Tempo n°6

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a soli € 0,50 in edicola venerdì 14 febbraio 2014 anno XV - n. 06

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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

il 28 febbraio, a partire dalle 19, al palasport di modena

RADIO BRUNO organizza

teniamo botta 2, concerto

a favore delle popolazioni alluvionate Viola e Violetta

Werther Cigarini

Violetta a carpi per festeggiare il compleanno di viola

Politico eretico

Edoardo Rolli

Edoardo rolli: un’avventura tra gli elefanti

SOFFRIrE DI INSONNIA: I CONSIGLI DELL’ESPERTO

la città, la scena politica locale, le occasioni mancate e la voglia di rilancio secondo l’ex sindaco Werther Cigarini, tra i fondatori di allenza per carpi.

tra le righe:

Vigili del Fuoco senza autoscala di Jessica Bianchi

a pagina 2

COSTUME

FACEBOOK:

Operazione nostalgia SOCIETA’

Sci club Nuovi orizzonti: la carica dei 101

servizio civile

L’impegno dei giovani

Stefano Meletti


2 venerdì 14 febbraio 2014

anno XV - n. 06

speciale primarie pd

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Tra le righe...

E

’ a dir poco inammissibile il taglio all’organico previsto al Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Carpi. In città i pompieri operativi passeranno da 40 a 28: ciò significa che ognuno dei quattro turni sarà coperto da soli 5 uomini. Uno stillicidio continuo che, oggi, però, rischia di mettere in serio pericolo la cittadinanza. Ridotto all’osso infatti, l’organico dei Vigili del Fuoco, non sarà più in grado di garantire il servizio di autoscala. “L’autoscala esce dalle 2 alle 3 volte al giorno a Carpi - spiega Silvano Patrocli, responsabile sindacale Cisl - è impensabile che in una città come la nostra, densamente urbanizzata e piena di condomini, si perda l’autoscala. Un declassamento, quello che subirà il distaccamento di via Parri, ingiustificabile che comporterà anche un gravissimo danno per la Bassa modenese la quale dovrà attendere l’arrivo dei mezzi di appoggio diret-

Il graffio

Carpi resterà senza autoscala: un suicidio!

tamente dalla centrale di Modena”. E se è proprio la proverbiale tempestività dei Vigili del Fuoco a salvare vite:

cosa succederà quando, da marzo, gli uomini in forze al distaccamento carpigiano saranno spostati verso altri

lidi? (ndr Vignola). In caso di incendi o malori, senza l’autoscala cosa accadrà? “In molti ricordano il grave incendio che si sviluppò in una palazzina di via don Mazzolari qualche anno fa. Se non avessimo avuto a disposizione uomini e autoscala, una decina di persone, probabilmente, non si sarebbe salvata. Non so cosa ci aspetta”, prosegue Patrocli che però annuncia battaglia. “Noi non ci stiamo”. Per una città di palazzi, restare senza autoscala è una vera e propria pazzia. Così come pensare che la strada che ci collega a Modena possa garantire interventi di soccorso rapidi ed efficaci. Un suicidio annunciato per Carpi. Naturalmente, prima che la politica intervenga per invertire l’infausta e folle rotta dovrà scapparci almeno un morto... L’esperienza insegna che i provvedimenti arrivano sempre dopo le lacrime, il cordoglio e i funerali.

Jessica Bianchi

Frase della settimana...

La Iena

Primarie -“L’ho detto prima io”.“No, sono stato io”... I candidati litigano per la primogenitura delle idee: peccato che a latitare, siano proprio quelle.

“Un uomo coraggioso, morto compiendo un atto di generosità e dedizione verso i propri concittadini”. Così il presidente della Provincia, Emilio Sabattini, ha ricordato Giuseppe Oberdan Salvioli, l’uomo scomparso a Bastiglia la prima notte dell’alluvione.

Foto della settimana

Immagine tratta dal progetto di Anpas della fotografa Mariagiulia Nozzi. L’arrivo di Leonardo di Caprio e Keanu Reeves nelle zone colpite dal terremoto e dall’alluvione è una provocazione ai media nazionali che non hanno raccontato l’emergenza nè l’impegno dei volontari.

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DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 12 febbraio 2014


Un’esperienza magnifica” con queste parole il carpigiano Edoardo Rolli descrive la sua avventura invernale. Edoardo ha infatti partecipato alla 58esima edizione del motoraduno degli elefanti, il più estremo per eccellenza. Si svolge nella cittadina di Solla, situata all’interno della foresta nera bavarese, il primo weekend di febbraio: clima rigido, neve e temperature vicino allo 0 la fanno da padrone, ma ai veri “elefanti” il coraggio non manca. L’Elefantentreffen si tiene sin dal primo Dopoguerra con i sidecar e i mezzi militari lasciati dalle truppe in fuga, dentro una conca naturale tra le colline bavaresi che, a seconda delle perturbazioni, si riempie di neve o, alla meglio, di acqua e fango. Il clima goliardico e la voglia di stare insieme caratterizzano queste giornate di passione per le due ruote,

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Il carpigiano 26enne Edoardo Rolli ha partecipato alla 58esima edizione dell’Elefantentreffen, il più estremo per eccellenza

Un’avventura tra gli elefanti

tanti prima e dopo di lui, ad affrontare alcuni rischi per portarsi a casa qualche ricordo indelebile. Scelte un po’ folli ma, allo stesso tempo, cariche di emozioni. “L’unico rammarico è quello di non aver dormito in tenda”,

vero spirito trainante della manifestazione. “Sono partito con la voglia di mettermi in viaggio per godermi ogni istante di questa nuova esperienza”. Edo, come lo chiamano gli amici, vanta un importante passato da calciatore nelle fila del

Carpi Fc 1909, attività che lo ha portato a fare numerose rinunce e un presente da responsabile commerciale Italia alla Texcart. “Se non lo faccio adesso non lo faccio mai più”: è questo lo spirito che anima il giovane 26enne deciso, come

prosegue il motociclista carpigiano. L’intero tragitto, 1.400 chilometri andata e ritorno, è stato coperto in sella a un’Honda Dominator 650 adeguatamente preparata: “ho aggiunto un parabrezza di recupero e una

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valigetta per il necessario”. La moto infatti, già personalizzata in precedenza, non si prestava per lunghi tragitti e, quindi, Edo ha realizzato una special di una special, particolarmente apprezzata e fotografata al raduno. Qualche piccolo inconveniente meccanico di poco conto ha impreziosito ulteriormente questi due giorni da incorniciare. Edoardo, insieme ad altri cultori di moto special, ha creato il Moto’s Hut, vero e proprio covo di appassionati dello special due ruote. “Ho finalmente assecondato il mio amore per i motori che, a causa del mio impegno durato fino all’anno scorso nel mondo del calcio, non ho mai potuto approfondire fino in fondo. Ora anche grazie al Moto’s Hut, io e i mie amici, creiamo moto special e sfoghiamo la nostra passione”. Dario Po


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Casa mia, quanto mi costi...

L

a crisi non molla. Il lavoro o non c’è o cala drasticamente. I soldi in tasca son sempre meno e il diritto alla casa diventa per molti una vera e propria chimera. Secondo il censimento Istat, a Carpi vi sarebbero 5.171 persone in affitto: cittadini che faticano, mese dopo mese, a onorare il canone di locazione tanto da far schizzare alle stelle il numero degli sfratti per morosità (2.774 gli sfratti in provincia nel 2012). Un fenomeno tanto dilagante quanto drammatico anche nella nostra città. Per conoscere da vicino alcune delle difficoltà degli inquilini ci siamo rivolti ad Antonietta Mencarelli segretaria provinciale del Sunia, Sindacato Nazionale Unitario Inquilini e Assegnatari. Come sono cambiate con la crisi le problematiche legate alla casa? “Uno degli effetti della gravissima crisi economica è sicuramente l’accentuazione, in forme drammatiche, di un disagio abitativo già fortemente presente nel nostro Paese e anche

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I drammatici numeri degli sfratti insieme all’enorme mole di alloggi invenduti sono il sintomo più evidente di politiche indirizzate esclusivamente alla proprietà dell’abitazione. Ne parliamo insieme ad Antonietta Mencarelli segretaria provinciale del Sunia

Si allarga il disagio abitativo

nella nostra provincia, (in modo particolare nelle zone colpite dal sisma), a causa di scelte politiche sbagliate e di una colpevole disattenzione al tema della soddisfazione del bisogno abitativo e della sostenibilità dell’abitare nelle politiche di welfare”. Quindi, crisi a parte, è l’assenza di una politica abitativa lungimirante il vero nervo scoperto. “La progressiva riduzione dell’offerta di alloggi pubblici, la liberalizzazione del mercato privato delle locazioni e l’azzeramento sostanziale del fondo di sostegno alla locazione hanno prodotto un grande disagio. L’assenza di una politica abitativa che punti all’abitare sostenibile non produce soltanto erosione del reddito della famiglie di lavoratori e pensionati che hanno nei costi della casa il principale capitolo di spesa, ma introduce una rigidità che impedisce mobilità territoriale e sociale ai danni, in particolare, dei giovani che, alla disoccupazione e alla precarietà, aggiungono anche l’impos-

sibilità di trovare soluzioni abitative sostenibili per costruirsi un progetto di vita autonomo”. Quanto è lunga la lista d’attesa per accedere al patrimonio di edilizia pubblica residenziale? “Al 31 dicembre 2013 sono 771 le famiglie residenti nei quattro comuni dell’Unione Terre d’Argine che hanno presentato domanda per accedere a una casa popolare e, mediamente, si riassegnano dai 30 ai 35 alloggi all’anno. Dopo il sisma del maggio 2012 si desume che la domanda sia quasi raddoppiata sul territorio di Novi, mentre resta stabile a Carpi, Soliera e Campogalliano”.

Dal vostro osservatorio quanti sono gli sfratti per morosità in Provincia? “Al 2012 sono stati registrati 2.774 sfratti per morosità in Provincia di Modena. Tali impressionanti numeri (i dati nazionali ci parlano di oltre 150mila sfratti negli ultimi tre anni e di altri 100mila nei prossimi due),

sono il sintomo più evidente, insieme all’enorme mole di alloggi invenduti, di politiche indirizzate esclusivamente alla proprietà dell’abitazione”. L’Unione ha costituito l’Agenzia casa dei comuni chiamata Affitto Casa Garantito. Funziona? “Alla fine del 2013 con questa formula, sono stati fatti 52 contratti di locazione a canone calmierato. Rispetto al costo medio dei canoni di locazione nei comuni dell’Unione, per alloggi da circa 80 metri quadri il canone mensile si aggira tra i 400 e i 450 euro”. Quali strategie occorre mettere in campo per tutelare inquilini e proprietari? “Sunia quotidianamente

chiede investimenti certi e continuativi per l’edilizia sociale in affitto in grado di assorbire progressivamente la domanda più debole. Riqualificazione edilizia, energetica e urbanistica del patrimonio di edilizia pubblica, una risorsa da valorizzare e governare, non da liquidare. E’ poi necessario potenziare e migliorare le Agenzie Casa dei Comuni: vero patto sociale tra il pubblico e i proprietari di alloggi da mettere in affitto a canoni calmierati in cambio di garanzie. Servono poi una riforma della legge sulle locazioni e finanziamenti adeguati per il Fondo di Sostegno alla locazione e quello per la morosità incolpevole”. Jessica Bianchi

I lettori ci scrivono

“Facciamo deposito bici dal 1932”

R

iguardo all’articolo uscito sul vostro ultimo numero in prima pagina relativo al deposito e riparazioni di biciclette di Corso Fanti, volevo dire che quello non è l’unico e non è nemmeno il primo in centro

a Carpi. Noi, Borsari Cicli di Piazzale Ramazzini 29, questo servizio lo facciamo utilizzando una regolare licenza dal lontano 1932. Potete verificare all’ufficio preposto del Comune di Carpi. Con ciò, mi fa piacere che ci

sia una sensibilità dei media riguardo la sicurezza sui furti e mi auguro che questo lavoro continui per il bene di tutti e che non si tratti solo di un’ennesima soletta pubblicitaria. Roberto Barbieri


T

erminata la costante crescita che Aimag registra dal 2009, per la multiutility il 2014 sarà l’anno della flessione ma il Piano Industriale triennale prevede di recuperare entro il 2016 quando la marginalità lorda, secondo le proiezioni, si riporterà a quota 43,8 milioni (in calo rispetto ai 47 milioni del 2013 ma in aumento rispetto ai 40 milioni del 2014). A pesare sul bilancio sono le disposizioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas in quanto hanno determinato una riduzione dei prezzi di vendita e distribuzione del gas per i clienti nel mercato tutelato e la norma che, nel settore ambiente, impone il trattamento meccanicobiologico dei rifiuti prima che vengano conferiti in discarica. Efficientamento interno e investimenti per oltre 68 milioni di euro: questa la strategia individuata dal presidente di Aimag, Mirco Arletti per compensare la minor redditività attraverso “progetti di sviluppo di nuove attività remunerative”. A scendere nei dettagli è il direttore generale Antonio Dondi precisando che, “22 milioni sono destinati al settore idrico per il potenziamento delle reti adduttrici e per la ricerca di una soluzione che garantisca pressione

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sarà l’anno della flessione (ma il Piano Industriale triennale prevede di recuperare entro il 2016), dello sviluppo di due nuovi progetti e dell’approvazione del prgr

2014, la sfida

all’acqua in alternativa alle torri piezometriche abbattute dopo il terremoto; 21 milioni sono destinati al settore ambiente per l’estensione della raccolta domiciliare su tutto il territorio con l’obiettivo di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata

pari al 76%; 5 milioni sono destinati al settore energia e 7 a quello del gas”. Il 2014 sarà un anno importante per il gruppo Aimag perché è prevista la progettazione di due iniziative: un impianto di smaltimento di rifiuti liquidi e il potenziamento della capacità di

Da sinistra in piedi: Raffaele Zambelli, Davide De Battisti, Riccardo Castorri, Paolo Ganassi, Alessandro Varesio, Francesco Boschetti. Seduti da sinistra: Adelmo Bonvicini, Mirco Arletti e Antonio Dondi

digestione anaerobica per la produzione non solo di energia elettrica da biogas ma anche di metano da immettere in rete dopo un processo di raffinazione. “Arriveremo a smaltire sul nostro territorio il 75% dei rifiuti da noi prodotti sottoponendoli a trattamento

a chilometro 0” afferma Dondi che sottolinea altri risultati di Aimag: “grazie anche alle società partecipate, il gruppo ha raggiunto livelli di eccellenza nella raccolta differenziata e nel trattamento dei rifiuti” in linea e, a volte, al di sopra degli obiettivi individua-

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ti dalla Regione Emilia Romagna nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) la cui approvazione è stata rimandata al periodo successivo alle elezioni. Nel PRGR è indicata, per esempio, la percentuale del 70% di raccolta differenziata mentre Aimag si propone di raggiungere il 76%; la Regione indica la percentuale del 25% di riduzione della produzione pro capite di rifiuti indifferenziati, mentre Paolo Ganassi dirigente del Settore Ambiente di Aimag conta di dimezzarla con l’introduzione della tariffazione puntuale. Il 2014 sarà, forse, dopo un lungo iter, anche l’anno dell’approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, materia di cui la Regione Emilia Romagna prenderà le redini in mano, sebbene sembri oggi ancora lontano l’obiettivo di una governance regionale e un ridimensionamento degli impianti in considerazione delle partite che altre multiutilities stanno giocando. In questo quadro, la partnership con Hera potrebbe rivelarsi un’opportunità da cui Aimag potrebbe trarre beneficio “a patto che sia fondata su un vero accordo industriale e non si riduca a uno scambio azionario” ha concluso Arletti. Sara Gelli

Aimag ha consegnato all’Ausl uno studio su un sistema che permetterebbe di arginare il problema dell’amianto nell’acqua

Amianto nell’acqua: soluzione in vista? S i intravede una prima soluzione alle preoccupazioni nate lo scorso luglio, in seguito al rilevamento di piccole quantità di fibre di amianto nell’acqua potabile di Carpi. Sebbene sia comprovato che l’amianto, inalato, sia altamente pericoloso e provochi il mesotelioma (un tumore della pleura) a chi respira le sue particelle microscopiche, non esistono studi approfonditi che quantifichino i rischi derivanti dall’ingestione di questa sostanza. Tuttavia, per il principio di precauzione, anche in as-

“Le ricerche compiute ci fanno ben sperare sull’aderenza della pellicola di carbonato di calcio anche al cemento amianto. Siamo molto fiduciosi in merito all’efficacia di questo intervento, anche se potremo saperlo con certezza solo alla prova dei fatti”.

senza di una piena certezza scientifica sulla pericolosità di una sostanza, non ci si può sottrarre dal prendere tutte le misure necessarie a impedire possibili rischi. Per questo Aimag ha individuato un espediente per limitare la dispersione di fibre d’amianto nell’acqua che scorre lungo le tubature dell’acquedotto di Carpi. Il progetto, affidato a un

consulente biologo di Bologna, prevede un intervento che consiste nel rilascio di piccole quantità di fosfato monosodico e zinco, due sostanze alimentari e sicure per la salute, nelle condotte. Secondo gli studi effettuati, queste sostanze, disciolte nell’acqua, favorirebbero il processo di formazione di una pellicola di carbonato di calcio che, aderendo alle

pareti interne delle tubature, impedirebbe il contatto fra l’acqua e le fibre d’amianto contenute nei tubi. Davide De Battisti, dirigente del servizio idrico integrato di Aimag, ci ha spiegato che, se il progetto andrà in porto, queste sostanze verranno immesse nelle due condotte principali che portano l’acqua a Carpi, in modo da andare poi a distribuirsi

in modo omogeneo lungo tutta la rete idrica, risolvendo in tempi brevissimi, e con facilità, il problema. Ma sarà davvero efficace? Questo metodo è già stato utilizzato in situazioni simili? “E’ un intervento sperimentale, in quanto questo sistema è stato già utilizzato con successo su tubature di altri materiali, come acciaio e ferro”, afferma De Battisti. “Tuttavia, le ricerche compiute ci fanno ben sperare sull’aderenza della pellicola di carbonato di calcio anche al cemento-amianto. Siamo molto fiduciosi in merito all’efficacia di questo intervento, anche se potremo saperlo con certezza solo alla prova dei fatti”. I risultati di questo studio si trovano, attualmente, all’Ufficio di Igiene Pubblica dell’Ausl, dove verrà valutata la sicurezza dell’intervento e la salvaguardia dei parametri di potabilità dell’acqua. De Battisti assicura che la risposta dell’Au-

De Battisti assicura che la risposta dell’Ausl dovrebbe arrivare entro poche settimane e, a quel punto, si potrà procedere in tempi brevi all’attuazione del progetto e alla verifica dei primi risultati.

sl dovrebbe arrivare entro poche settimane, e a quel punto si potrà procedere in tempi brevi all’attuazione del progetto e alla verifica dei primi risultati. Si tratterebbe di una soluzione temporanea, per quella definitiva ci vorranno tempi lunghi e risorse ingenti. Dal canto suo Aimag, con il proprio piano industriale 2014-2016, si è impegnata a incrementare di 1 milione di euro gli investimenti per la graduale sostituzione delle tubature in cemento amianto, che costituiscono ancora il 40% della rete idrica di Carpi (si tratta di circa 200 chilometri di condotte). Laura Benatti


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Carpi, la scena politica locale, le occasioni mancate e la voglia di rilancio secondo l’ex sindaco, Werther Cigarini

“Di ordinaria amministrazione si muore” E ’ decisamente inclemente il giudizio di Werther Cigarini sulla Carpi di oggi: “una città profondamente cambiata rispetto a quella da me amministrata, a partire dal 1977. In peggio però. Allora era tra le più ricche d’Europa ora langue in un declino che si protrae da anni. I settori che hanno dato da mangiare a generazioni di carpigiani o non esistono più o non avranno la forza di continuare a farlo ancora per molto”. Qual è il suo rammarico più grande? “Il fatto che la politica abbia nascosto i sintomi, a partire dalla metà degli Anni Novanta, di questo declino. Ci hanno raccontato che la nostra città si stava trasformando, che era bella... è davvero un peccato che la classe politica abbia fatto finta di nulla. Ed è proprio a causa di questa colpa, a mio parere gravissima, che ho preso una decisione tra le più eretiche per il mio background culturale e politico, ovvero allontanarmi a livello locale dal Partito democratico”. Il Pd è complice di tale immobilismo? “Il Pd è la somma di due anime che non ha portato a nulla di nuovo”. Drammatica anche la sovrapposizione tra partito e governance... “Il partito invece di rappresentare l’autonomia, il pungolo, ha sempre fatto il porta borracce al capo di turno. La spalla. Senza dialettica interna si muore”. Come giudica i due candidati sindaco del Pd? “Credo che queste siano le prime vere Primarie cui assistiamo a Carpi. Il risultato non è affatto scontato. Ci sono due candidati veri con alle spalle mondi e interessi

Non sono nè di Destra nè di Sinistra nè, tantomeno, di Centro”. Parola del pensionato Rinaldo Cometti, creatore insieme ad alcuni “leghisti delusi” della sezione carpigiana Pro Emilia Indipendenza. “Il nostro è un movimento indipendentista per l’autodeterminazione del popolo emiliano che sta muovendo i suoi primi passi. Siamo ancora pochi - ammette Cometti ma scenderemo in piazza per farci conoscere e accrescere il consenso tra la cittadinanza”. Fortemente collegata alla Pro Lombardia Indipendenza, la sezione cittadina è animata da uno scopo preciso: “rendere l’Emilia autono-

Werther Cigarini

“Il partito invece di rappresentare l’autonomia, il pungolo, ha sempre fatto il porta borracce al capo di turno. La spalla. Senza dialettica interna si muore”.

diversi. Alberto Bellelli incarna maggiormente l’apparato e, quindi, la continuità sebbene sia certamente più aperto del suo predecessore. Roberto Arletti è più fragile dal punto di vista politico-amministrativo ma per provenienza e cultura di riferimento rappresenta la discontinuità, è più svincolato dall’ortodossia dominate e dalla relativa rete di interessi. Vedremo”. Uno dei due sarà il prossimo sindaco? Quale preferirebbe?

“Per avere un sindaco all’altezza forse occorrerebbe una sintesi dei due... non mi convincono molto, ma questo è quel che passa il convento”. Amministrare una città oggi è una sfida complessa. Cosa occorre? “Serve una visione. Cosa facciamo di Carpi? Su cosa puntiamo per risalire la china? Su quali competenze vogliamo investire? Con quali strumenti possiamo rilanciare la nostra città? L’ordinaria amministrazione non è più sufficiente, occorrono progetti. Si devono unire le forze presenti per far nascere idee di sviluppo da portare nelle sedi opportune a caccia di finanziamenti. Se non lo si farà, la nostra città diventerà un luogo abitato da vecchi e immigrati, dove si consumerà il poco grasso rimasto e da cui i giovani fuggiranno via. Per uscire

da questa impasse servono amministratori più bravi, più coraggiosi e più curiosi di quelli dei miei tempi. Lo ripeto: di ordinaria amministrazione si muore”. Il monopolio del Centrosinistra si sta sfilacciando sempre più. Il problema però è che a Carpi non esiste un’alternativa credibile. Concorda? “Certamente. Non c’è una vera alternativa. L’immobilismo politico è generalizzato”. Nel 2009 è stato tra i fondatori di Alleanza per

“Per avere un sindaco all’altezza forse occorrerebbe una sintesi dei due... non mi convincono molto, ma questo è quel che passa il convento”.

Carpi. ApC spalleggerà il candidato di Centrosinistra per queste Amministrative? “Con un candidato credibile, conosciuto e di qualità, l’ipotesi di un eventuale ballottaggio non è più così remota, potremmo essere la seconda forza in campo e giocarcela al ballottagio. Se non lo troviamo, non escludiamo la possibilità di sostenere il nome che uscirà dalle Primarie se sottoscriverà un accordo con noi pubblico e trasparente - per un governo all’insegna del cambiamento dei metodi e delle politiche locali”. La cultura, a parte rare eccezioni, non abita la nostra città. Eppure potrebbe essere un traino fondamentale per far fronte alla crisi manifatturiera. “Prima di essere cacciato dalla Fondazione Crc, avevo lanciato l’idea di costruire un distretto culturale, dove arte, moda, enogastronomia e territorio convergessero. Distretto che doveva essere promosso da un ente dedicato, la poi naufragata Fondazione Alberto Pio. Tale ente avrebbe dovuto gestire il Palazzo dei Pio e organizzare eventi culturali. Tutti sembravano d’accordo, vennero persino stanziati 50mila euro per abbozzare un progetto di distretto culturale, poi non se ne fece niente. Già nel 2000 era stata pensato uno strumento su cui far leva, per puntare sulla cultura. Io penso che si possa ancora recuperare il tempo perduto”. La crisi economica morde duro e numerosi settori trainanti dell’economia locale hanno subito un forte ridimensionamento. Dall’edilizia al tessile, alla meccanica. Che fare per evitare la desertificazione

Rinaldo Cometti, insieme ad alcuni leghisti delusi ha creato la sezione carpigiana Pro Emilia Indipendenza: “un movimento indipendentista per l’autodeterminazione del popolo emiliano”.

Ripartiamo da qui Rinaldo Cometti

ma, autogestita e quindi staccata dal corrotto stato centrale. Cosa torna al nostro territorio delle tasse che versiamo a Roma? Soltanto briciole. I comuni poi, col patto di stabilità hanno le mani legate, per non parlare degli incerti trasferimenti statali e, a rimetterci, ancora una volta, sono i cittadini. E’ ora di dire basta”. Il neonato gruppo ha le idee chiare ma l’indipendenza alla quale anela non ha forse lo stesso sapore utopico del

“Poche parole e molti fatti. E’questo il nostro obiettivo. Sarà una lotta difficile, molti ci reputeranno degli alieni a parlare di indipendenza al giorno d’oggi, ma il federalismo è l’unica strada percorribile per affrancarci da uno Stato incapace di tutelare gli interessi dei cittadini”.

“Con un candidato credibile, conosciuto e di qualità, l’ipotesi di un eventuale ballottaggio non è più così remota, potremmo essere la seconda forza in campo e giocarcela. Se non lo troviamo, non escludiamo la possibilità di sostenere il nome che uscirà dalle Primarie se sottoscriverà con noi un accordo”.

del tessuto produttivo? “L’Europa ha previsto investimenti per circa 11 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per il progetto comunitario che incentiva le Smart city, ovvero comunità intelligenti in grado di fornire soluzioni integrate e sostenibili in grado di offrire energia pulita e a prezzi accessibili per tutti. Oggi più che mai occorre essere presenti là dove vi sono i finanziamenti. E occorre presentarsi in quelle sedi, dove la competizione è spietata, con idee vincenti, autorevolezza politica e della crosta. Altrimenti si è tagliati fuori. La nostra città ha bisogno di un piano strutturale e di mettere in campo degli incentivi affinché si possano creare nuove occasioni di lavoro per imprese e impiantisti”. Cigarini secondo lei, sei di Carpi se... “Hai fatto almeno una volta il bagno nella canalina... (ride) è il primo flash che mi ha attraversato la mente”. Cosa fa oggi Werther Cigarini? “Cerco di viaggiare molto: stare il più a lungo possibile lontano da Carpi, mi fa soffrire meno”. Jessica Bianchi concetto leghista di Padania libera? “Non è la stessa cosa. Noi siamo interessati alla nostra città, alla nostra regione, l’Emilia. Vogliamo fare qualcosa per il nostro territorio. La Padania racchiude, idealmente, un’area vastissima che da Novara scende fino all’Appennino, dove convivono realtà eterogenee. Non ha un’identità unitaria. I comuni sono la chiave per cambiare qualcosa. Ogni comune rappresenta gli interessi dei suoi cittadini. E’ il primo referente per le persone ed è lì che occorre tornare per il bene di tutti. Per salvaguardare la cosa pubblica dobbiamo dare un taglio Continua a pagina 7


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alle sovrastrutture create solo per offrire posti di lavoro agli amici degli amici. Ogni regione deve poter operare in modo autonomo e, qualora facesse delle scelte sbagliate, pagarne lo scotto”. Presto li vedremo sotto i portici di Piazza Martiri per raccogliere firme: “poche parole e molti fatti. E’ questo il nostro obiettivo. Sarà una lotta difficile, molti ci reputeranno degli alieni a parlare di indipendenza al giorno d’oggi, ma il federalismo è l’unica strada percorribile per affrancarci da uno Stato inefficiente e incapace di tutelare gli interessi dei cittadini”, continua Cometti. Unire le forze è il leit motiv della sezione: “crediamo in una democrazia partecipata e diretta, chiunque converga

“I comuni sono la chiave per cambiare qualcosa. Ogni comune rappresenta gli interessi dei suoi cittadini. E’il primo referente per le persone ed è lì che occorre tornare per il bene di tutti”. con noi è il benvenuto. Abbiamo bisogno di una classe politica dirigente che vada oltre il proprio naso e abbia una prospettiva. Noi ci proponiamo come movimento esterno di opposizione. Vogliamo fungere da pungolo, in modo educato e rispettoso, per la futura amministrazione locale”. Ma in un contesto storico dove i vari paesi membri si eclissano nell’interesse di quell’ancor fuligginoso progetto chiamato Comunità europea, che posto potrebbero mai avere Carpi e l’Emilia? “L’Europa dev’esserci - chiosa convinto Cometti - ma deve diventare l’Europa dei popoli. Una conferazione di identità, ciascuna con la propria autorevolezza e dignità”. E anche se l’operosa Emilia non disconoscerà mai la sorella Romagna nè, tantomeno, diventerà uno stato a sé stante, una cosa è certa: ripartire dai bisogni del proprio territorio, guardando alle idee e ai progetti virtuosi che popolano il mondo, è l’unico modo per ridare smalto a una città sempre più impoverita. “Occorre rispolverare i valori genuini di un tempo, affinché muti la cultura consumista imperante, si lavori meglio e meno per avere così più tempo per sè e per le proprie famiglie. Sembro comunista vero?”. Jessica Bianchi

anno XV - n. 06 7

Primarie PD - Bellelli e Arletti hanno indetto conferenza stampa nello stesso giorno per parlare di impiantistica sportiva. Uno punta sul palazzetto dello sport, l’altro lancia l’idea del Campus sportivo. Proclami da campagna elettorale?

Lo sport infiamma le Primarie I A

vveniristico è stato l’aggettivo più utilizzato per definire il Campus dello Sport presentato presso il Circolo del Tennis dal candidato alle Primarie del Pd di Carpi, Roberto Arletti insieme all’architetto Marcello Setti e all’ingegner Maurizio Centofanti. Il progetto prevede un grande Parco Urbano nel cuore della città, collegato attraverso un sovrappasso pedonale e ciclabile che supera l’attuale incrocio tra viale Peruzzi e la tangenziale, giudicato particolarmente critico a causa del traffico. Un secondo collegamento è previsto dal Borgogioso su via Nuova Ponente. Il disegno presentato da Arletti prevede un nuovo stadio (tre milioni e mezzo di costi in project financing) e i relativi parcheggi nella zona dove oggi ci sono il campo nomadi e la pista d’atletica. Intorno, spazio al verde, in cui sono immersi il percorso aerobico, i campi di beach tennis, l’area giochi e un lago artificiale in connessione con tutte le strutture sportive già presenti (piscina, palazzetto, bocciofila, nuova palestra comunale). Il totale dei costi per la realizzazione del Parco Urbano attrezzato è di 2 milioni e

mezzo di euro. “Un progetto di ampio respiro si legge nella relazione – e che restituisce alla città un’area mai pienamente valorizzata. Attraverso il Campus dello Sport, vogliamo esaltare il ruolo centrale delle attività sportive della nostra città e adoperarci per realizzare lo scenario ideale all’interno del quale sono già previste importanti opere come la nuova piscina o il palasport, invitando a una seria riflessione sull’opportunità di avviare una discussione

Si è riunita a Carpi l’associazione Stella Tricolore

Nel nome della memoria

rispetto alla costruzione di un nuovo Stadio che sostenga il Carpi nel suo nuovo corso. La nostra proposta, come le altre, è aperta al contributo di tutti”. Le campagne elettorali ci hanno abituato a promesse irrealizzabili ma sarebbe un peccato non cogliere alcuni spunti affascinanti che questi progetti futuribili ci consegnano.

S

i è tenuta a Carpi l’assemblea generale dei soci dell’associazione storico-culturale Stella Tricolore. L’associazione, si occupa di promuovere la memoria storica della Resistenza e della Seconda Guerra Mondiale organizzando e partecipando a iniziative culturali quali rievocazioni storiche, ricostruzioni, mostre, convegni, documentari, interviste, pubblicazioni, ricerche, attività didattiche... L’associazione, attiva

l candidato Alberto Bellelli ha avanzato, a conclusione del suo “viaggio tematico” dedicato a Sport e Benessere, alcune proposte. Lo sport, secondo Bellelli, costituisce un’incredibile occasione economica per molte delle imprese che operano in città. “Penso alle tante squadre, dal calcio alla pallavolo, alla pallamano, che partecipano ai campionati italiani più importanti e che, oltre a dare importanza alla città, svolgono una fondamentale attività di avviamento allo sport per tanti giovani. Il Comune dev’essere una regia in grado di permettere a queste società di continuare nella loro attività con maggiori facilitazioni e possibilità ma anche di coinvolgerle nella realizzazione e nella gestione degli impianti sportivi. Non bisogna inoltre dimenticare il volano economico, in termini di sponsorizzazioni, marketing e turismo sportivo che si genera grazie alla presenza di Carpi nei principali campionati. Soprattutto il turismo sportivo va intercettato e indirizzato creando percorsi culturali ed eno-gastronomici che diano l’opportunità, ai tifosi, di vivere e conoscere la nostra città”. Sul fronte delle strutture invece, il candidato sindaco ha

posto l’accento sull’importanza dell’intervento di ripristino dello stadio, una scelta strategica fatta “al fine di consentire al Carpi FC di disputare la Serie B tra le mura amiche del Cabassi. Un passaggio importante che dev’essere valorizzato al meglio in termini di marketing territoriale per promuovere la città, con le sue eccellenze culturali, artistiche ed economiche, al di fuori dei propri confini”. E se sul fronte della nuova piscina, il candidato si dichiara soddisfatto per la partenza dei lavori, avverte anche circa il dovere di prestare “la massima attenzione alla gestione del nuovo impianto natatorio”. Bellelli rilancia anche il tema del palazzetto dello sport: “un progetto - su cui la Giunta che si insedierà dovrà lavorare nei prossimi cinque anni - finanziato attraverso un project financing pubblico e privato da ubicare nell’area della vecchia piscina coperta”.

a livello nazionale, conta diverse decine di soci nelle regioni del Centro Nord del nostro Paese e, in particolare, in Emilia, da qui la scelta della Corte dei Pio per riunire i propri soci. L’assemblea dei soci è stata l’occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte dal sodalizio culturale durante l’anno scorso e delineare gli impegni per il 2014 che vedranno Stella Tricolore partecipare a eventi a Milano presso il memoriale della Shoah, a Reggio Emilia

in occasione del prossimo 25 aprile e a Roma nella Colonna della Libertà. L’assemblea, che ha visto la presenza dei rappresentanti dei soci della Toscana, della Liguria, della Lombardia e naturalmente delle province emiliane, ha confermato gli organismi associativi quali il consiglio direttivo e il presidente in carica, Francesco Marchetti. Due i modenesi confermati nel direttivo, Cesare Galantini di Carpi e Riccardo Masetti di Modena.

Presentato il volume Scuola: missione incompiuta. L’Istruzione in Italia, dal sussidiario a Internet

La scuola non è un’azienda

Questo libro rappresenta una dichiarazione d’amore nei confronti dell’autonomia della scuola, intesa come resistenza di fronte a coloro che vorrebbero divenisse ancella di qualcos’altro, si tratti di volta in volta dell’impresa o della tecnologia”. Parola di Claudio Bergianti, preside dell’Istituto Meucci di Carpi, dove si è tenuta, giovedì scorso, la presentazione del libro Scuola: missione incompiuta. L’Istruzione in Italia, dal sussidiario a Internet, un volume collettivo – che vede anche contributi di ex docenti dell’Istituto - a cura del vice ministro dell’Istruzione del Governo Prodi nel 2006 Mariangela Bastico e Giuliana Lusuardi. Il testo, una riflessione sulla scuola tra passato, presente e prospettive future, parte dalla dolente ma rigorosa presa di coscienza di come molte delle speranze, dei progetti e delle promesse della stagione riformatrice degli Anni ’60 siano state disattese. “Mi sono ritrovata in questo libro – ha commentato l’assessore all’Istruzione del Comune di Carpi, Maria Cleofe Filippi – perché cardine dell’essere insegnanti, per le persone della mia generazione, era quello di

offrire, attraverso la scuola, l’accesso alla cultura intesa come strumento di partecipazione sociale. Strumento per diventare cittadini. Credo vada letto non tanto come l’elegia di un tempo perduto, quanto come di un passaggio di testimone alle nuove generazioni di insegnanti. Un lascito affidato a chi inizia oggi la propria missione educativa”. Come ha sottolineato Lorenzo Capitani, docente di Filosofia che ha scritto il saggio introduttivo, ovunque in Occidente la scuola ha perso la sua mission di emancipazione, riproducendo costantemente le diseguaglianze sociali di partenza. Una scuola in crisi sia dal punto di vista della sua forza di emancipazione sociale che della sua carica culturale. “Ulti-

mamente si parla molto di meritocrazia senza accorgersi che, se questa diventasse un’ideologia, non potrebbe che fare del male. Anche l’idea di uniformare la scuola a dei criteri oggettivi è problematica. Chi li definirebbe? Oggi sicuramente il pensiero liberista e aziendalista. Ma la scuola non è un’azienda, non ha

clienti e non deve vendere prodotti. Quello dell’insegnante è un processo di soggettivazione: significa insegnare a qualcuno come diventare un soggetto”. La Bastico ha invece sottolineato come a scrivere il libro siano state persone che hanno conosciuto la scuola molto da vicino, ricordando che il titolo parla di una missione incompiuta, ma non impossibile. “Il tempo pieno, gli insegnanti di sostegno e la scuola d’Infanzia sono nati in questo territorio nel corso delle grandi riforme degli Anni ’60. Anche la scuola media unica ha contribuito a farci entrare nella scuola di massa, rispetto a un’istituzione il cui compito consisteva nel selezionare quelle persone che avrebbero dovuto far parte della classe dirigente. A un certo punto, però, ci fu

un blocco nell’azione di cambiamento che io ravviso nella mancata riforma della scuola superiore”. Ma se la missione emancipatrice ed educativa della scuola non si è conclusa lo si deve anche, in gran parte, alle deficienze della politica: “da tanto tempo la scuola non è più al centro dell’attenzione della politica. Basti ricordare quando, durante il periodo di Maria Stella Gelmini come ministro dell’Istruzione, a fronte di un aumento complessivo della spesa pubblica, gli investimenti nella scuola sono diminuiti di 8 miliardi. Il problema è che la scuola produce beni immateriali e nella politica delle apparenze e del tutto e subito, investire sul lungo periodo e su cose che non si vedono non paga”. Finiti gli interventi dal palco e iniziato il dibattito, un’insegnante è intervenuta pronunciando parole molto sentite: “la scuola è l’unica agenzia rimasta a difendere in maniera eroica i valori che si contrappongono all’idea dell’individualismo e della merce. Ma io ci credo ancora, perché vedo i colleghi giovani, bravi e motivati. La verità è che quando sei in classe insieme ai ragazzi, tutti i problemi e le difficoltà li dimentichi. E’ questo che bisogna fare: tornare a dar vita all’entusiasmo”. Marcello Marchesini


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sisma e ricostruzione

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isuoneranno le camI fedeli domenica 16 febbraio rientreranno nella Chiesa di San Pietro in Vincoli pane a festa a Limidi domenica 16 febbraio e c’è grande attesa tra gli abitanti perché quei rintocchi hanno scandito da sempre le loro giornate fino al mese di maggio di due anni fa. Da allora le campane sono silenziose: le vibrazioni avrebbero potuto aggravare i danni che il terremoto ha inferto alla Chiesa di San Pietro in Vincoli. I fedeli sinora hanno partecipato alle celebrazioni nel salone parrocchiale ma, domenica 16 febbraio, rientreranno nel tempio che custodisce affreschi del Quattrocento. “Abbiamo lavorato giorno e notte per riaprire in coincidenza con la Festa della Cattedra di San Pietro a cui sono dedicati gli eventi dell’intera settimana. Si tratta di un risultato importante - sottolinea il parroco don Antonio Dotti con lo sguardo rivolto alla statua della fede che è rimasta salda in cima la scuola d’infanPrima e dopo alla somzia parrocchiale mità del e della scuole timpano elementare di - un altro Limidi. E’ previpiccolo sto un momento miracoconviviale lunedì lo”. Il più 17 febbraio, alle grande 20, quando verrà per don allestita la cena a Antobase di prodotti nio resta suini, il cui ricaquello vato sarà destinato dei giorPrima e dopo ni successivi al terremoto quando “a Limidi ci si è stretti subito gli uni agli altri, riscoprendo un grande spirito di fratellanza e solidarietà”. Una lapide all’interno della chiesa ricorderà quei momenti. La solenne riapertura della Pieve sarà l’occasione per rievocare un momento storico ancora vivo nel ricordo vescovo Vigilio Federico di domenica 16 febbraio du- dal vescovo Francesco Cavidegli abitanti della frazione: Dalla Zuanna e del parroco rante la quale ci sarà il lancio na alla presenza del sindaco di palloncini al suono delle Giuseppe Schena e delle auera il 1944 quando sul fianco don Walter Silvestri. alle popolazioni alluvionate; del santuario furono schierati “A don Silvestri sarà intitolato campane. Ci si sposterà suc- torità civili e militari”. dai tedeschi i civili destinati il piazzale del polo scolasti- cessivamente verso la chiesa Seguirà una settimana di fe- una lezione d’arte è in proalla fucilazioni e poi salvati co di Limidi nel corso della parrocchiale per la riapertura. sta che coinvolgerà i bambini gramma mercoledì 19, alle 21, grazie alla mediazione del solenne cerimonia alle 9,30 La Santa Messa sarà celebrata dell’asilo nido comunale, del- alla scoperta della Bibbia di

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ino al 28 febbraio a Mirandola, presso i laboratori dell’Istituto Superiore Statale Galilei in via Barozzi 4, sarà possibile visitare la mostra Io non tremo: il rischio sismico in mostra a Mirandola, organizzata dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord - Ceas La Raganella, con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza del concetto di rischio sismico in relazione alla qualità degli insediamenti e delle costruzioni. La mostra nata con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, è stata promossa dall’Associazione di Promozione Sociale Io non tremo di Rimini, con la supervisione del Comitato tecnico scientifico per la materia sismica istituito dalla stessa Regione e sarà ospitata nel nostro territorio grazie al sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e dell’impresa di costruzioni

A Limidi campane a festa

Il rischio sismico in mostra a Mirandola fino al 28 febbrio

Io non tremo

AeC di Mirandola. La visita alla mostra comprende alcuni

elementari esperimenti di fisica, oltre alla presenta-

zione di numerosi pannelli illustrativi relativi alla natura

dei terremoti, agli effetti del sisma sugli edifici, per poi concludersi con un’attività di laboratorio svolta attraverso l’utilizzo di una tavola vibrante e relativi modelli strutturali, per consentire una comprensione diretta di contenuti tecnici, anche complessi, sui comportamenti degli edifici sottoposti ad azione sismica. Alcune delle strumentazioni presenti a Mirandola saranno concesse in prestito dall’Istituto tecnico Aldini Valeriani Sirani di Bologna che, a oggi, ospita in modo permanente la mostra Io non tremo. Le visite guidate saranno realizzate dai volontari docenti ed ex docenti dell’associazione Gli amici del Galilei di Mirandola. Grazie a questa mostra, tra l’Istituto Aldini di Bologna e l’Istituto Galilei di Mirandola è nata una importante collaborazione che ha messo in moto nuove idee, come la realizzazione di una tavola vibrante costruita

Borso d’Este e degli affreschi della Chiesa di Limidi con il professor Giordano Sartori; venerdì 21, alle 21, monsignor Ermenegildo Manicardi, rettore dell’Almo Collegio Capranica di Roma, condurrà la lectio divina Pietro a te darò le chiavi del Regno dei cieli. La settimana, durante la quale è possibile richiedere l’indulgenza plenaria, si concluderà con la Santa Messa Solenne alle 9 di sabato 22 febbraio, a cui seguirà la rievocazione dei fatti d’armi di Limidi: alle 10, alunni e insegnanti, di ieri e di oggi, ricorderanno lo spettacolo Tutti al muro del maestro Guido Malagoli con l’accompagnamento musicale di Daniela Bertacchini ed Elisa Berselli. L’intera Diocesi è in festa perché dopo la Chiesa di Rolo e quella di S. Antonio in Mercadello, riapre San Pietro in Vincoli a Limidi dopo importanti lavori di messa in sicurezza per un importo complessivo di 310mila euro finanziati dalla Regione Emilia Romagna. I lavori, iniziati a novembre e terminati in tempi record, sono stati affidati alla Gefim srl di Narni (Terni) che ha lavorato anche nella Chiesa di San Possidonio, a Tramuschio e a San Giacomo Roncole. “Siamo intervenuti con una ristrutturazione interna, abbiamo rinforzato la copertura e parzialmente rifatto la muratura per poi procedere al rinforzo strutturale delle volte e al restauro”, spiega il geometra Massimo Luminati. “Alla riapertura della chiesa hanno comunque contribuito in tanti - conclude donAntonio - e ringrazio tutti per l’impegno. E’ il segno che a Limidi noi siamo pietre vive, come si leggerà nello striscione che i bambini mostreranno prima di entrare in chiesa”. Sara Gelli con materiale Lego Mindstorms, grazie alla quale una selezione di alunni delle classi terze dell’Iss Galilei, sezione tecnico, potrà partecipare al First Lego League (Fll), un campionato mondiale di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni, che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico e sociale, per cercare soluzioni innovative. Nel campionato 2013-2014 ci si occuperà proprio di catastrofi naturali ed eventi estremi, proponendo metodi da adottare per affrontare la furia della natura e le calamità che produce. La sfida è uguale in tutto il mondo. Un’occasione importante per continuare a parlare di rischio sismico, per comprendere sempre di più cosa è successo e come possiamo prevenire e convivere con questa nuova realtà.


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Oltre 200 persone hanno partecipato alla cena organizzata per sostenere il Comitato per Cortile

“Ci prodigheremo per difendere Cortile” O ltre 200 persone hanno partecipato alla cena organizzata al Circolo Arci di Cortile per sostenere il Comitato nato per dar voce alla frazione e porsi quale interlocutore con l’Amministrazione Comunale, dimostratasi “negli ultimi anni assente e sorda ai problemi dei cortilesi”. Nel corso della cena, il presidente del Comitato Stefano Facciolo e il portavoce Vanel Salati hanno illustrato ai presenti i risultati ottenuti sinora: dalla riapertura dell’Ufficio postale frazionale alla sinergia stretta con le altre associazioni operanti a Cortile, la quale ha consentito di aprire un tavolo di dialogo e di trattativa con il Comune sui problemi e le esigenze dei cittadini. Il 4 febbraio, infatti, una delegazione delle associazioni ha incontrato gli assessori C. Alberto D’Addese, Alberto Bellelli e Simone Tosi per esporre loro numerosi nodi irrisolti, a partire dalla viabilità. “La situazione delle strade a Cortile è disastrosa, basti pensare alle condizioni in cui versa via Griduzza, la cui pericolosità è sotto gli occhi di tutti. Sono pertanto

de l’esito dei dieci esposti presentati alla Procura della Repubblica di Modena dai residenti e dai proprietari di terreni in via Fuochi, affinché vengano salvaguardati i vincoli territoriali esistenti, fermando di fatto la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo stanziamento dei sinti. La cena si è chiusa poi con un invito ai cortilesi: “la cosa fon-

damentale è che tutti voi, indistintamente, continuiate a sostenerci, perchè voi siete la nostra forza”. Nessuno si faccia illusioni quindi, il Comitato per Cortile è permanente e in perfetta salute e, fino quando i cittadini lo sosterranno, come dimostra il successo della serata, “si prodigherà per difendere i loro diritti”. Jessica Bianchi

L’Ente Locale smentisce i costi per il trasferimento dei sinti fatti circolare dal Comitato per Cortile

“Cifre non veritiere”

necessari il rifacimento del manto stradale e l’adozione di strumenti idonei a ridurre la velocità di transito”. E’ stata poi chiesta l’introduzione di un numero verde di Protezione Civile “al quale i residenti, i proprietari di terreni all’interno o all’esterno degli argini del Secchia, gli addetti al controllo delle tane delle volpi, possano rivolgersi, per segnalare tempestivamente eventuali anomalie. Questo soggetto, una volta registrata la chiamata, dovrà poi rapportarsi con Aipo e

verificare che il problema venga risolto, rendendo così chiare e inoppugnabili eventuali responsabilità”. Avanzata dai cortilesi anche la volontà di riappropriarsi del Centro Civico, uno spazio già esistente “dove i cittadini e le associazioni possano incontrarsi, dialogare, scambiarsi idee e promuovere iniziative”. A scaldare maggiormente gli animi dei cortilesi resta comunque il trasferimento dei Nomadi in frazione, nella ex scuola e in via Fuochi, a seguito dell’or-

dinanza di sgombero del campo di Nuova Ponente. Una decisione, quella presa dalla Giunta Campedelli, che proprio non va giù ai cittadini, tanto da aver dato il la alla creazione del Comitato per Cortile e al ricorso al Tar. Nonostante la bocciatura del tribunale, il Comitato stringe i denti e non si arrende: “stiamo valutando se procedere con altre azioni legali tra cui un eventuale ricorso al Consiglio di Stato a Roma. Una strada complicata e onerosa”. Intanto si atten-

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’Amministrazione Comunale ha definito “privi di fondamento e non veritieri” i costi che dovrebbe affrontare per il trasferimento degli abitanti dell’attuale Campo nomadi, per un ammontare di 270mila euro, diffusi dal Comitato per Cortile. “Il Comune di Carpi non urbanizzerà il terreno di via dei Fuochi (com’era previsto in un primo tempo) a cui il Comitato per Cortile attribuisce un costo pari a 120mila euro”, si legge nella nota del Comune. Inoltre, la bonifica delle aree comunali che confinano con il Campo Nomadi di via Nuova Ponente nulla hanno a che fare con il trasferimento del Campo stesso. “Pertanto i 60mila euro che il Comune spende per queste operazioni sarebbero stati investiti indipendentemente dal trasferimento del Campo. La demolizione della casa colonica adiacente sarà effettuata per bonificare l’area dal pericolo amianto indotto dalle coperture dell’abitazione e per rimuovere il rischio di crollo”. Le spese da attribuire all’operazione di trasferimento dei Sinti sono: 51mila euro per la sistemazione dell’area in prossimità delle Piscine e una quota parziale dei 43.400 euro per la sistemazione delle aree esterne della ex scuola di Cortile (in quanto parte delle opere di sistemazione e infrastrutturazione previste, sono funzionali a rendere la struttura utilizzabile in caso di emergenza dalla Protezione civile). Sarebbe poi infondato dire che le sistemazioni provvisorie previste “diverranno definitive e di lungo periodo, in quanto gli atti della Giunta lo escludono, prevedendo in tempi brevi soluzioni residenziali autonome delle persone trasferite”.


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Sono un alcolista sobrio da otto anni e mezzo. Oggi, la mia, è una vita completamente recuperata”. Si presenta così Stefano, agente di commercio carpigiano di 46 anni. “Nessuno di noi guarisce. Non esistono ex alcolisti, bensì alcolisti sobri”. Uscito dal tunnel in cui la schiavitù dell’alcol lo aveva fatto precipitare, grazie all’associazione di auto mutuo aiuto, Alcolisti Anonimi di Carpi, Stefano svela le drammatiche dimensioni di un problema difficilmente quantificabile: “il Sert stima che l’1% della popolazione sia colpita da questo problema, questo significa che a Carpi potrebbero esserci dai 400 ai 700 alcolisti”. Una malattia dai costi sociali elevatissimi, perchè di “malattia si tratta”, prosegue Stefano. “L’alcolismo non è un vizio. E’ una patologia il cui sintomo è la compulsione irrefrenabile ad assumere alcol. L’Organizzazione mondiale della sanità l’ha definita inguaribile, progressiva e mortale. L’invito alla moderazione è inutile: l’alcolista deve astenersi totalmente dal bere, stando lontano da quello che potremmo definire il primo bicchiere”. Alcolisti anonimi, nata negli States nel 1935 e attiva in Italia dal 1972, “offre la forza del gruppo. Un insieme di persone unite da un problema comune, dove alberga la comprensione. Lo stesso Sert, grazie a un protocollo regionale che riconosce la validità del metodo dell’au-

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li studenti di seconda e terza del Liceo Fanti, sabato scorso, si sono recati presso la Casa del Volontariato in occasione della rassegna Ne vale la pena?, per incontrare il giornalista Giovanni Fasanella che, intervistato dal caporedattore di Radio Bruno Pierluigi Senatore, ha presentato il suo saggio Una lunga trattativa? Perché continuare a parlare di mafie e legalità? Ma perchè sarebbero dovuti essere interessati a questo tema? A rispondere è lo stesso Fasanella: “un recente rapporto dell’Unione Europea sulla corruzione situa l’Italia al primo posto. La corruzione e la mancanza di una cultura del rispetto delle regole non sono solo un problema etico, ma anche economico. Sui 100 miliardi che rappresentano il ‘costo’ della corruzione in Europa, la metà viene bruciata nel nostro Paese”. La criminalità organizzata gioca, ovviamente, un ruolo di primo piano: “dobbiamo renderci conto che le mafie non controllano solo militarmente gran parte del Sud, essendo, in questi territori, più forti e presenti dello Stato, ma economicamente condizionano larghe fette del resto dello Stivale”. Il libro di Fasanella cerca di districare le complesse trame che legano la mafia a parti dello Stato.

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“L’alcolismo è una patologia il cui sintomo è la compulsione irrefrenabile ad assumere alcol. L’Organizzazione mondiale della sanità l’ha definita inguaribile, progressiva e mortale. L’invito alla moderazione è inutile: l’alcolista deve astenersi totalmente dal bere”, parola del 46enne carpigiano Stefano, sobrio da oltre otto anni

Quando l’alcol diventa veleno Dove siamo

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a sede di Alcolisti Anonimi di Carpi è attualmente presso la Parrocchia di Quartirolo ma, a breve, si sposterà in via dei Trasporti a Fossoli. Il gruppo si riunisce al martedì e al venerdì dalle 20,30 alle 22,30. Chiunque abbia bisogno di aiuto o di informazioni, può chiamare 24 ore su 24, il numero 333.4208029.

to mutuo aiuto, invita i propri utenti a frequentare le riunioni”. Dopo un iniziale e durissimo senso di “privazione, col passare del tempo, ci si libera completamente dall’alcol e il desiderio di bere si affievolisce sino a scomparire”, spiega Stefano. Il confine tra forte bevitore sociale e alcolista è netto: “per un alcolista la compulsione a bere è tale da portarlo sempre all’ubriacatura. Perde totalmente il controllo della propria vita”. Toccare il fondo

“Il Sert stima che a Carpi potrebbero esserci dai 400 ai 700 alcolisti”. Partono a Modena le riunioni rivolte a parenti o amici di alcolisti. Si inizia il 19 febbraio

Vivere con un alcolista è devastante

Spesso la vita dei famigliari è ancor più devastante di quella dell’alcolista. Un vero inferno”, spiega Stefano. Per questo motivo a Modena, ogni terzo mercoledì del mese, a partire dal 19 febbraio, si terranno delle riunioni aperte, in via Cesana, 35, alle 20,30. Scopo degli incontri, quello di spiegare a parenti o amici di alcolisti in cosa consiste il metodo dell’auto mutuo aiuto e come accedere alla Alcolisti Anonimi.

dell’abisso può costituire il punto di svolta: “quando perdi tutto, la dignità, gli amici, la famiglia, il lavoro,

il denaro... allora ti rendi conto di essere finito. Il percorso in dodici passi della Alcolisti Anonimi ti porta

a riottenere una vita bellissima . L’alcolismo è un supplizio psicologico che provoca la cancellazione delle emozioni: la sobrietà ti aiuta a riscoprire te stesso, a ricostruire una personalità che l’alcol aveva completamente destrutturato. Il recupero ti insegna a camminare nuovamente senza stampelle”. Il battesimo dell’alcol, l’incontro con il primo bicchiere, si è anticipato in modo preoccupante: economico e a portata di

Gli studenti del Fanti hanno incontrato presso la Casa del Volontariato il giornalista Giovanni Fasanella

mano, l’alcol è la forma di sballo più frequente tra i giovanissimi. “Pur essendo una tendenza deprecabile - prosegue Stefano - non è detto rappresenti l’anticamera dell’alcolismo” ma, certamente, occorre tenere alta la guardia anche perché, numerosi alcolisti, “hanno iniziato non solo per piacere ma anche per vincere timidezze, sentirsi più forti e sicuri di sè. L’incubazione della malattia è lenta: all’inizio lo sfacelo è quasi impercettibile poi diventa repentino. Chi trova il coraggio di rivolgersi alla Alcolisti Anonimi, uscendo dal limbo, si può salvare la pelle”. Jessica Bianchi

alleate si servirono della mafia per organizzare lo sbarco in Sicilia: “ancor prima della fine della guerra, quando era ormai chiaro che le potenze dell’Asse sarebbero state sconfitte, la nuova minaccia che si affaccia è quella dell’avanzata della potenza sovietica. Per questo, in un piano anticomunista secondo il quale la Sicilia avrebbe dovuto rappresentare l’ultimo

coloro che hanno aiutato gli Alleati dal ’43 al ’45. “Questo articolo - conclude Fasanella - fu redatto dai servizi segreti americani, insieme ai boss, in un albergo palermitano. Il documento allegato all’articolo,che contiene la lista dei nomi degli ‘intoccabili’, è ancora coperto da segreto. In questo senso, la mafia ci è stata imposta nella logica geopolitica della Guerra Fredda. Quando poi, con il crollo del Muro di Berlino, la sua funzione tende a perdere

bastione difensivo, molti fascisti e repubblichini furono reclutati dai servizi segreti americani, insieme ai mafiosi, per formare organizzazioni segrete. Non a caso l’ultimo atto di re Umberto, prima di abdicare, fu quello di concedere alla Sicilia di divenire regione a statuto speciale”. Nel trattato di pace del 1947, poi, l’art. 16, aggiunto a penna all’ultimo momento, impegna le autorità italiane a garantire l’impunità di

d’importanza e, con l’operato di Falcone e Borsellino nel maxiprocesso, i suoi vertici vengono condannati, essa reagisce con le bombe e le stragi”. Se la morsa della crisi non molla, una parte di responsabilità spetta anche a quelle organizzazioni che, facendo a meno delle regole, continuano ad arricchirsi e proliferare come virus, a spese degli organismi che infestano. Marcello Marchesini

Il patto tra Stato e Mafia viene da lontano

Da sinistra Senatore e Fasanella

Per farlo, parte da lontano, addirittura da prima dell’Unità, “quando Garibaldi deve organizzare la sua spedizione in Sicilia, ha bisogno di una quinta colonna nell’isola e, per avere uno sbarco relativamente sicuro, si rivolge alla mafia. Una volta a Napoli, a sostituire la polizia borbonica saranno i camorristi. E’ da qui che nasce il rapporto tra Stato e mafia, la quale non è altro che una società di servizi. Se in Sicilia i picciotti erano

quei giovani che presidiavano le proprietà fondiarie delle grandi famiglie aristocratiche, nel neonato regno d’Italia garantiranno l’ordine durante il passaggio di potere. Non bisogna pensare che la mafia nasca dalla miseria, come reazione all’oppressione. Al contrario, la mafia nasce con e per il potere dei forti”. La strada che conduce alle stragi del ‘92/’93 parte da lontano. Con un passaggio cruciale durante la Seconda Guerra

Mondiale: “appena entrati in guerra, la prima esigenza degli Stati Uniti era quella di difendere i porti, New York in testa, dai possibili attacchi dei sommergibili tedeschi. Per far questo chiesero l’aiuto di Lucky Luciano, il capo delle cinque famiglie mafiose newyorkesi, in quel periodo in carcere. Come premio per la collaborazione fu espulso dagli Usa e mandato in Italia”. Come già per Garibaldi, anche le forze


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n italiano su tre dorme male. Un disagio complesso e spesso invalidante, quello dell’insonnia che peggiora la qualità della vita in modo significativo, causando alterazioni nelle condizioni psicofisiche, nelle prestazioni professionali e nei rapporti interpersonali. Effetti collaterali negativi che compromettono salute, benessere e umore. Per saperne di più e per capire come si può affrontare questo problema ne abbiamo parlato con un esperto dei disturbi del sonno, il dottor Stefano Meletti, neurofisiologo e docente presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Di quante ore di sonno necessitiamo? “Non esiste una risposta univoca: ciascuno di noi ha bisogno di un numero variabile di ore di sonno. Tali differenze possono essere legate all’età (un bambino necessita di molte più ore di sonno rispetto a un anziano) o a variabili individuali, ovvero alla struttura e all’efficienza del sonno stesso. Vi sono adulti che giudicano riposanti 4/5 ore di sonno e altri che per essere in forma e concentrati la giornata successiva, devono dormirne almeno 8”. Quali sono i disturbi del sonno più frequenti? “In una clinica neurologica, a presentarsi con maggiore frequenza, sono persone che lamentano insonnia o una scarsa qualità del proprio dormire”. Quali sono le regole per dormire bene? “Per porre rimedio a un sonno notturno di scarsa qualità occorre adottare uno stile di vita corretto. Seguire semplici regole di buon senso può fare la differenza: dall’evitare l’assunzione di sostanze eccitanti, quali caffè o alcolici, all’esimersi dal fare attività sportiva nelle ore notturne. E se avere orari regolari nel coricarsi è una buona prassi, fondamentale, soprattutto per chi ha difficoltà di addormentamento, è il luogo in cui dormiamo che dev’essere esclusivamente adibito a tale funzione. Una stanza riparata da suoni, luci o elementi disturbanti”. Quando si può dire di soffrire realmente di insonnia? Quali le cause? “Chi soffre di insonnia, durante il giorno accusa una serie di sintomi oggettivi, come cefalea, sonnolenza più o meno lieve, episodi diurni di addormentamento, stanchezza fisica... Grazie a un colloquio ben condotto si può comprendere se si è di fronte a un’insonnia severa oppure se è sufficiente rieducare il paziente a una buona qualità

venerdì 14 febbraio 2014

Per saperne di più e per capire come si può affrontare il problema dell’insonnia abbiamo parlato con un esperto dei disturbi del sonno, il dottor Stefano Meletti, neurofisiologo e docente presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Modena e Reggio Emilia

Buona notte e... sogni d’oro!

del sonno. Occorre anche capire se l’insonnia è secondaria ad altre patologie: vi sono ad esempio problemi di carattere respiratorio, come le apnee ostruttive, la quali determinano una pessima qualità del sonno. O, ancora, malattie neurologiche che hanno manifestazioni comportamentali durante il sonno come, in alcuni casi, l’epilessia. Altre che comportano risvegli frequenti. Per non parlare poi delle persone affette da dolore cronico o che devono fare i conti con disturbi di carattere depressivo”. Esistono soluzioni non farmacologiche? “Soprattutto coi giovani si cerca di ricorrere a rimedi

“Fondamentale è il luogo in cui dormiamo che dev’essere esclusivamente adibito a tale funzione. Una stanza riparata da elementi disturbanti”.

Dimmi che sogni fai e ti dirò chi sei...

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econdo la psicoanalisi freudiana, il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio rimasto inespresso e inappagato durante la vita diurna. E’ davvero così? Perchè molti affermano di non sognare mai? “L’attività onirica fa parte del sonno di tutti noi - ci spiega il dottor Stefano Meletti - a mutare invece è il ricordo che abbiamo dei nostri sogni. Una variabilità che dipende anche dalle varie fasi della vita di ciascuno. Biologicamente non è chiara la funzione del sogno ma, la fase Rem del nostro sonno, quella in cui l’attività onirica è più colorata e allucinatoria è in qualche modo legata a eventi emozionali. E’ indubbio che ciò che sogniamo riflette il nostro stato mentale, con particolare riferimento agli aspetti più emotivi ed emozionali della vita diurna”.

Stefano Meletti

di tipo comportamentale ma, se il disturbo è significativo, per un certo periodo di tempo può essere utile l’assunzione di farmaci tesi a favorire l’addormentamento o la stabilizzazione del sonno”. Quanto può essere pericolosa l’automedicazione? “I farmaci utilizzati per il trattamento dell’insonnia possono avere effetti collaterali importanti, incidendo

sull’attenzione, la reattività e il sistema neuro muscolare. Il parere dello specialista è dunque fondamentale”. Sonnambulismo: quali le cause? “Parasonnia più diffusa tra i bambini, il sonnambulismo è legato a un disturbo del risveglio. I sistemi che regolano la veglia sono parzialmente funzionanti, ciò significa che il sonnambulo in parte è vigile e, di conseguenza, in grado di muoversi e compiere gesti complessi ma, i sistemi della corteccia cerebrale che

determinano la consapevolezza di sè e la coscienza, non sono operativi. Episodi occasionali di sonnambulismo nel corso della vita non hanno alcun carattere patologico, qualora invece diventassero molto frequenti, è meglio rivolgersi a uno specialista dei disturbi del sonno per una diagnosi precisa e puntuale”. E’ vero che un sonnambulo non dovrebbe mai essere svegliato bruscamente? “Questo adagio popolare ha una sua verità: il sonnam-

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“Seguire semplici regole di buon senso può fare la differenza: dall’evitare l’assunzione di sostanze eccitanti, quali caffè o alcolici, all’esimersi dal fare attività sportiva nelle ore notturne”.

bulo si trova in uno stato di alterazione della coscienza quindi, è preferibile approcciarsi a lui con gentilezza. Essere strattonato o ripreso in modo brusco, di certo non facilita in lui il necessario reset mentale. Accudire è meglio di aggredire”. Bruxismo: come si può smettere di digrignare i denti? “Anche il bruxismo è annoverabile tra le parasonnie, ovvero tra i disturbi del sonno che consistono in manifestazioni indesiderate che accompagnano il sonno. Essendo un movimento fisiologico, in una certa misura, tutti noi tendiamo a masticare o a digrignare i denti mentre dormiamo. Se tale fenomeno è occasionale non ha alcuna rilevanza se, al contrario, si ripete centinaia di volte nell’arco di una notte, allora può provocare una frammentazione del sonno, oltre a danneggiare i denti in modo significativo. In quest’ultimo caso è necessario ricorrere al bite per prevenire l’usura dei denti e a farmaci che incidono sul disturbo”. Suoni e spie luminose: quali sono i rischi del junk sleep? “Un ambiente inquinato dal punto di vista acustico o luminoso può provocare una frammentazione del sonno, anche se, nella maggior parte dei casi, non si è nemmeno coscienti di tali risvegli. Occorre creare una stanza adatta e sgombra da ogni elemento di disturbo”. Jessica Bianchi


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utto comincia con l’invito a un gruppo, quello della città dove sei nato e cresciuto. Una volta dentro non ne esci più, travolto dai ricordi che riaffiorano grazie ai post pubblicati dagli altri iscritti. Ci sono i ricordi della tua infanzia come “la festa di Carnevale in maschera nella palestra del Castello dei Pio” e quelli della tua adolescenza: i ritrovi nei bar della piazza con la compagnia degli amici, i professori delle medie e i bidelli, quando in piscina “facevi ginnastica di riscaldamento prima di entrare in acqua” nell’area dove oggi c’è la vasca dei più piccoli. Ti viene in mente che “quando andavi al bar a prendere i big bubble, i tuoi amici ti dicevano di non comprarli perchè eran fatti con le budella di topo”. Ha preso piede su Facebook una nuova tendenza, quella di “Sei di... se...” e la sterminata provincia italiana si prende la rivincita: ogni paesino, anche il più piccolo, ha il suo gruppo. C’è anche Carpi perché Caterina Guidetti, giovedì 30 gennaio, alle 21.22 ha creato la pagina postando per prima la frase “Sei di Carpi se... hai fatto almeno una vasca”. “Il desiderio era quello di ritrovare la mia vecchia

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Ha preso piede su Facebook una nuova tendenza, quella di “Sei di... se...” e la sterminata provincia italiana si prende la rivincita: ogni paesino, anche il più piccolo, ha il suo gruppo. C’è anche Carpi perché Caterina Guidetti, giovedì 30 gennaio, alle 21.22 ha creato la pagina postando per prima la frase “Sei di Carpi se... hai fatto almeno una vasca”.

Operazione nostalgia su Facebook la nostalgia di chi, Carpi, non la vive in prima persona da un bel po’ e scrive “Sei di Carpi se... dopo la scuola andavi a prendere il pane con l’uvetta al Forno Claudio oppure andavi il 1° maggio al campo sportivo del Cibeno a vedere la gara di tiro alla fune tra i puffi e i pompieri.... o a provare a prendere un premio sull’albero della cuccagna”. E ancora: sei di Carpi se ti ricordi “la mega nevicata del 1985” o di quando “il reparto alimentari della Coop era sottoterra”.

Caterina Guidetti

compagnia, gli amici del King, con i quali ho trascorso anni indimenticabili e così li ho invitati a far parte del gruppo”. Ne sono poi nati altri ma Caterina non ama le polemiche e nemme-

no perde tempo a rivendicare primogeniture. “Cominci a ricordare e a pubblicare dettagli che riemergono. A valanga. Nel nostro gruppo ci sono i ventenni ma anche i sessan-

tenni. I ricordi appartengono per la maggior parte all’era pre-digitale, quando non c’erano gli iPhone e ci si dava appuntamento in piazza”. C’è poi chi commenta e condivide con tutta

“Cominci a ricordare e a pubblicare dettagli che riemergono. A valanga. Nel nostro gruppo ci sono i ventenni ma anche i sessantenni. I ricordi appartengono per la maggior parte all’era pre-digitale, quando non c’erano gli iPhone e ci si dava appuntamento in piazza”.

Ci sono le foto della Prima Comunione in bianco e nero oppure quelle di un gruppo di giovanissimi carpigiani in trasferta alla Buca delle Campane di Bologna per una serata in compagnia. Non fai altro che leggere, sorridere, commentare, emozionarti, pubblicare, condividere soprattutto quando ti capita di leggere: sei di Carpi se “agli orti ci vai a prendere il gnocco fritto e non la verdura”. “Per evitare che tutti questi ricordi vadano dispersi - ci dice Caterina - vorremmo realizzare un volume con tutti i post in ordine cronologico così come sono stati pubblicati su Facebook. Ci sono tanti genitori che vorrebbero mostrare i ricordi della loro adolescenza ai figli. Inoltre, vorremmo devolvere i proventi agli alluvionati di Bastiglia e Bomporto e magari organizzare una festa a Carpi per la presentazione del libro”. Una festa come quelle mitiche di Holly perché... Sei di Carpi se... ci sei andato almeno una volta. Sara Gelli


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La beniamina tv, protagonista della fortunatissima serie targata Disney, è stata l’ospite d’onore della festa che si è tenuta a Carpi. Ha cantato e con le invitate ha scattato tante fotografie a ricordo di un momento unico

Violetta alla festa di compleanno di Viola I

l primo pensiero è stato: ‘è una sosia’. E invece no: era proprio Violetta in carne e ossa la ragazza che ha partecipato alla festa di compleanno a Carpi. La presenza della protagonista della serie televisiva prodotta dalla Disney è stata mantenuta top secret ma, nei giorni successivi, la notizia si è velocemente diffusa, documentata da foto che ritraevano bambine estasiate insieme alla loro beniamina, che da due anni tiene incollati alla Tv milioni di piccoli fans, o meglio V-Lovers. La storia racconta la favola di Violetta, senza mamma ma ricca e talentuosa, che riesce a coronare il sogno di entrare in una scuola d’arte nonostante il divieto del padre. Tv, web, cinema, concerti e gadget coi loro numeri impressionanti confermano il successo della fortunata serie argentina: vista in media da 200mila telespettatori a puntata, ha raggiunto 24,4 milioni di visualizzazioni su YouTube, ha incassato 2 milioni di euro al cinema, i primi tre album hanno venduto più di 100mila copie.

impazzita, un’altra è quasi svenuta. Non ci volevamo credere”. Le hai dato un pizzicotto per vedere se era vera? “Ci ho mandato una mia amica perché ero troppo emozionata”. E’ vero che Violetta si è sottoposta a un sondaggio? “Sì. Ci ha chiesto di scegliere tra Leon e Diego e tutte abbiamo votato a favore di Leon. Solo un voto

Violetta e Viola

Alle fortunate bambine che hanno partecipato alla festa per i nove anni della piccola carpigiana Viola, la giovane argentina Martina Stoessel, che in tv interpreta Violetta, ha rivelato alcuni segreti. Per loro ha cantato e con loro ha scattato tante fotografie a ricordo di un momento unico. Viola, come è dal vivo Violetta? Dolce e carina come te?

“Sì! E’ molto dolce e simpatica così come in Tv e io sento di essere gentile come lei”. Parla italiano? “Non parla molto bene in italiano ma si è fatta capire e mi ha chiesto come stavo”. Avevi già avuto occasione di vederla dal vivo? “Sì perché sono andata a vedere lo spettacolo a Bologna e a Firenze, dove

mi è stato permesso di incontrare i protagonisti nel backstage”. Cosa ha cantato per voi? “Naturalmente En mi mundo e Te Creo. Poi altre tre canzoni”. Sapevi che sarebbe stata presente al tuo compleanno? “No, non lo sapevo ed è stata un’incredibile sorpresa. Una mia amica è

è stato a favore di Diego”. Quali segreti vi ha svelato? “Ci ha detto che Ludmilla, diversamente da quanto accade in Tv, è una delle sue migliori amiche. Poi ci ha fatto vedere la foto del suo fidanzato (ma Leon è più bello)”. Cosa vorresti fare da grande? “Anche a me piace cantare e ballare e vorrei farlo anche da grande”. Sara Gelli


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Si è svolto il 10 febbraio nell’Aula Liturgica della Parrocchia di Quartirolo, lo spettacolo teatrale che ha fatto conoscere la guerra in Jugoslavia meglio dei libri di storia, usando solo l’uso della parola

Volere è potere

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ue narratori, un uomo e una donna, raccontano quattro storie realmente accadute durante uno dei conflitti più atroci e disumani: la guerra svoltasi in Jugoslavia dal 1991 al 1995. Senza immagini né sceneggiatura, i due attori, Marco Cortesi e Mara Moschini, da tempo impegnati in progetti di teatro civile, riescono a far rivivere ogni istante, di ogni singola storia, proiettando lo spettatore in un’altra realtà. “Parlando di record, dato che a voi giovani piacciono molto - comincia Cortesi - devo confidarvi che questa guerra ne ha ben due. E’ il conflitto più dimenticato e quello con il più alto numero di civili morti” . E’ così che apre lo spettacolo Marco Cortesi. Fin dal primo momento l’attenzione dei presenti è alta. Numerosi i ragazzi scout - e non solo - in sala e altrettanto numerosi gli adulti. Un totale di 350 persone circa. Una storia dopo l’altra, parole su parole che accrescono la tensione sempre più. Diverse tra loro, le storie riescono comunque

a tenere tutti i presenti col fiato sospeso. Alcune più soft e altre, come le definisce lo stesso Cortesi - “con il pallino rosso”. Non c’è il tempo di realizzare davvero quanto ascoltato, che un insieme di nuove e indecifrabili emozioni arriva a travolgerti. “Per tutta la durata della performance non ho pensato ad altro che a concentrarmi su quanto avevo davanti” commenta Alessandro Peruzzi, scout del Carpi 4. “E’ uno spettacolo che ti segna, volente o nolente ti fa uscire cambiato”, prosegue il giovane. In un periodo in cui odio e ignoranza prevalgono, coraggio e umanità possono tradursi in piccoli gesti capaci di salvare vite umane. Giunti al termine dello spettacolo, Cortesi e Moschini lasciano la platea con una riflessione: quali sono le parole più usate al mondo? Dopo “okay” e “coca-cola”, la terza parola più utilizzata è “non posso”. Non posso o non voglio? Il confine è labile. Forse la lezione da trarre da questo spettacolo è che volere è potere. Chiara Cioffo

Nell’Aula Magna del Liceo Manfredo Fanti di Carpi, si è svolto, lo scorso 5 febbraio, un incontro di avvicinamento al servizio civile. Numerosi i ragazzi che hanno portato la propria testimonianza

Volontariato? Sì, grazie N ell’Aula Magna del Liceo Manfredo Fanti di Carpi, si è svolto, lo scorso 5 febbraio, il secondo incontro di avvicinamento al servizio civile riservato alle classi quarte. Scopo dell’intervento, facente parte del progetto Volo, quello di sensibilizzare maggiormente gli studenti circa la delicata tematica del volontariato. Il progetto - praticabile dai diciotto ai ventotto anni - ha un mandato annuale e, una volta terminato, non può più essere svolto. Il servizio civile viene inoltre assimilato a un vero e proprio lavoro in quanto si è retribuiti, l’esperienza sarà riportata nel curriculum vitae e si segue un programma di trenta ore settimanali. Oltre alle esperienze “classiche” di volontariato, sono stati presentati programmi di servizio in paesi del Sud del mondo come Brasile, Congo e Bangladesh, dove si è ospitati in strutture italiane e si lavora a contatto con i bambini, oppure

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Giorgia Covezzi

Gaia Basso

Riccardo Fantuzzi

Sabrina Verciglio

alla fine del suo mandato, racconta la propria esperienza di volontaria presso il Circolo Kalinka di Carpi nel quale svolge un programma di doposcuola per studenti di ogni età, durante le ore pomeridiane, mentre la sera segue la preparazione degli eventi e del servizio bar all’interno del locale. Differenti invece sono i casi di Sabrina Verciglio e Riccardo Fantuzzi, entrambi volontari presso la Cooperativa sociale Nazareno di Carpi. Sabrina presta il proprio servizio al

Centro Emmanuel, lavorando a contatto con persone con gravi disabilità fisiche. Riccardo, invece, presso l’Atelier Mano Libera, assiste giovani e non solo affetti da disagio mentale, cercando di inserirli nel mondo del lavoro. Ciò che emerge dalle tre testimonianze è che il

Anteas Cisl e Meucci organizzano un corso di informatica per pensionati

Giovani e anziani nella Rete

Il corso si articola in due turni: il primo è dedicato a chi ha già frequentato gli

volontariato, pur essendo alla portata di chiunque, non è cosa da tutti. Infatti, come aggiunge Riccardo, “una persona dev’essere psicologicamente portata per svolgere questo tipo di compito”. Terminato l’incontro è stato chiesto ad alcuni studenti del Liceo cosa pensassero riguardo alla possibilità di intraprendere un percorso di volontariato, realtà spesso percepita dai giovani come lontana. Le studentesse Gaia Basso (4AL) e Giorgia Covezzi (4BL), pur non avendo mai fatto esperienze di volontariato, hanno espresso la volontà di poter un giorno prendervene parte. Il problema avanzato dalle due liceali è quello di “riuscire, oggi, a conciliare lo studio con un progetto di simile portata”. Le due auspicano che, in futuro, gli impegni universitari lasceranno loro il tempo necessario per dedicarsi a un’attività meritoria come il servizio agli altri. Tamara Sassi

Giovanna Murgotti

Mara Moschini e Marco Cortesi

er il terzo anno consecutivo l’Anteas Cisl e l’I.I.S Meucci organizzano il corso di informatica per pensionati dal titolo: Giovani e Anziani nella Rete. Internet e posta elettronica.

in comunità prive di ogni tipo di risorsa o, ancora, nelle favelas. A riportare le proprie testimonianze erano presenti tre giovani, ex studenti liceali. Giovanna Murgotti, 21enne diplomata nel 2012, dopo aver perso la casa in seguito al sisma, ha preferito non proseguire gli studi così da non gravare ulteriormente sulle finanze della propria famiglia. Trovato il bando del servizio civile ha scelto di avvicinarsi a questa realtà e ora, quasi

anni scorsi e vuole proseguire alla scoperta di nuove conoscenze sull’uso del

computer, il secondo per i neofiti. Conduce una docente di Informatica del Meuc-

ci, coadiuvata da un allievo dell’istituto nella funzione di Tutor, ogni due frequentatori

del corso. Questo metodo di insegnamento è stato molto apprezzato da corsisti e dai tutor stessi. I corsi si terranno nei laboratori di informatica dell’istituto, il primo è già decollato, il secondo partirà il 4 marzo.


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Sabato 22 febbraio, a partire dalle 16, si terrà l’inaugurazione ufficiale del nuovissimo showroom di Vernice Fresca in via Ugo da Carpi, 78

Attenzione: Vernice Fresca

Ci voleva proprio una ventata di freschezza nell’artigianato carpigiano. Sono trascorsi due anni dall’apertura della nostra azienda e vogliamo festeggiare con i nostri clienti e collaboratori presenti e futuri”. Commentano i due titolari di Vernice Fresca, Andrea Fieni e Antonio Savignano. La loro esperienza nel settore dura da anni e, nel corso del tempo, i due hanno sempre voluto rinnovarsi e ora la loro azienda è simbolo di qualità e innovazione. Propongono prodotti particolari e di ricerca senza però abbandonare la tradizione. Sono attenti all’ambiente e cercano costantemente di entrare in sintonia con i loro clienti per riuscire a realizzare al meglio le loro idee. Grazie al supporto di un team di giovani grafici, designer e architetti, possono indirizzare il cliente a migliorare e sviluppare le potenzialità del proprio ambiente abitativo o di lavoro. “La nostra attività - spiega Andrea Fieni - spazia dalla semplice tinteggiatura al più pregiato decoro, passando per l’isolamento termico e acustico, campo nel quale ci siamo specializzati tanto da essere annoverati tra le ditte più accreditate del settore. Arriviamo quindi alle realizzazioni in cartongesso o alle più complesse resine a pavimento”. “Ci siamo specializzati in modo particolare nei rivestimenti a cappotto. Anche se l’impegno economico che il cliente deve affrontare è

certamente importante - aggiunge Antonio Savignano - il conseguente risparmio energetico sulle spese di riscaldamento e/o aria condizionata è considerevole e, inoltre, per tutto il 2014 si

può accedere all’incentivo fiscale del 65%”. Qualcuno potrebbe affermare: chi troppo fa nulla fa ma, nel caso di Vernice Fresca, sottolineano i due soci, “ogni componente del nostro team è specializzato in modo particolare nel settore in cui opera. Tra i nostri obiettivi vi è poi l’intenzione di organizzare meeting aziendali con professionisti del settore per avere l’opportunità di mettere a confronto idee e problematiche che spesso

emergono durante i cantieri e verificare insieme i nuovi materiali proposti dai fornitori. Se volete conoscerci potete visionare il nostro sito: www.vernicefresca.eu e seguirci sulla nostra pagina Facebook Vernice Fresca s.n.c”. Il team vi aspetta sabato 22 febbraio, a partire dalle 16, presso la sede di via Ugo Da Carpi, 78 in occasione dell’inaugurazione del nuovo showroom. Il pomeriggio sarà accompagnato da uno sfizioso buffet. Non mancate.

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In occasione della festa degli innamorati, venerdì 14 febbraio, il centro storico ospiterà il pittore Franco Ori che dipingerà un’opera dedicata a Carpi e alla bellezza

Love painting

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a bellezza salverà il mondo: così sostiene Dostoevskij, per bocca del personaggio protagonista, nel suo romanzo L’idiota. E proprio alla bellezza come forza motrice dell’amore sarà dedicato il Love painting di Franco Ori, il pittore che, venerdì 14 febbraio, durante l’orario di apertura dei negozi, dalle 9 alle 19.30, dipingerà una grande tela di 9x4 metri il cui soggetto richiamerà temi quali Bellezza, Amore e Carpi. Non a caso la performance pubblica, che tutti potranno ammirare, si svolgerà in Piazza Martiri, splendido cuore pulsante del centro storico cittadino. L’iniziativa, promossa da ConCarpi, Carpi C’è e Comune di Carpi, è stata ideata a partire dai concetti, strettamente legati, di bellezza e amore, celebrando così, attraverso la forza espressiva del mezzo artistico, insieme alla Festa di San Valentino, anche l’amore per la Città dei Pio. Ma non finisce qui: il giorno seguente, alle 15, verrà proclamato il vincitore di ScatTiAmo, il web contest dedicato a tutti gli innamorati della bellezza che, lanciato sulla pagina Facebook ConCarpi Eventi, regalerà al vincitore un ritratto eseguito da Franco Ori. Per partecipare, gli utenti devono inviare una foto – non importa se scattata con una fotocamera professionale o con l’obiettivo di uno smartphone, quanto che dia libero sfogo alla propria creatività – di ciò che hanno più a cuore - che si tratti di una persona, un oggetto, un animale o qualsiasi altra cosa – e postarla sulla bacheca della pagina Facebook ConCarpi Eventi: l’autore dell’immagine che saprà far innamorare il maggior numero di persone, attraverso i Mi piace espressi, vincerà un ritratto unico e inimitabile, eseguito da Ori. Per votare e partecipare al concorso c’è tempo sino al 15 febbraio. Per tutte le coppie che, una volta scesa la sera, vorranno poi continuare la propria serata magari con una cena romantica, i locali del centro di Carpi offriranno diversi menù speciali, pensati appositamente per San Valentino, il contenuto dei quali sarà pubblicato sempre sulla pagina Facebook ConCarpi Eventi.

Successo di pubblico per la personale del carpigiano Gianpaolo Sabbadini a Correggio

L’arte di Sabbadini incanta Correggio

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orreggio ha accolto con partecipazione e calore la personale del pittore carpigiano classe 1953, Gianpaolo Sabbadini in mostra a Palazzo Contarelli in Piazza Mazzini, 42 a Correggio. L’inaugurazione, avvenuta sabato 8 febbraio, ha registrato una grande affluenza di pubblico e le opere di Sabbadini hanno letteralmente incantato i visitatori accorsi. Tra i commenti più ricorrenti: “non abbiamo mai visto una mostra così particolare e suggestiva” e, ancora, “queste opere hanno qualcosa di magico”. Sempre in bilico tra sogno e realtà, le tele di Sabbadini sono in grado di catalizzare l’attenzione con i loro soggetti originali e fantasiosi e di farsi apprezzare per l’esecuzione estremamen-

te curata. Il pittore definisce la sua arte “figurativa e ispirata al reale, ma con l’aggiunta, di volta in volta, di elementi insoliti e surreali che puntualmente spiazzano l’osservatore”. E la sorpresa è proprio uno dei valori aggiunti dell’intera poetica di Sabbadini che subisce evidentemente il fascino dei grandi maestri del Cinquecento come Caravaggio e Tiziano, ma dai quali si discosta per molti aspetti moderni e paradossali, che potrebbero essere interpretati come metafora delle numerose contraddizioni odierne. La mostra è aperta fino al 16 febbraio, con i seguenti orari: martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19; mercoledì, sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. Chiara Sorrentino


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L’avvocato risponde... Un applauso per di Laura Vincenzi - laura.vincenzi@tiscalinet.it

Sfratti per morosità: fenomeno in aumento

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li sfratti per morosità sono in continua crescita. A causa della crisi economica è sempre più frequente imbattersi in inquilini che non pagano i canoni mensili di locazione e/o le spese condominiali. Per liberare la casa concessa in locazione non resta che rivolgersi a un avvocato che dia corso alla procedura di sfratto. Ecco come funziona il procedimento. Innanzitutto l’avvocato notifica all’inquilino moroso l’atto di sfratto con contestuale citazione del conduttore avanti al Tribunale per la dichiarazione di convalida. Se il conduttore non compare all’udienza o non si oppone alla convalida, il Giudice avvalla lo sfratto e fissa il termine per il rilascio dell’immobile. Se invece il conduttore compare può chiedere il cosiddetto “termine di grazia”, che consiste nell’ottenere al massimo 90 giorni (in alcuni casi 120) entro i quali potrà sanare la morosità ed estinguere così il procedimento con il rimborso delle spese legali. Se la morosità non viene sanata invece, il Giudice convalida lo sfratto e il locatore confida che l’inquilino se ne vada spontaneamente. Ciò tuttavia accade sempre più di rado. Così, scaduto il termine per il rilascio fissato dal Giudice, il locatore può dar corso all’esecuzione forzata per mezzo dell’Ufficiale Giudiziario. L’esecuzione è volta a reimmettere il padrone di casa nel possesso dell’unità abitativa. Tramite l’avvocato verrà notificato il precetto per il rilascio dell’immobile e il preavviso di rilascio, richiedendo appunto all’Ufficiale Giudiziario di eseguire lo sfratto. A questo punto ogni caso fa storia a sé. A volte l’Ufficiale Giudiziario esegue la procedura nell’arco di alcuni mesi, in altre in tempi ben più lunghi. Sebbene infatti la legge definisca lo sfratto come un procedimento rapido, tale di fatto non è.

L’Angelino...

un carpigiano a Los Angeles Gli stereotipi del cinema americano

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o recentemente avuto il piacere di guardare un documentario sulla vita di Bruce Lee dal titolo I Am Bruce Lee. Il buon vecchio Bruce è stato un uomo straordinario e una delle sue qualità più rilevanti penso sia stata la dedizione nel provare a utilizzare i media come una possibilità di dare una spinta alla nostra evoluzione culturale. Un uomo di due mondi, in parte caucasico e in parte cinese, per tutta la sua tristemente troppo breve vita ha dovuto combattere per essere accettato. In ogni progetto per cui ha lavorato ha sempre cercato di creare una visione migliore riguardo alle cosiddette “razze” (il termine inglese human races suona più dolce in accezione culturale americana). Era un “costruttore di ponti” e aveva l’abilità di unire le persone tra loro grazie alla sua proverbiale tenacia ed etica del lavoro. Aveva capito appieno uno dei poteri fondamentali della settima arte: l’abilità di creare cultura. In quanto biondo, con gli occhi chiari, una carnagione tendente al pallido ed essendo nato nell’Italia del Nord, trovo difficile riconoscermi nel classico stereotipo dell’italiano hollywoodiano: da Joe Pesci a Donnie Brasco, nel cinema americano, gli italiani sono mori, bassetti, con la pelle olivastra, spesso in mezzo a famiglie spropositatamente chiassose, gran mangiatori di pizza e molte volte mafiosi. Il “ba-pa-da-bippa!” di Seth MacFarlane. Dite che esagero? Fatemi il nome di un personaggio italiano in uno studio film (o indipendente), o in un telefilm, che non sia un latin lover sciupafemmine da lasciare appena possibile o un losco gangster. Fate il nome di un protagonista romantico asiatico. Un Notebook dagli occhi a mandorla. Vogliamo pensare agli indiani? Oppure ai Nativi Americani? Il personaggio di Tonto è diventato un figo grazie a Johnny Depp. Prima del 2013 era una semplice spalla buffa. Chissà quanto aspetteremo per il prossimo eroe Nativo Americano. Qualcun altro? Prendetene uno a caso. Ok lo so, ci sono delle ragioni. Lavorare nelle produzioni mi dà risposte che da fuori sarebbe difficile trovare. Detto questo comunque, non pensate anche voi che ci siano margini di evoluzione? Non pensate sia tempo di aggiungere anche gli “altri”? Ovviamente ho detto aggiungere, non rimpiazzare. Adoro i classici eroi americani: l’industria è qui, capisco. Vorrei solo vedere un po’ più di quella realtà che mi circonda a Los Angeles: gente di ogni sorta di estrazione socio-culturale, d’accenti, d’esperienze, di religioni, di usi e costumi. Nelle parole del grande Bruce Lee, quando durante il Pierre Burton Show gli venne posta la seguente domanda: “Ti vedi sempre come cinese o ti vedi mai come americano?”; lui rispose: “Sai come voglio vedermi? Come un essere umano. Perchè, voglio dire, senza voler giocare a essere Confucio ma sotto il cielo, sotto il paradiso non c’è altro che un’unica famiglia. Succede solo che, man, la gente è diversa”. Giacomo Giovanetti

Oberdan Salvioli

di Clarissa Martinelli

clarissa.martinelli@radiobruno.it

un applauso”. Questo ci siamo detti quando abbiamo deciso che il secondo Teniamo Botta fosse per lui: dedicato a lui. Il corpo non era ancora stato trovato e fino all’ultimo istante tutti speravamo in un epilogo diverso. Con Radio Bruno aveva collaborato in qualità di addetto alla sicurezza in diversi eventi e spettacoli per conto dell’agenzia Studios. Una cosa che molti non sanno è che Oberdan lavorava a Carpi; era cugino di Daniela Malpighi, Denny Rose. Da poco era stato assunto proprio per occuparsi di sicurezza all’interno di Denny Rose. Chi lo ha conosciuto lo ricorda con affetto, stima, rimpianto. L’applauso ci sarà.

Cara Clarissa, conoscevo bene Oberdan Salvioli, il ragazzo morto a Bastiglia. Un uomo generoso e bellissimo. Volevo solo dirvi che mi ha fatto piacere vedere che il secondo Teniamo Botta sarà dedicato a lui: sono certa che dove si trova ora sarà felice di vedere riconoscenza e rispetto per il suo sacrificio in quella notte maledetta. E spero ci sarà un applauso per lui. Elisa Lo spettacolo è dedicato a lui e non in sua memoria: vorrà dire che se viene ritrovato vivo salirà sul palco col sorriso a prendersi

“ I

l periodo di Carnevale sta entrando nel vivo e, per permettere ai bimbi di farsi ammirare in maschera in un ambiente caldo e coperto, il Borgogioioso ha deciso di organizzare, domenica 16 febbraio, animazioni a tema e divertenti laboratori. Non mancherà la mascotte di Peppa Pig, il fenomeno televisivo dell’anno che, insieme a Winnie the Pooh, si aggirerà per la galleria regalando buon umore, disponibile per fotografie insieme ai bambini o per chi vorrà scattare un “selfie” divertente con il

Domenica 16 Febbraio carnevale in galleria

Tutti in maschera al Borgogioioso proprio smartphone. I bambini che hanno già il costume pronto potranno recarsi al Borgo in maschera e tutti potranno intrattenersi nel Laboratorio creativo di Carnevale dove sono previste diverse attività. Nell’angolo dedicato al disegno verranno realizzate insieme maschere e marionette da portare a casa. Nell’angolo Pozioni Magiche ci si trasformerà in piccoli maghi per realizzare alcune pozio-

ni, intrugli colorati da conservare, ognuna dedicata a una maschera della tradizione con specifici “poteri magici”: andare bene a scuola, avere più giochi, essere più fortunati… E, ancora, nel centro della galleria, i bambini troveranno Trucca Bimbi, sculture di palloncini, giochi da tavolo e morbidi con cavalluccio. Le animazioni di Carnevale saranno organizzate insieme alla Coop Sociale Scai.

Libri da non perdere! Il sogno di una vita. Lincoln e Darwin Di Adam Gopnik

I

l 12 febbraio del 1865 vennero alla luce, a poche ore di distanza e sulle sponde opposte dell’Oceano Atlantico, due uomini destinati a cambiare radicalmente il mondo così come lo si era conosciuto sino a quel momento. Pur provenienti da ambienti diversi – il primo nato in una baita di legno tra i boschi del Kentucky con un padre che a malapena sapeva scrivere il proprio nome, il secondo nell’accogliente e lussuosa dimora di famiglia nelle campagne dello Shropshire – Abraham Lincoln e Charles Darwin vengono ricordati come coloro che, in qualità di presidente degli Stati Uniti l’uno e di naturalista l’altro, ottennero rispettivamente l’abolizione della schiavitù (al prezzo di una terribile guerra civile) e, con la pubblicazione de L’origine delle specie, il ridimensionamento dell’uomo così come era inteso dalla religione, svelando quale posto gli spettasse nell’evoluzione. Ed è proprio sullo statuto di questi due giganti della storia e su ciò che li accomuna, a snodarsi l’analisi che Adam Gopnik traccia nel suo Il sogno di una vita. Lincoln e Darwin (Guanda, 265 pp.). A emergere dal racconto delle due complesse personalità è una coppia di ‘campioni’ della modernità che, così come la intende Gopnik, coincide con l’affermazione e la diffusione pervasiva – la vittoria, in parole povere – della democrazia liberale borghese associata al ruolo centrale acquisito dalla scienza. La

freschezza di questo libro sta però nel fatto che Gopnik, da scrittore e critico attento qual è, coglie questo cambio di paradigma non solo nel mutare degli ideali (autonomia invece che eteronomia, libertà piuttosto che schiavitù, democrazia rispetto a monarchia) o delle fonti di verità (i testi scientifici rispetto alle sacre scritture, i laboratori piuttosto che le cattedrali), ma anche nei discorsi che questi ideali o verità devono affermare. “Con il loro dono dell’eloquenza – in quel loro insistente bisogno di persuadere e convincere, di argomentare e dimostrare, di discutere e giustificare – i due rappresentano le società intellettualmente libere e avide di conoscenza. Ci ricordano che lo stile letterario, la padronanza del linguaggio, non sono una glassa sulla torta, un ornamento con cui decorare un risultato raggiunto con altri mezzi; sono loro stessi parte di quel risultato”. E ancora: “così come Lincoln usava il linguaggio preciso della legge per dare al liberalismo una voce a tutt’oggi vibrante e convincente, Darwin si servì di quello ancor più preciso dell’osservazione naturalistica per modificare le nostre idee sulla vita, sul tempo e sulla storia”. In definitiva: “ragionamento induttivo e argomentazione rappresentano l’integrità morale del pensiero liberale. I fatti sono importanti; la logica conta; la descrizione esatta degli stami dell’orchidea vale quanto sei volumi sulla metafisica dell’essere. La verità è importante

per il progresso di una nazione libera, ma è altrettanto fondamentale che sia accettata. In una società aperta, le nuove verità devono essere dette e ascoltate”. Attraverso il racconto di due vite tanto avvincenti quanto straordinarie, Gopnik formula l’elogio della parola posta al servizio di libertà e verità. Della sua forza di persuasione, dell’utilità - e non soltanto della bellezza – di un’argomentazione ben formulata. Riformulando in maniera avvincente il credo secondo cui dire il mondo significa crearlo. O, come scrisse Ludwig Wittgenstein nel suo Tractatus: “i limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo”. Il primo passo per cambiarlo almeno un poco, questo mondo, sta nell’imparare prima di tutto a saper spiegare in che modo e perché. Marcello Marchesini


18 venerdì 14 febbraio 2014

anno XV - n. 06

L’aforisma della settimana...

“Amico è... con chi puoi stare in silenzio”. Camillo Sbarbaro appuntamenti

Teatro CARPI

14-15 febbraio, ore 21/Turni A-B-C Stagione prosa L’invenzione della solitudine Di Paul Auster Con Giuseppe Battiston Regi di Giorgio Gallione Teatro Comunale 16 febbraio - ore 16 La vita è sogno L’ho fatto per il mio Paese Di Francesco Freyrie e Andrea Zalone Con Lucia Vasini e Antonio Cornacchione Regia di Daniele Sala Teatro Comunale

Mostre CARPI

Fino al 28 febbraio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Franco Oneta O&A Centro Affari Fino al 28 febbraio Homo Homini Lupus Espone l’artista Federica Poletti Concept e cura Andrea Saltini Dark Room Silmartgallery Fino al 2 marzo L’archivio ritrovato di V.P. Paolo Ventura A cura di Luca Panaro Palazzo Pio Fino al 9 marzo Villaggio San Marco Fossoli/Carpi Mostra fotografica di Lucia Castelli Baracca recuperata ex Campo Fossoli

Fino al 25 maggio, a Bologna, presso Palazzo Fava

La ragazza con l’orecchino di perla L a ragazza con l’orecchino di perla, con la Gioconda di Leonardo e L’urlo di Munch, è unanimemente riconosciuta come una delle tre opere d’arte più note, amate e riprodotte al mondo. Fino al 25 maggio, il capolavoro di Vermeer sarà a Bologna, accolto con tutti gli onori del caso a Palazzo Fava. Sarà la star indiscussa di una raffinatissima mostra sulla Golden Age della pittura olandese, curata da Marco Goldin e tra gli altri da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum de L’Aia dove il capolavoro di Vermeer è conservato, e dal quale provengono tutti i dipinti in esposizione a Bologna. La ragazza con l’orecchino di perla evoca bellezza e mistero e il suo volto da oltre tre secoli continua a stregare coloro che hanno la fortuna di poterla ammirare dal vero. O che magari l’hanno scoperta attraverso i romanzi e il film, di cui la bellissima ragazza dal copricapo color del cielo è diventata, forse

suo malgrado, protagonista. “E’ un onore per me essere riuscito a portare in Italia per la prima volta questo capolavoro – dice

Domenica 16 febbraio, alle 20,30, per la rassegna Prima all’Ariston, proiezione del film Before Midnight di Richard Linklater

Un piccolo grande miracolo d’amore

N

el terzo capitolo della trilogia ritroviamo Jesse e Céline nove anni dopo l’appuntamento di Parigi (Prima del tramonto), e diciotto anni dopo il primo incontro a Vienna (Prima dell’alba). Sono rimasti insieme e stanno trascorrendo una vacanza in Grecia con le loro figlie. Stavolta però, sono arrivati a una fase cruciale, perchè le difficoltà hanno contribuito a incrinare il loro rapporto…Chi ricorda gli altri due film non resterà deluso, perché gli interpreti migliorano col tempo. Il

regista Richard Linklater ridefinisce i contorni della commedia sentimentale e humour e dialoghi affilati non mancano. La tensione palpabile tra i protagonisti fa pensare piuttosto (anche per il tono autobiografico che vi si intuisce) al grande Viaggio in Italia di Rossellini. Un piccolo grande miracolo di verità sull’amore, chiacchierato fino all’ultimo respiro con arguzia, intelligenza e disincanto. Passioni e malinconie, il duplice punto di vista rispettato, travolgente. Da vedere.

Il 19 febbraio, alle 14.45, presso la Sala Congressi, proiezione del film Nella casa di François Ozon

Fino al 16 marzo Spaventevole Mostra di Annabella Cuomo A cura di Francesca Pergreffi e Michael Rotondi Spazio Meme

Thriller a tinte dark

C

laude, un ragazzo di 16 anni si insinua nella casa di un suo compagno di classe per trovare ispirazione per i suoi componimenti scolastici. Colpito dal talento e dall’indole insolita dello studente, il suo professore di francese ritrova il gusto dell’insegnamento e lo stimola a continuare a scrivere ma, l’intrusione di Claude, scatenerà una serie di eventi incontrollabili. Dagli episodi narrati (e mostrati visivamente) emergono i problemi lavorativi del padre di Rapha (Denis Ménochet),

Fino al 6 aprile Mondi Fantastici Sala Cervi

Eventi CARPI

Fino al 23 febbraio Circo Romina Orfei Area Fieristica

Giovedì 20 febbraio, alle 21, al Cinema Teatro Ariston, presentazione del nuovo libro di Giorgia Serughetti

14 febbraio - ore 22 Festa Ultras Carpi Kalinka Arci Club

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14 febbraio M’illumino di meno 2014 Giornata del risparmio energetico Centro Storico

Marco Goldin - e vorrei che il pubblico si ponesse davanti a questo quadro non soltanto come a un’icona pop, ma anche come a una rappresentazione sublime della bellezza dipinta. In questo quadro tutto vive dentro una sorta di silenzio crepitante, che chiama ognuno di noi verso il luogo dell’assoluto”. L’opera non sarà l’unico capolavoro di Vermeer in mostra. Ad affiancarla ci sarà Diana e le sue ninfe e, ancora, quattro Rembrandt e poi Frans Hals, Ter Borch, Claesz, Van Goyen, Van Honthorst, Hobbema, Van Ruisdael, Steen, ovvero tutti i massimi protagonisti della Golden Age dell’arte olandese.

Uomini che pagano le donne postare finalmente l’attenzione sui clienti, dichiarare che la prostituzione è un “problema degli uomini”, nel senso che chiama in causa la costruzione del mondo maschile, sono ottime premesse per un rovesciamento di segno nel discorso secolare sul commercio sessuale che ha lasciato troppo a lungo in ombra

l’uomo che paga, concentrando gli sguardi, le preoccupazioni morali e politiche, gli interventi pubblici sulle sole persone che si prostituiscono. Questo il tema del nuovo libro di Giorgia Serughetti, dal titolo Uomini che pagano le donne, che verrà presentato giovedì 20 febbraio, alle 21, al Cinema Teatro Ariston di San Marino.

un impiegato entusiasta della Cina e amante del basket, che pratica con il figlio, ma anche l’attrazione (fantasie e atti) di Claude nei confronti di Esther, la madre dell’amico (Emmanuelle Seigner), una donna molto attraente, interessata unicamente alla decorazione di interni. E’ una commedia drammatica, spiritosa e intelligente, che si sviluppa come un thriller con risvolti dark più che inquietanti. Il film sarà proiettato il 19 febbraio, alle 14,45, in Sala Congressi. Introduce Pietro Marmiroli.

appuntamenti

15 febbraio - ore 15.30 Bebè a costo zero Riflessioni e suggerimenti pratici per crescere un bambino con meno oggetti e più affetti, rispondendo al meglio alle sue esigenze, risparmiando e rispettando l’ambiente Incontro con Giorgia Cozza, autrice del libro Bebè a costo zero In collaborazione con Gaam Sala Estense 16 febbraio - ore 15 Laboratorio: detergenti fai da te per la cosmesi di neonati e bimbi Un laboratorio pratico dove ogni partecipante preparerà e porterà a casa informazioni utili sulla pelle del bambino e un kit di prodotti economici ed ecologici per il proprio figlio Con Sabrina Musi, esperta di pratiche ecosostenibili e benessere naturale In collaborazione con Gaam Centro Scubidù 23 febbraio - ore 15 Laboratorio: i pannolini lavabili Perchè e come sceglierli, come usarli Incontro con Margherita Guidetti, mamma del Gaam Centro Scubidù 15 febbraio - ore 20 La notte dei sapori balcanici Serata dei sapori balcanici Chef Daniel Trifoni Costo 25 euro a persona Il ricavato della serata verrà evoluto al Progetto Hospice: un luogo di accoglienza e ricovero nell’Area Nord della Provincia, per i pazienti in fase avanzata di malattia. Uno spazio adeguato di assistenza e accompagnamento nel rispetto della persona e della sua dignità A cura di Amo Parrocchia di Quartirolo 16 febbraio - ore 16 Cinema che passione Hotel Transylvania 6-10 anni Circolo Guerzoni 16 febbraio - ore 16.30 Teatro che passione! Ranocchio Teatro d’attore, ombre e figura Teatro Gioco Vita di Piacenza 2-5 anni Circolo Graziosi 15 febbraio - ore 16 Laboratori che passione! InventaFacce laboratorio artistico A cura di Michele Ferri, illustratore 6-9 anni, a iscrizione Castello dei Ragazzi


venerdì 14 febbraio 2014

Dal 15 al 23 febbraio si rinnova l’appuntamento con Unica Fine Art Expo, la manifestazione internazionale di alto antiquariato che inaugura la sua XXVIII edizione a ModenaFiere

La regina dell’antiquariato

anno XV - n. 06 19

appuntamenti

15 febbraio - ore 21 Paolo Cevoli La Penultima Cena Centro sociale L. Guerzoni 16 febbraio - ore 16 Il pasto, spazio per le differenze Relatore: don Filippo Manini A seguire proiezione del film Big Night Auditorium Loria 16 febbraio, ore 15.30 Cumpagnia amatoriale Con la Compagnia Teatrale La Nuova Malintesa di Luzzara Commedia comica in 2 atti di Italo Conti La scena è ai nostri giorni. Una casa di tolleranza gestita da Pia Madama. I personaggi ruotano attorno a inganni per confondere le idee di... Cinema Teatro Ariston

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’ Unica Fine Art Expo il nome e la dichiarazione d’intenti della XXVIII edizione della manifestazione internazionale di alto antiquariato che torna ai padiglioni di ModenaFiere dal 15 al 23 febbraio. Nei quattro saloni che compongono l’esposizione - Modenantiquaria, Excelsior, Petra ed Eytt - si alternano su un’area espositiva di 20mila metri quadri le proposte più prestigiose delle selezionatissime 200 gallerie che hanno reso la manifestazione la kermesse internazionale d’alto antiquariato sinonimo di eleganza e originalità. Da quasi 30 anni Unica Fine Art Expo è l’unica rassegna nel panorama europeo a dipingere un affresco completo e variegato dell’arte antica: questo grazie alla rassegna di pittura Excelsior, esclusivamente focalizzata sulla produzione dell’800, alle antichità per esterni di Petra, fino ai gioielli, le supellettili e i mobili più rari ed eleganti di Modenantiquaria. Dallo scorso anno, poi, la manifestazione si è arricchita di un nuovo salone dedicato alle produzioni di alta gamma: Eytt, ovvero Excellence Yesterday Today Tomorrow. Unica Fine Art Expo è organizzata da Studio Lobo srl di Correggio, in collaborazione con Ascom Confcommercio di Modena, il Sindacato Autonomo Mercanti d’Arte Antica Modenesi e realizzata con il contributo di Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Vivai F.lli Tusi. La manifestazione è anche un’ottima occasione per chi cerca investimenti durevoli. I dati raccolti nel tempo dicono che la kermesse è la mostra d’alto antiquariato più visitata d’Italia, con un’altissima percentuale di pubblico propensa all’acquisto.

Modenantiquaria: l’alto antiquariato nell’arredo d’interni Tra le tante opere esposte dalle gallerie presenti, il pubblico di appassionati potrà ammirare e acquistare mobili dal ‘500 allo stile Decò, dipinti, ceramiche e maioliche, oggetti d’arte, gioielli e orologi, tappeti, antiquariato orientale, precolombiano e africano. I colori, le luci e le simmetrie dell’allestimento contribuiscono poi con la ricercatezza e l’equilibrio della composizione a esaltare il pregio e l’unicità delle opere. Petra: XXI Salone di Antiquariato per parchi e giardini Unica rassegna di questo genere in Europa, da oltre vent’anni Petra è diventata sinonimo di antiquariato per esterni. Nello splendido giardino indoor, il migliore antiquariato per parchi e giardini fa bella mostra di sè per un pubblico sempre più vasto. Con una proposta selezionata di antichi arredi per esterni e preziosi elementi architettonici di recupero, Petra evoca atmosfere en plein air e suggerisce un uso creativo nelle ristrutturazioni edili

di materiali eterogenei: fontane, colonne, capitelli, antichi vasi in cotto, pavimentazioni per esterni e interni, inferriate e cancelli, porte e camini. Qui le aree verdi diventano oggetto di architettura ed esaltano il valore dell’immobile. Petra continua a crescere: aumenta la varietà delle proposte, il pregio dei materiali architettonici, la presenza di un pubblico affezionato e l’apprezzamento degli operatori del settore. Excelsior: XIII Rassegna d’Arte Italiana dell’800 Excelsior, la rassegna di pittura esclusivamente focalizzata sulla produzione italiana dell’800, giunge quest’anno alla sua XIII edizione. Excelsior è l’unica rassegna di questo genere in Italia: focalizza l’attenzione sulla pittura italiana del tardo ‘800, con piccole incursioni nell’arte del primo ‘900, tra avanguardie e persistenze, e si pone come prestigiosa vetrina per raffinate opere d’arte. Le gallerie presentano un vastissimo repertorio di pittura del XIX secolo, all’interno del quale sono presenti opere dei

maggiori autori delle varie scuole regionali italiane: dai macchiaioli toscani ai pittori napoletani, dai veneti agli scapigliati lombardi, senza tralasciare gli autori emiliani e meridionali. E’ proprio il valore artistico delle opere esposte, l’eccellenza di ritratti, nature morte, marine, paesaggi rurali e scene di vita domestica ad attirare un numero sempre crescente di esperti e collezionisti. Eytt: l’eccellenza di ieri, oggi e domani Novità nell’edizione 2013, si conferma anche per il 2014 il salone Eytt, Excellence Yesterday Today Tomorrow, dedicato alle produzioni di alta gamma. Espositori selezionati portano a Unica Fine Art Expo il meglio: gioielli, orologi, abbigliamento sartoriale, borse e calzature fatti a mano, arredi e oggetti pregiati, arte moderna e contemporanea, fino alle auto, moto e barche. Una vetrina espositiva raffinata ed elegante per avvicinare al mondo dell’Eccellenza un pubblico, anche giovane, che ama il bello, le innovazioni e l’esclusività che danno vita a prodotti intramontabili. Nell’ambito di Eytt la sera dell’inaugurazione di “Unica” avrà luogo la premiazione Orologio dell’anno 2013, organizzata in collaborazione con la rivista L’Orologio. Unica segue i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 20. Biglietto intero: 15 euro, ridotto 12.

18 febbraio - ore 21 Una splendida notte stellata Incontro con l’illustrazione Cosa c’è dentro una notte stellata? Ci sono una ragazza e un ragazzo che per un breve frammento dell’esistenza incrociano i propri destini. Un incontro pieno di poesia per conoscere Jimmy Liao, uno dei più grandi autori contemporanei di albi illustrati, un delicato e magico narratore di storie capace di svelarci il mistero custodito nella quotidianità Con Luca Ganzerla, dottore di ricerca in letteratura per l’infanzia Silvia Torchio, traduttrice degli albi di Jimmy Liao Cecilia Paquola, Associazione Amici di Jimmy Letture di Alessia Verdefoglia Flauto traverso di Daniela Bertacchini Ingresso: 10 euro Libreria Radice - Labirinto 19 febbraio - ore 18 Scuola e Impresa Quale scuola serve all’industria del futuro? Licei, Istituti Tecnici, ITS, Istituti Professionali, come impostare una scelta ragionata. Modera: Franco Mosconi, professore Università di Parma Relatori: Angelo Andrisano, rettore dell’Università di Modena Maurizio Cazzarolli, A.D. Tetra Pack Packaging Solution Cinema Teatro Eden 19 febbraio, ore 14.45 Nella casa Regia: François Ozon Introduce: Pietro Marmiroli Sala Congressi 20 febbraio - ore 21 Presentazione del libro Uomini che pagano le donne Di Giorgia Serughetti Cinema Teatro Ariston 21 febbraio - ore 22 F.Tavernelli + Vanamusae Kalinka Arci Club


20 venerdì 14 febbraio 2014

anno XV - n. 06

Calcio – Il Carpi riacciuffa lo Spezia con un penalty di Memushaj allo scadere: 1-1

Continuità di rigore

EMPOLI In frenata

Cresce l’impatto dei nuovi e il pubblico. Ma il gol su azione al Cabassi resta tabù. Sabato la trasferta di Empoli: Vecchi pensa a qualche cambiamento

I

l Carpi strappa in extremis un certificato di continuità a un grande avversario destinato a diventare grandissimo. Ovvero ad assomigliare al suo allenatore, che ne ha ormai ricostruito profondamente lo spirito. Lo Spezia vale molto, più della semplice somma delle proprie splendide individualità. E’ organizzato con scienza, sa quando rischiare e dove coprirsi, riesce a cambiare faccia, ha implementato notevoli disponibilità di gioco, costruisce uno-contro-uno favorevoli con impressionante facilità. Conta perciò tantissimo, ben oltre un punto, il rigore di Memushaj. Posa una pietra necessaria sul cammino: per crescere bisogna anche imparare a pareggiare partite come questa. Non si diventa adulti se ci si ostina a vivere di soli eccessi, senza scendere a compromessi. CONTORNO - Il processo di maturazione, senz’altro, prosegue. Anche gli elementi al contorno indicano crescita. L’impatto dei nuovi, anzitutto, che cominciano a farsi riconoscere nei momenti decisivi. Acosty, in particolare, stupisce per immediatezza. E poi il pubblico, arricchito da tante mamme e bambini, per la prima volta oltre le 3.000 unità. Un altro muro psicologico è stato dunque sfondato, dentro questa stagione di continue scoperte e conquiste necessarie. SQUADRA - Vecchi è ben conscio del momento, il pitstop di gennaio ha appesantito il veicolo. All’uscita dai box, col serbatoio pieno e le gomme nuove, servono diversi giri di rodaggio. La squadra non ha più di 20-25 minuti ad alta intensità. Usarli nel primo tempo, contro avversari votati al palleggio, è un vantaggio. Se si può contare su tre sostituzioni importanti,

PROSSIMO TURNO

La capolista sale al Manuzzi

conviene spingere subito sul gas per prendere distanza. Il piano è quasi riuscito, salvo due contrattempi. Il primo è stato l’ammonizione precoce di Lollo, cioè il più in forma tra i muscolari portatori di ritmo. In questo periodo, non è surrogabile perché non ci sono altri pressatori continui quanto lui. Se si ammansisce, se diluisce l’aggressività, tutta la squadra ne smarrisce il riferimento e arriva seconda sulla palla. E’ successa la stessa cosa anche sette giorni prima, ma non ha avuto lo stesso peso per una ragione ovvia: la personalità tecnica del Padova è di ben altra modestia. Il secondo guaio è stato il gol che non è

I MARCATORI

Caracciolo in grande rimonta Mancosu (Trapani) - 15 Caracciolo (Brescia) - 14 Tavano (Empoli) - 14 Pavoletti (Varese) - 14 Hernandez (Palermo) - 12 Antenucci (Ternana) - 12 Babacar (Modena) - 11 Galabinov (Avellino) - 10 Maniero (Pescara) - 10 Ebagua (Spezia) - 10 … Memushaj (Carpi) - 6 … Concas, Sgrigna (Carpi) - 4

arrivato quando lo Spezia si è slabbrato in profondità (merito delle sponde di Ardemagni) e in ampiezza (merito delle sovrapposizioni di Letizia e dei dribbling di Sgrigna), tribolando parecchio a ripiegare indietro. Questi presupposti sono scomparsi nella ripresa, appena il centrocampo si è ridensificato intorno a Seymour. Così come aveva fatto Tesser due settimane prima, anche Mangia ha abbassato il trequartista (Bellomo) in modo da sequestrare il possesso e narcotizzare la partita. Per rianimarla sono state provvidenziali le pillole uscite dalla panchina: le vitamine di Mbakogu e Acosty, e poi Bertoni come ricostituente mentale. GOL - La fatica di segnare rimane comunque sulla cartella clinica. Il Carpi è il peggior attacco interno pur essendo la squadra che tira di più. Solo 8 reti al Cabassi, nessuna spontanea su azione regolare: tre rigori, un autogol, una giocata da corner. E tre invenzioni all’incrocio: la folgore di Memushaj alla Ternana, e le due di Sgrigna a Novara e Varese. Resta a tutt’oggi lui il più decisivo in casa. E’

PROSSIMO AVVERSARIO:

per questo che Vecchi insiste a scommettere sulle sue improvvisazioni, sopportandone anche quelle pause pallide in cui dà l’idea di abbandonare un po’ la squadra. A Empoli comunque vedremo novità, perché s’avverte il bisogno di coraggio e di qualche idea non scontata. E’ l’ora di esplorare il gruppo in profondità, per rigenerare qualche equilibrio sicuro (Pasciuti o Di Gaudio) coinvolgere chi scalpita (Legati, lo stesso Acosty dall’inizio) e far riposare i più logori (Concas, Gagliolo). CAMPIONATO – Altrove intanto, il Palermo torna a vincere e scatta: è una “fuitina” (dal siculo: piccola fuga). Nessun altra delle prime quattro squadre dell’andata ha vinto nel ritorno. Tra queste, ripiomba in crisi nera il Pescara, quarto ko consecutivo. La notizia più importante è il colpo del Modena, che toglie così lo 0 dalla casella dei successi esterni e si allontana decisamente dalla zona pericolo. Dove invece sprofonda il Cittadella di Foscarini, forse mai così in difficoltà in tutta la sua irripetibile epoca da “Ferguson del calcio italiano”. Enrico Gualtieri

LA CLASSIFICA

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l Carpi visita una nobiltà contratta e costipata, decisamente raffreddata da questo inverno piovoso e complicatissimo. Ha vinto solo 2 delle ultime 9 partite, mai in casa da tre mesi (3-0 al Lanciano, 17/11/2013). E’ uscita maluccio dalla sosta, entro cui non ha lavorato benissimo. Nel ritorno ha sommato a sé stessa appena 2 punti e 2 gol, entrambi di Tavano. In tandem con Maccarone combina per due terzi del fatturato (22 su 33). Con questi due vecchi pirati, l’Empoli ha sempre la certezza di essere una grande squadra. Ma certo anche di dipendere molto dal loro estro e dalla loro forma fisica. All’intergiro comunque è in frenata netta: ha condotto la corsa per il 50% delle tappe (11 giornate su 24), adesso accusa il massimo ritardo dal Palermo (-4), pur avendone respinto l’assalto diretto nel big-match della settimana scorsa. Mister Sarri sta facendo i conti col logorio dei suoi fedelissimi ingranaggi. Peraltro, sabato dovrà sopperire all’assenza di Croce, squalificato. La squadra manca di fiato e ricambi credibili. Non è banale disporne, laddove l’impianto fonda su meccanismi a memoria e dunque abbisogna di interpreti esatti per funzionare in automatico. Dal mercato è arrivato poco. Solo una mezzala di buon passo: Mirko Eramo. Darà un po’ di respiro a capitan Moro, il più stanco tra gli stanchissimi. E’ invece tramontato sul filo di lana Missiroli, che sarebbe stato l’addendo perfetto per maggiorare il profilo della manovra e il tasso di pericolosità sulla singola giocata senza sacrificare equilibri. Resta così abbastanza aperto il problema del trequartista, ovvero l’eredità impossibile di Riccardo Saponara. Verdi e Pucciarelli sono ragazzi pieni di qualità e pure di controindicazioni: il primo ha più spunti improvvisi, ma alleggerisce troppo il centrocampo; il secondo aggiunge una muscolarità diversa, però incide meno. Le chiavi del gioco sono dunque in mano a Valdifiori: l’uomo imprescindibile, le piccole grandi cose giuste al momento giusto. Il miglior passatore del campionato. Un calcio sempre a misura, essenziale, pochi tocchi, gittate lunghe e corte, traiettorie ideali da addomesticare per chi riceve. Non c’è un altro metodista in Serie B che sappia orientare le partite quanto lui, rompere il passo degli avversari e mandare in ritmo i compagni nei tempi e negli spazi che gradiscono. Contro di lui, Vecchi preparerà la partita ben sapendo di non poter sbagliare nulla. Va accorciato e fatto deragliare preferibilmente sul centro-sinistra dove ha più difficoltà a verticalizzare di prima. Se godrà della libertà che ebbe all’andata, il Carpi finirà nuovamente fuori partita molto presto. Se invece le trappole funzioneranno, allora l’Empoli si scoprirà decerebrato. E’ questa la strategia: togliere la testa a chi ha già poche gambe, per poi colpire al cuore. E.G.

I PRECEDENTI L’ultima vittoria con l’attacco bonsai

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ono 10 i precedenti biancorossi a Empoli in gare di campionato, tutte disputate nel terzo livello del calcio italiano (serie C, poi C1). Tre i pareggi, tutti a porte inviolate. Tre le vittorie, tutte per due reti a una. La più recente (24 ottobre 1993) porta la firma della strana coppia di bomber tascabili inventata da mister De Biasi: Stefano Protti e Claudio Nitti. La più antica risale al 17 dicembre 1939, allorché i toscani esibivano denominazione Gambacciani. Risolse allo scadere Ennio Bergonzini, detto “La Mummia” per la somiglianza con l’attore Boris Karloff: “una sfingea personalità dal cereo colore della pelle che non rideva mai, né si scomponeva più di tanto quando faceva uno dei suoi tantissimi gol, specie quelli bellissimi dalla bandierina o dalla linea di fondo”. Così lo immortalò “Ciccio” Siligardi. In effetti, ne segnò parecchi, 33 in 167 partite: fu la bandiera e il capocannoniere del Carpi lungo gli Anni Trenta. Quattro sono i successi dei padroni di casa. L’ultimo è datato 4 ottobre 1992: 2-0. Fissò il risultato un vecchio ragazzo di Certaldo, al capolinea della carriera da mediano di fatica, ormai pronto a cominciarne un’altra, straordinaria, da allenatore di respiro europeo: Luciano Spalletti. E.G.

CALCIO A 5

Bagnolo indigesto, Virtus rimandata

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25ESIMA GIORNATA Sabato 15/2/2014 Ore 15 AVELLINO – V.LANCIANO BRESCIA – TERNANA CESENA – PALERMO EMPOLI – CARPI LATINA – CITTADELLA PADOVA – NOVARA REGGINA – TRAPANI SIENA - JUVE STABIA SPEZIA – CROTONE

POSTICIPI Sabato 15/2/2014 , ore 18 PESCARA – VARESE Domenica 15/2/2014, ore 12.30 MODENA – BARI * La Corte di Giustizia Federale ha stabilito che CARPI-PADOVA ripartirà dal 26’30’’del primo tempo e verrà conclusa. Al momento di andare in stampa, la data non è ancora stabilita

i ferma a Bagnolo la bella marcia della Virtus di Caleffi, che, con Casceglia ancora out e Nosari e Pelusi fermati dal giudice sportivo, paga dazio su un campo da sempre stregato. L’avvio virtussino è da incubo e l’immediato uno-due casalingo sembra preludere a un tiro al bersaglio maledetto: dopo dieci minuti i padroni di casa conducono per 2-0, ed è solo quando gli avanti bagnolesi impallinano Ascari per la terza volta (3-0) che gli ospiti iniziano a giocare. La bordata con cui Thompson trafigge l’estremo di casa (3-1) non è effimero antidolorifico ma vitamina vera e il quintetto gialloblù si rifà sotto in avvio di ripresa, quando De Luca, servito da Stassi (che manda al bar, in un centimetro di campo, il diretto avversario) imbuca da due passi la rete del 3-2. I padroni di casa non mollano la presa e su un errato disimpegno ospite piazzano l’acuto che pare chiudere il match (4-2); i virtussini, pur costretti dalle defezioni ad alchimie tattiche quantomeno eccentriche, tengono bene fino al 5-2 di casa, che consegna la contesa a un finale senza sussulti. Così, la puntata mancina di Sassi vale solo a render meno amaro il passivo (5-3). Si chiude dunque con una sconfitta una trasferta da anni maledetta per i colori gialloblù, ma di disperare, dopo una prova onorevole, non v’è ragione, né tempo. Sabato al Vallauri arriva il Faventia capolista e sarà battaglia vera. E’ tempo di provarci, Virtus, ché, come a Caudio, capita che a dover passare sotto le forche siano i più forti. Federico Campedelli


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’ stata una serata da leoni per Cristiano Giuntoli, relatore d’onore al Lions Carpi Host, martedì scorso presso l’Hotel President di Correggio. Il direttore sportivo del Carpi si è raccontato a cuore aperto nell’incontro conviviale officiato dal presidente del Lions Club Giovanni Arletti e moderato dal collega Luigi Zanti. “Il mio è un mestiere difficile, unico”, apre Giuntoli. “Uno di quei mestieri che non immagini di fare da grande quando sei piccolo. Servono competenze che non puoi prevedere di possedere. Si vive di intuizioni, anzitutto. Le puoi raffinare nel tempo, ma di base devi scoprirtele dentro. Non te le insegna nessuno. In più bisogna sviluppare conoscenze ad ampio raggio nel mondo del calcio e sensibilità di diverso tipo: giuridico, medico, diplomatico e psicologico. Tutto questo concorre: costruire e gestire un gruppo di calciatori è un’impresa delicata. Va sempre tenuto presente che sono professionisti che hanno stipendi diversi, un posto di lavoro non stabile e una carriera corta. E che per lavorare bene devono essere sempre al massimo della salute e mettere l’individualità a disposizione della squadra. Un buon direttore è quello che sa convincere i giocatori dell’importanza di essere l’uno la fortuna dell’altro”. Da qui, Giuntoli riepiloga il suo percorso professionale: “ho fatto un po’ di tutto, anche 20 esami in Architettura. Poi corsi di Osteopatia, di riabilitazione e di formazione in tecnica calcistica, mentre giocavo a livello semi-professionistico. Nel frattempo, giravo l’Italia a vedere partite di tutte le categorie e istruivo Junior Camp all’estero. E’ così che ho coltivato una rete di conoscenze che adesso mi sono molto utili per operare. Naturalmente

venerdì 14 febbraio 2014

CALCIO – Il direttore sportivo del Carpi relatore al Lions Carpi Host

Un Giuntoli da leoni

Cristiano Giuntoli

ho fatto anche la scuola a Coverciano, che è una tappa obbligatoria. Ma è chiaro che non si può mai smettere di imparare. Ogni incontro, ogni situazione, ogni telefonata, ogni singola trattativa è utile per crescere”. Giuntoli si spinge anche in una lunga considerazione sul momento globale del nostro calcio: “come sempre rispecchia il contesto del Paese in cui lo si gioca. Noi siamo in crisi, in termini economici e manageriali. C’è recessione e c’è un vuoto nella classe dirigente. Stiamo invecchiando nelle personalità e nelle strutture, stiamo smarrendo knowhow. Risolveremo sempre abbastanza facilmente il problema di costruire una Nazionale, abbiamo una leva immensa: 20-25 ottimi giocatori per essere competitivi ai Mondiali e agli Europei non smetteremo di trovarli. Ma tutto il resto sta crollando a pezzi. I nostri club per 25 anni sono state eccellenze internazionali. Ora alle finali e ai veri top-players nemmeno si

avvicinano più. Bisogna appunto tornare indietro a quel tempo e recuperare quelle idee e quel coraggio che c’erano allora. Un grande direttore come Allodi sosteneva che almeno i quattro elementi che danno struttura alla squadra – portiere, stopper, mediano e centravanti – vanno costruiti in casa per una questione di opportunità e di identità. Boniperti prese alla Juve i due capocannonieri uscenti della B (Casiraghi e Schillaci). Poco dopo prelevò Del Piero da Padova e lo mise al posto di Baggio”. Il discorso vira poi naturalmente sull’attualità del Carpi. Ed è sostanzialmente una sorta di bilancio di metà stagione: “dal miracolo di Lecce a oggi è cambiato l’allenatore e molti giocatori ma non è cambiata la filosofia strutturale della società: una catena di comando veloce, snella, poche teste che ragionano e decidono con tempestività; un grande investimento sui ragazzi emergenti; il passo mai più lungo della gamba;

più quegli ingredienti che mescolati insieme ci hanno permesso sinora di stupire, con la forza del gioco e dei risultati. Sono l’entusiasmo, l’umiltà, la mentalità vincente e la professionalità in tutti gli ambiti. Le cifre del campo vanno lette ragionando sul fatto che abbiamo cominciato con la maggior quota di debuttanti in categoria (16-17 elementi), che siamo la terza rosa più giovane e la penultima per contratti firmati. Eppure contiamo più tiri in porta di chiunque e ne concediamo meno di tutte le altre. Siamo in una buona posizione di classifica, ma penso anche che meriteremmo qualche punto in più”. Gli fa eco il presidente del Carpi Claudio Caliumi, co-ospite: “siamo oltre le aspettative, un debutto storico in cadetteria di questo tipo è un grande orgoglio per me, che sono un carpigiano del Carpi fin da quando ci giocavo. Ci conforta molto il fatto che il pubblico stia crescendo. In fondo la piazza non è così fredda come viene spesso descritta, ha solo bisogno di essere coinvolta nel profondo”. L’ultimo “domandone” riprende il tema della serata: “B…e oltre”. Già…cosa c’è oltre questa Serie B? “Vogliamo anzitutto che ci siano quei benedetti 50 punti-salvezza. Non eccedo mai in cautela, – chiude Giuntoli – sono realista. L’obiettivo è stabilizzarsi all’interno di un mondo nuovo in cui la città è sbarcata dopo un secolo di rincorsa. Dopodichè, la mia squadra deve scendere in campo per vincere sempre. Io trasmetto questo perché sono fatto così: punto al massimo”. Enrico Gualtieri

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CALCIO - DILETTANTI Correggese settebellissima

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a Correggese supera agilmente anche la Clodiense, vendicando con gli interessi lo sgarbo dell’andata. E ancora una volta le basta appena un tempo per sbrigare la pratica. Continua a sostare ai box Davide Luppi, ma nessuno se ne sta accorgendo. La soluzione al problema è tutta carpigiana: si chiama Alessandro Chiurato, sempre più leader della truppa e ritrovato uomo-gol. Ne segna altri due, apre e chiude i conti, sale a quota 8 affiancando l’altro ex biancorosso Riccardo Paganelli. Arrotonda Stefano Selvatico dal dischetto: 3-1. E’ il settimo successo consecutivo, diciassettesimo complessivo. Vincono tutte le prime sei della classe. Dilaga la Lucchese, che rifila 6 reti al derelitto Riccione, penultimo, penalizzatissimo e ormai completamente travolto dai guai della sua stessa proprietà. Domenica, i ragazzi di patron Lazzaretti faranno visita alla più ostica delle compagini di centroclassifica: l’Imolese di una grande gloria del vecchio AC Carpi tomeazziano, Franco Farneti. LE ALTRE – In Promozione, delude la Solierese incapace di scardinare il fortino della Falk (0-0) dopo la bella vittoria nel recupero col Real Panaro (2-0: Paradisi, Di Costanzo). In Seconda, il campionato si ricompatta improvvisamente complice il crollo del Mandrio a Novi (0-5). Qualora la Virtus capitalizzasse il recupero di Novellara, si ritroverebbe sola al comando. Bagarre al vertice anche in Terza. Vacilla la leadership dello United fermato a sorpresa da Soccer Correggese (2-2). Finisce senza reti il match tra Cabassi e Campogalliano, due squadre ancora ferme alla ricerca di una dimensione definitiva. Sale invece la Cortilese (2-1 al Cittanova) e aggancia il quarto posto. A segno Mezzaner e Chizzini su rigore. Respira infine il Limidi, che si assicura il derby di giornata rimontando la Carpine (3-1) ridotta in 10 (espulso Zanni).

CALCIO – Carpi, settore giovanile

La Primavera riparte dallo Spezia

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a Primavera ricomincia sabato nell’impianto casalingo di Reggiolo, dove sarà ospite lo Spezia dopo il turno di riposo osservato in concomitanza del torneo di Viareggio. Gli Allievi Nazionali incassano l’ennesima sconfitta di misura in casa contro l’Empoli (0-1). Non va meglio ai Giovanissimi Nazionali, piegati dal Rimini con identico score (0-1) dopo tre risultati utili consecutivi. I Regionali, invece, continuano a brillare: battono il Bologna B grazie alle invenzioni di Tourè e Del Prete (2-1), e conservano l’ottimo quinto posto in classifica. Domenica è in agenda l’affascinante derby col Sassuolo (terzo posizionato). E.G.

IL PROGRAMMA DEL WEEKEND PRIMAVERA CARPI - SPEZIA

Sabato 15/2/2014 Reggiolo (RE) Campo “Rinaldi” – Via Rinaldi, 14 Ore 14.30

GIOVANISSIMI REGIONALI SASSUOLO - CARPI

Domenica 16/2/2014 S.Michele dei Mucchietti (MO) Campo “G. Zanti” – Via del Cimitero, 50 Ore 11.30


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oveva essere la partita del riscatto e della rinascita per la Cec che però fallisce ancora una volta l’appuntamento con la vittoria che manca dal derby prenatalizio vinto contro Mirandola. Coach Molinari presenta la novità Bosi in starting-six in sostituzione di Fontana fermato tutta la settimana da un taglio al mento e cinque punti di sutura. Il resto della formazione è il solito, quindi diagonale principale con Dall’Olio e Bigarelli, Insalata e Quarta al centro, Trentin libero con Porcellini a completare la linea degli schiacciatori. Torino è schierata con Fumagalli opposto al palleggiatore Simeon, AngelovPagano in posto 4, Vajra e Friggieri centrali e Cherasco libero. Partenza in salita per la Cec che fatica a mettere palla a terra e i piemontesi portano 5-8 con un ace di Simeon e allungano 7-12 con un attacco in primo tempo di Vajra. La ricezione biancoblu tiene però bene e Dall’Olio si appoggia ai centrali e così, punto a punto, il distacco diminuisce fino al 22-23 ottenuto grazie a un muro di Porcellini su Fumagalli. Lo sforzo però non basta e Tomcar riesce a chiudere il parziale con una veloce messa a terra da Friggieri

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Pallavolo Maschile Serie B1 - Biancoblu battuti 3 a 0 da Tomcar Sant’Anna. Cec scavalcata in classifica da Segrate

Ko per la Cec

per il 23-25. Il secondo set procede in equilibrio fino al primo timeout tecnico (7-8) ma la Cec cala in ricezione e non riesce più a utilizzare i propri centrali e così sono di nuovo gli ospiti ad allungare sfruttando qualche errore di troppo in casa carpigiana e portandosi 11-17. Una buona serie di servizi di Dall’Olio permette a Bigarelli di finalizzare in prima linea e di ridurre lo svantaggio a -2 (16-18) ma è un doppio errore dello stesso opposto biancoblu, servizio in rete

e attacco out, che ristabilisce le distanze, preludio del 21-25 finale che arriva con un servizio in rete di Insalata. Nel terzo parziale Molinari manda in campo Fontana per un comunque positivo Bosi. La partenza dei padroni di casa è buona (6-3) ma i torinesi riescono a riportarsi avanti a metà set e vanno a chiudere 2025 con un primo tempo di Vajra. La Cec viene scavalcata in classifica da Segrate che sarà proprio la prossima avversaria dei biancoblu la prossima domenica.

Circolo Tennis - Accordo di collaborazione raggiunto tra il sodalizio e la nuova gestione

Trovata la quadra

Da sinistra D’Addese, Gozzi, Sacchi, Bernaroli, Baroni e Menabue

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l 6 febbraio, presso gli uffici dell’Assessorato allo Sport e Benessere del Comune di Carpi si è svolto un incontro tra i rappresentanti del Circolo Tennis Carpi (Maurizio Bernaroli, presidente, Stefano Carbonieri, vice-presidente, Stefano Sacchi, segretario e Roberto Gozzi, consigliere) e del Circolo Polisportiva Saliceta San Giuliano e Uisp Modena, uniti in Sport per tutti srl società di gestione dell’impianto comunale di via Marx (Giorgio Baroni, vice-presidente vicario, Fabio Menabue, dirigente tecnico, Michele Marzullo, dirigente amministrativo) per definire un protocollo d’intesa di collaborazione tra le parti. L’accordo raggiunto prevede la collaborazione tra il Circolo Polisportiva Saliceta San Giuliano e il Circolo Tennis Carpi per l’attività agonistica, giovanile, amatoriale, veterani, sociale e di alto livello agonistico.

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abato 8 e domenica 9 febbraio, a Formigine, si è concluso, con la 2^ prova, l’impegnativo Campionato Regionale di Categoria di Ginnastica Ritmica rientrante nel Calendario Agonistico della Federazione Ginnastica d’Italia (F.G.I.). Il weekend è terminato con l’ammissione di quattro, delle cinque ginnaste presentate dal Club Giardino, alla fase interregionale del Campionato di Categoria GR in programma l’8 e 9 marzo, a Padova. Sabato per la Categoria Allieve 1^ Fascia (ginnaste nate 2004-2005), Aurora Montanari ha chiuso al quinto posto e Alexandra Naclerio al decimo su un totale di 27 avversarie, per la maggior parte più grandi ed esperte. E’ stata poi la volta di Asia Ognibene, per la categoria Junior 1^ (anno nascita 2001). Buono il suo riscatto rispetto alla prima prova, solo qualche sba-

La Ritmica Giardino all’Interregionale di categoria

Le farfalle del Giardino volano sempre più in alto

vatura, le esecuzioni sono riuscite grintose e le hanno garantito un buon quinto piazzamento. Domenica mattina è toccato alle Allieve 2^ fascia (leva 2002-2003):

Ilaria Giovanelli ha presentato con grande determinazione ed energia il proprio programma. Vicinissima al podio, uno sfortunato errore alle clavette l’ha portata a

chiudere quinta su un totale di 26 agguerrite allieve presenti. Quindi si è proseguito con le Junior 2^ (degli anni 19992000): Chiara Ferrari si è

“scontrata” con ginnaste più grandi e di altissimo livello tecnico. Evidente il miglioramento rispetto alla prima prova ma, alcune incertezze e un problema fisico, l’hanno

portata a terminare al nono posto! Purtroppo, per un soffio, tale piazzamento non le garantisce l’ammissione alla Fase Interregionale. L’istruttrice, Federica Gariboldi si è dichiarata soddisfatta: “pian piano, si iniziano a portare a casa buoni risultati che ripagano il tanto lavoro fatto in palestra”. Domenica 16 febbraio, al Palazzetto Ferrari di Carpi, tocca alle neofite Base 2 , 1^ fascia e 2^ fascia Gr. B impegnate nella Prova Provinciale del T. Principianti e Sincrogym rientranti nel Calendario Fgi - Sezione Ginnastica per Tutti.


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erraquilia Carpi afferra con i denti una vittoria ai tiri di rigore contro il Romagna; la formazione romagnola avrebbe meritato di più al termine dei 60’ minuto, ma bisogna dar atto ai ragazzi di coach Serafini di non aver mai mollato e di aver creduto sino alla fine nel successo. Con questa vittoria, Terraquilia Carpi è matematicamente prima nel proprio Girone (B), così come il Romagna del 4° posto utile per l’accesso ai play-off scudetto e fra un mese esatto la sfida si riproporrà sempre a Imola come prima giornata del girone che comprenderà anche Teramo e Ambra. Inizio di gara equilibrato (3-3 al 5’) con Terraquilia Carpi che sfrutta la mano calda di Skatar (il migliore dei suoi insieme a Pieracci), primo vantaggio biancorosso con Basic al 6’ (3-4), ma all’8’ la situazione è già ribaltata a favore del Romagna (6-4). Biancorossi sempre

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razie all’ultimo successo in campionato, la MP Filtri Rinascita di Budrione è salita al secondo posto in classifica: l’incontro di campionato sabato 8 febbraio contro Montegridolfo di Rimini è finito 3-0 senza troppa preoccupazione. L’individuale tra Signorini (Rinascita) e Alegi (Montegridolfo) termina in modo equilibrato: 8-7 e 4-8 ma la terna modenese non lascia scampo con Paleari - M. Luraghi - Viscusi che vincono 8-3 e 8-4 contro Monaldi - Ferragina - Miloro. Nelle coppie domina la Rinascita: M. Luraghi - Viscusi (Rinascita) vincono 8-2 e 8-2 contro

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Pallamano Serie A - Terraquilia Carpi vince ai rigori contro il Romagna (37 a 35)

Terraquilia prima della classe

Luigi Pieracci

a rincorrere, la formazione romagnola mantiene il doppio vantaggio (10-8 al 12’) con Ceso sugli scudi. I carpigiani ritrovano con Tojcic la parità (10-10 al 17’), ed è lo stesso numero 10 biancorosso che riporta avanti i suoi al 19’ (11-12). Il Romagna però è padrone del campo e al 21’ il punteggio è ribaltato (14-12). Skatar tiene a galla i suoi (15-14 al 23’), ma Terraquilia Carpi accusa un altro allungo dei locali (17-14 al 25’). Il giovane Sperti prova a ricucire lo strappo (17-15) ma il Romagna con un break di 4-0 mette alle corde i biancorossi (21-15 al 29’), ma il finale di tempo vede una reazione dei carpigiani che, con Basic e Skatar, riducono lo svantaggio (21-17). A inizio ripresa si attende una Terraquilia Carpi più determinata, in-

vece è sempre il Romagna a condurre prima sul 23-18 (4’) poi sul 24-19 (5’); al 10’ sempre 5 reti di vantaggio per il Romagna (26-21), ma ecco che Terraquilia Carpi si ritrova, Marrochi firma il -2 al 13’ (26-24), i ragazzi di Serafini con un Molina incisivo (3 reti in questa fase) cominciano a credere nella rimonta anche se Ceso e compagni mantengono l’esiguo vantaggio (29-27 al 17’). Pieracci smarca Bellotti e l’ala biancorossa sigla il -1 (29-28 al 18’), la gara diventa palpitante e incerta, i ragazzi di Serafini sempre con Bellotti riagguantano la parità (30-30 al 20’). Skatar e Pieracci rispondono al Romagna (32-32 al 23’), Tojcic (rigore parato) e Molina sprecano il possibile vantaggio, ci pensa Di Matteo a riportare Terraquilia

Due atleti al Campionato Cadetti

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omenica 9 febbraio si sono svolte le qualificazioni regionali per il Campionato Cadetti. Il Judo Club Carpi, si è presentato alla gara con i due atleti Alex Galantini e Daniel Bulgarelli. Il primo a scendere in gara è stato Alex, che non è riuscito a bissare il risultato di poche settimane fa che lo avrebbe qualificato alla finale. Daniel, invece, ha vinto una serie di incontri con avversari di notevole pregio, dimostrando grande preparazione tecnica. Le vittorie sono state raggiunte con tecniche dirette, di contrattacco e soffocamento. La finale del Campionato Italiano si svolgerà sabato 22 e domenica 23 febbraio a Roma.

modenese giocheranno a Montecatini

La Rinascita vince facile

Monaldi - Miloro e pure Paleari-Signorini conquistano altri punti utili col successo 8-4 e 8-1 contro la coppia avversaria Alegi - Moretti. Una menzione particolare per Marco Luraghi che ha giocato quattro partite alla grande senza sbagliare mai. Classifica finale: Ancona 2000 (23 punti), ASD La Pinetina e MP Filtri Rinascita (17) Boville Marino (16), Montegranaro (12), Fashion Cattel (10), Montecatini Avis (9), L’Aquila e Montegridolfo (8), Com Colbordolo (3). La Pinetina e L’Aquila hanno un

incontro in meno. Nel prossimo turno, sabato 15 febbraio, la Rinascita gioca a Montecatini contro l’Avis Montecatini di Pistoia. In occasione della gara nazionale Trofeo Venerota Amedeo a Lecco, domenica 8 febbraio, la MP Filtri Rinascita di Budrione ha dominato tra le 176 coppie. Sul primo gradino del podio sono saliti Paolo Luraghi e Luca Viscusi mentre Marco Luraghi e Diego Paleari si sono classificati al quarto posto.

La carica dei 101

Luca Viscusi e Paolo Luraghi

Cabassi - Bologna: 28 - 4 Quinta partita di Campionato per la Categoria Master. Partita casalinga per la Cabassi che ospita RN Bologna. Il divario tra le due formazioni è grande e, già a metà partita, sul parziale di 13 a 2, l’incontro può dirsi definitivamente nelle mani dei biancorossi, che chiudono col risultato di 28 a 4. Nuotatori ravennati Cabassi: 7 - 8 Quinta partita di Campionato, ma seconda del Girone Eccellenza per la Categoria Under 15 che gioca in trasferta nel grande impianto Gambi di Ravenna. Una Cabassi tranquilla, gioca di squadra e non singolarmente, ed espugna il campo della capolista del 4° Girone. Nuotatori Promozione

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Judo Club Carpi

Bocce - Sabato 15 febbraio, gli atleti della squadra

Sono 101 i piccoli atleti che stanno affrontando sulle nevi del Trentino i corsi di sci organizzati dallo Sci club Nuovi Orizzonti

ono proprio 101 i piccoli atleti che stanno affrontando sulle nevi del Trentino i corsi di sci organizzati dallo Sci club Nuovi Orizzonti che fa capo all’omonimo negozio carpigiano. Un’iniziativa che ha visto la luce circa vent’anni fa con i figli dei soci e i loro amici e poi condotta con tenacia e passione sino ad arrivare a vantare risultati di grande importanza. E’

Carpi avanti (32-33 al 28’), ma Ceso non ci sta e riporta in parità le sorti della gara. Ultimo minuto, biancorossi in avanti ma il tiro di Molina colpisce la base del palo, i locali hanno 15” per cogliere il successo ma i carpigiani, anche se in inferiorità numerica, si difendono bene e così la gara finisce in partità. Lotteria dei rigori, inizia il Romagna che segna con Ceso, risponde Tojcic, Baschieri para il tiro di D. Bulzamini, Piccinini invece segna (1-2). Santilli e Pieracci non sbagliano (2-3), Piretti para il tiro di E. Folli, Di Matteo mette il sigillo sulla vittoria dei biancorossi (2-4). Sabato, al Vallauri, alle 18,30, scende in campo il fanalino di coda Farmigea, Terraquilia Carpi deve recuperare questa settimana energie fisiche e mentali.

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infatti una tra le iniziative più “popolose” organizzate da uno Sci club di pianura: basti pensare che la settimana bianca di inizio anno, nata con l’obiettivo di iniziare i più giovani agli sport alpini, ha visto la partecipazione di oltre 80 ragazzi sulle nevi del comprensorio di Pejo. Da sottolineare poi la partecipazioni dei genitori che riscoprono, dopo anni, l’emozione di rimettersi

gli sci ai piedi e fare una pista con i loro piccoli atleti, soccombendo ovviamente di fronte alla loro vivacità e carica agonistica. Non mancherà poi, l’ultima giornata, la gara sociale con la quale gratificare i ragazzi per l’impegno manifestato con coppe e attestati e la grigliata per i genitori che si riprenderanno la tanta sospirata rivincita sui loro bambini.

Pallanuoto - Cabassi

I risultati

Ravennati, preparata sul piano del nuoto e dell’uomo in più, va a segno 3 volte sulle 5 concesse dall’arbitro. Il primo tempo, in 20 secondi di gioco, vede i romagnoli andare a segno, ma il Carpi non ci sta e chiude il primo parziale in vantaggio sul 3 a 4. Nel secondo parziale i biancorossi sono lucidi e staccano i ravennati con altri due goal a zero, massimo vantaggio per il Carpi 3 a 6. Nel terzo tempo la stanchezza si fa sentire, qualche errore di troppo in difesa inizia a farsi vedere, come alcune giocate ingenue, che consentono a Nuotatori Ravennati di farsi sotto e di aggiudicarsi il parziale per 2 a 1. Così come nel quarto

tempo un Carpi troppo allungato permette agli avversari di segnare l’ultimo goal a 1 secondo dalla fine e di accaparrarsi il quarto parziale. Bolzano - Cabassi: 7 - 9 Seconda partita di Campionato per la Categoria Promozione e il Carpi va a giocare fuori regione, in Alto Adige, ottenendo un’importante vittoria su un campo difficile come quello di Bolzano. Il Carpi ha sprecato alcune occasioni per portare il risultato in sicurezza e il Bolzano non ha mai regalato nulla, riuscendo per ben due volte a portarsi in parità. Buona la difesa dei biancorossi che non si sono mai scoraggiati e hanno reagito nei momenti di difficoltà.



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