Tempo n° 3

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a soli € 0,50 in edicola venerdì 24 gennaio 2014 anno XV - n. 03

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La nuova vita di Villa Richeldi

Antonio Po

dopo il terremoto, l’alluvione

Una moderna struttura polispecialistica all’interno di una villa storica: aprirà prossimamente a Carpi il Poliambulatorio Medico Chirurgico Villa Richeldi all’angolo tra via Berengario e via Guido Fassi, di fronte alla chiesa di San Nicolò. Gufi a Novi e a Cibeno

tra le righe:

Contro il giorno della memoria a pagina 2

SANITA’

Consiglio comunale:

l’ospedale accende il dibattito CRONACA

la lipu fara’ rivivere l’area ex crea di cibeno: “la nostra priorità è quella di tutelare la biodiversità”, spiega daniela rustichelli

speciale casa: Acqua, si cambia!

aumentano i carpigiani che circolano senza assicurazione


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Tra le righe...

I

n occasione del Giorno della Memoria, che si celebra ogni 27 gennaio anniversario della liberazione del Lager di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa nel 1945, Tempo propone la riflessione che Elena Loewenthal (scrittrice che ha tradotto numerosi testi ebraici e collabora con il quotidiano La Stampa di Torino. Tiene un corso sulla cultura ebraica, presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano) ha affidato alle pagine del suo pamphlet Contro il Giorno della Memoria.

Contro il giorno della memoria

mio inconscio, soprattutto. (...) Perché mai coltivarne la memoria, se non per continuare a star male? Ma l’autolesionismo non fa parte della mia identità, né del mio bagaglio morale o teologico. L’ebraismo è una cultura della vita, ha fede nella vita. Non coltiva la morte. (...) Anche per questa ragione, o forse in primo luogo per questa ragione, io rinnego il GdM: non mi appartiene, non gli appartengo, non riguarda me e la mia, di memoria. Ma ovviamente l’oblio non è una tera“Come si fa a scendere a patti con una pia culturale accettabile. Viviamo in un storia così? Come si fa a farci i conti? A tempo che celebra la memoria come togliersela dalla testa, a non trasforvalore e l’oblio come difetto. Ricordare marla in un’ossessione, a evitare che è un bene di per ti si aggrovigli sé. Siamo portati dentro? a considerare A pensare che questo come un possa lasciarti assunto indiscutiin pace anche bile. Ma forse non soltanto un moè così. Forse anche mento, per tutti le società hanno i giorni della tua bisogno di dimenvita? Niente da ticare – le ferite, fare. Te la trascini i torti perpetrati dietro. Sai che ci e quelli subiti. stai dentro e non Come l’individuo, ne esci più anche che per riprenderse sei nata dopo. si deve rimuovere Forse, ogni tanto i traumi almeno in speri di poterla parte, almeno per dimenticare. E’ un certo tempo. pura illusione, è Al di là di questo, un auspicio che il GdM sta dimoaffidi, caso mai, strando, purtropalle generazioni po, che la mesuccessive. Ma moria non porta altro che memonecessariamente ria, culto della un segno positimemoria, celevo, non è utile o brazione della benefica di per memoria, morasé. Può rivoltarsi e lità della memodiventare veleria. Per te che sei nosa. Scatenare nata dopo, cioè il peggio invece per me, il vero di una presa di sogno sarebbe coscienza. Come poterla dimentiaiuta molti a capicare, questa store, come fa opera ria. Rimuovere la istruttiva, così il Shoah dall’universo della mia Pietre d’inciampo ideate dall’artista tedesco Günter GdM è diventato coscienza e dal Demnig in ricordo degli ebrei deportati il pretesto per

Elena Loewenthal

sfogare il peggio, per riaccanirsi contro quelle vittime, per dimostrare che sapere non rende necessariamente migliori. Di fronte ad alcuni, diffusi fenomeni, la reazione istintiva è ormai quella di rammaricarsi della conoscenza acquisita: se circolasse meno memoria, se di Shoah non si parlasse tanto e disinvoltamente, forse si eviterebbero esternazioni verbali – e a volte non solo verbali – che sono un insulto rivolto a tutti. Ai morti, ai sopravvissuti, ma soprattutto alla società civile contemporanea. In sostanza, in questi ultimi anni la memoria non si è dimostrata particolarmente terapeutica: se di certe cose si parla molto più che in

passato, è anche vero che non di rado se ne parla offendendo la memoria – sempre che abbia senso, l’espressione «offendere la memoria»: caso mai si offendono i vivi, perché i morti, purtroppo per loro, non si offendono più. E’ quasi come se la celebrazione della memoria avesse autorizzato la sua stessa violazione. Per questo ogni tanto il silenzio sarebbe auspicabile. Ma la violazione peggiore, quella più grave e sicuramente più gravida di conseguenze, è quella di considerare il GdM come l’occasione di un tributo agli ebrei, un postumo e ovviamente simbolico risarcimento. Non è, non dovrebbe essere nulla di tutto questo. Il GdM riguarda tutti, fuorché gli ebrei che in questa storia hanno messo i morti. Che non l’hanno ispirata, ideata, costruita e messa in atto. Che non l’hanno neanche vista, in fondo: ci sono precipitati dentro. Era buio. Gli altri sì che hanno visto. E’ questo sguardo che dovrebbe celebrarsi nel GdM. Allora nel presente, oggi verso il passato. E non è uno sguardo nemmeno consolatorio. [...] Ma non certo per far sì che non accada mai più. La memoria non porta con sé alcuna speranza. La cognizione del male non è un vaccino. «Ricordare perché non accada mai più» è una frase vuota. Se anche non dovesse accadere mai più, non sarà per merito della memoria, ma del caso”. Elena Loewenthal

Il graffio

La Iena

Il Centrodestra se la canta e se la suona dice Davide Dalle Ave e il Pd invece? Ce la canta a noi... Frase della settimana...

“Se un albero è patocco lo si taglia, gli esseri viventi muoiono, non c’è tutela che tenga e non è nemmeno giusto l’accanimento terapeutico nei loro confronti”. Dichiarazione dell’assessore all’Ambiente Simone Tosi in Consiglio Comunale.

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DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

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U

na moderna struttura polispecialistica all’interno di una villa storica: aprirà prossimamente a Carpi il Poliambulatorio Medico Chirurgico Villa Richeldi all’angolo tra via Berengario e via Guido Fassi, di fronte alla chiesa di San Nicolò. A condurre la visita in anteprima è l’amministratore delegato della società Poliambulatorio VR Antonio Po che motiva l’iniziativa imprenditoriale partendo dalla necessità di una struttura alla quale i pazienti possano rivolgersi affidando i loro problemi di salute, semplici o complessi, a specialisti qualificati. “All’interno di Villa Richeldi - spiega il dottor Po - si concentreranno attività ambulatoriali specifiche grazie alla collaborazione di professionisti di alto profilo scientifico e all’impiego di esami strumentali con apparecchiature d’avanguardia”. La struttura offrirà risposte adeguate a necessità diagnostiche e terapeutiche in diverse branche specialistiche: allergologia respiratoria, andrologia, cardiologia, centro ipertensione, chirurgia generale, chirurgia vascolare, dermatologia, dermatologia estetica, ecodoppler vascolare, ecografia, endocrinologia, ginecologia, medicina interna, oculistica, ortottica, pneumologia, proctologia e urologia. “Diverse le competenze - spiega l’ad Antonio Po - che il centro medico mette in campo con un’attenzione particolare all’oculistica, a cui saranno dedicati sette dei quindici ambulatori e per la quale è stato fatto un investimento importante in attrezzature tecnologiche d’avanguardia, come il laser per la chirurgia refrattiva. Prevediamo ci sia una richiesta di prestazioni di oculistica pari alla metà del totale

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Una moderna struttura polispecialistica all’interno di una villa storica: aprirà prossimamente a Carpi il Poliambulatorio Medico Chirurgico Villa Richeldi all’angolo tra via Berengario e via Guido Fassi, di fronte alla chiesa di San Nicolò

La nuova vita di Villa Richeldi è stata sottoposta a un importante restyling che ne ha conservato le caratteristiche fondamentali di villa liberty, azzardando qualche tocco di colore nei complementi d’arredo ma mantenendo uno stile fondamentalmente sobrio ed elegante. “L’impegno più gravoso dal punto di vista economico – precisa il dottor Po – è stato il recupero della villa pesantemente

Antonio Po

delle prestazioni erogate”. Ventisette i medici che lavoreranno presso il Poliambulatorio Villa Richeldi coordinati dal direttore sanitario dottor Gianni Rossi. Per quel che riguarda i costi delle prestazioni, “i prezzi saranno

concorrenziali e predisporremo finestre sociali programmate allo scopo di fornire prestazioni a prezzi agevolati”. Per ospitare il centro medico, Villa Richeldi, in precedenza hotel e, ancora prima, struttura protetta,

danneggiata dal terremoto: le scosse hanno impresso alla torre una rotazione tale per cui abbiamo dovuto procedere alla demolizione della stessa e alla sua ricostruzione affrontando spese da capogiro. Non è stata cosa facile nemmeno reperire i materiali adatti per procedere alla ristrutturazione nel pieno rispetto della normativa antisismica. Purtroppo, anche noi, come tanti, siamo in attesa

“All’interno di Villa Richeldi si concentreranno attività ambulatoriali specifiche grazie alla collaborazione di professionisti di alto profilo scientifico e all’impiego di esami strumentali con apparecchiature d’avanguardia”.

dei contributi per la ricostruzione. E non è il solo caso in cui le maglie della burocrazia hanno interferito con la realizzazione di questa attività imprenditoriale”. Villa Richeldi è tornata a nuova vita e la torre ora è illuminata da luci a led che ne esaltano la bellezza. “Non ho mai pensato di abbandonarla al suo destino perché c’è un legame anche affettivo: la villa del 1928 è stata costruita dal mio nonno materno, Giuseppe Richeldi, medico dentista. Io sono nato e cresciuto a Modena ma mantengo fortissimi legami con la città di Carpi dove risiede la nostra numerosa famiglia dei Po, discendenti di Angelo Po, a cui appartengo con orgoglio”. Sara Gelli


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Casa mia, quanto mi costi...

I

gestori sono più di mille in Italia e per uniformare il settore l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) ha assunto due anni fa le competenze in materia di regolazione e tariffe del sistema idrico. “C’è stato tutto il tempo per recepire le delibere e mettere a punto il nuovo Metodo Tariffario Idrico entrato in vigore col 1° di gennaio” spiega l’ingegner Davide De Battisti, dirigente del servizio idrico integrato in Aimag. Una regolazione stabile e certa, uniforme sul territorio nazionale, consentirà all’Autorità di perseguire da Nord a Sud gli obiettivi di efficienza nelle gestioni, qualità nei servizi, sviluppo delle infrastrutture.

“La rete di distribuzione dell’acqua sta invecchiando e, nonostante la percentuale del 24% di perdite sia ancora accettabile, sarà difficile mantenere questi livelli in futuro”.

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Dal 1° gennaio è entrato in vigore il nuovo Metodo Tariffario Idrico introdotto dall’Autorità per l’energia per favorire costi sempre più efficienti e investimenti per ridurre le perdite e l’inquinamento ambientale. Cosa cambierà nella bolletta dell’acqua?

Acqua, si cambia

Fasce di consumo (m3/anno) per composizione del nucleo familiare N. pers.

Agevolata 1

Agevolata 2

Base

Eccedenza 1

Eccedenza 2

1

0-25

26-48

49-72

73-104

>104

2

0-38

39-74

75-110

111-160

> 160

3

0-47

48-92

93-137

138-199

> 199

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0-53

54-104

105-154

155-224

> 224

5

0-62

63-120

121-179

180-260

> 260

6

0-72

73-140

141-208

209-302

> 302

7

0-81

82-158

159-235

235-342

> 342

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0-93

94-181

182-268

269-390

> 390

Si cambia in meglio Non ha dubbi De Battisti: si cambia in meglio senza perdere il legame con il territorio. L’Autorità definisce il quadro regolamentare di riferimento mentre l’individuazione degli obiettivi specifici è affidata a un Ente d’Ambito (nella nostra regione è Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) che tiene conto della proposta iniziale del gestore (nel nostro caso, Aimag) dopodiché tutto torna all’Autorità per l’approvazione finale. In Atersir a rappresentare la Provincia di Modena siede PierPaolo Borsari, sindaco di Nonantola. “L’ingresso

dell’Autorità permetterà di affrontare e forse risolvere il problema più rilevante nel settore idrico: la carenza di investimenti”. Cosa finisce nella tariffa La necessità di intervenire per rinnovare le reti, tamponare le perdite, ammodernare le fogne, mantenere efficienti i depuratori richiede investimenti rilevanti, ma “il servizio idrico si sostiene esclusivamente con le tariffe pagate dagli utenti – spiega De Battisti - non potendo contare su trasferimenti statali, nè su tasse dedicate: è la sola tariffa a coprire investimenti e costi del sistema idrico integrato. Garantire l’equilibrio economico

Davide De Battisti

finanziario nella gestione è complicato”. Il pro capite, peculiarità di Aimag Il costo dell’acqua in Italia è fra i più bassi d’Europa, circa 1,5 euro, al metro cubo a fronte degli oltre 4 euro per metro cubo del Regno Unito, degli oltre tre euro di Francia, Grecia, Svizzera e Finlandia. Le tariffe nel modenese restano fra le più bas-

se in Regione e in Aimag gli aumenti sono ulteriormente attenuati dopo il passaggio al metodo di calcolo pro capite introdotto nel 2012: il sistema tiene conto non solo del consumo registrato dal contatore dell’acqua “ma anche del numero dei componenti della famiglia. I nuclei familiari che non superano il quantitativo d’acqua previsto beneficiano di un risparmio in bolletta”. Ci saranno aumenti? “La rete di distribuzione dell’acqua sta invecchiando e, nonostante la percentuale del 24% di perdite sia ancora accettabile (la percentuale a livello nazionale è del 30%), sarà difficile mantenere questi livelli in futuro se non programmando gli investimenti. Inoltre emerge la necessità di realizzare nuovi tratti fognari unitamente a quella di potenziare il depuratore (in Italia i servizi di fognatura sono inesistenti per il 15% della popolazione mentre i servizi di depurazione per il 30%). Il rischio è che l’Europa apra procedure di infrazione e sanzioni il nostro Paese”. Sarà inevitabile dunque un aumento in bolletta (nel 2012/2013 è stato del 4%) ma De Battisti rassicura gli utenti Aimag. A fine febbraio sapremo se dargli ragione. Sara Gelli


Siamo felici di portare, ancora una volta, nella nostra città, un marchio italiano, dimostrando quanto crediamo nel centro storico, aldilà della complessa congiuntura economica”, commentano Tommaso Leone e Manuela Sabbatini di Blu srl. Alla conquista della piazza carpigiana sarà Calliope, marchio di moda giovane, uomo e donna over 20, di grande impatto stilistico e a prezzi contenuti, di proprietà del gruppo Teddy spa di Rimini, lo stesso del brand Terranova. Il lancio di Calliope in città è stato affidato alla Blu grazie all’esperienza maturata in fatto di nuove aperture in città: da Tezenis, a Geox attraverso 3 Store, L’Outlet del Kasalingo e Fotodigitaldiscount. Calliope occuperà i locali in cui si trova al momento

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A poco più di un anno dall’apertura a Carpi del brand Terranova, la Blu srl di Tommaso Leone e Manuela Sabbatini annuncia l’arrivo di Calliope un nuovo marchio di moda giovane, uomo e donna

Benetton cede il posto a Terranova

“Siamo felici di portare, ancora una volta, nella nostra città, un marchio italiano, dimostrando quanto crediamo nel centro storico, aldilà della difficile congiuntura economica”. Torrione degli Spagnoli?”. In attesa che i lavori di ristrutturazione terminino, qualcuno potrebbe pure farci un pensierino... Jessica Bianchi Tommaso Leone

Terranova e verrà gestito dalla stessa squadra capitanata da Edda, Roberta e Alice. Terranova, invece, si trasferirà nei locali di Benetton Megastore - il quale abbasserà definitivamente le serrande a fine

mese - e sarà inizialmente gestito dalla casa madre. Una notizia che ha entusiasmato l’assessore al Commercio e al Centro Storico di Carpi, Simone Morelli, il quale, subito dopo aver appreso della chiusura di

Benetton aveva auspicato che i “centralissimi e prestigiosi locali di Piazza Martiri venissero riempiti al più presto”. Non pago del lieto annuncio, l’assessore rilancia: “perchè non aprire un ristorante all’interno del

Il tribunale dà ragione al Comune di Carpi: via libera al trasferimento dei nomadi a Cortile

Il Tar boccia il ricorso dei cortilesi N ulla di fatto per i cortilesi. Il Tar di Bologna ha infatti bocciato e rispedito al mittente la richiesta di sospensiva avanzata dal Comitato per Cortile circa l’Ordinanza d’urgenza di Sgombero del Campo Nomadi in via Nuova Ponente emessa dal sindaco Enrico Campedelli e la conseguente destinazione dei sinti nel centro di prima accoglienza della frazione e in via dei Fuochi. Un due di picche che brucia, come spiega il portavoce del comitato cittadino, Vanel Salati: “nonostante l’evidenza dei fatti avevamo messo in conto un pronunciamento avverso da parte del Tar. Impossibile però non contestare la condizione d’urgenza posta alla base del rigetto del ricorso

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entile Sara Gelli, ho letto il suo articolo Lo stradario non fa l’integrazione e le scrivo per dirle che sono d’accordo col suo titolo ma non col testo che segue; infatti sono le persone e le famiglie, le loro scelte e il loro stile di vita, che fanno una comunità integrata. Lo stradario è uno strumento quantitativo che serve solo per capire se il numero dei bambini residenti nei diversi quartieri della città è compatibile col numero di aule e posti scuola disponibili negli edifici e consente

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dal momento che, da anni, l’Amministrazione proclama la necessità di superare il campo per motivi igienico - sanitari. Perché, dopo il sopralluogo dell’Asl, nel settembre scorso, lo sgombero è stato rinviato al 28 febbraio, ovvero

dopo cinque mesi dalla dichiarazione di presunta pericolosità per la salute pubblica?”. Ricordiamo che nell’ultima ordinanza emessa, lo scorso 30 dicembre, il sindaco Campedelli pur ribadendo la volontà di

L’intervento... I Comprensivi fanno la differenza alle autorità competenti di prevedere quanti insegnanti richiedere e quante aule arredare. E’ invece la libera scelta delle famiglie a determinare la composizione delle classi come numero di alunni, genere, estrazione sociale e culturale. Da sempre è la famiglia autoctona che cerca di scegliere i compagni di classe

e le insegnanti del figlio decidendo se iscriverlo alla scuola statale o paritaria e in quale quartiere della città. Prima lo faceva rivolgendosi alle segreterie delle scuole, ora lo fa online, scegliendo “con un clic”. Se così non fosse avremmo la stessa media di 22 alunni per classe in tutte le scuole, mentre invece ci

“I cittadini di Cortile e tutti coloro che li sostengono non si arrendono né si arrenderanno nella richiesta di tutela dei loro diritti”.

“procedere nel percorso di autonoma sistemazione delle famiglie nomadi sgomberate”, ha individuato come soluzioni temporanee di trasferimento la struttura comunale di prima accoglienza di Cortile, il piazzale ghiaiato

dell’assessore Cleofe Filippi ritroviamo una media variegata che va da scuole con 17 e 19 alunni per classe fino a 24 e 25 di altre. Ed è evidente che 10 alunni nati a Carpi ma figli di immigrati su 19 fanno un effetto percentualmente diverso dagli stessi 10 in una classe di 25 o 27. I

dirigenti scolastici possono intervenire soltanto laddove si verifichi un eccesso di domande rispetto ai posti disponibili e peraltro smistano le iscrizioni in eccesso nelle scuole dove sono rimasti posti vuoti proprio perché c’è chi si è iscritto altrove.

antistante l’ex colombofila e l’area delle piscine a Carpi. Per i lavori di manutenzione straordinaria nell’area cortiliva dell’ex scuola di Cortile è già stato predisposto il progetto per rendere possibile l’installazione delle strutture abitative mobili ed è stata prevista una spesa di 43.400 euro. I residenti della frazione però non ci stanno e annunciano nuove battaglie: “esamineremo insieme ai nostri legali se impugnare tale ordinanza perché siano altri organi a valutare senza influenze del territorio, la validità e la fondatezza dell’ordinanza del primo cittadino. E’ con fiducia che attenderemo ora il nuovo pronunciamento della Magistratura. I cittadini di Cortile e tutti coloro che ci sostengono non si arrendono né si arrenderanno mai nella richiesta di tutela dei loro diritti”. Jessica Bianchi Per favorire una migliore formazione delle classi si è posto mano alla distribuzione delle scuole fra i dirigenti istituendo i quattro Istituti Comprensivi a Carpi coerenti per zona geografica e per offerta formativa, superando in questo modo lo stradario per scuola, che non esiste più, sostituito da quello più ampio per comprensivo che aiuterà i dirigenti a indirizzare al meglio le famiglie per una distribuzione migliore delle iscrizioni. Le suggerisco quindi di titolare I Comprensivi fanno integrazione.


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Per fortuna alla fine non è successo niente, ma durante tutto il viaggio ho davvero sudato freddo”: queste le parole di una pendolare carpigiana che, la scorsa settimana, ha vissuto – e ci ha raccontato, preferendo rimanere anonima – una disavventura capitatale sulla tratta ferroviaria Carpi-Modena. Coloro che per motivi di lavoro o studio si trovano spesso a viaggiare sui treni che vanno da Carpi a Modena hanno già il pelo sullo stomaco, abituati come sono a frequenti ritardi, sovraffollamenti, guasti e soppressioni di corse. Se aspettare al freddo o scoprire la mattina stessa che il proprio treno è stato cancellato è notizia che, sebbene irriti, non sorprende il viaggiatore, ritrovarsi ad avere paura mentre si viaggia sui binari non è invece condizione comune. L’episodio è accaduto la settimana scorsa, mentre la ragazza stava tornando, intorno alle 19, da Modena. “Prendo quel treno praticamente tutti i giorni – spiega - dal lunedì al venerdì. Anche questa volta, come spesso accade, non trovando posto a sedere, mi sono posizionata nell’anticamera, tra un vagone e l’altro, nei pressi delle porte di uscita. Vicino a me c’era un altro ragazzo che, mi pare, stesse ascoltando musica in cuffia”. A un certo punto – salvo complicazioni, il tragitto non dura più di 15 minuti – in quello spazio destinato a far defluire i passeggeri in salita o in discesa, arriva un altro ragazzo, in stato di visibile agitazione: “non so definirlo meglio – continua la ragazza - ma

L

a crisi economica connota il nostro tempo e persino l’attività svolta dal Corpo di Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine relativa al 2013 ne risente. I numeri infatti parlano chiaro e non lasciano adito a dubbi: anche i carpigiani si stanno impoverendo. Sempre più. A preoccupare è il continuo e progressivo aumento di persone “beccate” a circolare sulle strade cittadine prive di assicurazione: ben 184 le violazione accertate, di cui 9 relative a tagliandi falsi o contraffatti, contro le 134 del 2012. Un folto gruppo, probabilmente la punta dell’iceberg rispetto a coloro che la fanno franca, a cui si uniscono coloro che disattendono l’obbligo di far revisionare il proprio veicolo (460

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“Per fortuna alla fine non è successo niente, ma durante il viaggio ho davvero sudato freddo”: queste le parole di una pendolare carpigiana che, la scorsa settimana, ha vissuto una gran brutta disavventura sulla tratta ferroviaria Carpi-Modena

Attimi di paura in treno

non stava fermo, continuava a muoversi, insomma si notava che c’era qualcosa di strano”. Tutto normale, o quasi, se non fosse che, all’improvviso, estrae un coltellino: “devo confessare che la vista della lama, unita all’evidente alterazione del soggetto, mi ha messo in allarme”. Dopo aver estratto l’utensile non più grande di un coltellino svizzero, il

ragazzo inizia a incidere il portellone d’apertura, e prosegue sino all’arrivo del treno, per poi uscire prontamente all’apertura delle porte. “Alla fine non è successo nulla, il giovane non ci ha infastiditi, ma di certo io ho vissuto degli attimi davvero spiacevoli lì, da sola con un altro ragazzo, mentre una persona in stato confusionale armeggiava con un

coltello. Magari non aveva cattive intenzioni, ma penso che sia normale, quanto meno, allarmarsi. Io sono rimasta lì, senza sapere come comportarmi, facendo finta di nulla e sperando non ci attaccasse”. Nascondere un coltellino nelle tasche è sin troppo facile, ed è impossibile pretendere che gli addetti al treno perquisiscano ogni viaggiatore; resta tuttavia

Preoccupa il continuo e progressivo aumento di persone “beccate” a circolare sulle strade cittadine prive di assicurazione: ben 184 le violazione accertate, di cui 9 relative a tagliandi falsi o contraffatti

La crisi a bordo

le sanzioni elevate nel 2013 rispetto alle 400 dell’anno precedente). Lontano, poi, il periodo in cui le multe servivano a far cassa. Oggi, infatti, per l’ente diventa sempre più complicato riscuotere: nel 2013 è stato pagato solo il 67% delle sanzioni, contro il 72% del 2012. A rad-

doppiare sono invece le richieste di rateizzazione dei pagamenti che da 65 passano a 133. Effetti collaterali della morsa della crisi. Disattesi anche alcuni obiettivi che il corpo di Polizia Municipale si era posto: continuano infatti, malgrado le campagne di sicurezza stradale, ad aumentare i sinistri che vedono coinvolti pedoni e ciclisti. Nel territorio dell’Unione gli incidenti sono passati da 845 nel 2012 a 876 nel 2013 (7 i morti sulle strade lo scorso anno,

247 le sanzioni elevate nei confronti dei ciclisti (su 750 controlli) a fronte delle 73 accertate nei confronti di automobilisti che non hanno dato la precedenza ai pedoni sulle strisce. rispetto agli 8 del 2012): ben 153 i ciclisti coinvolti nei sinistri, rispetto ai 133 del 2012, 41 il

segno di un progressivo degrado, il fatto che una persona si senta libera di estrarre un’arma d’offesa in un treno affollato. Speriamo per i viaggiatori che questi fatti non abbiano a ripetersi: viaggiare senza paura di essere rapinati o minacciati dovrebbe essere, se non una certezza, almeno un diritto. Marcello Marchesini

Oggi per l’Unione diventa sempre più complicato riscuotere le multe: nel 2013 è stato pagato solo il 67% delle sanzioni, contro il 72% del 2012. A raddoppiare sono invece le richieste di rateizzazione dei pagamenti che da 65 passano a 133. numero dei pedoni (32 nel 2012). Un incremento imputabile in parte anche ad alcuni comportamenti scorretti ma ampiamente praticati dal popolo della due ruote. Qualche esempio? Il transito su strada privi di fanali accesi (73 le multe elevate), il mancato uso delle ciclabili (52 le violazioni accertate), l’omessa precedenza (35 multe) e la circolazione contromano (14 multe). Ammontano a 247 le sanzioni elevate nei confronti dei ciclisti (su 750 controlli) a fronte delle 73 accertate nei confronti di automobilisti che non hanno dato la precedenza ai pedoni sulle strisce. Distrazione, stress, scarsa illuminazione, buche, mancato rispetto del codice della strada, elevata velocità... sono numerose le cause che rendono la circolazione stradale pericolosa. Inutile cercare un solo colpevole: ognuno di noi deve fare la propria parte per rendere più sicuri gli assi viari della propria città. Amministrazione Comunale compresa. Di certo, la strada da percorrere è ancora in salita. Jessica Bianchi


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’è anche un po’ di Carpi in Black Monkey, il primo importante processo di n’drangheta che si svolge in Emilia Romagna e vede imputate 34 persone, 24 delle quali accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il procedimento vede alla sbarra una presunta organizzazione che realizzava profitti con il gioco d’azzardo illegale, capeggiata per l’accusa da Nicola ‘Rocco’ Femia. Considerato dagli investigatori organico alla ‘ndrangheta reggina e poi alla guida di un’autonoma struttura criminale, Femia avrebbe creato un vero e proprio impero, dirigendo sul territorio nazionale ed estero un’intensa attività illecita nel settore del gioco on-line e delle video slot manomesse. La caratura del processo scaturito dall’inchiesta Black Monkey è evidente anche dalla presenza tra gli imputati di elementi non organici all’organizzazione ma di essa possibili fiancheggiatori, come Guido Torello:

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Anche il presidio Libera di Carpi a Bologna per il processo Black Monkey

“Difendiamo giustizia e legalità”

commercialisti, ex appartenenti alle Forze dell’Ordine e ingegneri informatici. Sono state ritenute ammissibili dal giudice Andrea Scarpa tutte le richieste di costituzione di parte civile presentate nell’udienza preliminare tra le quali Regione Emilia Romagna, Comune di Modena,

Ordine nazionale dei giornalisti, SOS Impresa Confesercenti, il giornalista Giovanni Tizian e Libera. Per questo, dal 10 gennaio, a seguire le udienze del processo c’è anche un gruppo di membri del presidio Libera di Carpi. Sin dall’inizio dell’udienza, fuori dall’aula e nel cortile interno

del tribunale si sono radunati circa 50 attivisti di Libera e Legambiente, in un presidio di sostegno e solidarietà al giornalista Tizian che da due anni vive sotto scorta in seguito alle minacce ricevute a causa delle sue inchieste legate al gioco d’azzardo illegale, oggetto del dibattimento. Alcuni hanno

indossato magliette bianche con la scritta Io mi chiamo Giovanni Tizian. “La nostra presenza – commenta Rebecca Righi, giovane studentessa carpigiana aderente al presidio Libera di Carpi presente alle udienze - vuol essere un abbraccio a Giovanni Tizian, alla sua famiglia e, insieme a loro,

a tutti quelli che per difendere giustizia e legalità ci mettono la faccia e a volte rischiano la pelle. Sono state udienze faticose e la tensione è difficile da sopportare; l’attesa condivisa si è trasformata in una gioiosa pretesa di giustizia. Con la nostra composta presenza abbiamo infranto il silenzio e la solitudine che nelle aule di tribunale fanno tanto comodo ai mafiosi”. E pare proprio che quella dei ragazzi di Libera non sia stata una presenza simbolica: “L’idea fondamentale – chiosa Rebecca - è che c’eravamo e continueremo a esserci. Ci riguarda. Riguarda Libera, i giornalisti, lo Stato che, sul tema del gioco d’azzardo, ha qualche ambiguità da risolvere, i professionisti, la gente comune, tutti insomma, senza eccezioni”. Marcello Marchesini

Loop – Nhb24 è il titolo del libro del 22enne Ubaldo Giusti, presentato al bar Interno Divino nella Galleria di corso Alberto Pio

“Un piccolo gioiello di narrativa di fantascienza L oop – Nhb24 è il titolo del libro del 22enne di Formigine Ubaldo Giusti, presentato al bar Interno Divino nella Galleria di corso Alberto Pio. Un titolo che possiede, letteralmente, diverse chiavi di lettura. La sua avventura editoriale è iniziata la scorsa estate quando, con un’idea originale, Ubaldo ha disseminato il centro di Modena

di chiavette USB, cementate nei muri, contenenti ciascuna un capitolo del suo romanzo. Per svelare il finale, i lettori hanno quindi preso parte a una specie di ‘caccia al tesoro’ per scovare il capitolo successivo. La fortuna del libro è stata tale da farlo pubblicare: nel corso della serata carpigiana, Giusti lo ha presentato al pubblico, spiegando anche

come si è evoluto il suo progetto artistico-letterario. Protagonista di Loop – Nhb24 – definito da un critico “un piccolo gioiello di narrativa di fantascienza” è il giovane Travor Cussler, ragazzo che ha due poteri, legati alla visione del passato e del futuro. Inseguito da Benedict Frost, scienziato al servizio di un’agenzia interessata a scoprire cosa

rende il ragazzo quel che è, Travor si troverà presto costretto a utilizzare tutte le risorse a sua disposizione e tutto l’aiuto possibile per poter salvare Juliet, l’amore della sua vita. Da Interno Divino continuano gli eventi organizzati da Gianluca Vicentelli e Marzia Varotto, tra presentazioni di libri e serate a tema. M.M.

Ubaldo Giusti

Il Teatro della Pozzanghera cerca nuove leve

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l gruppo di ricerca teatrale Teatro della Pozzanghera, diretto da Alessandra Gasparini, con sede presso il Circolo Culturale Kalinka a Carpi, in via Tassoni

6, desidera accogliere, a partire dal mese di febbraio, nuove persone. Hai voglia di metterti in gioco? Per informazioni: 338.4555984 (dalle 14.30 alle 19.30 il martedì, il

giovedì il venerdì e il sabato, risponde Leonardo Di Clemente), 338.5059088 (dalle 10 alle 12.30, tranne la domenica, risponde Strato Petrucci).


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Le modalità di assegnazione dei finanziamenti, le quali comportano l’obbligo di una rigorosa documentazione e controlli serrati, sia prima che dopo i lavori, mi portano a escludere categoricamente che, se il Policlinico avesse ricevuto somme inferiori, le altre strutture dell’Area Nord ne avrebbero avuti di più. Tutti gli interventi sono stati giustificati dai danni relativi al terremoto, tutte le richieste sono state coperte da finanziamento e il Policlinico non ha avuto fondi per danni inesistenti”. E’ questo il cuore della risposta che il direttore generale dell’Ausl modenese, Mariella Martini, ha fornito - nel corso di un Consiglio Comunale dedicato alla sanità, al quale ha partecipato anche il presidente della Provincia Emilio Sabattini – a una delle due interrogazioni presentate dal Pdl carpigiano, la quale chiedeva conto dei 75 milioni di euro ricevuti dall’ospedale modenese a fronte degli 11 destinati al ripristino del Ramazzini. Pochi, troppo pochi secondo molti consiglieri, di Maggioranza e Opposizione, che alle parole della Martini hanno reagito chi con sconforto e chi con rabbia. Anche perché, confrontando gli stanziamenti al Policlinico con quelli dei presidi ospedalieri Giuseppina dell’Area Nord Baggio (Ramazzini di Carpi, Santa Maria Bianca di Mirandola e Casa della Salute di Finale Emilia), si evince chiaramente come alla sola struttura modenese siano stati destinati circa 3 milioni in più rispetto ai 72 complessivi per i nosocomi del cratere. Il sospetto di molti, anche dopo le parole della Martini, è che l’Azienda sanitaria abbia colto la palla al balzo, approfittando del terremoto per destinare fondi straor-

E

’ stato inaugurato domenica scorsa, presso la Croce Blu di Soliera, al civico 5 di via Arginetto, il nuovo pulmino trivalente, un mezzo assolutamente innovativo e all’avanguardia. “Si tratta di un veicolo idoneo a trasportare contemporaneamente tre diverse tipologie di pazienti - spiega Maurizio Vescovini, presidente Croce Blu Soliera - un disabile in carrozzina, un paziente in barella e una persona che deve fare visite mediche”. L’acquisto del mezzo, del valore di oltre 50mila euro, è stato possibile grazie al contributo della Banca San Geminiano e San Prospero e di alcuni privati: Dioniro Lugli, Franco Montanari e Mario Bisi. Ma la maggior parte dell’ac-

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75 milioni al policlinico di modena, 11 al ramazzini di carpi: Sui fondi elargiti dopo il sisma al Policlinico, la risposta dell’Ausl non soddisfa il Consiglio Comunale che però archivia la questione

Ospedale, una battaglia persa...

dinari a una struttura che già avrebbe avuto bisogno da tempo di un rimaneggiamento. Questo è ciò che ha ribadito, nel suo intervento, Cristian Rostovi (Pdl). “Il Policlinico è fuori dall’area del cratere e, a pochi giorni dal sisma, tutte le dichiarazioni degli amministratori confermano come avesse ricevuto danni lievi. La realtà è che gli sono stati destinati così tanti soldi perché cadeva a pezzi già prima del terremoto, dal momento che in Regione si era deciso di spostare tutte le risorse su Baggiovara. Stasera avrei voluto chiedere conto all’assessore Lusenti – l’assessore regionale alla Sanità, invitato ma non presente – delle scelte politiche fatte e Daniela De avrei voluto che Pietri il mio sindaco e il mio assessore sbattessero i pugni sul tavolo. La colpa di tutto questo ha un solo nome: Partito Democratico”. Seppur con toni Croce Blu di Soliera

clinico alla rete sanitaria? diversi, anche l’intervento Non nascondo il dubbio dell’assessore alla Sanità, nonché candidato sindaco, che alcuni servizi potessero essere integrati Alberto Bellelli, Giorgio Verrini con Baggiovara. ha lasciato inRagioniamo di tendere qualche territori, non perplessità. “Sebsolo di ospedali, bene dopo aver perché il livello ascoltato le parole di preoccupazioed esaminato le ne dei cittadini cifre fornite dalla si sta alzando”. dottoressa Martini Stupore e rabbia ha poi non si possa accettare la espresso, nel suo interventeoria della sottrazione di risorse agli ospedali di Car- to, il consigliere di Alleanza per Carpi e medico del pi e Mirandola, viene coRamazzini Giorgio Verrimunque da chiedersi, data l’ampiezza dei fondi messi ni: “il Pal è un bellissimo libro dei sogni, ma sarebbe in campo e considerando che si trova fuori dal crate- compito della politica evidenziare le criticità re, quale fosse il livello di nella sua attuazione. Dov’è sicurezza del Policlinico l’Osservatorio promesso? prima del sisma”. Dopo Forse la soluzione è evitare aver respinto l’idea, avanzata nel corso della un’eccessiva Gigliola sua interrogazione centralizzazioPivetti ne, creando una dalla consigliera dirigenza in Pdl Giuseppina ognuna delle tre Baggio, relativa alla costruzione di macro-aree della un nuovo ospedale sanità provinciale”. Se per nell’immediato post sisma, l’asses- Roberto Benatsore Bellelli ha poi chiesto ti (Pdl), “Bellelli se sia stato rispettato il Pal sarebbe dovuto venire qui stasera con risposte, non nei passaggi che parlano con domande”, per Daniedi integrazione della rete: la Depietri (Pd) è inutile “che contributo dà il Poli-

Un pullmino speciale

Entro febbraio entreranno in funzione Sale Operatorie, nuovo Pronto Soccorso e l’impianto di sterilizzazione

E la Residenza psichiatrica?

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l nuovo comparto operatorio – inaugurato lo scorso giugno ma mai operativo per il mancato invio, sino al 30 ottobre scorso, della documentazione necessaria da parte della società appaltatrice – entrerà in funzione entro fine mese. L’impianto di sterilizzazione degli strumenti, che ora vengono portati fino a Baggiovara con evidente dispendio di risorse, ritornerà invece operativo dal 27 gennaio. Nel vecchio comparto rimarranno Chirurgia ambulatoriale e Day Surgery, con un accesso separato per questi pazienti. Il nuovo Pronto Soccorso entrerà invece in funzione a inizio febbraio, e al suo fianco ci sarà anche un nuovo Reparto di Medicina d’urgenza con 16 posti letto in più. Per la Casa della Salute, invece, servono 5 milioni di euro che al momento mancano, mentre per la Residenza psichiatrica occorre, oltre al milione di euro stanziato dalla Regione, un altro milione che l’azienda sanitaria si è impegnata a trovare nel proprio bilancio.

continuare a scrivere di una fusione tra Policlinico e Baggiovara, “perché non è avvenuta e non avverrà. Non penso che il Policlinico ci abbia rubato risorse, ma quelle che ci sono vengono utilizzate male. C’è poi il problema delle strutture filtro tra ospedale e territorio – Casa della Salute, nuovo Centro Prelievi, Residenza Psichiatrica – e l’insufficiente numero di posti letto in Lungodegenza. Carpi, infatti, è l’ospequisto è stato finanziato con un’operazione di leasing contratta dalla Croce Blu. “In 28 anni di associazionismo non eravamo mai ricorsi al leasing – conclude il presidente - ma i tempi sono cambiati. E per il bene della collettività abbiamo fatto anche questo”. Un nuovo strumento di servizio, dunque, che consentirà di risparmiare tempo e denaro, a vantaggio di tutta la comunità. Un mezzo che si aggiunge al veicolo attrezzato con quattro posti oltre all’autista, omologato con elevatore per il trasporto di sedia a rotelle, presentato lo scorso 15 gennaio, utilizzato per il trasporto di cittadini anziani, persone diversamente abili e con ridotta capacita motoria e bambini portatori di handicap.

dale che ne ha meno in tutta la Provincia. Dopo il terremoto si poteva pensare sia al ripristino di alcune funzioni del Policlinico che a spostarne altre a Baggiovara, liberando risorse per i territori più colpiti”. Di un Ramazzini “vampirizzato” e di una sanità “modenacentrica” ha poi parlato Gigliola Pivetti (ApC): “spero che il futuro sindaco, chiunque sarà, inizi a difendere l’ospedale della nostra città. In questa vicenda le baronie universitarie hanno fatto il loro mestiere e la politica le ha sostenute. In definitiva a Carpi si smaltellano progressivamente dei servizi e nessuno sta rispettando il Pal”. Roberto Arletti, anch’egli candidato sindaco, ha poi auspicato che venga attivato un osservatorio sulla sanità: “un’informativa settimanale alla cittadinanza, perché a Carpi non siamo figli di un Dio minore”. In chiusura, la mozione che impegnava sindaco e assessore competente ad attivarsi per evitare che i fondi finissero al Policlinico è stata bocciata con la sola astensione, nella maggioranza Pd, del consigliere Arletti. Marcello Marchesini


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opo il terremoto, a sconvolgere la Provincia di Modena, ora è l’alluvione. Ancora in piena emergenza post sisma, la nostra terra è stata travolta dalla forza distruttrice dell’acqua e il placido Secchia ha rivelato il suo volto più oscuro. In molti hanno gridato alla tragedia annunciata: non stupisce - ma indigna - in un Paese martoriato da continui dissesti idrogeologici e mai messo dovutamente in sicurezza. Alla scarsa manutenzione degli argini, di competenza dell’Aipo, e alle piogge copiose, secondo la Cia di Modena, Confederazione italiana Agricoltori, a dare il colpo di grazia sarebbe stata l’indiscriminata presenza di nutrie. A contribuire alla rottura dell’argine del fiume, avvenuta domenica 20 gennaio, “crediamo sia stata la diffusa presenza di nutrie sul territorio che, con le loro tane, hanno compromesso gli argini. Un problema, questo, che segnaliamo da anni”. La Cia di Modena non usa mezzi termini e attribuisce le colpe dell’esondazione non solo alle precipitazioni bensì a un “ambientalismo talvolta troppo rigido che contribuisce a ostacolare i piani di cattura di questa specie non autoctona ed estrema-

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La scarsa manutenzione degli argini dei fiumi e l’indiscriminata presenza di nutrie hanno contribuito all’esondazione del fiume Secchia

Ora basta!

Bastiglia La falla nell’argine

mente invasiva”. Cristiano Fini, presidente della Cia di Modena segnala anche una scarsa manutenzione degli argini di fiumi come il Secchia e il Panaro che periodicamente sono soggetti a ondate di piene. “Anche in questo caso l’ambientalismo esasperato contrasta operazioni che dovrebbero essere nella norma e che servono invece per consentire un regolare deflusso delle acque. Se a ciò aggiungiamo la forte antropizzazione e la costante erosione di terreni

agricoli per dar spazio alle edificazioni - sottolinea – è chiaro che queste emergenze rischiano di manifestarsi sempre più spesso. Occorre incrementare la manutenzione del territorio con interventi straordinari per far fronte anche alle alterazioni climatiche e i relativi effetti sul territorio e auspichiamo che vengano presi provvedimenti concreti per eradicare una specie come la nutria che non è autoctona e quindi priva di predatori naturali”. J.B.


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Istituti superiori al Borgogioioso

Marinella Di Giacomo

A scuola di Expo

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ono progetti all’avanguardia, in prospettiva Expo 2015 ma con l’ambizione di creare un valore a lunga scadenza: sono le iniziative degli istituti di formazione superiore di Carpi che interpretano la moda, il cibo e l’innovazione tecnologica secondo il mantra con cui l’Italia ha vinto la sfida internazionale e si è aggiudicata la prossima edizione dell’esposizione universale Nutrire il Pianeta, energia per la vita. I progetti verranno presentati da alcuni istituti superiori presso la galleria del centro commerciale Il Borgogioioso nell’ambito dell’iniziativa A scuola di Expo, il 26 gennaio, il 2 e il 9 febbraio. I ragazzi e i loro genitori, alle prese con la scadenza delle pre-iscrizioni per il prossimo anno scolastico, potranno conoscere da vicino le scuole che, attraverso un adeguato percorso di studi, formano figure professionali innovative con skills tanto ricercati ma difficili da reperire per le aziende. Ogni domenica sarà presente un istituto superiore di Carpi con un’iniziativa relativa a uno specifico indirizzo di studi tra quelli che fanno parte della propria offerta formativa. Il 26 gennaio si comincia con la sfilata di moda ecologica proposta dall’Istituto Professionale Vallauri. I ragazzi che frequentano l’indirizzo Abbigliamento e Moda presenteranno capi realizzati con materiali di riuso o di riciclo ispirati al concetto di eco-fashion, pensati

per una moda sostenibile, creativa e a costi adeguati. Creazioni che sono insieme fashion e green, secondo lo spirito dell’utopia di Expo 2015, grazie ai materiali a basso impatto ambientale e alla buona pratica del riuso che il gusto di questi ragazzi trasformano in leve di creatività. Per la sfilata al Borgogioioso, che si svolgerà alle 16.30 e sarà replicata alle 18.30, verrà allestita la passerella con la consueta professionalità esibita nei due anni precedenti, anche grazie al coordinamento di alcuni docenti. Tra le studentesse che sfileranno, sarà presente anche Marinella Di Giacomo, ex alunna del Vallauri, finalista a Miss Italia 2013. Sfileranno, tra l’emozione dei giovani stilisti e l’orgoglio dei genitori, diversi pezzi unici, ideati e realizzati dagli studenti in cui si riflette la loro competenza sulla ricerca dei materiali, la confezione e lo stile. Il secondo appuntamento si terrà domenica 2 febbraio e vedrà la partecipazione del Centro di Formazione Professionale Nazareno, scuola alberghiera e di ristorazione, che allestirà un buffet con prodotti a km zero in partnership con un’azienda agricola locale. Infine, domenica 9 febbraio, gli studenti dell’Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica del Vallauri nell’ambito di Energia per il futuro presenteranno invenzioni ecologiche e progetti basati sulle energie rinnovabili e a basso impatto ambientale

Prevenire i pericoli di chi naviga in Rete e favorire sport e sani stili di vita, questo l’obiettivo dell’Istituto Comprensivo Carpi 2 pioniere nel Nord Italia di un progetto scolastico avviato al fianco de La Caramella Buona Onlus

Meno rischi per i ragazzi

Da sinistra Filippi, Mirabile, Desiderio, Ascari, Allorini, Chiossi e un professore di educazione fisica delle Fassi

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tra cui il prototipo di un’auto elettrica il Muve, vettura ecosostenibile per la mobilità urbana, proprio a questo progetto il mensile Focus ha dedicato un servizio sul numero in edicola dal 24 gennaio.

revenzione del disagio e strategie d’intervento a favore dei minori, questo l’obiettivo dell’Istituto Comprensivo Carpi 2 pioniere nel Nord Italia di un importante progetto scolastico avviato al fianco della Onlus La Caramella Buona, associazione nazionale che da 17 anni è impegnata concretamente contro gli abusi ai minori e non solo. L’iniziativa patrocinata dal Comune di Carpi e intrapresa in collaborazione con la società sportiva Universal Pallavolo è stata fortemente sostenuta dal Lions Club Carpi Alberto Pio e mira principalmente a individuare e affrontare al fine di prevenirli tutti i possibili rischi che i minori possono incontrare navigando in Rete privi di disciplina ed educazione a un mezzo tanto utile quanto pericoloso, a rafforzare il rapporto tra sport e sani stili di vita e alla

condivisione e al confronto su tempi riguardanti disagi adolescenziali, bullismo e pedopornografia, con docenti, genitori ed esperti consulenti della Onlus. Il progetto è stato presentato lo scorso 20 gennaio presso l’Istituto Scolastico di via Melvin Jones, alla presenza di Maria Cleofe Filippi, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Carpi, del dirigente scolastico Attilio Desiderio, del presidente della Caramella Buona Roberto Mirabile, membro dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pedopornografia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di Stefano Allorini presidente dell’Universal Pallavolo Carpi e della presidente del Lions A. Pio, Cristina Ascari. L’incontro è stato moderato da Enrico Bonzanini del Mostardino.it. Il momento culminante del progetto prevede nel mese di marzo il

coinvolgimento della criminologa Roberta Bruzzone che incontrerà ragazzi e genitori, approfondendo il delicato tema sollecitando direttamente i soggetti più coinvolti, i giovanissimi e le loro famiglie introducendoli a un approccio non allarmistico al fenomeno ma di sicura presa per coloro che parteciperanno agli incontri. “Questo progetto - ha commentato Mirabile - sperimentato già in diverse scuole del centro Italia, permetterà agli studenti coinvolti di acquisire strumenti utili alla corretta navigazione internet evitando così pericoli eventuali e toccherà argomenti come il cyberbullismo. Ci complimentiamo col professor Desiderio per la sensibilità dimostrata verso i minori: per questo motivo conferiremo all’Istituto la Certificazione Etica, riconoscimento d’eccellenza patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri”.


venerdì 24 gennaio 2014 Giovedì 30 gennaio il preside e le insegnanti incontrano le famiglie

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Franco Bussadori

La materna S. Cuore si presenta

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a scuola Sacro Cuore di Carpi è tornata a vivere dopo i lavori di messa in sicurezza in seguito al sisma e la scuola materna è oggi arricchita da un nuovo parco didattico. Giovedì 30 gennaio, alle 18,30, presso i locali della scuola in via S. Chiara 20 il preside Franco Bussadori e le insegnanti incontreranno le famiglie per far conoscere il nuovo corso dei tre anni e illustrare l’attività educativa in vista delle iscrizioni al prossimo anno scolastico. “La collaborazione con i genitori è fondamentale - spiega Bussadori - soprattutto per aiutare i bambini a sviluppare la loro identità e a relazionarsi coi coetanei attraverso il gioco, le attività didattiche e le prime esperienze di autonomia”.

il Vallauri ha organizzato una tavola rotonda per capire come sia cambiato il mercato del lavoro

Parlano inglese e volano via Il Vallauri protagonista al XVII Salone della cerimonia Nuziale di Modena

La sposa secondo noi!

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abato 18 gennaio, le studentesse dell’indirizzo Moda dell’Istituto Vallauri di Carpi, sono state protagoniste a Lo sposalizio, il salone della cerimonia, tenutosi lo scorso weekend presso il Forum Monzani di Modena. 11 degli abiti in mostra sono infatti stati completamente ideati e realizzati dalle giovani studentesse. Le ragazze hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa, dando sfogo al loro estro creativo: le loro idee innovative, unite all’esperienza delle docenti che hanno supervisionato la fase di progettazione e confezionamento dei capi, hanno permesso la realizzazione di magnifici abiti da sposa e da cerimonia. Tra i vestiti realizzati dalle giovani stiliste e modelliste del Vallauri, ve ne sono alcuni realizzati con stoffe di scarto: a dimostrazione che una sposa può indossare un abito da sogno anche a costi contenuti. I capi (che vedete in foto) hanno poi fatto bella mostra di sé nel corso dell’evento serale Notte di magia, sfilata -spettacolo presentata da Matteo Manzini.

Il Centro di Formazione si prepara agli open day

Cina e Inghilterra sono di casa, al Nazareno

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olo tra gli allievi qualificati nel 2013 dai corsi di base o dal corso di specializzazione di cucina del Centro di Formazione professionale Nazareno, una decina lavora stabilmente all’estero. Tra questi, Anastasia Ivanova lavora a Londra in un ristorante italiano in Piccadilly Circus, Alina Leon al Coliseum Cafè a Lanzarote, Lorenzo Salami (in foto), dopo l’esperienza a Londra presso l’Atelier de Joel Rabouchon (due stelle Michelin), partirà il 2 febbraio per Antigua, Francesco Lamberti lavora in Canada, Fabrizio Cucconi a Malta, Lorenzo Rossetto in Cina. Salami, che ha terminato il corso di specializzazione di cucina con un biglietto per Londra in tasca, spiega: “più delle tecniche o dei trucchi della cucina, dagli chef del Nazareno ho imparato la passione per la ristorazione e la voglia di rendere partecipi tutti di questa passione. Ho molti ricordi cari della scuola e di tutte le persone che ho conosciuto in questi anni, ma credo che mi sia rimasta impressa più di tutto il resto la voglia degli insegnanti, teorici e pratici, di cercare di dare un futuro ai ragazzi, aiutandoli non solo nella formazione ma anche nella vita”. Il Centro di Formazione ha aperto le proprie porte alle famiglie dei futuri allievi la scorsa settimana, in vista delle iscrizioni per il prossimo anno. Gli open day proseguiranno nei pomeriggi del 30 gennaio e del 20 febbraio, dalle 15 alle 19, oltre alla mattina di sabato 15 febbraio dalle 9 alle 12: i giovani interessati a conoscere l’offerta del Centro potranno così visitarlo ed essere accolti dai formatori. Per informazioni o iscrizioni è possibile contattare la scuola di ristorazione allo 059.686717.

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ome è cambiato il volto del mondo del lavoro nel corso del tempo? Come la crisi economica ha inciso sul tessuto produttivo carpigiano e non solo? Quali strumenti deve adottare la scuola per formare le figure richieste dal mercato? A questi fondamentali interrogativi ha tentato di dare una risposta l’Istituto professionale Vallauri di Carpi e, considerata l’altissima percentuale di occupazione dei suoi diplomati (il 73% dei diplomati dello scorso anno scolastico è già inserito in un contesto lavorativo), pare avere centrato i propri obiettivi. “La crisi ci ha indotti a una riflessione sulla nostra offerta formativa - ha commentato Alberto Manganiello, coordinatore dell’Area Professionalizzante e del Comitato scientifico scolastico - e ci ha spinti a ripensare completamente la nostra scuola. Oggi i nostri ragazzi imparano un mestiere lavorando, attraverso stage e laboratori, unitamente a una solida base culturale”. Un cambio di passo che ha letteralmente fatto schizzare le iscrizioni, passate dalle 96 del 2008 alle 223 di quest’anno. “Il Vallauri - ha aggiunto il dirigente scolastico Margherita Zanasi - è una realtà consolidata all’in-

terno del tessuto produttivo carpigiano: svolge un ruolo centrale nella formazione delle nuove generazioni garantendo loro, al termine degli studi, le competenze necessarie per ricoprire i ruoli dei profili professionali richiesti dalle aziende”. Per favorire una scelta consapevole da parte delle famiglie l’Istituto ha organizzato, lo scorso 18 gennaio, una tavola rotonda alla presenza di alcuni rappresentanti del Comitato Tecnico Scientifico e del mondo imprenditoriale cittadino. Un’occasione di dialogo tra due mondi, quello della scuola e quello del lavoro, fondamentale per il futuro dei più giovani, soprattutto in un momento complesso come quello attuale. “La disoccupazione giovanile è preoccupante e, oggi, l’inserimento nel mondo del lavoro è molto difficile - spiega l’ingegnere Dario Manicardi del Gruppo Angelo Po Grandi Cucine, il quale occupa 350 persone - per tale motivo i ragazzi

devono scegliere bene il proprio percorso formativo. Non solo: occorre ampliare i propri orizzonti, anelando a professioni innovative, non facilmente reperibili e, allo stesso tempo, guardando lontano, all’estero. Il lavoro sotto casa appartiene al passato e una buona conoscenza della lingua inglese è fondamentale”. Indispensabile, poi, secondo Manicardi, saper coniugare “conoscenze tecniche a buone attitudini personali. Capacità di lavorare in team, autonomia, intraprendenza, doti di problem solving, curiosità e senso pratico rappresentano ciò che ogni azienda cerca in un potenziale dipendente”. “Studiate tanto e siate curiosi”, questo invece il messaggio lanciato a più riprese da Stefano Pastori, direttore del personale della ditta Liu Jo (la quale conta 550 dipendenti tra il quartier generale carpigiano e il mondo retail). “Oggi non è facile fare fashion: la concorrenza è mondiale. Il

segreto? Costruire un sogno. Saper emozionare attraverso una collezione. Fare moda significa studiare, cercare, comprendere i mercati. Noi desideriamo avere persone che abbiano voglia di sperimentare e mettersi in gioco. Giovani disponibili al sacrificio, che hanno intenzione di impegnarsi a fondo”. E se i settori della moda e della manutenzione e assistenza tecnica, in ambito meccanico, elettronico ed elettrotecnico, cui corrispondono i percorsi di studio presenti nell’Istituto fossero saturi o poco appetibili per i talenti prossimi al diploma? In loro aiuto potrebbe correre il mondo della cooperazione coi suoi 27mila occupati nella sola Provincia di Modena, ha chiosato Gianluca Verasani, direttore di Legacoop Modena. “Il lavoro lo si può provare a inventare. Buone idee possono trasformarsi in progetti innovativi e, di conseguenza, in start up”. E laddove le banche hanno chiuso i rubinetti, prosegue Verasani, “la cooperazione prevede dei fondi per finanziare la nascita di nuove cooperative. Realtà che devono sapersi distinguere, senza paura di guardare oltreconfine, perchè oggi il mercato domestico è, come minimo, l’Unione Europea”. Jessica Bianchi

Da sinistra Zanasi, Varasani, Manicardi, Bulgarelli e Maganiello

Sabato 25 gennaio, i bambini della scuola d’infanzia Agorà di Carpi invitano tutti a unirsi a un grande Flash Mob per celebrare la pace in Piazza Martiri

Pace pace mille patate

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abato 25 gennaio appuntamento con la Festa della Pace, originale iniziativa ideata dalle insegnanti della Scuola per l’Infanzia Agorà e promossa dall’Istituto Comprensivo Carpi 2, in collaborazione con Consorzio ConCarpi, Carpi C’è e Comune di Carpi. Nell’iniziativa sono coinvolti non soltanto tutti gli Istituti Comprensivi cittadini,

dalle scuole dell’Infanzia sino alle superiori, con la partecipazione di diverse centinaia tra bambini, alunni e studenti, ma è stata fornita anche la possibilità, per gli istituti che sorgono su altri territori, di eseguire il proprio Flash Mob in contemporanea con quello carpigiano, per poi inviare le immagini dell’evento. Il ritrovo sarà, alle 16, in Piazza Martiri, davanti al Teatro

Comunale: sarà qui che bambini, genitori, insegnanti e chiunque altro voglia partecipare danzeranno in un colorato e partecipato Flash Mob sulle note del brano Pace pace mille patate, scritto dal musicista Gianni D’Addese e coreografato dall’insegnante di danza Lorenza Cottafava, per celebrare l’importanza della pace. Partecipate!


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Un gufo a Cibeno

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hi protegge la natura al di fuori delle oasi? Laddove l’ambiente è più povero di specie e maggiormente esposto all’opera manipolatrice dell’uomo? La Sezione Lipu di Carpi è nata nel 2010 proprio per rispondere “alla chiamata della natura”, spiegano la delegata Daniela Rustichelli e il socio Maurizio Forghieri. L’associazione, che conta una decina di attivisti, sta per intraprendere un’avventura straordinaria, ovvero la valorizzazione e il recupero dell’Ex Crea di Cibeno. Un progetto di ecologia urbana a dir poco ambizioso: “il Comune di Carpi ci darà in gestione quest’area per dieci anni con lo scopo di preservarla e tutelarla. Inserita nel contesto urbano, la zona - che si estende per circa 15mila metri quadri - sorge su quel che resta di un vivaio, l’ex Crea, ente che per anni si occupò di riprodurre antiche e rare cultivar (varietà di pianta) fruttifere ed essenze autoctone di specie arboree. E’ un’area preziosa e unica nel suo genere per la biodiversità che custodisce e costituisce un rifugio importante per numerose specie di animali che riescono a convivere con l’uomo”. E’ una zona marginale, in stato di semi abbandono, ma costituisce un prezioso esempio “di come la natura

si riappropri del territorio”, sorride Daniela. Col passare del tempo, si sono creati interessanti micro habitat: “l’area è circondata da una siepe perimetrale di alberi e arbusti tipici della nostra campagna; nella parte Nord e Sud invece, vi sono delle vere e proprie zone boscate con una densa vegetazione e un ricco sottobosco. Nella zona centrale sorgono quattro filari di vecchie cultivar di alberi da frutto: meli, peri, pruni, ciliegi... varietà selezionate che stanno purtroppo scomparendo e che noi vorremmo riclassificare e salvare dall’oblio. Vi sono poi ampi tratti di prati e radure: ecosistemi antichi ricchi di fiori sempre più rari, come i fiordalisi, la camomilla, i papaveri”. La Lipu si propone di realizzare due sentieri: uno alla scoperta del vecchio frutteto e l’altro per ammirare l’esplosione della natura e contemplare le specie animali che vi trovano rifugio. “Vogliamo rendere l’area fruibile alle famiglie e alle scolaresche ma senza intervenire troppo”, prosegue Daniela. Gli ambientalisti daranno poi il via a un censimento della fauna presente, metteranno mangiatoie e nidi artificiali per i vari uccelli passeriformi che popolano il nostro territorio - dalla cinciallegra al pettirosso, dal fringuello

La Lipu di Carpi che conta una decina di attivisti un’avventura straordinaria, ovvero la valoriz

La chiamata dell


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al pigliamosche - e disporranno varie bacheche informative per la cittadinanza che vorrà scoprire questo lembo di terra rinaturalizzata a pochi passi dalla Statale Motta. “Gli uccelli - continuano Daniela a Maurizio - rappresentano una vera e propria sentinella relativamente allo stato di salute in cui versa l’ambiente. Il nostro obiettivo è quello di proteggere la natura, facendo sì che la convivenza con l’uomo sia il meno traumatica possibile”. Un obiettivo complesso che può diventare reale solo attraverso una maggiore sensibilità e una ritrovata consapevolezza: “i ragazzi sono la chiave del cambiamento. Per tale

“L’area sarà una vera e propria mangiatoia vivente per gli uccelli. Un meraviglioso giardino in cui dedicarsi all’osservazione della natura e dei suoi tesori”.

Maurizio Forghieri e Daniela Rustichelli

attivisti, sta per intraprendere zzazione e il recupero dell’Ex Crea di Cibeno

la natura

motivo - spiega la delegata Lipu di Carpi - noi puntiamo sulle scuole. Sui giovani. Affinchè possano imparare ad amare la bellezza della natura e l’importanza della sua salvaguardia. Il nostro progetto sull’Ex Crea inclu-

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de le scolaresche: organizzeremo gite, passeggiate alla scoperta della fioritura, della fruttificazione... ma l’educazione ambientale deve andare oltre, prevedendo il protagonismo dei più giovani, facendo loro raccogliere

i frutti, insegnando loro cosa sono talee e semi. Abbiamo tante idee per rendere questo luogo ancor più speciale, speriamo solo di trovare nuove leve perchè il lavoro che ci attende è tanto”. L’inquinamento, il massiccio uso di pesticidi, le ristrutturazioni edilizie e i crolli dei casolari agricoli seguiti al terremoto stanno mutando il volto della fauna del nostro territorio. Carpi, conosciuta come la città delle rondini, “nel tempo ha perduto molti dei suoi nidi in centro”. Anche i passeri sono ormai scomparsi dai viali alberati cittadini, “le stagioni sono diventate silenziose”, am-

mette sconsolata Daniela. Lo stesso si può dire di pipistrelli e allocchi, “derattizzanti naturali, presenti in numero sempre più esiguo”. Malgrado ciò, la nostra terra offre sorprese a dir poco straordinarie, come “roosts di gufi a Novi, veri e propri dormitori per questi meravigliosi rapaci. O, ancora, sparvieri, assioli, civette... rapaci che entrano in città sfidando la presenza dell’uomo”. L’area ex Crea strappata al cemento e all’edificazione, protetta dalle amorevoli braccia della Lipu di Carpi, continuerà a offrire un rifugio agli animali e a garantire un polmone verde alla nostra città, mitigando l’inquinamento acustico e dell’aria. “L’area sarà una vera e propria mangiatoia vivente per gli uccelli” conclude Daniela con gli occhi brillanti. “Un meraviglioso giardino nel quale dedicarsi all’osservazione della natura e dei suoi tesori”. Jessica Bianchi


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iente Primarie bensì scelta interna del candidato sindaco di Carpi per le elezioni amministrative. Questo l’orientamento prevalente nel Centrodestra carpigiano, suffragato dalle dichiarazioni del coordinatore provinciale di Forza Italia, l’avvocato Enrico Aimi il quale ha più volte dichiarato negli ultimi giorni che “le Primarie, per il loro carico di animosità, anche tra appartenenti allo stesso partito, sono destinate a lasciare un segno negativo e a produrre lacerazioni, come sta avvenendo nel Pd sia a Carpi che a Modena”. E così la nuova Forza Italia, che al momento si è espressa col Club fondato da Giorgio Cavazzoli, ha indicato come candidato Roberto Benatti, consigliere comunale in carica, nonché ingegnere informatico di 44 anni. Benatti perchè ha deciso di candidarsi? “Per dare un contributo allo sviluppo e al rinnovamento della città in un momento difficile di crisi economica e sociale. Un momento nel quale la Sinistra dimostra evidenti limiti nell’amministrare il territorio in una fase di criticità ed emergenza dopo averla diretta negli anni facili e felici del boom economico. Ora la Sinistra

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Il consigliere comunale del centro destra è uscito allo scoperto e correrà per la carica di sindaco alle prossime aministrative

E’ Benatti il candidato

sinora”. Come affronterete la campagna elettorale contro il candidato del Centrosinistra? “Gli argomenti che portano i due candidati del Pd sono vecchi e si rifanno al passato, senza un cambio di marcia, di prospettiva e di rinnovamento. Ma io ribalto la domanda e chiedo a loro come faranno a replicare ai nodimostra di non possedere stri programmi sul Prg esila necessaria fantasia creati- stente, ad esempio, pessimo va e capacità di rinnovae dannoso, tra l’altro non mento”. ancora realizzato compiuIl momento è critico a cau- tamente, che ha causato seri sa della crisi e della com- danni al territorio con un ecplessa situazione politica cesso di cementificazione a a livello nazionale. beneficio di pochi e con casi “Ed è appunto per portare di speculazione edilizia. A un contributo di idee diquesto proposito annuncio verse ed elementi di novità la formazione di una lista capaci di dare impulso alle fiancheggiatrice di candidapotenzialità esistenti, che ti denominata Carpi pulita mi propongo insieme a uo- che si prefigge di andare a mini nuovi rispetto a quelli scovare eventuali magagne che ci hanno governato e favoritismi in materia Roberto Benatti

edilizia e di mettere invece in primo piano le richieste e le esigenze di sicurezza dei cittadini in diversi quartieri della città”. Nelle sue prime uscite pubbliche, il candidato del Pd, Roberto Arletti, pare esserle vicino, poiché anche a suo parere Carpi necessita di un cambio di passo a livello amministrativo. “Arletti dice le cose che noi ribadiamo da sempre, seppure inascoltati. Questo può significare due cose: che si è mentito ai cittadini difendendo le scelte delle Giunte comunali di Sinistra, oppure che le cose sono cambiate nelle ultime settimane. Arletti dev’essere chiaro su questo e assumersi le proprie responsabilità”. Come giudica la rinuncia a candidarsi del consigliere del Pdl Cristian Rostovi? “L’amico Cristian Rostovi ha ritenuto opportuno convergere su un candidato unico per il bene della nostra lista e per creare una alternativa forte al Pd e di questa sua disponibilità nell’interesse generale lo ringrazio”.

Facciamo un toto elezioni: che previsioni fa sul risultato delle amministrative? “Sono certo che porteremo il Pd al ballottaggio. Lo indicano i risultati delle ultime elezioni, i sondaggi svolti, le divisioni e le polemiche all’interno della Sinistra, il corteggiamento del Pd verso altri movimenti e liste civiche, segno inequivocabile di incertezza e preoccupazione. E come è successo a Sassuolo cinque anni fa, può succedere di tutto, anche di portare il Pd al ballottaggio anche qui, dove esiste ancora lo zoccolo duro di ex Pci ed ex Ds”. Benatti pare avere già in-

cassato l’adesione e la stima della Lega Nord che lo indicherà come candidato sindaco pur in una lista autonoma, mentre è in attesa delle decisioni del nuovo Centrodestra. E propone a Fratelli d’Italia di convergere sul suo programma, in particolare sui temi delicati della sicurezza e dei servizi sociali. “L’obiettivo insomma – conclude Benatti - è quello di unire i vari movimenti di Centrodestra per offrire agli elettori una prospettiva concreta sulla base di un programma di governo della città innovativo, proiettato al futuro, con idee e proposte che sappiano valorizzare meglio e di più le grandi risorse creative e manageriali espresse in passato da una classe imprenditoriale che ha fatto le fortune di questo territorio attraverso il boom economico”.

Rostovi ritira la sua candidatura

La classe non è acqua

Alla nostra città - ha dichiarato il consigliere del PdL di Carpi, Cristian Rostovi - serve al più presto un candidato (possibilmente) unico del Centrodestra.Una doppia candidatura rallenterebbe il raggiungimento di questo risultato, con il rischio di dividere il partito e, con esso, la coalizione. Per tale motivo,ho comunicato al coordinatore provinciale Enrico Aimi, il ritiro della mia disponibilità a candidarmi a sindaco di Carpi”. Cosa non si farebbe per il bene di partito! Rostovi insegna: la classe non è acqua! Un fair play, il suo, certamente poco diffuso in politica...

Cristian Rostovi


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alle Alpi alla Sicilia! Il cinema italiano quando vuole (o quando può) ed è ispirato, riesce a realizzare opere molto piacevoli, culturalmente interessanti e anche impegnate, come si diceva tempo fa. Nel profondo Nord, Paolo Virzì ambienta il suo film migliore che, pur mantenendo i canoni della commedia, li tinge al nero con sfumature crudeli su personaggi ben definiti e perfettamente immersi in una storia credibile e attualissima. Siamo in Brianza e i personaggi sono tre, almeno quelli che titolano i tre capitoli di cui si compone il racconto: Dino, Carla e Serena. Tutti legati da un prologo cui bisogna fare molta attenzione ma che non rivela nulla. La scoperta è affidata appunto a una trama ripetuta tre volte secondo il personaggio che la conduce. Detta così sembra complicato, in realtà il film scorre come un treno e fornisce allo spettatore sempre nuovi elementi per capire e penetrare gli ambienti, gli affari, le culture, cui televisioni e giornali dedicano spesso servizi e pagine senza però raggiungere l’efficacia del racconto che si fa parabola e lascia in bocca l’amaro sapore della realtà, anche se il film è fiction pura, ben recitata e perfettamente contestualizzata. Avrete capito che non mi va di dire nulla della

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Da Nord a Sud il cinema italiano regala emozioni: da non perdere Il Capitale umano di Paolo Virzì e La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto

Visioni italiane

trama, perché credo non si debba togliere allo spettatore il gusto della scoperta personale e il piacere di immergersi in una realtà forse conosciuta, ma mai indagata con profondità. Davvero notevole l’operazione di Virzì che prende un romanzo di Stephen Amidon, dal titolo omonimo, pubblicato in Italia da Mondadori e ambientato nel Connecticut. Là siamo negli “States” e lo scrittore disegna due personaggi speculari: il tipico self made man arrivato al successo, contrapposto all’immobiliarista che dilapida il patrimonio di famiglia. Qui invece lo squalo della finanza, interpretato da Fabrizio Gifuni è ricco di famiglia, lo si capisce nella sequenza finale quando arrivano i

famigliari a bordo di Ferrari e altre grosse cilindrate, e l’immobiliarista, interpretato da Fabrizio Bentivoglio, è quello tentato dal grosso affare, opportunista e un po’ cafone nel suo accattivarsi un’amicizia che lui scambia per tale ma che si trasforma in una trappola. Accanto al ricco Bernaschi c’è Carla, una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi, moglie che si fa accompagnare a fare shopping dall’autista in Maserati e aspira a salvare un teatro in fallimento (perché con la cultura, è noto, non si mangia) destinato a lasciare il posto a un supermercato o ad appartamenti. Accanto a Dino, l’immobiliarista, c’è, bravissima, Valeria Golino, compagna incinta, indaffaratissima nel tessere ed elar-

gire materne protezioni non sempre richieste. Poi ci sono i figli, un ragazzotto capelluto che frequenta il liceo privato, aspirante scrittore, molto innamorato del suo suv e poco resistente all’alcol; infine Serena che, pur fidanzata del ricco rampollo, si innamora di un poveraccio pieno di problemi. La struttura a incastro è davvero funzionale a creare quella curiosità che attanaglia lo spettatore e lo tiene in un costante senso di attesa che verrà appagato giusto prima dei titoli di coda, quando precise didascalie sveleranno anche, per chi non lo sa già, cosa sia Il capitale umano. Scendiamo ora nel profondo Sud per incontrare l’opera prima di Pif, personaggio televisivo

(sinora), che dietro al nome d’arte, nasconde la sua identità di siciliano doc, al secolo Pierfrancesco Diliberto. Lui ci racconta di sé, o meglio di un pezzo della recente storia siciliana scandita dalle stragi mafiose. Si parte da quella di Viale Lazio, a Palermo, anno 1969, lo stesso del suo concepimento, e si arriva al 1992, all’estate tragica delle bombe che stroncarono le vite di Falcone e Borsellino. La prima parte è condotta dalla voce fuori campo di Arturo, già grande, che evoca gli episodi della sua infanzia che lo hanno formato e messo in guardia sul mondo che lo circonda. Forse qui la voce off è un po’ troppo presente, ma è certamente funzionale a una maggiore speditezza del racconto e a una più efficace riuscita comica. Comicità che non abbandona mai il racconto nemmeno nella seconda parte, quando entra in scena il personaggio adulto. E qui Pif rivela anche doti attoriali che lo vedono muoversi con spigliata disinvoltura e partecipe passione a una messa in scena sempre a un passo dalla commozione

In occasione del 100° anniversario della Prima Guerra mondiale, la Fondazione CR Carpi fa appello a tutti coloro che possiedono documenti di quell’evento, come foto, cartoline, lettere e diari di carpigiani impegnati nel conflitto, o altro materiale, che riguarda la città durante la guerra

Carpi e la Prima Guerra Mondiale I

n occasione del 100° anniversario della Prima Guerra mondiale, la Fondazione CR Carpi fa appello a tutti coloro che possiedono documenti di quell’evento, come foto, cartoline, lettere e diari di carpigiani impegnati nel conflitto, o altro materiale, che riguarda la città durante la guerra. L’obiettivo è quello di ricostruire la “memoria viva” di un evento che, anche per una città lontana dal fronte, come Carpi, ha segnato però la vita e le vicende di migliaia di suoi cittadini. Il materiale raccolto andrà a costituire

uno degli aspetti più innovativi di una pubblicazione che uscirà alla fine del 2014, nell’ambito della collana editoriale della Fondazione. Chiunque possieda documenti è dunque invitato a consegnarli entro il 28 febbraio 2014 (dal lunedì al venerdì 9-13/14-17, presso gli uffici di via Sardegna 2 della Fondazione). Il materiale sarà scansionato e restituito ai proprietari. La Fondazione CR Carpi ribadisce in questo modo la propria attenzione per i principali snodi della storia del Novecento. La Grande Guerra ha segnato la vita di

molte famiglie carpigiane. Innanzitutto, per l’impressionante numero di morti e feriti che colpì la popolazione maschile impegnata nelle operazioni belliche. Ma la città, seppure lontana dal fronte, fu profondamente sconvolta dalla prima guerra mondiale anche perché divenne un importante centro delle retrovie. A Carpi furono addestrati i soldati prima e dopo Caporetto; vennero istituiti ospedali e altre strutture per la cura dei militari feriti; furono rinchiusi i prigionieri austriaci; vennero accolti i profughi delle terre invase e gli ex

prigionieri italiani liberati dal nemico dopo l’armistizio; fu teatro dell’epidemia di influenza spagnola, che decimò la popolazione. Più

in generale, la comunità carpigiana fu interessata da importanti trasformazioni, a partire dai rapporti tra uomini e donne (con l’ingresso

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e generosa di vere emozioni. Occhi grandi e spalancati sulla dura realtà, sguardo incredulo e stupito allo stesso tempo, parole licenziate con discrezione e offerte con fatica e dolore, apparentemente svagate e invece puntualmente pesanti anche se dirette da quel sottile umorismo che fa dell’ironia il naturale contrappeso alla gravità dei fatti. Si esce dalla sala felici per un film che fa sperare che qualcosa possa ancora cambiare e migliorare, ma con la consapevolezza che la strada è difficile e richiederebbe ben altri sforzi e azioni che non un bellissimo film come La mafia uccide solo d’estate. Negli Anni ’60 e ’70, all’epoca delle canzoni di protesta, di Dylan e Guccini si diceva che le canzoni non potevano cambiare il mondo, oggi possiamo affermare che neanche un film lo può, però, come le canzoni, aiuta. Infine una segnalazione. E’ finalmente arrivato in sala un film visto a Venezia due anni fa: Disconnect, un intreccio notevole di storie di persone sempre connesse alla rete e computer-dipendenti, quindi apparentemente legatissime fra loro nei Social Network. In realtà vittime di uno stato di solitudine che li dis-connette dalla realtà e dal mondo. Caldamente consigliato a giovani e insegnanti, perché contiene una storia di bullismo davvero esemplare. Ivan Andreoli in massa di queste ultime in attività lavorative tipicamente maschili, negli enti di assistenza e nelle istituzioni di cura), dall’uso massiccio della propaganda, che arrivava fino all’interno delle scuole, dall’avvio di più moderne forme di welfare, messe in campo dagli enti pubblici per sostenere la popolazione civile, provata dagli effetti del conflitto. Su questi e tanti altri temi si concentrerà la pubblicazione. L’appello rivolto alla popolazione per raccogliere documenti e testimonianze su Carpi e i carpigiani nel conflitto servirà ad aggiungere particolari inediti e nuovo materiale iconografico, soprattutto sulla vita vissuta al fronte. Per non dimenticare, a 100 anni di distanza, e anche per riflettere sul nostro presente.


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Tempo Games! B

entornati amici e amiche! Innanzitutto voglio augurare a tutti voi un buon e felice anno, carico di novità e sopratutto... di bei giochi!Ma andiamo con ordine: Microsoft può vantare un capitale di base maggiore rispetto alle due “rivali” e un bacino d’utenza molto forte negli Usa, ma la mancanza di giochi qualitativamente eccellenti ha portato buona parte dell’utenza regolare ad attendere qualche bel Tripla A prima di affrontare una spesa tanto esosa (499 euro). Considerato ciò comunque, le vendite hanno fatto registrare, ai primi di gennaio, la cifra quasi tonda di 3 milioni di console vendute nel mondo, il che, direi, non dipinge affatto un panorama negativo per il colosso americano, tutt’altro. Ryse, Dead Rising 3 e Forza hanno spinto le vendite. Consiglio? Aspettate qualche mese, il prezzo è troppo alto e i giochi arriveranno tra 6-8 mesi, o almeno mi riferisco ai giochi di un certo livello. La presenza di Halo tra i nuovi titoli in uscita, ha creato parecchia Hype (aspettativa), ergo si può facilmente dedurre che il lancio della console sia di ottimo livello. Passiamo all’altro colosso appena sbarcato sulle spiagge della nuova generazione: Sony. PlayStation 4 è partita molto bene, piazzando, fino a questa prima metà del mese di gennaio, poco più di 4 milioni di console, superando la rivale e avvicinandosi molto pericolosamente all’ammira-

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esare Cremonini, l’attore, regista e sceneggiatore carpigiano, interprete di una serie di film per il cinema e la televisione, si è proposto ai presidi del Liceo Fanti e dell’Istituto Meucci per tenere corsi teatrali e cinematografici nelle ore pomeridiane per gli studenti e i loro insegnanti da concludere poi con la realizzazione di ‘corti’ interpretati dagli studenti stessi. Corsi da programmare insieme ai docenti come approfondimento dei programmi di studio. Ma la proposta non è stata accolta dai due presidi. Cremonini, cos’è successo? “Non lo so e non mi è stata fornita nessuna spiegazione

di Giuseppe Attanzio incubomaker@live.it

A proposito di Natale...

glia compatriota. Da notare come la console nipponica debba ancora essere presentata in terra del Sol Levante, ergo ben presto le vendite risaliranno alle stelle. Era la gran favorita e si è confermata tale. E’ vero, quasi tutti gli acquisti sono stati effettuati sulla fiducia, vista la magrezza della libreria videoludica attuale, ma il compratore medio sa bene che i capolavori arriveranno nella medialunga distanza. Considerata l’ottima partenza però, i titoli di spicco come Knack e Killzone, non hanno brillato.

Un vero peccato, avrebbero potuto spingere ancor più le vendite della console casalinga per eccellenza. Consiglio? Aspettate anche qui. Il prezzo iniziale di 399 euro, non è destinato ad abbassarsi per un bel po’ di tempo, ma i giochi arriveranno nella seconda metà del 2014: attendete sino ad allora, chissà che non troviate una bella offerta, magari in bundle con un bel gioco appena uscito. In prospettiva un acquisto assolutamente obbligato. Andiamo adesso al Natale targato Nintendo. La sua

console portatile, il 3ds, sembra ormai inarrestabile con i suoi 42 milioni di acquirenti e oltre ad acquistare il titolo di console più venduta del 2013, si propone come vincitrice di questo anno appena iniziato con un paio di ottimi acquisti alcuni dei quali già in circolazione, come l’ultimo capitolo di Kirby. Basteranno un paio di titoli di rilievo per far monetizzare ancor più... arriveranno e saranno pure tanti. Ps Vita invece (concedetemi l’off topic), conferma la sua prima annata negativa: è riuscita soltanto a imporsi

discretamente in Giappone nel periodo natalizio con l’arrivo dell’ultimo Final Fantasy X2 HD, ma anche lì, l’effetto è già quasi del tutto svanito. Servono giochi di rilievo, senza se e senza ma. Torniamo al capitolo più annoso e spinoso dell’anno: WiiU. La console casalinga Nintendo, come sappiamo ormai da tempo, è partita davvero male e senza giochi importanti e senza novità di rilievo ha fatto davvero fatica a imporsi in qualsiasi mercato mondiale, ma l’ottimo lavoro svolto dalla casa di Kyoto da luglio a dicembre, ha portato a una netta ripresa. Attenzione, non che la situazione sia rosea, ma almeno adesso si vede la luce in fondo al tunnel e quello che si prospetta non appena usciti è meraviglioso. Se WiiU infatti, ha piazzato 5.5 milioni di copie fino a questo momento, le sue vendite sono destinate a schizzare in alto grazie all’arrivo di una serie considerevole di Tripla A targata Nintendo e per la prima volta da quando la console ha visto la

luce, il reparto pubblicitario sta funzionando davvero, creando delle aspettative davvero notevoli. Donkey Kong, Zelda, Mario Kart, Bayonetta 2, Super Smash Bross, X, Hyrule Warriors, Metroid, costituiscono una certezza assoluta anche in fase di vendita, sopratutto se si considera il bacino di utenza Nintendo praticamente illimitato. Giochi come Mario Kart, Zelda e X, saranno la motivazione ultima per l’acquisto obbligato di WiiU poiché andrebbero a creare quella libreria affollata di titoli qualitativamente sublimi capaci di spostare gli equilibri di qualsiasi scontro. La mossa a sorpresa effettuata nel dicembre scorso poi (presentazione di Hyrule Warriors, spin-off della serie Zelda misto alla serie Dinasty Warriors), punta ad aumentare la base installata in territorio nipponico e per quanto mi riguarda, sembra rivelarsi davvero azzeccata. Si sa, Nintendo non lotta con nessuno se non con se stessa, ma quello visto negli ultimi mesi fa ben sperare. Secondo molti infatti, il 2014 sarà l’anno di Nintendo e io la penso come loro.

Il no di Meucci e Fanti all’attore carpigiano Cesare Cremonini

“La scuola dovrebbe aprirsi di più”

Cesare Cremonini

valida. Forse sono gli insegnanti che non se la sentono di confrontarsi con me. Ma la scuola è - e dovrebbe essere - maestra di vita e portare alla completa maturità i ragazzi”. E allora? “Torno a Carpi dopo anni di lavoro e di impegno professionale a Roma Cinecittà e a New York, dove ho interpretato film insieme a Matt Damon, Jude Law, Cate Blanchett, Joseph Fiennes,

Francesca Neri, Diego Abatantuono, Raul Bova, Neri Marcorè, Nino Manfredi, Franca Valeri, Enrico Montesano, Bruno Ganz e con registi come Anthony Minghella, Ridley Scott e Pupi Avati. Ho lavorato in commedie teatrali insieme ad Alessandro Gassman, Gianmarco Tognazzi e Alessandro Benvenuti, dove ho imparato tanto senza chiedere nulla. Non mi aspettavo questa chiusura mentale nella mia città da parte dei dirigenti degli Istituti superiori che invece dovrebbero aprirsi al mondo esterno per il bene

degli allievi, poiché arte e cultura rappresentano la bellezza della vita e sono la massima espressione umana. Ma pare che in questo caso siano prevalse l’ipocrisia e la chiusura mentale, quasi a dimenticare che la vita è una scoperta sempre nuova”. E dopo questo sfogo l’attore Cesare Cremonini aggiunge di essere comunque a disposizione di quanti, in altri Istituti, ritengano utile usufruire di questa opportunità e della sua disponibilità professionale per incontri di studio e approfondimento. Cesare Pradella


venerdì 24 gennaio 2014

Ingiustificabili privilegi

Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi

Una mente giovane assimila con facilità gli esempi. Questi, purtroppo, potrebbero indicare modi non corretti di procedere nella vita.

Assenteismo

Quand da ragas a m’scapêva, cólpa dal vérd, dal sól ed fêr fugasa, saltêr la scóla tùtt sighêvèn: -Ti un lašarôun, fà al tò dôvér ó t’rêst un caiôun!I mè spiêghêvèn: - Per ‘na nasiôun sana, ôgnun, dal sò pôst, da la sò scrana a n’dév mai manchêr, al vêl per chi studia e per chi và a lavurêr! Pêrbaco, quel che iér l’éra brùtt incóo, a n’pêr più pchèe; un têimp… éra vèrgògnà sól ‘na vôlta… fêr fugasa, e adês i gh’dišnèn “asèntêišmo” per dêrègh šgàrbasa. Ciamêl cùmà tê vó a rêsta la sustansa, a tachêr sól dal lég… a n’gh’vól la magiôransa! A m’vin di dùbì cun sêrt dêputèe ch’van a so mód ch’a n’pêr véra: lór... dal paéš i srèvèn l’êšêmpi, la bandéra. Mò alóra l’êšêimpi... él bugh ó él bôun? Che chè, più a n’s’càpìss chi è furbètt e chi caiôun!

Quando ragazzo ero attirato, colpa del verde, del sole a marinare la scuola tutti sgridavano: - Sei un lazzarone, fai il tuo dovere o rimani ignorante! Mi spiegavano: - per una nazione sana, ognuno, dal suo luogo, dalla sua sedia non deve mai mancare, vale per chi studia e per chi va a lavorare! – Perbacco, ciò che ieri era sbagliato oggi, non è più peccato; un tempo… era vergogna una volta sola marinare la scuola, ora lo chiamano “assenteismo” per renderlo moderno. Chiamalo come vuoi rimane la sostanza, iniziando dalle leggi… non occorre la maggioranza! Sorge un dubbio con certi deputati che vanno a modo loro e non sembra vero: loro… del paese sarebbero l’esempio, la bandiera. Allora l’esempio è sbagliato o cosa buona? Più non si comprende chi è furbetto e chi no!

Islam e dintorni...

Cara Clarissa, volevo innanzitutto ringraziare Radio Bruno per il preziosissimo servizio fatto sin da domenica per informare la popolazione sull’emergenza alluvione; martedì, mentre raccoglievo calze e mutandine per bambini da portare alla Chiesa del Redentore a Modena per alcune famiglie sfollate di Bomporto dopo aver letto l’appello sul tuo profilo Facebook, ho letto dei maxibonus ai dirigenti della Regione Emilia Romagna. Mentre mi preoccupavo di rinunciare a un paio di scarpe nuove per me pur di aiutare con la stessa cifra una donna con tre figli senza casa e senza auto, all’improvviso leggo di questi dirigenti tutti da oltre 120.000 euro di stipendio l’anno che vengono premiati con altri ventimila euro in più. Non hanno proprio capito niente di niente e dovrebbero ver-

L’ora di religione

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n Germania è di questi giorni la notizia dell’introduzione dell’ora di religione islamica nelle scuole elementari. L’ora di religione è tipicamente dedicata in Italia allo studio della religione cattolica, esonerando i bambini i cui genitori ne facciano richiesta in caso di diversa fede. L’immigrazione massiccia di persone di credo islamico in Germania e una volontà di uguaglianza nonché l’idea che così facendo si possano evitare gli estremismi, ha portato lo stato tedesco dell’Assia a introdurre l’ora di religione musulmana. L’idea è quella di sottolineare il messaggio di tolleranza della religione islamica nei giovani studenti, soprattutto a seguito della morte, avvenuta in Siria, di due giovani tedeschi di religione islamica reclutati da estremisti. Lo studioso di Islam Paolo Branca, dell’Università Cattolica di Milano però è di altro avviso. Secondo il professore, sarebbe più costruttivo un’ora di “religioni”, piuttosto che di una sola, per avvicinare i bambini ai diversi credi, tipici del mondo d’oggi, dove convivono diverse religioni, tanto nella società degli adulti quanto nel microcosmo della scuola. Branca crede infatti che l’introduzione dell’ora di religione islamica in Italia costituirebbe “un passo indietro” in quanto rappresenterebbe un modo di dividere le persone appartenenti alle due fedi, piuttosto che unirle. “Sbagliato dividere cristiani e islamici”, afferma, “impariamo insieme le diverse fedi”. PER APPROFONDIRE - http://www.corriere.it/scuola/14_gennaio_09/islam-scuola-austria-germanialezioni-corano-classe-e19414a8-791e-11e3-a2d4-bf73e88c1718.shtml - http://www.lastampa.it/2014/01/07/esteri/germania-ora-di-islam-alleelementari-favorir-lintegrazione-dei-pi-piccoli-9ljOMOb1nesyIKbfaQbCXK/ pagina.html

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ome tutti gli uomini della sua famiglia, Tim Lake ha il potere di viaggiare nel tempo. Tuttavia, non può cambiare la Storia, ma solo quanto accade o è accaduto nella sua esistenza. Poiché Tim è alla ricerca dell’amore della sua vita, dopo aver incontrato la bella ma insicura Mary, farà avanti e indietro tra passato, presente e futuro, per conquistarla e sposarla. Il regista Richard Curtis è l’ottimo sceneggiatore di commedie romantiche di successo come Quattro matrimoni e un funerale e Notting Hill dove, proprio come avviene qui, nella cornice di un’Inghilterra alto borghese, si intrecciano i percorsi di due anime predestinate. Un inno alla bellezza della vita e degli affetti famigliari, un invito ad affrontare ogni giorno come se fosse davvero unico e speciale. Bill Nighy, il padre, è un autentico mostro di recitazione e il girotondo dolce amaro scorre fluido e godibile, animato da un bel gruppo di attori. Ritmo, battute e un buon tocco sofisticato.

gognarsi. Chiedo solo che si vergognino. E ho poca stima anche di quei politici più vicini a noi che non prendono le distanze da questi privilegi ingiustificati: tacciono tutti. Forse sanno che la prossima volta quel bonus potrebbe toccare anche a loro? Roberta Cavazza ara Roberta, in effetti leggere dei maxi bonus accordati ai già pagatissimi dirigenti della Regione Emilia Romagna ha sconcertato anche me. Non solo: sono stati stipendiati tre consulenti esterni per stabilire se i dirigenti meritassero il premio e, sorpresa, lo meritavano tutti... Sono soldi pubblici, denaro prelevato dalle tasche dei lavoratori. Centinaia di emiliani vivono nei Moduli Abitativi Provvisori o in affitto in giro per la Provincia dopo il terremoto, mentre le aziende chiudono e delocalizzano aumentando in modo preoccupante il numero di disoccupati e cassintegrati, mentre

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i negozi chiudono e gli artigiani pagano il 68% di tasse, mentre migliaia di persone hanno perso tutto a causa di una devastante alluvione causata (secondo le parole del sindaco di Soliera, Giuseppe Schena) da incuria e inadeguata manutenzione degli argini da parte di Aipo, Agenzia Interregionale per il fiume Po che dal 2003 sostituisce il Magistrato del Po: nonostante tutto, restano invariati i privilegi ingiustificati e ingiustificabili di sempre. Spendiamo 44 miliardi per tasse ambientali. Solo l’1% è utilizzato per la manutenzione del territorio. A Radio Bruno, mentre a questi dirigenti si regalano soldi, c’è una gara di solidarietà tra persone generose pronte ad andare con secchi e pale nei luoghi alluvionati. L’Italia migliore esiste, è diversa da quella che fa notizia ogni giorno ed è diversa da molti di coloro che sono invitati a tagliare i nastri alle inaugurazioni. Spero sinceramente che, leggendo la sua lettera, qualcuno provi vergogna. Sino a oggi, però, nessuno tra chi ci amministra ne ha provata tanta da cambiare le cose radicalmente nell’interesse della collettività.

Libri da non perdere!

di Francesca Zanni, Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna

Un inno alla bellezza della vita

di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

Asèntèišmo

Domenica 26 gennaio, alle 20,30, per la rassegna Prima all’Ariston, proiezione del film Questione di tempo

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Oscuramente - Di Gianluca Giusti

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te probabile che il mio cervello lavori per farmi trovare le soluzioni che cerco, dandomi idee, spunti, nuovi modi di affrontare le cose che in un primo momento non avevo considerato. Si ricorderà delle volte che ho risolto un problema e non di quanto volte ho fallito. Comunque vada, il nostro cervello produce pensieri, non possiamo fermarlo però possiamo indirizzarlo, meglio verso una strada produttiva. Con un po’ di sforzo certo, serve allenamento poi sarà lui a fare il resto, potrebbe essere un percorso di crescita impegnativo ma anche produttivo e soprattutto divertente”. Oscuramente di Gianluca Giusti (erreKappa edizioni) vi accompagnerà in un viaggio nel Mito per conoscere la verità su questa intrigante teoria ma soprattutto per scoprire allo stesso tempo molte cose su di te che forse ancora non sai.

el settimo paragrafo dell’almanacco statunitense Word Almanac del 1929 veniva evidenziato come non ci siano limiti a quanto il cervello umano può compiere e che sono gli scienziati e gli psicologi a sostenere che usiamo solo 10% circa delle potenzialità del nostro cervello. E’ vero tutto questo? E’ vero che usiamo solo una minima parte delle nostre facoltà mentali e che è proprio la scienza a dimostrarlo? “Solo se colpiti da malattie, deficit cognitivi, ictus o incidenti gravi. A cose normali usiamo tutto il nostro cervello che funziona al massimo grado di disponibilità ed è anche contento di farlo”, dichiara l’autore di Oscuramente, Gianluca Giusti. Chi sostiene di avere poteri speciali che gli permettono di piegare metalli, spostare oggetti, leggere nel futuro o nei libri senza averli letti, comunicare con l’oltretomba o telepaticamente ci riesce grazie a un uso di percentuali maggiori delle sue facoltà mentali? Oppure no? Come stanno realmente le cose e cosa dice veramente la scienza su questo affascinante argomento? Ma come si può migliorare la qualità

della nostra mente? “In un modo decisivo - continua Giusti - vale a dire lavorando sul nostro modo di pensare. Chi tende a pensieri negativi e vede sempre il bicchiere mezzo vuoto gioco forza è portato a darsi risposte negative. Esempio, se a fronte di un problema o di un avversità penso ogni volta che tutto andrà male, o che sono un incapace o che nulla di buono può arrivare, difficile che trovi le migliori soluzioni. Il mio cervello mi seguirà confermandomi che è vero, ricordandomi tutti gli insuccessi passati o arrivando perfino ad autoconvincermi che me lo merito. Se al contrario mi faccio domande produttive del tipo, come posso risolvere questa situazione, che risorse ho per farlo, in quali altre occasioni sono riuscito a farcela... Allora è altamen-

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La Libreria La Fenice propone un concorso letterario per racconti e poesie inediti

a Libreria La Fenice propone, in collaborazione con la tipografia Nuovagrafica, un concorso letterario per racconti e poesie inediti, dal tema: RaccontaCarpi. Il concorso si rivolge a tutte le persone che vivono, lavorano, fraquentano, visitano o conoscono Carpi. L’invito è quello di scrivere un racconto o alcune poesie che parlino della Corte dei Pio. La scadenza del bando è il 28 febbraio. Per quanto riguarda la Sezione racconto, è possibile concorrere inviando un solo racconto in lingua italiana, inedito, che non abbia vinto premi letterari o sia pubbli-

RaccontaCarpi alla Fenice cato in internet. Il testo non dovrà superare le tre pagine dattiloscritte e non essere inferiore a una. Per quanto riguarda la Sezione Poesia invece possono essere spedite al massimo tre composizione inedite. La partecipazione al Premio RaccontaCarpi è libera e gratuita. Ogni opera dovrà essere presentata in 2 copie, senza segni di riconoscimento. Inoltre dovrà essere accompagnata, pena l’esclusione dal concorso, dalla scheda di parte-

cipazione, debitamente compilata e firmata e contenente anche la liberatoria rispetto ai diritti d’autore. I migliori racconti e poesie verranno pubblicati in un singolo volume a cura della tipografia Nuovagrafica (edizioni APM). I vincitori saranno proclamati a Carpi nel mese di aprile. I 2 vincitori verranno premiati con 200 euro e un buono libri di 100 euro cadauno. Per informazioni è possibile rivolgersi in libreria, in via Mazzini, 15.


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anno XV - n. 03

L’aforisma della settimana...

“Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici”. Martin Luther King appuntamenti

Teatro CARPI

24 e 25 gennaio - ore 21 26 gennaio - ore 16 e ore 21 Stagione Prosa Oscura immensità Di Massimo Carlotto Con Giulio Scarpati, Claudio Casadio Regia Alessandro Gassmann Teatro Stabile Del Veneto Romagna Teatri 27 gennaio, ore 21.15 Note di Passaggio Concerto della Memoria Concerto condotto da: Ensemble Alraune Corale Giuseppe Savani Testi a cura di: Fondazione ex Campo Fossoli Teatro della Pozzanghera Letture a cura delle: Alunne dell’I.I.S. Meucci Dirette da Alessandra Gasparini Dai campi di concentramento nazisti ai gulag staliniani, dai desaparecidos argentini fino ai masscri etnici di curdi, armeni, bosniaci, la violenza dell’annullamento di una parte della società attraverso la sua eliminazione fisica è una costante della storia umana. Un compositore simbolo della resistenza interna al regime stalinista, Dmitri Šostakovic, ha visto scomparire da un giorno all’altro amici e colleghi e ha direttamente subito la censura sovietica che, non meno di quella nazista, colpiva gli artisti facendo sparire le loro creazioni dalla vita pubblica della nazione. Le sue conposizioni ricche ti temi ebraici, affiancate ad altre di origine diversa, fanno da guida al concerto Teatro Comunale

Mostre CARPI

Fino al 26 gennaio La MIA città Spazio Giovani Mac’è Fino al 31 gennaio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Ghino Corradeschi O&A Centro Affari Fino al 2 marzo L’archivio ritrovato di V.P. Paolo Ventura Palazzo Pio

Eventi CARPI

24 gennaio - ore 20.30 Viva la libertà Regia: Roberto Andò Centro Gorizia

Dal 24 al 27 gennaio, a Bologna Fiere, più Gallerie, apertura all’800, il Focus sui Paesi dell’est Europa e la Cina e l’attenzione ai collezionisti con la mostra Il piedistallo vuoto di Marco Scotini

Arte in fiera

appuntamenti

24 gennaio - ore 22 Skiantos Kalinka 25 gennaio - dalle 22.30 Fausto Leonetti and The Spells Presentazione del nuovo album Times and Travels Mattatoio 25 gennaio - ore 20.45 Crocevia Fossoli Presentazione del film documentario Per la regia di Federico Baracchi e Roberto Zampa Auditorium Biblioteca Loria La voce dei classici Ascoltare Raccontare Recitare Leggere Quattro incontri alla scoperta della grande letteratura Accompagnati dalla voce recitante Simone Maretti e dal flauto di Patrizia Vezzelli Programma 26 gennaio - 17,30 Cyrano de Bergerac di E. Rostand 9 febbraio - 17,30 Don Chisciotte di M. Cervantes 16 marzo - 17,30 Decamerone di G. Boccaccio nel VII° centenario della nascita 5 aprile - 17,30 Sirena dai “Racconti” di Tomasi di Lampedusa Palazzo Foresti

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ono arrivate a 172 le gallerie che parteciperanno ad Arte Fiera 2014, con una crescita record di oltre il 25% rispetto alle edizioni del 2013 e del 2012 (+27% sull’edizione 2013). Arte Fiera cresce non solo confermandosi come la principale manifestazione italiana per l’arte moderna e contemporanea, ma anche con le nuove sezioni dedicate alla inedita connessione dell’arte moderna con gli autori della seconda metà dell’800, alla nuova sezione di fotografia realizzata in collaborazione con MIA Fair di Milano e con l’iniziativa tutta nuova del focus dedicato all’arte dell’Est Europa con le gallerie che partecipano e si dedicano a questo tema specifico. In questo ambito tema Arte Fiera realizza per la prima volta anche un inedito rapporto con il grande collezionismo privato che consentirà di far proseguire la manifestazione con una mostra in città, realizzata con le opere prestate da alcuni tra i più importanti collezionisti italiani (per citarne alcuni Fondazione Sandretto Re Rebaudengo,

Fondazione Nicola Trussardi, la Collezione Enea Righi, Collezione La Gaia di Torino, Collezione Maramotti) e gli artisti internazionali (Ilya Kabakov, Vyatscheslav Akhunov, Jiri Kovanda, Julius Koller, Ion Grigorescu, Nedko Solakov, Deimantas Narkevicius, Mircea Cantor). Si tratta di Arte Fiera Collezionismi – Il piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa che verrà inaugurata insieme ad Arte Fiera, per proseguire fino al 16 marzo nei locali del Museo Civico Archeologico di Bologna con le opere di oltre 40 importanti artisti provenienti da 20 Paesi dell’area

dell’Est Europa e dell’ex Unione Sovietica. Gianfranco Maraniello, direttore dell’Istituzione Bologna Musei, che coordina Art City – programma di iniziative che nelle giornate di fiera coinvolgono le istituzioni museali e culturali di Bologna come luoghi d’arte teatro di una serie di mostre e appuntamenti speciali - ha commentato: “Sarà una grande festa della cultura, come è ormai tradizione a Bologna grazie all’entusiasmo dei soggetti pubblici e privati che aderiscono ad Art City e che, insieme, rendono popolare anche la più avanzata arte contemporanea”.

26 gennaio - ore 15.30 I vissi dl’unurèul I vizi dell’onorevole Compagnia teatrale San Martino di Guastalla Commedia in 2 atti di Franco Tagliati La storia si svolge in un Comune della Bassa Reggiana. Tempi moderni. Protagonista un vecchio parroco, rettore della Parrocchia di un comune rivierasco sul Po. Al parroco vengono fatte alcune confessioni sconvolgenti, che metteranno in evidenza la malafede e l’abuso di potere di un personaggio importante. Personaggio, che il nostro anziano parroco riuscirà a condurre sulla retta via Cinema Teatro Ariston 29 gennaio - ore 15 I mercoledì delle donne Storie di donna Intrattiene la professoressa Anna Maria Ori Circolo Guerzoni 30 gennaio - ore 20.45 Mamma vai tra! Regole, eccezioni e punizioni: dal cellulare al coprifuoco Auditorium Biblioteca Loria


venerdì 24 gennaio 2014 Il 24, 25 e 26 gennaio, al Teatro Comunale di Carpi va in scena Oscura immensità di Massimo Carlotto. Con Giulio Scarpati e Claudio Casadio. Regia di Alessandro Gassmann

Col cuore rotto

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ranco Battiato, Angelo Branduardi e Marco “Morgan” Castoldi: tre cantautori, grandi protagonisti della musica italiana, saranno a Modena, rispettivamente, il 16 febbraio, il 28 febbraio e il 15 marzo. Ognuno di loro sarà interprete di un concerto al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di corso Canalgrande, nell’ambito della rassegna organizzata da International music and arts con la collaborazione di Comune di Modena e Fondazione Teatro Comunale di Modena.Il primo appuntamento della trilogia è in programma domenica 16 febbraio alle 21 con un concerto antologico di Franco Battiato, che si esibirà con una formazione classica: il carpigiano Carlo Guaitoli al pianoforte, Angelo Privitera alle tastiere e programmazione e quartetto d’archi. Il secondo appuntamento, venerdì 28 febbraio alle 21, è con Il rovo e la rosa tour: protagonista Angelo Branduardi, il “trovatore” italiano più amato in Europa e oltre. Lo spettacolo darà l’occasione per ripercorrere in un’unica serata, in un concerto che si annuncia intenso ed evocativo, la storia musicale di Branduardi con i suoi successi (Alla Fiera dell’Est, Si può fare, Domenica e lunedì, Vanità di Vanità, La pulce d’acqua), e per presentare dal vivo Il Rovo e la Rosa - Ballate d’amore e di morte (Lungomare/ Universal Music Italia). Il nuovo lavoro discografico del cantoremenestrello, che presenta brani

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na rapina. Una donna e un bambino che vengono presi come ostaggi e finiscono per essere uccisi. Un uomo, padre e marito, che si trova a ricordare l’amore che ha perduto, il legame reciso con un figlio ed una moglie eternamente presenti nel ricordo. Ed ecco che sono passati quindici anni dall’accaduto ed il carnefice, malato di cancro, invoca perdono per vivere da uomo libero i giorni che gli restano. Ma Silvano Contin (Giulio Scarpati) che vive nel grigiore di un’esistenza vuota, banale, pervasa di solitudine e rancore, proprio non ne vuole sapere di dimenticare, di cancellare, di concedere la propria indulgenza. Raffaello Beggiato (Claudio Casadio), l’assassino, ha diritto a una seconda possibilità? O merita di morire senza appello, senza perdono, senza possibilità di espiare, su questa terra, le sue colpe? E a chi appartiene il compito di ascoltarlo, redimerlo, giudicarlo, aiutarlo? E come si rieduca un criminale? Il romanzo di Massimo Carlotto, da cui è tratta questa pièce – che vanta la splendida regia di Alessandro Gassmann - pone quesiti laceranti, difficili, terribili, di fronte ai quali ognuno di noi è costretto a schierarsi, da un lato ponendosi nei panni di chi ha subito una grave, dolorosissima perdita, dall’altro tentando di entrare nel cuore rotto di un uomo perduto, incapace di credere in un’esistenza fondata su valori positivi.

il 16 e il 28 febbraio e il 15 marzo rassegna di tre concerti al teatro Comunale Pavarotti di modena con protagonisti tre grandi artisti della musica italiana. aperte le prevendite

Battiato, Branduardi e Morgan, tre cantautori a teatro

liberamente ispirati alle “ballads” del periodo elisabettiano, costituisce una saldatura tra la sua produzione più pop e il lavoro di ricerca sulla musica antica. Come spiega lo stesso Branduardi è “un

lavoro di distruzione e ricostruzione, non solo musicale ma anche a livello del testo, per riportarli a una versione filologica e nello stesso tempo inedita”. Il concerto del Morgan virtour che chiude la

rassegna si svolgerà il 15 marzo, sempre alle 21, e vedrà sul palco Marco “Morgan” Castoldi con un ospite d’eccezione: Michele Bravi, vincitore dell’ultima edizione di X Factor. Sarà l’occasione,

sottolineano gli organizzatori, per ricordare che Morgan, oltre a essere stato l’anima di X Factor, è stato e rimane un musicista e cantante di rilievo. Al suo nuovo inedito Spirito e Virtù seguirà un nuovo disco per Sony Music, e a febbraio uscirà anche un suo libro autobiografico per Einaudi dal titolo Io, l’amore, la musica, gli stronzi e Dio. Il live a Modena proporrà un alternarsi di pezzi dell’originale artista monzese, inclusa la nuova fatica discografica, e grandi successi del passato. Si ascolteranno brani musicali che vanno da Debussy ai Pink Floyd, a Luigi Tenco. La realizzazione della rassegna è possibile grazie alla collaborazione di Tecnord, Gruppo Hera, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Confindustria Modena e Doxee. Media partner è Radio Bruno. La prevendita dei biglietti, il cui costo varia a seconda del concerto e delle tipologie dei posti, è attiva on line (www.vivaticket.it), e alla biglietteria del Teatro Comunale di Modena in corso Canalgrande, aperta martedì e sabato dalle 10 alle 19 a orario continuato; mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19.


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anno XV - n. 03

Calcio – Il Carpi torna in campo Sabato: al Cabassi arriva la Ternana

Si riparte

PROSSIMO TURNO

Il Modena riparte dalla Favorita

22ESIMA GIORNATA - Sabato 25/11/2014, ore 15

Gli umbri sono alla ricerca di correzioni, velocità e svolte. Vecchi lancia Colombi e aspetta ancora Ardemagni: la trattativa è agli ultimi dettagli

BARI - REGGINA CARPI - TERNANA CITTADELLA - SPEZIA J. STABIA - PESCARA LATINA - EMPOLI NOVARA - AVELLINO PALERMO - MODENA VARESE - CESENA V. LANCIANO - BRESCIA

ANTICIPO Venerdì 24/1/2014, ore 20.30 TRAPANI - PADOVA POSTICIPO Lunedì 27/1/2014, ore 20.30 CROTONE - SIENA

I PRECEDENTI La prima sfida nel 1966

Stefano Vecchi

I

l campionato ricomincia all’inseguimento del Palermo e dell’Empoli, all’imbocco dell’ultima settimana di mercato, quella più importante. Finora s’è mosso poco a tutte le latitudini della classifica, solo minimi aggiustamenti, in attesa dei botti. Le più rivoluzionate sono le più bisognose cioè Novara, Reggina e Juve Stabia. Più lo Spezia, solita centrifuga di lusso e incognite. Ma sostanzialmente si riparte dagli equilibri dell’anno vecchio. Quelli nuovi saranno chiari solo in Febbraio. Il Cabassi riapre con lo scontro tra l’ultima delle sorprese e la prima delle delusioni dell’andata. La Ternana è decisamente al di sotto delle aspettative. È partita con grandi ambizioni, da una rosa profondamente trasformata. Ispessita in esperienza e da centimetri e cingoli sparsi in ogni zona del campo. La vittoria d’esordio con i biancorossi è stata però un fuoco di paglia. Da lì in poi, una lunga crisi di identità e risultati mai del tutto risolta. Tant’è che al giro

È

stato quest’ultimo il weekend più brillante della stagione del vivaio biancorosso. La Primavera ricomincia alla grande conquistando l’attesissimo derby, che conferma l’avvenuto sorpasso ai danni dei rivali dinastici. Calcisticamente parlando, oggi Modena è, come mai prima d’ora, provincia di Carpi. Spezzano la striscia negativa i Giovanissimi Nazionali. Ma il risultato più prestigioso è il trionfo degli Esordienti 2002 nel triangolare “pro” con i babycugini di serie A. PRIMAVERA – I ragazzi di Galantini e Garzon bissano il colpaccio della prima squadra e chiudono l’andata con una vittoria storica, che riposiziona una volta ancora le gerarchie della rivalità più sentita: anche il derby-

di boa, mister Domenico Toscano, ovvero l’artefice dell’ultima promozione del club umbro, è stato sollevato dall’incarico. Al suo posto, debutta Attilio Tesser: un tecnico mite ma di polso, pragmatico dove serve, coraggioso quanto basta. Ha sempre cercato l’equilibrio attraverso la qualità. C’è riuscito a Novara risalendovi dal terzo al primo livello del calcio in due anni. Quasi certamente si fiderà delle sue idee, imposterà un 4-31-2 fortemente basato sulla fase di palleggio. Ma trova una squadra da ripensare e rimotivare. Soprattutto da accelerare. Ha tenuto a lungo il pallone (è settima per possesso, passaggi riusciti e supremazia), ma lo ha mosso lentamente. È probabilmente la più fisica del campionato: ha centrali lunghissimi (Farkas, Masi, Ferronetti), terzini vigorosi (Lauro, Rispoli e Zito peraltro in partenza) e un regista muscolare (Viola). Una base strutturale invulnerabile per vie aeree, ma anche piuttosto banale nell’impostazione della manovra. Proprio questo è

stato spesso il limite fin qui: soffre di pesantezza, manca di agilità. Paga quando viene presa in contropiede. E più che altro non riesce mai a riproporsi in velocità: infatti non ha ancora vinto in trasferta, dove normalmente ci sono più spazi per ripartire. Necessita perciò bisogno di mezzali di passo che sveltiscano il ritmo, e le sta cercando sul mercato (Gavazzi dalla Samp e Valeri dal Sassuolo). Poco ha inciso Nolè, pochissimo Faletti gioiellino uruguagio dal dribbling sinuoso ma ancora abbastanza scontato. L’unica diversità di gioco sta nel fiuto e nella profondità di Antenucci (9 gol), che tuttavia non ha ancora trovato un partner credibile tra Ceravolo e Avenatti (altro rioplatense dotatissimo però intermittente). Il Carpi attende dunque un avversario in transito e urgenza di svolte, alla ricerca di correzioni, stimoli e punti. Vecchi sta avendo tutto quel che può alzare il profilo del lavoro che ha brillantemente condotto fin qui. Cioè due alternative eclettiche e di qualità nei reparti

migliori (Legati in difesa e Bianco a centrocampo) e due soluzioni definitive ai problemi estremi: portiere e centravanti. Colombi troverà subito posto, e ha tutto per mantenerlo fino in fondo: reattività, consistenza, fondamentali puliti, resilienza mentale e soprattutto vocalità. Per Ardemagni, invece, bisognerà aspettare ancora. Al momento di andare in stampa la trattativa è definita, ma non conclusa. Sarà prestito oneroso (100mila Euro) con opzione di riscatto della metà (600mila Euro) esercitabile al 30 giugno. La base dell’accordo è completa, le carte sono pronte. Ma non potranno essere depositate finché non verranno formalizzati gli ultimi dettagli con l’Atalanta (termini, garanzie e condizioni di pagamento). I tempi tecnici per l’ufficializzazione e per l’inserimento del giocatore in gruppo, dunque, si allungano. Venerdì intanto potrebbe arrivare la pronuncia della Corte Federale riguardo al proseguimento della gara col Padova. Enrico Gualtieri

settore giovanile: La Primavera batte il Modena con una rete del neoacquisto scuola Milan (1-0)

Derby-junior: il signore è Anelli junior è biancorosso. Sul sintetico di Casalgrande debuttano le due novità del mercato: il portierino Jean Claude Consol (classe ’96, dal Genoa), provvidenziale in diverse occasioni, e soprattutto il bomber Davide Anelli (’96, prestito Milan) che si presenta con un biglietto da visita speciale. È lui il match-winner: con un colpo al volo di rapina stende i gialloblu poco oltre la mezzora. Basta e avanza. I biancorossi girano a quota 13 staccando tre squadre: risultato intermedio più che lusinghiero. Sabato visiteranno il Genoa, fanalino di coda: ghiotta opportunità per riaggallare a centroclassifica. Comanda

autorevolmente il Torino, campione d’inverno con una gara e mezzo di vantaggio sull’Empoli e due piene sulla Juve. NAZIONALI – Dura appena mezzora la resistenza degli Allievi a Vinovo, casa tradizionale di Madama Juventus, padrona inconcussa del campionato. Nella ripresa il passivo si allarga: 0-5. Decisamente troppa la differenza tra le due squadre. I Giovanissimi invece tamponano l’emorragia e tornano indenni da Forlì (0-0) dopo due ko consecutivi. Rimane inviolata la porta di Davide Nutricato, classe 1999 prelevato dal Parma. BABY – Altre amichevoli di ro-

daggio per le rappresentative Regionali. I Giovanissimi di Michele Borghi si confermano in buona salute pareggiando con il Sassuolo (1-1): ancora a segno l’ottimo Moutassime. Gli Esordienti di Cavicchioli, invece, faticano a ritrovare la via del gol e vengono superati dal Verona (0-1). Ma il fiore all’occhiello è la classe di ferro 2002, che fa la voce grossa nel prestigioso triangolare “pro”: batte a sorpresa il Sassuolo (3-2) addirittura umilia il Bologna con sette reti di scarto (9-2). In grande evidenza le stelline Mazzoli, Iori, Diegoli e Garzon. Enrico Gualtieri

Sabato i biancorossi ospitano le “Fere” per la terza volta. Il primo dei due precedenti interni dista quasi mezzo secolo: vinse 1-0 il Carpi della Stirpe d’oro (Pressich-Dotti-Melotto-CarpitaSilvestri-Forghieri-Poletto). Tra le poche gioie di una stagione disgraziata, conclusa all’ultimo posto del girone B di serie C. Decise il gol di Alfredo Ciannameo, centravanti meteora che promise moltissimo alla Spal ma poi non mantenne. Era il 27 febbraio del 1966. Ben altra Italia, agli albori della Contestazione e della Rivoluzione Culturale. Pochi giorni prima, un talento in erba del giornalismo spalancò le porte all’epoca che sarebbe presto arrivata. Si chiamava Walter Tobagi, studiava al Liceo Parini di Milano, e ne dirigeva il periodico “La Zanzara” (che oggigiorno è ripresa in esplicito omaggio da una fortunata trasmissione radiofonica). Vi pubblicò un’ardita inchiesta sulla posizione sociale della donna. Ne seguì uno scandalo di dimensioni nazionali. L’altro incrocio è recentissimo: Prima Divisione Lega Pro, 5 febbraio 2012, in esilio a Reggio Emilia, nello stadio “Giglio” che di lì a poco cambio provvisoriamente denominazione in “Città del Tricolore” e ai giorni nostri è il Mapei Stadium. Neve spalata nella notte, campo ghiacciato, partita bollente, 5 espulsi, una rete a testa. Aprì le marcature l’uomo che, più avanti, avrebbe risposto presente alla chiamata del destino: Mehdi Kabine. Pareggiò Cejas (oggi al Latina), e fu un punto fondamentale per gli umbri che al traguardo precedettero tutti. E.G.

CALCIO - DILETTANTI

Correggese 4x4

C

ontinua il soliloquio di forza della Correggese che dà un’altra spallata al campionato di serie D. Vince la quinta partita consecutiva aprendo appena appena il gas. Come settimana scorsa chiude i conti in mezzora. Ci riesce, di nuovo, senza il traino di Davide Luppi mantenuto ai box per precauzione. L’assenza non sta pesando affatto. Significa una conquista molto importante: dietro il grande giocatore si è definitivamente consolidata una grande squadra. Il Formigine, piccola colonia di glorie biancorosse (Teocoli, Sarnelli), esce vivisezionata dal Borelli: 4-1. Nemmeno l’infortunio di Paganelli (uscito subito) crea scompensi: ci pensa l’uomo del momento, Alessandro Chiurato, a risolvere l’emergenza offensiva timbrando la splendida doppietta che archivia il match. Sul tabellino anche Pedrazzini e Boilini. Quattro gol per raddoppiare il vantaggio in classifica: +4. È una nuova fuga, decisamente importante. La Lucchese manda sensibili segnali di cedimento: si salva di nuovo a tempo scaduto, ma stavolta non va oltre il pari con l’Imolese di mister Farneti (2-2). LE ALTRE – Tornano in campo Eccellenza e Promozione. È stata tuttavia rinviata la gara tra Solierese e Real Panaro, per ragioni non difficili da comprendere. Domenica prossima, secondo calendario, dovrebbero ripartire anche i tornei di Seconda e Terza. Ma sinceramente è difficile, se non impossibile, immaginare una ripresa normale di tutte le attività sportive sopra le ferite dell’alluvione che ha sconvolto la Bassa modenese. Il Comitato Provinciale, intanto, dopo le improvvise dimissioni di Tiziano Casari, passa temporaneamente nelle mani di Dorindo Sanguanini. E.G.

CALCIO A 5

Virtus di forza, il Bellaria scassinato

A

mareggiata dalla sconfitta riminese e maltratta da una sorte poco educata nei modi, la Virtus di Caleffi ospita un Bellaria agguerrito, in un match che gli psicologi locali prescrivono agli annoiati dalla vita. L’avvio di contesa è di marca virtussina e, dopo il duplice tentativo di Bigarelli, Casceglia infila l’estremo ospite con un mancino da distanza ravvicinata (1-0). Il pivot gialloblù, tuttavia, colpito duro e costretto ad abbandonare il campo, impone ai padroni di casa, ora spuntati, il ricorso a un 9 di fortuna, o falso, come dice chi sa di tattica. Senza riferimento offensivo i carpigiani faticano finché, in avvio di ripresa, Sassi si improvvisa scassinatore e fa saltare il banco per il 2-0 del sollievo. Il match cambia volto, e i padroni di casa posson permettersi di fare i sornioni, di contro all’esasperata ricerca ospite di un bandolo. L’ennesima ripartenza virtussina si concretizza nel 3-0 di Nosari, seguito immediatamente dal bolide mancino dello stesso laterale, che inchioda il Bellaria a un 4-0 che è sentenza. Fiaccata da un fine settimana dalle emozioni fortissime, in cui Grazioli decide di prendersi il suo tempo prima di rimettere gli scarpini e Thompson lascia per cause di forza maggiore, la Virtus merita un plauso. Il cammino, alla luce di defezioni inattese, è tutto in salita; mai come ora conviene ricordare quel bravo greco che sentenziò: “nella sofferenza, la conoscenza”. I tempi son duri, ma alla fine, Virtus, saprai chi sei. Federico Campedelli


venerdì 24 gennaio 2014

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Pallavolo Maschile Serie B - Per la Cec un punto importante che permette di mantenere il terzo posto con una lunghezza su Mondovì

Biancoblu sconfitti al tiebreak G

ara importante al PalaFerrari con la Cec in cerca di riscatto dopo lo scivolone di Monselice e la Caloni alla caccia di punti per dare continuità alla rincorsa ai playoff. Formazioni annunciate in campo, quindi Cec con Dall’OlioBigarelli, Porcellini-Fontana, Quarta-Insalata e Trentin libero. Bergamo si presenta col potente opposto mancino Kosmina opposto a Sbrolla, Costa e Burbello schiacciatori, l’ex Piccinini e Alborghetti al centro e Franzoni libero. Brutta partenza per la Cec che in un attimo si ritrova sotto 1-6 apparentemente spaesata. Qualche lungo scambio fortunatamente sveglia gli

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estetti ideali in campo da ambo le parti per l’avvio di match. Coach Chiappafreddo parte con Rondon in regia, Fabris opposto, Heyrman e Ruseva al centro, Rousseaux e Piccinini in posto quattro con Cardullo libero. Per Piacenza Ferretti in palleggio, Van Hecke a completare la diagonale principale, Meijners e Bosetti in banda, De Kruijf e Leggeri al centro con Sansonna libero. Inizio equilibrato di set, Bosetti e Piccinini si rispondono per il primo punto poi la capitana bianconera trova anche l’ace del 2-3. Dopo i primi scambi, però, sarà Piacenza a portarsi avanti sfruttando qualche errore di Modena e una battuta ancora non efficace. Si arriva fino al 19-16 quando la Liu•Jo stringe le proprie maglie difensive e produce un parziale che riporta il set in equilibrio costringendo Caprara al time-out. Van Hecke trova il cambio palla al rientro in campo e Ferretti un muro che riporta sopra di

atleti di casa che riescono ben presto a recuperare lo svantaggio e a impattare gli avversari sul 7-7 con un “rigore” di Fontana propiziato da un ottimo servizio di Bigarelli. Il set procede poi in sostanziale parità fin quando Porcellini riesce a fermare a muro Kosmina per il primo piccolo allungo biancoblu sul 19-17. E’ sempre Porcellini a spingere sull’acceleratore con l’ace del 23-19 preludio del 25-22 firmato da un maniout di Bigarelli. Il secondo set inizia nuovamente con una sola squadra in campo, Bergamo, che crea uno strappo decisivo con uno 0-8 da paura con Sbrolla al servizio. La Cec pian piano

recupera il proprio gioco, riesce a ridurre in parte lo svantaggio fino al 21-23 ma è ancora Sbrolla a chiudere il set 22-25 con un pallonetto di prima intenzione. Terzo set, i ragazzi di coach Molinari questa volta partono meglio e si portano avanti prima 6-3 con un attacco di Quarta e poi 11-7 con un ace di Porcellini. Gli ospiti reagiscono e trovano prima la parità sul 13-13 e successivamente hanno anche la forza di allungare a +3 con un muro di Alborghetti su Bigarelli (14-17), distacco che Trentin e compagni non riusciranno più a recuperare e parziale chiuso 21-25 da un attacco di Costa. La Cec è ferita ma non abbattuta,

riesce a ripresentarsi in campo ancora con la forza di lottare e conduce il 4° set dal primo punto portandosi avanti 8-5 e 16-10 alle due soste tecniche. Un ace di Bigarelli permette ai suoi di allungare 19-10, gli ospiti non reagiscono più, la Cec dilaga fino al 25-11 messo a terra da Quarta e si va così al primo tiebreak stagionale in campionato per i padroni di casa. Tiebreak che si indirizza però subito verso i bergamaschi grazie a un’ottima serie in battuta di Sbrolla che spiana il 2-8 di metà set e il 6-15 finale. Per la Cec un punto comunque importante che permette di mantenere il terzo posto con una lunghezza su Mondovì.

Pallavolo femminile Serie A - La Liu•Jo batte Piacenza 3 a 1 e si regala la Pomì in Coppa Italia

Scacco alle campionesse d’Italia

due la propria squadra, ma le bianconere hanno stretto la morsa, ricuciono e passano 22-23 con l’attacco punto di Rousseaux. Arriva anche al set point la Liu•Jo, per tre volte Piacenza risponde e a coach Chiappafreddo non basta nemmeno l’esordio di Paggi schierata in battuta al posto di Ruseva in un

finale pieno di sostituzioni tattiche. Al quarto tentativo Rousseaux ha la possibilità di chiudere su un pallone che danza sopra il nastro. Il suo attacco, però, termina out e sul servizio di Van Hecke Piacenza chiude 2927. Si riparte con i medesimi sestetti nel secondo parziale e dopo il solito avvio equili-

brato è Modena a prendere il comando. Rousseaux e Piccinini trascinano la squadra sul 10-12 del primo time out tecnico. Mantiene un cambio palla regolare Modena e Caprara prova a scuotere la propria squadra chiamando il proprio primo stop discrezionale sul 13-16. Le padrone di casa ci provano con Bramborova per De Kruijf, la Liu•Jo risponde con Maruotti per Ruseva. Si arriva comunque con le solite tre lunghezze al 20-23 quando Rousseaux stampa un muro a uno su De Kruijf. Quattro set il point, il primo annullato da Van Hecke, il secondo concretizzato proprio da Rousseaux con un attacco che apre le mani al muro avversario. Nel terzo set Liu•Jo inserisce le marce alte da subito. Il primo vantaggio è sull’attacco out di Meijners per il 2-3 poi Modena allunga fino al 3-7 che induce Caprara

Judo Club Carpi

a fermare subito il gioco. Sono ancora le bianconere a sfruttare un altro errore di Meijners, poi sostituita da Vindevoghel per qualche minuto, al rientro in campo e il divario si dilata fino al 4-11. Sul 14-15 si arriva a un passo dal materializzarsi dell’aggancio, ma Van Hecke batte fuori e per Modena è una grande iniezione di fiducia. Una devastante Rousseaux allunga ancora sul 14-17 poi tutto il sestetto ben orchestrato da Rondon alza il proprio livello e riprende il largo. Devastante nel finale di set Francesca Piccinini con quattro punti consecutivi, inframezzati da un cambio palla di Van Hecke, che portano Modena avanti per 2 set a 1 con il 19-25 finale. Vuole andare a chiudere la contesa Modena ed è subito 0-2 in avvio di quarto parziale. Piccinini e compagne si trovano sul 5-7 con il muro di Ruseva, ma

al cambio palla va in servizio Van Hecke e Piacenza torna avanti 8-7. Time out per Chiappafreddo e battuta in rete della belga per l’8-8 al rientro in campo. All’ennesimo pari sul 20-20 si infiamma il match con un attacco di Fabris che gli arbitri giudicano toccato dal muro nonostante le proteste dei padroni di casa. Si va anche sul 20-22 e poi arriva l’attacco out di Bosetti ancora una volta contestatissimo con la richiesta di un tocco del muro. A mandare in festa tutto il pubblico di fede modenese e lo staff tecnico è Maruotti, subentrata nel finale per Rousseaux, che trova il mani fuori del 22-25 finale. Prossimo appuntamento domenica 26 gennaio, alle 18, presso il Pala Farina di Viadana andata dei quarti di finale di Coppa Italia fra Pomì Casalmaggiore e Liu•Jo Modena.

Pallavolo Femminile Serie C

A misura di bimbo

Nulla di fatto per Texcart

S

abato 18 gennaio si è svolto il 1° Criterium di Judo-gioco per i bambini nati dal 2003 al 2010. E’ stata una giornata piena di gioia e allegria che ha visto la presenza di circa 400 piccoli atleti, che a gruppi di quattro hanno vissuto la loro prima grande emozione di una competizione a loro misura. In piedi da sinistra: Nicolò (2°); Daniele (2°); Alessio (3°); Martina (3°); Christian (1°); Matteo (3°); Federico (2°); Giulio (3°); Giulia (3°). Seduti da sinistra: Filippo (3°); Mattia (3°); Camilla (3°); Gaia (3°); Lorenzo (3°); Filippo (3°); Francesco (3°); Andrea (1°); Samuele (3°); Samuele (2°); Mattia (3°)

Buoni piazzamenti per i carpigiani

D

omenica 19 gennaio si è svolto il III Trofeo di Judo Città di Modena. Il Judo Club Carpi si è presentato alla prima gara dell’anno con sei atleti che hanno tenuto alto il nome della palestra. Alla gara hanno partecipato 600 atleti provenienti da prestigiose società italiane. I primi a scendere in gara sono stati gli esordienti Benvenuti e Rossi che alla loro prima gara hanno dimostrato grande determinazione. A seguire sono scesi sul tatami Bulgarelli e Galantini classificandosi al 5° e al 3° posto. Per Zuravirshvili si è preclusa la finale per una ammonizione classificandosi al 3° posto. Balestrazzi combattendo nei +90 kg con pesi massimi, ha dimostrato la sua caparbietà agonostica classificandosi al 3° posto.

C

ontinua il momento difficile di Texcart Città di Carpi, in questo inizio 2014. Nella trasferta di Maranello decisive le assenze forzate di Corghi, Bassoli e Guerzoni, che non hanno permesso a Mister Pisa di trovare le soluzioni necessarie per capovolgere le sorti della gara. La formazione iniziale ha visto in campo Garuti in regia, opposta Bellentani, Pini e Bulgarelli attaccanti ricettori, Marta Garcia e Rapisarda al centro, libero Sonia Dallari. L’inizio di gara è equilibrato, ma si denota sin da subito che il gioco delle carpigiane non è fluido; dal canto loro le ragazze di Maranello sono molto mobili in difesa e grazie a questo fondamentale

riescono a conquistare un margine di punti che permette loro di chiudere il primo parziale 2517. Il secondo set è sulla falsa riga di quello precedente, Pisa prova a inserire anche il secondo libero Silvia Dallari in difesa, per cercare di limitare la foga agonistica delle attaccanti avversarie ma, purtroppo, anche questo tentativo, seppur positivo, non capovolge la situazione e la Texcart abdica sul 25-21. Nel set successivo qualche cambio tattico con l’inserimento di Goldoni in zona 4 e lo spostamento di Pini sulla diagonale del palleggiatore. Viene inserita anche Lusetti ma le ragazze di casa non sbagliano più nulla, vincendo anche quest’ultimo parziale per 25-20.


22

T

venerdì 24 gennaio 2014

erraquilia Carpi inizia il nuovo anno con una vittoria proseguendo la striscia positiva del 2013; i biancorossi raggiungono così il 12° successo consecutivo, consolidando il primato in classifica grazie anche alla vittoria esterna di Teramo sull’Ambra, inseguitrici ora entrambe a sei punti di distacco ma Terraquilia Carpi ha già osservato il suo turno di riposo. Attesa nell’ambiente carpigiano per il debutto di Michele Skatar: l’italo-croato ha fatto vedere subito le sue notevoli qualità e anche se l’intesa con la squadra deve ancora essere affinata, sicuramente il ds Cerchiari ha messo a segno un colpo di mercato che mette i biancorossi in corsa per tutti gli obiettivi della stagione, primo fra tutti la Final-Eight di Coppa Italia in programma a Martina Franca, dal 31 gennaio al 2 febbraio.

anno XV - n. 03

Pallamano Serie A - Terraquilia batte Nuova Era Casalgrande 34 a 16

12° successo consecutivo per i biancorossi

Bocce L’artefice della vittoria è stato Paolo Signorini. Nel prossimo turno i modenesi incontrano Montegranaro

Atletica - Sg La Patria

Atleti carpigiani in evidenza

La Rinascita stoppa N Roma B

ella vittoria nel campionato di Serie A di bocce della MP Filtri Rinascita di Budrione contro la Boville Marino di Roma, diretta concorrente in classifica. L’artefice del successo è stato ancora una volta il campione del mondo Paolo Signorini che ha vinto entrambe le partite individuali (8-6 e 8-6) contro Davide Paolucci. Paolo Signorini e Diego Paleari hanno giocato benissimo negli incontri a coppie contro il duo della Boville Facciolo - Palma e hanno vinto 8-0 e 8-6. E’ finita pari la terna con Luraghi - Paleari - Viscusi della Rinascita contro Facciolo - Nanni - Palma Modena - Cabassi: 10 - 6 Nella seconda partita di Campionato della seconda fase, Girone Eccellenza, la Cabassi gioca fuori casa contro Modena Nuoto. Nei primi due tempi le squadre giocano alla pari e l’Under 17 carpigiana disputa una partita buona sbagliando poco e rubando tanti palloni nella fase difensiva. Nel terzo tempo la squadra modenese con un parziale di 5 a 0 mette al sicuro la partita mentre Carpi per colpa della stanchezza fisica non riesce a essere più incisiva. Nell’ultimo quarto i biancorossi tirano fuori l’orgoglio e riescono a infliggere un parziale di 3 a 1 che li porta a concludere la partita a soli 4 goal dal Modena. Pol. Parma - Cabassi: 6 - 9 Terza giornata di Campionato per gli Under 13 della Cabassi ospiti di Pol. Coop Parma1. La sfida è da brividi tra le prime due del Girone Emilia distanziate da un solo punto in classifica. Il

(8-7 e 2-8) mentre la coppia Luraghi - Viscusi ha perso entrambe le partite contro Paolucci - Nanni (7-8 e 3-8). Classifica: Ancona 2000 (19 punti), ASD La Pinetina (16), Montegranaro (12), MP Filtri Rinascita (11), Boville Marino (10), Pallanuoto Cabassi

I risultati

primo parziale è equilibrato ed entrambe le squadre cercano di non sbilanciarsi. I carpigiani scendono in acqua concentrati e mettono in atto una difesa attenta e ben orchestrata dal marcatore del centro boa Gianluca Balestra. Il primo tempo si chiude sul 2-1 per i padroni di casa, grazie a un rigore realizzato da Alessio Dondi. La Cabassi però non ci sta e torna in acqua con lo spirito giusto e grazie alle ripartenze veloci di Mattia Moretti, Alessandro Giliberti e Tommaso Tamelli, Cabassi Under 17

Montecatini Avis (8), Montegridolfo (7), Fashion Cattel (6), L’Aquila (4), Com. Colbordolo (3). La Pinetina e L’Aquila hanno un incontro in meno. Nel prossimo turno di campionato, sabato 25 gennaio, la Rinascita incontrerà Montegranaro. si porta in vantaggio. L’ultimo tempo permette al Carpi di amministrare il vantaggio facendo ruotare tutti gli atleti e di portare a casa una vittoria molto importante per il campionato. Cabassi - Rumagna: 7 - 10 Terza partita di Campionato per la Categoria Master. Partita ben giocata dai biancorossi, sempre in equilibrio fino alla fine del 3° tempo. Inizio del 4° parziale con qualche errore da parte dei carpigiani, e subito vengono puniti dai romagnoli che vincono. Peccato per questa sconfitta non meritata.

el primo weekend di gare tra Modena e Ancona per meeting nazionali, l’atleta carpigiano in forze alla Sezione Atletica de La Patria, Simone Pettenati si è imposto nei 60 metri con il tempo di 6,88, stabilendo così un nuovo primato personale e piazzandosi primo nelle liste Juniores in Italia. Gli altri atleti Giacomo Vascotto, Matteo Mor, Federico Saverino, Rosaria D’agostino, Valentina Sanguedolce, Elena Venturi degli Esposti, Andrea Magnanini, Othaman Agoubi e Marco Martinelli si sono messi in evidenza nelle liste regionali nei 60 e nei 400 metri. A Modena si sono svolti anche i Campionati Regionali Indoor e due atleti della Patria si sono laureati campioni regionali, rispettivamente Hasnain Abbas nel salto in lungo con la misura di 6,38 mt e Pettenati nei 60mt con il tempo di 6,91. Nei 60 metri femminili tre atlete si sono piazzate nei primi dieci posti: Sanguedolce, D’agostino e Venturi Degli Esposti.

Karate

Black Dragons sul podio di Lignano Sabbiadoro

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omenica 19 gennaio, alcuni atleti della società sportiva carpigiana Black Dragons hanno partecipato al 3° International Tournament di karate Libertas a Lignano Sabbiadoro. Risultati kumite: Matteo Trotta si è classificato primo nella categoria Junior -66kg, Mattia Landini si è piazzato al 2° posto nella categoria Senior -68kg, Lilian Porcireanu è giunto 3° nella categoria Junior -70kg e, infine, Michele Conte si è classificato terzo nella categoria Cadetti -65kg.

Inizio di gara costellato da errori da entrambe le parti, punteggio basso (0-1 al 5’), il Casalgrande oppone resistenza solo nei primi minuti nei quali si esalta il portiere carpigiano Malavasi; poi i ragazzi di Serafini mettono il turbo e al 13’ biancorossi avanti 1-7 sotto i colpi di Molina e di un incisivo Bellotti. Terraquilia Carpi tira un po’ il fiato, i cugini reggiani, privi comunque di Ruozzi e del portiere Scicchitano, provano così a rientrare in partita (4-8 al 20’), ma Marrochi e compagni non si fanno sorprendere e il divario aumenta fino al +8 di fine primo tempo. Il secondo parziale inizia sotto il sigillo di Di Matteo e Skatar, Terraquilia Carpi avanti così 7-20 al 6’, gara in archivio, ne approfitta coach Serafini per ruotare tutti gli uomini a disposizione. Ritorno al Vallauri sabato, alle 18, per la formazione capigiana opposta al Bologna.

Ginnastica Artistica

La Patria scatenata al Gymmatch di Fiorano

L

’agonismo della Ginnnastica Artistica della S.G. La Patria ha aperto il nuovo anno conquistando i due gradini più alti del podio. Domenica 12 gennaio si è disputata a Fiorano la gara regionale Gymmatch appartenente al calendario gare Uisp. La Patria si è presentata con con due squadre Senior composte da Francesca Cracco, Gessica Gosa, Martina Luciani, Giulia Merlotti (la prima), Martina Fattori, Sara Gualtieri, Valeria Magnani, Margherita Oliani, Sharon Talamo (la seconda). Entrambe le squadre hanno dato il massimo in campo gara, sui 4 attrezzi hanno sbaragliato le rivali non solo conquistando il primo e il secondo posto come squadra, ma anche individualmente hanno ottenuto i punteggi più alti ricevendo ognuna una medaglia a ogni attrezzo. Una grande soddisfazione per atlete, istruttori e famiglie considerato il grande impegno dimostrato dalle ginnaste che non hanno mai smesso di allenarsi nemmeno nel periodo estivo. Complimenti anche da parte dei giudici che hanno visto le due squadre pulite e sicure ai loro attrezzi, segno del buon lavoro che queste ragazze stanno eseguendo in palestra con i loro allenatori - Uber Barbolini, Ivana DePasquale ed Elisa Menozzi - che fa ben sperare, in futuro, per un tipo di competizioni di alto livello.


venerdĂŹ 24 gennaio 2014

anno XV - n. 03 23



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