Tempo n°10

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Settimanale di

16 marzo 2012

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 10

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salviamo l’ospedale A fronte del continuo impoverimento dell’Ospedale di Carpi, è possibile creare in città, sull’esempio di Sassuolo, una Fondazione che lo tuteli e distribuisca in modo equo le donazioni che arrivano da imprenditori e mondo del volontariato? arriveremo mai a costruire un nuovo ospedale pubblico-privato?

Don Claudio Pontiroli

Federico Poletti

carpi perde uno dei suoi “don” più amati

remesina: la saga approda davanti al difensore civico

a rischio la sede fiorentina di champion

etichetta mia, ora ti riconosco...


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Libri

Tra le righe...

da non perdere!

Nucleare sì, nucleare no. Di Sabrina Arcuri

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’11 marzo 2011, il terremoto più potente mai registrato in Giappone provoca uno tsunami che colpisce direttamente la centrale nucleare di Fukushima. A partire dallo tsunami che ha devastato il Giappone vogliamo ricordare il libro Nucleare sì? Nucleare no, di Sabrina Arcuri. Un testo che riflette sull’utilizzo, o il non-utilizzo, dell’energia nucleare per scopi civili. Lo scorso anno l’ipotesi paventata dal Governo italiano di riaprire la discussione sul nucleare ha creato un acceso dibattito e la tragedia di Fukushima, accaduta di lì a poco, ha infiammato i termini della questione. Nucleare sì? Nucleare no, nasce proprio come indagine sull’energia nucleare per chi vuol farsi un’idea precisa dell’argomento senza essere un esperto. Il dibattito è drogato dalla disinformazione: avremo energia a basso costo? Che cosa è cambiato rispetto a 25 anni fa? E’ progredita la tecnologia? Si sono ridotti i rischi? Li avevamo sovrastimati? Abbiamo risolto le questioni aperte? Siamo di fronte a problematiche che devono essere comprese, almeno nelle loro linee essenziali, da tutti coloro sui quali ricadranno gli effetti, positivi e negativi, delle scelte politiche: i cittadini. Per questo riteniamo che chi ha la responsabilità delle decisioni abbia anche il dovere di offrire risposte e di spiegare i motivi delle scelte operate. Dopo la reazione popolare che seguì lo scoppio dei reattori nucleari in Giappone e considerato l’esito del referendum del giugno dello scorso anno, il Governo italiano ha sospeso la questione. Ma non è escluso un nuovo inizio del programma energetico nucleare. In Nucleare sì, nucleare no il punto di partenza è senza preconcetti: si cercano le fonti, le si analizza e le si confronta.

San Marino: “Qualcuno faccia qualcosa”.

Non ne possiamo più. Qualcuno faccia qualcosa”. Sono numerosi i residenti della frazione di San Marino a lamentare le deprecabili condizioni in cui versa Piazzale Gasparini in prossimità dei bidoni dedicati alla raccolta differenziata dei rifiuti. “I bidoni sono sempre pieni e la gente è obbligata o a tornarsene a casa con la propria spazzatura oppure a lasciarla a terra. Di conseguenza lo spiazzo è sempre sporco e pieno di rifiuti abbandonati. Gli operatori di Aimag dovrebbero passare più spesso, questo renderebbe l’area più pulita e decorosa”. Come è noto, a Carpi la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto il 62% come media cittadina, con un incremento del 5,6% rispetto al 2010, mentre, nelle aree urbane interessate dal provvedimento di raccolta domiciliare - centro storico e frazioni a parte - la quota “virtuosa” sfiora il 74%. Numeri eccellenti, primati che ci inorgogliscono ma, dal momento che non esistono zone di Serie A e altre di Serie B, occorre che Aimag si faccia carico del problema sollevato dai sanmarinesi e cerchi di porvi rimedio. Difficilmente si arriverà a una raccolta porta a porta nelle frazioni - troppo onerosa per un numero esiguo di cittadini - ciò non toglie che proprio lì, dove la cittadinanza differenzia autonomamente, conscia dell’importanza di tale azione, senza alcuna pressione, Aimag debba essere attenta e “ligia” al dovere. Il rischio, in caso contrario, è che la gente si stufi e getti tutto nel cassonetto grigio. E questo rappresenterebbe una sconfitta per ciascuno di noi.

Jessica Bianchi

Il graffio

La Iena

“Con la cultura non si mangia”, disse Campedelli. Ops, scusate, era Tremonti… Frase della settimana...

“Dobbiamo far capire agli extracomunitari che qui si paga e non possono fare quello che pare a loro, tanto se Sinergas non riscuote paghiamo noi. Persino i meridionali adesso si sono messi a fare così… Finirà che i servizi sociali pagano Sinergas che poi paga il Comune”. Argio Alboresi, capogruppo Lega Nord, in Consiglio Comunale.

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 jessica@radiobruno.it, liliana@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 14 marzo 2012


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La 21enne carpigiana Serena Morselli dal 15 ottobre vive e studia a Berlino nell’ambito del progetto Erasmus

Un’esperienza che apre la mente L asciare famiglia e amici per immergersi completamente in una realtà straniera, conoscere coetanei di tanti paesi, affrontare situazioni difficili, vivere esperienze indimenticabili. Eccolo l’Erasmus: esperienza vissuta, dal 1987, anno di nascita del programma, da circa un milione e mezzo di studenti in tutta l’Unione Europea. L’Erasmus è stata anche la scelta della 21enne carpigiana Serena Morselli. Dopo il diploma scientifico con indirizzo tradizionale-bilingue al Liceo Fanti, Serena dal 2010 è iscritta alla Facoltà di Fisica a Bologna. In questi giorni, la studentessa è rientrata a Carpi per una breve pausa prima di ripartire alla volta di Berlino, per completare la sua borsa di studio alla Freie Universität che scade a fine luglio. Quando e perchè hai deciso di studiare a Berlino? “Berlino mi ha sempre affascinata per la sua storia e in quanto capitale della Germania, paese che amo molto. Ho avuto la conferma del suo fascino quando l’ho visitata durante una gita in quinta superiore. Perciò, non appena è uscito il bando Erasmus e ho visto Berlino tra le opzioni, non me lo sono fatta ripetere

Serena Morselli davanti alla porta di Brandeburgo

serena racconta la sua berlino Leggi la notizia su: www.temponews.it

due volte”. Come si svolgono le tue giornate nella capitale tedesca? “A Berlino condivido una stanza nel quartiere di Zehlendorf insieme a Sonja, una ragazza di Stoccarda. Esco al mattino e torno nel pomeriggio, spesso pranzo in mensa insieme ai compagni o, col bel tempo e visto il tanto verde del campus, mangio un panino al sole. Vivendo un po’ lontana dal centro, circa una mezz’ora di metropolitana, non mi capita spesso di uscire durante la settimana, preferisco passare la serata in casa, con gli amici, per cenare e divertirci coi giochi

di società, che qui sono molto popolari. La vera vita Erasmus la vivo nei weekend e durante le vacanze”. Qual è la vita Erasmus? “E’ vivere la città e la multiculturalità che la caratterizza: dall’andare in un pub a fare serata al più esotico concerto di musica africana o argentina, al più caratteristico WGParty. Il WG è un appartamento condiviso, come tutti quelli degli studenti, e se si decide di fare una festicciola il padrone di casa non manca mai di dirti: “se vuoi porta un amico”. Così nascono le serate più belle, a ballare in qualche soggiorno con persone appena conosciute, a

cucinare in compagnia o ad assistere a chi improvvisa una jamsession con tamburi e chitarre trovati in casa. Penso che l’Erasmus vada ben oltre gli stereotipi dell’andare a ballare tutte le sere e conoscere gente da tutto il mondo: queste cose sono di certo vere, ma tutto quello che dentro di te suscita un’esperienza di vera vita vissuta all’estero, da cittadino e non da turista, con l’impegno di integrarti nella tua nuova città e nella tua nuova casa, è ai più incomprensibile. L’esperienza Erasmus rappresenta il primo passo per aprire davvero la mente”. L’Erasmus è sempre un’occasione per stringere nuove amicizie con persone provenienti da ogni parte del mondo. Vuoi parlarci delle tue? “Le mie prime amicizie sono state un ragazzo iraniano e

una coppia di coinquiline, una polacca e una aretina. E’ quasi impossibile evitare gli italiani. Malgrado abbia cercato di vivere solo in un contesto tedesco, la vicinanza culturale è davvero un legame troppo forte, e gli amici italiani sono decisamente indispensabili. Ho legato molto anche con i miei compagni di classe, quasi tutti tedeschi, e altre due ragazze Erasmus, una inglese e una slovacca: insomma uno splendido poutpourrì! Ma l’amica più cara è decisamente la mia coinquilina, che mi fa sentire a casa anche qui a Berlino”. Quali sono le differenze principali che hai notato tra Berlino e l’Italia? “La differenza principale è la totale indifferenza al tempo, e ciò significa lezioni a qualsiasi orario e pasti a ogni ora. Da quando la giornata inizia a quando finisce tutti fan di tutto senza un ordine cronologico apparente. Tutto è molto più spontaneo, oltre che pratico. Si fa quel che si deve fare, indipendentemente da che ora sia, da ciò che possano pensare gli altri, e questo vale non solo per gli studenti ma anche per i manager in abito scuro. L’approccio libero alla giornata è molto stimolante, e molto diverso da quello che ho sem-

pre vissuto in Italia. La stessa spontaneità si riflette poi nelle lezioni: c’è un contatto molto diretto coi professori e i tutor, l’ambiente universitario è davvero un’amalgama molto ben miscelata! Tutto è a portata di mano, dai musei (con fortissime riduzioni di prezzo per gli studenti) alle biblioteche, ai tantissimi cinema con film in lingua originale, ai mille eventi culturali volti soprattutto a sottolineare l’internazionalità di ogni argomento”. C’è un luogo particolare che porterai nel cuore? “Il Mauer Park: uno spiazzo grandissimo ai piedi di un pezzo restante del muro in cui ogni domenica oltre a uno splendido mercatino delle pulci, c’è il karoke più famoso di tutta la Germania. In una piccola arena naturale, una folla di adulti e bambini rimane per ore seduta sulla collina per assistere alle esibizioni canore di gente proveniente da tutto il mondo, da una bimbetta sui sei anni a un signore anziano nostalgico di John Wayne, che cantano o ci provano - alcuni terribili, altri bravissimi, e tutti ad applaudire sempre e comunque. La fila per esibirsi è lunghissima ma un giorno o l’altro lo voglio assolutamente fare”. Chiara Sorrentino


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4 Consiglio Comunale

Ostello: ma quanto ci costi?

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’ stata discussa in Consiglio Comunale un’interrogazione presentata da Lorenzo Paluan (Carpi a 5 stelle e Prc - sull’Ostello della Gioventù di via Alghisi. Paluan si è chiesto quanto tempo occorra al Comune per predisporre un bando di gara per la gestione di un bene di sua proprietà, a che punto sia l’elaborazione per quello dell’Ostello e a quanto ammontino le spese di mantenimento della struttura dal suo completamento. Gli ha risposto l’assessore al Turismo, Simone Morelli: “il bando uscirà tra qualche settimana e sarà riservato a privati o associazioni che dovranno proporre all’interno dell’Ostello anche iniziative di tipo culturale e non solo legate al turismo. Molti soggetti si sono già informati. Abbiamo atteso la rendicontazione degli altri enti che hanno partecipato alle spese per la realizzazione dell’Ostello per verificare eventuali risorse aggiuntive per l’arredamento interno, che vorremmo fosse dedicato, ad esempio, alla promozione dell’enogastronomia del territorio”. Paluan si è dichiarato insoddisfatto della risposta, “dal momento che i contributi della Provincia per il restauro dell’intonaco sono stati rendicontati; che il primo progetto è del 2004; che l’edificio è finito da tempo e che dopo aver speso più di 1 milione di euro non sappiamo cosa fare al suo interno”.

“Sinergas fatturi solo ai morosi”

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iscusso un Odg firmato dai consiglieri Pd Davide Dalle Ave e Marco Bagnoli sugli impianti di riscaldamento centralizzati, nel quale si chiede a sindaco e Giunta a predisporre gli atti affinché a Carpi si prevengano fenomeni di distacco della fornitura del gas metano a condominii dove abitano famiglie impossibilitate a causa della crisi a pagare le bollette. Paolo Zironi (Pd) ha definito preoccupante la situazione di diversi palazzi: “nei prossimi mesi andranno all’asta almeno 40-50 immobili in città. Sinergas potrebbe fatturare singolarmente alle famiglie e non ai condominii i consumi, utilizzando poi lo strumento dei millesimi per recuperare i soldi delle fatture alle famiglie morose. Chiedo all’assessore di attivarsi in questo senso”. “Il problema - ha detto il sindaco non può essere di pertinenza del Comune ma delle proprietà degli alloggi. Noi siamo intervenuti per pignorare appartamenti o murare alloggi: non posso sottacere però la leggerezza con cui alcuni amministratori condominiali scaricano sul Comune il peso di tali situazioni”. L’odg è stato approvato a esclusione della Lega.

L’assessore all’Economia del Comune di Carpi, Simone Morelli, risponde ai dipendenti dell’Ipercoop Borgogioioso, da giorni in “rivolta” perché contrari alle aperture domenicali

“Il vero tema è la riforma del mercato di lavoro”

Non si deve rischiare di far equiparare, agli occhi dei cittadini, le battaglie giuste con la difesa degli interessi delle lobby. Le liberalizzazioni sono una cosa, la precarietà un’altra. La vera battaglia deve essere sul secondo tema”. A rispondere ai dipendenti dell’Ipercoop Borgogioioso, da giorni in subbuglio perché contrari alle aperture domenicali rese possibili dalla liberalizzazione degli orari voluta dal Governo Monti, è l’assessore all’Economia del Comune di Carpi, Simone Morelli. “Gli Enti Locali in questa storia non hanno voce in capitolo perché, essendo una trattativa tra privati, non hanno la facoltà di intervenire. Nonostante ciò, non ci

siamo tirati indietro e abbiamo chiesto alle catene distributive di specificare come intendano muoversi, riuscendo a far sì che, almeno per 10 giornate, corrispondenti alle festività più importanti, chiudano”. L’assessore fa notare come, a

fronte della richiesta di alcuni lavoratori di poter liberamente decidere quando godere del tempo libero al quale hanno diritto, vi siano d’altra parte tanti giovani che si ritrovano senza un’occupazione, a causa della crisi o per le difficoltà

nell’accedere al mondo del lavoro. “E’ evidente che questi due fatti stridono tra loro. Una politica seria deve mettere in comunicazione queste due rispettabili istanze e trovare una sintesi. Iniziamo col dirci la verità: a molti carpigiani i negozi aperti di domenica fanno comodo. Questa potrebbe inoltre essere l’occasione per creare nuovi posti di lavoro”. Ed è proprio sulla tipologia di contratti che Morelli invita a concentrare sforzi e attenzione: “che tipo di occupazione ci sarà? Buona o cattiva, precaria o stabile? Invito tutti, sindacati compresi, a lottare su questo. Il vero tema è la riforma del mercato di lavoro”. M.M.

Donne e lavoro: “se uno degli indici sui quali si misura la civiltà di un Paese è il grado di tutela della sua componente femminile, allora in Italia c’è davvero ancora molta strada da fare”, ha dichiarato la coordinatrice della Cgil di Carpi, Tamara Calzolari

La crisi è femmina L e donne sono le prime a soffrire della crisi economica. A confermarlo sono i numeri: a fronte delle 887 domande di disoccupazione maschile avanzate lo scorso anno nel distretto carpigiano, sono 1.052 quelle delle donne. Se si esamina poi un arco temporale più lungo - dal 2009 al 2011 – il dato è aumentato del 30% rispetto al 2009 e raddoppiato nel triennio. Lo ha dichiarato la coordinatrice della Cgil di Carpi, Tamara Calzolari, nel corso della serata sul tema Donne e lavoro, organizzata, martedì scorso, dai Giovani Democratici e dalle donne del Pd presso il Cinema Ariston di San Marino. “Le donne – spiega la coordinatrice - sono più esposte della controparte maschile perché spesso hanno un rapporto di lavoro più precario che le rende maggiormente esposte al rischio di essere buttate fuori dal mondo del lavoro quando arriva la tempesta”. Non solo: essere donna significa anche, troppo spesso, avere un inquadramento più basso e meno possibilità di essere flessibili. “Oggi il lavoro domenicale e H24 è il cavallo di battaglia del Governo ma questo è evidentemente più problematico per una donna che, spesso, ha anche compiti di cura rispetto a figli o familiari anziani”. Dopotutto viviamo

pur sempre nel Paese in cui alle donne spetta, a parità di titolo di studio, mansione e orario di lavoro, uno stipendio inferiore del 5% rispetto a quello dei colleghi maschi. “Oggi vi sono madri che ritirano i propri bambini dall’asilo perché diventa più conveniente restare a casa piuttosto che pagare una retta, e i tagli alla spesa pubblica delle varie manovre finanziarie di certo non aiutano”. Una donna, ribadisce Calzolari, subisce il taglio di un servizio tre volte: perché

molte di loro sono impiegate nella pubblica amministrazione; perché senza un supporto fa più fatica a portare avanti un lavoro continuativo e, infine, perché, come cittadina, di quel servizio non potrà più godere. Ma cosa occorre per giungere alla parità di genere? “E’ importante contrastare in tutti i modi possibili la pratica delle cosiddette dimissioni in bianco e i congedi obbligatori per maternità, ma non c’è solo questo. Sul tavolo riguardante il mercato del

lavoro che si sta discutendo a livello nazionale, c’è molta timidezza rispetto alla stabilità e alla tutela del lavoro, soprattutto se l’argomento in discussione riguarda la limitazione dell’articolo 18. Sono ragionamenti di retroguardia, secondo i quali togliendo diritti si può riguadagnare in competitività. Ricordiamoci tutti che, quando si toglie una tutela, le donne sono le prime a risentirne”. Si parla continuamente di difesa della famiglia ma se le giovani donne non sono in grado di avere un contratto sufficientemente stabile da consentire loro di pianificare un progetto di vita, allora questi restano slogan privi di contenuto, buoni soltanto per misere campagne elettorali. “Se uno degli indici sui quali si misura la civiltà di un Paese è il grado di tutela della sua componente femminile – chiosa Calzolari – allora in Italia c’è ancora molta strada da fare”. Marcello Marchesini

Corso Alberto Pio (Galleria Max Mara)

A Carpi una sede di Bper Futura

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per Futura - Associazione per lo sviluppo della Banca Popolare dell’Emilia Romagna - è un’associazione senza scopo di lucro che si propone di promuovere una partecipazione attiva, cosciente e informata dei soci alla vita sociale della Banca Popolare dell’Emilia Romagna. L’iniziativa nasce dalla convinzione suffragata dall’esperienza storica, che l’attenzione e il controllo informato dei soci sull’operato del management siano una condizione essenziale per garantire una maggiore efficienza ed evitare abusi o errori strategici e di gestione, spesso dovuti proprio all’autoreferenzialità di chi amministra, che possono incidere sulla tenuta e il valore della Banca. Una sede Bper Futura è stata inaugurata a Carpi, in corso Pio, nella galleria di Max Mara. “Sarà un prezioso appoggio per l’associazione e anche per tutti coloro che vorranno informarsi direttamente alla fonte sulle nostre attività e le nostre idee, circa il futuro dell’istituto bancario più legato al nostro territorio. Così supportati, vogliamo, come Coordinamento di Carpi, impegnarci al massimo per la partecipazione all’assemblea 2012, al fine di manifestare democraticamente le nostre idee in assemblea e così dare il nostro contributo”, ha commentato Riccardo Rubbiani del coordinamento cittadino.

Imprese, consulenti e associazioni

Il fisco vi semplifica la via...

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a quest’anno i risultati dei 730 per i conguagli nelle buste paga arrivano a tutti i sostituti d’imposta dai servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Questa nuova procedura è obbligatoria per tutti i sostituti d’imposta. Entro il 31 marzo il sostituto deve trasmettere il modello (reperibile sul sito www.agenziaentrate. gov.it) per comunicare all’Agenzia delle Entrate l’indirizzo telematico presso cui ricevere i risultati contabili dei 730. I vantaggi per i sostituti d’imposta sono numerosi: i dati mediante il canale web viaggiano in un unico flusso, hanno una provenienza sicura, sono a disposizione in tempi rapidi e corrispondono a quelli presenti nei 730. I datori di lavoro, a loro volta, potranno eseguire in sicurezza i conguagli sulle retribuzioni e trasferire i dati nelle buste paga con rapidità e a un minor costo.


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’ ufficiale. La comunicazione è stata data all’inizio del mese di marzo ai quaranta lavoratori, in maggioranza giovani donne: Champion chiude il centro design e prototipi di Scandicci per trasferire i reparti nella sede di Carpi. Il trasloco avverrà durante il mese di agosto affinchè i dipendenti possano essere effettivi a Carpi all’inizio di settembre 2012. Un dramma per le quaranta dipendenti, tra cui molte mamme giovani con figli piccoli: una scelta insostenibile quella di decidere se cambiare vita, improvvisando il trasferimento di un’intera famiglia, o mollare il lavoro. O andare in Emilia, oppure lasciare. Le prime lavoratrici che hanno ricevuto la lettera si sono dimesse senza poter beneficiare di alcun ammortizzatore sociale. “Già, perché

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Champion chiude a Scandicci per trasferire il centro design e prototipi a Carpi. Il dramma delle quaranta dipendenti davanti a una scelta insostenibile

Tutti a Carpi. O a casa

Nuovo Corriere di Firenze. La questione è approdata in Consiglio provinciale a Firenze. Il Consiglio si era già interessato della situazione inerente l’azienda nel febbraio del 2010. In quel frangente la Champion aveva deciso di aprire una procedura di mobilità

per 57 addetti a livello nazionale (23 a Scandicci) a causa della crisi e della perdita di importanti commesse. Riferendo sulla questione, l’assessore provinciale al Lavoro, Elisa Simoni, ha ricordato che

“la caratteristica prevalente della manodopera è quella di essere femminile (soprattutto donne con figli) e giovane. Nei mesi scorsi in due tranche sono stati trasferiti a Carpi 12 addetti. Nessuno di loro ha accettato il trasferimento (5 lavoratrici si sono dimesse). La Provincia di Firenze effettua un monitoraggio continuo della situazione, preoccupata in particolare per le donne dipendenti con figli”. I sindacati, che sono riusciti a ottenere un incontro con l’azienda, puntano a far avere alle lavoratrici almeno gli ammortizzatori sociali.E non è escluso che la Provincia di Firenze decida di intervenire in ma-

bibliotecari lamentano di non aver visto nessuna volontà di dialogo da parte del Comune ma si dicono ancora disposti a ragionare senza preconcetti. Nel corso del pomeriggio tanti lettori hanno condiviso i loro testi preferiti, che sono stati raccontati da persone di ogni età, da giovani donne ad anziani signori. La domenica a sostegno dei bibliotecari è poi proseguita al Cookies, dove i The papier hanno

eseguito, indossando sul volto la maschera emblema di quella che a Carpi ha assunto ormai i toni e i simboli di una riflessione collettiva sul valore – facoltativo o meno – che hanno gli investimenti nella cultura, brani di lotta degli Anni ’60. Mercoledì scorso una rappresentanza dei Bastardi senza Loria ha poi consegnato, all’Ufficio protocollo del Comune, le tante firme raccolte: oltre 1.500. A

dimostrazione di come la città sia, da questo punto di vista, molto attenta. L’Amministrazione continua dal canto suo a ribadire la volontà di ‘tenere’ sulla cultura, pur con le inevitabili razionalizzazioni. Resta il fatto che, ad oggi, oltre ai 17 posti di lavoro è prevista anche la chiusura domenicale della biblioteca. In questi giorni si stanno svolgendo gli incontri tra sindacato, Amministrazione e azienda –

I numeri

L champion scandicci: tutti a carpi o a casa Leggi la notizia su: www.temponews.it

spostare a 150 chilometri di distanza persone, soprattutto giovani donne con figli, che guadagnano mille euro al mese, significa, nella maggior parte dei casi costringerle a presentare dimissioni volontarie. Che di volontario, però, non hanno poi molto”, scrive il

’azienda è presente in 60 paesi tra Europa, Africa e Medio Oriente, con 200 negozi. Il Gruppo Champion Europe, formato da 4 aziende, ha tre sedi nelle quali sono impiegati 800 dipendenti. A Modena e Carpi vengono realizzati i prototipi (poi prodotti in Bielorussia e in Vietnam) mentre a Scandicci opera il centro design, sviluppo prodotto (ideazione prototipi) e sourcing.

“Spostare a 150 km di distanza persone, soprattutto donne con figli, che guadagnano mille euro al mese, significa, nella maggior parte dei casi costringerle a presentare dimissioni volontarie. Che di volontario, però, non han poi molto”. niera più pesante attivando l’Unità di Crisi. S.G.

la Cooperativa Euro&Promos – e c’è da sperare che possa emergere qualche decisione positiva per i precari. Perché dalla letteratura ci arriva anche l’insegnamento a non accettare supinamente i dati di fatto, a non sottomettersi senza fiatare all’esistente e alle sue crude pretese, bensì ad avere il coraggio di immaginare soluzioni diverse per costruire una realtà migliore. Marcello Marchesini

Numerosi i cittadini che domenica scorsa hanno riempito gli spazi della libreria La Fenice per sostenere i 17 precari di Euro&Promos

“Salvate la cultura”

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hissà cos’avranno pensato, i Bibliotecari esuberanti per i quali si avvicina la data – il 1° aprile - nella quale perderanno il posto di lavoro alla Loria di Carpi, nel vedere le tante persone che, nel pomeriggio di domenica scorsa, hanno riempito gli spazi della libreria La Fenice per portare il loro sostegno ai 17 precari di Euro&Promos. “Sappiamo che è un momen-

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no strumento di tutela per i consumatori e di certificazione della qualità dei prodotti: il Parlamento europeo ha approvato il nuovo regolamento Ue sull’etichettatura dei prodotti tessili circolanti all’interno dell’Europa e, sul tema, Lapam Confartigianato Moda ha organizzato un seminario tecnico giovedì 15 marzo, presso la sede di via Zappiano. Reazioni a metà fra apprezzamento e delusione perchè il nuovo regolamento si preoccupa di stabilire norme relative all’uso delle denominazioni delle fibre tessili, all’etichettatura e al contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili nei vari cicli di produzione, trasformazione e distribuzione “ma non affronta - sottolinea Federico Poletti, presidente di Lapam Moda - la questione dell’origine del prodotto e della sua tracciabilità rimandandola al 2013. Nonostante ciò, si tratta di una normativa importante perchè rende omogenee su tutto il territorio europeo le

to difficile per tutti – ha detto Maria Peri – ma vorremmo capire perché la nostra Amministrazione tende a tagliare molto, forse troppo, sulla cultura. Pensiamo invece che sia proprio nei momenti di difficoltà economica che occorra investire nel sapere diffuso, perché proprio da esso possono arrivare gli stimoli e le indicazioni per risollevarsi”. Negli ultimi mesi i

Le nuove norme europee sull’etichettatura tessile rappresentano un passo avanti nella tutela dei consumatori. Il nuovo regolamento è stato presentato nel corso di un seminario organizzato da Lapam

Etichetta mia, ora ti riconosco Federico Poletti

modalità di etichettatura dei capi di abbigliamento e questo rappresenta un passo avanti verso una maggiore attenzione alla tutela del consumatore finale”. “L’etichetta dovrà riportare l’esatta composizione del tessuto - ha spiegato Emilio Bonfiglioli, responsabile del Centro Quali-

etichetta mia, ora ti riconosco... Leggi la notizia su: www.temponews.it

tà Tessile di Carpi - la quantità di fibre naturali e/o sintetiche e le parti di origine animale. In una seconda fase è prevista l’etichettatura per le sostanze allergeniche e altre indicazioni per il consumatore. Si tratta di passare a un’informazione più completa e veritiera a garanzia del prodotto da legare

“Si tratta di passare a una informazione più completa e veritiera a garanzia della salute del consumatore”.

sull’etichettatura anche alla salute del consumatore. Questo solamente in un secondo tempo e, probabilmente, dal 2013 per aiutare, per esempio, coloro che soffrono di allergie”. Il capitolo più delicato resta comunque quello dei controlli, ancora troppo pochi e poco efficaci in Italia. Tant’è che siamo al paradosso: un’azienda italiana dopo aver prodotto in Cina, ha riportato i capi d’abbigliamento in Italia per apporre il proprio marchio; nel momento in cui è tornata in Cina per essere

distribuita e venduta, la merce è stata controllata in dogana e rispedita al produttore perché non conforme. Ad affrontare l’argomento dei controlli è stata Anna Cortese dell’Ufficio di Vigilanza della Camera di Commercio di Modena precisando che “all’immissione di un prodotto sul mercato, è il fabbricante che garantisce l’esattezza delle informazioni contenute nell’etichetta. Un Emilio Bonfiglioli

distributore è considerato fabbricante qualora immetta un prodotto sul mercato con il proprio nome o marchio di fabbrica”. Anche il venditore al dettaglio ha degli obblighi: secondo il regolamento, deve porre in vendita solo prodotti tessili etichettati correttamente. Ma come farà a verificare la correttezza delle informazioni contenute nell’etichetta non è scritto nella nuova normativa europea... La Camera di Commercio dopo una prima fase di informazione e divulgazione dei contenuti del nuovo Regolamento sull’etichettatura, darà il via ai controlli sulla composizione fibrosa dei prodotti tessili e sulla loro corretta etichettatura. Niente sanzioni ancora però, perchè il Ministero non ha adottato la legge di riordino, “ma potrebbe provvedere da qui all’8 maggio, quando il regolamento europeo entrerà in vigore”, spiega Cortese. Sara Gelli


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aro Don Claudio, sei arrivato qui, nella Parrocchia dedicata alla Madonna della Neve, sul finire del secolo scorso, seguendo il calendario Gregoriano. Quel calendario che scandisce la storia cristiana. Ci hai accompagnato e guidato nei primi anni del nuovo secolo. Hai guidato con sapienza, intelletto e fortezza questa comunità, in questa lembo di terra, nel lasso di tempo che il Signore ti ha concesso per compiere la sua opera. Hai portato con te la spiritualità basata sulla convinta centralità del battesimo e della sua riscoperta per l’esperienza cristiana e l’hai coltivata con le persone delle comunità neocatecumenali. Ti abbiamo sentito parlare delle vocazioni e per questo organizzavi i momenti di preghiera e i pellegrinaggi del Serra Club. Dicevi di aver celebrato centinaia di matrimoni e di saperla lunga sulla famiglia. Per questo non temevi il linguaggio chiaro sull’uomo e la donna di oggi. Con amore e con rigore, eri consapevole dell’oggi, delle famiglie che siamo, che conosciamo, in cui viviamo, e che a volte rompiamo. Sapevi legare la tradizione e i segni dei tempi. Abbiamo costruito insieme un nuovo Tempio per il Signore con l’arte figurativa, e abbiamo risentito a ogni Messa l’odore dell’incenso. Hai convolto i ragazzi per fare i chierichetti, hai valorizzato i talenti del canto e della musica con le Corali e i gruppi di giovani e di mamme che magari non riprendevano la chitarra in mano da anni. Tenevi molto alla liturgia, anche a quella domenicale delle 9.45 quando coinvolgevi i ragazzi, e nel frattempo catechizzavi gli adulti, con un linguaggio semplice, più che mai necessario, in un mondo di parole inutili. Siete svegli? Chiedevi. Che monito per grandi e piccini. Abbiamo voluto insieme accettare la sfida del creare nuovi spazi per i giovani scout, dell’azione cattolica, delle classi di catechismo, del doposcuola, del campogiochi, per dare a tutti la possibilità di far vivere l’esperienza del gruppo e l’iniziazione cristiana. In questo modo abbiamo aperto alla convivialità, valorizzata con i talenti dei tanti che l’han-

nella notte di Domenica 11 marzo ci ha lasciato don Claudio pontiroli. migliaia le persone che hanno partecipato ai suoi funerali nella chiesa di quartirolo

“Io non vi lascio soli”

carpi ha perduto uno dei suoi “don” più amati Lascia il tuo ricordo su: www.temponews.it

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rfani di don Claudio. Così si sentono coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. Una persona diretta, un sacerdote carismatico, un uomo dal sentire profondo. Un esem-

pio di fede incarnata, di Vangelo vissuto, al punto da diventare parecchio scomodo ma sempre molto vicino, uomo tra gli uomini. Orfani di don Claudio siamo un po’ tutti: la parrocchia, la diocesi, l’intera

città. Ma lasciandoci deve aver sicuramente pensato alle parole del Vangelo di Giovanni: “Anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre”.

Carpi ha perso uno dei suoi sacerdoti più amati

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on don Claudio Pontiroli, Carpi ha perso uno dei parroci più amati della Diocesi. Ricco di carisma e di grande carica umana, con una capacità innata di relazionarsi con la gente e di coinvolgerla nelle sue tante iniziative, don Claudio ha fatto della Parrocchia di Quartirolo, dal 1998, una delle più frequentate anche da non parrocchiani. Memorabili le sue messe domenicali con l’intervento di centinaia di ragazzi, scout e non solo, seduti in terra accanto a lui, per ascoltarne la parola e seguirne gli insegnamenti. Nato a San Biagio di San Felice, nel 1944, aveva compiuto 68 anni il 2 febbraio scorso. Ordinato sacerdote nel 1969 dal vescovo Prati, fu prima arciprete a Gavello e Quarantoli e poi cappellano in San Francesco di Carpi con don Enea, venendo in seguito assegnato alla parrocchia Madonna della Neve dal vescovo Staffieri. Ed è stato lì, dal 1998 in poi, che ha profuso ogni energia e il massimo del suo impegno. Nel gennaio di quest’anno, si era recato in India, per rendere visita alla parrocchia e al paese di

A sinistra Don Claudio in Terra Santa

residenza di don Lorenzo, il suo prezioso collaboratore indiano. La fine di don Claudio è giunta rapidamente, nel giro di un mese. Dopo l’intervento chirurgico subito al Policlinico di Modena, il ricovero in Rianimazione e poi il ritorno a casa. Ma per pochi giorni, perchè le sue condizioni sono andate peggiorando e i suoi medici lo hanno fatto nuovamente ricoverare in Rianimazione. Ma domenica 11 marzo, forse presagendo la fine imminente, egli ha voluto a tutti i costi

ritornare nella sua parrocchia ed è stato accontentato. Qui, in piena lucidità mentale, ha voluto intorno a sè i suoi stretti e preziosi collaboratori (nella conduzione della chiesa e della parrocchia) dando loro le ultime disposizioni. Ha chiesto l’estrema unzione e la sua ultima comunione, somministrategli dal vescovo Cavina e da don Luca. Poi, verso le 23,30 di domenica, la fine, in serenità e in pace, come testimoniato dal viso tranquillo, quasi sorridente,

no condivisa. Mai banale, sempre con la voglia di stare insieme, perchè insieme abbiamo fatto e continueremo a fare tante e buone cose, per parlare di Dio nella festa, sia per la Madonna della Neve, d’estate, il 5 agosto, che con altri momenti durante l’anno. Portavi i ragazzi a conoscere Nomadelfia, trovavi il tempo per seguire lo sport, la pallavolo dove hai degli amici molto cari. Hai saputo essere prete tra le gente, in dialogo rigoroso con il mondo di oggi, a volte anche con il linguaggio di oggi, dicevi anche qualche parolaccia, ma con il senso profondo ed esigente della persona. A volte eri irascibile, discutibile, ma mai banale. Tenevi le porte aperte, la macchina pronta per una delle tanti destinazioni, lo sguardo sempre rivolto in avanti. Amavi le sfide, come quando hai iniziato la causa di postulazione per Odoardo Focherini. La tua voce si sentiva. Adesso sei in silenzio.

“Hai saputo essere prete tra la gente, in dialogo rigoroso con il mondo di oggi, a volte anche con il linguaggio di oggi, dicevi anche qualche parolaccia, ma con il senso profondo ed esigente della persona”.

con cui ha lasciato la vita terrena. E le migliaia di persone che hanno partecipato lunedì sera alla messa in suffragio celebrata nella nuova chiesa e ai successivi funerali di martedì alla presenza del vescovo, del suo predecessore Tinti e di tutti i sacerdoti della Diocesi, oltre che di una rappresentanza di Nomadelfia, hanno confermato il grande affetto dei carpigiani per questo valoroso e instancabile sacerdote, la cui figura morale, civile e religiosa resterà sempre impressa nella loro memoria. Cesare Pradella

Ti salutiamo tutti, Don Claudio. Ti salutano i tuoi vescovi diocesani, il vescovo Giuseppe della Diocesi indiana di Cochin i tuoi confratelli sacerdoti, Don Lorenzo e la sua famiglia che hai recentemente visitato, ti salutano tutte le comunità parrocchiali in cui sei stato, tutti noi che ti abbiamo conosciuto, i tuoi stretti collaboratori in casa, in ufficio, i presenti e gli assenti, uno a uno, senza appartenenza alcuna, se non a quel Popolo di Dio, al quale anche tu, come uomo e come prete, apparterrai per sempre. Arrivederci di fronte a Dio, Don Claudio! Stefano Zanoli per la comunità parrocchiale di Quartirolo

L’omelia del Vescovo

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uando muore una persona cara, il buio sembra scendere sulla nostra anima e siamo straziati come da una lacerazione interiore, specialmente quando il distacco arriva in maniera drammatica, come una catastrofe inattesa. Così ci sentiamo oggi, di fronte a don Claudio che ritorna per l’ultima volta in questa sua chiesa, da lui così tenacemente voluta, in mezzo a questo popolo che per tanti anni ha servito e questo popolo ha dimostrato tutta la sua riconoscenza prendendosi cura di lui con una premura e un affetto quasi materno nel corso della malattia che lo ha condotto alla morte. Don Claudio era un uomo che spesso usava parole poco carezzevoli e con un carattere non facile e a volte conflittuale. Ne era ben consapevole! Il giorno prima di morire mi diceva con sincero e profondo rammarico: “Eccellenza, io non ho mai obbedito e chiedo perdono perché ho sbagliato e perché ho fatto soffrire”. Tuttavia, “egli ha cercato il Signore”, “ha confessato che Gesù è il Figlio di Dio”, ha creduto nella misericordia di Dio. Ha lasciato scritto nel suo testamento: “Confido solo nella misericordia di Dio che mi ama e chiedo tanto suffragio per me povero peccatore”. Ha amato la Chiesa con un amore operoso; le sue mani, come quelle di Gesù, hanno donato l’Eucarestia, hanno benedetto, hanno assolto dai peccati, hanno amministrato i sacramenti, hanno soccorso i poveri… e come quelle di Gesù sono state crocifisse da una mortale malattia che, seppure breve, lo ha purificato e impreziosito agli occhi di Dio. Cari fratelli e sorelle, davanti alla morte di un sacerdote, rapito alla nostra famiglia diocesana, ancora nel vigore delle forze e nel pieno della sua attività pastorale, non possiamo fermarci alla sola commozione o al dolore... Don Claudio è andato incontro al Padre, che ha sempre fiduciosamente invocato e amato, mosso e ispirato da quello Spirito che egli aveva ricevuto nel battesimo, nella cresima, nell’ordinazione sacerdotale. Ora che abita per sempre nella casa di Dio, e quindi è più vicino al Suo cuore, continua a rischiarare il nostro cammino e ci aiuterà in modo nuovo: un modo più efficace e vero. Concludo rivolgendomi ai giovani qui presenti. Il modo più bello per esprimere gratitudine a don Claudio è quello di prendere il posto da lui lasciato libero. Siate generosi con il Signore e il Signore lo sarà con voi! Mons. Francesco Cavina


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iovedì scorso un gruppo di commercianti e alcuni cittadini, capitanati dal direttore di Ascom Confocommercio di Carpi, Massimo Fontanarosa, hanno atteso il sindaco Enrico Campedelli davanti a Palazzo Scachetti per consegnargli simbolicamente le chiavi delle proprie attività e manifestargli, per l’ennesima volta, il proprio malumore a fronte dell’introduzione del senso unico di marcia in via Remesina, provvedimento che ha messo in ginocchio numerose attività. Il no al senso unico viene anche da coloro che, pur non vivendo in città, vi lavorano e, provenienti da Novi, Rovereto o Sant’Antonio in Mercadello, ogni giorno, sono costretti a percorrere la Bretella allungando considerevolmente i tempi di percorrenza, inquinando di più e contribuendo a congestionare un’arteria già fortemente intasata, soprattutto nelle ore di punta, in particolare all’altezza della zona autotrasportatori di Fossoli. “Non vogliamo attribuire colpe, ma è altrettanto vero che i commercianti non possono subire le ricadute di scelte politiche sbagliate. La Bretella nord è un’opera faraonica ma mal concepita - aveva commentato il presidente di Ascom, Giorgio Vecchi - che, di fatto, non funziona. I commercianti non possono scontare tale errore progettuale e politico”. Il gruppo di cittadini, una ventina circa, ha circondato il sindaco chiedendogli se vi fossero delle novità sul

Lorella Grilli

I commercianti di via Remesina e alcuni cittadini hanno consegnato al sindaco le chiavi delle proprie attività ma il primo cittadino si sottrae al confronto

Sindaco in fuga...

la saga di via remesina arriva al difensore civico Leggi la notizia su: www.temponews.it

provvedimento e il primo cittadino ha annunciato che “non appena sarà finito e, quindi, messo in sicurezza, il percorso ciclopedonale di via Remesina, con l’attraversamento della Ferrovia, sarà ripristinato il doppio senso di marcia ma solo da Fossoli per Carpi”. Ma quando, chiedono tutti? “Il prima possibile”, risponde Campedelli un po’ spazientito. Un ripristino che però non soddisfa pienamente, in quanto i pendolari verso Carpi, così come alcune attività di via Remesina Esterna, continueranno ad essere fortemente penalizzati. “E’ nostro dovere tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini”, conclude il primo cittadino lapidario e, alla levata di scudi dei manifestanti, sfugge alle critiche, rifugiandosi dentro al palazzo. “Ma come - si chiedono esterrefatti i cittadini - non

Sabato 17 marzo, a partire dalle 15, corteo del Gruppo anarchico Soverte

“Il bosco dell’area ovest non si tocca”, parola di Soverte

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l 22 novembre 2011 Polizia e Carabinieri hanno sgomberato gli stabili dell’ex Consorzio agrario di Carpi, occupati dal 1° giugno dagli anarchici carpigiani per dare vita allo Spazio sociale Soverte. “In quasi 6 mesi di occupazione - raccontano i ragazzi del Soverte - i progetti sono stati tanti: la creazione di un luogo di aggregazione libera ha permesso lo sviluppo di iniziative culturali come un collettivo studentesco, un laboratorio hip-hop, un laboratorio di fotografia, incontri sulle autoproduzioni, videoproiezioni, dibattiti di approfondimento, teatro, musica ed espressione artistica. Tutto auto-organizzato e auto-finanziato. Gli stabili sono stati messi in sicurezza e resi agibili tramite iniziative di recupero che hanno permesso la riqualificazione dell’area. Le visite guidate all’interno del bosco adiacente allo spazio hanno stimolato l’interesse di tanti, che sono passati incuriositi da quest’angolo di natura incolta a due passi dal centro, purtroppo a rischio cementificazione. Soverte porterà avanti la difesa del bosco: “invitiamo tutte le realtà che si battono per la difesa del territorio ad aderire al corteo del 17 marzo, partenza dalla stazione delle autocorriere, contro lo sgombero del Soverte, in solidarietà ai 14 denunciati per l’occupazione”.

Bruna Lami

ci ascolta nemmeno?”. E tra gli stupiti mormorii, tutti salgono verso l’ufficio di Campedelli per consegnargli le chiavi senza però riuscire a farsi ricevere. Lorella Grilli, titolare del ristorante La Cascina di Fossoli è disperata: “nei soli mesi di gennaio e febbraio ho incassato 12mila euro in meno. Non posso permettermi un calo di introiti di questa portata. La mia attività è in via Remesina Esterna 40, in

prossimità dell’incrocio con via Valle”. Lì la situazione è drammatica. Da quando è stata cambiata la viabilità, si sono verificati numerosi tamponamenti. “All’incrocio la segnaletica è cambiata e gli automobilisti si trovano di fronte a un divieto di transito verso via Remesina; purtroppo la zona non è illuminata adeguatamente e, quindi, a causa dell’abitudine, molte persone tirano dritto e questo ha già causato incidenti, fortunatamente non gravi, ma la sicurezza è a tutti gli effetti compromessa. Per quanto riguarda la mia attività invece, nonostante abbia messo, sfidando il rischio di multe, un cartello che avverte gli astanti che possono entrare sulla Remesina per raggiungere la Cascina, le cose vanno male e non so come potremo andare avanti”. Anche per Bruna Lami, titolare di alcuni discout

carpigiani, le cose non vanno meglio: “è la seconda volta che ci fanno lo scherzo di introdurre un senso unico in prossimità delle nostre attività, prima in via Genova e ora in via Remesina. Tali provvedimenti stanno notevolmente compromettendo i nostri introiti”. Al danno, la beffa. Il commercio a Carpi conta oltre 4mila addetti, persone che fanno i conti ogni giorno con una crisi che morde, un’ammi-

Simona Tirabassi

nistrazione illuminata non può metterci il carico da novanta: non ora. Per questo motivo Ascom ha chiesto al Comune, (tramite una formale richiesta protocollata) “un’immediata sospensione del senso unico con una moratoria, per ripristinare il doppio senso su tutta la Remesina e non solo su un tratto”. Tra le motivazioni addotte dall’associazione di categoria vi è anche il tema della sicurezza, dietro il quale i nostri amministratori continuano a trincerarsi: “il traffico stradale dirottato sulla Bretella sta creando una situazione di serio pericolo, inoltre l’attuale cartellonistica stradale crea seri problemi di sicurezza, sono infatti numerose le auto che stanno procedendo in senso contrario, senza contare che da quando via Remesina è a senso unico molte vetture percorrono l’intero tratto a una velocità ben superiore a quella imposta dai limiti”. E, per finire, anche il problema inquinamento non può essere trascurato. Carpi aderisce alla campagna Liberiamo l’aria, indice un blocco del traffico il giovedì su un fazzoletto di terra e rimane impassibile di fronte alle colonne che si formano sulla Bretella, intossicando l’area. Qualcosa non quadra. “Io ogni giorno mi reco a Novi per andare a trovare i miei genitori anziani - ci racconta Lisa Forghieri - e sono obbligata a usare la Bretella, non è ammissibile”. Simona Tirabassi ogni giorno si reca a Carpi, al lavoro, da Sant’Antonio: “transitando sulla Remesina impiegavo 15 minuti, ora dovendo percorrere forzatamente la Bretella ci metto mezz’ora. Un inaccettabile allungamento dei tempi. Sul ponte poi, restiamo incolonnati per minuti interi, a causa del traffico pesante che forma lunghe code per immettersi in rotonda”. La saga ora è arrivata davanti al difensore civico, l’avvocato Davide Bonfiglioli. Alla prossima puntata. Jessica Bianchi

Stanziato 1 milione di euro per chi non riesce a pagare l’affitto. In un anno sono stati 1.320 i provvedimenti di sfratto emessi in Provincia di Modena. Nel 96% dei casi dovuti a morosità

Emergenza sfratti

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ono 1.320 i provvedimenti di sfratto emessi nella nostra provincia nel corso del 2011, nella quasi totalità dei casi (1.273, pari al 96,4 per cento) dovuti a morosità. Dal 2005 a oggi l’andamento dei provvedimenti di sfratto convalidati dal Tribunale è in costante crescita, con un picco nel 2009 e una temporanea riduzione nel 2010, ma nel 2011 il trend ha ripreso a salire, con un incremento del 5,1 per cento rispetto all’anno precedente. Si è passati dai 788 provvedimenti esecutivi del 2005 agli 874 del 2006 (+10,9 per cento), saliti a 934 nel 2007 (+ 6,8 per cento), 1.136 nel 2008 e, nel 2009, 1.553 (+36,7 per cento rispetto all’anno precedente). Dopo una temporanea

frenata nel 2010 (1.256 provvedimenti) il numero totale di sfratti ha ripreso a crescere l’anno scorso. Rispetto al numero totale di sfratti, è tuttavia aumentata in maniera significativa la percentuale dei casi riconducibili a morosità degli inquilini. Se nel 2011 l’incremento totale dei provvedimenti è stato del 5,1 per cento rispetto all’anno precedente, la percentuale sale all’8 per cento per i casi di morosità. Per questo motivo la Provincia di Modena ha promosso l’istituzione di un Fondo straordinario per aiutare le famiglie che, a causa della crisi economica, non riescono a pagare il canone di affitto della casa e hanno un provvedimento convalidato di sfratto. Costituito grazie ai contributi economici della

Provincia di Modena, della Regione Emilia Romagna e delle quattro Fondazioni bancarie del territorio – Modena, Carpi, Mirandola e Vignola – il Fondo “salvasfratti” avrà una dotazione iniziale di 1 milione di euro, e potrà essere implementato da eventuali donazioni volontarie provenienti da altri sog-

getti. Il contributo economico ai proprietari consentirà di sospendere, per un periodo di dodici mesi, l’esecutività degli sfratti convalidati per morosità. Saranno i Comuni a ritirare le domande, verificarne i requisiti di ammissibilità e erogare i contributi, che la Provincia trasferirà loro mensilmente.


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I lettori ci scrivono

Tutto passa, anche i Vigili...

Nonostante la presenza di due vigili un’auto transita contromano

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ccovi alcune foto che mostrano come i Vigili carpigiani, non vigilìno affatto. L’auto, in piazzale Baracchi (a 100 metri dal Comando di Polizia Municipale di Carpi) imbocca contromano, (si vede il segnale orizzontale e successivamente nella progressione delle foto il segnale verticale di divieto) nonostante la presenza dell’agente di Polizia Municipale, e di altri che giungono successivamente, ma non succede nulla. Anzi, dei ragazzi in motorino, imboccano la strada come indicato dai segnali, ma si trovano quasi a scontrarsi con le auto che, continuamente, imboccano il piazzale contromano. Questo, posso assicurare, accade spesso, anche più volte al giorno; persino le auto dell’Amministrazione Comunale, “tagliano” per quel breve tratto, per poter tornare in sede (di fatto nei pressi si trovano gli uffici comunali del servizio di Onoranze funerbri), eppure, sperando che non accada mai (ma visti i precedenti cittadini non ci spererei troppo) lo scontro, un giorno o l’ altro, sarà inevitabile. Cosa si farà in quel caso? Si urlerà ancora alla disgrazia? All’ennesima coincidenza? Nelle altre foto in sequenza, si vedono dei ragazzi in bicicletta attraversare il passaggio pedonale senza scendere dalla bici, il che potrebbe sembrare una stupidaggine ma, dal momento che i vigili dicono di star effettuando una “ferrea” educazione stradale... Beh, direi che tra indifferenza ed educazione stradale, ce ne passa. Appunto, ci passa e si passa come se i vigili non esistessero... Un carpigiano

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l sito dell’Unione delle Terre d’Argine ( www.terredargine.it) propone un vademecum rivolto ai genitori per aiutarli a trasportare i loro figli in auto con la massima sicurezza, con le regole da seguire e alcune informazioni tecniche sui diversi sistemi di ritenuta. L’utilizzo dei

Piazzale Baracchi, incrocio viale Peruzzi. Il vigile urbano attraversa il pedonale ma dietro di lui, si consumano più illeciti che resteranno impuniti

L’auto contromano rischia di investire lo scooter che invece ha seguito la segnalatica svoltando a sinistra

Nonostante la presenza di due vigili, i ciclisti attraversano sulle strisce senza scendere dalla bici

Ancora contromano...

Nonostante la presenza di due vigili, un’altra auto se ne infischia del divieto

Un vademecum rivolto ai genitori per aiutarli a trasportare i loro figli in sicurezza

Bimbi sicuri in auto e in bicicletta sistemi di ritenuta per bimbi trasportati deve essere visto dai genitori non tanto come il rispetto di una norma, ma piuttosto come una protezione

dei propri figli. Ogni anno, in Italia, quasi 100 bimbi perdono la vita in incidenti stradali, molti mentre sono trasportati a bordo di veicoli, non

assicurati dagli appositi sistemi di ritenuta. II costante rispetto delle norme del Codice della strada può salvare la vita di moltissimi bambini. Nel corso dell’anno la Polizia Municipale effettuerà controlli sul regolare utilizzo di tali sistemi di ritenuta per il trasporto a bordo di autovetture

Jungonauta made in Carpi...

sicurezza a carpi - I fatti della settimana Anziana truffata da due finti poliziotti Due finti poliziotti hanno truffato un’anziana di Carpi, rubandole in un primo momento monili d’oro, poi circa 10.000 euro in contanti. La donna, 84 anni, è rientrata nella propria casa trovando all’esterno due uomini che le hanno riferito di essere poliziotti intervenuti in seguito a un furto. L’appartamento della pensionata risultava a soqquadro ed erano stati rubati dei gioielli. Con la scusa di compiere ulteriori controlli, i due sono tornati dentro insieme alla proprietaria riuscendo a trovare - e a prendere - anche l’ingente quantità di denaro custodita all’interno dell’abitazione prima di fuggire e far perdere le proprie tracce.

Coppia arrestata con 800 pasticche di ecstasy Un tunisino di 27 anni e una marocchina di 30 sono stati arrestati dalla Polizia a Carpi, dopo che nella loro abitazione sono state trovate più di 800 pasticche di ecstasy. La Polizia ha fatto irruzione nell’appartamento nel corso di indagini contro lo spaccio di droga nell’ambito dei frequentatori dei locali da ballo. I due giovani hanno provato inutilmente a nascondere la sostanza stupefacente nella vasca di scarico del water, in bagno. I poliziotti hanno poi trovato altre pasticche in casa, nella borsa della donna e nel garage, oltre a materiale per confezionare la droga. I due nordafricani sono stati portati in carcere a Modena.

Carpi, in manette uno spacciatore internazionale Associazione a delinquere, spaccio internazionale di droga e riciclaggio di denaro sporco, queste le accuse di cui dovrà rispondere un cittadino ma-

rocchino, residente a Carpi, arrestato dalla Polizia di Stato e considerato tra i capi di un ampio giro di spaccio che, dal Marocco, attraverso la Spagna, faceva arrivare lo stupefacente in Italia, dove i proventi venivano poi riciclati da due famiglie cinesi. Sono 60 le persone indagate nell’Operazione Mercedes, dalla Squadra Mobile della Questura di Rimini che, in collaborazione con il comando provinciale riminese della Guardia di Finanza e le Forze dell’Ordine spagnole, sta eseguendo arresti nei confronti di 27 persone per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e riciclaggio di denaro sporco. Le indagini coordinate dalla Dda di Bologna hanno anche prodotto sequestri preventivi per 6 milioni, tra beni immobili, auto di lusso, conti correnti bancari e denaro contate. Sequestrati anche 5mila chili di hashish e due chili di cocaina. Tre arresti sono stati eseguiti in Spagna per cittadini di origine marocchina a Marbella, Malaga e Barcellona. Tre cittadini di origine cinese invece, sono stati fermati a Prato e uno a Roma, due gli ucraini, con passaporto russo, arrestati a Rimini, 17 i cittadini di origine marocchina arrestati tra Milano, Lodi, Como e uno appunto a Carpi. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i trafficanti magrebini in Spagna si appoggiavano ai cinesi per i pagamenti delle forniture di droga. I cinesi ripulivano il contante attraverso attività commerciali e imprenditoriali pulite. Mentre lo spaccio delle sostanze era affidato a cittadini di origine marocchina o dell’Est Europa.

Santa Croce, furto in casa mentre la famiglia dormiva I proprietari dell’appartamento dormivano (in casa ci sono anche due

bambini di 5 e 2 anni) quando i ladri si sono introdotti nell’appartamento situato in via Nazioni Unite in una palazzina di nuova costruzione nella frazione di Santa Croce. Erano circa le 4 del mattino quando si sono arrampicati al primo piano e, approfittando di una tapparella lasciata aperta, hanno forato il vetro per aprire la maniglia. Hanno camminato su cuscini per evitare il minimo rumore e hanno aperto cassetti e comodini. Rubati: cellulari, denaro contante e gioielli. Il risveglio per i proprietari è stato uno choc.

Via Torino, svaligiato un appartamento In via Torino i ladri sono entrati in un appartamento all’ora di pranzo probabilmente sapendo che i proprietari sarebbero rimasti fuori fino alle 15. Hanno forzato la porta d’ingresso del palazzo e hanno aperto la porta blindata dell’appartamento senza lasciare traccia. Bottino: orologi, un navigatore satellitare, bigiotteria. Non sono però riusciti a forzare la cassaforte.

I Carabinieri arrestano un ladro A Campogalliano i Carabinieri di Carpi, nel corso di un servizio perlustrativo, hanno arrestato A.G. 54enne romano e domiciliato a Reggio Emilia, operaio, responsabile di furto aggravato. L’uomo, insieme a un complice (riuscito a fuggire alla vista dei Carabinieri) è stato bloccato in una casa a Panzano, in via San Pietro, mentre prelevava ponteggi in ferro per i lavori di ristrutturazione dell’edificio e cavi in rame di una centralina elettrica, caricandoli sul suo furgone Transit. La refurtiva è stata prontamente restituita al legittimo proprietario.

o velocipedi: per tali violazioni è prevista una sanzione pecuniaria pari a 76 euro e la decurtazione di 5 punti sulla patente in materia di trasporto dei piccoli su autovetture e una sanzione pecuniaria pari a 24 euro in materia di trasporto di bimbi su biciclette.

Cronache di viaggio!

by Locco - www.jungo.it

Jungo è il sistema che rivoluzionerà il nostro modo di spostarci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza dall’auto. Come? Semplice: sfruttando le correnti naturali di traffico! Ci sono milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbarcare direttamente, con tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno “jungonauta” che fa il segnale - mano alzata con la card in mano - accosta volentieri, perché sa di poter viaggiare in compagnia, in sicurezza reciproca, guadagnando il ticket. Lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando e divertendosi! Tutto su www.jungo.it . Questa settimana, insieme all’inventore di Jungo, Enrico Gorini, facciamo il punto sui numeri di Jungo nel 2011.

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enerdì, dopo una settimana di fuoco, decido che devo assolutamente arrivare a casa prima delle 20 per riuscire a vedere i miei serramenti nuovi! Così, alle 17.20, mi reco immediatamente davanti all’uscita del lavoro anche se dubito di trovarvi la mia jungatrice preferita.Dopo pochi minuti, accosta con il suo solito fare agitato, il BMW della ragazza rumena che mi porta sempre a Ponte Motta. Felicissimo mi avvicino e aprendo la porta, provo a salutarla, ma mi zittisce, come al solito, con un: “Dai, datti una mossa che sono in ritardo”. Salgo, facciamo due chiacchiere e mi scarica a destinazione! A Ponte Motta, dove puntualmente sembro un vigile, vedo macchine passare praticamente a spinta, per paura di un velox e telefoni cellulari che volano prima che qualunque sospetto di un’infrazione possa essere da me sollevato. Dopo poco si ferma una macchina, due ragazzi che stanno andando a Carpi. Fantastico! Salgo, facciamo conoscenza e mi scaricano in centro. Proprio un bell’inizio di fine settimana!


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I numeri dell’ictus a Carpi, così come in tutta la Provincia di Modena e in Regione, nel 2011, segnano un calo del 13,5% rispetto all’anno precedente. Un numero in controtendenza col progressivo invecchiamento della popolazione, ovvero la fascia maggiormente colpita da questa patologia”, ha spiegato il primario di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini, nonché presidente di Alice, Associazione per la lotta all’ictus cerebrale Sezione di Carpi, Gabriele Greco. Un risultato importante, seppure perfettibile, al quale si è giunti anche grazie all’impegno profuso da Alice - e non solo - nel condurre “campagne di prevenzione e di promozione di corretti stili di vita, - ha aggiunto il primario - per cercare di arginare i fattori di rischio evitabili che possono concorrere alla manifestazione della malattia” che, lo ricordiamo, costituisce la terza causa di morte nel mondo e la prima di invalidità. Una patologia dall’impatto potenzialmente devastante, sulla quale, ha ribadito il dottor Mario Baratti, responsabile della Stroke Unit (unità intensiva nata nel 2006 con sei posti letto dedicati, all’interno della quale operano e interagiscono strettamente più figure professionali, in particolare infermieri e fisioterapisti, per gestire al meglio la fase acuta dei pazienti colpiti da ictus)

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I numeri dell’ictus a Carpi, così come in Regione, nel 2011, segnano un calo del 13,5% rispetto all’anno precedente. Un risultato importante, seppure perfettibile, al quale si è giunti anche grazie all’impegno profuso da Alice - e non solo - nel condurre campagne di promozione di corretti stili di vita

Ictus: mai abbassare la guardia Da sinistra Mario Baratti, Gabriele Greco, Mauro Benincasa e i volontari di Alice, Ilva Tosi e Vanni Po

ictus: mai abbassare la guardia Leggi la notizia su: www.temponews.it

“è necessario non abbassare mai la guardia affinchè ogni intervento sia sempre tempestivo e mirato”. Ciò che fa la differenza nella gestione di un paziente colpito da ictus è, infatti, proprio la tempestività con la quale si agisce. Lo staff multidisciplinare e multiprofessionale dell’unità ictus “ha acquisito degli automatismi fondamentali per garantire una totale ed efficace presa in carico del paziente. Non si può perder tempo: tutti devono sapere cosa fare, nello stesso momento”, continua Baratti. E se nella fase ospedaliera, la macchina è ben oliata, anche grazie a continui aggiorna-

17 marzo - Sala delle Vedute, Palazzo Pio

Un convegno sull’ictus

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abato 17 marzo, a partire dalle ore 9, nella cornice della Sala delle Vedute di Palazzo Pio, Alice - Sezione Carpi organizza il convegno regionale dal titolo: Le figure non mediche nell’assistenza all’ictus cerebrale in fase acuta e post acuta. Un convegno inedito, poichè sposta il focus dai medici, accendendo invece i riflettori sulle altre professionalità che concorrono all’assistenza dei pazienti. “Una chiave di lettura nuova - ha sottolineato il dottor Gabriele Greco - per ribadire, ancora una volta, l’importanza strategica e vincente di affrontare in modo multidisciplinare e

multiprofessionale questa patologia”. La mattinata sarà dedicata a temi di carattere tecnico-scientifici rivolti a tutti coloro che hanno a cuore il benessere dei pazienti, mentre il pomeriggio, le sette Sandro Spinsanti

sezioni regionali di Alice si confronteranno per tentare di perseguire sempre nuovi e articolati obiettivi, continuando a offrire aiuto pratico ai malati e alle loro famiglie, rafforzando le campagne di prevenzione e stringendo sempre più sinergie con le altre associazioni del territorio, per il bene dell’intera comunità. Da segnalare, alle 18, la lezione magistrale affidata al professor Sandro Spinsanti (ha insegnato Etica Medica nella Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica di Roma e Bioetica all’Università di Firenze. Ha fondato e dirige l’Istituto Giano per le medical humanities e il management in sanità a Roma. Dirige la rivista Janus) sul tema: Associazioni di volontariato ed etica.

menti, è nelle fasi pre e post ospedaliere che occorre ancora lavorare e molto. Ed è proprio in questi due ambiti che Alice può rappresentare la chiave di volta. “La terapia trombolitica - spiega Greco - deve essere somministrata entro tre ore dalla manifestazione di un ictus ischemico (anche se presto tale finestra temporale si allargherà a 4 ore e mezzo) per essere efficace”. Nell’Area Nord nel 2012 sono stati 300 i pazienti colpiti da ictus, mentre le trombolisi effettuate sono state 20 (di cui 12 al Ramazzini e 8 a Baggiovara). Tale terapia, pur non essendo somministrabile a tutti, esige grande velocità. “Spesso le persone colpite da ictus tentennano, hanno paura, chiamano il medico di famiglia, aspettano di stare meglio o si recano al Pronto Soccorso. No: occorre chiamare immediatamente il 118 per velocizzare al massimo l’arrivo del paziente in reparto”, ha spiegato Greco. Ed è esattamente con questo linguaggio semplice e diretto che parla Alice: “quello della porta accanto, perchè i volontari che vi operano, compresi ex pazienti, vogliono arrivare a tutti”, conclude Baratti. Jessica Bianchi


16.03.2012 n° 10

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A fronte del continuo impoverimento dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, scarsamente tutelato dalle scelte della direzione dell’Azienda Usl di Modena, è possibile creare in città, sull’esempio di Sassuolo, una Fondazione che lo tuteli e distribuisca in modo equo le tante donazioni che arrivano da imprenditori e mondo del volontariato per rimediare alle sue carenze strutturali e tecnologiche? Lo abbiamo chiesto al direttore del distretto sanitario, claudio vagnini

Salviamo il nostro ospedale N ato dalla fusione tra il vecchio Ospedale Civile e la casa di cura Villa Fiorita, il Nuovo Ospedale di Sassuolo (che è una società mista pubblico-privata della quale fanno parte l’Azienda Usl di Modena con il 51% delle azioni e una società privata, la To Life SpA, con il 49%) sta per essere “investito” da un forte vento rinnovatore. E’ stato infatti presentato la scorsa settimana un progetto dal sapore decisamente innovativo, che guarda negli occhi il futuro e sta per trasformarsi in realtà concreta: la Fondazione Ospedale di Sassuolo. L’idea di creare una Fondazione, che vede il sostegno entusiasta del cantante Nek, a supporto dell’attività dell’ospedale sassolese nasce prima di tutto dal desiderio di creare un organismo capace di essere un punto di riferimento, affidabile e trasparente, per la gestione delle risorse private frutto di donazioni destinate al sostegno dell’Ospedale e, più in generale, al mantenimento di una struttura d’eccellenza, al servizio dell’intera comunità. Sarà una Onlus, non avrà quindi fini di lucro e sarà incentrata sulla valorizzazione dell’interesse collettivo e di solidarietà, con un occhio di riguardo verso

Carpi, cosa sta succedendo? Da anni l’Ospedale Ramazzini lamenta carenze non più sostenibili. Dal ridimensionamento del Centro Diabetologico al

salviamo il nostro ospedale Commenta la notizia su: www.temponews.it Claudio Vagnini

il mondo del volontariato. Considerate le scelte politiche fatte sinora dalla direzione aziendale modenese, volte tendenzialmen-

te a potenziare il “vorace” mostro Baggiovara (che, lo ricordiamo ha 20 milioni di debito sul groppone) e a impoverire progressivamente gli altri, la scelta fatta da Sassuolo potrebbe, potenzialmente, assumere contorni del tutto salvifici per la sanità locale, “massimizzando i vantaggi per la comunità”, ha sottolineato il direttore generale dell’Ospedale di Sassuolo, Bruno Zanaroli e mantenendo un “centro di cura altamente qualificato in città” ha aggiunto il direttore sanitario dell’Ospedale di Sassuolo, Anselmo Campagna. Il prossimo passo è quello di individuare una ventina di soci fondatori, nell’ambito del tessuto sociale cittadino che, presu-

mibilmente dovranno versare una quota 5mila euro ciascuno, per dotare così il nuovo soggetto giuridico di un patrimonio iniziale di almeno 100mila euro. E a

“Sono favorevole alla nascita di una Fondazione che supporti l’attività ospedaliera e territoriale sanitaria. Benvenga tutto ciò che può essere di aiuto al buon funzionamento dei servizi”.

Dirigenza

Cencetti e Caroli lasciano, più o meno volontariamente...

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l dottor Stefano Cencetti, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico di Modena, ha rassegnato le sue dimissioni. “Ho maturato la decisione, di rimettere il mio mandato al fine di consentire il decollo di una nuova fase nella gestione della Sanità modenese, conseguente all’approvazione del nuovo Piano Attuativo Locale”, ha dichiarato. A quelle di Cencetti, fanno seguito anche le dimissioni di Giuseppe Caroli, direttore generale dell’azienda Usl.“Ho incontrato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, e gli ho comunicato che alla fine di maggio, in corrispondenza con la verifica, intendo dimettermi dal mio incarico. Questa scelta è irrevocabile ed è motivata dalla consapevolezza da un lato, di avere svolto con impegno e competenza il mio lavoro e, dall’altro, dalla convinzione che col nuovo Pal si apre una nuova fase per la sanità modenese, e questo è bene che si possa sviluppare con il rinnovamento degli stessi assetti gestionali”. Si apre ora il toto scommesse: una cosa è certa, sicuramente anche il nuovo direttore generale non parlerà modenese...

depotenziamento dell’Oculistica, alla riduzione del servizio di vigilanza dell’ospedale, da 24 a 8 ore. A ciò si aggiungono l’inadeguatezza, in termini di spazio, del Pronto Soccorso cittadino che conta oltre 45mila accessi l’anno, le tre sale operatorie ancora chiuse, la carenza di personale e i conseguenti allungamenti dei tempi d’attesa di Otorinolaringoiatria, Chirurgia, Ortopedia e Urologia, senza contare i disagi per l’Endoscopia costretta a operare in spazi a dir poco risicati. Una situazione inaccettabile di cui la politica pare non volersi fare carico. Stanchi di pagare scelte aziendali che lasciano cadere a pezzi il nostro ospedale, perchè non prendere Sassuolo ad esempio, creando una Fondazione pro Ramazzini? Da anni l’ospedale sopravvive grazie alla generosità di alcuni imprenditori locali, prima fra tutti, sull’esempio del padre, Anna Molinari che, a febbraio, alla presentazione del nuovo ecogastroscopio, attrezzatura del valore di oltre 100mila euro da lei donata al Ramazzini e che sarà utilizzata dal Servizio di Endoscopia Digestiva e Gastroenterologia aveva detto a gran voce: “guai a chi tocca il nostro ospeContinua a pagina 11


16.03.2012 n° 10 Continua da pagina 10

dale. Non vorrei mai che il Ramazzini, da centro di eccellenza sanitaria della Provincia, fosse ridotto a una sorta di ambulatorio, depauperato dei propri medici e impoverito nei servizi resi alla cittadinanza.Pur nell’ottica di una riorganizzazione della rete sanitaria - aveva concesso la stilista - deve essere preservato il livello di qualità e di prestazioni dell’ospedale di Carpi. Ciascuno di noi, imprenditori compresi, cercherà di fare la propria parte, per donare all’ospedale le attrezzature che ancora mancano”. Accanto a lei non possiamo non ricordare anche i fratelli Marco e Vannis Marchi di Liu Jo che, sempre a febbraio, hanno donato un fibrobroncoscopio di ultima generazione, all’Unità Operativa di Rianimazione e Terapia Intensiva del nostro nosocomio. Al loro impegno si somma poi l’infaticabile lavoro di centinaia di volontari che, giorno dopo giorno, si impegnano nel raccogliere fondi, realizzando piccoli miracoli, basti pensare alla nascita del nuovo Polo Radioterapico (costato 5,5 milioni di euro, di cui 800mila euro raccolti da Amo, grazie alla partecipazione di tutto il tessuto cittadino locale). In un territorio generoso come il nostro, sarebbe auspicabile che tutti questi soggetti si unissero sotto l’egida di un unico ente, super partes, per garantire un’equa distribuzione delle risorse verso tutti i reparti dell’ospedale e mantenere così in perfetta salute il Ramazzini. Ma è una strada percorribile? Lo abbiamo chiesto al direttore del Distretto Sanitario di Carpi, Claudio Vagnini. “Sono assolutamente favorevole alla nascita di una Fondazione che supporti l’attività ospedaliera e territoriale sanitaria. Benvenga - commenta - tutto ciò che può essere di aiuto al buon funzionamento dei servizi. Lavorare per creare un ente che coinvolga il tessuto imprenditoriale locale, il prezioso mondo del volontariato e le associazioni di categoria potrebbe essere un’ottima idea che certamente sosterrei e sono convinto che questa idea potrebbe raccogliere una certa dose di interesse”. Il sasso noi lo abbiamo lanciato, la speranza è che qualcuno lo acchiappi e inizi a lavorare fattivamente, con delle idee da una parte e del denaro dall’altra, per riuscire finalmente ad avere quel “peso” politico che ci consentirebbe di giocare una partita vera nelle sedi istituzionali - che oggi ci snobbano - e strappare qualche vittoria. Jessica Bianchi

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Abbiamo chiesto ad alcuni medici che operano all’interno dell’ospedale di Carpi, se considerano fattibile l’ipotesi della nascita di una Fondazione pro Ramazzini. Nonostante le parole più o meno prudenti, nessuno di loro ne nega l’utilità, al contrario fanno fronte comune nel dire che il nosocomio necessita di un aiuto

La parola ai medici A bbiamochiestoadalcuni medici che operano all’interno dell’ospedale di Carpi, se considerano fattibile l’ipotesi della nascita di una Fondazione pro Ramazzini. Nonostante le parole più o meno prudenti, nessuno di loro ne nega l’utilità, al contrario fanno fronte comune nel dire che il nosocomio necessita di un aiuto. “Sicuramente qualche differenza tra l’Ospedale di Carpi completamente pubblico e Gabriele Greco

quello di Sassuolo, pubblico/ privato esiste, anche a livello di finanziamenti. Ciò non toglie - commenta il dottor Carlo Di Donato, primario di Medicina - che a Carpi vi sia da decenni una attitudine da parte di soggetti privati (e penso al cavalier Molinari in primis) a sostenere economicamente con donazioni il nostro ospedale. Di solito il donatore privato preferisce però che risulti ben evidente il suo impegno personale, per cui non so se una Fondazione, in cui le donazioni dei singoli si fonderebbero in un unico “pool” sarebbe interessante per i donatori stessi: certo potrebbe suscitare uno spirito di emulazione “contagioso” ma la chiave di volta del successo di tale iniziativa starebbe, a mio

avviso, nell’identificazione di quello che lei definisce “organo super partes” che, francamente faccio fatica a immaginare. Ci sarebbe poi il problema del coordinamento con la programmazione aziendale, che pure non vedo semplice. Tuttavia credo sia un’ipotesi meritevole di approfondimento”. “L’’idea - gli fa eco il primario di Neurologia, dottor Gabriele Greco - potrebbe essere percorribile anche per Carpi, stando sempre attenti al mix di protagonisti, ovvero imprenditori, istituzioni, privati... Credo occorra pensarci con attenzione”. “La proposta è bella - ammette il primario di Oncologia, dottor Fabrizio Artioli - ma la vedo difficilmente realizzabile. La sanità carpigiana ha storicamente una realtà di volontariato estremamente articolata - che Sassuolo non ha - ma, spesso, parcellizzata e quindi diventa difficile immaginare una Fondazione per l’Ospedale a Carpi. Una realtà del genere la vedrei bene nel creare e gestire una struttura tipo Hospice, che però l’Ausl, al momento, non vuole. Una Fondazione è una questione complessa e tutti avremmo auspicato che fosse stata Anna Molinari a fondarla in memoria di suo padre e tutti Gianpaolo Papi

le avremmo dato una mano; so che ci sta pensando, ma al momento non è all’orizzonte. Il discorso è complesso, ma interessante”. “Non c’è dubbio che se ci riesce Sassuolo può riuscirci - volendolo - anche Carpi”, commenta il dottor

Giorgio Guidetti

Carlo Di Donato

Fabrizio Artioli

Giampaolo Papi, titolare del Modulo D1S di Diagnosi e Terapia delle Patologie Tiroidee. Entusiasta dell’idea il dottor Giorgio Guidetti, direttore del Servizio di AudioVestibologia e Rieducazione Vestibolare: “Oggi cozziamo contro un muro di gomma che blocca ogni tipo di iniziativa e di progetti. Quello di Carpi è un ospedale importante e credo sia fondamentale supportarlo poichè, ad oggi, vi sono problemi enormi. Nei miei due anni di permanenza

qui non ho notato alcun miglioramento voluto dall’alto, bensì tentativi da parte delle persone che vi operano di fare tutto il possibile per rimediare alle carenze esistenti. Vi sono persone, come ad esempio la stilista Molinari, che cercano di esercitare delle pressioni politico-amministrative per tentare di smuovere qualcosa: è evidente che sul territorio vi sia la volontà diffusa di lavorare per il bene del Ramazzini. La costituzione di una fondazione sarebbe un’operazione giusta e doverosa e sarei il primo a supportarla. Un organo al di sopra delle parti diventa fondamentale se le scelte politiche dell’azienda non ci supportano e non ci proteggono. Se la direzione generale continuerà ad affossare la qualità delle prestazioni di Carpi a favore di altri centri, il rischio è quello di trasformare l’ospedale in un dispensatore di prestazioni di routine e di basso livello e tutto ciò è inaccettabile. Una fondazione che si occupi di mantenere alta la qualità della sanità, magari in un’ottica di Area Nord - Carpi e Mirandola - potrebbe aiutarci ad andare lontano e a diventare un centro di eccellenza”. J.B.

Pronto Soccorso

La Fondazione CRC congela momentaneamente i fondi

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ovevano Iniziare a breve i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso dell’ospedale di Carpi finanziati anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio con uno stanziamento di 900mila euro. Poi un fulmine a ciel sereno ci ha colpiti: l’ente congela i fondi messi a disposizione. Ma cosa è accaduto? Lo abbiamo chiesto al presidente, Gian Fedele Ferrari. “Abbiamo dovuto procedere in questo senso, nostro malgrado, quando ci siamo accorti che l’Azienda sanitaria locale non rispettava gli impegni stabiliti. Volendo garantire la massima Gian Fedele Ferrari

efficacia delle risorse rese disponibili dalla Fondazione per la ristrutturazione del Pronto Soccorso, avevamo concordato di assumere la gestione della realizzazione “chiavi in mano” di quanto progettato dall’Ausl. Questo per evitare gli iter burocratici che diversamente si sarebbero dovuti attivare, forieri di lungaggini e costi incerti. Con la gestione dei lavori a carico della Fondazione, saremmo stati sicuri sia del loro inizio che della loro fine, così come del contenimento dei costi, perché la Fondazione è nella condizione di liquidare subito le spese mentre l’ente pubblico no. Sia chiaro, quanto deliberato non è stato revocato, le risorse sono ancora assegnate e ci auguriamo di ricevere

quanto prima le essenziali garanzie, nell’interesse dei cittadini, che possano essere utilizzate nel modo più efficace possibile”. E sul fronte della nascita di un soggetto giuridico pro Ramazzini, come si pronuncia la Fondazione? Sareste disposti a divenire uno dei potenziali soci? “A differenza di Sassuolo, qui c’è già una Fondazione che sostiene l’ospedale cittadino e con risorse ben più ingenti. La Fondazione CR Carpi da tempo si è posta la priorità assoluta di tutelare la salute dei cittadini del territorio. Sono più di 7 milioni gli euro destinati dalla Fondazione in questi anni alla qualificazione del Ramazzini e sono tantissimi i reparti che possono godere di strutture all’avanguardia grazie a queste

erogazioni, si pensi solo alla Radioterapia o al Reparto di Ostetricia e a quello di Pediatria, a Cardiologia, Urologia, Neurologia, al Day Hospital Oncologico e alla Lungodegenza, per non parlare delle apparecchiature di diagnostica digitale, della tac e del mammografo, fino agli ultimi interventi che potenziano Oculistica e Medicina con le più sofisticate strumentazioni oggi a disposizione. E dopo lo stanziamento per il Pronto Soccorso, che speriamo possa venire presto erogato, a ulteriore presidio della salute locale, la Fondazione ha costituito uno specifico gruppo di lavoro, formato dai consiglieri Tonino Zanoli, Gabriella Aggazzotti, Attilio Bedocchi, Eleno Dondi, Luigi Lamma, Ercole Losi, Lamberto Menozzi ed Elia Taraborrelli, che sta incontrando i primari dell’ospedale con lo scopo di recepire direttamente le esigenze dei vari reparti al fine di poter provvedere nel modo più adeguato”.

Tagliamo la testa al toro!

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a realtà è a dir poco ialina: l’Azienda Usl di Modena dell’Area Nord della provincia se ne infischia. Grandemente. Così come di quella Sud, per essere onesti, dove a funzionare è solo l’ospedale di Sassuolo che però, non dimenticatelo, è pubblico/privato. E allora vogliamo davvero tagliare la testa al toro? Vogliamo smettere di giocare a rimpiattino sulla sanità locale? Creiamo un nuovo ospedale a capitale misto. Il Ramazzini è a tutti gli effetti un policlinico, decapitazione dell’Emodinamica a parte, Carpi può infatti vantare la presenza di tutti i reparti. Un’eccellenza che Sassuolo non ha. Superiamo allora il discorso di un nuovo ospedale unico d’area (poiché in quel caso, occorrerebbe edificarlo a metà strada tra Carpi e Mirandola, scontentando i cittadini dell’una e dell’altra) e creiamo una nuova struttura ospedaliera carpigiana grazie al contributo dell’imprenditoria locale interessata a salvaguardare il benessere dell’intera cittadinanza. Se il tessuto imprenditoriale carpigiano mettesse sul tavolo 50/60 milioni di euro, con la vendita del nosocomio attuale e un aiuto - minimo - della Regione, Carpi avrebbe finalmente un nuovo ospedale. E’ questa la vera partita da giocare. Poichè mettere le pezze al Ramazzini non è più sufficiente: troppo risicati gli spazi e troppo vecchie le strutture. Occorre ragionare su un nuovo ospedale - e ricordiamo l’offerta di mettere a disposizione un terreno di proprietà della Fondazione Crc a Santa Croce, che Gian Fedele Ferrari fece anni fa - realizzato però secondo i crismi dell’imprenditoria privata. Basta sprechi, basta scelte scellerate a favore del politicante di turno o del primario più carismatico. La salute è bene di tutti. Per tutti. Occorre acquisire maggior peso e, di conseguenza, maggior “credibilità”: un portafoglio reso ricco dall’imprenditoria privata da sbandierare davanti al naso della Regione significherebbe essere ascoltati e ottenere non i 100 milioni necessari per edificare una nuova struttura (richiesta alla quale ci ha già risposto picche) bensì una cifra più ragionevole. Carpi ha la forza per mettere in piedi una struttura come si deve. Ora è il momento di verificare se ne ha anche la voglia. In caso contrario, al coro di mea culpa, dovremo unire anche il nostro...


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Grande successo di pubblico per gli Happy Hour e il loro concerto - tributo a Luciano Ligabue, tenutosi sabato 10 marzo al Palazzetto dello Sport

Gli Happy Hour festeggiano il compleanno del Liga S abato 10 marzo, presso il Palazzetto dello Sport di Carpi, gli Happy Hour Liga Tribute Band hanno festeggiato a suon di musica, e con tre giorni di anticipo, il 52° compleanno del cantautore correggese Luciano Ligabue. Per l’occasione sono accorsi fan da tutta la provincia e anche da altre regioni italiane, e oltre 500 persone hanno gremito il Palazzetto. La band degli Happy Hour è stata fondata nel 2009 ed è attualmente composta dal nonantolano Fabio Azzali alla voce, e dai carpigiani: Alessan-

dro De Filippi e Nicholas Merzi alla chitarra, Enrico Magnanini alla tastiera, Andrea Po alla batteria, e Francesco Caliendo al basso. Nella serata di sabato scorso, i cancelli del Palazzetto carpigiano si sono aperti alle 19,30 con il Dj Set Rock Vinilico con Dj Filippo, e tante piccole sorprese per gli ospiti. Poi, a partire dalle 21,30 gli Happy Hour hanno

Benedizioni pasquali

Il Vescovo in visita alla Bper

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onsignor Francesco Cavina,nell’ambito del programma delle

benedizioni pasquali alle aziende, ha visitato la sede dell’Area Territoriale di Carpi della Banca

Popolare dell’Emilia Romagna in Piazza Martiri, sopra la storica sede dello stesso Istituto. L’Area Territoriale si occupa di coordinare e supportare le 33 filiali di Area Carpi dislocate nel territorio cittadino, nella Bassa modenese, nel mantovano e nel bresciano. Il vescovo, alla presenza dello staff coordinato da Ermanno Ruozzi, ha fatto riferimento alla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Tessalonicesi aggiornandone il contenuto per esortare a lavorare uniti come squadra, nel rispetto delle persone, tenendo sempre la fede come linea guida. Sua Eccellenza, in modo semplice e diretto, è arrivato al cuore di ognuno dei presenti.

anni fa. Il coro Ushac, misto perché formato da disabili, familiari e volontari dell’associazione, è

Musicoterapia

L’Ushac ad Assisi

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’Unione Sportiva Portatori Handicap Carpi ha partecipato, domenica scorsa, a una rassegna di corali tenutasi ad Assisi nel corso della giornata conclusiva del convegno Dialogo interdisciplinare e possibili neuroscienze, organizzato dalla Scuola di

regalato al folto pubblico presente due ore di concerto tra vecchi e nuovi successi di Luciano Ligabue. Inoltre, nel corso dell’intera serata, il pub Karl Stube di Santa Croce di Carpi ha fornito il servizio di ristoro ai numerosi fan del rocker correggese. L’evento è stato reso possibile dalla Polisportiva Pallacanestro Nazareno, con il patrocinio del Comune di Carpi e il contributo dell’azienda Angelo Po. Chiara Sorrentino

Musicoterapia della Pro Civitate Cristiana. Oltre al Coro Arcobaleno dell’associazione carpigiana, erano presenti 150 persone. Un bel modo per socializzare e condividere uno strumento – quello del coro – nella sede della prima Scuola di questo tipo fondata in Italia 30

diretto dalla maestra Francesca Canova, allieva del Corso di Musicoterapia di Assisi. Un’occasione in più per dimostrare come la musica possa essere non solo un piacevole passatempo, ma anche un valido strumento per contribuire a migliorare la vita delle persone.


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Moda primavera estate 2012

Paola Joy si accende di colore

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i dice che la moda torni ciclicamente… ma c’è anche chi come la linea Paola Joy prodotta dall’azienda carpigiana Pretty Mode propone per la prossima P-E 2012 novità assolute e davvero strabilianti! L’originalità della collezione si cela in capi apparentemente realizzati in stampa fantasia nei toni neutri del corda e del naturale che in realtà nasconde nella sua trama quattro colori sensibili ai raggi UV capaci di accendersi se colpiti dai raggi solari, per un effetto visivo unico. La tecnica all’avanguardia della “quadricromia solare”, permette ai colori più evidenti di nasconderne altri intessuti in modo latente e sensibili ai raggi UV. A seconda della luce del giorno, il lilla, il verde lime, l’arancione e il fuxia si colorano donando al capo un piacevole effetto visivo. Una tecnica assolutamente innovativa e realizzata in Italia, ne fa fede il cartellino che riporta la particolarità di questa serie, disponibile nei punti vendita Paola Joy.

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Carpi anticipa anche Liverpool con una mostra with Love, per un mese di eventi, concerti e un contest dedicati alla musica per sempre giovane dei Fab 4

Al Borgo scoppia la Beatlemania L anciata con lo slogan Mostra with Love, Beatlemania: 50 anni con i Beatles apre i battenti il 25 marzo presso la galleria del centro commerciale Borgogioioso e darà il via in Italia - e non solo - alle celebrazioni del cinquantesimo dal primo 45 giri registrato dai Beatles nel 1962: Love me do. Un take datato 26 ottobre 1963 tanto sommario da definire la loro musica “un misto di sentimentalismo e di violenza”, ma che ha però il valore di una testimonianza: i Beatles sono rivoluzionari e si impongono da subito sulla scena nazionale e nell’arco di un paio d’anni conquistano i giovani di tutto il mondo, è più di un amore, un vero delirio, quasi una liberazione. La mostra, che ha ottenuto il patrocinio della città di Carpi, è curata da Massimo Masini, collezionista e fan modenese che ha raccolto una delle collezioni più apprezzate in Italia dagli estimatori dei Beatles e sarà inaugurata il 25 marzo alle 16 e resterà esposta fino al 22 aprile. Si rivedranno, tra memorabilia, sagome

e rarità, i 45 giri originali italiani, considerati quelli con le più belle copertine

mai realizzate, dischi da tutto il mondo e poi riviste, giornali d’epoca, cartoline, manifesti, gadget. All’inaugurazione parteciperà Rolando Giambelli presidente dei Beatlesiani d’Italia Associati e il cantante e attore Roberto Freak Antoni, leader degli Skiantos, laureato al Dams di Bologna con una tesi sui Beatles con lo scrittore e docente Gianni

Celati. Seguirà, alle 17, il Concerto tributo ai Beatles con la cover band Let it Beat di Reggio Emilia. Nell’arco del mese di apertura della mostra nella galleria del centro commerciale tutte le domeniche alle 17 (tranne a Pasqua) si terranno altri concerti: domenica 1° aprile si esibirà il duo chitarre e voci Fre Monti, che riunisce il bassista e chitarrista Alessandro Monti e il vocalist Francesco Monti, giovane astro nascente della musica italiana; domenica 15 aprile, sarà la volta di un altro duo, questa volta solo strumentale, We want Beatles; infine domenica 22 si chiuderà con

Mercoledì 21 marzo il concerto dell’orchestra dell’Istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli con sei ospiti dall’Iraq

L’armonia dei fiati

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a rassegna di spettacoli gratuiti Una serata in San Rocco, offerti alla città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, sceglie di dar spazio, per il suo settimo appuntamento, ai giovani allievi dell’Istituto di studi musicali VecchiTonelli. Mercoledì 21 marzo, a partire dalle 21, all’Auditorium San Rocco si esibirà l’Orchestra di fiati. Nato 15 anni fa, e partito con circa una decina di elementi, a oggi il gruppo si compone di 65 elementi, sia studenti dell’istituto che ex-allievi. Per l’occasione saranno presenti

anche sei ragazzi iracheni facenti parte, in patria, di un’orchestra sinfonica giovanile. Giunti in Italia a gennaio per perfezionare la loro tecnica strumentale grazie a un progetto realizzato dall’Accademia Lirica Mirella Freni di Modena in collaborazione con l’Istituto Vecchi - Tonelli e finanziato dal Ministero degli Esteri, la serata rappresenterà per loro un’occasione per esibirsi insieme ai ragazzi italiani. Il concerto consterà di due parti: in un primo tempo l’orchestra di fiati eseguirà il suo repertorio mentre, nella

seconda, entreranno in scena anche gli ‘ospiti’ stranieri – oboe, fagotto, clarinetto, tromba, corno e trombone – per suonare, insieme ai loro compagni italiani, i brani del nuovo repertorio.Questo concerto, unitamente a un importante valenza didattica – chiosa il Maestro Massimo Bergamini – ha un prezioso significato umano ed emotivo, perché da la possibilità ai ragazzi di ogni classe e di tutte le età di suonare insieme e, quindi, consolidare il gruppo. L’ingresso al concerto è libero e gratuito sino a esaurimento posti.

il Borgogioioso Beat Factor: esibizione e premiazione dei vincitori tra i gruppi giovanili che avranno partecipato all’omonimo contest lanciato attraverso il social network Facebook. L’iniziativa, ideata di concerto con l’Assessorato alle Politiche Culturali e Giovanili del Comune di Carpi, con la collaborazione di Spazio Giovani Mac’è, Zeta Factory e Radio Stella, si propone di coinvolgere le giovani band che, filmando la propria esecuzione di una cover dei Beatles e caricandola on-line, avranno la possibilità di esibirsi e vincere attrezzature musicali e non solo. Non mancheranno momenti di approfondimento culturale dedicati ai Beatles a al beat in versione emiliana: due gli appuntamenti in programma presso l’auditorium della biblioteca Loria. Lunedì 2 aprile, alle 21, l’incontro Chiedi chi erano i Beatles con il giornalista, scrittore e critico musicale Enzo Gentile e giovedì 12 aprile una serata dedicata al tema Dai Beatles al beat modenese nel corso della quale verrà presentato il volume di Masini, Avanzi di balera con l’autore e Beppe Carletti, leader e immagine dei Nomadi, gruppo tra i più amati della musica italiana.


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Nessun Campo Nomadi a Fossoli

L’arte della chiacchiera...

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e chiacchiere da bar, si sa, tali sono. Seppure questa nobile pratica possa vantare una sua degna e onorata professione, la notizia che ci arriva da Fossoli ha davvero dell’incredibile. In questo caso, considerate le dimensioni dell’abitato, si potrebbe parlare di leggenda paesana, più che metropolitana. Ma di che si tratta? Pare stia circolando la voce che il Comune avrebbe in animo di spostare il Campo Nomadi, attualmente situato lungo via Nuova Ponente, proprio nei dintorni della frazione carpigiana. Non solo: le voci sostengono che un’ottantina di nomadi sarebbero pronti a trasferirsi, armi e bagagli, sempre nei dintorni dell’insediamento a Nord di Carpi. Ora, la situazione a Fossoli è calda. Anzi, rovente. La questione di via Remesina sta infiammando gli animi e l’Amministrazione non è certamente ben vista. Ma è proprio ascoltando una diceria come questa, priva di qualsivoglia fondamento – ci siamo informati – a far sorgere il sospetto che vi possa essere chi, approfittando del livore maturato in tutt’altra faccenda, tenti di alimentare le fiamme e spargere zizzania, mettendo in giro voci infondate. Con la paura, certo, qualche voto si può racimolare. Qualche dubbio, invece, su quanto giocare con i timori e soffiare sul fuoco possa giovare a una comunità qualsiasi. Domanda che sarebbe opportuno rivolgere agli oscuri mestatori che tali dicerie hanno messo in circolazione. In ogni caso i fossolesi, almeno da questo punto di vista, possono tranquillizzarsi: si tratta di una bufala bella e buona. M.M.

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e ne è andato il decano degli elettrauto carpigiani, Gianfranco Beltrami. Aveva 79 anni e aveva aperto l’officina, conosciuta e apprezzata da due generazioni di automobilisti carpigiani, nel 1958, prima in via Niccolò Biondo e, successivamente, in via

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L’Angolo di Cesare Pradella Dalle parole ai fatti: non c’è tempo da perdere

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a crisi, il lavoro, i bisogni dell’uomo, la riscoperta del lavoro come unico mezzo per uscire dall’impasse. Ma, nel contempo, fare in modo che dalla crisi emerga un rinnovato senso di comunità e la necessità di rilanciare un nuovo stile di vita, più sobrio e solidale. Gli economisti, i cosiddetti esperti di politiche di mercato, si sprecano a delineare la situazione in essere, a fare un check-up del malato Italia, ma poi, spesso, si fermano al momento di suggerire ricette e modi per uscire dalla fase recessiva. C’è invece chi, come l’economista Franco Mosconi, carpigiano

propositi e idee. In recenti conferenze tenute nel modenese e in scritti su riviste specializzate, Mosconi ha sottolineato che si deve partire dall’inizio della crisi, vale e dire dal 2008, per cercare di dare risposte concrete. “Il 2008 ha dimostrato in tutta la sua gravità le incertezze che oggi continuiamo a vivere, ma quel crac era in incubazione perché legato all’economia, alla finanza e alla politica. E, già allora, ma maggiormente oggi, è aumentata la diseguaglianza nella distribuzione dei redditi e delle ricchezze, portando gravi problemi non solo all’economia dell’uomo e della famiglia, ma

Franco Mosconi

di adozione, docente di Economia e politica industriale all’Università di Parma e al Collegio europeo, tenta di dare concretezza a proposte,

anche all’interno del paese e l’Italia si trova oggi, al pari di altri paesi europei, in una situazione di estesa povertà. Con un altro problema annesso: quello della mancanza di chance dei giovani di entrare nel mondo del lavoro”. Severo il giudizio del professor Mosconi anche sulla grande finanza e sulla finanza internazionale che ha agito a scapito del lavoro dell’uomo che ha portato negli ultimi anni a un calo della quota di reddito da lavoro dipendente, mentre la sfida oggi la si gioca proprio sul lavoro e sull’attività manifatturiera di cui, per fortuna, la Provincia di Modena è ricca di esperienze consolidate. E al riguardo ha citato l’Enciclica Centesimus annus di Paolo Giovanni Paolo II, vale a dire la Dottrina sociale della Chiesa, “per costruire un’economia di mercato dal

volto umano, capace di non perdere il contatto con la realtà del momento e la concretezza necessaria. Per questo c’è un grande lavoro da fare nel campo dell’istruzione, soprattutto quella tecnica, e delle politiche pubbliche, tra cui la politica industriale”. Ma Mosconi è andato oltre, proponendo la costituzione di un fondo finanziario europeo che gestisca gli Stati membri ma anche per dare corpo a grandi investimenti nel continente. Un Ministero delle Finanze Europeo insomma, per incrementare gli investimenti e aiutare l’Unione Europea (che ha il Pil superiore a quello di tutte le altre aree del mondo, Stati Uniti compresi) a tenere la barra dritta sui conti dei singoli Stati membri. Vedremo come questa sua proposta sarà accolta dalla Ue e dagli Stati membri.

Elezioni a Novi - il sindaco uscente Luisa Turci si ricandida appoggiata da Partito democratico e Sinistra Ecologia e Libertà

Economia e immigrazione al centro

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delle preferenze a tutto vantaggio del Centrodestra che non aspetta altro. Proprio per questo ci appelliamo al voto utile”. Temi cardine di questa campagna elettorale saranno economia e immigrazione. D’altra parte, con circa il 18% della popolazione composta da immigrati – il 6% in più rispetto alla media provinciale – e con una natalità di questi ultimi maggiore di quella degli italiani, Novi si configura come una realtà del tutto particolare anche in un panorama come quello italiano, ormai abituato a convivere con un’immigrazione sempre più massiccia. Un laboratorio appunto. Che, come tale, potrebbe rappresentare un esempio da imitare o, al contrario, un grosso falli-

n primavera si terranno, a Novi, le elezioni amministrative. Il sindaco uscente Luisa Turci si ricandida alla carica di primo cittadino, appoggiata da Partito democratico e Sinistra Ecologia e Libertà. Per scegliere il programma è stato creato un gruppo di lavoro di 30 persone, espressione di associazioni di categoria, volontariato e partiti, la cosiddetta società civile. “Sono felice di poter dire che, in questo modo, si sono avvicinati alla politica anche tanti giovani che prima non erano mai stati coinvolti”, commenta soddisfatta la Turci. Del consiglio in scadenza, sono solo 4 i membri ricandidati. Per il resto si tratterà di facce nuove. “Ovviamente non si parte da zero, perché abbiamo già un’espe-

rienza nell’Amministrazione alle spalle, ma il mondo cambia e, di conseguenza, anche noi dobbiamo farlo. Cambiamento che però non deve essere fine a se stesso, bensì compiuto alla luce di valori consolidati, perché non avrebbe senso gettare il bambino con l’acqua sporca”. La lista Con Novi sta lavorando per arrivare a una rappresentanza femminile del 50%, anche se il progetto di unificare tutto il Centrosinistra è naufragato: saranno infatti tre le liste ‘progressiste’ a contendersi la fiducia dei cittadini. “Abbiamo provato a unire tutti – spiega Italo Malagola (Pd) – proponendo le Primarie. Idea che però è stata rifiutata. Temiamo quindi ci possa essere una frammentazione

Marx, a fianco del Tennis Club, dove si trova tuttora. Gianfranco Beltrami lascia la moglie Clotilde Portioli, i fratelli Giancarlo e Luciano e i figli Massimo e Cristina. E proprio il figlio Massimo ha preso in mano le redini dell’attività paterna da alcuni anni a questa parte. Avventu-

Arrivederci Gianfranco...

Gianfranco Beltrami nella sua ultima vacanza in Kenya

Luisa Turci

mento: “L’immigrazione è un fatto – conclude la Turci – e ci si deve confrontare con esso, non speculare sulla paura. Il vero tema è quello dei nuovi

italiani, i figli di immigrati nati qui che possono rappresentare una grande opportunità per il nostro Paese”. Marcello Marchesini

rosa la vita di Beltrami. Dapprima gestore di un ristorante ad Addis Abeba, col padre, che si era trasferito nel paese africano, divenne successivamente capo della officina Fiat nella stessa città poi, a seguito del peggioramento della situazione politica del Paese, la decisione di tornare

in Italia e l’apertura a Carpi dell’officina che ha festeggiato quest’anno i suoi 54 anni di vita. Grande appassionato di pesca, Gianfranco Beltrami amava trascorrere le sue ferie in Kenya e la foto lo mostra mentre si trovava in un villaggio vacanze a Mombasa. C.P.


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16 Sono aperte le preiscrizioni per il corso di scrittura base organizzato dal Team Eclipsed Word Publishing in collaborazione con la Libreria Mondadori di Carpi

Inaugurata la mostra Donne che fanno l’acquerello presso la Sala espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

Quando l’arte è donna

La Cassetta Degli Attrezzi

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ono aperte le preiscrizioni per il corso di scrittura base, La cassetta degli attrezzi, organizzato dal Team Eclipsed Word Publishing in collaborazione con la Libreria Mondadori di Carpi. Il corso si articolerà in 10 incontri serali, da 2 ore ciascuno, durante i quali saranno affrontati argomenti teorici, supportati da materiali didattici e da esercitazioni pratiche. Fra gli argomenti del corso, saranno toccati aspetti basilari e importanti quali: le motivazioni dello scrivere; gestire lo spazio e il tempo della scrittura; temi, generi ed espedienti lettarari; il punto di vista e le tipologie di narrazione; storia e discorso ed errori comuni. Il corso inizierà ad aprile e si terrà a Carpi, presso la Libreria Mondadori, in Piazza Martiri, 8. Per informazioni contattare la libreria al numero di telefono 059.64213. Presso la sede della libreria sarà inoltre possibile effettuare la pre-iscrizione al corso. La pre-iscrizione è gratuita e non vincolante. Costi e modalità di svolgimento del corso saranno comunicati a quanti, fra i pre-iscritti, confermeranno la propria partecipazione.

Da sinistra Libera Guidetti, Rosella Tagliavini, Sandra Campostrini, Lorena Ghizzoni e Giuliana Lugli

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na mostra tutta al femminile, dal titolo Donne che fanno l’acquerello, quella che ha inaugurato sabato 10 mar-

AUGURI!

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zio Terenziani e Raffaella Carletti il 18 marzo 1962 si sono uniti in matrimonio. In occasione del loro 50esimo anniversario, domenica 18 marzo, festeggeranno la ricorrenza insieme al figlio Paolo, alla nuora Vera e alla nipote Chiara. Il fratello, Raffaele Carletti, insieme alla sorella Gabriella e ai nipoti Mariangela e Carmine Carletti, augura agli sposi tanta felicità.

zo, nella Sala Espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Le 5 protagoniste della mostra di acquerelli che ha preso il

via appena due giorni dopo la festività che celebra le donne, sono le artiste carpigiane Sandra Campostrini, Lorena Ghizzoni, Libera

Guidetti, Giuliana Lugli e Rosella Tagliavini. Tra i tanti visitatori presenti anche il pittore e scultore Romano Pelloni a cui Sandra Campostrini ha dedicato un acquerello. “Un giorno sono andata a dipingere da lui e ci siamo scambiati i ritratti: lui ha fatto il mio e io il suo”. Anche l’assessore alle Politiche Scolastiche Maria Cleofe Filippi ha presenziato alla cerimonia di apertura della mostra, dichiarando la sua ammirazione nei confronti di tutte le donne che comunicano alla comunità attraverso l’arte e la creatività. Per Giuliana Lugli, che ama sperimentare sempre tecniche nuove, l’acquerello rappresenta una delle forme di espressione predilette. Lorena Ghizzoni nelle sue opere, racconta spesso Carpi lasciando trasparire tutto il suo amore per la terra che le ha dato i natali. Delicatezza, armonia cromatica e mirabile sintesi espressiva sono le caratteristice che spiccano nei paesaggi e nelle rappresentazioni floreali di Rosella Tagliavini e di Libera Guidetti. La mostra è aperta fino al 25 marzo tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. L’ingresso è libero. Chiara Sorrentino

A Carpi una mostra di Trento Longaretti

Quando la fede si fa cultura

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ino al 1° aprile, in Sala Duomo, è possibile visitare la mostra del pittore Trento Longaretti, allestita in collaborazione con l’Azione cattolica di Carpi. Trento Longaretti, ospite ben cinque volte alla biennale di Venezia, è sicuramente una delle figure artistiche che più vividamente hanno saputo testimoniare al mondo la propria fede, uscendo dall’ambito strettamente ecclesiale. Infatti, malgrado siano molte le opere commissionate da chiese, monasteri, oratori e seminari, la sua produzione è stata realizzata anche per privati e quasi esclusivamente con temi e soggetti non immediatamente riconducibili all’arte sacra. I soggetti presenti sulle sue tele sono madri, bambini, vecchi, viandanti, mendicanti, arlecchini, paesaggi, strumenti musicali, uccelli, vasi, fiori, soli e lune. Tratta cioè del mondo reale nel quale vive ogni uomo e proprio per questo la sua pittura si offre al credente, all’ateo, all’agnostico e al diversamente credente. Estremamente attento alla reale condizione dell’uomo sempre in bilico tra la possibilità di realizzare la sua felicità e gli ostacoli che si frappongono lungo il cammino, le sue tele hanno sullo sfondo i grandi interrogativi che, prima o poi, si impongono a ogni uomo: da dove vengo? Dove vado? Che senso hanno il dolore e la morte? Cos’è la felicità? Come posso realizzarla nella vita?


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Domenica 18 marzo, al Cinema Ariston di San Marino, per la rassegna Prima all’Ariston, a partire dalle 20,30, proiezione del film Cavalli di Michele Rho

Dura umanità

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talia, fine Ottocento. Alessandro e Pietro, due fratelli diversi ma legatissimi tra loro vivono in un paesino degli Appennini. Alla morte della madre, i due ragazzi ricevono in dono due cavalli - Sauro e Baio - che determineranno il destino di entrambi: il primo userà il suo per andare e venire dalla città vivendo esperienze e avventure; l’altro resterà col laborioso intento di mettere su un allevamento. Tuttavia, i due fratelli scopriranno che per realizzare i propri sogni c’è un prezzo molto caro da pagare... Cavalli è un’opera prima accurata e ben diretta, distesa nei tempi e con inquadrature che respirano. Bello, soprattutto, il modo in cui il regista Michele Rho sa alternare scene di realismo (sembra un po’ di respirare l’odore dei cavalli) con altre più simboliche. E giusta la scelta di una rappresentazione tutt’altro che bucolica; anzi, di mettere in scena un’umanità dura e quasi barbarica. I due attori (Vinicio Marchioni e Michele Alhaique)hanno qualcosa di magico e recitano davvero con ogni parte del corpo.

Giovedì 22 marzo, alle 20.45, presso le Scuole Elementari Collodi, proiezione del film Precious di L. Daniels

La brutalità della vita

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esoro Nascosto - Associazione genitori figli con handicap, 3° Circolo Carpi, Comprensivo Scolastico Carpi Due, Comprensivo Scolastico Carpi Zona Nord e Associazione Anmic - sezione provinciale di Modena presentano, giovedì 22 marzo, alle 20.45, presso le Scuole Elementari Collodi, la proiezione del film Precious, di Lee Daniels. Precious Jones ha diciassette anni, un corpo obeso e un figlio nel ventre (il secondo ed entrambi sono frutto di un incesto). A scuola viene derisa dai compagni anche perchè non ha ancora imparato a leggere e scrivere. A casa la madre non solo non la difende dalle violenze paterne ma la accusa di averglielo rubato oltre a cercare di ostacolare in ogni modo i suoi tentativi di riscatto dall’ignoranza. Precious però, solo apparentemente ottusa, tiene duro. Accetta l’offerta di iscriversi a una scuola con un programma speciale dove finalmente comincia ad apprendere come leggere e scrivere e, soprattutto, decide di tenere il bambino. La strada verso l’autodeterminazione non è però facile. Una vera sopresa positiva questa opera seconda di Daniels. Questa storia di ordinaria violenza domestica e sociale è narrata con uno stile decisamente originale e si avvale di una protagonista che riesce a trasformare il proprio problema fisico in una risorsa di indubbio impatto. Se vedendola comprendi come il mondo che la circonda possa trovare più di un’occasione per deriderla, Daniels riesce a farti aderire immediatamente all’universo dei suoi desideri non facendo ricorso a un facile pietismo ma lavorando sul suo immaginario. Precious è una ragazza prigioniera di un corpo fuori misura che però non si sogna magra. Il suo universo ideale ha altri territori in cui cercare percorsi diversi da quelli ormai a lei ben noti della brutalità di una vita in cui domina l’ignoranza. Perchè Daniels riesce a farci quasi respirare un clima saturo di un odio e di una perfidia dettati dalla totale mancanza di un benchè minimo orizzonte culturale. Lo fa però con la leggera profondità di chi sa che si può trovare uno stile piacevole per proporre riflessioni su temi gravi. Riuscendoci.

La sfida della maternità a cura di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, l’altra mattina a Radio Bruno ho sentito che avevi al telefono la cantante Giorgia che diceva quanto è stato difficile per lei abituarsi al suo bambino perchè deve fare molti sacrifici. A me ha dato tanto fastidio sentirlo dire perchè sono una mamma e sono tanto felice anche se il bambino all’inizio ha avuto qualche problema, ma secondo me certe cose non vanno dette o si pensa male; se lei è una persona che fa spettacolo forse non è adatta a fare la madre. Dina iorgia non ha detto di essere infelice, ma ha spiegato altro. Che nessuno prepara a dovere alle difficoltà della maternità e che, nell’immaginario collettivo, la neo madre deve essere una figura angelicata,

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grata e felice per il nuovo arrivato tra coccole e sorrisi. Mentre ci sono difficoltà enormi e oltre ai momenti gradevoli si affaccia il senso di inadeguatezza, ci sono situazioni in cui non si riescono a individuare le ragioni dei pianti, momenti di sconforto e di rabbia. Ha ribadito che l’esperienza d’amore è totale, ma andrebbe tolto di mezzo il “mito” perchè non fa che alimentare le insicurezze e le difficoltà di una fase della

Casa della Divina Provvidenza - Domenica 18 marzo

Lavori per 160mila euro

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i sono conclusi i lavori di adeguamento di Palazzo Benassi, edificio di proprietà del Comune di Carpi, dove dal 1936 ha sede la Pia Fondazione Casa della Divina Provvidenza. L’istituto di via Matteotti 71, che trae il nome della sua fondatrice Marianna Saltini, fin dalla sua nascita ha ospitato, e tuttora accoglie, bambine e adolescenti che per vari motivi non possono rimanere all’interno di un nucleo familiare perché orfane o perché provenienti da situazioni familiari difficili. Attualmente nella Casa di Mamma Nina ci sono circa 25 persone: oltre alle 8 religiose che vi abitano, vi sono ospiti permanenti e

diverse ragazze alloggiate in modalità residenziale o in accoglienza diurna. Le opere compiute hanno riguardato principalmente l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’installazione di un elevatore interno, per rendere i quattro piani dell’edificio accessibili; l’adeguamento normativo della centrale termica e della sicurezza generale ai fini della prevenzione incendi; la riqualificazione di alcuni locali al primo e al secondo piano, per migliorare la fruizione e il comfort nelle aree di studio, gioco e di socializzazione; i bagni sono stati poi rimodernati e adeguati anche grazie al rifacimento degli impianti termoidraulici e elettri-

vita della donna e della coppia che prima di tutto è complessa e da imparare a gestire. Vedi, Dina, credo che negare anche a se stesse certe normali reazioni emotive come fai tu, rischi di alimentare l’incapacità di molte neo mamme di sentirsi all’altezza del ruolo. Ciascuna donna vive l’esperienza in modo unico, ma dirsi la verità senza ipocrisie credo aiuti più del raccontarsi bugie per fare “bella figura”. ci. Nell’area cortiliva sono state rifatte alcune condotte sotterranee degli impianti e si è risanato il sistema fognario. L’importo dei lavori ammonta a 160mila euro. I lavori sono stati finanziati con il contributo della Regione per 84mila euro, dalla Fondazione CRC per 40mila euro e dal Comune di Carpi e dalla Pia Fondazione Casa della Divina Provvidenza per la restante quota di 36mila euro. I lavori di adeguamento verranno presentati nel corso di una cerimonia di inaugurazione che si svolgerà domenica 18 marzo, alle 16.30, alla presenza del vescovo, monsignor Francesco Cavina, del sindaco, Enrico Campedelli, del consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Tonino Zanoli e alla presenza delle autorità civili e religiose.

Tempo... di quiz! ANAGRAMMA CINEMATOGRAFICO Titolo (4 5) Amori rosa Riso amaro I costumi di Halloween Halloween: due donne stanno pensando al vestito per la figlia di una delle due: “qual è un vestito che un uomo appena lo vede si spaventa?”. E l’altra: “l’abito da sposa”.

Sudoku Come si gioca Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.


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18 L’aforisma della settimana...

“Nella vita abbondano i maschi, ma scarseggiano gli uomini”. Bette Davis

appuntamenti

Teatro CARPI

18 marzo - ore 21 Sergio Cammariere in concerto Teatro Comunale 19 e 20 marzo - ore 21 The history boys Di Alan Bennett Con Elio De Capitani, Ida Marinelli Teatro Comunale

Sabato 24 marzo alle 21.30 tutti al Palapanini di Modena

In viaggio verso Broadway

Dall’Italia agli States, passando per Parigi e Chicago… un insolito viaggio nello scintillante mondo del musical! nello scintillante mondo di Broadway in un vortice musicale che vi farà ripercorrere le storie dei più importanti musical dagli Anni ’70 a oggi, come Sister Act, Jesus Christ Superstar, Notre Dame de Paris, Chicago, Moulin Rouge, Cats, Aquarius, We Will Rock You. Una strabiliante avventura adatta per grandi e piccini.

Mostre CARPI

Fino al 18 marzo La commedia di Arturo Mostra a cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Spazio Meme Fino al 18 marzo Immagini dal silenzio La prima mostra fotografica nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960 A cura di Marzia Luppi ed Elisabetta Ruffini Sala Ex Poste Fino al 30 marzo L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Lorenzo Bolzani O&A Centro Affari Fino al 25 marzo Donne che fanno l’acquerello Esposizione di pittrici carpigiane Mostra curata da Rosella Tagliavini Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio Fino al 1° aprile Trento Longaretti, maestro di inculturazione della fede Sala Duomo Fino al 7 aprile Personale di Alberto Bencivenni L’arte espressa dall’artista rimane in equilibrio tra figurazione e informale, attraverso un pullulare di colori accesi che divampano sulle campiture N.E. Cafè & Art

Eventi CARPI

16 marzo - ore 22 Umberto Palazzo + Rashomon Aseguire 1+1 Many Dj’s Kalinka Arci Club 17 marzo - ore 21 Andem a Teater Rassegna di Teatro Dialettale A la Bersagliera Di Alfredo Pittieri Compagnia filodrammatica Mirabellese Circolo Guerzoni

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n viaggio verso Broadway è l’entusiasmante musical degli allievi del Music Store Academy, in tournèe dal 12 novembre fino a quest’estate, è uno vero e proprio show dai grandi numeri: 130 cambi d’abito in 90 minuti, costumi realizzati appositamente per lo spettacolo dalla stylist Lara Fezzardi, 14 cantanti, 2 corpi di ballo, 10 musical famosi e 10 scenografie virtuali. Sabato 24 Marzo alle 21.30 sarà il Palapanini di Modena a trasformarsi in un vero e proprio aereoporto che proietterà il pubblico in un fantastico ed emozionante viaggio. Un tranquillo volo aereo dall’Italia agli States, durante il quale un’imprevista rottura del videoproiettore, costringerà un improbabile equipaggio fatto di

The History Boys

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n un college inglese, a Sheffield, il gruppo degli allievi dell’ultimo anno si prepara ad affrontare gli esami d’ammissione a Oxford e Cambridge. Il loro insegnante di letteratura, Hector, è un anticonformista che cerca di infondere nei ragazzi l’amore per la parola e per l’appagamento che solo il sapere autentico può dare. A questo tipo di approccio si oppone il preside della scuola, un burocrate interessato unicamente al successo e allo studio come mezzo per il raggiungimento di posizioni di potere all’interno della società. Proprio per far sì che i giovani studenti apprendano i trucchi per influenzare il giudizio della commissione che vaglierà le richieste di accesso alle più prestigiose università, viene assunto Irwin, giovane professore arrivista ed opportunista, che si pone immediatamente in netto contrasto con Hector e con la docente di storia, Mrs.Lintott, la quale però è troppo debole per opporsi apertamente alle nuove politiche scolastiche e subisce in silenzio le scelte del preside cinico e ottuso. L’autore di questa commedia non si schiera né da una parte né dall’altra, mostrandoci come in ogni protagonista esistano grandi limiti e contraddizioni lancinanti: quello che ne esce è il ritratto di personaggi realistici, mai caricaturali o unilaterali e il messaggio veicolato è amaro: nel nostro mondo, spesso, trionfa l’ipocrisia e i vincenti sono coloro che antepongono i calcoli alle vere passioni. Una regia e un cast di attori encomiabili per uno spettacolo giovane, profondo e commovente.

17 marzo - ore 22 Paolo Benvegnù acoustic duo Kalinka Arci Club 17 marzo - ore 9 Alice presenta il convegno: Le figure mediche nell’assistenza all’ictus cerebrale in fase acuta e post acuta Sala delle Vedute 17 marzo Selezioni e cerimonia di premazione dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici Sala Congressi 18 marzo - ore 15 Il figlio di babbo natale Regia di Sarah Smith Cinema Ariston 19 marzo - ore 14.30 Bloody Sunday Regia di Paul Greengrass Sala Congressi

hostess maldestre e stewards con la paura di volare a intrattenere i passeggeri improvvisandosi per una notte, artisti di musical. Ideato e diretto da Andrea Lanfredi e coreografato da Nausica Pavesi, questo spettacolo vi catapulterà

Il 19 e 20 marzo al Comunale di Carpi arriva lo spettacolo di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani

appuntamenti

Fino al 19 luglio - ore 16.30 Essere_Voce Incontri per mamme e papà in attesa per scoprire la bellezza e l’utilità del racconto e della voce prima della nascita Programma date: Giovedì 19 aprile Giovedì 17 maggio Giovedì 21 giugno Giovedì 19 lugluio Partecipazione gratuita E’ necessaria la prenotazione al 338.4265167 A cura del Gaam Biblioteca il Falco Magico Appuntamento con la quinta serata del concorso per comici Carpe Ridens. Sabato 24 marzo, alle 21, al Circolo Loris Guerzoni di via Genova, ospite il Trio I Qualunquisti

Ridere, ridere, ridere ancora...

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uattro sfidanti di altissimo livello si affronteranno sul palco, in una serata a ritmo frenetico, sempre e solo sul palco, del Circolo Loris Guerzoni di Carpi. Dopo il grande successo della tre edizioni precedenti, ecco tornare in scena il concorso che anche quest’anno farà ridere i carpigiani e non solo. Carpe Ridens è il concorso di cabaret all’insegna della risata grassa, ideato dalla Miglio Comico Produzioni (www.migliocomico.it). Una sfilata di comici che si terrà per sei sabati al Circolo Guerzoni, da ottobre a maggio 2012. Gli spettacoli, saranno anticipati alle 21 da un piatto freddo e avranno inizio alle 21.45. A ogni serata saranno poi presenti ospiti provenienti da Zelig e Colorado Cafè e altre dimensioni televisive. Sabato 24 marzo, i prestigiosi ospiti della giuria saranno I Qualunquisti. I Qualunquisti sono un trio musicale, contrabbasso per accarezzare il palco e dare ritmo alla serata, piano per dare colore, improvvisazione e tenore e, infine, voce per dare un che di pungente. Tra canzoni ironiche e monologhi accattivanti, si ride con un pizzico di irriverenza, degno di una vecchia comicità che nel far ridere, vuol far anche riflettere. Tutte le serate sono a prenotazione obbligatoria. (info: 059683336).


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e mini-vacanze sono sempre più diffuse, ma non si tratta di ferie brevi che, al contrario, sono drasticamente in calo. Sono i piccoli turisti ad aumentare, intesi come bambini e ragazzi in viaggio con la famiglia o senza mamma e papà. Le statistiche parlano chiaro: secondo l’Osservatorio Nazionale sul turismo giovanile, nel 2011 ben il 76% delle famiglie italiane ha fatto almeno una vacanza di una settimana con figli minorenni, mentre l’Istat rileva che gli Under 14 sono gli individui che viaggiano di più: ogni anno oltre il 60% dei bambini effettua almeno una vacanza. La richiesta di tour, hotel, villaggi, campeggi per famiglie e campi scuola riservati ai soli bambini è diventata così estesa da portare alla nascita di una fiera dedicata, che si ripete ormai da 9 anni. E’ proprio ai desideri e alle esigenze turistiche dei più piccoli che si rivolge Children’s Tour, il salone delle vacanze 0-14. Organizzato da Studio Lobo, si svolge dal 16 al 18 marzo presso il quartiere fieristico di Modena e rappresenta oggi in Italia l’unica occasione di incontro e confronto tra esperienze turistiche rivolte ai genitori e alle famiglie, senza trascurare i ragazzi che viaggiano da soli, con la scuola o l’associazione sportiva. Qui i genitori possono incontrare direttamente località turistiche, villaggi, alberghi e strutture ricettive, parchi tematici, camp sportivi e centri per le vacanze studio, fattorie didattiche e percorsi naturalistici che hanno dato vita a servizi ad hoc per il target 0-14. Nei tre giorni di manifestazione, poi, sono numerose le attività pensate per far sperimentare ai piccoli visitatori un assaggio delle prossime vacanze, attraverso laboratori didattici e creativi, spettacoli, avventure e nuovi sport con percorsi a tema e simulazioni. La manifestazione è il posto ideale per informarsi e pianificare la formula vacanza migliore: divertente ed educativa per i bimbi, rilassante per mamma e papà. La fiera ospita località e strutture ricettive provenienti da tutta Italia per un totale di oltre 200 espositori che al tema bambino, alla sua sensibilità e alle sue esigenze, riservano progetti specifici. Non mancherà il padiglione Sport & Natura, interamente dedicato alle vacanze verdi un settore in espansione. Per questo a Children’s Tour non poteva mancare un’attenzione particolare a questo tema: qui ci saranno anche parchi avventura, fattorie didattiche, agriturismi, camp sportivi e altre proposte per vacanze rigoro-

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Ritorna a ModenaFiere il salone delle vacanze 0-14. Dal 16 al 18 marzo si parla di viaggi per i più piccoli, di turismo formato famiglia e di turismo scolastico: moltissime le proposte, per tutte le tasche

La vacanza formato bambino

samente a contatto con la natura. Ma l’edizione 2012 di Children’s Tour fornisce anche la fotografia di un fenomeno in continua evoluzione: al Salone vengono presentati i dati dell’Osservatorio Nazionale sul turismo giovanile, giunto alla sua quarta edizione, che punta a tracciare il profilo del segmento, a definirne le tendenze e le esigenze, a concepire le più efficaci strategie per sviluppare il settore del turismo 0-14. I piccoli viaggiatori, mentre mamma e papà visitano il salone, possono sperimentare dal vivo le varie proposte e decidere in prima persona quale vacanza preferiscono. Oltre alle classiche vacanze al mare e in montagna, ce n’è davvero per tutti i gusti, a partire dalle località che offrono soggiorni divertenti e... istruttivi! Perché non approfittare delle vacanze per apprendere le arti magiche? La Scuola Estiva di

Stregoneria si trova nell’Oasi Lipu di Crava Morozzo in Valle Maira, località alpina in provincia di Cuneo e si dice sia proprio la stessa dove ha studiato Harry Potter! Qui, tra pozioni e incantesimi, si impara a conoscere gli animali, ad accudirli, a prendersene cura nel rispetto delle loro caratteristiche e nel loro ambiente; si studia l’astronomia e le caratteristiche delle piante del bosco, ma soprattutto si creano legami e amicizie. Non solo laghi e boschi ma an-

che un pezzo di storia per piccoli e grandi: è la proposta del Parco Matildico di Montalto, a una ventina di chilometri da Reggio Emilia. Sul colle sono rimaste da visitare le mura del castello della famiglia Canossa, mentre il laghetto al centro del parco si può navigare con le canoe. E’ più slow, invece, la vacanza nelle fattorie didattiche, diffuse soprattutto al Centro-Nord, dove si impara a fare il pane e si privilegiano le attività manuali come la raccolta della frutta, ma la tendenza è sempre imparare, socializzare e fare movimento. Parchi avventura, parchi naturali, agriturismi, percorsi di mountain bike e itinerari escursionistici: nel padiglione Sport & Natura c’è solo l’imbarazzo della scelta per far vivere ai bambini stupende esperienze alla scoperta degli animali e dei boschi, fare escursioni light e sperimentare percorsi di trekking. Sono presenti

al gran completo anche gli otto Adventure Park dell’Emilia Romagna con uno spazio dedicato: qui si può diventare Tarzan per un giorno, con l’assistenza continua di personale specializzato. Alberi, imbragatura, casco, una serie di vie fatte di corda tra i rami e una buona dose di spirito d’avventura sono gli ingredienti necessari. E visto che il divertimento e le bellezze dell’ambiente devono essere fruibili per tutti con il massimo della sicurezza possibile, al Salone è presente anche Montepizzo Adventure Park, situato nell’Appennino bolognese: il parco, privo di barriere architettoniche, è attrezzato per il trasporto dei disabili e dispone di diverse carrozzine 4×4 (novità assoluta in Italia!) per la circolazione off-road in libertà anche dei portatori di handicap motori. E se mamma e papà vogliono visi-

rienza linguistica allargata, che coinvolge i più piccoli insieme a mamma e papà, con corsi in mattinata e pomeriggi in famiglia, magari a zonzo per conoscere meglio il paese ospitante. Non manca un occhio di riguardo per la forma fisica dei piccoli turisti, con numerosissime proposte di vacanza in camp sportivi. Si va dai camp ultra-attrezzati al mare o in montagna per perfezionarsi in sport classici come il calcio, il tennis o il basket, ma anche in quelli più particolari come lo scherma e il tiro con l’arco. Esiste persino un Hip hop camp per chi desidera muovere i primi passi di danza e combinare la propria formazione con mare e divertimento: qui insegnanti qualificati trasmettono ai ragazzi la loro professionalità, insegnando loro i rudimenti della danza fino a vere e proprie coreografie. ORARI: venerdì dalle 9 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 20.

tare una città europea con i bimbi al seguito? A Children’s Tour è possibile conoscere gli spazi per gli adulti e i bambini che vogliono meravigliarsi insieme, anche in una metropoli o in una città europea. Un’idea alternativa può poi essere quella di una ciclovacanza: una settimana lungo la ciclabile più famosa al mondo, quella che costeggia il Danubio, che conduce da Linz a Vienna; l’incanto dei castelli della Loira e dei giardini francesi; in picchiata tra vigne e meleti dell’Alto Adige da Passo Resia a Bolzano. L’Olanda, poi, è particolarmente adatta a tour in bici più barca, pensati appositamente per le famiglie con bambini. Un esempio? Partendo da Amsterdam, pedalando pedalando tutta la famiglia farà tappa in alcune tra le più belle città fortificate olandesi, come Gouda e Gorinchem, prima di arrivare ai famosi mulini a vento di Kinderdijk. Un soggiorno studio all’estero è un’esperienza preziosa, che arricchisce il bagaglio culturale di bambini e ragazzi: favorisce l’acquisizione di una lingua straniera e l’incontro con persone di nazionalità diverse. Qualche esempio? E’ possibile trascorrere una settimana a Taunton, la tipica cittadina inglese non lontano da Bristol, e frequentare il campus della King’s Hall school: lezioni di lingua, visita delle città e dei musei circostanti, escursioni, sport e divertimento assicurati. Mai pensato, invece, di partire con tutta la famiglia per studiare una lingua straniera? Anche questo è possibile, basta scegliere la destinazione: in Inghilterra, Irlanda, Usa, Australia, Germania e Spagna esistono scuole che permettono di vivere un’espe-

appuntamenti

20 marzo - ore 20.30 L’importanza di una corretta deglutizione per lo sviluppo armonico della bocca e quindi di tutto l’organismo: cosa devono sapere le mamme? Relatori: Roberto Forghieri, specialista in odontoiatria Alessandro Carrafiello, specialista in posturologia Sala Duomo 21 marzo - ore 14.15 Persepolis Regia di Vincent Paronnaud Sala Congressi 21 marzo - ore 15 I mercoledì delle donne Cinema: We want sex Regia di Nigel Cole Circolo Loris Guerzoni 21 marzo - ore 21 Orchestra di Fiati Istituto Vecchi - Tonelli Auditorium San Rocco 21 marzo - ore 20.30 Facciamo la pappa! Laboratorio di cucina Nido Orso Biondo 22 marzo - ore 21.15 Magico Kirghizistan Sala Congressi 29 marzo - alle 21 Ero straniero e mi avete accolto Riflessioni di Fratel Lino, segretario Comunità di Bose Sala Duomo


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Calcio – Derby buttato: Carpi raggiunto allo scadere dalla Reggiana in 10 (1-1)

Nella storia, dalla porta sbagliata Quinto pareggio, decimo risultato utile consecutivo: eguagliato Corghi. Ma Notaristefano è in discussione: proprietà e squadra reclamano più coraggio. Domenica c’è il Sorrento: antipasto playoff e crocevia del futuro.

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on lo psicodrammatico 1-1 subito in superiorità numerica (e tecnica) da una Reggiana allo sbando, il Carpi di Notaristefano entra nella storia. Ovviamente dalla porta sbagliata. Salgono a 10 i risultati utili consecutivi. Viene così eguagliato il record biancorosso di Ivano Corghi, annata ’64-’65, seconda miglior striscia positiva di sempre nel terzo livello professionistico del calcio italiano (allora C unica). E s’avvicina il primato assoluto dell’ultimo De Biasi (C1, ’95’96), che resistette 11 giornate senza sconfitta. SUMMIT – Nella stagione dei grandi paradossi, l’ultimo della serie è che nessuno - ma proprio nessuno - si è speso per celebrarne il merito. Anzi, per qualche ora la società ha messo in discussione proprio la guida tecnica. Il summit post-partita convocato d’urgenza in via Marx sintomatizza una vasta epidemia d’incertezze. S’è concluso in una bolla d’aria, ma con molte conseguenze. Ognuno resta al suo posto, però con

meno potere di prima. Ne ha perso l’allenatore, la cui implicita mozione di sfiducia si somma alla precarietà d’un contratto in scadenza. Ne ha smarrito in parte anche Giuntoli, di nuovo tra due fuochi competitivi: dovrà giustificare ai giocatori l’insoddisfazione della proprietà verso il tecnico, e altresì evitare che questo diventi un alibi sul loro rendimento di qui alla fine. Si è scoperta più debole anche la proprietà stessa, avendo delegittimato sottovoce il mister salvo poi concludere la sconve-

PROSSIMO AVVERSARIO: sorrento

Aggrappato a Ginestra. Ma mancherà per squalifica

I

playoff del Carpi cominciano virtualmente con largo anticipo da una delle squadre accreditate in partenza per la vittoria finale, ma arresasi molto presto al ritmo del vertice. Subito dopo la gara d’andata (vinta senza grandi meriti), il Sorrento ha perso il passo di Taranto e Ternana. Rimane tuttora tra le squadre meno battute del torneo: solo 5 i ko (uno solo in casa, col Lumezzane). Sono tanti però i pareggi (spesso concessi in rimonta) che ne hanno rallentato il passo: ben 9, uno in meno dei primatisti Taranto, Pisa e Monza. Molto ampia è la differenza di rendimento interno ed esterno (28 punti a 17). Assai scadente inoltre il bilancio negli scontri diretti. Contro le prime 4, i campani hanno conquistato un solo successo (proprio ai danni del Carpi); nelle altre sfide: nessun gol, due 0-0, ed altrettante sconfitte. La più pesante è lo 0-4 di Vercelli che costò la panchina a Sarri, esonerato dopo 16 uscite e 27 punti raccolti (media: 1.69). Poco meglio (18 in 10 gare) sta facendo il suo successore Gennaro Ruotolo, vecchio cuore genoano ancorchè “leone di Anfield”, il cui principale merito è nella correzione degli equilibri difensivi: appena 6 le reti subite durante la sua gestione (22 quelle totali, quante il Carpi: quarta retroguardia). L’attacco è aggrappato alle razzie d’un vecchio ragazzo di 31 anni: Ciro Ginestra, ex Modena, già decisivo all’andata nel completare la rimonta, a cui riferisce il 40% abbondante del fatturato (14 delle 34 reti complessive). Domenica mancherà per squalifica. E.G.

Calcio a Cinque - Virtus

Virtus, tre schiaffi! Esultano gli Eagles

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ramontano inopinatamente le aspirazioni virtussine di impresa al fotofinish, infrante dal corsaro che non t’aspetti, quei Simeck Eagles dall’imperscrutabile psicologia agonistica, che, come l’ebbro tramortito e claudicante, non appena abbassi la guardia mandano a bersaglio, con il sorriso sulle labbra, il gancio mortifero. Il primo tempo segna uno sterile dominio gialloblù, lungi dal concretizzarsi nella segnatura del vantaggio: la colossale occasione capitata a Bigarelli s’infrange sulla traversa, tra l’incredulo godimento ostentato dai ghigni ospiti. Nella seconda frazione è immediato l’acuto virtussino, con Nosari (in foto) che, complice una deviazione, sembra destinato a spaccare in due il match (1-0). Di qui in avanti la scena è però tutta del numero uno ospite: studiatissima la teatralità di ogni suo gesto, l’estremo avversario, bersagliato dallo snervante forcing virtussino, prende a dimenarsi in continuazione, quasi tarantolato. Vicino, anche per fisiognomica, ai demoni primigeni della mitologia antica, l’eccentrico sembra prodursi in un rito evocativo a cui le valchirie sassolesi rispondono indemoniate: in rapida successione gli Eagles bucano Accomando prima da rimessa laterale, dunque in ripartenza, quando il pivot ospite trafigge il 12 di casa con una battuta improvvisa. Le percussioni gialloblù peccano di eccessivo ardore, e prima Nosari, dunque Guidi a più riprese, tentano invano il guizzo che vanifichi l’anatema ospite. La debacle gialloblù si compie in un epilogo palpitante, in cui a cogliere nel segno è l’ennesima ripartenza sassolese, con Accomando impallinato per la terza volta (1-3). Preso atto che, evidentemente, non è tempo di imprese, conviene rimboccarsi le maniche, ché di qui in avanti si guarda all’agone finale; la diabolica trafila del post season si delinea all’orizzonte: urge affilare le spade, Virtus, perché il tuo destino non sia nelle mani del fato. Federico Campedelli

nienza di un esonero in questa curva del tragitto. A corsa lanciata verso il traguardo, e senza un sostituto immediatamente arruolabile. E’ stato cioè un confronto d’azzardo. Senza vincitori. CRISI - Si apre dunque ufficialmente una nuova crisi. D’ambiente e di sistema, molto prima che di risultati. La classifica preoccupa fino a un certo punto. Benché acuta, la pareggite ha inciso poco. Nessuno sta davvero correndo. Tutti si aspettano. Ben sapendo che, a questo punto della stagione, ogni strappo può compromettere il rush finale. In sostanza, è un tratto in surplace obbligato. A cui i biancorossi non si sottraggono. Nelle ultime 5 gare, hanno raccolto gli stessi punti del Taranto. Appena uno meno del Benevento, che pure arriva da lontano con l’inerzia sparata di chi rincorre dall’inizio. Vanno appena più veloci Sorrento (+3) e Pro Vercelli (+5), grazie al calendario meno duro. PARALISI - Sono però le indicazioni del campo che non autorizzano a sognare. Il processo di crescita si è praticamente paralizzato. La squadra ha guadagnato continuità appiattendosi. Comincia contratta. Riparte male, con prevedibilità e timidezza. Conclude arretrando. Va detto che in questo momento è tassata dai molti femminile carpi

Passo falso per le biancorosse United F07 - Carpi: 4 - 1

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opo pochissimi istanti di gioco il Carpi si mette in luce con Ruosi, che però non finalizza. La situazione si ribalta al 5° con un errore difensivo delle carpigiane che lasciano Romagnoli libera di segnare. Al 10° ancora uno svarione nell’area biancorossa e Pellicciari salva con una parata plastica. Il Carpi non riesce però scrollarsi il torpore di dosso e al 25° le bolognesi, con Pirrottina, allungano le distanze. Il primo tempo vede brillare la squadra di casa: sullo scadere, Pellicciari salva ancora una volta la porta. Il secondo tempo si apre ancora in sordina per le biancorosse, che però al 55° sembra trovino lo sblocco psicologico con un bellissimo pallonetto di Rubini che accorcia le distanze. La reazione biancorossa è però solo momentanea. Dopo cinque minuti, lo United con un bel tiro da fuori area di Deserti segna la terza rete. Il Carpi non trova gli spazi e forse anche un po’ penalizzato da qualche svista arbitrale, non riesce a essere incisivo. All’85° le bolognesi con Borsari trovano la quarta rete, chiudendo così definitivamente la partita. Chiara Bonanni

infortuni e dal sovraccarico dei leader (Cioffi, Laurini, Eusepi, Memushaj). Più profondamente però, è il risultato difficile di una sintesi complessa. Tra le esigenze di una difesa fisica, costretta a rinculare perché orfana di velocisti. E la permeabilità del centrocampo privo d’ incontristi puri. Alla lunga, i limiti strutturali ed i tanti errori commessi ne hanno incrudito la paura di scoprirsi. Fino a speculare troppo sul controgioco, senza alternative. Tutta la spontaneità d’inizio stagione è andata perduta, anche quella virtuosa. E con essa, i gol delle punte. MISTER - Il miglior attacco si auto-conserva solo grazie ad un immane sforzo cooperativistico. Ma va stressandosi la disabitudine a vincere, principalmente perché mancano i colpi degli uomini addetti a risolvere i problemi di tutti. Manca un reparto vero, esistono solo soluzioni provvisorie. E manca un modulo di riserva, per giocare partite diverse all’interno della stessa. Qui cominciano le colpe dell’allenatore, che sta intervenendo con troppa cautela. Manda segnali remissivi, mentre i giocatori reclamano manifestazioni di coraggio. La sua analisi comincia dal cruccio del pari. Non dal più grave peccato d’aver tenuto aperti i conti, laddove invece la Reggiana attendeva solo d’essere sbranata in velocità. Quando viene meno la forza di vincere, va trasmessa almeno la speranza. Di questo hanno bisogno ora i giocatori, per uscire dal guado. Non più di sapere semplicemente che sono disciplinati e bravi. Vanno convinti di essere i migliori. Probabilmente, né la terza punta (Ferretti), né lo sganciamento di Cioffi da centravanti aggiunto, avrebbero modificato l’epilogo degli ultimi assalti. Ma sì infuso una mentalità diversa nella testa di tutti. Invece, la squadra lascia ancora una volta l’impressione di uscire dal campo

classifica Ternana Taranto (-3) Pro Vercelli Carpi Sorrento (-2) Benevento (-2) Foggia (-2) Lumezzane Avellino Tritium Pisa Como (-2) Reggiana (-2) Monza Spal (-4) Viareggio Pavia Foligno (-4)

56 49 47 44 43 41 36 36 35 34 31 30 28 25 24 22 20 16

prossimo turno Domenica 18 marzo - ore 14.30 27a giornata Carpi-Sorrento; Avellino-Foggia; Foligno-Pro Vercelli;Pavia-Ternana; Pisa-Reggiana; Spal-Monza; Taranto-Benevento; Tritium-Como; Viareggio-Lumezzane.

con risorse inesplorate. Consapevole di superiorità. Ma, altrettanto, di non possedere abbastanza decisione per dimostrarla tutta. E’ questo, più d’ogni altro, il rilievo che guasta l’umore di Bonacini (detto francamente: lo manda proprio fuori dagli stracci). Tra i due c’è un’enorme distanza antropologica, che sta spingendo il rapporto ai minimi termini. Mister Gaudì è imprenditore rampante, d’assalto. Ha fabbricato il proprio successo in un modo solo: attaccando sempre, e cucinando spezie. Pertanto, non accetta commensali che rifiutino il peperoncino in tavola. Mister Notaristefano invece è un conservativo di crosta. Ha visto fallire troppe rivoluzioni in vita sua. Perciò, quando c’è da guarire l’influenza preferisce il riso in bianco. Adesso però, oltre al patron, sono anche i suoi stessi giocatori a pretendere qualcosa di più piccante. Dentro questo clima d’angosce si va verso la sfida col Sorrento, primo anticipo di playoff. Soltanto il potere taumaturgico d’un grande risultato può colmare il vuoto di fiducia generato dalle scorie di un derby buttato via. Partita-bivio ad altissima elettricità: o funge da salva-vita, oppure manda in corto il circuito. Enrico Gualtieri

Regionali – Napoli-show: Correggese poker con dedica Eccellenza. La Correggese alimenta l’ottimo momento, ed esce alla grande dalla zona playout surclassando il pericolante Traversetolo (4-0). Grande scoperta della domenica è Alessandro Napoli, classe ’88, attaccante promettentissimo e di vasto repertorio, autore di una bellissima tripletta. Chiude i conti Fidone. A fine partita, il presidente Lazzaretti dedica la vittoria al ds Claudio Poli e al giovane Matteo Pergetti, con la speranza di rivederli presto in campo. Dopo il recupero di Crevalcore (disputato mercoledì), il cammino degli uomini di Belletti prosegue a Zola Predosa. Promozione. Pessima prova difensiva della Solierese. I gialloblu reggono un tempo all’urto del Concordia, poi crollano sotto i colpi dell’ex bolognese Di Costanzo. Finisce 2-4. Inutili i centri di Pannullo e Azzouzi (poi espulso in pieno recupero per fallo di reazione). Prima. Mantiene l’imbattibilità la Virtus, che manda in bianco il Luzzara a domicilio (0-0) ed aggiunge un altro mattoncino alla rimonta salvezza. E.G.

provinciali – Colpaccio Fossolese Seconda. La copertina è tutta per la Fossolese, che compie l’impresa di giornata e si risolleva in classifica. I blues sovvertono i pronostici imponendo una pesante battuta all’ambizioso Cavezzo di mister Buffagni. Ghelfi si procura e trasforma il rigore d’apertura che costa il rosso a Caleffi per fallo da ultimo uomo. Nella ripresa, decide il solito Martinelli: 2-1. Ruzzola invece la Cabassi, lasciando tre punti pesantissimi alla Cdr (2-3) nonostante la doppia superiorità numerica. Terza. Goleade e conferme: restano in scia delle primissime Limidi (4-0 a Medolla) e Cortilese (5-1 al Rivara), sbrigando agilmente le rispettive pratiche. In evidenza gli abituali trascinatori: Jannuzzo e Setti da una parte, Gasparini e Chizzini dall’altra. Torna al successo il S.Marino di “Topa” Rossi, regolando il Cittanova con un gol per tempo (2-0: Fulchini e Ferraresi). Cade infine la Carpine (0-2), stesa in casa dalla Folgore (seconda della classe). E.G.


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iamo andati a trovare la piccola azienda Eccentrica di Carpi e subito ci han detto: “crediamo che il saggio e semplice detto popolare, nella botte piccola, c’è il vino buono, si sposi perfettamente con la nostra realtà”. Infatti ETC 2.0 è una realtà industriale che ha voluto abbracciare una filosofia innovativa di ricerca dell’eccellenza, mantenendo una struttura snella e flessibile anche grazie alle dimensioni ridotte. La soddisfazione di partner e clienti sono i primi obiettivi di ogni reparto. Nel settore non possono vantare la leadership e questo fornisce loro un’ottima motivazione per dare sempre il massimo. La qualità è al servizio dei clienti. Buona parte dei recenti investimenti dell’azienda sono infatti stati rivolti all’implementazione di un servizio clienti di qualità. A ogni richiesta del cliente, rispondono con cordialità e competenza. Ritengono infatti che il punto di partenza di un ottimo servizio sia la comprensione delle necessità e delle attese del cliente. La loro risposta è sempre immediata e affidabile, in modo da potersi concretizzare in una soluzione tangibile e definitiva. L’azienda offre poi un prodotto di qualità a un prezzo competitivo. Attraverso una continua azione di ottimizzazione, rivolta alla produzione, Eccentrica è in grado di fornire un prezzo competitivo su molti dei prodotti sia per il Prèt à Porter che per segmenti più economici. Per Eccentrica, l’ottimizzazione, passa attraverso miglioramenti operativi interni e attraverso una quotidiana ricerca di nuovi fornitori e nuovi trattamenti. Un’attenzione particolare è rivolta alla ricerca di nuovi materiali, in grado di impreziosire i capi e, al contempo, di ridurre i costi di pro-

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Pallavolo: Sodalizio tra l’azienda carpigiana Eccentrica e la Liu Jo Volley

ETC 2.0: nella botte piccola, c’è il vino buono...

duzione. Il Made In Italy è una scelta (riguardo all’approvvigionamento di materie prime e la lavorazione dei prodotti) che ritengono imprescindibile per garantire le tempistiche di produzione necessarie a rispondere alle tendenze emergenti e i lead time ridotti e un’elevata flessibilità delle dimensioni dei lotti produttivi. Il team di ETC 2.0 è specializzato da 16 anni nella confezione d’abbigliamento femminile, con una capacità ormai rara di lavorare anche tessuti a navetta, tra cui il lino. L’ottimizzazione produttiva è rivolta anche alla gestione dei tempi di attraversamento e, recentemente, è stato introdotto un innovativo sistema di programmazione della produzione e di monitoraggio dei lead time in ottica WCM, utilizzato solo dalle grandi realtà industriali. L’ultimo anello della catena può avvalersi di un efficace e personalizzato servizio di logistica interno, integrato con un magazzino esterno automatizzato per garantire ai clienti una consegna attenta e puntuale. Questo garan-

tisce lo stesso livello di servizio in ogni momento della stagione vendita, anche nei momenti di picco. La riconoscibilità dello stile all’interno dei campionari prodotti e la ricerca continua, sono le parole d’ordine che guidano il lavoro di Eccentrica. Grazie a un team attivo nella ricerca di nuove tendenze e al bilanciamento tra produzione pronto moda e programmato, propongono ai clienti un campionario di tendenza e innovativo. Il lavoro dello staff interno è solitamente integrato da collaborazioni con affermati stilisti freelance per alcuni pacchetti esclusivi. Questo stile ha stregato molte importanti case di moda internazionali. Ma cosa produce in concreto questa fiorente realtà? Abiti, T-shirt & top, pantaloni, maglieria, camicie, shorts e giacche informali. Recentemente anche a capospalla e denim. Niente di quanto ETC2.0 offre, può avere un reale valore

un’espressione dell’entusiasmo femminile”. Partecipate alle partite della Liu Jo in casa? “Ogni volta che non abbiamo viaggi di lavoro o impegni che ci impediscano di andare al Palazzetto”. Cosa vi aspettate da questo campionato? “Tanto divertimento”. Pensate di poter escogitare un aggiunto se non è co- prodotto nella vostra linea per struito su di una solida lo sport, e la pallavolo in base di principi etici. A particolare? partire dalle scelte di “Abbiamo già molti progetti in prodotto, desiderano corso ma non lo escludiamo per il offrire ai clienti capi futuro”. Michela Sferrazza con una buona qualità intrinseca ma a un Capo della collezione prezzo equo. Ogni di- Primavera - Estate pendente dell’azienda è trattato come una risorsa preziosa e ogni azione intrapresa è portata avanti nel rispetto delle leggi e del buon senso. Periodicamente effettuano valutazioni attente sulle fonti di spreco (sui consumi, sulla carta, sulle risorse non sfruttate) e discutono circa le possibili soluzioni per rimuoverle. Il desiderio di Eccentrica è anche quello di fornire un piccolo contributo alla costruzione di un futuro “green” per il mondo, essendo intransigenti sulla raccolta differenziata di ogni rifiuto. Eccentrica ha inoltre stretto una partnership col mondo dello sport locale, in particolare con la Liu Jo Volley. Come è nato questo sodalizio con la pallavolo femminile? “Abbiamo in comune la voglia di fare bene e per noi è un ottimo mezzo pubblicitario”. Credete nello sport come impegno nel sociale? “Certo, lo sport in questo caso è cec - pallavolo maschile

Cec di squadra: Biella battuta 3-1

Ph Perri

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’è stato da soffrire, ma che Cec! E’ servita una grande prova di squadra (con quattro attaccanti su cinque in doppia cifra) per piegare la Lauretana Biella e mettersi alle spalle la sconfitta interna con Asti di domenica

scorsa. Alla fine di una battaglia con tanti momenti ricchi di pathos e spettacolo, Lirutti e compagni si sono imposti 3-1 su una Lauretana Biella che ha mantenuto tutte le attese di squadra forte e temibile soprattutto in trasferta, dove ha già vinto sei volte. Nella raccolta di successi esterni dei piemontesi non entra però quello del PalaFerrari, dove è tornata a vigere la legge della Cec, che dopo aver impresso il proprio

marchio al match ed essersi vista rimontare sull’1-1, è stata bravissima nel terzo e soprattutto quarto set, quando il tie-break è stato dietro l’angolo prima della sgasata finale dei biancoblu. Che in avvio sono scesi in campo con il consueto starting seven che vede Guerrieri opposto a Pedron, capitan Lirutti e De Marco in banda, Piccinini e Spiga al centro e Trentin libero; dall’altra parte Lauretana con Gradi opposto al regista Simeon, Santià e Costa in posto 4, Menicali e Salvatori al centro e Pavan libero. Si parte e il primo stop tecnico è fermato da un primo tempo di Piccinini (8-6). Sull’errore piemontese del 10-7 coach Di Lonardo chiama il suo primo time-out, ma la Cec non molla la presa e il +4 arriva con l’ace di Guerrieri (14-10). Il gioco biancoblu esce dalle mani di Pedron che è una bellezza e il secondo

stop tecnico arriva sul diagonale in contrattacco di Lirutti (16-11). E’ poi lo stesso capitano dai 9 metri a trovare il +5 (ace del 20-15) e la strada per la conquista del primo set si fa in discesa: è allora il turno di battuta di Guerrieri a scavare i 3 punti finali che conducono al 25-17 finale. Secondo set. 8-5 Carpi al primo stop, ben presto è però 8-8. La “7” di Piccinini e un muro di Pedron riportano la Cec avanti di un break (10-8), ma Biella è sempre lì e con un parziale di 3-0 passa a condurre (11-12) quando coach Molinari stoppa il gioco. Si torna in campo e si gioca punto su punto e così è fino al 18 pari, quando un doppio errore biancoblu spedisce la Lauretana 18-20; la Cec tenta la rimonta ma nel finale gli ospiti allungano fino al 21-25 che impatta il computo dei parziali. Terzo set. 8-6 Carpi col primo tempo di Piccinini, ma è dopo il

time out tecnico che la Cec strappa, allungando da 10-8 fino al 15-8 sul turno di battuta di capitan Lirutti. Un maxi-break che spacca in due il set e lo consegna nei fatti nelle mani dei biancoblu, che - con anche Possega in campo per una rotazione - chiudono la pratica con un muro di Spiga che vale il 25-15. Quarto set. Questa volta, per la prima nella partita, è Biella davanti al primo tempo tecnico (6-8), vantaggio che difende anche alla seconda sosta obbligata (14-16) per poi allargare a +3 sul 16-19. La Cec ricuce fino al 18-19, quando Lirutti spara out il contrattacco della possibile parità, che arriva però a quota 22 col muro di Spiga su Gradi. Il bello però deve ancora venire: 23 pari, Lirutti mette a terra il contrattacco del sorpasso, trasformato in 3 punti di piombo dall’ace di De Marco che regala il 25-23 e un 3-1 pesantissimo.


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pallamano: Handball Carpi si prepara alla settimana più importante della sua storia con la serenità di chi può sognare un’impresa. Forti di 7 vittorie consecutive, i biancorossi attendono, sabato 17 marzo, alle 18, al Vallauri, la capolista Cassano Magnago

Tutti al Vallauri per il Big Match V

ale tanto, per non dire che vale tutto. La Handball Carpi si prepara alla settimana più importante della sua storia con la serenità di chi può sognare un’impresa. Forti di 7 vittorie consecutive, i biancorossi attendono sabato 17, alle ore 18, al Vallauri, la capolista Cassano Magnago, che guida la classifica del Girone A di A1 con 6 punti in più dei biancorossi, che però il prossimo 31 marzo recupereranno la gara sul campo del fanalino di coda Leno. Basta leggere la classifica, che fra lombardi e biancorossi vede il Merano a -4 dalla vetta, per capire l’importanza di un match che potrebbe riscrivere i giochi per il primo posto, l’unico che regala la promozione nel campionato di Elite. Carpi dovrà cercare quella che si chiama una vera e propria impresa, perché il Cassano guida da inizio stagione il girone e, in 14 gare, giocate ha perso solo 2 volte in trasferta, un po’ a sorpresa al debutto sul campo di Sassari, poi

Handball Carpi

due settimane fa a Merano, la gara che, di fatto, ha riaperto la corsa al primato. In mezzo i lombardi avevano infilato un filotto di 11 vittorie consecutive a testimonianza di una forza di squadra inconfutabile, che Carpi ha già saggiato sulla propria

pelle nel match di andata, che è anche l’ultima sconfitta stagionale dei biancorossi. Era il 26 novembre scorso e a Cassano, la squadra di Davide Serafini scese in campo in pratica solo nella ripresa, partendo con un parziale di 10-1 nei primi 10

Pallanuoto - Cabassi Under 12

S.G. La Patria

Ottimo piazzamento per la Ritmica

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i è svolta, domenica 11 marzo a Bellaria-Igea Marina, la seconda prova del Campionato Regionale di Serie C, facente parte del calendario agonistico della F.G.I. La S.G. La Patria si è presentata con due squadre. La Squadra A composta da Asia Franchetto, Chiara Ferrari, Federica Guaitoli e Cecilia Cavaletti ha egregiamente eseguito il proprio programma, ottenendo un buon 12° posto; subito dopo, al 13° posto sul totale delle 24 squadre presenti, si sono piazzate le componenti della Squadra B, Stefania Bertollo, Alessia Luppi, Asia Ognibene e Chiara Lo Conte. Con questi piazzamenti entrambe le formazioni si sono guadagnate l’ammissione alla Fase Interregionale che si svolgerà ad Abano Terme il 21 e 22 aprile. Inoltre le ginnaste più grandi della Ritmica della Patria, saranno impegnate domenica 18 marzo a Castel Bolognese per la Fase Regionale del Campionato di Serie D.

minuti, poi diventato 19-7 all’intervallo. Il -8 finale (33-25) rappresentò allora la terza sconfitta su tre gare in trasferta, un trend che proprio da quello sciagurato incontro i biancorossi hanno saputo invertire. Carpi dovrà cercare di fare la gara da su-

Carpi 3 si aggiudica il Torneo

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omenica 11 marzo si è tenuta la seconda giornata del Campionato Under 12 a Concentramenti nell’impianto natatorio comunale di Vignola. La Cabassi Carpi ha portato ben 3 squadre e Carpi 3 si è aggiudicata il torneo, segnale inequivocabile che la categoria Under 12 è ormai una realtà assodata anche in Provincia di Modena. I piccoli atleti carpigiani si sono ben comportati in questa nuova avventura (promossa dalla Uisp Provinciale di Modena) che ha visto la partecipazione di varie realtà, ovvero le società di Carpi, Modena, Vignola, Formigine e Finale Emilia.

bito, anche perché per completare l’opera (e vendicare anche il ko in Coppa subito prima del campionato sempre a opera di Cassano) bisognerà cercare di annullare anche il gap dell’andata di 8 reti, visto che in caso di arrivo in parità valgono gli scontri diretti. La sonante vittoria di sabato sera a Parma (39-21) è il sintomo dell’ottimo stato di forma di Carpi che, nonostante le soste forzate fra neve e stop al campionato degli ultimi mesi, sta producendo un’ottima pallamano, fatta di pressione e di freddezza al tiro. Nel derby non c’è stata quasi mai gara, con Parma in scia solo nel primo tempo, chiuso avanti da Carpi con un 5-0 parziale negli ultimi minuti per 18-11. Solo accademia nella ripresa per i biancorossi, che trovano gli 8 gol di Di Matteo (arrivato a quota 109) e Davide Zoboli e anche i 4 del giovane Malagola. Per centrare l’impresa di sabato, Carpi dovrà fare affidamento anche sul proprio pubblico, come sottolinea il d.g. Claudio Cerchiari. “Ci serve l’appoggio dei nostri tifosi, che alla Vallauri si sono sempre fatti sentire, trasformando la nostra palestra in un fortino. L’appuntamento è di quelli che attendiamo da una vita”. In casa, Carpi cercherà di prolungare il proprio record e arrivare alla ventinovesima vittoria di fila fra serie B, A2 e A1, un primato senza eguali in Italia e che dura da più di tre anni. Ma stavolta avrebbe un valore ancora maggiore.


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