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Settimanale di
@Tempo_di_Carpi
a soli € 0,50 in edicola venerdì 16 settembre 2016 anno XVII - n. 33
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
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Livio Franceschini
Da sinistra : Erika Moretti, Gabriele Marangon, Claudio Micheletti, Giorgio Pasetto e Fabio Mora
“Per rilanciare i vaccini serve una maggior prevenzione, non coercizione”. Annalena Ragazzoni
“Ora sta a noi aiutarli”
“Le malattie correlate all’invecchiamento sono già un problema”.
Il carpigiano Fabio Mora, Coordinatore della Centrale Operativa 118 Emilia Est, è tornato da Montegallo il comune marchigiano dove opera la colonna mobile regionale della Protezione Civile. “So cosa stanno vivendo qui – dice - perché dopo il 2012 so cosa vuol dire non poter tornare a casa, vedere il proprio centro storico transennato e il proprio ospedale a pezzi. Quello che noi tentiamo di fare è dare dignità alla vita di queste persone e autonomia alla comunità”. alimentazione
nuove aperture
farmacia santa caterina la salute comincia dalla spesa
Chiara Beschin
chiara beschin: “per dire no al femminicidio”.
“Spiego l’oriente a melbourne”
natura
la lipu organizza
“tuttiinnatura” presso l’ex Crea eventi
la coop magazzeno ha riaperto i battenti
il festival filosofia torna ad abitare le piazze
Claudia Astarita con la sua famiglia
Ma Monica Bellucci dov’è? Tra le tante donne del maestro Helmut Newton una popola da anni l’immaginario maschile. Icona di straordinaria bellezza, nonché musa di registi e fotografi, Monica Bellucci, non a caso, svetta sui manifesti che sponsorizzano la mostra di Newton a Palazzo Pio. Che piaccia o no, Newton è uno dei più grandi. Provocatorio, rivoluzionario. Geniale. Le sue donne sono soggetti: vivi, protagonisti e mai ridotti a meri oggetti sessuali come qualcuno ha sussurrato e nemmeno a voce troppo bassa. Questa mostra merita - finalmente - d’essere pubblicizzata. Il più possibile e con ogni mezzo. E allora come mai i manifesti con Monica Bellucci svettano all’interno del Cortile d’Onore e non si affacciano su Piazza Martiri? Perché si è scelto di apporre sul Palazzo timidi striscioni che annunciano i titoli delle mostre, peraltro privi della potenza evocativa delle immagini, anziché pannelli di grandi dimensioni con alcuni scatti del maestro? Certo in città non tutti conoscono Newton - verità tanto amara quanto vera - ma catturare lo sguardo, magari distratto, con una gigantografia di uno scatto, potrebbe portare tra le mura del Palazzo anche un pubblico diverso. Certo ricoprire Palazzo Pio o, magari, il Torrione degli Spagnoli, con un pannello richiede coraggio. Un coraggio che, evidentemente, manca alla Corte dei Pio. Se non è imputabile all’eccessivo - e falso - pudore, la spiegazione della mancata scelta potrebbe essere ancor più deplorevole. Forse ai nostri amministratori manca l’Abc della comunicazione? Delle due, l’una…
Jessica Bianchi Il trainer carpigiano Roberto Vecchi con Gabriel Garko
La Iena
A Carpi la moda è passata di moda: per ricordarcela dobbiamo andare in museo…
“Ai lavoratori è stata tenuta nascosta la verità sulle condizioni dell’impresa, visto che si prevedeva da settembre una ripresa delle attività. Tutto fa pensare a un progetto per scaricare su altri tutto il possibile per alleggerirsi dei propri debiti”. Dichiarazione di Angelo Dalle Ave della Fiom/Cgil di Carpi sul licenziamento dei 12 dipendenti della Intercar Srl di Soliera.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 14 settembre 2016
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venerdì 16 settembre 2016
anno XVII - n. 33
Quante sono le persone affette dal morbo di Alzheimer nel nostro territorio? La filiera dell’assistenza è sufficiente? Col progressivo invecchiamento della popolazione questa piaga è destinata a diventare emergenziale? A rispondere è la dottoressa Annalena Ragazzoni, specializzata in geriatria
“Le malattie correlate all’invecchiamento rappresentano già un problema” Frustrazione, logorio, senso di abbandono, solitudine, impotenza… sono numerosi i sentimenti che si provano, convivendo con una persona affetta da una forma di demenza, prendendosene cura. Quello del caregiver è un ruolo complesso, faticoso, che richiede grande forza d’animo. Per non farsi schiacciare dagli oneri quotidiani compromettendo la propria salute e il proprio equilibrio mentale è necessario avvalersi di una rete di aiuto. Per non cedere al buio della malattia infatti, i familiari necessitano di un sostegno reale, concreto. Le demenze in Italia colpiscono circa il il 5% delle persone con più di 65 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. Tra le demenze la forma più comune è il morbo di Alzheimer che ne rappresenta circa il 60%; colpisce la memoria e altre funzioni cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri problemi fra cui disorientamento temporospaziale, stati di confusione, cambiamenti repentini di umore e personalità. Nel 2015 a Carpi risultavano residenti 16.141 Over 65 (nel 1975 erano 6.881), ciò significa che, potenzialmente, il 5% di loro, ovvero 807 persone, potrebbero essere affette da qualche forma di demenza. E considerato il tasso repentino col quale il nostro Paese invecchia, tale piaga è destinata a diventare drammaticamente emergenziale. Sapremo farcene carico? A rispondere è la dottoressa Annalena Ragazzoni, specializzata in geriatria, nonché presidente di Gafa - Gruppo Assistenza Famigliari Alzheimer. Quali sono i rischi maggiori che corre il caregiver che si fa carico di un malato di Alzheimer? “Negli stadi iniziali il problema maggiore è l’accettazione della diagnosi, poiché i famigliari devono compren-
“Purtroppo è difficile arrivare a tutti e a questo si aggiunge la reticenza di certe famiglie ad affidarsi a un soggetto esterno. Come Gafa il nostro invito è quello di stimolare i familiari a chiedere aiuto presto, prima di sentirsi schiacciati o disperati”.
Annalena Ragazzoni
o depressione. Chiediamo quindi a persone già fragili di farsi carico di un problema grande come la demenza”. Il senso di solitudine, la frustrazione e l’angoscia derivanti da un’assistenza serrata a una persona cara malata di demenza possono condurre ad atti estremi, la cronaca ce lo ha purtroppo mostrato. Cosa fanno le istituzioni per tutelare i cargiver nel nostro territorio? Ha preso il via un corso gratuito
Ha preso il via presso la sede della coop Anziani e non solo, in via Lenin, 55 - il corso gratuito promosso e finanziato dall’Unione Terre d’Argine, rivolto a caregiver famigliari: persone che si prendono cura di un proprio caro anziano o non autosuffi-
ciente. Il corso, che ha cadenza settimanale dalle 20,30 alle 23 fino a giovedì 20 ottobre, si articola in 6 incontri con professionisti (assistente sociale, medico, responsabile attività assistenziali, fisioterapista, psicologo e avvocato). Numerosi i temi che verranno
affrontati: Ruolo del caregiver e servizi territoriali per l’assistenza agli anziani; Le patologie delle persone anziane; Il supporto assistenziale alle funzioni di vita quotidiana - Igiene, alimentazione e vestizione; La mobilizzazione; Combattere lo stress e trovare sostegno nel mutuo aiuto; Diritti degli anziani e diritti dei caregiver. Per info, contattare lo 059.645421.
dere esattamente cosa questa comporti. Poi, col progredire della patologia, subentra la difficoltà a interpretare i comportamenti del malato alla luce della malattia stessa. Col tempo, infatti, si assiste a una perdita dell’identità e delle caratteristiche psicologiche della persona amata: il caregiver vive quindi la terribile sofferenza di vedere il proprio coniuge o genitore mutare personalità. Vi è una difficoltà oggettiva nel riconoscere la persona che era prima e questa, forse, è la sofferenza maggiore di chi convive con una persona affetta da Alzheimer. Il malato smarrisce progressivamente i propri ricordi personali, quindi la sua biografia… ciò porta il caregiver a vivere una
sorta di lutto anticipatorio: l’identità del proprio caro è come se si spegnesse prima di morire. Il caregiver deve poi farsi carico del malato e sopperire a tutti i suoi deficit funzionali, accudendolo nella somministrazione del cibo, dei farmaci e nell’igiene personale… questo, spesso, comporta anche un’inversione dei ruoli, con figli che si prendono cura della propria madre e del proprio padre e genitori che, di fatto, si trasformano nei figli dei propri figli. Il rischio maggiore nel quale possono incorrere i caregiver è quello di vivere queste complesse situazioni in isolamento, senza confrontarsi con qualcuno che li possa informare e aiutare. Chi subisce tutto questo in solitudine rischia di essere schiacciato da un problema più grande di lui. Vi è poi un altro fattore da non trascurare legato agli aspetti demografici e all’invecchiamento della popolazione: vi sono coppie molto anziane e, di conseguenza, il caregiver stesso, moglie o marito che sia, è gravato a sua volta da deficit sensoriali, problemi fisici
“Se inquadriamo la situazione locale rispetto al contesto regionale o nazionale possiamo affermare che la nostra è una delle aree dove esistono più servizi legati alla cura e all’assistenza. Nella nostra Regione, dal Duemila, esiste un Progetto demenze, vi è poi sul territorio una rete di consultori dedicati ai Disturbi cognitivi e alle demenze: solo nell’Ausl di Modena si contano dieci centri. Si sta compiendo uno sforzo, dal punto di vista sanitario, per diffondere una cultura e una conoscenza della malattia. Purtroppo è difficile arrivare a tutti e a questo si aggiunge la reticenza di certe famiglie ad affidarsi a un soggetto esterno. Come Gafa il nostro invito è quello di stimolare i familiari a chiedere aiuto presto, prima di sentirsi schiacciati o disperati. Naturalmente si può fare sempre di più. Un fatto grave come quello accaduto questa estate in città costituisce una sconfitta per tutti. Ciascuno di noi dovrebbe interrogarsi, chiedendosi cosa possa fare per cercare di stare vicino a chi soffre”.
Caregiver al centro
Domenica 18 settembre
Pedalando contro l’Alzheimer Domenica 18 settembre - ritrovo in Piazza Martiri, di fronte a Palazzo Scacchetti, alle 10, con un contributo di 5 euro, gratis per chi ha prenotato il pranzo - Gafa organizza Pedalando... contro l’Alzheimer, la tradizionale biciclettata di 15 km in compagnia di nonni, nipoti, figli, mogli, mariti e amic. L’arrivo sul sagrato della Chiesa di Quartirolo è previsto intorno alle 12,15: qui, chi lo vorrà, potrà fermarsi a pranzo (20 euro). Per info e prenotazioni, potete contattare il 349.5928342. Ricordiamo che il ricavato della giornata sarà interamente devoluto a Gafa.
Le demenze oggi colpiAd oggi quanti sono i mascono circa il 5% delle lati di Alzheimer a Carpi? persone con più di 60 anni “Difficile dirlo con esatteze in Italia si stimano cirza. Sappiamo che il Centro ca 500mila ammalati. dedicato ai Disturbi cognitivi e demenze di Carpi segue circa 500 persone Over 65 a livello distrettuale (Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano). A questi si aggiungono sono i carpigiani Over 65 al i pazienti più giovani che 31 dicembre 2015. afferiscono all’Ambulatorio Neurologici: persone che soffrono di demenza in generale legata a cause tossiche (abuso di alcol e droghe), virali (come ad esempio l’Hiv) e tra le demenze la forma più post traumatiche. Cause sulle comune è il morbo di Alzheiquali si può intervenire, adotmer che ne rappresenta il 60% tando corretti stili di vita”. La popolazione carpigiana continua a invecchiare, questo significa che nel prossimo futuro non possono che aumentare i mail numero di potenziali malati lati. Di fronte ai costanti di demenza a Carpi. tagli alla sanità, ciò rischia di far collassare la filiera pologia di richiesta. Occorre dell’assistenza? Come si acquisire un lessico diverso, può correre ai ripari? imparare a fare un lavoro “Le malattie età correlate multidisciplinare, di equipe. rappresentano già un proble- Ciò esige prima di tutto uno ma e tra queste le demenze sforzo culturale, si deve costituiscono un capitolo imparare una lingua comupesante. Di certo creare ne… nessuno specialista ha un’integrazione sempre più risposte univoche, di fronte stretta tra i servizi significa a una malattia complessa dedare una risposta ancor più vono essere messe in campo attenta a malati e familiari. risposte complesse. MalgraL’Alzheimer è una probledo gli sforzi però, qualcuno matica complessa e in quanto sfugge sempre, ecco perché tale esige risposte articolate è necessario promuovere dal punto di vista sanitario, una sensibilità diffusa tra la psicologico, assistenziale, popolazione. Anche il vicino legale, economico… Nudi casa ha un ruolo importanmerose le figure che devono te e può dare un contributo interagire nella gestione rispetto al dramma che si del malato: pertanto sono sta vivendo una porta più auspicabili un dialogo, uno in là, dando informazioni, scambio e un’interazione stringendo relazioni affinché crescenti e costanti tra i vari le famiglie possano essere soggetti, affinché si crei una aiutate a superare la vergogna concreta rete di supporto in e lo stigma della malattia. grado di rispondere a ogni ti- Vincere il tabù è il primo passo per uscire dall’isolail 16 settembre, mento. E’ una sfida ma, negli alle 21, a Limidi anni, grazie a Gafa, abbiamo visto come, dentro ai gruppi di mutuo aiuto (fatti di famigliari che condividono le loro esperienze, col coordiUniverso Alzheimer: il namento di una psicologa) buon senso basta per anche i cargiver - vinte le aiutare chi aiuta? E’ questo resistenze iniziali legate alla il tema dell’incontro aperto difficoltà di mettere a nudo alla cittadinanza che si terrà emozioni intime e private venerdì 16 settembre, alle 21, presso il Centro Pederzoli possono imparare a dare un di Limidi di Soliera. La serata, senso a ciò che vivono. A non condotta dalla dottoressa sentirsi schiacciati dalla diVanda Menon e organizzata sperazione. Il caregiver deve dal Gafa col patrocinio avere il coraggio di chiedere dell’Unione delle Terre d’Argine, vedrà la partecipaaiuto ma, e desidero dirlo con zione della geriatra, nonché forza, i suoi famigliari non past president Alzheimer devono abbandonarlo a se Uniti Italia onlus, Luisa stesso, perché la prima rete di Bartorelli che presenterà il sostegno è la famiglia”. suo libro Le buone pratiche Jessica Bianchi per l’Alzheimer.
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Universo Alzheimer
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DOPO LA PROPOSTA DI LEGGE DELLA REGIONE Emilia Romagna PER VIETARE L’ACCESSO All’asilo NIDO AI BAMBINI NON VACCINATI SI È SOLLEVATO UN acceso DIBATTITO TRA SOSTENITORI E DETRATTORI. il PEDIATRA carpigiano LIVIO FRANCESCHINI invita alla prudenza
“Per rilanciare i vaccini serve maggiore prevenzione non coercizione” L’Emilia Romagna vuole chiudere le porte degli asili nido ai bambini che non sono in regola con le vaccinazioni a partire da settembre 2017. Il progetto di legge è stato presentato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, dall’assessore al Welfare Elisabetta Gualmini e da quello alla Sanità Sergio Venturi. In particolare all’articolo 6 si prevede che per i servizi educativi riguardanti la fascia 0-3 anni sia rispettato l’obbligo vaccinale per difterite, tetano, poliomielite ed epatite B. Sul tema si è reso disponibile a intervenire il pediatra Livio Franceschini Vaccinarsi o ammalarsi? Quali sono i rischi e quali i benefici in un caso e nell’altro? “Le vaccinazioni costituiscono uno dei passi avanti più importanti della medicina, al pari della scoperta degli antibiotici. Prima che esistessero assistevamo impotenti a gravi epidemie infettive come quella del vaiolo o della difterite, che provocavano milioni di morti ogni anno in tutto il mondo. I benefici dell’immunità acquisita con le vaccinazioni superano di gran lunga i rischi legati alla procedura, soprattutto grazie ai recenti progressi delle biotecnologie che hanno permesso di produrre vaccini molto più purificati”. E’ giusto somministrare vaccini già dai tre mesi o il neonato è ancora troppo piccolo per essere esposto agli antigeni della malattia? “Il sistema immunitario del neonato è in grado di iniziare una buona risposta immunitaria già nei primi giorni di vita. Questo è dimostrato dalla vaccinazione antiepatite B che viene somministrata ai neonati da madre positiva all’epatite B, entro le 24 ore di vita. Eventuali reazioni avverse, come già
detto rarissime e controllate dal personale sanitario, non sono assolutamente più frequenti nel lattante rispetto al bambino più grande e pertanto non c’è motivo di ritardare delle vaccinazioni rispetto al normale calendario vaccinale, a meno che il bambino non presenti una patologia acuta in atto”. Il vaccino può causare autismo: verità o falso mito? “A tutt’oggi da numerosi studi scientifici seri e non criticabili non emerge alcun dato sul possibile nesso di causalità tra vaccinazioni e autismo. L’unico studio che riportava un legame tra il vaccino trivalente e l’autismo è risultato, a una revisione critica, gravemente scorretto e il medico britannico, autore di tale studio, è stato radiato dall’Ordine”. Pensa sia giusto introdurre l’obbligo di vaccinazione come requisito di ammissione al nido e alla scuola d’infanzia? “E’ una questione difficile perché implica numerose considerazioni sia di carattere medico che morale, sociale ed etico. Credo sia una proposta impulsiva dettata dal fatto che la sanità sta assistendo a un’immotivata disaffezione alle vaccinazioni di massa che sono (e devono rimanere) uno dei più importanti metodi per debellare la maggior parte delle malattie infettive e solo con un’adesione di massa è possibile centrare il risultato. Probabilmente è anche giuridicamente sostenibile, interpretandola come volontà di tutela della salute pubblica e del progresso sanitario. Allo stesso tempo però impedire ai non vaccinati di frequentare l’asilo è una misura talmente coercitiva da rischiare di creare un muro contro muro, alimentando i dubbi dei detrattori delle vaccinazioni. La sanità italiana ha bisogno di guadagnare rispetto e
Livio Franceschini
fiducia da parte dei cittadini, e a tale scopo credo che la soluzione migliore sia una buona campagna informativa, in particolare più impegno da parte dei medici e dei mass-media”. Quali sono le categorie di bambini più esposte al pericolo di contagio e quali rischi corrono? “I bambini maggiormente a rischio per le infezioni contagiose sono quelli che vanno all’asilo sin dal primo anno o che hanno un fratello maggiore che frequenta l’asilo o la scuola. Coloro che sono costretti a frequentare ambienti in cui la percentuale di vaccinati è inferiore al 90%, venendo a mancare l’immunità di gregge. Il rischio poi aumenta se hanno patologie croniche che necessitano di terapie immunosoppressive, se sono prematuri o se crescono poco”. Negli ultimi tempi l’opinione pubblica sta rivalutando il ruolo che il latte materno e una corretta alimentazione possono ricoprire nel rafforzare il sistema umanitario del
bambino, e molte mamme ritengono che ciò sia sufficiente a proteggere i loro figli. E’ davvero così? “L’allattamento al seno è il miglior alimento per il lattante per i primi sei mesi di vita ed è consigliabile proseguirlo anche molto più a lungo anche se non più come unico alimento. E’ vero che contiene anticorpi di origine materna ma questi vengono digeriti durante il processo digestivo per cui non sono in grado di procurare una significativa immunizzazione passiva, tranne, probabilmente, per le patologie infettive gastrointestinali. L’alimentazione corretta è necessaria per un buon sviluppo del sistema immunitario ma non è in grado di sviluppare l’immunizzazione attiva la quale avviene solo con le vaccinazioni o dopo aver contratto le malattie infettive”. Come convincerebbe i genitori che non intendono vaccinare il proprio figlio? “Consiglierei loro di esaminare la questione come di fronte a una bilancia a due piatti: da una parte i rischi
del fare le vacci“La sanità italiana ha nazioni, minimi bisogno di guadagnare e improbabili, dall’altra il rischio rispetto e fiducia da parte dei cittadini, e a tale scodi non farle e di contrarre le malat- po credo che la soluzione tie, decisamente migliore sia una buona più gravi e molto campagna informativa, più frequenti”. in particolare più impeInfine, dopo i gno da parte dei medici e recenti casi di dei mass-media”. morte a causa della meningite Con il passare degli anni e ritiene sia necessario diffondere una cultura delle con le patologie croniche la vaccinazioni anche tra gli risposta immunitaria tende a indebolirsi. adulti, o si tratta solo di tragedie isolate? Dobbia- Pertanto, le vaccinazioni sono un’importante presidio mo temere anche per noi di difesa anche per adulti, “grandi”? anziani e malati cronici, in “Le malattie infettive non riguardano solo il bambino o particolare per patologie il neonato ma anche gli adul- gravi come la meningite e l’influenza”. ti e, ancora maggiormente, Chiara Sorrentino gli anziani.
@ icilettori scrivono
“Il ruolo di Oss non è più sostenibile”
Spettabile Redazione dopo aver letto l’articolo pubblicato su Tempo dedicato al rischio Burn Out per gli operatori socio sanitari ho dediso di scrivervi. Sono una Oss da dieci anni e ho scelto di fare questo mestiere perché mi piaceva: avevo delle soddisfazioni. Tutti i giorni era una missione. Da qualche anno, all’Oss sono stati dati in carico sempre più mansioni: oltre all’assistenza degli ospiti, si sono aggiunte le pulizie dei bagni, delle stanze, dei pavimenti, della sala da pranzo… per non parlare poi delle innumerevole carte da compilare. Qualsiasi cosa si faccia si deve firmare un foglio! Ogni mese occorre poi pesare tutti gli ospiti del reparto (circa 29)... insomma, la relazione con l’ospite, purtroppo, non esiste quasi più! E dopo l’igiene, le alzate, le docce e le colazioni ci si sente così stanchi! Poi ci sono le pulizie, una collega fa i letti, un’altra la sala, la cucina e un’altra ancora porta gli ospiti in palestra... Alle 13.30 siamo talmente esauste che a casa rimaniamo bloccate sul divano fino al tardo pomeriggio. E il giorno dopo si ricomincia. Se per migliorare bisogna fare formazione vi dico che ho seguito tutti i convegni e i corsi di formazione possibili e immaginabili, obbligatori e non solo. Purtroppo la formazione non serve a nulla se poi sul posto di lavoro l’operatore è oberato da mille mansioni e ha troppe cose di cui farsi carico. Troppe. E’ certo che uno scoppia! E le Regioni non fanno nulla in merito, pensano solo a risparmiare! Lo Stato si comporta nella stesso modo. Le Asa, le Oss sono quasi tutte donne di 40, 50 anni già con problemi fisici e in più il loro ruolo viene sempre maggiormente caricato! Maria
Liquid Party
Raccolti 2.080 euro Il Liquid Party ha centrato in pieno il suo obiettivo: la festa che si è svolta il 9 settembre presso il JK di via Remesina esterna a Carpi, organizzata in collaborazione con lo staff JK people, ha permesso all’associazione Buona Nascita di raccogliere i fondi necessari a proseguire il progetto avviato presso il centro malnutrizione di Toffo in Benin. I ragazzi del JK people hanno consegnato i 4
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proventi dell’incasso, 2.080 euro, nelle mani di Roberta Copelli, presidente dell’associazione. “Sono fondi indispensabili per proseguire l’attività dell’associazione in Africa” ha detto Roberta che a novembre tornerà in Benin insieme ad altri componenti dell’associazione. Lì, ad esempio, è attivo un progetto di monitoraggio della malnutrizione nei villaggi adiacenti il centro di Toffo:
viene fatto con regolarità uno screening sui bambini 0-5 anni e quelli che presentano malnutrizione severa vengono portati presso il centro insieme alla mamma. Qui i piccoli vengono trattati e curati con la somministrazione del latte terapeutico. E’ inoltre presente un centro di accoglienza nel quale sono ospitati bambini orfani o con famiglie che non hanno la possibilità di mantenerli. “La soddisfazione più grande – conclude Copelli – è arrivata da questi ragazzi che sono riusciti a unire il divertimento alla solidarietà”.
Gli alunni della Primaria Marconi di Campogalliano rimarranno a bocca aperta quando, il primo giorno di scuola, entrando nell’edificio troveranno tutte le pareti ritinteggiate. Sono stati i loro genitori a rimboccarsi le maniche: dopo l’approvazione del progetto da parte del Consiglio d’Istituto, il Comitato Genitori e i rappresentanti di classe si sono organizzati chiedendo a ogni classe della scuola elementare la disponibilità di quattro o cinque persone. All’appello hanno risposto più di cento volontari che hanno dato vita a una chat su Whatsapp per predisporre i turni di lavoro dal 5 al 13 settembre, dalle 18.30 in poi. “Il Comune di Campogalliano – spiega Fania Ferrari presidente del Consiglio d’Istituto – ha fornito il materiale e collaborato a smontare e rimontare gli arredi verificandone la sicurezza, mentre la pedagogista del settore istruzione ha collaborato alla scelta dei colori. L’assicurazione, invece, è stata pagata dalla scuola”. Oltre alle diciannove aule i genitori hanno ritinteggiato le aree comuni come lo spazio del teatrino e l’aula di arte “ma rimanevano i corridoi”. A quel punto, di fronte allo sforzo profuso dai genitori, nemmeno i bidelli si sono tirati indietro. “Il personale Ata – racconta Fania – ha dato il suo contributo provvedendo a tinteggiare i corridoi ed è stato un segnale importante particolarmente apprezzato da tutti. L’iniziativa si è trasformata in un punto di forza e c’è Doveva essere l’incontro risolutore, quello che nell’intenzione di Elisa avrebbe definitivamente chiuso una relazione ormai usurata. Aveva deciso così di ritornare in quella casa in zona Sidoli a Parma dove per qualche tempo aveva vissuto insieme a Luigi, prendere gli ultimi abiti rimasti e dire addio. Forse quella parola non è riuscita nemmeno a pronunciarla. Elisa Pavarani, 39 anni, operaia, nata a Parma ma residente in provincia a Sala Baganza, è stata uccisa sabato sera, 10 setembre, con almeno quattro fendenti al corpo. Su di lei si sarebbe accanito con un coltello Luigi Colla, parmigiano di 42 anni, l’ex compagno che non si dava pace per quella storia d’amore finita. E’ il sesto femminicidio registrato nel 2016 nella nostra Regione. In risposta ai sempre più assidui fatti di cronaca legati alla violenza sulle donne e ai femminicidi, le associazioni Udi, Vivere Donna, Cif e Amnesty International di
Di fronte allo sforzo profuso dai genitori della scuola primaria Marconi di Campogalliano, nemmeno i bidelli si sono tirati indietro. “Di cose da fare ce ne sono tante – spiega il sindaco Paola Guerzoni - e la collaborazione dei genitori è preziosa”
Vernici, rulli e pennelli: i genitori dipingono l’aula
Flavio Liguori, Massimo Serafini, presidente Comitato Genitori e Fania Ferrari
ancora tanta voglia di mettersi in gioco”. A fronte delle criticità emerse lo scorso anno al momento Tutto è pronto al Museo della Bilancia di Campogalliano per l’avvio dell’anno scolastico e ci sono tante novità per insegnanti e alunni delle scuole d’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado. Nel corso del 2016 il Museo ha intensificato la propria azione a favore della diffusione della cultura scientifica e tecnologica, conquistando importanti riconoscimenti. Partecipando a un bando del Ministero dell’Istruzione con il progetto Giovani Scienziati è stato ottenuto infatti un consistente finanziamento di 89mila euro: il progetto, promosso dall’Istituto Comprensivo di Campogalliano e dal Museo
dell’ingresso e dell’uscita da scuola, i genitori hanno messo a punto anche nuove regole che prevedono di
delimitare l’area di consegna dei bimbi. “E, ancora, stiamo organizzando un progetto pilota per classi quarte e
quinte per introdurre il gioco degli scacchi in classe – racconta Fania – per stimolare l’attività di comprensione, la
Percorsi didattici per gli insegnanti e studenti al Museo della Bilancia di Campogalliano
esperienze in autonomia. Alle singole scuole sarà fornita una dotazione di libri sulla didattica scientifica. Il Museo della Bilancia è rientrato nel numero dei soggetti ai quali il Miur ha riconosciuto un contributo di 33 mila euro nell’ambito della legge 6 del 2000 concernente le iniziative per la diffusione della cultura scientifica. Il progetto presentato, Grandi Scoperte, è esteso a tutte le scuole della Provincia di Modena e prevede un corso di introduzione alla metrologia per gli insegnanti: ancora una volta sono previsti interventi di esperti del museo in classe per consentire lo svolgimento di attività sperimentali.
Giovani scienziati per grandi scoperte
della Bilancia, ha coinvolto anche gli Istituti Comprensivi Carpi Nord, Sacro Cuore e Soliera ed era rivolto alle classi quarte e quinte della primaria. Le trenta classi
hanno così potuto effettuare 180 ore di laboratori con sperimentazioni scientifiche di misura, oltre a una visita al Museo. Ogni Istituto ha poi ricevuto il kit strumentale
composto da una cinquantina di oggetti e strumenti identici a quelli utilizzati in classe durante le ore laboratoriali, con un vademecum per riproporre successivamente le
Nell’area antistante il palazzo municipale sarà allestito un atelier cittadino condotto da Chiara Beschin, arte terapeuta in risposta ai sempre più assidui fatti di cronaca legati alla violenza sulle donne e ai femminicidi. Le associazioni Udi, Vivere Donna, Cif e Amnesty International di Carpi in difesa dei diritti delle donne si sono unite per proporre questa modalità di comunicazione attiva
Nel respiro delle donne
Chiara Beschin
Carpi in difesa dei diritti delle donne si sono unite per trovare una modalità di comunicazione attiva, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e trasformare il cuore della piazza di Carpi in un luogo di confronto e costruzione del futuro. Nell’area antistante il palazzo municipale sarà allestito un atelier cittadino condotto da Chiara Beschin, arte terapeuta, attivo nelle giornate di sabato 17 settembre alle 18, 8 ottobre
alle 17, domenica 16 ottobre alle 17 e che avrà la sua conclusione in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre. “Tramite la tecnica del Caviardage – Found Poetry (metodo Tina Festa) sarà allestita una porta – spiega la carpigiana Chiara Beschin – che nella sua dimensione simbolica è una porta chiusa alla violenza. La cittadinanza è invitata a donare un proprio atto poetico di speranza. Il metodo caviardage é una tecnica creata per cercare poesie nascoste in qualsiasi tipo di testo, in romanzi, saggi, poesie, canzoni, articoli di giornale. Nasce come pratica di censura, una bella provocazione e atto trasmutativo in un’occasione come questa per ritrovare frasi autentiche, frasi di libertà e anno XVII - n. 33
capacità logica e il rispetto dell’avversario”. “Un’analoga esperienza – ricorda il sindaco di Campogalliano Paola Guerzoni che ricopre anche l’incarico di assessore all’Istruzione dell’Unione Terre d’Argine – era stata fatta quattro anni nella scuola d’infanzia e per questo abbiamo portato avanti un protocollo per l’intervento dei genitori per consentire loro di collaborare nel rispetto delle regole. “Mi preme sottolineare che lo spirito del protocollo non è quello di delegare ai genitori attività che dovrebbe svolgere il Comune, bensì di farne di più, grazie all’impegno di tutti. Di cose da fare ce ne sono tante e la collaborazione dei genitori è preziosa: negli stessi giorni, la scuola è diventata più sicura e bella, perché mentre i genitori tinteggiavano, i tecnici del Comune effettuavano le prove di sicurezza dei soffitti”. Sara Gelli
dare voce a quel femminile che vogliamo richiamare. Nel suo potenziale vedo uno spazio di incontro, di ricerca e di scambio poetico, ma soprattutto di esperienze di vita da condividere. L’arte permette in questa modalità simbolica di avvicinarci con maggiore consapevolezza e responsabilità a questi temi caldi che sono in attesa di una risposta imminente. Per cui da tecnica di censura il caviardage si trasformerà in tecnica di base di annerimento di alcune parti di un testo (frasi, parole) che non ci servono, affinchè ciò che resta possa essere messo in luce e comunicare in modo chiaro il nostro atto poetico”. A disposizione ci sarà un kit “per permettere alla piazza di rispondere in prima persona al tema della violenza sulle donne. Gli elaborati resteranno appesi alle sagome perché il libero messaggio personale resti alla comunità”. L’intera documentazione sarà poi presentata in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Sara Gelli
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Due saranno le sedi farmaceutiche comunali: una nella zona di via Peruzzi e l’altra nel nuovo quartiere di Cibeno al di là di via Roosevelt
Le farmacie diventano 21 E’ stata deliberata La normativa prevede l’istituzione di una nuova l’istituzione di una sede farmacia sul territorio farmaceutica ogni 3.300 comunale in aggiunta alle abitanti e la popolazione sedici già esistenti e alle residente risulta pari a quattro recentemente 70.419 abitanti con un individuate e di prossima trend in aumento. Per apertura. L’ultima sarà la questo motivo è stata ventunesima farmacia a istituita una nuova sede Carpi e servirà il nuovo farmaceutica e il Comuquartiere sorto al di là di via ne di Carpi procederà al Roosevelt nella zona di via Canalvecchio più prossima a diritto di prelazione. via Griduzza. “La normativa prevede l’istituzione di una sede farmaceutica ogni 3.300 abitanti – spiega l’assessore Daniela Depietri – e la popolazione residente risulta pari a 70.419 abitanti con un trend in aumento. Per questo motivo è stata istituita una nuova sede farmaceutica e il Comune di Carpi procederà al diritto di prelazione”. La ventunesima farmacia (la cui circoscrizione è ricompresa fra le vie Lago di Garda, Roosevelt, Martiri di Fossoli, Joffre, Salvarani, Caffagni, Valentini, Bonasi, un breve tratto di via Canalvecchio, poi si sviluppa verso est all’altezza di via Rocchini, via Cavata, stradello Donella, e poi verso nord lungo Cavo Lama fino a incrociare via Griduzza, tangenziale 12 luglio fino alla ferrovia Modena-Mantova) sarà dunque comunale e si aggiungerà a quella, su cui il Comune ha già proceduto al diritto di prelazione, prevista nella zona di viale Peruzzi dove sorgerà anche la Casa della Salute. Le tre nuove farmacie private assegnate nel mese di maggio dovrebbero aprire entro la fine sell’anno nella frazione di Cortile; nella zona di Quartirolo tra via Sigonio, via Marchione e Cavo Lama; nella zona di via Remesina verso la tangenziale Losi tra via Quattro Pilastri, via Gusmea e via Longhena.
Inaugura sabato 17 settembre il nuovo spazio alimentare all’interno della Farmacia Santa Caterina in via Pezzana dedicato ai prodotti senza glutine e per intolleranze
In farmacia per fare la spesa
“Una corretta alimentazione ci mantiene sani, un’alimentazione sbagliata favorisce l’insorgere di problemi. Inoltre sempre più ci vengono richieste indicazioni sulla dieta più corretta alla quale attenersi durante l’assunzione di specifici farmaci. Per questo è stato necessario aumentare le nostre competenze per fornire consigli professionali e il passo successivo è stata la decisione di dotarci di una settore all’interno della farmacia in cui trovare i prodotti” spiega la dottoressa Marina Colli, titolare della Farmacia Santa Caterina in via Pezzana, a Carpi. I lavori per adattare 100 mq del piano interrato sono terminati e sabato 17 settembre avrà luogo l’inaugurazione del nuovo spazio alimentare dedicato ai prodotti senza glutine e per intolleran-
ze. Alle 11 verranno proposti due aperitivi, uno dedicato ai celiaci e l’altro a chi si ispira a uno stile di vita salutariano (chi non riuscirà a partecipare al mattino potrà rifarsi nel pomeriggio alle 18). “Da diversi anni presso la Farmacia Santa Caterina è possibile sottoporsi al test delle intolleranze e tante persone lo hanno richiesto: a fronte dell’esito del test però la difficoltà principale è quella di reperire i prodotti per rimodulare la propria dieta. Per questo ci siamo attrezzati per proporre un’offerta di prodotti freschi e surgelati per dare risposta a chi cerca un’alternativa”. Variare gli alimenti senza eliminare quelli a cui si è intolleranti è una delle regole importanti da seguire, “ma è altrettanto fondamentale prestare attenzione alla scelta dei prodotti e all’etichetta di un
Marina Colli
Una vera e propria folla ha presenziato all’inaugurazione della Coop di via Don sturzo, curiosa di osservarne da vicino il look rinnovato
La Coop Magazzeno riapre tutta nuova
Ha riaperto col botto, lo scorso 7 settembre, la Coop Magazzeno di via Don Sturzo. Malgrado le polemiche relative alla rumorosità del cantiere (peraltro durato “soltanto 50 giorni”, hanno sottolineato l’amministratore delegato alla Gestione di Coop Alleanza 3.0 Massimo Ferrari e il sindaco Alberto Bellelli) una vera e propria folla ha assiepato il punto vendita, curiosa di osservarne da vicino il look completamente rinnovato. Il supermercato - raddoppiato nella superficie di vendita, passando da 800 a 1.500 metri quadri - presenta numerose novità come, ad 6
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esempio, il reparto salutistico, dove è ospitato anche il Coop Salute servito da tre farmacisti, per acquistare articoli parafarmaceutici e farmaci senza obbligo di ricetta e prodotti per la cura della persona oltre a quelli per la pet care. Spazio al cibo vegano e biologico, mentre la piazzetta dell’ortofrutta offre, valorizzandolo, il meglio dei prodotti agro-alimentari a marchio Coop. Nuovissimi anche i banchi dei reparti pescheria, macelleria – in cui è esposta un’ampia gamma di carni selezionate italiane a marchio Coop come la scottona nata e allevata in Italia – e
cibo” sottolinea Marina “E’ importante Colli annunciando che prestare attenzione lo spazio alimentare sarà alla scelta dei prodotti utilizzato anche per e all’etichetta di un proporre incontri aperti cibo” sottolinea Marialla cittadinanza sulle na Colli annunciando tematiche dell’alimentache lo spazio sarà utizione correlata alla lizzato anche per prosalute. La farmacia si porre incontri su aliconfigura oggi come un mentazione e salute. presidio sanitario sul territorio: oltre alla distribusostenibilità economica e zione di tutti i medicinali a l’aumento del numero delle carico del Sistema Sanitario farmacie potrebbe indebolirNazionale, è possibile lo” prosegue la dottoressa accedere dalla farmacia alle Colli. Da oggi le farmacie prenotazioni del Cup oltre ad che hanno una sede fisica avere servizi, consigli e possono anche organizzarsi informazioni sulla propria per la vendita on line dei salute. “In farmacia si medicinali senza obbligo di dispensano farmaci, prodotti prescrizione medica ma “per e servizi e ogni farmacista ora non ci avventureremo su dedica almeno due ore al questo terreno e non tanto per giorno a fornire consulenza la complessità dell’iter gratuita su un bene fondaburocratico. Il rischio è che il mentale qual è la salute. In farmaco, che è un bene di farmacia è possibile prenota- prima necessità, possa venire re visite ed esami grazie alla inteso come un bene di disponibilità del personale consumo e che si snaturi il delle farmacie. E’ inoltre ruolo del farmacista. Non possibile sottoporsi in credo si possa fare da dietro farmacia a test ed effettuare uno schermo premendo un alcune prestazioni. Ma il tasto con un clic”. sistema è al limite della Sara Gelli
gastronomia. A completare l’offerta, il banco del pane e pasticceria – anche con il servizio self – con le sue produzioni interne. Grazie ai lavori di ristrutturazione, il negozio è stato poi dotato di accorgimenti ambientali, come i banchi refrigerati chiusi e l’illuminazione a led. Un investimento importante su una piazza, quella di Carpi, considerata da Coop Alleanza 3.0, “fondamentale”, come sottolinea l’ad Massimo Ferrari. Questa è la seconda città della provincia di Modena e ci vuole bene, basti pensare che su 70mila abitanti si contano quasi 40mila soci. Questo nuovo punto vendita rappresenta il massimo di ciò che noi, oggi, riusciamo a esprimere, cioè una grandissima enfatizzazione di tutti i reparti freschi, nostro punto di forza. Abbiamo inoltre stretto un rapporto con i produttori locali che per noi è basilare, poiché noi siamo parte di questo territorio, siamo italiani, viviamo qui e quindi abbiamo il piacere di poter avere nei nostri punti vendita le eccellenze di questa terra”. Il nuovo supermercato occupa 66 lavoratori, una ventina di addetti in più rispetto a prima della riqualificazione, “a
Oltre 120 i partecipanti alla Festa del gruppo di controllo del vicinato delle frazioni di Santa Croce e Gargallo
Piacere: sono il suo vicino di casa… Lo scorso 8 settembre si è svolta, in via Chiesa a Santa Croce, la Festa del controllo del vicinato delle frazioni di Santa Croce e Gargallo. Oltre 120 i partecipanti, alcuni dei quali non ancora iscritti al gruppo: hanno approfittato dell’occasione festosa per conoscersi e, alcuni, decidendo di aderire al Controllo di Vicinato, hanno scelto di mettersi in discussione, facendo la propria parte per assicurare così maggiore sicurezza al territorio. La festa, alla quale hanno contribuito tutti portando qualcosa da condividere, ha centrato il suo obiettivo primario, ovvero favorire il confronto e la conoscenza reciproca, dando il via a preziosi rapporti di vicinato, requisito essenziale per il
dimostrazione che l’impresa cooperativa vera sa investire ciò che raccoglie, producendo occupazione e, allo stesso tempo, dando risposte di qualità a un quartiere densamente popolato come questo”, ha commentato il primo cittadino di Carpi. Il sindaco Bellelli ha poi ribadito l’importanza del rapporto tra la cooperativa e i piccoli produttori del ter-
funzionamento del gruppo. “Durante la festa - sorride il coordinatore del Gruppo, Fausto Paltrinieri - le Forze dell’Ordine hanno pattugliato le due frazioni in modo da evitare che malintenzionati potessero approfittare dell’occasione e per questo vogliamo ringraziarle. Oltre ai tavoli e al ricco buffet, avevamo allestito un impianto di amplificazione con microfono, grazie al quale ognuno si è potuto presentare e si sono potute fornire informazioni e consigli circa i giusti comportamenti da adottare. La cosa che più mi ha commosso - conclude Paltrineri - sono state alcune signore che mi hanno avvicinato per manifestarmi la loro gioia nel rivedere il quartiere riunito. Un tempo ci conoscevamo tutti, mi ripetevano, ora le cose sono cambiate, grazie per aver organizzato questo momento”. Un successo che si cercherà di ripetere nuovamente anche a primavera.
ritorio. in grado di generare “una filiera sana, una modalità nuova e sostenibile di crescita che genera indotto e salvaguarda le imprese agricole. La chiave di volta per andare oltre la conflittualità che da sempre esiste tra grande distribuzione e fornitori locali”. Jessica Bianchi
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LA SALUTE COMINCIA DALLA SPESA! INAUGURAZIONE SABATO 17 SETTEMBRE NUOVO SPAZIO ALIMENTARE CON PRODOTTI SENZA GLUTINE E PER INTOLLERANZE
APERITIVO ORE 11 E 18 IN VIA PEZZANA, 82
TANTO GUSTO E ASSORTIMENTO, PRODOTTI FRESCHI E SURGELATI E UN’ESPERTA A DISPOSIZIONE! In collaborazione con:
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Il carpigiano Fabio Mora, Coordinatore della Centrale Operativa 118 Emilia Est, è tornato da Montegallo il comune marchigiano dove opera la colonna mobile regionale della Protezione Civile. “So cosa stanno vivendo qui – dice - perché dopo il 2012 so cosa vuol dire non poter tornare a casa, vedere il proprio centro storico transennato e il proprio ospedale a pezzi. Quello che noi tentiamo di fare è dare dignità alla vita di queste persone e autonomia alla comunità”.
“Ora so cosa prova chi vive fuori casa”
“Ero a Roma in hotel e la scossa ha fatto tremare per centoquarantadue secondi la stanza in cui alloggiavo all’ottavo piano. Mi sono svegliato e sono rimasto a guardare attraverso la fessura delle tapparelle in attesa che il palazzo di fronte crollasse. Quando è finita ho chiamato Francesco, il mio collega, e gli ho detto: preparati perché ci chiamano”. La mattina del 24 agosto è arrivata la chiamata e la colonna mobile regionale di Protezione civile era pronta a partire nel pomeriggio. “Quando siamo arrivati alla sera sono immediatamente iniziati i rilievi per costruire il campo e già il giovedì mattina eravamo al lavoro” racconta il carpigiano Fabio Mora dell’Ausl di Modena, coordinatore della Centrale Operativa 118 Emilia Est mobilitato insieme ai colleghi Erika Moretti infermiera del ps/118 di Ferrara, Gabriele Marangon del ps/118 H di Delta Lagosanto, Giorgio Pasetto medico del ps/118 di Mirandola e Claudio Micheletti autista soccorritore del 118 di Bologna. Nel momento in cui si verifica un disastro, la Protezione Civile Nazionale chiede la disponibilità alle regioni di attivarsi per partire con la colonna mobile (logistica, cucina, approvvigionamenti, tecnici, personale sanitario, oppure con parti di essa) la cui autonomia nell’emergenza deve reggere per 72 ore. “Nel comune marchigiano di Montegallo, affidato all’Emilia Romagna, sono stati allestiti tre campi gestiti dalla nostra Regione nelle frazioni di Uscerno e di Balzo per accogliere 196 persone. Nel campo presso il camping Vettore c’è il punto “Non ci attiveremo se non troveremo un interlocutore affidabile” chiarisce durante l’intervista il presidente della Onlus Tutti Insieme a Rovereto e S. Antonio in Mercadello, Maurizio Bacchelli. Le telefonate sono partite subito dopo le scosse che hanno devastato il Centro Italia anche perché le relazioni che si sono saldate a Rovereto in occasione del terremoto del 2012 sono a lungo termine: “ci siamo sentiti al telefono con gli amici trentini della Val di Non, con il gruppo di Sassuolo e coi rappresentanti dell’associazione Community per capire come sarà possibile muoversi”
Da sinistra: Erika Moretti, Gabriele Marangon, Claudio Micheletti, Giorgio Pasetto e Fabio Mora
“Dopo i terremoti in Abruzzo e in Emilia che ho vissuto in prima linea, ho rilevato un salto di qualità: il modello di intervento della colonna mobile di Protezione civile dell’Emilia Romagna si è ulteriormente consolidato ed è estremamente efficace con funzionari ben preparati”. medico, ma ogni campo è dotato di ambulanza. A questi si aggiungono altri nove micro campi di prossimità che ospitano 73 cittadini: si tratta perlopiù di anziani che non vogliono allontanarsi dalle loro case, uno di loro mi ha detto che non è mai nemmeno stato ad Ascoli Piceno”. Lavorano l’orto e accudiscono le bestie, si lavano in casa ma non ci possono dormire perché, nel Comune di Montegallo, a 870 metri d’altezza, dove vivono 540 abitanti
d’inverno e 5mila d’estate, tutte le abitazioni sono state dichiarate inagibili. Viste da fuori sembrano non aver subito danni, all’interno sono state devastate dal sisma. Qui, dove si sono registrate due vittime e qualche ferito, “l’emergenza è socio-sanitaria – spiega Mora – perché c’è da ricostruire la rete dei servizi. Per questo abbiamo attivato collaborazioni coi medici di base che accolgono i pazienti nella tenda che funge da ambulatorio, con gli assistenti sociali, il
distretto sanitario e anche con gli psicologi d’emergenza. Favorendo la sinergia fra le diverse componenti è possibile stratificare i bisogni e dare delle priorità con l’obiettivo di garantire una scelta trasparente in merito alle collocazioni delle persone. La nostra funzione è stata quella di raccordare tutte le varie funzioni al fine di ricreare, nuovamente, una rete assistenziale che il terremoto ha completamente sfaldato”. Poi c’è da provvedere allo stoccaggio degli alimenti, allo smaltimento dei rifiuti (anche di quelli speciali che vengono prodotti dalla nostra attività), alla predisposizione di un percorso per le salme, alla riduzione dei rischi di diffusione delle malattie esantematiche: “il
controllo dei Nas, avvenuto domenica 28/08 non ha rilevato criticità nel nostro campo, abbiamo lavorato sodo, non meno di diciotto ore al giorno per almeno cinque giorni in quanto, in queste situazioni, non esiste una turnazione ma si va avanti a oltranza. “Dopo i terremoti in Abruzzo e in Emilia che ho vissuto in prima linea, ho rilevato un salto di qualità: il modello di intervento della colonna mobile di Protezione civile dell’Emilia Romagna si è ulteriormente consolidato ed è estremamente efficace con funzionari ben preparati. In quattro ore eravamo pronti a partire con la colonna mobile dalla cucina al personale sanitario. “Dove va, la Regione Emilia Romagna fa la differenza”, questo ci siamo sentiti dire. Che tipo di reazione ha avuto la popolazione? “Qui non hanno quella predisposizione all’assistenzialismo che paralizza l’intraprendenza: le persone escono dal campo alla
mattina per andare a lavorare nell’orto e portarci frutta e ortaggi che poi vengono consegnati alla cucina. Sono disponibili, si fanno coinvolgere e hanno una buona attitudine alla resilienza”. Dopo il terremoto del 2012 che Fabio Mora ha vissuto sulla sua pelle, qualcosa è cambiato. “Non è paura, ma vedere queste persone mi ha fatto salire il magone, perché so cosa stanno vivendo: so cosa vuol dire non poter tornare a casa, vedere il proprio centro storico transennato e il proprio ospedale a pezzi. Vivere nelle tende con altre persone, dormire tutti insieme, utilizzare lo stesso bagno è dura: è come sentire compromessa la propria dignità. E quello che noi tentiamo di fare è ridare tale dignità alla vita quotidiana di queste persone e autonomia alla comunità”. Ma intanto piove da due giorni ed è un disastro: c’è freddo di notte, la felpa e il sacco a pelo non bastano. Sara Gelli
La onlus Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio in Mercadello sta verificando la possibilità di arrivare a definire e realizzare un progetto autonomo e significativo per la popolazione terremotata del Centro Italia
“Non ci attiveremo se non troveremo un interlocutore affidabile” Maurizio Bacchelli
spiega Bacchelli. I protagonisti della rinascita di Rovereto, oltre ad aver collaborato alla realizzazione del Palapanini, della Casa della Salute e della Casa dello
Sport, hanno costruito una rete di relazioni e amicizie che resistono nel tempo. “Lo sappiamo bene: finché si è nell’occhio del ciclone tutti ti portano cose, anche completamente inutili. Ma la ricostruzione è un’altra cosa”. Cartina geografica alla mano quelli della onlus stanno studiando il territorio e quei paesini per capire se “esiste un’area che si presti a un intervento simile a quello che abbiamo approntato per Rovereto”. Alla fine del mese è in programma un viaggio di ricognizione
con un calendario di appuntamenti molto preciso per verificare se ci sono le condizioni “per progettare un intervento che abbia un senso per la comunità e la collettività. Nel caso ci mobiliteremo anche sul fronte finanziario per la realizzazione di un grande progetto, forti del know how maturato in occasione della ricostruzione a Rovereto. Nel caso in cui non ci siano determinate condizioni, ci prodigheremo comunque per portare il nostro aiuto provvedendo alle anno XVII - n. 33
necessità con progetti alternativi”. La raccolta fondi è già partita con l’organizzazione di iniziative e cene. La onlus sa di dover procedere ‘in punta di piedi’ nel rispetto della popolazione “che si deve però mettere in gioco e collaborare se vuole avere una speranza di futuro”. Al ritorno dalle zone terremotate ci sarà una nuova assemblea dopo quella del 30 agosto scorso e sarà l’occasione per ragionare insieme su quale obiettivo porsi. S.G. venerdì 16 settembre 2016
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un vero e proprio esercito di persone ha occupato il centro storico in occasione dell’edizione autunnale di Carpi C’è
Che stile Carpi c’è!
Foto di Luciano Arletti
L’estate è ufficialmente finita e a suggellarne il termine, sabato 10 settembre, è stata Carpi C’è: la kermesse, amatissima dai carpigiani e non solo, ha richiamato nel cuore di Carpi migliaia di persone desiderose di divertirsi all’aria aperta, tra una passeggiata, un drink, una cena, un po’ di shopping e tanta musica. Fil rouge dell’edizione autunnale della manifestazione promossa da Comune di Carpi e InCarpi, ribattezzata Carpi fashion night in omaggio alla mostra dedicata a Newton, la moda, dagli Anni Sessanta ai Novanta. Numerose le ragazze che hanno colto l’invito e si sono vestite a tema, dando vita a invidiabili look squisitamente retrò. Una notte lunghissima e stilosa, la cui formula ormai collaudata è capace di richiamare, di edizione in edizione, nel centro storico cittadino, persone di ogni età.
Caccia al tesoro, corsi, laboratori, letture e passeggiate. E tanti altri giochi per i più giovani. Tutti rigorosamente all’aria aperta. Si chiama #tuttiinnatura la proposta che la Lipu lancia attraverso il proprio sito www.lipu.it e l’evento pubblico che si terrà domenica 18 settembre nelle principali città italiane. Luoghi dove i volontari delle sezioni della Lipu organizzeranno incontri aperti a tutti per passare tempo all’aria aperta e svolgere attività semplici anche dietro casa, come leggere, suonare, giocare, disegnare o anche, semplicemente, consumare un pic-nic. A Carpi con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Ceas Terre D’Argine i volontari della sezione locale Lipu invitano i cittadini presso il Crea (il Campo Ritrovato delle Essenze Autoctone) in Piazzale XXV Aprile a Cibeno dalle 9 alle12,30: in programma un laboratorio tra i filari dei frutteti di disegno naturalistico, del paesaggio, delle specie di frutti colti e osservati dal vivo e di sagome di uccelli che frequentano l’area; un laboratorio nei prati a fianco delle siepi, all’ingresso del bosco, di costruzione di nidi artificiali, mangiatoie per gli uccelli. Per bambini e anziani ci saranno alcuni punti di sosta per il relax e verrà proposta la 10
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Carpi omaggia uno tra i più grandi fotografi di moda di tutti i tempi. Sono oltre cinquanta le immagini di Helmut Newton esposte a Palazzo Pio
Un maestro a Palazzo
Helmut Newton. A gun for hire, selection/Le fotografie per Blumarine 1993-1999. E’ questo il titolo della prestigiosa mostra allestita a Palazzo Pio e dedicata ad Helmut Newton, uno dei più grandi fotografi di moda di tutti i tempi. Oltre cinquanta le immagini esposte, alcune delle quali per la prima volta in Italia: una dopo l’altra raccontano con straordinaria potenza la stagione che ha visto il maestro tedesco lavorare per Blumarine, una delle aziende simbolo del comparto tessile di Carpi, ideando campagne di comunicazione che hanno coinvolto icone di femminilità come Carré Otis, Nadja Auermann, Carla Bruni, Monica Bellucci ed Eva Herzigova. “Sono davvero orgogliosissima di essere qui accanto alle foto meravigliose di Newton, un uomo geniale nonché uno dei più grandi maestri mai esistiti. L’incontro tra Blumarine ed Helmut Newton - racconta la stilista Anna Molinari - è stato quasi casuale: a insistere affinché gli affidassi le nostre campagne pubblicitarie furono mia figlia Rossella e l’amica, nonché giornalista di Vogue, Manuela Pavesi”. Un progetto, per quegli anni, rivoluzionario. E’ la prima volta, infatti, che un marchio italiano legato all’idea tradizionale di impresa famigliare, idealmente rivolto all’eleganza della donna borghese, sceglie di presentarsi in modo tanto innovativo, rivoluzionando il proprio modo di comunicare in favore di un’idea di femminilità più eccentrica e provocante. “Inizialmente - rivela la signora Molinari - avevo qualche perplessità poiché mi ero sempre affidata a fotografi più romantici ma devo ammettere che
Anna Molinari
negli anni di collaborazione col maestro siamo riusciti a instaurare un’unione pressoché perfetta. Non appena l’ho conosciuto, lui lavorava a Montecarlo, mi sono innamorata: lui è riuscito a conciliare la mia idea delicata ed elegante di seduzione col suo estro. Ricordo - sorride la signora Molinari - che aveva sempre con sé un paio di tacchi a spillo vertiginosi e due protesi per il seno nel caso le modelle avessero bisogno di un ritocchino… Fu un salto nel buio, ma il coraggio che dimostrai allora fu ampiamente ripagato: il maestro Newton, con i suoi scatti, ha contribuito a portare il nome di Blumarine in tutto il mondo”. Campagne, quelle elaborate da Newton, capaci di andare oltre gli schemi. Il maestro infatti, ri-
fiutando lo studio delle pose e vivendo dell’istintività e dell’immediatezza dell’ispirazione, ci restituisce una sensualità divertita, allusiva. Giocosa. “Chi ha avuto il coraggio di uscire dai confini della nostra piazza, guardando oltre, è stato ripagato. La storia di successo di Blumarine è un esempio al quale guardare e ispirarsi. Questa mostra rappresenta uno straordinario omaggio a Newton e a un’eccellenza della nostra città. Blumarine ci ricorda che questo territorio ha avuto - e ha tuttora - le carte in regola per rilanciarsi e farcela”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Giuseppe Schena. Entusiasta anche l’assessore alla Cultura e alle Attività Produttive, Simone Mo-
relli: “sono molto felice di poter ospitare Helmut Newton a Carpi. Lo abbiamo voluto con forza poiché è legato all’imprenditoria, al fashion e alla moda carpigiana… fattori sui quali stiamo investendo tanto. Sono anche soddisfatto per le aziende: vedranno come già qualche anno fa in città si scommetteva con forza su un fattore vincente come la comunicazione. Newton sono convinto rappresenti un nome capace di portare Carpi alla ribalta non solo in ambito nazionale ma anche internazionale. Speriamo che questa possa essere la prima mostra dedicata alla moda di una lunga serie”. L’esposizione (curata da Luca Panaro, è stata ideata e prodotta da Comune di Carpi-Musei di Palazzo dei Pio in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino e Blumarine, grazie al contributo di Fondazione Crc, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Cmb e Unipol Assicurazioni. Il costo della mostra, circa 112mila euro, non ha comportato alcun esborso da parte del Comune poichè sostenuto interamente dagli sponsor) si compone di 34 fotografie di grande formato che documentano le campagne dell’artista per Blumarine e di altri 12 scatti dedicati a lavori effettuati da Newton per brand come Versace, Yves Saint Laurent e Thierry Mugler. A completare la mostra altri 7 scatti provenienti dalla collezione privata di Anna Molinari; i book realizzati con le campagne fotografiche di Newton e due album inediti con le foto e le annotazioni dell’autore. Infine, in Sala dei Mori, vengono presentate testimonianze video che presentano la figura di Newton e la sua arte. Jessica Bianchi
Si chiama “tuttiinnatura” l’evento pubblico che si terrà domenica 18 settembre presso il Crea, il Campo Ritrovato delle Essenze Autoctone, a Cibeno
Viviamo il verde lettura di favole e poesie sul bosco, sui prati e i loro abitanti. Nei percorsi si potranno leggere su cartelli frasi significative, citazioni e slogan sul valore dei “luoghi del cuore”, scritte che verranno riprodotte su segnalibri da distribuire ai partecipanti. Scopo principale dell’iniziativa è far ritrovare alle persone il contatto (spesso perduto, vivendo in città) con la natura, promuovendo il tempo libero tra-
scorso in outdoor piuttosto che in casa e magari incollati a tablet e pc. “Gli effetti positivi sulla salute dello stare all’aria aperta, in natura ma anche nel verde urbano, sono molteplici – afferma Daniela Rustichelli, delegato della Sezione Lipu di Carpi - in primis, un maggior legame emotivo con la natura, che può rafforzare il senso di appartenenza e lo spirito di aggregazione. Sono numerosi gli studi che confermano, inoltre, che le persone che trascorrono più tempo libero all’aperto godono di una salute migliore e sono più felici, empatiche, sicure di sé, nonché creative e concentrate. Con il nostro progetto #tuttiinnatura – prosegue Daniela - vorremmo incentivare la buona abitudine di sfruttare gli spazi verdi, facendoli diventare luoghi abituali e privilegiati per il nostro tempo libero”.
Costruirsi una carriera e una vita altrove, a centinaia di chilometri di distanza dalla propria casa d’origine. E’ quello che ha fatto con coraggio e determinazione la carpigiana 37enne Claudia Astarita, laureata in Scienze delle Relazioni Internazionali, con un Master a Milano e un dottorato in Scienze Politiche/Studi Asiatici conseguito all’Università di Hong Kong, dove ha vissuto dal 2005 al 2009. Perché hai scelto proprio la Cina? “Sono arrivata a Hong Kong con una borsa di ricerca dell’Istituto per il Commercio Estero spinta dalla mia grande passione per l’Asia. Sono sempre stata molto attratta da Paesi completamente diversi dal nostro e il continente asiatico mi piace in modo particolare, perché oltre a essere un luogo in cui scoprire qualcosa di nuovo e rimettersi in discussione ogni giorno, è molto sicuro, quindi dal mio punto di vista più facile da esplorare. Ci ho trascorso anni indimenticabili e ho conosciuto anche mio marito Marco con cui ho avuto due figli. Ho vissuto in Cina e in India, per motivi di ricerca e per periodi più brevi, e ho cercato di confrontarmi il più possibile con le persone del luogo e di capire la loro cultura”. Qual è stato il motivo che ti ha spinta a trasferirti a Melbourne?
LA 37ENNE CARPIGIANA CLAUDIA ASTARITA HA INIZIATO A VIAGGIARE GIOVANISSIMA PER I SUOI STUDI INTERNAZIONALI, VIVENDO PRIMA IN CINA, POI IN INDIA, E TRASFERENDOSI IN SEGUITO IN AUSTRALIA, MA DICE: “SONO PRONTA A RIPARTIRE nuovamente”.
Spiegare l’Oriente a Melbourne
“Gli australiani hanno molto senso pratico e tendono a semplificare tutto, dai pranzi veloci e frugali al fatto che vestano leggeri se stessi e i propri figli anche d’inverno per velocizzare i tempi, uscendo spesso in ciabatte o addirittura scalzi”.
Claudia Astarita con la sua famiglia
“Mi sono trasferita ad agosto del 2013 insieme a tutta la mia famiglia, perché mio marito ha iniziato a lavorare qui come diplomatico per il Consolato Italiano. Prima di partire alla volta dell’Australia, avevamo vissuto quattro anni a Roma”. Come è stato l’impatto con la nuova realtà? “Avevamo tantissime aspettative che poi non si sono concretizzate. Ci eravamo avvicinati all’Australia con una visione piena di stereotipi e preconcetti. Avendo vissuto per un lungo periodo in
un’altra ex colonia britannica credevamo che l’impostazione della metropoli potesse essere simile a quella di Hong Kong o Singapore e, avendo l’Australia una popolazione prevalentemente “bianca” e di origine occidentale, pensavamo che questo Paese potesse essere più simile all’Occidente, sebbene sia tanto distante da Europa e Stati Uniti. E invece ci siamo sbagliati, e per fortuna, aggiungerei! Abbiamo avuto l’opportunità di apprezzare la diversità di questa nazione in ogni campo: dalla
cucina allo stile di vita, dai valori agli hobby, dal modo di crescere i figli al divertimento e, ancora una volta, grazie al confronto quotidiano, stiamo imparando tantissimo”. Di cosa ti occupi lì? “Sono una docente di Studi Asiatici e lavoro al Centro Studi sulla Cina dell’Università di Melbourne. Dal punto di vista della multiculturalità, non ho mai avuto in vita mia classi così eterogenee nella loro composizione. Oltre agli australiani ho in classe europei, cinesi e asiatici in generale,
qualche africano e alcuni studenti dell’America Latina, ma anche ragazzi turchi, dell’Arabia Saudita, iraniani e ho conosciuto persino una rifugiata del Kurdistan e un ragazzo Yazidi. Discutere di qualsiasi argomento in un gruppo così vario è stimolante e istruttivo non solo per loro, ma anche per me”. Cosa ti piace di più della tua vita a Melbourne? Rimpiangi qualcosa dell’Italia? “Vivere a Melbourne, e in generale in Australia, è bello perché tutto è sem-
plice. La vita di quartiere ricorda un po’ quella di una piccola comunità in cui tutti si aiutano tra loro. Inoltre hanno molto senso pratico e tendono a semplificare tutto, dai pranzi veloci e frugali, al fatto che vestano leggeri se stessi e i propri figli anche d’inverno per velocizzare i tempi, uscendo spesso in ciabatte o, addirittura, scalzi”. Il tuo desiderio è rimanere lì o vorresti tornare in Italia? “A Hong Kong sarei potuta rimanere tutta la vita e ci tornerei anche ora, ma in Australia no, è troppo lontana. Qui si ha la sensazione (o almeno da straniero è così, perché gli australiani la pensano diversamente) di vivere isolati da tutto e da tutti, in una specie di vacanza prolungata, ed è gradevole, ma solo per un periodo. Inoltre mi manca l’Europa e non solo per una questione di valori e condivisione di stili di vita, ma per la bellezza dei luoghi, le opportunità e gli stimoli della quotidianità. Lasceremo l’Australia il prossimo anno, ma non sappiamo ancora dove andremo, dipenderà dalla destinazione che assegneranno a mio marito. Il mio sogno in questo momento è rimanere stabile da qualche parte, possibilmente in Europa, almeno per dieci anni consecutivi, e poter continuare a condividere con le nuove classi nel prossimo Paese tutto ciò che ho imparato qui”. Chiara Sorrentino
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Programma di Carpi Venerdì 16 Ore 9 - 23 Fabrizio Silei Cari estinti Una galleria degli animali scomparsi Installazioni di carta Piazza Mariti Ore 9 - 21 Fabian Negrin Lotte per l’esistenza Illustrazioni de L’origine della specie di Charles Darwin Torre dell’Uccelliera Ore 9 - 23 Le Gallerie d’Arte per il FestivalFilosofia Spazio Meme Ore 10 Le lezioni dei classici Mario Vegetti Fedro di Platone Piazzale Re Astolfo Ore 11.30 Le lezioni dei classici Marcello Musto Il Capitale di Marx Piazzale Re Astolfo Ore 14 - 18 Laboratori per tutti Meno alcol è meglio! Le sfide della promozione alla salute Curatore: Claudio Annovi A cura dell’Azienda Usl Piazza Martiri Ore 15 Lezioni magistrali Enrico Alleva Altruismo animale Piazzale Re Astolfo Ore 16.30 Lezioni magistrali Massimo Recalcati Elogio del fallimento Una prospettiva lacaniana Piazza Martiri Ore 18 Lezioni magistrali Jean Noel Missa Filosofia del doping Auditorium Loria - streaming in francese Piazza Martiri - traduzione in oversound Ore 20.30 Lezioni magistrali Umberto Curi Lotta per la pace Piazza Martiri Sabato 17 Ore 10 Lezioni magistrali Jean Luc Nancy Le armi della critica Auditorium Loria - streaming in francese Piazzale Re Astolfo - traduzione in oversound 12
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Ore 11.30 Lezioni magistrali Vittorio Gallese La nascita dell’intersoggettività Una prospettiva neuroscientifica Piazzale Re Astolfo Ore 11.30 Programma ragazzi In riva al fiume Letture e musiche da L’origine della specie di Charles Darwin Voce recitante: Sara Gozzi Musiche originali: Ilaria Valdevit, Carlo Alberto Bacchi A cura di Castello dei ragazzi Torre dell’Uccelliera Ore 14 - 18 Laboratori per tutti Non andare in fumo Le sfide della promozione alla salute Curatore: Massimo Bigarelli A cura dell’Azienda Usl di Modena Piazza Martiri Ore 15 Lezioni magistrali Hans Ulrich Gumbrecht Bel gioco Auditorium Loria - streaming in inglese Piazzale Re Astolfo - traduzione in oversound Ore 16 - 20 Programma ragazzi Il ritorno degli animali scomparsi Carta e cartone per creare l’animale che non c’è Laboratori per bambini dai 6 anni A cura di Fabrizio Silei Castello dei ragazzi Ore 16 - 20 Programma ragazzi Nascondino mimetico Gioco e laboratorio interattivo per bambini dai 3 anni A cura di Giulia Brandoli Castello dei ragazzi Ore 16 - 20 Programma ragazzi Storie di animali che non ci sono più Narrazioni leggendarie nella galleria dell’evoluzione Con: Sara Gozzi e Valentina Berardi Piazza Martiri Ore 16.30 Lezioni magistrali Massimo Cacciari Filosofia come agòn Piazza Martiri anno XVII - n. 33
si discute di concorrenza e competizione sportiva, conflitti democratici e passioni della rivalità, senza dimenticare che lotta e contesa sono il fondamento tanto della vita biologica, quanto della stessa filosofia
La filosofia scende in Piazza
Il nostro tempo rivela una Emanuele Severino dimensione competitiva che sembra pervadere non solo gli ambiti della vita collettiva ma anche le forme di vita dei singoli, dando inediti significati all’intuizione filosofica originaria che vede nella contraddizione e nella contesa, la genesi di tutte le cose. Il lavoro di questa edizione del Festival Filosofia fornirà riflessioni per riformulare la tensione tra competizione e collaborazione, indagando tanto le valenze della concorrenza economica, quanto il valore positivo che il conflitto può rivestire nella vita delle democrazie. Darà inoltre Massimo Cacciari rilievo alla “gara” per eccellenza, discutendo i significati antropologici e culturali dello sport. L’agone fondamentale La prima pista individua alcune grandi configurazioni della contesa a partire dal capovolgimento che Emanuele Severino compie del celebre detto di Eraclito per cui «polemos è il padre di tutte le cose»: per Severino è piuttosto la “cosa”, concepita dal pensiero greco classico come oscillante tra essere e nulla, a essere madre di tutte le contraddizioni e di tutti i conflitti. Nel contesto astrofisico, il pòlemos si Julio Velasco traduce nelle violente collisioni cosmiche, come la fusione di due buchi neri, capaci di generare increspature nello spazio tempo, lasciando come tracce le “onde gravitazionali” scoperte nel 2016: a parlarne saranno Paola Puppo e Fulvio Ricci, responsabile scientifico di Virgo, l’équipe dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che ha collaborato con la statunitense Ligo per giungere allo straordinario risultato. Telmo Pievani insisterà sul carattere non deterministico, bensì casuale e contingente della selezione; Enrico Alleva, studioso del comportamento animale, sottolineerà il paradosso dell’altruismo come vantaggio evolutivo. Anche la scoperta dei neuroni specchio sembra fornire una base fisiologica all’intersoggettività e, di qui, alla disposizione cooperativa e mutualistica dei primati, come riferirà Vittorio Gallese, uno dei suoi scopritori. In controcanto, Paolo Virno, mostrerà che anche una piccola particella grammaticale come il “non” ha il potere di interrompere l’evidenza della percezione sensibile e persino di negare l’umanità altrui, con tutte le conseguenze antropologiche e politiche che ne derivano. Vita e politica, del resto, sono strettamente congiunte in dispositivi di pensiero e pratiche che vanno sotto il nome di “biopolitica”: Roberto Esposito analizzerà quanto il conflitto e la dimensione agonale dell’esistenza incidano sulla crisi di identità dell’Europa. La sfera pubblica è anche l’arena dove si confrontano e confliggono i valori di riferimento delle comunità: Roberta de Monticelli presenterà un tentativo di sottrarli alla dimensione del relativo per ancorarli a un fondamento assoluto di verità. Se la condizione della specie è contraddistinta da confini mobili e cangianti, Remo Bodei sottolineerà soprattutto quelli che abitano il soggetto individuale e le lotte che oppongono il sé a se stesso per superare i propri limiti morali e intellettuali. Sarà Massimo Cacciari, infine, a discutere la mossa agonica compiuta dal pensiero filosofico in quanto
tale: costitutivamente dialettica, la filosofia argomenta sempre nel più rischioso dei rapporti, quello dialogico. La concorrenza Uno dei perni della vita pubblica nelle società avanzate è il principio della concorrenza. Categoria essenzialmente economica, si rivela più complessa di quanto possa sembrare a prima vista: Zygmunt Bauman ne traccerà lo sfondo discutendo se la disposizione concorrenziale sia connaturata agli uomini o sia piuttosto un prodotto della cultura; Stefano Zamagni mostrerà come essa non coincida necessariamente con la logica dell’interesse privato, in quanto la finalità dei partecipanti al gioco del mercato può essere anche di tipo altruistico; Federico Rampini ne mostrerà le implicazioni negli accordi internazionali di liberalizzazione degli scambi, con le relative ricadute in termini di trasparenza e competizione fiscale tra gli Stati. E la competizione internazionale, che fa oscillare continuamente gli Stati tra anarchia e ordine, guerra e pace, sarà oggetto della lezione di Luigi Bonanate. La presa della concorrenza sul nostro tempo, infine, attraversa anche le vite individuali: Michela Marzano mostrerà come l’esistenza dei singoli sia sempre più gestita in modo manageriale, basando la vita personale su modelli di performance e competizione di matrice aziendale. Polis e conflitto Chantal Mouffe mostrerà come il pluralismo conflittuale e negoziato possa beneficiare le democrazie radicalizzandole; contro le pretese monopolistiche delle “etiche della verità”, Gustavo Zagrebelsky ribadirà che le democrazie necessitano di discordia tra opinioni e valori e di un confronto basato sul rispetto reciproco e le garanzie costituzionali. L’attenzione verrà poi rivolta all’emergere di nuovi “nemici” e nuove forme di conflitto per effetto delle trasformazioni in atto sul piano globale: l’ostilità verso ogni diversità culturale può giungere a vere e proprie «strategie di inferiorizzazione» che, come mostrerà Alessandro Dal Lago, equiparano stranieri e minoranze a veri e propri nemici; Miguel Benasayag perorerà una pratica del conflitto inteso come base del vivere insieme; Stefano Rodotà si soffermerà sul conflitto tra diritti che emerge quando i diritti di cittadinanza e quelli di riconoscimento fondati sulla dignità della persona entrano in tensione per effetto, ad esempio, dei flussi migratori. Anche il paradigma politico fondato sul dualismo “amiconemico” – come sosterrà Carlo Galli – sta assumendo una nuova veste: dal conflitto tra capitale e lavoro alle minacce securitarie del terrorismo, il “nemico” è divenuto invisibile, essendo collocato non più al di là, ma all’interno, dei confini della società. La dialettica politica deve essere preservata e il pluralismo valorizzato anche nei processi di pacificazione, nei quali, come mostrerà Andrea Riccardi, è fondamentale il contributo di attori a vari livelli, dagli Stati alle organizzazioni internazionali e a quelle non- governative. E se la guerra pare diventata di fatto forma e condizione della vita pubblica su scala planetaria, più necessario risulta lo sforzo per pensare e praticare l’alternativa della pace, come sosterrà Umberto Curi. Jean-Luc Nancy presenterà un originale ripensamento della belligeranza del pensiero e delle armi della critica di fronte al suo svuotamento contemporaneo. Il fascino del militarismo e delle armi è d’altronde un nemico insidioso: a partire da Simone Weil e dalla sua lettura dell’Iliade in rapporto all’ascesa del nazismo, Nadia Fusini mostrerà come il pensiero femminile del Novecento
Il fumettista Andrea Bruno espone le tavole del fumetto Paesaggio con il nemico. Vernissage sabato 17, alle 19, presso lo Spazio Meme
Storie di guerra Lo stile di Andrea Bruno, fumettista e illustratore italiano, colpisce per i disegni: non si basano sulla linea bensì sul contrasto fra il bianco della tavola e il nero della china. L’agonismo formale delle sue tavole a fumetti si riflette anche nelle tematiche affrontate, veri e propri “appunti per storie di guerra” e distopie oniriche ambientate in periferie immaginarie, sature di macerie e ruderi industriali. Presso lo Spazio Meme di via Giordano Bruno l’artista esporrà per la prima volta, in occasione del Festival filosofia, le tavole del fumetto Paesaggio con il nemico (vernissage sabato 17, alle 19). Andrea, l’agonismo è la tua impronta, come l’hai riversato nell’ideazione del tuo ultimo fumetto? “Mi interessava lavorare su un’idea di conflitto interno, intestino e permanente. La lettura di un saggio di Agamben mi ha mostrato come il concetto di guerra civile sia qualcosa di peculiare rispetto a quelle tradizionali. Un agonismo trasversale alla comunità e al privato, una forma di
instabilità profonda che pervade ogni aspetto della vita”. Quali fonti ti hanno ispirato per creare l’immaginario di Paesaggio con nemico? “La fonte principale è costituita da dei passi di Eraclito: mi hanno colpito non tanto per il loro contenuto filosofico, quanto per la loro forza evocativa e poetica. Da lì ha preso forma una
abbia elaborato una possibile via Massimo Recalcati d’uscita dall’esaltazione maschile della forza. Passioni agoniche Umberto Galimberti traccerà la fenomenologia della rivalità amorosa, sottolineando la relazione tra eros e pòlemos e in particolare i risvolti della gelosia. Passione “democratica” e ambivalente, l’invidia verrà discussa nelle sue implicazioni da Elena Pulcini. Silvia Vegetti Finzi affronterà invece la questione dell’aggressività soprattutto nei gruppi adolescenziali, mostrandone una funzione evolutiva, laddove lo scontro sostiene la crescita, e una distruttiva, come nel caso dei bullismi. Nelle forme di esclusione e discriminazione, Nicla Vassallo vedrà all’opera pregiudizi, emozioni incontrollate, chiusure cognitive capaci di generare disgusto e repulsione ingiustificati. In un’epoca dominata dal principio del successo e della prestazione, Massimo Recalcati si soffermerà sull’importanza del fallimento, dandone una lettura lacaniana: in quel che pare una mancanza agli occhi dell’Io, si può scorgere, dal punto di vista dell’inconscio, un atto riuscito che mette a valore la perdita e lo scarto. Il pathos della vittoria e soprattutto della sconfitta, con i suoi riti e le sue appartenenze totemiche, sarà discusso da Marc Augé tramite la volontà di rivincita che consente più di un parallelo tra mondo sportivo e quello politico. La gara Carlo Sini mostrerà come l’emulazione costituisca sin dalle radici greche una peculiarità etica e antropologica dell’Occidente. Sulle origini greche si soffermerà anche Eva Cantarella per ricostruire il modello educativo che trovava nel ginnasio il luogo di esercizi tanto atletici quanto intellettuali. Peter Sloterdijk mostrerà come le differenze connesse al potere e al privilegio si siano trasformate in differenze
sequenza onirica e notturna, una piccola rappresentazione punteggiata dalle frasi del filosofo. Inoltre ho utilizzato e citato alcune fotografie di Don McCullin, scattate a Cipro nel 1964, durante la guerra civile”. Hai dichiarato che il segno può rappresentare l’altra parte del racconto quando le parole non bastano. Cosa intendi per segno narrante?
“Nel fumetto tra la parte visiva e il testo può crearsi una relazione complessa: è come se si avessero a disposizione due piste che possono sovrapporsi e mixarsi in tanti modi. Ogni tanto il disegno e la parola all’interno della stessa pagina possono anche raccontare due storie diverse”. Nei tuoi lavori viene prima l’immagine o la sceneggiatura? “In genere queste due componenti procedono di pari passo. Ma lo spunto di partenza è spesso un’immagine, una sequenza “vista”, dalla quale magari si sviluppa un racconto. Avrei molte difficoltà a lavorare con una sceneggiatura tradizionale”. Senti l’esigenza di ambientare le tue storie in atmosfere atemporali e distopiche: perché? “In parte c’è la voglia di svincolarmi da qualsiasi esigenza di documentazione e riproduzione della realtà. Ma, soprattutto, c’è il piacere dell’invenzione e la libertà di poter creare accostamenti temporalmente incongrui che esisteranno solo sulla pagina di un fumetto”.
connesse alle performances di auto-elevazione, decretando il successo dell’allenamento sportivo nella tarda modernità. L’inestinguibile presenza del doping e la progressiva affermazione della medicina migliorativa, di cui parlerà Jean-Noël Missa, andranno a sottolineare il carattere “artificiale” dell’esistenza. Georges Vigarello indicherà come il modello sportivo plasmi la relazione immaginaria con la stessa democrazia, fornendo valore mitico all’idea di una riuscita sociale fondata sul merito e il talento. Salvatore Natoli presenterà la lotta in vista della gloria come terreno elettivo delle virtù, mentre Enzo Bianchi si soffermerà sul combattimento interiore che ciascuno deve compiere per vincere la tentazione e sul regime della prova come esperienza di libertà. Accostata come gioco, la gara si presenta anche come tensione tra una componente disinteressata, fondata su piacere e godimento, e una componente arrischiata come mostrerà Pier Aldo Rovatti. Ellis Cashmore rintraccerà il tema della gara in un fenomeno tutto contemporaneo e mediatico come quello dei talent show, dove la spettacolarizzazione della competizione e l’eguaglianza di opportunità dei partecipanti vanno di pari passo con il voyeurismo di un pubblico affamato di conflitto e crudeltà. Hans - Ulrich Gumbrecht discuterà il valore intrinseco dell’attività sportiva, coincidente con la pura bellezza estetica che si ricerca guardandone le azioni. La gratuità del gesto atletico sarà sottolineata nella lezione di Francesca Rigotti. Un protagonista come Julio Velasco, tra i più vincenti allenatori di pallavolo di sempre, si soffermerà sull’importanza del lavoro motivazionale per fare squadra. Per non avere incidenti al “passaggio a livello” agonistico, Alessandro Bergonzoni, artista della parola e dei suoi mille sensi, consiglia invece di “battere le ali”. Buona filosofia a tutti!
Ore 17.30 Programma ragazzi In riva al fiume Letture e musiche da L’origine della specie Voce recitante: Sara Gozzi Musiche originali: Ilaria Valdevit, Carlo Alberto Bacchi Torre dell’Uccelliera Ore 18 Lezioni magistrali Francesca Rigotti Grazia atletica Piazza Martiri Ore 20.30 Lezioni magistrali Elena Pulcini Invidia Una passione democratica Piazzale Re Astolfo Ore 22 Teatro e performance Marina Massironi Desdemona contro tutti Reading teatrale con musica dal vivo Testi: Lia Celi Regia: Massimo Navone Clarinetto: Fabio Battistelli Violino: Augusto Vismara Pianoforte: Neruda Piazza Martiri Domenica 18 Ore 10 La lezione dei classici Simona Forti Se questo è un uomo di Primo Levi Piazzale Re Astolfo Ore 11.30 Lezioni magistrali Telmo Pievani Lotta per la vita Piazza Martiri Ore 11.30 Programma ragazzi In riva al fiume Letture e musiche da L’origine della specie di Charles Darwin Voce recitante: Sara Gozzi Musiche originali: Ilaria Valdevit, Carlo Alberto Bacchi A cura di Castello dei ragazzi Torre dell’Uccelliera Ore 14 - 18 Laboratori per tutti Lotta all’obesità Curatori: Alberto Tripodi e Gustavo Savino A cura dell’Azienda Usl di Modena Piazza Martiri Ore 15 La lezione dei classici anno XVII - n. 33
Nello Preterossi Le categorie del politico di Schmitt Piazzale Re Astolfo Ore 16 - 20 Programma ragazzi Il ritorno degli animali scomparsi Carta e cartone per creare l’animale che non c’è Laboratori dai 6 anni A cura di: Fabrizio Silei Castello dei ragazzi Ore 16 - 20 Programma ragazzi Nascondino mimetico Gioco e laboratorio interattivo per bambini dai 3 anni A cura di Giulia Brandoli Castello dei ragazzi Ore 16 - 20 Programma ragazzi Storie di animali che non ci sono più Narrazioni leggendarie nella galleria dell’evoluzione Con: Sara Gozzi e Valentina Berardi Piazza Martiri Ore 16.30 Lezioni magistrali Paolo Virno Negazione Se questo non è un uomo Di Primo Levi Piazza Martiri Ore 17.30 Programma ragazzi In riva al fiume Letture e musiche da L’origine della specie di Charles Darwin Voce recitante: Sara Gozzi Musiche originali: Ilaria Valdevit, Carlo Alberto Bacchi A cura di Castello dei ragazzi Torre dell’Uccelliera Ore 18 Lezioni magistrali Emanuele Severino Pòlemos Piazza Martiri Ore 21 Teatro e performance Andrea Zorzi, Beatrice Visibelli Avventuroso viaggio a Olimpia Testo e regia: Nicola Zavagli Coreografie: Giulia Staccioli Con i danzatori dell’Accademia Kataklò: Matteo Battista e Sara Palumbo Piazza Martiri venerdì 16 settembre 2016
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Che Carpi non sia più quella di una volta lo dicono tutti: imprenditori, sindacati, lavoratori, associazioni, enti, gente comune... vedono fabbriche chiudere l’una dopo l’altra e serrande di negozi abbassarsi. E con la crisi economica cominciata qualche anno fa e il conseguente aumento di disoccupati e cassintegrati, è profondamente cambiato anche il modo di vivere della gente. I carpigiani sono sempre laboriosi, attivi e fantasiosi perché queste sono le loro caratteristiche intrinseche, ma ora sembrano depressi e preoccupati per il futuro e per la mancanza di alternative all’industria della maglieria che ha arricchito per quasi mezzo secolo il nostro territorio. I carpigiani sono orgogliosi come un tempo, ma si rendono conto che quella macchina produttiva, fantasiosa e propositiva che avevano creato dal nulla a partire dagli Anni ’50, rendendo ricca e florida questa terra, non c’è più. Dove c’era piena occupazione, ora si registra disoccupazione, soprattutto femminile. Al desiderio di divertirsi è subentrato un atteggiamento sobrio, riservato, quasi rassegnato. Le strade colme di gente della ‘notte bianca’ non devono trarre in inganno, perché quelle strade sono quotidianamente semi deserte e la gente spende sempre meno. Un tempo i bar erano pieni di avventori, ora non più, si animano solo in certe ore. Troppo poco, dicono i gestori, per andare avanti. Perché la gente ha perso la fiducia nel domani e spesso anche nel proprio lavoro. Ecco allora che esplode il fenomeno dei nuovi gestori dei locali pubblici, tutti cinesi, a rilevare i carpigiani che hanno alzato bandiera bianca. Una volta gli alberghi facevano registrare per parecchi mesi all’anno il tutto esaurito, non di turisti, bensì di uomini d’affari, rappresentanti, dirigenti, consulenti, soprattutto tedeschi, attratti dalla nostra industria della maglieria. Ora non più. “I disoccupati che hanno presentato domanda presso il nostro patronato - spiega Giulia Moretti, Non accenna a placarsi la bufera su Aimag. Il futuro societario ancora incerto della multiutility di casa nostra sta destando la preoccupazione dei gruppi consiliari di Forza Italia di Carpi e Mirandola: “il Pd è spaccato - sottolinea il consigliere comunale Roberto Benatti - una parte, infatti, vorrebbe rispettare gli accordi presi con Hera dieci anni fa, confluendo nel colosso bolognese, mentre l’altra vorrebbe percorrere strade diverse, magari unendo le forze con la municipalizzata mantovana Tea”. A oggi nessun impegno è stato preso malgrado il termine indicato per compiere una scelta “fosse stato fissato a fine luglio. La motivazione è ovvia - prosegue Benatti - il Pd stava aspettando l’uscita del Decreto Madia sulla pubblica amministrazione e il conseguente giro di vite sulle partecipate”. Tra le numerose novità introdotte vi sono la responsabilità personale
L ’angolo
di Cesare
Pradella
Dai fasti al declino: altro che capitale della maglieria Giulia Moretti
segretaria della Cgil - sono più di 1.000 nel 2016 e le nuove assunzioni sono per il 70% a tempo determinato, altro che ripresina. Carpi era il centro della Provincia col più alto tasso di occupazione femminile nelle aziende, ora non è più così. In un quinquennio il distretto tessile ha perso il 35% dell’occupazione. Non solo il tessile, anche il meccanico è in crisi con un calo di occupazione del 14 per cento, con le chiusure di Sicar e Sueri e le ricapitalizzazioni e acquisizioni straniere (cinesi e americane) di Goldoni e Angelo Po. Per il settore alimentare è ancora incerto il futuro di Italcarni passata dal concordato alla liquidazione coatta amministrativa, attualmente affittata da una cooperativa di allevatori mantovani e in attesa di un’asta del tribunale di aggiudicazione definitiva. Nelle liste di disoccupazione a Carpi risultano iscritte 5mila persone rispetto alle 2.800 del 2013 e il 55 per cento sono donne”. Non meno severo e preoccupato il parere di Roberto Giardiello di Cisl: “il jobs act, – commenta il sindacalista – che ha reso più stabile una parte dell’occupazione prima precaria, non basta. Qui si sono tagliati pesantemente gli ammortizzatori sociali, soprattutto
Roberto Giardiello
per le piccole aziende, senza aver prima costruito una via di uscita dalla crisi, la quale appare sempre più come uno stato di fatto permanente. Le aziende che vanno bene non producono sufficiente occupazione, crescono nel fatturato senza creare lavoro. Inoltre, in questa fase già critica, si è inserita un’ulteriore difficoltà, quella dei Consorzi fidi che per anni hanno dato una mano alle piccole imprese. L’accesso al credito rimane un problema, come ci segnalano molte aziende, e contribuisce a creare tensioni. In qualche caso con troppa disinvoltura sono stati revocati fidi ad aziende che, messe alle strette, a loro volta hanno messo il personale in cassa integrazione o peggio. Questo, unito a qualche procedura di concordato che la legge fallimentare ha reso troppo facile, in più di un caso è stato elemento decisivo per la cessazione di attività di aziende già esposte
Luigi Tollari
anche alla concorrenza sleale di chi non rispetta le norme (lavoro nero, evasione e mancato rispetto delle norme di sicurezza) poiché quello della crescente illegalità nel nostro sistema produttivo è un altro serio problema. Ci raccontano in televisione e sui giornali che la crisi è finita ma non è vero niente e la tante vertenze aziendali aperte nel carpigiano ne sono una conferma. Serve un vero Patto di Comunità per il nostro territorio che sta diventando ex ricco se non saprà reagire”. A unirsi al coro è anche il segretario della Uil, Luigi Tollari: “le ore di cassa integrazione sono in aumento, le imprese con un glorioso passato sono precipitate in una spirale recessiva. Si perdono centinaia di posti di lavoro, non c’è un settore che dia segnali di ripresa capaci di assorbire parte della mano d’opera espulsa da altri comparti. Resta anche qui il
“In un quinquennio il distretto tessile ha perso il 35% dell’occupazione; anche il meccanico è in crisi con un calo di occupazione del 14 per cento. Nelle liste di disoccupazione a Carpi risultano iscritte 5mila persone rispetto alle 2.800 del 2013 e il 55 per cento sono donne e le nuove assunzioni sono per il 70% a tempo determinato, altro che ripresina”.
Non accenna a placarsi la bufera scatenatasi su Aimag. Il futuro societario ancora incerto della multiutility di casa nostra sta destando la preoccupazione dei gruppi consiliari di Forza Italia di Carpi e Mirandola
Hera? No grazie! Da sinistra Platis, Benatti e Cavazzoli
dei sindaci circa l’eventuale perdita di valore delle partecipate e il pieno mandato ai Consigli Comunali di cedere azioni senza
indire alcuna gara bensì con una trattativa diretta: “chi ci assicura che la maggioranza del Pd, valutando Hera quale miglior
partner dal punto di vista economico, non ceda ora le quote senza avviare alcun dialogo, dal momento che il decreto gliene dà mandato?”, si interroga provocatoriamente Benatti. Forza Italia inneggia a un coinvolgimento fattivo della cittadinanza per interrogarla circa il futuro di Aimag: “se non sarà possibile organizzare un referendum - conclude Benatti - che si faccia almeno un sondaggio di opinione volto a conoscere l’opinione della gente sui servizi erogati dalla multiutility e sulla sua compagine societaria”. Tra le motivazioni che spingono i forzisti di casa nostra a dire no alla fusione con Hera vi sono i numeri, spiega Giorgio anno XVII - n. 33
problema della disoccupazione giovanile, femminile e degli Over 50. Per questo non condividiamo l’ottimismo enunciato spesso con enfasi da Regione e Governo circa presunte riprese economiche”. Il presidente provinciale di Lapam, Luigi Munari, ha recentemente dichiarato che, per quanto riguarda la realtà carpigiana, “il settore manifatturiero, risorsa base della nostra realtà produttiva, andrebbe sostenuto, ma invece non si fa abbastanza per aiutarlo. Carpi e la Provincia di Modena rappresentano una fetta importante del manifatturiero italiano. Per questo le scelte del Governo e della Regione devono essere volte a sostenere le nostre capacità produttive, apprezzate in Italia e all’estero”. Insomma è una Carpi diversa quella che ci troviamo davanti alla ripresa delle attività autunnali. Una Carpi appesantita dal carico delle spese sociali per l’invecchiamento della popolazione, il costante aumento della popolazione immigrata e il contemporaneo calo di imprese e dipendenti. Nuove e vecchie povertà si sommano, come testimoniano anche i dati della Caritas diocesana che, coi suoi generosi interventi, insieme a quelli svolti dalle parrocchie, sta dando un aiuto importante ai Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine, i cui operatori non sanno più come rispondere alle quotidiane richieste dei poveri, italiani e stranieri, in ragione anche dei tagli del Governo alla spesa sociale. Un addio alla Carpi di un tempo, alla Carpi dei sogni e delle visioni legate agli anni del boom economico? Pare proprio di sì. Cavazzoli: “Aimag può vantare, nel 2015, 10 milioni e 671mila euro di utili. Carpi detiene una quota della municipalizzata pari al 20,47%: i dividendi sono ottimi! Perché vendere? Perché dismettere le nostre azioni in Aimag? Il Comune deve forse far cassa? Questa è un’ottima partecipazione e, in quanto tale, dev’essere mantenuta, rientrando in possesso anche delle quote svendute a Hera nel 2008”. “Il mercato ha fame di Aimag: vari soggetti - prosegue Antonio Platis - hanno manifestato il loro interesse proponendosi quali partner industriali. Noi vorremmo che a unire le forze fossero società di pari dimensioni e dalle storie simili, affinché il patrimonio costruito nel tempo dalla nostra multiutility possa essere preservato così come il filo diretto con la cittadinanza. Chiediamo alla gente cosa ne pensa prima di chiudere questa partita”. Jessica Bianchi venerdì 16 settembre 2016
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Ricomincia a settembre la stagione teatrale dell’associazione Improgramelot (www.improg.it) fatta di spettacoli, corsi e altro ancora. L’Improvvisazione teatrale è una forma d’arte che ha radici antichissime e ha la peculiarità di non usufruire di un testo scritto ma di dare ampia libertà all’attore che sarà al contempo autore e regista di se stesso. In epoca più recente è nato il Match di Improvvisazione Teatrale (di origini canadesi): lo spettacolo comico più rappresentato al mondo. Il Match è lo spettacolo di punta di Improgramelot e i corsi dell’associazione sono propedeutici a esso. L’ambiente esteriore e scenografico del match è quello di una partita di hockey su ghiaccio (maglie da gioco, patinoire…) sport nazionale canadese. Lo spirito è quello di una competizione artistico/sportiva fra due squadre di giocatori/attori che si contendono la vittoria in 90 minuti di “gioco” divisi in due tempi. Un maestro di cerimonia
Continua la collaborazione tra l’associazione Improgramelot e il Circolo Arci Cabassi presso il quale si terranno i corsi di Improvvisazione Teatrale. Oltre ai corsi avanzati del martedì e del giovedì ne verrà riproposto uno per principianti il mercoledì. Serate di presentazione il 21 e il 28 settembre, alle 21
Improvvisazione: oltre il Teatro
la vincitrice. Continua la proficua collaborazione con il Circolo Arci S. Cabassi presso il quale si terranno i corsi di Improvvisazione Teatrale. Oltre ai corsi avanzati del martedì e del giovedì ne verrà riproposto uno per principianti, il mercoledì. Serate di presentazione il 21 e il 28 settembre alle 21. Serate gratuite a cui è possibile partecipare presentandosi direttamente presso la sala del Cabassi, in via Don Davide Albertario, 41. Il percorso formativo si pone
illustra al pubblico le varie fasi dello spettacolo, un musicista scalda la platea e fa salire la tensione sul palco, un inflessibile arbitro garantisce la qualità e la correttezza dell’incontro. Il pubblico, parte attiva dello spettacolo, è chiamato volta per volta a votare la squadra che più gli aggrada, fino a decretare
come obiettivi principali lo sviluppo della capacità e del potenziale creativo individuale, l’ascolto e la disponibilità verso gli altri, lo sviluppo del senso di appartenenza a un gruppo, il miglioramento delle dinamiche collettive. Oltre a questi corsi per adulti il Circolo Cabassi organizza anche corsi per bambini e ragazzi dai 6-7 anni in su. Per quanto riguarda gli spettacoli, appuntamento sabato 24 settembre, dalle 16 a mezzanotte, con la Maratona benefica Match a Rubiera presso il Teatro Herberia, mentre sabato 1° ottobre, alle 21, spazio al Match Carpi vs Modena a Carpi, presso il Circolo Cabassi. Per tutte le info su corsi e spettacoli potete consultare il sito www.improg.it oppure contattare Ivan Cattini al 338.3266054.
Arriva dalle Filippine, classe 1958, il vincitore della 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
Elegante Leone in lungo bianco e nero
Arriva dalle Filippine, classe 1958, il vincitore della 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Autore pressoché sconosciuto al pubblico, ma anche a parte della critica, ha al suo attivo una decina di lungometraggi. E mai definizione fu più appropriata dato che le sue opere sono davvero chilometriche. Quella premiata dalla Giuria presieduta da Sam Mendes, regista degli ultimi due 007, misura 226 minuti ed è forse la più breve. Inquadrature fisse anche di decine di minuti, nitidi bianco e nero, profondità di campo, queste le caratteristiche formali che lo contraddistinguono e servono magnificamente i suoi racconti. La semplicità narrativa contrapposta alla complessità delle situazioni e dei personaggi. Ci vuole davvero maestria per inscenare storie e persone immerse nella vita di un paese, le Filippine, preda di colonizzazioni antiche e contemporanee. The woman who left (La donna che partì) è un poetico affresco ispirato dal racconto di Tolstoj, Dio vede la verità ma non la rivela subito. Lav Diaz confessa di non ricordare molto di quella lettura giovanile, ma ne conserva la consapevolezza che “nessuno di noi capisce davvero la vita”, travolti come siamo dalle sue casualità. Il film racconta la vicenda di una donna rinchiusa per trent’anni in prigione poi improvvisamente liberata perché una compagna di cella ha confessato l’omicidio di cui lei era accusata. Horacia faceva l’insegnante e proprio nelle prime scene la vediamo circondata dalle altre detenute mentre “fa scuola” con letture e problemi aritmetici. Era sposata, con due figli che non ha potuto allevare. Letteralmente catapultata nel mondo, siamo nelle Filippine del 1997, cerca e trova la figlia, che si scusa per non essere mai andata a trovarla in carcere. E poi parte alla ricerca del figlio, di cui nessuno sa nulla. Inizia così un lungo viaggio fisico e interiore, in paesaggi prevalentemente notturni, fotografati in un bianco e nero luminoso e preciso nei contrasti. L’incontro più significativo di questa faticosa peregrinazione avviene con la transessuale Hollanda. Dal legame che si crea tra loro nasce il sospetto che possa trattarsi del figlio cercato, ma non si va oltre il sospetto. Dall’isola di Mindanao, luogo principale dell’azione, dove all’epoca nasceva un movimento di ribellione e di banditismo dedito soprattutto a rapimenti di ricchi cinesi, commercianti e turisti, l’azione si sposta, nel finale, nella caotica capitale Manila, dove Horacia, interpretata dalla bravissima Choro Santos Cancio, si confonde nella folla e scompare allo sguardo dello spettatore, ma non a quello di un destino sofferto, comune a un’umanità sfruttata che cerca con tutte le forze di conservare una speranza di 16
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riscatto. Ed è certamente con queste intenzioni che il regista Lav Diaz ha dedicato il suo Leone alla lotta del popolo filippino. Il premio ottenuto è davvero importante perché forse spingerà qualche distributore ad acquistare il film e a proporlo nelle sale. E sarebbe davvero un risultato incredibile dato che nessuno dei suoi film precedenti è mai stato distribuito in Italia. Onore a Enrico Ghezzi per averci fatto conoscere alcune opere di Diaz a FuoriOrario nelle notti di Raitre. Il Gran premio della Giuria è stato assegnato a Nocturnal animals (Animali notturni) di Tom Ford, il regista / stilista già presente alla Mostra col suo primo film A single man nel 2009. In questo secondo lavoro, l’autore adotta una struttura narrativa collaudata, cioè quella della messa in scena del romanzo che la protagonista del film sta leggendo. Così che nei momenti cruciali del racconto scritto, la visione si interrompe permettendo al pubblico di osservare la reazione della lettrice. C’è infatti un legame molto stretto tra lei e lo scrittore: i due sono stati sposati e il manoscritto ha tutta l’aria di inscenare una vendetta. Ford ci mostra un thriller psicologico molto ben articolato nelle successioni di montaggio tese a definire un nuovo modo di creare la suspence. Un film perfetto nei suoi elementi costitutivi grazie alle vibranti interpretazioni di Amy Adams e Jake Gyllenhaal, nonché di Michael Shannon nei panni di un cinico poliziotto, alla musica che sottolinea gli stati d’animo della giovane donna e alla fotografia puntualissima nell’evidenziare luci e ombre di un rapporto d’amore che volge inevitabilmente verso la resa dei conti. Infine la sorpresa: Leone d’Argento ex-aequo a Paradise (Paradiso) di Andrei Konchalovsky e a La region salvaje (La regione selvaggia) di Amat Escalante. L’Olocausto al cinema è ormai stato raccontato ampiamente e forse in modo esaustivo. Dopo il recente Il figlio di Saul, eccezionale capolavoro di Laszlo Nemes pare difficile poter aggiungere qualcosa di originale e importante. Paradise ci mostra in un rispettoso bianco e nero e nello storico formato 4:3 la vicenda di tre personaggi: un funzionario pubblico collaborazionista francese che tra
un quadretto famigliare e l’altro dispensa arresti e torture con assoluta disinvoltura perché la banalità del male non è esclusiva dei tedeschi. Tutto scorre fino a quando si imbatte in Olga, un’aristocratica russa attiva nella Resistenza. A lei è disposto a fare uno sconto in cambio di favori sessuali. Ma non avrà il tempo di consumare l’incontro: Olga viene deportata in un campo dove incontra Helmut, giovane ufficiale delle SS, che si innamora di lei. L’autore interviene sulle storie alternando al racconto lineare brevi siparietti dove i tre personaggi parlano direttamente al pubblico da un luogo indefinito, senza sfondo, a mezzobusto: una specie di confessionale in cui siamo ascoltatori. Ammetto che un Leone d’argento a un prodotto simile mi lascia un po’ perplesso. Così come resto dubbioso davanti all’opera del messicano Amat Escalante che nella prima inquadratura ci lascia intuire che un misterioso oggetto è precipitato sulla Terra provocando improvvise ondate di libidine sulle specie viventi, animali e umani. Succede così che Angel, marito di Alejandra, consumi appassionati rapporti con il cognato Fabian. Compare poi la misteriosa Veronica che spinge tutti ad avventurarsi in una vecchia casa isolata nel bosco. Qui ha trovato la sua dimora la creatura aliena che tanto scompiglio ha generato. Escalante ha costruito la sua allegoria porno-horror per denunciare una cultura fortemente maschilista, misogina e omofoba, ma non sono sicuro di averlo preso sul serio come invece ha fatto la Giuria. Stupisce poi l’accostamento di due titoli così diversi in un Ex-aequo che dovrebbe avvicinare anziché contrapporre. Ma le vie del cinema, e delle valutazioni, sono infinite. Ivan Andreoli
Sabato 17 e domenica 18 settembre a Correggio torna Natura Bio, il Festival degli Stili di Vita Sostenibili
Natura Bio: il vero benessere
Clarissa risponde
a cura di
Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
Meno proposte e più qualità! Cara Clarissa, spero che l’ultima Notte Bianca con un’affluenza al di sotto delle aspettative abbia insegnato qualcosa. Che per la musica è meglio fare squadra, perché 5 proposte musicali diverse a 10 metri l’uno dall’altra a volumi alti non sono un piacere, ma un supplizio. Meno proposte e di maggior qualità,
magari. Che i ristoranti e i locali siano più organizzati e non facciano pagare 45 euro una cena dozzinale o 7 euro pessimi cocktail annacquati in bicchieri di plastica da bere in piedi, perché le persone si fanno fregare una sola volta. Che non si tiene buia tutta la piazza per una performance artistica discutibile.
Serve un passo avanti. Grazie per l’attenzione Carla Gentile Carla, quest’anno non ero a Carpi e non ho partecipato alla Notte Bianca, ma ho già letto considerazioni analoghe alle sue. Spero possano servire come spunto per fare sempre meglio.
Giovedì 22 settembre, alle 21, sul pronao, incontro con Gian Carlo Caselli
Nient’altro che la verità
Torna l’appuntamento con Natura Bio a Correggio, il Festival del Naturale nel cuore dell’Emilia, giunto all’ottava edizione. Uno degli eventi più amati e seguiti del settore naturale in Italia, con un successo di pubblico continuo e una costante soddisfazione degli espositori. Un festival alla portata di tutti per chi vuole bene al pianeta terra, tra delizie gastronomiche, laboratori, conferenze, sessioni olistiche, spazio giochi, per acquisire nuove conoscenze e nuovi stimoli, prendersi cura di sé e divertirsi in modo sano e naturale. Tra gli incontri più importanti quelli con Fabrizio Cinquini, il dottor Cannabis, ora libero di fare ricerca dopo un tormentoso trascorso giudiziario; quello con Milena Simeoni responsabile per la sede di Piacenza del progetto DIANA 5 (Studio Prevenzione Recidive del Tumore al Seno attraverso alimentazione e stile di vita) condotto dal professor Franco Berrino della Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale Studio e Cura Tumori di Milano; e, ancora, la presentazione del nuovo libro di Paolo Ermani e Andrea Strozzi dal titolo Solo la crisi ci può salvare. Natura Bio offre una piacevole occasione per passare un bel weekend nel verde, mangiare bene, nutrire il corpo e la mente e cambiare prospettiva di vita. Ampissima l’offerta degli stand: cucina naturale, agricoltura biologica, mobilità sostenibile, bioedilizia, ecocosmesi, consumo critico, filiera corta, altraeconomia, discipline bionaturali... argomenti che si ritrovano anche quest’anno
nell’ampio spazio del Salone delle Feste di Correggio. Il Festival Natura Bio è frequentato ogni anno da migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia, si svolge dalle 10 del mattino fino al dopocena, anche in caso di maltempo, con spazi al coperto per le conferenze e le attività olistiche. Un evento per tutte le età, a misura di famiglia, bambini, anziani, giovani di età o di spirito. Nell’area esterna del grande parco, nel verde, ampio spazio per laboratori e attività per bambini e uno Spazio Bebé con Punto Allattamento e consulenze e informazioni su Nascita e Maternità. Il programma culturale del 2016 offre una selezione di conferenze e incontri gratuiti su alimentazione, stili di vita, e medicina naturale. Insieme agli incontri ci saranno una serie di sessioni gratuite per sperimentare metodi e tecniche di guarigione, riequilibrio e benessere integrale, con operatori olistici qualificati. A colazione, pranzo e cena, ci si può dare appuntamento ai punti ristoro del Festival, con il biobar, un’area ristorante con prodotti esclusivamente bio e vegan preparati con maestria dai nostri cuochi. Chiude l’offerta gastronomica la biopizza, con birre e vini bio e a chilometro zero. Ingresso gratuito, offerta libera. Dalle 10 alle 23.30, con ampio parcheggio, servizio biobar sempre aperto.
intrecci fra mafia, economia e politica, con particolari inediti sulle recenti scottanti inchieste svolte sulla ‘ndrangheta nel Nord Italia. Un viaggio che non dimentica le radici famigliari e culturali, la fede religiosa e la laicità sempre coltivate, insieme a quella passione per il senso ultimo della legge: la difesa del debole, affinché chi è diseguale possa crescere in eguaglianza rispetto agli altri. Dialogherà con l’autore il giornalista Pierluigi Senatore.
Giovedì 22 settembre, alle 21, la rassegna Ne vale la pena ospita a Carpi, presso il Pronao del Teatro Comunale, (in caso di maltempo l’incontro si terrà all’Auditorium Loria) Gian Carlo Caselli. Caselli presenterà il suo ultimo libro Nient’altro che la verità - La mia vita per la giustizia fra misteri, calunnie e impunità. A Palermo abitava in un bunker. Una vita sotto scorta fin dal 1974, quando da protagonista della lotta al terrorismo rosso si trovò sotto il peso di preoccupanti minacce. Una moglie coraggiosa e due figli costretti sin da piccoli a crescere in compagnia di uomini in armi. Almeno quattro i tentativi di attentato subìti e sventati per un soffio. Caselli, il magistrato più scomodo d’Italia, rievoca le
tappe fondamentali, i valori, gli amici e i nemici che hanno segnato la sua avventura umana e professionale. Non è fiction. E’ la storia vera di un “uomo di legge” che ha dedicato la propria vita alla giustizia, pur consapevole dei limiti delle norme. Una storia raccontata per la prima volta senza reticenze, senza tralasciare i dettagli più inquietanti: misteri, calunnie, colpi bassi, depistaggi. Il viaggio nei ricordi diventa occasione per una riflessione sferzante sull’attualità del nostro Paese, sugli
Domenica 18 settembre, a partire dalle 15 e fino alle 19, porte aperte al Gattile dei Comuni delle Terre d’Argine, in via Bertuzza, 6 a San Marino di Carpi. La manifestazione Gattile in Festa permetterà a quanti lo vorranno di conoscere meglio la struttura e i volontari e di passare un pomeriggio in compagnia di amici zoofili e compagni a quattro zampe. Per l’occasione sarà possibile partecipare a visite guidate alle oasi feline e fare incontri ravvicinati coi piccoli ospiti della struttura. Ad arricchire l’iniziativa truccabimbi per i più piccini, la premiazione del concorso Un’altra vita, banchetti e adozioni a distanza e, infine, un ricco e delizioso buffet.
Domenica 18 settembre, a partire dalle 15 e fino alle 19, porte aperte al Gattile dei Comuni delle Terre d’Argine, in via Bertuzza, 6 a San Marino
Gattile in festa
I libri da non perdere Eccomi Di Jonathan Safran Foer Ambientata a Washington durante quattro, convulse settimane, Eccomi è la storia di una famiglia in crisi. Mentre Jacob, Julia e i loro tre figli sono costretti a confrontarsi con la distanza tra la vita che desiderano e quella che si trovano a vivere, arrivano da Israele alcuni parenti in visita. I tradimenti coniugali veri o presunti, le frustrazioni professionali, le ribellioni adolescenziali e le domande esistenziali dei figli, i pensieri suicidi del nonno, la malattia del cane: tutto per Jacob e Julia rimane come sospeso quando un forte terremoto colpisce il Medio Oriente, innescando una serie di reazioni a catena che portano all’invasione dello stato di Israele. Di fronte a questo scenario inatteso, tutti sono
costretti a confrontarsi con scelte a cui non erano preparati, e a interrogarsi sul significato della parola casa. Si può essere un’epitome di se stessi? Una versione abbreviata ma fedele di ciò che si deve essere? Foer prova a rispondere a questa domanda esistenziale, dando vita a un romanzo che fagocita ogni aspetto della contemporaneità, dalla famiglia alla società, passando ovviamente per la religione. La sua opera è un compendio di cosa è significato (e tuttora significa) essere degli ebrei negli Stati Uniti, gettando uno sguardo sul futuro, immaginandosi la distruzione dello stato di Israele e il senso di spaesamento di una stirpe predestinata alla sofferenza e alla distanza. A quello spazio che ha defianno XVII - n. 33
nito l’identità di un popolo rispetto al luogo di appartenenza, a quella distanza che lo unisce a un Dio imperscrutabile, a cui rispondere “Eccomi” diventa la sfida più intensa che un uomo possa vivere nel presente. venerdì 16 settembre 2016
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“Tutte le leggi che si fanno in favore della libertà nascono dalla disunione”. Niccolò Machiavelli, Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Fino all’11 dicembre, presso la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo mostra dedicata alle ninfee del maestro Claude Monet
Le Ninfee di Monet alla Villa dei Capolavori Il paesaggio di Claude Monet, brano costante dell’intera carriera del pittore, propone alla modernità un diverso modo di osservare la natura. Attraverso il lavoro en plein air, che di fatto porta l’atelier direttamente nei luoghi di studio, l’artista persegue la totale immersione fisica quanto mentale nel soggetto, con l’intenzione di catturare non solo le più precise sfumature di luce e movimento, ma anche il variare delle condizioni naturali. Se nella prima parte del suo percorso, prettamente impressionista, è l’immagine percettiva a essere studiata nei suoi istanti effimeri, nella maturazione degli anni successivi la sua tecnica diventa più elaborata e rende visibile la durata dell’impressione. Non è quindi casuale l’approdo da parte di Monet alla fine dell’Ottocento alle famose “serie”, in cui uno stesso soggetto è ripetuto più volte in momenti o condizioni atmosferiche differenti. Lo scopo è quello di fermare il tempo, reo di nascondere il segreto dramma della fugacità delle cose, restituendo loro valore poetico. L’inizio di questi studi ripetuti è ravvisabile a partire dal 1876 nei dipinti dedicati alla stazione di Saint-Lazare a Parigi, scenario che meglio di tutti registra, oltre alla dinamicità del contenuto, anche le trasformazioni del progresso industriale in città. E’ però con la serie delle Cattedrali di Rouen, a partire dal 1892, che Monet raggiunge non solo fama, ma anche
significativi risultati per queste nuove indagini coloristiche. Conferma del nuovo modo di concepire lo spazio come traccia evanescente è l’approfondimento sulle scogliere, in particolare sono le amate rocce della Normandia a rappresentare l’oggetto di un desiderio avventuroso di mutabilità. L’opera di Monet Falaises à Pourville, soleil levant, conservata presso la Fondazione Magnani Rocca, appartiene proprio a una serie di cinque dipinti sul tema, eseguiti dall’artista tra il gennaio e il marzo 1897 e dialoga con un dipinto del maestro francese di analogo soggetto, proveniente dalla Collezione Tanzi. L’alba, indagata dal vero, illumina di rosa
appuntamenti
Mostre CARPI
16 settembre - 16 ottobre Sdoppiamenti Personale di Sicioldr A cura di Chiara Iemmi Sabato 17 settembre, dalle 18 Opening con aperitivo Dark Room SilmarArtGallery Fino al 18 settembre Diffusa - Vestire i luoghi Quattro installazioni in centro storico Centro Storico Fino al 31 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Fabio Barbini O&A Centro Affari 18
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Fino al 14 ottobre Modena, Carpi e dintorni Personale di Luciano Arletti Sala d’attesa Poliambulatorio Villa Richeldi Fine all’11 dicembre Helmut Newton A gun for hire, selection Musei di Palazzo Pio
Eventi CARPI
16 settembre - ore 19 Stwo (street workout) Gruppo Rebelde Propedeutici, riscaldamento, corsa, functional training, defaticamento Parco delle Rimembranze
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le rocce, quinte teatrali vaporose, che creano tagli asimmetrici col mare, in cui l’acqua con i suoi colori costituisce il mezzo per eccellenza riflettente su cui concentrare gli studi sulla fusione atmosferica. In questa direzione, la serie che impegnerà il pittore nell’ultimo trentennio della sua vita, ovvero le Ninfee, rappresenta la summa di una profonda ricerca sulla rifrazione e non solo. Per meglio concentrarsi sul nuovo progetto, si sposta a vivere a Giverny, nell’alta Normandia. Qui costruisce un giardino e uno stagno, e coltiva fiori di vario tipo, comprese le ninfee, piante acquatiche che rimandano alla sua passione per
16 settembre - ore 20.30 Dalla cura... al prendersi cura Incontro di formazione per volontari, familiari, operatori Programma Ore 20.30 Saluto delle autorità Ore 20.40 Presentazione della serata: Dottoressa Vanda Menon e Dottoressa Anna Ragazzoni G.A.F.A. Carpi Ore 20.50 Presentazione del libro Le buone pratiche per l’Alzheimer Professoressa Luisa Bartorelli, Alzheimer Uniti Roma Ore 21.30 Discussione Casa del Volontariato
trascendono la realtà per creare qualcosa di completamente inedito, sovratemporale e intangibile. Se prima i pittori Barbisonniers - quali Corot, Rousseau, Courbet - avevano scelto la foresta di Fontainebleau come rappresentazione dell’energia che promana dalla natura anche senza figure umane, con Monet si arriva alla dissoluzione della realtà nel sogno luminoso dell’arte. La luce prende il sopravvento su tutto, abbaglia lo sguardo del pittore e anche la tela sulla quale la forma si dissolve e si vaporizza fuori da ogni gerarchia tra centro e periferia. Siamo alla profezia dell’Informale. Giverny diventa la capitale morale da cui parte una lingua dell’arte che tende a una comunione tra l’uomo e la natura, a dissolvere i confini del soggetto e dell’oggetto e creare una emozione capace di stabilire l’arte giapponese. unione e continuità, concordia e Come nel dipinto esposto alla dissonanza, ma sempre sotto il Fondazione, Le Bassin des Nymsegno dell’abbaglio luminoso. Si pheas del 1904, proveniente dal parte dunque da Monet, certamenDenver Art Museum, lo stagno e te anticipato da Turner, per apnuovamente l’acqua stimolano prodare quattro decenni dopo a un inaspettate sensazioni visive, poi- linguaggio definito Informale in ché dissolvono forme e materia, di Europa e Action painting in Amecui le ampie e aggiornate pennelrica. L’originalità della profezia late sono dimostrazione concreta. di Monet, che dissolve la forma Le Ninfee, ciclo che racconta della luce delle Ninfee nell’acqua, l’ultima ossessione di Monet, si sta nell’aver scremato il dolore collocano a metà tra la pittura di dell’informale europeo e aver paesaggio e una nuova pittura catturato una felicità e un’energia decorativa con aspetti artificiosi, vicina al vitalismo americano. La quasi astratti, che hanno nella co- mostra Monet - Quelle ninfee che struzione spaziale la loro novità. I anticiparono l’Informale sarà visitoni cromatici, ora, non esprimono tabile fino all’11 dicembre, presso più solo le metamorfosi della luce la Fondazione Magnani Rocca di e dei riflessi, ma sono mezzi che Mamiano di Traversetolo.
Mammut Film Festival Programma 16 settembre - ore 21 Noi siamo infinito 30 settembre - ore 21 Juno 14 ottobre - ore 21 Submarine 28 ottobre - ore 21 Moonrise Kigdom La fine di ogni proiezione sarà seguita da cineforum con i presenti Spazio Giovani Mac’è 16 settembre - dalle 21.30 Greg - Grazie Campione Il giornalista Leo Turrini dialoga con Gregorio Paltrinieri nell’ambito della serata Il ritorno del campione del Festival Filosofia
A seguire la Città di Carpi festeggia il prima atleta carpigiano a vincere l’oro olimpico in una serata piena di sorprese condotta da Pierluigi Senatore Piazza Martiri 17 settembre - dalle 19 AISM sotto le stelle Cena di beneficenza con gnocco fritto e lambrusco Ore 19 Apertura stand gnocco d’asporto anche farcito Ore 21 Intrattenimento musicale e spettacolo dialettale con: Emilio Pianobar & More Tiziano “Pace” Depietri Saranno presenti Jolanda Battini, Marta Ferrari e
Reame segreto ed ermetico, la psiche ha strati abissali che alcuni viaggiatori si incaricano di esplorare, riportandone alla superficie immagini, suoni e miti. Di questo tipo di viaggio e della sua carica oscura e oppressiva paiono frutto i quadri del pittore e illustratore italiano Alessandro Sicioldr. Ogni volto che compare dal fondo buio della coscienza mostra un doppio inquietante, un compagno segreto, una rivelazione perturbante. Più incubi che sogni, quei volti suggeriscono la trama allucinatoria della coscienza, il suo stato radicalmente contraddittorio e scisso. Le opere di Sicioldr sono in mostra dal 16 settembre al 16 ottobre presso la Dark Room Silmar Art Gallery di Carpi. La mostra - dal titolo Sdoppiamenti e a cura di Chiara Iemmi - è inserita nel programma de Le gallerie d’arte per il festivalfilosofia.
Le opere di Alessandro Sicioldr sono in mostra dal 16 settembre al 16 ottobre presso la Dark Room Silmar Art Gallery di Carpi. Vernissage sabato 17 settembre alle 18 alla presenza dell’artista
Sdoppiamenti
La Fondazione CR Carpi compie 25 anni e per l’occasione porta in teatro a Carpi Filomena Marturano, prima regia teatrale di Liliana Cavani
Un omaggio alla città
Tra i capolavori di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano è uno dei personaggi più riusciti nella drammaturgia italiana del Novecento, una pennellata di prosa neorealista che mescola sapientemente dramma e comicità, un meccanismo teatrale perfetto, un’opera ancora attuale, a 70 anni dalla sua stesura, tanto che non si contano le sue edizioni in tutto il Oscar Sacchi Gelateria Era Ora
mondo e le sue traduzioni in tutte le lingue. Il 7, 8 e 9 ottobre, va in scena a Carpi, con la regia di Liliana Cavani, al suo debutto nella prosa teatrale. Con lei, altri due nomi senza bisogno di presentazioni, fra i maggiori conoscitori del teatro di Eduardo: Mariangela D’Abbraccio, nei panni di Filumena, e Geppy Gleijeses, in quelli di Domenico, lo spavaldo don
18 settembre - ore 17/19 Lezioni di Tennis Per adulti e ragazzi Parco delle Rimembranze
Programma Ore 10 Ritrovo in Piazza Martiri fronte Municipio, per l’iscrizione: 5 euro (gratuita per chi ha prenotato il pranzo) Ore 10.15 Flash Mob Esibizione di Bike Polo a cura del Gruppo Carpi Bike Polo Ore 10.30 Partenza Ore 12.15 Arrivo al sagrato Chiesa di Quartirolo
18 settembre - dalle 10 10ª Pedalata contro l’Alzheimer 2016 Pedalata di 15 Km nei dintorni di Carpi aperta a tutti
18 settembre Giornata Europea della Cultura Ebraica Museo Monumento al Deportato di Palazzo Pio
17 e 18 settembre - ore 10/22 Open Days al Tau Lab Tau Lab - Piazza Martiri 16, 17 e 18 settembre Festival Filosofia Agonismo Centro storico
Mimì. Una produzione teatrale GITIESSE Artisti Riuniti, presentata in anteprima al 59° Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove ha raccolto applausi a scena aperta e ovazioni finali, da un pubblico competente e appassionato, e da una critica che ha attribuito il merito di questo successo alla grande regista carpigiana, che supera con maeApertura: 10/13 - 15/19 Visite guidate: 12 e 15 Ex Campo di Fossoli Apertura: 10/12.30 - 15/19 Visite guidate: 10.30 e 17 Ex Sinagoga Apertura: 10/19 18 settembre - ore 15/19 Gattile in festa Porte aperte al Gattile Visite guidate alle oasi feline Truccabambini per i più piccini Premiazione del concorso Un’altra vita Banchetto e adozioni a distanza Gattile 21 settembre Giretto d’Italia 2016 Bike to work Il Comune di Carpi ha aderito
stria la prova del suo debutto nella prosa; alla particolare bravura degli interpreti (insieme a D’Abbraccio e a Gleijeses, anche Mimmo Migneni, Nunzia Schiano, Elisabetta Mirra, Fabio Pappacena, Ylenia Oliviero, Gregorio De Paola, Agostino Pannone ed Eduardo Scarpetta), che riescono nel difficile compito di restituire, con rara efficacia, personaggi complessi e non scontati; oltre che alle scene maestose e ai costumi di Raimonda Gaetani e alle suggestive musiche di Teho Teardo. “Per il nostro 25° di attività - commenta Giuseppe Schena, presidente della Fondazione CR Carpi – siamo orgogliosi di portare sulla scena della città un capolavoro del teatro italiano, famoso in tutto il mondo, che per di più, vede ora il debutto alla regia nella prosa di una grande carpigiana. Per questo, abbiamo fatto in modo che la al Giretto d’Italia 2016, iniziativa nazionale che ha lo scopo di promuovere la mobilità ciclistica. L’iniziativa è organizzata da Legambiente e VeloLove in collaborazione con Euromobility e Fiab Città di Carpi 24 settembre - ore 20 Insieme per aiutare Cena di beneficenza a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto Serata di cibo e musica, in allegria, ma con l’obiettivo di aiutare in modo concreto chi sta vivendo il dramma del terremoto! Aperitivo a base di prodotti locali e sangria anno XVII - n. 33
tournée partisse proprio da qui. Un’occasione per il territorio che potrà godere della visione di uno spettacolo che al Festival dei Due Mondi ha ricevuto epiteti come “magistrale” e “impeccabile” e che la critica ha definito come una tra le rappresentazioni più belle ed emozionanti del Festival, grazie al fatto di aver messo una compagnia teatrale di primo livello e una commedia neorealista straordinaria, nelle mani di una grande e mai banale regista. Ma anche un abbraccio ideale che si potrà dare a un’illustre concittadina, che mai ha nascosto il grande affetto e il rispetto per la sua città natale”. Lo spettacolo va in scena nelle serate del 7 e 8 ottobre, alle 21, e in pomeridiana il 9 ottobre. I biglietti omaggio possono essere ritirati presso la biglietteria del Teatro, dal martedì alla domenica (15.30/19.30) e il giovedì e il sabato anche dalle 10 alle 13. Paella (di carne o di pesce) preparata dai due “cocineros” Andrea e Mimmo Dessert, acqua e vino Costo cena: 20 euro E’ necessaria la prenotazione telefonando al 348.8308788 entro domenica 18 settembre o fino a esaurimento posti Dalle 22 musica con Rock DJ & Davide Bisi e bar aperto La partecipazione è libera ed aperta a tutti... anche a chi non ha trovato posto per la cena L’incasso sarà totalmente devoluto alle popolazioni colpite dal terremoto A cura di Sport Moto Club Uisp Carpi in collaborazione con Croce Rossa Italiana Comitato di Carpi Crossodromo venerdì 16 settembre 2016
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CARPI FC 1909
Quella fra Carpi e Frosinone, succulento anticipo della quarta giornata di campionato, pare essere una malinconica sfida tra due compagini che hanno dimostrato di non aver ancora smaltito la delusione per la retrocessione dalla Serie A. Un inizio di campionato in salita per entrambe le squadre, contraddistinto, rispettivamente, da quattro e sei punti, frutto di un positivo, seppur non esaltante, percorso interno a far da contraltare a qualche zoppia palesata in trasferta. Un Carpi, con un giorno di lavoro in più nelle gambe, che dovrebbe mutare notevolmente sia nell’atteggiamento tattico che negli uomini impiegati nella prime tre uscite stagionali. Mister Castori infatti potrebbe varare un ritorno a un più semplice 4-4-2 con l’attacco guidato dal tandem Andrea Catellani - Kevin Lasagna, per tentare di conferire il giusto apporto di dinamicità e cinismo sotto porta. La
Carpi vs Frosinone - Mister Castori probabilmente tornerà a un 4-4-2 con l’attacco guidato dal tandem Andrea Catellani - Kevin Lasagna
Una sfida dal sapore malinconico
Abbonamenti
Carpi fanalino di coda della B Il campionato del Carpi inizia con un record decisamente poco edificante… La società del patron Stefano Bonacini infatti conclude la campagna abbonamenti in ultima posizione, nella serie cadetta, con sole 703 tessere sottoscritte, di cui la stragrande maggioranza provenienti dal settore di tribuna centrale. Una tendenza al “non abbonamento” che nemmeno l’ufficiale - e tanto desiderato - ritorno al
Cabassi ha saputo invertire. La piazza di Carpi resta dunque trincerata in una netta contrapposizione: da un lato la società, amareggiata e delusa per la costante mancanza di entusiasmo, e dall’altro la tifoseria, in polemica per il ritardo dei lavori della messa a norma dello stadio, il caro abbonamenti e il mancato riconoscimento di uno sconto per chi, nella passata stagione, ha seguito i biancorossi nell’esi-
lio modenese. Per la cronaca Verona e Cesena si laureano “regine” di questa classifica con oltre 10mila abbonamenti venduti mentre in fondo, subito davanti al Carpi, troviamo Virtus Entella con appena 1.051 e Latina con 1.200. Sorprendono in negativo Avellino (2.800) e Ternana (1.453) mentre volano le neopromosse Spal (4.200) e Benevento (4.729). E.B.
maggior novità dovrebbe essere rappresentata, in difesa, dall’esordio in campionato del grande ex di turno Leonardo Blanchard, il quale farebbe scalare Riccardo Gagliolo sull’out mancino, sacrificando Fabrizio Poli (che pagherebbe caro l’errore di Cesena accomodandosi, per la prima volta, in panchina). Anche in linea mediana, l’abbondanza dettata dal rientro dalla squalifica di Lorenzo Lollo, potrebbe convincere il tecnico marchigiano a dare un turno di riposo a Raffaele Bianco. Se dovesse essere confermato il ritorno alle due punte di ruolo, il bilanciamento tattico esigerebbe dal primo minuto anche l’esclusione di Antonio Di Gaudio, apparso in ritardo di condizione a Cesena, in favore del giovane Alfredo Bifulco. Considerazioni tattiche che si intrecciano con la necessità di calmierare le forze in vista del tour de force che vedrà il Carpi in campo anche il prossimo
SERVIZI OFFERTI:
Il lavaggio con acqua self-service 24h La toelettatura professionale
Il sistema igienizzante ecologico all’ossigeno attivo The shop in store La lavanderia
Stadio cabassi
Lavori vicini al termine Con i lavori vicinissimi al termine, il delegato della Lega di Serie B, già lunedì prossimo potrebbe dare la definitiva agibilità, consentendo così al Carpi di disputare al Cabassi, sabato 24 settembre, la sfida con i liguri della Virtus Entella. In caso di nuovi e inaspettati ritardi invece, il ritorno sarebbe procrastinato di due settimane in occasione dello scontro interno col Pisa di mister Gennaro Gattuso.
martedì nel fortino del Brescia di mister Cristian Brocchi, ancora imbattuto in campionato. Un doppio incrocio d’alta classifica per riscattare un avvio di campionato opaco, per ritrovare fiducia nei propri mezzi e, contestualmente, non perdere troppo terreno rispetto alle scatenate neopromosse Cittadella e Benevento, con i veneti sinora imbattuti. Enrico Bonzanini
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venerdì 16 settembre 2016
anno XVII - n. 33
Si è svolta lo scorso sabato, presso la sede del Circolo Rinascita a Budrione, alla presenza di un folto pubblico e della dirigenza al gran completo, la presentazione della squadra G.S. Rinascita Budrione che parteciperà al prossimo Campionato di Bocce Serie A al via a ottobre. Sono intervenuti l’assessore Milena Saina per portare il saluto dell’Amministrazione Comunale e Nilo Diacci, presidente della Consulta sport e benessere. La serata, caratterizzata da un clima gioioso e conviviale, è stata impreziosita dagli interventi dei presidenti del Comitato Regionale Federazione Bocce e dal presidente del Comitato Provinciale di Modena. Dopo gli interventi delle autorità si è proceduto con la presentazione della prima squadra il cui obiettivo di stagione è quello di migliorare il quinto posto maturato lo scorso campionato provando a “battagliare” per lo scudetto con le più quotate Alto Verbano (Va), Boville (Roma), Treviso e l’Aquila. Ai riconfermati
Presentata la squadra della Rinascita Budrione che parteciperà al prossimo Campionato Italiano di Bocce Serie A al via a ottobre
Rinascita ai nastri di partenza
dalla passata stagione, il capitano Diego Paleari, da otto anni in forza alla Rinascita, Dario Bartoli, Alessandro Stia e Alfredo Provenzano, il C.T. Riccardo Armanini ha aggiunto il talentuoso Mirko Savoretti, campione del mondo in carica e convocato per i prossimo Europei di fine settembre a Crema. Una società ambiziosa che, nel corso della serata, ha ripetuto più volte di voler confermare il risultato della stagione precedente provando a sognare in grande con l’accoppiata Paleari-Savoretti. La serata si è conclusa con un rinfresco: occasione per ricordare le date significative in programma come la prestigiosa manifestazione Pallino d’Oro, ospitata proprio a Budrione, il weekend del 7 e 8 gennaio. Enrico Bonzanini
La squadra con l’assessore Saina
Tennis, golf, calcio, fitness, beach volley, ginnastica ritmica, danza, bocce, nuoto e, pure il Tennis, golf, calcio, fitness, burraco: il Club Giardino ha messo in campo il meglio di sé in occasione della Festa dello Sport beach volley, ginnastica ritmica, danza, bocce, nuoto e, pure il burraco: che si è tenuta sabato 10 e domenica 11 settembre il Club Giardino ha messo in campo il meglio di sé in occasione della Festa dello Sport che si è tenuta sabato 10 e domenica 11 settembre. L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, è stata Angelo Sacchetti, l’occasione per presentare le diverse Giovanni Bulgarelli discipline sportive e i relativi corsi che e Davide Bellei partiranno per l’anno 2016/2017 all’interno della struttura sportiva che ha sede lungo la strada statale Motta. sRappresentanti del Modena Golf Country Club, del Golf Club Matilde di Canossa, del Golf Santo Stefano di Campagnola e del Monte Cimone Golf Club sono stati ospiti presso il campo pratica del Club Giardino perché “l’idea – ha spiegato il presidente Carlo Camocardi – è quella di costruire una rete di collaborazioni e scambi per i soci che vogliano cimentarsi su un campo da golf a diciotto buche Carlo Camocardi Paolo De Ascentiis dopo le lezioni presso il campo pratica del Club Giardino”. Qui c’è il maestro Paolo De Ascentiis, già professionista responsabile attività giovanile nazionale, ad accogliere chi è in cerca di informazioni e chi si vuole cimentare nella gara per vincere una sacca da golf di marca. “Dal 1982 sono maestro di golf: insegno il gesto tecnico ai bambini e ragazzi fino a quattordici anni (Club dei Giovani) e agli adulti (Corsi per adulti) nel corso di lezioni di gruppo o individuali presso questo campo pratica con tre buche par 3”. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.pdagolf.it. Fra le novità di questa stagione c’è anche il Da domenica 18 a martedì 20 settembre foot golf per chi ha dimestichezza col pallone da calcio e vuole andare in buca coi piedi. Presso il campo da beach si è svolto il Torneo a tre orgaAgonismo protagonista nizzato dal Leo Club, mentre in di Festival filosofia e della palestra e presso il centro benessere è Patria 1879! Porte aperte alla Patria da domenica 18 a stato possibile partecipare a lezioni martedì 20 settembre. Sarà gratuite di pilates, zumba, cross l’occasione per provare tutte training, aquagym e aquabike. Il le attività proposte, la sala settore calcio ha presentato la nuova attrezzi, la zona Cross maglia degli amatori targata TecnocaTraining, i corsi fitness e quelli Les Mills per chi ricerca sa, mentre presso il campo di bocce si motivazione e risultati. In tale è svolto il quadrangolare a coppie a cui occasione sarà aperto anche hanno preso parte il campione del l’Archivio Storico della mondo in carica Mirko Savoretti e società, inaugurato lo scorso l’ex campione del mondo, il carpigiamese di maggio, e nel quale trovano collocazione fotografie, cimeli e documenno Maurizio Mussini. ti... espressioni dell’agonismo carpigiano. La Patria invita tutti a visitare la palestra il 18 settembre in occasione dell’Open day! S.G.
Il meglio dello sport in festa
Porte aperte alla Patria
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Il grande Dorando Pietri è colui che, insieme a Gregorio Paltrinieri, ha legato indissolubilmente il nome della città di Carpi all’Olimpiade. Ricordare questa straordinaria figura è stato l’obiettivo, peraltro pienamente raggiunto, della Staf-fet-ta. La prima edizione della manifestazione podistica, organizzata col patrocinio del Comune di Carpi dal gruppo Utcc La Carpi che corre e dalla SG La Patria 1879, si è svolta lo scorso 11 settembre all’ombra di Palazzo Pio e ha fatto centro. Oltre 300 persone hanno infatti deciso di mettersi alla prova: grandi e piccini, famiglie e podisti. Prima della gara ufficiale molti si sono cimentati nella Family Run scegliendo un tracciato di 3,6 o 7,2 chilometri. Alle 20 è poi scattata la gara competitiva a squadre a staffetta: i componenti di ciascuna squadra hanno percorso la distanza di 3.6 chilometri prima di dare il cambio al proprio compagno, lungo un suggestivo percorso (chiuso al traffico) tra Piazza Martiri e la statua di Dorando. A conquistare il primo gradino del podio maschile, Lorenzo Rinaldi, Daniel e Luca Gallinari della Società Sintofarm. Al secondo posto si sono invece piazzati Pierpaolo Gasparini, Antonio Lo Conte e Corrado Reggiani (i primi due appartenenti all Polisportiva Madonnina e il terzo alla Patria 1879) mentre al terzo posto si sono classificati Stefano Baraldini (La Fratellanza), Enrico Paltrinieri (Modena Atletica) e Fabrizio Benedetti (Podistica Finalesi). A spiccare nella competizione femminile sono invece state la squadra formata da Isabella Morlini (Atletica Reggio), Federica Pedrelli (Podistica Correggio) e Rosa Alfieri (Atletica Reggio), quella composta da Roberta Lodesani, Rossella Corradini ed Erika Losi (Corradini Excelsior) e, al terzo posto, la staffetta di M.Pia Calabrese, Stefania Galavotti (Pico Runners) e Beatrice Balboni (Patria 1879). Per quanto riguarda la classifica mista invece, primo posto per Un ricco weekend di attività ha preceduto l’apertura dell’attività sportiva dell’Associazione Sportiva Cabassi Pallanuoto Carpi. La società, come di consuetudine, ha preso parte all’iniziativa Carpi C’è - Che Festa in Centro lo scorso 10 settembre allestendo uno stand dedicato alla Pallanuoto. Nella splendida cornice di Piazza Martiri ha presentato alla cittadinanza tutte le sue categorie agonistiche, inondando il centro delle famose magliette rosse con lo squalo dei piccoli atleti acquagoal che hanno cantato e si sono divertiti. Allenatori e atleti si sono dati appuntamento dentro allo stand biancorosso per distribuire volantini e informazioni utili ai numerosi passanti che si sono fermati a guardare i video e i gadget pubblicitari. Domenica 11 la Cabassi è stata nuovamente protagonista al cen22
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Oltre 300 persone hanno deciso di mettersi alla prova: grandi e piccini, famiglie e podisti
La Staf-fet-ta ha fatto centro!
la squadra composta da Dino Ricci (Pod. Formiginese), Laura Ricci (Corradini Excelsior) ed Emilio Veroni (La Fratellanza); secondo posto per Elisabetta Comero (Atletica Reggio), Dino Francescato e Luciano Albanese (Atletica Cibeno) e terzo per Carmine Dellaquila, Alessandra Marrazzo e Pasquale Reale (Pico Runners). La manifestazione diventerà un appuntamento tradizionale della Corte dei Pio, come spiegano gli organizzatori: “il prossimo anno certamente cambierà la data poiché nei nostri intenti vi è la volontà di proporre la Staf-fet-ta il 24 luglio, data della maratona londinese di Dorando Pietri”. Arrivederci al prossimo anno…
Cabassi Pallanuoto Carpi - Sabato 17 settembre Open Day per i nati negli anni 2005-2006-2007-20082009: dalle 18 potranno effettuare una giornata gratuita di prova, tra sport e divertimento, con tutti gli allenatori e gli atleti della Serie C
Tutti in vasca con la Cabassi!
tro commerciale Il Borgogioso in occasione della Giornata dello Sport 2016. Tutte le società sportive che la città di Carpi offre si sono infatti date appuntamento all’interno del centro commerciale. Lunedì 12 sono invece ripresi gli allenaanno XVII - n. 33
menti presso le piscine O. Campedelli di tutti gli atleti e delle 10 squadre che in quest’annata prenderanno parte ai rispettivi campionati. Prossimo appuntamento sarà l’Open Day di sabato 17 settembre (per i nati negli anni 2005-2006-2007-2008-2009): dalle 18 i giovanissimi potranno effettuare una giornata gratuita di prova, tra sport e divertimento, con tutti gli allenatori e gli atleti della Serie C.
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