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venerdì 19 febbraio 2016 anno XVII - n. 07
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Luca Taverna
Marco Pignatti
a carpi arriva il mental coach per migliorare l’ambiente sportivo Liliana Forti e Lorena Luppi
La pelle sotto una nuova luce
Il dottor Marco Pignatti è l’unico in provincia di Modena e Reggio Emilia a utilizzare tutte le possibili radiazioni luminose, dall’ulravioletto all’infrarosso, per trattare patologie e inestetismi della pelle: un approccio innovativo, efficace e non invasivo. salute
zika virus costume
cos’è e come difendersi
le colonne sonore risuonano all’università natalia ginzburg
ladri scatenati in via lugli: i residenti chiedono più sicurezza
Il Cookies tra i cento bar migliori d’Italia
sanità
decreto lorenzin medici in difficoltà persone
Una sala slot al posto di Anceschi?
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guru del tatuaggio in Rai
Jacopo Tioli e Mattia Morselli
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Nel futuro di Aimag vi è una fusione con Tea?
Le Lune 2016
imbottigLiamento vini frizzanti Dal Dal Dal Dal
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Bocche cucite o quasi in casa Pd ma, lo scorso 15 febbraio, in una riunione del partito, si è discusso anche di Aimag: la sfida per il prossimo futuro, si sa, è una sola e si chiama gara per la concessione della distribuzione del gas. Un appuntamento al quale la “piccola” di casa nostra non può certo presentarsi da sola. Pertanto, l’individuazione di un partner, industriale o finanziario, è di fondamentale importanza per la multiutility. Delle sette manifestazioni di interesse pervenute ai comuni soci, i quali detengono il 65% del pacchetto azionario della municipalizzata, il cui valore è stimabile intorno ai 200 milioni di euro, a giocarsela sono rimasti soltanto in due: Tea ed Hera. La gara, fatta per ambiti territoriali, nel nostro caso Modena 1, vede in campo due giocatori, seppure dal diverso peso, Aimag da un lato ed Hera dall’altro. Chi vince, lo ricordiamo per l’ennesima volta, avrà l’obbligo di indennizzare il gestore uscente per il valore delle sue reti di distribuzione. Ergo, se vincesse, Aimag dovrebbe versare al colosso bolognese oltre 100 milioni di euro. Le due società non possono presentarsi in modo associato alla gara per motivi legati alle normative vigenti e all’Antitrust: poiché l’una è una partecipata dell’altra, (ricordiamo che nel 2009, Hera ha acquisito il 25% di quote di Aimag per un valore di 36 milioni di euro) e perché le due multiutility, in quanto operatori dominanti, sono le sole a spartirsi la torta della distribuzione del gas nell’ambito Modena 1. La strada praticabile è quindi segnata: o Aimag viene fagocitata da Hera oppure si “allea” con un altro soggetto. Tea, la multiutility del mantovano (di cui il Comune di Mantova detiene il 72,8% e 59 comuni il 27,2%) nella sua manifestazione di interesse ha proposto di acquistare tra il 26 e il 32% del capitale di Aimag dai Comuni soci, corrispondendo la metà del valore mediante concambio azionario (le due multi utility sarebbero presenti l’una nell’altra) e l’altra metà con denaro liquido. L’intesa vedrebbe quindi Tea presente nel capitale, nella governance congiunta e nel patto di sindacato. Tale manifestazione sarebbe poi legata a doppio filo a quella delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Carpi e Cassa di Risparmio di Mirandola che, dichiarando l’intenzione di passare dall’attuale 10% al 20%, associano la loro manifestazione di interesse a quella di una multiutility compatibile dal punto di vista tecnico, industriale e dimensionale. L’intervento dei due enti potrebbe dunque essere fondamentale per tornare in possesso di quel 25% di quote di Aimag acquistate da Hera, liquidandola così definitivamente. Più volte il presidente di Aimag, Mirco Arletti ha ribadito come non sia necessariamente detto che il nuovo partner debba essere pescato dal mazzo delle “sette manifestazioni arrivate”. Ciò può anche significare che i soci della municipalizzata hanno il potere di ridiscutere, in privata sede, le proposte giunte sinora. E allora perché non giocarsi l’asso nella manica e tentare la strada della fusione con Tea? I sindaci dei comuni soci insieme al primo cittadino di Mantova, potrebbero raggiungere un’intesa che non sia soltanto all’insegna di una partnership con Tea, bensì di una vera e propria alleanza, siglando così la nascita di una nuova e ben più forte e strutturata azienda. La strada si rivelerà percorribile? Al momento l’unico dato certo è che il Pd di casa, come rivela il segretario cittadino Marco Reggiani, “ha chiesto come gruppo un approfondimento sull’offerta di Tea”. Jessica Bianchi
La Iena
Cinciallegra in un giardino di via Ferrari
Par condicio: dopo i raccoglitori neri di pomodori al Sud, ora i nuovi schiavi sono accanto a noi per garantirci la bistecca nel piatto.
“Il problema è che se fai notare a una persona un atteggiamento scorretto ti prendi delle brutte parole. Mi è successo con un caro signore che faceva i suoi bisogni in via Berengario un sabato pomeriggio! Una vergogna e un terribile segnale che la maleducazione è sempre più diffusa”. Commento di Antonella sulla pagina Facebook di Tempo.
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Le modalità con cui agiscono sono sempre le stesse e la fascia oraria pure. Tra i residenti del Condominio Residenziale Etruschi di via Lugli si fa strada il sospetto che la banda sia sempre quella e che abbia preso di mira la zona dove ha già messo a segno diversi colpi. Penetrano negli appartamenti attraverso i balconi nel tardo pomeriggio, quando inizia a fare buio, indifferenti al fatto che dentro ci possa essere qualcuno. La prima volta è successo il 22 gennaio scorso al primo piano mentre la proprietaria, una signora di 87 anni, si trovava in casa. “Ho avvertito dei rumori e ho aperto la porta finestra della cucina senza accorgermi che i ladri stavano passando da quella nella sala. E’ stato il mio vicino di casa a notarli, uno accucciato nella maisonette di sotto e l’altro arrampicato alla grondaia. Ha immediatamente telefonato ai Carabinieri che in meno di cinque minuti sono arrivati. Ma dei ladri non c’era più traccia” racconta l’anziana signora. Dopo quattro giorni sono tornati per colpire al secondo piano. “Quando sono rientrata dal lavoro alla sera – racconta la padrona di casa – ho trovato tutto sottosopra. Usando un cacciavite come leva avevano scardinato la cassaforte portando via denaro e preziosi ma lasciando monete d’oro di valore. Sapevano il fatto loro. Resta un mistero come siano riusciti a salire fino al balcone perché non c’è la grondaia in quel punto. Abbiamo trovato però impronte su tutto il muro esterno del condominio come se si fossero arrampicati lungo la nuda parete”. Esattamente a una settimana di distanza, mercoledì 3 febbraio, i ladri sono tornati nel condominio di via Lugli introducendosi in un appartamento al primo piano. Ancora una volta sono passati dal balcone e, per agire indisturbati, hanno chiuso la porta d’ingresso dall’interno con la staffa di blocco. Quando l’inquilina, una giovane ragazza, è tornata a casa ha
Nel Condominio Residenziale Etruschi in via Lugli a Carpi si continuano a registrare intrusioni dei ladri che dai balconi entrano negli appartamenti. I residenti vivono nella paura
Presi di mira Finestrini rotti in stazione: torna di moda il passatempo Ancora finestrini delle auto rotti nel parcheggio della stazione ferroviaria: l’incubo di trovare l’auto danneggiata perseguita per l’intera giornata i pendolari che tirano un sospiro di sollievo solo nel momento in cui rientrano. Era già successo a ottobre quando si erano verificati numerosi atti vandalici senza nemmeno lo scopo di rubare all’interno delle autovetture perché “da tempo non lasciamo nell’abitacolo alcuna cosa. Io avevo persino nascosto l’euro per il carrello” aveva raccontato alla redazione di Tempo una delle vittime. La Polizia Municipale si era attivata e, grazie a pedinamenti, aveva individuato una settimana dopo una persona sospetta, un uomo di 53 anni, italiano, pregiudicato, responsabile di danneggiamenti aggravati su almeno una ventina di auto: l’uomo era stato arrestato. Che sia già tornato in libertà?
Dopo San Martino Secchia altre due frazioni vogliono fondare dei Gruppi di controllo di vicinato
Santa Croce e Cortile si attrezzano contro i furti Giovedì 11 febbraio presso la Parrocchia di Santa Croce, il comandante della Polizia Municipale delle Terre d’Argine, Susi Tinti e il suo vice Daniela Tangerini, hanno incontrato una quarantina di residenti per illustrare il progetto di Controllo del Vicinato. A portare la propria positiva testimonianza anche alcuni componenti del gruppo nato nella frazione di San Martino Secchia. I residenti si sono detti disponibili ad attivare l’esperienza anche a Santa Croce, suddividendo il territorio in due gruppi (che a breve si costituiranno) per tentare così di contrastare il fenomeno dei furti. “Riscoprire partecipazione e condivisione oggi è imperativo per vivere un po’ più tranquilli”, ha commentato Daniele Sgarbi, portavoce del gruppo di cittadini di San Martino. Uno spirito propositivo e protagonista che piace anche a Cortile: “è nostra intenzione attivarci al più presto affinché ognuno di noi possa dare il proprio apporto per innalzare il livello di sicurezza in frazione”, ha annunciato la neo presidente del Comitato per Cortile, Cinzia Malverdi.
Impronte di mani sul muro
visto la luce delle torce e ha subito chiamato i Carabinieri. I ladri anche in questo caso sono riusciti a fuggire.
“Non so se rimarrò a vivere qui” ha concluso la ragazza spaventata. Intanto sale la tensione e
Comitato per Cortile
Cinzia Malverdi è il nuovo presidente Il Consiglio del Comitato per Cortile ha rinnovato il direttivo ed eletto un nuovo presidente. A raccogliere il testimone di Stefano Facciolo è Cinzia Malverdi (in foto), 41 anni, grafico pubblicitario e volontaria della Parrocchia di San Nicola. Il direttivo (composto dal vice presidente Massimo Pellacani, il tesoriere Elena Montanari, la segretaria Elisa Bosi e il portavoce Vanel Salati) si presenterà ai cortilesi durante la cena di raccolta fondi che si terra venerdì 26 febbraio, alle 20,30, presso il Circolo Arci di Cortile. Durante la cena, il comitato consegnerà una donazione ai ragazzi che organizzano il centro estivo parrocchiale della frazione, a conferma dell’importante lavoro svolto sul piano sociale a favore dei bambini e delle famiglie.
Resta un mistero come siano riusciti a salire fino al balcone perché non c’è la grondaia in quel punto. Abbiamo trovato però impronte su tutto il muro esterno del condominio come se si fossero arrampicati lungo la nuda parete”. aumenta la paura dei residenti. “E’ capitato che, per motivi di lavoro, io e mia moglie ci siamo assentati da casa lasciando le nostre tre figlie, ormai abbastanza grandi, per un breve periodo di tempo da sole. Non siamo più tranquilli però pensando a ciò che potrebbe succedere se in quel frangente si presentassero i ladri” racconta il proprietario di una maisonette. C’è chi ha notato la presenza nel cortile prospiciente l’ingresso di bambini che mai si erano visti primi, poi spariti all’improvviso; altri hanno segnalato un’auto senza targa in via Spinelli ora rimossa; altri ancora hanno rilevato frequentazioni sospette nell’area verde tra via Lugli e via Medaglie d’Oro. E’ già nata una prima richiesta al Comune: “visto che il vialetto che separa il condominio dall’area verde è poco illuminato, abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale di potenziare l’illuminazione e, nel frattempo, abbiamo deciso di tenere accese le luci sui balconi durante la notte ma vorremmo più controlli in questa zona”. Naturalmente c’è chi ha già chiesto il preventivo per montare inferriate e allarme. “L’attenzione dell’Amministrazione è tutta rivolta ai rifiuti – aggiunge un residente – ma il vero problema resta la sicurezza. E’ una scelta politica discutibile quella di concentrare i controlli di Polizia Municipale e le telecamere per scovare chi abbandona i rifiuti: meglio sarebbe garantire tranquillità e sicurezza a chi oggi vive nella paura”. Sara Gelli
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E’ diventato legge da venti giorni circa e prevede condizioni rigorose per erogare duecento prestazioni specialistiche finora a carico del Sistema Sanitario nazionale e d’ora in poi da pagare di tasca propria. A parlare è il medico di un ambulatorio carpigiano: “alcuni dei miei assistiti dovrebbero fare esami ma non hanno i soldi per pagarli”.
Decreto Lorenzin: medici in difficoltà
“Non ho mai prescritto ai miei pazienti esami inutili e questo decreto, su cui nutro dubbi e perplessità, mi mette in difficoltà nello svolgere la professione” sbotta il medico di famiglia dalla porta del suo ambulatorio con sede a Carpi. Il ministro Lorenzin l’ha chiamato “decreto sull’appropriatezza prescrittiva” ma i medici l’hanno ribattezzato “taglia esami”: è diventato legge da venti giorni circa e prevede condizioni rigorose per erogare duecento prestazioni specialistiche sinora a carico del Sistema Sanitario nazionale “Una mia assistita sta esee d’ora in poi guendo controlli periodici da pagare dopo un linfoma e in base di tasca al decreto dovrà sostenere i propria. Pena? Una costi degli esami, fino a ieri a sanzione carico del Sistema Sanitario pecuniaria nazionale, a partire da quelli per i medici per valutare la funzionalità prescrittori. epatica”. Il clima è di quelli che inducono il sono sul piede di guerra e nostro medico a scegliere hanno annunciato uno sciol’anonimato. pero per il 17 e il 18 marzo. I sindacati della categoria “Riducendo la possibilità di Dopo Dengue e Chikungunya ora arriva lo Zika virus. In seguito al primo caso registrato nella nostra Regione, a Rimini, “la vigilanza resta alta - assicura l’assessore alle Politiche per la salute dell’Emilia Romagna Sergio Venturi - ma la situazione è assolutamente sotto controllo”. A veicolare il virus emergente sono zanzare infette del genere Aedes, tra le responsabili vi è anche quella che comunemente chiamiamo zanzara tigre, diffusissima anche nella nostra città. In Centro e Sudamerica è in corso una vera e propria epidemia di Zika virus, mentre in Cina si è registrato il primo caso di contagio. Il Piano di sorveglianza regionale delle malattie trasmesse da insetti, grazie all’esperienza acquisita in questi anni, è in grado di gestire e limitare eventuali focolai di trasmissione autoctona di questo virus? Quali sono i rischi? A rispondere è la dottoressa Laura Gardenghi del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ausl Modena. La zanzara tigre è un veicolo potenziale del virus? “Zika virus è stato isolato per la prima volta nel 1947 in Uganda ed è stato inizialmente responsabile di alcune epidemie descritte in 4
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prescrivere esami – spiega il medico – anche gli esenti ticket dovranno pagare, qualora gli esami non siano giudicati appropriati”. Un esempio? “Una mia assistita sta eseguendo controlli periodici dopo un linfoma e in base al decreto dovrà sostenere i costi degli esami, fino a ieri a carico del Sistema Sanitario nazionale, a partire da quelli per valutare la funzionalità epatica”. Un altro esempio è quello
che riguarda le giovani donne che richiedono la pillola anticoncezionale: in considerazione del fatto che può comportare un aumento del valore del colesterolo è utile conoscerne la concentrazione nel sangue prima e dopo l’assunzione, ma per tale esame i pazienti con un’età inferiore a quarant’anni si può prescrivere, in base al decreto, una sola volta ogni cinque anni. “Così come di fronte a
“Alcuni dei miei assistiti dovrebbero fare esami ma non hanno i soldi per pagarli”. un qualsiasi sintomo non avremo la possibilità di indagarlo, se non con esami a pagamento” aggiunge il medico. Riducendo drasticamente le prestazioni e tagliando quindi gli esami
In Centro e Sudamerica è in corso una vera e propria epidemia di Zika virus, mentre in Cina si è registrato il primo caso di contagio. Quali sono i rischi legati alla trasmissione del virus? Ne parliamo con la dottoressa Laura Gardenghi del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ausl Modena
Dopo Dengue e Chikungunya ora arriva lo Zika virus
Africa e nel Sud est asiatico, nel 2013 una vasta epidemia ha interessato la Polinesia francese, nell’ultimo anno si è registrata una crescente diffusione di Zika virus in Brasile e nella Regione delle Americhe. Il virus Zika viene trasmesso attrraverso la puntura di zanzare del genere Aedes ma sono state anno XVII - n. 07
descritte anche altre modalità di trasmissione tra cui quella sessuale. Al genere Aedes appartiene anche la zanzara Aedes albopictus, conosciuta come zanzara tigre, presente nella nostra regione e attiva nei mesi estivi e soprattutto nelle ore diurne”. Quali sono i sintomi
dell’infezione da Zika virus? “L’infezione decorre nella maggior parte dei casi in modo asintomatico e la malattia, quando si manifesta, è caratterizzata da sintomi aspecifici (febbre, eruzioni cutanee, dolori articolari e congiuntivite). Preoccupa la sospetta associazione tra
microcefalia alla nascita e altri disturbi neurologici anche se un nesso causale tra questi eventi non è ancora stato dimostrato”. Si segnalano casi nel nostro territorio? “Finora non sono stati segnalati casi nella nostra provincia”. Dal momento che non sono disponibili vaccini per la prevenzione dell’infezione da Zika virus, come ci si può difendere? “Ai viaggiatori che si recano in zone con trasmissione locale di Zika virus, è raccomandata l’adozione di misure di protezione individuale contro le punture di zanzare e in particolare si consiglia di indossare abiti che coprano il più possibile la superficie corporea, quali camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, meglio se di colore chiaro (i colori scuri attirano le zanzare), di utilizzare repellenti cuta-
‘all’origine’ si pensa forse di eliminare il problema delle liste d’attesa? “Io non credo si possa risolvere il problema delle code” risponde il medico. E anche se fosse? Qual è il prezzo da pagare? Adesso si potranno ottenere risparmi ma col rischio di ritrovarci con pazienti che costeranno di più tra cinque anni. Non mancano poi i problemi burocratici perché se prima del decreto era possibile prescrivere gli esami del sangue su un’unica ricetta rossa adesso come si deve compilare la richiesta? Una batteria di esami sulla ricetta rossa e l’altra su ricettario bianco a pagamento? Dove si potranno eseguire quegli esami se il Servizio Sanitario nazionale non se ne farà più carico? Presso la Sanità integrativa a pagamento? Che cosa, dottore, la preoccupa di più? “Alcuni dei miei assistiti dovrebbero fare esami ma non hanno i soldi per pagarli”. Sara Gelli nei nelle aree scoperte e di soggiornare in ambienti con zanzariere alla finestre o climatizzati. Al momento è consigliato alle donne in gravidanza di rimandare i viaggi non strettamente necessari inoltre è opportuno che i viaggiatori che presentano sintomi compatibili con la malattia al ritorno da zone con epidemia contattino il medico curante. Si ricorda infine l’importanza di mettere in atto anche nella nostra zona, nel periodo di attività della zanzara, tutte le azioni, già raccomandate negli anni scorsi (scaricabili al sito www.zanzaratigreonline.it) finalizzate a contrastare la proliferazione della zanzare tigre a cominciare dal proprio giardino”. Dengue, Chikungunya, Zika Virus, le zanzare tigre diventano sempre più aggressive e pericolose. Quanti casi di Dengue e Chikungunya si sono registrati lo scorso anno nel carpigiano? “Nel 2015 non si sono verificati nel distretto di Carpi casi importati di Dengue e Chikungunya. Sono stati registrati invece cinque casi di West Nile Virus, malattia trasmessa non dalla zanzara tigre, ma dalla comune Culex”. Jessica Bianchi
La cura ora arriva dalla luce. Potenti alleati, i colori, possono correre in nostro aiuto e guarire numerose patologie della pelle. A credere e a scommettere sugli effetti benefici e terapeutici delle sorgenti luminose è il dermatologo carpigiano Marco Pignatti. “Da anni - spiega - studio l’affascinante correlazione tra radiazioni luminose e benessere. Da sempre, infatti, amo curare in modo poco invasivo, selettivo, ricorrendo il meno possibile alla farmacologia. Naturalmente non mi riferisco né alla cromoterapia né agli effetti positivi esercitati dalla luce solare, troppo spesso demonizzata, bensì agli utilizzi terapeutici della luce proveniente da diverse sorgenti e colori in ambito dermatologico”. La luce è come una melodia, “come una nota, ogni sorgente luminosa emette una luce caratterizzata da lunghezza d’onda (ciò che comunemente chiamiamo colore), durata e intensità. La combinazione di questi tre elementi determina un effetto biologico preciso su cellule e tessuti”. Variando anche solo un parametro, la musica può mutare del tutto: “la mia passione per la fototerapia è partita dall’ultravioletto ed è arrivata all’infrarosso, passando per quasi tutti i colori dell’arcobaleno”, sorride il dottor Pignatti. Che la luce sia un nutrimento indispensabile al corpo e alla psiche, come l’aria, l’acqua e il cibo è una realtà, ma quali sono le patologie che la fototerapia può curare o lenire? “Le patologie sulle quali si può intervenire in modo mirato sono numerose: psoriasi, vitiligine, eczemi, angiomi, fragilità capillare, Il diabete è una patologia cronica che cresce progressivamente nel mondo occidentale. Nella Provincia di Modena si stimano circa 30mila persone affette da diabete nella popolazione adulta. Venerdì 26 febbraio a Soliera e a Limidi, l’Associazione Diabetici di Carpi (A.Di.Ca) insieme al Distretto sanitario n.1 dell’Azienda Usl di Modena, ha promosso una giornata dedicata alla prevenzione e
Marco Pignatti
Il dottor Marco Pignatti è l’unico in provincia di Modena e Reggio Emilia a utilizzare tutte le possibili radiazioni luminose, dall’ulravioletto all’infrarosso, per trattare patologie e inestetismi della pelle: un approccio innovativo, efficace e non invasivo
La pelle sotto una nuova luce
“Naturalmente non mi riferisco né alla cromoterapia né agli effetti positivi esercitati dalla luce solare, troppo spesso demonizzata, bensì agli utilizzi terapeutici della luce proveniente da diverse sorgenti e colori in ambito dermatologico”.
couperose, macchie e cheratosi (ispessimenti cutanei) provocate dal sole, cheratosi attiniche e tumori delle pelle (non melanoma). In ambito estetico poi, la luce può essere un utile alleato nella depilazione definitiva, nella rimozione di tattoo e nel fotoringiovanimento”. L’interesse del dottor
Pignatti per la fototerapia è nato già durante la specializzazione: “ricordo che stavo studiando gli effetti dei raggi ultravioletti sulle cellule della pelle nel laboratorio di ricerca del professor Carlo Pincelli quando uscirono i primi pannelli per la fototerapia con UVB a banda stretta capaci di curare malattie importanti come psoriasi, vitiligine, dermatite atopica ed eczemi senza utilizzare farmaci per sensibilizzare la pelle. Appena specializzato, insieme a un amico, comprai alcuni pannelli UVB e iniziammo a diffondere questa terapia in diversi ambulatori, da Piacenza a Rimini”. Questa terapia potrebbe sembrare una semplice evoluzione dell’elioterapia, una delle forme più antiche di cura, invece il laser sembra sempre una terapia “futuristica”.
Quali vantaggi ha? “Una sorgente eccitata da un fascio di elettroni può emettere una luce monocromatica molto concentrata e intensa. Ogni colore ha un preciso bersaglio nella pelle e ciò ha reso possibile trattare in modo selettivo numerose problematiche e inestetismi della cute, senza danneggiare le strutture vicine”. Può farci qualche esempio? “Il laser verde, ad esempio, viene assorbito selettivamente da tutti i bersagli rossi e, di conseguenza, viene impiegato per trattare angiomi, capillari e teleangiectasie. Il raggio di luce verde penetra sotto la pelle e, all’interno del vaso sanguigno, viene captato dall’emoglobina la quale viene scaldata a una temperatura così elevata da far foto-coagulare immediata-
mente il sangue. Esiste poi la luce pulsata, ovvero un fascio contenente diverse lunghezze d’onda, dal giallo all’infrarosso, che viene assorbita molto bene dai pigmenti scuri dei follicoli dei peli e, infatti, si utilizza per l’epilazione. Il laser Q-switched, invece, ha due lunghezze d’onda e, a differenza del laser monocromatico, ma si caratterizza per un impulso brevissimo (siamo nell’ordine di un milionesimo di secondo) e, quindi, può essere assorbito solo da bersagli molto carichi di colore come i pigmenti impiegati per fare tatuaggi e le macchie scure provocate dall’esposizione solare, senza scaldare e danneggiare in alcun modo la pelle intorno. Uno dei laser utilizzato da più tempo in dermatologia è quello a CO2, la cui lunghezza d’onda è invisibile all’occhio umano, capace
Venerdì 26 febbraio a Soliera e a Limidi, l’Associazione Diabetici di Carpi promuove una giornata dedicata alla prevenzione
Combattiamo il diabete all’informazione riguardo a questa patologia cronica spesso favorita da cattive abitudini (alimentazione non equilibrata, carenza di attività fisica, sedentarietà) oltre che da un’eventuale predisposizione genetica. Venerdì 26 febbraio, dalle 9 di mattina alle 13, presso la
farmacia Comunale di Soliera, la farmacia privata di Soliera e quella di Limidi, i volontari di A.Di.Ca effettueranno una promozione della salute con i cittadini invitandoli a compilare un questionario per valutare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 da sottoporre se necessario
all’attenzione del proprio medico curante. Allo stesso tempo verrà fornito materiale informativo, con un focus specifico sulla cura della complicanza del piede diabetico. A tutti i partecipanti verrà poi consegnato un omaggio. Contemporaneamente presso il distretto
sanitario di Soliera (in via XXV Aprile, 30), le operatrici del Centro diabetologico di Carpi, diretto dalla dottoressa Anna Vittoria Ciardullo, saranno disponibili con un’apparecchiatura medica non invasiva a sottoporre i cittadini che lo desiderino a un esame
di far vaporizzare l’acqua, e quindi le cellule bersaglio, istantaneamente senza danneggiare le zone vicine alla lesione. Questo tipo di laser si utilizza per rimuovere, senza chirurgia, nevi, cisti, verruche e cheratosi”. L’ultima frontiera è rappresentata dalle lampade a Led: quali i benefici derivanti dal loro impiego? “Tali lampade emettono una luce quasi monocromatica come quella del laser ma, anziché essere caratterizzate da un fascio sottile e potente, permettono di trattare una superficie molto più ampia e, a seconda del loro colore o delle combinazioni cromatiche, di aggredire numerose patologie differenti. La luce rossa, ad esempio, è usata per la terapia non chirurgica delle cheratosi attiniche e dei tumori cutanei (non melanoma), per stimolare la produzione di collagene nel fotoringiovanimento e la crescita dei capelli. La luce blu è efficace nel trattamento dell’acne, mentre quella gialla, unita all’infrarosso, ha un potente effetto antinfiammatorio e migliora la guarigione delle ferite”. La pelle è il primo specchio della nostra salute. L’impiego della luce per renderla sana e bella, evitando, qualora sia possibile, metodiche invasive, rappresenta un approccio del tutto innovativo e in continua evoluzione. Il dottor Marco Pignatti (che lavora a Carpi, Rio Saliceto, Rovereto e Riccione) è l’unico in provincia di Modena e Reggio Emilia a utilizzare tutte le possibili radiazioni luminose, dall’ultravioletto all’infarosso, per trattare patologie e inestetismi della pelle. Per ulteriori informazioni: www.pignattidermatologia.com. Jessica Bianchi semplice per la diagnosi precoce delle complicanze vascolari agli arti inferiori. Chi vorrà, con partenza dal gazebo allestito di fronte all’ingresso del distretto sanitario di Soliera, potrà cimentarsi nella camminata energica per migliorare il metabolismo. L’iniziativa è resa possibile anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi a cui va il ringraziamento di A.Di.Ca.
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E’ un omaggio ai ragazzi della nostra città il titolo scelto dal sindaco Alberto Bellelli per la presentazione del bilancio preventivo del Comune di Carpi: l’iniziativa inedita di presentare il bilancio nelle scuole superiori gli ha permesso di osservare “una generazione piena di idee e voglia di conoscere, ho visto ragazze e ragazzi che vogliono essere considerati dei cittadini e non dei consumatori. La città che vogliamo è la città per loro, che non sono il futuro, bensì il presente”. Disegnato lo scenario internazionale (crisi economica e terrorismo) il primo dato carpigiano citato dal sindaco nella relazione è quello relativo al calo delle domande all’interno del Bando Anticrisi, “una flessione delle richieste di accesso ai contributi, che certamente andrà incrociata con altri elementi e verificata su un periodo più lungo, ma che fa ben sperare”. La sfida, però, Bellelli se la gioca su acqua, luce e rifiuti: i tre fattori definiti “fondamentali”: è motivo di orgoglio il successo politico per la scelta di Aimag di investire 14 milioni di euro per la sostituzione delle tubature da Rubiera a Carpi; sta aprendo il
Nella relazione al bilancio di previsione, il sindaco Alberto Bellelli si gioca la sfida su acqua, luce e rifiuti, elenca gli investimenti e fa il punto sul mantenimento e il potenziamento dei servizi
La città che vogliamo Alberto Bellelli
grande cantiere “dei 6.000 punti luce” per riqualificare l’illuminazione cittadina; infine, l’introduzione della tariffa puntuale “pone nelle condizioni di immaginare di poter raggiungere lo speciale risultato dell’80%
Grazie ad una collaborazione fra
di raccolta differenziata”. Nel Piano Investimenti sono elencati nell’ordine: la sottoscrizione del protocollo con l’Asl per la realizzazione della Casa della Salute presso l’area della Stazione Autocorrie-
re; l’approvazione a maggio di uno stralcio unico per il Care Residence in via Nuova Ponente (due centri diurni e diversi appartamenti per anziani); la nuova sede comunale nell’attuale sede della Polizia municipale per concentrare lì tutti i settori che oggi non sono compresi tra il Municipio e la sede della ex Pretura dove saranno collocati gli uffici del nuovo soggetto di promozione InCarpi. Si aprirà quest’anno il cantiere per la realizzazione della rotonda in via Guastalla all’incrocio con via dell’Industria, si costruiranno nuove ciclabili soprattutto nelle frazioni, una nuova rotonda a Budrione e si procederà alla tombatura del canale vicino al parco di Migliarina. Anche il sottopasso in via Dell’Agricoltura per collegare le due zone industriali è previsto nell’anno in corso. In centro storico un progetto riguarda l’intera zona di via Matteotti e prevede la riqualificazione dei Giardini del Teatro, mentre è già pubblico il bando per l’in-
dividuazione di un’impresa interessata a realizzare il parcheggio interrato, a occuparsi della sua gestione e ad accollarsi le spese per trasformare l’ex bocciofila Malatesta in un giardino pubblico. Se si troveranno privati interessati, il Comune ha inserito a Bilancio un milione di euro per la costruzione di un campo di calcio in materiale sintetico e, in project financing, l’Amministrazione è disponibile a intraprendere il percorso per la realizzazione del nuovo Palazzetto dello sport cittadino. Le politiche sociali e della salute occupano due delle quattordici pagine di cui si compone la relazione ed elencano le azioni a tutela di famiglie, minori, anziani, disabili, edilizia pubblica, violenza di genere e intrafamiliare, ludopatie... Il fatto che il sindaco abbia sottolineato “l’esigenza, non più rinviabile, di comunicare di più e meglio quanto i servizi fanno, sottolineando il ruolo indispensabile svolto dal volontariato e dall’asso-
ciazionismo” fa presagire che ci sarà occasione di parlare in modo dettagliato di questo campo d’azione. Prenderà poi vita nelle scuole un nuovo Protocollo anti-dispersione in cui giocherà un ruolo importante il nuovo soggetto CPIA, Centro per la Promozione dell’Istruzione degli Adulti, che da settembre troverà sede in via Nuova Ponente e avrà un suo dirigente. Sul fronte della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini, dopo il percorso nelle frazioni, è in via di ultimazione il nuovo portale Frazionando con “tante informazioni sulle frazioni, le caratteristiche storiche, artistiche e culturali peculiari, numeri utili e appuntamenti ricorrenti. Il portale sarà anche uno strumento di comunicazione interattivo, tra Comune e residenti”. C’è solo un breve accenno al tema della sicurezza che i cittadini avvertono come prioritario, quando Bellelli ricorda l’attività del Nucleo Antidegrado in borghese ma considerando che il Bilancio non prevede aumenti di tariffe ma addirittura prevede meno tasse grazie alla manovra di Stabilità del Governo, non è il caso di fare la punta agli spilli… Sara Gelli
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Il fondo francese che ha acquistato l’immobile per anni occupato dal negozio storico di abbigliamento Anceschi, pare aver ricevuto un’offerta per aprirvi una sala slot
Una sala slot al posto di Anceschi? Da giorni le voci si rincorrono facendosi sempre più insistenti. La piazza, è proprio il caso di dirlo, mormora. Il fondo francese che ha acquistato l’immobile per anni occupato dal negozio storico di abbigliamento Anceschi, sotto al Portico Lungo di Piazza Martiri, pare aver ricevuto un’appetitosa offerta per aprirvi una sala slot, facendo così tramontare l’ipotesi di trasformare i locali in una panetteria. L’assessore al commercio CONFINDUSTRIA - L’industriale reggiano Fabio Storchi, chiamato a candidarsi da Federmeccanica di cui è presidente, ha sciolto la riserva e ha deciso di non correre per la prossima presidenza di Confindustria. Adesso gli industriali emiliano-romagnoli cercheranno di compattarsi sulla figura di Alberto Vacchi, numero uno degli industriali bolognesi e di Ima. MASSIMO BOTTURA - L’intuizione dello chef Massimo Bottura con la nascita del Refettorio Ambrosiano di
Simone Morelli non conferma né smentisce, poiché, spiega, “per aprire i battenti di una sala slot occorre passare per la Prefettura e non per il Comune”. Il via libera insomma arriva dallo Stato e, di conseguenza, gli enti locali hanno le mani legate. “Non abbiamo alcun potere per fermare l’apertura di questa tipologia di esercizi. La mia speranza – conclude l’assessore – è che la trattativa col forno vada in porto”. Di certo l’approdo di una sala
slot nel cuore della città, a due passi dal Duomo, rappresenterebbe un messaggio forte e chiaro: mentre il commercio annaspa e le famiglie si impoveriscono, il gioco, al contrario, diventa sempre più forte, guadagnandosi un posto in prima fila e il ruolo del protagonista. Falsa promessa di un facile guadagno, il gioco d’azzardo legalizzato farà breccia nel cuore di Carpi? Non ci resta che attendere... Jessica Bianchi
Uno sguardo oltre l ’argine
di Pierluigi
Senatore
Milano metterà nuove radici a Bologna. A partire da aprile, l’Antoniano aprirà la propria mensa anche la sera grazie all’impegno dei cuochi e dei produttori di Cheftochef. E dopo Milano e Bologna si pensa già a Modena, mentre un altro Refettorio verrà inaugurato il 4 agosto nelle
favelas di Rio de Janeiro. F1 - La monoposto Ferrari per il mondiale F1 2016 si svelerà al mondo venerdì 19 a partire dalle 14, ora italiana. La presentazione sarà in diretta streaming sul sito web della Scuderia Ferrari e in esclusiva mondiale saranno
trasmesse le prime immagini della monoposto che debutterà nei test di Barcellona, qualche giorno dopo. Data e orario di lancio sono ufficializzati dalla stessa Scuderia, sul sito ufficiale. F1 bis - “Sediamo in panchina perché dobbiamo
farci trovare pronti se ci chiamano”. La Formula 1 per Imola è ancora un sogno ma “stiamo con le orecchie dritte e se ci siamo è perché pensiamo di poterci essere”. Lo ha detto, presentando la stagione dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, il nuovo direttore generale Pier
Giovanni Ricci. Nessuna speranza, invece, per la Motogp. “Dovremmo investire moltissimo denaro - ha detto - e vogliamo evitare il rischio di sensibili perdite specie se in futuro Valentino Rossi, che è una forza trainante unica, deciderà di smettere”. La stagione motoristica 2016 vivrà quindi ancora una volta sul mondiale Superbike e sulla Les Mans Series di maggio. GIOCO D’AZZARDO – Venerdì 19, alle 21 presso il Comune di Concordia si parlerà di gioco d’azzardo e delle patologie a esso collegate.
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Sabato 13 febbraio si è svolto a San Giovanni in Persiceto presso il Teatro Fanin il convegno d’inverno del Distretto 108Tb. Tra gli argomenti trattati ha avuto particolare rilevanza l’illustrazione del concorso Il Poster della Pace, giunto alla sua ventottesima edizione, bandito dal Lions international per sensibilizzare i giovani sull’argomento della pace fra i popoli. Elisa Ferrari, studentessa della Scuola media Fiori di Formigine si
Si è tenuta a San Giovanni in Persiceto la Premiazione del concorso Un Poster per la pace 2015, organizzato dall’International Association of Lions Clubs
Condividere la pace è classificata prima a livello distrettuale, prima a livello nazionale e seconda ex equo a livello internazionale su 400mila opere provenienti da 210 Paesi. L’iniziativa Poster della pace viene realizzata annualmente anche dal Lions Club Carpi Host, dal Lions Club Carpi A.
Pio e Leo Club Carpi presso tutte le scuole medie dell’Unione delle Terre d’Argine. I lavori presentati sono stati numerosissimi e tutti di grande valore e sono stati selezionati dalla commissione giudicatrice per l’aderenza al tema proposto - Condividere la Pace
La prima a sinistra è Elena Fulgeri
- e per lo spirito di pace e amicizia fra i popoli che i disegni lasciavano trasparire. Quest’anno i club carpigiani sono stati particolarmente gratificati perché due alunne delle scuole medie del nostro territorio hanno ottenuto ottimi risultati: la carpigiana Elena Fulgeri - classe II E della Scuola
Margherita Hack di Cibeno - si è classificata terza a livello regionale, mentre Aisma Galli – classe II della scuola media statale San Giovanni Bosco di Campogalliano - ha ottenuto un attestato di merito sempre a livello regionale. Il disegno di Elena rappresenta due bambini, uno bianco e
uno nero, che bevono con due cannucce dallo stesso bicchiere dipinto coi colori della pace: i bimbi indossano magliette che rappresentano i continenti e sono circondati da un arcobaleno. Lo sfondo è diviso in due parti rappresentanti il giorno e la notte. Per Elena la condivisione della pace inizia da gesti semplici e quotidiani e può avvenire facilmente se solo si pensa a come in natura la luce e il buio si dividono uno stesso giorno.
Disegno di Elena Fulgeri
Da quest’anno il Liceo Rinaldo Corso di Correggio partecipa al programma Mun - Model United Nations
Otto ragazzi al Palazzo di Vetro dell’Onu
Da quest’anno il Liceo Rinaldo Corso di Correggio partecipa al programma Mun - Model United Nations con il quale, dal 1975, l’Onu incentiva la partecipazione di giovani studenti, provenienti da tutto il mondo, ai meeting internazionali che hanno come oggetto la simulazione del meccanismo di funzionamento degli organi Onu. I ragazzi del Liceo Corso che ne prendono parte sono otto, di cui quattro carpigiani: Martina Camellini, Linda Bianchini, Edoardo Nucera, Riccardo Martino, Cesare Silvestrini, Marco Santangelo, Chiara Menozzi e Martino Belluzzi, dopo aver frequentato un corso all’Istituto Barozzi di
Da sinistra Edoardo Nucera, Riccardo Martino, Marco Santangelo, Chiara Menozzi, Martina Camellini, Linda Bianchini, Cesare Silvestrini e Martino Belluzzi
Modena, partiranno alla volta di New York, il 1° marzo. Le finalità del progetto - che si svolge in collaborazione con Italian Diplomatic Academy - sono molteplici: favorire l’incontro con giovani di altre nazionalità per costruire una rete globale di rapporti e collaborazioni, lavorare in una classe dalle dimensioni ‘mondiali’ per confrontarsi con approcci culturali differenti, conoscere i problemi e le difficoltà che affliggono il mondo per proporre soluzioni praticabili e concrete, approcciarsi alle tecniche di negoziazione e al mondo della diplomazia, orientare meglio e più consapevolmente le proprie scelte per il futuro e, infine,
migliorare la conoscenza dell’inglese, lingua veicolare dei lavori nella settimana nella Grande Mela. Il progetto si articola in due momenti fondamentali: un percorso di formazione (lezioni tenute da docenti universitari e formatori provenienti dal mondo della diplomazia) che culmina nella prova generale di simulazione dei lavori Onu da parte della delegazione giovanile italiana al completo; una settimana a New York, in cui le delegazioni giovanili provenienti da tutti gli stati membri dell’Onu dibattono in commissioni, incontrano politici e diplomatici di tutto il mondo per riunirsi infine in assemblea generale al Palazzo di Vetro.
Istituto musicale pareggiato Orazio Vecchi - Antonio Tonelli
20 febbraio, alle 21, presso l’ Aula Liturgica di Quartirolo
“Servono risorse”
Misericordia in musica
Al Vecchi-Tonelli servono le risorse per garantire “continuità e qualificazione delle attività formative”. Lo chiedono i sindaci di Modena e Carpi, Gian Carlo Muzzarelli e Alberto Bellelli, in una lettera inviata al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in occasione della Giornata di protesta e di proposta negli Istituti Superiori Musicali Italiani dello scorso 13 febbraio alla quale ha aderito anche l’Istituto musicale pareggiato Orazio Vecchi - Antonio Tonelli. Nella lettera i due sindaci richiamano le radici profonde della scuola musicale che a Modena nasce 8
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con una decisione del Consiglio Comunale del 1864, mentre a Carpi è addirittura precedente, con la fondazione nel 1802, inizialmente come Scuola gratuita di Violino. “C’è – spiegano i sindaci – una lunga tradizione, risalente sino all’epoca estense, tra il nostro territorio e la musica, veicolo di cultura, di socialità, di comunità”. E richiamando l’incontro nazionale del 27 gennaio dei Conservatori statali e non statali che ha espresso una grande preoccupazione “per la formazione musicale nel nostro Paese”, i due sindaci si dichiarano al fianco dell’istituto che anno XVII - n. 07
ha aderito alla protesta e chiedono al ministro di “tener conto delle istanze proposte in modo unanime e congiunto da presidenti, direttori e studenti dei Conservatori statali e non statali italiani e, in particolare, di concedere le risorse necessarie perché la formazione possa continuare a essere qualificata, garantendo continuità e qualificazione delle attività formative”. Per Muzzarelli e Bellelli, Modena e Carpi, così come tutta l’Italia, rappresentano “terra di musica, che ha caratterizzato e accompagnato la sua storia: è importante che l’insegnamento e l’apprendimento della musica siano garantiti”.
Entra nel vivo la nona edizione della rassegna La musica sacra nella terra dei Pio, organizzata dall’Associazione Corale Regina Nivis, grazie al determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Dopo aver ospitato lo scorso 13 febbraio Il Canto Popolare nella Musica Sacra col Coro Stelutis di Bologna, sabato 20 febbraio, alle 21, la rassegna prevede la performance delle tre formazioni dell’Associazione Corale Regina Nivis, (Pueri Cantores - Juvenilia e Regina Nivis) accompagnate dall’Orchestra da camera Improvise Ensemble, sotto la direzione di Tiziana Santini. Il concerto, dal titolo Misericordiae, è una rassegna di musiche e canti inerenti il cammino dell’anno giubilare indetto da Papa Francesco, con brani composti da Mozart, Vivaldi e Frisina presso l’Aula Liturgica di Quartirolo.
Shining Evening è il nome della rassegna musicale della domenica al Cookies, nata per dare spazio al talento acerbo di giovani band carpigiane e rompere la monotonia musicale del centro storico
Il Cookies tra i cento bar migliori d’Italia
Dalla scorsa estate Jacopo Tioli e Mattia Morselli fanno parte dello staff del Cookies in Piazzale Re Astolfo. Due ragazzi con tanta voglia di imparare e approfondire la loro passione per i cocktail, “e per questo siamo capitati nel posto giusto”, commentano in coro. Mattia e Jacopo sono partiti come runner per poi farsi sempre più spazio: oggi si spalleggiano con grande entusiasmo al banco come bar tender, sotto la guida attenta del titolare Andrea Lazzaretti. Da un mese tra le pareti del locale è nato un ambizioso progetto: dar spazio al talento acerbo di giovani band carpigiane per tentare di rompere la monotonia musicale del centro storico. Shining Evening, questo il nome della rassegna musicale della domenica al Cookies, si è già dimostrata a dir poco sbalorditiva. Ottima musica all’interno di una bellissima e accogliente cornice nel cuore della città, in un locale raffinato e semplice, con una drink list che fa perno sul twist on Classic: un perfetto connubio fra innovazione e tradizione. Come è nata l’idea di Shining Evening? “E’ partita da me e Mattia - risponde Jacopo con entusiasmo - con l’intento di dar voce ai gruppi e ai dj
della nostra città. Abbiamo pensato di alternare band musicali con un Dj set, per dar spazio a due realtà diverse e coinvolgere così differenti tipi di pubblico. Gli appuntamenti sono fissi ogni domenica a partire dalle 19 nel dehor del locale per accompagnare il momento dell’aperitivo”. Che tipo di ‘guest’ invitate? “Abbiamo optato per band di giovani visto che non sono numerose le realtà che lo permettono. Per esempio abbiamo chiamato gruppi
che suonano all’interno dell’oratorio Eden, ragazzi appassionati di piatti e al mondo dei mixaggi: dal Jazz all’Old school, dal Rockabilly al Funky, al Pop rock. Nelle prime serate - prosegue Jacopo - abbiamo ospitato i Dieu, un trio musicale esperto tendente al Pop e il Rock in chiave acustica, il dj Andrea Marchi, i Kenny Five, quintetto di giovani jazzisti, il dj Simone Lanza con i suoi suoni elettronici virtuosi e ricercati e la band Tuesday after eight con le hit del
Jacopo Tioli e Mattia Morselli
momento”. Cookies e Blue blazer: di cosa si tratta? “Il Cookies - sorride Jacopo - è stato recentemente inserito all’interno della guida dei 100 bar migliori d’Italia redatta da Blue Blazer, associazione che dal 1999 ogni anno promuove bar e barman interessanti e meritevoli. Per l’occasione lo scorso novembre c’è stata la presentazione della App (per il momento solo per iPhone) a Roma per premiare tutti i bar che sono riusciti a rientrare nei criteri di valutazione della guida. E’ possibile scaricare sul web l’App attraverso la quale sarà possibile consulOto Covotta
tare tutte le informazioni di ciascun bar classificato e votarlo. Chiaramente per noi è stata una grande gratifica nonchè una motivazione a fare sempre meglio”. Parlaci un po’ del nuovo cocktail menù in uscita. “Al Cookies - spiega Mattia - è in uscita il nuovo menù: sono stati rivisitati tutti i cocktail precedenti con l’intento di dare un tocco innovativo e dinamico all’altezza delle aspettative della clientela. Fra i principali troviamo l’Hello dolly che prende il nome da una nota canzone di Louis Armstrong e rende omaggio a un drink dello speakeasy di Modena Cotton Club;
il Mo.Kè con l’aggiunta di zenzero pestato fa pensare a un’alternativa fresca del classico Mojito. Come tendenza ci stiamo spostando sempre più sui distillati come la Tequila e il Mezcal proponendo un drink chiamato Indie a base di Mezcal e Tamarindo. Consigliamo a tutti di provare la nostra nuova cocktail list... In realtà in occasione della riapertura primaverile del ristorante, prevista per il weekend dopo Pasqua, anche la cucina proporrà idee nuove e originali: sfiziose salse al Mojito, gelatine al Campari e tantealtre gustose sorprese”. Ermanno Tominetti
IL PITTORE CARPIGIANO TAMIDI’S STA PREPARANDO UNA NUOVA MOSTRA INSIEME AGLI ATTORI MARIA GIULIA CAMPIOLI E CLAUDIO MARIOTti
La vita oltre le cose
Guardare oltre la materialità delle cose tipica della società moderna, sostenuta dalla pubblicità e dalla sua logica effimera che spinge a ricercare sempre nuovi oggetti nel tentativo di essere felici. E’ questo il pensiero di partenza che ha ispirato il pittore carpigiano Tamidi’s, al secolo Oto Covotta, per la realizzazione delle opere protagoniste della sua prossima mostra dal titolo La vita oltre le cose. L’evento è in programma per la primavera del 2017 in collaborazione con gli attori Maria Giulia Campioli e Claudio Mariotti. Nell’attesa di vederla abbiamo chiesto a Tamidi’s di parlarci della sua arte. Qual è la vita oltre le cose per lei, e come viene raffigurata nella mostra? “Per me la vita è nell’arte intesa come creazione dello spirito e manifestazione
della sua parte più pura. L’arte, quando nasce da una forza ispiratrice interiore, è veicolo di verità e virtù, perché permette al sacro che è dentro ciascuno di noi di affiorare in superficie. Può dare un senso al mistero dell’esistenza facendo vivere al di là delle cose per cogliere lo spirito che le anima. Dipingere non è un’azione rivolta a se stessi bensì un modo di pregare che aiuta a scoprire la bellezza del Creatore e a recuperare la profondità della vita oltre le cose. In questo modo l’artista percorre una strada fatta di estasi e tormenti”. Come concilia il desiderio di imprimere nei suoi dipinti il sacro in un mondo poco sensibile alla spiritualità, succube o anestetizzato dall’effimero? “In ogni persona abita Gesù che desidera essere amato.
Ciò mi spinge ad andare oltre l’apparenza. In questa mostra sono partito da una serie di vecchie targhe pubblicitarie in lamiera simbolo della cultura consumistica e ci ho lavorato sopra con pennellate di colore. Il messaggio che vorrei trasmettere è proprio quello di non credere a falsi idoli come la pubblicità o la brama di denaro e successo, ma di riconoscere la presenza di Dio fra noi e di amare il prossimo come lui ci ha insegnato a fare”. Che importanza ha per lei il colore? “Amo la purezza del colore, e cerco di non mescolarli. I colori per me sono sovrani e possiedono una loro legge armonica. Mi aiutano a esprimere un disegno superiore per accrescere la musicalità che avvolge l’universo e che cerco di incarnare nelle mie opere”. A quale stile pittorico si
sente di appartenere? “Un mio amico pittore, vedendo una mia mostra, ha definito il mio procedere nel campo dell’arte “idioletto”, cioè autore dallo stile inconfondibile tra tanti, con una cifra stilistica assolutamente personale”. Cosa significa per lei vendere un dipinto? “Non è certo solo un fattore mercantile, ma è anche uno scambio di rapporti. Il dipinto deve spandere nella casa in cui va ad “abitare” la carica spirituale che ho cercato di trasfondervi”. Oggi non è facile vendere un dipinto, perché continua a creare? “Dipingere è il respiro dell’anima, non si può soffocare l’ispirazione, è una nuova creatura che fa di tutto per venire al mondo, lasciando dietro di sé una scia luminosa di bellezza del creato”. Chiara Sorrentino
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Il catalogo della casa editrice carpigiana Errekappa Edizioni si arricchisce di due nuovi libri dedicati ai bambini in età scolare: Anita e il giardino saporito e Anita e la gita in fattoria, scritti e illustrati da Elisa Cattini e Manuela Prandi, professioniste, mamme, amiche e clown tra le corsie d’ospedale. Protagonista dei due racconti, che potrete trovare in anteprima al Buk Festival di Modena sabato 20 e domenica 21 febbraio, sono le avventure di Anita e del suo inseparabile cagnolino Pepe. Tra le tante caratteristiche che rendono speciali questi due racconti in rima, nati dal sogno comune di due amiche di pubblicare libri, ci sono valori come l’ascolto, la sensibilità, l’importanza di far gruppo, che le autrici hanno appreso tra i letti d’ospedale mentre, con un naso rosso e una valigia carica di speranza, cercavano di far nascere un sorriso nei pazienti in difficoltà, dagli 0 ai 99 anni. “L’ispirazione per costruire il personaggio di Anita spiega Elisa - ci è venuta da un calendario che abbiamo realizzato insieme a Manuela per l’associazione
La casa editrice carpigiana Errekappa Edizioni presenterà in anteprima al Buk Festival di Modena il 20 e 21 febbraio due libri freschi di stampa
La buona letteratura abita a Carpi e il giardino saporito, insieme al suo inseparabile cagnolino Pepe, compie un viaggio fantastico a bordo di un treno magico. Ad attendere la protagonista in ognuna delle dodici fermate c’è un frutto di stagione da assaggiare e un importante sentimento da scoprire. Nel secondo racconto, Anita e la gita in fattoria, sparisce il treno per far spazio a una fattoria in cui la ragazzina va alla scoperta, dopo la frutta, della verdura. Nell’orto la bambina impara che è piantando un
Elisa Cattini e Manuela Prandi
Clown di corsia, il cui protagonista è un pagliaccio che viaggia su un treno immaginario per 12 mesi. A ogni fermata incontra un personaggio diverso da cui imparare una lezione di vita basata sugli stessi valori che noi promuoviamo tra le corsie d’ospedale: l’ascolto, l’importanza di
fare gruppo, la sensibilità e l’amicizia. In quest’ottica abbiamo pensato che sarebbe stato bello scrivere delle storie dedicate ai bambini di età scolare e pre-scolare che avessero come protagonista una ragazzina della loro età, impegnata in mille avventure istruttive, nelle quali si potessero immede-
simare e dalle quali potessero ricavare una morale, come in ogni favola che si rispetti”. Così è nata Anita, che nel primo episodio, Anita
Arriva Rocambolika: la rassegna di spettacoli voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e offerta alle famiglie del territorio
Miraggi, magie e altre diavolerie
Dal teatro d’attore al mimo, passando per le arti circensi, la giocoleria, le bolle di sapone, la clownerie e il racconto delle fiabe più amate, raccontate attraverso magistrali trucchi teatrali. Tutto questo è Rocambolika. Miraggi, magie e altre diavolerie, la rassegna di spettacoli voluta e offerta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi alle famiglie del territorio. Tutti gli spettacoli, che si tengo-
no presso l’Auditorium San Rocco, mirano a offrire stimoli e suggestioni che possano arricchire la crescita culturale e personale dei ragazzi. Il primo appuntamento è con L’omino della pioggia (27 febbraio, ore 21). In scena, Michele Cafaggi e le sue magiche bolle. Un viaggio onirico e visuale, verso l’alba e verso il sereno, accompagnato dallo stupore per le piccole cose e da spettacolari effetti con
acqua e sapone. A seguire (12 marzo, ore 21), è la volta di Hansel e Gretel dei fratelli Merendoni. Hansel e Gretel vanno nel bosco ad aiutare i genitori a tagliare la legna. Ma è tutto un imbroglio perché i loro genitori li vogliono abbandonare nel bosco. Questo è solo il primo di una famosa trama d’inganni. In questa fiaba infatti tutti i personaggi fingono e dicono bugie per raggirare qualcuno. Lo spettacolo, a partire da una
delle più note favole dell’Ottocento, crea l’occasione per riflettere sulla sottile differenza che c’è tra finzione e inganno, da una parte, e immaginazione e illusione, dall’altra. Bustric, noto mimo e fantasista, presenta (19 marzo, ore 21) Questa sera grande spettacolo: attraverso giochi, facezie, salti, paradossi, invenzioni, scoperte, magie e clownerie, si intraprende un viaggio pieno di sorprese. E
con passo lieve, Bustric ci guida in questo viaggio vagabondo, frutto di anni di lavoro e di sperimentazione. Sabato 2 aprile (ore 21) è la volta di Fragile Duo Poeticomico. Pantakin (Italia) e Compagnie Adhoc (Francia) si cimentano in una storia di scatole. Sì, in questo spettacolo si gioca con le scatole! Scatole di cartone, piccole, grandi, piatte, gonfie, insomma tutti i tipi di scatole. Si gioca per scopri-
seme e prendendosene cura, giorno dopo giorno, che crescerà una pianta sana che in futuro darà un buon raccolto. In questo percorso, fondamentali sono le figure dei nonni che, grazie alla loro esperienza e al loro amore, trasmettono ai bambini i mestieri e i valori tradizionali. Entrambi i racconti sono scritti in rima, per far sì che i mesi, i nomi dei frutti e della verdura, sia in italiano che in inglese, siano più facili da memorizzare. “Dei due racconti ho apprezzato in particolare un aspetto, per me prevalente: il fatto che tra le rime di queste storie non venisse insegnato ai ragazzi come vivere i propri sentimenti ma venisse accesa in loro una scintilla per permettere loro di dare un nome a ciò che hanno nel cuore”, ha affermato l’editore Monica Fava.
re, per stupire e soprattutto per portare il pubblico all’interno di questo stupore. Così, senza che venga proferita alcuna parola, il palcoscenico diventa un mare di scatole e lo spazio, abitato da due stralunati personaggi, si trasforma in tanti luoghi differenti e situazioni stravaganti. La rassegna prevede anche due appuntamenti pomeridiani alla domenica. Il 10 aprile (ore 17), va in scena il Teatro della Tosse, con Le 12 fatiche di Ercole. Un viaggio tra le storie del Mediterraneo antico, attraverso un grande gioco dell’oca, nel quale i due attori interagiscono con i bambini facendo conoscere loro le avventure di Ercole. Domenica 17 aprile (ore 17), è invece la volta del grande fascino del classico circo dell’800 con Cirkolistico e il loro Circo Pettè. Mirabolanti numeri e strani personaggi si avvicenderanno sulla scena a ritmo serrato: bambini prodigio e maghi, uomini forzuti da far battere i cuori per la loro potenza e danzatrici sospese sui sospiri. Un tuffo nel passato, accompagnato da note travolgenti e da risate irrefrenabili. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. L’ingresso è su prenotazione sul sito www.fondazionecrcarpi.it. Le prenotazioni sono possibili nei dieci giorni precedenti la data di ogni spettacolo.
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IL 19ENNE CARPIGIANO MATTEO CASELLA È STATO TRA I PROTAGONISTI DELL’ULTIMA PUNTATA DI QUASI AMICI, IL FORMAT DI SKY SPORT CHE DÀ VOCE AI TIFOSI DI CALCIO
A Sky per raccontare il tifo con un sorriso
Tifosi sì, ma anche amici o quasi, affinché il calcio possa essere sempre più uno strumento di unione e non di divisione. E’ questo lo spirito che guida i protagonisti della trasmissione di Sky Sport 1 dal titolo Quasi amici. Sono tutti giovani tifosi del Napoli e delle squadre avversarie che ogni domenica sfidano il club partenopeo sul campo di calcio e vivono insieme la vigilia di ogni incontro per raccontare la rivalità sportiva più sana e divertente. Quella che non rinuncia al coro da stadio e allo striscione ma sempre con rispetto e serenità. Tra questi anche il 19enne carpigiano Matteo Casella, tifoso biancorosso e autore di articoli sportivi per numerosi siti web, è stato chiamato per partecipare alla trasmissione andata in onda il 7 febbraio in occasione della partita NapoliCarpi. Matteo come sei stato contattato per partecipare alla trasmissione Quasi amici?
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Matteo Casella
“E’ successo tutto per caso. Un responsabile di produzione Sky navigando sui gruppi Facebook dei
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tifosi biancorossi ha notato i miei articoli e ha deciso di contattarmi per svolgere un video di presentazione
insieme agli amici Enrico Bonzanini di Carpi e Ruben Giovannoni di Mirandola. Successivamente siamo stati selezionati insieme a un altro gruppo per girare un’intervista a Carpi e dopo le riprese io e i miei due compagni siamo stati invitati a partire per Napoli per registrare la puntata del programma intitolata Il Carnevale di Rio la cui anteprima è andata in onda domenica 7 febbraio su Sky Sport 1 alle 13,45”. Come è stato il debutto televisivo? “E’ stata un’esperienza bellissima. Sono diventato amico di tutti i ragazzi della produzione e del Napoli. Io e i miei amici siamo rimasti positivamente impressionati anche dalla città e dai partenopei. E poi rivedermi su Sky mi ha emozionato tantissimo”. Come è nata la tua passione per il giornalismo sportivo? “Sin da quando ero piccolo guardavo Sky Sport e mi affascinava il fatto che i giornalisti potessero parlare
con giocatori fa- “Sarà una corsa alla salvezmosi e di grande za complicatissima, ma si talento. Chi sapeva già da inizio anno. l’avrebbe mai Le possibilità per centrare detto che dopo qualche anno mi questo incredibile obiettisarei trovato in vo ci sono tutte. Il mio proquel mondo”... nostico è che si troveranno Oltre al cala lottare per il quartultimo cio, ci sono posto Carpi e Sampdoria”. altri sport che segui? ci sono tutte, soprattutto “Il calcio è lo sport che adesso che il Carpi è tornapreferisco in assoluto, ma to a essere quello che tutti seguo anche tennis e pallaabbiamo conosciuto negli volo”. Un campione dello sport ultimi due anni. Il mio pronostico è che si troveranno che apprezzi particolara lottare per il quart’ultimo mente? posto Carpi e Sampdoria”. “Sicuramente Alessandro Cosa speri per il tuo Del Piero perché è stato un grande capitano che in cam- futuro? po dava tutto se stesso per la “Intanto conseguire finalmente il diploma quest’ansua squadra: un giocatore, no (ride, ndr), poi si vedrà. oltre che un uomo, leale e Certamente mi piacerebbe onesto”. molto rimanere nell’ambito Da esperto di calcio e sportivo, soprattutto perché grande tifoso del Carpi, ho trovato una mia dimencome vedi il campionato sione in questo ambiente. dei biancorossi? Poi chissà, se Sky mi richia“Sarà una corsa alla salmasse anche dopo Quasi vezza complicatissima, ma Amici. Sarebbe un sogno si sapeva sin dall’inizio. che si avvera”. Le possibilità per centrare Chiara Sorrentino questo incredibile obiettivo
ALESSANDRO BONACORSi È STATO PROTAGONISTA DI UN TUTORIAL NELLA TRASMISSIONE “DETTO FATTO” IN ONDA SU RAI 2
Alle Tattoo guru del tatuaggio in Rai
Lunedì 8 febbraio il tatuatore dei record Alessandro Bonacorsi, alias Alle Tattoo, è stato protagonista di un tutorial all’interno della trasmissione Detto Fatto in onda dal lunedì al venerdì alle 14, su Rai 2. Sotto gli occhi della conduttrice Caterina Balivo e del pubblico presente, il pluripremiato tatuatore titolare di uno studio a Limidi di Soliera, ha realizzato un tatuaggio sulla caviglia di Gianpiero Cambi, inviato della trasmissione. Il disegno scelto per essere impresso in maniera indelebile sulla pelle è stato un punto e virgola, simbolo della campagna internazionale a sostegno di tutte le persone che combattono contro la depressione. “Il punto e virgola rappresenta una frase che l’autore avrebbe potuto terminare, ma che ha deciso di continuare. Quell’autore sei tu e la frase è la tua vita”. E’ questo lo slogan che accompagna l’iniziativa. “E’ stata anche l’occasione - ha commentato Alessandro per spiegare come si svolge
non più il vecchio e “Diverse televisioni, antiquato canone del anche straniere, mi tatuatore trasandato e stanno sottoponendo oscuro”. numerose proposte Sei sempre impegnatra cui reality e spot to in numerosi progetti. Quali saranno i pubblicitari, sopratprossimi? tutto per la mia imma“Diverse televisioni, gine pulita, estrosa anche straniere, mi e professionale nel stanno sottoponendo mondo del tatuaggio, numerose proposte tra cui reality e spot pube di questo sono davblicitari, soprattutto per vero felice”. la mia immagine pulita, sità verso la nostra attività a estrosa e professionale nel Limidi di Soliera, sperando mondo del tatuaggio, e di questo sono davvero felice. di non stravolgere troppo la routine del mio paesino di Recentemente ho accettato 3.000 abitanti che adoro”. un nuovo format che sono Chiara Sorrentino convinto porterà tanta curio-
il mio mestiere e sottolineare l’importanza del giusto approccio medico-sanitario da parte del professionista a cui ci si rivolge”. E’ un’esperienza che si ripeterà? “Il tutorial probabilmente avrà in seguito molti approfondimenti considerato l’interesse che ha suscitato. Sono contento della motivazione per cui la Rai ha
scelto lo studio Alle Tattoo, ovvero ha ritenuto che la mia professionalità e il mio curriculum fossero adatti ai format televisivi. Comunicare quotidianamente con milioni di persone sui social è per me un’abitudine, ma farlo tramite la televisione ha sempre il suo fascino. Devo ringraziare gli autori che vedono nella mia professione un’arte e
e’ nelle sale cinematografiche il nuovo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight - Gruppo di bastardi in un interno
Un gioco al massacro tragicomico
La diligenza corre sul bianco mantello del Wyoming, ma non ci sono pellerossa a inseguirla. Le ombre rosse di John Ford lasciano il posto all’ombroso passato di personaggi appena usciti dalla guerra civile americana, quando sudisti e nordisti si contesero territori e principi umanitari. In gioco c’era la schiavitù e l’economia di un intero paese. Nonostante la guerra sia finita, bianchi e neri sono ancora ai ferri corti. La sfida continua aspra e feroce e non solo a livello verbale. Quando la guerra era contro i nativi americani si diceva che “L’unico indiano buono è quello morto”, adesso che lo scontro è sul razzismo e la segregazione, per il sudista “Quando i negri hanno paura, i bianchi sono al sicuro”, mentre per il cacciatore di taglie nero “L’unico momento in cui i negri sono al sicuro è quando i bianchi sono disarmati”. Corre su questa dualità di reciproche diffidenze l’intera vicenda di questo ottavo film di Quentin Tarantino, che lo realizza in due versioni: una in pellicola 70mm di 187 minuti e una digitale di 167. Occorre dire che nella versione “breve”, nor-
malmente in sala, mancano il prologo e l’intermezzo a schermo nero con la sola colonna sonora, ma se proprio si vuole puntualizzare mancano anche la spaziosità dell’inquadratura e la recitazione originale che giocano un ruolo importante sull’efficacia e la spettacolarità del film. Il 70 millimetri è un formato poco usato nel cinema perché molto costoso e impegnativo; ricordo che uno degli ultimi western con
tale grandezza fu La conquista del West, realizzato a quattro mani nel 1962 da John Ford, Henry Hathaway, George Marshall e Richard Thorpe. Premetto che non ho ancora visto la versione digitale doppiata, ma confido nella bravura e nella capacità dei doppiatori italiani. Gli otto odiosissimi personaggi evocati nel titolo li conosciamo con calibrata gradualità, come si conviene in un dramma di stampo
teatrale, quando occorre lasciare alla platea il tempo della riflessione. Entrano così in scena John Ruth detto “il boia”, un cacciatore di taglie interpretato da Kurt Russell che viaggia incatenato per i polsi all’assassina Daisy Domergue col volto emaciato di Jennifer Jason Leigh che vale ben diecimila dollari viva o morta. Lui però è famoso per voler sempre consegnare vive le sue vittime. Poi la carrozza viene fermata da un altro cacciatore di taglie che ha al seguito quattro salme titolari di rispettivi molti altri bigliettoni, il Maggiore Marquis Warren, interpretato dal grandissimo Samuel Johnson, ex-colonnello dell’esercito unionista che porta sempre con sè anche una lettera autografa di Abraham Lincoln. E qui finisce il primo capitolo. Ne seguiranno altri cinque dei quali però è giusto e logico non svelare la trama. Basta sapere che nel secondo un altro personaggio ferma la carrozza e si fa caricare sulla strada per Red Rock, dove tutti sono diretti. Si tratta di Chris Mannix il “manigoldo” sudista che afferma di essere stato nominato sceriffo proprio della città di destinazione
interpretato da Walton Goggins. Nel terzo la diligenza inseguita dalla bufera di neve giunge finalmente nell’emporio di Minnie dove troviamo gli altri quattro bastardi senza gloria: un tale Oswaldo Mobray sempre con bombetta sulla testa (Tim Roth), l’enigmatico cowboy silenzioso Joe Gage (Michael Madsen), il messicano Bob (Demian Bichir) che fa gli onori di casa perché si dice che Minnie è partita e, infine, il vecchio generale confederato Smithers interpretato da Bruce Dern. Ed è in questo interno tutto legnoso, cupo e claustrofobico, che il gioco si fa duro e i duri, naturalmente, cominciano a giocare. Fra quelle pareti allacciate a una porta che resta chiusa solo a forza di chiodi e martellate contro l’implacabile bufera, qualcuno non la racconta giusta e nega la propria vera identità. Il western si tinge di giallo fra intrecci alla Agatha Christie e svelamenti alla Hitchcock. Le inquadrature si susseguono frenetiche a sottolineare i passaggi narrativi mostrando allo spettatore anche ciò che è negato alla maggior parte dei personaggi stessi. Anche la linearità del racconto subisce un cambio
di rotta. Si assiste a un gioco al massacro estremamente drammatico e comico allo stesso tempo. Divertimento puro. Teatro fatto cinema con l’abilità davvero magistrale di un grande cineasta che cita se stesso (e non solo) senza strafare, sapendo bene dove e quando esagerare. Il conflitto tra i personaggi mette in scena il rapporto tra cinema, realtà e storia, dove l’inquadratura larga lascia allo spettatore la libertà di scegliere cosa guardare, cosa fissare, a cosa credere e rimeditare le proprie incertezze e indecisioni. A volte non si sa da che parte stare e questo crea un’intima suspence, molto nuova, davvero entusiasmante. Ogni colpo, ogni sbuffo di sangue, ogni battuta è una risata a denti stretti o un’esplosione fragorosa. Dipende. La macchina da presa passa veloce da punti di vista esterni a soggettive inquietanti, a sostituire gli sguardi di quegli otto cavalieri senza più la tavola rotonda che si scrutano implacabili e determinati a salvare ognuno la propria pelle. Sembra quasi di sentire echeggiare le famose parole: nessuno uscirà vivo da qui. Invece… Ivan Andreoli
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Musica e Cinema: colonne sonore dal film muto al musical è questo il titolo del corso tenuto da Liliana Forti e organizzato dall’Università Natalia Ginzburg di Carpi
La colonna sonora della nostra vita Il cinema, si sa, accompagna la vita di ciascuno di noi. Così come la musica. Due linguaggi che, quando si compenetrano, sono capaci di creare qualcosa di magico. “Nel nostro territorio vi sono un amore e una tradizione consolidati nei confronti di cinema e musica, ecco perché l’Università Natalia Ginzburg ha deciso, anche grazie alla preziosa collaborazione di Liliana Forti, di dar vita al corso Musica e Cinema: colonne sonore dal film muto al musical. Tre lezioni aperte a tutti - racconta Lorena Luppi, referente del progetto Musica e Cinema del sodalizio - dedicate a immagini e note”. Una sorta di viaggio attraverso il tempo e la storia del cinema. Una passeggiata tra diversi generi, “per indagare il rapporto esistente tra immagine e musica”, spiega Liliana Forti, direttrice dell’Istituto Vecchi - Tonelli dal 1991 al 2006. “Vi sono registi che hanno saputo piegare brani già scritti alle loro pellicole con una forza, una perfezione e un’efficacia a dir poco straordinarie. Basti pensare a un grande maestro come Kubrick e ai suoi capolavori: da 2001:
Liliana Forti e Lorena Luppi
Odissea nello spazio a Shining, ad Arancia Meccanica. Spesso, infatti, è la potenza travolgente della musica a essere ricordata, anziché i dettagli della trama”. Chi di noi non ricorda la drammaticità psicotica delle note di Wagner de La Cavalcata delle Valchirie nel celebre Apocalipse now di Coppola? O, ancora, la liberazione degli ebrei
salvati da Oskar Schindler in Schindler’s List che camminano verso la speranza e il futuro non sarebbe tanto coinvolgente senza le commoventi note di Yerushalayim Shel Zahav di Naomi Shemer e la colonna sonora di John Williams. Ci sono scene che sono entrate nell’immaginario collettivo e nel nostro cuore, scrivendo la storia del cinema, proprio grazie
alla forza dirompente della musica. “Il mio percorso - prosegue Liliana Forti - partirà dal cinema muto di Charlie Chaplin e Buster Keaton per approdare a giorno d’oggi, passando attraverso il musical hollywoodiano e i maggiori successi del cinema italiano. Naturalmente rievocheremo il maestro Carlo Rustichelli, illustre carpigiano che compose
centinaia “Il mio percorso- penseranno di colonne partirà dal cinema poi il 19 sonore dal maggio, nella muto di Charlie prestigio1945 al Chaplin e Buster sa cornice 2009; senza Keaton per appro- del Teatro dimenticare la meraviglia dare a giorno d’og- Comunale, di alcuni tra i gi, passando at- l’Orchestra sodalizi meScuotraverso il musical della glio riusciti la media hollywoodiano e i Alberto del nostro maggiori successi Pio, il coro cinema: da Nino Rota del cinema italia- dell’Istituto e Federino. Naturalmente Vecchi - Toco Fellini guidato rievocheremo il nelli a Ennio dalla direttrimaestro Carlo Ru- ce Orestina Morricone stichelli, illustre Gibertoni e e Sergio Leone a Nicarpigiano che il Coro Mani cola Piovani compose centinaia Bianche e Roberto Scuola di colonne sonore della Benigni”. della divina dal 1945 al 2009; ProvvidenLa prima senza dimentica- za di Santa lezione gratuita si terrà re la meraviglia di Croce: “il sabato 27 alcuni tra i sodalizi presidente febbraio alle Comimeglio riusciti del del 15,30 (ne tato Festa nostro cinema: da del Patrono, seguiranno altre due, il 5 Rota e Fellini a Mor- Adamo Neri, e il 12 marricone e Leone a ci ha offerto zo) presso Piovani e Benigni”. la possibilità la Casa del di aprire il Volontariato di viale Peruz- cartellone di eventi legati ai zi, 22 (chi volesse maggiori festeggiamenti del patrono info può chiamare il numero cittadino con un concerto 059.652320). in Teatro. Grati e orgogliosi A interpretare le emoziodi tale opportunità non ci nanti atmosfere evocate abbiamo pensato due volte”, durante le lezioni, dando sorride Lorena Luppi. corpo e forma alle note, ci Jessica Bianchi
Nella bellissima postazione di Radio Bruno, all’interno dell’Hotel Royal di Sanremo, i protagonisti del festival si sentivano a casa
Gaetano Curreri
Sanremo 2016: istantanee di un successo
Si è conclusa l’edizione numero 66 del Festival di Sanremo. Vincitori assoluti gli Stadio che, con Un giorno mi dirai, scritta da Saverio Grandi, Luca Chiaravalli e dallo stesso Gaetano Currieri, hanno messo tutti d’accordo, vincendo non soltanto
l’ambito premio ma anche quello della Sala Stampa Lucio Dalla (premio radio e tv) e la miglior musica (Premio Bigazzi). Altro riconoscimento, potremmo definirlo anche alla carriera, lo hanno ricevuto nella serata di giovedì dedicata alle cover, quando sul palco
Giovanni Caccamo e Deborah Chiurato Stadio
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dell’Ariston hanno reso omaggio al grande Lucio Dalla con La Sera dei Miracoli. Seconda classificata Francesca Michielin, al suo primo Sanremo con Nessun grado di separazione e terzi il duo di amici siciliani Deborah Iurato e Giovanni Caccamo con Via
da qui. Vincitrice del premio Mia Martini, Patty Pravo che ha festeggiato i suoi primi 50 anni di carriera con Cieli Immensi. Ma l’indiscusso campione del Festival è stato Carlo Conti: ha riportato ascolti che non si calcolavano da ben undici anni. Nella bellissima
“Mi ha colto di sorpresa e mi ha addolorato la notizia della chiusura della redazione modenese di Antenna 1, storica emittente televisiva della nostra Regione. Ma ancor più per la scomparsa dai teleschermi del logo che riporta alla mente la nascita e la lunga vita di Antenna 1”. A parlare è Rossano Bellelli, giornalista, uomo politico (ex consigliere regionale e dirigente nazionale della Dc), nonché uno dei fondatori dell’emittente televisiva Antenna 1, nel 1979, nella sede del Palazzo del Corso. Come andò? “Fui uno dei primi in Italia a occuparmi di emittenza privata: nel 1974 fondai Qui Telemodena insieme a soci come Renato Crotti, l’imprenditore Marazzi, l’editore Artioli e altri. Venne chiusa per una brutta sentenza della Corte Costituzionale. Nel 1979 altri industriali del settore dell’abbigliamento, dettero vita a Carpi Centro Tv e, dopo qualche mese, mi chiesero di acquistarla. Nacque allora vita a un’impresa formata da quattro soci: Uberto Mori di Modena, un rappresentante delle Ceramiche Ragno, don Giorgio Mussini di Sassuolo ed io. La sede fu portata a Modena e per un anno venne gestita da Mori negli studi di via Sallustio”. Poi cosa successe?
L ’angolo di Cesare Pradella Il tramonto della prima emittente in Regione Rossano Bellelli
“Dopo poco tempo Mori mi chiese di prendere in gestione diretta Antenna 1 e così ne divenni il direttore. Fu un periodo molto intenso, ricco di soddisfazioni e ascolti: presto divenne la prima emittente in Emilia Romagna con ascolti importanti che fecero
incrementare il gettito pubblicitario. Entrammo anche nel circuito Euro Tv che forniva telefilm di grande successo come Love Boat e trasmetteva le partite di calcio di Milan e Inter e della Panini. Le notizie locali dei Tg erano molto seguite e l’emittente non aveva con-
sta, mentre gialla era la sua borsa stracolma di trucchi e oggetti fondamentali per ogni donna. Il divano e gli Zero Assoluto Thomas e Matteo, ovvero gli Zero Assoluto, erano nostri ospiti abituali. Solo dopo alcuni giorni abbiamo capito che, a parte la grande amicizia che li lega a Radio Bruno, erano proprio affezionati al nostro divano: volevano portarcelo via. Forse nel loro prossimo tour utilizzeranno un divano o delle poltrone sul palco… se dovessero realizzare l’idea, saremo felici di aver dato loro lo spunto.
Il baciamano di Morgan Arrivano i Bluvertigo al completo e Morgan con l’ukulele inizia a suonare Notorius dei Duran Duran. Il pubblico inizia a ballare e loro a cantare. Terminiamo l’intervista durante la quale hanno brindato al loro Sanremo e alla nostra salute e Morgan (Marco Castoldi) per due volte mi ringrazia facendo un doppio baciamano. Un uomo d’altri tempi. Radio Bruno porta bene Con questa frase tornava a trovarci Patty Pravo. E non a caso. Una volta ha ricevuto una splendida standing ovation e la seconda il Premio della critica Mia Martini. Splendida ed elegante è stata una delle icone del festival. Elio e Faso in motorino “Permesso, siamo qui per l’intervista”. Così si sono presentati Elio e Faso per una delle interviste più divertenti di tutto il Festival (potete vederla integralmente sul sito www.radiobruno. it). Hanno appoggiato il casco e si sono accomodati sul nostro divano. Personaggi divertenti, ironici e con la battuta sempre pronta che una volta terminata l’intervista, non volevano più andar via. Georgia Passuello
Georgia e Francesca Michielin
postazione di Radio Bruno all’interno dell’Hotel Royal di Sanremo, abbiamo vissuto tanti momenti intensi. Istanti splendidi soprattutto perché i protagonisti di questa edizione, da noi, si sentivano a casa. La borsa di Noemi La rossa Noemi (il gossip parla di una sua presunta maternità) ogni volta che era nostra ospite, infondeva un’energia incredibile a tutti noi. Solare, simpatica, era sempre sorridente e disponibile alle nostre interviste. Nella Borsa di una donna è il titolo della canzone contenuta nel suo nuovo album, Cuore d’arti-
direttamente Antenna 1 e quella decisione portò poi a una serie di cessioni dell’emittente, prima a un gruppo fiorentino, poi all’imprenditore bolognese Gazzoni Frascara e alla Curia bolognese. Da questi, negli ultimi anni, è passata al Gruppo Spallanzani di Reggio Emilia”. Che ora, come noto, ha dedeva più di “Non conosco i ciso di chiudere cinquemila redazione motivi che hanno la copie e vi modenese manscrivevano, portato alla chiu- tenendo solo la sura anche se sede di Bologna, tra gli altri, i giornalisti immagino siano utilizzando il modenesi dovuti ai costi di logo E’ Tv”. Norberto I motivi di quegestione. D’altra Valentini, sta decisione? parte l’equilibrio “Non li conosco Candido dei conti oggi, appieno anche Bonvicini, Nazario con la crisi eco- se immagino Boschini, nomica, lo si può siano dovuti ai un giovane ottenere soltanto costi di gestioLeo TurriD’altra parte con una raccolta ne. ni, Ferrucl’equilibrio dei cio Verone- pubblicitaria beN conti oggi, con si, Giorgio organizzata e con la crisi econoGiusti, uno sponsor che mica, lo si può Terenzio assicuri la coper- ottenere soltanto Ascari e una raccolta tura mancante. con Franco Fopubblicitaria E’necessario ben organizzata cherini”. comunque che le e con uno sponQuali furono gli Tv sul territorio sor che assicuri sviluppi siano più d’una la copertura successivi E’ affinché vi sia una mancante. della telenecessario libera circolazio- comunque che visione? ne delle notizie le Tv sul terri“Agli inizi degli e libertà di infor- torio siano più Anni ’90 mazione”. d’una, affinché la famiglia vi sia una libera Mori, cui avevo ceduto le circolazione delle notizie e mie quote, volle gestire libertà di informazione”.
correnti. Da Reggio Emilia ci venne chiesto di realizzare una redazione locale avendo come sponsor il cardinal Ruini e imprenditori reggiani. Sull’onda di quel successo, fondammo anche un mensile, chiamandolo A1, con direttore Alberto Bernaroli: ven-
Domenica 21 febbraio, alle 16,30, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria
Religioni: un linguaggio di fratellanza Il 28 ottobre 1965 viene pubblicata, sul finire del Concilio Vaticano II, la dichiarazione Nostra Aetate (Nel nostro tempo) sulle relazioni della chiesa con le religioni non cristiane. Il documento rivoluzionò innanzitutto le relazioni della chiesa cattolica con gli ebrei e tutte le altre grandi religioni del mondo. La dichiarazione composta da cinque paragrafi rivalutava il valore intrinseco delle altri fede non cristiane, sottolineando l’importanza di praticare “il dialogo e la collaborazione con i seguaci di altre confessioni”. Nostra Aetate ha conferito nuova dignità a Induismo, Buddismo e Islam, facendo riferimento a “un raggio di Brunetto Salvarani
quella Verità che illumina tutti gli uomini” che si trova in queste religioni. Le religioni, viste e purtroppo vissute come strumento di divisione e conflitti, oggi a mezzo secolo da Nostra Aetate, possono invece diventare linguaggio di speranza. Profeticamente Nostra Aetate ci insegna che la fede come la democrazia, nel caso della libertà religiosa, non si esporta con la violenza e con l’imposizione, ma a riconoscere la molteplicità del darsi di Dio all’uomo in ogni cultura e in ogni angolo del mondo. Il cuore della dichiarazione che è all’origine della decisione di rivedere le relazioni inter-religiose della chiesa è il paragrafo 4° che
tratta delle relazioni con gli Ebrei e nasce dall’incontro di tre grandi protagonisti del Concilio Vaticano II: Giovanni XXII, Jules Isaac e il cardinale Agostino Bea, e dalla volontà di riscattare il dramma della Shoà. “Un vero dialogo fraterno ha potuto svilupparsi a partire dal Concilio Vaticano II, dopo la promulgazione di Nostra Aetate. Questo documento rappresenta infatti il sì definitivo alle radici ebraiche del cristianesimo e il no irrevocabile all’antisemitismo…. I cristiani, tutti, hanno radici ebraiche” (Papa Francesco, 30 giugno 2015). A 50 anni da Nostra Aetate , domenica 21 febbraio, alle 16,30, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria, si terrà l’iniziativa dal tema: Le religioni: un linguaggio di fratellanza. Ne discuteranno il professor Gianpaolo Anderlini, docente di lettere del Liceo Formiggini, il professor Gianni Cova, docente di Esegesi Biblica alla Facoltà teologica dell’Emilia Romagna e il professor Brunetto Salvarani, docente carpigiano di Teologia della Missioni e del Dialogo alla Fter, di cui verrà presentato l’ultimo libro De judaeis. Giuliano Raimondi
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Francesco Zanarelli, trentacinque anni, divide la sua vita tra musica e piscina: istruttore di nuoto “scontrosamente pignolo” per sua stessa definizione, milita anche in qualità di batterista in ben quattro gruppi musicali, oltre a essere un instancabile collezionista di vinili e cd, nonché appassionato di politica. La folgorazione sulla via della musica è arrivata, come spesso accade, per caso, dall’ascolto del riff di chitarra di The Look dei Roxette, durante l’edizione di Festivalbar del 1989. “Mi esaltò tantissimo – racconta – al punto che mi feci acquistare le musicassette del Festival per poterla ascoltarla in continuazione, accendendo lo stereo e trasformandomi in un campione di Air Guitar, quella pittoresca disciplina nata negli Anni ‘80, in cui i capelloni metallari si esibiscono suonando una chitarra inesistente. Desideravo insomma diventare il protagonista di quella canzone”. Se l’idea di dedicarsi alla musica nacque in quel periodo, Francesco non aveva all’attivo né la capacità di cantare né quella di suonare. Poco dopo, altri due episodi contribuirono a rafforzare la sua determinazione: “la scoperta di un album come Killers degli Iron Maiden e Innuendo dei Queen furono decisivi. Nella più totale ignoranza
Il carpigiano 35enne Francesco Zanarelli è un istruttore di nuoto “scontrosamente pignolo” per sua stessa definizione e milita in qualità di batterista in quattro gruppi musicali
Una vita tra musica e piscina Francesco Zanarelli
musicale avevo deciso di cantare, ma mi vergognavo”. Ogni tanto con gli amici Francesco si ritrovava a far baccano, cantando e picchiando su dei secchi: “tamburellare mi veniva naturale, ma non pensavo a un futuro da percussionista. Lo facevo così, per istinto. Galeotto fu un paio di bacchette, regalatomi da un compagno di classe, e l’illuminazione arrivò. Creai un drumset con vecchi secchi di vernice, coperchi di pentole per piatti e un pedale per la grancassa costruito dal padre di un caro amico. L’avventura è iniziata così”. E da allora non si è mai fermata: “dopo aver fatto confusione in
garage per circa un anno, ho iniziato a studiare batteria presso il Corpo bandistico di Carpi, per poi passare sotto la guida di Cesare Barbi, ex Ladri di Biciclette, e continuare ancor oggi con Marco Volpe. Alcuni aspetti li approfondisco da solo su dvd didattici, ma la guida di un maestro esperto è fondamentale per evitare il rischio di acquisire impostazioni errate e sprecare tempo su materiale didattico inutile allo scopo che ci si prefigge. Come nel nuoto, così nella batteria, se si vuole ottenere il risultato migliore alcuni passaggi sono obbligati”. Dopo anni passati a suonare canzoni inedite e cover rock, le circostanze hanno fatto
approdare Francesco al metal, per poi portarlo, spinto da una naturale curiosità, ad approfondire il jazz. “Attualmente milito in quattro band. Ho l’onore di suonare negli Sleeping Romance, gruppo metal sinfonico, nei 5150, cover band dei Van Halen con Giacomo Voli alla voce, nel progetto jazz Midnight Quartet e nel progetto fusion Fusion Society”. Per quel che riguarda gli Sleeping Romance, ad autunno 2016 è prevista l’uscita di un nuovo album per l’etichetta austriaca Napalm Records. Tra un concerto e l’altro, però, Francesco dedica tempo e passione anche all’altro amore della sua
vita, la piscina. “Mi sono avvicinato al nuoto grazie a mia madre, che non voleva avessi paura. Mi piace la sensazione dell’acqua che ti sostiene e scorre sulla pelle mentre il tuo corpo scivola. L’acqua poi è una preziosa confidente: ascolta e risponde sempre coerentemente a ciò che il nostro corpo le offre”. Oltre a una precoce familiarità con questo elemento e alla carriera agonistica, Francesco inizia a lavorare come bagnino nella vecchia piscina Campedelli. “Mi chiesero se ero interessato a fare l’istruttore e accettai. Il percorso formativo prevede due brevetti di base più due da allenatore. Mi sono fermato al primo livello da allenatore perché per ora non ho intenzione di occuparmi di una squadra agonistica: trovo molto più divertente seguire i bambini e i giovani agonisti. E’ incredibile veder nascere l’espressione di soddisfazione sul volto di un principiante quando scopre che in acqua si galleggia e quando le persone si rendono conto che nuotare non è solo fatica ma, anzi, può essere più semplice di quel che si pensa”. Francesco non si
annoia di certo, ma non chiedetegli di scegliere tra queste due passioni: “in tutta sincerità sono totalmente immerso in entrambe. Anche se ora nuoto poco e mi diverto a far nuotare, l’attività agonistica mi manca molto. La batteria la suono con assiduità, dato che il maestro e i miei compagni di musica mi rimproverano se non studio e non sono prestante”. Rispetto al nuovo impianto natatorio è entusiasta, seppur con qualche riserva: “la piscina è bella, anche se, dopo 25 anni di attesa, mi aspettavo uno sforzo in più. La grande sconfitta, parlando da tecnico ed ex agonista, è il fatto che non ci sia stata la volontà di coprire la vasca olimpionica esterna”. Per il prossimo futuro molti progetti lo attendono: “sto aspettando con ansia l’uscita del nuovo album per scoprire la risposta dei fan. Entro l’autunno è in programma anche la registrazione di un disco jazz e altri appuntamenti ci attendono all’estero. In piscina continuerò invece a fare del mio meglio con gli allievi, per insegnare loro a coniugare impegno, passione e divertimento”. Marcello Marchesini
info@zannonicarpi.it
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Al mè dialètt...
a cura di
Massimo Loschi
Può ascoltarci un bambino, se rimaniamo sordi a ciò che ci circonda? Il mondo è grande, ma il bene e l’amore sono invincibili.
Al sèm dla pêš
Il seme della pace
Pròfùm ed têra, lôt apêina avêrt. Pròfùm d’amór, al piêšér d’na fadiga, al ridr’e al piant ed putêin nèe cun amôr, un pùgn ed scmêinsa e la têra bôuna la dà i sò frut. Mô scólta, là, luntan, guêra, viôlêinsa, la têra bôuna la spêta, i lôt gnanch avêrt… in già sècch, al pôst di frut a gh’è sól ‘na quêlch crèpà. Mô tè, putêin, ti la nôstra spêransa, scólta bêin, anche sê lughèe a gh’è ancòr chi sèmna dla pêš. Ch’s’impôrta al fadighi, anche amarèsì e dulór, per al bêin di fióo i sèmnèn amór. In cla têra vêrgin dla tò bêl’êtèe da sèmpèr al bêin i vólèn sèmnêr; dagh rêta putêin, côltivla cla pianta ch’la vègnà sù bêla per dêr i sò frut dôp, pôrta i êšêimpi, guêrda luntan al mònd lé grand, mò cla schmêinsa la riva dê dlà di cunfin.
Profumo di terra, zolle appena aperte. Profumo di amore, al piacere di una fatica, il riso e il pianto di bambini nati con amore, un pugno di sementi e la terra buona dà i suoi frutti. Ma, ascolta, la, lontano guerra, violenza, la terra buona attende le zolle non aperte… sono asciutte, in luogo di frutti vi sono delle fenditure. Ma tu, bambino, che sei la speranza, ascolta bene, anche se non lo vedi vi è ancora chi semina pace. Che importano le fatiche anche amarezze e dolori, per il bene dei figli seminano amore. In quella terra vergine della tua bella età da sempre il bene vogliono seminare; dagli retta bambino, coltiva quella pianta che cresca bella per dare i suoi frutti poi, porta gli esempi, guarda lontano il mondo è grande, ma quel seme… arriva oltre i confini.
Domenica 6 marzo il Comitatissimo della Balorda presenterà il tema della Balorda 2016. L’appuntamento è alla Polisportiva di San Marino di Carpi: a partire dalle 9 si raccoglieranno le iscrizioni, poi si procederà con un rilassante giretto in bicicletta aperto a tutti, con tanto di sorpresa; alle 12,30 appuntamento col pranzo a numero chiuso per i prenotati; dalle 15, festa grande con DJ set e concerto degli Skambisti e, alle 16,30, finalmente il presidentissimo Daniele Verrini annuncerà il tema della biciclettata più pazza che c’è! Il 29 maggio, infatti, a San Marino, si terrà la ventunesi-
Clarissa risponde
a cura di
Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
Il degrado è dietro l’angolo: lavoriamo tutti per prevenirlo Cara Clarissa, non vedo l’ora che torni la bella stagione con qualche iniziativa per rivedere un po’ di gente di sera in questa desolata Piazza Martiri invernale; per lavoro attraverso la piazza spesso anche nel tardo pomeriggio e noto negozi chiusi, cartelli Affittasi, cartelli Vendesi, mentre le catene estere si appropriano di spazi commerciali con abbigliamento dozzinale realizzato in qualche Paese poverissimo da vendere a basso prezzo; una beffa in una città che era capitale del tessile e oggi fatica ad avere un’identità. Ci sono i cinesi che soppiantano i laboratori, aperti giorno e notte, qualche controllo, mai abbastanza. Ne parlo malinconica, consapevole che di questo passo rischiamo di diventare una piccola realtà periferica di poco valore invece della meravigliosa Città dei Pio, con una vocazione turistica mai
adeguatamente valorizzata. Il degrado è dietro l’angolo: lavoriamo tutti per prevenirlo prima che sia troppo tardi. Flavia Cara Flavia, in effetti oggi i piccoli negozi a gestione famigliare che resistono nel tempo sono in via d’estinzione come i panda: troppo alti i costi fissi, sempre più bassi i ricavi. Non basta nemmeno il piccolo incentivo comunale per le nuove attività per convincere i dubbiosi: il solo costo medio di affitto per aprire una attività è ormai anacronistico, tarato su tempi in cui le vendite andavano meglio e mai ridimensionato. I franchising dominano nei centri storici di quasi tutte le città rendendole simili e senza personalità. In piazzetta le cose sono già migliorate molto, a breve ci saranno novità al mercato coperto che, secondo indiscrezioni, potrebbe rinnovarsi completamente prevedendo maggiori
servizi alla clientela e punti di ristoro con prodotti freschissimi. Personalmente, per incentivare il turismo credo sarebbero utili pacchetti da proporre alle agenzie con tour enogastronomici ben strutturati da abbinare a brevi visite guidate per il centro storico, al Museo del Deportato o Palazzo Pio, alla Sagra o all’acetaia, percorsi naturalistici alla Francesa. Ogni volta che ho portato amici di altre regioni a Carpi sono rimasti colpiti dalla bellezza della città, dai portici accoglienti, dal calore nei locali. A volte ce ne dimentichiamo per primi.
Domenica 6 marzo il Comitatissimo della Balorda presenterà il tema della Balorda 2016
La biciclettata più pazza che c’è!
Domenica 21 e lunedì 22 febbraio, alle 20,30, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film Rams - Storia di due fratelli e otto pecore, del regista Grimur Hakonarson
Un’Islanda sconosciuta I fratelli Gummi e Kiddi vivono in una valle isolata dell’Islanda. Sono due ottimi pastori e allevatori di pecore, ma non si parlano da circa quattro decenni. Quando un’infezione letale minaccia il gregge di Kiddi, l’intera valle si sente in pericolo e le autorità prendono una drastica decisione: abbattere tutti gli animali per contenere l’epidemia, ma Gummi e Kiddi non sono disposti ad arrendersi. Un finale mélo fraternamente suggestivo, ma il pregio del film sta davvero nel suo certain regard su terre di ghiaccio e di fuoco desolate, un’Islanda nascosta ai depliant. Uomini, pecore e montoni ex aequo in espressività e un apologo pieno di temi immensi. In primis sul rapporto fra uomini e animali, sull’amore che può nascere e sulla violenza spesso gratuita che può dividere. A un secondo livello è una riflessione sulla sostenibilità, sul rapporto con la natura, sul cibo e sulle forme di consumo alle quali l’umanità si è abituata. In più è una fiaba sulla solitudine del maschio adulto, su due uomini senza donne che si sono voluti bene, si odiano e torneranno forse a capirsi. Tutto questo in 90 minuti con molti belati e pochissimi dialoghi. Una visione insolita, da non perdere.
ma edizione della Balorda, la gara al contrario in cui invece di super bici iper leggere e tecnologiche vengono sfoderate bici d’annata o trasformate; invece di tutine iper attillate e caschetti super aerodinamici si usano travestimenti carnevaleschi. Il Comitatissimo, come ormai da tradizione, presenterà il tema a cui i partecipanti si dovranno ispirare nella preparazione dei mezzi e dei costumi che caratterizzano la pittoresca “gara non competitiva”.
I libri da non perdere L’invenzione della madre Di Marco Peano Questa è una storia d’amore. Si tratta dell’amore più antico e più forte, forse il più puro che esista in natura: quello che unisce una madre e un figlio. Lei è malata, ha poco tempo, e lui, Mattia - sapendo che non potrà salvarla, eppure ostinandosi contro tutto e tutti - dà il via a un’avventura privatissima e universale: non sprecare nemmeno un istante. Ma in una situazione simile non è facile superare gli ostacoli della quotidianità. La provincia in cui Mattia abita, il lavoro in videoteca che manda avanti senza troppa convinzione, il rapporto con la fidanzata e con il padre:
ogni aspetto della sua vita per nulla eccezionale è ridisegnato dal tempo immobile della malattia. Un rifugio sicuro sembrano essere i ricordi: provare a riavvolgere come in un film la memoria di ciò che è stato diventa un esercizio che gli permette di sopportare il presente. Ma è davvero possibile sfuggire a se stessi? In questo viaggio dove tutto è scandalosamente fuori posto, è sempre il rapporto con la madre a far immergere Mattia nella dimensione più segreta e preziosa in cui sente di essere mai stato. Raccontando di questo ‘everyman’, Marco Peano ridà senso all’aspetto più inaccettabile
dell’esperienza umana: imparare a dire addio a ciò che amiamo.
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“Essere potenti è come essere una donna. Se hai bisogno di dimostrarlo vuol dire che non lo sei”.
Margaret Thatcher
Venerdì 19 febbraio, alle 21, al Teatro Comunale di Carpi arriva l’energia dei Kataklò
Un puzzle di passione e creatività La creatività e l’energia produttiva di Giulia Staccioli alimentano la produzione di questa compagnia indipendente che da anni si esibisce con successo in Italia e all’estero. Lo stile di Kataklò si basa sin dagli esordi sull’alta preparazione atletica e sulla notevole tecnica di danza di tutti gli interpreti, chiamati a mettere in campo versatilità e determinazione per sostenere l’impegnativo training fisico. L’organico è internazionalmente riconosciuto per l’alto valore artistico e per la sorprendente spettacolarità delle sue produzioni, sovente portavoce della cultura italiana nel mondo grazie all’assidua collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e il Ministero degli Esteri per eventi, festival e manifestazioni fuori dai confini nazionali. Puzzle è una composizione corale realizzata attraverso l’accostamento di coreografie storiche e opere prime ideate dagli stessi danzatori. Perché vederlo? Il nuovo show della compagnia di physical theatre più amata della scena italiana, è un invito a lasciarsi contagiare dalla passione e dalla creatività.
Fino al 3 marzo, alla Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia, va in scena Provocators
Capolavori dell’astrazione italiana Dopo il successo riscosso ad Arte Fiera, la Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia (viale dei Mille, 44/B) presenta, fino al 3 marzo, Provocators. Capolavori dell’astrazione italiana, con opere di Salvatore Scarpitta, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giuseppe Amadio, Umberto Mariani e Getulio Alviani. L’esposizione, che prende il nome da un capolavoro di Achille Perilli (Provocators, 1957), propone un’interessante incursione nel panorama dell’astrazione italiana, dallo storicizzato ai giorni nostri, attraverso alcuni nomi-chiave. Una mostra essenziale con opere selezionate di autori che hanno fatto la storia dell’arte contemporanea italiana. Accanto a questi, anche i lavori di alcuni artisti che si stanno imponendo all’attenzione del grande pubblico e che la Galleria de’ Bonis ha già tratta-
to, come Giuseppe Amadio e Umberto Mariani. Storia e contemporaneità si affiancano in un discorso per immagini. Salvatore Scarpitta, genio dell’astrazione italiana, scoperto nientemeno che da Leo Castelli,
appuntamenti
Teatro CARPI
19 febbraio - ore 21 Stagione Danza Kataklò Puzzle Una creazione di Kataklò Athletic Dance Theatre Ideazione e direzione artistica di Giulia Staccioli Teatro Comunale 20 febbraio - ore 15.15 Baby Dance project vol. 4 Rassegna di danza Classica, Moderna, Contemporanea, Video Dance, Hip Hop Teatro Comunale
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che sarà a lungo il suo gallerista di riferimento e che gli organizzerà una decina di personali, è presente in mostra con un’opera pittorica del 1949 sui toni del grigio e del nero. Piero Dorazio che, fin dal 1945, ha contribuito all’affermazione
21 febbraio - ore 17 Concerti Aperitivo Boris Petrushansky Teatro Comunale
Miss Goffetown Mostra a cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme
24 febbraio - ore 21 Marco Morgan Castoldi presenta Il libro di Morgan dal vivo Io – L’amore – La Musica – Gli Stronzi – Dio Teatro Comunale
Fino al 29 febbraio Oggi la bellezza di ieri Di Lucia Montagna Intervento della dottoressa Vanda Menon, geriatra, sul tema: Umani tramonti in giro per il mondo, come muta l’idea della vecchiaia da un meridiano all’altro Sala d’attesa Poliambulatorio Villa Richeldi
Mostre CARPI
Fino al 20 febbraio Snapshots Esposizione delle opere di Dario Molinaro e
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Fino al 29 febbraio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Biagio Panzani
dell’astrattismo in Italia benché in una prima fase avesse aderito al realismo socialista e fosse uno dei frequentatori dello studio di Guttuso. Nel 1947 è fra i firmatari del manifesto del gruppo Forma 1. In mostra, una tecnica mista su carta intelata del 1957. Achille Perilli, un altro dei membri fondatori del gruppo Forma 1. L’artista è presente in mostra con un’interessante opera di grande formato del 1957, che presta il nome alla mostra stessa e fa parte della serie Fumetti nella quale le rigorose geometrie che lo caratterizzano si stemperano in forme morbide e colori più tenui. Antonio Sanfilippo, uno degli artisti più importanti dell’arte italiana ed europea del secondo dopoguerra, partecipa alla Biennale del 48 e a quelle del 1954 e del 1964. Anch’egli aderisce al formalismo e firma il manifesto del gruppo Forma 1. In mostra,
(Biaz) O&A Centro Affari Fino al 12 marzo Cosa resta. Racconto poetico per immagini Mostra fotografica di Alberto Allamprese Sala espositiva Biblioteca multimediale Arturo Loria Fino al 20 marzo Il Ritorno Campo di Fossoli Fino al 10 aprile Il dado è tratto - La storia, le sfide, le curiosità dei giochi da tavolo in Italia Sala Cervi di Palazzo dei Pio
una delle prime opere del gruppo: un pezzo del 1948. La Galleria de’ Bonis, che identifica le proprie scelte artistiche nella figurazione italiana, non è nuova ad aperture ad altri ambiti di ricerca. Accanto ai mostri sacri dell’astrazione italiana – Scarpitta, Dorazio, Perilli, Sanfilippo – sono stati accostati tre artisti contemporanei sulla cresta dell’onda: Giuseppe Amadio, Umberto Mariani e, a sorpresa, Getulio Alviani, presente con due piccoli “gioielli” che brillano fra tutti come scelta inconsueta. I tre rappresentano la nuova frontiera dell’astrazione e sviluppano il discorso pittorico dei loro predecessori attraverso le estroflessioni (Amadio) e i nuovi materiali come il piombo (Mariani) e l’alluminio (Alviani). La mostra, sarà visitabile fino al 3 marzo, da martedì a sabato con orario 10-13 e 16-19, giovedì ore 10-13.
Eventi CARPI
19 febbraio - ore 20,30 Raccontami la mia storia... come ricomporre e dare senso alla storia dei nostri bambini Dottoressa Anna Maria Giarola, assistente Sociale Responsabile Area Formazione e Sostegno di Nadia Sede Nadia 19 febbraio - ore 22.30 Lanterns on the lake + Mesico Mattatoio 20 febbraio - ore 21 La Musica Sacra nella Terra - 2016 nona edizione
E’ un calendario che si arricchisce continuamente quello del BPER Forum Monzani di Modena e che accompagnerà il suo pubblico fino al 13 marzo: Forum Eventi, la rassegna organizzata da BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena, propone quattro nuovi appuntamenti, tutti gratuiti. Domenica 21 febbraio alle 17.30 sale sul palco la scrittrice Chiara Gamberale con il suo ultimo romanzo Adesso (Feltrinelli). Esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sarà più come prima: quel momento è adesso. Arriva quando ci innamoriamo, come si innamorano Lidia e Pietro. Sempre in cerca di emozioni forti lei, introverso e prigioniero del suo passato lui: si incontrano. Chiara Gamberale stavolta raccoglie la scommessa più alta: raccontare l’innamoramento dall’interno. Cercare parole per l’attrazione, per il sesso, per la battaglia continua fra le nostre ferite e le nostre speranze, fino a interrogarsi sul mistero a cui tutto questo ci chiama. Grazie a una voce a tratti sognante e a tratti chirurgica, ci troviamo a tu per tu
Chiara Gamberale, John Peter Sloan, Enzo Bianchi e Giovanni Floris: sono gli autori che fino al 13 marzo presentano le loro novità editoriali al BPER Forum Monzani di Modena
Forum Eventi, avanti tutta Chiara Gamberale
con gli slanci, le resistenze, gli errori di Lidia e Pietro e con i nostri, per poi calarci in quel punto “sotto le costole, all’altezza della pancia” dove è possibile accada quello a cui tutti aspiriamo ma che tutti spaventa: cambiare.
Alle Celebrazioni di Bologna, sabato 20 febbraio, alle 21, arriva lo spettacolo di Sabina Guzzanti
Un mondo fantastico…
Misericordie Associazione Regina Nevis Pueri Cantores Juvenilia e Regina Nevis Orchestra da camera Improvise Ensemble Direttore: Tiziana Santini Aula liturgica Chiesa di Quartirolo 21 febbraio - ore 15.30 Cinema che passione! L’ape Maia - Il film 4-8 anni Circolo Guerzoni 21 febbraio - ore 16.30 Le Religioni - Un linguaggio di Fratellanza A 50 anni della dichiarazione conciliare Nostra Aetate
Ne parliamo con: Gianpaolo Anderlini, docente di lettere del liceo A.F. Formiggini Un ponte costruito cinquant’anni fa Gianni Cova, docente di Esegesi Biblica alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna La chiesa e il popolo Ebraico Brunetto Salvarani, docente di teologia della Missione e del Dialogo alla F.T. E.R. Sarà presentato il libro De judaeis - Piccola Teologia Cristiana di Israele Biblioteca Loria Percorso di formazione L’enciclica Laudato sì Programma
Mentre attorno ai due protagonisti una giostra di personaggi tragicomici mette in scena l’affanno di chi invece, anzichè fermarsi, continua a rincorrere gli altri per fuggire da se stesso. John Peter Sloan è autore, attore, Sabato 20 febbraio va in scena al Teatro Il Celebrazioni di Bologna, Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro), scritto e interpretato da Sabina Guzzanti e diretto da Giorgio Gallione. Lo spettacolo si svolge in un tempo immaginifico, in un futuro finalmente armonico e civile dove il denaro è tornato a essere un mezzo e non più un fine. Gli spettatori saranno trasportati in un mondo fantastico, dove, affinché non si perda la memoria, ogni anno si tiene un discorso celebrativo sulla fine di un periodo storico triste e feroce che altro non è che il nostro presente: frustrazione, ignoranza e miseria compensate da ore e ore trascorse a litigare su Facebook e a guardare programmi demenziali in cui emergono leader e ideologie che rendono gli uomini e le donne incapaci di reagire alle innumerevoli angherie cui sono sottoposti. Nato da approfondite ricerche sul sistema economico post- capitalista o neoliberista su cui l’autrice lavora già da qualche anno, lo spettacolo affronta questioni complesse e importanti attraverso la comicità e la satira e con l’interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei che metteranno il pubblico nella condizione di divertirsi pur riflettendo.
25 febbraio - ore 20.30 Padre Adriano Sella, missionario del creato e dei nuovi stili di vita, coordinatore della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita 3 marzo - ore 20.30 Professor Davide Rondoni, poeta 10 marzo - ore 20.30 Professor Franco Mosconi, docente di Economia Industriale presso l’Università degli Studi di Parma Seminario vescovile diocesano La Biblioteca dei miei sogni Gruppo di lettura a cura di Alessandra Burzacchini e Anna Prandi
personaggio televisivo e insegnante di inglese, o meglio “il più efficace insegnante di inglese mai apparso nel nostro paese” secondo il Corriere della Sera. Sabato 27 febbraio, alle 17, porta a Forum Eventi il suo spettacolo English da zero kids, tratto dall’omonimo bestseller. “Non dobbiamo sottovalutare i bambini: sono in grado di imparare l’inglese molto più velocemente di quanto pensiamo, se glielo insegniamo come un gioco divertente”. Con questo metodo rivoluzionario, frutto di anni di ricerche e già sperimentato con successo, Sloan rivoluziona il modo di insegnare l’inglese ai più piccoli. Un divertente spettacolo, che coinvolgerà anche i bambini presenti all’evento. Domenica 6 marzo alle 17.30 a Forum Eventi torna padre Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose con il suo ultimo libro Spezzare il pane (Einaudi). Il cibo è il gesto sociale per eccellenza, il gesto della comunità nel suo ritrovarsi, nel fare memoria e fare festa. La tavola è il luogo, a volte silenzioso, a volte rumoroso, di comunicazione, scambio, 24 febbraio - ore 21 La porta di Magda Szabo (Einaudi, 2014) E’ un rapporto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredàs, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche. La padrona di casa, una s crittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell’alone di mistero che ne circonda l’esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può
comunione. Mangiare è molto più che nutrirsi, così come bere è molto più che dissetarsi, e l’arte del vivere, la sapienza del vivere, può essere simboleggiata dall’arte del mangiare e del bere. Mangiare ritma il tempo, la giornata, la settimana. Di più, mangiare celebra il tempo: la nascita, l’entrata nell’età adulta, l’epifania delle storie d’amore, la morte. Tra le tante rivoluzioni fatte da Gesù, ci dice Enzo Bianchi, c’è anche quella di aver rivoluzionato il modo di concepire il cibo. Anche a tavola Gesù ci ha insegnato a vivere in questo mondo e ci ha raccontato storie e parabole che parlano di cibo e tavola. Allora cucinare per l’ospite, il familiare o l’amico, scegliere per lui gli ingredienti e disporli con cura, diventa un modo, pieno e fecondo, per dirgli: Ti voglio bene. Giovanni Floris domenica 13 marzo alle 17.30 presenta il suo nuovo romanzo La prima regola degli Shardana (Feltrinelli). A Prantixedda Inferru, nel cuore dell’Ogliastra, è un’estate da quarantacinque gradi all’ombra (ma senza l’ombra) quando Raffaele, Giuseppe e Sandro arrivano nel paesino con una missione molto improbabile: far rinascere la locale squadra di calcio e vincere la Coppa Sarda. Problema numero uno: il sindaco corrotto del paese e un milionario senza scrupoli remano contro, e con grande energia. Problema numero due: uno degli amici forse sta giocando contro la sua stessa squadra. Problema numero tre: quale sarà mai la prima regola degli Shardana, gli storici e invincibili guerrieri sardi? In una trama ricca di colpi di scena, Giovanni Floris sorprende tutti con una nuova declinazione della commedia all’italiana: la commedia alla sarda. Sullo sfondo una Sardegna al di là di ogni luogo comune e l’amicizia. Quella che lotta per tenere insieme la vita, in campo e fuori. varcare Biblioteca Loria Ciclo di incontri di approfondimento Bisogni educativi speciali Disturbi specifici dell’Apprendimento 29 febbraio - alle 20.30 Incontro riservato ai genitori Apprendere si può: come, quando, perché 7 e 15 marzo - alle 20.30 Incontro per educatori e insegnanti L’ABC: buone pratiche di lavoro Tutti gli incontri si svolgeranno nell’Oratorio della Parrocchia di San Pietro in Vincoli di Limidi
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CARPI FC 1909
Torino, Atalanta, Bologna, Frosinone, Verona e Sassuolo: sei partite, diciotto punti in palio e, di fatto, l’ultimo treno a disposizione del Carpi per mantenere vive le speranze di centrare una salvezza ora distante sei punti. Complesso è diventato il compito di una compagine che nel girone di ritorno ha totalizzato solo cinque punti nelle prime sei gare giustificabili dalla complessità di un calendario che comprendeva gli incroci con Inter, Fiorentina, Napoli e Roma. Nonostante i pochi punti racimolati e l’aver perso anche il terz’ultimo posto, in favore del Frosinone, la squadra è sembrata viva, pimpante e mai doma penalizzata oltremodo da una categoria arbitrale che non pare aver troppo in simpatia la squadra del patron Stefano Bonacini. Sarà una corsa contro il tempo in vista della gara contro il Torino per tentare di recuperare il centrale difensivo Fabrizio Poli mentre nè il rientrante Johnatan De Guzman né Lorenzo Pasciuti potranno essere a disposizione di mister Castori nonostante il primo abbia cominciato, in settimana, ad allenarsi con
Torino, Atalanta, Bologna, Frosinone, Verona e Sassuolo: sei partite, diciotto punti in palio e, di fatto, l’ultimo treno a disposizione del Carpi per mantenere vive le speranze di centrare una salvezza ora distante sei punti
La “mission impossible” inizia da Torino
la sua nuova squadra. Salvo imprevisti o cambi di rotta dell’ultimo minuto, il Carpi dovrebbe ripresentarsi con il 3-5-2 con Zaccardo, Romagnoli e Suagher davanti all’estremo difensore sloveno Vid Belec, Sabelli e
Letizia esterni di un centrocampo centralmente composto dal rientrante Bianco, Crimi e Lollo, mentre in attacco Lasagna e Mancosu dovrebbero vincere il ballottaggio con Verdi e Mbakogu. All’Olimpico di Torino il
Carpi si troverà a fronteggiare una formazione partita con ben altri obiettivi e rimasta poi impantanata nella zona bassa della classifica incapace di vincere due partite di fila da novembre dove i ragazzi di mister Ventura vinsero, nell’ordi-
ne, in trasferta a Bergamo e in casa contro il Bologna. Nei granata emergenza a centrocampo dove mancherà il lungodegente Afriye Acquah mentre restano in dubbio gli acciaccati Daniele Baselli e lo scandinavo Alex Farneroud. Assenti anche il difensore centrale Cesare Bovo e il portiere uruguayano Salvador Ichazo. Il Torino resta però una delle squadre più qualitativamente dotate del campionato con le illuminanti intuizioni del mediano (ex Modena) Marco Benassi a innescare un reparto avanzato poderoso composto da Ciro Immobile e Andrea Belotti, leader indiscusso della Nazionale Under 21 allenata da Luigi Di Biagio. Bellissima iniziativa infine da parte dei tifosi: per una larga parte di supporter biancorossi questo fondamentale crocevia della stagione inizierà con un “pellegrinaggio” alla Basilica di Superga per rendere omaggio agli indimenticati campioni del Grande Torino prematuramente scomparsi nel tragico incidente aereo il 4 maggio 1949. Enrico Bonzanini
Il mercato di riparazione invernale ha “riportato a casa” alcuni protagonisti delle cavalcate delle stagioni precedenti
Venuti da lontano per il miracolo salvezza
Il mercato di riparazione invernale ha “riportato a casa” alcuni protagonisti delle cavalcate delle stagioni precedenti come Emanuele Suagher, Simone Colombi, Fabrizio Poli e Filippo Porcari che si sono immediatamente ripresi il loro posto sia nello spogliatoio che, in misure diverse, in campo. Ma ad aver sorpreso tutti sono certamente stati Stefano Sabelli, Matteo Mancosu e Marco Crimi. Folgorante l’approccio in maglia biancorossa per l’ex attaccante di Bologna e Trapani capace di entrare immediatamente nel cuore dei tifosi con la rete a San Siro dopo soltanto trecento secondi dal suo ingresso in campo facendo tremare il Milan nei quarti di finale di Coppa Italia. Generoso e costantemente al servizio della squadra, Mancosu ha saputo esaltare sia le caratteristiche di Jerry Mbakogu che
quelle di Kevin Lasagna, apparsi difficilmente spendibili contemporaneamente. Decisivo infine il suo gol contro il Palermo nell’evitare una sconfitta che avrebbe potuto complicare ulteriormente i piani salvezza del Carpi. Benissimo anche il mediano Marco Crimi capace di abbinare corsa incessante ed efficacia in interdizione a piedi educati che, spesso, sono diventati preziosi in fase di rifinitura. Decisivo il suo contributo nell’azione del gol da tre punti nella sfida interna contro l’Udinese. Elemento resosi fondamentale nell’equilibrio della linea mediana carpigiana, l’esperienza biancorossa potrebbe essere un trampolino importante per un giocatore che a Bologna pareva aver dimostrato la propria inadeguatezza per il massimo campionato italiano. Ma a sorprendere più di tutti è stato certa-
mente l’esterno “scuola Roma” Stefano Sabelli capace, nelle due partite da titolare contro Napoli e Roma, di stupire per facilità di corsa e di accompagnare la manovra in fase di possesso palla
raggiungendo rapidamente gli attaccanti in maniera da creare quantomeno parità numerica con i difensori avversari. Alterego naturale di Gaetano Letizia ha saputo conquistare mister Castori
che ora, senza alcuna remora, utilizza un sistema tattico 3-5-2 potendo contare su due tornanti veri, capaci di fare indistintamente entrambe le fasi. Enrico Bonzanini
Via S. Giorgio 35/D - Rio Saliceto (RE) - Tel. 0522.699703 info@tessilgoal.it - www.tessilgoal.it 20
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Basket promozione - Il Reggiolo ferma la Centro Lattonieri battendola 53 a 50
A un passo dalla vittoria Capitombolo Carpine che proprio non riesce a far decollare questa annata. Dopo i primi due quarti dove i padroni di casa si portano avanti di 10 lunghezze, Carpi riesce a riassestare la gara
La Cec esce sconfitta dal match interno contro i Lupi S.Croce dopo quasi due ore e mezza di gioco. Squadre titolari in avvio con coach Molinari che schiera Bertazzoni-Ghelfi, Cordani-Bellei, Miselli-Luppi e Trentin libero. Coach Marco Bracci risponde con Ciulli-Da Prato, Del Campo-Colli, Testagrossa-Di Benedetto e Pochini libero. Il primo break dell’incontro lo mettono a segno i toscani e, con tre attacchi di Colli, si portano sul 6-9. Un attacco di Del Campo conferma il vantaggio 14-19 e l’errore in battuta di Bertazzoni porta gli ospiti a giocarsi cinque palle per chiudere il set (19-24). La Cec prova la rimonta in extremis risalendo fino al 22-24 grazie all’ace di Cordani. E’ però un attacco dell’opposto Da Prato a chiudere il set 22-25. Parte ancora bene S.Croce che scatta 2-4 con un primo Coach Alessandro Beltrami si affida al suo sestetto consolidato con Ferretti in regia, Diouf opposta, capitan Di Iulio e Horvath in posto quattro, Heyrman e Folie al centro con Arcangeli libero. Per Piacenza c’è a sorpresa Bianchini in sestetto al posto di Sorokaite in diagonale alla palleggiatrice Ognjenovic, mentre per il resto formazione tipo con Marcon e Meijners in banda, Belien e Bauer al centro con Leonardi libero. Subito Meijners a trascinare le ospiti, Modena si mostra concreta a muro con Ferretti e Folie e il parziale scorre su filo dell’equilibrio. Time out per coach Gaspari e al ritorno in campo provano un paio di volte a ricucire le piacentine sfruttando anche con furbizia un paio di situazioni complicate. Sul 18-16 arriva il time out di coach Beltrami, il suo primo discrezionale e al ritorno in campo Heyrman in fast trova bene il cambio palla. Azione importante pochi attimi dopo, lungo scambio chiuso da Meijners con la parallela attaccata out per il 20-17 e poi Horvath regala nuovamente il +4 con il mani fuori che costringe il tecnico ospite Gaspari al secondo stop del set. Il nuovo allungo è quello decisivo, con un cambio palla fluido, le bianconere Partita intensissima quella disputata fra Vemac Vignola e Gsm Città di Carpi, terminata con la vittoria di quest’ultima. Ancora una volta la squadra di mister Furgeri ha dimostrato carattere e capacità di reazione nel momento più difficile e decisivo dell’incontro. La gara inizia e il sestetto Gsm, vede in regia Galli, Pini opposto, Bulgarelli e Corghi di banda, Faietti e Campana al centro, con Dallari libero. La formazione parte con l’acceleratore schiacciato e sembra poter comandare gioco e punteggio ma non ha
e portarsi avanti proprio nel finale, però una serie di clamorosi errori portano i carpigiani a buttare due punti che avrebbero di sicuro dato maggiore tranquillità alla classifica, regalando così
la vittoria al Reggiolo che ringrazia del regalo anticipato pasquale. Settimana prossima impegno casalingo quasi proibitivo contro la prima della classe Scandiano.
Pallavolo maschile Serie B - La Cec esce sconfitta 2 a 3 dal match interno contro i Lupi S.Croce dopo quasi due ore e mezza di gioco
Cade con stile la Cec
tempo di Testagrossa. I ragazzi di Molinari questa volta risalgono immediatamente e sorpassano
7-6 con una schiacciata di Cordani. Un muro e un attacco di Bellei portano i carpigiani sul 12-8 e
l’errore di Carminati regala il 17-10 alla Cec. Non c’è più storia e il parziale è chiuso 25-15 da Luppi. Trentin e compagni ripartono di slancio andando sul 5-1 con Bellei e Luppi protagonisti. Ghelfi piazza l’ace del 15-10 e Bertazzoni mura Carminati per il 17-11. I Lupi non mollano e si riavvicinano fino al 20-19 quando Ghelfi sbaglia l’attacco. Il pareggio sul 21-21 riapre completamente il set ma allo sprint decisivo è comunque la Cec a spuntarla con il punto messo a terra da Ghelfi (25-23). Due errori in schiacciata di Da Prato e Colli lanciano i carpigiani anche nel quarto set (3-1); Cordani ribadisce a terra per il 7-4. I ragazzi di
coach Bracci trovano il pareggio 8-8 con Colli e da qui il parziale prosegue punto a punto fino al 20-20. Nella bagarre finale pesano gli errori in attacco di Luppi e Cordani che permettono ai Lupi di scavare il piccolo gap sufficiente a vincere il set 22-25 con Da Prato ancora a punto. Nel quinto set parte bene S.Croce (3-5) ma è la Cec a girare avanti al cambio campo (8-6). Il vantaggio non dura e i toscani sono di nuovo avanti 9-10 e arrivano per primi al match ball. La Cec elimina il primo grazie a un’invasione fischiata a muro. Gli emozionanti vantaggi terminano con l’ace di Di Benedetto su Cordani per il 18-20 finale.
Pallavolo femminile Serie A - Cinque set di fuoco al PalaPanini, con capitan Di Iulio e compagne che portano a casa la vittoria e due punti
M odena conquista Piacenza
portano avanti il parziale che Di Iulio in pallonetto chiude 25-22. Nel secondo set Piacenza riesce a scardinare ricezione e gioco delle bianconere nelle prime fasi di set. Bauer in fast fa 5-10 prima della reazione bianconera che con muro-difesa ricuce fino al 10-11. Marcon regala alle sue il punto che porta al time out tecnico, ma ormai il riaggancio è nell’aria e arriva sul 14-14 grazie a Horvath. Le bianconere si mantengono avanti fino al set point trovato da
Di Iulio e che poi Sorokaite annulla. Ognjenovic regala un set point a Piacenza che ne approfitta grazie al fallo di palleggio fischiato tra le proteste dal direttore di gara che vale il 24-26. Reazione rabbiosa a inizio terzo set ed è subito 5-1 Modena con gli attacchi di Horvath e Folie e l’ace di Heyrman dai nove metri. Time out per coach Gaspari, Sorokaite attacca out per il 6-1 poi, insieme a Meijners, riporta sotto il proprio sestetto fino al 6-5. Time out anche
per coach Beltrami e pronta reazione con i muri di Diouf e Di Iulio che aprono un nuovo parziale in cui si esalta l’opposta stoppando anche l’attacco di Sorokaite per l’11-5. Diouf mette a terra il 12-6 e poi continua lo show bianconero con una Horvath implacabile. Il vantaggio si dilata su un suo turno di servizio che si chiude con il fallo fischiato alle bianconere per il 20-13. Due muri consecutivi di Heyrman spianano la strada per il 25-15 che porta Modena avanti 2-1 nel conto dei set. Nel quarto set Piacenza riparte con Sorokaite. Le risponde Diouf e il parziale, a differenza del precedente, scorre in equilibrio. Sull’8-8 arrivano tre errori del sestetto bianconero, due attacchi out e un muro subito che portano avanti Nordmeccanica. Le bianconere commettono qualche errore che non consente un riavvicinamento, solo nel finale si concretizza una rimonta che si ferma sul 22-24 realizzato da Horvath. Sul lungo scambio successivo, infatti, arriva il mani fuori di Meijners che porta il
Pallavolo femminile Serie C - Gsm Città di Carpi batte Vemac Vignola 3 a 2
Grande prova di carattere per la Gsm fatto i conti con la determinazione vignolese: prima recupera, poi effettua il sorpasso e chiude 25-21. Nel secondo set grande reazione carpigiana, la squadra parte forte e riesce a creare un piccolo divario che le permette di giocare con tranquillità, riuscendo a mantenere il vantaggio fino a fine set, conquistato 25-18. Nel parziale successivo, dopo un inizio equilibrato, si spegne la
luce, la squadra carpigiana subisce e rincorre 21-10: Furgeri prova a inserire Garuti e Bellentani, ma i cambi non producono l’effetto desiderato e le vignolesi si trovano in vantaggio 2-1 dopo il 25-11 finale. Nel quarto set arriva il capolavoro Gsm: dopo un buon inizio, ennesima rimonta avversaria che porta il punteggio sul 18-17. A questo punto le potreste della panchina
carpigiana per l’ennesimo errore di formazione non fischiato, comportano un cartellino rosso per Mister Furgeri e la squadra sbanda fino al 21-18. Due difese di Dallari e Bulgarelli permettono agli attaccanti Gsm di infierire nel campo avversario, capovolgendo la situazione a proprio favore 24-22. Ci si ritrova 24-24 in una vera e propria bolgia, ma qui le carpigiane chiudono
match al tie-break. Il muro di Heyrman sulla pipe di Sorokaite apre il quinto parziale e dà la carica giusta per un primo sprint propiziato anche dal turno di servizio di Heyrman, che trova un ace prima dell’attacco vincente di Folie per il 5-2. Meijners riporta sotto Piacenza ma commette due errori che dilatano le distanze prima dell’attacco out di Belien per l’8-4. Piacenza sembra a un passo dal cedere le armi quando Sorokaite e Belien non si intendono buttando via un punto e sprecando gli otto secondi in battuta, ma poi Marcon trova un mani fuori di astuzia per il 9-6 che regala al proprio sestetto nuova linfa. La rincorsa si concretizza con l’attacco del 12-12 di Sorokaite, ma Modena stringe i denti, arriva al primo set point annullato da Belien e poi se ne guadagna un altro con capitan Di Iulio. Entra al servizio Gamba per Folie e la sua battuta torna sul filo della rete, con Heyrman che chiude i conti 16-14 scatenando la gioia del PalaPanini. 26-24. Ci si prepara quindi per il tie break: la tensione è alle stelle, si parte e subito gap creato per la Gsm che porta la squadra al cambio campo sul 8-5. Vignola non molla e recupera 13-13. La Gsm risponde e dopo una buona difesa, contrattacco vincente che porta al match point. Il 15-13 sancisce la fine di un incontro bellissimo ed equilibratissimo. Big match sabato, alle 18, alla Palestra Gallesi contro l’Anzola volley. Anche Texcart chiude in suo favore l’incontro con l’Anderlini, 3 a 0.
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Domenica 31 gennaio Il bottino dell’Aikido Carpi, alla fine della Gara Nazionale Aics organizzata dalla si è svolta la Gara Naziona- Polisportiva Santa Rita di Modena conta 6 medaglie: 3 d’oro, 1 d’argento e 2 di bronzo le Aics organizzata dalla Polisportiva Santa Rita di Modena. Tra i 250 partecipanti, provenienti da tutta situazioni. I ragazzi devoItalia, c’erano anche gli Agonisti Shaolin no imparare ad affrontare agonisti della Scuola di con l’istruttore Riccardo soprattutto le sconfitte per Arti Marziali Aikido Montorsi crescere sicuri di sé. Solo Carpi asd. La Scuola, in questo modo si vince fondata dal Maestro Lisco, sempre e si migliora. Vorrei ha inserito il corso di sottolineare - ha commenShaolin Kung Fu tra le tato l’istruttore Riccardo attività del dojo a partire Montorsi - l’ottimo lavoro dall’aprile 2015 perciò tale di tutti gli atleti in gara, i iniziativa è stata la prima quali sono riusciti a concenoccasione per i piccoli trarsi sulla tecnica senza farguerrieri di mostrare i si distrarre dall’emozione”. progressi raggiunti durante Ancora una volta, la Scuola le ore di allenamento. di Cibeno ha dato prova Nella Categoria Bambini dell’elevata qualità tecnica hanno gareggiato Simone del suo insegnamento e il Tarantino e l’esordiente Maestro Lisco esprime la Michele De Rosa, entrambi sua soddisfazione: “è fondacon una forma a mani nude. mentale avere un insegnante Simone ha conquistato un capace di incitare e seguire bronzo mentre Michele i propri allievi sia dal punto un oro. Entrambi hanno di vista umano che marziale dimostrato grande tenacia ma è egualmente importaned energia, oltre a un’ottima buone capacità marziali, lo a mani nude per tutti e un il bronzo. Il bottino dell’Ai- te avere allievi che, spinti prestazione tecnica. oro a testa per Christian e kido Carpi asd, alla fine dalla passione, diano il Federico Rossi ha concorso hanno caratterizzato. Per la Categoria Junior sono saliti Chen Bo Calvin, saliti sul della prima gara, conta 6 massimo”. nella Categoria Ragazzi. sul tappeto di gara Simone gradino più alto del podio medaglie: 3 d’oro, 1 d’arPassione e tradizione sono Una forma a mani nude e con lo stesso punteggio. gento e 2 di bronzo. i punti di forza che acavversari con molti più anni Rossi, Christian Sassi, Chen Bo Calvin Zhang, Podio anche per Nicolò “L’importante non è vincere compagnano da sempre la di pratica lo hanno messo Nicolò Zanfi e l’esordiente che porta a casa un argento o perdere ma avere la giusta scuola fondata nel 1981 e lo a dura prova ma sicurezza Francesco Marchi. Forma mentre Simone si aggiudica mentalità in entrambe le Shaolin, considerato culla e spirito sportivo, oltre a
Grande Aikido Carpi!
delle arti marziali e dichiarato Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco nel 2010, non poteva mancare nella rosa delle attività proposte. Inoltre, l’istruttore Riccardo Montorsi è l’unico abilitato a insegnare lo Shaolin Kung Fu originale del Tempio in quando ha ricevuto, dal monaco Shi-Yan-Hui, il mandato esclusivo di allenatore per Modena e provincia. Il monaco Shaolin di 34esima generazione Shi-Yan-Hui è l’unico rappresentante ufficiale del Tempio ed è stato mandato in Italia direttamente dal venerabile abate Shi-Yong-Xin con lo scopo di divulgare la cultura Shaolin. Shaolin è sinonimo di monaci guerrieri che per oltre 1500 anni hanno studiato e affinato tecniche di combattimento efficaci unite a principi quali il rispetto del prossimo e il benessere della società. Lo Shaolin Kung Fu allena il fisico per raggiungere la sua massima espressione (flessibilità, potenza e agilità) e forgia la mente, rendendola attiva e in pace. Tali caratteristiche lo rendono praticabile a tutte le età.
L’azienda italiana leader nell’allevamento e trasformazione di carne suina è protagonista a Roma al 6 Nazioni di Rugby
Opas protagonista al 6 Nazioni di Rugby Opas – l’azienda italiana leader nell’allevamento e trasformazione di carne suina - è protagonista a Roma al 6 Nazioni di Rugby. Gli incontri della Nazionale italiana - domenica 14 e domenica 27 febbraio presso lo Stadio Olimpico - diventano momenti di festa al Villaggio del Gusto 6 Nazioni dove si potranno gustare incredibili ricette a base di carne di suino di Opas con il marchio Eat Pink. Nell’occa-
sione la carne di suino diventa protagonista di street food: il cibo infatti viene spogliato delle sovrastrutture, è servito in modo semplice: è un modo per cibarsi con facilità, mangiando prodotti tipici. Si consuma liberamente senza dover seguire le rigide regole del bon ton: si può mangiare in piedi, seduti su una panchina o mentre si passeggia. In attesa della partita della nazionale o dopo la gara per festeggiare tutti unsieme, qualunque sia
il risultato. Perchè il Rugby è sport di fair play. Il 95 per cento della carne che Opas macella diventa Dop di Parma e San Daniele. I suini che dagli allevamenti di Lombardia, Emilia, Veneto e Piemonte arrivano alla struttura di Carpi sono maiali nati, allevati e macellati in Italia e rispettano un rigido disciplinare alimentare controllato e certificato da enti terzi nel pieno rispetto della normativa del benessere animale.
La sconfitta contro Boville Roma condanna la squadra modenese al fondo della classifica. L’avversario del prossimo turno è CVM Utensiltecnica Montegridolfo
La Rinascita soffre
Sabato 13 febbraio nell’ambito del Campionato Italiano di Serie A di Bocce la Rinascita ha ospitato a Budrione Boville Roma da 22
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cui ha rimediato una sconfitta 2-0. Più quotati i giocatori capitolini, campioni italiani nel 2015, hanno realizzato giocate importanti facendo anno XVII - n. 07
emergere tutta la loro classe. La Rinascita di Budrione si è difesa bene ma non è riuscita a contrastare gli avversari perdendo le partite della terna e dell’individuale: la partita di Palma-NanniFacciolo contro i nostri Paleari-Bartoli-Stia è finita 8-7, 8-3 mentre l’individuale tra Di Nicola e Provenzano è terminato col punteggio di 8-7, 8-5. Primo turno 2-0 per Boville. Le due gare delle coppie finiscono entrambe in parità e quindi il risultato rimane Boville 2 – Rinascita 0. Classifica finale: L’Aquila 20, Alto Verbano 19, Montegranaro e Boville 17, CVM Utensiltecnica 14, Centro Riabilitazione Lars 13, Fashion Cattel 7, Ancona 2000 e G.S. Rinascita 6, Montecatini AVIS 3. Nel prossimo turno, sabato 20 febbraio, la Rinascita sarà impegnata a Montegridolfo (Rimini) contro CVM Utensiltecnica.
Si è svolto al Circolo Tennis Rinascita Budrione il 9° Torneo Doppio-Maschile 4/4 N.C
Conquista il torneo la Coppia Marco Angelini – Daniele Davoli Da sinistra Claudio Losi, Daniele Davoli, Giancarlo Diazzi, Massimo Veronesi e Marco Angelini
Si è svolto al Circolo Tennis Rinascita Budrione il 9° Torneo Doppio-Maschile 4/4 N.C. Numerosi gli iscritti, ben 30 coppie suddivise in 10 gironi. Buona la prestazione agli ottavi della coppia composta da Giuliano Dell’Amico e Remo Zuccoli (C.T. Carpi) che ha sconfitto Arturo Bacchelli e Umber-
to Lodi (C.T. Giardino) per 4/6, 6/3, 7/6. La coppia del C.T. Carpi è stata però sconfitta in semifinale da Marco Angelini e Daniele Davoli (C.T.Novi) per 6/3, 3/6, 6/1. Finale di alto livello tra Claudio Losi e Massimo Veronesi (C.T.Soliera), vincitori uscenti del Torneo 2015, contro Angelini –
Davoli ad avere la meglio quest’ultima con il punteggio di 6/3, 6/2. Il responsabile della sezione Tennis Rinascita, Giancarlo Diazzi, dopo 25 anni di fiducia, rispetto e collaborazione ringrazia i dirigenti del Circolo per tutti i Tornei F.I.T, sociali e amatoriali svolti e augura buon proseguimento ai nuovi responsabili.
La Ginnastica Ritmica Club Giardino ha deciso di affidarsi all’esperienza di Luca Taverna per sperimentare un percorso di sport coaching: il mental coach nei prossimi mesi lavorerà con l’intera struttura societaria e, in particolare, con allenatori e ginnaste, per costruire un ambiente che sia in grado di determinare un ulteriore miglioramento per gli atleti. Non è solo una questione di risultati sportivi, che alla Ritmica Giardino certo non mancano, “si tratta piuttosto di intraprendere un percorso per consentire alle ginnaste di lavorare al meglio delle loro potenzialità e per questo è indispensabile allenare la mente”. Stiamo parlando di giovani sportivi, per i quali una parola di troppo dell’allenatore può cambiare la prestazione in campo mandando a monte mesi di lavoro perché “a questa età e a questo livello l’allenatore conta per un buon 50%”. Il mental coach interviene per integrare la preparazione fisica e quella tecnico-tattica con una preparazione mentale, oggi fondamentale in conseguenza della profonda evoluzione in atto nel mondo sportivo: a parità di fisico e di doti tecniche, a fare la differenza in campo alla domenica è chi c’è con la testa. E così come
La Ginnastica Ritmica Club Giardino ha deciso di affidarsi all’esperienza di Luca Taverna per sperimentare un percorso di sport coaching che coinvolgerà l’intera struttura societaria dalle atlete agli allenatori. Il genitore non deve sminuire l’entusiasmo e la passione del figlio ma non deve caricarlo ulteriormente di tensione: non è importante che la domenica vinca o perda perché l’attenzione va spostata dal risultato all’impegno
Il coach della mente
oggi non esiste squadra che non faccia la preparazione atletica, in futuro non esisterà squadra che non farà la preparazione mentale. “Fondamentali sono gli allenamenti – spiega Taverna – perché è in palestra che ci si allena a gestire gli stati d’animo, la fase delicata dell’apprendimento di un gesto tecnico, le difficoltà, lo stress pre-gara, un cambiamento di categoria o di ruolo. I risultati del lavoro si vedranno anche in gara o in partita ma la preparazione mentale ha effetto quando diventa abitudine e per questo ci vuole allenamento”. Naturalmente non basta lavorare coi ragazzi, ma è indispensabile che gli
allenatori si mettano in gioco per cambiare e contribuire così alla costruzione di quell’ambiente positivo in cui i giovani sportivi possano esprimere al massimo le loro potenzialità. Poi c’è il capitolo ‘genitori’: quelli che pensano di avere in casa il nuovo Messi, quelli che riversano sui figli le proprie aspettative mancate, quelli che scaricano lo stress della vita facendo a botte sugli spalti, quelli che sembrano dover scendere in pedana tutte le volte che gareggia il figlio. “I genitori devono fare i genitori perché non sono preparatori atletici né allenatori eppure lo sport è una valvola di sfogo per loro. I tempi sono cambiati e figure
Poi c’è il capitolo‘genitori’: quelli che pensano di avere in casa il nuovo Messi, quelli che riversano sui figli le proprie aspettative mancate, quelli che scaricano lo stress della vita facendo a botte sugli spalti, quelli che sembrano dover scendere in pedana tutte le volte che gareggia il figlio.“I genitori devono fare i genitori perché non sono preparatori atletici”
rispettate come arbitri e allenatori hanno perso l’autorevolezza che avevano perché i genitori sono saliti in cattedra. Potendo accedere a un maggior numero di informazioni su Internet hanno imparato a memoria i regolamenti ma informarsi di più non corrisponde a una conoscenza approfondita. Le contestazioni e gli atteggiamenti negativi si riflettono poi sull’ambiente condizionandolo e condizionando di conseguenza i ragazzi perché l’alterazione e la collera salgono in auto al ritorno e ti accompagnano fino a casa entrando tra le quattro mura. In qualunque sport e in qualunque squadra c’è il problema dei genitori: l’unica soluzione è quella di costruire società forti di cui i genitori percepiscano l’autorevolezza e condividere le informazioni, gli obiettivi e gli impegni di atleti e genitori attraverso regole chiare. Il genitore non deve sminuire
La Patria sul podio
pegno, che poi è quello che porta risultati”. Il talento non basta. La Scuola dei Talenti, fondata a Reggio Emilia da Taverna insieme a Daniele Solieri, pur lavorando coi ragazzi aiuta i genitori a essere migliori perché è al loro esempio che i ragazzi guardano, “le parole a quest’età non servono. Tuo figlio seguirà il tuo esempio, non il tuo consiglio”. Sara Gelli
I risultati Cabassi - Sonda Blu Formigine: 15-10 Sesta giornata di campionato per la Cabassi che gioca in casa presso il nuovo impianto di Carpi. Altra vittoria per i Master carpigiani che affrontano una giovanissima formazione di Onda Blu Formigine. Partita che inizia in maniera molto semplice per la Cabassi, che conduce già dal primo parziale e riesce ad amministrare il vantaggio, senza avere mai problemi, fino alla fine del quarto tempo.
specialità anche per i suoi compagni di squadra Ivan Bergamini, Salvatore Schisano e Nicolas Michelini. Raffica di podi anche in 4^ fascia maschile con i veterani Alberto Imbeni, Erik Lugli e Lorenzo Rolla. Ottime prestazioni, anche se con piccoli errori e imprecisioni, per la sezione femminile
l’entusiasmo e la passione del figlio ma non deve caricarlo di tensione: non è importante che la domenica vinca o perda. Il genitore dovrebbe comportarsi nello stesso modo e apprezzare il proprio figlio, indipendentemente dal risultato, senza criticare giudici, arbitri, allenatori... ma solo confrontarsi sull’impegno del figlio! Perché l’attenzione va spostata dal risultato all’im-
Pallanuoto Cabassi
Ginnastica artistica femminile e maschile
Lunghissima giornata di gara per la S.G. La Patria impegnata a Rimini nel torneo Gpt 3° livello FGI con la sezione maschile e quella femminile. Hanno aperto la giornata le competizioni maschili: Mattia Coluccia ha dominato il torneo su tutti gli attrezzi. Ottimi piazzamenti sul podio nelle singole
Luca Taverna
composta da Emily Spaggiari, Giulia Bulgarelli, Zoe Fontana e Lisa Lauria tra le più grandi, Asia Colombo, Caterina Simonazzi e Sofia Zirondoli tra le più piccole. Il prossimo appuntamento è con la Serie C FGI Maschile sabato 20 febbraio a partire dalle 14.30 alla palestra dell’istituto Vallauri!
Cabassi - Sonda Blu Formigine:13-2 Sesta giornata di campionato per la Cabassi Under 17M che gioca in casa a Carpi e vince contro il fanalino di coda del Girone Emilia, Onda Blu Formigine. I biancorossi di Mister Montagnani nonostante la vittoria, non hanno però brillato, dimostrando un gioco a volte discontinuo, producendo molto, ma concludendo malamente in più azioni sottoporta. Cabassi - Sonda Blu Formigine: 20-5 Prima partita di campionato per la Cabassi Promozione che gioca in casa presso l’impianto Campedelli. Dopo trent’anni di attività finalmente la Cabassi si può permettere di giocare in casa tutte le partite del campionato della serie maggiore, non dovendo emigrare a Modena. Partenza con una convin-
Master
Promozione
Under 17 L
cente vittoria sul Formigine, nuova realtà del panorama pallanuotistico regionale. La Cabassi ha espresso la sua superiorità dominando, con un buon gioco sia tecnico che tattico, e portando a segno quasi tutta la rosa dei giocatori. Cabassi - Sea Modena: 2-21 Sesta giornata di campionato
per la Cabassi Carpi Under 17L che gioca in casa. Partita molto impegnativa per i biancorossi che giocano contro la capolista. Forza fisica e stazza degli avversari sono assolutamente proibitivi per gli Under 17L di Mister Ascari che, nonostante la sconfitta, non hanno mai mollato fino alla fine, giocando con grinta e senza mai risparmiarsi.
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