Settimanale di
24 febbraio 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 07
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due anni con acquathermcenter
Il medico chirurgo Antonio Trichini, specialista in Otorinolaringoiatria, insieme alla dottoressa in Infermieristica, Cinzia Cirielli, gestisce da due anni, l’AcquaThermCenter, il centro di inalazioni termali di via don Mazzolari 5/a. numerosi i carpigiani che hanno usufruito dei trattamenti inalatori, traendone grandi benefici
Antonio Trichini e Cinzia Cirielli
Team Zero C
L’itis leonardo da vinci partecipera’ anche quest’anno alla shell eco marathon col suo “escorpio”
Elisa Serra: “qui si respira già aria di Olimpiadi”.
a fossoli c’è un autobus che va a piedi...
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Libri
da non perdere!
La foto sulla spiaggia Di Roberto Riccardi
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’ ambientato a Fossoli il libro La foto sulla spiaggia di Roberto Riccardi, scrittore e ufficiale dei carabinieri. Dirige la rivista pubblicata dall’Arma e ha già raccolto premi letterari e consensi di pubblico. Qui è alla sua prova più impegnativa, quella della definitiva conferma. La grande storia della guerra e della persecuzione degli ebrei si intreccia con la vicenda di una bimba, Alba, che cresce nell’Italia ricca di speranza degli anni Cinquanta. Da Fossoli proviene il carro bestiame che arriva ad Auschwitz e da cui scendono Simone Viterbo, la moglie Ester e la figlioletta Sara; nel momento in cui le SS li separano, gli uomini da una parte, le donne dall’altra, le ultime parole di Simone alla moglie, che ha in braccio la piccola, saranno: “Non lasciarla mai”. Nei mesi successivi, fino alla liberazione a opera dei sovietici, Simone cercherà disperatamente di avere notizie delle sue donne. La vicenda si intreccia, nel romanzo, con quella di una bambina che, estate dopo estate, lungo l’intero arco degli anni Cinquanta, ritrova i suoi amichetti sulla dorata spiaggia barese di Polignano a Mare. Il romanzo La foto sulla spiaggia produce un gioco di rimandi in cui i due piani della narrazione, la deportazione a Fossoli e una dorata spiaggia barese si intrecciano. “Il rapporto di confidenza e di fiducia fra Nicola, il nipote della serva, Rosina, e Alba, la figlia dei signori Manzari; le vicende delle buone famiglie borghesi di Bari, che si ritrovano d’estate nelle loro ville al mare; i dissesti economici di alcune e le beghe per maritare i figli di altre; gli amori e i disamori dei ragazzi: tutto comincia a ruotare attorno a una foto che Nicola ha trovato nella villa dei Manzari, ‘la foto sulla spiaggia’ di una famiglia di ebrei” (La Repubblica, martedì 14 febbraio). Tutto si svela nell’ultimo decisivo capitolo del romanzo che vuole essere, prima di tutto, una dedica. Per milioni di morti senza sepoltura.
la Foto della settimana
Tra le righe...
“Faremo di necessità virtù!”
I
l sindaco Enrico Campedelli lo aveva anticipato: “nel 2012 dovremo ridurre di 5 milioni le spese”. A cominciare da quelle non strettamente necessarie. Se ci sono tagli che bruceranno direttamente sulla pelle dei cittadini, ce ne sono altri di cui non si sentirà la mancanza. E’ il caso del periodico del Comune di Carpi che, ogni due mesi, raggiunge le case di tutti i carpigiani: il numero di febbraio in copertina ricorda i 500 anni di Piazza Martiri. Per risparmiare il Sindaco ha deciso di evitare l’invio per posta e di procedere al recapito ‘manuale’ presso le abitazioni, così come avviene per i depliant pubblicitari. Il rischio è che Carpicittà subisca lo stesso trattamento delle offerte dei supermercati, ma è un rischio che vale la pena correre a fronte di un sostanzioso risparmio. Così come la scelta di non ospitare contributi firmati (e pagati) di giornalisti esterni al Comune risponde all’esigenza di tagliare il superfluo. Non me ne vogliano i colleghi, soprattutto quelli che un lavoro già ce l’hanno. Scelte che sono passate inosservate ai più, ma che denotano la volontà e la necessità di raschiare il fondo del barile pur di attenuare le conseguenze dei tagli a servizi che sono invece essenziali per la comunità. Di più si potrebbe fare ancora su questo fronte, proponendo ai cittadini interessati di ricevere copia del bimestrale del Comune via web, evitando i costi di carta e stampa e optando per una sorta di newsletter. Faremo “di necessità virtù” come ci ha indicato il sindaco Campedelli nella convinzione che questo sia un un taglio ‘indolore’. Non come quello della Biblioteca.
Sara Gelli
Frase della settimana...
Un pensionato di 82 anni, Angiolino Fabbri, è morto dopo essere stato investito da un’automobile. L’uomo nel tardo pomeriggio del 21 febbario stava attraversando a piedi sulle strisce pedonali via Marx quando è stato travolto da una vettura guidata da un 45enne. L’82enne è stato soccorso dal 118 e ricoverato d’urgenza all’Ospedale di Baggiovara, ma è deceduto poco dopo il ricovero.
Il graffio
Baci contro l’omofobia in Piazza Matteotti a Modena, domenica 19 febbraio, per contestare le dichiarazioni di Carlo Giovanardi. Tra le manifestanti Daniela De Pietri, Caterina Liotti ed Elena Benedetti in foto.
La Iena
Nonostante il senso unico in via Remesina, c’è stato un primo incidente. Con un cadavere rimasto a giacere immobile, riverso sull’asfalto: quello del Pd. Gli inquirenti propendono per un’ipotesi chiara: suicidio. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 jessica@radiobruno.it, liliana@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 22 febbraio 2012
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Il medico chirurgo Antonio Trichini, specialista in Otorinolaringoiatria, insieme alla dottoressa in Infermieristica, Cinzia Cirielli, gestisce da due anni, l’AcquaThermCenter, il centro di inalazioni termali di via don Mazzolari 5/a. Numerosi i carpigiani - e non solo - che hanno usufruito dei trattamenti inalatori, traendone enormi benefici
Due anni con AcquaThermCenter
acquatermcenter compie due anni Leggi la notizia su: www.temponews.it
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l medico chirurgo Antonio Trichini, specialista in Otorinolaringoiatria, insieme alla dottoressa in Infermieristica e docente Valet, Cinzia Cirielli, gestisce da due anni, AcquaThermCenter, il centro di inalazioni termali di via don
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mog, gas di scarico, riscaldamento, fumo... sono tutti fattori di inquinamento che possono generare disturbi alle vie respiratorie. Riniti, bronchiti croniche, laringiti, tonsilliti e chi più ne ha più ne metta. Ma quali sono le possibili conseguenze a livello dell’apparato respiratorio dell’esposizione a tossici ambientali? Lo abbiamo chiesto al dottor Antonio Trichini. “Le conseguenze vanno dall’irritazione oculare e nasale delle prime vie aeree alle infezioni del tratto respiratorio superiore, dall’aumento della sensibilità delle vie aeree che divengono più facilmente soggette ad allergie, in particolare con manifestazioni di tipo asmatico (ovvero tosse, catarro e sibili respiratori che richiedono trattamento medico) a sintomi associati al declino della funzione polmonare e alla cronicizzazione dell’infiammazione (bronchite cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva). Ad aumentare sono anche la frequenza di infezioni acute a carico delle vie aeree inferiori (bronchiti, bronchioliti e broncopolmoniti) e l’incidenza di fasi di riacutizzazione in pazienti già affetti da malattie respiratorie croniche”. L’apparato respiratorio è provvisto, dalle cavità nasali fino ai bronchi, di meccanismi di difesa naturali costituiti da cellule dotate di ciglia vibratili che, muovendosi continuamente, favoriscono il trasporto verso l’alto del muco il quale trattiene le sostanze inquinanti e viene poi espulso con la tosse. I bambini sono maggior-
Mazzolari 5/a. Un centro innovativo che offre alla cittadinanza tutti i benefici apportati dalle cure termali, proprio a due passi da casa. La cura termale, efficace e priva di controindicazioni, rappresenta infatti una proposta di terapia naturale,
per contenere l’abuso farmacologico, per soddisfare, tra i pazienti, anche quelli più attenti alla qualità della vita, per risolvere numerose patologie che interessano le alte e basse vie respiratorie, offrendo al contempo una valida prevenzione nei
confronti delle forme infiammatorie acute ricorrenti. In questi due anni di attività numerosi carpigiani - e non solo - hanno potuto usufruire dei trattamenti inalatori, traendone enormi benefici riguardanti la rigenerazione delle mucose delle prime vie
aeree, prevenendo le infiammazioni e rinforzando le proprie difese immunitarie. I pazienti che hanno eseguito i trattamenti termali hanno infatti registrato una riduzione del numero degli episodi infiammatori a carico delle alte e basse vie
respiratorie, una diminuizione e, nella maggior parte dei casi, l’assenza di recidive di otiti medie con perforazione timpanica, una riduzione delle problematiche respiratorie nasali e una netta diminuizione degli interventi di Adenotonsillectomia.
Smog, gas di scarico, riscaldamento, fumo... sono tutti fattori di inquinamento che possono generare disturbi alle vie respiratorie. E allora che fare?
Combattere l’inquinamento con le cure termali Antonio Trichini e Cinzia Cirielli
mente vulnerabili a causa dell’immaturità dei meccanismi di difesa delle vie aeree e poichè, respirando con una frequenza maggiore degli adulti, introducono una quantità più elevata di aria e, conseguentemente, di fattori inquinanti. E allora come fronteggiare tutto questo? “Se nel momento di fase acuta di qualsiasi patologia respiratoria è d’obbligo rivolgersi al medico curante o a uno specialista in otorinolaringoiatria - aggiunge il dottor Trichini - per un’adeguata terapia antibiotica e
antinfiammatoria, quando la situazione non è più acuta oppure si cronicizza, la cura naturale è soltanto una: l’acqua termale, sulfurea o salsobromoiodica, a seconda dei casi e delle necessità”. Quali benefici apporta la terapia inalatoria termale? “La terapia inalatoria termale possiede molte caratteristiche, non ultima la naturalità del mezzo, che la pongono fra uno dei provvedimenti fondamentali per la prevenzione e la limitazione dei danni che l’inquinamento è in grado
di espletare a livello delle vie respiratorie, provvedimento attuabile a tutte le età della vita. Essa infatti, grazie alle riconosciute proprietà anticatarrali e prosciuganti delle secrezioni in eccesso, antiossidanti, di rigenerazione sulle mucose respiratorie alterate, di stimolazione delle difese aspecifiche e specifiche locali (depurazione mucociliare e produzione di anticorpi a livello delle mucose), è in grado di potenziare i naturali meccanismi di difesa delle vie respiratorie ripristinandone uno stato ottimale”.
Qual è il potere dell’acqua termale? “Le cure termali - ci spiega la dottoressa in infermieristica Cinzia Cirielli che gestisce AcquaTerm Center insieme al dottor Trichini - con le preziose acque sulfuree sono un toccasana. Inalazioni a getto, aerosol, nebulizzazioni, politzer, irrigazioni e docce nasali sono le terapie consigliate. L’acqua termale, sotto varie forme è in grado di esercitare una potente azione antinfiammatoria, stimolare i meccanismi di difesa, normalizzare la produzione di anticorpi e “ripulire” l’apparato respiratorio dai residui catarrali causati dalle malattie, stimolando i meccanismi di depurazione mucociliare. In altre parole, l’acqua sulfurea di Tabiano, grazie alle riconosciute proprietà anticatarrali, antiossidanti, di rigenerazione delle mucose respiratorie è in grado di potenziare i naturali mec-
canismi di difesa delle vie respiratorie, ripristinandone lo stato ottimale. I benefici che si conseguono nella maggioranza dei casi sottoposti a terapia inalatoria sulfurea sono: la riduzione di frequenza e di intensità delle infezioni respiratorie, la limitazione della risposta infiammatoria delle vie aeree agli stimoli ambientali, anche e soprattutto in quei soggetti che per iperreattività bronchiale (risposta esagerata dei bronchi agli stimoli ambientali), manifestano disturbi respiratori di carattere asmatiforme”. Dottor Trichini, quali sono le patologie curabili con l’acqua di Tabiano? “Rinite vasomotoria e allergica, faringolaringiti croniche, sinusiti croniche e sindromi rinosinusitiche croniche, bronchite cronica, B.P.C.O., bronchiectasie, bronco-pneumopatia cronica asmatiforme. Stenosi tubarica, ipoacusia rinogena, otite media secretiva e otite catarrale”. L’AcquaTherm Center, non solo permette di risparmiare tempo e denaro, ma vanta la presenza costante del dottor Trichini che, di trattamento in trattamento, consente a ogni paziente di essere seguito con attenzione e professionalità. Le acque del benessere sono finalmente a due passi da casa. Jessica Bianchi
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In occasione dell’ Assemblea generale dei soci Cmb verrà presentato il Piano Industriale 2012-2014 in cui è delineato lo scenario futuro: un Grande Gruppo Cooperativo con Unieco per aumentare le opportunità e limitare i rischi
Un’alleanza vincente, come Fiat-Chrysler L I
a rotta da seguire? Verso un Grande Gruppo Cooperativo con Unieco. L’indicazione è contenuta nella convocazione indirizzata ai soci di Cmb chiamati a partecipare all’Assemblea generale, sabato 25 febbraio, per discutere e deliberare il Piano Industriale 2012 - 2014 e il Budget 2012 della Cooperativa Muratori e Braccianti. Le difficoltà degli ultimi due anni diventate pressanti proprio in questo 2011, in cui si sono conclusi lavori e appalti pre-crisi, stanno Paolo Cattabiani
Porta Europa - Bologna
cmb e unieco: alleanza vincente Leggi la notizia su: www.temponews.it
Il punto di arrivo? “Un Gruppo Cooperativo - si legge - unitario per strategia e piano industriale/imprenditoriale, capace di comprendere le specificità di Unieco e Cmb, in prospettiva di crescita e sviluppo per tutto il Gruppo”. Per raggiungere l’obiettivo di creare un Grande Gruppo Cooperativo il percorso è stato suddiviso in due fasi: la prima di “Avvicinamento” e la seconda di “Formalizzazione”. Se per i particolari occorrerà attendere l’Assemblea generale di sabato 25 febbraio, è certo
La parola a Paolo Cattabiani
“La dimensione di scala è un tema decisivo”
“
Un bell’esempio di come si possa avere progettualità, colpi di reni e idee che possono favorire concentrazioni dell’offerta per continuare a crescere, offrire lavoro e essere utili al Paese”. Paolo Cattabiani, numero uno di Legacoop Emilia Romagna ha così commentato l’aggregazione tra Cmb e Unieco. “Non c’è dubbio che nel settore delle costruzioni, così come nell’agroalimentare, nella cooperazione sociale e in alcune aree dei servizi abbiamo un problema di dimensione. La dimensione di scala è per noi uno dei temi decisivi e favorire processi di collaborazione e aggregazione tra le cooperative è uno dei nostri impegni più importanti”.
spingendo le coop a rinnovarsi e a proseguire lungo la strada delle aggregazioni per costruire soggetti più solidi e in grado di operare a livelli più alti. Cmb e Unieco, già nel 2008 avevano dato vita al consorzio stabile Eureka per avviare una collaborazione su grandi progetti in Italia, in primo luogo per guardare alle opportunità legate all’Expo che si svolgerà a Milano nel 2015, e all’estero. Sommando le potenzialità delle tre imprese, Eureka raggiunge, infatti, i requisiti per avere
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er il mercato del lavoro modenese il 2011 è stato un anno sostanzialmente stabile rispetto alle turbolenze che hanno caratterizzato i due anni precedenti. I numeri, presentati dall’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Modena
la classificazione di general contractor di III° livello. L’intesa si consolida e nel maggio 2011 debutta Holcoa, la holding delle coop (Ccc, Cmb, Unieco, Cmc) per le concessioni autostradali. La gestione congiunta di alcuni dei più grandi cantieri conclusi e in corso, ha fornito spunti per uno sviluppo congiunto delle due imprese, Cmb e Unieco. Da queste premesse è maturato l’incontro allargato alle direzioni e ai Consigli di Amministrazione di Cmb e Unieco tenutosi al Golf and
l settore immobiliare continua a rallentare in Italia dove gli investimenti nel 2011 hanno segnato - 12% (fonte: Cb Richard Ellis) anche quando la media europea segna +4%. Non sono stati predisposti gli interventi da anni richiesti dagli operatori per rendere meno penalizzante l’investimento immobiliare da parte degli investitori esteri e, ben più grave, Governo e legislatori sembra si siano dimenticati degli incentivi e delle semplificazioni che potrebbero rilanciare il settore. In più, per i costruttori l’amara sorpresa è arrivata dal Dl liberalizzazioni che ha cancellato le agevolazioni date ormai per certe. Considerando l’impatto del settore immobiliare sull’economia nazionale e sull’occupazione soprattutto in anni recenti, le conseguenze sono facilmente immaginabili e ai protagonisti del mattone sembra che non resti altro che fare harakiri.
che Cmb e Unieco guardano a una sempre maggiore integrazione dei processi. Sara Gelli
Country Club di Colombaro lo scorso 22 novembre. In quella sede, i presidenti delle due cooperative, Carlo Zini (Cmb) e Mauro Casoli (Unieco), hanno presentato un Piano di sviluppo comune. Nel documento si legge che “la sfida più complessa da affrontare è il passaggio da una visione basata sull’io (l’azienda singola) al noi (il Gruppo). Unieco e Cmb sono realtà consolidate, la prospettiva di una loro sempre maggiore integrazione richiede quindi visione quanto concretezza”.
al 28 febbraio saranno disponibili i moduli per partecipare all’edizione 2012 dei Premi di Studio, iniziativa istituita dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per sostenere il merito di laureati, diplomati e ragazzi delle scuole superiori, che si sono particolarmente distinti negli studi. L’ammontare complessivo del premio raggiunge gli 88mila euro ed è così ripartito: 80
premi da 400 euro per studenti delle scuole superiori promossi nell’anno scolastico 2010/11 e diplomati degli Istituti Musicali nel 2011; 30 premi da 800 euro per diplomati delle scuole superiori; 12 premi da mille euro per laureati di primo livello con il massimo dei voti nel 2011; 10 premi da mille euro per laureati di secondo livello magistrale con il massimo dei voti nel 2011; 5 premi da 2mila euro per laureati
di secondo livello magistrale a ciclo unico con il massimo dei voti nel2 011. La partecipazione al bando è riservata ai residenti dei comuni di Carpi, Novi e Soliera. Il bando e i moduli, da compilare per la presentazione delle domande, sono disponibili sul sito www.fondazionecrcarpi.it, oppure, il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17, presso la segreteria, in via Sardegna 2.
risalita. Gli indicatori economici sono in ripresa ma i timori sulla tenuta dell’economia inducono le aziende alla prudenza e ad approcciarsi diversamente al mercato del lavoro: da qui, a
fronte di un saldo che nel 2011 è, anche se di poco, positivo (2.732 assunzioni in più rispetto alle cessazioni), deriva la crescita dei contratti a tempo determinato (6.557 in più rispetto al 2010) e la diminuzione di quelli a tempo indeterminato che sono 6.037 in meno, nello
stesso arco di tempo le trasformazioni di contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato sono state 7.383. Crescono anche i contratti di apprendistato (1.107 in più) e il lavoro a chiamata (con un aumento di 1.398 contratti). Premiati i settori più dinamici
sui mercati esteri, in particolare la meccanica e i servizi diretti al sistema produttivo come i trasporti. Stabile la situazione dei comparti più orientati al mercato interno, come il tessile e il commercio, mentre è critica quella dell’edilizia e della ceramica.
Lavoro: si ferma la discesa
Nessuna risalita indicano un mercato stabile nel quale si è arrestata la discesa, con un tasso di attività e di occupazione inalterati e quello di disoccupazione in lieve calo, ma dove non è ancora cominciata la
Immobiliare alla deriva
Al via l’edizione 2012 dei Premio di Studio della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per sostenerecoloro che si sono distinti negli studi
88mila euro per gli studenti del nostro territorio
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iberalizzazioni: la parola del momento. Dopo farmacisti, tassisti, notai, commercianti e benzinai, questa settimana abbiamo affrontato un’altra professione: quella degli avvocati che, a quanto pare, storcono, unanimi, il naso di fronte al vento liberalizzatore del Governo Monti. Difesa di interessi corporativi? No, l’assunto di partenza è un altro, ovvero che la professione forense sarebbe già stata ampiamente liberalizzata (a partire dalla riforma Bersani, le tariffe non sono più vincolanti). A ciò si aggiunge un’altra obiezione ampiamente condivisa: le norme previste dalla squadra Monti sarebbero completamente sradicate dalla realtà e non risolverebbero nessuno dei problemi della categoria. Per capire l’origine del malessere che attraversa il mondo dell’avvocatura basta dare un’occhiata ai dati. Numeri che evidenziano un’esplosione dell’accesso alla professione negli ultimi 30 anni che ha fatto diventare l’Italia, con 213.081 avvocati, 36,8 ogni 10mila abitanti, il terzo paese in Europa per numero di professionisti dietro solo al Liechtenstein e alla Spagna. Insomma sono sempre di più e sono sempre più scontenti. La bozza sulle liberalizzazioni targata Monti prevede che siano “abrogate tutte le tariffe professionali, minime e massime”. Si legge inoltre che “tutti i professionisti concordino in forma scritta con il cliente il preventivo per la prestazione richiesta”. “In linea generale - commenta l’avvocato penalista Cosimo Zaccaria - sono favorevole alle liberalizzazioni, anche se, così strutturate, mi pare non apporteranno, per quel che riguarda il settore legale, importanti novità. In effetti, nel settore legale il mercato ha già sopravanzato il legislatore: le barriere all’ingresso sono di fatto modeste, e il
Il vero problema? I mancati incassi
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Oggi - ci racconta un avvocato carpigiano - il vero problema è quello degli incassi. Lavoriamo ma poi i clienti non pagano. Molti avvocati fingono che tutto vada bene, hanno paura a dire ad alta voce che la situazione è gravissima, persino ai convegni organizzati dalla categoria. Ma la realtà è un’altra: molti di noi sono alla fame. E’ inutile voler difendere il lustro della nostra professione o uno status privilegiato se poi non si fattura nulla! Non c’è niente di cui vergognarsi. Alcuni da mesi fatturano zero, altri poche centinaia di euro. Chi è messo meglio, dopo aver pagato l’iva, le tasse, la cassa avvocati, le spese vive di gestione di uno studio, porta a casa mille euro. La situazione è drammatica, la crisi ci ha messi in ginocchio. I clienti non hanno soldi e, di conseguenza, la nostra professionalità non viene retribuita”.
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Gli avvocati storcono il naso di fronte al vento liberalizzatore del Governo Monti. Difesa di interessi corporativi? No, l’assunto di partenza è un altro, ovvero che la professione forense sarebbe già stata ampiamente liberalizzata. A ciò si aggiunge un’altra obiezione: le norme previste dalla squadra Monti sarebbero completamente sradicate dalla realtà e non risolverebbero i problemi della categoria
La professione forense? E’ già liberalizzata! Cosimo Zaccaria
La professione forense? è già liberalizzata! Commenta la notizia su: www.temponews.it
numero elevatissimo di avvocati, senza uguali in Europa, ormai da tempo consente alla clientela un’ampia possibilità di scelta tra specializzazioni e fasce di prezzo. Quindi, la soppressione dei tariffari non avrà alcun effetto rivoluzionario, né l’obbligo di preventivo, che finirà con il vincolare il professionista ma costituirà, al contempo, prova scritta dell’accordo economico anche contro il cliente. L’unica vera rivoluzione potrebbe essere quella legata all’esercizio in forma societaria dell’attività legale, che consentirà ai professionisti di costituire S.p.A. o S.r.l. per l’erogazioni di servizi legali. Ma su questo punto siamo in attesa dell’approvazione del regolamento di attuazione e ci sono molte pressioni per ottenere la modifica del provvedimento. Per parte mia, non sono pregiudizialmente contrario, laddove la trasformazione in società consentisse un beneficio fiscale legato alla maggiore deducibilità delle spese”. “Per quanto mi riguarda - aggiunge l’avvocato civilista Sabina Bulgarelli - sono contraria alle liberalizzazioni che il Governo vorrebbe varare. Posizione che nulla ha a che fare con la difesa di una casta, ma che nasce da un problema di carattere puramente pragmatico. Premesso che il tariffario è una forma di tutela per i clienti, molto spesso non è possibile fornire un preventivo delle spese e delle competenze, in quanto neppure l’avvocato è in grado di sapere in anticipo quali attività si renderanno necessarie per risolvere la controversia. Troppe le incognite che possono intervenire caso per caso”. A lei si unisce anche il penalista carpigiano Cristian Stove: “il tema del-
le liberalizzazioni è ampio e rischia, come spesso accade, di essere frainteso e strumentalizzato. L’avvocatura è in guerra contro queste norme che sono sostanzialmente inutili. Proclami perlopiù, senza norme di coordinamento e del tutto transitorie.
Ma tali liberalizzazioni quali ricadute avrebbero sui professionisti già presenti sul mercato? E per l’utente che vi si rivolge? “Le ricadute sui professionisti - continua l’avvocato Bulgarelli - riguardano in primo luogo lo svilimento della professione forense. Una prestazione intellettuale non può essere considerata alla stregua di un capo di abbigliamento soggetto alle mode e alle regole di mercato. Il tetto massimo degli onorari era chiaramente una forma di tutela per il cliente”. La bozza Monti prevede anche che dei 18 mesi di tirocinio necessari per sostenere l’esame da avvocato, sei potranno essere trascorsi nelle università. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Paola Severino: “dare la possibilità di svolgere parte del tirocinio presso l’università favorisce i giovani e migliora la qualità di chi si appresta a diventare professionista”. La pratica non è forse più formativa della teoria per forgiare un professionista?
di lavorare in autonomia facendo solo 12 mesi di pratica concreta. Il tema è sempre e solo - quello dell’effettiva pratica in studi che garantiscano lavoro, formazione, preparazione e attività non in catena di montaggio. La nostra contrarietà nasce dal fatto che queste norme rimangono lontane dai problemi reali e si rivelano inefficaci per risolverli”. Dello stesso parere anche l’avvocato Zaccaria: “la possibilità di svolgere parte Sabina Bulgarelli
Cristian Stove
Ancora scioperi
A Se avvantaggiano qualcuno, sono sempre i poteri forti e i clienti forti, contrattualmente, a beneficiarne. Credo che il tema dell’abolizione delle tariffe sia quasi congelato, in ogni caso, la libertà di tariffa esiste già nella pratica e almeno resterebbe quale garanzia e parametro di valutazione dei giudici. Con che criteri altrimenti potranno i giudici liquidare le spese di lite? Per quanto riguarda l’obbligo di preventivo: anche questa è una pratica già in uso. Quasi sempre è impossibile fare preventivi attendibili dal momento che i tempi e le variabili di ogni giudizio sono totali. E non certo per colpa dell’avvocatura. In città come Milano e Roma ad esempio, e nel resto del mondo, si stanno da tempo adottando tariffe orarie (certo non credo a vantaggio del cliente)”.
“Non vedo cosa si possa apprendere della professione all’università. L’ateneo spiega Bulgarelli - non è il luogo deputato a imparare una professione. Da cittadina, se dovessi scegliere un avvocato a cui rivolgermi, preferirei sapere che questo ha svolto anni di pratica e si è formato presso uno studio legale”. “Chi rischia - continua Stove - è lo studente. Prima di essere realmente e concretamente formato, non bastavano certo i 24 mesi d’un tempo nè, tantomeno, i 18 di pratica effettiva e costante. Figuriamoci se per 6 mesi si sta al calduccio in Università a sentire, ancora, soltanto parole! Perché uno studente dopo il suo iter di studio universitario deve allungare la propria permanenza in ateneo per altri sei mesi? Dietro ai banchi non si diventa avvocati in grado
ltri quattro giorni di sciopero, dal 21 al 24 marzo, dopo le astensioni dalle udienze del 23 e 24 febbrario. L’assemblea nazionale dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, alla quale hanno partecipato rappresentanze dei Consigli degli Ordini, della Cassa e delle Associazioni Forensi, ha confermato il calendario delle proteste contro le “liberalizzazioni selvagge” e la “rottamazione” della giustizia.
del tirocinio presso le università non è una cosa a mio giudizio condivisibile, perché il periodo di due anni di pratica è appena sufficiente a conferire a un praticante quel minimo di
autonomia che possa garantirgli un avviamento sicuro verso una professione difficile e carica di responsabilità come la nostra.Nel settore penale, poi, questa affermazione è ancor più vera: come noto, i praticanti possono iniziare a patrocinare cause già dopo il primo anno. Accorciare troppo il periodo di praticantato significa dare la possibilità di intervenire direttamente in molti procedimenti, ormai non solo di scarso rilievo, a personeche non hanno l’esperienza pratica necessaria”. Il numero degli avvocati in Italia aumenta di anno in anno e la categoria teme scadimento di professionalità, perdita di prestigio sociale e calo dei guadagni. Per questo sono in molti a lanciare l’idea di restringere l’accesso all’avvocatura, introducendo, ad esempio, il numero chiuso nelle Facoltà di Giurisprudenza. E i nostri avvocati cosa ne pensano? “Nella sola provincia di Milano ci sono tanti avvocati quanti quelli francesi (mentre a Carpi sono oltre un centinaio): direi che la nostra sia già una categoria fortemente liberalizzata”, chiosa Bulgarelli, mentre Zaccaria puntualizza: “i dati parlano di netto calo delle immatricolazioni; in ogni caso, il numero degli abbandoni è notevole, e la Facoltà di Giurisprudenza offre comunque sbocchi professionali più ampi di quelli professionali”. Jessica Bianchi
Martedì 28 febbraio, alle 20.45, presso la Biblioteca Loria di Carpi
Conoscere e capire la manovra
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osa cambia con la Manovra Monti? Pensioni, Imu, semplificazioni, nuovi limiti alla tracciabilità, liberalizzazioni: al di là dei giudizi di merito, la rivoluzione normativa e fiscale attuata dal Governo tecnico comporta notevoli cambiamenti nella gestione dell’impresa. Per fare il punto della situazione e aggiornare gli associati sulle nuove opportunità, sulle conseguenze fiscali e amministrative dei nuovi provvedimenti, sui nuovi adempimenti e sulle semplificazioni attuate dall’attuale Governo, Cna Modena organizza un incontro operativo che rappresenterà anche l’occasione per un commento sul lavoro svolto sin qui dall’Esecutivo in carica. L’appuntamento è martedì 28 febbraio alle 20.45 presso la Biblioteca Loria di Carpi. L’introduzione dell’incontro verrà affidata a Claudio Saraceni presidente di Cna Area Terre d’Argine, che darà una valutazione politica del provvedimento. I contenuti della manovra verranno invece spiegati da Barbara Bulgarelli, direttore della sede Cna di Carpi. Ampio spazio sarà lasciato alle domande dei partecipanti. L’incontro è aperto al pubblico.
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Una riduzione delle indennità degli amministratori che si aggira intorno al 10%: è quanto annunciato dal sindaco di Carpi
L’Amministrazione si taglia gli stipendi U na riduzione delle indennità degli amministratori che si aggira intorno al 10%: è quanto annunciato dal sindaco di Carpi Enrico Campedelli nel corso dell’assemblea di lunedì scorso al Circolo Giliberti. Il primo cittadino, insieme all’onorevole del Pd Manuela Ghizzoni, davanti a numerosi cittadini, discutendo di pensioni, articolo 18, Imu, evasione e liberalizzazioni, ha annunciato tagli, dopo esser stato incalzato da alcuni dipendenti della Biblioteca. 17 colleghi ‘precari’ assunti dalla Cooperativa Euro&Promos, attualmente impiegati presso la Loria, perderanno infatti il lavoro dal 1° di aprile. La delibera in questione, che dovrebbe ridurre i compensi di sindaco, assessori e presidente del Consiglio Comunale – i quali ammontano, rispettivamente, a 3mila euro per il primo cittadino e 1950 euro netti mensili per assessori e presidente del Consiglio - sarà probabilmente votata in Giunta nel corso del mese di marzo. “Abbiamo fatto i salti mortali per non tagliare i servizi ai cittadini. Se potessi assumerei tutti a tempo indeterminato – ha dichiarato il sindaco, in risposta alle sollecitazioni sul destino dei precari – ma la coperta è sempre più corta e alcune cose non possiamo più permettercele. Pensate soltanto che, dal decreto 78 del Governo Berlusconi al Salva Italia di Monti, Carpi deve fare a meno di 7,5 milioni di euro. E non è finita qui”. Se si impongono sacrifici drammatici ai cittadini - questo, in sintesi, il messaggio di Campedelli - anche la politica è pronta a fare la sua parte. Questa prevista riduzione, che dovrebbe arrivare in recepimento di una serie di norme nazionali, si andrà ad aggiungere al taglio delle retribuzioni di risultato, i ‘premi’ dei dirigenti che, tra Comune e Unione, sono nove in tutto. Questa ulteriore misura, prevista da una delibera approvata dalla Giunta nei giorni scorsi, andrebbe però a incidere soltanto su una parte del compenso
Manuela Ghizzoni ed Enrico Campedelli
composto da uno stipendio di base e varie indennità. Se, per esempio, si considera il 2010 – ultimo anno di dati disponibili - lo stipendio più alto, quello del direttore generale Giordano Corradini, è composto da 43mila euro di base, 36mila euro di indennità di posizione, 47mila di indennità ad personam e, dulcis in fundo, 10mila euro di premio. Che è poi, quest’ultima, la somma che la nuova delibera andrebbe a regolare. La sforbiciata dovrebbe passare attraverso l’assegnazione di un punteggio in centesimi attribuito da un Nucleo di Valutazione – composto dallo stesso Corradini, dal Presidente
del collegio dei revisori dei conti, da un delegato del sindaco e dal segretario generale - che collocherà
Solidarietà dei comunali ai “precari” di Euro&Promos
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dipendenti comunali della Biblioteca Loria si sono da sempre schierati in favore dei loro 17 più sfortunati colleghi i quali, dal 1° di aprile, perderanno il lavoro a causa del mancato rinnovo dell’appalto di gestione della Cooperativa Euro&Promos, da cui sono assunti. Ma che ci mettessero la faccia non era finora mai successo. Merito dunque ai due addetti alla mediateca della Loria, Viller Menabue e Mirca Morselli che, dando una dimostrazione di autentica solidarietà, nell’assemblea di lunedì sera al Circolo Graziosi hanno avuto il coraggio di dire in faccia al sindaco Campedelli quello che pensano, in rappresentanza di tutti e 16 i dipendenti comunali impiegati all’istituto culturale di via Rodolfo Pio. Complici anche le oltre 700 firme raccolte dalla petizione on-line e i segnali di
Questa sarebbe stata un’occasione una battaglia che sta giusta per far capire che sulla cultusempre più coinra non si taglia. Se di tagli vogliamo volgendo gli utenti parlare, invece di raschiare il fondo, della biblioteca, proviamo a modificare la situazione Viller ha dichiarato: di coloro che sul barile ci stanno “apprezzo molto le seduti sopra, che non vengono mai parole del sindaco toccati, scegliendo di far pagare le sul rammarico riconseguenze a chi già vive esistenze spetto ai giovani che precarie”. Non è stata perdono da meno la collega il lavoro e Mirca Morselli sul fatto Mirca: “la Biblioteca è sempre stata il fiore che si stia all’occhiello dell’Amraschiando il fondo del ministrazione, che si è barile, però mi rendo conpotuta vantare di una to che è più difficile dimostruttura del genere. strare di far meglio che Ma se si sono raggiuncriticare. I colleghi con te le mille presenze i quali lavoro da ormai giornaliere, facendo cinque anni – ha aggiunfare bella figura al Coto - resteranno a casa e Viller Menabue mune, è anche merito questo mi dispiace molto. di quei 17 ragazzi che, Sono ragazzi che lavoradopo essere stati sfruttati per anni, no volentieri la domenica, giorno ora vengono abbandonati da un nel quale, tra parentesi, la Bibliogiorno all’altro”. teca probabilmente resterà chiusa.
Il 26 febbraio alle 10.30, al Teatro Comunale di Novellara, Giuseppe Ayala presenterà il suo libro Troppe Coincidenze. Ospite Beppe Carletti dei Nomadi Giuseppe Ayala
Relazioni pericolose
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omenica 26 febbraio alle 10.30, nella cornice del Teatro Comunale di Novellara, nell’ambito del Tributo ad Augusto Daolio, il giornalista di Radio Bruno, Pierluigi Senatore dialogherà con Giuseppe Ayala che presenterà il suo libro Troppe Coincidenze - Troppe coincidenze. Mafia, politica, apparati deviati, giustizia: relazioni pericolose e occasioni perdute (Edizioni Mondadori).”Ho vissuto negli ultimi trent’anni - scrive Ayala - una striscia di tempo che
il risultato del dirigente all’interno di sette fasce: si va dal 100% della retribuzione per la valutazione massima (dai 95 ai 100 punti) fino allo 0% - zero euro - nel caso di un punteggio inferiore ai 60 punti. C’è però chi ritiene che questa modesta e soprattutto virtuale riduzione dei premi di dirigenti – che potrebbero vedersi assegnare, tutti, la valutazione massima, e che inoltre possono già vantare stipendi base non certo da fame - sia ben poca cosa, soprattutto a fronte di precari che, nel prossimo futuro, si ritroveranno non già senza premi, ma senza un lavoro.
mi sembra ancora appartenere alla cronaca. Alludo ai giorni in cui gli eventi della politica si intrecciarono con quelli criminali, sino al punto da marchiare la gran parte dei percorsi che hanno segnato il destino del paese”. Le stragi di Capaci e via d’Amelio del 1992, oltre a strappare a Giuseppe Ayala due colleghi e amici, apparvero a molti come un punto di svolta non solo nella storia della Mafia, ma anche in quella dell’Italia intera. Sul fronte della giustizia lo Stato reagì con l’introduzione del
41 bis, il regime carcerario speciale per i mafiosi. Contemporaneamente il sistema politico, sotto i colpi di Tangentopoli, fu investito da una forte spinta popolare che determinò la fine della Prima Repubblica. La grande occasione di un rinnovamento politico e istituzionale era a
portata di mano. Nel 1993 esplosero le bombe di Roma, Firenze e Milano, lasciando sul campo morti, misteri e nuove inquietanti domande. Fu solo di Cosa Nostra la responsabilità delle stragi del 1992 e del 1993? Perché la Mafia decise di rinunciare all’attacco allo Stato? Per rispondere a questi interrogativi, Ayala ripercorre i suoi anni in Parlamento a partire dal 1992, ricostruisce le troppe coincidenze che hanno caratterizzato le relazioni tra mafia, “poteri occulti” e politica, disegnando un quadro opaco che coinvolge criminalità mafiosa e pezzi deviati dello Stato. Ospite dell’incontro Beppe Carletti dei Nomadi. L’ingresso è libero.
Marcello Marchesini
l’amministrazione SI TAGLIA gli STIPENDI Leggi la notizia su: www.temponews.it
Se non ora, quando?
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alle due iniziative sui costi della macchina comunale – taglio delle indennità degli amministratori da un lato e punteggi sulle retribuzioni di risultato dei dirigenti dall’altro – arrivano segnali contrastanti. Per un verso, infatti, non si può non applaudire gli eletti carpigiani che, dalle loro poltrone, hanno deciso di tagliarsi gli stipendi. In un momento di crisi come questo si tratta di un gesto, seppur dovuto, nient’affatto scontato, soprattutto per un Comune al quale virtù e oculatezza nella gestione del denaro pubblico non sono bastati per evitare di venir ‘defraudato’ di milioni e milioni di euro, come è del resto avvenuto per tutti gli Enti Locali d’Italia, alla faccia di un federalismo tanto annunciato quanto disatteso. Se la prima parte del ‘compito’ merita un otto più, è nell’esame della seconda che, invece, il voto cala drasticamente. Perché, per un’Amministrazione di Centrosinistra che della tutela di lavoro, diritti e giovani generazioni fa le sue parole d’ordine, quello che si è fatto sul fronte degli stipendi dei dirigenti è, dispiace dirlo, troppo poco. Non che i suddetti non meritino ogni euro del proprio compenso, e anche di più. Piuttosto, in un momento di sofferenza vera, lancinante per tanti, in un frangente dove lacrime e depressioni non sono più soltanto facili metafore ma crude realtà, chiedere loro di rinunciare a una piccola parte del proprio salario non equivarrebbe a commettere reato di lesa maestà. A fronte di emolumenti che, anche se decurtati, rimarrebbero di tutto rispetto, abbiamo infatti chi il lavoro lo perderà del tutto, o già lo ha perduto. Il sindaco ha ribadito in più occasioni come i ‘vecchi tempi’ siano ormai soltanto un ricordo. Stando così le cose, non è lecito chiedere che in questa ‘rinuncia di tutti’ si abbia il coraggio di cancellare direttamente – per esempio – i ‘premi di risultato’, senza applicare punteggi e valutazioni? Il ragionamento è molto semplice: se a Carpi non possiamo più permetterci, tra le altre cose, una Biblioteca aperta la domenica e 17 bravissimi bibliotecari che hanno contribuito a fare della Loria un vanto nazionale allora, forse, non possiamo più nemmeno permetterci il lusso di pagare dei ‘premi’ a dirigenti già ben retribuiti. Non è in momenti come questo che una Sinistra degna di tale nome dovrebbe decidere di tutelare i più deboli chiedendo di più a chi, di più, può dare? Se non ora, quando?
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Spezzare a Mantova la tratta ferroviaria da Modena a Verona per permettere l’inserimento, dal prossimo mese di aprile, di tre treni in grado di coprire tutti i viaggi svolti attualmente da Trenitalia tra Modena e Mantova, ma con percorrenze complessive superiori a quelle attuali
Obiettivo normalità! S pezzare a Mantova la tratta ferroviaria da Modena a Verona per permettere l’inserimento, dal prossimo mese di aprile, di tre treni in grado di coprire tutti i viaggi svolti attualmente da Trenitalia tra Modena e Mantova, ma con percorrenze complessive superiori a quelle attuali. E’ questo il contenuto del progetto che Trenitalia ha presentato alla Regione Emilia Romagna con l’obiettivo, come ha spiegato Stefano Vaccari, assessore provinciale ad Ambiente e Mobilità, rispondendo a un’interpellanza sul tema della consigliera Monica Brunetti (Pd), “di riportare alla normalità il servizio reso agli utenti della Modena-Mantova soprattutto per quanto riguarda il materiale rotabile impiegato e il rispetto degli orari”. Il progetto prevede l’affidamento in dotazione direttamente alla Direzione trasporto passeggeri della Regione Emilia Romagna di tre Ale582 a tre carrozze che coprirebbero, appunto, il tratto ModenaMantova, mentre sulla
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nnabella non ce l’ha fatta. La vicenda che aveva ormai assunto i toni di una favola, quella del volpino dal pelo bianco e nero e dai profondi occhi marroni, della sua lotta contro la malattia e dell’amore tra un cane e il suo padrone, questa storia che ha fatto appassionare tanti lettori e sembrava avviata a un lieto fine, ha invece trovato l’ambientazione per il suo atto finale in una fredda giornata di febbraio. Annabella combatteva da tempo contro il nemico più insidioso e terribile: un tumore cresciuto, lentamente ma inesorabilmente, nella sua vescica. Ma, anche se alla fine - dopo essere da pochi giorni arrivata al dodicesimo anno di vita - si è arresa, Annabella, nell’impari scontro, sola non lo è mai stata. Sempre, al suo fianco, la ‘padrona-amica’ Loredana Malavasi, oltre agli altri quattro componenti della famiglia: il marito Luciano, il figlio Matteo e gli altri due cani, Altea e Aki. Una storia cominciata nel marzo dello scorso anno quando, a seguito degli evidenti dolori dell’animale, Loredana lo sottopose ad alcuni esami che confermarono, appunto, il peggiore tra i sospetti. Dopo che ogni strada si era rivelata infruttuosa, e quando ad Annabella era stato prospettato non più di un mese di vita, la sua famiglia
Mantova-Verona continuerebbero a essere impiegati gli attuali Ale801. Gli Ale582, per quanto risalenti agli anni 1987/88, sono stati oggetto di recente ristrutturazione e sono ritenuti da Trenitalia più affidabili del materiale attualmente in servizio. “La società – ha aggiunto Vaccari – ha affermato di essere in grado, al momento, di proporre solo questo progetto, sia per carenza di materiale rotabile disponibile, sia per la scarsità di risorse finanziarie che non
Cisl sui disservizi
Risarcite gli utenti!
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Il protrarsi dei disservizi, dei ritardi dei treni e dell’emergenza del trasporto pubblico regionale dopo alcuni giorni dall’emergenza neve è inaccettabile. Ora si usi il ricavato della corretta decisione della Regione di sanzionare le FS per risarcire gli utenti, la gran parte dei quali è costituita da lavoratori pendolari, e per garantire migliori condizioni di lavoro al personale delle stesse Ferrovie”. E’ quanto affermato da Giorgio Graziani e Vincenzo Curcio, rispettivamente segretario generale della Cisl Emilia Romagna e segretario generale regionale della categoria dei trasporti (Fit). “Sebbene ogni anno la Regione paghi alle Ferrovie dello Stato circa 90 milioni di euro per comprare i servizi ferroviari regionali – hanno aggiunto - sempre più spesso, i treni e le carrozze risultano insufficienti rispetto alla richiesta, con frequenti ritardi, sporcizia e disservizi intollerabili per gli utenti. E ciò nonostante a partire da luglio scorso ci sia stato un aumento delle tariffe tra il 10 e il 12%. Ora – hanno concluso i sindacalisti chiediamo che la Regione, oltre a sanzionare le FS, nella nuova gara per l’acquisto dei servizi ferroviari regionali riesca a correggere le storture e ad assicurarsi condizioni di servizio diverso”.
Scomparso il volpino che da mesi combatteva per un tumore
consentono di garantire percorrenze superiori a quelle previste dall’orario attuale. Ma in mancanza di alternative a breve termine – ha commentato – il progetto, con le maggiori garanzie dichiarate da Trenitalia anche in merito alla manutenzione dei mezzi, costituisce comunque un miglioramento rispetto alla situazione esistente”. Evidenziando che nelle fasce orarie a maggior frequentazione tre carrozze non sono sufficienti, Vaccari ha poi riferito che la Regione ha chiesto al Consorzio trasporti integrati di impiegare per tali corse materiale rotabile più capiente. Nella replica la consigliera carpigiana Monica Brunetti ha evidenziato che “l’adozione di treni a tre carrozze comporta una riduzione del 25 per cento dei posti che, negli orari di punta, rischia di causare gravi problemi” e che un obiettivo fondamentale da raggiungere “è il cadenzamento orario regolare di un’ora sulla ModenaMantova e mezz’ora per la Modena-Carpi”.
Annabella non ce L l’ha fatta
A Carpi è nato il Club Unesco
Piazza Martiri diventerà patrimonio dell’umanità?
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’ nato a Carpi il Club Unesco, libera associazione scientifica, culturale ed educativa che si ispira agli ideali dell’agenzia specializzata dell’Onu che promuove la cultura in tutti i suoi aspetti a livello mondiale. Nata nel 1946, l’Unesco raccoglie 184 stati membri e promuove progetti di salvaguardia dell’ambiente e delle bellezze storiche e artistiche del mondo. Oltre 440 i monumenti, i luoghi e gli ambienti dichiarati negli anni patrimonio dell’umanità e quindi particolarmente tutelati e valorizzati grazie ai finanziamenti internazionali e alle iniziative dell’Unesco. “Il nostro intendimento - spiega Giancarlo Lugli, presidente del neonato Club Unesco Carpi - è quello di promuovere cultura, tutela del paesaggio e formazione educativa. Non ultimo, miriamo a ottenere l’ambito riconoscimento di patrimonio dell’umanità per il centro storico di Carpi o per i suoi monumenti più insigni, in questi anni oggetto di attenti restauri. Sia Mantova che la piccola Sabbioneta hanno ottenuto questo prestigioso riconoscimento”. I Club Unesco, con le loro iniziative di promozione culturale, si propongono di offrire a tutti la possibilità di conoscere popoli e civiltà diverse e sentirsi parte integrante e pienamente attiva di un mondo complesso.
I lettori ci scrivono
Diamo voce agli invisibili
Annabella
annabella non ce l’ha fatta Leggi la notizia su: www.temponews.it
decise di tentare il tutto per tutto, sottoponendola alla terapia antitumore seguendo il metodo del dottor Luigi Di Bella, il professore modenese scomparso nel 2003 e che tanto fece parlare di sé, nel bene e nel male, pochi anni orsono. E c’è da dire che, seppur attraverso costi non certo irrisori e notevoli sforzi in termini di cure, la situazione era sembrata migliorare. Tanto che Annabella era sopravvissuta altri
dieci mesi, riuscendo anche a riguadagnare una qualità di vita soddisfacente. A inizio febbraio però, il volpino ha contratto una peritonite dalla quale, pur resistendole, è uscita molto debilitata. Ed è stata proprio la conseguenza di questa patologia a causarle dolori talmente acuti da spingere Loredana a decidere di porre fine alle sue sofferenze. Anche se Annabella ora non scodinzola più per casa Malavasi,
resta tuttavia la testimonianza di un bellissimo gesto, da prendere ad esempio per tutti gli amanti degli amici a quattro zampe. L’incondizionato affetto nei confronti di un altro essere vivente. Siamo certi che, negli ultimi istanti prima di andarsene, l’ultimo pensiero di Annabella, il suo ultimo uggiolio, è stato per coloro che tanto l’hanno amata. E che non la dimenticheranno mai. Marcello Marchesini
avoro con gli anziani da 15 anni, dopo un’esperienza di circa dieci con i bambini. Due ambiti che presentano numerose similitudini nonostante gli apparenti contrasti. Il percorso della vita di ciascuno di noi vede un inizio, un accompagnamento nella crescita e una fine che necessita dello stesso tipo di accompagnamento nei percorsi di difficoltà, legati all’invecchiamento fisico e mentale. Una vicinanza che conduce l’anziano al termine della propria vita con dignità e umanità. Naturalmente è più semplice e soddisfacente seguire la crescita e i percorsi di salute di un bambino, amorevolmente accudito dai propri genitori, per gioire dei suoi risultati positivi, rispetto a un anziano, spesso lasciato solo nel suo percorso di sofferenza. Con questi presupposti immaginate con quante difficoltà psicologiche devono lottare le persone che si dedicano all’assistenza, all’interno di un Reparto di Lungodegenza. Ma questa è una visione superficiale dell’anziano ospedalizzato. La passione per questo mestiere ti fa in realtà scoprire quanta gioia può nascere da uno scambio di sorrisi quando, ad esempio, ricordiamo con loro vecchi proverbi, (“la dona di bei fat fà prima la femna pò la fa al masc”) filastrocche (“la pepina fà il caffè fà il caffè di cioccolata la pepina è malata...”) o canzoni (“un mazzolin di fiori”). O, ancora, quando riusciamo a trovare qualcosa che mangiano volentieri o quando i loro cari si affidano alla nostra esperienza per imparare a gestire e ad accudire i loro genitori o nonni una volta tornati a casa. E’ una grande gioia quando questi anziani riescono a trovare lo spiraglio di energia necessario per uscire dal letto, fare qualche passo, sedersi in carozzina e raggiungere la saletta per mangiare davanti alla televisione. Ed è altrettanto bello rispondere alle loro domande, anche se ti fanno sempre la stessa per cinque o sei volte in dieci minuti, o quando ti chiedono scusa per aver suonato il campanello perchè non volevano disturbare ma, in verità, hanno davvero bisogno. Insomma ci sono mille momenti che azzerano la fatica e ti fanno fare il pieno di benzina, se così si può dire, per continuare ad andare avanti nel lavoro, giorno dopo giorno, anno dopo anno. I costi di assistenza dell’anziano sono però nettamente maggiori rispetto a quelli necessari per accudire un bimbo. Un esempio su tutti: l’incontinenza è una delle problematiche legate a questa fascia di età, ma il costo tra un pannolino da bambino e un pannolone per adulto è ben diverso. La popolazione anziana sta aumentando; le famiglie sono sempre meno numerose e vivono in abitazioni sempre più piccole (dove accogliere e prendersi cura dei propri genitori anziani è complicato); negli ospedali le medicine trasbordano mentre il territorio, nonostante si stia organizzando, non è ancora pronto a sostenere l’aumento dell’utenza. Credo sia necessario ammettere che questa è una problematica sociale importante, che occorra iniziare a dar voce agli invisibili e, infine, che occorra organizzare meglio le risorse a loro destinate. Una lettrice
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evono preoccuparsi i carpigiani per i rischi che la costruzione di un nuovo comparto urbanistico sull’area di protezione dei pozzi di Modena, in via Aristotele, può provocare alla falda acquifera di Cognento? Secondo il Comitato ReferendarioAcqua e Beni Comuni di Carpi sì. E non poco. I pozzi che verrebbero circondati dalle costruzioni sono infatti fondamentali per l’approvvigionamento di acqua potabile per 9 comuni della Bassa modenese serviti da Aimag e qualsiasi loro eventuale disservizio avrebbe gravissime ripercussioni sull’intero bacino d’utenza. Ma è davvero così? “L’area di via Aristotele che, a prima vista, è un prato, è in realtà la fabbrica dell’acqua per 180mila abitanti. In tale area si svolgono le attività industriali che presiedono al governo e al mantenimento dell’efficienza del sistema di captazione. Il previsto cantiere, e soprattutto la modifica permanente dell’assetto funzionale e infrastrutturale dell’area, interferiscono pesantemente con l’espletamento del servizio, con la sua salvaguardia e con le prospettive del suo sviluppo futuro”. Non fa giri di parole l’ingegner Gian Carlo Spaggiari, docente di Valutazione Economica dei Progetti presso la Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Modena, nonché esperto di gestioni acquedottistiche, ex-presidente diAgac Reggio Emilia, collaboratore del PianoAcque Regionale e consulente del Ministero delle Opere Pubbliche in materia di risorse idriche, nell’esprimere il suo giudizio negativo circa la volontà di edificare sull’area di via Aristotele. Durante l’assemblea organizzata lo scorso 14 febbraio, presso la Sala Congressi, dal Comitato Referendario, l’inge-
Devono preoccuparsi i cittadini di Carpi per i rischi che la costruzione di palazzine sull’area di protezione dei pozzi di Modena, in via Aristotele, può provocare alla falda acquifera di Cognento? Secondo il Comitato Referendario Acqua e Beni Comuni di Carpi sì e non poco
“Anche a Carpi è allarme per i pozzi di Cognento” gnere non fa sconti: “l’argilla non è perfettamente impermeabile. E’solo una questione di tempo. A parità di condizioni, un liquido che in un minuto si infiltra in un mezzo ghiaioso/ sabbioso alla profondità di un metro, impiega 116 giorni per infiltrarsi alla medesima profondità in un terreno argilloso”. Della serie, c’è poco da star tranquilli: qualsiasi inquinante cada a terra infatti, prima o poi arriverà alla falda. E’ matematica. Spaggiari ha anche aggiunto che “non essendo ancora chiare le altezze degli edifici ciò comporta la realizzazione di fondazioni senza pali (come indicato sia dalle norme che dai pareri di Arpa e Azienda Usl) che necessitano di uno scavo che va ad assottigliare ulteriormente lo strato di argilla e comporta l’avvicinarsi al tetto delle ghiaie”. Come se tutto ciò non bastasse, secondo i dati forniti dalle stratigrafie eseguite dall’Agip, emerge il fatto che gli strati argillosi presentano discontinuità negli spessori. “Sconfessato quindi uno degli assunti dell’ordine del giorno votato da Partito Democratico e Italia dei Valori di Carpi, che hanno scritto in un atto pubblico votato dalla Maggioranza, che il campo acquifero di via Aristotele sarebbe protetto da 70 metri di argilla impenetrabile”, ha aggiunto Lorenzo Paluan, Gruppo Consiliare Lista Ci-
vica Carpi a 5 Stelle e PRC. L’architetto Marco Stancari, dirigente del Settore Pianificazione Territoriale, Mobilità e Trasporti del Comune di Modena a partire dal 1996, ha infatti ricordato come lo strato argilloso vari da 20 a 16 metri. Misura che si riduce a 13 nei rilievi diAimag, quindi il pericolo di infiltrazioni dall’alto è tutt’altro che nullo, come ha sottolineato anche l’ingegner Alfonso Dal Pan, ex direttore diAimag: “la probabilità che gli strati superficiali dell’acquifero siano in comunicazione con quelli sottostanti è alta e ciò comporta la necessità di tutelare il campo acqui-
fero sin dalla superficie”. Stancari ha comunque difeso la variante, sostenendo che questa gode dei “pareri positivi” di Arpa e Usl, ovvero gli organi destinati a vigilare sulla nostra salute. Curioso, considerato che nel parere di Arpa sull’intervento di via Aristotele si legge: “lo scrivente Distretto Arpa ritiene di sollevare perplessità circa lo sviluppo urbanistico in questione considerata la consistenza dell’intervento (più di 400 alloggi) in un’area che ricade quasi completamente all’interno di perimetri di protezione delle capta-
Islam e dintorni...
sicurezza a carpi - I fatti della settimana Via Fornaci denunciato pakistano per uso di patente contraffatta
Di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna
Una pattuglia della Stazione dei Carabinieri di Carpi ha fermato un operaio pakistano mentre era a bordo della sua Golf, insospettiti dall’atteggiamento mostrato dall’automobilista che aveva tentato di eseguire una manovra elusiva al fine di evitare il controllo. Bloccato in via Fornaci, ha mostrato i documenti di circolazione e il permesso di soggiorno, tergiversando sulla patente. Alla richiesta insistente della pattuglia, l’uomo ha consegnato un documento di guida emesso dalle autorità pakistane, che si è rivelato contraffatto. Condotto in caserma per gli accertamenti è emerso che il pachistano già un anno fa era stato denunciato per lo stesso motivo dalla Polizia Municipale di Carpi. Data l’insistente recidiva è stato arrestato per falsità materiale commessa da privato.
Il calendario islamico
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Laboratori cinesi: ancora impiegati lavoratori clandestini La Polizia di Stato, insieme a tre equipaggi del Reparto Prevenzione e Crimine di Reggio Emilia, personale della Polizia Municipale dell’Unione Terre d’Argine e a funzionari dell’Inps di Modena, ha proceduto al controllo di quattro laboratori, di maglieria e pelletteria, ubicati sul territorio del Comune di Carpi, gestiti da cittadini cinesi e pakistani. Tale attività, svolta al fine di contrastare il fenomeno dello sfruttamento di manodopera clandestina e l’impiego di lavoratori in nero, ha avuto origine da alcuni servizi di osservazione svolta nei giorni precedenti dagli agenti del Commissariato, nella zona artigianale a nord della città, portando, poi, all’identificazione di 21 cittadini extracomunitari, tra
zioni acquedottistiche e di possibile espansione delle stesse, oltre che in un contesto acusticamente critico per le infrastrutture viarie che lo delimitano” (per leggere il documento interamente vi rimandiamo al sito www. modenaattiva.it). E se il parere da perplesso si è miracolosamente trasformato in positivo, aggiunge Paluan “si dimostra una volta di più come la difesa della nostra acqua richieda prese di posizione politiche forti nei confronti del Comune di Modena, non il nascondersi dietro un dito operato da Campedelli e la sua maggioranza. Sindaco, Partito Democratico e Italia dei Valori hanno detto e scritto che a loro non interessa “partecipare a crociate”, che “monitoreranno la situazione”. La salubrità delle nostre acque è in mano loro e la cosa è poco tranquillizzante”. Il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche è l’organo a cui fare riferimento per controversie per danni dipendenti da qualunque opera eseguita dalla pubblica amministrazione in materia di diritti al prelievo idropotabile. La speranza però è che la politica inizi a fare il proprio dovere, ovvero tutelare la cosa pubblica (e l’acqua è il bene pubblico per antonomasia) e non si debba quindi ricorrere alle vie legali. Jessica Bianchi
cui due clandestini cinesi, sorpresi a lavorare e nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti di espulsione. I titolari di una pelletteria e di un laboratorio di confezioni, entrambi cittadini della Repubblica Popolare Cinese, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per l’impiego di manodopera clandestina. Nei loro confronti è stata anche inoltrata la richiesta di sospensione dell’attività alla Direzione Territoriale del Lavoro di Modena.
Cibeno, furti a raffica 18 i garage svuotati in una sola notte in via Lago di Bracciano a
Cibeno. Questa volta però a essere state rubate non sono biciclette o attrezzature bensì generi alimentari, segno evidente che la crisi morde duro anche in città.
Carpi-Novi, Villa svaligiata in pieno giorno Hanno atteso che i proprietari uscissero per scardinare l’inferriata di una finestra sul retro della casa. E’ successo al confine tra Carpi e Novi dove i malviventi hanno preso di mira un’abitazione. Hanno rovistato ovunque per rubare soldi, computer e preziosi. Il bottino ammonta a migliaia di euro.
iversamente dal mondo occidentale, nel mondo islamico è in uso una diversa misurazione del tempo. Il calendario islamico infatti inizia (pone cioè l’anno 0) dall’anno dell’Ègira, e non dalla nascita di Cristo come per il calendario Gregoriano. L’anno dell’Ègira fu il 622 d. C. Per la precisione, il calendario islamico iniziò il 15 luglio 622 e, quindi, oggi secondo il calendario islamico siamo nel 1433. L’Ègira fu un avvenimento davvero importante per i musulmani: con essa si intende il viaggio compiuto da Maometto con i suoi primi seguaci dall’ormai ostile città della Mecca alla più accogliente Yathrib, poi ribattezzata Medina. La conta degli anni non è la sola cosa che differenzia la misurazione del tempo musulmana da quella occidentale. Anche lo stesso modo di calcolare il tempo è infatti diverso: se nel calendario Gregoriano i mesi si basano sulle stagioni e sul calcolo solare, nel calendario islamico i mesi sono calcolati in base al riallineamento della luna con la Terra e il Sole (mese sinodico). Il calendario islamico è insomma fondamentalmente lunare, e per questo motivo i mesi “slittano” negli anni attraverso le stagioni. Ogni anno, mediamente, l’inizio delle stagioni si sposta di circa 11 giorni in avanti; con questo tipo di misurazione del tempo quindi, ogni 33 anni, il capodanno cade più o meno nello stesso giorno. Prima dell’avvento dell’Islam erano utilizzati nel Vicino Oriente sia calendari solari che calendari lunari, mentre i nomadi utilizzavano in genere un calendario misto basato sul modello ebraico. Il calendario lunare fu reso obbligatorio in tutti i territori dell’Islam su ordine del sovrano omayyade ‘Abd al-Malik (685-705). La Turchia decise di adottare quello Gregoriano nel 1917 e anche altri paesi islamici come l’Indonesia e l’Iran abbandonarono in seguito il calendario lunare a favore di quello solare.
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iù sicurezza e qualità per i bambini e, più in generale, per i pazienti in condizioni critiche che devono sottoporsi a un esame di Risonanza magnetica. Grazie all’Associazione Malati Oncologici di Carpi, che ha raccolto la somma necessaria per l’acquisto, l’Ospedale Ramazzini dispone ora di una serie di attrezzature all’avanguardia che potenziano qualità e capacità diagnostica. Tali strumentazioni, che hanno un valore complessivo di 57mila euro, consentono infatti il “controllo dei parametri fisiologici vitali in un ambiente che ha un alto campo magnetico - ha spiegato il direttore dell’Unità operativa di Radiologia dell’Ospedale di Carpi Vincenzo Spina - dove le normali apparecchiature non funzionano. Possono essere cosi monitorati i parametri vitali dei pazienti, perlopiù bambini, che devono sottoporsi alla risonanza in sedazione (l’anestesia si rende necessaria per non inficiare l’esame nel caso in cui i pazienti non riescano a restare immobili per il tempo necessario che varia dai 20 ai 30 minuti, siano essi bimbi o adulti fortemente claustrofobici e soggetti ad attacchi di panico)”. Il sistema è composto da un terminale collocato nella sala magnete della risonanza e da una stazione di visualizzazione nella consolle, con la quale i professionisti osservano continuamente lo stato del paziente.
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Nuove attrezzature per l’esecuzione della risonanza magnetica in sedazione all’Ospedale Ramazzini di Carpi. Un risultato conseguito grazie ad Amo che ha raccolto i 57mila euro necessari per l’acquisto
L’ospedale si regge in piedi grazie alle donazioni A
“Tali attrezzature si muovono nel segno della generosità e della solidarietà manifestate dal cavalier Guido Molinari che, nel 1998, donò al Ramazzini una risonanza magnetica, sostituita poi nel maggio del 2011 e che oggi viene ulteriormente implementata”, ha concluso Spina. Fa parte della donazione anche un sistema di infusione per i pazienti che necessitano di farmaci prima, durante e subito dopo la risonanza. “Il nuovo apparato tecnologico non permetterà solo una sedazione più efficace ma anche il controllo dei parametri vitali del paziente a distanza. Sono quindi due i risultati che si ottengono: maggior sicurezza negli esami ma anche la possibilità di somministrare senza interruzione, anche durante la Risonanza, i farmaci necessari alla sedazione, grazie al sistema dell’infusione continua”, ha
aggiunto Elisabetta Bertellini, direttore dell’Unità Operativa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva. A lei si unisce anche Adriana Borghi, responsabile del reparto di Pediatria: “le apparecchiature saranno usate al 95% da pazienti pediatrici. La grande novità è rappresentata dal fatto che si potrà continuare la somministrazione dei farmaci anche quando il paziente è già all’interno della Risonanza, ovviando ai casi di
Carpi e al Policlinico. A Carpi le liste di attesa sono di circa 3 - 4 mesi, al Policlinico si sale a sei mesi, “le nuove apparecchiature – sostiene Federica Tavani, Responsabile della Struttura semplice all’interno del reparto di Neuroradiologia – potrebbero consentire di effettuare più esami a settimana, abbattendo le liste d’attesa di circa la metà”. Sono inoltre stati donati tre monitor per la visualizzazione dei parametri vitali dei pazienti da utilizzare
Da sinistra Vincenzo Spina, Fabrizio Artioli, Elisabetta Bertellini, Giorgio Lenzotti, Maria Teresa Pesi, Adriana Borghi e Federica Tavani
risveglio durante l’esame. Per i pediatri diventerà meno impegnativa e più rapida, la ‘preanestesia’perché la sedazione in Risonanza sarà più intensa. Un risultato importante, basti pensare che normalmente i pediatri per pre-sedare un bambino ci mettono circa mezz’ora”. La possibilità di effettuare una risonanza in sedazione, in Provincia di Modena, è possibile soltanto a
nei reparti di Oncologia e Medicina. “Per l’ennesima volta - ha dichiarato il presidente di Amo, FabrizioArtioli - siamo rimasti a dir poco sbalorditi dalla catena di solidarietà che si è mossa per reperire i fondi necessari.Tutti hanno voluto dare spontanemanete il proprio contributo”. Due esempi su tutti: “la Parrocchia di Santa Croce ha messo a disposizione del Pd le proprie cucine, per
la preparazione di 15 cene finalizzate alla raccolta fondi: a Carpi, Don Camillo e Peppone sanno lavorare bene insieme nel nome della solidarietà. E, ancora, “in una scuola un bimbo ci ha voluto donare i soldini che il topino dei dentini gli aveva consegnato: noi abbiamo un dovere morale di fronte a quel bambino, impiegando al meglio le nuove attrezzature e sfruttandone appieno il potenziale”. Ancora una volta il volontariato è corso in aiuto del nostro ospedale, come ha sottolineato il direttore del presidio ospedaliero, Giorgio Lenzotti: “ancora una volta la generosità ha permesso di migliorare e integrare i mezzi a disposizione dell’Ospedale, assicurando una risposta adeguata rispetto alle aspettative della comunità”. Con la “creatività e l’impegno di
La nuova sfida da Amo mo però non si arresta mai e sta per intraprendere ora una nuova sfida. “Stiamo per attivare una raccolta fondi per la costruzione di un laboratorio che soddisfi tutti i requisiti di sicurezza necessari per la realizzazione di farmaci antitumorali per tutta l’Area Nord. Il costo previsto è di circa 200mila euro. Faremo tante cene”, ha concluso sorridendo Artioli. La prima sarà al Circolo di Budrione il 3 marzo.
tanti si può fare moltissimo e questa è una straordinaria iniezione di fiducia, anche in tempo di crisi. Avere una sana e santa spregiudicatezza è necessario per guardare avanti con speranza, credendo nella generosità della gente”, ha concluso il vicario della Diocesi di Carpi, don Massimo Dotti. Sante parole! Jessica Bianchi
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La 22enne carpigiana Elisa Serra da settembre vive a Londra
“Qui si respira già aria di Olimpiadi” U
n breve rientro a Carpi per festeggiare il suo 22esimo compleanno insieme ai propri cari, e la carpigiana Elisa Serra è subito pronta per ripartire alla volta di Londra dove resterà almeno fino ad agosto “per vivere come ci spiega - fino in fondo l’atmosfera delle Olimpiadi che si respira già da qualche mese, sperando di poter anche partecipare all’enorme macchina organizzativa della manifestazione”. L’occasione infatti è di quelle irripetibili, e così Elisa non ha perso tempo e già da alcune settimane ha inviato la sua candidatura al sito preposto all’evento per lavorare come hostess per l’accoglienza dei clienti o nel settore ristorazione in cui ha già acquisito esperienza sia a Carpi che durante la sua permanenza a Londra. “Sono arrivata a Londra lo scorso settembre - racconta Elisa che è diplomata in ragioneria con indirizzo linguistico all’Itc Meucci - e ho subito cercato e trovato lavoro presso il ristorante
il lavoro dei miei desideri era più orientato ai rapporti con l’estero, e perciò ho deciso di partire. Vivendo in casa, oltre che con ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, anche insieme a un ragazzo inglese ho migliorato la mia conoscenza della lingua e a questo punto ho deciso di iscrivermi presso il Westminster High College per frequentare un corso di perfezionamento al termine del quale otterrò un certificato riconosciuto a livello elisa serra: una carpigiana a londra mondiale”. Elisa Leggi la notizia su: spera anche di lawww.temponews.it vorare nell’ambito e di altre lingue straniere dei Giochi Olimpici, a cui è un requisito fondamenLondra si sta preparando da tale per chi cerca lavoro in diversi anni, dal 27 luglio al tantissimi settori, ed Elisa 12 agosto. “Londra stupisce lo sa bene, ed è proprio per per il suo ordine e la sua questo che ha deciso di but- organizzazione perfetta che, tarsi a capofitto nell’espeovviamente, si fa sentire più rienza londinese. “Prima che mai in prossimità delle di Londra - prosegue Elisa Olimpiadi. Oltre a numerosi - ho lavorato per un anno cantieri, opere di rimoderin un’azienda carpigiana nizzazione di trasporti e come addetta alla contabili- nuove strutture sportive tà, ma ho presto capito che in tutta la metropoli, la Elisa Serra
Med Kitchen, nel quartiere di South Kensington vicino a dove abito. L’inizio è stato un po’ difficile in quanto mi sono resa conto che la mia conoscenza scolastica della lingua inglese non era sufficiente per trovare un’occupazione soddisfacente. E infatti subito ho lavorato come runner che è la persona che serve i piatti al tavolo ma non prende
ordinazioni, ora invece che ho migliorato la mia padronanza dell’inglese sono bar tender, ovvero mi occupo di preparare i drink e le bevande calde lavorando a stretto contatto con i clienti, e quest’estate auspicabilmente passerò al ruolo di cameriera acquisendo finalmente anche il diritto di ricevere le mance”. Una perfetta conoscenza della lingua inglese
maggior parte dei lavori si è concentrata nella zona di Stratford dove sorgerà il parco olimpico di Londra 2012”. E la capitale inglese, come è risaputo, è sempre molto attenta anche alla cultura e all’arte. “Non ho mai visitato - racconta Elisa - così tante gallerie e mostre d’arte come da quando vivo a Londra. Viene dato un grande rilievo alla diffusione della cultura: i musei spesso sono a ingresso gratuito e con grandi sconti per giovani e studenti, e per me che sono un’appassionata d’arte è davvero meraviglioso”. Elisa sta condividendo la sua esperienza insieme a un’altra ragazza carpigiana conosciuta proprio a Londra: Yael Ravenna, di 19 anni, anche lei ha in tasca un diploma in ragioneria con indirizzo linguistico. Sono tanti i giovani che scelgono di andare all’estero per alcuni mesi, ed Elisa sicuramente si sente di consigliarlo a tutti: “oltre al fattore linguistico, vivere per un certo periodo di tempo in una realtà completamente diversa rispetto alla propria, e in cui occorre cavarsela da soli, aiuta a far emergere le proprie capacità e risorse e a conoscersi meglio”. Chiara Sorrentino
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Sabato 18 febbraio nella cornice del Teatro Comunale di Carpi si è svolto il Convegno d’Inverno organizzato dal Distretto 108 TB dei Lions Club. Ospiti d’eccezione, il sociologo Francesco Alberoni e il giornalista Antonio Gaspari
La comunicazione positiva R
einterpretando un vecchio detto inglese, potremmo definire Good news is perfect news il motto del convegno dal titolo La comunicazione positiva organizzato sabato 18 febbraio presso il Teatro Comunale dal Distretto 108 Tb dei Lions Clubs, e che ha visto la partecipazione di numerosi membri del distretto lionistico. Un tema, quello della comunicazione positiva, che in pochi osano trattare ma che permette di riflettere su una modalità comunicativa che costituisce un importante strumento di innovazione sociale e di sviluppo economico, e di cui occorre far sempre più pratica nella vita quotidiana per migliorare la vita stessa. Nel corso del convegno relatori del calibro di Francesco Alberoni, sociologo di fama mondiale, e di Antonio Gaspari, noto giornalista e scrittore, hanno messo in evidenza l’importanza della presenza di notizie positive nei mass media. In pratica, non sono più soltanto le famose tre “s” di sangue, sesso e soldi a far notizia e a catalizzare l’attenzione del pubblico, ma anche le belle notizie de-
Francesco alberoni ospite a carpi Leggi la notizia su: www.temponews.it
vono occupare un ruolo di rilievo nei mezzi di comunicazione di massa. Secondo Francesco A. Ferraretti, il governatore del Distretto 108 Tb dei Lions Club, “la comunicazione positiva veicolata attraverso la stampa e gli altri mezzi di informazione è fondamentale per lo sviluppo di ogni comunità e contribuisce al delinearsi di una società più collaborativa, produttiva e solidale”. Anche Claudio Pirondi, presidente del Comitato Organizzatore ritiene
Francesco Alberoni
che “la comunicazione positiva sia una risorsa fondamentale che può migliorare
i rapporti umani, prevenire certi comportamenti illeciti e rafforzare la coesione
sociale”. Troppo spesso assistiamo in televisione a scene di inaudita violenza, arroganza e volgarità e ci domandiamo se sia davvero necessario insistere così tanto su scandali sessuali e dettagli cruenti e sanguinosi. Ebbene, molto probabilmente non lo è affatto, e anzi la visione continua di tali episodi potrebbe incidere negativamente sulla formazione etica delle nuove generazioni. Il professore Alberoni, autore di numerosi saggi e articoli nel campo della comunicazione e delle relazioni interpersonali, ritiene utopistico l’attuarsi di un’informazione che tratti prevalentemente fenomeni di carità e cooperazione, ma ritiene comunque che la comunicazione positiva, anche quella non verbale ma che si esplica mediante il linguaggio del corpo, sia una modalità di interazione in grado di migliorare le relazioni interpersonali in ogni fase dell’esistenza. Per Gaspari, un bravo giornalista non deve prescindere dall’impegno quotidiano di cercare, scoprire e scrivere tutto ciò che c’è di buono, bello e vero intorno a noi. Chiara Sorrentino
Sabato 25 febbraio, alle 21, Chiesa di San Bernardino da Siena
Musica sacra: ultimo appuntamento
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on l’ultimo concerto, l’Associazione culturale Schola Cantorum Regina Nivis chiude la rassegna La musica sacra nella terra dei Pio. Protagonista l’Orchestra giovanile Marija Judina di Modena, che affiancherà la Corale Regina Nivis nell’esecuzione integrale del Magnificat di Vivaldi. L’Orchestra Marija Judina nasce nel 2011 per iniziativa dei giovani musicisti che la compongono e vanta già diverse esecuzioni sul territorio nazionale. Diretto dal maestro Giovanni Paganelli, organista e giovanissimo direttore d’orchestra, l’ensemble si esibirà sabato 25 febbraio presso la chiesa di San Bernardino da Siena, con l’esecuzione integrale della Stabat Mater di G.B. Pergolesi e del Magnificat RV610 di A. Vivaldi, interpretato dalla Regina Nivis di Quartirolo e dai soprani Sara de Matteis ed Erica Rompianesi. Il concerto gratuito avrà inizio alle 21.
29 febbraio alle 19
Messa in ricordo di Scalfaro
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el trigesimo della scomparsa del presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, il vescovo Francesco Cavina presiederà la concelebrazione della Messa di Suffragio il 29 febbraio alle 19, presso la Chiesa di San Francesco.
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Numerosi i bambini che domenica 19 febbraio hanno partecipato alla Festa di Carnevale organizzata dal Comitato Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera presso il Circolo Graziosi di via Sigonio
Carnevale all’insegna della solidarietà C
arnevale, tempo di giochi e scherzi, ma anche di solidarietà. A tal proposito il Comitato Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, che ormai da 10 anni è al servizio delle vittime del grande disastro nucleare avvenuto nell’aprile del 1986, ha organizzato domenica 19 febbraio, presso il Circolo Graziosi di via Sigonio, a Carpi, una festa per i bambini e i loro genitori a scopo benefico. Con una piccola sottoscrizione volontaria pari a 5 euro, i partecipanti hanno contribuito alla realizzazione del Progetto Rugiada che, come spiega Luciano Barbieri, presidente del Comitato Chernobyl, “consiste nel finanziamento di un soggiorno terapeutico di circa un mese per 30 bambini presso il centro specializzato Nadiejda in una zona non contaminata della Bielorussia. Sono tutti bambini provenienti dalle zone più contaminate
un carnevale per chernobyl Guarda la photogallery: www.temponews.it
del loro Paese e che vivono in condizioni sanitarie ed economiche particolarmente disagiate. Durante il periodo di permanenza all’interno del centro, i piccoli ospiti saran-
no visitati da medici che ne accerteranno le condizioni di salute e parteciperanno a programmi di tipo ricreativo e pedagogico, particolarmente utili soprattutto per quelli
Al mè dialètt...
di Massimo Loschi
F
ebbraio. Dopo San Valentino, arriva Carnevale, quindi: ogni scherzo vale!
L’INSÒNÌ E LA REALTÈE
IL SOGNO E LA REALTÀ
Tanti vôlti, ai nostêr brêv ragas ch’a n’gh’và gnint e i s’lamêintèn dal brôd gras a gh’riva dai matuša e a n’per gnanch stran l’òfêrta ed fêr al scambi cun i an.
Molte volte, ai nostri bravi ragazzi, che non gli va nulla e si lamentano dell’abbondanza, gli arriva dai matusa e non pare strano l’offerta di fare il cambio con gli anni.
Anch schêrsènd, chi n’n’ha pruvèe... chêra gint? A s’sa bêin… a dmandêr a n’côsta gnint e ogni tant, a v’giur, a gh’ho pruvèe anch’a mè anch s’la v’pól sèmbrêr ‘na burla... a dirl’achsè.
Anche scherzando, chi non ha provato, cara gente? Si sa bene… a chiedere non costa nulla e ogni tanto, vi giuro, ho provato anch’io anche se può sembrare una burla… detta così.
Pinsèe sól, srà stèe al chêš ó la furtuna dai e dai, sêinsa andêr fin su la luna un bêl dè, a n’chêrdrìi, dôp tanti dmandi ho catèe chi gh’è stèe a fêr al scambi.
Pensate, sarà stato il caso o la fortuna prova e riprova, senza andar sulla luna un bel giorno, non crederete, dopo tante richieste ho trovato chi ha accettato a fare il cambio.
L’éra stramb vè, un fêr stùff da gigiôun cun du buš drìtt ai šnôç in di bragôun, tùtt di urcin, per a n’dir ed dla pètnêda mô dir d’nò... la srèv stèda bagianêda.
Era bizzarro certo, il fare stanco da sfaticato, due strappi sulle ginocchia nei pantaloni tanti orecchini, per non dire della pettinatura ma dire di no… sarebbe stata una sciocchezza.
Dìtt e fat, a gh’ho dêe tùtt quel ch’a gh’iva, sê, tùt’i an, bési, brêgh e camiša dôp, lò, al s’nè andèe per la sò strêda e mè, mè a m’la cantêva e sa balêva.
Detto e fatto, gli ho dato tutto ciò che avevo, si, tutti gli anni, soldi, pantaloni e camicia poi, lui, se ne andato per la propria strada ed io, io me la cantavo e pure ballavo.
Era dvintèe achsè cuntêint e aršìll ch’a curiva e a saltêva più d’un grìll, sól un fôs, ch’iva saltèe tùtt ed vulêda, al m’iva fèrmèe per via d’na blišghêda.
Ero divenuto così contento ed arzillo che correvo e saltavo più di un grillo, solo un fossato, che avevo saltato di corsa, mi aveva fermato per colpa di una scivolata.
La têsta iva picièe tant achsè fôrt ch’a m’éra dêšdèe cunvint d’èsèr già môrt ; e al saiv... l’unich quêl ch’éra prôpria véra... la gran bôta, dla têsta, su l’altéra.
La testa avevo battuto tanto forte che mi ero svegliato convinto di essere già morto; ma lo sapete… l’unica cosa che era proprio vera un gran colpo, della testa sulla testiera.
tra loro che hanno maggiori difficoltà nel relazionarsi con gli altri. Il centro è stato edificato secondo le norme di ecosostenibilità e si auto-alimenta attraverso l’energia prodotta
dai pannelli fotovoltaici di cui è dotato. Inoltre, si avvale di una propria produzione biologica di frutta, verdura e legumi. Anche l’alimentazione gioca infatti un ruolo
importante nel processo di disintossicazione dalla radiazioni e nella salvaguardia della salute, contribuendo infine a un rafforzamento delle difese immunitarie”. La spesa necessaria per il soggiorno di ogni bambino è pari a 430 euro e comprende anche una scorta di indumenti. Per raccogliere tutti i fondi necessari il Comitato Chernobyl - che collabora con l’organizzazione umanitaria nazionale Legambiente Solidarietà - torna in pista il 24, 25 e 26 febbraio con l’iniziativa Una primula per Chernobyl. In questa tre giorni di solidarietà circa 150 volontari del Comitato Chernobyl allestiranno banchetti nei pressi di supermercati, piazze e parrocchie dove sarà possibile acquistare piantine di primule, contribuendo così all’attuazione del Progetto Rugiada che prenderà il via in estate. Chiara Sorrentino
Successo di pubblico per l’inaugurazione della mostra Carpi in dissolvenza delle artiste carpigiane Maria Pia Severi e Libera Guidetti, presso la saletta della Fondazione Cassa di risparmio di carpi
Quando l’arte è donna Da sinistra Dante Colli, LIbera Guidetti e Maria Pia Severi
L
a soddisfazione più grande per ogni artista è quella di parlare allo spettatore attraverso le proprie opere emozionandolo. Considerata la folta schiera di carpigiani presenti nel giorno inaugurale della mostra, è certo che Libera Guidetti, pittrice e poetessa, e la fotografa e scrittrice Maria Pia Severi hanno fatto breccia nel cuore di tante persone. Maria Pia con le sue fotografie volutamente sfocate che trasfigurano la realtà in una maniera inedita e incredibilmente suggesti-
va, e Libera, con le sue tele dal tocco e dai colori delicati che anelano all’infinito, raccontano la realtà con poesia, che è forse ciò di cui la gente ha più bisogno. “So che i carpigiani mi vogliono bene”, confida sorridendo Libera, che è molto apprezzata in città anche per le sue poesie colme di saggezza e ironia. Probabilmente, continua, “è per la spontaneità con cui mi relaziono con gli altri e per la mia gioia di vivere”. Anche intorno a Maria Pia - che per la prima volta espone le proprie opere nella città che
le ha dato i natali - è forte il calore del pubblico che è curioso di vedere il suo speciale punto di vista sul mondo, “in quanto - come afferma lei stessa - il mio desiderio è quello di far vedere la realtà così come la percepisco nel momento stesso in cui la immortalo e, quindi, non statica bensì assolutamente dinamica e viva”. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 26 febbraio rispettando i seguenti orari di apertura: dalle 10 alle 13, e dalle 15,30 alle 19,30. C.S.
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Il Piedibus è il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. E’ un autobus umano, formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da adulti “autisti” e “controllori”. Il progetto ha preso il via presso la Scuola elementare Gasparotto di Fossoli
A Fossoli c’è un autobus che va a piedi P
er fare movimento. Imparare a circolare. Esplorare il proprio quartiere. Diminuire traffico e inquinamento. Insieme per divertirsi. Bambini più allegri e sicuri di sè. Un buon esempio per tutti. Svegliarsi per bene e arrivare belli vispi a scuola. Otto buone pratiche: una per ogni iniziale del progetto Piedibus. Che cos’è? Ci aiuta a scoprirlo Stefano Covezzi, membro dell’associazione genitori della Scuola elementare Gasparotto di Fossoli. “Dal primo giorno di quest’anno scolastico - ci spiega - a Fossoli è entrato in funzione questo progetto che consiste nel fare andare a scuola i bambini a piedi. Nonostante il freddo di questi giorni, i bimbi partecipano volentieri. Ad oggi contiamo circa una dozzina di passeggeri al giorno”. Il Piedibus è un autobus che va a piedi. E’ formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila. Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri
a fossoli c’è un autobus che va a piedi Leggi la notizia su: www.temponews.it
alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. Il Piedibus viaggia col sole e con la pioggia, facendo di un sorriso stampato sulla faccia il proprio marchio distintivo. Lungo il percorso i piccoli chiacchierano tra loro, imparano cose utili sulla sicurezza stradale e si guadagnano un po’ di indipendenza. Accanto ai benefici derivanti
da una “sana passeggiata, dalla sperimentazione di un certo grado di autonomia e dal rispetto delle regole dettate da un servizio gestito da un adulto che non è il proprio genitore - aggiunge Covezzi - considerato l’alto tasso di inquinamento del nostro territorio, con Piedibus pensiamo di dare il nostro piccolo contributo al miglioramento della qualità dell’aria tramite la riduzione
del numero di auto in circolazione”. Piedibus che è una realtà attiva in molti paesi del mondo, è il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da scuola. Il Piedibus può nascere in ogni scuola dove ci siano genitori disponibili. La Scuola elementare Gasparotto di Fossoli è un bellissimo esempio cui guardare: speriamo che anche a Carpi ci siano genitori che trovino -
magari a turno - il tempo e la voglia di cimentarsi in questo progetto dai contorni decisamente green e dalle conseguenze alquanto salutari. Qualche esempio? Meno auto che congestionano l’entrata delle scuole, abbassamento delle polveri sottili nell’aria e, perchè no, bimbi un po’ più magrolini e responsabilizzati. Mica bruscolini. Jessica Bianchi
Shell Eco-marathon Europe 2012: saranno 12 i team italiani in finale sul circuito cittadino di Rotterdam, tra cui quello dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi
Escorpio tra le vie di Rotterdam P rogettare e costruire un veicolo ad alta efficienza energetica in grado di percorrere quanta più distanza possibile con la minor quantità di carburante ed emissioni: una missione impossibile? Oltre 3mila studenti provenienti da tutta Europa hanno raccolto la sfida e sono al lavoro per battere i record delle scorse edizioni e mettersi alla prova sul circuito cittadino di Rotterdam, Paesi Bassi, in occasione della Shell Eco-marathon Europe 2012, dal 17 al 19 maggio. Per la prima volta nella sua storia europea, la manifestazione avrà luogo su un circuito urbano, tra le vie di Rotterdam, invitando gli studenti a testare su strada le loro conoscenze in materia di efficienza energetica. La scelta di un circuito cittadino darà anche al pubblico l’opportunità di vivere più da vicino l’esperienza davvero unica della Shell Eco-marathon e sostenere i team in gara. La 28esima edizione della manifestazione lancia quindi una sfida ancora più impegnativa ai 227 team provenienti da 24 Paesi europei, chiamati a fissare nuovi standard per i veicoli del futuro. Anche quest’anno il nostro Paese sarà ben rappresentato, con 12 team italiani in finale: Zero C dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi, SenzaBenza di Maranello, FaenzaITIracing e FaenzAlcoholRacing di Faenza, Energy and Motion di Vicenza, H2politO - molecole da corsa e H2politO molecules going hybrid di Torino, mecc-e e mecc-H2 di Milano, Unibas Racing Team di Potenza, Salento Eco Team di Lecce, EcoKatane Engineering di Catania.
Il Team Zero C
ESCORPIO TRA LE VIE DI ROTTERDAM Leggi la notizia su: www.temponews.it
La storia della Shell Eco-marathon inizia 28 anni fa. E’ il più importante progetto di educazione e formazione di Shell sulla mobilità sostenibile, nato per promuovere tra i giovani valori quali il rispetto dell’ambiente, l’efficienza energetica, il riconoscimento della diversità individuale e culturale. I partecipanti sono invitati a progettare e costruire veicoli in grado di percorrere la maggior distanza possibile utilizzando il minor quantitativo di carburante. Due le categorie previste: Prototipi, dove la progettazione mira a ridurre la resistenza e massimizzare l’efficienza del motore, realizzando veicoli che spesso hanno un aspetto avvenieristico;
La prestazione 2011 di Escorpio
I
l veicolo a idrogeno della scuola carpigiana, Escorpio, ha registrato una resa di oltre 2.500 chilometri con l’equivalente di un litro di benzina. La gara per la categoria prototipi prevedeva almeno quattro prove di 25 chilometri l’una, a una media di 30 chilometri orari e la prestazione della macchina messa a punto dal Team Zero C del Da Vinci è stata tutto un crescendo: 234 chilometri per kwattora, poi 235, 283 e 286, pari a 2.516 chilometri per litro/equivalente, polverizzando il proprio record di 1.905 chilometri fatto segnare nel 2009. Un risultato da circoletto rosso che colloca l’istituto modenese al sesto posto assoluto fra i prototipi. Su 212 squadre ammesse, provenienti da 27 Paesi, un’ottantina non è sopravvissuta alla selezione per la fase finale mentre i veicoli a idrogeno erano 46, quasi tutti realizzati da università. Il sesto posto carpigiano è anche il secondo piazzamento assoluto per le squadre italiane di ogni ordine, categoria e alimentazione: solo il Politecnico di Milano ha fatto di meglio, superando tutti i concorrenti con un prototipo a energia solare. Soddisfazione in pista, infine, anche per il veicolo elettrico dell’Itip Bucci di Faenza, nono fra gli UrbanConcept plug-in: il Team Manfredo condivide con Carpi il progetto Mobilità sostenibile in Europa, co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
e UrbanConcept, nella quale i veicoli sono creati secondo i criteri più convenzionali delle quattro ruote. Quest’anno saranno in gara 160 Prototipi e 67 veicoli UrbanConcept, i team italiani parteciperanno con 8 veicoli nella prima categoria (quello carpigiano è l’ormai mitico Escorpio) e 4 nella seconda.
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Mio padre considerava la politica una missione; come amore verso il prossimo e il suo Paese. Il suo era l’impegno di un cattolico in politica e lui è stato l’ esempio di come si possa essere cristiani nella vita privata e, contemporaneamente, nella vita pubblica”. Questo ha detto Maria Romana De Gasperi, figlia di Alcide, il grande statista democristiano del dopoguerra, morto nel 1954. Ha guidato il Paese negli anni difficili della ricostruzione post bellica, fino al 1953. Le parole di Maria Romana - invitata a Carpi da Azione cattolica - sono state a tratti commoventi con continui riferimenti alla spiritualità dell’azione paterna nel compimento del suo mandato politico di Presidente del Consiglio e di Ministro degli Esteri. “Alcide De Gasperi – ha ricordato la figlia
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L’Angolo di Cesare Pradella Alcide De Gasperi raccontato dalla figlia – è stato deputato del Partito Popolare nel 1914 al Parlamento di Vienna, quando il Trentino, dove egli risiedeva, faceva parte dell’Impero austro-ungarico, mentre alla fine della guerra,venne eletto nella Dc alla Costituente e al Parlamento Italiano nel 1948 e fino al 1953. Ma non contribuì soltanto alla ricostruzione dell’Italia distrutta, convincendo gli Stati Uniti a soccorrerci attraverso il Piano Marshall. De Gasperi ha anche dato inizio, con Adenauer e Schuman, al disegno di costruzione dell’Europa unita che purtroppo non ha fatto in tempo a vedere”. Nel rispondere alle numerose
Maria Romana De Gasperi
domande dei presenti nella sala parrocchiale di Cibeno, Maria Romana ha aggiunto che, al di là del suo aspetto esteriore, suo padre era forte, moralmente e fisicamente, ma non era nè integralista né bigotto, bensì sorretto da una forte coscienza morale e da principi etici. La donna ha poi ricordato due episodi curiosi che videro il padre protagonista. Il primo a proposito del suo primo viaggio aereo in America (per chiedere aiuti alimentari visto che scarseggiava il grano) quando dovette farsi regalare un cappotto nuovo, dal momento che il suo era liso; il secondo quando si recò alla Confe-
renza di Pace di Parigi dove pronunciò la frase divenuta celebre: ‘tutto qui è contro di me, tranne la vostra cortesia personale’, in riferimento al fatto di essere rappresentante di un Paese ‘vinto’ che si presentava al cospetto delle nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale, con un atteggiamento dignitoso e non servile. Infine, il riferimento alle elezioni politiche del 1948, “il cui esito salvò la democrazia italiana perché se allora avessero vinto i Comunisti, l’Italia avrebbe fatto la fine della Jugoslavia e degli altri paesi dell’Est Europeo finiti sotto l’egemonia sovietica”.
per rispondere alle esigenze che stanno mutando. Tra
di noi abbiamo, tra le altre: psicologhe, una persona specializzata nell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri, una formatrice e un esperto in comunicazione”. In occasione dell’inaugurazione, i bambini di tutte le età potranno partecipare ai laboratori artistici con materiali di recupero, condotti dagli operatori della cooperativa sociale. Saranno inoltre presenti tutti i soci e i partecipanti che desiderano avere informazioni sulle attività di Giravolta potranno parlare direttamente con i responsabili dei vari settori della cooperativa. M.M.
Inaugurazione sabato 25 febbraio
Benvenuta Giravolta
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abato 25 febbraio, alle 16, si terrà l’inaugurazione della sede della nuova Cooperativa Sociale Giravolta, in via Niccolò Biondo, 2 a Carpi. Giravolta è una cooperativa sociale che si occupa di diverse attività in ambito educativo, culturale, psicologico e sociale. Opera da alcuni mesi nel nostro territorio dove sono già stati avviati doposcuola per bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado, e anche quelli specifici per chi ha ricevuto una diagnosi
di dislessia. Sono inoltre attivi laboratori e corsi artistici e teatrali rivolti a bambini, ragazzi e adulti. “Siamo in sette – di cui sei donne – che provengono da studi e percorsi differenti. A settembre - spiega Fiamma Vignola, presidente della Cooperativa Sociale Giravolta - abbiamo deciso di fondare questa Cooperativa per il forte desiderio di ‘contaminare’ i nostri interessi e unire le nostre competenze per poter offrire una proposta innovativa al territorio. Quello che ci proponiamo di
fare è occuparci dei molteplici bisogni espressi dalle
famiglie in un momento di grandi cambiamenti sociali,
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Domenica 26 febbraio, al Cinema Ariston di San Marino, per la rassegna Prima all’Ariston, a partire dalle 20,30, proiezione del film Emotivi anonimi di Jean- Pierre Améris
Un’accidentata storia d’amore
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a bella Angélique, esperta nella preparazione di golosità al cioccolato, viene assunta nell’azienda diretta da Jean-René Van Den Hugde per risollevarne le sorti visto il rischio di imminente fallimento. La passione per l’arte della cioccolata accomuna Angélique e Jean-René ed entrambi sono attratti l’uno dall’altra. Tuttavia, la loro cronica timidezza non gli permette di vivere una romantica storia d’amore. Un piccolo film francese, di un regista sconosciuto, che sembra una fiaba di Andersen. Emotivi anonimi è un’accidentata storia d’amore tra due adulti, chiusi nella loro desolata timidezza e terrorizzati dalla vita. II film di Jean-Pierre Améris, anche lui vittima sin da bambino di un’emotività che gli rovinava la vita, è carino, risaputo e piacevole. Se la ricetta è semplice, il valore del film risulta dal gustoso aroma fornito da un mondo quasi inedito (alzi la mano chi conosce l’associazione di Emotivi anonimi). Complici due attori perfetti e tanto invitante e dolce cioccolato.
Mercoledì 29 febbraio, alle 14.30, in Sala Congressi, per la rassegna Il cinema e i conflitti aperti del XX secolo, proiezione del film Il giardino di limoni di Eran Riklis. Presenta la professoressa Brunetta Salvarani. Coordina Antonia Mascioli, responsabile della Videoteca comunale
Una pace impossibile
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vicini di casa possono essere molto invadenti. Quando poi si tratta del Ministro della Difesa israeliano, non parliamone. Salma è palestinese, vive da sola in Cisgiordania nella casa di sempre, ha un figlio in America e un marito in Paradiso. La sua unica preoccupazione è la cura del giardino di limoni che ha ereditato dalla famiglia, delizia per il sostentamento ma croce per il nuovo vicino di casa, il ministro Navon, che vede negli alberi di Salma, un ottimo nascondiglio per progettare attacchi terroristici. Gli alberi vanno abbattuti ma Salma non vuole rinunciare ai suoi limoni e, con l’aiuto del giovane avvocato Ziad e il sostegno a distanza di Mira, la moglie del ministro, inizierà una battaglia legale senza fine. Dopo aver affrontato il dramma del conflitto tra Israele e Siria nel precedente La sposa siriana, Eran Riklis ritorna sullo stesso tema ma cambia il punto di vista. Qui lo sguardo delle due donne antagoniste, una israeliana e l’altra palestinese, sorregge il peso della Storia: Salma è una donna umile, legata al fluire della natura, che la rincuora dandole il frutto della sua pazienza e del suo amore e Mira ha abitudini occidentali, è molto curata e, come spesso accade alle mogli dei politici, si occupa di organizzare lussuose feste di ricevimento. I limoni di Salma fanno parte della sua persona, vivono nel ricordo dei genitori e del marito defunto. Oltre il recinto che separa Salma, territorialmente e umanamente, dalla villa di Navon, Mira, da un punto privilegiato d’osservazione, la guarda e ne scruta i movimenti. Entrambe soffrono, tutte e due si scoprono più simili di quello che l’apparenza sembrerebbe dettare. A farle sentire vicine è un sorriso, una complicità che non ha ancora nome. La costruzione del muro di Israele, il recinto del giardino di limoni, il coprifuoco che blocca la strada sono le immagini di una sceneggiatura che vuole togliere le barriere, fisiche e spirituali, di un conflitto senza fine. La natura, nel frattempo, fa il suo corso, i limoni, senza acqua, cominciano a cadere a terra per non risollevarsi più. Come Salma, vittima di un potere troppo forte che, togliendole le radici, la fa scomparire lentamente, senza darle aiuti per rialzarsi.
Un Festival da 15 milioni di euro
a cura di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, ho sentito che eri al Festival di Sanremo. Secondo te ha ancora senso quella manifestazione? E ha senso pagare 700mila euro per un’ora di televisione Celentano, anche se dice che li darà in beneficenza? Rita ara Rita, quel che per me non ha più senso non è tanto il Festival in sè, bensì i supercompensi. Contro quelli è tempo di battersi. La Rai ha oltre 10mila dipendenti (sono poco più di 6mila a Mediaset) e nel 2010 aveva accumulato oltre 80 milioni di debiti. Quest’anno sono stati spesi 15 milioni di euro per 5 serate di musica in Tv senza ospiti stranieri (quelli presenti ai duetti sono stati rimborsati solo parzialmente delle spese, il resto l’hanno sostenuto i discografici), credo sia illogico e, oggi più che mai, immorale. Tanto più che anche a fronte di un massiccio apporto di spot pubblicitari la kermesse non ha registrato guadagni, sono state troppe le spese. Credo sia tempo che si ridimensionino molti compensi, che chi amministra la rete inizi a usare la calcolatrice e a far di conto: se non si è capaci di gestire un’azienda, l’azienda fallisce. E mi sembra anche normale. Forse sarebbe sufficiente
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un solo canale della Tv pubblica, restasse anche solo Rai Uno proponendo una programmazione esclusivamente di qualità, di divulgazione e di informazione senza pubblicità e il resto potrebbe tranquillamente essere privatizzato. Un risparmio per tutti, a ben guardare. Sanremo: con Radio Bruno sono andata per la prima volta nel 2000 e rispetto al passato credo siano calate le idee e sia in forte ribasso il livello degli autori. La musica in Tv non trova quasi più spazio, credo sarebbe una perdita
Giovedì 1° marzo, alle 20.45, presso le Scuole Collodi, proiezione del film Dietro la maschera, di P. Bogdanovic
Quando il pregiudizio “uccide”
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esoro Nascosto Associazione genitori figli con handicap, 3° Circolo Carpi, Comprensivo Scolastico Carpi Due, Comprensivo Scolastico Carpi Zona Nord e Associazione Anmic - sezione provinciale di Modena presentano, giovedì 1° marzo, alle 20.45, presso le Scuole Elementari Collodi, la proiezione del film Dietro la maschera, di P. Bogdanovic. Rocky Dennis è un ragazzo che vive
con la madre a Los Angeles. Ha 16 anni, è molto intelligente e gli piace fare tutto quello che fa un ragazzo della sua età: ascoltare musica, collezionare figurine, leggere e ha un sacco di amici. Qualcosa però lo rende speciale: il suo volto è infatti deformato da una rara malattia che colpisce un bambino su 22 milioni, comunemente
rinunciare al Festival di Sanremo, un appuntamento che ha a che fare con la storia e la tradizione italiana dal Dopoguerra. Ma ho visto quanto personale Rai arrivi da Roma e con quanta approssimazione lavori. Meno gente, ma qualificata e ai posti giusti, farebbe un lavoro migliore e costerebbe meno alla collettività. Questo auspico, in ogni ambito del settore pubblico e non solo per la Rai e Sanremo. Partendo da un’occhiata più accorta anche ai compensi dei dirigenti pubblici vicino a noi. chiamata leontiasi. Nonostante ciò, Rocky non si sente un mostro, anzi scherza persino sulla sua condizione deforme. Arrivato in una nuova scuola, però non viene accettato e viene visto dagli altri come un mostro, ma pian piano riesce a conquistarsi la fiducia di alcuni dei suoi compagni di classe e riesce a diplomarsi. Arrivata l’estate, Rocky vuole andare a un campeggio per ragazzi non vedenti, per aiutare gente che non si curerà del suo aspetto fisico. Qui conosce Diane, una bella e dolce ragazza ospite del campeggio e se ne innamora, ricambiato. Ma le cose diventeranno ben più complesse, scontrandosi col pregiudizio dei genitori di lei...
Tempo... di quiz! ANAGRAMMA CINEMATOGRAFICO Titolo (4 5 6) Comprata a ettari Roma città aperta EQUIVOCI Luca, quando è il tuo compleanno? Il 26 giugno. Che anno? Ogni anno!
Sudoku Come si gioca Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.
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i retroscena del festival di sanremo e tante curiosità sui vostri cantanti preferiti
Radio Bruno in prima linea a Sanremo Emma
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nche quest’anno Radio Bruno è tornata a Sanremo per vivere il Festival in prima linea. Ogni giorno in diretta collegamenti e le interviste realizzate insieme ai protagonisti della kermesse, con la novità della diretta su Facebook con la quale interagire con gli artisti in tempo reale. Tutti gli artisti in gara sono passati dalla nostra postazione per raccontarci le canzoni, le emozioni e le paure che hanno provato sul palco dell’Ariston dove, dicono, è sempre come la prima volta. E così abbiamo scoperto che il più grande timore di Arisa è non riuscire a dominare l’emozione che prova cantando La Notte, brano a lei particolarmente caro; che Francesco Renga al Festival dorme poco e la cosa non gli piace affatto; che Samuele Bersani appena arrivato è
Noemi
Arisa e Alessia Angellotti
stato vittima dell’influenza siberiana; che Emma per le interviste preferisce indossare le scarpe da ginnastica; che Noemi (sempre allegra e sorridente) quando è nervosa fuma moltissimo; che Eugenio Finardi non ama i fari degli studi televisivi poiché emanano troppo calore; che tra Gigi D’Alessio e Loredana Bertè è nato un rapporto di grande stima. E, ancora, che i Matia Bazar si sono ritrovati in un aeroporto e, dopo qualche anno divisi, si sono riuniti con la bella Silvia Mezzanote; che i Marlene Kuntz da tempo volevano venire al Festival; che Chiara Civello ha scelto di portare all’Ariston un brano non jazz per mettersi alla prova; che la canzone che Davide Van de Sfroos ha scritto per Irene Fornaciari è nata al tavolo di un ristorante; che Nina Zilli
Un podio al femminile: Arisa, Emma e Noemi
Mou, Marco Guazzone e Giordana Angi, suonano e cantano sin dalla tenera età. Sono passati a trovarci anche ospiti inaspettati come Pupo, Gaetano Curreri ed Enzo Miccio. Con loro abbiamo analizzato il Festival dai punti di vista più originali: i retroscena, il
backstage, le mode. Momenti divertenti e interessanti che ci hanno aiutato a guardare la kermesse con occhi diversi. Poi la gara finale, vissuta fino all’ultimo secondo insieme ai nostri ascoltatori, quando sono arrivati i nomi delle tre vincitrici: Emma, Arisa
trasmettere durante i nostri collegamenti quotidiani. Una settimana in cui abbiamo dormito poco e corso tanto. Una settimana in cui abbiamo cercato di trasmettere ai nostri ascoltatori non solo le parole, ma anche l’atmosfera e le emozioni che Sanremo ogni anno fa
Dolcenera
Francesco Renga
Gigi D’Alessio
Matia Bazar
ha una squadra di parrucchieri e truccatori che non la abbandonano mai e che Pierdavide Carone è un ragazzo con le idee molto chiare... Anche i giovani di Sanremo Social ci hanno raccontato le loro storie. Ancora timidi, qualcuno persino impacciato, hanno vissuto questo Festival come una grande prova, sperando non tanto di vincere quanto di farsi notare. Alcuni di loro, come Erica
Irene Fornaciari
e Noemi. Tre donne, tre voci straordinarie, tre belle canzoni. Il Festival ci ha regalato anche quest’anno grandi emozioni, una su tutte il primo ascolto delle canzoni in gara alle prove, quando tutto è ancora in costruzione e a fare da protagoniste sono davvero solo e soltanto le voci. Poi la frenesia della sala stampa, la scaletta serrata di interviste ai cantanti, la preparazione dei servizi da
Marlene Kuntz
Samuele Bersani
respirare a chi sceglie, per passione o per moda, di seguirlo. A risentirci... al prossimo Festival! Alessia Angellotti
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orna sul grande schermo l’attore carpigiano Gianmarco Tavani nel film I giorni della vendemmia, ambientato nell’Emilia del 1984 e diretto da Marco Righi. Raggiungiamo Gianmarco - uno dei tre protagonisti - a Parigi dove, al momento, sta curando il management europeo per la linea di abbigliamento Abercrombie & Fitch, uno dei brand più amati dai giovani di tutto il mondo. Ingegnere, modello per Fendi, attore e manager, gira il mondo da anni, riuscendo a conciliare una molteplicità di attività sempre col sorriso sulle labbra. Gianmarco, che parte interpreti nel film e che valore dai all’emilianità tu che sei sempre in giro? “Nel film interpreto un ragazzo che rientra a casa dopo
mille viaggi e sperperi, un po’ come nella parabola del figliol prodigo... anche se lo scenario è quello della nostra campagna degli Anni ‘80, tra Tondelli e Berlinguer. Il mio personaggio è nato in quella campagna, dalla quale fugge
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Torna al cinema l’attore carpigiano Gianmarco Tavani nel film I giorni della vendemmia, ambientato nell’Emilia del 1984 e diretto da Marco Righi
Il bel Tavani sul grande schermo IL BEL TAVANI SUL GRANDE SCHERMO Leggi la notizia su: www.temponews.it
per nutrire i propri sogni o, forse, solo per conoscere se stesso. A volte però, più cerchiamo lontano, più capiamo quanto le nostre radici siano importanti e ci rendano unici e, a nostro modo, invincibili. La mia emilianità è sempre
con me, nascosta sotto un cappotto o un accento meno carpigiano; me la ritrovo in tutto ciò che mi fa approcciare alle persone e alla vita in modo puro e delicato”. Fare l’attore è il sogno dei creativi, fare il manager il sogno dei commerciali: come concili i due ruoli? “Semplicemente cogliendo tutto ciò che la vita ci offre, senza aver paura di essere etichettati da nessuno. I conti li faccio solo con me stesso (e mia madre). In questo momento di opportunità, come direbbero gli americani, è difficile scegliere un solo mestiere. Mio nonno mi diceva
sempre: Chi ga baun tira! Fortunatamente l’energia non mi manca: per il resto adoro imparare. Abbiamo parlato di attore e manager, ma quanti altri mestieri ho intrapreso per avere due soldi in tasca (cameriere, barista, autista,
venditore di macchine, bodyguard...) ogni esperienza mi ha insegnato qualcosa”. Quante volte l’anno riesci a tornare a Carpi dai tuoi amici e dalla tua famiglia e cosa ti manca di più della “carpigianità”? “Purtroppo poche. Quest’anno solo a Natale e qualche giorno in estate. Molti amici sono sparsi nel mondo tra Los Angeles, Roma e Parigi mentre la mia famiglia è ancora a Carpi insieme ad altri amici che ora hanno famiglia e bimbi. Diciamo che mi manca viverli tutti nella mia quotidianità, nelle piccole cose di tutti i giorni. Il rientro a casa è il regalo più bello che posso farmi”. Provincia o città? “Il film I giorni della vendemmia ci regala una frase emblematica: Voi cittadini amate la campagna... ma una volta che ci siete, non vedete
l’ora di ripartire. Forse è un po’ così, ma credo che quando qualcuno sta bene con se stesso abbia poca importanza dove viva. Al momento io sono un animale da città ma non vorrei mai far crescere i miei figli in una capitale”. Hai altri film in progetto? “C’è un altro film intitolato Canepazzo che potrebbe uscire da un momento all’altro con Franco Nero, Miriam Catania, Franco Trevisi... E’ un thriller che racconta la storia di un serial killer degli Anni ‘80. Io sono l’investigatore di oggi che, pezzo dopo pezzo, ne ricostruisce la storia. Poi c’è Il giorno del mio compleanno, capolavoro di Roberto Cappucci. E questa settimana é in uscita negli Stati Uniti un videoclip girato con Manuel De Teffe di una cantante inglese”. Clarissa Martinelli
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20 L’aforisma della settimana...
“Due cose solleticano la vanità dell’uomo: la virtù della moglie e la debolezza delle altre donne”. Milan Begović
appuntamenti
Teatro CARPI
Fino al 26 febbraio - ore 21 Stagione Prosa Colazione da Tiffany Di Truman Capote Adattato da Samuel Adamson Con Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia Regia Piero Maccarinelli Teatro Comunale
Piazza Martiri - Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 febbraio
Una Primula per Chernobyl
CARPI
Fino al 26 febbraio La casa dei suoni Sala Estense di Palazzo dei Pio
Fino al 29 febbraio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Antonio Guarene O&A Centro Affari Fino al 3 marzo I Libri per Ragazzi che Hanno Fatto L’Italia Mostra bibliografica e documentaria dal 1861 agli anni 2000 curata dall’Associazione Culturale Hamelin Libri, fumetti, illustrazioni che hanno contribuito a creare l’iimaginario italiano. Un modo per rileggere la nostra storia attraverso una lente nuova, il ritratto di una nazione a partire da Pinocchio, Cuore, gli eroi di Salgari, Gian Burrasca, Il Corriere dei Piccoli, fino ai grandi autori e protagonisti di oggi Biblioteca Il falco magico Fino al 18 marzo La commedia di Arturo Mostra a cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Spazio Meme
Eventi CARPI
24 febbraio - ore 22 Disclose + Klogr in concerto a seguire KalinkaSounSystem Kalinka Arci Club 25 febbraio - ore 20.30 Good Luck...MR. Cattini Una doppia serata Ore 20.30 Gran Buffet di Gala Ore 22 The Stefano Cattini Show in concerto Voci: Stefano Cattini, Greta
Bortolotti, Sara Stacchezzini Chitarra Acustica: Andrea Solieri Piano e Fisarmonica: Alessandro Pivetti Sax e Armonica: Federico Albonetti Madrina della serata: Grazia Chiurato Bernini Ospite d’onore la senatrice Isa Ferraguti Ristorante l’Anatra 25 febbraio - ore 20.45 Il Fiaschi Show Varietà comico di farse e poesie Presentato dalla Compagnia I Fiaschi A cura dell’Associazione di Volontariato Sociale Contatto Circolo Arci Ciro Menotti Migliarina
Mostre
Fino al 26 febbraio Carpi in dissolvenza Mostra fotografica di Maria Pia Severi, insieme alla pittrice Libera Guidetti Serie di opere ad hoc espressamente dedicate a Carpi Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi
appuntamenti
U
na Primula per Chernobyl è sicuramente l’iniziativa di raccolta fondi più nota del Comitato Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera. Un momento che, oltre a rappresentare un contributo economico importante, consente all’associazione di arrivare al cuore della gente, facendosi conoscere a un alto numero di persone. L’appuntamento annuale con Una primula
per Chernobyl torna venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 febbraio quando saranno allestiti circa 40 banchetti di distribuzione di primule in piazze, supermercati e parrocchie nei Comuni di Carpi, Novi e Soliera, grazie all’impegno di oltre 150 volontari. “Anche quest’anno - spiega il presidente Luciano Barbieri - grazie al contributo di tutti, i nostri sforzi saranno finalizzati in par-
ticolare al Progetto Rugiada che consiste in un periodo di risanamento di circa un mese presso un centro specializzato in Bielorussa, per 30 bambini, provenienti dalle regioni più contaminate, del loro Paese, dove le conseguenze dell’incidente alla Centrale nucleare di Chernobyl di 23 anni fa regolano la vita quotidiana di tantissima gente sia dal punto di vista sanitario che economico”.
Il 26 febbraio al Circolo Arci I Vizi del Pellicano di Fosdondo di Correggio appuntamento col mercatino del vintage e del fai-da-te
Il vintage è di casa al Pellicano
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romosso dal Circolo Arci I Vizi del Pellicano di Fosdondo di Correggio, e patrocinato dal Comune di Correggio, arriva domenica 26 febbraio il Pellicano Handmade&Vintage Fair mercatino del vintage e del fai-da-te. Lo staff del Pellicano, in collaborazione con alcuni collezionisti di pezzi vintage e produttori di capi handma-
de, hanno ideato una giornata dedicata ai collezionisti e ai giovani creativi che vogliono proporre creazioni uniche, promuovendo la cultura del riciclo e della sostenibilità. Domenica 26 febbraio, dalle 10 alle 22, i locali del Pellicano si riempiranno dunque di bancarelle e banchetti ricchi di abiti, oggettistica vintage, accessori, bigiotteria, capi d’arredo
con materiali riciclati, opere in raku e in fimo e molto altro: 24 espositori, 11 postazioni destinate ad abbigliamento e accessori vintage, più 14 destinate a svariate espressioni del fai da te. Il Pellicano Handmade&Vintage Fair ha esordito lo scorso 18 dicembre: l’edizione prenatalizia del mercatino si è rivalata un vero successo, con oltre 200 soci sono arrivati a Fosdondo incuriositi dall’evento. “Così, domenica le due anime del mercatino si incontreranno di nuovo - spiegano gli organizzatori - per regalare ai visitatori una giornata di chicche uniche da acquistare e scambiare, nel caldo ambiente di via Ronchi Fosdondo 11, dove gli affari migliori si potranno fare dal primo mattino per non farsi scappare i pezzi unici, scaldandosi con una tazza di cioccolato caldo organico o mangiando un hamburger vegetariano a kilometri zero. Infatti il locale durante tutto l’anno propone ai soci un menu organico di prodotti biologici e a km zero, sempre in un’ottica di sostenibilità e promozione del territorio”.
L’8 marzo, alle 21.30, al Baluardo della Cittadella di Modena, concerto di Enrico Rava alla tromba, Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi al piano, Gabriele Evangelista al basso e Fabrizio Sferra alla batteria
Jazz al Baluardo
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nrico Rava è il jazzista italiano più conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti, è apparso sulla scena jazz a metà degli Anni ‘60, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti europei. La sua schiettezza umana e artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali.
25 febbraio - ore 21,45 Cabaret 4ª edizione concorso Carpe Ridens Ospite Gian Piero Sterpi Circolo Guerzoni 25 febbraio - ore 21 Belcanto recital Daniel Kotlinski, basso-baritono Massimo Guidetti, pianoforte Musiche di: A. Scarlatti, V. Bellini, F. Chopin, F.P. Tosti Sala delle Vedute 25 febbraio - ore 22.30 Madame Sadowsky Grotesque al Mattatoio con Madame Sadowsky Live! Atmosfere Anni ‘80 Dark Wave A seguire serata: Erano gli Anni ‘80... Con Dj’s Gianfranco + Special Guest: Dj Monoego (Brixia Dark Night ) New Wave, Dark Wave, Post Punk, Cold Wave, Punk... durante la serata: Special Video Fad Gadget Documentary & Performances Live + Video ‘80 Mattatoio Culture Club 25 febbraio - ore 18.30 Presentazione del libro fotografico Dentro la tempesta Una serata di presentazione dell’omonimo libro fotografico di Cecilia Ibañez, con proiezioni esclusive delle fotografie on the road oltre l’autrice sarà presente Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) Spazio Meme 25 febbraio - ore 21 Veni, electa mea Festival di musica antica nelle chiese di Carpi Il canto alla Vergine nei secoli Schola Cantorum Regina Nivis Orchestra Marija Judina Direttore: Tiziana Santini Maestro concertatore: Giovanni Paganelli Chiesa di San Bernardino da Siena
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Novellara - Le battaglie di ieri e di oggi per una società non discriminante tra incontri, mostre e spettacoli teatrali
Una settimana in rosa... A Novellara dal 3 all’11 marzo si celebra la terza edizione di Settimana Donna, rassegna culturale e d’approfondimento sociale fortemente voluto dal gruppo donne che compongono la Giunta e il Consiglio Comunale come momento di riflessione sulla condizione attuale delle donne. Il programma ha visto la collaborazione di molte donne impegnate nella attività associazionistiche locali come: Pro Loco, la componente femminile della comunità sikh e il Circolo Ricreativo Aperto Novellarese. Particolarmente ricco e significativo il contributo di Pro Loco che in questi mesi si è impegnata a raccogliere tutti gli articoli, poesie e racconti pubblicati su Il Portico storico mensile d’informazione arrivato ai suoi primi 30 anni di attività. Nella ricerca, infatti, i volontari hanno scoperto che molti dei collaboratori del giornale in questi anni sono state donne che con le loro passioni, professionalità e attitudini hanno documentato trent’anni di vita novellarese. E’ stato quindi creato un spettacolo teatrale Le stelle del Portico – il più grande spettacolo dopo di te che narrerà quest’impegno sabato 3 marzo alle 21 con replica domenica 4 alle 16. Tale ricerca ha prodotto anche un libro Le amiche del Portico, una raccolta dei testi più significativi di ciascuna autrice, che verrà presentato domenica 11 marzo alle 10 presso la Sala
del Consiglio alla presenza delle autrici e di giornaliste. Domenica 4 marzo alle 10 in Sala Civica Nadia Caiti autrice del libro Dagli anni Settanta al Duemila. Donne della Bassa reggiana, tra sogni & politica di ieri e di oggi racconta le ricerche storiche e documentaristiche per realizzare questa pubblicazione: l’agire politico delle donne della Bassa Reggiana negli Anni ’70, il lavoro e la vita delle operaie nelle fabbriche, l’impegno a favore dell’infanzia e
Appuntamento con la quarta serata del Concorso per Comici Carpe Ridens. Sabato 25 febbraio, alle 21, al Circolo Loris Guerzoni di via Genova, ospite Gian Piero Sterpi
Ridere, ridere, ridere ancora...
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uattro sfidanti di altissimo livello si affronteranno sul palco, in una serata a ritmo frenetico, sempre e solo sul palco, del Circolo Loris Guerzoni di Carpi. Dopo il grande successo della tre edizioni precedenti, ecco tornare in scena il Concorso che anche quest’anno farà ridere i carpigiani e non solo. Carpe Ridens è il concorso di cabaret all’insegna della risata grassa, ideato dalla Miglio Comico Produzioni (www.migliocomico.it). Una sfilata di comici che si terrà per sei sabati al Circolo Guerzoni, da ottobre a maggio 2012. Gli spettacoli, saranno anticipati alle 21 da un piatto freddo e avranno inizio alle 21.45. A ogni serata saranno poi presenti ospiti provenienti da Zelig e Colorado Cafè e altre dimensioni televisive. Sabato 25 febbraio, il prestigioso ospite della giuria sarà il comico bolognese Gian Piero Sterpi. Dopo tanta gavetta, Sterpi ha vinto il Festival Cabaret Emergente 2007, nel quale ha presentato il ritratto di un pensionato diviso tra i problemi di coppia e le iettature, un personaggio eccentrico e menagramo, irresistibile per la verve comica, che ha conquistato il pubblico del Teatro Storchi. La sua comicità è facile e diretta, con una notevole quantità di battute di sicuro effetto e numerosi spunti originali, evitando la volgarità gratuita. Tutte le serate sono a prenotazione obbligatoria. (info: 059683336).
del diritto all’istruzione, le battaglie per lo specifico femminile o di genere e il passaggio dalla società industriale a quella attuale. A seguire, alle 11.30 presso il Museo Gonzaga verrà inaugurata la mostra storico-documentaria a cura dell’IBC Donne e lavoro un’identità difficile. 1860/1960 lavoratrici in Emilia-Romagna che attraverso immagini e temi illustra gli aspetti principali del complesso rapporto fra la donna lavoratrice e il mondo della produ-
Il Centro Studi Religiosi della Fondazione San Carlo dedica il Seminario di cultura europea al Bene comune
Bene comune e felicità
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l Centro Studi Religiosi della Fondazione Collegio San Carlo ha presentato il seminario di cultura europea Le frontiere dell’Europa, che si svolgerà fino ad aprile. L’obiettivo delle cinque lezioni in calendario è di comprendere in che modo l’influenza delle diverse tradizioni religiose può contribuire a modificare le logiche della razionalità economica che domina il panorama politico, sociale e culturale del mondo contemporaneo, giungendo a elaborare, in una realtà multiculturale, un’idea di bene comune fondata su un senso di appartenenza e di comunità in nome di una rinnovata concezione di uguaglianza e giustizia sociale. Gli incontri saranno tenuti da docenti e intellettuali di fama internazionale. Il ciclo prevede il 6 marzo la lezione di Helen Alford, decano della Facoltà di Scienze sociali all’Università pontificia San Tommaso d’Aquino di Roma, intitolata Non solo per profitto. Solidarietà e responsabilità sociale d’impresa; il 13 marzo ci sarà Adriano Fabris (in foto) professore di Filosofia morale, con Il primato della relazione. Teoria ed etica della responsabilità; il 20 marzo la riflessione sarà condotta da Markus Krienke, professore di Etica sociale cristiana e Dottrina sociale della Chiesa alla Facoltà Teologica di Lugano, e avrà per titolo Persona e bene comune nell’etica sociale cristiana. L’incontro conclusivo del 3 aprile è affidato a Roberto Cartocci, professore di Metodologia della scienza politica all’Università di Bologna, su Natura e geografia del capitale sociale in Italia.
Il Museo Diocesano di Mantova ospita una grande mostra dedicata a Vincenzo I Gonzaga, splendido principe delle corti d’Europa che trasformò la città lombarda in un importante centro d’arte, forte di un ducato, la cui corte si misurava per sfarzo con quelle dei regni più potenti
Vincenzo Gonzaga: Il fasto del potere
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l Museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova ospita una grande mostra dedicata a Vincenzo I Gonzaga, splendido principe delle corti d’Europa che trasformò la città lombarda in un importante centro d’arte, forte di un ducato, la cui corte si misurava per sfarzo con quelle dei regni più potenti. Intitolata Vincenzo Gonzaga. Il fasto del potere, l’importante esposizione riunisce circa 80 opere, tra cui gioielli, dipinti, armature, incisioni, libri, lettere, tessuti, molte delle quali inedite o poco note, che offriranno la percezione di un’età incomparabile, impersonata da un
uomo che impersonò l’apice della magnificenza. Molto ricca è anche la sezione documentaria, con libri, disegni, manoscritti e stampe dell’epoca che riporteranno alla memoria le feste, le musiche e i testi teatrali composti per lui, le mappe e i volumi sulle glorie del casato, le figure degli illustri personaggi che frequentavano la corte. Una documentazione particolare si occuperà di un’impresa che Vincenzo vantò forse più di tutte, tanto da non esitare a mettersi in concorrenza con il re di Spagna che conferiva l’onorificenza del Toson d’oro. In occasione delle nozze del primogenito, il duca di
zione, un processo che ha prodotto una significativa trasformazione dell’identità femminile (individuale e collettiva) nella società italiana del XX secolo. Martedì 6 alle 21 è in programma un Consiglio Comunale aperto a tutta la cittadinanza per la presentazione da parte dell’avvocato Barbara Spinelli, componente del gruppo Giuristi Democratici per la Cedaw, presenterà il recente rapporto Cedaw, la convenzione Onu sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna. Sarà una serata di riflessione sulle donne in relazione alla salute, al lavoro e alle violenze di genere ed i mezzi e misure speciali da attuare per realizzare una società non discriminante. Giovedì 8 marzo le donne della comunità sikh novellarese invitano tutte le donne ad un pranzo al Tempio di via Bandini 7 alle 12.30. Sarà un modo per raccontarsi con intimità e confidenze oltre a ogni pregiudizio. Sabato 10 in Teatro della Rocca alle 21 l’attrice Erika Renai presenta lo spettacolo E fu chiamata donna, un puzzle di voci di donne che tutti conosciamo: nonne, zie, amiche, mogli, figlie, donne che sono prima di tutto persone, che amano, soffrono, subiscono e, coraggiosamente, vivono. Come sempre domenica 11 il Circolo organizza il pranzo per la Festa della Donna alle 12.30, allietato da piano bar.
Mantova istituì l’ordine cavalleresco che intitolò al Redentore, in rapporto con l’eminente reliquia venerata a Mantova, denominata del Preziosissimo Sangue di Gesù. Di quest’ultima verrà esposto il reliquiario d’oro
- per l’occasione integrato delle componenti solitamente custodite a parte - che i Gonzaga trattenevano presso di sé, nella basilica palatina. Al suo fianco, verranno presentati gli stemmi di alcuni cavalieri, nonché un disegno e un dipinto raffigurante, in tutta la sua sontuosità, il collare d’oro, insegna dell’ordine. Nulla però può dare la percezione del fasto di cui si circondò il duca Vincenzo meglio dei capolavori di oreficeria da lui acquisiti. In mostra saranno raccolti tutti quelli superstiti, salvatisi da dispersioni e saccheggi. Tra questi, la monumentale croce donatagli dal papa Clemente VIII, che con esuberanza di forme e singolarità dei materiali unifica scultura, pittura e architettura. O ancora, la grande urna in ebano di Santa Barbara, minuziosamente decorata in oro all’interno e all’esterno, che presen-
appuntamenti
26 febbraio - ore 16.30 Per il ciclo di conferenze: A che ora è la fine del mondo? Vedremo soltanto una sfera di fuoco I segni già presenti della fine Relatore: Sandro Carbone Sala Duomo 26 febbraio - dalle 10 alle 12 Il bello che è in noi! Immagini ed emozioni Grandi e piccini hanno dentro un mondo di colori ed emozioni da far conoscere Nonni e nonne, papà e mamme, siete invitati con i vostri bimbi a giocare con immagini e fantasia per dare forma al vostro mondo nascosto! Laboratorio creativo dai 5 ai 99 anni! Circolo Graziosi 26 febbraio - ore 16 Delgo Per bambini da 8-10 anni Circolo Graziosi 26 febbraio - ore 16.30 La (s)fortuna di Ganda Teatro d’attore con disegni dal vivo di G. Tessaro Teatro dell’Archivolto Per bambini da 5-12 anni Auditorium San Rocco 26 febbraio - ore 15.30 Tresette con il morto Spettacolo presentato dalla Compagnia Teatrale Ferrarese Il teatrino di Renazzo di Renazzo Due atti liberamente tratti dall’opera di Gerry Petrosino Regia di Davide Collari Cinema Teatro Ariston San Marino 29 febbraio - ore 14.30 Il giardino di limoni Regia di Eran Riklis Presenta Brunetta Salvarani, docente del Liceo Fanti Coordina Antonia Mascioli, responsabile Videoteca Comunale Sala Congressi 29 febbraio - ore 15 I mercoledì delle donne Teatro col Gruppo Dialettale Al Filos Centro Loris Guerzoni 1° marzo - ore 20.45 Dietro la maschera Regia di P. Bogdanovic Scuole Elementari Collodi ta grandi specchiature e raffinate colonnine tortili all’apparenza di vetro, in realtà di quarzo. E tra le altre opere, lo splendido pendente donatogli per il battesimo, un trionfo di oro, gemme e smalti, impiegati a profusione ma in calcolato rapporto con un chiaro messaggio di professione di fede. Se infatti, la scena biblica dell’adorazione del vitello d’oro - simbolo della falsa fede - è raffigurata nella piatta faccia posteriore, destinata a restare nascosta, quella che dimostra la fede autentica è riassunta a rilievo nella faccia da esibire, con il monogramma del Redentore scritto in diamanti. Il percorso espositivo avrà una preziosa appendice nella reggia di Palazzo Ducale che, per l’occasione, aprirà tutti gli ambienti dell’appartamento di Vincenzo.
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Calcio – Il Carpi saluta la Coppa e si rituffa in campionato: sabato arriva l’Avellino
Le prossime verità
L’impatto di Ferretti, il rientro dei leader e i problemi del Taranto incentivano la corsa al secondo posto. Dal big-match del Liberati uscirà il destino del vertice e dei playoff.
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omincia sabato l’ultimo terzo d’un campionato che ci ha già svelato molti indizi. E ora è in procinto di raccontarci alcune verità definitive. Il Carpi esce dalla sosta più leggero e ricco. L’eliminazione dalla Coppa Italia è stata quasi un atto dovuto, virtualmente caldeggiato dalla società. La sconfitta di Chiavari con lo Spezia (1-2) non ha tolto nessuna certezza acquisita, ma sì scaricato la zavorra d’una competizione accessoria e ben poco redditizia. La truppa si rimette in marcia con consapevolezza di forza nuova, certificata dai due convincenti pareggi imposti alle primissime. Ha guadagnato il rispetto degli avversari, messo benzina nel serbatoio, e tolto tutti i cerotti (pienamente ristabiliti: Laurini, Donnarumma, Lollini, Cenetti e Scialpi). Prepara il ritorno imminente dei vecchi leader (Memushaj ci sarà con l’Avellino; Concas e Cioffi rientreranno a Ferrara), e gode dell’aggiunta di nuovi protagonisti (dopo Bocalon, anche lo Squalo Bianco Ferretti ha battuto il primo colpo: suo il gol agli ex compagni). CAMPIONATO - I primi recuperi non hanno mosso la classifica, molto ben delineata. Rimangono confinate nell’estrema coda le 3 squadre peggiori. In lotta per evitare l’ultimo posto, e in attesa di conoscere le sorti della Spal, il cui eventuale fallimento alleggerirebbe la lotta-salvezza. Ne sta uscendo orgogliosamente la Reggiana (ottima la cura Zauli-Lanna), mentre rischia di precipitarvi a sorpresa il Pisa (peggior squadra del 2012: 1 solo punto nel ritorno), costretto a silurare Pagliari (al suo posto Pane). Resta apparentemente solidificata la bagarre playoff. L’attuale status quo persiste da un mese e mezzo. Il Benevento è l’ultima variabile possibile rimasta in corsa. Riavrà subito Cipriani, e un calendario morbido. Ma continua a sbagliare
Ternana 51 Taranto (-3) 46 Carpi 41 Pro Vercelli* 40 Sorrento (-2) 39 Benevento (-2) 35 Lumezzane 32 Avellino* 31 Como* (-2) 30 Foggia (-2) 30 Tritium 30 Pisa 27 Reggiana (-2) 27 Monza 21 Spal* (-4) 19 Viareggio (-1) 15 Foligno (-4) 13 Pavia 11 * Recuperi: Spal-Como: 29/2; Avellino-Pro Vercelli: 7/3.
prossimo turno
Sabato 25/2 - ore 14.30 24a giornata. Carpi-Avellino; Como-Pisa; FoggiaTritium; Lumezzane-Foligno; MonzaViareggio; Pavia-Spal; Pro VercelliReggiana; Sorrento-Benevento; Ternana-Taranto.
le partite-svolta, è uscita a pezzi dalle sfide-verità con Pro-Vercelli e Ternana (5 reti a 0). Quasi come se la fatica si manifestasse di colpo: la grande rincorsa le toglie fiato nei momenti in cui serve più energia. TARANTO – In ogni caso, la vera incognita d’alta classifica è il Taranto. E’ ormai palese che abbia clandestinamente “scommesso allo scoperto” sulla Serie B. Ha costruito una corazzata esponendosi oltre ogni disponibilità. Ritenendo cioè di avere vita facile in campo e con i controllori. A questo punto, solo attraverso i contratti tv garantiti dal salto di categoria potrà saldare le pendenze. Si sta dunque giocando la sopravvivenza, non una semplice stagione di calcio. Il Carpi ne ha smascherato tutti i problemi, scoprendolo lento, pesante, confuso in attacco, e più fragile. Le ha tolto anche l’imperforabilità, ultima pietra stabile su cui ha costruito la resistenza alla Ternana. Arriva al crocevia decisivo con 6 punti di ritardo (ai 5 va sommato lo scontro diretto perso all’andata), più quei 3-4 che lascerà ulteriormente in ammenda. E’ spremuto dalle esigenze del più vasto pubblico della
Calcio a Cinque - Virtus
coppa italia lega pro Ferretti non basta: biancorossi eliminati dallo Spezia
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l Carpi dunque non basta il vantaggio di Ferretti per bissare la semifinale già conquistata (e vinta) lo scorso anno. La rimonta in extremis dello Spezia (1-2) e la precedente sconfitta al Mazza (0-1) lasciano i biancorossi all’ultimo posto del raggruppamento B, e ne sanciscono l’uscita dalla Coppa Italia. Saranno così i liguri e la Spal, a giocarsi l’accesso al penultimo atto della competizione in una sorta di spareggio secco, in programma il 7 marzo prossimo allo stadio Picco. Già delineate invece le classifiche degli altri tre gironi di qualificazione, dopo le gare decisive disputate mercoledì 22 (A: Tritium-Piacenza; C: Lanciano-Pisa; D: Catanzaro-Foggia).
prossimo avversario: avellino I lupi all’ultimo bivio della stagione
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biancorossi ricominciano dall’Avellino, inattivo da due settimane per via della neve. Con 31 punti ed una gara di ritardo, transita ormai oltre il traguardo salvezza con giustificata sicumera. E s’avvicina all’ultimo bivio possibile per irrobustire le speranze playoff, fin qui decisamente friabili. La partita del Giglio ed il successivo recupero con la Pro Vercelli (7/3) daranno l’esatta misura alle speranze irpine per un finale di stagione diverso, più stabile rispetto all’inizio movimentato (ripescaggio estivo ed esonero shock di Vullo alla vigilia del debutto) ed al proseguo molto alterno. Sinora i lupi non hanno corretto il difetto di continuità. La forza è nel Partenio (7 vittorie e 17 reti segnate: secondo attacco casalingo). La debolezza è nella personalità da esportazione (lontano dalle mura amiche solo 2 successi e 9 punti totali: uno score da retrocessione). La differenza di rendimento va stressandosi: 4 vittorie nelle ultime 4 gare interne; altrettanti ko senza gol all’attivo nelle recenti 4 trasferte. Mister Bucaro ha fuso il limite nella virtù, costruendo un impianto a trazione anteriore. Non dispone di grandi difensori (l’unica promessa è Izzo, classe’92, cercato in estate da Giuntoli, appena arrivato dalla Triestina via Napoli). Ha però ottimi attaccanti e ne valorizza tutto il talento. Sui lati spingono forte Millesi (mancino) e Lasagna (destro): trequartisti di tocco e spunto, prestati al centrocampo senza controindicazioni. Coordina la regia De Angelis, navigatissimo rifinitore e realizzatore da oltre 300 presenze e 100 reti professionistiche (6 in questa stagione). Trova infine l’attesa affermazione al centro dell’attacco Gianmarco Zigoni detto “Cobra” , classe ’91, figlio d’arte, cartellino Milan, centravanti verticale, e di gran bagaglio tecnico, già autore di 6 gol pesanti (tutti decisivi ai fini del risultato).
Colpo Virtus, Fidenza Respinto
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classifica
ittoria fondamentale per i ragazzi di Mister Caleffi, capaci di espugnare Fidenza e di rintuzzare le insidiose mire di avvicinamento della compagine di casa, al termine di un agone intriso di emozioni. Il quintetto virtussino parte forte, come imposto dallo spartito di una contesa ‘maschia’, dove i colpi proibiti non mancano di accendere gli animi, in campo e sugli spalti; il primo acuto gialloblù reca la firma di Guidi (in foto) che, allergico alle piallate che dominano la scena, estrae i guanti preferiti e si esibisce nella travolgente discesa dell’1-0, esaltando le geometrie del proprio calibro mancino. I padroni di cassa, lungi dal mollare la presa, insistono a testa bassa e, sul finire di tempo, colgono la segnatura del pari. Nella ripresa la Virtus non smette gli abiti corsari, e Bigarelli, alla testa dei bucanieri gialloblù, si concede la sortita del nuovo vantaggio, al termine di una violenta percussione centrale. La nemesi fidentina non si lascia attendere, e il doppio colpo casalingo sembra anestetizzare le energie di una Virtus a cui il cronometro incalzante non concede di architettare con raziocinio: bandita la lucidità di Apollo, gli ospiti assalgono con impeto dionisiaco e, prima la sinistra stoccata di Stassi, dunque il tiro libero assegnato sul gong a un Bigarelli implacabile, inaugurano il baccanale virtussino: è il 3-4 definitivo. Il primo posto continua a sembrare chimera, ma il sussulto gialloblù è di valore; avanti così, Virtus: quando sorridono i numi conviene deporre numeri e speculazioni, che, se là davanti dovessero iniziare le vertigini, da vicino lo sgambetto riesce meglio. Federico Campedelli
Focus - Biancorossi in cifre
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apido focus statistico sui bilanci individuali, con due terzi di campionato in archivio (23 gare disputate su 34). Complessivamente sono 28 i giocatori impiegati in campionato dalle gestioni Maddaloni-Notaristefano. 3 le risorse non ancora arruolate: Lollini, Donnarumma e Modaffari. Nessuno viaggia a percorso netto. Il più presente è Eusepi: 22 gettoni (unico forfait a Sorrento, causa infortunio) per un minutaggio che sfonda i 1900’, e il massimo bottino di gol: 9 (2 su rigore, uno dei quali estinto dalle statistiche ufficiali poiché segnato a Viareggio, nella gara rovesciata a tavolino). A ruota, i motori del centrocampo: Memushaj (record di cartellini gialli: 8) e Concas, fermati 2 volte dal giudice sportivo. Segue il tandem difensivo titolarissimo durante l’intero girone d’andata: Cioffi-De Paola. Quest’ultimo sconta il riacutizzarsi di vecchie noie al ginocchio, ed è retrocesso in gerarchia. Risalgono invece Laurini (1508’) e Poli (1433’), dopo l’avvio ad intermittenza. Prendono quota gli uomini del momento: Pasciuti (745’: stabile certezza dal giro di boa in avanti) e soprattutto la new-entry Terigi (450’ consecutivi ed assai convincenti nelle prime 5 uscite in biancorosso). Il più sfruttato tra le riserve è naturalmente Potenza, spesso decisivo nei minuti finali: 16 ingressi a partita in corso. Il più sostituito è Di Gaudio: 9 volte su 9. Dopo di lui Perini: 7 cambi in 20 presenze (di cui 6 dalla panchina), a testimonianza del difficile atterraggio nella nuova categoria e del complesso adattamento a una strutturazione tattica che non prevede incontristi di ruolo. Enrico Gualtieri
Lega Pro. Fiaccato dall’incapacità di raggiungere un primato che credeva semplice da conquistare. Sfinito dall’inquietudine societaria. Con vecchi legionari privati dei loro stipendi altissimi. Tanto da rendere ingestibile la differenza tra il tutto e niente. Gli si può chiedere un sacrificio, non di cambiare vita per una società che promette ma non mantiene. Devono pur difendere la dignità d’una carriera che li obbliga a pretendere il giusto. Hanno saputo sopportare mesi di ritardo, non più altre bugie. Il fine-mese è una sacrosanta esigenza di tutti, dunque anche loro. Giocando gratis, viene meno l’orizzonte. E per soprammercato arrivano le penalizzazioni a cancellare i frutti del lavoro. I giocatori vivono perciò un doppio sopruso: sono i primi ad essere castigati dalla giustizia sportiva, pur essendo parti lese. E’ una candela che brucia da due lati, una duplice spirale viziosa che moltiplica la negatività sopra sé stessa. E inesorabilmente precipita. “Tanto più è profondo il pozzo, meno arrivano gli spruzzi”, dice il Liga. Ma ogni profondità ha un limite: l’impressione è che in questo caso non disti molto. Sin qui, Dionigi ha fatto un ottimo lavoro sulle motivazioni del gruppo. Lo perderà qualora i risultati finiscano d’assecondarne la capacità pastorale. Il big-match del Liberati sarà perciò uno spartiacque chiarissimo. Se il Taranto vince, il campionato si riapre. A un costo però molto alto per entrambe: comincerebbe a quel punto un testa-a-testa velenosissimo e logorante fino all’ultima curva, in cui saranno i ricorsi e le carte bollate a fare la differenza. Con probabili vantaggi enormi per le contender playoff, che troverebbero in appendice uno sconfitto distrutto. Se non passa, il discorso invece è chiuso. Ma il giorno dopo ognuno avrà il destino che può. E per il Taranto comincerebbe un’altra stagione, in cui l’obiettivo primario diventerà quello di evitare la diaspora ed il crollo. A questo scenario afferiscono le speranze biancorosse di secondo posto. I risultati di sabato definiranno perciò i codici necessari e convenienti per programmare il finale di regular. Enrico Gualtieri
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Al via presso la palestra SG La Patria un corso di Mama Gym. A spiegarci in cosa consiste è l’insegnante carpigiana Cristina Giacobazzi
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uale mamma non si è mai sentita sopraffatta dalla felicità ma anche dalla stanchezza di accudire il proprio bebè che richiede attenzioni e cure costanti? E allora perchè non ritagliarvi un momento per uscire, dedicare del tempo a voi stesse e ritrovare la forma d’un tempo? La palestra SG La Patria ha pensato a voi, attivando un corso di Mama Gym. A spiegarci in cosa consiste, è l’insegnante carpigiana Cristina Giacobazzi. “Il Mama Gym è un’idea innovativa, importata dagli States circa una decina di anni fa, ma solo in alcune grandi città italiane”. Il programma di allenamento specifico si rivolge alle neomamme, “a partire dalla sesta settimana dopo il parto”, insieme ai loro piccolini. Mama Gym è una ginnastica basata su esercizi “di allungamento e tonificazione anche con l’ausilio di carrozzina, passeggino e marsupio che diventano parte integrante delle lezioni. E, ancora, esercizi da fare a terra come, ad esempio, le flessioni sulle braccia che consentono di sfiorare il proprio bambino, posto
pallamano serie a1 - Handball
Vittoria biancorossa Handball Carpi - Meran:25 - 22
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arpi c’è e vuole far sentire la sua voce in questa fase finale di campionato anche alla luce del recupero della gara con Leno e della prossima sfida che vedrà il Meran dopo la sosta ospitare i capoclassifica del Cassano Magnago. Meran sceso a Carpi per consolidare il suo secondo posto, ma che alla fine si è dovuto inchinare alla determinazione e al carattere dei ragazzi di Serafini, con Marco Zoboli su tutti, autore di una pregevole prestazione. Da incorniciare una sua rete nella ripresa in doppia inferiorità numerica e sotto
passivo da 15 metri. Gara vibrante e combattuta come già era stata all’andata, Carpi che con un’attenta difesa ha limitato Gagovic (3 rig.) e Carli autori all’andata di 17 reti in due, difesa che sta diventanto un punto di forza dei biancorossi tenendo conto sempre delle positive prestazioni del portiere Malavasi. Attacco in sordina a inizio gara ma, poi, trovate le giuste misure offensive, i carpigiani hanno mantenuto sempre un margine di vantaggio che ha permesso alla fine di conquistare una preziosa vittoria e mantenere imbattuto il Vallauri. Il Meran prova subito a mettere paura ai biancorossi (3-5 al 7’ e 4-6 al 9’), poi con un parziale di 4-0, Carpi ribalta il risultato (8-6 al
12’); Meran non demorde e agguanta il pareggio (9-9 al 16’), ma i carpigiani riallungano ancora (12-9 al 20’) e mantengono il vantaggio inalterato fino al termine del tempo. L’inizio di ripresa vede ancora Carpi incisivo (17-12 al 3’), Meran tenta disperatamente di riaprire la gara, ha l’opportunità sul 20-16 (12’) della doppia superiorità numerica, ma prima Malavasi e poi la perla di Zoboli annichiliscono gli avversari, Carpi vola sul +6 al 17’ (23-17), i ragazzi di Serafini sentono la gara in mano ma devono soffrire l’ultimo assalto degli altoatesini che riducono le distanze (23-20 al 20’). Gagovic sbaglia il rigore del -2 al 23’ ma Pieracci e E. Piccinini nel finale mettono il sigillo alla vittoria biancorossa.
al proprio fianco e di interagire con lui, attraverso il contatto fisico. Fare del movimento per le neomamme ora non vuol dire più separarsi dal proprio cucciolo ma passare del tempo insieme”. I benefici sono innumerevoli, continua Cristina, “dalla tonificazione muscolare al recupero della muscolatura addominale, pelvica e della schiena, dal benessere psicofisico della donna al piacere di socializzare e condividere momenti gioiosi con altre mamme, all’insegna del confronto e dello Cristina Giacobazzi
scambio reciproco in una fase nuova della propria vita”. Il programma di ginnastica si basa su esercizi di tonificazione che coinvolgono tutti i distretti muscolari, ponendo però particolare attenzione al recupero progressivo della muscolatura addominale e pelvica. “Il pavimento pelvico (il bacino) con la gravidanza e il parto - spiega Cristina - ha subito sollecitazioni fortissime, è quindi necessario concentrarsi particolarmente su questa parte del corpo per tonificare i muscoli, perdere qualche chiletto e ritrovare il giusto equilibrio psicofisico”. Con l’arrivo della primavera poi, le lezioni si potranno spostare all’esterno, “nella pista di atletica della palestra - continua Cristina dove le mamme potranno dedicarsi a passeggiate ed esercizi all’aria aperta”. Mama Gym: un momento aggregante e di comunione con se stesse, col proprio corpo e il proprio bambino. Provare per credere! I corsi si tengono due volte alla settimana, il lunedì e mercoledì mattina, dalle 9,30 alle 10,30. J.B.
19 febbraio - Raffa Bocce
Grande vittoria di Maria Losorbo della MP Filtri Rinascita
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circa tre mesi dalla vittoria dell’8 dicembre scorso a Verona, torna in campo, dopo aver subito un’operazione, Maria Losorbo (in foto) della MP Filtri Rinascita. La nostra atleta ha partecipato, il 19 febbraio scorso, alla ventesima edizione del San Valentino 2011 - Comitato di Bergamo, incontrando come prima avversaria, la campionessa del mondo Barbara Guzzetti del Comitato di Legnago, che batte 12 a 10. Poi è la volta di Luisa Perin del Comitato di Bergamo, battuta 12 a 8. Nella terza partita, Losorbo batte invece Maria Luisa Valota di Bergamo, 12 a 2. Dopo aver sconfitto, 12 a 8, in semifinale Rozana Brozan di Bardolino, Maria accede in finale insieme a Rosalba Mauri di Fratelli Figini di Lecco. Partita a senso unico per l’atleta della MP Filtri Rinascita che, con un gran tiro sul pallino, segna gli ultimi due punti della vittoria, chiudendo 12 a 6.
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Bruno Nardelli è l’uomo che ha portato al successo Liu Jo Luxury, una delle realtà più di tendenza nel mondo dell’orologeria e del gioiello in argento 925 per le donne tra i venti e i cinquant’anni
Nardelli: un gioiello di storia! “ Abbiamo Bruno Nardelli voluto sostenere la Liu Jo Volley perché crediamo nei valori dello sport e nella forza che può avere una squadra compatta e determinata nel raggiungere gli obiettivi. Anche Liu Jo Luxury ha una grande squadra che lavora ogni giorno per poter presentare alle nostre fashion victim collezioni sempre più belle”. Inizia così la sua intervista a Tempo, Bruno Nardelli, l’uomo che ha portato al successo il marchio Liu Jo Luxury, una delle realtà più di tenden- scrivere le nuove tendenze del za nel mondo dell’orologeria gioiello, nate dal matrimonio e del gioiello in argento 925 con il mondo del fashion. per le donne tra i venti e i cin- Perchè avete scelto di quant’anni. Bruno Nardelli, puntare per i vostri gioielli 38 anni, è l’amministratore sull’argento 925 e non su unico - e socio insieme al fra- metalli non preziosi come tello Domenico - di Nardelli i vostri competitors? Luxury, società partner, fin “Perchè io e mio fratello vedal 2006, di Liu Jo, azienda niamo dalla cultura del gioielleader dell’abbigliamento lo e della lavorazione dell’oro fashion italiano. Un fattura- e del platino. E solo l’argento to, quello di Nardelli Luxury, può dare una resa simile. Tra che in sei anni è cresciuto da l’altro il nostro argento è tutto 400mila a 14 milioni di euro. rodiato. Inoltre non è detto che La performance, straordina- un gioiello fashion non debba ria tanto più perché ottenuta essere fatto con metalli non durante anni di recessione, ha preziosi. Anzi la risposta che spinto sia i media di settore abbiamo avuto dal mercato ci che altri grandi gruppi dell’ab- dimostra che i clienti vogliono bigliamento a interessarsi di un prezioso per tutte le tasche. Nardelli Luxury. A Bruno Va aggiunto che l’argento, Nardelli chiediamo di de- come l’oro, non dà problemi
di allergie e a questo le clienti tengono molto”. Dal 2011 siete il primo brand ad aver lanciato la linea Junior and baby. Il mercato come risponde? “Molto bene. E’ una linea divertente nella quale sono protagonisti i simboli amati dalle bambine e dalle ragazzine. La sorpresa è stata che la linea piace anche alle giovani mamme che la indossano con grande disinvoltura”. Il vostro successo è legato anche all’orologio. Già dalle prime collezioni avete reintrodotto il colore che mancava da anni negli orologi da donna... “Ci siamo accorti che il mercato richiedeva orologi dal prezzo accessibile, colorati e dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Quando abbiamo lanciato la linea Colortime è stato subito un successo. Oggi i nostri top di gamma sono Vanity, un orologio dal cinturino in pelle e il quadrante tempestato di cristalli da 199 euro e Celebrity, un orologio braccialato in plastica-
ceramica con cristalli sulla lunetta e nella parte centrale del bracciale da 179 euro. Dal 2011 abbiamo introdotto a 49 euro anche il Joy, un orologio dal quadrante piccolo e dal cinturino in resistente silicone logato”. Se dovesse definire in due parole il motivo del suo successo? “Direi l’aver coniugato efficacemente due fattori: la competenza sul prodotto e l’assimilazione di metodologie innovative mutuate dal sistema moda. Sul primo punto, ricordo che siamo stati i primi a introdurre materiali più nobili come l’argento
nel comparto dell’accessorio moda. La clientela che compra questi prodotti ha un approccio diverso rispetto a chi frequenta abitualmente una gioielleria, ma è comunque evoluta come sensibilità e gusto. Per anni l’accessorio moda è stato trascurato: con le brand extension ci si limitava a scimmiottare colori e motivi dell’abbigliamento, per lo più proponendo chincaglieria. Il salto di qualità è stato superare questa sorta di stato di minorità, conferendo maggiore dignità al gioiello. Ma questo può farlo solo chi conosce cos’è un gioiello vero, sa quanta arte c’è nella lavo-
Trofeo Pinocchio
I giovani della Re Astolfo in evidenza
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ono pochi ma validi i componenti del Gruppo giovanile della Società carpigiana Re Astolfo. Domenica 19 febbraio si è disputata a Zola Predosa la fase regionale invernale del Trofeo Pinocchio, tecnicamente un gradino più in alto dei Giochi della Gioventù, ma con la stessa divisione per classi di età e frequentazione scolastica. Nella Classe Ragazze Terza Media si è imposta Anna Monari che ha guidato la gara dall’inizio
anche se una freccia mal posizionata sull’arco le ha procurato uno zero alla penultima serie e ha fatto temere per il risultato
Da sinistra Anna e Marco Monari, Alessia Dallari e Nicola Fracassini
finale ma la giovane ha saputo mantenere la calma nell’ultima serie e, con un buon risultato, si è aggiudicata la sua prima gara importante. Nella Classe Giovanissimi Maschile il fratello, Marco Monari, dopo una gara condotta splendidamente in seconda posizione, all’inseguimento di Mirko Noè di Bologna - probabilmente il miglior tiratore ita-
razione del prezioso, quanta cura c’è per i dettagli”. Ma torniamo alla squadra. Crede nello sport come impegno nel sociale? “Certo e per questo abbiamo scelto di sostenere una realtà come la Liu Jo Volley”. Partecipate alle partite della Lui Jo in casa? “Quando posso sempre. Ormai sono diventato un tifoso”. Cosa si aspetta dal campionato? “Mi aspetto che la squadra cresca e sia combattiva e raggiunga i risultati che si è prefissata. Del resto in questo sport, così come nelle sfide col mercato, non si deve mai mollare.” Ringraziamo Bruno Nardelli per averci dedicato un po’del suo, è proprio il caso di dirlo, prezioso tempo! Michela Sferrazza
liano della sua classe - non è riuscito a mantenere la concentrazione e nell’ultima serie ha perso la posizione per soli due punti. Nella Classe Giovanissimi Femminile Alessia Dallari, in preda al nervosismo, nonostante le vittorie raccolte sinora, non è riuscita a esprimersi al meglio. Solo alla fine della gara ha tirato ai suoi livelli, strappando un secondo posto. Nella Classe Ragazzi Prima Media buona prova per Nicola Fracassini, alla sua prima gara e con una preparazione non ottimale, ha conquistato il quinto posto.
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trepitoso trionfo per la scuola di arti marziali Aikido Carpi a.s.d. al 3° Trofeo nazionale White Tiger Città di San Possidonio. La competizione svoltasi nella cittadina modenese era riservata agli stili tradizionali del Wushu. Cinque sono i ragazzi, tra i sedici e i trentasette anni, che hanno affrontato 130 partecipanti provenienti da una ventina di scuole italiane. Sei sono le medaglie conquistate complessivamente. Mirco Lusuardi si è aggiudicato l’oro nelle forme a mani nude mentre Giuseppe Vitale e Mirko Forghieri hanno guadagnato una medaglia d’argento a testa (Giuseppe con la lancia e Mirko con la spada) e una in coppia grazie a un combattimento con la sciabola. Due argenti sono stati invece conquistati da Daniele Mari ed Emanuele Papa, entrambi hanno gareggiato con la sciabola nella propria categoria. Un particolare plauso agli juniores per aver disputato la loro prima performance agonistica con estrema concentrazione. Consci di un’assidua e precisa preparazione, non si sono lasciati distrarre dall’emozione. Tutto ciò ha permesso al dojo carpigiano di ottenere la coppa a squadre come secondo classificato, superato da una sola scuola avente in campo il doppio degli atleti rispetto al dojo di casa nostra. Il prezioso bottino ottenuto, conferma l’ottimo livello tecnico-agonistico perseguito dall’Aikido Carpi che insegna questa disciplina da 30 anni grazie al prezioso aiuto del Maestro Lazzerini. Gli elevati
Trionfo per la scuola di arti marziali Aikido Carpi a.s.d. al 3° Trofeo nazionale White Tiger Città di San Possidonio
Si arricchisce il medagliere dell’Aikido Carpi
Emanuele Papa Da sinistra Mirko Forghieri e Giuseppe Vitale
standard richiesti dai maestri, che da sempre sono dediti agli stili tradizionali, hanno permesso di arricchire di nuove medaglie il medagliere dell’Aikido Carpi, già fiero dei successi conseguiti dalle altre discipline agonistiche insegnate con dedizione e passione. La prossima sfida dedicata al Wushu tradizionale avrà luogo
25° edizione della Coppa Italia individuale e a squadre di karate, kick boxing e savate
Le arti marziali son di casa a Carpi
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ltre 450 atleti, dai 6 ai 36 anni, hanno partecipato al Palazzetto dello Sport di Carpi alla 25° edizione della Coppa Italia individuale e a squadre di karate, kick boxing e savate. Con la collaborazione della storica Società sportiva La Patria, l’evento sportivo è stato organizzato dai Black Dragons presieduti da Matteo Romagnoli, il carpigiano pluridecorato campione del mondo della specialità, che si avvale della collaborazione della sorella Elisabetta, anch’ella due volte campione mondiale di karate. E proprio i Black Dragons si sono aggiudicati per la quarta volta il titolo italiano di karate individuale,
Mirco Lusuardi
cui hanno preso parte 43 atleti. Visibilmente soddisfatto dell’esito di questa 25°edizione dei Campionati italiani della specialità il fondatore dei Black Dragons, Carlo Romagnoli, che ha avuto anche la soddisfazione di vedere i propri due figli abbracciare con entusiasmo questa disciplina sportiva con grande profitto, conquistando titoli italiani, europei e mondiali. “Il karate – spiega Carlo Romagnoli – è una disciplina sportiva che abitua il giovane atleta al rigore e alla serietà comportamentale, al rispetto per l’avversario e al rifiuto della violenza. E sono sempre più i ragazzi che si rivolgono alla nostra sede
per avvicinarsi a questa disciplina. Sono già 70 infatti, gli allievi della palestra carpigiana della Patria e 50 quelli di San Martino in Rio, nel reggiano”. E così il palazzetto carpigiano è stato per una giornata al centro dell’attenzione sportiva dopo alcuni anni di oblio da quando cioè la mitica squadra di casa di pallavolo femminile di Serie A, la Liu-Jo Volley, si è trasferita a Modena per giocare nel più ampio e attrezzato Palapanini. Un’intensa giornata di gare tra atleti provenienti da società di tutta Italia, in una kermesse perfettamente riuscita, che ha attirato l’attenzione e la curiosità di centinaia di spettatori. Cesare Pradella
ad aprile e saranno i bambini a competere. L’augurio è che queste vincite siano uno stimolo per chiunque pratichi o voglia praticare questa antica e nobile arte. Le iscrizioni sono aperte tutto l’anno. Bambini (dai 6anni) e adulti si allenano tutti i lunedì ed i mercoledì, i primi dalle 17 alle 19, i secondi dalle 19 alle 20.30.
Daniele Mari
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