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Settimanale di
1° febbraio 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 04
a soli € 0.50 in edicola
una chitarra per l’emilia Fabio Castellini
Nuova vita per le travi in legno recuperate dalle case distrutte dal sisma: nelle mani del liutaio Fabio Castellini si trasformano in chitarre. Il ricavato delle vendite è destinato all’associazione Tutti Insieme a Rovereto e Sant’Antonio Chiara De Maria
a berlino per diventare fotografa
Massimo Re
croce rossa verso la privatizzazione
Alberto Lapioli
in azione bande che riciclano la merce rubata
Daniele Corrone
alla scoperta della bad trip collection
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Libri
da non perdere!
Tra le righe...
Posta di Fossoli: tutto tace...
Nessuno di Vittorino Andreoli
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n un’epoca dominata dal potere gli uomini si dividono tra i qualcuno e i nessuno, tra chi vive per farsi vedere e chi, quasi fosse trasparente, esiste ed è come se non ci fosse. Ma quando un Nessuno, orfano di un macellaio e di una cassiera di macelleria e privo di un ruolo nella società, si ripiega su se stesso alla ricerca di un senso, ecco che si squaderna come un libro aperto, anche se di pagine bianche. E su queste pagine di Vittorino Andreoli comincia lentamente a dipingere il suo autoritratto, rielabora il suo dolore, dialoga – e delira - con le immagini della sua mente, sempre in bilico tra la realtà e l’allucinazione, tra la forza della memoria e la sua inaffidabilità, tra un fragile se stesso e le sue molteplici identità. Mentre gli sfilano davanti desideri e paure, ragazze rumene e animali abbandonati, procuratori della Repubblica e Carabinieri, diavoli e messia, Nessuno riflette sulla vita che si intreccia alla morte, sul tempo e le sue declinazioni, sul mistero delle pulsioni e quello della coscienza, sul caso e sulla libertà. Ma è una cagnolina, Bibì, a fare breccia sul suo bisogno di affetto, nel suo universo chiuso ed enigmatico indicandogli una via, stretta, verso gli spazi aperti, verso il profondo respiro della natura, verso una vera casa.
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Si avverte la gentile clientela che questo Ufficio Postale rimarrà chiuso per evento criminoso. Ci scusiamo per il disagio”. Recita così il cartello affisso da settimane sul portone della posta di Fossoli, chiusa dopo l’ennesima rapina. I dipendenti infatti non hanno alcuna intenzione di continuare a subire soprusi e razzie ed esigono condizioni di lavoro più sicure. I fossolesi però insorgono: “nessuno ci dice nulla, non sappiamo se l’ufficio postale riaprirà e quando e, nel frattempo, recarsi a Carpi è un disagio”. Abbiamo chiesto chiarimenti alla direzione di Poste Italiane a Carpi ma abbiamo ricevuto un bel due di picche: “non siamo autorizzati a parlare della vicenda”, è stata la risposta. Di fronte a tale no comment abbiamo quindi deciso di rivolgerci all’Ufficio Stampa di Poste Italiane ma, dopo una settimana, non abbiamo ancora ricevuto spiegazioni. Non demordiamo.
J.B.
Il graffio
La Iena
La mal celata tappa di campagna elettorale per le prossime politiche di certo non ha portato a Monti una manciata di voti in più. Non qui. Frase della settimana...
“Quando l’ho vista con il volto sanguinante mi sono sentito disperato e impotente contro questi farabutti che vanno in giro a picchiare ragazze inermi”. Dichiarazione del padre di una delle due ragazze assalite e derubate in via Aldo Moro esterna, tratta da La Gazzetta di Carpi del 24 gennaio.
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3 sisma e ricostruzione
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estimone silente di anni di vita, il legno ha tante storie da raccontare. Il terremoto di maggio ha abbattuto case, chiese, palazzi. Migliaia e migliaia di travi di legno giacciono ora tra le macerie. Inermi. Silenziose. A trarle in salvo dalla polvere ci ha pensato Fabio Castellini, falegname di Rovereto e liutaio per passione. “Per giorni, dopo le terribili scosse che ci hanno colpito, una frase continuava a riecheggiare nelle mie orecchie: gli emiliani dalle macerie sapranno ricostruire cattedrali. Poi, guardando il concerto al Campo Volo ho capito cosa dovevo fare. La musica può veicolare un messaggio importante, di speranza e, allo stesso tempo, può contribuire a tenere alta l’attenzione sul nostro territorio messo in ginocchio dal sisma, catalizzando qui la solidarietà di tanti. Io so costruire chitarre, è questa la mia passione”. L’idea di 5.9 Una chitarra per l’Emilia è nata così. In punta di piedi. “Avrei recuperato il legno dei travi caduti nei crolli delle case per ridar loro un’altra vita”. Fabio che abita tra Rovereto e Sant’Antonio in Mercadello, insieme alla moglie Federica e ai due figli, Gloria e Lorenzo, si considera “miracolato. La nostra casa, così come il mio laboratorio, non ha subito danni. Siamo stati fortunati, intorno a noi, invece, vi è tanta distruzione. Per questo ho deciso che dovevo fare la mia parte, seppur piccola, per contribuire alla ricostruzione del paese che amo e per la mia comunità”. A pochi passi dalla sua casa, un’altra è crollata. “Ho chiesto ai proprietari se potevo prendere alcuni travi e li ho portati a casa. Li toccavo con rispetto. Per anni avevano retto un tetto, un rifugio. E’ stato come rubare un pezzo di vita. Di storie personali. Quel legno non poteva andare distrutto o finire in una stufa. Aveva assistito a gioie, dolori, emozioni...”. Da quei travi di prezioso olmo, dalle calde sfumature rossastre, ormai introvabile nelle nostre terre, sono
Nuova vita per le travi in legno recuperate dalle case distrutte dal sisma: nelle mani del liutaio di Rovereto, Fabio Castellini, si trasformano in chitarre. Il ricavato delle vendite è destinato all’associazione Tutti Insieme a Rovereto e Sant’Antonio
5.9 Una chitarra per l’Emilia
Fabio Castellini
I proventi delle vendite infatti, andranno a favore dell’Associazione onlus Tutti Insieme a Rovereto e Sant’Antonio. “Le chitarre elettriche - presenti lo scorso novembre a Milano durante la manifestazione Second Hand Guitars
nate sino ad oggi quattro chitarre e altre stanno prendendo forma tra le abili e amorevoli mani di Fabio. Ogni chitarra, riporta i segni e le rughe del tempo, conservando le tracce dei chiodi e delle ferle che avevano ferito il legno. Grazie ai suggerimenti dei due figli poi, ogni strumento viene inciso, per ricordare a chi lo acquiste-
rà le date che hanno segnato l’inizio della tragedia emiliana, ovvero il 20 e il 29 maggio: “le ho già vendute tutte e quattro, due a Carpi, una a Como e una a Pisa. Ho impiegato 40 giorni per realizzarle. Vi dedico ogni momento libero, alla sera e nel weekend e non ho alcuna intenzione di fermarmi”.
tanto da fare qui. A Rovereto - e non solo - la ricostruzione è pressoché ferma, se non fosse per la generosità di tanti privati e dei trentini non so cosa faremmo... Chi ricostruisce lo fa di tasca propria, conscio che, probabilmente, non rivedrà
è distrutto, il centro storico pure e i più giovani non hanno punti di aggregazione. I riflettori dei media non devono spegnersi. Il disastro che ha colpito l’Emilia - e che lo Stato vergognosamente nega - è sotto gli occhi di tutti”. Figli di questa terra ferita, “siamo cambiati. Tutti. Non c’è storia - prosegue Fabio - quando sopravvivi a un dramma come questo, il resto si ridimensiona”. Chi non l’ha vissuto sulla propria pelle non può capire. Alle loro parole vuote preferiamo le calde note di speranza delle chitarre di Fabio Castellini. Jessica Bianchi
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
- sono in vendita a 700 euro, tolte le spese dei vari componenti che le ditte mi forniscono sostanzialmente a prezzo di costo (circa 300 euro) gli altri 400 vanno tutti in beneficenza. C’è
un soldo. Gli altri sono intrappolati in una macchina burocratica lenta e cavillosa che ogni giorno disfa quel che ha fatto il giorno prima. E intanto a Rovereto non c’è più nulla. Il cinema
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 30 gennaio 2013
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sisma e ricostruzione
Le domande di contributo presentate alla Regione continuano a essere poche nonostante i tecnici siano al lavoro da mesi per completare le pratiche burocratiche necessarie per avere accesso ai fondi per la ricostruzione. Giorgio Setti è uno dei tecnici che sta cercando di orientarsi nel dedalo di ordinanze
“Una burocrazia ottusa e inefficace” L e domande di contributo presentate alla Regione Emilia Romagna continuano a essere poche nonostante i tecnici siano al lavoro da mesi per completare le pratiche burocratiche necessarie per avere accesso a quei 6 miliardi che dovrebbero garantire la copertura di parte delle spese sostenute. Giorgio Setti, concordiese, è uno dei tecnici che sta cercando di orientarsi nel dedalo di ordinanze. Qual è l’ostacolo principale che state incontrando? “Gli ostacoli principali stanno nella costante incertezza con cui siamo costretti a lavorare; continuamente vengono modificate o integrate le varie ordinanze che si sono succedute, ormai arrivate a un numero inconcepibile se si pensa che le categorie d’intervento sono massimo 7 e, a rigor di logica, altrettante sarebbero dovute essere le ordinanze. Oltre a ciò, sia noi che i tecnici comunali, non siamo in grado di fornire risposte certe su alcuni punti delle prime ordinanze, ormai consolidate, come ad esempio le abitazioni classificate B. Per quanto riguarda, invece, le ultime ordinanze riguardanti le strutture produttive, per intenderci quelle che vanno trattate con il sistema Sfinge, non siamo assolutamente in grado di procedere in quanto il sistema telematico di presentazione, non funziona ancora”. Quando ha cercato risposte ai suoi dubbi, ha trovato chiarezza? “Ogni qualvolta ci siamo confrontati con i tecnici della Regione, sottoponendo dei quesiti, quasi sempre abbiamo avuto risposte precise e sollecite; questo ci ha aiutato molto ma, purtroppo, molti
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l desiderio e l’impegno dell’Amministrazione Comunale per ripristinare gli edifici scolastici e uno strumento nuovo per finanziare attività del Terzo settore, il social bond, emesso dalla Banca Popolare Commercio e Industria (Gruppo UBI Banca) per fare del bene anche attraverso un’operazione bancaria. Sono questi gli elementi alla base del finanziamento di 100.000 euro assegnato all’Istituto Comprensivo Carpi Zona Centro dalla Banca in relazione all’importante ruolo sociale svolto e al valore per la comunità locale attribuito al progetto di ripristino dei danni arrecati dal recente sisma. I clienti della banca, ma anche quelli di altri istituti di credito, sottoscrivendo un’obbligazione finanziaria di varia entità (valore dell’operazione da un minimo di 1.000 euro) possono contribuire a sostenere attività di
degli ostacoli presenti non dipendono da loro”. Sono numerosi i terremotati che, senza attendere la burocrazia, hanno iniziato i lavori a proprie spese conservando poche speranze di ottenere qualcosa... “La maggior parte di coloro che ha avuto danni più o meno seri, ha già provveduto, a spese proprie, alla riparazione, soprattutto i titolari di attività produttive che, pur di riprendere la produzione, hanno affrontato spese enormi dando fondo a tutte le risorse disponibili e al pur minimo credito delle banche. Rimangono fermi tutti coloro che, per diversi motivi, non avranno la possibilità di accedere ai rimborsi. Fra questi vi sono tutti i titolari di seconde case ma, quel che è più grave, tutti coloro che sono classificati in E leggero per i quali è possibile accedere ai rimborsi solo adeguando il fabbricato al sismico almeno per il 60%. Questa imposizione, purtroppo, risulta inconcepibile poiché, per arrivare a soddisfare questo requisito in un fabbricato esistente, significa demolirlo completamente e ricostruirlo. Lei s’immagini una casa in E leggero che ha avuto danni solo al tetto, se risulta pro-
ponibile la completa demolizione dell’edificio! La gente si rifiuta di perseguire questa strada e preferisce affrontare la ristrutturazione a spese proprie, ammesso che ne abbia la possibilità economica. Infatti, la maggior parte dei miei cantieri che non parte, ha proprio questa classificazione”. Camera e Senato hanno approvato di innalzare dall’80 al 100% i contributi per la ricostruzione; non è aumentata la somma a disposizione (sempre 6 miliardi) e la Ragioneria di Stato afferma non ci sia la copertura per il 100%, ma la questione dell’eventuale rifinanziamento viene rimandata al prossimo Governo. Lei cosa si aspetta? Cosa effettivamente viene rimborsato e cosa no? “Per quanto riguarda l’innalzamento della quota rimborsabile al 100%, possiamo sicuramente affermare che era assolutamente indispensabile; moltissimi soggetti danneggiati, specie con danni gravi, non sarebbero mai stati in grado di affrontare la spesa anche solo del 20% e non avrebbero mai potuto intraprendere le opere. Oltre a ciò, per i danni minori, è stata aumentata la percentuale
non ci siamo mai illusi di poterne uscire da soli e per questo siamo grati per ogni gesto di generosità che si verifica su iniziativa di privati come quello che Banca Popolare Commercio e Industria”. “Siamo particolarmente soddisfatti di presentare questo prestito obbligazionario che testimonia in concreto la nostra costante attenzione ai progetti di grande valenza sociale e alla volontà di fornire un ulteriore contributo al processo di ricostruzione dell’area devastata dal tragico terremoto - ha illustrato Cristian Berselli, direttore territoriale Emilia
stretto un patto di amicizia con la nostra città. La somma raccolta aiuterà a finanziare il progetto Muoviti muoviti, dedicato allo sviluppo della pratica sportiva per i bambini delle scuole materne ed elementari. Quest’anno il progetto ha un valore ancora più alto, dal momento che
molte delle palestre scolastiche sono tutto’ora inagibili e che la nuova palestra prefabbricata sarà disponibile solo in primavera. “Siamo orgogliosi – ha dichiarato il sindaco di Sesto San Giovanni, Monica Chittò – di poter contribuire a tener in vita un progetto dedicato
le spese sostenute per il ripristino, a condizione che il danno computato dal tecnico non superi certi parametri che renderebbero economicamente svantaggioso il recupero. Per la nostra esperienza, possiamo affermare che, di solito, si riesce a farsi rimborsare l’intervento, a condizione che tutte le figure professionali che intervengono, operino con serietà e correttezza. Purtroppo abbiamo assistito a fenomeni molto gravi per cui certi tecnici, provenienti da zone lontane, presentandosi come esperti del terremoto dell’Aquila, facendo leva sull’emotività della gente impaurita, hanno richiesto parcelle abnormi a fronte di prestazioni spesso incompetenti e sommarie”. La politica tende a sminuire i problemi e ad attribuire le lentezze proprio a responsabilità individuali dei tecnici stessi. Come replica? “La politica, come al solito, cerca sempre di riversare le colpe su altri soggetti per coprire le proprie inefficienze e incompetenze; io non so da quale mente contorta sia scaturita tutta la normativa procedurale riguardante il sisma ma le posso assicurare che non è certamente stato un tecnico libero professionista che, tutti i giorni, si deve confrontare con una burocrazia ottusa e inefficace che ha reso l’attività edilizia in genere un percorso a ostacoli spesso insormontabili. Sarebbe certamente nel nostro interesse procedere speditamente nella redazione delle pratiche, soprattutto in un momento di crisi come questo in cui la maggior parte degli studi tecnici soffre per mancanza di lavoro”. Clarissa Martinelli
della Banca Popolare Commercio e Industria - è un’iniziativa innovativa che riteniamo in linea con il tradizionale operato della Banca e che ne sottolinea il legame con il territorio nel rispetto anche dei valori propri del Gruppo UBI Banca, soprattutto cooperazione e creazione di valore. Si tratta di un’operazione solidale della Banca Popolare Commercio e Industria che, da un lato, garantisce al sottoscrittore l’opportunità di ottenere un significativo ritorno sull’investimento effettuato, dall’altro, contribuisce a sostenere una realtà locale emiliana valida-
mente e attivamente impegnata nei servizi scolastici rivolti ai bambini”. Le obbligazioni emesse da Banca Popolare Commercio e Industria avevano un taglio minimo di sottoscrizione pari a 1.000 euro e durata di 2 anni e 6 mesi e la sottoscrizione è stata chiusa anticipatamente. Per il primo anno il tasso di interesse è fisso pari a 2,500% lordo annuo e, per il periodo successivo, il tasso sarà variabile pari al tasso euribor 6 mesi aumentato dell’0,25%. L’introduzione dei Social Bond in Italia rientra in un percorso di sostegno a iniziative di interesse sociale, tra cui quelle promosse dal Terzo Settore, che il gruppo UBI Banca ha avviato nell’ultimo trimestre del 2011 e che ha visto la realizzazione di una piattaforma di servizi e di strumenti dedicati alle organizzazioni non profit e alle istituzioni religiose denominata UBI Comunità.
all’attività sportiva nelle scuole. Il gioco e il movimento, infatti, sono fondamentali per una crescita armonica a sana dei bambini, tanto più se questi sono costretti a vivere in condizioni disagevoli. Esprimo un sentito ringraziamento a tutte le associazioni, i cittadini, i consiglieri comunali e i dipendenti che hanno aderito a questa iniziativa, una delle tante organizzate, anche in maniera
autonoma, in città, per portare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma, dimostrando ancora una volta come Sesto San Giovanni sia una città che ha nel suo dna i valori della solidarietà e dell’inclusione. Auguro infine alle donne, agli uomini e ai bambini di Carpi e di tutte le altre città colpite dal terremoto di potersi rialzare al più presto e di ritornare quanto prima alla normalità”.
La ricostruzione prosegue grazie ai Socialbond di BPCI tipo sociale cui la banca destina una percentuale dell’utile sull’operazione effettuata dai clienti. 10 milioni di euro di obbligazioni, con un periodo di collocamento di un mese (dall’1 al 31 ottobre) chiuso in anticipo per sottoscrizione completa, hanno permesso alla Banca Popolare Commercio e Industria di destinare all’Istituto Comprensivo Carpi Zona Centro un contributo di 100mila euro, importo che consentirà di proseguire nel ripristino dei danni provocati dal terremoto. “I danni arrecati agli edifici pubblici carpigiani s’aggirano sui 20 milioni di euro. Il sisma ha impegnato in particolare l’Amministrazione Comunale in 22 interventi di ripristino su 41 edifici scolastici. Abbiamo lavorato alacremente - ha spiegato il sindaco Enrico Campedelli - ma
Donati 12mila euro per il progetto Muoviti Muoviti
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“Continuamente vengono modificate o integrate le varie ordinanze, ormai arrivate a un numero inconcepibile se si pensa che le categorie d’intervento sono massimo 7 e, a rigor di logica, altrettante sarebbero dovute essere le ordinanze”.
100mila euro per l’Istituto Comprensivo Carpi Zona Centro
Sesto San Giovanni aiuta Carpi ono stati consegnati al sindaco Enrico Campedelli gli oltre 12mila euro raccolti a Sesto San Giovanni nell’ambito del progetto Aiutiamo Carpi. Nei giorni successivi al terremoto che ha colpito l’Emilia, l’Amministrazione Comunale di Sesto San Giovanni ha infatti
rimborsabile riguardante le spese tecniche che, quando erano pari al 10%, in buona parte sarebbero rimaste fuori dal finanziamento poiché l’impegno da parte nostra è molto simile sia per i lavori di piccola entità che per quelli più importanti. Da ciò scaturiva che, per piccoli lavori, non conveniva chiedere il rimborso in quanto le spese tecniche avrebbero pesato moltissimo sull’economia complessiva dell’intervento. Io credo che la Regione sia giunta alla decisione di aumentare il rimborso al 100% consapevole del fatto che buona parte dei fondi sarebbero rimasti inutilizzati! Quindi credo che i timori di non avere abbastanza fondi, sia immotivato. Nel caso, comunque, non dovessero bastare, mi pare doveroso che il prossimo Governo reperisca fondi non con un aggravio di tassazione bensì con una riduzione della spesa pubblica che ha raggiunto livelli vergognosi in termini di sprechi e previlegi. Con le ordinanze attualmente in vigore, vengono rimborsate tutte
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E’ stata una grande esperienza di partecipazione”. Così il dimissionario Lorenzo Paluan - a cui va la la nostra stima per il lavoro svolto con onestà intellettuale, arguzia e spirito critico - commenta la sua esperienza di consigliere comunale in rappresentanza del Movimento Carpi 5 Stelle e Rifondazione Comunista, giunta al termine, a causa di una “personale incompatibilità con le dichiarazioni di Beppe Grillo”. Lorenzo come si sente? “Postumi influenzali a parte, bene. Lasciando perdere le battute, questa è stata una decisione che ha deluso (e in qualche caso fatto “inalberare”) persone con cui ho condiviso questa esperienza negli ultimi quattro anni ma, personalmente, devo ammettere che questa scelta mi consente di star bene con me stesso e la mia coscienza (politica)”. Ha passato tre anni tra i banchi del Consiglio Comunale, cosa l’ha fatta “sorridere” e cosa “piangere”? “Aldilà della sua effettiva rilevanza dal punto di vista amministrativo o politico, credo che il momento peggiore siano state le battaglie perse per i lavoratori in appalto del Comune, cominciate alla fine del 2009, perché riguardavano persone in carne e ossa che l’Amministrazione ha trattato in maniera meramente contabile, nonostante alcune di loro avessero lavorato per l’Ente Locale per molti anni. In uno di quegli appalti avevo lavorato anch’io per molto tempo, fino al 2003: conosco la sensazione di Verso le elezioni politiche
Fischi, uova e contestazioni per Mario Monti
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na giornata della memoria che il premier uscente Mario Monti probabilmente non dimenticherà a breve. Domenica 27 gennaio infatti, Monti ha fatto tappa a Carpi, in visita al Museo Monumento al Deportato e all’ex campo di concentramento di Fossoli per deporre una corona nell’ambito delle celebrazioni legate al Giorno della Memoria, ed è stato accusato di essere “smemorato”. Inaccettabile infatti, per i terremotati dell’Emilia che nemmeno in loco il premier si sia “degnato” di fare un accenno al terremoto che ha devastato le nostre terre. E dopo Fossoli la giornata si è tinta di nero per il “professore”: fischi, uova e contestazioni sono arrivati sia a Concordia che a Mirandola. La mal celata tappa di campagna elettorale per le prossime politiche di certo non ha portato a Monti una manciata di voti in più. Non qui. J.B.
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“E’ stata una grande esperienza di partecipazione”. Così il dimissionario Lorenzo Paluan commenta la sua esperienza di consigliere comunale del Movimento Carpi 5 Stelle - Rifondazione comunista, giunta al termine, a causa di una “personale incompatibilità con le dichiarazioni di Beppe Grillo”.
“La libertà è partecipazione”
Lorenzo Paluan
essere sempre appeso a un rinnovo triennale, guadagnando meno del tuo collega “comunale” che fa la medesima funzione al tuo fianco. C’è stato decisamente poco rispetto per le persone in quei frangenti e dai consiglieri di maggioranza mi sarei aspettato qualcosa in più, invece hanno prevalso disciplina di partito e lo scaricarsi la coscienza con le necessità di bilancio, quando di voci di bilancio da modificare, all’epoca, ve ne potevano essere ben altre. Una mancanza di empatia davvero triste. Circa il “sorride-
re”, temo non ci siano episodi particolari, c’era però l’impressione generale di stare facendo qualcosa di utile, per capire - e far capire ad altri - i meccanismi dell’Amministrazione e far girare informazioni. Sicuramente è stato utile per me, la considero una vera e propria esperienza formativa dal punto di vista civico”. Qual è il consigliere che stima maggiormente? “Ce ne sono diversi e per non far torto a nessuno rischiando di dimenticarmene qualcuno, non faccio nomi”. Quale quello con cui non è riuscito a disquisire? “Direi di aver “disquisito” con tutti. A volte con la clava a volte senza, ma con tutti”. Pensa di abbandonare del tutto la politica o il suo impegno per la città proseguirà ancora in vista delle Amministrative del 2014? “Politica si può fare in molti modi e forme e, prima o dopo, ogni volta che pensavo di averla “mollata”, mi ci sono ritrovato in mezzo. Nel ’94 rinunciai a quella “di professione”, ed è stata forse una delle poche scelte intelligenti della mia vita, ma mentre decidere di abbandonare un incarico, alla fine è sempre una de-
cisione personale, credo che quella di assumere un incarico (seppure modesto come quello di consigliere comunale) debba essere sempre collettiva. Non ho mai “cercato” le candidature, né dentro le segreterie di partito che ho frequentato né, nel 2009, ho chiesto io di essere il candidato a Sindaco della coalizione Carpi 5 Stelle – Rifondazione. Credo che, quando si può, la partecipazione faccia bene a noi stessi, come cittadini e credo che a questo Paese serva ancora un’alternativa ecologista e di partecipazione democratica, di vera difesa dei “Beni Comuni” a livello nazionale e locale. A livello locale forse la cosa è più semplice, ma non la si risolve semplicemente con la candidatura di tizio o caio. Occorre un gruppo
“Occorre un gruppo nutrito di cittadini che condivida la stessa voglia di cambiamento. Serve che queste persone decidano di dedicarvi del tempo e abbiano il coraggio di metterci la faccia”.
nutrito di cittadini che condivida lo stesso sentimento e la medesima voglia di cambiamento. Serve che queste persone decidano di dedicarvi del tempo (anche poco, ma in modo concreto) e abbiano il coraggio di metterci la faccia. Se questo si verificherà, sono sicuro che emergeranno naturalmente anche i nomi delle donne e degli uomini più adatti a rappresentare quelle istanze e che ci sia il mio nome in mezzo o no, non sarà certo una questione di rilievo”. Vorrei essere libero, libero come un uomo... convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà. La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione, cantava Giorgio Gaber. Un inno il suo, a mobilitarsi. Dal basso. A partecipare. “Io credo - conclude Paluan - che partecipare non sia mettersi in fila per votare un leader o un rappresentante politico ogni cinque anni, nè passare i cinque anni in mezzo a giustificarne le incoerenze, e continuerò a muovermi in questo senso, secondo i miei valori, fuori o dentro da organizzazioni politiche. Informatevi e mobilitatevi come meglio credete, se volete cambiare le cose non ci sono alternative”. Jessica Bianchi
Roma è un fatto che ci abbiano dimenticati. E non è giusto. Poi voglio capire come è possibile che ci siano tanti sprechi, tante inefficienze e come, sapendo cosa occorre per migliorare la situazione generale, nessuno riesca comunque a ottenere nulla di concreto. Dal momento che da fuori non lo capisco, forse dall’interno potrò rendermi conto di cosa non va e provare a cambiarlo”. Il tatuatore novello politico dichiara anche che, se dovesse essere eletto, rinuncerà a gran parte del suo stipendio da parlamentare per devolverlo in favore delle popolazioni terremotate. Resta solo da vedere se i tanti che lo seguono e che ha tatuato nel corso degli anni gli concederanno la propria fiducia, ritenendo che possa essere tanto incisivo nelle vicende della politica nazionale quanto lo è sulla Alessandro Bonacorsi pelle. Marcello Marchesini
Alessandro Bonacorsi, meglio noto come Alle Tattoo, è ventiquattresimo nella lista dei candidati alla Camera dei Deputati in Emilia Romagna per i Moderati In Rivoluzione, il movimento fondato dall’avvocato modenese Samorì
Un tatuatore in politica
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lle Tattoo in politica. Chi l’avrebbe mai detto? Eppure eccolo lì, ventiquattresimo nella lista dei candidati alla Camera dei Deputati in Emilia Romagna. In corsa per il MIR – Moderati In Rivoluzione – il movimento fondato dall’avvocato modenese, nonché ex membro del Pdl, Giampiero Samorì. Il trentottenne tatuatore residente a Soliera, amico di celebri personaggi dello sport e del mondo della televisione, detentore di un numero incredibile di Guinnes dei Primati e record tra i più pazzi del pianeta, non è certo nuovo ai colpi di testa. Nonostante abbia abituato i suoi fan all’imprevedibile, questa volta Alessandro Bonacorsi ha sicuramente sorpreso tutti. Nessuno avrebbe mai immaginato un suo impegno nell’agone politico, soprattutto dopo averlo sentito tuonare contro una classe politica distante
dai problemi reali delle persone, incapace di risolvere le questioni più importanti e contraddistinta da ingiustificabili privilegi. Correrà con il Centrodestra Alle Tattoo, nella formazione di Samorì che resta comunque imparentata, insieme ad altre cinque liste, con il Pdl. “In realtà mi hanno contattato praticamente tutti i partiti politici – racconta – proponendomi di candidarmi. Devo dire che, in alcuni casi, si è trattato di proposte davvero vergognose, per cui mi venivano prospettati i vantaggi personali che avrei acquisito candidandomi. Ho scelto il MIR perché Samorì mi sembra il più serio di tutti, poiché si è messo in gioco in prima persona con soldi suoi, senza finanziamenti pubblici”. Ma come si vede Alle Tattoo in Parlamento? Qual è il suo ‘programma’? “Il mio primo obiettivo è quello di poter aiutare la nostra gente – continua – perché a
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“Lascio perchè la Lega Nord non tiene nella dovuta considerazione i terremotati dell’Emilia”.
imissioni annunciate ma non ufficializzate, nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Novi di Modena, lo scorso giovedì 24 gennaio, per il consigliere della Lega Nord, Euro Cattini. Nella stessa serata in cui, a Carpi, anche Lorenzo Paluan riconsegnava il proprio mandato, Cattini – anch’egli consigliere a Carpi, dimessosi poi a inizio 2012 per concorrere alla poltrona di primo cittadino nel comune più a nord delle Terre d’Argine – dichiarava la sua volontà di lasciare il suo seggio all’assemblea. Motivazione principale: il mancato riconoscimento, da parte dei vertici nazionali del Carroccio, delle esigenze delle popolazioni colpite dal sisma del maggio scorso. Nessun rappresentante delle zone del cratere è stato inserito nelle liste della Lega al Parlamento ma, “la mia più gran-
Euro Cattini si dimette a Novi de sorpresa – spiega Cattini - è stata quella di ritrovarmi il segretario della Lega di Modena, Stefano Bellei, in quarta posizione quando, fino a tre giorni prima, non figurava nemmeno. Bellei che non è stato votato dai cittadini mentre io, nelle elezioni di aprile, ho lottato e sacrificato la mia libertà per guadagnare il 10% a Novi, dove su 16 rappresentanti consiliari ero l’unico di Centrodestra, quando le percentuali in Emilia andavano dal 2,5 a un massimo del 5%”. Oltre alla sua mancata candidatura, Cattini si dice poi rammaricato dal comportamento del neo segretario Roberto Maroni: “da lui non ho sentito dire una sola parola per l’Emilia, nonostante
il dramma che sta affrontando dopo il terremoto. Parla solo di Lombardia, di Milano e della macroregione. Ma io sono emiliano e voglio bene alla mia terra: se il Nord è solo Milano, allora io che cosa ci sto a fare nella Lega?”. Insomma un disamore che, se rimasto sotto traccia per mesi, è esploso portando all’annuncio delle dimissioni prima, e alla probabile uscita dal partito poi. Dimissioni che dovrebbero però essere ufficializzate soltanto dopo le elezioni politiche, quando dovrebbe subentrare Davide Boldrin, della lista Alternativa per Novi, che ha appoggiato la candidatura a sindaco di Cattini. M.M.
Euro Cattini
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itorno alla normalità: è questo l’obiettivo del gruppo Aimag. Archiviato l’anno nero 2012, il presidente Mirco Arletti punta a recuperare rapidamente i livelli pre-terremoto a partire dal piano industriale 2013-2015. Presidente, quali sono i numeri di questo piano industriale? “Il bilancio 2012 risente pesantemente dell’effetto del sisma, nel senso che l’azienda avrà una riduzione dei ricavi e degli utili. Ovviamente, tengo subito a precisarlo, l’azienda non è in deficit, mantiene una sua marginalità positiva, ma fortemente ridotta dagli effetti del terremoto. Noi confermiamo nell’arco dei tre anni 64 milioni di investimenti, con una leggera riduzione rispetto al nostro trend triennale che era di 70 milioni, e l’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere nel 2015 il livello di sviluppo di marginalità che avevamo prima dei danni del terremoto. Questi sono i nostri obbiettivi, accanto a quello di contenere l’indebitamento che, con il sisma, ovviamente è aumentato: nell’arco dei tre anni, pur facendo investimenti, vogliamo riportare l’indebitamento ai livelli del 2011, quando Aimag si distingueva fra le più virtuose per la capacità di fare sviluppo mantenendo un basso tasso di indebitamento”. 64 milioni di investimento: quale sarà il settore che ne beneficerà maggiormente? “Ne beneficeranno i settori cosiddetti regolati, fra cui il settore idrico e quello dell’ambiente con investimenti che permetteranno, saltando il 2013, di ampliare nel 2014 il porta a porta in alcuni co-
Il terremoto lascia il segno sul bilancio 2012 ma la multiutility che gestisce gas, acqua, energia e rifiuti riparte con il piano industriale 2013-2015 che prevede 64 milioni di investimenti sul territorio
Aimag, il rilancio nel 2015 “Per quel che riguarda la nuova piscina, stiamo valutando in che modo e con quali forme ragionare sulla possibilità di fare l’impianto di teleriscaldamento. E’una riflessione che stiamo ancora facendo perché il mercato è cambiato e il prezzo del gas è aumentato. Abbiamo bisogno di fare un ragionamento economico più approfondito”.
muni, con l’obiettivo di arrivare in tutti i nostri comuni al 60% di raccolta differenziata. Nel 2012, nonostante il terremoto, siamo arrivati al 58%. Nel settore idrico continuiamo a fare investimenti per migliorare l’efficienza della rete e ridurre le perdite: ci siamo dati l’obiettivo di ridurre le perdite dell’1%, scendendo di un punto dalla percentuale attuale del 26%. Per quel che riguarda la distribuzione del gas invece, sono previsti investimenti obbligatori per l’attivazione dei contatori di telelettura ma vogliamo continuare a fare investimenti per
L’avvocato risponde... di Laura Vincenzi - laura.vincenzi@tiscalinet.it
La Riforma del condominio potenzia le armi contro i residenti morosi
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ntrerà in vigore a giugno la riforma del condominio che potenzierà gli strumenti già esistenti contro la morosità condominiale. Avviene sempre più di frequente che i condomini non onorino il pagamento di oneri e spese. La riforma per contrastare tale situazione ha innanzitutto reso obbligatoria l’azione legale. L’amministratore infatti, entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio a cui il credito si riferisce, deve procedere con la riscossione forzata delle somme dovute dai condomini inadempienti. Tramite l’intervento di un avvocato dovrà richiedere a un giudice l’emissione di un decreto ingiuntivo di pagamento immediatamente esecutivo, ovvero un ordine di pagamento emesso dall’Autorità giudiziaria a favore del condominio nei confronti del condomino moroso. Il verbale dell’assemblea che approva il rendiconto e il piano di riparto delle spese, sottoscritti dall’amministratore, sono prove scritte efficaci per ottenere il decreto ingiuntivo. L’amministratore non ha quindi più bisogno dell’autorizzazione da parte dell’assemblea condominiale, che può però sempre deliberare di non seguire la suddetta procedura (ad esempio nel caso in cui il condomino si impegni a saldare il proprio debito in forma dilazionata con un piano di rientro). Al condomino moroso saranno notificati insieme l’ingiunzione di pagamento e l’atto di precetto con l’importo dovuto, le spese legali liquidate dal Giudice nel decreto ingiuntivo, nonché quelle portate dallo stesso atto di precetto. Decorsi 10 giorni dalla notifica, in assenza di pagamento, l’amministratore, sempre tramite il proprio legale, è tenuto a procedere con il pignoramento di beni di proprietà del debitore. La riforma prevede anche che, qualora la morosità si protraesse per un semestre, l’amministratore è autorizzato a sospendere l’erogazione dei servizi (ad esempio il riscaldamento) goduti separatamente dal singolo condomino. Inoltre l’amministratore, in forza della nuova normativa, è tenuto a comunicare i nomi dei morosi ai fornitori condominiali, affinché anche loro possano soddisfare i loro crediti sui beni di questi ultimi.
garantire la sicurezza delle reti. Mi preme ricordare che tale sicurezza è stata fondamentale nella fase di emergenza del terremoto: non abbiamo mai fatto venir meno, nemmeno nei giorni delle scosse più forti, il rifornimento di gas e acqua, salvo qualche ora di interruzione. E’ la dimostrazione che fare investimenti per tenere le reti in efficienza è un fatto estremamente positivo dal punto di vista economico ma anche
“Il bilancio 2012 risente pesantemente dell’effetto del sisma, nel senso che l’azienda avrà una riduzione dei ricavi e degli utili. Ovviamente l’azienda non è in deficit e mantiene una sua marginalità positiva”. Ciclo di incontri organizzato da Cisl, Acli e Diocesi
A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II
della fornitura dei servizi per la collettività”. Per quel che riguarda Carpi ci sono interventi da segnalare? “Vorrei citare un investimento che non è nuovo ma si concluderà tra aprile e maggio ed entrerà in funzione a Fossoli: si tratta del digestore anaerobico, quell’impianto che, in sostanza, attraverso l’utilizzo dei rifiuti organici raccolti in modo differenziato, produce biogas che viene bruciato per produrre energia elettrica.
Questo è un impianto molto importante perché ottimizza ancor di più l’uso della sostanza organica raccolta in modo differenziato. Permetterà anche un’ulteriore riduzione degli odori poiché il digestore funzionerà prima che la sostanza organica venga immessa nel biotunnel per produrre il compost e la produzione di biogas. Pur non inficiando la produzione del compost finale, il digestore ne ridurrà la componente odorigena”. Se aprirà il cantiere della nuova piscina, si riparlerà del teleriscaldamento? “Per quel che riguarda la piscina, stiamo valutando in che modo e con quali forme ragionare sulla possibilità di fare l’impianto di teleriscaldamento. E’ una riflessione che stiamo ancora facendo perché il mercato è cambiato e il prezzo del gas è aumentato. Abbiamo bisogno di fare un ragionamento economico più approfondito”. Sara Gelli Da sinistra il direttore generale Antonio Dondi e il presidente Mirco Arletti
Domenica 10 febbraio, dalle 15 alle 18 al Graziosi
Il Carnevale dei piccoli
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l Concilio Vaticano II e i segni dei tempi. A cinquant’anni dal suo inizio” è il ciclo di incontri che prenderà il via domenica 3 febbraio quando tornerà a Carpi Monsignor Ermenegildo Manicardi, rettore dell’Almo Collegio Capranica di Roma per affrontare il tema Presenza e attività dei cristiani laici nel mondo e nella Chiesa. Don Franco Mosconi, monaco camaldolese, sarà protagonista della conferenza di giovedì 28 febbraio sul tema La Parola di Dio rinnova l’uomo e la società. Chiuderà il ciclo di incontri domenica 10 marzo, don Antonio Sciortino, direttore del Settimanale Famiglia Cristiana, a cui è affidato il tema Il Concilio e i problemi della Chiesa e della società di oggi. Gli incontri si svolgeranno a Carpi presso l’Auditorium A. Loria, in via Rodolfo Pio, 1.
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l Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera organizza domenica 10 febbraio, dalle 15 alle 18, una festa di Carnevale rivolta ai più piccoli presso la sala del Circolo Graziosi di via Sigonio, 25 a Carpi. Musica, giochi, truccabimbi, dolci, pizza, un omaggio a tutti i piccoli partecipanti e, per finire, lo spettacolo All’arrembaggio di Capitan Bryan. Il ricavato dell’iniziativa sarà utilizzato per il Progetto Rugiada rivolto ai bambini residenti nelle regioni più contaminate della Bielorussia - quest’anno saranno 25 i bambini ospitati dal Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera presso il centro specializzato Nadiejda - e per finanziare progetti destinati ai ragazzi delle Scuole di Novi e Rovereto colpite dal sisma dello scorso maggio.
Giovedì 7 febbraio alle ore 20,30 presso la libreria La Fenice
Luca Lombroso a Carpi
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iovedì 7 febbraio alle ore 20,30 presso la libreria La Fenice il metereologo e divulgatore ambientale Luca Lombroso presenterà, anche con l’ausilio di proiezioni, il suo ultimo libro Apocalypse now? - Clima, ambiente, cataclismi. Possiamo salvare il mondo, ora. Dialogherà con l’autore il professor Alfonso Cornia, docente all’Istituto Leonardo Da Vinci di Carpi. Lombroso vanta un’esperienza ventennale nel clima e metereologia maturata all’Osservatorio Geofisico Dell’Università di Modena e Reggio Emilia. E’ consulente-neve dell’areoporto Marconi di Bologna. E’ membro del comitato scientifico del blog Climalteranti e vicepresidente di Foreste per Sempre- Gev Modena. Ha scritto altri libri e dal 2003 al 2007 ha partecipato alla trasmissione televisiva Che tempo che fa su Rai 3. Ha partecipato ai vertici mondiali sul clima di Copenaghen, Cancun e Durban.
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a crisi non molla e i “mariuoli” si moltiplicano. Soprattutto nei supermercati dove, insospettabili ladruncoli rubano tra gli scaffali. Perdita del lavoro, cassa integrazione prolungata, famiglie numerose e mutui da pagare rendono la vita di molte famiglie carpigiane sempre più difficile e, laddove, non si può più dare una risposta ai bisogni primari e alle necessità quotidiane, il confine tra lecito e illecito diventa sempre più labile. E al centro commerciale Borgogioioso di Carpi com’è la situazione? Lo abbiamo chiesto al direttore della galleria Alberto Lapioli e al direttore dell’ipermercato di Coop Estense, Marco Righetti. Come il forte periodo di crisi che stiamo vivendo e la conseguente contrazione dei consumi hanno inciso sull’andamento della galleria del Borgo nel 2012? “La prima parte dell’anno aveva fatto registrare una lieve contrazione dei consumi, generata principalmente dalla paura della crisi; contrazione totalmente recuperata nella seconda parte dell’anno, grazie a un maggior afflusso di visitatori che, nonostante il momento così duro, segnato dalla crisi e dal terremoto, hanno potuto effettuare i
“All’interno dell’iper la maggior parte dei tentativi di furto avviene nei reparti tessile e profumeria e i prodotti più colpiti sono i cosmetici, le lamette da barba e le pile, merce che sospettiamo possa poi essere rivenduta”.
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’ stato sottoscritto presso la sede della Provincia di Modena il Protocollo “salva-sfratti”, promosso dalla Provincia insieme alla Regione Emilia Romagna e alle Fondazioni bancarie del territorio (Modena, Mirandola, Carpi e Vignola) per supportare le famiglie che, a causa della crisi, non riescono a pagare il canone della propria abitazione, rischiando lo sfratto per morosità. All’iniziativa hanno aderito i Comuni modenesi, i sindacati di categoria e le associazioni dei proprietari. Per poter accedere al contributo – che potrà arrivare alla cifra massima di 6mila euro, in rapporto al reddito familiare – la famiglia interessata dovrà avere un valore Isee
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La crisi porta a un fisiologico incremento dei reati di tipo predatorio. Al centro commerciale Borgogioioso di Carpi furti e taccheggi sono sotto controllo ma aumenta il numero di persone colte in possesso di merce rubata, come ci spiega il direttore della galleria Alberto Lapioli
“Ci sono bande organizzate che riciclano la merce rubata” “Ultimamente si sono verificati furti anche rilevanti in termini di valore sottratto e che hanno interessato le aree dedicate al pagamento self service della spesa”.
“Più che di identikit del taccheggiatore, possiamo segnalare il sospetto di vere e proprie bande organizzate che riciclano la merce rubata in mercati neri”.
Alberto Lapioli
Marco Righetti
loro acquisti anche durante le domeniche di apertura; ciò ha permesso ai negozi della galleria e all’ipermercato Coop di mantenere le vendite e aumentare sensibilmente la frequentazione soprattutto da parte di soci che nel 2011 avevano smesso di fare acquisti da noi”. La crisi porta a un fisiologico aumento dei reati di tipo predatorio. Voi avete registrato un incremento
significativo di furti e taccheggi nei negozi della Galleria? “No, il fenomeno è sotto controllo, la presenza costante della vigilanza in divisa, quindi facilmente riconoscibile, all’interno della galleria, costituisce un valido deterrente per i malintenzionati, a ciò si aggiunge il contributo concreto dei commercianti, in più casi hanno loro stessi segnalato la presenza di
Fondo salva sfratti
La casa? Un diritto per tutti!
Foto di repertorio
anno 2012 oppure in corso di validità non superiore a 17mila euro. Dovrà dimostrare di essere in situazione di morosità per le spese di
affitto da almeno 4 mesi o di avere una procedura di sfratto già convalidata, di essere cittadino italiano o con carta di soggiorno valida o in cor-
persone con atteggiamenti quantomeno sospetti”. E all’interno dell’ipermercato? “Rispetto al fenomeno dei furti registriamo, negli ultimi anni, un aumento del numero di persone colte in possesso di merce rubata, incremento che però va attribuito innanzitutto a un maggiore livello di attenzione che Coop Estense pone nella prevenzione dai taccheggi, quindi non direttamente a una crescita del fenomeno stesso. Certo è che ci troviamo di fronte a eventi che non tendono assolutamente a ridursi. Non possiamo però affermare che, nei nostri negozi, la
“Si sono verificati furti rilevanti in termini di valore sottratto che hanno interessato le aree dedicate al pagamento self service della spesa”. so di rinnovo, di non essere proprietario o comproprietario o altro diritto reale di godimento di beni immobili nel territorio italiano per quota pari o superiore al 50 per cento. I beneficiari sono i proprietari degli immobili utilizzati dalle famiglie in difficoltà. A fronte del contributo, dovranno impegnarsi a non iniziare o a sospendere le eventuali procedure di sfratto e a garantire la presenza della famiglia in difficoltà nell’appartamento per un periodo di almeno 12 mesi. Dovranno inoltre diminuire l’importo dell’affitto o dell’indennità di occupazione dell’alloggio portandolo a livello del canone agevolato come da parametri definiti nei Patti Territoriali per tutta la durata dei 12 mesi.
crisi e il ridotto potere d’acquisto delle persone abbiano incentivato il fenomeno. Ciò vale trasversalmente per tutti i punti vendita emiliani di Coop Estense, compreso l’ipermercato di Carpi. Ultimamente si sono verificati furti anche rilevanti in termini di valore sottratto e che hanno interessato le aree dedicate al pagamento self service della spesa, ma parliamo comunque di eccezioni in un contesto generale di correttezza e onestà nel comportamento della stragrande maggioranza dei nostri consumatori”. Quali sono i prodotti o gli oggetti maggiormente sottratti? “All’interno dell’ipermercato la maggior parte dei tentativi di furto avviene nei reparti tessile e profumeria e i prodotti più colpiti sono i cosmetici, le lamette da barba e le pile, merce che sospettiamo possa poi essere rivenduta. Alcuni casi si registrano anche tra gli alimentari, in particolar modo su prodotti come il formaggio grana. La tecnica più diffusa tra chi viene colto in flagrante è quella di rivestire una borsa di materiale in grado di “schermare” i prodotti e violare l’antitaccheggio. Le precauzioni che prendiamo per prevenire furti e taccheggi nei nostri negozi sono quelle “classiche”: sistemi di anti–taccheggio all’uscita e presenza di guardie giurate che presidiano i negozi in divisa o in borghese e oltre all’area vendita effettuano anche
La tecnica più diffusa tra chi viene sorpreso è quella di rivestire una borsa di materiale in grado di “schermare”i prodotti e violare l’antitaccheggio. un servizio di controllo dei fornitori all’ingresso dei magazzini”. Qual è l’identikit del taccheggiatore? “Per quanto riguarda l’ipermercato, più che di identikit del taccheggiatore, possiamo segnalare il sospetto di vere e proprie bande organizzate che riciclano la merce rubata in mercati neri”. Le presenze al Borgo aumentano, segno che sempre più persone vivono il centro commerciale come luogo di ritrovo e di aggregazione. Conferma? “Sì, l’aumento significativo dei visitatori conferma questo trend, siamo proiettati ormai verso i 2,7 milioni di ingressi all’anno; quindi un centro commerciale dove è possibile fare molteplici attività, dallo shopping alla cultura o semplicemente intrattenersi nel dopo lavoro”. Vi sono novità in cantiere per il centro commerciale sul breve e medio termine? “Al momento , in termini di ampliamento della struttura non è previsto alcun intervento”. Jessica Bianchi
Sicurezza a Carpi
Arrivano i rinforzi per far fronte al crimine dilagante in città
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er cercare di arginare il fenomeno dei reati predatori nel nostro territorio, con particolare riferimento ai furti in abitazione, in sensibile aumento nel corso degli ultimi mesi, il Questore di Modena ha richiesto e ottenuto dal Ministero dell’Interno, tramite la Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato di Roma, l’invio a Carpi di equipaggi dei Reparti di prevenzione e crimine dell’Emilia Romagna affinché svolgano specifici servizi di controllo del nostro territorio.
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a riforma che sta interessando la Croce Rossa Italiana e culminerà, il prossimo 1° gennaio 2014, nella privatizzazione dell’ente, ha investito in pieno anche il Comitato carpigiano. La decisione dello Stato di chiudere i rubinetti e di non elargire più nemmeno un euro in favore della Croce Rossa non compromette però la sezione locale, che vanta un bilancio sano e in attivo grazie alla presenza di soli volontari. La voce stipendi infatti è quella che, a livello nazionale, pesava maggiormente sulle casse dell’erario: basti pensare che nell’ultima “iniezione” di soldi pubblici alla Cri, circa 180 milioni di euro, il 92% era proprio destinato alle buste paga. A traghettare la Croce Rossa di Carpi nel futuro sarà il neo eletto presidente Massimo Re, carpigiano 62enne e volontario da nove anni. “Il processo di privatizzazione ha comportato cambiamenti repentini - spiega Re - tra cui l’elezione di un presidente per ciascun comitato locale, caso unico nella storia della Croce Rossa, e lo scioglimento dei vari corpi interni e dei loro organi dirigenti. Oggi non esistono più distinzioni tra Volontari del Soccorso, Pionieri e Comitato Femminile: a Carpi vi sono 315 volontari, ciascuno con la propria specializzazione, che vestono tutti la stessa divisa rossa fiammante con un unico stemma riportante il nome della Croce Rossa Italiana”. Massimo Re, ex dipendente della Tintoria Lux e oggi pensionato, ha raccolto la sfida: “non ragionare più in termini di componenti è dura. Oggi l’unico responsabile sono io, è come avere sulle spalle un’intera locomotiva - sorride il presidente ma farò del mio meglio”. La forza della sezione locale è sicuramente quella di essere retta da una base totalmente volontaria: “le voci di spesa che incidono maggiormente sul nostro bilancio che, voglio sottolinearlo, è in attivo, sono quelle legate al carburante, alla
La riforma che sta interessando la Croce Rossa Italiana e culminerà, il prossimo 1° gennaio 2014, nella privatizzazione dell’ente, ha investito in pieno anche il Comitato carpigiano presieduto, dallo scorso dicembre, da Massimo Re
Nessuno stipendiato nella Cri di Carpi, solo volontari Da sinistra il volontario Adriano Gorni e il presidente Massimo Re
Pronto Farmaco
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ovrebbe decollare a breve il nuovo servizio gratuito di Pronto Farmaco. In base a un protocollo sottoscritto da Federfarma, Comune e Croce Rossa di Carpi, i volontari della Cri potranno recarsi dal medico per conto di un cittadino, ritirare eventuali ricette, recarsi in farmacia per acquistare i farmaci e recapitarli direttamente al domicilio dell’utente.
manutenzione del parco auto e alla gestione della nostra sede di via Guastalla”. Solo per il carburante, la spesa stimata per il 2013 è di ben 40mila euro: ma come si finanzia la Croce Rossa di Carpi? “Noi non riceviamo finanziamenti a fondo perduto bensì donazioni finalizzate alla realizzazione di progetti definiti. Grazie alla generosità di molti infatti, possiamo permetterci di aggiornare o ampliare periodicamente il nostro parco mezzi. Una donazione della New Holland ad
esempio ci consentirà di acquistare un altro camioncino di Protezione Civile. Siamo inoltre in attesa di due mezzi, frutto di una corposa donazione nazionale che sarà suddivisa tra i Comuni di Carpi e Finale Emilia e i loro rispettivi comitati di Croce Rossa”. La liquidità è invece garantita attraverso i servizi di trasporto sanitario e sociale offerti alla cittadinanza
I numeri 315 soci, di cui 35 volontari pensionati che coprono i servizi diurni 3 gli stranieri volontari 5 ambulanze 3 furgoni 4 auto 1 camioncino di Protezione Civile 280mila i chilometri percorsi nel 2012 4.700 servizi svolti non in emergenza nel 2012 1.300/1.400 i servizi svolti in emergenza / urgenza in convenzione col 118.
che sono a pagamento: “l’utente - spiega Massimo Re - paga il servizio in base a un tariffario preciso”. Qualche esempio? Per tragitti all’interno della città di Carpi, il cittadino spende 20 euro. Qualora dovesse raggiungere mete al di fuori della Corte dei Pio, paga 0,80 centesimi per ogni chilometro percorso. “Facciamo anche viaggi a lunga percorrenza - continua il presidente - la scorsa settimana ad esempio abbiamo accompagnato una persona in Puglia, in provincia di Foggia. Costo del viaggio assistito: 800 euro”. A tali servizi retribuiti si sommano poi quelli, assolutamente gratuiti, dell’emergenza - urgenza: “la Cri di Carpi, in convenzione con Modena Soccorso, assicura la propria presenza sul territorio per 113 ore alla settimana, dalle 18 alle 7 del mattino nei giorni feriali e 24 ore su 24 il sabato e la domenica”. E se a coprire le ore serali e notturne sono soprattutto lavoratori e studenti, ad assicurare una presenza costante al centralino e a coprire i servizi diurni, sono 35 pensionati, una risorsa preziosissima che dovrà però essere integrata da nuove forze. “Il tema del ricambio nei prossimi anni diventerà fondamentale. Non ci si può improvvisare volontari di Croce Rossa - continua Massimo Re - occorre frequentare corsi di formazione e di aggiornamento continui. Abbiamo a che fare ogni giorno con persone fragili e con le loro famiglie: dobbiamo essere preparati, sapere come prendercene cura, come guidare un mezzo... è una grande responsabilità”. La
Un impianto coperto a Soliera adatto a paragility dog e addestramento di cani guida o da compagnia per i disabili. Il proprietario e istruttore è in cerca di un’associazione che, a titolo gratuito, voglia costruire insieme un progetto dedicato ai disabili. Ma non è così semplice…
Storiaccia all’italiana... S e ne sta interessando anche l’assessore allo Sport del Comune di Soliera, Maurizio Andreoli, del progetto che Roberto Ferrari, educatore cinofilo e fondatore di Dog City – centro addestramento cani di Secchia di Soliera - vuole costru-
“Io ho offerto la struttura, il mio tempo, i miei cani e tutta la mia esperienza per aiutare delle persone che hanno bisogno e le associazioni mi hanno chiesto del denaro! E’la solita storia all’italiana: se non c’è qualcuno che ci guadagna non si fa niente”.
questo a titolo gratuito, nelle ore in cui sono al campo, decidendo insieme alle associazioni o a chi vuole partecipare come organizzare gli incontri. Ho contattato cinque associazioni del nostro territorio, di cui una molto nota, ma non voglio far nomi per evitare discussioni, tre di queste mi hanno detto “se noi non ricaviamo neanche un contributo non facciamo niente”. E allora mi chiedo: stiamo parlando di sociale o di ricompense?”. Quindi le associazioni le hanno chiesto un contributo per far partecipare i loro ragazzi? “Io ho detto loro: vi do la struttura, il mio tempo, i miei cani e tutta la mia esperienza per aiutare delle persone che hanno bisogno – e
Roberto Ferrari
ire: creare, insieme a un’associazione del territorio, un percorso dedicato ai ragazzi disabili basato sul paragility dog e addestramento cani. Ma a quanto pare realizzare il progetto è più difficile del previsto! “Premetto - commenta sconsolato Ferrari - che farei tutto
che traggono dei vantaggi concreti nel fare queste attività - e le associazioni mi hanno chiesto del denaro! E’ la solita storia all’italiana: se non c’è qualcuno che ci guadagna non si fa niente”. Si tratta di una struttura adatta per ospitare persone disabili… “Sì, la nostra è una delle strutture più grandi d’Italia. All’interno c’è un campo coperto di 100 metri per 25 in erba sintetica dove possono lavorare anche persone con ridotta capacità motoria o in carrozzina... La struttura, poi, dispone di un grande parcheggio che può ospitare pulmini e auto e siamo vicinissimi alle fermate dei mezzi pubblici, quindi davvero facilmente raggiungibili”. Quali sono i benefici derivanti dal rapporto disabile-cane? “In primo luogo si tratta di benefici psicologici, soprattutto all’inizio, perché i ragazzi si
Uniti per contrastare la povertà
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ra gli obiettivi della Croce Rossa di Carpi vi è ora quello di potenziare la distribuzione di viveri alle fasce deboli della società. Due sabati al mese un gruppo di volontarie dona viveri a lunga conservazione a un elenco di famiglie segnalate dai Servizi Sociali di Carpi. A fronte però di un costante allargamento del bacino della povertà, i volontari vorrebbero aggiungere altri prodotti, come ad esempio materiale scolastico per i bambini, e raggiungere il più alto numero di persone possibile, coordinandosi con altri enti e associazioni che già operano in tal senso, dalle Parrocchie alla Caritas diocesana. “Il bisogno cresce e noi vorremmo lavorare in sinergia e in un’ottica di complementarietà, per rispondere alle necessità della cittadinanza. Alcune volontarie hanno anche lanciato l’idea di creare una linea telefonica amica dedicata alle persone in difficoltà: ne valuteremo la fattibilità”, conclude Massimo Re.
Cri di Carpi tiene poi costantemente corsi di formazione sul soccorso pediatrico e sulle manovre di disostruzione pediatriche: “corsi che ogni volta registrano un numero di presenze ben al di sopra delle nostre aspettative. Grazie ai 3 volontari stranieri della nostra sezione abbiamo fatto un corso persino dentro la “moschea” di via Unione Sovietica. Il nostro obiettivo è arrivare ovunque, queste lezioni di pronto soccorso possono salvare delle vite”. Jessica Bianchi trovano di fronte a un’esperienza e a un’emozione nuove… Il lavoro all’aria aperta, poi, fa scattare qualcosa nelle persone e, in particolare, nei disabili, che molto spesso non hanno la possibilità di muoversi liberamente in ambienti esterni. Ma i benefici si ottengono anche a livello fisico: la paragility consente di fare movimento, di usare il proprio corpo in sintonia con quello del cane e ciò è utile per prendere coscienza di sè. La paragility è l’agility dog praticata da persone con disabilità, una disciplina che consiste di svolgere, in coppia col proprio cane, un percorso a ostacoli. E’ importante, per ottenere buoni risultati, che vi sia grande intesa tra cane e padrone. La paragility in Italia è ancora decisamente poco praticata, soprattutto perché la maggior parte dei campi di agility non consente l’utilizzo della sedia a rotelle per problemi di manto”. Ora, dal momento che nel modenese la struttura c’è, e pure d’eccellenza, manca solo la materia prima: quindi accorrete, associazioni, accorrete! Info: 338.3979128. Chiara Tassi
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ome va il comparto del Tessile - Abbigliamento, settore portante dell’economia carpigiana? Domanda pleonastica considerato il negativo andamento generale, ulteriormente compromesso dalla scure fiscale voluta dal Governo Monti. L’unico dato lusinghiero è il buon volume d’affari delle griffe che sono riuscite a crearsi un nome e a farsi spazio nella rete della moda italiana e internazionale. Parliamo ovviamente dei marchi che tutto conoscono, Blumarine, Liu Jo, Gaudì, Antress, Gold Par, Denny Rose, Via delle Perle, Luca Maglierie e pochi altri, specializzati in maglieria e in confezione di pregio che, malgrado le difficoltà, realizzano fatturati che consentono loro di reggere i morsi della crisi, di resistere alla pesante e insidiosa concorrenza asiatica e di aggredire con coraggio i mercati esteri. Perché con le loro risorse (mancando completamente aiuti e sostegni governa-
L’Angolo di Cesare Pradella La salvezza del made in Carpi? I marchi!
Blumarine: collezione Primavera - Estate 2013
La carpigiana Sintesi Fashion Group ha aperto la sua prima boutique internazionale ad Hangzhou
Anna Rachele alla conquista della Cina
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intesi Fashion Group, realtà di Carpi produttrice del womenswear Anna Rachele, ha aperto la sua prima boutique internazionale ad Hangzhou, in Cina. Il negozio si trova all’interno del Waow Plaza, nuovo centro commerciale su cinque livelli interamente dedicato a marchi europei. Le collezioni di abbigliamento e accessori (come borse, bijoux e foulard) della label sono esposte su una superficie di circa 80 metri quadri. Per l’azienda si tratta di un primo step nell’avanzata sul mercato cinese: nei prossimi due anni sono infatti previste altre vetrine monobrand nelle città più importanti del Paese.
Jennifer Westfeldt e Donatella Finocchiaro indossano Blumarine e Blugirl
Le star scelgono lo stile di Anna Molinari
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n occasione della 19esima edizione degli Screen Actors Guild Awards, a Los Angeles, l’attrice statunitense Jennifer Westfeldt ha indossato un abito della collezione Blumarine primavera/estate 2013. In occasione della terza puntata del programma Riusciranno i Nostri Eroi, in onda su Rai Uno, l’attrice Donatella Finocchiaro ha scelto abiti Blumarine e Blugirl.
tivi), mettendo in campo stile, fantasia, buon gusto e una grande dose di coraggio, riescono a immettere sul mercato prodotti con un grande valore aggiunto, rappresentato appunto dalla creatività italiana, rispetto alla concorrenza estera e reggere così le difficoltà. Anche se la crisi ha comunque lasciato il segno comportando una riduzione del numero delle imprese e il licenziamento di dipendenti. I saloni della moda della scorsa settimana di Milano e Firenze ne sono stati la prova. Il
made in Italy e, in questo caso, il made in Carpi, ha dimostrato di saper reggere sul piano dello stile, dell’innovazione e della creatività, richiamando l’attenzione dei compratori europei, americani, giapponesi e russi. Ma chi sono i clienti più importanti del made in Carpi? Secondo gli imprenditori di casa nostra sono quelli posizionati su una fascia di mercato medio-alta, coloro cioè che non vanno a comprare le maglie in Cina perché ritenute ‘dozzinali’, ma che cercano il made in Italy. Ed è proprio in questa fascia di mercato che si è piazzata l’industria carpigiana che offre un prodotto di qualità. L’export rimane l’unica strada percorribile per le aziende carpigiane di punta che hanno un controllo diretto della rete commerciale e di vendita.
Punto debole questo per le piccole imprese che, al contrario, non hanno la struttura commerciale adatta per recarsi all’estero o partecipare ai grandi saloni della moda in Italia e nel mondo. Design, stile, creatività, qualità, capacità commerciale, coraggio e conquista del mercato estero... sono questi i “segreti” per andare avanti, reggendo la crisi e resistendo all’aumento delle tasse, creando al contempo ricchezza e lavoro, sia per i dipendenti che per l’indotto.
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n occasione del terremoto, tutto il materiale è stato trasferito. Riviste, book, fotografie, volumi, campioni di tessuto e disegni sono stati messi al sicuro per evitare che venissero danneggiati. E in quell’occasione è maturata l’idea di valorizzare quella preziosa documentazione affinché possa tornare utile a chi oggi lavora nel settore del Tessile - Abbigliamento e a chi si cimenterà nell’impresa in futuro. Il progetto si chiama Labirinto della moda, perché così si è sempre chiamato l’archivio del Citer, ed è stato lanciato ufficialmente lunedì 28 gennaio presso l’Auditorium della Biblioteca Loria: il primo passo consiste nell’organizzazione dei materiali non ancora catalogati, il ripristino di quelli eventualmente danneggiati, la collocazione
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Con Labirinto della moda la documentazione degli ultimi cinquant’anni sarà fruibile in modo tale che imprenditori e studenti abbiano la possibilità di confrontarsi col passato per proiettarsi nel futuro creando nuove collezioni e nuove tendenze
La moda che torna di moda
i è svolto lo scorso 23 gennaio un incontro per illustrare il percorso e i risultati conseguiti dall’attività formativa Donne in formazione nella ristorazione, finanziata dalla Provincia di Modena e terminata in dicembre al Centro di Formazione Professionale Nazareno di Carpi. Dopo l’introduzione del direttore del Centro, Luca Franchini, e l’esposizione dei contenuti del corso da parte di Luana Ronchetti, sono intervenuti Susanna Bissoli, scrittrice e docente del laboratorio di narrazione, Andrea Sinigaglia, executive manager di Alma Scuola Internazionale di Cucina Italiana, e Francesco Ori, assessore provinciale alla formazione professionale e al lavoro. Presenti all’incontro anche gli assessori Maria Cleofe Filippi e Alberto Bellelli del Comune di Carpi, oltre a tecnici e operatori dei Servizi Sociali del territorio e di case di accoglienza ed enti come Porta Aperta, Casa delle Donne Migranti, Sportello Donna, CAV, Agape, Eortè, Centro Contro la Violenza e molti altri. Susanna Bissoli ha descritto come sia nata in lei la passione per la nar-
“Non è solo con l’aiuto degli altri, che si risolve un problema, il viaggio vero deve farlo la persona”.
in scaffali adeguati a una fruizione efficace alla quale contribuirà in modo determinante la digitalizzazione di tutto il materiale. Labirinto della moda assumerà così la fisionomia di un centro di documentazione con postazioni multimediali dalle quali sarà possibile accedere al prezioso archivio di materiali per attività di studio e progettazione utile alle imprese. Successivamente, il Labirinto della moda si configurerà come un centro di tipo culturale per la promozione di mostre, convegni, percorsi monografici su tematiche inerenti il sistema moda. Infine, l’aspirazione
Narrazione e cucina: da sempre unite, diventano strumenti di formazione. Presentata l’attività svolta dal Nazareno in favore di alcune donne in condizione di svantaggio
Buone storie. Storie buone
razione, per i racconti e le storie, e ha illustrato il metodo seguito nel laboratorio di narrazione. Questo, infatti, ha costituito la prima parte dell’attività formativa destinata a donne in condizione di svantaggio – inviate attraverso servizi, enti e case di accoglienza del territorio – per aiutarle a recuperare coscienza di sé e stima per la propria vita e la propria storia. “Oggi siamo diventate anche noi qualcosa”, ha affermato una di loro al termine della giornata. “Il futuro non esiste a priori – ha spiegato la Bissoli – ce l’hai se riesci a immaginarlo”. Le donne hanno imparato così che non sono solo nella condizione di bisogno per
Se non è racconto, la cucina è destinata a ridursi a pura tecnica, che non potrà lasciare alcuna traccia di sé.
cui si ritrovano a essere destinatarie di servizi, sussidi e aiuti. “Non è solo con l’aiuto degli altri, che si risolve un problema – ha aggiunto Ori – il viaggio vero deve farlo la persona”. Dopo l’azione di accompagnamento costituita dal laboratorio di narrazione, le partecipanti hanno seguito un’attività corsuale mirata al raggiungimento di
un certificato di competenze, che permette loro di avere tutte le nozioni di base per entrare in una cucina professionale. Andrea Sinigaglia ha evidenziato che la cucina, così come la scrittura, è un linguaggio dotato di una propria grammatica. Le parole
è quella di farne un vero e proprio laboratorio creativo per giovani progettisti, stilisti e studenti moda. Labirinto della moda nasce per essere a disposizione degli operatori del settore, imprenditori, operatori moda, stilisti, creativi, studiosi e ricercatori per le attività di consultazione, ricerca e sviluppo di collezioni e prodotti moda e troverà una sua collocazione presso la sede di Carpiformazione a Carpi, in via Carlo Marx, 131. La presentazione dell’archivio da parte della curatrice, Deanna Borghi, ne ha evidenziato la sua importanza:
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sono costituite dagli ingredienti, la sintassi è paragonabile a come si accostano in un piatto le preparazioni, infine viene la retorica, ovvero il nome che si dà a un piatto, l’attrezzatura che si usa, il momento che si sceglie per presentarlo. Come uno scrittore, anche il cuoco desidera che qualcuno legga il suo racconto, cioè che mangi la sua creazione. “Il gusto è molto più importante del suo sapore – ha concluso Sinigaglia – che può essere dolce o amaro. L’amaro, anzi, costituisce il gusto della persona adulta, come ha affermato Oscar Wilde. E nella vita l’amaro è dato dai problemi, che non tolgono nulla al gusto della vita stessa, anzi”. Franchini ha infine ricordato che la cucina è da sempre anche racconto di sé all’altro, e attesa del racconto dell’altro. Lo era la cucina delle sdore (le “reggitrici” della società contadina), ma lo è anche l’alta cucina dei più noti chef del momento. Se non è racconto, la cucina è destinata a ridursi a pura tecnica, che non potrà lasciare alcuna traccia di sé.
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La storia del Tessile - Abbigliamento in città
Un’occasione da cogliere al volo
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Le simulazioni elaborate da Deanna Borghi (vedi immagini) ben illustrano il potenziale utilizzo dei materiali per le attività di ricerca, sviluppo e progettazione di collezioni moda.
vi è conservato tutto ciò che è stato prodotto e acquisito dal Citer, il Centro Informazione Tessile, in trent’anni (1980-2009), fra cui 1.500 books e 25mila riviste che raccontano i percorsi della moda degli ultimi cinquant’anni; l’archivio dei punti maglia (20mila) conservati in raccoglitori, testimonianza delle molteplici tipologie di lavorazione e disegni che rappresentano la creatività abbinata alla tecnologia, da toccare con mano; l’archivio dell’ECC, Ente Comunale di Consumo; l’archivio Sb Studio (1960-’90) e l’archivio dell’imprenditrice Tiziana Forti (1960-2000). Le simulazioni elaborate da Deanna Borghi (vedi immagini) ben illustrano il potenziale utilizzo dei materiali per le attività di ricerca, sviluppo e progettazione di collezioni moda. Sara Gelli
Deanna Borghi e Simone Morelli
Questa è un’iniziativa importantissima - sottolinea l’assessore Simone Morelli - per il territorio carpigiano: si tratta di materiale archivistico relativo agli ultimi 50 anni del Tessile - Abbigliamento locale, quindi è la storia della nostra città. Diventa utile e necessario rimettere mano alla documentazione per renderla fruibile, in modo tale che imprenditori e studenti abbiano la possibilità di confrontarsi col passato per proiettarsi nel futuro perchè tutto il materiale conservato oggi all’interno del Labirinto della moda può essere fruito per creare nuove collezioni e nuove tendenze”. Parla rivolto alla platea dove sono numerosi gli studenti del Corso Moda dell’Istituto Vallauri, meno numerosi gli imprenditori. Concretezza e utilità sono, secondo l’assessore, i tratti distintivi del progetto. “Sempre più attori privati devono crederci. Se è vero che il pubblico non risolve la vita alle imprese, è altrettanto evidente che può rappresentare un ausilio forte”. E, convinto dell’importanza del progetto, insiste sul coinvolgimento degli imprenditori “che verranno invitati in altre sedi”. Labirinto della Moda rientra nei progetti di Carpi Fashion System, il tavolo costituito dalle associazioni di categoria col finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. “Dobbiamo ringraziare Democenter Sipe con cui abbiamo collaborato al bando Distretti 2 della Regione Emilia Romagna. Grazie all’aggiudicazione di questo bando, abbiamo avuto la possibilità di stanziare risorse utili per far sì che venga finalmente ricreato e portato alla luce questo materiale immenso che abbiamo su Carpi. Un archivio forse unico in Europa in grado di raccontare la storia del nostro distretto ma non solo. Sicuramente è una possibilità forte per il presente e per il futuro”.
I presidenti dei Consigli d’Istituto delle quattro scuole superiori cittadine e il Coordinamento Buona Scuola di Carpi hanno programmato per venerdì 8 febbraio, alle 20.45, in Sala Congressi, un confronto fra il mondo della scuola e le forze politiche che partecipano alle prossime elezioni
La scuola che vogliamo
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l Coordinamento dei presidenti d’istituto delle Scuole Secondarie di II grado - unitamente al Coordinamento Buona Scuola di Carpi, un tavolo che negli ultimi anni ha coinvolto genitori, studenti e insegnanti - propone un momento di confronto con le parti politiche per discutere insieme relativamente al futuro del sistema scolastico del nostro Paese. L’iniziativa, rivolta prevalentemente al mondo della scuola, è stata fissata venerdì 8 febbraio, alle 20.45, presso la Sala Congressi di viale Peruzzi. “Nella prima parte della serata - ha spiegato Mauro Arletti, presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo M. Fanti - si terrà una tavola rotonda, durante la quale gli interlocutori politici che aderiranno all’iniziativa - al momento hanno manife-
stato il proprio interesse il Centrosinistra, Rivoluzione Civile (Idv e Prc) e l’Udc (coalizione Monti) - indicheranno le soluzioni che propongono su alcuni temi fondamentali quali la governance della scuola pubblica, i finanziamenti, il sistema nazionale di valutazione e l’autovalutazione dei singoli istituti scolastici. Seguirà un dibattito”. La serata nasce dall’esigenza, secondo gli organizzatori, di ridare centralità alla scuola, quale “luogo di formazione primario per garantire uguaglianza di opportunità e mobilità sociale, come risorsa e investimento sul futuro”. Drammatiche le conseguenze derivanti dai continui tagli apportati all’istruzione: “sono diminuiti gli organici e le risorse per il sostegno, per l’alfabetizzazione dei ragazzi migranti, per i progetti di recupero.
Sono stati restituiti solo in piccola parte i crediti che le scuole vantano da anni nei confronti dello Stato: ci si affida sempre più ai contributi volontari dei genitori, una sorta di autotassazione aggiuntiva cui i genitori sottostanno pur di non vedere immiserire ulteriormente l’offerta formativa delle scuole frequentate dai loro ragazzi. Coi tagli all’orario poi, l’intero percorso scolastico è stato accorciato di quasi due anni e come se non bastasse, in caso di assenza degli insegnanti, spesso non vengono neppure chiamati i supplenti e i ragazzi vengono smistati in altre aule. La scuola pubblica ha già sofferto troppo”. E’ tempo che la politica riconsegni alla scuola la dignità che merita, ridando ai più giovani il diritto ad ambire a un futuro più luminoso.
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erto non si può generalizzare. C’è chi, in carcere, ci arriva con un percorso di vita precedente che comprendeva lavoro, studio... una cosiddetta vita normale. La stragrande maggioranza, però, entra in carcere proprio in conseguenza dei “mestieri” che faceva fuori. Chiaramente di tipo illegale e per i quali la competenza e la formazione te le fai sul campo. Per costoro, il lavoro come mezzo di realizzazione professionale, gratificazione e come fonte di sussistenza è un concetto astratto, o comunque, una realtà da apprendere. Il perchè del lavoro e, in particolare, del lavoro in carcere, a prescindere dalla naturale necessità di essere economicamente indipendenti (requisito primario per una reale emancipazione, per la libertà dalla dipendenza altrui, contro la necessità di delinquere per sopravvivere o dallo status parassitario in cui spesso si è costretti a dipendere da elargizioni assistenzialistiche) è anche, crediamo, soprattutto per un’esigenza di realizzare, con l’impegno quotidiano, un allenamento mentale e fisico per riconoscere e creare in se stessi quelle risorse propedeutiche a una regolare vita sociale. Una vita fuori dal carcere, un reinserimento nella comunità in cui trovare una collocazione quanto più soddisfacente possibile, un diverso senso di appartenenza; questa, crediamo sia una delle risposte al PERCHE’ del lavoro in carcere. Altra e più complessa la risposta al “come” realizzarlo. In alcuni istituti penitenziari le opportunità di lavoro sono inesistenti o in un tempo determinato di pochi giorni all’anno, seguendo una rotazione a turno in cui è concesso svolgere mansioni interne che impiegano circa trenta giorni all’anno, remunerati ma questa sola opportunità non può considerarsi significativa. Tali percorsi, seppur utili, non sono sufficienti a creare la predisposizione dell’individuo a entrare nei tempi, nei ritmi, nelle responsabilità e nell’impegno che un lavoro continuativo comporta.
è una base sulla quale provare a mettere in atto un progetto di vita adeguato per un nuovo inserimento nella società. Una società carente di lavoro, è vero, ma con un grande bisogno di persone consapevoli e motivate, con competenze da poter spendere per risollevarla e meno persone dipendenti da sole forme d’assistenza. Perché “le tre scimmiette” a illustrare quanto scritto? Per la nostra società occidentale sono simbolo di indifferenza. “Non ho visto nè sentito e perciò non dico nulla”, ma durante una ricerca scopriamo che il principio proverbiale che ci riporta a questo simbolo ha invece una connotazione differente. “Non vedo il male, non sento il male e non parlo del male”.
Non vedo, non sento, non parlo... Lavoro e detenzione: la solita indifferenza o un nuovo inizio?
Attraverso la corrispondenza attivata dal nostro laboratorio vogliamo porre alla vostra attenzione un piccolo abstract di una lettera scritta da una ragazza del nostro gruppo di lavoro ad Alessandro Sallusti. Modena, dicembre 2012
Le tre scimmiette che si tappano con le mani rispettivamente gli occhi, le orecchie e la bocca sono rappresentate in una cornice di legno nel santuario di Toshogu a Nikko, in Giappone
Alcune realtà penitenziarie invece hanno al loro interno strutture adeguate a ospitare attività lavorative permanenti che consentono ai detenuti di partecipare a una progettualità che permette loro di investire le proprie risorse e il tempo sulla formazione per un nuovo e possibile progetto di vita come alternativa al delinquere. Inoltre, in diverse carceri sono attivi laboratori ed esperienze che promuovono il lavoro volto anche a favorire relazioni po-
sitive tra i detenuti (laboratori espressivi, artistici, tessili, artigianali) che non dovrebbero comunque essere soppiantati dalle opportunità lavorative in quanto significativi supporti alle stesse. Naturalmente gli sforzi per attivare progetti formativi professionali da parte delle amministrazioni penitenziarie non mancano. Purtroppo, spesso, invece manca la partecipazione del territorio, a volte per carenza di comunicazione, per
mancanza di elementi economici adeguati, addirittura per indifferenza. Il Governo italiano sta destinando un fondo Legge di Stabilità all’attività lavorativa dei detenuti. Auspichiamo che sia davvero un nuovo inizio. Il lavoro è un diritto di tutti. Detto in questo momento può risuonare retorico e può far pensare che sia più importante dar lavoro a chi non ce l’ha e non ha commesso reati piuttosto che a chi ne ha commessi, ma il lavoro per chi è detenuto
Egregio Direttore, sono … detenuta presso la Casa Circondariale S. Anna di Modena. Ho seguito la sua vicenda con interesse, soprattutto per la sua tenacia di voler andare a tutti i costi in carcere. Mi permetta di dirglielo, per me, questo le fa “onore”… … non mi permetterei mai di dire a una persona di vivere il carcere, ma per noi detenuti ci vorrebbero anche persone come lei che non hanno paura di dire liberamente le proprie opinioni. Si parla di rieducazione quando si parla di carcere ma non si parla mai di lavoro e di opportunità rieducative legati a esso per svariati motivi, soprattutto economici. Noi, del resto, possiamo anche ritenerci fortunati. Abbiamo una Direttrice che, malgrado i continui tagli, cerca con forza di darci una mano. Personalmente mi ha permesso di eseguire un corso di formazione di base “Igiene ambientale in area
sanitaria”, riconosciuto dal Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia Romagna e mi ha permesso di essere assunta presso una cooperativa esterna per pulire il laboratorio infermieristico e odontoiatrico. Tutto questo per noi è buono. E’ vero, qui, il terremoto ha creato molti problemi alle industrie e alle piccole aziende, ma proprio questa zona è ancora ricca di una grande forza di volontà. Perché allora non pensare anche al lavoro svolto in carcere? Questa è una Casa Circondariale, quindi c’è chi viene e chi va, però ci sono anche persone come me che hanno condanne lunghe. Sa cosa vorrebbe dire per me lavorare, mantenermi da sola, senza gravare sulla mia famiglia! Sarei lieta di ricevere una risposta … Milano, 8 gennaio 2013 Cara …, ti ringrazio della lettera che leggo solo oggi. Ti assicuro che farò tesoro delle tue osservazioni e nel limite delle mie possibilità cercherò di fare il possibile per contribuire e risolvere i vostri problemi. Nonostante la tua condizione, ti auguro buon anno, Alessandro Sallusti Perché in ognuno di noi la voglia di vedere e ascoltare il bene, di parlare del bene prima o poi arrivi! Nel frattempo, buon lavoro a tutti, anzi “… un buon lavoro per tutti”. Il gruppo di lavoro della sezione femminile della Casa Circondariale S. Anna di Modena (dal progetto di laboratorio espressivo d’Arte e di Danzamovimentoterapia proposto e realizzato da ArServizi di Carpi e promosso dall’associazione Gruppo Carcere-Città di Modena) A chi volesse partecipare con pensieri, articoli o lettere a questa rubrica: info@arservizi.org
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iaggiare per riuscire a realizzare un sogno e scoprire poi una nuova passione artistica. E’ questo lo spirito con cui lo scorso settembre la 20enne carpigiana Chiara De Maria, diplomata in Grafica presso l’Istituto Superiore d’Arte Venturi, è partita alla volta di Berlino. Perchè Berlino? “La mia ambizione è sempre stata quella di studiare teatro. Inizialmente, avevo pensato di trasferirmi a Roma ma, successivamente, ho cambiato idea, in particolare perché molte persone che ho incontrato mi hanno parlato di un mondo del teatro che sentivo distante dal mio. Mentre continuavo gli studi all’istituto artistico ho cominciato a viaggiare, anche grazie a particolari progetti scolastici. Ho capito che avevo bisogno di trasferirmi all’estero e la Germania è sicuramente uno degli stati nel quale il teatro è ancora considerato un lavoro vero e proprio, che offre grandi opportunità di studio e di crescita professionale. Così ho deciso di trasferirmi a Berlino, città che mi è rimasta nel cuore dopo uno dei miei ultimi viaggi, che è stato anche il primo che ho fatto completamente da sola. Mentre ero a Berlino ho scoperto altre università, e il mio interesse per la fotografia si è fatto sempre più forte. Durante il Mese della fotografia
“In più occasioni ho pensato: finalmente, sono dove voglio essere e sono felice”.
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La 20enne carpigiana Chiara De Maria da settembre si è trasferita a Berlino per studiare fotografia in una delle più prestigiose Università europee
A Berlino per diventare fotografa Chiara De Maria e due suoi scatti
berlinese ho visitato la Neue Schule für Fotografie e ho capito che il mio posto era lì”. Come si svolgono le tue giornate lì? “Vivo in un appartamento a Wedding insieme a un ragazzo di Modena che si è trasferito a inizio ottobre per approfondire gli studi musicali in pianoforte. A ottobre ho inziato a prepararmi per l’esame d’ammissione all’Università di Fotografia, ampliando il mio port-folio e frequentando un corso di tedesco intensivo. Ho visitato mostre e trascorso la maggior parte del tempo a fotografare cercando di scoprire i posti meno conosciuti di Berlino”. Qual è stata l’esperienza più bella che hai vissuto finora a Berlino? “C’è stata più di un’occasione in cui ho pensato: finalmente, sono dove voglio essere e sono felice. Sicuramente il giorno del primo
colloquio in università è una di queste. Un professore mi ha dedicato 40 minuti per guardare e discutere insieme i miei lavori, mi ha detto come poter migliorarne la presentazione e quali particolari delle mie fotografie esprimessero il mio personale punto di vista. La seconda esperienza più
emozionante di quel giorno è stata la serata Burlesque in un piccolo pub vicino a Warschauer. Quella sera ero circondata da artisti, per la maggior parte fotografi e io, incredibilmente, ero tra loro con la mia macchina fotografica a cercare di cogliere le sfumature dell’evento. Sono stata davvero soddi-
di Giuseppe Attanzio incubomaker@live.it
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ste simultanee... Quale consolle acquistare? La domanda delle domande. Meglio la consolle fissa di casa Sony, l’Xbox made in USA, o la nuovissima WiiU, ultima fatica della grande N? Beh, bisogna prima fare delle importanti precisazioni. Siete dei giocatori che amano spaziare da titolo a titolo, magari sfruttando il gioco online o preferite una serata tra amici, divertimento e risate? Preferite restare da soli, chiusi
“Un giorno, un esperto di fotografia guarderà un’immagine scattata da me e dirà: questa è una foto di Chiara De Maria”. De Maria”. Questo è il mio grande sogno, poi vedremo dove mi porteranno gli studi e le mie esperienze professionali. Intanto, il mio percorso universitario dura tre anni, poi si vedrà”. Dove lo vedi il tuo futuro? In Italia o all’estero? “Adesso che coltivo questo amore profondo per Berlino, vorrei passervi la vita, ma per seguire i miei studi ho lasciato a Carpi una persona importante ed è con lui che voglio confrontarmi prima di prendere una decisione”. Chiara Sorrentino
Tempo Games! envenuti cari lettori! Inauguriamo così, senza troppi fronzoli, il nostro nuovo spazio Tempo Games! Siete giovani ragazzi e ragazze in cerca del passatempo giusto, della console su misura o magari del titolo perfetto? Siete genitori costretti a tuffarsi in un mondo del tutto nuovo, incapaci di districarsi in un vespaio così vasto e pieno di insidie? Credevate di farcela da soli, ma quando siete usciti dal negozio vi siete ritrovati con decine di titoli incomprensibili e quello più recente risaliva al 1874? Nessun problema, ci siamo qui noi! A ogni uscita vi regaleremo classifiche, pareri, recensioni, news e tutto il necessario per un acquisto perfetto! Siete pronti? Si parte con l’ABC, base di ogni grande avventura, madre di tutte le domande: in molti ogni giorno, pongono questo altisonante quesito, modificandolo, plasmandolo, adattandolo a ogni situazione talmente personale da trovare una miriade di rispo-
sfatta degli scatti che ho portato a casa”. Cosa ti piacerebbe fare da grande? “Oggi, credo fermamente di voler diventare una fotografa, con un mio stile personale, unico e assolutamente identificativo, per cui un giorno, un esperto di fotografia possa guardare un’immagine scattata da me e dire: “questa è sicuramente una foto di Chiara
in una stanza, a tu per tu con il vostro pad e centinaia di nemici di fronte agli occhi? Bando alle ciance, analizziamo rapidamente le tre consolle, così da instradarvi verso una propria e personale decisione, priva di alcuna influenza. Andiamo per anzianità. L’Xbox 360, consolle madre di casa Microsoft, risulta sempre essere una scelta sicura e affidabile. Sul mercato da parecchi anni (quasi 8 rappresentano
praticamente un’era), sfrutta appieno le proprie caratteristiche tecniche, richiamando molti hardcore gamers sfruttando titoli di sicuro appeal, brand storici e successi planetari, capaci di spaziare tra tutti i generi videoludici e accontentare sia i più esperti che i giocatori della domenica. La tradizione ormai consolidata, permette alla grande X di essere sempre competitiva pur essendo al tramonto della propria
era. Stesso discorso, o quasi, bisogna fare per la Playstation3, anch’essa invecchiata più che bene dall’alto dei propri 7 anni di onorata carriera e, come per la collega, consigliata ai grandi giocatori online, ma anche agli amanti della tranquillità assoluta della propria cameretta. Forse però, la notorietà storica, il parco titoli praticamente infinito e il mai sottovalutabile anno di vita in più, permettono alla Play3 di essere sempre leggermente in vantaggio rispetto alla collega americana e i prezzi attuali non sono affatto proibitivi. In ultima analisi, giunge lo scorso novembre l’ultima fatica Nintendo, la consolle che, definitivamente, spedisce in soffitta dopo quasi 10 anni di onorato servizio, una Wii innovativa come non mai: la WiiU. Tecnicamente migliorata, l’ammiraglia della grande N, punta a mantenere quella
rotta fresca, divertente e ricca di titoli anche casual, alternandoli però a nomi di sicuro successo, come Assassin’s Creed o Mass Effect, sfruttando la doppia visuale data dal nuovo controller dotato di uno schermo autosufficiente e da una formula ormai consolidata. Nelle prossime settimane, aiuteremo i neofiti ad accostarsi senza indugi a questo nostro magico mondo, accompagnandovi per mano in ogni anfratto cercando inoltre di far risparmiare quanto possibile proponendo gli acquisti più corretti. Buon Game! Il vostro Incubomaker
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C’è chi l’arte la impara in Accademia, e chi, invece, ce l’ha nel sangue. E’ il caso del ventiseienne carpigiano Daniele Corrone
Alla scoperta della Bad Trip Collection
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Daniele Corrone
’è chi l’arte la impara in Accademia, e chi, invece, ce l’ha nel sangue. E’ il caso di Daniele Corrone, in arte Daniel Bund, ventiseienne carpigiano che lo scorso weekend ha tenuto un’esposizione di alcune opere, la Bad Trip Collection, presso il laboratorio di Alle Tattoo, a Limidi. “I bad
trip - letteralmente ‘viaggi spiacevoli’, ovvero fantasie negative - sono i pensieri, le paure e le ansie interpretati dai contorti personaggi tipici del mio stile disordinato. In questa raccolta cerco di mostrare al pubblico il caos creativo che porta alla nascita delle mie opere”. E in effetti è un caos pieno di forme e
colori a colpire lo spettatore che volge lo sguardo alle opere di Daniel, dipinti la cui costante è una sorta di ‘horror vacui’, di terrore del vuoto, stipati come sono di figure distorte e accalcate le une sulle altre, sospese in uno scenario a-dimensionale dove la varietà infinita sembra l’unica caratteristica
comune a tutti i personaggi. Esseri ibridi, miscugli dalle fattezze antropomorfe che non rinunciano però a zanne, code, zoccoli, parti di una mente che ha indubbiamente fatto propri gli universi visivi e televisivi dell’immaginario post-moderno – dalla street art di Keith Haring ai manContinua a pagina 15
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ga e agli anime giapponesi – mettendoli a servizio della propria personale visione. Le tecniche realizzative sono tra le più diverse: dal digitale alle tele a tecnica mista, alla scultura, novità assoluta nella produzione del giovane creativo. Daniele disegna e dipinge da sempre, e la sua personale ricerca si concretizza nell’alto grado di sperimentazione, che lo porta a creare attraverso modalità sempre diverse. Il suo esordio è avvenuto nientemeno che a Bologna, grazie alla galleria CaseAperte, che gli ha dato la possibilità di esporre al Kinki, notissimo locale del centro storico. Qualche anno dopo ha contribuito alla nascita dell’Allevamento p7, un collettivo artistico che oggi produce e realizza videoclip e cortometraggi. “La mostra nello studio di Alle Tattoo è arrivata grazie all’amicizia che da anni mi lega a lui, al suo piercer Danny Mr. Green e ai suoi collaboratori. La ritengo un’ottima vetrina, perché per un artista emergente e per la nostra zona è una location molto conosciuta e insolita. C’è da aggiungere che uno stimolo in più me lo fornisce la carica che regala questo studio, considerando le grandi imprese che Alle e i suoi hanno realizzato in
15 questi anni”. Daniel trae ispirazione da tutto ciò che lo circonda, come una scintilla che si accende attraverso il contatto con qualsiasi tipo di superficie entri in contatto. “Dalla gioia come dalla noia, da una canzone, un profumo, un pensiero o la rabbia quotidiana che, in misura diversa, tutti ci portiamo dentro. La Bad Trip collection è nata di getto, senza troppo riflettere, perché sentivo l’esigenza di lasciare agire liberamente la mia mano e la mia testa: ho scagliato sulle tele tutti gli abitanti che vi si annidavano”. L’arte, secondo Daniel, può anche rappresentare un ottimo strumento per spronare i ragazzini tecnodipendenti a uscire dalle loro vite virtuali, scrollandosi di dosso la paranoia del giudizio altrui, per “iniziare a esporsi vedendo,vivendo e raccontando il mondo in una maniera diversa, reale e attiva. Proprio perché sono giovane e non ho un percorso ‘accademico’alle spalle, vorrei spendere due parole per ringraziare quanti supportano la mia avventura artistica e chi, come Alle, trova spazio e tempo per coloro che hanno voglia di fare”. Chissà che il danzante caos della gioventù carpigiana non generi una nuova stella danzante dell’arte. Marcello Marchesini
Museo Monumento al Deportato politico e razziale
legata alle correnti mistiche dell’ebraismo: dalla kabbalah al chassidismo, proponendo un nuovo approccio Tobia Ravà simbolico attraverso le infinite possibilità combinatorie dei numeri. La logica letterale e matematica che sottende le opere di Ravà è intesa come codice genetico e raccoglie elementi sia filosofici sia linguistici che vanno a costituire una sorta di magma pittorico fatto di lettere e numeri, che si cristallizzano sulla superficie ‘grandangolata’ di vedute di paesaggi naturalistici e architettonici. Alla base di tutto c’è la ghematria, lo studio delle numero fanno infine parte corrispondenze tra le lettere del Gruppo di documentadell’alfabeto ebraico e i numezione, che avrà appunto il ri, di cui l’autore quotidianacompito di documentare tutti mente si nutre. In particolare, gli incontri al fine di realizzare grazie all’equivalenza tra un prodotto multimediale che parola e numero, la ghemapresenterà l’esperienza nelle tria innesca un meccanismo sue fasi progettuali e operainterpretativo per cui i concetti tive. La mostra di Ravà crea possono trovare forma nuattraverso le opere, realizzate merica, e, allo stesso tempo, con lettere ebraiche e numeri, una serie numerica può essere un dialogo intenso e serrato espressione di più parole. Le in relazione alle testimonianze opere riportano elementi storiche del Museo Monuarchetipi della cultura ebraica mento al Deportato, lungo e si sviluppano attraverso un percorso che si snoda nelle sequenze numeriche riferite sale per raggiungere il moa un linguaggio cosmologico mento culminante nella Sala universale, poiché attraverso dei Nomi, sulle cui pareti sono i concetti base della kabbagraffiti oltre 14.000 nomi di lah, si arriva a un percorso deportati dall’Italia. Tobia etico-filosofico, derivato dal Ravà, dopo aver sperimentato pensiero di Itzachq Luria, per molti percorsi creativi inerenti una nuova lettura in chiave al rapporto arte e scienza, dal etica dell’agire nel mondo 1998 ha avviato una ricerca contemporaneo.
Memoria d’infinito
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l Museo Monumento al Deportato politico e razziale di Carpi ha aperto i battenti la mostra Memoria d’infinito, che propone fino al 28 febbraio opere di Tobia Ravà. L’esposizione, realizzata nell’ambito del progetto Non più nome ma numero, sarà visitabile venerdì, sabato e festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Il progetto Non più nome ma numero è una proposta didattica promossa dai Musei di Palazzo Pio, dalla Fondazione Fossoli e dal Liceo Scientifico Manfredo Fanti di Carpi, in collaborazione con il Castello dei ragazzi e l’Università degli Studi di Modena-Piano lauree scientifiche. Il progetto, che si protrarrà fino a fine marzo, prevede di analizzare l’arte attraverso la matematica, portando alla realizzazione concreta di eventi espositivi con opere originali affiancate da pannelli di studio e approfondimento incentrati sulla geometria, l’aritmetica e la matematica. Le mostre saranno supportate da una serie di attività didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado del territorio gestite direttamente dagli studenti del Liceo. Visite guidate curate dagli studenti sono previste il 23 febbraio per i visitatori della mostra e a marzo per i coetanei che partiranno a marzo con il Treno per Auschwitz. Alcuni dei 30 ragazzi iscritti al progetto Non più nome ma
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Cara Clarissa, mio marito aveva il suo laboratorio artigianale nel bassocomodo adiacente la nostra casa. Non c’è niente da fare: le pertinenze non vengono indennizzate. Abbiamo provveduto a puntellare la casa a nostre spese, ora siamo ospiti da mia madre non so per quanto e la parola definitiva è che “le pertinenze non hanno diritto ai rimborsi”. Aspettiamo nel frattempo che l’Ufficio Tecnico che abbiamo incaricato riesca a orientarsi nel dedalo di burocrazia che sta mettendo in difficoltà tutti e rallenta i tempi di questa presunta ricostruzione; la nostra casa è in classe C e ancora non ho capito cosa ci spetterà esattamente già che non abbiamo muri crollati da tirare su, ancora non so quanto si arriverà a spendere in totale e siamo molto preoccupati. La verità è che si sta ricostruendo solo dove c’è capitale privato, chi ha risparmi e vuole tornare a casa in tempi decenti si è organizzato senza aspettare nessuno. Chi invece i soldi non li ha, aspetta e il tempo passa. Ho sentito politici farla molto facile, dire che è tutto a posto e che l’Emilia è esemplare. Io non conosco nessuno che abbia ancora avuto soldi per ricostruire a Rovereto, dove abito e credo di parlare di una comunità che non se la passa bene per niente; di gente che ha già pagato tasse e bollette, però, ne conosco parecchia. Conosco bene un commerciante di San Felice, anche lui in grave difficoltà,
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“Le pertinenze non hanno diritto ai rimborsi”
di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
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nessuno gli ha dato niente, i lavori del centro commerciale sono slittati causa intoppi burocratici relativi al ritrovamento di amianto e nessuno gli ha ancora mostrato un centesimo, si arrangiano da maggio. A Concordia ho un’altra amica commerciante che, dopo aver pagato tutto di tasca sua per tra-
Giorno del Ricordo
E’ nato a Carpi il Comitato 10 Febbraio
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poche settimane dalla ricorrenza del Giorno del Ricordo, nasce a Carpi, il Comitato 10 Febbraio, comitato, questo, che si propone di ricordare il dramma delle foibe e quello degli esuli della Venezia Giulia, della Dalmazia e dell’Istria. Il Giorno del Ricordo istituito dal Parlamento italiano con legge n. 92 del 30 marzo 2004 deve essere non solo un momento di ricordo e di memoria ma anche, e soprattutto, la commemorazione di quegli italiani, uomini, donne, bambini e anziani che morirono a causa dell’odio dei partigiani titini e per tutti coloro, che esuli, dovettero abbandonare la loro terra. “Il comitato che annovera già numerose adesioni, tra cui alcuni esuli, si pone l’obiettivo di portare avanti iniziative culturali volte a mantenere viva la memoria di quei fatti e il 10 febbraio porterà a Carpi una mostra fotografica sulle foibe e sull’esodo”, ha dichiarato il coordinatore provinciale, Bruno Tarchioni.
Il 6 febbraio, alle 21, all’Auditorium Biblioteca Loria, arriva il magistrato Raffaele Cantone. Conduce Pierluigi Senatore, caporedattore di Radio Bruno
Quando il calcio incontra la mafia
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andati in piazza, non abbiamo urlato, pianto e protestato. Ma le cose non vanno affatto bene. Ne approfitto per ringraziare i trentini che stanno aiutando il paese più di qualsiasi Ente Pubblico. Saluti da Rovereto razie per la lettera. Purtroppo anche in questa occasione la discrepanza tra politica e mondo reale è piuttosto marcata. C’è la campagna elettorale, fare bella figura è preferibile a fare brutta figura e basta spostarsi non troppo lontano, anche solo a Modena, per sentire dire cose come “Beh, adesso la situazione è a posto, no?” o “Ma tanto verranno rimborsate tutte le spese”. La questione dei rimborsi all’80% e al 100% induce molti in un equivoco (ben alimentato dalle comunicazioni ufficiali): pensare che si avrà diritto al rimborso di tutte le spese sostenute. E invece ci sono i distinguo da fare e non sono pochi: tutto cambia in base allo stato di inagibilità della casa (B, C, D, E leggera, E pesante), il rimborso è riferito alle sole strutture e solo fino ai 120 mq, c’è la questione delle rifiniture (infissi, tinteggiatura, pavimenti...) e degli arredi. Chi non ha denaro da parte continua a essere in grave difficoltà e saranno difficoltà che ricadranno su quegli stessi politici che si ostinano a sostenere che sia ormai tutto chiaro e a posto.
ale la pena tifare? A rispondere sarà il magistrato Raffaele Cantone. Appuntamento fissato il 6 febbraio, alle 21, all’Auditorium della Biblioteca Loria. L’incontro, condotto da Pierluigi Senatore, caporedattore di Radio Bruno, sarà l’occasione per presentare il libro del magistrato dal tema: Football clan. Match comprati, speculazioni immobiliari sui nuovi stadi, riciclaggio attraverso le compravendite di giocatori: Cantone e Gianluca Di Feo raccontano come il calcio sia diventato per la mafia un business miliardario. Dall’indagine ancora top secret sulle minacce a calciatori della capitale per ottenere risultati combinati ai meccanismi delle centrali asiatiche del gioco online; dalla cordata della camorra casalese per conquistare la Lazio alle foto di Maradona, Hamsik e Lavezzi, usati come testimonial abbracciati a famosi padrini; dalla vicenda di Sculli, il protetto dei Graviano che doveva arrivare al Milan, al giro delle pizzerie-lavanderia di soldi sporchi con Cannavaro, Borriello e Palladino. Un libro inquietante sul mondo del calcio, ma anche un atto d’amore perché torni a essere quel gioco pulito che ha sempre unito gli italiani.
sferirsi dove aveva detto il Comune, adesso dallo stesso Comune viene invitata a trasferirsi di nuovo affrontando nuove spese e dice che a queste condizioni chiuderà perchè anche il Natale è andato male e non se la sente più di rimetterci soldi. La mia amica Ivana, fiorista a Sant’Agostino di
Ferrara, chiude a giugno. Io dico che chi fa propaganda su quanto stiano andando bene le cose non abbia parlato con chi è terremotato e ha perso casa e lavoro, con i tecnici che stanno provando a districarsi per capire cosa fare, con i commercianti, le imprese e gli artigiani. Lo voglio ribadire: non siamo
DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 7 COMMA 2 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000 CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE IN MATERIA DI ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DEL PLURALISMO, DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI COMUNICAZIONE POLITICA E DI PARITA’ DI ACCESSO AI MEZZI DI INFORMAZIONE Il sottoscritto Prandi dott. Gianni in qualità di legale rappresentante di RADIO BRUNO società cooperativa con sede legale in Carpi (MO) Via Nuova Ponente 24/A, codice fiscale 00754450369 quale titolare dell’impresa del periodico denominato “TEMPO” con riferimento al proprio intendimento di diffondere messaggi politici autogestiti a pagamento per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 RENDE NOTO quanto segue: a) condizioni temporali di prenotazione degli spazi per messaggi politici autogestiti a pagamento con l’indicazione del termine ultimo entro il quale gli spazi medesimi possono essere prenotati: - inizio 11 gennaio 2013 - termine ultimo 15 febbraio 2013 b) modalità di prenotazione degli spazi per i suddetti messaggi politici autogestiti a pagamento: - tramite telefono, fax o e-mail alla ns. sede di Carpi tel. 059.645.566 fax 059.642.110 c) Le tariffe per l’accesso agli spazi di cui ai punto a) e b), come determinate dalla scrivente sono le seguenti:
LISTINO ELEZIONI 2009
Listino Listino elezioni MESSAGGI AUTOGESTITI E/O INTERVISTE E FOTO scontato Pagina Intera 280 x 425 a colori € 600 € 420 1/2 Pagina 280 x 210 a colori € 450 € 315 1/4 Pagina 140 x 210 colori € 300 € 210 Piede di prima pagina 280 x 68 colori € 350 € 245 Ultima pagina 280 x 435 a colori € 750 € 525 Le tariffe sopra esposte sono valide per il periodico TEMPO come sopra descritto. d) I testi contenenti messaggi politici autogestiti e relative foto, devono essere recapitati, alla sede del periodico TEMPO non oltre il lunedi’ mattina di ogni settimana, per l’uscita del venerdì. Il testo deve essere redatto in WORD e le foto devono essere in formato JPG. e) Le interviste devono essere rilasciate entro il lunedì della settimana inerente la pubblicazione.
In fede
Radio Bruno società cooperativa (Prandi dott. Gianni)
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18 L’aforisma della settimana...
“A ogni donna corrisponde un seduttore. La sua felicità sta nell’incontrarlo”. Sören Kierkegaard appuntamenti
Teatro CARPI
4 febbraio - ore 21 Gabriele Pignotta e Fabio Avaro Ti sposo ma non troppo Testo e regia Gabriele Pignotta Cinema Teatro Eden
appuntamenti
Al via uno stage intensivo per giovani
Il nostro teatro quotidiano
Conduce Pierluigi Senatore, caporedattore di Radio Bruno Auditorium Biblioteca Loria Fino al 10 febbraio Mercatino dell’usato Vendita d’abbigliamento, articoli per la casa, libri Orari d’apertura: tutti i giorni ore 10/12 – 16/19 Ingresso libero Il ricavato sarà usato per le attività in difesa dei diritti umani Sala espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Corso Cabassi
Mostre CARPI
2 febbraio - 28 aprile Alfabeto delle fiabe Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra i personaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolare Sabato 2 febbraio - ore 16 Inaugurazione mostra Con la partecipazione di Bruno Tognolini e Antonella Abbatiello Sala Cervi di Palazzo dei Pio Fino al 28 febbraio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giovanni Sorcinelli O&A Centro Affari Fino al 28 febbraio Memoria d’infinito. Opere di Tobia Ravà Mostra realizzata nell’ambito del progetto Non più nome ma numero In collaborazione con IBC, Musei Civici e Liceo M. Fanti Museo Monumento al Deportato politico e razziale Fino al 1° aprile Matematica ad arte Il Rinascimento tra tecnica e scienza 1° febbraio - ore 18 Inaugurazione mostra Appartamento nobile
Eventi CARPI
1 ° febbraio - ore 20.30 In un mondo migliore Regia: Susanne Bier Danimarca 2010 Presenta la serata Valentina Marmiroli Centro di promozione sociale Gorizia 1° febbraio - ore 22 Diaframma Prima e dopo il live Matteo Borghi Dj-set Kalinka 1° febbraio - ore 21 Ne vale la pena vivere di musica? Incontro con Paolo Belli, musicista Presentazione del libro Sotto questo sole Dove va il mondo della musica?
Davide Bulgarelli
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l nostro teatro quotidiano è il titolo dello stage intensivo di teatro promosso dal Teatro Comunale e dal Centro di formazione Sted con il registaattore carpigiano Davide Bulgarelli: dedicato ai giovani dai 18 ai 35 anni di età prevede otto incontri il sabato e la domenica pomeriggio per tutto il mese di febbraio, che si terranno all’Auditorium Rustichelli (antico convento di San Rocco, nella via omonima). L’iniziativa è rivolta
sia a principianti sia ad attori con esperienza e cercherà di indagare gli aspetti della teatralità nel quotidiano, offrendo anche la possibilità di acquisire conoscenze specifiche e tecniche del mestiere del teatro attraverso esercizi di ensemble sia fisici che vocali. La quota di partecipazione allo stage (riservato a un massimo di 25 persone) è di 90 euro (60 euro se si è già iscritti ai Laboratori Fare Teatro del Teatro Comunale).
Davide Bulgarelli è un attore, autore e regista che ha collaborato con Lavia, Cobelli, Crivelli, ed è tra i fondatori del Centro Sted, prediligendo il lavoro sulla nuova drammaturgia italiana. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla Biglietteria del Teatro Comunale, ora all’Auditorium della Biblioteca Loria, nei seguenti giorni e orari: martedì, mercoledì e venerdì 16.30-19.30, giovedì e sabato 10-13/16.30-19.30.
Il 5 febbraio e il 6 febbraio al Teatro Asioli di Correggio va in scena un classico di William Shakespeare, con Giuseppe Battiston e Frédérique Loliée. Regia di Andrea De Rosa
Uno stralunato e “orribile” Macbeth
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opo il successo de La tempesta e dopo la fortunata regia lirica del Macbeth di Verdi, Andrea De Rosa mette in scena la tragedia più breve di Shakespeare scegliendo due intensi interpreti per le parti principali: Frédérique Loliée, sua attrice prediletta e indimenticabile interprete di Elettra, e Giuseppe Battiston, talento cinematografico e teatrale. “Hai più paura di farlo che desiderio che non venga fatto”: così dice Lady Macbeth al marito. In questa messinscena, ambientata in un salotto dei nostri giorni, la tragedia diventa una discesa verso gli inferi dei nostri più impronunciabili e orribili deliri di potenza: non vengono forse commessi orribili delitti da nostri rispettabili vicini di casa? Scrive il regista: “Diceva un filosofo che, tra tutti i mali, il peggiore è quello che i nostri desideri si avverino. Ho capito
il senso di questo paradosso solo di fronte a Macbeth. Quello che le streghe gli rivelano è il suo desiderio più inconfessabile. Penso che sia lì, nel dire i propri sogni e desideri, che il lato oscuro di Macbeth prende
forma. E’ lì che il lato più misterioso dell’esistenza si affaccia, in forma di visione, di felicità, di terrore”. Battiston, al cinema tenero e insicuro, si trasforma in uno straordinario, stralunato e ‘orribile’ Macbeth.
Il primo quiz improvvisato d’Italia
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3 febbraio - dalle 14 Carnevale a San Marino Ritrovo e partenza dal piazzale antistante la Polisportiva Sammarinese Corteo di carri allegorici per le vie del paese Grande finale in Piazza Gasparini Partecipazione gratuita In caso di maltempo la festa si svolgerà presso i locali della polisportiva e non si svolgerà la sfilata dei carri 3 febbraio - ore 16 Cinema che passione! Ortone e il mondo dei Chi Bambini dai 4 agli 8 anni Circolo Graziosi
Sabato 2 febbraio, alle 21, la rassegna Arte in Scena porta sul palcoscenico del Teatro Arcadia di Ravarino lo spettacolo Royal Rumble, format di improvvisazione teatrale ideato e realizzato dalla Compagnia Sottospirito
vete mai visto Rischiatutto? Un quiz televisivo degli Anni Ottanta? La Compagnia Sottospirito ha studiato la struttura, adattato il contenitore e... stravolto il contenuto! Dal cilindro di un eccentrico presentatore è sbucato fuori Royal Rumble, il primo quiz improvvisato in Italia. Un tabellone mostra le “materie”, dalla
2 febbraio - ore 20 Festa di Carnevale Festa di Carnevale con l’animazione del grande Benny: musica, palloncini, baby dance, giochi e tanto altro Festa+buffet con pizza e bibite per tutti! Ludoteca Babyia
Storia alla Geografia, dalla Lingua Italiana alla Cinematografia Mondiale, per ogni materia si sceglie una delle famigerate buste A, B o C che contengono i suggerimenti per la performance. Le improvvisazioni si susseguono a ritmo serrato fino al quiz finale: il cavallo di battaglia, giocato dai due concorrenti (o squadre) che hanno
totalizzato più consensi da parte del pubblico. Il pubblico è come sempre protagonista, decretando la vittoria o la sconfitta! Ma non solo, è chiamato anche a collaborare ai suggerimenti che danno vita a ogni singola improvvisazione e a interagire direttamente con gli attori durante le performance. Un cocktail esplosivo di arte e divertimento dove tutto può succedere... in ogni momento! Royal Rumble è un format di improvvisazione teatrale ideato e realizzato interamente dalla Compagnia Sottospirito.
3 febbraio - ore 15.30 S’agh fosa mia la mama Il Duo Comico Fontanesi – Razzoli Due atti scritti e interpretati da Enzo Fontanesi e Silvia Razzoli Cinema Tetro Ariston 6 febbraio - ore 20.30 La formazione del caregiver familiare Incontro introduttivo al corso sulle problematiche e il ruolo del familiare che assiste A cura della Anziani e non solo Società Cooperativa e dell’Unione delle Terre d’Argine Casa del Volontariato 6 febbraio - ore 15.30 Il trauma psicologico Come superarlo: alla ricerca di risorse nascoste A cura della psicologhe Tania Carlini ed Elisa Veroni Sala Bianca di Palazzo Corso6
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Pieranunzi, Galliano, Steidl, Haber, Vukotic: al Teatro al Parco di Parma, musica e teatro si intrecciano intorno al tema del sogno, dal 15 febbraio al 30 aprile, per la 27^ edizione della rassegna di concerti promossa da Solares, Comune di Parma e Fondazione Monte di Parma
Estri armonici, la musica entra nel parco dei sogni E
Domenica 3 febbraio, al Cinema Ariston di San Marino, alle 20,30, proiezione del film Paris - Manhattan, di Sophie Lellouche
Una ventata di leggerezza
stri armonici invita gli spettatori nel parco dei sogni. L’edizione 2013 della rassegna concertistica diretta da Giampaolo Bandini lega nel titolo il senso e l’indirizzo tematico del programma con il luogo dei concerti, frutto anch’esso di una scelta significativa che contribuisce alla rinnovata identità dell’iniziativa. Confermata infatti la scelta del Teatro al Parco quale nuova sede della manifestazione, “in ideale sintonia - spiega Bandini - con l’approccio aperto, giovane e quasi teatrale della rassegna”, la 27^ edizione di Estri armonici (15 febbraio – 30 aprile) sceglie di approfondire il motivo del sogno facendo dialogare parola e suono, poesia e musica attraverso protagonisti di spicco del panorama musicale e teatrale contemporaneo come il pianista Enrico Pieranunzi, il fisarmonicista Richard Galliano, il chitarrista Pavel Steidl, gli attori Alessandro Haber e Milena Vukotic. Il primo concerto, Fellinijazz, è un omaggio a vent’anni dalla morte a uno dei più grandi visionari della cultura del XX secolo, che di rapporti tra poesia e sogno ha fatto la cifra di film indimenticabili (15 febbraio). Enrico Pieranunzi, uno dei pianisti più accreditati del panorama del jazz contemporaneo, torna a Parma per dare nuova luce alle splendide musiche composte da Nino Rota per quei film, con una formazione di trio composta da Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria. E’ un ritorno molto atteso anche quello di Richard Galliano, il principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive. Galliano interpreta, compone e orchestra musica derivata dal genere “musette”, in cui si mescolano, in apparenza casuale, reminiscenze swing, echi di tango, giri di valzer dei bistrot parigini, l’atmosfera delle ballads alla Bill Evans, l’improvvisazione di Keith Jarrett e la lezione nera di Parker e Coltrane. Il tutto con un compiaciuto gusto cromatico figlio della più colta tradizione francese, da Couperin a Debussy a Ravel (il concerto si intitola Hymne à l’amour ed è in programma il 2 marzo). Un attore di grande sensibilità come Alessandro Haber, che è anche intenso chansonnier, fa rivivere le parole vibranti che Borges e Horacio Ferrer hanno scritto per Piazzolla, e le intreccia a musiche che hanno fatto la storia del tango. A interpretarle la fisarmonica d’eccezione di Pasquale Coviello, talento emergente dell’ultima generazione, e una formazione d’archi solida e di indiscusse doti tecniche ed espressive, come il Quartetto Meridies: Carmelo Andriani (violino),
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lice è un’insolita farmacista, circondata da una famiglia ancora più insolita e disfunzionale. Single, ha incontrato l’uomo perfetto vent’anni prima ma questi ha sposato sua sorella. Da allora, nessuno è stato all’altezza delle sue aspettative e Alice si è rifugiata nei film di Woody Allen, trovando nel regista americano la chiave di lettura di tutta la sua esistenza e tenendo con lui lunghe e immaginarie conversazioni, durante le quali gli chiede consigli su ogni cosa: dall’amore al lavoro. Tuttavia, l’incontro con Victor potrebbe cambiare la situazione... Per il suo primo film, Sophie Lellouche si è regalata un ‘cammeo’ di Woody Allen, che ha accettato di impersonare se stesso, facendo da consigliere e paraninfo - nelle ultime scene del film - all’uomo innamorato. Paris-Manhattan non sfida certo le convenzioni del genere commedia sentimentale, ma trova una buona alchimia del cast. Vi spira un’aria di leggerezza e di allegria che, in mezzo a tanto cinema penitenziale, non è affatto da disprezzare.
Il 1 ° febbraio, alle 20.30, al Gorizia, proiezione del film In un mondo migliore di Susanne Bier
Gennaro Minichiello (violino), Giuseppe Pascucci (viola), Giovanna D’Amato (violoncello). Lo spettacolo concerto, intitolato El tango, si terrà il 29 marzo. Una partitura a tre, tra musica e poesia, è al centro anche del quarto appuntamento, dal titolo Ondine, tra sogno e realtà. Protagonista è Milena Vukotic, che dialogando con Mario Ancillotti al flauto e Simone Soldati al pianoforte, dà voce a un trittico dove il Mozart epistolografo si unisce al compositore, e dove si celebrano due tra i più riusciti connubi tra poesia e musica, quello tra Claude Debussy e Pierre Louys, monumento del movimento parnassiano e simbolista e modello di eleganza sensuale, e quello tra la musica di Carl Reinecke e un autore di culto del romanticismo tedesco come il soldato-poeta Friedrich De La Motte-Fouquè. La sua fiaba Undine, che affonda le radici nel folklore tedesco raccontando la storia del sogno di un impossibile amore umano della figlia del Mare Undina, è esemplare del percorso
“C’è del marcio in Danimarca”
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nel sogno dell’intera rassegna. E il sogno come estro, come ricerca tecnica e virtuosismo interpretativo, trova invece un interprete d’eccezione in Pavel Steidl, uno dei chitarristi più quotati della scena musicale, interprete straordinario della letteratura chitarristica dell’800 eseguita su strumenti d’epoca e compositore lui stesso. Caprichos questo il titolo del suo concerto che inaugura anche il XV festival della chitarra Niccolò Paganini (24 aprile), comprende pagine di Paganini, Bach, Johann Kaspar Mentz e dello stesso Steidl. Un dialogo tra Le quattro stagioni di Vivaldi e la versione
che ne ha dato Astor Piazzolla, è quello che propone Le otto stagioni il concerto conclusivo di Estri armonici, che è anche l’appuntamento di chiusura del festival Paganini. La formazione musicale è anche essa frutto di una somma che dà origine a un inedito quartetto, composto dal duo BandiniChiacchiaretta (Giampaolo Bandini alla chitarra e Cesare Chiacchiaretta al bandoneon) e dai Cerrato Brothers, Francesco e Stefano, rispettivamente violino e violoncello (30 aprile). INFORMAZIONI Solares Fondazione delle Arti tel. 0521 992044-989430
hristian non ride e non perdona. Rimasto orfano si trasferisce in Danimarca con il padre, nella nuova scuola incontra Elias, timido, pestato dai bulli d’ordinanza, genitori perfetti sul lavoro e meno nella coppia. I due scolaretti cominceranno insieme un cammino verso il male sotto gli occhi impotenti dei pur coscienziosi genitori. L’ultimo film di Susanne Bier è un viaggio a colpi di montaggio alternato tra l’Africa dei medici da campo e la Danimarca opulenta dei borghesi. “C’è del marcio in Danimarca” e ovunque. La civiltà e il progresso sociale sono bei vestiti da indossare ma si rovinano quando c’è lutto, morte, sofferenza: tre bestie divoratrici dell’evoluzione simbolo del Nord Europa. I genitori, vessilli della buona educazione, sono la parte più debole e soccombono all’ira dei figli che non riescono pure sforzandosi a guidare, perché l’istinto ha una marcia in più, come le interpretazioni degli adulti di questo film: Mikael Persbrandt, Trine Dyrholm e Ulrich Thomsen.
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Calcio Domenica si riparte, il Carpi va a Cremona: uno snodo delicatissimo
classifica
Comincia un nuovo campionato
Dopo la sosta e il mercato, come cambiano gli equilibri? Programma ricchissimo: le cinque gare di vertice misureranno il peso delle novità.
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omenica ricomincia un campionato abbastanza rivoluzionato. Il programma è particolarmente ricco, al vertice succederà molto. In uscita dalla sosta e dalla finestra di mercato, insieme a Cremonese-Carpi andranno in scena altre quattro partite che hanno la pretesa di misurare il peso delle novità più importanti. E darci indizi significativi sul futuro. TRAPANI-ENTELLA – L’occhio di bue è certamente sul Trapani che dopo tre successi consecutivi (l’ultimo firmato dal neo-acquisto Pacilli) e il sorpasso in vetta, ha addosso la pressione della capolista e dovrà dimostrare di saperla reggere. Soprattutto correggendo gli sbilanci difensivi. Attende l’Entella, una delle squadre più migliorate. Nel 2013 non ha ancora preso gol, ritrovato la strada del successo e aggiunto parecchio di ciò che le mancava: un grande centravanti fisico (Sacha Cori, dall’Empoli, già avversario biancorosso con la Carrarese), e un centrocampista tecnico che sappia inventare e cominciare velocemente il gioco (Francesco Di Tacchio, ex Fiorentina e Juve Stabia) LECCE-TREVISO – Classico testacoda dal pronostico chiuso ma dall’evoluzione non necessariamente scontata. Il Treviso ormai gioca un durissimo campionato a
il big match: cremonese - carpi
La chiave è Caridi
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’ lo snodo più delicato della ventunesima giornata. Il Carpi riparte da Alessio Viola (nella foto probabile il debutto dal 1’), chiamato a portare quei gol semplici e rapidi che sono spesso mancati. In trasferta ha vinto appena due volte. E raccolto troppi punticini miseri su campi non impossibili. Che adesso, più che mai, appesantiscono la corsa. Sente l’urgenza di conquistare un risultato importante per riposizionarsi alle spalle del Trapani, nuovo grande avversario. E per ritrovare entusiasmo, convinzione. La Cremonese si gioca ancora di più: un dentro-fuori probabilmente decisivo. E’ la principale delusa di questo campionato, senza mezzi termini. Al momento, è una grande corazzata incompiuta che non ha mai guadagnato continuità (5 successi in tutto). La classifica sanguina: i playoff distano 8 punti, i playout appena 2. Ben 11 i pareggi (record ad ex aequo con l’Albinoleffe), 4 le sconfitte (l’ultima pesantissima a Salò, due settimane fa). La difesa regge, paradossalmente è la migliore dei due gironi di Prima Divisione. Però scarseggiano drammaticamente i gol, e oltretutto sono stati distribuiti male: in otto partite su 19 non ne ha segnati. Carlini è alterno, Filippini ha inciso pochissimo, Martinez e Nizzetto non hanno ancora un ruolo, Musetti e Bonvissuto se ne sono andati senza lasciare tracce. E per ultimo, persino Marotta (sogno proibito dell’estate di Giuntoli), spedito a Benevento in aperta rottura con l’ambiente e lo spogliatoio. Ora mister Beppe Scienza (subentrato al posto di Oscar Brevi, dopo l’1-1 dell’andata), scommetterà forte e senza più grossi dubbi su Lenoci (capocannoniere con 6 centri) e sulla rinascita di Milan Djuric, straordinario talento bosniaco, finora parecchio condizionato dagli infortuni. Alle loro spalle, il tuttocampismo del giovane Michel Buchel (mezzala di grande futuro) e l’ultimo acquisto Gaetano Caridi. Piedi eccellenti, idee brillanti, massima rapidità di pensiero: attaccherà in trequarti, senza dare riferimenti, pretendendo la palla veloce. E’ il prototipo esatto di giocatore tra le linee che il Carpi fatica ad arginare. Nelle ultime 4 partite ha molto sofferto Tremolada (del Como), Gambino (Trapani), Alessi (Reggiana), Cunico (Portogruaro). La ricerca di un adeguamento a questo impasse tattico è la chiave del match.
due con la Tritium per evitare la retrocessione diretta. Troppo lontane
PROVINCIALI
Delusione Virtus. Limidi ritrova i bomber
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iprende molto faticosamente anche l’attività del Comitato Provinciale. Seconda. Al rientro dalla lunga sosta, la Virtus delude a S.Damaso (2-2) e si lascia risucchiare a centroclassifica. Succede molto in coda, dove comincia un campionato diverso. La Fossolese svolta e riapre la lotta salvezza rimontando a domicilio il Ganaceto: 3-1. In gol Molesini, Pagliani e Laritonda. La Cabassi conquista un punto importante costringendo al pari la nobile decaduta Rosselli (1-1, Barbieri). Identico score per il San Marino, che riprende il Masone al 91’ grazie al neo-entrato Suffritti. Terza. Torna fortissimo il Limidi che ritrova i propri bomber (Massimo Jannuzzo e Matteo Setti, doppiettista) e risale al secondo posto superando il Finale (3-2). Buon pari per la Cortilese, che manda in bianco l’Invicta (0-0) e ferma la crisi. Nel girone reggiano, la Carpine dà segnali di buona salute e surclassa il Soccer con una rete per tempo (Copelli e Mattioli); mentre lo United viene raggiunto dal Saturno in pieno recupero, tra molte recriminazioni (1-1, Grisendi). E.G. Nuoto Vicenza - Cabassi: 11 - 2 Brutto inizio per la Serie C della Cabassi che crolla a Vicenza e appare timida, priva di grinta e di quella cattiveria agonistica che deve avere una squadra che lotta per la salvezza. I carpigiani partono bene in difesa il primo tempo anche se in attacco appaiono impauriti. Dal secondo tempo in poi anche la difesa traballa e il portiere Dal Pezzo non può nulla quando si trova da solo a fronteggiare gli attacchi avversari. Di conseguenza i padroni di casa ne approfittano e dilagano. Cabassi - Nuotatori Ravennati : 9 - 5 Un’altra importante vittoria contro un coriaceo Ravenna, il quale non ha regalato nulla, mettendo a dura prova i ragazzi del Carpi. I Cabassini rispetto alla partita svogliata di sette giorni fa contro il Riccione ha disputato una gara più attenta. Solo nella terza frazione di gioco ha avuto un calo concedendo un parziale avvicinamento degli avversari.
le altre. Si viaggia sul filo della singola lunghezza, ogni punto può decidere la stagione. Farne uno a “Via del Mare” significherebbe dunque prendere un enorme vantaggio. Difenderà stretto e ci proverà. Come previsto, il Lecce è rimasto prigioniero dei propri top-players: hanno salari fuori portata per qualsiasi altra squadra di Lega Pro, e però pure una dimensione poco attraente per la B. Così, sostanzialmente, non ha mosso nulla. Ha cambiato solo i terzini. E l’allenatore: Antonio Toma. Scommessa rischiosissima, davvero un’ all-in pokeristico. In Puglia ne parlano tutti bene. Vuole calcio intenso, 4-4-2 integralista e d’attacco. E’ uno di quei maestri
estremi dalla didattica feroce, che a un certo punto della loro vita, quasi d’incanto, si ritrovano ad abbandonare i grandi successi delle giovanili, e vengono catapultati nel grande calcio. Si trova di fronte la rosa migliore del campionato, ma anche il gruppo più inallenabile. Delle due l’una: o lo rinsalda facendolo innamorare di sé e; oppure lo distrugge del tutto. PAVIA-SAN MARINO - Questa è una partita che conta moltissimo. Alla fine della stagione può stabilire la differenza tra l’ingresso ai playoff di una delle due squadre, e l’uscita dell’altra. Si somigliano molto, hanno guadagnato continuità lungo la strada, vivono buoni momenti, contano sui bomber più in forma: Coda e Beretta. Giocano entrambe un calcio chiuso, ma con sufficiente qualità a centrocampo da risultare sempre imprevedibili. Il San Marino peraltro ha inserito una baby-controfigura di Pirlo: Simone Calvano, classe ’93, ex Milan, in prestito dal Verona del “nostro” presidente Maurizio Setti. Ne sentiremo parlare. SUDTIROL-LUMEZZANE – Due compagini decisamente ben rinforzate. Il Lumezzane si è riportato in scia col largo successo nel recupero (5-2 alla Tritium). Ha sistemato l’attacco, cedendo Torri (al Cuneo), ripristinando corret-
Trapani 35 Lecce 34 Carpi 31 Sudtirol* 30 Virtus Entella 30 Pavia 29 Lumezzane 29 San Marino 28 Cuneo 24 FeralpiSalò 24 Cremonese (-1) 22 Como* (-1) 20 Portogruaro* (-1) 20 Albinoleffe (-6) 20 Reggiana 19 Tritium 9 Treviso (-1) 8 * una gara in meno
prossimo turno Domenica 3/2/2013, 21a giornata, ore 14.30. Cremonese-Carpi; PortogruaroComo;Albinoleffe-Cuneo; Reggiana-Feralpisalò; Sudtirol-Lumezzane; Lecce-Treviso; Trapani-Virtus Entella; Pavia-San Marino.
tamente Inglese da centravanti e acquistando un esterno fortissimo (Pintori, ex Benevento). Il Sudtirol viene da tre settimane di ferma, prima delle quali aveva nettamente rallentato. Dal lungo pit-stop esce con notevoli iniezioni: Testardi (centroboa, proprietà Samp) e Cia (ala bolzanina, di ritorno dalle esperienze a Benevento e Como). Sono due solisti d’indubbia qualità, che certamente ne eleveranno il valore assoluto e la facilità a segnare. Sarà interessante verificare con quanta velocità sapranno calarsi nell’organizzazione di mister Vecchi. La più solida del campionato, ma anche la più rigida e democratica. Enrico Gualtieri
REGIONALI
La Correggese ritrova Napoli e si riavvicina
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ornano in campo i Dilettanti dopo i rinvii della neve. Ed è una domenica importante per la Correggese che accorcia sulla capolista, mentre la Solierese spreca una grande occasione. Eccellenza. Il campionato è ormai un affare sull’asse Reggio-Piacenza. A Rubiera, la Lupa pareggia faticosamente nel finale e concede due punti alle inseguitrici Rolo e Correggese. Gli uomini di Salmi sbancano agevolmente l’altro campo della città “primogenita”, liquidando 3-1 il Royale Fiore. Tutto facile fin dall’avvio, grazie alla prodezza di Giovanardi. Torna al gol Napoli, dopo quasi due mesi di digiuno. Chiude Pecorari. Domenica prossima, match di cartello al Borelli: arriva il Crociati Noceto. Promozione. La Solierese rimane solida al quarto posto, ma dilapida la possibilità di erodere altro divario nel vertice di un campionato davvero lentissimo. Scappa solo il Calderara (+7). I gialloblu passano col solito Azzouzi, ma si distraggono nella ripresa e vengono raggiunti dal Monte San Pietro (1-1). Domenica prossima è in programma il derby a Concordia.
Pallanuoto Cabassi
I risultati
Acquagol: Buona la prima Buona la prima. Non si può dire altro dovendo raccontare l’esordio dei piccoli Acquagol della Cabassi di domenica scorsa. I carpigani si presentano al 1° Concentramento Acquagol di Modena con una squadra completamente nuova rispetto allo scorso anno, ma con tanta voglia di dimostrare di poter competere alla pari con tutti. E i risultati hanno dato ragione alla squadra che chiude la giornata al secondo posto dietro alla formazione modenese padrone di casa. I piccoli Acquagoal vincono contro CN Persiceto, Modena-1, Reggiana Nuoto e RN Bologna, pareggiano contro Modena-2 e si arrendono solo al Vignola. “Sono assolutamente soddisfatto della prestazione
della squadra che ha dimostrato di poter giocare alla pari con qualunque avversario, facendo vedere anche un bel gioco. Chi ci segue da inizio anno ha potuto apprezzare il continuo e costante miglioramento tecnico individuale e di squadra, dobbiamo ancora migliorare tanto”, ha dichiarato Mister Colarusso al termine della manifestazione. Da segnalare la maiuscola prestazione di capitan Alessio Dondi e della vice Federica Moretti che hanno trascinato la squadra a suon di gol e controfughe. Tra gli ultimi arrivati si sono ben distinti il portiere Leonardo Losi e il futuro centro Adriano Valenti.
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Pallamano
Pesante sconfitta in terra romagnola Romagna - Terraquilia Carpi: 28 - 24
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esante sconfitta in terra romagnola per Terraquilia Carpi contro un Romagna determinato e concentrato, mentre i ragazzi di Serafini non sono riusciti a entrare in partita se non nella prima parte di gara. Pesante per come è maturata, Terraquilia Carpi non ha espresso il gioco che aveva saputo mettere in campo nelle partite precedenti, soffrendo sia in difesa che in attacco, non riuscendo a scardinare l’arcigna difesa dei locali, e per la classifica che vede ora le inseguitrici Sassari e Ancona a un solo punto e che saranno le prossime avversarie dei biancorossi, la prima dopo la sosta in casa (9/2) e la seconda dopo un’ulteriore sosta in trasferta (23/2). Subito Romagna avanti (5-2 al 9’), Malavasi tiene in partita i suoi e Carpi prima recupera il pareggio (5-5 al 15’ Radojevic 3 reti), per poi passare in vantaggio (5-6 al 16’). Ma il Romagna comincia a prendere in mano le redini della gara, Terraquilia Carpi è in difficoltà, i locali ribaltano il risultato (8-6 al 18’) e mantengono il vantaggio fino al termine del primo periodo. A inizio ripresa si attende la reazione dei ragazzi di coach Serafini che non arriva, ne approfitta invece il Romagna che spinge subito sull’acceleratore e il punteggio all’8’ vede i locali avanti 19-13 e che raggiungono il massimo vantaggio sul 23-16 al 18’. La partita non cambia, Terraquilia Carpi però prova a rientrare in gioco (24-20 al 24’ e 26-23 al 27’) ma il finale legittima il successo del Romagna. Dopo questo risultato, sarà necessario voltare pagina, i ragazzi di Serafini sono attesi a un mese che può decidere le sorti della stagione di Terraquilia Carpi, quindi occorre rimboccarsi le maniche, lavorare sodo per portate a termine una stagione con gli obiettivi che si erano prefissati conquistando un posto nei play-off.
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a Cec doppia la boa di metà campionato da terza della classe e in casa Universal Pallavolo Carpi è tempo di bilanci di metà stagione. “Stiamo confermando le aspettative di inizio stagione, ovvero di disputare un campionato di alto livello – ha commentato il presidente Stefano Allorini dall’Argentina, dove è in viaggio d’affari – Siamo nel gruppo delle primissime, ma è chiaro che quando trovi nel girone una squadra come Santa Croce che a maggio si giocava i play-off per la A1 e poi decide di scendere in B1 vincendo 12 partite su 12 diventa impossibile per chiunque pensare di competere con loro”. Per ora, la Cec può vantarsi di essere l’unica squadra ad aver sottratto un punto ai Lupi, che a Correggio passarono 3-2 dopo essere stati sotto 2-0 contro Lirutti e compagni. “Fu una partita bellissima che disse che siamo all’altezza della miglior squadra del campionato – prosegue Allorini – chiaramente avremmo preferito vincere, ma adesso stiamo concentrati nel riprendere la marcia dopo la sosta”. Una marcia che si è interrotta domenica scorsa a Pisa dopo sei vittorie consecutive. Una sconfitta che brucia ma che
Il presidente Stefano Allorini fa il punto in casa Cec e precisa sul caso Universal Modena
Per un’Universal che chiude ce n’è una che compie 42 anni! è ben poca cosa rispetto a quanto sta accadendo in un mondo, quello della pallavolo, sempre più in crisi. E per un’Universal che chiude – quella femminile modenese – ce n’è una che compie 42 anni, sempre sulla breccia. “Ci tengo a precisare, per rassicurare i nostri atleti, sponsor e partner, che le due società sono due entità completamente distinte e non hanno nulla in comune. Gestione e titoli sportivi sono assolutamente separati. Universal Volley Modena deriva dalla Goldoni Universal, che ha fatto la storia della pallavolo femminile carpigiana, guidata dal presidente Lugli e da validi dirigenti come Guido Leporati, Gianni Cavaletti, Matteo Frignani... mentre la nostra Libertas Universal Carpi, nota un tempo come Steton MTN e oggi Cec, ha fatto la storia di quella maschile. Sicuramente la crisi economica che sta attanagliando tutto il mondo e soprattutto l’Italia non aiuta a portare avanti progetti sportivi, ma siamo “sulla piazza” da 42 anni e vogliamo difendere il patrimonio anche sociale che la nostra
società rappresenta per la città di Carpi. La situazione di emergenza palestre post-sisma con la quale stiamo ancora convivendo – prosegue il presidente – ci ha messo ancor più alla prova ma il nostro settore giovanile conta ancora su un centinaio di ragazzi, i cui genitori riconoscono in noi un punto di riferimento anche educativo”.
Stefano Allorini
La Pallavolo maschile torna al Palazzetto il 10 febbraio: Cec e Juventus Club Doc Citta di Carpi insieme per lo sport
Tutti al Palazzetto per il ritorno della Cec
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l 10 febbraio la pallavolo maschile torna al Palazzetto Ferrari, l’Universal Cec infatti, disputerà la prima partita di campionato dopo il terremoto di maggio. Finalmente dopo i lavori di messa in sicurezza, la squadra di coach Molinari torna sul campo amico di casa e spera di poter festeggiare questo atteso a anelato momento di rinascita con il più alto numero di amanti dello sport. A tal proposito la Cec unisce le forze chiamando a un gemellaggio sportivo (anche se di diverso genere) il Juventus Club Città di Carpi, che ha accettato l’invito, coinvolgendo i propri tesserati e relative famiglie a tifare tutti insieme.
Bocce - Vittoria della Mp Filtri nel campionato di Serie A. Successo di Paolo Signorini nella gara nazionale del Circuito Fib
Grande vittoria di Signorini al Memorial Nicolis
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Paolo Signorini
abato 26 gennaio nell’ambito del Campionato Italiano di Società di Serie A nel bocciodromo di Budrione la Rinascita MP Filtri è tornata alla vittoria contro i pesaresi del Colbordolo 3-0. Spettacolare l’incontro tra il campione del mondo della Rinascita Paolo Signorini e uno dei migliori giocatori del campionato Leonardo Porozzi, già campione europeo; la prima partita finisce 7-5 per Porozzi ma Signorini con due giocate spettacolari conquista 3 punti e la partita finisce 8-7; nella seconda partita giocano benissimo entrambi ma anche
in questa occasione è Signorini ad avere la meglio con un volo straordinario (8-5). La Rinascita conquista così il primo punto. Il primo turno della terna si chiude con la Rinascita in vantaggio su Colbordolo 1-0. Senza storia il secondo turno in cui la Rinascita vince 4-0. Sabato 2 febbraio la Rinascita MP Filtri è impegnata a Treviso. Domenica 27 gennaio Paolo Signorini è tornato al successo in una gara nazionale. L’atleta della Mp Filtri Rinascita si è aggiudicato il 1° Memorial Nicolis a Villafranca Veronese superando in finale il veronese Andrea Mazzoni (12-7).
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Grazie all’aiuto di aziende private, sodalizi e mondo dello sport potremo coprire con una tensostruttura fissa il campo da basket all’aperto annesso alla scuola Focherini di via Magazzeno. Costa più di un pallone pressostatico ma comporta meno costi di energia e manutenzione. Questa soluzione ne permetterà l’utilizzo continuo essendo anche dotata di illuminazione e riscaldamento”. Così commenta l’assessore a Sport e Benessere Alberto D’Addese la decisione della Giunta Comunale che ha approvato la delibera relativa al
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l Circolo Tennis di via Marx, di proprietà del Comune, è stato oggetto di un’interrogazione del capogruppo del Popolo delle Libertà Roberto Andreoli e sottoscritta anche dalla collega Giuseppina Baggio, il 24 gennaio, nel corso della seduta del Consiglio Comunale. “Il Circolo ha recentemente festeggiato – ha spiegato Andreoli - i 60 anni di storia ma la struttura risulta inadeguata alla pratica agonistica non
Grazie a fondi pubblici e privati (115mila euro) si coprirà il playground di via Magazzeno
Una tensostruttura al campo da basket delle Focherini
Consiglio Comunale
Botta e risposta sul Circolo Tennis offrendo campi, spazi accessori e parcheggi all’altezza. Anche per i numerosi allievi della Sat risulta difficoltoso e pericoloso l’accesso al circolo. Accesso negato nelle domeniche in cui il Carpi Calcio gioca presso lo Stadio Cabassi. A queste criticità si aggiungono i mancati investimenti per la sostituzione degli impianti obsoleti da parte dell’Ammi-
nistrazione. Tale situazione non ne facilita la gestione, affidata in concessione all’Associazione sportiva dilettantistica Circolo Tennis. Nel corso del 2012 i due bandi relativi alle gestione dei locali e delle attività sportive non hanno dato esito positivo dopo che il primo ha visto la presentazione di una sola domanda risultata incompleta.
progetto esecutivo di questo intervento e stanzia 115mila euro (46mila sono a carico dell’Amministrazione, gli altri arrivano da alcune donazioni) per realizzare la tensostruttura. Questa servirà a ospitare attività sportive scolastiche la mattina e altre iniziative il pomeriggio. Lo SportMotoClub Uisp Carpi ha consegnato nelle scorse settimane al Comune di
Carpi un assegno da 23mila euro, fondi raccolti grazie all’iniziativa L’Emilia Romagna si rimette in moto, e attraverso donazioni ricevute da altri motoclub italiani e da numerosi amici che hanno voluto dare il proprio contributo. Altri fondi sono venuti da una donazione dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport (1000 euro) e da quanto raccolto
nel corso di A canestro con il cuore, torneo di basket organizzato da EA7 Emporio Armani e SAIE3 a Modena insieme a Pallavolo Modena, iniziativa che ha fruttato, a settembre, 15mila euro. Inoltre un altro importante contributo economico è giunto dalla ditta Opem spa di Parma, per 30mila euro. I lavori avranno inizio nelle prossime settimane.
La scadenza dell’affidamento provvisorio era fissata al 31 dicembre scorso. Quante offerte sono pervenute? E se, come probabile, nessuna fosse pervenuta, come intende comportarsi l’Amministrazione? Indire un nuovo bando, aggiudicare in via diretta, gestire in proprio? Quali sono i progetti per ridare slancio a questa struttura che ha perso appeal e attrattiva verso i tornei agonistici?”. L’assessore allo Sport e Benessere
C. Alberto D’Addese ha replicato che “la procedura di gara per la gestione dell’impianto del Circolo è stata prorogata al 31 maggio 2013. L’Amministrazione ha deciso di posticipare tutte le convenzioni in scadenza allo scopo di permettere agli uffici sportivi di gestire gradualmente il rinnovo delle convenzioni, poiché i componenti dell’ufficio stesso sono stati impegnati nelle fasi di gestione dell’emergenza post-
sisma. L’attuale struttura può ospitare attività agonistiche e tornei; i gestori programmano gli eventi in base alle risorse disponibili e ai loro obiettivi e l’amministrazione sostiene gli eventi e le manifestazioni programmate; l’accesso al Circolo nelle domeniche in cui il Carpi Calcio gioca al Cabassi non è precluso, ma è vietato l’utilizzo dell’area antistante per la sosta dei veicoli che è garantita dai numerosi e ampi parcheggi della zona”.
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