Tempo n 44

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a soli € 0,50 in edicola venerdì 27 novembre 2015 anno XVI - n. 44

Settimanale di

@Tempo_di_Carpi

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Adolescenti oggi

Sandra Frigerio

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

Marco Pignatti

la sala d’attesa di villa richeldi diventa una galleria d’arte

“Siamo il macello più grande d’Italia: da qui non ce ne andiamo”.

Figli di famiglie sempre più spezzate e ricomposte, in cosa si distinguono gli adolescenti di oggi rispetto a quelli del passato? Cosa li anima? Quali sono le passioni capaci di scuoterli? Quali sono le responsabilità degli adulti? Lo abbiamo chiesto alla psicologa carpigiana Sandra Frigerio. sicurezza

dopo la paura scuola

alla signora Giuliana resta la rabbia

IL CORO GOSPEL SOUL HA CANTATO NELLA BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANO

la ricerca non ha confini

scuola

m.capello e colorado liberi di essere bambini ECONOMIA

GLI STUDENTI DELl’itis leonardo da VINCI dicono la loro sugli attentati di Parigi

BANDO ANTICRISI

a sostegno delle famiglie

Francesca Bisi

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Arriva Italo ma la Carpi - Modena continua a perdere colpi Raggiungere Milano La fermata di Italobus - e non solo - da oggi sarà ancora più semplice. I pendolari - pochi - che ogni giorno dalla Corte dei Pio si muovono verso la città meneghina possono esultare: Italobus è il nuovo autobus che collega la nostra città alla linea alta velocità di Reggio Emilia. Con un unico biglietto integrato rotaia/gomma, i passeggeri arriveranno e partiranno direttamente dalla stazione delle corriere di Carpi con un autobus comodo e veloce e con orari che permetteranno di connettersi, una volta arrivati alla stazione Mediopadana, con numerose coincidenze verso sud e verso nord. Pur plaudendo alla nuova opportunità, non possiamo che rimarcare, per l’ennesima volta, le condizioni a cui sono costretti invece i numerosi studenti e lavoratori che, giorno dopo giorno, da anni, scelgono il treno per raggiungere Modena. Sulla Cerentola delle tratte, la Mantova - Carpi - Modena, tutto tace. I ritardi continuano, le cancellazioni si susseguono, i vagoni insufficienti rappresentano una certezza. Non che a chi viaggia sugli autobus vada molto meglio… compressi come sardine, gli studenti rischiano ogni giorno di essere lasciati a piedi per mancanza di spazio. Quando non si verificano rotture, perché in quel caso a restare a terra è l’intera comitiva. Ennesima vergogna del nostro Paese dove le linee regionali sono state immolate sull’altare dell’alta velocità. Alla faccia della mobilità alternativa e della qualità dell’aria. Jessica Bianchi

sabato 5 dicembre dalle 09.00 alle 13.00

Degustazione dei vini nuovi della vendemmia 2015, accompagnati da prodotti tipici del territorio. Per l’occasione, a tutti i clienti, in omaggio una bottiglia di PignoLetto DoC FRizzante

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La Iena

E adesso i ladri si travestono persino da Carabinieri: alla sfrontatezza non c’è limite…

Al posto della libreria La Rocca arriverà una famosa catena di abbigliamento spagnola: Inside mentre nei locali un tempo occupati da Anceschi arriva il forno L’antica macina aperto anche alla domenica. Da La Gazzetta di Carpi del 19 novembre.

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venerdì 27 novembre 2015

anno XVI - n. 44

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Gli attentati di Parigi La carpigiana Annamaria Loschi racconta un episodio di grave violenza verbale a del 13 novembre hanno cui ha assistito la scorsa settimana indubbiamente scosso nel profondo, le opinioni pubbliche di tutti i paesi occidentali e non solo. Tra appelli alla prudenza, innalzamento dei dell’identifica“Ho visto attraversare sulle livelli di allerta e dispiegazione tra strisce pedonali una donna mento di ogni forza di terrorista e col velo e tre bambini. Al sicurezza possibile, i cittadimusulmano sia ni europei sono scesi in semaforo c’era un’auto ferreale, complice piazza in un grande abbracanche la ma, guidata da un adulto”. cio di solidarietà al popolo benzina sul A quel punto, abbassando francese, sentendosi chiamafuoco gettata da il finestrino, il conducente ti in causa da tutti quei morti, alcuni politici avrebbe gridato, all’indimolti dei quali giovani. In ed esponenti rizzo dei pedoni:“Siete dei questa mobilitazione per della stampa. A dire ‘no’ al terrorismo e alla questo proposi- maiali! Scoppia per aria te e violenza si sono fatti sentire to, la carpigiana i tuoi figli maiali! Tornate a anche tanti credenti musulAnnamaria casa vostra”. mani, immigrati di prima e Loschi segnala seconda generazione, che un episodio che, uscito dalle all’incrocio fra viale Manzoproprio lo scorso sabato pagine di Facebook, dove ni e via Medaglie d’Oro hanno manifestato per le vie molti utenti, sentendosi forse intorno alle 16 – racconta della capitale. Anche a protetti dall’anonimato o Annamaria – quando ho Carpi, nel momento di dallo schermo del computer, visto attraversare sulle cordoglio davanti al Municisi lasciano andare a invettive strisce pedonali una donna pio, i cittadini di fede e insulti, è approdato sulle col velo e tre bambini, di cui islamica erano numerosi. E’ strade di Carpi. L’episodio uno nel passeggino. Al tuttavia impossibile non ha avuto luogo la scorsa semaforo c’era un’auto constatare come il pericolo settimana: “mi trovavo ferma, guidata da un adulto

Le parole e le armi

“La nostra generazione ha goduto sinora di una grande libertà. Dopo gli attentati di Parigi tutto è cambiato. Io personalmente ho paura ma credo che nessuno di noi debba esimersi dal cercare di capire. Di informarsi. Discutere. Solo così, attraverso la conoscenza, potremo aiutare le persone ignoranti a leggere la realtà con maggiore senso critico. La nostra dev’essere una sorta di cura dal basso, anche attraverso un uso corretto dei social media. Della Rete”. Le parole di Davide Abba, studente della 4A Informatica dell’Istituto Itis Leonardo da Vinci tracciano, con lucida e puntuale precisione, una vera e propria linea di demarcazione. Un prima, lieve e scanzonato, e un dopo i fatti di Parigi, fatto di consapevolezza, autocritica e spaesamento. La notizia degli attentati, che hanno stretto in una morsa di terrore l’intera Europa, è giunta subito dopo un viaggio di istruzione a Roma, dove gli studenti della 4AI e 4BI del Vinci, accompagnati dalle docenti di Italiano Simona Montorsi e Daniela Penta, hanno avuto la preziosa possibilità di essere accolti in Parlamento, nella splendida cornice di Sala Aldo Moro, dall’onorevole Edoardo Patriarca e dalla vicepresidente della Camera, Marina Sereni. “Siamo rientrati a Carpi il 12 novembre, il giorno prima degli attentati nella capitale francese quando noi e i nostri studenti - sottolineano le due insegnanti - ci siamo posti una domanda: saremmo andati comunque a Roma? O avremmo fatto prevalere la paura?”. Quesiti che hanno

tra i 35 e i 40 anni”. A quel punto, abbassando il finestrino, il conducente avrebbe gridato, all’indirizzo dei pedoni: “Siete dei maiali! Scoppia per aria te e i tuoi figli maiali! Tornate a casa vostra”, per poi sgommare a tutta velocità non appena scattato il verde. Continua Annamaria: “mentre questo individuo continuava a inveire ad alta voce, mi sono accorta che un signore sui 60 anni stava filmando l’accaduto e la targa del veicolo con il suo smartphone, per poi affiancarsi alla signora sulle strisce e aiutare lei e i bambini ad attraversare e cercando di rassicurarla. Questo fatto sconcertante e la violenza inaudita dell’uomo mi hanno davvero turbata e lasciata senza fiato”. Oltre alle bombe e ai mitra, tra le armi si annoverano anche le parole. Per questo dovremmo imparare a utilizzarle con cautela. Marcello Marchesini

La notizia degli attentati di Parigi è giunta subito dopo un viaggio di istruzione a Roma, dove gli studenti della 4AI e 4BI dell’Itis Vinci hanno avuto la possibilità di essere accolti in Parlamento dall’onorevole Patriarca e dalla vicepresidente della Camera, Sereni

Dopo Parigi nulla sarà più come prima

scatenato numerose riflessioni tra i ragazzi: divisi a gruppi hanno analizzato gli articoli apparsi su alcune delle principali testate italiane (la Stampa, La Repubblica e Il Corriere della Sera), fatto ricerche on line e, al termine di questo lavoro, hanno formulato quattro interrogativi su cui confrontarsi. Come cambieranno le nostre abitudini? Cosa c’è dietro questa guerra? Come fare per fermare il terrorismo a livello politico-militare e civile-educativo? Domande importanti. Complesse, alle quali questi diciassettenni hanno tentato di rispondere con responsabilità e acume. A ricorrere con insistenza sono tre parole: conoscenza, istruzione e famiglia. “Edgar Morin diceva: Il fanatismo si combatte con la conoscenza. Credo che,

purtroppo, per le forze scese in campo, sia ormai impossibile non parlare di una vera e propria guerra ma - sottolinea Sebastiano Bonini - sono convinto che per limitare il potere dell’Isis e della sua macchina di propaganda, sia necessario investire sull’istruzione, sulla scuola. Di fondamentale importanza anche limitare le risorse dell’autoproclamato Califfato, tagliargli i viveri per così dire. E poi continuo a domandarmi perché in Siria non venga tagliata la Rete: senza Internet, l’Isis non saprebbe più come comunicare e arruolare nuove leve”. Per Michael Trumbaturi i giovani che si lasciano conquistare dal messaggio di morte dello Stato Islamico, “non hanno fiducia nel futuro. La mancanza di opportunità e aspettative,

unitamente a un ambiente famigliare, probabilmente estremista, costituiscono il terreno fertile per far avvicinare questi giovani ancora inesperti della vita al terrorismo. Fenomeno che diventa una sorta di risposta all’incertezza che sentono”. Alle sue parole fanno eco quelle di Anxhelo Qazimllari: “ognuno di noi ha la possibilità di scegliere chi essere e cosa diventare. Conoscere altre realtà, culture differenti, viaggiare… sono strumenti che ci consentono di comprendere meglio la realtà. Non rinunciarvi credo costituisca una risposta tangibile al terrorismo”. A parlare di integrazione è Francesco Vellani: “occorre investire sulla scuola per favorire l’integrazione e il dialogo interculturali sin da piccoli. Credo anche che la comunità islamica debba

attentati agirà in ciascuno di loro? Limiterà le loro aspettative, i loro sogni futuri? A rispondere per tutti, con decisione, è Valentina Porro: “non dobbiamo limitare le nostre azioni perché se cediamo alla paura facciamo il loro gioco. Non dobbiamo lasciarci condizionare da questo clima di terrore”. E la politica, quella che hanno toccato da vicino, in Parlamento, che ruolo potrà giocare in questa complessa scacchiera? “L’esperienza che ho vissuto a Roma - racconta con entusiasmo Andrea Castiello - mi ha fatto ripensare a ciò che voglio diventare da grande. Dare tutto se stesso dissociarsi con maggiore per il bene degli altri è un forza dagli attentati, esprigrande privilegio e la mendo apertamente il politica dovrebbe essere proproprio rifiuto nei confronti prio questo: mettersi al del Califfato e della violenservizio dei cittadini e za. Purtroppo però oggi lo adoperarsi per il loro benesscontro armato è - e sarà sere”. “Abbiamo capito - aginevitabile. Dopo Parigi giunge Davinder Singh ogni dialogo sarebbe stato - come la politica non siano inutile: non c’era altra solo le solite facce dei salotti soluzione se non quella di televisivi; al contrario è una attaccare”. “Dalla guerra macchina complessa fatta di non può nascere niente di persone che lavorano dietro buono - aggiunge Andrei Staicu - non penso sia la giu- le quinte, nelle commissioni, e si spendono per il bene sta risposta al terrorismo. Il comune”. La visita in problema vero credo sia a Parlamento si è conclusa con monte: una più efficace il dono della Costituzione a legge sull’immigrazione avrebbe evitato di giungere a ciascuno studente: una sorta di passaggio di consegne. questo punto. Oggi, al Saranno loro a prendere tra contrario, è impossibile le mani il futuro politico di capire chi vive tra noi. questo Paese. Dopo averli Distinguere, per così dire, i ascoltati questo pensiero non buoni dai cattivi”. Parigi ha cambiato qualcosa nei cuori può che riempirci di speranza. di questi giovanissimi? Jessica Bianchi Come la paura di nuovi venerdì 27 novembre 2015

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Imparate a prestare attenzione anche quando non pensate di essere in pericolo: è questo il messaggio della signora Giuliana a distanza di due settimane dall’episodio di cui è rimasta vittima. L’idea di raccontare nasce dall’intenzione di avvisare il maggior numero di persone per poter evitare ad altri di vivere tanta paura. “E’ stata una situazione bruttissima. Intorno alle sette di sera, dopo aver fatto la spesa al supermercato in via Ugo da Carpi, mi sono diretta verso la macchina con le borse della spesa. Mentre mi accingevo ad avviare il motore, ho sentito un forte boato e mi sono spaventata al punto che, come paralizzata dalla paura, mi sono accucciata pensando che qualcuno volesse farmi del male seriamente. Ho urlato – continua la signora Giuliana – sperando che qualcuno venisse in mio soccorso visto che ero davanti a un supermercato dove c’era gente che affluiva a quell’ora ma non è intervenuto nessuno”. Giuliana è dovuta scendere dall’auto per andare a chiedere aiuto. Tutto è successo in un attimo senza che Giuliana si potesse rendere conto di nulla. “Ho sentito un boato, come se

Imparate a prestare attenzione anche quando non pensate di essere in pericolo: è questo il messaggio della signora Giuliana a distanza di due settimane dall’episodio di cui è rimasta vittima

Dopo la paura resta la rabbia

fossero “E’stata una que- realizzato che si degli stione di attimi, ma trattava di una spari: in rapina solo per me sono stati dopo, quando realtà interminabili per- mi sono accorta qualcuno ché sono rimasta che mancava la aveva rotto il accucciata nella mia borsa”. vetro macchina non so Allora, dopo lo della mia spavento e la per quanto tempo, macchina paura, la signofino a quando non ra Giuliana ha per ho avuto la certezza provato un senportarmi via la mia che quei rumori era- timento di rabborsa che no finiti. Ho avuto bia “immane” era “ti rendi tanta paura”. perché appogconto che vieni giata sul tappetino del posto privata delle tue cose più del passeggero con il manico personali perché una donna inserito nel cambio delle in una borsa conserva tutto marce, quindi nemmeno in di sé: i ricordi, il portafogli, una situazione di comodo la carta d’identità, le carte per il malvivente. Io non mi di credito, la patente, i soldi. sono accorta di niente ho E’ intervenuta la Polizia ma

nessuno può fare niente in questi casi”. Restano l’amarezza e la paura di essere seguiti perché “adesso quelle stesse persone che mi hanno derubato sanno dove vivo e ho paura perché vivo da sola: mi hanno privato di quella sicurezza che avevo”. Non c’è modo per risalire al responsabile perché non ci sono elementi utili: Giuliana aveva parcheggiato la macchina per puro caso sotto la telecamera e in uno spazio illuminato in prossimità dell’ingresso del supermercato. “Le Forze dell’Ordine hanno visionato la registrazione ed è stato visto un ragazzo vestito di nero, incappucciato: è comparso da dietro la macchina, ha

rotto con qualcosa il finestrino dando più colpi perché al primo tentativo non ha

ottenuto ciò che voleva, e in due secondi ha portato via la borsa”. Giuliana ha comunque sporto denuncia alla Polizia. E poi conclude: “è stata una questione di attimi, ma per me sono stati interminabili perché sono rimasta accucciata nella mia macchina non so per quanto tempo, fino a quando non ho avuto la certezza che quei rumori erano finiti. Ho avuto tanta ma tanta paura veramente”. S.G.

@ icilettori scrivono

Corriere: noi studenti siamo al limite

Spettabile Redazione sono uno studente di Rovereto sulla Secchia che frequenta un istituto superiore di Carpi. Arrivare a scuola è un vero inferno perché le corriere sono pericolose a causa dei motori rotti, le porte che si aprono mentre il mezzo è in marcia. A volte le corriere non partono proprio. Mi riferisco alla linea extraurbana 520 Concordia - Rovereto - Carpi che, spesso, oltre ai problemi legati al funzionamento, è inadeguata anche per quanto riguarda il numero di posti. Altre linee con lo stesso problema sono la 450 Carpi - Novi - Moglia e le linee extraurbane per Correggio, Rio Saliceto e Campagnola Emilia. E’ necessario fare qualcosa: noi siamo al limite! Lettera Firmata

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venerdì 27 novembre 2015

anno XVI - n. 44


Dopo la bocciatura della proposta di concordato preventivo arrivata dal tribunale fallimentare, probabilmente imputabile alla forte situazione debitoria accumulata da Italcarni, interviene Valerio Pozzi, direttore della Cooperativa di allevatori Opas

“Siamo il macello più grande d’Italia: da qui non ce ne andiamo”

“Nel 2014 con la gestione Italcarni qui si macellavano 7-8mila maiali alla settimana, oggi in questo stabilimento ne vengono macellati circa 23mila. Nel 2016 diventeranno 25mila. Abbiamo di fatto riportato questa struttura alla vita, confermandoci come il macello più importante di Italia. Opas ha ridato dignità a una struttura che altrimenti sarebbe stata irrimediabilmente chiusa. Un macello ha valore solo se è in attività per cui, lunga vita a Opas”. A parlare e a rassicurare gli animi è Valerio Pozzi, direttore della Cooperativa di allevatori Opas, dopo la bocciatura della proposta di concordato preventivo arrivata dal tribunale fallimentare, probabilmente imputabile alla forte situazione debitoria accumulata da Italcarni. “Io sono fortemente dispiaciuto per Sarà la Lovol Arbos Group Spa, holding di Calderara di Reno (che coordina tutte le attività industriali in Europa di Foton Lovol Ltd, primario costruttore cinese di trattori, macchine agricole e macchine movimento terra con sede a Weifang nella Provincia dello Shandong) ad acquisire la proprietà della Goldoni Spa. In crisi da tempo, l’azienda carpigiana, la cui produzione è ferma dalla fine dello scorso anno, a giugno aveva presentato richiesta di concordato preventivo, mentre i 270 dipendenti sono in

Nella legge di stabilità che verrà licenziata a breve vi è un articolo che, finalmente, dispone la costituzione di un fondo nazionale per la povertà approntato dal Governo e di un altro dedicato alle povertà educative sul quale si stanno confrontando fondazioni bancarie, Terzo Settore e Governo. Componente dell’esecutivo nazionale delle piccole e medie fondazioni, Giuseppe Schena, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, porterà come modello da imitare il Fondo Anticrisi: rivelatosi fondamentale in questi anni resi amari dalla crisi economica e dall’assenza di strumenti compensativi dello Stato. “Il Fondo - ha sottolineato Schena - si sta rivelando come una delle esperienze più significative sul fronte del contenimento del disagio prodotto dalla crisi occupazionale (dal 2010 a oggi sono stati stanziati oltre 5 milioni di euro). E’ evidente che non è, e non potrà mai essere, uno stru-

carico di una situazione pressoché morta e rimettendola in piedi: manutentori, fornitori, trasportatori… tutti hanno nuovamente a che fare con un’azienda viva e in crescita che garantisce loro lavoro”. Opas conta un centinaio di soci allevatori in Emilia Romagna, tutti i creditori di Italcarni Veneto, Lombardia e ma Opas in questo ha le Piemonte: “il macello mani legate, non può farci carpigiano non solo occupa niente, perché non c’entra oltre 300 lavoratori ma nulla. Noi abbiamo ridato costituisce una valvola di speranza ai dipendenti ma sfogo per numerosi allevaanche all’indotto, facendoci tori che, malgrado soffrano Valerio Pozzi

a causa di una “Abbiamo un contratto di situazione di affitto che ci tutela. Lo stacrisi pesante, bilimento non chiuderà. hanno ora un Siamo sulla strada giusta: macello di sinora abbiamo fatto la riferimento dove poter valorizzanostra parte, non c’è alcun re la propria motivo per preoccuparsi. carne. Il nostro Con senso di responsabiliimpegno quotidiano - prosegue tà e rispetto onoreremo gli Valerio Pozzi - è impegni presi nei confronti quello di sostedei dipendenti, del territonere l’intera rio e verso tutti coloro che filiera”. hanno creduto in noi. Pozzi non ha dubbi: a prescindere da quel maiale in più”. che accadrà, “Opas non La bocciatura della richiemollerà”. Al contrario: “noi sta di concordato delinea di intendiamo mantenere i no- fatto due scenari: la liquistri impegni con rinnovata dazione coatta amminideterminazione, onorando strativa o il fallimento ma, il contratto di affitto (che garantisce Pozzi, “ciò non scade nel novembre 2017 e inficia l’attività di Opas”. sul quale Opas avrà diritto La gestione di Italcarni è di prelazione), soddisfaoggi in capo a Opas ma, cendo i nostri clienti, i quali a prescindere, da ciò che continuano ad accordarci stabilirà il tribunale, “noi sostegno e fiducia, e macel- da qui noi non ce ne andialando, se possibile, qualche mo. Abbiamo un contratto

L’accordo prevede il mantenimento e lo sviluppo delle attività nello stabilimento di Migliarina, con la conseguente conferma di tutti i lavoratori in forza, attraverso la presentazione di un piano industriale di rilancio per il 2016-17

Sarà la Lovol Arbos Group ad acquisire la Goldoni cassa integrazione straordinaria per crisi, la maggior parte di loro a zero ore. Nelle scorse settimane la Lovol Arbos Group Spa aveva manifestato un interessamento a subentrare alla proprietà per ripartire quanto prima. Si è quindi aperta la trattativa con la Fiom/ Cgil che ha portato all’accordo che prevede il mantenimento e lo sviluppo delle attività

nello stabilimento di Migliarina, con la conseguente conferma di tutti i lavoratori in forza, attraverso la presentazione di un piano industriale di rilancio per il 2016-17. Il piano è finalizzato a permettere nei prossimi due anni, anche attraverso nuovi rilevanti investimenti, il rilancio dell’azienda e a far rientrare gradualmente al lavoro tutti i

Sono state 846 le famiglie del territorio che hanno beneficiato di un sostegno al pagamento delle spese: 623 a Carpi, 127 a Soliera e 96 a Novi. Erogati 925mila euro

Calano le richieste: 200 in meno quelle pervenute

mento decisivo nel risolvere la congiuntura economica e le sue problematiche sociali. Ma per la sua particolare articolazione rappresenta un punto di riferimento nel panorama delle iniziative anticrisi e potrebbe costituire un modello per l’organismo nazionale delle Fondazioni bancarie italiane”. Grazie al fondo pensato per i cittadini

del territorio colpiti dalla crisi occupazionale, stanziato da Fondazione e Unione delle Terre d’Argine, nel 2015 sono stati erogati 925mila euro (720mila dalla Fondazione e 205mila dall’Unione). “Insieme - ha commentato Roberto Sodomita, sindaco di Soliera - abbiamo tentato di intercettare la falla del sistema nazionale di welfare:

di certo se nel nostro Paese fosse stato previsto da tempo un sussidio per le famiglie più in difficoltà, oggi il tessuto sociale del nostro territorio sarebbe meno disgregato”. 846 le famiglie che hanno beneficiato di un sostegno per far fronte al pagamento di alcune spese: 623 a Carpi, 127 a Soliera e 96 a Novi. Il 53% dei contributi è andato

a cittadini italiani. La maggior parte delle richieste riguarda nuclei con figli a carico (70,2%). L’età dei richiedenti si concentra nelle fasce di età tra 41 e 50 anni (36,4%) e tra 31 e 40 anni (27%). Significativa è anche la fascia di età 51-60 anni, con un 21,3%. “Quest’anno abbiamo registrato un calo delle richieste: circa 200 in meno quelle pervenute. Per la prima volta (819 nel 2010, 634 nel 2011, 872 nel 2012, 1.040 nel 2014, 846 nel 2015) assistiamo a un’inversione di tendenza e ciò lascia ben sperare. Come lo scorso, anche il bando 2015 ha previsto la canalizzazione degli aiuti: i contributi - ha spiegato il sindaco di Carpi Alberto Bellelli - non sono stati consegnati

di affitto che ci tutela. Lo stabilimento non chiuderà. Siamo sulla strada giusta: sinora abbiamo fatto la nostra parte, non c’è alcun motivo per preoccuparsi. Con senso di responsabilità e rispetto onoreremo gli impegni presi nei confronti dei dipendenti, del territorio e verso tutti coloro che hanno creduto in noi. Siamo la realtà più importante d’Italia: perchè dovremmo mollare?”. Pozzi non si nasconde, “tutti avremmo preferito che proseguisse la strada del concordato preventivo, nel quale avevamo presentato un’offerta di 14 milioni di euro per rilevare il macello, ma se il tribunale opererà una scelta diversa noi ci adegueremo, incontreremo il commissario liquidatore e vedremo che intenzioni ha. Noi siamo comunque qui per restare”. Jessica Bianchi dipendenti in cassa integrazione, a eccezione di coloro che opteranno per l’uscita volontaria incentivata (attraverso la non opposizione alla collocazione in mobilità) come criterio unico e sostitutivo di quelli previsti dalla legge. “Siamo davvero soddisfatti dell’accordo raggiunto – ha sottolineato Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena – che oltre a essere molto positivo per tutti i lavoratori di Goldoni, permette di mantenere un brand storico sul territorio portando beneficio anche a tutta la comunità locale”.

direttamente alle famiglie ma si è provveduto a pagare i prodotti e le forniture di cui necessitavano (dalle utenze alla spesa alimentare, dalle rate condominiali al materiale scolastico, alle spese mediche). Una modalità che ci ha consentito di esercitare un maggiore controllo su quanto erogato e di tracciare una mappatura dettagliata dei bisogni”. Da quest’anno poi, grazie al coordinamento dell’Associazione Servizi Volontariato Modena, l’erogazione dei contributi richiede lo svolgimento di 50 ore di un’attività di pubblica utilità da parte di chi li riceve, quale modalità di restituzione dell’aiuto. Una sorta di “cittadinanza attiva”, ha concluso Bellelli, accolta con favore dalle famiglie beneficiarie, che hanno visto in questa formula l’occasione di rendersi utili e in un qualche modo “sdebitarsi”, ma anche dalle 66 associazioni ed enti, dove è possibile svolgere il servizio. Jessica Bianchi

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Sabato 28 novembre, alle 10.30, all’Istituto Vallauri di Carpi sarà inaugurato un laboratorio tecnologico di altissimo livello

La tecnologia protagonista al Vallauri

Innovazione, cooperazione, professionalità: queste le parole chiave che hanno portato alla realizzazione di un laboratorio tecnologico di altissimo livello all’interno dell’Istituto Vallauri di Carpi. L’inaugurazione è prevista sabato 28 novembre, alla presenza delle autorità regionali, provinciali e comunali. Il progetto è stato ideato e realizzato, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, dei docenti dell’istituto e dell’Unione di mestiere Cna Impianti di Modena (in seguito alla Riforma della Scuola Secondaria che ha portato alla formazione di un nuovo indirizzo di studi denominato Manutenzione ed Assistenza Tecnica) affinché i ragazzi acquisiscano le competenze necessarie per sviluppare una professionalità spendibile in un mondo “Credo che i bimbi e le bimbe abbiano il sacrosanto diritto di giocare con i materiali naturali quali la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, i sassi, i rametti… Quanta gioia nel ‘pastrocchiare’ con una pozzanghera o in un cumulo di sabbia”. Così scriveva il pedagogista Gianfranco Zavalloni e così la pensano anche gli educatori e le famiglie dei bambini del Nido Colorado e della Scuola d’Infanzia Matilde Capello di Santa Croce, che hanno organizzato il 20 e il 21 novembre scorsi delle iniziative speciali in concomitanza con l’anniversario della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il documento che sancisce alcuni diritti imprescindibili dedicati dei minori. Il 20 novembre, presso il Nido Colorado le sezioni dei bimbi più piccoli hanno organizzato insieme alle famiglie un percorso di scoperta degli atelier naturali in e out, al servizio per collaborare e lasciare piccole tracce creative. Insieme ai rappresentanti del Consiglio scolastico, la Matilde Capello ha aperto le

del lavoro sempre più tecnologicamente avanzato. L’innovativo spazio, denominato LAB.IN.TEC. (Laboratorio Tecnologico Integrato) sarà il luogo in cui verrà impartito lo studio teorico e applicativo di Impiantistica di ultima generazione tradizionale e nel settore delle fonti di energie rinnovabili, con particolare riferimento all’impiantistica civile. Il suo layout è “tutto a vista”, in modo che gli allievi possano identificare i componenti, eseguire le operazioni di controllo parametri, rilievo dati, manutenzione ordinaria e straordinaria. La presenza

di questo nuovo laboratorio farà sì che scuola e mondo del lavoro cooperino - anche nella didattica - per permettere agli studenti di sviluppare conoscenze e competenze specifiche per completare la propria identità professionale, come, ad esempio, organizzare e gestire una consegna di lavoro con importanti contenuti tecnologici. La cerimonia di inaugurazione, aperta a tutta la cittadinanza, avrà inizio alle 10,30, alla presenza di numerose autorità e del dirigente scolastico, Federico Giroldi. Alle 12, dopo il taglio del nastro del laboratorio, i presenti potranno visitare il nuovo spazio.

UNA FESTA SPECIALE IMMERSI NELLA NATURA PER CELEBRARE I DIRITTI DEI BAMBINI AL NIDO COLORADO E ALLA SCUOLA D’INFANZIA M. CAPELLO gestita dalla fondazione paltrinieri

Liberi di essere bambini

porte il giorno 21 novembre per una merenda speciale. I partecipanti sono stati i bambini frequentanti la Scuola e quelli frequentanti l’ultimo anno del Nido, con la possibilità di invitare un amichetto per condividere

un’esperienza laboratoriale. “L’idea di questi eventi - ha spiegato Alberto Notari, presidente del Consiglio scolastico dei genitori - nasce dalla volontà di celebrare e impegnarci a rispettare alcuni diritti imprescindibili dei bambini, come il diritto a sporcarsi, a osservare le piante e ascoltare la natura, con un esplicito riferimento all’opera del Creatore. Un impegno fortemente sentito da chi, come lo staff del Nido Colorado e della Scuola d’infanzia Matilde Capello, guida quotidianamente i no-

stri bambini nella crescita, cercando di trasmettere loro dei valori. L’intento è sensibilizzare famiglie e bambini su questo importante tema in un momento storico e culturale in cui il bisogno di sostenere gli ideali sociali è più forte che mai”. E’ la prima edizione nata dalla sinergia tra rappresentanti di genitori, insegnanti e coordinamento pedagogico: “ragionando insieme ai bambini dell’Infanzia per costruire un catalogo sui loro diritti, è emerso il desiderio di sostenere l’esperienza all’aria aperta e di condividere gli spazi verdi della scuola organizzando allesti-menti in gioco. Questo doppio evento rappresenta anche la prima tappa del percorso continuità nido-infanzia che si strutturerà durante tutto il corso dell’anno attraverso proficui scambi di conoscenza. I bambini, entusiasti, oltre a creare la loro personale carta dei diritti hanno dedicato molte ore allo sviluppo della proget-

tualità in tutti i suoi aspetti, arrivando a coinvolgere persino un postino per portare gli inviti scritti di loro pugno ai bambini del nido. Anche i genitori hanno trascorso una bella mattinata insieme, approfittandone per conoscersi meglio e interagire tra loro e coi piccoli. Avete in programma altre iniziative? “L’equipe di lavoro della scuola - prosegue Notari - sta già proponendo tante esperienze che rientrano in una progettualità 0-6 anni, offrendoci spunti che sta poi a noi genitori cogliere e portare avanti con i nostri bambini. Altri eventi sono i laboratori legati a Reggio Children, che sono stati e continueranno a essere meta delle nostre uscite. Siamo già andati all’Atelier dell’acqua a Ligonchio, e siamo stati prescelti dall’equipe dell’Atelier della luce del Centro Internazionale Loris Malaguzzi per un percorso di esperienze tra luce artificiale e naturale.

La progettualità della scuola ha creato anche l’occasione per coinvolgere nonni e genitori al fine di portare al suo interno i loro saperi e le loro tradizioni durante le ore pomeridiane: un tempo dedicato ai giochi senza tempo, quelli di una volta ma sempre educativi, come il gioco degli scacchi, delle carte o la falegnameria. Inoltre, penso che un occhio di riguardo si debba avere nei confronti del progetto bilingue già iniziato da un mese a questa parte. Una scelta ragionata e coraggiosa, fuori dalle righe, come è tipico del coordinamento Colorado. Un progetto che non solo prevede la presenza di due insegnanti madrelingua che colorano le mattinate a scuola, ma soprattutto che cura la formazione delle insegnanti, la ricognizione periodica della progettualità nonché incontri formativi per i genitori, al fine di far entrare l’inglese nella quotidianità della scuola e di casa. Anche questa è una progettualità 0/6: chi opera nella scuola per il progetto bilingue opera già a partire dalla sezione dei piccoli al Nido Colorado”. Chiara Sorrentino

Fino a maggio, presso la Scuola Media A. Pio di Carpi, uno spazio dedicato a giovani disabili tra gli 11 e i 17 anni

L’ottavo giorno: centro educativo pomeridiano per adolescenti con disabilità Analizzando la complessa realtà della disabilità in periodo adolescenziale, è emersa sul territorio la necessità di uno spazio pomeridiano dedicato ai ragazzi diversamente abili nel corso dell’anno scolastico. Per questo l’Usahc - Unione Sportiva Portatori Handicap Carpi si è resa capofila, grazie al sostegno di

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Fondazione Casa del Volontariato, in collaborazione con Adifa, Al di là del muro, Anmic, Ushac Onlus, Comitato genitori e utenti delle strutture e servizi sociali, Fondazione e Associazione Progetto per la Vita, G.G.F.C.H. di Soliera, il Tesoro Nascosto, de L’ottavo giorno, progetto grazie al quale, sino

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a maggio 2016, gli adolescenti con disabilità dagli 11 ai 17 anni avranno un proprio spazio dedicato presso la Scuola Media A. Pio di Carpi, dalle 14.30 alle 18. Finalità del progetto, quella di impegnare i minori, nel tempo libero dagli orari scolastici, in attività che - rispettando le singole individualità, anche grazie all’ausilio

di personale qualificato composto da tre educatori esperti - possano potenziare capacità, abilità e ampliare le possibilità di scelta dei percorsi futuri. Le attività saranno molteplici: laboratori creativomanuali e di cucina, attività teatrale, biodanza, ippoterapia, con particolare attenzione all’aspetto emozionale,

relazionale e di cura verso l’animale, nuoto, psicomotricità e attività motoria, dinamiche di gruppo e pet therapy. Gli obiettivi sono sviluppare le capacità comunicative e di interscambio, educare al rispetto delle regole nell’ambito di differenti contesti e situazioni, aumentare la tolleranza verso se se stessi e gli altri e

stimolare la cooperazione, fornire adeguati strumenti per incrementare l’autonomia individuale, apprendere nuove strategie per realizzare la crescita personale. Le uscite sul territorio saranno realizzate servendosi di automezzi atti allo scopo e, previa comunicazione alle famiglie, usufruendo anche del trasporto pubblico.


Li vediamo sfrecciare sulle loro biciclette con le cuffie piantate sulle orecchie. Oppure intenti a fissare i propri smartphone all’ingresso delle scuole. O, ancora, in formazione, camminare uniti, per le strade del centro. Belli e all’ultima moda. Sono gli adolescenti di oggi. Interconnessi. Eppure soli. Sempre più soli. Completamente esposti su social e whatsapp, paiono non comprendere che ciò che si consuma su queste arene pubbliche può irrompere con prepotente violenza nel reale. Figli di famiglie sempre più spezzate e ricomposte, in cosa si distinguono gli adolescenti di oggi rispetto a quelli del passato? Alberga un vuoto in loro? Cosa li anima? Quali sono le passioni capaci di scuoterli? Sono capaci di confrontarsi col dolore, gli insuccessi, la sofferenza? Quali sono i loro maestri? Quali sono le responsabilità degli adulti? Lo abbiamo chiesto alla psicologa carpigiana Sandra Frigerio, esperta di problematiche in età infantile, adolescenziale e sostegno alla genitorialità. Dottoressa, come definirebbe gli adolescenti di oggi? “Credo che gli adolescenti di oggi siano complessi e complicati tanto quanto gli adolescenti di epoche e generazioni passate. Dal punto di vista evolutivo, infatti, l’adolescenza è una delle tappe più complesse in quanto emblema del cambiamento, caratterizzato da modifiche a livello fisico, alle quali si accompagnano cambiamenti sia sul piano psichico che relazionale. E’ un passaggio carico di confusione e ambivalenze affettive che possono portare ansie e conflitti. Vi è il rinnegamento dell’infanzia e dall’altra la ricerca di uno status adulto: tutto ciò costituisce l’essenza della “crisi” del processo psichico che ogni adolescente attraversa. Dal punto di vista fisiologico emergono la crisi puberale, le modifiche somatiche, la maturità genitale e le tensioni che ne derivano; dal punto di vista cognitivo ed educativo, si verificano cambiamenti che determinano il passaggio dal pensiero concreto a quello astratto tipico della mentalità adulta. Lo sviluppo intellettivo porta l’adolescente a voler dimostrare le proprie convinzioni e a non accettare quelle offerte dall’ambiente circostante, rappresentate dalla famiglia o dalla scuola e ciò favorisce l’insorgenza di conflitti. Infine dobbiamo considerare anche i conflitti

Figli di famiglie sempre più spezzate e ricomposte, in cosa si distinguono gli adolescenti di oggi rispetto a quelli del passato? Cosa li anima? Quali sono le passioni capaci di scuoterli? Quali sono le responsabilità degli adulti? Lo abbiamo chiesto alla psicologa carpigiana Sandra Frigerio

La generazione del disimpegno morale? Sandra Frigerio

psichici relativi allo sviluppo sessuale: l’adolescente reagisce in modo conflittuale alle trasformazioni a volte cercando di negarle e ponendo resistenza al processo di crescita; altre volte accogliendo il cambiamento come un segno di progresso, lungamente atteso. Ciò che distingue gli adolescenti di oggi rispetto ad altre generazioni del passato è il loro di modo di comunicare, soprattutto attraverso le nuove tecnologie, che in molte situazioni danno l’idea di maggior distacco relazionale e minor coinvolgimento emotivo”. Come sono cambiate le relazioni interpersonali per i nativi digitali? “I nativi digitali per definizione sono persone cresciute con le tecnologie (ad esempio computer, cellulare, Internet). Gli stimoli a cui sono stati esposti sin da bambini, quindi, sono di natura visiva: sono abili e rapidi nel captare immagini attraverso un monitor o uno schermo ma più lenti nel recepire stimoli uditivi. Le generazioni precedenti ai nativi digitali hanno, invece, privilegiato la via uditiva e sono maggiormente legati alla cultura della parola. Questo aspetto credo influenzi moltissimo le relazioni interpersonali, soprattutto in virtù di una capacità di ascolto che di generazione in generazione va diminuendo. Di contro gli adolescenti odierni con le nuove tecnologie o comunque attraverso la dimensione virtuale stabiliscono relazioni interpersonali attraverso il codice digitale di loro appartenenza”. La percezione del tempo è mutata: tutto è schiacciato sul presente. Cosa

comporta tale accelerazione? “Effettivamente questo credo possa considerarsi un paradosso: il tempo in realtà è una misura costante, dettata in secondi. Quello che cambia è la nostra percezione. Come se ci sfuggisse di mano. L’epoca digitale fatta di immagini che si susseguono rapidamente ci dà l’idea di notorietà precaria. Un attimo prima siamo pubblicamente importanti (ricevere tanti “like” su FB ad esempio ci fa sentire apprezzati), l’attimo dopo siamo stati scavalcati da altre immagini. Penso che tale percezione sia dovuta al poco tempo dedicato alla riflessione e all’ascolto vero e proprio”. Anche il contatto umano è divenuto sempre più aleatorio: tutto passa attraverso un monitor… quali i pericoli? “I pericoli sono vari, ma fra tutti, questa modalità comunicativa indebolisce le relazioni vere, per far sempre più spazio a relazioni virtuali, considerate con scadenza a breve termine, meno impegnative e quindi più facili da troncare non appena se ne presentano altre più vantaggiose”. Realtà virtuale e reale: spesso la prima impatta sulla seconda anche gravemente basti pensare ai fatti di cronaca che si rincorrono, dal cyber bullismo alla pedopornografia minorile su whatsapp. Quali sono i pericoli delle nuove tecnologie? “Le nuove tecnologie oltre ad aspetti innovativi hanno fatto emergere nuovi fenomeni, che hanno una matrice comune: difficoltà di controllo e scarsa consapevolezza delle conse-

guenze. Diventano via via più diffusi i fenomeni del cyber bullismo tra i giovani, attuato mediante la rete, la pedopornografia, il gioco d’azzardo, autolesionismo, plagio. Ad esempio, la maggior parte degli adolescenti che incontro ha sul proprio cellulare almeno un gruppo su whatsapp attraverso il quale può verificarsi qualche episodio di trasmissione di video amatoriali in cui si ritraggono in atteggiamenti di nudità, oppure subiscono insulti continui dagli altri appartenenti al gruppo. Di recente è stato inserito nell’aggiornamento di questa applicazione il simbolo del dito medio... e questa la dice lunga. I ragazzi di questa fascia evolutiva così delicata non hanno tutti gli strumenti adeguati e la consapevolezza delle pericolosità di questi atteggiamenti. Non sono consapevoli del fatto che questi atteggiamenti siano perseguibili anche dal nostro sistema giudiziario”. Le famiglie sono sempre più disgregate e ricomposte: in questo scenario, spesso, i ragazzi crescono privi di regole. Quali i rischi? “Le famiglie odierne sono il frutto di una serie di mutamenti sociali, economici, sociali e culturali. Oggi assistiamo a modelli familiari più permissivi in netta opposizione al modello autoritario delle precedenti generazioni. Questo quindi offre da un lato maggior negoziazione ma dall’altro più dispersione e minor controllo. Non esiste un modello genitoriale migliore di un altro, ma credo sia fondamentale che la famiglia si identifichi come contenitore affettivo stabile. I rischi

sono il mancato rispetto delle regole, l’assenza di limiti e aumento dei conflitti, dapprima genitoriali e successivamente sociali”. Onnipotenti, narcisisti e soli: come si rapportano questi giovanissimi con la frustrazione e il dolore? “I giovani adolescenti, si trovano di fronte alla totale messa in crisi delle proprie certezze e la realtà interna diventa angosciante. L’intero sistema adattivo cade in crisi e ogni cambiamento genera ansie e conflitti che richiedono, a causa della loro identità, l’adozione di difese psichiche particolari. La difesa narcisistica, ad esempio, aiuta l’adolescente a valorizzare il proprio Io e a esaltare la propria autostima. Questo processo ovviamente favorisce il distacco dai modelli parentali, che se già deboli, rinforzano e autorizzano quest’atteggiamento. Il senso di onnipotenza, inteso come possibilità d’indipendenza tipica dell’età adulta, viene spesso rinforzato dall’uso delle nuove tecnologie che danno l’opportunità di instaurare maggiori relazioni sociali in minor tempo e di recepire più informazioni globali. La soluzione a queste tensioni è l’appartenenza al gruppo dei coetanei, dove sperimentare un’intimità nuova e livelli di accettazione differenti. E’ il luogo protetto dove il giovane trova il modo di esprimere il proprio potenziale affettivo e sessuale qualitativamente diverso da quello vissuto nella famiglia. Se però anche questo nucleo risulta debole e fatto di connessioni fragili, il tutto si complica”. Si abbassa l’età di esordio relativamente al consumo di sostanze e di alcol. A cosa è imputabile tale fenomeno? “Penso di tratti di un fenomeno multifattoriale. Abusare di queste sostanze aiuta l’adolescente a mascherare le sofferenze e insicurezze interiori, la mancanza di iniziativa e possibilità di integrarsi coi pari che attuano le stesse dinamiche. E’ più importante appartenere a quel gruppo che seguire e rispettare determinati valori morali e sociali”. E’ questa la generazione del disimpegno morale? “Nel periodo adolescenziale si fanno sempre più forti le credenze morali e ideologiche che diventano parti integranti della concezione di identità di sé e decisive

per lo sviluppo di un senso morale, quell’insieme di principi e ideali che aiutano l’individuo a distinguere il bene dal male e ad agire di conseguenza. Esso non comporta solo la capacità di accettare le norme sociali del gruppo di appartenenza ma anche l’abilità di valutare e criticare le regole, i valori di cui si ha consapevolezza. E’ in questo lasso di tempo che avviene il passaggio di problemi morali dall’ambito personale alla consapevolezza di valori sociali, culturali e universali. Oggigiorno lo sviluppo morale dell’adolescente risulta debole perché influenzato da modelli familiari non sempre coerenti e determinati. E’ più importante apparire e risultare visibili, a discapito della dimensione privata e personale”. Quali le colpe dei genitori? “Spesso le regole che vengono stabilite nel contesto familiare risultano poco esplicite e chiare. Dovrebbero essere poche, efficaci e soprattutto stabilite attraverso una sorta di forma contrattuale tra le parti in modo tale che la trasgressione possa prevedere una sanzione. Inoltre gli impegni lavorativi, sociali delle nuove genitorialità spostano il controllo e le responsabilità verso figure di appoggio educative, che non possono da sole ottenere l’interiorizzazione delle regole. Il tempo da dedicare ai figli, anche se poco, dovrebbe essere mirato e improntato sull’ascolto reciproco e sulla comprensione di atteggiamenti non sempre espliciti di questi ragazzi”. Ovviamente ci sono famiglie sane e giovani adattati. Quali sono i segreti di queste famiglie? Di cosa hanno bisogno i giovani? “Le famiglie sane sono quelle che riescono a mantenere la funzione di contenitore affettivo stabile, grazie ai modelli ricevuti dalla famiglia di origine e integrati con le nuove variabili comunicative e sociali. I giovani necessitano di essere ascoltati e compresi, di rispetto dei propri spazi e di sapere di avere un supporto costante nel momento del bisogno. Serve chiarezza nella decodifica della regola e successiva sanzione, in modo da non sentire ingiusta e inappropriata la punizione, che deve avere una valenza educativa”. Jessica Bianchi

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Sabato 28 novembre, a Carpi, presso Palazzo Foresti, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza alle donne, si terrà il convegno dal titolo Insieme oltre la violenza sulle donne. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale no profit Donne del 2000, patrocinato dal Comune di Carpi e realizzato in collaborazione con il Lions Club Carpi Alberto Pio, vedrà la partecipazione di autorità e rappresentanti di associazioni antiviolenza, oltre che di rappresentanti di Forze dell’ordine: insieme affronteranno un argomento di preoccupante e stringente attualità che continua a mietere vittime e non risparmia nemmeno il nostro territorio. Sarà affrontato il tema del“Riannodando i fili…” è il titolo del testo dedicato all’analisi sociologica della Casa contro la violenza alle Donne di Modena firmato dalla sociologa carpigiana Nadia Lodi all’interno del volume “Le sfide della società italiana tra crisi strutturali e social innovation”, che raccoglie i contributi presentati da sociologi e accademici in occasione del congresso della Società Italiana di Sociologia della Salute (SISS) il 29 maggio 2014 a Roma. “La famiglia moderna è particolarmente predisposta a essere teatro di conflitti generazionali e di ruolo e diventa il luogo dove sfogare le tensioni accumulate sia al di fuori che in ambito domestico” scrive la dottoressa Lodi nella sua introduzione facendo riferimento poi alla “violenza

“Il maggior responsabile delle sofferenze delle donne è il partner o l’ex partner, sia esso coniuge, convivente o fidanzato”. TERREMOTO Inaugurata la nuova Scuola elementare a Solara di Bomporto, gravemente danneggiata dal sisma del 2012, per un costo di oltre 770mila euro: è stata realizzata anche grazie alle risorse raccolte con gli Sms e le donazioni dell’azienda farmaceutica Sanofi e di Croce Rossa Italiana. FIDENZA (PR) Ormai è psicosi terrorismo. Hanno scambiato la bandiera degli “All blacks” per quella dell’Isis, scatenando il panico nel centro di Fidenza. I Carabinieri, alla fine, hanno scoperto l’equi8

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Sabato 28 novembre, dalle 9,30, a Palazzo Foresti, si terrà un convegno per approfondire il fenomeno, sempre più allarmante, della violenza contro le donne, unitamente a istituzioni, esperti e rappresentanti della legalità

Insieme oltre la violenza

la violenza di genere anche attraverso la testimonianza diretta di avvocati penalisti e magistrati che hanno difeso donne maltrattate e

rinviato a giudizio uomini violenti. Saranno infine indagate le cause che possono sfociare in comportamenti di natura violenta

oltre alle possibili soluzioni da mettere in atto per contrastare il fenomeno. A dare il La ai lavori, alle 9.30, saranno gli onorevo-

li Manuela Ghizzoni ed Edo Patriarca, seguiti da Stefania Gasparini e Paola Guerzoni, rispettivamente assessore alle Pari

Il contributo della sociologa carpigiana Nadia Lodi, dedicato al Centro Antiviolenza di Modena, compare all’interno del volume “Le sfide della società italiana tra crisi strutturali e social innovation” che affronta il tema dell’innovazione nella sanità e nel welfare, un processo inarrestabile che sta cambiando anche il modo di fruire i servizi

Riannodando i fili Nadia Lodi

assistita intra-familiare”, ricorrente nei casi che si presentano presso il Centro Antiviolenza e che si delinea quando i figli sono presenti nel momento in cui la madre viene insultata o picchiata, e al percorso spe-

rimentale al maschile, attivato dall’Azienda Usl di Modena e che si configura

come Centro di accompagnamento al cambiamento per uomini. L’esperienza sul campo ha permesso a Nadia Lodi di verificare che le donne accolte dal Centro sono mosse “dal bisogno di informazioni utili al loro percorso e sostegno, dal desiderio di trovare una propria ridefinita identità, dal recupero della dignità perduta”. La presentazione di alcuni dati statistici consente all’autrice di tracciare un primo identikit dell’autore di

violenza: “il maggior responsabile delle sofferenze delle donne, in tutti i periodi di tempo considerati, è il partner o l’ex partner, sia esso coniuge, convivente o fidanzato”. Nelle conclusioni si precisa come la soluzione per arginare il fenomeno “non risieda unicamente nella repressione ma nella promozione e nella diffusione di una cultura dell’equità, parità, solidarietà e rispetto della differenza, a partire dalle scuole. In relazione al tema del congresso, emergono dal lavoro della Lodi due aspetti rappresentati dall’utilizzo delle nuove tecnologie per la raccolta dati anche in ambito sociale e il coinvolgimento dell’uomo in percorsi formativi. L’intero saggio, a cura di Alessandra Sannella e Franco Toniolo, affronta il tema dell’innovazione

Uno sguardo oltre l ’argine

voco. Un appassionato di rugby voleva onorare la morte del campione Jonah Lomu, scomparso a 40 anni per una grave malattia, esponendo su un piano alto la bandiera: per strada il vessillo appariva del tutto simile a quello dell’Isis creando panico. LAMBRUSCO Un no deciso al rischio di “liberalizzazione” da parte della Ue dei vitigni che sono espresanno XVI - n. 44

sione inequivocabile di un territorio. E’ quello espresso dall’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Simona Caselli a proposito del Lambrusco. “E’ vero che il Lambrusco non è di per sé una denominazione geografica, ma da sempre è identificato con varietà che invece hanno un preciso riferimento territoriale: Sorbara, Santa Croce, Castelvetro, nel

Modenese, Montericco nel Reggiano”. VACCINI “Sono l’arma più utile

contro le malattie, eppure i vaccini fanno sempre più paura. Tra disinformazione e falsi

Opportunità del Comune di Carpi e dell’Unione Terre d’ Argine. Dopo i saluti istituzionali si susseguiranno gli interventi dell’onorevole Vanna Iori della Commissione Giustizia, la presidente della Commissione Parità e Diritti delle Persone Roberta Mori, il magistrato Paola Losavio, il vice Questore aggiunto di Carpi Emanuela Ori, l’avvocato penalista Cosimo Zaccaria, la presidente dell’Associazione Donne e Giustizia Giovanna Zanolini, la presidente Centro Vivere Donna Onlus di Carpi Vanna Borsari e la sociologa Responsabile del Centro Uomini Maltrattanti Monica Dotti. A moderare il convegno Cristina Bicciocchi, direttore Responsabile di Profilo Donna Magazine.

“La famiglia moderna è particolarmente predisposta a essere teatro di conflitti generazionali e di ruolo e diventa il luogo dove sfogare le tensioni accumulate sia al di fuori che in ambito domestico” nella sanità e nel welfare, un processo inarrestabile che sta cambiando anche il modo di fruire i servizi. “Si tratta di capire – si legge nell’introduzione – come la sostanza dei diritti sia ancora esigibile in un periodo di forte e perdurante crisi. Appare quindi fuori luogo la vecchia diatriba sulla necessità di cambiare modello di Servizio Sanitario Nazionale, magari aprendo a logiche assicurative o privatistiche. La vera scommessa è affrontare le innovazioni di sistema (welfare mix, digital society) in un momento di lunga, strutturale crisi, senza venir meno ai diritti fondamentali di cittadinanza”. S.G. miti, facciamo chiarezza sui dubbi più comuni“. Come? Con una graphic novel. E’ l’idea di Claudia Flandoli, che è biologa, ma anche fumettista. La storia, Vaccinofobia, è stata appena pubblicata su Graphic News, il primo portale nativo digitale di informazione a fumetti, ideato dalla cooperativa bolognese Pequod. Con le sue tavole Flandoli cerca di fare chiarezza, con rigore scientifico, su alcune delle principali preoccupazioni che animano l’attuale dibattito sul tema delle vaccinazioni.


A un anno dal voto, l’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha proclamato Enrico Campedelli nuovo consigliere regionale, dopo aver preso atto delle dimissioni irrevocabili da consigliera dell’assessore Palma Costi

“Come sempre, cercherò di dare il massimo”

Non erano bastate a Enrico Campedelli le oltre quattromila preferenze nel novembre scorso per ottenere un posto di consigliere regionale risultando il primo dei non eletti nella circoscrizione di Modena. Adesso, a un anno dal voto, l’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha proclamato Campedelli (Pd) nuovo consigliere regionale, dopo aver preso atto delle dimissioni irrevocabili da consigliera dell’assessore Palma Costi, comunicate in una lettera alla presidente dell’Assemblea, Simonetta Saliera. L’arrivo dell’ex primo cittadino di Carpi in Regione non è stato privo di poleIn una Bologna tranquilla e piena di giovani, abbiamo presentato le tavole del fumetto Soggetto Alfa di Viola Stancari e parlato di carcere. Il locale Il Barattolo di B.go San Pietro è stato lo sfondo per poter fare ciò che facciamo da tanto tempo, dar voce a chi non può, grazie alla determinazione di Camilla Mele, che ha curato la mostra, accogliendo con entusiasmo la nostra proposta di mostrare a tanti i valori che le detenute portano dentro, nei loro percorsi di vita e che, molte volte, la loro vita non permette di esprimere. Nella serata di giovedì 19 novembre la presentazione delle tavole del fumetto di Viola accompagnate dalle parole del gruppo di lavoro del progetto ARTI INATTESE della Casa Circondariale di Modena, proposte dal settimanale Tempo di Carpi nella rubrica Un Due Tre … Cella. I numerosi presenti, ai tavoli, hanno ascoltato le nostre parole che, come spesso accade, suscitano interesse e curiosità. Grazie al clima cordiale che il locale infonde, ragazzi e ragazze si sono soffermati a parlare con noi e a discutere sulle loro problematiche; non dimentichiamo i problemi che i giovani studenti universitari, e non solo, affrontano ogni giorno per accedere a una società sempre più complessa. Vogliamo ringraziare Antonio, Pietro e Roberta che con gentilezza e affetto ci hanno accolto nel loro locale impegnandosi nel far sì che la serata riuscisse al meglio e un ringraziamento anche

Enrico Campedelli

miche da parte dell’opposizione e di malumori e musi lunghi anche interni al Pd.

Ma Campedelli non se ne cura ed è convinto di poter portare in Regione la sua

Il Barattolo in Borgo San Pietro a Bologna

esperienza accumulata in due legislature come sindaco di Carpi e, prima ancora, Verde I miei pensieri sono circondati da te, colore mio. Ogni volta che chiudo gli occhi ti vedo verde, ovunque mi giri, ti vedo. I bambini ti usano sempre nel dipingere i prati. Ora la mia porta è verde, le finestre son verdi. È verde anche la penna che scrive di te su questo foglio. Sei tu che guidi la mia mano in questa verde prigione ma rimani il mio colore, sei tu il verde della mia speranza, dei miei sogni di libertà. Katia Siamo tutti uguali Sono qui a raccontare il mio presente che condivido con altre persone diverse, diverse

come consigliere comunale. “Innanzitutto ringrazio Palma Costi per la sua scelta. Detto questo c’è un problema di ruoli. La Giunta propone le cose e il Consiglio ha il compito di controllare e verificare l’operato di governo oltre che di proposta. Il doppio ruolo assessoreconsigliere poteva creare una sorta di conflitto d’interesse. Comunque sono tranquillo; siamo di fronte a polemiche di basso profilo e senza motivo. Chiacchiere da bar che rientrano nel gioco dell’anti-politica”. Adesso arriva in Regione con quali obiettivi? Quali saranno le sue priorità? “Innanzitutto arrivare in fondo alla ricostruzione

post-terremoto in tutta l’area del cratere. Molte cose sono state fatte dalla Regione ma credo occorra una spinta ulteriore. E poi seguirò i temi legati all’economia, dal distretto del tessile di Carpi al biomedicale di Mirandola, oltre alla riorganizzazione sanitaria dell’area che sta coinvolgimento molte strutture ospedaliere. Ci sono molte cose da fare e credo che la mia passata esperienza amministrativa potrà essere utile. Il mio impegno sarà a 360 gradi e poi è vero che non si può piacere a tutti, ma a tutti garantisco che, come sempre, cercherò di dare il massimo”. Pierluigi Senatore

per cultura, età e religione. Una sola cosa ci accomuna, la detenzione. Ho fatto molta fatica ad accettare ciò che mi è accaduto, mi sono presa le mie responsabilità. Non sto bene e fatico a muovermi , non ho energie, ma ciò nonostante cerco di reagire e faccio di tutto per essere all’altezza dei compiti a me assegnati. Ciò non mi scoraggia, anzi mi fa capire chi sono in realtà. Il riscoprire me stessa mi piace, perché ero precipitata nel buio più cupo, carico di negatività e senza vie d’uscita. Ora capisco il vero senso della mia vita, che è quello di far di tutto per essere realmente me stessa, quello che ero da bambina.

Sono ancora in carcere insieme ad altri e ad altre, ai quali vorrei parlare del senso della vita, della dignità, del valore del rispetto. Qui dentro, però, spesso queste cose si dimenticano. Diamo valore a cose superficiali e le discussioni nascono sempre da banalità, ignorando il nostro essere profondo. Durante il mio percorso rieducativo ho ritrovato queste cose che avevo dimenticato, le cose che mi diceva mia madre. Tornare a far parte di questa società, questo è il mio obiettivo, come donna, come madre, come amica e sorella per tutti coloro che lo vorranno. Cella 8 Il gruppo di lavoro della sezione femminile della Casa Circondariale S.Anna di Modena (dal progetto di laboratorio espressivo d’Arte e di Danzamovimentoterapia proposto e realizzato da ArServizi di Carpi e promosso dall’associazione Gruppo Carcere-Città di Modena) rinnova l’invito a partecipare a questa rubrica con pensieri, articoli o lettere indirizzate a: info@arservizi.org

a Francesca Loiacono e a Francesco Mele per la preziosa collaborazione. Stefano, Cristina, Camilla, tutte le ragazze del S. Anna e tutti coloro che sono stati con noi quella sera. Un buco nero La mia vita è sempre stata un buco nero. In questo momento è addirittura nerissimo. Sto soffrendo tantissimo. Non ce la faccio più, non vedo vie d’uscita, non c’è nessuno che mi possa aiutare. Tengo duro, tengo tutto dentro di me, c’è solo cattiveria. Intorno sono amici o nemici? Mi fido sempre troppo di tutti: grazie a ciò, sono finita qui dentro, a soffrire, sola, come un cane alla catena. Ma quando finirà tutto questo? Simo65

Nel ricordare i fatti di venerdì 13 novembre, le ragazze del gruppo del carcere S.Anna di Modena si stringono in un abbraccio per tutti coloro che soffrono e per coloro che non potranno mai più confrontarsi e portare ricchezza a questa nostra umanità. Viva la pace!

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Il poliambulatorio medico Villa Richeldi si apre ulteriormente alla città, alla bellezza e al talento. L’idea, nata dalla passione per l’arte del dottor Marco Pignatti, è quella di coniugare piacevolezza e cura. Arte e salute. “Abbiamo a disposizione una villa straordinaria, elegante e dal notevole interesse storico a due passi dal centro: perché non trasformarne la sala d’attesa, ampia e luminosa, in una piccolissima galleria d’arte? Il nostro obiettivo, grazie al sostegno dell’ amministratore Antonio Po e del direttore sanitario dottoressa Paola Benedetti, è quello di dare la possibilità ai tanti artisti locali, in modo particolare a giovani o emergenti, di esporre gratuitamente le loro opere, pittoriche o fotografiche”. A inaugurare lo spazio e a far da madrina ai più giovani è l’acquerellista carpigiana Rosella Tagliavini, allo stesso tempo curatrice culturale dell’iniziativa organizzata in questo piccolo gioiello cittadino”. “Ci sono voluti molto impegno e molta strada per

Il poliambulatorio medico Villa Richeldi si apre ulteriormente alla città, alla bellezza e al talento. L’idea, nata dal dottor Marco Pignatti, è quella di coniugare arte e salute

Il bello che fa bene

Marco Pignatti

Rosella Tagliavini

acquisire la tecnica, per muovere il pennello, per domare l’acqua e il colore che vanno dove vogliono.

Così - commenta Rosella Tagliavini - adesso i miei acquerelli possono andare in giro a farsi vedere, abbastanza modesti da non scomodare giudizi alti di arte, abbastanza piacevoli

da procurare un moto di serenità nella loro leggibilità. Sono fiori, paesaggi, impressioni, sono la piacevolezza del gesto e della pennellata, l’irripetibilità del risultato, l’im-

pronta del gusto per il colore e la gioia del risultato. Sono fatti per tenere compagnia, anche per riempire la parete con una finestra inesistente, per alleggerire l’aria. Per

INDIO

Cantautore e Musicista Argentino presenta Il suo nuovo progetto:

AperiMusic Finalmente qualcosa di diverso Un locale assolutamente nuovo nel suo genere vieni a gustare un ottimo apericena Indio vi accompagnerà con la sua musica, nel cuore dell’America Latina Ogni Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato e Domenica dalle ore 18:30 In Via dei Trasporti 4/A Fossoli di Carpi. Indio vi aspetta nella sua casa con il piacere del buon cibo e della coinvolgente musica dal vivo.

“El Muchacho”

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Mi casa,

Tù casa...Nuestra casa!

questo stanno bene anche nella sala d’aspetto di Villa Richeldi ad alleviare l’attesa di una visita o di un esame”. Uno spazio libero, aperto a tutti coloro che vorranno, con discrezione, scoprirne i tesori, ogni giorno dalle 9 alle 19. “Vorremmo riunire e condensare il talento del nostro territorio in questo nuovo spazio”, sorride il dottor Pignatti. Ogni artista esporrà per circa un mese per poi cedere il passo al successivo e così via. “Ciascuno avrà poi la possibilità di presentarsi al pubblico durante un momento informale, qui in villa”, conclude il dottor Pignatti. Al vernissage della mostra, previsto per lunedì 30 novembre, alle 19, sarà presente anche l’artista e arteterapeuta carpigiana Maria Teresa Cardarelli che intratterrà i presenti sul tema: Il bello che fa bene. La cittadinanza è invitata a partecipare. Jessica Bianchi


Non c’è pace per i dipendenti dell’Azienda Usl di Modena. E mentre l’Ausl minimizza sugli eccessivi carichi di lavoro cui sono sottoposti medici, infermieri e operatori sociosanitari, i sindacati sono sul piede di guerra. Motivo del contendere? L’interruzione della trattativa in corso sull’organizzazione del lavoro. Grazie al tentativo di conciliazione messo in atto dalla Prefettura, sindacati e Ausl hanno calendarizzato un incontro il 25 novembre

“All’Ospedale di Carpi ci sono 40 precari (30 infermieri e 10 Oss) e corrispondono al numero che manca all’organico”, spiega il sindacalista della Cisl, Livio Lomartire

Strada in salita per Oss e infermieri proprio mentre andiamo in stampa. “L’intervento della Prefettura ci ha consentito di riaprire il confronto, che era stato interrotto dall’Ausl in un momento in cui risulta, invece, urgente ragionare sulla riorganizzazione del lavoro sulla base della piattaforma approvata dai lavoratori nelle assemblee”. Da tempo i sindacati denun-

ciano gli eccessivi carichi di lavoro degli operatori. “Da gennaio ad agosto di quest’anno sono state richieste ed effettuate 300mila ore di straordinario, corrispondenti al lavoro ordinario annuale di 200 operatori”. A complicare lo scenario l’entrata in vigore della legge n.161/2014 che impone il rispetto di undici ore di ripo-

so tra un turno e l’altro e un massimo di 48 ore di lavoro settimanali. Il tutto (dice la legge) senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, ma attraverso la riorganizzazione dei servizi. Nel 2015, tra pensionamenti e dimissioni l’Ausl perde 178 unità, di cui 50 tra la dirigenza (medica e non) e 128 unità tra infermieri, ostetriche,

tecnici della prevenzione, di laboratorio e di radiologia, operatori socio-sanitari, educatori e personale amministrativo. Di questi 178, 27 posti (personale amministrativo) non saranno sostituiti. Altri 101 saranno coperti con assunzioni a tempo determinato, mentre saranno solo 20 quelle a tempo indeterminato: 14 infermieri,

3 tecnici della prevenzione, due di radiologia e uno della riabilitazione psichiatrica. Attualmente in azienda sono presenti 270 lavoratori precari che con questo piano occupazionale non vedono nessuna prospettiva di stabilizzazione. “All’Ospedale di Carpi ci sono 40 precari (30 infermieri e 10 OSS) e corrispondono al numero che certamente manca all’organico”, ci spiega il sindacalista della Cisl, Livio Lomartire. La strada è ancora decisamente in salita.

L’Emilia Romagna è rimasta la sola regione del Belpaese a non rimborsare l’immunoterapia per i pazienti allergici e asmatici. A lanciare l’allarme è Massimo Alfieri, presidente di Federasma e Allergie onlus

Una inaccettabile disparità di cura

L’incidenza delle patologie allergiche si è dimostrata in costante aumento sino a interessare il 20% della popolazione italiana. Si tratta di patologie croniche dai rilevanti costi sociali e umani e che hanno ricadute importanti sulla spesa sanitaria in termini di farmaci e ricoveri ospedalieri. Nel 2015 l’Aifa, Agenzia italiana del farmaco ha classificato in Classe A due farmaci specifici per l’allergia alle graminacee e ormai tutte le regioni italiane hanno emanato delle delibere per il rimborso di tali farmaci. Tutte, tranne la nostra. L’Emilia Romagna è infatti rimasta la sola regione del Belpaese a non rimborsare l’immunoterapia per i pazienti allergici e asmatici e se non arriverà entro gennaio la delibera che inserisce questi farmaci nel prontuario regionale, passo obbligatorio dopo l’approvazione dell’Aifa, circa quattromila persone saranno condannate a ricadute, effetti collaterali gravi e a un netto peggioramento della qualità della loro vita. A lanciare l’allarme è Massimo Alfieri, presidente di Federasma e Allergie onlus. “L’immunoterapia allergene-specifica è riconosciuta dall’Oms come unica terapia in grado di modificare favorevolmente il naturale decorso della malattia allergica - spiega Alfieri e, di conseguenza, per noi è fondamentale che venga presa in carico dal Servizio Sanitario Nazionale anche in virtù del suo costo importante. Noi, naturalmente, non ci arrendiamo e continueremo a sollecitare una regione virtuosa come l’Emilia Romagna affinché recepisca la direttiva dell’Aifa. L’altro fronte sul quale siamo impegnati è far sì che anche altri allergeni per i quali l’immunoterapia potrebbe costituire una risposta efficace vengano riconosciuti dall’Agenzia

del farmaco”. Un ciclo di terapia costa cirTutte le regioni ca 350 euro e in tutta la redevono assicugione sono 4.000 i pazienti rare il medesiche potrebbero averne bimo trattamento ai propri sogno: un costo importante cittadini, “per che, soprattutto in questo tale motivo ab- momento di crisi economibiamo inviato ca, impatta fortemente sul una lettera alle bilancio delle famiglie, le istituzioni per quali potrebbero essere cochiedere quali siano le mostrette a rinunciarvi:“stiativazioni per mo parlando di costi imporcui in questa tanti che non tutte le tasche regione i papossono permettersi”. zienti allergici debbano sostenere i costi della terapia – permettersi. Inoltre - conprosegue Massimo Alfieri clude Alfieri - la delibera – una discriminazione che deve essere approvata riteniamo inaccettabile”. entro gennaio perché, per Un ciclo di terapia costa quanto concerne le gramicirca 350 euro e in tutta nacee, l’immunoterapia la regione sono 4.000 i per essere efficace deve pazienti che potrebbero iniziare quattro mesi prima averne bisogno: un costo del periodo pollinico che importante che, soprattutto va da marzo ad aprile. Siain questo momento di crisi mo già in ritardo e, vorrei economica, impatta forribadirlo, le conseguenze temente sul bilancio delle legate al mancato ricorso famiglie, le quali potrebbe- a tale approccio terapico, ro essere costrette a rinuncomportano costi ben più ciarvi: “stiamo parlando onerosi per l’intera colletdi costi importanti che non tività”. tutte le tasche possono Jessica Bianchi

inquinamento e modificazione dell’ospite sono fattori che fanno registrare un aumento nell’incidenza delle allergopatie come spiega la dottoressa Eleonora Savi

La parola all’esperto Alla dottoressa Eleonora Savi, allergologa chiediamo: in che cosa consiste l’immunoterapia allergene-specifica? “L’immunoterapia allergenespecifica è un trattamento desensibilizzante che consiste nella somministrazione a un paziente riconosciuto allergico a un allergene, nel caso specifico al polline delle graminacee, il polline stesso. Una somministrazione quotidiana, per quattro mesi prima della stagione del polline e due/tre mesi durante la stagione stessa: il sistema immunitario, abituandosi alla presenza dell’allergene, induce una risposta di tolleranza e non più aggressiva di allergia”. Tale approccio terapico è valido solo per il polline o anche per altri allergeni? “L’immunoterapia allergene-

specifica esiste per diversi allergeni, dai pollini agli acari, alle muffe. La novità di quest’anno però riguarda la classificazione in Classe A, da parte dell’Agenzia italiana del farmaco, di due farmaci specifici in compresse per l’allergia alle graminacee: un risultato importante ottenuto grazie ai numerosi studi che ne hanno dimostrato l’efficacia nel miglioramento dei sintomi durante la stagione pollinica, dopo tre anni di trattamento, e il conseguente ridotto ricorso da parte dei pazienti a farmaci antistaminici e cortisone”. Si registra un aumento nell’incidenza delle patologie allergiche? Se sì a cosa è imputabile tale trend di crescita? “Esiste certamente un aumento nell’incidenza delle allergopatie e, soprattutto,

una manifestazione clinica più importante. Tale peggioramento è imputabile perlopiù a due fattori: l’inquinamento che, caricando le particelle polliniche di pm10 e polveri sottili, le rende maggiormente irritanti e penetranti e capaci quindi di stimolare ancor di più la risposta immunitaria. A ciò si aggiunge la modificazione dell’ospite: pare infatti che un’abitudine di vita igienica, paradossalmente, porti il sistema immunitario ad attivarsi maggiormente verso gli allergeni poiché meno stimolato da virus e batteri. E’ infatti indubbio che oggi ci ammaliamo meno: siamo vaccinati, prendiamo antibiotici e, di conseguenza, il nostro sistema immunitario deve combattere meno le infezioni”. J.B.

Eleonora Savi

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Dopo la laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Francesca Bisi, carpigiana classe 1986, ha iniziato subito a lavorare presso il Dipartimento di Ingegneria “E. Ferrari” di Modena tramite una borsa di studio, al termine della quale ha ottenuto un posto per il Dottorato di Ricerca che l’ha portata a studiare nella cittadina belga di Ghent, capoluogo delle Fiandre orientali. “Nell’ambito del mio Dottorato che sto svolgendo in collaborazione con un’azienda biomedicaleha raccontato Francescaho scelto di approfondire l’ambito dei miei studi in Belgio, dopo aver conosciuto, durante un convegno, il gruppo di ricerca dell’Università di Ghent, che è impegnato in attività estremamente innovative e molto affini a quelle del mio progetto di ricerca: gli idrogeli, ovvero materiali in grado di assorbire acqua”. Di cosa ti sei occupata nello specifico? “Mi sono occupata di tecniche di prototipazione rapida applicate agli idrogeli per la preparazione di scaffolds biocompatibili, ovvero strutture 3D che possono essere utilizzate tra l’altro per la crescita cellulare e la rigenerazione dei tessuti. La prototipa-

zione rapida e la stampa 3D sono tra le tecnologie di lavorazione delle materie plastiche a oggi più studiate. La possibilità di ottenere strutture 3D all’interno delle quali le cellule possono crescere e svilupparsi, creando dei veri e propri tessuti, è una delle tematiche più attuali nella ricerca biomedicale e farmaceutica; la visione più “futuristica” in questo ambito è la possibilità di creare organi artificiali Il gruppo con cui ho lavorato si chiama PBM Group (Polymer Chemistry and Biomaterials Group), e conta circa una trentina tra dottorandi e post dottorandi coordinati dal professor Peter Dubruel. E’ stata un’esperienza molto positiva sotto tutti i punti di vista: professionale per l’altissimo livello di ricerca ma anche personale per aver avuto l’opportunità di conoscere persone brillanti, aperte e disponibili”. Avevi avuto altre esperienze all’estero prima di questa? “Nel 2010 ho vissuto a Vienna per 6 mesi nell’ambito del progetto Erasmus. All’epoca avevo lavorato in un laboratorio di ricerca presso il Dipartimento di Chimica della capitale austriaca per la redazione della mia tesi di laurea. Il progetto di cui mi ero

Grande emozione per il Coro Gospel Soul di Carpi, chiamato a cantare nel weekend del 14-15 novembre nella Basilica per eccellenza: San Pietro in Vaticano. La Corale ha accompagnato la Santa Messa delle 17, dopo essere stata invitata da un’agenzia di organizzazione eventi di Roma, conosciuta lo scorso maggio, in occasione del concerto-incontro col coro australiano Bel a Cappella avvenuto nella Chiesa di S. Croce. Ad Alessandra Guerrini, presidente del Coro Gospel Soul chiediamo: come vi siete preparati per l’evento? “Il responsabile della Cappella Musicale del Vicariato Vaticano ci ha mandato una lista di canti approvati. Il nostro coro ha scelto tra questi dei brani polifonici di antichi spirituals, come ad esempio Hear my prayer di Moses Hogan. E’ stata una bella occasione di approfondimento musicale, e da ottobre ci siamo dedicati con entusiasmo allo studio di questi brani a quattro voci”. Che effetto vi ha fatto partecipare a questa messa a distanza di poche ore dai tragici attentati di Parigi? “Siamo partiti per Roma

IL CORO GOSPEL SOUL DI CARPI HA CANTATO NELLA BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANO PER ACCOMPAGNARE LA MESSA DEL POMERIGGIO

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LA 29ENNE CARPIGIANA FRANCESCA BISI È REDUCE DA UN PERIODO DI RICERCA IN BELGIO, PRESSO IL D

Da Carpi a Ghent: la ricerca non Francesca Bisi

Anime soul in Vaticano

la mattina del 14 novembre. Durante il viaggio in pullman abbiamo vissuto emozioni contrastanti: da un lato la gioia per quello che avremmo fatto, e dall’altro la tristezza nel continuare a leggere le notizie che arrivavano da Parigi. Nell’omelia è stato fatto chiaro riferimento a quello che era successo. Di fronte a fatti così gravi, che non si comprendono con la ragione, il ritrovarsi insieme in un momento spirituale e di condivisione ci ha dato anno XVI - n. 44

conforto. Spesso la musica sa essere fonte di aiuto e consolazione. Alcuni di noi hanno espresso il desiderio di dedicare i nostri canti alle persone che erano morte la sera precedente, e tutto il coro si è associato a questo intento”. Che aria si respirava in Vaticano, e in generale a Roma, il giorno dopo la strage inFrancia? “C’era un po’ di tensione e maggiore attenzione nei controlli, soprattutto per entrare in Basilica e nei punti

più frequentati della città, ma non abbiamo rilevato timori particolari nei turisti”. Avete tenuto un concerto anche nella chiesa anglicana di S. Paolo. Come è andata? “Domenica 15 alle 18:30 abbiamo tenuto un concerto gospel in questa chiesa straordinaria per l’acustica e i mosaici di cui è quasi interamente ricoperta. La chiesa era gremita di persone di tutte le nazionalità-, è stata una serata indimenticabile. Ci ha accompagnato al pianoforte

il Maestro Paolo Andreoli, e ci ha diretto come sempre la nostra direttrice Grazia Gamberini. Il suono all’interno di questa cornice magica ha fatto sì che tutto sembrasse facile e naturale. Credo sia stato uno dei più bei concerti della storia del Gospel Soul”. Quali altri eventi avete in programma? “Il mese di dicembre è per noi il periodo più intenso dell’anno. Per chi volesse seguirci gli appuntamenti sono tutti sul nostro sito www.gospelsoul.net. Oltre ai concerti fuori città, saremo a Carpi in due giornate: sabato 19 dicembre, alle 16, di fronte al Municipio insieme ad altre corali carpigiane e martedì 22 dicembre dalle 21 per il nostro tradizionale Concerto di Natale presso la chiesa di San Bernardino Realino. In questa occasione canteremo insieme al Gospel Soul Junior, per un totale di più di 60 coristi. Sarà una serata di beneficenza a favore della scuola materna Le Chiocciole di Carpi”. Chiara Sorrentino

occupata allora è completamente diverso rispetto a quello a cui mi sto dedicando adesso, ma credo che sia stata proprio questa esperienza ad avermi fatto capire che dopo la laurea avrei voluto proseguire con il Dottorato”. Oltre al lavoro, cosa ti è piaciuto della tua vita a Ghent? “Gli aspetti positivi di Ghent sono molteplici. Innanzitutto è un grande polo universitario - l’Ateneo conta circa 41.000 iscritti che corrispondono ai 2/3 della popolazione di Carpi - e per questo si è immersi in un ambiente dinamico, stimolante e di respiro internazionale. Nonostante le sue grandi dimensioni, Ghent è anche una città a misura d’uomo, ma allo stesso tempo molto attiva, oltre a essere intrisa di storia e cultura”. Quali differenze hai riscontrato nel fare ricerca in Italia e in Belgio? “Le differenze esistono. Il fatto che il Belgio sia tra i Paesi europei che investono maggiormente nella ricerca si percepisce sopratutto nei progetti che vengono sviluppati e che riguardano tematiche attuali e di forte impatto

La storica università parigina Sorbona rappresenta per molti studenti di tutto il mondo non solo una tappa importante nella propria carriera universitaria, ma un sogno che si realizza: studiare nell’ateneo che ha ospitato grandi menti del passato, che è stato testimone di rivoluzioni, cambiamenti, proteste e, soprattutto, è stato patria di cultura e tradizione per secoli. Anche la studentessa carpigiana Giulia Marrone, classe 1992, ha subito il fascino della prestigiosa università situata nel cuore del quartiere latino di Parigi, e ha deciso di trascorrere lì un anno accademico. “Sono iscritta al terzo anno del corso di Laurea in Scienze della Cultura - ha raccontato Giulia - e da settembre mi sono trasferita a Parigi per studiare presso l’Universitè Paris 1 Pantheon Sorbonne nell’ambito del progetto Erasmus, a cui sono stata ammessa dopo aver superato alcuni colloqui. La Sorbona è uno degli atenei più antichi e importanti d’Europa e il pensiero di farne parte e sedermi tra i banchi in cui secoli prima sedettero personalità come Tommaso d’Aquino, Honorè de Balzac, Claude

“Il fa esi eu gio cepis ti che rig ed La rigid d c bor rag Ino un do spet

LA 23ENNE A PARIG LA SORBONA

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sviluppano progetti validi, anche se le prospettive sono diverse. In Italia non è una novità che gli atenei siano “chiusi” e che venga scientifico. “Mi tengo aperta a riconoLa gerardiverse opportuni- sciuto chia dei tà. Sogno di poter poco ruoli è meno spazio ai continuare a fare giovani rigida e ciò ricerca che per me ricercapermette di sentirsi dav- non è solo un lavoro tori. Se è vero parte di ma è prima di tutto vero che un gruppo possono una passione. Sto si coeso in cui ottenere investendo tanto assegni di ciascuno nella mia formazione ricerca ancollabora condividen- e spero di avere altre che per dido idee per soddisfazioni per versi anni, il raggiuntutto l’impegno che bisogna gimento di ammetteci sto mettendo”. re che le traguardi. L’imporopportunitanza del lavoro di squadra tà di crescita nella carriera all’estero viene decisauniversitaria sono pochismente più valorizzata. sime. Negli ultimi anni Inoltre, anche per quanto stiamo però assistendo a riguarda lo stipendio c’è un un leggero cambiamento grande divario: in Belgio, di rotta nell’ambito azienin media, per un Dottoradale, nel senso che sempre to si percepisce quasi il più imprese valorizzano il doppio rispetto a quello percorso di Dottorato veche spetta in Italia con una dendolo come un momento borsa di studio ministeriadi alta specializzazione e le. In Belgio, come in altri formazione”. Paesi stranieri, si trovano Nel futuro dove ti vedi? maggiori possibilità di la“Sogno di poter continuare voro e ci sono più aziende a fare ricerca che per me con reparti interni dedicati non è solo un lavoro ma è alla ricerca sperimentale prima di tutto una passioper chi vuole spostarsi dal ne. Sto investendo tanto mondo accademico a quel- nella mia formazione e lo dell’industria. spero di avere altre soddiTuttavia, anche in Italia ci sfazioni per tutto l’impesono atenei di eccellenza gno che ci sto mettendo”. e gruppi di ricerca che Chiara Sorrentino

DIPARTIMENTO DI CHIMICA DELL’UNIVERSITÀ DI GHENT

n ha confini

atto che il Belgio sia tra i Pauropei che investono magormente nella ricerca si persce soprattutto nei progete vengono sviluppati e che guardano tematiche attuali di forte impatto scientifico. a gerarchia dei ruoli è meno da e ciò permette di sentirsi davvero parte di un gruppo coeso in cui ciascuno collara condividendo idee per il ggiungimento di traguardi. oltre in Belgio, in media, per n Dottorato si percepisce il oppio rispetto a quello che tta in Italia con una borsa di studio ministeriale”.

ENNE CARPIGIANA GIULIA MARRONE DA SETTEMBRE SI È TRASFERITA GI PER STUDIARE STORIA E SCIENZE UMANE ALLA PRESTIGIOSA UNIVERSITÀ SORBONA

Studiare alla Sorbona un sogno”

Giulia Marrone

Sono gli animali salvati dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena, i protagonisti del calendario 2016 in vendita presso la Libreria Mondadori di Carpi al costo di cinque euro

Animali protagonisti Sono gli animali salvati dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena, i protagonisti del calendario 2016 in vendita in diverse edicole di Modena e presso la Libreria Mondadori di Piazza Martiri a Carpi al costo di cinque euro. Le immagini del calendario, infatti, riguardano esemplari salvati tra cui diversi rapaci, oppure ospiti del Centro in via Nonantolana 1217. Il calendario finanzia l’attività dell’associazione per il salvataggio e la cura degli animali selvatici in difficoltà che viene effettuata sulla base di una convenzione con la Provincia di Modena. All’interno del calendario, inoltre, sono riportati una

serie di consigli utili sulle piccole attenzioni che possono salvare la vita di un animale: dalla cura del proprio giar-

dino, rispettando la fauna selvatica, ai comportamenti da tenere quando si avvista un animale ferito.

Sabato 28 novembre appuntamento con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

Dona un alimento anche tu!

Sabato 28 novembre si terrà in tutta Italia, Carpi compresa, la diciannovesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare. I volontari all’interno dei vari supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione: verranno distribuiti alle strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza) che aiutano circa 1.560.000 persone bisognose in Italia, di cui quasi 135mila bambini fino a 5 anni. Le donazioni di alimenti ricevute in quel giorno andranno a integrare quanto il Banco Alimentare recupera grazie alla sua attività quotidiana, combattendo lo spreco di cibo. Oltre 4 milioni di persone in Italia soffrono di povertà alimentare, come ci ha ricordato Papa Francesco nell’udienza dedicata alla rete di carità del Banco Alimentare: “la fame oggi ha assunto le dimensioni di un vero scandalo che minaccia la vita e la dignità di tante persone. Ogni giorno dobbiamo confrontarci con questa ingiustizia, in un mondo ricco di risorse alimentari, grazie anche agli enormi progressi tecnologici, troppi sono coloro che non hanno il necessario per sopravvivere. Ma tutti possono fare qualcosa”.

Bernard e Levi-Strauss mi sembra un sogno e soprattutto un privilegio. Il mio contratto ha una durata di sei mesi ma ho già portato avanti la domanda a entrambi gli atenei di poter proseguire gli studi qui a Parigi per tutto l’anno accademico”. Come è stato l’impatto in questa rinomata università? “L’organizzazione sia pedagogica che amministrativa è totalmente diversa rispetto a quella italiana. La scelta dei corsi da frequentare è molto più ampia ed è possibile sceglierli in base ai propri interessi. Per ogni materia, oltre alle lezioni frontali, sono offerti corsi di approfondimento accompagnati da lavori di gruppo che portano a una valutazione parziale che contribuisce a fare media con la votazione finale degli esami. La vita accademica qui è tanto dura quanto appagante: è un’università con molte aspettative e quindi c’è molto da studiare, ma l’ambiente permette di lavorare bene e sentirsi a proprio agio. Lo studente straniero è seguito in tutto e per tutto tramite associazioni interne all’ateneo che offrono un solido appoggio ai ragazzi. Siamo

tantissimi stranieri provenienti da tutto il mondo ed essendo sulla stessa barca ci aiutiamo tanto reciprocamente. Oltre all’università è estremamente stimolante l’opportunità di conoscere persone di culture diverse: ho fatto amicizia con ragazze e ragazzi francesi, tedeschi, spagnoli e colombiani che considero miei compagni d’avventura. E’ impagabile parlare in lingue diverse e imparare ogni giorno qualcosa di nuovo su altre culture”. Cosa ti piace della tua vita a Parigi? Il tuo futuro lo vedi lì? “Parigi è una città che ha tutto da offrire a noi giovani ed è un ottimo trampolino di lancio. Una volta presa la laurea il mio desiderio è quello di proseguire con gli studi ed entrare nell’ambito dei Beni Culturali, unendo alle conoscenze storiche lo studio delle bellezze artistiche e culturali. A tale scopo ho considerato vari atenei italiani ma la proposta formativa qui a Parigi e in altri paesi europei è davvero molto allettante, per cui sto seriamente considerando l’idea di proseguire gli studi all’estero”. Quindi il tuo desiderio è di lavorare nell’ambito

“Per ogni materia, oltre alle lezioni frontali, sono offerti corsi di approfondimento accompagnati da lavori di gruppo che portano a una valutazione parziale che contribuisce a fare media con la votazione finale degli esami”. storico-artistico? “Esattamente e trasmettere agli altri la grande passione per queste due materie così come mi è stata trasmessa dai nonni Amos e Vanda che hanno vissuto in prima persona il dramma della grande guerra. Passando gran parte della mia infanzia sotto la loro cura ho ascoltato tante volte i loro racconti e le loro esperienze di vita, alimentando la mia voglia di approfondire gli eventi che sono accaduti e sviluppando il mio senso critico. Intanto però voglio assorbire il massimo da questa esperienza che sto vivendo a Parigi, per portarla a termine nel miglior modo possibile”. Chiara Sorrentino

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dĂ il benvenuto a

Le Gallerie Shopping Center Via Modena Carpi, 290 - Appalto di Soliera (MO)

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La parrocchia di Panzano ha festeggiato il ritorno di don Marino Mazzoli in quella che è stata la ‘sua’ parrocchia dal 2002 al 2008 prima di venire inviato dal vescovo monsignor Cavina in quel di Vallalta e, successivamente, a Mortizzuolo. Il suo ritorno a Panzano è stato accolto con calore e affetto dai parrocchiani che ne hanno sempre apprezzato le doti di umanità, disponibilità e servizio nei confronti delle famiglie e dei 700 abitanti della frazione. Il vescovo lo ha anche incaricato dell’assistenza spirituale delle strutture sociali, ricreative e scolastiche del Nazareno. Il ritorno di don Marino a Panzano, che fa parte dell’Unità pastorale di Santa Croce e Gargallo, ha coinciso con la partenza di don Ajith, il sacerdote indiano del Kerala che ha retto la parrocchia dal 2008 sino a oggi e che torna nel suo Paese asiatico richiamato dal suo vescovo in

L ’angolo di Cesare Pradella Il ritorno a Panzano di don Marino

Don Marino Mazzoli

quanto sacerdote ‘fidei donum’. Prima di far ritorno in India don Ajith frequenterà un corso di studi di approfondimento in una Congregazione religiosa di Bologna. E, prima della sua partenza, ha avuto parole di ringraziamento per la comunità locale per come lo ha accolto e accompagnato nel suo cammino pastorale. Nel corso della sua prima celebrazione domenicale don Marino, dal canto suo, ha potuto rivedere i suoi vecchi parrocchiani e i bambini battezzati che ora sono cresciuti e frequentano il catechismo, ma ha anche visto, con dolore, la chiesa ancora chiusa e inagibile a causa del terremoto e proprio nell’anno in cui si ricorda il quarto centenario della sua costruzione. Chiesa che, seppure modesta, contiene pregevoli opere come la Pala che contorna l’immagine della Madonna delle Grazie e un quadro raffigurante la presentazione di Gesù al Tempio.

La fondatrice di Time for life, Elisa Fangareggi, insieme alle compagne Alice e Sonia, è stata ospite dei Lions club di Carpi

Quando salvi una vita salvi il mondo intero

Il motto che guida l’azione umanitaria delle giovani volontarie modenesi della Fondazione Time for life è: Quando salvi una vita salvi il mondo intero. In modo particolare la loro attività si rivolge ai più piccoli, laddove l’infanzia è negata e abbandonata a se stessa, Time for Life c’è. La fondatrice modenese Elisa Fangareggi, insieme alle compagne di avventura Alice e Sonia, è stata ospite dei Lions club di Carpi per spiegare in cosa consiste il progetto umanitario e in quali paesi opera. “Siamo una piccola Unicef – spiega Elisa Fangareggi – ma noi operiamo direttamente sul posto, non deleghiamo ad altri, né inviamo soldi o generi di prima necessità. Il contatto coi bambini lo curiamo direttamente quando ci rechiamo periodicamente sempre negli stessi villaggi in modo da creare

Elisa Fangareggi

un legame anche affettivo con questa umanità dimenticata e bisognosa”. Attiva in Benin, Kenia, Romania, Nepal e Nicaragua, Time for Life assiste bambini soli o abbandonati che hanno bisogno di cure, grazie al sostegno e alla generosità

di parenti, amici ed enti che contribuiscono alle spese di viaggio ma anche alla raccolta di medicinali e capi di abbigliamento. “Non andiamo all’avventura – ha spiegato Elisa – come è successo e succede a tante volontarie italiane

spesso rapite. Noi viaggiamo d’accordo e d’intesa col Ministero degli Esteri e, dunque, con i consolati italiani di quelle località coi quali siamo in costante contatto telefonico giornaliero e sanno sempre dove siamo”.

In che “In Benin e Nica- denutrizione, condizioni ragua esistono emarginazione e versano i abbandono. Siterribili forme di bambini a tuazioni disperacui prestate schiavitù infan- te al limite della tile con bambini sopravvivenza soccorso? “Terribili. In costretti a lavori che noi cerchiaBenin e in pesantissimi e mo di alleviare Nicaragua posto, non pericolosi. In Ro- sul esistono fortogliendo quei mania, Nepal e bambini dalla me di schiain Siria abbiamo loro terra o ai vitù infantile con bambini assistito a situa- loro genitori, costretti zioni di degrado, che non si sa a lavori nemmeno se denutrizione, pesantissimi esistano”. emarginazione Il presidente del e pericoe di abbandono. Lions club carpi losi, come spaccare Situazioni dispe- Host, Roberto pietre con rate al limite del- Andreoli, ha martelli che il tocla sopravvivenza concluso fatalmente cante incontro che noi cerchia- con le volonfiniscono mo di alleviare tarie modenesi anche sulle mani con sul posto”. annunciando traumi difche il consiglio ficilmente curabili in quei direttivo deciderà come sopaesi. In Romania, Nepal stenere la fondazione nella e in Siria, abbiamo assistito sua meritoria attività. a situazioni di degrado, Cesare Pradella

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Nudi sotto il sole ai bordi di una piscina. Queste le prime immagini di A bigger splash di Luca Guadagnino, tornato a Venezia, in concorso, dopo Io sono l’amore nel 2009. Anche quest’anno il suo film non ha entusiasmato la critica, soprattutto per il finale. La vicenda raccontata è presa pari pari dal gioiellino dark di Jacques Deray, La piscina, che tanto successo ebbe nel 1969 per merito soprattutto della coppia sexy Alain Delon e Romy Schnaider e della giovanissima e provocante Jane Birkin. A sostituire quei divi troviamo altrettanti sex simbol contemporanei: Tilda Swinton nei panni di Marianne, cantante rock di enorme successo ma resa temporaneamente afona per i postumi di un’operazione alle corde vocali; Matthias Schoenaerts che impersona Paul, giovane fotografo documentarista, attuale fidanzato di Marianne; Ralph Fiennes è Harry, esuberante produttore discografico ed ex manageramante di Marianne; infine Dakota Johnson che sostituisce la Birkin nel ruolo di Penelope, la figlia appena diciassettenne di Harry, Lolita quanto basta per

In arrivo nelle sale cinematografiche A bigger Splash di Luca Guadagnino

Un tuffo nel passato

portare altro pepe nel quartetto. Tutto si consuma nel magnifico paesaggio di Pantelleria dove Marianne e Paul stanno trascorrendo un periodo di riposo in un fantastico dammuso dotato di piscina ai cui bordi è piacevole e naturale rilassarsi e fare l’amore senza bisogno di parole, data la convalescenza della cantante. A rompere la tranquilla vacanza arrivano Harry e la figlioletta e tutto cambia. Lui non sta zitto un minuto, si tuffa in continuazione

spogliandosi non solo fisicamente ma denudando ogni desiderio di riconquista di Marianne. Paul invece osserva, contempla, medita, ma non può non accorgersi degli sguardi e delle provocazioni della ragazzina che si fa passare per ventiduenne per neutralizzare ogni remora dell’affascinante amico del padre. Se qualcuno ricorda il film di Deray, sa benissimo come va a finire, ma trattandosi di una commedia a tinte noir non è il caso di proseguire nel

racconto della trama. Molto più interessante soffermarsi su questa operazione di remake realizzata con un cast internazionale in lingua inglese, stilisticamente modernissima, dove la macchina da presa si pone spesso dentro i personaggi a realizzare ripetute soggettive. Prevalgono i corpi sulle parole, il movimento sulla fissità dello sguardo. Con le modalità e gli stilemi propri della commedia, assistiamo a un gioco di potere tutto interno al quartetto, dove

ciascuno vuole prevalere sull’altro, dove l’amicizia sembra non venire mai meno ma camminare su un filo molto sottile. Su tutti il personaggio di Harry è il più simbolico: è il rock in persona, non solo per il mestiere che fa; è la trasgressione, la passione, la giovinezza, anche se ha passato i cinquanta. Proprio per questo il suo sforzo, la sua vivacità è mal sopportata dai suoi ospiti. Naturale contraltare a tanta irrequietezza è il silenzio (forzato) di Marianne. Espediente che, rivela il regista, è dovuto all’intuizione e alla proposta di Tilda Swinton. E occorre dire che il mutismo, aggiunge e non toglie valore al personaggio e all’interpretazione. L’aspetto attoriale è il maggior punto di forza del film, insieme a un paesaggio di ineguagliabile potenza e bellezza, stavolta molto meglio dell’originale Costa Azzurra. Un paesaggio che diventa protagonista nell’ospitare i sottili inseguimenti dei personaggi, esaltato dalla folgorante scelta cromatica della fotografia. La forza del

desiderio, l’istinto animalesco, il passato e il rimpianto sono i temi portanti di questo racconto a tinte forti che non meritava certo un epilogo farsesco, sottolineato anche dalla colonna sonora che, dopo i Rolling Stones, prende da Verdi le note di Falstaff, opera comica il cui assunto è “tutto il mondo è burla”. Ebbene concludere un noir con la maschera caricaturale di Corrado Guzzanti è parso fuori luogo - o fuori contesto - e tutto quello cui finora abbiamo assistito diventa quasi un altro film. A meno che, davvero, la vita sia effettivamente una farsa, come l’autore sembra voler affermare col suo finale tanto diverso e contraddittorio rispetto all’originale francese. Per il titolo, Guadagnino, dice di essersi ispirato a un celebre quadro del 1967 della pop-art di David Hockney, che a sua volta diede origine a un docu-film del 1975 di Jack Hazan. La storia del cinema è ricchissima di questi rimandi; d’altra parte in questo film possiamo trovare anche echi di grande cinema italiano, da Deserto rosso di Antonioni a Stromboli di Rossellini. Ma quelli non scherzavano affatto. Ivan Andreoli

CIAK MODA! Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda di Chiara Sorrentino

METAL DETECTOR Vestiti, pantaloni ed accessori luccicanti e dal finish iridescente per non passare inosservate. Il look metallizzato torna alla ribalta, e questa volta lo fa in grande per un autunno/inverno metallizzato dalla testa ai piedi. Da gran soirée, l'abito lungo di Michael Kors con maniche a sbuffo in oro metallizzato ricorda la carta scintillante di un famoso cioccolatino. Per un look fresco ma raffinato il minidress di Valentino è stampato e metallizzato nei toni dell'oro e del rosso, ed è perfetto indossato con décolléte rosse e pochette oro. Elegante per la mise da sera il vestito al ginocchio di Chi Chi London ha ricami floreali metallizzati su uno sfondo blu. Effetto crepato nei toni dell'argento per la blusa ampia firmata Karen by Simonsen con vita stretch. Sono in tessuto morbido color oro e con profili a contrasto i pantaloni di Banana Republic: trendy e versatili. Anche se è color oro la borsa a tracolla di Moschino è l'ideale per il look casual ed informale da giorno indossata con un paio di skinny jeans o di pantaloni neri. Cos sceglie il rosa per la sua maglia in jersey spalmato effetto metallizzato: sporty-chic. È aderentissima la gonna nera a tubino di Miss Selfridge con decori sontuosi, per un outfit sofisticato e femminile da sera. Minimal ma eleganti per la sera, le décolléte con tacco a stiletto e lato asimmetrico del brand New Look esaltano anche un semplice abito nero. 16

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Serena Dandini, Niccolò Ammaniti, Fabio Volo e Walter Veltroni sono i protagonisti dei prossimi appuntamenti modenesi al Forum Monzani

Nel segno della letteratura L’autunno regala nuovi appuntamenti agli amanti dei libri: fino a domenica 13 dicembre tornano le serate di Forum Eventi. La rassegna gratuita, organizzata da BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena, al Forum Monzani di Modena (via Aristotele 33) prevede, sabato 28 novembre, alle 17.30, la presentazione del libro di Serena Dandini, Il futuro di una volta (Rizzoli). C’è un momento preciso della vita in cui, se ti guardi indietro, senti che sei diventato adulto. E’ l’istante in cui accetti di essere fragile. Laury, quella svolta, non l’ha ancora avuta. A quasi settant’anni ancora si sente una ragazzina assieme al suo gruppo di amici fricchettoni, un mucchio di teste leggere e generose che le hanno riempito la vita. Quel momento non è arrivato neppure per sua figlia Elena, trentasette anni e un anonimo posto da impiegata alla Softy. Cosa hanno capito di se stessi, dopo tanti anni? Forse poco. Ma a volte è il destino a metterti davanti agli occhi quello che sei. Così, quando tutto precipita, Laury non può più fingere di essere la leonessa dei suoi vent’anni ed Elena deve ammettere che ha bisogno dei sentimenti. Serena Dandini ha scritto un romanzo autentico e vitale che, con un umorismo irresistibile, mette tutti di fronte alle proprie più intime debolezze. E’ Niccolò Ammaniti a salire sul palco domenica 6 dicembre, alle 17.30, per presentare Anna (Einaudi). In una Sicilia diventata un’immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un’isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà inventarne di nuove. Con Anna, Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la “vita non ci appartiene, ci attraversa”.

Niccolò Ammaniti

Dopo un’assenza di due anni Fabio Volo torna con un romanzo diverso dal solito, che presenta martedì 8 dicembre, alle 17.30: E’ tutta vita (Mondadori) è un libro in cui Volo, da poco diventato padre, si pone un importante interrogativo: come si fa a essere un buon padre e al tempo stesso salvare il rapporto d’amore? Protagonista è una coppia innamorata che, alle prese con la nascita del primo figlio, entra in crisi e non sa come uscirne. E’ proprio questo che Volo racconta nel suo nuovo libro: quando non si ha più tempo per se stessi, ma bisogna dedicarsi interamente a un nuovo esserino e vivere costantemente tra pannolini, biberon e notti in bianco. E in tutto questo c’è spazio per l’amore di prima? C’è spazio per la passione? Questo il punto intorno al quale gira il libro, un interrogativo al quale il protagonista, tra dubbi e difficoltà, riuscirà a dare risposta. Chiude la rassegna domenica 13 dicembre, alle 17.30, Walter Veltroni con il romanzo autobiografico Ciao (Rizzoli). Nel libro Veltroni immagina di tornare a casa in una Roma deserta di Ferragosto e di trovare ad attenderlo sul pianerottolo il padre Vittorio, morto quando lui aveva un anno: i due trascorrono una sera in cui i ruoli fra il figlio sessantenne e il padre morto a meno di quarant’anni praticamente si invertono. L’incontro dà a Veltroni la possibilità di confrontarsi con un padre che lui non ha mai conosciuto, se non attraverso i ricordi ritrovati a casa e testimonianze delle persone che l’avevano conosciuto e che avevano lavorato con lui. Serena Dandini

Si è spenta all’età di 92 dopo una lunga malattia la pittrice Edda Martini

Addio Edda… Si è spenta all’età di 92 dopo una lunga malattia la pittrice Edda Martini. Donna dall’animo gentile, Edda era un’artista straordinaria. Fine ed elegante acquerellista, amava dipingere la sua Carpi, regalandoci scorci cittadini di inusuale splendore. Con grazia e delicatezza, le mani, lievi, di Edda ci hanno fatto dono di grande bellezza. Oltre al suo sorriso, largo e generoso, quel che ci resta è la sua arte: i fiori impalpabili, i paesaggi lucenti, i volti espressivi… Grazie Edda. Il nostro pensiero va ora all’uomo che ti è stato accanto per tutta una vita: caro Antonio, Edda mancherà anche a noi.

Edda Martini col marito Antonio Morisi

Jessica Bianchi

Domenica 29 e lunedì 30 novembre, alle 20,30, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film La prima luce di Vincenzo Marra

Figli contesi Marco un giovane e spietato avvocato, convive con Martina una ragazza sudamericana e il loro figlio Martin di 8 anni. I tre vivono a Bari. In seguito a dissidi irrimediabili con il suo compagno e sentendosi braccata dalla legge, Martina decide di scappare. Riesce a tornare nel suo paese d’origine, insieme al bambino e far perdere le sue tracce. Marco senza il piccolo non riesce a vivere e decide di partire per l’America Latina. Vincenzo Marra racconta una storia molto personale, la storia di un bambino conteso, due solitudini, due continenti, due vite. “Partendo da un’urgenza personale - ha spiegato regista - ho capito che quel che avevo da dire andava oltre il film stesso. La storia è quella di una coppia, lei cilena lui italiano, il cui rapporto si è consumato. Lei sogna di tornare in patria portando con sé il figlio amato da entrambi. Quando lei scompare, per il compagno inizia un’odissea. E’ una storia di figli contesi, un prodotto della globalizzazione, una storia universale che va oltre la verità dei genitori e lo scontro tra due culture”.

Domenica 6 dicembre, alle 15, a San Marino, proiezione del film Mune - Il guardiano della luna

Il cinema dei ragazzi I guardiani della luna e del sole sono ormai anziani ed è ora che designino il loro successore. Le redini del sole passano a Sohone, che si allena da sempre allo scopo, mentre la custodia della luna viene affidata inaspettatamente al piccolo fauno Mune, che non si sente all’altezza e non sa dove mettere le mani. Al punto che combina un guaio e mette il guardiano delle tenebre nella condizione di rubare il sole. Mune e Sohone si alleano, dunque, per partire alla ricerca dell’astro perduto. Con loro c’è la bella e fragile Glin, fatta di cera, in pericolo al caldo come al freddo, ma più coraggiosa che mai. Si rimane a bocca aperta di fronte a Mune, man mano che si fa sempre più chiaro che non è la trama a contare e che la vera avventura cui siamo chiamati a partecipare è l’immersione in un poema visivo.

libri da non perdere

De Judaeis Di Brunetto Salvarani

De Judaeis, il nuovo libro del teologo, giornalista e scrittore carpigiano Brunetto Salvarani già dal titolo latino si pone in antitesi ai tradizionali trattati cristiani adversus Judaeos (contro gli ebrei), esce in occasione dei 50 anni della dichiarazione del concilio Vaticano II Nostra aetate (28/10/1965 – 28/10/2015), con il quale la chiesa cattolica ha riaperto, dopo diciannove secoli, il dialogo con il popolo ebraico, a lungo giudicato da essa perfido e deicida. Vengono perciò presentati i sette temi cruciali nel dialogo fra cristiani ed ebrei: Israele, il popolo scelto da Dio; Le Scritture ebraiche; Gesù di Nazaret, Yehoshua ben Yosef; L’antigiudaismo cristiano; La Shoà; Lo Stato d’Israele e, infine, La memoria, il futuro. Alla fine di ogni capitolo, viene tracciato un sintetico Promemoria per le comunità cristiane, affinché questo dialogo passi dalle intenzioni alla pratica vissuta.

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“Il male immaginario è romantico, variato; il male reale tetro, monotono, desertico, noioso. Il bene immaginario è noioso; il bene reale è sempre nuovo, meraviglioso, inebriante”.

Simone Weil

Mercoledì 2 dicembre, alle 21, protagonista al Teatro Comunale di Carpi sarà Paolo Cevoli con il suo nuovo spettacolo Perché non parli. Vincenzo Cencio Donati è il garzone di Michelangelo Buonarroti. Distratto e pasticcione, non riesce mai ad esprimersi correttamente per colpa della sua balbuzie. Per questo motivo il sommo scultore fiorentino si rivolge al suo assistente con la famosa frase “Perché non parli, bischero tartaglione” Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto è vero che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo reggi-candelabro. Ma il piccolo

Mercoledì 2 dicembre, alle 21, protagonista al Teatro Comunale di Carpi sarà Paolo Cevoli con il suo nuovo spettacolo Perché non parli

Irresistibile Cevoli

Paolo Cevoli

Cencio ha un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo “difetto” i frati legano la mano sinistra di Cencio dietro alla schiena e per questo motivo Cencio inizia a balbettare. Fino a quando, incontrando una

compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando legge e quando recita. La vita di Cencio sarà legata a doppio filo con quella di Michelangelo Buonarroti. I due saranno insieme fino alla fine. Anche quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio. “Ma A-da-damo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia”. Perché non parli è la terza commedia/monologo storica, scritta e interpretata da Paolo Cevoli con la regia di Daniele Sala, dopo il successo de La Penultima Cena (le vicende del cuoco dell’Ultima Cena) e de Il Sosia di Lui (la controfigura di Mussolini).

Mercoledì 2 dicembre, all’Auditorium San Rocco di Carpi la soprano Serena Daolio propone, insieme al Maestro Raffaele Cortesi, Dramma e melodramma

Serena Daolio

Tra poesia e musica

appuntamenti

Teatro

Personale di Valerio Marini O&A Centro Affari

CARPI

Fino al 10 dicembre Gli indistruttibili - Libri forti per piccole mani Esposizione itinerante di libri cartonati per i piccolissimi 0-3 nei nidi d’infanzia Nido d’infanzia Melarancia

29 novembre - ore 16 Al cavallino bianco Operetta di H. Muller e E. Charell Musica di Ralph Benatzky Adattamento e regia Corrado Abbati Nuova produzione Teatro Comunale 2 dicembre, ore 21 Nonsoloteatro Paolo Cevoli Perchè non parli? Teatro Comunale

Mostre CARPI

Fino al 30 novembre L’umorismo ai tuoi piedi 18

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Fino al 6 gennaio Costruire il Tempio Alla ricerca del progetto di B. Peruzzi per la Collegiata di Carpi Curatori: Andrea Giordano, Manuela Rossi, Elena Svalduz Musei di Palazzo dei Pio Fino al 6 gennaio Tutti invitati! Tavole povere, tavole imbandite Curatela e testi: Natascia anno XVI - n. 44

Sarà un gradito ritorno, quello di Serena Daolio, ad animare di musica l’Auditorium San Rocco di Carpi, mercoledì 2 dicembre, alle 21: la soprano di origine carpigiana sarà la protagonista assoluta di Dramma e melodramma. Viaggio tra poesia e musica, l’ottavo appuntamento de Una Serata a San Rocco, la rassegna di spettacoli gratuiti promossi da San Rocco Arte e Cultura, ente culturale della Fondazione CR Carpi. La soprano, le cui esibizioni sono sempre molto apprezzate dal pubblico, presenterà quest’anno un inaspettato programma che la vedrà impegnata nella duplice veste di

Arletti in collaborazione con Manuela Rossi Museo della Città - Palazzo Pio Fino al 30 gennaio Volti e storie dalla primavera araba Mostra fotografica di Aldo Soligno A cura di Renza Grossi e Gabriele Bartoli Sala espositiva Biblioteca Loria

Eventi CARPI

27 novembre - ore 22 Cisco presenta: Matrimoni e funerali indoor tour Special guest gli ex Modena City Ramblers, Alberto Cottica e Giovanni Rubbiani Circolo Arci Kalinka

narratrice e La soprano presente- letterario e partitura cantante, rà un programma che musicale, per un recitando brani viaggio unico la vedrà impegnata nell’approfonditratti dai nella duplice veste di mento della genesi romanzi, narratrice e cantante, di un’opera d’arte, drammi e poemi più recitando brani tratti con l’ausilio di un celebri che si dai romanzi, drammi interprete d’eccesono poi zione quale il e poemi più celebri tramutati in Maestro Raffaele che si sono poi tramu- Cortesi al pianoforfamosissime tati in famose opere. te. Lo spettacolo è opere quali Aida, Don gratuito sino a Carlo, Manon Lescaut, Adriana esaurimento dei posti disponibili, Lecoureur e tante altre. Il pubblico non è prevista la possibilità di potrà dunque ascoltare le arie più effettuare prenotazioni. Il prossinote del repertorio operistico e mo appuntamento sarà quello col insieme cogliere i collegamenti, le concerto gospel del Quincy Blue derivazioni e gli intrecci tra testo Choir sabato 12 dicembre.

28 novembre - ore 10 Mamma, Mangio Anch’io! L’introduzione di alimenti complementari Con Margherita Guidetti, docente e ricercatrice di psicologia sociale, mamma del GAAM Casa del Volontariato

28 novembre - ore 16 I dolci di Natale sono scomparsi lettura drammatizzata e laboratorio grafico-pittorico a cura di Giuliano Ferri, illustratore dai 5 anni Falco Magico

28 novembre - ore 15.30 Giornata Malattia di Parkinson Botta e Risposta Risponderanno: I neurologi Amidei, Mara e Santangelo I fisiatri Mazzoleni e Zarella Il logopedista Vitolo I musicoterapeuti Canova e Maccaferri Lo psichiatra Cabri A cura di Associazione Gruppo Parkinson Carpi Auditorium Biblioteca Loria

28 novembre - ore 9.30 Insieme oltre la violenza sulle donne Convegno in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza alle donne Programma Ore 9.30 - Saluti Autorità: On. Manuela Ghizzoni, commissione Scienza, Cultura e Istruzione On. Edo Patriarca, vice presidente della Commissione di Inchiesta sul sistema di immigrazione e identificazione


Tre giorni (tre cene e due pranzi) dove protagonista è l’alta cucina, declinata secondo l’estro dei migliori chef del territorio emiliano romagnolo e alcuni ‘ospiti’ stellati provenienti da altre regioni, in un ambiente ricercato e con un’atmosfera di festa. La tradizione e l’innovazione a tavola, il tutto ‘in salsa natalizia’. E’ questa la ricetta di Taste of Christmas: l’evento gourmet che dal 27 al 29 novembre trasformerà le sale di Palazzo Re Enzo in una grande piazza del gusto dando il via, anche gastronomico, al Natale bolognese. Un format per un pubblico di tutte le età e aperto a tutte le tasche. L’evento si rivolge non solo ai buongustai, ma a tutti coloro che vorranno godersi un pranzo o una cena alla scoperta della cucina stellata e di alta qualità, in un ambiente conviviale, e trovare ispirazione per la tavola natalizia: dalle ricette ai prodotti di eccellenza del territorio, fino ai complementi che rendono speciale la tavola delle feste. Taste of Christmas, che gode del Patrocinio del Comune di Bologna, è la tappa bolognese del più noto Taste Festivals: format internazionale che da Londra a Sydney, Stefania Gasparini, assessore Pari Opportunità del Comune di Carpi Paola Guerzoni, assessore Pari Opportunità Unione Terre d’ Argine Relatori: On. Vanna Iori, Commissione Giustizia Roberta Mori, presidente della Commissione Parità e Diritti delle Persone Paola Losavio, magistrato Emanuela Ori, vice questore aggiunto di Carpi Cosimo Zaccaria, avvocato penalista Giovanna Zanolini, presidente Associazione Donne e Giustizia Vanna Borsari, presidente Centro VivereDonna Onlus Carpi Monica Dotti, sociologa Responsabile Centro Uomini

Dal 27 al 29 novembre a Palazzo Re Enzo sbarca il più noto festival al mondo di cucina gourmet: 15 chef, piatti stellati, laboratori, scuola di cucina e area bimbi

A Bologna arriva il gusto del Natale passando per Parigi, Mosca, Dubai, Milano, raduna gli appassionati gourmand di tutto il mondo, in collaborazione con Electrolux title sponsor della manifestazione a livello internazionale. Nel corso della tre giorni bolognese prestigiosi chef scelti anche tra i membri di note associazioni quali Chef to Chef e TOur-tlen, si alterneranno in un’ideale staffetta del gusto per stupire i visitatori con le proprie creazioni e dando loro la possibilità di degustare piatti a piacere da un menù eccezionale: dagli antipasti ai dolci, passando per secondi ricercati e declinazioni stellate della sfoglia, ‘regina’ della tavola emiliano romagnola. Per chiudere un piatto speciale, World of Taste - Christmas Edition, ispirato agli ingredienti tipici del Natale dei diversi Paesi del mondo e che ogni chef interpreterà secondo il proprio estro. Ancora top secret i menù ideati dagli chef che hanno sposato lo spirito conviviale e festoso che da sempre caratterizza i Taste Maltrattanti Modera Cristina Bicciocchi, direttore Responsabile Profilo Donna Magazine Palazzo Foresti 29 novembre - ore 20 Una Circolo Arci Mattatoyo 29 novembre - dalle 9.30 Inaugurazione nuovo impianto da Rugby e Festa di Atletica Pista di Atletica D. Pietri 2 dicembre - ore 21 Dramma e melodramma: viaggio tra poesia e musica Recital del soprano Serena Daolio Al pianoforte il Maestro Raffaele Cortesi Auditorium San Rocco

Festivals in ogni parte del mondo. La squadra, a oggi, è composta da 15 chef di cui dieci stellati: Vincenzo Vottero Vintrella dell’Antica Trattoria del Reno, Agostino Iacobucci del Ristorante I Portici, Andrea Vezzani del ristorante reggiano Ca’ Matilde, Pierluigi Di Diego de Il Don Giovanni di Ferrara, Luca Marchini del ristorante L’Erba del Re di Modena, Thomas Rossi del ristorante Arnaldo a Rubiera, l’allievo di Ferran Adrià, Terry Giacomello del ristorante Inkiostro di Parma, la chef Aurora Mazzucchelli del ristorante Marconi, Riccardo Agostini de Il Piastrino di Pennabili in provincia di Rimini e uno special guest partenopeo: lo chef Vincenzo Guarino del ristorante L’accanto (Seiano di Vico Equense); e poi ancora la chef Lucia Antonelli della Taverna del Cacciatore, Massimiliano Poggi del ristorante Al Cambio, Mario Ferrara dello Scacco Matto, Ivan Poletti della Cantina Bentivoglio, Pietro Montanari del ristorante 3 dicembre - ore 9.30 Il massaggio Sofia Luppi, educatrice Cooperativa Sociale Aliante Centro Bambini e Genitori Scubidù Mondi Arabi Sguardi e voci dalla primavera araba alla realtà attuale Rassegna cinematografica, letture e incontri Programma 6 dicembre - ore 17.30 Sala periodici Biblioteca Loria Un mondo dove soffia un vento di libertà Letture da Tahar Ben Jelloun, Jasmina Khadra, Kamel Daoud, Azza Filali, Hanan al-Shaykh A cura dei Lettori volontari Donare voci Ideazione e regia di Elisa Lolli

Cesoia. Ogni visitatore potrà comporre a proprio piacimento il menù, scegliendo liberamente tra le quattro portate che ogni ristorante propone in versione assaggio – taste, appunto – a prezzi che variano dai sei ai dieci euro, per consentire ai visitatori di sperimentare piatti diversi. A guidare gli ospiti nei migliori accostamenti cibo/vino, saranno gli storici vinai dell’enoteca Trimani, che proporrà al pubblico una carta con circa 50 etichette: dalle cantine emiliano romagnole fino alle bollicine francesi, ogni calice avrà il compito di esaltare il gusto delle pietanze proposte e l’atmosfera di festa della manifestazione. Completano l’esperienza di Taste of Christmas laboratori, scuole di cucina e percorsi dedicati anche ai più piccoli. Un’area di grande attrazione, soprattutto in chiave natalizia, è il laboratorio: un vero e proprio laboratorio che evoca il retrobottega degli artigiani, fucina di delizie dolciarie e salate, dove si

compiono le alchimie del gusto. I migliori pasticceri, panettieri, pizzaioli e cake designer sveleranno al pubblico i trucchi dell’impasto perfetto per preparare a casa propria ricette dolci e salate attraverso lezioni di quarantacinque minuti per piccoli gruppi. In occasione di Taste of Christmas l’elegante Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo si trasformerà in uno store dove il pubblico potrà ritrovare alcuni dei prodotti usati dagli chef per preparare le proprie specialità, eccellenze enogastronomiche o ingredienti segreti che fanno la differenza in cucina, prodotti da degustare, ma anche accessori e complementi per rendere speciale la tavola delle feste o fare acquisti di Natale per stupire con regali da gourmand, idee originali per case e persone fuori dal comune. L’ingresso alla manifestazione è libero, con obbligo di consumazione di 15 bajocchi. A Taste of Christmas si utilizzerà, infatti, l’antica moneta bolognese: il bajocco.

Al termine aperitivo offerto da Cookies bar

reali, modelli virtuali, prototipi solidi Interviene: Andrea Giordano, Università degli Studi di Padova Musei di Palazzo dei Pio

Genitori in Regola Programma Ore 20.30 Le serate soo condotte da Marco Maggi, consulente educativo e formatore 3 dicembre Le regole discrezionali in famiglia Auditorium Biblioteca Loria 29 novembre - ore 17 Concerto N°4 Stefano Grondona, chitarra Musica di D. Scarlatti, M. De Falla, M. Llobet Sala delle Vedute di Palazzo Pio Ora d’arte Programma 6 dicembre - ore 17 Ricostruire il Duomo. Modelli

I Pomeriggi della Salute Programma 2 dicembre Come mantenersi in forma e allenare la memoria Relatrice: dottoressa Vanda Menon, medico geriatra Circolo sociale Cibeno Pile Grandangolo Programma 1° dicembre - ore 21 Silenzio d’autore di Omar Lorenzoni Conferenze di FotoCarpi16 Il Silenzio Auditorium Biblioteca Loria

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Carpi Calcio - Il conto alla rovescia al termine del girone d’andata è iniziato e il Carpi per ambire alla salvezza dovrà iniziare a guadagnare punti a partire dalla sfida col Genoa

CARPI FC 1909

Il Carpi ora non ha più né tempo né scuse e, nel ritorno a Marassi, dopo la sconfitta d’esordio in campionato (5-2 con la Sampdoria) contro il Genoa avrà un solo risultato a disposizione per non complicare del tutto il cammino verso la salvezza. La compagine biancorossa troverà un Genoa in striscia positiva da quattro giornate, con una bella vittoria a novantesimo scaduto contro il Sassuolo, per mano di quel Pavoletti, miglior marcatore ligure stagionale con cinque reti, a lungo accostato al Carpi nelle scorse stagioni. Un Grifone che, diventato un tutt’uno con il proprio timoniere Giampiero Gasperini, sa interpretare nella maniera più frizzante e piacevole il 3-4-3 nel quale gli esterni d’attacco svolgono un ruolo decisivo in fase di possesso palla, con continui tagli verso il centro e la costante ricerca dell’uno contro uno ai limiti dell’area di rigore. Il tutto sorretto da un centrocampo fantasioso e protetto da una rocciosa difesa che vede nell’argentino Nicolas Burdisso il leader indiscusso. La sorte tuttavia pare arridere, almeno parzialmente, al Carpi dato che per la delicata sfida salvezza i liguri non potranno fare Ci ha pensato Ivo Pulga, ex bandiera biancorossa, da giocatore ed ex allenatore del Cagliari, ad analizzare il delicato momento attraversato dal Carpi ancora non condannato dall’aritmetica ma alla disperata ricerca di punti per continuare il sogno salvezza. Mister che idea si è fatto riguardo al Carpi di questa stagione? “Ho visto numerose partite del Carpi in questa stagione e la cosa che balza immediatamente all’occhio è la differenza di atteggiamento. Non c’è più quella cattiveria agonistica che aveva caratterizzato il cammino biancorosso nella scorsa stagione. Contro il Chievo è stata lampante l’incapacità di sfruttare le palle inattive: sono stati copiosi i tiri d’angolo e le punizioni dal limite ma nessun tentativo è andato a buon fine”. Ma la salvezza resta possibile? “Il Carpi ha due problemi: i pochissimi punti in classifica e un calendario, da qui alla fine del girone d’andata, non agevole. Serve infatti arrivare al giro di boa con

Al Marassi sarà battaglia

CLASSIFICA GENERALE

affidamento, causa squalifica, su Diego Perotti, desiderio nemmeno poi tanto celato di molte “big” del campionato nonché perla più preziosa del roster della squadra del Patron Enrico Preziosi. Il suo posto dovrebbe esser preso dal pur sempre temibile iberico Diego Capel, prelevato in estate dallo Sporting Lisbona. Sinora in campionato fra le mura amiche di Marassi i rossoblù si sono resi protagonisti di un cammino travolgente fatto di quattro vittorie, un pareggio a reti inviolate contro il Napoli e una sola sconfitta contro i Campioni d’Italia in carica

della Juventus. Al Carpi servirà una vera e propria impresa per violare il fortino genoano e conquistare la prima vittoria esterna del campionato diventata vitale per cercare di contenere il distacco dalla zona salvezza. Mister Castori che dovrebbe affidarsi ancora al modulo 4-14-1, dopo i rumors (prontamente zittiti) di inizio settimana su un probabile prematuro divorzio dal centravanti Marco Borriello, è pronto ad affidare al bomber campano l’intero peso dell’attacco biancorosso nel tentativo di sfruttare, con un pizzico di scaraman-

zia, l’effetto ex risultato decisivo in negativo nella scorsa giornata col Carpi punito dall’attaccante, ora al Chievo, Roberto Inglese. Al fianco di Zaccardo, al centro della difesa dovrebbe invece rientrare Simone Romagnoli al posto di Igor Bubnjic per cui la stagione dovrebbe essere finita dopo il grave infortunio occorsogli nel match contro il Chievo. Il conto alla rovescia al termine del girone d’andata è iniziato e il Carpi per continuare a sognare la salvezza dovrà guadagnare punti nella prima di sei finali che diranno molto anche per quel

SQUADRA

PUNTI

INTER

30

FIORENTINA

28

NAPOLI

28

ROMA

27

SASSUOLO

22

JUVENTUS

21

MILAN

20

LAZIO

19

ATALANTA

18

TORINO

18

SAMPDORIA

16

GENOA

16

CHIEVO

16

PALERMO

15

EMPOLI

15

UDINESE

15

BOLOGNA

13

FROSINONE

11

VERONA

6

CARPI

6

che concerne il lavoro del Ds Giancarlo Romairone in sede di mercato invernale. Enrico Bonzanini

Ci ha pensato Ivo Pulga, ex bandiera biancorossa, ad analizzare il delicato momento attraversato dal Carpi

“La salvezza è possibile ma serve un’immediata inversione di rotta” Ivo Pulga

almeno 15-16 punti per coltivare il sogno salvezza, il che significa che il Carpi dovrà aggiungerne agli attuali sei, almeno altri nove da conquistare nelle sfide contro Genoa, Milan, Empoli, Juventus,

Lazio e Udinese. Difficile ma non impossibile perché il Carpi visto nella seconda frazione contro il Chievo ha dato segnali importanti”. Nella prossima gara il Carpi che avversario troverà? “Una compagine non partita benissimo in questa stagione ma tanto ricca di qualità da non poter essere sottovalutata. Per fortuna del Carpi, mancherà Diego Perotti che resta uno dei giocatori più talentuosi tuttavia, avendone

io giocate parecchie di partite al Marassi contro il Genoa, posso garantire che il Grifone fra le mura amiche è una squadra che si trasforma e mette una velocità e una foga agonistica che la rendono davvero un brutto cliente da affrontare. Il Carpi dovrà fare la partita perfetta per uscire con qualche punto da quella sfida ma, soprattutto, mantenere l’attenzione al massimo per tutti i novanta minuti poiché il Genoa in questa stagione oltre il novantesimo è riuscito a ribaltare o pareggiare ben tre volte, sintomo di una squadra che sa mentalmente e fisicamente arrivare con disinvoltura sino al termine della gara”. Con l’attuale modulo utilizzato da mister Castori non diven-

ta difficile la collocazione per Marco Borriello? “Effettivamente Castori necessita di un attaccante veloce dotato di grande accelerazione nello stretto che sappia attaccare verticalmente la profondità. Marco Borriello ha altre caratteristiche ma essendo un giocatore di buona qualità e di grande esperienza, credo possa ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa parte centrale della stagione. Io più che altro terrei Matos più vicino alla seconda punta: giocando lontano dalla porta, come ora, arriva con scarsa lucidità al limite dell’area dove invece le sue qualità gli consentirebbero di essere pericoloso”. Enrico Bonzanini

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Basket Promozione - Scandiano ha la meglio sulla Centro Lattonieri 63 a 54

Sconfitta della Carpine Esce sconfitta la Carpine dal campo di Scandiano contro una squadra di alto livello tattico e fisico, ma non irraggiungibile: per due quarti l’equilibrio regna sovrano, entrambe

le squadre portano alla realizzazione i loro migliori giocatori. Poi nel terzo quarto si rompe qualcosa nell’attacco dei carpigiani e Scandiano ne approfitta per allungare.

Pallavolo Maschile Serie B - Bella vittoria esterna per la Cec nella non facile trasferta in Sardegna. Battuta l’Olimpia S.Antioco 3 a 0

Altri tre punti per la Cec

Bella vittoria esterna per la Cec nella non facile trasferta in Sardegna. Bosi e compagni fanno visita al fanalino di coda Sant’Antioco, società di grande tradizione autrice di un avvio di campionato sfortunato. Coach Molinari deve rinunciare a Marco Mantovani rimasto in continente e si affida quindi a Bertazzoni-Ghelfi, Bellei-Cordani, LuppiMiselli e Trentin libero. I padroni di casa recuperano il forte opposto Kosmina in diagonale con l’alzatore Beccaro, Geraldi e Granara schiacciatori, Di Franco e Usai al centro con Ferraro libero. Nella bolgia del Pala Cabras l’Olimpia parte forte sospinta dai propri tifosi (5-1 e 9-4). I carpigiani pian piano entrano in

partita grazie al servizio e al muro con Luppi che infila quattro punti in successione avvicinando le squadre sul 12-10. Il pareggio arriva poco dopo con un attacco di Cordani (13-13). La Cec continua nel suo trend positivo, allunga 19-23 con un ace di Bertazzoni e chiude con un altro ace di Cordani 20-25. Nel secondo set partenza

secca dei biancoblu carpigiani (0-3) che si presentano avanti al primo timeout tecnico 3-8 grazie a un muro di Bellei su Kosmina. I ragazzi di Molinari dilagano fino al 9-19 e vanno a vincere il set 19-25 dopo un piccolo momento di rilassamento. Anche il terzo parziale vede la Cec scappare (2-7, 6-10) ma i sardi rimangono aggrappati

al match rimanendo sempre a distanza pericolosa. Il muro di Bertazzoni su Muccione regala quattro palle match: si chiude con l’errore in battuta di Kosmina 23-25. Altri tre punti in classifica per la Cec che domenica prossima affronterà alla palestra di Cibeno un match complicato contro l’ottima Grottazzolina.

L’ultima frazione è piena di tentativi degli ospiti di rimonta sempre ricacciata dall’ex Martinelli e compagni. Per i carpigiani buona la prova di un ottimo Losi, mentre il

miglior giocatore in campo è Martinelli. Mea culpa per Carpine: bruttissima serata al tiro da fuori e dalla linea del tiro libero con ben 16 liberi sbagliati.

Pallavolo Femminile Serie C - Vittoria dalla GSM Città di Carpi sul campo della Tieffe Service

A un passo dalla vetta Vittoria importante quella ottenuta dalla GSM Città di Carpi sul campo della Tieffe Service di San Damaso, al termine di una gara non bellissima per entrambe le formazioni. La squadra del presidente Marinelli, si presenta con due defezioni prima della gara, con l’impossibilità per Corghi e Tagliavini di scendere in campo, così spazio nel roster per la giovane Giorgia Righi (classe 2000). Mister Furgeri si affida a Galli in regia, Bellentani opposta, Pini e Bulgarelli di banda, Faietti e Campana al centro, libero Dallari. Il ritmo di inizio gara non è altissimo, le squadre tendono a studiarsi, così ad aggiudicarselo è la formazione che commette meno errori, la Gsm per 25-20. Pronta però la reazione della squadra di casa che alza il proprio livello di gioco, con le bocche di fuoco Bellei e Riccò che diventano incontenibili, Furgeri prova a cambiare inserendo capitan Garuti e Corsi, ma ormai è tardi e il parziale si chiude 25-13. Nel terzo set la

Gsm sembra aver ritrovato la giusta misura nella fase muro/ difesa: Dallari difende diversi palloni, Pini (19 punti per lei) continua a infierire nella difesa avversaria e così il terzo parziale si chiude in favore delle carpigiane 25-19. Ora la squadra di casa, soffre di più, Mister Andreoli cambia qualcosa, ma la Gsm gioca con più scioltezza, trovando però difficoltà a mettere la palla per terra, grazie anche al gran lavoro della difesa nel campo del San Damaso. Garuti e compagne, riescono a mantenersi avanti portandosi fino al 23-19 poi, un buon attacco modenese e tre ace consecutivi, riportano le squadre in parità. Ci pensano due attacchi vincenti dopo l’ennesima difesa di Dallari a chiudere 25-23 set e incontro a favore della Gsm. Tre punti importanti quindi per mantenersi a un passo dalla vetta, in un campo ostico contro una buona squadra. Sabato 28 novembre, alle 18, alla palestra Gallesi arriva il PGS Bellaria di Bologna.

Ginnastica Ritmica - Torneo regionale Allieve

Esordio delle piccole leonesse della Ritmica Giardino

Allieve 1^ fascia Da sinistra Diamante, Alessia, Sabrina, Regina e Nicole

Senza titolo-2 1

05/11/15 14:33

Domenica 22 novembre si è svolta a Formigine la seconda prova del Torneo regionale Allieve rientrante nel Calendario Agonistico Federale (F.G.I.) 2015. Un positivo, quasi audace, esordio per le giovanissime ginnaste del Club Giardino, tutte new entry del Gruppo Ago e alla loro prima esperienza individuale in una competizione del settore agonistico! E’ stata una lunga e intensa giornata. Per la Categoria Allieve 1^ fascia (classe 2007, 2006 e 2005) erano ben 80 le

agguerritissime ginnaste partecipanti. Tutte le cinque Allieve del Club hanno ben presentato entrambi i propri esercizi, impegnandosi al massimo, con grinta, solarità e precisione esecutiva tale da garantire loro ottimi piazzamenti: Nicole Casini (anno 2005) quinta, Regina Bassi (anno 2007) quindicesima, Sabrina Casarini (anno 2006) ventitreesima, Diamante Bassi (anno 2005) trentesima e Alessia Menozzi (anno 2005) trentaseiesima. Per la Categoria Allieve 2^ fascia Eleonora Guandali-

ni (anno 2004), con buone performance sia alla fune che alle clavette si è guadagnata il 4° posto, Iolanda Di Tella (anno 2003) è incappata in qualche errore al cerchio che le ha comunque valso un dignitoso 21° posto su un totale di 46 ginnaste in gara. L’istruttrice, Federica Gariboldi, quasi sbalordita dalla freddezza con cui si sono presentante in campo gara le sue “ginnastine” è molto fiera della modalità di approccio e di tenuta di gara, nonché dei risultati conseguiti. Brave bimbe!

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Centro Sportivo Italiano di Carpi

Dances in the World Il Centro Sportivo Italiano di Carpi ha organizzato sabato 14 novembre Dances in the World manifestazione di danza aperta a tutte le età negli stili classico, moderno, hip hop. Al palazzetto Ferrari di Carpi si sono esibite diverse scuole della provincia portando balli di gruppo e solisti che hanno presentando nel complesso 21 coreografie apprezzate dal pubblico presente. Le scuole carpigiane erano rappresentate da Pantheon Dance ed Ecole de Ballet, erano inoltre presenti le modenesi Corassori, Ars Movendi, D.I.M.A. Dance, poi Scuola Danza del Teatro di Mirandola e Health Club di Campogalliano. Il prossimo appuntamento con la danza targata Csi è fissato il 20 febbraio al Teatro Comunale di Carpi.

Pallamano Serie A - Estense battuta 38 a 17 da terraquilia

Gara provinciale di Ginnastica artistica Csi di Modena e Carpi

Biancorossi vittoriosi

Una giornata di sport al Vallauri

Inizio di gara equilibrato anche se i ragazzi di coach Ilic mantengono un minimo doppio vantaggio (1-3 al 6’ e 4-6 al 10’) in evidenza Cuzic e Parisini. Poi sale in cattedra la compagine biancorossa: parziale di 0-5 e punteggio al 16’ sul 4-11, Pikalek prova a ricucire ( 6-11 al 19’) ma il portiere Rossi non fa passare nulla, Nardo sfrutta il contropiede (3 reti) e Terraquilia è avanti 7-15 al 24’. Finale di tempo con Cuzic ancora sugli scudi (3 reti). Secondo tempo sotto il totale controllo dei ragazzi di Ilic subito parziale di 0-4 e biancorossi sull’8-22 al 6’. Il divario fra le due formazioni aumenta 11-27 al 15’, ormai non c’è più partita c’è gloria per Hristov (5 reti) e il giovane Leonesi.

Venerdì 13 novembre si è svolta la corsa campestre della Scuola A. Pio di Carpi presso il Parco della Resistenza

Giovani atleti crescono Venerdì 13 novembre si è svolta la tradizionale corsa campestre d’istituto della Scuola A. Pio di Carpi presso il Parco della Resistenza. A turno hanno gareggiato le classi prime, seconde e terze coinvolgendo circa un centinaio di ragazzi. La scuola Alberto Pio rivolge un grazie particolare a tutti coloro che

Si è svolta a Carpi, domenica 22 novembre, presso la palestra del Vallauri la Gara provinciale di Ginnastica artistica Csi di Modena e Carpi. Presenti oltre 300 partecipanti suddivisi nelle diverse categorie di età dai Pulcini di 6 anni, fino ai Senior oltre i16 anni attraverso le distinzioni in Lupetti, Tigrotti, Ragazzi e Allievi. Hanno partecipato le società sportive, La Patria, Eden Sport, Pol. Corassori, Spilambertese e Vis Academy. Previste le specialità di Corpo libero, Volteggio, Trave, Minitrampolino e, per i soli maschi, le parallele. Netta la prevalenza del settore “rosa” per una disciplina che attrae soprattutto bambine e ragazze. “Una manifestazione tanto impegnativa quanto ricca di soddisfazione per aver assicurato ai tanti giovani e giovanissimi atleti una giornata di entusiasmo e di condivisione sotto le insegne del Csi”, ha commentato Samantha, responsabile della manifestazione per Csi Carpi.

hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento: i volontari della Croce Rossa Italiana - Sezione di Carpi e il Circolo Guerzoni che, in un punto ristoro ottimamente organizzato in collaborazione col forno Pane dell’Angelo ha generosamente offerto tè caldo, gnocco e stria ai giovani atleti.

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venerdì 27 novembre 2015

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Finalmente ce l’ha fatta. Il Rugby Carpi ha il suo campo all’interno della Pista di Atletica D. Pietri. Tanta la soddisfazione del presidente Matteo Casalgrandi: “è stato un percorso lungo ma questo importante risultato, ottenuto grazie all’Amministrazione Comunale, ci riempie di gioia”. D’ora in poi, bimbi e ragazzi potranno allenarsi in città in uno spazio consono e adeguato che, prosegue Casalgrandi, “abbiamo intenzione di utilizzare al meglio per incrementare il numero dei nostri tesserati e far conoscere sempre di più alla cittadinanza la bellezza di questa disciplina sportiva”. Il Rugby Carpi conta più di 120 tesserati tra bimbi, ragazzi e adulti: “siamo una realtà in crescita ma possiamo fare ancor di più e meglio. I nostri atleti sono suddivisi in tre categorie: Minirugby (che riunisce bambini dai 5 ai 12 anni), Under 14 e Serie C, la quale annovera giocatori dai diciotto anni in su”. Numerosi i progetti in cantiere: “stiamo cercando di unire più ragazzi Under 18 per organizzare dei tornei e avvicinarli allo sport del nostro cuore; continuiamo ad andare nelle scuole primarie e secondarie di Carpi e Novi per far conoscere il rugby e i suoi valori, in modo ludico, ai più piccini e, infine, stiamo cercando di diventare un vero e proprio punto di riferimento

Domenica 29 novembre, alle 9, si terrà l’inaugurazione del nuovo impianto di rugby realizzato all’interno della Pista di Atletica D. Pietri. Soddisfatto il presidente del Rugby Carpi, Matteo Casalgrandi

“Ce l’abbiamo fatta”

per le realtà vicine”. Quello di Carpi infatti, è l’unico campo in provincia di Modena, dopo Formigine e quelli presenti nella Città della Ghirlandina: “Abbiamo cinque ragazze carpigiane Under 16 che, grazie a un accordo resosi indispensabile considerati i numeri esigui, ogni domenica si uniscono alla compagine del Forlì per unire le forze e giocare insieme, tra l’altro con ottimi risultati. Sono invece una decina i ragazzi Under 16 carpigiani, oggi tesserati col Modena Rugby 1965 che, una volta alla settimana, si allenano a Carpi per comodità. In campo ogni settimana si alle-

nano oltre 150 persone. Numeri importanti, destinati a crescere, che sono motivo di grande orgoglio. Carpi sta diventando un punto di raccolta per le città limitrofe: a noi si sono già uniti ragazzi provenienti da Mirandola, Rovereto, Rio, Correggio…”. Il nuovo impianto da rugby realizzato all’interno della Pista di Atletica D. Pietri sarà ufficialmente inaugurato domenica 29 novembre, alle 9, alla presenza delle autorità, dei giocatori, dei tecnici e dello staff del Rugby Carpi Asd e di una folta rappresentanza del mondo sportivo locale e personalità del rugby italiano.

Un’occasione importante per rilanciare con grinta, forza ed entusiasmo, i valori di questo sport che fa di spirito di squadra e bene comune, i suoi assi vincenti. “Il rugby - conclude

Casalgrandi - insegna che con fatica e spirito di sacrificio si possono guadagnare metri preziosi. Che con il supporto della squadra si può raggiungere uno scopo. Il rugby è una

grande lezione di vita perchè il rispetto per l’avversario e la correttezza e lealtà verso i propri compagni sono pilastri fondamentali”. Jessica Bianchi

Pallanuoto Cabassi

carpigiani iniziano a ingranare e cercano di riavvicinarsi negli altri tre tempi, ma i goal sono tanti da recuperare. “Esordio che non rispecchia i veri valori visti in acqua, ci rifaremo nella partita di ritorno, quando avremo una migliore resistenza agonistica”, ha commentato il DS Roberto Sgarbi.

si Carpi che giocano fuori casa, presso l’impianto delle Piscine Consortili di San Giovanni in Persiceto contro gli amici e padroni di casa di US Persiceto. Bella partita giocata dai biancorossi che incamerano già il risultato alla fine del primo parziale, 0-4 per i Cabassini, infliggendo a una giovane squadra Persicetana la sconfitta. “Da segnalare il bel gioco di squadra di tutto il collettivo”, ha commentato il tecnico Luca Ascari.

I risultati Waterpolo - Cabassi: 15 -11 Prima partita di Campionato per i Master della Cabassi Carpi che giocano fuori casa, presso l’impianto delle Piscine Comunali di Forlì contro i padroni di casa di Waterpolo Forlì. Trasferta impegnativa che vede i biancorossi chiudere il primo parziale in svantaggio di 6 goal a 1. Poi i

US Persiceto - Cabassi: 2 - 9 Prima partita di Campionato per gli Under 15 della Cabas-

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