare, prima di rescissione del contratto che lo legava al Carpi, aveva rischiato di metterne seriamente a repentaglio la carriera. tutto a se stesso, che gli errori commessi hanno rappresentato una tappa, seppure dolorosa, nel suo percorso di Sono stati l’affetto della famiglia, della compagna, del maturazione personale. Fabio Concas è tornato e ora tutti suo splendido bambino e del Carpi Fc a sostenerlo in si aspettano che quella maglia numero 7 torni a essere questo lungo e difficile momento. Fabio Concas sarà presente al raduno allo Stadio Cabassi l’11 luglio, si unirà l’incubo delle difese avversarie. Enrico Bonzanini al gruppo nel ritiro in Valsugana e, al termine della squali-

Fabio Concas

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Challenge Cup

Terraquilia rinuncia La società Terraquilia Handball Carpi comunica, non senza rammarico, di aver deciso di rinunciare alla possibilità di disputare nella prossima stagione sportiva la Challenge Cup, ottenuta con il terzo posto conseguito nel campionato. “La Challenge Cup - spiega la società in una nota stampa

Dopo settimane di immobilismo sul mercato contraddistinte dalla profonda rivoluzione tecnica di Bolzano e Siracusa, la Terraquilia Handball Carpi si muove e lo fa in maniera decisamente convinta. Il Ds Claudio Cerchiari ha infatti strappato il sì al terzino della Nazionale Giulio Venturi che andrà così a irrobustire la vasta colonia azzurra già composta da Michele Rossi, Carlo Sperti, Andrea Parisini e Vito Vaccaro. Venturi, che ha scelto la maglia numero 89 (come il suo anno di nascita), dopo essere nato nella rigogliosa “cantera” di Bologna, è sbocciato definitivamente nel Romagna per poi passare due stagioni nel Cassano Magnago. Corteggiato da molti club italiani fra cui quello del Siracusa, Venturi ha scelto Carpi stregato dal progetto tecnico di Ilic che lo vede perno fondamentale di difesa e implacabile cecchino di mano mancina. Ma non si limita solamente al terzino bolognese il mercato in entrata dei biancorossi (che non rinnoveranno il contratto a nessun gio-

- terza competizione continentale, si basa, nei primi turni eliminatori, su criteri che impongono alle compagini partecipanti costi notevoli fra i quali quelli del soggiorno della squadra ospite, dei commissari di gara e degli arbitri. Preferiamo non affrontare tali spese per tutelare la solidità del

club puntando a consolidarci ulteriormente nelle due competizioni nazionali. A ciò si aggiunge un sempre crescente calo della copertura televisiva nazionale che rende più complesso raccogliere risorse da investire nel club”. Tra le ragioni che hanno spinto alla rinuncia vi è poi anche la “mancanza di una struttura adatta a ospitare gare al di fuori della regular season”.

Pallamano - Dopo settimane di immobilismo sul mercato, Terraquilia Handball Carpi annuncia due importanti arrivi

Il colpaccio: Venturi e Nocelli vestiranno biancorosso catore della folta colonia croata formata da Andrea Basic, Bruno Brzic, David Ceso e Damir Opalic): Cerchiari ha sbaragliato la concorrenza di Bolzano, Fasano e Bressanone chiudendo col Cingoli per il “gioiello” classe 1999, Lorenzo Nocelli. Un colpaccio vero e proprio che porta all’ombra di Palazzo Pio uno dei migliori talenti italiani, esploso nell’ultima stagione nella neopromossa Cingoli e caldamente consigliato dal capitano dell’Ancona Davide Campana, conterraneo che lo ha visto crescere ed esplodere definitivamente. Desta invece preoccupazione la situazione del centrale Alessio Moretti che, dopo aver firmato un pre contratto con la Terraquilia a inizio giugno, ha per il momento fatto perdere le sue tracce rischiando così di far saltare la trattativa.

Giulio Venturi

Problematica che ha scosso i piani del club emiliano: temendo che dietro tale ripensamento ci possa essere la Junior Fasano campione d’Italia in carica, la società ha minacciato di denunciare la situazione alla Federazione. Se venissero dimostrati i timori carpigiani il giocatore classe ’94, da tre anni nel giro della Nazionale, rischierebbe un anno di squalifica. Gli screzi con Fasano si estendono anche al mercato dove va registrata un’offerta ufficiale del ds biancorosso per la stella argentina Guido Ricobelli, che sarà impegnato ai Giochi Olimpici sudamericani nonché leader tecnico indiscusso dei pugliesi. Prime schermaglie di una calda estate di mercato che sarà certamente il preludio di un campionato mai così combattuto per gli obiettivi stagionali.

Altre di mercato Il Bolzano dopo aver piazzato i colpacci Martin Sonnerer e Gianluca Dapiran ha chiuso il proprio mercato con gli innesti dei talenti classe ’95 Lucas Stricker e Nicola Riccardi provenienti rispettivamente da Merano e Cassano Magnago. Colpo importante del Pressano che riabbraccia Alessadro Dallago e pensa alla cessione dell’esperta ala Adriano Di Maggio diretto verso la Junior Fasano. Trieste infine potrebbe proporre un contratto annuale agli ex Carpi David Ceso e Andrea Basic. Il Romagna infine, perso Luigi Malavasi accordatosi col Modena in A2, potrebbe virare sull’estremo difensore Matteo Trinci attualmente senza contratto dopo il fallimento di Ambra. Enrico Bonzanini

Grandi risultati per l’ASD Canottieri Mutina

La squadra di Kayak Polo promossa in A1

Tantissimi atleti over 30 protagonisti lo scorso 25 e 26 giugno del Campionato Italiano Master di velocità e fondo nelle acque di San Giorgio di Nogaro (UD) organizzati dalla Canoa San Giorgio. Un fine settimana caratterizzato da agonismo e divertimento che ha portato sul podio tenacia e soddisfazione. La passione per la canoa viene trasmessa spesso così, tra genitori e figli, tramandando di generazione in generazione piccoli e grandi successi. Ottimi risultati per gli atleti della Canottieri Mutina che hanno conquistato ben 9 medaglie di cui 3 titoli di Campioni d’Italia nel K2 500 mt. e nel K2 5000 mt. con Davide Zironi e Davide Castagnoli, e nel K1 200 mt. con Piero Pedrazzi. Quattro Argenti conquistati rispettivamente da Davide Castagnoli nel K1 1000 mt. da Gabriella Tenna nel K1

squadra punta al Campionato Italiano Under 18. Lo scorso weekend Juliet Kayne, atleta paralimpica della ASD Canottieri Mutina ha ottenuto il 6° posto ai

Squadra di Kayak Polo

Campionati Europei a Mosca. Ricordiamo anche che alcune settimane fa il Coni ha assegnato alla Canottieri Mutina la medaglia d’oro al valore sportivo.

Master

1000 mt. e K1 5000 mt. da Davide Castagnoli e Piero Pedrazzi nel K2 1000 mt. Due Bronzi conquistati da Davide Zironi nel K1 500 mt. e dal K2 composto da Davide Zironi e Piero Pedrazzi sulla distanza dei 200 mt. Storica poi la

promozione per la squadra di Kayak Polo in A1 a punteggio pieno. Con gli ultimi incontri disputati a Firenze lo scorso 25 e 26 giugno la squadra, che aveva bisogno di due vittorie su cinque incontri, ha completato il suo campionato a

punteggio pieno. 16 partite, 16 vittorie; 141 goal fatti, 28 subiti. Matteo Gobbi si è qualificato capocannoniere con 39 goal. Quattro giocatori tra i migliori 15 cannonieri: Matteo Gobbi, Mario Moschetti, Andrea Caminati e Piero Pizzo. E ora la venerdì 8 luglio 2016

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Da anni il crossodromo cittadino, grazie all’impegno dello Sport Motoclub Uisp Carpi, ospita gare di altissimo livello e anche in questo 2016 gli organizzatori non si sono smentiti in occasione degli Internazionali d’Italia di Supercross

Da anni il crossodromo cittadino, grazie all’impegno dello Sport Motoclub Uisp Carpi, ospita gare di altissimo livello e anche in questo 2016 gli organizzatori non si sono smentiti in occasione degli Internazionali d’Italia di Supercross. Sabato 2 luglio i piloti si sono sfidati in occasione del Carpi Night Show per la vittoria assoluta davanti a un pubblico numeroso. SUPERCROSS – Una bellissima battaglia in questa categoria tra due protagonisti italiani: Marco Maddii (Husqvarna) e Angelo Pellegrini (Suzuki). La vittoria Simon Mallet

Foto di Luca Covezzi

Lo spettacolo corre sulla pista

assoluta è andata a Maddii mentre Pellegrini si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio. Terzo posto per il francese Simon Mallet (Honda) e quarto per Matteo Bonini (KTM). SX LITES – Filippo Zonta (Honda) è riuscito ad aggiudicarsi questa prima prova degli Internazionali d’Italia della categoria riservata a moto fino a 250 4 Tempi grazie a un sorpasso ai danni di Francesco Muratori (Suzuki) giunto secondo. Terzo Lorenzo Camporese (Honda) e quarto Alberto Forato (Honda). SX JUNIOR 125 – Hanno lottato per tutta la manche Andrea Zanotti (KTM) e Paolo Luga-

na (TM) e sono arrivati distanziati di meno di un secondo l’uno dall’altro. Il San Marinese della KTM si è aggiudicato la gara imponendo un buon ritmo sin dalla prima curva, prendendo il comando e non lasciando più la posi-

Marco Maddii

zione; alle spalle del leader della corsa il pilota della Tm Lugana che ha lottato per tenere la seconda piazza. Terzo assoluto è giunto Kevin Cattaneo (Suzuki). Ottima prestazione per Nicolò Folli (Yamaha) che ha rimontato dalla decima posizione dopo la prima curva fino al quarto posto. SX JUNIOR 85 – Bellissima batteria combattuta sin dal primo giro dai due giovani protagonisti: Alberto Barcella (Husqvarna) e Mirko Valsecchi (KTM). Verso la fine della gara il pilota della Husqvarna ha trovato lo spunto vincente e si è ripreso la prima posizione respingendo l’avversario fin sotto la bandiera a scacchi. Ultimo gradino del podio per Andrea Bonacorsi (KTM) che ha sempre mantenuto la terza posizione e ha controllato i suoi avversari. SUPERFINALE – La serata del 31° Carpi Night Show si è conclusa con una gara avvin-

Angelo Pellegrini

cente e combattuta che ha infiammato gli spettatori. I migliori piloti di giornata si sono sfidati in questa avvincente batteria che ha visto all’abbassarsi del cancelletto di partenza scattare velocemente Matteo Bonini, seguito prima da Marco Maddii, partito secondo, e poi da Simon Mallet, risalito dalla quinta/sesta posizione dopo il via. Il francese aveva già dimostrato nelle manche precedenti di avere un buon ritmo di gara e al quarto giro ha trovato il varco giusto e ha infilato Bonini, dopo aver avuto la meglio già su Maddii, portandosi al comando. Il transalpino ha allungato, lasciando i due italiani a combattere per la seconda piazza conquistata da Bonini.

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