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venerdì 31 luglio 2015 anno XVI - n. 30
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
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Riccardo Coradazzi
Brunetto Salvarani
i Giovani nella società liquida secondo brunetto salvarani Fernanda Fabianelli
impazza la moda dei tattoo di sole: i pericoli per la pelle Franco Losi
“Abbassate il volume” il comitato Stop Rumore Centro storico e il nascente sodalizio Piazzetta Garibaldi hanno intenzione di unire le forze e porsi quale interlocutore unico per presentare all’Amministrazione le istanze dei residenti.
grilli e cicale intonano la colonna sonora dell’estate: Per quanto ancora?
sanità: abbattiamo le liste d’attesa
tra le righe:
Profughi? Il problema non ci di Sara Gelli riguarda società
asili nido
chi chiude e chi sperimenta rifiuti
Il Gruppo Angelo Po ha ospitato i partecipanti al master food innovation program
Novi e soliera a sei mesi dall’inizio della nuova tariffa
ANCHE IL SABATO DALLE 10:00 -13:30 / 16:00-20:00
Sergio Venturi
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Tra le righe...
Profughi? Il problema non ci riguarda
Via Lenin, 8 - 41012 Carpi (Mo) Tel. 059.690361 Fax 059.693570 E-mail: carr.ariani@ariani.191.it www.arianicarrozzeria.it Foto della settimana... Inaugurazione della Piscina Comunale di Carpi 8 Luglio 1974
N
on li ferma nessuno. A rischio di morire salgono sui gommoni per lasciare paesi in guerra e fuggire da fame e povertà. Tra loro, sotto mentite spoglie, ci saranno anche terroristi dell’Isis, quelli disposti però ad annegare in pochi minuti, come le donne e i bambini, in tutto quaranta, che sono caduti in mare durante l’ultimo sbarco. Nessuno ha la soluzione, ammesso che se ne voglia trovare una in Europa per fronteggiare il dramma delle ondate di migranti, e sempre più noi italiani, impoveriti dalla crisi, sentiamo minacciati i nostri diritti acquisiti da masse di persone ancor più disgraziate di noi. E’ emergenza anche in Emilia Romagna. All’ex Cie di Bologna è stata allestita una tendopoli, “solo per 48 ore” specifica l’assessore regionale al welfare Elisabetta Gualmini, per accogliere i profughi che, secondo la Prefettura, arriveranno “a centinaia”, in queste ore. Per la prima volta, dodici nuclei di migranti sono stati trasferiti in Lazio perché non ci sono più strutture dove accogliere le famiglie. In Provincia di Modena dovrebbero arrivare una quarantina di nuovi profughi che vanno ad aggiungersi ai 420 già presenti. Ma nei comuni i problemi non mancano. Dopo una maxi rissa scoppiata a Formigine mentre era in corso il dibattito in Consiglio Comunale sulla destinazione dei nuovi arrivati, il sindaco Maria Costi ha mandato un segnale inequivocabile al prefetto Di Bari: “Basta, Formigine ha già dato”. E Carpi? Il protocollo firmato in Prefettura a Modena esclude i comuni colpiti dal terremoto e dall’alluvione “poiché si trovano già in condizioni di difficile gestione”. Nessun rigurgito di coscienza: il problema non ci riguarda.
Sara Gelli Frase della settimana...
“In un tratto di circa tre chilometri della strada provinciale 413 Romana nord, tra Fossoli e il confine col Comune di Novi, a causa del cedimento del piano stradale, i mezzi a due ruote non potranno superare la velocità di 30 chilometri orari”. Da un comunicato della Provincia di Modena.
Il graffio
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’ possibile che una società basata sull’assoluto individualismo possa immaginare un futuro collettivo? Brunetto Salvarani si spinge lontano, parla di giovani ma individua negli adulti precise responsabilità: “aver smesso di pensare, facendoci travolgere da ritmi frenetici in un mondo dove conta chi ha di più, chi tira le redini, chi vince, è una scelta che oggi paghiamo con l’assenza di valori, di cultura, di istruzione”. L’ultima occasione in cui ci si occupò in modo approfondito dei giovani di Carpi risale al 1997 quando Brunetto Salvarani, allora assessore con delega alle Politiche Giovanili, commissionò un’approfondita ricerca sul mondo giovanile carpigiano: Carpi Diem. Da quella ricerca si passò poi all’elaborazione di politiche in cui era ricompresa anche la realizzazione dello Spazio Mac’è. Oggi, con l’istituzione di un Tavolo per l’Adolescenza, l’Amministrazione Comunale pare interessarsi nuovamente dei giovani di questa città e delle politiche giovanili. Brunetto Salvarani, teologo, saggista e critico letterario, si trova ad Assisi in occasione della sessione estiva di formazione del Sae, Segretariato Attività Ecumeniche, ma si rende comunque disponibile per rispondere ad alcune domande. Sono passati ormai vent’anni da quella stagione felice per le politiche giovanili, che riflessioni maturarono in quegli anni? “Io ricordo che riprendere in mano il capitolo delle politiche giovanili in quella stagione non fu cosa scontata: le giunte precedenti non lo avevano ritenuto meritevole di una trattazione a parte nella convinzione che l’argomento andasse affrontato nei singoli ambiti: i giovani a scuola, i giovani nello sport, i giovani nel tentativo di trovare lavoro... Le politiche giovanili erano in altri termini spalmate col
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Fu una scelta politica quella di prendere in mano alla fine degli anni ‘90 il capitolo riguardante i giovani: nonostante le critiche, è stata l’ultima stagione felice per le politiche giovanili. Era assessore con delega alle politiche giovanili Brunetto Salvarani
Giovani nella società liquida Brunetto Salvarani
rischio di rimanere lettera morta. Fu una scelta politica quella di riprendere in mano il capitolo riguardante i giovani e, visto che non basta inventarsi due iniziative e organizzarle, aprimmo un percorso di conoscenza con il reperimento di dati attraverso una ricerca non sui giovani singoli ma sulle aggregazioni giovanili, analizzandone la dimensione relazionale, di gruppo, di comunità. Noi arrivammo quasi ultimi rispetto anche ad altri comuni più piccoli come Fiorano”. Quella ricerca fu il punto di partenza sulla base di un campione che comprendeva gruppi formali e informali. “E i gruppi informali risultarono numericamente più significativi: un indizio interessante. Da una parte, la ricerca analizzava la tradizione di raggruppamenti legati soprattutto a mondi come quello ecclesiale e sportivo (ricordo che quello culturale in quanto tale era un po’ più povero, non a caso) e dall’altra parte tutte le aggregazioni informali di adolescenti che si ritrovavano in piazza o intorno a qualche parchetto: ed erano
molti di più, come indicazione di base”. Quella fu la mappa di partenza? “Sì, perché prima di aprire il percorso che ci portò a inaugurare uno spazio fisico, poi chiamato Mac’è ci sembrava importante capire quali fossero le esigenze dei gruppi giovanili. Questo fu l’obiettivo. Partire dalle considerazioni di persone adulte come eravamo noi in giunta o da quelle degli operatori sarebbe stato comunque prendere le mosse da una precomprensione di un punto di vista diverso ed esterno per quanto motivato e animato dalle migliori intenzioni. Provammo a capire di che cosa c’era bisogno, secondo i giovani, in una città che tradizionalmente vive di grandi proposte per fasce di età adulte e anziane ma, invece, come emergeva dalla ricerca, è piuttosto povera o lascia ad alcuni ambienti, come quello ecclesiale, tutta la responsabilità con oneri e onori della formazione dei ragazzi”. Da quella ricerca partiste per l’elaborazione di politiche giovanili tra cui anche la realiz-
zazione del Mac’è che allora? è rimasto fino ai giorni “Io parlo da cittadino, non nostri... ho dati reali. Quando c’è un “Credo che il Mac’è sia cambio di giunta, pur nella stata la la realizzazione continuità politica, la prima principale: noi cercammo di cosa che si fa è cambiare costruirlo alla luce di quello tutto o quasi. Il cambio che stavamo leggendo e di rotta o un investimento stavamo cercando di capire. sulle politiche giovanili L’idea fu quella di prenderci non dipende dalla crisi quello spazio perché, come o dalle minori risorse: si succede spesso nelle dinatratta di credere o meno che miche di giunta, c’erano un impegno come quello altre proposte. Io ricordo profuso anni fa in un lavoro che la ricerca rappresentò non facile e non comodo, anche un punto di forza che coinvolge molto perché per far passare l’idea che i giovani non amano le finquella era una straordinaria zioni, sia comunque imporoccasione per rilanciare tante. La mia sensazione l’importanza dei giovani è che sul Mac’è ci sia stato individuando uno spazio nel un progressivo abbandono: quale loro sarebbero stati non c’è stata una continuità protagonisti a tutti gli effet- di attenzione e di sensibilità ti. Vi si offrivano soprattutto e su questo andrebbe fatta servizi culturali ad hoc: una riflessione anche parsfruttando la professionalità tendo da nuovi dati. Il fatto e la competenza dei nostri che oggi si voglia prendere operatori dei diversi istituti in mano questo capitolo culturali (biblioteca, ludote- in maniera seria credo sia ca, fonoteca..) realizzammo positivo perché c’è molto al Mac’è uno spazio in cui da lavorare, a partire dalla ci fossero comprensione “La perceziolibri, cd e dei giovani ne di vivere giochi, fermo d’oggi perché è in un Paese restando che cambiato comsarebbe stato che sta andando alla pletamente il deriva è molto forte mondo nell’aranche uno e la prospettiva di spazio del co di pochissiavere la possibilità tutto informo tempo”. di muoversi su uno Come li vedi i male in cui spazio fisico come incontrarsi giovani oggi? senza nessun quello dell’Europa e “Qualsiasi altro tipo di del mondo, immagi- risposta si pretesa e pro- nando il proprio fupresta a tutte le posta struttu- turo altrove, è molto contestazioni rata. Insom- più forte rispetto a del mondo. Ho ma c’erano vent’anni fa. Ciò na- una percezione i laboratori turalmente cambia il legata al mio e le due sale modo in cui ti pensi, vissuto e molto prova per i in cui vedi la realtà, relativa. Per tanti giovani in cui progetti il tuo quel che posso che fanno futuro, in cui imposti capire, credo musica ma che i giovani, i tuoi studi”. anche spazi oggi, stiano vidi libertà”. vendo un profondo disagio A distanza di quasi diverso da quello di allora. vent’anni non è forse La percezione di vivere in il caso di ripensare ai un Paese che sta andando giovani che sono così alla deriva è molto forte e la cambiati rispetto ad prospettiva di avere la pos-
sibilità di muoversi su uno spazio fisico come quello dell’Europa e del mondo, immaginando il proprio futuro altrove, è molto più forte rispetto a vent’anni fa. Ciò naturalmente cambia il modo in cui ti pensi, in cui vedi la realtà, in cui progetti il tuo futuro, in cui imposti i tuoi studi. Il fatto di poter andare a fare l’Erasmus è ormai una banalità: dall’Erasmus alla possibilità di stare per alcuni anni fuori dall’Italia il passo è breve e questo, evidentemente, elimina quella stanzialità che per lungo tempo è stato un dato quasi ovvio. Scappare da Carpi voleva dire all’epoca andare a Bologna, per i più coraggiosi. Oggi vuol dire trasferirsi a Sidney o negli Stati Uniti. E’ un disagio rispetto al quale non c’è da individuare un colpevole, ma ha a che fare con il naufragio della politica italiana (oggi potremmo dire europea e non sbaglieremmo troppo). Non si confida più che le cose possano cambiare per via politica mentre i giovani di vent’anni fa, figli del ‘92-94 e della rivoluzione post Mani Pulite, vissero una sorta di rilancio, come si vedrà illusorio. Oggi tutta una serie di istituzioni che allora erano fondamentali, dalla politica, alle istituzioni ecclesiali, ai sindacati, danno l’impressione di essere afone e incapaci di intercettare un cambiamento che è nelle cose e dovrebbe vedere i giovani protagonisti. Invece li vede strumentalizzati o del tutto assenti o costruttori di percorsi esclusivamente individuali. Si è realizzata la società liquida di Bauman: la generazione degli adulti di oggi non mi pare stia facendo tanto per dare segnali in controtendenza”. Sara Gelli
Venerdì 17 luglio l’azienda carpigiana Angelo Po ha ospitato i partecipanti al Master Food Innovation Program
Il Gruppo Angelo Po è vicino all’Università L
o scorso 17 luglio l’azienda carpigiana Angelo Po ha ospitato i partecipanti al Master Food Innovation Program, progetto promosso dall’Università degli Studi di Modena eReggio Emilia, col patrocinio di Regione ed Expo 2015. Food Innovation Program è il primo Master Internazionale in Food Innovation, che pone il proprio focus sul tema food. Offerto a studenti con curriculum selezionati, provenienti da diversi Paesi,
permette loro di confrontarsi e scambiarsi idee, per la realizzazione di innovazioni radicali nell’ambito del settore alimentare, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Durante la visita all’Angelo Po, gli studenti hanno osservato la produzione di attrezzature da cucina professionali dell’azienda. Hanno assistito a una dimostrazione di cottura, focalizzata sulle tecniche del sottovuoto e della pastorizzazione, per un’effi-
ciente gestione delle scorte e la riduzione degli sprechi. Infine i partecipanti hanno assaporato le pietanze cucinate, confrontandosi con il corporate chef. Angelo Po, selezionato come sponsor tecnico da Food Innovation Program, fornisce inoltre le attrezzature e il know-how per Officucina: un luogo di sperimentazione creato ad hoc nel cuore di Reggio dove studenti, professionisti del settore e cittadini possono confrontarsi, proporre idee e innovare.
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Sanità - Ambulatori aperti sette giorni su sette, incremento delle attività nel privato accreditato e stop imposto alla libera professione se necessario. L’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, ha presentato il piano per l’abbattimento delle liste d’attesa in Emilia Romagna
Abbattere le liste d’attesa: con quali medici? S ul fronte delle prestazioni specialistiche, l’Aziendal Usl di Modena è il fanalino di coda della Regione Emilia Romagna. Un triste primato a cui, naturalmente, non sfugge nemmeno il nostro grande vecchio, l’Ospedale Ramazzini di Carpi. In questo caso, sotto accusa non sono le vetuste mura, bensì i tempi d’attesa sempre più dilatati per accedere - quando va bene - a una vista specialistica. Lo stato di salute della sanità pubblica Sergio Venturi
cittadina è desolante: il tempo medio per ottenere una visita oculistica in ospedale è di oltre tre mesi! Nel 2013 è stato soddisfatto il 57% delle richieste di Tac alla testa (dato aziendale), mentre nel 2014 la percentuale è scesa al 18%. E, ancora, sono oltre 100 le persone che, ogni giorno, si recano fuori regione per sottoporsi a una risonanza magnetica! Malgrado la crisi abbia fatto registrare un calo, a livello regionale, del 15-18% del numero delle visite, poiché sempre più famiglie non sono in grado di sostenere l’onere del ticket sanitario,
U
n eccezionale intervento è stato eseguito nei giorni scorsi dall’equipe dell’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva dell’Ospedale di Carpi, diretta dal dottor Mauro Manno. E’ stato asportato per via endoscopica, quindi senza incisioni chirurgiche, un tumore dello stomaco di dieci centimetri di diametro. L’intervento è stato effettuato, per la prima volta in Europa, utilizzando un’innovativa apparecchiatura recentemente donata al Ramazzini. L’intervento, durato circa quattro ore, si è svolto senza complicanze e il tumore è stato asportato completamente. La paziente, una donna di 80 anni residente in provincia di Modena, è in buone condizioni ed è stata dimessa. “L’intervento – spiega il dottor Manno - è stato
la domanda resta sempre troppo alta e il sistema sanitario pubblico incapace di farvi fronte in tempi ragionevoli. La Regione ora corre ai ripari e stila un piano per abbattere drasticamente le liste d’attesa. Come? Ambulatori aperti il sabato e la domenica in ogni distretto. Possibilità di accedere senza prenotazione ai centri prelievo. Meno burocrazia, con agende più semplici e trasparenti. Pagamento del ticket per chi non disdice. Blocco della libera professione nel caso in cui i tempi d’attesa siano fuori controllo. “Consapevoli che le liste
d’attesa rappresentano il ‘tema dei temi’ per i cittadini, proseguiremo giorno per giorno con le Aziende affinché si possa raggiungere l’obiettivo fissato già a fine anno. Reggio Emilia e Parma sono già in linea ”, assicura l’assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi. L’obiettivo dichiarato dalla politica è quello di garantire, per fine anno, almeno il 90% delle prestazioni entro 30 giorni dalla richiesta nel caso delle prime visite ed entro 60 per le prestazioni strumentali. Assessore, per abbattere le liste d’attesa intendete puntare sull’apertura dei servizi per visite ed esami anche la domenica. Con quali risorse umane in considerazione del fatto che tanti nosocomi sono alle prese con una cronica mancanza di personale? “Il superamento delle criticità passa attraverso il reclutamento di nuovi
professionisti: per questo, il piano mette a disposizione 10 milioni di euro. Saranno le aziende a dover stabilire come, attraverso le relazioni sindacali con i medici. Se riusciremo a raggiungere gli obiettivi prefissati quest’anno e a consolidarli il prossimo, saremo in grado di stabilizzare un paio di centinaia di posti di lavoro: giovani generazioni di medici saranno così inseriti di ruolo nei vari ospedali. Ce ne sarebbe molto bisogno”. L’abbattimento delle liste d’attesa passerebbe anche per un aumento delle attività del privato accreditato. E’ sempre più evidente come il pubblico da solo non possa più far fronte all’enorme mole di richieste. Puntare a una maggiore integrazione tra pubblico e privato è l’unica strada per la tenuta del nostro sistema sanitario? “Il privato convenzionato è
più flessibile ne. Qualora si “Il superadel pubblico mento delle dovesse verifipoiché ha a care tale fenocriticità disposizione passa attraverso meno abbiamo strumenti dato mandato il reclutamento di maggiori, nuovi professionisti: alle aziende anche di per questo, il piano di intervenire riconversiomette a disposizione poiché il fatto ne di risorse. che ci siano 10 milioni di euro. Abbiamo di attesa Saranno le aziende a tempi chiesto ai molto differenti dover stabilire come, rappresenta un privati, in attraverso le relaparticolare fatto stridente e sulle risonan- zioni sindacali con i spiacevole”. medici. Se riuscire- Per ridurre ze magnetiche, di aiutar- mo a raggiungere gli i tempi di obiettivi prefissati ci a tenere attesa si prequest’anno e a con- scriveranno in Emilia solidarli il prossimo, meno Romagna quei cittadi- saremo in grado prestazioni di stabilizzare un ni che oggi specialistisono costretti paio di centinaia che? a recarsi fuo- di posti di lavoro: “Per evitare ri regione per giovani generazioni esami inutili, sottoporsi a sarà rafforzata di medici saranno tali esami. così inseriti di ruolo la collaborazioQuesta è la nei vari ospedali. Ce ne tra medici di scommessa medicina genene sarebbe molto che vogliarale e specialisti bisogno”. mo fare col i quali devono privato accreditato: siamo dialogare maggiormente. disposti a far fare molta Oggi si prescrive in eccesso attività ai privati a patto che e ci si rimpalla responsabici sia una ricaduta positiva lità, così come è un dato di sui cittadini”. fatto che vi siano luoghi non Prevista anche la sotroppo qualificati nei quali spensione della libera vengono effettuati esami, professione dei medici poi da ripetere”. all’interno dei reparE infine la Regione avverte: ti nel caso vi sia una i cittadini che non si presendifferenza eccessiva tra teranno per effettuare visite i tempi d’attesa per le già prenotate dovranno visite in regime normale comunque ottemperare al e quelle a pagamento. pagamento del ticket. Conferma? “Nel momento in cui non “Quando all’interno di una viene esercitato il diritto di struttura vi sono più prestaaccesso a una visita - conzioni fatte in libera profesclude l’assessore Venturi - lo sione rispetto al regime isti- si nega a qualcun altro”. Un tuzionale, vi è una legge di comportamento che dev’esstato che prevede la sospen- sere punito. sione della libera professioJessica Bianchi
Asportato per via endoscopica un tumore dello stomaco di dieci centimetri, l’eccezionale intervento è stato eseguito dall’equipe diretta dal dottor Mauro Manno all’Ospedale Ramazzini di Carpi
Primi in Europa Equipe endoscopica: al centro il dottor Manno
effettuato utilizzando l’idrodissettore, una speciale macchina che permette di intervenire sulla mucosa e asportare i tumori con maggiore facilità, evitando al paziente un’operazione chirurgica tradizionale e tutte le possibili complicanze. In questo caso l’eccezionalità dell’intervento è dovuta alle dimensioni e alla localizzazione della massa tumorale, ma già da molti anni gli interventi mininvasivi vengono effettuati per tumori allo stadio precoce e polipi. La speciale macchina utilizzata, unica in provincia, migliora notevolmente gli aspetti della sicurezza e riduce la durata dell’intervento”. La direzione dell’Azienda Usl ringrazia il benefattore, che vuole restare anonimo, per la donazione dell’attrezzatura del valore di 50mila euro.
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Modena si arrende, Bologna sperimenta nuove soluzioni, ma il problema va affrontato con una discussione pubblica e trasparente perché il calo della natalità non lascia sperare in un’inversione di tendenza a breve
Asili nido: chi chiude e chi sperimenta L
’Emilia Romagna, che i servizi educativi 0-6 anni qualche tempo fa se li è inventati, oggi fa i conti con la chiusura degli asili nido: succede, per esempio a Modena, dove il Todi della Madonnina ha abbassato le serrande a fine giugno e il nido Triva di via Spontini potrebbe chiudere nel 2016. Un’esperienza presa come esempio nel resto d’Italia si impoverisce in modo irreparabile: in questa regione, il cuore del progetto educativo e pedagogico è stato quello di mettere il bambino, il suo sviluppo e la sua formazione al centro. E il clamore si alza quando chiudono strutture storiche, ma accade meno quando la riduzione avviene nelle strutture convenzionate, cooperative o private che siano. Per indagare le motivazioni che spingono le famiglie a rinunciare all’iscrizione e per raccogliere elementi in merito ai nuovi bisogni per capire se rimo-
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hi è solo e non può recarsi in farmacia a causa di una patologia grave, ora potrà usufruire del servizio gratuito di consegna a domicilio di farmaci, fornito a livello nazionale dalle farmacie italiane aderenti a Federfarma e patrocinato dal Ministero della Salute. Un servizio prezioso che, a Carpi, è attivo già da oltre due anni. La Corte dei Pio ha infatti precorso i tempi col progetto Prontofarmaco. “Nasciamo come soccorritori ma vogliamo che il Comitato di Carpi della Croce Rossa Italiana risponda sempre più ai bisogni della cittadinanza, soprattutto in questo momento di forte crisi”, aveva spiegato il presidente dell’associazione locale, Massimo Re. Spinti da questo desiderio di rinnovamento, in Cri era nata l’idea di dar vita a Prontofarmaco: il servizio (reso possibile grazie all’accordo siglato insieme a Federfarma Modena e Comune di Carpi) prevede la consegna ad anziani, ammalati o persone momentaneamente impossibilitate a lasciare la propria abitazione, dei farmaci a domicilio e l’assistenza in alcune piccole pratiche burocratiche come ad esempio la prenotazione di un esame specialistico. Su richiesta dei cittadini, i volontari delle Croce Rossa si fanno carico di queste commissioni, recandosi presso le abitazioni per ritirare la docu-
dulare il servizio può essere una strada percorribile, l’Unione Terre d’Argine ha attivato nel marzo scorso un’indagine rivolta ai genitori con bimbi fino ai tre anni. Per capire come dalle liste d’attesa si sia passati ai posti vuoti basta dare un’occhiata ai numeri: nell’anno scolastico 2010/11 erano
state presentate 541 domande di cui 456 accolte, sono calate a 371 nell’anno 2014/15, tutte accolte. L’assessore all’Istruzione del Comune di Carpi Stefania Gasparini ha sempre sostenuto che “non si chiude nulla, proviamo a tenere” e in Comune la parola tagli non la vogliono nemmeno
sentir pronunciare, ma il calo della natalità non lascia sperare in un’inversione di tendenza a breve. Il tema non può essere affrontato solo schierandosi a favore o contro la chiusura, ma richiede una discussione che coinvolga l’intera comunità: come rispondere alle nuove esigenze delle fami-
glie salvaguardando il cuore pici o liberi professionisti, del progetto pedagogico di che potranno usufruire per nidi e scuole d’infanzia? Da il proprio lavoro di postacosa è determinato il calo zioni attrezzate e della sala delle iscrizioni? Dall’orriunioni, dell’attrezzatura ganizzazione dei servizi? da ufficio ma anche della Dalla crisi economica, dalla cucina comune per pranzaquota di compartecipazione re insieme ai bambini. Lo troppo elevata? E’ opportu- spazio educativo sarà attivo no ricordare negli orari Asili Nido: che le rette 8.30 – 12.30 “non si coprono solo chiude nulla, e 16 – 19, con il 27% circa proviamo a tenere”. possibilità di del costo, scegliere il part per la restante parte a carico time mattutino (500 euro), delle casse comunali. A pomeridiano (400 euro) o che punto è la riflessione in il servizio full time (750 Regione e che disponibilità euro). Nella pausa pranzo c’è ad affrontare i problemi? sarà a disposizione dei Intanto a Bologna si spegenitori la cucina comune, rimenta: a partire da setmentre tra le 13 e le 16 le tembre aprirà un nido per sale bimbi resteranno aperte bambini e genitori “che non per le famiglie in maniera timbrano il cartellino”, si autogestita. Il progetto, chiama Kw Baby ed è un in via sperimentale, ha il servizio educativo ideato patrocinio dei Dipartimenti dall’Associazione Kilowatt di Scienze dell’Educazione che ha in gestione le serre e Scienze per la Qualità dei Giardini Margherita. Po- della Vita dell’Università di trà ospitare fino a sette bam- Bologna che ne studieranno bini tra 0 e 6 anni insieme ai i risultati. loro genitori, lavoratori atiSara Gelli
Federfarma ha comunicato nei giorni scorsi che chi è solo e non può recarsi in farmacia a causa di una patologia grave, ora potrà usufruire del servizio gratuito di consegna a domicilio di farmaci. La Corte dei Pio ha precorso i tempi col progetto Prontofarmaco
Farmaci a domicilio La foto della conferenza stampa di presentazione di Prontofarmaco (2013)
mentazione necessaria, con la quale poi presentarsi in farmacia e svolgere l’operazione richiesta. Piena l’adesione delle farmacie carpigiane al progetto decollato il 1° marzo 2013. Traspa-
“Il servizio piace molto, soprattutto, agli anziani. anche se, ultimamente registriamo, un abbassamento dell’età dei richiedenti. In questo momento il numero di famiglie che ha bisogno di un sostegno sta aumentando e noi cerchiamo, nel limite delle nostre risorse, di andare incontro alle loro necessità”.
rente e gratuito, Prontofarmaco, bell’esempio di sussidiarietà tra pubblico, privato e mondo dell’associazionismo, sta dando ottimi frutti. “Il servizio – sottolinea Massimo Re – piace molto, soprattutto, agli anziani, anche se, ultimamente registriamo, un abbassamento dell’età dei ri-
Come funziona il servizio 1 - La Croce Rossa riceve la richiesta di servizio (numero di telefono: 059 654463). 2 - Il volontario incaricato si reca presso l’abitazione del cittadino e ritira la documentazione necessaria (tessera sanitaria, eventuale prescrizione medica o ricetta, autocertificazione del reddito) e la somma di denaro per lo svolgimento dell’operazione richiesta. 3 - Il farmacista provvede alla dispensazione di quanto richiesto, il volontario consegna il medicinale accompagnato da scontrino fiscale, rilasciando una ricevuta che riassume e certifica lo svolgimento della prestazione. 4 - I volontari svolgeranno entro 24 ore dalla richiesta. 5 - Il primo riferimento sarà la farmacia di turno continuato 24 ore, secondo la rotazione settimanale di riferimento. Qualora il prodotto non fosse disponibile, la scelta ricadrà sulla farmacia più prossima all’abitazione del richiedente.
chiedenti. In questo momento il numero di famiglie
che ha bisogno di un sostegno sta aumentando e noi
“Riceviamo mediamente 3/4 richieste settimanali che vanno dal reperimento della ricetta presso il medico di famiglia all’acquisto del farmaco in farmacia. Possono sembrare piccoli ma sono numeri positivi e sintomatici del fatto che a Carpi esiste una rete di aiuto e di prossimità che funziona. Il servizio è completamente gratuito, fatto salvo il costo dei farmaci, anche se la Croce Rossa in presenza di particolari situazioni di disagio si fa carico del costo delle medicine”. cerchiamo, nel limite delle nostre risorse, di andare incontro alle loro necessità. Riceviamo mediamente 3/4 richieste settimanali che vanno dal reperimento della ricetta presso il medico di famiglia all’acquisto del farmaco in farmacia. Possono sembrare piccoli, ma sono numeri positivi e sintomatici del fatto che a Carpi esiste una rete di aiuto e di prossimità che funziona. Il servizio è completamente gratuito, fatto salvo il costo dei farmaci, anche se la Croce Rossa in presenza di particolari situazioni di disagio si fa carico del costo delle medicine”. Jessica Bianchi
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Il Circolo Graziosi di via Sigonio cerca volontari e lancia un appello alla città
La Festa di Ferragosto rischia di saltare E
’ una tradizione consolidata quella che, quest’anno, rischia di saltare. La Festa di Ferragosto, organizzata dal Circolo Graziosi di via Sigonio, da anni, è una preziosa occasione di convivialità, divertimento e solidarietà per l’intero quartiere e per tutti coloro che passano l’estate a casa. “Ogni anno serviamo gratuitamente a tutti i partecipanti gnocco fritto e affettato, facendo pagare soltanto le bevande”, spiega Nardo Antonio Martiniello vice presidente del consiglio direttivo del centro di promozione sociale. Il 2015 potrebbe però segnare un’amara battuta d’arresto. La causa? La “forza lavoro”. Anche al Graziosi, così come in tutti gli altri circoli cittadini, il tema del ricambio generazionale e dell’ingresso di nuove leve tra le fila dei volontari, si fa sempre più pressante. E urgente. Luoghi fondamentali per la città, i centri di promozione sociale lanciano un messaggio nella bottiglia. Un sos alla cittadinanza per chiedere un aiuto. E chissà che, in questa torrida estate carpigiana, qualcuno non si faccia avanti al Graziosi, per rendersi disponibile a dare una mano, affinché la tradizionale e attesa Festa di Ferragosto torni puntuale anche quest’anno. Sarebbe davvero una bella vittoria. Per tutti. J.B.
Da sinistra Conte, Martiniello, Sgarbi, Zani e Manzo del Consiglio Direttivo del Graziosi
“Il governo della città e quello del partito devono essere due cose ben distinte, una commistione delle due farebbe male a entrambi”. Parola di Alessio Bellelli, neo segretario dei Giovani Democratici di Carpi
Vedi alla voce scuola, lavoro e legalità V entitré anni, studente alla facoltà di Medicina dell’Università di Modena, un recente passato di impegno in un’associazione di volontariato per il recupero degli animali domestici e la passione per la politica: questo il profilo di Alessio Bellelli, il neo segretario dei Giovani Democratici di Carpi, la giovanile del Pd composta, in città, da una ventina di tesserati dai 14 ai 29 anni. Subentrato a Jessica Vellani, Alessio ha un carattere aperto e affabile, naturalmente portato al dialogo e all’ascolto. Il suo interesse per la politica risale ai tempi del Liceo, ed è stato scatenato da un lato dallo studio della storia contemporanea, dall’altro dalla riforma, assai discussa, voluta dall’allora ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini. “Mi sono trovato subito a mio agio con un gruppo di ragazzi auto organizzato per discutere e confrontarci sull’attualità, sia in ambito cittadino che nazionale” spiega Alessio che, nell’assumere il proprio incarico, precisa come il suo principale obiettivo sia quello, per la verità
Alessio Bellelli
ambizioso, di contribuire a far rinascere l’interesse dei giovani nei confronti della politica. “L’importante è fornire ai ragazzi gli stru-
menti per giudicare in autonomia le cose che stanno loro intorno, perché i miei coetanei sono molto attivi, si impegnano nel volon-
tariato, nello “Il nostro rap- partito sono studio, nello stati coinvolti porto con la sport, ma fino maggioranza in scandali e a quando le sarà improntato a un reati e questo decisioni podialogo costruttivo, ci fa davvero litiche saranmale, anche perché non siamo no prese sulla perché è in qui per sfasciare un loro testa, o seguito a fatti non riusciran- gruppo ma, laddove come questi non fossimo d’accor- che le persone no a trado con alcune deci- arrivano a risformarsi in fatti concreti, sioni, di certo non ci tenere che tutcensureremo”. sarà difficile ti coloro che che possano si dedicano sentirsi coinvolti”. Qui, all’attività politica siano secondo Alessio, le reaccomunati da una disonesponsabilità di una classe stà di fondo. Il che, ovviapolitica rea, almeno negli mente, non corrisponde ultimi 20-30 anni, di non al vero. Mio grande desiaver saputo far funzionare derio è quello che in città i meccanismi di gestione si respiri aria di legalità, del bene pubblico: “occor- ma per riuscirvi dovremo re comprendere come il collaborare col mondo del voto non basti. Ci si deve volontariato, a partire, per lasciare coinvolgere in esempio, da Libera e da chi prima persona se si vosi impegna per contrastare gliono cambiare realmente il gioco d’azzardo”. Per le cose”. Tre gli ambiti quanto riguarda i rapporti di intervento che intende con l’Amministrazione, promuovere: scuola, con il neo segretario sembra dibattiti e iniziative esteravere le idee ben chiare: “il ne agli istituti e alle ore governo della città e quello di lezione, coinvolgendo del partito devono essere anche i rappresentanti d’i- due cose ben distinte, una stituto; lavoro, con il tema commistione delle due del coworking e delle start farebbe male a entrambi. A up; legalità. Quest’ultimo questo proposito, il nostro è un tema particolarmente rapporto con la maggiocaro al segretario: “a volte ranza sarà improntato a un anche esponenti del nostro dialogo costruttivo, perché
non siamo qui per sfasciare un gruppo ma, laddove non fossimo d’accordo con alcune decisioni, di certo non ci censureremo”. Rispetto al coinvolgimento dei giovani nella vita cittadina, il giudizio di Alessio è sostanzialmente positivo: “da qualche anno a questa parte, le attività per i giovani in generale, e quelle culturali in particolare, sono significativamente aumentate, c’è un buon ascolto di idee e proposte e il centro storico è più vivo che mai. Se dovessi avanzare suggerimenti, spingerei per caldeggiare la creazione di un’aula studio collegata con la realtà universitaria, magari coinvolgendo gli studenti nella sua gestione. Per il futuro della città in generale auspicherei invece, per quanto concerne le possibilità di intervento del Comune, una riduzione della pressione fiscale, perché tante persone fanno davvero fatica a onorare tutti gli impegni di questo tipo, e la creazione di un terreno fertile per il consolidamento, l’avvio e l’insediamento di nuove attività economiche”. Marcello Marchesini
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Il Comune di Soliera e quello di Novi rappresentano il primo esempio di attivazione della tariffa puntuale in Provincia di Modena. Dopo sei mesi dall’attivazione del servizio, la percentuale di raccolta differenziata si attesta all’86,4% a Novi e all’84,3% a Soliera
Dimezzata la produzione di indifferenziato “
Sorprendenti e straordinari”. Così, il presidente di Aimag, Mirco Arletti, definisce i risultati raggiunti a Novi di Modena e Soliera dopo soli sei mesi dall’attivazione della tariffa puntuale. La percentuale di raccolta differenziata si attesta all’86,4 a Novi (+10 rispetto al 76,8 del 2014) e all’84,3 a Soliera (+14% rispetto al 70,9% del 2014). “Inoltre - prosegue Arletti - in entrambi i Comuni la riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato avviato a smaltimento si è dimezzata: da 135 chili pro capite nel 2014 si è passati a una proiezione per il 2015 di 66, valore che comprende anche gli abbandoni di rifiuti”. “Un risultato che migliora ulteriormente le nostre già ragguardevoli performance. Il più grande ringraziamento va quindi ai cittadini che hanno risposto alla grande dimostrando di essere disposti a compiere sforzi quotidiani per il bene
Da sinistra Gasperi, Bagni, Turci, Arletti e Ganassi
di tutti”, ha sottolineato Luisa Turci, sindaco di Novi. “L’obiettivo era ambizioso ma i nostri concittadini ce l’hanno fatta: hanno acquisito maggiore consapevolezza dei propri comportamenti, tollerano il fatto di dover conservare più a lungo i propri rifiuti, hanno imparato a gestire i propri bidoni e i conferimenti… Gli sforzi di tutti - ha spiegato Caterina Bagni, vice sindaco di Soliera - sono doppiamente virtuosi poiché non sono legati alla contingenza bensì a
una radi“Considerata un numero di cata e forte svuotamenti l’assoluta sensibilità al corrispondenti novità del tema della ai minimi modello, e solo in sostenibilità che questa fase di avvio, ricordiamo ambientale”. i due Comuni i cittadini che hanno rappresentaLa maggior registrato un elevato no il primo parte dei numero di svuocittadini esempio di tamenti potranno ha perfetintroduzione godere di uno sconto della tariffatamente sulla parte variabile zione puntuale compreso i meccanismi della tariffa, del 50% in Provincia di del nuovo nella prima fattura in Modena - solo modello di arrivo a fine agosto”. una piccola conferimenpercentuale to e ha risposto positivanon ha ancora adottato mente al nuovo sistema con comportamenti corret-
ti. Contattati da Aimag, telefonicamente o con una lettera, a circa 2.000 utenti è stato nuovamente illustrato come utilizzare i contenitori, quali sono le frequenze di conferimento e come separare i rifiuti. “Considerata l’assoluta novità del modello, e solo in questa fase di avvio, i cittadini che hanno registrato un elevato numero di svuotamenti potranno godere di uno sconto sulla parte variabile della tariffa, del 50% nella prima fattura in arrivo a fine agosto. Di-
vidiamo a metà le responsabilità - conclude Arletti - ma, dopo, la norma non ammetterà più ignoranza”. Il nostro territorio, ha poi aggiunto Paolo Ganassi, dirigente dei Servizi Ambientali di Aimag, “sta facendo passi da gigante. Ricordiamo che la Regione Emilia Romagna richiede ai Comuni, per i prossimi anni, di raggiungere percentuali di raccolta differenziata del 73%. A Novi e a Soliera questo obiettivo è già stato superato”. Alla sostenibilità ambientale poi, si unisce anche quella economica, poiché, chiosa Ganassi, “abbiamo mantenuto i costi medi al di sotto di quelli provinciali e regionali”. “Nel nostro territorio si sta compiendo una vera e propria rivoluzione culturale: chi più inquina, più paga”, ha concluso l’assessore all’Ambiente di Novi, Lorella Gasperi. “Davvero un bel passo avanti. Un esempio da imitare”. Jessica Bianchi
I lettori ci scrivono
Alberi come stuzzicadenti!
Rifiuti abbandonati nei luoghi più impensabili
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entile Redazione, volevo segnalarvi la sorpresa nella quale mi sono imbattuto durante una passeggiata. Nel parcheggio della scuola media di Cibeno svettava, abbandonato a se stesso, questo bel televisore. Praticamente un pezzo d’antiquariato: peccato non fosse esposto in un mercatino. La maleducazione e l’incuria della gente hanno ormai assunto preoccupanti dimensioni. Andrea
L
e potature vanno bene ma non mi pare questa la stagione giusta, quando gli alberi hanno le foglie e poi vorrei sapere con quale criterio i tecnici del verde del Comune di Carpi stabiliscono le potature. Vengono tolte tutte le fronde in basso per lasciare solo quelle in alto, così gli alberi sembrano tutti degli enormi stuzzicadenti: solo il tronco con qualche fogliolina in alto. Oltre all’orrendo aspetto esteriore c’è anche il fatto che non fanno più ombra e la massa verde diminuisce.
Ne sono un esempio i pioppi nel parcheggio di fronte alla ex Coop in viale Peruzzi. Anche il parchetto di via Tintoretto che ci aveva garantito un poco di fresco durante il terremoto del 2012 ora è una spianata gialla con qualche albero a fiammifero intorno. Io penso che gli alberi malati vadano tolti, ma poi ripristinati, per conservare il verde di cui andavamo tanto orgogliosi. Spero che la mia modesta opinione faccia ravvedere i responsabili del verde carpigiano. Lettera Firmata
La ciclabile più corta del mondo
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pettabile Redazione, volevo segnalarvi la pista ciclabile più corta del mondo. Giusto un paio di metri! Non ci credete? Guardate foto e cartelli e ridete insieme a me! Alessandro
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top Rumore Centro storico è questo il nome del comitato fondato alla fine dello scorso anno dal carpigiano Riccardo Coradazzi. Residente nel cuore della città ha deciso di fondare un comitato per dire basta agli eccessi che si consumano, estate dopo estate, in centro. Il dibattito, si sa, è caldissimo. Se da un lato, infatti, una programmazione culturale vivace contribuisce a rendere il centro vitale e frizzante, è pur vero che il diritto al riposo dei residenti è sacrosanto. “Sgomberiamo immediatamente il campo da ogni equivoco - sottolinea l’ingegner Coradazzi - io sono una persona tollerante e moderata. Sono il primo a essere felice di vivere in un centro storico ricco di vita e attività. Ciò che io e gli altri firmatari chiediamo è, sostanzialmente, di abbassare le emissioni sonore. Io vivo in via Matteotti: vi sono serate in cui il volume è talmente alto da dover scappare da casa. Aprire le finestre è impossibile, così come guardare un film o coricarsi per andare a letto”. Dopo aver raccolto un centinaio di firme, i fondatori hanno incontrato i nostri amministratori per tentare una mediazione:
anno XVI - n. 30
il comitato Stop Rumore Centro storico e il nascente sodalizio Piazzetta Garibaldi hanno intenzione di unire le forze e porsi quale interlocutore unico per presentare all’Amministrazione le istanze dei residenti
“Abbassate il volume” Riccardo Coradazzi
“devo ammonitorare “Oltre a mettere di esessere mag- l’emissione sere rimasto sonora durante giormente positivamen- coinvolti e informati gli eventi”. Il te impressioproblema del circa la programnato. Siamo rumore, però, mazione del centro è ben lungi stati ascoltati, l’assessore ha storico, puntiamo a dall’essere stauna riduzione dell’o- to risolto: “ci manifestato la volontà di rario di fine spettasono state seracoinvolgerci colo (mezzanotte) te - e pomerigmaggiormen- nei giorni infrasetti- gi domenicali te e siamo manali, nel numero - in cui il caos stati rassiera a dir poco degli eventi e nei curati circa intollerabile. livelli di emissione la volontà sonora. Lo ribadisco: Alle volte ti dell’Amminoi siamo favorevoli senti del tutto nistrazione a eventi e manifesta- sconfortato: di tutelare sei libezioni ciò che chiedia- non i diritti dei ro di godere mo è un maggiore residenti della tua casa equilibrio e, al con- liberamente”. e garantire tempo, più qualità maggiori Stop Rumore nella programmacontrolli. Centro storico zione estiva. No agli Quest’anno e il nascente eccessi, sì al piacere Comitato - prosegue Coradazzi di eventi musicali di Piazzetta Ga- un piccolo qualità, incontri con ribaldi hanno passo avanti gli autori e kermesse ora intenzione è stato fatto: di unire le prestigiose come in Piazzale Festa del Racconto e forze e porsi Re Astolfo è FestivalFilosofia”. quale interlostato infatti cutore unico installato (a noleggio) un per presentare all’Ammilimitatore acustico per nistrazione Comunale le
istanze dei residenti stremati e insonni. “Oltre a essere maggiormente coinvolti e informati circa la programmazione del centro storico, puntiamo a una riduzione dell’orario di fine spettacolo (mezzanotte) nei giorni infrasettimanali, nel numero degli eventi e nei livelli di emissione sonora. Lo ribadisco: noi siamo favorevoli a eventi e manifestazioni ciò che chiediamo è un maggiore equilibrio e, al contempo, più qualità nella programmazione estiva. No agli eccessi, sì al piacere di eventi musicali di qualità, incontri con gli autori e kermesse prestigiose come Festa del Racconto e FestivalFilosofia”. E per chi fosse già pronto a tacciare i residenti di scarsa tolleranza chiudiamo con una nota di colore: mercoledì 22 luglio, in occasione dello spettacolo di Giuseppe Giacobazzi in Piazzale Re Astolfo, gli organizzatori sono stati costretti a chiamare i vigili urbani. Causa? Gli spettatori non sentivano le battute a causa della musica troppo alta proveniente da un vicino locale. L’impiccio si è risolto senza l’intervento degli agenti: i gestori hanno abbassato il volume. Ecco, appunto… Jessica Bianchi
CIAK MODA! Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda
IL TREND È GIALLO COME IL SOLE
Esiste un colore più estivo e solare del giallo? La risposta è ovviamente no, ed è per questo che anche in questa calda estate 2015 assistiamo al grande ritorno del colore giallo in tutte le sue sfumature: dal limone allo zafferano. È un vero capolavoro di eleganza e stile il long dress firmato Ralph Lauren con applicazione gioiello e fascia leggera e trasparente che scende delicatamente dalla spalla fino al fianco opposto. Gioca con le linee Acne Studios con il suo abito effetto “doppio”: sotto tubino e sopra monospalla total yellow. Femminile e sinuoso, l'abito a sirena in seta dorata di Naeem Khan con scollo intrecciato è perfetto per la mise elegante da sera. In stile rockabilly, la gonna a ruota di Philipp Plein è abbinata ad un chiodino e a decollete con borchie tutto rigorosamente giallo. Anche per il look in spiaggia il giallo è la scelta vincente come dimostra Moschino con il suo bikini con logo ed il copricostume a rete. L'abito lungo di Chloé con scollatura a goccia ed una morbida plissettatura, è un inno alla leggerezza ed alla semplicità ed è l'ideale per il look informale da giorno indossato con sandali ultraflat. Liu Jo opta per la tonalità giallo pastello per la sua tunica pailettes piquet con maniche a tre quarti e tasche laterali: casual e trendy per il look da giorno abbinata ad un paio di sneakers. Sono in camoscio i sandali gialli di Zara che abbracciano la caviglia e si chiudono con il laccio posteriore. Infine, di ispirazione boho-chic con dettagli hippy, l'outfit proposto da Asos si compone da un lungo abito con scollatura a fascia, giubbotto in denim, sandali bassi e coroncina di fiori sintetici.
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uando all’inizio del Quando Piazza Martiri era il centro della vita cittadina 1500 il principe Alberto III Pio decise di fare dello spazio retrostante al ṡóogh dal balòun (oggi Piazzale Astolfo) una grande piazza, ornata da un lungo portico, certo non si immaginava che dopo cinque secoli avrebbe creato un problema di vivibilità di questo spazio immenso e praticamente ingestibile nella sua totalità. Un problema molto serio che le recenti amministrazioni hanno risolto bypassandolo e concentrandosi su quello splendido gioiellino che è diventata Piazza Garibaldi, alias Piazza delle Erbe o, più semplicemente, la Piasètta. Piazza dei Martiri, già Piazza Vittorio Emanuele, sembra essere diventata un peso insostenibile, dove l’horror vacui trionfa fra cronici nullafacenti, sparuti pensionati e stanlòun (sottanoni). Qui Aristotele incontrerebbe Foto di Romano Cavaletti, Alcide Boni e Mauro D’Orazi il fallimento della sua nota teoria: “la natura rifugge il vuoto” (natura abhorret a vacuo). Eppure non è stato così fino a pochi decenni fa. Mi è gradito e facile ricordare i supremi camerieri Gianni, Valerio e Alcide che, in giacca cremino chiaro, farfallino e pantalone scuro, prestavano un servizio inappuntabile al Bar Roma. Due ampie distese 1945 - Chiosco gestione di sedie e tavolini erano a Al Coco in viale Dallai disposizione di un vasto pubblico La cosiddetta cima). Grazie”. Bar Armagni, col titolare che, nelle Dopo pochi Gerry, il Bar Dorando e, “movida” serate estiminuti, serviti infine, “il bar dei comuninel secolo ve, gremiva scorso era cosa tutto come al Daniesti”… il Milano, sede di l’ambito li di Venezia, interminabili discussioni sommato semplice ritrovo. Dal l’inappuntabile politiche e dove si appurae coincideva con banco della Alcide Luppi va con puntigliosa precimomenti particogelateria, arrivava col sione chi ghìis la tèesta “la” Nives lari: le serate estive, vassoio ricolmo più gròosa (chi avesse la domenica pome(brava, delle delizie effettivamente la testa più riggio e dalle 11 in bella e richieste con grossa). Dall’altro lato sfortunata poi alla mattina dei impazienza. A c’era il Caffè Teatro con la ragazza) corredo c’era famiglia Garzon (Danilo, giorni festivi. preparava un bicchierino Maria e Vittorio), divenudei gelati eccezionali e una d’acqua che conteneva gli to negli Anni Ottanta punto panna montata che teneva speciali cucchiaini a paletinterclassista di incontro in piedi il cucchiaino. ta, perfetti… per la degna della gioventù carpigiana “Alcide per favore ci porta consumazione di un prodot- e ritrovo preferito della due spagnole (coppa di to di tale eccellente qualità. mia compagnia piuttosto gelato di crema, nocciola, Ma non c’era solo il Bar eterogenea. La cosiddetta panna, amarene Fabbri e Roma in Piazza: scendendo “movida” nel secolo scorso un biscottone piantato in in direzione sud avevamo il era cosa tutto sommato
La movida di ieri
1962 - Piazza Martiri
semplice e coincideva con momenti particolari: le serate estive, la domenica pomeriggio e dalle 11 in poi alla mattina dei giorni festivi. Quelle mattine si usciva per prendere il giornale, per la messa (chi ci teneva) e per prendere il pacchettino di paste da Mailli, che venivano confezionate, dopo una fila di almeno 20 minuti, con l’apposita cordella. Alla fine di questa veniva creato, da abili e avvezze mani, un apposito anello per infilarci il dito medio. Se il dito non si segava, questo sistema consentiva un facile ed “equilibrato”
Anni ‘60 Piazza Martiri
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tro, facendo garini con le moto, caricando sventurate ragazze. Era bello arrivare in Piazza con auto e moto, parcheggiare comodamente davanti al bar, senza oppressive isole pedonali. Chi aveva un mezzo nuovo era contento di esibirlo e di mettersi in mostra, sempre con la mai sopita brama di conoscere e affascinare nuove e belle fanciulle. Scopo ultimo, e sempre tranquillamente confessato, quando mestamente disatteso per i drammatici rifiuti ostinati delle controparti. Dèela via primma ch a sìidi di ruṡgòun! Primma ch a paasa la stagiòun! diceva rabbioso qualcuno, dopo l’ennesima cocente delusione (Datela via prima che diventiate dei torsoli mangiucchiati di mela, prima che passi la stagione). Rimpianti? Un po’. Noi ragazzi degli Anni Settanta
1945 - Commercianti al Caffè Teatro
1925 - Pasticceria Bar Roma
trasporto a casa per il pranzo domenicale. I carpigiani non si tiravano certo indietro da queste frequentazioni del centro e della Piazza. Il benessere, appena acquisto dopo un passato èd bulètta pèr dimònndi (povertà per molti), consentiva questi piccoli e piacevoli lussi. Nelle serse estive una passeggiata, un giro in bici, un film al Cinema estivo Italia (poi Super70), una fetta di cocomera da Benci nel Parco. Io e gli amici, invece, passavamo le sere in modo attivo e dinamico, vagabondando da un posto all’al-
abbiamo vissuto forse il periodo più fortunato e bello dell’intera storia italiana. Ci siamo divertiti tutti, senza guerre e con un po’ di soldi. Oggi, guardando la nostra grande piazza deserta, a vìin un bèel magòun, viene un bel po’ di amarezza, soprattutto d’inverno, proprio quando chi la vuole chiusa, se ne guarda bene di uscire di casa e ne sta bello caldo sul divano, cullandosi nella soddisfazione di pensare e dire: Ah… Ma che bella la Piazza chiusa: è dei pedoni. Pròopria ‘na bèela sudisfasiòun! Va mò là! Mauro D’Orazi
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anno XVI - n. 30
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venerdì 31 luglio 2015 Sisma - Prorogato lo stato di emergenza a dicembre 2016
Carpi tra le zone franche
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ella notte tra il 21 e il 22 luglio, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento sulle zone franche urbane, così come era stato proposto dai senatori emiliani a prima firma del senatore modenese del Pd Stefano Vaccari. Con l’emendamento, fermi restanti gli stanziamenti a disposizione della misura (20 milioni di euro per 2015 e 20 per 2016) da una parte, si riduce l’applicazione del provvedimento ai soli centri storici e abitati, compresi quelli dei Comuni alluvionati, ma si allarga l’elenco dei Comuni interessati anche a Cento, Carpi, Mirabello e Reggiolo che erano, invece, in un primo tempo, rimasti esclusi, dall’altra si specificano le tipologie di imprese beneficiare e si limita al 10% la disponibilità di risorse per i comuni di Carpi e Cento, stante la grandezza dei centri storici. La proroga dello stato di emergenza sarà fino al dicembre 2016 e non 2017 come era stato chiesto dai parlamentari emiliani del Pd.
Novità sulle misure per l’assistenza alla popolazione
La Regione annuncia un’operazione trasparenza
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uperamento, per i proprietari di abitazioni inagibili con percorso di rientro, delle “fasce di contributo”: verrà corrisposto il regolare canone d’affitto fino a un tetto massimo di 600 euro. Per quanto riguarda invece gli affittuari con percorso di rientro, l’importo del contributo massimo per il canone di locazione sarà pari alla differenza tra il vecchio e il nuovo canone. Sono alcune delle principali novità (che verranno introdotte nell’ordinanza 20/2015) approvate dal Comitato istituzionale, riunito alla presenza dei sindaci e degli amministratori del cratere, presieduto dal Commissario delegato Stefano Bonaccini e dall’assessore alla Ricostruzione Palma Costi. Dalle prime rilevazioni effettuate con i Comuni, con queste modifiche rientreranno nei parametri oltre il 93% dei richiedenti. Un’altra importante modifica riguarda la possibilità di accedere al contributo per il canone di locazione per coloro che stipulano un contratto anche dopo il termine di scadenza per le domande, che verrà posticipato al 15 settembre. Stessa facoltà verrà prevista per coloro che, attualmente sistemati a titolo gratuito e pertanto beneficiari di contributo per il disagio abitativo, dovessero passare a una soluzione a titolo oneroso. I nuclei ospitati nei PMAR (Prefabbricati modulari abitativi rimovibili), a oggi sono 362: 124 in meno rispetto al dicembre 2014. Per quanto riguarda queste famiglie è in corso un lavoro costante con i Comuni per analizzare e risolvere una per una le diverse situazioni. Pubblicati anche i dati relativi all’assegnazione dei contributi per la ricostruzione sul residenziale e delle 3mila prenotazioni non ancora prenotate a sistema. La stessa cosa a breve sarà fatta per la parte relativa ai contributi alle imprese (qui le prenotazioni non ancora tradotte in domande sono 1.432) nell’ambito di una grande “operazione trasparenza” voluta dalla Regione Emilia Romagna e condivisa con i sindaci.
Scuola - Previsti interventi di ristrutturazione al Fanti e al Meucci
In arrivo più spazi e docenti C on gli interventi previsti dalla Provincia in estate sull’edilizia scolastica superiore, sarà possibile fornire alle scuole gli spazi necessari a ospitare i circa mille studenti iscritti in più - il 41,6% degli studenti frequenterà un liceo (a livello nazionale il dato è del 50,9 per cento) con una predilezione per gli indirizzi linguistico, scientifico e scienze applicate); il 38,3 per cento un istituto tecnico (preferita l’area tecnologica), contro il 30 per cento nazionale, il 20 per cento un professionale (18 per cento nazionale) con la conferma del comparto enogastronomico - previsti per il prossimo anno scolastico. E’ quanto è emerso nel corso dell’incontro con i presidi delle 32 scuole superiori modenesi nella sede della Provincia su iniziativa del presidente Gian Carlo Muzzarelli, per fare il punto della situa-
zione, in vista del prossimo anno scolastico. A Carpi sono previsti interventi di ristrutturazione interna per creare nuovi spazi al Liceo Fanti e, con le risorse approvate di recente dal Ministero dell’Istruzione la Provincia realizzerà a partire già da quest’anno l’ampliamento del Meucci per un investimento di 2 milioni e 100mila euro (di cui quasi 1 milione e 700mila finanziati dal Governo). Nel corso
dell’incontro Muzzarelli ha poi rassicurato i presidi che con l’approvazione del bilancio 2015, prevista entro il 30 settembre, la Provincia sarà nelle condizioni di versare alle scuole i fondi per le piccole manutenzioni gestite autonomamente e far fronte alle spese di funzionamento per un importo complessivo di oltre 1 milione di euro. Nelle scuole statali modenesi dall’infanzia alle superiori sono stati garantiti dal
Vedi alla voce redistribuzione solidale
Sulla buona strada: ma tanto è ancora da fare
Alcuni volontari durante una raccolta alimentare
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Ministero 466 insegnanti in più rispetto ai posti già la primavera scorsa in organico di diritto, di questi 48 per far fronte alle esigenze delle scuole dell’area del cratere del sisma. Con l’aumento degli organici sarà possibile corrispondere alle richieste dei presidi, attribuendo una trentina di classi in più alle superiori, una decina alle medie inferiori e tutte le nuove classi prime a tempo pieno alle primarie richieste.
il social market Il pane e le rose, in 17 mesi di attività, ha aiutato 110 nuclei familiari, di cui 61 italiani
I dati della ricostruzione
er quanto riguarda la ricostruzione, il complesso dei fondi destinati (senza contare i cantieri delle opere pubbliche) all’interno del cratere supera ormai il miliardo di euro. A ciò si aggiungono le ingenti risorse liquidate dalle assicurazioni alle imprese. Sul residenziale privato, il liquidato è pari al 50% del concesso. Per le imprese sono stati emessi – e quindi erogati – oltre 1.000 decreti di liquidazione sui 1.495 a oggi presentati (circa il 70%), mentre in termini di risorse liquidate si è circa al 40% del concesso. SFINGE: a luglio sono 3.140 le domande caricate a sistema (di cui 2.578 le domande attive) per un totale di contributi richiesti di 2.3 miliardi di euro. I Decreti di Concessione firmati sono 1.275 per un totale di 762 milioni di euro. Sono stati emessi Decreti di Liquidazione per un totale di 302 milioni erogati a fronte delle 1.496 richieste di liquidazione a oggi pervenute. Le prenotazioni confermate al 30 giugno sono 1.432 e riguardano pratiche che devono ancora essere caricate e presentate sul sistema on line. MUDE: Sono 7.719 le domande presentate, di cui 5.343 già concesse per un totale concesso di 1,2 miliardi di euro. 609 milioni sono già stati liquidati. Le domande sul residenziale hanno sinora riguardato 16.250 unità abitative per un totale abitanti pari a 26.112 persone. Per quanto riguarda le attività produttive inserite in palazzi residenziali, le domande relative a attività economiche sono 5.455. Le prenotazioni confermate sono 3.000, relative a domande non ancora presentate.
anno XVI - n. 30 11
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distanza di un anno e mezzo dalla sua apertura, Il pane e le rose, il social market di via Serrasina, 93 a Soliera promosso in via sperimentale da Comune di Soliera, Unione Terre d’Argine e Cooperativa sociale Eortè, si presenta come una realtà concreta, operativa, ben inserita nel tessuto sociale del paese e in progressivo sviluppo. Il progetto ha conseguito i suoi obiettivi anzitutto sotto il profilo economico, con la distribuzione di prodotti alle famiglie in difficoltà per integrare la loro spesa alimentare e non solo, ma anche dal punto di vista ecologico/ambientale (i prodotti donati sarebbero
in gran parte destinati a diventare rifiuti), educativo (favorisce una cultura del non spreco e una maggiore attenzione a stili di vita e consumo sostenibili), etico (consente alle persone di partecipare a un progetto di comunità). Eortè ha aumentato in questo periodo le ore del personale impegnato in modo da dedicare maggiori risorse sia all’aspetto dei donatori che alla progettazione e realizzazione di nuovi settori e servizi; per esempio Il giardino delle mamme avviato con successo la scorsa primavera. Le famiglie accedono a Il pane e le rose, dietro invio dei Servizi Sociali di Soliera, sulla base di un regolamento approvato dalla
Giunta dell’Unione, per un periodo - rinnovabile - di tre mesi. Sinora sono 110 i nuclei familiari che hanno usufruito del progetto, 61 le famiglie italiane. Tra i prodotti più richiesti: pasta, latte, yogurt e formaggi freschi (forniti dalla Granarolo), carne e salumi, verdura stagionale e conserve di pomodoro. Positivo è stato l’esito delle raccolte alimentari (che tuttavia costituiscono solo una piccola porzione dell’approvvigionamento di prodotti), il cui principale obiettivo è il coinvolgimento della comunità solierese, la quale ha sempre risposto generosamente. Le prime due raccolte hanno coinvolto i supermercati
Coop e Conad di Soliera e Limidi; la terza raccolta ha visto aggiungersi anche il supermercato Famila ed è stata organizzata in collaborazione con i volontari del Centro d’ascolto della Caritas parrocchiale di Soliera. Dedicata alle spese per l’istruzione è l’iniziativa Una mano per la scuola, promossa da Coop Estense che intende rispondere alle difficoltà di procurare ai figli il corredo scolastico da parte delle famiglie in condizioni precarie. Le associazioni di volontariato hanno raccolto cancelleria e materiale scolastico presso l’ipermercato Il Borgogioso. Inoltre, da fine aprile 2015, anche nei supermercati Sigma ed Ecu di Carpi, ha preso avvio una raccolta settimanale di prodotti freschi o prossimi alla scadenza o deteriorati nella confezione. Oltre ai donatori per così dire “continuativi”, altre aziende, associazioni, scuole e un numero sempre maggiore di semplici cittadini hanno sostenuto il social market economicamente. Il pane e le rose non potrebbe sussistere senza l’apporto del volontariato: sono 32 i volontari impegnati in maniera continuativa.
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ischi, gorgheggi, starnazzi, gracidii… sono tante le voci che popolano la polifonia di questa torrida estate carpigiana. Ma, a regalarci la colonna sonora più bella sono sicuramente loro: le cicale. Protagoniste indiscusse, insieme ai grilli, le cicale sono le più rumorose: sotto il solleone paiono fare a gara a chi canta più forte. Un brulichio multiforme di versi e rumori compone il respiro della natura. Una natura che, seppure addomesticata e, spesso, piegata, resiste e pulsa anche in città, nei viali, nei parchi e nei giardini. “Le cicale - ci spiega il presidente dell’associazione Panda Carpi, nonché appassionato di insetti, Franco Losi - hanno molti predatori, gli uccelli in particolare, quindi sono costrette da migliaia di anni a una perfetta mimetizzazione sui tronchi degli alberi. Anche il loro frinire stereofonico ne rende la ricerca ancor più ardua. Pressoché invisibili, per molti di noi, quindi, le cicale altro non sono che il loro canto”. Sono le cicale ad annunciare l’estate e a cantarne la colonna sonora. Perché friniscono con tanta intensità? “Le cicale - prosegue Losi - si riproducono in piena estate, nel mese di luglio, e il loro stridulare è praticato dai maschi i quali hanno il compito di trovare la femmina. Questi insetti, prima di compiere l’ultima muta e divenire adulti e pronti alla riproduzione, vivono come larve sottoterra per molti anni. Dopodiché si arram-
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picano sui “Le cicale per oppure di una loro luoghi i loro concerti parte delle ali d’incontro, preferiscono con i femori delle gli alberi, alberi dove meglio zampette. Nella e comincicale, caso abpossono mimetizciano il unico, a zarsi, generalmente bastanza lungo rito vibrare sono picaghifoglie: pini, nuziale che cole membrane culminerà abeti, cipressi… ma addominali. Inolcon la de- anche molti altri. In tre, questi insetti posizione città, fortunatamen- possiedono una delle uova te, ce ne sono ancora sorta di cassa di tanti”. le quali risonanza fisiolorapidagica per amplifimente diventeranno larve: care il suono. Il loro canto si rifugeranno nel sottosuo- ha una vocazione sessuale e lo e, misteriosamente, dopo serve per cercare la femmianni, contemporaneamente, na, e pare che questa scelga usciranno di casa per ripro- il maschio che frinisce più dursi e, infine, morire”. forte. Alquanto originale Come fanno a produrre il meccanismo con il quale questo suono? gli insetti che stridulano “Le cicale come altri insetti possono udire: essi sono dell’Ordine degli Ortotteri dotati di timpani situati alla (grilli, cavallette e locuste) base delle zampette oppure hanno acquisito la capacità sui fianchi. Si tratta di una di emettere suoni grazie a cupoletta membranosa che particolari trasformazioni poggia su un anello rigido di alcune parti del loro collegata a terminazioni corpo. Esistono numeronervose che permettono se strutture che possono all’insetto di ricevere le emettere suoni ma nessuno onde del suono, pertanto di questi comporta l’uso di riconoscere solo i suoni della bocca. I suoni vena loro destinati e sordi a gono emessi, ad esempio, rumori considerati molesti. per sfregamento delle ali A volte il loro trillo serve
A regalarci la colonna sonora più bella dell’estate sono sicuramen le cicale. A raccontarci i segreti di questi rumorosi insetti è il presid dell’associazione Panda Carpi, Franco Losi
Cicale: il canto dell’esta
Franco Losi
a chiamano sunburn art la tendenza, nata negli Stati Uniti, che consiste nel disegnare sulla pelle tatuaggi grazie all’uso di crema solare limitato ai contorni dell’immagine da ottenere, ma tra gli specialisti è allerta: aumenta il rischio di melanoma. La tecnica, che potrebbe apparire innocua, rischia invece di danneggiare gravemente l’organismo. Infatti, lasciare l’epidermide priva di protezione solare, magari nelle ore più calde del giorno, la espone al pericolo di scottature e bruciature. Queste conseguenze negative, che appaiono a molti, soprattutto giovani e adolescenti, come “disagi temporanei” che vale la pena sopportare per poter sfoggiare un tatuaggio alla moda per il resto della stagione, rappresentano invece importanti fattori di rischio per lo sviluppo del cancro alla pelle. “Tale moda - spiega la dottoressa carpigiana Fernanda Fabianelli, dermatologa presso lo studio Boraldi e Fabianelli - è assolutamente nociva per la pelle foto esposta. I rischi sono quelli legati a un’incauta esposizione: a partire dall’ustione solare, che renderà la pelle più fragile e a rischio melanoma e la lascerà spesso piena di lentiggini, fino al solito danneggiamento cellulare, immediatamente non percepibile, ma che andrà a sommarsi a tutti i successivi momenti di aggressione da sole, che potrebbero sfociare in età avanzata nella formazione di tumori cutanei, soprattutto
Immagini dell’Oasi La Francesa di Fossoli
anche per marcare il territorio. E’ quindi alquanto improbabile che in natura questi insetti friniscano per il semplice piacere di farlo”. Pur diminuendo il numero degli alberi le cicale resistono anche in città… “Le cicale per i loro concerti preferiscono alberi dove
“Tale moda è assolutamente nociva per la pelle foto esposta. I rischi sono quelli legati a un’incauta esposizione: a partire dall’ustione solare, che renderà la pelle più fragile e a rischio melanoma e la lascerà spesso piena di lentiggini, fino al solito danneggiamento cellulare, immediatamente non percepibile, ma che andrà a sommarsi a tutti i successivi momenti di aggressione da sole, che potrebbero sfociare in età avanzata nella formazione di tumori cutanei, soprattutto carcinomi. Il rischio maggiore è soprattutto per le pelli chiare e che non si espongono frequentemente al sole”.
carcinomi. Il rischio maggiore è soprattutto per le pelli chiare e che non si espongono frequentemente al sole”. Quali altri comportamenti occorre evitare, in città come nel luogo di villeggiatura, per preservare la salute della nostra pelle? “I comportamenti da evitare in città sono rappresentati dall’uso abitudinario di lampade abbronzanti e dall’esposizione in piscina senza fare uso di creme foto protettive. Inoltre, specialmente in estate, sarebbe buona abitudine utilizzare creme solari quotidianamente, se si rimane per lungo tempo all’aperto o in macchina. I filtri solari devono essere elevati e vanno applicati ogni due ore affinché l’effetto protettivo si mantenga costantemente. In vacanza è sempre consigliabile esporsi al sole nelle fasce orarie che non siano quelle di punta, usare cappelli a falda larga, ricordandosi che esistono superfici che riflettono le radiazioni come la sabbia, l’acqua e l’asfalto. E’ poi consigliabile iniziare ad assumere integratori a base di sostanze antiossidanti che preservano dal danno solare a partire da un mese prima dell’inizio dell’esposizione e per i successivi due mesi circa”. Quali sono gli ultimi dati relativi all’insorgenza di melanoma nella nostra popolazione? E’ aumentato il numero di casi diagnosticati? Chi sono le persone maggiormente colpite? “Purtroppo l’incidenza appare in aumento, nonostante le campagne di prevenzione. La
meglio possono mimetizzarsi, generalmente aghifoglie: pini, abeti, cipressi… ma anche molti altri. In città, fortunatamente, ce ne sono ancora tanti”. Le rane, al contrario, paiono essersi zittite. E’ davvero così? Quali sono le cause? “In realtà - spiega Luca Bosetti, referente scientifi-
LA TENDENZA DI DISEGNARE TATUAGGI SOLARI, NATA CON GRAVI CONSEGUENZE PER LA SALUTE DELLA PELLE
Tattoo solari: una
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“I prodotti usati per allontanare scarafaggi, zanzare, mosche e formiche, non fanno differenza tra questi animali e grilli, farfalle, libellule e ogni altro tipo di invertebrato. Il risultato è che si sta sempre più assistendo a un impoverimento degli invertebrati in città. E’quel che viene definito calo della biodiversità cittadina”.
nte loro: dente
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co dell’Oasi La Francesa - è un problema che sta colpendo a livello mondiale la maggior parte degli anfibi. Il problema però è poco osservato poiché gli anfibi sono animali poco appariscenti e pubblicizzati. Ma negli ultimi trent’anni circa 200 specie si sono già estinte. Le cause principali ufficialmente riconosciute sono la distruzione del loro habitat (cementificazione, eccessiva pulizia di fossi canali e aree umide), l’inquinamento delle acque (causato soprattutto dall’uso di insetticidi, compresi quelli usati in agricoltura e nella lotta alle zanzare), i cambiamenti climatici e la pressione da parte di predatori e alloctoni”. Anche i grilli sono in calo in città? “I grilli rappresentano un fenomeno percepito nelle aree urbane e semi urbane. Non ci sono dati che ne
NATA NEGLI STATI UNITI, STA SPOPOLANDO ANCHE DA NOI PELLE, COME SPIEGA la dottoressa Fernanda Fabianelli
moda pericolosa
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Insetti
Vespe: amiche o nemiche?
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el corso dell’estate, pervengono spesso negli uffici tecnici dei comuni richieste di intervento da parte dei cittadini per l’eliminazione di colonie di insetti potenzialmente pericolosi. Nella maggior parte dei casi si tratta di vespe ma, a volte, è possibile rinvenire colonie di api che, in seguito a sciamatura, si insediano nei centri urbani. Se non disturbate, le api non costituiscono quasi mai un pericolo per le persone. Le api operaie, infatti, pungono solo quando si sentono minacciate o per proteggere la colonia. Inoltre, quando un’ape punge, lo fa a costo della vita (il suo aculeo è seghettato e l’ape non può estrarlo dopo la puntura senza perdere parte dell’addome) e quindi pungerà solo come ultima risorsa. Le vespe, al contrario, possono essere particolarmente aggressive: esse sono in grado di pungere più volte senza subire danni perché provviste di un pungiglione liscio e quindi facilmente estraibile. Le specie più frequenti nei nostri ambienti sono le vespe cartonaie, quelle di terra e i calabroni. Le vespe cartonaie costruiscono nidi di consistenza cartacea, appesi mediante un peduncolo a cornicioni, balconi e sottotetti. Le vespe di terra costruiscono nidi dello stesso materiale, ma di maggiori dimensioni, nelle cavità del suolo, nei muri e in ambienti disabitati. I calabroni, infine, prediligono gli alberi cavi, gli anfratti o i vani disabitati, dove costruiscono grandi nidi globosi. Tutti i nidi di vespa vengono costruiti nel periodo primaverile-estivo, per essere poi abbandonati in autunno. Le vespe cartonaie e i calabroni non sono particolarmente aggressivi e pungono, di norma, solo se disturbati. Quelle di terra attaccano più facilmente e se si molesta, anche inavvertitamente, una colonia, possono diventare pericolose. A differenza di una colonia di api, quindi, una colonia di vespe di terra in un ambiente anche saltuariamente frequentato da persone può rappresentare un pericolo potenzialmente elevato da segnalare alle autorità competenti.
Fernanda Fabianelli
popolazione più a rischio è quella di età compresa tra i 30 e i 60 anni, e tra questi in particolare le persone con pelle chiara, molti nei, che si scottano facilmente al sole e si abbronzano poco. Sono più a rischio le persone che si espongono una volta all’anno, ad esempio per le vacanze estive, magari cercando di abbronzarsi molto rapidamente perché
testimoniano un calo, se non in certi tipi di habitat diventati troppo inospitali... come appunto le nostre città. Anche in questo caso, tra i fattori principali, vi è l’inquinamento causato dalle numerose sostanze che usiamo per tenere fuori dalle case insetti che consideriamo nemici. I prodotti usati per allontanare scarafaggi, zanzare, mosche e formiche, non fanno differenza tra questi animali e grilli, farfalle, libellule e ogni altro tipo di invertebrato. Il risultato è che si sta sempre più assistendo a un impoverimento degli invertebrati in città. E’ quel che viene definito calo della biodiversità cittadina. Oggi forse è diventato difficile ascoltare i grilli nel parco sotto casa (poichè è un ambiente ormai troppo avvelenato per loro) ma basta recarsi in campagna o in mezzo a campi non bombardati da insetticidi per trovare abbondanti popolazioni di grilli”. Jessica Bianchi
non avranno altre occasioni, rispetto a quelle persone che si espongono per poco tempo, con le giuste precauzioni, ma frequentemente durante tutto l’anno, anche solo approfittando dei primi fine settimana dal clima mite”. Quali sono i controlli da eseguire e con quale frequenza? “Noi dermatologi raccomandiamo innanzitutto un’autovalutazione che consiste nell’osservarsi, anche solo tre volte all’anno, per provare a capire se qualche neo preesistente è variato per dimensione, forma, colore, spessore, o se qualche lesione sembra nuova. Se sussiste uno di questi casi, consigliamo di rivolgersi immediatamente allo specialista. Anche sensazioni di prurito, fastidio o dolore, in corrispondenza di un neo devono portare a un consulto. Infine, grande importanza ricopre nella prevenzione del melanoma la visita annuale effettuata con videodermatoscopia”. E per quanto riguarda la protezione dei bambini quali misure è necessario adottare? “Devono essere protetti nella maniera più completa, con creme a massima protezione solare, cappellini ed eventualmente magliette e non devono essere tenuti al sole nelle ore di punta. E’ bene ricordare che le ustioni avvenute in età infantile restano nella memoria della pelle e la rendono più a rischio di sviluppare melanomi negli anni a venire”. Chiara Sorrentino
“I filtri solari devono essere elevati e vanno applicati ogni due ore affinché l’effetto protettivo si mantenga costantemente. In vacanza è sempre consigliabile esporsi al sole nelle fasce orarie che non siano quelle di punta e usare cappelli a falda larga”.
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Sapendo che con il compimento del 75° anno di età avrei dovuto presentare le dimissioni da parroco, ho pensato che non potevo iniziare un altro anno e tutte le attività parrocchiali e, dopo un mese soltanto, uscire di scena. Mi è quindi sembrato corretto anticipare la mia disponibilità alle dimissioni dal 1° settembre, data della mia nomina, e lasciare al vescovo l’impostazione pastorale del nuovo anno”. Questo ci ha detto don Roberto Bianchini, lo storico e autorevole parroco di San Francesco, alla luce delle voci degli ultimi giorni relative a una sua sostituzione alla guida della parrocchia: una delle maggiori di Carpi, con 5mila abitanti, un ricco passato e un forte radicamento, trattandosi di una delle più importanti chiese cittadine e una delle più amate dai fedeli.
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L’Angolo di Cesare Pradella Don Roberto lascia per raggiunti limiti di età Don Roberto Bianchini
Nessun commento invece da parte sua sulle voci di una possibile unificazione della parrocchia col Duomo, voce peraltro non confermata dal vescovado, ma che ha lasciato perplessi numerosi fedeli, e non solo, in considerazione appunto dell’importanza di San Francesco nel panorama religioso cittadino. Don Roberto Bianchini non vuole commentare i rumors relativi a un suo possibile trasferimento in un’altra parrocchia considerate le lungaggini sui lavori di recupero e di restauro della storica e pregevole chiesa di San Francesco, risalente al ‘700 e contenente opere di Argimiro e Albano Lugli, Antonio Lamberti e altri
Dal 18 settembre a Palazzo Pio sarà allestita la mostra Costruire il tempio
Cattedrale protagonista U
n principe illuminato, un architetto visionario e un prezioso modello ligneo andato perduto. Una triplice relazione che fa della Carpi artistica, a inizio del Cinquecento, luogo di importanti e pionieristiche elaborazioni teorico-formali. Un territorio che diventa sintesi costruttiva a metà strada tra i più innovativi motivi architettonici padani e quelli provenienti dai cantieri vaticani. Una centralità sorprendente dovuta al passaggio di un artista fondamentale per il Rinascimento maturo, ovvero il toscano Baldassarre Peruzzi, giunto a Carpi per elaborare un’architettura talvolta talmente eterodossa da essere considerata “sconveniente” e “sconcia”. Questi scenari affronta la mostra Costruire il tempio, allestita presso i Musei di Palazzo Pio e aperta al pubblico dal 18 settembre al 6 di gennaio 2016. Curata da Andrea Giordano, Manuela Rossi ed Elena Svalduz – in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Palladio di Vicenza e Università di Padova – la mostra attraversa soprattutto le complesse vicende costruttive della Collegiata di Carpi, poi divenuta Cattedrale. E lo fa nell’anno in cui la comunità carpigiana ne festeggia i 500 anni dalla fondazione, voluta da Alberto III Pio. Nel 1515 venne gettata la prima pietra per quella chiesa principale che il signore di Carpi avrebbe voluto come fondale di una grande piazza, ulteriore manifestazione del suo
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potere. Educato alla teoria aristotelica della magnificenza, che trovava nell’eleganza e nella potenza architettonica una delle sue massime espressioni, Alberto incaricò Baldassarre Peruzzi di progettare la costruzione dell’edificio sacro. Suggestionato dalle vertiginose e inquiete opere romane dell’architetto e pittore senese, le cui soluzioni prospettico-formali avrebbero segnato uno dei punti più alti dell’arte tardo rinascimentale, il principe lo incaricò di realizzare il progetto della futura Cattedrale, dedicata alla Madonna Assunta. Già nel 1514 è documentato l’arrivo a Carpi di un sontuoso modello ligneo per la nuova
Duomo in 3D
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a mostra Costruire il tempio segna una tappa importante nell’incontro tra opera d’arte e linguaggio digitale. Un incontro che in alcune circostanze risulta indispensabile, se non cruciale, per il recupero visivo di progetti e costruzioni deperite o andate perdute. E’ il caso del modello architettonico di Baldassarre Peruzzi pensato per il Duomo di Carpi. Elaborato soltanto come manufatto ligneo, tra l’altro
Collegiata, realizzato da Peruzzi per i capomastri emiliani. La permanenza in città del manufatto è testimoniata fino al 1642, dopodiché scompaiono le sue tracce. Le cronache e le stampe dell’epoca ne parlano come di un oggetto di straordinaria bellezza, capace di attrarre numerosi viaggiatori. Il cantiere del duomo si arresta nel 1525, con cupola e transetto già impostati. Riprenderà un secolo dopo, nel 1604, allontanandosi però sempre più dall’illustre modello. Nel 1883 sarà corretta e resa più ortodossa l’eccentrica soluzione del Peruzzi data al pennacchio reggi cupola che si sviluppava in alto secondo una doppia curvatu-
ra. Questa soluzione, seppur abbandonata, assumeva un ruolo centrale nel curriculum peruzziano, inserendo di diritto l’artista senese nel dibattito post bramantesco sulla struttura a cupola dal San Pietro in poi. Inoltre, ciò permette di collocare l’originario duomo carpigiano in una posizione pionieristica nell’ambito delle ricerche sugli organi a cupola. Carpi diventa allora per Peruzzi un luogo ideale di formazione e progettazione di opere (Pieve della Sagra, Chiesa S. Nicolò, Portico del grano) che rivelano un’indagine creativa spesso talmente sperimentale per i suoi contemporanei da essere al limite dell’accettabilità.
andato perduto a metà del Seicento, il progetto peruzziano oggi trova nuovamente forma attraverso l’utilizzo del 3D. Accanto ai modelli lignei cinquecenteschi, presenti alla mostra in tutta la loro maestosa pesantezza centenaria, sarà possibile visualizzare quello del Peruzzi recuperato attraverso una collaborazione stretta tra gli storici dell’arte, architetti e ingegneri dell’Università di Padova coordinati dal professor Andrea Giordano. “La nostra collaborazione con i Musei di Palazzo Pio nasce nel
2012 – spiega Giordano – in occasione di una mostra sulla piazza di Carpi. Grazie ai contenuti documentari filtrati ed elaborati dagli storici dell’architettura è stato possibile ricostruire il modello del Peruzzi in 3D fruibile attraverso realtà aumentata, cioè tablet o iPad“. Dunque un incontro inedito e suggestivo tra opera d’arte e fruitore. Quest’ultimo, grazie alla presenza di iPad messi a disposizione dal museo, potrà analizzare in tutte le sue parti e prospettive il progetto peruzziano.
insigni pittori del tempo. Del valore artistico di questa chiesa, che dispone di un campanile di 50 metri progettato dall’architetto Cariani, di un crocefisso in legno massiccio di grandi dimensioni costruito appositamente in Val Gardena, di una scagliola dedicata a Santa Lucia del carpigiano Lainati e dell’affresco raffigurante la Madonna della Rosa del ‘700 del pittore Antonio Alberti, ha scritto diffusamente lo storico tedesco Hans Semper in occasione dei suoi soggiorni carpigiani compiuti nell’800. Opere d’arte destinate ad andare in rovina se non ci si affretta a intervenire per il recupero della chiesa.
“Se debbo ottemperare al rispetto dei limiti di età come farò in ossequio all’invito del vescovo – dice don Bianchini - non vedo come potrei assumere lo stesso incarico in un’altra chiesa. Sto solamente aspettando una comunicazione scritta da parte del vescovo circa l’accettazione delle mie dimissioni dall’incarico”. E non vuole aggiungere altro, visibilmente amareggiato dal modo in cui le decisioni vescovili, non ufficializzate e non rese pubbliche, abbiano scatenato una ridda di voci e supposizioni “che non fanno bene alla chiesa”, commenta. Dal vescovado non è infatti giunta al momento nessuna comunicazione al riguardo.
I percorsi
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a mostra Costruire il Tempio abbraccerà gli edifici di attribuzione e d’ispirazione peruzziana presenti nella città di Carpi. I Musei di Palazzo dei Pio costituiranno il centro nevralgico della mostra costituita da cinque sezioni:
Alberto Pio, Carpi e Baldassarre Peruzzi
Allestita nella loggia est di primo ordine di Palazzo dei Pio, la sezione ripercorre le fasi salienti della progettazione peruzziana del Duomo carpigiano. Attraverso l’esposizione di atti notarili dell’epoca, le lettere di Alberto Pio e i progetti architettonici realizzati da Peruzzi, verrà ripercorsa la storia del rapporto e della committenza tra il principe e l’artista senese. La sezione comprende la proiezione di un video La città di Alberto Pio (1472-1525) a cura dell’Università di Padova. Tra le opere peruzziane esposte ci sarà anche la celebre tavola La danza delle muse, realizzata per Alberto Pio.
Un modello “Bellissimo” La seconda sezione allestita nella Sala dei Mori contestualizza l’episodio del modello ligneo di Peruzzi per Carpi nel più vasto ambito della funzione e della fruizione dei modelli lignei di chiese nel primo Rinascimento. Si tratta di una sezione prestigiosa in quanto ospiterà autentici modelli lignei di assoluta rarità nel panorama nazionale. La loro magnificenza e imponenza faceva sconfinare questi manufatti, già nel Cinquecento, ben oltre il loro mero utilizzo tecnico-didattico. Questi, oggetto di ammirazione e culto, sono da considerare pienamente delle sontuose e preziose opere d’arte. I modelli saranno affiancati da quello peruzziano pensato per Carpi, ricostruito eccezionalmente in 3D da un team di esperti dell’Università di Padova.
Un tempio degno di Roma. Modelli e progetti di Peruzzi Allestita nella loggia nord del Palazzo dei Pio, la terza sezione affronta il tema delle progettazioni peruzziane relative ad edifici sacri. In particolare, si focalizza l’attenzione su alcuni aspetti architettonici che connotano il progetto del Peruzzi per il Duomo di Carpi, come il pilastro reggi cupola e la sagrestia ottagonale. Il riferimento principale per l’architetto senese sarà il progetto di San Pietro elaborato da Raffaello, coevo al tempio carpigiano.
La fabbrica del Duomo La sezione, allestita nella loggia ovest, sviluppa il tema della realizzazione concreta della chiesa dal periodo rinascimentale (1514-1522) a quello estense, quando il modello peruzziano inizia a essere abbandonato. Una parte sarà dedicata al cantiere del Duomo, attraverso la presenza di materiali architettonici dell’epoca. Chicche della sezione saranno la ricostruzione in 3D del pilastro peruzziano e la proiezione di un video Evoluzione del Duomo, realizzate dall’Università di Padova.
Achille Sammarini. Il restauro ottocentesco La quinta e ultima sezione, allestita nella loggia sud, propone i progetti ottocenteschi di ristrutturazione e ridecorazione di Achille Sammarini che distruggeranno gran parte delle “belle invenzioni” di Baldassare Peruzzi.
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Tenera è la notte
Il programma del Cinema estivo all’Arena Stadio Cabassi 31 luglio - ore 21.30 American Sniper - Di Clint Eastwood Chris Kyle, texano che cavalca tori e non manca un bersaglio, ha deciso di mettere il suo dono al servizio degli Stati Uniti, fiaccati dagli attentati alle sedi diplomatiche in Kenia e in Tanzania. Arruolatosi nel 1999 nelle forze speciali dei Navy Seal, Kyle ha stoffa e determinazione per riuscire e ottenere l’abilitazione. Perché come gli diceva suo padre da bambino lui è nato ‘pastore di gregge’, votato alla tutela dei più deboli contro i lupi famelici. Operativo dal 2003, parte per l’Iraq e diventa in sei anni, 1.000 giorni e quattro turni una leggenda a colpi di fucile. Un colpo, un uomo. Centosessanta uomini abbattuti (e certificati) dopo, Chris Kyle torna a casa, dalla moglie, dai bambini e dai reduci, a cui adesso guarda le spalle dai fantasmi della guerra del Golfo. Una dedizione che gli sarà fatale. 1° agosto - ore 21.30 Birdman - Di Alejandro Gonzales Inarritu Riggan Thompson è una star che ha raggiunto il successo planetario nel ruolo di Birdman, supereroe alato e mascherato. Ma la celebrità non gli basta, Riggan vuole dimostrare di essere anche un bravo attore. Decide allora di lanciarsi in una folle impresa: scrivere l’adattamento del racconto di Raymond Carver Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, e dirigerlo e interpretarlo in uno storico teatro di Broadway. Nell’impresa vengono coinvolti la figlia ribelle Sam, appena uscita dal centro di disintossicazione, l’amante Laura, l’amico produttore Jake, un’attrice il cui sogno di bambina era calcare il palcoscenico a Broadway, un attore di grande talento ma di pessimo carattere. Riuscirà Riggan a portare a termine la sua donchisciottesca avventura? 2 agosto - ore 21.30 Mia madre - Di Nanni Moretti Margherita sta girando un film impegnato sulla crisi economica italiana dove si racconta lo scontro tra gli operai di una fabbrica e la nuova proprietà americana che promette tagli e licenziamenti. Oltre a dover gestire la complessità del set corale di un film politico, deve fare i conti con le bizze della star italo-americana che ha scelto per interpretare il ruolo del nuovo proprietario; un attore in crisi, ostaggio della sua maschera di divo, qui esasperata dal provincialismo del cinema italiano. 3 agosto - ore 21.30 Il segreto del suo volto - Di Christian Petzold Berlino, 1945. Nelly Lenz, sopravvissuta al campo di concentramento, torna nella città natale dove la accoglie l’amica Lene, anche lei ebrea, che prepara per Nelly il trasferimento in Israele, una volta che la donna avrà recuperato la cospicua eredità che le spetta in quanto unica superstite della sua famiglia. Lene ha anche predisposto per Nelly una ricostruzione plastica del viso, devastato dalle ustioni. Nonostante le propongano un volto nuovo, Nelly insiste per riavere il proprio, anche perché non pensa ad altro che a ritrovare il marito Johnny. Peccato che Johnny, quando la vede, non la riconosca. Ma accorgendosi della somiglianza con la moglie, che lui crede defunta, Johnny ingaggia Nelly per interpretare se stessa, ai fini di recuperare l’eredità di cui sopra. 4 agosto - ore 21.30 Faber in Sardegna - L’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè Di Gianfranco Cabiddu A fine Anni ‘60, con l’idea di abbandonare le scene e intraprendere un’attività agricola e di allevamento, Fabrizio De André decise di trasferirsi in Gallura insieme alla compagna Dori Ghezzi. Acquistò la tenuta dell’Agnata, località a pochi chilometri da Tempio Pausania (Olbia Tempio), dove nascerà la figlia Luvi (nel ‘77) e la famiglia si insedierà nel 1978. L’anno successivo la Ghezzi e De André furono sequestrati a scopo di estorsione dall’anonima sarda e rilasciati dopo quattro mesi. Com’è noto l’esperienza darà vita all’album senza titolo ma noto come L’indiano (1981), scritto con Massimo Bubola, in cui il cantautore ritorna attraverso metafore su quell’episodio tracciando un parallelo tra i locali e i nativi americani. 5 agosto - ore 21.30 Ritorno a l’Avana - Di Laurent Cantet Cinque amici sulla cinquantina si ritrovano su di un terrazzo che domina la città di Cuba. L’occasione dell’incontro dopo tanti anni di distanza è rappresentato dal ritorno di uno di loro, Armando, dopo quindici anni di esilio. Bevono, ridono, parlano, litigano, ballano, piangono, si abbracciano, fumano, guardano l’orizzonte, sentono la musica dei bei tempi... vivono la libertà di essere di nuovo insieme. 6 agosto - ore 21.30 Pride - Di Matthew Warchus Londra, 1984. Joe partecipa tra mille timidezze e ritrosie al Gay Pride e si unisce alla frangia più politicizzata del corteo, già proiettata sulla successiva battaglia in difesa dei minatori in sciopero contro i tagli della Thatcher. Guidati dal giovane Mark, i LGSM (Lesbians and Gays Support The Miners) cominciano il loro difficile percorso di protesta, che li conduce in Galles, nella remota comunità di Dulais. Superata l’iniziale ritrosia, tra attivisti gay e minatori nascerà una sincera amicizia e un’incrollabile solidarietà umana.
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Grazie ad Angela Malagoli e Oscar Sacchi continua la rassegna umoristica a ingresso gratuito L’Umorismo ai tuoi piedi
Basta una matita C ontinua la rassegna L’Umorismo ai tuoi piedi, l’appuntamento fisso con la satira proporrà nei prossimi mesi un defilé imperdibile di artisti. Ospitata presso il centro uffici O&A Centro Affari, in viale L. Ariosto 14/B a Carpi, la mostra ha portato in esposizione in città, ogni mese dal 2007, le vignette dei più celebri umoristi italiani. Graffianti o delicate, riflessive o particolarmente critiche, le illustrazioni esposte non risparmiano nessuno e con un linguaggio semplice e, a volte provocatore, ci invitano a sorridere delle contraddizioni e dei problemi della nostra società. L’esposizione nasce dall’iniziativa di Oscar Sacchi, titolare di O&A Centro Affari insieme ad Angela Malagoli: a ingresso libero è aperta al pubblico negli orari di apertura del centro uffici. “Oggi come non mai il ruolo dell’umorismo nella nostra vita e nella società è stato rivalutato.
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i è conclusa nelle scorse settimane la prima parte della selezione dei 110 aceti in gara per la Giostra Balsamica 2015. Per cinque serate, presso il Centro Sociale Orti Tommaso Righi di Carpi, oltre 30 Maestri della Consorteria A.B.T.M. di Spilamberto hanno compiuto ben 718 assaggi, selezionando i 36 campioni che passeranno a settembre alle semifinali. Agli inizi di ottobre si svolgeranno poi le finali tra i migliori 12 aceti e il vincitore sarà premiato sabato 10 ottobre, durante la tradizionale Cottura del mosto in Piazza Martiri. La parte finale dell’ultima serata è stata dedicata, come di consuetudine, a un momento conviviale allargato per l’occasione ad amici e parenti; una
Da sempre sappiamo che con una semplice matita possiamo raccontare situazioni quotidiane e parlare di politica, religione e persone con leggerezza, ironia o in modo dissacrante. Solo ora, però, abbiamo scoperto come la satira coraggiosa necessiti di sostegno da parte di tutti noi”, spiegano gli organizzatori. O&A Centro Affari sostiene l’umorismo e la comicità in ogni sua forma e verso qualsiasi aspetto della società: per tale motivo, nei prossimi mesi, in segno della libertà di espressione, verrà rega-
lata una matita a tutti i visitatori della rassegna. Dall’1 al 31 agosto sarà allestita una personale di Salvatore Testa: laureato in architettura all’Università di Palermo, docente di Disegno e Progettazione, collabora col gruppo RCS Corriere della Sera. Inserito nel Dizionario degli illustratori contemporanei, ha inventato i personaggi Teo e Dolinda e il vigile del fuoco Leo Pompeo. La mostra segue gli orari: dal lunedì al venerdì 8.30/12.30 e 14.30/ 18.30. Per informazioni: 059.687750.
Si è conclusa la prima parte della selezione dei 110 aceti in gara per la Giostra Balsamica 2015
A un passo dalle finali
bella occasione per gustare la buona cucina del Centro e, quest’anno, per brindare insieme al carpigiano
Pompilio Bisi e alla sua famiglia alla meritata vittoria del 49° Palio di San Giovanni a Spilamberto.
Libri da non perdere! I misteri della montagna Di Mauro Corona
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on tutti hanno la capacità immediata di comprendere fino in fondo i segreti della montagna. Vedono le cime come blocchi turriti, pilastri di roccia scabri e senza valore, ammassi di pietre inutili sorti qua e là per capriccio del tempo. Basta, però, alzare lo sguardo ed essere sovrastati dall’imponenza del mare verticale, con i suoi milioni di granelli di sabbia, per sentire nascere lo stupore. Stupore che genera domande. Le domande che generano misteri: chi ci sarà lassù? Vi abita qualcuno? E, se esiste, come sarà fatto? Nei boschi, tra le rocce, dentro l’alba, sotto le foglie, sulle vette ancora inesplorate. Lì dormono i segreti della montagna. E Mauro Corona ci accompagna ancora una volta a scoprirli, tendendoci
la mano, aiutandoci a salire. Ci esorta a giocare con il rimbalzo dell’eco, che vuole sempre l’ultima parola, ad ascoltare la voce del vento, che non sapremo mai da dove nasce. Ci conduce lungo i ruscelli a spiare le ninfe dai lunghi capelli d’acqua, ci indica il sentiero per raggiungere il grande abete bianco - adagiando l’orecchio al tronco, sentiremo il suo cuore battere. La montagna è viva, ha cinque sensi protesi a conoscere il mondo. E come tutti gli esseri speciali ha anche un senso in più: la percezione. Grazie a lei, può scoprire in anticipo le barbare intenzioni dei politici che vogliono ferirla, strizzar-
la, spremerla fino a distruggerla, pur di incassare moneta sonante.
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venerdì 31 luglio 2015
anno XVI - n. 30
L’aforisma della settimana...
“Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che sono difficili”. Seneca appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 31 luglio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Ramona Mantegazza O&A Centro Affari
nuovo allestimento di 70 opere dalla collezione di fotografia e video al Foro Boario di Modena
Strange World
Fino al 30 agosto Rosso Rubino - Coltura e cultura del lambrusco Museo della Città Fino al 13 settembre Alice Padovani Wunderkammer Dark Room Silmar
Eventi CARPI
2 agosto - ore 21 Tra musica e viaggio Percorso musicale attraverso le musiche del mondo con Cafè Express Alberto Fantino, fisarmonica Angelo Vinai, clarinetto Cristiano Alasia, chitarra Franco Bertone, contrabbasso Piazza Garibaldi 4 agosto - ore 21.30 Il sicario e il prepotente Spettacolo per bambini Piazza Gasparini San Marino 4 agosto - ore 21 Is this Just Fantasy? Dagli U2 ai Deep Purple Un quartetto classico per i classici del Rock con Eos Quartet Matteo Salerno, flauto Aldo Capicchioni, violino Aldo Zangheri, viola Fabio Gaddoni, violoncello Piazza Garibaldi 4 - 11 agosto Sagra di San Lorenzo Chiesa di Gargallo 6 agosto - ore 21.30 Elvis Benevelli in Concerto Da Elvis a Celentano e oltre Cantone di Gargallo 6 agosto - ore 21.30 L’uomo che sconfisse il Boogie Le avventure di Secondo Casadei Di Davide Cocchi Cortile interno Biblioteca Loria 6 agosto - ore 21.30 A ritrovar le storie Memorie di cibo Con Monica Morini, Bernardino Bonzani e Franco Tanzi del Teatro dell’Orsa Per bambini da 4 anni Piazza Garibaldi
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l Foro Boario di Modena sarà aperto per tutta la stagione estiva: fino al 6 settembre gli spazi espositivi ospiteranno infatti Strange Worlds, una nuova mostra di Fondazione Fotografia tratta dalle collezioni permanenti della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e organizzata in collaborazione col Comune di Modena nell’ambito del programma di iniziative estive collegate a Expo 2015, in partnership con Unicredit. Il percorso, a cura del direttore di Fondazione Fotografia Filippo Maggia, comprende circa 70 opere, tra fotografie, video e installazioni, di 26 artisti provenienti da ogni parte del mondo: Claudia Andujar (Svizzera/Brasile), Philip Kwame Apagya (Ghana), Marika
Asatiani (Georgia), Yto Barrada (Francia), Jodi Bieber (Sudafrica), Nikhil Chopra (India), Cao Fei (Cina), Yang Fudong (Cina), Laura Glusman (Argentina), David Goldblatt (Sudafrica), Pieter Hugo (Sudafrica), Amar Kanwar (India), Anastasia Khoroshilova (Russia), Goddy Leye (Camerun), Ma Liuming (Cina), Daniel Naudè (Sudafrica), George Osodi (Nigeria), Marco Pando (Perù), Rosangela Renno (Brasile), Mauro Restiffe (Brasile), Ketaki Sheth (India), Ahlam Shibli (Palestina), Raghubir Singh (India), Sebastian Szyd (Argentina), Guy Tillim (Sudafruca), David Zynk Yi (Perù). Tema declinato dalla mostra è il racconto di altri mondi,
vicini e lontani, dove le dinamiche sociali, culturali e religiose in atto si intrecciano dando vita a storie inedite: “un susseguirsi emozionante di volti e costumi”, “un mosaico interattivo”, spiega Maggia, in grado di comporre una “fotografia reale e tangibile della nostra contemporaneità”. Avviata nel 2007, la collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di risparmio di Modena si è progressivamente arricchita nel corso degli anni attraverso una serie di campagne di acquisizioni riferite a diverse aree geografiche: dall’Africa all’Estremo Oriente, dagli Stati Uniti al Sud America, all’India e all’Europa dell’Est. Attualmente comprende oltre milleduecento opere di quasi duecento artisti: un patrimonio culturale che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale, ha il compito di esporre e valorizzare attraverso un’accurata opera di catalogazione, conservazione e divulgazione.
appuntamenti
Fino al 16 agosto Coccobello Programma 31 luglio Julia Kent & Asso Stefana 1° agosto Presentazione del libro Dalla notte all’alba della democrazia 2 agosto Disastri di Danil Charms 4 agosto Opera Chaotique (EL) 5 agosto Kawehi (HI) 6 agosto Stefano Pilia 7 agosto Josef Van Wissem (BE) 8 agosto Cesare Basile 9 agosto Bobby Watson Quartet (US) 11 agosto Coccomovie Nick Cave: 20.000 Days on Heart 12 agosto Mundus Maria Pia De Vito & Huw Warren 13 agosto L’Alda 14 agosto Bologna Cello Project 15 agosto Cocco Aperitivo di Ferragosto dalle 19 16 agosto Coccomovie 24 Hour Party People Cortile San Rocco Fino al 5 agosto Sagra della Madonna della Neve Chiesa di Quartirolo Fino al 7 agosto Il lunedì, ore 21/24 Il venerdì, ore 17/20 Tutti giocolieri, acrobati... e campioni di bigliardino e giochi di società A cura degli operatori dell’Educativa di Strada della Coop. Soc. Aliante Piazza Garibaldi Tutti i martedì fino al 4 agosto Ascesa. Torre della Sagra Ore 21/24 Apertura straordinaria Piazzale Re Astolfo Tutti i martedì e giovedì fino al 4 agosto Palazzo by night Ore 21/24 Apertura straordinaria Palazzo dei Pio I giovedì e i venerdì fino al 28 agosto - ore 21.30 - 24 La dama della torre Una piazza per giocare Torre dell’uccelliera Fino al 26 agosto - ore 18/24 AMare Carpi
venerdì 31 luglio 2015
anno XVI - n. 30 19
Dal 16 ottobre al 17 luglio 2016 il Museo Civico Archeologico ospita Egitto. Splendore Millenario
Bologna diventa la capitale dell’antico Egitto S
otto le due torri rivive lo splendore di una civiltà millenaria e unica che da sempre affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi, dei Faraoni, degli dei potenti e multiformi, ma anche l’ Egitto delle scoperte sensazionali, dell’archeologia avvincente, del collezionismo più appassionato, dello studio più rigoroso. La mostra Egitto, che apre al Museo Civico Archeologico di Bologna, non è solo un’ esposizione di fortissimo impatto visivo e scientifico, ma è anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda - una delle prime dieci al mondo - e quella di Bologna - tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi oggetti, si uniranno integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia. Saranno 500 i reperti, databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, che dall’Olanda giungeran-
no al museo bolognese. E insieme ai capolavori di Leiden e Bologna, la mostra ospiterà importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Egizio di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà museali italiane. Per la prima volta saranno esposti l’ uno accanto all’altro i capolavori delle due collezioni, opere quali: la Stele di Aku (XIIXIII Dinastia, 19761648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta” la cui preghiera racconta l’esistenza ultraterrena del defunto in un mondo tripartito tra cielo, terra e oltretomba; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.), il grande con-
Dal 4 al 6 settembre cibo, agricoltura, eventi e show cooking nell’area del Lido Po
Arriva il River’s Food Festival, la festa della cipolla borettana
quistatore; le statue di Maya, Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di TutankhamonHoremheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per la prima volta l’Olanda. E, infine, tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una giovane fanciulla che tiene un uccellino in mano. Per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C., che Leiden, Bologna e Firenze posseggono. appuntamenti
Ogni mercoledì, sino al 26 agosto, tra jazz e rock, dj set e blues, musica italiana, animazioni e promozioni commerciali gli aperitivi e le cene non mancheranno di animare il centro storico Centro Storico
Cinema estivo: Tenera è la notte Programma 31 luglio - ore 21.30 American Sniper Di Clint Eastwood 1° agosto - ore 21.30 Birdman Di Alejandro Gonzales Inarritu 2 agosto - ore 21.30 Mia madre Di Nanni Moretti 3 agosto - ore 21.30 Il segreto del suo volto Prima visione Di Christina Petzold
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n connubio tra cibo e fiume Po, in un contesto in grado di valorizzare pienamente le produzioni agricole di qualità, a partire dalla celebre cipolla borettana. Con questo intento nasce la prima edizione del River’s Food Festival, evento in programma dal 4 al 6 settembre nell’area del Lido Po di Boretto. Questa “tre giorni” sarà caratterizzata dalla presenza di circa 50 produttori che popoleranno il lido con le migliori tipicità locali e dall’allestimento di alcuni cooking show con noti chef. Da venerdì a domenica ci sarà spazio per la cultura (con mostre e presentazioni di libri), per la musica (con diversi concerti) e per numerose tavole rotonde sul tema dell’ambiente e della gastronomia, oltre che per i consueti fuochi d’artificio sul Po e alla suggestiva navigazione notturna sul fiume, a bordo della motonave Padus. Spazio anche ai bambini, domenica, con Piazze d’infanzia ma ad attirare il grande pubblico saranno gli show cooking che vedranno la partecipazione dello chef Simone Ru-
giati (sabato 5 alle 19) e della food blogger Chiara Maci (domenica 6 alle 19). Domenica 6, inoltre, l’Associazione Chef to Chef allestirà sulla motonave Stradivari una cena con quattro cuochi stellati. Tutti questi grandi professionisti incentreranno la loro attività su ricette che avranno come protagonista la cipolla borettana, fiore all’occhiello del paese. Il gran finale sarà affidato alla Compagnia I Legnanesi che chiuderà il festival domenica sera con uno spettacolo comico. Il River’s Food Festival nasce dalla volontà di mettere a sistema due eventi tipici dell’estate borettese – la Notte Bianca e la Fiera di settembre – con l’organizzazione di un’unica kermesse che sia in grado di riproporsi nel tempo e che esordisce proprio nell’anno di Expo. A tal proposito, va ricordato che le migliori produzioni locali reggiane saranno protagoniste proprio a Expo dal 22 al 24 agosto, all’interno della piazzetta riservata alla Regione Emilia Romagna, nel padiglione Italia.
4 agosto - ore 21.30 Faber in Sardegna L’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè Prima visione Di Gianfranco Cabiddu 5 agosto - ore 21.30 Ritorno a l’Avana Prima visione Di Laurent Cantet 6 agosto - ore 21.30 Pride Di Matthew Warchus Arena Stadio Cabassi
Speciale Carpi Calcio - Il calendario
venerdì 31 luglio 2015 SPORT
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’ nata la Serie A 20152016, e promette uno spettacolo superiore ai precedenti. Sicuramente diverso. Insieme a noi e al Frosinone esordiscono alcune novità che spingeranno il massimo campionato verso nuovi equilibri e nuove sorprese. La favorita, ad esempio, è una Juve piena di campioni e dubbi. Deve ripensarsi quasi daccapo. Ha smarrito tante garanzie e sta lasciando tempo a chi può rincorrerla. Spazio ce n’è, perché l’aumento dei ricavi tv e i primi principi applicati di fair play finanziario movimentano il mercato. La riduzione delle rose rimescola le carte e certamente livella la scena, a tutte le latitudini di classifica. Poi concomitano altre buone cose. La goal line technology, ad esempio, porterà un piccolo aiuto che vale un grande avanzamento. Ha la pretesa di risolvere un problema eterno, è pensata per aggiungere un elemento di chiarezza e distensione all’interno delle partite. Il calcio migliore prospera dove alberga più serenità e dove i sospetti e i pregiudizi attecchiscono meno. Infine, è stato compilato un calendario decisamente televisivo: c’è almeno una grande partita per turno. Solo quattro le soste per la Nazionale (6 settembre, 11 ottobre, 15 novembre e 27 marzo), più il ponte natalizio (27 dicembre-3 gennaio). Cinque i turni infrasettimanali (quinta, decima, 18esima, 23esima, 34esima). Al Carpi non è andata benissimo, ma nemmeno malissimo. Ha avuto un percorso non omogeneo, duro all’inizio e in fondo. Tutte le partite impossibili e tutte le partite-salvezza sono raggruppate. Perciò è praticamente costretto a vincere il suo campionato nelle fasi centrali. E questo, forse, è il vero grande vantaggio che la sorte gli ha concesso. DEBUTTO – Si comincia dalla culla del calcio italiano, dove probabilmente gli inglesi hanno portato il primo pallone, e dove certamente è stato vinto il primo scudetto. Mettersi in cammino a Genova non è mai un affare per nessuno. Laddove la tradizione e la storia sono più forti che altrove, il rumore dei grandi appuntamenti è
La prima A Marassi
Calcio – Serie A 2015-2016, compilato il calendario: il Carpi debutta con la Samp
Il percorso biancorosso è molto disomogeneo. La partenza sembra impossibile. Le discese, sulla carta, arrivano in autunno e in primavera.
assordante per qualunque tipo di visitatore. Figurarsi per chi di tradizione e storia nemmeno ne ha, a questo livello. Ai debutti, alle notti speciali in generale, Marassi risponde come pochi altri stadi. Diventa un gigante. E appena si muove ne vedi l’impronta sul suolo. La Sampdoria è un avversario di valori mediani, discreta organizzazione tecnica e fisicità ben sparsa. A oggi, senz’altro è complessivamente indebolita. E’ una delle poche squadre che ha cambiato il tecnico (sono 6 e non più di 6: oltre ai blucerchiati, la Fiorentina, il Napoli, l’Udinese e le due milanesi). Ha aggiunto al centro un giocatore molto importante e sottovalutato (Fernando), però ne ha persi tanti e dappertutto. E soprattutto, ha perso la sua grande differenza (Mihajlovic).
Farà l’Euro“Ai debutti, TERRIBIpa League, LE – Trovare alle notti che porta subito ostacoli speciali in via parecchi alleggerisce generale, Marassi alti punti a chi un po’, concede risponde come non è pronalibi. Dà spazio pochi altri stadi. to, specie all’incoscienza, Diventa un gise parte dai all’entusiasmo, preliminari. gante. E appena alla possibilità di Ma in avvio si muove ne vedi stupire, cioè alle l’impronta sul non sarà specifiche diverstanca, sarà suolo. La Sampdo- sità delle maanzi più bril- ria è un avversario tricole. Ma nel lante e più di valori mediani, caso del Carpi è abituata al discreta organiz- anche oltremoritmo di gara. zazione tecnica e do pericoloso. E davanti fisicità ben sparsa. Dopo la Samp, non presenfatto, seguoA oggi, senz’altro è di terà pericoli no altre cinque complessivamen- trasferte conseclassici, ma proprio quei te indebolita”. cutive. Sì, perché tipi di giocaè certo che Inter, tori leggeri (Muriel, Eder), Fiorentina e Napoli riemche all’alba della stagione piranno il Braglia coi loro sono difficilissimi da andare tifosi. Qui a Castori verrà a prendere negli spazi, se provata la febbre: certamente appena ne trovano. ha diritto a partire piano, ma 1a-6a: IL CICLO non può partire troppo male.
Pur essendo più debole degli avversari che incontra, non deve risultare subito debole. E’ in una posizione fondamentale, dunque per questo critica: è la continuità del Carpi, ma è anche l’uomo scelto e confermato dalla precedente direzione sportiva. Quella attuale ha bisogno di garanzie per affermare il proprio operato. Se i biancorossi supereranno il ciclo terribile senza troppi danni di classifica e ambiente, potranno già dirsi a buon punto. 7a-14a: IL CICLO VERITA’ – Dopo la Roma, comincia il circuito con le squadre di mezzo e di retrovia: Torino-Atalanta-Bologna-Frosinone-VeronaSassuolo-Chievo-Genoa. Tra andata e ritorno, questo segmento mette in palio 48 punti che significano praticamente tutto: la credibilità, il rispetto del campionato e le
chances di rimanerci. Sono le partite della verità e vengono tutte insieme. Il principale privilegio del Carpi è di poterle giocare in pieno autunno e poi di rigiocarle all’inizio della primavera. E’ proprio in questi periodi dell’anno, che, da quando è in cattedra, il lavoro del prof. Nuti viene a galla, la condizione fiorisce e la squadra decolla. 15a-19a: IL GRAN FINALE – Gli inediti più attesi sono in fondo alla corsa. Babbo Natale porta due regali di lusso al Braglia: il Milan (6 dicembre) e la Juventus (20 dicembre). Poi, la Befana (6 gennaio) mette nella calza la Lazio di Lotito. Il traguardo è fissato il 15 maggio nel nuovo Friuli, che si preannuncia un gioiello di avanguardie architettoniche e urbanistiche. Certamente avremo modo di invidiarlo… L’ultimo avversario, curiosamente, è proprio l’Udinese di Brkic, Bubnjic, Gabriel Silva. E anche questo, senza per forza pensare male, può rappresentare un piccolo aiuto del destino. Enrico Gualtieri
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Speciale Carpi Calcio - Colpi di mercato
venerdì 31 luglio 2015 SPORT
Calcio – Il punto sul mercato: Spolli e Bubnjic completano la difesa, Silva e Martinho la fascia sinistra. Ora si stringe per il centravanti
I NUOVI
La scelta del 9
NICOLAS FEDERICO SPOLLI
Le nomination sono tre: Gilardino, Borriello, e a sorpresa Fabio Borini. Ma prima di fare l’offerta giusta, Sogliano deve cedere Mbakogu. E non solo lui…
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l Carpi saluta le Dolomiti con 19 gol alla Rappresentativa locale. A segno: Wilczek (4), Matos (3), Lasagna (3), Di Gaudio (2), Porcari, Letizia, Pasciuti, Markovic, Lazzari, Romagnoli e Palmieri. Sabato è in agenda l’ultima tappa del precampionato fuori città: con l’amichevole di Perugia si concluderà il ritiro e comincerà la seconda fase dell’estate. In agosto, i biancorossi prenderanno definitivamente contatto con la città: la preparazione verrà perfezionata al Cabassi. E i carpigiani, nel ritrovare la squadra, scopriranno moltissime novità. Le ultime, in ordine di tempo, sono i centrali che completano la difesa (Spolli e Bubnjic) e i brasiliani che completano la corsia sinistra (Martinho e Gabriel Silva). E non è finita qui. TRASFORMAZIONE Crescono i sintomi di fine impero, di grande transito epocale. La sensazione è che, pur di voltare definitivamente la pagina Giuntoli, si sia disposti a passare sopra a tutto il Giuntolesimo. Continuano ad arrivare profili diversi dall’identikit a cui eravamo abituati. Uomini di personalità tecnica e peso carismatico (Brkic, Spolli, Marrone; l’ultima idea per il centrocampo è Lodi), eccellenti trattatori di palla (Bubnjic, Matos, Wallace, Gabriel Silva, Mar-
TIM CUP 2015-16
Biancorossi in campo a Ferragosto
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a preso forma anche il tabellone della TIM CUP: i biancorossi debutteranno a Ferragosto avendo avuto diritto, in virtù dei risultati della scorsa stagione, alla testa di serie numero 18 e a entrare in gioco al terzo turno (soglia mai superata in precedenza dal club di via Marx). Sarà dunque domenica 15 agosto l’incipit ufficiale della prima storica stagione biancorossa targata Serie A. Gara secca, in caso di parità al 90’ si disputano i supplementari ed eventualmente rigori. L’avversario uscirà dalla sfida tra il Livorno e la vincente dell’accoppiamento AnconaViterbese. Chi passa troverà, verosimilmente, l’Empoli al quarto turno e poi, eventualmente, la Fiorentina agli ottavi. Ancora da definire l’orario e il luogo. Da regolamento, il Carpi avrebbe il vantaggio di giocare nel proprio stadio, poiché meglio piazzato nel ranking. Ma, come noto, uno stadio il Carpi non lo possiede: a Ferragosto, il Braglia sarà inagibile per via dei lavori di rifacimento del manto erboso; e per il Cabassi occorre una deroga straordinaria, difficile da ottenere. Più probabile, dunque, l’inversione del campo. E.G.
tinho). Tendenzialmente più stranieri che italiani. In sintesi: sta diminuendo la gamba, va affievolendosi il Dna agonistico, quell’enorme disponibilità alla corsa che ha innervato il ciclo vincente; per converso, si stanno ingigantendo le possibilità tecniche insieme alla loro importanza nel gioco. E, contestualmente, si sta trasformando la missione. EQUILIBRI - Sogliano finora ha scelto quasi solo prestiti, o svincolati disposti ad accontentarsi di un anno di contratto. Come lui stesso, del resto. Significa che la priorità si è invertita: meglio acquistare prodotti di qualità pronto-uso, che obbligazioni patrimoniali a lunga scadenza. Lo spogliatoio, perciò, è destinato ad assestarsi su altri equilibri. E’ chiaro che il vecchio
CAMPAGNA ABBONAMENTI
Attivo il circuito BPER
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rosegue la campagna #semprepiùinalto. Sarebbero circa 2000 gli abbonamenti staccati dopo cinque settimane di vendita. Il condizione è d’obbligo perché il dato è meramente ufficioso, si riferisce al numero progressivo di ricevute emesse dalla biglietteria. Dati ufficiali non ce ne sono: in merito, la richiesta della nostra redazione è andata a vuoto. La società ha preferito non comunicare nulla. Da lunedì scorso è attivo un ulteriore canale di vendita: sia le tessere standard che i pacchetti “Family” sono acquistabili anche presso le filiali bancarie del Gruppo BPER, Banca Popolare dell’Emilia Romagna. E.G.
gruppo, che a suo tempo ha sposato un progetto, non può sposarsi anche con i nuovi, essendo i nuovi un non-progetto. Se non si ha un destino comune, la convivenza è improbabile. Dopo l’ondata di arrivi, dunque, c’è da attendersi un contro-esodo. I più marginalizzati partiranno, è inevitabile: Poli (Latina o Spezia), Porcari (Pescara), Di Gaudio (Spezia o Bari). Forse Bianco. Sicuramente Sabbione, la cui notte brava gli costa il taglio dalla rosa e ne accelera il passaggio al Crotone. CENTRAVANTI - Infine, si arriva a Mbakogu, ovvero il turning point del mercato. Da parte sua, pochi dubbi: non ne parla, non intende rompere, non lo dice a nessuno, ma sanno benissimo tutti che preferisce andare via. Vuole un’esperienza nuova, un contesto diverso. E naturalmente anche un contratto superiore, che ne monetizzi la grande stagione da cui esce. La società, a sua volta, comincia a considerare seriamente tutte le offerte. Qualcuna dalla Premier c’è, oltre a quella debole del Napoli. A breve, Sogliano tenterà l’incasso. Gli serve il tesoretto giusto per l’assalto finale al numero 9 che ha in mente. Diver-
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so da Jerry, meno verticale molto meno esplosivo, ma più disposto al gioco, più forte spalle alla porta, più opportunista in area di rigore. Un usato-sicuro a presa rapida sulla categoria. Intende insomma ricostruire nel Carpi quanto ricostruì di Luca Toni nel Verona. La prima scelta è Gilardino, che resta lontano ma ha aperto una porticina. L’alternativa torna ad essere Borriello, che lo scorso weekend sarebbe stato ospite di Bonacini a Riccione e avrebbe abbassato parecchio le pretese. La terza nomination a sorpresa è Fabio Borini, che ha già dato l’ok al prestito. La trattativa per l’ingaggio è appena cominciata. Il Liverpool, per il momento, non è disposto a sconti. Anche Bologna e Fiorentina sono in corsa, con qualche argomento in più e la preferenza dell’interessato. Ma con i saldi di Ferragosto, molto può succedere e tutto può cambiare. Enrico Gualtieri
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ono 25 i giocatori che domenica scorsa si sono imbarcati per la seconda fase del ritiro. Lavoreranno a Urbino fino a sabato 1° agosto. In serata, il trasferimento a Perugia per la quinta amichevole precampionato (stadio R. Curi, ore 20.45). A seguire, il rientro definitivo a Carpi. Diverse le novità rispetto all’organico rientrato da Valdaora. Si è unito alla truppa Spolli; sono rimasti a casa Liotti e Loi (che si aggregheranno alla Primavera), Federico Palmieri, (che torna a Santarcangelo: prestito con riscatto e contro-riscatto) e Alessio Sabbione (escluso per motivi disciplinari). Proseguono invece i due centrocampisti in prova Fedele e Markovic, che hanno ben figurato finora e potrebbero essere contrattualizzati. Nel frattempo, si è aggiunto Raphael Martinho. Gabriel Silva, invece, al momento di andare in stampa è in stand-by: l’operazione con l’Udinese verrà finalizzata nel weekend.
Detto El Flaco (Il Magro), difensore centrale argentino (con passaporto italiano) di debordante temperamento e personalità fisica. Scomodo sull’uomo, forte sulle palle alte, regolarissimo per rendimento. E’ nato a Rosario (la città di Messi) il 20 febbraio 1983. E’ un pezzo di granito alto 192 cm, e pesante 92 kg al meglio della forma. Ha debuttato nella massima serie il 30 agosto 2009, con la maglia del Catania nella gara con il Parma persa 1-2. Conta 133 presenze in A (l’ultima, e unica, con la Roma) e 6 gol.
IGOR BUBNJIC Può essere il colpo più importante dell’estate. Fa parte di quella generazione che in Croazia hanno battezzato El Dorado: ovvero la prima grande covata di grandi talenti nati durante o subito dopo la Guerra d’Indipendenza (1991-95). E’ un mancino purissimo e nobilissimo, di elevata stazza (188 cm x 83 kg) combinata a buonissima capacità di coordinazione. Nasce centrale di sinistra della difesa, con vocazione alla prima impostazione. Ha abbastanza senso del gioco per fare anche il mediano. In Italia non ha ancora trovato continuità (13 presenze totali nelle scorse due stagioni a Udine), né fiducia. Gli manca, fondamentalmente, questo. A curriculum, vanta il debutto in Europa League (con lo Slaven Belupo) e 2 partite con la Nazionale.
RAPHAEL MARTINHO ALVES DE LIMA Mancino puro, di grande cifra tecnica abbinata a grande facilità di corsa. Doti principali: progressione, tiro e duttilità tattica. Copre tutto l’out sinistro. Arriva al Carpi a titolo definitivo (contratto triennale) dopo essersi svincolato dal Catania. E’ nato a Campo Grande, nello stato di Mato Grosso in Brasile, il 15 aprile 1988. È alto 183 cm, 73 kg il peso standard. Ha debuttato nella massima serie il 24 ottobre 2010, con la maglia del Catania nella gara con il Genoa, persa 0-1. Conta 50 presenze in A (con due gol), e 10 in Coppa Italia (con due gol).
GABRIEL MOISES ANTUNES DA SILVA Fluidificante di sinistra, più incline a spingere che a marcare, buona gamba, piede squisito. Arriva al Carpi in prestito dall’Udinese, dopo una stagione complicata dagli strascichi di un infortunio muscolare. E’ nato a Piracicaba, nello stato di San Paolo in Brasile, il 13 maggio 1991. È alto 179 cm, 75 kg il peso standard. Ha debuttato nella massima serie il 19 febbraio 2012, con la maglia del Novara nella gara con l’Atalanta terminata 0-0. Conta 60 presenze in A (con due gol), e 4 in Europa League (con un gol). Col Brasile Under 20, nel 2011, ha vinto il campionato sudamericano e il mondiale di categoria.
LA ROSA
Sabbione escluso
Alessio Sabbione
PORTIERI FRANCESCO BENUSSI (’81, dal Verona, svincolato), ZELJKO BRKIC (’86, dal Cagliari via Udinese, in prestito), MAICOL MURANO (’96, dall’Abano, a titolo definitivo). DIFENSORI IGOR BUBNJIC (’92, dall’Udinese, in prestito), Riccardo Gagliolo (’90), Gaetano Letizia (’90), Fabrizio Poli (’89), Simone Romagnoli (’90), Daniele Sarzi Puttini (’96), NICOLAS SPOLLI (’83, dal Ca-
tania, svincolato), WALLACE (’94, dal Chelsea, in prestito con diritto di riscatto). CENTROCAMPISTI Raffaele Bianco (’87), MATTEO FEDELE (’92, dal Sion, svincolato, in prova), Antonio Di Gaudio (’89), ANDREA LAZZARI (’84, dalla Fiorentina, svincolato), Lorenzo Lollo (’90), IVAN MARKOVIC (’94, dal CSKA Sofia, svincolato, in prova), LUCA MARRONE (’90, dalla Juventus, in prestito), Lorenzo Pasciuti (’89), Filippo Porcari (’84), Mario Pugliese (’96) ATTACCANTI Kevin Lasagna (’92), RYDER MATOS SANTOS (’93, dal Palmeiras via Fiorentina, prestito con diritto di riscatto in favore del Carpi e contro-riscatto in favore della Fiorentina), RAPHAEL MARTINHO (’86, dal Catania, svincolato), Jerry Mbakogu (’92), KAMIL WILCZEK (’88, dal Piast Gliwice, svincolato). E.G.
SERRAMENTI – LAVORAZIONI METALLI Possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali Via Eugenio Montale,23/25 41016 Rovereto sul Secchia (Mo) Tel.059/671738 fax 059/673575 E.Mail gb.ser@vodafone.it www.gbserserramenti.it
Speciale Carpi Calcio - Sede Claudio Caliumi
venerdì 31 luglio 2015 SPORT
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“Con l’ingresso in Serie A avevamo la necessità di qualificarci ulteriormente e di avere a disposizione dei locali più consoni e maggiormente accoglienti”, spiega il presidente del club biancorosso
Il Carpi cambia sede
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l Carpi FC 1909 cambia sede. “Dall’attuale ubicazione presso lo Stadio - spiega il presidente Claudio Caliumi - gli uffici direzionali e l’amministrazione verranno spostati presso il minidirezionale di via Marx dove è situata anche la filiale di Unicredit. Il trasferimento era nell’aria da tempo: tra settore giovanile e prima squadra, infatti, al Cabassi eravamo troppo stretti. Inoltre, con l’ingresso in Serie A, avevamo la necessità di qualificarci ulteriormente e di avere a disposizione dei locali più consoni e maggiormente accoglienti. Ci è capitata un’occasione e l’abbiamo colta al volo”. Sui tempi del trasferimento nei nuovi locali
Organizzato
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presi in affitto, Caliumi è speranzoso: “confido che quando rientreremo dal ritiro di Urbino (dove la squadra si tratterrà dal 26 luglio al 1° agosto.) tutto sia pronto. Diciamo intorno alla metà di agosto”. Il Settore Giovanile invece resterà tra le mura amiche del Grande Vecchio ma, sorride il presidente del club biancorosso, “abbiamo fatto un restyling anche lì”. E sull’avventura della massima serie, Caliumi confida: “ci apprestiamo a intraprenderla con tanto entusiasmo e la massima umiltà. Ma siamo carichi e non vediamo l’ora che inizi il campionato”. J.B.
venerdì 31 luglio 2015
anno XVI - n. 30 23
Pallamano - Terraquilia Handball Carpi
David Ceso rinnova
T Polisportiva San Marinese
Giada Natali campionessa d’Italia
L
’emiliana Giada Natali della Polisportiva San Marinese, di San Marino di Carpi, si veste di tricolore vincendo al velodromo di Dalmine il titolo italiano della Corsa a punti Donne Esordienti. Grazie alla vittoria nell’ultima delle sei volate in programma è riuscita ad avere la meglio sulla toscana Giorgia Catarzi (Ss Aquila Ganzaroli), seconda, e sulla piemontese Matilde Vitillo della Racconigi Cycling Team (foto Fabiano Ghilardi).
Bocce - Le coppie Paleari-Signorini e Viscusi–Luraghi sui gradini più alti del podio
MP Filtri Rinascita in trionfo a Pavia
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n’altra domenica fantastica per i colori della squadra modenese della MP Filtri Rinascita di Budrione che ha trionfato al Gran Premio Club Italia – Club Italia a Pavia, domenica 26 luglio, in occasione della gara nazionale a cui partecipavano 88 coppie di categoria A1-A-B. In finale Diego Paleari e Paolo Signorini hanno sconfitto i compagni di squadra Luca Viscusi e Marco Luraghi (12-6). Classifica 1° Diego Paleari-Paolo Signorini (MP Filtri Rinascita, Modena); 2° Luca Viscusi-Marco Luraghi (MP Filtri Rinascita, Modena); 3° Roberto Antonini-Norma Mazzoni (Alto Verbano, Varese); 4° Giorgio Magri-Sebastiano Invernizzi (Orobica Slega, Bergamo); 5° Emilio Raggi-Domenico Sabino (Marino, Alto Milanese).
Diego Paleari
erraquilia Handball Carpi ha trovato l’accordo per il prolungamento del contratto del terzino sinistro David Ceso. “Sono orgoglioso e pieno di gioia - ha commentato Ceso per questo accordo che, oltre che essere un attestato di stima da parte della società, dà continuità alla mia carriera consentendomi di rimanere in uno dei club più forti del nostro campionato. So di aver attraversato una stagione complicata e la scelta della società di confermare soltanto me nel pacchetto dei terzini mi mette nella condizione di dover per forza ripagare questa fiducia con gol e alte prestazioni. Non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni di squadra e il nuovo allenatore che so aver speso parole importanti per me. Mi metterò a sua completa disposizione per esaudire le sue idee tattiche e dare il mio contributo alla squadra. Quella della Terraquilia Handball Carpi è una famiglia e io sono orgoglioso di poterne far parte per almeno un’altra stagione. Non vedo l’ora di ricominciare”.
Sport, gioco e divertimento
(E)State con il Csi
C
ontinua l’attività dei Centri Estivi del Csi Centro Sportivo Italiano Comitato di Carpi. Subito dopo la fine della scuola gli istruttori Csi di Carpi, guidati da Patrizia Reggiani, hanno accolto circa duecento bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado tra cui anche bimbi con disabilità. La professionalità degli istruttori, con lunga esperienza sul campo e attenti ad aggiornare la propria formazione, emerge in ogni attività proposta, innanzitutto sportiva, con particolare attenzione a calcio e pallavolo ma anche a pallamano, badminton e pallacanestro. A questi sport si affiancano altre iniziative per favorire la socializzazione, la crescita e l’integrazione in particolare dei soggetti più in difficoltà. Una volta alla settimana i bimbi vengono accompagnati in piscina, grazie ai mezzi messi a disposizione dall’Ufficio Istruzione del Comune di Carpi, affinché
migliorino le loro abilità natatorie. Gli istruttori inoltre hanno accompagnato i ragazzi in gita a Gardaland, Saltapicchio e al Villaggio della Salute dove, attraverso il divertimento, hanno potuto accrescere le loro capacità ludiche e motorie, in particolare a Saltapicchio, un parco in cui anche i più piccoli e i disabili hanno praticato albering, l’arrampicata sugli alberi, guidati e affiancati dai loro istruttori efficacemente coordinati da Denis Giannerini, Giulia Sgarbi, Samantha Loschi e Valentina Medici. Giovedì 16 luglio in Piazza Garibaldi i bambini sono stati impegnati in una rivisitazione dell’Odissea di Omero: guidati in questa avventura da Elisa Lolli e Irene Bucci, sono stati impegnati in coreografie e pezzi teatrali durante i quali hanno fatto rivivere un eroe che ha segnato attraverso la metafora del viaggio l’esistenza di ogni individuo. Superata questa prova, ora sono
tutti pronti per il “pernotto” durante il quale i bimbi ceneranno al centro estivo con i loro istruttori, saranno impegnati in giochi notturni in cui dovranno emergere le loro abilità sportive che faranno loro conquistare dei premi e, infine, dormiranno con i loro educatori in tende appositamente montate per poi fare colazione tutti insieme la mattina successiva. Questo e tanto altro ancora durante l’estate dei centri estivi Csi di Carpi, che rimarranno aperti fino a venerdì 8 agosto dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18.30 presso le scuole primarie A. Frank, Don Milani e Da Vinci, la parrocchia di S. Croce e la palestra Loschi di Soliera in gestione dalla società di pallavolo FB Soliera. Poi, dopo una breve pausa, di nuovo in campo per altre sfide dal 24 agosto all’11 settembre durante il Prescuola quando si faranno anche i compiti per l’imminente inizio dell’anno scolastico.