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venerdì 23 dicembre 2016 anno XVII - n. 47
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
Babbo Natale arriva... di corsa
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Ph Federico Massari
Il centro storico di Carpi si è colorato di rosso sabato 17 dicembre quando più di 700 podisti travestiti da babbo natale hanno invaso Piazza Martiri da dove ha preso il via la prima edizione della Christmas Run, la manifestazione podistica non competitiva organizzata da UTCC, Urban Trail Community Carpi in collaborazione con La Patria e con il patrocinio del Comune di Carpi.
la Redazione di Tempo augura a tutti Buon natale e felice anno nuovo. Ci rivediamo l’11 gennaio! società
un bambino per amico
un progetto per aiutare i più piccoli scuola
salute
ospedale di carpi i dubbi sulla sua tenuta permangono
sport e solidarietà
Il Liceo Fanti rappresenta il nostro Paese nell’ambito del progetto internazionale Investiga
stefano tacconi
in visita a Carpi a Pasquale Riccardo
il dj che suona a colpi di joystick Gian Marco Righi
Entropia allo stato puro
Si chiude il 2016 con le lacrime agli occhi per i morti di Berlino così come lo scorso anno, all’incirca nello stesso periodo, Carpi si ritrovava davanti al Municipio per manifestare solidarietà a Parigi e alle sue vittime. Oggi come allora, siamo ben lontani dal vedere la fine della crisi e, anche nella nostra città, nel tessuto economico si allarga la forbice tra chi cresce e chi è in difficoltà. Acqua, luce e rifiuti erano i tre elementi individuati come essenziali dal sindaco Alberto Bellelli nella sua Relazione di bilancio di inizio 2016, “tre elementi fondamentali per essere amministrazione”: la sostituzione delle tubature dell’acquedotto, i 6mila nuovi punti luce e l’estensione della raccolta dei rifiuti porta a porta venivano elencati come corrispondenti progetti. Nella Relazione di Bellelli, esattamente un anno fa, si annunciavano la costruzione della Casa della Salute, del Care Residence, del Polo della Creatività presso l’ex Polisportiva Dorando Pietri, della nuova sede comunale per dismettere l’affitto degli uffici di viale Peruzzi: erano citati i progetti straordinari, per lo più ancora incompiuti, e l’ordinario immenso lavoro dell’amministrazione grazie a cui la città può godere dei servizi, dalle strutture per anziani a quelli scolastici, dal turismo alle app elimina code, dal Prontobus al C’entro in bici… Il 2016 si trascina verso la fine e pare di averla già vista così come si potrebbe abbozzare la Relazione di bilancio d’inizio d’anno confezionandola come le precedenti e riadattandola. Se è vero che, come diceva Eraclito, tutto scorre, è altrettanto sicuro che a questo mondo chi non cambia, muore. Scomodando la termodinamica, in un contesto energetico i sistemi si stanno muovendo su una scala percorribile solo in discesa: a ogni passaggio, a ogni trasformazione, essi fanno un passo in più verso una condizione in cui non ci saranno più trasformazioni e si arriverà al livellamento energetico. La misura della condizione energetica in cui si trova un sistema è stata chiamata entropia e ci dice su quale gradino nella scala a scendere si trova il sistema considerato. Se si applica il concetto all’intero universo, considerato come un sistema chiuso, si può sostenere che trasformazione dopo trasformazione raggiungerà un totale appiattimento energetico. Mentre l’universo sta morendo la vita cresce perché è un sistema aperto, perché sa attingere sempre nuove energie percorrendo la strada dell’entropia in senso inverso. La vicenda di Aimag è emblematica di quale sia la scala che Carpi sta percorrendo e in che direzione: dall’inizio dello scorso anno si sono fatte riunioni del patto di sindacato, commissioni di approfondimento, incontri con advisor, consigli comunali, cambi al vertice, col risultato di esaurire progressivamente le energie utili a prendere una qualsiasi decisione attesa dal 31 luglio scorso. Sara Gelli
La Iena
I ginkgo biloba puzzano? Tagliamoli! Le foglie degli alberi cadono e sporcano? Sradichiamo le piante. Gli idioti si moltiplicano? Sterminiamoli. Ah non funziona così?
“Se vedo un mio erede nello sport? Penso a Gregorio Paltrinieri: è emiliano come me, è bravo e ha già vinto. Nello sci azzurro manca qualcosa, qualcuno di costante come eravamo io o Deborah Compagnoni. Forse perché non nevica più come un tempo”.
Panchina divelta in via Cuneo
Dichiarazione dell’ex sciatore Alberto Tomba, a margine dei Gazzetta Awards.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE
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Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 21 dicembre 2016
Pubblicità strappalacrime imperversano in Tv con l’obiettivo di raccogliere donazioni destinate a grandi associazioni internazionali che giocano sul periodo natalizio per fare cassa. Prima di donare, mi spiegò Teresa, moglie di Gino Strada qualche anno prima di morire, è sempre meglio informarsi sui bilanci delle associazioni, anche delle più blasonate, cercando di capire se vi sia un business, a quanto ammontino stipendi e spese per sedi, viaggi, alloggi, promozione, eventi e spot pubblicitari. Meglio essere prudenti anche quando ci si affida ai “buoni” di professione. Quel che spesso sfugge è che anche molto vicino a noi ci sono realtà critiche e, in particolare, bambini in stato di bisogno: impegna di più rispetto a una donazione occasionale destinata a Paesi lontani ma permette di mettersi a disposizione in modo concreto da subito. A Carpi, presso il Centro per le Famiglie, esiste la possibilità di aderire al progetto Un bambino per amico: si realizza un breve percorso formativo e informativo per capire e valutare al meglio le proprie possibilità e disponibilità e da quel momento si può aiutare concretamente un bimbo che sta vivendo
A Carpi, presso il Centro per le Famiglie, è nato un progetto rivolto ai bambini. Famiglie con o senza figli, così come i single, possono dedicare una parte del proprio tempo per il bene dei piccoli più bisognosi
Un bambino per amico
La cosa più importante è un’accorta valutazione della propria disponibilità di tempo e la consapevolezza che un bimbo in difficoltà si fida di questa nuova figura e ci conta. Non è un’esperienza da vivere alla leggera, ma può arricchire più di qualsiasi donazione.
una situazione di difficoltà. Non si devono donare soldi o abiti e giochi usati, bensì tempo: la risorsa più impegnativa da mettere in campo, poiché richiede uno sforzo maggiore, costanza e impegno. Si può offrire la propria disponibilità per qualche fine settimana al mese, ad esempio, introducendo il bimbo nella propria famiglia per qualche ora, a pranzo, a cena, per andare al cinema, a mangiare la pizza o a uno spettacolo che possa fargli trascorrere ore serene.
Entro 30 minuti Spesa a domicilio Servizio Pranzi
Si può accompagnare il piccolo a scuola alla mattina insieme ai propri figli, un problema più diffuso di quanto si immagini per i bambini che vivono in famiglie seguite dai Servizi Sociali. Si può dedicare qualche ora ad aiutarli per i compiti, ne hanno un gran bisogno soprattutto i bimbi stranieri che hanno poca padronanza dell’italiano e genitori poco integrati. “Anche solo per capire di cosa si possa essere capaci e cosa mettere in campo – spiega la dottoressa Anna Vecchi - il Centro per le famiglie è disponibile a fornire tutte le informazioni necessarie e anche la formazione per sapere quale approccio avere con questi bambini”. Possono aderire famiglie con o senza figli, così come single appartenenti all’Unione Terre d’Argine: la cosa più importante è un’accorta valutazione della propria disponibilità di tempo e la consapevolezza che un bimbo in difficoltà si fida di questa nuova figura e ci conta. Non è un’esperienza da vivere alla leggera, ma può arricchire più di qualsiasi donazione. Il Centro per le Famiglie si trova in viale De Amicis, 59 a Carpi. Per informazioni contattare il numero 059 649272. Clarissa Martinelli
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Tel. 370 3458193 venerdì 23 dicembre 2016
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Il Liceo scientifico Manfredo Fanti, da quattro anni a questa parte, rappresenta il nostro Paese nell’ambito del progetto internazionale Investiga nato per far avvicinare e appassionare i giovani studenti europei alla scienza
La scienza che aiuta a crescere
Il Liceo scientifico Manfredo Fanti di Carpi, da quattro anni a questa parte, ha l’onore di rappresentare il nostro Paese nell’ambito del progetto internazionale Investiga nato per far avvicinare e appassionare i giovani studenti europei alla scienza. Un mondo, quello scientifico, pieno di fascino e ricco di spunti, come raccontano i cinque ragazzi di terza partecipanti all’edizione di quest’anno, Giorgio Previdi, Emanuele Casarini, Chiara Lo Conte, Alessia Sacchi e Chiara Zanoli, e i due della precedente, Simone Camurri e Chen Bo Zhang. Dopo aver sostenuto un colloquio in italiano e uno in inglese su argomenti di carattere scientifico (dalla salute all’energia, dalle biotecnologie alle nanotecnologie, allo spazio) i ragazzi delle classi seconde vengono selezionati dai docenti del Fanti, con la speranza di passare allo step successivo, ovvero essere scelti per rappresentare la scuola, l’anno dopo, a Madrid e collaborare insieme ai loro coetanei provenienti da tutta Europa.
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In foto Emanuele Casarini, Giorgio Previdi, Chiara Lo Conte, Alessia Sacchi, Chiara Zanoli e Anna Giannini
“Durante la settimana madrilena - spiega Simone - divisi per gruppi tematici, abbiamo lavorato sotto la guida di preziosi tutor spagnoli, avendo anche la possibilità di ascoltare i contributi di ricercatori, docenti, professionisti… L’unica lingua per comunicare è l’inglese: una sfida che abbiamo vinto, anche se all’inizio è stata davvero dura. Nella realizzazione dei workshops ci siamo messi alla prova, confrontandoci con i nostri compagni stranieri, entrando in contatto con usi, costumi e sistemi scolastici molto diversi dai nostri”. “Quest’esperienza
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- gli fa eco Giorgio - è stata davvero bellissima poiché ci ha permesso di relazionarci con coetanei provenienti da ben 11 nazioni diverse. Io ho lavorato nel gruppo dedicato al tema delle macchine elettriche, le quali rappresentano il futuro nel campo dei trasporti, e la discussione e il confronto mi hanno offerto spunti e stimoli davvero interessanti. Il mio inglese ora è più fluido e la mia capacità di relazione è nettamente migliorata”. Insomma “un’opportunità rara, unica, capace di aprirti la mente e farti crescere”, prosegue Emanuele che, nella capitale spagnola, si
è occupato della relazione tra la diagnosi di patologie e la strumentazione tecnologica. E non si può parlare di scienza senza fare i conti con l’etica, come ricorda Chen Bo, “il tema sul quale mi sono cimentato è stato quello relativo alla vita sintetica. Un tema complesso, controverso. La discussione è stata animata ed estremamente interessante. A prevalere è stato un atteggiamento prudente: sì alla ricerca, ma guai a giocare a essere Dio”. L’esperienza si è poi rivelata preziosa per far comprendere ai ragazzi come “la scienza sia tutt’altro che una materia astratta.
Il nostro gruppo si è occupato di biotecnologie e, in modo particolare, di come sia possibile sfruttare i microrganismi a nostro vantaggio, soffermandoci perlopiù sul microbiota intestinale, tramite il quale è possibile trattare numerose malattie, a partire dal diabete. Ho imparato - sottolinea Chiara Lo Conte - come i miei studi quotidiani possono avere un’applicazione pratica alla vita reale e a relazionarmi di fronte a un pubblico”. “Dopo Madrid io non posso davvero più dire di non amare la scienza. Se solo potessi, rifarei le valigie e ripartirei immediatamente”, sorride Alessia. A stupire Chiara Zanoli è stata invece l’applicabilità della scienza in contesti assai vicini e
Chen Bo Zhang e Simone Camurri
inaspettati: “occupandomi di smart city, sono rimasta piacevolmente stupita dalle azioni messe in campo dall’amministrazione madrilena, a partire dall’adozione di schermi che filtrano l’aria per purificarla dall’anidride carbonica. Filtri come alberi: geniale no?”. La settimana spagnola è infine terminata con la presentazione dei progetti realizzati dagli studenti di fronte a un pubblico attento e interattivo e alla presenza di numerose autorità locali. Naturalmente i liceali, accompagnati dall’insegnante Anna Giannini, hanno avuto anche la possibilità di godersi le bellezze della capitale, di visitare l’ambasciata italiana e di scoprire la vicina Toledo. Un viaggio che ha stimolato in tutti loro il desiderio di viaggiare e rincorrere i propri sogni. Chiedo loro se dopo il liceo desiderino fare un’esperienza di studio all’estero. La risposta è unanime ed entusiasta: “ce l’avevamo già, ma ora è davvero incontenibile” e mentre rispondono, ridono con gli occhi. Buon futuro ragazzi. Jessica Bianchi
Alcuni studenti di Carpi hanno incontrato, presso l’aula magna delle Fassi, lo scrittore Davide Morosinotto
“Leggere è l’unico modo per conoscere cose nuove”
“Un incontro che non ci farà migliorare solo come scrittori, ma ci farà capire perché davvero è bello scrivere (che poi è un sinonimo di vivere)”: è il messaggio che gli studenti hanno affidato alla locandina confezionata da loro stessi in vista dell’incontro con Davide Morosinotto. Lo scrittore si è presentato puntuale lo scorso mercoledì pomeriggio presso l’aula magna delle Fassi per incontrare gli alunni delle classi 1H e 2H delle medie Pio, 1E e 2B della scuola media Fassi e 5A delle elementari Rodari, accompagnati dalle insegnanti Daniela Pellacani, Jenny Poletti ed Enrica Malavasi. A ruota libera i ragazzi hanno posto le domande e, con grande naturalezza, Morosinotto si è raccontato svelando i segreti dei suoi libri e riferendo episodi della sua vita. La voglia di scrivere risale “alla seconda superiore quando desideravo tanto un motorino, ma i miei geni-
tori mi dissero che se lo volevo dovevo comprarlo con i miei soldi. A scuola vidi il cartellone di una gara di scrittura che metteva in palio quattromila euro e senza pensarci due volte partecipai. Arrivai quarto, ma vinsi comunque un po’ di soldi per comprare un Ciao, un vecchio motorino che esplose la settimana successiva all’acquisto. Finii in ospedale ma dalla soddisfazione per quella avventura è nata la consapevolezza di ciò che avrei voluto fare da grande: lo scrittore”. Morosinotto inizia incidendo audiocassette ma poi, scomparsi i dispositivi utili per l’ascolto, “mi sono deciso a utilizzare solo il taccuino, su cui scrivo tutto quello che penso sia da ricordare”. I libri nascono da un lavoro fatto in team con persone che hanno formazioni completamente diverse e le ispirazioni principali derivano da viaggi, amici e libri: “leggete più che po-
tete – è il suggerimento di Davide Morosinotto – anche quello che non vi piace perché è l’unico modo per conoscere cose nuove. Io, per esempio, sto leggendo La storia degli asparagi”. Ai ragazzi ha poi spiegato alcune tecniche di scrittura, a partire da un classico così amato come la saga di Harry Potter in cui la Rowling
Davide Morosinotto
me mentre ero in vacanza ma senza l’idea di pubblicarlo perché pensavo che fosse noiosissimo. Poi un amico l’ha spedito a un editore e grazie a un prezioso lavoro di editing è nato Il rinomato catalogo Walker Dawn”. L’incontro con Morosinotto è stato sicuramente all’altezza delle aspettative dei ragazzi che lo hanno seguito con attenzione, chiedendo consigli e trascorrendo un’ora e mezza molto piacevole in uno scambio continuo di idee, punti di vista e parole. Sara Gelli
lascia i capitoli in sospeso per indurre il lettore a non staccarsi mai dai libri, e facendo riferimento ai suoi libri come Il rinomato catalogo Walker Dawn, “che ho scritto per
Sono state acquistate grazie alla generosità dei genitori che hanno integrato la somma raccolta dal corpo docente lo scorso anno scolastico con le iniziative di autofinanziamento
Tre nuove LIM alle Fanti
Martedì 13 dicembre presso la sede della Scuola primaria Manfredo Fanti si è svolta la cerimonia di ringraziamento di tutti coloro che hanno permesso l’acquisto di tre LIM, Lavagne Interattive Multimediali, messe a disposizione di insegnanti e studenti. Erano presenti una folta rappresentanza di genitori, l’assessore comunale all’Istruzione Stefania Gasparini, la dirigente scolastica Rossana Rinaldini, la vice Eria Bulgarelli, le docenti Valentina Troffei, co-referente del plesso per le tecnologie e Barbara Bellini, docente di
inglese delegata di plesso e membro del Tem per l’Innovazione Digitale dell’Istituto Comprensivo Carpi Centro. Nelle classi
2B (blog delle classi seconde), 5B (coding con applicazione scratch), 4A (puzzle dell’Italia - colori in inglese e mappa concettuale) si è
tenuta una dimostrazione degli studenti sulla LIM acquistata grazie alla generosità dei genitori che hanno integrato la somma raccolta dal corpo docente lo scorso anno scolastico con le iniziative di autofinanziamento (colazioni insieme, fotografia di fine anno, pizza a Carnevale e bancarelle). Le tre nuove LIM si aggiungono alle due già presenti alla primaria Fanti.
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E’ un dicembre nero per la qualità dell’aria che respiriamo, ma non così nero come si potrebbe ipotizzare in considerazione delle condizioni meteorologiche. L’aria dall’inizio di questo mese è stata mediocre in tutta la Pianura Padana: a Modena i cinque superamenti del limite di polveri sottili di dicembre hanno fatto salire il capoluogo a quota 37 e sforare la soglia dei 35 superamenti consentiti all’anno. A Carpi la situazione è critica ma non c’è un’emergenza tale da richiedere misure emergenziali previste dal Piano integrato regionale, cioè domenica ecologica straordinaria con le limitazioni alla circolazione delle auto più vecchie, già in vigore nel resto della settimana. Dunque ci troviamo in una condizione di criticità non particolarmente intensa, anche se, restando invariate le condizioni meteo, potrebbe aumentare lo smog. Nel mese di dicembre si sono registrati due soli sforamenti: venerdì 2 dicembre le polveri sottili, in base ai dati Arpa relativi alla centralina di via Remesina, sono salite a 64 microgrammi per metro cubo quando il limite è di 50 mentre martedì 6 dicem-
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A Carpi la situazione è critica ma non c’è un’emergenza: nel mese di dicembre si sono registrati due soli sforamenti del limite di polveri sottili e fino ad oggi sono complessivamente 31; lo scorso anno Carpi chiuse con 55 sforamenti. “Le piogge ripuliscono l’aria ma non risolvono i problemi” afferma Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena
Aria, dicembre nero per lo smog ma Carpi migliora
Luca Lombroso
bre sono salite a 68. Alla data di lunedì 18 dicembre a Carpi si sono registrati complessivamente nell’arco dell’anno 31 sforamenti mentre in provincia fanno ben peggio Fiorano (48), Modena – Giardini (37) e Sassuolo (39). Dati comunque confortanti rispetto al 2015, annus
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horribilis per l’intera provincia, quando Carpi chiuse con 55 sforamenti: i valori della media annuale aumentarono rispetto al 2013 e al 2014 “a causa delle sfavorevoli condizioni atmosferiche”, secondo Arpa. Il responsabile principale delle alte concentrazioni
di Pm10 è il meteo ma che cosa possiamo fare per contrastare il problema? “Se non insorgono – spiega Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia - cambiamenti rilevanti dal punto di vista meteorologico occorre comunque che le amministrazioni mantengano i provvedimenti di limitazione alla circolazione e che i cittadini adottino comportamenti virtuosi nell’uso, per esempio, del riscaldamento. L’obiettivo deve rimanere quello di ridurre la produzione degli inquinanti, al di là delle previsioni del tempo: le piogge ripuliscono l’aria ma non risolvono i problemi. Bisognerebbe progettare le città, i trasporti e la produzione di energia in modo da non emettere gas inquinanti, siano essi a effetto serra con conseguenze sul lungo termine o inquinanti diretti che
adesso fanno notizia”. Il problema è che spesso i provvedimenti di limitazione della circolazione non trovano un’applicazione concreta e “spesso sono tardivi, non vengono adottati in un’ottica di prevenzione e, se la situazione è di piena emergenza, hanno effetti marginali. Occorrerebbero invece provvedimenti seri e drastici di una forte limitazione al traffico privato. Non è vietando di accendere il caminetto che si risolve il problema”. La popolazione potrebbe insorgere al solo ricordo delle targhe alterne… “Serve sicuramente un cambiamento culturale ma anche un processo partecipativo perché non possiamo pensare di delegare ai politici locali o ai potenti globali la soluzione del problema. Viceversa non si può ridurre il problema alla capacità di essere singolarmente bravi”. Sara Gelli
Il Consiglio di Indirizzo dell’ente, nella seduta del 19 dicembre, ha deliberato di non procedere con la cessione delle quote pari al 7,5% del capitale sociale e iscritte a bilancio per un importo di 10 milioni di euro
La Fondazione non cederà le quote di Aimag
A mettere la parola fine, almeno per ora, sulla questione relativa alla cessione della partecipazione di minoranza detenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in Aimag spa è stato il Consiglio di Indirizzo dell’ente: nella seduta del 19 dicembre, il CdI ha infatti deliberato di non procedere con la liquidazione delle quote pari al 7,5% del capitale sociale e iscritte a bilancio per un importo di 10 milioni di euro. “La scelta del Consiglio - ha dichiarato il presidente Giuseppe Schena - conferma che non era stato concluso alcun accordo, né erano stati assunti impegni da parte della Fondazione in fase di trattativa, bensì che ogni decisione è sempre stata correttamente rimessa alla libera volontà dei consiglieri”. L’indiscrezione trapelata dall’ente relativa a un ipotetico concambio delle azioni Aimag in Hera aveva immediatamente scatenato la reazione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle delle Terre D’Ar-
gine, i quali avevano denunciato l’operazione come “non percorribile dal punto di vista giuridico”. Per i consiglieri pentastellati Monica Medici ed Eros Andrea Gaddi l’iter dettato dalla normativa vigente è chiaro: “dapprima occorre definire il prezzo delle azioni, poi occorre mandare una lettera al Consiglio di Amministrazione che, a sua volta, deve convocare i soci della multiutility affinchè siano messi al corrente della volontà di vendere il pacchetto azionario. In questo modo più soci potrebbero mostrarsi interessati all’acquisto liquidando il 7,5% oggi in mano alla Fondazione. Hera non può farci scacco matto”. Accuse che il
presidente ha respinto al mittente in quanto “non corrispondenti al vero nonché lesive dell’onorabilità della Fondazione stessa. Il nostro ente ha compiuto fino in fondo il proprio dovere, assumendosi la responsabilità di valutare e approfondire, tramite un dibattito aperto e partecipato, tutti gli elementi disponibili, che confermano innanzitutto la piena legittimità dell’operazione sotto il profilo giuridico e patrimoniale”. Pur valutando favorevolmente l’opportunità offerta dall’eventuale conclusione del concambio con azioni Hera Spa, che avrebbe garantito alla Fondazione il conseguimento di una significativa plusvalenza, quantificata in 5 milioni di
Monica Medici ed Eros Gaddi
Giuseppe Schena
euro, con un positivo impatto sul patrimonio, sulla futura redditività e un conseguente incremento delle risorse dedicate alle erogazioni, il Consiglio di Indirizzo, con 11 voti contrari, 6 favorevoli e un astenuto, ha deliberato di non approvare la cessione, al fine di non condizionare le determinazioni che vorranno assumere i soci pubblici di Aimag Spa, ritenendo non sufficientemente chiara la ricaduta nel contesto socio-economico locale dell’opzione in
esame. Il presidente nell’ultima settimana ha poi più volte ribadito il lavoro di analisi - e pulizia - delle varie partecipazioni della Fondazione, da Unicredit al Banco Popolare, fatto da due anni a questa parte: “un percorso teso a salvaguardare nel tempo, un bene prezioso, ovvero il patrimonio. Nella nostra volontà di discutere del futuro della partecipazione in Aimag non vi è dunque nulla di eccezionale; a esserlo è il fatto che da 14 anni a questa parte si cerchi di definire un assetto alla municipalizzata. Assetto che dev’essere deciso dalla maggioranza pubblica della proprietà: noi non abbiamo alcuna intenzione di sostituirci alla politica”. La questione è però lungi dall’essersi risolta: il tema verrà infatti ripreso dopo la pausa natalizia per riconsiderare la posizione della Fondazione alla luce degli elementi di novità emersi nel corso della valutazione e degli orientamenti che verranno espressi dal Patto di Sindacato di Aimag. Nel
frattempo è stato invece giudicato ammissibile dall’Organo di Controllo il quesito referendario comunale (Volete voi che il Comune di Carpi non venda azioni di Aimag e che esprima il voto contrario, nell’assemblea dei soci, a operazioni di incorporazione o fusione societaria?) in cui si chiederà ai cittadini di esprimere il proprio parere sul futuro di Aimag. A comunicarlo è il Comitato Acqua Pubblica di Carpi che “si oppone alla liquidazione di Aimag, azienda che consente ai comuni di determinare le scelte politiche in settori strategici per il governo del territorio, e considera il suo traghettamento verso Hera alla stregua di un saccheggio del patrimonio della comunità locale”. Il Comitato Acqua Pubblica ha pertanto iniziato la raccolta di firme necessaria per ottenere l’indizione del referendum comunale, che avverrà mediante banchetti in Piazza Martiri e mediante assemblee pubbliche in corso di organizzazione. Jessica Bianchi
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Grazie allo Juventus Club Doc Carpi 1967 l’ex portiere juventino Stefano Tacconi ha fatto visita alla famiglia Riccardo
Il saluto di Tacconi a Pasquale
Auguri di Buon Natale e felice anno nuovo a tutto il Reparto di Ginecologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi diretto dal primario dottor Paolo Accorsi. Cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente e infinitamente l’equipe per aver salvato la vita alla nascita di Caterina Borgatti, venuta alla luce il 30/5/2016 e alla sua mamma. Un augurio e un grazie particolare anche al Reparto di Neonatologia del 7° piano del Policlinico di Modena per la professionalità e dedizione.
Famiglia Borgatti
Pasquale Riccardo non cammina. Non parla. Costretto in un letto, attaccato a un respiratore, passa le sue giornate circondato dall’amore di mamma Lucia e di papà Salvatore. Una grande passione però lo anima, quella per la sua squadra del cuore: la Juventus. Sabato 17 dicembre, in occasione del suo 19esimo compleanno, Pasquale ha ricevuto un regalo assai prezioso grazie allo Juventus Club Doc Carpi 1967. “Da quando, due anni fa, abbiamo conosciuto la storia di Pasquale, abbiamo deciso di fare qualcosa per regalargli un sorriso”, spiega il presidente del club, Giovanni Bianchini. Lo scorso anno il sodalizio aveva portato a casa della famiglia carpigiana, Mariella Scirea, moglie di Gaetano, campione juventino nonché raro fuoriclasse, mentre la scorsa settimana a far visita al tifoso bianconero è stato l’ex portiere Stefano Tacconi: “un incontro davvero emozionante. A Pasquale si accende lo
Pasquale insieme ai genitori
Pasquale e Tacconi
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sguardo quando sente parlare della sua squadra preferita”, racconta Bianchini. Ora lo Juventus Club Doc Carpi 1967 ha intenzione di fare il colpaccio, cercando di portare in città, a casa del giovane, un giocatore che lui ha visto giocare e conosce: “Trezeguet o Del Piero, chissà… noi di certo ci proveremo”, promette Giovanni Bianchini. J.B.
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PANCHOS.C AFE.C ARPI
La risposta dell’azienda sanitaria di Modena all’interrogazione dei consiglieri comunali del Pd di Carpi relativa agli operatori sanitari impiegati all’Ospedale Ramazzini è evasiva e incompleta. Il Partito democratico, raccogliendo il grido d’aiuto lanciato degli operatori del Ramazzini, in particolare del Servizio di Emergenza Urgenza, ha posto all’Ausl una serie dettagliata e accurata di quesiti, molti dei quali rimasti inevasi. L’unificazione delle due maggiori strutture ospedaliere di Modena, Policlinico e Baggiovara, si legge nell’interrogazione, non può prescindere dai bisogni e dalle istanze delle “figure professionali presenti nelle strutture ospedaliere periferiche”, riconoscendo al contempo “il ruolo rilevante nell’assistenza degli infermieri e degli operatori socio sanitari che rappresentano già oggi un pezzo rilevante della struttura ospedaliera e territoriale”. Gli interrogativi relativi al nosocomio di casa nostra sollevati dalle consigliere Mariella Lugli e Cristina Luppi si concentravano perlopiù sulla dotazione organica. Da quella prevista a quella realmente in servizio, anche attraverso un confronto tra l’ospedale di Carpi e gli altri nosocomi dell’Azienda Usl, compreso quello di Baggiovara, con il dettaglio di alcuni reparti ritenuti strategici per l’assistenza sanitaria come Pronto Soccorso e Lungodegenza. Le due consigliere chiedevano poi all’azienda di specificare l’età media di infermieri e Oss, il loro numero di giorni di ferie residue da godere e se le mansioni svolte dagli OSS dell’ospedale di Carpi siano le medesime che svolgono tali figure professionali negli altri ospedali, con particolare riferimento all’attività di barellamento Una delle più antiche sostanze naturali di tradizione medica potrebbe aiutare a controllare il diabete. Nella medicina ayurvedica la corteccia della cannella era usata come antiemetico, antidiarroico, antiflatulenza e come generico stimolante. Le evidenze scientifiche moderne su questa spezia sono davvero numerose. Un recente studio ha evidenziato una potente attività antibiotica e ha posto l’attenzione per le possibili implicazioni nel ridurre i livelli ematici di glucosio, nel diminuire la pressione sanguigna e nell’abbassare i livelli sierici di colesterolo. Molto recenti sono gli studi riguardanti le proprietà antidiabeti-
La risposta dell’azienda sanitaria di Modena all’interrogazione dei consiglieri comunali del Pd di Carpi relativa agli operatori sanitari impiegati all’Ospedale Ramazzini è evasiva e incompleta
Ospedale: i dubbi sulla sua tenuta permangono
“I numeri che ci sono stati dati si prestano a varie letture. Ad esempio, i posti di lavoro indicati riguardano personale assunto part time o a 36 ore settimanali? I nostri dubbi continuano ad aumentare. Questa è la terza interrogazione che facciamo sulla tenuta della struttura ospedaliera di Carpi e, considerata la complessità del tema, chiediamo di fare un consiglio monotematico dedicato alla sanità e, in particolare, all’Ospedale”. dei malati. Domande precise alle quali sono seguite risposte sommarie. Scopriamo così che al Ramazzini (coi suoi 280 posti letto) sono in servizio 365 infermieri (dovrebbero essere 370) e 101 Oss (anziché 104) la cui età media è di 43 anni. 41 sono mediamente i giorni di ferie residui ancora da smaltire per gli infermieri, 32 quelli degli operatori socio sanitari. Non pago dell’insufficiente risposta offerta sul Pronto Soccorso di Carpi (dove, lo ricordiamo, i medici sono 16 contro i 30 dell’Ospedale di Baggiovara, malgrado nel primo semestre 2016, il Ps cittadino abbia registrato 23mila accessi e Baggiovara 22mila. 40 infermieri più 2 coordinatori quelli di Baggiovara e 40 più 1 coordinatore a Carpi, peccato che di questi ultimi, 9 siano assegnati alla
funzione Emergenza Territoriale 118 e che il doppio mandato, cioè personale che svolge contemporaneamente la funzione di 118 e Ps non sia previsto. Ergo gli infermieri in forza al Pronto soccorso di Carpi sono 31 contro i 40 di Modena. Gli Oss invece sono 11 a Carpi contro i 18 di Baggiovara) l’unica struttura che il direttore generale dell’Ausl Massimo Annicchiarico è stato disposto a mettere a confronto col Ramazzini, sul fronte Lungodegenza, è l’ospedale di Mirandola (ma stiamo scherzando? L’Ospe-
dale di Carpi, secondo il Pal, dovrebbe essere punto di riferimento per tutta la Bassa!). Tra i due, sembra paradossale, ma ne esce vincitore il nosocomio della Bassa: 24 i posti letto presenti nel reparto mirandolese dove operano 13 infermieri e 4 Oss, contro i 9 infermieri e 3 Oss della lungodegenza carpigiana coi suoi 20 posti letto. Sul barellamento Annichiarico è lapidario: “le mansioni svolte dal personale OSS dell’ospedale di Carpi sono quelle previste dal loro profilo professionale. L’attività di barellamento è
Al Ramazzini (coi suoi 280 posti letto) sono in servizio (con quale contratto?) 365 infermieri (dovrebbero essere 370) e 101 Oss (anziché 104) la cui età media è di 43 anni. 41 sono mediamente i giorni di ferie residui ancora da smaltire per gli infermieri, 32 quelli degli operatori socio sanitari.
La natura che cura
a cura di
Vitor Chiessi, farmacista
Le proprietà della cannella
che: è emerso come contribuisca a ridurre significativamente anche del 10% i livelli
compresa e viene svolta in tutti gli stabilimenti ospedalieri a eccezione di Baggiovara presso il quale è vigente uno specifico servizio esternalizzato nell’ambito del contratto SESAMO che fornisce all’Ospedale tutti i servizi di supporto all’assistenza”. Ma la dotazione del personale è sufficiente? “Si ritiene - risponde il direttore generale - che la dotazione del personale infermieristico, tecnico, ostetrico previsto sia in numero idoneo e sufficiente per l’erogazione delle prestazioni. Il tasso di assenteismo registrato per l’Ospedale di Carpi (similare alla media aziendale) ha determinato alcune criticità per il cui superamento si sta operando con diversi interventi: stabilizzazione dei contratti di lavoro a tempo determinato disponendo contratti a tempo indeterminato che assicura-
no un consolidamento dell’organico aumentandone l’efficienza e la possibilità di mantenere le competenze acquisite; completamento del piano assunzioni 2016 che aggiungerà anche all’Ospedale di Carpi nuove unità di personale”. Una risposta, quella fornita dall’azienda, che evidentemente non è piaciuta a Mariella Lugli: “i numeri che ci sono stati dati si prestano a varie letture. Ad esempio, i posti di lavoro indicati riguardano personale assunto part time o a 36 ore settimanali? I nostri dubbi continuano ad aumentare. Questa è la terza interrogazione che facciamo sulla tenuta della struttura ospedaliera di Carpi e, considerata la complessità del tema, chiediamo di fare un consiglio comunale monotematico dedicato alla sanità e, in particolare, all’Ospedale”. In ballo, infatti, c’è un modello assistenziale sempre più inefficiente a causa di politiche miopi, tagli costanti alle risorse e mancata valorizzazione dei professionisti a disposizione, ormai spremuti come limoni, con evidenti ricadute negative sul servizio reso alla cittadinanza. Jessica Bianchi
plasmatici di glucosio. Come agisca non è ancora chiaro anche se tale proprietà pare
essere correlata all’alto contenuto in fibre e all’alto potere antiossidante della cannella. Si
potrebbe affermare che una regolare inclusione nella dieta della cannella, pianta originaria dello Sri Lanka e della Malaysia, potrebbe avere un effetto benefico in soggetti con diabete di tipo 2 l diabete di tipo 2, chiamato anche non insulinodipendente. Questo tipo di diabete è quella forma caratteristica dell’età adulta, in cui il pancreas produce ancora insulina, ma le cellule sono diventate venerdì 23 dicembre 2016
meno sensibili alla sua azione e quindi, di fatto, l’insulina non riesce a svolgere efficacemente il suo compito di far penetrare nelle cellule il glucosio presente nel sangue (fenomeno dell’insulino resistenza). I ricercatori hanno osservato anche che l’assunzione di cannella abbassa significativamente la velocità di svuotamento gastrico e determina un’importante diminuzione del rialzo glicemico. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per stabilirne l’efficacia terapeutica. In ogni modo, vista le delicatezza della malattia, se pensate di utilizzarla come aiuto, è sempre meglio consultare prima il medico o il proprio specialista. anno XVII - n. 47
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Il centro storico di Carpi si è colorato di rosso sabato 17 dicembre quando più di 700 podisti travestiti da Babbo Natale hanno invaso Piazza Martiri da dove ha preso il via la prima edizione della Christmas Run, la manifestazione podistica non competitiva organizzata da UTCC, Urban Trail Community Carpi in collaborazione con La Patria e con il patrocinio del Comune di Carpi: grandi e piccini, appassionati di corsa e famiglie, si sono ritrovati per partecipare insieme alla passeggiata per le vie del centro. “Siamo molto soddisfatti – raccontano Massimo Fiori, Andrea Fieni, Gianluca Orlandi, Federico Campanaro e Nicola Stermieri – e non ci aspettavamo una risposta così da parte dei carpigiani: nelle ultime due settimane le iscrizioni sono cresciute giorno dopo giorno a ritmi impressionanti fino a raggiungere quota 700 iscritti. Il cuore ha iniziato a battere forte ma a testa bassa abbiamo lavorato affinché tutto riuscisse al meglio”. E così è stato: l’idea maturata durante una delle corse settimanali tra amici è diventata un bellissimo evento condiviso da tutti, podisti affermati e non, ma per gli organizzatori era importante poter vivere l’impresa coinvolgendo il maggior numero di persone. Sfidando il freddo, i runner partiti da Piazza Martiri hanno solcato i quattro chilometri del percorso Come ogni anno si riaccende la polemica sui botti di Capodanno, con i vari schieramenti pro e contro che si rianimano, per poi tornare in silenzio appena si concludono le festività. Sono sempre più numerosi i comuni che prendono provvedimenti per vietare o limitare la tradizionale usanza di petardi e giochi pirotecnici nella notte di San Silvestro, al fine di garantire la sicurezza urbana e contrastare i potenziali rischi derivanti dall’uso, non corretto, degli articoli pirotecnici. Il Comune di Modena, ad esempio, ha emesso un’ordinanza in cui sancisce il divieto di far esplodere petardi o fuochi d’artificio di qualunque genere in tutte le aree pubbliche, anche nel corso delle manifestazioni regolarmente autorizzate o in altri casi di assembramento spontaneo, tra le ore 00 del 31 dicembre 2016 e le ore 24 del 01 gennaio 2017, consentendone invece l’uso nelle aree private, a patto che non producano conseguenze di qualsiasi genere o natura, in
Il centro storico di Carpi si è colorato di rosso sabato 17 dicembre quando più di 700 podisti travestiti da babbo natale hanno invaso Piazza Martiri da dove ha preso il via la prima edizione della Christmas Run, la manifestazione podistica non competitiva organizzata da UTCC, Urban Trail Community Carpi in collaborazione con La Patria e con il patrocinio del Comune di Carpi
Babbo Natale arriva… di corsa
Ph Federico Massari
breve e i più temerari hanno raddoppiato ripetendo l’itinerario ma al termine
della corsa si sono riscaldati al punto di ristoro in piazza dove era stato preparato un
ottimo vin brulè. La Christmas Run è stato anche un momento di grande festa e
divertimento con l’esibizione di Hip Hop della SG La Patria, i giochi e l’intrattenimento per i più piccini da parte di Splash Animation e la musica dal vivo dei BeatBrothers, grazie alla preziosa collaborazione con
Kibo Studio. Naturalmente non poteva mancare Babbo Natale, arrivato in piazza a bordo di una vettura cabrio griffata AutoTorino, e che ha distribuito regali esaudendo i desideri dei più piccoli. E, a proposito di bambini, gli organizzatori hanno deciso di devolvere una parte del ricavato in beneficenza al Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini. “Vorremmo ringraziare coloro che hanno contribuito al successo dell’evento come lo speaker Dino Muzzioli, i volontari della protezione civile, gli Scout di Quartirolo e l’Atletica Cibeno perfettamente coordinati da Ermanno Pavesi”. Carpi ha così festeggiato il Natale in modo inedito ritrovandosi come comunità nel centro della città per un pomeriggio di festa. L’obiettivo di aggregare facendo festa è stato pienamente raggiunto e l’Urban Trail Community Carpi già pensa all’edizione del prossimo anno. Sara Gelli
SECONDO MARCO MORSELLI, TITOLARE DI PYRO SHOP A SORBARA, VIETARE I BOTTI NON SOLO È INEFFICACE, MA SPALANCA LE PORTE AL MERCATO DEGLI ARTIFICI ILLEGALI, MOLTO PIÙ PERICOLOSI E FUORI CONTROLLO DI QUELLI OMOLOGATI
“Botti di Capodanno: vietarli è controproducente”
grado di ripercuotersi sugli spazi pubblici. E’ stato però aggiunto un articolo che sottolinea gli obblighi dei proprietari di animali d’affezione, che dovranno vigilare e attivarsi affinché il disagio determinato dagli scoppi non porti gli animali alla fuga esponendoli al rischio di smarrimento o investimento, così come l’obbligo (in capo a chi esercita la potestà genitoriale) di vigilare sul corretto uso dei dispositivi da parte dei minori nelle aree private. “Il punto è proprio questo: il senso di responsabilità delle persone. E’ impossibile, se non a parole, - ha precisato Marco Morselli, del negozio Pyro Shop di Sorbara di Bomporto - far rispettare uno stop ai botti in tutti gli spazi pubblici delle città. L’unico metodo
Marco Morselli
realmente efficace è fare appello al rispetto altrui, alla sensibilità verso quelle persone che hanno paura dei botti, senza dimenticarci degli animali domestici. Controllare i nostri bambini affinché non raccolgano botti inesplosi e abbandonati per strada, e i nostri animali affinché non fuggano impauriti dal rumore dei
botti creando disordini per la circolazione, rientrano a mio parere in quell’insieme di norme fondamentali a cui dobbiamo prestare il massimo riguardo in tutti gli aspetti della vita. Non è la repressione a dover essere il cardine tra il rispetto e il divertimento, bensì il buon senso e la civiltà. Inoltre, negli ultimi anni,
in conseguenza di questi divieti, si sta accentuando il fenomeno delle vendite di botti illegali, enormemente più pericolosi di quelli legali. Si tratta di manufatti realizzati artigianalmente in scantinati e soffitte, ovviamente non omologati e non conformi alle stringenti normative europee alle quali sono sottoposti gli artifici legali. Sono proprio questi prodotti illegali ad aver provocato la quasi totalità dei ferimenti di cui abbiamo avuto notizie a livello nazionale da quotidiani e telegiornali. Prima che venditori ci riteniamo informatori in questo settore e, come tali, reputiamo fondamentale non penalizzare il mercato della distribuzione legale per garantire che gli articoli pirotecnici vengano acquistati da chi possa certificarne la sicu-
rezza e fornire le adeguate indicazioni sul loro corretto e consapevole uso. Le restrizioni eccessive sono controproducenti: innescano fenomeni di ribellione, e spalancano le porte alle scorciatoie illegali che possono essere molto pericolose. Infine, ci tenevo anche a mettere in guardia dagli articoli, spesso fuorvianti, che circolano sui media e social network. Con i loro titoli sensazionalistici e allarmistici confondono le persone, e le inducono a credere a informazioni non del tutto corrette. Invito pertanto ad approfondire sempre ciò che si legge sui media e in rete e a non fermarsi alle prime righe. Anche questo fa parte del senso di responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri”. Chiara Sorrentino
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Il 31 dicembre, l’1 e il 2 gennaio a Limidi di Soliera, il pluri recordman Alessandro Bonacorsi in arte Alle Tattoo cercherà di aggiudicarsi per la quarta volta la sessione di tatuaggi più lunga al mondo
Happy New Ink Quello di quest’anno sarà un capodanno che rimarrà indelebile sia nei ricordi che sulla pelle di tantissimi amanti del tatuaggio. Dopo la pazzia del tattoo su un jet in volo acrobatico negli States, il 31 dicembre, l’1 e il 2 gennaio a Limidi di Soliera, il pluri recordman Alessandro Bonacorsi, in arte Alle Tattoo, cercherà di aggiudicarsi per la quarta volta la sessione di tatuaggi più lunga al mondo. L’inizio è previsto per le ore 8.10 del 31 dicembre: per battere il record Alle dovrà tatuare ininterrottamente almeno fino al 2 gennaio alle 16,40. Con la presenza dei giudici ufficiali sarà presente anche il team I am doping free con ospiti vip, campioni sportivi e lo staff dell’Alle Tattoo Fans Club. Saranno tre giorni di tatuaggi, arte, musica dirette social e tanto divertimento. Dal piccolo schermo, a gestire il baby parking e cooking show, ci penserà Gabriella Gasparini.
Alessandro Bonacorsi
Metti la passione per la musica e uniscila alla mania per i videogiochi. Aggiungi un pizzico di intraprendenza fuori dagli schemi, e ciò che salta fuori è il dj set firmato dj Reks: non si limita a far girare i dischi alla consolle ma trasmette la musica a colpi di joystick, controllando suoni e velocità a distanza. All’anagrafe è Gian Marco Righi, 23enne solierese diplomato in grafica pubblicitaria, il dj che si è fatto conoscere in zona per la sua intuizione derivante dall’essere un po’ “nerd” come ci ha confessato lui stesso. “Da grande patito di tecnologia e video-games, il joystick era diventato per me una sorta di estensione, per cui ho pensato di attribuirgli un ruolo in chiave musicale, per offrire al pubblico qualcosa in più oltre alla musica. Gestendo la consolle attraverso un joystick bluetooth della Playstation 4, riesco infatti a suonare e a spostarmi in mezzo alla gente, coinvolgendo così tutta la sala”. Quando è nata la tua passione per i dj-set? “Ho iniziato a 15 anni a giocare con i primi software base per la riproduzione musicale, poi mi sono appassionato sempre di più a questo mondo. Dalle picco-
Paolo Belli per l’Amo
Paolo Belli torna in teatro con Pur di fare Musica, un’inedita commedia musicale scritta con Alberto Di Risio, che sarà in scena nei teatri di tutta Italia fino alla fine di gennaio 2017. Dopo un lungo tour estivo, che ha portato il cantante emiliano e la sua Big Band a esibirsi di fronte e centinaia di migliaia di persone in decine di piazze italiane, e in attesa di 12
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riprendere gli impegni televisivi con Telethon (in dicembre) e con la dodicesima edizione di Ballando con le Stelle prevista a febbraio 2017, con Pur di fare Musica Paolo torna a una delle sue grandi passioni, il teatro, e lo fa assieme a sette musicisti, con i quali darà vita a una vera e propria commedia musicale. Tutto ha inizio in una sala prove: Paolo sta preparando un anno XVII - n. 47
Il 23enne solierese Gian Ma un joystick che gli consent
Il dj che s
Visual Chef
La nuova commedia musicale, Pur di Fare Musica, di Paolo Belli, fa tappa al Comunale di Carpi il 6 gennaio, alle 21. Lo spettacolo è a favore dell’Associazione Malati Oncologici
nuovo show e alcuni musicisti sono in ritardo. Il titolare della sala lo invita quindi a valutare, in alternativa a chi non è ancora arrivato, alcuni suoi amici. Sul palco personaggi a dir poco originali: il “Gelido”, un chitarrista alquanto singolare, quattro virtuosi gemelli che per dissapori familiari non suonano mai insieme, Pedro, sassofonista spagnolo che non sa lo spagnolo, e Peppe, il “padrone di casa”, gestore della sala prove e insegnante di percussioni. Tutti elementi che porteranno Paolo, suo malgrado, a doversi adeguare a un linguaggio surreale e alle stranezze dei musicisti chiamati in causa. Pur di Fare Musica alterna a momenti recitati comici ed esilaranti, altri puramente musicali, nei quali trovano spazio, riarrangiati per l’occasione, non solo i pezzi più noti e amati del repertorio di Paolo Belli ma anche alcuni tributi ai suoi “maestri”. Lo spettacolo è a favore di Amo. Prevendite a Radio Bruno (059.641430) e Amo (059.6132038 e 335.5480177).
le feste organizzate da amici, sono arrivato in breve tempo a suonare al Duende di Carpi, fino a diventare dj ufficiale di ScuolaZoo, un gruppo di studenti votati all’animazione su suolo nazionale. Ciò mi permette di girare e suonare nei migliori club europei e di collaborare a progetti esaltanti. Una persona che sta contribuendo a farmi crescere in questo campo è poi Alessandro Anania, gestore di un locale a Baggiovara che mi ha dato l’opportunità di esibirmi con i migliori dj internazionali tra cui Dvbbs, Timmy Trumpet, Don Diablo, Oliver Heldens, Dyro e altri ancora, e di avere una mia serata a tema hip hop/ reggaeton”. Per le tue serate ti ispiri a qualcuno in particolare? “Sinceramente non ho un “mito” a cui mi ispiro musicalmente, ma seguo molto la scena hip hop americana e italiana”. Cosa significa svolgere un lavoro in cui si è sempre in mezzo a tanta gente? “Penso sia uno dei lavori più belli del mondo perché mi permette di trasmettere emozioni ad altre persone attraverso la musica e secondo me non è facile. Richiede pazienza e la capacità di assecondare un po’
di Gabriella Gasparini
Salame dolce al cioccolato bianco
Ingredienti: 200 grammi di biscotti secchi 100 grammi di zucchero a velo 100 grammi di cioccolato bianco 50 grammi di burro (da lasciare ammorbidire fuori dal frigo) 80 grammi di zucchero a velo 3 rossi d’uovo 100 grammi di granella di nocciole 30 millilitri di liquore Sassolino Procedimento: Tritare grossolanamente con un robot da cucina i biscotti o, in alternativa, sbriciolarli
con un batticarne su un tagliere. Metterli in una ciotola e aggiungervi la granella di nocciole. Sciogliere a bagno maria il cioccolato bianco e lavorarlo con un mestolo fino a quando diventa cremoso e senza grumi. Aggiungervi il burro, lo zucchero a velo e i tuorli. Amalgamare bene il composto ottenuto, e versarlo nella ciotola con i biscotti e le nocciole tritate. Aggiungere il Sassolino continuando a mescolare il tutto, sino a ottenere una consistenza omogenea. Per dargli la caratteristica forma del salame stendere
l’impasto su un foglio di carta da forno, da arrotolare pressando l’impasto per conferirgli forma cilindrica. Avvolgere poi il salame di cioccolato bianco pressato nella carta di alluminio, e metterlo in frigorifero così avvolto fino a quando si sarà indurito (circa due-tre ore). Infine, servire tagliandolo a fette spesse spolverizzate con zucchero a velo. Curiosità: il salame al cioccolato si conserva in frigorifero chiuso in un contenitore ermetico fino a tre giorni e può anche essere congelato.
Marco Righi, in arte dj Reks, fa ballare il Duende e non solo, tramite te di suonare anche a distanza dalla consolle
suona a colpi di joystick
tutti i gusti a livello musicale. Sono molto contento di come sto vivendo questa esperienza: do alla gente ciò che vuole, ma mettendoci del mio”. Da alcuni anni si parla di crisi delle discoteche, almeno nel nostro Paese. Tu cosa ne pensi? “Penso che nell’ultimo periodo sia andato in crisi soprattutto il concetto di divertimento legato alla musica. Al di là dei nuovi meccanismi di isolamento innescati dai social network, semplicemente una volta si andava in discoteca per ballare. Basti pensare al film cult Saturday Night Fever, in cui non si dà
valore al locale in sé, ma a ciò che rappresenta: pista, musica a tutto volume, danza, evasione. Negli ultimi anni invece è stato sopratutto il nome del locale ad attirare per la gente che lo frequentava, diventando di moda per un certo lasso di tempo prima di lasciare il posto a un altro. Questo ha un po’ rovinato lo spirito originario, allontanando molte persone dalle discoteche, ma per fortuna esistono ancora dei locali autentici in cui si pensa prima di tutto a fare della buona musica”. Qual è per te la “buona musica”? “Dipende ovviamente dai gusti. L’importante è fare
ricerca e studiare per dar vita a un repertorio ampio e variegato ma, al contempo, non troppo disomogeneo. Personalmente, amo i suoni e i remix trap delle canzoni americane, o delle hit dance del momento, poi in base alla serata e a chi ho davanti mi adatto”. Progetti in arrivo e sogni nel cassetto? “Primo fra tutti la mia linea di abbigliamento Reksclusive, di cui sto disegnando la nuova collezione che presto uscirà online. E in contemporanea anche l’incisione del mio Rekshop Vol.7: il settimo capitolo dei miei mixtape di hit americane”. Chiara Sorrentino
HIGHLANDER welcome to the tea room & public house
BIRRE INTERNAZIONALI, SCOZZESI E INGLESI, DEGUSTAZIONE DI WHISKY DALLE 10 DEL MATTINO FINO ALLE 2 DI NOTTE... PER VIVERE L’ATMOSFERA DEI VERI PUB D’OLTREMANICA!
Venerdì 23 dicembre - ore 21.30
Sabato 24 dicembre - dalle ore 11.30 alle 14.30
Alessandra, Claudio e Daniele festeggeranno insieme a Jane, Stefy e tutti gli amici dell'Highlander Pub l'arrivo delle Festività Natalizie
con musica dal vivo "I THE HOPE" nell'attesa del Natale happy hour dalle 13.30 alle 14.30
CHRISTMAS WITH FRIENDS
BRUNCH
CENA DI SAN SILVESTRO a base di pesce con musica dal vivo ALL’HIGHLANDER PUB SI MANGIA AD OGNI ORA!
Sabato 31 dicembre -
Piazzale B. Ramazzini 17 - Carpi (MO) - Tel. 059.696353 - E-mail: highlandercarpi@gmail.com venerdì 23 dicembre 2016
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Si chiama Coop Connection: non toccate il sistema il libro-inchiesta sul movimento cooperativo scritto dal giornalista Antonio Amorosi (in foto) ed edito da Chiarelettere. Durante la presentazione del volume, inserita all’interno della rassegna carpigiana Ne vale la pena, il giornalista Pierluigi Senatore ha ricordato come l’autore abbia alle spalle un passato di amministratore comunale a Bologna, nel 2004, come assessore alla casa nella Giunta Cofferati, incarico dal quale si dimise denunciando il malcostume legato al sistema di assegnazione delle case popolari, spesso basato non sulle graduatorie bensì sui rapporti di amicizia. Da allora, Amorosi ha cercato di smascherare la presenza della criminalità organizzata in EmiPARTITA DELLA STELLA Venerdì 30 dicembre, alle 20.45, torna la Partita della Stella. Calciatori e personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo si sfideranno al PalaPanini di Modena per sostenere il Caritas Baby Hospital di Betlemme, l’unico ospedale pediatrico della Cisgiordania. Testimonial d’eccezione dell’edizione 2016 sarà l’olimpionico medaglia d’Oro a Rio nei 1500 Stile Libero di Nuoto Gregorio PaItrinieri. WHITE LIST L’iscrizione delle imprese edili alla White list della Prefettura di Reggio Emilia diventa un marchio: le aziende che ne richiederanno l’uso renderan-
L ’angolo
di Cesare
Pradella
Il business della cooperazione secondo Amorosi
lia Romagna dando alle stampe un primo volume per la Casa della Legalità di Genova dal titolo Tra
via Emilia e il clan. Chiaro ed esplicito il concetto espresso dal giornalista, il cui tentativo è quello di provare “a smontare la propaganda che ha imposto alla gente l’immagine perbenista e rassicurante delle coop; un business protetto nel quale sfruttamento del personale, corruzione
e speculazione finanziaria, sono elementi presenti seppur coperti da una patina di legalità. Un sottobosco economico, politico, culturale che fa comodo a un’intera classe dirigente. Io voglio dar voce a quanti sanno ma non parlano, oppure non hanno il coraggio di denunciare questo stato di cose, in omaggio a quei valori etici e morali in cui credono i molti soci delle coop e hanno ispirato nel secolo scorso la nascita delle prime cooperative”. Quella di Amorosi è un’in-
chiesta “che vuole scoperchiare anni di silenzio e omertà. Soltanto gli ultimi scandali nazionali, tra cui Mafia Capitale, hanno fatto affiorare un universo economico (che da solo determina 151 miliardi di euro di fatturato) in grado di creare un sistema di potere, affari e corruzione attraverso il sistema della grande distribuzione e delle grandi opere”. Amorosi si è soffermato anche sul sistema fiscale delle cooperative evidenziando come “quelle di consumo
pagano le tasse sul 65 per cento del fatturato, quelle di costruzione sul 40 per cento e quelle agricole sul 20 per cento, mentre quelle sociali, come le cooperative di Buzzi aderenti alla Lega, ne sono esonerate del tutto”. Malgrado Amorosi faccia nomi e cognomi, non ha ricevuto alcuna querela: “i casi sono due – ha sorriso – o è vero quello che ho scritto nel libro, oppure si preferisce tacere e far finta di niente per non dare troppo risalto alla mia denuncia”.
Uno sguardo oltre l ’argine
di Pierluigi Senatore
no esplicito il loro sostegno alla lotta contro il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. SICUREZZA STRADALE Centinaia di caschetti in regalo ai bambini per educare all’uso del casco in bicicletta. Tutelare i ciclisti, gli utenti più deboli della strada, partendo dai più piccoli e proteggerli dal rischio di danni gravi in caso di incidente è l’obiet-
tivo della campagna Col casco non ci casco, realizzata dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna. FALSI D’AUTORE Prima di fare un acquisto… pensiamoci. L’Italia paga a caro prezzo la contraffazione: perdite per oltre 8 miliardi di euro e un centinaio di migliaia di posti di lavoro. I dati
emergono mettendo insieme i risultati di una decina di rapporti realizzati tra marzo 2015 e settembre 2016 dall’Ufficio europeo per la protezione della proprietà intellettuale. Il settore più colpito è quello di abiti, scarpe e accessori: da solo conta oltre la metà dei danni pari a 4,5 miliardi e 80mila posti di lavoro perduti. 13ESIME Le tredicesime ammontano
quest’anno a 34,9 miliardi, l’1,5% in più del 2015. Ma, spiegano Adusbef e Federconsumatori, per chi ha una seconda casa, un terzo, (in media circa 530 euro) se ne andrà per il saldo dell’Imu entro il 16 dicembre, cifra che sale a due terzi per chi ha un immobile in una grande città. GIOCO D’AZZARDO Dopo l’entrata in vigore della legge regionale sul gioco, con
la quale la Regione ha avviato un’azione di contrasto, sono calati, in Emilia Romagna gli introiti per le slot machine che, comunque, nei primi dieci mesi del 2016 hanno raccolto quasi 4 miliardi. Lo rivela Gioconews.it, che ha fatto un’elaborazione sui dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I punti vendita in cui sono installate slot machine in regione sono 7.037.
RISTORANTE THAILANDESE E GIAPPONESE
NUOVO MENU ’ THAILANDESE
Cell. 327 6780565 - Tel. 059 684142 - Lunedì chiuso Via Lago di Carezza, 8 - Carpi (Mo) - (zona Cibeno) orario d’apertura: 11:00 - 15:00 • 18:00 - 24:00
Si accettano buoni pasto
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“Il dialogo si fa tra persone; il dialogo si fa a partire dalle cose concrete; il dialogo si fa a partire dalle nostre identità; il dialogo si fa a partire dalle cose che abbiamo in comune; il dialogo si fa senza nascondere le cose che ci rendono diversi; il dialogo si fa, in primo luogo, a partire da qualcuno che racconta; il dialogo però, è fatto, anche da qualcuno che ascolta; il dialogo non è fatto solo di parole; il dialogo come fenomeno globale; il dialogo è qualcosa che, mentre lo facciamo, ci arricchisce a vicenda e ci lascia migliori di come eravamo prima”. E’ questo il Decalogo del dialogo stilato dal carpigiano Brunetto Salvarani, teologo e saggista, docente di Teologia della Missione e del Dialogo presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, già direttore della Fondazione Fossoli, assessore alla Cultura del Comune di Carpi e responsabile del Centro Studi Religiosi della Fondazione San Carlo di Modena, all’interno del suo ultimo libro Un tempo per tacere e un tempo per parlare (edito da Città Nuova Editrice). E all’ascolto, alla scoperta del
Il teologo e saggista carpigiano Brunetto Salvarani ha presentato, presso la Libreria La Fenice, il suo ultimo libro Un tempo per tacere e un tempo per parlare (edito da Città Nuova Editrice)
“Occorre riscoprire il silenzio”
Brunetto Salvarani e Odo Semellini
pensiero altrui, di punti di vista e prospettive differenti, Salvarani ha dedicato, si può dire, l’intera vita: un’esistenza fatta di incontri – come quelli con il missionario Domenico Milani, il domenicano Bruno Hussar e il filosofo e teologo Raimond Panikkar, citati all’inizio del volume, nel capitolo intitolato, non a caso, Le tre grazie – e riflessioni che l’hanno portato a creare, tra le altre cose, la Giornata
Ecumenica del dialogo cristiano-islamico, nata all’indomani dell’11 settembre 2001. Un libro che pare provvidenziale, in una contingenza storica in cui, più che al dialogo e all’ascolto, sono in molti a erigere muri – reali o identitari – dietro cui rifugiarsi. “Occorre riscoprire il silenzio, ne abbiamo estremo bisogno, religioni comprese” ha commentato Salvarani, dialogando con l’amico Odoardo Semelli-
ni nel corso di una presentazione presso la Libreria La Fenice. “Bisognerebbe comprendere che, quando non si ha la capacità di capire, a volte è meglio tacere. Appartengo alla generazione del Concilio Vaticano II che ha rappresentato una stagione di rinnovamento e apertura, un momento in cui si sono contrapposte due immagini della Chiesa. La mia esperienza di vita può testimoniare come il
dialogo sia possibile a tutti i livelli, semplicemente perché esso avviene, ogni giorno, con fatica, e anche se non trova molto spazio nelle narrazioni dei media, continua, e da esso emergono insospettate ricchezze”. Un testo, quello di Salvarani, che ripercorre una vita piena, che non ha mai smesso di interrogarsi. Come sul nuovo Pontefice: “credo che la scelta di un vescovo di Roma, come lo stesso Francesco ama definirsi, proveniente dal Sud del mondo, sia stata intelligente e, in qualche modo, obbligata. Segno di un naturale ridimensionamento della centralità europea e romana, quando invece il papato di Ratzinger ha rappresentato l’ultima illusione sulle radici cristiane del continente, il sogno nostalgico di un passato che non c’è più, quando invece è giunta l’ora di iniziare a corteggiare il futuro. Tornare indietro sarebbe pericolosissimo e se questo pontificato
‘rompe’, è perché si basa sul Vangelo, ed è Cristo stesso ad annunciare di essere venuto a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera. La Chiesa di Francesco è più interessata a camminare con gli altri, con il popolo, piuttosto che a connotarsi identitariamente. Non è un caso che abbia deciso di inaugurare il Giubileo della Misericordia proprio in Africa”. Una Chiesa, quella ‘francescana’, che si colloca, secondo Salvarani, in antitesi al ‘trumpismo’ dilagante, per contrastare il quale occorrerebbero buoni maestri, dei quali pare vi sia, invece, estrema carenza. “E’ un problema serio, soprattutto per l’Italia. Il problema vero, come aveva già intuito Gaber con il suo album E pensare che c’era il pensiero, è che si è smesso di pensare, e quando ciò accade si finisce per lasciar parlare la pancia e ragionare per logiche binarie, sì o no, buoni e cattivi, amico e nemico… Dobbiamo tornare a lavorare sulle sfumature, le penombre, che ti costringono a guardarti dentro e a non dare tutto per scontato”. Marcello Marchesini
CIAK MODA!
Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda
CONCIATE PER LE FESTE
È iniziato il conto alla rovescia per le festività natalizie, e con esso anche la ricerca dell'outfit ideale per essere eleganti in quelle occasioni. Dalle passerelle arriva il suggerimento per il tessuto più di tendenza di quest'inverno: il velluto. Da gran soirée, l'abito lungo di Valentino è in velluto rosso borgogna, e sembra uscito fuori dall'armadio di una dama rinascimentale. A rafforzare maggiormente la suggestione, è l'abbinamento con i gioielli in oro dallo stile creolo. Raffinatezza ai massimi livelli per il long-dress firmato Philosophy by Lorenzo Serafini, che gioca su leggiadre sovrapposizioni di texture e ricami. Eleganza senza tempo per l'abito lungo blu di Rosa Clara con il corpino in pizzo e la gonna in tulle. Sono invece decisamente più audaci, ma sempre glamour, i mini-dress dello stilista Zuhair Murad, che sceglie due diverse gradazioni di rosso, il bordeaux e il cremisi per i suoi modelli con mini-gonna a ruota e i ricami di arabeschi. Sempre di Zuhair Murad è il cappotto con strascico di grande effetto interamente ricoperto di strass. Zara unisce in un solo abito i due trend principali della stagione: ovvero il taglio a vestaglia e il velluto. Scegliendo poi la delicatezza del rosa cipria il risultato non può che essere chic e accattivante. H&M punta invece su un grande classico delle feste, le paillettes, e le propone in due tonalità di verde per un effetto sfumato. Sembra provenire dal camerino di una ballerina di Charleston il vestitino nero di Pinko tutto frange, piume e pailettes. Fascino anni Venti anche per il minidress rosso carminio di Mango da abbinare preferibilmente a leggings o collant coprenti dello stesso tono. 16
venerdì 23 dicembre 2016
anno XVII - n. 47
Al mè dialètt...
a cura di
Massimo Loschi
Anche se il mondo cambia, possiamo sempre chiamarlo in quel modo… Al dè più bêl (Nadêl)
Il giorno più bello (Natale)
Quand d’ogni an… a s’riva a la fin, a riva un dè d’mèravia, al dè più bêl; l’é Nàdêl… e anch s’éra cichin mè al spètêva còmè un bêl dôun perché tùtt… i m’sèmbrèvèn più boun.
Quando di ogni anno… si approssima la fine, giunge un giorno speciale, il giorno più bello; è Natale… anche se ero piccino io lo attendevo come un bel dono perché tutti… mi apparivano più buoni.
Cuntêint, a m’fèva al mè bêl prèšêpi in un cantôun dal bùfèe. A gh’mitiva, per fèrêl impòrtant l’êrba a fêr al prèe, e la capana cun cal Sant Putêin e la sò Mama.
Soddisfatto, mi facevo il mio Presepio in un angolo della credenza. Disponevo, per farlo importante di muschio per fare il prato, della capanna con quel Santo Bambino e la sua Mamma.
In mêš a cal vérd, lungh al stràdlêini a gh’mitiva, tanti stàtuêini, dònì e òm, che achsè cùmà i psivèn i purtêvèn règal, fasci e stànlêin per tgnir chêld e rìpàrêr cal Pùtêin.
Tra quel verde, lungo le stradine mettevo, parecchie statuine, donne e uomini, che cosi come potevano portavano doni, fasce e vestitini per proteggere e riparare quel Bambino.
Puvrêin, l’era nèe d’sóvr’a dla paia da quaciêrès a n’gh’iva gnint, sól un bó, un sùmàrêin a scàldêrèl cun al sò fiée. I sò manêin vultèe a l’élta, vêrs al ciêl parivèn ringràsiêr e bènèdir tùtt.
Quel bambino, era nato sulla paglia, da coprirsi non aveva nulla, solo un bue e un asinello per riscaldarlo con il loro alito. Le sue manine rivolte in alto, verso il cielo sembravano ringraziare e benedire tutti.
Anch chè, alóra, a gh’éra la guêra, i bumbardamêint, i môrt, la fam e i bàbô quant i érèn luntan. A preghèvèn perché chi turnisn’a ca per èsr’unìi, per èsèr cuntêint.
Anche da noi in quei tempi, vi era la guerra, i bombardamenti, i morti, la fame, ed i padri quanto erano lontani. Pregavamo perché tornassero a casa per essere uniti, per essere contenti.
Purtrôp ed tanti robi a s’sòm šminghèe, adês d’moda… lé l’élbèr, cun tanti lus, cun tant règai pugièe ai so pée, ades, i ragasóo curióš, i gh’gìrèn intórèn šmìnghend al Prèšêpi e al Putêin Sant.
Purtroppo di tante cose ci siamo dimenticati, ora è di moda… l’albero, con tante luci, con tanti regali posati accanto, con ragazzini curiosi, che gli girano attorno, dimenticando il Presepe e Bambino Santo.
Inmagin ed vèdri ancòr i mè prèsêpi, e chi têimp i érèn pur bée, quêši da fôla. Pôchi luš e intòrèn… la vóia d’pêš e chi manêin ch’parivèn bènèdir chi gniva per un règal ó ‘nà prèghiéra.
Li rivedo ancora quei presepi, eppure erano belli quei tempi, quasi da favola. Poche luci, e intorno il desiderio di pace e quelle Manine che parevano benedire chi veniva per donare o una preghiera.
Lo scorso 14 dicembre, durante la presentazione della collezione Autunno Inverno 17/18 Elisa Cavaletti, Daniela Dallavalle ha presentato le sue Maglie d’Arte facendo sfilare alcune pallavoliste
La Mondial sfila con Daniela Dallavalle
Daniela Dallavalle si conferma tra le fashion designer più sensibili, eclettiche e sperimentali del nostro territorio, lasciando libera la fantasia per vedere la realtà in maniera non
convenzionale e parlare un linguaggio moda nuovo. Per lei il fondamento della creatività è la capacità di stupire, ricercando sempre una storia di bellezza e passione da raccontare. Lo scorso
14 dicembre, durante la presentazione della Collezione Autunno Inverno 17/18 Elisa Cavaletti, Daniela ha presentato le sue creazioni Maglie d’Arte facendo sfilare alcune pallavoliste della società sportiva Mondial Carpi. Secondo Dallavalle, la passione e la dedizione che occorrono per ottenere un capo perfetto, sono gli stessi che servono per raggiungere traguardi sportivi importanti. Accomunate dunque dal mantra di Daniela “Love is the answer”, 12 coraggiose e atletiche pallavoliste, invitate dal loro vice presidente Nicola Santunione, si sono messe in gioco fuori dal perimetro sportivo, indossando le vesti di modelle e regalando agli ospiti internazionali in visita presso la Baracca sul mare un insolito sguardo sul mondo fashion.
Lunedì 26 dicembre, al Cinema Ariston, doppia proiezione, alle 18 e alle 20,30, di Fai bei sogni di Marco Bellocchio
Venerdì 6, domenica 8 e lunedì 9 gennaio, al cinema di San Marino, alle 20,30, proiezione del film Io, Daniel Blake di Ken Loach
Il trauma della perdita
Un commovente pugno nello stomaco
Storia di una difficile ricerca della verità e allo stesso tempo la paura di scoprirla. Torino 1969, Massimo, nove anni appena, vede suo padre nel corridoio sorretto da due uomini: sua madre è morta. Massimo cresce e diventa un giornalista e dopo il rientro dalla Guerra in Bosnia dove era stato inviato dal suo giornale, incontra Elisa. La vicinanza di Elisa aiuterà Massimo ad affrontare la verità sulla sua infanzia e il suo passato. “Cinquant’anni dopo aver metaforicamente ucciso la madre ne I pugni in tasca, Marco Bellocchio chiude i conti con i suoi demoni interni ispirandosi a un romanzo, Fai bei sogni, scritto da Massimo Gramellini sull’esigenza opposta di esorcizzare il trauma della perdita della madre e di riconciliarsi con quell’evento che ha gravato a lungo sulla sua vita. Nel rievocare l’epoca dell’infanzia il film è riuscitissimo, poetico e personale; l’immersione nell’Italia degli Anni 60 è emozionante. Un romanzo di formazione che è anche una seduta lunghissima di psicanalisi di cui la macchina da presa con delicatezza illumina l’ostinazione caparbia a negare. La sfida della vita che Marco Bellocchio anche stavolta riesce a rendere cinema.
Il 59enne Daniel Blake ha lavorato come falegname a Newcastle, nel nord-est dell’Inghilterra per la maggior parte della sua vita. Ora però, in seguito a una malattia, per la prima volta ha bisogno di un aiuto da parte dello Stato. Il destino di Daniel si incrocia con quello di Katie, madre single di due bambini piccoli, che ha dovuto lasciare Londra in cerca di una vita migliore. Daniel e Katie si troveranno così insieme, confinati in una terra di nessuno e impigliati nel filo spinato della burocrazia delle politiche per il welfare nella moderna Gran Bretagna. Andate a vedere I, Daniel Blake: ne resterete conquistati per la violenza sofferta della sua poesia. Nella Newcastle contemporanea c’è gente che muore di fame. E non si tratta di migranti stranieri bensì di cittadini britannici bianchi, sudditi di Sua Maestà fino al midollo e membri di quella working class oggi senza lavoro. Potente, diretto, appassionato e solidissimo. Il film, seconda Palma d’oro di Ken Loach, è lo specchio della sua rabbia da guerriero indomito. Un pugno nello stomaco, asciutto e commovente. Imperdibile. venerdì 23 dicembre 2016
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“L’unico modo per fare un buon lavoro è amare quel che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare. Non accontentarti. Come per tutte le questioni di cuore, saprai di averlo trovato quando ce l’avrai davanti”.
Steve Jobs
Il reggiano Tullio Masoni, il più piccolo produttore di vino al mondo, estende il marchio ViaMari10 all’arte contemporanea, allestendo al numero 10 di via Mari una mostra collettiva
Contrapposizioni C’è un nuovo spazio espositivo a Reggio Emilia. Tullio Masoni, il più piccolo produttore di vino al mondo, con un vigneto sospeso tra i tetti della città storica, estende il marchio ViaMari10 all’arte contemporanea, allestendo al numero 10 di via Mari una mostra collettiva con opere di Giordano Montorsi, Sandra Moss e Matteo Messori. Contrapposizioni è il titolo del progetto che raccoglie una selezione di dipinti, sculture e installazioni site-specific realizzate dai tre artisti, differenti per esperienza, provenienza e linguaggio, ma accomunati dalla ricerca di tipo concettuale e da una gestualità ampia e articolata. “La vita di tutti i giorni – spiegano gli autori – è in continuo mutamento. Spetta a noi decidere ciò che i nostri occhi possono vedere e, tramite questi, plasmare una personale concezione critico-visiva. Come una macchia nera nella nostra retina, mettiamo a fuoco le contrapposizioni della vita, che man mano occupano il nostro campo visivo, proiettando davanti a noi immagini che possono creare cortocircuiti inaspettati”. Giordano Montorsi, docente di Tecniche e tecnologie delle arti visive all’Accademia di Brera, presenta due opere su carta della serie Figure Metacosmiche (2014), in cui l’aspetto figurale va oltre l’ordine costituito, unitamente a una scultura-oggetto (Topsy-turvy, sottosopra, 2014) che, attraverso il capovolgimento
di un tavolo ligneo, rivela una narrazione latente, un paesaggio spirituale in blu Klein, circondato da quattro fusi in ottone, ideale congiunzione tra terra e cielo. Sandra Moss, artista originaria dell’Ohio, espone una selezione di opere a encausto e pastello su cartoncino, tratte dalla serie The wild: outside in (2016). Una riflessione sul tema del selvaggio (The wild) in natura (outside) e nella civiltà (in), sull’idea di crescita e di declino, sui processi di raccolto, abbandono e rigenerazione. Il tutto, all’interno di una ricerca volta ad analizzare il rapporto uomo-natura, tra consa-
appuntamenti
Teatro CARPI
31 dicembre - ore 21 Oblivion The human jukebox Spettacolo di fine anno Teatro Comunale 6 gennaio - ore 21 Paolo Belli in Pur di fare Musica Il cantante e showman Paolo Belli torna in teatro con un’inedita commedia musicale scritta a quattro mani con Alberto Di Risio Con Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli, Paolo Varoli 18
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Il ricavato sarà devoluto a favore di Amo - Associazione Malati Oncologici di Carpi Teatro Comunale
Mostre CARPI
Tutto il mese di dicembre L’umorista e vignettista Oscar Sacchi espone una mostra dedicata al Natale O&A Centro Affari - Viale Ariosto 14/B Fino all’8 gennaio Carpi, città del presepe Saletta Fondazione CRC Fino all’8 gennaio Quella notte si udirono gli
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Alla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia, fino al 31 gennaio, in mostra venticinque artisti dagli Anni ’50 ai giorni nostri
Tra forme e colori La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, fino al 31 gennaio, Forme e colori, mostra collettiva con opere realizzate dal venticinque artisti attivi dagli Anni ’50 ai giorni nostri. Il percorso espositivo si articola in due sezioni: da un lato la Pop Art di Franco Angeli, Tanto Festa e Mario Schifano, protagonisti della Scuola romana di Piazza del Popolo; dall’altro la Pittura Analitica di Rodolfo Aricò, Riccardo Guarneri, Elio Marchegiani, Gottardo Ortelli, Valentino Vago e Arturo Vermi, con opere realizzate negli Anni ’60 e ’70. La mostra comprende, inoltre, un approfondimento dedicato alla scultura, con il bozzetto della scultura monumentale in acciaio corten realizzata da Paolo Minoli per la piazza di Cantù, un lavoro di Umberto Cavenago, una ceramica di Luca Freschi e un’opera in gres porcellanato di Renata e Cristina Cosi, oltre a due oggetti di bronzo e legno dipinto di Pietro Consagra e Guillaume Corneille, fondatore del Gruppo Cobra. Per finire, opere selezionate di Gianfranco Baruchello, Enzo Cacciola, Ennio Chiggio, Roberto Crippa, Lucio Fontana, Alberto Magnelli, Umberto Mastroianni, Arnaldo Pomodoro, Daniel Spoerri e una tela di grandi dimensioni di Shozo Shimamoto, membro fondatore del movimento d’avanguardia Gutai. La collettiva è curata da Federico Bonioni.
pevolezza e negazione. Matteo Messori, artista classe 1993 diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, presenta opere selezionate che testimoniano il doppio binario su cui corre il suo lavoro: da un lato la pittura, in cui il gesto si libera allontanando l’osservatore dal vivere quotidiano, dall’altro l’installazione, veicolo per riflettere sulla società contemporanea e sui filtri che vengono imposti (o noi stessi poniamo) al nostro sguardo (Filtri, 2016). La collettiva sarà visitabile fino al 7 gennaio, da venerdì a domenica ore 16-20, oppure su appuntamento.
angeli cantare Videoproiezione ispirata al presepe illustrato di Emanuele Luzzati Cortile d’onore Fino all’8 gennaio Il presepio di Emanuele Luzzati in dimensioni reali Cortile d’Onore Fino all’8 gennaio Le bolle volanti Sfere luminose con i personaggi del Presepio di Emanuele Luzzati Portico Lungo di Piazza Martiri Fino all’8 gennaio Tutti quella notte si misero in cammino... sotto la neve Torre dell’Uccelliera
Fino al 25 febbraio Sublimi e soprumani ingegni, il Pico e il Pio I 500 anni del Furioso di Ariosto Esemplari rarissimi delle opere ariostesche dal fondo antico della Biblioteca Loria, xilografie e dipinti del Museo in un percorso che ricostruisce il legane del poeta ferrarese con Carpi e con Alberto Pio Musei di Palazzo Pio
Eventi CARPI
23 dicembre - ore 21.30 Tempura with Mascara Concerti di: One Glass Eye
HER SKIN Reverie Lilith Le Morte Roipnol Witch Said Dj set by: Lady Marty from New York Giuly Witch Krock Viperettis DJ Kalinka 24 dicembre - ore 16/18 Animazione e Musica di strada A cura di Gigi Russo Street & Stage Centro storico 25 dicembre - ore 21 Concerto di Natale all’Ariston Con gli artisti:
Artisti e fotografi dei ’50, l’opera di Preti, il panorama nazionale, la grafica e il design in mostra a Modena
Incubi e sogni di provincia
Ha preso il via, al Museo civico d’arte di Modena al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, la mostra Incubi e sogni di provincia. Giorgio Preti e le arti tra Modena e Reggio Emilia negli anni del miracolo economico, a cura di Stefano Bulgarelli, Francesca Piccinini e Luciano Rivi, realizzata in collaborazione con la Galleria civica di Modena e i Musei civici di Reggio Emilia. La mostra, visitabile gratuitamente fino al 25 aprile, ha origine dalla donazione ai Musei civici di Modena, nel 2015, dello studio del promettente artista modenese Giorgio Preti (19401961) con gli arredi originali, dipinti, disegni, cataloghi di mostre, libri e riviste. Lo studio, che era nell’altana dell’abitazione di famiglia in via Sabbatini, era conservato nell’assetto originario, inalterato dalla morte prematura dell’artista in seguito a un incidente stradale. Questo ha offerto la possibilità per rileggere gli Anni Cinquanta e i primi Sessanta con i diversi fenomeni culturali e storici, indici di una stagione segnata da forti cambiamenti e dalla nascita di una nuova identità giovanile. Attraverso la ricostruzione dello studio dell’artista grazie alla documentazione fotografica, e a più di 150 opere in mostra fra dipinti, disegni, progetti e oggetti di design, il percorso espositivo diventa un viaggio tra gli “incubi” e i “sogni” della neonata società dei consumi, attraversata sia dalle speranze di successo economico-sociale, sia da più sottese ma ugualmente diffuse inquietudini esistenziali. Spetta principalmente alle arti visive dell’ultima stagione Informale restituirne l’immagine, prima dell’affermazione della Pop Art e delle neoavanguardie, fino al ritorno a una “nuova figurazione”. Le opere esposte, in un percorso suddiviso in quattro sezioni, provengono dalle raccolte del Museo civico d’Arte di Modena, Francesca Provvisionato, mezzosoprano Hiroco Morita, soprano Silva Felisetti, soubrette M° Davide Burani all’Arpa Interpreti delle più belle arie operistiche e natalizie Cinema Teatro Ariston 26 dicembre - dalle 19 Christmas Fest In concerto: Monsieur Gustavo Biscotti Rebecca On The Rocks Maybe Happy Lomax Big Cream Mattatoio 29 dicembre - ore 15.30 Spettacolo dialettale Chi vciss matiss
della Galleria civica di Modena, dei Musei civici di Reggio Emilia, da collezioni private e da enti pubblici. La prima sezione è dedicata alle presenze ed esperienze artistiche modenesi degli Anni Cinquanta, più o meno orientate verso la definizione di un linguaggio in grado di riflettere una determinata condizione contemporanea. Tra gli autori esposti Tino Pelloni, Claudio Spattini e Carlo Mattioli, ma anche Enzo Trevisi, Pompeo Vecchiati e Luigi Spazzapan, questi ultimi docenti all’Istituto d’Arte Venturi, passaggio obbligato per tutti i giovani artisti in formazione. A loro si aggiungono i fotografi
Gualberto Davolio Marani, Giovanni Tosi e il reggiano Stanislao Farri; a questi si contrappongono i giovani, ma già innovativi Franco Vaccari e Cesare Leonardi. La seconda sezione presenta l’opera del giovane Preti assieme a quella “ricerca del nuovo” sviluppatasi tra Modena e Reggio nel biennio 1960-’61. A emergere sono i rapporti da lui allacciati con alcuni artisti reggiani, ex allievi dell’Istituto d’arte Venturi, come Angela Bergomi, Marco Gerra, Vivaldo Poli e Nino Squarza, nonché la ripresa di modelli debitori dell’opera di Francis Bacon. Arricchiscono la sezione alcune opere del mo-
denese Gianni Valbonesi, amico e compagno di strada di Giorgio Preti. La terza sezione contestualizza la situazione locale nel più ampio panorama artistico nazionale, con particolare riguardo per Torino, Milano e Bologna, cui i giovani e promettenti artisti modenesi e reggiani del gruppo di Preti sembrano guardare con particolare attenzione. Parlano del nuovo clima artistico che ha visto il passaggio dall’informale alla nuova figurazione, i dipinti di Pompilio Mandelli, Franco Francese, Virgilio Guidi, Sergio Saroni, ma anche gli scatti fotografici di Nino Migliori. L’ultima sezione, dedicata alla
grafica, al design, all’architettura e all’arredamento, documenta la compenetrazione fra le arti che fu tipica degli anni del miracolo economico e della quale il giovane Preti risulta essere un originale interprete. Completa la mostra il catalogo di 240 pagine (costo 20 euro), ricco di immagini e studi sugli intrecci culturali del periodo fra arte, cinema, letteratura, architettura, musica, politica, costume e società. Ai saggi dei curatori si aggiungono quelli di Alberto Bertoni, Mario Bertoni, Alessandro Gazzotti, Giulio Vannini, Alberto Molinari, Lucio Fontana, Catia Mazzeri e Alberto Morsiani.
Divertente pomeriggio di teatro con il Gruppo dialettale Carpigiano Centro di Promozione Graziosi
31 dicembre - dalle 22 all’1 Libiamo ne’ lieti calici! Musica e canzoni, scritti sul cibo e sul vino Marika Benatti, voce e chitarra Marco Dieci, pianoforte e chitarra Elena Barbieri, Milva Zanasi, voci recitanti Regia di Paolo Dall’Olio Veglione di San Silvestro Ex Conventi di San Rocco
vuoi è disfarti di ciò che non ti piace! Liberati delle tue convinzioni limitanti: scopri nuovi modi di interpretare la realtà Biblioteca Loria
di Gustave Flaubert Lettura di Simone Maretti, musiche di Alessandro Pivetti Salotto Degoli Palazzo Pio
30 dicembre - ore 16.30 E fine non avrà concerto di filastrocche e canzoni popolari Musica dal vivo con Gianluca Magnani e Fabio Bonvicini, Caotica Musique Dai 3 ai 5 anni e genitori Biblioteca il falco magico 31 dicembre - ore 20.30 2017 - New Year: Blues Party Serata con musica live e cibo 44 Blues feat. Noè Socha Concerto jazz, rhythm & blues e tanto altro... Cinema teatro Ariston
Fino all’8 gennaio Il villaggio di Natale Pista di pattinaggio su ghiaccio sintetico Parco delle Rimembranze 8 gennaio - ore 17,30 Il primo passo verso la vita che
8 gennaio - ore 15.30 Tè porta al vein, che mè a port al cretein Spettacolo presentato dalla Compagnia dialettale carpigiana La Vintarola Due atti di Paolo di Nita Traduzione di Guido Grazzi Cinema Teatro Ariston 8 gennaio Passione francese Ore 17: visita guidata al Salotto Degoli Ore 17.30: Un cuore semplice
8 gennaio - ore 16 La cultura popolare dei primi ‘900 attraverso la pubblicista periodica Conversazione di: Anna Prandi, direttrice Loria Anna Maria Ori, studiosa di storia locale Archivio Storico 8 gennaio, ore 16.30 Giorno per giorno Crea con noi il tuo calendario del nuovo anno A cura del Castello dei ragazzi per bambini dai 4 anni Archivio Storico
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La vittoria a Salerno ha rafforzato i biancorossi in attesa di incontrare, tra le mura amiche del Cabassi, il Verona
Vigilia di Natale col botto!
CARPI FC 1909
Il Carpi all’Arechi trova la svolta decisiva della propria stagione. La vittoria di Salerno infatti, al culmine di una settimana ricca di tensioni - e dubbi dopo l’ennesima esclusione di Leonardo Blanchard e Gianmario Comi - ha profondamente rafforzato il gruppo. Tre punti, dall’altissimo peso specifico, colti grazie alla zampata, al novantesimo, del “talismano” da trasferta Alfredo Bifulco, giunto alla terza rete in maglia biancorossa. Al duttile centrocampista nativo di Ottaviano, paese che ha dato i natali anche a Giuseppe Sannino, bastano una manciata di minuti per diventare l’uomo copertina di questa settimana, togliendo spazio al folgorante ritorno in campo di Fabio Concas. Schierato titolare a sorpresa, il trentenne ligure si è reso protagonista di una partita maestosa fatta di sacrificio e dinamismo prendendosi grandi meriti nell’azione del momentaneo 0-1 “griffato” Antonio Di Gaudio. Quinto posto per il Carpi in coabitazione col Cittadella a poco più di una partita di ritardo dalla zona promozione diretta: queste le premesse di una settima-
Il mercato
na culminante, la vigilia di Natale, con la sfida manifesto di tutta la Serie B, quella di Carpi – Verona. Scaligeri sin qui egemoni padroni del torneo, col miglior attacco del campionato con 35 reti, guidati da un ritrovato Giampaolo Pazzini autore, in media, di una rete a partita. In casa Carpi mister Castori dovrà fronteggiate una pesante emergenza difensiva dato l’infortunio di Fabrizio Poli e la squalifica di Alessio Sabbione. Il tecnico
marchigiano potrà vantare al contrario grande abbondanza a centrocampo col recupero di Lorenzo Lollo dopo il turno di squalifica. Lecito aspettarsi la riproposizione del modulo a una punta col probabile recupero di Simone Colombi fra i pali, l’utilizzo di una difesa obbligata, con Blanchard che potrebbe tornare fra i convocati per avere almeno un cambio in panchina, un centrocampo con Marco Crimi e Alfredo Bifulco in ballottaggio
Potrebbe trattarsi di un mercato di riparazione decisamente vivace per il Carpi che potrebbe vedere rinnovato ogni reparto. Il portiere Vid Belec, sostituto dell’acciaccato Simone Colombi nelle ultime due giornate, dovrebbe definitivamente partire con Atalanta, Palermo e Chievo Verona alla finestra. Il reparto difensivo potrebbe essere il più rivoluzionato: Leonardo Blanchard pare già sulla via di Verona con il Bari e la Spal, qualora dovesse monetizzare la partenza dell’ambito Manuel Lazzari in direzione Sassuolo, come accreditate outsider. Sirene dalla massima serie anche per Simone Romagnoli, sul quale è persistente il pressing dell’Empoli e Riccardo Gagliolo per il quale l’Atalanta potrebbe mettere sul piatto il cartellino di Emanuele Suagher in aggiunta a un conguaglio in denaro. Fabrizio Poli piace al Parma ma appare improbabile una nuova partenza dell’eclettico difensore ligure, a maggior ragione in Lega Pro. In entrata potrebbe tornare di moda il nome di Giuseppe Zampano con le quotazioni del felsineo Alex Ferrari in ribasso dopo l’annuncio di un probabile rinnovo contrattuale. A centrocampo il rientro dalla squalifica di Fabio Concas, che poteva far ritenere già al completo il reparto, diviene non sufficiente dato il grave infortunio rimediato a Salerno da Lorenzo Pasciuti. A tal proposito piacciono non solo l’esterno Vittorio Parigini, seguito dal Bologna, ma anche Mattia Mustacchio in scadenza a giugno con la Pro Vercelli. Intricata invece la vicenda legata all’attacco: Gianmario Comi, sin da settembre in rotta con lo staff tecnico, potrebbe ritornare ad Avellino oppure accettare le lusinghe di una Salernitana rassegnatasi a perdere Alfredo Donnarumma sempre più vicino al Genoa. In partenza potrebbe esserci anche Andrea Catellani che, in caso del ritorno ormai certo di Jerry Mbakogu, non accetterebbe di scalare a terza o quarta scelta valutando con attenzione le lusinghe di Perugia e Bari. Blindato invece Kevin Lasagna, sulle cui tracce rimangono Bologna, Sassuolo e Udinese. Nome buono per completare numericamente il reparto potrebbe essere l’attaccante francese classe ‘96 M’bala Nzola, sei reti al Francavilla, che verrebbe acquistato dal Napoli e girato in prestito al club emiliano. Definiti infine gli acquisti del centrocampista Simone Della Latta e dell’attaccante Cristian Carletti che rimarranno rispettivamente al Pontedera e alla Pergolettese sino al termine della stagione.
per la corsia destra e in avanti il capocannoniere stagionale Kevin Lasagna supportato dallo scalpi-
tante Fabio Concas desideroso di ricevere l’abbraccio del Cabassi. Enrico Bonzanini
Alfredo Bifulco è il protagonista principale della settimana che porterà al Big Match casalingo contro il Verona
“Col Verona ce la giochiamo”
E’ senza dubbio il protagonista principale della settimana che porterà al Big Match casalingo contro il Verona, non solo per il pesantissimo gol di Salerno ma anche dato il grave infortunio occorso a Lorenzo Pasciuti che potrebbe renderlo pedina fondamentale dello scacchiere tattico di mister Castori. Alfredo Bifulco la trasferta di Salerno ti conferma inarrestabile killer lontano dal Cabassi. Ora manca il gol davanti al pubblico amico non trovi? “Segnare allo scadere a Salerno, per me che sono napoletano e contribuire a tre punti fondamentali non ha davvero prezzo. Io cerco sempre di farmi trovare
pronto e, a prescindere dal minutaggio che decide di concedermi il mister, io ho il dovere di rendermi utile alla squadra”. All’orizzonte la sfida contro la capolista della Serie B. Che partita ti aspetti? “Il Verona è una compagine la cui classifica rispecchia appieno
la forza di un organico costruito per ritrovare immediatamente la Serie A. La consapevolezza della forza del nostro avversario non ci impedirà certo di impostare una gara gagliarda cercando di portare a casa il risultato migliore possibile”. C’è qualche giocatore che ha agevolato la tua integrazione nel gruppo biancorosso? “Certamente! Per me è stato il primo anno in Serie B e devo ringraziare molto il mio compaesano Gaetano Letizia che mi ha permesso di accelerare non solo l’entrata in questo gruppo fantastico ma, soprattuto, mi ha aiutato a comprendere un campionato così complesso”. Enrico Bonzanini
Calcio giovanile - Csi Carpi
Baby calciatori in campo
Lo scorso fine settimana, nella palestra del Vallauri, il Csi Carpi ha organizzato i Tornei Navidad riservati alla categoria 2007 il sabato e ai nati nel 2008 la domenica, 20
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grazie alla preziosa collaborazione dei responsabili del settore Andrea Bonfatti e Stefania Bagni. In un clima di perfetta sportività e amicizia nel primo torneo si sono anno XVII - n. 47
affrontate Carpi, Sanmrtinese, Virtus Cibeno Gialla e Virtus Cibeno Blu, mentre il giorno successivo sono scesi in campo Carpi, Virtus Cibeno Gialla, Virtus Cibeno Blu, At-
letic River Blu, Atletic River Gialla e Roveretana dando vita a incontri combattuti e carichi di determinazione. Al termine delle gare nessuna classifica ma una grande festa con
tanto di pandoro natalizio e foto di rito. Ora tutti in vacanza, ma a febbraio i piccoli saranno di nuovo in campo con il torneo del circuito Calcettiamo Csi 2016/17.
Basket - Promozione: La Carpine porta finalmente a casa due punti fondamentali per la classifica in un match di grande tensione contro Sbm Basketball (39 a 48)
Carpi si schioda dall’ultimo posto La Carpine porta finalmente a casa due punti fondamentali per la classifica in un match di grande tensione. Partono leggermente contratte le due squadre che faticano a trovare la via del canestro in una partita alquanto fisica. Nella seconda frazione Carpi dà un netto strappo nei primi 8’ con un parziale di 11-2, ma poi concede qualche libero di troppo ai padroni di casa della Sbm Basketball e va alla pausa avanti di 5 lunghezze. Si riprende con equilibrio, ma la Carpine, grazie a un tonico Zanoli (14 punti e 13 rimbalzi alla fine) riesce ad allungare e a incrementare il gap. Nell’ultima frazione gli ospiti spingono sull’acceleratore arrivando anche sul +18, ma nel finale qualche rotazione di troppo permette ai padroni di casa di recuperare qualche pallone e ridurre il divario tra le due compagini. Ora Carpi si schioda dall’ultimo posto e si prepara a incontrare i Giganti per cercare altri due punti che darebbero morale alla squadra. Migliore in campo:
Brusco stop per la Gsm Mondial Carpi nella decima giornata di campionato, nel derby contro le giovani della Liu Jo Tironi. Seconda sconfitta consecutiva per le ragazze di Mister Davide Furgeri che, in occasione della sosta natalizia, potranno ricaricare le pile, in previsione delle prossime gare che varranno per la volata finale del girone d’andata. In questo periodo le biancoblu hanno dovuto affrontare diverse peripezie, tra impegni e piccoli infortuni, ma quello che più preoccupa è il modo in cui si sono affrontate le ultime partite. Nel derby, nonostante i primi due parziali siano finiti ai La Terraquilia Handball Carpi si dedica una vacanza natalizia decisamente dolce con la vetta della classifica blindata grazie alla vittoria in esterna sull’ostico campo del Tavarnelle. Nessun passaggio a vuoto per una compagine capace, dopo il passo falso all’esordio, di inanellare la bellezza di nove vittorie consecutive attestandosi in vetta a un Girone B mai così in bilico dopo undici turni disputati. Nel pericoloso catino della formazione toscana, dove già era caduto il Romagna una Carpi incerottata, priva di capitan Beltrami e con Lorenzo Nocelli a mezzo servizio, batte nettamente la Lo squadrone dell’agonismo femminile della Sezione Artistica della SG La Patria 1879 impegnato in campo di gara a Fiorano, lo scorso 17 dicembre, ha riaperto egregiamente la stagione sportiva 2016/2017. Ben 23 le ginnaste impegnate in campo gara per la società carpigiana su 160 iscritte e i risultati non sono mancati! Dopo un 9° posto delle allieve Anita Arioli e Giulia Terzilli, classe 2006, le più piccole in gara Linda Muzzioli, Caterina Simonazzi, Sofia Zirondoli e Anna Giliberti, classe 2007-2008, portano a casa un bellissimo 2° posto con un terzo piazzamento individuale a volteggio di Linda e un 1° posto di Caterina! La Squadra B (composta da Beatrice Olivieri, Asia Colombo, Zoe Bassoli e Silvia Piccinini) ha
Pallavolo Femminile Serie C - La Gsm cede 3 a 0 nel derby con la Liu Jo Tironi
Brusco stop per la Gsm
vantaggi, la Gsm non ha mai dato l’impressione di avere il controllo della gara, anzi ha permesso alle
giovani modenesi, di giocare sempre al massimo e col minimo numero di errori. Mister Furgeri ha
cercato di spronare la squadra, cercando valide alternative, senza risultato. La fase battuta/ricezione è stata totalmente negativa, con la squadra sempre in difficoltà nella fase di seconda linea e incapace di essere incisiva col servizio, dall’altra parte del campo. Gsm ha inseguito in tutti i parziali, equilibrati i primi due e quasi a senso unico il terzo, quando ormai la squadra aveva perso tutte le speranze di poter ribaltare la situazione. Onore al merito comunque alla
squadra avversaria che ha sbagliato pochissimo e non ha permesso alle carpigiane
Pallavolo femminile Serie D - Texcart batte le bolognesi del Masi 3 a 0
Texcart torna alla vittoria La Texcart torna alla vittoria tra le mura di casa. Prestazione convincente quella delle giovani carpigiane: la formazione ha entusiasmato il pubblico di casa e si è rialzata dopo il brutto tonfo del giorno dell’Immacolata. Grazie a una prestazione impeccabile in battuta con 16 ace (9 di Campedelli) le biancorosse hanno messo sotto pressione la ricezione e limitato gli attacchi delle giovani bolognesi. Ottima prestazione anche in attacco con Tagliavini in versione bombardiere. Bel regalo di Natale per Mister Benaglia. Dopo la pausa, il prossimo appuntamento col campo sarà il 7 gennaio in trasferta a Bondeno.
Pallamano Serie A - Un’infallibile Terraquilia espugna il campo del Tavernelle 28 a 21
Terraquilia in vetta
formazione di coach Pelacchi al quale non bastano le otto reti del talento classe ’99 Borgianni. Inizio positivo con le reti di Bosnjak e Malagola
a portare immediatamente la gara sullo 0-2. All’undecimo pareggio Tavarnelle a quota 5 e, nonostante i molti errori al tiro da ambo le parti, sono proprio i
biancorossi a trovare il nuovo massimo vantaggio sul 7-9 con il solito Tom Bosnjak. C’è tanto Jurina, candidato principale alle vittoria come miglior
portiere dell’anno solare 2016 ai prossimi Figh Award, in una Terraquilia che prende il largo guidata dalle reti di Venturi e Bosnjak. Il primo tempo va in archivio sul 9-13 con la sensazione che gli ospiti abbiano le energie giuste per gestirla sino al 60’. La ripresa si apre con un’esclusione per Carpi e con la conseguente reazione del Tavarnelle che ricuce sino a 12-13 grazie a un parziale di 3-0. E’ uno stoico Riccardo Pivetta a stoppare l’empasse e, grazie alla sua
Ginnastica Artistica
Pallanuoto Cabassi
SG La Patria sul podio
I risultati
chiuso al 7° posto mentre la Squadra Junior A (formata da Sara Lauria, Elisa Canè e Zoe Fontana) si è classificata al 4° posto, con podi individuali per Asia Colombo al corpo libero e Sara Lauria al volteggio. Per le Junior hanno
gareggiato anche Emily Spaggiari e Lisa Lauria affrontando un programma gara più complesso classificandosi quarte con un 2° posto individuale per Emily al corpo libero. Le tre squadre Senior (2001-1998) hanno chiuso la
giornata di gara portando a casa un 3° posto; la squadra A composta da Arianna Padoan e Francesca Cracco, 2° posto la Squadra B composta da Gessica Gosa, Sara Brunetti e Anita Rondini e 5° posto per la squadra composta da Chiara Lo Chiatto e Margherita Oliani che ha affrontato il programma di gara più difficile. Anche in questa categoria non sono mancati ottimi piazzamenti individuali: Francesca Cracco 2° posto a volteggio e corpo libero, Gessica Gosa 1° posto a parallele, Anita Rondini 3° posto a parallele e volteggio, Sara Brunetti 3° posto a corpo libero e Chiara Lo Chiatto 1° posto a volteggio.
di rientrare in partita. Ora si torna in palestra per preparare le gare in programma a gennaio, a partire da sabato 7, alle 18, quando l’ospite di turno alla palestra Margherita Hack, sarà la squadra di Rovereto di Trento.
energica difesa e a due reti, a riportare i toscani a -4 sul 12-16. Il punteggio lievita sino al +5 Carpi con Bosnjak a realizzare il rigore del 17-23. Si tratta dell’allungo decisivo: Tavarnelle cede di schianto e Terraquilia finisce in crescendo con i giovani Cuzzi e D’Angelo che si godono la goia dei due gol che fissano il punteggio sul definitivo 21-28. Col campionato di pallamano in ferie sino al prossimo 21 gennaio la Terraquilia potrà concedersi un breve periodo di riposo assoluto con la possibilità di recuperare gli infortunati aspettando qualche buona nuova dal mercato.
Reggiana Nuoto - Cabassi Carpi: 3-16 Quarta partita di campionato disputata fuori casa, presso l’impianto della Piscine Ober Ferrari di Reggio Emilia, contro i padroni di casa del Reggiana Nuoto. Nonostante le molte defezioni a causa dell’influenza, i biancorossi Under 17 della Cabassi hanno dato vita a una partita a senso unico: i ragazzi di Mister Caprara hanno dominato l’incontro dimostrando la propria superiorità a livello fisico, tecnico e tattico. venerdì 23 dicembre 2016
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Dopo la pausa natalizia, sabato 21 gennaio, la squadra di Budrione ospiterà Aper Perugia
La Rinascita mette ko L’Aquila Sabato 17 dicembre l’ottava giornata del campionato di bocce di Serie A si è chiusa con un netto successo della Rinascita di Budrione 2-0 contro L’Aquila, squadra molto temuta. Nel primo turno, nell’individuale, il campione del mondo Savoretti, portacolori della Rinascita, batte l’altro campione mondiale
Formicone, 8-6 e 8-3. Nella terna (PaleariBartoli-Provenzano), gli uomini della Rinascita pareggiano 4-8 e 8-3 contro la formazione dell’Aquila. Nel secondo turno la coppia Bartoli e Provenzano sconfigge gli avversari con il punteggio 8-7 e 8-7 mentre l’altra coppia formata da Paleari e Savoretti finisce l’incontro 6-8,
8-6. Classifica: Fashion Cattel, Caccialanza 19; Rinascita 17, Alto Verbano, Boville 16; L’Aquila 13, CVM Utensiltecnica ed E. Millo 8, Montegranaro e Aper Perugia 7, Ancona 2000 3, Montecatini 2. Nel prossimo turno, dopo la pausa natalizia, sabato 21 gennaio, la squadra di Budrione ospiterà Aper Perugia.
Sabato 7 gennaio a partire dalle 13.30 torna sui campi di bocce di Budrione la competizione internazionale organizzata dal Gruppo Sportivo Rinascita
Diego Paleari
Il Pallino d’Oro
Domenica 8 gennaio si svolgerà la gara boccistica internazionale individuale, la più prestigiosa a livello mondiale che quest’anno conta già 800 presenze.
Sabato 7 gennaio a partire dalle 13.30 torna sui campi di bocce di Budrione la 39esima edizione de Il Pallino d’oro, la competizione internazionale organizzata dal Gruppo Sportivo Rinascita di Budrione: saranno presenti 32 giocatori, tra cui i 26 migliori italiani del mondo. Accanto ai nostri, i migliori atleti di Austria, Repubblica di San Marino, Brasile, Stati Uniti, Canada e Svizzera. A difendere i colori della Rinascita, Mirko Savoretti e Diego Paleari. Presenzieranno all’evento le massime autorità della Federazione Italiana Bocce, specialità Raffa. Porterà un saluto anche il sindaco di Carpi Alberto Bellelli che ha la delega allo Sport, l’assessore Milena Saina e il presidenEletto il Consiglio Regionale della Federazione Ciclistica Italiana
Alessandro Ferraresi eletto vicepresidente vicario Il 18 dicembre scorso si sono tenute a Bologna, presso la sede del Coni, le elezioni del Consiglio Regionale della Federazione Ciclistica Italiana. Tra i candidati si era presentato anche Alessandro Ferraresi della Polisportiva San Marinese, gia presidente della Provincia di Modena della FCI. Ferraresi è stato
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eletto vicepresidente vicario per il quadriennio 2017/2020. A comporre il nuovo consiglio regionale sono stati eletti: Giorgio Dattaro presidente; Alberto Braghetta, Alessandro Ferraresi vicepresidente vicario; Sandro Baldissarri, Maria Rosa Manferrari, Massimo Cipriano e Sara Folloni consiglieri.
te della Consulta allo Sport, Nilo Diacci. Domenica 8 gennaio si svolgerà poi la competizione boccistica internazionale individuale, la più prestigiosa a livello mondiale, che quest’anno conta 800 presenze da tutta Italia, isole comprese, oltre a sei nazioni estere (Austria, Canada, Repubblica di San Marino, Svizzera, Brasile e Stati Uniti). Al mattino dalle 9 si giocherà nei quaranta bocciodromi di Modena, Reggio Emilia, Bologna e Mantova. Le finali si svolgeranno al pomeriggio, a partire dalle 14, sui campi della Rinascita di Budrione. Sponsor d’eccezione della prestigiosa manifestazione domenicale, patrocinata dal Comune di Carpi, sarà il Gruppo Samasped Carpi.
UN OMAGGIO
COMPRESO ALLE PRIME CONSEGNE venerdì 23 dicembre 2016
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