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venerdì 24 luglio 2015 anno XVI - n. 29
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti Manuela Bellelli
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Marco Lugli
Nel tuo sangue è l’ultimo romanzo del carpigiano Marco Lugli
Tommaso Cavazzuti
tommaso cavazzuti e la lezione di papa francesco in america latina San Marino
Pedalare sicuri
la frazione di San Marino aspetta ancora la sua ciclabile
Alla sicurezza dei ciclisti è dedicata la tesi magistrale che la carpigiana Manuela Bellelli ha discusso nella seduta del 16 luglio scorso presso l’Università di Padova conseguendo la laurea in Psicologia ambientale.
Famiglie sinti sistemate dietro alla piscina
tra le righe:
Potare non significa di Jessica Bianchi decapitare! AMBIENTE
livelli di Ozono
continuano gli sforamenti salute
Bocce ferme sul promesso trasferimento dei nomadi. mancanza di idee o di strumenti?
IL LEO CLUB
per la Pediatria del Ramazzini
Londra: il trampolino per il mio futuro Gaia Mirabella
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Tra le righe...
Potare non significa decapitare!
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Foto della settimana...
o stato di salute degli alberi di una città è forse uno dei parametri più attendibili per comprendere lo stato in cui versano le casse pubbliche. Oserei dire siano direttamente proporzionali: più ricche sono le tasche della pubblica amministrazione, meglio sta il patrimonio verde. Ergo, a Carpi ce la passiamo alquanto maluccio… Dopo i disastrosi strascichi lasciati dalla neve, il Comune è passato alle maniere forti nel disinteresse generale. Di ramo in ramo, si è liberato, nel silenzio più totale, di un sacco di alberi. Sradicando (è proprio il caso di dirlo) il problema alla radice. “Le risorse da destinare alla manutenzione del verde pubblico non ci sono”, si giustificano i nostri amministratori. Di certo con un bilancio che stanzia per questa voce solo 100mila euro all’anno tagliare alberi diventa l’unica strada praticabile: costa meno e, soprattutto, è una soluzione definitiva. Le parole però hanno un peso e, anche se non costano nulla, occorre imparare a spenderle nel migliore dei modi. Potare non significa decapitare. Ricordatevelo la prossima volta che scrivete un cartello.
Jessica Bianchi Frase della settimana...
“Carpi, lancia un nuovo trend. Dopo i cervelli in fuga, gli atleti in fuga”. Comunicato stampa del Movimento 5 stelle di Carpi relativo alla fuga delle società sportive di pallavolo, calcio, pallamano e nuoto dalla nostra città.
Il graffio Rotonda di via Muratori Foto tratta dalla pagina Facebook di Mauro D’Orazi
La Iena
Otto poliziotti presidiano il Consiglio Comunale. C’è stato un attacco terroristico? No ci sono quelli del Comitato Sisma.12. Ah ecco… attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 22 luglio 2015
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llestire o migliorare, ove presenti, le sale ricreative dei Reparti di Pediatria delle strutture ospedaliere presenti sul territorio italiano: questo l’obiettivo che, da due anni a questa parte, si propone il progetto Leo4Children, portato avanti con passione dai giovani del Multi Distretto Leo 108 Italy. Il Leo Club di Carpi, alla presenza di Maurizio Calestrini e Cristina Ascari, rispettivamente del Lions Club Carpi Host e del Lions Alberto Pio, lo scorso 16 luglio, ha donato otto televisori led per la sala ricreativa e le camere del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. Questa donazione non è che l’ultima di una serie che ha coinvolto ben 45 nosocomi sull’intero territorio nazionale, rese possibili dopo che i Leo hanno raccolto circa 180mila euro con la vendita di pandorini e colombine nel corso degli ultimi due anni. “In questo modo vogliamo sostenere i bambini in un momento di criticità – spiega il neo presidente del sodalizio
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Il Leo Club di Carpi, alla presenza dei Lions Club Carpi Host e Alberto Pio, lo scorso 16 luglio, ha donato otto televisori led per la sala ricreativa e le camere del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini
Il Leo per la Pediatria di Carpi
Da sinistra Francesco Tazzioli, Daniele Valentini vice presidente distrettuale Leo 108Tb, Simone Ramella presidente Leo Club Carpi, Francesca Bersani presidente distrettuale Leo 108Tb, Sara Leopardi segretario distrettuale Leo 108Tb, Delia Caramaschi segretario Leo Club Carpi
Da sinistra: Cristina Ascari, Maurizio Calestrini, Simone Ramella e la dottoressa Adriana Borghi
carpigiano, Simone Ramella, alla sua prima uscita ufficiale – apportando un sensibile miglioramento alla loro qualità di vita durante il periodo di permanenza in ospedale. E’ davvero un onore poter contribuire, anche in piccola parte, al benessere di
bambini bisognosi di cure”. Per sostenere il progetto Leo4Children sarà possibile recarsi in Piazza Martiri il prossimo 28 e 29 novembre e il 5 e 6 marzo 2016, oltre che reperire maggiori informazioni sul sito www. leo4children.it. M.M.
I lettori ci scrivono
G
entile Redazione, mi rivolgo tramite voi agli esperti di vostra fiducia per una risposta che credo possa essere utile anche ad altre persone legalmente separate o divorziate che si trovano nella mia stessa situazione. Sono separata consensualmente, ho un figlio di otto anni in affido condiviso e sono genitore collocatario. Le visite paterne si svolgono il mercoledì, dall’uscita della scuola fino al mattino seguente, con rientro a scuola e a weekend alterni, il sabato dall’uscita della scuola fino alla domenica sera. Il mio ex marito dà il suo consenso ad attività sportiva solo se questa non si svolge nei giorni di visita paterna (per inciso il giorno infrasettimanale lui lascia nostro figlio in custodia ai nonni paterni con cui convive dalla separazione); idem per quanto riguarda il campo estivo, che il bimbo frequenta con entusiasmo: può andarci a esclusione del mercoledì, col risultato che non può mai svolgere le attività in modo continuativo come i suoi coetanei. Il padre ha negato il consenso anche per un corso di lingua di solo mezz’ora la settimana (risposta: non do il mio
Quando gli ex mariti non fanno la loro parte consenso, non pago e non pagherò nulla). Saggi e feste scolastiche sono un dramma se cadono nei giorni di visita paterna. L’anno scorso, rifiutandosi di venirlo a prendere alle 16, anziché alle 13, per portarlo al corso sportivo, il bambino ha potuto frequentarne uno (che si svolgeva il lunedì e mercoledì) solo il lunedì, pagando ovviamente il corso in toto, con difficoltà del bimbo per recuperare ciò che i compagni apprendevano il mercoledì. Il mio ex marito non va nemmeno a fare le prenotazioni al poliambulatorio per eventuali visite specialistiche, non accompagna il figlio a fare i raggi... inutile chiederglielo, non risponde alla mail, quindi, se io non posso, devo ricorrere a un aiuto esterno. Chiedo ai vostri avvocati: è lecito che il padre imponga al figlio tutti questi vincoli oppure sarebbe più corretto condividesse i carichi di gestione legati a nostro figlio? Quale articolo della legge 2006 garantisce la pretesa del padre di defilarsi e, peggio, di impedire una vita normale al figlio? Non ultimo, minaccia azioni legali per molestia, se chiedo
di permettere al figlio di frequentare i coetanei alle feste organizzate dal comune o promosse in collaborazione con la scuola, isolandolo dal suo contesto sociale. Il mio ex risiede in un altro comune della provincia e qualche volta potrebbe sacrificarsi per accontentare suo figlio che mi chiede di domandargli se può vedere i suoi compagni. Questo comportamento genera nel bimbo una specie di ansia da calendario: appena vede un avviso (anche tramite la scuola) di qualcosa che gli interessa verifica il giorno, se è a casa o dal padre, cui segue un’obbedienza frustrata alla limitazione che gli viene imposta. Stesso iter per le feste di compleanno degli amici se cadono nei giorni di visita: una specie di ghigliottina. Oltre alle conseguenze negative che possono ripercuotersi su nostro figlio, io mi trovo a gestire in toto un affido condiviso come se fosse esclusivo o se fossi vedova, però con l’aggravante del peso che questo padre impone coi limiti del suo “pollice verso”, disinteressandosi però del quotidiano. Mi sento una specie di governante
obbligatoria senza diritti, che deve fare i salti mortali per far coincidere il lavoro e la gestione del figlio, al servizio di un bamboccione tornato adolescente nel nido materno, che recita la parte del padre disperato cui viene “tolto” il figlio . Grazie anche a una legge che permette ai genitori non collocatari di spassarsela liberi da ogni carico di responsabilità e, contemporaneamente, di avere il coltello dalla parte del manico rifiutando il consenso per spirito di contestazione ed espressione di potere, atteggiandosi a vittima. Per favore non mi si parli di mediazione familiare, strumento valido solo se c’è la volontà di fare il bene del figlio e se nel proprio essere esiste tale propensione. Noi abbiamo già provato senza nessun risultato, se non quello di sottrarre tempo dal mio lavoro e dalla gestione di mio figlio, visto che nemmeno gli incontri hanno potuto svolgersi nei giorni di visita paterni. Pare nutra un gusto sadico per perpetuare i problemi e creare sempre nuove grane pur di tenermi legata. Lettera firmata
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n materia di separazione personale la regola prioritaria dell’affidamento condiviso dei figli a entrambi i genitori è derogabile – ai sensi dell’art. 155 bis, primo comma, cod. civ. – laddove la sua applicazione risulti di fatto contraria all’interesse del minore. Se nel corso dell’affidamento condiviso si verifica una conflittualità tra genitori, tale da porre in pericolo l’equilibrio e lo sviluppo psicologico dei figli, tale regime non potrà proseguire, in quanto l’interesse primario è sempre quello dei minori. Ogni caso concreto viene ovviamente vagliato dal Giudice. Significativa in merito è la sentenza della Corte di Cassazione n.5108/2012. Nel caso specifico è stato disposto l’affidamento esclusivo alla madre, in modifica al precedente regime di affido condiviso, attribuendole anche l’esercizio esclusivo della potestà genitoriale e regolando il diritto del padre di frequentazione della bambina. Dall’esito della CTU, era emerso infatti che “l’affidamento condiviso si era dimostrato nocivo alla minore e possibile fonte di future patologie per la stessa, in quanto generante ansia, confusione e tensione e, dunque, irreprensibilmente concluso per la sussistenza di condizioni pregiudizievoli al suo interesse, atte a legittimare l’affidamento della figlia alla madre”. Vano è stato il ricorso del padre, alla luce di accertati e vagliati atti di prevaricazione da parte del medesimo genitore. Anche la successiva sentenza della Corte di Cassazione n. 5847, depositata l’8 marzo 2013, riguarda un caso di revoca dell’affidamento congiunto dei bambini, disponendo quello esclusivo alla madre, a causa della condotta del marito. In conclusione se uno dei genitori separati non si mostrasse idoneo a occuparsi dei figli, l’affido condiviso può essere revocato. Il genitore che è intenzionato a chiedere la revoca deve depositare presso il Tribunale tramite il proprio legale il ricorso per modifica delle condizione di separazione. avvocato Laura Vincenzi
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uove soluzioni abitative per arrivare alla chiusura, “senza se e senza ma”, dei grandi campi nomadi “dove è più facile che si concentrino conflitti, tensioni sociali e condizioni igieniche non tollerabili”. Quella dell’abitare è senza dubbio una delle voci principali del progetto di legge sull’inclusione sociale di Rom e Sinti, i quali rappresentano lo 0,06% della popolazione complessiva dell’Emilia Romagna (sono circa 2.700), approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea legislativa della Regione. Per favorire il definitivo superamento dei campi di grandi dimensioni, la Regione stanzia 700mila euro (pochini) per i Comuni quale incentivo per il passaggio a micro-aree, pubbliche e private, a carattere familiare. E a Carpi, cosa succederà? Come noto, l’ente pubblico, che sgomberò il campo di via Nuova Ponente nell’aprile dello scorso anno, ora è alle prese con una bella gatta da pelare: dove piazzare i 45 sinti attualmente sistemati in zona fiera e i 30 dell’ex scuola di Cortile? E come sbrogliare la vicenda che vede protagonisti da un lato la famiglia Bernardoni proprietaria di un terreno in via dei Fuochi e la comunità cortilese che rifiuta con forza l’idea di veder sorgere una mobil home sull’area? La Giunta Bellelli che aspettava con ansia la ratifica del progetto di legge regionale rischia ora di restare
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Dopo l’approvazione del progetto di legge regionale sull’inclusione sociale di Rom e Sinti i nostri amministratori prendono tempo in attesa delle “delibere attuative” e non avanzano alcuna ipotesi concreta. Bocce ferme insomma: mancanza di idee o di strumenti?
Nomadi: la palla passa ai Comuni
a bocca “Spetta ai co- concreta. Bocce asciutta. I muni trovare ferme insomma. finanziasoluzioni di Per mancanza di menti stan- buon senso e ragio- idee o di struziati, infatti, nevoli. Certamente menti? non verran- le micro aree dovran- Assessore no erogati no essere collocate Gualmini, a pioggia in Comune in aree - pubbliche bensì di o private - non ghet- lamentano “verranno avere le mani tizzanti rispetto alla legate poiché assegnati città: non possiamo sono in attesa ai comuni isolarli in zone lonpiù pronti delle delibetanissime o del tutto re attuative. a mettere degradate perché, in pratica Quali sono i in questo modo, la legge, tempi? non risolveremmo il attraverso “Stiamo aspetproblema”. proposte tando la pubfattive”, blicazione sulla ha commentato Elisabetta Gazzetta Ufficiale per la Gualmini, vicepresidente ratifica formale: immedella Regione e assessore diatamente dopo verranno alle Politiche di Welfare. I prodotti un documento più nostri amministratori, intan- operativo, la cosiddetta to, prendono tempo in attesa Strategia regionale sull’indelle “delibere attuative” e clusione di Rom e Sinti, e non avanzano alcuna ipotesi la delibera attuativa. Con-
Camillo
tiamo che questi due documenti siano pronti per settembre, ottobre al massimo. Mi preme però sottolineare che a partire dalla fine di luglio andremo presso i comuni a illustrare i contenuti della legge e a spiegare che ci saranno tavoli di coordinamento grazie ai quali i comuni verranno seguiti nei passaggi più tecnici dell’applicazione della nuova normativa. Certamente le delibere attuative sono importanti ma sì può iniziare a lavorare sin da subito”. Laddove, come a Carpi, i campi siano già stati superati, e si siano create delle aree temporanee per ospitare i sinti, i Comuni possono comunque accedere alle risorse stanziate? “Dovremo valutare con attenzione i percorsi stu-
diati dalle amministrazioni i quali sostanzialmente prevedono la possibilità di ricollocare Sinti e Rom in microaree e in alloggi sul libero mercato o popolari, laddove vi siano i requisiti per accedere alle graduatorie. Ogni comune dovrà presentare un programma - condiviso e avvallato dal Consiglio Comunale - molto specifico inerente le situazioni delle singole famiglie, e ricordiamoci che parliamo di gruppi famigliari molto numerosi. Chi dimostrerà di voler davvero risolvere il problema e opererà nella massima regolarità e legalità, potrà usufruire delle risorse stanziate”. Quante persone potranno vivere in una microarea? “Tali parametri verranno fissati negli atti attuativi.
Rimozione amianto
34 le richieste di contributo
A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi
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Non sterilizzano i propri animali e poi abbandonano i cuccioli dove capita. L’effetto collaterale sono mici morti schiacciati da auto, sofferenti, affamati e soli. In una rotonda a Campogalliano una ragazza ha trovato
tre micini piccolissimi, miagolavano disperati a un passo da una trafficatissima strada. Li ha raccolti, curati, alcune generose balie umane volontarie del Gattile li hanno allattati e ora i micetti sono pronti per trovare una famiglia
che sappia prendersene cura. Sono piccoli e teneri, cercano le coccole e detestano vivere in una gabbietta: hanno bisogno di attenzioni e di correre. C’è qualcuno che vuole prendersi cura di un gattino?
4 le richieste arrivate agli uffici del Settore Ambiente del Comune, per bonificare e rimuovere oltre 5.600 metri quadrati di coperture contenenti cemento-amianto. Questo il bilancio del bando comunale per la presentazione di richieste di contributo a favore di coloro che volevano rimuovere da edifici di loro proprietà manufatti in eternit. I contributi saranno assegnati ai primi 25 richiedenti in graduatoria, esaurendo così la somma totale stanziata dal Comune (35.000 euro). La precedenza è stata data alle domande (una decina) relative a interventi su fabbricati ubicati entro un raggio di 150 metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza socio-assistenziali, ospedali e impianti sportivi.
Tra coloro che si sono aggiudicati il contributo ci sono 8 condominii, alcuni dei quali di grandi dimensioni. Ricordiamo che grazie a questo bando i cittadini possono usufruire di un contributo economico a parziale copertura delle spese relative alla rimozione e allo smaltimento; per ogni singolo intervento il rimborso ammonta all’80% della spesa sostenuta, sino a un massimo di 3.000 euro. “Questa iniziativa ha avuto davvero un ottimo riscontro – ha commentato l’assessore all’Ambiente Simone Tosi – dando una risposta concreta a 25 richiedenti su 34: ma possiamo già assicurare che anche gli altri 9 in graduatoria potranno, dopo l’estate, grazie a nuovi fondi reperiti dall’Amministrazione, ottenere una risposta concreta”.
Diciamo che, indicativamente, non si dovranno superare le 15-20 persone altrimenti salterebbero l’idea di microarea famigliare e la necessità della responsabilizzazione chiara in capo a una persona, la quale, ad esempio, dovrà accollarsi l’onere del pagamento di tutte le utenze”. Nel nostro territorio ogni volta che una famiglia sinti ha cercato di porre la propria mobil home su terreni di proprietà abbiamo assistito a delle vere e proprie levate di scudi da parte dei vicini con infiniti ricorsi ai Tar (ndr Famiglia Bernardoni). Non temete che situazioni simili di fatto continueranno a bloccare i percorsi di autonomia di rom e sinti, malgrado la nuova legge? “Spetta ai comuni trovare soluzioni di buon senso e ragionevoli. Certamente le microaree dovranno essere collocate in zone pubbliche o private - non ghettizzanti rispetto alla città: non possiamo isolarli in aree lontanissime o del tutto degradate perché, in questo modo, non risolveremmo il problema. Se una microarea autofinanziata e autogestita da una famiglia sorge in un terreno piccolo, anche vicino alla città, sono convinta non costituisca un problema”. Sono previsti incentivi per eventuali privati disposti ad affittare o vendere aree ai nomadi? “Assolutamente no, onde evitare il rischio di una speculazione. Il nostro riferimento è l’ente pubblico il quale deve garantire il pubblico interesse”. Una cosa è certa, il patrimonio Erp è del tutto insufficiente a rispondere alle pressanti richieste di un’emergenza, quella abitativa, sempre più drammatica. Al contempo, l’assessore alle Politiche Sociali, Daniela Depietri, ha più volte ribadito che l’intenzione del Comune non è quella di mettere a disposizione dei sinti aree di proprietà pubblica. Non si sfugge: le uniche strade che restano sono il libero mercato (ma i sinti tra quattro mura non ci vogliono vivere) e l’acquisto di terreni privati sui quali mettere la propria casa mobile. Se qualcuno avesse voluto farlo ci avrebbe già pensato. Con o senza legge regionale. Jessica Bianchi
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a morsa di caldo torrido che continua a tenere in scacco anche la nostra città sta facendo impennare i valori dell’ozono: la stazione per la rilevazione della qualità dell’aria di via Remesina, infatti, sta registrando valori molto elevati e, in alcuni casi, al di sopra del limite della soglia d’informazione, fissata dalla normativa in 180 microgrammi per metro cubo di aria. Dall’inizio di luglio, il livello d’attenzione è stato sforato tre volte lo scorso 13 luglio: alle 15 (182 µg/m3), alle 16 (186) e alle 17 (182). Ma quali sono i rischi per la popolazione? Lo abbiamo chiesto al dottor Stefano Forti, direttore della Sezione di Modena di Arpa Emilia Romagna. Facciamo chiarezza: l’ozono presente a livello del suolo non va confuso con quello che si trova negli strati più alti dell’atmosfera vero? “L’ozono è un componente gassoso dell’atmosfera, molto reattivo e aggressivo, che negli strati alti dell’atmosfera terrestre (stratosfera) è di origine naturale e aiuta a proteggere la vita sulla terra creando uno scudo protettivo che filtra i raggi ultravioletti del sole. Negli strati bassi dell’atmosfera (troposfera) invece, è presente in conseguenza a situazioni d’inquinamento
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La morsa di caldo che continua a tenere in scacco la nostra città sta facendo impennare i valori dell’ozono. Quali sono i rischi per la popolazione? Lo abbiamo chiesto al dottor Stefano Forti, direttore della Sezione Modenese di Arpa
Scatta l’allarme ozono Qual è il limite consentito? LIMITI NORMATIVI - D.Lgs. 155 del 13/08/2010 Protezione della salute umana Soglia di Informazione (*)
media oraria
180 µg/m3
Soglia di Allarme
media oraria da non superare per più di 3 ore consecutive
240 µg/m3
Valore Obiettivo
massimo giornaliero della media mobile su 8 ore da non superare più di 25 volte/anno civile come media su tre anni
120 µg/m3
massimo giornaliero della media mobile su 8 ore nell’arco di un anno civile
120 µg/m3
Obiettivo a lungo termine
(*) Soglia di informazione: il suo superamento obbliga le autorità sanitarie (sindaco) a dare informazione alla popolazione.
e contestuale irraggiamento solare e provoca disturbi irritativi all’apparato respiratorio”. Qual è la correlazione col caldo? “L’ozono troposferico è un inquinante secondario di tipo fotochimico, ossia non viene emesso direttamente dalle sorgenti, ma si produce in atmosfera a partire da precursori primari (come ad esempio ossidi di azoto e composti organici volatili) tramite l’azione della radiazione solare. Le più alte concentrazioni si rilevano nei mesi più caldi e nelle ore di massimo irraggiamento solare (fra le 12 e le 17). Nelle aree urbane o industriali l’ozono si forma con grande rapidità, ma può essere trasportato da brezze
anche in campagna e in aree verdi. L’inquinamento da ozono interessa intere regioni o nazioni e sono poco efficaci i provvedimenti locali o temporanei di limitazione del traffico e delle emissioni industriali”. Cosa comportano tali sforamenti per la salute umana? “I ricercatori stanno studiando gli effetti dell’ozono da diversi anni; a tutt’oggi, hanno dimostrato che provoca vari tipi di effetti a carico delle vie respiratorie. Può irritare il sistema respiratorio. Quando ciò accade si può cominciare a tossire, sentire un senso di irritazione in gola e nei polmoni. Questi sintomi possono continuare per alcune ore dopo un’e-
sposizione ad alti livelli di ozono e possono essere anche dolorosi. Può ridurre la funzione polmonare. Significa che diminuisce la quantità di aria che si riesce a respirare. L’ozono può rendere più difficile respirare profondamente, e se si sta facendo un’attività faticosa all’aperto ci si rende conto di respirare più in fretta e meno profondamente rispetto alla norma. Può aggravare l’asma e altre patologie respiratorie. Quando i livelli di ozono sono alti, diventa più probabile che gli asmatici abbiano un attacco che richiede un uso di farmaci o una visita medica. Infatti l’ozono rende gli asmatici più sensibili agli allergeni
che scatenano l’attacco. Inoltre gli asmatici sono più sensibili alla riduzione della funzione polmonare e all’irritazione che l’ozono provoca nel sistema respiratorio. Questo inquinante può aggravare le malattie croniche del polmone, quali enfisemi e bronchiti. Può provocare l’infiammazione del sottile strato di cellule che riveste le vie respiratorie. Questo effetto è stato paragonato a quello di una scottatura da raggi solari sulla pelle. Si determina un danno sulle cellule e in pochi giorni quelle danneggiate sono rimpiazzate e vi è una esfoliazione come per la pelle dopo una scottatura solare. Se succede frequentemente vi possono essere dei danni a lungo termine”. Come ridurre l’esposizione? “E’ importante ridurre l’attività fisica all’aperto nelle fasce orarie più critiche. Bambini I bambini sono il gruppo a più alto rischio perchè trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. I bimbi
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hanno anche maggiori probabilità di sviluppare l’asma o altre malattie respiratorie. Soggetti sani che fanno attività fisica all’aperto. Adulti in buona salute che fanno attività fisica all’aperto (sportiva o lavorativa) diventano un gruppo sensibile in quanto più esposti rispetto alla popolazione meno attiva. Persone con malattie respiratorie. Tali malattie rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell’ozono. Pertanto gli individui che si trovano in queste condizioni manifestano gli effetti dell’ozono prima e a concentrazioni più basse rispetto alle persone meno sensibili. Persone suscettibili. La reazione all’ozono è soggettiva. Vi sono persone in buona salute che, semplicemente, sono più suscettibili di altre e manifestano danni in modo più marcato rispetto alla media. Vi sono poi alcune evidenze che indicano che gli anziani o le persone con malattie cardiache possono riscontrare un’aumentata sensibilità a questo inquinante”. Insomma il consiglio è quello di limitare il più possibile l’esposizione nelle ore più calde della giornata, come il semplice buon senso suggerisce. Jessica Bianchi
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La pista per le bici, il cui progetto esecutivo risale al maggio del 2013, è stata realizzata ma mancano l’impianto di illuminazione, la segnaletica orizzontale e verticale e il semaforo a chiamata
San Marino aspetta ancora la ciclabile I
lavori sono fermi e la pista ciclabile che collega le vie Sogari e Canalvecchio appare finita: per questo i cittadini della frazione di San Marino si chiedono perché permanga l’allestimento del cantiere che impedisce alle biciclette di percorrere la strada a loro dedicata. Insomma a San Marino è da un po’ che fremono perché il periodo estivo è proprio quello in cui si sfrutta maggiormente la due ruote: l’apertura del tratto di ciclabile era prevista per la metà di luglio ma servirà ancora tempo. Eppure ne è passato parecchio da quando, nel maggio del 2013, il progetto esecutivo di quest’opera fu approvato dalla Giunta comunale guidata da Campedelli. L’aggiudicazione dell’appalto per l’affidamento dei lavori risale alla fine del 2014 con una spesa prevista di 150mila euro per la realizzazione della pista, dell’impianto di illuminazione e del semaforo a chiamata previsto per il passaggio di pedoni e ciclisti. Il tratto realizzato ex novo è relativamente breve e collega via Sogari a via Canalvecchio, in quel tratto chiusa e riservata solo ai residenti, senza sfociare sulla provinciale. Dunque la pista in autobloccante è finita ma manca ancora il semaforo a chiamata per i ciclisti che devono passare da una parte all’altra di via Canalvecchio attraversando via Griduzza che, dopo che è stata allar-
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Qualche anno fa la discussione verteva su come rivitalizzare un centro storico che da più parti veniva definito come poco frequentato, a rischio degrado e desertificazione. Mi trovo oggi a registrare con soddisfazione il fatto che il dibattito si sia spostato sul rispetto delle regole, per consentire ai residenti di poter godere del riposo che spetta loro. Segno questo, inequivocabile, che il percorso per il rilancio del cuore della città portato avanti in questi anni con determinazione, coraggio e passione da tanti – esercenti, associazioni, Amministrazione e singoli cittadini - sta maturando i suoi frutti concreti”: questa la prima considerazione che l’assessore all’Economia, Cultura, Centro storico e Turismo Simone Morelli formula a seguito della richiesta, avanzata da un gruppo di residenti della zona adiacente Piazza Garibaldi, di vigilare sul rispetto delle regole,
Il tratto in auto bloccante che collega via Sogari e via Canalvecchio
La ciclabile attraversa via Griduzza
gata, è percorsa dalle auto a una considerevole velocità: il semaforo a chiamata è dunque indispensabile per garantire la sicurezza dei ciclisti. “La fine dei lavori è prevista dal contratto a fine luglio – conferma l’assessore Simone Tosi – e, in caso di ritardo, scatteranno le penali. Sono in corso le lavorazioni finali, la segnaletica orizzontale
L’intervento...
del vicesindaco Simone Morelli
“Teniamo insieme rispetto delle regole e sviluppo della città” Simone Morelli
sia per quel che riguarda le emissioni sonore che, più in generale, per il decoro degli spazi pubblici.
Morelli prosegue dichiarando di aver incontrato alcuni membri del comitato, di essere intenzionato a
continuare a nità’ risiede “Carpi sta confrontarsi proprio in vivendo e assicuranun centro una grande storico vivo, do la piena e completa occasione di rilancio fruito e ricco collabodi iniziative che l’amministrarazione pubbliche e zione ha tutta l’indell’ente private. Setenzione di cogliere. condo errore pubblico. “Il diritto al Nel rispetto di tutti, sarebbe poi riposo e alla naturalmente. A ritenere che quiete di chi la fruizione abita in cen- cominciare dalle del centro regole. Ma non esiste sia appantro è sacrosanto, esisto- regola di sorta che naggio no regole esclusivo di possa funzionare chiare a tal qualcuno”. se non animata da proposito, E’ necessae il Comune tolleranza e rispetto rio che tutti continuerà comprenreciproci”. a vigilare dano come affinché siano rispettaentrambe le esigenze te. Tuttavia – prosegue siano degne di rispetto il vicesindaco – non dobe ascolto, sia quelle biamo commettere l’erdi chi desidera poter rore, che si rivelerebbe riposare di notte, sia dei fatale, di dimenticare tanti cittadini di ogni che la prima condizione età e condizione che per assicurare sicurezza, gli spazi pubblici desiassenza di degrado e derano giustamente capacità di ‘fare comuviverli come patrimonio
e verticale, l’impianto di illuminazione”. A proposito di sicurezza dei ciclisti, i residenti di San Marino che abitano dall’altra parte della frazione tagliata in due dalla provinciale chiedono un semaforo a chiamata per attraversare la pericolosa e trafficata strada e raggiungere la pista ciclabile senza correre rischi. Sara Gelli comune: “Carpi sta vivendo una grande occasione di rilancio della propria immagine, un’occasione che l’Amministrazione ha tutta l’intenzione di cogliere in modo sempre più efficace. Nel rispetto di tutti, naturalmente. A cominciare dalle regole. Ma non esiste regola di sorta che possa funzionare se non animata da tolleranza e rispetto reciproci. Carpi continuerà a crescere e a farsi amare, anche all’esterno, soltanto se sarà capace di conciliare le istanze di tutte le proprie anime verso un obiettivo comune. Ed è al raggiungimento di questo importante obiettivo che noi ci impegniamo con tutte le nostre forze. Stiamo creando un bel contenitore, un buon contenuto e siamo sulla buona strada per ottenere risultati sempre più soddisfacenti. Se Carpi è diventata una città ‘di tendenza’, lo si deve all’impegno profuso da tutti in questi anni”.
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e strade sono caotiche: il sovraffollamento di traffico automobilistico produce una quantità di incidenti direttamente proporzionale al numero di vetture e sulle strade ci trasformiamo in guerrieri che si urtano con le loro corazze per finire poi, quando va bene, in carrozzeria. Il tema della sicurezza stradale è diventato centrale e si è investito molto per rendere le vetture e le strade più sicure (ad esempio, ABS, controllo elettronico della stabilità, carrozzeria che assorbe l’urto anziché scaricarlo nell’abitacolo, cinture di sicurezza, airbag, seggiolini per bambini…) ma per la sicurezza delle biciclette resta ancora tanto da fare. Non a caso gli incidenti automobilistici sono complessivamente in calo ma quelli in cui rimangono coinvolti i ciclisti restano costanti: in Italia sono stati 289 i ciclisti morti nel 2012, più di 16mila i feriti in conseguenza di sinistri sulle strade con un costo umano, sociale ed economico incalcolabile. Alla sicurezza dei ciclisti al buio è dedicata la tesi di laurea magistrale che la carpigiana Manuela Bellelli ha discusso nella seduta del 16 luglio scorso presso l’Università di Padova, conseguendo la laurea in Psicologia ambientale, nell’ambito del corso di laurea magistrale in Psicologia cognitiva applicata al termine dei due anni di studi. “Si intitola L’utilizzo di materiali retroreflettenti nella prevenzione degli incidenti nei ciclisti e nasce da un’idea – spiega la neo dottoressa Bellelli – del
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Alla sicurezza dei ciclisti è dedicata la tesi magistrale che la carpigiana Manuela Bellelli ha discusso nella seduta del 16 luglio presso l’Università di Padova conseguendo la laurea in Psicologia ambientale
Come andare in bici in sicurezza Nel caso di incidenti stradali in cui le vittime sono i ciclisti, capita spesso di sentire gli automobilisti dichiarare che ‘hanno guardato ma non hanno visto’. “Se è buio e non c’è illuminazione pubblica, se la bicicletta non ha i fanali accesi, se il ciclista non indossa il giubbotto catarifrangente, può succedere che questi non risulti ben visibile. Ricerche australiane hanno studiato questo problema: il termine cospicuità indica la tendenza di un oggetto a distinguersi dallo sfondo (Langham e Morbely, 2003). In riferimento alla sicurezza stradale per evitare una collisione è importante che il ciclista sia inequivocabilmente visibile (ricordiamo i principi della Gestalt), che la figura si distingua nettamente dallo sfondo”. L’utilizzo dei retroreflettenti ECE/ONU 104, obbliga-
Manuela Bellelli
professor Marco Costa di Bologna, esperto di Psicologia ambientale, di cui la Psicologia del traffico è una nicchia. Mi ha proposto l’argomento e la sperimentazione dei retroreflettenti sulle forcelle, mentre l’idea di testarli sulle pedivelle è stata mia”. Dopo i primi due anni di studi presso la Facoltà di Psicologia a Cesena, Manuela Bellelli ha conseguito la specializzazione post laurea con una tesina in Neurofisiologia dal titolo Deprivazione di
’ sempre più difficile sta, a Firenze, dei Cenacoli definire con una sola fiorentini#5_grande adagio parola la Corale G. Sa- popolare, una grande rassevani di Carpi. Troppo ridutgna composta da sei azioni tivo, infatti, definirla semcoreografiche sul tema plicemente coro: da quando dell’Esodo, di cui tre allestite è iniziato il sodalizio con il all’interno di uno dei luoghi coreografo Virgilio Sieni, la più affascinanti e ricchi di corale è diventata un “corostoria d’Italia: il Cenacolo coreutico”. di Santa CroE’sempre Sieni , diretce. Per narrare più difficile tore, regista definire con questo immenso e artefice dramma umauna sola parola la dell’Accadeno, la Savani si Corale G. Savani di mia sull’arte è suddivisa in Carpi.Troppo ridut- due gruppi. Una del gesto, tivo, infatti, definirla parte del coro, ha gettato i semplicemente coro: diretta dal maeprimi semi da quando è iniziato il stro Giampaolo tre anni fa sodalizio con il coreo- Violi, che ha e, ora, si raccolgono i grafo Virgilio Sieni, la personalmente frutti di quat- corale è diventata un curato la comtro progetti plessa struttura “coro-coreutico”. presentati vocale dei brani in collaborazione con la scelti e adattati appositamenCorale di Carpi. Quest’anno te per l’evento, ha costituito la Savani ha partecipato al il plafond musicale sul quale progetto Cena Pasolini svol- tre gruppi di “danzatori” tosi il 4 aprile nel salone del hanno sviluppato il tema, ovPodestà dello storico palazzo vero la migrazione dolorosa Re Enzo a Bologna, mentre dell’Esodo. La seconda parte l’11 luglio è stata protagoni- del coro, formata da tredici
sonno in relazione agli incidenti stradali e sul lavoro all’Università Cattolica di Milano dove è stato istituito un corso di Psicologia del traffico. “E’ nato in quel periodo il desiderio di approfondire e continuare a studiare questo ambito di ricerca ancora così poco diffuso in Italia ma che ha come obiettivo la tutela della salute pubblica nell’ambito della circolazione stradale e il miglioramento della qualità della mobilità”.
tori in Italia sugli autocarri superiori ai 35 quintali dal 2005 sui mezzi nuovi e dal 2007 su tutti, in base a un accordo internazionale (Ginevra 15/1/1998), si precisa che “è nelle biciclette complementare ai sistemi di sicurezza previsti dalla normativa: se il fanale si rompe accidentalmente, se si brucia la lampadina o si è dimenticato il giubbotto, il ciclista può contare comunque su un sistema autoesplicante” prosegue Manuela Bellelli. Lo studio sperimentale è stato condotto in via Pola Esterna e in via del Cappellano a Carpi con partecipanti volontari ed è stata calcolata la detezione e il riconoscimento: sono stati trascritti i tempi di individuazione (detezione) e di (riconoscimento) del ciclista da parte del partecipante/conducente a bordo del veicolo. “Vorrei ringraziare Andrea Martina Jahnel per aver pedalato per alcune ore in entrambi gli esperimenti, Alberto Manzini per avermi aiutata ad allestire il setting e tutti coloro che hanno partecipato”. In base ai risultati, un automobilista individua e riconosce una bicicletta equipaggiata con i retroreflettenti molto più velocemente rispetto a una bici normale. A una distanza maggiore, può significare individuare prima “l’ostacolo” e frenare o intraprendere una manovra di emergenza per evitare una collisione. Non male. Sara Gelli
La Corale Savani ha partecipato a Firenze al progetto del coreografo Sieni
La Savani ai Cenacoli Fiorentini coristi, ha interpretato con il gesto e il lento peregrinare, uno dei tre gruppi coreografici, cioè il popolo e le figure del dolore e della pietà, rappresentando così la condizione tanto antica quanto attuale del drammatico cammino di tante persone costrette ad abbandonare il luogo d’origine per migrare come profughi portando con sé vecchie coperte, come ricordo tangibile delle tende della loro tradizione, alla ricerca della terra promessa. La vicenda umana della narrazione dell’Esodo è giunta ai numerosi spettatori attraverso la suggestione del canto e l’espressività lenta dei
gesti e il linguaggio dei corpi dei danzatori e delle persone comuni, come i tredici coristi della Savani, i quali hanno saputo creare immagini suggestive di corpi in movimento verso “l’altro” all’interno di un cammino carico di dolore, ma anche di speranza. Sullo sfondo del grande refettorio, sotto un immenso Albero della Vita, l’affresco trecentesco del Cenacolo di Taddeo Gaddi, dove Cristo spezza il pane e beve il vino, si è così rigenerato e ha preso anima l’antico messaggio di pace. Quando si è spenta l’eco dolente di un canto ebraico, è terminata anche l’azione coreografica dei danzatoricoreuti che si sono incontrati con i cantanti fondendosi in un unico corpo rassicurante come le mura della propria casa.
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LA CARPIGIANA GAIA MIRABELLA, CLASSE ‘95, DA QUASI UN ANNO VIVE A LONDRA E SOGNA L’AUSTRALIA
Londra: il trampolino per il mio futuro C ’è chi pensa al presente e al futuro anche se ha appena 19 anni, come la studentessa carpigiana Gaia Mirabella. Subito dopo il diploma in ragioneria con indirizzo linguistico, Gaia si è infatti trasferita a Londra dove studia e lavora e, al contempo, sogna un futuro in Australia con la sua famiglia. Gaia, perchè hai deciso di andare a vivere nel Regno Unito? “Inizialmente ho deciso di venire a vivere qui per perfezionare la lingua e dare uno slancio al mio futuro lavorativo e non solo. Vivere da sola in un Paese straniero mi ha cambiata: mi sento più matura e mi rendo conto che sono brava a cavarmela da sola”. Come è stato l’impatto? “Appena arrivata ho frequentato un corso intensivo di inglese alla Kaplan School di Covent Garden per ambientarmi più in fretta. Dopo due mesi di scuola ho trovato casa e lavoro. La mia prima occupazione è stata fare l’hostess di sala per un’agenzia che si occupava di trovare staff per eventi importanti, come première di nuovi program-
Gaia Mirabella
mi televisivi. Successivamente, ho ottenuto un colloquio di lavoro all’interno del centro commerciale Westfield di White City per una catena di gioiellerie chiamata H. Samuel, dove lavoro tuttora, pur sapendo che non sarà la professione della mia vita. Devo ammettere che i primi giorni londinesi sono stati duri: mi sentivo spaesata in questa metropoli, ma adesso non solo sono riuscita a orga-
nizzare la mia vita ma ho anche trovato tanti amici e una persona speciale”. Come si svolgono le tue giornate? “Ogni giorno mi sveglio alle 6 e mezza, arrivo a lavoro alle 8, una breve pausa pranzo e finisco di lavorare alle 16,30. Con i mezzi sono a casa verso le 18, dove trascorro la cena e il dopocena con la mia nuova famiglia di coinquilini o col moroso. Nei giorni
in cui sono libera cerco di scoprire cose nuove, non badando al tempo meteorologico”. Cosa ti piace, e cosa invece cambieresti della tua vita a Londra? “Innanzitutto sono felice dell’indipendenza acquisita, dell’essere riuscita a fare tanti passi importanti da sola e in poco tempo. Poi, ovviamente, c’è la gioia per la persona che sta al mio fianco, oltre che per gli
amici che “Anche se mi la percezione ho conomanca mol- che l’impegno sciuto e di tissimo la mia nel tempo possa cui adesso famiglia e adoro la essere ripagato e non potrei che ci siano tante mia città e l’Italia, più fare a strade possibili purtroppo il mio meno. Gli da intraprendefuturo non è lì. Sto aspetti ne- progettando di par- re”. gativi sono tire per l’Australia. Dove lo vedi il quelli di Sono carica e piena tuo futuro? ogni grande di aspettative positi- “Non so esatcittà, ovvefino a ve. Vorrei solo porta- tamente ro i lunghi quando resterò re i miei genitori con qui. Desidero tragitti per me, a dire la verità”. vedere posti spostarsi da casa al nuovi, conoscere lavoro che mi costano ore altre culture, incontrare di viaggio a discapito del gente, fare esperienze e, tempo da dedicare a me con un po’ di fatica, provare stessa e alla vita sociale”. a mettere qualcosa da parte Com’è la situazione tutti i mesi per riuscire a occupazionale? raggiungere i miei obiet“E’ facile trovare lavori tivi. Anche se mi manca umili e poco retribuiti, e moltissimo la mia famiglia questo c’era da aspettarselo e adoro la mia città e l’Italia in una metropoli come Lon- in generale, purtroppo il dra. Tuttavia, sono convin- mio futuro non lo vedo lì. ta che dopo aver acquisito Sto progettando di partire esperienze e competenze per l’Australia l’anno prosin un settore si possano otsimo. Sono carica e piena di tenere opportunità profesaspettative positive. Vorrei sionali migliori. Purtroppo solo portare i miei genitori non posso dire lo stesso con me, a dire la verità. dell’Italia... Certo c’è da Questo è il mio sogno, a fare la gavetta: per esemcui però devo aggiungere pio dove lavoro, il turno di l’esigenza di stabilirmi in notte viene pagato come un posto, avere una casa un turno normale giornatutta mia e, in futuro, anche liero, ma penso che qui ne una famiglia”. valga la pena perchè si ha Chiara Sorrentino
Fino al 5 agosto torna una delle manifestazioni più amate dalla cittadinanza
La Sagra di Quartirolo compie 40 anni “
Qualcuno potrà dire: io, quarant’anni fa, c’ero. Qualcun altro: spero di esserci tra quarant’anni. Ma la cosa più bella è poter dire: io oggi ci sono”. Queste le parole di don Fabio Barbieri, parroco della chiesa di Quartirolo, nel presentare la 40^ edizione della Sagra, senz’altro la più frequentata e affollata fra quelle organizzate nella Diocesi carpigiana e non solo. La quarantesima edizione apre i battenti il 23 luglio con la tradizionale messa celebrata, alle 19, sulla vasta area verde retrostante la chiesa cui farà seguito l’apertura degli stand gastronomici,
sempre all’aperto o sotto le ampie tensostrutture. La manifestazione proseguirà sino a mercoledì 5 agosto, il giorno dei festeggiamenti della Madonna della Neve quando, dopo la messa del-
Una Birra in Cortile
Prima edizione col botto!
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uccesso oltre le aspettative per la prima edizione de Una Birra in Cortile, evento organizzato dal Comitato per Cortile per cercare di rendere sempre più vivibile la frazione. “Sono state circa 1.800 le persone che hanno partecipato alla festa - sottolineano soddisfatti gli aderenti al Comitato - le quali hanno letteralmente preso d’assalto gli stand gastronomici e ascoltato musica prima col dj Max Po e poi con la tribute band a Vasco Rossi, Nonsiamomicagliamericani. Nonostante i fiumi di fresca birra versati, la festa si è svolta in un clima allegro ma composto, alla presenza di giovani coppie con bambini e ragazzi”. Considerati l’entusiasmo e la grande partecipazione, il Comitato per Cortile ha intenzione di bissare l’evento anche il prossimo anno, magari aggiungendo qualche serata e creando così ulteriori occasioni di svago e aggregazione.
le 19, avrà luogo l’abituale processione per le strade del quartiere accompagnata dal Corpo bandistico di Prati di Correggio il quale terrà poi un concerto per allietare l’ultima serata
enogastronomica. Musica e concerti - per giovani e meno giovani - si terranno tutte le sere di apertura della kermesse. La giornata di giovedì 6 agosto sarà dedicata invece alla messa
per i defunti della parrocchia: un ricordo particolare sarà riservato ai sacerdoti che si sono succeduti alla sua guida, come don Nellusco Carretti, don Sergio Galli, don Claudio Ponti-
roli e il diacono Maurizio Marani scomparso prematuramente il 4 gennaio di quest’anno. Dal 27 al 30 luglio si svolgeranno particolari attività religiose e di gruppo con la chiusura degli stand gastronomici. Il Comitato della Sagra, animato tra gli altri da Maurizio Sacchetti, Aronne Contini e Maurizio Gasparini, ricorda che “nessuno, forse pochissimi, dei volonterosi che con don Nellusco Carretti 40 anni fa dettero vita alla prima edizione della Sagra di Quartirolo, pensavano che l’iniziativa sarebbe stata tanto longeva e sempre più accogliente e amata”. Cesare Pradella
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chivo per natura, il carpigiano Tommaso Cavazzuti ha infine ceduto e si è reso disponibile a commentare il recente viaggio di Papa Francesco nella sua America Latina, in Ecuador, Bolivia e Paraguay. Dottore in filosofia e teologia, Cavazzuti, gesuita come il pontefice, ha insegnato per 15 anni all’Università cattolica di Salvador, a Bahia, in Brasile. “Papa Francesco - sostiene Cavazzuti - ha il grande dono di parlare come se si stesse rivolgendo solo a te e, allo stesso tempo, è capace di trasmettere un messaggio che trascende le circostanze di luogo e di tempo e vale per tutti. In questo senso, non potrebbe svolgere meglio il suo ministero universale. D’altra parte i problemi che affronta sono quelli di un mondo globalizzato e riguardano tutti”. Perché papa Francesco ha scelto di andare pro-
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La lezione di Francesco
Tommaso Cavazzuti è dottore in Filosofia e Teologia. Ha insegnato filosofia per 15 anni all’Università cattolica di Salvador, a Bahia, in Brasile. Nello stesso periodo ha lavorato nel centro di studi sociali dei gesuiti, sempre a Bahia, come redattore capo di una rivista specializzata in scienze sociali. Al suo rientro in Italia, nel 1986, ha insegnato religione al Liceo di Carpi e ha collaborato con il centro editoriale dei dehoniani di Bologna.
prio in Ecuador, Bolivia e Paraguay? “Papa Francesco parla soprattutto attraverso i gesti e il suo modo di vivere. La coerenza che chiede a tutti i cristiani la vive in prima persona ed è questo che lo rende vero e credibile. Come pastore che deve annunciare non se stesso ma il Vangelo, in tutte le sue scelte è guidato dai criteri di Cristo. La decisione di visitare la sua America Latina partendo da Ecuador, Bolivia e Paraguay è determinata dagli stessi criteri che lo hanno portato a Lampedusa, Sri Lanka, Filippine, Bosnia e in altre parti: sono Paesi marginali, quasi dimenticati dal resto del mondo, poveri, pieni di conflitti; Paesi in cui sono presenti processi di cambiamento ai quali la Chiesa vuole partecipare testimoniando la forza e la gioia del Vangelo. Papa Francesco parte sempre dai paesi mar-
chiesa più tradizionalista e da parte del Vaticano. Papa Wojtyla, che proveniva da tutt’altra parte del mondo, ha reagito fortemente: si può ricordare la sua visita in Nicaragua e El Salvador. In America Latina si è sofferto molto per questa posizione di Giovanni Paolo II. Padre Espinal, invece, apparteneva a quei cristiani che per essere efficaci nella loro lotta non rifiutavano il contributo di Marx. Papa Franesco, a quel tempo superiore gesuita, non condivideva la sua posizione; non perché non apprezzasse il suo obiettivo (che condivideva in tutto), ma perché riteneva che in quel modo si poteva rimanere intrappolati nell’ideologia senza la possibilità di vedere bene la realtà. In quegli anni sarebbe stato auspicabile un maggior dialogo, che l’urgenza e la durezza della lotta ha reso molto difficile. A questo riguardo non sarebbe male ricordare i tanti martiri latinoamericani. Quel contesto permettere di leggere con oggettività il crocefisso quello di mantenere i poveri disegnato da Padre Espinal: sottomessi agli interessi di esprimeva l’incontro tra le un capitalismo, nazionale e due forze più importanti che transnazionale, veramente in quegli anni lottavano per selvaggio. In quegli anni, la liberazione del continente la chiesa latinoamericana, latinoamericno. Per questo il spinta dal Concilio Vaticano Papa non lo ha disprezzato e II, stava distanziandosi dal se l’è portato con sé”. potere politico, assumendo Il primo Papa latinoameil ruolo profetico che le è ricano è più sensibile ai proprio. In quel contesto, problemi dell’America sacerdoti e laici assunsero latina che a quelli del posizioni diverse. Fondaresto del pianeta? mentalmente tre: alcuni (la “In America Latina, il Papa maggioran“E’una pena si trova tra la sua za) continuache il nostro gente e riesce ad rono a difenavere un contatmondo ocdere i valori cidentale continui to umano ancor tradizionali più caloroso. Il a ritenersi il centro in nome dei fatto di parlare dell’universo e a quali ritenespagnolo lo snobbare i paesi che vano giustirende ancor non raggiungono i più spontaneo ficata anche livelli di una potenza e comunicatila dittatura militare; altri, economica. Anche vo. Però, Papa la nostra chiesa a partire dai Francesco ha il italiana farebbe documenti grande dono di di Medellin bene a raccogliere parlare come se dell’episco- tutte le lezioni che il stesse parlando pato latino Papa ci ha dato nel soltanto a te americano, suo lungo viaggio in e, allo stesso lottavano tempo, è capace America latina”. perché si di trasmettere tornasse alla democrazia e si un messaggio che trascende creassero strutture sociali più le circostanze di luogo e di giuste e umane. Tra questi, tempo e vale per tutti. In alcuni appellavano sempliquesto senso, non potrebbe cemente alla dottrina sociale svolgere meglio il suo minidella chiesa; altri ritenevastero universale. no che non fosse possibile D’altra parte, i problemi creare queste strutture nuove che affronta sono quelli di senza una lettura più scienun mondo globalizzato, che tifica della realtà socioecoriguardano tutti. E’ una pena nomica e senza una scelta che il nostro mondo occidi quei mezzi di lotta che dentale continui a ritenersi possono renderla efficace. il centro dell’universo e a A questo scopo ritenevano snobbare i paesi che non che l’analisi sociale di Marx raggiungono i livelli di una fosse lo strumento migliore potenza economica. Anche per capire e agire sulla realtà la nostra chiesa italiana latinoamericana. Purtroppo, farebbe bene a raccogliere non sempre l’uso dell’atutte le lezioni che il Papa ci nalisi marxista si dimostrò ha dato nel suo lungo viaggio serio. Questo fatto suscitò in America latina”. forti reazioni da parte della Sara Gelli
Dottore in filosofia e teologia il carpigiano Tommaso Cavazzuti si è reso disponibile a commentare il recente viaggio di Papa Francesco nella sua America Latina
ginali, perché è convinto che il mondo lo si comprende meglio quando lo si vede non dal centro ma dalle periferie. In questo senso, non poteva scegliere un modo migliore per prepararsi al suo viaggio negli Stati Uniti”. Disagi sociali, povertà e crisi politica sono stati al centro dei messaggi del Papa: oltre che pastore, vuole essere anche un mediatore? “Né il Papa né la chiesa locale si propongono di assumere un ruolo di mediazione nei conflitti politici e sociali che caratterizzano questi Paesi. Il Papa, in particolare, sa molto bene che non è tanto questo il suo ruolo. Ciò però non vuol dire che non sia cosciente di quanto la Chiesa possa fare per diminuire i conflitti, migliorare le condizioni di vita e creare strutture sociali più umane. Il Vangelo, ha detto, è rivoluzionario, nel senso più vero
della parola. Fa sentire la necessità di un cambiamento radicale; ne indica la direzione; offre le forze capaci di realizzarlo. Però, non si sostituisce all’intelligenza dell’uomo e alle strutture politiche e sociali con le quali agisce. Nel bellissimo discorso ai rappresentanti dei movimenti sociali, Papa Francesco riprende il tema della sua ultima enciclica e dice: “Molti si aspettano un cambiamento che li liberi da questa tristezza individualista che rende schiavi. Il tempo sembra che stia per giungere al termine; non è bastato combattere tra di noi, ma siamo arrivati ad accanirci contro la nostra casa. Oggi la comunità scientifica accetta quello che già da molto tempo denunciano gli umili: si stanno producendo danni forse irreversibili all’ecosistema. Si stanno punendo la terra, le comunità e le persone in modo quasi selvaggio. E dopo tanto dolore, tanta morte e distruzione, si sente il tanfo di ciò che Basilio di Cesarea – uno dei primi teologi della Chiesa – chiamava lo “sterco del diavolo”. L’ambizione sfrenata di denaro che domina. Questo è lo “sterco del diavolo”. E il servizio al bene comune passa in secondo piano. Quando il capitale diventa idolo e dirige le scelte degli esseri umani, quando l’avidità di denaro controlla l’intero sistema socioeconomico, rovina la società, condanna l’uomo, lo fa diventare uno schiavo, distrugge la fraternità interumana, spinge popolo contro popolo e, come si vede, minaccia anche questa nostra casa comune, la sorella madre
terra.” Dopo di che sprona tutti a chiedersi che cosa ognuno può fare. Non è il leader che dice “dovete fare così”; ma è colui che cerca di risvegliare le capacità presenti in ciascuno. Ricorrendo sempre alla testimonianza del Vangelo”. Ha fatto discutere il dono di Morales, un crocifisso su falce e martello. Che lettura ne dobbiamo dare? Papa Wojtyla lottò con successo contro quel simbolo per schiodarlo dall’Est Europa... “Il Papa stesso, nell’intervista sull’aereo di ritorno, lo ha spiegato. Ricordando un principio ermeneutico fondamentale, ha detto che ogni gesto e testo dev’essere letto e interpretato nel contesto. In questo caso concreto, il gesto è il dono fatto dal presidente Morales e il testo è la scultura del crocifisso con falce e martello realizzato negli Anni ‘70 da Padre Espinal. Morales ha insignito il Papa di due onorificenze; una di queste è l’onorificenza Padre Espinal (un gesuita spagnolo, boliviano di adozione, torturato e ucciso nel 1980 dai sicari della dittatura di allora, tre giorni prima dell’assassinio di Mons. Romero, per avere difeso i poveri). Caduta la dittatura militare, Padre Espinal è diventato un eroe nazionale e Papa Francesco ha apprezzato il fatto che il presidente Morales gli abbia voluto offrire qualcosa che ricordava questo suo confratello gesuita. Il crocifisso, poi, disegnato dal padre Espinal risale agli Anni ‘70, quando quasi tutti i Paesi latinoamericani erano oppressi da dittature militari, il cui scopo principale era
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L’Associazione Il Mostardino ha organizzato lo scorso sabato una commemorazione per celebrare il giudice Borsellino e i cinque agenti della scorta rimasti uccisi nell’agguato di via D’Amelio il 19 luglio 1992
Insieme per ricordare Borsellino “ Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”: con queste parole Paolo Borsellino usava rimarcare con forza come, per sconfiggere il cancro di Cosa Nostra, non bastasse la repressione della polizia o la sanzione della giustizia, ma fosse prima di tutto necessario un movimento culturale e di educazione che partisse dalle giovani generazioni. E, probabilmente, sarebbe stato contento il giudice di vedere che a ricordare lui e i cinque agenti della scorta – tra cui Emanuela Loi, la prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio - uccisi nell’agguato di via D’Amelio il 19 luglio del 1992, sabato scorso a Carpi, i giovani non mancavano. Organizzata dall’Associazione culturale Il Mostardino, insieme a Web Radio 5.9 e all’associazione La
Caramella Buona presso il murale a lui dedicato nel Piazzale della Meridiana, la commemorazione, semplice e priva di retorica, si è svolta mentre a Palermo infuriano le polemiche sulle presunte dichiarazioni di Crocetta rivolte all’indirizzo di Lucia Borsellino. A sottolineare l’esempio di una persona che ha scelto di fare il proprio dovere sino
in fondo, anche la presidente di Cna-Fita Cinzia Franchini, impegnata da anni nella denuncia delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’autotrasporto e, per questo, vittima di ripetute minacce: “non possiamo permetterci di pensare che la lotta alle mafie debba essere delegata agli eroi, a personaggi straordinari come Giovanni
Falcone e Borsellino – ha dichiarato – ma dev’essere il quotidiano compito di ogni cittadino comune. Per quel che riguarda i nostri territori, abbiamo pensato per troppo tempo di essere immuni al fenomeno del radicamento, salvo poi accorgerci, in ritardo, come testimonia anche lo scalpore dell’indagine Aemilia, che il male è qui, non alle porte
ma già dentro le nostre case. A deporre un mazzo di fiori sotto l’immagine del giudice e degli agenti, l’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Carpi, Milena Saina. Durante la cerimonia, e prima di osservare un minuto di silenzio, è stato anche ricordato il campo di volontariato e impegno civile promosso, tra gli altri, dal Presidio di Libera
dedicato a Peppe Tizian: 20 giovani si recheranno nel mese di agosto nel quartiere napoletano di Scampia. A prendere la parola anche Roberto Mirabile, presidente della Onlus La Carmella Buona, impegnata per il contrasto alla pedofilia: “il sacrificio di Paolo Borsellino deve rappresentare un esempio per tutti noi e un richiamo al nostro senso civico. Le mafie sanguinano e soffrono laddove si toglie loro la linfa vitale, il denaro e le proprietà illecitamente guadagnati. Purtroppo dobbiamo amaramente constatare come moltissimi di questi beni restino poi abbandonati a se stessi, senza che la comunità possa riutilizzarli e trarne giovamento. Questo è un atteggiamento che lo Stato non può più permettersi, se vuole onorare la memoria di chi ha dato la vita per la causa della giustizia”. Marcello Marchesini
Oltre 200 gli ospiti che domenica scorsa si sono ritrovati al Centro Guerzoni per partecipare a un pranzo multietnico a base di pietanze tipiche marocchine, turche e pachistane, per celebrare la fine del mese di Ramadan
Alla stessa tavola dopo il Ramadan
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E’ davvero una grande gioia vedere tante persone riunite a mangiare, ad ascoltare musica e a festeggiare insieme. A sentirsi parte della stessa comunità. Questo, anche se è il risultato di diversi mesi di lavoro e impegno, rappresenta soltanto l’inizio di un percorso che speriamo ci possa portare molto lontano”: è con queste parole e visibile emozione che Ousmane Cisse, presidente della Consulta per l’Integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione Terre d’Argine, ha salutato gli oltre 200 ospiti che, domenica scorsa, si sono ritrovati al Centro sociale Guerzoni di Carpi per partecipare a un pranzo multietnico a base di pietanze tipiche marocchine, turche e pachistane, in occasione dell’Id Al-fitr, la seconda festività più importante dell’Islam, in un incontro fortemente voluto dalle varie comunità musulmane del territorio per celebrare la fine del mese di Ramadan. E c’erano davvero molte
delle anime che compongono le Terre d’Argine sedute allo stesso tavolo: dall’Europa dell’Est all’Africa del Nord, da quella subsahariana all’Asia. Tante etnie, storie e tradizioni differenti, capaci di dialogare davanti a squisiti piatti di cous cous, samosa, dolma e baklava. Presenti anche molte donne, di ogni età, con e senza velo oltre, naturalmente, a tanti carpigiani di nascita. A salutare e ringraziare per la bella occasione di dialogo e convivenza, anche il sindaco Alberto Bellelli che ha voluto ricordare la disponibilità dei volontari del circolo Guerzoni, sottolineando come sia in questo tipo
di luoghi, sempre aperti ad accogliere ogni tipo di iniziativa, che si può costruire una concreta integrazione. “Ho molto apprezzato il fatto che la Consulta abbia proposto di condividere un momento di festa insieme alla città. Quello della condivisione è un proposito molto importante, anche se non facile in tempi come questi, ma i volontari e le comunità ci hanno creduto fortemente, ed è grazie a loro se oggi siamo qui insieme, a conoscerci meglio. E’ infatti a partire dalla conoscenza che possono nascere dialogo e condivisione. Carpi è questa: allegra, multietnica, colorata e generosa”.
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nizia con una minaccia, In un crescendo di tensione l’ultimo romanzo del psicologica, trascinandoci carpigiano Marco Lugli: avanti e indietro nel tempo, Alla mia futura moglie, afMarco Lugli tratteggia con finché stia in guardia. Una cura i suoi personaggi. Il dedica sinistra che prelude, risultato è un noir appassiotra il serio e il faceto, a nante sospeso tra due terre pagine dense di mistero. E, molto distanti: l’Emilia e il infatti, le aspettative non Salento. vengono in alcun modo Le indagini, affidate al comtradite. Nel tuo sangue è un missario Luigi Gelsomino, thriller dal ritmo incalzante. fanno riaffiorare i lati oscuri La narrazione, circolare, si di ciascun personaggio, snoda in un tutti legati da un La scrittura arco tempopassato incondi Marco rale di oltre fessabile e un è asciutta, vent’anni, matura. Essenziale. segreto comuin un contiLe sue sono pennel- ne. A unirli una nuo gioco di sette satanica, late forti. Chiarospecchi, riun voto, un comandi, cita- scuri decisi. Come la mune immagizioni, antichi rossa terra salentina. nario misterico. legami, patti Alcune espressioni Una truculenta dialettali colorano i di sangue… poesia. Diffidialoghi, mai banali. cile trovare la Il romanzo si apre con chiave di volta un omicidio consumato per decifrare gli omicidi, nel 1994, a Correggio. Un ricostruire i fatti, intercetpassato pesante e colpevole tare il movente. In questa che torna, prepotente, a detective story nessuno bussare alla porta. Un’altra è innocente. Tutti sono donna viene uccisa. Stesso sospettati e sospettabili. Ed modus operandi. Valentina è proprio nell’ambiguità Medici viene adagiata sul la forza di questo testo. La letto, sedata, poi uccisa per scrittura di Marco è asciutdissanguamento con due ta, matura. Essenziale. Le tagli longitudinali sul polso. sue sono pennellate forti. Il marito, lo scrittore Paolo Chiaroscuri decisi. Come la Bernini, riconosce in questo rossa terra salentina. Alrituale le stesse modalità cune espressioni dialettali con le quali dieci anni prima colorano i dialoghi, mai venne uccisa la sua prima banali. Nelle pagine de moglie, Francesca Quarta. Nel tuo sangue, ritroviamo
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’appuntamento musicale più atteso dell’estate modenese torna lunedì 27 luglio, a partire dalle 20, a scaldare la straordinaria cornice di Piazza Grande. Il Radio Bruno Estate - spettacolo musicale a ingresso gratuito realizzato dall’emittente più ascoltata in Emilia Romagna in stretta collaborazione con il Comune di Modena porterà nella Città della Ghirlandina un cast stellare! “A Modena il Radio Bruno Estate è una tradizione consolidata – afferma il presidente di Radio Bruno, Gianni Prandi - l’obiettivo è, ancora una volta, quello di regalare una vera e propria festa alla città, garantendo uno spettacolo di grande livello con protagonisti i successi dell’estate”. Sul grande palco si susseguiranno Nek, Chiara, The Kolors, Francesco Sarcina, Patty Pravo, Bianca Atzei, Francesca Michielin, Deborah Iurato e tanti altri ancora… Un cast pensato per accontentare un pubblico di tutte le età e per avvicinare gli ascoltatori di Radio Bruno ai propri artisti preferiti. “Insieme a big della musica italiana canteranno giovani affermati con altri che si stanno impegnando a far crescere ed emergere il loro talento. Modena sarà quindi, ancora una volta – ha commentato Gian Carlo Muzzarelli,
molti amori dell’autore (che non rinuncia mai a una dose di sana ironia): su tutti Morciano di Leuca, il paese che lo ha adottato, insieme alla sua compagna Valentina Soncini e dove i due hanno aperto il B&B Capperi, teatro, tra l’altro, di uno degli omicidi. Il romanzo scorre, veloce, verso un inaspettato epilogo. All’autore chiediamo: Come è nata l’idea di cimentarti in un giallo? “Quando scrivevo racconti, mi dicevo che per considerarmi uno scrittore avrei dovuto scrivere un romanzo. Dopo il primo romanzo mi sono detto che non potevo ancora considerarmi uno scrittore per il solo fatto di aver scritto un romanzo attingendo dalla mia storia personale. Che dovevo farne uno di fantasia. Dopo il secondo romanzo, di fantasia, ho detto che avevo barato perché avevo usato personaggi già creati col precedente. Per considerarmi un vero scrittore dovevo fare un’opera di pura fantasia e inadatta alle mie corde stilistiche. Per un descrittore di anime e personaggi, come io mi consideravo, un giallo a vocazione di dialogo era esattamente la sfida tecnica di cui avevo bisogno. Ora mi sento meglio”. Quanto è stato impe-
Nel tuo sangue, l’ultimo romanzo del carpigiano Marco Lugli, è un avanti e indietro nel tempo, l’autore tratteggia con cura i suoi pers
Un noir appassionante Marco Lugli
Il 27 luglio Radio Bruno organizza un grande spettacolo gratuito a partire dalle 20. Tra i grandi nomi che saliranno sul palco: Nek, C Sarcina, Patty Pravo, Bianca Atzei, Francesca Michielin, Deborah Iu
Il Radio Bruno Estate sc l’estate modenese
sindaco di Modena - teatro di un grande evento, che ogni anno attira migliaia e migliaia di persone. Il ‘palcoscenico’, con il Duomo ritrovato e la bellezza della piazza e del nuovo corso
Duomo, è un motivo in più per godersi una grande serata di musica e spettacolo in un luogo unico e magico”. A condurre la serata la bellissima Alessia Ventura insieme allo speaker Enzo
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n thriller dal ritmo incalzante. In un crescendo di tensione psicologica, trascinandoci sonaggi, tutti legati da un passato inconfessabile e un segreto comune
sospeso tra Emilia e Salento
o che animerà Piazza Grande Chiara, The Kolors, Francesco urato e tanti altri ancora…
cuote
e rimanga invece focalizzata sull’azione. Ecco perché l’Emilia. Riguardo al Salento invece, come ho scritto nella pagina dei ringraziamenti, è una terra che mi ha adottato in modo dolce. Non potevo non dedicargli almeno un romanzo. E poi volevo fare un giallo vecchio stile, con un investigatore alla Ellery Queen. Riflessivo. Inadatto alla metropoli, perfetto per i ritmi salentini”. Progetti futuri? “C’è la solita vocina impertinente che mi perseguita e mi dice: Per essere un vero scrittore devi scrivere un romanzo, di fantasia, a vocazione di dialogo e con una ricerca bibliografica importante. Sto pensando di far risolvere a Gelsomino un intrigo legato al fenomeno del Tarantismo. Ho cominciato a documentarmi e a buttare giù qualche idea”. Dove si può acquistare Nel tuo sangue? “Il libro mi sta dando molte soddisfazioni, nonostante sia uscito da poco. Sono fiducioso che prima o poi possa trovare una distri-
buzione “E’utile, quasi svelare detattraverso un un escamota- tagli per non editore imge, ambien- togliere il portante. Le tare un racconto in piacere della premesse ci lettura - hai luoghi conosciuti. sono. Proprio praticamenServe a evitare che te fatto una per questo l’attenzione, in fase proposta di ho evitato di scrittura, si perda matrimonio di pubbliin descrizioni vaghe con questo care con e rimanga invece fo- libro. (ndr il vecchio editore, a me calizzata sull’azione. “Se mi vuoi molto caro, Ecco perché l’Emilia. ancora spoma troppo Riguardo al Salento sare sai dove piccolo per trovarmi: invece, come ho spingere un scritto nella pagina sono quello libro anche dei ringraziamenti, in camera da se ben riusci- è una terra che mi ha letto con una to. Se devono lametta in adottato in modo leggerlo 200 mano). Fiori dolce. Non potevo persone, che d’arancio in non dedicargli alme- arrivo? lo leggano no un romanzo. E poi “La formula spendendo il costo di un volevo fare un giallo finchè morte vecchio stile, con un non ci separi caffè cominvestigatore alla prando un mi sembra eBook auto Ellery Queen. Rifles- triste, abusata prodotto da e oltretutto sivo. Inadatto alla un qualunmetropoli, perfetto pronunciata que store per i ritmi salentini”. senza davvero online o 10 pensare al suo euro con una copia cartacea, reale significato. Io ho scelanch’essa auto prodotta, che to di dire La paura (della viene spedita a casa (basta morte, della solitudine) non scrivere a: neltuosangue@ ci obblighi a stare uniti. Io e marcolugli.name). A Carpi Valentina siamo molto uniti, è possibile reperire il libro in forse non nel matrimonio, un solo luogo: all’Edicola ma certo nell’amore e Massari, di Piazza Martiri”. nell’impegno a non annoiarAlla tua compagna Vaci, specialmente a vicenda. lentina - che tra l’altro Se poi lei dovesse insistere, deve temere per la sua che corra i suoi rischi…”. vita ma non vogliamo Jessica Bianchi
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gnativo il lavoro di ricerca che sta alla base del libro? “Da un punto di vista bibliografico non tanto, perché a parte alcune citazioni prese da opere gotiche del Sette/ Ottocento, tutti i testi, anche
quelli poetici, presenti nel libro, sono farina del mio sacco. E’ stata molto impegnativa, invece, la creazione del plot. Ho passato oltre un mese a disegnare diagrammi prima di iniziare a scrivere la prima pagina”. Questo romanzo è continuamente sospeso tra Emilia e Puglia. I tuoi luoghi del cuore... “E’ utile, quasi un escamotage, ambientare un racconto in luoghi conosciuti. Serve a evitare che l’attenzione, in fase di scrittura, si perda in descrizioni vaghe
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Ferrari. Ad aprire le danze sarà Barbara Pinotti col RadioTalent: uno spazio dedicato a giovani artisti emergenti che avranno così l’opportunità di esibirsi in un contesto a dir poco prestigioso: i biondi e belli Benji e Fede, modenesi molto amati soprattutto dal pubblico femminile che vantano milioni di visualizzazioni dei loro video sul web e Miriam Masala. Sul palco e dietro le quinte la squadra di Radio Bruno sarà al completo: dalla direzione artistica di Clarissa Martinelli e Leonello alla diretta radio con le interviste esclusive
“A Modena il Radio Bruno Estate è una tradizione consolidata che si rinnova anche quest’anno – afferma il presidente di Radio Bruno, Gianni Prandi - l’obiettivo è, ancora una volta, quello di regalare una vera e propria festa alla città, garantendo uno spettacolo di grande livello con protagonisti i successi dell’estate”.
ai protagonisti a cura di Roberto Trapani e Georgia Passuello, alla regia tecnica firmata da Erio Cipolli e Mario Rybansky. “La musica è veicolo di cultura e di aggregazione: ringrazio quindi Radio Bruno e i sostenitori e invito tutti gli appassionati, di ogni età, a partecipare”, è l’invito lanciato dal sindaco Muzzarelli. La gratuità del Radio Bruno Estate di Modena è resa possibile grazie alla collaborazione di Comune di Modena, Youbet.it, Grissin bon, Fiat, Collane Sophista, Italpizza, Bper Banca, Comet, Cornetto Algida, Regione Emilia Romagna, Wella, Coop Estense, Assicoop Modena e Ferrara - Agente Unipol Sai Assicurazioni e Domenico di Stefano. Dopo le tappe di Cesenatico, Mantova, Pistoia e Modena, Radio Bruno chiuderà il tour il 6 settembre, in Piazza Maggiore a Bologna.
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resce lo scontento di Massimo Ariani, titolare dell’omonima Carrozzeria di Carpi, spiega come, artigiani e associase venisse approvata, la riforma RC Auto violerebbe la libertà di impresa e di scelta del consumatore zioni in merito al ddl Concorrenza del Governo Renzi che, in materia di Rc Auto, prevede una serie di misure a esclusivo vantaggio delle compagnie assicurative. “All’interno di questo decreto - ha affermato Massimo Ariani, titolare dell’omonima e storica carrozzeria carpigiana - ci sono alcune norme relative alle offerte sull’Rc Auto che rappresentano una minaccia alla libertà di impresa e di scelta del consumatore”. Il ddl Concorrenza prevede sconti da parte delle assicurazioni sull’Rca nel caso in cui il cliente accetti alcune misure come l’installazione della scatola nera, il controllo preventivo dei veicoli e la riparazione del veicolo presso officine convenzionate, ma proprio su quest’ultimo punto si è levato il coro di protesta decondizioni impo- tività politica delle associa- del consumatore. A tal fine gli artigiani clausole che possono sem“Il rischio ste dall’assicudel settore e zioni e alla mobilitazione ricordiamo a tutti gli aubrare penalizzanti (applicache si corre razione, ovvero delle assodelle carrozzerie, che gli alti tomobilisti che subiscono zione di franchigie), spesso è che l’auto con costi di ma- costi delle polizze RC Auto un sinistro che, anche se ciazioni. è possibile, avvalendosi non venga ripanodopera bassis- in Italia non dipendono dai “Se questa hanno sottoscritto polizze dell’assistenza del proprio rata bene, doven- simi. Pertanto, a costi della riparazione dei riforma che prevedono determinate carrozziere di fiducia, ottedo il carrozziere pagarne lo scotto veicoli o dalle frodi come venisse Volontari di pubblica utilità sarà l’automobi- per anni sostenuto dalle attuata - ha convenzionato proseguito lavorare alle con- lista che, privato compagnie assicurative ma In cinque anni 63 beneficiari della possibilità Ariani - a ripiuttosto dall’alto prezzo per 13 associazioni dizioni imposte di scegliere il sentirne non dei ricambi e dei materiali dall’assicurazione, professionista ono 63 le persone che, a oggi, hanno beneficiato del progetto sarebbero di consumo (vernici…), dai Volontari di pubblica utilità che, promosso nel maggio ovvero con costi a cui rivolgersi, soltanto le danni fisici subiti dalle per2010 da Fondazione CR Carpi e Fondazione Casa del di manodopera potrebbe ritroimprese di sone e da numerose spese Volontariato, consente di commutare la pena prevista per alcune varsi un’auto carrozzeria bassissimi”. legali per gestire contenziofattispecie di reato previste dal Codice della Strada – principalmente, ma non solo, guida sotto l’influenza di alcool e sostanze stupefariparata male e in si interminabili. A tal proindipencenti – in ore di volontariato, gratuito, da effettuare presso una delle fretta con i rischi per la sicu- posito vi sono approfonditi denti che non operano in 13 associazioni di riferimento, per conto delle quali la Fondazione convenzione con le compa- rezza che ne conseguono”. studi e ricerche, tra cui una Casa del Volontariato ha stipulato un’apposita Convenzione con gnie di assicurazione, e che Secondo Oriano Setti, realizzata dall’Autorità per il Tribunale di Modena. Le associazioni sono Ushac, Alice, Gruppo responsabile provinciale di vedrebbero ridursi consila concorrenza e il mercato Parkinson Carpi, Cooperativa sociale Il mantello, Uisp comitato Cna Unione Autoriparazio- (Antitrust) che conferma derevolmente il loro giro provinciale, Università libera età Natalia Ginzburg, Ancescao, Cooperativa sociale Scai, Centro Sportivo Italiano comitato di Carpi, d’affari, ma anche e soprat- ne questo ddl ricalca analo- quanto da anni sostenuto Al di là del muro, Cooperativa sociale Eortè Onlus, Croce Rossa ghi provvedimenti presentutto i consumatori. Infatti, dalle associazioni. La posiItaliana - Comitato di Carpi e Associazione Amica. Un progetto, tati dai precedenti Governi il rischio che si corre è che zione delle associazioni dei questo, che ha saputo calamitare l’interesse di un numero crescente mai convertiti in legge l’auto non venga riparata Carrozzieri é chiara: siamo di associazioni (passate da 10 a 13) e di richiedenti: 14 le domande bene, dovendo il carrozziere perché alla fine si è fatto per la libertà d’impresa e in attesa di accoglimento. Il totale delle ore di pubblica utilità già svolte ammonta complessivamente a oltre tremila. convenzionato lavorare alle capire, grazie anche all’atdi mercato e la libera scelta
La riforma? “Penalizza carrozzieri e automobilisti”
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L’azienda carpigiana Sarchio chiude il 2014 con oltre 10 milioni di euro di fatturato e l’apertura di una filiale in Spagna
Una storia in crescita S archio, dal 1982 punto di riferimento di un’alimentazione sana e naturale con i suoi prodotti biologici, senza glutine e vegani, ha comunicato i risultati economici per l’anno 2014 che registrano una crescita del 25% rispetto all’esercizio fiscale precedente, attestando il fatturato netto a oltre 10 milioni di euro. Tra i driver principali della significativa crescita dell’azienda con sede in via dei Barrocciai a Carpi: il consolidamento dei canali di vendita storici, il completamento della rete di vendita diretta e l’espansione della distribuzione nazionale sia a livello di numerica che di ponderata, con un incremento del 23% dei punti vendita e del 27%
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di ponderata. Alle buone performance hanno contribuito l’incremento della gamma di prodotti con il lancio di nuove referenze biologiche, senza glutine e vegane, e l’internazionalizzazione in particolare in Spagna dove è stata recentemente inaugurata, in provincia di Barcellona, la filiale Sarchio Iberia. Biscotti senza glutine,
cereali per la colazione, semi del benessere, bevande vegetali e snack salati, le referenze che hanno segnato un incremento superiore alla media del fatturato. Per l’anno in corso Sarchio stima di consolidare ulteriormente il trend di sviluppo con un obiettivo di budget che dovrebbe superare 12.5 milioni di euro di fatturato. “Siamo decisamente soddisfatti dei risultati ottenuti, l’obiettivo per il 2015 è continuare il trend di crescita anche attraverso il lancio di nuove referenze, consolidando la presenza in tutti i canali distributivi nazionali e internazionali”, ha dichiarato il direttore generale di Sarchio, Cesare Roberto.
nere il giusto risarcimento e una riparazione eseguita a regola d’arte. Per Massimo Ariani, alla guida dell’azienda di famiglia fondata nel 1928 dal nonno Ettore, un lavoro di qualità e la sicurezza del cliente vengono prima di tutto. Infatti, la Carrozzeria Ariani da anni porta avanti una tradizione artigianale che nel corso del tempo ha saputo aggiornarsi con le attrezzature più avanzate, nelle tecniche applicative dei nuovi prodotti ecologici e nell’utilizzo di ricambi originali. “La nostra carrozzeria - ha spiegato Ariani - è una delle poche in regione ad aver ricevuto il patentino di autorizzazione per la riparazione delle nuove macchine elettriche e ibride, al punto che abbiamo clienti che vengono da fuori provincia. Noi crediamo molto nell’importanza delle auto caricate a elettricità per l’importante abbattimento delle emissioni di CO2 e per i ridotti costi di gestione. Basti pensare che con 2 euro di luce si fanno 150 km. Purtroppo però nella nostra città ancora non si è fatto nulla per incentivarne l’acquisto e l’utilizzo. Invece, nel centro storico di Correggio, ad esempio, sono state installate delle colonnine per la ricarica di autovetture elettriche”. E con Ferragosto alle porte, Ariani ha voluto dare alcuni consigli per non rovinarsi le vacanze in auto: “è importante controllare sempre la pressione delle gomme, l’olio e i freni. E poi il buon funzionamento dell’impianto di climatizzazione è sicuramente un valido alleato per mantenere la lucidità alla guida ed evitare incidenti”. Chiara Sorrentino
Vanno rafforzate la raccolta e la distribuzione di generi alimentari a famiglie bisognose
Carpi non spreca: 26 i negozi aderenti
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accogliere e riutilizzare cibo che altrimenti verrebbe gettato tra i rifiuti. Questo l’obiettivo del progetto Carpi non spreca, promosso a Carpi da Assessorato ai Servizi sociali e sanitari del Comune, Caritas, associazione Porta Aperta con il sostegno dell’Unione delle Terre d’Argine e di tutte le organizzazioni del commercio e dell’artigianato carpigiane. La spesa in dono consente di recuperare beni alimentari e freschi vicini alla scadenza. 15 tra piccoli e grandi esercizi hanno già aderito (Conad di via Pezzana, via Marx, via Roosevelt, via Colombo, via Galilei e quello di Fossoli. Sigma di via Cuneo e via Ugo da Carpi, Pizzeria Paprika, Pizzeria Lo Zodiaco, Al Tuler Pasta fresca, Gastronomia Aristide, La Fornarina, Pan per focaccia e Forno Cimardi di San Marino). Il negoziante chiama Porta Aperta (sono state assunte part-time due persone a questo fine) che passa a raccogliere le derrate che vengono poi distribuite in sporte alimentari a chi ne ha bisogno. Il pane in attesa invece consente già a una ventina di famiglie indicate dai Servizi Sociali di ritirare periodicamente presso i fornai aderenti (11) il pane pagato dai carpigiani sensibilizzati all’iniziativa. Un gesto semplice, buono come il pane, educativo, simbolo di una comunità che si prende cura di chi è in difficoltà, grazie a una categoria di commercianti che si offre come tramite nei confronti delle persone bisognose. La Croce Rossa Italiana di Carpi tra l’altro ha ‘adottato’ 4 forni. Ecco l’elenco degli esercizi aderenti: Il Pane del Fornaio (2), Boutique del pane (3), Casa del Pane, Cimardi, De Caroli, La Baguette, La Fornarina e Pan Per Focaccia. “Abbiamo bisogno che altri negozianti aderiscano a questi due progetti – spiega Daniela Depietri, assessore ai Servizi sociali e sanitari – se vogliamo investire sulla solidarietà e ‘mettere in attesa’ altri beni e servizi a favore di chi ha più bisogno”.
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udi e tortellini in crema di parmigiano reggiano: questo l’originale e simpatico connubio andato in scena nel corso dello show cooking proposto dalla Concessionaria Audi di Modena gestita dalla Famiglia Schiatti, già titolare della concessionaria di Carpi in via dell’Industria. Di fronte a centinaia di invitati, clienti dell’auto tedesca, liberi professionisti, autorità e giornalisti, si è consumato un gemellaggio del tutto insolito tra auto di
lusso e tortellini cucinati e serviti al momento dallo chef stellato Massimo Bottura. La festeggiata era l’ultima nata in casa Audi, la Q7, un suv di grandi dimensioni, perfetta su ogni tipo di strada, disponibile in diverse gamme di motore, dotata di esclusivi fari led, indicatori dinamici di direzione e, ancora, di una sofisticata tecnologia per la diminuzione dei consumi e le emissioni nel traffico urbano e dotata di sospensioni a regolazio-
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L’Angolo di Cesare Pradella Audi e tortellini in crema di parmigiano reggiano
ne elettronica. Andrea Schiatti, che ha condotto la serata, ha pensato di unire questo gioiello automobilistico a una delle eccellenze culinarie modenesi, appun-
to i tortellini alla panna o, per meglio dire, alla salsa di parmigiano, invitando per l’occasione il ‘mostro sacro’ della cucina modenese, lo chef Bottura, tre stelle Michelin, consi-
Al mè dialètt... di Massimo Loschi di Massimo Loschi
Lo specchio impietoso mostra rughe e anni trascorsi, perché rimani e ti guardi, ciò che vedi non è che lo sgorbio di ciò che eri.
Scàràbôç
Sgorbio
Perché s’têt lè a guàrdêrèt, a cunêr rìcôrd, cùmè schègì d’luš chi s’pêrdên luntan. Già lé pasèe al têimp di šógh dl’inòcinsa dal filastróchi da gninta, dal córsi sèmpèr più mati a bèvèr l’aria di prèe. Già è stêe al têimp ed la scóla dal fugasi, di amigh in di bagn ed la Lama, dla chêrna ch’la s’dèšda e la ciama. Già è stêe al tempo d’un pròfùm che d’sôìt l’ìmbèriêga, al têimp ed rubêr sòn a la nôt per al vól d’na stanêla, dla févra ch’a gniva per al rôša ed cla pêla, A rêsta sól al péš di an da tirêr e rag ed sól sèmpèr più rêr; quant a vrèv psér andêr sêins’èsèr in balìa dal têimp ch’al dìstrùg e al ruvina, ch’lasa in bòcà cal gust che sól sa d’amêr e al t’mòstra, davanti a cal spêç, impêt ai tò ôç quant ti sèmpèr più… un scàràbôç.
Perché stai lì a guardarti, a dondolare ricordi, come schegge di luce che si perdono lontane. Già è passato il tempo dei giochi dell’innocenza delle filastrocche da nulla, delle corse sempre più pazze a bere l’aria dei prati. Già è passato il tempo della scuola di marinarla, degli amici ai bagni nella Lama, della carne che si svèglia e chiama. Già è passato il tempo di un profumo che con nulla ti ubriaca, il tempo di rubare sonno alla notte per l’ondeggiare di una sottana, della febbre che assaliva per il rosa di quella pelle. Rimane solo il peso degli anni da trascinare e un raggio di sole sempre più rari, quanto vorrei poter andare senza essere in balia del tempo che devasta e rovina, che lascia in bocca un sapore che sa di amaro e ti mostra su quello specchio, di fronte agli occhi quanto sei sempre più… uno sgorbio.
derato il secondo miglior cuoco al mondo e titolare dell’Osteria Francescana. E questi, sul palco eretto nell’ampio salone espositivo della via Emilia, affiancato da due rezdore
che in grembiule bianco tiravano la sfoglia e riempivano i quadretti di pasta con l’impasto che ha reso famosi nel mondo i suoi tortellini, li ha cucinati in diretta. Efficienti camerieri
del suo ristorante hanno poi provveduto a distribuirli in piccole tazze di ceramica, mentre ai lati del salone della concessionaria veniva servito un fresco e profumato frizzantino. Chef Bottura non ha mancato di accontentare la curiosità dei presenti illustrando il suo modo di prepararli, cucinati cioè in una crema di parmigianoreggiano tirata con un goccio di brodo caldo, ma allargando l’orizzonte (come è solito fare) a considerazioni di carattere climatico-ambientale e di tradizioni storiche, facendo respirare ai presenti il profumo del parmigiano nebulizzato attraverso una particolare ampolla in vetro, analoga a quella a disposizione degli astronauti per consentire loro di sentire gli odori di casa anche nello spazio. E allora qualche signora presente, dopo averli gustati, si è lasciata andare a qualche spontanea e ingenua affermazione: “ma è l’uovo di Colombo, io non ci avevo mai pensato e adesso farò sempre così a casa mia, senza utilizzare la panna”. Insomma, un’accoppiata che si è dimostrata vincente: motori e cucina, due tra le più grandi eccellenze di casa nostra.
Sabato 1° agosto, alle 21,30, nel Chiostro di San Rocco, va in scena un racconto di storia, memoria, musiche e parole di e con Stefano Garuti, Francesco Grillenzoni e Giovanni Taurasi
Dalla notte all’alba della democrazia
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a in scena sabato 1° agosto nell’ambito della rassegna carpigiana Coccobello, Dalla notte all’alba della democrazia, un racconto di storia, memoria, musiche e parole. Uno storico (Giovanni Taurasi) e due musicisti (Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti, voce, chitarra e fisarmonica dei Tupamaros) ripercorrono il triennio tra l’8 settembre 1943 e il 2 giugno 1946 (giorno del referendum per la Repubblica e dell’elezione dell’Assemblea Costituente), in una narrazione che si muove tra storia, memoria, testimonianze e musica, e tra la dimensione locale della provincia di Modena e la dimensione nazionale, nel periodo più cruciale della storia d’Italia. Con brani della tradizione popolare e contemporanei, arrangiamenti arditi e versioni dialettali inedite. “Non è una lezione di storia, non è un concerto, non
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a Giunta ha approvato la nuova Carta dei Servizi dei Musei di Palazzo dei Pio e gli aggiornamenti alla Carta dei Servizi di Archivio Storico Comunale e a quella della Biblioteca Loria e del Castello dei ragazzi. Una fotografia precisa di quanto gli istituti carpigiani offrono ai cittadini, in un’ottica di trasparenza e imparzialità. Poco più di cento anni hanno compiuto Biblioteca e Musei, aperti nel 1914, ma istituiti rispettivamente nel 1872 e 1898. Totalmente rinnovati tutti gli istituti nell’ultimo ventennio: nel 1999 l’Archivio storico, nel 2002 inaugura il Castello dei ragazzi, nel 2007 apre la Biblioteca Loria, nel 2008 i nuovi percorsi
è la presentazione di un libro, non è un reading, non è uno spettacolo teatrale, non è un recital o, meglio, non è solo questo – precisano i tre autori e protagonisti, riuniti in questo nuovo progetto di history telling - è un po’ tutto questo messo insieme in una sorta di Peel Session della storia”. Con ingresso libero e gratuito, Dalla notte all’alba della democrazia va in scena per la prima volta a Coccobello di Carpi, in via San Rocco 5, sabato 1° agosto, alle 21,30.
Istituti culturali
220mila presenze in sei mesi dei Musei di Palazzo Pio. Consistente il patrimonio: 180mila i documenti di Biblioteca e Castello dei ragazzi; oltre 25mila le opere e gli oggetti d’arte dei Musei, che si sommano all’apparato decorativo e architettonico di Palazzo Pio, a cui si aggiungono gli oltre 500mila documenti multimediali del Centro di ricerca etnografico; oltre 2mila metri lineari di documenti nell’Archivio, che raccontano la storia di Carpi dal Medioevo a oggi. Positivi i dati delle presenze, che hanno visto quasi 220mila persone accedere ai servizi degli istituti culturali
carpigiani tra gennaio e giugno. Nei primi sei mesi del 2015 sono state oltre 25mila le presenze ai Musei, con un + 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre un centinaio sono stati gli studiosi che hanno avuto accesso alla documentazione dell’Archivio e del Centro di Ricerca etnografico. Nello stesso periodo, sono stati registrati poco più di 50mila i prestiti alla Biblioteca Loria e oltre 25 mila al Castello dei ragazzi, con una presenza complessiva tra i due istituti di quasi 190mila persone.
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venerdì 24 luglio 2015
Tenera è la notte
Il programma del Cinema estivo all’Arena Stadio Cabassi 24 luglio - ore 21.30 Polvere - Il grande processo dell’amianto - Di Niccolò Bruna Da anni, in Europa, l’amianto è associato al pericolo, alla malattia, alla morte. Perché, allora, il 70% della popolazione mondiale è ancora esposto a questa fibra mortale? La produzione di amianto nel mondo ha ripreso a crescere, grazie all’enorme consumo delle economie in rapido sviluppo come India, Cina e Russia. La lobby dei paesi esportatori, con in testa i canadesi (che lo producono e lo esportano nei paesi in via di sviluppo, ma non lo usano), è potentissima e agisce nelle sedi internazionali per influenzare le politiche dei singoli Paesi. Nel mondo 100.000 persone muoiono ancora ogni anno a causa di questa fibra killer. Ma nonostante questo, l’amianto è un business a cui pochi sono disposti a rinunciare. 25 luglio - ore 21.30 Se Dio vuole - Di Edoardo Falcone Tommaso è cardiochirurgo di fama e uomo dalle certezze assolute. E’ sposato con Carla, casalinga e madre dei due figli Bianca, a sua volta sposata con Gianni, e Andrea. Proprio da Andrea parte la rivoluzione in famiglia, quando il ragazzo, promettente studente di medicina, annuncia di volersi fare prete. A ispirarlo sembra sia stato un certo Don Pietro, a metà fra il sacerdote e il santone: a Tommaso non resta che avvicinarlo sperando di scoprirne gli altarini per rivelarli ad Andrea e fargli cambiare idea sul sacerdozio. 26 luglio - ore 21.30 Maraviglioso Boccaccio - Di Paolo e Vittorio Taviani Nel 1348, mentre la peste infuria a Firenze, dieci giovani si riuniscono in una casa di campagna e per dieci giorni si raccontano storie d’amore, di sesso, di burle clamorose, nell’intento di scacciare la paura della malattia e della morte. Paolo e Vittorio Taviani adattano il Decamerone di Boccaccio alle esigenze del Ventunesimo secolo, affrontando di petto il timore che attanaglia l’esistenza dei giovani (italiani) contemporanei. 27 luglio - ore 21.30 Vergine giurata - Di Laura Bispuri Hana, orfana albanese, viene accolta in casa da Gjergi, un montanaro con moglie e una figlia più o meno dell’età della ragazza, Lila. Ma la cultura arcaica che abita quelle regioni, seguendo il severo codice del Kanun, mortifica e reprime il femminile, e Hana si ritrova a compiere una scelta drastica: diventare una vergine giurata, ovvero giurare verginità eterna e assumere un’identità maschile. Da quel momento sarà Mark e condurrà la sua vita come un uomo, ovvero con maggiore autodeterminazione, ma al prezzo di un rifiuto radicale della propria femminilità. Molti anni dopo Mark si reca in Italia, dove ritrova Lila. Nessuno sa il perché della sua venuta, ma a poco a poco, in contatto con una cultura più aperta, Mark ritroverà in sé le tracce di Hana. 28 luglio - ore 21.30 Samba - Di Eric Toledano Samba Cissé è senegalese e costretto da dieci anni in un centro di accoglienza alle porte di Parigi. In attesa di un permesso di soggiorno e incalzato dalla paura di essere espulso dalla Francia, Samba si rivolge a un’associazione che si occupa di questioni giuridiche legate all’immigrazione. L’associazione si prende a cuore il suo caso nella persona di Alice, una giovane donna borghese in congedo lavorativo. Affetta da sindrome da stress, Alice sembra trovare in Samba un rifugio e una ragione per uscire dall’impasse. Allo stesso modo Samba è convinto che Alice sia la chiave per regolarizzare la sua posizione sociale. Tra espedienti, mestieri, sotterfugi, baci rubati, fughe ai controlli e costante reinvenzione della sua identità, Samba troverà il suo posto nel mondo e nel cuore di Alice. 30 luglio - ore 21.30 Le vacanze del piccolo Nicolas - Di Laurent Tirard Francia Anni ‘70. Le tanto attese vacanze estive sono arrivate e il piccolo Nicolas può andare finalmente al mare con la sua famiglia (nonna materna compresa). Sulla spiaggia il bambino si fa dei nuovi amici. C’è Blaise che vive lì, Djodjo che parla inglese, Crépin che piange sempre ma soprattutto Isabelle che lo guarda con i suoi grandi occhi e che lui teme di dover sposare per forza.
anno XVI - n. 29 17
Lunedì 27 luglio, alle 21.15, nella cornice di Piazza Garibaldi si terrà l’ultimo appuntamento della rassegna Ne Vale La Pena Estate, con Bruno Arena dei Fichi d’India e la moglie Rosy Marrone
Una grande storia d’amore L
unedì 27 luglio, alle 21.15, nella cornice di Piazza Garibaldi a Carpi (o in caso di maltempo all’Auditorium della Biblioteca Loria) si terrà l’ultimo appuntamento della rassegna Ne Vale La Pena Estate che finora ha portato in centro storico quasi duemila persone per ascoltare personaggi del calibro di Mauro Corona, Fabio Genovesi e Francesco Moser. Protagonisti della serata conclusiva Bruno Arena dei Fichi d’India e la moglie Rosy Marrone che nel libro Domani ti porto al mare hanno voluto raccontare la loro storia da quel drammatico gennaio del 2013 quando Bruno scendendo dal palco di Zelig venne colpito da un ictus. Come scrive Rosy, “la moglie di Bruno dei Fichi d’India”, era una sera come tante nella vita di uno dei comici più famosi d’Italia. Con una battuta folgorante aveva appena chiuso il suo intervento nella prova generale di Zelig e si era infilato nella quinta del teatro degli Arcimboldi per rientrare in camerino. Ma in camerino Bruno Arena non arriverà mai. Un ictus gli falcia le gambe e lo fa crollare a terra. Succedeva nel gennaio del 2013. Da quella tremenda serata tante cose sono cambiate nella vita di Bruno, ma una è rimasta intatta, anzi è addirittura migliorata: la sua vita di coppia con la moglie Rosanna Marrone. Tanto che, a inizio 2014, i due coniugi hanno rinnovato la loro promessa d’amore festeggiando le nozze d’argento. In questo libro, scritto a quattro mani, Rosanna e Bruno raccontano la loro straordinaria storia d’amore, che non è stata interrotta dalla malattia, ma ha trovato proprio in questo difficilissimo episodio nuova linfa vitale. Nonostante i momenti di scoramento, di enorme
difficoltà e depressione, i coniugi Arena sono ancor più saldi nel loro amore, tanto da avere la forza di raccontarlo. Sul palco di Carpi oltre a Bruno e Rosy ci saranno anche alcuni amici di sempre della coppia come Paolo Belli e Franco Trentalance, il divo del cinema porno che adesso si è ritrovato scrittore con due libri alle spalle: un noir dal titolo Tre giorni di buio e un’autobiografia ironica Ritrattare con cura. Dopo quest’ultimo appuntamento Ne Vale La Pena,
la rassegna promossa da Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Carpi, Radio Bruno, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato, Cna, Rock No War! Onlus, Anioc - Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche e Libreria Mondadori di Carpi, si prenderà una pausa per tornare in autunno con altri autori e altri protagonisti della nostra realtà. Pierluigi Senatore
Libri da non perdere! La ferocia di Nicola Lagioia
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n una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada statale. E’ nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati dritti su di lei. Quando, poche ore dopo, la ritroveranno ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate così? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli - in particolare quello con Michele, l’ombroso, l’instabile, il ribelle - può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell’azione, il Premio Strega Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo. L’intensità della scrittura - mai così limpida e potente - ci avviluppa in un labirinto di emozioni, segreti e scoperte, che interseca le persone e il loro mondo e tiene il lettore inchiodato alla pagina.
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venerdì 24 luglio 2015
anno XVI - n. 29
L’aforisma della settimana...
“Amami perché, senza te, niente posso, niente sono”. Paul Verlaine appuntamenti
Il 29 luglio, alle 21,30, sul palco di Piazzale Re Astolfo si esibisce la cantante ivoriana Dobet Gnahorè
Dobet Gnahorè
Mostre
La nuova voce d’Africa
CARPI
Fino al 26 luglio Luca Covezzi Fabio Frabetti Saletta espostiva Fondazione CRC
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ontinuano gli appuntamenti con la musica d’autore targati Mundus. Mercoledì 29 luglio, alle 21,30, sul palco di Piazzale Re Astolfo si esibisce Dobet Gnahorè, originaria della Costa d’Avorio (si è stabilita a Marsiglia nel 1999, all’età di 17 anni, dopo essere fuggita dal suo Paese in seguito alla guerra civile) la nuova grande voce dell’Africa che mescola sonorità africane urbane e tradizionali. L’uso di diverse lingue arricchisce le sue performance live: dalla lingua Betè, quella parlata dal padre Boni, cantante e percussionista come lei, al Fon e al Baoule, fino allo Swahili. Gli idiomi africani sono fusi con l’inglese e il francese per un risultato estremamente contaminato che riflette la personalità e la storia di questa sensuale e statuaria artista. Eclettica come la musica che produce: elementi della rumba congolese, del bikoutsi camerunense e dell’high-life ghaniano convivono con i ricordi di anni di lavoro teatrale e con sonorità e melodie occidentali. Il suo è un canto intonato all’amore e alla disfatta, alla gioia e alla festa, usando la grande varietà di ritmi e stili per un approccio transafricano originale, unico. Lo spettacolo è aperto a tutti.
Fino al 31 luglio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Ramona Mantegazza O&A Centro Affari Fino al 30 agosto Rosso Rubino - Coltura e cultura del lambrusco Museo della Città
Eventi CARPI
25 luglio - ore 10/24 Festa rosa con musica, balli, comicità Piazza Garibaldi 25 luglio - ore 18 I classici... grandi musicisti, allo sbaraglio nel verde Concerto di archi, fiati A cura di Improvise Ensemble di Carpi Parco della Resistenza 26 luglio - ore 21.30 Le più belle canzoni napoletane Soprani Francesca lanza Federica Gatta Luisella De Pietro Tenore Leonardo Gramegna Baritono Carmelo Corrado Caruso Ensemble dell’Accademia Musical Festival Pianista e direttore, Stefano Seghedoni Direzione artistica, Beatrice Bianco Abiti, Artemio Cabassi Piazza Garibaldi 27 giugno - 31 ottobre, ore 17/20 Ciclofficina Popolare temporanea Vieni e impara ad aggiustare la tua bici! Autoriparazione, consigli, informazioni contro i furti e tanto altro Promosso da: Associazione Ekidna e Città di Carpi Ogni ultimo sabato del mese Parco della Resistenza 27 luglio - ore 21.15 Incontro con Bruno Arena Presentazione del libro: Domani ti porto al mare scritto con la moglie Rosy Marrone Dialoga con l’autore Pierluigi Senatore, giornalista di Radio Bruno Piazza Garibaldi
L’1 e 2 agosto a Canolo di Correggio torna il tradizionale appuntamento con la Festa della Trebbiatura
Antiche tradizioni riprendono vita
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’1 e 2 agosto a Canolo di Correggio torna il tradizionale appuntamento con la Festa della Trebbiatura. Giunta alla quinta edizione, la manifestazione organizzata da Amac, Amatori macchine Agricole Correggesi, in collaborazione con la Città di Correggio, la Polisportiva Canolese e la Proloco di Correggio, prevede sabato 1° agosto, alle 9, un raduno di trattori d’epoca, alle 19,30 sfilata dei trattori accompagnata
dagli sbandieratori. Alle 20,30 rievocazione della trebbiatura del grano secondo le antiche tradizioni della nostra terra, apertura dello stand gastronomico presso la Polisportiva di Canolo e a partire dalle 21 ballo liscio con orchestra. Domenica 2 agosto, alle 8,30 è previsto il ritrovo per le iscrizioni dei trattori e la prenotazione del pranzo. Alle 9,30 inizio dell’aratura coi trattori d’epoca e alle 12,30 appuntamento col pranzo. Dalle
16,30 alle 17, gara regionale di tiro alla fune a squadre. Alle 17,30 tiro alla fune contro trattore, alle 18 cena a base di profumato gnocco fritto e salume e, infine, alle 21,30 ancora ballo liscio con l’orchestra. Durante la due giorni sarà attivo un bar e un mercato di prodotti tipici. E’ inoltre aperta la mostra permanete di reperti della prima guerra mondiale e mostra in miniatura di trattori realizzata dal signor Iader Bagnoli.
appuntamenti
28 luglio - ore 21.30 Imparare con gusto Una gustosa caccia al tesoro tra piazze, portici, palazzi, negozi del centro storico, alla scoperta dei luoghi di vendita, conservazione, e consumazione di cibi e bevande Per bambini da 6 anni con adulto accompagnatore Piazza Martiri 29 luglio - ore 21.30 Mundus presenta: Dobet Gnahorè (Costa d’Avorio) in concerto Piazzale Re Astolfo 30 luglio - ore 21.30 Musique a la Carte Spettacolo con menù musicale a scelta del pubblico Piazza Gasparini a San Marino 30 luglio - ore 21.30 Questa storia qua Di Alessandro Paris A seguire incontro col regista Cortile interno Biblioteca Loria 30 agosto - ore 15 Street Art sotto la ferrovia Le opere dei migliori writer Fino a sera intrattenimenti e DJ-Set A cura di Ekidna Sottopasso ciclabile Due Ponti 30 luglio - 16 agosto Coccobello Programma 30 luglio Montefiori Cocktail 31 luglio Julia Kent & Asso Stefana 1° agosto Presentazione del libro Dalla notte all’alba della democrazia 2 agosto Disastri di Danil Charms 4 agosto Opera Chaotique (EL) 5 agosto Kawehi (HI) 6 agosto Stefano Pilia 7 agosto Josef Van Wissem (BE) 8 agosto Cesare Basile 9 agosto Bobby Watson Quartet (US) 11 agosto Coccomovie Nick Cave: 20.000 Days on Heart 12 agosto Mundus Maria Pia De Vito & Huw Warren 13 agosto L’Alda 14 agosto Bologna Cello Project 15 agosto Cocco Aperitivo di Ferragosto dalle 19 16 agosto Coccomovie
venerdì 24 luglio 2015
appuntamenti
24 Hour Party People Cortile San Rocco Fino al 5 agosto Sagra della Madonna della Neve Chiesa di Quartirolo
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La Torre dell’Orologio di San Polo ospita la mostra fotografica di Greta Guidotti
Madre Terra
Fino al 7 agosto Il lunedì, ore 21/24 Il venerdì, ore 17/20 Tutti giocolieri, acrobati ... e campioni di bigliardino e giochi di società A cura degli operatori dell’Educativa di Strada della Coop Aliante Piazza Garibaldi Tutti i martedì fino al 4 agosto Ascesa. Torre della Sagra Ore 21/24 Apertura straordinaria Piazzale Re Astolfo Tutti i martedì e giovedì fino al 4 agosto Palazzo by night Ore 21/24 Apertura straordinaria Palazzo dei Pio I giovedì e i venerdì fino al 28 agosto - ore 21.30 - 24 La dama della torre Una piazza per giocare Torre dell’uccelliera I sabati luglio - ore 17.30/19.30 Lezioni gratuite di Kung Fu A cura di Budoshin Dojo Piazzale Dante Alighieri I lunedì e mercoledì luglio ore 20/21 Tai Ji Quan & Qi Gong Piazzale Gasparini e Via Roosevelt angolo via Divisione Acqui Fino al 26 agosto - ore 18/24 AMare Carpi Ogni mercoled jazz e rock, dj set e blues, musica italiana, animazioni e promozioni commerciali, aperitivi e cene in centro storico
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a Torre dell’Orologio di San Polo ospita la mostra fotografica Madre Terra di Greta Guidotti, reggiana, classe 1975. Artista di formazione pittorica con forti riferimenti all’ambito espressionista, ora è la fotografia ad appassionarla. Ha partecipato allo spazio Off di Fotografia europea 2014 con la personale Sguardo sul doppio e ha esposto in collettive di pittura a Canossa e nella mostra fotografica Guardare, Pensare, Fare curata da Laura Sassi per la 31a edizione del Fotofestival di Montecchio. Nella mostra Madre Terra propone trenta immagini in cui il corpo nudo di una donna è in simbiosi con la terra: accovacciato tra le rocce, o sdraiato nel fango, all’interno di una fessura della terra che ricorda l’utero materno. Come sfondo luoghi ancora selvaggi lungo l’Enza, a Rossena,
Greta Guidotti
a Campotrera, fra i vulcanetti di Regnano, alla tana della Mussina di Albinea, sulla Pietra di Bismantova e sul Ventasso. L’effetto è suggestivo e al contempo spettacolare. “Anziché contattare modelle ho coinvolto sei amiche. Ho spiegato che cosa volevo comunicare e, insieme, abbiamo realizzato le foto. Il risultato è un’immagine dove il corpo femminile – afferma Greta Guidotti – trova lo spazio che lo raccoglie come se fosse il ritorno all’utero materno”. “E’ la ricerca di un legame profondo e ancestrale – spiega Adele Cacciagrano – il tentativo di riannodare i fili di un rapporto armonioso e puro con la natura che ci circonda, una natura ancora non umanizzata che mantiene il suo stato selvatico. I luoghi in cui il corpo femminile della Madre Terra vengono immortalati appartengono tutti al territorio emiliano della Val d’Enza, paesaggi nature e rocce care alla fotografa che in quei luoghi vive e che, attraverso il mezzo fotografico, attiva un dialogo silenzioso, ma sensibilissimo e aperto nel cogliere piena di stupore le infinite manifestazioni dell’armonia cosmica tra le donne e la Terra quando queste, indisturbate, si mettono a nudo una accanto all’altra nella loro essenza”. La mostra resterà in Torre fino al 2 agosto.
Dal 24 al 26 luglio a Casalecchio di Reno torna la Festa del Gelato artigianale
Viva il gelato!
Cinema estivo Tenera è la notte Programma 24 luglio - ore 21.30 Polvere - Il grande processo dell’amianto Di Niccolò Bruna 25 luglio - ore 21.30 Se Dio vuole Di Edoardo Falcone 26 luglio - ore 21.30 Maraviglioso Boccaccio Di Paolo e Vittorio Taviani 27 luglio - ore 21.30 Vergine giurata Di Laura Bispuri 28 luglio - ore 21.30 Samba Di Eric Toledano 30 luglio - ore 21.30 Le vacanze del piccolo Nicolas Di Laurent Tirard Arena Stadio Cabassi
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rogramma che vince non si cambia. Perché vincente è stata la formula che negli ultimi anni ha portato migliaia di presenze alla Festa del Gelato artigianale promossa dall’Associazione no profit Casalecchio fa
Centro (composta da Comune di Casalecchio di Reno, Confcommercio Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato), col patrocinio del Comune di Casalecchio di Reno e della Camera di Commercio di Bologna e l’orga-
nizzazione della Società Cooperativa Eventi. La manifestazione si svolgerà nel cuore della città, tra via Marconi (chiusa durante le serate della festa), Piazza del Popolo e Piazza del Monumento ai Caduti. Confermati i negozi aperti
nell’area della festa, la biciclettata del gusto che toccherà anche le gelaterie fuori dal centro e il concorso Vota il gusto dell’anno che per la decima edizione sarà dedicato a uno dei frutti estivi per eccellenza: il melone. Significativa la partecipazione alla Festa della Polizia Municipale: allo stand dell’Amministrazione Comunale distribuirà brochure e informazioni utili sulle norme per la sicurezza dei bimbi in auto e sui rischi della guida in stato di ebbrezza, regalando anche utili kit monouso per misurare il tasso alcolemico. L’inaugurazione della festa è prevista venerdì 24 luglio, alle 20, in via Marconi all’angolo con via Porrettana (nei pressi del Caffè Margherita) e sarà allietata dalla divertente presenza di Malandrino sull’Insolitobus che taglierà il nastro insieme al sindaco Massimo Bosso, alla vice sindaco Antonella Micele, a Elisa Filippini, presidente di Casalecchio fa centro e Mirko Aldrovandi, presidente di Eventi Scarl. Gran finale domenica 26 luglio, alle 23, con la parata afrobrasiliana dei percussionisti Marakatimba e del gruppo di ballerine Sambeleza.
Speciale Carpi Calcio - Il ritiro
venerdì 17 luglio 2015 SPORT
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Calcio – Carpi ko nelle prime amichevoli con Inter (2-4) e Fiorentina (0-2)
Diario dalle Dolomiti
Brillano solo Matos e Lasagna. La squadra è molto imballata e ha bisogno di qualità. carpifc1909.it
carpifc1909.it
carpifc1909.it
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onsiderazioni carpifc1909.it sparse dopo la prima settimana di ritiro e le prime amichevoli (perse) con Inter e Fiorentina ai piedi delle Dolomiti. PROGRESSI - La stanchezza è evidente: a Valdaora si sollevano pesi importanti dopo aver bruciato distanze lunghissime, minimo 600 metri per ripetuta. Gambe, addominali e dorsali, ovvero tutti i centri della forza, sono stracarichi di acido lattico. Non può (e non deve) esserci esplosività a disposizione, in questo momento. A lungo termine, come sempre, si vedranno i benefici in termini di trasparenza alla fatica. Più di mezza Serie A sta lavorando in altro modo: più palla, corse molto più brevi, soglie anaerobiche meno sollecitate. Nelle attuali condizioni, è chiaro che il Carpi è costretto ad accettare i ritmi bassi e quindi anche la superiorità tecnica degli avversari più tecnici. Non c’è mai stata partita con i nerazzurri, né sostanzialmente con i viola. Ma questo era prevedibile. Dal punto di vista generale, si cercava la verifica sul progresso mentale. Si è scelto di cominciare con due test di lusso proprio per fissare subito la tara alla categoria. Per scontare immediatamente lo shock, le differenze, gli effetti collaterali delle prime volte. Cos’è la Serie A? Che profumo ha, che male fa? Meglio saperlo prima che inizi. Il rilievo incoraggiante sta nel fatto che, quantomeno sul piano dell’approccio, contro la Fiorentina s’è percepita più attenzione e meno soggezione rispetto al debutto con l’Inter. NOTE POSITIVE – Matos e Lasagna sono i primi goleador della stagione e anche i più convincenti: sono stati tutto e solo quel che il Carpi è riuscito ad accelerare. In modi diversi e lungo traiettorie differenti. Il primo aggiunge veramente molto, porta un dribbling continuo e tranciante (specialmente col destro convergendo da sinistra), cioè la cosa più difficile nel calcio: l’unico gesto che è in grado di risolvere una catena di problemi di gioco, di sostituire uno schema. Matos è un futebolista di razza, vive in una gravità
che è solo di questi tipi di giocatori nati per trattare l’attrezzo di gioco. Te ne accorgi osservandolo ondeggiare. Non va mai dritto, ha bisogno continuamente di curvare per raggiungere e mantenere quell’equilibrio che lo porta spontaneamente oltre l’uomo, quella levitazione che occulta la palla. Si sposta di decine di centimetri a ogni cambio di direzione, eppure sembra ancora ferma lì, tanto è rimasta incollata al piede. Sono tutti istinti che riflettono la sinuosità dei brasiliani. Particolarmente dei bahiani, come lui. Sono maestri di capoeira, una pratica antichissima che fonde arti marziali e danza acrobatica. Lasagna invece è l’opposto, tutta immediatezza e linearità. Viene dai sabbioni di Po, niente arabeschi né melodia nel suo calcio. Solo un tamburo incessante in quattro quarti. E una diversità chiara: semplicemente, se trova un innesco e un corridoio verticale, non è fermabile. Anche Sogliano è rimasto di stucco di fronte a tanta facilità di progressione e di coordinazione alla massima velocità. Peraltro, in vacanza deve aver lavorato sulla parte alta del corpo. Ha fortificato la spalla. Vedrete, gli verrà utile. LIMITI – La costante delle due gare è stata la netta difficoltà sui due estremi del campo. Sia a produrre occasioni da gol che ad arginare gli accerchiamenti al limite dell’area. Le linee di passaggio sono più veloci e molto più precise di quelle che viaggiavano in B. Difficile coprirle tutte e generarne di altrettanto efficaci se si lascia troppa iniziativa agli altri. C’è un limite di carattere tecnico, in tutti i reparti, che va compensato. Sogliano par di capire che la veda così: col peggior possesso palla non si può sopravvivere a lungo in Serie A. Bisogna attrezzarsi per gestirlo con qualità nelle fasi favorevoli delle partite. E’ sulla base di questo concetto che sta lavorando per rinforzare la rosa, senza mancare di rispetto al DNA del gruppo. Non sarà facile trovare il modo, ma sarà fondamentale riuscirci. Sta in questo compromesso, e non in altri scrigni, la chiave della stagione. Enrico Gualtieri
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Speciale Carpi Calcio - Colpi di mercato
venerdì 17 luglio 2015 SPORT
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Calcio – S’infiamma il mercato biancorosso: dopo Brkic, ecco Wallace e Lazzari
Sarà il Carpi più esterofilo di sempre In arrivo Bubnjic, Spolli, Ely e Gabriel Silva. Poi la caccia grossa a un regista e a un centravanti. Sta nascendo una squadra molto mescolata: la continuità del gruppo italiano si fonde con la vivacità dei brasiliani e la tenacia degli slavi.
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ei primi sette acquisti ufficiali, quattro sono stranieri: sarà il Carpi più esterofilo di sempre. Inevitabile, per una questione di prezzi. A parità di valore tecnico, le cifre del mercato interno sono normalmente più alte. Un giocatore che gioca in Italia lo paghi di più per un paio di buone ragioni: perché sei disposto a riconoscergli la familiarità al campionato, e perché chi te lo vende pretende di incassare più soldi per coprire lo svantaggio che consegue nel rinforzare una rivale diretta. Questo vale sempre. Quest’anno a maggior ragione, poiché la congettura è particolarmente favorevole a chi ha più bisogno di cedere, e particolarmente svantaggiosa per chi ha più bisogno di acquistare. La ragione è legata alla crescita dei ricavi da diritti tv: +20%. Cresce la disponibilità, cresce il volume d’affari, crescono le richieste: si vende bene, ok, ma si compra caro. Sogliano, dunque, guarda con un occhio in casa e l’altro fuori dai confini, perlustrando i suoi canali privilegiati: Est Europa e Sud America. Sta prendendo forma una squadra composita, dove la continuità del gruppo italiano si va a fondere alla vivacità dei brasiliani e alla tenacia degli slavi. Peraltro, due scuole di calcio meno lontane di quanto le separi la cartina geografica, perlomeno sul piano dell’educazione alla tecnica del gioco. Capiremo col tempo, che tipo di ambiente produrrà una rosa così mescolata. Riassumiamo intanto, reparto per reparto, lo stato dell’arte delle trattative. PORTIERI – Batteria completata con due prime scelte: Brkic era il preferito per il dopo-Gabriel;
Benussi è un dodicesimo solido in cui Sogliano ha piena fiducia, anche e soprattutto come uomospogliatoio. La porta è blindata. DIFESA – In arrivo tre centrali: Igor Bubnjic (classe ‘92, nazionale croato, in prestito dall’Udinese: grande fisico e grande piede sinistro), Nicolas Spolli (da martedì è free agent, ha rescisso col Catania: si chiude entro il weekend, a meno di un clamoroso rilancio di Empoli o Verona) e più avanti Rodrigo Ely (il Milan lo libererà appena avrà concluso un’operazione in entrata). CENTROCAMPO – Firmato Lazzari (mancino), il focus è su un interno destro, di passo e con attitudine alla costruzione del gioco. L’obiettivo principale è Ivan Mocinic, metronomo croato del Rijeka, classe 1993. Due profili abbastanza simili per caratteristiche sono in prova con il gruppo: si tratta dell’italosvizzero Matteo Fedele (classe ’92, ex Sion) e il serbo Ivan Markovic (classe ’94, ex Cska Sofia, reduce da un intervento al ginocchio), entrambi svincolati. Verranno valutati fino al termine del ritiro. ESTERNI/FANTASISTI – Wallace (ufficiale) e Gabriel Silva (manca qualche dettaglio) sistemano le corsie nella misura richiesta da Castori: flessibilità tattica. Permettono di cambiare sistema di gioco senza fare troppi cambi. Li vedremo spesso da ali di punta o di regia (4-3-3), in qualche caso da terzini (4-4-1-1). Ma soprattutto come quinti di difesa e centrocampo, nelle situazioni in cui occorrerà massimizzare la densità centrale (3-5-2 o 5-3-2). Sogliano ora cerca fantasia e abilità di ultimo passaggio e di tiro sulla
trequarti (e possibilmente anche sui piazzati). Due idee diverse: Brienza (chiede due anni di contratto, lo trattano anche a Empoli e Bologna) e Bernardeschi (si lavora sulla
formula del prestito con la Fiorentina). Si allontana Verdi: andrà al Genoa. ATTACCO – Manca un centravanti d’area. Se parte Mbakogu (sul tavolo c’è un’offerta dall’Inghil-
I NUOVI ZELJKO BRKIC
terra), ne arriveranno due. Le piste più calde sono Cerri (su di lui in pressing anche Sassuolo e Cagliari) e Longo (piace molto al Frosinone, ma preferisce il Carpi). Sullo sfondo
restano le ipotesi Gilardino (che comunque sembra intenzionato ad aspettare fino all’ultimo la Fiorentina) e Borriello (che però è molto vicino al Bologna). Enrico Gualtieri
Zeljko Brkic
Portiere di caratura internazionale e imponenti mezzi fisici. E’ nato a Novi Sad il 9 luglio 1986, quando la Serbia era ancora una delle sei Repubbliche Socialiste di Jugoslavia. E’ un gigante di 197 cm, 95 kg il peso standard. Ha debuttato nella massima serie l’11 settembre 2011, con la maglia del Siena nella gara col Catania terminata 0-0. Conta 82 presenze in A, e 11 con la Nazionale serba. Questo il curriculum completo.
Wallace Oliveira Dos Santos
WALLACE OLIVEIRA DOS SANTOS Dal 2012 è di proprietà Chelsea (con cui, per la verità, non ha mai debuttato in gare ufficiali). Arriva in prestito con diritto di riscatto in favore del Carpi, fissato a 10 milioni di Euro. E’ nato a Rio De Janeiro il 1 maggio 1994. È alto 174 cm, 75 kg il peso standard. Promessa carioca leggera e velocissima, molto dotato sul piano tecnico ed atletico, non ancora ben disciplinato tatticamente. Margini di crescita enormi, grande vitalità e flessibilità di corsa. Piede preferito: destro. È il classico carrillero sudamericano, ovvero il giocatore in grado di coprire tutta la fascia, tendenzialmente più abile a spingere che a coprire. Il Carpi è la sua seconda esperienza italiana. La prima, all’Inter, cominciò con grandi speranze (gli appiopparono l’etichetta di “nuovo Maicon”) ma finì senza tracce. Mazzarri non gli trovò spazio: solo 3 presenze in campionato e una in Coppa Italia. Questo il curriculum completo.
ANDREA LAZZARI Centrocampista duttile, mancino, tempi d’inserimento particolarmente buoni e idonei a un contesto di calcio verticale. Impiegabile da mezzala sinistra e da trequartista. Comincia con il Carpi la sua 14esima stagione professionistica. E’ nato a Bergamo il 3 dicembre 1984. E’ alto 184 cm, 75 kg il peso standard. Ha debuttato nella massima serie il 22 settembre 2004, con la maglia dell’Atalanta nella gara con l’Inter, persa 2-3. Conta 14 presenze in Europa League (e due gol), 213 in A (e 13 gol) e una convocazione in Nazionale. Curiosità: segnando 9 reti in 8 incontri, si laureò capocannoniere dell’edizione 2004-2005 della Coppa Italia. Questo il curriculum completo.
Andrea Lazzari
Speciale Carpi Calcio - Colpi di mercato
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aldaora - Presentati ufficialmente dal club biancorosso i due nuovi acquisti, arrivati rispettivamente da Fiorentina e Juventus, Ryder Matos Santos e Luca Marrone. “Col duro lavoro – ha dichiarato il fantasista brasiliano Matos – sono convinto che faremo un bel campionato. Il nostro obiettivo è la salvezza e darò il massimo per aiutare la squadra a raggiungere questo traguardo”. Commentando l’amichevole con l’Inter (Carpi battuto 4 a 2) Matos si dimostra lucido:
venerdì 17 luglio 2015 SPORT
Presentati ufficialmente dal club biancorosso i due nuovi acquisti, arrivati rispettivamente da Fiorentina e Juventus, Ryder Matos Santos e Luca Marrone
“Daremo il massimo”
LUCA MARRONE Promessa juventina non ancora del tutto mantenuta, principalmente per via degli infortuni. Centrocampista dotatissimo tecnicamente, impiegabile anche al centro della difesa. Comincia con il Carpi la sua settima stagione professionistica. E’ nato a Torino il 28 marzo 1990. E’ alto 186 cm, 75 kg il peso standard. Ha debuttato nella massima serie il 23 agosto 2009, con la maglia della Juventus nella gara col Chievo, vinta 1-0. Conta una presenza in Champions League (Juventus-Celtic 2-0), 30 in A (con un gol, segnato all’Atalanta), e un totale di 48 nelle prime due serie Pro (playoff/playout e Coppe escluse). Ha vinto 3 scudetti, due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia.
“l’Inter è una squadra forte ma il match ci è stato molto utile per tastare immediatamente il livello della Serie A. Il modo di giocare della squadra, che punta molto alle verticalizzazione e al giocare il pallone negli spazi – ha aggiunto – è stato sicuramente uno dei motivi
per cui ho scelto di venire qui. Sono un giocatore veloce, bravo nel dribbling e mi piace attaccare la profondità, quindi credo che questo sia il contesto giusto per me”. Soddisfazione emerge anche dalle parole di Marrone: “sono contento di essere tornato in campo – dice il
centrocampista riferendosi alla gara con l’Inter – queste partite ci servono più che altro come test, le gare vere verranno col campionato. Il mio obiettivo è quello di dare una mano a questi ragazzi che l’anno scorso hanno fatto qualcosa di incredibile. Possiamo miglio-
rare tanto, lo sappiamo e ci impegneremo per questo”. Non mancano le motivazioni in vista della prossima stagione: “vengo qui per riscattarmi, per dimostrare le mie qualità e far vedere che l’anno scorso è stata solo una questione di sfortuna visti gli infortuni
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RYDER MATOS SANTOS
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rasiliano dello stato di Bahia, fantasista universale, impiegabile sia da esterno alto che dietro la prima punta. Abilità migliori: velocità e dribbling. Debolezza: poco lucido sotto porta. Comincia con il Carpi la sua quinta stagione professionistica. E’ nato a Seabra il 27 febbraio 1993. E’ alto 180 cm, 70 kg il peso standard. Ha debuttato nella massima serie il 22 settembre 2013, con la maglia della Fiorentina nella gara con l’Atalanta, vinta 2-0. Conta otto presenze in Europa League (e tre gol, il primo dei quali al Pacos de Ferreira è il più rapido della storia della Fiorentina per un giocatore subentrato) e 23 in A. Proviene da due esperienze in prestito, nella Liga spagnola e nel campionato Paulista.
che mi hanno impedito di scendere in campo. Carpi è la piazza giusta per ripartire, una società giovane che ha tanta voglia ed entusiasmo come me. Trovo uno staff preparato e sono contento di lavorare insieme a degli ottimi professionisti”. Sul suo ruolo in campo, Luca Marrone si dichiara “a completa disposizione del Mister. Castori mi ha detto che mi proverà a centrocampo, ma posso dare una mano anche in difesa come ho fatto in passato nella Juve”.
venerdì 24 luglio 2015
anno XVI - n. 29 23
Tante le novità previste per la 28° edizione della Maratona d’Italia che si correrà sulle consuete strade da Maranello a Carpi il prossimo 11 ottobre
Verso una maratona rinnovata e potenziata T
ante le novità previste per la 28° edizione della Maratona d’Italia che si correrà sulle consuete strade da Maranello a Carpi il prossimo 11 ottobre. La prima è l’affiancamento a Cristiana Barbolini, che ha preso in mano il testimone passatole dal padre Ivano (l’inventore della manifestazione podistica 28 anni fa), di Alberto D’Addese, ex assessore allo Sport nonché appassionato maratoneta. Ed è stato proprio D’Addese a illustrare le novità della prossima edizione, alla presenza del sindaco Alberto Bellelli e del campione del mondo di Maratona Under 70, Antonino Caponetto. “La nostra intenzione – ha spiegato D’Addese – è
Da sinistra Barbolini, Bellelli e D’Addese
quella di potenziare, arricchire e rilanciare l’immagine della nostra Maratona, entrata giustamente e meritatamente nel novero delle manifestazioni podistiche italiane più importanti, che si terrà, come di consueto, in ottobre. Svolgendosi in concomitanza di altre Maratone dai richiami più forti
Bocce - Bellissimo secondo posto della giovane coppia Giuseppe Graziano - Paolo Soliani della MP Filtri Rinascita al 1° Memorial Fontanesi
L’estate non ferma la MP Filtri Rinascita di Budrione
I
l caldo torrido di questa estate rovente non ferma le gare nazionali del calendario della Federazione Italiana Bocce. Sabato 18 e domenica 19 luglio la MP Filtri Rinascita di Budrione si è distinta ottenendo prestigiosi piazzamenti. Domenica 19 a Bederese, in provincia di Varese, al Memorial Bianca e Bruno Bramani Araldi hanno partecipato 88 individualisti di categoria A1-A. Battendo in finale (12-11) l’atleta padrone di casa, il varesino Massimiliano Chiappella, Luca Viscusi (in foto) è salito sul gradino più alto del podio. Al terzo posto un altro atleta della MP Filtri Rinascita di Budrione, Paolo Luraghi, seguito in classifica dal compagno di squadra Paolo Signorini. Sabato 18 a Possaccio (Verbano C. Ossola) al 1° Trofeo Colombo C. e Vanetti E. a cui partecipavano 96 individualisti di categoria A1-A si è classificato al primo posto Paolo Luraghi della MP Filtri Rinascita di Budrione dopo aver sconfitto (12-5) Rodolfo Peschiera (San Gottardo, Svizzera). Al 3° posto il compagno di squadra Diego Paleari. Infine, bellissimo secondo posto della giovane coppia Giuseppe Graziano - Paolo Soliani della MP Filtri Rinascita di Budrione al 1° Memorial Fontanesi, gara regionale che si è disputata a Reggio Emilia nella giornata di sabato 18 luglio.
Modena Volley
Sartoretti, Sighinolfi e Soli completano il roster
M
odena Volley annuncia di aver tesserato tre nuovi giocatori che vanno a completare il roster per la squadra che la prossima stagione andrà a disputare Campionato, Coppa Italia e Champions League. Tutti e tre sono cresciuti nel vivaio di Modena Volley e ne hanno rappresentato il fiore all’occhiello. Luca Sartoretti, schiacciatore classe 1995, Nicholas Sighinolfi (in foto), centrale del 1994 e Pietro Soli, alzatore nato nel 1994 saranno a disposizione di coach Lorenzetti per crescere e affermarsi al fianco dei campioni già presenti in prima squadra. “Luca, Nicholas e Pietro - spiega il Dg Andrea Sartoretti - si sono messi in mostra con ottime prestazioni durante le ultime stagioni disputate nei campionati giovanili e, in particolare, in quello cui hanno preso parte l’anno scorso in B1, la loro promozione in prima squadra segue il progetto della società di valorizzazione dei nostri giovani in un’ottica di crescita che riteniamo fondamentale”.
e accattivanti come quella di Venezia, la kermesse carpigiana correva il rischio di passare in secondo piano, mentre noi vogliamo che resti tra le prime della classe a tutto vantaggio, non solo dell’aspetto sportivo e agonistico, ma anche della valorizzazione del territorio modenese, delle
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a società Terraquilia Handball Carpi ha trovato l’accordo con l’atleta Damir Opalic per prolungare il rapporto professionale anche per la prossima stagione sportiva. La società è certa che la grande esperienza di Opalic sarà fondamentale per i tanti giovani talentuosi che comporranno la rosa che si affaccia al prossimo campionato. “Sono davvero felice di avere l’opportunità di indossare ancora la casacca biancorossa. Non ci ho pensato nemmeno un secondo nel dire sì alla proposta di rinnovo: un attestato di stima davvero importante per me. Ho tanta voglia di cominciare - ha sottolineato Opalic - la nuova stagione e conoscere il nuovo gruppo che sta nascendo. Vedrete che in questa stagione saremo la rivelazione del campionato perchè abbiamo davvero voglia di vincere qualcosa di importante e ripagare i numerosi sacrifici della società. Inizia una nuova era con il coach Sasa Ilic, un uomo di pallamano con il quale ho avuto il piacere di giocare nell’Umago. Da giocatore era un centrale potente e da allenatore si sta distinguendo non solo per i risultati ma anche per la sua dedizione al lavoro e l’attenzione ai particolari. Porterà un nuovo concetto di pallamano in Italia e, detta in tutta franchezza, se ne sentiva il bisogno”. Anche il neo biancorosso, l’ala sinistra Veselin Hristov, non vede l’ora di iniziare questa nuova avventura. “Quando sono stato contattato dal Dg Claudio Cerchiari pensavo fosse uno scherzo. Quando ho realizzato, ho detto immediatamente sì. E’
sue eccellenze produttive ed enogastronomiche e del suo patrimonio storico, artistico e culturale, grazie alla presenza di castelli, musei e residenze principesche che punteggiano il percorso attraversato dai maratoneti, da Maranello a Formigine, da Modena a Soliera, a Carpi”.
Scendendo nei particolari, D’Addese ha annunciato l’introduzione di due mini maratone non competitive la stessa mattina di domenica 11 ottobre, non appena partiti gli atleti della 42 chilometri, rispettivamente di 9 e 3 chilometri, che si snoderanno lungo le strade del centro cittadino, denominate Dorando day e Fido run, quest’ultima riservata ai possessori di cani che potranno compierla insieme all’amico Fido al guinzaglio, con partenza e arrivo in Piazza Martiri. Quest’anno poi, per la prima volta, verrà assicurata ai maratoneti la gratuità della navetta che li condurrà da Carpi al punto di partenza di Maranello. Inoltre il pacco gara quest’anno sarà
maggiormente curato a tutto vantaggio degli atleti e la medaglia verrà consegnata all’arrivo a tutti i partecipanti. Il sabato precedente l’evento, l’Auditorium Loria ospiterà un incontro per la presentazione dei Top Runner e un’iniziativa dedicata allo sport dei diversamente abili. Per finire, è stata assicurata la presenza di nomi illustri del mondo sportivo italiano come richiamo all’appuntamento carpigiano, insieme ad altre iniziative promozionali e turistiche per rendere maggiormente piacevole il soggiorno ad atleti e accompagnatori. Definitivamente abbandonato l’abbinamento alla Gran fondo ciclistica. Cesare Pradella
Pallamano - colpi di mercato
“Vi faremo divertire” Veselin Hristov
Michele Rossi
davvero un’occasione unica per la mia carriera e non potevo che accettare. E di corsa. Mi fa anche piacere ritrovare Giulio Nardo con il quale ho condiviso anni splendidi a Ferrara culminati con l’accesso ai play off della passata stagione. Vedrete che vi faremo divertire. Sono veramente orgoglioso di fare parte della Terraquilia Handball Carpi e non vedo l’ora di ripagare la fiducia riposta in me con prestazioni all’altezza e più gol possibili”. Terraquilia ha raggiunto l’accordo raggiunto con il portiere della Nazionale italiana, classe ’94, Michele Rossi. Rossi, che proviene dall’Handball Estense e ha firmato un contratto di valenza annuale, non nasconde la sua soddisfazione: “dopo un brevissimo colloquio telefonico con il Ds Claudio Cerchiari ci siamo incontrati a Modena e abbiamo concordato in un batti baleno. Carpi non si rifiuta”. Terraquilia è una squadra che fa della “difesa forte una delle sue armi migliori e questo è uno stimolo perchè dovrò riuscire a parare il più possibile per rendere concreto il grande lavoro che faranno i miei compagni davanti a me”, ammette Rossi. Quale partita non vedi l’ora di giocare? “La prima (ndr sorride Rossi). Non vedo l’ora di iniziare. Il nostro sarà un girone molto interessante e aperto ma sono convinto che non faremo la figura delle comparse, anzi sorprenderemo vedrete”.