Settimanale di
15 febbraio 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 06
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la mia azienda in cina Mauro Vignoli
straordinari negati ai vigili del fuoco
Cinzia Cirielli e Antonio Trichini
sale: un alleato per far fronte all’inverno Giulio Righi
“I fumi metteranno in pericolo la salute di tutti”
Il carpigiano Mauro Vignoli è il direttore generale di un’azienda con sede a Shangai. “La Cina non è una minaccia, bensì un’opportunità: un mercato con una forte possibilità di espansione. Noi produciamo là, perché là c’è il mercato e non perché costa meno”.
rette e asili: non c’è scampo per i furbetti
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2 Tra le righe...
A Carpi si muore e non si nasce!
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l 2012 è un anno che nessuno di noi dimenticherà facilmente e non solo per il terremoto. L’annus horribilis infatti entrerà negli annali della storia carpigiana anche per un altro infausto primato, ovvero il numero dei morti: 701, mai così tanti dal 2000 a oggi. Carpi, che sfiora i 70mila abitanti, ha smesso di crescere: i nuovi nati (622 nel 2012) infatti non “rimpiazzano” il numero dei cari estinti. Si profilano quindi orizzonti bui per la Città dei Pio. Una corte in declino che continua inesorabilmente a invecchiare e pare non poter più contare nemmeno sugli stranieri, considerati per anni, “vere e proprie macchine per figli”. Mai così pochi infatti - sempre dal 2000 - sono stati gli immigrati, ‘appena’ 1.597. Dal 2011 al 2012, Carpi è cresciuta di sole 46 unità. L’età dell’oro, quella in cui la nostra città esercitava tanto appeal da accrescersi di quasi 1000 unità all’anno, è definitivamente tramontata. Crisi e terremoto hanno messo in fuga molti stranieri. E ora? Chi pagherà le pensioni?
Jessica Bianchi
Frase della settimana...
“Dopo gli esodati della Fornero avremo anche gli esodati della Filippi”. Dichiarazione di Paola tratta dal sito temponews.it circa “l’esodo” di alunni e genitori verso la nuova Scuola di Cibeno.
Il graffio
La Iena
Francia e Gran Bretagna dicono sì alle nozze gay. Il terrore dilaga in Italia. Tranquilli non abbiamo più gli occhi per piangere, figuriamoci per sposarci...
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3 sisma e ricostruzione
Non hanno i soldi per pagare il carburante. Lavorano con un parco mezzi vetusto, in condizioni di scarsa sicurezza e per turni estenuanti. Sono i Vigili del Fuoco che, dallo scorso maggio, stanno portando il loro soccorso alle popolazioni colpite dal sisma
Pompieri “alla frutta”
Il terremoto ha causato un aumento delle patologie depressive
“Da maggio non è stato attribuito al personale un solo euro di straordinario legato al sisma”.
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on hanno i soldi per pagare il carburante e sono costretti ad andare “a credito”. Lavorano con un parco mezzi vetusto, in condizioni di scarsa sicurezza e per turni estenuanti. Sono i Vigili del Fuoco che, dallo scorso maggio, stanno portando il loro soccorso alle popolazioni colpite dal sisma. Nonostante sia stato chiesto loro uno sforzo straordinario, questi “angeli” - come sono stati ribattezzati dalla gente - non hanno ancora visto un euro degli straordinari e delle indennità di trasferta. Una vergogna a cui si somma anche la totale mancanza di supporto psicologico, malgrado molti di questi uomini - e donne - siano stati direttamente coinvolti dal terremoto. Attualmente impegnati a Concordia e Rovereto, i Vigili del Fuoco non hanno più nemmeno un barile da raschiare. La situazione è a dir poco drammatica e siamo ben oltre il fondo, come ci spiega Silvano Patrocli, caposquadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Modena e funzionario della Cisl. Quanti i pompieri che dal maggio scorso ad oggi si sono avvicendati da fuori Regione per dare una mano? “Nelle prime fasi il personale VV.F. impegnato quotidianamente era di circa 1.000 unità. Il personale proveniente da altri Comandi d’Italia supportava l’organico di Modena, al fine di rispondere alle centinaia di richieste di intervento che ogni giorno ci venivano trasmesse”. In emergenza come sono i turni di lavoro? Di quante ore sono composti? “Nella prima fase vi erano turnazioni di 24 ore consecutive e 24 di riposo, naturalmente il 20 e 29 maggio molti vigili sono rimasti in servizio ben oltre le 24 ore consecutive. Oggi siamo scesi a 12 ore giornaliere, fatte il giorno prima del turno di servizio ordinario dalle 8 alle 20”. Quanto guadagna un Vi-
gile del Fuoco? “Un Vigile del Fuoco con 20 anni di servizio, raggiunge circa 1.400 al mese di paga ordinaria”. Molti lamentano il mancato pagamento degli straordinari. “Da maggio non è stato attribuito al personale un solo euro di straordinario legato al sisma”. Quando interveniste all’Aquila dopo quanto tempo vi furono pagati straordinari e indennità di trasferta? “L’impegno del personale di Modena all’Aquila è durato circa 5/6 mesi; i primi emolumenti sono stati percepiti dopo circa 3-4 mesi, gli ultimi a distanza di un anno”. Dopo il soccorso alla popolazione legato alla prima emergenza ora il Comando di Modena cosa è impegnato a fare? “Recupero beni alla popolazione ed Enti locali, coperture dei tetti dei vari fabbricati e puntellamenti degli edifici pericolanti”. Quanti pompieri sono attualmente al lavoro nella Bassa? “Tra personale esterno e di Modena circa 50 vigili”. Per quanto resterete? “Attualmente la nostra presenza sui territori legati al sisma è prevista fino al 31 marzo 2013”. Con tanti uomini impegnati sulla zona del cra-
tere come state gestendo la carenza di personale? “Con rientri straordinari di 12 ore prima del turno di servizio, garantendo sempre e comunque il servizio minimo di soccorso urgente”. Non avete ricevuto ancora i soldi per il carburante. Come state provvedendo? “Siamo riforniti a credito da una ditta. L’Eni da ottobre ha bloccato i rifornimenti fino a quando non saranno pagati gli arretrati. Ma ormai tutte le ditte fornitrici del comando ci stanno chiudendo i rifornimenti per attrezzature e non solo. Pensate che il capitolo di spesa legato alla manutenzione delle sedi di servizio non è stato ridotto come l’anno scorso del 30%, bensì del tutto azzerato. Ricordo che a Modena, oltre alla sede centrale vi sono 5 distaccamenti permanenti e 5
“Siamo riforniti a credito da una ditta. L’Eni da ottobre ha bloccato i rifornimenti fino a quando non saranno pagati gli arretrati” volontari”. Mezzi vecchi e vetusti: qual è la situazione a Carpi? “Alcuni mezzi in forza sul territorio provinciale sono vetusti, altri sono più recenti. Attualmente nella sede di Carpi si sta intervenendo per mettere in sicurezza l’autorimessa: finora, infatti, i mezzi sono stati lasciati all’aperto per evitare danneggiamenti - ai veicoli e al personale in
Il Ministero dell’Interno
Non ci son soldi: mettetevi in fila
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n riferimento al pagamento di straordinari e indennità relativi al sisma in Emilia, il Ministero dell’Interno ha emesso una circolare lo scorso 8 febbraio. I toni fan venire i brividi. “Nel mese di giugno abbiamo comunicato al Dipartimento della Protezione Civile la quantificazione degli oneri sostenuti per l’impiego di uomini, mezzi e strutture logistiche. Ad oggi nessuna somma è stata assegnata a questo dipartimento. La Protezione Civile ha precisato che al rimborso si farà fronte con il contributo richiesto al Fondo di solidarietà dell’Unione Europea”. Nel frattempo il Ministero dell’Interno ammette di non essere in grado di “anticipare le legittime spettanze”. Prima dell’Emilia infatti vi sono altre priorità, ovvero pagare chi ha lavorato nelle alluvioni di Liguria e Toscana nell’autunno 2011, nel naufragio della Costa Concordia e nell’emergenza neve dell’inverno 2012. Della serie, cari pompieri mettetevi in fila. E poco importa invece, se per i dirigenti della Protezione Civile nazionale ogni problema finisce a tarallucci e vino...
transito - malgrado vi sia il rischio che l’acqua all’interno delle autobotti ghiacci a causa della basse temperature. I mezzi utilizzati durante il sisma, in una situazione del tutto straordinaria, necessitano di manutenzioni e alcuni persino di essere sostituiti in quanto non garantiscono la sicurezza tempestiva di intervento e quella degli operatori. Sembra che il Dipartimento dei VV.F. Centrale di Roma non sappia che a Modena ci sia stato un terremoto che ha richiesto un importante utilizzo di mezzi e attrezzature. Si sono meravigliati che qui sia stato abbondantemente superato il consumo ordinario di gasolio...”. Come valuta la gestione dell’emergenza? “Occorre un maggior coordinamento di tutti i soggetti coinvolti, al fine di utilizzare al meglio le risorse umane, i mezzi e le attrezzature disponibili e un contributo più massiccio da parte delle altre sedi, per rispondere tempestivamente e in modo professionale alle tante richieste dei cittadini”. Numerosi i Vigili che, malgrado fossero stati direttamente colpiti dal terremoto, non hanno mai interrotto il proprio lavoro. Vi è stato garantito un supporto? “Vi sono colleghi che sono rimasti in servizio fino alla fine della prima emergenza, nonostante avessero una casa inagibile e una famiglia spaventata alle spalle a cui provvedere. Tutti noi, impegnati nell’emergenza non riuscivamo a comunicare con i nostri familiari, non avevamo notizie delle nostre abitazioni. Quando siamo stati impegnati nelle emergenze di Abruzzo e Umbria partivamo consci delle difficoltà che avremmo trovato, ma con le nostre famiglie al sicuro. Purtroppo nessun dirigente o funzionario del dipartimento si è mai chiesto se potevamo essere sotto stress o aver bisogno di aiuto”. Jessica Bianchi
Depressione post sisma
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l terremoto ha causato un aumento delle patologie depressive nella popolazione della Bassa. Ne soffre oltre il 30 per cento dei 4mila pazienti visitati ogni giorno dai medici di famiglia dell’Area Nord. Lo rivela Nunzio Borelli, presidente di Medibase Area Nord, la cooperativa dei medici di famiglia che garantisce l’apertura di un ambulatorio nei giorni festivi e prefestivi per patologie non gravi (i cosiddetti “codici bianchi”) e per evitare di ricorrere al Pronto soccorso quando non è necessario. “Nonostante le difficili condizioni logistiche, nel 2012 abbiamo avuto circa 3.500 accessi. Nelle prime settimane dopo il sisma abbiamo registrato un aumento delle patologie ansiogene e delle fobie. Ora, invece, - continua Borelli - notiamo una crescita di disturbi legati alla depressione: le persone faticano ad addormentarsi, si svegliano spesso durante la notte e la mattina presto. Gli studi ci dicono che a distanza di cinquant’anni dal terremoto oltre il 75 per cento della popolazione ha ancora paura. Questo significa – spiega il professionista - che dobbiamo attrezzarci per affrontare e curare per lungo tempo patologie legate agli eventi sismici del 2012”.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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sisma e ricostruzione
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razie al Coordinamento Regionale di Legambiente Solidarietà e soprattutto alla disponibilità delle tre associazioni del territorio modenese è stato possibile realizzare l’iniziativa 3 x Novi = Scuola, finalizzata alla raccolta fondi a sostegno, attraverso e in collaborazione con l’Amministrazione di Novi, delle scuole del territorio novese così duramente colpito dagli eventi sismici del maggio scorso. Il Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, l’Associazione WithYou Onlus e il Comitato Chernobyl di Legambiente Vignola hanno realizzato tre momenti conviviali: il primo tenutosi presso il Circolo Arcobaleno di Santa Croce di Carpi il 29 di novembre, il secondo presso Circolo Arci Ritrovo Sportivo Sozzigalli (Soliera) il 1° dicembre e il terzo presso la Casa Frate Leone di Vignola il 26 gennaio. Solo grazie alla disponibilità di questi soggetti, che hanno messo a disposi-
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Tredici chiese dovrebbero essere riaperte, e tra queste chiese quasi sicuramente dovrebbe esserci anche la Cattedrale”. E’ un messaggio di rinascita quello uscito a margine della visita “ad Limina” del vescovo di Carpi, Francesco Cavina, che insieme ad altri pastori dell’Emilia Romagna ha incontrato con Benedetto XVI, il quale ha chiesto informazioni sulla Diocesi più terremotata. La Diocesi di Carpi sta lavorando all’iter autorizzativo e burocratico per i lavori che consentiranno la riapertura di 11 tra le chiese meno danneggiate dal sisma (Rolo, Sant’Agata-Cibeno, Santa Croce, Panzano, San Bernardino da Siena, Sant’Antonio in Mercadello, aula del Sacramento a Mirandola, Vallalta, Cividale, Limidi, San Martino Carano). Tra queste, sono in corso le procedure di gara per le chiese di San Bernardino da Siena, Santa Croce, Sant’Agata Cibeno, Rolo: per questi cantieri si prevede l’inizio dei lavori nei primi giorni di marzo. Alla fine di marzo dovrebbero invece partire i cantieri relativi all’aula del Sacramento a Miran-
zione locali, personale e volontari, è stato possibile raggiungere i risultati ottenuti. Per la preparazione delle 220 uova di tortellini, previsti nel menù della prima serata, sono state coinvolte 80 persone del Circolo Arcobaleno e altre 20 in occasione della cena impegnate nella preparazione e distribuzione dei cibi cucinati e ben 168 sono stati i commensali che hanno contribuito attraverso un contributo economico al successo delle serata. Alla cena tenutasi a Sozzigalli, 15 sono state le persone coinvolte nella preparazione e nella distribuzione degli alimenti cucinati e 124 le persone che vi hanno partecipato. Nell’ultima serata, svoltasi nei giorni scorsi a Vignola, le persone impegnate nella gestione della cucina, grazie all’insostituibile collaborazione dell’Associazione Pincopalla specializzata e attrezzata per la preparazione di borlenghi e tigelle, hanno messo a tavola ben 193 commensali! Particolarmente
Raccolti 7.800 euro che verranno consegnati nei prossimi giorni all’Amministrazione di Novi
3 x Novi = Scuola
apprezzata poi, la partecipazione dell’Associazione Cinquepuntonovi che, con il suo banchetto di prodotti tipici delle aziende colpite dal terremoto, ha ulteriormente ar-
Chiese e canoniche - nuovo sostegno per la rinascita della Diocesi
Il duomo verso la riapertura
dola e alla chiesa di Panzano. Per quanto riguarda Cividale, Vallalta, Sant’Antonio in Mercadello,
Limidi e San Martino Carano si stanno completando gli ultimi adempimenti tecnico-ammini-
ricchito l’iniziativa. Un ringraziamento particolare va poi all’azienda Ofg di Carpi che ha stampato gratuitamente il materiale informativo delle tre serate e un sentito grazie al Co-
mune di Novi per il riconoscimento del patrocinio all’iniziativa. Raccolti 7.800 euro che verranno consegnati nei prossimi giorni all’Amministrazione di Novi.
strativi. Alle 11 chiese si aggiungono i lavori alla Cattedrale, che procedono alacremente e, nella speranza di trovare finanziamenti, potrebbero portare a un’apertura entro metà anno. Per quanto riguarda la chiesa di San Marino di Carpi, esisteva già prima del sisma un progetto sostenuto dalla Cei, rispetto al quale è stata chiesta e ottenuta un’integrazione di 90mila euro. “Non coprono tutta la spesa – chiarisce l’economo diocesano Stefano Battaglia – ma potrebbero contribuire alla riapertura, se riusciremo a raggiungere la copertura totale che non è lontana”. Sono circa una trentina tra chiese, oratori e canoniche gli interventi di messa in sicurezza richiesti e in attesa di approvazione che interessano edifici della Diocesi di Carpi. A Rovereto è stata avviata e procede la messa in sicurezza della chiesa che consentirà di liberare la strada e riaprirla al passaggio degli automezzi. “Tutti i listelli di legno che è possibile vedere intorno alla struttura saranno legati da una fune d’acciaio che avvolgerà tutto l’edificio”, chiarisce Battaglia. Sono partite le opere a
Cortile ed è stata effettuata a fine gennaio anche la messa in sicurezza della chiesa di San Bernardino da Siena a Carpi (facciata e campanile): questo faciliterà i prossimi interventi di riparazione per consentire la riapertura della chiesa. Sempre per la fine di marzo è attesa l’apertura del cantiere per la messa in sicurezza con copertura provvisoria della chiesa vecchia di Fossoli. Richieste le messe in sicurezza della Chiesa di Novi e il Monastero delle Clarisse di Carpi. Lavori post-sisma
La situazione a Migliarina
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a visita recente dei tecnici della Diocesi di Carpi al complesso di Migliarina ha riportato un risultato incoraggiante per quanto riguarda la canonica, che non ha particolari problemi e potrà essere riaperta dopo una risistemazione, mentre la chiesa è stata danneggiata. “Purtroppo – chiariscono dalla Curia – per la riapertura della Chiesa dovremo aspettare le prossime ordinanze, per cui i tempi sono più lunghi. Questo però ci consente di lavorare con calma a un progetto”.
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5 sisma e ricostruzione Scuola d’Infanzia Arcobaleno di Carpi
Fondi per la ricostruzione
Unicredit mette in pagamento la prima cambiale Errani. Dove? A Correggio
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’ la prima ‘cambiale Errani’ che UniCredit mette in pagamento. Poco più di 10.200 euro destinati a rimettere in sesto l’abitazione di un cittadino della provincia di Reggio Emilia. Pensionato, aveva presentato la richiesta per accedere ai fondi destinati alla ricostruzione della propria abitazione danneggiata dal sisma di maggio. Il Comune di Correggio, nel quale ricade l’immobile, ha emesso l’ordinanza per il pagamento del contributo coperto dallo stanziamento della Cassa Depositi e Prestiti, che dal 10 febbraio è reso disponibile da UniCredit. “Quella del pensionato è la prima ‘cambiale Errani’ che UniCredit mette in pagamento da quando, il 10 gennaio, si sono resi disponibili i fondi della Cassa Depositi e Prestiti. Ci aspettiamo ne arrivino molte altre ancora, così da permettere a cittadini e imprenditori di sfruttare il contributo pubblico messo a disposizione dei centri colpiti dal sisma”. Al momento presso UniCredit sono in lavorazione una ventina di ‘cambiali Errani’ su un centinaio emesse sulla base di richieste avanzate da privati (intesi come cittadini singoli e unità condominiali). Circa 800 le pratiche in lavorazione presso i Comuni. Per quanto riguarda le imprese, risultano un migliaio le richieste in lavorazione presso associazioni di categoria e professionisti.
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mmonteranno a circa 520mila euro i benefici economici che nei prossimi vent’anni ricadranno interamente a beneficio dei Comuni terremotati delle terre d’Argine. A rendere possibile quest’operazione sono state alcune aziende private
I piccoli raccontano il terremoto in un calendario
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Finalmente è andato via... forse è andato in Giappone perchè là c’è sempre”. E’ questa la frase che si legge sulla copertina del calendario 2013 realizzato da 26 alunni della sezione 4 anni B della Scuola d’Infanzia Arcobaleno di Carpi. Il calendario, toccante e pieno di emozioni, racconta il vissuto e le paure dei piccoli (“Il mio cuore batteva tanto forte che sembrava una musica brutta”)
legati al sisma di maggio. Un progetto didattico originale - iscritto a un importante concorso nazionale, promosso dall’Associazione Cuore e Parole di Milano, intitolato Scelgo io! La scelta giusta migliora il mondo in cui vivo - nel quale il terremoto diventa un’entità a sè stante. Una sorta di orco cattivo. “I miei genitori hanno preparato le valigie e siamo andati al mare perchè il terremoto non c’era”, scrive un bambino. Disegni, fotografie, collage e scritti autentici, sotto l’attenta regia delle insegnanti Emanuela Fiore
Sisma e ricostruzione
Da Imola e Lugo 520mila euro di benefici economici (Evm, Pro-Fin, Protesa Sacmi,Upsolar), un pool di Bcc con capofila la Romagna Occidentale, i Comuni di Imola e Lugo. Quest’ultimo ha messo a disposizione l’area dell’ex inceneritore di
circa un ettaro per l’installazione di due impianti fotovoltaici in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 130 famiglie riducendo le emissioni inquinanti di 4.055 tonnellate di anidride carbo-
nica non immesse in atmosfera pari a 1.723 tonnellate di petrolio non bruciate. Tutti hanno operato azzerando la loro marginalità mentre gli introiti del IV conto energia per la messa in rete finiran-
no nelle casse dei Comuni terremotati. “Con questo progetto - ha sottolineato il sindaco di Soliera, Giuseppe Schena - verranno garantite nel tempo le risorse per operare nel rendere defini-
e Valentina Bergamini, compongono una pubblicazione capace di scuotere e scaldare il cuore di grandi e piccini. “Io ero arrabbiato con la terra perchè aveva fatto crollare la mia casa”, scrive con disarmante semplicità uno dei piccoli autori. E, ancora, “Noi non sapevamo che arrivava il terremoto perchè eravamo piccolini”. E come è profonda, seppure così diretta, l’affermazione di un altro piccolo: “Non si sta bene quando si ha paura! Ti viene da piangere da non fermarti più”. Chi volesse avere una copia del calendario può rivolgersi alla Scuola d’Infanzia Arcobaleno. tive, nei Comuni di Soliera e Novi di Modena, le sedi delle scuole costruite dopo l’emergenza o ricostruirne in alcuni casi, se richiesto dalla collocazione o dalla dimensione, delle nuove in modo che tutte dispongano di aule didattiche, palestre, laboratori”.
Il Comitato Carpi Nord e Frazioni ha organizzato un’assemblea pubblica, domenica 17 febbraio, alle 16,30, presso il Circolo la Fontana di Fossoli per spiegare alla cittadinanza il proprio no all’impianto di cogenerazione a biomasse che la ditta Garc ha intenzione di costruire in via dei Trasporti
“I fumi arriveranno anche a Carpi” “ Non sono né entusiasta del progetto né, tantomeno, l’avvocato difensore di Garc. Il Comune di Carpi sarà inflessibile nel verificare il rispetto delle norme. Preservare la salute e l’ambiente e verificare il rispetto delle leggi è il nostro impegno e su questo saremo intransigenti”. Queste le parole dell’assessore all’ambiente Simone Tosi, durante l’infuocato Consiglio Comunale di giovedì scorso, dedicato al progetto dell’impianto di cogenerazione a biomasse che la ditta Garc ha intenzione di costruire a Fossoli, in via dei Trasporti. Un progetto che, malgrado le rassicurazioni dell’Ente Locale, proprio non va giù ai cittadini, stufi di vivere nella frazione Cenerentola di Carpi, già sovraccarica di impianti legati al trattamento dei rifiuti. Il Comitato Carpi Nord e Frazioni è costituito da un folto gruppo di cittadini che, a gran voce, chiede a Garc di fare un passo indietro e al sindaco, garante della nostra salute, di schierarsi al suo fianco per il benessere di grandi e piccini. Delle istanze del comitato però, i nostri amministratori paiono essersene lavati le mani, liquidando i cittadini preoccupati per la loro salute - e quella del territorio - con poche parole: “sarà la Provincia a valutare il
Giulio Righi. “La nostra attività di protesta, apolitica e trasversale, continuerà. Abbiamo organizzato un’assemblea pubblica, domenica 17 febbraio, alle 16,30, presso il Circolo la Fontana di Fossoli alla quale abbiamo invitato anche i dirigenti di Garc e i nostri amministratori. Sarà l’occasione per spiegare alla cittadinanza le motivazioni del nostro dissenso”. Il Carpi Nord e Frazioni ha le idee chiare: “l’impianto non può essere fatto in zona autotrasportatori. Il fatto che sia legale, non significa certo che sia salutare, basti pensare a quanti morti ha fatto l’eternit, considerato per anni il materiale da costruzione per antonomasia”. Il dubbio sulla salubrità di tale impianto infatti, appare del tutto legittimo, dal momento che, ad oggi, non esistono studi scientifici a lungo termine sugli effetti delle emissioni sulla salute umana. “Persino il Cnr, Centro nazionale delle ricerche - proseguono gli esponenti del comitato - consiglia di ridurre al massimo il riscaldamento da fonti come le biomasse
Giulio Righi
progetto dal punto di vista tecnico e a rilasciare l’autorizzazione. Il Comune non ha la potestà per bloccare l’impianto”. Il Comitato che ha già raccolto oltre 400 firme di persone che si oppongono alla realizzazione dell’impianto - però non ci sta e passa al contrattacco, come ci spiega il portavoce
“Il fatto che sia legale, non significa certo che sia salutare, basti pensare a quanti morti ha fatto l’eternit, considerato per anni il materiale da costruzione per antonomasia”.
poiché ritenute inquinanti”. E’ inutile voltare la testa dall’altra parte, viviamo in una delle zone più inquinate d’Italia e avere “un bruciatore funzionante 24 ore al giorno è inaccettabile”, chiosa Righi. “L’impianto - rassicura Tosi - dovrà rispettare i limiti posti dalla Legge regionale sulle emissioni in atmosfera, limiti che sono più stringenti di quelli vigenti altrove, essendo basati sul principio del ‘saldo zero’, ovvero l’obbligo di ridurre le emissioni in misura uguale a quelle prodotte, nel caso specifico 13.300 metri cubi di fumi all’ora”. Peccato che il principio del saldo zero non varrà da subito, bensì dopo tre anni dall’avviamento dell’impianto, un periodo iniziale in cui sarà ‘a debito’. “Nel frattempo continua il comitato - bruci per tre anni, tonnellate su tonnellate di materiale, e inquini. Poi si vedrà”. Anche le garanzie giunte dall’Amministrazione sul fronte dei controlli delle emissioni non convincono il Comitato. “Bruciare biomasse non è come bruciare gas, la
“Le polveri ultrafini, non trattenute dai filtri, arriverebbero diritte nei nostri polmoni”.
“Il Cnr, Centro nazionale delle ricerche consiglia di ridurre al massimo il riscaldamento da fonti come le biomasse poiché ritenute inquinanti”.
centralina monitorerebbe solo le pm10, ma le polveri ultrafini, non trattenute dai filtri, arriverebbero diritte nei nostri polmoni”. E non solo in quelli dei fossolesi. La faccenda infatti non riguarda solo la frazione ma anche Carpi e zone limitrofe. Fossoli è una zona caratterizzata da una bassa ventosità e tutto quel che verrà bruciato resterà lì, in un raggio di 4 - 5 chilometri. “Come può l’Amministrazione Comunale di Carpi, per tutelare un interesse privato, non manifestare alcuna preoccupazione per la salute dei propri cittadini? Ci sono sindaci che si stanno opponendo con forza all’apertura di impianti di questo tipo. Primi cittadini in ogni parte d’Italia che scendono in piazza al fianco della gente per dire no alla proliferazione di queste nuove tecnologie ritenute da molti pericolose fonti di
inquinamento. Perchè qui non accade? Cosa sono: avvocati difensori della Garc? Almeno tentino di far spostare l’impianto in un’area diversa, magari più a nord, a ridosso del polo già dedicato al trattamento dei rifiuti. Noi, al contrario, vogliamo salvaguardare la salute dei nostri bambini”. Come sempre i partiti di Opposizione sono partiti alla carica, mettendosi di traverso al progetto. Fortunatamente i precedenti carpigiani dimostrano che la cittadinanza attiva non ha bisogno di colori o bandiere per rivendicare i propri diritti. Ricordate cosa accadde in via Focherini? Un comitato riuscì a fermare l’abbattimento degli alberi. Mentre in via Lama, i residenti - e non solo stopparono il trasferimento della Fonderia Lamiz (per la quale, lo ricordiamo, il Consiglio Comunale fece poi una variante urbanistica ad hoc. Bocciata via Lama infatti, il civico consesso approvò una variante in zona autotrasportatori di Fossoli che avrebbe permesso un eventuale trasferimento in loco della Lamiz). Ora pare che la fonderia, in barba all’accordo raggiunto con i carpigiani, intenda tornare sui propri passi e trasferirsi in via Romagna, all’orizzonte si profilano nuove battaglie... Jessica Bianchi
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6 Abio cerca volontari per il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi
Per il bene dei bambini
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bio, Associazione per il Bambino in Ospedale, è stata fondata nel 1978 a Milano. Da allora sostiene l’importanza di un ambiente ospedaliero, in cui accanto alle esigenze strettamente mediche, si tenga conto dei bisogni relativi allo sviluppo del bambino e dell’adolescente e del loro equilibrio psicofisico. L’obiettivo è rendere l’ospedale un luogo più a misura di bambino attraverso il gioco, l’ascolto e l’allestimento di reparti più accoglienti e colorati. Oggi le associazioni Abio in Italia sono 64, con 5.000 volontari attivi. Ogni giorno i volontari Abio svolgono gratuitamente il loro servizio: accolgono i bambini e gli adolescenti, li coinvolgono nei giochi e in tutte le attività che possano aiutarli a superare l’impatto con un ambiente sconosciuto e con il dolore. I volontari sono un sostegno per i genitori, attraverso l’ascolto, la disponibilità a fornire informazioni sull’ospedale o a prendersi cura del bambino in caso di loro temporanea assenza. Fondazione Abio Italia opera a livello nazionale per sostenere la diffusione del servizio Abio sul territorio, promuovendo la nascita di nuovi Gruppi, favorendo e coordinando l’attività delle Associazioni secondo i principi dell’omogeneità e della qualità del servizio. E’ previsto un corso di formazione a Carpi per avviare il servizio Abio presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. Per diventare volontari Abio occorre essere maggiorenni e partecipare al Corso di formazione, a frequenza obbligatoria. Il Corso è composto di 5 lezioni: un incontro informativo, uno di selezione - autovalutazione, lezioni su aspetti igienico-sanitari-comportamentali e importanza del gioco, un seminario psico-motivazionale e 60 ore di tirocinio in ospedale. Nell’incontro informativo che precede l’inizio del Corso di formazione si illustreranno struttura, scopi, attività di Abio e i requisiti richiesti al volontario. Per partecipare è indispensabile iscriversi. L’iscrizione è gratuita e non vincolante per la successiva partecipazione al corso. Il corso verrà realizzato al raggiungimento di un numero minimo di trenta iscritti. Informazioni e iscrizioni: Fondazione Abio Italia Onlus – per il bambino in ospedale: 02.45497494.
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a Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi ripropone e amplia per il 2013 il ciclo di incontri La Salute Possibile, per fornire indicazioni utili ai cittadini del territorio su prevenzione, alimentazione e riabilitazione. L’iniziativa vede il coinvolgimento del Servizio Sanitario Pubblico locale e dei Comuni del territorio, ed è svolta con la collaborazione di Centri di promozione sociale, Università della Libera Età Natalia Ginzburg e Mario Gasparini Casari e Casa del Volontariato. Gli appuntamenti sono gratuiti, pensati per diffondere una maggiore consapevolezza sul come mantenersi in salute il più a lungo possibile, attraverso pratiche quotidiane corrette, buona alimentazione, controlli periodici o sul modo di riacquistare uno stato di benessere in caso di patologia. Quest’anno l’iniziativa prevede inoltre incontri, anche pratici, su salute ed esercizio fisico e appuntamenti che affrontano il tema del benessere anche sul fronte psicologico. Gli appuntamenti che riguardano l’attività motoria, anche in età avanzata, sono in calendario il 19 febbraio alle 15 al Gorizia; dal 4 marzo al 15
Il Polo di Radioterapia di Carpi compie un anno di attività e, malgrado lo stop forzato causato dal sisma, ha raggiunto numeri davvero importanti. 210 i pazienti trattati, 775 le visite effettuate e dimezzati i tempi medi provinciali di attesa
“La spa delle Radioterapie” “
Carlo Carapezzi a cui è intitolato il Polo tecnologico di Carpi di Radioterapia sarebbe orgoglioso della strada che abbiamo fatto sino ad ora. Il sogno di Amo di realizzare nel nostro ospedale un centro di eccellenza per la cura delle patologie oncologiche si è concretizzato e, dopo un anno di attività, malgrado lo stop forzato causato dal sisma di maggio, siamo felici di poter garantire ai pazienti di tutta l’Area Nord un accesso facilitato a trattamenti che richiedono tecnologie all’avanguardia e, allo stesso tempo, di aver dimezzato i tempi di attesa. Oggi, relativamente ai tempi di risposta, siamo tra i più virtuosi in Regione. Il modello carpigiano rappresenta l’oncologia del futuro”. Così ha commentato un emozionato Fabrizio Artioli, primario dell’Unità operativa di Oncologia del Ramazzini, nonché presidente dell’Associazione Malati Oncologici di Carpi, prima di tracciare il bilancio di attività del primo anno della struttura che, prosegue il medico, non è solo “un luogo di cura, bensì di accoglienza, grazie allo straordinario percorso di umanizzazione realizzato grazie alla collaborazione di una decina di artisti che hanno “vestito” la Radioterapia di opere d’arte. Opere che traggono la propria ispirazione dall’acqua, sorgente di vita per antonomasia”. Il polo tecnologico ha prodotto risultati importanti. Numeri che premiano lo straordinario sforzo organizzativo ed economico (5,5 milioni di euro) messo in campo da Usl e Policlinico di Modena, Fondazione CR Carpi, la quale si è assunta il maggior onere (2,5 milioni di euro), Associazione Malati Oncologici, imprenditori e cittadini. Nel 2012 sono stati trattati 210 pazienti per un totale di 3.700 sedute di terapia. Sono state effettuate ben 775 visite, comprensive di prime visite, visite in corso di terapia e visite di follow-up. Drastica poi è stata la riduzione dei tempi d’attesa tra prima visita e inizio
Da sinistra Bertoni, Petropulacos, Ferrari, Lusenti, Artioli, Martini e Campedelli
I prossimi obiettivi di Amo
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Amo - ha assicurato il dottor Fabrizio Artioli - continuerà a stare al fianco dei malati e non si fermerà. Dopo aver donato un’apparecchiatura per effettuare risonanze magnetiche in età pediatrica (grazie alla quale è stato registrato l’abbattimento totale delle liste d’attesa in tutta la Provincia), prossimamente doteremo l’Oncologia di Carpi di un apparecchio che consentirà ai pazienti di non perdere i capelli durante i trattamenti di chemioterapia e saremo i secondi in Italia ad averlo”.
della radioterapia, tanto che, prima dello stop obbligato causato dal sisma, l’attesa media provinciale si era più che dimezzata passando da una media di 4,2 settimane a 2 settimane. Le patologie trattate prevalenti sono state le neoplasie mammarie (49%), le sedi metastatiche di malattia (25%), le neoplasie testa- collo (4%), le neoplasie del retto (4%) e ginecologiche (3%). Da sottolineare inoltre che, dal 2012, l’85% dei pazienti residenti nell’Area Nord della Provincia che necessitano di trattamenti radioterapici ha avuto la possibilità di ricevere le cure migliori senza doversi spostare a Modena, con riflessi molto positivi oltre che sulla salute anche sulla qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari; si pensi ad esempio al superamento di buona parte dei costi organizzativi e ai tanti spostamenti evitati (secondo un
calcolo statistico ai pazienti e ai loro accompagnatori sono state “risparmiate” circa 1.700 ore di viaggio, per un totale di oltre 100mila chilometri. In termini economici, mediamente ogni singolo paziente ha speso 160 euro in meno). Soddisfacenti anche i risultati conseguiti grazie all’innovativo modello organizzativo adottato, come ha sottolineato il dottor Filippo Bertoni, direttore della Struttura complessa di Radioterapia Oncologica del Policlinico di Modena. “Il centro, all’avanguardia in termini di tecnologia, logistica e organizzazione, è il primo realizzato in Italia - e il terzo in Europa - in grado di gestire un modello di struttura tipo Hub and Spoke che consente di condividere tecnologie elevate, sviluppate attraverso il coordinamento della sede centrale (Hub) con altre sedi (Spoke), più vicine ai pazienti, sfruttando i vantaggi offerti
L’ospedale verso la normalità
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Il 18 febbraio rientreranno all’interno dell’Ospedale Ramazzini tutte le chirurgie - ha sottolineato Mariella Martini, direttore generale Azienda Usl di Modena - dall’Otorino all’Urologia, alla Rianimazione (completamente rinnovata per quanto riguarda la dotazione tecnologica). Completate quattro sale operatorie nuove, le altre due ci saranno consegnate a Pasqua. In questo modo il nosocomio torna alla normalità, migliorato dal punto di vista strutturale, logistico e tecnologico”.
Al via un ciclo di incontri per fornire indicazioni utili ai cittadini del territorio su prevenzione, alimentazione e riabilitazione
La salute possibile
Da sinistra Antonio Gozzi (Academia Judices Salatii), Giuseppe Ferrario (Fondazione CR Carpi), Claudio Vagnini (Direttore Distretto Sanitario di Carpi), Emidia Dotti (Università Natalia Ginsburg) e Graziella Giullari (Il Faro e l’Ancora)
aprile, anche con sessioni pratiche, presso la Casa del Volontariato e l’8 maggio alle 15.30 presso la Sala Bianca di Palazzo Corso. Di buona e sana alimentazione si parla 27 marzo, alle 15, al Centro Pederzoli di Limidi e il 12 maggio al Graziosi con relativa degustazione, in collaborazione con l’Academia Judices Salatii. Al Guerzoni il 17 aprile e a
Cibeno Pile il 16 maggio, si affrontano problemi e soluzioni della qualità della memoria. Sono inoltre previsti incontri sul come comportarsi in caso di riabilitazione neurologia (al centro Pederzoli di Limidi, il 13 marzo, alle 15), vertigini e disturbi dell’equilibrio (al Gorizia, il 23 aprile, alle 15), problemi urologici (al Cibeno Pile, il 26 settembre, alle
15), protezione del cuore (al Guerzoni, il 16 ottobre, alle 15), fastidi gastrointestinali e gastroscopia (al Giliberti, 10 novembre, alle 15.30), traumi psicologici (il 24, 31 gennaio, 6 febbraio e 8 maggio in Sala Bianca). Mercoledì 23 ottobre, presso la Casa del Volontariato, viene invece illustrata la nuova riorganizzazione del Pronto Soccorso di Carpi.
L’impegno della Fondazione CRC
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Come molte volte ribadito, la Fondazione - ha sottolineato il presidente Gian Fedele Ferrari - si è posta da tempo la priorità di tutelare e garantire la salute dei cittadini. Per far questo, ha deciso di dare risposta in prima persona alla necessità di avere sul territorio un servizio sanitario di altissimo livello, facendosi carico delle difficoltà della sanità pubblica nell’affrontarne i costi. Dopo il Polo Radioterapico, il Pronto Soccorso, le Sale Operatorie e le dotazioni di ultima generazione ai reparti del Ramazzini, continueremo a porci in prima linea per fornire ai professionisti che operano nella sanità locale le migliori strutture e tecnologie per svolgere il loro qualificato e delicato compito. La Fondazione continuerà a fare il proprio dovere perché la salute è una priorità”.
dalla telemedicina, sostenuta a sua volta dalle reti informatiche. Quella di Carpi è una spa delle radioterapie”. Nel caso carpigiano è stato possibile sfruttare le competenze della Radioterapia di Modena per realizzare una struttura che integrasse personale medico e tecnico del Policlinico e personale infermieristico e amministrativo della Azienda Usl con un pool comune di risorse per garantire continuità di servizio in caso di ferie o malattie. Grazie alle nuove tecnologie e all’uso della fibra ottica l’equipe del Policlinico, ogni mattina, può dialogare in video-conferenza con i tre professionisti che operano a Carpi e organizza tutte le attività, sia su Modena sia su Carpi, condividendo e gestendo in modo collegiale liste d’attesa, cartelle cliniche e piani terapeutici. “Potremmo fare meglio se avessimo più personale ma siamo comunque orgogliosi di quanto fatto”, ha concluso Bertoni. La Radioterapia carpigiana ha migliorato la qualità dei trattamenti e ridotto i disagi per i malati. E’ aumentato il numero di terapie che prevedono l’uso contemporaneo di farmaci antitumorali e alte energie erogate dall’Acceleratore Lineare, migliorando l’efficacia del percorso di cura. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 360mila nuovi casi di tumore, di questi circa la metà guarisce se ben curata. Si prevede che nel 2020 i casi saranno 400mila e nel 2030, ben 450mila. Come ha recentemente ribadito l’Unione Internazionale contro il Cancro, occorre sì investire in ricerca, ma soprattutto in prevenzione e nuove tecnologie. Carpi è sulla strada giusta. Jessica Bianchi
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ale parto chiuse per sciopero. E’ successo martedì 12 febbraio: ginecologi e ostetriche degli ospedali pubblici e privati, per un totale di 15mila professionisti, hanno incrociato le braccia in occasione del loro primo sciopero nazionale. La mobilitazione ha interessato anche il Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Carpi dove sono state sospese le attività programmate a livello chirurgico (parti indotti e cesarei) e ambulatoriali (per esempio le ecografie) mentre tutte le emergenze sono state garantite dal personale di guardia. Una protesta clamorosa per richiamare l’attenzione su due questioni: i tagli che “stanno mettendo in ginocchio la
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avimenti di sale, pareti di sale, stalattiti di sale che si stagliano dall’alto sui visitatori: uno spettacolo incredibile, suggestivo, imponente. Ma soprattutto salutare. Le grotte di sale sono una delle scoperte più recenti, per quanto riguarda la medicina alternativa e la cura naturale di numerose patologie. Le grotte sono costruite ad hoc per ricordare gli ambienti delle miniere di sale: in bellezza, imponenza, suggestione, ma soprattutto per quanto riguarda gli effetti benefici dovuti alla salgemma, inspirata o assorbita tramite l’epidermide, sulla salute. Da oggi, i benefici effetti dell’aria di mare, saranno a due passi da casa. AcquaThermCenter infatti, il centro di inalazioni termali di via Don Primo Mazzolari, 5/a, gestito dal medico chirurgo Antonio Trichini, specialista in Otorinolaringoiatria, e dalla dottoressa Cinzia Cirielli, laureata in infermieristica, dopo oltre due anni di attività, ha deciso di ampliare la propria offerta, portando a Carpi la prima grotta di sale medicale. Ma in cosa consiste esattamente una grotta di sale e, soprattutto, quali benefici comporta per la nostra salute? Lo abbiamo chiesto al dottor Trichini. “Il centro di Haloterapia medicale Aerosal è sostanzialmente una stanza ricoperta interamente di sale: sulle pareti, sul pavimento e sul soffitto. Aerosal è l’unico prodotto certificato dall’Istituto Superiore di Sanità ed è uno strumento di benessere che richiama il principio dell’haloterapia (terapia che si basa sulla somministrazione inalatoria di cloruro di sodio addizionato a ioduro di sodio). Il sale utilizzato è preparato e confezionato in apposito laboratorio dell’azienda e certificato, a differenza di altri sistemi che microniz-
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Per la prima volta in Italia ginecologi e ostetriche incrociano le braccia. “L’esplosione dei contenziosi medico-legali rende impossibile per i medici lavorare in serenità” commenta Paolo Accorsi, primario dell’Ostetricia di Carpi
Sciopero in sala parto Paolo Accorsi
sanità” e l’esplosione dei contenziosi medico-legali che rendono ormai impos-
sibile per i medici lavorare “in serenità”. “Il livello dei contenziosi
è oggi tale - sottolinea il primario di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Carpi, Paolo Accorsi che il medico non agisce più con serenità: è diventato diffidente e applica ormai la medicina difensiva”, con un eccesso di esami che costa al Servizio Sanitario “circa 12-15 miliardi l’anno”. A fronte però di migliaia di denunce annue contro i ginecologi e gli altri operatori, precisa, “il 98% dei procedimenti è archiviato senza alcuna condanna”. “Oggi tutti sono risentiti con tutto - afferma il dottor
Accorsi - e si assiste a una spinta verso il penale che rischia di mandare in tilt il sistema. Chiediamo una maggiore ragionevolezza
“Il livello dei contenziosi è tale che il medico applica la medicina difensiva, con un eccesso di esami che costa al Servizio sanitario “circa 12-15 miliardi l’anno”.
perché, a oggi, le Ausl non trovano compagnie assicuratrici disposte a rischiare senza certezze normative”. E si arriva così al paradosso perché i ginecologi hanno paura di entrare in sala parto a causa della mancata tutela assicurativa, poiché gli ospedali non garantiscono più tale copertura. Ma per un ginecologo “pagare di tasca propria polizze assicurative di oltre 6mila euro l’anno è insostenibile”. Un problema, il contenzioso medico-legale, dinanzi al quale Accorsi boccia anche il recente Decreto Balduzzi, che “contempla alcune norme sulla responsabilità professionale” ma “non ha offerto soluzioni”. Insomma, la situazione è “esplosiva”, è la denuncia. Sara Gelli
A Carpi, presso l’AcquaThermCenter di via don Mazzolari, 5/a, è nato il primo centro di Haloterapia medicale Aerosal, unica azienda in Italia il cui prodotto è certificato dall’Istituto Superiore di Sanità
Il mare in una stanza
Il sale infatti è un ottimo alleato per prevenire e trattare i malanni più diffusi nella stagione invernale come l’influenza, ma anche le patologie croniche delle vie respiratorie come l’asma e dermatologiche come la psoriasi e le dermatiti. che comporta spesso ricoveri e l’innescarsi di episodi ricorrenti di broncospasmi per parecchi mesi successivi al primo episodio. Studi condotti su persone asmatiche poi, hanno dimostrato come il trattamento con il sale inalato nelle grotte sia risultato positivo nel favori-
neamente, comporterebbe sia una diminuzione delle particelle inalate che un rischio di promiscuità batterica. Una volta seduti sulle confortevoli poltrone, le proprietà benefiche del sale fanno il resto: si crea infatti un microclima puro, che viene mantenuto costante per
Cinzia Cirielli e Antonio Trichini
zano e frantumano il sale direttamente nell’erogatore impedendo un dosaggio e una sterilità controllati. Viene infatti utilizzato sale iodato in una piccola percentuale per simulare l’aria del mare e per mantenere corretto il livello di esposizione allo iodio. In quanto terapia naturale è doveroso precisare che non sostituisce le terapie convenzionali, ma serve ad affiancarle, in modo tale da avere un obiettivo unico: quello di ridurre la terapia farmacologica e migliorare la qualità della vita. Aerosal è adatto a tutte le fasce d’età, è indicato nelle bronchiti croniche ostruttive e non ostruttive, nelle comuni affezioni a carico delle alte vie respiratorie quali, laringiti, faringiti, rinosinusiti, adenoiditi, tonsilliti... Studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia anche in caso di dermatite atipica in età pediatrica, nell’eczema, nella psoriasi e nelle frequenti infezioni virali. L’haloterapia normalizza
la normale flora cutanea superficiale”. Le particelle di sale nebulizzate a secco nella camera del sale da uno speciale apparecchio, sono di dimensioni ideali per raggiungere tutte le sezioni delle vie respiratorie. “Il cloruro di sodio inalato - prosegue la dottoressa Cirielli - è in grado di far funzionare al meglio quell’insieme di piccole ciglia di cui sono dotate le cellule che tappezzano le vie respiratorie che, con movimenti molto frequenti, regolari e coordinati, trasportano il sottile strato di muco che le
ricopre verso il cavo orale. Si ottiene così una continua detersione dell’intero albero respiratorio. Nel muco, infatti, restano intrappolati virus e inquinanti atmosferici. Il sale inalato ha inoltre un effetto battericida: vi è infatti una dimostrata diminuzione della carica batterica presente nelle vie aeree”. L’Aerosal può trovare una sua positiva indicazione anche per altre situazioni gravi come la fibrosi cistica, caratterizzata dalla produzione di muco molto denso e difficile da eliminare o, ancora, in caso di bronchiolite
re la riduzione dell’iperattività bronchiale. La “grotta”, ospita fino a 4 persone, che appena entrate avvertono una sensazione di assoluto relax, grazie al colore bianco del sale che riveste l’ambiente. Anche la dimensione della grotta di sale non è lasciata al caso, ma deve rientrare in un parametro che va da 5 a 7 metri quadri per consentire la giusta concentrazione di particelle di sale micronizzato. Infatti in grotte più grandi tale concentrazione diminuirebbe notevolmente e l’ingresso di più persone contempora-
temperatura e umidità; una ventola dà origine a un’aspirazione forzata, assicurando il ricambio d’aria. Per entrare in Aerosal® non servono particolari accorgimenti e neppure un abbigliamento specifico: si rimane vestiti, si indossa una cuffietta e dei copri scarpe monouso e ci si rilassa, magari ascoltando musica o guardando un dvd. E in una sola seduta di circa 30 minuti si possono ottenere gli stessi risultati di tre giorni al mare. Insomma un ottimo alleato per la nostra salute. J.B.
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er Giuseppe Schena è una questione culturale, “il fatto di riuscire ad aggirare regole e regolamenti non è cosa di cui vantarsi” perché si tratta di un atteggiamento che rischia di minare il sistema su cui la nostra società pone le sue basi. Immediato è stato l’intervento dell’assessore all’Istruzione delle Terre d’Argine (Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano) che ha messo a punto una strategia efficace per scovare i “furbetti dell’Isee”, quelli che fingono di essere nuclei monogenitoriali, ma in realtà lo fanno solo per pagare meno tasse. Si tratta di genitori separati per finta, che presentano un solo redditometro, anche se vivono sotto lo stesso tetto, per poter pagare il minimo sulla retta di asilo nido e materna. “Ci erano stati riportati diversi casi di questo tipo - riferisce Schena - e abbiamo agito di conseguenza con una stretta sulle false convivenze, su chi gioca su residenze diverse o non risulta convivente dallo stato di famiglia all’Anagrafe,
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osa sarà dei nostri figli ‘dopo di noi’? L’interrogativo è spesso angosciante, soprattutto se, i figli in questione, sono persone con disabilità. Per tentare di offrire alle famiglie uno spunto di riflessione e dar vita a percorsi di progressiva presa di coscienza, l’associazione Progetto per la vita di Carpi ha messo in piedi Autonomia in famiglia e dalla famiglia (in collaborazione con Fondazione Casa del Volontariato e Fondazione CRC, con il patrocinio del Comune di Carpi e il contributo Confederazione italiana agricoltori e Il Tesoro Nascosto). “La nostra associazione - spiega la presidente Fiorella Facciolo - non si occupa di sussistenza, bensì di promuovere una nuova cultura della disabilità. Chi nasce disabile - o lo diventa - non può continuare a essere considerato semplicemente come un soggetto di cui farsi carico, bensì come un protagonista attivo della propria vita”. E per facilitare tale cambio di mentalità è fondamentale affrontare lo spinoso tema dell’autonomia. “Intesa non come autosufficienza - precisa la psicologa Raffaella De Santis, responsabile del progetto, insieme alla collega Vera Morselli - bensì come capacità decisionale. Scopo prioritario del progetto è infatti quello di fornire alle persone disabili le basi psiologiche e culturali necessarie per poter prendere decisioni, per valorizzare le proprie capacità e i propri vissuti e, infine, per sviluppare una capacità di autodeterminazione”. Il tema è complesso e molte sono le resistenze da abbattere, poiché, prosegue Facciolo, “le stesse famiglie scacciano il pensiero del dopo di noi e spesso sono costrette a correre ai ripari troppo tardi. In realtà occorre maturare una maggiore consapevolezza: i genitori devono essere consci che invecchieranno e, allo stesso tempo, che i loro figli crescono e non sono più bambini”. Il progetto Autonomia in famiglia e dalla famiglia consta sostanzialmente di due parti: sostenere i disabili adulti e le loro famiglie nella costruzione di un percorso di progressivo distacco attraverso la sperimenta-
i controlli incrociati con l’Agenzia delle Entrate permettono di scovare quei genitori separati per finta, che presentano un solo redditometro, anche se vivono sotto lo stesso tetto, per poter pagare il minimo sulla retta di asilo nido e materna
Non c’è scampo per i furbetti!
pur abitando nella stessa casa”. In considerazione del fatto che il criterio della residenza può essere facilmente aggirato dall’utenza, l’Amministrazione ha deciso di controllare le dichiarazioni dei redditi per individuare coloro che
hanno beneficiato delle detrazioni per figli a carico, perché questi allora devono comparire anche nell’attestazione Isee. “Nel momento in cui - aggiunge Schena - era possibile pagare meno tasse, un genitore denunciava di avere
uno o più figli, ma quando era ora di pagare le rette quegli stessi figli risultavano a carico del convivente”. Per risparmiare 20 euro sulla retta del nido si rischia un controllo più capillare dell’Agenzia delle Entrate insospettita dalla contraddizioni tra il reddito e il possesso di un Suv perché, “chi costruisce un percorso per fregare all’asilo nido, magari ha attivato percorsi anche più significativi”. I controlli non sono a campione ma riguardano la totalità delle attestazioni (96) presentate da nuclei monogenitoriali nei quattro diversi Comuni: in 35 casi si sono riscontrate le condizioni per procedere
“Recuperati nel 2012, 26.900 euro”.
con il ricalcolo dell’Isee per la presenza di detrazioni per figli a carico nella denuncia dei redditi del genitore non convivente. “Si sono così recuperati 26mila 900 euro nel 2012” rivela Schena. Per quel che riguarda le attestazioni Isee presentate dalle famiglie dei quattro Comuni, i controlli hanno riguardato un 10% di esse (195): in 22 casi si è proceduto al ricalcolo per irregolarità riscontrate; solo in quattro casi sono state revocate le agevolazioni accordate. In tutto sono stati recuperati 11mila euro. “In questo modo l’Amministrazione disincentiva il fenomeno delle ‘finte separazioni’ scovando i furbetti dell’Isee” conclude l’assessore all’Istruzione delle Terre d’Argine. Sara Gelli
Cosa succederà ai nostri figli disabili dopo di noi? Che ne sarà di loro quando, una volta cresciuti loro e invecchiati noi, dovranno cavarsela da soli? E’ a partire da questo interrogativo che è nato il progetto Autonomia in famiglia e dalla famiglia, promosso dall’associazione Progetto per la vita di Carpi
I nostri figli dopo di noi: laboratori di autonomia Da sinistra Menozzi, De Santis, Facciolo e Saltini
Carpi, alla raccolta fondi Arte per la Vita sostenuta da numerose pittrici e dal Centro sociale Graziosi, alla disponibilità dei volontari della Polisportiva San Marino, sono partiti i primi weekend in autonomia. “Una mamma ha messo a nostra disposizione un appartamento a Migliarina - prosegue De Santis che ospita per due fine settimana al mese, tre disabili, di 20, 30 e 40 anni, affinché sperimentino nuove esperienze e imparino a far fronte zione, in piccoli gruppi, della vita alle contingenze quotidiane, dal in un luogo diverso dalla propria preparare la lista della spesa alla abitazione durante i fine settima- preparazione del pasto, alla gestione na e, infine, promuovere momenti e organizzazione del tempo libero”. teorici e di confronto, con genitori Tre persone con disabilità diverse e figli. “Durante gli incontri - con- che hanno la possibilità concreta tinua De Santis - intendiamo dar di dimostrare di potercela fare da voce a dubbi, paure e aspettative, sole, compensandosi, “seppure per pensare insieme strumenti reali- sempre seguiti da operatori della stici per mettere in piedi percorsi di nostra associazione, della Parrocautonomia dalle figure genitoriali”. chia San Giuseppe Artigiano e, a Ma alle parole, Progetto per la vita breve, da volontari della Croce accompagna anche fatti concreti. E’ Rossa di Carpi e grazie agli autisti decollato nel novembre scorso un straordinari della Polisportiva di progetto pilota senza precedenti per San Marino”, aggiunge Facciolo. la Corte dei Pio. Grazie alla gene- “Si tratta, per i ragazzi, di un’opporrosità di alcuni cittadini (Rossella tunità per imparare a vivere senza Lamparelli e A. Secondo) al contri- la costante presenza dei genitori buto di Lions Club Alberto Pio di e preparare così il proprio futuro
“Chi nasce disabile - o lo diventa - non può continuare a essere considerato come un soggetto di cui farsi carico, bensì come un protagonista attivo della propria vita”.
di adulti, ma anche di offrire alla famiglia la possibilità di vedere il proprio figlio ‘sotto una nuova luce’, e avere così l’occasione per iniziare a progettare insieme a lui un differente futuro. Il progetto potrebbe essere definito come un ‘laboratorio di autonomia’, in grado di favorire l’inserimento sociale in contesti di normalità, evitando così la chiusura del disabile in ambito familiare”, conclude Raffaella De Santis. Un
progetto che dovrebbe terminare a giugno ma che i 36 sostenitori di Progetto per la Vita sperano di poter proseguire e allargare in futuro. Risorse permettendo, naturalmente. L’associazione infatti per dare gambe ad Autonomia in famiglia e dalla famiglia ha potuto contare soltanto su 11mila euro. “La Casa del Volontariato in un momento di crisi del welfare come questo si mette al fianco delle associazioni che promuovono iniziative a favore dei più fragili - ha dichiarato il presidente Lamberto Menozzi - ma è necessario che questi enti uniscano le forze per ottenere maggiori finanziamenti e dar vita a progetti duraturi e stabili”. Questa sarà la vera sfida del terzo settore, andare oltre i personalismi e fare squadra per poter così continuare a dare risposte concrete a una cittadinanza sempre più impoverita e bisognosa di cure, di cui il pubblico non può più farsi carico da solo. Jessica Bianchi
Sabato 23 febbraio un Seminario alla Casa Del Volontariato
Autonomia in famiglia e dalla famiglia
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abato 23 febbraio, presso la Casa del Volontariato di Carpi, si terrà un’assemblea nel corso della quale ragazzi e famiglie potranno affrontare e approfondire, nel ruolo di protagonisti, le tematiche principali che accompagnano la vita adulta e il percorso di autonomia. Numerosi gli esperti che interverranno: Giorgio Magnani, psichiatra presso il Centro di Salute Mentale Carpi e responsabile del Centro Diurno e dei Gruppi Appartamento; Vanda Menon, medico Specialista in Geriatria per i Disturbi Cognitivi del Distretto Ausl di Carpi (per l’aspetto particolare della famiglia in invecchiamento); Rossana Cattabbriga, responsabile del Settore Disabili Adulti del Distretto Ausl di Carpi; Sabrina Tellini, Responsabile Area non autosufficienza dei Servizi sociali dell’Unione Terre d’Argine e, infine, le psicologhe e psicoterapeute Raffaella De Santis e Vera Morselli, responsabili del progetto. Modererà Nelson Bova, giornalista e presidente de Il Tesoro Nascosto, associazione genitori figli con disabilità. La giornata inizierà con una presentazione dell’associazione Progetto per la Vita seguita dall’apertura della plenaria dove si approfondirà l’importanza di costruire un percorso di autonomia volto a prevenire le preoccupazioni del dopo di noi.
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er lavoro ha sempre viaggiato, e tanto. Nel 2009, incaricato dall’azienda di seguire l’apertura di nuove filiali, è rimasto negli Stati Uniti per diciotto mesi, “ma mi è sempre piaciuto tanto al punto che quando mi è stata affidata la gestione di un’azienda del gruppo ho faticato ad abituarmi all’essere stanziale, condizione che mi stava un po’ stretta per l’abitudine a girare il mondo”. La svolta arriva nel 2012: la divisione macchine tessili per la quale il carpigiano Mauro Vignoli, 47 anni, sposato e con tre figli, lavora non rientra più nel core business del gruppo aziendale che si occupa di attrezzatura per gommisti. “La divisione macchine tessili viene ceduta e l’acquirente è l’agente in Cina al quale sono legato da un rapporto di stima professionale e di amicizia da più di sedici anni. In virtù di questo legame mi ha chiesto di collaborare e così è iniziata la mia avventura in Cina”. Oggi Vignoli è alla direzione generale dell’azienda, “ma la mia vocazione è quella commerciale quindi continuo a girare il mondo”, soggiorna in Cina almeno una volta al mese, “per una o per tre settimane, dipende dalle difficoltà che sorgono in azienda. Poi c’è Skype e grazie alle conference call non è sempre necessario essere presenti fisicamente”. Con sede a Shangai, l’azienda, che produce appunto macchine tessili, ha il suo mercato prevalentemente in Cina (80%), dipendenti cinesi e collaboratori italiani. Ha avuto ripensamenti rispetto alla scela di lavorare in Cina? “Assolutamente no: resto convinto che si debba cercare lavoro là dove il lavoro c’è. E in Cina non mancano le opportunità. Quando i cinesi hanno acquisito l’azienda e il know how si sono però ritrovati senza la capacità di sfruttarlo: avere le stesse attrezzature non significa automaticamente riuscire a fare le stesse cose. Questo è quello che manca in Cina: l’abilità manageriale di mantenere standard qualitativi simili a quelli europei. Manca una cultura industriale e questa è la fortuna del mondo occidentale, anche se non durerà a lungo”. Quanto potrà durare questo vantaggio?
“In Cina manca l’abilità manageriale di mantenere standard qualitativi simili a quelli europei. Manca una cultura industriale e questa è la fortuna del mondo occidentale, anche se non durerà a lungo”.
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Il carpigiano Mauro Vignoli è il direttore generale di un’azienda con sede a Shangai che produce macchine tessili. “La Cina non è una minaccia, bensì un’opportunità: un mercato enorme con una forte possibilità di espansione. Noi produciamo là perché là c’è il mercato e non perché costa meno”.
La mia azienda in Cina
In cina sono tantissimi gli italiani, soprattuto giovani, tanti anche i carpigiani. “I cinesi hanno un sistema scolastico molto competitivo. Sono coscienti del fatto di essere in tanti e solo chi avrà una preparazione adeguata potrà emergere. La politica del figlio unico consente alle famiglie di concentrare tutte le risorse economiche sulla sua formazione e preparazione. Non bisogna però considerare la Cina come una minaccia, bensì come un’opportunità: è un mercato enorme con una forte possibilità di espansione. In Cina ci sono 1 miliardo e 200 milioni di persone e duecentocinquanta milioni sono abbienti. Noi produciamo là perché il mercato è là, non perché ci costa meno. Ai cinesi manca la parte creativa e non sono ancora in grado di gestire la flessibilità: non sarebbero capaci oggi di condurre quelli che erano da noi i pronto moda. Ma noi per primi portiamo tecnologia e know how e quindi loro crescono. Ricordo che sei anni fa, in occasione di una conferenza di Confindustria in Veneto, fu invitato il console cinese e, parlando davanti a una platea avvelenata nei confronti dei cinesi per la loro concorrenza sleale, ammise le responsabilità della Cina prima nazione nella classifica della contraffazione ma fece presente agli imprenditori che al secondo posto c’era l’Italia. E’ un mondo che gira”. Ieri l’Italia, oggi la Cina? “Il problema è il futuro e a questo bisogna guardare. Secondo le proiezioni sulla crescita globale dell’Ocse, il Pil degli Usa dal 23% del 2011 passerà al 18% del 2030, l’Europa dal 17 scenderà al 12%, peggio farà il Giappone dal 7 al 4% mentre la Cina dal 17 balzerà al 28% e l’India dal 7 all’11%. Dati che ci inducono a pensare che il lavoro dei nostri figli sarà là, noi saremo più poveri è irreversibile, l’importante è farsi trovare pronti, lavorando sul lungo termine”. La Cina continua a crescere mentre l’Europa rallenta. Che cosa fa la differenza oggi? “La manodopera in Cina costa poco e questo consente di produrre a costi inferiori. In Cina oggi è concentrata tutta la produzione degli Stati Uniti: quasi tutto quello che viene venduto
In Cina non ci sono disoccupati. Non esiste fidelizzazione aziendale: i cinesi non si affezionano all’azienda in cui lavorano e basta un’offerta di 20 euro superiore al loro stipendio (che è di 250 euro circa al mese) per convincerli a cambiare.
Mauro Vignoli
negli Usa è fatto in Cina. Inoltre la Cina può contare su un mercato interno dal grande potenziale. Il calo dell’export registrato nel 2012 rispetto al 2011 è stato compensato in parte dalla crescita della domanda interna, facendo crescere la nazione dall’interno. La parte più sviluppata della Cina è quella sulla costa Est mentre la zona centro-occidentale è ancora tutta da valorizzare e ci sono incentivi per le aziende che decidono di insediarsi lì”. Che ne pensa dei cinesi che sono venuti a lavorare in Italia, a Prato come a Carpi? “Se i cinesi sono venuti a Prato e a Carpi è perché qualcuno ha dato loro spazio sfruttando un certo tipo di manodopera. I cinesi qui non hanno dato vita a brand propri ma hanno prodotto per la case italiane. Resto comunque convinto che la legge del prezzo più basso non paga mai perché ci sarà sempre qualcuno che paga un prezzo inferiore”. E in Cina i cinesi hanno lanciato dei marchi propri? “Il loro problema (e la nostra fortuna) è che in Cina non esistono brand. Copiano ad esempio i cioccolatini Ferrero Rocher perché non hanno estro. Recupereranno anche in questo però, perché sono tanti i cinesi che vanno a studiare in America e tornano in patria con nozioni di marketing all’occidentale. Il brand è importantissimo: acquistare beni di lusso per un cinese significa distinguersi dal punto di vista sociale. La vendita di IPhone 5 in Cina è esponenziale e tutti devono avere l’ultimo modello”. C’è qualcosa che ci accomu-
“I sindacati esistono per organizzare gite”. na? “Il piacere del mangiare, per loro il pasto è sacrosanto e non esiste ragione per saltarlo, nemmeno durante trattative importantissime. Sarà per questo che gli italiani a differenza di francesi e tedeschi vanno maggiormente d’accordo coi cinesi … Nella cucina cinese niente è surgelato: al ristorante ci sono stanze riservate agli acquari dove è possibile scegliere il pesce che uno desidera e che viene cucinato al momento. I cinesi hanno poi un grande senso della famiglia anche se non esistono più zii né cugini a causa della politica del figlio unico”. E se uno vuole avere due figli? “Deve essere ricchissimo perché viene tartassato dal punto di vista fiscale. La politica del figlio unico sta mostrando però tutti i suoi limiti nella cura dei genitori che diventano anziani. La Cina è un Paese dalle tante contraddizioni: c’è il riscaldamento sopra il Fiume Giallo mentre al di sotto non esiste e si fa risparmio energetico: in questa zona della Cina non ci sono alberi perché sono stati tutti tagliati per ricavarne legna da ardere. C’è stato un grande sviluppo del solare termico nelle abitazioni mentre il fotovoltaico non ha avuto la stessa diffusione, nonostante la Cina sia il più grande produttore di pannelli fotovoltaici”. In che condizioni si lavora? “Mentre in certe parti dell’India si
muore per strada, in Cina tutti hanno una casa, mangiano e lavorano. Il governo cinese, con tutte le critiche che possono essergli mosse, fa scavare le strade con le zappe piuttosto che lasciare disoccupata la propria popolazione. In Cina non ci sono disoccupati. E’ paradossale ma, in occasione delle assunzioni di personale, i candidati, ricontattati dopo una settimana, avevano già trovato un’altra occupazione. Il mercato del lavoro è estremamente mobile: si trova lavoro dalla mattina alla sera. Non esiste fidelizzazione aziendale: i cinesi non si affezionano all’azienda in cui lavorano e basta un’offerta di venti euro superiore al loro stipendio (che è di 250 euro circa al mese) per convincerli a cambiare. In azienda abbiamo istituito un sistema di incentivi per premiare i dipendenti che restano”. E i sindacati? “I sindacati esistono per organizzare gite”. In che modo la censura condiziona la vita degli stranieri che vivono in Cina? “I social network sono filtrati e tutta la Rete subisce un pesantissimo controllo così come i mezzi di informazione: i cinesi hanno saputo della Sars quindici giorni dopo il resto del mondo. Io ho imparato a non parlare mai dopo il lavoro di religione, politica e governo”. L’ha mai sfiorata l’idea di vivere là? “C’è stato un momento in cui si è posta la questione ma l’idea di vivere l’elevatissimo grado di inquinamento delle città non mi ha mai entusiasmato: a Pechino lo smog supera i limiti di 25 volte, il cielo è grigio tutto l’anno. E’meglio la nebbia invernale della Pianura Padana”. Sara Gelli
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10 Il prototipo Escorpio dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi, insieme a studenti e docenti del Team ZeroC, ha partecipato a Motorsport Expotech
Il Leonardo da Vinci a Piazza pulita
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er il secondo anno il prototipo Escorpio dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi - insieme agli studenti e ai docenti del Team ZeroC ha partecipato a Motorsport Expotech, l’evento professionale rivolto all’alta tecnologia meccanico-elettronica applicata al mondo delle competizioni motoristiche, svoltosi dal 31 gennaio al 1° febbraio a ModenaFiere. La rassegna ha chiuso con numeri impressionanti: ha portato, su un’area di 11.000 mq, 178 espositori, 32 eventi e presenze sportive di altissimo livello come Felipe Massa, pilota della Ferrari F.1. Sono arrivate le migliori aziende e ben 3.500 tecnici e addetti ai lavori, che hanno partecipato alle diverse iniziative, portando esperienze personali per contribuire al futuro e alle strategie del settore. Di altissimo livello gli stand, dove tecnologia, innovazione e ricerca hanno dato un valore aggiunto alla manifestazione. In primo piano ci sono stati i prodotti che si vedranno a breve sulle vetture che affronteranno i vari campionati, ma l’attenzione è stata rivolta anche al futuro, inteso come giovani e ricerca: Innova Day (rivolto ai ragazzi), lezioni aperte di Motorsport Technical School, convegni dedicati alla sicurezza o spazi per i progetti di scuole superiori e università italiane, individuate, da istituzioni e aziende, come interlocutore privilegiato del motorsport del futuro Espressione della creatività del nostro territorio e della scuola carpigiana in particolare, è appunto Escorpio (prototipo a propulsione elettrica con il quale il Team ZeroC partecipa alla Shell Eco Marathon Europe da 6 anni), che coniuga capacità tecnico-progettuali e attenzione ai temi della sostenibilità ambientale. Come sempre in prima fila i docenti Covezzi, Vidoni e Ferretti, instancabili nel lavoro di progettazione e realizzazione del prototipo, ma anche nell’allestimento dello stand e nel coordinamento del lavoro degli studenti, vero motore di ogni attività. Per i ragazzi è stata l’occasione per perfezionare le proprie conoscenze e per ampliare il ventaglio della loro formazione: hanno seguito con interesse seminari e approfondimenti tematici e si sono rapportati con interlocutori estremamente competenti. Per i docenti è stata l’occasione, con meritato orgoglio, per mostrare la dinamica realtà dell’Itis Leonardo da Vinci, attraverso l’intervista per il programma Piazza pulita dell’emittente nazionale La7.
A tutta birra!
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più pensano che la Germania sia da sempre la patria della birra, altri sanno che la sua culla è l’antico Egitto, molti invece ignorano che la scoperta della fermentazione alcolica affonda le radici in un prodotto molto rudimentale nella remota infanzia della civiltà, fra Tigri ed Eufrate: la Mesopotamia! Prima ancora di Persiani, Assiri e Cassiti si racconta che, come tutte le più grandi scoperte, anche quella del primo prodotto alcolico fu indotta dal caso, quando una famiglia Babilonese, cane compreso, uscì per quello che noi oggi chiameremmo un “pic-nic”. Costretti dalla pioggia a ritirarsi nel bel mezzo del pasto all’aperto, scordarono nella fretta alcuni oggetti e cibarie, fra cui del pane in una ciotola che ov-
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redici anni fa, il carpigiano Saverio Catellani scrisse un libro, intitolato Il Delegato, sulle vicende tragicomiche di un gruppo di ragazzi del Movimento Giovanile Dc tra il 1989 e il 1999. Averlo saputo prima è la versione riveduta e aggiornata di quel testo, con un epilogo che si trascina fino ai giorni nostri. Sulla pagina facebook di Averlo saputo prima, Catellani ha scritto: “Silvio è tornato,
a cura di Erik Cantarelli
Le origini del mito
viamente si inzuppò d’acqua piovana. Passò qualche tempo e un giorno il capofamiglia osservò delle anomalie nei comportamenti del cane che, tornato a casa barcollante dopo un giro solitario,
gli abbaiò contro e morse la suocera per poi finire, come svenuto, in un sonno profondo. Dopo tali ripetuti comportamenti, il padrone decise di seguirlo; notò che le stranezze si manifestavano poco dopo aver bevuto la zuppa formatasi dalla ciotola di pane lasciata in balia della pioggia e volle anch’egli provare questo accattivante intruglio. Narra la leggenda che, una volta rincasato, questi disse alla suocera tutto quello che pensava su di lei, descrivendo in un secondo momento il contenuto della ciotola come “se-bar-bi-sag”,
letteralmente “bevanda che fa veder chiaro”. Ciò che viene oggi servito nei nostri bicchieri è l’elaborazione di un prodotto che, nel corso del tempo, ha goduto di un ruolo e di un’evoluzione non indifferente passando dagli Egizi, che impararono
a ricavare il malto partendo dal cereale d’orzo, all’antica Roma dove fu aperto il primo pub in cui si serviva Cervesio (nome latino della birra); sino ad arrivare alla scoperta del luppolo nel Medioevo, dapprima usato prettamente come antisettico e in seguito apprezzato per la sua azione amaricante e sfruttato come fondamentale contributo alle componenti organolettiche.
Il nuovo libro del carpigiano Saverio Catellani
Averlo saputo prima... Pierferdinando è ancora lì, Rosy ha i capelli bianchi, Franco fuma ancora… Solo Silvano Borrini doveva restare sepolto negli Anni Novanta? Giammai! E così lui, Piero, Bobo, Iames e tutti i loro amici sono risorti in Averlo saputo prima, perché la comicità in politica Saverio Catellani
non è finita nel 1999. Anzi”. I fatti narrati sono ispirati a una storia vera e sono ambientati a Carpi, Modena, Bologna e Roma tra il 1989 e il 2000. “Tutti i nomi però sono di fantasia, perché qualche libertà letteraria me la sono presa”, precisa l’autore. Silvano Borrini è uno dei protagonisti del libro, un ventenne che entra nel Movimento Giovanile Dc poco dopo la caduta del Muro di Berlino e sale a uno a uno i gradini del potere “in scala
minore”, quello appunto del settore giovanile del Partito. E ci trova cose che non si sarebbe mai immaginato. In quegli anni poi succede di tutto: si frantuma l’Urss, spariscono Dc, Pci e Psi, nascono Forza Italia e Lega Nord. Insomma, si rivoluziona tutto il quadro politico. Come la prendono i
nostri giovani ex-democristiani? Sono stati colti alla sprovvista? Le risposte sono nel libro e certamente sono sorprendenti. Averlo saputo prima è una lettura leggera e divertente che esplora un mondo che nessuno ha mai raccontato, quello dell’attività politica dei giovani negli Anni Novanta. Il libro è in vendita online su www. lulu.com.
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n solenne rito funebre, al cospetto di centinaia di persone, amici, conoscenti e colleghi di lavoro, ha dato l’ultimo saluto all’imprenditore edile carpigiano Vittorino Cavani, 84 anni, titolare per cinquant’anni di un’importante impresa edile. Nella sua lunga attività di costruttore, Cavani, insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, ha collaborato con don Ivo Silingardi per il quale ha costruito la sede della Scuola alberghiera Nazareno, la palestra Kennedy di viale Peruzzi, la struttura scolastico-formativa di via Rocca, la prima scuola professionale carpigiana del dopoguerra, l’hotel Passo di Costalunga, prima residenza estiva dei ragazzi di don Ivo e altri edifici a Carpi e non
L’Angolo di Cesare Pradella Scomparso il costruttore Vittorino Cavani solo. Vittorino Cavani, deceduto nella sua abitazione di Forte dei Marmi, ha lasciato la moglie Maria Carretti e la figlia Angela che, insieme al marito Sandro Bordigoni, è impegnata a Milano nel settore dell’edilizia e della progettazione. Con la sua lunga e apprezzata attività edile, Vittorino ha dato grande impulso alla ricostruzione della Carpi dell’immediato dopoguerra e alla realizzazione di alcune strutture del patrimonio edile carpigiano di oggi, tra cui, appunto, quelle ideate da don Ivo Silingardi in
Sabato 16 febbraio, alle 21, Quartirolo
Musica sacra nella terra dei Pio
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on un concerto per coro e organo, l’Associazione culturale Schola Cantorum Regina Nivis promuove la tradizionale rassegna de La musica sacra nella terra dei Pio. Protagonista della sesta edizione il Coro Euridice di Bologna, con un programma di polifonia che condurrà gli ascoltatori dal Medioevo al ‘900. La Società Corale Euridice - la più antica istituzione corale laica di Bologna - è nata come coro orfeonico intorno al
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1880 e si è trasformata nella prima metà del ‘900 in coro polifonico. Il Coro Euridice svolge concerti per associazioni musicali in stagioni di musica da camera, festival internazionali e in programmazioni di teatri e Università e ha svolto numerose tournée all’estero. Dal 1998 organizza, con cadenza biennale, il Festival Corale Internazionale Città di Bologna. Dal 1976 è direttore artistico il maestro Pier Paolo Scattolin che svolge attività concertistica
Vittorino Cavani
campo scolastico, ricettivo, ricreativo e formativo. I funerali di Cavani, uomo di fede votato alla generosità e a cappella e sinfonico-corale in qualità di direttore d’orchestra, di coro e compositore. Sabato 16 febbraio, presso la nuova Aula liturgica della parrocchia di Quartirolo, il Coro proporrà brani di polifonia corale dal canto gregoriano alle melodie rinascimentali, fino alle armonie novecentesche e alla musica popolare emiliana. L’antico si alterna al moderno, la tradizione si fonde nella contemporaneità, le melodie delle abbazie incontrano il folklore locale. Il concerto ha il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
all’altruismo, si sono svolti nella Chiesa di Gargallo (nel cui cimitero è stato poi inumato il corpo). A officiare il rito funebre don Roberto Bianchini, parroco di San Francesco, don Fabio Barbieri, parroco di Quartirolo e l’amico di sempre, don Ivo Silingardi che, con parole rotte dall’emozione, ha ricordato la figura e l’opera dell’imprenditore scomparso, attraverso alcuni inediti particolari sul loro lungo e proficuo sodalizio personale e di lavoro. Commoventi anche le parole della figlia Angela e della nipote.
Giorno del Ricordo - Galleria di Corso A. Pio
Centinaia i visitatori della mostra sulle foibe
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ella Giornata del Ricordo, celebrata il 10 febbraio, anche Carpi ha voluto ricordare il dramma dei profughi giuliano-dalmati e le vittime delle foibe ospitando una mostra fotografica e un dibattito nella Galleria di Corso Pio. Qui, per iniziativa del Comitato provinciale 10 Febbraio, si sono ritrovati esuli residenti a Carpi e a Modena, costretti nel 1945 a lasciare l’Istria e la Dalmazia per poter sfuggire all’eccidio perpetrato dalla polizia di Tito. Le gigantografie scattate a Pola, Capodistria, Umago, Trieste e in altre località, hanno fatto rivivere il dramma di quegli italiani che, pur di sfuggire alla dittatura comunista jugoslava e alla pulizia etnica ordinata da Tito, scelsero la via dell’esilio forzato potendo portare con sè una sola valigia. La mostra è stata curata da Bruno Tarchioni del Comitato provinciale 10 Febbraio.
L’assessore Maria Cleofe Filippi interviene sull’istruzione musicale
Istituti musicali a rischio chiusura
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La situazione è drammatica e i Comuni non sono più nelle condizioni di attendere. La pesante situazione economica, i consistenti tagli e i vincoli imposti ai bilanci cui da anni sono sottoposti gli Enti Locali stanno mettendo in serio pericolo lo svolgimento delle normali attività degli Istituti superiori di Studi Musicali con il rischio sempre più concreto di chiusura”. L’ha reso noto l’assessore del Comune di Carpi, Maria Cleofe Filippi,
intervenuta in rappresentanza dell’Anci al convegno organizzato ad Ancona da Flc-Cgil, Cisl Università e Uil-Rua su L’alta formazione artistica e musicale negli istituti superiori di studi musicali. “I costi del personale di tali istituti, nonché la gestione delle strutture, spesso sottoposte a vincoli dei beni artistici, con costi rilevanti di messa in sicurezza e manutenzione - ha spiegato Filippi - ricadono per la quasi totalità sui bilanci dei Comuni
e delle Province, che attendono da 13 anni il completamento della statizzazione prevista dalla legge, che non prevede risorse a sostegno della propria attuazione. La richiesta unanime degli Enti Locali, è che si ponga, da parte degli organi istituzionali, la dovuta attenzione a una questione che, pur interessando un numero ristretto di Comuni e Province, vede coinvolti migliaia di ragazzi e centinaia tra docenti e personale che quotidianamente operano in tali istituti”.
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PER AFFRONTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI, CHE RAPPRESENTANO LA PIÙ GRANDE SFIDA DELL’UMANITÀ, BASTANO ALCUNE BUONE ABITUDINI DI RISPARMIO ENERGETICO ED ECONOMICO. Parola di Luca Lombroso
La terra non si governa con la finanza “ Se il clima fosse una banca, i governi ricchi l’avrebbero già salvato da tempo”, ha esordito così il professore Alfonso Cornia dell’Itis L. Da Vinci, nel corso dell’incontro con il meteorologo Luca Lombroso, lo scorso 7 febbraio presso la libreria La Fenice. Cornia ha ripreso una frase cruciale del discorso che il presidente venezuelano Hugo Chàvez tenne al vertice climatico di Copenaghen nel dicembre del 2009, a testimonianza di come la salvaguardia dell’ambiente non sia una chimera, bensì una realtà attuabile, se solo i vertici del potere se ne occupassero concretamente. Ma anche le persone comuni possono dare il proprio contributo, come ha scritto Lombroso nel suo ultimo libro Apocalypse now? Clima, ambienti, cataclismi (Artestampa edizioni), presentato al pubblico carpigiano nel corso della serata alla Fenice. Un libro che fa il punto sulla situazione globale e sulle possibili linee d’azione. “Proprio, pochi minuti fa, mentre stavo raggiungendo la libreria - ha raccontato Lombroso - ho notato diver-
si negozi con le porte delle vetrine aperte. Perché tenere l’impianto di riscaldamento in funzione, per poi lasciare l’uscio spalancato, sprecando energia e denaro? Non è detto che così i clienti siano più invogliati a entrare, quel che è certo però è che si tratta di un grande spreco di energia che si ripercuote non solo sull’ambiente e sul clima, ma anche sulle tasche dei cittadini. E’ un esempio apparentemente banale, ma se sommiamo tutte le abitudini sbagliate che ogni giorno mettiamo in atto, quasi senza accorgercene, si capisce come, a lungo andare, i danni
per l’ambiente e il clima siano disastrosi. Basti pensare a quando in estate teniamo il condizionatore acceso con finestre e porte aperte o, ancora, a quando lasciamo le luci accese in casa senza che ve ne sia necessità, a tutta la carta che sprechiamo ogni giorno, e a quando rimaniamo imbottigliati nel traffico delle nostre città consumando carburante, inquinando l’ambiente e sottoponendoci a forti stress. Sarebbe molto più economico, rilassante ed ecologico usufruire dei mezzi pubblici”. Luca Lombroso vanta un’esperienza ventennale nell’ambito del clima e
Luca Lombroso
nella meteorologia maturata all’Osservatorio Geofisico Dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e ha inoltre partecipato ai vertici mondiali sul clima di Copenaghen,
Cancun e Durban. “I cambiamenti climatici sono la più grande sfida dell’umanità - ha proseguito - per costruire una società sostenibile e a misura d’uomo non serve chissà cosa, ma semplici azioni quotidiane e la volontà di metterle in pratica. Da tempo ci sentiamo ripetere che esiste un’emergenza ambientale, e la maggior parte di noi ha imparato a scuola che cosa sono l’effetto serra, il buco nell’ozono, la deforestazione, lo smaltimento dei rifiuti e altri temi riguardanti l’ambiente. Sempre sui banchi di scuola o attraverso i canali di informazione, la maggior
parte di noi ha imparato quali sono le buone pratiche ambientali, eppure, nonostante gli incendi, le desertificazioni, le inondazioni e le epidemie a cui assistiamo sempre più frequentemente, non facciamo nulla per modificare il nostro stile di vita, che incide sull’avvenire del pianeta, che è il nostro e quello dei nostri figli. E’ quindi importante adottare sin da piccoli delle buone pratiche ambientali, affrontando le piccole e grandi sfide quotidiane con attenzione per l’ambiente e parsimonia di energia e denaro”. Ai cambiamenti climatici dobbiamo adattarci e reagire con azioni intelligenti, perché ormai sono una realtà e sarebbe buona cosa che anche i politici cominciassero a interessarsene seriamente. Occorre adattarci e cercare di mitigare il più possibile gli effetti, perché se, in futuro, il riscaldamento globale aumentasse davvero dei 4-6°C prospettati perfino dalla Banca mondiale, non si porrebbe più il problema dell’adattamento, bensì quello dell’estinzione del genere umano. Chiara Sorrentino
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Raffaele Cantone, magistrato impegnato per anni nei processi al clan dei casalesi e attualmente Giudice presso l’Ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione, è stato a Carpi per presentare il suo ultimo libro, Football clan
Calcio: lo sport più amato dalle mafie L o sport più amato d’Italia, il calcio, è sotto attacco: alla crisi d’immagine degli ultimi anni (dai compensi astronomici percepiti dai giocatori alle violenze tra tifoserie dentro e fuori gli stadi), si aggiungono segnali sempre più allarmanti che testimoniano un interessamento crescente delle mafie nei confronti del pallone. Football clan, il libro di Raffaele Cantone e Gianluca Di Feo presentato all’Auditorium Loria mercoledì scorso, nell’ambito della rassegna Ne vale la pena?, contribuisce a illuminare proprio questo lato oscuro del calcio. Intervistato dal caporedattore di Radio Bruno, Pierluigi Senatore, Cantone, magistrato impegnato per anni nei processi al clan dei casalesi e attualmente Giudice presso l’Ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione, è convinto che per lo sport ci sia ancora speranza. Qualora non si adottassero le contromisure necessarie però, il rischio è che il calcio diventi una sorta di wrestling all’italiana, nulla più di una semplice messa in
Da sinistra Senatore e Cantone
scena. Ma cosa si cela dietro l’ingresso in campo delle mafie, soprattutto camorra e mafia siciliana? “Quando, ai tempi di Maradona a Napoli, la Camorra ‘inventò’ il calcio scommesse, – ha spiegato Cantone - il giro d’affari si aggirava sui 2 miliardi di lire, sicuramente più del ricavato delle estorsioni e pari agli introiti del traffico di stupefacenti. Intesa complessivamente, quella del calcio è la prima industria italiana”. A fare del gioco del pallone “lo sport più amato dalle mafie” sono anche altri due fattori: il suo incredibile potere di
creare consenso sociale e la possibilità che offre di mescolare mondi diversi. “Pensate alle tribune degli stadi – continua Cantone – guardate bene i personaggi che vi sono seduti: politici, gente di spettacolo, finanzieri e, accanto a loro, a volte, capita vi sia anche qualcuno il cui volto dovrebbe attirare l’attenzione degli esperti. In una tribuna si stringono mani, si concludono accordi, si stipulano alleanze. Dall’altro lato il calcio permette di arrivare nelle case di tutti, più delle televisioni e dei giornali. Il calcio è un formidabile strumento di po-
tere”. Durante la serata sono stati molti gli esempi forniti dal magistrato, dalla storia del presidente della Mondragonese, al contempo capo del clan Latorre, all’usanza, per i detenuti in regime di carcere duro, di lanciare messaggi fingendo di commentare partite e risultati. “Ricordate quando, durante un PalermoAscoli, nella curva palermitana comparve uno striscione che recava la scritta ‘Berlusconi dimentica la Sicilia. No al 41 bis’? Ad Ascoli in quel momento era detenuto Riina e di certo quello non fu un epi-
sodio casuale”. Un altro tema sottovalutato è quello delle tifoserie: “tifare è bello e può anche aiutare a manifestare le proprie passioni, a sfogare la propria rabbia, ma anche in questo caso gli episodi inquietanti non mancano. Durante le proteste per l’apertura di una discarica a Pianura, per esempio, insieme alla Camorra c’era un gruppo di Ultras del Napoli. Le società hanno da questo punto di vista le loro responsabilità, continuando a mantenere rapporti incestuosi con le tifoserie perché”. Nel
tentativo di allungare i propri artigli sul mondo del calcio, le mafie sembrano trovare poche persone disposte a contrastarle. “Nel calcio pare che la vittoria funzioni da amnistia generalizzata, da lavatoio per qualsiasi peccato. Pensiamo all’accusa di scommesse truccate per Mauri che, arrestato, continua a essere il capitano della Lazio”. Un mondo sempre più autoreferenziale nel quale, se la squadra vince, si tacitano tutte le domande”. Anche l’informazione dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. “Sui giornali, soprattutto quelli sportivi, non si approfondisce a sufficienza. Forse perché c’è una gallina dalle uova d’oro da continuare a sfruttare”. Cantone non ha esitato a rispondere anche a qualche domanda sulla presenza delle mafie al Nord. “Qui le mafie investono, hanno il volto rispettabile, si fanno imprenditrici. Il problema sono i soldi e l’attenzione va posta su quelli”. Marcello Marchesini
Sabato 16 febbraio, a Carpi, il secondo dei quattro appuntamenti musicali dell’Università Gasparini Casari, con il soprano Silvia Felisetti
La soubrette in dieci mosse
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arà la soubrette la protagonista, sabato 16 febbraio, alle 21, presso la Sala del Club del Corso al civico 89 di Corso Fanti, del secondo appuntamento della rassegna I Concerti dell’Università, promossa dall’Università Mario Gasparini Casari, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. L’ensemble Allegro ma non troppo proporrà infatti lo spettacolo dal tema: La soubrette in dieci mosse. Il soprano emiliano Silvia Felisetti (in foto) che al bel canto unisce una rara verve comica, accompagnata dalla talentuosa pianista Angiolina Sensale, ripercorrerà la storia di questa ‘virtuosa dell’intrattenimento’, a partire dall’opera buffa settecentesca, da Mozart a Donizetti, passando per Rossini e Strauss, proseguendo con le grandi figure femminili dell’operetta, soprattutto austriaca e del café chantant, per finire con le dive della rivista e del musical, Léhar e la Wandissima. Per ognuno degli appuntamenti la disponibilità è di 90 posti. Per informazioni e acquisto biglietti è possibile rivolgersi alla segreteria dell’Università Mario Gasparini Casari – in Corso Fanti, 89 a Carpi - dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17 e nelle serate dei concerti.
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a prossima primavera carpigiana, in fatto di mostre d’arte, sarà caratterizzata dall’esposizione intitolata Si scambiavano i paesaggi – OttoNovecento, tra letteratura e arte a Modena, promossa da Lions Club Carpi Host, Musei di Palazzo dei Pio, Assicoop e Palazzo Foresti. La mostra, che verrà inaugurata venerdì 19 aprile si sviluppa in due sedi: la sezione principale è allestita nella Loggia di primo ordine di Palazzo dei Pio, dove le opere sono messe in dialogo e relazione con brani della letteratura italiana e una seconda parte a Palazzo Foresti, dove viene valorizzato il contesto di casa-museo, recuperato negli ultimi anni all’interno del palazzo. L’evento, da subito apprezzato e condiviso dal Comune, è stato proposto da Luigi Zanti, presidente del Lions Club Carpi Host: “il nostro sodalizio, che da oltre cinquant’anni sostiene la socialità e il bene comune
Mostre primaverili a Carpi
Si scambiavano i paesaggi dei concittadini, è orgoglioso di promuovere un evento che darà beneficio in diversi ambiti, valorizzare il nostro centro storico e i suoi monumenti, raccogliere fondi da destinare a opere di recupero post-terremoto, in particolare al Teatro. Questo perché gli eventi sismici che hanno colpito la nostra terra hanno reso evidente come le comunità si riconoscano nei propri simboli e nei monumenti storici delle proprie città. La difesa della nostra identità civica quindi, passa anche dalla promozione e valorizzazione dei simboli che la rappresentano”. La mostra, curata da Sonia Cavicchioli e Marcantonio Bazzocchi dell’Università di Bologna, in collaborazione con Luciano Rivi, e coordinata da Manuela Rossi, nasce dai più significativi nuclei collezionistici del territorio dedicati agli artisti
che operarono tra i fine ‘800 e inizio ‘900, sia di ambito modenese che italiano, sulla scia del movimento macchiaiolo. Il percorso affronterà l’ambito delle relazioni tra questa produzione artistica e la coeva letteratura che ha espresso in quei decenni personalità di rilievo in ambito locale (Antonio Delfini e Arturo Loria su tutti) senza disdegnare riferimenti ai più significativi scrittori italiani. Verranno esposte opere della produzione pittorica dei macchiaioli modenesi e nazionali; sculture e opere letterarie relative a tale periodo che, dalle piccole cose quotidiane alla storia, agli scorci urbani e ai paesaggi ricostruisce l’orizzonte di un’epoca culturale ricca e feconda. Uno sguardo e un approccio nuovi, che vanno ad approfondire e integrare quanto indagato finora.
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arnevale, tempo di giochi e scherzi ma anche di solidarietà. A tal proposito il Comitato Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, da 10 anni al servizio delle vittime del grande disastro nucleare avvenuto nell’aprile del 1986, ha organizzato domenica 10 febbraio, presso il Circolo Graziosi, una festa per i bambini e i loro genitori a scopo benefico. Con una piccola sottoscrizione volontaria pari a 5 euro, i partecipanti hanno contribuito alla realizzazione del Progetto Rugiada rivolto ai bambini residenti nelle regioni più contaminate della Bielorussia. Saranno 25 i piccoli ospitati dal Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera presso il centro specializzato Nadiejda. Inoltre, quest’anno, come ha spiegato Luciano Barbieri, presidente del Comitato, “la raccolta fondi servirà anche per finanziare progetti destinati ai ragazzi delle Scuole di Novi e Rovereto colpite dal sisma dello scorso maggio. Novi e Rovereto sono state due tra le zone più gravemente danneggiate dal terremoto, e abbiamo quindi deciso di devolvere metà degli introiti delle nostre iniziative più note, tra cui oltre a Carpicarnevale, anche Una primula per Chernob-
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Numerosi I BAMBINI CHE DOMENICA 10 FEBBRAIO HANNO PARTECIPATO ALLA FESTA DI CARNEVALE ORGANIZZATA DAL COMITATO CHERNOBYL DI CARPI, NOVI E SOLIERA PRESSO IL CIRCOLO GRAZIOSI
Un Carnevale di solidarietà Foto di Max Pecoraro
yl e la Maratona di Aerobica, per sostenere le scuole di Novi e, più in generale,
il tema dell’infanzia”. Nel corso del pomeriggio di domenica 10 febbraio,
tantissimi bambini di tutte le età si sono potuti divertire con musica, giochi,
Tempo Games! Far Cry 3 capolavoro o...
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entornati cari lettori! Sappiamo che in queste due settimane molti di voi non saranno riusciti a dormire, incapaci di resistere alla smania di sapere di cosa avrebbe trattato il prossimo numero della nostra nuovissima rubrica TempoGames! Così, senza incespicare oltre, diamo inizio alle danze! Quest’oggi, nell’ottica “spendere bene i propri soldi”, vi parleremo nel dettaglio dell’ultima fatica Ubisoft relativa a un brand storico, dal titolo altisonante che può contare milioni e milioni di fans in tutto il mondo: Far Cry 3. In nomination,
a buon titolo, come Game of the Year 2012, il gioco targato Ubisoft Montreal
ha riscosso un notevole successo, vendendo oltre 4 milioni di copie per console e PC; ricalcando le meccaniche dei suoi predecessori, Far Cry 3 innova, narra ed emoziona. L’etichetta di Sparatutto in 3 persona, risulta in questo caso più stretta che mai, poiché il gioco, in uscita nei negozi il 29 novembre, è molto più di quello. Ti piace sparare a destra e a manca, buttandoti a capofitto nelle sfide senza pensare troppo? Puoi farlo. Hai una mira pazzesca con il joypad o con il mouse e vuoi sfruttarla improvvisandoti cecchino e facendo saltare le teste dei
cattivoni esultando come un forsennato? Puoi farlo. Ti piacciono invece le
tematiche stealth e cerchi di far fuori i tuoi nemici acquattandoti dietro i cespugli e sgozzandoli con machete e quant’altro? Puoi farlo eccome! Gli approcci multipli al gameplay, il comparto sonoro sublime e una grafica mozzafiato, fanno di questo titolo uno dei capolavori assoluti di questa generazione di console, mixando il tutto con una trama ben scritta ed ad un doppiaggio in italiano di ottima fattura.
L’esperienza di gioco è totale, capace di rapire al primo impatto, di ammaliare con la sua rara magia e pura “follia”, vero filo conduttore dell’intera opera, sin dalle prime battute, quando una spensierata vacanza tra amici si trasforma in un vero e proprio inferno. Il giocatore, guiderà Jason Brody, personificazione del gio-
maghi, truccabimbi, dolci, pizza, un gradito omaggio e, infine, con lo spettacolo
All’arrembaggio di Capitan Bryan. Chiara Sorrentino
di Giuseppe Attanzio incubomaker@live.it vane americano medio, nella sua trasformazione interiore ed esteriore, capace di sconvolgere il normale incedere di una “normale” esistenza, tramutandola in qualcosa di molto differente. Jason muta nell’animo, nel modo di pensare, di parlare... la “follia” celata nell’arcipelago delle Rook Islands, lo avvolge, lo stringe, fino quasi a farlo soffocare. Riuscirà Jason a salvare i propri amici e i propri fratelli
dalle grinfie di quei pirati, contrabbandieri di schiavi e di coca? Ma sopratutto, riuscirà a sopravvivere egli stesso a quello scenario primordiale e selvaggio, districandosi tra indigeni, assassini e animali selvatici? Il colpo d’occhio che offre quell’isola tropicale è emozionante, dalla vegetazione, alla fauna, passando per colori e
suoni suggestivi e celando al suo interno innumerevoli segreti nascosti dall’uomo e dal lento incedere del tempo. Sarete in grado di esplorarla tut-
ta? Beh, come avrete capito, Far Cry 3 è un titolo consigliatissimo, sopratutto agli amanti del genere, vastissimo e capace
I voti Voto Totale: 8.8 Grafica: 8.5 Audio: 8.5 Giocabilità: 9 Longevità: 9
di impressionare in tutti i suoi settori, regalando un’esperienza dalla grafica mozzafiato, dal sonoro ben strutturato e sopratutto dalla giocabilità quasi infinita. Ovviamente non mancano i difetti, il più evidente dei quali, il finale poco curato e non molto incisivo, ma al cospetto dell’intera opera, sembrano quasi inezie. Provare per credere! Il vostro IncuboMaker
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Un concorso per le scuole e i gruppi giovanili in vista della beatificazione di Focherini
Sui passi di Odoardo
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’Ufficio per l’educazione e la Scuola della Diocesi di Carpi ha indetto il concorso Sui passi di Odoardo, rivolto agli istituti presenti in Diocesi e nei comuni di Rumo e Pejo, dalle classi 4° e 5° della primaria fino a tutta la scuola secondaria di secondo grado, nonché a gruppi parrocchiali e oratori presenti nel medesimo territorio (ragazzi dai 9 ai 19 anni). Cosa ti insegna Odoardo per l’oggi? è la domanda chiave dell’iniziativa che vuole stimolare i ragazzi a scoprire e apprezzare la figura di Odoardo Focherini, uomo di elevata spiritualità, che si è nutrito di una fede profonda e dell’amore verso il prossimo, in vista della sua beatificazione il 15 giugno 2013, e all’approfondimento dei valori civili, umani e cristiani sull’esempio di questo grande uomo di fede. Gli elaborati, individuali o di gruppo, potranno essere di tre categorie: testo scritto in forma libera; elaborati in forma grafico-pittorica, anche tridimensionali, realizzati con qualsiasi tecnica; fotografie, canzoni, video o altri prodotti multimediali. Ogni opera dovrà avere un titolo e dovrà prevenire entro il 30 aprile presso l’Ufficio Scuola della Diocesi di Carpi, insieme alla scheda di partecipazione. La valutazione delle opere, a cura di un’apposita commissione, avverrà nel mese di maggio; successivamente sarà comunicata la data del momento ufficiale di conclusione del concorso. Tutto il materiale necessario all’iscrizione e il regolamento del concorso sono reperibili sul sito www.odoardofocherini.it e sul sito diocesano nella pagina dell’Ufficio scuola.
Mercoledì 20 febbraio, alle 14.45, in Sala Congressi, proiezione del film Pollo alle prugne, di Vincent Paronnaud. A cura dell’Università Mario Gasparini Casari, in collaborazione con il Liceo Fanti di Carpi
Il vuoto di una perdita
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ehran, 1958. Nasser Ali è un virtuoso del violino, che la moglie ha fatto a pezzi, infrangendogli il cuore. Perduto il suo strumento, Nasser prova inutilmente a sostituirlo, spingendosi in botteghe di città lontane. Fallito ogni tentativo e incapace di essere altro che un musicista, Nasser si lascia morire nel suo letto davanti agli occhi smarriti dei suoi figli e di una consorte mai amata. Negli otto giorni che precedono la sua cercata dipartita, Nasser ripercorrerà come in una favola la sua vita e il dolce segreto che l’ha ispirata. Incantandola per sempre. “Le penne che non scrivono di valori islamici vanno spezzate”, sosteneva Khomeini, spingendo le voci indocili dell’Iran all’esilio o alla clandestinità. Non basta allora un pollo alle prugne a rimediare il danno e a riempire il vuoto di una perdita, quella di una donna, di un amore, di un Patria. Avvolgendo il live action con l’animazione fiabesca e il sogno felliniano, Marjane Satrapi continua la sua ricerca artistica ed esistenziale, traducendo per lo schermo la sua graphic novel (Pollo alle prugne), ribadendo l’inaccettabilità della lontananza e avvalorando il suo lavoro come riflesso della propria vita di esule. Perché ancora una volta i suoi protagonisti verranno banditi, allontanati dalla fonte della propria ispirazione e costretti a cercare un luogo dove sentirsi sicuri e vivere pienamente la propria ossessione. Se la protagonista di Persepolis sceglieva per sé e per la sua libertà un ‘giardino’ reale (Parigi), il violinista senza violino di Pollo alle prugne muore di consunzione dentro un Eden mentale che bandisce ogni regola a favore dell’immaginazione. Un’immaginazione che può tornare alla propria patria e alla propria memoria, abitata da chi abbiamo amato e mai dimenticato. Sotto la favola, lo humor e il neorealismo fantastico della Satrapi, batte (e ribatte) un’idea politica, che non dimentica di saldare i conti (anche) con l’America (colpevole del colpo di Stato del ‘53) in una sequenza mordacemente sprezzante sull’ottusità genitoriale e la cultura ‘ingrassante’ degli States. Nasser Ali, interpretato da Mathieu Amalric, singolare alchimista del fantastico, funziona allora come l’allegoria complessa e sofisticata di un movimento dell’anima contro le odiose persecuzioni di regime consumate nella società iraniana. Una resistenza che dopo la fuga di Persepolis, (ri)cerca la morte e il silenzio come ultima (ri)soluzione.
Domenica 17 febbraio, al Cinema Ariston di San Marino, alle 20,30, proiezione del film Acciaio
Periferie operaie
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nna e Francesca sono due quattordicenni piombinesi. Vivono in quartiere di case popolari i cui abitanti sono in gran parte operai delle acciaierie Lucchini. Anna ha un padre che ha lasciato il lavoro e ora cerca fortuna lontano dalla famiglia. Francesca invece ha un genitore troppo presente che forse abusa di lei. Le due ragazze vivono i primi turbamenti del crescere e, al contempo Anna (attraverso suo fratello Alessio e i suoi amici) sente forte la presenza
della fabbrica e delle condizioni di vita che essa sottintende. Finché un giorno in città torna Elena, un tempo compagna di Alessio e ora suo dirigente. Intanto Anna ha conosciuto Mattia che ha diversi anni più di lei. Francesca si chiude ancora di più nel suo dolore. Tratto dal romanzo omonimo di Silvia Avallone vincitore, tra gli altri, del Premio Campiello Opera Prima e tradotto in 18 lingue Acciaio è un film che ci ricorda la difficoltà del crescere inserendola in un conte-
Il denaro pubblico non dovrebbe pagare certi compensi...
di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, adesso c’è il Festival di Sanremo, che non guardo da anni perché mi annoia, preferisco ascoltare le canzoni alla radio. Sono una che ha pagato il canone Rai nonostante le difficoltà di quest’anno: mio marito artigiano fa i conti con insoluti quasi quotidianamente e io sono una maestra con uno stipendio di 1.100 euro al mese. Abbiamo un figlio adolescente. So che i discorsi come quello che sto per fare vengono liquidati in due minuti con “qualunquismo” e “populismo”, ma mai come in questo momento mi domando se sia giusto che i conduttori guadagnino cifre altissime dalla Tv di Stato ogni anno e prendano
altri soldi per un impegno in più. Ho letto 600mila euro per Fazio e 350mila per la Littizzetto per le 4 serate di Sanremo. Forse la mia è invidia sociale, non lo escludo. Ma non sarebbe tempo di cambiare un po’ anche questi compensi quando si parla di denaro pubblico? E persone come Fazio e Littizzetto, sempre così schierate, non dovrebbero essere più coerenti e considerare un po’ immorale anche la ricchezza che accumulano? Maria Grazia ara Maria Grazia, sono arrivati molti messaggi che esprimono le sue stesse perplessità. Il valore di mercato dei personaggi dello spettacolo,
C
in teoria, è legato alla loro capacità di attrarre il pubblico e, di conseguenza, inserzionisti pubblicitari che vanno a ripagare i loro compensi. Fabio Fazio è uno dei personaggi più pagati in Rai con un compenso di circa 2 milioni di euro l’anno. In realtà la Rai nel 2011 aveva già 320 milioni di debiti, quindi i conti non tornano ed è certo che qualcuno venga pagato assai più di quanto renda; la politica ha l’ultima parola e per cambiare realmente le cose occorrerebbe valutare una privatizzazione. Magari una sola rete davvero pubblica, senza pubblicità e imperniata su informazione e documentari, su scienza e natura, sarebbe più che sufficiente e più economica per le tasche degli italiani. Un sogno, ma il bello dei sogni è che non costano nulla. Almeno quelli.
La personale di Giovanni Sorcinelli, inserita nella rassegna umoristica L’Umorismo ai tuoi piedi, sarà esposta fino al 28 febbraio presso gli ambienti di O&A Centro Affari, in viale Ariosto, 14/B a Carpi
Umorismo d’altri tempi...
E
’ con un tratto d’altri tempi, quasi fiabesco, che Giovanni Sorcinelli, Giox, scherza sulla società e sulla cultura proponendoci le sue vignette satiriche pubblicate in importanti testate, come il Corriere dello Sport, Guerin Sportivo, Il Resto del Carlino e tante altre. Dal 1993 partecipa a mostre, esposizioni e concorsi umoristici accumulando più di 50 premi e riconoscimenti. Inoltre è direttore artistico di ben tre rassegne nazionali:
sto che, fino a poco tempo prima dell’uscita del film, sembrava essere quasi negato nel nostro Paese. Perché la cosiddetta ‘classe operaia’ sembrava essere uscita non solo dal cerchio degli interessi dei mezzi di comunicazione ma addirittura dalla realtà. Piombino è una città la cui economia ha da circa un secolo ruotato intorno a quell’acciaieria che un tempo si chiamava Ilva (il nome etrusco dell’isola d’Elba) e ora, passata di proprietà, è divenuta Lucchini: Tutto il film rinvia a quel fuoco che tempra il minerale destinato a divenire acciaio. Ma le vite delle persone sono molto
Fanofunny, festival internazionale dell’umorismo con un ricco carnet di appuntamenti che si svolge a Fano, Cartonsea, concorso nazionale satirico e Umoristi a Marostica, rassegna internazionale di grafica umoristica. La personale di Sorcinelli, inserita nella rassegna umoristica L’Umorismo ai tuoi piedi, ideata dal carpigiano Oscar Sacchi, sarà esposta fino al 28 febbraio negli ambienti di O&A Centro Affari, in viale Ariosto, 14/B a Carpi. più fragili. Si corrodono e si possono anche liquefare (vedi le due figure paterne) di fronte a quel calore. Ciò che riesce a resistere è l’amicizia tra Anna e Francesca che conserva una sua intima purezza che va al di là delle contingenze e che costituisce il cuore pulsante (sul piano narrativo) del film che su di loro concentra la propria attenzione. Per due non attrici è un peso non da poco che viene sostenuto con una naturalezza che ha in sé tutti i fremiti e le contraddizioni di un’adolescenza che gli adulti spesso non riescono a comprendere.
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18 L’aforisma della settimana...
“Lancia il tuo cuore davanti a te, e corri a raggiungerlo”. Proverbio Arabo appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 24 febbraio In palmo di mano mostra di Franco Vaccari Loggia di primo ordine di Palazzo dei Pio Fino a domenica 24 febbraio Specchio riflesso. Opere di Virginia Mori A cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 28 febbraio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giovanni Sorcinelli O&A Centro Affari Fino al 28 febbraio Memoria d’infinito. Opere di Tobia Ravà Mostra realizzata nell’ambito del progetto Non più nome ma numero In collaborazione con IBC, Musei Civici e Liceo M. Fanti Museo Monumento al Deportato politico e razziale Fino al 28 febbraio Il confine più lungo Affermazione e crisi dell’italianità adriatica Mostra storico documentaria che ricorda l’esodo istriano Sala Ex Poste di Palazzo dei Pio Fino al 20 marzo L’amore infedele - Mostra delle opere di Andrea Saltini A cura di FotostudioSilmar Con la collaborazione di Club Lions Carpi e Essent’ial Con il patrocinio della Città di Carpi Dark Room Silmar Fino al 1° aprile Matematica ad arte Il Rinascimento tra tecnica e scienza Appartamento nobile Fino al 28 aprile Alfabeto delle fiabe Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra i personaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolare Sala Cervi di Palazzo dei Pio
Eventi CARPI
15 febbraio - ore 22 zZz (NL Anti-) e Lush Rimbaud Prima e dopo il live Ksoundsystem Dj-set Kalinka Arci Club 16 febbraio - ore 21 La Musica Sacra nella Terra dei PioFestival di musica antica nelle chiese di Carpi
Al Circolo Loris Guerzoni di via Genova, sabato 16 febbraio torna a essere protagonista la comicità, con Carpe Ridens, giunta quest’anno alla quinta edizione. Ospite d’eccezione e presidente di giuria del quarto appuntamento sarà Urbano Moffa
Ridere, ridere, ridere ancora... S abato 16 febbraio quattro sfidanti di altissimo livello si affronteranno sul palco del Circolo Loris Guerzoni di Carpi in una serata davvero effervescente. Riprendono infatti gli appuntamenti del concorso di cabaret all’insegna della risata grassa, Carpe Ridens, ideato dalla Miglio Comico Produzioni e giunto quest’anno alla quinta edizione. La sfilata di comici si susseguirà per sei appuntamenti, da ottobre a maggio 2013. Ospite d’eccezione e presidente di giuria del terzo appuntamento sarà Urbano Moffa (in foto). Moffa, oltre a essere un cabarettista affermato, si è anche cimentato come attore di teatro. Ha partecipato a numerosi festival na-
zionali di cabaret e a trasmissioni televisive importanti come La sai l’ultima?, Scherzi a parte, Bulldozer, Caffè Teatro Cabaret e ha fatto parte del Laboratorio Zelig. Lo spettacolo che porta in scena è Perchè un fagiano vola e un foggiano no. In questo spettacolo, dal titolo alquanto enigmatico, l’attore Urbano Moffa dà vita a una serie di personaggi che compongono la sua strana famiglia: gli amici fidati Gigino, Pompeo e Crocifisso e i loro rimedi antistress; la cugina single e il suo diario; l’uomo che passeggia al mare d’inverno; la vicina di casa, Lucrezia, campionario vivente di interventi plastici; il bohemien nella sua mansarda parigina; lo zio Oronzo con la carta fida-
ty dell’Esselunga; infine l’agguerritissima nonna “signoramia!” che con il suo slang abruzzo-puglio-lucano, spara a zero sulla sanità e dintorni. Come di consueto lo spettacolo sarà anticipato alle 21 da un piatto freddo e inizierà intorno alle 21.45. Tutte le serate sono a prenotazione obbligatoria. Info: 059.683336.
Dopo gli eventi sismici del maggio scorso al Museo della Bilancia di Campogalliano, fino all’8 dicembre 2013, una mostra per fare chiarezza sulle terminologie lette sui quotidiani, per analizzare le leggende metropolitane e per misurare il terremoto
Terremoto: tra miti, dicerie e scienza U no dei paesi più sismici al mondo, il Giappone, ha trovato nel mito di Namazu la spiegazione ai terremoti che così di frequente scuotono la terra del Sol Levante. Namazu è un enorme pesce gatto che vive nel fango sotto l’arcipelago giapponese, il dio Kashima ha il compito di sorvegliarlo e di tenerlo fermo schiacciandogli la testa con un sasso magico. Quando il dio abbassa la guardia Namazu si agita, dà un colpo di coda e provoca un terremoto. Questi miti, registrati anche presso altre culture, mostrano come l’uomo abbia, fin dai tempi più remoti, cercato di dare spiegazione al terremoto, evento sconosciuto, imprevedibile e luttuoso. Oggi che sappiamo come è fatta la Terra, che ne conosciamo la genesi, che ne seguiamo i movimenti, siamo in grado di approcciarci scientificamente all’evento sismico, ma nonostante tutto voci per sentito dire, chiacchiere da bar e vere e proprie bufale organizzate sono dure a morire e l’opinione pubblica ne viene tuttora influenzata. La mostra La coda di Namazu. Il terremoto tra miti, dicerie e scienza - nata dalla collaborazione con Museo Universitario Gemma 1786, Ingv, Edurisk e Protezione Civile - affronta anche questo argomento, insieme alla spiegazione delle celle convettive come generatrici del terremoto, allo studio delle onde, alla ricerca del punto di rottura in un cor-
po, alla misurazione dell’intensità di un terremoto e alla localizzazione dell’epicentro partendo dai tracciati sismografici, alla liquefazione dei terreni, al boato del terremoto che è una vera e propria voce e, come tale, può essere analizzata. In linea con l’offerta didattica che caratterizza il Museo della Bilancia di Campogalliano, la visita alla mostra sarà contrassegnata da postazioni interattive dove provare esperimenti a dimostrazione e approfondimento di quanto spiegato nella pannellistica; il più delle volte si tratta di esperimenti home made, di fattura semplice ma di sicuro risultato che contribuiscono a vivacizzare il
percorso e a trasmettere conoscenza mediante il fare più che mediante l’assistere. Lungo la mostra saranno esposti anche alcuni strumenti di misura del terremoto, originali o in replica, dagli ottocenteschi sismoscopi a mercurio ai tromometri, ai sismografi a rullo tuttora in uso. Otto sezioni per affrontare l’argomento da tanti punti vista, non ultimo l’importanza della “previsione” dei terremoti e le conseguenti scelte costruttive che contribuiscono a dare maggiore sicurezza nel corso di un evento che ti toglie la terra da sotto i piedi. Un percorso adatto tanto al per un pubblico adulto quanto alle scuole di ogni ordine e grado.
appuntamenti
Il festival nasce con l’esplicito intento di promuovere in Carpi la conoscenza e l’ascolto della musica sacra antica, alla scoperta degli spazi del sacro sul territorio dell’antico principato dei Pio di Savoia Programma Florilegium - Polifonia dal medioevo al XXI secolo Coro Euridice di Bologna Direttori: Pier Paolo Scattolin e Maurizio Guernieri A cura della Schola Cantorium Regina Nivis Con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e della Diocesi di Carpi Con il patrocinio della Città di Carpi Aula Liturgica Madonna della Neve di Quartirolo 16 e 17 febbraio Restituzione-spettacolo Carpi… diario della vita quotidiana Due persone, una coppia, un uomo e una donna, vivono per una settimana a Carpi Camminano, osservano, ascoltano, respirano l’atmosfera di questo paese. Incontrano la gente, artigiani, operai commercianti… donne, uomini… nei centri commerciali, per la strada, nei bar… ogni giorno. La sera, quando rientrano a casa, scrivono il diario della loro vita quotidiana, l’esperienza dell’osservazione e del contatto con il paese e con i suoi abitanti. Scrivono per restituire l’innocenza di uno sguardo straniero. Alla fine della settimana il diario finisce. Qualche giorno per tagliare e montare il materiale scritto, preparare la restituzione-spettacolo: la lettura del diario che si farà attorno a un grande tavolo di 6 mt x 2 mt, per 30 spettatori, preparando e condividendo una pizza fatta in casa, lettura accompagnata dai gesti sacri della vita quotidiana in una cucina domestica Progetto artistico di Paola Berselli e Stefano Pasquini con il lavoro di Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Pasquini Auditorium Rustichelli 16 febbraio - ore 21,15 Carpe Ridens Ospite Urbano Moffa Centro Loris Guerzoni 16 febbraio - ore 21 Ensemble Allegro ma non troppo Silvia Felisetti, soubrette Angiolina Sensale, pianoforte Sala del Club del Corso
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’ Unica Fine Art Expo il nome e la dichiarazione d’intenti della XXVII edizione della manifestazione internazionale di alto antiquariato che torna ai padiglioni di ModenaFiere dal 16 al 24 febbraio. Nei quattro saloni che compongono l’esposizione - Modenantiquaria, Excelsior, Petra e, per la prima volta, Eytt - si alternano su un’area espositiva di 20mila metri quadri le proposte più prestigiose delle selezionatissime 200 gallerie che hanno reso la manifestazione la kermesse internazionale d’alto antiquariato sinonimo di eleganza e originalità. Da quasi 30 anni Unica Fine Art Expo è l’unica rassegna nel panorama europeo a dipingere un affresco completo e variegato dell’arte antica: questo grazie alla rassegna di pittura Excelsior, esclusivamente focalizzata sulla produzione dell’800, alle antichità per esterni di Petra, fino ai gioielli, le supellettili e i mobili più rari ed eleganti di Modenantiquaria. Quest’anno poi la manifestazione si arricchisce di un nuovo salone dedicato alle produzioni di alta gamma: Eytt, ovvero Excellence Yesterday Today Tomorrow. Unica Fine Art Expo è organizzata da studio Lobo srl di Correggio, in collaborazione con Ascom Confcommercio di Modena, il Sindacato Autonomo Mercanti d’Arte Antica Modenesi e realizzata con il contributo di Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Vivai Fratelli Tusi. La manifestazione è anche un’ottima occasione per chi cerca investimenti durevoli. I dati raccolti nel tempo dicono che la kermesse è la mostra d’alto antiquariato più visitata d’Italia, con un’altissima percentuale di pubblico propensa all’acquisto. Unica può contare su un bacino d’utenza molto vasto, interessato all’arte o agli investimenti alternativi; si tratta di un pubblico fidelizzato, composto per la maggior parte da professionisti e operatori economici, residenti non solo in Emilia, ma anche in tutto il territorio nazionale, con picchi da Veneto, Lombardia e Toscana. Modenantiquaria: l’alto antiquariato nell’arredo di interni Nucleo originario di Unica Fine Art Expo è Modenantiquaria, il Salone dell’alto antiquariato: l’esposizione è organizzata secondo una rigorosa planimetria, che si rivela al visitatore favorendo la scoperta delle meraviglie esposte dalle singole gallerie, con infiniti spunti per l’arredamento di interni raffinati ed esclusivi. Tra le tante opere esposte dalle gallerie presenti, il pubblico di appassionati potrà ammirare e acquistare mobili dal ‘500 allo stile Decò, dipinti, ceramiche e maioliche, oggetti d’arte, gioielli e orologi, tappeti, antiquariato orientale, precolombiano e africano. I colori, le luci e le simmetrie dell’allestimento contribuiscono poi con la ricercatezza e l’equilibrio della composizione a esaltare il pregio e l’unicità delle opere. Petra: XX Salone di Antiquariato per parchi e giardini Unica rassegna di questo genere
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Dal 16 al 24 febbraio si rinnova l’appuntamento con Unica Fine Art Expo, la manifestazione internazionale di alto antiquariato che inaugura la sua XXVII edizione a ModenaFiere
La regina delle mostre mercato d’alto antiquariato La kermesse modenese si è affermata come una delle mostre mercato più apprezzate d’Europa grazie alle rarità dei suoi tre saloni: Modenantiquaria, Excelsior e Petra. Quest’anno si aggiunge Eytt (Excellence Yesterday Today Tomorrow), il salone dedicato alle produzioni di alta gamma.
in Europa, da vent’anni Petra è diventata sinonimo di antiquariato per esterni. Nello splendido giardino indoor, il migliore antiquariato per parchi e giardini fa bella mostra di sè per un pubblico sempre più vasto. Con una proposta selezionata di antichi arredi per esterni e preziosi elementi architettonici di recupero, Petra evoca atmosfere en plein air e suggerisce un uso creativo nelle ristrutturazioni edili di materiali eterogenei: fontane, colonne, capitelli, antichi vasi in cotto, pavimentazioni per esterni e interni, inferriate e cancelli, porte e camini. Qui le aree verdi diventano oggetto di architettura ed esaltano il valore dell’immobile. Petra continua a crescere: aumenta la varietà delle proposte, il pregio dei materiali architettonici, la presenza di un pubblico affezionato e l’apprezzamento degli operatori del settore. Excelsior: XII Rassegna d’Arte Italiana dell’800 Excelsior, la rassegna di pittura esclusivamente focalizzata sulla produzione italiana dell’800, giunge quest’anno alla sua XII edizione. Excelsior è l’unica rassegna di questo genere in Italia: focalizza l’attenzione sulla
che prende il nome da un antico dio del vento argentino, ispirata nientemeno che dai disegni di Leonardo da Vinci; e poi Superlativa, una MV Agusta F4 1000 con inserti in madreperla e pelle pregiata, realizzata dall’azienda bresciana Aor nota in tutto il mondo per le personalizzazioni di prodotti di lusso: in questo caso parte del ricavato dall’eventuale vendita andrà alle popolazioni colpite dal terremoto. L’eccellenza italiana viaggia anche sulle note dei violini dell’atelier Giovanni Lazzaro, maestro liutaio di Padova che esporrà antichi e pregiati strumenti ad arco; domenica 17 febbraio alle 15 il suo stand ospiterà un concerto di un duo d’archi di fama mondiale: si esibiranno i maestri Glauco Bertagnin (violino) ed Enrico Zanovello (clavicembalo). Unica Fine Art Expo segue i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 20. Biglietto intero: 15 euro Biglietto ridotto: 12 euro. appuntamenti
16 febbraio - ore 22.30 La notte della compilation Il Salotto Buono Janne&Anais Dj set Mattatoio Culture Club pittura italiana del tardo ‘800, con piccole incursioni nell’arte del primo ‘900, tra avanguardie e persistenze, e si pone come prestigiosa vetrina per raffinate opere d’arte. Le gallerie presentano un vastissimo repertorio di pittura del XIX secolo, all’interno del quale sono presenti opere dei maggiori autori delle varie scuole regionali italiane: dai macchiaioli toscani ai pittori napoletani, dai veneti agli scapigliati lombardi, senza tralasciare gli autori emiliani e meridionali. E’ proprio il valore artistico delle opere esposte, l’eccellenza di ritratti, nature morte, marine, paesaggi rurali e scene di
vita domestica ad attirare un numero sempre crescente di esperti e collezionisti. Eytt: l’eccellenza di ieri, oggi e domani Novità dell’edizione 2013 è il salone Eytt, Excellence Yesterday Today Tomorrow, dedicato a produzioni di alta gamma: gioielli, orologi, abbigliamento sartoriale, moda in cachemire e filo d’oro, borse e calzature fatti a mano, ma anche arredi e oggetti pregiati, arte moderna e contemporanea, sino alle auto, moto e sistemi di sicurezza ad alta tecnologia. Una vetrina espositiva raffinata ed elegante per avvicinare al mondo dell’eccellenza un pubblico, anche giovane, che ama il bello, le innovazioni e l’esclusività che danno vita a prodotti intramontabili. Qualche esempio? Verrà presentata in anteprima mondiale VERVE.S, una supercar in alluminio, frutto di migliaia di ore di lavoro manuale, nata dalla passione di Moreno Filandi, carrozziere scultore di Fontanelice, costruita artigianalmente e interamente battuta a mano, per un peso complessivo di 1.400 chili e altissime prestazioni. Sempre a proposito di motori, poi, ci sarà Huayra, l’ultima auto nata in casa Pagani,
16 febbraio - ore 20,30 Dire, fare, giocare... L’importanza del gioco nella relazione con i figli Conduce: Dottoresa Luigina Ballarin, psicologa Sede Nadia 16 febbraio - ore 9.15 Manovre di disostruzione pediatriche Lezione interattiva a cura della Croce Rossa Italiana, comitato locale di Carpi Numero chiuso, prenotazione obbligatoria al 370.3052341 Casa del Volontariato 17 febbraio - ore 19.30 Camillas Mattatoio Culture Club 17 febbraio - ore 16.30 Teatro che passione! Il gatto con gli stivali Teatro d’attore La Piccionaia I Carrara Circolo Graziosi 17 febbraio - ore 15.30 Al rospèt ca da al sospèt Compagnia Teatrale Reggiana Artemisia Teater Commedia comica in due atti di Antonio Guidetti Cinema Tetro Ariston
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Calcio – Carpi a fondo: il Sudtirol sbanca il Cabassi senza opposizione (0-2)
classifica
Sepolti e basta
La crisi allarma più del previsto: smarrimento in campo, confusione in panchina. La rivoluzione è impossibile, il sistema non può esonerare se stesso. Ma domenica contro l’Albinoleffe servirà un grande risultato.
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esa incondizionata, senza opposizione. Di tutte le batoste possibili, questa è la più grave, non c’è dubbio. A Cremona i biancorossi erano stati seppelliti dal risultato beffardo, ma perlomeno erano tornati vivi. Stavolta invece sono stati sepolti. E basta. Il Sudtirol sbanca il Cabassi con un gol per tempo e uno scarto molto più ampio di quello che quantifica il punteggio. Il divario allarmante sta nel fatto che la migliore organizzazione del campionato abbia davvero vinto con poco. Non ha nemmeno avuto bisogno di dimostrare di esserlo. Le è bastato attendere i regali del Carpi. Che adesso affonda in guai grossi. CRISI - Questa crisi era prevista, ma non in questi termini. Il piano di lavoro è stato tarato in funzione di una primavera esplosiva, a scapito di un inverno pesante. Riempire il serbatoio nella parte centrale della corsa per avere più benzina degli altri negli ultimi giri. La telemetria però adesso è fuori controllo: nessuno si poteva immaginare così tanti danni: infermeria affollata, i due giocatori chiave (Ferretti e Letizia) out con
prognosi tuttora ignota; una vittoria in 9 gare, un punto nelle ultime 5; tre scontri diretti persi in modo sanguinoso; l’intera rimonta sul Lecce polverizzata nel giro di 56 giorni; sei posizioni bruciate. Fino all’uscita dalla zona-playoff, per la prima volta. Ma, se possibile, il peggio non è nei numeri. E’ nel linguaggio del corpo e delle scelte. La gara ha detto molto, in questo senso. Il Carpi ha cominciato senza Viola e Melara,
Regionali - Solierese stop Eccellenza. Dal doppio turno esce un campionato profondamente diverso: solo la Correggese resiste alle spalle del Piacenza. Tutte le altre contender arrancano e si staccano inesorabilmente: si spegne la rimonta di Lentigione e Crociati, il Rolo naufraga a -10. Gli uomini di Salmi inaugurano il mese di febbraio con due successi larghi e molto convincenti: battono il Fiorenzuola (2-0) con i gol di Davoli e Cacciari, poi surclassano la Sampolese a domicilio (4-0). Esplode la stellina Aimen Bouhali (prodotto Reggiana), splendido contropiedista classe ’95. Promozione. S’inceppa la rincorsa della Solierese, dopo 10 risultati utili. L’ultimo dei quali è stato il successo nell’infrasettimanale con la Visport (1-0), firmato Azzouzi. Quattro giorni dopo, a Monteveglio, matura la prima sconfitta dell’anno, in doppia inferiorità numerica: 2-4. Vana la doppietta di Pattacini. Domenica arriva il Calderara.
provinciali - Riecco la Virtus Seconda. Rinasce la Virtus capitalizzando il recupero con la Cabassi (2-0, Ferrari Malavolta) e poi liquidando la Cdr con identico punteggio. Torna a segnare il ritrovato Elardino. Ma il treno di vertice sembra ormai troppo lontano. La Rosselli infatti balza nuovamente al comando interrompendo la rimonta della Fossolese a tempo scaduto (2-3). Nel girone G, prosegue l’abnorme carestia di gol del San Marino (appena 8 segnati in 14 partite), battuto a Reggio e ora quartultimo, con un solo punto di margine sulla zona-retrocessione. Terza. Si conferma capolista il Limidi (a ex aequo con il Campogalliano), superando Hera grazie all’ennesimo gol-partita di Matteo Setti: 1-0. La Cortilese, invece, deve dividere la posta con il Finale (3-3) e non riesce a guadagnare equilibrio pur avendo trovato grandi attaccanti lungo il cammino (Chizzini, Gasparini e Sologni i più in forma, tutti a segno). Nel raggruppamento reggiano, l’ottimo Gilioli trascina lo United (2-1 al Soccer Correggio); mentre la Carpine crolla nettamente in casa contro il Novellara (0-3). E.G.
sacrificati per Kabine come quinto centrocampista a protezione di una difesa con due debuttanti (l’ultimo arrivato Denny Cardin, e Gagliolo, alla prima assoluta tra i Pro). Fondamentalmente è un paradosso pregno di logica: i due terzi del mercato fuori in partenza per averli nel finale, dopo aver stancheggiato l’avversario sul filo dell’equilibrio. Il problema è che una volta concessi due gol fuori programma in fotocopia, non c’è stato un piano B. Solo l’insistenza cocciuta su un 4-4-1-1 leggibile, piatto, spento. I cui unici fiammiferi sono sembrati Di Gaudio e Della Rocca. Abbastanza abbandonati alla ricerca di una scintilla che nessuno è stato in grado di accendere. Tra il raddoppio e il primo cambio è trascorso un quarto d’ora. Troppo. Confusione tecnica, vastissimi tratti di gara cosparsi di smarrimento. E per soprammercato, un’insana dose di nervosisimo a conti chiusi: fuori Bianco e Concas. Così, a Bergamo, il centrocampo andrà di nuovo inventato. AVANTI - E’ chiaro che persistano tutti i sintomi di una malattia preoccupante. La squadra non ha idee per uscirne e non risponde ai comandi. Più che dare le risposte attese, scende in campo facendosi domande. In una situazione come questa, il 90% delle società italiane di calcio cambierebbe allenatore, concludendo che il proprio non riceve più nulla dal gruppo e non ha più niente da dargli. Ma il Carpi non può farlo. Prima di tutto perché la rivoluzione costerebbe una cifra fuori dal budget, giustamente investito per intero sui rinforzi. Ma soprattutto perché avrebbe l’effetto opposto. Non significherebbe semplicemente cambiare rotta per rimettersi in pista. Ma sì esonerare la stagione, cestinare l’unico progetto possibile con più di mezzo ritorno da disputare. Giuntoli (nella foto) non può mandare via Tacchini, non sarebbe serio e non risolverebbe alcunché. E non può nemmeno licenziare Cioffi, altrimenti annullerebbe sé stesso. Oltre alla creatura, morirebbe il creatore. C’è un’area tecnica alla guida di tutto, una filosofia, una religione, un profondo pensiero comune. Non
sono in ballo le semplici idee di un singolo. Bensì il lavoro di 4 anni. Vale il principio di auto-consistenza. Un uomo può essere giudicato e sostituito dal sistema. Ma il sistema non può mai condannare se stesso. Se lo fa, la sola conseguenza ammessa è il vuoto. CORREZIONI - L’inversione va trovata dentro questo stesso perimetro, non ne possono esistere altri. La società non deve commettere l’errore di ricominciare a parlare di salvezza. Così facendo, deresponsabilizzerebbe i giocatori. Che invece hanno bisogno di essere stimolati. Vanno riportati al centro della missione, spinti a credere che sono i più bravi. Anche a costo di bluffare. Cioffi a sua volta deve mettere i migliori davanti agli altri, e portarli nelle condizioni per esserlo. Strutturi una difesa con 3 terzini d’area per proteggerla meglio, anche in vista del rientro di Lollini. Articoli un centrocampo più folto, che sigilli la trequarti e permetta a Perini di cominciare l’azione come sa. Con più scarichi vicini, meno pressione addosso e meno spazi da rincorrere. Sollevi Concas dall’obbligo di fare sia il mediano che il regista, lo schieri da grande mezzala di spinta quale effettivamente è. Dia a Bianco (quando non lui, Papini) l’input di
Lecce 40 Trapani 39 Sudtirol* 36 Virtus Entella 34 San Marino 34 Lumezzane 32 Carpi 31 Pavia 29 FeralpiSalò* 27 Cremonese (-1) 25 Cuneo 24 Como* (-1) 24 Albinoleffe (-6) 23 Portogruaro* (-1) 21 Reggiana 19 Treviso (-1) 11 Tritium* 9 * una gara in meno
prossimo turno Domenica 17/2/2013 22a giornata, ore 14.30. Albinoleffe-Carpi; Cremonese-Cuneo; Feralpisalò-Lumezzane; LecceComo; Pavia-Tritium; PortogruaroTreviso; Reggiana-Virtus Entella; Sudtirol-San Marino.
verticalizzare veloce, e meno compiti di quanti ne possano effettivamente sostenere. E davanti, in attesa di Ferretti, tolga qualsiasi guinzaglio tattico a Della Rocca e Viola. Vanno lasciati liberi di trovare la posizione a seconda dell’avversario e di cercarsi con l’uno-due per accorciare i tempi dell’attacco alla profondità. Hanno un linguaggio di calcio che si somiglia e si completa. E qualità straordinarie, sicuramente sufficienti a risolvere buona parte dei problemi. Tocca a loro. Enrico Gualtieri
prossimo avversario – Albinoleffe
L’impatto di Belotti
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omenica il Carpi è di scena a Bergamo, in uno stadio di Serie A (l’Atleti Azzurri d’Italia, casa abituale dell’Atalanta), contro l’avversario più enigmatico di questo campionato. L’Albinoleffe visto al Cabassi lo scorso ottobre parve oggettivamente molto modesto. Eppure, oltre a quella gara ne ha perse pochissime (4 in tutto), dimostrando quantomeno personalità (soprattutto in trasferta, 14 punti totali). E, in generale, grande attaccamento al risultato: pareggia molto (11, record), segna con media facilità. Soprattutto sa adattarsi, costringe a giocare male l’avversario. Oggi ha 29 punti sul campo: senza la penalizzazione mostre (10 punti in partenza, ridotti a 6 in Arbitrato) sarebbe in piena corsa playoff. Mister Alessio Pala merita di essere considerato tra i migliori emergenti dell’anno. Viene dalle giovanili, allena in modo abbastanza scolastico ma flessibile. Ha due dogmi (difesa a 4 e cura del possesso palla) e molte varianti. Cambia spesso le distanze e l’ordine dei centrocampisti. Soprattutto l’ex Anthony Taugourdeau (mancò all’andata per infortunio), utilizzato da metodista, da mezzala e anche da trequartista. Non c’è dubbio che la stella di massima grandezza sia Andrea Belotti: 8 reti, un impatto straordinario su ogni partita nonostante l’età. Certamente il miglior classe ’93 di tutta la Lega Pro. Attaccante modernissimo, dalle notevoli doti balistiche, solido, spigolosissimo, esplosivo, molto collaborativo. Il rinforzo di Gennaio è in realtà un cavallo di ritorno, portatore di esperienza: Roberto Previtali (tagliato dalla Cremonese), playmaker di lungo corso. E.G.
Pallanuoto cabassi - I risultati Pallanuoto Cabassi
I risultati
Pol. Riccione - Cabassi: 10 - 14 Finalmente 3 punti importanti per la Serie C della Cabassi che torna da Riccione con una buona vittoria. Partono subito forte i carpigiani e si portano avanti 4 a 0 grazie a un doppietta di Capitan Cortelloni e a una rete a testa per Sammarini e Dugoni a cui risponde una segnatura dei padroni di casa. Nel 2° parziale il Riccione alza la testa e il parziale si chiude sul 3 a 5. Nella seconda parte del match gli ospiti controllano bene la partita anche grazie a un super Dal Pezzo, a tratti faticano, complici alcuni errori banali, ma conquistano la prima vittoria che fa morale dopo le due sconfitte iniziali.
Under 17
Reggiana Nuoto - Cabassi: 12 - 7 Partita in trasferta presso l’impianto O. Ferrari di Reggio Emilia per gli Under 17 della Cabassi. Partita che si presenta subito difficile per le assenze di 2 titolari, Capitan Gilioli e il marcatore del centro Caiumi. Gli atleti di Reggio partono forti ma i carpigiani tengono il primo parziale senza troppo subire. Nel secondo parziale invece, la mancanza di nuoSerie C
to e alcuni errori banali consentono ai padroni di casa di portarsi a casa la partita chiudendo il parziale con un sonoro 5 a 1. Nel terzo e quarto tempo i carpigiani provano a recuperare, ma lo svantaggio è troppo. Peccato, perché nella partita della prima fase i carpigiani hanno battuto senza troppo problemi la squadra avversaria. Occorre ancora lavorare, soprattutto su mentalità e spirito di sacrificio.
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l palasport carpigiano riapre i battenti otto mesi dopo e il tempo sembra essersi fermato: proprio come a maggio nella semifinale con Ortona, spalti pieni e vittoria Cec. Il meglio che si potesse sognare da una domenica in cui Carpi ha ritrovato la sua squadra e la Cec ha ritrovato la vittoria battendo 3-1 la diretta rivale Motta, scavalcata così al secondo posto. E’ stata un’autentica dimostrazione di forza, quella dei biancoblu, che coach Molinari ha schierato al via con Bigarelli opposto ad Astolfi, Lirutti e De Marco sulle bande, Lancellotti e Zaghi al centro e Trentin libero. In panchina Rau, rallentato da un fastidio a un ginocchio e anche il nuovo arrivato Stefano Mari, schiacciatore modenese classe 1975 con un passato fatto di tanta Serie A e reduce da un’esperienza di B1 in Sicilia, alla Giarratana. Se sugli spalti sono i tifosi bianconeri del Club Juventus Carpi a dare il “la” alla torcida, sul campo sono Bigarelli e Astolfi a fare magie: il giovane opposto chiude da miglior giocatore in campo con 21 punti e il 43% in attacco, più 4 ace e un muro, il mago della regia “si accontenta” di scrivere a referto 6 punti figli di 6 ace, un muro e un attacco di prima intenzione. E se al PalaFerrari è stato grande spettacolo, è stato sì merito di una bellissima Cec ma anche di un Motta confermatasi grande squadre
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Pallavolo Maschile: Cec batte Motta 3 a 1
Grande ritorno al PalaFerrari
di 3 punti e non se li fa sfuggire: dopo l’8-7, è Bigarelli ad accelerare con 3 attacchi vincenti per il 16-12 di metà parziale. Poi è il turno di servizio di Astolfi a rendere il PalaFerrari una bolgia: 3 ace in fila portano Carpi 2115, a un passo dal 3-1. Che diventa realtà quando Ioppi spara fuori il servizio del 25-22. Pallavolo B1
Texcart continua a perdere
T e grande avversario. Ne sono usciti quattro set di straordinaria pallavolo, connotati da un grande equilibrio spezzatosi in favore di Carpi solo nei finali di ogni parziale. Il primo, quello a scarto maggiore, si è chiuso 25-21, con la Cec indietro alla prima sosta tecnica (6-8) e avanti alla seconda (16-15, vincente di Lancellotti) e catapultata alla conquista del parziale dai break point di Zaghi (muro del 18-16) e di Astolfi (ace del 20-17). E’ poi lo stesso Astolfi a
chiudere il set col muro sull’enorme Maniero per il 25-21. Secondo set non troppo diverso: Motta avanti a entrambe le soste (7-8 e 13-16) e Carpi (c’è Rau per Zaghi, caduto sul muro ospite e infortunatosi alla caviglia) che impatta a quota 18 grazie all’ace di Bigarelli e al muro di De Marco sull’opposto veneto Bellini. E’ però proprio il muro, questa volta ospite, a decide il set, quando sul 23 pari vengono fermati Bigarelli e De Marco: 23-25
e 1-1 nel computo dei set. Il copione non cambia, la gara resta bellissima: 8-7 Cec e 15-16 Motta e arrivo, manco a dirlo, in volata: la palla che spezza il parziale è il 23-21 conficcato nel parquet del PalaFerrari da “K” Lirutti. Lo speaker Paolo Maini chiama i tifosi al grido di “non si scappa se picchia Kappa” e il capitano allora ci mette anche il carico murando a uno l’opposto ospite Bellini per il 25-22 che riporta avanti la Cec. Che ora sente profumo
excart Città di Carpi battuta 3 a 0 da Florens Vigevano. Considerate anche le assenze di Bettini, Lanza e Garuti, non poteva certo essere questa la partita che poteva dare una svolta al campionato, ma la squadra si è comportata bene, almeno per i primi due parziali. Primo parziale in equilibrio fino a metà, poi nel finale le lombarde hanno avuto la meglio. Nel secondo, la grande occasione: Bonetti e compagne hanno avuto due palle set prima sul 24-23 poi sul 25-24, ma alcune indecisioni hanno fatto pendere dalla parte della squadra di casa il parziale, conclusosi sul 27-25. La squadra di Amari subisce il colpo e all’inizio del terzo set, tanti errori portano uno svantaggio di 7 punti, da qui in poi le vigevanesi controllano e chiudono 25-18. La prossima gara vedrà le carpigiane schierate contro le reggiane del Grissinbon.
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Carpi batte Sassari 26 a 24
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erraquilia Carpi vince, ma nel finale di gara deve resistere al ritorno del Sassari. Prestazione positiva dei ragazzi di coach Serafini, squalificato per questa partita, che hanno riscattato la sconfitta di Imola. La squadra ha risposto in modo convincente imponendo il proprio gioco e soffrendo solo nel finale. Biancorossi subito avanti (4-1 al 5’ e 6-2 al 12’), con Malavasi già protagonista ma Giannetta con già 2 esclusioni. Sassari riduce lo svantaggio (6-5 al 17’), Terraquilia Carpi prova un nuovo allungo (8-5 al 20’ con Polito sugli scudi), ma Masia prende in mano la sua squadra e al 27’ è pareggio (10-10 e 11-11 al 28’); ma gli ultimi 2 minuti del primo tempo vedono il predominio dei biancorossi, un incisivo Pieracci ben coadiuvato da Brzic portano Terraquilia Carpi al vantaggio di +4 (15-11). Sassari accusa il colpo e anche l’inizio di ripresa vede Terraquilia Carpi ancora determinata e il divario aumenta (19-11 al 5’) e rimane inalterato (24-16 al 16’). Ma Sassari non demorde e quando la gara sembrava arridere ai biancorossi, con un parziale di 0-5 gli isolani rientrano in partita (24-21 al 23’) sfruttando il contropiede (Pischedda 3 reti) fino al -2 (25-23 al 28’) Finale palpitante, i biancorossi mantengono i nervi saldi e Radojevic mette il sigillo sulla vittoria biancorossa. A fine gara comprensibile soddisfazione nel clan carpigiano, ma ora occorre preparare al meglio la trasferta di Ancona, sabato 23 febbraio, con la formazione marchigiana che, distaccata di un solo punto da Terraquilia Carpi, contende ai ragazzi di coach Serafini il secondo posto utile per i play-off.
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ello scorso numero vi avevamo parlato del progetto di Roberto Ferrari, educatore cinofilo e fondatore di Dog City, centro addestramento cani di Secchia di Soliera, ovvero quello di creare, insieme a un’associazione del nostro territorio, un percorso dedicato ai ragazzi diversamente abili sulla paragility dog e l’addestramento cani. Sulla questione è intervenuto l’as-
Bocce - Successo di Diego Paleari e Paolo Signorini al 19° Boccia d’oro di Brescia
S.G. La Patria 1879 Pesistica
Splendida doppietta L della Rinascita S
I risultati
i è disputata a Brescia, domenica 10 febbraio, la gara nazionale individuale del circuito FIB Boccia d’Oro, giunta alla diciannovesima edizione, alla quale hanno partecipato 192 atleti. La MP Filtri Rinascita di Budrione ha stravinto conquistando il primo e il secondo gradino del podio. Un grande Diego Paleari ha vinto (12-8) il derby in finale con il compagno di squadra Paolo Signorini. Terzo posto per Pierantonio Comizzoli (Delma Cremona) e quarto per Giuseppe D’Alterio (Alto Verbano Varese). Dopo il turno di riposo osservato sabato, il Campionato riprenderà il 16 febbraio con MP Filtri Rinascita - Cacciatori Salerno, ultima di andata.
Diego Paleari
Dog City: interviene l’assessore allo sport del comune di soliera Maurizio Andreoli
“Ferrari si regolarizzi e noi saremo al suo fianco” sessore allo Sport del Comune di Soliera, Maurizio Andreoli. “Ho incontrato Ferrari qualche tempo fa - ha commentato - perché le iniziative che organizza presso il centro di Soliera attraggono gente da tutta Italia. Credo che la sua struttura e il suo lavoro vadano valorizzati. Tanto più
a S.G. La Patria 1879 ha partecipato, il 2 febbraio scorso, alla qualificazione per il Campionato italiano Senior di Pesistica con quattro atleti che hanno ottenuto ottimi risultati come prestazioni personali e di classifica e migliorando dieci primati personali. I risultati Valerio Bertazzi, 56 chili, Under 17: Strappo 40 chili (primato personale) - Slancio 45 chili (primato personale) - Totale 85 chili (primato personale) - 2° classificato. Marco Franchini, 69 chili, Senior: Strappo 90 chili - Slancio 115 chili (primato personale) - Totale 205 chili (primato personale) - 3° classificato. Fabio Ventriglia, +105 chili, Junior: Strappo 90 chili - Slancio 130 chili (primato personale) - Totale 220 chili (primato personale) - 2° classificato. Lorenzo Rossetto, +105 chili, Junior - Strappo 100 chili (primato personale) - Slancio 115 chili (primato personale) - Slancio 215 chili (primato personale) - 3° classificato. La S.G. La Patria 1879 si è classificata 5^ su 17 società.
che, in una realtà come la nostra, dove sono il calcio e la pallavolo a farla da padrone, trovare sport “minori” che riscuotono così tanto interesse è un bene. Al momento però i contatti con Ferrari si fermano a questo: mi ha parlato della sua volontà di costruire un progetto rivolto ai
diversamente abili e anche ai ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni con il coinvolgimento delle scuole, ma come Assessorato allo Sport l’unico modo in cui posso supportarlo è se si costituisce come associazione di volontariato, iscrivendosi al Registro Comunale. Poi, a livello personale, non posso che dirmi sorpreso delle risposte che lo stesso Ferrari ha ottenuto dalle associazioni interpellate e, pro-
prio per questo, non appena la sua posizione verrà “regolarizzata” sarò ben felice di aiutarlo”. A questo punto, quindi, la palla passa di nuovo nelle mani di Dog City, ancora in attesa, comunque, che qualcuno si faccia avanti, tra le associazioni che si occupano di diversamente abili del Comune o della provincia per dar vita a un progetto condiviso che fatica a decollare. Chiara Tassi
S.G. La Patria 1879
L’Hip Hop conquista Bologna!
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omenica 10 febbraio l’Hip Hop della S.G. Patria 1879, capitanato da Mimma Cusmano, ha affrontato la 1° prova di Coppa Italia in Federazione collezionando vari successi. Categoria Piccoli 1° classificati _ Born to dance (Elena Airaldi, Lorenzo Arfeli, Chiara Bighinatti, Chiara Braiati; Beatrice Chiovetta, Francesco Evangelisti, Veronica Forzani, Manuela Franco, Clara Gilioli, Eleonora Giubertoni, Nicole Ligabue, Federica Pivetti, Martina Sgarbi, Martina Simoniello, Giorgia Vincenzi, Giulia Zanfi). Categoria Giovani 2° classificati _ Small Gang 3° classificati _ Hip Hop Band Categoria adulti 2°classicati _ Gruppo Mec Nois 3°classiciati _ Crazy Sisters Il prossimo appuntamento sarà il 22 febbraio a Firenze con l’Expression Danza.
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