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venerdì 5 febbraio 2016 anno XVII - n. 05
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
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Massimo Ferrari
al forno max di limidi la generosità è di casa
La dislessia raccontata da chi la vive sulla pelle. la storia di Paola e Daniele
E’ arrivata la super Coop
Dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense è nata Coop Alleanza 3.0: un cambiamento storico nel mondo della cooperazione italiana. interviene l’amministratore delegato, massimo ferrari.
LA STUDENTESSA CARPIGIANA SILVIA MADONNA protagonista a Take me out
cronaca
Sant’antonio in mercadello
costume
deve rinascere
il nuovi disco di nicolas merzi Nicolas Merzi
sanità
la psichiatria a carpi e il Ballo di San Vito scuola
il carnevale torna in piazza martiri
WhatsApp e genitori un paracadute per i figli
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Inciviltà
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Che la si voglia intendere “ciò che gli abitanti di un luogo definiscono tale” enfatizzandone il suo valore relativo oppure, con un approccio legalistico, “ciò che lo Stato sanziona come tale”, l’inciviltà ha un valore in quanto elemento costruttore dell’ordine sociale. Per avere un’indicazione del grado di inciviltà a livello locale basta scorrere i dati della Polizia Municipale dell’Unione Terre d’Argine relativi allo scorso anno. A partire dai risultati degli 850 servizi mirati in materia ambientale in conseguenza dei quali 250 multe sono state elevate a chi gettava rifiuti in modo ‘non corretto’, contro le 42 elevate nel 2014. Significativo è l’aumento delle violazioni in materia di rispetto delle norme dei regolamenti di Polizia Urbana che da 191 nel 2014 sono diventate 240. C’è chi non aveva il cane al guinzaglio (51 contro le 40 del 2014), chi ha sputato per terra, si è seduto o sdraiato sulla pubblica via o chi ha soddisfatto le necessità fisiologiche fuori dai luoghi destinati (41 contro le 22 del 2014). Notevole incremento, infine, hanno subito le violazioni inerenti alla nettezza del suolo pubblico e del decoro dei fabbricati che da 7 accertate nel 2014 sono passate a 22. Per disturbo alla quiete pubblica o atti di vandalismo sono arrivate quasi 2000 segnalazioni e richieste d’intervento alla Polizia Municipale. 340 persone hanno parcheggiato la propria auto negli spazi riservati ai disabili; 136 persone hanno parcheggiato sulle strisce pedonali; 75 automobilisti sono stati multati per aver parcheggiato la propria auto sul marciapiede; sono aumentati gli incidenti che hanno coinvolto ciclisti (148 contro i 133 nel 2014) e anche quelli che hanno coinvolto pedoni (49 contro i 38 del 2014) nonostante gli incidenti siano complessivamente calati. Nel 2015 sono saliti a 26 i reati per fuga ed omissione di soccorso nei sinistri con feriti (contro i 9 del 2014) e sono aumentate le violazioni per guida in stato d’ebbrezza (77 contro le 59 del 2014). “Quando un individuo trova persone che in sua presenza si comportano impropriamente o appaiono fuori luogo, può leggere questo come una prova che sebbene l’episodio in sé non costituisca per lui una minaccia, quelle stesse persone che si comportano fuori dagli schemi tradizionali possono attuare anche altri comportamenti fuori dagli schemi, alcuni dei quali possono essere minacciosi” sosteneva Goffman. A contrastare l’inciviltà in città, per restituire una percezione positiva a chi ci vive, non possono essere però solamente i vigili urbani, il cui organico è pure calato di 7 unità. C’è qualcuno che invece di continuare a lamentarsi avrà il coraggio di dire a chi parcheggia sul marciapiede che è vietato? Sara Gelli
Per l’occasione saranno offerti gnocco e prodotti tipici; a tutti i clienti in omaggio una bottiglia di “Lambrusco Salamino di Santa Croce d.o.C.”
Veronica Veratti e Giovanni Melegari sono i due studenti del San Carlo di Modena in stage presso la redazione di Tempo
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La Iena
“Il vescovo ha avviato una mappatura degli immobili che fanno capo alla Diocesi. L’obiettivo è chiaro: destinare parte del patrimonio immobiliare sfitto o sotto utilizzato all’emergenza abitativa”... Il gioco si chiama Indovina Chi in Emilia Romagna!
“Non ci facciamo mancare nulla specialmente dopo il terremoto e poi vuoi mettere i furti? Anche tre in un giorno”. Commento di una lettrice alla notizia “Spacciano con il figlioletto di un anno a Rovereto” sulla pagina Facebook di Tempo. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 3 febbraio 2016
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anno XVII - n. 05
Dalla fusione di tre realtà cooperative molto importanti per il nostro territorio, Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense è nata Coop Alleanza 3.0, operativa dal 1° gennaio 2016: si tratta di un cambiamento storico nel mondo della cooperazione non solo emiliano-romagnola, ma anche italiana. A Massimo Ferrari, uno dei tre amministratori delegati, insieme ad Adriano Turrini e Paolo Cattabiani, chiediamo: In che si senso si tratta di una svolta storica? “Le tre cooperative insieme riusciranno a ottenere obiettivi che ciascuna, pur con dimensioni diverse, non sarebbe mai riuscita a raggiungere sul proprio territorio. Non si tratta, infatti, semplicemente della somma di tre realtà prima esistenti: Coop Alleanza 3.0 è un soggetto completamente nuovo che mantiene da un lato il cuore della tradizione nei suoi elementi di forza (nel rapporto con i fornitori locali, con i territori e nella politica orientata al versante sociale) e dall’altro, grazie alla dimensione che le tre cooperative insieme hanno raggiunto, può sviluppare delle attività, che ciascuna da sola non sarebbe stata in grado di fare. Ad esempio il canale on line, il franchising o progetti di sviluppo anche all’interno di reparti commerciali come l’oro e l’ottica”. La neonata realtà cooperativa quali vantaggi porterà a soci e consumatori? “I vantaggi per i soci e per i consumatori sono numerosi e concreti: ad esempio riusciamo a mantenere un fortissi-
Dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense è nata Coop Alleanza 3.0: un cambiamento storico nel mondo della cooperazione italiana
E’ nata la Coop 3.0
Paolo Cattabiani, Adriano Turrini e Massimo Ferrari
mo legame con il territorio, con il mondo locale dei piccoli produttori e, essendo presenti in 12 regioni e 45 province, siamo in grado di portare le eccellenze eno-gastronomiche ovunque, in tutti i negozi della Cooperativa. Ciò continuando a garantire, e anzi migliorando, la sicurezza e la qualità di prodotto garantito che da sempre coop offre nei propri punti vendita. Dall’altra parte ci sono vari progetti come il catalogo virtuale, che si affiancherà alla rete fisica, e una notevole diffusione dei distributori di carburanti. Si tenga conto che diventeremo, entro la fine del 2017, la prima realtà petrolifera-non compagnia, con quasi un miliardo di litri”.
Uno dei punti di forza della cooperativa di consumo è che conosce una diffusione capillare sul territorio, essendo presente anche nei piccoli centri. Quanto è importante questo? “Questo aspetto è determinante ed è proprio su questo che si basa il nostro modello di sviluppo. Per fare un esempio concreto: dopo il sisma che nel 2012 ha interessato il nostro territorio, siamo ripartiti in zone come Rovereto dove il nostro negozio era andato completamente distrutto. Se avessimo fatto una valutazione puramente economica, non avremmo mai riaperto un negozio proprio lì, dal momento che esistono altri
punti vendita sia a Novi che a Carpi, dunque molto vicini. Il nostro obiettivo invece è innanzitutto quello di essere al servizio dei nostri soci e per questo siamo presenti anche in tutti i piccoli paesi e nei centri storici delle città, con tipologie e formati di negozi molto diversi. Nei 419 punti vendita che costituiscono Coop Alleanza 3.0 andiamo dagli 80 ai 12mila metri. La nostra risposta è differente e articolata a seconda delle necessità che i vari territori esprimono”. Una domanda sul risparmio. Sono tanti i soci che decidono di affidare a voi i loro risparmi. In un momento in cui le banche sono sempre più spesso fonte di apprensione,
quali sono le garanzie dell’Istituto del prestito sociale? “Abbiamo regole interne molto precise e molto chiare: solamente una parte del prestito può essere immobilizzata in attività e in investimenti. Coop Alleanza 3.0 infatti ha adottato un nuovo regolamento del Prestito sociale che prevede ulteriori garanzie a tutela dei risparmi dei soci prestatori: ad esempio esiste un vincolo di liquidità non inferiore al 30%, un vincolo di immobilizzazione non superiore al 30% ed esistono inoltre organi di vigilanza indipendenti. Fondamentale è la trasparenza: noi forniamo ai nostri soci e consumatori informazioni sulla situazione
patrimoniale della Cooperativa e chiunque, in qualunque momento, può rendersi conto della solidità del Prestito sociale”. Come viene strutturata la governance della nuova cooperativa? “La nostra governance prevede tre amministratori delegati: il presidente Adriano Turrini con la delega ai servizi centrali e alle politiche sociali, io che ho la delega alla gestione e infine Paolo Cattabiani con delega allo sviluppo e al patrimonio. Abbiamo cercato di evitare in tutti i modi quella burocrazia eccessiva che spesso, quando si cresce, diventa inevitabile. La semplicità, la chiarezza, la linearità e soprattutto la concretezza sono elementi determinanti per il successo della Cooperativa; in virtù dei risultati conseguiti nei mesi scorsi per arrivare alla creazione di Coop Alleanza 3.0 e dei progetti che lanceremo già nella primavera del 2016, mi sento di dire che la strada intrapresa è quella buona. Sono ottimista e sono convinto che riusciremo a costruire il soggetto che abbiamo in mente. Infine, ma non per ultimi, ci sono i nostri ragazzi: noi abbiamo una grandissima responsabilità nei confronti di tutti i 22 mila dipendenti perché la differenza la fanno le persone all’interno dei punti vendita. Mai nessuna strategia sarà vincente se non viene portata avanti da persone capaci e motivate. Siamo convinti che riusciremo a fare la differenza coinvolgendo tutti i nostri dipendenti in questo progetto che è veramente meraviglioso”. Federica Boccaletti
Si è tenuta a Rimini una delle più importanti fiere a livello mondiale per la filiera del dolciario artigianale e del food Made in Italy
Angelo Po a Sigep Si è conclusa mercoledì 27 gennaio a Rimini la 37a edizione di Sigep 2016: una delle più importanti vetrine a livello mondiale per la filiera del dolciario artigianale e del food Made in Italy. Protagonisti allo stand di Angelo Po, il forno multifunzione sviluppato per la INFILTRAZIONI MAFIOSE Le infiltrazioni mafiose non possono essere considerate un fenomeno isolato e occasionale nel territorio dell’Emilia Romagna. E’ la convinzione che emerge dalla relazione per l’apertura dell’Anno giudiziario del presidente della Corte di Appello di Bologna Giuseppe Colonna. Oltre ai 115 fascicoli aperti dalla Direzione distrettuale antimafia tra luglio 2014 e giugno 2015, il +10,6% rispetto all’anno precedente, il presidente ha sottolineato “il significativo aumento del numero di procedimenti per l’applicazione di misure di prevenzione, tanto personali che reali”. I 108 procedimenti, 31 in più dell’anno prima,
pasticceria e la panetteria, per eseguire cotture al vapore e con precisione al secondo, e la linea di cottura orizzontale Icon 9000, nuova ammiraglia della storica azienda di Carpi che, per la sua estrema versatilità, si presta a diventare il nuovo punto di riferimento delle
attrezzature per le cucine professionali. Ma ovviamente in mostra non è stata protagonista solo la tecnologia: ospite presso Angelo Po, A Scuola di Gusto, scuola professionale di cucina di Confcommercio Ascom Bologna il cui coordinatore didattico per la pasticceria,
Uno sguardo oltre l ’argine
di Pierluigi
sono un “segno ulteriore” che il processo di ‘Ndrangheta Aemilia, con 117 arresti a gennaio 2015, 167 rinvii a giudizio prima di Natale e una novantina di riti alternativi in corso, “non può ritenersi riferito a un fenomeno isolato e occasionale di infiltrazione mafiosa nel territorio dell’Emilia-Romagna”. TRUFFE Per mettere in guardia i cittadini, soprattutto anziani, contro il fenomeno delle truffe,
un maresciallo dei carabinieri ha tenuto una piccola ‘lezione’ informativa nella chiesa del paese. E’ successo a Casalfiumanese (Bologna): al termine della Messa, e grazie alla disponibilità del sacerdote, il comandante della stazione dell’Arma, ha illustrato il problema ai fedeli, fornendo una serie di indicazioni per evitare di cadere nei tranelli messi in atto da soggetti pericolosi che si spacciano per appartenenti
alle Forze dell’Ordine, assicuratori, avvocati, tecnici del gas, dell’acqua o dell’energia elettrica, ufficiali giudiziari. TIGROTTI IN AUTOSTRADA C’è stato anche il soccorso di un mezzo che trasportava cuccioli di tigre e di leone fra le attività svolte lo scorso fine settimana dalla Polizia Stradale. L’autocarro, diretto a Malta, era rimasto in panne mentre viaggiava lungo la A1 nei pressi di Pian del Voglio, sull’Appennino. Gli agenti
Senatore
hanno dato assistenza al camionista, permettendogli di riprendere in breve tempo la marcia verso il luogo di ricovero dei piccoli animali che erano trasportati, regolarmente, a bordo del mezzo. ARTE FIERA La 40/a edizione di Arte Fiera a Bologna ha chiuso con 58.000 visitatori (+10% sul 2015), 222 espositori dei quali 190 gallerie (il 16% straniere), più di 2mila opere e oltre mille artisti per pezzi
Marco Balboni, 2° classificato al Campionato di Cioccolateria a Rimini e titolare della Pasticceria Ben Ti Voglio a Bentivoglio, ha deliziato i presenti con muffin al miele, crema inglese con bacche di vaniglia in tubetto e fantasiosi e colorati mignon in Pan di Spagna. tra Futurismo, Metafisica, Arte Cinetica, Povera o Concettuale, Pittura Analitica o Transavanguardia. In quattro giorni, collezionisti italiani e stranieri hanno confermato la kermesse, diretta anche quest’anno da Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni, l’evento di arte moderna e contemporanea leader in Italia. BIOMEDICALE Acquisizione, da parte della multinazionale delle tecnologie mediche Medtronic, di Bellco, azienda modenese, specializzata nelle soluzioni di emodialisi. Medtronic è un gruppo che impiega più di 85mila persone e rende disponibili le sue terapie in 160 paesi.
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Le parole del direttore generale dell’Ausl di Modena, Massimo Annicchiarico non lasciano molte speranze circa il mantenimento a Carpi del servizio di Diagnosi e Cura
La psichiatria di Carpi e il ballo di San Vito
Mercoledì 27 gennaio fare consulenze in regime un uomo è salito sul balcone di urgenza presso il Pronto Soccorso, spia di un’allardel suo appartamento in via mante, grave e generalizzata Manicardi e, armato di una situazione di malessere scacciacani, ha iniziato a sparare. Fermato dalle Forze collettiva. Viviamo temdell’ordine, A fronte“dell’au- pi complessi. il 54enne mento della do- Difficili da carpigiano è manda di assisten- elaborastato prontamente za che ha interessa- re. Nuove ricoverato al to l’Area Nord (…) fragilità si affacciano, Centro di deriva l’opportunichiedendo Diagnosi e tà di implementare risposte. Cura di la risposta assisten- Ascolto e Carpi ziale dei Centri di assistenza. A (Spdc) a causa dei Salute Mentale e i fronte di una suoi disturbi percorsi socio - sa- sanità sempre a corto mentali. nitari, attraverso la più di risorse, Se in città razionalizzazione l’integrazione i suicidi della distribuzione che da anni calano, ad dei servizi, anche contraddiaumentare sensibilprevedendo una stingue Carpi, mente sono i possibile centraliz- tra istituzioni e terTrattamenti zazione delle atti- sanitarie ritorio, rischia sanitari vità caratterizzate ora di saltare. obbligatori da una maggiore E’ infatti seme tentativi intensità assisten- pre più chiara suicidari per i quali i ziale e da una mi- la posizione medici del nore numerosità di dell’Azienda di Centro di safabbisogno, quali sanitaria Modena: lute mentale sono gli interventi economizzare sono sempre di residenzialità creando mapiù spesso ospedaliera”. cro strutture, chiamati a
La palazzina di Piazzale Donatori di Sangue, 3
le quali, a livello gestionale, forse potranno pure produrre dei risparmi ma, in termini operativi, di certo perdono in efficacia, inficiando la filiera dell’assistenza e della cura. Da tempo in città si discute circa il futuro del servizio di Diagnosi e Cura e della realizzazione di una Residenza psichiatrica a trattamento intensivo (Rti), struttura cuscinetto tra il ricovero in acuto e l’assistenza ambulatoriale e territoriale. Dopo l’ennesima fumata nera dell’Ausl, ovvero la bocciatura della coesistenza dei due servizi nella palazzina in Piazzale Donatori di Sangue, 3, la saga rischia di diventare pressoché infinita. Troppe
le incognite in gioco e le richieste inevase. Il niet alla coabitazione dei due servizi parrebbe essere strettamente legato a un problema di personale: i due servizi necessiterebbero infatti di due staff (medici, infermieri e Oss) separati e diversificati. Considerata però l’annosa carenza d’organico del Centro Salute Mentale di Carpi dove due medici non sono stati rimpiazzati (se in tempi normali la media di assistiti per ogni medico si attestava tra i 250/300 soggetti, oggi si superano, in alcuni casi, i 400 utenti con un conseguente e preoccupante aumento dei tempi di attesa), diventa difficile credere che l’azienda abbia intenzione di investire risorse in nuovo personale… esigenza che peraltro si riproporrebbe anche qualora l’Spdc trovasse spazio (dove?) dentro all’ospedale. L’Azienda propone infatti un eventuale - quanto improbabile - trasferimento dei malati in crisi acuta (oggi ospitati nei 9 posti letto del
Diagnosi e cura) all’interno del Ramazzini durante i lavori di ristrutturazione della palazzina nella quale dovrebbe invece vedere, forse, la luce la residenza (grazie a uno stanziamento regionale di 1 milione di euro). Interrogata su dove si intendano sistemare tali posti letto a fronte dell’insanabile mancanza di spazio del nostro ospedale, l’azienda tace. Impossibile non ricordare poi, come tutte le richieste avanzate dall’Ausl siano sempre state accordate dal Comune di Carpi: dal reperimento di una struttura di proprietà comunale (ndr locali attigui alla stazione delle autocorriere) dove collocare la Casa della salute ad ampi spazi di pregio dove inserire la Medicina dello Sport (ndr nuova piscina). Una disponibilità, quella dei nostri amministratori, certamente non ripagata… L’idea di unificare sotto una comune regia, l’Spdc di Carpi e quello di Baggiovara, con l’arrivo al
Ramazzini della dottoressa Vanna Greco, già dirigente del Diagnosi e Cura di Baggiovara, va forse nella direzione di chiudere il nostro? Il dubbio da lecito si fa sempre più fondato, anche alla luce della risposta che l’azienda sanitaria ha dato all’interrogazione comunale del Movimento 5 stelle di Carpi, relativa al futuro della psichiatra nel nostro territorio. A fronte “dell’aumento della domanda di assistenza che ha interessato in particolare l’Area Nord (…) deriva l’opportunità di implementare la risposta assistenziale dei Centri di Salute Mentale e i percorsi socio - sanitari, attraverso la razionalizzazione - si legge nella nota del direttore generale dell’Ausl di Modena, Massimo Annicchiarico - della distribuzione dei servizi, anche prevedendo una possibile centralizzazione delle attività caratterizzate da una maggiore intensità assistenziale e da una minore numerosità di fabbisogno, quali sono gli interventi di residenzialità ospedaliera”. Ergo Carpi deve prepararsi al peggio, ovvero il conferimento del Diagnosi e Cura cittadino a Baggiovara. Bocciata anche dal direttore l’ipotesi di “esternalizzare il servizio” di residenza al mondo privato (ndr Villa Igea) utilizzando gli spazi dell’ex Stella di via III Febbraio. Che il ballo di San Vito continui… Jessica Bianchi
Unioni Civili a Carpi
Ora ci si può iscrivere al Registro
Dopo un lungo dibattito, il testo del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili è approdato in Senato. Nel novembre scorso, il Consiglio comunale di Carpi ha istituito un Registro amministrativo per il riconoscimento delle Unioni civili: uno strumento che consente la registrazione dei legami “tra cittadini carpigiani, senza distinzione di sesso”. Consci che “la 4
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comunità è caratterizzata dal crescere di forme di legami affettivi che non si concretano o non si possono concretizzare nell’istituto del matrimonio e che si denotano per una convivenza stabile e duratura” il civico consesso ha deciso di andare oltre il vuoto normativo nazionale e istituire, autonomamente, un registro a valenza amministrativa. “Il registro - spiega l’assessore ai Servizi demo-
grafici, Cesare Galantini - è diventato operativo il 2 febbraio. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio, infatti, abbiamo dovuto dare gambe alla delibera, organizzandoci dal punto di vista operativo, a partire dalla stesura della modulistica necessaria all’iscrizione. Ora tutto è pronto. Chi vuole può usufruire di questo nuovo dispositivo e iscriversi al Registro”.
“Non sapevo tante cose, ora starò più attento girando in bicicletta” dice un ragazzo scendendo le scale di Sala Congressi in via Peruzzi e alla domanda: “ti è piaciuta allora questa iniziativa?”, risponde: “Sì, moltissimo”. Alle soglie dei diciotto anni, gli studenti che hanno partecipato alla mattinata di educazione stradale non hanno staccato gli occhi dallo schermo soprattutto durante la proiezione di alcuni incidenti colti dalle telecamere poste in autostrada. Sabato 30 gennaio alcune classi quarte degli Istituti Vinci e Vallauri hanno partecipato al primo appuntamento del 2016 di L’Abc – l’Autostrada del Brennero in città, il progetto educativo di Autostrada del Brennero realizzato con la collaborazione della Polizia Stradale e del Comune di Carpi. L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado sul tema dell’educazione stradale e il progetto, dopo la tappa carpigiana, verrà proposto a Mantova, Villafranca di Verona, Trento e Bressanone. In apertura hanno portato i propri saluti e presentato l’evento
Sabato 30 gennaio alcune classi quarte degli Istituti Vinci e Vallauri hanno partecipato al primo appuntamento del 2016 di “L’Abc – l’Autostrada del Brennero in città”, il progetto educativo di Autostrada del Brennero realizzato con la collaborazione della Polizia Stradale e del Comune di Carpi
Autobrennero parla ai ragazzi di educazione stradale
ai ragazzi il Consigliere di Autobrennero Emilio Sabattini, il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Modena, dottor Francesco Berna Nasca, il Dirigente del Commissariato di Carpi dottoressa Emanuela Ori e il dirigente del COA di Trento, dott. Raffaele Federici. E’ stato poi proiet-
tato il pluripremiato film “Young Europe”, prodotto dalla Polizia di Stato e cofinanziato dalla Commissione Europea, ideato con il preciso scopo di promuovere un comportamento prudente alla guida. Utilizzando il tema dell’incidente automobilistico per parlare di legalità e sicurezza stradale,
il film si rivolge ai ragazzi con un linguaggio semplice ed efficace. Dopo la proiezione ha avuto luogo l’intervento dell’ispettore capo della Polizia di Stato Roberto Ferrais e di personale di Autostrada del Brennero che, con la proiezione di alcuni incidenti colti dalle telecamere poste in autostrada,
hanno coinvolto gli studenti in un dibattito sulla sicurezza stradale. A seguire, i ragazzi sono stati invitati a provare, a turno, degli speciali occhiali che, tramite una particolare tecnologia ottica, consentono a chi li indossa di vivere le stesse limitazioni che si hanno quando ci si trova in stato di ebbrezza provocando una leggera visione offuscata e un restringimento del campo visivo. In tal modo anche semplici attività come camminare dritti, restare in equilibrio su una gamba sola, o afferrare un mazzo di chiavi, risultano difficili. Per promuovere una guida responsabile è infine stato distribuito a ogni studente un etilotest monouso.
Previsti interventi in via Dei Grilli, via Griduzza, via Remesina Esterna e via Budrione Migliarina. Nel caso dell’intervento su via Dell’Industria è prevista la realizzazione di due tratti mediante l’inserimento di una rete in fibra di vetro bitumata
500mila euro per le strade
Profonda buca in via Curiel
Proseguono gli interventi predisposti dal Comune per la manutenzione delle strade. Nel 2015 erano stati destinati 800mila euro complessivamente ai lavori di risistemazione e asfaltatura di alcune strade del territorio urbano ed extraurbano, con la delibera del 19 gennaio scorso l’amministrazione comunale di Carpi ha stanziato risorse per ulteriori 500mila euro per “risolvere i maggiori problemi, nella consapevolezza di non riuscire a sanare tutte le situazioni che ne avrebbero effettivamente necessità”.
Le strade sulle quali si prevede di intervenire all’interno del centro abitato, sono: via Bonasi (da via Gasparotto a via Miselli), via Mozart (da via Parigi a via Vecchi), via Paganini, via Vecchi. A ridosso del centro abitato: via Dell’Industria (dalla rotatoria di via Nuova Ponente al civico 1/AA). Nella zona esterna sono previsti interventi su via Argine Canale, via del Cappellano, via Senara, via Dei Morti, via Valle, via Dei Grilli, via Griduzza, via Remesina Esterna e via Budrione Migliarina (tra il civ. 35/a e Via
Dei Morti). Nel caso dell’intervento su via Dell’Industria, trattandosi di una strada particolarmente trafficata con notevole presenza di veicoli pesanti e quindi particolarmente soggetta a fessurazioni e cedimenti, è prevista la realizzazione di due tratti sperimentali, mediante l’inserimento di una rete in fibra di vetro bitumata, per il rinforzo della superficie stradale. E’ possibile immaginare che i lavori possano avere inizio nel mese di agosto 2016 ed essere completate entro il mese di ottobre.
Per la manutenzione del verde la giunta Bellelli ha stanziato 100mila euro
Interventi nei parchi Sono oltre trentamila gli alberi che ‘arredano’ viali urbani e aree verdi pubbliche della città di Carpi e, oltre al loro valore estetico, costituiscono una potente arma contro l’inquinamento. Per poter assolvere alle loro funzioni devono poter essere messi nelle condizioni di poter crescere sani, in stabilità e sicurezza. Il Comune di Carpi per prendersi cura
delle piante ha deliberato nella seduta del 19 gennaio scorso di destinare 100mila euro a interventi cesori “per eliminare le parti secche o per abbattere quegli esemplari che non siano recuperabili”. Interessati da tale intervento sono alcuni tra i principali parchi, giardini ed aree verdi urbane: Parco ex bocciodromo (via Nuova Ponente),
Parco via Mozart, Parco via Baden Powel – Martiri delle Foibe (dietro l’Autostazione delle Corriere), Parco dei Triestini (compreso tra le vie Nuova Ponente e Belchite) ,Parco di via Mozart, Parco degli Scrittori latini (compreso tra le vie G. Cesare, Terenzio e Plauto), Parco Giovenale. Gli interventi verranno eseguiti tra marzo e dicembre. venerdì 5 febbraio 2016
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“Stimolare l’affetto che i cittadini nutrono nei confronti del territorio in cui vivono”, è questo secondo il sindaco di Soliera, Roberto Solomita, lo spirito che anima il progetto di Crowdfunding civico e partecipato Ataldegmè. Il progetto pilota, innovativo e originale, è il primo di questo genere in Italia: “si tratta della prima sperimentazione per un comune italiano in cui la raccolta fondi civica viene collegata a un processo partecipativo: i cittadini scelgono un progetto, il Comune si impegna a finanziarne fino all’80%”, prosegue Solomita. Ma come funziona esattamente? Tre gli ambiti sui quali i cittadini, in forma associata o libera, finalmente protagonisti nel nome del bene comune, potranno interrogarsi e avanzare proposte fattive: rigenerazione, riqualificazione e rivitalizzazione urbana, attività di coesione sociale e sostegno ai giovani e, infine, promozione culturale. Dalle giostrine nei parchi alla casetta dell’acqua, da un progetto didattico alla realizzazione di un’area verde per lo sgambamento dei cani, a una rassegna culturale estiva. Centrale il ruolo dei Consigli di Fra-
“Lo spirito del progetto è: se ci tieni, contribuisci”. A parlare è il sindaco di Soliera Roberto Solomita spiegando in cosa consiste il progetto pilota, il primo di questo genere in Italia, di Crowdfunding civico e partecipato
Cittadini protagonisti al fianco dell’Amministrazione
Roberto Solomita
zione: a loro spetta infatti il compito di avviare un percorso di partecipazione teso alla raccolta e al perfezionamento delle proposte,
Grazie ad una collaborazione fra
sino a un appuntamento pubblico di votazione in cui si deciderà a maggioranza l’idea che per quell’anno dovrà essere finanzia-
ta (fino a un massimo di 25mila euro ciascuna). Dopo una fase di validazione da parte degli uffici competenti, che ne confer-
meranno la fattibilità e il forma a quanto la comunità budget, saranno selezionati ritiene utile per miglioquattro progetti (per i quali rare la qualità della vita, l’ente pubblico destina in favorendo al contempo, totale 80mila euro), uno per maggiore coesione sociafrazione/quartiere (Soliera le e partecipazione nelle centro, Limidi, Sozzigalliscelte che riguardano il Secchia e Appalto). “I pro- bene collettivo. “Il motto ponenti - prosegue il primo del progetto è: se ci tieni, cittadino - si impegneranno contribuisci. In una fase di poi in “Stimolare l’affetto che i scarsa parattività di cittadini nutrono nei con- tecipazione promofronti del territorio in cui politica zione per e civile vivono”, è questo seconsollecitare conclude do il sindaco di Soliera, Solomita chi ritiene il progetto Roberto Solomita, lo spi- crediamo sia rito che anima il progetto necessario interessante a so- di Crowdfunding civico e sperimenpartecipato Ataldegmè tare forme stenerlo, anche con concrete di piccole cifre, su specifiche coinvolgimento delle perpiattaforme specializzate. sone, a partire dai bisogni Contestualmente potranno delle proprie comunità e reperire ulteriori fondi atdel proprio territorio con traverso cene, lotterie, feste la possibilità di incidere di vicinato… Il Comune, e decidere sui progetti e da parte sua, contribuirà a non solo di essere ascoltati coprire la quota mancante, ed esprimere opinioni”. fino a un massimo di 20mila Insomma cittadini sempre euro a progetto”. più protagonisti ma mai L’obiettivo dichiarato di lasciati soli. Ataldegmè è quello di dare Jessica Bianchi
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“Considerato il hanno lavorato per una vita UN BENE DI PRIMA NECESSITÀ COME IL PANE VIENE DONATO A CHI NE HA BISOGNO. momento di difficoltà per È L’INIZIATIVA LANCIATA SU FACEBOOK DA MARIA DEL FORNO MAX DI LIMIDI DI SOLIERA intera e che adesso fanno tante famiglie, la sera fatica ad arrivare alla fine quando chiudo regalo il del mese”. pane invenduto a chi ne ha C’è qualche storia in parbisogno”. Comincia così ticolare che l’ha colpita? l’annuncio pubblicato sul sempre cercato di aiutare “Ce ne sono state tante. Mi Maria Carvelli col marito gruppo Facebook Sei di nel nostro piccolo chi era ha toccato particolarmente Francesco Dattolo Carpi se lanciato da Maria in diffi“Le persone che ven- la storia di Carvelli titolare insieme al coltà. Ho sigono sono quasi tutte una marito Francesco Dattolo scelto di gnora con del Forno Max in via Carpi pubblicare italiane. Entrano con due bimbi lo sguardo basso, piccoli Ravarino, 455 a Limidi di l’annuncio Soliera: nel giro di pochi anche su prendono il sacchetto disoccupata giorni ha riscosso centinaia Facebook ringraziando e scap- e con tanti di like e condivisioni, forse per ragpano via. Si vergo- problemi. perché al giorno d’oggi uno giungere Mi ha congnano. Spesso sono fidato che slancio di generosità il maggior uomini e donne che ogni giorno gratuita e inaspettata dona numero di speranza a tutti. E aggiunge persone hanno lavorato per fatica per Maria: “lascio anche il mio a Carpi e una vita intera e che riuscire numero di cellulare dintorni. adesso fanno fatica a dare da 333.6601243: potete In questo mangiare ai ad arrivare alla fine suoi figli e mandarmi un messaggio e senso la del mese”. di sentirsi io vi preparerò qualcosa, e tecnologia se non volete entrare in aiuta”. profondamente mortificanegozio ve lo porto fuori”. Chi sono principalmente ta per questa situazione. nuovamente ripetuto per tranci di pizza e di gnocco. numerose, e siamo staUn invito a venire a ritirare sottolineare il fatto che non Il pensiero di dover cestile persone che vengoti educati al rispetto del Anche io sono madre di alla sera no a prendere un po’ di si tratta di un nare tutte quelle cose buone cibo e del suo valore. Mio quattro figli e posso solo “Aiutare queste gesto circoscritto quando c’è tanta gente che marito ha iniziato a fare pane, pane donato da voi? immaginare quanto sia difgnocco e persone mi rende a un periodo “Le persone che vengono non può permettersele mi il fornaio da ragazzino, ficile e doloroso non essere felice”. dell’anno, ma pizza sono quasi tutte italiane. ha fatto venire il magone, e e il panificio l’abbiamo sicuri di poter garantire il gratis in caso di bisogno, Entrano con lo sguardo sempre valido. così ho deciso di far sapere aperto insieme nel 1994. necessario per vivere a chi che era già stato pubblicato Come è nata l’idea di basso, prendono il sacchet- amiamo di più al mondo. che avrei donato ogni sera Un mestiere importante da Maria prima di Natale to ringraziando e scappano Aiutare queste persone mi questa iniziativa? i prodotti che erano rimasti ma impegnativo a cui ci anche sul gruppo A Carpi “E’ nata una sera in cui era- invenduti. Io e mio marito dedichiamo con passione, e via. Si vergognano. Spesso rende felice”. chi cerca trova e che è stato no avanzati molti panini, veniamo da due famiglie in tutti questi anni abbiamo sono uomini e donne che Chiara Sorrentino
Un gesto buono come il pane
Scoutismo e mondo del volontariato sono fortemente intrecciati: abbiamo incontrato alcuni giovani carpigiani del Gruppo Carpi 4 della Parrocchia di Quartirolo che si sono impegnati per il bene della nostra città
“Servire aiuta a diventare grandi” Marco Santangelo
Nicola Melegari
Lucia Pavarotti
Jane Williams
Come scout è tradizione e dovere rendere il mondo migliore di come l’abbiamo trovato, il Gruppo Carpi 4 della Parrocchia di Quartirolo non è da meno: ognuno dei quaranta ragazzi del Clan Fuoco e dei quattro reparti maschili e femminili si impegna infatti a svolgere la propria buona azione quotidiana. A tutti loro è stato assegnato un servizio da svolgere presso varie associazioni di volontariato: dall’Ushac al Pettirosso, al Carpine… Naturalmente all’inizio un’avventura di questo tipo può apparire impegnativa: “sinceramente - ammette Lucia Pavarotti - ero un po’ spaventata, pensavo fosse una cosa molto pesante affiancare persone disabili e che non facesse per me, poi mi sono ricreduta”. C’è anche chi non ha avuto alcuna incertezza come Jane Williams e Nicola Melegari: “ovviamente - sorride lei - eravamo entusiasti di questa scelta”. “Mi sono armato di secchio e stivali e sono andato a sporcarmi le mani per ripulire il mondo, o almeno una piccola parte di esso”, le fa eco lui. “Da subito sono stato molto felice: avevo la possibilità di svolgere, al mio primo anno di servizio, un incarico all’interno del mondo scout” sottolinea Marco Santangelo. Nicola Melegari e la sua squadriglia, le Iene di Santa Croce, hanno pensato di attenersi al motto Gli scout amano e rispettano la natura, prestando il proprio aiuto agli animali ospitati al Centro recupero animali Il Pettirosso di Modena. “E’ stata davvero un’esperienza emozionante: ci hanno incaricato di ripulire il recinto delle linci da tutti i trucioli di ferro caduti all’interno durante la costruzione e che potevano nuocere agli animali in questione, ovviamente prima i volontari del centro hanno trasferito gli animali in una gabbia secondaria”. Un incarico meno sporco e pericoloso è stato invece svolto da Jane e dai ragazzi del Noviziato. “Consisteva nel far fare ginnastica ai ragazzi e alle ragazze dell’associazione carpigiana Ushac, persone con lievi disabilità. Credetemi, dopo la prima volta ci siamo resi conto che erano molto di più”. “Il mio servizio consiste nel tener compagnia agli anziani - prosegue Lucia - spesso li aiuto a svolgere dei lavoretti: ultimamente coloriamo le maschere di Carnevale che serviranno ad abbellire e addobbare l’interno della struttura Il Carpine. Talvolta sto semplicemente con
loro, in compagnia e se hanno voglia tiriamo fuori un libro di cruciverba da fare insieme o giochiamo a carte”. Per tutti loro prestare servizio in favore della comunità è un piacere: “non mi sento assolutamente obbligata ad andarci - continua Lucia - anzi, mi piace molto stare vicino alle persone più anziane perché mi insegnano sempre molte cose. Sono dei pozzi di cultura popolare e amo ascoltare le loro storie”. “Quest’esperienza - commenta Santangelo - mi ha offerto la possibilità di mettermi in gioco al servizio degli altri e di restituire quanto ricevuto a mia volta”. Pronta la risposta di Nicola: “io ho capito meglio come si lavora in squadra e ho compreso quanta dedizione e passione animino i volontari. Gli animali sono creature meravigliose, affascinanti dal primo all’ultimo: l’uomo deve pur prendersi la responsabilità di avere i pollici opponibili”. “Per me e credo anche per tutto il mio gruppo - ha risposto Jane - non era questione di far palestra con i ragazzi dell’Ushac ma di conoscerli meglio, chiacchierare con
loro, condividere… facendoli sentire apprezzati, che è poi quello che tutti vogliamo, perché è questo ciò che conta davvero”. Ma cosa rappresenta per questi ragazzi mettersi al servizio? Per Lucia servire significa mettersi in gioco, sfidare i propri limiti e si superare i propri pregiudizi: “è bello provare sempre nuove esperienze e un sorriso guadagnato è la miglior paga che si possa ricevere”. Anche per il capo squadriglia Nicola “servire significa aiutare il prossimo senza aspettarsi una ricompensa”. “Agire per dare, non per ricevere. Questa è la ricetta del buon vivere civile” aggiunge Jane. “Ci sono due modi di servire, con obbligo e con amore: a differenza di coloro che sono costretti, chi lo fa di sua spontanea volontà ha capito che amare significa servire questo è quello che mi è stato insegnato. Inoltre impegnarsi per gli altri aiuta a diventare grandi” conclude Marco Santangelo. Giovanni Melegari venerdì 5 febbraio 2016
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Piazza Martiri tornerà a colorarsi di allegria, coriandoli e stelle filanti. Lo spirito burlone e frizzante del Carnevale riempirà il centro storico il prossimo 14 febbraio grazie all’entusiasmo e all’intraprendenza di una decina di associazioni di volontariato di Carpi. A lanciare l’idea Bambininfesta
Il Carnevale torna in Piazza Martiri
Piazza Martiri tornerà a colorarsi di allegria, coriandoli e stelle filanti. Lo spirito burlone e frizzante del Carnevale riempirà il centro storico il prossimo 14 febbraio grazie all’entusiasmo e all’intraprendenza di una decina di associazioni di volontariato di Carpi. A lanciare l’idea Bambininfesta: “da anni organizziamo il Carnevale a San Marino. Un appuntamento attesissimo e capace di coniugare divertimento e solidarietà, in particolare in favore dei più piccini. Nel 2014 in frazione sono accorse oltre tremila persone”, sorride la presidente del sodalizio, Barbara Pederielli. Le difficoltà logistiche unitamente al desiderio di cimentarsi in un’avventura ancor più grande hanno Il Comitato Fiera di Sant’Antonio è la benzina del paese. Esiste da sempre. Da anni ormai la cittadina è conosciuta per la Fiera di Giugno: “un momento di festa per tutti ma, senza l’aiuto dei compaesani e il contributo del comitato non sarebbe possibile”, spiega Laura Cremaschi, presidente del sodalizio di cui fanno parte nove persone. “Tutti noi siamo legati da una profonda amicizia che ci unisce sin da bambini”. Il Comitato Fiera di Sant’Antonio si impegna tutto l’anno per rivitalizzare il piccolo centro attraverso “corsi, degustazioni e feste che, da oltre un anno, hanno la possibilità di svolgersi anche presso il Palarotary, struttura donata dal Rotary Club Gruppo La Ghirlandina”. La fiera però rimane il cavallo di battaglia
spinto i volontari ad accogliere la sfida: riempire Piazza Martiri di carri, maschere e un pizzico di follia! Un’iniziativa immeditamente approvata anche da sindaco e assessori. “Grazie all’aiuto delle altre associazioni (Adifa - Acat - App - Aido - Avis - Banca del Tempo - Circolo Loris Guerzoni - Comitatissimo della Balorda - Cooperativa Giravolta - Gruppo Amici del Carnevale - Progetto per la vita - Tesoro nascosto - Udi- Ushac) la festa sta prendendo forma e colore”. Bambininfesta ha poi organizzato una sottoscrizione volontaria interna a premi (grazie alla partecipazione dei commercianti del centro e non solo) il cui ricavato verrà utilizzato per aiutare le scuole carpigiane
che partecipano attivamente all’iniziativa, con modalità da definire insieme all’assessore alle Politiche Scolastiche Stefania Gasparini. L’appuntamento è alle 14, all’ombra di Palazzo Pio, quando avrà inizio la sfilata dei variopinti carri allegorici realizzati dal Gruppo Amici del Carnevale di Campogalliano. Tutto intorno stand gastronomici e ricreativi gestiti dalle stesse associazioni. Tutti sono invitati, grandi e piccini, per assaporare la bellezza e la magia della festa più allegra dell’anno, quando ogni pensiero dev’essere scacciato, per lasciar spazio alla leggerezza e alla gioia. Jessica Bianchi
Il comitato Fiera di Sant’Antonio, composto da nove persone, si impegna per rivitalizzare il paese
Facciamo rinascere Sant’Antonio dell’associazione: “giorni impegnativi – racconta Laura - durante i quali la tensione e la responsabilità si fanno sentire. Solo quando cala il sipario, anche noi, finalmente, ci possiamo godere la festa che abbiamo organizzato. E’ bello vedere come tutti gli abitanti, a prescindere dall’età, si diano appuntamento per passare un momento speciale di condivisione e aggregazione. Al termine di ogni
manifestazione poi, quando tutti siamo sfiniti e si avvicina il momento di riordinare tutto, la folla si dilegua. E’ in quel momento che inizia la festa per noi! Tutte le frustrazioni, i problemi e le discussioni affrontati vengono dimenticati e possiamo finalmente rilassarci e divertirci. Anche quest’anno l’appuntamento si rinnoverà dall’11 al 13 giugno”. La piccola realtà di Sant’Antonio, dopo il sisma, si è ulteriormente ridimensionata: i giovani però non si sono fermati davanti a questa calamità naturale: “dopo il terremoto – prosegue Laura – la nostra comunità è diventata ancor più coesa. Anziché scorag-
giarci, attraverso ogni manifestazione, tentiamo di richiamare a Sant’Antonio più gente possibile, compresi coloro che vivevano qui”. Laura poi promette un sacco di novità per questo 2016: “abbiamo tante idee in testa ma non siamo ancora pronti per svelarle. Ogni aggiornamento verrà pubblicato sulla nostra pagina di Facebook. Stay tuned”. Gloria Castellini
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venerdì 5 febbraio 2016
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LA STUDENTESSA CARPIGIANA SILVIA MADONNA HA PARTECIPATO AL DATING SHOW TAKE ME OUT, IL NUOVO GIOCO DELLE COPPIE IN ONDA OGNI SERA DALLE 20,10 SU REAL TIME
Una carpigiana protagonista a Take me out S’intitola Take me out, ossia Esci con me, la trasmissione in onda dal lunedì al venerdì alle 20,10 sull’emittente televisiva Real Time, alla quale ha preso parte anche la 22enne carpigiana Silvia Madonna studentessa di Legge. In ogni puntata del format
televisivo condotto da Gabriele Corsi del Trio Medusa un uomo single cerca di far colpo su 30 donne presenti in studio, attraverso una serie di prove a eliminazione progressiva, per convincere almeno una di loro a sceglierlo e a uscire insieme. Il single si fa
conoscere pian piano attraverso un divertente e coinvolgente svelamento: dalla prima impressione del suo ingresso in studio, grazie a una clip di presentazione per raccontare la sua quotidianità, fino ai commenti di amici o parenti che svelano qualche aneddoto, e
Fernando e Silvia
all’esibizione in studio che mette in evidenza una sua particolare passione. Se alla fine dei tre round le ragazze che hanno deciso di conoscerlo sono più di due, si invertono i ruoli, e il fortunato single deve
scegliere chi portare con sé fuori dallo studio per un appuntamento. Durante le puntate andate in onda la scorsa settimana, la simpatia di Fernando, pugliese di nascita ma milanese d’adozione, ha fatto breccia nel cuore di Silvia con un cui è uscito a fine trasmissione. “Dopo l’appuntamento organizzato dalla produzione - ha rivelato Silvia - siamo
rimasti a chiacchierare ancora per un paio d’ore. In seguito, ci siamo sentiti per circa un mese, ma non ci sono state occasioni per rivederci considerata anche la distanza e, attualmente, abbiamo smesso di sentirci. La conversazione è rimasta troppo piatta”. Nonostante non sia scoccata la scintilla, per Silvia è stata ugualmente una bella esperienza: “ho partecipato al programma quasi per gioco. Ho inviato un’email e sono stata invitata ai casting. Da lì la chiamata per partecipare al gioco televisivo. In realtà non sapevo bene cosa aspettarmi, ma per essere stata la mia prima volta in televisione mi sono trovata molto bene. I ragazzi della produzione sono stati gentili e simpatici e Gabriele, il conduttore, ha saputo metterci a nostro agio in una situazione insolita per quasi tutte noi. Mi sono divertita tantissimo, e pazienza se Fernando non era il ragazzo giusto. Aspetto che Cupido mi colpisca con la freccia giusta”. Chiara Sorrentino
venerdì 5 febbraio 2016
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Per garantire decoro, pulizia, ordine e sicurezza, agenti in borghese salgono a bordo dei mezzi Seta per monitorare quanto accade e intervenire tempestivamente in caso di aggressioni ai danni di utenti e autisti
Agenti sui bus per evitare le aggressioni
Dopo l’ennesima aggressione su un mezzo di Seta a Carpi, gli autisti chiedono maggiori tutele e garanzie. Un appello, il loro, già raccolto dall’assessore alla Mobilità Cesare Galantini: “dopo aver incontrato, a metà gennaio, una rappresentanza di autisti, abbiamo deciso di istituire un servizio ad hoc insieme alla Polizia Municipale delle Terre d’Argine: agenti in borghese salgono a bordo degli autobus per monitorare quanto accade. Osservatori che, all’occorrenza, si possono qualificare, mostrando il distintivo, e intervenire in modo tempestivo. Naturalmente non possono essere
presenti su tutte le corse e a tutti gli orari ma gli autisti hanno comunque gradito tale provvedimento: gli agenti hanno già compiuto alcune identificazioni ma, sinora, non hanno rilevato nulla di eclatante”. A importunare utenti e autisti, prosegue l’assessore, “sono perlopiù bulletti mentre l’adolescente diciassettenne che ha aggredito la scorsa settimana un conducente del bus urbano Arianna pare essere affetto da disturbi comporta-
mentali…”. Per “ Non possono essere garantire decoro, presenti su tutte le corpulizia, ordine e se e a tutti gli orari ma sicurezza, gli autisti gli autisti hanno grahanno poi domandato a Seta di installare sui dito il provvedimento: mezzi delle telecamegli agenti hanno già re. La maggioranza compiuto alcune idenazionaria di Seta, si sa, tificazioni”. è detenuta dagli enti locali: i nostri amministratori avvalleranno tale richiesta? Sul parco mezzi carpigiano saranno introdotte delle telecamere per tutelare l’incolumità di autisti e passeggeri? Galantini rispedisce la domanda al mittente: “su questo è Seta che deve decidere. Noi al momento, come lo scorso anno, abbiamo sollecitato l’azienda affinché vengano fatte più verifiche sui titoli di viaggio per stanare eventuali portoghesi”. Ma questa è un’altra storia. Jessica Bianchi
Nonostante le numerose campagne ambientaliste volte a un Maggior utilizzo del trasporto pubblico, il malcontento verso il servizio di autobus e corriere è costante. Per capirne le motivazioni basta vivere un giorno da pendolare su un mezzo Seta
Un giorno di ordinaria follia
Portile (Modena) ore 7:17 Sto aspettando la corriera, in ritardo di cinque minuti, ma né io, né gli altri ragazzi presenti alla fermata siamo sorpresi: chi aspetta un autobus, infatti, sa già di doversi sottoporre a lunghi minuti di attesa rispetto all’orario scritto sul tabellone. Tutti animati dalla speranza di poter salire sul mezzo desiderato, spesso affollato al punto da non poter accogliere ulteriori passeggeri. Per chi, come me, abita lontano dal centro della città o dalla scuola in cui studia e non ha la possibilità di spostarsi con mezzi propri, questo scenario è ordinaria amministrazione. Ore 7:22 Finalmente la sagoma scura della corriera spunta da dietro la curva, circondata da una nebbia così densa da non permetterci di leggerne con chiarezza il numero. Una volta ferma, basta una rapida occhiata per notare le pessime condizioni in cui versa il mezzo tanto decantato dalle istituzioni: sporcizia, ritardi e tariffe
Finestrini con infiltrazioni di acqua
esorbitanti sono infatti solo alcune delle numerose falle nel sistema di trasporto pubblico. Ho avuto fortuna stamattina: c’è abbastanza spazio per entrare nella prima. Non appena salita, vengo investita dall’ormai familiare odore di umanità
stantia e comincio a dedicarmi alla frenetica ricerca di una porzione libera di pavimento dove poter mettere i piedi (i posti a sedere sono un privilegio cui può aspirare solo chi sale alla prima fermata) prima di essere sbalzata via dall’improvvisa
partenza del mezzo. Una volta trovato un incastro che permetta di mantenerci in equilibrio, come tutte le mattine, ci prepariamo psicologicamente ad affrontare l’imprevisto: dal guasto tecnico all’autista spericolato. Ai numerosi fastidi regalatici dalla scarsa pulizia dei mezzi (cattivo odore, graffiti, residui di cibo, bevande, mozziconi di sigarette…) si aggiungono non di rado insufficienze ben più gravi, quali la mancanza di un sistema di prenotazione fermate adeguato (è frequente che i tasti non funzionino a causa d’infiltrazioni d’acqua o cavi tirati), scarsa illuminazione, sedili rotti o maniglie pericolanti che rendono il viaggio scomodo e indiscutibilmente poco sicuro. Come se tutto ciò non bastasse, ad allungare la lista delle mancanze vi è poi il personale. Scocciati e scostanti, gli autisti dei mezzi pubblici non solo ostentano una guida troppo veloce ma, spesso, infastiditi dal campanello che suona quando si prenota
una fermata, spengono il sistema operativo dell’autobus, disattivando avvisi, aria condizionata e riscaldamento. Oltre alle saune estive e ai congelamenti invernali, la mancata sosta alle fermate meno frequentate, è causa di litigi che aggravano il ritardo (marchio di fabbrica dei nostri trasporti pubblici) e portano i conducenti ad aumentare ulteriormente la velocità per non accumularne altro. Stamattina, sono fortunata, l’unico disagio è il sovraffollamento dell’autobus: dopo di me, non riescono a salire neppure i controllori che, pur di non avventurarsi nella giungla di braccia e gambe che si è presenta loro una volta aperte le porte, si limitano a chiedere numero di matricola e identificazione del mezzo all’autista, senza procedere con il controllo dei biglietti. Largo Garibaldi, ore 7:43 Scendo dalla corriera e mi preparo a salire su un autobus di linea altrettanto sovraccarico per raggiungere la scuola ma, a causa del ritardo accumulato durante il tragitto, vengo scaricata
Il trasporto urbano di Carpi
Una linea senza ritorno Studentessa del liceo classico San Carlo di Modena ho chiesto di svolgere il mio stage lavorativo presso la Redazione di Tempo. Essendo senz’auto sono però costretta a muovermi esclusivamente coi mezzi pubblici per raggiungere Carpi e muovermi all’interno del tessuto urbano cittadino. Sto riscontrando davvero numerose difficoltà nel trovare un autobus che mi riporti a casa: per arrivare alla sede in via Nuova Ponente posso usufruire di ben due fermate (Linea Rossa), ma al ritorno non ce n’è nemmeno una. Mi trovo perciò costretta, una volta terminato il mio lavoro, a prendere un’altra linea (la Gialla), ben più scomoda e lontana, per raggiungere la stazione e far coincidere, per un soffio, gli orari della corriera che mi riporta a Portile . Mi chiedo come mai in una zona nella quale è presente un’alta concentrazione di uffici, imprese, abitazioni private e addirittura un centro commerciale non ci sia una fermata dell’autobus che porti direttamente alla stazione delle corriere… V.V. 10
venerdì 5 febbraio 2016
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alla fermata in ritardo. Il calo consistente nel numero dei mezzi ha causato un notevole aumento dell’intervallo tra una corsa e l’altra, e per non arrivare troppo tardi a scuola sono costretta a correre. Largo Garibaldi, ore 17.37 Sto aspettando la corriera che mi riporterà a casa dopo aver passato il pomeriggio in centro con un’amica. Se in orario scolastico e lavorativo lo stato del mezzo è vergognoso, durante il resto della giornata è pure peggio: sporcizia e cattive condizioni della corriera sono tali da farmi venir voglia di percorrere a piedi i chilometri che mi separano da casa. Mi siedo e inizio a leggere l’avviso affisso vicino al finestrino incrostato. Probabilmente nel tentativo di far fronte alla sequela di proteste e scioperi contro il prezzo costantemente in crescita di biglietti e abbonamenti, il servizio dei trasporti pubblici Seta offre, in alcuni casi, la possibilità di usufruire di sconti. Tali concessioni sono tuttavia rivolte alla porzione meno consistente degli utenti, non a quella - ben più ampia formata dagli studenti, quasi tutti minorenni e privi di occupazioni retribuite, che si trovano a dover far fronte a costi eccessivi, ben lungi dal rispecchiare la qualità del servizio offerto. Portile, ore 18:13 Dopo una breve discussione con l’autista relativamente alle porte posteriori che non si aprono a dovere, finalmente arrivo a casa. Portile, ore 7:17, giorno seguente Ricomincia l’inferno. Veronica Veratti
Non sono più solo gli studenti si scambiano informazioni on line, ma anche i loro genitori sono sempre più connessi per stare al passo con compiti e verifiche dei figli, col rischio di deresponsabilizzarli
Gruppi di genitori e WhatsApp: attenzione!
Un tempo occorreva aspettare che il proprio figlio tornasse da scuola per farsi raccontare come’era andata la giornata, e se non aveva scritto i compiti esatti sul diario il giorno dopo andava a scuola impreparato rischiando un brutto voto. Oggi mamma e papà sanno tutto in tempo reale direttamente online, e ci pensano loro a ricordare ai propri figli le pagine da studiare. Infatti, negli ultimi anni i genitori di bambini e ragazzi, dalle primarie alle superiori, hanno a disposizione diversi strumenti per monitorare costantemente l’andamento scolastico dei propri figli: dai registri elettronici dove è possibile verificare voti, assenze ed eventuali note disciplinari quasi in tempo reale, alle applicazioni di messaggistica istantanea per smartphone come Whatsapp in cui scambiarsi informazioni su tutto ciò che riguarda esercizi da fare, gite e altre attività scolastiche, garantendo una rete di protezione in caso non siano stati attenti in classe. Abbiamo chiesto al profes-
sor Claudio Cavazzuti, preside dell’Istituto Sacro Cuore, cosa ne pensa. Professor Cavazzuti, questa supervisione costante da parte dei genitori rappresenta un rischio per lo sviluppo dell’autonomia e del senso di responsabilità dei ragazzi? “Il rischio di deresponsabilizzare gli studenti probabilmente c’è. Molti ragazzi non prestano attenzione in classe, magari dedicandosi ad attività “collaterali”, proprio perché sanno di essere comunque garantiti per il lavoro a casa”. Da preside, insegnante e genitore, fa parte di un gruppo Whatsapp di classe? Consiglierebbe di entrare a farne parte? Quali sono i pro e i contro? “Come insegnante e dirigente utilizzo Whatsapp perché garantisce una comunicazione veloce e simultanea a gruppi di persone. Insieme a questa forma di comunicazione ufficiosa permane comunque la comunicazione ufficiale dell’Istituto, fatta di circolari, convocazioni
e verbali, a cui ci vincola A partire dal 2013 con anche la certificazione di la legge n° 135/2012 è qualità rilasciata alla scuola, previsto l’obbligo per gli al fine di essere certi che i istituti scolastici di dotardestinatari prendano visione si di un registro elettrodel messaggio. Come geninico in cui annotare tutte tore, appartengo al gruppo le comunicazioni relative classe di mia figlia. Se usato agli studenti in modo da correttamente, questo struconsentire ai genitori mento può essere utile per di accedervi in qualsiasi risolvere momento, Claudio Cavazzuti problemi ed apprenorganizdere, per zativi e ipotesi, un fornire voto insufrapide ficiente del inforfiglio prima mazioni. ancora che E’ senza quest’ultidubbio mo glielo un mezabbia comuzo valido nicato. per un In questo genitore modo non rappresi corre il sentante pericolo di di classe. comproIl rischio è che se ne abusi mettere il dialogo fra con messaggi non pertinenti genitori e figli? che alla lunga stancano e “Dipende dall’uso che si distolgono l’attenzione dai fa del registro elettronico. contenuti rilevanti, oppuAlcuni registri permettono re con informazioni che di prendere visione delle deformano la realtà. Mi è valutazioni solo dopo un capitato spesso di leggere determinato periodo. E’ in chat notizie decisamente la scuola che può decidesovradimensionate”. re autonomamente quali
informazioni condividere. Nel nostro Istituto, ad esempio, la scuola Primaria ha scelto di non informare circa le singole valutazioni, che peraltro i genitori conoscono consultando il diario cartaceo e i quaderni, proprio perché il voto non può essere considerato in maniera assoluta, senza riferimenti alle attività svolte in classe. In generale, credo si possa affermare che il dialogo tra genitori e figli non risulti inficiato dalle nuove tecnologie”. E per quanto riguarda il rapporto genitori-docenti filtrato dal registro elettronico cosa ha riscontrato nella sua esperienza? C’è un maggior dialogo o al contrario un calo dell’affluenza ai colloqui perché “tanto è già tutto online”? “Questa tentazione potrebbe esserci sia dal punto di vista dei docenti che dei genitori. Per ora, secondo la mia esperienza, non mi pare di dover riscontrare un calo dell’affluenza ai colloqui. A essere in crisi è invece l’idea di una partecipazione attiva all’interno della scuola,
magari per tematiche generali, che non riguardino il singolo studente”. Come è possibile per i genitori gestire questi mezzi informatici in modo da fare un passo indietro rispetto alla vita e al naturale processo di crescita dei propri figli? “Credo sia importante avere un’idea dell’educazione non meramente “contabile”, ma come di un processo lungo e misterioso, profondamente umano, legato fondamentalmente alle relazioni umane e alle esperienze vissute, che siano positive o negative. Nella pratica magari non chiedere conferma di compiti ed interrogazioni potrebbe comportare qualche figuraccia o brutto voto per il proprio figlio, a vantaggio però della sua crescita personale. Non ci potrà essere per sempre il paracadute di mamma e papà a proteggerli, per cui il miglior insegnamento che possiamo dare ai nostri figli è quello di affrontare le cadute e rialzarsi da soli. Ci siamo passati tutti ed è così che siamo diventati grandi”. Chiara Sorrentino
venerdì 5 febbraio 2016
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La dislessia è un disturbo dell’apprendimento che riguarda la difficoltà di lettura, scrittura e calcolo. Non è causata da un deficit di intelligenza, né da problemi ambientali o psicologici, che, invece, ne sono una conseguenza. In Italia si stima che i dislessici siano 1.500.000, ma le famiglie sono spesso sole nell’affrontare il problema, e gli enti scolastici non sempre sono in grado di supportare le esigenze di questi studenti particolari, che, se ben guidati, possono venire a capo delle loro difficoltà. Paola Allocca, titolare della cartoleria Il Fiocco in via Aldrovandi 6, è mamma di Daniele, un ragazzo dislessico di 17 anni, che dopo un periodo travagliato sta per realizzare il suo sogno: diventare chef. La sua storia sarà presto raccontata in un libro. Quando si è accorta che suo figlio aveva un disturbo dell’apprendimento? “I problemi con Daniele sono iniziati prestissimo. A 3 anni e mezzo con l’inizio della scuola materna notai delle diversità rispetto agli altri bambini. Era intelligente e sveglio, ma non riusciva a fare un semplice disegno e ad abbinare le parole agli oggetti, e si agitava al pensiero di andare a scuola. Mi Alle 10:30 del 27 gennaio, via Atene si è tinta dei colori vivaci delle centinaia di piccole giacche dei bimbi provenienti dalla scuola dell’infanzia Agorà, dalla primaria Sandro Pertini e dal nido Melarancia. Circondati da stendardi che riportano le loro parole di pace, i bambini si sono riuniti in un grade cerchio per ricordare le vittime della Shoah. A fare gli onori di casa e a ringraziare i piccoli per il loro impegno è stato il dirigente Attilio Desiderio, gli hanno fatto eco le commoventi parole dell’assessore alle politiche scolastiche del Comune di Carpi, Stefania Gasparini. “Dobbiamo imparare dai
preoccupai e ne parlai con la maestra che mi rispose che era ancora immaturo e non c’era niente di anomalo. Per i tre anni della materna andammo avanti fra pianti e disperazione, poi finalmente cominciò la prima elementare”. Alla Primaria come andò? “Per il primo mese andare tutto bene, ma poi la maestra di italiano si ammalò e arrivò la supplente, e qui ricominciarono i problemi. Daniele riprese a fare i capricci prima di andare a scuola, piangeva tutte le mattine e veniva a casa sempre più triste. Presi appuntamento con le insegnanti per cercare di capire cosa stava succedendo. Mentre la maestra di matematica mi espresse le sue perplessità riguardo al fatto che non sapesse fare le cose più semplici, suggerendo che era meglio indagare, la supplente si ostinava a sostenere che il bambino fosse solo svogliato e che avesse dei problemi a relazionarsi perché, quando lo riprendeva in classe, lui si nascondeva sotto il banco per piangere. Scoprire che il mio bimbo veniva mortificato solo perché non riusciva a scrivere le lettere in corsivo ed era disordinato in stampatello mi ha causato un enorme dolore, ma mi ha spinta ad approfondire la questione,
venerdì 5 febbraio 2016
La dislessia nello sguardo di un decidendo di rivolgermi a un neuropsichiatra infantile. La psichiatra dopo aver parlato da sola con lui ci spiegò che si trattava di dislessia e ci illustrò il percorso che avremmo dovuto intraprendere”. Da allora come è cambiata la sua vita e quella di suo figlio? “Se da un lato ero sollevata nell’avere finalmente individuato la causa del disagio di mio figlio, dall’altro lato cominciai a preoccuparmi, e domandai cosa potevo fare per aiutarlo. La psichiatra mi rispose che avremmo dovuto affrontare la scuola in modo diverso, consigliandomi di iscriverlo a Upprendo, il centro educativo di Carpi rivolto a bambini e adolescenti con disturbi di apprendimento. Dany è stato uno dei loro primi bimbi ed è rimasto lì fino a quest’anno. Oltre a iscriverlo in questo centro, la logopedista mi diede alcune indicazioni per cominciare ad aiutarlo a scuola e con i compiti a casa. Purtroppo mi sono dovuta scontrare con le maestre impreparate davanti alle necessità di mio figlio e di altri
bambini con il suo stesso problema. Ho cercato di far capire loro che c’era bisogno di introdurre in classe il computer (l’avrei fornito a mie spese), che Daniele avrebbe dovuto lavorare per mappe concettuali e mezzi compensativi come la calcolatrice, ma non volevano venirci incontro. Continuavano a sostenere che il bambino fosse semplicemente indolente, finché ebbi la certificazione DSA dalla psichiatra e venne assegnata a Daniele una maestra di sostegno. Finalmente le cose migliorarono, smise di stare male quando faceva i compiti, cominciò a diventare autonomo nell’uso del computer e dei suoi programmi per leggere e scrivere. Era contento. Fu promosso all’esame di quinta e all’inizio delle medie andai subito a parlare con i docenti per spiegare loro la situazione trovandomi di fronte insegnanti comprensivi, ma anche altri meno concilianti. Nonostante tutto, fu promosso anche alle medie. Poi ci fu la scelta delle superiori: la scuola alberghiera. Dopo aver superato non senza dif-
ficoltà il primo anno, poco dopo l’inizio del secondo, a ottobre 2014 i professori paventarono la possibilità di una bocciatura. Stava male per le insufficienze e l’incubo di essere respinto, ma non voleva rinunciare al suo sogno di diventare chef. Da lì la decisione di cambiare scuola, e di iscriversi a un altro istituto professionale sempre nel settore della ristorazione, il Nazareno, dove si privilegia la pratica rispetto alla teoria, e dove si sta trovando bene”. Come vanno le cose oggi? “Daniele è un ragazzo sereno. Oltre allo studio, mi aiuta in negozio, fa volontariato e suona la batteria: una passione per cui ha una naturale predisposizione. E’ un bravo ragazzo. Chi è dislessico matura prima degli altri perché deve imparare ad adattarsi a un mondo che non è a sua misura, ma spero che questo sia per lui l’anno della svolta, quello in cui porre le basi per il suo futuro che seppur in salita sarà ricco di opportunità come quello di tutti i ragazzi della sua età”. Chiara Sorrentino
Paola e suo figlio Daniele
I bambini dell’infanzia Agorà, della primaria Pertini e del nido Melar insieme la Giornata della Memoria esibendosi davanti a insegnanti e
“Dobbiamo imparare dai bambini” bambini. Dalla loro gioia, voglia di stare insieme in pace e tranquillità: dobbiamo apprendere a non aver paura degli altri”. Il suo lungo discorso si è concluso poi con un’esortazione a non dimenticare
“Dobbiamo imparare dai bambini. Dalla loro gioia, voglia di stare insieme in pace e tranquillità: dobbiamo apprendere a non aver paura degli altri”, ha detto l’assessore alle Politiche scolastiche, Stefania Gasparini.
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La dislessia raccontata da chi tutti i giorni la vive sulla pelle, con enormi fatiche, alti e b E’ la storia di Paola, titolare della Cartoleria Il Fiocco e di suo figlio Daniele
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gli errori passati affinché la storia non si ripeta. Quando una delle insegnanti ha sollevato verso il cielo un orologio, i bambini di tutte le scuole hanno osservato un minuto di silenzio, a cui è seguita l’esecuzione corale del brano di Fabrizio De André, Girotondo. Ma qual è il significato che i bambini attribuiscono alla Giornata della Memoria? “E’ un giorno in cui dobbiamo ricordare non solo
assi, piccole e grandi vittorie.
na mamma
rancia hanno celebrato genitori
L’open day dell’Istituto Professionale Vallauri di Carpi ha permesso agli alunni di terza media e alle loro famiglie di conoscere meglio la didattica e la dotazione tecnologica della scuola
Tecnologia e innovazione abitano qui L’Istituto Professionale Vallauri di Carpi lo scorso 23 gennaio ha accolto le famiglie e gli alunni di terza media: hanno visitato il nuovissimo laboratorio dell’Istituto, il LAB.IN.TEC. ideato e progettato dai docenti del Vallauri e realizzato col contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e CNA Impianti di Modena sarà anche la sede di corsi di formazione e riqualificazione professionale per lavoratori - finalizzato allo studio teorico e applicativo di impiantistica di ultima generazione nel settore delle fonti di energie rinnovabili, con particolare riferimento all’impiantistica civile. Punto di riferimento per le aziende artigiane e le piccole e medie imprese del nostro territorio, il Vallauri ha voluto sviluppare la propria missione educativa, realizzando un nuovo laboratorio per far sì che i propri studenti acquisiscano le competenze necessarie per sviluppare una professionalità spendibile in un mondo del lavoro sempre più complesso e tecnologicamente avanzato. Il dirigente scolastico nel corso dell’Open Day ha presentato il nuovo strumento tecnologico che permetterà di innovare la progettazione didattica degli indirizzi di studi: la stampante 3D ottenuta partecipando
al concorso bandito da Coop Estense, Scuola, Cooperazione & Stampa 3D - Fare innovazione a scuola e immaginare l’impresa di domani. L’iniziativa metteva in palio 10 stampanti 3D per gli istituti diistruzione secondaria superiore della province di Modena e Ferrara per progetti in grado di coniugare innovazione didattica e fattibilità industriale: in particolare il bando valutava la possibilità creare una start – up a partire da un progetto originale. Il Vallauri è stato premiato con Alice esci dalla cornice il cui titolo allude scherzosamente alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie nel dare risalto tridimensionale alle
le vittime della seconda guerra mondiale, ma anche quelle della prima e di tutte le altre guerre” ha risposto il piccolo Luigi. “Ci siamo preparati a lungo per questa giornata - ha aggiunto Fatima - abbiamo disegnato e ritagliato delle colombe e ascoltato la canzone di De Andrè varie volte per impararla”. All’insegnante, Giulia Clemente, il compito di spiegare com’è nata questa iniziativa: “come sempre i nostri progetti nascono da un’idea piccola che poi si espande. Inizialmente volevamo limitarci a esporre le bandiere, poi abbiamo pensato di coinvolgere nel progetto anche il Nido e la Primaria. Tutti i docenti hanno accolto con entusiasmo l’idea; del resto, quando l’intento è passare un messaggio così bello alla comunità, nessuno può esimersi”. Alcuni pensano che il tema della Shoah sia troppo crudo e complesso per essere affrontato con i bambini: “noi siamo convinti che con i tempi, i modi e le parole giuste anche i bimbi possano capire. Il concetto in fondo è semplice: non esiste una guerra giusta, non può essere accettabile nulla che comporti la morte di persone innocenti. Vor-
attività laboratoriali e al fatto che la stampante 3D possa diventare uno strumento utile per migliorare la qualità degli accessori e, al contempo, abbattere le barriere che impediscono ai non vedenti di fruire della bellezza della decorazione del capo moda e di leggere le etichette. Il progetto infatti prevede l’utilizzo della stampante per realizzare pattern decorativi e accessori moda come gioielli, zip, bottoni, ganci ed etichette per arrivare a creare un marchio che individui un prodotto dal design unico, in linea con gli standard di elevata qualità tipici del made in Italy. L’outfit finale dei capi realizzati con l’ausilio della stampante 3D
presenterà capi di abbigliamento dallo stile unico e riconoscibile, con decorazioni in rilievo ed etichette con anche scritte in braille: tutto sarà coordinato, dagli accessori ai gioielli, ad alcuni particolari del capo. La stampante sarà utilizzata per sviluppare un concetto di moda sempre più etica e fruibile da parte di tutti. L’innovazione è d’altra parte una caratteristica fondante del Vallauri, che punta a una formazione di qualità e al passo con i tempi. Per questo gli studenti delle classi quarte dell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica parteciperanno a un corso di formazione di robotica a Bologna il prossimo 7 maggio.
“La Giornata della Memoria è un giorno in cui dobbiamo ricordare non solo le vittime della seconda guerra mondiale, ma anche quelle della prima e di tutte le altre guerre” ha commentato il piccolo Luigi. remmo che i nostri alunni associassero sin dalla più tenera età la guerra al male, anche nelle piccole cose, a partire dai litigi coi loro compagni e genitori. Ovviamente considerata la delicatezza del tema è fondamentale prepararli in anticipo, attraverso la visione di filmati e la lettura di libri per permettere loro di interiorizzare il concetto di guerra e pace. “Speriamo
che il seme gettato cresca conclude Giulia Clemente - e che da questi bambini germoglino cittadini consapevoli”. La mattinata si è conclusa con una replica della canzone: un inno alla vita capace di superare qualsiasi tragedia. E, ascoltando le voci dei bambini, non si può che sperare in un futuro più sereno. Giovanni Melegari e Veronica Veratti
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L’evento di lancio digitale di Fashion For Breakfast verrà trasmesso mercoledì 10 febbraio alle 10 su www.fashionforbreakfast.it
L’appuntamento è on line L’hashtag è #FFBDigitalEvent
E’ ufficiale Fashion For Breakfast, il portale delle tendenze made in Italy per i professionisti della moda internazionali, sarà online fra pochissimi giorni. Infatti, l’evento di lancio digitale è stato fissato per mercoledì 10 febbraio alle 10. Un particolare evento, unico nel suo genere, che tutti potranno seguire collegandosi direttamente su www.fashionforbreakfast.it. Chi si connetterà, inoltre, potrà commentare in diretta utilizzando sui social (Facebook, Twitter e Instagram) l’hashtag #FFBDigitalEvent. Dall’inizio della settimana sui social ufficiali di Fashion For Breakfast sono stati svelati i primi indizi dell’allestimento della location: il portale sarà lanciato con una particolare colazione di lavoro virtuale a tema fashion, dove verranno condivise tutte le informazioni necessarie per far conoscere il core business del progetto. Le carpigiane Mody Ricci Casati e Desy De Angelis, con un pizzico di emozione, hanno commentato così la preparazione dell’evento: “vista la natura di Fashion For Breakfast l’evento di lancio digitale è la scelta migliore per far conoscere il nostro progetto sul web, in particolare per la diffusione: potranno vederci da tutto il mondo! Mercoledì 10 febbraio alle ore 10, non appena inizierà lo streaming, siamo convinte che gli utenti connessi rimarranno piacevolmente sorpresi dal contenuto dell’evento. Fashion For Breakfast pubblicherà sul proprio sito aggiornamenti e approfondimenti su tendenze, sfilate e fiere con una cadenza di almeno tre volte a settimana”.
Qualche traccia è il titolo del disco di esordio del cantautore Nicholas Merzi
Sulle tracce di Nicholas…
Tracce. Intese come canzoni, ma anche scampoli di vita, brandelli d’emozioni lungo il cammino, palpiti d’esistenza quotidiana, speciali nella propria normalità. E sono dieci le tracce lasciate dal trentenne cantautore carpigiano Nicholas Merzi al suo primo album di inediti – Qualche traccia, appunto – che, per venire alla luce, ha richiesto un lavoro di oltre un anno. Opera che non teme di pescare nell’autobiografia, quella di Nicholas è sostanzialmente una raccolta di storie di vita, come può essere quella di un giovane uomo, alle prese con momenti di allegria, tristezza e intimità, tra relazioni amorose, rapporti umani e desiderio di leggerezza. “Dopo anni passati a cantare brani composti da altri – spiega il chitarrista, che ha scoperto l’amore per la musica a 11 anni grazie a Matteo Pellicciari, vicino di casa che all’epoca suonava in una band, per poi scegliere definitivamente quella strada – ho sentito la forte necessità di creare qualcosa di mio”. Dopo una serie di live e presentazioni in giro per l’Italia, domenica 31 gennaio il cantautore ha presentato il disco, uscito lo scorso
Nicholas Merzi Ph Roberta Scarpa
dicembre per un’etichetta indipendente, al Mattatoio. In realtà, l’album è frutto di un lungo lavoro, per il quale Nicholas ha riunito testi che hanno una genesi molto diversa nel tempo, come La musica no, scritta nel 2006 strimpellando su un pianoforte in un appartamento di Washington, o Diversi ma simili, il brano socialmente più impegnato, che presentò nel 2007 in un concorso al Kalinka e che parla dell’incontro tra mondi e culture differenti e della ricchezza di tale contatto. Se le canzoni sono tutte in italiano, per una scelta precisa che intende comunicare le emozioni dei testi a una platea la più vasta possibile, il disco presenta una gamma di stili felicemente ibridati, dal rock al pop sino al funky.
“Il brano al quale sono più legato è Lui e lei, che è stato lanciato come singolo a settembre. In generale, nella realizzazione di questo mio lavoro, ho avuto la fortuna di poter contare su molte collaborazioni di prestigio, come quella con il bassista Antonio Rigo Righetti, già musicista di Luciano Ligabue, o con la cantante di Atlanda Janet Grey, e ancora con i fiati di Enrico Guastalla e Andrea Gandolfi dei Ladri di biciclette, solo per citarne alcuni. Molte persone mi hanno confessato di essersi identificate in diverse tracce, e questo mi ha riempito di soddisfazione, così come il fatto che ognuno dei dieci brani sia diventato il preferito di qualcuno, a conferma di come la scelta di esperienze reali, legate alla
vita di tutti i giorni, senza cercare per forza l’iperbole a ogni costo sia riuscita a intercettare la sensibilità dei miei ascoltatori”. La varietà di stili di Qualche traccia è probabilmente frutto anche dei gusti musicali di Nicholas, che si dichiara, da questo punto di vista, assai laico: “ascolto tutti i generi, senza preclusioni. Anzi, proprio perché musicista, la deformazione professionale mi porta ad analizzare ogni brano in maniera tecnica, cercando di carpirne le soluzioni che mi paiono più efficaci e mi colpiscono”. Sulla scena musicale locale, invece, il cantautore ha qualche perplessità: “era molto viva fino a tre anni fa, ma mi pare che da allora si registri un progressivo affossamento, probabilmente a causa delle tante distrazioni. La passione per la musica sta lasciando il campo a un’eccessiva attenzione alla propria immagine, per cui si fatica a trovare dei giovani aspiranti musicisti motivati”. Come insegna la genesi di Qualche traccia, infatti, alla creazione di un prodotto artistico di qualità occorrono tempo, impegno, passione e un pizzico di fatica. Marcello Marchesini
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LA MODA CHE STRISCIA
Il trend dell'effetto serpente è tornato alla ribalta anche quest'inverno 2016. Per Cavalli, si sa, le stampe animalier sono un tratto distintivo e pertanto lo stilista non poteva certo esimersi dal cavalcare la tendenza del pitonato con il suo raffinato abito a collo alto con piccole frappe sul bordo inferiore e sulle maniche leggermente a sbuffo. Il fascino del pitonato si accende in versione multicolor sulle francesine firmate Gucci: con un elegante tacco a stiletto sono perfette 24 ore su 24. È nella tonalità black & white il mini abito di River Island con apertura frontale e colletto: glamour e seducente per la mise da sera. È in stile vintage la borsa con tracolla a mano del brand Liquorish. Bagliori gold sui jeggins con fantasia animalier di Hue: pratici e stilosi per la mise informale. Sofisticata per un outfit elegante sia da giorno che da sera, la maglia a peplo firmata H&M è con stampa pitonata nera. Trendy per il look del tempo libero i leggins in suede di golden point hanno la stampa pitonata nei toni del marrone e stanno benissimo abbinati a maxi maglia e tronchetti neri, e magari ad un gilet leopardato per chi vuole osare con la texture animalier. Sportive sì ma con un occhio alla moda, le sneakers di Le Coq Sportif hanno dettagli snake. Graziose anche per andare in ufficio le décolleté con cinturino di Mango, perfette indossate con una longuette o un tubino nero. Infine, per chi desidera un risultato più aggressivo gli stivali alti di Lost Ink effetto pelle di serpente sono sicuramente un accessorio indicato. 14
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Anche quest’anno il Rotary club carpigiano ha voluto premiare il miglior studente di ciascuno dei quattro istituti cittadini: Liceo scientifico Fanti, Istituto tecnico commerciale Meucci, Istituto tecnico industriale da Vinci e Istituto professionale Vallauri. “Una concreta testimonianza – ha spiegato il presidente del Rotary, Stefano Malagoli – dell’attenzione alle nuove generazioni attraverso iniziative a favore e a sostegno dei giovani studenti delle scuole superiori cittadine”. I festeggiamenti per i ‘magnifici’ quattro studenti - Roberto Lugli (Fanti), Mirco Folloni (Vallauri), Davide Malvezzi (da Vinci) e Iuliana Ionitel (Meucci) - sono avvenuti nel corso di una serata conviviale svoltasi allo Sporting: presenti i ragazzi coi loro genitori, i presidi dei quattro Istituti e l’assessore alla scuola. Il riconoscimento per il loro impegno si riferisce allo scorso anno scolastico, culminato con l’ottenimento del diploma e tutti e quattro i giovani studenti si sono nel frattempo iscritti all’univerIl 10 febbraio dello scorso anno il grande imprenditore carpigiano Renato Crotti saliva su un pullman per il suo ultimo viaggio d’affari. Sotto al braccio il bilancio di novantaquattro anni di vita, in gran parte spesi per la sua città natale dove nel 1948 aveva fondato la Silan divenuta uno dei pilastri del miracolo tessile carpigiano. Gli ultimi anni di quella lunga carriera Renato Crotti aveva voluto dedicarli a trasmettere la sua esperienza a quei giovani che si erano appena incamminati sul sentiero della vita; giovani che erano cresciuti in quel benessere e quella ricchezza che imprenditori come lui avevano contribuito a creare e la cui importanza non sempre, le nuove generazioni sono capaci di apprezzare appieno. I suoi insegnamenti, maturati in quasi quarant’anni di avventura imprenditoriale e riflessione personale li aveva condensati in
L ’angolo di Cesare Pradella
I magnifici quattro: i migliori studenti di Carpi
sità. Il presidente del Rotary Malagoli ha aggiunto che “i presidi e gli insegnan-
ti hanno riconosciuto e sottolineato il carattere, il senso del dovere, l’impegno e i sacrifici compiuti dagli
studenti che sono ora artefici del loro destino dopo questa prima encomiabile prova sul piano degli studi”.
L ’intervento...
Risultati tanto positivi in ambito studentesco “costituiscono un’iniezione di fiducia - prosegue Malagoli
di Davide Calzetti
Nel primo anniversario della sua scomparsa un ricordo di Renato Crotti
testi come Il Teorema della Padrona di Casa e della Colf dove, con un esempio semplice e pragmatico come quello di una casalinga che si reca a fare la spesa, era riuscito a spiegare la non facile differenza tra il sistema economico liberale e quello di economia pianificata dell’Unione Sovietica, dove tanti pullman aveva inviato a proprie spese negli anni più gelidi della Guerra Fredda. Ciò che divide la padrona di casa dalla colf è la capacità di saper scegliere la migliore “Value Proposition” per la propria famiglia laddove la colf, costretta a
Renato Crotti
farlo per contratto, finirà per arraffare di malavoglia il primo barattolo sugli scaffali senza badare alla qualità. Per Renato Crotti era quella differenza che aveva consentito al sistema economico liberista di sopravvivere al suo acerrimo nemico comunista: un avversario che Crotti aveva cercato di comprendere e confutare non con l’arma della sterile polemica ideologica bensì con quella della conoscenza, pagando di propria tasca i viaggi di centinaia di lavoratori
che superavano la Cortina di Ferro per toccare con mano i limiti del sistema sovietico. Così come Papa Giovanni Paolo II, la cui lettera faceva sempre bella mostra nel suo ufficio, Renato Crotti non era però cieco davanti ai difetti del sistema che aveva fatto la fortuna del mondo libero. Per Crotti la ricchezza generata dalle attività industriali non poteva mai essere il fine ultimo del lavoro dell’imprenditore, il mero strumento per arricchire se stesso, bensì la chiave per generare risorse essenziali per il miglioramento delle condizioni materiali e soprattutto
“I presidi e gli insegnanti hanno riconosciuto e sottolineato il carattere, il senso del dovere, l’impegno e i sacrifici compiuti dagli studenti che sono ora artefici del loro destino dopo questa prima encomiabile prova sul piano degli studi”.
- e sono di conforto per tutti noi in un momento di gravi difficoltà economiche che continuano ad attanagliare l’economia in tutti i settori”. Ai quattro studenti sono stati consegnati un diploma e una medaglia d’oro, mentre a fine serata il past governatore professor Italo Minguzzi ha riservato parole di elogio per i ragazzi ricordando una celebre frase di Sofocle: “bisogna far capire la bellezza del giorno, prima che venga sera”, con esplicito riferimento alla bellezza della giovane età che si muove libera da condizionamenti, calcoli e convenienze. culturali della collettività. L’imprenditore dev’essere una figura che vive in simbiosi con la società, in un rapporto di mutuo arricchimento e beneficio. Accumulare capitali lasciati sterili in straripanti conti in banca, lucrare su una qualità sempre inferiore offerta alla clientela, vampirizzare risorse dalla collettività e da una classe lavoratrice da abbandonare a se stessa al primo segno di globalizzazione non era per lui il modo giusto di creare ricchezza, bensì di parassitarla sino all’inevitabile morte dell’ospite. Prima di salire con il nostro biglietto elettronico sullo scintillante treno della Rivoluzione Industriale 4.0, con le sue promesse di totale automazione a costo zero, Smart Factories e valute virtuali, forse sarebbe meglio fermarsi un attimo in attesa di un pullman per saper vedere oltre la nuova Cortina di Silicio.
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Al mè dialètt...
a cura di
Massimo Loschi
Il mondo è impazzito, cosa sta succedendo? Possiamo fermarci o è troppo tardi?
Nuvlì négri…
Nuvole nere…
Al curivn’un dè per al ciél nuvli alšéri damand bambêša, da cal nuvli, al spètêva ch’piùvìs al cuntadêin, ‘na bênêdisiôun ch’fêva bée i frut dla fadiga. ‘Na šmania ed fêr prêst, la févra d’avér, dè psér; e incóo, l’òm, al vrèv pighêr anch la natura a sò piêšér. Drìtt e arvêrs i gh’han… amdai e ‘na nuvlà ch’éra rôša d’cólp s’fà négra, pauróša, un nêmigh sêinsa cunfin. “Scàpêr”? E dóve, in dvintèe tant i pèrìcòl, a cùrr ‘na paura nóva, al bêin ch’al la fà girêr al pêr lighêè a un fil sutil, un fil per sèrchêr ed capir. Nùvlà, a tè non psòm fêr cólpa e sêinsa cólpa a pêga anch i più cìchin él fórse... al prinsìpì dla fin? ‘Na mama.. ch’la sùgnêva tùtì al robi più bêli per al sò putêin, adês la strìcà fôrt, la sa l’tin ašvêin… i “Grand”, a n’fani gnint?
Correvano un giorno per il cielo nuvole leggere come bambagia, da quelle nuvole, attendeva pioggia il contadino, una benedizione che faceva belli i frutti della fatica. La febbre di affrettarci, la febbre di avere, di potere; e oggi, l’uomo, vorrebbe piegare anche la natura a suo piacere. Diritto e rovescio hanno… le medaglie e una nuvola che era rosa all’istante si fa nera, paurosa, un nemico senza confini,. “Fuggire”? E dove, sono tanti i pericoli. corre una paura nuova, quel bene che lo fa ruotare sembra legato ad un filo sottile, un filo per cercare di comprendere. Nuvola, a te non possiamo dare colpa e senza colpe pagano anche i più piccini, questo è forse… l’inizio della fine? Una mamma… che sognava tutte le cose più belle per il suo piccino, ora lo stringe forte, lo tiene vicino… i “Grandi”, non fanno nulla?
Chi volesse contribuire al benessere degli ospiti del Gattile, può partecipare, mercoledì 17 febbraio, dalle 19 alle 22, all’aperitivo di beneficenza presso il Pacha Mamma
La festa del gatto
Clarissa risponde
a cura di
Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
Una storia di bullismo e di speranza Sono la mamma di una ragazza di 14 anni vittima di atti di bullismo sulla chat della classe su WhatsApp. Una sera mi porge il suo cellulare e mi dice di leggere. Rimango basita. Mia figlia ha una diagnosi di DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e deve avvalersi di strumenti compensativi per lo svolgimento dei compiti e delle verifiche orali e scritte. Questo ha scatenato la violenza dei compagni con frasi pesantissime ed estremamente offensive. La mattina dopo ho chiamato la scuola e ho spiegato quello che stava succedendo. Sono stati velocissimi a fissare un appuntamento con il preside: una persona attenta e comprensiva. Mi promette che provvederà a convocare i genitori dei ragazzi che si sono maggiormente accaniti nei confronti di mia figlia e poi mi farà sapere come intenderà procedere. Dopodiché il nulla! Una decina di giorni dopo decido di chiamare la scuola e di chiedere come procedevano le cose, mi passano il preside che mi aggiorna: ha incontrato le famiglie e i ragazzi, ha loro intimato di presentare le scuse a lei e a sua figlia e mi chiede se le
ho ricevute. Mai ricevuto nulla, anzi, le cose sono andate avanti ancora sulla chat aggiungendo gli insulti anche nei miei confronti. E ancora il nulla. Sono passati alcuni mesi e mia figlia continua a vivere una situazione di totale isolamento in classe ed è seguita da una psicologa che l’aiuta a elaborare gli eventi. Certo, la vita continua, si fanno le cose di tutti i giorni ma le ferite restano e basta una parola o uno sguardo perché riprendano a sanguinare. La notizia di quella ragazzina di 12 anni che ha tentato il suicidio, per esempio, ci ha toccato moltissimo. Mia figlia è rimasta choccata, ma le parole che mi ha detto commentando l’accaduto mi hanno fatto commuovere: “Mamma, mi dispiace per quella ragazzina. Io non lo avrei mai fatto, perché ho te. Parlare con te è stato un grande aiuto e ho trovato la forza per reagire in te, in noi due...” ecco. Questo credo che sia il regalo più grande che una madre possa ricevere da una figlia: la consapevolezza di aver messo le basi giuste, la certezza che tua figlia si fidi di te e che si rivolga a te in caso di bisogni importanti
come questi. Ma è frutto di un lavoro che inizia già dalla gestazione e si deve curare giorno dopo giorno, dimenticando di essere una donna e mettendo al primo posto l’essere madre. I figli sono quello che noi trasmettiamo loro minuto per minuto. Non imparano dalle nostre parole ma dalla nostra costanza e dal nostro impegno nei loro confronti. Devono sapere di essere il nostro primo pensiero. Sempre e per sempre. Marica (Carpi) Cara Marica, in questi casi si invitano i ragazzi a parlarne con i genitori e tua figlia lo ha fatto. A parlarne con la scuola e tu lo hai fatto. E’ difficile capire come arginare la prepotenza e la cattiveria di piccoli teppisti se questi ultimi non subiscono alcuna conseguenza, neanche una punizione; una richiesta di scuse buttata lì, senza alcun interesse nemmeno a verificare se e come ci siano state. Credo che proprio queste minimizzazioni, in assenza di una famiglia solida alle spalle dei ragazzi vittime di bullismo, possano essere all’origine di tragedie che si potrebbero prevenire. Grazie per la tua testimonianza.
Domenica 7 e lunedì 8 febbraio, alle 20,30, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film Dio esiste e vive a Bruxelles, di Jaco van Dormael
Folle, dissacrante e irresistibile
Il Gattile necessita del contributo di tutti per esistere: le cene di beneficenza e i banchetti aiutano a mantenere il servizio e a garantire la salute dei numerosi felini ospiti. Chi volesse dare una mano ai volontari e contribuire al benessere degli ospiti del Gattile, può partecipare, mercoledì 17 febbraio, dalle 19 alle 22, all’aperitivo di beneficenza presso il Pacha Mama, sulla s/s Romana Sud, 78 per festeggiare insieme la Festa nazionale del Gatto. Con 13 euro potrete scegliere tra prosecco, spritz, analcolico alla frutta, bibita e un ricco buffet.
Giovedì 11 febbraio l’Associazione Amici del Perù sarà presente presso l’ingresso dell’ospedale Ramazzini con la vendita di primule
Per il bene dei bimbi del Perù In occasione della Festa del malato, giovedì 11 febbraio l’Associazione carpigiana Amici del Perù sarà presente con un banchetto presso l’ingresso principale dell’ospedale Ramazzini in via Molinari per vendere le primule, i fiori della speranza.“Il ricavato sarà devoluto per sostenere il nostro obiettivo Istruzione e Salute” spiegano la volontaria Lara Ghelfi e la presidente Lorena Merzi.
Dio esiste. E’ una persona in carne e ossa come tante e vive a Bruxelles, ma non è un uomo come ci si aspetta. Con la sua famiglia è codardo e odioso. Ha una figlia un po’ ribelle che un giorno, stanca di stare chiusa nel loro piccolo appartamento, decide e di vendicarsi manomettendo il computer del padre. Con il suo gesto rivela a tutte le persone la propria data di morte, provocando un caos totale. Folle, dissacrante come raramente si possa concepire un film, onirico e con momenti di comicità irresistibile, Le tout noveau testament (nel titolo originale) ha rappresentato una delle poche occasioni d’intelligente ilarità all’ultimo Festival di Cannes.
Con una tale profusione di gag, paradossi, trovate, che si passa volentieri sopra certi passaggi dolciastri per lasciarsi trasportare in questo mondo in cui ogni cosa può rovesciarsi nel suo contrario. Gusto molto pop, evidente nella colonna sonora, in cui ognuno dei 18 apostoli ha la sua ‘piccola musica’ interiore. E il bello di Jaco Van Dormael è anche nella ricchezza di linguaggio, luci, voci, inquadrature. Da vedere, senza esitazioni.
I libri da non perdere Il più e il meno sono segni della contabilità, della partita doppia dare/avere. Qui riguardano lo scorrere del tempo. Il Più è già arrivato, era un vento di corsa alle spalle spingendo innanzi, sparecchiando tavole, sfrattando inquilini, stringendo appigli e libri. Il Più è stato giovane e indurito come un callo. Il Meno governa il presente e mantiene quello che dice. Il Meno è sobrio, risoluto perché deve condurre fino in fondo. “Ho saputo da me che per scrivere bisogna stare sgomberi, sfrattati, come alloggi in cui arrivano le storie, a carovane zingare in cerca dello
Il più e il meno di Erri De Luca
spazio di nessuno”. “Avevo saputo quel giorno la notizia certa che la scrittura era campo aperto, via di uscita. Poteva farmi correre dove non c’era un metro per i piedi, mi scaraventava al largo mentre me ne stavo schiacciato sopra un foglio. Sono uno che si è messo a scrivere da quel giorno, per forzare le chiusure intorno”. Lo scrittore napoletano Erri De Luca con questo memoir ci porta lungo i sentieri dei suoi ricordi, definendo gli eventi come persone: il Più e il Meno, appunto. Una lettura da assaporare, pagina per pagina, storia dopo storia, emozione dopo emozione.
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“Tutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi ad insegnare”. Oscar Wilde
Il 5, 6 e 7 febbraio al teatro Comunale di Carpi arriva Paolo Rossi
Moliere: la recita di Versailles
Con l’intento di fondare la nuova commedia di carattere e di costume, Molière riassume l’esperienza del teatro comico italiano e in particolare della commedia dell’arte, ritenendo necessario realizzare opere che attraggano il pubblico. La riscrittura dell’opera si prefigge di fondere la tradizione e l’attualità con rigore e poesia. Ne nasce una
divertente rappresentazione della vita quotidiana dei teatranti alla ricerca del capolavoro, tra brani tratti dalle commedie più celebri e stralci della biografia per lo più sconosciuta del grande autore francese. Un viaggio nel teatro, il racconto del dietro le quinte di una compagnia in prova che deve allestire uno spettacolo in tutta fretta, una nuova commedia che
Sarà a Carpi, martedì 9 febbraio presso il Cinema Corso, Vivere alla grande, il documentario del regista Fabio Leli che affronta la tematica del gioco d’azzardo legale e delle sue conseguenze. L’iniziativa, promossa dalla rete di enti, associazioni e singoli cittadini per il contrasto al dilagare del gioco d’azzardo Non giocarti il futuro!, coinvolgerà gli studenti degli istituti superiori, con una proiezione gratuita alla mattina, e gli adulti alla sera, alle 20.30. Entrambe le proiezioni si terranno alla presenza del regista, che interloquirà coi presenti sul tema. Il gioco d’azzardo legalizzato è una macchina perfetta che lavora a più livelli, e che nell’ultimo anno ha prelevato dalle tasche degli italiani circa 100 miliardi di euro. Non è però soltanto una questione di denaro: sebbene uno degli ambiti di penetrazione dell’azzardo si sviluppi a livello economico, le ricadute sono anche di tipo territoriale, politico, sociale, mediatico e culturale. E’ un circolo vizioso, che coinvolge tutti questi aspetti e li modifica per il fine massimo: il profitto. Ma un
Il 9 febbraio al Cinema Corso arriva il premiato documentario per riflettere sulla piaga del gioco d’azzardo
CARPI
5 e 6 febbraio - ore 21 7 febbraio - ore 16 Stagione Prosa Moliere: la recita di Versailles Di Paolo Rossi e Giampiero Solari Con Paolo Rossi Teatro Comunale Attori da vicino Incontri nel ridotto con i protagonisti della Stagione Teatrale Conversazioni amichevoli condotte da Sara Gozzi
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Paolo Rossi
Vivere alla grande
profitto di pochi, in contrasto alla sofferenza e alla povertà di molti, troppi. Perché indubbiamente l’unico modo certo e accurato di guadagnare con il gioco d’azzardo è solo uno: gestirlo. “E’ nel 2011 che un episodio
appuntamenti
Teatro
mette a confronto in un gioco di specchi temporali ed esistenziali il lavoro e la vita di Molière e del capocomico Paolo Rossi. Perché vederlo? Una commedia di carattere e di costume, riscritta e riattualizzata, che mostra la vita affascinante e divertente di un gruppo di teatranti alla cui guida vi è uno straordinario Paolo Rossi.
6 febbraio Conversazione con Paolo Rossi e la Compagnia a proposito di Molière: la recita di Versailles 27 febbraio Conversazione con Jurij Ferrini e la Compagnia a proposito di Cyrano de Bergerac 12 marzo Conversazione con Eugenio Finardi, Federico Marignetti e la Compagnia a proposito di Musica Ribelle 2 aprile Conversazione con Marina Rocco, Matteo De Blasio e la Compagnia a proposito di Gli Innamorati
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che ho ritenuto agghiacciante ha modificato completamente il mio modo di vedere il fenomeno dell’azzardo legale. La vigilia di Natale - spiega il regista - assistevo al classico scambio di regali tra amici e parenti. Una signo-
Mostre CARPI
Fino al 20 febbraio Snapshots Esposizione delle opere di Dario Molinaro e Miss Goffetown Mostra a cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 29 febbraio Oggi la bellezza di ieri Di Lucia Montagna Intervento della dottoressa Vanda Menon, geriatra, sul tema: Umani tramonti in giro per il mondo, come muta l’idea della vecchiaia da un
ra, amica di famiglia, decise di regalare una busta misteriosa a una ragazzina di 16 anni: cinque Gratta & Vinci da 10 euro. La tristezza di quel momento fu per me causa di mobilitazione. Scoprire cosa stava succedendo alla società
meridiano all’altro Sala d’attesa Poliambulatorio Villa Richeldi Fino al 29 febbraio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Biagio Panzani (Biaz) O&A Centro Affari
Eventi CARPI
5 febbraio - ore 20.45 La Città che vogliamo Presentazione delle linee strategiche del Bilancio preventivo 2016 Il sindaco e gli assessori incontrano i cittadini
italiana diventò un’urgenza”. Precisa scelta stilistica del documentario di impegno civile è quella di non affrontare il tema attraverso i numeri, che si possono dimenticare in fretta, bensì raccontando le storie delle persone coinvolte, mostrando la tragica realtà del gioco d’azzardo legale sulla popolazione e le fasce più deboli. Partendo dall’alto, ovvero dalle decisioni e dalle discussioni politiche di Camera e Senato, per arrivare al basso, ai racconti di giocatori patologici in cura nei Sert, nei Caf e nei gruppi di auto aiuto, passando per le pubblicità e gli spot trasmessi in tv e sul web oltre che alle dichiarazioni e ai pareri di chi l’azzardo legale in Italia lo gestisce, su concessione dello Stato.
Si parlerà di: sicurezza, ambiente, commercio, viabilità, sociale, scuola, ricostruzione, frazioni e tanto altro Centro Sociale Graziosi 5 febbraio - ore 21 Tom Ballard L’astro nascente inglese dell’alpinismo, residente nel cuore delle Dolomiti, presenta il suo strepitoso “Starlight and Storm” Foto, video, racconti, interventi Sede del Club Alpino Italiano sezione di Carpi via Cuneo, 51 5 febbraio - ore 22 Kalinka Carnevale in concerto
Da Guido Reni a Boulanger, da Francesco Bianchi Ferrari a Ortolano, fino a Girolamo da Carpi: la trentesima edizione di Modenantiquaria ospita una selezione delle opere d’arte acquisite da BPER Banca in mezzo secolo di attenzione per il patrimonio artistico del territorio.
L’arte emiliana dal ‘400 al ‘700 L’Amore dormiente di Guido Reni accanto all’Allegoria della Fama di Boulanger, ma anche una tavola di Giovanni Lanfranco raffigurante il Trionfo di David; e poi la modernissima Allegoria dei cinque sensi di Bartolomeo Passerotti, e l’Allegoria dell’Abbondanza di Ludovico Carracci: sono alcuni dei dipinti della preziosa collezione BPER Banca che il pubblico potrà ammirare nel corso della prossima edizione di Modenantiquaria - la trentesima - dal 13 al 21 febbraio a ModenaFiere. Si tratta di un’affascinate selezione delle opere d’arte che l’Istituto di credito, già Banca Popolare di Modena, ha acquisito in mezzo secolo di attenzione per il patrimonio artistico territoriale. A essere esposte saranno venti opere che costituiscono un prestigioso “assaggio” dell’importante collezione conservata a Modena nella sede della Direzione generale della Banca. Oltre ai dipinti di Francesco Bianchi Ferrari, Ortolano e Girolamo da Carpi, presente in mostra con un’intensa Crocifissione, si potranno ammirare anche una preziosa tavola di Bertoia, oltre a dipinti di Lippo di Dalmasio e Francesco Vellani. Sono trascorsi più di cinquant’anni da quando BPER Banca, allora Banca Popolare di Modena, ha avviato una propria azione di acquisizione di opere d’arte: “A promuoverla - ricorda il presidente di BPER Banca, Ettore Caselli - fu l’avvocato Fausto Battini, già direttore generale dell’allora Banca popolare dell’Emilia, insigne figura di banchiere umanista. Il patrimonio artistico di BPER rappresenta mezzo secolo di storia del collezionismo, caratterizzato fin dall’inizio dalla collaborazione scientifica con autorevoli esperti e conoscitori, grazie ai quali si è potuta garantire una coerente fisionomia per una raccolta in progressivo aumento nel corso del tempo”. Si è venuta così a formare una vera e propria galleria di grande significato nel contesto museografico della regione, che documenta il panorama artistico emiliano, e non solo, per i secoli dal Quattrocento al Settecento. La storica galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 4) ospita, dal 6 febbraio al 5 marzo, la personale dell’artista originario di Mirandola Alfredo Pini, da anni residente a Ferrara. Curata da Chiara Serri, la mostra sarà inaugurata sabato 6 febbraio alle 17. In esposizione, una selezione di dipinti a olio su tela, molti dei quali inediti, che hanno come protagonista il paesaggio metropolitano. Immagini riprese da un punto di vista ravvicinato che permette di vedere la scena nella sua interezza, senza annullare, tuttavia, quella sana distanza che consente di interpretarla, decifrarla, ascoltarla. “La ricerca di Alfredo Pini – scrive Chiara Serri – non mira alla riproduzione della realtà, quantomeno non alla riproduzione della realtà nella sua interezza, ma attraverso un filtro individuale che, sorvolando sui dettagli, coglie l’essenza Festa di carnevale in maschera con il concerto I giochi di Betty dopo il concerto Max Po djset Kalinka 6 febbraio - ore 15.30 Il dottore innamorato Spettacolo di burattini A seguire laboratorio creativo di maschere A cura della Cooperativa Giravolta Circolo Guerzoni 6 febbraio - ore 10/11.30 Pilates e Yoga Una lezione per te... Un corso per tutti! A cura di Irene Bucci e Giulia Sgarbi
“Con questa esposizione allestita all’interno di Modenantiquaria prosegue Caselli - in occasione del trentesimo anno di sponsorizzazione dell’evento da parte di BPER Banca, l’Istituto riafferma la disponibilità a considerare il suo patrimonio artistico, oltre che in una dimensione di attenzione ai valori culturali del Paese, anche quale occasione di confronto con la città”.
Mostra del mirandolese Alfredo Pini alla Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia
Sopralluogo della scena, condensando in una sola istantanea diversi fotogrammi di uno stesso film. Ecco allora l’idea di movimento, il continuo mutamento, le strade che si (si consiglia abbigliamento comodo e tappetino) Offerta libera a partire da 10 euro a favore dell’organizzazione di un corso di ginnastica per gli studenti di Erostraniero Circolo Guerzoni 7 febbraio - ore 17 Stare bene con gli oli essenziali Incontro con Antonella Ziliani Biblioteca Multimediale A. Loria 7 febbraio - ore 16 Presentazione del volume Le sette disgrazie Vita e morte di Marta e Jader nei ricordi e negli scritti della fi-
sollevano e le scie di colore lasciate dalle fronde scosse dal vento. Tracce di una contemporaneità senza limiti e senza tempo, avvolta da un grigiore
diffuso interrotto solo da scritte strappate ai muri della città e da mirate accensioni cromatiche nei toni del turchese, del fucsia e del porpora”. Una stesura pittorica
caratterizzata da pennellate veloci che corrono lungo la tela, abbozzano le figure e muovono le auto, lasciando segni indelebili di un presente ormai passato.
glia Franca Spizzichino D’Atri di Donatella D’Atri (Felici Editore) Sarà presente l’autrice Momenti di lettura realizzati dai ragazzi del Gruppo di Lettura dell’Istituto Superiore A.Meucci e racconto diretto dell’autrice Museo Monumento al Deportato
Conferenza Internazionale Superare gli ostacoli: Giovani caregiver in Europa Programma 9.30/9.40 Testimonianza di Stefania B. Mia Madre è Bipolare 9.40/10.10 Adolescenti con responsabilità di cura in Italia Licia Boccaletti, Anziani e non solo 10.10/10.25 Prendersi cura durante l’adolescenza Nora Marzi, Ausl Modena 10.25/10.40 Giovani caregiver e servizi educativi per adolescenti Giorgia Silvestri, Aliante 11/11.20
I giovani caregiver nelle politiche europee Stecy Yghemonos, Eurocarers 11.20/12.40 I bambini come prossimi congiunti: l’esperienza svedese Christoffer Eliasson, Eva Nordqvist ed Elizabeth Hanson 11.40/12 Giovani caregiver in Grecia Eleni Sakellariou, KMOP 12/12.20 L’esperienza del Regno Unito Andre Demushi 12.20/12.40 I programmi per l’occupabilità per giovani caregiver Andriana Ntziadima Biblioteca Loria
7 febbraio - ore 15/18 CarpiCarnevale 2016 Ingresso: 5 euro A cura di Progetto Chernobyl di Carpi - Novi - Soliera Centro sale Graziosi 10 febbraio - ore 9/13 Progetto Care2Work
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In tre stagioni ha collezionato con la maglia del Carpi 70 presenze condite da 23 reti delle quali 15 decisive per vincere lo scorso campionato cadetto
CARPI FC 1909
In tre stagioni ha collezionato con la maglia del Carpi 70 presenze condite da 23 reti delle quali 15 decisive per vincere lo scorso campionato cadetto. E’ la storia del centravanti nigeriano classe ‘92 Jerry Mbakogu che, dalla partenza di Marco Borriello in direzione Bergamo è diventato a tutti i titoli il terminale ultimo dello scacchiere tattico di mister Castori incontrando in più di un’occasione i mugugni del pubblico di fede biancorossa. Giocatore dalle poderose peculiarità fisiche e dall’accelerazione bruciante a campo aperto, rallentato da qualche acciacco nella prima parte di stagione, “la pantera” nativa di Lagos, che spesso ha retto l’intero peso dell’attacco biancorosso, sfiancato dal compito affidatogli, sta trovando qualche difficoltà realizzativa, incorrendo così in qualche ingloriosa critica da una piccola parte di tifosi carpigiani. Ma sia la società, che lo ha blindato nell’estate scorsa con un quinquennale (caso unico per una politica che mai ha stipulato accordi da più di tre stagioni),
Jerry Mbakogu: si riparte da Napoli carpifc.com - fotostudio Silmar
che il tecnico fanno muro e, anzi, stanno tentando di metterlo nella condizione non solo di poter
rendere al meglio, ma anche di poter arrivare più lucido e meno esausto all’appuntamento con la
conclusione in porta. Per questo motivo, se si esclude la partita casalinga contro il Palermo,
mister Castori già dalla partita contro l’Inter affiancandogli Matteo Mancosu era riuscito nell’intento di suddividere l’attenzione della difesa avversaria su due obiettivi, aprendogli più spazi in verticale che proprio contro la “beneamata” lo avevano portato anche in rete, annullata poi dal direttore di gara per un (inesistente) intervento falloso. L’importanza nella storia recente carpigiana di Mbakogu è innegabile: la ricerca della continuità realizzativa del ragazzo che sogna di emulare il suo idolo Didier Drogba, riparte da Napoli, attuale compagine di quel direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, che per primo (e unico) credette in lui dal 2013 prelevandolo dal fallimento del Padova a paramentro zero e portandolo a Carpi fra lo scetticismo di tanti addetti ai lavori a causa delle precarie condizioni fisiche del calciatore all’epoca. Fare male alla capolista, sfidare il proprio passato e riprendersi il suo Carpi: il 2016 di Jerry Mbakogu inizia all’ombra del Vesuvio. Enrico Bonzanini
Si è conclusa la finestra invernale del calciomercato
Ritorno a sorpresa di Filippo Porcari Si è conclusa in questa settimana la finestra invernale del calciomercato con l’ennesimo “ritorno a sorpresa”. Il Carpi, come da pronostico ha effettuato una vera e propria “controrivoluzione” epurando una rosa da quel “blocco nuovo” inserito in maniera forzosa in un gruppo che al contrario avrebbe avuto soltanto necessità di tre quattro rinforzi mirati capaci di far fare il salto di qualità agli Immortali. Cacciati i due “ectoplasmi” sudamericani Gaston Iniguez e Federico Gino rispediti al mittente, via anche i “pretoriani” di Sogliano, Nicolas Spolli (al Chievo), Marco Borriello (all’Atalanta), Kamil Wilzcek (al Brondby), Gabriel Silva (al Genoa), Luca Marrone (al Verona) e Francesco Benussi (al Vicenza). Hanno resistito alla “mannaia” del Ds Romairone soltanto il portiere Vid Belec, sempre più leader della difesa biancorossa, il capitano Cristian Zaccardo, il “martello di metà campo” Isaac Cofie e il polivalente
tornante Raphael Martinho; tutti ritenuti utili al progetto e integratisi omogeneamente a una “vecchia guardia” tornata padrona dello spogliatoio dal ritorno al timone del Carpi di Fabrizio Castori. Ma è il mercato in entrata che ha contribuito a scaldare i cuori dei tifosi biancorossi con gli inaspettati ritorni del centrale difensivo Fabrizio Poli, dopo una prima
parte di stagione esaltante a Novara, e dell’estremo difensore Simone Colombi prelevato in prestito con diritto di riscatto in caso di permanenza in Serie A. Un mercato mirato che ha portato all’ombra di Palazzo Pio gente affamata che ha risposto con entusiasmo e umiltà alla chiamata del Carpi: questo l’identikit recapitato al Dg Matteo Scala e al
direttore sportivo biancorosso: pronta e decisa è arrivata la risposta degli uomini mercato emiliani. Ecco allora arrivare Stefano Sabelli, fra i talenti più luminosi della cadetteria e “alterego naturale” di un Gaetano Letizia sempre più uomo mercato, gli ex Bologna Matteo Mancosu (2 reti in 5 partite dal suo approdo a Carpi) e Marco Crimi, il “fedelissimo” Emanuele Suagher, il tornante Fabio Daprelà svincolatosi dal Palermo e i due mediani Eddy Gnahorè (in prestito per 18 mesi) e Johnatan De Guzman. Queste ultime due operazioni in particolare segnano la nascita di un patto tecnico col Napoli dell’ex Ds biancorosso Cristiano Giuntoli che con tutta probabilità porterà a Carpi a campionato concluso il centravanti montenegrino del Vicenza Filip Raicevic che verrà acquistato dalla società partenopea per poi essere girato in prestito al Carpi, in caso di salvezza, per testarne l’approccio al massimo campionato italiano.
Ciliegina sulla torta è l’arrivo del trequartista Simone Verdi, prelevato dal Milan con l’obiettivo di conferire alla squadra quell’iniezione di talento, imprevedibilità e capacità balistica nelle palle inattive sinora mancati alla compagine biancorossa. Vera e propria sorpresa “last minute” riguarda l’inaspettato ritorno, a un’ora dalla chiusura del calciomercato, dell’indimenticato capitano Filippo Porcari che torna in prestito dal Bari fra l’entusiasmo dei tifosi che mal avevano digerito la sua partenza in estate. Percorso inverso invece lo ha compiuto Andrea Lazzari che, dopo due mesi da “separato in casa” si trasferisce in Puglia a titolo definitivo. Ora, accontentato in tutto e per tutto Castori, col mercato in archivio sino all’estate, la mente di tutto il “mondo Carpi” va unicamente al campo nella speranza di aver completato questa necessaria “controrivoluzione” in tempo utile per poter ancora puntare alla salvezza. Enrico Bonzanini
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Basket promozione - Carpine battuta da Go Icons Albinea 64 a 57
Sconfitta amara ad Albinea Sconfitta amara ad Albinea per la Carpine di coach Morettin che resta in testa fino all’ultimo quarto e poi si fa superare nel rush finale. Partita sempre equilibriata con la Carpine che pare avere qualcosa in più per portare a casa i due punti, ma nell’ultimo quarto la difesa carpigiana cede. I liberi avversari saranno decisivi, poiché dei 26 punti di Albinea nell’ultimo quarto 21
arrivano dalla linea della carità. Marcello Piuca chirurgico nell’ultima frazione tiene a galla la Carpine fino agli ultimi secondi, quando sul -2 Carpi perde una palla e sul contropiede Albinea subisce fallo e allunga a +4. Una bomba di Verrini riduce il gap a -1. Poi ancora due liberi a segno per Albinea, ma dall’altra parte non si trova il canestro e Albinea subisce fallo
portando a casa la gara. Stagione difficile per la Carpine che continua a perdere punti in classifica dal gruppo di testa, ora sfida decisiva in casa venerdì contro Campagnola.
Pallavolo Maschile Serie C - L’Universal di coach Gianserra conquista il secondo posto
Ottimo secondo posto in Coppa Emilia
Splendido secondo posto per i ragazzi di coach Gianserra che, grazie a una fantastica prova in semifinale contro Zinella (migliore in campo) hanno avuto la possibilità di giocarsi il trofeo contro i padroni di casa del Modena Est. Troppo forti i modenesi nella partita decisiva ma grande onore ai ragazzi di casa Universal per il risultato ottenuto.
L’ex calciatore, vero e proprio monumento calcistico, nei giorni scorsi è stato ospite degli studi di Radio Bruno per presentare il suo libro: Gianni Rivera, ieri e oggi. Autobiografia di un campione
Gianni Rivera si racconta Il debutto in Serie A a 15 anni; dall’Alessandria al Milan, dai Mondiali alle Olimpiadi, al Pallone d’Oro; dalla famiglia all’esperienza in politica come Sottosegretario alla Difesa: è la vita di Gianni Rivera, raccontata in 530 pagine attraverso articoli, foto e ricordi. L’ex calciatore, vero e proprio monumento calcistico non solo italiano, nei giorni scorsi è stato ospite degli studi di Radio Bruno per presentare il suo libro Gianni Rivera, ieri e oggi. Autobiografia di un campione. Il volume è diviso in due sezioni, ciascuna con tre capitoli: Ieri con il Ragazzino, il Calciatore e il Campione; Oggi con il Deputato, l’Uomo di Governo e l’Uomo di Sport. Nel fronte e nel retro della copertina del libro, le immagini di quando Rivera iniziò la sua carriera da calciatore nell’Alessandria. Come nasce il libro? “Quasi per caso; nel fare un trasloco mia moglie e io abbiamo trovato in un sottoscala decine di scatole catalogate anno per anno all’interno delle quali mio padre aveva tenuto tutto quello che mi riguardava: foto, maglie, articoli Per il secondo anno consecutivo, svanisce in finale il sogno della Gsm Città di Carpi, di portare a casa il Trofeo Coppa Emilia. Nella semifinale del mattino, contro Ferrara nel cuore, partenza a razzo delle carpigiane, che premono sull’acceleratore e grazie a una buona ricezione che aiuta a sfruttare i centrali dominando il primo set 25-16. Nel parziale successivo le prime avvisaglie, le ragazze mollano la presa, imprecise e poco efficaci al servizio, così sono le ferraresi a prendere in mano il pallino, grazie anche a un buonissimo reparto difensivo, fuggendo via fino al 25-15. Si riparte dunque da zero, ora la gara è molto in equilibrio, dopo una mini fuga Gsm, sono ancora le avversarie a ribaltare la
e allora abbiamo deciso che tutto quel materiale non poteva andare perso ed è nato questo libro; il mio primo e ultimo”. Cosa ne pensa del calcio attuale? “Ogni calcio ha la sua epoca, credo sia impossibile fare confronti. Io preferisco quello dei miei tempi, ma solo perché
“Da qualche tempo ci sono troppi stranieri. Si dovrebbe e potrebbe cambiare. Sassuolo, Carpi, Chievo vivono anche grazie al settore giovanile. Le grandi squadre dovrebbero imparare da loro, per tornare un giorno a livelli superiori”.
giocavo io. Ora che non gioco più, non mi piace più. Ma questo è un altro discorso... Adesso – prosegue l’ex Golden Boy - è un calcio diverso, un po’ troppo atletico rispetto alla necessità che questo sport sia divertente sul piano tecnico”. Lei è il presidente del Settore Tecnico della Nazionale, come vede il futuro del nostro calcio? “Da Alessandria arriva
un bel segnale per il calcio italiano. Il fatto che una squadra di Lega Pro sia arrivata sino alla semifinale di Coppa Italia è un bel messaggio: dimostra che dai settori giovanili possono uscire validi giocatori. Il calcio italiano è sempre stato ai massimi livelli, ma da qualche tempo ci sono troppi stranieri. Si dovrebbe e potrebbe cambiare. Sassuolo, Carpi, Chievo vivono anche grazie al settore giovanile. Le grandi squadre dovrebbero imparare da loro, per tornare un giorno a livelli superiori”. Attualmente c’è un giocatore che le assomiglia? Che ha le sue caratteristiche? “E’ impossibile fare paragoni tra epoche diverse”. Un pronostico per lo scudetto? “Al momento è tra Juventus e Napoli, ma la stagione è lunga e possono succedere tante cose”. Il libro, monumentale come il suo protagonista, non si trova in libreria, ma lo si può ordinare sul sito www.giannirivera.it. Pierluigi Senatore
Bocce - La squadra dell’ex Signorini ha battuto La Rinascita 1-2
Varese mette ko la Rinascita a Budrione Sabato 30 gennaio sui campi di bocce di Budrione si è tenuto l’incontro del Campionato di Serie A tra La Rinascita di Carpi e l’Alto Verbano di Varese. Gli atleti di casa nostra hanno rimediato una sconfitta 1-2 ma la partita è stata equilibrata fino alla fine. Nell’individuale è stato l’ex di turno Signorini a vincere contro Provenzano (2-8, 6-8). La terna della Rinascita Paleari-Bartoli-Stia contro gli avversari Antonini (2° set Andreani)-D’Alterio-Chiappella rimedia un buon punto (8-0, 8-7) e sono le coppie a decidere l’incontro: Bartoli e Provenzano contro gli avversari D’Alterio e Signorini rimediano un pari (3-8, 8-5) mentre Paleari e Stia contro Andreani e Chiappella chiudono perdendo 5-8, 2-8. Nel prossimo turno sabato 13 febbraio l’avversario da battere sarà Boville Marino Roma. Classifica L’Aquila e Montegranaro 17, Alto Verbano 16, Boville Marino 14, CVM Utensiltecnica 13, Cen. Riab. Lars 10, G.S. Rinascita, Ancona 2000 e Fashion Cattel 6, Montecatini AVIS 3.
Trofeo Coppa Emilia
Svanito il sogno per la Gsm situazione, ma poi dopo qualche scambio ci si ritrova 20-20. Qui si gioca punto a punto, sapendo dell’importanza di vincere questo set, la Gsm però in questo caso è più incisiva e al terzo set point chiude 27-25. Scrollata un po’ di tensione e con qualche cambio per fare rifiatare alcune giocatrici, la squadra ora reagisce meglio, riesce a mantenersi davanti nel punteggio, per poi riuscire a chiudere parziale e incontro 25-17. Nella finale del pomeriggio, si alza l’asticella di difficoltà, considerando che dall’altra parte, c’è la formazione della San Michelese composta
in gran parte da giocatrici esperte che hanno militato in categorie superiori. La Gsm non riesce a giocare al ritmo che la contraddistingue solitamente. In un palazzetto gremito, la gara inizia con grande equilibrio, le squadre cercano di studiarsi, poi arriva il primo break da parte della San Michelese, che si porta avanti 3/4 punti, fino a 24-20. Qui prova di orgoglio delle biancorosse, una buona difesa e un muro portano il risultato sul 24-23, ma all’ennesimo cambio palla arriva il 25° punto. Dal set successivo però la Gsm si spegne pian piano, non trovando più le contromisure per
bloccare gli attacchi avversari, galvanizzati anche dalla carica del proprio pubblico, la fase muro/ difesa non funziona, rendendo così facile il compito ai cecchini avversari. I due parziali successivi sono in
fotocopia e si chiudono 25-18 e 25-17. Vittoria meritata per la squadra di casa, con il rammarico di non essere riusciti ad affrontare questo impegno al massimo delle potenzialità.
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Partita incandescente quella disputata al Pala Cavina di Imola, a spuntarla è il Romagna ma Carpi mette a segno una della migliori prestazioni stagionali facendo tremare la capolista che troppo presto ha dato per spacciata Terraquilia. Inizio di gara teso ed equilibrato con le due compagini che erigono due veri e propri muri dinnanzi ai portieri Jan Jurina e Luigi Malavasi ex della gara. Il primo tempo è una lama di rasoio e, nonostante la coppia arbitrale tenti di limitare i contatti spargendo numerose esclusioni per due minuti, gli interventi rudi fioccano contribuendo a rendere ancor più “rusticano” un duello fra le due dominatrici del Girone B. Romagna scappa sul+2 (1-3) grazie a una bella rete del neo arrivato Milos Savic ma Carpi resta in partita grazie a un poderoso Jan Jurina che conclude il primo tempo col 53% delle parate vincenti. Alla sirena Romagna è avanti di 1 (5-4) ma la gara resta
Pallamano Serie A - Terraquilia fa tremare Ambra ma alla fine cede 17 a 16
Terraquilia sfiora l’impresa
apertissima. La difesa è l’arma principale di entrambe anche nella ripresa quando il centrale imolese Fabrizio Tassinari decide di salire in
pallanuoto cabassi
I risultati Cabassi - Ferrara: 15-10 Quinta giornata di campionato per la Cabassi Carpi che gioca la prima partita in casa presso l’impianto delle Piscine O. Campedelli di Carpi. Bellissima vittoria dei Master carpigiani contro una squadra molto organizzata come il Ferrara. Dopo un primo tempo equilibrato il Carpi dà lo strappo decisivo nei due tempi centrali con un bel gioco corale e con azioni finalizzate dei due centroboa Romitti e Radu. Ottima la prova di tutti e 12 atleti che giocano una pallanuoto semplice, ma molto efficace. Con questa vittoria i carpigiani si rilanciano per la promozione. Reggiana - Cabassi: 3-12 Quinta di campionato per la Cabassi Carpi Under 13 presso l’impianto Melato di Reggio Emilia contro Reggiana Nuoto. Partenza in quinta per la formazione biancorossa che conclude il primo parziale sullo 0 a 2 con le reti di Pinotti e Luvisotti. Secondo quarto concluso col parziale di 0 a 4, reti di Pinotti, Incerti, De Martino e F. Stefani. Ultimi due quarti vinti della formazione carpigiana coi parziali di 2 a 4 e di 1 a 2 con anche le reti di Reibaldi, A. Stefani e Medici. Squadra nell’insieme grintosa e determinata a portare a casa i tre punti, buona la prestazione del portiere Bertesi. “Sono contento della prestazione della squadra, testa bassa al prossimo impegno contro il Sea Sub Modena, avversario molto ostico”, ha commentato Mister Cortelloni. Riccione - Cabassi: 11-18 Terza giornata di campionato per la Cabassi Carpi Under 20 che gioca fuori casa presso l’impianto dello Stadio del Nuoto di Riccione. Prima convincente vittoria degli Under 22
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20 biancorossi, su un campo molto temuto. Carpi ha dominato in tutti gli ambiti: tattica, tecnica, forza e nuoto. E’ sempre stato sopra nel punteggio e ha sempre tenuto la partita sotto controllo obbligando il Riccione a rincorrere. Buona la prova di tutta la squadra, in evidenza il goleador della giornata Riccardo Andreoli con i suoi 10 goal. Parma - Cabassi: 7-5 Quinta giornata di campionato per la Cabassi Carpi Under 17M che gioca fuori casa presso l’impianto del Centro Negri di Parma. Partita molto combattuta: le due squadre si incontrano a viso aperto e il risultato è incerto fino agli ultimi minuti dove il Parma alla fine riesce a portarsi a casa 3 punti. I biancorossi producono molto gioco e ottengono superiorità numeriche, 3 rigori di cui uno sbagliato, però i padroni di casa sfruttano al meglio le occasioni e ottengono la vittoria. Cabassi - Reggiana: 6-17 Quinta giornata di campionato per la Cabassi Carpi Under 17L che gioca in casa presso l’impianto di Carpi. Partita molto difficile per i biancorossi che provengono da un calo di prestazione fisica, il che non aiuta contro i velocissimi reggiani. Nettamente più forti e astuti gli atleti di Reggiana Nuoto che con alza e tiro dal birillo giallo dei 5 metri vanno a segno nel primo parziale chiudendo già l’incontro. Da segnalare il 1° goal il carriera per il centroboa Thomas Pinotti per i carpigiani. anno XVII - n. 05
cattedra segnando quattro reti che contribuiscono a scavare il massimo vantaggio 14-11 su Carpi che pare non avere più le energie per rientrare. Il solo Sperti, dal I risultati del fine settimana del 30 e 31 gennaio del Rugby Carpi: Serie C2 I Falchi, dopo 3 mesi esatti, tornano alla vittoria ancora con i Bologna Lions e mettono in cascina 5 importantissimi punti, superando anche Misano e posizionandosi all’8° posto in classifica. Ci si allontana anche dal fondo, dove i bolognesi occupano l’ultimo posto a quota -1. Domenica 7 Febbraio sarà la volta di una partita molto difficile, arriverà infatti a Carpi il Rimini rugby. Punteggio Bologna Lions 5 - Rugby Carpi 24 (mete 1-4 – punti in classifica 0-5). Ecco il quindici titolare sceso in campo: Ferrari, Grandi, Masselli, Bergonzini (Cap.), Punta, Colombini, Sabattini,
punto di vista realizzativo, continua a martellare la difesa regina del campionato segando o procurando rigori perfettamente trasformati da Bruno Brzic che chiude
la propria partita con 7 reti di cui 6/6 dal dischetto dei sette metri. Carpi sbaglia imperdonabilmente il -1 con una conclusione fallita da David Ceso sottoli-
Rugby
I Falchi tornano alla vittoria
Iacono, Mantovani, Campana, Trentini, Guidetti M, Bracchi, Stipcevic, Balboni. Subentrati: Bolognesi per Iacono, Sacchetti per Trentini, Udumeh per Masselli, Dattoli Codispoti per Colombini, Barolo per Punta, Iotti per
Campana. Mete Carpi: 1t Ferrari, 2t Udumeh, Bergonzini, Dattoli Codispoti Under 16 Femminile Primo storico appuntamento ufficiale di rugby femminile a Carpi ! Sono convenute oltre 50 ragazze della categoria
neando la difficoltà della compagine di coach Sasa Ilic nella soluzione della conclusione dalla distanza. Romagna spacca la gara a quattro minuti dalla fine con una rete dalla lunga distanza del “cecchino” Matteo Resca che pare abbattere le residue speranze carpigiane. A tenere viva la gara ci pensa un super Sperti che con due contropiedi vincenti riporta a -1 i biancorossi quando mancano soltanto 18 secondi. E’ l’epilogo amaro di una gara bellissima fra due compagini che rimanderanno la contesa nei play off o quantomeno in Coppa Italia. A Carpi ora non resta che concludere il discorso “regular season” blindando il secondo posto con l’obbligo di vincere tutte e tre le partite rimanenti. L’appuntamento è sabato al Pala Vallauri contro la matricola Cingoli. Romagna invece si aggiudica il primo posto in classifica che le consentirà di usufruire dei benefici della testa di serie nelle Final Eight di Coppa Italia e nel play off. under 16 per sfidarsi all’ultima meta. Purtroppo continua il periodo nero per le ragazze del Carpi+Forlì che ancora una volta escono senza vittorie dal raggruppamento di categoria giocato insieme a Ferrara, Bologna 1928, Castel San Pietro e Colorno. Under 14 Giornata agrodolce per i nostri under 14 che superano il Piacenza Rugby con il punteggio di 21-14 ma subiscono una netta sconfitta dai più esperti del Rugby Reggio con un rotondo 66-0. Bene comunque per la seconda vittoria stagionale e segnali di crescita continua e incoraggiante. I ragazzi u14 tornano in campo domenica 7 febbraio a Castel S.Pietro.
Ginnastica Ritmica
Club Giardino Asd comincia alla grande il nuovo anno Domenica 31 gennaio, a Cervia, si è svolta la 1^ Prova Regionale del Campionato di Specialità di Ginnastica Ritmica che ha aperto il nuovo anno Sportivo Agonistico Federale. Nella categoria Junior (per atlete nate negli anni 2001-20022003) il Club Giardino A.s.d. ha presentato Elena Fulgeri (leva 2003) e Asia Ognibene (del 2001). Elena, al suo esordio nel Campionato di Specialità, ha ben presentato entrambi gli esercizi: un po’ di tensione, data dall’aver aperto la competizione, ha “irrigidito” facendola incappare in qualche piccolo errore e smorzandola leggermente sotto l’aspetto dell’espressività, ma Elena si è comunque guadagnata l’ottimo 4° posto al cerchio sul totale delle 24 avversarie ed un buon 6° posto alla fune sul totale delle 20 atlete in gara. Asia è giunta al 6° posto sul totale delle 20 ginnaste in gara alla palla a causa di qualche, insolita,
sbavatura, ma nel nastro si è rifatta con un’esecuzione decisa, elegante e quasi impeccabile tale da garantirle il gradino più alto del podio sul totale delle 20 atlete presenti. Hanno esordito nella categoria Senior (per atlete nate negli anni 2000 e precedenti) Chiara Ferrari e Asia Franchetto. Gli esercizi di alto valore Categoria Junior tecnico, eseguiti in maniera convincente, con una intensa e piacevole espressività hanno garantito ad Asia il gradino più alto del podio nel cerchio e il 3° posto alle clavette a “dispetto” delle altre 14 agguerrite ginnaste in gara nelle medesime specialità e a Chiara il 2° posto alla palla e l’8° piazzamento Categoria Senior alla fune sul totale delle decreterà le ammesse alla 11 atlete in gara. fase Interregionale. Ora inizia il lavoro in vista Nel frattempo, in palestra, della 2^ prova del prossimo ci si prepara anche per gli 21 febbraio a Parma che, impegni del prossimo 6 febinsieme a questa 1^ prova,
braio, quando, a San Marino Repubblica, il Club Giardino schiererà ben tre diverse rappresentative al Campionato Regionale di Serie D.
venerdĂŹ 5 febbraio 2016
anno XVII - n. 05
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