Tempo n 35

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Settimanale di

@Tempo_di_Carpi

a soli € 0,50 in edicola venerdì 30 settembre 2016 anno XVII - n. 35

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

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Mirco Pellacani

rinvenute Tre fornaci etrusche durante i lavori per la rotonda di via guastalla

Mauro Clò

domenica 2 ottobre mauro clò apre al pubblico l’acetaia di fondo toschina Riccardo Frunzio

Io non mi arrendo! Da oltre quattro anni la famiglia pellacani vive in un modulo abitativo di trenta metri quadrati: il terremoto del 2012 ha portato via tutto, la casa e l’azienda agricola di San Martino Secchia. con l’iniziativa Adotta un’arnia, “La nostra speranza è quella di risorgere, condividendo con chi ci sosterrà un po’ della bontà ricavata dall’arnia adottata”. ambiente

energie rinnovabili eventi

dopo anni di sviluppo, oggi si pone il tema della manutenzione cronaca

polizia municipale

dopo cinque mesi è ancora muro contro muro consiglio comunale

JK Staff, divertimento e solidarietà

il futuro di aimag accende la discussione

Un rapper alla Corte dei Pio: si chiama Riccardo Frunzio

dopo 20 anni chiude dalla buona terra Serena Guidorzi


Topi: il pranzo è servito!

Uva Lancellotta MOSTO DI

Uva Trebbiano

I.G.T.

Ogni volta che lanciate briciole ai piccioni, sappiate che non appena il pennuto se ne andrà, a finire il pasto sarà un opulento topone… buttando così alle ortiche i 30mila euro che l’Amministrazione Comunale di Carpi spende ogni anno alla voce derattizzazione. In centro storico continuano a proliferare i ratti e, a lamentarsi del fenomeno, sono in particolare i residenti delle centralissime vie Nova e Matteotti e i frequentatori dell’area verde dietro al Teatro Comunale. Numerose le cattive abitudini che non fanno altro che acuire la presenza di questi tanto sgraditi, quanto potenzialmente pericolosi ospiti, come sottolinea l’assessore all’Ambiente Simone Tosi: “in città sono state collocate circa 320 trappole, con mangimi avvelenati, e solo in centro se ne contano una cinquantina. Purtroppo però ogni sforzo si rivela insufficiente se non vi è la collaborazione dei cittadini”. Le maggiori criticità sono “la mancata manutenzione e pulizia delle aree private (sulle quali l’Amministrazione non può intervenire con facilità se non attraverso delle ordinanze contingibili urgenti), la distribuzione di cibo ai piccioni e, in caso di bivacchi, in particolare nei giardini pubblici a ridosso del Comunale, il mancato conferimento dei residui di cibo negli appositi cestini. Anziché mangiare i bocconi avvelenati, i topi si nutrono degli scarti abbandonati e si moltiplicano”. Pubblico e privati devono unire le forze per cercare di salvaguardare la salubrità della città. Contro l’avanzata della zanzara tigre abbiamo perso… tentiamo di arrestare, insieme, almeno quella dei ratti!

&

Jessica Bianchi

I.G.T. per AceTO BAlSAMIcO

Quadro coi cerotti...

CANTINA DI S. CROCE Soc. Agr. Coop. ( a soli 300 mt. dal casello autostradale di Carpi ) - Tel. 059.664.007 - www.cantinasantacroce.it

Madonna in trono col Bambino, i Santi Girolamo, Antonio di Padova e le Stimmate di San Francesco. Olio su tavola del 1520 dalla Chiesa di San Nicolò e oggi esposto in Museo.

La Iena

Il Comune di Carpi ha commissionato un sondaggio telefonico sui temi della mobilità sostenibile. Se si escludono quelli che hanno rinunciato alla linea fissa e quelli che non rispondono più al telefono per evitare di essere importunati, il campione di riduce a ben poco…

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Tre piccole fornaci etrusche, risalenti al settimo secolo avanti Cristo (secondo le analisi dello Studio Archeomodena incaricato delle prospezioni archeologiche legate agli scavi) sono state rinvenute durante i lavori per realizzare la rotonda di via Guastalla, all’incrocio con via dell’Industria. Una preziosa testimonianza della presenza etrusca nella pianura emiliana, come conferma la dottoressa Sara Campagnari, funzionario della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara: “non è certo una novità il fatto che gli etruschi abbiano vissuto a Carpi. Pur non avendo testimonianze che dimostrino l’esistenza di grandi centri, abbiamo varie attestazioni circa un’occupazione piuttosto capillare di tutto territorio agricolo attorno alla città di Modena, Carpi compresa. Proprio nella zona di via dell’Industria è emersa una necropoli della fine del VII secolo avanti Cristo nonché tracce di abitato e di lavorazione etrusca”. Cosa ha portato alla luce lo scavo posto tra le vie Guastalla e dell’Industria? “Lo scavo, ormai concluso,

Tre piccole fornaci etrusche, risalenti al sesto secolo avanti Cristo sono state rinvenute durante i lavori per realizzare la rotonda di via Guastalla, all’incrocio con via dell’Industria. Il ritrovamento non pregiudicherà l’attuazione dell’opera pubblica

Gli etruschi non fermano i lavori

rientra nell’ambito della procedura di verifica preventiva di interesse archeologico messa in atto quando si devono eseguire opere di pubblica utilità per capire la potenzialità archeologica di un’area e l’eventuale impatto che tali opere comporterebbero. Solo in seguito a queste valutazioni la Soprintendenza esprime un parere, dando il nullaosta

a procedere o, al contrario, stabilendo delle prescrizioni in cui si chiedono ulteriori sondaggi. Lo scavo ha portato alla luce tre piccole fornaci circolari etrusche del VI secolo avanti Cristo adibite alla cottura di vasellame in ceramica. Purtroppo sono state rinvenute soltanto le camere di cottura e non i piani forati sui quali venivano appoggiati i vasi da cuocere. Si tratta insomma di fornaci fragili, costruite per durare soltanto per un breve lasso di tempo. E’ stato trovato anche un piccolo silos per lo stoccaggio dei cibi deposti in vasi o contenitori anch’essi realizzati in materiali deperibili e, di conseguenza, andati perduti.

E’ probabile che questo sito fosse marginale rispetto a un insediamento, purtroppo però, ad oggi, non abbiamo trovato alcun villaggio: chissà, forse è ancora lì, sepolto sotto le case…”. Lo scavo sarà valorizzato o verrà nuovamente ricoperto di terra? “A restare è solo la parte in negativo delle fornaci legate alla produzione di ceramiche: terra bruciata e indurita che non avrebbe alcuna possibilità di resistere qualora fosse lasciata esposta ai fenomeni atmosferici. Non essendovi dunque alcuna possibilità di conservazione, il sito verrà ricoperto di terra e costituirà, intonso, il fulcro centrale

della rotonda”. Carpi è archeologicamente interessante? “Da tempo sappiamo che l’area di Carpi era ampiamente abitata sin dall’età del bronzo: a sud ovest dell’area in cui sorgerà la rotonda, ad esempio, vi sono ancora resti, in parte sepolti, di una

terramara (ndr la cosiddetta Savana). Il territorio carpigiano è poi notoriamente interessato da vistose persistenze centuriali, tra le meglio conservate della pianura modenese ed emiliano romagnola: l’incrocio tra le vie Guastalla e dell’Industria ne è un esempio. La centuriazione, lo ricordiamo, è una rete infrastrutturale di vie e canali che si intersecano ortogonalmente a distanze regolari, in Emilia in genere ogni 710 metri circa di distanza. Una rete di strade e canali che favoriva la bonifica e la messa a coltura delle terre. Una fitta scacchiera finalizzata a favorire la presenza in ogni centuria, dei fondi agricoli dei coloni assegnatari che vi costruivano insediamenti rustici”. Il ritrovamento non pregiudicherà la realizzazione della rotonda, opera attesa da oltre dieci anni e dal costo a dir poco esorbitante lievitato a 2 milioni e 200mila euro a causa degli espropri a cui è stato costretto il Comune di Carpi. Jessica Bianchi

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Si trascina da cinque mesi la vertenza che oppone l’Unione delle Terre d’Argine e il sindacato di Polizia Municipale Sulpl, che rappresenta la metà dei vigili urbani in forza nei comandi di Carpi, Novi, Campogalliano e Soliera. E’ passato tanto tempo che definire i contorni del muro contro muro oggi è ardua impresa. “Uno dei nodi principali resta il benessere organizzativo – spiega Federico Coratella del Sulpl – cioè la possibilità di usufruire di un orario flessibile per la conciliazione dei tempi casa-lavoro. In secondo luogo, non serve a nulla spostare le persone da un comando all’altro dell’Unione Terre d’Argine per favorire una maggiore conoscenza del territorio perché bastano gli strumenti tecnologici per raggiungere tale obiettivo. Inoltre, il cittadino ripone fiducia nell’agente di prossimità quando vede sempre la stessa persona. Se la normativa sull’anticorruzione raccomanda la rotazione delle persone, allora che comincino i vertici a ruotare rispetto al ruolo che attualmente ricoprono”. Fra le richieste anche quella di “attivare la reperibilità degli ufficiali quando gli

Si trascina da cinque mesi la vertenza che oppone l’Unione delle Terre d’Argine e il sindacato di Polizia Municipale Sulpl, che rappresenta la metà dei vigili urbani in forza nei comandi di Carpi, Novi, Campogalliano e Soliera. E’ passato tanto tempo che definire i contorni del muro contro muro oggi è ardua impresa

Dopo cinque mesi è ancora muro contro muro

agenti sono fuori di sera; ripristinare l’indennità di rischio e avere le stesse tutele degli altri operatori delle polizie nazionali”.

In occasione del turno di sei ore di domenica attualmente un agente ha diritto a una giornata di riposo, “ma quando l’agente fa otto ore

TORNATE IN FORMA RINFORZATEVI PERDETE PESO

invece di sei, quelle due ore in più non gli vengono riconosciute come straordinario”. Il Sulpl, per bocca di Coratella, non intende

retrocedere rispetto al lungo elenco di richieste ed è disposto a sedersi al tavolo delle trattative “solo quando gli amministratori diranno di aver sbagliato sulla riorganizzazione”. “Sin dal primo momento, quando è stata presentata, la riorganizzazione è stata contestata – spiega Roberto Solomita, assessore dell’Unione Terre d’Argine - per il fatto che prevede due mesi di affiancamento in un Comune dell’Unione diverso da quello in cui attualmente un agente presta servizio. E’ stato giudicato inaccettabile il trasferimento da Soliera a Campogalliano o da Carpi a Novi per due

mesi, non per tutta la vita. Dopo dieci anni di Unione Terre d’Argine, era emersa la necessità di fare qualche passo avanti verso un comando unico intercomunale: Cgil e Cisl dopo qualche aggiustamento hanno giudicato la riorganizzazione non impossibile e siamo partiti a piccoli passi (se un agente è residente a Novi non è stato mandato per due mesi a Campogalliano, ma a Carpi). Al Sulpl che ci chiede di fare retromarcia ribadiamo la disponibilità a sederci a un tavolo partendo dalla bozza di riorganizzazione che per noi resta valida”. In occasione della riunione in Prefettura a metà settembre è fallito il tentativo di conciliazione: la proposta formulata dal capo di Gabinetto della Prefettura prevedeva che l’Unione si rendesse disponibile a organizzare un incontro con le sigle sindacali preliminare all’attivazione di specifici tavoli tecnici per discutere della riorganizzazione del Corpo mentre al Sulpl si chiedeva la sospensione dello stato di agitazione. “La risposta è stata negativa – ribadisce Coratella – perché chiediamo la sospensione della riorganizzazione”. Sara Gelli

Il 15, 16 e 17 novembre, nella cornice di Piazzale Re Astolfo, appuntamento con una nuova edizione di Moda Makers

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Si prospetta una nuova edizione di Moda Makers, l’evento fieristico creato dalle aziende del distretto tessile di Carpi. La manifestazione, dalla formula innovativa, si fonda sulla collaborazione tra le imprese e mira a una valorizzazione collettiva del Distretto e del suo saper fare. “Quella che si terrà il 15, 16 e 17 novembre sarà un’edizione più ricca della precedente - commenta l’assessore alle attività produttive del Comune di Carpi, Simone Morelli - poiché vedrà la partecipazione di un maggior numero di aziende espositrici e perché si svolgerà in pieno centro storico, nella prestigiosa cornice di Piazzale Re Astolfo, accogliendo gli ospiti in un contesto che ha molto da offrire in termini di interesse artistico e culturale”. Con la presentazione della stagione Autunno - Inverno 2017/2018, i visitatori

avranno la possibilità di visionare oltre tremila creazioni moda di confezione e maglieria, e potranno toccare con mano la produzione di alto livello qualitativo che viene realizzata dalle migliori realtà produttive del comprensorio. Al momento hanno confermato la loro presenza all’esposizione numerose aziende: A.Lisa Mood, Ann Max, Angela F, Lungidame, Opificio Modenese, Creazioni Rosanna & Co, Donne da Sogno, Donatella De Paoli, Eccentrica, Cuore di Maglia, Acquachiara, Gigliorosso, Gil, Giovani Idee, Glò di Moda, Alma Righi, Ilenia B., Elisabetta Minelli Collection, IO&TE Maglierie, Linea Donna, Paola Davoli,

Maglierie Ellegi, Maglificio FraRosa, Dielle, Acquabymita, Le maglie di Milly, Mr. Giuly, Antonella Razzoli, Rosso Perla, Bellwood, Victoria C., Severi Silvio, Maglificio Sorriso, S&M Group, Veronica Effe, Roberta Neri, Weg Fashion ed Eleonora Amadei. L’organizzazione dell’evento prevede facilitazioni e indicazioni per rendere la visita e il soggiorno dei partecipanti semplice e agevole. Sul sito modamakers.it è possibile pre-registrarsi in modo da evitare file all’ingresso. Sono anche disponibili indicazioni di percorsi e distanze, suggerimenti per spostarsi e riferimenti ad alberghi e ristoranti.


All’ordine del giorno in consiglio comunale c’era ancora Aimag e gli schieramenti opposti si sono azzuffati sulla medesima sostanza a cui hanno dato forme diverse: la mozione dell’opposizione chiedeva al sindaco di avviare un percorso partecipativo; più dettagliato l’ordine del giorno della maggioranza. Forza Italia li ha sottoscritti entrambi per essere sicura che un confronto parta davvero

Aimag riscalda gli animi… anche troppo “Mia madre potrebbe essere estratta a sorte per decidere il futuro di Aimag”. “Un’opinione ce l’avrà e noi saremmo felici di ascoltarla”. Se questo è stato il tono del botta e risposta tra maggioranza e opposizione in una sede istituzionale quale è quella del Consiglio Comunale, non c’è da stupirsi del fatto che, all’indomani della seduta di giovedì 22 settembre, sui social si sia arrivati all’ingiuria poi stigmatizzatada una parte politica e dall’altra. Dopo aver definito “stravagante” l’idea dei 5 Stelle di un’assemblea di cittadini investiti della responsabilità di rappresentare la manifestazione della volontà dei carpigiani, non era necessario che il consigliere del Pd Marco Reggiani citasse la madre come esempio di cittadino scarsamente competente. Eppure quella banalità è costata cara al rappresentante della maggioranza a difesa del quale il Pd ha reso pubblico un comunicato stampa per esprimergli solidarietà. All’ordine del giorno c’era ancora Aimag e gli schieramenti opposti si sono azzuffati sulla medesima sostanza a cui hanno dato forme diverse ma pur sempre all’avvio di un percorso partecipativo puntavano entrambi: la mozione dell’opposizione chiedeva al sindaco di avviare un percorso partecipativo; più dettagliato l’ordine del giorno della maggioranza. Forza Italia li ha sottoscritti entrambi per essere sicura che perlomeno un confronto parta davvero. Durante la seduta il sindaco Alberto

Ad affondare il colpo stavolta è stato Roberto Arletti che si è tolto più d’un sassolino dalle scarpe dopo essere uscito dal Pd per costituire il Gruppo Misto e si è lasciato andare a un‘Ccà nisciuno è fesso’.

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Arletti ha criticato“chi pensa di giocare a Monopoli con questa vicenda. Si crede a scenari futuri incerti e non alle nefandezze di Hera, chi caldeggia la fusione con Hera non ha un proprio lavoro una volta terminato il mandato amministrativo”.

Roberto Arletti

Bellelli ha dato lettura del parere del difensore civico regionale che ha dichiarato inammissibile il quesito referendario, dunque l’avvio di un confronto all’interno della prima commissione consiliare, con gli stakeholders e con i cittadini darà l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze in vista dell’importante scelta che attende la multiutility di casa. Ancora una volta però al richiamo irresistibile della logi-

ca delle tifoserie non si è saputo resistere: da una parte si sono schierati tutti quelli convinti che la scelta del matrimonio con Hera sia cosa già scritta, dall’altra coloro che insistono sul percorso trasparente intrapreso per arrivare alla scelta finale di un partner. Ad affondare il colpo durante il dibattito stavolta è stato Roberto Arletti che si è tolto più d’un sassolino dalle scarpe dopo essere uscito dal Pd per costituire il Gruppo Misto e si è lasciato andare a un ‘Ccà nisciuno è fesso’. Arletti ha riesumato la documentazione raccolta a partire dal 2011 per rivelare il contenuto di alcune mail pervenute da amministratori Pd i cui comuni erano già confluiti in Hera. A loro il consigliere carpigiano aveva chiesto un parere e le risposte concordano su uno scadimento della qualità del servizio. Arletti ha criticato “chi pensa di giocare a Monopoli con questa vicenda. Si crede a scenari futuri incerti e non alle nefandezze di Hera, chi caldeggia la fusione con Hera non ha un proprio lavoro una volta terminato il mandato amministrativo”. “Mi rifiuto di pensare - gli ha replicato Lorenzo Boni del Pd - che il sindaco ci stia prendendo in giro, il percorso avviato e che prosegue con questo Odg è trasparente, approfondiamo per fare le scelte migliori e non diamo per scontate scelte non fatte”. Sara Gelli

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Un altro pezzo del cuore di Carpi smetterà di battere. Dopo vent’anni di lavoro, Serena Guidorzi, titolare del negozio Dalla Buona Terra, abbasserà definitivamente la serranda. “E’ stata una scelta dolorosa, difficile, ma non potevo più andare avanti così. Ho cercato di tener duro ma le spese sono divenute insostenibili. A malincuore ho deciso che questo sarà il nostro ultimo Natale”. Serena non è una donna arrendevole, al contrario, le difficoltà non l’hanno mai fatta desistere o arretrare: “il terremoto di quattro anni fa aveva reso inagibile i locali del nostro negozio; non ci pensai due volte e decisi di ricominciare altrove, poco più in là, in corso Roma. Ora però le cose sono cambiate: i costi degli affitti in centro sono a dir poco proibitivi e, purtroppo, i proprietari dei muri sono poco inclini ad abbassarli per tendere una mano a noi esercenti. Animati dalla consapevolezza che il centro storico è ancora ambito e appetibile, confidano che altri tentino la sorte aprendo attività commerciali. Io sono rammaricata, non vorrei chiudere, ma so di non essere sola: sono tanti, infatti, i colleghi strozzati dai costi e che faticano a

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Un altro pezzo del cuore di Carpi smetterà di battere. Dopo vent’anni di lavoro, Serena Guidorzi, titolare del negozio Dalla Buona Terra, abbasserà definitivamente la serranda

“Questo sarà il nostro ultimo Natale insieme”

“E’ stata una scelta dolorosa, difficile, ma non potevo più andare avanti così. Ho cercato di tener duro ma le spese sono divenute insostenibili”. onorare il pagamento del canone di locazione… io non sono più in grado di sostenere tale onere”. Ai prezzi altissimi dei locali del centro si somma poi una crisi che ha letteralmente messo in ginocchio le famiglie carpigiane: “è inutile nascondersi o girare il volto dall’altra parte. Le persone hanno meno risorse a disposizione e questo,

i lettori ci scrivono

Attenzione ai bidoni pieni! Gentile redazione, scrivo a voi per raccontare di un fatto spiacevole, accadutomi personalmente e riguardante lo spinoso tema della raccolta dei rifiuti porta a porta. Lungi da me l’intenzione di fare polemica, quanto p iuttosto il desiderio di mettere a conoscenza quanti tra i miei concittadini non ne fossero a conoscenza (come del resto io stessa fino a qualche giorno fa), dei rischi che si possono correre senza nemmeno saperlo! Abito in centro a Carpi, per la precisione in via De Nicola. Venerdì 16 settembre il servizio di Aimag non è passato, come previsto, a ritirare il bidone della carta. A causa di questo, quando ho portato il mio sacchetto per gettarlo nell’immondizia, mi sono trovata davanti un bidone stracolmo, per cui sono stata costretta ad appoggiare i rifiuti cartacei a fianco dello stesso. Un mio vicino ha pensato bene di chiamare la Polizia Municipale che, martedì 20 settembre, mi ha comminato una multa di 52 euro. Faccio notare che il giorno dell’ammenda la carta era ancora lì, senza che nessuno fosse passato a prelevarla, cosa che è avvenuta soltanto la mattina del giorno successivo, mercoledì 21 settembre. Ultimamente questo disservizio in centro si sta verificando spesso e io, dovendo tra l’altro buttare dei pannolini, l’ho più volte segnalato all’amministratore dello stabile che, a sua volta, ha contattato il gestore. Quel che vorrei sottolineare è la scarsa informazione: nessuno mi ha mai messo al corrente della possibilità di ricevere una multa semplicemente per il fatto di appoggiare un sacchetto contenente carta a fianco di un bidone pieno e nel modo più ordinato possibile. Per questo sono incredula, ho scritto una lettera al Sindaco, perché non ho alcuna intenzione di pagare, e mi sono rivolta al servizio di Aimag, che non ha saputo darmi risposta rispetto al disservizio e mi ha semplicemente consigliato di scrivere sul sito, aggiungendo però che: “non si sa chi leggerà il reclamo”. Insomma, a questo punto mi preme segnalare la carenza di informazione, sperando che questo possa cambiare e che altri evitino di incorrere nella mia stessa disavventura. Giulia 6

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Serena Guidorzi

naturalmente, si ripercuote fortemente sulle vendite. I clienti calano e quelli abituali spendono comunque meno rispetto al passato”, prosegue Serena. Tra le mura profumate di Dalla Buona Terra, oltre ai prodotti erboristici e dedicati a un’alimentazione naturale, vi sono anche oggettistica country americana, decorazioni natalizie nordeuropee:

manufatti originali. Scelti con cura. Introvabili altrove. Con l’abbassarsi della serranda, il prossimo 31 dicembre, la Corte dei Pio perderà una bottega speciale. Un tratto distintivo di Corso Roma. “A restare, a resistere, saranno soltanto catene e franchising… i piccoli negozi, quelli più particolari, faticheranno sempre più a tenere

il passo, a sostenere le spese. In tanti ci hanno chiesto di ripensarci, ma ci vorrebbe un miracolo”, conclude Serena. Una chiusura che pesa quella di Dalla Buona Terra e toglie un ulteriore e piccolo valore a un centro storico sempre più contratto e omologato. Sono ancora numerosi i negozianti che, pur tirando la cinghia, non vogliono abbandonare la nostra bella piazza. Il luogo che, un tempo, costituiva il centro nevralgico della vita cittadina, lo spazio dell’incontro e dello shopping per antonomasia, oggi - a parte le rare eccezioni di corso Pio e, da circa un anno, Piazza Garibaldi - sta morendo. Il numero di negozi sfitti è a dir poco desolante e se è vero che l’Amministrazione Comunale non può interagire nelle trattative tra privati, è altrettanto vero che ha un ruolo non trascurabile in questa partita. Politiche locali attive e tese ad arrestare l’emorragia potrebbero ridurre la Tasi, obolo sui rifiuti o, ancora, proporre sconti sull’Imu a chi affitta a canoni ribassati e plateatici simbolici nelle aree più buie e abbandonate a loro stesse. Qualcosa è stato fatto ma è ancora lungi dall’essere abbastanza. Jessica Bianchi

Per chi si reca al lavoro con mezzi alternativi restano le difficoltà a oltrepassare via Dell’Industria a piedi o in bici perché non sono previsti attraversamenti in sicurezza. Se il Comune di Carpi ha intenzione di vincere prima o poi il Giretto d’Italia, iniziativa alla quale aderisce da anni, bisogna che si dia da fare

Mobilità: al via il sondaggio

Premesso che solo chi ha ancora la linea fissa può rientrare nel campione del sondaggio e ammesso che dall’altra parte alzi la cornetta per rispondere al telefono, ha preso il via il sondaggio per la mobilità sostenibile. “Servirà per conoscere bisogni e aspettative di coloro che utilizzano quotidianamente i sistemi di mobilità offerti dalla città” spiega una nota del Comune di Carpi, impegnato nei prossimi mesi nella redazione delle linee di indirizzo per lo sviluppo dei PUMS, Piani Urbani della Mobilità Sostenibile. Agli intervistati classificati per sesso ed età verrà chiesto quale mezzo abitualmente impiegano, una sua valutazione e la gerarchia delle criticità riscontrate negli spostamenti a piedi o in bici, in treno o in autobus. L’indagine sonderà anche “la disponibilità di acquisto di un posto auto su strada come forma indiretta di finanziamento per riqualificare il proprio quartiere attraverso un percorso

partecipato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale” ma questa pare più un’iniziativa di crowfunding (finanziamento collettivo per racimolare qualche soldino)... In attesa che qualcuno si faccia avanti per comprare il posto auto davanti a casa, il Comune ha potenziato il servizio di trasporto pubblico cittadino istituendo due nuove fermate che entreranno in vigore nel 2017: una sarà istituita in Piazzale Bob Marley (dove si trova il multisala Space City), l’altra in via Brunelleschi.

“Con queste modifiche puntiamo a intercettare utenti che si recano al lavoro nelle tante aziende che si trovano nella zona industriale” ha sottolineato l’assessore Cesare Galantini. Dal gennaio 2017 sarà poi potenziato il servizio a chiamata Prontobus, che collega le frazioni (e anche Panzano di Campogalliano) e il centro urbano. Resta invece, per chi si reca al lavoro con mezzi alternativi, la difficoltà ad attraversare via Dell’Industria a piedi o in bici perché non sono previsti attraver-

samenti in sicurezza. Se il Comune di Carpi ha intenzione di vincere prima o poi il Giretto d’Italia, iniziativa alla quale aderisce da anni, bisogna che si dia da fare: anche quest’anno sono stati monitorati gli spostamenti casa-lavoro in bici attraverso appositi chek point predisposti in via San Giacomo, via Nuova Ponente, corso Fanti e via Cavallotti per contare il numero di bici in transito. Chi ne avrà fatti registrare di più vincerà il Giretto d’Italia 2016. Sara Gelli


Sarà ufficialmente inaugurato il 22 ottobre il Thermoforming Hub Open House di Marchesini Group a Carpi. In via Emilia Romagna 14, il più grande polo italiano della termoformatura aprirà formalmente i cancelli alla presenza di autorità, cittadini e di tutti i dipendenti del Gruppo

Marchesini Group ai nastri di partenza

Sarà ufficialmente inaugurato il 22 ottobre il Thermoforming Hub Open House di Marchesini Group a Carpi. In via Emilia Romagna 14, il più grande polo italiano della termoformatura aprirà formalmente i cancelli alla presenza di autorità, cittadini e di tutti i dipendenti del Gruppo. Una volta a regime questo Hub - che grazie al lavoro di 300 persone sta per essere completato su un terreno di 14mila metri quadri e su cui Marchesini Group ha investito 10 milioni euro - concentrerà al suo interno le migliori maestranze del settore e impiegherà più di 150 lavoratori del Gruppo. Il risultato finale sarà un unico, grande complesso industriale in cui confluiranno i due attuali stabilimenti carpigiani del Gruppo specializzati nella produzione di macchine singole e linee complete per il packaging dei blister farmaceutici. Nei giorni successivi l’inaugurazione vi sarà poi spazio per l’Open House: una formula consolidata per Marchesini Group, che da sempre ama aprire le porte delle sue aziende per mostrare in diretta e senza filtri ai clienti il “mondo” Marchesini dando loro la possibilità di avere un contatto diretto con i progettisti e di vedere da vicino le modalità di lavoro, le novità tecnologiche e in generale tutto il sistema aziendale. “Quella di Carpi - ha dichiarato l’amministratore delegato di Marchesini Group, Maurizio Marchesini - crescerà come una fabbrica intelligente e moderna, in cui i ritmi di produzione saranno industriali, ma la qualità dei prodotti rimarrà sartoriale. Useremo metodologie che ci permetteranno di ottenere risparmio energetico e di ridurre al minimo le emissioni dannose per l’ambiente; ogni spazio di lavoro sarà inoltre realizzato ricorrendo esclusivamente a prodotti e tecnologie del nostro Made in Italy. Insomma, oltre al nuovo stabilimento, a Carpi stiamo per celebrare un territorio di cui dobbiamo andare fieri, sempre”. MOTORSHOW Torna a brillare la stella del Motor Show. Il salone, che quest’anno celebra la sua 40esima edizione, alzerà il sipario alla fiera di Bologna il 3 dicembre in un nuovo formato che mette al centro i motori e la passione per l’auto declinata in tutte le sue diverse espressioni. FINTO IDRAULICO A BAGGIOVARA E’ stato denunciato per truffa dalla polizia un 71enne di Modena che avvicinava le persone all’interno dell’Ospedale di Baggiovara dicendo di essere ‘l’idraulico Berselli’ e di aver bisogno di denaro per pagare il ticket. Soldi che non aveva con sé essendosi dimenticato il portafoglio e che avrebbe poi restituito

Prevenzione e sani stili di vita: parte il 4 ottobre la seconda edizione del corso di formazione presso la Casa del Volontariato

Costruire salute, si può!

Prende il via martedì 4 ottobre presso la Casa del Volontariato, il primo dei cinque incontri della rassegna Prevenzione e sani stili di vita. Giunto alla seconda edizione, il corso di formazione “si rivolge perlopiù ai volontari delle associazioni di volontariato e promozione sociale dei territori del distretto sanitario di Carpi. Il fine - spiega Paolo Zironi, presidente del Comitato Consultivo Misto e coordinatore del corso- è quello di formarli affinché possano poi diventare a loro volta educatori, informatori, divulgatori e promotori di sani e corretti stili di vita all’interno dei propri sodalizi e oltre”. Promosso da Comitato Consultivo Misto, Forum Terzo Settore e Ausl di Modena, in collaborazione con la Fondazione Casa del Volontariato, il corso si articola in cinque giornate: “momenti interattivi, pratici, capaci di dispensare consigli utili e applicabili nella vita di tutti i giorni”. “La Casa del Volontariato – ha commentato il presidente Nicola Marino – ha voluto sostenere il progetto poiché racchiude elementi che il nuovo consiglio direttivo ritiene fondamentali: dalla capacità di fare rete tra soggetti diversi al coordinamento con l’Ausl, alla promozione della salute”. Obiettivo dichiarato del corso è anche quello di contribuire a tagliare i tempi di attesa per accedere a esami e visite diagnostiche: “riappropriarci della nostra salute e del nostro corpo ci consente di svincolarci, perlomeno in parte, dalle prestazioni offerte dal Servizio Sanitario”, aggiungono Zironi e Carlo Alberto Fontanesi. Concetto ribadito anche da Roberta Mazzoni, direttrice del

Carlo Alberto Fontanesi, Nicola Marino, Roberta Mazzoni e Paolo Zironi

Distretto Sanitario di Carpi: “la salute è un bene che si costruisce nel tempo e il capitolo cultura è fondamentale per mantenere un buon benessere psico-fisico. Sinora il nostro welfare si è basato su richieste e prestazioni: da tempo ne abbiamo constatato i limiti. Oggi occorre cambiare il paradigma, iniziando a ragionare su un sistema fondato sulla rete, sull’informazione, sull’educazione… Aumentare le prestazioni specialistiche non è abbastanza, è altresì necessario costruire comunità più forti e solidali.

“Sinora il nostro welfare si è basato su richieste e prestazioni: da tempo ne abbiamo constatato i limiti. Oggi occorre cambiare il paradigma, iniziando a ragionare su un sistema fondato sulla rete, sull’informazione, sull’educazione… Aumentare le prestazioni specialistiche non è abbastanza”.

Ricordiamoci che le conoscenze si trasformano in competenze”. Di certo una maggiore consapevolezza circa la necessità effettiva di dover ricorrere o meno a un esame è fondamentale per abbattere le liste d’attesa o l’accesso sconsiderato a un Pronto Soccorso ormai al collasso a causa dei codici bianchi ma ciò non deve diventare un alibi: anche le istituzioni devono fare la propria parte, perlomeno non depauperando i servizi ospedalieri e lesinando sulle risorse umane... Jessica Bianchi

Il programma del corso La formazione agli adulti e gli strumenti didattici è il tema dell’incontro di apertura, che il 4 ottobre tratterà di life learning, capacità di mettere in relazione le conoscenze e la facoltà di discernere cosa, tra le informazioni sulla salute veicolate dai media, sia scientificamente fondato e cosa no, oltre alle tecniche per far fronte all’ansia e controllare la comunicazione. Relatori, il presidente del Comitato Consultivo Misto Paolo Zironi, la direttrice del Distretto di Carpi Roberta Mazzoni e Monica Daghio, del Programma Promozione

della Salute dell’Ausl di Modena. L’11 ottobre verranno affrontati i temi riguardanti gli Stili di vita sani, con le tecniche per allenare la memoria e una panoramica sulle dipendenze: fumo di tabacco, alcol e gioco d’azzardo. Protagonisti saranno la responsabile Centro Disturbi Cognitivi Vanda Menon e il direttore Servizio Dipendenze Patologiche Area Nord, Massimo Bigarelli. Di Alimentazione e attività motoria si discuterà il 18 ottobre, col direttore di Medicina dello Sport Ferdinando Tripi, la psicologa Monia Pinelli, la dietista

Ylenia Persi e Lucia Andreoli, esperta di Scienze Motorie. Saranno il referente del servizio Assistenziale Domiciliare Michele Pescetelli e il direttore dell’Unità operativa Cure Primarie Cristina Maccaferri a illustrare, il 25 ottobre, La domanda di sicurezza e i controlli periodici sulla salute, illustrando la rete dei servizi territoriali, le modalità per un accesso razionale, il rapporto tra paziente e medico e l’abuso nell’utilizzo dei servizi sanitari. II ciclo di incontri si concluderà, l’8 novembre, con un bilancio finale, un questionario di gradimento e la raccolta di idee, osservazioni e proposte dei corsisti. Seguirà un aperitivo analcolico.

Uno sguardo oltre l ’argine

di Pierluigi Senatore

non appena fosse arrivata sul posto la moglie. L’uomo, che si presentava con tono amichevole e parlava dialetto modenese, scompariva una volta ottenuto il ‘prestito’. GIANNI MORANDI Qualche giorno fa, sulla sua pagina Facebook, Gianni Morandi ha postato una foto che lo riprendeva mentre usciva da un supermercato con una busta della spesa: il fatto aveva scatenato una forte po-

lemica, con diversi navigatori della Rete a criticare la scelta di far compere la domenica e tacciando il cantante di insensibilità verso i lavoratori. Adesso una nuova foto, scattata nella sua abitazione, con un richiamo ‘ironico’ alla vicenda. “Oggi - scrive Morandi - è domenica e non mi muovo di casa. Niente edicola, niente caffè al bar... che poi magari mi capita di trovare un supermercato aperto e mi vien voglia di entrare...”.

DON PINO PUGLISI L’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi ha consacrato la sua prima nuova chiesa della diocesi emiliana. E’ la Parrocchia di Castenaso, dedicata alla Madonna del Buon Consiglio. All’interno sarà custodita una reliquia di don Pino Puglisi, ucciso da Cosa Nostra il 15 settembre 1993: un frammento osseo donato dal vescovo di Palermo, Corrado Lorefice.

SOSPESO IL COMANDANTE DELLA PM DI SASSUOLO Il comandante della polizia Municipale di Sassuolo Stefano Faso è stato sospeso dal suo ruolo dopo il rinvio a giudizio con le imputazioni di minaccia aggravata per una vicenda del 2012, quando avrebbe mostrato l’arma in risposta a delle persone che gli chiedevano di uscire con la sua auto da una proprietà privata nei pressi di Modena. venerdì 30 settembre 2016

LIGABUE Si è aperta e chiusa sulle note di Urlando sotto il cielo la maratona di tre ore di Ligabue a Monza. Nel corso del concerto il rocker di Correggio ha proposto 4 brani inediti che faranno parte del disco, il concept-album Made in Italy in uscita il 18 novembre. Liga Rock Park sarà trasmesso il 23 novembre dai canali Fox e Fox Life con un documentario che segue il processo creativo del nuovo disco. anno XVII - n. 35

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Chi li ferma più? Sono davvero belli carichi i ragazzi del JK Staff, tutti giovani tra i 16 e i 18 anni, con le idee chiare e tanta voglia di divertirsi in modo rigorosamente sano. Oggi sono tredici in tutto “ma aspettiamo forze nuove, ragazzi e ragazze che vogliano darci una mano e abbiano nuove idee da realizzare”. Giulio Davoli, Stefano Papasidero, Samuele Gozzi, Simona Sacchi, Viola Davoli, Francesca Benevelli, Enrico Roveda, Andrea Bazzoni, Nicola Manicardi, Samuele Peruzzi, Gabriele Prandi, Alessandro Benvenuti e Riccardo Valenti si sono conosciuti casualmente “ormai più di due anni fa” a una festa presso lo spazio JK di via Remesina Esterna, 2. “Ci siamo trovati subito bene insieme, c’è molto affiatamento e ci divertiamo. Ci sono anche problemi, a volte, ma niente di insormontabile” dicono sorridendo. Ammettono di essere molto diversi l’uno dall’altro, di condividere interessi e passioni sportive differenti, di frequentare scuole diverse ma di avere qualcosa da condividere insieme: il divertimento, che a quest’età è parte fondamentale della vita. “Per divertirci come piace a noi organizziamo feste a tema al JK” e dicono che alcune siano state memorabili come Winter Party, Chocolate Party, The Wolf of Jk Street (“ispirato al film di Di Caprio”), Schiuma Party… “Preparare le feste richiede tanto tempo e impegno ma siamo disposti a fare i salti mortali tra i compiti, lo sport e il resto per trovarci e predisporre tutto al meglio a partire dall’allestimento e dalle sorprese”. Partecipa una media di duecento ragazzi, che possono entrare tra le 21 e le 22.30 per uscire entro le 2 di notte quando i cancelli chiudono. A parte il traffico di auto lungo via Remesina, finora non si sono registrati problemi di alcun tipo anche perché il divertimento al JK non prevede lo ‘sballo’. “Effettuiamo controlli alle persone e negli zaini

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Sono belli e carichi i ragazzi del JK Staff, tutti tra i 16 e i 18 anni, con le idee chiare e tanta voglia di divertirsi in modo rigorosamente sano. Oggi sono 13 “ma aspettiamo forze nuove, ragazzi e ragazze che vogliano darci una mano e abbiano nuovi progetti da realizzare”.

Tra divertimento e solidarietà

tano. Quello che ricavano dall’incasso delle feste serve loro per pagare le spese e reinvestono quel che resta

all’ingresso perché al JK sono vietati gli alcolici e il fumo. All’inizio i ragazzi ci provavano a nascondere le bottiglie ma adesso non suc-

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cede più. Non è più necessario il supporto degli adulti perché noi proponiamo uno stile diverso e spieghiamo anche il perché” raccon-

in quelle successive. Questi ragazzi sono davvero una forza e mentre rispondono alle domande già discutono

della prossima festa e del tema che, se non abbiamo capito male, dovrebbe essere un viaggio nella musica. Chi liquida l’intraprendenza dei ragazzi con un sorriso pensando a ‘festicciole’ si deve ricredere perché c’è molto di più: l’ultimo evento, il Summer Liquid Party, organizzato il 9 settembre scorso, aveva anche uno scopo benefico. “La solidarietà ci fa star bene” dicono con semplicità. Sapete che tipo di progetto avete finanziato? “Sì, il ricavato del Summer Liquid Party è stato devoluto all’associazione Buona Nascita di Carpi ed è destinato a finanziare un progetto avviato presso il centro di malnutrizione in Benin. Abbiamo consegnato a Roberta Copelli, presidente dell’associazione 2.080 euro”. Così sono riusciti a coniugare divertimento e solidarietà. Poi si perdono nelle risate ricordando gli esperimenti per la preparazione dei cocktail analcolici che si sono inventati in questi anni. Bella età. Sara Gelli


Carpi è diventata più ‘solare’: grazie all’incremento negli ultimi cinque anni degli investimenti nel settore delle rinnovabili, gli impianti fotovoltaici sono raddoppiati ed è di conseguenza aumentata la produzione di energia elettrica in città come in tutta Italia: nel 2015 con 18,9 gigawatt di potenza fotovoltaica installata eravamo il quinto Paese al mondo per capacità di produrre elettricità dai pannelli solari, dietro solo a Cina, Germania, Giappone e Stati Uniti, e il primo per capacità di coprire il fabbisogno energetico nazionale con il solare. Gli oltre 650mila pannelli sparsi per l’Italia hanno il potenziale di coprire l’8% dell’elettricità che consumiamo. E così dopo anni di sviluppo delle rinnovabili, oggi si pone con evidenza il tema della manutenzione di impianti e infrastrutture. “Affinché rendano al meglio e reggano nel tempo, infatti, è necessaria una revisione periodica per garantirne il perfetto funzionamento. Le conseguenze di un eventuale fermo dell’impianto fotovoltaico sono nefaste perché durante quel periodo non produce energia elettrica e nessuno restituisce i soldi persi. Un impianto rappresenta un investimento se la sua resa è massima, sempre. Ne abbiamo preso atto come azienda nel corso dell’attività di questi anni”. A parlare è Riccardo Ca-

Dopo anni di sviluppo delle rinnovabili, oggi si pone con evidenza il tema della manutenzione di impianti e infrastrutture. “Affinché rendano al meglio e reggano nel tempo, infatti, è necessaria una revisione periodica per garantirne il perfetto funzionamento”, spiega Riccardo Cavicchioli, titolare assieme al cugino Luca Storchi di Energetica

Carpi è diventata più ‘solare’

Riccardo Cavicchioli

vicchioli, che “Il malfunzionamen- impianto insieme al to o l’inottemperan- alla fine ci cugino Luca za ai necessari ade- costa di più Storchi conguamenti normativi di un interduce Eneruna incidono sulla resa e vento getica, nata volta all’an- spiega Cavicchioli – no, sempre nel 2010: trascurare un impian- ripagato alle rinnoto alla fine ci costa di da una vabili hanno più di un intervento maggior creduto sin una volta all’anno, produttivida subito e in sempre ripagato da tà. Anche a questi anni si sono specia- una maggior produt- livello istilizzati nella tività”. tuzionale, a consulenza partire dal energetica a 360 gradi, Gse, si promuove la madalla progettazione al post nutenzione per garantire la vendita. più elevata produzione di Dopo la vendita e l’instalenergia elettrica”. lazione, infatti, l’impianto Poi può succedere che fotovoltaico va periodiun produttore di moduli camente controllato. Il o inverter scompaia dal malfunzionamento o l’imercato o scelga di fonnottemperanza ai necessari dersi con un altro oppure adeguamenti normativi in- si incontrano difficoltà nel cidono sulla resa e - spiega momento in cui si ha la Cavicchioli – trascurare un necessità, per un qualsiasi

motivo, di interfacciarsi con le istituzioni. “A quel punto le cose si complicano per chi, ad esempio, deve procurarsi un pezzo di ricambio prima che scada la garanzia o deve banalmente comunicare una modifica al Gse”. Per questo il know how di Energetica è diventato prezioso. Il servizio più apprezzato dai clienti è quello del telecontrollo remoto che garantisce il monitoraggio giornaliero delle prestazioni dell’impianto: “è come un controllo a vista quotidiano della performance, naturalmente sulla base delle condizioni presenti in quella zona”, precisa Cavicchioli. Le tasche dei cittadini che in questi anni si sono trasformati in produttori di energia ne hanno tratto beneficio: la produzione di energia in proprio ha permesso loro di risparmiare su bollette in costante aumento. Di più, grazie all’accumulo, “oggi possono diventare completamente autonomi evitando di vendere il surplus all’Enel e accumulando l’eventuale eccedenza di produzione in batterie che la restituiscono al bisogno”. All’inizio forse non si era nemmeno capito che lo scenario energetico “sarebbe stato di un certo tipo – commenta Cavicchioli – e a maggior ragione le rinnovabili si sono rivelate la scelta giusta perché continuano a garantire grande convenienza”. Sara Gelli

La mostra, allestita nella saletta della Fondazione Crc di corso Cabassi, resterà aperta sino a domenica 9 ottobre

La nostra terra è un bene comune

“Questa donazione - spiega il presidente del Panda Carpi, Franco Losi - è davvero preziosa”.

I Saltafossi donano 500 euro per la Francesa

Passaggio dell’assegno dalle mani di Nunzio Cipolli a Franco Losi

Sabato 24 settembre i volontari dell’associazione I Saltafossi di San Marino hanno fatto visita all’Oasi La Francesa per consegnare un assegno di 500 euro teso a sostenere l’infaticabile lavoro dei volontari del Panda Carpi. “Questa donazione spiega il presidente del sodalizio, Franco Losi - è stata particolarmente gradita soprattutto dopo il furto subito a primavera quando alcuni malviventi si sono impossessati di binocoli, decespugliatori, tosaerba… materiali e attrezzature che ora dobbiamo ricomprare”.

La Diocesi di Carpi e il gruppo Arte in Movimento dell’Associazione culturale Il Portico ha scelto per l’edizione 2016 della mostra d’arte inserita ne l’Ottobre Missionario, il tema La nostra terra è un bene comune. Tematica che si ispira all’enciclica di Papa Francesco, Laudato sì. A questa iniziativa collaborano l’Ufficio per l’educazione e la scuola e il Centro Missionario diocesano di Carpi. Ogni artista ha potuto esprimersi liberamente con una o due opere, talvolta con un’indagine forte sui mali della nostra terra, talvolta con delicata poesia di fronte alla bellezza della natura. Le opere sono offerte per aiutare la famiglia Guri in Albania affinché possa completare la propria casa. Gli artisti che hanno aderito sono: Giuseppe Andreoli, Nuccia Andreoli, Sandra Andreoli, Nicolò Arioli, Sergio Bigarelli, Renza Bolognesi, Sandra Campostrini, Giuseppe D’Italia, Mariella Gualteri, Siriano Vasetti, Romano Pelloni (in foto), Oto Covotta, Rosanna Zelocchi e i giovani autori Chiara Orlandi e Marco Nettis. La mostra, allestita nella saletta della Fondazione Crc di corso Cabassi, resterà aperta sino a domenica 9 ottobre, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30. venerdì 30 settembre 2016

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Bambini e ragazzi ingegneri del mondo - I giochi di costruzione che progettano il futuro è questo il titolo della prima edizione della Festa del Gioco. La Manifestazione - interamente realizzata dallo staff del Castello dei Ragazzi e che si svolgerà l’1 e il 2 ottobre - accenderà il centro storico di colori e fantasia, attraverso un ricco programma ludico e didattico rivolto a tutta la famiglia. “Il tema individuato insieme allo scrittore e poeta Bruno Tognolini - spiega la direttrice del Castello dei Ragazzi, Emilia Ficarelli - è quello del Costruire e, in particolare, del costruire il futuro. Quale materia può incarnare meglio tale spirito se non la robotica? Macchine sempre più intelligenti però impongono anche una discussione seria sulle loro implicazioni di carattere etico: durante la due giorni vi sarà quindi spazio anche per una riflessione su quella che è stata definita roboetica, termine coniato nel 2003 dalla Scuola di Robotica di Genova. La robotica, oggi, fa parte della nostra vita e crediamo possa incuriosire e interessare un po’ tutti, dai bambini agli adulti”. Si parte sabato pomeriggio, alle 17, quando Piazza Martiri verrà allestita con un’area digitale in cui la Scuola di Robotica di

L’1 e il 2 ottobre il centro storico ospiterà la prima edizione della Festa del Gioco. Dedicato alla robotica, l’evento è stato organizzato dal Castello dei Ragazzi

Si gioca in Piazza Martiri! Ph Luciano Arletti

Emilia Ficarelli

Genova e la Tata Robotica, nuova realtà carpigiana molto vivace in tema di progettazione e diffusione della robotica condurranno laboratori e dimostrazioni: “avremo droni, robot umanoidi Nao, stampanti 3D per mostrarne la magia alla cittadinanza, Scribbling Machine, Touch Wall, Little Bits e tante altre meraviglie del mondo dell’innovazione digitale e tecnologica. Laboratori per bambini, ragazzi e adulti, performance e dimostrazioni per scoprire pezzi di futuro”,

Dal 5 ottobre il regista e attore carpigiano Davide Bulgarelli inizierà una nuova avventura culturale a Carpi all’interno del Pantheon Village

Al via un corso per attori Dal 5 ottobre il regista e attore carpigiano Davide Bulgarelli inizierà una nuova avventura culturale a Carpi, in una sorta di gemellaggio ideale con la Scuola di teatro che ha da poco inaugurato a Modena sul palco del prestigioso Teatro Michelangelo. “Mi è stata offerta l’opportunità di utilizzare una nuova e modernissima struttura all’interno di Pantheon Village in via Bramante - spiega Bulgarelli - per attivare un corso formativo per attori dai 16 ai 30 anni. Sono quasi vent’anni che non esercito la mia seconda attività, quella di docente appunto, a Carpi, per ovvi motivi logistici legati al mio mestiere un po’ vagabondo di attore e regista ma, anche grazie all’energia che mi viene dalla nuova esperienza di Modena, dove, unica scuola in provincia, posso tenere corsi per attori su un vero grande palcoscenico in un teatro, ho deciso di accettare l’invito e mettere la mia esperienza a servizio di quei giovani attori che, con tanta, poca o nessuna esperienza, vogliano avvicinarsi al percorso fantastico del mestiere di attore, consapevoli però che il mio sarà un corso serio, in cui mi avvarrò di altri professionisti per lezioni su materie indispensabili per la completa formazione di un attore, come danza classica, canto, scherma, contact, maschera neutra, e non mancheranno sedute su storia del teatro e sullo studio a tavolino di un testo”. Chi volesse affrontare questo percorso in modo serio e professionale e volesse maggiori informazioni è invitato a contattare il 347.6511439. 10

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prosegue la direttrice. Gli organizzatori però non hanno trascurato nemmeno i giochi di ieri, “dai tradizionalissimi Lego ai giochi di movimento e costruzione pensati per i più piccini”. Alla Festa del Gioco parteciperanno, con La Scuola dei ragazzi inventori, cinque scuole di Carpi tra Primarie e superiori che, domenica, dalle 10 alle 20, presenteranno, attraverso dimostrazioni e laboratori per tutti, i progressi che negli istituti scolastici si compiono sul versante

tecnologico. “Dalla macchina solare Escorpio a Mille e più facce di Arduino dell’Itis Leonardo da Vinci a Enigma, la macchina dei messaggi segreti usata durante la seconda guerra mondiale, dell’Istituto Vallauri”, sottolinea Emilia Ficarelli. A condire tutto con un pizzico di magia saranno però le architetture fluttuanti, “di certo gli elementi più spettacolari della festa”, sorride Emilia. Tre installazioni giganti e coloratissime fatte rigorosamente di salvagente a cura dello

studio di architettura di Roma ma0: Nuvola, Labirinto e Catena di Colori. “Il primo assaggio lo abbiamo avuto in via Paolo Guaitoli dove da alcuni mesi svetta un’installazione - resterà allestita fino al 9 ottobre - capace di proiettare a terra ombre colorate con cui i bimbi giocano e interagiscono. Da

pochi giorni ha invece preso a danzare, sospesa sul Cortile d’Onore di Palazzo Pio, Nuvola mentre, il giorno della Festa verrà creato un Labirinto in Piazza Martiri dove ci saranno gallerie in cui camminare, fori attraverso cui passare… Il gioco, di venti metri per venti, resterà allestito fino a domenica sera, dopodiché i salvagenti saranno smontati e regalati ai presenti come gadget”. Orgoglioso dell’evento anche l’assessore al Centro Storico, Simone Morelli: “questo festival si inscrive in una regia politica precisa. Il nostro desiderio, infatti, è quello di unire pubblici diversi e farli interagire insieme nella nostra bellissima piazza. Allo stesso tempo, lo sforzo che stiamo perseguendo è quello di far dialogare e collaborare il più possibile tutti gli istituti culturali della città per offrire un servizio sempre più attento e puntuale alla cittadinanza. Un modo per far vivere la cultura a grandi e piccini in modo innovativo e ludico. Il porfido è fatto per essere calpestato, vissuto… non solo ammirato”. Jessica Bianchi

La libreria Mondadori di Carpi è stata presa d’assalto allo scoccare della mezzanotte di venerdì scorso, in occasione dell’attesissima uscita di Harry Potter e la maledizione dell’erede

Una notte magica nel segno di Harry Potter

Da sinistra Beatrice, Elena, Chiara e Marco

La Libreria Mondadori di Carpi è stata letteralmente presa d’assalto allo scoccare della mezzanotte di venerdì scorso, in occasione dell’attesissima uscita di Harry Potter e la maledizione dell’erede. Giovani e meno giovani, sono stati accolti dallo staff della libreria, capitanato da Marco ed Elena Valentini, trasformatisi come per magia, in Alastor Moody e Sibilla Cooman, mentre Chiara e Beatrice hanno scelto di vestire i panni di due studentese

di Hogwarts… Cose che solo i fan del mondo magico tratteggiato dalla penna di J.K. Rowling possono comprendere. E tra bacchette e foto ricordo come stregoni ricercati della prigione di Azkaban, la notte in libreria è scivolata via, spensierata ed emozionante. E poi tutti a casa, a gustarsi, sotto le lenzuola, magari al tenue chiarore di una bacchetta illuminata, le prime pagine del nuovo libro di una delle saghe più amate di tutti i tempi. Buona lettura.


Affronta la musica a muso duro Rickyf, al secolo Riccardo Frunzio, che, ad appena 18 anni, ha già prodotto il suo primo album intitolato Face the music, ovvero “Affronta la musica”. Disco che si appresta a presentare in un tour attraverso alcune delle principali città del Nord Italia. Un talento carpigiano che, in perfetta tradizione rapper, attraverso le sue canzoni e i video autoprodotti, racconta ai ragazzi la sua vita di tutti i giorni e quella di tanti altri giovani come lui. Quando è nata la tua passione per la musica e in particolare per quella rap? “Già a 5 anni mi esibivo in salotto come se fossi su un palco. Ho iniziato ad ascoltare il rap alla fine della seconda media e anche se sono cresciuto ascoltando diversi generi musicali come il pop, il punk e il rock, ho sempre preferito il rap”. Hai frequentato una scuola di musica? “Sì, tra il 2014 e il 2015 ho frequentato una scuola di canto che mi è servita per migliorare l’intonazione nei ritornelli rap. Nonostante in questo ambito non siano richieste grandi doti vocali, sono contento di averla frequentata perché molto spesso ciò che ho imparato mi contraddistingue da altri emergenti”. Quando hai iniziato a scrivere canzoni? “Ho iniziato a scrivere

HA INIZIATO A FARSI CONOSCERE CON I VIDEO SU YOUTUBE E ADESSO IL GIOVANISSIMO RAPPER CARPIGIANO RICKYF STA PER USCIRE CON L’ALBUM “FACE THE MUSIC”, E CON UN TOUR CHE LO PORTERÀ IN GIRO PER L’ITALIA

Un rapper alla Corte dei Pio Riccardo Frunzio

canzoni quando avevo 15 anni, principalmente per esprimermi, un po’ per sfogarmi e anche per sperimentare”. Da dove nasce l’ispirazione? “Nelle mie canzoni parlo semplicemente della mia storia, che si tratti di un avvenimento successo nel passato o nel presente. Mi piace raccontarlo e farlo arrivare nel migliore dei modi a chi mi ascolta, suscitando le stesse emozioni che ho provato io vivendolo. Amo tantissimo raccontare sia con le parole che a livello melodico tutto ciò che sento e desidero

esprimere”. Il genere rap sta riscuotendo in Italia un grande successo, complice la popolarità di alcuni personaggi televisivi. Secondo te qual è il motivo per cui il rap sta conoscendo una stagione d’oro nel nostro Paese? “Il rap è diventato molto popolare grazie a Youtube. Questo si è rivelato un mezzo di comunicazione a diretto contatto con le persone, soprattutto con i giovani. Io stesso sono venuto a contatto con questo genere musicale grazie a Youtube e non

“Per ora il mio sogno più grande è quello di arrivare con la mia musica a più gente possibile attraverso concerti e video ufficiali. L’obiettivo è sempre quello di migliorarmi e continuare a scrivere. Poi, si vedrà…”. alla radio, per esempio. Secondo me piace perché è molto diretto e trasmette concetti da subito chiari a chi ascolta. Credo che quasi tutti i ragazzi tra i 12 e i 25 anni abbiano qualche canzone rap nella loro playlist preferita. Ho notato ultimamente che il rap non solo ha trovato più gente disposta ad ascoltarlo, ma sono aumentati

anche i giovani che hanno voglia di sperimentarlo e farlo nel vero senso della parola, come se questo genere musicale potesse diventare il loro stile di vita, senza avere necessariamente l’obiettivo di portare i loro lavori in uno studio di registrazione”. Parlaci del nuovo album. Come si intitola? Di cosa parla?

“Il nuovo album si intitola Face the music: un modo di dire inglese che significa letteralmente “affrontare la musica”. Ho voluto chiamarlo così perché rappresenta appieno il periodo in cui l’ho scritto. Ritengo di aver affrontato la musica e di essermi preso a carico i rischi, le responsabilità e le conseguenze che questo comportava. E’ un album auto prodotto che contiene 10 tracce e, inoltre, i 3 brani più ascoltati dell’album precedente che ho voluto reinserire per dare la possibilità di ascoltarli anche a chi non li ha mai sentiti. Le tracce non hanno un legame preciso: in questo album non mi sono imposto nulla a livello di contenuti, ho scritto ciò che pensavo in un momento determinato”. Dove e quando lo presenterai? “Per ora le date confermate sono il 1° ottobre al Barrio’s di Milano nel pomeriggio e al Pappafico di Como la sera, mentre nel pomeriggio del 16 ottobre sarò alle Lavanderie Ramone a Torin o”. Sogni e progetti per il futuro? “Per ora il mio sogno più grande è quello di arrivare con la mia musica a più gente possibile attraverso concerti e video ufficiali. L’obiettivo è sempre quello di migliorarmi e continuare a scrivere. Poi, si vedrà…”. Chiara Sorrentino

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Visual Chef

di Gabriella Gasparini

Sfoglie di tortellini ripieni

Ingredienti per 2 persone: 1 rotolo di pasta sfoglia pronta all’uso 4 grammi di caciotta 20 grammi di parmigiano reggiano 40 grammi di spinaci in fogli freschi 1 cucchiaio di olio evo 1 spicchio d’aglio sale q.b. Procedimento: Dopo aver lavato gli spinaci cuocerli per pochi minuti in acqua bollente e salata. Scolarli con acqua fredda

e strizzarli. In un padellino antiaderente mettere uno spicchio di aglio privato dell’anima, con un cucchiaio di olio extra vergine di oliva. Far rosolare per circa un minuto e aggiungere gli spinaci da far saltare in padella per alcuni minuti. Stendere il rotolo di pasta sfoglia e ricavarne dei quadrati di 10 x 10 cm. Al centro di ogni quadrato mettere con un cucchiaio spinaci, parmigiano reggiano e un pezzetto di caciotta. Chiudere il quadrato come

Profumato. Fondo Toschina Come la cultura legata alle nostre origini, alla terra. Dense stille aromatiche, frutto di una sapienza antica. Di un amore che viene da lontano, tramandato, con pazienza, dalle mani dei nostri nonni, dei nostri padri. Un tesoro che racconta la nostra storia. La memoria delle nostre radici. L’aceto balsamico tradizionale di Modena nasce da mani esperte, che fanno di pazienza e lentezza i propri alleati. Cullate con amorevoli carezze quotidiane, le botticelle attendono. Custodite nei sottotetti, in silenzio, le batterie maturano e, tra un rabbocco e l’altro, il loro prezioso contenuto cresce in qualità. Muta. Sino a raggiungere la piena armonia, un assoluto equilibrio tra dolcezza e acidità. Tra i custodi di questa millenaria tradizione, vi è il carpigiano Mauro Clò, ex insegnante di Educazione Fisica del Liceo Fanti. “Fu mia madre a farmi dono di una batteria”. Un’eredità preziosa che Mauro desidera condividere con altri, “affinché l’amore per l’aceto balsamico tradizionale di Modena si diffonda sempre più, catturando anche l’interesse dei più giovani”. Il balsamico, infatti, è sinonimo da tempo immemorabile di cultura e storia: “un patrimonio - aggiunge Mauro Clò - che non può rischiare di andare perduto”. A 12

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per fare un tortellone. Ripetere l’operazione per gli altri tortelloni. Cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 10 minuti. Impiattare decorando con foglie di spinaci freschi o in alternativa foglie di basilico. Il consiglio in più: la pasta sfoglia messa da fredda in forno già caldo mantiene più fragranti i tortelloni. Abbinamento di vino: un buon lambrusco frizzante.

Da oltre quattro anni vive in un modulo abitativo di trenta metri quadrati: il terremoto del 2012 le ha portato via tutto, dalla casa all’azienda agricola… ma la Famiglia Pellacani di San Martino Secchia non vuole arrendersi. “Ci vuole coraggio ad andare avanti, a non soccombere di fronte alle difficoltà, ma è dura. Davvero dura”, racconta il 50enne Massimo Pellacani. Il sisma ha cambiato tutto: “il giorno prima la nostra era la seconda azienda della Provincia di Modena nel settore dell’apicoltura e il giorno dopo avevamo perduto la metà del nostro patrimonio di arnie. A causa dello scuotimento della terra, infatti, circa 200 arnie sono rimaste schiacciate sotto il peso dei muri dei vecchi casolari di campagna crollati in seguito alla violenza delle scosse. Mai avremmo potuto pensare che i muri che per anni le hanno protette ne avrebbero decretato la fine… Perdere in un sol colpo la metà delle famiglie delle nostre api è stato un dolore incommensurabile al quale si è sommato quello relativo al crollo della nostra casa e del laboratorio che ospitava le macchine per la lavorazione del miele”. Il sisma ha inferto un duro colpo alla famiglia ma il

Mauro, maestro assaggiatore della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, nonché esperto degustatore, brillano gli occhi quando racconta il lento procedimento che dalla cottura del mosto porta all’acetificazione: “passo dopo passo, vedi nascere questo tesoro, e lo curi sino a farlo diventare un prodotto eccellente capace di sprigionare profumi definiti e regalare sensazione gustative che riempiono il palato”. Il processo di maturazione è lento e costante, ogni operazione avviene secondo regole precise: “le attuali sessanta botticelle sono custodite nel sottotetto del Fondo Toschina, la casa dove vive mia figlia con la sua famiglia. Il luogo ideale per garantire all’aceto quelle escursioni termiche tra estate e inverno indispensabili per farlo maturare e invecchiare al meglio”, spiega Clò. Ogni batteria è composta da 5 fino a 7-8 botti, di dimensioni decrescenti: ogni anno, solitamente alla fine dell’inverno, verso la fine di febbraio, dopo aver spillato solo dalla botte più piccola la quantità di oro nero che verrà imbottigliata o gelosamente tenuta per sè e i propri cari, si procede ai rabbocchi. Si preleva così dalla seconda botte la quantità di aceto che verrà messo nella prima per riportarla a livello,

Da oltre quattro anni la famiglia pellacani vive quadrati: il terremoto del 2012 ha portato via tu di San Martino Secchia. con l’iniziativa Adotta u risorgere, condividendo con chi ci sosterrà un

“Io non mi arrend

Il carpigiano Mauro Clò, maestro assaggiatore degustatore CERMET, apre, per il terzo anno all domenica 2 ottobre in occasione dell’iniziativa

Alla scoperta de

Mauro Clò


e in un modulo abitativo di trenta metri utto, la casa e l’azienda agricola un’arnia, “La nostra speranza è quella di po’ della bontà ricavata dall’arnia adottata”.

Arnie ribaltate dopo la tromba d’aria del 6 settembre

do”

“Ho capito che dovevo inventami qualcosa prima che fosse troppo tardi; prima che brutti pensieri cominciassero ad affollarsi nella mia mente”.

Mirco Pellacani, fratello di Massimo, nonchè volto noto del mercato contadino di Carpi

peggio, prosegue Massimo, doveva ancora venire. “Paradossalmente oggi le cose sono ulteriormente peggiorate: a oltre quattro anni di distanza, infatti, tutti i nodi stanno dolorosamente arrivando al pettine e la situazione è pressoché insostenibile. Nel 2013, non volevamo cedere e ci siamo rimboccati le maniche. Non c’è stato tempo da perdere e non ci siamo mai lasciati andare alla disperazione. Abbiamo speso quasi tutto quel che avevamo per ripristinare il laboratorio e acquistare nuovamente i macchinari necessari per ripristinare la nostra attività produttiva nonché unica fonte di sostentamento. Abbiamo

fatto ogni sforzo per risollevarci ma il perdurare dei problemi legati alla ricostruzione della casa e le bollette esorbitanti della luce da pagare oggi ci stanno mettendo in ginocchio. Ormai - ammette con grande dignità Massimo siamo arrivati al limite della sostenibilità, vi sono giorni in cui non abbiamo la liquidità necessaria per andare al forno e prendere il pane per tutta la famiglia né, tantomeno, per far fronte a tutti gli oneri quotidiani”. Adotta un’arnia è nata per questo. In punta di piedi. Per tentare di aiutare la famiglia a risollevarsi: “ho capito che dovevo inventarmi qualcosa prima che fosse troppo

della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, nonché esperto la cittadinanza la sua acetaia di Fondo Toschina, in via Gherardo Cavetto, al civico 11, Gusti.a.mo16 - Acetaie, caseifici, prosciuttifici e cantine di Lambrusco aperti

ell’oro nero di casa Clò

“Il balsamico tradizionale è qualcosa che cresce e vive. Insieme a noi e dopo di noi, con le generazioni che verranno”. dalla terza alla seconda e si continua via via a salire, fino alla botte più capiente che viene a sua volta rincalzata con il mosto cotto fermentato e acetificato naturalmente nell’annata, “nel mio caso - svela il maestro - ottenuto rigorosamente da uve di Trebbiano”. Ogni rabbocco è una dichiarazione d’amore. Un patto di alleanza tra uomo e natura. Tra passato e presente. “Il balsamico tradizionale è qualcosa che cresce e vive. Insieme a noi e dopo di noi, con le generazioni che verranno”. L’aceto riposa in botti realizzate con diversi tipi di legni che conferiscono al prodotto una naturale aromatizzazione (“dalla dolcezza del ciliegio alla nota resinosa del ginepro”, aggiunge Clò) e ne influenzano consistenza e colore; nasce così un aceto prezioso e costosissimo pronto per essere suggellato dal Consorzio Tutela Aceto

Balsamico Tradizionale di Modena per poi essere commercializzato rigorosamente dopo 12 o 25 anni di invecchiamento. Un cerimoniale che si ripete immutato nel tempo, assaggio dopo assaggio, affinché solo un nettare perfetto possa guadagnarsi il titolo di incontrastato re della tavola: “l’equilibrio tra dolce e agro dev’essere perfetto. Sciropposo ma non eccessivamente corposo, il balsamico tradizionale ha un aroma penetrante e persistente ed è di un lucente color bruno scuro carico”. Custode di una tradizione centenaria e garante di un prodotto unico che nasce, da secoli, nei sottotetti delle nostre case, Mauro Clò apre, unico in città, per il terzo anno alla cittadinanza la sua acetaia di Fondo Toschina, in via Gherardo Cavetto, al civico 11, domenica 2 ottobre in occasione dell’iniziativa Gusti.a.mo16

- Acetaie, caseifici, prosciuttifici e cantine di Lambrusco aperti, patrocinato da Comune di Modena, Provincia, Regione Emilia Romagna e Camera di Commercio di Modena: un appuntamento con il gusto, in cui i protagonisti sono cinque eccellenze del territorio conosciute e apprezzate in tutto il mondo ovvero Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Modena DOP e i Lambruschi modenesi DOC. Dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 sarà possibile assistere alla cottura del mosto, (“sempre che le uve di Trebbiano siano disponibili”, sorride Mauro) e fare una visita dell’acetaia con tanto di degustazione. Davvero un’occasione imperdibile per scoprire i segreti e la maestria che si celano dietro l’oro nero di Modena. Per ulteriori info potete consultare il sito www.acetaiafondotoschina. jimdo.com. Jessica Bianchi

tardi; prima che brutti pensieri cominciassero ad affollarsi nella mia mente”. Grazie alla Rete, Massimo ha conosciuto un allevatore abruzzese che, dopo il terribile sisma che ha colpito l’aquilano nel 2009, ha dato vita all’iniziativa Adotta una pecora: “mi si è immediatamente accesa una lampadina! Avrei lanciato un progetto di adozione di un’arnia di api con l’intento di cercare un aiuto concreto e solidale al salvataggio della nostra azienda”. Una richiesta di aiuto alla “tanta buona gente che c’è in giro”, continua l’apicoltore. Adottare un’arnia vuol dire non solo farsi carico di un’intera famiglia di api, bensì “della natura stessa. La nostra speranza è quella di ricrescere e poter condividere con tutte le persone che ci sosterranno un po’ della bontà ricavata dall’arnia che avranno adottato”. Massimo - che vive ancora con la sua compagna in un modulo abitativo messo a disposizione dalla Regione, accanto ai due genitori sistemati invece all’interno di una mobil home - tiene duro ma le avversità si sommano senza tregua: “da due anni a questa parte le api, purtroppo, producono poco miele a causa dei repentini cambiamenti

climatici. La produzione di questi operosi insetti, si sa, è intrinsecamente legata all’andamento stagionale delle fioriture: temperature troppo calde o, al contrario, primavere eccessivamente piovose, fanno soffrire i petali e di conseguenza incidono negativamente sulle attività delle api. Stiamo assistendo, pressoché inermi, a un progressivo spopolamento degli alveari: il clima mutato e l’arrivo di malattie - spiega allarmato Massimo Pellacani hanno comportato la moria di moltissime colonie. Come se ciò non bastasse prima che un’arnia entri in produzione passano circa tre anni e quindi soltanto oggi stiamo iniziando a recuperare quanto abbiamo perduto a causa del terremoto”. Adottare un’arnia, oltre a essere un prezioso e concreto gesto di aiuto a una famiglia in difficoltà, significa anche difendere la natura, la biodiversità e, di conseguenza, il futuro di tutti noi. Per conoscere da vicino l’iniziativa potete consultare il sito www.aziendaagricolapellacani.it, la pagina Facebook “Azienda agricola Pellacani” e scrivere alla mail pellacani.m@alice.it. Jessica Bianchi

Il 1° ottobre apre a Carpi, in viale Carducci N° 8, lo store Pausa Caffè

Rocco Siffredi a Carpi

Il 1° ottobre apre a Carpi, in viale Carducci N° 8, uno store Pausa Caffè, la più grande rete italiana di negozi di capsule e cialde di Caffè Bonini. Testimonial d’eccezione Rocco Siffredi: con la sua consueta ironia, Rocco è stato il protagonista, a Carpi, di alcuni video volti a promuovere sul web i prodotti a marchio Caffè Bonini, azienda con sede a Firenze ma che annovera tra i suoi titolari anche il carpigiano Luca Cocco. Gli spot sono stati girati quasi interamente alla Corte dei Pio, negli spazi di Pignatti Interiors, col supporto tecnico di Black Whale Production, il cui staff si è occupato dell’ideazione, girato e montaggio dei video….. insomma una produzione tutta made in Carpi! venerdì 30 settembre 2016

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“E’ stata un’estate ottima sotto tutti i punti di vista: adesione alle nostre iniziative escursionistiche sulle vette dolomitiche, aumento del numero dei soci, alta frequentazione del nostro Rifugio Città di Carpi sui Cadini di Misurina. Crediamo di aver offerto ai nostri soci e a quanti si sono avvicinati a noi per la prima volta o hanno voluto tornare nel nostro rifugio alpino, un’accoglienza gradevole e ottimale, nel rispetto del nostro credo: la montagna va amata e rispettata, è un mezzo per mettersi in gioco e alla prova nelle difficoltà e nelle sfide da superare per ritrovare l’armonia con se stessi e con il mondo della natura”. Primo Zanfi è da molti anni il presidente della sezione carpigiana del Cai che ha la propria sede in via Cuneo e annovera 750 soci, una cifra ragguardevole per una sezione di pianura. Zanfi si dichiara soddisfatto di come sono andate le cose nei mesi estivi ma, in generale, sull’andamento e il funzionamento della struttura associativa carpigiana che svolge una importante attività escursionistica e di alpinismo sia con lezioni teoriche in sede nei mesi invernali che in montagna nei mesi estivi. Aperto nel 1970 dietro impulso dell’ingegner Primo Zanfi Gianfranco Gibertoni e di Enzo Lancellotti, primi animatori nonché primi presidenti della sezione carpigiana in ragione della loro passione per la montagna, il Rifugio si trova a 2.100 metri di altezza tra i boschi che sovrastano il Lago di Misurina ed è stato più volte ammodernato e ristrutturato al fine di renderlo sempre più accogliente e adeguato alle esigenze e alle richieste dei soci e degli ospiti. Il rifugio conta su una sala da pranzo da 65 posti e su 32 posti letto suddivisi in camere e mansarda. Aperto per la stagione estiva il 20 giugno scorso, ha chiuso i battenti la scorsa settimana e sarà aperto nuovamente nei fine settimana da Natale a Pasqua, nel periodo invernale. La gestione del Rifugio e il servizio di ristorazione è da molti anni affidata alla famiglia di Rodolfo e Sabrina Molin. Il presidente Zanfi è affiancato nella conduzione del sodalizio da un Consiglio direttivo formato dal vice presidente Marco Bulgarelli, dalla tesoriera Ernestina Bagnoli e dai consiglieri Maria Luisa Rebecchi (che è stata presidente per due mandati), Davide Caiumi (che si occupa dei corsi di alpinismo e di roccia), Paolo Lottini, Benigno Giannino, Monica Favalli, Gianluca

L ’angolo

di Cesare

Pradella

Il Cai di Carpi a gonfie vele

Bulgarelli, Edi Forghieri ed Enrico Lancellotti, responsabile della sezione sci-alpinismo. Inseriti anche corsi

e uscite in grotta per la specialità di speleologia curati da Marcello Borsari. Con la chiusura della stagione estiva, il Cai di Carpi si appresta a organizzare i corsi invernali di addestramento in sede che nel corso dell’inverno possono venire alternati con uscite ed escursioni in quota. Fre-

quenti anche i fine settimana sulla neve, mentre è stata allestita nella sede di via Cuneo una palestra di addestramento per arrampicate indoor rivolte particolarmente ai ragazzi. Un club insomma dove si fa sul serio e dove lo staff dirigente formato da veri appassionati e

amanti della montagna si adopera per rendere possibile viverla nel migliore dei modi e in tutta sicurezza, per goderne le bellezze naturali e i soggiorni estivi e invernali per l’incontro con la natura, tra ramponi, corde e piccozze. E nel più genuino spirito di volontariato.

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“Mi hanno dato del fascista quando indagavo sulle Brigate Rosse, del comunista quando mi sono occupato di mafia, per poi tornare fascista quando mi sono interessato all’ala violenta del movimento No Tav. In quel periodo poi, sui muri di Torino, erano apparse frasi che mi indicavano persino come mafioso, proprio io, che in sette anni a Palermo, ho fatto condannare i mafiosi veri per 650 ergastoli… mi mancava solo che mi dessero dello juventino”. L’ha raccontata così, non senza una certa dose di autoironia, la sua vita, Gian Carlo Caselli, ospite, lo scorso 22 settembre, della rassegna carpigiana Ne vale la pena. L’occasione è stata fornita dalla presentazione di Nient’altro che la verità, la biografia scritta dal magistrato piemontese insieme a Mario Lancisi. E sono numerosi, i fatti e gli episodi che hanno costellato la carriera di

Il magistrato Gian Carlo Caselli è stato ospite, lo scorso 22 settembre, della rassegna carpigiana Ne vale la pena

“Io non ho mai piegato la testa” Pierluigi Senatore e Gian Carlo Caselli

Caselli: da quando, dal 1967, assegnato al Tribunale di Torino, si trova a occuparsi di terrorismo rosso e stragismo nero, sino alla decisione, all’indomani delle stragi che causarono la morte di Falcone e Borsellino, di fare domanda per il seggio di Procuratore a Palermo, conseguendo, proprio nel capoluogo siciliano, straordinari risultati investigativi, tra cui l’arresto di mafiosi del calibro di Leoluca Bagarella, Gaspare Spatuzza e Giovanni Brusca.

Tre film molto diversi tra loro approdano nelle nostre sale, freschi di anteprima alla Mostra di Venezia, tre opere molto diverse tra loro e non solo nel genere. La storia del cinema è piena di rifacimenti o remake come si usa ormai dire, ed è sempre complesso valutare un film dimenticandosi dell’originale. Ma nel caso del film di François Ozon il giudizio sul suo Frantz è estremamente positivo. L’ispirazione viene dal romanzo e piece teatrale, del 1930, L’homme que j’ai tué (L’uomo che ho ucciso) di Maurice Rostand che Ernst Lubitsch portò sugli schermi della prima Mostra di Venezia nel 1932 con lo stesso titolo. Il regista francese ci racconta di Anna, fidanzata al Frantz del titolo, giovane soldato tedesco morto sul fronte francese nella Prima Guerra Mondiale. Ogni giorno la ragazza si reca a portare fiori sulla tomba del mancato marito, fino a quando un giorno vede un ragazzo ai piedi della lapide. Incuriosita incontrerà il giovane Adrien, ex soldato francese che ha conosciuto Frantz durante un suo soggiorno parigino. Superata un’iniziale diffidenza per l’ex nemico, anche la famiglia di Frantz accoglierà il ragazzo in amicizia, donando al racconto un sottile ma resistente respiro pacifista. Un segreto terribile incombe però su tutta la vicenda e la menzogna diventa strumento di conservazione necessario e positivo perché utile ad alleviare il dolore. La lenta elaborazione del lutto coinvolge tutti i personaggi 16

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“Ricordo – ha raccontato il magistrato, dialogando con Pierluigi Senatore - i primi due, tre anni dopo le stragi, come un momento di straordinaria mobilitazione dei cittadini e di compattezza della politica: seppe approvare il 41 bis – il cosiddetto carcere duro - per i mafiosi e la legge sui pentiti”. Ma si trattò, di un’eccezione alla regola: “nel nostro Paese esistono alcuni problemi di difficile soluzione che la politica sarebbe chiamata ad affrontare,

ma che preferisce delegare alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura. Non è un caso, per esempio, che la nostra legislazione antimafia sia sempre del giorno dopo, imposta di forza a seguito di gravi fatti di sangue. Oppure considerate la vicenda dell’Ilva di Taranto, in cui è stata lasciata a un giudice, a causa dell’insipienza del legislatore, la terribile decisione tra il diritto al lavoro e quello alla salute. La delega non è tuttavia completa: c’è sempre un’asticella, mai esplicitamente dichiarata, un confine che l’inquirente non può attraversare, dei livelli di potere che non possono essere messi in questione, come successe a Falcone: quando si interessò dei legami tra mafia e politica fu sabotato in tutti i modi possibili”. E di ostacoli,

anche Caselli ne sa qualcosa, dal momento che il suo è stato il primo caso di norma ‘contra personam’ della storia legislativa italiana. Nel 2005, mentre era in corsa per la guida della Procura nazionale antimafia, un emendamento lo estromise, introducendo il criterio del limite d’età, favorendo così la vittoria di Piero Grasso. “In quel caso mi fu fatto pagare il processo Andreotti, ne sono sicuro. E questo mi amareggia ancora. Sebbene ciò rappresenti al contempo il segno che non ho mai chinato la testa, neppure davanti a una persona che ha ricoperto per sette volte l’incarico di Presidente del Consiglio”. Rispetto, poi, alla diffusa carenza di legalità presente in Italia, Caselli è chiaro: “quando si parla di regole si avverte una sensazione di fastidio, come se rispettarle fosse un limite alla libertà personale. Ma è un pensiero sbagliato: la legalità conviene”. E come dargli torto, nel

Paese in cui ogni anno il malaffare costa, tra proventi di mafie, evasione e corruzione, circa 335 miliardi di euro, denari che potrebbero essere invece destinati, tra le altre cose, a istruzione, sanità e ricerca? “Attenzione però, la legalità non è una questione di guardie e ladri, con i cittadini comodamente appoggiati al davanzale della finestra per fare il tifo e

3 ottobre, alle 21, alla Loria

Imperatore a Carpi Lunedì 3 ottobre, alle 21, presso l’Auditorium Loria, nuovo appuntamento della rassegna Ne Vale La Pena. Vincenzo Imperatore presenterà, intervistato dal giornalista Pierluigi Senatore di Radio Bruno, Io so e ho le prove - Così le banche truffano il correntista e Io vi accuso: così le banche soffocano le famiglie e salvano il sistema. Due libri che costituiscono un j’accuse senza precedenti, a partire da documenti interni e “confidenze” di dirigenti tuttora in attività sulle banche e sulla finanza italiana. Imperatore, ex manager bancario, entra nelle segrete stanze dei principali istituti di credito e racconta come si sono riorganizzati dopo la crisi. I clienti privilegiati, i prodotti da spingere, le vessazioni, i nuovi cavilli contrattuali, i corsi di formazione per manager e funzionari. La regola è guadagnare il più possibile rischiando zero. Sotto ci siamo noi, le famiglie, le piccole e medie imprese, la maggioranza degli italiani...

I film presentati alla Mostra di Venezia arrivano nelle sale cinematografiche

Il buono, il bello e il così-così e in particolare Anna, quando l’azione, nella seconda parte, si sposta dal paesino tedesco alla capitale francese dove scoprirà una verità diversa da quella immaginata. Anche il film muove la sua veste tra il bianco e nero e il colore, così come si dibatte tra il noir e il melò, con una scelta di regia che non significa indecisione ma volontà di lasciare allo spettatore la libertà di guardare, di interrogarsi, perché il film, come la vita, prevede morte e rinascita, tragedia e speranza. Certamente una delle opere migliori in concorso. Fuori concorso ha figurato benissimo il documentario che il regista Andrew Dominik ha dedicato al musicista australiano Nick Cave, realizzato in un sensazionale bianco e nero in 3D. One more time with feeling raccoglie una lunga anno XVII - n. 35

esposizione del musicista prevalentemente nello studio di registrazione del suo ultimo disco Skelton Tree e ne disegna un intenso ritratto intimo e commovente. L’artista infatti esce da un lutto gravissimo che lo ha colpito a causa della morte di Arthur, uno dei due figli gemelli, precipitato su una scogliera a Brighton in Inghilterra, nel 2015. A dispetto del luogo comune secondo cui le tragedie contribuiscono alla creatività, il musicista confessa di essersi sentito annientato. Solo con grande dolore e fatica ha ripreso a comporre. La musica che si ascolta nel film genera profonde emozioni e si comprende come il divenire della creazione artistica, il suo comporsi, sia la vera terapia per uscire dal vuoto e dallo stato di annientamento citato. La macchina da presa ruota su un binario circolare

e abbraccia il musicista e il suo pianoforte nel tentativo di dare profondità al sentimento e in questa chiave si giustifica forse la tridimensionalità della visione. Il bianco e nero è un’espressa rinuncia al colore, ai colori della vita, ma dona un’austera poetica al racconto cinematografico. Sempre fuori concorso (giustamente) un altro remake, quello di un classico western del 1960 di John Sturges (a sua volta ispirato a I sette samurai di Akira Kurosawa, 1954) dall’indimenticabile colonna sonora. Si tratta de I magnifici sette, rivisitato da Antoine Fuqua. Nell’accingermi a guardare questa nuova versione del western che avevo visto da bambino, la curiosità maggiore era rivolta proprio alla musica, perché a mio parere quando si rifà un film simile ci si deve preoccupa-

assistere a chi dei due la spunterà. Occorre partecipare, è necessario comprendere come senza regole la partita sia inevitabilmente truccata a vantaggio dei soliti noti, ovvero coloro che non hanno alcun bisogno delle regole. La legalità è il potere di chi non lo possiede; è il nostro potere ed è questo che bisogna insegnare ai giovani”. Marcello Marchesini

re che il compositore trovi un motivo, una melodia altrettanto orecchiabile ed entusiasmante: in una parola “mitica” come quella che fu. Invece no, le scene sono sovrastate da “tappeti musicali” a effetto, roboanti e maestosi quanto si vuole, ma che non sfociano mai nell’aria che ti resta impressa nella mente e non si scorda più. Bisogna aspettare i titoli di coda per ritrovare la musica di allora e finalmente sentirsi appagati di tanta attesa. Per il resto la storia è nota: in un piccolo villaggio del vecchio West in balia di un malvagio e violento approfittatore, si cerca aiuto per cacciarlo e batterlo definitivamente. A prendere l’iniziativa è una giovane donna dalla mira infallibile che ha visto morire il marito per mano del cattivo. A rispondere alla sua richiesta è Denzel Washington che prende il

posto di Yul Brinner e non sfigura al confronto, anzi, pur quasi irriconoscibile, è un piacere vederlo in azione. L’intero cast è di tutto rispetto, Ethan Hawke, Chriss Pratt, Vincent D’Onofrio, Peter Sarsgaard e gli altri ci mettono anima e corpo con bravura e valore. Però Steve McQueen, Charles Bronson, Eli Wallach e James Coburn restano scolpiti nella memoria come dei monumenti, sono ormai dei miti; chissà se questi lo diventeranno per il pubblico odierno. Il film è naturalmente pieno di violenza e con un numero imprecisato di vittime, come si addice a un western post-moderno iper tecnologico e l’avventura si lascia vedere col piacere dell’intrattenimento perfetto, politicamente corretto; nel gruppo figurano infatti un nero, un indio, un asiatico e dei “bianchi” naturalmente. Tutti insieme appassionatamente per una giusta causa e per un (piccolo) pugno di dollari. Ivan Andreoli


Giovedì 13 ottobre, alle 21, presso il Teatro Comunale di Carpi

20 anni con Amo Giovedì 13 ottobre, alle 21, presso il Teatro Comunale di Carpi, l’Amo, Associazione Malati Oncologici di Carpi presenta Dedicato a… vent’anni di cammino insieme. Una serata densa di emozioni per festeggiare i 20 anni del sodalizio. Per info 059.6132038 – 335.5480177. Prevendita presso la segreteria di Amo (all’interno dell’Ospedale Ramazzini di Carpi) e a Radio Bruno.

Presso la Casa del Volontariato di Carpi ci si può iscrivere al corso di lingua e cultura italiana per immigrati adulti

Ero Straniero: al via le iscrizioni ai corsi

Clarissa risponde

a cura di

Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

“Non si può fare niente per riqualificare il mercato?” Cara Clarissa, scrivo per porre l’attenzione sul mercato di Carpi del giovedì e del sabato mattina. Io, 62enne, ho vissuto la stagione migliore del mercato, quando era un’occasione per fare buoni acquisti anche di qualità, fare una vasca, chiacchierare con conoscenti e vivere il centro della città. Oggi è una specie di kasbah in cui i pochi banchi di qualità soffrono e vengono via via soppiantati da articoli di bassa e bassissima qualità, dove se compri una maglietta economica ti viene allungato un sacchetto furtivamente e senza scontrino, devi tenere i soldi in tasca perché ci sono borseggiatori abili a sfilare

portafogli e anche parcheggiare la bicicletta e ritrovarla è un terno al lotto. E la domanda che vorrei porre agli amministratori è: non si può fare niente per riqualificare il mercato? Magari con associazioni di categoria competenti capaci di allargare l’offerta, di mettere in campo maggiore qualità, non me ne intendo, ma credo sia da scongiurare che diventi del tutto identico al mercato del lunedì al Novi Sad di Modena, dove appena fanno controlli nei banchi dei pakistani trovano merce contraffatta, senza tracciabilità o etichettatura e cineserie di plastica non a norma. E se non è possibile riqualificare

domando: la piazza di Carpi è ancora il luogo adatto per un mercato con banchi così brutti da ogni punto di vista? Quasi preferisco la possibilità di parcheggiare in piazza ogni sabato mattina, se si vuole chiamare gente nei negozi. Meglio una macchina di un brutto tendone che vende capi scadenti fatti chissà dove. Vera Gentile Vera, grazie per l’interessante spunto. I mercati stanno cambiando faccia e forma in quasi tutte le città. E’ da capire seriamente se il centro storico resti la collocazione più idonea.

Iniziative e laboratori tutte le domeniche fino al 30 ottobre

Riapre il parco della Terramara di Montale Prende il via con la riapertura al pubblico del Parco archeologico la stagione autunnale alla Terramara di Montale: tutte le domeniche, fino al 30 ottobre, uno staff di archeologi guiderà i visitatori alla scoperta delle tracce del villaggio di 3.500 anni fa e alle ricostruzioni realizzate sulla base degli scavi. Per fare conoscere meglio ai partecipanti il mondo delle terramare, alle visite vengono sempre associate dimostrazioni di tecniche artigianali dell’età del bronzo, laboratori a tema o visite animate per bambini. Al centro delle sperimentazioni al Parco della Terramara ci sarà un oggetto particolarmente evocativo: la spada, simbolo del potere guerriero. Le dimensioni delle spade dei guerrieri dell’età del bronzo necessitavano di stampi di grandi dimensioni e di crogioli in grado di contenere notevoli quantità di metallo. E’ dunque probabile che le fusioni in sabbia abbiano sostituito quelle che si ottenevano con stampi in pietra e

Sono aperte, presso la Casa del Volontariato di Carpi, le iscrizioni all’anno 2016-2017, il settimo dei corsi di lingua e cultura per immigrati adulti Ero Straniero, promosso da Cooperativa Sociale Il Mantello, Udi - Unione Donne in Italia, Masci - Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani e Azione Cattolica grazie al sostegno di Fondazione CR Carpi e Fondazione Casa del Volontariato, con il patrocinio del Comune di Carpi. La segreteria, ubicata presso l’ufficio 26, al secondo piano della Casa del Volontariato di viale Peruzzi, è aperta il mercoledì pomeriggio, dalle 15 alle 17, e il sabato mattina dalle 10 alle 12. Oltre ai corsi di lingua, sono previsti momenti di formazione e conoscenza storica del territorio per facilitare la socializzazio-

ne tra i partecipanti e la confidenza con la città. La partecipazione alle lezioni (che avranno inizio intorno alla metà di ottobre) prevede un costo di iscrizione di 10 euro. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato. E’ previsto un servizio di baby sitting gratuito per i figli dei frequentanti. Il progetto si è configurato, negli anni, come uno dei più importanti strumenti di integrazione proposti dal territorio. A confermarlo basterebbero anche soltanto i numeri dello scorso anno: 70 i volontari coinvolti, di cui 40 docenti, 150 studenti iscritti (130 frequentanti) per 30 nazionalità differenti, 14 corsi attivi di lingua e cultura italiana, 2 corsi di cucito, un giornale cartaceo con tre uscite all’anno, un sito internet e una pagina Facebook.

che siano stati costruiti crogioli di grandi dimensioni. Pitture parietali egizie mostrano come venivano sollevati questi grandi contenitori e a queste si sono ispirati i metallurghi di Montale per la nuova sperimentazione. Parte quest’anno, inoltre, Sbalzo … nel tempo! nuovo laboratorio di sbalzo su lamina di rame per riprodurre antichi decori, consigliato

a ragazzi dai 6 ai 13 anni. Il Parco archeologico è aperto dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19, con ultimi ingressi alle 12 e alle 17,45. Le visite sono guidate con partenza ogni 45 minuti per gruppi di massimo 60 persone. Per informazioni e prenotazioni (solo per gruppi), 059.2033101 (da martedì a venerdì 9-12; sabato e domenica 10-13 e 16-19).

I libri da non perdere Un bene al mondo Di Andrea Bajani ”La felicità forse si trova più in fretta, se ci si fida del proprio dolore…”. Un bene al mondo racconta di un paese sotto una montagna, a pochi chilometri da un confine misterioso. Un paese come gli altri: ha poche strade, un passaggio a livello che lo divide e una ferrovia per pensare di partire. Nel paese c’è una casa. Dentro c’è un bambino che ha un dolore per amico. Lo accompagna a scuola, corre nei boschi insieme a lui, lo scorta sin dove l’infanzia resta indietro. E ci sono una madre e un padre che, come tutti i genitori, sperano che la vita dei figli sia migliore della loro, divisi tra l’istinto a proteggerli e quello opposto, di pretendere da loro una specie di risarcimento. Ma nel paese, soprattutto, c’è una bambina sottile. Vive dall’altra parte della ferrovia, ed è lei che si prende cura del bambino, lei che ne custodisce le parole. E’ lei che gli fa battere il cuore, che per prima accarezza il suo dolore. Un bene al mondo è una storia d’amore e di crescita di un’intensità e di una poesia travolgenti. E’ una storia universale, perché racconta quanto può essere preziosa la fragilità se non la rifiutiamo. Basta cercarsi su una mappa, disseminare parole per trovarsi, provare altre strade e magari perdersi di nuovo. venerdì 30 settembre 2016

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“La virtù sfiorisce senza un avversario”. Seneca, De provvidentia

Cucinare allena concentrazione e pazienza, ecco perché vale la pena iniziare da piccoli. Torna a ottobre Cuochi per un giorno, il festival nazionale di cucina per bambini. Quattro edizioni, un grande successo: per il 2016 l’appuntamento è sabato 1 e domenica 2 ottobre a Modena, presso il club la Meridiana: una villa settecentesca e un parco secolare faranno da sfondo alle creazioni culinarie dei piccoli cuochi. L’evento è ideato da Laura Scapinelli e dallo staff de La Bottega di Merlino, libreria per ragazzi e laboratori creativi di Modena. Due giornate, decine di appuntamenti e laboratori in cui gli chef in erba potranno annusare, toccare, dosare, impastare, miscelare, modellare, cuocere e mettersi alla prova, imparando tante cose nuove. Sono in programma vere e proprie lezioni di cucina con importanti chef stellati da tutta Italia per incuriosire anche mamma e papà: è già confermata la partecipazione di Franco Aliberti (chef del ristorante La Présef a La Fiorida in Valtellina), Ascanio Brozzetti (pastry chef, ristorante Le Calandre di Padova), il vincitore della Coppa del mondo della pasticceria Gino Fabbri (pasticceria La Caramella di Bologna), Marta Pulini (chef Bibendum catering di Modena), Luca Marchini (chef del ristorante Erba del Re di Modena), Piergiorgio Siviero e Diletta Zenna (chef e pastry chef del Ristorante Lazzaro 1915 di Pontelongo), il pizzaiolo on the road Giovanni Mandara (proprietario della Piccola Piedigrotta nel cuore di Reggio Emilia), Rino Duca (chef dell’osteria Il grano

Sabato 1 e domenica 2 ottobre Modena è ancora una volta la capitale della cucina 0-12 con la quinta edizione del Festival nazionale di cucina per bambini

Cuochi per un giorno

di pepe di Ravarino, in provincia di Modena), Stefano Ciotti (chef del ristorante Nostrano di Pesaro), Matteo Berti (coordinatore didattico di Alma, Scuola Internazionale di Cucina di Colorno), Lisa Casali (scienziata ambientale, esperta di cucina sostenibile di Milano). Ci sarà persino il contributo di Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena, tre stelle Michelin e primo ristorante al mondo nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants Awards 2016.

appuntamenti

Mostre CARPI

Fino al 31 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Fabio Barbini O&A Centro Affari 3 - 31 ottobre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Frago O&A Centro Affari Fino al 14 ottobre Modena, Carpi e dintorni Personale di Luciano Arletti Sala d’attesa Poliambulatorio Villa Richeldi Fino al 16 ottobre Sdoppiamenti Personale di Sicioldr 18

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Con il loro aiuto e la supervisione di un’animatrice, ogni piccolo partecipante potrà cimentarsi in fantasiose ricette, vivendo un’esperienza ludica ma allo stesso tempo formativa, con la possibilità di imparare le regole del mangiar sano. Non mancheranno attività interattive collaterali: al Festival saranno presenti numerosi stand per avvicinarsi alla cucina attraverso diversi linguaggi espressivi. Ci saranno una libreria culinaria, spettacoli e storie in cucina, angoli

A cura di Chiara Iemmi Dark Room SilmarArtGallery

A gun for hire, selection Musei di Palazzo Pio

Fino al 13 novembre Paesaggio con nemico Personale di Andrea Bruno A cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Spazio Meme

Eventi

Fino al 30 novembre Novecento - Il fallimento di un secolo tra conflitti e antagonismi Di Antonello Fresu Sala Cervi di Palazzo dei Pio, Museo Monumento al Deportato ex Sinagoga e Campo Fossoli Fine all’11 dicembre Helmut Newton anno XVII - n. 35

CARPI

Mammut Film Festival Programma 30 settembre - ore 21 Juno 14 ottobre - ore 21 Submarine 28 ottobre - ore 21 Moonrise Kigdom La fine di ogni proiezione sarà seguita da cineforum con i presenti Spazio Giovani Mac’è Onde di Suono 2016 Apertivi & Dopocena tra Modena e Carpi

sensoriali e giochi. Si potrà persino imparare a creare, passo dopo passo, un vero e proprio orto grazie alle attività di Vivi verde Coop e il Gioco di inOrto della Louis Bonduelle Foundation. Ma non è finita: i più coraggiosi, grazie alla collaborazione di Entonote, potranno cucinare e assaggiare un cibo fuori luogo per noi occidentali, ma all’ordine del giorno in altre parti del mondo: gli insetti, gustosi e sostenibili in cucina! Cucinare coinvolge i 5 sensi, migliora concentrazione, manualità

Rassegna concertistica del Vecchi-Tonelli Programma 1 ottobre - ore 17.30 Aperiguitar Per Soprano e Chitarra Musiche di John Dowland, Heitor Villa-Lobos, Manuel De Falla Laura Barchetti: soprano Matteo Magnani: chitarra 8 ottobre - ore 17.30 Aperiguitar Per Clarinetto e Chitarra Musiche di Heinrich Neumann, Ferdinand Rebay, Jacques Ibert Diego Capocchi: clarinetto Anna Lisa Lugari: chitarra 15 ottobre - ore 17.30 Aperiguitar Per Violino, Chitarra e Trio di Chitarre

e precisione, arricchisce il vocabolario e allena al rispetto delle regole e alla pazienza. Cuochi per un giorno è un’occasione per tutti gli Under 12. “I bambini - spiega Laura Scapinelli, ideatrice del festival - posseggono le doti giuste per cucinare: passione, creatività e curiosità. Stare ai fornelli coniuga il “fare davvero” con il desiderio di imitare l’adulto e realizza quelli che Maria Montessori definiva “esercizi di vita pratica”, cioè azioni concrete con scopi precisi, che aiutano il corpo e la mente a crescere. Nei due giorni del festival i bambini si divertono a mescolare con le mani, spianare, dar forma alla frolla o alla sfoglia, tramandare le ricette locali. Il nostro, poi, è un festival ecosostenibile: insegniamo ai piccoli chef anche a cucinare con gli avanzi, proponendo diverse attività legate al recupero e al riuso”. Ma c’è molto di più, perché cucinando s’impara: tra pentole e ingredienti i bambini, infatti, imparano a mangiare e ad avere un rapporto sano con il cibo. Inoltre, attraverso la loro partecipazione, i bambini aiutano altri bambini: parte del ricavato della manifestazione verrà infatti devoluto ai comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso, per la ricostruzione di scuole e asili, e anche – come lo scorso anno - a Dynamo Camp, l’unica struttura italiana di Terapia Ricreativa pensata per ospitare bambini affetti da patologie gravi o croniche nel periodo di post ospedalizzazione o in fase di remissione dalla cura; qui minori che convivono con la malattia possono praticare attività ludiche e sportive: è un’esperienza di svago, divertimento, relazione e socialità in un ambiente naturale e protetto.

Musiche di Piazzolla, Hindemith, Albeniz, Gangi, Pujol Marcella Mammone: violino Pier Giacomo Buso, Manuel Di Nuzzo e Francesco Rubin: chitarre 12 novembre - ore 18 Carpi Sax Orchestra Musiche originali e trascrizione per ensemble di sassofoni Direttore: Simone Valla Musiche di Piazzolla, Hindemith, Albeniz, Gangi, Pujol Marcella Mammone: violino Piergiacomo Buso: chitarra Piergiacomo Buso, Manuel Di Nuzzo e Francesco Rubin: chitarre Auditorio Rustichelli


Dopo il successo delle prime due edizioni, torna In Contemporanea, il percorso espositivo che per tutto il mese di ottobre unisce sette gallerie d’arte moderna e contemporanea di Reggio Emilia

Una passeggiata fra le gallerie d’arte

un piacevole circuito urbano. In mostra, alla Galleria de’ Bonis, Rêve. Il sogno di Alberto Manfredi, monografica dedicata all’amatissimo maestro reggiano, alla Galleria d’Arte 2000&NOVECENTO, Figuratività dell’Invisibile, mostra monografica di Enrico della Torre, da Bonioni Arte, Il destino dei fiori, doppia personale di Giacomo Cossio e Massimo Pulini, a cura di Niccolò Bonechi, alla Galleria 8,75 Artecontemporanea, Lucide trasparenze, personale di Claudio Gaddini, a cura di Chiara Serri, alla RezArte Contemporanea, Umano non umano, doppia personale di Silvano Scolari e Daniele Vezzani dedicata al disegno, alla 1.1_ZENONEcontemporanea, Altre visioni, mostra personale di Daniele Cestari, presso Vicolo Folletto Art Factories, per il primo anno nella formazione di In Contemporanea, rare-facto, personale di Daniele Galliano. Nel corso della manifestazione, ogni fine settimana, le diverse gallerie proporranno, alternandosi, ciascuna nel proprio spazio espositivo, un’iniziativa per la città: incontri con artisti, reading, presentazioni di libri e visite guidate, animando la rassegna e assicurandole vivacità. In Contemporanea ospiterà anche la presentazione del percorso sugli open data creativi promosso dall’Amministrazione comunale e dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dell’Agenda digitale regionale. Si tratta di un progetto unico nel suo genere, che ha l’ambizione di mettere in dialogo le diverse espressioni artistiche e culturali con gli open data, per promuoverne il loro valore conoscitivo, economico, strategico. Il filo conduttore dell’arte contemporanea accomuna le sette gallerie che con le loro proposte, evidenziano il proprio indirizzo e le proprie scelte artistiche, tutte diverse ma complementari, in un’epoca come la nostra che ha fatto del “fare rete” la propria forza.

Una città, sette gallerie, una mostra museale, un mese di incontri ed eventi per fare rete e diffondere la cultura del contemporaneo. Dopo il successo delle prime due edizioni, torna In Contemporanea, il percorso espositivo che per tutto il mese di ottobre unisce sette gallerie d’arte moderna e contemporanea di Reggio Emilia. La rassegna, che si presenta rinnovata e accresciuta, è arricchita quest’anno dalla collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e i Musei Civici, che ospiteranno una mostra pubblica. L’edizione 2016 vede protagoniste Galleria de’ Bonis, Galleria d’Arte 2000&NOVECENTO, Bonioni Arte, Galleria 8,75 Artecontemporanea, RezArte Contemporanea, 1.1_ZENONEcontemporanea e Vicolo Folletto Art Factories. La manifestazione è realizzata con il contributo di Gualtieri Centro Mobili, Medici Ermete, Miselli accessori per componenti oleodinamici e Zuliani Impresa Edile. Novità di questa edizione sarà la mostra In Contemporanea al Museo, una collettiva allestita nelle sale espositive della Galleria Fontanesi, all’interno dei Musei Civici (via Spallanzani, 1, Reggio Emilia), con opere degli autori che espongono nelle sette gallerie partecipanti. La mostra, che sarà inaugurata venerdì 30 settembre alle ore 18, funge da ideale “sommario” dell’intera rassegna, oltre a costituire un importante momento di avvicinamento fra le gallerie e le istituzioni. La mostra sarà visitabile con ingresso gratuito per tutta la durata della rassegna (1-30 ottobre), secondo gli orari di apertura dei Musei Civici: dal martedì al venerdì ore 9-12, sabato, domenica e festivi ore 10 -13 e 16-19. Sabato 1° ottobre, a partire dalle 16, tutte le gallerie apriranno al pubblico le loro mostre, invitando appassionati d’arte, addetti ai lavori e collezionisti a una passeggiata in centro, alla scoperta delle diverse proposte per la nuova stagione, in 1° ottobre - alle 11.30 FLASHMOB in contemporanea regionale In occasione della Settimana mondiale per l’allattamento Allattamento: una chiave per lo sviluppo sostenibile Corsso Alberto Pio, 91 (davanti al Comune di Carpi) l’Unione fa la forza... della comunità Programma 1° ottobre - ore 9 Giorno del Dono - Donare, molto più di un semplice dare Conferenza/proiezione con l’intervento di Nelson Bova, giornalista Moderatore: Onorevole Edoardo Patriarca A seguire sarà offerto

ai partecipanti un rinfresco A cura dell’Associazione Amica Sala Congressi 2 ottobre - ore 15.30 Giorno del Dono - Donare, molto più di un semplice dare Festa per tutti Musica, dolci, gnocco e bevande A cura di Amica Casa residenza Tenente Marchi 1 e 2 ottobre XV Giornata Nazionale Aido Da oltre 43 anni Aido è impegnata per la tutela della salute, della vita e per la cultura della donazione di organi Presso i supermercati cittadini i volontari dell’Aido offriranno un Anthurium per sostenere la ricerca sui trapianti

3 ottobre - ore 21 Una scelta in comune Un anno dopo Serata informativa aperta alla cittadinanza sulla possibilità di esprimere la volontà di donazione degli organi al rinnovo della carta d’identità Circolo L. Guerzoni 6 ottobre - ore 21 Terre d’Argine, un mondoabile? Tutto è impossibile, finché non si agisce A cura di MondoAbile Global Service Il Mulino 1 e 2 ottobre Festa del Gioco Centro storico

Biblioteca Amica Taglio e cucio la vita che vorrei 2 ottobre Liberati degli oggetti che non ti rappresentano 6 novembre Liberati delle relazioni complicate 4 dicembre Liberati delle tue convinzioni limitanti: scopri nuovi modi di interpretare la realtà Biblioteca Loria 2 ottobre - ore 7/18 Mercatino del Riuso e dell’Usato! Centro sociale Graziosi 5 ottobre - ore 15

Proiezione del film Suffragette Regia: Sarah Gavron Commento dei registi Federico Baracchi e Nico Guidetti Space City 6 ottobre - ore 21 Bagno di suoni Musiche con campane tibetane, gong e altri strumenti armonici Sede Circostrass 6 ottobre - ore 9.30 Cambiamenti psicologici delle mamme e relazioni affettive dopo il parto Dottoressa Giovanna Fogaroli, Servizio di Psicologia Consultorio Carpi Spazio mamme Scubidù

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A scendere in campo contro i biancorossi, tra le mura amiche del Lamiera Stadium, il Pisa di Gennaro Gattuso

CARPI FC 1909

Il 3 ottobre non sarà un lunedì qualsiasi in casa biancorossa: non tanto per il primo posticipo stagionale, che vedrà i Castori boys impegnati contro il Pisa di Gennaro Gattuso, bensì per il tanto sospirato e atteso ritorno al Cabasssi per il quale la commissione della Lega di Serie B ha dato il definitivo via libera. Una data storica dunque che sancisce la fine di un esilio che perdurava dal 22 maggio 2015 e aveva tenuto lontano dal Lamiera Stadium i biancorossi per tutta la scorsa stagione in Serie A e per la prima parte dell’attuale campionato cadetto. Fine delle polemiche dunque e anche degli alibi ora che il piccolo, ma caldo catino carpigiano, potrà tornare a spingere ed ergersi a uomo in più, come ampiamente dimostrato negli ultimi cinque anni, per provare a ridar la caccia alla massima serie. Al cospetto del Carpi si presenterà il Pisa di Gattuso, vera rivelazione del campionato e capace, sinora, senza una società e

Contro il Pisa si torna al Cabassi classifica generale

con una rosa ridotta all’osso dopo la fuga di tanti giocatori (a causa delle difficoltà societarie) di centrare la bellezza di undici punti in sei partite, attestandosi così al terzo posto in classifica insieme al Benevento. Una compagine che ha trovato la forza per scrollarsi dalle spalle ogni tipo di pressione sviluppando un calcio leggero, piacevole ed efficace. L’ex campione del mondo, già in passato al timone di Palermo, Sion e Creta, dovrebbe conferma-

re in blocco l’undici iniziale capace di battere l’Ascoli lo scorso weekend. Mister Castori invece dovrebbe recuperare Simone Romagnoli e Fabrizio Poli per schierarli contemporaneamente al centro della difesa. Ancora esclusi Leonardo Blanchard e Gianmario Comi che a gennaio potrebbero fare le valigie con Hellas Verona e Latina che restano alla finestra. Una sfida che assume tutte le caratteristiche del “duello rusticano” fra due tecnici che potrebbero essere l’uno

la prosecuzione ideale dell’altro per quell’innata capacità di trasmettere tutta la propria grinta nei rispettivi calciatori. Pisa, miglior difesa del campionato, con solamente due reti incassate, scende in campo contro un Carpi a caccia di una vittoria per allungare a quattro la striscia di risultati utili consecutivi, magari sfruttando un passo falso di chi lo precede in classifica. Una sfida che è anche incrocio di destini per i tanti ex in ballo: nei pisani infatti spiccano in attacco

le presenze di Edgar Cani e Umberto Eusepi desiderosi di rovinare la festa dei tifosi carpigiani per prolungare la “favola” dei nerazzurri. Anche Massimiliano Gatto è uno degli ex della partita ma per il giovane “scuola Chievo”, in biancorosso nella stagione 2014/15 quella della promozione in Serie A, ci sarà spazio solamente in tribuna per via dei molteplici problemi fisici che ne stanno complicando l’avvio in stagione. Enrico Bonzanini

SQUADRA

PUNTI

Cittadella

15

Hellas Verona

13

Benevento (*)

11

Pisa

11

Spezia

10

Brescia

9

Carpi

9

Virtus Entella

8

Frosinone

8

Bari

8

Ascoli

7

Ternana

7

Salernitana

6

Perugia

6

Cesena

6

Pro Vercelli

6

Spal

5

Trapani

5

Novara

5

Vicenza

5

Latina

4

Avellino

3

(*)Benevento -1 punto

Tifoserie

E ora arrivano i Bolliti…

Cesare “Cesarino” Capelli

Sono sfegatati tifosi biancorossi, hanno poca voglia di prendersi sul serio e tanta voglia di vivere il calcio come una scusa per andarsene a spasso per l’Italia con gli amici di una vita a invadere ristoranti e trattorie all’insegna del buon umore. Sono il gruppo organizzato Bolliti, un manipolo di venti scatenati over 40 nati da lunghe chiacchierate al Bar Firenze, punto d’aggregazione ormai obbligatorio per gli appassionati del Carpi Fc vicini al presidente Claudio Caliumi. Già dal nome è impossibile non riconoscere quella vena spiccatamente goliardica che da ormai cinque anni ne caratterizza la presenza nelle partite casalinghe e in trasferta. Impossibile non notarli nelle sfide esterne anche se il loro striscione campeggia negli stadi d’Italia solo da qualche settimana. Il 20

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presidente di questo gruppo è Cesare “Cesarino” Capelli, da oltre vent’anni sponsor della prima squadra biancorossa, conosciuto in città per la sua attività di gommista ma che ha trasformato nel corso degli anni il suo capannone in vero e proprio punto di ritrovo per amici e conoscenti ovviamente riuniti per discutere di tutte le tematiche inerenti il Carpi Fc. Nato a Fossoli nel 1947, “Cesarino” ha legato la sua vita al Carpi sin da bambino: nella categoria Allievi ha ricevuto l’imprinting calcistico da un mito come Guerino “Ciccio” Siligardi per peregrinare poi in molte squadre della zona a suon di gol. Il suo ufficio è un museo con decine e decine di maglie sulle quali campeggia quella del suo giocatore preferito: Simone Romagnoli. “Io, Stefano “Stai Sereno” Rustichelli, Paolo

Zini, Maurizio Rossi, Giorgio Salvarani, “Silver” Prandi e Stefano Caliumi da anni seguiamo il Carpi ovunque e abbiamo pensato di darci un nome simpatico che ci rappresentasse e potesse strappare un sorriso a chiunque ci incroci in tribuna. Siamo un gruppo di amici, uniti dalla passione per il Carpi: prendiamo tutto, tranne i novanta minuti nei quali soffriamo molto, sportivamente parlando, molto alla leggera. Per noi, che seguiamo il Carpi da moltissimi anni, questo periodo è un sogno e ci piacerebbe moltissimo ritornare a visitare gli stadi della massima serie”. Dopo i Gdl, gli Irriducibili, i Panthers e gli Iucunditas ecco arrivare i Bolliti: con la loro carica di simpatia, il loro numero non può che essere destinato a crescere. Enrico Bonzanini


Polisportiva SanMarinese

Niccolò Rossi conquista il primo posto

Si è corsa domenica 25 settembre l’ultima gara della stagione ciclistica 2016. Al 48° Memorial Gibellini Giusti Città di Maranello, gara in linea dove gli esordienti del 1° e del 2° anno hanno gareggiato insieme, il giovane Niccolò Rossi portacolori della Polisportiva SanMarinese, dopo quaranta chilometri di

Niccolò Rossi

Partirà, come da tradizione, da Maranello domenica 9 ottobre alle 9.30, di fronte al museo Ferrari, la ventinovesima edizione della Maratona d’Italia: coi suoi 42 km attraverserà i comuni di Formigine, Modena e Soliera, prima di arrivare nella suggestiva cornice di Piazza Martiri dove gli atleti troveranno la gioia dell’abbraccio degli appassionati accalcati al traguardo, posto in prossimità della Torre dell’orologio. L’evento, tra i più attesi della Corte dei Pio, è stato presentato all’interno della nuovissima sala conferenze del Balsamico Village dell’Acetaia De Nigris a Carpi. “La maratona è un appuntamento prestigioso che riempie e colora la nostra città”, ha dichiarato un soddisfatto sindaco Alberto Bellelli, il quale non ha nascosto la sua soddisfazione per la creazione di percorsi intermedi capaci di attrarre anche i podisti meno esperti che vogliono comunque partecipare alla manifestazione diventata, negli anni, un appuntamento sempre più attraente anche per i professionisti. Confermati, per il settimo anno consecutivo, all’interno della manifestazione ideata da Ivano Barbolini, anche i due percorsi intermedi che termineranno rispettivamente all’altezza del Parco Ferrari di Modena e al Castello Campori a Soliera. La conferenza stampa, alla quale hanno preso parte varie autorità fra cui Paola Francia dell’Ufficio sport del Comune di Modena

gara (si correva tra Maranello Pozza Gorzano Maranello da ripetere 7 volte e quindi salita con arrivo a S.Venanzio, per un totale di 40 km), si è classificato al primo posto tra gli esordienti 1° anno. Un risultato reso possibile grazie all’impegno del ragazzo e della squadra con grande soddisfazione di tutti.

Partirà da Maranello, domenica 9 ottobre alle 9.30, di fronte al museo Ferrari, la ventinovesima edizione della Maratona ideata da Ivano Barbolini

Carpi corre… con la Maratona d’Italia

Il carpigiano Mirco Benazzi ha partecipato al prestigioso Trofeo Mariperman

Un prezioso dono per l’ammiraglio Camerini

Il carpigiano Mirco Benazzi ha partecipato al prestigioso Trofeo Mariperman nella cornice di Molo Italia alla baia del Borgo delle Grazie di Porto Venere dal 23 al 25 settembre: si sono sfidate nelle acque del Golfo le imbarcazioni moderne stazzate e non, le vele d’epoca e le vele latine. In occasione della XXIX edizione della Regata organizzata dalla Marina Militare Italiana di La Spezia, Benazzi ha omaggiato l’ammiraglio Roberto Camerini di Mariperman dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, simbolo della nostra cultura enogastronomica.

e l’assessore allo sport di Maranello Nicola Montone, è stata l’occasione per celebrare la consegna del prestigioso riconoscimento denominato Lupetto d’Oro al maratoneta carpigiano Antonino Caponnetto, da sempre considerato uno degli ambasciatori princi-

pali dello sport carpigiano nel mondo. Confermata infine, a grande richiesta, il campionato Can you do the 42: una speciale classifica, e annessa premiazione, sarà riservata a chi, per la prima volta, si cimenta nella fatica di una maratona completa.

L’obiettivo degli organizzatori, seppur non dichiarato apertamente, resta quello di superare gli oltre 1.600 iscritti dell’edizione 2015 provando ad avvicinarsi all’incredibile quota 2.500 toccata nell’edizione 2011. Enrico Bonzanini venerdì 30 settembre 2016

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Termina con una sconfitta l’esordio della Terraquilia Handball Carpi, superata fra le propria “mura amiche” dalla formazione del Città Sant’Angelo trascinata in campo dalla regia illuminata del play Pizarro, autore di sette reti, tra cui quella decisiva. Già dalle prime battute di gioco Carpi subisce l’aggressività difensiva sopperita inizialmente dalle iniziative personali di Beltrami e Bosnjak che consentono ai biancorossi di giocarsela alla pari. L’intuizione di coach Sasa Ilic di privarsi del portiere, in fase di possesso palla, per inserire un doppio pivot capace di far abbassare l’asfissiante linea alta della difesa abruzzese per smarcare al tiro i terzini ha un buon effetto e Carpi vola sul 11-9, dilapidato poi a causa di un paio di disattenzioni che vanificano le miracolose parate di uno straordinario Jan Jurina e mandano le due contendenti al riposo in parità, sull’undici pari. Nella ripresa, nonostante ci si attenda che le strigliate di coach E’ iniziata il 29 agosto la nuova avventura della GSM Mondial di Carpi che affronterà il Campionato di B2 Nazionale dopo la splendida promozione della scorsa stagione. Sotto la guida del confermatissimo staff composto da mister Davide Furgeri, il vice Gabriele Forghieri e il team manager Patrick Benatti, le ragazze da circa un mese hanno cominciato ad allenarsi. Il gruppo è stato in piccola parte rinnovato, considerate le partenze di Alice Garuti e Marta Garcia per altre formazioni, lo spostamento interno di Caterina Tagliavini a rinforzare la Serie D e l’addio al volley agonistico per Cristina Corghi. Quattro quindi i volti

Pallamano Serie A - Termina con una sconfitta (24 - 26) l’esordio della Terraquilia Handball Carpi contro Città Sant’Angelo

Esordio amaro per Terraquilia

Ilic sortiscano il proprio effetto, la gara non muta il canovaccio e la partita resta incanalata sulla perfetta parità sino al break che pare chiudere la gara in favore

degli emiliani. A dieci minuti dalla fine, infatti, la Terraquilia ha la partita in mano: tre giocate personali del centrale Tom Bosnjak e una bella conclusione dalla

distanza di Giulio Venturi trascinano i biancorossi sul +3 21-18. La partita sembra finita ma uno scatto di reazione inaspettato di Città Sant’Angelo, riporta gli

Pallavolo Femminile serie B2

Quattro volti nuovi nella Mondial Maria Vittoria Viani

Rachele Natali

nuovi che andranno a comporre il Roster 2016/17, presentati al pubblico in occasione dell’Open Day dell’11 settembre scorso al

Alice Gennari

Federica Zini

Borgogioioso: Rachele Natali proveniente dall’Anzola Emilia che ha sfiorato i play OFF in Serie C; Federica Zini proveniente

dalla Villa d’oro, semifinalista Play off; Maria Vittoria Viani palleggiatrice dalla San Michelese, promossa in B2; Alice

ospiti in gara con due gran conclusioni di Martellini e Pieragostino. 24-24 e gara completamente aperta a 2’ dalla fine ma due errori grossolani di Carpi in fase di possesso palla condannano biancorossi a vivere in difesa in finale di gara. L’alta e muscolare difesa di Carpi nelle prime schermaglie pare reggere, ma sul colpo bowling del play argentino Pizarro anche Jurina deve cedere. Il time out immediato di Ilic a 50 secondi dalla fine pare rischiarare le idee in casa emiliana ma l’errore di Giannetta condanna Carpi che subisce in contropiede anche la rete del definitivo 24-26. Termina così, con una dolorosa sconfitta, l’esordio dei carpigiani: ora tenteranno il riscatto sabato a Cingoli, a casa del giovane Lorenzo Nocelli.

Gennari dal Gramsci Pool Volley, promosso in B1. Promossa anche in prima squadra il libero Nicole Fogliani, che si dividerà fra B2 e Under 18. Una buona dose di esperienza in più, quindi, per affrontare al meglio questa nuova stagione. Sono già un paio le amichevoli affrontate dal gruppo in queste prime settimane di preparazione: dopo il classico derby in famiglia con le giovani della Serie D, venerdì 23 settembre è arrivato un pareggio (2-2) a Campagnola contro la Serie C di Novellara dell’ex Gastone Panini. Soddisfatto coach Furgeri: “stiamo ancora trovando l’assetto giusto, in alcuni momenti andiamo un po’ in affanno”.

Calcettiamo

Il grande gioco del calcio Si è svolto domenica scorsa il primo torneo di Calcettiamo organizzato dal Csi di Carpi per la stagione 2016/17: rivolto ai più piccoli, il torneo aveva il fine di avvicinarli al calcio attraverso il divertimento e un sano agonismo. Sul campo Zaccarelli, gentilmente messo a disposizione dalla Virtus Cibeno, 6 squadre di ragazzini classe 2008 hanno disputato una serie di incontri sotto gli occhi dei genitori che non hanno mancato di applaudire le prime esibizioni dei propri figli. A scendere in campo Roveretana, 22

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Carpi United, Carpi Calcio Bianco e Carpi Calcio Rosso, Virtus Cibeno e Limidi. Proprio quest’ultima formazione si è messa particolarmente in evidenza per le belle giocate, ma tutti i ragazzini in campo hanno profuso ogni energia per una giornata di sport pienamente riuscita. Un ringraziamento va ad Andrea Bonfatti e Stefania Bagni per l’organizzazione, mentre l’appuntamento è fissato al 20 novembre per il prossimo torneo. Per informazioni rivolgersi alla sede Csi in viale Peruzzi, 22.


Grande successo per il tradizionale meeting per atleti disabili organizzato dell’Unione Sportiva Handicap di Carpi

Si vince tutti insieme o non vince nessuno

“Vedere i vostri volti felici è la soddisfazione più bella e ci impegneremo con tutte le nostre forze, come abbiamo fatto nel corso di questi trent’anni, per far sì che questo diventi un appuntamento sempre più bello e importante”. Con queste parole il presidente dell’Unione Sportiva Handicap di Carpi, Carlo Alberto Fontanesi ha salutato, domenica scorsa, presso la pista di atletica Dorando Pietri, gli entusiasti partecipanti al tradizionale meeting per atleti disabili, giunto, come l’associazione promotrice, al trentesimo anno d’età e dedicato alla memoria dello scomparso fondatore Armando Violi. Ed erano tanti, non solo di Carpi e Modena, ma anche di Faenza, Prato, Rosignano (Livorno), Montebelluna (Treviso), gli atleti che hanno portato sorrisi, gioia, simpatia e impegno in pista. In un mondo sportivo troppo spesso dominato da logiche che nulla hanno a che vedere con lo sport, questi speciali campioni hanno dimostrato che la vera vittoria non è soltanto superare un primato, migliorare un tempo, saltare più in alto o correre più veloce degli altri. Questi ragazzi ricordano a tutti noi che il traguardo più importante, il più bello, è poter correre in un mondo in cui tutto ti porterebbe a credere di non essere nato per farlo. Con la consapevolezza che si vince tutti insieme o non vince nessuno.

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anno XVII - n. 35

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Nuova collezione autunno inverno 2016/2017 Il punto di riferimento per le calzature di bimbi e ragazzi

Via Paolo Guaitoli, 25 - Carpi - MO - Tel e Fax 059.68.59.08 - E-mail: stilbaby@gmail.com


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