tempo.carpi
Settimanale di
@Tempo_di_Carpi
a soli € 0,50 in edicola
venerdì 7 agosto 2015 anno XVI - n. 31
Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti Giulia Borsari tra Isabella e Asia
Buone vacanze a tutti!
v
ed
ia m
br
ci
e
www.temponews.it
o in
e d i c o l a il
tt 4 se
em
diagnosi e cura: levata di scudi di aldila’ del muro
Ai Mondiali al galoppo La giovane carpigiana Giulia Borsari è impegnata dal 5 all’8 agosto a Ermelo, in Olanda, dove rappresenterà l’Italia insieme ad altre due atlete venete ai Mondiali junior di Volteggio Equestre.
Il Comune è sordo alle proteste dei residenti di via Sallustio
imu più bassa per chi riduce gli affitti
tra le righe: Toh, guarda… un albero! viabilità
di Jessica Bianchi
strade a Migliarina “sistemate quelle buche” ambiente
crisi alla goldoni: in arrivo la cassa integrazione straordinaria
Piano Aria Regionale
Diesel Euro 3 fermi 5 giorni su 7
FOTOVOLTAICO energia pulita -50% per il 2015
*
*fino al 31/12/2015 con detrazione fiscale
Via Lucania 20/22 - Carpi - tel. 059 49030893
www.energetica.mo.it - info@energetica.mo.it
2
venerdì 07 agosto 2015
anno XVI - n. 31
Foto della settimana...
Tra le righe...
Toh, guarda… un albero!
Via Lugli
Via Chiesa di Cibeno angolo via Pola Esterna
R
Via Pola Esterna
icordate la lussureggiante barriera verde che costeggiava via Cavalcavia di Budrione, all’altezza della polisportiva? Meglio per voi, perché dei pioppi cipressini che svettavano alteri, oggi non resta quasi più nulla. Ovunque poggiamo lo sguardo assistiamo inermi allo scempio del verde pubblico. Malati, instabili… questi gli aggettivi che ricorrono a Palazzo per giustificare il taglio continuo di alberi, contemporaneamente colpiti dal medesimo male, considerato il loro infausto destino comune… Un male invisibile e insanabile, dal momento che alle cure si preferiscono le più economiche maniere forti. Eliminato alla radice, infatti, il problema non ci costerà più nemmeno un euro. Peccato che, a furia di abbattere, decapitare e capitozzare, trovare ristoro in un cono d’ombra sia diventata un’impresa improba. Ora l’Ufficio manutenzione Verde pubblico del Comune informa che partirà una campagna di verifica visiva e strumentale di parte del patrimonio arboreo pubblico e privato, ovvero delle piante sottoposte a vincolo regionale o tutelate presenti nei parchi, nei viali e nei nostri giardini. Ma anziché censire, non sarebbe meglio prendersi cura del polmone verde che regala ossigeno, ombra e refrigerio alla nostra città? J.B.
Frase della settimana...
“Un mese di disagi, quattro ore per ripristinare la strada: assurdo”. Commento di Claudio sul nostro sito www.temponews.it sulla Romana Nord tra Fossoli e Novi.
Il graffio
La Iena
Tutti in Duomo per una serata di musica! Gli orchestrali avranno l’elmetto, il pubblico invece dovrà portarselo da casa.
Vuoi ricevere l’ultimo numero di
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE
sulla tua e-mail?
Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555
Scrivi in redazione a tempo@radiobruno.it segnalando il tuo nome, cognome e indirizzo di posta elettronica. Ogni settimana potrai leggere il settimanale della tua città con un click.
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Potrai sfogliare il giornale nella pratica versione online o effettuare il download seguici su
Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 5 agosto 2015
venerdì 7 agosto 2015
anno XVI - n. 31 3
“Siamo disposti a scendere a compromesso sulla location della residenza psichiatrica, sul numero di posti letto… ma il nostro diagnosi e cura dev’essere mantenuto. In caso contrario - annuncia il presidente dell’associazione Al di là del Muro, Giorgio Cova - faremo sentire le nostre voci e manifesteremo il nostro disappunto”.
“Il Diagnosi e cura non si tocca” D alle stanze dei bottoni non arrivano né smentite né rettifiche. I rumors di palazzo secondo cui la Casa della Salute verrà eretta sul terreno inizialmente destinato alla Residenza Psichiatrica, in via Nuova Ponente e quest’ultima andrà a occupare gli spazi oggi utilizzati dal Reparto del Dipartimento di Salute Mentale paiono quindi confermati. L’operazione consentirà all’Ausl di tagliare i costi e fare economia. L’ipotesi più accreditata sarebbe quella di allungare lo stabile - ma le cubature dell’ospedale Ramazzini non superano già il limite consentito? - per convertire i 9 posti letto del Servizio psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) in 15 di residenza. Operazione che consentirebbe un risparmio notevole anche dal punto di vista delle risorse umane impiegate. Al momento tutti hanno le bocche cucite: impossibile sapere se il Diagnosi e Cura cittadino verrà risparmiato o chiuso definitivamente; se tra i 15 posti letto paventati di Residenza Psichiatrica, 5 saranno mantenuti per i malati psichiatrici in fase acuta. Una cosa è certa se il Diagnosi e Cura dovesse chiudere, a saltare sarebbe un pezzo importante dell’assistenza. “Il Diagnosi e cura non si tocca e non si devono fare passi indietro sulla residenza”: è questa la posizione netta e incontrovertibile dei volontari dell’associazione carpigiana che tutela i diritti dei malati psichiatrici e delle loro famiglie, Al di là del Muro. “Siamo disposti a scendere a
L
’Anaao - Assomed (il sindacato più rappresentativo dei medici ospedalieri) non può tollerare che si mortifichi la sanità pubblica. E’ per questo che ci assumiamo la responsabilità di spiegare ai cittadini come stanno davvero le cose relativamente al problema delle liste d’attesa. I medici ospedalieri continuano a essere attaccati con l’accusa infondata di favorire l’incremento delle liste d’attesa per arricchirsi attraverso la libera professione. L’amara verità sulle lunghe liste d’attesa è che, negli ultimi anni, la Regione Emilia Romagna ha tagliato pesantemente gli organici, assumendo soltanto 1 medico ogni 4 che andavano in pensione. Contestualmente, le prestazioni richieste dalle aziende sanitarie sono aumentate. Va da sè che aumentando il numero di prestazioni richieste e diminuendo il numero dei medici, i tempi d’attesa per le prestazioni si sono
Da sinistra Mario Saggittario, Giorgio Cova, Elisetta Bellelli e Carla Borsari
compromesso sulla location della residenza, sul numero di posti letto… ma il nostro SPDC deve essere mantenuto affinché nessun pezzo dell’assistenza salti. In caso contrario - annunciano il presidente Giorgio Cova, Mario Saggittario, Elisetta Bellelli e Carla Borsari faremo sentire le nostre voci e manifesteremo pubblicamente il nostro disappunto. Oggi, malgrado il disagio mentale sia un problema che riguarda un numero sempre crescente di persone, anziché investire nell’assistenza, si taglia. Ma come si possono abbandonare questi pazienti così fragili a loro stessi? Perché devono essere le famiglie a farsene carico in toto?”. Allarmati per i potenziali rischi derivanti dalla chiusura del Diagnosi e cura, i membri dell’associazione hanno spedito nei giorni scorsi una lettera ai dirigenti
dell’Ausl e ai sindaci dell’Unione delle Terre d’Argine per esprimere la propria preoccupazione e chiedere a gran voce la salvaguardia del servizio. “L’SPDC, aperto nel 2008, è una realtà fondamentale per il nostro territorio poiché interviene in modo rapido e tempestivo quando la malattia si presenta nelle sue fasi più acute. I dati degli ultimi sei mesi lo confermano: 103 i ricoveri, di cui 51 trattamenti sanitari obbligatori. E’ un servizio che opera in rete con gli altri reparti, in particolare col Pronto Soccorso”, spiegano i volontari. Oggi tutte le consulenze in Pronto Soccorso vengono svolte dai quattro medici del Diagnosi e Cura durante le ore diurne e anche da un contingente di medici dell’area centro e sud nei prefestivi, festivi e durante la notte. Ergo, se il servizio saltasse, coloro che neces-
L’intervento...
siteranno di una consulenza psichiatrica nelle ore notturne o nel weekend, finiranno “ricoverati direttamente a Modena o, addirittura, fuori provincia. E poi, una volta dimessi, questi pazienti dove andranno?”. Il Diagnosi e Cura di Carpi offre un “ambiente umano. E’ funzionale, efficiente e non ricorre alla contenzione da oltre un anno. Perché un servizio che esiste e funziona deve essere sacrificato per concentrare tutti i posti letto in un’unica struttura provinciale? Quale logica si può nascondere dietro una decisione tanto insensata? Il nostro obiettivo - proseguono i volontari - è avere delle risposte chiare e, soprattutto, capire se la politica e la sanità pubblica credono ancora che una Psichiatria di Comunità sia la risposta migliore per garantire una buona salute mentale”. Al di là del Muro chiede
allungati. Grazie all’attività libero-professionale intramoenia dei medici, le aziende sanitarie incassano una grande quantità di danaro, che copre ampiamente le spese e che va a bilancio aziendale. Perdipiù, la Legge Balduzzi dispone che il 5%
dei proventi che derivano dalla libera professione dei medici pubblici siano destinati proprio alla riduzione delle liste d’attesa. In estrema sintesi, dunque: la libera professione dei medici porta soldi alle aziende sanitarie e favorisce la riduzione delle liste
Anziani: 3,5 milioni per nuove strutture a Novi
Un nuovo Centro diurno e un Care residence
N
ei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione dell’Asp, Azienda Servizi alla Persona Terre d’Argine ha approvato il progetto definitivo esecutivo relativo alla realizzazione di un Centro diurno e di un Care residence a Novi, nell’ex Casa di Residenza Roberto Rossi, in viale De Amicis. Il progetto, che prevede la realizzazione di un Centro diurno assistenziale ospitante 15 anziani, 14 appartamenti e la sede del Servizio
Anaao - Assomed Usl di Modena dici ospedalieri siano stati richiamati in questi giorni d’attesa. Il punto, allora, dalle ferie, perché altriè un altro: i medici ospementi non sarebbe stato dalieri, ridotti gli organici possibile coprire i turni all’osso, sono costretti a di guardia. Come si può fare turni di guardia diurquindi, anche solo lontana e notturna regalando namente, immaginare che ore di straordinario non gli stessi medici tengano pagate e dannose per la aperti gli ambulatori nei loro salute. I medici italiani weekend per ridurre le del Servizio Pubblico sono liste d’attesa? In realtà, chi tra i meno pagati d’Eutesse le fila della politica ropa e tra i più sfruttati, sanitaria sa bene che queal punto che l’Unione sto non è possibile. E allora Europea ha obbligato lo il punto d’arrivo è naturale stato italiano ad adeguarsi e il ragionamento fila: se alle norma“Le prestazio- riduciamo il tive degli medico ospeni eseguite altri stati daliero allo dal Privato sull’orario stremo, costrindi lavoro dei accreditato costano gendo anche il medici e ha meno perché i me- sessantenne a minacciato dici che le eseguono fare le guardie sanzioni di notte perché economiche vengono pagati non si assume di meno e perché pesantispiù nessuno, sime. Ci minori sono i tempi gli togliamo la risulta che fissati per eseguirle”. libera profesalcuni mesione, lo obbli-
“Ve la diciamo noi la verità sulle liste d’attesa” Cup dell’Ospedale di Carpi
poi di aprire na sono state Il nostro un confronto accreditate e la obiettivo è e un dialogo struttura realizavere delle anche sul zata da Segesta risposte chiare e tema della capire se la politica di Carpi, società residenza, e la sanità pubblica specializzata in considerata realizzazioni e credono ancora sino ad oggi che una Psichiatria ristrutturazio“l’anello ni di strutture di Comunità sia la mancante per socio- sanitarie risposta migliore per far funziogarantire una buona eli, assistenzianare la rete ricavata salute mentale”. dei servizi all’interno psichiatrici sul territorio”. dell’immobile ex camiceria Con la realizzazione di una Stella di via Tre Febbraio residenza, il vuoto esistente no? Per avere chiarezza e tra l’ospedalizzazione in conoscere le reali intenzioni fase acuta e l’assistenza dell’Azienda sanitaria (la domiciliare potrà finalmente quale dovrà presentare un trovare una risposta ma il progetto di riqualificazione servizio, promesso nel 2008, e allungamento della palazè ancora lungi dall’essere zina dell’SPDC all’Ufficio realtà: “ma come, per dare Tecnico del Comune di finalmente all’Area Nord Carpi per ottenere il via a una residenza psichiatrica, procedere) dovremo aspetdobbiamo rinunciare al tare settembre: “speriamo Diagnosi e Cura? che la nostra lettera sortisca Aggiungiamo un tassello e qualche effetto. Di certo ne smantelliamo un altro? concludono Giorgio Cova, Che senso ha? Francamente Mario Saggittario, Elisetta crediamo che, guardandosi Bellelli e Carla Borsari - noi attorno, si possano trovare non molleremo e terremo altre soluzioni. Perché Villa alta la guardia”. Igea e Villa Rosa a ModeJessica Bianchi
di assistenza domiciliare, è stato realizzato da CaireproCooperativa Architetti e Ingegneri Progettazione di Reggio Emilia: ha un costo di poco più di 3,5 milioni di euro, finanziati da rimborsi assicurativi post-sisma, dal Comune di Novi (che ha destinato 1 milione e 250mila euro degli sms solidali pervenuti al Comune dalla Regione) e per 1,6 milioni da risorse della Regione Emilia Romagna per la ricostruzione post sisma. ghiamo a lavorare di più e gratis, tutte le prestazioni che ci servono per ridurre le liste d’attesa le diamo al privato accreditato! Ecco svelato l’arcano: si delegittima e si pone sotto attacco il medico ospedaliero, per giustificare lo storno ai privati di soldi altrimenti destinati al servizio pubblico. Perché? Mettiamola così: le prestazioni eseguite dal privato accreditato costano meno perché i medici che le eseguono vengono pagati di meno e perché minori sono i tempi fissati per eseguirle. Come si può risolvere il problema? Dando piena applicazione alle delibere come quella in cui, in era pre-elettorale, è stato sottoscritto l’impegno da parte della Regione di stabilizzare medici e sanitari precari: questi ultimi sono un corpo numeroso di professionisti, che lavorano sodo e mal pagati, spesso demotivati, in quanto le loro aspettative future vengono ripetutamente calpestate.
4
venerdì 07 agosto 2015
anno XVI - n. 31
il dirigente del locale Commissariato di Polizia, il vice questore aggiunto Emanuela Ori, spiega come comportarsi per limitare il rischio furti
“Occorre sempre segnalare ogni anomalia” D
a qualche anno non assistiamo più agli esodi biblici che a ogni mese d’agosto vuotavano le città rendendole appetibili ai topi d’appartamento ma, nonostante ciò, ad agosto, il tradizionale mese delle vacanze per gli italiani, si moltiplicano i furti in abitazione. Abbiamo chiesto qualche consiglio su come comportarsi per limitare il rischio furti, al dirigente del locale Commissariato di Polizia, il vice questore aggiunto Emanuela Ori. “Alcuni suggerimenti sono semplici regole di buon senso – spiega la dottoressa Ori – come ad esempio chiudere sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi sotto lo zerbino, dentro un vaso o in altri luoghi alla portata di tutti oppure non far sapere a estranei i programmi dei viaggi o
possano in qualche modo opporsi agli invasori come ad esempio “una porta blindata, un sistema antifurto oltre a grate metalliche per le finestre. Fondamentale è anche non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli e oggetti di valore”. Ma su un punto la dirigente del Commissariato Ori è convinta “occorre sempre segnalare situazioni sospette in tempi brevi, in modo tale da poter intervenire prontamente.
Un rumore proveniente dalla casa del vicino, il suono della sirena di un antifurto o sconosciuti visti aggirarsi nei pressi delle abitazioni o ditte chiuse per ferie, possono essere il campanello d’allarme di un’attività criminosa in atto. Chiamare tempestivamente il 113 o il 112 può aiutare a evitare la commissione di un reato”. E a questo punto non ci rimane che augurare a tutti buone vacanze! Pierluigi Senatore
Minhaj ul Quran
Muhammad Tahir Ul-Qadri in visita a Carpi
S
II decalogo per un’estate sicura Per le assenze brevi Chiudere sempre la porta e non lasciare le chiavi in luoghi alla portata di tutti. Ricordarsi che i messaggi sulla porta dimostrano che in casa non c’è nessuno. Consegnare gli oggetti di valore a persone fidate per la custodia e provvedere a fotografarli: in caso di furto faciliterà la ricerca. Sensibilizzare i vicini. Se al ritorno a casa si trova la
delle vacanze (sconsigliati i messaggi nelle segreterie telefoniche o i post su email e social)”. Per il vice questore Ori è anche importante intrattenere buoni rapporti di vicinato in modo “da sensibilizzare i vicini affinché vi sia reciproca attenzione ai rumori sospetti sul pianerottolo o nell’appartamento”. Oltre a questo è importante che la propria casa sia dotata di alcuni accorgimenti che
Emanuela Ori
porta aperta o chiusa dall’interno allertare il 113. Per le assenze lunghe Non far sapere a estranei i propri programmi. Installare un dispositivo automatico che, a intervalli di tempo, accenda le luci, la radio, la televisione. Evitare l’accumularsi di posta nella cassetta delle lettere chiedendo a un vicino di ritirarla. Rendere sicure porte
e finestre L’ideale è una porta blindata con serratura antifurto e spioncino. Installare un antifurto elettronico o vetri antisfondamento. E’ sempre valido il ricorso alle grate metalliche. Non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore. Se si è soli in casa tenere accesa la luce in due o più stanze e tenere la porta protetta con la catena di sicurezza. Se si è in pericolo chiamare subito il 113.
iamo abituati ad associare l’Islam al terrore rappresentato dagli attentati oppure alle sanguinarie esecuzioni messe in atto dagli aderenti all’Isis, ma esiste (e da sempre) anche un Islam dialogante e alla ricerca di una pacifica convivenza con l’Occidente cristiano. Tra i fautori di questo dialogo c’è il movimento Minhaj ul Quran il cui fondatore è Muhammad Tahir Ul-Qadri, 64enne anima e leader del partito politico Pakistan Awawi Tehreek (P.A.T), oltre che giurista e studioso del pensiero islamico. Il Minhaj ulQuran internazionale ha sede in più di 90 Paesi del mondo e i suoi obiettivi sono finalizzati alla promozione della pace e dell’armonia tra le comunità e la rinascita dell’impegno spirituale, fondato sugli autentici
Muhammad Tahir Ul-Qadri
insegnamenti dell’Islam. In questi giorni, l’importante guida religiosa e politica (in Pakistan sono migliaia le persone che accorrono ai suoi comizi), è a Carpi per incontrare la comunità pachistana locale, tra le più numerose d’Italia. Muhammad Tahir Ul-Qadri, in particolare, il 6 agosto, è al Circolo Graziosi di via Sigonio
per un pranzo conviviale; il tutto avverrà sotto l’occhio attento delle Forze dell’Ordine per garantire l’incolumità dell’ospite il quale, per le sue posizioni aperte verso l’Occidente e per la sue dichiarazioni a favore della parità delle donne nell’Islam, è stato spesso minacciato dall’ala più integralista.
Organizzato
GOLINELLI
VENDITA e ASSISTENZA
Assistenza GPL e Metano con collaudo bombole e assistenza multimarche convenzionata con autonoleggi Gommista Ricarica e riparazione climatizzatori Elettrauto con diagnostica iniezioni Via Provinciale Motta, 149 CORTILE DI CARPI (Mo) Loc. Ponte Motta Tel. e Fax 059.662707 E-mail: massimogolin@tiscali.it
venerdì 7 agosto 2015
Goldoni - “Due grandi gruppi stranieri hanno firmato le lettere di riservatezza. Ciò significa che qualche passo avanti nella trattativa è stato fatto”, spiega il sindacalista Antonio Petrillo
In arrivo la cassa integrazione straordinaria
anno XVI - n. 31 5
Cpl Concordia
Fumata nera del Governo
L
I lavoratori in sciopero
S
ono circa 300 i lavoratori che, da mesi, aspettano di conoscere quale sarà il proprio destino. La Goldoni chiuderà o riuscirà a superare la drammatica situazione finanziaria nella quale versa da ormai troppo tempo? “Con un debito congelato di oltre 10 milioni di euro e 250 fornitori rimasti a bocca asciutta, l’unica strada praticabile è la vendita. Le mura - che non sono in mano alle banche - e il marchio sono gli unici due elementi sui quali fare leva per tentare di vendere l’azienda e avviare nuovamente la produzione”. A parlare è il sindacalista della Fiom - Cgil, Antonio Petrillo. Dopo l’ennesimo incontro con la proprietà, lo scorso 31 luglio,
Petrillo si dichiara speranzoso: “i papabili acquirenti pare stiano aumentando ma, quel che ci rincuora, è che due grandi gruppi stranieri abbiano già firmato le lettere di riservatezza. Ciò significa che qualche passo avanti nella trattativa è stato fatto: ora, infatti, questi due colossi operanti a livello mondiale avranno a disposizione dati sensibili e numeri sui quali ragionare e avanzare poi eventuali proposte”. Sui nomi, naturalmente, massima riservatezza: “la direzione aziendale - prosegue Petrillo - non si è sbottonata ma le cose stanno prendendo finalmente la giusta piega”. Nel mese di agosto le trattative continueranno poiché “è necessario che la produzione -
“I papabili acquirenti pare stiano aumentando ma, quel che ci rincuora, è che due grandi gruppi stranieri abbiano già firmato le lettere di riservatezza. Ciò significa che qualche passo avanti nella trattativa è stato fatto: ora, infatti, questi due colossi operanti a livello mondiale avranno a disposizione dati sensibili e numeri sui quali ragionare e avanzare poi eventuali proposte”.
ferma dal novembre dello scorso anno - venga riavviata nel più breve tempo possibile. La nostra speranza è che il 3 di settembre, quando ci ritroveremo nella sede della Provincia di Modena per fare il punto davanti alle istituzioni, la proprietà della Goldoni ci fornisca qualche dato in più affinché, tra settembre e ottobre, inizi a muoversi qualcosa”. Intanto, per i lavoratori rimasti senza stipendio, si apre lo spiraglio della cassa integrazione straordinaria dal 10 agosto 2015 al 9 agosto 2016: “l’unico strumento che poteva essere attivato ora per tutelare i lavoratori, i quali restano la nostra priorità”. Jessica Bianchi
L’avvocato risponde...
In Provincia di Modena gli sfratti presentati nel 2014 sono stati 1.789 di cui 1.730 per morosità e 59 per finita locazione e il trend non cambia nel primo semestre 2015
Non si arresta l’emergenza sfratti I dati del 2014 sugli sfratti continuano a confermare che questa emergenza sociale è ormai da tempo fuori controllo e che a nulla servono gli interventi, scarsi e di corto respiro, sinora messi in campo. A livello nazionale viene confermato il trend in aumento rispetto al 2013: i provvedimenti emessi dai 73.385 del 2013 raggiungono i 77.278 nel 2014 (+5,3 %). La crisi economica ha sicuramente aggravato la situazione: basti pensare che nel 2007 gli sfratti emessi erano 43.869 e nel 2014 erano 77.278. In Provincia di Modena gli sfratti presentati nel 2014 sono stati 1.789 di cui 1.730 per morosità e 59 per finita locazione. Il trend non cambia nel primo semestre 2015, considerato che le procedure di sfratto presentate in tribunale sono state 872 di cui 853 per morosità e 19 per finita locazione. Pertanto a oggi, in Provincia,
sono più di 3.000 le La crisi eco- peraltro largamente procedure avviate: insufficienti, messe nomica ha nel giro di alcuni sicuramente in campo dal Govermesi molte famiglie aggravato la situano ha dato il minimo rischiano di non risultato né li darà zione: nel 2007 gli avere più un tetto sfratti emessi sono per lungo tempo. sopra la testa. “Se non si prende stati 43.869, nel Tutto ciò è la conatto immediatamen2014 sono stati ferma di un sistema della necessità di 77.278. In Provincia te abitativo che non inserire la politica di Modena gli sfratti abitativa tra le prifunziona e continua presentati nel 2014 orità dell’azione di a puntare su soluzioni, come la proprietà sono stati 1.789 di Governo definendo della casa, che nulla cui 1.730 per moroun vero e proprio sità e 59 per finita hanno a che fare piano pluriennalocazione. con la risposta a una le fatto di risorse Il trend non cambia certe e continuative, domanda che si è nel primo semestre riforme legislative e progressivamente 2015, considerato impoverita e non analisi quantitativa che le procedure di solo a causa della e qualitativa dei sfratto presentate in segmenti di fabbicrisi. tribunale sono state sogno, non si uscirà La sottovaluta872 di cui 853 per zione pericolosa dalla situazione di del disagio sociale emergenza cronimorosità e 19 per crescente alimenta- finita locazione. ca in cui versa da to dalla crisi abitatroppi anni il settore tiva ha raggiunto limiti non più abitativo”, dichiarano i sindacalitollerabili. Nessuna delle misure, sti del Sunia di Modena.
’attesa è stata delusa e la “buona notizia”, come l’aveva definita il presidente della Regione Stefano Bonaccini, non è infine giunta. Almeno per ora. Il Ministero del Lavoro non ha accolto nemmeno questa volta la richiesta dei sindacati di concedere i benefici degli ammortizzatori sociali ai 1.800 dipendenti della Cooperativa produzione e lavoro di Concordia, 500 dei quali a rischio licenziamento. L’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto la Cpl e i suoi dirigenti va per le lunghe e le commesse si riducono sempre più a causa anche delle interdittive previste dalla Commissione antimafia con ricadute drammatiche per l’occupazione. A Roma erano presenti il prefetto di Modena Di Bari, l’assessore regionale Bianchi, il nuovo presidente della Cpl Gori, il sindaco di Concordia Prandini oltre ai sindacati i quali, al termine dell’incontro col ministro Poletti, hanno spiegato che “il Governo ha chiesto altro tempo per valutare la richiesta della Cassa integrazione speciale. Speravamo in una risposta positiva e siamo molto preoccupati perché il tempo stringe. Ci sono dipendenti sospesi dal lavoro dal maggio scorso e l’incertezza a questo punto è totale”. Anche la Regione è parsa imbarazzata da questa ulteriore impasse: “siamo disponibili a percorsi ad hoc di politica attiva per i lavoratori”, hanno dichiarato nei corridoi di Palazzo. Quali, non si sa. Cesare Pradella
di Laura Vincenzi - laura.vincenzi@tiscalinet.it
Pignoramenti stipendi e pensioni: cosa cambia?
I
l Decreto Legge n. 83/2015, approvato il 23 giugno 2015 e già operativo sotto diversi profili dal 27 giugno scorso, arrecante modifiche alle procedure concorsuali e alle misure per l’accesso del credito, è intervenuto anche sul processo esecutivo con rilevanti modifiche. In particolare la riforma è intervenuta sui pignoramenti di crediti presso terzi, modificando il limite massimo del pignoramento di stipendi e pensioni dapprima fissato nella misura di un quinto. Prima della riforma gli stipendi e le pensioni potevano infatti essere soggette alle trattenute mensili in forza di pignoramento di norma pari a un quinto dell’ammontare della medesima pensione/stipendio. La riforma ora ha aggiunto nuovi commi all’art. 545 c.p.c., i quali prevedono che, con riferimento alle pensioni, le somme dovute in virtù del pignoramento non potranno essere pignorate “per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell’assegno sociale, aumentato della metà” e che la parte eccedente è pignorabile nei limiti previsti dalla legge. Per quanto riguarda gli stipendi, invece, il Decreto Legge dispone che le somme dovute “nel caso di accredito su conto bancario o postale intestato al debitore, possono essere pignorate, per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale, quando l’accredito ha luogo in data anteriore al pignoramento”, quando invece l’accredito ha luogo “alla data del pignoramento o successivamente”, tali somme possono essere pignorate nei limiti stabiliti dalla legge. Il pignoramento eseguito in violazione dei suddetti divieti è parzialmente inefficace, e l’inefficacia è rilevata anche d’ufficio dal giudice. La riforma ha altresì aggiunto un ulteriore comma all’art. 546 c.p.c. primo comma, disponendo che, nel caso di accredito su conto bancario o postale intestato al debitore delle somme dovute a titolo di stipendio, pensione (o altre indennità), “gli obblighi del terzo pignorato non operano, quando l’accredito ha luogo in data anteriore al pignoramento, per un importo pari al triplo dell’assegno sociale”; quando, invece, l’accredito ha avuto luogo alla data del pignoramento o in data successiva, gli obblighi operano nei limiti previsti dall’art. 545 c.p.c.
6
B
venerdì 07 agosto 2015
asta un fugace giretto a spasso per Budrione e Migliarina per rendersi conto che i residenti che ci hanno contattati lamentando il pietoso stato in cui versano numerose strade, hanno decisamente ragione. E come dar loro torto? L’asfalto si sbriciola, complice anche le torride temperature delle scorse settimane, le buche, profonde, punteggiano le strade rendendo pericoloso il transito ad automobili e biciclette. Voragini e cedimenti che, spesso, interessano viuzze talmente strette da non con-
anno XVI - n. 31
i residenti hanno contattato la redazione lamentando il pietoso stato in cui versano numerose strade e hanno decisamente ragione
Migliarina: pericolo buche
Via Bastiglia
Via Paoletta Arginello
sentire nemmeno il passaggio di due auto. E’ il caso, ad esempio, di via Cavaglieri: “a mio parere - spiega un cittadino - in quella strada si dovrebbe introdurre un senso unico”. Sostanzialmente a una carreggiata, la strada, costeggiata da fossati, obbliga gli automobilisti a vere e proprie acrobazie ogniqualvolta incrociano un veicolo proveniente dalla direzione opposta. Lasciandosi Migliarina alle spalle procediamo poi verso via Bastiglia, il cui manto stradale è una specie di colabrodo: rattoppato qua e là, il risultato ottenuto non è certo all’altezza delle aspettative… Terminiamo il nostro tour tra buche e smottamenti, imboccando via Paoletta Arginello: asse che riserva piacevoli sorprese. Apparentemente scorrevole, la strada corre via liscia come l’olio sino a quando non ci si rende conto del dislivello esistente tra l’asfalto e i fossati che procedono paralleli. I bordi della strada infatti non solo sono più alti rispetto ai canali ma l’asfalto è un groviera. Difficile riuscire a mantenere il controllo del veicolo nel caso in cui, accidentalmente, si sbandasse o si uscisse di strada. Gli pneumatici, infatti, non potrebbero far presa su un terreno tanto accidentato. Buie e dissestate, queste strade frazionali avrebbero bisogno di un intervento urgente. Tra il taglio di un albero e l’altro, ad esempio… Jessica Bianchi
Via Cavaglieri
Via Cavaglieri
Via Cavaglieri
I lettori ci scrivono
Verde pubblico: i conti non tornano
L
Via Paoletta Arginello
a bella iniziativa di piantare un alberello per ogni nato non dovrebbe essere costantemente rinfacciata al cittadino; è stata fatta per dare ai nostri figli una città più verde. Questi alberelli costeranno sì e no 5 euro, quindi 1.500/2.000 euro l’anno: non sottraggono grandi fondi ai cittadini e ripagano tutti in benessere negli anni. Ma la lungimiranza non è purtroppo una qualità di questa Giunta. L’assessore Simone Tosi dice “che ogni albero tagliato verrà sosti-
tuito da una nuova pianta” ma in viale Manzoni dopo un anno dall’abbattimento dei vecchi alberi, non se ne sono ancora visti di nuovi... Quindi? Forse voleva intendere che viene abbattuta una pianta ma tanto verrà presto piantato un alberello per un nuovo nato? Allora forse c’è da spiegare all’assessore che un albero con tre foglie e uno secolare non sono propriamente la stessa cosa... I conti non tornano! E parlando di conti, ecco che si potrebbero facilmente reperire i fondi per piantare
nuove piante un po’ più grandicelle: si potrebbero infatti spendere le risorse che il Comune ha risparmiato quest’anno non tagliando l’erba nei parchi,non curando le aiuole, né le rotatorie. Parchi brutti e invivibili, strade al limite della decenza in alcuni quartieri. E’ triste che una Giunta che si definisce giovane e dinamica (anche se sono tutti più che quarantenni e in politica da almeno 20 anni!) sia così poco attenta ai giovani e al loro futuro. Lettera Firmata
“
Parlo a nome personale (abito al civico 14) e di altri residenti, in particolare la famiglia del civico 16, dell’ultimo tratto di via Sallustio (quartiere in area Peep sorto negli Anni ‘70) perché continuiamo a non avere risposte da parte dell’Ufficio Verde del Comune malgrado le ripetute rimostranze per come non vengono curate le quattro piante che delimitano la sede stradale. Questi alberi (erano 6 all’origine ma 2 vennero tagliati una decina di anni fa per installare i lampioni) sono diversi e anomali rispetto a quelli piantumati all’inizio della strada. Nei primi anni i problemi erano meno evidenti essendo piante giovani, poi una si spezzò e si schiantò al suolo in seguito a un nubifragio, dimostrando la fragilità e la pericolosità di questa tipologia di piante. Cominciai a segnalare il problema e, nell’ottobre 2002, depositai all’Ufficio Protocollo una petizione, chiedendo la sostituzione di questi alberi con altri, con la disponibilità di noi firmatari a contribuire alle spese, ma finì tutto nel nulla, senza alcuna risposta”. A parlare è Candida Lugli, che ha un diavolo per capello: dopo vent’anni in cui si è fatta carico in prima persona di estenuanti e inutili richieste di interventi, è arrivata al limite della sopportazione sentendosi
venerdì 7 agosto 2015
“I quattro alberi di alto fusto cresciuti di fronte alle villette si sono sviluppati oltre misura e alcuni grossi rami costituiscono un potenziale pericolo”, denunciano i residenti di via Sallustio
Il Comune è sordo alle proteste di via Sallustio
letteralmente presa in giro e lesa nella sua dignità di cittadina. “Non solo non sono stata ascoltata, ma sempre trattata con sufficienza dal responsabile tecnico dell’Uf-
ficio Verde e da qualche assessore quando, in più di un’occasione, ho lamentato che i quattro alberi di alto fusto cresciuti in via Sallustio si sono sviluppati oltre misura, coprendo i lampio-
ni dell’illuminazione pubblica con conseguente scarsa luminosità serale,
anno XVI - n. 31 7
provocando un’enorme quantità di foglie e altri derivati delle piante che cadono sul marciapiede, sulla sede stradale e all’interno dei giardinetti privati. Oltre a questo, alcuni grossi rami si sono pericolosamente piegati verso il centro della strada con rischio di crollo in caso di forte vento, come è già successo”. E in Comune cosa le hanno detto? “Un anno e mezzo fa, durante un sopralluogo da noi sollecitato, la risposta è stata che occorreva aspettare le elezioni amministrative e l’insediamento della nuova Giunta, poi che coi tagli del Governo non avevano i soldi per procedere alla potatura degli alberi per metterli in sicurezza e che le piante non costituivano un problema e, infine, sempre per voce del responsabile, che sono loro, quelli dell’Ufficio Verde, a sapere cosa si deve fare. Insomma, un muro di gomma, con la spiacevole sensazione per il cittadino di non venire ascoltato ma, anzi, di procurare fastidio con le sue richieste e petizioni”. E la signora Candida Lugli, per essere più convincente, ci mostra alcune foto scattate davanti alla propria abitazione, in cui si vede cosa cade dagli alberi e la pericolosa curvatura di alcuni rami i quali rischiano di spezzarsi in caso di forte vento e pioggia battente. Cesare Pradella
A partire dal mese di ottobre, il nuovo Piano Aria Integrato Regionale rivoluzionerà la mobilità delle nostre città e si scatena la polemica
Diesel Euro 3 fermi 5 giorni su 7 a Carpi C hissà perché ogni estate scoppia una bomba. Lanciata ad hoc proprio quando l’opinione pubblica è distratta dal caldo torrido e dai preparativi per le vacanze. Quest’anno a scagliare la patata bollente è stata la Regione, la quale ha annunciato che, a partire dal mese di ottobre, il nuovo Pair, Piano Aria Integrato Regionale, rivoluzionerà la mobilità delle nostre città. A restare ferme, 5 giorni su 7, oltre alle solite Euro 1 ed Euro 2, saranno anche i diesel Euro 3. L’alternativa? L’acquisto di un’auto nuova fiammante o, considerate le tasche sempre più impoverite dei carpigiani e non solo, l’utilizzo dei mezzi pubblici o il ricorso alla pool car. Il Piano, teso a risanare la qualità dell’aria, sta creando numerosi mal di pancia, poiché non prevede alcun incentivo finanziario per i Comuni affinché rinnovino il parco mezzi pubblici e nessun fondo teso a sostenere i privati qualora volessero
cambiare - o convertire - il proprio veicolo considerato eccessivamente inquinante e, in quanto tale, reso pressoché inutilizzabile sulle strade cittadine. A storcere il naso è stato, per primo, l’assessore all’Ambente del Comune di Modena, Giulio Guerzoni, il quale ha inviato una lettera in Regione. “Sentiamo la necessità di un forte investimento regionale sul trasporto pubblico, sulle infrastrutture della ciclabilità, sugli incentivi per
le conversioni dei veicoli a gpl/metano e sui progetti di mobilità elettrica. Solo con questi elementi in campo, e in sinergia con i Comuni, è possibile immaginare uno scatto in avanti per migliorare la qualità dell’aria”. Della stessa opinione anche Simone Tosi, responsabile Ambiente della Segreteria provinciale del Partito democratico di Modena, nonché assessore all’Ambiente del Comune di Carpi: “sotto il profilo della qualità dell’a-
ria, il bacino padano risulta ancora una delle regioni più inquinate del mondo. Non può dunque che essere valutata positivamente la volontà della Regione di mettere in campo un Piano che miri a incidere su tutte le attuali
fonti di emissione inquinati (traffico, riscaldamento, industria e agricoltura) con il chiaro intento di tutelare la salute dei propri cittadini. Tuttavia non sfuggono gli aspetti problematici di un Piano così ambizioso e articolato, per questo come Partito democratico condividiamo il contenuto della lettera inviata dall’assessore Guerzoni, alla Regione. Lettera nella quale si chiede di approntare un adeguato sistema di incentivi che possa sostenere il necessario aggiornamento del parco veicoli, sia privato che pubblico, così da evitare che il provvedimento incida eccessivamente su categorie già in difficoltà a causa dell’attuale momento economico”. Con le auto ferme, l’unica alternativa
Carpi
I confini della limitazione
L
a limitazione della circolazione riguarderà l’area del centro abitato del Comune di Carpi delimitata da viale De Amicis, viale Petrarca, viale Carducci, via Garagnani, viale Cavallotti, via Catellani, via Tre Febbraio, Via Volta (le vie indicate sono percorribili liberamente).
è prendere Arianna che, a differenza di altri comuni, vedi Modena, ha un basso impatto ambientale, poiché, come sottolinea il mobility manager del Comune, Paolo Gualdi, “le linee urbane di Carpi sono percorse da otto autobus, di cui due a gas metano e i restanti appartenenti alla categoria Euro 5”. Ma l’autobus è davvero un’alternativa praticabile in città? Nel 2014 i passeggeri sono stati 229.322, con un incremento di 7.383 rispetto al 2013 (+ 3,3%). Pochini. Dopo vari ritocchi, oggi le linee - Gialla, Verde, Rossa e Blu - hanno tutte lo stesso chilometraggio e la medesima durata di percorrenza, per ribadire il concetto di ‘rendez vous’ che rimane il perno del sistema e consente, attraverso una rete di percorsi lunga 35 km, di servire il centro abitato. Restano le solite note dolenti: la zona industriale poco servita e una frequenza di passaggio dei mezzi a dir poco insostenibile (ben 30 minuti). Jessica Bianchi
8
venerdì 07 agosto 2015
anno XVI - n. 31
“Posata la prima pietra di InCarpi, il nuovo Centro Unico di Promozione: una riorganizzazione innovativa che ci consentirà di promuovere e valorizzare la nostra città in modo integrato, organico ed efficace”. Parola del vicesindaco Simone Morelli
Il futuro di Carpi? E’ nell’unione di più forze “
Posata la prima pietra” di InCarpi, il nuovo Centro Unico di Promozione: “una riorganizzazione fortemente innovativa che ci consentirà di promuovere e valorizzare la nostra città in modo integrato, organico ed efficace. Il centro avrà infatti un ruolo strategico di coordinamento delle attività attinenti agli ambiti della cultura, del commercio, dell’economia, del patrimonio storico - artistico e del turismo”, assicura l’assessore Simone Morelli. Il progetto approvato dalla Giunta, la quale ha già previsto nel Bilancio di previsione 2015 una voce specifica, ruoterà intorno a tre macrotemi: marketing urbano, coordinamento e promozione. “Il modello che vogliamo mettere in campo è totalmente nuovo. La semplificazione che presuppone un Centro Unico per tutte le esigenze legate all’organizzazione di attività ed eventi segna, infatti, un significativo passo in avanti nella gestione operativa del lavoro. InCarpi, pur mantenendo una cabina
Simone Morelli
di regia pubblica, opererà in strettissima sinergia coi privati. L’obiettivo è quello di avviare un’opera-
zione di pianificazione dei calendari e dei programmi, nonché un coordinamento organizzativo, logistico e
promozionale relativo alle attività dell’ente pubblico e dei soggetti che animano il nostro territorio. Un’operazione necessaria per rilanciare al meglio la nostra città e le sue eccellenze, siano queste monumentali o enogastronomiche”. L’imperativo è uno solo: “fare sistema. Pubblico e privato devono stringere alleanze. Costruire insieme eventi. Scommettere sulla cultura e sul nostro ricco patrimonio”, prosegue il vicesindaco. InCarpi diventerà una struttura costituita da un front office rivolto a cittadini, operatori turistici e turisti, associazioni e altri soggetti del territorio con le funzioni in parte di ‘sportello attività culturali e promozionali’, in parte di informazione e incoming turistico, con l’obiettivo di costituire una biglietteria unica e, in futuro, un punto vendita di prodotti tipici. Compito del ‘back office’ sarà quello di sviluppare le attività di coordinamento generale relativamente a tutti gli aspetti e di proget-
Continua a pagina 9
Via Paolo Guaitoli
Imu più bassa per chi riduce gli affitti
“
Guai se questa operazione di promozione temporanea fosse fine a se stessa”. Così commenta la deliziosa installazione degli ombrelli biancorossi in via Paolo Guaitoli, l’assessore Simone Morelli. La via della catena, da tempo gioiellino decaduto del centro storico, merita molto di più. “La nostra intenzione è quella di accendere i riflettori su una delle vie più belle del centro. Partiremo indicendo, per la fine dell’anno, un bando sui locali sfitti, seguendo l’esempio di altri comuni. Il bando sarà rivolto agli imprenditori
locali, agli artigiani, agli artisti… insomma a tutti coloro che desiderano scommettere sul nostro centro”. Ma come si sostanzierà il bando? In soldoni, “abbasseremo l’Imu ai proprietari che decideranno di ridurre i canoni di locazione. In questo modo, i nuovi inquilini potranno contare su affitti concordati più bassi. La nostra speranza è quella di veder rifiorire la strada e contribuire, al contempo, alla creazione di nuovo lavoro”. E gli ombrelli? Per quanto svetteranno sulle nostre teste? “Il più possibile”, ride il vicesindaco. J.B.
L’assessore Simone Morelli commenta la nascita dei comitati in centro storico
“Non arrendiamoci al buio e al silenzio”
“
Il centro storico non è mai stato tanto vivo. Ecco perché continuano a nascere comitati”, sorride l’assessore Simone Morelli. “Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto sul cuore della città e non solo attraverso le numerose iniziative che lo animano. Prima di costruire visioni sul lungo termine e immaginare la città di domani, è necessario anche mettere mano alle piccole cose. Io sono prima di tutto un amministratore e reputo quindi la manutenzione e il decoro urbano fondamentali: occorre quindi sistemare i fili e le tende dei portici di Piazza Martiri, ripulire guano e sporcizia… così come è imprescindibile restituire il Torrione degli Spagnoli alla cittadinanza”. L’assessore dichiara di comprendere le istanze dei
residenti, “le regole vanno rispettate e riguardate laddove non tengano conto delle necessità di tutti, ma non arrendiamoci al buio e al silenzio. C’è una via di mezzo: se ci fermiamo alle polemiche, non andiamo da nessuna parte. E noi vogliamo rendere questa città sempre più attrattiva e attraente, rendendo i contenitori sempre più belli e riempiendoli di contenuti”. Alla richiesta dei residenti di qualificare maggiormente l’offerta, Morelli è laconico: “la costituzione del Centro Unico di Promozione va proprio in quella direzione”. Su “moderazione e rispetto delle regole - continua - non si discute, ma noi vogliamo che il centro storico sia di tutti e per tutti. Un luogo aperto, brillante e sicuro”. Per dire no al silenzio, al degrado e al decadimento.
e improduttivo. Dal contare e avviare strumenti fronto e dalla sinergia, al innovativi e azioni di procontrario, nascono granmozione. di cose: basti pensare ai “Uno sportello che ripensa risultati eccezionali della e supera lo spirito dello Iat. programmazione estiva. Il E’ finito il tempo di un uffi- calendario, ricchissimo e cio turistico che si limita a variegato, sta richiamando elargire informazioni: siain centro famiglie, bammo noi a dover uscire verso bini, ragazzi… Il centro l’esterno. A rilanciarci. A storico non è mai stato richiamare gente sfruttantanto vivace”. do ciò che la nostra terra Il Centro unico inizia così, offre. A fare, insomma, virtualmente, a muovere marketing “Uno sportel- i primi passi: territoriale. lo che ripen- “abbiamo bisoL’attività gno di allestire sa e supera di InCarpi uno spazio funlo spirito dello Iat. andrà dal zionale e di troE’finito il tempo di governo dei un ufficio turistico vare le risorse suoli alla umane giuste. che si limita a elarpianificaQueste sono le gire informazioni: zione dei nostre priorità siamo noi a dover calendari nell’immediadegli eventi. uscire verso l’esterto”, conclude no. A rilanciarci. A Lo ribadiSimone Morichiamare gente sco, ci sarà relli. sfruttando ciò che la Oggi pare una regia pubblica, ma nostra terra offre. A essersi inaugul’ambizione fare, insomma, mar- rata una nuova è quella di keting territoriale”. stagione: quelragionare la della pianificon tutti i cazione e della progetti che sono nati in condivisione. Dai corricittà, penso, ad esempio, doi di palazzo la politica a ConCarpi, a Carpi scende in piazza, discute e Fashion: strumenti di cui si confronta con la città, per ci siamo dotati e che sono costruire, insieme, percorsi risultati vincenti. Guai se di rilancio. Guardando olnon ci aprissimo sempre tre i propri confini. E oltre più al mondo dei privati. il mero domani. Carpi, la Chiudersi e ripiegarsi su se bella, se lo meriterebbe. stessi sarebbe fallimentare Jessica Bianchi Continua da pagina 8
venerdì 7 agosto 2015
anno XVI - n. 31 9
L’intervento... “Viva Carpi Viva”
S
iamo molto felici di un bel cambiamento: il Borgo Gioioso è diventato il centro storico, in modo particolare Piazza Garibaldi. Finalmente, dopo anni in cui il progetto principale per promuovere la socialità era puntato verso i centri commerciali, l’Amministrazione ha sbloccato un’impalcatura che imbrigliava la fantasia dei nostri operatori locali. Il centro storico e in modo particolare Piazza Garibaldi, si sono animati di locali, bar, ristoranti con musica ed eventi. Locali, bar, ristoranti con musica ed eventi rendono il centro “vivo”, sempre più gente lo frequenta. E’ bello uscire con amici e famiglia, a piedi o in bici, e passare una piacevole serata senza doversi spostare da Carpi.Dopo anni di “tristezza cosmica”, è una bella novità, merito di chi ci ha investito (esercenti), di chi organizza eventi e dei cittadini che amano Carpi. Questa volta “ci tocca” dare il merito anche all’Amministrazione che ha sicuramente contribuito al successo. Dispiace vedere un comitato di cittadini che protesta per il rumore che questo produce (maggiori controlli sul rispetto delle regole devono essere effettuati). Il M5S è sempre favorevole al dialogo e alla partecipazione attiva, per cui auspichiamo incontri tra comitato e Comune,
però siamo per una città viva, divertente, creativa con un centro storico vissuto e frequentato. Addirittura vorremmo espandere l’esperienza. Perchè non fare delle “notti bianche” nelle frazioni? Così da incentivare anche i negozi esterni al centro e rilanciare la nostra bella periferia. Perché non investire sui parchi pubblici rendendoli vivi per le famiglie alla sera? Nei parchi sarebbe bello avere dei piccoli punti dove poter comprare un gelato o una bibita, ascoltando la musica mentre i piccoli giocano nel verde. Animando i parchi alla sera si contribuisce anche a mantenerli in sicurezza. Sappiamo che alcune iniziative nelle aree verdi e nelle frazioni sono state proposte, ma crediamo si possa investire di più e meglio. Come Movimento 5 Stelle abbiamo anche chiesto di monitorare quanto spende l’Amministrazione per gli eventi cercando di capire se creano ritorno alla città e agli esercenti ad esempio o ai pernottamenti nei nostri hotel (purtroppo abbiamo meno ingressi turistici di Campogalliano e qui occorre farsi un bell’esame di coscienza) per poi, eventualmente, investire di più. Per migliorare e creare divertimento servono condivisione e trasparenza, rispetto delle regole e noi gridiamo: Viva Carpi Viva! Eros Gaddi, capogruppo Movimento Cinque stelle
CIAK MODA! Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda
MODA MARE: RITORNA IL COSTUME INTERO Dopo anni di costumi a due pezzi ritorna la tendenza dei modelli interi: eleganti reminiscenze degli anni Cinquanta e Sessanta. É sofisticato e seducente anche per un aperitivo in riva al mare in abbinamento ad un pareo il costume nero di Ermanno Scervino con profondo scollo a V e ricamo di paillettes. É in una delicata stampa maculata nei toni del celeste su fondo bianco il costume intero di Tory Burch con scollatura a cuore da raffinata diva d'altri tempi. In perfetto stile pin-up anni Cinquanta è anche il costume nero con garofani rossi stampati firmato Dolce e Gabbana che presenta cuciture ad hoc per esaltare la silhouette. Frizzante e colorato, il costume intero di Blumarine con fantasia floreale nelle nuance del rosa ha la sgambatura alta e l'allacciatura all'americana, ed è l'ideale anche per le più giovani. Raffinato, il costume intero di La Perla con paillettes è così glamour da poter essere indossato anche alla sera come top insieme ad una gonna lunga e a sandali con tacco sottile. Con applicazione gioiello color turchese e scollatura a V, il costume bianco latte di Calzedonia è bello e femminile, e fa risaltare ancora di più l'abbronzatura. Infine, è spiritoso il costume intero del brand H&M color fucsia con zip gialla fluo a contrasto e stampa di ananas: sbarazzino per le teen-ager.
10
venerdì 07 agosto 2015
anno XVI - n. 31
W W W. A B I TCO O P.I T
UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER GIOVANI COPPIE, SINGLE E ALTRI NUCLEI FAMILIARI: CONTRIBUTO DELLA REGIONE PER LA PRIMA CASA DI
€ 30.000
ALLOGGI DISPONIBILI A CARPI, FOSSOLI, LIMIDI E ALTRI COMUNI ANCHE IN PROPRIETÀ DIFFERITA
CARPI CANALVECCHIO, VIA DE SICA
CARPI CANALVECCHIO, VIA DE SICA
LIMIDI VIALE ITALIA
IN EDILIZIA LIBERA, EDIFICIO DI 4 UNITÀ CON INGRESSO INDIPENDENTE E GIARDINI PRIVATI. ESEMPIO: MAISONETTE DI MQ 125 AL PIANO TERRA, COMPOSTA DA INGRESSO, SOGGIORNO PRANZO, CUCINA ABITABILE, DUE CAMERE, DUE BAGNI, AUTORIMESSA E POSTO AUTO, IMPIANTO DI RISCALDAMENTO AUTONOMO A PAVIMENTO. AL NETTO DEL CONTRIBUTO REGIONALE «GIOVANI COPPIE» € 231.000
IN EDILIZIA CONVENZIONATA, APPARTAMENTO AL 1° PIANO DI MQ 120, IN PRONTA CONSEGNA, IN EDIFICIO DI 9 UNITÀ CON ASCENSORE COMPOSTO DA: INGRESSO, SOGGIORNO CON GRANDE LOGGIA, CUCINA ABITABILE, DUE CAMERE, DUE BAGNI, BALCONE AUTORIMESSA E POSTO AUTO. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO CON POMPA DI CALORE COLLEGATA AI PANNELLI FOTOVOLTAICI. AL NETTO DEL CONTRIBUTO REGIONALE «GIOVANI COPPIE» € 177.000
IN EDILIZIA CONVENZIONATA, APPARTAMENTO IN PRONTA CONSEGNA AL 3° PIANO CON ASCENSORE COMPOSTO DA INGRESSO, SOGGIORNO PRANZO, CUCINA ABITABILE CON LOGGIA, DUE CAMERE, DUE BAGNI, RIPOSTIGLIO, SECONDA LOGGIA, AUTORIMESSA E CANTINA. PREDISPOSIZIONE PER ARIA CONDIZIONATA. AL NETTO DEL CONTRIBUTO REGIONALE «GIOVANI COPPIE» € 149.000
CARPI CANALVECCHIO, VIA PASOLINI
CARPI CANALVECCHIO, VIA DE SICA
FOSSOLI PARCO REMESINA
IN EDILIZIA CONVENZIONATA, EDIFICIO DI 9 UNITÀ DI PROSSIMA REALIZZAZIONE CON APPARTAMENTI DA DUE CAMERE DA LETTO, SOGGIORNO, CUCINA O ANGOLO DI COTTURA, UNO O DUE BAGNI, AMPI TERRAZZI, AUTORIMESSA E POSTO AUTO. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO CON POMPA DI CALORE COLLEGATA AI PANNELLI FOTOVOLTAICI E DISTRIBUZIONE A PANNELLI RADIANTI A PAVIMENTO. ESEMPIO: APPARTAMENTI CON AUTORIMESSA, AL NETTO DEL CONTRIBUTO REGIONALE «GIOVANI COPPIE», A PARTIRE DA € 124.000
IN EDILIZIA LIBERA, EDIFICIO DI 4 UNITÀ CON INGRESSO INDIPENDENTE E GIARDINI PRIVATI. ESEMPIO: APPARTAMENTO AL 1° PIANO, 146 MQ, CON GIARDINO PRIVATO, INGRESSO E SCALA COPERTA, COMPOSTO DA SOGGIORNO CON AMPIA TERRAZZA DI MQ 24 , CUCINA ABITABILE, DUE CAMERE GRANDI CON BALCONE, DUE BAGNI, RIPOSTIGLIO CALDAIA, AUTORIMESSA E POSTO AUTO, IMPIANTO DI RISCALDAMENTO AUTONOMO A PAVIMENTO. AL NETTO DEL CONTRIBUTO REGIONALE «GIOVANI COPPIE» € 260.000
IN EDILIZIA LIBERA, APPARTAMENTO IN PRONTA CONSEGNA AL 3° PIANO CON ASCENSORE COMPOSTO DA: INGRESSO, SOGGIORNO PRANZO CON ANGOLO COTTURA, CAMERA DA LETTO, BAGNO, DUE AMPIE SOFFITTE ALLO STESSO PIANO, GRANDE LOGGIA PANORAMICA, AUTORIMESSA E CANTINA. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO E PREDISPOSIZIONE PER ARIA CONDIZIONATA. AL NETTO DEL CONTRIBUTO REGIONALE «GIOVANI COPPIE» € 119.000
PER INFORMAZIONI: 335 71 84 620 OPPURE VAI SUL SITO ALLA PAGINA: WWW.ABITCOOP.IT/GIOVANICOPPIE2015 UFFICIO DI CARPI, VIA PERUZZI 24 – 059 68 99 99
venerdì 7 agosto 2015
T
ra moglie e marito è consigliabile, come recita l’adagio, non mettere il dito. Pare però che altrettanta cautela si debba avere anche tra genitori e figli, almeno a giudicare dalla sentenza di condanna che il Tribunale di Modena ha recentemente inflitto a una coppia di nonni sassolesi, accusati di essere troppo invadenti nei confronti della figlia. Motivo del contendere, divergenze nell’educazione della nipote. Tra gli episodi al centro del processo, il presunto tentativo da parte del nonno settantenne di manomettere la macchina della figlia per impedirle di andare a prendere la bambina, le insistenze dei nonni nel voler vedere la nipotina all’asilo il giorno del terremoto, i pedinamenti dei camion dei traslochi quando la figlia decise di trasferirsi nel reggiano, addirittura la richiesta da parte dei nonni della revoca della patria potestà. Sebbene si tratti di un episodio estremo, il caso dei ‘nonni molesti’ mette in luce una più comune realtà, ovvero che i rapporti tra le generazioni possono rivelarsi più complessi e delicati di quanto non sembri. Non c’è certamen-
Il Tribunale di Modena ha condannato per molestie una coppia di nonni sassolesi, accusati di essere troppo invadenti nei confronti della figlia
Nonni molesti: e a Carpi?
Alda
Metella
te bisogno di arrivare a una condanna giudiziaria per venire a conoscenza di episodi di tensione familiare tra nonni e genitori, tensioni legate all’educazione dei bambini e, spesso, alla quantità di tempo da trascorrere con loro. Per non parlare poi della proverbiale difficoltà di relazione tra suocera e nuora, che rischia di raggiungere il parossismo allorquando si debba stabilire cosa è bene per i pargoli. Pare però che i nonni carpigiani sprizzino buon senso da
Camillo
N
Emer
on servono le campagne che invitano alla sterilizzazione, non serve spiegare che se non si è in grado di prendersi cura adeguatamente di un animaletto non bisogna adottarlo e non serve nemmeno ribadire che lasciare dei micini dove capita significa farli soffrire enormemente e, spesso, morire. Gli abbandoni sono in aumento, segno inequivocabile che l’idea che il senso civico della specie umana progredisca costantemente è una pia illusione. Nella prima immagine c’è la squadretta ribattezzata: “neri per caso”. Sono due maschietti e due femminucce, trovati in aperta campagna e salvati da una morte di stenti. Godono di ottima salute e sono affettuosi e morbidi. Poi c’è Trixi: aveva solo 20 giorni quando è stata trovata in un capannone inagibile sulla strada che da Fossoli porta a Novi. Miagolava disperata con una vocetta flebile da neonata; è piccola e minuta, ma grazie alla volontaria che l’ha svezzata a mano gode di buona salute. Ha bisogno di attenzioni e di contatto umano. I tigrati sono sono Leo, Lea e Bat, un maschietto e due femminucce; hanno 90 giorni e sono stati recuperati in una colonia felina dove erano in pericolo.
tutti i pori, almeno stando a quanto dichiarano gli intervistati. Come Alda, che sembra dubitare della presunta saggezza che l’età veneranda dovrebbe portare con sé: “noi anziani dobbiamo farci i fatti nostri, perché dopo un po’ rischiamo seriamente di rimbambirci e pretendere di sapere le cose meglio degli altri, quando invece ci farebbe bene ascoltare qualche consiglio in più”. O Metella che sottolinea come occorra prima di tutto discrezione: “non
si dovrebbe mai metter becco nelle scelte di una famiglia, a meno che non si verifichino casi gravissimi. Ogni nucleo familiare ha la propria routine, costruita con anni di pazienza e sulla base di esigenze personali concordate con equilibri a volte delicati, quindi non ci si può attribuire il ruolo di giudice e sindacare le abitudini dei nostri figli, anche quando non le approviamo. Una volta che le persone diventano adulte ed escono dalla casa dei genitori per formarsi una
propria famiglia, è giusto che siano indipendenti. Naturalmente noi nonni ci siamo sempre nel momento del bisogno, per dare una mano, perché non si può negare che poter passare del tempo con i nipoti sia una delle soddisfazioni maggiori della vecchiaia”. Concorda anche Emer che però invita a non dimenticarsi come senza di loro la vita delle coppie sarebbe ben più complessa e onerosa. “Quanti genitori sarebbero in difficoltà se non avessero i nonni che
anno XVI - n. 31 11
vanno a prendere i bambini a scuola o li portano a nuoto, calcio, danza, pallavolo, scout e chi più ne ha, più ne metta? Certo, aiutare i nostri figli a badare ai nipoti dev’essere un piacere, non un’imposizione e dunque non bisogna mai commettere l’errore di rinfacciare il tempo e l’aiuto che si sono donati spontaneamente. Ogni nonno è stato un genitore a sua volta e non dovrebbe dimenticarlo”. Un invito alla misura arriva infine da Giulio: “occorre equilibrio, come in tutte le cose. Per com’è concepita la società al giorno d’oggi, le coppie, soprattutto se giovani, hanno sempre meno tempo, prese come sono tra mille impegni di ogni tipo, ed è proprio in questo frangente che i nonni possono rivelarsi molto utili per dare una mano nell’accudimento dei nipoti. Senza dimenticarsi mai da un lato che la responsabilità primaria spetta al papà e alla mamma e dall’altro che non possiamo essere considerati solo come dei baby sitter. Se poi c’è qualche divergenza, il modo migliore per appianarla è al pranzo della domenica, davanti a un bel piatto di cappelletti”. Marcello Marchesini
A cura di Clarissa Martinelli in collaborazione con il Gattile di Carpi
12
D
venerdì 07 agosto 2015
anno XVI - n. 31
agli “Sono alme- da. Destinare orti no due anni alcuni appezper che mi inter- zamenti – per il anziani a faccio con l’Azienda progetto pilota, quelli sociaipotizza una Sanitaria per riuscire si li, disponidecina – non a fare in modo che, soltanto a bili anche per persone un paio di volte alla pensionati, ma settimana, si pose famiglie anche a persoin difficoltà: sano donare alcuni ne più giovani ortaggi freschi a sarà questa le quali si troPorta Aperta o ad la princivino purtroppo pale novità altre realtà che si oc- in situazione di del nuovo cupano di persone difficoltà ecoregolamento bisognose ma sinora nomica, magari comunale non siamo riusciti a in seguito alla che, in fase perdita del ottenere risultati a di studio in posto di lavoro, causa delle norme questi mesi, è sicuramente sanitarie che imponverrà prouno dei filoni gono determinati babilmente da portare tipi di controlli. Spe- avanti, sempre varato, tramite voto del ro proprio che con il tenendo ben nuovo regolamento chiaro in mente Consiglio si riesca a interveni- che l’esperienComunale, re anche su questo za si basa sul entro fine anno. Quel- versante”. volontariato e lo attuale, sulla gratuità, che risale al Duemila, e non sarà mai, in nessun necessita di essere rivisto e caso, possibile fare comaggiornato, come spiega la mercio e lucrare su quanto coordinatrice carpigiana di prodotto dai terreni”. MenANCeSCAO (Associazio- tre a Carpi quella degli orti ne Nazionale Centri socia- è un’esperienza significatili, Comitati anziani e Orti) va, potendo la città vantare Ada Menozzi. “E’ cam285 appezzamenti, 113 dei biata la società e, insieme a quali, di 35 metri quadri, essa anche il tipo di doman- presso i terreni di Villa
Glori, lungo la ferrovia, delle novità che dovrebmentre i restanti 172 lotti bero essere inserite nel redi 40 metri quadri cadauno golamento che, divenendo nel centro sociale Tommacogente in tutti e quattro i so Righi, in via Nuova PoComuni, vedrebbe la nascinente, per un ta di analoghe “Ultimamen- esperienze antotale di ben te Michelle 400 persone che a CampoObama, ha associate galliano, Novi sdoganato gli orti complesdi Modena e sivamente, per il consumo per- Soliera. Altro non si può sonale: pensate che tema molto imdire lo stesso noi ce li abbiamo da portante, quelper quanto lo riguardante 30 anni”. riguarda gli la possibilità altri territori delle Terre di destinare alle raccolte d’Argine che, a oggi, non alimentari il surplus deripossono vantare analoghe vante dalla coltivazione: esperienze. Da qui un’altra “sono almeno due anni che mi interfaccio con l’Azienda Sanitaria per riuscire a fare in modo che, un paio di volte alla settimana, si possano donare alcuni ortaggi freschi a Porta Aperta o ad altre realtà che si occupano di persone bisognose ma, sinora, non siamo riusciti a ottenere risultati a causa delle norme sanitarie che impongono determinati tipi di controlli. Spero proprio che con il nuovo regolamento si riesca a intervenire anche su questo versante, perché se è ovvio che normative sanitarie Ada Menozzi e controlli serrati sono
L
e annoiati. Èd gnòoca a n s in ciacarèeva gnaanch! ’Sa fòmm ia? ’Sa n fòmm ia? (Di ragazze non se ne parlava nemmeno. Cosa facciamo? Cosa non facciamo?) E così verso le dieci e mezza a qualcuno, a Cimino se non ricordo male, venne la geniale idea: “Mò perchè a nn andòmm ia a cucòmmbri? (Ma perché non adiamo in campagna a cocomere?”. (L’espressione andèer a cucòmmbri, a ùa, a piir, a pòmm, a marusticàan, ecc… - andare a cocomere, a uva, a pere, a mele e prugnette selvatiche - non significava altro che inoltrasi nottetempo nei campi coltivati per rubare con destrezza la frutta al contadino del luogo e fuggire il più velocemente possibile, senza farsi prendere o farsi sparare nel sedere con cartucce a sale). Se tutto era tranquillo si sussurrava: “Insaaca, insaaca... ch a n gh è nisùun ch a paasa! Ma se la situazione era preoccupante: “Òcio, òcio! Dai a ùa! Maraia”. Il classico grido di allarme per i gràata ùa ed ‘na vòolta. Cun cl ùa lè a s fèeva pò al vèin... LUNÈIN, cioè fatto con l’uva rubata alla sola luce della luna. Era il vino dei camaràant di solito non di gran qualità, in quanto al buio e con una certa “fretta”, raccoglievano quello che capitava. Con l’uva lunina si preparavano anche i sughi. Le mele prendevano il nome di pòmm raparèin (mele rapinate). Anche i
’anguria o cocomero (citrullus lanatus) è una pianta della famiglia delle Cucurbitaceae, originariamente proveniente dall’Africa tropicale, anche nelle nostre zone ha avuto momenti di diffusa coltivazione. E’ forse il frutto che meglio identifica l’estate, mangiata ben fresca all’ombra con gli amici in ameno conversare. Correva l’anno 1971: ero appena tornato da Forte dei Marmi, dopo una breve vacanza dopo la scuola e passavo le giornate in giro con la mia fedele Gilera 124 cc V5, splendida nella sua livrea bianca fuori serie e nella potenza del suo motore, dotato di grande spunto. La cilindrata era stata portata dal suo primo proprietario, Paolo Righi, a 142 cc ed erano state montate le valvole maggiorate della versione 175 cc. L’estate era calda come di solito dalle nostre parti e di sera avevamo preso l’abitudine di trovarci a casa, o meglio nell’ampio giardino, di Aldo Creola in via Giovanni XXIII, quasi in angolo con via Remesina. Eravamo sempre in tanti, almeno 10 - 15 ragazzi: ricordo Millo, Norberto Magnani, Mauro Bulgarelli, Paolo Bulgarelli, Toto Bonato, Gigia, il Capo, Giuliano Guandalini… C’erano poi due di cui non ho notizie da decenni e dei quali mi ricordo a malapena il soprannome. Il primo era detto Bundaansa, l’origine di tale
nome si è perso nella nebbia del tempo, forse perché quando raccontava le sue storie ne aumentava la portata e anche perché cercava di allargarsi nei rapporti sociali, senza avere adeguato censo o spiccata e autorevole personalità. L’altro veniva dal centro Italia e, pur essendo un buonissimo ragazzo, aveva una faccia che Lombroso avrebbe studiato con interesse per poi destinare di certo il suo possessore in un qualche girone di malfattori. Costui non per niente era chiamato Cimino, surrogando tale nome a quello di un bandito omicida che a quei tempi era molto famoso e temuto. (Nel 1967 il fuorilegge fu protagonista persino di una canzone; infame assassino di due fratelli gioiellieri, fu ferito in uno scontro a fuoco con la polizia a Roma. Completamente circondato nel rifugio della sua banda, Cimino cercò di farsi strada alla maniera di Butch Cassidy, uscendo e sparando all’impazzata. Fu ferito al collo, restò paralizzato e morì dopo nove mesi). Il nostro Cimino, riccioluto e dal viso dai tratti grossolani, era però un ragazzo semplice e tutt’altro che violento: il suo grande sogno era quello di potersi comprare, anche usatissima, una Kawasaki 500 cc 2t. Temo però che non sia mai riuscito nel suo intento. Tornando a noi, anche quella calda sera eravamo nel giardino di Aldo, inoperosi
cunii (conigli rubati) erano di razza... raparèina. Questa pratica era molto diffusa fino agli Anni ’50, quando tante famiglie cittadine facevano fatica a tirare avanti e a trovare il cibo quotidiano. E quando la rezdóora vedeva arrivare i figli con le tasche piene di frutta o altro non faceva certo troppe domande e metteva senza problemi in tavola. E’ probabile che pronunciasse tra sé la famosa frase: “Aanch pèr incóo a s è magnèe! E dmaan a gh pinsaròmm” (Anche oggi si è mangiato! Domani ci penseremo). Ma negli Anni ’60 e ’70 questa indigenza era via via completamente scomparsa. Anzi il boom e il benessere avevano portato sulle nostre tavole anche più del necessario. Andare a rubare la frutta in campagna non aveva quindi alcun senso, se non quello eccitante dell’avventura che, per quanto miserevole, dava sempre e comunque emozione, un brivido. Aggiungete poi anche il fatto che la cocomera era stata tutto il giorno sotto il sole rovente di agosto e che certo il suo tepore non avrebbe potuto ristorare granché gli sprovveduti e ingenui manigoldi. Sarebbe stato molto meglio andare tutti insieme presso la rinomata baracchina di Benci (Bencivenni) al Parco e prendere una bella fetta di anguria gelata e di prima qualità. Ma tant’è! “Mò perchè a nn andòmm
Dagli orti per anziani a quelli sociali, disponib principale novità del nuovo regolamento comu tramite voto del Consiglio comunale, entro fin
In arrivo gli orti s le famiglie un di
ia a cucòmmbri?” esortò di nuovo lo sciagurato ideatore di quella che si sarebbe rivelata un’epica e memorabile, sfortunata impresa. La proposta fu accolta con entusiasmo; io avevo, naturalmente, qualche personale riserva. Pensavo più che altro a mio padre poliziotto e ai suoi severi moniti di comportamento, ma lo spirito di gruppo prevalse. In pochi minuti un bel gruppetto di moto e scooter imboccava la vicinissima via Remesina puntando decisamente a nord, verso Fossoli, dove, a sentire i bene informati, c’era una melonaia adatta allo scopo. Io avevo dietro Cimino che era venuto in bici, Millo portava Bundaansa, Norberto era sul suo vespone e caricava Toto, Aldo era col suo Lui azzurro, potentissimo e scattante, truccato a 75 cc… Passammo i binari della ferrovia sulla Remesina, dove ogni tanto di notte Paolo Bulgarelli e altri bontemponi si divertivano a fare i fantasmi con un lenzuolo in testa, spaventando la gente che passava in bici o in auto. Poi via Ivano Martinelli, l’ex Campo di Concentramento, ancora avanti… avanti nell’oscurità della notte. Io dentro di me godevo con piacere l’inebriante ebbrezza di quest’avventura inedita ma, al contempo, ero terrorizzato dal fatto che qualcosa potesse andare storto e che mio padre, inflessibile poliziotto, lo potesse venire a sapere con tutte le tragiche (molto
Avventure estive tragico
Al cucum
In questa efficace rievocazione dell’artista ca fuga in moto di Mauro D’Orazi e Cimino con
venerdì 7 agosto 2015
bili anche per persone messe in ginocchio dalla crisi: sarà questa la unale che, in fase di studio in questi mesi, verrà probabilmente varato, ine anno
sociali per ifficoltà
omiche degli anni settanta
mbròun
arpigiano Marco Giovanardi vediamo la l’enorme cocomera
tragiche) conseguenze del caso. Finalmente ci fermammo. La nostra informatissima guida aveva riconosciuto il posto giusto, già studiato e individuato durante il giorno. Al limitatissimo chiarore notturno, sulla nostra destra, si distingueva un vasto campo con degli oggetti sparsi un po’ più scuri. Erano le cocomere! “Dai mò! Andèe uèeter (Su andate voi!) ordinò uno dei piloti ai passeggeri. Questi smontarono in fretta dalle selle e, saltato il fosso, si spinsero veloci nel campo. Io intanto, col cuore che mi batteva forte per la paura che ci scoprisse il contadino, avevo subito girato la moto verso Carpi e stavo col motore al minimo a scrutare con apprensione l’oscurità. “Mò c’sa faan i? Dàai ! Muvìi v” (Ma cosa fanno? muovetevi). Io non avevo dubbi: al minimo segno di pericolo eroicamente avrei abbandonato il gruppo a tutto gas. Insomma… curàag’ ch a scapòmm! (coraggio che scappiamo). Dopo alcuni interminabili minuti, vidi arrivare due che portavano qualcosa a quattro mani. “Mò ’sa fèe v? Dio a v maledissa! (cosa state facendo)”. “Ne abbiamo cercata una grossa! Puff… puff…” fu la risposta ansimante, ma soddisfatta. In effetti ciò che stavano trasportando era un enorme cucumbròun dal considerevole peso e con un diametro almeno di 50/60
concepiti per la grande distribuzione, è altrettanto palese che, producendoli innanzitutto per se stessi e per i propri familiari e amici, i nostri ortolani hanno tutto l’interesse a coltivare prodotti di qualità”. Altra modifica nell’aria, quella che eliminerebbe la possibilità, una volta defunto il titolare della concessione, di trasmetterla al coniuge, istituendo una sorta di diritto ereditario. “Si hanno casi in cui, quando l’anziano non se la sente più di curare il proprio orto a causa degli acciacchi legati a un’età avanzata, se ne occupano la badante o il collaboratore domestico. Non sarebbe meglio se i terreni fossero concessi per una durata limitata di tempo, magari rinnovabile, per poi tornare infine nelle liste, a disposizione di tutta la comunità?”. Se poi, un paio d’anni fa, si era avviata un’esperienza di coltivazione legata a un gruppo di giovani del territorio, esperienza che continua tutt’oggi con buonissimi risultati, occorrerà regolamentare l’assegnazione di appezzamenti a scuole e associazioni di
anno XVI - n. 31 13
volontariato, mero e qualità, Un paio e magari fare d’anni fa si è gli orti sociali in modo che, avviata un’e- rappresentano per i terreni sperienza di coltisenza dubbio più estesi, vazione legata a un un’importante possano esesperienza gruppo di giovani servi gestioper il territodel territorio, espeni miste di rio, tanto che associazioni rienza che continua confluiranno in tutt’oggi con buoe scuole Seminare stonissimi risultati. Ora rie, il progetto insieme a occorre regolamen- di mappe di singoli e privati citta- tare l’assegnazione comunità che, dini. “Abpromosso da di appezzamenti a biamo già scuole e associazio- Festa del Racfatto alcuni ni di volontariato, e conto, vedrà la incontri con magari fare in modo pubblicazione i vari sogget- che, per i terreni di un libro che ti interessati, sarà presentato più estesi, possano ne abbiamo nei giorni della esservi gestioni un altro in manifestamiste di associazioni zione, dall’1 agenda a e scuole insieme settembre al 4 ottobre. a singoli e privati – spiega “Ultimamente cittadini. l’assessore Michelle Obaai Servizi ma, ha sdogasociali del Comune di nato gli orti per il consumo Carpi Daniela Depietri – e personale: pensate che noi prima di iniziare a stilare ce li abbiamo da 30 anni” la bozza del nuovo regolachiosa Ada Menozzi, con mento abbiamo compiuto una battuta che, sotto il diversi sopralluoghi negli velo dell’ironia, nasconde orti, cercando di capire ‘sul la fierezza di una terra dove campo’ e dai diretti intebuone pratiche e progetti ressati come funziona la innovativi rappresentano, gestione e cosa occorre mo- spesso, nulla più che quotidificare”. Sebbene a volte diana normalità. restino in ombra, per nuMarcello Marchesini
centimetri. casa di Aldo e il Norberto Insomma suo provvidententò di un globo affondare la ziale cancello ci verde spro- lama una volta… inghiottì velocepositato. mente, nascondue volte. Niente! Proprio dendoci alla La coccia del grosso una grande vista di eventuali frutto opponepreda! Cicuriosi e bramino provò va resistenza alla ghèer sempre in cruenta violazioa montare agguato. Sistene. Un terzo colpo sulla mia mate le moto, il deciso ebbe ragione grande trofeo vemoto, ma la sfera era dell’ostinata scorza. getale fu solentroppo trop- Ma ecco accadere nemente messo po volumi- un fatto singolare… al centro di un nosa: io, lui Non appena la lama basso tavolinetto e lei non ci raggiunse la polpa che si trovava in stavamo. rossa, un imponen- giardino. Dopo vari “Chè a gh vóol te getto d’acqua. disperati un curtèel!” Ffffffff… schizzò e comici disse qualcuno. fuori spinto dalla tentativi, Il padrone di pressione interna. gli ordinai casa ne portò perentorio: L’accoltellatore con subito uno, che si un balzo si spostò “Cimino! rivelò non troppo indietro... Dai mò! adeguato. Mòunta su A Norberto, a l’arvèersa! (monta su alla grande cintura nera di arti rovescio con la cocomera marziali estremo orientali, sulle ginocchia). fu affidato l’impegnativo Questi non se lo fece dice compito del taglio. Due due volte, salì sulla sella, volonterosi collaboratori schiena contro schiena, con tenevano ferma la sfera. la cocomera strettamente Un attento e teso silenzio abbracciata fra il petto e le calò sull’intera compagnia. ginocchia. Tutti i presenti osservavano Via! Via! Viaaaa! A gaas con trepidante smania la avèert! A gas aperto… sì! decapitazione e attendevano Ma fin a un sèert puunt, l’inizio della spartizione perché rischiavo di perdere del “prezioso” bottino, così il passeggero e il carico al avventurosamente guadaprimo serio scossone. Non gnato. so ancora come facemmo Norberto tentò di affondare ad arrivare, ma immagino la lama… una volta… due la faccia di qualcuno che volte. Niente! La coccia del aveva potuto vederci duran- grosso frutto opponeva resite l’interpretazione di quel stenza alla cruenta violaziobuffo numero di equilibrine, complice un’affilatura smo circense. compromessa dal tempo Finalmente giungemmo a e dall’uso. Un terzo colpo
deciso ebbe ragione dell’ostinata scorza. Ma ecco accadere un fatto davvero singolare… Non appena la lama raggiunse la polpa rossa, un imponente getto d’acqua (Ffffffff…) schizzò fuori spinto dalla pressione interna. L’accoltellatore con un balzo si spostò velocemente indietro per non esserne investito, così come i ragazzi più vicini. Il getto continuò, fra la sorpresa di noi tutti, per vari secondi e alcuni litri di acqua sudicia bagnarono il tavolino e la palladiana. Ci guardammo in faccia stupiti l’un l’altro… “Ma che…?”. A un certo punto qualcuno osservò meglio l’interno del frutto, annusò l’odore davvero disgustoso… La realtà fu presto appurata con grande delusione e sconcerto. Avevamo preso la cocomera da semenza… al cucumbròun da smèinsa. Proprio quello che il contadino sceglie con cura, non despicca e lascia crescere e maturare per raccogliere poi i semi neri da essiccare e piantare l’anno successivo. Con grande delusione raccogliemmo i miserevoli pezzi della nostra preda e, guardinghi, li buttammo in un secchio del pattume per far sparire il più velocemente possibile ogni traccia visibile del deludente misfatto. Davvero una bella impresa! A n gh è mèel!! Và mò là… Mauro D’Orazi Revisione del testo di Graziano Malagoli
14
venerdĂŹ 07 agosto 2015
anno XVI - n. 31
E
venerdì 7 agosto 2015
’ stato un ping pong decisamente singolare quello a cui abbiamo assistito: per la prima volta i due vescovi del modenese, Francesco Cavina per Carpi ed Erio Castellucci per Modena, a distanza di pochi giorni uno dall’altro, hanno alzato la voce e invitato Regione e Stato a interventi concreti e rapidi per la ricostruzione delle chiese ancora chiuse a tre anni dal terremoto, con particolare riferimento al Duomo di Carpi e a quello di Mirandola. “Sono deluso – ha dichiarato il vescovo Cavina – perchè avevo creduto nelle promesse della Regione sui finanziamenti necessari per ricostruire e riaprire il Duomo entro il Natale di quest’anno, dopo il necessario benestare della Soprintendenza. Purtroppo non è stato così: siamo vittime delle lungaggini burocratiche della Regione. Ciò nonostante, abbiamo voluto organizzare ugualmente un concerto, il 26 settembre, alle 21, in un’ala della navata del Duomo, (la serata ospiterà 700 persone e sarà a ingresso gratuito) col contributo economico della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, perchè vogliamo lanciare un
anno XVI - n. 31 15
L’Angolo di Cesare Pradella Troppi ritardi nella ricostruzione delle chiese riaprirà soltanto nel 2017, a cinque anni dal terremoto”. Non è stato meno severo il neo vescovo di Modena Castellucci, dopo una rapida visita a Cavezzo e frazioni (che ricadono sotto la Diocesi modenese): “lo stato in cui versano le chiese di Cavezzo, Motta e Disvetro, visto di persona, è ancor più devastante di quanto pensassi. La Diocesi di Modena ha sollecitato più volte la Regione e la Soprintendenza ai beni artistici a fare presto, a superare le pastoie burocratiche e a dar corso all’approvazione dei progetti di ricostruzione, al loro finanziamento e all’assegnazione dell’appalto dei lavori. Ma, vista la situazione, ci vorrà ancora tanto tempo per veder riaperte le nostre chiese”, ha amaramente concluso il vescovo di Modena.
A lato Francesco Cavina
segnale e richiamare l’attenzione su un monumento che deve tornare a essere fruibile dai cittadini e perchè vogliamo sollecitare un ritorno alla normalità. Non si può continuare a vivere nell’incertezza riguardo i
tempi della ricostruzione del Duomo e delle altre chiese della Diocesi”. E l’ingegnere della Diocesi, Marco Soglia, ha dato man forte al suo vescovo aggiungendo che “il Duomo di Carpi, se tutto andrà bene,
Aldimè dialètt... Massimo Loschi
di Massimo Loschi
Le amicizie della scuola non si dimenticano, ma nemmeno le vecchie gelosie...
Šviulinêdi vêlênóši
Sviolinate velenose
“Mô it tè, Têréša? Cùm ti ancòr bêla!” E cun tant sqùêš i s’brasèn strìchì strìchì. Da cìchì, i érn’amighi per la pêla e a n’sé vdivèn dai têimp chi érèn šùvnètì. “Rôšina! Tè stràdôra, a n’dirmèl mia! Guêrdèt tè, t’per ancòr ‘na ragasóla! Férmêt un puchin, a n’scàpêr mia via, t’ricôrdèt… quand andêvn’insèm a scóla?” “Eh bée têimp! Guêrda chè, a per ‘na bòtà!” “Mô ch’sa dit? Cun cla vìtà achsè cichina! Pêrò a t’capìss! Chisà sti strìcà d’sòtà, a t’fa la spia cla facia achsè pina!” “Guêrda anch’a tè, sèmpr’achsè lunga e sèca, tê n’fêv gnanch l’ôra, quand t’pasêv in piasa, mia per dir vè, e gnanch ch’a m’ìntrùmètà s’a n’šbali… in dgivèn “Madònà dl’asa!” “Al so, a glìiva pêra… mô sùstgnudi, pò… t’sê, sciùchina, l’éra un môd ed dir! E al tó, côuntèm mò bêin, cùmà gl’i-êt tgnudi? Cal caschêvèn sèmpèr… ch’pàrivèn pir!” I tèšèn, rìdènd amêr cùmè mati, i érèn dèscórs chi drìsèvèn i cavìi, l’éra già dura a n’n’èsèr più ragasi e a gh’srèv tant pièšùu a n’n’avér mia sìntìi. “Sé, Tèréša! Cùmè al vant di tò ôç béee, a sun sìncéra… un l’andêva d’tràvêrs, dal rêst, érèn balugh anch i tò fràdée e stér d’rasa… carêina, a n’gh’éra d’vêrs!” “Têš bêin! Dìmm piùtôst ed cal cajùnas ch’l’ha tant ràbìi per gnir da mè a muróš? Al sò tê lê spùšèe, chisà che spas! Dal rêst pò, un achsè, chi mai al tóš?” “Lasa stêr… Têréša, càmbiòm discórs, mìj tašér, e pò, pò… è mìj ch’a t’lasa. Óh vót dir dal tuo… ch’al pêr un órs e t’lê cùchèe perché l’éra a la guasa!” “Rôšina…! Lé rôba vécià ch’a t’còvà! Ti da pôch, mò è stêe un pièšér catêrèt, sérca ‘d’stêr bêin! Fórse a s’vèdròm ancòrà mò cun cla céra… tê dév riguàrdêret” “A srà, mô mè a cà a gh’ho chi m’spêta, lé prôpria mìj s’a m’tógh d’atórèn perché s’a m’mètt… tê al sê ch’a sun s-çêta ch’a srò brùtà… sè, mò sêinsa côrèn!”
“Ma sei tu, Teresa? come sei ancora bella!” e con esclamazioni si abbracciano strette strette. Da piccole, erano amiche per la pelle non si vedevano dai tempi che erano giovinette. “Ròsina! Ti benedica, non dirmelo nemmeno! Guardati te, sembri ancora una ragazzina! Fermati un attimo, non scappare via, ti ricordi… quando andavamo insieme a scuola?” “Eh, bei tempi! Guarda qua, sembro una botte!” “Ma cosa dici? con quella vita così piccina! Però ti capisco! Chissà come sei stretta sotto, ti fa la spia quel viso così pieno!” “Guarda anche tu, sempre così lunga e secca, non facevi l’ombra, quando passavi in piazza, non per dire, nemmeno voglio intromettermi se no sbaglio… non ti dicevano “Madonna dell’ascia!” “Lo so, erano pari… ma sostenute, poi… lo sai sciocchina, era un modo di dire! E le tue, raccontami bene, come le hai tenute? Che cadevano sempre… parevano pere!” Tacciono, ridendo amaro come matte, erano discorsi che gli rizzavano i capelli, era già dura non essere più ragazze avrebbero gradito non avere mai sentito. “Si,Teresa! come il vanto dei tuoi occhi belli, a dire il vero uno… andava di traverso, del resto, erano strabici anche i tuoi fratelli e se eri di razza… carina, non vi era verso!” “Taci bene! Dimmi di quel coglionaccio che ha tanto trafficato per fidanzarsi con me? Lo so che lo hai sposato, chissà che spasso! Del resto poi, uno cosi, chi lo avrebbe preso?” “Lascia stare, Teresa, cambiamo discorso, meglio tacere, e poi, poi…è meglio che ti lasci. Oh vuoi dirmi del tuo… che sembra un orso e lo hai beccato perché non aveva nessuna!” “Rosina…! È roba vecchia che stai covando! Sei da poco, ma è stato un piacere ritrovarti, cerca di stare bene! Forse ci vedremo ancora ma con quella cera… ti devi riguardare”. “Sarà, ma io a casa ho chi mi attende ed è proprio meglio se mi tolgo d’attorno perche sé mi ci metto… lo sai che sono schietta sarò anche brutta… si, ma senza corna!”
Immobili sfitti: una risposta ai problemi creati dalle mappe di scuotimento
“Agevoliamo gli affitti dei capannoni vuoti”
N
ei giorni scorsi si è parlato dell’uso del suolo a Carpi e, in particolare, dell’elevato numero di capannoni sfitti e delle zone già urbanizzate ma non edificate. “Un problema – commenta Barbara Bulgarelli, direttore di Cna delle Terre d’Argine – che coinvolge anche la situazione conseguente al terremoto, in particolare per ciò che riguarda le mappe di scuotimento. Sappiamo bene come le nostre imprese siano state divise a metà da una linea che passa più o meno per la zona autotrasportatori di Fossoli: da lì verso Carpi, le aziende devono mettere in sicurezza i propri capannoni, con difficoltà e costi anche notevoli. E tra le difficoltà c’è quella, in alcuni casi, di essere
costretti a delocalizzare temporaneamente l’attività per permettere la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza. Convenzionare e agevolare gli affitti dei capannoni vuoti in questo senso potrebbe rappresentare una soluzione utile, ancorché provvisoria”. Già, perché le imprese di Carpi che dovranno adeguare gli edifici dove svolgono la propria attività hanno a disposizione una sola agevolazione, il bando Inail “che però – osserva Bulgarelli - nella sua formulazione attuale, esclude in partenza le società di persone, le imprese individuali senza dipendenti e le immobiliari, tutte realtà economiche che hanno capannoni. Cna si è attivata per tentare di risolvere questo problema
che penalizza soprattutto i più piccoli, cercando anche di portare la misura del contributo dal 70 al 100% e per escludere il contributo dal reddito, visto che attualmente il finanziamento del bando Inail è sottoposto alle imposte gravanti sul reddito d’impresa. Si tratta di una palese incongruenza che necessita di una soluzione, anche perché le imprese che dovranno intervenire sugli edifici in cui svolgono la propria attività avranno la necessità, almeno in qualche caso di dover delocalizzare le proprie produzioni. E non prevedere indennizzi per queste ultime ci pare un’ingiustizia. E’ il minimo che si possa fare per aiutare le imprese del territorio qualora non si possa intervenire su questa normativa”.
Libri da non perdere! Tempesta Di Lilli Gruber
“
Mi chiamo Hella, Hella Rizzolli, e la mia voce viene dal passato”. Quel passato è il 1941, in un’Europa in cui il nazismo dilaga vittorioso assoggettando un Paese dopo l’altro. Hella crede ancora nel Fuhrer, ma lui le sta strappando ciò che ha di più prezioso: Wastl, il suo fidanzato, che parte per il fronte dopo un’ultima settimana d’amore a Berlino. Sul treno che riporta Hella a casa c’è anche un giovane falsario, Karl, che in fuga da una Germania ormai troppo pericolosa per i nemici del regime ha deciso di rifugiarsi in Sudtirolo. Ma nemmeno quella terra chiusa tra le montagne è al sicuro dalle tempeste della storia: nei quattro anni successivi, che devasteranno il mondo, l’orrore del nazismo e la realtà della guerra arrivano anche qui, culminando nell’occupazione da parte dei tedeschi nel 1943. Hella e la sua famiglia sono costretti ad abbandonare le loro illusioni, e Karl a confrontarsi con il Male. In questo nuovo episodio della storia della sua Heimat e della sua famiglia, cominciata con Eredità, Lilli Gruber riprende le fila della vita di Hella, la sua prozia, per seguirla attraverso gli anni cruciali della Seconda guerra mondiale: dall’apertura del fronte orientale alla lunga campagna italiana degli Alleati. Un viaggio della memoria e dell’immaginazione che combina ricerca, interviste e avvincente fiction, costruendo un libro che ha il respiro della grande Storia e il passo della narrativa d’avventura. Nella parabola di Hella e di Karl si disegna la tragedia di un popolo, quello sudtirolese, e di un intero continente, intrappolati tra due regimi sanguinari e prigionieri di un dilemma: salvarsi la vita o l’anima?
16
venerdĂŹ 07 agosto 2015
anno XVI - n. 31
U
no straordinario incontro musicale tra la vocalist Maria Pia De Vito e il pianista e compositore inglese Huw Warren: Dialektos è il titolo del concerto, promosso nell’ambito della XX edizione di Festival Mundus, che andrà in scena mercoledì 12 agosto presso il Chiostro di San Rocco (ingresso gratuito). Due artisti con una forte personalità, De Vito e Warren, animati dal forte desiderio di intraprendere nuovi percorsi musicali, che hanno deciso di mettere insieme la loro vasta esperienza compositiva e improvvisativa in cui creatività vocale e infinite
venerdì 7 agosto 2015
anno XVI - n. 31 17
Uno straordinario incontro musicale tra la vocalist Maria Pia De Vito e il pianista e compositore inglese Huw Warren: il concerto, promosso nell’ambito della XX edizione di Festival Mundus, andrà in scena il 12 agosto nel Chiostro di San Rocco
Tra tradizione e sperimentazione possibilità della voce si uniscono a sorprendenti innovazioni pianistiche. Il programma della serata prevede brani originali con testi in napoletano come Allirallena, una poesia di Totò musicata dalla De Vito, Jesce, una composizione di Huw Warren in cui si è incastonata perfettamente il più antico canto napoletano del 1200, e l’omaggio al Brasile, con Beatriz di Chico Buarque, Ginga Carioca di Hermeto
Maria Pia De Vito e Huw Warren
7 agosto - ore 21.30 Mr. Turner - Di Mike Leigh J. M. W. Turner, pittore paesaggista, ormai adulto nei primi dell’800 vede morire il padre cui era molto affezionato e rimane a vivere con la donna di servizio che lo aiuta nel lavoro. Amante delle donne mature ma poco incline a stabilire rapporti affettivi stabili o a impegnarsi in relazioni durature, viaggia molto per esporre e per ammirare quel che poi dipingerà. 9 agosto - ore 21.30 Suite Francese - Di Saul Dibb Sono i primi mesi dell’occupazione tedesca della Francia. Nella cittadina di Bussy, la sposa di guerra Lucile Angellier attende in forzata compagnia della suocera, fredda e dispotica, le rare notizie del marito prigioniero. Intanto, Bussy viene invasa dai soldati tedeschi, che prendono alloggio nelle le case degli abitanti. Nella villa di Madame Angellier viene dislocato l’ufficiale Bruno Von Falk. Sulle prime Lucile cerca di ignorare la sua presenza, ma ben presto i due giovani vengono travolti dalla passione. 10 agosto - ore 21.30 Mommy - Di Xavier Dolan Diane è una madre single, una donna dal look aggressivo, ancora piacente ma poco capace di gestire la propria vita. Sboccata e fumantina, ha scarse capacità di autocontrollo e ne subisce le conseguenze. Suo figlio è come lei ma a un livello patologico, ha una seria malattia mentale che lo rende spesso ingestibile, vittima di impennate di violenza incontrollabili che lo fanno entrare e uscire da istituti. Nella loro vita, tra un lavoro perso e un improvviso slancio sentimentale, si inserisce Kyle, la nuova vicina balbuziente e remissiva che in loro sembra trovare un inaspettato complemento. 11 agosto - ore 21.30 Vizio di forma - Di Paul Thomas Anderson Doc Sportello, hippie suonato che ciondola sulla spiaggia di Gordita Beach e investigatore privato a tempo perso, è avvicinato dalla sua ex Shasta Fey, che gli affida un caso complicato. Insospettita dagli intrighi attorno al suo nuovo amante, il palazzinaro Wolfmann, vuole prevenire un suo ricovero coatto. Doc non fa in tempo a cominciare le indagini che finisce per essere accusato di omicidio dall’amico-nemico Bigfoot, ispettore della Omicidi. 12 agosto - ore 21.30 Foxcatcher - Una storia americana - Di Bennett Miller Il campione olimpico di lotta Mark Schultz viene contattato da emissari del miliardario John du Pont. Costui, erede della dinastia di industriali, vuole costruire un team di lottatori che tenga alto il prestigio degli Usa alle Olimpiadi di Seul del 1988. Lui ne sarà il finanziatore e il coach. Mark vede in questo invito l’occasione per affrancarsi dal fratello maggiore, anch’egli campione, ma deve ben presto accorgersi che Du Pont soffre di disturbi psicologici originati da una dipendenza dal giudizio dell’anziana madre. 13 agosto - ore 21.30 Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet - Di Jean Jeunet T.S. Spivet ha dieci anni e vive in un ranch sperduto nel Montana insieme ai genitori e alla sorella Grace. T.S. Aveva un gemello, Layton, morto in un incidente con il fucile. Layton giocava a fare il cowboy, tutto muscoli e lazo. T.S. invece ha un’intelligenza superiore alla media, raccoglie dati e sperimenta. Ha inventato la macchina a moto perpetuo e ha spedito i suoi progetti. Un giorno il telefono squilla. L’istituto Smithsonian vuole conferirgli il premio Baird e T.S ora deve andare a Washington D.C. a ritirarlo. Nessuno sa che lui è soltanto un bambino. Così, alle quattro della mattina, inizia l’avventura a bordo di un treno merci.
Tenera è la notte
Il programma del Cinema estivo all’Arena Cabassi 14 agosto - ore 21.30 E’ arrivata mia figlia - Di Anna Muylaert Val lavora come cameriera a tempo pieno nella villa di una famiglia bene di San Paolo. Sono più di dieci anni che non vede la figlia Jessica, che ha affidato a una parente nel Nord del Paese. Un giorno, però, la ragazza si presenta in città per l’esame di ammissione alla Facoltà di Architettura. Il suo ingresso nella casa di Donna Barbara, del marito e del figlio, suo coetaneo, sovverte ogni regola non scritta di comportamento e mette sua madre di fronte alle domande che non si è mai posta. 15 agosto - ore 21.30 Big Eyes - Di Tim Burton Quando carica la figlioletta sull’automobile e lascia il primo marito, Margaret Ulbrich è una giovane donna senza soldi, che dipinge per passione e per necessità quadretti semicaricaturali di bambini dagli occhi smodatamente grandi. Opere intrise di sentimentalismo e di un gusto kitsch, che raggiungeranno però un enorme e inaspettato successo quando a commercializzarle sarà Water Keane, secondo marito di Margaret e “wannabe artist” a tutti i costi. Spacciando i quadri della moglie per propri, per quasi un decennio, Walter costruisce un impero su un’enorme bugia, riuscendo ad abbindolare l’America intera. Finché Margaret non si ribella. 16 agosto - ore 21.30 Noi e la Giulia - Di Edoardo Leo Diego è un venditore di auto, Claudio l’ex gestore di una gastronomia che ha chiuso, Fausto un piazzista televisivo inseguito dai creditori. Li accomuna il sogno di cambiare vita e un identico Piano B: aprire un agriturismo - la versione per quarantenni del chiringuito ai tropici. I tre uniscono le forze per completare l’acquisto dell’immobile ma devono affrontare mille problemi, da un bagno intasato ai camorristi locali che esigono il pizzo. Nella loro avventura verranno coinvolti anche Sergio, un comunista fermo al ‘68, ed Elisa, incinta e fuori di testa. 17 agosto - ore 21.30 I bambini sanno - Di Walter Veltroni Trentanove bambini, tra gli 8 e i 13 anni, italiani di oggi, rispondono, dalle loro camerette, alle domande di Walter Veltroni su amore, famiglia, Dio, omosessualità, crisi. A mo’ di prologo, un montaggio di sequenze di film sull’infanzia: Baarìa, Io non ho paura, Kaos, Gremlins, Stand By Me, e su tutti, I 400 colpi, evocato da una scena in cui un bambino, oggi, esaudisce il sogno di vedere il mare. 18 agosto - ore 21.30 My old lady - Di Israel Horovitz L’americano Mathias arriva nella capitale francese senza un soldo in tasca, deciso a rifarsi una vita vendendo in fretta e furia l’appartamento nel Marais che ha ereditato alla morte del padre. L’appartamento, però, è occupato da Mathilde, ora novantenne, e da sua figlia Chloé, e non potrà essere di Mathias fino alla morte dell’anziana, perché così è scritto nel contratto. Come se non bastasse, Mathias dovrà pagare a Mathilde un mensile assolutamente al di fuori della sua portata, come prima di lui aveva fatto suo padre per quarant’anni. In combutta con un immobiliarista interessato. 19 agosto - ore 21.30 Storie pazzesche - Di Damian Szifron Un uomo decide di vendicarsi di tutti quelli che gli hanno fatto del male riunendoli in un luogo improbabile; un gangster capita per caso nel diner dove lavora la figlia di una delle sue vittime; un diverbio fra automobilisti si trasforma in un massacro grand-
Pascoal, sino a una rilettura elettronica di Mmiezo o’ ggrano. Risale al 2007 l’incontro tra la straordinaria vocalità di De Vito e il talento del pianista e compositore inglese. Vincitori entrambi di prestigiosi premi da allora i due grandi artisti non hanno mai smesso di sviluppare progetti comuni, animati come sono dal desiderio di sperimentare forme nuove a partire dalle rispettive tradizioni musicali.
guignolesco; un ingegnere vessato dalle multe trova il modo di vendicarsi; un incidente dà il via a una gara fra avvoltoi; un matrimonio da favola sfocia in un’escalation di insulti e ricatti. 20 agosto - ore 21.30 Forza maggiore - Di Ruben Ostlund Tomas ed Ebba sono i genitori di Vera e Harry. Tomas lavora molto, dunque questa vacanza sulle Alpi, hotel di lusso e giornate dedicate allo scii tutti insieme, parte con grandi aspettative. Ma accade un imprevisto. Mentre siedono per pranzo ai tavoli all’aperto di un ristorante panoramico, una valanga si dirige a grande velocità verso di loro e pare destinata a travolgerli. L’istinto di Tomas è quello di mettersi in salvo il più in fretta possibile, l’istinto di Ebba è quello di proteggere i figli ed eventualmente morire con loro. La valanga si arresta prima e i quattro rientrano sani e salvi. Ma qualcosa nella coppia si è incrinato. 21 agosto - ore 21.30 La regola del gioco - Di Michael Cuesta Quando l’avvenente pupa di un boss del narcotraffico avvicina il reporter Gary Webb, l’ultima cosa a cui questi pensa è di essere vicino a uno scoop sensazionale. E invece, risalendo la catena alimentari degli spacciatori nicaraguensi arriva a scoprire un verità che scotta: la Cia consentiva o agevolava lo spaccio negli Stati Uniti per finanziare i Contra in chiave anti-sandinista. Quando Webb pubblica il suo dossier il bubbone scoppia. 22 agosto - ore 21.30 Latin Lover - Di Cristina Comencini Nel decennale della morte di Saverio Crispo, divo del cinema italiano, le due vedove e quattro delle cinque figlie, avute da cinque donne diverse, si ritrovano nel paesino pugliese da cui aveva origine il padre per una celebrazione che si trasformerà in una riunione di famiglia. E che famiglia: cinque nazionalità diverse, una manciata di nipotini di cui molti di nome Saverio, rivalità e alleanze incrociate che durano da sempre e che, per l’occasione, esplodono come mortaretti, una dietro l’altra. 23 agosto ore 21.30 Cenerentola - Di Kenneth Branagh Ella è una bambina che cresce felice tra mamma e papà. Ma la sua serenità è turbata dalla morte prematura della madre, che le ha fatto promettere di essere sempre coraggiosa e gentile. E coraggio e gentilezza le serviranno qualche anno più tardi con la donna che il padre sposerà in seconde nozze. Dispotica e ambiziosa, Lady Tremaine ha un ex principe da dimenticare e due figlie frivole da accasare. Sola e vessata, dopo la perdita del padre, Ella è costretta a (ri)governare la casa e ad abitare la sua ala polverosa. Appellata Cinderella dalle due sorellastre, Ella fugge a cavallo nel bosco dove incontra Kit, un ragazzo cortese che lavora a palazzo e al servizio del re. 24 agosto - ore 21.30 Scusate se esisto - Di Riccardo Milani Serena Bruno proviene da un paesino abruzzese, è laureata in Architettura con il massimo dei voti, ha un master e conosce molte lingue straniere. Lavora a Londra, dove il suo talento e la sua dedizione sono adeguatamente apprezzati. Ma la nostalgia di casa è tanta e Serena decide di tornare in Italia: a Roma non trova un impiego paragonabile a quello che aveva in Inghilterra, e si arrabatta facendo tre lavori ben al di sotto delle sue capacità e competenze.
18
venerdì 07 agosto 2015
anno XVI - n. 31
L’aforisma della settimana...
“Le famiglie con bambini e le famiglie senza bambini si compatiscono a vicenda”. appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 31 agosto L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Salvatore Testa O&A Centro Affari
Fino al 13 settembre, presso la Dark Room Silmar Art Gallery di Carpi, è allestita Wunderkammer, mostra Personale di Alice Padovani
Un paradiso non del tutto perduto
Fino al 13 settembre Alice Padovani Wunderkammer Dark Room Silmar
CARPI
Fino al 7 agosto Il lunedì, ore 21/24 Il venerdì, ore 17/20 Tutti giocolieri, acrobati ... e campioni di bigliardino e giochi di società A cura degli operatori dell’Educativa di Strada della Coop. Soc. Aliante Piazza Garibaldi
Fino all’11 agosto Sagra di San Lorenzo Chiesa di Gargallo 11 agosto - ore 21.30 Io sono un ladro di bestiame felice Per bambini da 6 anni Piazza Garibaldi 12 agosto - ore 21.30 Mundus Maria Pia De Vito Huw Warren Cortile di San Rocco Fino al 16 agosto Coccobello Programma Josef Van Wissem (BE) 8 agosto Cesare Basile 9 agosto Bobby Watson Quartet (US) 11 agosto Coccomovie Nick Cave: 20.000 Days on Heart 12 agosto Mundus Maria Pia De Vito & Huw Warren 13 agosto L’Alda 14 agosto Bologna Cello Project 15 agosto
Cocco Aperitivo di Ferragosto dalle 19 16 agosto Coccomovie 24 Hour Party People Cortile San Rocco
22 agosto - ore 16/24 Carpibaby Festa dei bambini con musica, balli, comicità Piazza Garibaldi
Eventi
8 agosto - ore 19.30 44ª Quattropassi Dopocena Chiesa di San Nicola Cortile
appuntamenti
21 agosto - ore 21 Darwiniadi Gioco a squadre con musica e cabaret A cura di Aido e Assessorato al Centro storico Commercio e Cultura del Comune di Carpi Piazza Garibaldi
Fino al 30 agosto Rosso Rubino - Coltura e cultura del lambrusco Museo della Città
7 agosto - ore 21.30 Il castello di tremalaterra Spettacolo per bambini Chiesa di Gargallo
Edgar Watson Howe
W
underkammer è il titolo della mostra personale di Alice Padovani, curata da Chiara Iemmi e col patrocinio del Comune di Carpi, allestita presso la Dark Room Silmar Art Gallery, fino al 23 settembre. Alice Padovani, artista modenese trentaseienne, dopo una laurea di Arti visive e in Filosofia conseguita presso l’Università di Bologna, ha lavorato come attrice e regista presso la Compagnia Laminarie di Bologna e per l’associazione di ricerca teatrale Amigdala, che ha fondato. Dal 2009 lavora come grafica per il Comune di Modena. Preferendo l’utilizzo del disegno, dell’installazione e della performance, come artista visiva ha esposto in diverse personali e collettive a carattere nazionale e internazionale. Di ritorno dalla mostra a Palazzo Ducale,s Alice Padovani ha realizzato alla DarkRoom una mostra antologica, compendio delle ricerche artistiche svolte sino a oggi. Wunderkammer ci accompagna in un viaggio all’interno della sua camera delle meraviglie: una raccolta di oggetti straordinari, il suo “paradiso non del tutto perduto che posso rivivere attraverso le forme della natura”. Figlia di un entomologo, l’artista cresce sin da piccola circondata da reperti naturali, come particolari conchiglie o insetti esotici, conservati negli anfratti di casa come se si trattasse di un museo di scienze naturali. Dai meandri di casa queste figure perdurano nelle pieghe della sua memoria, come cari estinti la cui effige si
conserva per anni e dei quali, solo dopo una lunga sedimentazione, si riesce a rielaborare la perdita. La mostra racconta della diversità dell’essere “altro” in un senso non solo visibile, esteriore. E’ un flusso di immagini che scorrono nella piacevolezza di tracciare l’immagine del caro estinto. L’uomo, riconoscendovi una familiarità, è ora l’animale che ricorda l’altro, il compagno, come in Mnemosyne, un diario visivo dove la ricerca mnemonica si attacca al singolo particolare, o come nel Geronticus Eremita o nel Mascarinus Mascarinus, primi piani, riconducibili ai ritratti familiari appesi nelle pareti domestiche. Nature morte, volti dimenticati, trittici come altari eretti alla memoria. Wunderkammer si tinge di sfumature più simili alla ricostruzione di un ricordo, come di un’immagine vaga e impressa nella mente, rappresentata sempre dal tratto distinto e delicato dell’artista. Segno nero su sfondo
bianco. Sono immagini chiare, perfettamente visibili, impossibile confondersi. L’altro non è più un estraneo, seppur diverso. Non ci sentiamo più nudi di fronte a lui. Il segno grafico di Alice Padovani emerge leggero dal fondo bianco delle sue opere, a tratti più netto e altre volte evanescente, ma sempre elegante: piccoli dettagli, profili, sagome di animali vengono evocati dal bianco silenzioso e infinito. Gli spiriti di esseri che ormai non sono più occhieggiano dalle tavole e dalle teche, esseri familiari che, sin dall’infanzia, Alice porta dentro di sé.
21 agosto - 6 settembre 32ª Festa dell’Aratura Programma 21 agosto - ore 18 Apertura festa Ore 21 Ballo liscio con Daniele Cordani Ore 21 Musica e spettaccolo Noiseless Night Musica giovanile emergente di Carpi e dintorni A cura di Scai 22 agosto Ore 21 Ballo liscio con Cicci dei Condor Ore 21 Musica e spettacolo con il Gruppo musicale GBottanta Tributo Anni ‘80 23 agosto Ore 10 Sfilata di trattori agricoli preceduta dalla Banda Ore 12 Pranzo (come una volta) Ore 21 Ballo liscio con Marco Gavioli Ore 21 Cabaret magico con Andrea Ferrari 25 agosto Ore 21 Liscio con Omar Codazzi Ore 21 Musica e spettacolo con La Dolce Vita Complesso Pop/Rock 26 agosto Ore 21 Ballo liscio con Diego Zamboni e la sua orchestra Ore 21 Cabaret dialettale con Antonio Guidetti e Enzo Fontanesi Se pretendet da un c’me lo... ‘Na romanza 27 agosto Ore 21 Ballo liscio con Marianna Lanteri
venerdì 7 agosto 2015
appuntamenti
Ore 21 Musica e spettacolo con Ermanno Sgarbi e Teresa Bove Presentano Voilà ecoci qua Passano gli anni ma le canzoni restano Col Quartetto ever green
Nicola Lagioia, Francesco Piccolo, Franco Cardini, Brunori Sas e Monica Guerritore saranno alcuni tra i protagonisti della X edizione della Festa del Racconto che si terrà dall’1 al 4 ottobre
Tante novità per la Festa del Racconto
28 agosto Ore 21 Ballo liscio con Ivana e Felice Ospite Francesca Mazzuccato, ex gran voce dell’orchestra Bagutti Ore 21 Musica e spettacolo Noiseless Night Musica giovanile emergente di Carpi e dintorni 29 agosto Ore 21 Ballo liscio con Rossella e Marco Ore 21 Musica e spettacolo con Team Talent Show 30 agosto Ore 12 Pranzo (come una volta) Ore 21 Ballo liscio con La Storia di Romagna Ore 21 Spettacolo e cabaret con Max Azzolini e Oscar Sacchi Nel varietà: Fritto misto con ospiti 1° settembre Ore 21 Ballo liscio con Matteo Tarantino Ore 21 Musica e spettacolo Serata del cantautore con Lele Pavesi e Manu Conduce la serata Graziano Grazioli 2 settembre Ore 21 Ballo liscio con Moreno il Biondo e Grande Evento Ore 21 Musica e spettacolo con I Guerzoni Music Show Presentano Ballando al cinema Ingresso gratuito 3 settembre Ore 21 Ballo liscio con Pietro Galassi Ore 21 Musica e spettacolo con Stefano Cattini Presenta Musique... A’ la carte 4 settembre Ore 21 Ballo liscio con Il Mulino del Po Ore 21 Musica e spettacolo con Il Coro delle Mondine di Novi 5 settembre Ore 21 Ballo liscio con Roberto Morselli e Debora Ore 21 Musica e spettacolo con Team Talent Show
anno XVI - n. 31 19
appuntamenti
6 settembre Ore 12 Pranzo (come una volta) Ore 21 Ballo liscio con Renato Tabarroni Ore 21 Musica e spettacolo con IncantArci sotto le stelle Con gli allievi della Scuola di Canto del Circolo Cabassi 7 settembre Ore 21 Ballo liscio con Nicola Marchese Ore 21 Musica e spettacolo con Extras Cover Show Spettacolo musicale a 361 gradi Finale con i Fuochi d’artificio Area Zanichelli I giovedì e i venerdì fino al 28 agosto - ore 21.30 - 24 La dama della torre Torre dell’uccelliera
Nicola Lagioia
29 agosto - ore 21 Dio è morto? Performance di arti visive, musica e teatro Piazza Garibaldi
Francesco Piccolo
M
ancano poco meno di due mesi all’inizio della decima edizione di Festa del Racconto e il programma si sta facendo via via sempre più ricco. Sono tantissime, infatti, le novità ideate per festeggiare l’importante traguardo raggiunto dalla kermesse culturale: tra le altre, da segnalare lo spazio molto più ampio che verrà destinato ai giovani e al tema della nutrizione, cui è dedicata l’edizione milanese di Expo. Come di consueto, il calendario di appuntamenti non deluderà le aspettative, radunando nei quattro Comuni delle Terre d’Argine il meglio del panorama culturale italiano da giovedì 1 a domenica 4 ottobre. Sarà Soliera a ospitare anche quest’anno l’evento inaugurale della Festa – un’anteprima alla quale parteciperà, tra gli altri, anche Francesco Piccolo, vincitore dell’edizione 2014 del Premio Strega con Il desiderio di essere come tutti – per poi passare il testimone a Carpi, Campogalliano e Novi. Letteratura, teatro, storia e musica: ognuna di queste espressioni artistiche troverà un degno esponente che la rappresenti. Tra gli ospiti più rinomati, Nicola Lagioia, che con La ferocia si è aggiudicato l’ultima edizione dello Strega; Monica Guerritore, stella del panorama
teatrale, cinematografico e televisivo italiano; lo storico e saggista Franco Cardini e il cantautore Brunori Sas. Ulteriori novità dell’edizione 2015 della Festa, gli importanti eventi che confermeranno un crescente coinvolgimento del ruolo del Castello dei Ragazzi – su tutti, la partecipazione di Roberto Piumini, scrittore, poeta e traduttore – e dei Musei di Palazzo Pio, che ospiteranno una serie di eventi sulla scia di Expo tra cui le Tavole letterarie, dedicate ai più grandi classici della letteratura italiana e straniera, e la restituzione alla città del progetto Seminare storie, tramite il quale, nei mesi scorsi, si è investigato il rapporto dei carpigiani con la cultura e la tradizione del cibo. Dal 1° al 4 ottobre il centro storico Monica Guerritore
sarà coinvolto nella sua totalità: tornano, infatti, le amate Vetrine narranti, tramite le quali anche gli esercizi commerciali della città hanno trovato negli ultimi anni il medium più appropriato per esprimere il proprio amore per la cultura. Continua anche la campagna di adesioni dei volontari i quali possono iscriversi compilando l’apposito modulo – disponibile sulla pagina Facebook di Festa del Racconto e sul sito web, oltre che presso Biblioteca, Qui Città, Assessorato alla Cultura, Casa del Volontariato, librerie e locali del centro – e riconsegnandolo entro il 17 settembre presso la Biblioteca Loria o inviandolo a staff.fdr@ gmail.com. Tante altre sorprese verranno svelate strada facendo: basti sapere che questa edizione di Festa del Racconto sarà molto apprezzata anche da chi ama stare al passo coi tempi grazie all’uso della tecnologia e all’amore per la condivisione. La Festa del Racconto è realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Carpi ed è organizzata da Biblioteca Multimediale A. Loria in collaborazione con gli istituti culturali e gli Assessorati alla Cultura dei Comuni dell’Unione Terre d’Argine.
28 agosto - 6 settembre Sagra della Madonna dei Ponticelli Chiesa di San Marino di Carpi 28 agosto - 6 settembre Sagra della Madonna dell’Aiuto Chiesa di Santa Croce 28 agosto - 8 settembre Sagra della Natività della Beata Vergine Maria Chiesa di Fossoli 31 agosto - 7 settembre Sagra di San Luigi Gonzaga Chiesa di Budrione - Migliarina
Cinema estivo Programma
7 agosto - ore 21.30 Mr. Turner 9 agosto - ore 21.30 Suite Francese 10 agosto - ore 21.30 Mommy 11 agosto - ore 21.30 Vizio di forma 12 agosto - ore 21.30 Foxcatcher Una storia americana 13 agosto - ore 21.30 Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet 14 agosto - ore 21.30 E’ arrivata mia figlia 15 agosto - ore 21.30 Big Eyes 16 agosto - ore 21.30 Noi e la Giulia 17 agosto - ore 21.30 I bambini sanno
20
C
venerdì 07 agosto 2015
on un colpo di testa, Matteo Ardemagni, al 18’ della ripresa ha beffato Benussi, subentrato a Brkic, affondando i biancorossi tra le mura del Curi. E’ finito 1 a 0 per gli umbri del Perugia il “friendly-match” che ha di fatto concluso il ritiro del club biancorosso in quel di Urbino. Tra le fila del Carpi mancavano Pasciuti e Porcari. Castori parte con un 4-5-1, con Mbakogu affiancato da Wallace e Matos. Primo tempo a reti inviolate, emozioni scarse e pochissimo smalto. Il Carpi non ha ancora la giusta stabilità in campo e alcuni giocatori devono ancora trovare la giusta quadratura negli schemi di Mister Fabrizio Castori. Biancorossi più incisivi in avvio di ripresa con la squadra totalmente cambiata dal tecnico e con il tandem Lasagna-Wilczek che ha garantito una maggior profondità. Anche se la difesa del Perugia si è mostrata quanto mai attenta, non concedendo spazi e con il portiere Rosati praticamente mai determinante, se non in avvio di secondo tempo su una girata di
anno XVI - n. 31
Con una formazione mista tra futuri titolari, probabili rincalzi e nuovi arrivati il Carpi di mister Castori ha affrontato, il 1° agosto, il Perugia allo Stadio Curi uscendone sconfitto 1 - 0
Ko biancorosso
B
Stadio Cabassi Sabato 8 agosto, ore 20,45
Amichevole contro gli arabi dell’Al Ahli
S
L’amichevole con la Civitanovese, formazione di Serie D, si é chiusa col punteggio 5 a 0
Cinquina del Carpi
Perugia - Carpi: 1-0 Marcatori: 63’ Ardemagni PERUGIA (4-3-1-2) Rosati; Comotto, Mancini, Volta, Rossi; Rizzo, Salifu, Spinazzola (8’st Taddei); Lanzafame (8’st Di Carmine – 45’st Boscolo Zamelo); Ardemagni (31’st Mendez), Fabinho (25’st Alhassan). A disposizione: Zima, Varfaj, Lo Porto, Baldan, Gomes, Pettinelli. Allenatore: Bisoli CARPI (4-3-3) Brkic (1’st Benussi); Letizia, Bubnjic (30’st Poli), Romagnoli (1’st Spolli), Gagliolo (23’st Gabriel Silva); Bianco (1’st Lazzari), Marrone (1’st Fedele), Lollo (13’st Martinho); Wallace (1’st Lasagna), Mbakogu (1’st Wilczek), Matos (1’st Di Gaudio). A disposizione: Murano, Markovic. Allenatore: Castori Arbitro: Signor Sacchi di Macerata
Lollo. Dopo due giorni di riposo, il Carpi è ora tornato ad allenarsi tra le mura amiche dello Stadio Cabassi. Tre settimane all’inizio del campionato, tanti sono i nuovi, ma alla fine del mercato manca ancora un mese e ci saranno molte altre novità, anche in uscita. Prossimo test sabato 8 agosto, quando alle 20,45 al Cabassi saranno di scena gli arabi dell’Al Ahli in una serata che vedrà anche la presentazione al pubblico carpigiano del nuovo Carpi. uona sgambata per i biancorossi nel ritiro di Urbino. L’amichevole del 29 luglio scorso con la Civitanovese, formazione di Serie D, si é chiusa col punteggio di 5-0. Dopo le reti nel primo tempo di Wilczek (in mischia) e Bubnjic (mancino potente dal limite), nella ripresa arrotondano Di Gaudio (tocco morbido su cross di Pasciuti) e Mbakogu, prima su rigore comminato per atterramento di Martinho, che ha fatto il proprio esordio assoluto in biancorosso, e poi su assist di Markovic.
IL TABELLINO
abato 8 agosto, alle 20,45 al Cabassi scenderanno in campo gli arabi dell’Al Ahli in una serata che vedrà anche la presentazione al pubblico carpigiano del nuovo Carpi. I biglietti per la gara amichevole saranno in prevendita fino alle 19 di venerdì 7 in tutti i punti vendita Lis (per la città di Carpi le tabaccherie Luppi di corso Roma e Guandalini di piazza Gorizia), la sede del Carpi F.C. in via Marx. Sabato 8, giorno di gara, saranno aperte le biglietterie dello Stadio Cabassi in via Ugo da Carpi, dalle 16 fino a inizio secondo tempo della partita. I prezzi Tribuna centrale (Poltronissime e Tribuna d’onore) 25 euro Tribuna laterale (Azzurra e Biancorossa) 18 euro Distinti 12 euro Curva ovest 8 euro A tutti i prezzi si deve sommare 1 euro di prevendita.
Stampa estera
L’Equipe dedica una pagina al Carpi
I
l quotidiano francese l’Equipe ha dedicato al Carpi dei miracoli, quello neopromosso in Serie A, una pagina intera nell’edizione del 3 agosto. “Il Carpi – scrive il quotidiano citando il patron Stefano Bonacini – è una squadra di galeotti, di giocatori che non costano una lira, affamati che cercano riscatto, magari scartati dai centri di formazione dei grandi club e pescati poi nelle divisioni regionali”. Ma il Carpi è anche la storia del magazziniere Gianni Lodi, 75 anni, pensionato richiamato a prendersi cura dei ragazzi: “faccio ancora un anno, non si può dire di no alla Serie A”. Il segreto del successo epico del club biancorosso? Il sudore e il lavoro duro. Carpi docet.
Via S. Giorgio 35/D - Rio Saliceto (RE) - Tel. 0522.699703 info@tessilgoal.it - www.tessilgoal.it
venerdì 7 agosto 2015
anno XVI - n. 31 21
La giovane carpigiana Giulia Borsari è impegnata dal 5 all’8 agosto a Ermelo, in Olanda, dove rappresenterà l’Italia insieme ad altre due atlete venete ai Mondiali junior di Volteggio Equestre
Ai Mondiali al galoppo
Giulia Borsari
Michela Callegari
L
eggere il nome di Giulia Borsari tra i convocati per i Mondiali junior di Volteggio rende orgogliosi. La giovane carpigiana è impegnata dal 5 all’8 agosto a Ermelo, in Olanda, dove rappresenta l’Italia nell’individuale femminile insieme ad altre due atlete venete. E’ il coronamento di un sogno per Giulia, che ha il volteggio equestre nel cuore: senza questa immensa passione, che ha potuto coltivare presso l’associazione sportiva e scuola di equitazione e volteggio I Pioppi di Panzano, non sarebbe arrivata così in alto. Non va dimenticato nemmeno l’importante apporto del suo longueur, nonché istruttrice, Michela Callegari. Giulia, che ha 17 anni e affronterà la maturità il prossimo anno presso il Liceo linguistico Fanti, ha iniziato piccolissima, a soli cinque anni, ed è cresciuta stagione dopo stagione segnalandosi sempre nelle competizioni di categoria. Ha iniziato per gioco, per divertirsi insieme alle amiche, ma non ha più smesso di allenarsi: tre volte alla settimana si reca presso il maneggio e quando ha terminato le sue lezioni si rende disponibile ad aiutare le più piccoline. Per capire meglio questo sport è indispensabile guardare un video su
youtube: il volteggio unisce la ginnastica artistica all’equitazione e l’atleta esegue figure sul cavallo al passo o al galoppo a tempo di musica. L’atleta non ha il controllo del cavallo, è il longueur ad avere questa responsabilità, tanto che senza di lui questo sport non sarebbe possibile. In una carriera fatta di tante soddisfazioni, tra cui la partecipazione con la squadra azzurra agli Europei nel 2008 e nel 2009, non sono mancate le difficoltà. Era il 2011 quando si verificò un infortunio durante una gara e Giulia riportò la frattura della caviglia, a causa della quale le fu imposto uno stop di alcune settimane. Non ha mai pensato però di non risalire sul cavallo per eseguire anche le difficoltà maggiori, come i salti: ha lentamente ripreso e dal 2013 è cambiata e migliorata acquisendo più convinzione e determinazione. “Non ha mai avuto bisogno del nostro sostegno - raccontano papà Marcello e mamma Lina - anche se noi ci siamo sempre stati. Giulia è una ragazza introversa, capace di darsi la giusta carica da sola, riesce a trovare la massima concentrazione e a mantenerla in gara. Noi siamo molto orgogliosi di lei”. Sara Gelli
SERRAMENTI – LAVORAZIONI METALLI Possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali Via Eugenio Montale,23/25 41016 Rovereto sul Secchia (Mo) Tel.059/671738 fax 059/673575 E.Mail gb.ser@vodafone.it www.gbserserramenti.it
22
L
venerdì 07 agosto 2015
a finale dei 1500sl sarà una delle ultime gare in programma ai Mondiali di nuoto a Kazan in Russia ed è anche quella più attesa, dai nostri lettori, perché scenderà in vasca tra i favoriti Gregorio Paltrinieri, diventato ormai un punto di riferimento e punta di diamante del nuoto italiano di vertice. Intanto in vista dei 1500 stile libero di Gregorio Paltrinieri nei 400 stile libero si svelano i suoi principali avversari con il cinese Sun Yang che vince il titolo in 3’42”58 e il canadese Ryan Cochrane che si piazza terzo in 3’44”59. Greg ha rinunciato ai 400sl, mentre è sceso in vasca per gli 800 (in batteria ha ottenuto il tempo 7,45 e 15 secondi) per arrivare pronto e concentrato alla gara che tutti si augurano lo vedrà protagonista. Il ventenne nuotatore carpigiano, ma cresciuto nelle piscine reggiane sotto l’occhio attento del padre Luca, è arrivato in Russia con alle spalle le sue vittorie agli Europei 2014 negli 800m e 1500m stile libero e il record continentale in quest’ultima distanza. In questa stagione Greg vanta il miglior crono di ingresso nella gara più lunga del nuoto tra corsie in 14:43.87. Tra i rivali da battere nei 1500sl di domenica il pluricampione olimpico,
anno XVI - n. 31
La finale dei 1500sl sarà una delle ultime gare in programma ai Mondiali di nuoto a Kazan in Russia ed è anche quella più attesa, dai nostri lettori, perché scenderà in vasca tra i favoriti Gregorio Paltrinieri
Pallamano
Cuzic vestirà biancorosso
S
Forza Greg! il cinese Sun Yang che anche se non è reduce da ottime prestazioni (e da tre mesi di squalifica per un caso di doping) è però sempre temibile e sicuramente da podio; mentre l’altro nuotatore al quale dovrà prestare particolare attenzione Greg è l’australiano Mack Horton (con il quale Paltrinieri durante le trasferte australiane a Melbourne si allena), che vanta la miglior prestazione
stagionale sui 400m ed è secondo solo a Paltrinieri nei 1500m; da non dimenticare anche il tunisino Oussama Mellouli. Paltrinieri arriva a Kazan tra i favoriti e quindi, nonostante la sua giovane età, dovrà cercare di mantenere alta la concentrazione e non farsi distrarre dalle “sirene” del podio, ma in questi due anni di gare ad alto livello il nuotatore carpigiano ha dimostrato già una maturità sportiva e
mentale decisiva per ottenere risultati importanti e il suo recente palmares conta tre ori europei e un bronzo mondiale. Al momento la programmazione televisiva dell’attesa gara dei 1500sl è prevista per domenica 9 agosto alle 18.20 e siamo certi saranno in tantissimi davanti allo schermo per seguire le gesta di Greg. Intanto dopo i Mondiali di Kazan, Greg si prenderà un breve periodo di riposo. A
metà settembre dovrebbe essere a Carpi come testimonial e ospite d’onore per l’inaugurazione della nuova piscina comunale e poi nuovamente in Australia per iniziare la preparazione per l’appuntamento più importante della prossima stagione: le Olimpiadi di Rio che potrebbero essere il giusto coronamento di quattro anni di lavoro e risultati sempre crescenti. Pierluigi Senatore
ciolto il mistero sullo “straniero” della Terraquilia Handball Carpi: sarà il centrale croato Rudolf Cuzic. “Coach Saša Ilic mi ha voluto a tutti i costi in questa avventura. Al Porec si era creato un legame profondo fra me e il coach - commenta Cuzic - e la possibilità di tornare a farmi allenare da lui non potevo lasciarmela scappare. Sarebbe stato molto difficile dire di no a Carpi dopo le tante dimostrazioni di interesse e il profondo rispetto in sede di trattativa. Sono sicuro di aver fatto la scelta giusta”. Una stima profonda quella che Cuzic nutre nei confronti del coach: “è un allenatore diverso da tutti gli altri, per me il numero uno. Chiede sacrificio totale ai suoi giocatori durante gli allenamenti e un impegno costante. Ha un’idea di pallamano veloce e spettacolare e io sono a sua completa disposizione. Io amo dare tutto per la maglia e quando sono in campo ci metto il cuore e la testa”. Terraquilia ha poi acquisito il portiere classe ’90 Jan Jurina, completando così il reparto portieri che comprendeva già il Nazionale Michele Rossi. Jurina arriva in biancorosso con la formula del prestito annuale dai campioni d’Italia del SSV Bozen.
Polisportiva San Marinese
Festa grande per Giada
F
esta grande la scorsa settimana presso la Polisportiva San Marinese per omaggiare la giovane atleta Giada Natali dopo la conquista del titolo italiano della Corsa a punti Donne Esordienti al velodromo di Dalmine. Atleti, amici e famiglie hanno festeggiato la maglia tricolore di Giada, insieme a Davide Dalle Ave, presidente del Consiglio Comunale, il quale ha portato i saluti del sindaco
e ringraziato il lavoro della Polisportiva nella promozione dell’attività sportiva giovanile, Daniela Isetti vice presidente nazionale della Federazione ciclistica italiana e Alberto Braghetta vice presidente regionale FCI. Tra gli ospiti più graditi anche Simona Muzzioli, ex atleta della società di San Marino e già vincitrice di sette maglie tricolore in passato. La prima delle quali 25 anni fa proprio sulla pista
di Dalmine, come Giada. La festa è stata l’occasione per un passaggio di testimone, dalla “regina” Simona alla “principessa” Giada.
venerdĂŹ 7 agosto 2015
anno XVI - n. 31 23
SERVIZIO HOSTESS E STUART SFILATE CON MODELLI E MODELLE, SERVIZIO DI OMBRELLINE E MOTORINE
CONCORSI BELLEZZA E SERVIZI FOTOGRAFICI CON BOOK, VIDEO BOOK E COMPOSIT
SERVIZI GIORNALISTICI CON VIDEO REPORTER E CAMERAMEN PER INCREMENTARE LA TUA ATTIVITA'
SI CERCANO MODELLE E MODELLI ASTREA AGENCY
VIA LIGURIA 36 - SPILAMBERTO - MODENA TEL 324 8979360 KIARA - EMAIL: ASTREAAGENCY@GMAIL.COM