Settimanale di
15 marzo 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 10
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un “medico” in famiglia In un mondo in cui i medici temono di agire pensando alle eventuali ripercussioni legali, per i genitori non c’è scelta: la vita di un figlio viene prima di qualsiasi altra cosa. E malgrado il terrore di sbagliare scelgono l’assunzione di responsabilità. Questo spiegherebbe lo straordinario afflusso di pubblico ai corsi di pronto soccorso pediatrico tenuti dalla Croce Rossa di Carpi
Da sinistra Luca Gherardi, Elena Luppi, il dottor Cristiano Rosafio (pediatra) e Marco Gelmini
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Libri
da non perdere!
Tra le righe...
Che ci faceva D’Alema a Carpi?
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Ricordi sparsi di Beppe Zagaglia
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er i tipi delle Edizioni Il Fiorino di Pietro Guerzoni, editore modenese attento e scrupoloso nel preservare e tramandare la memoria storica di Modena e della Provincia, con i suoi personaggi divenuti famosi in tutto il mondo e le storie di una terra ricca, laboriosa e generosa, è uscito Ricordi sparsi di Beppe Zagaglia, la raccolta di una ventina di racconti e di memorie su fatti realmente accaduti, scritti dagli stessi protagonisti. Persone impegnate nel sociale e nella vita economica della Provincia di Modena. Il libro, di 145 pagine, illustrato con rare foto d’epoca, si avvale del contributo storico di persone conosciute in città, tra cui i ristoratori Luca Bonacini e Claudio Camola, di Maria Carafoli che ricorda i grandi modenesi Giuseppe Panini e Giorgio Fini, dell’inviato del Corriere della Sera Antonio Ferrari, della docente Silvia Giberti, dell’ex Rettore magnifico dell’Università Gian Paolo Pellacani, di Gioia Bertocchi nipote del pilota della Maserati, il modenese Guerrino Bertocchi, di Luigi Pepe, autore e attore dialettale, già disegnatore alla Paul Film, del giornalista di Tv Sorrisi e Canzoni, Daniele Soragni, del vice prefetto Mario Ventura, di Pietro Guerzoni che pubblica un profilo inedito del ginnasta Alberto Braglia e dello stesso Beppe Zagaglia. Ne esce uno spaccato di vita vissuta dagli anni della guerra ai giorni nostri, con la Liberazione, l’arrivo degli americani coi loro chewing gum e i dischi jazz, gli anni della ricostruzione, del Policlinico, del Mercato bestiame, dell’autodromo, dell’insediamento di grandi aziende, poi quelli del boom economico, dei successi della Ferrari e della Maserati, dei successivi trionfi musicali di Luciano Pavarotti ma anche di Mirella Freni, gli anni del Modena in Serie A. Un passato eroico ed entusiasmante, difficilmente ripetibile perchè in quel trentennio i modenesi pare abbiano espresso il meglio di loro stessi, creando dal nulla una ricchezza e uno sviluppo economico, tecnico e sociale che ci sono stati invidiati sia in Italia che all’estero. Ma che ora, con la recessione e la crisi economica, mostra segni preoccupanti di cedimento e arretramento sociale. Il volume, del costo di 12 euro, si trova in tutte le librerie e nelle edicole di Modena e Provincia. Cesare Pradella
Il graffio
La Iena
“Ogni volta solleviamo quel vaso di Pandora che è la gestione dell’emergenza post sisma, magicamente dopo un paio di giorni qualcosa si muove: benedette coincidenze”. Frase della settimana...
“Nel container che mi è stato dato ho potuto ricreare, nel mio piccolo, l’ambiente tranquillo e riservato in cui amavo vivere”. Dichiarazione di un novese rimasto senza casa dopo il sisma di maggio, tratta da La Gazzetta di Carpi del 7 marzo.
C’è D’Alema in piazza” rivela la telefonata. A nulla serve però precipitarsi sul luogo: del Baffino non c’è traccia. Non sanno nulla nemmeno i vertici del Partito Democratico che hanno appreso della visita dalle Forze dell’Ordine incaricate di organizzare il servizio di sicurezza. Nessuno sa niente, ma Massimo D’Alema è stato notato aggirarsi in Piazza Martiri. Se non è venuto per fare il punto sullo stato di salute del partito con il segretario del Pd cittadino Davide Dalle Ave, se non ha incontrato il sindaco Enrico Campedelli per parlare di eventuali incarichi una volta terminato il mandato, se non ha svelato ad Alberto Bellelli la scelta migliore tra l’incarico di segretario del Pd provinciale e un futuro da primo cittadino, che ci faceva l’eminenza grigia della Sinistra italiana a Carpi lunedì pomeriggio 11 marzo? Resta un mistero l’identità dell’amico che D’Alema (in qualità di presidente della Commissione Servizi segreti?) avrebbe visitato in forma strettamente privata. Ma come è possibile che nessuno del Pd sappia nulla?
Sara Gelli
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si moltiplicano le segnalazioni di cittadini sfollati che lamentano ritardi nell’erogazione del contributo di autonoma sistemazione
“Da questa settimana sarà erogato il Cas di dicembre e gennaio” S i moltiplicano le segnalazioni di cittadini sfollati dopo il sisma che lamentano ritardi nell’erogazione del contributo di autonoma sistemazione, il cosiddetto Cas. “L’ultimo bonifico che abbiamo ricevuto - ci racconta una famiglia carpigiana è relativo al periodo agosto - novembre. Poi più nulla, ma siamo già a marzo. Perchè le erogazioni non sono mensili? Noi l’affitto lo paghiamo ogni mese, puntualmente”. Per capire come mai il contributo venga assegnato con tanto ritardo ci siamo rivolti a Giordano Corradini, direttore generale del Comune di Carpi, al quale chiediamo: Quante persone a Carpi hanno diritto a percepire il Contributo di autonoma sistemazione? “I nuclei familiari che hanno
diritto a percepire il Cas sono un numero in continua evoluzione, in quanto il diritto è legato al permanere dello stato di inagibilità della propria abitazione. Quotidianamente, a seguito dei ripristini, i nostri uffici, su richiesta dei tecnici incaricati dai cittadini, revo-
cano ordinanze di inagibilità a seguito della certificazione dei lavori di ripristino effettuati. A oggi i nuclei familiari che hanno diritto al Contributo di autonoma sistemazione nel Comune di Carpi sono 728, mentre i nuclei che ne avevano diritto nel periodo iniziale
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n questi giorni sono consegnate ai clienti le fatture Sinergas nelle quali si recepiscono le disposizioni in materia di agevolazioni per le popolazioni colpite dagli eventi sismici del maggio scorso. Secondo quanto disposto dalla delibera per alcuni clienti le agevolazioni sono applicate in modo automatico mentre altri ne devono fare specifica richiesta. Nel primo caso sulle fatture trovano già applicazione le agevolazioni tariffarie previste, che riducono del 50% alcune delle componenti dei servizi di rete. Gli importi derivanti da queste agevolazioni sono indicati, con segno negativo, nel quadro di dettaglio, alle voci “quota fissa di rete agevolata” e “quota variabile di rete agevolata”. Qualora la fattura risulti in conguaglio per effetto di una lettura con data 31 dicembre 2012 o successiva (conguaglio di fine anno termico 2012), le agevolazioni sono state automaticamente applicate in modo retroattivo, a partire dal 20 maggio 2012, per tutti i consumi già fatturati, con la restituzione di quanto pagato in eccedenza. Se la fattura è invece in acconto, il ricalcolo su quanto già fatturato a tariffe ordinarie sarà incluso nella prima fattura di conguaglio con lettura effettuata nel 2013. Sono ancora in fase di realizzazione le procedure per la predisposizione dei piani di rateizzazione, che saranno comunicati, non appena disponibili, a tutti gli aventi diritto. I clienti, il cui contratto è stato stipulato successivamente al 20/05/2012, potranno usufruire delle agevolazioni tariffarie, previa richiesta, soltanto nel caso di: nuova attivazione a seguito di inagibilità dell’immobile occupato alla data del 19 maggio 2012 o in caso di cambio venditore, per un punto di fornitura attivo al 19/05/12, senza variazione di intestatario. Per informazioni: www.sinergas.it, numero verde 800038083 o sportelli aziendali.
avevano ripristinato l’agibilità della propria abitazione”. Ogni quanto tempo vengono effettuate le erogazioni? “Il calendario delle liquidazioni Cas è stato - e sarà - il seguente: 1° periodo maggioluglio in regime di Cas1, già erogato in ottobre; 2° periodo agosto - novembre in regime di Cas2 già erogato in dicembre, 3° periodo dicembre- gennaio in regime di Cas2 in fase di erogazione (la prossima settimana arriveranno gli sms agli interessati). 4°periodo febbraio - marzo in regime di Cas2 erogazione prevista fine aprile/ inizio maggio, 5°periodo aprile/maggio in regime di Cas2 (termine dello stato d’emergenza) erogazione prevista fine giugno - inizio luglio”. A oggi quanto denaro ha erogato il Comune di Car-
Giordano Corradini
pi per far fronte al Cas? “L’importo erogato (compreso il 3° periodo in fase di erogazione) è di 4.318.759,05 euro: tale cifra non è a carico dei Comuni, bensì totalmente a carico dei fondi stanziati per l’emergenza e l’assistenza alla popolazione, affidati ai Commissari governativi incaricati (Gabrielli fino al 29 luglio ed Errani dal 30 luglio in poi)”. Jessica Bianchi
I lettori ci scrivono
Aimag
In arrivo le fatture del gas
maggio - giugno - luglio erano 1.205”. Alcune famiglie ci hanno segnalato che l’ultimo Cas ricevuto risale al mese di ottobre. “Non corrisponde al vero che da ottobre non sono stati più versati contributi, in quanto gli ultimi versamenti corrispondenti al periodo agosto - novembre sono stati effettuati nel mese di dicembre. Nel mese di ottobre è stato liquidato il periodo maggio - luglio. Ci sono numerosi nuclei che non hanno percepito il contributo a dicembre (relativo al periodo agosto - novembre), pur avendolo percepito in ottobre per il periodo maggio - luglio: sono tutti coloro che nel frattempo
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pettabile Redazione, vi scrivo per segnalarvi un problema che, come me, molti altri cittadini rimasti senza casa dopo il sisma di maggio, si trovano ad affrontare, come sempre, in completa solitudine. Sono un pensionato solo che viveva in una palazzina a Fossoli. Con la mia pensione fatico ad arrivare alla fine del mese e ogni spesa imprevista o straordinaria mi mette in grave difficoltà. Per mesi la nostra casa è rimasta abbandonata a se stessa, inagibile. Nessuno ci diceva cosa dovevamo fare, quali interventi attuare poi, finalmente, i condomini proprietari hanno deciso di affidare il progetto di ripristino a uno studio tecnico e ora che i lavori dovrebbero iniziare si presenta l’ennesimo inghippo. Dopo aver pagato i puntellamenti e i carotaggi infatti (spese che pare nessuno ci risarcirà, alla faccia del promesso 100%) ora i tecnici ci dicono che per rafforzare la palazzina occorre smembrare anche parte degli appartamenti che, di conseguenza, dovranno essere preventivamente svuotati. Non so che pesci pigliare. Mi sono trasferito a casa di mia figlia perché non potevo permet-
Uno sfollato lancia un appello: “metteteci a disposizione dei magazzini per i nostri mobili”
Foto di repertorio
termi un affitto a causa dei costi astronomici e ora mi si chiede di traslocare i mobili. Oltre alle spese del trasloco, comunque non irrisorie, il vero problema è un altro: dove li metterò dal momento che mia figlia non ha nemmeno un garage? A Carpi, l’Amministrazione Comunale ha dei magazzini di proprietà da mettere a disposizione degli sfollati che debbono stoccare il proprio mobilio? So che il Comune ha fatto da intermediario per reperire alcuni alloggi da destinare a cittadini costretti a cambiare
la propria residenza a causa del terremoto, perché non ha pensato anche all’aspetto dei mobili? Abbiamo sostenuto - e sosterremo - tante spese che nessuno ci risarcirà, vorrei tanto che i nostri amministratori locali che sanno cosa significa subire sulla propria pelle un evento naturale devastante come quello che ci ha colpito lo scorso anno, fossero maggiormente sensibili alle necessità e alle esigenze della cittadinanza. Gente sempre più provata anche a causa della crisi e che non ha i soldi necessari per
far fronte a tutti i passaggi legati alla ristrutturazione e al rafforzamento sismico di una casa. La mia abitazione è il frutto del lavoro di una vita, pensavo che con il pensionamento me la sarei potuta godere e invece... il terremoto ha ribaltato tutte le carte. Se qualcuno ha dei magazzini o dei capannoni ancora in piedi e vuoti, li metta a disposizione dei cittadini che, come me, non sanno dove portare quel poco che resta delle loro cose. Per tutti noi sarebbe un gesto davvero straordinario. Lettera firmata
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sisma e ricostruzione
Proseguono le iniziative promosse dalla sede italiana di Zurich nell’ambito del progetto Dopo il Terremoto - Ricordi e Desideri
L’arte e la creatività per superare il trauma del terremoto
Inaugurazione dell’aula digitale di Carpi
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roseguono le iniziative promosse dalla sede italiana di Zurich nell’ambito del progetto Dopo il Terremoto - Ricordi e Desideri, che sta portando un aiuto concreto, con valenza ludico-educativa, a favore delle comunità scolastiche dell’Emilia Romagna che hanno maggiormente risentito dei danni provocati dal terremoto. Dopo la donazione di due aule digitali una a Carpi e una a Cento e l’avvio del concorso creativo Dopo il terremoto – Ricordi e Desideri, che mette in palio 10 macchine fotografiche digitali e 5 stampanti per gli istituti vincitori, il 7 marzo scorso, a Cento, si è svolto un workshop, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Regione Emilia Romagna, riservato
a dirigenti e insegnanti delle Scuole Primarie delle Province di Ferrara, Modena, Bologna e Reggio Emilia sul ruolo dell’arte e della creatività quali valori di crescita e consapevolezza culturale nella didattica oltre che efficaci strumenti per rielaborare le esperienze e i vissuti dei bambini legati al sisma del maggio scorso. Due gli interventi centrali, coordinati da Evelina Molinari, psicologa dell’età evolutiva e referente del Progetto: Arte e creatività: il Terremoto nell’Arte, a cura di Martina Mazzotta, curatrice della Fondazione A. Mazzotta e La Tecnologia a servizio della cultura: un viaggio nel mondo web, con il contributo di Roberto Bondi, responsabile Formazione dell’Ufficio Scolastico Regionale.
I docenti del workshop insieme all’assessore alle Politiche scolastiche di Carpi, Maria Cleofe Filippi
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n Consiglio comunale l’assessore alle Politiche sociali e sanitarie Alberto Bellelli ha risposto a un’interrogazione della consigliera
Ebim ha fatto una raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del maggio scorso
Diecimila euro per le scuole E
bim - ente costituito da Confcommercio, Confesercenti, Filcams-Cgil, FisascatCisl e Uiltucs-Uil - ha portato avanti nei mesi scorsi una raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del maggio scorso: il 12 marzo, i rappresentanti dell’ente hanno consegnato simbolicamente questi fondi agli assessori all’Istruzione dei Comuni di Carpi e Novi Maria Cleofe Filippi e Marina Rossi. La donazione per Novi di Modena è consistita nel finanziamento del servizio di refezione delle Scuole Primarie di Novi e Rovereto, riattivato da dicembre e ogni martedì per 170 bambini in totale negli edifici scolastici tem-
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anca popolare dell’Emilia Romagna annuncia che sono in pagamento le prime “cambiali Errani”, ovvero i contributi pubblici per la ristrutturazione o ricostruzione degli edifici colpiti dal sisma del maggio scorso. Sono quattro privati i beneficiari dei contributi a fondo perduto a copertura dei danni legati alle lesioni subite da edifici in proprietà a causa delle scosse. Si tratta di importi, da 5.000 a oltre 46mila euro, a copertura parziale o totale dei lavori effettuati per un totale, in
poranei sorti a causa della inagibilità dei due plessi; locali che richiedono però più assistenza durante il pranzo da parte degli adulti: grazie a questo contributo è stato possibile far sì che il pasto rappresentasse un’attività più gradevole per gli studenti. Ebim ha sostenuto poi con una donazione di fondi anche le associazioni
e le parrocchie carpigiane (Effatà, Lilliput, Giravolta, Csi, Genitori di Fossoli; San Giuseppe Artigiano, Quartirolo, Cibeno, Corpus Domini) che hanno organizzato Campi gioco estivi nonostante il sisma avesse danneggiato gran parte degli edifici scolastici, fornendo così un servizio preziosissimo. Un’attività
Nessun carpigiano tra i primi 4 beneficiari dei contributi per la ricostruzione
Bper eroga le prime Cambiali Errani questa prima tranche, di 85mila euro. Le operazioni riguardano clientela nei Comuni di Fabbrico (euro 14.200), Novi di Modena (euro 46.200), Concordia (euro 19.100) e Ferrara (euro 5.500). “L’erogazione dei primi contributi per la ricostruzione - ha dichiarato Ermanno Ruozzi, responsabile dell’Area Carpi della Bper - è un importante tassello del nostro ruolo di banca del territorio attiva nella ripresa post sisma. Dallo
stanziamento di un plafond (200 milioni) da destinare a finanziamenti alle imprese e ai privati con un tasso agevolato alle erogazioni benefiche per 1,6 milioni di euro, al ruolo di banca d’appoggio per le procedure relative ai contributi, la Bper ha affrontato fin dal primo giorno le necessità delle aree colpite dal sisma con la determinazione di avere un ruolo rilevante nella difficile sfida della ricostruzione e della ripresa”.
Ospedale di Carpi: il punto in Consiglio Comunale. L’assessore alle Politiche Sociali, Alberto Bellelli ha letto una lettera del direttore generale dell’Azienda Usl, Mariella Martini
Sale operatorie pronte per fine marzo di Reggio Emilia. Inoltre, è in fase di progettazione un laboratorio per la preparazione dei farmaci antiblastici per l’ospedale di Carpi”. Bellelli
ha poi concluso spiegando che da marzo, le quattro nuove sale operatorie saranno pronte per quanto riguarda i lavori edilizi, mentre i tempi di
attivazione slitteranno a fine maggio. Bellelli ha poi specificato che tra una ventina di giorni partirà anche il cantiere del Pronto Soccorso.
Il Centro prelievi non deve tornare nel seminterrato
Giuseppina Baggio (PdL) relativamente all’Ospedale Ramazzini di Carpi e ai tempi di rientro dei reparti. Bellelli ha letto una missiva firmata dal Direttore generale dell’Azienda Usl, Mariella Martini, nella quale si confermava che i tempi di ripristino dei reparti sono stati sostanzialmente rispettati, con l’uni-
ca eccezione delle quattro nuove sale operatorie in fase di ultimazione e riattivabili entro la fine di marzo. “Gli uffici della farmacia sono tornati nella struttura ospedaliera, il vecchio magazzino farmaceutico è stato smantellato grazie all’attivazione anticipata della distribuzione di farmaci dal magazzino centralizzato Aven
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uella del Centro Prelievi ha ormai assunto i tratti di una saga infinita. Chi opera all’Ospedale Ramazzini di Carpi e ha sperimentato i momenti di paura legati al sisma di maggio ha le idee chiare: il centro prelievi nel seminterrato non deve tornarci. Logisticamente collocato in una zona disagevole, con conseguente scarsità
molto importante per far tornare alla normalità tanti bambini e portare sollievo alle loro famiglie. In totale l’ente ha donato 10mila euro così suddivisi: 3.400 euro a sostegno del servizio di refezione di Novi, 6.600 euro alle associazioni di Carpi che hanno organizzato i Campi gioco nell’estate 2012.
di luce, aria e poche vie di fuga, durante i concitati momenti dell’evacuazione dell’ospedale, al Centro Prelievi si era scatenato il panico. Sono circa 200, ogni mattina, i pazienti che si recano al Centro. Tanti. Troppi per poter uscire ordinatamente percorrendo un’unica scala. Soprattutto se la paura, irrazionale e, quindi, difficilmente controllabile,
è quella di fare la fine del topo... Purtroppo pare che l’Ufficio tecnico dell’Azienda Usl abbia l’intenzione di trasferire nuovamente il centro - oggi ospitato nella Cappella - nel seminterrato del poliambulatorio. Comprendiamo la scarsità di risorse pubbliche ma la sicurezza dev’essere, sempre e comunque, l’obiettivo prioritario. J.B.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 13 marzo 2013
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La storica cooperativa reggiana con 1.500 dipendenti ha chiesto il concordato preventivo per tutelare il suo patrimonio
Unieco getta la spugna
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opo Cmr, Orion e Coopsette, un’altra mazzata si è abbattuta sul mondo cooperativo reggiano. Il Consiglio di Amministrazione di Unieco, storica cooperativa reggiana aderente a Legacoop con 1.500 dipendenti, ha infatti presentato nei giorni scorsi al Tribunale la richiesta di concordato preventivo con riserva per evitare azioni esecutive e cautelari sul suo patrimonio da parte di singoli creditori. Unieco - che opera dal 1904 ed è articolata su 4 divisioni, costruzioni, laterizi, ambiente e ferroviario - malgrado un patrimonio di 300 milioni di euro è rimasta a corto di liquidi rispetto alle esposizioni (sarebbero 658 i milioni di euro di debiti accumulati). Con il nuovo concordato preventivo, Unieco si accorderebbe con i creditori riguardo i tempi e le modalità con i quali ripagherà i propri debiti. E’ un accordo basato su un piano di risanamento che
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Non abbiamo mai visto così tanta gente rivolgersi ai nostri uffici per presentare domanda e accedere così al Bando Anticrisi della Fondazione Cassa di Risparmio Carpi. In un’occasione siamo stati persino costretti a chiedere l’aiuto della Polizia Municipale per gestire l’assedio della sede: alcuni cittadini erano arrivati a minacciare gli operatori se non avessero accolto la loro domanda”. Cose dell’altro mondo? No. E’ piuttosto il drammatico ritratto di una Carpi profondamente mutata, abbruttita e impoverita, quello tracciato da Tamara Calzolari, segretaria della Cgil cittadina. A fronte di una crisi economica che non molla la presa, acuita dalla mazzata inferta dal sisma del maggio scorso, la Fondazione ha deciso, in accordo con i Servizi Sociali dei comuni dell’Unione Terre d’Argine, di integrare il fondo per alleviare le sofferenze di quelle famiglie che, perdendo il lavoro, non hanno più un reddito su cui fare affidamento per ottemperare al pagamento di mutui, utenze e spese alimentari. Uno scenario dalle tinte nere che non accenna in alcun modo a schiarirsi: “viviamo in una situazione di allarme sociale inimmaginabile e il 2013 si prospetta ancor più complesso. Assistiamo infatti a una escalation di persone che hanno perso la propria occupazione e, al contempo, - prosegue Calzolari - i fondi stanziati per coloro che sono in godimento di ammortizzatori sociali sono insufficienti e in gravissimo
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unedì 18 marzo alle 21 a Carpi, presso l’Auditorium Loria, in via Rodolfo Pio 1, si tiene la presentazione del volume La Metamorfosi del Modello emiliano. L’Emilia-Romagna e i distretti industriali che cambiano. Il libro, a cura di Franco Mosconi, docente di Economia industriale all’Università di Parma, è edito da Il Mulino. A discuterne con il curatore saranno Pietro Ferrari, presidente di Confindustria Modena, insieme agli imprenditori Valter Caiumi, amministratore delegato di Emmegi, e Andrea Scacchetti, amministratore delegato di Sintesi Fashion Group. Coordina la serata Ilaria Vesentini, giornalista de Il Sole 24 Ore. Sotto i riflettori degli studio-
dev’essere validato da un professionista e omologato dal tribunale. Sostanzialmente questo strumento è volto al risanamento dell’impresa che versa in stato di crisi e al mantenimento della continuità aziendale evitando il fallimento. Ricordiamo che la carpigiana Cmb e Unieco, già nel 2008, insieme a Clf di Bologna avevano dato vita al consorzio stabile Eureka per avviare una collaborazione su grandi progetti in Italia e all’estero. Intesa che si consolidò nel maggio 2011 col debutto di Holcoa, la holding delle coop (Ccc, Cmb, Unieco, Cmc) per le concessioni autostradali. Un patto di alleanza, quello stretto dai presidenti delle due cooperative, Carlo Zini (Cmb) e Mauro Casoli (Unieco) che si era sostanziato anche attraverso l’offerta presentata insieme unitamente a Coopernuoto - per la costruzione e la gestione della nuova piscina comunale di Carpi.
Mauro Casoli
Nel 2012, Zini diceva: “Unieco e Cmb sono realtà consolidate, la prospettiva di una loro sempre maggiore integrazione richiede visione e concretezza”. Il punto di arrivo? “Un Gruppo Cooperativo unitario per strategia e piano industriale/imprenditoriale, capace di comprendere le specificità di Unieco e Cmb, in prospettiva di crescita e sviluppo per tutto il Gruppo”. Il mese scorso, durante una conferenza stampa, il presidente di Cmb, commentando il crollo del 30% degli investimenti nel settore costruzioni, dal 2008 a oggi, il calo del giro d’affari e la riduzione degli utili, ha ribadito il medesimo concetto: per salvaguardare la cooperativa è fondamentale riuscire ad “attivare percorsi di ristrutturazione tesi all’aggregazione con altri soggetti, per potersi così presentare più forti sul mercato globale”. Ma stavolta Unieco non è stata
menzionata... Di certo all’orizzonte non si attendono schiarite e per Cmb gli scenari potrebbero ridimensionarsi se un partner importante come Unieco non dovesse risanare la propria situazione debitoria. Anche per Cmb - che ha attivato due contratti di solidarietà per le sedi di Carpi e Roma - infatti i tempi sono cambiati e i numeri parlano da soli: 150 posti di lavoro persi dal 2008 a oggi, 170 impiegati (di cui 140 a Carpi) il cui orario di lavoro è stato ridotto del 20%, con una contrazione degli stipendi di circa il 5% e 90 operai a Carpi e 50 a Roma in cassa integrazione. Jessica Bianchi
Alla dotazione inizialmente prevista di 750mila euro, la Fondazione Cassa di Risparmio Carpi ha deciso di stanziare altri 630mila euro per il Bando Anticrisi, ma la coperta è corta
E non basta mai...
ritardo”. Alla dotazione inizialmente prevista di 750mila euro, la Fondazione ha ora aggiunto altri 630mila euro, ma la coperta è corta. “Due anni fa pensavamo che questo fosse un bando straordinario nato per rispondere
I numeri del Bando Anticrisi
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’intervento della Fondazione ha raggiunto, per l’ultimo bando emesso, il milione e 400 mila euro e complessivamente, dalla istituzione del Fondo, i 3 milioni e 550.000 euro. Con i 350 mila euro del Fondo Antisfratti, erogato alla Provincia di Modena, per interventi concordati con i comuni dell’Unione, e i 300mila euro del progetto Casa nella Rete, per fornire un’ulteriore risposta al bisogno abitativo, la Fondazione ha stanziato, per intereventi sociali, 4 milioni 200mila euro.
Da sinistra Roberto Solomita, Alberto Bellelli, Enrico Campedelli, Gian Fedele Ferrari e Giuseppe Schena
a un bisogno straordinario - ha commentato Giuseppe Schena, presidente dell’Unione Terre d’Argine - in realtà i bisogni delle famiglie si sono cronicizzati. Le risorse a disposizione degli Enti Pubblici per il sociale oltre a essere fortemente limitate sono anche ingessate. Il fondo per la non autosufficienza ci consente appena di mantenere i servizi in essere... ogni nostro intervento è purtroppo mirato soltanto a contenere i danni”. Seppure preziosissimi, i denari erogati paiono non bastare mai: troppo grande il disagio di una consistente fetta di cittadinanza. Nel complesso sono state presentate 1.141 domande di cui 216 bocciate: sono state 640 le famiglie di Carpi che hanno beneficiato del contributo, 138 quelle di Soliera, 95 di Novi e 52 di Campogalliano. Una fragilità
crescente che non fa certo rima con immigrazione poichè, come ribadisce Roberto Solomita, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Soliera, delle 925 domande accolte (erano state 767 nel 2011) e ora in fase di liquidazione, “solo il 40% è costituito da nuclei famigliari stranieri”, mentre a essere maggiormente in difficoltà sono le fasce d’età 30 45 anni (482 le domande presentate da questo target) e gli over 45 (349 domande). “Il milione e 400mila euro a disposizione ha permesso di erogare un contributo, una tantum, di 1.800 euro per le famiglie con figli a carico e di 1.000 per i nuclei senza figli. Un aiuto modesto, certamente non risolutivo - ha aggiunto Gian Fedele Ferrari, presidente della Fondazione - ma tempestivo, nel tamponare alcuni degli effetti
Lunedì 18 marzo, alle 21, presso l’Auditorium Loria di Carpi, si tiene la presentazione del volume La Metamorfosi del Modello emiliano. A Carpi si discute dei distretti industriali che cambiano con Mosconi, autore del volume e il presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari
L’economia che cambia si le trasformazioni del modello emiliano: un sistema economico regionale con una forte base manifatturiera e una spiccata vocazione all’export, che ha preso vita negli Anni Sessanta e che ha portato l’Emilia Romagna ai vertici in Europa. Ma che ha dovuto confrontarsi in questi decenni con molti cambiamenti: dall’introduzione dell’euro alla fine dell’epoca delle svalutazioni competitive, dall’emergere dei Paesi BRIC alle nuove vie alle forme in continuo mutamento della
globalizzazione. Il volume accoglie i risultati di un vasto progetto di ricerca condotto negli ultimi tre anni presso la Cattedra Jean Monnet in Economia e politica industriale dell’Università di Parma e raccoglie i contributi di molti Centri studi che in Italia si occupano di economia “reale”: Banca d’Italia, Mediobanca, Intesa Sanpaolo (ISP), Prometeia, Unioncamere Emilia Romagna. Tra gli studi nel libro è presente anche l’indagine di Intesa Sanpa-
olo sul distretto del tessile-abbigliamento di Carpi, presentata a Parma durante lo svolgimento del progetto (primavera 2011), tema che verrà ripreso durante la serata carpigiana.Tutto il progetto è stato reso possibile dal Bando ricerca della Fondazione Cariparma e la pubblicazione del volume si è avvalsa del contributo di Confindustria Modena, Unindustria Bologna, Unindustria Forlì-Cesena, Unindustria Reggio Emilia e Unione Parmense degli Industriali.
più destabilizzanti di questo drammatico periodo”. “In un contesto sociale particolarmente fragile e vulnerabile”, come lo ha definito il sindaco di Novi, Luisa Turci, del doman non v’è alcuna certezza. L’unico punto fermo resta l’incrollabile volontà della Fondazione di non mollare: “sia il Consiglio di Amministrazione che quello di Indirizzo sono concordi nell’affermare che anche nel 2014 il nostro ente sarà pronto a stanziare ulteriori finanziamenti”, conclude Ferrari. E mentre la fascia grigia si allarga in modo preoccupante e il mercato finanziario langue, ci si chiede fino a quando la Fondazione avrà la forza di continuare a sostenere i più fragili senza intaccare troppo le risorse sapientemente accantonate nei tempi d’oro. Jessica Bianchi Franco Mosconi
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l Comitato locale della Croce Rossa Italiana continua a segnare il tutto esaurito. Anche la seconda lezione sul Primo soccorso pediatrico, svoltasi lo scorso 6 marzo, al Circolo Loris Guerzoni, ha visto accorrere oltre 230 partecipanti. Giovani coppie ma anche numerosi nonni - hanno seguito con attenta partecipazione le parole e i consigli dei docenti, i volontari Luca Gherardi ed Elena Luppi e il pediatra Cristiano Rosafio. Le lezioni mostrano come comportarsi in caso di emergenza,
Il Comitato locale della Croce Rossa Italiana continua a segnare il tutto esaurito. Anche la seconda lezione sul Primo soccorso pediatrico, svoltasi lo scorso 6 marzo, al Circolo Loris Guerzoni, ha visto accorrere oltre 230 partecipanti
Chi salva un bambino salva il mondo intero
in particolare quando piccoli incidenti domestici rischiano di trasformarsi in situazioni pericolose, se non si hanno la prontezza e la capacità di agire in modo preciso e veloce. Una cinquantina le persone che, per motivi di sicurezza, non hanno potuto partecipare
alla serata informativa e gratuita organizzata dalla Cri e se ne sono dovute andare. Considerato l’interesse mostrato dalla cittadinanza, la Croce Rossa carpigiana moltiplicherà il suo impegno. Prevista a maggio una lezione che insegnerà come trasportare
in modo corretto sui vari mezzi di locomozione i propri bambini per evitare traumi e incidenti. Prevista anche la presenza di alcuni agenti della Polizia Municipale delle Terre d’Argine che spiegheranno quali sono le pene in cui incorroContinua a pagina 7
La testimonianza di Francesca racconta di un caso di gestosi che ha messo a serio rischio la salute della mamma e del bambino. Poco si dice però di una patologia che si manifesta unicamente durante la gravidanza e che, ancora oggi, è causa di morte
La nemica silenziosa delle donne in attesa “ Non ho mai percepito la gravità della situazione e solo a distanza di mesi, venendo a conoscenza di casi più sfortunati del mio, mi sono resa conto dei rischi gravissimi che ho corso”. Parte da questa affermazione la testimonianza di Francesca, 28 anni, oggi mamma di un bellissimo bambino che fra poco avrà due anni. Il pensiero di avere un secondo figlio è funestato dal ricordo di ciò che è successo: il rischio di recidiva della gestosi è molto alto e questo comporterà stretti controlli sin dall’inizio. Per evitare danni anche seri, per la mamma e il bambino, è fondamentale diagnosticarla per tempo, eppure sono poche le informazioni che vengono date e la gestosi o pre-eclampsia rimane un tabù di cui i medici parlano poco e malvolentieri, “per non allarmare” dicono. La gravidanza di Francesca inizia come tante nella convinzione che sarà uno dei periodi più belli della vita ma poi, progressivamente,
cambia aspetto. Marzo Agli inizi di marzo Francesca si accorge di avere le gambe gonfie, ma è solo alla fine del mese, in occasione dell’ecografia morfologica della ventesima settimana, che emergono i primi segnali. “Si sono resi conto - ricorda Francesca - che c’era un problema di flusso nella vena cava inferiore”. Tutto nella norma fino a quando “ho iniziato ad aumentare di peso e di volume e ho percepito che qualcosa non andava”. Una veloce consultazione di Internet è bastata a Francesca per sospettare che i suoi fossero i sintomi della gestosi, ma il pensiero è stato presto ricacciato, “perchè ho pensato che fosse tutto nella norma”. Aprile L’aumento di peso superiore alla media e la pressione un po’ alta hanno però insospettito la sua ginecologa che, in occasione della visita agli inizi di aprile, ha consigliato a Francesca di effettuare ogni due giorni l’esame della pressione. Il 15 aprile, durante l’esame della pressione in farmacia, la minima supera i 90 e Francesca si reca all’Ospedale di Carpi così come la ginecologa le aveva indicato. “Al Ramazzini i medici preferiscono tenere monitorata la situazione sottoponendomi a ecodoppler, esame della pressione ogni due ore, tracciato e esame delle proteine nelle urine. Io continuavo a chiedere cosa rischiavo, quali valori stavano monitorando, se potevo tornare a casa mia: no, no, no è stata la risposta”.
E’ il 28 aprile e viene deciso il trasferimento d’urgenza al Policlinico di Modena per garantire un’assistenza adeguata al bambino presso il Reparto di Neonatologia: il piccolo è alla ventottesima settimana e i suoi polmoni non sono ancora perfettamente sviluppati. “Ho vissuto malissimo il trasferimento perché non ne capivo la necessità: sono passata dall’ambiente protetto e familiare dell’ospedale di Carpi a quello più asettico del Policlinico di Modena di cui non ho grandi ricordi”, racconta Francesca. L’aumento di peso è impressionante: più di un chilo al giorno, quattordici chili in sette giorni, a causa di una fortissima ritenzione idrica, ma non è ancora il momento, per i medici, di programmare il parto perché, per il bene del bambino, è meglio aspettare. “Cosa rischio?” continua a domandare Francesca. “E’ tutto sotto controllo, non rischi niente perchè il tuo male è il bambino dentro di te e una volta che è nato tuo figlio, il problema non c’è più” è la risposta. Un modo molto diretto per spiegare che la gestosi è una patologia che si manifesta esclusivamente durante la gravidanza. Maggio Nonostante l’evidenza, la sera del 2 maggio viene convocato il nefrologo per il sospetto di un’insufficienza renale, “ma al termine della visita, il nefrologo conferma ad alta voce che si tratta di un caso di gestosi” ricorda Francesca. E’ la sera del 3 maggio e i medici sono divisi tra chi vorrebbe aspettare un altro giorno per
programmare il parto cesareo e chi pensa che si debba procedere perché “stiamo rischiando molto” dice una dottoressa. Invece il parto viene programmato per il 5 maggio: alle 10.17 nasce Tommaso, 1.600 grammi. Il decorso post operatorio pareva tranquillo: “non mi potevo muovere per salire in Neonatologia a vedere il bambino, mi sentivo la testa girare ed ero provata dal parto. Per questo ho chiesto espressamente di poter essere assistita da mio marito o da mia madre durante la notte, ma non mi è stato dato il permesso”. L’ultimo ricordo di Francesca risale alle 2.15 della notte “quando l’infermiera mi ha provato la pressione, 220 di massima, poi mi sono addormentata”. L’attacco eclamptico ha colpito Francesca durante il sonno e ad accorgersene è stata la sua compagna di stanza: lei l’ha salvata chiamando i soccorsi. “Io mi sono svegliata in terapia intensiva e non ricordavo nulla di quanto accaduto”. Il termine eclampsia deriva dal greco e significa “come un lampo” perché colpisce all’improvviso, non si controlla, non si prevede, non si previene. E’ una delle più pericolose complicanze della gravidanza, colpisce il 3-5% delle donne in attesa ed è la causa del 20% del totale dei decessi della donna in gravidanza. In considerazione del fatto che l’unica arma per evitare danni seri è una diagnosi tempestiva, è il momento di cominciare a parlarne più apertamente, senza allarmismi. Sara Gelli
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no i genitori che non adottano le buone pratiche legate al trasporto dei figli. Continuano invece nella sede della Cri, di via Guastalla, 5 le lezioni relative alle Manovre di disostruzione pediatriche: il prossimo incontro è previsto il 27 marzo alle 20,30. L’inalazione di un corpo estraneo in età pediatrica, è infatti un evento frequente e rappresenta un’emergenza, il cui rapido riconoscimento e trattamento può prevenire conseguenze gravi a volte fatali per il bambino. Purtroppo in Italia l’ostruzione
7 portata di tutti (genitori, nonni, insegnanti, baby sitter...) che possono ridurre drasticamente queste
In un mondo in cui i medici temono di agire pensando alle eventuali ripercussioni legali, per i genitori non c’è scelta: la vita di un figlio viene prima di qualsiasi altra cosa. E malgrado il terrore di sbagliare scelgono l’assunzione di responsabilità. Questo spiegherebbe lo straordinario afflusso di pubblico ai corsi di pronto soccorso pediatrico tenuti dalla Cri
Un medico in famiglia
Da sinistra Luca Gherardi, Elena Luppi, il dottor Cristiano Rosafio (pediatra) e Marco Gelmini, referente manovre disostruzione pediatriche
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iccoli incidenti domestici possono - se non si agisce con prontezza - trasformarsi in tragedie terribili. I numeri di decessi infantili legati all’ostruzione delle vie aeree, nel nostro Paese rappresentano un vero e proprio bollettino di guerra. A morire soffocato è 1 bimbo alla settimana. Fatalità che, spesso, possono essere scongiurate, adottando semplici manovre. Sempre più numerosi sono i genitori, i nonni e coloro che lavorano ogni giorno col mondo dell’infanzia che accettano prontamente l’invito della Croce Rossa di Carpi a seguire le lezioni di pronto soccorso pediatrico. Letteralmente prese d’assalto, queste lezioni semplici e pratiche mostrano come comportarsi in caso di emergen-
delle vie aeree nel bambino provoca ancora 1 decesso alla settimana. Ben 50 bambini all’anno perdono la vita per un motivo la cui causa è per il 27% accidentale; ciò significa che facendo un po’ più di attenzione verso i nostri bambini potremmo ridurne il rischio di morte. “Dal momento che esistono manovre semplici, alla
tristi statistiche, la Croce Rossa di Carpi dal 2009, - spiega il referente del progetto, Marco Gelmini - abbracciando un progetto nato e voluto dal dottor Marco Squicciarini organizza corsi di manovre di disostruzione pediatriche (che comprendono la fascia da 0 a 1 anno e da 1 anno alla pubertà) aperti a tutti. I corsi si suddivido-
za, allontanando così il rischio di perdere il proprio bambino poiché incapaci di agire in modo veloce. Viviamo nell’era di Internet, le informazioni sono a portata di clic, ma non basta. La gente chiede di più per il bene dei propri bambini. L’informazione è fondamentale, non ci si affida più soltanto ai consigli del pediatra o ai rimedi della nonna. Per non parlare poi delle interminabili attese al Pronto Soccorso... Mille ansie prendono il sopravvento sui genitori di oggi, quelli dell’era dello stress, iperdediti a uno o al massimo a due figli, supergenitori a cui si chiede di tutto e perfezionisti del loro ruolo. Nel caso specifico, per cercare di evitare che un piccolo incidente domestico possa assumere i con-
torni della tragedia, i genitori vogliono poter scegliere di intervenire: la vita di un figlio viene prima di qualsiasi altra cosa. E malgrado il terrore di sbagliare scelgono comunque l’assunzione di responsabilità. E se la fatalità è sempre in agguato, conoscenza o no, è pur vero che pensare di poter gestire l’emergenza consente comunque di esorcizzare la paura più grande: quella di sopravvivere a un figlio. E allora, affinché il tabù dei tabù, ovvero la morte prematura di un figlio su un genitore, non venga infranto, ci si informa. E si crede di poter così controllare anche l’imprevisto più infausto. Il più temuto. La morte del proprio (sempre più spesso unico) figlio.
no in lezioni interattive e gratuite, tenute da istruttori nazionali, dove tutti possono imparare queste semplici manovre e dove l’unico strumento utilizzato sono le mani”. La Croce Rossa di Carpi dal 2009 a oggi ha tenuti corsi con tutto il corpo docente delle scuole materne e nido delle Terre d’Argine, agli autisti degli Scuola Bus
e al personale delle scuole private e convenzionate. “Quest’anno - conclude Gelmini - ci stiamo dedicando ai Centri Sociali per gli anziani, dove anche i nonni si stanno mettendo alla prova per imparare le manovre e sostenere il progetto”. Per informazioni, visitate il sito www.cricarpi.it Jessica Bianchi
a causa delle sue patologie, il fisico è così provato da non reggere ed è costretto a ricorrere alla certificazione di malattia, sentendosi oltremodo mortificato nella consapevolezza di gravare economicamente sull’Inps, di causare perdita di produzione per il datore di lavoro e, ulteriore beffa, farsi la nomea tra i colleghi di essere assenteista. A lungo andare, col peggioramento delle patologie, si arriva alla totale inabilità e si costringe la persona a vivere con la miserabile pensione d’inabilità, con una conseguente maggiorazione dei costi per lo Stato. Quella politica che oggi parla di “conflitto d’interesse” è colpevole, a sua volta, di aver concesso all’Inps, oltre alla fase di concessione e di controllo, anche quella di revoca,
senza che la persona disabile possa essere valutata da una commissione medica imparziale. Ricordiamo infine che la persona con gravi patologie invalidanti, chiamata a visita di verifica, deve obbligatoriamente presentarsi presso l’ambulatorio preposto anche in barella, se il trasporto non mette a rischio la vita. Di fronte a queste situazioni come può qualcuno ritenere una vergogna che un parlamentare debba presentarsi in tribunale nonostante sia affetto da una semplice congiuntivite? Grazie per l’attenzione e confidando che vorrà pubblicare quanto sopra, cordialmente Le porgo distinti saluti. il presidente, Antonio Mazzarella
I lettori ci scrivono
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aro Direttore, da diverso tempo i cittadini disabili e i loro familiari stanno manifestando il loro malcontento verso i politici che negli ultimi decenni si sono succeduti nell’amministrazione del nostro Paese, l’Italia, colpevoli di aver agito soprattutto per favorire se stessi e coloro che, accumulando sempre più risorse, le hanno poi investite per fini speculativi, danneggiando irreparabilmente l’economia italiana. Qualcuno, manifestando ottimismo, diceva: “i ristoranti sono pieni, il capitale privato è sostanzioso perciò la crisi economica non c’è”, ignorando che questo capitale è in linea di massima custodito fuori dai confini italiani e i cittadini a fatica riescono a procurarsi il cibo e si
Il malcontento dei disabili accontentano degli abiti che hanno o riciclano vestiario usato. La lotta poi ai truffatori di pensioni e indennità di accompagnamento dei disabili, si è preferito chiamarla “lotta ai falsi invalidi” anziché lotta ai disonesti, cosicchè il danno di immagine lo hanno avuto i veri invalidi, i quali, molto spesso, si sono visti decurtare la pensione o l’indennità oppure i permessi per l’assistenza a seguito di circolari che non hanno forza di legge e nonostante le sentenze della Cassazione e del Consiglio di Stato a loro favorevoli. Oltre ai tagli dei proventi economici dobbiamo purtroppo constatare i tempi “biblici” decorrenti dal momento della richiesta
di concessione degli stessi al loro effettivo percepimento da parte degli aventi diritto; contemporaneamente si sta verificando anche la riduzione dell’assistenza da parte dei Servizi Sociali dei Comuni di appartenenza. Purtroppo le Commissioni Mediche e quelle di verifica, sotto la pressione di chi ha scatenato la cosiddetta “lotta ai falsi invalidi” spesso negano i permessi per l’assistenza a quelli veri. Capita così che il lavoratore disabile beneficiario dei permessi della legge 104, non avendo più la giustificazione per revoca o per i tempi lunghi per la concessione di detti permessi, deve lavorare a orario intero e, dopo alcuni giorni,
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ipanare la matassa non è facile: accanto ai vantaggi che la riorganizzazione della rete scolastica carpigiana porterà con l’apertura della nuova Scuola media a Cibeno sono emersi problemi e difficoltà che richiedono una soluzione. Finalmente si porrà fine al problema del sovraffollamento che ha conseguenze inevitabili sull’attività didattica. Sono undici le sezioni oggi presenti alle Medie O. Focherini e dieci quelle delle A. Pio: mancano gli spazi adatti per ospitare tanti alunni; sono stati sacrificati laboratori e aule di informatica; sono state create succursali ma si tratta di soluzioni tampone. Con l’apertura della Scuola media a Cibeno, si tornerà al numero, più sostenibile, di sei/sette sezioni per istituto. Il passaggio dalle Focherini e dalle Pio alla nuova scuola, nonostante sia nell’aria da tempo, oggi rivela però parecchie criticità, forse finora sottovalutate. Quante e quali sezioni sono destinate a migrare? Alle Focherini, sin dal momento dell’iscrizione nel 2000, i corsi I, L, M sono consapevoli di essere ‘predestinati’: si tratta di sezioni formate, stradario alla mano, da alunni residenti vicino alla nuova scuola. Ospitati, per carenza di spazi, nella mensa delle elementari Saltini prima e nei container poi,
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on c’è cibo senza terra è il tema del concorso promosso dalla Regione Emilia Romagna con lo scopo di “promuovere prima la riflessione e lo studio sull’educazione alimentare e l’orientamento dei consumi e poi le attività esperenziali in fattoria e a scuola”. La classe 3 A della Scuola Primaria Giotto di Carpi ha conquistato il quarto posto (su 65 partecipanti), aggiudicandosi così un premio importante, soprattutto in questo momento di crisi e di tagli al sistema scolastico: 1.000 euro da utilizzare nel circuito delle fattorie didattiche della Provincia di Modena. La premiazione del concorso a cui parteciperà la classe, accompagnata dalle insegnanti e dalla preside la dottoressa Maria Cristina Santini, avverrà il 16 marzo nell’ambito della manifestazione Children’s Tour alla Fiera di Modena, dove sarà allestita anche una mostra degli elaborati
Per il prossimo settembre si prevede l’avvio della nuova scuola media a Cibeno e, accanto ai vantaggi, la riorganizzazione della rete scolastica carpigiana portà con sè diversi problemi. E per una questione che si risolve ne restano altre da affrontare: è ancora nebbia fitta, infatti, sul destino delle sezioni G ed L delle Medie Pio
Il rompicapo del nuovo assetto scolastico
Il cantiere del nuovo polo scolastico di Cibeno
aspettano solo la comunicazione ufficiale del trasferimento. Diverso il percorso della sezione H delle Focherini, individuata per il trasloco solamente in un secondo tempo: le famiglie non hanno ricevuto la comunicazione del possibile trasferimento al momento dell’iscrizione e non risiedono in prossimità della nuova scuola, ma vicino alle Focherini. I genitori, che sono ve-
nuti a conoscenza del loro destino a gennaio di quest’anno, si sono attivati per ribadire le loro ragioni davanti al preside Federico Giroldi, all’assessore Maria Cleofe Filippi e al provveditore di Modena Silvia Menabue, la cui opera di mediazione è stata fondamentale. Proprio in virtù della mancata comunicazione da parte della scuola alle famiglie, la Menabue,
con il beneplacito della Filippi, ha acconsentito alla permanenza delle attuali classi della sezione H all’interno delle Medie Focherini, fino a estinzione, garantendo la continuità didattica. Mentre la futura prima classe della sezione H inizierà fin da settembre nella nuova scuola di Cibeno. Per una questione che si risolve ne restano altre da affrontare: è ancora nebbia
Mille euro da utilizzare nel circuito delle fattorie didattiche della provincia di Modena. E’ questo il premio vinto dalla classe 3 A della Scuola Primaria Giotto di Carpi
Non c’è cibo senza terra
il valore dei cibi tipici del modenese ricchi di proteine, calcio e vitamine che fanno tanto bene ai bambini e ne favoriscono la crescita. Il motivo che ha spinto le insegnanti a partecipare al concorso è stato soprattutto quello di fare un’esperienza interattiva che permettesse ai bambini di apprendere scoprendo e lavorando insieme. “La creatività è una pratica sapiente - commentano Macrì e Fiorentino - perché mentre si fa qualcosa in modo diverso dal
Scuola Primaria Giotto
delle scuole vincitrici. Le insegnanti della 3 A Giotto, Maria Macrì e Virgilia Fiorentino, hanno deci-
so di partecipare con un elaborato molto articolato dal titolo Sapori e tradizioni. I bambini insieme alle
“La moda non è solo bellezza, ma anche positività”
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solito, ci si stupisce e, allo stesso tempo, si apprende. Così, lavorando insieme, si impara ad apprezzare il contributo dei singoli, a costruire un’idea passo dopo passo, a migliorare il lavoro. Si possono poi scoprire insieme alla classe, le cose buone della nostra terra, sulla storia locale, sulla produzione agroalimentare, sui tempi e i cicli della natura, sulla fisiologia del gusto, sull’educazione alimentare e, di conseguenza, acquisire una corretta alimentazione”. Foto di repertorio
docenti hanno realizzato un testo a tema, un libro e un cartellone molto creativi che hanno messo in risalto
Anna Molinari, con l’Associazione Make-A-Wish Italia, realizza il sogno di un bambino colpito da una grave malattia a stilista carpigiana Anna Molinari ha accolto con entusiasmo la possibilità di realizzare il sogno più grande di Daniel, un bimbo di 10 anni, affetto sin dalla nascita da fibrosi cistica, che ha deciso di volare dalle isole Hawaii per conoscere la stilista dei brand Blumarine e Blugirl e disegnare con lei. Per coronare questo desiderio Daniel ha contattato Make-
fitta, infatti, sul destino delle sezioni G e L delle Pio. La riorganizzazione della rete scolastica prevede che vengano ceduti due corsi della succursale alla nuova secondaria di primo grado di Cibeno e il Consiglio d’Istituto delle Pio ha individuato, nella seduta di metà gennaio, i corsi G e L, sebbene non siano stati creati utilizzando il criterio della “vicinanza territoriale alla residenza”. In queste sezioni, infatti, ci sono alunni residenti in pieno centro storico, nella frazione di Santa Croce e nella zona dello stadio. Anche in questo caso non si è fatta attendere la reazione dei genitori che, non avendo ricevuto comunicazioni nè al momento dell’iscrizione nè nel corso degli anni successivi, hanno chiesto un’applicazione graduale delle norme previste dalla ristrutturazione della rete scolastica, ovvero coinvolgendo solo le prime del futuro anno scolastico. Il sondaggio indetto dalla scuola tra i genitori per definire una maggioranza, stando alle prime indiscrezioni, confermerebbe la volontà delle famiglie di restare nella succursale di Castelvecchio nonostante la prospettiva sia quella di dipendere comunque giuridicamente dal costituendo Comprensivo Carpi 3. Così il nuovo assetto scolastico somiglia sempre più a un rompicapo. Sara Gelli
A-Wish, l’organizzazione internazionale non profit che realizza i desideri di bambini colpiti da gravi malattie. Make-A-Wish Hawaii si è attivata immediatamente con Make-A-Wish Italia che a sua volta si è messa in moto per dare assistenza all’affiliata nell’organizzazione del desiderio di Daniel. Anna Molinari ha fatto visitare a Daniel e alla sua famiglia l’azienda dove realizza le proprie creazioni, svelandogli tutti le fasi che portano all’ideazione di una collezione.
“E’ stato emozionante conoscere Daniel. Sono rimasta colpita dalla sua determinazione, dalla sua gioia di vivere e dalla sua grande passione per la moda. Disegnare insieme a lui mi ha fatto riflettere sul fatto che la moda non è solo bellezza, ma anche positività, espressione delle proprie emozioni e della propria sensibilità. Spero di aver regalato a Daniel un momento di felicità e spensieratezza”, ha commentato la stilista carpigiana, da anni impegnata in progetti di solidarietà.
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ntenso. Raffinato. Poetico. Il tango è un abbraccio nel quale sono i corpi a parlare. Dichiarato Patrimonio Culturale dell’Umanità, il tango è clima dell’esistenza che germoglia in verso, canto, respiro di bandoneon e plastica di danza. Si dice che il tango sia un pensiero triste che si balla, ma al di là del noto aforisma, questa danza nata nella periferie delle capitali del Rio della Plata sul finire dell’Ottocento, nasconde una storia fatta di carne e sangue, intrisa di sentimenti e passioni legati a emigranti e schiavi. Il tango racconta la vita, quella tormentata dei bassifondi, dei bordelli, della strada. Una cultura affascinante, malinconica, quella celata nel tango, che racchiude la nostalgia per le cose perdute. Lontane. Il sapore struggente degli addii. “Ballare il tango è un atto d’amore”, ha affermato il più famoso ballerino e coreografo argentino Miguel Angel Zotto. Ed è proprio animata da questo amore che Sandra Barbieri, insegnante di tango al Surya di Carpi, ha deciso di dar vita, il 23 marzo a TangoArte: un evento capace di coniugare “danza e arte, le mie passioni più grandi”, spiega. Alle 18,30, nei locali della scuola di danza in via Carlo Marx, 140 appuntamento con uno stage di perfezionamento sul tango che avrà l’obiettivo di insegnare a danzare bene in poco spazio poi, a partire dalle 20, vernissage della mostra dedicata a questo ballo. Opere d’arte e di
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Sandra Barbieri, insegnante di tango al Surya di Carpi, ha organizzato, il 23 marzo, TangoArte: un evento capace di coniugare “danza e arte, le mie passioni più grandi”, spiega.
Quando il tango incontra l’arte e la solidarietà l’obiettivo principale dell’evento è quello di raccogliere fondi per il reparto, per poter così contribuire a finanziare alcune delle strumentazioni di cui necessita (ecografo pediatrico o deumidificatore dell’ossigeno)”. Un’occasione davvero speciale per innamorarsi di una danza capace di far vibrare le corde più intime di ciascuno:
Sandra Barbieri
“il tango è una metafora della vita. Quando lo si balla - conclude Sandra Barbieri - ci si libera, ci si lascia andare, abbandonandosi al proprio partner e alla musica. Il tango è un linguaggio meraviglioso con cui esprimersi”. E una volta scoperto non lo si abbandona più. Jessica Bianchi
Corso di formazione per i volontari Abio
Per il bene dei bambini
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artigianato realizzate da diversi artisti tra cui pittori, fotografi e artigiani che esporranno abiti e calzature realizzate a mano. In mostra, grazie all’aiuto dell’amico Mario Lanza, anche i bellissimi abiti disegnati e realizzati dagli studenti di moda dell’Istituto superiore Vallauri di Carpi e
dell’Its Nobili di Reggio Emilia. Alle 20,30 ricco buffet per tutti e, dalle 21, si danza, a ritmo di milonga naturalmente... “La serata - prosegue Sandra - vedrà come ospite d’onore la dottoressa Adriana Borghi, primario del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, poiché
l 27 marzo avrà inizio un Corso di formazione per i volontari Abio, Associazione per il Bambino in Ospedale per avviare così il servizio anche presso la Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. Il corso si svolgerà presso la Sala Multimediale della Casa del Volontariato di viale Peruzzi, 22 a Carpi. Il primo incontro sarà il 27 marzo dalle 14.30 alle 16.30. Il corso è composto di 5 lezioni: un incontro informativo, uno di selezione, lezioni su aspetti igienico-sanitari, comportamentali e importanza del gioco e un seminario psico – motivazionale. Gli incontri saranno poi seguiti da un periodo di tirocinio in ospedale di 60 ore. Per partecipare è indispensabile iscriversi. L’iscrizione è gratuita e non vincolante per la successiva partecipazione al corso che verrà realizzato al raggiungimento di un numero minimo di 30 iscritti. Informazioni e iscrizioni: 02.45497494 - 346.9450157.
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Piani strategici, tavole rotonde, indagini di settore, forum di esperti o presunti tali, le solite ricette miracolistiche espresse da economisti ma, nel frattempo, il debito pubblico è salito a 2 miliardi di euro con un rapporto debito - Pil del 126 per cento. Era del 118 per cento col Governo Berlusconi nel 2010, 109 col Governo D’Alema nel 2000 e 112 col Governo Prodi nel 1996. Dati che lasciano il tempo che trovano perchè fotografano una realtà ben nota e conosciuta”. I sindacati non ci stanno a questo balletto degli incontri e delle tavole rotonde, sempre ripetitivi e, spesso, inconcludenti, ma nemmeno le associazioni dei commercianti e degli artigiani, i rappresentanti cioè dei piccoli imprenditori, quelli maggiormente esposti ai rigori della
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l 22 marzo, alle 21, presso la Sala Grande del Circolo Graziosi, in via Sigonio, 25 a Carpi, si terrà la XXIX Rassegna Corale della Corale Giuseppe Savani. Appuntamento che si doveva tenere lo scorso 16 giugno, poi rimandato a causa del sisma e ora reso possibile grazie alla sensibilità e all’altruismo di quattro cori reggiani. “Tutto è iniziato il settembre scorso. Da alcuni mesi - ci raccontano alcuni rappresentanti della Corale Savani - eravamo usciti dall’incubo del terremoto, quando quattro cori decisero di riunire le forze per realizza-
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L’Angolo di Cesare Pradella Il sindacato vede nero e chiede meno parole e più fatti Tamara Calzolari
crisi, all’aumento delle tasse, alla crisi dei consumi e al calo delle commesse. “Nel 2012, col Governo Monti, le domande di disoccupazione sono passate da 61 a 133 a causa del calo degli ordini delle piccole e medie imprese.
Ad aggravare la situazione ha commentato la segretaria della Cgil di Carpi, Tamara Calzolari - è arrivata la Riforma del lavoro del ministro Fornero, che ha introdotto un aumento dei costi per le aziende. In più abbiamo do-
vuto prendere atto della chiusura nel territorio della Sicar, azienda storica carpigiana nel settore delle macchine per legno, della cessione di Zadi, azienda leader sul piano tecnologico. Insomma, siamo davvero alla resa dei conti e se le aziende meccaniche piangono, non stanno meglio quelle degli altri settori, come l’abbigliamento, perchè anche chi va benino non assume personale”. Mentre, aggiungiamo noi, la tassazione nelle tasche degli italiani è cresciuta enormemente, arrivando al 42 per cento del Pil, una delle più alte tra i paesi europei. Dal canto suo Roberto Giardiello, segretario della Cisl, dice:
Il 22 marzo, alle 21, presso la Sala Grande del Circolo Graziosi, in via Sigonio, 25 a Carpi, si terrà la XXIX Rassegna Corale della Corale Giuseppe Savani
Di coro in coro. Cantiamo per l’Emilia
re un progetto di solidarietà verso un coro terremotato di Carpi”. Il nome stesso del progetto sintetizza lo spirito che da cui è nato: Di coro in coro. Cantiamo per l’Emilia. E così sono stati fatti quattro bellissimi concerti in terra reggiana,
“lasciare in tasca della gente qualche soldo in più significa rimettere in moto l’economia e non agevolare la grande finanza come è stato fatto dal Governo Monti, il governo dei tecnici”. Aggiunge il segretario della Uil, Luigi Tollari, “basta con le tasse, basta con la legge Fornero, basta coi riti inutili e ripetitivi degli incontri, dei dibattiti e delle tavole rotonde. Tutti sanno come stanno le cose e dunque non c’è bisogno di incontri ma di fatti concreti sia a Roma che in Regione, come nei Comuni, per dare risposte alla gente, ai salariati, ai dipendenti, ma anche agli imprenditori, piccoli e medi, strozzati da un
fisco esagerato, da un sistema creditizio insensibile e da una burocrazia asfissiante che non consente loro di lavorare”. Il sindacato vede nero e si aspetta fatti concreti, meno forum e dibattiti vuoti nei quali vengono ripetute ricette trite e ritrite che sinora non hanno portato alcun beneficio, anzi, hanno peggiorato la situazione e intanto le aziende chiudono e licenziano. Anche a Carpi, nonostante sia uno dei Distretti industriali modello in Italia per qualità, fantasia creativa e innovazione del prodotto, frutto del lavoro e dell’impegno di imprenditori e dipendenti, in un mix virtuoso di competenze, volontà e spirito di sacrificio.
come una staffetta, per sensibilizzare la gente su quanto accaduto nei paesi terremotati e, allo stesso tempo, per sollecitare un aiuto concreto, una mano al portafoglio e un segno di amicizia verso un coro carpigiano e, precisamente, per la Corale Savani. Quella del 22 marzo al Circolo Graziosi sarà perciò una serata speciale non solo per i repertori che verranno presentati, di estremo interesse, ma soprattutto per lo spirito che permeerà l’atmosfera. In quell’occasione i quattro cori consegneranno un assegno alla Corale Savani con i proventi
raccolti durante i loro quattro concerti. Una cifra che sarà poi devoluta ai coristi che hanno subito danni materiali. I quattro cori che saranno presenti il 22 marzo insieme alla Savani, diretta dal maestro Giampaolo Violi, sono Coro Et Laboro di Castelnovo di Sotto diretto da Rossana Rossi, Vocinsieme di Praticello di Gattatico diretto da Ilaria Cavalca, Josette Carenza e Corrado Pessina, Il Bosco di Cadelbosco Sopra (RE) diretto da Francesco Trapani e, infine, Mavarta di S. Ilario d’Enza diretto da Silvia Perucchetti.
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A chiudere il CICLO DI INCONTRI NE VALE LA PENA è stato DON VIRGINIO COLMEGNA, FONDATORE DELLA CASA DELLA CARITÀ DI MILANO, che ha PRESENTATO IL SUO LIBRO ORA ET LABORA
“Rompiamo il muro dell’indifferenza” “ Più coesione e meno paura. La fede, la carità e l’impegno costanti sono i principi che dovrebbero guidare la vita di ciascuno di noi”. E’ questo, in sintesi, lo spirito con cui Don Virginio Colmegna (che nel 2002 ha fondato la Casa della Carità a Milano, la quale ospita gratuitamente le persone in difficoltà aiutandole a reinserirsi nella società, e che è stata fortemente voluta dal cardinale Carlo Maria Martini) pensa alla società a cui tutti noi dovremmo aspirare. Questa società viene descritta nel suo libro Ora et Labora, edito nel 2012 da Chiare Lettere. In questo libro c’è tutta l’atmosfera della Casa della carità, fatta di fede, tempra e serenità. E’ un libro che racconta la Chiesa meno visibile, ma che forse molti vivono senza nemmeno accorgersene. Non è un elogio della Chiesa, tutt’altro: è una raccolta di vicende ed esperienze che non risparmia critiche, ma si muove da dentro la Chiesa, dal lavoro quotidiano che fa a sostegno di chi ha più bisogno di aiuto. Il lavoro della Caritas, i
centri di accoglienza che, a causa della crisi, danno sostegno e ristoro anche a tanti italiani, non solo agli
immigrati, e poi gli oratori che in molte città sono gli unici spazi dignitosi in cui portare i figli dopo la scuola,
gli scout, le numerosissime persone che rispondono quotidianamente e a titolo gratuito alle tante emergenze sanitarie e alimentari. Oggi, con lo Stato sociale sbaragliato da una politica irresponsabile, la Chiesa c’è. E’ sul campo, agisce, spesso silenziosamente. Con questo libro viene allo scoperto, fa sentire la sua presenza. “La fede religiosa che con-
Venerdì 15 marzo appuntamento con la finale di Business Game - Crea la tua impresa, progetto di learning by doing interattivo e innovativo promosso dalla Liuc – Università Cattaneo di Castellanza
Gli studenti del Liceo in finale al Business Game
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l Liceo Scientifico Manfredo Fanti di Carpi parteciperà venerdì 15 marzo alla finale della decima edizione del Business Game - Crea la tua impresa, progetto di learning by doing interattivo e innovativo promosso dalla Liuc – Università Cattaneo di Castellanza, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. Il gioco è stato messo a punto dal Centro di Ricerca per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione della Liuc, che svolge attività di ricerca e realizza progetti di trasferimento tecnologico a
supporto dell’innovazione organizzativa abilitata dalle tecnologie informatiche. A partire dalle 10, si svolgerà la giocata finale; nel frattempo i docenti accompagnatori parteciperanno a un seminario di aggiornamento dal titolo La Ricerca documentale nella scuola superiore: Esperienze e proposte per docenti e studenti, presso l’Auditorium dell’Università. Dalle 14.30 si terrà la premiazione delle squadre vincitrici in Aula Bussolati. Studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori di tutta Italia si sono cimentati negli scorsi due mesi nella simulazione di un mercato
costituito da aziende virtuali di cui sono stati manager: un vero e proprio gioco tatticostrategico, che li ha portati a sfidarsi su abilità logiche, visione strategica e spirito di gruppo e a misurarsi con la simulazione di un anno di vita delle aziende e di evoluzione del mercato. Obiettivo del gioco, in relazione al quale è stata stilata una graduatoria di merito delle squadre, era massimizzare il valore dell’impresa, considerato come parametro complessivo e valutato in funzione del margine operativo, delle politiche di assunzione, del tasso di crescita degli investimenti e dei risultati finanziari.
segna le buone parole della carità - ha dichiarato Don Colmegna - mi irrita. Nella quindicenne che ha partorito, in quei tre bambini con le loro mamme sbattuti fuori dal dormitorio pubblico, nel bambino di un anno che la madre ha rincontrato dopo che col nostro aiuto ha riavuto dal Tribunale dei minorenni... in queste situazioni trovo un dono grande e indecifrabile. Una risposta profondamente cristiana, dove non contano le parole ma è imprescindibile l’esempio”. Dialogando con Pierluigi Senatore, caporedattore di Radio Bruno, Don Colmegna ha sottolineato come sia importante dare alle persone più bisognose non solo aiuti fini a se stessi, ma strumenti che permettano loro di andare avanti da soli, di trovare un lavoro e rendersi autonomi. “Loro - ha precisato Don Colmegna - non vogliono essere destinatari di sguardi di compassione, ma desiderano che sia restituita loro la dignità, e per questo si impegnano per cercare di reinserirsi nella società con
grande impegno e dedizione. Occorre abbattere il muro dell’indifferenza che finge di commuoversi davanti a certe notizie, ma che poi non si interroga sui motivi, sulle cause e sui rimedi. I primi a dover muoversi in questa direzione sono gli uomini della politica che devono essere capaci di generare speranze per tutti, in particolare per i bambini che sono il futuro della storia. La crisi della politica richiede una conversione culturale, ha bisogno di orizzonti nuovi e di speranze che sappiano render conto della nuova domanda di fraternità, pace e giustizia che arriva più forte da quelli che possono definirsi i sotterranei della storia”. Chiara Sorrentino
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CON UN FILM DENUNCIA CHE RACCONTA I SOPRUSI AI DANNI DI UNA DONNA, LA REGISTA CARPIGIANA LILIANA CAVANI HA VOLUTO PUNTARE L’ATTENZIONE SULL’EMERGENZA RAPPRESENTATA DALLA VIOLENZA SULLE DONNE
“Un amore violento non è amore” L e storie dei femminicidi cominciano sempre con uno schiaffo. Un piccolo episodio di violenza che, spesso, viene sottovalutato nella speranza che non si verificherà più. E invece, il più delle volte, lo schiaffo si ripete, più forte e più di frequente, e nei casi più gravi, sfocia nella tragedia. Negli ultimi tre anni, solo nel territorio delle Terre d’Argine si sono verificati ben 3 casi di femminicidio, oltre a numerosi episodi di violenza domestica. E’ ora di porre un freno alla violenza sulle donne e insegnare a quest’ultime come riconoscere, prima che sia troppo tardi, i segnali d’allarme di una relazione ossessiva e malata. Così, la Giornata Internazionale della Donna è divenuta l’occasione per attirare l’attenzione sui terribili fenomeni di abusi fisici e psicologici, insieme alla regista carpigiana Liliana Cavani che, nella serata di venerdì 8 marzo, presso una gremita Sala Congressi, ha presentato il suo ultimo film Troppo amore. “Le notizie di cronaca - ha dichiarato la regista - parlano spesso di donne perseguitate, picchiate e uccise da fidanzati, mariti o compagni. Storie di donne annientate proprio da coloro in cui avevano riposto tutti i loro sogni per l’avvenire. Si tratta di un’emergenza a cui tutti dobbiamo rivolgere la nostra attenzione, e così insieme alla
da soprattutto le donne - c’è un ulteriore strumento di potere nelle mani degli uomini, la dipendenza economica, che viene fatta pesare. E’ importante tenere alta l’attenzione su questa emergenza in cui a soffrire non sono soltanto mogli e compagne, ma anche i figli, che spesso sono costretti ad assistere a scene di inaudita violenza ai danni
della loro madre”. La Festa delle Donne è stata quindi l’occasione per sensibilizzare su un fenomeno in preoccupante ascesa. Tuttavia, un 8 marzo non basta per occuparsi della violenza contro le donne. Occorre, farlo 365 giorni all’anno, perché non è più tempo di restare in silenzio. Chiara Sorrentino
Sabato 16 marzo si svolgeranno anche a Carpi, presso i locali dell’Itis Leonardo da Vinci, le semifinali dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici
Gli atleti della matematica casa di produzione Ciao Ragazzi di Claudia Mori, si è pensato che fosse importante e giusto parlarne. Per questo ho realizzato una storia dal titolo Troppo amore per aprire uno squarcio esplorativo su un caso purtroppo esemplare, quello di stalking e violenza fisica. La parola “amore” fa sognare perché risveglia in noi il sentimento più bello, quello che dà origine alla stessa vita. Tuttavia, talvolta occorre aprire gli occhi, e denunciare prima che sia troppo tardi, chi finge soltanto di amarci. L’amore è un sentimento che richiede cura e maturità. Un amore violento non è amore”. La violenza sulle donne è un problema indipendente da cultura, estrazione sociale e appartenenza politica. E’
un problema trasversale, culturale, che riguarda tutti e ha origine nello squilibrio di potere tra i sessi. “Purtroppo - prosegue Cavani la violenza sulle donne è sempre esistita, solo che un tempo veniva taciuta. Innanzitutto, oggi le donne sono tutelate dal punto di vista legislativo con leggi che puniscono i loro aggressori, mentre una volta non era così e, in secondo luogo, sono più consapevoli, e questo grazie anche alle campagne di informazione e sensibilizzazione che vengono svolte. Le donne si rendono conto che ciò che subiscono quotidianamente non è normale. Con l’attuale crisi economica e la conseguente disoccupazione - che oggi riguar-
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abato 16 marzo si svolgeranno in 100 città italiane le semifinali dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici, organizzati dalla Federazione Francese di Giochi Matematici e, per la parte italiana, dall’Università Bocconi di Milano. Per la nostra zona la gara è organizzata dall’Itis Leonardo da Vinci, che mette a disposizione i propri locali e il proprio personale. A partire dall’edizione del 2000, la gara è diventata un tradizionale appuntamento per le scuole del nostro territorio, e conta su un gruppo di una trentina di docenti che nelle varie fasi, con il loro impegno e la loro passione, rappresentano uno stimolo per i ragazzi. Quest’anno i concorrenti, provenienti da tutti i comuni della zona, sono 180: gli “atleti della matematica” che si contendono l’ammissione alla finale nazionale in programma a Milano per il prossimo maggio vanno dalla Prima Media all’Università e… oltre, suddivisi in 5 categorie. L’iniziativa si svolge in collaborazione con Comune Carpi che ha messo a disposizione la Sala Congressi per la cerimonia di premiazione. L’iniziativa è possibile grazie alla collaborazione di Abitcoop, Cmb, Assicoop-Unipol, Grandi Salumifici Italiani, la casa editrice Zanichelli. Il programma della giornata è il seguente: ore 14 ritrovo partecipanti, ore 14,30 inizio gare per tutte le categorie, ore 18 – 19 premiazione dei vincitori presso la Sala Congressi. La cerimonia di premiazione è aperta alla cittadinanza.
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ei si chiama Eva, come la prima donna, e qui vuole essere il prototipo, l’emblema, modello e simbolo di tutte le donne che, sulla soglia dei 50 anni, vivono il passaggio (non sempre bene accetto) della menopausa. Il tema è reso però in modo assolutamente comico. Il drammatico resta sottaciuto, nascosto dietro una sfilza di situazioni che buttano in farsa i momenti veri della vita. Quindi alle spettatrici il compito di andare oltre, armate di una buona dose di autoironia e un po’ di sano distacco. Eva vive con la figlia, una ragazza ribelle appassionata di musica (l’ex star di X Factor, Antonella Lo Coco) e con la madre (l’eccezionale Rosalina Neri), un’arzilla signora che, nonostante l’età, è attiva più che mai, sempre a caccia di un nuovo amante nei ritrovi per pensionati. Poi c’è l’ex marito, dal quale è separata, un uomo logorroico e nullafacente che Elio, quello delle Storie Tese, rende con particolare efficacia. Lui però abita in una stanza adiacente al suo appartamento e continua a sfruttarla come un vero parassita. Completa il suo mondo il grande magazzino di cosmetici dove lei fa la commessa. Qui c’è un titolare maschilista e piuttosto antipatico che non esita
Grande successo per la proiezione in anteprima per l’Italia al Multisala Raffaello di Modena del primo lungometraggio di Sophie Chiarello. Un film prodotto con la partecipazione di Sanfelice 1893 Banca Popolare, con una straordinaria Angela Finocchiaro
Le mille fatiche di Eva
a licenziare una collega un po’ avanti negli anni e dagli “scarsi” risultati produttivi. Completa il cast il trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Il più presente è Giovanni che cerca in tutti modi di combattere lo scetticismo della povera Eva. Le compare davanti quale angelo custode, anzi, angelo della menopausa, ma, armato di un improbabile telecomando, combina pasticci a ripetizione. Aldo e Giacomo invece figurano in
due simpatici cammei: un pedante taxista e un pignolo cliente, così come anche Paolo Hendel e il modenese Paolo Guerra che della pellicola è il produttore. Il film si muove sorretto non da una vera e propria trama, bensì da un susseguirsi di scenette spesso al limite del surreale, che non guasta, ma onestamente non basta a far compiere al prodotto quel salto di qualità che lo trasformi in una vera commedia. Certo si distingue dai cinepanettoni e la sincerità del tentativo appare evidente grazie alla grande protagonista, una sempre fantastica Anna Finocchiaro e al minuzioso elenco di una serie di situazioni reali che le donne
debbono affrontare quotidianamente per “sopravvivere” in questo mondo fatto prevalentemente da e per gli uomini. La Finocchiaro è il vero motore della produzione, sua l’idea, sceneggiata insieme a Valerio Bariletti, Walter Fontana e Pasquale Plastino, ed è lei che mette in scena molte situazioni comiche ma velate di malinconia che appartengono alla biografia non solo sua ma di molte donne. La ginnastica facciale dalle mille smorfie, eseguita in macchina negli spostamenti casa - lavoro, diventa un po’ il simbolo di una resistenza al quotidiano e al tempo che, inevitabilmente, lascia il segno sui volti di tutti ma, chissà perché, “gli uomini col tempo diventano autorevoli e noi (donne) babbione?” Davvero azzeccata la scena della rottamazione della vecchia Panda della protagonista che diventa metafora di un passaggio esistenziale, divertente e triste allo stesso tempo col frenetico ritmo di una canzonetta che ripete incessantemente “io e te… io e te”. “Mi piacerebbe
che il film fosse una sorta di incontro tra amiche, un racconto che accomuni molte di noi” e forse lo è davvero. Anche se probabilmente un’altra direzione registica avrebbe meglio corrisposto le aspirazioni dell’attrice. A un primo sguardo ho pensato a una sit-com che va in onda periodicamente su Rai movie di primo mattino che si chiama Mamma mia, dove la Finocchiaro interpreta una casalinga tutto fare che, senza un attimo di tregua, accudisce la casa, fa la spesa, porta i figli a scuola, insomma un concentrato di casafamiglia-lavoro che molte donne conoscono. Ebbene qualla serie è diretta da Maurizio Nichetti, autore dai mille talenti che proviene dal mondo dell’animazione milanese (Bruno Bozzetto per intenderci), che forse avrebbe potuto contribuire a un risultato più omogeneo e meno “televisivo”. Non escludo che si sia voluta una regista donna, Sophie Chiarello, al suo primo lungometraggio, per questa storia così centrata sulla figura femminile. Pen-
so comunque che il lavoro di Sophie possa in ogni caso contribuire a una presa di coscienza necessaria e a una riflessione seria sulla condizione della donna. Il film infatti non trascura il lato drammatico del lavoro femminile, più fragile e “precario” di quello maschile. Bene ha fatto quindi la Sanfelice 1893 – Banca Popolare a sostenere il film, presentato in anteprima nazionale al Raffaello di Modena il 5 marzo scorso. Alla presenza di Angela Finocchiaro, Raul Cremona, i dirigenti di Medusa e il direttore generale dottor Franco Cocchi. Dopo Benvenuti al nord, successone dell’anno scorso, questo è il secondo film che la banca del nostro territorio sostiene attivamente, rendendo un servizio al cinema italiano che spesso arranca nel trovare i necessari sbocchi produttivi. Se poi si considera che quello scorso è stato anche l’anno del terremoto che proprio nella Bassa ha colpito molto duramente, l’impegno profuso è doppiamente encomiabile. Ivan Andreoli
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Tempo Games!
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entornati amici e lettori! La nostra rubrica TempoGames!, torna più in forma che mai. Ultimata la miniserie dedicata ai migliori due titoli del 2012, ovvero Mass Effect 3 e Far Cry 3, varchiamo la soglia di questo nuovo anno e passiamo a un titolo a dir poco esplosivo. Sono passati quasi 17 anni da quando Lara Croft debuttò con successo nel panorama videoludico internazionale, inaugurando una lunga quando fortunata serie giunta a un traguardo di 8 episodi, tra principali e spinoff. Questo 2013 dunque, sarà ricordato come l’anno della “Rinascita” di un Tomb Raider rivisto e completamente rinnovato dai ragazzi della Crystal Dynamics, per conto della Square Enix. Difatti, il reboot della serie era ormai inevitabile, visto il considerevole calo di vendite ma soprattutto di interesse degli ultimi capitoli e a oggi, avendo potuto provare e ultimare il titolo in questione, posso garantire che l’esperimento è del tutto riuscito. La nuova Lara è incredibilmente “reale”, sexy come e più di prima grazie alle sembianze e movenze della nuova attrice Camilla Luddington, timorosa e insicura vista la giovane età e la scarsa esperienza, rappresenta una giovane avventuriera costretta dagli eventi, a tramutarsi ed evolversi in una vera e propria eroina, unica speranza per i superstiti di una spedizione archeologica
di Giuseppe Attanzio incubomaker@live.it
E così rinacque Lara
nei mari del Giappone. Il tema principale dell’intera opera è la completa e totale trasformazione della protagonista che, pian piano, prende coscienza di sé e, grazie a quella rinnovata consapevolezza, riesce a venire a capo di un’insana quanto paradossale situazione. Tra lupi feroci e fanatici mercenari, Lara dovrà sopravvivere, procurarsi il cibo e tutto il necessario per la propria sopravvivenza e quella dei propri compagni. L’isola sulla quale è costretta a girovagare in seguito al naufragio, è terrificante, selvaggia e ricca di insidie, eppure lei, l’archeologa per eccellenza, riuscirà a
cavarsela in tutte le situazioni con maestria e un pizzico di fortuna che non guasta mai. Gli scorci regalati da una grafica mozzafiato sono epici, oscuri e tetri, ma comunque carichi
di un pathos fuori dal comune, contribuiscono attivamente ad ampliare quell’aria di terrore e ansia che avvolge l’intera avventura. La colonna sonora poi, realizzata con maestria,
enfatizza tutti i momenti critici, alzando e abbassando il ritmo senza mai essere ripetitiva o stancante. Passiamo adesso alla questione gameplay, da alcuni osannato, da altri criticato: i ragazzi della Crystal Dynamics, sapevano di andare incontro a pesanti critiche, ma d’altronde quando si mette mano a una delle serie più fortunate e longeve di tutto il panorama videoludico, come già accaduto a Devil May Cry, non ci si può aspettare altro. Detto ciò, a mio avviso, l’esperimento è ampiamente riuscito e il nuovo Tomb Raider risulta convincente, emozionante e sopratutto ampiamente rigiocabile, fattore non da trascurare. Un plauso particolare alla scelta di selezionare una vera e propria attrice, Camilla Luddington, lasciandole curare ogni aspetto della voce e delle emozioni della giovane Lara, rendendola per la prima volta forse, assolutamente reale e credibile. Le fasi action, tra uccisioni stealth e sparatorie in pieno stile shooter, compongono un variegato mosaico, impreziosito da emozionanti fughe e scalate epiche. I numerosi segreti, le tombe segrete e un variopinto multiplayer, contribuiscono alla rea-
lizzazione di un vero e proprio capolavoro, brillando come una perla unica nell’oscurità. Ovviamente non mancano i bug e le imperfezioni e sicuramente qualche aspetto poteva esser curato meglio, ma al cospetto dell’intero progetto, si riducono a inutili minuzie. Gioco unico e ampiamente consigliato.
I Voti: Voto Totale: 9 Grafica: 9 Audio: 8.5 Giocabilità: 9 Longevità: 8.5
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Torna a ModenaFiere il tradizionale salone delle vacanze 0-14. Dal 15 al 17 marzo si parlerà di viaggi per i più piccoli, di turismo formato famiglia e di turismo scolastico: moltissime le proposte, per tutte le tasche. Oltre 200 espositori, decine di appuntamenti per gli operatori e i dati dell’Osservatorio Nazionale sul turismo giovanile
Una vacanza formato bambino
Spazio alle escursioni, ai camp sportivi, alle fattorie didattiche, ai parchi avventura, alla gastronomia junior e persino al turismo a 4 zampe: sei nuove aree tematiche dove i piccoli visitatori potranno vivere per qualche ora l’avventura delle loro prossime baby vacanze.
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e mini-vacanze sono sempre più diffuse, ma non si tratta di ferie brevi che, al contrario, sono drasticamente in calo. Sono i piccoli turisti ad aumentare, intesi come bambini e ragazzi in viaggio con la famiglia o da soli, senza mamma e papà. Le statistiche parlano chiaro: secondo l’Osservatorio Nazionale sul turismo giovanile, nel 2012 ben il 76% delle famiglie italiane ha fatto almeno una vacanza di una settimana con figli minorenni, mentre l’Istat rileva che gli Under 14 sono gli individui che viaggiano di più: ogni anno oltre il 60% dei bambini effettua almeno una vacanza. Mini-vacanze crescono, dunque. E la richiesta di tour, villaggi, campeggi per famiglie e campi scuola riservati ai soli bambini è diventata così estesa da portare alla nascita di una fiera dedicata, che si ripete ormai da 10 anni. E’ proprio ai desideri e alle esigenze turistiche dei più piccoli che si rivolge Children’s Tour (www. childrenstour.it), il salone delle vacanze 0-14, giunto alla sua decima edizione. Organizzato da Studio Lobo e ModenaFiere, si svolgerà dal 15 al 17 marzo presso il quartiere fieristico di Modena e rappresenta oggi in Italia l’unica occasione di incontro e confronto tra esperienze turistiche rivolte ai genitori e alle famiglie, senza trascurare i ragazzi che viaggiano da soli, con la scuola o l’associazione sportiva. Qui i genitori potranno incontrare direttamente località turistiche, villaggi, alberghi e strutture ricettive, parchi tematici, camp sportivi e centri per le vacanze studio, fattorie didattiche e percorsi naturalistici che hanno dato vita a servizi ad hoc per il target 0-14. Per i piccoli protagonisti gli espositori hanno predisposto attività di intrattenimento per far sperimentare ai bambini un “assaggio” delle vacanze pensate per loro attraverso laboratori creativi e spettacoli; grazie ai parchi avventura Cerwood ed Esploraria si scoprono l’avventura e nuovi sport con percorsi a tema e simulazioni. La manifestazione è il posto ideale per informarsi e pianificare la formula vacanza migliore: divertente ed educativa per i bimbi, rilassante per mamma e papà. La fiera ospita località e strutture di ospitalità provenienti da tutta Italia per un totale di oltre 200 espositori che al tema bambino, alla sua sensibilità e alle sue esigenze, riservano progetti specifici. E per la decima edizione non mancano le novità, con sei nuove aree al debutto per proporre al pubblico un’offerta turistica a 360 gradi: quella interamente dedicata agli itinerari escursionistici, alle fattorie didattiche, agriturismi, ai camp sportivi e ai parchi avventura, al settore food e persino alle “vacanze a 4 zampe” dedicata alle famiglie con animali al seguito. Ma Children’s Tour è anche in grado
cantesimi, si impara a conoscere gli animali, ad accudirli, a prendersene cura nel rispetto delle loro caratteristiche e nel loro ambiente; si studia l’astronomia e le caratteristiche delle piante del bosco, ma soprattutto si creano legami e amicizie. Far parte di un equipaggio, imparare a condurre un’imbarcazione in autonomia e sicurezza, affrontare manovre progressivamente più impegnative: per i più avventurosi la vacanza perfetta potrebbe essere in barca a vela, con porto di imbarco e sbarco a Spalato,
di fornire una fotografia dei piccoli turisti e dell’intero settore: verranno presentati i dati dell’Osservatorio Nazionale sul turismo giovanile, giunto alla sua quinta edizione, che punta a tracciare il profilo del segmento, a definirne le tendenze e le esigenze, a concepire le più efficaci strategie per sviluppare il settore del turismo 0-14. Tendenze e novità: vacanze per tutti i gusti I piccoli viaggiatori, mentre mamma e papà visitano il salone, possono sperimentare dal vivo le varie proposte e decidere in prima persona quale vacanza preferiscono. Oltre alle “classiche” vacanze al mare e in montagna, ce n’è davvero per tutti i gusti, a partire dalle località che offrono soggiorni divertenti e... istruttivi! Perché non approfittare delle vacanze per apprendere… le arti magiche? La Scuola Estiva di Stregoneria si trova nell’Oasi Lipu di Crava Morozzo in Valle Maira, località alpina in provincia di Cuneo e si dice sia proprio la stessa dove ha studiato Harry Potter! Qui, tra pozioni e in-
accompagnati da skipper esperti che insegnano tutti i segreti per diventare dei veri lupi di mare. La vita tra le onde e le lezioni di vela, in un contesto amichevole e divertente, incentivano il senso di responsabilità di ciascuno e lo spirito di gruppo. Un soggiorno studio all’estero è un’esperienza preziosa, che arricchisce il bagaglio culturale di bambini e ragazzi: favorisce l’acquisizione di una lingua straniera e l’incontro con persone di nazionalità diverse. Qualche esempio? All’Idependent Lake Camp in Pennsylvania, sulle maestose Pocono Mountains è possibile trascorrere dalle 2 alle 9 settimane di vacanza in un vero e proprio summer camp made in Usa: qui
ogni anno arrivano da tutto il mondo centinaia di bambini e ragazzi per approfondire le attività che li appassionano o incuriosiscono di più, dalla danza allo skateboard, dallo sport alla musica rock fino alle attività circensi con numeri acrobatici sul trapezio. Un’occasione di incontro e scambio tra culture diverse, immersi in una natura mozzafiato. Mai pensato, invece, di partire con tutta la famiglia per studiare una lingua straniera? Anche questo è possibile, basta scegliere la destinazione: in Inghilterra, Irlanda, Usa, Australia, Germania e Spagna esistono scuole che permettono di vivere un’esperienza linguistica allargata, che coinvolge i più piccoli insieme a mamma e papà, con corsi in mattinata e pomeriggi in famiglia, magari a zonzo per conoscere meglio il paese ospitante. E se mamma e papà vogliono visitare una città europea con i bimbi al seguito? A Children’s Tour è possibile conoscere gli spazi per gli adulti e i bambini che vogliono meravigliarsi insieme, anche in una metropoli o in una città europea. Un’idea alternativa può poi essere quella di una “ciclovacanza”: una settimana lungo la ciclabile più famosa al mondo, quella che costeggia il Danubio, che conduce da Linz a Vienna; l’incanto dei castelli della Loira e dei giardi-
ni francesi; in picchiata tra vigne e meleti dell’Alto Adige da Passo Resia a Bolzano. Per chi preferisce rimanere in Italia un modo originale per scoprire le nostre città d’arte potrebbe essere a bordo di una houseboat, che non necessita di patente nautica: una crociera fluviale consente di conoscere Venezia, Padova e Treviso da un altro punto di vista, fermandosi per un tour giornaliero. Ma è anche possibile sostare nelle località estive più divertenti d’Italia: spiagge, zoo, parchi divertimento e acquatici aspettano gli equipaggi a Lignano e Jesolo. Trascorrere 15 giorni all’insegna del tennis all’accademia di Chris Evert in Florida, del calcio nel campus del Manchester United? Anche questo è possibile: non manca, infatti, un occhio di riguardo per la forma fisica dei piccoli turisti, con numerosissime proposte di vacanza in camp sportivi. E’ più “slow”, invece, la vacanza nelle fattorie didattiche, dove i bambini toccano con mano tante cose nuove prima viste solo sui libri, giocano e si divertono con originalità e creatività, imparando l’importanza della tradizione e del contatto con la natura: qui si insegna loro a fare il pane e si privilegiano le attività manuali come la raccolta della frutta. Children’s Tour è organizzata col Patrocinio della Regione Emilia Romagna, APT Servizi, Unione di Prodotto Appennino e Verde, Provincia, Comune e Camera di Commercio di Modena, Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, Federparchi, Csi, Uisp e Ascom ConfCommercio di Modena. Sponsor della manifestazione sono Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Conad Leclerc; il salone è realizzato con la collaborazione di Nikon, RadioBruno, Mondoparchi, ViviParchi, PleinAir, Associazione Campeggiatori Turistici d’Italia, Cir, Modenatur, World Child e Scuola di Pallavolo Anderlini. Orari per il pubblico: venerdì dalle 9 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 20. Costo biglietti: intero 10 euro, ridotto 7 (per ragazzi da 7 a 14 anni, invalidi e comitive minimo 25 persone). Omaggio dai 0 ai 6 anni.
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Per la rassegna Prima all’Ariston, al Cinema Ariston di San Marino, domenica 17 marzo, alle 20,30, proiezione del film E se vivessimo tutti insieme? Per la regia di Stéphane Robelin
Un’amara commedia sulla terza età
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ean, Annie, Albert, Jeanne e Claude sono amici da quattro decenni. Due coppie sposate e un single impenitente, tutti ultrasettantenni, alle prese con le malattie del cuore, delle cellule o della memoria. Tutti silenziosamente occupati a cercare una soluzione finale per se stessi o l’amato, per non pesare sui figli ma nemmeno assecondarli nelle loro fantasie di case di riposo senza privacy e senza identità. Vivere sotto lo stesso tetto, nella grande casa di Annie, è un’idea che nasce quasi per scherzo, a tavola, ma si trasforma in fretta nella soluzione migliore per tutti. Specie perché con loro si trasferisce anche un baldo giovane, Dirk, studente di etnologia alle prese con una tesi di laurea sulla condizione degli anziani in Europa. Se c’è un pensiero che sale subito alla mente, durante la visione del film di Stéphane Robelin, è che solo qualche decennio fa un soggetto del genere non sarebbe mai stato concepito o, se fosse stato concepito, non sarebbe stato prodotto, e, se al limite fosse stato prodotto, nessuno avrebbe mai pensato di farlo passare come una commedia, per quanto agrodolce. Il film affronta, infatti, con realismo e leggerezza una condizione sociale e antropologica tutta contemporanea, qual è il numero crescente di anziani che vivono in buone condizioni di salute, desiderosi di dire e fare il più possibile e contrari all’idea di starsene a poltrire in una deprimente attesa della fine: una condizione, esplicita Jane Fonda, per la quale siamo a dir poco impreparati.
Mercoledì 20 marzo, alle 15, per la rassegna I mercoledì delle donne, al Circolo Loris Guerzoni, proiezione del film Benvenuti al Nord, di Luca Miniero
Commedia senza confini
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lberto Colombo, brianzolo impiegato alle poste, ha ottenuto la promozione e il trasferimento a Milano. Il Sud, in cui è stato benvenuto e benvoluto, sembra adesso un ricordo lontano che Mattia, indolente compagno meridionale, risveglia col suo arrivo improvviso. Perché la relazione con la bella Maria sta naufragando a causa della sua immaturità e di un mutuo procrastinato. Deciso a dimostrare alla consorte di essere un uomo responsabile, Mattia si lascia contagiare dall’operosità milanese finendo per fare brunch e carriera sotto la Madunina. Alberto intanto, promosso direttore e occupato full time, trascura la moglie che finirà per lasciarlo. Sedotti e abbandonati si rimboccheranno le maniche e proveranno a riprendersi la famiglia e una vita migliore in un’Italia senza confini e campanilismi.
Il 20 marzo, alle 14.45, in Sala Congressi, proiezione del film Romanzo di una strage, di Marco Tullio Giordana. A cura dell’Università Mario Gasparini Casari in collaborazione con il Liceo Fanti di Carpi
La strage impunita di Piazza Fontana
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ilano, dicembre 1969. Giuseppe Pinelli è un ferroviere milanese. Marito, padre e anarchico anima e ispira il Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa. Luigi Calabresi è vice-responsabile della Polizia Politica della Questura di Milano. Marito, padre e commissario segue e sorveglia le opinioni politiche della sinistra extraparlamentare. Impegnati con intelligenza e rigore su fronti opposti, si incontrano e scontrano tra un corteo e una convocazione. L’esplosione alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana, in cui muoiono diciassette persone e ne restano ferite ottantotto, provoca un collasso alla nazione e una tensione in quella ‘corrispondenza cordiale’. Convocato la sera dell’attentato e interrogato per tre giorni, Pinelli muore in circostanze misteriose, precipitando dalla finestra dell’Ufficio di Calabresi. Assente al momento del tragico evento, il commissario finisce per diventarne responsabile e vittima. Perseguitato con implacabile risolutezza dagli esponenti di Lotta Continua, implicato dalla Questura e abbandonato dai dirigenti, continuerà a indagare sulla strage, scoprendo il coinvolgimento della destra neofascista veneta e la responsabilità di apparati dello Stato. Una promozione e un trasferimento rifiutati confermeranno la sua integrità, determinandone il destino. E’ un film secco e pudico quello di Marco Tullio Giordana che mette mano (e cuore) su una delle pagine più tragiche della nostra storia recente. Il regista milanese affronta una delle stragi più devastanti e destabilizzanti della nazione e vi cerca dentro il ‘senso’ della vita di Pinelli e Calabresi, assieme ai segni e alle tracce della nostra prematura morte civile. Perché in Piazza Fontana, sull’asfalto della questura di Milano e in Largo Cherubini non sono morti solo loro. In quella terra di nessuno della coscienza e della memoria sono caduti anche i sogni e le speranze degli Anni Settanta. Nella notte di Giordana si muove la generazione che ha ucciso due padri e non è riuscita ad assumere e a fare propria la loro storia.
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Vegetariani per finta: perchè? di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, a parole stanno valutando tutti di diventare vegetariani, ti risulta? Cosa ne pensi? Alessia M.
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ichiarare di essere vegetariani colpisce. Soprattutto se alla frase si aggiungono considerazioni condivisibili che denotano una spiccata sensibilità e grande attenzione alle tematiche ambientali: “Non potevo più mangiare esseri viventi” oppure “Ho scoperto che negli allevamenti gli animali vivono in condizioni difficili” o, anche, “Per allevare animali si sprecano molta acqua e cereali, in molti casi è necessario disboscare terreno”. Certamente sono temi di stretta attualità, a questi si possono associare anche i fatti di cronaca che recentemente hanno mostrato come, non sempre, si abbiano certezze sulla carne che consumiamo, tanto che le etichette in diversi casi non indicavano con precisione il contenuto di macinati, ragù, ripieni e polpette. Ne abbiamo parlato di recente in radio e il vegetarianesimo sembra essere una nuova tendenza, un obiettivo da perseguire, un indicatore di civiltà; a parole, sono davvero tanti i nuovi vegetariani. La curiosità è che dichiararsi vegetariani è diventato più importante di esserlo. Capita di ritrovarmi in contesti conviviali e ho notato che, a tavola, c’è sempre qualcuno che dichiara: “Io carne non ne mangio mai, sono ormai vegetariana” . Uso il femminile perché sono più spesso le donne, curate e garbate, a fare queste affermazioni. Poi, però, iniziano ad arrivare i piatti.
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onfesercenti, in collaborazione con la Cei, ha deciso, con una raccolta firme, di dare nuovo slancio alla proposta di legge di iniziativa popolare che riporti nell’ambito dei poteri delle Regioni le decisioni sulle aperture domenicali. La campagna si chiama LiberalaDomenica. A Carpi l’Ufficio per la Pastorale sociale del lavoro diretto da Nicola Marino e Confesercenti guidata da Massimiliano Siligardi, seguendo le indicazioni nazionali che prevedono di dedicare domenica 17 marzo a una raccolta firme speciale, si sono attivati con dei gruppi di volontari per realizzarla all’uscita delle messe della mattinata presso le chiese di Quartirolo e di San Marino. “Finora, in sordina, in un mese – afferma Marino – abbiamo raccolto 500 firme. Per noi è una battaglia importante ma non assumiamo atteggiamenti da crociata, consapevoli
Un antipasto di prosciutto crudo, tortellini in brodo, lasagne al ragù. E la signora assaggia tutto. Poichè è un comportamento che ultimamente osservo e mi incuriosisce, cercando di non essere irriverente segnalo che i tortellini in brodo sono ripieni di carne, le lasagne hanno il ragù di carne e il prosciutto crudo in passato era sicuramente la coscia di un maiale. A quel punto scattano una serie di alibi e il più gettonato è “Ma per carne intendo le bistecche, quelle proprio non riesco a mangiarle”. Quello è il momento in cui appare chiaro che non sempre il vegetariano è davvero vegetariano. Un’altra prova piuttosto schiac-
ciante della teoria che supera la realtà è quella del ristorante. Se andate a pranzo o cena fuori in un buon ristorante emiliano e volete verificarlo di persona, dite: “Sono vegetariano, cosa potete propormi?”. Facilmente il cameriere dovrà andare a chiedere in cucina, per poi rientrare e spiegare come le proposte disponibili siano poche e anche un classico gnocco fritto vada evitato perché intriso di grasso di maiale. Pochi locali sono ben organizzati con menù vegetariani. Forse perché la richiesta di menù privi di carne, nonostante le tante dichiarazioni di vegetarianesimo, continua a non essere poi così elevata?
Domenica 17 marzo raccolta firme presso le chiese di Quartirolo e San Marino. L’iniziativa di Confesercenti ha il sostegno della Cei
LiberalaDomenica come siamo che la possibilità di fare la spesa e fare compere la domenica è apprezzata da tutti perché, va riconosciuto, è un’opportunità. Ma non può esserlo se le domeniche, invece di essere 10/15, diventano tutte quelle dell’anno. Noi riteniamo che la domenica debba conservare la sua dimensione spirituale, ma al di là del valore religioso c’è un valore culturale, sociale, collettivo che va ricordato e affermato con assoluta chiarezza”. “Le liberalizzazioni delle aperture contenute nel decreto Salva Italia non hanno dato nessuno dei risultati sperati – precisa Siligardi –: il ‘sempre aperto’ non ha mutato la situazione di consumi e occupazione, letteralmente fermi al
palo. A crescere sono stati solo i costi di gestione e l’impegno di piccoli e medi imprenditori e lavoratori. Senza una legge in grado di regolamentare la situazione createsi, nei prossimi cinque anni è prevista la chiusura sul suolo nazionale di circa 80mila negozi (con la conseguente scomparsa di circa 240mila posti di lavoro) col risultato che le nostre città saranno sempre più vuote e meno sicure”. Oltre 100 mila le imprese, secondo le stime di Confesercenti, che in Italia hanno abbassato la serranda per sempre dal 2008. E nessuna inversione di tendenza si è registrata dalla liberalizzazione di orari e aperture domenicali.
Al Circolo Loris Guerzoni di via Genova, sabato 16 marzo torna a essere protagonista la comicità con Carpe Ridens giunta quest’anno alla quinta edizione. Ospite d’eccezione e presidente di giuria del quinto appuntamento sarà il Duo Torri
Ridere, ridere, ridere ancora...
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abato 16 marzo quattro sfidanti di altissimo livello si affronteranno sul palco del Circolo Loris Guerzoni di Carpi in una serata davvero effervescente. Riprendono infatti gli appuntamenti del concorso di cabaret all’insegna della risata grassa, Carpe Ridens, ideato dalla Miglio Comico Produzioni e giunto quest’anno alla quinta edizione. La sfilata di comici si susseguirà per sei appuntamenti, da ottobre a maggio 2013. Ospite d’eccezione e presidente di giuria del quinto appuntamento sarà il Duo Torri. Come di consueto lo spettacolo sarà anticipato alle 21 da un piatto freddo e inizierà intorno alle 21.45. Tutte le serate sono a prenotazione obbligatoria. Info: 059.683336.
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18 L’aforisma della settimana...
“La passione non ottiene mai il perdono”. Pier Paolo Pasolini appuntamenti
Teatro CARPI
19 marzo - ore 21 Paola Gassman e Pietro Longhi Due dozzine di rose scarlatte Di Aldo De Benedetti Regia di Maurizio Panici Cinema Teatro Eden
La storia dell’Emilia, la documentazione fotografica dei danni e i progetti per una ricostruzione consapevole nell’esposizione Architetture padane
L’Emilia dopo il terremoto in mostra
17 marzo - ore 16 La vita è sogno Paolo Cevoli Il sosia di lui Regia di Daniele Sala Nuovo spettacolo La storia del meccanico Pio Vivadio - detto Nullo - in tutto e per tutto simile al duce e destinato a diventarne, suo malgrado, la controfigura. Un’occasione per ridere un po’ della storia di un’Italia fatta di paure, poesie, emozioni e… tante pataccate! Circolo Graziosi
Mostre CARPI
16 marzo - 7 aprile Modena – Addis Abeba, andata e ritorno Mostra storico documentaria Esperienze italiane nel Corno d’Africa Sabato 16 marzo alle 18 Vernissage della mostra Intervengono: Alessia Ferrari, assessore alla Cultura Comune di Carpi, Marzia Luppi, direttrice Fondazione Fossoli ed Elena Frascaroli, Moxa-Modena Sala Ex Poste Fino al 23 marzo La fotografia come deposito di senso Mostra del workshop con Franco Vaccari e Luca Panaro Sala espositiva Biblioteca Loria Fino al 20 marzo L’amore infedele - Mostra delle opere di Andrea Saltini A cura di FotostudioSilmar Con la collaborazione di Club Lions Carpi e Essent’ial Con il patrocinio della Città di Carpi Dark Room Silmar Fino al 29 marzo L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giacomo Cardelli O&A Centro Affari Fino al 1° aprile Matematica ad arte Il Rinascimento tra tecnica e scienza Appartamento nobile
appuntamenti
Fino al 6 aprile Confabulazioni. Opere di Arianna Vairo A cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 28 aprile Alfabeto delle fiabe Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra i personaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolare Sala Cervi di Palazzo dei Pio Eventi
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osa è successo all’Emilia dopo il terremoto? Come e da dove si può ricostruire? Due domande a cui la mostra Architetture padane prova a dare risposta. Ideata e allestita dall’Ufficio Mostre del Dipartimento di Architettura di Cesena e promossa dal Comune di Cesena, l’esposizione nella Chiesa dello Spirito Santo resterà esposta a ingresso libero fino al 21 marzo. Dopo la catalogazione dei danni nei giorni successivi al sisma, presentata nella mostra Interno perduto del fotografo Giovanni Chiaramonte, il Laboratorio Ricerca Emilia continua l’indagine sul dopo terremoto nelle terre emiliane. La nuova esposizione Architetture padane vuole da un lato investigare e documentare come sia stata gestita l’emergenza nei mesi seguenti, dall’altro si propone di ripercorrere la storia di questi territori. L’esposizione, divisa in tre sezioni, si apre con una parte dedicata a Paesaggio e Storia, in cui sono
proposti alcuni disegni originali del progetto del 1984 per l’area Fiera-Catena di Mantova, curato da Aldo Rossi e Gianni Braghieri, e la collezione di documenti cartografici proveniente dal Comune di Mirandola, di cui sarà anche esposto un modello ligneo risalente al XVI secolo. Nella sezione Distruzione, verranno forniti documenti, grafici e schede di sintesi sui danni al patrimonio architettonico, arricchiti dalla documentazione fotografica aerea di Nazario Spadoni. L’ultima sezione, intitolata Emergenza, presenta infine in anteprima alcuni progetti per la ricostruzione dell’architettura in Emilia: la chiesa temporanea di Paolo Zermani, la chiesa di Medolla di Marazzi Architetti, il Centro polisportivo di San Felice sul Panaro di Architetcure for humanity con Rizoma architetture, il municipio temporaneo di Novi di Zamboni Associati e Politecnica, le tre proposte progettuali elaborate per il complesso scolastico di Cavezzo su invito di
Renzo Piano e altri ancora. Architetture padane è il titolo che Aldo Rossi - a cui è intitolato il Dipartimento di Architettura Unibo - diede al volume e alla mostra che presentò con Luigi Ghirri nel 1984 alla Casa del Mantegna a Mantova. Grazie a quell’esperienza, per la prima volta fu chiaro che l’identità del territorio padano si rispecchiava soprattutto in valori architettonici precisi, che si facevano portavoci di un’antica tradizione rurale e culturale. L’architettura padana, nella sua semplicità estetica, rispondeva al rapporto tra le necessità fisiche dell’uomo e l’ambiente, in una relazione tutt’altro che precaria che Rossi vedeva fondata sulla “commistione tra campagna e città, tra terra e acqua”. Una conoscenza indispensabile e un punto saldo da cui far partire la ricostruzione architettonica e culturale dell’Emilia, per scongiurare il pericolo che sotto le macerie sia rimasta sepolta anche la storia di queste terre.
Fino al 7 aprile presso l’ex Ospedale Sant’Agostino a Modena è in programma una mostra dedicata a uno dei grandi interpreti della fotografia italiana, Domenico Riccardo Peretti Griva
Un grande del Novecento
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ino al 7 aprile negli spazi dell’ex Ospedale Sant’Agostino a Modena è visitabile l’esposizione delle opere di Domenico Riccardo Peretti Griva (1882-1962), uno dei grandi interpreti della fotografia italiana di inizio Novecento. In anteprima nazionale viene presentato un album inedito dell’autore, composto da 42 fotografie, autografato e datato 1929, proveniente da una collezione privata in deposito a Modena dal 2009. La mostra è inoltre arricchita da una selezione di 15 preziose fotografie provenienti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino che, dal 2011, grazie alla donazione della figlia del fotografo Maria Teresa Peretti Griva e della nipote Giovanna
Galante Garrone, conserva tutto il vasto archivio di positivi e negativi di Peretti Griva. Tra suggestivi paesaggi naturali e ritratti di persone comuni, la mostra presenta il lavoro dell’artista piemontese. Attratto dal bello ed educato alla scuola positivista di Benedetto Croce, Peretti Griva regala immagini dai contorni evanescenti, ritratti pastorali e atmosfere rarefatte costituite da semplici alternanze di luci ed ombre. Nelle sue fotografie tutto è tranquillo, lontano dalla frenesia della vita moderna e dalle sperimentazioni estetizzanti del modernismo o del futurismo. Attraverso le preziose stampe dell’autore, realizzate al bro-
molio ma anche con la più moderna tecnica della gelatina d’argento, la mostra conduce alla scoperta di uno stile spesso dimenticato, ma che è rimasto fino ai primi Anni ‘60 il canone visivo di riferimento di molti circoli fotografici in Italia e all’estero.
CARPI L’arte del Canto Concerti di Primavera Programma 16 marzo - ore 17 Concerto lirico romanze da camera e arie d’Opera Maria Loreta Di Micco, soprano Giuliana Panza, pianoforte Musiche di F.P. Tosti, G. Verdi, G. Puccini 23 marzo - ore 17 Celie e affani d’amore Arie da camera e d’Opera Chiara Fiorani, soprano Paolo Andreoli, pianoforte Musiche di G. Rossini, G. Donizzetti, G. Verdi Ingresso gratuito, obbligatoria la prenotazione Sala dei Mori 15 marzo - ore 22 Eva Mon Amour + Extras Prima e dopo il live Ben Mustacho Dj-set Kalinka 16 marzo Cappuccetto rosso Spettacolo musicale interattivo rivolto ai bambini dai 4 ai 7 anni accompagnati da un genitore Istituto Musicale Vecchi e Tonelli 16 marzo - ore 21,45 5ª edizione del Concorso di Comicità Carpe Ridens Ospite Duo Torri Centro Loris Guerzoni 16 marzo - ore 22 Sikitikis Prima e dopo il live Max Po Dj-set Kalinka 16 marzo - ore 9.15 Sport e Integrazione Ore 9.30 Introduzione Davide Gallesi Ore 9.45 Sport e benessere in India e Pakistan Yoggita Singh Ore 10.15 Discussione Ore 11
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appuntamenti
Pausa e buffet etnico Ore 11.20 Sport e benessere in Italia e Cina Xu Hao Ore 11.50 Discussione Ore 12.30 Dibattito e conclusioni Casa del Volontariato
19 Il 15 e 16 marzo, alle 21, al Teatro delle Passioni di Modena, appuntamento con Io, Virginie, liberamente ispirato a King Kong Girl di Virginie Despentes. Ideazione, coreografia, regia e interpretazione di Laura Gibertini. Alle chitarre la carpigiana Marcella Menozzi
Un’affermazione di libertà
16 marzo - ore 17 Marzo da sfogliare Primavera con i libri 30 opere da leggere e consigliare Presentate da Alessandra Burzacchini e Simonetta Bitasi Sala Periodici Biblioteca Loria 16 marzo - ore 9 Allattare in tre mosse: l’Abc dell’allattamento materno Un breve corso rivolto alle neo e future mamme - sono invitati anche papà, nonni, amiche e chiunque sia interessato, per sostenere la mamma nell’allattamento Comunicare la propria presenza al 370.3052341 Casa del Volontariato 16 marzo - ore 16.30 Attività collaterali alla mostra Alfabeto delle fiabe Mi perdo e mi ritrovo. Il meraviglioso mondo dei labirinti in occasione dell’apertura della nuova Libreria per l’infanzia Radice - Labirinto Piazza Garibaldi 17 marzo - ore 15 Insieme per Chernobyl 15ª edizione - Maratona di Aerobica, Funky, Hip-Hop... Con la partecipazione delle scuole e palestre Surya Dance Company Club Giardino Carpi Polisportiva Nazareno Carpi Space Dance Arci Taverna Novi Virtual Fitness Polivalente Arci Uisp Soliera Polisportiva La Torre Medolla Ingresso a offerta 5 euro A cura del Progetto Chernobyl Carpi, Novi e Soliera Il ricavato sarà destinato alla realizzazione del Progetto Rugiada grazie al quale 25 bambini che vivono nelle zone contaminate, a seguito della tragedia nucleare di Chernobyl, della Bielorussia beneficeranno di un soggiorno terapeutico presso il centro specializzato Nadiejda (Bielorussia) e saranno, altresì, sostenuti interventi e progetti a favore delle scuole di Novi di Modena e Rovereto colpite dal sisma del maggio Palazzetto dello Sport 18 marzo - ore 21 Presentazione del libro: La Metamorfosi del Modello Emiliano Volume curato da Franco
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o, Virginie , è un omaggio alla figura della scrittrice Virginie Despentes, autrice del romanzo–scandalo Baise moi. Questo lavoro si ispira invece al romanzo King Kong Girl, testo estremamente rabbioso, crudo e duro, in cui la Despentes racconta le proprie esperienze in quella che si potrebbe definire una sorta di autobiografia. Laura Gibertini ne è ideatrice e interprete: giovane coreografa e danzatrice modenese, ha maturato una ricerca ventennale nell’ambito della danza contemporanea con la compagnia Ultima Vez di Wim Vanderkeybus. Nel romanzo si passa quindi con estrema natura-
lezza dall’asprezza dell’invettiva alla tenerezza dei ricordi dell’autrice, dalla sua esperienza di ex prostituta a quella di donna stuprata. E’ scrivendo con verità e con lo stile delle donne trent’anni dopo l’era della liberazione sessuale, che l’autrice si è messa nelle condizioni di farsi odiare sia dai filosofi che dagli psicotici, sia dalle chieriche del femminismo prèt-à-porter che dalle protettrici della morale. Come ha scritto Josyane Savigneau su Le Monde: “King Kong Girl è un manifesto e una dichiarazione di guerra… Eppure c’è un’incredibile ventata di aria fresca in questa veemente affermazione di libertà per le
donne, per gli uomini e per tutti gli altri”. Così Laura Gibertini spiega la sua scelta: “Mi sono avvicinata casualmente a Virginie e leggendo per la prima volta King Kong Girl, ne ho condiviso le idee e in particolare l’energia con cui esse vengono reclamate. Ho subito dedotto potesse nascerne un lavoro interessante, non tanto per la necessità di farne un nuovo manifesto femminista ma per risaltarne un’unica e vitalissima intenzione: il riscatto dalla personalità di ognuno di noi. Fare un nuovo esercizio: spostarsi coraggiosamente oltre il confine, smettere di aderire al compromesso sociale obbligatorio”.
appuntamenti
Mosconi Edito da: Il Mulino Ne discutono con il curatore: Valter Caiumi Pietro Ferrari Andrea Scacchetti Coordina Ilaria Vesentini, Il Sole 24 Ore Auditorium Biblioteca Loria 19 marzo - ore 15 I martedì del the Alimentazione e salute Incontro con il dottor Lorenzo Di Maria della Farmacia San Benedetto Centro Sociale Gorizia 20 marzo - ore 14.45 Romanzo di una strage Regia di Marco Tullio Giordana A cura dell’Università Mario Gasparini Casari In collaborazione con il Liceo Fanti di Carpi Sala Congressi 20 e 21 marzo - ore 17 Le mani nella fantasia laboratori Il mio alfabetiere Le lettere dell’alfabeto come non le avete mai viste Castello dei Ragazzi 20 marzo - ore 15 I mercoledì delle donne Benvenuti al Nord Di Luca Miniero Con Claudio Bisio e Alessandro Siani Circolo Loris Guerzoni 21 marzo - ore 21,15 Il mondo in bicicletta Filmati e diapositive di viaggi in bicicletta in giro per il mondo Canada Alaska e Siberia Nel Grande Nord Di Obes Grandini Sala Congressi
Il 23 marzo alle 21 e il 24 marzo alle 15,30, al Teatro Storchi di Modena, va in scena Il Pipistrello, con la Compagnia Corrado Abbati
L’operetta più rappresentata al mondo
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l Pipistrello è, con la Vedova Allegra, l’operetta più rappresentata al mondo. Il Pipistrello incarna lo spirito stesso del genere operetta fondendo intimamente il valzer alla commedia divertente che lo sostiene. Le gioiose malie, i colori, gli accenti festosi del re del valzer ancora oggi seducono tutta Europa. Operetta ricchissima di smagliante melodia, che si annuncia fin dalla famosa ouverture, Il Pipistrello diverte e ammalia come una festa mascherata dove ognuno è un altro, dove tutto si confonde in un crescendo di situazioni comiche sino allo scioglimento finale. Gabriel von Eisenstein, ricco gentiluomo di campagna, è stato condannato, per diffamazione, a qualche giorno di prigione. È ormai
pronto per recarsi in carcere quando il suo amico dottor Falke gli porta un invito per la festa che il principe Orlofsky darà la sera stessa. Eisenstein non ha dubbi: prima la festa e poi a costituirsi. Rosalinde, sua moglie, rimasta sola, riceve la visita del suo spasimante Alfred che però viene scambiato per il padrone di casa e quindi portato in carcere al suo posto. Ma questo non sarà l’unico scambio di persona, poiché la festa a casa Orlofsky
sarà ricca di qui prò quo preparati ad arte dal dottor Falke, che vuole così vendicarsi di una burla fattagli da Eisenstein quando lo lasciò in strada a passare la notte solo, ubriaco e vestito da Pipistrello. Alla festa arrivano così Adele, la cameriera di Eisenstein, il direttore delle carceri, convinto di avere messo in galera Eisenstein e naturalmente Rosalinde, la moglie di Eisenstein. Quest’ultimo sotto falso nome e Rosalinde, mascherata da contessa ungherese, si incontrano. Lui non la riconosce e comincia a corteggiarla donandole anche un bellissimo orologio. Ebbri e felici tutti bevono e cantano. All’alba Eisenstein va a costituirsi, ma in prigione il buffo carceriere lo informa che c’è già un Eisenstein in galera. Eisenstein cerca di capire e quando apprende della “visita” di Alfred a sua moglie si infuria, ma Rosalinde ha buon gioco mostrandogli l’orologio donato da lui alla presunta contessa ungherese. Alla fine dunque si farà pace e non resterà che riderci sopra.
21 marzo - ore 17.30 Tecnologia elettronica per la Tessitura di tessuti microforati Presentazione del Sistema Brevettato Santoni per la produzione di capi di maglieria intima, esterna, da bagno, sportiva e sanitaria Santoni Spa, Federico Poletti, Tessitura Florida Carpi Fashion System 21 marzo - ore 20,30 Muovilcorpo, mangiabene e staidiritto Sviluppo corporeo e problemi posturali, un vecchio vizio dalla crescita Progetto coordinato dai Docenti di scienze motorie Stefano Carbonieri, Marina Morandi e Teresa Antella Palestra Scuola Media Alberto Pio 21 marzo - ore 20.30 Cena di beneficenza a favore del Gattile di Carpi Menù Costo 25 euro a persona Istituto Alberghiero Nazareno
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Calcio – Carpi, profumo di playoff: Concas stende il San Marino (1-0)
Una conquista fondamentale I biancorossi dominano lo scontro diretto e guadagnano punti e credibilità. La saggezza di Brini ha restituito alla squadra il piacere di giocare a calcio.
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l Carpi ricomincia a respirare un sincero profumo di playoff. E torna improvvisamente grande nella notte più decisiva della stagione, prendendo una distanza importante sul San Marino. Lo batte dominando, facendolo sembrare anche più mediocre di quanto effettivamente sia. Due sconfitte a zero fabbricano la prova: senza dubbio è un avversario inferiore. Ricco ma fondamentalmente incompleto. Abbastanza lento dietro, troppo dipendente da un singolo attaccante (Coda). Virtualmente è ancora sopra, dispone di due recuperi. Avrà un calendario molto fitto, in cui può certamente levare punti alle altre concorrenti dirette. Ma anche perderne. CERTEZZE - E’ stata una gara a senso unico. Era ammesso un solo risultato, non più rimandabile. E i biancorossi non hanno mai avuto un dubbio su come ottenerlo. Si sono imposti di forza, pur con le spalle al muro. Togliendosi un buon numero di complessi, e riappropriandosi della libertà di pensiero. E’ questa la prima conquista fondamentale di Brini. Ha messo un’impronta di grande saggezza sulla squadra. I risultati lo stanno certamente aiutando, ma più che altro sono i giocatori a dargli le risposte giuste. Anzitutto corrono di nuovo bene. Brillanti e d’insieme. Si aiutano, svuotano e riempiono gli spazi per scambiarsi velocemente il pallone. In un concetto: hanno ricominciato a divertirsi giocando. MISTER - Brini è uomo di poche parole e molte osservazioni. Ha pochi assoluti, organizza sedute piuttosto asciutte. Qualche richiamo atletico, il minimo indispensabile perché il gruppo ha incorporato benzina in abbondanza ed è saturo di forzature. La palla invece sta al centro del lavoro. Già questo, di per sé, è un messaggio. Pretende un calcio di personalità, il controllo del possesso. Pochi tocchi, due al massimo. E che siano i leader (Papini e Della Rocca) a risolvere le giocate difficili. Chiede il semplice, purché sia di
regionali – Correggese, ultimo treno
Domenica il match-verità
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al doppio turno, Correggese e Solierese escono con l’umore diviso, in vista dei prossimi decisivi match-verità. Eccellenza. Napoli si ferma, ma Tani non lo fa rimpiangere: segna 3 gol in due partite e tiene sostanzialmente in corsa la Correggese. Dopo il beffardo 1-1 nell’infrasettimanale con il Lentigione, gli uomini di Salmi dominano il Pallavicino (3-0) e rispondono al Piacenza, corsaro a Noceto. Sono 8 le lunghezze di svantaggio, con 10 turni ancora da disputare. Campionato ancora aperto, la rimonta non è impossibile. Ma certo difficilissima: lo scontro diretto di domenica prossima è praticamente l’ultimo treno disponibile. Promozione. Un sorriso e poi una doccia fredda per la Solierese, che ritrova il successo nel derby di Concordia (3-2 di rimonta: decisivo Modica in pieno recupero) ma poi cede di schianto a Nonantola (1-3, Pattacini). Così i gialloblu rimangono nel limbo, in attesa delle sfide con le dirette concorrenti. E.G.
qualità: verticalizzazioni veloci e palleggio al limite dell’area, secondo tagli e incroci. All’assalto partecipano in 6: sempre i soliti 4 (le due ali stringono e le due punte si scambiano, una “viene incon-
tro”, l’altra “va profondo”); più i due mediani a sostegno, oppure solo uno se il terzino sale sul lato forte per dare ampiezza. La fase di non-possesso comincia con il pressing feroce degli esterni alti, e
il raddoppio denso di quelli bassi per generare ripartenze corte. Segue una “flex-defense” abbastanza esasperata, almeno quando si gioca in casa. Ovverosia: l’ultima linea accompagna sempre i centrocampisti e scappa indietro solo quando il portatore è completamente scoperto. INVENZIONE - Questi sono i principi, il resto è la gestione che è mancata a chi lo ha preceduto. Ovvero la capacità di allenare la singola partita. Cioffi si è dato poche alternative, quasi nessuna. Non è una colpa essere all’inizio del cammino. Semplicemente, da novellini viene spontaneo e comodo ripetere quello che si è sempre fatto nella vita precedente di giocatore. Brini invece fa il mestiere da anni. Osa perchè sa leggere lo sviluppo delle gare da un punto di vista superiore. Cambia a piccole dosi per costruire senza stravolgere. Aggiunge e toglie un ingrediente alla volta dove occorre. Ha aggiunto un mediano quando serviva difendere un risultato. Non appena sarà obbligatorio inseguirlo inserirà uno o due attaccanti. L’ultima invenzione illuminata è Concas da trequartista verticale, alla Boateng. Ed è risultata decisiva. Ha spaccato la partita come le gocce scavano la roccia, stressando la lentezza di Pacciardi una corsa dopo l’altra. Fino a segnare il gol che lo riporta definitivamente dentro la stagione, e ri-iscrive il Carpi alla corsa per il sogno. TAPPE - Non siamo di fronte a una squadra definitiva. Ma almeno adesso vediamo una squadra. Manca regolarità nel respiro,
classifica Lecce 47 Trapani* 46 Sudtirol*° 41 Virtus Entella 39 Carpi 38 San Marino*° 35 P FeralpiSalò* 34 Lumezzane 34 Pavia 34 Cremonese (-1) 33 Albinoleffe*° (-6) 29 Portogruaro*° (-1) 28 Como* (-1) 25 Cuneo° 24 Reggiana* 22 Tritium*° 13 Treviso (-1) 13 * una gara in meno ° San Marino-Albinoleffe, CuneoSudtirol e Tritium-Portogruaro recuperate in settimana
prossimo turno Domenica 17/3/2013 26a giornata, ore 14.30. Cremonese-Como; Feralpisalò-Albinoleffe; Lumezzane-Virtus Entella; Pavia-Cuneo; Portogruaro-Lecce; San Marino-Treviso; Sudtirol-Reggiana; Tritium-Trapani. A RIPOSO: Carpi.
quell’essenzialità in zona-gol che non è ancora automatica. E manca un po’ di esplosività nella continuità. Però c’è spazio per trovarla. Da qui in poi il tempo sarà gentiluomo. La nuova erba del Cabassi aiuterà. Così come i primi caldi, che abbasseranno il ritmo del campionato e faciliteranno le squadre temprate da inverni più pesanti. Inoltre, il calendario offre due soste non consecutive: prima il turno riposo e poi la domenica di Pasqua. Nel mezzo: Treviso, tappa di completezza. Una grande occasione per ritrovare il successo in trasferta che manca da cinque mesi. Enrico Gualtieri
provinciali – San Marino respira
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e abbondanti piogge hanno forzato un altro stop che va ad appesantire ulteriormente il calendario. E, come ogni anno, si accendono le polemiche sulla gestione dei campionati da parte del bureau modenese. Viceversa, nel reggiano si è giocato. In Seconda, il San Marino di mister Davide “Topa” Rossi ritrova la via del gol e del successo. Grandi e Benatti escono finalmente dal letargo e firmano il 2-1 di Massenzatico. Ossigeno puro. In apnea, invece, le nostre di Terza. Lo United passa due volte (reti di Cioffo e Grisendi), poi viene ripreso e sorpassato in extremis da Primavera (2-3). La Carpine cede con onore sul campo dell’irraggiungibile capolista Viaemilia (1-2), sin qui imbattuta, con la miglior difesa di tutti i tornei minori. Culzoni la infila in apertura (solo altri 3 giocatori c’erano riusciti in precedenza), ma non basta. E.G.
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Pallavolo maschile - I biancoblu hanno dato spettacolo infiammando il PalaFerrari e battendo i viterbesi di Tuscania 3 a 1
La Cec abbatte anche Tuscania Tabellino P
arafrasando l’inno di una società calcistica, pazza Cec amala. E come si fa a non amare una squadra così? Anche domenica i biancoblu hanno dato spettacolo infiammando il PalaFerrari, che ha assistito all’ennesima vittoria e, soprattutto, all’ennesimo grande spettacolo regalato dalla squadra di coach Molinari. Dopo S.Croce, tocca ai viterbesi di Tuscania inchinarsi a una Cec capace di raddrizzare due set - il secondo e il quarto - in cui aveva accumulato ritardi di 7 e 6 punti rispettivamente. Ma questa squadra ha un cuore grande e un equilibrio ormai consolidato, con Riccardo “cuor di leone” Raimondi che, ancora una volta, ha sostituito l’influenzato De Marco fornendo una prova tutta sostanza. Corroborato ancora una volta da una diagonale palleggiatore opposto capace di mettere a segno la bellezza di 40 punti: 12 per lo Stanley Kubrick del volley Max Astolfi e 28 per quello che è ancora una volta il miglior attore protagonista della serata: Luca
Cec Carpi - Tuscania: 3-1 (25-19, 25-23, 23-25, 28-26)
Bigarelli. Tuscania è stata però tutt’altro che uno sparring partner. Lo diceva la classifica e lo dicono i numeri: i laziali sono la sesta forza del campionato non per caso. La Cec ha dovuto tirare fuori il meglio per batterli, già da un primo set rimasto in equilibirio fino alla fine: 7-8 e 16-15 gli stop tecnici, poi si accende il Biga e la Cec strappa 19-16 per poi chiudere 2519 con l’ace di Astolfi. Tuscania però non fa una piega e riprende a giocare la sua pallavolo: 8-6 Carpi al primo stop, ma sul 9 pari la Cec
va in tilt e gli ospiti fuggono 9-16 e poi 10-17. Un +7 che Lirutti e compagni annullano, pallone dopo pallone, infilando il filotto decisivo sul 15-22: quattro vincenti del capitano, due di Astolfi e uno di Rau portano la Cec 23 pari. Ancora il centrale di origini cilene indovina il muro del sorpasso, poi ci pensa ancora il muro a dire di no a Vanini e regalare a Carpi un pazzesco secondo set. Quando la Cec vola 8-7 e 16-12 il PalaFerrari già pregusta il 3-0, ma questa volta è Tuscania a ribaltare la frittata: da
16-12 a 16 pari, l’Universal torna avanti 20-18 col muro di Lancellotti, ma sul 23-22 si spezza la magia e Tuscania sorpassa chiudendo 23-25 con Gribov. Le emozioni non sono però finite, perchè il quarto set è un altro film con colpo a sorpresa. I laziali partono forte e vanno subito 4-8, Lirutti apre il gas e insieme ad Astolfi trascina la Cec al pareggio a quota 13 che fa da antipasto al 15-16 della seconda sosta. Ottaviani però picchia tre volte e Tuscania ritrova il +3 (16-19), ma Raimondi, Bigarelli
Cec Carpi: Astolfi 12, Bigarelli 28, Lirutti 18, Raimondi 7, Rau 8, Lancellotti 8, Trentin (L); Pivetti ne, Zanon, Mari, Di Primio ne, Possega (L2). Allenatore: L.Molinari Tuscania: Vanini 3, Gribov 16, Ottaviani 10, Figliolia 16, Bagnolesi 8, Mancini 4, Sorgente (L); Guglielmana ne, Bellone ne, Mantovani ne, Straino ne, Cherubini ne. Allenatore: Bonaccorso Arbitri: Giardini e Cristoforetti Note: ace 11/5, battute sbagliate 17/8, muri 12/7, errori punto 34/20; Cec Carpi attacco 51%, ricezione 51% (prf 34%), Tuscania attacco 47%, ricezione 56% (prf 49%).
e Astolfi riportano a galla la Cec a quota 20. Finale al cardiopalma: Tuscania ha due set-ball (23-24 e 24-25) ma un errore di Ottaviani e una magia di Astolfi annullano. Sul 26 pari ci pensa allora il muro carpigiano a chiudere la contesa, con il punto esclamativo piantato sul parquet del PalaFerrari da Lirutti.
15.03.2013 n° 10
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omenica 17 marzo, a partire dalle 15, al Palazzetto dello Sport Enzo Ferrari di Carpi prenderà il via della Maratona di Aerobica, Funky, Hip-hop e tanto altro, organizzata dal Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera. Giunta alla quindicesima edizione, la manifestazione prevede la presenza di numerose associazioni e gruppi sportivi dei Comuni di Carpi, Novi e Soliera: Surya Dance Company, Polisportiva Nazareno,
Domenica 17 marzo, a partire dalle 15, appuntamento con la Maratona di Aerobica al Palazzetto dello Sport di Carpi
Insieme per Chernobyl
Pallamano Serie A
Il riscatto di Terraquilia Carpi Ambra - Terraquilia: 31 - 32
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erraquilia Carpi batte un colpo, riscatta le precedenti deludenti prestazioni esterne di Imola e Ancona, conserva la seconda posizione in classifica anche se raggiunta da Ancona e Sassari ma in vantaggio negli scontri diretti, si prende la rivincita sulla squadra toscana, vince ai rigori, si ripete (come all’andata) la lotteria dei tiri dai 7 metri che questa volta arride ai ragazzi di coach Serafini. Partita ad alta tensione, giocata ad alti ritmi da entrambe le formazioni, è stata una bella gara da vivere in tutte le sue fasi. Inizio equilibrato (3-3 al 6’ e 5-5 al 9’), Radojevic in evidenza (5-6), poi recupera un pallone in difesa, contropiede e biancorossi avanti 5-7 all’11. Terraquilia Carpi mantiene l’esiguo vantaggio di 2 reti (9-11 al 19’), ma il locali riagguantano la parità sull’ 11-11 al 22’; i ragazzi di Serafini allungano nuovamente, seppur in inferiorità numerica, con Di Matteo ed E. Piccinini (11-13 al 26’) e mantengono il doppio vantaggio con una rete di Molina a fil di sirena. Inizio di ripresa sofferente per i biancorossi, con un parziale di 4-0 Ambra ribalta il risultato (17-15 al 7’) fino al 20-17 al 10’, ma Terraquilia Carpi supera il momento di crisi, un parziale di 0-3 (con Brzic, Piccinini e Pieracci) ed è di nuovo in parità (2020 al 12’) . Partita punto a punto, con una prima fase che vede i locali avanti con il minimo scarto (25-24 al 23’), poi sono i ragazzi di Serafini ad avere il vantaggio (25-26 al 25’), con un E. Piccinini freddo e infallibile su rigori assegnati ai carpigiani, ma a 5’’ dal termine un rigore di Raupenas permette al locali di riagguantare i biancorossi (28-28). Si comincia la serie dei tiri di rigore con Di Marcello e Radojevic (1-1), Malavasi para il secondo rigore di Faggi, ma Di Matteo non sfrutta l’occasione e sbaglia pure lui, Malavasi si ripete su Raupenas, Terraquila Carpi non fallisce più con Piccinini, Brzic e soprattutto con l’ultimo tiro di Pieracci. Comprensibile l’euforia al termine dell’incontro nel clan biancorosso tra i giocatori e dirigenti al centro del terreno di gioco, a far festa anche i numerosi tifosi al seguito.
Club Giardino Carpi, Palestra Virtual Fitness, Space Dance Arci Taverna Novi, Polivalente Arci Uisp Soliera e Polisportiva La Torre di Medolla. Gli atleti eseguiranno varie esibizioni che vanno dalla ginnastica ritmica alla danza del ventre, dall’hip hop al free style, dai balli Domenica 7 aprile - ore 14,30 - Piazza Martiri
Sciame di Biciclette
latini alla danza moderna. L’ingresso è a offerta di 5 euro. “L’incasso - spiega il presidentedel Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, Luciano Barbieri - sarà destinato alla realizzazione del Progetto Rugiada che consiste in un periodo di risanamento di circa un mese presso
un centro specializzato in Bielorussa, per 25 bambini e bambine, provenienti dalle regioni più contaminate, del loro Paese, dove le conseguenze dell’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl regolano la vita quotidiana di tantissima gente e bambini sia punto di vista sanitario che economico. E’ poi nostra intenzione continuare a sostenere interventi e progetti a favore delle Scuole di Novi di Modena e Rovereto colpite dal sisma del maggio”.
Bocce - I due fratelli in forza alla MP Filtri Rinascita di Budrione vincono a Correggio. Secondo posto per Luca Viscusi a Milano
Trionfo dei Luraghi
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orna domenica 7 aprile l’appuntamento con Sciame di Biciclette, la consueta pedalata non competitiva in occasione dell’iniziativa regionale Liberiamo l’aria, per rinnovare l’attenzione sui problemi legati all’inquinamento atmosferico e acustico e sulle questioni energetiche connesse alla mobilità. Il ritrovo previsto, per partecipare gratuitamente a questa iniziativa - promossa da Comune di Carpi e Ceas, in collaborazione con Polisportiva San Marino, Asd Colli Velo Sport Carpi, Associazione Panda Carpi, Fondazione ex campo Fossoli e Dog Company - è alle 14,30 in Piazza Martiti (davanti a Palazzo Scacchetti). Il percorso si snoderà per le vie di Carpi e periferia nord fino all’Ex campo di concentramento di Fossoli, dove ci sarà una breve sosta con visita guidata a cura dei volontari del Campo. Poi lo sciame terminerà presso l’Oasi La Francesa di Fossoli dove i volontari dell’Associazione Panda Carpi accoglieranno i ciclisti per fare a piccoli gruppi la visita dell’Oasi. Circa 15 i chilometri che verranno percorsi tra andata e ritorno. In caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata a domenica 14 aprile.
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omenica 10 marzo si è svolto il 53° Premio Città di Correggio al quale hanno partecipato 84 coppie di A1 e A. In finale Paolo e Marco Luraghi della MP Filtri Rinascita di Budrione hanno battuto 12-7 la coppia della Rubierese, Minelli-Truzzi. Nella gara nazionale individuale Trofeo Pasini a Milano il campione del mondo della Rinascita Luca Viscusi (in foto) ha conquistato il secondo posto perdendo in finale 12-9 contro Davide Ceresoli della Tritium Bergamo. Nel weekend riprende il campionato: prossimo avversario della MP Filtri Rinascita, nel turno in programma sabato 16 marzo, sarà l’Ancona 2000.
Pallanuoto cabassi - I risultati Cabassi - Adria Nuoto: 7 - 5 artita bella e combattuta quella che è andata di scena alle Dogali di Modena tra la Serie C del Cabassi Carpi e l’Adria Nuoto, due formazioni che lottano per la salvezza. Inizialmente gli ospiti si portano in vantaggio, poi però il Carpi reagisce e grazie a Usocchi e Sammarini si porta avanti. L’Adria è però più concreta e, grazie a un rigore e a una superiorità numerica, si riporta sul 2 a 3 ma, a 30” dalla sirena del primo tempo, Montanari pareggia. Anche nel secondo tempo regna l’equilibrio e il parziale si chiude sul risultato di 4 a 4. Nella seconda parte di gara i carpigiani sembrano più motivati rispetto agli ospiti e, grazie alla doppietta di Restivo, al rigore realizzato da Dugoni e con un Dal
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Under 13
Pezzo insuperabile, portano a casa i 3 punti vincendo 7 a 5. CN Persiceto - Cabassi: 5 - 11 rima partita del girone di ritorno che vede i cabassini dell’Under 13 giocare in
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La Società Nazareno ha partecipato ai Campionati Nazionali di Cheerleading svoltisi a Cervia il 2 e 3 marzo scorsi, con ottimi risultati
Campionesse nazionali di Cheerleading
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per i carpigiani infatti, riesce ad agguantare il pareggio per la squadra di casa chiudendo il primo parziale sul 2 a 2. Poi le occasioni da goal non mancano e la migliore fisicità dei ragazzi allenati da Mister Sgarbi, porta a chiudere il parziale con un secco 0-3. Nel terzo e quarto tempo hanno modo di giocare tutti gli atleti carpigiani e andare a segno ben sette giocatori della rosa.
Serie C
a Società Nazareno ha partecipato ai Campionati Nazionali di Cheerleading, svoltisi a Cervia il 2 e 3 marzo scorsi, con ottimi risultati. A distinguersi in modo particolare: la Categoria Peewee (bambine dai 6 agli 11 anni) e la Categoria Junior (dagli 11 ai 17 circa) che si sono classificate prime, mentre la Categoria Senior (18 e oltre) ha conquistato il terzo gradino del podio. Le allenatrici Maddalena, Miriam ed Elisa sono particolarmente orgogliose del lavoro svolto con le bambine e le ragazze, impegnate per almeno 6 ore a settimana in palestra: “grazie a queste vittorie siamo Campioni Nazionali nella Categoria Cheerleading, che si differenzia rispetto alla Cheer dance e alla Pom dance per la maggior presenza di coreografie acrobatiche, prese e piramidi”, hanno commentato. Il prossimo appuntamento è per la Coppa Italia, a Vigevano, il 28 aprile prossimo.
trasferta a San Giovanni in Persiceto presso l’impianto della squadra amica di CN Persiceto. Partita più ostica del previsto, nel primo tempo gli errori in difesa non mancano e Diego Tugnetti ne approfitta, dopo il vantaggio iniziale di 2 a 0 Categoria Peewee
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