Settimanale di
02 marzo 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 08
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la maledizione dei pronto soccorso Rossano Poletti
Rossano poletti: vita d’artista a londra
nuovi orizzonti di carpi compie 25 anni Maria Chiarolanza al microfono del giornalista Alessandro Poggi di Ballarò
la troupe di ballarò alla biblioteca loria
Carlo Tassi
La testimonianza di una carpigiana ricoverata al Pronto Soccorso dell’ospedale San Camillo di Roma sotto indagine dopo il caso del malato curato a terra. Le vicende della capitale restano lontane ma il sovraffollamento condiziona il lavoro del Pronto Soccorso di Carpi. Il primario dottor Carlo Tassi conferma: “a marzo via al cantiere per l’ampliamento”.
Cinzia Caruso
In arrivo anche in città la stangata dell’imu
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Libri
da non perdere!
Tra le righe...
Il Capitol chiuderà?
Prove per un incendio Di Shalom Auslander
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he cosa ci fa a Stockton, nella verde e anonima provincia americana, il quarantenne Solomon Kugel? Fondamentalmente spera. Meglio: dis-pera. Perché per uno come lui, ebreo tormentato da un passato tragico che non ha mai vissuto – e da una madre che, pur essendo nata e cresciuta negli Stati Uniti, si comporta in tutto e per tutto come una sopravvissuta dei Campi – la speranza rappresenta esattamente la buccia di banana sulla quale scivolare il giorno che dovrà portare in salvo la sua famiglia. In salvo da cosa? Non importa, da qualcosa. Come gli ripete sempre il professor Jove, suo analista di fiducia: “La più grande fonte di infelicità dell’uomo, la più grande causa di angoscia, odio e morte non sono né le malattie, né la razza, né la religione. E’ la speranza”. “I pessimisti – diceva il professor Jove – non scatenano guerre”. Ed è in preparazione della catastrofe che i Kugel si sono recentemente trasferiti in campagna, proprio nel periodo in cui un piromane inizia ad appiccare il fuoco alle fattorie della zona. E mentre Solomon passa le serate ad annotare quali saranno le sue ultime parole prima di morire, uno strano rumore proviene dalla soffitta. Topi? Piccioni? Il piromane o che altro? Niente meno che Anne Frank, sopravvissuta ai nazisti e nascosta lì da quarant’anni, che dorme di giorno e nelle ore notturne tenta di scrivere il suo grande romanzo: e i 32 milioni di copie del ‘Diario’ non sono facili da superare. Prendete Woody Allen, Philip Roth, Joseph Heller – quello di Comma 22, per intenderci – e mischiateli bene insieme. Per finire aggiungete un pizzico di Franz Kafka. Mettete a cuocere per qualche centinaio di pagine e otterrete due possibilità. O la creazione di un Frankenstein letterario senza capo nè coda, che cercherà di brutalizzare il lettore già dalla seconda pagina; oppure, se siete fortunati, vi capiterà tra le mani Prove per un incendio (Guanda, 319 pp.) il terzo libro e primo, imperdibile romanzo, del raffinatissimo e decisamente newyorkese Shalom Auslander. Già dal suo primo memoir dall’emblematico titolo Il lamento del prepuzio, leggendone la prosa si capisce immediatamente quale sia la sua cifra principale: il divertimento dell’arguzia. E, come spesso avviene, satireggiando fin’anche sull’Olocausto, Auslander ci conferma che, con il sorriso, si può parlare di cose maledettamente serie: vita e morte; speranza e disperazione; senso e insensatezza; passato, presente e futuro. Tutto questo attraverso una prosa lucida che regala momenti di assoluta ilarità. Da non perdere. di Marcello Marchesini
la Foto della settimana
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n altro pezzo di storia carpigiana è a rischio. Dopo la chiusura definitiva del Super Cinema 70 adesso a tenerci col fiato sul collo è il Capitol, chiuso “fino a data da destinarsi”, come recita un cartello apparso sulla sua saracinesca nei giorni scorsi. “La sala cinematografica necessita di lavori urgenti - ci spiega Pietro Mazzotta, direttore di Cinetea, associazione culturale modenese che gestisce, i cinema Eden, Corso e Capitol di Carpi per adempiere agli adeguamenti normativi necessari. Ovviamente qualora si rimettesse mano al cinema sarebbe utile cimentarsi anche in una ristrutturazione complessiva. Al momento siamo in attesa di capire a quanto ammonterebbe la spesa e se la proprietà - la Capitol srl - è disposta a un accordo per dare il via ai lavori”. Uno standby tecnico insomma, in attesa di capire, conti alla mano, se i costi si dimostreranno accettabili per un’attività di impresa. “Numerosi centri storici
rischiano di veder chiudere, una dopo l’altra le proprie sale cinematografiche: senza sostegni e aiuti, tirare avanti è sempre più complesso”, continua Mazzotta che si dichiara comunque relativamente soddisfatto dell’attività dei tre cinema del centro cittadino carpigiano. “La nostra speranza conclude - è che il Capitol resti aperto, ovviamente noi siamo soltanto affittuari e nessun gestore può farsi carico di tutte le spese di ristrutturazione che, al contrario devono essere condivise coi proprietari dei muri, come è già avvenuto anche nel caso del Corso e dell’Eden”. Nel frattempo noi incrociamo le dita affinchè proprietà e gestore riescano a far quadrare i conti nonostante la grave situazione di crisi.
Jessica Bianchi
Pietro Mazzotta
Il graffio
La Iena
Due i carpigiani investiti sulle strisce pedonali davanti al Conad di via Carlo Marx: congiunzione astrale negativa o segnaletica orizzontale criminale? Frase della settimana...
“A Carpi ci sono troppi passaggi pedonali e quasi tutti mal segnalati. Io ritengo che sarebbe molto meglio ridurne il numero e investire per illuminare bene quelli che si sceglie di mantenere. Viale Manzoni, via Marx... sono strade molto frequentate dai pedoni e i passaggi non sono abbastanza sicuri”. Il settimanale Tempo inquadrato dalle telecamere di Ballarò, martedì 28 febbraio.
Dichiarazione dell’ex agente di Polizia Municipale Renzo Bartoli tratta da La Gazzetta di Carpi del 23 febbraio.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 jessica@radiobruno.it, liliana@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 29 febbraio 2012
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n Piano “di difesa”. Così il presidente di Cmb, Carlo Zini, ha definito il Piano Industriale 2012-2014 senza nascondere il difficile momento che sta attraversando la Cooperativa, così come l’intero Paese, alle prese con una crisi economica drammatica. “Nonostante la crisi stia mettendo alla prova l’intero Paese - ha detto l’ingegner Zini è importante pianificare il futuro con una visione di lungo respiro. Solo poche imprese del nostro settore sono in grado di farlo. Cmb è una di queste, potendo disporre di progetti, risorse umane e finanziarie adeguate”. La riduzione del giro d’affari risulta più evidente nel comparto immobiliare ma, a pesare, sono anche le mancate acquisizioni all’estero e i ricorsi in essere su gare aggiudicate. Proprio l’alleanza con Unieco è principalmente funzionale all’esigenza di strutturarsi per sostenere la competizione a livello internazionale e per espandersi nel mercato delle concessioni. “Cmb è una grande impresa concentrata nel Paese ma orientata allo sviluppo: estero e finanza di progetto diventano le parole chiave per affrontare con successo la crisi
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Il Piano Industriale 2012-2014 di Cmb traccia le linee strategiche per superare la crisi: l’espansione nel mercato delle concessioni (ospedali, autostrade, parcheggi) nonché nei mercati esteri diventa imprescindibile
Senza visione non c’è futuro cmb: senza visione non c’è futuro Leggi la notizia su: www.temponews.it
nel prossimo futuro”. Per costruire treni, autostrade e ferrovie, strutture su cui Cmb vanta una consolidata esperienza, sono state già presentate offerte in diversi Paesi: Albania, Serbia, Kosovo, Romania, Libia e Turchia. La volontà di lavorare insieme è comune alle due cooperative di costruzioni: “c’è coesione fra noi, non antagonismo, perché è il momento di capire quanto corre veloce il mondo piuttosto che perdersi in provincialismi
generale e in ambito ospedaliero in particolare ha premiato Cmb che, a distanza di vent’anni, oggi gestisce alcuni degli ospedali più importanti del Paese. La recente acquisizione dell’Ospedale di Verona conferma la leadership di Cmb che, a breve, inaugurerà l’ospedale dell’Alto Carlo Zini Vicentino su progetto dello Studio Altieri, per il rinnovo della ConcesNuovo ospedale dell’Alto Vicentino “un gioiellino” lo ha defisione dell’Autostrada del nito il presidente. Anche Brennero. Nel settore iml’esperienza mobiliare, verrà sviluppata I Soci di Cmb riuniti in Assemblea sabato 25 febbraio presso la sede di via C. Marx di Holcoa, l’attività di produzione e la la concesvendita di alloggi di edisionaria lizia agevolata e convenautostradale zionata a clientela diffusa, del mondo in particolare nelle aree di cooperaMilano e Roma. “Una sorta tivo, si sta di social housing: alloggi rivelando di qualità a basso costo, un’efficace prevenduti prima di partire intuizione. coi lavori”. E in futuro? Dopo l’in“La riqualificazione delle gresso nel città sarà la prossima sfida dell’alleanza con Unieco. capitale di Sat (Autostrada e, così come per gli ospedaormai superati”. L’obiettiTirrenica) si prevedono ul- li vent’anni fa, noi saremo vo strategico al 2015 sarà la E l’Italia? L’intuizione di intraprendere la strada teriori sviluppi in futuro, a costituzione di un Grande della partita”. della finanza di progetto in partire dall’imminente gara Gruppo Cooperativo frutto Sara Gelli
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E’ andato in onda, martedì 28 febbraio, il servizio di Alessandro Poggi, l’inviato che, per conto della trasmissione di Rai Tre Ballarò, venerdì scorso ha visitato la Biblioteca Loria per approfondire la questione dei 17 lavoratori della Cooperativa Euro&Promos che rischiano di ritrovarsi senza un lavoro a partire dal 1° aprile
Il caso Loria approda a Ballarò A Maria Chiarolanza al microfono del giornalista Alessandro Poggi di Ballarò
lla fine è andato in onda, martedì sera, il servizio di Alessandro Poggi, l’inviato che, per conto della trasmissione di Rai Tre Ballarò, venerdì scorso ha visitato la Biblioteca Loria per approfondire la questione dei 17 lavoratori della Cooperativa Euro&Promos che, a causa del mancato rinnovo dell’appalto di gestione del
servizio da parte del Comune di Carpi, rischiano di ritrovarsi senza un lavoro a partire dal 1° aprile. Un altro ‘colpaccio’ messo a segno dai Bibliotecari Esuberanti - aiutati, nella loro battaglia, dai sindacalisti della Cgil, Marcella Capitani e Andrea Santoiemma – che, dopo aver incassato la solidarietà del segretario generale di Cgil Susanna Camus-
Il segretario della Cgil Camusso ha incontrato i lavoratori della Loria
“Avete la mia piena solidarietà”
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a vicenda dei 17 licenziamenti alla Biblioteca comunale Loria di Carpi, a seguito del taglio del servizio deciso dall’Amministrazione Campedelli, è stata più volte evocata nel corso dell’iniziativa di sindacale a Modena alla presenza del segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso. L’iniziativa di martedì 21 febbraio era promossa dai sindacati Cgil della Funzione Pubblica e di Scuola, Università e Ricerca per la campagna di rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie nel pubblico impiego. La vicenda dei bibliotecari della Loria è stata ricordata come esempio negativo nell’intervento introduttivo di Marco Bonaccini segretario FP/ Cgil Modena, e poi ripresa nelle parole accorate della delegata sindacale Fp/Cgil della Biblioteca Loria, sottolineando la vicinanza dei dipendenti comunali a quelli dell’appalto. Unanime e forte la richiesta all’Amministrazione Comunale di Carpi di rinunciare a un taglio dagli effetti così drammatici, è venuta dall’intera platea di oltre 700 delegati del pubblico impiego. Al termine dell’iniziativa una delegazione di lavoratori e lavoratrici dell’appalto hanno incontrato il segretario nazionale Cgil Susanna Camusso, che ha espresso la propria piena solidarietà a chi, tra poco più di un mese, potrebbe perdere il posto di lavoro. “Mi ricordo di voi e della vostra situazione. Avete la mia piena solidarietà così come quella di tutto il sindacato”, ha commentato la Camusso.
so, sono riusciti a portare la loro lotta all’attenzione della cronaca nazionale. Se i 17 stanno facendo molto parlare di sè, la situazione è sicuramente meno piacevole per un’amministrazione di Centrosinistra che, sempre più incalzata sul tema, stenta a far comprendere agli elettori la legittimità della propria scelta. Se infatti dal punto di vista meramente contabile una qualche ragione potrebbe anche esserci – considerati i milioni di euro di tagli delle varie manovre lacrime e sangue – sono le ragioni politiche che latitano. Che la Giunta (ormai disabituata a un’opposizione interna alle proprie decisioni) sia in affanno, lo dimostrano anche i pasticci avvenuti sul gruppo Facebook a lei dedicato, sul quale sono stati cancellati diversi messaggi che proprio del ‘caso Loria’ parlavano, in barba alla libertà di espressione. Intanto la petizione che chiede all’Amministrazione di ripensarci è arrivata oltre quota 900, tanto che ormai il traguardo delle mille firme non sembra più così lontano. A lasciare il proprio
stro, con la crisi, ogni forma di illegalità tende a intensificarsi. Le persone spesso sono spaventate e si rivolgono composto da dona noi solo a cose ne. “Ripristinare fatte, quando questa legge o diventa difficile introdurre nuove agire. Il lavoratoregole – commenre, invece, deve seta De Pietri - in un gnalarci immediamomento in cui il tamente, tramite tema della ridefiraccomandata, nizione di principi che ha firmato un che disciplinano il foglio in bianco, mercato del lavoro che verrà aperto è al centro del dinel momento del battito politico, è fondamentale”. Rossella Sprocatti contenzioso e documenterà che la Ma, avverte Rosvolontà è stata estorta. Occorre sella Sprocatti di Cgil, il vero vigilare sui contratti atipici che pericolo è il ‘lavoro grigio’. “Ci in realtà nascondono un lavoro sono tanti modi di aggirare le che, a tutti gli effetti, ha orari normative. Se la pratica delle precisi ma non garantisce ferie, dimissioni in bianco esiste, sepmalattie o maternità”. pur in maniera limitata in un M.M. territorio controllato come il no-
Inaugurati, il 25 febbraio, 6 alloggi di edilizia popolare a Santa Croce
Stop alla mala pratica delle dimissioni in bianco
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Sei alloggi per sei famiglie in difficoltà ei Comuni dell’Unione Terre d’Argine gli alloggi di edilizia popolare (Erp) sono 763, di cui 613 a Carpi. Più dei tre quarti dei residenti vi abita da 10-20 anni e un 4% di loro da più di 40. Il canone di locazione mensile medio pagato da un inquilino è di 120 euro (ma può variare da 36 a un massimo di 550), con una metratura degli alloggi adatta soprattutto a nuclei di 3-4 persone. Il turnover delle case popolari esistenti consente di rispondere solo al 4% delle domande presentate a ogni bando, con circa 40 assegnazioni annue sul territorio dell’Unione. Sono state 783 le famiglie che sono entrate nell’ultima graduatoria dei bandi Erp. Impossibile rispon-
dere a una mole di domande di questo genere. Il disagio abitativo in città ha infatti ormai i contorni dell’emergenza. Sabato 25 febbraio, sono però stati inauugurati 6 nuovi alloggi di edilizia residenziale in via delle Nazioni Unite, 15 a Santa Croce. Dal fabbricato, che aveva funzioni agricole, sono state realizzate sei unità abitative, mantenendo le caratteristiche morfologiche tipiche dell’edificio iniziale con l’uso di materiali locali ecocompatibili. Il recupero è stato attuato nel rispetto della normativa sismica e dei valori di resistenza termica. L’intervento si è posto due obiettivi ambientali fondamentali: il risparmio energetico e la minore immissione di inquinanti
da combustione nell’ambiente, perciò le unità immobiliari saranno documentate con certificati energetici e il benessere ambientale e psicofisico degli occupanti ponendo attenzione all’utilizzo dei materiali da costruzione ecocompatibili. I 6 alloggi daranno risposta a nuclei familiari aventi diritto ad alloggi di edilizia residenziale pubblica ma l’emergenza casa resta. J.B.
“Il vero pericolo è il lavoro grigio” aniela De Pietri e Francesca Cocozza del Pd hanno presentato, insieme ad altri sei firmatari, un ordine del giorno che impegna il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ad adoperarsi affinché il Governo Monti ripristini la legge 188 del 2007 che, introdotta Governo Prodi e abrogata pochi mesi dopo la sua entrata in vigore dal Governo Berlusconi, era tesa a contrastare la mala pratica delle dimissioni in bianco. Il fenomeno, quello di far sottoscrivere, al momento dell’assunzione, una lettera non datata di dimissioni che può essere usata in qualsiasi momento, è molto diffuso nel nostro Paese e interessa circa 2 milioni di lavoratori, il 60%
messaggio, oltre a tanti cittadini comuni e a numerosi dipendenti comunali ‘interni’, vi è anche la scrittrice Paola Calvetti. Intanto il piccolo smottamento sta diventando una valanga, tanto che, in merito a questa spinosa faccenda, il Movimento 5 stelle e Rifondazione Comunista hanno intenzione di proporre in Consiglio Comunale un emendamento al Bilancio per chiedere che si reperiscano i fondi necessari per il rinnovo dell’appalto. “Con tutti i soldi che sono stati sprecati in questi anni – ha commentato Lorenzo Paluan – siamo certi che quella cifra si possa trovare”. C’è poi chi, come Cristian Rostovi del PdL carpigiano, qualche segnale di pericolo l’aveva già lanciato tempo fa, chiedendo di risparmiare di più nella gestione della biblioteca, per esempio tramite la connessione Internet e il noleggio di film e cd musicali a pagamento. “Allora mi avevano fatto passare come un barbaro incolto. Ora, purtroppo, si scopre che non avevo tutti i torti”. Marcello Marchesini
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e aperture domenicali del centro commerciale Borgogioioso di Carpi non piacciono a molti esercenti della Galleria e a numerosi dipendenti di Coop Estense, che sono ora sul piede di guerra. Tra loro Simona Spezzani, dipendente Coop da vent’anni, socia, delegata sindacale, è arrabbiatissima. “Ci vogliono obbligare a tenere aperto la domenica, ma non c’è nulla da fare, le vendite non aumentano perché la torta è sempre la stessa. Questa azienda, della Cooperativa ha ormai soltanto il nome. Al Borgogioioso siamo circa 250 dipendenti, oltre 300 se si contano anche quelli nei negozi privati, e io credo che una cooperativa non dovrebbe limitarsi soltanto a non
“Ci vogliono obbligare a tenere aperto la domenica, ma non c’è nulla da fare, le vendite non aumentano perché la torta è sempre la stessa. Questa azienda, della Cooperativa ha ormai soltanto il nome”.
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“La Santa Alleanza del Partito democratico col Governo Monti ci piace davvero poco, perché queste cosiddette liberalizzazioni non fanno che danneggiare i lavoratori più deboli”, commenta una dipendente di Coop Estense, contraria, insieme e molti altri, alle aperture domenicali del Borgogioioso
’ scomparso, venerdì 24 febbraio, all’età di 70 anni, alla Casa del Clero in Seminario, dopo una lunga malattia, il sacerdote diocesano don Rino Malagoli. Nato il 26 febbraio 1941 a Mortizzuolo di Mirandola e ordinato il 29 giugno 1968 da monsignor Artemio Prati, don Malagoli ha speso il suo ministero sacerdotale dedicandosi alla cura pastorale di diverse comunità parrocchiali a Gargallo, Quarantoli, San Marino e dal 2001 era arciprete e parroco a Limidi di Soliera. A Limidi era anche direttore della Scuola Materna parrocchiale.
dipendenti di coop estense sul piede di guerra Leggi la notizia su: www.temponews.it
Centro di aiuto alla vita Mamma Nina
Un anno di vita per il Cav
far cucire i palloni ai bambini del Terzo Mondo, ma anche a rispettare i propri dipendenti e le loro esigenze. Non abbiamo forse anche noi una famiglia? Dei figli?”. Per ora le domeniche sono coperte dal personale Coop pagato con straordinari, ma la paura di molti è che, a breve, chi ha un contratto tradizionale non sarà più chiamato, sostituito da lavoratori precari e disperati, disposti ad accettare qualsiasi condizione. “Non bastano 13 ore di apertura giornaliera, sei giorni su sette, – si chiede Simona –
Da sinistra Federica Sueri e Simona Spezzani
a far vendere abbastanza alla Coop? A parte il fatto che bisognerebbe rieducare gli stessi consumatori: un giorno di festa è fatto per stare coi propri cari, per andare in campagna,
a fare una passeggiata in montagna. Passarlo chiusi in un centro commerciale non è sano”. Una ferma posizione l’ha espressa anche la collega Federica Sueri. “Chiedia-
La pillola dello Stadio proprio non va giù!
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Lutto per la Diocesi
Dipendenti di Coop Estense E sul piede di guerra
L’assessore Alberto D’Addese ha risposto alle interrogazioni di Carpi a 5 stelle - Prc, Apc e Pdl sulla ristrutturazione dello Stadio Cabassi ma le sue risposte non hanno soddisfatto i consiglieri ’assessore ai lavori pubblici Carmelo Alberto D’Addese ha risposto in Consiglio Comunale alle interrogazioni di Carpi a 5 stelle - Prc, Apc e Pdl sulla procedura di aggiudicazione della gara d’appalto relativa ai lavori di ristrutturazione dello Stadio Cabassi e sull’integrazione (del valore di circa 300mila euro) del progetto iniziale, ma le sue risposte non hanno soddisfatto i consiglieri. Relativamente ai dubbi sollevati circa la legittimità dell’aggiudicazione della gara a un’impresa che ha presentato un ribasso del 33%, come ci aveva già anticipato in un’intervista rilasciataci due settimane fa, l’assessore ha ribadito che al bando “sono state invitate 19 ditte e quindi un numero sufficiente per l’eventuale applicazione della verifica automatica della soglia di anomalia”. Un altro nervo scoperto su cui l’Opposizione ha chiesto numi, riguardava invece l’integrazione del progetto iniziale. I lavori di ristrutturazione infatti - affidati al Consorzio Stabile Modenese che, a sua volta, ha indicato le ditte effettivamente operanti in Costruzioni Generali Due SpA (Modena) e Lami costruzioni Srl (Palagano) - sono partiti nonostante la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici non fosse pienamente soddisfatta del progetto e, la Commissione provinciale di Vigilanza dei Locali di Pubblico Spettacolo e il
E’ morto all’età di 70 anni don Rino Malagoli
Lavori prorogati fino a marzo
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causa delle condizioni climatiche dei mesi di dicembre e gennaio e delle nevicate delle scorse settimane i lavori di ristrutturazione dello Stadio Cabassi hanno subito delle sospensioni imposte dalla direzione dei lavori. Pertanto l’ultimazione dei lavori, prevista per il mese di febbraio, è stata prorogata alla fine di marzo.
Comando provinciale dei Vigili del Fuoco hanno richiesto un’integrazione dell’intervento per consolidamenti antisismici e accesso ai portatori di handicap, lavori che le aziende realizzatrici hanno preventivato (il progetto integrativo, così come quello iniziale è a firma dell’ingegner Leonardo Gualandi dello Studio Unigruppo srl di Carpi) per un totale pari al 45% del capitolato del bando di gara, oltre 300mila euro, rimangiandosi di fatto il ribasso sull’opera complessiva. “La Commissione di vigilanza ha richiesto un’analisi strutturale che ha portato a ulteriori lavori su una parte dello stadio già dotata di tali certificazioni e non oggetto degli interventi. Tali adeguamenti - ha sottolineato D’Addese non sono riferibili a errori o carenze progettuali, poiché per quanto riguarda la sismica
hanno interessato le due tribune che non erano inizialmente oggetto di adeguamento sismico poiché agibili al momento della redazione del progetto, mentre per quanto riguarda l’accesso dei disabili gli stessi Vigili del Fuoco hanno rimandato la decisione alla Commissione nel loro parere positivo. Il fatto che l’intervento per i consolidamenti antisismici e l’accesso per i portatori di handicap sia stimato per un totale pari al 45% del capitolato del bando di gara - cifra simile al ribasso - è solo una coincidenza”. In sede di controreplica, i consiglieri si sono scatenati. Insoddisfatta Giliola Pivetti (capogruppo di ApC in foto) che ha commentato: “le giustificazioni non reggono alla prova del buonsenso e della pratica quotidiana. C’è poi la coincidenza del costo dei lavori che è esattamente uguale a quello della vendita del capannone di
via Watt. Non siamo nati ieri e quando si invitano tante ditte a una gara si sa che alcune partecipano solo per fare numero”. Anche Cristian Rostovi (PdL) non risparmia critiche: “queste non risposte confermano omissioni di atti e delibere sbagliate, non sapete cosa dire e intanto lo stadio è ancora chiuso”. Lorenzo Paluan (Carpi a 5 Stelle - Prc in foto) parla invece di “una difesa d’ufficio degli atti della Giunta, salvo l’ammissione di un errore da nulla, ovvero che la delibera del 30 dicembre che assegnava lavori
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mo un impegno maggiore da parte dell’Amministrazione Comunale, perché da ottobre Coop gioca con lei al gatto con il topo. Inizialmente aveva smentito la volontà di seguire la strada delle aperture selvagge, per poi rimangiarsi quanto detto. La Santa Alleanza del Partito Democratico col Governo Monti ci piace davvero poco, perché queste cosiddette liberalizzazioni non fanno che danneggiare i lavoratori più deboli”. Marcello Marchesini
un anno dall’inizio delle attività, avvenuta nel febbraio 2011, il Centro di aiuto alla vita Mamma Nina di Carpi vuole festeggiare con tutti i soci, i volontari, gli amici, le famiglie e con tutti coloro che desiderano ringraziare per il dono dei figli. Quest’anno il Cav è stato accolto dalla Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, presso la quale vi sono diverse famiglie che il Cav sta sostenendo e accompagnando. L’invito è alla Santa Messa di ringraziamento per i nuovi nati nell’anno appena trascorso e per il primo compleanno del Cav, domenica 4 marzo alle 11, presso la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano.
aggiuntivi alle imprese già vincitrici per i lavori alle curve dello stadio, basa le proprie motivazioni su un atto che non richiede quei lavori e quindi su una dichiarazione non vera”. Da non trascurare poi che, “il parere sull’analisi sismica (dell’area non riguardante l’intervento iniziale) è della stessa azienda che ha progettato e si è aggiudicata i lavori, proponendo essa stessa la lista degli interventi da fare in aggiunta, riportando la cifra alla disponibilità del bando”, ha aggiunto. “Il nostro giudizio - conclude Paluan - è che questa operazione delinei una certa “remissività” del Comune nei confronti delle aziende a cui affida progettazione e realizzazione delle opere pubbliche (che abbiamo riscontrato anche in altri casi). Se questa “remissività” sia frutto di incompetenza, dolo o, semplicemente, della tendenza del Comune a non disturbare le aziende
aggiudicatrici per buona creanza, non abbiamo gli elementi per valutarlo. Quel che è certo è che, sul milione e mezzo dei lavori aggiudicati, per un’opera che continuiamo a considerare nè urgente nè prioritaria, si aggiunge la beffa di non aver potuto esercitare neanche quel minimo di risparmi che i bandi di gara dovrebbero garantire. Risparmi in questo caso equivalenti a quasi due appalti per la Loria”. Jessica Bianchi
La settimana scorsa le classi 2P e 2C dell’Istituto Meucci - Cattaneo, hanno visitato la sede del Comune e incontrato il presidente del Consiglio Comunale
Gli studenti raccontano i costi della politica
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a settimana scorsa le classi 2 P e 2 C dell’Istituto Meucci - Cattaneo di Carpi, accompagnate dalla professoressa Itala Mastronardi, hanno visitato la sede del Comune e incontrato il presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Taurasi. “Lo scorso venerdì - spiegano i ragazzi della 2 P - dalle 10 alle 12.45 abbiamo visitato, insieme alla classe 2’C, il palazzo comunale di Carpi. Siamo stati accolti, nella sala del Consi-
glio Comunale, dal presidente del civico consesso, Taurasi e dal difensore civico delle Terre d’Argine, l’avvocato Davide Bonfiglioli che ci ha spiegato quali sono le sue funzioni. Un lavoro impegnativo che gli “ruba” fino a 12 ore al giorno”. A Taurasi (che aveva 27 anni quando ha intrapreso la carriera politica) invece, il compito di illustrare la composizione del Consiglio Comunale, “formato attualmente da 30 consiglieri che saranno però
ridotti a 24, cui spetta il compito di eleggere un presidente”. Dopo aver spiegato che che la Giunta consta di sette assessori ed è presieduta dal sindaco, Taurasi ha risposto ad alcune domande dei ragazzi, illustrando le difficoltà che anche il nostro Comune sta attraversando. Sul fronte stipendi invece, Taurasi ha detto di “guadagnare circa 1.950 euro al mese. Ammonta invece a 2.950 lo stipendio del sindaco, mentre ne guadagna 2.200 il vicesindaco”.
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La vecchia Ici è andata in pensione, al suo posto arriva l’Imu, Imposta municipale sugli immobili. Ma come è stata rimaneggiata la tassa meno amata dagli italiani? Quanto pagheranno in più i carpigiani? Lo abbiamo chiesto all’assessore al Bilancio del Comune di Carpi, Cinzia Caruso
Tasse più salate per le famiglie carpigiane “Il 3.8% del gettito E Imu, a ’ la stangata sull’Imu, l’aliquota imposta municipale massima, sugli immobili, il ovvero il 10,6 piatto forte della Manovra per mille”. Monti e saranno in molti a E, ancora, rimpiangere l’esenzione di mentre ai fini imposta di cui hanno goIci i fabbricati duto dal 2008 al 2011. Ma rurali non come è stata rimaneggiata scontavano la tassa meno amata dagli imposta, con italiani? Quanto pagheranl’introduzione no in più i carpigiani? Lo dell’Imu le abbiamo chiesto all’assescose cambiasore al Bilancio del Comuno. “I fabne di Carpi, Cinzia Caruso bricati rurali che delinea immediatastrumentali mente le differenze tra le all’attività due imposte. “L’Imu viene agricola, spesso vista come una sorta come stalle, fienili e ricodi nuova Ici ma, in realtà, veri attrezzi, saranno tassati presenta alcune carattericon un’aliquota che invece stiche che la differenziano del 2 per mille è stata ridotta notevolmente dalla vecchia dal Comune di Carpi all’1 imposta sugli immobili. per mille”. Accanto al raddoppio della I Comuni, fermo restandetrazione a tutti i propriedo l’obbligo di concedere tari di prime case, che da la franchigia di 200 euro, 103 euro passa a 200, viene possono aumentare o riconosciuta una ulteriore diminuire l’aliquota di detrazione ai possessori due millesimi di punto dell’abitazione principale sull’abitazione principari a 50 euro per ogni pale e di tre su tutti gli figlio Under 26 che viva altri immobili. Quali scelancora in famiglia. Il tetto te ha fatto il Comune di massimo di tale detrazione Carpi? sarà di 400 euro da aggiun- “La scelta fatta è stata quella gere ai 200 ricoCinzia Caruso nosciuti a tutti i contribuenti che hanno i requisiti previsti. Viene inoltre introdotta la categoria degli immobili a disposizione che non annovera soltanto i locali sfitti ma, comprende tutti i locali privi di residenza compresi quelli posseduti da imprese di costruzione. La normativa nazionale prevede poi che sugli immobili appartenenti a tale categoria (che non saranno più soggetti alla tassazione Irpef) si possa applicare
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’odissea a cui il pendolare di Carpi è notoriamente costretto, si arricchisce di un capitolo che non posso esimermi, quasi ammirato dalla rarità in cui la beffa si è manifestata questa volta, dal riportare. Nel periodo falcidiato da gelo e nevicate, ci è stato comunicato che, “causa le avverse condizioni meteo”, ritardi e cancellazioni avrebbero dominato la scena. Ai legittimi brividi del pendolare (la cui facoltà immaginifica deve aver sussultato prima di poter prefigurare scenari più cupi di quelli ordinari) ha tuttavia fatto séguito una realtà a tratti disarmante, quella capace di strappare un sorriso di rassegnazione: l’isteria
di tutelare le fasce più deboli della cittadinanza e, di conseguenza, la prima casa. Abbiamo quindi deciso di prevedere un’aliquota pari al 5 per mille della rendita catastale per le prime case e del 9 per mille sugli altri immobili. Inoltre, per far decollare il progetto LaCasanellaRete e cercare quindi di rispondere il più possibile al disagio abitativo esistente nel nostro territorio, l’aliquota si ridurrà al 5 per mille per coloro che mettono a disposizione degli alloggi da affittare. Abbiamo anche previsto agevolazioni sugli immobili locati con contratto concordato che pagheranno l’8.6 per mille così come gli immobili produttivi di proprietà”. A quanto ammontava il gettito Ici per le casse comunali nel 2007, ovvero prima dell’abolizione dell’Ici prima casa a opera del Governo Berlusconi? “Nel 2007 sono stati versati al Comune 19 milioni e 905mila euro”. E negli anni successivi? “Nel 2008, senza l’Ici prima casa, il gettito è sceso a 16 milioni e 608mila
Diario di un pendolare
Un giorno di (stra)ordinaria follia pare infatti concessione eccessiva a chi sembra farsi beffe di te. Non intendo qui trattare del ‘celebre’ tabellone luminoso di Modena di un soleggiato mercoledì (l’otto, se non sbaglio) di febbraio: emblematica la fotografia, che ha spopolato sui social networks, attestante, alle ore 9.50 del mattino, la soppressione di sette dei nove treni successivi (in compenso il trenino diretto a Sassuolo risultava, orgogliosamente, in piene forze!): il pendolare diretto a Bologna, oltre a deporre i propositi baldanzosi, non sa nemmeno come rientrare a Carpi, se non investen-
do 5 euro circa, tra biglietto del bus per raggiungere la stazione delle corriere, e biglietto della corriera che, dopo poco meno di un ora di viaggio, ti restituisce a casa. “Ti avevano avvertito!”, mi si obietterà giustamente; ammetto di aver osato troppo: galeotto fu l’invitante sole di quel giorno. Ma l’episodio a cui accennavo sopra va in scena in un’altra giornata nera per i pendolari diretti a Bologna: giovedì 16 febbraio, alle 11.00, è prevista lezione di Filologia Greca a Bologna: opto per il treno in partenza alle 9.34 da Modena (il regionale
euro mentre nel 2010 ci siamo attestati sui 16 milioni e 200mila euro”. Con l’introduzione anticipata dell’Imu voluta dal Governo Monti, quanto prevedete di incassare? “Innanzitutto ricordiamo che i proventi dell’Imu non resteranno interamente sul territorio: a differenza della vecchia Ici infatti, che era incassata totalmente e direttamente dal Comune, l’Imu contribuirà a sanare il bilancio dello Stato. Il 3.8% del gettito, a esclusione di quello sulla prima casa, dovrà quindi essere versato allo Stato. L’Imu dunque pas-
sa da imposta municipale a municipale/erariale. Detto questo, prudenzialmente, stimiamo 32 milioni di euro totali, di cui 12 se ne andranno a Roma”. In soldoni, il Comune di Carpi incasserà gli stessi 20 milioni che si era messo in tasca nel 2007 con l’Ici. Peccato che, a differenza di allora, a causa delle manovre finanziarie del Governo, ben 5 in 18 mesi, i trasferimenti dello Stato all’Ente Locale siano stati a dir poco decapitati: “6 milioni di euro in meno nei tre anni, di cui 4 solo per l’anno in corso. Tagli che ci hanno costretto, tra le altre cose, anche ad aumentare le aliquote, con un conseguente appesantimento per le tasche dei carpigiani che, in circostanze normali, mai avremmo fatto”. Ma quanto si pagherà in più? Per un’abitazione principale di 100 metri quadri, accatastata come appartamento civile, con un valore imponibile di 110.920 euro, una famiglia senza figli under 26 in casa, dovrà pagare 357 euro contro i 215 della vecchia Ici (che prevedeva un’aliquota al 4,6 per mille, con una detrazione di 103,29 euro). Per un appartamento economico di 80 metri quadri, con un valore imponibile di 82.866 euro, una famiglia senza figli, dovrà pagare 214 euro contro i 134 della vecchia Ici. Per una villetta a schiera, con un valore imponibile di 154.788 euro, una famiglia senza figli, dovrà pagare 573 euro contro i 341 della vecchia Ici. L’inasprimento di quella che è, a tutti gli effetti, una tassa patrimoniale sugli immobili è dovuto anche all’aumento diversificato dei moliplicatori. Per calcolare il valore di un immobile infatti occorre applicare alcuni moltiplicatori che oggi sono aumentati vertiginosamente: se prima la rendita catastale (che è rimasta invariata) era moltiplicata per 100 ora occorre moltiplicarla, ad esempio,
che copre la tratta Piacenza – Ancona, delle 10.00, è sistematicamente cancellato per due settimane circa), e decido di rinunciare alla certamente emozionante tratta Carpi-Modena, raggiungendo la Città della Ghirlandina in auto. Giunto in stazione, il treno delle 9.34 è annunciato con 10 minuti di ritardo: pazienza. I minuti diventano 20, dunque 30: la possibilità di perdere l’inizio della lezione si fa concreta. Quando il treno è finalmente previsto in arrivo (sono le 10.10), la voce dello speaker suggerisce ai viaggiatori diretti a Bologna di preferire il treno delle 10.34, dato che quello in arrivo con ormai 40 minuti di ritardo risulta
sovraffollato: si tratterebbe, evidentemente, di perdere almeno la prima mezz’ora di lezione. Decido di ignorare il suggerimento, ma quando il treno si palesa, lo spettacolo è inenarrabile: il mezzo è completamente vuoto, a eccezione della carrozza di testa, logicamente gremita di passeggeri. La necessità di raggiungere quanto prima la destinazione felsinea, limitando il ritardo già considerevole, induce i più ad affrontare l’agonia del viaggio. Anch’io decido per il calvario, e, tra grida, insulti reciproci e accuse di non esser in grado di occupare adeguatamente lo spazio accartocciando il proprio corpo ai limiti del
Per una casa principale di 100 metri quadri, accatastata come appartamento civile, con un valore imponibile di 110.920 euro, una famiglia senza figli, pagherà 357 euro di Imu contro i 215 della vecchia Ici.
esclusione della prima casa, dovrà essere versato allo Stato. Stimiamo circa 32 milioni di euro totali, di cui 12 se ne andranno a Roma”.
per 160 sulla prima casa . E mentre i carpigiani piangono lacrime e sangue alla notizia di dover sborsare altro denaro, l’assessore Caruso avverte: “il maggior gettito che deriverà dall’applicazione dell’Imu si tradurrà anche in un taglio di pari importo sui trasferimenti futuri del Fondo sperimentale di riequilibrio (unica voce di entrata dei trasferimenti statali) che ad oggi non sappiamo quantificare”. Della serie ci aspettano chiari di luna tutt’altro che ridenti. E alla sollevazione delle associazioni imprenditoriali che denunciano, a fronte dell’aumento della pressione fiscale, l’eventuale chiusura di numerose imprese del commercio e dei servizi, Caruso risponde lapidaria: “la situazione è difficilissima per tutti. Carpi sta facendo la sua parte per risanare il bilancio del Paese e con la nostra manovra siamo stati costretti a chiedere a tutti i cittadini di fare notevoli sacrifici. Per gli immobili produttivi di proprietà abbiamo previsto un’aliquota agevolata dell’8,6 per mille (anziché del 9), ci pare, considerato il momento gravissimo, un segnale importante. Il bilancio va chiuso in pareggio non in disavanzo”. Jessica Bianchi Tasse salate per tutti: arriva l’imu Leggi la notizia su: www.temponews.it
contorsionismo, si consuma il folle viaggio. Penso non ci sia nulla da aggiungere: è noto l’incremento del prezzo del biglietto negli ultimi anni, ed è noto l’intensificarsi dei controlli: secondo una relazione di cui mi sfugge forse la logica, sembrano aumentare anche i disagi. Lamentare la condizione dei trasporti ferroviari può sembrare parte di un copione demagogico e ormai logoro; convinto, come altri disse, che questa esperienza ‘significar per verba non si poria’, la parola di sdegno non pretende di procedere oltre, e invita gli scettici all’esperienza in prima persona. Federico Campedelli
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Nel 2011 gli accessi sono stati 45.270 in aumento rispetto all’anno precedente quando erano stati 43.700. Il sovraffollamento resta il problema del Pronto soccorso di Carpi. Per il 60% si tratta di uomini, donne, bambini che non riescono a trovare altrove la soluzione ai propri malanni
La maledizione dei Pronto Soccorso “ Pronto Soccorso di Roma: “è un’altra dimensione” S Problemi così gravi assolutamente no” . E’ la risposta di Carlo Tassi, primario del Pronto Soccorso di Carpi dove non è mai successo che una paziente sia stata legata a una barella in attesa di essere ricoverata in reparto. Ciò che si è verificato al Policlinico Umberto I di Roma è anche dovuto al taglio, operato in Italia in anni recenti, di 45mila posti letto: molti nelle chirurgie che hanno riconvertito l’attività in day surgery, ma molti di quei posti letto sono stati tagliati nei reparti genericamente di tipo internistico-geriatrico. “A Carpi può capitare di rimanere in attesa del ricovero in reparto per alcune ore, ma il posto letto si ottiene in giornata e il paziente, nel frattempo, viene tenuto in osservazione breve, assistito da personale del Pronto Soccorso” spiega il dottor Tassi. Poi c’è stata la foto del paziente curato a terra al San Camillo. “I pazienti che rischiano la vita vanno trattati immediatamente, anche senza barelle disponibili. Facciamo la rianimazione cardiopolmonare dove viene reperito il paziente e a terra la manovra rianimatoria è più efficace.
Per il 60% si tratta di uomini, donne,bambini chenonriescono a trovare altrove la soluzione ai propri malanni. Di qui il caos, le ore in sala d’aspetto in attesa di una visita, lo stress di medici e infermieri che scontano il taglio degli organici e la crescita dei malatidavisitare. Il 30% avrebbe altro percorso da fare, ma la gente vuole tutto e subito, quindi ricorre al pronto soccorso.
La carpigiana Vanna Righi è stata ricoverata a Roma al Pronto Soccorso del San Camillo dove sono state scattate le foto del paziente curato a terra. “Si tratta di una realtà completamente diversa dalla nostra” racconta nella sua testimonianza
ono cose che capitano. Insieme ad alcune amiche, Vanna Righi era a Roma il 25 novembre scorso, quando è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Camillo per una fibrillazione che non passava. “Niente di grave, ma il fatto di trovarmi lontano da casa non mi faceva stare tranquilla”, racconta rievocando quella notte. “Erano da poco passate le 23 quando ho deciso di svegliare mia sorella perché il cuore non si fermava più. Abbiamo chiamato l’ambulanza che è arrivata in dieci minuti e sono stata ricoverata al Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino, il San Camillo”. Si tratta della stessa struttura in cui sono state scattate le foto di un paziente sottoposto a un massaggio cardiaco a terra, in seguito alle quali i Carabinieri hanno deciso di eseguire un’ispezione. “Sono stata immediatamente trattata da infermieri gentili che mi hanno sistemato in un letto del Pronto Soccorso all’interno di uno stanzone immenso, che accoglieva una trentina di posti letto. Uomini e donne insieme con una tenda a fare da separè e a
tutelare una privacy ridotta ai minimi termini”. La realtà della capitale è inimmaginabile per chi viene dalla piccola provincia. “In questo stanzone dove sono ricoverati i pazienti è severamente vietato l’ingresso dei parenti. Anche perché non ci sarebbe spazio a sufficienza per tutti. Io ho ottenuto di poter vedere mia sorella ogni quattro ore ma poi ho capito il perché di quel divieto così severo”. Vanna l’ha capito al mattino quando è iniziato il trambusto, momenti di grande concitazione per l’arrivo di un infartuato grave che è stato trattato lì, davanti ai suoi occhi. “Una cosa impressionante. Medici e infermieri in dieci minuti hanno fatto tutto quello che dovevano e potevano fare per salvare quell’uomo”. Ai parenti dei ricoverati è consentito di sostare all’interno di uno spazio simile a quello della guardiola del nostro Pronto Soccorso: da lì possono restare continuamente aggiornati sullo stato di salute di chi è ricoverato. I pazienti sono tutti in osservazione e i dati vengono registrati a computer: i medici li controllano dai monitor,
Carlo Tassi
limitando le visite allo stretto necessario. “Gli infermieri si lamentavano spesso - racconta Vanna - dei tagli alla sanità cercando invano lenzuola. Io sono rimasta con le scarpe ai piedi tutto il tempo e con il giubbotto sopra perché le coperte non sono previste”. Nulla da eccepire sulla professionalità del personale perché,
Pronto Soccorso
Via ai lavori
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nizieranno a marzo/ aprile i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carpi finanziati anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio che ha stanziato ben 900mila euro. Nel nuovo Pronto Soccorso ci sarà un’accoglienza più confortevole e chi è in attesa di esami o per effettuare terapie potrà stazionare in locali più adeguati. “L’aspetto che verrà privilegiato è un maggior rispetto della privacy, oggi quasi impossibile perché in spazi così ristretti siamo obbligati a tenere le persone tutte insieme” commenta il primario dottor Carlo Tassi. Si sta già provvedendo a svuotare il corridoio: è il segnale che ormai ci siamo. “E’ questione di poco tempo”. I lavori dureranno poco più di un anno.
spiega Vanna, “hanno saputo curarmi e rimettermi in piedi affinché io potessi prendere il treno in tempo per tornare a casa”. Così Vanna è uscita dopo 18 ore di Pronto Soccorso, impressionata. “Ma non posso dire di aver rilevato episodi drammatici così come poi hanno riportato i giornali qualche mese dopo”.
I pazienti che rischiano la vita vanno trattati subito, anche senza barelle disponibili. Quali fossero le condizioni reali all’interno del pronto soccorso del San Camillo di Roma, comunque non possiamo saperlo.
Dal 1° marzo la guardia giurata è garantita per sole 8 ore, dalle 11 alle 19
Ridateci la vigilanza in ospedale
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e da Sinistra a Destra è tutta una levata di scudi, se la condanna della decisione presa dal direttore generale Ausl Caroli è unanime, se l’impegno a difesa del servizio è corale allora la questione delle guardie giurate all’ospedale di Carpi è davvero rilevante. Il Pd di Carpi ha presentato un’interrogazione, la lista civica Alleanza per Carpi un’interpellanza, Leoni del Pdl ha sollevato il caso in Regione: tutti esprimono preoccupazione per la decisione dell’Azienda Usl di Modena di ridurre il servizio di vigilanza attivato tre anni fa per la tutela dei cittadini e
del personale dell’Ospedale. Il contratto prevedeva la presenza di una guardia giurata Coopservice nel corso di tutte le 24 ore: dal 1° marzo la guardia sarà garantita per sole otto ore, dalle 11 alle 19. Per il resto della giornata verrà fornita una pronta disponibilità (presenza effettiva entro un’ora dalla chiamata). La presenza di tale figura era stata richiesta per motivi di sicurezza dopo gli episodi di violenza che si erano verificati in Pronto Soccorso e dopo i furti dentro l’ospedale commessi soprattutto nelle ore notturne. Non è un caso se al Policlinico di
Modena e a Baggiovara sono presenti un posto di polizia e un servizio di vigilanza con due agenti 24 ore su 24. Le guardie giurate tra l’altro, si occupavano anche di controllare il parcheggio interno per verificare la presenza di intrusi e mettere le ganasce alle auto non autorizzate. “Pare che la giustificazione data sia che l’azienda non ha soldi da spendere ma Caroli dovrebbe spiegare come mai ingenti risorse vengono destinate a iniziative superflue e costose come i famosi robot di Baggiovara. Poi non si è in grado di assicurare la continuità di un servizio
basilare e indispensabile”. Non può sempre essere Carpi a pagare per scelte aziendali discutibili e per colmare la voragine ancora aperta costituita dai debiti di Baggiovara (20 milioni di euro di deficit nell’esercizio 2011).
Non si deve perdere tempo prezioso. Quali fossero le condizioni reali, comunque, non possiamo saperlo”. Un maggior presidio del territorio potrebbe evitare il congestionamento delle strutture di Pronto Soccorso a cui i cittadini si rivolgono per i motivi più diversi ma non sempre per emergenze e urgenze. Per modificare i comportamenti delle persone sembrano però necessari tempi lunghi mentre per accogliere quei pazienti che non sono autosufficienti con pluripatologie e che si scompensano più volte all’anno occorrono percorsi ‘ben oliati’ alternativi al ricovero. Per disincentivare gli accessi inutili al Pronto Soccorso è necessario dunque riorganizzare le cure al di fuori dell’ospedale, sul territorio. “Oltre ai medici di base, a Carpi – spiega il direttore del distretto Ausl Claudio Vagnini – c’è Meditem, il servizio di continuità assistenziale nei giorni prefestivi e festivi. Ma saranno i Nuclei di Cure Primarie strutturate a segnare il vero cambio di passo nelle politiche sanitarie locali garantendo continuità assistenziale alle persone”. Sul nostro territorio ne sono previsti tre: a Rovereto, a Soliera e a Carpi”. La maledizione dei Pronto Soccorso resta il sovraffollamento. “Nel 2011 gli accessi sono stati 45.270 in aumento rispetto all’anno precedente quando erano stati 43.700. Si tratta di cittadini in condizioni gravi che hanno bisogno di essere ricoverati; “per il 60% si tratta di uomini, donne, bambini che non riescono a trovare altrove la soluzione ai propri malanni, cinque su dieci sono ‘codici verdi’ (non gravi)”. Di qui il caos, le ore in sala d’aspetto in attesa di una visita, lo stress di medici e infermieri che scontano il taglio degli organici e la crescita dei malati da visitare. “Se dalla fetta dei verdi – sostiene Tassi - togliamo i traumatici, giustificati a venire in Pronto Soccorso, il 30% avrebbe altro percorso da fare: medico di base, medici di continuità assistenziali e altri percorsi ben definiti ma la gente vuol fare tutto e subito, quindi ricorre al Pronto Soccorso”. Sara Gelli la maledizione dei pronto soccorsi Leggi la notizia su: www.temponews.it
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8 Tre nuove telecamere in città
Peccato servano a poco...
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ono entrate in funzione tre nuove telecamere di videosorveglianza, posizionate in via Berengario (due) e una nella sala d’attesa interna della stazione delle Autocorriere di piazzale Allende. Le telecamere, che sono brandeggiabili ‘da remoto’ (possono cioè essere orientate a distanza, essendo in grado di spostare il loro raggio d’azione lungo un certo raggio di inquadratura) sono dotate di zoom ottico e collegate alla Sala Operativa della Polizia Municipale delle Terre d’Argine, oltre che al Commissariato di Polizia e alla Caserma dei Carabinieri cittadina, per la visualizzazione delle immagini riprese (avendo al contempo la possibilità di recuperare le immagini registrate in caso di commissione di reati). Le telecamere (54 quelle presenti in città, una ventina delle quali in centro, le altre nei parchi e sulle principali direttrici stradali) sono operative 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, per 365 giorni all’anno. Peccato non servano a nulla dal momento che, di notte e in condizioni di scarsa visibilità, rimandano immagini non chiare per l’identificazione e, nelle fasce notturne, a causa del sottodimensionamento delle Forze dell’Ordine, nessuno le guarda per intervenire tempestivamente in caso di atti delittuosi o vandalici.
Le truffe assumono caratteristiche differenti e variegate e, oggi più che mai, occorre guardarsi da forme di raggiro che spesso sfruttano l’innovazione tecnologica
Stop a truffe e raggiri S
top a truffe e raggiri è questo il titolo dell’iniziativa che si è svolta il 22 febbraio, presso l’Arci di Soliera, di fronte a una platea di anziani ansiosi di ascoltare i consigli su come difendersi da eventuali truffe. Seduti al tavolo dei relatori vi erano l’avvocato Simone Vellani di FederConsumatori, l’associazione che dal 2008 gestisce lo Sportello del Consumatore aperto un giorno alla settimana ai solieresi, il responsabile della Dipendenza Territoriale di Soliera Lorella Magnanini, in rappresentanza della Polizia Municipale, Renza Barani, presidente di Federconsumatori Modena, Angelo Morselli, presidente di Auser Modena e Iller Gozzi, segretario dello Spi-Cgil di Soliera. “Le truffe stanno assumendo caratteristiche differenti e variegate - ha affermato Gozzi - e, oggi più che mai, occorre guardarsi da forme di raggiro che spesso sfruttano le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica”. Gozzi ha messo in guardia “dai falsi funzionari che si presentano con pretesti a casa degli anziani, fingendosi operatori delle
Iller Gozzi e Simone Vellani
Truffe e raggiri: come difendersi? Leggi la notizia su: www.temponews.it
aziende di acqua, gas, funzionari dell’Inps, assistenti sociali o funzionari del Catasto”. E’ importante sapere che non sussiste nessun obbligo di far entrare in casa operatori o funzionari di Enti Pubblici, privati o di associazioni senza aver verificato la loro reale identità. Ciò è possibile telefonando direttamente all’Ente a cui dicono di appartenere. I principali luoghi dove avvengono le truffe sono presso l’abitazione oppure per la strada. Spesso la persona anziana viene fermata in luoghi pubblici dove vengono attivate diverse tecniche di truffa, dal tradizionale furto del portafoglio attraverso un scontro alle
Renza Barani e Lorella Magnanini
Angelo Morselli
cosidette truffe all’americana dove viene prospettata alla vittima la realizzazione di un finto guadagno attraverso l’acquisto di oggetti preziosi. Renza Barani ha invece sottolineato l’importanza da parte dei cittadini di avere uno sportello di riferimento. “Con la crisi si pensava cambiasse la forsennata corsa al consumismo, in realtà la liberalizzazione dei mercati ha aumentato la concorrenza e anche l’offerta dei diversi gestori, tanto che, a volte, dietro a questi operatori si possono celare dei truffatori. In tale contesto, per tutelare gli anziani - ma non solo - è di fondamentale importanza la sinergia tra Polizia, Auser e sindacati”.
Soliera impiegava 5 lavoratori in nero I Carabinieri della Compagnia di Carpi proseguono le attività di contrasto alle assunzioni irregolari nella Bassa e nelle Terre d’Argine, tanto da aver sospeso un’attività imprenditoriale per l’impiego di manodopera non regolarmente assunta per oltre il 20% dei lavoratori. Nel mirino dei militari questa volta è finito un laboratorio tessile gestito da cinesi nel Comune di Soliera. I Carabinieri hanno condotto le operazioni coadiuvati nei blitz dai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Modena, dai Carabinieri della Compagnia di Intervento Operativo del Battaglione di Mestre, dalla Polizia dell’Unione Terre d’Argine e da personale dell’Asl di Modena. Durante i controlli eseguiti nel corso della notte (orario prediletto dai cinesi per lavorare senza disturbo) è stata sospesa l’attività lavorativa di un laboratorio di confezioni a Soliera, in via Montecuccoli, intestata a una cinese di 42 anni domiciliata nella Provincia di Mantova, che aveva impiegato 5 lavoratori in nero su un totale di 10 dipendenti cinopopolari. Gli operai assunti irregolarmente erano tutti clandestini, con un’età compresa tra i 40 e i 45 anni, che sono stati muniti di biglietto di invito a presentarsi presso la Questura di Modena per i provvedimenti di competenza. L’attività imprenditoriale è stata sospesa e sono state elevate sanzioni amministrative del valore complessivo di 13mila euro, mente la titolare dell’azienda, irreperibile, è stata denunciata per favoreggiamento di clandestini e sfruttamento della manodopera clandestina. Nel corso del 2012 sono già stati eseguiti 3 arresti, sospese 5 aziende e scoperti 50 lavoratori in nero ed elevate sanzioni amministrative che ammontano a un totale di circa 100mila euro.
Via Matteotti, i Nas trovano alimenti scaduti nella casa Agepe
Il 32enne Dario Muratore stroncato in un incidente sull’Autosole
I Carabinieri dei Nas sono intervenuti nella Casa Agape di Mamma Nina in via Matteotti e hanno messo i sigilli a un grosso freezer contenente alimenti scaduti. C’era un po’ di tutto, alimenti da forno, lasagne, polpette, carne, latticini, pesce: praticamente la scorta che le volontarie della casa utilizzano per cucinare i pasti alle ospiti. Non è stata però rilevata alcuna irregolarità dal punto di vista igienico-sanitario della struttura.
Limidi, rubati oltre 13mila euro A Limidi di Soliera, ignoti hanno fatto esplodere la cassa continua posta all’esterno del supermercato Conad, in via Limidi, 1100. All’interno della cassa vi erano oltre 13mila euro, di cui 2.500 ritrovati ancora all’interno della cassa. I malviventi hanno inoltre asportato dalle celle refrigeranti numerosi prosciutti.
Via Alghisi, raid notturno in stazione Nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 febbraio la Stazione dei Treni di Carpi è stata presa di mira dai ladri. I malviventi hanno dapprima colpito un distributore di bevande e panini posto all’interno della stazione (introducendosi da una finestra che dalla sala d’attesa dà sul 1° binario) poi hanno preso di mira quelli all’esterno. Danni per migliaia di euro alle apparecchiature oltre, naturalmente, al denaro sottratto. I malviventi hanno tentato di entrare nella tabaccheria/ edicola della stazione senza riuscirvi. Gli agenti della Scientifica hanno preso impronte e scattato fotografie a caccia di elementi utili che possano riportare agli autori del colpo.
D
ario Muratore (in piedi nella foto) , ex studente dell’Itis Da Vinci, 32enne originario di Napoli ma carpigiano d’adozione, è morto in un terribile incidente stradale. La sua vita si è fermata sull’Autosole, in direzione sud, all’altezza di Castelfranco Emilia. Era da poco passata la mezzanotte quando, a causa dell’impatto che ha visto ben cinque mezzi coinvolti, Dario è stato sbalzato fuori dal suo automezzo, un Fiorino Fiat. Il giovane è deceduto sul colpo, senza che gli uomini del 118 potessero far nulla per salvarlo. Alto, un sorriso per tutti a incorniciare i lunghi capelli neri: così lo ricorda chi lo conosceva. La sua più grande passione erano i cani, tanto che qualche anno fa era andato a Milano per studiare in una scuola per addestratori. Da qualche tempo viveva a Bologna dove teneva corsi di educazione cinofila, risoluzione dei problemi comportamentali, pensione canina, taxidog e dogsitter.
Incentivi
Installa un impianto a gas
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ria più pulita grazie agli incentivi ICBI. Sono nuovamente attivi gli incentivi per l’installazione di impianti a metano o Gpl per le autovetture private di proprietà dei residenti nei Comuni aderenti alla Convenzione ICBI, che sono oltre 600 in tutta Italia: tra questi Carpi. Grazie alle risorse messe a disposizione sarà possibile erogare incentivi per l’istallazione di impianti di alimentazione in automezzi privati o veicoli commerciali alimentati a benzina Euro 2/Euro 3. Presto dovrebbe partire anche un progetto per la conversione dei motori diesel dei veicoli commerciali in propulsori alimentati contemporaneamente a gasolio e a gas.
Jungonauta made in Carpi...
sicurezza a carpi - I fatti della settimana Un’imprenditrice cinese di
Ribadita anche l’importanza del servizio S.O.S Truffa, lo sportello telefonico istituito per far fronte a truffe, raggiri e contraffazione, al servizio dei cittadini della Provincia di Modena, dal 2006. L’operatore dello sportello risponde al numero verde 800 631 316 tutti i giorni escluso il weekend. Un altro sportello che il Comune di Modena ha attivato dal 2007, aiuta le vittime ed è denominato Non da Soli. Presso tale servizio è stato istituito un fondo finalizzato a risarcire le vittime di alcune fattispecie di reato come la sostituzione delle serrature o la duplicazione di documenti personali. L’iniziativa è risultata di notevole interesse per gli anziani che corrispondono alla fascia di cittadinanza più esposta a questo genere di reati. Francesca Desiderio
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Jungo è il sistema che rivoluzionerà il nostro modo di spostarci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza dall’auto. Come? Semplice: sfruttando le correnti naturali di traffico! Ci sono milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbarcare direttamente, con tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno “jungonauta” che fa il segnale - mano alzata con la card in mano - accosta volentieri, perché sa di poter viaggiare in compagnia, in sicurezza reciproca, guadagnando il ticket. Lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando e divertendosi! Tutto su www.jungo.it . Questa settimana, insieme all’inventore di Jungo, Enrico Gorini, facciamo il punto sui numeri di Jungo nel 2011.
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lla ripresa delle attività dopo il letargo invernale, corre l’obbligo di diffondere i risultati ufficiali che sono davvero ottimi. Il tempo medio di attesa su 124 imbarchi monitorati in Trentino nel 2012 è di 8 minuti per gli uomini e 7.2 minuti per le donne. Il trend al ribasso avvalora la tesi che Jungo possa diventare spontaneamente un “mangiatraffico”. Infatti: se la propensione all’imbarco da parte degli automobilisti è andata migliorando sensibilmente in soli due anni, nonostante pochi trentini sappiano che cos’è Jungo, ciò significa che ampliandone la cultura (per esempio raddoppiando gli iscritti, oggi solo 555) il tempo medio di attesa può scendere a 4 minuti, e allora si attua l’effetto volano: si attirano molti più adepti, Jungo diventa una modalità ‘normale’ e i tempi di attesa crollano ancora. E’ solo un sogno? Può darsi, ma ci sono sogni che la realtà la costruiscono. I tempi di attesa di Jungo confermano sempre di più la teoria. E poi c’è Locco da Carpi, ovvero l’ingegner Luca Severi. Locco è una teoria nata dall’esperienza, o, se preferite, uno sciarratore, uno che scompiglia le carte. Carpi non c’entra niente col Trentino. E lui, dal nomignolo che assomiglia tanto a “loco”, pazzo, ha lucidamente iniziato a praticare Jungo nella zona per andare e tornare dal lavoro, pur sapendo di essere in territorio non-junghizzato. Pazzo. Si è imbarcato in stile Jungo 153 volte e il suo tempo di attesa è un incredibile 7.6. Forse junghizzare un territorio è più facile di quanto avessimo teorizzato. Enrico Gorini
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L’8 marzo, alle 21, nella cornice del Teatro Comunale di Carpi, il Centro Italiano Femminile e l’Unione Donne in Italia promuovono uno spettacolo sul tema dell’identità femminile
Mi fletto ma non m’impiego Testi e regia: Maria Giulia Campioli ed Elisa Lolli. Con: Claudia Bulgarelli, Maria Giulia Campioli, Elisa Lolli, Claudio Mariotti e Tania Solomita.
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’ ormai una piacevole e consolidata tradizione carpigiana lo spettacolo teatrale che ogni 8 marzo viene offerto alla cittadinanza per riflettere sul tema dell’identità femminile. Dopo il successo del 2011, con l’affidamento dell’organizzazione alle associazioni femminili Unione Donne in Italia e Centro Italiano Femminile, col patrocinio di Città di Carpi - Assessorato Pari Opportunità, Commissione Pari Opportunità Terre d’argine e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, la scelta è stata quella di ripetere l’iniziativa, coinvolgendo nuovamente le giovani artiste attive sul territorio. L’8 marzo torna sul palco un gruppo di attrici, drammaturghe e registe carpigiane che da anni produce spettacoli in cui si riflette e si fa riflettere sull’essere donna oggi. Dopo Donne sotto spirito, Bazar Teheran, Una Madre, Il caffè delle due, debutta in Teatro Comunale l’ultima produzione di
lavoro che nobilita l’uomo, quel lavoro che oggi, per molti giovani, è sempre più precario. Purtroppo val la pena ricordare che “Precarietà” è un sostantivo femminile non solo sul vocabolario, ma anche in molte declinazioni della vita. La donna, più dell’uomo è infatti colpita dall’instabilità lavorativa. I dati statistici raccontano un’Italia in cui le donne rappresentano circa il 60% dei lavoratori parasubordinati, con percentuali di periodi di permanenza nel precariato che sono oltre il doppio di quelli per i colleghi maschi. Quando la precarietà lavorativa, invece di un’opportunità, diventa un sistema, il lavoro può ancora essere
Lo spettacolo
Forum Teatro Carpi: Mi fletto ma non m’impiego. Ogni essere umano, donna o uomo che sia, sente la pulsione a realizzare i
propri sogni, a progredire verso un futuro migliore. E come rende possibile tutto ciò? Attraverso il proprio impegno, le proprie idee,
Donne e lavoro: lavori in corso. E’ questo il tema del primo incontro del ciclo Settimana in rosa, che si terrà il 6 marzo alle 20.45 presso il Cinema Teatro Ariston di San Marino
Ridiamo alla donna il posto che merita!
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econdo una rilevazione del Centro studi Sintesi, in Italia risulta occupato solo il 29% delle donne nella fascia di età che va dai 20 ai 25 anni, a fronte del 45% in Francia, 62% in Germania, 67% in Danimarca e 73% in Olanda. Ma è la partecipazione femminile generale al mercato del lavoro a mostrare le enormi differenze tra il nostro Paese e il resto d’Europa: il tasso di occupazione delle donne in Italia è del 46,1%, mentre si attesta al 52,3% in Spagna, al 59,7% in Francia e al 66,1% in Germania. Risulta inoltre interessante valutare i tassi di occupazione in base alle nascite: solo il 40,1% delle donne con tre figli ha un’occupazione. Andando verso il Nord Europa, in Finlandia il dato è pari al 68,1%, mentre si attesta al 69,7% in Olanda. A fronte di questi dati, nello spazio pubblico dei media italiani la figura femminile continua, per lo più, a essere rappresentata attraverso tutti gli stereotipi di uno sguardo maschile prevaricatore. Bamboline di plastica, discinte, buone soltanto per deliziare la vista del maschio dominante, per mostrare il proprio corpo e per sorridere quando richiesto. Raramente intelligenza e competenza vengono richieste e, troppo spesso, quando ciò accade, vengono associate a figure che imitano arroganza, prevaricazione e arrivismo direttamente mutuate dal
mondo Lisa Gasparini maschile. A questo proposito e in occasione della Festa della donna, inizierà la prossima settimana un ciclo di incontri dal titolo Settimana in rosa. Donne e Lavoro: lavori in corso: è il tema del primo appuntamento, che si terrà il 6 marzo alle 20.45 presso il Cinema Teatro Ariston di San Marino. A confrontarsi con la cittadinanza saranno la coordinatrice Cgil di Carpi Tamara Calzolari, il capogruppo del Pd Unione Terre d’Argine e membro del movimento Se non ora quando? Daniela De Pietri, il presidente del Centro Documentazione Donna Vittoria Maestroni e Giulia Turrini, speaker radiofonica del programma Frequenza di Genere. “Sarà un’occasione per dare ampio spazio alla riflessione sulla centralità dell’intelligenza della donna, in contrasto con l’uso mercificato del suo corpo che trova, troppo spesso, spazio nella
comunicazione di massa – commenta Lisa Pignatti, portavoce dei Giovani Democratici di San Marino che, insieme al Pd della frazione carpigiana, organizza l’incontro. “Attraverso la proiezione di foto e video – prosegue – evidenzieremo come, nel linguaggio pubblicitario e della comunicazione in generale si evidenzi, della donna, soltanto l’aspetto esteriore”. Ma la serata sarà dedicata anche a una concreta analisi dell’impatto che le liberalizzazioni proposte dal Governo Monti avranno sulla pratica delle cosiddette dimissioni in bianco e sulla proposta, avanzata dal PD, di rendere obbligatoria l’alternanza di genere nella composizione degli organi amministrativi pubblici. La serata si concluderà con un momento conviviale, durante il quale verrà offerta una mimosa a tutte le donne presenti. Marcello Marchesini
capacità, investimenti: attraverso il proprio lavoro. Quel lavoro su cui la nostra Costituzione fonda la Repubblica Italiana, quel
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rendi tre generazioni di donne, uniscile in una famiglia e mettile sotto lo stesso tetto. Aggiungi un impiego che non arriva mai, un eterno fidanzato ospite fisso e il tempo che scorre inesorabile pur lasciando tutto immobile. Agita il tutto e...
un canale di liberazione attraverso cui si costruisce il senso di sé? O non diventa piuttosto una battaglia quotidiana per la sopravvivenza, un luogo di competizione privo di diritti dove vige il “si salvi chi può”? La precarietà del lavoro si trasforma subdolamente in precarietà di identità, di relazioni interpersonali, incapacità di sognare e progettare un futuro. Perché studiare tanto, se alla fine non trovo un lavoro consono ai miei studi? Come abbandonare il nido, se non posso accedere a un mutuo? Come creare una famiglia, se non ho la garanzia di poter pagare l’affitto a fine mese? Vale la pena mettere al mondo dei bambini, quando non ho la sicurezza di poterli mantenere dignitosamente? Queste sono solo alcune delle domande, forse le più banali, che frenano e bloccano i sogni delle giovani di oggi. Lo spettacolo vuol offrire una riflessione leggera e divertente sull’instabilità della società attuale, che rende ogni donna un’aspirante campionessa nella gara della flessibilità. Attraverso il gioco teatrale le giovani di oggi ironizzano su se stesse e provano a lanciare idee, provocazioni, proposte, per offrire alle proprie figlie una vita in cui si possa ancora sognare.
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10 Mercoledì 7 marzo un monologo di Maurizio Garuti con Vito
Se Garibaldi scende da cavallo
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a rassegna di spettacoli gratuiti Una serata in San Rocco, offerti alla città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, sceglie di dedicare alle risate il suo sesto incontro. Mercoledì 7 marzo, a partire dalle 21, sarà ospite dell’Auditorium San Rocco il comico e attore di San Giovanni in Persiceto Vito (in foto). Insieme a lui il narratore e autore teatrale Maurizio Garuti. Ed è un Vito inedito quello che salirà in cattedra per tenere una lezione di storia molto particolare. Tema: il Risorgimento. Protagonista: l’Eroe dei Due Mondi. Davanti alla gigantografia di Garibaldi, Vito narra, come solo lui sa fare, alcune vicende della vita del condottiero dei Mille attraverso esilaranti siparietti che restano, tuttavia, sempre fedeli al dato storico. Dialoghi immaginari e apostrofi rivolte all’Eroe sono la forma per dare veste scenica a una materia storica ricca e varia, che va dalla rocambolesca fuga attraverso le valli di Comacchio sino alla celeberrima impresa dei Mille.
E’ stata ufficialmente inaugurata, lo scorso 25 febbraio, in via Niccolò Biondo, 2 a Carpi, la sede della nuova Cooperativa Sociale Giravolta
Giravolta: da perdere la testa... E ’ stata ufficialmente inaugurata, lo scorso 25 febbraio, in via Niccolò Biondo, 2 a Carpi, la sede della nuova Cooperativa Sociale Giravolta. La Cooperativa è nata il 21 settembre 2011 con lo scopo di promuovere e realizzare servizi e attività rivolti a bambini, ragazzi, adulti, per il pubblico e i privati. “Noi sette soci fondatori – spiega la presidente, Fiamma Vignola – abbiamo competenze diverse e percorsi scolastici differenti e, proprio in virtù di ciò, abbiamo provato a unirci al fine di vedere se ne poteva risultare qualcosa di innovativo”. Da queste sinergie è nata dunque Giravolta, società nell’ambito della quale vengono organizzate
Fiamma Vignola
numerose attività in ambito educativo, culturale, psicologico e sociale. I doposcuola per bimbi e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado sono già attivi, e anche quelli specifici per chi ha ricevuto una diagnosi di dislessia. Sono inoltre attivi
Serata d’altri tempi all’Auditorium San Rocco per la performance assolutamente straordinaria di Lino Patruno e della sua band
Il mostro sacro del jazz
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erata d’altri tempi all’Auditorium San Rocco per la performance assolutamente straordinaria di Lino Patruno e la sua band. Serata di grande spessore artistico perchè della musica jazz ‘vera’ a Carpi, e dal vivo, non se ne ascoltava da tempo. E quello proposto agli amanti del genere che hanno gremito la Sala di San Rocco, è stato davvero jazz autentico, con l’esecuzione di
celebri brani scritti e musicati negli Anni ’40 da George Gershwin e magistralmente interpretati da Lino Patruno alla chitarra, affiancato da un gruppo di maestri strumentisti come il sax baritono Carlo Bagnoli, il sax soprano Paolo Tomelleri, il clarinettista Alfredo Ferrario, il contrabbassista Marco Mistrangelo, il batterista Andrea Migliarini e da uno straordinario pianista come
laboratori e corsi artistici e teatrali rivolti a bambini, ragazzi e adulti. Altre attività distaccate sono, inoltre, quelle di doposcuola a Fossoli, nell’ambito della scuola elementare, e un’attività di educativa domiciliare a San Prospero. “Ci piaceva l’idea del cambiamento, del girare che, a volte, fa anche perdere la testa, ma che al tempo stesso è persino inebriante – spiega Fiamma Vignola – a volte basta una giravolta per cambiare il proprio punto di vista e il nostro intento è portare una ventata d’aria fresca in un percorso comune di crescita e sviluppo”. Per chi ne volesse sapere di più, è possibile consultare il sito www.giravolta.org. Valeria Cammarota Paolo Alderighi. E, ciliegina sulla torta, il pubblico in sala ha potuto ascoltare la voce melodiosa e perfettamente inserita nel filone musicale jazzistico della modenese Lara Luppi, spesso presente al Baluardo di Modena. Patruno che da oltre cinquant’anni è sulla scena musicale italiana (negli Anni ’50, con la Riverside jazz band e, successivamente, con la Milan college jazz society, per proseguire negli Anni ’70 coi Gufi insieme a Nanni Svampa) ha dato l’ennesima prova delle sue grandi doti e capacità tecniche
facendo letteralmente ‘cantare’ la sua chitarra e portando la sua attuale band a un sound corale di straordinaria qualità. L’esecuzione dei brani più celebri del grande Gershwin ha fatto il resto, gratificando gli spettatori presenti e consegnando ai loro ricordi una serata di alto livello artistico. Brava dunque Sandra Righi, direttore artistico di San Rocco, per essere riuscita a portare a Carpi un ‘mostro sacro’ della musica come Lino Patruno e i suoi solisti. Cesare Pradella
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Sabato 3 marzo, dalle 16 alle 19
Laboratori di primavera a Taulab
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’artista carpigiana Maria Teresa Cardarelli, sabato 3 marzo, presso Taulab, in Piazza Martiri 46, dalle 16 alle 19, presenta alcuni corsi artistici per grandi e piccini. Agli adulti è rivolto il corso Ritrovare il proprio centro con la pratica del mandala. La parola mandala deriva dal sanscrito e significa contenere l’essenza ma anche centro e circonferenza. Disegnare e dipingere mandala secondo alcune specifiche tecniche è un modo ludico e aristico per ritrovare il proprio centro, la propria unità psico-fisica, spesso messa in crisi dal nostro modo di vivere frenetico. Sarà un’occasione per incontrare se stessi e contattare le proprie energie interiori in uno stato di rilassamento che aiuterà a ridurre ansia e agitazione, anche grazie all’ausilio di alcune tecniche respiratorie. Per frequentare il corso non si richiedono particolari abilità artistiche ma solo passione per la vita e un abbigliamento comodo. Un altro corso, dal tema, Inventare e illustrare fiabe, si rivolge invece ai bambini dai 6 ai 10 anni. In questo corso artistico-espressivo di 5 incontri “inventeremo una fiaba e poi la illustreremo utilizzando diverse tecniche artistiche e successivamente la metteremo in scena interpretandone i personaggi”, spiega Maria Teresa Cardarelli. Alla fine del percorso ogni bimbo realizzerà il suo libro personale con la fiaba illustrata. Disegnare con la parte destra del cervello è il tema del corso per ragazzi dagli 11 ai 15 anni. Ti piace disegnare ma i risultati non ti soddisfano? Vorresti imparare a disegnare dal vero ma non sai come fare? In questo corso di 5 incontri si pongono le basi per imparare a disegnare utilizzando specifiche tecniche e accorgimenti che stimolano la parte destra del cervello, la sede della creatività, delle emozioni e dell’espressione artistica. In poco tempo ti stupirai dei risultati. Per informazioni e iscrizioni: 335.7887758.
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Pittrice, poetessa dialettale, antiquaria e volontaria alla Casa protetta Tenente Marchi. Questo e molto altro ancora è la carpigiana Libera Guidetti
Semplicemente Libera “ I carpigiani mi vogliono bene esordisce così Libera Guidetti - quando cammino per strada sento il loro calore nei miei confronti e questa per me è una soddisfazione immensa”. Spontanea, gentile, simpatica e con una grande sensibilità artistica: “quando vedi le meraviglie della natura, e senti in te il desiderio di rappresentarle allora devi farlo, ma sempre con la consa-
pevolezza che la tua opera, per quanto bella, sarà sempre e soltanto una copia imperfetta dello splendore reale”. In una delle sue ironiche poesie Libera si immagina infatti Dio che si palesa al pittore intento a ritrarre il paesaggio davanti a sé e in conclusione così l’apostrofa: “Copia sti bouna, copia sti breva”. Tra i suoi soggetti preferiti, oltre ai paesaggi, spiccano anche le nature morte e le
composizioni floreali, che si distinguono per la linea ben definita e pulita, i colori delicati, prevalentemente nei toni del rosa, e la poesia che esprimono al di là della composizione estetica. Libera è esperta di varie tecniche, dall’acquerello all’olio, e tutte le sue opere si distinguono per la raffinatezza e la liricità delle forme e degli accostamenti cromatici. Tra i tantissimi quadretti che mi mostra, l’occhio mi cade su un disegno con una sedia a dondolo vuota in primo piano, davanti alla quale si staglia in lontananza una casa immersa tra dolci e placide colline. “Per me -spiega sorriden-
Grande successo per la serata Good luck Mr. Cattini
Buon compleanno Stefano!
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rande partecipazione, il 25 febbraio scorso al Ristorante L’anatra di Cortile, alla serata Good luck Mr. Cattini. Un evento per festeggiare i trent’anni del can-
Stefano Cattini Ph Stefano Puviani
tante novese Stefano Cattini e per annunciare ufficialmente la sua ‘missione’ musicale a tempo pieno. “E’ stata una bellissima serata - commenta Stefano che, pur amando lo swing cerca di
do - il rapporto con la natura è fondamentale, esattamente quanto il rapporto umano. Un fiore, un albero, il vento mi comunicano tanto, e molto più di quanto noi tutti immaginiamo”. Libera che è anche scrittrice e poetessa dialettale, è molto stimata per i suoi aforismi pieni di ironia e saggezza, con i quali riuscì a sbalordire persino l’irriverente conduttore Piero Chiambretti, quando all’inizio della sua carriera girava per l’Italia a caccia di personaggi interessanti e capitò anche a Carpi. “Mi avevano detto di stare
attenta con lui, perchè era uno che prendeva in giro, ma alla fine sono riuscita e tenergli testa”, esclama con la freschezza che la contraddistingue. Anche se non ci tiene a farlo sapere, Libera presta regolarmente servizio di volontariato presso la Casa Protetta Tenente Marchi, portando agli ospiti della struttura tutta la sua allegria e vitalità, ma - spiega lei - “non è affatto un sacrificio, perchè per tutto quello che faccio ricevo molto in cambio”. Libera, che di certo non ha avuto una vita facile ed è cresciuta tra le severe regole di un collegio, è sempre pronta ad aiutare il prossimo e regalargli un sorriso, sincero e spontaneo come solo lei sa fare. “Proprio durante la mia infanzia tra le opprimenti mura del collegio, ho imparato ad apprezzare gli istanti di libertà e spensieratezza all’aria aperta nella campagna”. Un esempio di umanità mista a innato talento e grande impegno: così è Libera. Semplicemente libera, unica e straordinaria. Chiara Sorrentino non fossilizzarsi su un genere solo ma, al contrario di sperimentare continuamente tante le emozioni e tantissima l’energia in circolo”. Ad applaudirlo, tra i numerosi ospiti, la senatrice Isa Ferraguti e Grazia Chiurato, l’umorista Oscar Sacchi, il sindaco Luisa Turci, Erika Grassi di Sparkling Project, Marino Malaguti di Africa Libera, Orville Benetti e Tiziana Sbrillanci, Susy Zucchi e Gianni Malavasi, una rappresentanza del Lions Club A. Pio e Barbara Truzzi, fondatrice del Canto Consapevole ®, disciplina che anche Cattini insegna.
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Sono nato due volte: una a Carpi e una a Londra”, è questa la frase che il pittore Rossano Poletti, nato a Carpi nel 1970, ma che da 15 anni ha messo radici a Londra, ripete costantemente a se stesso e agli amici come una sorta di mantra. Con un’innata passione per l’arte in tutte le sue espressioni, Rossano comincia a muovere i primi passi nel mondo della pittura a 13 anni quando si iscrive pur senza terminarla - alla Scuola d’Arte Modenese. Ma la sua vocazione artistica non si spegne lì, e Rossano inizia un percorso da autodidatta sviluppando le sue capacità pittoriche in corsi professionali, specializzandosi nell’Arte dell’Encausto e ricevendo, appena adolescente, numerose commissioni di opere, sino ad approdare alla sua prima mostra personale nel 1996, presso il Palazzo Corso di Modena. Dopo importanti esposizioni a Carpi e in varie città italiane
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Il pittore carpigiano Rossano Poletti, classe 1970, dal 1997 ha lasciato la città che gli ha dato i natali per vivere all’insegna dell’arte nella capitale britannica
Vita d’artista a Londra
Rossano Poletti
e prestigiosi riconoscimenti di pubblico e critica, nel 1997 Rossano decide di trasferirsi a Londra, nel quartiere di Kilburn, dove ancora oggi vive e lavora come fotografo, pittore e stylist presso una lussuosa boutique. “Londra è la mia città - racconta Rossano, che è rientrato a Carpi solo per qualche giorno - e adesso che sono qui ne sento nostalgia, nonostante sia sempre molto felice di rivedere amici e familiari. La capitale inglese per un artista è ineguagliabile: offre continue ispirazioni e opportunità creative e lavorative”. Rossano è molto apprezzato per i suoi ritratti femminili e maschili, anche se ha iniziato la sua carriera con opere
astratte. “Quando ritraggo un viso - spiega il pittore - desidero catturare l’emozione di un istante che ho colto nell’espressione degli occhi e della bocca di quella persona. Le donne dei miei ritratti spiccano per l’eleganza dei lineamenti e del portamento, mentre l’uomo per la forza dello sguardo e del corpo, ed è per questo che mi soffermo spesso sui dettagli della muscolatura in tensione”. Tra le tele di Rossano - quasi tutte dipinte a olio - vi sono due omaggi alla super modella internazionale Kate Moss. “L’ho sempre ammirata per la sua bellezza e il suo carisma prosegue Rossano - e una volta l’ho persino incontrata di sfuggita all’interno di un negozio di scarpe. Lei mi salutò come se mi conoscesse e io rimasi basito al punto che per lo stupore misto a emozione, non riuscii a ri-
cambiare il saluto! Chissà se sa davvero chi sono o se in quell’occasione mi scambiò semplicemente per qualcun altro”. Nei quadri astratti invece è l’energia che prevale, attraverso una piacevole esplosione di forme e colori come in Euphoria che è l’espressione di una serata goliardica. Rossano si trova spesso a immortalare soggetti che camminano per le strade londinesi, per poi riprodurli su tela, come nell’opera A couple in cui sono rappresentati di spalle due personaggi dall’abbigliamento tipicamente grunge mentre passeggiano tranquillamente per la metropoli. Attualmente sta lavorando al digital print, “una tecnica mista che consiste nello stampare direttamente su tela la fotografia per poi lavorarci sopra con varie tecniche che possono andare dal semplice olio, all’uso di acidi e carta vetrata”. Tra i progetti imminenti di Rossano vi sono l’allestimento di un’importante mostra personale a Londra prevista per l’estate e un sogno nel cassetto: riuscire a vivere soltanto della propria passione. “E il mio desiderio più grande - mi confida e se un giorno ci riuscirò mi sono ripromesso di tornare a esporre anche a Carpi le mie opere”. Chiara Sorrentino
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opo Giù al nord, arriva in Italia un altro film francese di enorme successo. Niente a che vedere col titolo citato, li accomuna solo lo straordinario riscontro del pubblico. Per il resto Quasi amici dei registi Olivier Nakache ed Eric Taledano, è davvero un film divertente, accattivante e intelligente. Perché tratta un tema già ampiamente frequentato dal cinema, quello dell’incontro tra due mondi diversi, ma in questo caso a leggere tra le righe, o meglio tra i fotogrammi, si possono trovare tanti spunti di riflessione e godimento. La storia è apparentemente scontata e prevedibile, due personaggi estremamente diversi che frequentandosi si conosceranno e diverranno molto di più che quasi amici. Un ricco aristocratico dopo un incidente col parapendio, resta paralizzato dal collo in giù. Occorre quindi trovare una persona che possa accudirlo costantemente. In poche parole un badante. Risponde alla chiamata uno stuolo di personaggi piuttosto ordinari, spinti dalle più diverse motivazioni. La sequenza iniziale dalla selezione è già una promessa del successivo spassoso racconto. Fra i candidati si presenta un giovane nero, Driss, che ha tutte le caratteristiche fisiche necessarie: è
Arriva nelle sale cinematografiche italiane Quasi amici dei registi Olivier Nakache ed Eric Taledano
Ricchi e poveri spesso si nasce, amici si diventa. Quasi…
alto, muscoloso e robusto. Giusto quel che serve per sollevare di peso l’infermo. Però il giovane non aspira a quel posto. Vuole solo una firma su un documento che certifichi il rifiuto all’impiego e lo conservi nella condizione di avere un
sussidio di disoccupazione. Ma nel breve colloquio, Philippe, il ricco tetraplegico, capisce le potenzialità del ragazzo, sfida amici, famigliari e se stesso e gli propone un contratto di prova lautamente compensato. Driss che oltre alla
disoccupazione ha anche una situazione famigliare piuttosto complicata ed è stato cacciato da casa, quando vede l’appartamento che gli è stato riservato con un bagno, al centro del quale troneggia una vasca (come si suol dire da film)
non può rifiutare. Inizia così questo rapporto a due che è il vero motore di una raffica di situazioni e battute degne della migliore screw-ball comedy dell’epoca d’oro hollywoodiana. L’aspetto migliore è che l’umorismo non ricorre al turpiloquio, al sesso e a tutte quelle grevità che caratterizzano molto cinema comico attuale. No, qui si vola alto, anche nel far ridere. Le battute suscitano ilarità proprio perché nella loro semplicità rivelano quanto il mondo e il vivere comune si siano allontanati dalla naturalezza della quotidianità. I contrasti e le diversità tra Driss e Philippe sono concreti. Uno è ricchissimo, colto, l’altro è povero e ignorante, nel senso squisitamente etimologico del termine. In una battuta: è pragmatico, come imparerà a dire. Ma il lavoro, sarà anche occasione di riscatto e rinsavimento, a dimostrazione che, quasi sempre, il lavoro è la soluzione ai problemi di emarginazione e disadattamento sociale. Il loro confronto è una sfida continua ed è il giovane a vincerla.
Esemplare la scena del compleanno, dove dopo il tradizionale concertino, il giovane si lancia in una danza da far letteralmente impallidire Jhon Travolta e la sua Febbre del sabato sera. Dopodiché ognuno farà conoscere all’altro la propria musica e le proprie preferenze. Scontato affermare che l’arricchimento è reciproco ma forse vale la pena farlo notare comunque, perché il film è un inno alla conoscenza e al superamento dei pregiudizi. In mezzo a tanta, davvero tanta, intelligente comicità, si intrecciano anche momenti di sincera commozione (perché la situazione resta comunque di una tragicità insuperabile) conditi da quella quasi amicizia che il titolo proclama (peraltro solo nell’edizione italiana). Il film è tratto da una storia vera e sui titoli di coda possiamo anche vedere in una rapida foto i due veri protagonisti di questa vicenda ai limiti del paradossale. Se è vero che il lavoro nobilita (e mobilita) l’uomo, questo film ne è davvero la più divertente conferma. Ivan Andreoli
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i chiamano Andrea Ferraresi, dirigente d’azienda, Mario Diegoli, laureando in Lettere, Mauro Fabbri, imprenditore, Mattia Fiorentini, ingegnere gestionale, Elisa Turci, studentessa universitaria, Giorgia Grossi, avvocato e funzionaria d’azienda e Giorgia Rossato, libera professionista. Sono solo alcuni dei promotori della Lista civica Progetto Comune che si sono presentati pubblicamente per anticipare le linee del programma col quale intendono presentarsi alle prossime elezioni amministrative di Novi di Modena. “Questa è una lista civica assolutamente sganciata dai partiti – hanno sottolineato più volte – che intende rappresentare le idee, le speranze e le attese della gente di Novi, delusa dai partiti tradizionali e dal modo col quale è stata governata dai sindaci e dalle amministrazioni che si sono succedute nel corso del tempo”. I Consiglieri Co-
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abato 25 febbraio nella sala consiliare del Comune di Modena, nell’ambito di un convegno dedicato ai temi della cittadinanza per i ragazzi e le ragazze nati in Italia da genitori stranieri, è stato presentato il film L’identità italiana, già vincitore del premio Video sconosciuti 2011, assegnato dall’Associazione OSA di Abbadia S.Salvatore. Il corto è stato realizzato nell’ottobre 2010 dalle classi 2 A dell’Istituto Meucci e 2 S dell’Istituto Cattaneo di Carpi, sotto la guida delle insegnanti
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L’Angolo di Cesare Pradella Un nuovo volto per Novi di Modena
munali del Gruppo dei Riformisti, Gianpaolo Travasoni e Riccardo Bassi, assai critici nei confronti dell’attuale Giunta presieduta da Luisa Turci, sono stati i promotori della nascita di questo gruppo di ascolto e di lavoro. Un gruppo formato da tanti giovani davanti ai quali i due consiglieri hanno fatto un passo indietro, per lasciare loro più spazio possibile. Figure nuo-
ve insomma che, dallo scorso novembre, sono al lavoro per elaborare un programma amministrativo. Suddivisi in tre gruppi, i ragazzi si sono occupati di amministrazione e sicurezza, sociale e cultura, economia e territorio. “Come testimonianza della nostra volontà di fare insieme alla gente e non di attendere succubi le decisioni dei partiti coi loro stucchevoli giochi di
potere, abbiamo creato questo laboratorio di idee, frutto dell’ascolto della gente e ora
I ragazzi del Meucci hanno presentato il film Identità Italiana nell’ambito del convegno L’Italia sono anch’io
Cosa vuol dire esser italiano?
vogliamo proporre un progetto nuovo per il territorio, come alternativa al governo del Partito democratico che ha profondamente deluso le attese, specialmente dei giovani”. A metà marzo la lista civica scoprirà le carte presentando il nome del proprio candidato sindaco ma, intanto, anticipa le linee del programma: un Comune non solo gestore di servizi ma coordinatore e propulsore dell’intervento di
associazioni e privati per arrestare l’uscita dal territorio di persone e imprese, attraverso la valorizzazione di via Bosco per unire le attività industriali e artigianali con quelle del reggiano. E, ancora, una collaborazione con l’Università di Modena e Reggio per stage giovanili; la dotazione della zona industriale di servizi e infrastrutture oggi inesistenti; la realizzazione della Cispadana prevedendo però lo spostamento del percorso a nord del Caseificio sociale con l’impegno di fare lavorare le aziende artigianali del territorio; un diverso approccio al fenomeno migratorio (oggi gli immigrati rappresentano il 18 per cento della popolazione) come ha fatto con successo il Comune di Rolo.
Alessandra Gasparini e Susanna Pedrazzini. La proiezione è stata introdotta dalle rappresentanti del Comitato Modenese L’Italia sono anch’io Greta Barbolini, presidente di Arci Modena, e Fiorella Prodi, della Segreteria Cgil di Modena, e commentata successivamente dalla docente Gasparini e dalle alunne presenti in rappresentanza dei 48 ragazzi, quasi metà dei quali stranieri, interpreti del film: Giulia Baccarani, Francesca Grillo, Alessandra Leggiero, Ilda Lukaj,
Laura Sighicelli e Zaeim Zainib Zafar. I contenuti del corto, che s’interroga sul senso di appartenenza all’Italia dei ragazzi di oggi, italiani e stranieri di prima e seconda generazione, e gli interventi delle ragazze sono stati molto apprezzati dalla platea e sono serviti a introdurre il tema del convegno, a cui hanno partecipato, anche i sindaci di Modena, Reggio e Mirandola, rappresentanti stranieri di vari settori del mondo del lavoro e studenti universitari che hanno portato le loro testimonianze.
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Domenica 4 marzo, al Cinema Ariston di San Marino, per la rassegna Prima all’Ariston, a partire dalle 20,30, proiezione del film I primi della lista di Roan Johnson
Il bianco e nero degli anni di piombo
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l 1° giugno 1970 il movimento studentesco di Pisa riceve la preoccupante notizia di un imminente colpo di Stato militare. Per evitare i rastrellamenti, ai più esposti politicamente viene consigliato di trascorrere qualche giorno lontano da casa e tra loro c’è il cantautore Pino Masi, compositore dell’inno di Lotta Continua. Quando viene raggiunto dalla notizia, insieme a Pino ci sono due liceali ventenni, che attendono da molto tempo un ‘provino’ con lui… Il film trasforma in oro il piombo degli Anni Settanta e fa luccicare la stagione delle lotte operaie e studentesche con tenerezza, humour e nostalgia. Esordio alla regia dello scrittore-sceneggiatore Roan Johnson, classe ‘74, nato a Londra da padre inglese e madre italiana, che ripercorre la storia vera del liceale Renzo Lulli che si trovò nel mezzo dell’Italia nera, tra la strage di piazza Fontana e l’assassinio dell’anarchico Pinelli. Immagini d’epoca scorrono nel bianco e nero della Grecia dei colonnelli, e inquadrano l’avventura del liceale e dei suoi amici, Fabio Gismondi e Pino Masi, in fuga verso il confine. Piccolo, imperdibile film italiano e attualissima lezione per tutti i figli della globalizzazione che si chiedono come affrontare il futuro.
Martedì 6 marzo, alle 14.30, in Sala Congressi, proiezione del film Mostar United, della regista Claudia Tosi. Presenta Brunetta Salvarani, docente del Liceo Fanti e coordina Antonia Mascioli, responsabile della Videoteca Comunale. Sarà presente l’autrice
La Montmartre dei Balcani
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’ ricco di stimoli, Mostar United. Come lo è la Bosnia Erzegovina contemporanea, per chi la viaggia con occhio attento e cuore aperto. Così ha fatto Claudia Tosi, regista di questo film-documentario, che ha vissuto e ripreso con passione nel corso di più anni la città attraversata dalla Neretva. La storia ruota attorno alla squadra calcistica giovanile del Velez, un tempo orgoglio di tutti e oggi costretta a rappresentare la sola Mostar est “musulmana”. Nel film conosciamo l’allenatore, Mensud, e il figlio Dzenan, campioncino sulla soglia della maggiore età. La passione per l’insegnamento e quella per i gol. Allenamenti e partite, vittorie e sconfitte. Un racconto che non punta sulla guerra, finalmente. E ci offre invece tramite una micro-storia l’immagine più ampia della Bosnia Erzegovina contemporanea, fatta anche di turismo, internet e partite di calcio. Certo, la guerra resta sempre dietro l’angolo. Emerge a lato dei campi di gioco una Mostar ferita, specie nell’animo ora che nei muri molto è stato riparato. Il Velez è un simbolo di queste lacerazioni, e il derby cittadino con lo Zrinjski una scusa per la guerriglia urbana tra le opposte tifoserie. Ultras contro Red Army, ossia croati contro musulmani. Una sorta di continuazione della guerra sotto altre forme, e le immagini reali non lasciano molti dubbi. E’ emblematico come una maglietta possa unire (“unità” era ed è il motto del Velez) ma anche opporre. Girato in gran parte come documentario in presa diretta, il film ha anche alcune parti di regia, ma con gran rispetto per i personaggi reali. L’autrice ci tiene poi a sottolineare il lavoro di montaggio, del danese Rasmus Hodgall Molgaard, che dà ritmo alla narrazione e permette appunto di definirlo un film. Il paesaggio erzegovese poi fa il resto. C’è naturalmente il Ponte vecchio, ma c’è molto di più e di quasi intimo che si accorda al ritmo della narrazione. Una città, una squadra di calcio, un padre e un figlio. Emozioni e sentimenti, al di là delle parole. Mostar United trasmette per assonanze e dissonanze. Si può cogliere tutto o solo qualcosa. Ma non si resta indifferenti.
La libertà di espressione è alla base della democrazia
a cura di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, non è mia abitudine scrivere lettere ai giornali, ma nell’epoca della comunicazione globale e dei social network, credo che quanto successo in questi giorni sulla pagina Facebook della Giunta di Carpi meriti attenzione. L’Amministrazione Comunale ha creato un gruppo su Facebook chiamato Giunta Carpi, ovviamente oltre ai “post” ufficiali spesso commentati, si potevano leggere altri post di normali cittadini, favorevoli e contrari all’attuale Amministrazione e fino a qui tutto normale: è la democrazia; però (ed è qui che nasce il problema) pian piano, questa regola di base ha smesso di essere applicata. Si comincia cancellando commenti e post scomodi, compresi quelli dei consiglieri e poi, per non farsi mancare nulla, il gruppo viene reso “segreto” o addirittura chiuso. So che la cosa può non apparire così grave o importante ma quest’Amministrazione parla spesso di democrazia, libertà di espressione e partecipazione ma, personalmente ,ritengo che senza la coerenza nei fatti, anche le parole perdano di credibilità. Cristian Rostovi
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aro Cristian, mi sono imbattuta anche io nel gruppo Giunta Carpi che definirei infelice; innanzitutto una piccola spiegazione per i profani. Del gruppo, creato dall’assessore Simone Tosi, facevano parte liberi cittadini di differenti orientamenti politici che avevano richiesto di essere aggiunti, consiglieri comunali, assessori, giornalisti. In teoria, nelle intenzioni, un’occasione per confrontarsi su questioni di interesse pubblico, scambiare opinioni ed esporre eventuali problematiche in un rapporto più diretto tra Amministrazione e cittadinanza. In realtà si è trasformato in terreno di scontro per ultrà di opposte fazioni. La parte “simpatizzanti dell’Amministrazione” era prevaricante e ho notato, in diverse discussioni, la prassi di censurare i commenti sgraditi; non offese o insulti, semplicemente commenti sgraditi. Qualcuno, per aver espresso opinioni forti su temi tabù (vedi licenziamenti alla Biblioteca Loria), è stato del tutto cancellato in modo che non potesse più intervenire e “dar fastidio”. Io mi sono tolta con sollievo dal gruppo Giunta Carpi (al quale ero stata iscritta dallo stesso Tosi) dopo l’unico mio intervento in seguito alla prima copiosa nevicata su Carpi. Via Mulini tra Campogalliano e Carpi era pericolosa, per recarmi al lavoro ho avuto difficoltà a distinguere dove iniziasse la carreggiata e dove il fossato, così
L’8 marzo, alle 20.45, presso le Scuole Elementari Collodi, proiezione del film Pauline e Paulette di J. Debrauwer
Una bambina di 66 anni
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esoro Nascosto - Associazione genitori figli con handicap, 3° Circolo Carpi, Comprensivo Scolastico Carpi Due, Comprensivo Scolastico Carpi Zona Nord e Associazione Anmic - sezione provinciale di Modena presentano, giovedì 8 marzo, alle 20.45, presso le Scuole Elementari Collodi, la proiezione del film Pauline e Paulette, di J. Debrauwer. Pauline è una bambina di 66 anni. Non sa né leggere né scrivere e parla con qualche incertezza. Vive in un
paesino belga. E’ Martha, la sorella maggiore, che si prende cura di lei dopo la morte dei genitori. Un giorno Martha muore e lascia una disposizione testamentaria: il ricavato della vendita della sua abitazione e la sua eredità andranno a quella delle due sorelle rimaste che si occuperà di Pauline. Né Paulette, che abita in paese e ha un negozio di abbigliamento, né Cecile che vive a Bruxelles vogliono caricarsi di questo fardello.
all’arrivo in Radio ho scritto: “Strade tanto sporche”. Reazione normale di un gruppo aperto al pubblico mirato ad ascoltare la cittadinanza, secondo me, sarebbe stata: “Dove in particolare? Segnalateci eventuali punti di massima criticità”. Informazioni di servizio nell’interesse della collettività. No. Si è scatenato un vespaio con toni e modi irridenti, sarcasmo gratuito, qualcuno è scaduto perfino nel personale pur di essere il bullo più in evidenza. Ero sconcertata. Seguendo un po’ le discussioni ho letto commenti di alcuni tra coloro che partecipano alle fiaccolate della pace e si sentono buoni, i migliori di tutti, che mi hanno ricordato per tono, tolleranza e misura, proprio quel periodo storico che a parole combattono su più fronti. Il gruppo ora è chiuso (“troppe polemiche”, ha detto Tosi) e credo sia un fallimentare indicatore di come la capacità di dialogo sia diventata una chimera, soppiantata dalla sopraffazione e dalle verità calate dall’alto di una parte contro l’altra. Ai “buoni” più spietati e incapaci di confrontarsi civilmente poi, vorrei consigliare esami di coscienza prima della prossima fiaccolata, interrogandosi sul significato più ampio della parola “tolleranza”: includerà anche non reagire in modo belligerante, irridente o sarcastico contro chi non ci dà sempre e solo ragione a prescindere? Ma l’eredità fa gola a entrambe. Ma Pauline ha un debole per Paulette e continua ad andare a trovarla, mal accetta, nel negozio. Riuscirà a farsi adottare? E’ un trentaduenne con l’aria da ragazzino il regista Debrauwer che come opera d’esordio sceglie di andare ad esplorare il mondo dell’infanzia letto alla rovescia: cioè nella cosiddetta terza età. E’ nel gioco delle personalità di Pauline e di Paulette, con una protagonista straordinaria, che Debrauwer ci spinge a riflettere con un sorriso amaro sulle labbra. Senza prediche ma anche senza accondiscendenza verso i nostri egoismi.
Tempo... di quiz! ANAGRAMMA CINEMATOGRAFICO Titolo (2 8 3 7) Strafalcione illustre La finestra sul cortile Una signora a passeggio col figlio incontra una prosperosa vicina. Pierino caro, bacia la signora! No, mamma. Pierino, è un ordine! No, mamma! E perché non vuoi baciare la signora? Perché ieri quando ci ha provato papà si è preso due sberle!
Sudoku Come si gioca Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.
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18 L’aforisma della settimana...
“Si può essere un uomo serio e curare la bellezza delle proprie unghie”. Aleksàndr Puškin
appuntamenti
appuntamenti
Teatro
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3 marzo - ore 20.30 Dance for Life importante evento artistico-culturale in cui si esibiscono scuole e compagnie di danza con i seguenti stili: classico, neoclassico, moderno, modern jazz, contemporaneo, hip hop, break dance e danze popolari Con la finalità di poter aiutare anche quest’anno un’associazione che si occupa del sostegno di bambini e madri in difficoltà Teatro Comunale 6 marzo - ore 21 Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti presentano: Niente progetti per il futuro scritto e diretto da Francesco Brandi Teatro Comunale 8 marzo - ore 21 Festa della Donna Mi fletto ma non m’impiego Prendi tre generazioni di donne, uniscile in una famiglia e mettile sotto lo stesso tetto: una nonna che non può godersi la pensione, perché deve mantenerci figlie e nipote; una figlia pluri-laureata che, troppo competente per trovare un lavoro, decide di affidarsi alla Sorte; sua sorella più grande, campionessa di precarietà, lavorativa ed affettiva; una nipote che si affaccia alla vita, ma è affetta da una patologica incapacità di progettare alcunché... Aggiungi un eterno fidanzato ospite fisso, militante politico ma con poche idee e molto confuse… Condisci con una manciata di giornate sempre uguali, scandite da un tempo che scorre inesorabile, pur lasciando tutto immobile. Tutto, tranne una casa, luogo in cui tante solitudini si incrociano e si confrontano, simbolo apparente di raggiunta sicurezza, che però nella realtà si trasforma in una prigione dove anche gli oggetti sono instabili e le mura rischiano di crollare da un momento all’altro. Agita tutto con energia, buonumore, un tocco di speranza che non guasta mai e... Testi e regia: Maria Giulia Campioli ed Elisa Lolli Con Claudia Bulgarelli, Maria Giulia Campioli, Elisa Lolli, Claudio Mariotti e Tania Solomita Scenografia di Alberta Pellacani Spettacolo realizzato da Associazioni Aporie e Q teatroalquadrato In collaborazione con Teatri in Movimento Ingresso libero Teatro Comunale
Il 6 marzo, alle 21, al Teatro Comunale di Carpi, arrivano Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti
Niente progetti per il futuro
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cui molti di noi oggi sono vittime più o meno consapevoli. Vincitore del Premio Flaiano 2009, questo testo di Francesco Brandi è stato definito da Masolino D’Amico un “dramma sottile, coinvolgente, spesso imprevedibile”. La società ritratta nello spettacolo è colma di contraddizioni e quasi priva di valori stabili: un mondo in cui anche le esistenze più diverse paiono avere un epilogo comune, sorelle nella disperazione e nella rassegnazione.
obia è un tuttologo opinionista che lavora in televisione. Sta attraversando un periodo molto difficile della sua vita e, a un certo punto, preso dallo sconforto, decide di suicidarsi: la sua carriera sta andando a rotoli, tutti lo hanno abbandonato e la sola possibilità di fuga da una quotidianità ormai non più sopportabile gli sembra la morte. Così si reca su un ponte di periferia e si accinge a compiere il gesto estremo. E’ in quel momento
che sopraggiunge Ivan, garagista, uomo semplice, concreto, di bassa estrazione sociale, il quale, a causa di alcune sue particolari velleità filosofico-speculative, si è convinto che la soluzione più consona al tradimento della fidanzata sia il suicidio… Dall’incontro dei due (Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti) prende il via uno spettacolo brillante che tenta di raccontare la crisi di un’intera società, un gioco teatrale che ben mostra l’impoverimento spirituale di
A lezione con Bruno Fornara
Il 10 marzo, a Modena, inaugurazione del Museo Enzo Ferrari
Il cinema d’oggi Bruno Fornara
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ono tanti i corsi e le iniziative che la Biblioteca Multimediale A.Loria di Carpi sta avviando in queste settimane. In particolare si segnala (con l’organizzazione e il coordinamento a cura di Antonia Mascioli) Strade perdute? Autori e temi del cinema d’oggi, un ciclo di 3 lezioni tenute da Bruno Fornara e che si svolgeranno il 2, 3 e 4 marzo tra Carpi (le prime due), e Soliera (l’ultima). Le lezioni, a pagamento (costo di una singola lezione 8 euro; abbonamento a tre lezioni 18 euro), ci porteranno a spasso nel cinema mondiale di questi anni: il cinema di paesi lontani, quello italiano, quello di un’Europa che c’è e non c’è. Poi il cinema americano di effetti speciali che tenta faticosamente di continuare a proporsi come fenomeno planetario. E qui, nel vecchio continente, esiste un cinema per tutti noi europei? E che rapporti hanno le cinematografie di ogni paese con il nostro essere europei? Bruno Fornara è critico cinematografico di Cineforum ed è docente di cinema alla Scuola Holden di Torino. Le iscrizioni al corso si raccolgono direttamente presso le sedi delle lezioni nei giorni programmati, fino ad esaurimento dei posti. L’iniziativa è promossa dai Comuni di Carpi e Soliera, dalla Biblioteca Loria e dalla Fondazione Campori di Soliera, nell’ambito di Carpi Effetto Cinema e con il contributo di Cmb.
Modena rende omaggio al Drake
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ono diversi gli eventi organizzati in occasione dell’inaugurazione del Museo casa natale Enzo Ferrari, in programma il 10 marzo a Modena. Il primo appuntamento è l’iniziativa Bentornato a casa, Enzo, in calendario sabato 25 febbraio alle 17 in piazza Grande. Rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti e imprese della Fondazione casa natale annunciano l’imminente inaugurazione del Museo, mentre l’attore Ivano Marescotti legge brani autobiografici di Enzo Ferrari, tra i quali anche quelli in cui il Drake sottolinea il suo legame con Modena. Un intervento di Alessandro Bergonzoni, nel suo stile inconfondibile, si sofferma sul valore della creatività e dell’immaginazione, a partire dalla frase di Ferrari scelta come slogan del Museo: Se lo puoi sognare, lo puoi fare. Conduce il pomeriggio il giornalista Leo Turrini. Al termine è previsto un “buffet giallo” per tutti, con frappe e vino dolce offerti gratuitamente da Pasticceria Emiliana e Azienda agricola Messori, per brindare insieme al nuovo Museo. Nel giorno dell’inaugurazione del Museo Casa Enzo Ferrari, sabato 10 marzo si svolge la prima edizione de La notte dei motori, il rosso del Motorsport incontra il giallo del Museo Casa Enzo Ferrari. si tratta di un’iniziativa, inclusa nell’ambito del programma di Modena terra di motori, che farà incontrare coloro che hanno una Ferrari, una Maserati, un’Alfa Romeo, una Lancia, una Ducati o un’auto storica rossa, con gli appassionati, i curiosi e le famiglie.Dalle 18 alle 24 sono previste numerose altre iniziative, tra le quali intrattenimenti e animazioni per bambini, esposizioni di auto storiche e di moto. Partecipano alla Notte dei motori decine di Ferrari, in collaborazione con i Ferrari Club, oltre a cento tra moto e auto storiche rosse, in collaborazione
con il Club Motori di Modena e altre associazioni. I portici e alcune piazzette del centro ospitano esibizioni di musica e cabaret, in collaborazione con il Ferrara Buskers Festival, ed è possibile assistere a evoluzioni spettacolari di auto e moto. Diversi ristoranti propongono menù a tema e una spaghettata di mezzanotte al pomodoro rosso, grazie alla collaborazione con l’Associazione Modena a Tavola. Sono presenti, con le loro migliori vetture e moto, alcuni tra i più famosi club del territorio. Tra
Fino al 3 marzo I Libri per Ragazzi che Hanno Fatto L’Italia Mostra bibliografica e documentaria dal 1861 agli anni 2000 curata dall’Associazione Culturale Hamelin Libri, fumetti, illustrazioni che hanno contribuito a creare l’iimaginario italiano. Un modo per rileggere la nostra storia attraverso una lente nuova, il ritratto di una nazione a partire da Pinocchio, Cuore, gli eroi di Salgari, Gian Burrasca, Il Corriere dei Piccoli, fino ai grandi autori e protagonisti di oggi Biblioteca Il falco magico Fino al 7 marzo Collettiva di Marani e Silvestre La mostra comprende i quadri più recenti e significativi dei due autori. Tiziano Silvestre si concentra sull’universo del ballo e della musica. Le sue opere si caratterizzano, a ben vedere, sia sotto il profilo delle scelte formali sia nell’individuazione dei soggetti. Milena Marani con le sue imponenti e robuste tavole di legno, arricchite dalle imperfezioni che la natura ha loro regalato, sulle quali l’artista getta grovigli di vernici colorate Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio Fino al 18 marzo La commedia di Arturo Mostra a cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Spazio Meme Fino al 30 marzo L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Lorenzo Bolzani O&A Centro Affari
Eventi gli altri appuntamenti della giornata è in programma la simulazione della partenza di un Gran Premio: in via Emilia, in collaborazione con il Circolo della Biella: dodici auto che rappresentano la storia dell’automobilismo sportivo si esibiscono in una partenza da Gp per dirigersi al Museo Casa Enzo Ferrari, precedute da due Maserati da competizione.Alle 23.30, grazie all’accordo con l’Autodromo di Marzaglia, le auto e le moto che hanno partecipato ai diversi raduni percorrono a Marzaglia alcuni giri sulla pista illuminata per l’occasione. Al termine si festeggerà con un brindisi analcolico. In programma anche una gara podistica organizzata dalla Lega atletica leggera Uisp e modenacorre.it, a cui partecipano centinaia di persone, con ritrovo e partenza in piazza XX settembre alle 21 per il primo Tributo a Enzo Ferrari. I corridori indossano una maglietta gialla per ricordare l’inaugurazione del Museo Casa Enzo Ferrari.
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2 marzo - ore 22 Dani Male & Black Sabani Con Matteo Borghi Dj Kalinka Arci Club 2 marzo - ore 20.30 Perchè ho scelto Unitalsi Un’esperienza di vita che tanto più ha dell’inusuale tanto più diventa naturale Relatore Antonio Diella, magistrato e per dieci anni presidente nazionale Unitalsi Ospite d’onore: S.E. monsignor Francesco Cavina Moderatori: Annamaria Barbolini e Paolo Carnevali A cura di Unitalsi Sassuolo e Carpi Sala Duomo
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Artigiana Italiana: artigianato, design e gardening a Modena Fiere dal 2 al 4 marzo
La qualità per tutte le tasche V
enerdì 2 marzo a Modena Fiere apre i battenti la 5° edizione di Artigiana Italiana, il Salone della qualità artigiana Made in Italy: una grande mostra mercato in cui scoprire e acquistare l’eccellenza artigianale. Dai mobili agli oggetti, dagli abiti agli accessori, Artigiana Italiana è uno scrigno del fatto a mano e del saper fare. In fiera ci sono ceramisti, vetrai, pellettieri, orafi, falegnami, fabbri e liutai, artisti, decoratori e restauratori. Artigiana Italiana è l’occasione giusta per acquistare oggetti originali per arredare la casa, per rinnovare il guardaroba e scegliere regali davvero unici e di altissima qualità. Con una possibilità in più: quella di visitare il salone InGiardino che si svolge in contemporanea, una mostra mercato per gli appassionati del gardening a pochi giorni dalla primavera. Vasi, statue, mobili, decori, cancelli, pavimentazioni, luci, piante e attrezzi per dare vita a un giardino o a un balcone da favola, ma anche per personalizzare la casa di campagna. La grande novità dell’edizione 2012 è ArtigianaDesign: un’area espositiva riservata ai professionisti che coniugano design e artigianato. Cuore dell’iniziativa è la mostra delle opere selezionate al concorso designER, promosso dal Comune di Modena e dedicato a giovani creativi dell’Emilia Romagna. Mobili, oggetti, abiti, accessori, in legno, gomma, tessuto e pelle, hanno forme curiose e stupiscono per fantasia e creatività: cose mai viste con un valore in più, quello dello sostenibilità e della qualità. Da venerdì a domenica, Artigiana Design sarà anche sede della mostra itinerante 150
3 marzo - ore 20 Novità e prospettive nella terapia dei tumori Relatore: Fabrizio Artioli, direttore U.O. Ospedale Ramazzini Circolo Rinascita Budrione
Mani| Collezione Italiana – Centocinquant’anni di Saper Fare, unica tappa in Emilia Romagna. 150 Mani è un’iniziativa di Confartigianato Imprese e Cna che, con il supporto di Unioncamere e della Camera di Commercio di Torino, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia,
ha selezionato i migliori elaborati di artigiani, artisti e designer, e le migliori arti del saper fare italiano. Uno sguardo su Modena, tra tradizione e innovazione, gusto e creatività Artigiana Italiana dedica uno spazio speciale al gusto e alla tradizione enogastronomica modenese con l’iniziativa L’Ani-
ma e la Gola. Lo spazio gestito dal Consorzio Modena a Tavola in collaborazione con i Consorzi dei Prodotti Tipici, propone degustazioni guidate e presentazioni di ricette a partire da ingredienti preziosi, come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto e il Lambrusco, e con la collaborazione dei migliori chef del territorio. Spazio ai giovani, infine, nelle mostre collettive curate dagli Istituti Superiori della provincia di Modena, Venturi, Deledda-Cattaneo e Vallauri, che propongono al visitatore un approccio del tutto nuovo all’artigianato con prototipi inediti e installazioni originali. Orari: venerdì 2 marzo: 15-23 (ingresso gratuito); sabato 3 e domenica 4 marzo: 10-20. Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 euro scaricabile dal sito www. artigianaitaliana.it).
Per una gita fuori porta
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opo la chiusura forzata dovuta all’abbondante neve caduta nelle scorse settimane riapre il Castello di Montecuccolo. L’accesso, dalle 14 alle 18, sarà organizzato per turni fissi con visite guidate ogni ora al costo di due euro a persona (gratis per i ragazzi fino a 18 anni e per gli over 65). Sarà perfettamene funzionante anche il servizio bar della Locanda del Condottiero; a questo si aggiungerà a breve l’apertura del ristorante, prevista al termine di alcuni lavori che stanno riguardando il locale. Negli spazi del Castello oltre al Museo Naturalistico del Frignano F. Minghelli, con tutte le specie di flora e fauna del territorio, si trovano due mostre permanenti. La Pavullo degli anni venti e trenta è il soggetto di Il paese ritrovato di Gino Covili, 10 quadri e 48 disegni, che ritraggono la cittadina nella prima metà del Novecento. Sculture e incisioni su pietra e legno la fanno invece da padrone nella sala che ospita le opere di Raffaele Biolchini.
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3 marzo - ore 22 Richi e Meschia + duo A seguire Dj Pierre Disco ‘80/’90 Kalinka Arci Club 3 marzo - ore 21 Gradus ad Parnassum Il cammino di perfezione pianistico e vocale Chiara Fiorani, soprano Paolo Andreoli, pianoforte Musiche di: M. Clementi, W.A. Mozart, G. Rossini, G. Verdi Sala delle Vedute
Pavullo - Riapre il Castello di Montecuccolo
ino a domenica 29 aprile presso le sale espositive dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena è visitabile la mostra intitolata Decimo Parallelo Nord. Fotografia contemporanea in India e Sud America. Promossa da Fondazione Fotografia a cura di Filippo Maggia, l’esposizione presenta le ultime acquisizioni della collezione internazionale di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Con oltre 100 opere - tra video, fotografie, animazioni e installazioni - riferite a 21 artisti, la mostra presenta una pluralità di sguardi in grado di restituire la varietà culturale, naturale, storica e artistica che caratterizza le due zone, sottolineando punti di forza e criticità dell’una e dell’altra. Al rigore orientale, al concettualismo dell’Est Europa e all’immediatezza sfrontata di mediorientali e africani, indiani e sudamericani contrappongono passione e sentimento. Tutto ciò sullo sfondo di una natura generosa quanto spietata. E’ infatti nell’interazione di culture ancestrali con istanze contemporanee che
appuntamenti
Fino al 29 aprile le sale dell’ex ospedale Sant’Agostino di Modena ospitano una mostra dedicata alla fotografia contemporanea in India e Sud America
Decimo Parallelo Nord i diversi artisti di queste due aree del mondo muovono le loro ricerche. La fotografia è per molti di loro ancora una pratica diretta e istintiva, che tanto deve all’emozione e all’istante, e poco concede al costrutto razionale. Il rapporto con la storia è per molti di questi autori un altro elemento fondante delle loro indagini: si tratta di una storia fatta di tradizioni, rituali, avvenimenti che si ripetono da secoli. Rimangono però pesanti i retaggi di stampo coloniale: Inghilterra da una parte e Spagna dall’altra hanno ormai perduto il loro antico fascino, eppure sono evidenti atteggiamenti e stili che rimandano inevitabilmente alla cultura di queste due nazioni. Tra le opere in mostra degli artisti indiani, Ketaki Sheth presenta alcuni ritratti tratti da Twinspotting, un lavoro in bianco e nero dedicato alle coppie di fratelli gemelli; Dayanita Singh, attraverso ventun immagini in bianco e nero, restituisce con estre-
ma dignità la dimensione quotidiana della vita della transessuale Mona; Vivan Sundaram reinterpreta attraverso le tecnologie digitali immagini tratte dall’affascinante archivio fotografico familiare della stessa artista; Priyanka Dasgupta propone il video Good girls cross their legs che denuncia l’ipocrisia che sottende ai costumi morali della società, attraverso immagini accompagnate dalla lettura di un passo tratto da Lolita di Nabokov. Tra gli artisti sudamericani presenti, l’argentina Adriana Bustos descrive in un dittico il tema dell’animale da soma - nella fattispecie cavalli, muli, asini - come simbolo di un lavoro di fatica che conduce allo sfinimento e
alla morte, rapportato alle storie personali di due donne e alle loro illusioni per una vita migliore; David Zynk Yi presenta il video Huayno y fuga detrás, girato al mercato di Huancya, sulle colline peruviane; la brasiliana Rosângela Rennó ha raccolto dal web i ritratti di alcuni contadini portoghesi, scapoli e in cerca di moglie, poi ingranditi e ridipinti da pittori della regione brasiliana del Cariri secondo una tecnica tradizionale del luogo, che finisce per sottolineare la precarietà di queste persone; di Mauro Restiffe la mostra presenta una fotografia in bianco e nero, di grande formato, Mirante, con una serie di dettagli che possono essere colti soltanto attraverso una lenta e paziente osservazione.
4 marzo - ore 17 Il Palazzo dei Pio. Sette secoli di architettura e arte A cura di Tania Previdi I Musei di Palazzo dei Pio 4 marzo - ore 16.30 Mignolina e lo spirito del fiore Teatro d’attore e figure con videoproiezione Drammatico vegetale di Ravenna Per bambini da 3-7 anni Auditorium San Rocco 4 marzo - ore 15.30 Pistòl e lo strano caso del dott. Snèster Spettacolo presentato dalla Compagnia Dialettale I Matt Attori Di Antonio Guidetti Commedia comica i due atti di e con Antonio Guidetti Cinema-Teatro Ariston 6 marzo - ore 14.30 Proiezione del film documentario: Mostar United Regia di Claudia Tosi Sala Congressi 6 marzo - ore 17 Il massaggio al bambino: un messaggio d’amore I benefici per il bambino e per la nostra relazione con lui Relatrice: Lella Luppi, insegnante di massaggio infantile Aimi Sala Duomo 7 marzo - ore 21 Se Garibaldi scende da cavallo Monologo di Maurizio Garuti con Vito Un Vito inedito sale in cattedra e tiene una lezione di storia sull’Eroe dei Due Mondi. Davanti alla gigantografia di Giuseppe Garibaldi, che funge da scenografia, Vito narra alcune vicende di Garibaldi con esilaranti siparietti sempre rigorosamente fedele ai dati storici. Ingresso libero Auditorium San Rocco 8 marzo - ore 20.45 Proiezione del film: Pauline e Paulette Regia di J. Debrauwer Scuole Elementari Collodi
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Calcio – Carpi stanco e deludente: con l’Avellino è 0-0
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La tassa della fatica Pesa l’emergenza, manca ritmo, e si blocca l’attacco. Notaristefano è alla ricerca del reparto migliore. Domenica il derby con l’incognita Spal, in odore di fallimento.
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l nulla di fatto tra Carpi e Avellino è una delusione programmata, che non sfugge alla fisiologia del momento duro: abbondanti le assenze, poche le alternative, molti i giocatori sovraccarichi. Le difficoltà erano previste. L’emergenza ha partorito una partita contratta ed inespressa. I biancorossi non hanno trovato scintille per accenderla. Né cambi di ritmo per sconquassarne la staticità, a tratti immutabile e noiosa. Ne è uscito il terzo pareggio consecutivo. Sostanzialmente una tassa tributata alla fatica. Non soddisfa, ma comunque allunga la striscia utile a 8 risultati. Resta invariata la distanza dal Taranto, il cui pari di Terni è comunque una resa. Peggiora la classifica, in virtù dei successi di Pro Vercelli e Sorrento. Aumenta però il vantaggio sulle seste (Lumezzane e Benevento), peraltro sotto nei duelli diretti. In sostanza: il bicchiere stavolta non è né pieno né vuoto, ma semplicemente mezzo. ATTACCO – Il primo 0-0 stagionale al Giglio accende una spia sul cruscotto. Sono solo 5 i gol nelle ultime 4 gare: due rigori, una punizione diretta, più i graffi di Kabine e Bocalon alle primissime, favoriti da altrettante fotte clamorose dell’ultimo difensore. Numeri e circostanze segnalano la stanchezza del miglior attacco del torneo, paradossalmente ancora alla ricerca del reparto esatto. Il migliore probabilmente non esiste. Ce n’è però uno idoneo ad ogni singola partita. Eusepi rimane intoccabile, ma il suo appannamento pesa. Per la prima volta non è riuscito a costruirsi nemmeno un tiro. È uscito fiacco dai due big-match, probabilmente anche un po’ sgonfiato. Sente la responsabilità di non aver deciso. Nessuno è stato impiegato quanto lui: 23 presenze, solo un forfait, per un totale di quasi 2000’. Non ha praticamente mai riposato. Ferretti gli s’accoppia bene, per affinità e sincronismo. Ma ha più tocchi che corsa: è tutto sommato buon progressista, non eccellente contropiedista. Legge bene il traffico, meno volentieri il campo aperto. È più abituato ad avere tanti compagni vicini per dialogare. Chiede lo stretto, cerca l’appoggio, detta il passaggio, chiude il triangolo corto. Non è perciò del tutto funzionale alle dinamiche di una squadra che ormai gioca stabilmente a 70 metri dalla porta avversaria. E costruisce spazi GLI ALTRI CAMPIONATI
Lazzaretti rilancia la Correggese Riprendono faticosamente i campionati regionali, dopo il lungo stop dovuto alla neve. Domenica prossima ripartiranno anche i tornei provinciali. Marzo si preannuncia fitto per tutti: previsto un calendario di recuperi infrasettimanali fino a Pasqua. In Eccellenza, la Correggese ritrova immediatamente la carreggiata giusta. E fa un bel salto in classifica, uscendo dalla palude di coda. Il giovane Lazzaretti (classe ’94) decide il tiratissimo scontro-salvezza con il Bibbiano (1-0) con un gol da consumato opportunista. Ancora ferma la Solierese (Promozione), mentre la Virtus (Prima Categoria) non va oltre il pari col Nonantola (1-1). E.G.
PROSSIMO AVVERSARIO: SPAL
Ritorno al Mazza: fantasmi e tabù
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ravolta dal gorgo societario, la Spal ha un presente impossibile ed un futuro che ruota intorno alla giornata del 28 Marzo, in cui è fissata la prima udienza fallimentare. È entro quella data che verrà pesata le consistenza delle due presunte cordate acquirenti. Il Carpi affronterà tutte le incognite di una squadra ormai priva d’orizzonti stabili: giocatori senza stipendio da mesi, in cerca di risposte ed orizzonti. Ridotti alla deriva sopra una barca che non ne ha. Gli ultimi risultati non ne raccontano la rassegnazione: 5 punti in 5 gare (escluso il recupero di Como, disputato mercoledì). Ma sì ne fotografano l’angoscia, tradotta fedelmente dall’improvvisa difficoltà a segnare. Melara è partito; i giovani Laurenti e Marconi non producono; Arma guida la classifica cannonieri con 13 reti ma è stato il primo ad annunciare le intenzioni di messa in mora. Il ritorno al Mazza evoca naturalmente i fantasmi dello spareggio 1997, e riporta un tabù. Nel complesso, il Carpi ha cattivissima tradizione in darsena: nessuna vittoria nei 15 i precedenti in campionato, solo 4 i pareggi. Il più recente (‘96) porta la firma di Cancellato (1-1), che poi da ex ha deciso anche l’ultima sfida (‘99: 1-0). L’unico successo assoluto riferisce alla scorsa stagione: Coppa Italia, primo turno ad eliminazione diretta, 3-0 dopo i calci di rigore. All’andata, il debutto del grande ex Notaristefano coincise con l’ultima prodezza biancorossa di Alessandro Cesca (match-winner). Peraltro tornato al gol proprio domenica scorsa e proprio contro la Spal, sconfitta a Pavia in extremis (0-1) in uno scontro diretto che rischia di somigliare ad una condanna. E.G.
stadio cabassi: le ultime - il rientro slitta ad aprile (?)
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l tempo passa ed rientro al Cabassi rimane lontano. La clessidra per il taglio del nastro entro il termine della stagione calcistica è ormai ridotta ai minimi termini. Febbraio se ne va, e con esso anche l’ultima indicazione ufficiale sul fine-lavori (già fin troppo discussa su queste colonne…). Lo scorso 22 Febbraio, le parti interessate hanno effettuato un sopralluogo in cantiere. Dopo la valutazione sullo stato d’intervento, le ditte appaltatrici hanno fissato una nuova data di consegna di fronte ai rappresentanti del Comune e del Carpi FC 1909: 23 Marzo. Che sia o meno quella definitiva, lo scopriremo tra un paio di settimane. Le certezze ineriscono alle verifiche d’obbligo da parte di tutti gli enti preposti alla sicurezza, che verranno programmate di seguito. Dunque, molto difficilmente il vernissage avverrà con il Como (1/4, sestultima giornata). Più verosimile (salvo ulteriori impicci) che slitti al 15/4 (Benevento, penultimo turno interno), se non addirittura al 29/4 (Foligno). Dopodiché cominceranno i playoff (con la speranza di parteciparvi…). Vada come vada, alla società biancorossa i conti non torneranno: in principio, fu garantito un esilio non più lungo delle prime 4 gare. Alla fine, nella più auspicabile delle ipotesi, potrà giocare dentro al suo stadio e sotto al suo cielo solamente le ultime 4. E’ di questa grossolana disattesa che l’Amministrazione dovrà prima o poi rendere conto. Agli azionisti prima di tutto. Ad abbonati, appassionati, e cittadini, in successive battute. Evitando magari di nascondersi dietro l’alibi della neve (come nell’ultimo rocambolesco comunicato del 25/2). Che, detto in lucida e sincera franchezza, non può proprio assolvere nessuno. E.G.
Calcio a Cinque - Virtus
Virtus sugli scudi, New Life distrutto
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a la voce grossa la Virtus di Mister Caleffi, spietata nell’impallinare un New Life arrendevole e mai in partita. Gli ospiti, temibilissimi tra le mura amiche all’andata, in casa virtussina paiono vittime di una trasmutazione apuleiana, e, come il Lucio delle Metamorfosi, esibiscono al Vallauri la propria natura, sportivamente, meno nobile. La Virtus decide di sovvertire il canovaccio consueto, preferendo ai noti prologhi anestetizzati una cinica intraprendenza: è subito Bigarelli, da due passi, a freddare l’estremo ospite, reo di una respinta imperfetta su battuta di Guidi. Il tribunale virtussino non è in vena di concessioni e un Guidi animato da spiriti giustizialisti strilla a tutta voce la sentenza di un doppio vantaggio destinato a non cadere in prescrizione. Dopo la puntata di Sassi, al solito tremendamente ficcante nei propri inserimenti, è Stassi (in foto) a sgusciare tra le maglie di una retroguardia ospite a tratti pachidermica concedendo a Grazioli il sigillo del 4-0. Nella ripresa prosegue il copione noto: con Casceglia indisponibile (fuori tra gli altri Nosari, Montanari, Accomando e Campedelli) e un Grazioli che non vuole spremere, Mister Caleffi rinuncia al puntero tradizionale affidandosi all’artiglieria volatile per un’alchimia tattica di spallettiana memoria: di qui la segnatura di Righi, e, dopo il sussulto ospite della bandiera, il colpo di Stamera, rapace nel beneficiare di un clima ormai carnevalesco. La distanza dalla vetta rimane immutata, ma i segnali son buoni: una Virtus incerottata spazza via gli ospiti e si gode il momento di forma dei senatori ritrovati, e un coro di invidiabile armonia; se il trapasso a più nobile destino imporrà l’imprevedibile agone finale, il viatico pare quello giusto. Federico Campedelli
di rimessa, alle spalle dell’avversario, facendolo avanzare. Fin qui il miglior complemento a uno è stato Kabine. Ha dato profondità garantendo equilibrio, con strappi in avanti e rincorse continue all’indietro. Bocalon lo ricalca per dinamismo. Gli cresce senz’altro per numero di colpi, al tiro ed in acrobazia. Porta meno generosità ma più presenza in area. Nessuno costituisce dunque una soluzione definitiva. Ma tutti hanno qualcosa di diverso da aggiungere. La ricetta sta nel rendere decisive le differenze quando è possibile. In sostanza, Notaristefano ha poche certezze, ma buona abbondanza. Deve perciò scegliere di volta in volta, a seconda dell’avversario e del momento. Il miglior atterraggio possibile sulla pista dei playoff presuppone lo sfruttamento di tutte queste risorse. Enrico Gualtieri
Ternana 52 Taranto (-3) 47 Pro Vercelli* 43 Sorrento (-2) 42 Carpi 42 Benevento (-2) 35 Lumezzane 35 Tritium 33 Avellino* 32 Como* (-2) 30 Foggia (-2) 30 Pisa 30 Reggiana (-2) 27 Monza 21 Spal* (-4) 19 Viareggio (-1) 18 Pavia 14 Foligno (-4) 13 * Recuperi: Como-Spal (disputata il 29/2); Avellino-Pro Vercelli (da disputarsi il 7/3).
prossimo turno
Domenica 4/3/2012, ore 14.30, 25a giornata Spal-Carpi; Avellino-Monza; Benevento-Como; Foligno-Sorrento; Pisa-Ternana; Reggiana-Foggia; Taranto-Pro Vercelli; Tritium-Lumezzane; Viareggio-Pavia.
IL PERSONAGGIO: RACHID ARMA
Romanzo di un eroe contemporaneo. Col Carpi amore a prima vista, e mai consumato.
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on c’è dubbio che la gara di domenica abbia un unico possibile uomo copertina: Rachid Arma. La sua parabola è il romanzo salgariano d’un eroe contemporaneo che è partito da casa per sfuggire alla povertà ed assecondare il talento, ma ha trovato principalmente burocrazie contro cui battersi. Una micrografia umana della società in divenire. Che comincia in una terra splendida e misera, e prosegue incrociando l’amore del Carpi. A prima vista, mai dimenticato, ed ancora in attesa di essere consumato. Rachid Arma nasce nel 1985 ad Agadir (Marocco). Dove spiagge meravigliose gemmano alle spalle del Mediterraneo e poi sfumano rapidamente nel deserto. Una terra di contrasto che lascia poche chances per vivere: se riesci a costruire un albergo, fai i soldi. Se invece non impari neanche a pescare, fai la fame. Subito dopo averlo visto nascere, infatti, suo padre emigra in Italia per promettergli un futuro. Salutandolo gli lascia in dote due indizi del “qismah”: un nome da eletto (in arabo significa: “ben guidato”, “illuminato”), ed un cognome che ne scandirà la carriera di cecchino del gol (per tutti: “Arma Letale”). Otto anni dopo si riabbracciano nell’agro veronese, feudo leghista. Rachid scopre la passione per le lingue sui banchi di scuola. Ma rimanerci non è comodo. L’integrazione è molto più semplice al campetto dietro casa, dove esce la sua reale diversità. Ha più struttura e più talento di ogni altro bambino che lo sfida. Gioca come i grandi: ha scatti e balzi da pantera, fisico scolpito. E due piedi appena un po’ piatti, ma proprio per questo calibrati ad imbucare la palla all’angolino. Gli manca però il permesso di soggiorno, ed il calcio non può darglielo. Per ottenerlo ha due strade: lavorare insieme a papà come manovale, in un’azienda di carrelli elevatori; oppure trascinare la Sambonifacese in C2. Sceglie momentaneamente la prima opzione, ma non smette di inseguire la seconda sculacciando qualsiasi difensore osi fermarlo. Segna in tutti i modi: di forza, d’astuzia, di precisione. Conterà una cinquantina gol in tre stagioni. Nell’ultima compie la missione, spazzando via la Colligiana in finale playoff. Si gioca in campo neutro, allo stadio Cabassi. È quello il giorno in cui il suo destino incrocia i colori biancorossi. L’allora ds Teresa Montaguti ne rimane folgorata e lo incontra a fine partita. Troppo tardi per scritturarlo, il suo palcoscenico è in teatri di categorie superiori. Ma la Lega Pro trova un cavillo per negargli lo status di tesserabile, e ne osta la firma sul primo contratto professionistico. Così va in tribunale e vince la causa, diventando il piccolo simbolo d’una nuova epoca: uno Jean-Marc Bosman del sommerso. La sentenza è infatti storica, perchè di fatto toglie la discriminazione verso tutti gli extracomunitari capaci di giocare a pallone. Poi Arma sale in B, ma non ha fortuna. Lo rileva il Vicenza, lo presta al Cittadella, ed infine ne cede la compartecipazione alla Spal. Qui si consacra giocando gratis. E la condizione di prigioniero non retribuito fa riaccendere l’amore col Carpi. Bonacini dispone 300mila euro per liberarlo. Giuntoli ci prova fino agli ultimissimi minuti di mercato, senza riuscirci. Il rilancio sull’offerta è adesso il rimorso di una società prossima al fallimento. Rischia di diventare il cappio sull’ultracentenaria storia del calcio ferrarese. Arma adesso cerca nuovamente giustizia, perorando la causa propria e dei compagni, senza stipendio da mesi. Probabilmente la sua strada lo porterà davanti ad un altro giudice. Domenica intanto si ricongiunge a quella del Carpi. Forse, chissà, per l’ultima volta da avversario, prima di convolarvi a giuste nozze… “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” cit. E.G.
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Glassemotions sostiene le tigri bianconere della Liu Jo Volley
Emozioni che durano nel tempo! G lassemotions è il primo laboratorio di stampa digitale in alta definizione su cristallo che si rivolge a chiunque sia alla ricerca di un’emozione indimenticabile e indelebile nel tempo collegata a un evento sportivo. La tecnologia di Glassemtions consente la massima flessibilità produttiva e, quindi, al di là del catalogo prodotti esposto, sono disponibili a realizzare anche tirature limitate o singoli esemplari personalizzabili. Al fine di garantire una buona ottimizzazione sui tempi di lavorazione e consegna dei prodotti i formati principali che propongono sono: 14x20 cm spessore 4/5 mm; 22x60 cm spessore 4/5 mm; 31x45 cm spessore 4/5mm; 33x50 cm spessore 4/5 mm; 32.5x60 cm spessore 4/5 mm e 50x100 cm spessore 4/5mm. Inoltre per consentire una massima e ottimale visibilità, l’azienda offre una serie di accessori. Per esporre i prodotti si può scegliere tra: kit di fissaggio a muro composto da quattro elementi trasparenti che non coprono l’immagine del prodotto (due elementi sono rigidi e servono da sostegno inferiore per il prodotto, due sono a molla per permettere al prodotto di essere posizionato correttamente e successivamente essere fissato riportando nella sua posizione naturale il meccanismo a molla) e uno specifico supporto in plexiglass trasparente realizzato su misura per valorizzare il prodotto e indicato per scrivanie
e mobili. Il piedistallo è realizzato con più elementi e facilmente componibile. Le immagini su cristallo per mantenere la loro bellezza e unicità necessitano di una semplice pulizia. I prodotti devono essere detersi con acqua e un sapone di normale impiego casalingo. Non si devomo invece utilizzare prodotti a base acida e panni o spugne abrasive. Il dottor Sergio Turrini, presidente di Olimpia Srl, ditta di Sassuolo e portavoce di Glassemotions, ci ha illustrato qual è stata l’idea cha ha fatto nascere questa nuova realtà. “Il marchio è di una nuova tecnologia e vogliamo che prenda
piede nel mercato. Si parte da una stampa digitale per poi personalizzarla e trasferirla su cristallo. Inoltre l’immagine non si rovina nel tempo, poiché nel fissaggio si utilizzano prodotti specifici”. Quali sono i vostri obiettivi? “Stiamo lavorando sodo per aprire il nostro primo negozio a Reggio Emilia in modo da dare visibilità a questo innovativo progetto e concentrare i nostri sforzi su prodotti di home decor e personalizzazione delle immagini per i privati. In futuro abbiamo già studiato per i nostri negozi un’immagine dal format standard per fare in modo che il marchio si distingua e sia
perfettamente riconoscibile dagli utenti. Abbiamo anche pensato alla possibilità del franchising”. Il team di lavoro è pioniere nel settore e Glassemotions ottiene licenze per stampare su cristallo che si basano su contratti di esclusiva. “Questa tecnologia - ricorda Turrini - parte nel 2010 e sta prendendo piede in questi anni”, tant’è che uno dei suoi dichiarati obiettivi è quello di aprire un negozio anche a Milano, piazza indubbiamente foriera di possibili partnership importanti. Perchè Glassemotions ha deciso di seguire la Liu Jo Volley? “La prima immagine che abbiamo
trasferito su cristallo è stata quella della Gazzetta dello Sport - spiega Turrini - poiché crediamo nello sport come viatico per ampliarci, estendere i nostri orizzonti e creare la nostra rete. Liu Jo rientra in questo nostro progetto”. E’ un tifoso? “Questa è la mia prima esperienza con la pallavolo: un contesto davvero interessante”. Le partite le segue sporadicamente considerati i pressanti impegni professionali per un marchio che sta vivendo il lancio proprio adesso ma, Sergio Turrini, crede nello sport come possibile trampolino per la sua attività e per cogliere l’opportunità di impegnarsi nel sociale. Glassemotions ha infatti già partecipato a diverse iniziative di beneficienza e intende proseguire su questa strada. Presidente cosa si aspetta da questo campionato? “Spero che si possa concludere al meglio raggiungendo gli obiettivi che la Liu Jo si è prefissata in questa fase della stagione. Credo che l’impegno che lo staff, e non solo, ci sta mettendo possa creare le basi per garantire un squadra forte”. Ha intenzione di continuare la sua collaborazione con Liu Jo Volley? “Spero proprio di sì, poiché una delle nostre politiche è quella di spingere nel settore dello sport e creare sempre nuovi e proficui orizzonti”. Michela Sferrazza
cec - pallavolo maschile Comer Iglesias - Cec Carpi: 2 - 3 (25-17, 25-15, 17-25, 20-25, 13-15)
Cec, rimonta d’autore contro l’Iglesias
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amma mia che Cec! Sotto 2-0 a Iglesias e con un piede già sulla scaletta dell’aereo, i biancoblu compiono una vera e propria impresa andandosi a prendere una vittoria in rimonta che ha del clamoroso. Un’autentica maratona vinta con un guizzo sul traguardo, sul 13-15 di un tie-break emozionante come le due ore di volley andate in scena sul campo dei cagliaritani, dove si è vista una Cec squadra con la “S” maiuscola. I primi due parziali persi a 17 e 15 avrebbero infatti ucciso chiunque ma non i biancoblu, che punto dopo punto hanno ritrovato gli automatismi giusti e grazie anche al contributo della panchina (Busato per De Marco) e una Comer tornata su livelli “umani” strappato 2 punti che potrebbero avere un peso specifico importante sul campionato. Al via è la Cec attesa quella che varca il campo di Iglesias, con Guerrieri opposto a Pedron, capitan Lirutti e De Marco sulle bande, Piccinini e Spiga al centro e Trentin libero;
dall’altra parte Comer con Della Nave opposto al regista Ardu, Pagani e Francesconi in “4”, Scilì e D’Auria al centro e Marchetti libero. Ed è proprio il 6+1 sardo a mettere subito “le mani avanti”, scappando 8-5 e 16-11 in un primo set tutto in salita per una Cec che fa una gran fatica a rispondere alla pressione sarda dalla battuta. Un film che va in replica fedele anche nel secondo set, quando i sardi
guidano subito 8-7 e allungano fino al 18-13 prima di subire un mini contro-break carpigiano fino al 18-15; la luce però si spegne ben presto nella metàcampo biancoblu perchè con un parziale monstre di 7-0 Iglesias chiude 25-15. Un colpo da ko. Ma non per la Cec battagliera di quest’anno, che nel terzo set rientra in campo con il coltello tra i denti e ai due stop tecnici è 5-8 e 8-16; il copione si ribalta, ora
con Busato a fianco di Lirutti è la Cec a menare le danze e il parziale di 17-25 riapre tutto. Iglesias è chiamata al tutto per tutto, la Cec sa di non poter sbagliare e nel quarto si riparte con Carpi avanti 7-8 e quindi 10-16 con un doppio muro di Spiga a tracciare il solco. I sardi provano a rientrare arrivando fino a -3 (16-19 prima e 18-21 poi) ma Matteo Pedron ha ripreso a far suonare la propria orchestra come
una filarmonica e col 20-25 ogni verdetto è affidato al tie-break. Dove si gioca punto su punto, con Pedron e un muro di Piccinini a piazzare il primo break biancoblu (3-5) subito annullato dai padroni di casa (5-5); si cambia campo con Carpi avanti 7-8, ma la Comer mette la freccia e sull’11-9 (Della Nave e errore di Lirutti) tutto è maledettamente di nuovo in salita: la Cec risponde però colpo su colpo e con un guizzo e due errori di Pagano è 11-12, che apre il punto a punto spezzato sul 13-14 da Guerrieri e chiuso dall’errore in primo tempo del centrale sardo D’Auria. Questo a fine partita il commento del ds dell’Universal Paolo Michelini“Loro ci hanno aggredito nei primi due set e noi abbiamo faticato a reagire. Abbiamo subìto tanto sin dalla battuta e da lì è stata tutta in salita, poi abbiamo ritrovato pian piano le nostre certezze e il nostro gioco, prendendo in mano la partita nonostante i continui tentativi di rientro della Comer. Per noi sono comunque due punti guadagnati e non uno perso sia per come si era messa la partita sia per il valore della Comer, che se imbrocca la partita può mettere sotto tutti”.
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987 - 2012. Un quarto di secolo. Nuovi Orizzonti di Carpi celebra le sue nozze d’argento. Una realtà nata grazie alla passione dei tre soci, Riccardo, Alessandro e Stefano, per lo sport, i viaggi e l’avventura. “Nulla è paragonabile alla bellezza della montagna che ogni volta ci regala emozioni indescrivibili”, raccontano i tre. Nuovi Orizzonti è nata in sordina, in punta di piedi, nell’ottobre 1987, in via Sbrillanci, “con pochi soldi e tanto entusiasmo”. Da allora di strada ne è stata fatta e tanta; un cammino che li ha condotti sino al 2012 in via Niccolò Biondo. E Riccardo, Alessandro e Stefano, animati dalla stessa passione di un tempo, ci raccontano l’ennesima stagione di sci, seppure avara di neve, ma densa di risultati e connotata da un corso per futuri “campioncini” di sci estremamente apprezzato. “Nel corso delle due iniziative di quest’ultima stagione invernale, tenutesi una a gennaio e una febbraio - spiegano i tre - si sono cimentati sulla neve, con gli sci e lo snowboard ai piedi, circa 130 bimbi, accompagnati dalle
I tre soci di Nuovi Orizzonti, Riccardo, Alessandro e Stefano, festeggiano 25 anni di attività
Nozze d’argento sulla neve per Nuovi Orizzonti
proprie famiglie. I piccoli - che hanno persino sfidato mamma e papà - hanno colto al volo l’opportunità di dedicarsi agli sport invernali tipici della montagna con risultati davvero convincenti”. E saranno proprio la loro soddisfazione e il loro entusiasmo a spingere i mitici tre, Riccardo, Alessandro e Stefano, a continuare a organizzare sempre nuove proposte e non “mollare” mai, nonostante i tempi difficili. Raffa Bocce
Sefora Corti vince ancora
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Sefora Corti
restigiosa vittoria per Sefora Corti, atleta della MP Filtri Rinascita, nel circuito Fib della Sestese di Firenze, domenica 26 febbraio. Da vera campionessa europea quale è, Sefora Corti vince 12 a 1 contro Ivana Arati (Bocce Arezzo) e batte Cinzia Rea (Lo Zoppo Frosinone) 12 a 1. Combattuta la semifinale contro la campionessa del mondo Germana Cantarini (Canottieri Bissolati Cremona) che, sul punteggio di 10 a 8 per l’atleta della Rinascita, soccombe, grazie a due giocate strepitose che fanno chiudere la partita 12 a 10 per Sefora
Corti. La finale vede poi schierate la Corti e Giuseppina Conti di Campegine Reggio Emilia (che, in semifinale aveva battuto l’altra atleta di casa nostra, Maria Losorbo) ma non c’è storia: Sefora Corti batte facilmente l’avversaria col punteggio di 12 a 3.
Classifica finale
1 - Sefora Corti - MP Filtri Rinascita; 2 - Giuseppina Conti - Campegine; 3 - Germana Cantarini - Canottieri Bissolati Cremona; 4 - Maria Losorbo - MP Filtri Rinascita.
S.G. La Patria 1879 - Pesistica
Risultati
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a S.G.La Patria 1879 ha partecipato alla finale del Campionato Italiano Juniores di Pesistica che si è svolta a Lecce il 24 febbraio, con due atleti: Fabio Ventriglia (5° classificato) e Lorenzo Rossetto (7° classificato). Risultati: Ventriglia (categoria +105 chili) Strappo 96 chili (primato personale) slancio 120 chili per un totale di 216 chili (primato personale). Rossetto (categoria +105 chili) Strappo 90 chili - slancio 105 chili per un totale di 195 chili. La Patria ha partecipato anche alle qualificazioni del Campionato Italiano Se-
niores di Pesistica che si sono svolte a Bologna il 18 febbraio. Valerio Bertazzi (categoria 56 chili) 2° classificato Strappo 31 chili (pp) - slancio 37 chili (pp) per un totale di 68 chili (pp); Marco Franchini (categoria 69 chili) Strappo 95 chili (pp) - slancio nullo; Luca Coppi (cat. 77 chili) 5° class. Strappo 53 chili - slancio 65 chili per un totale di 118 chili; Luca Malpighi (cat. 77 chili) 2° class. Strappo 83 chili - slancio 103 chili per un totale di 186 chili; Fabio Ventriglia (categoria +105 chili) 2° classificato Strappo 95 chili (pp) - slancio 120 chili per un totale di 215 chili (pp).
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