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venerdì 22 gennaio 2016 anno XVII - n. 03

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti Gloria Castellini e Miriana Peluso

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

Valter Caiumi

Cifin, holding del Gruppo Emmegi ha acquisito il gruppo tedesco Elumatec

i clienti del borgo gettano i propri rifiuti nei bidoni: e’ ora di dire basta!

Alla conquista di Orlando

Anna Chiara Calanca, Giorgia Po, Giulia Bonato, Gloria Castellini, Lucia Pavarotti, Martina Amadei e Miriana Peluso: sono sette le carpigiane che voleranno a Orlando per rappresentare l’Italia ai Mondiali di Cheerleading, capitanate dalla diciassettenne Gloria Castellini. sicurezza

furto a budrione musica

“non mi sento più sicura”

CHIARA LUPPI: L’unicità come ispirazione

album di esordio per fabio santini

cronaca

la onlus che ha fatto rinascere Rovereto scuola

itis leonardo da vinci Tuesday After Eight: seri ma non troppo…

unico in Provincia di Modena

creativita’, professionalita’, passione per le vostre idd. C a r p i _ v i a Va s c o d e G a m a , 2 _ w w w. a i r e s t u d i o . i t _ p h _ 0 5 9 6 4 2 6 7 8 _ m o b _ 3 4 8 8 7 3 9 2 6 3


Inseparabili, fino alla fine Un amore lungo una vita quello di Egidio Zulian e Bruna Tandin. Lui l’ha presa per mano, l’ha accompagnata nei suoi ultimi attimi di vita e le ha sussurrato: “Chiudi gli occhi, sto arrivando”. E così è stato. L’uomo è morto poche ore dopo che la moglie aveva esalato l’ultimo respiro. La storia dei due coniugi residenti a Carpi in via Lugli, deceduti a poche ore di distanza l’una dall’altro ha commosso. Bruna, 88 anni, per problemi di salute era ricoverata alla Casa albergo Le Robinie di Correggio: assistita fino all’ultimo dal marito Egidio, si è spenta nella tarda serata di venerdì. Egidio, 90 anni, nonostante l’età non aveva mostrato segni di cedimento ma il suo cuore non ha retto alla perdita della moglie e ha smesso di battere sabato pomeriggio alle 16, mentre l’uomo era in casa. Erano originari di Cavarzere in Veneto, Egidio aveva lavorato in un mobilificio, mentre Bruna aveva fatto la sarta: erano insieme da più di mezzo secolo, esattamente 63 anni di matrimonio. Le loro vite sono state ricche di esperienze, anche quelle drammatiche legate alla seconda guerra mondiale. Sono approdati a Carpi seguendo le orme della figlia che qui si era stabilita. Niente li ha mai separati, più forte è stato il loro amore che pare quasi da favola, ma è la storia vera di un amore, nel suo piccolo, straordinario. Sara Gelli

Abbandono di rifiuti nel fossato di via San Giacomo

La Iena

A Campogalliano scattano le foto-trappole per pizzicare chi abbandona i rifiuti. Le tagliole non sono ammesse?

“Un sottopasso sarebbe la soluzione top ma ha un certo costo e ora il Comune sta già facendo interventi onerosi (vedi rotonda in via Guastalla) quindi una soluzione temporanea come rialzare leggermente il passaggio pedonale con un dosso artificiale potrebbe già assolvere il suo compito”. Post di Andrea Righi sulla pagina Facebook di Tempo a proposito della pericolosità dell’attraversamento pedonale a ridosso della rotonda tra le vie Nuova Ponente e Tangenziale Losi, dopo l’ennesimo investimento di ciclista.

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.

Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 22 gennaio 2016

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“E’ stato terribile. Vedere la casa completamente sottosopra mi ha profondamente scossa. Sapere che qualcuno ha rovistato tra i miei effetti personali, ha toccato le mie cose, ha violato la mia intimità… mi fa davvero star male”. A parlare è Isabella che la scorsa settimana ha subito un furto, l’ennesimo, nella sua casa a Budrione. “Sono rimasta a casa per un lungo periodo di tempo, in malattia. Il primo giorno di libera uscita, con tanto di cane al seguito, al mio rientro, ho avuto l’amara sorpresa. Un dettaglio che mi inquieta: è infatti evidente che questi malviventi osservino con cura e attenzione le abitudini dei residenti prima di agire”. I ladri sono entrati dal retro, lontani dalla strada, per passare inosservati: “utilizzando il bidone dei rifiuti indifferenziati, si sono arrampicati fino alla finestra del primo piano e, con un puntello impiegato per mettere in sicurezza gli edifici dopo il terremoto, sono riusciti a smurare completamente l’inferriata, introducendosi in casa”. Una “Da oltre 30 anni la nostra città attende la realizzazione di un sottopasso all’incrocio tra le vie Manzoni, Roosevelt e Ariosto”. A parlare è il carpigiano Stefano Bisi, amministratore del gruppo Carpi Differente, operante su Facebook e nato sulle ceneri di Raccolta differenziata Carpi. “Grazie all’esperienza maturata col precedente gruppo, impegnato sul fronte della raccolta domiciliare dei rifiuti, abbiamo deciso di non disperdere gli sforzi fatti ma, al contrario, continuare a spenderci per il bene della collettività, lavorando su problematiche concrete”. Il gruppo, che annovera oltre 1.300 persone, si pone un obiettivo preciso: “offrire spunti e suggerimenti all’Amministrazione Comunale per innalzare la qualità della vita dei cittadini e realizzare opere necessarie per il bene comune”. Per raggiungere tale scopo, prosegue Stefano Bisi, “abbiamo lanciato in Rete un sondaggio per cercare di

“E’ stato terribile. Vedere la casa completamente sottosopra mi ha profondamente scossa. Sapere che qualcuno ha rovistato tra i miei effetti personali, ha toccato le mie cose, ha violato la mia intimità… mi fa davvero star male”. A parlare è Isabella che la scorsa settimana ha subito un furto, l’ennesimo, nella sua casa a Budrione

“Hanno rubato persino le mie boccette di profumo”

volta dentro, prosegue Isabella, “hanno messo a soqquadro le camere da letto”. Dentro a una federa hanno riunito il bottino: “mi

hanno rubato un hard disk esterno contenente tutti i miei ricordi, le mie fotografie… non trovarlo è stato un colpo al cuore. Rovistando

ovunque hanno trovato un po’ di soldi, qualche gioiello e un orologio d’argento a cui tenevo molto. Nonostante non fossero integre hanno

rubato persino le mie boccette di profumo”. Qualcosa però deve averli disturbati: “una volta tornata mi sono attardata in cortile dando

loro il tempo di fuggire. E’ infatti inspiegabile che non abbiano trafugato Tv e portatile… Sono convinta che mi abbiano sentita e se la siano data a gambe”. Nessuno si è accorto di nulla e la paura cresce: “non sentirsi al sicuro in casa propria ti fa sentire impotente. Piccola. Ora dovrò far montare nuovamente l’inferriata, un costo imprevisto che proprio non ci voleva. Mi piacerebbe anche installare un sistema di allarme per sentirmi maggiormente tutelata ma la spesa è troppo ingente. Spero non tornino più: d’altronde non c’è più nulla da rubare”. Il furto è stato denunciato, la fiducia che le Forze dell’Ordine “becchino” i malviventi invece, è pressoché nulla. Jessica Bianchi

Il gruppo Carpi Differente lancia una petizione on line. L’obiettivo? Far sì che l’amministrazione comunale realizzi un sottopassaggio all’incrocio tra le vie Manzoni, Roosevelt e Ariosto, uno dei nodi viari più critici della città

“Il sottopasso è una priorità”

Stefano Bisi

capire quali fossero i bisogni prioritari dei carpigiani”. Due gli ambiti sui quali, secondo il campione, è necessario concentrarsi con urgenza: ospedale e sottopasso. “Ripensare la viabilità di un nodo viario tanto critico è a dir poco indispensabile. Lo era già negli Anni Ottanta a partire dal crescente processo di urbanizzazione che ha interessato la zona

di Cibeno: il passaggio a livello divide in due la città creando non pochi problemi di inquinamento e appesantimento del traffico sulle vie alternative per attraversare Carpi. Abbiamo quindi deciso di concentrare la nostra attenzione su questa tematica lanciando una petizione, seppure simbolica, on line”. In poche ore sono state raccolte oltre

cento firme ma, l’obiettivo, “è quello di raggiungere un migliaio di sottoscrizioni, dopodiché chiederemo un incontro al sindaco Alberto Bellelli per aprire insieme a lui una discussione costruttiva circa la necessità di programmare un’infrastruttura capace di snellire il traffico veicolare e, di conseguenza, abbattere l’inquinamento dell’aria e

migliorare la qualità della vita”. Quello del sottopassaggio è un tema ricorrente e annoso, “soprattutto in campagna elettorale. Non chiediamo la luna - conclude Bisi - bensì di tener fede agli impegni presi e di avere una visione a lungo termine della città, programmando interventi infrastrutturali importanti”. Jessica Bianchi

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“Questa acquisizione Cifin, holding del Gruppo Emmegi di Limidi di Soliera ha acquisito il gruppo tedesco Elumatec di non nasce per diventare più Stoccarda, con questa operazione diventerà il più importante player mondiale nella grandi, bensì perché cresce progettazione, produzione e commercializzazione di macchine e impianti per la lavorazione di alluminio, pvc e leghe leggere il mercato nel quale ci muoviamo noi e i nostri clienti. Non vogliamo essere meri fornitori bensì consulenti che accompagnano i clienti nel loro La nuova realtà industriale realizzerà un fatturato pari a circa 225 milioni di euro. sviluppo tecnologico per essere “Questa acquisizione elevato ai competitinon nasce per diven- nostri vi a livello clienti. mondiale”. tare più grandi, bensì Avremo la A parlare è perché cresce il mer- possibilità Valter cato nel quale ci muo- di andare Caiumi viamo noi e i nostri oltre il presidente clienti. Non vogliamo nostro di Cifin, di essere meri fornito- mercato holding riferimento, ri bensì consulenti principaldel Gruppo Emme- che accompagnano i mente gi di nostri clienti nel loro connesso al Limidi di sviluppo tecnologico settore Soliera che per essere competiti- dell’ediliha acquisizia, propovi a livello mondiale”. nendo to, il 28 dicembre tecnologie scorso, il gruppo tedesco sempre più innovative al Elumatec di Stoccarda. vasto mondo dell’indu“Sinora - prosegue Caiumi stria”. Il gruppo diventerà - Elumatec rappresentava il nostro principale competitor, questa operazione darà vita al più importante gruppo nel nostro settore di riferimento, unendo creatività, know-how, tecnologia e competenze di carattere internazionale. Si tratta di una straordinaria combinazione che fornirà un valore aggiunto particolarmente

I più grandi al mondo

gruppo formato da tre società: Informatica 80 Software che si occupa di gestionali, Informatica 80 Taskcom che si dedica all’information technology e DOIT80 che fa della rivendita del software Microsoft Dynamics Nav il proprio core business. Il gruppo oggi, impiega 25 persone, annovera circa 300 clienti e vanta un fatturato di oltre 2 milioni di euro. Grande la

“Per resistere, innovarci e farcela, abbiamo effettuato un grosso investimento per riscrivere interamente il gestionale. Un gestionale personalizzato, mirato, costruito ad hoc a seconda del modello organizzativo dell’azienda”.

Tra i pionieri del software alla Corte dei Pio vi è Informatica 80: dal 1980, infatti, la società - creata dai fratelli Ferruccio e Pier Paolo Bedocchi e da Marina Taroni - produce gestionali personalizzati, rispondendo con professionalità e competenza alle esigenze di ciascun cliente. Realtà forte e consolidata, Informatica 80 è cresciuta a grandi passi dando vita a un

Tra i pionieri del software alla Corte dei Pio, Informatica 80, dal 1980, produce gestionali personalizzati, rispondendo con professionalità e competenza alle esigenze di ciascun cliente. la società è stata creata dai fratelli Ferruccio e Pier Paolo Bedocchi e da Marina Taroni

L’informatica del futuro

soddisfazione di Pier Paolo Bedocchi per la capacità della propria impresa di resistere di fronte ai grandi colossi multinazionali: “nel nostro Paese siamo tra le pochissime aziende rimaste a produrre software gestionali. Monopolizzato dalle multinazionali, siamo orgogliosi di essere riusciti a ritagliarci una nicchia sul mercato, e siamo grati ai 4

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nostri clienti per il credito e la fiducia che continuano a riservarci. Per resistere, innovarci e farcela, abbiamo effettuato un grosso investimento per riscrivere interamente il gestionale”. Ginux è il nome del software targato Informatica 80, nel quale hanno creduto - e

continuano a credere - numerose imprese. La difficile congiuntura economica si fa sentire ma il gruppo ha sfidato la crisi, offrendo ancor più qualità ai propri clienti: “per differenziarci e garantire la massima efficienza, il nostro must è la personaliz-


Valter Caiumi

così il più importante player mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine e impianti per la lavorazione di alluminio, pvc e leghe leggere. “Fondata da Giuseppe Caiumi, la Holding Cifin S.r.l. impiega più di 500 dipendenti, di cui 112 all’estero - sottolinea Marco Bellucci, direttore marketing del Gruppo Emmegi - e annovera nel proprio portafoglio diversi brand, tra cui Emmegi, Tekna, Emmegisoft e Keraglass, registrando una crescita continua: nel 2015 il fatturato è stato pari a circa 105 milioni di euro, di cui l’80% realizzato sui

mercati esteri”. Con l’acquisizione di Elumatec, la Holding - diretta dal presidente Valter Caiumi, unitamente al fratello Andrea e alla sorella Paola in qualità di membri del Consiglio di Amministrazione - ha tutte le carte in regola per diventare un vero e proprio colosso: “Emmegi ed Elumatec, realtà controllate al 100% dalla Holding della Famiglia Caiumi, impiegherà 1.200 dipendenti, con un giro d’affari di circa 225 milioni di euro. Un vero e proprio punto di riferimento per il mercato mondiale con sei unità produttive, cinque in Europa e una in

Asia e 52 società produttive, commerciali e di servizi”, prosegue Bellucci. Robot autonomi, realtà aumentata, il cloud, big data e analitica, sicurezza informatica, Internet delle cose industriale, integrazione dei sistemi orizzontali e verticali, simulazione e produzione additiva. Fantascienza? Assolutamente no: le tecnologie sono già disponibili, “mature” e pronte per trovare applicazione tra catene di montaggio e piattaforme logistiche. Industry 4.0 sta per riunirle. Valter Caiumi è uno di quegli imprenditori che ha compreso, con solerzia ed entusiasmo, le straordinarie Bper in cerca di un partner

“Guardiamo verso la Valtellina”

zazione. Il nostro obiettivo primario - prosegue Pier Paolo Bedocchi - è quello di creare per ciascuno il software di cui ha bisogno. Un gestionale mirato, costruito ad hoc a seconda del modello organizzativo dell’azienda”. Una sorta di vestito sartoriale. Cucito su misura. “Uno strumento di analisi in grado di fornire risposte in modo rapido, semplice e automatico”,

sorride Bedocchi. A credere nel mondo Ginux - dove ogni informazione è integrata per permettere ai vari settori aziendali di dialogare tra loro - sono oggi oltre 1.800 utenti con un incremento annuo del 20%. La tecnologia naturalmente è in continua evoluzione e il futuro impone sfide sempre più grandi. Sfide che Informatica 80 non ha alcuna intenzione di perdere.

Bper sta per affidare un incarico di consulenza per “l’analisi delle opzioni strategiche” e punta a “tirare le somme nel giro di un paio di mesi” sul fronte di una possibile aggregazione, ponendosi l’obiettivo di concludere il percorso entro giugno. Lo ha affermato l’amministratore delegato Alessandro Vandelli, intervistato da Il Sole 24 Ore. “Entro il primo semestre - spiega - vogliamo arrivare alla definizione del possibile partner”. Quest’ultimo, “tramontata l’ipotesi della Milano”, potrebbe essere in Lombardia, che il manager emiliano definisce come “area da considerare per ragioni economiche ma anche geografiche, visto che un’aggregazione non genererebbe sovrapposizioni significative a livello di rete”. In particolare Vandelli sottolinea come il Gruppo stia “guardando con interesse alla Valtellina”, dove hanno sede il Credito Valtellinese e la Banca Popolare di Sondrio.

potenzialità dell’industria 4.0. Una rivoluzione industriale che prevede una vera e propria trasformazione “culturale” del fare impresa e che in Germania, ad esempio, è ormai di casa. “Perseguiamo una forte spinta tecnologica da oltre vent’anni - spiega il presidente Caiumi - consci che il mondo della produzione deve fare al più presto i conti con l’integrazione profonda delle tecnologie digitali nei processi manifatturieri. L’Industria 4.0 sta diventando una realtà concreta: la nuova fabbrica sarà smart e flessibile. Questo significa che anche le nostre capacità di progettazione e produzione dei macchinari dovranno essere proiettate sempre di più verso la fabbrica intelligente. L’acquisizione di Elumatec ci dà la giusta dimensione per effettuare investimenti ancor più consistenti in ricerca e sviluppo. Per migliorare le nostre strategie di crescita e rafforzarci ancor di più nello scenario mondiale. La nuova dimensione industriale ci darà la forza necessaria per perseguire con successo le sfide che ci impongono l’innovazione tecnologica e la competizione sempre più spinta dei mercati. Ora non possiamo indulgere nella

soddisfa“Perseguiamo una un’azienda zione e non forte spinta tecnolo- del mondo dobbiamo e la nostra gica da oltre vent’anperdere correttezza ni - spiega il presi- da anni è nemmedente Caiumi - con- una garanno un secondo: sci che il mondo della zia”. Un il nostro produzione deve esempio impegno tutto il fare al più presto i per dev’essere territorio conti con l’integra- provinciale teso a riorzione profonda delle e chissà che ganizzare il nostro tecnologie digitali altri imprenmodello nei processi manifat- ditori non produttivo decidano turieri. L’Industria 4.0 e il nostro di emulare sta diventando una l’intraprenassetto realtà concreta: la denza e la organizzativo per nuova fabbrica sarà capacità continuare smart e flessibile. di visione a crescere, lungo Questo significa che sul diventando termine anche le nostre capa- della Famisempre più rispon- cità di progettazione glia Caiumi. denti alle e produzione dei Quello necessità macchinari dovran- di Valter dei nostri Caiumi, no essere proiettate clienti infatti, non sempre di più verso è coraggio: internaziola fabbrica intelli- “più volte in nali, per favorirne gente. queste settila digitamane alcuni lizzazione e il dialogo tra colleghi, di fronte al difficimacchine diverse attraverle momento economico in so protocolli di collegacui viviamo, hanno lodato mento standard di comuni- il mio coraggio. Ho 52 anni cazione”. Ma come l’hanno e la mia esperienza mi porta presa i cugini tedeschi a valutare tante cose: credo questa acquisizione? “Non che l’immobilismo sia poco è stato un boccone amaro costruttivo. Io preferisco - sorride Caiumi - la nostra attaccare: questo è il mio serietà è nota da tempo, an- modo di agire”. che in Germania. Noi siamo Jessica Bianchi

Uno sguardo oltre l ’argine di Pierluigi Senatore BRESCELLO (RE) Il Pd di Reggio Emilia ha chiesto le dimissioni di Marcello Coffrini, sindaco di Brescello, non iscritto, ma sostenuto anche dal partito. E’ stata nominata una commissione per valutare eventuali infiltrazioni mafiose e la sussistenza della necessità di scioglimento della Giunta. Nei giorni scorsi anche Beppe Grillo si è scagliato contro Coffrini, chiedendone le dimissioni. BOLOGNA La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati, in merito alla notizia di un professionista di Modena che il 21 dicembre si è imbarcato senza problemi su un volo Emirates dall’aeroporto Marconi con un coltello (lama da 12 centimetri) e uno spray al peperoncino nel bagaglio a mano. L’uomo era diretto a Dubai, dove è stato bloccato. Il reato ipotizzato dal procuratore aggiunto Valter Giovannini è porto ingiustificato di strumenti atti a offendere. L’inchiesta si allargherà ora alla sicurezza

complessiva dei varchi al Marconi di Bologna. BOLOGNA Dopo l’ingresso di una capretta domestica che è stata vista scorrazzare e fotografata nei corridoi della Procura di Bologna, sulla porta dell’ufficio di via Garibaldi è apparso un cartello: “Gli animali non sono ammessi”. La scritta precisa che l’accesso è consentito solo ai cani guida di persone non vedenti o non udenti. L’animale era stato fatto passare al varco dei metal detector in mancanza di precise indicazioni, che adesso sono arrivate. MILIARDARI I 62 supermiliardari più ricchi del mondo hanno una ricchezza equivalente a quella della metà più povera della popolazione mondiale: emerge da un rapporto della charity britannica Oxfam. Secondo lo studio, la ricchezza della metà più indigente della popolazione mondiale è scesa del 41% (pari a mille miliardi di dollari)

dal 2010 a oggi. Allo stesso tempo, la ricchezza delle 62 persone più ricche del pianeta è aumentata di oltre 500 miliardi di dollari a 1.760. CPL Revocata l’interdittiva antimafia e dichiarato cessato il commissariamento per Ischiagas, società del gruppo Cpl Concordia che rientra, così, nella ‘white list’. FERRARI Christian Bale è stato costretto a lasciare il ruolo da protagonista nel biopic Enzo Ferrari. Il sito Deadline, infatti, sostiene che l’attore ha avuto qualche problema legato alle sue famose variazioni di peso. Avrebbe dovuto mettere su alcuni chili per il ruolo, ma il tempo che ha a disposizione per farlo prima delle riprese è semplicemente troppo poco e comporterebbe dei rischi. Il progetto del film però non tramonterà. Adesso si dovrà trovare un nuovo protagonista in tempi rapidi: le riprese, infatti, inizieranno a giugno in Italia.

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Gli esercenti del centro commerciale Il Borgogioioso di Carpi denunciano l’incivile stato in cui versano i bidoni dell’indifferenziato, meta di pellegrinaggio di numerosi clienti che vi gettano i propri rifiuti

Benvenuti al Sud… no, al Borgo!

“Basta. Non ne possiamo più. La situazione che si è venuta a creare è a dir poco indecente e antigienica”, sbottano gli esercenti del centro commerciale Il Borgogioioso di Carpi. Sotto accusa l’incivile stato in cui versano i bidoni dell’indifferenziato, meta di pellegrinaggio di numerosi clienti che vi gettano i propri rifiuti per sfuggire al sistema di raccolta domiciliare. “Da tempo gli avventori del Borgo - e non solo - conferiscono qui la propria spazzatura. Ora però i contenitori sono muniti di chiave e quindi la gente, bellamente, si limita ad abbandonare sportine e sacchi ricolmi per terra” proseguono i commercianti. Il risultato? I bidoni sono straripanti e l’area un vero e proprio immondezzaio. “Di certo non è questo il benvenuto che vorremmo dare ai clienti che parcheggiano a ridosso di tale zona: il biglietto da visita che si ritrovano davanti agli occhi è a dir poco scandaloso”. Confidare nel buon senso civico delle persone, evidente-

mente, non è sufficiente e, quindi, gli esercenti del centro commerciale chiedono alla Polizia Municipale maggiori controlli per cogliere in flagrante qualche furbetto con tanto di sacchetto della spazzatura alla mano: “se iniziano a fioccare sanzioni, forse, qualcosa cambierà. Questa non è una discarica”. Ad Aimag, invece, gli esercenti avanzano

un’altra richiesta: “non sarebbe possibile aumentare la frequenza di svuotamento dei bidoni della frazione organica? In alcune occasioni, infatti, erano talmente pieni da non potervi più conferire nulla. Per fortuna che ora fa freddo, ma in primavera o in estate…”. Jessica Bianchi

Sanzioni fino a 300 euro per chi getta a terra qualsiasi rifiuto di piccole dimensioni, compresi mozziconi di sigaretta, scontrini e gomme da masticare

L’inciviltà verrà multata: ma chi controlla?

Da oggi, chi getta a terra un mozzicone di sigaretta, una gomma da masticare, uno scontrino o qualsiasi altro rifiuto di piccole dimensioni verrà multato. Questo è quanto stabilito dal Parlamento con l’approvazione in via definitiva del Collegato Ambiente della Legge di Stabilità 2016: 79 articoli di legge riguardanti la tutela e il rispetto ambientali. D’ora in poi, quindi, anche coloro il cui senso civico difetta, dovranno prestare molta attenzione a non buttare nulla a terra, comprese caditoie, scarichi, fontanelle… Il rischio? Incorrere in una sanzione alquanto salata: fino a 300 euro. Per Carpi il provvedimento non costituisce una novità, come conferma il comandante della Polizia Municipale delle Terre d’Argine, Susi Tinti: “da anni abbiamo a disposizione almeno tre norme per sanzionare questi comportamenti incivili. Chi abbandona rifiuti, seppur piccoli, reca 6

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Susi Tinti

un danno al decoro e alla pulizia della città e, pertanto, dev’essere punito. Il Codice della Strada prevede che chi lascia rifiuti sulla anno XVII - n. 02

strada o sulle sue pertinenze (marciapiedi, banchine, piste ciclabili…) debba pagare un’ammenda pari a 25 euro; per i rifiuti gettati su aree pubbliche o in luoghi privati la norma che applichiamo è quella prevista dal Regolamento ATO: tale violazione è punita con una sanzione pecuniaria pari a 52 euro per i rifiuti non ingombranti e

104 per quelli ingombranti. Per l’abbandono di materiale vario la violazione è invece punita dal Regolamento di Polizia Urbana, attraverso il pagamento di 50 euro di multa”. Il vero problema però è cogliere i maleducati in flagrante: “naturalmente ammette il comandante - sorprendere le persone sul fatto è tutt’altro che semplice”.

Malgrado le norme, il buon senso e il rispetto della cosa pubblica, infatti, sono numerosi coloro che, anziché cercare un cestino (e in città non mancano, centro storico e aree verdi compresi) preferiscono svuotarsi le tasche lordando il terreno o lanciando sigarette e quant’altro fuori dal finestrino dell’auto. D’altronde molti non si curano nemmeno di raccogliere le deiezioni dei propri cani, altra esecrabile abitudine (ammonta a cento euro la multa per chi commette tale infrazione) molto popolare in città, soprattutto in centro, sotto i portici e nelle aree verdi a ridosso del cuore cittadino. Insomma Parlamento o no, alla Corte dei Pio, probabilmente, poco o nulla cambierà: “purtroppo a latitare non sono le norme, quanto il senso civico della collettività. Solo attraverso la buona educazione si potrà assistere a un concreto cambio di passo”. Jessica Bianchi


A marzo inaugurerà la Casa dello Sport, la struttura dal forte potere di aggregazione che si aggiunge al nuovo Centro Polifunzionale, dove ha sede la Casa della Salute, e al Palapanini. Con la spinta propulsiva della onlus “Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio”, il paese ha intrapreso la strada per risollevarsi

La Onlus che ha fatto rinascere Rovereto

In quei giorni è stato il pensiero fisso di tanti roveretani: davanti alla devastazione provocata dal terremoto, non vedendo nei primi giorni né la Protezione Civile né amministratori locali, avendo perso anche il parroco don Ivan morto sotto le macerie della chiesa, hanno pensato di essere soli e senza futuro perché mentre altrove si iniziava sin da subito a parlare di ricostruzione, qui le persone si aggiravano per il paese disorientate, senza speranza, con la preoccupazione di risolvere i problemi più elementari come trovare acqua, cibo e un letto su cui dormire. A restituire il senso di comunità alla frazione del Comune di Novi di Modena e a impostare una progettualità di lungo periodo sono stati i cittadini stessi che, dopo una serie di assemblee nate spontaneamente, hanno deciso di darsi degli obiettivi propri di ricostruzione utilizzando come strumento una Onlus che hanno denominato Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio, grazie alla quale, paradossalmente, il danno di essere stati ignorati inizialmente dalle istituzioni si è tradotto per i roveretani in un’opportunità. La Onlus sfruttando le professionalità di cui disponeva e mettendo in campo l’iniziativa dei cittadini nel reperire le risorse economiche necessarie ha messo a punto una serie di progetti per la ricostruzione dei servizi essenziali per la popolazione, il tutto poi è stato proposto all’Amministrazione Comunale che ha collaborato alla loro realizzazione. Tra le principali strutture realizzate: il Centro Servizi Polifunzionale, il Palapanini e la Casa dello Sport, realizzata dagli Alpini, ma che ha visto la Onlus come partner essenziale. Invece di lamentarsi, aspettando aiuti piovuti dall’alto, i roveretani sono riusciti ad andare avanti rimboccandosi le maniche e contribuendo a determinare il loro futuro. La realizzazione di questi obiettivi ha rappresentato anche un elemento essenziale a mantener viva la comunità stessa. I settecento cittadini che hanno costituito l’associazione, riunendosi in assemblea sotto la tenda del parco parrocchiale dando

Al centro Maurizio Bacchelli

Casa dello Sport

Palapanini

Valore: 295mila euro La grande tensostruttura finanziata per la maggior parte dalla Panini è stata realizzata in due mesi e mezzo e ha funzionato a partire dalla fine di febbraio 2013 come palestra, luogo di festa e di ritrovo, punto di riferimento per i roveretani perché tutto il resto era inagibile.

vita a un consiglio di 19 persone con la volontà di vedervi rappresentate tutte le associazioni locali hanno anche messo a disposizione gratuitamente le proprie capacità, professionalità e relazioni , “senza alcun rimborso nemmeno per i numerosi viaggi in Trentino”, commenta Bacchelli, oggi presidente della Onlus, dando vita a un’esperienza per certi versi unica. A distanza di oltre tre anni scorrendo sul sito dell’associazione l’elenco dei progetti realizzati dopo il sisma i risultati vanno aldilà delle aspettative. Bastano alcuni numeri per descrivere il miracolo di Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio: 940mila euro raccolti, oltre 811mila euro investiti realizzazioni per un valore commerciale di circa 2,5 milioni di euro. Oltre a interventi concreti di ricostruzione a favore

della popolazione, la Onlus organizza iniziative con finalità aggregative, sociali e culturali ed eventi per raccogliere fondi. “A metà dicembre 2012 partono subito i lavori per la realizzazione del Palapanini: la grande tensostruttura finanziata dalla Panini è stata realizzata in due mesi e mezzo e ha funzionato come palestra, luogo di festa e di ritrovo, punto di riferimento per i roveretani perché tutto il resto era inagibile. In quello stesso periodo sono iniziati i lavori per la realizzazione del Centro Servizi Polivalente, terminato a fine aprile 2013: in questo caso sono stati determinanti l’apporto dei Comuni della Val di Non, del Consorzio Melinda, della Cassa Rurale Anaunia e di 140 artigiani trentini che si sono resi disponibili a lavorare a Rovereto per alcuni mesi

ospitati dalle famiglie roveretane che hanno fornito loro vitto e alloggio. Senza di loro non avremmo potuto costruire questa struttura che ospita la Casa della Salute con gli ambulatori dei medici di base, dell’Ausl, la sede dell’Avis e le attività di pubblica utilità del Comune a Rovereto”. Ormai in dirittura d’arrivo è il progetto più impegnativo, anche in termini finanziari, della Casa dello Sport. Annessa alla palestra (ricostruita con il contributo della Regione Emilia Romagna) è stata costruita una struttura a due piani: oltre ai servizi già presenti in precedenza all’interno della Polisportiva sarà possibile organizzare corsi, conferenze, mostre, attività ludiche, momenti di aggregazione per la popolazione oltre a momenti istituzionali per le associazioni. “L’edificio – ci anticipa Bacchelli – si articola su due piani con il bar, la cucina attrezzata per servire quattrocento pasti e una vasta sala”. L’inaugurazione è prevista il 5 e 6 marzo quando Rovereto sarà invasa da centinaia di Alpini: è grazie al sostegno

Annessa alla palestra è stata costruita una struttura a due piani: oltre ai servizi già presenti in precedenza all’interno della Polisportiva sarà possibile organizzare corsi, conferenze, mostre, attività ludiche, momenti di aggregazione per la popolazione oltre a momenti istituzionali per le associazioni. L’edificio si articola su due piani con il bar, la cucina attrezzata per servire quattrocento pasti e una vasta sala. L’inaugurazione è prevista il 5 e 6 marzo.

economico dell’Associazione Nazionale Alpini di Trento, infatti, che è stata realizzata la Casa dello Sport. Gli alpini si sono occupati della costruzione dell’opera ospitati dai roveretani per tutto il periodo dei lavori. “In questo caso abbiamo provveduto alla cura dei Map assegnati dal Comune, abbiamo anticipato le spese delle utenze e del vitto a cui ha contribuito in parte Coop Estense tramite il progetto Brutti ma Buoni”. Il fatto di aver realizzato le strutture (donate dalla Onlus al Comune) nella stessa zona, “consentirà di farne un grande centro di protezione civile nel caso malaugurato in cui ce ne fosse la necessità” conclude Bacchelli. Alla Onlus si deve anche il finanziamento del sagrato della chiesa, l’acquisizione, insieme all’Istituto Comprensivo delle scuole elementari e medie di Novi, di quaranta Lavagne interattive multimediali

Centro Servizi polivalente

Valore: 687mila euro L’edificio è stato terminato a fine aprile 2013 e ospita la Casa della Salute con gli ambulatori dei medici di base e dell’Ausl, la sede dell’Avis e le attività di pubblica utilità del Comune a Rovereto.

(Lim), è stato finanziato il percorso aromatico per il nido Girotondo, sono stati recuperati gli arredi dismessi della Pioneer (per un valore complessivo di 200mila euro, destinati alla Casa dello Sport e ad associazioni ed enti). Sul fronte delle iniziative, l’ultima ha animato Rovereto durante il Natale quando è stato indetto il concorso rivolto ai bambini di cui venivano premiati i disegni più belli grazie ai bollini distribuiti negli esercizi commerciali. Infine la Onlus attraverso il progetto Gestiamo il parco si occuperà della gestione di alcuni parchi pubblici rifacendo l’illuminazione e costituendo un gruppo di volontari di cui possano far parte persone che hanno perso il lavoro. “L’obiettivo – rivela Bacchelli – è quello di far fiorire questo paese puntando alla qualità della vita: qui le scuole hanno le dotazioni tecnologicamente più avanzate, siamo al crocevia di due importanti piste ciclabili, puntiamo al rispetto dell’ambiente e del verde pubblico e possiamo vantarci di essere una comunità coesa. Il rischio è quello di ricostruire gli edifici del paese ma senza nessuno che li venga ad abitare”. Sul piano personale, Maurizio Bacchelli traccia infine un bilancio di questa meravigliosa avventura della Onlus e ammette: “pur nell’enormità della sventura che abbiamo vissuto col terremoto, io ho avuto la fortuna di incontrare persone di grandissima umanità. Relazioni che mi hanno arricchito dentro e che conserverò nel tempo”. Sara Gelli

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i lettori @ ci scrivono

Domenica 17 gennaio, con la Santa Messa all’interno del cinema Corso, hanno preso il via le iniziative per il 60° anniversario del gruppo scout

Sessantant’anni di Carpi 1

Nel Reparto di Ostetricia del Ramazzini l’eccellenza è di casa Gentile Direttore, volevo condividere con Lei e i suoi lettori la mia testimonianza, che nasce dall’esigenza di superare luoghi comuni, sfatare falsi miti e contribuire a una riflessione necessaria. In poche parole, vorrei rendere merito a un intero reparto, quello di Ostetricia-Ginecologia dell’Ospedale di Carpi, il tanto caro e bistrattato Ramazzini, e in particolare a tutte le ostetriche che vi prestano servizio. La faccio breve: qui, nell’ospedale della nostra città, mia moglie Giulia ha partorito il 5 gennaio scorso, nel pieno dell’ondata mediatica che ha riversato nelle case degli italiani un carico di disprezzo e risentimento verso la sanità pubblica. Proprio in quei giorni infatti, presunti casi di malasanità legati a gravidanze e parti occupavano le cronache nazionali e animavano il dibattito, con l’opinione pubblica pronta a giudicare e puntare il dito, cercando facili bersagli. Non nego un minimo di suggestione, ma continuavo a ripetermi che nel nostro caso tutto sarebbe andato per il meglio. Mai comunque mi sarei aspettato di riscontrare un universo fatto di tale professionalità esemplare, ma soprattutto di grandissima umanità. Dalle infermiere alle Oss, dalle ostetriche ai medici, ciascun membro del personale di quel reparto ha reso straordinario e quanto più possibile confortevole l’incredibile viaggio della vita che io e mia moglie abbiamo compiuto in pochi giorni. Dai piccoli gesti alle parole, fino alle azioni pratiche, il delicatissimo periodo del travaglio, del parto e il percorso fatto per arrivarci è stato affrontato con la massima serietà, ma mai con freddezza e distacco, trasmettendo sicurezza, comprensione e vicinanza, senza sconfinare nell’invadenza. Siamo stati fortunati, si dirà, che tutto sia filato liscio. Vero, ma il giudizio non può e non dev’essere influenzato dal caso singolo: l’eccellenza resta eccellenza nel bene e nel male, così come l’incompetenza. E nel reparto di Ostetricia-Ginecologia del Ramazzini l’eccellenza è di casa. Per questo abbiamo deciso di scrivere questa lettera, perché per una volta l’attenzione venga posta sulla gratitudine e la riconoscenza. Un sentito ringraziamento, dunque, a tutte le eccezionali ostetriche del reparto. Daniele Franda

L’Assessorato alla Mobilità del Comune di Carpi ha aderito a una campagna nazionale per raccogliere firme a supporto della candidatura della bicicletta a premio Nobel per la Pace. Questo perché la fida due ruote ha una sua valenza in tantissimi temi di grande importanza: ambientali, economici, turistici, sociali, sportivi, di sicurezza stradale e salute pubblica. Questo il manifesto della candidatura: La bicicletta è il mezzo di spostamento più democratico a disposizione dell’umanità. Permette a tutti di muoversi, poveri e ricchi. Riduce le differenze sociali. La bicicletta non causa guerre. Riduce il bisogno di petrolio e i conflitti si fanno spesso per il petrolio. La bicicletta cambia il modello di sviluppo. Ogni chilometro pedalato genera un beneficio di 16 centesimi di euro per la società, ogni chilometro percorso in auto provoca un danno di 10 centesimi. La bicicletta causa meno incidenti stradali. La bicicletta non inquina, risparmiando le persone dal rischio di malattie e i sistemi sanitari dai costi delle cure. La bicicletta aiuta a restare in salute. La bicicletta è stata un strumento dei movimenti di liberazione e resistenza 8

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E’ ancora lui a spiegare ai ragazzi “la bellezza della vita”: don Nino Levratti oggi ha 94 anni ma con le sue parole riesce a

catturare l’attenzione dei suoi scout come sessant’anni fa quando, intuendo la forza del metodo educativo, portò anche a Carpi lo scoutismo.

L’Assessorato alla Mobilità del Comune di Carpi ha aderito a una campagna nazionale per raccogliere firme a supporto della candidatura della bicicletta a premio Nobel per la Pace

Bike the Nobel Cesare Galantini

di molti paesi. La bicicletta è un strumento di crescita per l’infanzia. Rende i bambini autonomi e indianno XVII - n. 02

pendenti. La bicicletta elimina le distanze fra i popoli. I cicloviaggiatori sono accolti ovunque con

favore: la bici è un mezzo che comunica rispetto e avvicina le persone e le culture. “Questa - spiega l’assessore Cesare Galantini - è certamente un’iniziativa folcloristica, di colore, ma dall’altissimo valore simbolico. La due ruote non utilizzando derivati del petrolio non causa guerre per l’approvvigionamento delle fonti energetiche e, allo stesso tempo, essendo un mezzo sostenibile contribuisce a rendere l’aria delle nostre città più pulita e respirabile”. La raccolta delle firme verrà effettuata tramite la sottoscrizione di cartoline che si possono trovare in varie sedi comunali. Le urne sono posizionate nella Portineria del Municipio, al QuiCittà in via Berengario, nella segreteria dell’assessore Galantini (3° piano della sede comunale di corso Pio), alla Polizia municipale di via Tre Febbraio e presso le sedi di alcune associazioni, come il Circolo Kalinka e la società La Patria, fino al termine del mese di gennaio.

A don Nino è stata affidata la celebrazione della S. Messa domenica 17 gennaio all’interno del cinema Corso gremito all’inverosimile sin

sulle gradinate del piano superiore; accanto a lui a concelebrare c’erano don Marek Konieczny, attuale assistente ecclesiastico dell’Agesci Carpi 1, don Massimo Dotti, presidente di Aceg e don Antonio Dotti, assistente ecclesiastico dell’Agesci di Zona. La Messa è stato il momento iniziale dei festeggiamenti che proseguiranno nel corso del 2016: a marzo sono programmati due incontri formativi sull’attualità del metodo scout; nel primo weekend di maggio si terrà il rinnovo della promessa scout per tutti quanti hanno vissuto in questi anni all’interno del Carpi 1; sarà inaugurata la mostra fotografica per raccontare la storia di questi sessant’anni, mentre il momento pubblico finale delle celebrazioni sarà la festa comunitaria all’Oratorio Eden, sabato 18 giugno. I festeggiamenti del 60° si concluderanno col primo campo di gruppo, tutti insieme dai più piccoli ai più grandi, a fine luglio. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.carpiuno.it

In questi giorni i Verdi di Carpi distribuiscono agli esercenti di attività commerciali, specifici cartelli in cui si invitano gli utenti a spegnere il motore durante la sosta

Spegniamo il motore Tra gli inquinanti più pericolosi per l’uomo e più diffusi nelle città vi sono le Pm10: uno studio realizzato dall’Organizzazione mondiale della Sanità ha stimato che nei grandi centri italiani, a causa delle concentrazioni di particolato sottile, muoiono oltre 8mila persone ogni anno. Tra i responsabili dell’inquinamento da Pm10 vi è il traffico urbano: i trasporti stradali, infatti, producono più di un quarto del totale delle emissioni. Le stazioni di monitoraggio delle PM10 anche a Carpi come nel resto del Paese, nel 2015 hanno registrato frequentemente il superamento del limite giornaliero di concentrazione consentito dalla legge. I Verdi da sempre sostengono e promuovono iniziative per cercare

di ridurre l’inquinamento e rendere l’aria più salubre e pulita, incentivando piccole ma importanti azioni che ognuno di noi può effettuare, per sentirsi partecipe e protagonista nel migliorare l’ambiente di tutti. In questi giorni i Verdi di Carpi promuovono l’ennesima iniziativa sul tema, distribuendo gratuitamente agli esercenti di attività commerciali, specifici cartelli in cui si invitano gli utenti a spegnere il motore durante la sosta.


L’istituto tecnico Leonardo da Vinci di Carpi è tra le dieci scuole superiori dell’Emilia Romagna capaci di accedere ai fondi dell’Unione Europea, nell’ambito del progetto Erasmus+

Unico in Provincia di Modena

Il 6 febbraio, alle 10,30, Erasmus+ verrà illustrato nel corso di un incontro pubblico, presso la Sala Peruzzi, perché “diffondere cultura e conoscenza è uno dei valori intrinsechi allo stesso progetto”.

Ci hanno provato in 511 in tutta l’Emilia Romagna. Ce l’hanno fatta solo in dieci. Tra gli istituti superiori che sono riusciti a conquistare i fondi dell’Unione Europea, nell’ambito del progetto Erasmus+, vi è anche l’Itis Leonardo da Vinci: l’unico in Provincia di Modena ad averla spuntata. Il progetto biennale si è guadagnato un finanziamento di 50mila euro: “abbiamo lavorato duro - commentano le docenti di inglese nonché referenti Donatella Barp ed Elisabetta Ferretti - ma ne è valsa la pena. Grazie a questi fondi, i nostri ragazzi avranno la preziosa opportunità di partecipare a momenti di mobilità in Europa, durante i quali potranno misurarsi con i loro coetanei facendo attività di gruppo, esprimendosi in un contesto comunicativo significativo in lingua inglese e acquisendo, in un clima gioioso e divertente, numerose competenze legate al problem solving e alla capacità di fare squadra. Esperienze capaci di aprire la mente e dare il via ad amicizie durature nel tempo”. Il progetto di parternariato tra scuole vede tra i suoi protagonisti, La sera di venerdì 15 gennaio, le porte del Liceo Rinaldo Corso di Correggio sono state aperte al pubblico per il secondo anno consecutivo, dalle 18 alle 24, come quelle di tutte i licei classici della penisola che hanno aderito all’iniziativa Notte nazionale del liceo classico. La serata è stata un’occasione per noi studenti, ma anche per i docenti, di trasmettere alla cittadinanza l’essenza dello studio delle materie classiche e per deliziare il pubblico con un po’ di cultura. Il programma era davvero ricco. Alle 18.30 alcuni professori hanno tenuto delle lezioni magistrali: Il percorso fra l’arte e il mondo classico del professor Claudio Franzoni e della professoressa Elisabetta Grisendi; La curiosità del naturalista, una prova sul campo del professor Bruno Neroni; Il coraggio della verità del professor Emanuele Puglisi e della professoressa Enrica Fontani. Alle 20 ha poi avuto luogo l’esibizione del Coro dell’Indaco diretto dal maestro Zuffa.

Elisabetta Ferretti e Donatella Barp

istituti di sei Paesi: Italia, Inghilterra, Norvegia, Olanda, Spagna e Romania. “Malgrado i fondi siano cospicui, non bastano a coprire le onerose spese legate ai viaggi, siamo quindi impegnati a cercare nuove partnership con aziende del territorio e altri soggetti: il Lions Club Alberto Pio di Carpi ci ha

già offerto il suo prezioso sostegno”. Le trasferte nei Paesi europei costituiscono per gli studenti del Vinci un’occasione di crescita formativa davvero imperdibile per acquisire, in lingua, “quelle competenze trasversali che, a volte, la scuola, non è in grado di offrire ma il mercato del lavoro richiede con sempre mag-

giore insistenza”. Per i ragazzi poter inserire nel proprio curriculum vitae tali esperienze è certamente un plus; inoltre, “imparare a lavorare in team al di fuori dei banchi di scuola, in un ambiente meno protetto, è estremamente formativo e responsabilizzante anche per coloro che decideranno di proseguire i propri studi,

iscrivendosi all’università”, prosegue Donatella Barp. Ovviamente i momenti di mobilità rappresentano soltanto l’ultimo tassello di un’attività progettuale ben più complessa. “Quest’anno - spiegano le due insegnanti - il fil rouge della nostra attività sarà l’innovazione metodologica, mentre il prossimo anno ci concentreremo sulle esigenze delle aziende del nostro territorio per cercare di colmare il gap esistente tra formazione e mondo del lavoro”. Il Leonardo da Vinci da anni ha stretto un forte legame col tessuto produttivo e imprenditoriale locale, da Tetrapak a Emmegi: “abbiamo intenzione di fare tesoro dell’esperienza maturata, portarla in Europa con noi e proseguire su questa strada”. Consolidato anche il rapporto tra l’istituto tecnico carpigiano e il mondo della ricerca, in particolare con Enea e Cnr: “a Brasimone, insieme ai ricercatori dell’Enea, i nostri studenti impareranno come nasce e si costruisce un progetto di ricerca. Davvero un’ottima base di partenza per chi vorrà cimentarsi in questo affascinante settore, proseguendo il proprio iter formativo”.

La sera di venerdì 15 gennaio, le porte del liceo Rinaldo Corso di Correggio sono state aperte al pubblico per il secondo anno di fila, in occasione dell’iniziativa nazionale, Notte nazionale del liceo classico

Metti una notte al liceo...

Alle 20.30 si sono susseguiti vari laboratori, tenuti dagli studenti - Laboratorio di danza (Ars21), Miti in corso, Etimologica-mente, Statue e quadri viventi, Operation Gods, Back to the past 2.0, Coro 2.0, Intorno a Orfeo, Permanenza dell’antico - che spaziavano dall’arte alla musica, alla

Dopo essersi interrogati su quale sia la lezione ideale, gli studenti di terza e quarta che a febbraio voleranno in Norvegia, si misureranno con la costruzione di una lezione didattica adatta ai bambini di scuola elementare: “un modo per imparare facendo, per apprendere in modo innovativo. Al loro rientro dovranno invece misurarsi con la preparazione di un kit sul funzionamento e la realizzazione dei pannelli solari da presentare poi alle maestre di scuola primaria. A maggio, invece, in Romania, per chiudere il cerchio, il tema su cui si confronteranno i ragazzi sarà quello della valutazione”. Il prossimo anno, gli studenti “impareranno a misurarsi con un business plan, assisteranno a simulazioni di impresa tra le mura del Vinci e coi propri compagni europei, creeranno un video su come cercare e trovare un’occupazione…”. Insomma il calendario è fitto e gli obiettivi ambiziosi per far sì che i ragazzi diventino sempre più motivati, curiosi, preparati e rispondenti a un mercato del lavoro in continua evoluzione. Una sfida complessa a cui il Da Vinci non vuole sottrarsi. Jessica Bianchi letteratura. Insieme ad altri miei compagni di classe (Anna Pignagnoli, Matteo Pascucci, Nadia De Sario, Elisabetta Bizzarri, Eleonora Fontanesi, Marta Davoli, Chiara Catellani, Eva Di Donna e Paola Montanari) abbiamo tenuto il laboratorio Intorno a Orfeo. Tre i brani letti relativi al mito di Orfeo: la morte di Euridice, la discesa agli Inferi di Orfeo, il suo sguardo verso l’amata, tratti dalle Georgiche di Virgilio e dalle Metamorfosi di Ovidio. A ciascuno era assegnato un pezzo suonato da noi musicisti (Anna, Matteo, Nadia ed io) sul quale hanno danzato due ballerine (Elisabetta e Eleonora). Insomma, un significativo esempio di coesistenza di più forme d’arte. Infine, a partire dalle 22.30, hanno suonato nel corridoio principale della scuola, quattro band composte da alcuni studenti fino alla mezzanotte, ora in cui è stato letto un passo tratto dall’Iliade in contemporanea con tutti gli altri licei aderenti all’iniziativa. Niccolò Barchiesi

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Per i più giovani, cresciuti a contatto con coetanei provenienti da altri paesi, concetti quali vicinanza e convivenza, sono all’ordine del giorno, sin dalla più tenera età. Che significato ha per loro il termine straniero? Chi è il diverso? Lo abbiamo chiesto ad alcuni studenti carpigiani

“Diverso non è sinonimo di malvagio”

Profughi, immigrazione, terrorismo… sui mass media continuano a rimbalzare notizie che generano un timore diffuso. Dall’educazione all’esperienza personale, all’informazione, ognuno si crea la propria idea in merito. Per i più giovani, cresciuti a contatto con coetanei provenienti da altri paesi, concetti quali vicinanza e convivenza, sono all’ordine del giorno, sin dalla più tenera età. Che significato ha per loro il termine straniero? Chi è il diverso? Lo abbiamo chiesto ad alcuni studenti carpigiani. “Per noi, diverso è qualcosa di stra(ordinario)”, affermano Hassan Ghulam e Lorenzo Bellentani. Qualcosa che, proseguono Benedetta Airoldi e Martina Zaniboni, “è altro da noi”. Concorda anche Michele Fini: “diverso è colui che ha un’ideologia differente dalla tua”. “Gli esseri umani in quanto tali sono tutti uguali, ciò che li differenzia è la cultura”, gli

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In prima fila da sinistra davanti Benedetta Airoldi, Martina Zaniboni e Michele Fini. In seconda fila da sinistra Riccardo Antonicelli, Ghulam Hassan e Lorenzo Bellentani

fa eco Riccardo Antonicelli. Il diverso, spesso, suscita paura. Perché? “La paura, dettata anche dalla sensibilità personale, nasce generalmente quando non c’è conoscenza. E’ come con la morte, che non sai come è fatta o cosa ti riservi”, dicono Hassan, Lorenzo e Riccardo. “L’ignoranza spesso porta a giudicare negativamente

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l’altro. E’ una questione di cultura e, soprattutto, di educazione”, ribattono Benedetta e Martina. “Chi è diverso - aggiunge Michele - non condivide il tuo ideale e, di conseguenza, fa paura. E’ il suo giudizio a essere temuto”. Ma i giovani sono condizionabili? “Nei telegiornali - dichiara Lorenzo - vengono esaltati perlopiù gli

aspetti negativi per suscitare l’effetto scandalo. Durante la scuola media si sono verificati vari episodi di violenza ma, a partecipare, non vi erano solo stranieri: una piccola rappresentazione di come potrebbe essere la realtà. Conoscendo le persone, scopri i valori che portano con sé; tutti possono avere una mentalità aperta e

grazie all’esperienza puoi imparare a leggere il mondo che ti circonda”. “Da piccola - racconta Martina - ho avuto vicini di casa albanesi; malgrado questa etnia fosse malvista, essendoci cresciuta accanto non sono mai inciampata in falsi pregiudizi. E’ quindi stata un’esperienza fondamentale e positiva per quello che oggi è il mio modo di pensare”. Fondamentale per Benedetta il ruolo della famiglia: “sin dall’asilo ho avuto stranieri in classe e i miei genitori mi hanno insegnato il valore dell’accoglienza”. Sul tema della famiglia Riccardo aggiunge: “anche l’educazione e gli ambiti in cui si vive hanno il loro peso, chi cresce in una famiglia con ideologie razziste è maggiormente portato a discriminare gli stranieri” conclude. Secondo Martina e Benedetta i media non esercitano alcun condizionamento ma “contribuiscono a sollevare certamente dei dubbi. Per capire la superficialità delle notizie,

tese a rafforzare ciò che le persone vogliono sentirsi dire, basta documentarsi meglio”. Inoltre, ribadisce Riccardo, “a volte gli stessi media si contraddicono: preferiscono far passare lo scoop che riguarda un migrante e te lo dipingono come una persona pericolosa, ma poi cinque minuti dopo passa la pubblicità di Operation Smile dove aiutare lo straniero e le persone in difficoltà è di vitale importanza”. Per Michele, generalizzare è un errore nel quale è facile scivolare: “ho subito un furto la settimana scorsa ma la mia posizione non è cambiata. Anche se dovrei inveire contro gli extracomunitari capisco che non è questo l’atteggiamento da adottare. Tra loro vi sono anche dei delinquenti, ma non posso giudicarli tutti come tali. Siamo tutti sulla stessa barca: non bisogna puntare il dito, bensì aiutarci l’un l’altro”. Gloria Castellini, Alexandra Tarus ed Ermanno Tominetti


Un mondo di grande complessità, ricchissimo di sfumature e differenze anche assai profonde, che coinvolge un miliardo e ottocento milioni di persone dagli Stati Uniti all’Indonesia. Per questo chiunque parli di Islam come di un blocco monolitico è, nel migliore dei casi in errore, nel peggiore in malafede. Questa la lezione che Farian Sabahi, giornalista, docente e scrittrice di origini iraniane ha tenuto durante l’incontro Islam e democrazia, organizzato lo scorso 14 gennaio in un Auditorium Loria gremito, soprattutto di giovani, nell’ambito della rassegna Mondi arabi, promossa da Biblioteca Loria e Gruppo Fotografico Grandangolo. “Tendiamo a identificare arabi e musulmani – ha spiegato Sabahi – ma in realtà parla arabo soltanto il 15% dei musulmani del pianeta e nei paesi arabi vivono 300 milioni di persone, non tutte di fede musulmana. In realtà tutto il Medio Oriente rappresenta una grande anomalia, un vero e proprio mosaico di popoli e religioni”. Per tentare di decifrare i mondi musulmani occorrono chiavi di lettura diverse: economica, demografica, religiosa e di genere. Il più

“L’Occidente dovrebbe fare i conti con gli alleati che si è scelto: è ora di chiedersi se l’Arabia Saudita e il Qatar siano affidabili. Dovremmo, in generale, essere meno ipocriti, e puntare innanzitutto sul rispetto dei diritti umani, e farlo prima che scoppino le crisi, non dopo, quando è ormai troppo tardi”, ha spiegato la giornalista di origini iraniane Farian Sabahi

Le tante anime dell’Islam Farian Sabahi e Pierluigi Senatore

grande errore che possiamo commettere è quello di intendere l’Islam come un’entità unica e omogenea, e di rifiutare di comprendere, che è cosa diversa dal giustificare, il punto di vista degli attori sul territorio. “Prendiamo la questione del velo – ha continuato la giornalista, stimolata dalle domande del giornalista di Radio Bruno, Pierluigi Senatore – che in Occidente viene spesso sbandierata per parlare di sottomissione della donna musulmana. Io credo che la misura della libertà femminile passi invece dai tassi d’istruzione, che in Iran si

stanno rivelando fondamentali per l’emancipazione. Nel mio Paese le ragazze sono molto motivate a raggiungere i titoli di studio più alti, consapevoli di quanto la capacità di mantenersi da sole passi attraverso l’ottenimento di un lavoro per il quale una laurea è necessaria. Per questo il Governo ha dovuto introdurre delle quote azzurre, dato che i maschi faticavano ad accedere alle facoltà più ambite perché puntualmente superati dalle donne”. Il velo non è una forma di sottomissione in sé, occorre considerare se il suo

utilizzo è stato scelto liberamente o meno. Anche quando la donna è obbligata a indossarlo però, quell’imposizione rappresenta solo la punta dell’iceberg di una situazione di soprusi molto più grave”. D’altronde, come si può definire la donna musulmana? si è chiesta Sabahi: “ci sono musulmane analfabete,

docenti, piloti, medici, ricercatrici. Non esiste un solo modello, a meno di non ricorrere a stereotipi”. Altro tema affrontato nel corso della serata, quello del naufragio delle Primavere arabe, riconducibile in parte agli interessi economici delle potenze occidentali a vendere armi e all’ap-

al rispetto dei diritti umani dei suoi presunti alleati. L’unica soluzione per combattere il Califfato sarebbe quella di un intervento armato nella regione con l’invio di forze di terra, ma dubito fortemente vi sia la volontà politica di farlo. Occorrerebbe anche fare i conti con gli alleati che ci

poggio a regimi ‘alleati’, almeno sulla carta, come l’Arabia Saudita, in parte al vero scontro che agita il Medioriente, ovvero quello tra Arabia Saudita sunnita e Iran sciita. “La complicità del fallimento del vento democratico che ha soffiato nella regione è dell’Occidente – ha concluso Sabahi – che non sempre è attento

siamo scelti, perché è ora di chiedersi se l’Arabia Saudita e il Qatar siano poi così affidabili. Dovremmo, in generale, essere meno ipocriti, e puntare innanzitutto sul rispetto dei diritti umani, e farlo prima che scoppino le crisi, non dopo, quando è ormai troppo tardi”. Marcello Marchesini

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Si intitola Il primo giorno d’autunno e uscirà il primo giorno di primavera l’album di esordio del cantante Fabio Santini, carpigiano classe 1986, salito alla ribalta delle cronache dopo essere stato uno dei concorrenti della settima edizione del talent show targato Sky, X Factor, e aver partecipato in seguito alla trasmissione televisiva Domenica In su Rai Uno. Il disco conterrà 12 tracce, di cui 10 canzoni originali, una di Lucio Dalla e un’altra di Pierangelo Bertoli, e sarà suonato da un gruppo di musicisti noti nel panorama musicale locale: Massimiliano Frignani alla chitarra, Alessandro Po al basso, Lele Borghi alla batteria e Max Gallesi alle tastiere. Proprio in questi giorni Santini sta ultimando la registrazione al Mam Studio del disco che potrebbe diventare la chiave di svolta nella sua carriera. Da dove deriva la scelta del titolo dell’album? “Il primo giorno d’autunno è da sempre una data molto importante della mia vita dal momento che proprio nell’equinozio di autunno di 30 anni fa sono nato io. In realtà, dentro al disco sono rappresentati tutti e quattro i periodi dell’anno solare, e poi chissà che non seguano altri tre dischi proprio come il numero delle stagioni”. Qual è il filo conduttore che lega tra loro le tracce del disco, e che genere di sonorità vi troveremo? “Il filo conduttore è certamente la passione per la musica e l’amore in tutte le sue sfaccettature. E’ infatti un disco pieno d’amore sia nei testi che nella sua realizzazione. Mi è sempre piaciuto scrivere d’amore e molto spesso i miei testi sono autobiografici. Non è un caso che il progetto del disco sia nato proprio adesso che sto vivendo una storia d’amore che mi sta regalando tante emozioni, grazie alla mia lei nella quale ho trovato una musa artistica e la giusta spinta per concretizzare questo progetto musicale. Per quanto riguarda le sonorità saranno molto simili a quelle del mio ultimo singolo Senza vento né aquiloni che è stato definito un brano di cantautorato raffinato. La registrazione e il mixaggio sono affidati a Riccardo Parravicini che ha collaborato con Niccolò Fabi, il trio Fabi- Silvestri-

Fabio Santini

Giorno della Memoria a Novi

Dalla notte all’alba della democrazia Nell’ambito della ricorrenza del Giorno della Memoria, sabato 23 e domenica 24 gennaio, al Circolo Arci Taverna di Novi sono in programma l’history telling Dalla notte all’alba della democrazia e il tradizionale pranzo dell’Anpi novese. La Storia e la Memoria ispirano lo spettacolo che va in scena sabato 23 gennaio alle 21. Dalla notte all’alba della democrazia è il racconto di memoria, musica, parole e immagini di Stefano Garuti, Francesco Grillenzoni e Giovanni Taurasi: ripercorre la storia della provincia modenese tra guerra, Resistenza e dopoguerra. Uno storico e due musicisti ripercorrono il triennio tra l’8 settembre 1943 e il 2 giugno 1946, giorno del referendum per la Repubblica e dell’elezione dell’Assemblea Costituente, con una narrazione che si muove tra storia, memoria, testimonianze e musica, tra la dimensione locale della provincia di Modena e la dimensione nazionale, nel periodo più cruciale della storia del nostro Paese. Lo spettacolo racconta in modo originale uno dei periodi cruciali della nostra storia, attraverso brani della tradizione popolare e contemporanei, arrangiamenti arditi e versioni dialettali inedite. Domenica 24 gennaio, alle 12.30, appuntamento col pranzo di tesseramento organizzato dall’Anpi di Novi. 12

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A Correggio l’arte rende omaggio al ruolo dei Giusti

Il segreto dei Giusti

E’ FISSATA PER IL 21 MARZO LA DATA CHE SI È FATTO NOTARE DURANT

Il primo g

Da sinistra Fabio Santini, Lele Borhi e Alessa

Sono in cinque i Tuesday After Eight, band emerg Paolo Rossi, Beatrice Sacchetti ed Ermanno Tom prove e l’altra, si ritrovano per fare musica insie

Tuesday After Eig Da sinistra Mattia Morselli, Paolo Rossi, Federico Gualdi, Beatrice Sacchetti ed Ermanno Tominetti

Dal 23 gennaio al 21 febbraio la Galleria Espositiva del Museo Il Correggio (Palazzo dei Principi, C.so Cavour, 7) ospita la mostra Il segreto dei Giusti, una collettiva a cura di Margherita Fontanesi, promossa dal Comune di Correggio in occasione della Giornata della Memoria. L’esposizione, che sarà inaugurata domenica 24 gennaio alle 17, propone opere di Mirko Baricchi, Paul Beel, Ariela Böhm, Alfio Giurato, Fosco Grisendi, Ester Grossi, Lea Golda Holterman, Federico Infante, Massimo Lagrotteria, Marco Martelli, Matteo Massagrande, Sonia Maria Luce Possentini, Matteo Pugliese, Tobia Ravà, Max Rohr, Matteo Tenardi e Wainer Vaccari. Si tratta di artisti di rilievo internazionale, le cui opere hanno il compito di illustrare l’importantissimo ruolo dei Giusti fra le Nazioni, non ebrei che, durante la Seconda Guerra Mondiale, salvarono tantissimi ebrei dall’Olocausto. Accanto alla pittura sono stati selezionati anche sculture, fotografie e video, offrendo diversi mezzi espressivi e coinvolgendo nuoanno XVII - n. 02

ve tipologie di artisti. Da anni il Comune di Correggio ha scelto l’arte contemporanea come linguaggio complementare per parlare di Shoah, accanto ai veri e propri approfondimenti storici: se questi ultimi sono essenziali per la narrazione e la conoscenza dei fatti, l’arte permette di creare quella giusta empatia che tocca le corde più profonde dell’animo umano e apre la strada alla comprensione della storia. “Il tema, ampio e delicato, è stato affrontato mettendone in evidenza un aspetto in particolare, cioè il ruolo chiave dei Giusti fra le Nazioni che hanno salvato tantissime vite umane rischiando la propria. Non solo protagonisti storici dunque commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi - ma grandi esempi morali. Pur non dimenticando i sei milioni di morti della Shoah, la mostra spazia su storie a lieto fine, per ricordare come di fronte al Male si può dire anche no”. Gli artisti selezionati da Margherita Fontanesi, ebrei e non, rappresentano il panorama dell’arte figurativa contemporanea: “attraverso le loro opere - pro-

segue il sindaco - la mostra vuole invitare a conoscere meglio le storie dei Giusti e suggerisce spunti di riflessione su alcuni elementi chiave del loro modo di agire: l’importanza di soccorrere i più deboli, l’anonimato del bene, il coraggio del libero pensiero. Celebrare la Giornata della Memoria, quindi, non significa solo ricordare ciò che è stato, gli orrori che guerra e discriminazioni razziali hanno causato a milioni di innocenti, ma rappresenta un dovere istituzionale perché quelle testimonianze e quell’esperienza sono fondamentali per interpretare l’attualità e le sfide che questa ci pone”. La sede espositiva è aperta al pubblico il sabato ore 15.30-18.30 e la domenica ore 10-12.30 e 15.30-18.30. Apertura straordinaria, con orari domenicali, mercoledì 27 gennaio, Giornata della memoria. Come ideale finissage della mostra, sabato 20 febbraio, alle 17, nella sala Recordati di Palazzo dei Principi, il dottor Fausto Ciuffi, direttore della Fondazione Villa Emma di Nonantola, terrà una conferenza sul ruolo storico dei Giusti fra le Nazioni.


DATA DI USCITA DEL PRIMO DISCO DI FABIO SANTINI, IL CANTANTE CARPIGIANO DURANTE LA SETTIMA EDIZIONE DEL TALENT SHOW X FACTOR

giorno d’autunno

andro Po

gente del territorio carpigiano. Federico Gualdi, Mattia Morselli, minetti, uniti da una comune passione: da quattro anni, tra una sala ieme

ght: seri ma non troppo…

Gazzè, i Marlene Kuntz e numerosi altri artisti”. Come è cambiata la tua vita dopo la partecipazione a X-Factor? “Da un lato è cambiata tantissimo perché ovviamente mi ha permesso di misurarmi in un contesto per me del tutto nuovo come quello televisivo e di farmi conoscere a un pubblico più ampio, ma dall’altra è rimasta la stessa, nel senso che ho fatto un’esperienza meravigliosa e irripetibile che onestamente rifarei subito, ma che rappresenta soltanto una delle incredibili opportunità che possiamo vivere nel corso della nostra esistenza”. Quali altri progetti hai in serbo in futuro? “Al momento mi sto concentrando esclusivamente sul disco, però sto ragionando anche su un tour primaverile magari nei teatri italiani per presentare, a chi lo desidererà, il mio ultimo lavoro. Poi, sicuramente ci sarà un tour estivo e continuerò a scrivere nuovi pezzi. C’è in nuce anche il progetto di uno spettacolo teatrale in tributo all’immenso Lucio Dalla”. Chiara Sorrentino Sono in cinque i Tuesday After Eight, band emergente del territorio carpigiano. Federico Gualdi, Mattia Morselli, Paolo Rossi, Beatrice Sacchetti ed Ermanno Tominetti, uniti da una comune passione: da quattro anni, tra una sala prove e l’altra, si ritrovano per fare musica insieme. Da Ray Charles alle sonorità di Pharrell Williams con Happy, dai Police a Cesare Cremonini, a conferire colori e sfumature alla musica targata Tuesday After Eight sono le pennellature jazz del sax unite al sound deciso di chitarra e batteria. Ballate lente a ritmi che scuotono e fanno ballare. A Ermanno, batterista della band, chiediamo: Come è nato il vostro nome? “L’appuntamento in sala prove è da sempre alle 20:30 del martedì. Pensare troppo a un nome ci sembrava complicato e tradurre in inglese il nostro orario abituale faceva sembrare tutto più figo. Da qui Tuesday After Eight”. Come vi siete conosciuti? “Io e Mattia, il chitarrista, suonavamo già per conto nostro in un garage, come ogni gruppo famoso agli esordi che si rispetti, insomma. Durante una vacanza in montagna, davanti a una cioccolata calda dopo un freddo pomeriggio di sci, abbiamo conosciuto Paolo, serio sassofonista di conservatorio, e Beatrice, ancora

Martedì 2 febbraio, nella sala d’aspetto di Villa Richeldi, inaugura la mostra fotografica di Lucia Montagna

Oggi la bellezza di ieri

Martedì 2 febbraio, alle 19, nella sala d’aspetto di Villa Richeldi, verrà inaugurata la mostra fotografica Oggi la bellezza di ieri di Lucia Montagna (in foto). “I miei scatti sono per la maggior parte - racconta la fotografa solierese - dei ritratti. Cerco di catturare la persona nel suo animo più profondo. Amo i volti segnati dal “I miei scatti sono per tempo che hanno tanto da Vorrei trasmetla maggior parte dei raccontare. tere la bellezza nascosta ritratti. Cerco di cattu- dietro a quegli occhi ancora rare la persona nel suo vivi e brillanti nonostante animo più profondo. l’età. Sono guidata dalla Amo i volti segnati dal curiosità per il mondo e da tempo che hanno tanto tutti coloro che lo abitano”. Durante il vernissage e alla da raccontare. Vorrei presenza dell’artista, la trasmettere la bellezza dottoressa Vanda Menon, nascosta dietro a que- geriatra, intratterrà i gli occhi ancora vivi e presenti, sviluppando il brillanti nonostante tema: Umani tramonti in per il mondo, come l’età. Sono guidata dalla giro muta l’idea della vecchiacuriosità per il mondo ia da un meridiano e da tutti coloro che lo all’altro. L’ingresso è abitano”. libero.

immersa nel mondo di High School Musical e derivati ma, a nostro parere, con un grande talento vocale. Condividevamo tutti la stessa passione e avevamo voglia di fare musica. Ritornati a casa, ci siamo dati appuntamento in sala prove per puro divertimento. La cosa però non si limitò a un solo incontro ma iniziò a svolgersi abitualmente, sino ad arrivare alla necessità di introdurre un bassista, Federico”. Che genere suonate? “Pop-rock, R&B, Soul: siamo molto versatili anche perché i componenti della band hanno stili e gusti molto diversi. Cerchiamo, quindi, di conciliarli suonando canzoni di ogni tipo. Al momento il nostro repertorio comprende cover: in particolare canzoni inglesi di tendenza sentite in radio o contaminazioni di vari mondi musicali, anche poco conosciuti. Non abbiamo ancora prodotto musica nostra; il chitarrista scrive e magari un giorno decideremo di lanciarci coi suoi pezzi”. Prediligete l’inglese, perché? “Con rammarico, ogni volta che si sceglie un pezzo siamo vincolati dal timbro vocale della nostra cantante: si adegua meglio alla dizione inglese, più orecchiabile e immediata rispetto a quella italiana. Questo però non esclude la presenza di brani italiani all’interno del nostro repertorio. Ad esempio

Come il suono dei passi sulla neve di Zibba e Almalibre è uno dei nostri cavalli di battaglia: racchiude il mondo musicale del folk, poco cantato nella nostra lingua. L’arrangiamento di numerosi brani italiani rimane comunque uno dei nostri obiettivi principali”. Come scegliete le canzoni di repertorio? “Il nostro criterio nello scegliere le canzoni è serioso quanto i baffi del nostro bassista – dice Paolo - ne decidiamo un paio da imparare e, la settimana seguente, quando arriviamo in sala prove, c’è sempre qualcuno che non ha preparato il pezzo. Fra una chiacchiera e l’altra finiamo per suonare quel che più ci ispira sul momento, mettendo da parte le canzoni preparate in precedenza”. Puntate a crescere nel mondo della musica o continuerete a considerarlo un passatempo? “Vogliamo goderci al massimo gli aspetti divertenti di questa arte perché riteniamo che prenderla troppo sul serio comprometterebbe la nostra libertà e voglia di far musica. Ognuno di noi quotidianamente è coinvolto in molteplici impegni: c’è chi lavora, chi studia… ma, di certo, nell’arco della settimana riusciremo sempre a trovare il tempo necessario per continuare a coltivare la nostra passione più grande”. Gloria Castellini e Alexandra Tarus

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L’unicità di un vestito o di un accessorio è un valore fondamentale per la designer 25enne Chiara Luppi, che è consapevole dei nuovi comportamenti di consumo nel settore dell’abbigliamento sempre più orientati alla ricerca del pezzo esclusivo e speciale, che sappia comunicare qualcosa sulla propria personalità, non importa se griffato, o se per trovarlo occorre passare al setaccio tutti i negozi e i mercatini della città. Ed è stato proprio girando tra le bancarelle di articoli vintage e artigianali delle principali capitali europee che Chiara, iscritta al terzo anno di Design e Discipline della Moda e dopo quattro anni di esperienza come addetta alle vendite di una nota azienda carpigiana, ha deciso che il mondo dell’hand-made sarebbe stato il suo futuro: “la

LA STUDENTESSA CARPIGIANA CHIARA LUPPI, DOPO UN’ESPERIENZA DI quattro ANNI ALL’INTERNO DI UN PRONTO MODA, HA DECISO DI CREARE UNA PROPRIA COLLEZIONE DI ABITI SARTORIALI E ACCESSORI ARTIGIANALI

L’unicità come ispirazione Chiara Luppi

moda non l’ho mai amata per ciò che è, perché un sistema che ti persuade a essere qualcosa di diverso ogni sei mesi per vendere un prodotto, per me non funziona. Oggi più che mai non abbiamo bisogno di un articolo realizzato in serie, ma di qualcosa a cui dare un valore. La mia passione è nata proprio nel momento in cui ho iniziato a vivere la

moda come forma di comunicazione personale”. Come nascono i tuoi abiti e accessori? “Realizzo sia i vestiti che gli accessori quasi interamente da sola e a mano. Per quanto riguarda la mia linea di abbigliamento tutto parte dalla stoffa. Infatti, l’idea prende forma solo quando ho il materiale tra le mani. Non disegno mai nulla sen-

za prima aver scelto tessuto e altri inserti. Acquisto il tessuto principalmente a Carpi, ma talvolta anche a Milano e Firenze. Inoltre, presto inizierò a rifornirmi anche da una ditta tedesca. Si tratta di un’azienda che produce tessuti per importanti marchi italiani e per loro sto realizzando 12 modelli destinati a diventare campioni espositivi per le loro prossime fiere. Per i miei bijoux invece utilizzo prevalentemente pietre dure, cristalli e fili d’argento 925 che foro e assemblo a mano”. Come definiresti il tuo stile? “Anche se amo i modelli vintage degli Anni Cinquanta e Sessanta, e a volte li richiamo nelle mie creazioni, penso che lo stile dei miei abiti possa definirsi urban-chic: capi comodi e versatili, ma ricercati al tempo stesso con una grande attenzione per i dettagli che li rendano particolari”. Dove possiamo trovare le tue creazioni? “Ho creato un profilo Facebook e Instagram dal nome

Tam tam balidè e tra qualche mese sarà pronto anche il sito che avrà il mio nome, Chiara Luppi. Per quanto riguarda i mercati sono ormai fissa al Mercato Monti di Roma, dove mi potrete trovare almeno tre weekend al mese, mentre nell’altro sono a Milano all’East Market. Inoltre, in base ai vari eventi, mi organizzo per partecipare ad altri mercati importanti. Pubblico sempre con anticipo le varie date dei market, affinché chi lo desidera possa venirmi a trovare”. Progetti per il futuro? “Avendo iniziato un po’ per gioco, adesso vorrei fare sul serio. Presto cambierò nome alla linea che si chiamerà come me, e vorrei allargare il mercato selezionando punti vendita con cui collaborare. Per ora non ho ancora considerato l’idea di aprire un punto vendita tutto mio, perché questo significherebbe abbandonare il mondo dei market di cui sono totalmente innamorata, ma mai dire mai”. Chiara Sorrentino

CIAK MODA! Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda

UN INVERNO IN GAMBA. I PANTALONI DI TENDENZA

In questo inverno 2015-16 abbiamo assistito a tante varianti di tendenza del più pratico degli indumenti femminili: il pantalone. Quest'inverno sarà ricordato sicuramente per la moda dei pantaloni culotte, il modello che arriva a metà polpaccio, svasato, talmente ampio da sembrare a volte una gonna, e che rappresenta un capo originale e versatile, così chiamati perchè ricordano le culottes ottocentesche. Tra le tante proposte degli stilisti spiccano i panta culottes neri di Katrantzou con frappa: raffinati per la sera. Restando sul genere, Bershka propone un modello di pantaloni culotte con tasche laterali, molto casual per la mise da giorno in abbinamento ad una maglia aderente e a sandali invernali. In questo inverno assistiamo anche al grande ritorno della vita alta che fascia la silhouette come nel modello classico ed elegante di Jil Sander, in quello con fantasia tartan di Pucci, o ancora in quello ultra skinny di tweed firmato Acne Studios. Le fantasie allegre e colorate sono un altro dei temi caratterizzanti i pantaloni di questo inverno, come per Bottega Veneta che punta sull'effetto optical. Per Celine il pantalone è comodo e svolazzante e con una vistosa zampa di elefante, ma anche elegante grazie alla piega frontale: ideale per l'outfit da giorno. Dsquared2 si discosta un po' dalla corrente generale con i suoi pantaloni bianchi in stile cargo con maxi tasche. Infine, H&M propone un modello flared, ovvero stretto lungo la coscia e poi svasato a corolla verso il fondo in stile anni Settanta, un'altra tendenza dell'inverno.

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Assessore Morelli, lo stanziamento da parte della Regione di 800.000 euro per porre mano alla ristrutturazione del Torrione degli Spagnoli, dopo che riuscì a ottenere ‘gratis’ dal Demanio dello Stato l’immobile, lo ritiene una vittoria personale? “La ritengo prima di tutto una vittoria e un’opportunità per la città e della città, del suo sistema culturale e più in generale per l’immagine di Carpi”. Comincia con l’argomento Torrione, l’intervista all’assessore Simone Morelli nella quale spazia sugli argomenti di sua competenza. Avete deciso cosa fare di questo immobile storico posto nel bel mezzo della piazza? “Quando abbiamo assunto la proprietà del Torrione, ne abbiamo determinato, in accordo con Demanio e Ministero Beni Culturali votandoli in consiglio, usi e sua destinazione. Abbiamo parlato e immaginato una vetrina per le produzioni di eccellenza del territorio, Simone Morelli per le installazioni artistiche che riguardano queste produzioni e per la valorizzazione degli archivi moda. ni per 31.000 presenze. Cui vanno aggiunte 119.000 Archivi che stiamo recupresenze al Castello dei Raperando e digitalizzando affinchè siano a disposizio- gazzi mentre, per restare in ambito di eventi culturali, ne di studenti e professioabbiamo registrato 48.000 nisti anche all’interno del presenze agli spettacoli polo della creativita, luogo teatrali, 47.000 prestiti di in cui faremo formazione libri alla Biblioteca Loria professionale, innovaziola quale ha raggiunto in un ne, coworking, fab lab e anno quota internazioPinacoteca: “Oltre 250.000 nalizzazione, alle Stanze del Ve- presenze. sostegno e impulso scovo, verrà restau- Numeri all’economia rata l’ex Biblioteca importanti del territoe, quindi, tranne che ci soddisfano e ci rio nel suo la Sala Vigarani, spronano a complesso. avremo il completo fare ancora Sugli usi del restauro e la fru- meglio: Torrione, oltre agli ibilità di Palazzo quest’anno, accordi già Pio, migliorando ad esemstiamo presi, vi sarà l’offerta culturale e pio, puntando a comunque l’attrattiva turistica non avere una fase di per un monumen- giorni di condivisione con la città e to del‘500 che me- chiusura. i diversi”. rita d’essere visto e Stiamo Si era parlavisitato”. parlando del solo to anche di Palazzo e non delle iniziatiun ristorante all’ultimo ve culturali e di promozione piano. commerciale fatte al suo “Sì, all’interno di un sisteesterno: stiamo arrivando ma organico di offerta di servizi, è previsto un luogo ad adottare un’unica regia per quanto riguarda la ristoro all’ultimo piano, programmazione, la pianifiun pubblico esercizio per carpigiani, turisti e uomini cazione e la promozione di tutta l’offerta culturale”. d’affari, in un ambiente suggestivo e pieno di fasci- Ha parlato anche di una ‘rivisitazione’ della no”. Biblioteca Loria. In che Quanto è frequentato il cosa consiste? Palazzo? “Nel 2016 abbiamo avuto al “Renderla sempre più al Museo oltre 53.000 presen- passo coi tempi e con le ze su 296 giorni di apertura esigenze dei lettori e dei frequentatori, ampliando con un utilizzo da parte di terzi delle sale e degli spazi orari di fruizione e oppordel palazzo pari a 319 gior- tunità”.

il contesto e continuare a investire in manutenzione e miglioramento degli arredi in centro storico, va proprio in questa direzione”. Per quanto riguarda l’attività serale dei locali pubblici e le relative proteste dei residenti in ragione degli schiamazzi notturni, ha più volte ribadito come sia necesparlare poi di un miglior saria pazienza e tolleranuso del patrimonio comuna- za da parte di tutti. Com’è le. La sede unificata? Sarà andata l’estate scorsa? nell’immobile sito in via “Carpi sta diventando atTre Febbraio, l’ex Angelo trattiva, aprono molti eserPo, dove attualmente vi è il cizi grazie a una politica sui Comando dei Vigili Urbani dehors (usando come leva e l’Anagrafe. Quest’area la Cosap e la Siae), togliensubirà una profonda trado gli oneri di parcheggio sformazione perché si trova per molte iniziative pubbliin quella che sarà sempre che e private. più la porta della città: Si tratta di rispettare magpartendo dalla tangenziale, giormente le regole ma sounirà il Polo della creativipratutto di fare sistema per tà, la Casa della salute che garantire più pianificazione sarà creata organizSede unificata ezazione nell’ex Stacomunale:“Si farà ed è per zione delle dove attualmente è questo che autocorriere e i princiospitato il comando abbiamo pali istituti di Polizia Municipale creato il scolastici. e quest’anno elabo- Centro Viale Peruzunico di reremo un progetto zi è destinapromocomplessivo perché zione che to insomma a cambiare sono evidenti a tutti vedrà il volto”. i benefici economici suo frontLei ha di una tale rivolu- office lanciato nella Sala zione sotto il profilo ex Poste anche un di modernità della di Palazzo concorso struttura e dell’ot- Pio. Stiadi idee per rivedere timizzazione e ra- mo anche l’assetto zionalizzazione dei pianifiattuale dei cando le costi e dei servizi”. iniziative cosiddetti ingressi in centro storico, prossime come le grandi mostre, una con Vogue le vecchie porte della città, insomma. Cosa può e una su Newton con le associazioni di categodirci? ria, gli Stake Older del “Piazza Dante, piazzale territorio, e gli eventi con Marconi, piazzale Ramazzini, le tre porte del centro e Carpi c’è, per incentivapiazza Martiri, sono ogget- re la frequentazione del to di un concorso di idee per centro cittadino anche di sera, quindi sì iniziative giovani architetti e ingema senza abbandonare la gneri per una loro ‘rivisitaqualità e rispettando i diritti zione’. Abbiamo bisogno di non avere più i cosiddetti dei residenti. Bellissimo al “non luoghi” e di persegui- riguardo il video-mapping re una costante ricerca della di quest’anno raffigurante bellezza, del decoro e della il presepe di Lele Luzzati esposto nel Cortile d’onore funzionalità. D’altronde il del Castello. Inoltre non mi potenziamento delle luci dispiacerebbe quest’anno in piazza Martiri comprese quelle d’arredo del Palazzo riuscire a fare un Capodanno in Piazza”. dei Pio, rivedendone tutto

L ’angolo di Cesare Pradella

La Carpi del futuro: la parola all’assessore Morelli

E cosa ci dice della novità della Pinacoteca? “Oltre alle Stanze del Vescovo, verrà restaurata l’ex Biblioteca e, quindi, tranne la Sala Vigarani, avremo il completo restauro e la fruibilità di Palazzo Pio, migliorando l’offerta culturale e l’attrattiva turistica per un monumento del ‘500 che merita d’essere visto e conosciuto”. A proposito di turismo, vi è la nota dolente dell’Ostello che non apre. “Il Comune ha già assegnato la gestione dell’Ostello, ma per la sua apertura si è in attesa dell’inizio dei lavori per il ripristino della sede Aimag di via Alghisi, dove torneranno gli uffici dell’azienda. Ma tempi e interventi sono di competenza della Regione”. Lei aveva annunciato il restauro dei giardini dietro il Comune, ora in condizioni di degrado. A

che punto siamo? “I lavori di recupero dell’area verde e degli spazi pedonali partiranno a breve e l’area tornerà a essere bella e accogliente”. E il parcheggio interrato nel Piazzale della Meridiana? “Si tratta di un project financing che coinvolgerà i privati in un’opera importante rivolta al futuro della città nella quale sono previsti anche box auto da affittare a privati. Verrà anche completato il restauro dell’area ex Bocciofila Malatesta in cui il parcheggio attuale verrà sostituito da un giardino pubblico a spese dell’impresa che realizzerà il parcheggio interrato della Meridiana”. Niente da fare per l’area abbandonata e degradata dell’ex Cantina sociale di viale de Amicis per crearne un parcheggio? “E’ un’area privata e il Comune su di essa non può intervenire, almeno per ora”. Che ne è del progetto contenuto nel programma elettorale del Pd di unificazione delle sedi comunali, ora sparse in diversi luoghi della città, con conseguenti alti costi per la collettività? “Si farà e quest’anno elaboreremo un progetto complessivo perché sono evidenti a tutti i benefici economici di una tale rivoluzione sotto il profilo di modernità della struttura e dell’ottimizzazione e razionalizzazione dei costi e dei servizi. Basti pensare a quelli fissi per gli affitti, poi il risparmio energetico e il risparmio di tempo per i cittadini, per i professionisti, per chi lavora nel pubblico e nel privato, per non

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Al mè dialètt...

a cura di

Massimo Loschi

E mentre alcuni temono la Giustizia, altri razzolano sprezzanti delle conseguenze... I pròcês môdêrên

I processi moderni

- Adês - diš al giudiç a l’avôchêt. - Adês pò basta, ó al fal sól per dispêt? Cun sti cavìll e stè burôcrasia a n’s’và più avanti, a n’s’lavóra mia! -

-Ora - dice il giudice all’avvocato. Ora basta. o lo fa solo per farmi dispetto? Con questi cavilli e questa burocrazia non si va più avanti, non si lavora”-

- Mô sgnór giudiç, ilùstrìsma êcêlêinsa, lò, al sà, ch’s’insègnà la giurisprudêinsa! Basta sól ‘na virgôla in un cantôun che al pròcês... al s’in và in prèscrisiôun!

-Ma signor giudice, illustrissima eccellenza. lei, lo sa, cosa insegna la giurisprudenza! Basta solo una virgola in un angolo che il processo… se ne va in prescrizione!

I dišên dl’imputèe, ch’lé un pôch ed bôun, mô a gh’daròm bêin... unà e sêint ragiôun cauša ed “cla virgôla”, s’al guêrda bêin a n’s’pól più fêr gninta, anch s’lé un sàsêin! -

Dicono dell’imputato, che è un poco di buono, ma gli daremo bene… una e cento ragioni causa di “quella virgola”, se guarda bene non si può più fare nulla, anche se è un assassino!-

A cla tirêda, tùtt i s’lévên in pée, a gh’è ch’prôtêsta, chi cùrr avanti e indrée, chi siga, chi s-cìflà, un putiféri ch’a s’dév ciàmr al guêrdìi per calmêri.

A quella sparata, tutti si alzano in piedi, vi è chi protesta, chi corre avanti e indietro, chi grida, chi fischia, un putiferio che è necessario chiamare le guardie per calmarli.

Anch al Giudiç, šbat fôrt al sò martêl per sèrchêr ed calmêr tùtt cal mapêl: - Basta!!! A vój sintir... ‘na môsca ch’vóla! S’a sêint ancòr un fièe, a v’šbat tùtt fóra! -

Anche il Giudice, batte forte il suo martello per cercare di sedare tutta la confusione: -Basta!!! Voglio sentire… se una mosca vola! Se sento ancora solo un fiato, vi caccio tutti fuori!-

D’cólp, tùtt têšên; sól un al fà cagnêra, al siga fôrt, al šbat al scrani in têra: - A vdòm: diš l’imputèe, sê Lé d’parôla, mè, a tir fièe e a sigh fin ch’a n’nè m’bùtt fóra!

Immediatamente, tutti tacciono; solo uno fa confusione, grida forte, batte le sedie sul pavimento: -Vediamo: dice l’imputato, se Lei è di parola, io, tiro fiato e grido fino a quando non mi butta fuori!

O&A Centro Affari ospiterà fino alla fine di gennaio la personale dell’umorista Lamberto Tomassini, in arte Tomas

Ironia in punta di matita

Clarissa risponde

a cura di

Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

Troppi maleducati in Rete… Cara Clarissa, in quasi ogni città qualcuno ha creato gruppi per riunire persone: “Sei di Carpi se” è quello che seguo io, da carpigiano, ma sono iscritto anche a “Sei modenese se” per interesse personale. Tante belle foto della città, segnalazioni di criticità, qualche polemica, qualche litigio, mi è sempre sembrato interessante anche per capire meglio i carpigiani: qualcuno troppo rumoroso, qualcuno troppo ottimista, segnalatori di problemi, negatori di problemi, ottimi fotografi, collezionisti di ricordi, la maggioranza silenziosa. Di fatto, saltavano fuori anche le visioni politiche delle persone con contrapposizioni tra Destra e Sinistra. Ho visto che è così in tutti i grup-

pi: mettere insieme 5-6mila persone significa tante visioni del mondo e anche un lavoraccio per gli amministratori, soprattutto quando le persone arrivavano a offendersi, tanto che questo gruppo sarà chiuso e ne è nato un altro gestito dalle stesse persone con regole più stringenti e il divieto di parlare di politica. E nel gruppo di Modena non va meglio. Una mia conoscente di Cre-

valcore ha detto che a Se Crevalcore se è andata anche peggio con persone che hanno minacciato di querelarsi. E allora, da 66enne ormai nonno, mi sono chiesto una volta in più: ma cosa andiamo a blaterare di pace nel mondo, educazione, civiltà se non siamo neanche capaci di confrontarci da persone normali su un gruppo di Facebook creato a scopo ricreativo? Tanti maleducati sono genitori così come tanti che non vogliono neanche sentire parlare di un problema perché li disturba sono genitori. E questo è un preludio di quel che sarà. Will Grazie Will, un bello spunto.

Domenica 24 e lunedì 25 gennaio, al Cinema Ariston di San Marino, alle 20,30, proiezione del film Dheepan - Una nuova vita del regista Jacques Audiard

Storie di profughi profeta e Tutti i battiti del mio cuore torna alla sua forma migliore. Nessuno meglio di lui infatti sa sposare la brutalità dell’azione alla dolcezza dei sentimenti nascosti dentro i personaggi. Il film, Palma d’oro al 68° Festival di Cannes 2015, segue con grande adesione emotiva i tre percorsi paralleli di Dheepan, ex bambino soldato, della ragazzina e della donna, con lampi inattesi di humour, che non ostacolano ma anzi rinforzano il gioco di specchi tra le guerre dimenticate del Sud del mondo e quelle non meno rimosse di casa nostra.

Dheepan fugge dallo Sri Lanka e dalla guerra. Viene accolto in Francia come rifugiato politico insieme a una donna e a una bambina che lui spaccia per la sua famiglia. Inizia a lavorare come portiere in uno stabile residenziale nella periferia di Parigi e ha un solo desiderio: avere una vita normale. L’apparente tranquillità viene disturbata da un gruppo di spacciatori di droga che dettano legge nelle zona. Dheepan si trova davanti a un bivio e la scelta non sarà semplice. Film di guerra, cinema sociale e dramma intimista: tre film in uno, e che film! Il regista di Il

libri da non perdere Storia del nuovo cognome Di Elena Ferrante

O&A Centro Affari ospiterà fino alla fine di gennaio la personale dell’umorista Lamberto Tomassini, in arte Tomas. Le parole, si sa, non sono l’unico modo per riflettere sugli argomenti d’attualità: le vignette di Tomas, ad esempio, ci raccontano in modo semplice e pungente i temi più scottanti sociali e politici, regalandoci momenti di leggerezza ma soprattutto di riflessione. La personale di Tomas sarà ospitata fino al 31 gennaio presso gli ambienti di O&A Centro Affari, in viale L.Ariosto 14/B. In esposizione nei prossimi mesi anche Paolo Peruzzo, Biagio Panzani (Biaz), e altri ancora. L’Umorismo ai tuoi piedi, rassegna umoristica con ingresso libero e patrocinata dalla Città di Carpi, è nata nel 2007 da un’idea di Oscar Sacchi e realizzata con la collaborazione dei Locali del Sorriso. La mostra segue i seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.

“Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che – in buona fede certo, con affetto – avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c’era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell’una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell’altra”. Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo

del ciclo dell’Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l’intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione. Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello, ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori. Le vicende dell’Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono e si ritrovano. Lila diventa la signora Carracci in una nuova

esistenza dove agio e violenza, frustrazione e potere si mischiano. Lenù continua invece a studiare, suscitando l’ammirazione e l’invidia dell’amica. E’ una gara a chi delle due riuscirà a uscire dal quartiere che le imprigiona, a liberarsi da un ambiente che entrambe odiano. Ameranno anche lo stesso uomo. Il tutto sullo sfondo di una Napoli e di un’Italia che preparano i connotati di oggi.

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“Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza e leggo un libro”.

Groucho Marx

La Fondazione Fossoli e il Comune di Carpi hanno programmato in occasione del Giorno della Memoria un ricco cartellone

Ottavia Piccolo al Campo di Fossoli

La Fondazione Fossoli insieme al Comune di Carpi ha programmato nelle prossime settimane in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, che cade il 27 gennaio, una serie di iniziative nei luoghi che caratterizzano il percorso della memoria cittadino. Spettacoli, presentazioni di libri, letture con un unico filo conduttore, il voler raccontare fascismo, antifascismo, deportazione tramite le storie dei protagonisti di un momento storico senza la comprensione del quale non possiamo capire il presente. Il cartellone prenderà il via sabato 23 gennaio, quando Ottavia Piccolo e Piero Stefani saranno al Campo di Fossoli per proporre, a partire dalle 16, Storia di una vita. Per conoscere Liana Millu A.5384 di Auschwitz Birkenau. In forma di dialogo Piccolo e Stefani ripercorreranno, grazie anche agli intermezzi musicali di Lucilla Mariotti, la vita di questa insegnante genovese, passata anche dal Campo e che per tutta la sua esistenza ha raccontato nelle scuole l’esperienza della deportazione. Mercoledì 27 gennaio, alle 21, al Teatro Comunale (ingresso libero) verrà rappresentato Mamsér-Bastardo-La storia di Angelo Fortunato Formiggini, una produzione della Compagnia Teatro dell’Argine e dedicata alla memoria di uno dei più importanti editori del Novecento, scrittore e umorista; un ebreo simpatizzante del fascismo che, alla promulgazione delle leggi razziali, ripudiò la propria am-

Ottavia Piccolo

mirazione per Mussolini. Un inguaribile utopista, un intellettuale che intendeva il proprio lavoro come una missione, spinto da un autentico amore per i libri piuttosto che per il denaro. Un moderno Don Chisciotte che scontò col suicidio nel 1938 la barbarie dei tempi in cui fu costretto a vivere. Domenica 31 gennaio, alle 16, la sede della Fondazione, l’ex Sinagoga di via Rovighi, ospiterà la presentazione del libro Mino Steiner, il dovere dell’antifascismo scritto da Marco Steiner (presente all’incontro): il volume traccia la biografia di questo avvocato milanese e riproduce

appuntamenti

Teatro

Gassmann Teatro Comunale

CARPI

Attori da vicino Incontri nel ridotto con i protagonisti della Stagione Teatrale Conversazioni amichevoli condotte da Sara Gozzi 23 gennaio Conversazione con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi e la Compagnia a proposito di Qualcuno volò sul nido del cuculo 6 febbraio Conversazione con Paolo Rossi e la Compagnia a proposito di Molière: la recita di Versailles 27 febbraio Conversazione con Jurij

22 e 23 gennaio - ore 21 24 gennaio - ore 16 Stagione Prosa Qualcuno volò sul nido del cuculo Di Ken Kesey Adattamento di Maurizio De Giovanni Con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi, Alfredo Angelici, Antimo Casertano, Marco Cavicchioli, Giulio Federico, Janni, Gilberto Gaiozzi, Gabriele Granito, Daniele Marino, Mauro Marino, Giulia Merelli, Giacomo Rosselli Regia di Alessandro 18

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un’ampia parte di documenti inediti presenti nell’archivio di famiglia: lettere, scritti, appunti giovanili, bozze di articoli per la stampa, biglietti e corrispondenza clandestina dalle carceri di San Vittore e dal Campo di Fossoli. Domenica 7 febbraio, alle 16, il Museo Monumento al Deportato (ingresso gratuito) ospiterà Le sette disgrazie.Vita e morte di Marta e Jader nei ricordi e negli scritti della figlia Franca Spizzichino D’Atri di Donatella D’Atri. Una performance composta da momenti di lettura realizzati dai ragazzi del Gruppo di Lettura dell’Istituto Meucci di Carpi in-

frammezzati dal racconto diretto dell’autrice. Il libro racconta la vicenda di Franca Spizzichino, madre dell’autrice. Nel 1943 Franca è una ragazzina ebrea di 14 anni alla quale vengono arrestati in casa i genitori e consegnati ai tedeschi. Nessuno di loro farà ritorno. Dai suoi scritti, dalle lettere intercorse con la madre durante la prigionia, dai racconti fatti alle sole figlie emergono a brandelli i contorni della sua tragica storia. Donatella D’Atri ha voluto ricostruire, decodificare e raccontare questa storia perché non se ne perda la memoria. In occasione del Giorno della

Memoria sono previste anche aperture straordinarie a ingresso gratuito dei luoghi che la Fondazione gestisce: il Museo Monumento al Deportato innanzitutto, che il 27 gennaio sarà visitabile con orari 10-13 e 15-19. Il Campo di Fossoli invece resterà aperto il 23 gennaio con orari 14.30-18 e il 27 gennaio con orari 10-12.30 e 14.30-17.30. L’ex Sinagoga il 31 gennaio con orari 10-13 e 15-19. Al Museo e al Campo in occasione del Giorno della Memoria verrà infine replicato a ciclo continuo il film Crocevia Fossoli prodotto e realizzato dalla Fondazione stessa.

Ferrini e la Compagnia a proposito di Cyrano de Bergerac 12 marzo Conversazione con Eugenio Finardi, Federico Marignetti e la Compagnia a proposito di Musica Ribelle 2 aprile Conversazione conMarina Rocco, Matteo De Blasio e la Compagnia a proposito di Gli Innamorati

Mostre

e Gabriele Bartoli Sala espositiva Biblioteca Loria

CARPI

Fino al 31 gennaio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Lamberto Tomassini (Tomas) O&A Centro Affari

27 gennaio - ore 21 Mamsér - Bastardo La storia di Angelo Fortunato Formiggini Ingresso libero fino a esaurimento posti Teatro Comunale

Fino al 30 gennaio Volti e storie dalla primavera araba Mostra fotografica di Aldo Soligno A cura di Renza Grossi

Fino al 23 gennaio Out of Focus Mostra fotografica delle opere di Michele Tassinari AZerostudio Architettura Fino al 29 gennaio Gli acquerelli di Rosella Tagliavini Sala d’attesa Poliambulatorio medico Villa Richeldi

Fino al 20 febbraio Snapshots Ppere di Dario Molinaro e Miss Goffetown Mostra a cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme

Eventi CARPI

22 gennaio - ore 20.30


Qualcuno volò sul nido del cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano. Il testo racconta, attraverso gli occhi di Randle McMurphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – la vita dei pazienti di un manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base della sceneggiatura dell’omonimo film di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson ed entrato di diritto nella storia del cinema. Oggi, la drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore Maurizio de Giovanni che, senza tradirne la forza e la

Dopo il trionfo della scorsa stagione Lorella Cuccarini torna in teatro con questa favola musicale amata da tutta la famiglia interpretando il ruolo della cattiva Madre Gothel con comicità e fascino. Rapunzel il musical è già diventato un classico per tutti gli appassionati del genere e nel 2017 la compagnia andrà in tournée anche all’estero. Nuove idee nella riscrittura della celebre fiaba come le musiche pensate da Alessandro Procacci, Davide Magnabosco e Paolo Barillari e i personaggi inediti come i due fiori parlanti Rosa e Spina (Alessandra Ruina e Martina Gabrielli), le sole amiche con cui Rapunzel può confidarsi quando è rinchiusa nella torre, la guardia reale Segugio (Mattia Inverni), che parla in grammelot e aiuterà il ladro Phil a liberare Rapunzel dalla tirannia di Madre Gothel, e lo specchio Spiegel, che riflette la coscienza di Rapunzel e dà voce ai suoi pensieri più intimi, quelli che per paura non riesce a esternare a Gothel. Il brillante cast è costituito (oltre a Lorella Cuccarini) da Alessandra Ferrari, che interpreta il ruolo di Rapunzel, da Giulio Corso, che recita nel ruolo di Phil, e da oltre 18 performer fra ballerini, acrobati, cantanti e attori. Le scenografie imponenti di grande impatto visivo sono progettate da Alessandro Chiti e rappresentano una rilettura

Il 22 e 23 gennaio, alle 21 e il 24 gennaio, alle 16, al Comunale di Carpi arriva Qualcuno volò sul nido del cuculo, per la regia di Alessandro Gassman

Un inno alla libertà sostanza visionaria, l’ha avvicinata a noi, cronologicamente e geograficamente. Randle McMurphy diventa Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi compagni si trasferiscono nel 1982, nell’Ospedale psichiatrico di Aversa. Uno spettacolo appassionato, commovente, divertente, imperdibile per la sua forte carica emotiva e sociale. Con una regia elegante e appassionata, Alessandro Gassmann porta in scena la forte carica emotiva e sociale del celeberrimo film del 1975. “Questo testo - ha spiegato il regista - è una lezione d’impegno civile, uno spietato atto di accusa contro i metodi di costrizione e

Fino a domenica 24 gennaio, al Teatro Europauditorium di Bologna, va in scena il musical Rapunzel, con Lorella Cuccarini

Una favola in musica

in chiave moderna dei luoghi e delle ambientazioni della favola classica. L’impianto scenico mostra infatti oltre 15 quadri in continuo movimento. E, per la prima volta in assoluto a teatro, una sorta di doublefiction animerà lo spettacolo: i personaggi passeranno dal video alla realtà fatta di carne e ossa in

Connect or Disconnect: essere adolescenti adottivi nell’epoca di internet Daria Vettori, psicologa Nadia - Via Giovanni XXIII

a vantaggio del bambino, dell’ambiente e del risparmio Con Margherita Guidetti, mamma del Gaam Casa del volontariato

23 gennaio - ore 21 Serata Boogie Woogie and Rock’N Roll Circolo Giliberti

23 gennaio - ore 21 Match d’improvvisazione Teatrale Per informazioni e prenotazioni AISM sede di Modena: Barbara 059/393093 - Monica 340/3072166 (dopo le 18) A cura di Associazione Culturale ImproGramelot Circolo Guerzoni

23 gennaio - ore 16 Storia di una vita Per ricordare Liana Millu Un dialogo tra Ottavia Piccolo e Piero Stefani Campo di Fossoli 23 gennaio - ore 10 Pannolini lavabili: perché e come sceglierli, come usarli. Per una scelta consapevole

imposizione adottati all’interno dei manicomi ma anche, e soprattutto, una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito, sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e fa riflettere. Come sempre ho lavorato sui complessi rapporti psicologici tra i vari personaggi, immergendoli in uno spazio scenico realistico e asettico. In questo caso, le videografie che spesso utilizzo nei miei spettacoli, mi permettono di tradurre in immagini i sogni e le allucinazioni dei cosiddetti diversi. L’obiettivo che mi pongo è quello di riuscire a far emozionare un pubblico di ogni età, soprattutto i più giovani che forse non conoscono quest’opera: un vero e proprio inno alla libertà”.

24 gennaio - ore 15.30 Niente sesso siamo pensionati Spettacolo de La Compagnia Stelle allo Specchio Cinema Ariston

un continuo alternarsi tra realtà e finzione. I personaggi e il ritmo dei dialoghi sono caratterizzati dallo stile registico di Maurizio Colombi che utilizza rumori e sottofondi per dare un effetto cinematografico e un ritmo in stile cartoon alla recitazione. Tra gli effetti speciali vi è quello della lunga chioma 24 gennaio - ore 15.30 Cinema che passione! Trilli e la creatura leggendaria 4-8 anni Circolo Arci Barbaro Cortile La Biblioteca dei miei sogni Gruppo di lettura a cura di Alessandra Burzacchini e Anna Prandi 22 gennaio - ore 21 Proiezione del film Suite francese per la regia di Saul Dibb (Francia, 2015) Riservato agli iscritti al Gruppo di lettura Biblioteca Loria 24 gennaio - ore 15.30 Trilli e le creatura leggendaria

intrecciata di Rapunzel che si illumina magicamente grazie a una miriade di piccole magiche luci. La magia dei capelli non si ferma qui poiché consente alla principessa perduta di far salire e scendere dalla torre madre Gothel (grazie alla loro lunghezza di ben otto metri). Particolarmente suggestiva la scena in cui vengo4-8 anni Circolo Arci U. Barbaro Fino al 24 gennaio Pista di Pattinaggio su ghiaccio sintetico Orari di apertura Da lunedì a venerdì: 15/20 Prefestivi e Festivi: 10.30/12.30 - 14.30/20 Piazza Garibaldi 27 gennaio 71° Anniversario dell’Eccidio di Curva Cattania Programma Ore 9.30 - Cippo di Curva Cattania Deposizione di una corona da parte di Alberto Bellelli, sindaco di Carpi alla presenza di una

no fatte volare fra il pubblico le lanterne che ogni anno il popolo libera in cielo per ricordare la principessa scomparsa. La storia vuole portare sulla scena l’eterna lotta tra il bene e il male, tra la brama delle vanità delle cose fatue e il gusto per le cose semplici a favore di una vita in armonia con il mondo. rappresentanza degli studenti della Scuola Media Fassi Ore 10.15 - Cimitero S. Croce Deposizione di una corona al sacrario dei Martiri della Resistenza, accompagnata dalla Banda Città di Carpi 28 gennaio - ore 21 Orchestra I Monelli Circolo Giliberti 30 gennaio - ore 21 Solo bagaglio a mano Il mondo arabo raccontato da Gabriele Romagnoli, scrittore Auditorium Biblioteca Loria 31 gennaio - ore 15.30 Shaun, vita da pecora Il film Circolo Poliv. La Fontana

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Carpi Calcio - Dopo la vittoria contro la Sampdoria, i biancorossi sfidano l’Inter a San Siro

CARPI FC 1909 Il Carpi è tornato per davvero. La sfida con la Sampdoria ha definitivamente certificato la ritrovata voglia di correre, lottare, soffrire e superare ogni avversità senza il costante assillo del dover guardare alla classifica. La squadra esegue alla lettera ciò che il suo condottiero, Fabrizio Castori, ora nella posizione di poter lavorare serenamente e senza pressioni, come accaduto nella gestione Sogliano, richiede. Un inizio di 2016 a dir poco travolgente: 7 punti in tre partite che hanno consentito a Capitan Zaccardo e compagni di risalire la classifica, scavalcare il Frosinone al terz’ultimo posto e mettere nei radar il sempre più in crisi Palermo, rovinosamente bloccato al quart’ultimo posto a quota 21 punti e atteso a breve al Braglia in uno scontro che si prospetta “rusticano”. E’ il Carpi degli Immortali (anche contro la Sampdoria otto – undicesimi della formazione titolare era composta da giocatori presenti anche nella passata stagione), con l’aggiunta di elementi complementari alla struttura voluta e pensata da Castori. Belec è diventato una sicurezza con punte di

Il Carpi è tornato

eccellenza, Zaccardo è un capitano capace di conferire esperienza a un reparto perforato a ripetizione nella prima parte di campionato e ora divenuto ermetico, Cofie è un generoso “leone” di metà campo tutto cuore e polmoni, mentre i neo arrivati Marco Crimi e Matteo Mancosu si fanno

apprezzare per qualità e capacità di calarsi immediatamente nella realtà biancorossa. “Ora la fiammella è accesa” tuona soddisfatto il patron Stefano Bonacini: il Carpi ci crede più che mai e ha pienamente preso coscienza di come questa Serie A, seppur difficile, sia alla portata

di un gruppo che, fregiatosi di imprese memorabili nell’ultimo lustro, ha ancora la giusta fame per costruire l’ennesima impresa sportiva. Il Carpi ha raggiunto le condizioni mentali e atletiche per potersi giocare ogni partita come una guerra ma, al contempo, con la

spensieratezza di chi non avrebbe mai pensato di calcare un palcoscenico tanto blasonato. A San Siro, domenica 24 gennaio, contro l’Inter, mancheranno per squalifica Cofie e Gagliolo che verranno sostituiti rispettivamente da Crimi ed Emanuele Suagher. Cambieranno gli interpreti ma non la sostanza di un gruppo che ormai vive e lotta in questa Serie A come un’anima sola. Il vero grande rimpianto rimane tuttavia quello di non poter contare, soprattutto nella fase nevralgica della stagione su due eroi della promozione come Fabrizio Poli (non a caso uno dei migliori centrali difensivi della cadetteria anche in questa stagione a Novara) e Filippo Porcari. Entrambi sacrificati in estate in nome di una scellerata rivoluzione estiva orchestrata da Sean Sogliano che ha rischiato di dissolvere lo “spirito Carpi” e rendere la prima stagione biancorossa nella massima serie un vero incubo. Ma questa, fortunatamente, è ormai acqua passata e ora il Carpi e i suoi tifosi vogliono regalarsi l’ennesima gioia irrefrenabile rappresentata dalla salvezza. Enrico Bonzanini

B mentre Kamil Wilzcek ha mercato in Polonia e in seconda lega inglese anche se continua a temporeggiare. L’estremo difensore Zeljko Brkic è ambito dal Bari che avrebbe chiesto anche informazioni su Gabriel Silva, chiuso a Carpi dallo stato di forma

eccezionale di Gaetano Letizia e voglioso di tornare protagonista. Il Ds Romairone approfittando delle velleità della compagine pugliese, sarebbe a un passo dal chiudere il prestito con diritto di riscatto al termine della stagione per il talentuoso esterno classe ’93 Stefano Sabelli e avrebbe contestualmente chiesto informazioni sul centravanti Riccardo Maiero. Sfumata la pista che portava all’olandese del Napoli Johnatan De Guzman che ha preferito accettare la proposta inglese dello Swansea, l’ex Ds Cristiano Giuntoli potrebbe mettere sul piatto il prestito del centrocampista Omar El Kaddouri in cambio di un’opzione per la prossima stagione per Gaetano Letizia per cui lievitano le pretendenti in Italia e all’estero. Sondaggio anche della Roma, date le esose pretese del Sassuolo per Acerbi, per il centrale Simone Romagnoli, ma il Carpi non fa sconti e chiede non meno di otto milioni per l’ex Pescara e Spezia. Potrebbe svilupparsi un incredibile asse di mercato con il Palermo nonostante le due compagini sia-

no in lotta aperta per la salvezza con il Carpi che, dato l’interesse dei rosanero per Luca Marrone e Andrea Lazzari, potrebbe intavolare un incredibile scambio che riporterebbe a Carpi gli indimenticati Simone Colombi e Aljaz Struna chiesti a gran voce dal tecnico Fabrizio Castori. Soprattutto Colombi sarebbe vicino al ritorno considerata la mancanza di portieri dopo la cessione di Francesco Benussi accasatosi al Vicenza. Più difficili infine gli arrivi degli atalantini Gaetano Monachello e Marco D’Alessandro che hanno scalato le gerarchie orobiche nelle ultime settimane. La “fiammella della speranza” resta comunque accesa dato il mai celato interesse da parte della società lombarda per Ryder Matos. Un’incredibile indiscrezione infine vorrebbe il Ds Romairone tentare di strappare l’attaccante esterno Luca Siligardi al Verona. Tramontata definitivamente l’ipotesi Diego Facinelli blindato dal Sassuolo con un contratto sino al 2020. Enrico Bonzanini

Calciomercato

Strategie di mercato

Gaetano Letizia

E’ un mercato tumultuoso quello del Carpi che, con l’assillo di dover sfoltire la rosa, proverà in queste due settimane ad accontentare mister Castori facendo arrivare le cinque-sei pedine necessarie per completare la squadriglia da rincorsa alla

salvezza. Nicolas Spolli, considerato il suo lauto ingaggio che ne rende complicata la cessione, rescinderà il proprio contratto per accasarsi al Chievo Verona. Per Andrea Lazzari rimangono in piedi le piste Ascoli e Perugia in Serie

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Basket - Dopo la sconfitta contro la capolista SBM A, La Carpine batte 75 a 18 la Pol. Campogalliano

Partita a senso unico Partita a senso unico con i carpigiani che si impongono in casa contro Campogalliano, facendo ruotare tutti i propri giocatori e portando così altri due punti in classifica dopo la sconfitta amara di tre giorni prima contro la capolista SBM A a Modena (42-36). Miglior giocatore in campo Veroni.

Pallavolo maschile Serie B - In un match combattuto e nervoso la Cec batte 3 a 1 la formazione di Medea Montalbano Macerata

La Cec ritrova il successo contro Macerata

La Cec ritrova il successo contro Macerata in un match combattuto e a tratti nervoso. Coach Luciano Molinari è costretto a fare ancora a meno di Mantovani a causa di un infortunio a una mano. Bertazzoni al palleggio in partenza in diagonale con Ghelfi, Bellei e Cordani schiacciatori, Luppi e Miselli al centro e Trentin libero. Gli ospiti scendono in campo con Gaetano e Di Florio in diagonale principale, Marra e Paterniani martelli ricevitori, Molinari e Medei centrali e Cacchiarelli libero. Il primo set vede la Cec sempre avanti di qualche punto ma l’alto numero di battute sbagliate, sette, tiene in partita il Medea. Il parziale si risolve in volata con Pallavolo femminile Serie C - La Gsm Città di Carpi espugna il parquet di Vignola (3 a 0) e conquista il titolo di Campione d’inverno con una giornata d’anticipo

Gsm vince ma non convince La Gsm Città di Carpi espugna il parquet di Vignola e conquista il titolo di Campione d’inverno con una giornata d’anticipo. La squadra di Mister Furgeri ha giocato a ritmo ridotto rispetto alle ultime prestazioni e il gioco ne ha risentito. All’inizio in campo capitan Garuti al palleggio, Pini opposto, Corghi e Bulgarelli di banda, Campana e Garcia al centro, libero Dallari. Nei primi scambi, il gioco lento favorisce l’equilibrio ma, appena la squadra accelera, si crea il gap: spinta dagli attacchi di Campana la Gsm chiude 25-19. Diverso il set successivo, la squadra parte subito forte, si porta sul 5-0, poi riesce a controllare gli attacchi avversari e rigiocare con positività con Pini e Faietti. La partita ora sembra a senso unico, Galli subentrata a Garuti, gestisce al meglio e così il parziale scivola via fino al 25-15. Nel terzo set Furgeri cambia le carte, con Galli in regia ora c’è Bellentani opposto, Corsi e Righi di banda, Garcia e Faietti di banda, libero di difesa Dallari e libero ricevitore Fogliani. Le giovani vignolesi mostrano orgoglio, vogliono mettere in difficoltà la capolista, che in questo momento non sta giocando al meglio, la Gsm si trova così a inseguire, fino al 12-18, poi inizia una grande rimonta, colmata con il pareggio sul 20 - 20. La squadra ora spinge e con due attacchi bomba di Pini chiude 25-23. Per l’ultima gara d’andata, la Gsm scenderà in campo contro il Calanca Cesare di San Giovanni in Persiceto, sabato, alle Gallesi.

piazza un missile in battuta vicino alla riga. L’arbitro lo giudica fuori e la protesta di Trentin genera prima un rosso e poi l’espulsione di uno dei giocatori da sempre più corretti in casa Universal. Coach Molinari è così costretto a correre ai ripari e ridesignare il libero mettendo dentro Bosi. Il contraccolpo però per la Cec è pesante e gli ospiti allungano fino al 18-23. Gaetano sbaglia il servizio, Luppi va in battuta e trascinata da uno scatenato Miselli si compie un miracoloso recupero che porta Ghelfi e compagni a una serie di sette punti sufficienti per vincere il set 25-23 quando Lentini sbaglia l’attacco. La Cec prova a sfruttare l’inerzia positiva della partita ma dopo una buona

partenza di quarto set (5-2 e 9-6) sono i maceratesi a sorpassare e a lasciare al palo i ragazzi di Molinari: 18-25 e tutti al quarto set. Due attacchi di Ghelfi danno il 4-1 ai carpigiani, il muro su Bellei però regala il 5-8 agli ospiti che ribaltano il set. Ma la Cec non vuole mollare ed è lo stesso Bellei a mettere a terra due importantissimi attacchi dopo scambi interminabili (15-12). Luppi tieni a distanza gli avversari con l’attacco del 17-15, Ghelfi mette a segno il 20-16. Miselli mura Molinari al centro e la Cec va sul 22-17. E’ Cordani a mettere fine all’incontro con il pallonetto vincente (25-18) che porta tre punti meritatissimi alla classifica della Cec.

Cordani che mette palla a terra per il 25-23. Nel secondo set succede di tutto: la Cec scatta 8-2.

Macerata impatta sul 12-12 con il muro di Medei su Miselli. Sul punteggio di 15-15 Cordani

Si riparte dopo quasi un mese di sosta e coach Alessandro Beltrami rilancia subito il suo sestetto con Ferretti al palleggio, Diouf opposta a lei, capitan Di Iulio e Horvath in posto quattro, Heyrman e Folie al centro con Arcangeli libero. Dall’altra parte subito i due nuovi arrivi dal mercato in campo: Bechis al palleggio, Krsmanovic al centro. Le altre sono Turlea opposta, Calloni a completare la diagonale dei centrali, Negrini e Vanzurova in posto quattro con Parrocchiale libero. Un tocco a filo rete di Ferretti che mette fuori causa la difesa fiorentina apre il match, poi due attacchi vincenti di Heyrman per il 2-4. Horvath in pipe mantiene Modena avanti sul 4-5 poi Di Iulio con l’ace del 4-7 prova a dare il primo strappo al set. Subito time out per coach Vannini tra le padrone di casa, ma al rientro Ferretti mette in partita anche Diouf e Folie che spingono le bianconere avanti sul 9-14. Un paio di errori fra battuta e attacco di Modena consentono alle padrone di casa di accorciare, poi Di Iulio in pipe fa 15-19. Secondo time out per Firenze e lungolinea preciso di Horvath al rientro in campo per il +5. Sembra un finale di set in discesa, ma le padrone di casa confezionano un 3-0 che sembra riaprire il discorso. Folie e Di Iulio poi chiudono 18-25. Nel secondo set subito protagonista Horvath dopo il punto iniziale di Diouf, ma il parziale rimane in equilibrio, con le bianconere che conquistano tre lunghezze di vantaggio, quelle che Di Iulio blinda con l’attacco del 9-12 che porta al time out tecnico

Pallavolo femminile Serie A - A Firenze le bianconere amministrano il match e conquistano tre punti, sconfiggendo la formazione del Bisonte 3 a 1

Battuto il Bisonte

del set. Cambi palla regolari in questa fase di gara, nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento, nel caso di Modena, e a ricucire nel caso di Firenze. Vanzurova porta le sue sul 14-15 poi attacco e muro di Diouf ristabiliscono le distanze. Time out per coach Vannini a questo punto poi il solco diventa di quattro punti sul muro di Ferretti su Turlea. Come nel parziale precedente è il momento dell’allungo decisivo, le bianconere stringono la difesa con Diouf e Horvath chiude i conti. Turlea annulla un set point, ma poi batte in rete e il parziale si chiude 25-19 per Modena. Nel terzo set Firenze prova a partire avanti e trova il 5-3 con Turlea. Parziale favorevole per le padrone di casa che allungano sul 7-3 con

il muro sull’attacco di Di Iulio. La capitana bianconera lascia il campo a Scuka, Turlea batte in rete e con Folie arrivano i due punti consecutivi per il pari sull’8-8. Time out per coach Vannini e muro di Ferretti per il sorpasso al ritorno in campo. Horvath mantiene il +1 con l’attacco del 9-10, muro di Folie per l’11-12 del time out tecnico. Ha trovato le misure la difesa di Firenze che ora rigioca più agevolmente tanti palloni e torna avanti sfruttando anche un muro su Scuka per il 14-12. La slovena si fa poi perdonare firmando il muro del 15-15, ma Firenze arriva fino al +4 sull’attacco del 20-16 di Vanzurova. Sullo sprint finale Modena ricuce e arriva al 23-23 con due muri consecutivi di Folie, ma sono le

padrone di casa a chiudere 25-23. Nel quarto set nuovamente sestetti d’inizio gara e ancora un muro di Folie per l’1-0, poi l’attacco out di Krsmanovic, ma Firenze non molla la presa e passa sul 5-4 con l’attacco di Negrini. Heyrman e Diouf firmano il controsorpasso, ma in questa prima fase entrambe le squadre non mollano e danno vita a una serie di piccoli parziali che mantengono il set senza un padrone. Un errore d’incomprensione fra Ferretti e Arcangeli regala l’11-9, coach Beltrami ferma tutto e trova la chiave per riportare in campo tranquillità e buone soluzioni. Il controparziale determina un po’ la parte finale di set, ci sono anche un errore di formazione di Firenze e un attacco out di Turlea per arrivare al 12-14 poi attacco e muro di Horvath regalano anche il +3 sul 15-18. Le padrone di casa non mollano, con Vanzurova e Turlea tengono il passo, ma l’opposta fiorentina attacca out per il 19-22. Time out e primo tempo di Krsmanovic poi una doppia di Ferretti riporta Firenze a -1. Time out per coach Beltrami questa volta e finale spalla a spalla, con Heyrman che risolve tutto e chiude il match realizzando in fast il 24-23 e vincendo il contrasto a rete del 25-23 finale. Prossimo appuntamento sabato 23 gennaio, alle 20:30, presso il PalaPanini di Modena, tra Liu•Jo Modena e Metalleghe Sanitars Montichiari.

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Sono sette le fiamme carpigiane - Anna Chiara Calanca, Giorgia Po, Giulia Bonato, Gloria Castellini, Lucia Pavarotti, Martina Amadei e Miriana Peluso - della squadra di cheerleading della Polisportiva Nazareno di Carpi, le Flames, entrate a far parte della prima Nazionale Italiana di Cheerleading della storia, creata dalla FICEC - Federazione Italiana Cheerleading e Cheerdance. Ad aprile prenderanno parte al mondiale di ICU - International Cheer Union, che si svolgerà nel parco divertimenti di Disneyworld a Orlando, in Florida. La squadra è composta da 37 atleti, maschi e femmine, provenienti da tutto il Nord Italia, dai 14 ai 28 anni. Sono suddivisi in due ulteriori squadre: una mista COED e ALL GIRL formata solo da atlete, tra cui le sette carpigiane. A tenere alto il morale delle due formazioni sono stati nominati quattro capitani: “saranno l’estensione della mia voce’’ dice in un’intervista il CT (commissario tecnico) della squadra Jonathan Smiley. La carpigiana diciassettenne Gloria Castellini, capitano della squadra ALL GIRL, ci spiega cosa significa rappresentare l’Italia a un Mondiale. Che cos’è il cheerleading? “Il Cheerleading è uno sport acrobatico e coreografico considerato tra i più pericolosi al mondo. Si differenzia dal cheerdance per gli stunt che noi facciamo. Lo stunt è una presa che prevede una fase aerea capace di dimostrare l’abilità di equilibrio della flyer. Lo sport prevede anche una base di ginnastica artistica. Il cheerdance invece è caratterizzato dall’uso di poms (conosciuti come pom pom) e ha una base di danza classica. Siamo conosciuti di solito per i nostri cori come Dateci una A, la coreografia prevede un cheer ma è più solito urlare i colori della squadra e il proprio nome”. Com’è nata la tua passione e come hai conosciuto questo sport? “Il passaggio dalla ginnasti-

Anna Chiara Calanca, Giorgia Po, Giulia Bonato, Gloria Castellini, Lucia Pavarotti, Martina Amadei e Miriana Peluso: sono sette le carpigiane che voleranno a Orlando per rappresentare l’Italia ai Mondiali di Cheerleading, capitanate dalla diciassettenne Gloria Castellini

Alla conquista di Orlando

Anna Chiara Calanca, Giorgia Po, Giulia Bonato, Gloria Castellini, Lucia Pavarotti, Martina Amadei e Miriana Peluso: le sette Flames della Nazionale azzurra

La Nazionale azzurra al completo

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Una presa

Il capitano Gloria Castellini

ca artistica al cheerleading è avvenuto quasi automaticamente nella mia società sportiva, la Nazareno. La passione si è sviluppata man mano che le sfide si presentavano e, all’aumentare del livello, cresceva anche la mia voglia di fare. Essendo abituata a confrontarmi solo con me stessa, passare a uno sport di squadra è stato il passo

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al coach. Ringrazio Smiley perché così so che il percorso sarà più leggero e anche i miei compagni non si sentiranno abbandonati”. Quali sono gli ostacoli che state affrontando? “La lontananza è il primo problema. La nazionale è composta da persone provenienti da tutto il Nord Italia e incontrarsi è davvero complesso. Nonostante ciò la squadra è stata costruita in modo che ognuno possa svolgere il proprio lavoro individualmente, di conseguenza non abbiamo bisogno di incontrarci col resto dei compagni”. Com’è il rapporto della squadra con il coach, considerate le differenze linguistiche? “Più o meno tutti noi masti-

più difficile. Ora mi sento totalmente a mio agio a convivere nella realtà del cheerleading grazie a tutte le tecniche che sono riuscita ad apprendere in questi anni e le mie compagne di squadra sono la mia famiglia”. Qual è stata la tua reazione quando hai saputo di essere stata scelta come componente della prima nazionale di cheerlea-

ding della storia italiana nonché capitano? “Il 29 settembre 2015 è una data che sicuramente non dimenticherò mai. Il mio gruppo è stato chiamato per ultimo e il nostro coach – Jonathan Smiley - si è complimentato per l’ottimo lavoro svolto. Siamo state definite la punta di diamante della Nazionale e le lacrime sono state molto

difficili da trattenere. Al Benvenute in Nazionale un senso di euforia mi ha travolta con la stessa intensità di un treno in corsa ad alta velocità e ho capito che il mio sogno stava prendendo vita. La nomina di capitano è stata una grande sorpresa, considerata la mia giovane età. A causa della maggiore esperienza degli altri tre capitani, inizialmente non mi sono sentita all’altezza ma ho capito che Smiley aveva una ragione ben precisa per avermi assegnato tale ruolo. In questo momento punto soltanto a tenere unita la squadra che mi accompagnerà a Orlando”. Come affronti la tensione? “Sembra strano ma Smiley ci ha insegnato a non dare peso alla tensione. Il mio compito di atleta è solo quello di mantenermi allenata: tutto il resto spetta

chiamo l’inglese, che è la lingua ufficiale del nostro sport. Smiley, da parte sua, prova a cimentarsi con qualche parola di italiano: Parapàpparapippede è la sua preferita”. Cosa ti aspetti da questa esperienza? “Spero di poter portare un pezzo d’America a Carpi, affinché tutto ciò che imparerò possa essere utile anche alle mie compagne, le Flames. Sono sicura che arrivata a Orlando e conclusa la gara dimenticherò difficoltà e stress e ricorderò solo l’emozione provata in pedana. Stiamo scrivendo la storia e tutti noi 37 atleti ci stiamo impegnando per renderla memorabile”. In bocca al lupo per questa avventura ad Anna Chiara, Giorgia, Giulia, Gloria, Lucia, Martina e Miriana! Alexandra Tarus ed Ermanno Tominetti


Importante inizio d’anno per la S.G. La Patria 1879 che ha iniziato questo 2016 con ottimi risultati. Domenica 10 gennaio, a Fiorano, si è svolto il Gymmatch a squadre Uisp: La Patria ha portato in pedana ben sette squadre suddivise nelle diverse categorie! Tra le più piccole, classe 2007, Sofia Zirondoli si è classificata al 3° posto al

Bocce Raffa Serie A: Il 2016 per La Rinascita inizia con una vittoria contro il Montecatini Avis

Rinascita alla vittoria

Ginnastica Artistica Femminile

Buon debutto per le atlete della Patria corpo libero, Caterina Simonazzi è arrivata seconda alle parallele e hanno chiuso al 4° posto come squadra. Successivamente si sono messe in gioco in pedana le atlete delle annate 20062005-2004: Sara Blandini

(2° posto al corpo libero), Silvia Piccinini (3° posto alle parallele) e Asia Colombo (2° posto alla trave e al 3° al corpo libero) hanno conquistato il 2° gradino del podio come squadra. Le atlete del 2003 Emily Spaggiari (1° posto al corpo libero) e Lisa

Lauria (4° posto alla trave) hanno gareggiato affrontando il programma tecnicamente più complesso chiudendo al 3° posto come squadra, mentre le atlete Giulia Bulgarelli (3° posto al corpo libero e 2° alla trave) e Zoe Fontana hanno chiuso al 7°

Bologna - Cabassi: 7 - 14 Quarta giornata di campionato per i Master della Cabassi di Carpi che giocano fuori casa presso le Piscine Vandelli di Bologna contro la squadra del Cus Bologna B. Bella vittoria dei Master carpigiani, partita iniziata benissimo con un parziale di 7 a 2 già a metà partita, con un gioco impostato su di un’ottima difesa e azioni in fase di attacco improntate sui centro-boa Romitti e Cocco che hanno finalizzato il gioco andando sempre in goal. Gli ultimi due quarti della partita, si concludono con tranquillità, con qualche calo di tensione nella parte difensiva, ma sempre un solido attacco. Da segnalare l’ottima prova di Cavallini in difesa e il ritorno in vasca di Dallaglio dopo anni di inattività pallanuotistica.

Pallanuoto Cabassi

nel terzo e quarto tempo degli avversari che riescono a realizzare 3 reti, ma non sufficienti per agguantare un pareggio. Risultato finale di 11 a 3 che rispecchia l’andamento della partita e la superiorità tecnica degli Under 17 M rispetto agli Under 17 L, squadra più giovane e inesperta.

Under 13

Pol. Parma - Cabassi: 5 - 5 Quarta giornata di campionato per la Cabassi Carpi che gioca fuori casa presso l’impianto del Centro Negri di Parma contro i padroni di casa di Pol. Coop Parma.

Cabassi impegnata contro uno degli avversari più agguerriti del campionato Under 13, squadra con tanta esperienza e buoni tiratori. Primo quarto di gara concluso con un inaspettato 3 a 0 per la formazione biancorossa, tutto dovuto al buon pressing sui portatori di palla e alle rapidi controfughe, reti di Pinotti, Medici e Luvisotti. Secondo parziale, contrariamente al primo, vinto dalla formazione parmense con il risultato di 3 a 2 , con le due reti carpigiane di Incerti e Reibaldi. Nel penultimo parziale Parma compie la rimonta portando con due

I risultati Under 17 M che debutta in casa presso il nuovo impianto O. Campedelli contro l’altra squadra carpigiana, la Cabassi Under 17 L davanti a un folto pubblico. Già dopo i primi minuti di gioco, gli Under 17 M impongono il loro gioco con un pressing alto e numerosi contropiedi, riuscendo già alla fine del secondo parziale a chiudere l’incontro sul risultato di 6 a 0. Reazione Master

Cabassi M - Cabassi L: 11-3 Terza giornata di campionato per la Cabassi Categoria Il 2016 per La Rinascita inizia con un’importante vittoria contro il Montecatini Avis. Sabato 16 gennaio, sui campi di Budrione, si è disputata la sesta giornata del Campionato di Serie A di Bocce e la Rinascita ha conquistato la vittoria grazie alla coppia Paleari - Stia che ha battuto il duo del Montecatini formato da Alessi - Russo. Classifica finale: 13 L’Aquila; 12 Alto Verbano; 11 CVM Utensiltecnica e Montegranaro; 9 Centro Riabilitazione Lars; 8 Boville Marino; 5 Ancona 2000, Fashion Cattel e Rinascita; 3 Montecatini Avis. Nel prossimo turno di campionato, sabato 23 gennaio, la Rinascita di Budrione affronterà il Centro Riabilitazione Lars (Salerno).

posto nel programma di gara tecnicamente più semplice, affrontando avversarie ben più esperte di loro. La giornata si è conclusa con le atlete più grandi Gessica Gosa, Anita Rondini e Cristiana Braglia che in squadra hanno chiuso al 4° posto; Francesca Cracco (3° posto al corpo libero e alla trave), Arianna Padoan e Sara Brunetti hanno chiuso

al 3° posto, mentre le atlete Valeria Magnani, Margherita Oliani (3° posto alle parallele), Giulia Merlotti (3° posto a volteggio e 1° alla trave) Chiara Lo Chiatto (1° posto a parallele e 2° al corpo libero) hanno chiuso al 2° posto della classifica generale a squadre. Le atlete dovranno ora prepararsi per le gare individuali FGI.

reti il risultato sul pareggio, 5 a 5. Ultimo quarto di gara condizionato dalla stanchezza per entrambe le formazioni che hanno speso tutto nei primi tre tempi. “E’ stata un’importante partita per la classifica ma, soprattutto, per la squadra contro un avversario forte, ma il gioco di squadra, il saper far gruppo ha portato alla fine a tener testa all’avversario. Sono molto contento del risultato ottenuto e voglio complimentarmi con tutti gli atleti Under 13 per ciò che hanno fatto vedere questo weekend”, ha commentato Mister Cortelloni.

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venerdì 15 gennaio 2016

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