Tempo n° 10

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venerdì 14 marzo 2014 anno XV - n. 10

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

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Lorenzo Respi e Simona Santini

il gruppo lucano carpi - emilia in aiuto della siria

Maurizio Lusvardi

“ci hanno messi con le spalle al muro e io mi sono arreso”

LA GRANDE BELLEZZA

“Il nostro Paese ha TANTO da dAre in termini di cultura ma manca il coraggio di investire in questo settore”. Parola del milanese Lorenzo Respi, titolare insieme alla moglie, la carpigiana Simona Santini, di All Around Art.

tra le righe: Colpo grosso all’Ospedale di Jessica Bianchi

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POLITICA

E’ EROS ANDREA GADDI

il candidato sindaco a 5 stelle AZIENDE

e’ uscito il nuovo album dellA BAND CARPIGIANA roipnol witch

mc donald’s premiato

per le condizioni dei dipendenti

generazione Yalla: italiani per costituzione

la casalinga riapre con Masterscem


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anno XV - n. 10

Foto della settimana

Tra le righe...

Colpo grosso - e sicuro - all’Ospedale di Carpi

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’è chi impegna gioielli, chi li vende al miglior offerente… di certo anche nelle case dei carpigiani calano ori e contanti. Insomma tempi di magra per tutti. Ladri compresi. E allora i malviventi si ingegnano e lanciano una nuova moda. Dopo la banda dei garage, che si accontentava di salami e prosciutti - quando andava male - pur di far bottino, ora a seminare il panico vi è quella delle casse ticket nei poli ospedalieri. Colpo grosso assicurato! Dopo il Poliambulatorio di Formigine, Villa Fiorita di Sassuolo, l’Ospedale di Castelfranco e quello di Baggiovara, ora nel mirino è finito anche il Poliambulatorio di Carpi. Nella tarda serata di martedì 12 marzo infatti, intorno alle 22,30, dei malviventi hanno forzato le porte del Poliambulatorio, tentando di rubare le due casse adibite al pagamento dei ticket sanitari. A metterli in fuga con una sola cassa, la sirena dell’allarme. Anche se l’entità del bottino è ancora in via di quantificazione, di certo la banda ha trovato in questa tipologia di furto la nuova frontiera del Bengodi...

Jessica Bianchi

Sabato 8 marzo, nella Sala del Consiglio Comunale, nel corso di una cerimonia è stata attribuita la Civica Benemerenza a Liliana Cavani e Anna Molinari.

Il graffio

La Iena

Unicredit annuncia 6mila esuberi entro il 2018. Che quella dei bancari sia una specie in via di estinzione?

Frase della settimana...

“Non è solo con la ristrutturazione che si rendono i servizi migliori. Professionalità e umanità sono le prime cose che in Pronto Soccorso dovrebbero esserci, al di là dei muri. A Carpi non c’erano nè l’uno nè l’altro”. Commento di Enrica sul nostro sito www.temponews.it

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 12 marzo 2014


venerdì 14 marzo 2014

Difficilmente ci rendiamo conto fino in fondo di quanto ancora il nostro Paese ha da dire in termini di cultura e per questo manca il coraggio di credere e investire in uno dei pochi settori nei quali tutti ci riconoscono ancora un indiscusso potenziale di vantaggio competitivo” esordisce il milanese Lorenzo Respi, titolare insieme alla moglie, la carpigiana Simona Santini, di All Around Art, società di Servizi per l’Arte e l’Editoria. E’, in fondo, lo stesso messaggio de La grande bellezza, che parla di un Paese incapace di reagire alla lenta morte per soffocamento della nostra cultura. “Non possiamo incoraggiare i giovani a intraprendere la nostra strada perché non ci sono prospettive future che garantiscano loro di vivere di cultura in questo Paese” ammettono i due soci. Dopo la Laurea in Conservazione dei Beni culturali all’Università di Parma, è a Milano che vivono e lavorano Respi e Santini, in qualità di conservatore e curatore per più di otto anni presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano lui e come consulente presso lo studio dell’artista Mauro Staccioli lei. Sono gli anni in cui i due maturano un’esperienza professionale importante nell’universo dell’arte contemporanea e determinante quando, successivamente, decidono di mettersi in proprio fondando All Around Art srl (www.aaaallaroundart.com). Ci sono progetti che oggi Simona Santini ricorda con particolare soddisfazione come la grande mostra Mauro Staccioli. Volterra. Luoghi d’esperienza, “un itinerario esteso per novanta chilometri dentro e fuori Volterra con venti installazioni/ sculture, concepite appositamente e ambientate nel paesaggio. Sculture ancora oggi in gran parte presenti sul territorio”. Quella mostra fu un bellissimo esempio di collaborazione tra pubblico, privato e associazioni. A precederla un lavoro di un anno e mezzo di sopralluoghi, progetti e impegnativi calcoli statici, per opere di oltre 10 metri

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“Il nostro Paese ha molto da dire in termini di cultura ma manca il coraggio di crederci e di investire in questo settore”. Parola del milanese Lorenzo Respi, titolare insieme alla moglie, la carpigiana Simona Santini, di All Around Art

La grande bellezza

Lorenzo Respi e Simona Santini

All Around Art a Setup Art Fair in occasione di Arte Fiera a Bologna

Do not follow the white rabbit!

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che necessitano di grandi sforzi economici e organizzativi. Un altro esempio di collaborazione perfettamente riuscita tra pubblico e privato, animati dal medesimo intento di promuovere la cultura, è stata la mostra di Padova curata da Lorenzo Respi nel 2012, dal titolo De Chirico, Fontana e i grandi maestri del Novecento. Un secolo tra realtà e immaginario. “Il gruppo iCat di Padova ha lavorato in perfetta sinergia con il Comune di Padova e la Diocesi di Piacenza per questa mostra sull’arte italiana del ‘900: non c’era ostacolo che non fosse rimosso e, pur di arrivare a realizzare il progetto, si è mobilitato l’assessore in persona per risolvere problemi concreti e imprevisti. Un altro esempio di amministrazione pubblica illuminata e di imprenditoria privata disponibile a metterci la faccia e l’investimento. “Ma si tratta di rari casi in cui si è riusciti a perseguire

l’obiettivo di promuovere la cultura puntando alla qualità e a un ritorno in termini di conoscenza. Al contrario oggi - ammettono i due - anche le amministrazioni pubbliche si sono piegate alla logica della grande mostra che fa notizia ma che poi non aumenta il livello culturale delle persone: così si arrivano a spendere sedici euro per una mostra sul corpo umano a Bologna quando nella stessa città esiste un museo, quello di Palazzo Poggi, sede dei laboratori del settecentesco Istituto delle Scienze. Il mondo dell’arte e della cultura è stato trasformato in un grande evento mediatico: alla portata di tutti, ma svuotato del suo significato”. Poi Respi rincara la dose sottolineando che, “da sempre la tentazione è quella di considerare la cultura come strumento per ottenere consenso, senza progettualità e prospettiva” sull’onda dell’antico panem

n occasione di Arte Fiera a Bologna, il progetto curatoriale di All Around Art è stato selezionato dalla giuria e ha partecipato a Setup Art Fair, la fiera più giovane. “Nello stand - spiega Lorenzo Respi - abbiamo realizzato una doppia personale: due artisti a confronto sulla necessità di ripartire dalla realtà per affrontare le emergenze sociali e civili del nostro tempo lontano da false illusioni. La favola di Alice nel Paese delle meraviglie era la base dell’ispirazione per entrambi gli artisti Cristiano Carotti e Franko B, il performer italiano d’origine ma che vive a Londra“. Il messaggio? “Attenzione! perché le nuove generazioni devono guardarsi intorno e prendere in mano il loro futuro: cambiare la società è ancora possibile se si affronta la realtà”. Franko B e Cristiano Carotti hanno raccontato i conflitti e le contraddizioni dell’oggi. “Wonderland di Carotti ha assunto la forma della carcassa di una slot machine, dispensatrice di sogni impossibili, fonte di tragedie umane e speranza tradite. E’ la tana oscura del Bianconiglio, la tomba delle illusioni e dell’inganno, annientata dall’artista che l’ha svuotata rendendola

inoffensiva. Rimane solo un avvertimento: il sorriso sardonico del Bianconiglio scolpito nel cemento” spiega Respi. I due artisti si sono trasformati in Lewis Carroll, l’autore del romanzo, colui che intesse la trama e liberamente decide il destino dei suoi personaggi. “It’s not too late for us”.

et circenses, poiché sempre le stesse sono le dinamiche di gestione delle masse. Il personale impiegato nel settore pubblico gelosamente conserva il patrimonio “con il senso della reliquia, secondo cui ogni monumento va preservato come tale fino al suo dissolvimento”. Così succede a Pompei, che da dieci anni cade a pezzi e anche a Volterra, dove crollano le mura. Non resta che l’ indignazione per le rispo-

ste evasive che i funzionari pubblici adducono ogni volta che si chiede loro di poter valorizzare ciò che tengono gelosamente nascosto nei depositi dei musei. “Eppure - continua Santini - per molti turisti, l’Italia rimane una meta ambita: ci sono collezionisti che ci adorano come se fossimo l’Arcadia, con una visione ancora molto romantica del nostro Paese”. Molto spesso si ha pudore

Cristiano Carotti - Wonderland

o riluttanza ad associare al settore della cultura e dello spettacolo termini come “impresa” o “mercato”. Al contrario, per Respi è fondamentale partire dalla consapevolezza che quella culturale è una vera e propria industria – seppure con le sue peculiarità – nella quale operano imprese produttive, che danno lavoro a tante persone. “Potrebbe essere la risposta migliore per risollevare l’ambito culturale oggi considerato da hobbisti e dilettanti. Viviamo infatti in un Paese che spesso si affida a volontari, nemmeno adeguatamente preparati, per garantire la gestione ordinaria dei beni culturali e alle associazioni culturali non all’altezza per promuovere la cultura”. “In Italia c’è uno stallo culturale che ha generato un’anestesia mentale in grado di bloccare qualsiasi spinta a provarci: nel pubblico mancano persone competenti e affidabili in grado di prendersi seriamente delle responsabilità mentre nel privato bisogna uscire dalla logica che chi paga decide. Esiste il modo di mettere insieme pubblico e privato ma solo se parlano la stessa lingua: vogliamo lavorare in un certo modo - concludono Respi e Santini - ci crediamo e quindi ci proviamo”. A Carpi, a cui Simona è rimasta legata con diverse collaborazioni, inaugurerà il prossimo 12 aprile la mostra da lei curata per All Around Art e dedicata a Carlo Contini. Sara Gelli


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Il carpigiano Gaetano racconta la sua storia: dalla perdita del lavoro all’incapacità di onorare il pagamento dell’affitto, alla perdita di un tetto sopra la testa per lui e la sua famiglia

L’incubo di perdere la casa P

uò succedere di perdere il lavoro all’improvviso. E’ successo al carpigiano Gaetano. Era un lattoniere, lavorava in un’azienda piccola che, con la crisi dell’edilizia, si è trovata in gravi difficoltà sino ad arrivare a comunicare ad alcuni lavoratori che non avrebbe più potuto pagare gli stipendi. Non ci sono i numeri per ottenere la cassa integrazione. E’ giugno dello scorso anno. Gaetano ha tre figli, due gemelli che oggi hanno sei anni e un bimbo di 5, la moglie non lavora, occupandosi della famiglia. Hanno sempre vissuto con poco, in affitto in un piccolo appartamento, facendosi bastare un solo stipendio che, da un giorno all’altro, viene meno. Nessun risparmio da parte. Gaetano inizia a cercare una nuova occupazione; si sposta, fa qualche lavoretto, ma la prospettiva di una entrata sufficiente a pagare tutti i costi fissi non arriva. Non riesce più a far fronte all’affitto, se paga non può vestire e nutrire i bambini e sceglie i figli, continuando a muoversi per ottenere colloqui di lavoro di qualsiasi tipo e ottenendo sempre e solo

lavoretti per periodi brevi, sufficienti per mangiare e avere l’acqua calda, ma non molto di più. Gaetano si reca ai Servizi Sociali, ma spiega di non aver ottenuto risposte chiare: “sono andato a un colloquio; dopo qualche tempo avevo una telefonata sulla segreteria in cui mi dicevano che non potevo ottenere un aiuto economico perché i fondi erano bloccati. Non li ho più cercati, temevo mi prendessero i bambini per darli a qualcuno in affido e non volevo separarmene. Quando è arrivato l’ufficiale

giudiziario eravamo soli, io e mia moglie, avevamo portato i due gemelli a scuola e il fratellino alla materna affinché  non vedessero. E’ stato in quel momento che ho pensato di mettermi un cappio al collo e ho chiamato Radio Bruno, piangendo, perché eravamo confusi, senza un tetto. Un incubo”. Gaetano ha parlato in diretta, ha descritto la sua situazione e chiesto aiuto per acquistare i biglietti del treno per mandare moglie e bimbi dalla sorella di lei, a Napoli, perché abbiano un tetto sulla

testa, nonostante abbia pochi mezzi anche la cognata. Tanti si sono commossi, a centinaia hanno contattato la radio per dare il proprio contributo e una parola di conforto a Gaetano e a tutti quelli che l’hanno chiesto è stato dato il numero dell’uomo, in modo che potesse spiegare direttamente le sue esigenze. I Servizi Sociali si sono attivati immediatamente (lo stesso assessore alle Politiche Sociali Alberto Bellelli ha telefonato per capire meglio la situazione) e Gaetano ha ottenuto un nuovo incontro e rassicurazioni: il suo terrore che i tre bimbi fossero dati in affido era ingiustificato. Nel contempo, sono arrivate due proposte per colloqui di lavoro, un po’ di soldi per far fronte alle prime necessità e anche l’offerta dei biglietti del treno. Tra le persone che si sono rese disponibili ad aiutare, molte che hanno vissuto periodi problematici in passato. Colpisce Marika che scrive: “mio marito un giorno ha lasciato me e i suoi due bimbi per una collega di lavoro; io ero casalinga, non avevo autonomia economica. So cosa sia la disperazione più nera e solo la pensione di

mia madre prima e l’amore di un uomo poi che tratta i miei figli come fossero i suoi mi hanno salvata. Ma si arriva davvero a pensare al peggio: per questo bisogna chiedere aiuto e resistere, anche il momento più buio dopo un po’ si allontana”. “Tutte le case popolari vengono assegnate a stranieri” scrive Diletta e tanti altri come lei. Diletta ha due figli, fa le pulizie per una cooperativa, ma lo stipendio è troppo basso per sostenere tutte le spese e il padre dei bambini non è più reperibile. “Ma io, che sono di Carpi da due generazioni e ho avuto genitori, nonni e bisnonni lavoratori che hanno sempre pagato le tasse in Italia e aiutato il Comune ad avere alloggi pubblici non ne ho diritto. Chi arriva dall’estero, con una moglie che non lavora, fa figli, fa la spesa con gli assegni del Comune e ha una casa pubblica, sì. Occorrerebbe più rispetto per la gente come me. Prima si restituisce qualcosa a chi lo ha pagato, poi si regala (se resta) a chi non ha mai pagato niente”. “Una famiglia pakistana di Carpi ha 10 figli e si aspetta dai Servizi Sociali la soluzione di qualsiasi

Casa mia, quanto mi costi... problema”, racconta Noemi. “Paghiamo le bollette ai nomadi, paghiamo le case ai pakistani, poi quando un carpigiano chiede indietro un po’ di aiuto a fronte delle tasse sempre versate perché si trova in difficoltà si ritrova con nulla in mano. E’ tutto da ripensare”. Tanti si sono immedesimati in Gaetano; nessuno ha certezze sul domani, tanti hanno lavori precari, attività che non vanno come sperato, cassa integrazione come unico reddito. Vedere la tempestività con la quale tanti ascoltatori si sono attivati regala un sospiro di sollievo, fiducia nell’umanità migliore che c’è. Esiste. Ma non basta, non può essere sufficiente a risolvere le tante, troppe vite che stanno vivendo situazioni di grave difficoltà. Affitti, mutui, bollette, tasse: i costi fissi sono alti, altissimi rispetto alla società contadina in cui il proverbio raccontava che dove mangiassero in due potessero mangiare anche in tre. E’ tutto più complesso: serve una rinnovata sensibilità da parte di tutti, politica in primis. Ne avrà il coraggio il prossimo sindaco? Clarissa Martinelli


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Aimag condivide pienamente gli obiettivi generali del piano regionale dei rifiuti ma “pare evidente che ci si sia dovuti piegare a scelte provinciali preesistenti”. a rischio chiusura tre discariche e un impianto tmb

C’è qualcosa che non va... nel Piano dei Rifiuti A imag condivide pienamente gli obiettivi generali del Piano regionale dei rifiuti, “anzi - precisa il presidente Mirco Arletti - ne abbiamo fissato il raggiungimento nel 2017, con tre anni d’anticipo rispetto al termine del 2020 stabilito dall’Emilia Romagna”. Per quel che riguarda le linee guida del Piano, esse stabiliscono una riduzione dei rifiuti urbani tra il 20% e il 25% entro il 2020, “l’obiettivo di Aimag è una riduzione del rifiuto non riciclabile del 50%”; per la raccolta differenziata il Piano Regionale fissa l’obiettivo al 70% nel 2020 ma “nel nostro territorio, dove già oggi si è al 60,5% (+ 0,8% rispetto al 2012) il traguardo è il 75% di raccolta differenziata al 2017, a conclusione del piano industriale dell’azienda recentemente approvato”. A breve, entro il mese di giugno, il porta a porta sarà

“Se non riusciremo a far modificare il Piano dei rifiuti non potremo che richiedere alla Regione il dovuto indennizzo degli alti costi che Aimag dovrà sostenere per chiudere l’impianto TMB e che si rifletteranno inevitabilmente sulle tariffe dei cittadini”.

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enova, Lucca, Napoli, Agrigento, Arezzo, Carpi: ora l’Italia della solidarietà è più unita. Sono nati a Roma, nel corso di una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati, i Cantieri del Bene Comune, il network nazionale di eventi del Terzo Settore. I Cantieri vedono tra i promotori anche Carpi, grazie alla Fondazione Casa del Volontariato, insieme a Centro Nazionale per il Volontariato, Centro Servizi al Volontariato di Napoli, Rete Nazionale per la Prossimità, Anci Toscana e Istituto Italiano della Donazione. Queste realtà sono le protagoniste del primo network di eventi del terzo settore nato in Italia: sette appuntamenti di richiamo nazionale che animeranno lo Stivale da Nord a Sud. Il giro dell’Italia del volontariato prenderà il via ad aprile e da venerdì 16 a lunedì 19 maggio sarà Carpi a essere animata dalla Primavera del Volontariato. Lavoro: questo il tema che, quest’anno, attraverserà tutti gli eventi. Rigenerare il lavoro, per ribaltare i meccanismi che hanno determinato la crisi che stiamo vivendo. Il volontariato e il Terzo Settore in generale svolgono un ruolo fondamentale per far crescere la

Mirco Arletti

esteso alle frazioni di Carpi e al territorio agricolo compreso nell’area del Comune e, nel 2015, è previsto l’avvio della sperimentazione della tariffazione puntuale nel Comune di Novi. “Ciò ci consentirà di avvicinare progressivamente l’obiettivo del 75% entro il 2020” sostiene Arletti. Le obiezioni che, invece, Aimag solleva riguardano le scelte strategiche “perché, in alcuni casi, ci paiono condizionate da una visione ancora troppo provinciale”, quella stessa visione che il Piano dei rifiuti si propone di superare. “Il giudizio generale è positivo – conferma il presidente di Aimag – ma nonostante lo sforzo di ragionare in ottica regionale, pare evidente che ci si sia dovuti piegare a scelte provinciali preesistenti”. Il riferimento è alla scelta di

costruire un nuovo impianto di TMB (Trattamento Meccanico Biologico, impianto di separazione secco/ umido dei rifiuti indifferenziati) a Prato, frazione di Correggio e di chiudere, contestualmente,TMB a Fossoli. Il presidente Arletti ne fa una questione di razionalità nella spesa pubblica perché l’investimento (che potrebbe arrivare a circa cinquanta milioni di euro per costruire un TMB moderno e all’avanguardia) ricadrà sulle tasche dei cittadini reggiani. La nuova impiantistica ha sempre un impatto sulle tariffe che, anche in questo caso, sarebbe sicuramente notevole. In considerazione del fatto che si progetta a Prato di Correggio una fabbrica della materia simile all’impiantistica Aimag già esistente a Fossoli di Carpi,

la proposta dal presidente di Aimag è quella di procedere a un’analisi comparativa prima di approvare il Piano in via definitiva valutando la possibilità di conferire parzialmente il rifiuto urbano indifferenziato all’impianto TMB di Fossoli già esistente, con gli opportuni miglioramenti tecnologici, a soli 15 chilometri di distanza, riducendo la potenzialità e la spesa di quello di Prato di Correggio. Per Aimag “una scelta in tal senso rappresenterebbe il riconoscimento da parte della Regione dell’alta capacità espressa nel trattamento del rifiuto e, in particolare, della FORSU (frazione organica) all’interno del polo ambientale di Fossoli e l’impianto di compostaggio a Massa Finalese”. Invece, nonostante il per-

Presentato a Roma, presso la Camera dei Deputati, il network di eventi del Terzo Settore di cui la Fondazione Casa del Volontariato è promotrice

I cantieri del Bene Comune Da sinistra Carlo Alberto Fontanesi, Edoardo Patriarca, Lamberto Menozzi e Marco Gasparini

corso virtuoso che Aimag si è impegnata a fare negli anni il Piano non sembra riconoscere all’azienda l’impegno profuso per il raggiungimento di standard elevati, anzi. La scelta di prevedere la chiusura delle tre discariche di Aimag (Fossoli, Mirandola e Medolla) e del TMB nel 2017 rischia di creare un vuoto importante nella

Sarà realizzato un sottopasso in corrispondenza del cavalcavia dell’autostrada in via San Giacomo

1.300.000 per il prolungamento di via dell’Agricoltura

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cultura del lavoro in Italia, non tanto e non solo perché creano o facilitano l’ingresso nel mondo dell’occupazione, ma perché i loro valori sono una precondizione per una società del benessere basata sul lavoro. “Siamo orgogliosi

del fatto che Carpi sia entrata, tra i fondatori, in questa rete nazionale – commenta il presidente della Casa del Volontariato, Lamberto Menozzi – in primo luogo perché potrà dare al nostro territorio, alla Primavera del

Volontariato e alla Casa una visibilità di livello nazionale, e poi perché da un’esperienza innovativa come questa potremo contribuire a plasmare quella cultura della solidarietà di cui il nostro Paese ha un disperato bisogno”.

filiera della gestione dei rifiuti costringendo Aimag a conferire il residuo dei propri impianti e rifiuti urbani indifferenziati presso altri gestori (la discarica di Finale Emilia o il termovalorizzatore di Modena) con conseguenti costi aggiuntivi per l’azienda e per gli utenti. E’ inoltre prevista la chiusura della discarica di Medolla, a cui sono state destinate le macerie del terremoto; rimane la capacità residua della discarica di Carpi, per circa 90mila tonnellate e poco meno quella di Mirandola”. A fronte della chiusura delle discariche Aimag, il Piano considera invece un ampliamento (260.000 tonnellate) della discarica di Poiatica a Carpineti (RE) la cui capacità residua nel 2011 era già di 370mila tonnellate e di quella di Finale Emilia (per oltre 400.000 tonnellate); il Piano prevede inoltre, dopo verifica triennale, la possibilità di ampliamenti ulteriori per la stessa discarica di Poiatica e anche per quella di Imola e di Ravenna. “Se non riusciremo a far modificare il Piano dei rifiuti – conclude Arletti – non potremo che richiedere alla Regione il dovuto indennizzo degli alti costi che Aimag dovrà sostenere per chiudere l’impianto TMB e che si rifletteranno inevitabilmente sulle tariffe dei cittadini”. Sara Gelli

a Giunta Campedelli nella seduta del 3 marzo ha approvato il progetto preliminare di prolungamento di via dell’Agricoltura con la realizzazione di un sottopasso in corrispondenza del cavalcavia dell’autostrada in via San Giacomo. “Con il completamento della Zona Industriale Ovest avvenuta negli anni ‘90 - è scritto nella delibera - via dell’Agricoltura ha sensibilmente aumentato la sua importanza nella gerarchia delle strade della viabilità principale del polo industriale. L’aumento di traffico e la realizzazione del nuovo Piano particolareggiato di iniziativa privata (D2) relativo all’area posta tra via Guastalla, l’Autostrada, via San Giacomo e il canale di scolo Cavata Occidentale, impone di provvedere ad alcuni interventi di riqualificazione dell’arteria stradale fra cui, in primo luogo, il suo prolungamento oltre via San Giacomo attuandone in tal modo il collegamento con la via Guastalla”. Per effettuare tale collegamento nel progetto è prevista la realizzazione di un sottopasso alla via San Giacomo in corrispondenza della rampa del Cavalvia dell’Autostrada mediante un manufatto . La strada che collegherà l’attuale via dell’Agricoltura con la strada del nuovo comparto, avrà una larghezza della carreggiata di 8 metri e una lunghezza di quasi 200 metri. Per la realizzazione dell’infrastruttura è necessaria l’espropriazione di una discreta porzione di terreno di proprietà privata su cui insiste anche un edificio. Per l’acquisizione dei terreni e la demolizione del fabbricato è prevista una spesa indicativa di 600mila euro che, sommata ai lavori per 700mila euro, porta a un totale di 1 milione e 300mila euro.


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i è concluso mercoledì sia importante. Occorre troNell’aula magna dell’ITC Meucci gli studenti hanno incontrato tre testimoni 5 marzo nell’aula mavare un equilibrio personale, per riflettere sul tema dei ragazzi stranieri di seconda generazione, in bilico tra la cultura d’appartenenza dei genitori e quella del paese gna dell’ITC Meucci andare oltre gli stereotipi, che li vede crescere di Carpi il progetto Geneimparando ad apprezzare la razione Yalla che la profesdoppia anima che caratterizsoressa Manuela Barbaro, za le seconde generazioni”. responsabile del Progetto Fatima è marocchina e ha Intercultura dell’Istituto su40 anni: ha portato la sua viDa sinistra Fatima, Manuela Barbaro, periore Meucci, in collabosione di genitore che cresce Linda Oliviero, Oussama e Griselda razione con Linda Oliviero questa generazione Yalla. di Porta Aperta onlus, ha E’ arrivata in Italia ventidue proposto agli studenti delle anni fa, quando aveva appequinte classi. “Generazione na 18 anni. “I miei figli hanYalla – spiegano Barbaro e no 19, 14 e 12 anni e sono Oliviero – nasce dall’esiperfettamente integrati. Per genza di portare i ragazzi a loro è stato più facile perché riflettere sul tema della senon hanno avuto l’educazioconda generazione, ovvero ne restrittiva che ho avuto la condizione di quei ragazzi io. Hanno amici carpigiani e figli di genitori stranieri, nati con i loro genitori ci mettiao cresciuti in Italia ma da mo d’accordo per andarli a sempre in bilico tra la cultura prendere a turno all’uscita di appartenenza della famidalla discoteca”. Nell’amglia e quella del Paese che bito di un cammino di fede, li vede crescere”. In classe, cinque anni fa Fatima ha con l’aiuto dei docenti, i deciso di indossare il velo ragazzi si sono accostati ai “ma non mi passa per la testa concetti di multiculturalità/ di imporlo a mia figlia”. Fatiassimilazione, melting pot, ma non pensa di tornare in esperienze di integrazione Marocco: “vivo e lavoro qui nel modello anglosassone e e quando andrò in pensione francese per poi concludere resterò dove sono i miei l’attività partecipando a figli per aiutarli a sistemarafferma Grisel- di Lecce, dove è arrivata con della famiglia nel processo una tavola 1991. Colsi”. Non deve “La mia Nell’amda, 25 anni, di di integrazione e riconosce la famiglia nel 1997, all’età rotonda che labora con diventare un identità bito di un origine albanese di otto anni. Ha svolto serai suoi genitori il merito si è tenuta Yalla, blog problema per albanese è cammino di loro avere la – è il traguardo di averla lasciata libera di vizio civile e lavora presso mercoledì 5 delle seconde fede, cinque anni fa cittadinanza itapiù importante scegliere. “Le mie coetanee la biblioteca universitaria. marzo. Le te- diluita e quella itagenerazioni del mio percoralbanesi sono tutte accasate e di migranti in Fatima ha deciso di “Mi sento molto integrata, stimonianze liana contaminata. liana, quella che so: conoscere quando mio padre guarda me Italia. “Mio indossare il velo“ma oggi Griselda ci questa è la mia casa e qui ho di Oussama, Imparare ad avere Griselda e una propria identità e apprezzare le gli amici. Quella in Albania sospira: maledetta nave…! padre ha non mi passa per la esibisce felice mie origini per Ma sento che è la casa Fatima han- a prescindere dalle sempre tenudopo averla testa di imporlo a “Occorre farle conoscere in fondo stima delle vacanze no catturato to accesa la ottenuta appena origini e dal luogo mia figlia”. trovare un affinché anche i e quando la mia scelta l’attenzione in cui si cresce è il fiamma delle Fatima cinque giorni fa. equilibrio miei compagni di studiare e di andiamo là, degli stutradizioni In conclusione traguardo più impersonale, andare italiani le possa- noi siamo gli essere indipendenti. “Io nella nostra famiglia. In casa del progetto ai ragazzi è stato portante”. oltre gli stereotipi, no apprezzare”. stranieri”. dente”. Oussaho l’identità si è sempre parlato arabo, chiesto di scrivere un testo Griselda imparando ad Il tipico accento Questa gioma ha 23 anni e la frequentazione con altre albanese da pubblicare sul blog Yalla. pugliese tradisce Griselda vive dall’età di vane dal sor- apprezzare la dopdiluita e quella italiana famiglie tunisine è assidua e Oussama ne sceglierà due, che oggi vive a Modena per sei mesi a Carpi in estate siamo quasi sempre scritti rispettivamente da uno riso dolcissi- pia anima che contaminata. Imparare ad studiare Chimica e Tecnolo- mo ammette caratterizza le sedove la sua faavere una propria identità a tornati in Tunisia. Credo che studente italiano e da uno gia farmaceutica ma è crel’importanza conde generazioni”. miglia tunisina prescindere dalle origini e conoscere la cultura del pae- straniero. sciuta a Taviano in provincia del ruolo dal luogo in cui si cresce – Sara Gelli Oussama si è trasferita nel se d’origine dei miei genitori

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l 10 marzo, dopo una settimana di stop forzato, è ripresa l’attività di Sportello al Liceo Manfredo Fanti di Carpi. Il prezioso servizio, vero e proprio fiore all’occhiello del liceo carpigiano, offre agli studenti la possibilità di accedere a delle consulenze di tipo didattico: “dal punto di vista contenutistico o metodologico “, puntualizza il dirigente Gian Michele Spaggiari. “Gli studenti che, volontariamente, nelle ore pomeridiane, si avvalgono di queste consulenze, solitamente si fanno portavoce di fronte ai docenti di alcune problematiche vissute dal gruppo classe al fine di trovare soluzioni efficaci”. Attivo da anni, questo servizio - che nulla ha a che vedere con delle lezioni individuali - ha

Italiani per costituzione

Ripresa l’attività di Sportello al Liceo Fanti di Carpi. Il Servizio ha rischiato di saltare per mancanza di fondi

Senza le famiglie, la scuola dove andrà a finire? Gian Michele Spaggiari

rischiato di saltare a causa della mancanza di fondi: “abbiamo dovuto momentaneamente interrompere l’attività poiché, dal momento che i fondi ministeriali annualmente concessi

sono già esauriti, necessitavo del via libera del presidente del Consiglio di Istituto per poter attingere dal contributo volontario delle famiglie degli studenti e reperire così la neces-

saria copertura finanziaria”. Il contributo, rimasto inalterato da quattro anni a questa parte, è piuttosto oneroso: 110 euro a liceale. Denaro sempre più vitale per mantenere gli alti standard qualitativi raggiunti dall’istituto superiore e la tenuta dell’offerta formativa che passa anche attraverso progetti e servizi. Il futuro che si prospetta ha tinte senz’altro fosche: i bilanci delle scuole infatti dipenderanno sempre più dai contributi delle famiglie, le cui tasche, lo sappiamo, sono oltremodo impoverite da una crisi che non accenna a mollare la presa. J.B.

Gli studenti del Liceo carpigiano in finale al Business Game della Liuc – Università Cattaneo

In gioco c’è l’energia

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nche la Provincia di Modena, con gli studenti del Liceo Scientifico Manfredo Fanti di Carpi, sarà rappresentata alla finale del Business Game Strategico Crea la tua impresa della Liuc – Università Cattaneo di Castellanza, promosso in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Sorgenia. L’appuntamento è venerdì 14 marzo: a partire dalle 10 si svolgerà la giocata finale, con le 49 squadre finaliste; nel frattempo i docenti accompagnatori parteciperanno a un seminario di aggiornamento. Nel pomeriggio, dalle 14.30, si terrà la premiazione delle squadre vincitrici. Obiettivo del gioco, rivolto agli studenti iscritti al IV e V anno degli Istituti Tecnici e dei Licei, è gestire un’impresa, gareggiando con manager di altre imprese virtuali, provenienti da tutta Italia. La finale segue a una fase eliminatoria, durante la quale le squadre hanno effettuato tre giocate a distanza, collegate in contemporanea alla piattaforma web del gioco. Il tema di questa XI edizione del gioco, ideato dal Centro di Ricerca per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione attivo all’interno della Scuola di Ingegneria Industriale della Liuc, è l’efficienza energetica. In bocca al lupo!


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a comunità scientifica è concorde nell’affermare che il miglior approccio alla cura dell’ictus cerebrale, sia questo ischemico o emorragico, è rappresentato dalla Stroke Unit. Una struttura organizzativa specializzata per la presa in carico dei pazienti colpiti da ictus, con particolare riguardo per la fase acuta, cioè nelle prime 48 ore. La Stroke di Carpi - che consta di 6 posti letto dedicati - è un’area definita con medici neurologi e infermieri altamente specializzati, dove la riabilitazione del paziente è multidisciplinare e personalizzata. “Una diagnosi precisa e una riabilitazione neurologica nella fase acuta dei pazienti colpiti da ictus, dispensate in una struttura specializzata come la Stroke Unit, riducono la mortalità del 3% e le invalidità residue del 5%”, spiega il primario del Reparto di Neurologia, Gabriele Greco. Numeri significativi, soprattutto se pensiamo che nell’Unità del Ramazzini, “l’occupazione dei posti letti è di oltre il 90%, con 300/350 ricoveri all’anno”. Di questi, “il 20%, circa 50/60 pazienti l’anno, gravita poi sul Reparto di Medicina Riabilitativa, per un periodo che va dai 6 ai 18 mesi”, aggiunge il dottor Massimo Albuzza. Un approccio al paziente colpito da ictus, “completamente integrato”, sottolinea il direttore dell’Ospedale

Il medico di origine siriana Ghassan Daya, era uno dei miei più grandi amici. Anche lui, come me, calabrese trapiantato a Carpi, aveva due case, si sentiva parte integrante di due terre: la Città della Ghirlandina e la Siria. Non esistono confini. Siamo tutti esuli in un certo senso. Figli di diverse culture. E’ grazie a Ghassan che quel Paese dilaniato è entrato nel mio cuore”. Con queste accorate parole il dottor Giuseppe Gaglianò racconta il suo impegno nel neonato Gruppo Lucano Carpi - Emilia. Un piccolo gruppo di persone, le cui radici comuni affondano in terra lucana: “a Carpi, e in Emilia in generale, la nostra, è una realtà ancora piccola, fatta di persone che si impegnano a favore degli altri in modo completamente gratuito e volontario”, spiega la modenese Aurelia Traficante. Oggi la Lucania può vantare una propria rete di Protezione Civile che trova la sua massima espressione nel Gruppo Lucano. Questa straordinaria organizzazione, raccolta attorno a un sistema di coordinamento, rappresenta un progetto di federazione

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L’Associazione Lotta all’Ictus Celebrale ha donato 17mila euro ai reparti di Neurologia e Medicina Riabilitativa dell’ospedale di carpi

Una squadra fortissima

di Carpi, Teresa Pesi. “Un lavoro di squadra sinergico, per garantire al malato un percorso di assistenza a tutto tondo, dalla presa in carico in acuto alla riabilitazione”. A rafforzare ulteriormente questa collaborazione multidisciplinare ci ha pensato Alice (Associazione Lotta all’Ictus Celebrale) con una donazione di 17mila euro. Denaro utilizzato per acquistare una nuova centralina informatica che permette di visualizzare sullo schermo del computer i parametri vitali dei pazienti colpiti da ictus ricoverati nella Stroke Unit di Neurologia, oltre a

Da sinistra Albuzza, Canestrini e Greco

Quale futuro per la Stroke Unit di Carpi?

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ella nostra Regione è stata avviata la sperimentazione di una modalità alternativa di organizzazione dell’assistenza in ospedale. Un’organizzazione non più articolata in Reparti o Unità operative in base alla patologia e alla disciplina medica, bensì strutturata in aree omogenee che ospitano i pazienti in base alla gravità del caso clinico e del livello di complessità assistenziale. Un’assistenza per intensità di cura, la quale prevede tre livelli: alta intensità (le degenze intensive e sub intensive), media intensità (le degenze per aree funzionali: area medica, area chirurgica) e, infine, bassa intensità (per pazienti post acuti). La

Stroke Unit dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, lo abbiamo scritto più volte a partire dallo scorso anno, potrebbe diventare col nuovo assetto organizzativo un’area di cura di media intensità per le varie discipline internistiche, perdendo, di conseguenza, ogni tipo di specializzazione neurologica. L’unità non verrebbe quindi né smantellata né delocalizzata, bensì, verosimilmente, riconvertita. Con questo sistema l’Azienda Sanitaria intende ottimizzare spazi, denari e, soprattutto, risorse umane. Uno schiaffo all’assistenza dedicata di quei 350 pazienti colpiti da ictus cerebrale ischemico o emorragico, che ogni anno vengono

ricoverati nella Stroke Unit di Carpi, alle loro famiglie, e a una delle patologie che costituisce la terza causa di morte, la prima di invalidità permanente e la seconda di demenza nel nostro Paese. La strada pare già segnata, ma il direttore dell’Ospedale di Carpi, Teresa Pesi, non si sbilancia ancora e avverte: “il tavolo di discussione relativo a tale riorganizzazione è ancora in corso”. Una cosa è certa, ribatte prontamente il presidente di Alice, Maurizio Calestrini, “con l’interruzione del trattamento di trombolisi, (ndr terapia farmacologica somministrata durante la fase acutissima dell’ictus ischemico per sciogliere il trombo, iniziata

al Ramazzini nel 2010 e interrotta definitivamente col sisma del maggio scorso) il servizio offerto dalla Stroke Unit di Carpi è già peggiorato. Su questo non ci piove”. Una piccola annotazione: per l’Azienda sanitaria i numeri troppo bassi di trombolisi effettuate non giustificherebbero i costi. Risultato: tutta l’Area Nord deve confluire, giorno e notte, all’Ospedale di Baggiovara. Di fronte al gigante, la bambina è stata abbattuta. Come è ovvio che sia, in tempo di vacche magre. Ma se sulla trombolisi - pratica complessa, tempo dipendente e applicabile a un numero esiguo di pazienti, circa il 5/10% - possiamo chiudere un occhio, la stroke è tutta un’altra storia. J.B.

Il Gruppo Lucano Carpi - Emilia aderisce al progetto Insieme per i bambini della Siria. Chi lo desidera può dare il proprio contributo portando materiale o attrezzature sanitarie nella sede del gruppo, in via Lago Trasimeno, 17, ogni sabato mattina

In prima linea per la Siria Gruppo Lucano Carpi - Emilia. Primo da sinistra Giuseppe Gaglianò. Seconda da destra Aurelia Traficante

su base territoriale, il cui obiettivo primario è quello di mettere in rete impegno, responsabilità e solidarietà. A Carpi, il gruppo, è nato poco dopo il sisma del maggio 2012 “per dare un contributo fattivo alla cittadinanza. Per essere vicini a chi aveva bisogno di aiuto”. Tra i progetti del Gruppo Lucano ve ne è uno a favore dell’infanzia violata siriana, denominato: Insieme per i bambini della Siria. “Chiunque lo desideri, ogni sabato mattina, nella nostra sede di via Lago Trasime-

no, 17 a Cibeno, dalle 11 alle 12, (informazioni al numero 389.6024798 ore serali) può dare il proprio contributo per cercare di lenire le ferite della Siria. Stiamo infatti raccogliendo materiale e attrezzature sanitarie da inviare a un gruppo di medici siriani che operano nei campi profughi col quale il Gruppo Lucano è in stretto contatto. Un primo carico è già partito ma l’emergenza nel Paese ha contorni drammatici e gli aiuti non sono che una goccia nel mare. Occorrono

farmaci, bende, attrezzature di emergenza… ma accettiamo anche lettini o poltrone dentistiche dismesse. Insomma ci appelliamo al buon cuore di tutti: aiutateci a sostenere la Siria e i suoi milioni di profughi”. I carichi raggiungono il Paese via gomma, attraverso la Turchia: un viaggio pericoloso e oneroso. “Il nostro gruppo - continua Aurelia - ha già fatto una donazione per contribuire all’acquisto di un rilevatore di persone sotto le macerie. La realtà supera di

gran lunga la fantasia. La Siria è in ginocchio”. Un conflitto sostanzialmente scomparso dai mass media: “è una vergogna - aggiunge Gaglianò - ma noi abbiamo il dovere morale di non chiudere gli occhi e di fare qualcosa per quella gente”. Il Gruppo Lucano invoca la creazione di un corridoio umanitario: “siamo tutti genitori. Se solo ci dessero i bambini… la Basilicata ha dato la propria disponibilità ad accogliere i piccoli, per allontanarli dalla guerra. Siamo in tanti a sollecitare

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cinque lettini elettrici regolabili e diversi deambulatori per la Medicina Riabilitativa. “Traendo linfa vitale dalla grande generosità dei cittadini carpigiani, dalle imprese e dalle associazioni che operano sul territorio – sottolinea Maurizio Calestrini, presidente di Alice – siamo riusciti a dare il nostro contributo per migliorare la qualità dell’offerta dei servizi ospedalieri della città. Siamo una realtà piccola, composta di una quarantina di volontari e circa 200 soci, ma abbiamo un grande mandato, quello di fare prevenzione”. “La nuova centralina - spiega il dottor Greco - consente di visualizzare i parametri vitali del paziente in tempo reale e di controllare, in modalità remota, le condizioni di tutti i ricoverati contemporaneamente nella Stroke Unit. Un aiuto concreto per l’infermiere dedicato all’unità che consente maggiore efficacia, sicurezza e celerità di intervento”. “Una donazione preziosa - gli fa eco il dottor Albuzza - che ci ha permesso di dismettere materiale ormai obsoleto che non permetteva ai fisioterapisti di lavorare al meglio coi pazienti che accedono alla Medicina Riabilitativa in regime ambulatoriale. I cinque nuovi lettini elettrici sono regolabili in altezza e assicurano la massima comodità sia per i pazienti che per gli operatori”. Jessica Bianchi le istituzioni in tal senso: dicono che l’unione faccia la forza, speriamo di ottenere qualcosa”. Un passo alla volta, con umiltà, determinazione e coraggio, anche il Gruppo Lucano Carpi Emilia vuole fare la propria parte. “In era pre romana, la Lucania - ovvero Basilicata, Cilento, Vallo del Diano e Calabria settentrionale - era popolata dagli Osci, un’etnia conosciuta per la sua mitezza. Oggi noi vogliamo raccogliere la loro eredità, aggiungendo alla mitezza, grande determinazione, poiché anche a causa della crisi economica, il bisogno cresce intorno a noi e occorre darvi risposta”, conclude Aurelia Traficante. Ora l’obiettivo del Gruppo Lucano Carpi - Emilia è quello di crescere, strutturarsi sempre più, unendo volontari dalle diverse professionalità: “noi vogliamo dare, senza nulla chiedere. E tra i nostri progetti vi è quello di poter aprire a Carpi un ambulatorio per i più indigenti. Un progetto ambizioso al quale però non vogliamo in alcun modo rinunciare. Non molleremo”, conclude il dottor Giuseppe Gaglianò. Jessica Bianchi


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“Io mi sono arreso. Troppi nemici forti con cui misurarmi. Tutte le carte che avevo in mano le ho giocate. Ora non mi resta più niente”. Non c’è più speranza nelle parole dell’imprenditore carpigiano Maurizio Lusvardi. La sua bella Jolie Jolie, azienda di moda, non ce l’ha fatta

“Ci hanno messi con le spalle al muro” “ Io mi sono arreso. Troppi nemici forti con cui misurarmi. Tutte le carte che avevo in mano le ho giocate. Ora non mi resta più niente”. Non c’è più speranza nelle parole dell’imprenditore carpigiano Maurizio Lusvardi. La sua bella Jolie Jolie non ce l’ha fatta. Non più. “Da tre anni il fatturato continuava a crollare in modo verticale. Come si fa a tener duro con un 70% in meno di introiti? Ce l’ho messa tutta, in termini di capitali e in salute. Ho anche fatto una spending

“Quel che so è che non ci dormo la notte e che tutto intorno ricevo pacche sulle spalle da parte di imprenditori che mi dicono: Oggi è toccata a te, domani potrebbe succedere a me. Ci hanno messi con le spalle al muro e io temo, anche se spero di sbagliarmi, che questo sia solo l’inizio di un crollo ancor più grande”.

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re incontri di carattere economico per lanciare alcune proposte circa lo sviluppo delle imprese del territorio di Novi e Rovereto. A organizzarli è Progetto Comune di Novi con la collaborazione di diverse associazioni, Democenter e Università di Modena e Reggio. Si parte venerdì 14 marzo, alle 20.45, con l’incontro dal titolo L’impresa del “fare impresa” in un mondo di crisi presso la Sala Arci di Novi di Modena; lunedì 24 marzo si parlerà invece di La nascita di un giovane imprenditore alla sala civica De Andrè di Rovereto e, infine, il ciclo si concluderà lunedì 31 marzo, all’Auditorium Loria di Carpi, con la conferenza dal tema: Sostenere l’economia e le imprese. “L’idea di Progetto

review, limitando i costi e lasciando a casa qualche dipendente, dopo essermi assicurato di avergli trovato una nuova occupazione”. Non è bastato: “per continuare a fare un prodotto ricercato come il mio devi avere delle strutture, fare degli investimenti. Tagliare i costi significa tagliare servizi e così smetti di essere competitivo”. Il futuro di Jolie Jolie è ancora incerto: “non so come chiuderò. A oggi l’azienda non è più operativa e non accettiamo ordini. La mia preoccupazione è quella di saldare pian piano tutti i terzisti, la mia piccola filiera che durava da vent’anni. Quel che so è che non ci dormo la notte e che tutto intorno ricevo pacche sulle spalle da parte di imprenditori che mi dicono: Oggi è toccata a te, domani potrebbe succedere a me. Ci hanno messi con le spalle al muro e io temo, anche se spero di sbagliarmi, che questo sia solo l’inizio di un crollo ancor più grande”. Per anni alla presidenza di Lapam, Maurizio Lusvardi è un uomo franco, diretto, che non ha mai nascosto il suo dissenso nei confronti di una

Maurizio Lusvardi

politica, nazionale e locale, miope e, troppo spesso, inconcludente: “da anni, insieme ad altri imprenditori, continuo a gridare che la nostra città è in pericolo. Che siamo all’ultimo giro di campo. Che il fondo del barile è già stato raschiato completamente”. Un allarme caduto nel vuoto: “non è solo l’accesso al credito

“Anni fa, a cadere erano i farabutti, quelli che con il fallimentino o il concordatino si mettevano in tasca qualche soldo in più. Oggi sono gli onesti, la brava gente, a non farcela”.

il problema. fatto nulla”. “Siamo Il fatto è che gestiti da una Lusvardi non in Italia e fa sconti, ma banda di in Europa come dargli delinquenti non c’è più “Siaincapaci. Come fai a torto? mercato. mo gestiti da resistere se non sei una banda di Per anni ci competitivo, se hai delinquenti siamo fatti concorrenza un cuneo fiscale che incapaci. Puoi ti ammazza, se le sleale tra essere animato tasse tolgono noi e ora da tutta la più redditività piangiamo buona volontà, e ci meravi- all’azienda, se le ma come fai gliamo che a resistere se banche fanno le aziende non sei comstrozzinaggio, chiudano: petitivo, se se la gente non ha chi è cauhai un cuneo più soldi da sa del suo fiscale che ti spendere, se…”. mal, pianga ammazza, se se stesso. L’introduzione le tasse tolgono redditività dell’euro, il fenomeno all’azienda, se le banche della globalizzazione fanno strozzinaggio, se le gestito da persone incomdonne, il nostro target per petenti e incapaci, tutto ciò eccellenza, non hanno più ha portato alla disastrosa soldi da spendere per cose situazione attuale”. A voluttuarie come la moda, pagarne le conseguenze se…”. L’elenco è tanto siamo noi. Tutti noi: dipen- lungo quanto amaro. denti, imprenditori… che “Anni fa, a cadere erano i importa? La nostra città sta farabutti - conclude Lumorendo e questo è affare svardi - quelli che con il di ciascuno di noi. “Cosa fallimentino o il concordahanno fatto gli amministra- tino si mettevano in tasca tori locali quando, a partire qualche soldo in più. Oggi dal 2009, dicevamo loro sono gli onesti, la brava che stava per scoppiare gente, a non farcela. Io mi una bomba atomica, che a stupisco che le gente si Carpi serviva una politica meravigli di fronte a tutto nuova, altrimenti sarebbe questo sfacelo”. morta? Niente. Non hanno Jessica Bianchi

Tre incontri di carattere economico per lanciare alcune proposte circa lo sviluppo delle imprese del territorio di Novi e Rovereto. A organizzarli è Progetto Comune di Novi con la collaborazione di diverse associazioni, democenter e Università di Modena e Reggio

Che impresa fare impresa! Mattia Fiorentini

Comune – spiega Mattia Fiorentini, organizzatore della rassegna e responsabile di Progetto Comune – nasce

dalla drammatica crisi economica che attanaglia il nostro territorio, ulteriormente aggravata dal sisma del maggio

2012. A Novi – prosegue Fiorentini – si registrano segnali molto preoccupanti: il calo delle iscrizioni nelle scuole, una bassa percentuale di richieste di contributi regionali per la ristrutturazione delle abitazioni che hanno subito danni in seguito al terremoto, le tante case in vendita a Rovereto, la crisi del commercio e la flessione dell’andamento demografico (negli ultimi cinque anni il Comune ha conosciuto un sensibile calo di residenti). Stiamo cercando di avviare un percorso per cer-

care di invertire tale tendenza anche se siamo consapevoli che è molto difficile. Siamo convinti che occorra creare un incubatore di impresa costituito principalmente da capitale privato. Un grosso problema è rappresentato dall’accesso al credito: gli imprenditori faticano a ottenere finanziamenti. I contributi pubblici, anche quando ci sono, arrivano dopo la rendicontazione, costringendo gli imprenditori a recarsi in banca per chiedere finanziamenti con tutte le difficoltà che ne conseguono.

Il Comitato Via la Nebbia rivolge un appello ai cittadini di Correggio: “non sostenete i candidati e i partiti che nel caso en.cor hanno mostrato lacune sia nell’azione di governo che in quella di controllo”.

Cala il sipario su En.cor ma... S ulla vicenda En.Cor è calato il silenzio ma la vicenda è ben lungi dall’essersi risolta. “Poco prima che En.Cor fallisse spiegano i componenti del Comitato Via la Nebbia - Banca Popolare S.Felice 1893 ha citato in giudizio il Comune di Correggio, chiamandolo a rispondere dei debiti accu-

mulati da En.Cor (circa 10,7 milioni di euro) e “garantiti” dalle lettere di patronage rilasciate dall’ente pubblico. Quest’ultimo ha deciso di opporsi, nominando un proprio collegio di difesa. Insomma, la battaglia giudiziaria contro il Comune è cominciata e presto scopriremo se alla Banca S.Felice si aggiunge-

ranno anche la BNL e il Banco Popolare, i quali, insieme alla prima, vantano crediti per oltre 28 milioni di euro”. Si annuncia una lunga causa legale, dispendiosa e dall’esito incerto: “sin da ora chi amministrerà Correggio dovrà prevedere a Bilancio l’accantonamento di cifre importanti”. Oltre a un probabile inasprimento

delle tariffe e a una riduzione dei servizi per far fronte alle spese legali, lo scenario per la vicina Correggio si fa sempre più cupo: “cosa accadrà ai beni dell’ex En.Cor che verranno messi all’asta dal curatore fallimentare, comprese le centrali già operanti o autorizzate, i terreni ceduti gratuitamente dal Comune e

ora persi definitivamente dalla collettività? Di eventuali colpevoli sul piano contabile, amministrativo o penale chiediamo si occupino le procure competenti ma riteniamo che chiunque si candidi a governare Correggio debba fare i conti con la vicenda Encor, senza pensare di cavarsela con qualche frase di circostanza”.

Potrebbe essere d’aiuto una modalità di accesso al credito diversa da quella attuale grazie all’unione di forze tra istituzioni, banche, associazioni e imprenditori. Si dovrebbero erogare subito finanziamenti sulla base della valutazione di progetti elaborati dalle imprese”. Durante la rassegna - conclude Fiorentini - avremo l’occasione di esporre le nostre proposte e discuterne con la cittadinanza grazie al prezioso intervento di altri relatori. Federica Boccaletti Numerose le richieste avanzate dal Comitato ai candidati sindaci: dalla pubblicazione di tutti gli atti relativi al caso En.Cor all’apertura di una seria indagine amministrativa interna. Dalla riclassificazione dei terreni ceduti a En.cor a un nuovo Piano energetico comunale. Ma il Comitato rivolge un accorato appello anche ai cittadini, agli elettori: “non sostenete i candidati e i partiti che in questa vicenda hanno mostrato lacune sia nell’azione di governo che in quella di controllo”.


L’alternanza è un valore ed è per questo che non sarò io il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Carpi”. Sono queste le prime parole del consigliere comunale Andrea Losi, nell’annunciare il nome col quale il movimento correrà alle prossime elezioni amministrative. Un nome nuovo nel panorama politico cittadino, quello dell’agente commerciale trentanovenne Eros Andrea Gaddi: “sono timoroso ed emozionato - ha spiegato Gaddi - perché questa è la prima volta che il nostro movimento si presenta da solo all’appuntamento elettorale. Per noi il leader è chi ci mette la faccia, chi si mette temporaneamente davanti per poi cedere il testimone a qualcun altro. Nulla più”. Il Movimento punta in alto: “ci candidiamo per vincere”, commenta Gaddi. “Noi rappresentiamo l’alternativa - incalza Losi - e non ci lasceremo corteggiare da nessuno. Vogliamo vincere e cambiare le cose”. Il Movimento dovrà comunque fare i conti con la “lista di Lorenzo Paluan (ndr Un’Alternativa per Carpi) che avrà un programma simile al nostro e contribuirà a dividere ulteriormente l’elettorato, in particolare i delusi della Sinistra”, ammette Andrea Losi. La lista presentata dai pentastellati carpigiani conta 18 nomi, “ma è

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Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Carpi è il trentanovenne Eros Andrea Gaddi

Coi 5 Stelle nasce l’assessorato della felicità

ancora aperta e puntiamo ad arrivare a quota 24. Tra noi non vi è alcun condannato e la lista è in fase di certificazione”, commenta la candidata Monica Medici. “Ciascuno di noi desidera entrare in Consiglio Comunale, per questo motivo, nel corso della Legislatura, turneremo, mettendo così in pratica una democrazia realmente partecipata. Ciò che conta è portare avanti

Contributi per l’abbattimento dei tassi sull’acquisto di beni strumentali. Il 19 marzo un seminario operativo sulle modalità

Un sostegno a chi investe

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n’opportunità per le piccole e medie imprese che intendono investire attraverso l’acquisto di beni strumentali: per la prima volta anche Hardware e Software. La Nuova Sabatini entra in vigore: si tratta di una serie di provvedimenti a sostegno delle imprese per l’abbattimento dei tassi d’interesse sui finanziamenti legati all’acquisto di beni d’impresa. Legge sostenuta da un vasto plafond – pari a 2,5 miliardi di euro – che offrirà l’occasione di investire in macchinari, impianti, attrezzature e tecnologie, purché “nuovi di fabbrica”. Cna ha deciso di organizzare momenti d’approfondimento dedicati ai propri associati in varie sedi della Provincia di Modena. A Carpi l’appuntamento è fissato mercoledì 19 marzo, a partire dalle 18.30, presso la Sala Riunioni di Cna in viale Peruzzi, 2. In quell’occasione si terrà un seminario operativo coordinato da Cna Area Terre d’Argine, rappresentata dal presidente Claudio Saraceni e dal direttore Barbara Bulgarelli, assieme al consulente di Finimpresa-Serfina, Eliseo Malavasi. Ampio spazio verrà lasciato alle domande dei partecipanti.

Precisazione L’associazione Asi - Affrontiamo insieme la sordità in relazione all’articolo Profeti in patria, pubblicato sullo scorso numero di Tempo, sottolinea che l’anonimo intervistato ha parlato a titolo personale.

le idee, non le persone: tutti devono vivere l’esperienza del Consiglio Comunale, per comprenderne pienamente i meccanismi e continuare a essere attivisti, liberi e non ricattabili”. Il programma politico del Movimento è ancora in fase di costruzione, ma i principi ispiratori sono sostanzialmente cinque e di stampo perlopiù ambientalista: “partecipazione (“in

tre anni vogliamo rendere il Bilancio del Comune di Carpi partecipato dai cittadini”, sottolinea Losi); mobilità ciclabile; tutela del verde e creazione di un grande parco urbano; stop al consumo di suolo e riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare; Aimag interamente in mano pubblica. “Ci piacerebbe poi dar vita a una sorta di mercato Albinelli nell’ex

Eros Andrea Gaddi

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area Malatesta”, annuncia Losi. Sul fronte dell’emergenza sociale e dei crescenti bisogni della cittadinanza invece, le idee sono ancora alquanto lacunose: “vorremmo trasformare l’assessorato alle Politiche Sociali in quello della felicità”, rilancia Gaddi. “Cercheremo di sollecitare la nascita di una nuova coscienza cittadina, lavorando nei vari quartieri e facendo rifiorire quei legami di solidarietà e aiuto che il sisma aveva innescato”, sottolinea il candidato sindaco a 5 stelle. “L’ente pubblico non può più essere così assistenzialista - aggiunge Monica Medici - nè affidare parte dei propri compiti al mondo dell’associazionismo. Il Comune deve avere un ruolo di coordinamento. Di tutoraggio. Inoltre deve credere sulle nuove leve, ovvero i più giovani e investire per creare lavoro”. Come, lo staremo a vedere. Sul fronte della padronanza della Rete invece, nulla da recriminare: “per quanto riguarda gli assessori valuteremo tutte le candidature che ci perverranno e faremo le nostre scelte in base alle competenze”, puntualizza Andrea Eros Gaddi. “Abbiamo creato anche l’hastag #aCarpiVorrei per raccogliere le proposte dei cittadini e convertirle eventualmente in punti del nostro programma”, conclude Losi. Grillo docet. Jessica Bianchi

Presentata la relazione di fine mandato del sindaco Enrico Campedelli

Il Comune ha i conti in ordine I

l sindaco Enrico Campedelli, l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso, il direttore generale Giordano Corradini e la ragioniera capo del Comune Patrizia Mantovani, hanno presentato la relazione di fine mandato, alla scadenza cioè della legislatura e alla vigilia delle amministrative di maggio. “Abbiamo i conti in ordine – ha detto con evidente soddisfazione il sindaco uscente – a differenza di altri Comuni anche vicini a noi. In questi cinque anni di mandato, a fronte di quattromila residenti in più, l’ente pubblico ha ridotto il debito

Enrico Campedelli

(ogni cittadino ha ora un debito pro capite di 540 euro a fronte degli 800 di dieci anni fa), ha diminuito le spese e il numero dei dipendenti (pas-

sati da 376 nel 2009 a 276 nel 2013), ma ha comunque aumentato i servizi alla persona. La spesa corrente pro capite è di 800 euro a

Carpi a fronte dei 900 in Provincia e 845 in Regione. Anche le tasse comunali che gravano sui cittadini sono inferiori a quelle del resto della Provincia di Modena e della Regione, 526 contro 587 e 547. Insomma abbiamo speso meno e meglio”. I bilanci annuali, consuntivo del 2013 e preventivo per il 2014, verranno invece presentati, discussi e approvati nel mese di aprile, in piena campagna elettorale e a un mese dalle elezioni che dovranno eleggere il nuovo pirmo cittadino e il nuovo Consiglio Comunale. Cesare Pradella


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Lapam e Licom lanciano un’indagine per sostenere il commercio in centro

Carpi va di moda

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a crisi economica e lo strapotere della grande distribuzione hanno causato non pochi problemi ai piccoli commercianti dei centri storici. Per provare a invertire questa tendenza Lapam e Licom di Carpi stanno lanciando un’indagine conoscitiva sul centro storico, al fine di monitorare aspetti positivi e negativi della vita nel cuore della città, raccogliendo osservazioni e proposte da parte dei commercianti. L’indagine è stata denominata Carpi va di Moda e ha l’obiettivo di sostenere le attività commerciali e dei servizi, attraverso la rilevazione delle maggiori problematiche con conseguente individuazione delle soluzioni e degli strumenti da mettere in campo per rilanciare il centro. Nei prossimi giorni infatti verrà somministrato un questionario diffuso a tutti gli operatori del commercio e artigianato di servizio operanti nel cuore di Carpi. I risultati dell’indagine, curata dal centro assistenza tecnica Lapam, verranno messi a disposizione sia dell’Amministrazione Comunale che delle associazioni di categoria per condividere un percorso di assistenza e di supporto agli operatori in un momento particolarmente difficile, derivante dai cali dei consumi e dalla forte concorrenza della grande distribuzione. In questa situazione i centri storici rischiano di essere impoveriti dalla cessazione di molte attività e questo produrrebbe un danno notevole non solo per gli imprenditori che chiudono, ma anche per tutta la collettività. E’ il momento quindi di uno sforzo straordinario per essere a fianco delle imprese, vista la straordinarietà del momento.

E’ stata per me fonte di grande soddisfazione veder tornare, dopo oltre una decina d’anni, il Carnevale nel cuore della città”. Commenta così Simone Morelli, assessore all’Economia e Centro storico del Comune di Carpi, il grande afflusso di pubblico che, domenica 9 marzo, ha portato migliaia di persone, soprattutto bambini e famiglie, in centro a Carpi per festeggiare il Carnevale organizzato da Consorzio ConCarpi, Carpi C’è e Comune di Carpi. “Questo Carnevale ha rappresentato una sorta di esperimento. Nei prossimi anni vi sarà un coinvolgimento sempre maggiore di privati e associazioni. Vedere tanti bambini divertirsi e riempire Piazza Martiri – prosegue Morelli – è il segno che l’attività portata avanti con tenacia nel corso degli ultimi anni sta dando i suoi frutti ogni giorno di più. Frutti in termini di presenze, fruizione degli spazi comunitari, ingressi nei diversi esercizi commerciali e, di conseguenza, riqualificazione. Al termine dei lavori di restauro del Torrione degli Spagnoli, il nostro centro storico tornerà al suo antico splendore”. A breve sarà poi presentato l’ampio e articolato calendario di iniziative che accompagneranno la primavera carpigiana: calendario stilato ascoltando le esigenze di tutti gli attori del centro storico.

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Il pubblico delle grandi occasioni ha partecipato, in Corso Alberto Pio, lo scorso 8 marzo, all’inaugurazione del nuovo punto vendita Calliope. terranova aprirà i battenti entro aprile nei locali precedentemente occupati da benetton in piazza Martiri

Calliope conquista Carpi Tommaso Leone e Manuela Sabbatini con lo staff di Calliope

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lamour, contemporanea e versatile. Eccola la moda targata Calliope, il nuovo brand giunto a Carpi, grazie all’intraprendenza di Tommaso Leone e Manuela Sabbatini, della società Blu. Il nuovo punto vendita di corso Alberto Pio ha spalancato le porte sabato 8 marzo: Hallo Carpi - Shop & Dance il titolo dell’evento che ha offerto al numerosissimo pubblico accorso in occasione dell’attesa inaugurazione un Dj set tutto al femminile, anche in onore della Festa della Donna, oltre a tanti sconti e una shopper Limited Edition in regalo. Il marchio, nato nel 2005 e commercializzato dal Gruppo Teddy,

multinazionale a gestione familiare con sede a Rimini, si contraddistingue nel mercato mondiale per lo stile trend e un’immagine moderna e di tendenza per lui e per lei a prezzi davvero accessibili. “Siamo molto contenti di portare questo

nuovo marchio nella nostra città – ha commentato Tommaso Leone - e dopo il successo di Terranova, che continuerà in una nuova location, siamo sicuri che anche Calliope conquisterà la piazza”. “Continua la nostra avventura impren-

Successo di pubblico in occasione del Carnevale che, domenica 9 marzo, ha riempito per tutta la giornata il centro di Carpi di famiglie e bambini

Il Carnevale ha colorato Piazza Martiri

ditoriale a Carpi insieme alla Blu - ha affermato il direttore dello sviluppo del Gruppo Teddy, Pierluigi Marinelli – che ha deciso di investire su un marchio giovane e che va ad ampliare l’offerta del nostro gruppo in questa città che

ci ha dato sempre grandi soddisfazione. Terranova continuerà la sua avventura con un negozio a gestione diretta in Piazza Martiri, nei locali precedentemente occupati da Benetton. L’inaugurazione è prevista entro la fine di aprile”.


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eolaureati e diplomati che lavorano nei fast food per avere uno stipendio certo e garanzie contrattuali. Succede al Mc Donald’s. La celebre multinazionale di fast food, con un ristorante anche a Carpi, è infatti stata eletta tra le 51 aziende italiane con le migliori condizioni di lavoro per i propri dipendenti, aggiudicandosi per la prima volta la certificazione Top Employers Italia 2014. In una situazione occupazionale a dir poco disastrosa per i giovani, entrare in Mc Donald’s rappresenta per tanti ragazzi - e non solo - un’opportunità lavorativa sicura e una fonte di reddito costante. Il Mc Donald’s di Carpi, inaugurato il 18 luglio 2008, impiega 39 dipendenti, 32 crew e hostess e 7 manager: 22 donne e 17 uomini. L’età media del personale è 25 anni e il titolo di studio più diffuso tra loro è il diploma di scuola superiore. Tutti sono assunti con un contratto a tempo indeterminato, mentre 6 hanno un contratto di apprendistato. Sono prima di tutto l’entusiasmo, la positività e l’attenzione verso i clienti i requisiti necessari per crescere in McDonald’s e lo strumento che accompagna tutte le persone dello staff nel percorso di carriera. Come ogni squadra

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Mc Donald’s è tra le 51 aziende italiane con le migliori condizioni di lavoro per i propri dipendenti e si aggiudica per la prima volta la certificazione Top Employers Italia 2014. a Carpi vi lavorano 39 persone, assunte a tempo indeterminato, la cui età media è 25 anni

Il lavoro anticrisi? E’ al banco di Mc Donald’s

Lo staff il giorno dell’inaugurazione

che vuole tenere affiatato il suo gruppo, McDonald’s investe nel suo personale offrendo periodici corsi di formazione, diversificati in base ai ruoli e alle posizioni occupate. Ogni membro dello staff dei ristoranti partecipa a un programma di training sul posto di lavoro e, qualora vi siano competenza e intraprendenza, un

dipendente può aspirare a diventare direttore di ristorante nell’arco di un paio di anni, arrivando a gestire mediamente 35 persone e più di 2 milioni di euro di fatturato. La fila al Mc Drive cittadino è una costante a qualsiasi ora del giorno e della sera, così come la coda al bancone del ristorante. In che

misura la crisi economica ha investito la multinazionale di fast food nel nostro Paese? Lo chiediamo a Roberto Masi, amministratore delegato McDonald’s Italia. “Nonostante il periodo di crisi, l’Italia continua a essere un mercato chiave all’interno del sistema McDonald’s, ed è proprio da questa centralità che nasce

il nostro piano di sviluppo. mi”. L’efficienza e la rapiAbbiamo annunciato un dità con cui i lavoratori del piano di investimento sicuMc Donald’s si destreggiaramente ambizioso (3.000 no tra ordinazioni al banco, posti di lavoro in oltre preparazioni in cucina e pu100 nuovi ristoranti entro lizia del locale salta subito il 2015), ma sul successo all’occhio. Chi lavora al Mc del quale non abbiamo Donald’s deve aver voglia dubbi. E’ un progetto che di darsi da fare, di sostenere nasce da una grande fiducia la pressione nei momenti di nei confronti dell’Italia e picco, di lavorare la notte soprattutto degli italiani, e e nei weekend e, spesso, di anche dalla adattarsi a un Un dipenden- mestiere lontavoglia di te può diven- nissimo dal prodimostrare tare direttore prio percorso che un modo di ristorante in un per guarformativo, ma paio di anni, arrivan- lo stipendio e la dare avanti e superare do a gestire in media sicurezza conquesto mo35 persone e più di trattuale, oggi, mento esiste. 2 milioni di euro di contano più Qualche tidei sogni d’un fatturato. mido segnatempo, perché le lo vediamo già nel campo danno forma e concretezza produttivo, confidiamo che al futuro. dal 2015 la ricaduta positiva Jessica Bianchi si estenderà anche ai consue Chiara Sorrentino


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Il carpigiano Stefano Merzi, alla scoperta di un angolo del Tibet, in

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ncastonato in una valle a circa 3.500 metri di altitudine, il Ladakh è un gioiello incontaminato. Un angolo di Tibet, ai confini con il Pakistan e la Cina, dove la natura è la protagonista indiscussa. La grande bellezza vive lì, all’ombra della catena himalayana. Il tetto del mondo. A scoprire quella remota regione, in sella alla sua bicicletta, lo scorso agosto insieme a un gruppo di amici, il carpigiano 52enne Stefano Merzi. Un viaggio di tre settimane denso di emozioni, natura e misticismo. “Il nostro viaggio si è diviso in undici tappe: 635 chilometri pedalati in una decina di giorni. Per me viaggiare in bicicletta non significa cimentarsi in un’impresa stoica, bensì godere della bellezza del paesaggio nel quale sei

In bicicletta sul tetto de immerso. Amo pianificare ogni tappa per visitare i luoghi, concedermi tempo per conoscere le persone che si incontrano lungo il cammino. La bicicletta, soprattutto in alcuni luoghi del mondo, è una vera e propria attrazione. La gente, incuriosita, ti avvicina, ti offre cibo, sorrisi. Vicinanza”. Ogni pedalata è stata fatta in quota: “è faticoso, ma tutti possono farcela con un pizzico di preparazione. Il segreto? Imparare a stare sulla sella per ore. E’ il sedere che si deve abituare”, sorride Stefano. Ad animarlo è la voglia di avventura, di conoscenza: “quando inizi a viaggiare in questo modo è impossibile smettere. Non vedi l’ora di scoprire un altro angolo di mondo insieme agli amici con i quali hai già vissuto e

condiviso emozioni uniche e straordinarie”. Il primo assaggio della bellezza del Ladakh, Stefano lo ha avuto non appena giunto a Leh, la capitale posta a 3.500 metri di altitudine, dominata dallo Stok Kangri, il seimila che veglia sulla città. “Dopo esserci acclimatati - spiega abbiamo iniziato a pedalare, insieme a due guide locali,

Stefano Merzi è il terzo da sinistra


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sella alla sua bici

el mondo verso il confine pachistano, a ovest. Abbiamo attraversato luoghi di rara bellezza, ammirato monasteri buddisti sperduti tra l’Himalaya e il Karakorum. Abbiamo avuto il privilegio di ammirare la vita nei villaggi d’alta quota e di respirare il clima di pace e condivisione che abita il Ladakh, nonostante qui convivano

Buddismo e Islam”. Da Leh, il gruppo si è mosso verso il villaggio di Alchi che ospita uno dei complessi monastici più belli della regione, patrimonio dell’Unesco, risalente all’anno 1000, “nel quale permangono sculture lignee intagliate e decorate, miracolosamente scampate al passare del tempo, grazie al clima favorevole”.

Da lì sino al villaggio di Lamayuru, circondato da montagne completamente desertiche, col suo suggestivo monastero aggrappato a uno sperone di roccia e poi veloci verso Mulbeck, “ultimo avamposto buddista, prima di approdare in territori musulmani. Kargil è la prima città sciita che abbiamo incontrato - prosegue Stefano - a soli cinque chilometri dal confine pachistano. Scenari e lineamenti sono mutati all’improvviso: bimbe velate, contadini con le facce asciugate dal sole… gente molto cordiale”.

Ed è lì che all’orizzonte iniziano a spuntare le prime nuvole: “in Ladakh, protetto dalla catena himalayana, non arrivano i monsoni ma, sfortunatamente, il clima sta mutando repentinamente e da Kargil in poi la pioggia non ci ha più abbandonati”. Malgrado le strade fangose e il freddo, il gruppo va avanti, verso Parkachik, ma le nuvole basse, nascondono alla loro vista la suggestiva bellezza delle due vette gemelle, Kun e Nun. “Raggiungere la tappa successiva, il monastero di Rangdum, è stata dura, il freddo si è fatto sentire ed eravamo bagnati ma ce l’abbiamo fatta”. Il complesso monastico ospita uno dei presidi medici nati grazie al Progetto Ladakh dell’associazione La casa del Tibet di Votigno di Canossa, fondata dal

dentista reggiano Stefano Dallari, e sostenuto dalla Fondazione ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) Onlus. “A luglio avevamo partecipato a un cicloraduno presso la Casa del Tibet per raccogliere fondi da destinare a Rangdum e volevamo vedere coi nostri occhi quella realtà. Quindi abbiamo guadato un fiume e, completamente congelati, siamo stati ospitati dai monaci. Ci siamo ritemprati e abbiamo deciso, a causa

del peggioramento delle condizioni meteo e del conseguente rischio di frane, di tornare indietro, mutando il nostro itinerario”. Un imprevisto che ha però regalato loro la possibilità di varcare, una volta tornati a Leh, il Khardung La, il passo carrozzabile più alto del mondo (5.359 metri) e di ripercorrere una delle più antiche strade carovaniere della Via della Seta. “Un viaggio, questo, che ti entra nel cuore e nelle vene”. Jessica Bianchi

Sabato 15 marzo, dalle 17, opening La Casalinga con cooking-show

La Strana coppia proclama i primi MasterScem di Carpi I n cucina la sfida è continua e il negozio La Casalinga non si tira indietro. In occasione della riapertura prevista sabato 15 marzo, dopo un importante restyling, il nuovo angolo cucina creato nello store sarà il luogo del cooking duel che vedrà schierati da un lato Enrico Gualdi e

Sandro Damura, La Strana Coppia di RadioBruno (in foto), e dall’altro i vincitori di Doppia coppia in cucina, il contest fotografico lanciato dalla Casalinga su Facebook, affiancati dallo chef professionista Massimo Guidetti. A partire dalle 17, le squadre si affronteranno in store ai fornelli, con la Strana Coppia che interagirà con il pubblico presente con la consueta verve. La giuria, composta da alcuni partecipanti al contest sotto la conduzione scanzonata e scherzosa di Gualdi, decreterà, con tanto di diploma, i primi vincitori del cooking show MasterScem, parodia della celebre trasmissione Sky che ha appena proclamato il terzo MasterChef italiano. La Casalinga, da oltre 25 anni negozio di Carpi di oggettistica per la casa e articoli di design per la cucina e la tavola, in occasione del rilancio dello store ha calato il suo asso nella manica: un contest, Doppia coppia in cucina sul social network più diffuso in Italia, Facebook,

dove le coppie partecipanti si sono sfidate a colpi di foto e “mi piace”. Alle prime due coppie vincitrici regali da chef: l’impastatrice Kitchen Aid Artisan, lo sbattitore elettrico sempre del prestigioso marchio Kitchen Aid e la partecipazione a MasterScem. Il negozio riapre i battenti dopo il restyling condotto dall’architetto Filippo Landini, con la collaborazione di Marco Rio di Luce Trend - sua l’idea delle pentole come lampadari - e dall’arredatore Pintani, si presenta con un open space di grande respiro con un angolo cucina attrezzato per cooking class dove mettere alla prova articoli di grandi prestazioni e di alto design. La Casalinga sotto la guida delle sorelle Paola e Daniela Poletti si appresta a divenire uno degli store di riferimento, ben oltre la città di Carpi, per gli appassionati della cucina e della casa con un catalogo innovativo e versatile. Tra le novità a disposizione il Whole Slow Juicer di Kuvings che permette di

ricavare succhi da frutta e verdura con movimenti lenti che non spezzano i legami delle molecole e lasciano inalterate le caratteristiche nutrizionali dei prodotti senza distruggere gli enzimi che sono così importanti per la nostra salute.Un’altra novità è il Big Egg Green, nato negli Stati Uniti, viene definito come la più avanzata cooking esperience, è insieme grill per verdure o carni ma anche forno per pizze o altro, caratterizzato da una curiosa forma a uovo, dotato di ruote. Davvero innovativo per la versatilità degli usi: di fatto è un forno, quando l’uovo – camino è chiuso, oppure una griglia ideale per il barbecue perfetto. “Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare la nuova idea di store che avevamo in mente e tutte le persone che hanno partecipato al contest su Facebook. Per voi e per noi spiega Paola Poletti - il mondo della cucina è un mondo di relazioni importanti e di affetti che possiamo condividere insieme”.


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iberarsi in maniera permanente dei peli superflui con prezzi molto vantaggiosi da oggi è possibile grazie al centro estetico No+Vello leader mondiale nella fotodepilazione con luce pulsata, che ha inaugurato sabato 22 febbraio, in via Carlo Marx 91/C. No+Vello (No Mas Vello), che in italiano significa “Mai più peli”, è il primo franchising specializzato in foto depilazione con tariffa unica, che permette di liberarsi dei peli su viso e corpo con risultati permanenti. A parlarcene è la titolare Cristiana Rosellini, che ha deciso di aprire l’attività di franchising dopo aver sperimentato lei stessa l’efficacia dei trattamenti No+Vello. In cosa consiste l’innovativa soluzione della tariffa unica di No+Vello? “No+Vello, leader mondiale nel settore con oltre 1000 centri in 15 paesi, permette ai clienti di effettuare solo le sedute necessarie, senza il vincolo di acquistare costosi pacchetti. Ha ideato la tariffa unica di soli 36 euro per qualsiasi zona del corpo, viso compreso, per uomo e donna”. Cos’è la fotodepilazione? “La fotodepilazione a luce pulsata (IPL), da non confondere con la depilazione laser, è il metodo attual-

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ELIMINARE I PELI SUPERFLUI IN MANIERA RAPIDA, INDOLORE E CON PREZZI MOLTO VANTAGGIOSI È POSSIBILE GRAZIE A“NO+VELLO”

Addio ai peli superflui Mariaemanuela Di Lascio e Cristiana Rosellini

mente più rapido, efficace e indolore per eliminare i peli superflui tramite l’utilizzo della luce. Si basa sul principio della fototermolisi. In pratica, la luce (foto) emessa dalla macchina quando incontra la melanina presente nel pelo si tra-

sforma in calore (termo) e distrugge (lisi) le cellule del follicolo peloso. Eliminate queste cellule, il pelo muore e cade. La fotodepilazione garantisce risultati eccellenti per la maggior parte dei tipi di pelle e pelo”. Tutti possono sotto-

porsi ai trattamenti di fotodepilazione a luce pulsata? “Quasi tutte le persone possono eseguire questo tipo di trattamento, anche quelle con una pelle abbronzata. Tuttavia, in alcuni casi, come gravidanza e allattamento, uso di farmaci fotosensibilizzanti o malattie della pelle potrebbero insorgere controindicazioni. Per questo motivo, la prima volta che un cliente entra nel nostro centro eseguiamo un test tramite un questionario per determinare, oltre all’idoneità del trattamento, anche le zone da depilare, il tipo di pelle, il fototipo, il colore e lo spessore del pelo. Successivamente, il cliente riceve tutte le informazioni e le raccomandazioni da seguire prima e dopo il trattamento, come per esempio non esporsi ai raggi UV nelle 48 precedenti e successive alla seduta. In seguito all’analisi, si fa un test di prova gratuito sulla zona da depilare per verificare la tolleranza del cliente e, infine, si effettua il trattamento”. Quante sedute sono necessarie per iniziare a vedere i risultati? “Il numero di sedute dipen-

de dalle caratteristiche di fototipo e pelo del cliente ma, in generale, già dopo le prime 3 sedute, effettuate a distanza di tre settimane l’una dall’altra, la diminuzione dei peli è notevolmente visibile. Noi consigliamo tra le 7 e le 14 sedute per ottenere ottimi risultati e l’eliminazione dei peli all’85-90%. Si tratta di un trattamento permanente ma non definitivo: per mantenere gli effetti è sufficiente sottoporsi a una o due sedute all’anno di mantenimento, come faccio io stessa. Prima del trattamento consigliamo di usare le nostre creme specifiche che apportano alla pelle e al pelo il giusto di grado di idratazione per prepararsi ad assorbire la luce. Anche dopo la seduta è importante ristabilire l’equilibrio del tessuto epiteliale con creme a base di aloe vera, dal potere lenitivo e idratante, rosa mosqueta e allantoina che favoriscono la rigenerazione cellulare, e con fattore di protezione solare 30”. Oltre alla fotodepilazione, No+Vello offre anche un altro trattamento estetico: la pulizia del viso a ultrasuoni e a spiegarci il suo funzionamento è Mariemanuela

Di Lascio, estetista con pluriennale esperienza, nonché direttore tecnico del centro. “Gli ultrasuoni sono emissioni di onde acustiche impercettibili all’udito umano che determinano variazioni termiche, meccaniche e chimiche con effetti benefici sulla pelle. In particolare, svolgono una delicata azione esfoliante sulla pelle, liberandola da tutte le cellule morte e le impurità che ogni giorno vi si accumulano. Al contrario della comune pulizia del viso, è completamente indolore e lascia la pelle perfetta senza rossori e gonfiori. E’ possibile scegliere tra tre tipi diversi di pulizia: vitale, nutriente e rigenerante. La prima elimina le impurità della pelle lasciandola più morbida e luminosa ed è seguita da un fluido rivitalizzante. La seconda combina la pulizia con il Roll-On Dermoattivo e il fluido per il viso rivitalizzante che penetra in profondità nella pelle grazie all’energia galvanica. Questo tipo di pulizia è indicato per pelli disidratate, con rughe o lassità cutanea. Infine, si può scegliere la pulizia del viso rigenerante, adatta a tutti i tipi i pelle che, sempre in sinergia con l’energia galvanica, apporta alla pelle in maniera veloce e mirata i benefici naturali dell’aloe vera”. Chiara Sorrentino


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utto è cominciato con la visita di due anni fa di Papa Ratzinger a Rovereto, qualche settimana dopo il terremoto che ha sconvolto la Bassa modenese. In quella circostanza Benedetto XVI donò al vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, la somma di 100mila euro. Nacque così nel presule l’idea di devolvere quella somma per favorire l’avvio di nuove attività artigianali e commerciali, dando credito a giovani imprenditori che trovavano le porte del sistema bancario chiuse. Lo strumento operativo è stato Fides et Labor: l’organismo cattolico presta denaro, restituibile a tasso zero, per accompagnare

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L’Angolo di Cesare Pradella Fides et labor: destinati 80mila euro

gli imprenditori nel loro cammino iniziale. Prezioso in questa operazione il contributo di

Lapam, che ha messo a disposizione la propria struttura per incontrare gli aspiranti im-

prenditori, guidarli e indirizzarli. Il vescovo, affiancato dal presidente di Fides et Labor

Giuseppe Torluccio, dal fiduciario economico vescovile Paolo Ranieri, dal segretario di Lapam Stefano Cestari e dal vicario don Carlo Malavasi, ha sottolineato come “il coraggio di chi vuole farcela è la migliore motivazione per tutti noi, per andare avanti e continuare a dar fiducia a un progetto nato da me ma che è ora di tutta la comunità. Fides et Labor tocca concretamente le difficoltà di coloro che cercano aiuto per poter dare forma alla propria speranza”.

I 100mila euro donati dal Papa sono saliti a quota 300mila, grazie alle numerose donazioni pervenute, di questi 80mila sono stati assegnati a otto giovani. Finanziate le aperture della pasticceria di Raffaele Aristarco, di un ristorante gestito da Vito De Salvo, di una tessitura diretta da Giordano Barbieri, di un Centro di consulenza informatica, diretto da Fabio Arletti, di un sito Internet costituito da Enrico Bonzanini e Nicola Pozzati e di altre attività.

Domenica 16 marzo, alle 21, in Teatro Comunale, gli Happy Hour Liga Tribute Band festeggeranno il compleanno del cantautore correggese Ligabue. I proventi della serata verranno devoluti all’Associazione pazienti tiroidei di Carpi

Gli Happy Hour festeggiano Ligabue e Apt D omenica 16 marzo, alle 21, nella prestigiosa cornice del Teatro Comunale di Carpi, gli Happy Hour Liga Tribute Band festeggeranno a suon di musica il compleanno del cantautore correggese Luciano Ligabue. La band - fondata nel 2009 e composta da Fabio Azzali voce, Alessandro De Filippi e Francesco Bevini alla chitarra, Andrea Po alla batteria, Enrico Magnanini alle tastiere e Francesco Caliendo al basso - porta in giro per l’Italia le canzoni del Liga, con l’entusiasmo e l’intensità che contraddistinguono la musica del grande cantautore. Ospiti del concerto, che spazierà dai vecchi ai nuovi successi di Luciano Ligabue, tre apprezzati musicisti: Josè

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on è un paese per artisti è il claim con il quale le Roipnol Witch - band carpigiana formata dalle sorelle Giuly Witch, voce e chitarra e Lady Marty, voce e basso, che insieme a Queen Farncy, chitarra e Massi alla batteria, portano avanti il progetto dal 2002 - hanno deciso di tornare sulle scene dopo il successo del precedente Once upon a time (2011). Fil rouge del nuovo Ep della rock band è un diffuso sentimento di denuncia nei confronti della dura realtà italiana: “difficilmente, producendo qui, si viene presi in considerazione”. La track list è composta da quattro brani inediti e la cover di Io sto bene dei CCCP, realizzata con il duo femminile Lilith e con la coproduzione artistica di Mono degli FFD. La canzone, attualissima anche se datata 1985, è un omaggio alla loro cara Emilia (paranoika). Ma non è l’unico brano in italiano;

Fiorilli, Max Cottafavi e Mel Previte. L’evento, patrocinato dal Comune di Carpi, ha anche una finalità nobile: i proventi della serata verranno infatti devoluti ad Apt, Associazione pazienti tiroidei di Carpi. “Apt - sottolinea

il dottor Gianpaolo Papi, specialista in Endocrinologia all’Ospedale Ramazzini di Carpi e docente di Endocrinologia all’Università di Roma, nonché presidente onorario e fondatore dell’associazione - è una Onlus che promuove numerose

campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte a cittadini, studenti e docenti delle scuole, con l’obiettivo di promuovere la prevenzione delle patologie tiroidee e, soprattutto, del gozzo. L’associazione, presieduta da Giovanna Goldoni, annovera oggi oltre 300 iscritti che, volontariamente, tutelano gli interessi dei pazienti colpiti da malattie della tiroide, affiancando l’attività dell’Azienda sanitaria”. Le patologie delle tiroide sono molto frequenti in tutto il mondo e, in particolare, in Italia e nelle zone sub appenniniche come la nostra. Una

delle maggiori cause del gozzo (aumento del volume della tiroide) è l’inadeguata assunzione di iodio. Risultato: in Italia, ogni anno, si effettuano più di 40mila interventi per asportazione della tiroide (tiroidectomie): nel 20% dei casi si tratta di neoplasie. DottorPapi, quali comportamenti dovrebbe adottare ciascuno di noi per prendersi Giampaolo Papi cura della propria tiroide? “Gli ormoni tiroidei contengono una grande quantità di

Dopo aver girato tutta la Penisola per presentare il loro nuovo Ep, venerdì 14 marzo le streghette carpigiane della band Roipnol Witch si esibiranno al Kalinka di Carpi insieme a Said e Lilith

Non è un paese per artisti

le streghette di Carpi infatti, hanno scelto la lingua madre anche per il singolo Febbre, accompagnato dal

video clip firmato dal video maker Michele Putorti, lanciato dal sito nazionale del Corriere della Sera.

Il singolo è un inno alla musica rock degli Anni ’80, contrapposta ai meccanismi discografici contemporanei

dominati dai Talent Show. Dopo aver girato tutta la Penisola per presentare il loro nuovo lavoro, venerdì

iodio e, pertanto, per svolgere le proprie funzioni e produrre i propri ormoni, la tiroide ha bisogno di iodio come l’automobile necessita di benzina. E’ stato calcolato che la tiroide di un adulto, per funzionare al meglio, ha bisogno di almeno 150 microgrammi al giorno di iodio. Nelle donne in gravidanza, il fabbisogno giornaliero è superiore (250 microgrammi). Pertanto, un utile accorgimento per prevenire l’insorgenza di gozzo e noduli è quello di utilizzare in cucina sale iodato e mangiare cibi ricchi di questa sostanza”. J.B. 14 marzo, le Roipnol Witch si esibiranno al Kalinka di Carpi: in scaletta non mancano le canzoni in inglese, lingua con la quale la band si è sempre presentata. Dalla struggente ed eterea The Dreamers, un vero e proprio invito a non smettere mai di credere nei propri sogni a East Village, dalle sonorità più distorte, che racconta di una giornata passata tra le vie del celebre quartiere newyorchese osservando il murales di una grande leggenda del rock, Joe Strummer. Imperdibile il brano Choosy, scritto dopo la polemica scatenata dalle affermazioni dell’allora ministro Fornero sui giovani inoccupati italiani. Le Roipnol urlano: “We are choosy and we say no no”, stravolgendo il significato del sostantivo inglese che da schizzinoso si trasforma in selettivo. “Non è giusto - dicono le streghette - che i giovani si debbano adattare a fare qualsiasi lavoro sottopagato. Meritano molto di più”.


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venerdì 14 marzo 2014 Venerdì 14 marzo, alle 20.30, presso i Musei di Palazzo Pio, vernissage della mostra realizzata dagli studenti dell’Istituto Vallauri di Carpi

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Anziani: occhio alle truffe

S – Veli _ Amo Archimede

di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, sono riuscita a salvare mia suocera per caso dal sottoscrivere un contratto con un gestore privato di energia; quando sono intervenuta, l’uomo con cui stava parlando e a cui stava già consegnando i documenti si è irritato ed è stato molto aggressivo. Mia suocera, che ha 81 anni, è vedova e vive sola, era convinta di avere a che fare con un tecnico Enel che le proponeva una tariffa conveniente... attenzione! Marta o ricevuto numerose segnalazioni analoghe a questa. In molti casi le persone anziane si vergognano quando si rendono conto di essersi fidate delle persone sbagliate e finisce che non lo confessano a figli e nipoti, ritrovandosi a gestire doppie bollette. Per questo in molti casi non si intraprende nemmeno la strada del diritto di recesso, il quale risulta comunque difficoltoso da ottenere in tempi rapidi come ci hanno confermato soprattutto commercianti che

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l giorno 3/14, meglio noto come π day, ovvero venerdì 14 marzo, presso i Musei di Palazzo Pio, a partire dalle 20.30, si terrà l’inaugurazione della mostra S – Veli _ Amo Archimede. L’origine di questa mostra risale allo scorso anno quando l’Istituto Vallauri di Carpi ha partecipato al concorso promosso dall’Uni, Unione Matematica Italiana per celebrare i 2.300 anni della nascita di Archimede con il progetto della mostra S – Veli – Amo Archimede, classificandosi al quinto posto a livello nazionale. Grazie al sodalizio nato tra Vallauri e Musei, la mostra è stata realizzata. All’interno del percorso, la figura del grande matematico siracusano viene illustrata attraverso documenti dell’epoca e testimonianze storico – artistiche ma, soprattutto, viene messa in

luce l’attualità del suo pensiero attraverso un’intera collezione moda ispirata ai suoi studi, a dimostrazione di come la sua opera sia capace, ancor oggi, di influenzare ogni ambito dell’agire umano, anche quello apparentemente più lontano. Gli abiti esposti sono stati realizzati dalle studentesse dell’Indirizzo Moda dell’Istituto Vallauri e saranno da loro indossati durante la sfilata che si terrà all’interno del museo la sera del vernissage. Anche gli indirizzi elettrico, meccanico ed elettronico dell’istituto hanno dato il loro contributo realizzando oggetti e congegni meccanici in cui si trovano applicazione i principi della fisica studiati da Archimede. Saranno poi gli stessi studenti a svolgere il ruolo di guide all’interno del percorso museale.

avevano ceduto alla promessa di risparmiare sulle bollette. Ci sono agenzie che reclutano disoccupati promettendo loro compensi in base al numero di contratti che riusciranno a far sottoscrivere; per questo sono piuttosto insistenti e aggressivi. Spesso tali agenzie,

in realtà, non pagano comunque e cambiano ragione sociale. Occorre fare molta attenzione, non fornire dati sensibili, non lasciare aperti i portoni dei condomini e proprio le persone anziane devono essere messe maggiormente in guardia.

Direttore Scientifico de La Caramella Buona, associazione nazionale impegnata concretamente contro gli abusi, Bruzzone ha incontrato ragazzi e genitori dell’istituto Carpi 2 per approfondire il delicato tema dei possibili rischi che i minori possono incontrare navigando in Rete privi di una corretta disciplina. Oltre alla Bruzzone erano presenti alla serata il presidente de La Caramella Buona Onlus, Roberto Mirabile, membro

dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pedopornografia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il presidente dell’Universal Stefano Allorini, l’assessore alle Politiche scolastiche Maria Cleofe Filippi, il vice questore Emanuela Ori, la presidente del Lions A. Pio Cristina Ascari e numerose socie del club tra cui il past Governatore Anna Ardizzoni e Anna Molinari, socia onoraria e Cavaliere del lavoro.

Carpi uniti per l’infanzia

Ragazzi sicuri in Rete

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ala gremita per la conferenza organizzata, lo scorso 6 marzo, presso la sede del Comprensivo Carpi 2, dall’associazione Caramella Buona Onlus, in collaborazione con la società Universal pallavolo e il Lions Club Alberto Pio di Carpi, dal tema: Carpi uniti per l’infanzia - Prevenzione del disagio e strategie di intervento a favore dei minori per il progetto navighiamo sicuri nella rete. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Carpi, ha portato in città la dottoressa Roberta Bruzzone, nota criminologa nonché docente alla Scuola Interforze di Roma e all’Accademia FBI negli Usa.

Libri da non perdere! I piccoli viaggi di Beppe Gulliver Marco Aime

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Azione cattolica diocesana

Alessandro Pivetti è il nuovo presidente

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’ Alessandro Pivetti (in foto) il nuovo presidente dell’Azione cattolica della Diocesi di Carpi per il triennio 2014-2017. La nomina è avvenuta in occasione di un incontro avuto con monsignor Francesco Cavina. Pivetti, nato a Mirandola nel 1977, è sposato con Sara Pretto, originaria come lui della Parrocchia di Mortizzuolo; attualmente risiedono a Carpi e Alessandro svolge servizio di animatore dei Giovanissimi di Ac presso la parrocchia di Fossoli. E’ insegnante di religione presso l’IIS Meucci di Carpi e docente di pianoforte all’Istituto Vecchi-Tonelli.

opo Fiabe nei barattoli, Marco Aime, professore di Antropologia culturale dell’Università di Genova, educatore, divulgatore scientifico e autore di molte pubblicazioni, presenta il suo secondo libro di narrativa per ragazzi ma valido per tutti, I piccoli viaggi di Beppe Gulliver. Incentrato sulla figura di Beppe Gulliver, marinaio ligure e pronipote del leggendario Lemuele Gulliver, protagonista del classico di Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver, il volume racconta gli incredibili viaggi di Beppe e i suoi incontri, talora bizzarri, con popolazioni uniche. Grazie al sapiente uso di metafore e allegorie e affidandosi a uno stile classico ma leggero, Aime dipinge uno spaccato dell’Italia di oggi, con i suoi problemi e le sue contraddizioni. Marinaio curioso e intelligente, Bepin, come lo chiamano a Savona, ci accompagna in prima persona nelle sue avventure, portandoci fino alla terra di Krylien,

dove scopriamo che tutti obbediscono a ciò che ordina la televisione, o la terra di Persilios, i cui abitanti sono stati colonizzati da dei mercanti con i flauti che ne hanno cancellato la memoria, condannandoli all’oblio, poiché “non puoi avere futuro, se non hai un passato”. Forse più curiosa è Orbania, “il paese dell’uno”, dove, in nome di ancestrali tradizioni, tutto è unico, dal cibo alle bevande fino ai giornali, a dispetto del fatto che tutto deve essere importato da fuori. Il filo conduttore del libro è l’incontro con lo straniero, che in molti casi incute timore e viene spesso osteggiato. Ciascuna delle terre visitate dal nostro marinaio ne è un esempio, rifiutando l’incontro con l’altro o aggrappandosi a inamovibili radici. Motore è la paura di perdere la propria identità, inventata o vera che sia, oppure il lavoro. Alla fine Bepin Gulliver, sempre spinto da una insaziabile curiosità, scoprirà che un fantomatico paese del Terzo Mondo

non è altro che la sua Italia e che, talvolta, le lenti che inforchiamo per guardare la storia non sono altro che gli occhiali di una buona propaganda “con cui si ottengono ottimi risultati … In fondo fa comodo pensare di essere i migliori”. Un libro per ragazzi acuto e divertente, per allargare gli spazi della mente.


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L’aforisma della settimana...

“Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”. Giovanni Giolitti appuntamenti

Teatro CARPI

14-15 marzo - ore 21 Stagione Prosa L’impresario delle Smirne Di Carlo Goldoni Con Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Antonino Iuorio, Nicola Rignanese Adattamento e regia Roberto Valerio Teatro Comunale 16 marzo - ore 21 Buon Compleanno Liga Happy Hour Ligabue Tribute Special Guest Max Cottafavi Mel Previte Josè Fiorilli Tre grandi musicisti, colonne storiche che hanno accompagnato Luciano in centinaia di concerti Teatro Comunale 18 marzo - ore 21 20 marzo - ore 21 (recita fuori abbonamento) Momix Alchemy Uno spettacolo di Moses Pendleton Teatro Comunale

Mostre CARPI

Fino al 15 marzo L’abito per un giorno indimenticabile Gli abiti da sposa dal 1950 ai giorni nostri Orari di visita: tutti i giorni dalle 15 alle 18 Circolo Gorizia

Il 18 e 20 marzo alle 21, tornano al Comunale, i Momix di Moses Pendleton, con nuovo spettacolo Alchemy

Incanto Momix

Fino al 23 marzo Zio Lupo Illustrazioni di Gabriele Melegari Spazio Giovani Mac’è Fino al 31 marzo L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Gianni Carino O&A Centro Affari Fino al 31 dicembre 100 oggetti per 100 anni Musei di Palazzo Pio Fino al 6 aprile Mondi Fantastici Sala Cervi

Eventi CARPI

P

opolarissimi in tutto il mondo per le opere di eccezionale bellezza e inventiva, i Momix hanno, nel tempo, acquisito grande fama per la loro originalissima capacità di evocare un mondo di immagini surreali usando corpo, costumi, attrezzi, luci e giochi d’ombra. Sempre impegnati in tournée internazionali di grande successo, spesso i loro spettacoli hanno legami profondi con il mondo della

Natura che Moses Pendleton, coreografo d’eccezione e punta di diamante delle compagnia, venera come una vera e propria divinità. Dopo Bothanica e l’emozionante viaggio surreale attraverso le stagioni dell’anno, arriva oggi un nuovo lavoro fondato sui quattro elementi primordiali. Come gli antichi alchimisti, mescolando sostanze diverse nei loro alambicchi cercavano l’elisir

di lunga vita o creavano formule e pozioni preziose, talvolta coadiuvati dalla presenza di misteriosi spiriti, così i danzatori parteciperanno al dipanarsi del processo creativo, cercando il magico fluido in grado di rapire e incantare gli spettatori. Uno spettacolo magico, multimediale, misterioso e incantatore. D’altra parte il nome Momix è ormai una garanzia di qualità, estro, capacità di stupire e incantare ai più alti livelli.

Il 14 e 15 marzo, alle 21, al Teatro Comunale di Carpi, va in scena l’opera di Carlo Goldoni, per la regia di Roberto Valerio

L’impresario delle Smirne

Fino al 15 marzo OcchiNasiBoccheBaffi Esposizione delle opere di Michele Ferri Sala espositiva del Castello dei Ragazzi Fino al 16 marzo Spaventevole Mostra delle opere di Annabella Cuomo A cura di Francesca Pergreffi e Michael Rotondi Spazio Meme Fino al 16 marzo Scatti in libertà e fiori (s) velati Sede Ceas 17 - 24 marzo Fiume Secchia: genti e territorio Mostra itinerante sui territori fluviali, composta da numerosi scatti fotografici su paesaggi ed elementi naturalistici di questo particolare tipo di ambiente e sul suo rapporto con l’uomo Sede Ceas Sala F. Cabassi di Palazzo Pio

appuntamenti

U

no spietato ritratto degli artisti di teatro, figli di un ambiente pieno di invidie, bugie, sotterfugi, meschinità, di un mondo in cui primeggiare, guadagnare, mettere in cattiva luce i rivali e in primo piano se stessi pare la sola soluzione per sopravvivere, per non farsi schiacciare da un ingranaggio terribile. Composta nel 1749, quest’opera di Carlo Goldoni ruota attorno ad una compagnia teatrale in cui ogni attore vive soltanto per il

proprio minuto in più di grandezza, per una paga che non basta mai, per il costume più sfarzoso, per la celebrità, l’ammirazione e il successo a scapito di tutto. Impegnati a farsi la guerra l’un l’altro non si accorgono che non sono che piccole ruote di un congegno ben più complesso, manovrato da chi il potere ce l’ha davvero e può decidere delle loro vite. Illusisi di poter partire per una favolosa tournée in Oriente con Alì, ricchissimo mercante delle Smirne,

i poveri protagonisti rimarranno delusi e ancor peggio si sentiranno truffati, traditi. La regia di Roberto Valerio, briosa, frizzante e dai colori vivaci ben mostra il clima libertino dell’epoca ma offre allo stesso tempo spunti di riflessione importantissimi legati anche alla situazione attuale, all’importanza dell’arte nel mondo di oggi, al ruolo dell’attore, al rapporto travagliato fra qualità del prodotto artistico e risorse da investire per poterlo sostenere.

14 marzo, ore 22 Roipnol Witch + Said + Lilith Kalinka 15 marzo - ore 22 Les man avec les lunettes + Parker Lewis Mattatoio 15 marzo - ore 9 Allattare in 3 mosse: l’ABC dell’allattamento materno Un breve corso rivolto alle neo e future mamme (sono invitati anche papà, nonni, amiche e chiunque sia interessato) per sostenere la mamma nell’allattamento Casa del Volontariato 15 marzo - ore 17 Presentazione del libro Confessioni di un trafficante di uomini Incontro con l’Autore Giampaolo Musumeci, giornalista Dialoga con lui Pierluigi Senatore, giornalista di Radio Bruno Auditorium Biblioteca Loria 16 marzo - ore 17 Voce in Trio Ivanna Speranza, soprano Trio Eclettica Giuseppina Coni, pianoforte Giulia Cerra, violino Valeria Sirangelo, violoncello Musiche di F. Schubert A cura di Teatro di Corte Diretto da Paolo Dall’Olio Sala dei Mori di Palazzo dei Pio 16 marzo - ore 16/19 Buon compleanno Radice-Labirinto! Apertura straordinaria per festeggiare il primo compleanno della libreria Dalle ore 16 Lettura ad alta voce e Laboratorio creativo sulla fiaba di Calvino La foresta Radice-Labirinto Il laboratorio è gratuito (max 12


venerdì 14 marzo 2014

appuntamenti

posti), è consigliata la prenotazione Per bambini dai 4 anni, i più piccoli accompagnati e a iutati da mamma e papà Ore 17,30 Torta e caramelle per tutti Libreria Radice-Labirinto Piazza Garibaldi 1

Dal 15 marzo al 16 aprile si moltiplicano gli appuntamenti con la scrittura al Forum Monzani di Modena

Primavera letteraria

16 marzo - ore 15.30 Festa di Carnevale per bimbi e ragazzi Giochi, animazione con la presenza di trucca-bambini e lo spettacolo delle bimbe di Danza Classica del Circolo con Samantha Divertimento per tutti con la Zumba”di Miriam Circolo Giliberti 18 marzo - ore 16.30 Lontano lontano, in un castello… Letture a cura dei lettori volontari del progetto Donare Voci da 4 a 6 anni Sala Cervi 18 marzo - ore 21 Incontri: 80 lune Rosa das Rosas Conferenza spettacolo a cura delle Fola Fèe Rosa bianca e rosa rossa, sacro e profano, la perla e il drago. Attraverso due fiabe reinterpretate da Angela Carter esploreremo i significati profondi delle due rose mistiche da sempre intrecciate all’anima femminile Libreria Radice - Labirinto La voce dei classici Ascoltare Raccontare Recitare Leggere Incontri alla scoperta della grande letteratura Accompagnati dalla voce recitante Simone Maretti e dal flauto di Patrizia Vezzelli Programma 16 marzo - 17,30 Decamerone di G. Boccaccio nel VII° centenario della nascita 5 aprile - 17,30 Sirena dai Racconti di Tomasi di Lampedusa Palazzo Foresti 19 e 26 marzo - ore 21 Genitori si diventa 19 marzo Mamma, non mi va! Come affrontare il momento del pasto senza perdere la serenità Sabrina Spaggiari, psicologa 26 marzo Sarà un capriccio? I genitori e i figli nella quotidianità del dialogo educativo! Pierpaolo Triani, pedagogista Salone parrocchiale di Fossoli 20 marzo - ore 22 The Warlocks Mattatoio

L

a primavera regala sei nuovi appuntamenti agli amanti dei libri: da sabato 15 marzo a mercoledì 16 aprile tornano gli incontri di Forum Eventi al Forum Guido Monzani a Modena, tutti a ingresso gratuito. Si ricomincia col regista Giuseppe Tornatore che sabato 15 marzo, alle 17.30, presenta Il collezionista di baci, un libro fotografico che raccoglie i baci più famosi del cinema raccontati da manifesti, locandine originali e scatti dai set di grandi capolavori internazionali. Ce n’è davvero per tutti i gusti: da quello mitico di Rhett Butler a Rossella O’Hara che anima di passione il bellissimo manifesto di Via col vento (1939), a quello con cui Cary Grant manda in giuggiole Ingrid Bergman in Notorius, l’amante perduta (1946) di Alfred Hitchcock, che la mitologia reclama come il più lungo della storia del cinema, a quello travolgente che fa vibrare d’amore i protagonisti del manifesto di Moulin Rouge (2001). Sabato 22 marzo è la volta di Francesco Guccini che, alle 17.30, racconta il Nuovo dizionario delle cose perdute. Dall’idrolitina ai calendarietti profumati dei barbieri, dalle cabine telefoniche al deflettore e all’autoradio passando per i vespasiani, le osterie (quelle vere, senza la h davanti per darsi un tono) e molto altro, Guccini torna a scavare nel passato che ha vissuto in prima persona per riportarcelo intatto e pieno di sapore. Guccini dà vita a un personalissimo genere letterario nel quale estro, passione storica, filologica e vena poetica trovano piena sintesi,

regalandoci pagine in cui ogni oggetto suscita intorno a sé un intero mondo, sempre illuminato dalla luce di un’insuperabile ironia. Dieci minuti per ricominciare: potrebbe essere il motto di Chiara Gamberale e del suo nuovo romanzo che, sabato 29 marzo, alle 17.30, presenta al pubblico del Forum, appunto Per dieci minuti. Qui l’autrice racconta come improvvisamente tutto quello con cui era abituata a identificare la sua vita non esista più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, Chiara decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato. Si prosegue sabato 5 aprile, alle 17.30, con Nicola Piovani e il suo La musica è pericolosa. Quella di Piovani è una vita nel segno della musica e degli incontri che la musica ha reso possibili: con Ennio Morricone, Manos Hadjidakis; con il pubblico negli auditorium, nei teatri, nei cabaret; con i registi come Fellini e Monicelli, per i quali ha scritto alcune delle colonne sonore che hanno segnato quarant’anni di cinema. In queste pagine, Piovani ricorda com’è cambiata la sua vita con l’arrivo in casa della rivoluzionaria Lesaphon Perla, la fonovaligia acquistata per le feste di suo fratello e su cui lui ascoltava insaziabilmente Bach e Beethoven. Racconta come sono nate molte delle sue musiche prendendo ispirazione anche dalla sua infanzia, come La banda del pinzimonio composta per Benigni, la combinazione mi-fa-sol di Il bombarolo scritta per De André o la canzone Quanto t’ho

amato, scritta con l’amico Vincenzo Cerami. Prende forma così una “vita cantabile” dove la musica diventa un pretesto per parlare della vita e di quei momenti in cui un’aria, una combinazione di suoni, il fragore di una banda o l’audacia di un’orchestra hanno saputo toccarci il cuore. Per il quinto appuntamento della rassegna, in programma sabato 12 aprile, alle 18.30, sale sul palco del Forum Monzani lo psichiatra Vittorino Andreoli per far conoscere al pubblico L’educazione (im)possibile. Le ricette salva figli sono diventate argomento quotidiano di discussione e confronto fra genitori in crisi e insegnanti rinunciatari. C’è chi grida alla sconfitta dell’antiautoritarismo, chi invoca un ritorno alla disciplina tra le mura domestiche e chi accusa la scuola. Per Andreoli il fallimento educativo riguarda tutti, genitori e no, e può essere risolto con uno sforzo comune. Educare vuol dire trasformare un figlio in un uomo o una donna capaci a loro volta di diventare padri e madri. E per farlo dobbiamo tener conto dei sentimenti che sono parte indispensabile di ogni processo di crescita. Un attore-scrittore è il protagonista della serata conclusiva: mercoledì 16 aprile, alle 21, Giulio Scarpati presenta Ti ricordi la casa rossa (Mondadori), che prende spunto dalla malattia della madre, affetta dal morbo di Alzheimer. E così, mentre una madre perde inesorabilmente la memoria, il figlio non fa che ricordare, anzi impara a ricordare. Il racconto della Casa Rossa è questo poetico viaggio inversamente proporzionale, perché ora il tempo non fa più da fissativo ma da solvente: il dissolversi delle memorie della madre è il set dei ricordi del figlio. Risalendo di ricordo in ricordo, Giulio Scarpati “riracconta” alla madre la storia della sua famiglia: è nella Casa Rossa, nel Cilento, dove si trovano radici e memorie di una famiglia e attorno a cui ruotano gli aneddoti più malinconici e più divertenti.

anno XV - n. 10 19

appuntamenti

20 marzo - ore 21 Incontro con l’Autore Luciano Garofano ex generale dei Carabinieri Presenta il libro I labirinti del Male Dialoga con l’autore Pierluigi Senatore, giornalista di Radio Bruno Partecipa all’incontro Alessandra Simone, dirigente Polizia di Stato di Milano Sala Mori 20 marzo - ore 21 Andrea Ferrari: Ciao Gaber Uno spettacolo che ripercorre il viaggio cronologico della carriera dell’artista milanese non solo nelle sue interpretazioni canore e musicali ma anche teatrali. In questa edizione, è riproposto il repertorio più famoso, non solo nei brani, come Io non mi sento italiano, Destra-Sinistra, Barbera e Champagne, Torpedo blu, Quando sarò capace di amare, Com’è bella la città, ma anche i monologhi teatrali a sfondo sociale e ironico come Qualcuno era comunista, L’America, Sogno in due tempi e tanto altro. Uno spettacolo che sfiora le due ore di messinscena, senza mai calare di tono, in un crescendo emozionale che ripercorre il viaggio cronologico della carriera dell’autore-interprete Centro sociale L. Guerzoni 25 marzo - ore 21 Serate di Lettura Le parole e le pagine Anne Tyler Ragazza in un giardino Si consiglia di aver già letto il libro La serata è introdotta da Alessandra Burzacchini Sporting Club Domenica 16 marzo, alle ore 20,30, per la rassegna Prima all’Ariston, proiezione del film Still Life, per la regia di Uberto Pasolini

Un film sulla vita e sulla morte

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eticoloso e organizzato fino all’ossessione, John May è un impiegato comunale incaricato di trovare il parente più prossimo di coloro che sono morti in solitudine. Quando il suo reparto viene ridimensionato, l’uomo concentra i suoi sforzi sul suo ultimo caso. Inizierà un viaggio liberatorio che gli permetterà di iniziare a vivere la sua vita. Un film struggente sulla morte e sul senso della pietas, pieno di vita e umanità. Essenzialità narrativa in sintonia con un’economia di mezzi espressivi efficace e funzionale, un ritmo pacato che in questi tempi concitati ha l’effetto di una boccata d’aria fresca. Un magico protagonista, Eddie Marsan, che riesce a trasmettere allo spettatore il peso ma anche i doveri di tutta una vita con una recitazione contenuta e controllata.


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venerdì 14 marzo 2014

anno XV - n. 10

Calcio – Il Carpi si spegne due volte in tre giorni: crolla con la Reggina (0-3) poi viene ripreso dal Padova (1-1)

Blackout

La squadra va sotto emotivamente: paga i contrattempi psicologici di una crescita troppo veloce. Sabato la trasferta di Cittadella: un avversario da affrontare con umiltà.

I

ronicamente il Carpi va in corto circuito proprio nella settimana in cui si conclude la vicenda legata blackout al Braglia. Un’attesa che ha indubbiamente contribuito a destabilizzare la stagione, fino quasi a falsarla. Nella misura di 192 giorni in cui non si è mai effettivamente saputo se si potesse contare o meno su questa partita fantasma, né quanto contasse sul cammino. La cosa migliore è che adesso non ci sono più speranze sospese, resta finalmente una classifica definitiva. La cosa peggiore, invece, è che pur avendo guadagnato una piccola certezza si è persa coscienza. Ci sono evidenti elementi di continuità tra il pareggio col Padova e il crollo con la Reggina (che è la più larga sconfitta interna dell’era Bonacini). Al primo buco, la squadra si è svuotata, sciolta lungo il campo. Sono venuti meno i tratti distintivi del tessuto connettivo: le distanze, le marcature, la precisione dei passaggi, il tempo di aggressione sulla palla. Tutti i riferimenti più importanti sono diventati di colpo inefficaci. L’impostazione primaria di Pesoli si è fatta lenta, scadente. Porcari si è messo a remare nell’oceano nel tentativo di legare un gioco lunghissimo, ma così facendo ha abbandonato la

I MARCATORI

Memu verso la doppia cifra Mancosu (Trapani) Caracciolo (Brescia) Tavano (Empoli) Antenucci (Ternana) Babacar (Modena) Pavoletti (Varese) Hernandez (Palermo) … Memushaj (Carpi) … Concas (Carpi) … Sgrigna (Carpi) … Ardemagni (Carpi)

19 15 15 15 14 14 13 7 5 4 3

PROSSIMO TURNO Il big-match è Palermo-Brescia

29ESIMA GIORNATA Sabato 15/3/2014, ore 15 BARI – AVELLINO CITTADELLA – CARPI J.STABIA – TERNANA LATINA – TRAPANI MODENA – EMPOLI PALERMO – BRESCIA REGGINA – CROTONE VARESE – PADOVA V.LANCIANO - NOVARA ANTICIPO Venerdì 14/3/2014, ore 20.30 SPEZIA – PESCARA POSTICIPO Sabato 15/3/2014, ore 18 SIENA – CESENA

difesa ottenendo l’effetto opposto. E’ saltato il pressing di Lollo, sono rimasti isolati Di Gaudio e Concas. È diventata banale addirittura la lotta di Memushaj, palla al piede in solitudine contro i mulini a vento. Tutti quanti lontanissimi da Ardemagni, il cui impegno fisico dentro una scacchiera così rarefatta diventa un arrocco fine a sé stesso. È chiaro che quando la luce si spegne all’improvviso, l’interruttore non può essere nelle gambe. Se non altro perché è sempre la testa che le spinge. Certamente la condizione fisica è più acerba di quella che germoglierà tra un mese per il rush finale. Di sicuro stanno mancando i colpi dei grandi giocatori per nascondere i limiti sotto il tappeto. Ma se non arrivano, è perché non c’è abbastanza forza mentale per reagire agli errori ed andare oltre. PSICOLOGIA - Più che i guai tattici stanno venendo fuori i contrattempi psicologici di chi ha avuto un’adolescenza breve. E adesso si ritrova schiacciato da pressioni che non è ancora in grado di reggere. Tutto il Carpi è cresciuto talmente in fretta da dimenticarsi da dove viene. Catapultato al debutto in B dopo un campionato di C1 di soli 51 punti. Un girone d’andata fuori-scala, dove è

maturato velocemente intorno ad avversari imperfetti, ma senz’altro più pronti. Un mercato di alto profilo, un pubblico che è raddoppiato nello spazio di pochissime giornate. Siamo arrivati al paradosso di una squadra competitiva ma inaffidabile, sotto una montagna di aspettative. Passa sopra a chiunque le conceda il privilegio di correre, specie in trasferta. Ma quando fa i conti con l’interminabile quotidianità del campionato, la disperazione di chi si chiude e rallenta per sopravvivere, va sotto emotivamente. MISTER - Vecchi è il più esposto perché le regole del gioco sono queste: appena i risultati e le prestazioni portano all’inchiesta serve un colpevole facile, altrimenti lo sarebbero tutti, dunque non ci sarebbe mai condanna, né dunque soluzione. Ci sono indizi contro di lui: qualche gestione pericolosa (soprattutto Sgrigna), alcuni cambi improvvidi, altri intempestivi, in generale una sensazione di interventismo debole su alcune partite. Ma sono sintomi d’inesperienza, non di inadeguatezza. Cioè nulla che non sia largamente condiviso dal suo gruppo-spogliatoio, basato su ragazzi che sommano meno partite in C di quante non ne cumulino in B e in A i principali avversari di turno.

LA CLASSIFICA

In realtà Vecchi sta pagando il noviziato esattamente come tutto l’ambiente: società, area tecnica, giocatori, tifosi, persino noi giornalisti. Siamo praticamente tutti all’esordio, e ne dobbiamo prendere atto con responsabilità. CAMBIAMENTI - Saranno comunque le prossime due partite a dirci se Vecchi è davvero diventato un problema più grave degli altri problemi. Per quel che conta, io credo di no. Resto dell’idea che la squadra abbia ancora molto da dargli, in ragione di quel forte senso di identità e di personalità di gioco che lui stesso gli ha dato. Sono convinto che vedremo anche qualche idea nuova. Per esempio: una difesa di marcatori e saltatori puri (Legati-RomagnoliPesoli-Gagliolo); una posizione diversa per Memushaj, più vicino ad Ardemagni; il rilancio di Acosty e Mbakogu se sarà utile riempire gli spazi di ritmo, e di Bertoni o Bianco se invece ci sarà bisogno di ragionamento. Cittadella e Novara sono avversari più deboli, ma proprio per questo vanno battuti sull’umiltà. Affrontarli in trasferta è un vantaggio. Lontano dall’ingenerosità di quei fischi di casa, che in questo momento non aiutano proprio nessuno. Nemmeno chi li fa. Enrico Gualtieri

PROSSIMO AVVERSARIO:

CITTADELLA

Una salvezza da scalare “come l’Everest”

I

l prossimo avversario del Carpi è in lunga astinenza, dunque spaventa per via della pericolosissima legge dei grandi numeri. Ma certamente, in fatto di numeri il Cittadella terrorizza sé stesso prima di chiunque altro. È terzultimo per punti, produzione realizzativa (24), differenza reti (-15). Vive la crisi più profonda del campionato. È l’unica squadra a non aver ancora vinto nel 2014. In uscita dalla sosta ha sempre incassato gol e raccolto meno di tutti: appena due piccoli pareggi (Juve Stabia e Novara) in mezzo a 5 sconfitte. Non festeggia i 3 punti dal pomeriggio di Santo Stefano (1-0 a Empoli). Tra le mura amiche, il successo manca addirittura dal 13 ottobre, praticamente un girone fa: 1-0 al Padova, in quello che, settimana prossima, sarà il derby della disperazione. Resiste in sella, fin quasi eroicamente, mister Claudio Foscarini. Il “Ferguson italiano” (recordman per longevità sulla stessa panchina tra gli allenatori del nostro calcio) non è mai stato in difficoltà come oggi entro i suoi 8 anni e mezzo di guida tecnica. Sta provando a cambiare schemi, qualche volta è andato in confusione. Ma gli vanno concesse parecchie attenuanti. Ci sono lacune di consistenza evidenti, sparse in tutti i reparti: troppa gioventù, poca qualità, quasi nessun leader. Non bastasse, è dilagato il nervosismo: sabato mancheranno per squalifica il playmaker Di Donato e gli attaccanti Perez e Coralli, la cui crisi di nervi gli è costata ben 4 turni di stop. Si fa molta fatica ad accreditare alla rosa quel tasso esperienziale necessario per scalare la salvezza (“Sarà come salire sull’Everest” – Foscarini dixit). Sinora, gli elementi di più alto rendimento sono stati due sbarbatelli di scuola Inter: il portiere Raffaele Di Gennaro e Simone Pecorini, un terzino adattato spesso a mezzala di spinta, tanto è povera la batteria d’alternative. Sommano 41 primavere in due. Il problema più grave, comunque, riguarda il gol. Sta progressivamente scomparendo: solo 5 nelle ultime 7 partite. Senz’altro il “caso” Di Roberto, deflagrato in seguito al suo mancato rinnovo di contratto, ha destabilizzato l’ambiente. E non c’è dubbio che la conseguente cessione al Varese abbia lasciato squilibri difficilmente correggibili e un vuoto tecnico impossibile da colmare. I nuovi arrivi non hanno aggiunto differenze. Sono tre ragazzi in cerca d’autore, complementari e piuttosto acerbi: il centravanti Djuric (centravanti lunghissimo, dal Trapani, via Cesena, lo scorso anno alla Cremonese) e i due esterni ex Modena Piscitella e Surraco. Contro i biancorossi, viste le diverse assenze, avranno quasi certamente il loro spazio. E.G.

I PRECEDENTI Di Verolino l’unico gol

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abato il Carpi torna al “Piercesare Tombolato”, impianto intitolato alla memoria del promettente e sfortunatissimo portiere dell’Olimpia Cittadella (morto nel marzo 1957, appena 18enne, per le conseguenze di uno scontro di gioco, sotto gli occhi del “Paron” Nereo Rocco che era lì apposta per visionarlo). È il quartultimo per capienza tra gli stadi della serie B (7623 posti a sedere), ancorché l’ultimo per popolosità (2239 spettatori medi; il Cabassi è arrivato a contarne una cinquantina in più a partita: 2290). Sedici anni fa, l’unico precedente in campionato: era l’8 novembre 1998, serie C1, girone A. I padovani, schierati con sistema ultraoffensivo 3-3-4 dall’innovativo mister Ezio Glerean, vinsero in rimonta: 2-1. L’illusorio vantaggio biancorosso fu del capocannoniere (con soli 6 centri) di quella tragica stagione conclusa all’ultimo posto: Ernesto Verolino da Casoria, provincia di Napoli. Resta il suo, a tutt’oggi, l’unico gol segnato al Cittadella da parte del Carpi, che anche negli altri due incroci interni è andato sotto: 0-2 nel ritorno ’98-‘99, e 0-1 all’andata ’13-‘14. E.G.

CALCIO A 5

Virtus impietrita, il Pro Patria l’agguanta

E

nnesimo match caldissimo quello che va in scena al Vallauri di Carpi, dove una Virtus ancora scossa dalle recenti delusioni attende un Pro Patria da sempre poco incline ai convenevoli, con i gialloblù. I carpigiani partono forte e, dopo pochi minuti, la zampata di Casceglia sembra di quelle destinate a far saltare il banco immediatamente (1-0): l’acuto mancino dell’ariete di casa, ci si attende, è lo spintone giusto a disarcionare il match dai binari di uno sterile attendismo. Così non è, e la prima frazione si chiude, senza troppi sussulti, sul risicato vantaggio virtussino. La ripresa procede secondo lo stesso copione, con i gialloblù cauti e pronti a colpire non appena l’impazienza ospite si traduca in isterismo: gli avversari tuttavia non danno segni di follia e in più di un’occasione sperimentano la reattività di Tamelli (strepitosa la sua prova) e la tenuta dei legni della porta virtussina. Il finale è thrilling: i padroni di casa beneficiano di un tiro libero che tuttavia l’estremo ospite anestetizza, in forma non ortodossa ma efficace, e la beffa si materializza, puntuale, a pochi attimi dal fischio finale, quando l’avanti ospite, da due passi, spedisce la Virtus nel baratro dei cattivi pensieri. Ora occorre un esercizio, Virtus, non tecnico, non balistico e nemmeno agonistico: perché riscoprirsi scaraventati nella tormenta è tremendo. Ma fai lo sforzo, invece di continuare a maledire il buio, di accendere, nel pessimismo cosmico, una dannata candela. Federico Campedelli


venerdì 14 marzo 2014

I tifosi del Carpi Calcio sostengono gli alluvionati del Secchia

CALCIO DILETTANTI Luppi fa 25

I

n Serie D (girone D), passa un’altra giornata e nulla cambia. La volata per il professionismo prosegue verso il fotofinish. Immutabile l’equilibrio, nessuno riesce a fare davvero da arbitro: è troppa la differenza tra le prime due e il resto. Correggese e Lucchese vincono in agilità e rimangono separate da due lunghezze, piccole ma certamente importantissime. Si fa sempre più concreta l’idea che a decidere il campionato sarà lo scontro diretto in programma all’ultimissima curva. Intanto Luppi alimenta i suoi numeri eccezionali: 25 reti in 19 gare. È lui a chiudere la pratica Fidenza nella ripresa (2-0), dopo il vantaggio d’apertura di Lari. I toscani rispondono con identico punteggio all’inglese, sbarazzandosi del Thermal Abano con un gol per tempo. Domenica prossima saliranno a Fidenza, mentre i Bagatti-boys scenderanno giù in Versilia, a Camaiore. LE ALTRE – In Promozione, la Solierese si butta via all’ultimo minuto e pareggia una partita pazza che aveva condotto fin dai primissimi minuti. L’Unione recupera due volte il doppio svantaggio, firmato dai soliti Di Costanzo-Azzouzi e poi legittimato da Di Giammarco. Finisce 3-3: è il secondo passo falso consecutivo dei gialloblu, che così retrocedono al quarto posto. In Seconda, la Virtus perde all’ultimo assalto il rovente big-match di Cavezzo che spiana la fuga dei rivali diretti (0-1). Il grande ex di turno, mister Davide Buffagni, scopre il match-winner indovinando il cambio: Della Corte. In Terza, la notizia più importante viene dalla partita di cartello: lo United si scuote, batte il Villadoro in fondo a 90’ tiratissimi e aggancia provvisoriamente la capolista Madonnina (a riposo). Decisivi i centri di Adisorn e del capocannoniere Jocic: 2-1. Deludono Carpine (infilata a Gaggio: 0-1) e Cortilese (ridimensionata in casa dal Soccer Correggio: 1-2). Due i derby di giornata. Quello di S.Croce, rilancia la Cabassi: 2-0 al Limidi. Quello di S.Marino conferma la crescita della Fossolese che inchioda i padroni di casa sullo 0-0. E.G.

Passione in campo e solidarietà tra gli spalti I tifosi consegnano la somma raccolta al sindaco di Bastiglia, Sandro Fogli

C

hi pensasse al tifo sportivo come a una pratica becera, fatta esclusivamente di urla, insulti, razzismo e violenza più o meno trattenuti, dovrebbe ricredersi: il tifo, se sano, può essere fonte, oltre che di amicizia, divertimento e passione, anche di gesti di solidarietà nei confronti della propria – e non solo – comunità. I tifosi del Carpi Calcio, già dimostratisi sensibili a cause di beneficenza – prova ne sono le raccolte fondi effettuate in occasione del terremoto dell’Aquila e di quello che ha colpito l’Emilia nel 2012

Si è svolta al ristorante La Rinascita la tradizionale cena della Scuola Calcio ASD Due Ponti

La grande famiglia del Due Ponti

S

i è svolta sabato 1° marzo presso il ristorante La Rinascita di Budrione la tradizionale cena della Scuola Calcio ASD Due Ponti. La cena, come ogni anno, ha riunito circa 300 persone tra ragazzi, allenatori, dirigenti, genitori e personalità di spicco del calcio locale. La serata è servita per far conoscere meglio società e genitori ed è stata l’occasione per presentare le linee guida per la prossima stagione e, in particolare, una grande iniziativa giunta al secondo anno, denominata La Due Ponti in

anno XV - n. 10 21

Val Rendena atto secondo, settimana di vacanza per le categorie 2005, 2004, 2003 e 2002 all’insegna del divertimento fra allenamenti di calcio in mezzo al verde, escursioni e prove d’orientamento. Settimana che vedrà circa 40 ragazzini partire verso Tione, accompagnati da uno staff formato da allenatori e dirigenti della società Due Ponti, a una cifra contenuta. La serata si è conclusa con i saluti del presidente Francesco Beltrami e dei nuovi dirigenti entrati a far parte della grande famiglia ASD Due Ponti.

– hanno deciso di sostenere gli alluvionati del Secchia. 1.200 gli euro raccolti e poi consegnati dai tifosi, sabato scorso, nelle mani del sindaco di Bastiglia, Sandro Fogli. La somma, racimolata da Guidati dal Lambrusco – Ultras Carpi, servirà per finanziare l’acquisto di materiale per le scuole paritarie Santa Maria Assunta. Altro dato positivo, i fondi sono stati raccolti nel corso della partita contro lo Spezia, insieme ad altri tifosi di curva e tribune e, dato ancor più interessante, chiedendo un contributo ai tifosi spezzini che hanno

voluto partecipare, dimostrando così che la contesa sul campo lascia spazio alla solidarietà sugli spalti. La raccolta fondi è poi continuata nei bar nel corso della settimana successiva. Questo bellissimo sforzo per aiutare chi è in difficoltà va dunque ad aggiungersi alle risorse degli Ultras impiegate per acquistare lavagne luminose e materiale didattico per le scuole di Novi e Rovereto e a quelle per la creazione di un parco giochi vicino alla Basilica di Collemaggio, a l’Aquila. Marcello Marchesini

Pallamano Serie A - Continua la striscia positiva di Terraquilia Carpi che batte 35 a 19 la formazione del Romagna

Vittoria biancorossa T erraquilia Carpi comincia nel migliore dei modi la poule play-off; stravince sul campo del Romagna. Biancorossi subito determinati a far valere il proprio potenziale, 0-6 al 6’ con Marrochi sugli scudi (3 reti) a trascinare i compagni e Malavasi decisivo sin dalle prime battute. Poi i biancorossi subiscono 3 esclusioni consecutive, in 3 contro 6 (2-7 al 10’) i ragazzi di coach Serafini accusano la rimonta degli avversari, ma hanno anche la forza, con il giovane Sperti, di guadagnarsi un tiro di rigore trasformato in rete sempre da Marrochi (5-8 al 13’); acquisita nuovamente la parità in campo, Terraquilia Carpi ritorna padrona delle azioni, il contropiede di Di Matteo (2 reti) permette ai biancorossi di allungare (6-13 al 18’). Terraquilia Carpi con una difesa impenetrabile mette il bavaglio ai tiratori locali, Malavasi sempre sugli scudi, i gio-

Pablo Miguel Marrochi

catori di Serafini hanno in mano la partita e il finale di tempo vede i biancorossi allungare sull’8-18 (29’) con la ritrovata vena realizzativa di Tojcic e con un Polito in evidenza, i locali riducono le distanze nel minuto che rimane. Inizio di ripresa con biancorossi ancora a segno (Polito e Sperti 10-20 al 2’), il rigore di Ceso parato da Malavasi, poi il doppio Pieracci porta il punteggio sull’11- 22 al 4’; un ulteriore break carpigiano (dal 13-22 al 6’) di 0-4 e punteggio sul 13-26 all’11’. Terraquilia Carpi non molla e non regala più niente, gli avversari non hanno la forza di reagire, il divario, col passare dei minuti, si amplia (15-31 al 20’). Serafini ruota tutti gli effettivi a disposizione. Successo importantissimo di Terraquilia Carpi per dare un chiaro segnale all’Ambra (vittoriosa su Teramo) che i biancorossi sono decisi a conquistare la semifinale scudetto.


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S

venerdì 14 marzo 2014

olito sestetto in avvio con Rondon al palleggio, Fabris opposta, Rousseaux e capitan Piccinini in posto quattro, Heyrman e Ruseva al centro con Cardullo libero. Per Urbino c’è Brcic al palleggio, Kostic opposta, Santini e Negrini in banda, Thibeault e Leggs al centro con Carocci libero. Parte con vigore il match per le padrone di casa che passano con Negrini e Kostic ma sul punteggio di 7 a 4 per Urbino, a entrare prepotentemente in gara è Heyrman che, cavalcata da Rondon, mette a terra con continuità il pallone in fast e le bianconere conducono. Tre le lunghezze sul 9-12 al time out tecnico firmato dall’attacco di seconda di Rondon su azione di contrattacco. Si accende con due punti consecutivi al ritorno in campo anche Fabris, Modena scappa a +5, ma Urbino ricuce e vanifica con due errori difensivi che costringono coach Micoli al time out sul 12-16. Si continua fino al 15-19 sancito dall’attacco di Rondon e si va anche 15-20 per le proteste del dirigente marchigiano in panchina che nell’ordine riceve cartellino giallo, rosso e poi viene espulso per il resto dell’incontro a causa delle reiterate proteste. Finisce qui, di fatto, il parziale con

I

n casa Universal si attendeva questa partita come la gara della svolta, e così è stato. Non senza difficoltà la Cec ritrova i tre punti che riportano serenità in tutto l’ambiente e ottimismo per il proseguo del campionato. Tutti a disposizione per coach Molinari che schiera il sestetto tipo con Dall’Olio-Bigarelli, Porcellini-Fontana, Quarta-Insalata e Trentin libero. I padovani rispondono con Pinton e Bellini in diagonale principale, Mattiuzzo e Nepitali schiacciatori, Campagnaro e Scapin al centro e Bernuzzi libero. Partenza molto contratta per i padroni di casa che appaiono insicuri e lasciano spazio al Trebaseleghe che si porta avanti 5-8 grazie a un attacco dell’opposto Bellini. La Cec rientra sul 11-11 con

anno XV - n. 10

Pallavolo Femminile Serie A - Dopo la prova in crescendo con Conegliano arriva un ulteriore passo avanti che regala un bel 3 a 0 e tre punti in classifica a Piccinini e compagne

Liu•Jo ritrova i tre punti e il sorriso

la Liu•Jo che allunga fino al 18-25 finale firmato Fabris. Si riparte con i soliti sestetti, Ruseva regala il primo punto a Modena e Piccinini porta la gara subito sullo 0-3. Urbino ricuce quando trova Negrini in posto quattro e, talvolta, Kostic da prima e seconda linea. Un parziale bianconero di 3-0, che regala il 6-10, convince coach Micoli a fermare il

gioco e al rientro in campo Leggs trova solo la rete in fast. E’ in controllo la Liu•Jo e contiene i tentativi di rimonta avversari in un po’ con Piccinini, un po’ con un’ottima organizzazione difensiva e un po’ con Ruseva a tratti dominante sotto rete. La pipe di Fabris per il 12-17 porta al secondo time out discrezionale per Urbino e il set sembra avviarsi

alla sua conclusione senza grossi scossoni. Un errore in battuta di Rousseaux, un fallo di formazione e un fortunoso ace di Leggs che pizzica il nastro e fa cadere il pallone al di là della rete riporta, però, le marchigiane a contatto sul 20-21. Time out per coach Chiappafreddo e dentro Perinelli a rinforzare la seconda linea proprio per la compagna di

reparto belga. La giovane classe ‘95 è subito chiamata in causa e risponde presente con la pipe del 20-22, poi Maruotti, entrata in battuta per Ruseva, trova la rete, ma due punti di capitan Piccinini e la fast di Heyrman chiudono i conti sul 21-25. Avanti Urbino 3-1 in avvio di terzo parziale. La Liu•Jo, però, chiude subito il piccolo divario e si riporta avanti sfruttando le proprie attaccanti esterne. Rondon inizia a cavalcare con più costanza anche Rousseaux, meno impegnata nei set precedente, e la belga risponde presente mettendo a terra palloni importanti in cambio palla. Proprio una sua diagonale che passa in mezzo al muro

regala l’8-12 del time out tecnico e al rientro in campo Modena allunga col muro di Ruseva. La centrale bulgara si ripete nell’azione successiva e poi in primo tempo firma il 9-15. Con il passaggio in seconda linea di Rousseax coach Chiappafreddo inserisce ancora Perinelli e poi è il turno di Maruotti in battuta per Ruseva che trova l’ace del 10-17. Arriva ancora un muro, con Heyrman, per il 10-18 e coach Micoli si gioca il secondo stop nel set dopo aver reinserito anche Kostic in posto due. E’ un finale in controllo per Modena che, però, abbassa la tensione proprio a pochi passa dalla meta. Dal 13-22, punto su punto, Urbino accorcia e arriva fino al 18-23 firmato da Negrini. Coach Chiappafreddo ferma tutto, al rientro in campo Santini batte out e al secondo match point Ruseva chiude per il 19-25 che regala nuovamente i tre punti a Modena. Prossimo appuntamento, domenica 16 marzo, alle 18, presso il Palasport Città di Frosinone, gara tra IHF Volley Frosinone e Liu•Jo Modena.

Pallavolo Maschile Serie B - Dopo una serie negativa lunga sette giornate, Cec Carpi travolge Silvolley Trebaseleghe Pd 3 a 0

I biancoblu ritrovano la vittoria

un attacco di Porcellini ma si fa di nuovo scappare gli avversari sul 13-16. Nuovo aggancio Universal per il 17-17 e piccolo allungo grazie a un muro di Quarta e al successivo errore in attacco

di Bellini (19-17). Insalata si ritrova tra le mani il primo tempo che porterebbe i suoi sul 23-20 ma lo spedisce fuori e il muro di Campagnaro su Bigarelli riporta la situazione in parità 22-22.

Ginnastica Artistica

S.G. La Patria va a segno

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omenica 2 marzo si è svolta a Formigine la seconda prova della Gara a 3 prove targata Uisp. Il gruppo dei Tulipani (preagonistica) della S.G.La Patria 1879, alla loro prima gara, ha affrontato questa esperienza con lo spirito giusto e non sono mancate le soddisfazioni per le istruttrici Chiara Borghi e Lucia Brunelli. Per la classe 2006 ha raggiunto il 2° gradino del podio Anna Catellani, seguita al quinto da Giulia Terzilli. Per la classe 2003: 6° posto per Sara Lauria, seguita all’8° da Zoe Fontana. Per la classe 2005: 2° gradino del podio per Aurora Peluso e 5° per Caterina Morgotti. Nessun piazzamento ma ottimo l’impegno per le altre atlete del gruppo: Lisa Catellani, Asia Colombo, Lisa Lauria, Agnese Luvisotti, Mary Oviawe e Sara Trotta.

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Un muro di Quarta regala la prima palla set alla Cec ed è Bigarelli che trasforma il contrattacco del 25-22 e chiude il primo parziale. Apertura di secondo set simile al primo con Treba-

artita perfetta quella disputata dalla Texcart Città di Carpi, sul campo della compagine reggiana della Corte dei Gonzaga, nonostante l’assenza di Debora Pini e Silvia Bassoli. Parte forte la squadra di casa, cercando di mettere in difficoltà Garuti e compagne, ma muro e difesa carpigiane funzionano e così le bocche di fuoco Bellentani (16), Corghi (15) e Bulgarelli (11) arrivano tutte in doppia cifra. I set sono l’uno la fotocopia dell’altro con equilibrio iniziale e allungo finale della Texcart. Buona prova anche dei centrali Rapisarda (8) e M. Garcia (5), soprattutto nel fondamentale di muro. Da segnalare la prestazione positiva del libero Sonia Dallari nonostante fosse febbricitante. Si torna così alla vittoria dopo due battute d’arresto, si continuerà a lavorare in palestra, per migliorare il gioco e cercare maggiore continuità.

seleghe che conduce ancora al primo time out tecnico 6-8 trascinata da Tosatto e Campagnaro ma qui la Cec cambia marcia, trova prima la parità sull’8-8 e poi crea un importante gap fino al 17-9 con Dall’Olio in battuta e Quarta protagonista in prima linea con due muri e due attacchi punto. La Cec alterna ottimi momenti ad altri caratterizzati da incertezze e insicurezze e così lascia nuovamente risalire gli ospiti fino al 17-15. Un muro di Fontana su Bellini e un attacco fuori di Tosatto permettono ai ragazzi di Molinari di riallungare 21-15 e un ace di Bigarelli

porta i biancoblu carpigiani a set ball sul 24-18. Non è però finita perché una bella serie di battute di Tosatto permette alla Silvolley di riavvicinarsi fino al 24-22 ma è lo stesso Tosatto a tirare in rete il servizio successivo per il 2-0 Universal. Partenza a rilento anche nel terzo set per Dall’Olio e compagni e ancora i padovani avanti 5-8 e 11-16 alle soste tecniche e poi ancora 15-21. Poi, però, l’orgoglio della truppa di Molinari esplode in una fantastica rimonta culminata con tre punti consecutivi di Insalata che riportano al successo la Cec dopo sette giornate.

Pallavolo Femminile Serie C - La Corte dei Gonzaga cade sotto i colpi della Texcart (0 a 3)

Ottima prova di gruppo


venerdì 14 marzo 2014 Grandi successi per gli atleti carpigiani di MMA, arti marziali miste

Atleti in gabbia!

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Venerdì 28 febbraio si è svolto a Firenze il Concorso Expression danza

L’Hip Hop made in Carpi va a segno

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enerdì 28 febbraio si è svolto a Firenze il Concorso Expression danza. La sezione Hip Hop della S.G.La Patria 1879 capitanata dall’istruttrice Mimma Cusmano si è

presentata con Freaky Mama’s e Crazy Sisters_cat. Over, Hip Hop band_cat. Junior, D.E.P.I CREW_Junior e Born to dance_cat. Piccoli. Sono saliti sul podio i Born to dance con un meri-

tatissimo 2° posto e i D.E.P.I CREW con uno spettacolare 3° posto. Prossimo appuntamento in calendario per la sezione Hip Hop, il Rimini Wellness, il prossimo 2 giugno.

Da sinistra Benatti, Sacchi e Frunza

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randi successi per gli atleti carpigiani di MMA, arti marziali miste. Domenica 23 febbraio, a Verona, i due fighters carpigiani Daniel Frunza e Luca Benatti dell’UTC Carpi, hanno portato a casa ottimi risultati nella Coppa Italia Kombat League.

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Benatti si è piazzato terzo nella Categoria -77 kg- Classe C al suo esordio nella gabbia, mentre Frunza ha conquistato un secondo posto nella categoria -84 kg - Classe B. Le MMA sono una disciplina sportiva caratterizzata dal fatto che gli incontri si svolgono in una gabbia otta-

l Colbordolo esce sconfitto (2-0) dal confronto casalingo con i modenesi dell’MP Filtri Rinascita che conservano il terzo posto in classifica. Sabato 8 marzo a Pesaro grande vittoria della Rinascita per 2-0 nella Serie A del campionato italiano per società. Nell’individuale Paolo Signorini (Rinascita) vince entrambe le partite contro Porrozzi (7-8 e 5-8).

La Rinascita schiera nella terna Paleari-Viscusi- Marco Luraghi che terminano in parità contro Paganelli-GiovanelliMauro vincendo la prima 4-8 ma perdendo la seconda partita 8-5. Infine tocca alle coppie: Paleari e Viscusi vincono entrambe le partite (4-8 e 1-8) contro la

Pallanuoto Cabassi

Promozione

Rn Bologna - Cabassi: 5 - 3 Settima partita di Campionato, ma quarta del Girone Eccellenza per la Categoria Under 15 che in trasferta nell’impianto Sterlino di Bologna incontra i pari età di RN Bologna. Un’altra sconfitta fuori casa per i biancorossi della Cabassi che reggono solo nel primo parziale e chiudono sul risultato di 1-1 a causa dei troppi errori in attacco.

Cabassi - Aquaria: - 10 - 4 Buona prova della Cabassi Carpi che nella sesta giornata di campionato, ha incontrato nel campo gara

gonale dove vengono utilizzati sia colpi come calci e pugni, ma anche tecniche di lotta in piedi e a terra. I due carpigiani, allenati dal preparatore atletico Nicola Sacchi presso la Palestra Genesis, soddisfatti dei propri risultati, torneranno presto a far parlare di loro.

Bocce - Il Colbordolo esce sconfitto (2-0) dal confronto casalingo con i modenesi dell’MP Filtri Rinascita Domenica 9 marzo la MP Filtri Rinascita di Budrione ha dominato ad Arezzo nell’ambito del 13° Trofeo Città di San Sepolcro. 111 individualisti di Categoria A1-A hanno partecipato alla gara del circuito FIB. Ha vinto il campione del mondo Paolo Signorini della Rinascita

mentre i compagni di squadra Diego Paleari e Luca Viscusi si sono classificati rispettivamente al terzo e quarto posto. Classifica finale: 1° Paolo Signorini (MP Filtri Rinascita, Modena); 2° Giuseppe D’Alterio (Alto Verbano, Varese); 3° Diego Paleari (MP Filtri Rinascita, Modena); 4° Luca Viscusi (MP Filtri Rinascita, Modena); 5° Davide Paolucci (Boville, Roma).

quattro i tempi della partita. Primo tempo equilibrato: il Carpi è partito un po’ timoroso, sbagliando varie occasioni da goal. Poi però

i biancorossi si sono rifatti alla grande nella seconda e nella terza frazione di gioco con un parziale di 7 a 1. Quarto parziale tranquillo in totale gestione del risultato ormai acquisito. Ottima tutta la squadra che è riuscita a sviluppare il suo gioco a livello corale con la partecipazione di tutti, da segnalare Filippo Sammarini top-scorer con i suoi 5 goal. Ora la testa è al prossimo turno con un’altra partita delicata: il derby contro il Vignola.

La Rinascita conserva il terzo posto in classifica coppia del Colbordolo formata da Paganelli e Giovanelli; Signorini e Luraghi perdono la prima partita (8-7) contro la coppia avversaria Porrozzi Mauro ma vincono la seconda (6-8). Risultato finale: Rinascita 2 - Colbordolo 0. Classifica finale: Ancona 2000 30 punti, ASD La Pine-

tina 24, MP Filtri Rinascita 23, Boville Marino 21, Montecatini Avis 16, L’Aquila 15, Montegranaro 12, Fashion Cattel 11, Montegridolfo 9, Com. Colbordolo 6. Nel prossimo turno, sabato 15 marzo, a Budrione, la MP Filtri Rinascita ospita la Pinetina Roma, seconda in classifica. Under 15

I risultati

di Modena l’Aquaria di Piove di Sacco. Gli ospiti hanno portato in formazione tre giocatori che militano anche nella loro squadra di

Serie C. I piovesi dell’Aquaria hanno nel nuoto la loro arma migliore e hanno sfruttato questa dote in tutti e



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