Settimanale di
22 marzo 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 11
Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa
a soli € 0.50 in edicola
gesuita come il papa Tommaso Cavazzuti
Insegnanti della Scuola Primaria Gasparotto di Fossoli
tutti a teatro con le gasparotto di fossoli Gruppo di maturandi del Liceo Scientifico M. Fanti
beppe grillo alla conquista del liceo fanti
Il teologo carpigiano Tommaso Cavazzuti dal Brasile si è reso disponibile a commentare l’elezione di papa Francesco I. “Le sue parole - dice Cavazzuti - rimettono in primo piano la teologia del concilio Vaticano II e la tradizione più antica della chiesa”.
Dafne D’Angelo
sono disoccupata e sogno di diventare scrittrice
22.03.2013 n° 11
2
Libri
da non perdere!
Tra le righe...
Cambio di passo
Finché le stelle saranno in cielo Di Kristin Harmel
D
a sempre Rose, nell’attimo prima della sera, nell’ora in cui il cielo si tinge di viola e arancione, volge lo sguardo in alto a cercare la prima stella del crepuscolo. Quella stella, anche adesso che la sua memoria sta svanendo, le permette di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, agli Anni Quaranta, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Un passato che nessuno conosce. Ma adesso, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E mantenere una lontana promessa. Affida il compito alla giovane Hope, la sua unica nipote. Hope non ha nulla in mano, se non un elenco di nomi, e una ricetta passatale dalla nonna, quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso. Una rivelazione. Rose le confessa le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all’Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: l’Olocausto lo conosceva solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all’eccidio. Ma ora deve partire per Parigi. Perché è tra quei vicoli, tra Places de Vosges, la sinagoga e la moschea, che la nonna si era scambiata una promessa e una speranza. Una promessa che avrà vita finché ci saranno le stelle nel cielo.
Il graffio Il Pd carpigiano ammette di non avere l’agenda di D’Alema. Ne ha forse un’altra?
La Iena
P
iù trasparenza, più informazione, più partecipazione: il vento forte del cambiamento soffia anche a Carpi. E’ meno forte rispetto alle sferzate che in altre parti d’Italia hanno messo al tappeto intere flotte di politici, è più simile a una brezza leggera ma sta portando qualche novità nel modo di porsi del Comune rispetto ai cittadini. Chi ci governa, a piccolissimi passi, si sta sforzando di elaborare nuove modalità di comunicazione e relazione con i cittadini. A partire da un semplice comunicato che riguarda l’intervento agli alberi di viale Manzoni, in cui si anticipa che l’amministrazione comunale di Carpi “ha intenzione di avviare” i lavori di messa in sicurezza e manutenzione dei pioppi bianchi, una cinquantina, presenti nella via. Il tema “è stato portato all’attenzione della Commissione consiliare Ambiente e Territorio” a cui è stato chiesto di portare proprie considerazioni “o magari perizie tecniche alternative a quelle su cui si è basato il Servizio manutenzione verde pubblico dell’amministrazione”. La Commissione ha suggerito un’assemblea pubblica coi cittadini e l’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha risposto che: “è nostra intenzione come amministrazione comunale dare la maggior informazione possibile sull’intervento e nelle prossime settimane organizzeremo un’assemblea pubblica, con l’obiettivo di far comprendere le motivazioni che ci spingono a questa scelta, informando la cittadinanza sul progetto”. Siamo pronti a scommettere che non ci sarà la levata di scudi dei residenti, come avvenne invece per le piante di via Focherini e per quelle di viale Fassi e via Galilei.
Sara Gelli
Frase della settimana...
11 marzo - Foto di D’Alema in Piazza Martiri fornitaci da Marco Solieri
“Per migliorare la qualità dell’aria proponiamo l’allargamento della Ztl del centro storico alle vie Nova e Rovighi con l’obiettivo, a lungo termine, di estenderla al circuito dei viali”. Dichiarazione di Mario Poltronieri, responsabile di Legambiente Carpi.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 20 marzo 2013
22.03.2013 n° 11
3
Il teologo carpigiano Tommaso Cavazzuti dal Brasile si è reso disponibile a commentare l’elezione di papa Francesco I. “Le sue parole - dice Cavazzuti - rimettono in primo piano la teologia del concilio Vaticano II e la tradizione più antica della chiesa”.
“Ci saranno forti resistenze” I
l carpigiano Tommaso Cavazzuti è dottore in filosofia e teologia. Ha insegnato filosofia per 15 anni all’Università cattolica di Salvador, a Bahia, in Brasile. Nello stesso periodo ha lavorato nel centro di studi sociali dei gesuiti, sempre a Bahia, come redattore capo di una rivista specializzata in scienze sociali. Al suo rientro in Italia, nel 1986, ha insegnato religione nel Liceo di Carpi e ha collaborato con il centro editoriale dei dehoniani di Bologna. Cosa ha provato quando ha saputo che era stato eletto Pontefice Jorge Mario Bergoglio? “Ho provato sorpresa e profonda soddisfazione. Sorpresa, a causa della sua età e per il fatto che non fosse citato in quasi nessuna lista di “papabili”. Soddisfazione, perché era il mio candidato già nel conclave del 2005 e da lui mi aspettavo cambiamenti per la chiesa”. Cosa ha pensato rispetto al fatto che è stato eletto un esponente della chiesa sudamericana? “Non ho mai considerato importante il luogo d’origine del Papa. Anche perchè ritengo che il vescovo di una diocesi debba essere, preferenzialmente, della stessa comunità che deve guidare. Dal momento, però, che il vescovo di Roma svolge anche un ministero che si estende a tutta la chiesa, è naturale che possa provenire da qualsiasi area del mondo”. Che cosa l’ha colpita delle prime parole pronunciate dal balcone della basilica di San Pietro? “Anzitutto, mi ha colpito la semplicità con cui si è presentato e il modo del tutto naturale di parlare, dicendo “Fratelli e sorelle, buona sera”. Ma, venendo alla sostanza, ritengo importantissimo quello che ha detto dopo. “Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca. Queste parole rimettono in primo piano la teologia
Papa Francesco I
del concilio Vaticano II e la tradizione più antica della chiesa. Papa Francesco si presenta come il nuovo vescovo di Roma, e sembra quasi meravigliarsi che siano andati a prenderlo alla fine del mondo. Anche quando chiede una preghiera per il suo predecessore, Benedetto XVI, parla di lui come vescovo emerito. Non usa la parola papa. Alla folla, poi, che riempie la piazza, pur sapendo che sono persone provenienti da ogni parte del mondo, Papa Francesco si rivolge come fosse appena la comunità diocesana di Roma. Questo aspetto è importantissimo, anche in funzione di una ristrutturazione della chiesa. In molti ritengono che sia necessario ridimensionare il ministero petrino, mettendo in primo piano la sua missione di vescovo di Roma e, come tale, essere punto di riferimento per la fede di tutte le altre chiese, a servizio dell’unità. Questo, con il tempo, potrebbe far sì che la nomina dei vescovi sia lasciata alle varie conferenze episcopali, rimanendo al papa appena il diritto a una approvazione successiva, come già avviene nelle chiese orientali. Il Sinodo dei vescovi, poi, potrebbe diventare un vero strumento di governo della chiesa universale, spettando al Papa intervenire quando i punti contrastanti mettono in pericolo l’unità della chiesa. Tutto ciò comporterebbe una semplificazione enorme della curia romana”. Lei ha avuto modo di conoscerlo? Che cosa sapeva di lui prima dell’elezione a pontefice? “Io non l’ho conosciuto personalmente. Ho avuto appena l’occasione di vederlo a Buenos Aires, nel 1974, quando ho partecipato a un incontro dei centri sociali latinoamericani mantenuti dai gesuiti, come
Sono in molti a pensare che è tempo che la Chiesa si spogli di ogni segno che possa confondere il servizio della chiesa con un potere secolare, confrontandosi con gli altri poteri unicamente su un piano spirituale e morale, alla luce del Vangelo. rappresentante del Nordest del Brasile. Conosco, però, persone che ne hanno avuto una conoscenza diretta. So che è stato un gesuita che ha avuto cariche importanti fin da quando era molto giovane. Proprio perché superiore provinciale dei gesuiti argentini, era soggetto a critiche. Da queste critiche è nata anche la storia che non avrebbe difeso, durante la dittatura militare, due suoi confratelli. Un’accusa che non ha fondamento. So anche che come arcivescovo di Buenos Aires è stato uno dei vescovi più amati. Ma di questo molti giornali hanno parlato. E’ un uomo di una profonda spiritualità. Lo fa capire anche l’omelia nella messa per i cardinali. E’ una spiritualità che ha le sue radici negli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio. Una delle meditazioni centrali degli Esercizi è quella sui tre gradi di umiltà. Scrive S. Ignazio: “Il primo grado di umiltà è necessario per la salvezza eterna, cioè che mi abbassi e mi umilii tanto quanto mi sia possibile, perché in tutto
obbedisca alla legge di Dio nostro Signore. Il secondo è umiltà più perfetta della prima, se, cioè, io mi trovo in tale disposizione che non voglio né mi affeziono più a tenere ricchezza che povertà, a cercare più onore che disonore, a desiderare più vita lunga che breve, essendo uguale il servizio di Dio nostro Signore…. Il terzo è umiltà perfettissima, quando, cioè, includendo la prima e la seconda, per imitare e assomigliare più attualmente a Cristo nostro Signore voglio e scelgo piuttosto povertà con Cristo povero che ricchezza, piuttosto ignominie con Cristo pieno di esse che onori, e desidero più di essere stimato insensato e folle per Cristo, il quale per primo fu ritenuto tale, che saggio e prudente in questo mondo” . Penso che per capire la spiritualità di papa Francesco sia necessario rifarsi a questi testi”. Qual è, secondo lei, il significato della scelta del nome di Francesco? “Non c’è dubbio che in tutta la chiesa il nome di Francesco ricorda il santo di Assisi ed è sinonimo di povertà. In questo senso, si ricollega bene alla spiritualità ignaziana di cui ho parlato prima. Certamente, papa Bergoglio desidera che tutta la chiesa si rivesta di povertà. La sua storia di pastore a Buenos Aires e i suoi primi gesti come vescovo di Roma ce lo fanno comprendere. Forse pochi avranno osservato che nella messa nella cappella Sistina con i cardinali, papa Francesco era l’unico a usare una mitra più povera, la stessa che aveva portato con sé dall’Argentina. Al momento di uscire sul balcone per la sua prima benedizione, ha rifiutato di mettersi la croce d’oro datagli dal cerimoniere e ha voluto tenere la sua di ferro. Una vera povertà nella chiesa è condizione essenziale perché non sia confusa con altre forme di potere. Sono in molti a pensare che è tempo che la chiesa si spogli di ogni segno che possa confondere il servizio della chiesa con un potere secolare, confrontandosi con gli altri poteri unicamente su un piano spirituale e morale, alla luce del Vangelo. Io penso che il nome di Francesco, nella sua mente, abbia anche altre risonanze. Sono quattro i santi gesuiti con questo nome: San Francesco Saverio, che in pochi anni è riuscito a conquistare
a Cristo tanti, proprio in quei paesi dell’Asia che ancor oggi stentano ad aprirsi al vangelo, fondando comunità che sarebbero state ben presto fecondate dal sangue di martiri. Poi, San Francesco Borgia, terzo generale della Compagnia di Gesù, un esempio di superiore religioso. Poi, S.Francesco de Geronimo, grande missionario del Regno di Napoli, all’inizio del settecento. E, in fine, S. Francesco Regis, grande missionario nella Francia del medesimo periodo”. Adesso, cosa si aspetta? Quali sfide attendono papa Francesco all’interno della chiesa e al suo esterno? “Io mi aspetto che i segni dati fin dal primo momento siano accolti dai cristiani e possano tradursi in realtà. Le difficoltà che dovrà affrontare saranno molte. Ci sarano forti resistenze. Purtroppo, il demonio della “mondanizzazione” non risparmia neppure gli alti scaloni della chiesa. Papa
e Lui, lo Spirito Santo”. Il rispetto della diversità nell’unità è una grande ricchezza da difendere. Chi non appartiene alla chiesa non può comprenderne il mistero. Questa non comprensione spesso può suonare come ostilità. Non ci si deve meravigliare. La cosa importante è che la chiesa faccia ogni sforzo per farsi capire. E’ necessario saper tradurre il messaggio cristiano in termini comprensibili per l’uomo d’oggi, coglierne l’essenza e annunciarlo nella sua integralità. E’ necessario saper dialogare con tutti, valorizzando ciò che c’è di positivo nella cultura moderna e esplicitando le domande fondamentali alle quali questa cultura non è capace di rispondere”. Come è stata accolta in Brasile l’elezione di un papa latinoamericano? “E’ stata accolta con molto entusiasmo, anche se qui in Brasile avrebbero preferito un brasileiro. Ma questo è secondario.
Tommaso Cavazzuti
Francesco si affida molto alle preghiere di tutti i fedeli. Nella chiesa, l’umiltà è la vera chiave del successo. Congedandosi dai cardinali, si è riferito allo Spirito Santo con queste parole: “Egli, il Paraclito, è il supremo protagonista di ogni iniziativa e manifestazione di fede. E’ curioso: a me fa pensare, questo. Il Paraclito fa tutte le differenze nelle Chiese, e sembra che sia un apostolo di Babele. Ma dall’altra parte, è Colui che fa l’unità di queste differenze, non nella “ugualità”, ma nell’armonia. Io ricordo quel Padre della Chiesa che lo definiva così: “Ipse harmonia est”. Il Paraclito che dà a ciascuno di noi carismi diversi, ci unisce in questa comunità di Chiesa, che adora il Padre, il Figlio
D’altra parte, l’Argentina è il paese sudamericano più simile all’Europa. Non solo perché in grande parte proviene dall’emigrazione europea. Metà sono discendenti di italiani! Ma anche perché sul piano culturale e religioso non si distingue molto dalla nostra realtà: i cattolici praticanti sono poco più del 10%. Quelli che si dichiarano atei sono una percentuale simile. La maggioranza sono cattolici più su un piano sociologico che di fede. E a differenza del Brasile, in Argentina le sette e le chiese pentecostali sono poco consistenti. Papa Francesco, passando dall’Argentina all’Europa, credo che avrà l’impressione di navigare in acque non molto diverse”. Sara Gelli
22.03.2013 n° 11
4
L
a crisi e la conseguente contrazione dei consumi stanno mettendo letteralmente in ginocchio il centro storico carpigiano. Corso Fanti, già gravemente compromesso dal sisma del maggio scorso, continua inesorabilmente a perdere pezzi. Si moltiplica infatti il numero di serrande che si abbassano: negozi che chiudono lasciando porzioni di portico vuote e desolate. Tra gli ultimi esercizi commerciali che hanno mollato la presa vi sono il negozio di abiti da sposa Emè di Emè e la rivendita di prodotti sardi, mentre è in procinto di chiudere definitivamente anche la storica merceria Da Ivaldo. Il volto del centro cambia repentinamente. II turn over di esercizi è velocissimo: molti ci provano, ma in pochi resistono più di un anno. A complicare le cose, congiuntura economica a parte, sono anche gli affitti dei locali, troppo alti secondo gli esercenti. “I proprietari degli immobili Domenica 24 marzo
Mercato in Piazza
D
omenica 24 marzo, Piazza Martiri sarà animata da Aspettando la Pasqua, un mercato straordinario che darà l’occasione a tutti i carpigiani di trascorrere una piacevole giornata all’aria aperta alla ricerca delle migliori occasioni da regalare o da regalarsi per le imminenti festività di primavera. L’iniziativa, che porterà in piazza per tutta la giornata oltre 70 operatori, è proposta da Forum 1344, gruppo che raccoglie i mercati carpigiani per la promozione di eventi legati al commercio ambulante in città, in collaborazione con Consorzio Il Mercato di Modena. Ampia e completa la merceologia di prodotti, per soddisfare tutte le esigenze. Abbigliamento, calzature e accessori all’ultimo grido per chi ama seguire le mode, tanti capi adatti a tutti i giorni o per le occasioni particolari: ma non mancheranno anche l’oggettistica per la casa e per coltivare i propri passatempi e piccoli hobby, oltre agli alimentari dall’ortofrutta alla carne. Un’occasione da non perdere per gli abitanti di Carpi e dintorni.
La crisi, la contrazione dei consumi e i prezzi stellari degli affitti fanno moltiplicare il numero di serrande che si abbassano: negozi che chiudono lasciando porzioni di portico vuote e desolate
Corso Fanti in ginocchio conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. A sopravvivere sono soltanto i marchi più noti. E mentre l’offerta merceologica del centro storico si appiattisce sempre più e intere aree si desertificano, un’occhiata a corso Cabassi basta per rendersi conto della gravità della situazione, un altro polo commerciale e del divertissement è sorto in città. La Zona C infatti, mentre il cuore cittadino tramonta, sta decisamente
- commentano sconsolati dovrebbero cercare di comprendere anche i nostri bisogni. La gente sempre più impoverita non compra più come un tempo. I guadagni
si sono fortemente ridotti mentre le spese continuano ad aumentare. I costi degli affitti sono improponibili in questo momento di crisi: la gente dovrebbe imparare ad
sorgendo... L’area, a ridosso della Tangenziale, è certamente meno romantica di un vicolo antico e ciottolato, ma la sua carta vincente sta proprio nella sua posizione strategica. Fruibile e di passaggio, la Zona C è destinata a crescere ancora. Alla faccia dei nostalgici che amano ancora calpestare le amate e antiche pietre che lastricano il cuore cittadino... Jessica Bianchi
accontentarsi un po’ di più. In fondo, poco è pur sempre meglio di niente”. E invece niente da fare, a parte qualche caso isolato, i proprietari non concedono tregua e le
Radice - Labrinti è il nuovo punto di ritrovo per bambini e genitori in Piazzetta
C’erano una volta, Dario e Alessia... D
Dario e Alessia
ue ragazzi intraprendenti decidono di affrontare un’impresa piena di rischi e difficoltà, per realizzare il loro grande sogno. Potrebbe sembrare l’inizio di un libro di avventure, ma è la storia di Dario e Alessia. Una coppia giovane che, nonostante le problematiche legate a questo momento di crisi, hanno dato vita a Radice - Labirinto, una libreria per l’infanzia inaugurata con una grande festa il 16 marzo scorso, in Piazza Garibaldi. “Questo – ci spiega Alessia - non
è solo un negozio di libri, bensì un vero e proprio luogo di aggregazione dove assistere a incontri, partecipare a corsi e conoscere persone nuove”. Alessia dopo la Maturità Classica intraprende il corso di studi in Scienze della Formazione Primaria presso l’Università di Reggio Emilia, approfondendo poi lo studio della Letteratura per l’infanzia fino a diplomarsi come libraia e giocattolaia presso l’Accademia
Drosselmeier della Cooperativa Culturale Giannino Stoppani di Bologna. Anche Dario dopo la Maturità Scientifica e lo studio in ambito informatico, si diploma presso l’Accademia Drosselmeier e frequenta stage formativi presso la libreria La Fenice di Carpi e quella per l’infanzia Giannino Stoppani di Bologna. Anche se viviamo in un mondo sempre più tecnologico, non c’è nulla di più bello che regalarsi un momento di intimità coi propri bambini, leggendo le più belle storie della buona notte. Radice - Labirinto è una piccola realtà nella quale toccare la carta, annusarne il profumo e dedicare del tempo al piacere antico della lettura. Francesco Palumbo
22.03.2013 n° 11
5
La laureata carpigiana Dafne Dagmar D’Angelo ha 29 anni e come tanti altri suoi coetanei è senza lavoro
“Sono disoccupata e intanto coltivo il sogno di diventare scrittrice” D
afne Dagmar D’Angelo ha 29 anni. Carpigiana, si è laureata lo scorso marzo al Dams di Bologna con una specializzazione in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale. Per tre anni ha lavorato come barista e come cassiera presso le sale cinematografiche di Corso, Capitol ed Eden poi però, in seguito a una riduzione del personale, il suo contratto a termine non è stato rinnovato. Come tanti altri trentenni, ora Dafne è senza lavoro. “Persino durante il corso di laurea i nostri docenti ci avevano avvertito che sarebbe stato molto difficile per noi trovare un lavoro ma ho sempre sperato, vivendo in un Paese pieno di storia e di bellezza, di riuscire a ritagliarmi uno spazio all’interno del settore cultura”. Purtroppo le cose non sono andate così. “Il mio sogno era quello di poter trovare un’occupazione in una cineteca o in un istituto culturale ma ogni curriculum che ho presentato sinora non ha sortito alcun effetto. E’ davvero triste - ammette Dafne amareggiata - che l’Italia non creda abbastanza nel suo patrimonio storico - artistico e non vi investa. E’ una situazione a dir poco paradossale”. La cultura infatti potrebbe essere un volano prezioso per creare nuova occupazione e rilanciare il turismo ma non viene
Dafne Dagmar D’Angelo
sufficientemente valorizzata. Dafne, figlia di genitori separati, vive con la madre e sta sperimentando cosa significhi davvero la parola precarietà: “spesso mi ritrovo a pensare che tutto sia campato in aria. La politica fa promesse ma la realtà è ben altra cosa. E’ dura andare avanti. Io non
mollo e mando curriculum ovunque ma non ottengo alcuna risposta, nemmeno un diniego. Solo silenzio. Non riesco neppure a fare colloqui. Tutto è fermo. Sospeso”. E ogni progetto di vita si fa sempre più precario. Sfocato. “Sto cercando di sfruttare questo momento difficile - prosegue
la 29enne - per mantenere vivo il mio interesse per l’arte e dare così libero sfogo alle mie passioni più grandi, ovvero la scrittura e il teatro”. Dafne infatti, dopo aver partecipato al corso di teatro proposto dall’Associazione malati oncologici di Carpi e ora ai laboratori del regista teatrale carpigiano Stefano Cenci, ha un grande sogno nel cassetto: diventare una scrittrice. “Per me scrivere è un’esigenza. Un bisogno. E ora che sono disoccupata ho molto più tempo da dedicarvi”. E i primi passi su questa strada impervia e lastricata di difficoltà, Dafne li ha già mossi. Con successo. Da pochi giorni infatti, una piccola casa editrice marchigiana, la Montag, ha dato alle stampe il suo romanzo: Non c’è pace tra i mattoni. Una storia piccola, quotidiana, che si muove all’ombra di Palazzo Pio, sullo sfondo dei portici e della nostra amata Piazza. Tutto inizia quando il tormento di Manu, ragazzo schivo, viene notato dall’inseritissima e solo all’apparenza conformista Megan. Tre i personaggi principali, tre le voci narranti, tre punti di
vista differenti…Una la sostanza. Una trama, apparentemente banale, fatta di infatuazioni adolescenziali e gruppo dei pari, che cela l’analisi della società in cui viviamo, dedita all’apparenza e vittima dell’emarginazione e della mancanza di dialogo. Dafne smonta con lucidità stereotipi e categorie di pensiero ma, pur conscia di vivere in una società basata su “estetica e apparenza”, lascia spazio alla speranza. All’immaginazione. “Ciascuno di noi può evolvere. Crescere e affrancarsi dai soliti stereotipi. I tre personaggi principali del mio libro, seppure diversi, convergeranno verso un’unica direzione, liberandosi di tutti gli schemi mentali che, come mattoni, ci appesantiscono l’anima”. Non c’è pace tra i mattoni è una sorta di inno alla libertà. Libertà di esprimere se stessi, abbattendo i muri del pregiudizio e aprendosi alla bellezza dell’incontro con l’altro. Chi volesse acquistare il libro, disponibile anche on line, può scrivere a Dafne all’indirizzo levague@hotmail.it o cercarla su Facebook. Jessica Bianchi
Sono 320 le famiglie che nel 2012 si sono presentate per la prima volta al centro di ascolto Porta Aperta di Carpi. L’80% di loro è senza lavoro. Significativo l’aumento degli over 45 alle prese con licenziamenti e cessazioni di attività: non sanno più come mantenere le proprie famiglie e far fronte agli oneri quotidiani
“Abbiamo le mani legate”
“La scorsa settimana al Centro per l’Impiego di Carpi non c’era nessuna offerta di lavoro, la settimana prima soltanto tre”.
F
are un bilancio del 2012 significa inevitabilmente confrontarsi con il sisma del maggio scorso. Le ferite provocate alla nostra terra e ai nostri concittadini hanno condizionato anche l’afflusso al centro di ascolto Porta Aperta di Carpi. Numerose infatti sono state le famiglie che hanno trovato ospitalità presso parenti o amici, chi nel proprio paese d’origine e chi in altre città italiane. Malgrado ciò, per il quarto anno consecutivo, sono più di 900 le famiglie che si sono presentate a Porta Aperta, per la precisione 912. “Nei giorni del sisma la nostra presenza e i nostri servizi non sono mancati ma, da giugno, erano presenti tanti campi della Protezione Civile che fornivano assistenza a tantissime persone e famiglie anche attraverso la distribuzione di alimenti e vestiti. Se il terremoto non ci avesse colpito - commenta il direttore Stefano Facchini - i dati sarebbero marcatamente superiori rispetto all’anno precedente, segno inequivocabile che la crisi non molla la presa”. Sono 320 le famiglie che nel 2012 si sono presentate per la prima volta al centro, di queste il 27% sono italiane, con un cambiamento significativo rispetto all’anno precedente. La maggior parte dei nuovi arrivati (46) è nata nell’Italia settentrionale (33 nella Provincia di Modena) e 32
Cresce Recuperandia
“ Da sinistra Luisa Bignardi, Massimo Melegari, Alessandro Gibertoni e Stefano Facchini
nell’Italia del Sud. “Se tale inversione di tendenza venisse confermata anche nei prossimi anni - prosegue Facchini - è plausibile riconoscere in questo indicatore l’affermarsi di una crisi che ormai è entrata anche nelle case dei carpigiani”. Pur restando prevalente la presenza di nuclei familiari stranieri (anche se, come sottolinea Alessandro Gibertoni, operatore di Porta Aperta, a causa della crisi “numerose famiglie straniere si sono spostate in blocco in altri paesi, come ad esempio la Francia e la Germania. A restare stabile è l’immigrazione dai paesi dell’Est mentre cala notevolmente la presenza della comunità turca tradizionalmente fatta di muratori”) è bene ricordare che il 30% dell’utenza di PortaAperta è italiano e
tormentato dalla mancanza di lavoro. Dei 320 nuovi accessi per esempio, l’80% è senza lavoro. Significativo e drammatico l’aumento degli over 45 alle prese con licenziamenti e cessazioni di attività: non sanno più come mantenere le proprie famiglie e far fronte agli oneri quotidiani. “La scorsa settimana - spiega la volontaria Luisa Bignardi - al Centro per l’Impiego di Carpi non c’era nessuna offerta di lavoro, la settimana prima soltanto tre. Abbiamo le mani legate, la situazione è drammatica. Le poche offerte a disposizione sono di alta specializzazione, mentre le persone che si rivolgono a noi, a parte alcune rare eccezioni, sono alla ricerca di mansioni di bassissimo profilo, pulizie perlopiù”. Quello del disagio adul-
A Recuperandia sono in aumento gli acquirenti italiani - spiega il direttore di Massimo Melegari - che costituiscono il 60% dell’utenza. Cala la vendita di mobilio e cresce quella dell’oggettistica per la casa, il vestiario e le biciclette”. Dati che confermano il cronicizzato stato di bisogno in cui versano le persone che, sempre più, necessitano di un sostegno quotidiano. Recuperandia però non è solo il luogo in cui le cose usate riprendono vita, bensì “uno spazio di aggregazione e socialità”, prosegue Melegari. A Recuperandia infatti operano, spalla a spalla, volontari e persone in difficoltà segnalate da Usl e Servizi Sociali (8 nel 2012) che, attraverso lo strumento della borsa lavoro, re-imparano a mettersi in gioco sul mercato del lavoro, in un ambiente in cui la relazione è fondamentale. “Qui prestazione ed efficienza non sono elementi prioritari, ci concediamo il lusso del tempo e la dimensione umana è quel che più conta”. Anche alcuni giovani studenti fanno stage presso i locali di Recuperandia (3 quest’anno) un luogo all’insegna dell’incontro e dell’accoglienza che li aiuta a superare timidezze e difficoltà relazionali. “Nel 2012 sono stati 14 i ragazzi di 14 e 15 anni che hanno svolto qui un servizio di volontariato estivo guidato. Esperienza formativa importante per la loro crescita e un prezioso servizio reso alla cittadinanza”, conclude Massimo.
to è un mondo nascosto, una realtà complessa da gestire, soprattutto per i volontari che operano a PortaAperta: “alcuni volontari hanno rinunciato perchè non riuscivano a dormire la notte. Noi ascoltiamo storie terribili. Difficili da digerire. E non possiamo far altro che prestare orecchio al dolore di tante famiglie”. Cittadini sempre più impoveriti, incapaci di sopperire alle necessità di tutti i giorni, dal pagamento delle rate del mutuo alle utenze, alla spesa alimentare. Sono state 762 le famiglie (per un totale di 2.100 persone) che hanno richiesto e ricevuto le 7.855 sporte alimentari distribuite da Porta Aperta. Un numero impressionante, seppure in leggero calo rispetto al 2011 (8.387), riconducibile agli aiuti giunti qui da giugno a settembre - in seguito al sisma e alla distribuzione di generi alimentari fatta nelle polisportive e nelle parrocchie. “Ci stiamo interrogando su quanto accadrà in futuro: fino a quando riusciremo a farci carico di una mole tanto consistente di richieste? Nonostante gli aiuti di Rock no War, Banco Alimentare e Coop, con Brutti ma buoni, che si sommano alle migliaia di euro di prodotti che Porta Aperta acquista, la richiesta è impressionante. Il futuro che ci attende si preannuncia difficile”. Jessica Bianchi
22.03.2013 n° 11
6
I
l rigido inverno e la neve che è caduta copiosamente hanno aperto veri e propri crateri sulle strade carpigiane. Buche profondissime che compromettono la sicurezza dei veicoli che ogni giorno transitano sulla rete viaria urbana ed extraurbana. Pessime le condizioni in cui versano, ad esempio, la Statale Romana Nord e la zona autotrasportatori di Fossoli, percorse quotidianamente da innumerevoli mezzi pesanti. Non va meglio nelle zone centrali della città, da via Alghisi, soprattutto in corrispondenza della Stazione dei treni dove un tombino ha ceduto, alla zona dell’Ospedale Ramazzini, come ci hanno segnalato numerosi carpigiani stanchi di dover ricorrere a pericolosi slalom per evitare le buche più profonde che potrebbero rovinare gli ammortizzatori delle automobili. Asfalto sbriciolato e buche caratterizzano anche il manto stradale della Tangenziale Losi, arteria interessata da un intenso flusso veicolare. Smottamenti che nel buio sono difficilmente rilevabili e, per questo, ancor più pericolosi, soprattutto per motociclisti e ciclisti. Quali azioni intende adottare il Comune di Carpi per porre rimedio al problema nelle strade di propria competenza? Lo abbiamo chiesto all’assessore ai Lavori Pubblici, Carmelo Alberto D’Addese. “Quando ci sono nevicate intense per garantire la sicurezza della circolazione occorre salare e intervenire con i mezzi spazzaneve e questo chiaraSabato 23 marzo, alle 10.30, inaugurazione della pista ciclopedonale Don Venturelli di via Remesina
Ecce pista!
I
n via Remesina Esterna, all’incrocio con via S. Antonio, sabato 23 marzo, alle 10.30, sarà inaugurata la pista ciclopedonale intitolata a Don Venturelli. Il percorso di 2.040 metri permette di raggiungere facilmente, da Fossoli, il polo scolastico di via Magazzeno e, con il completamento di quest’opera è stato compiuto il primo collegamento ciclopedonale di una frazione alla città. In occasione dell’inaugurazione saranno presenti il sindaco Enrico Campedelli, l’assessore a Mobilità e trasporti C. Alberto D’Addese, l’assessore alle Politiche scolastiche Maria Cleofe Filippi, Monsignor Rino Bottecchi, arciprete della Cattedrale e Don Roberto Vecchi, parroco di Fossoli. Taglio del nastro con podisti, ciclisti e lancio di colombi. Seguirà brindisi con assaggio di gnocco fritto.
viaggio per la città - Pessime le condizioni del manto stradale. asfalto sbriciolato e buche sulle strade mettono a rischio la sicurezza di chi viaggia in motorino e in bici
Carpi città da rally
Zona autostrasportatori a Fossoli
mente comporta un degrado del manto stradale. Fino a quando le condizioni meteorologiche non miglioreranno (le basse temperature infatti compromettono la lavorazione dell’asfalto) saremo costretti a compiere soltanto interventi di tamponatura ma, non appena il clima lo permetterà, partiranno gli interventi di sistemazione sia per le strade urbane che exstraurbane”. Per la manutenzione delle strade - prosegue l’assessore - abbiamo stanziato 1 milione di euro: 500mila per le strade urbane e altri 500mila per quelle extraurbane. “L’Ufficio Manutenzione del Comune di Carpi monitora costantemente le condizioni della rete comunale e stabilisce un ordine di priorità per gli interventi che tengono conto delle condizioni generali del manto stradale e dei flussi veicolari delle varie arterie. Ci tengo comunque a rassicurare i cittadini: sono già stati programmati interventi sulle arterie principali”. Non ci resta che attendere l’arrivo della tanto sospirata bella stagione... Jessica Bianchi
22.03.2013 n° 11
“
Noi amiamo l’Italia e non sopportiamo che non ci sia una classe politica capace di farla diventare un Paese moderno, che abbia futuro o, semplicemente, ne prometta uno. Il nostro voto al Movimento 5 stelle è un voto di protesta ma anche di speranza: vogliamo cambiamenti e nuove prospettive”. Questo il commento di numerosi maturandi del Liceo scientifico Manfredo Fanti di Carpi. Tagliare per sempre col passato, chiudere definitivamente un ciclo durato più di vent’anni e scrivere finalmente una nuova pagina per la nostra povera Italietta. Una sorpresa, o meglio, un trionfo. Beppe Grillo e il suo movimento hanno stravolto l’intero apparato politico. Un successo probabilmente adducibile al modo in cui l’ex comico si pone agli occhi degli italiani. Grillo, infatti, è innovativo e diretto. Usare un social network come Twitter o un comunissimo blog, ha fatto sì che il movimento riscuotesse grande consenso in breve tempo, soprattutto tra i giovani. La rivoluzione è partita dal web. E segnerà l’inizio di un’altra epoca. BersaniFirmaQui, tre parole per lanciare la petizione online a favore dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. E’ stata l’ultima mossa sfoderata da Beppe Grillo. Nel gergo di Twitter, l’hashtag è stato l’argomento più discusso in Italia nel pomeriggio dell’11 marzo, a testimoniare il boom dell’iniziativa in Rete. Inoltre, la tenacia e la determinazione mostrate in campagna elettorale hanno colpito direttamente i cuori di coloro che desiderano un immediato cambiamento. “Ho votato Grillo perché mi riconosco nel suo pensiero e mi unisco al
7
“A noi Beppe Grillo piace! Vogliamo qualcuno che ci capisca e si preoccupi del nostro futuro”. Questo il grido e la testimonianza dei giovani maturandi del Liceo scientifico Manfredo Fanti di Carpi che espongono il proprio pensiero in questo periodo di totale incertezza politica
Grillo alla conquista del Liceo
grido: Mandiamoli tutti a casa”. “Basta illegalità, vogliamo onestà e concretezza” dice Anita Della Mura della 5AS del Liceo Fanti. L’impressione è che questi ragazzi abbiano riposto tante delle loro speranze in Grillo e nel suo movimento. A piacere è il fatto che i Grillini rappresentino un chiaro esempio di come si possa entrare in politica senza sprecare migliaia di euro: basti pensare che la loro campagna elettorale non è costata nulla nè ai cittadini
nè allo Stato. Gli studenti del Liceo Fanti hanno poi lanciato vere e proprie proposte politiche: dalla riduzione degli stipendi dei politici al rilancio dell’occupazione giovanile, al taglio dei costi militari. I maturandi però, esternano tutta la loro ammirazione anche per il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. “Se fosse stato lui uno dei candidati, lo avrei votato” esclama una studentessa. C’è molta delusione nel non aver visto tra i candidati un perso-
naggio come Renzi. Anch’egli, infatti, è sinonimo di cambiamento, novità e lealtà ma, allo stesso tempo, di opposizione nei confronti di coloro che, da vent’anni a questa parte, occupano un posto in Parlamento preoccupandosi solo del proprio tornaconto. Persone che sappiano fare politica, come Renzi o Grillo, potrebbero far bene al nostro Paese. Freschezza, gioventù, idee concrete: è questo ciò di cui hanno bisogno i cittadini. E’ finito
un ciclo. Berlusconi, Bersani, Monti... Gli italiani sono stufi delle mille promesse mai mantenute. I giovani sono preoccupati per il proprio futuro ed esigono certezze. Il voto concesso al Movimento 5 stelle sarà anche stata una manifestazione di rabbia e protesta nei confronti di un sistema in declino, ma ciò di cui abbiamo bisogno è tagliare col passato e affidarci a una nuova classe dirigente. Alessandro Troncone
La classe 3 A della Scuola Primaria Giotto di Carpi ha ritirato un premio a Children’s Tour
I piccoli delle Giotto sul podio
L
a classe 3A della Scuola Primaria Giotto di Carpi, con un elaborato molto articolato dal titolo Sapori e tradizioni, ha conquistato il quarto posto al concorso promosso dalla Regione Emilia Romagna dal tema: Non c’è cibo senza terra. I bimbi, accompagnati dalle insegnanti Maria Macrì e Virgilia Fiorentino e dalla preside Maria Cristina Santini, lo scorso 16 marzo, nell’ambito della manifestazione Children’s Tour alla Fiera di Modena, hanno ritirato il loro premio: un assegno da 1000 euro da utilizzare nel circuito delle fattorie didattiche della Provincia di Modena.
Lega Nord commissariata a Carpi. Spodestato il segretario cittadino. E la base, dov’è?
Sul viale del tramonto... L e Elezioni hanno siglato il definitivo tramonto di numerose forze politiche. Tra i partiti in declino spicca sicuramente il carroccio che, di duro, non ha conservato che il ricordo. A Carpi, la Lega Nord ha raccolto un timido 2,39% dei voti. Lontani i risultati del 2008 quando il partito del nord aveva conquistato il 6,3% dell’elettorato. E mentre il sogno dei nuovi barbari guidati da Bobo Maroni si fa sempre più sfocato, in città la Lega ha tra le mani una patata bollente dai contorni ben definiti. La sezione carpigiana è stata infatti commissariata e il segretario cittadino,
Argio Alboresi, sarà a breve sostituito da un commissario. A deciderlo il direttivo nazionale del Carroccio, con un atto approvato dal segretario nazionale nonché responsabile per l’Emilia Romagna, Fabio Rainieri. Motivo? Brogli nell’elezione del segretario lo scorso dicembre. Immediata la reazione dell’indignato Alboresi dopo aver appreso la notizia a mezzo stampa: “sono convinto che dopo quasi vent’anni, avrei meritato un minimo di rispetto in più”. E, sottolinea, “se a dicembre c’è stata superficialità nel condurre il Congresso che ha visto la mia elezione, è pur vero
che ero l’unico candidato: e non per mia volontà”. Alboresi, tuona Rainieri, non è stato punito per il deludente punteggio elettorale ottenuto, quanto per uno “scollaArgio Alboresi
mento tra la sua guida e i militanti carpigiani che chiedono una ventata di rinnovamento”. Militanti che, però, pare latitino quando dovrebbero metterci la faccia... Facciamo il punto. L’ex segretario Andrea Taschini è migrato verso nuovi lidi (Sassuolo) e in Consiglio Comunale, dal 2011 a oggi, si è susseguito un numero imbarazzante di consiglieri di verde vestiti: Massimo Pollastri lascia il civico consesso nel 2011, gli subentra Euro Cattini che se ne va nell’aprile del 2012 per tentare la scalata (fallita) alla poltrona di sindaco a Novi. Lo sostituisce la bella Federica Gualandi che
resiste finoa dicembre. Il turn over pare oggi essersi assestato con l’ingresso in Consiglio di Mauro Morellini, che si aggiunge così alle due colonne portanti della Lega Nord di Carpi, i fondatori Argio Alboresi e Roberto Terzi (new entry al posto di un altro rinunciatario, Enrico Gasparini Casari). Insomma caro Rainieri, pare che, a Carpi, brogli o no, nella pratica, i “grandi vecchi” siano gli unici su cui contare. Quelli che, l’intramontabile Argio, vero volto della Lega a Carpi, definisce “sempre disponibili ad ascoltare i cittadini e pronti a impegnarsi e a sacrificarsi per la Lega”. Se i militanti ci sono: battano un colpo, perchè dai sogni più o meno barbari del sonno Rem al coma profondo, il confine è labile... Jessica Bianchi
22.03.2013 n° 11
8
L
a musica è maestra di vita. Una compagna indispensabile nella crescita di ciascuno di noi. Uno strumento prezioso per la formazione dei più piccini che, attraverso la musica, possono imparare a interagire, a lavorare insieme per perseguire un fine comune. Espressione artistica per antonomasia, la musica è protagonista nella Scuola Primaria Gasparotto di Fossoli che, grazie all’entusiasmo, l’energia e la passione delle due insegnanti referenti Lorella Pacchioni ed Elena Rustichelli, ha dato ancor più respiro al progetto musicale Un mondo di note. “Il lavoro svolto quest’anno - spiegano le due insegnanti - è la naturale continuazione del progetto precedente, del 2010, Un arcobaleno di note, grazie al quale, la nostra scuola è stata selezionata dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Universita e della Ricerca) in base a criteri di qualità inerenti la sperimentazione di esperienze di avviamento allo strumento musicale e alla coralità”. Obiettivo del progetto: continuare ad alfabetizzare i bambini al linguaggio musicale e alla conoscenza degli strumenti, anche grazie alla preziosa collaborazione dell’Istituto Musicale Vecchi - Tonelli di Carpi e Modena, della scuola di musica Musikè, dell’associazione genitori delle Gasparotto, presieduta da Claudia Luppi, e di vari esperti esterni al mondo della scuola. “Attraverso un metaforico viaggio nel tempo e nella storia della musica - prosegue Lorella Pacchioni - vogliamo fornire ai bimbi alcune competenze di base per cimen-
N
el pomeriggio di sabato 16 marzo 180 studenti di Carpi e comuni limitrofi hanno partecipato alle selezioni locali dei Campionati Internazionali di Giochi matematici promossi dalla Federazione francese dei giochi matematici, e per la parte italiana dall’università Bocconi di Milano. La gara che si svolge nella nostra città da 13 anni, è stata organizzata dall’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci e dalla rivista di Giochi matematici Il Leonardo, e curata dal responsabile provinciale il professore Alfonso Cornia. A partire dalle ore 14,30, all’interno delle aule del Da Vinci, i partecipanti alla competizione hanno dato prova di tutte le loro capacità logicomatematiche risolvendo numerosi quesiti d’intelligenza in un test scritto e contendendosi così l’ammissione alla finale nazionale in program-
Il progetto musicale Un mondo di note della Scuola Primaria Gasparotto di Fossoli si concluderà con una due giorni di festa e spettacolo al Teatro Asioli di Correggio, il 26 e 27 marzo, a partire dalle 21
Ma che musica, maestra!
Prima fila da sinistra: Cecilia Ciccia, Clara Vesentini, Antonella Sardo, Nunzia Milano, Greta Tamagnini, Raffaele Roncadi, Simona Bavutti, Elena Rustichelli, Lorella Pacchioni e Lorena Bigi. Seconda fila da sinistra: Lorella Menozzi, Rino Gambaiani, Irene Sgarbi, Sara Belmonte, Elisabetta Pizzulo, Morena Martinelli, Nadia Porta, Daniela Malaguti, Sara Zanfi, Chiara Rebecchi, Anella D’Avino, Monica Malaguti, Angelina Mormile e Lorena Melegari.
tarsi nell’avventura della musica d’insieme, facendo al contempo scoprir loro la possibilità dell’incontro con l’altro senza l’utilizzo del canale verbale”. Questo affascinante percorso di lavoro si concluderà con una due giorni di festa e spettacolo al Teatro Asioli di Correggio, il 26 e 27 marzo, a partire dalle ore 21. “Lo spettacolo dal titolo Ma che musica, maestra! verrà riproposto per due serate consecutive - spiegano le insegnanti - per dare la possibilità a tutti i bambini del plesso scolastico, circa 230, di essere protagonisti sul palcoscenico dell’Asioli. Il 26 si esibiranno tutti gli allievi della sezione A, dalla classe prima alla quinta, mentre il 27 sarà il turno delle classi della
sezione B”. Lo spettacolo che verrà messo in scena è il frutto di un lavoro corale e sostenuto con entusiasmo dal dirigente del 3° Circolo, Tiziano Mantovani. Numerosi , infatti, gli attori che hanno messo il cuore in questa iniziativa, rendendo un piccolo sogno, realtà: dalle referenti del progetto agli altri componenti della Commissione Musicale, Lorena Melegari, Chiara Rebecchi, Raffaele Roncadi e, ancora, il maestro Giampaolo Violi e Daniela Bertacchini. Preziosa anche la collaborazione di Massimo Bergamini, professore di strumenti a fiato e del musicista Lucio Caliendo. “Lo spettacolo - conclude Pacchioni - si dividerà in due parti: la prima sarà dedicata alla coralità, coi bimbi diretti
Fossoli è nel cuore della comunità trentina
L
’insegnante Simona Bavutti è la referente del gemellaggio tra la Scuola primaria Gasparotto di Fossoli e quella di Miola, sull’altipiano di Pinè in Trentino, il quale rientra nel progetto speciale chiamato Emilia. Gemellaggio nato dopo il sisma del maggio scorso, quando i trentini hanno manifestato il desiderio di dare il proprio contributo e offrire la propria solidarietà alle comunità colpite dal terremoto. “Il 7 dicembre scorso ci siamo recati a Miola e abbiamo consegnato al paese un presepe realizzato dagli alunni e da un genitore, che è stato poi esposto in piazza. A fine marzo ricambieremo la loro ospitalità, accogliendo una delegazione trentina composta di 12 persone che avrà anche la possibilità di assistere allo spettacolo all’Asioli. Durante la loro permanenza formalizzeremo la loro disponibilità a portare un aiuto al nostro territorio. Infine, il prossimo 28 maggio, tutti gli studenti della scuola faranno una gita a Miola, i cui costi saranno completamente a carico della comunità montana. Davvero un gesto di grande solidarietà”.
da me ed Elena Rustichelli, mentre la seconda sarà squisitamente strumentale e vedrà la professoressa Bertacchini dirigere le classi delle Gasparotto, armate di strumentario Orff, dai legnetti ai triangoli,
unitamente a un gruppo di allievi del Vecchi-Tonelli che suoneranno trombe, percussioni, flauti traversi e sax e ai musicisti Bergamini e Caliendo. A unire le due anime della serata ci penserà invece il Coro dei
genitori dei bimbi, composto da una ventina di elementi e guidato dal maestro Violi”. Fil rouge de Ma che musica, maestra! saranno gli strumenti di produzione sonora, dalla fonovaligia al grammofono, dal mangiadischi all’Ipod. Un imperdibile e fascinoso viaggio attraverso la musica. Tante le sorprese che ci attendono a teatro, tra gag irresistibili e canzoni che hanno fatto la storia della musica. Speriamo che, malgrado la morsa della crisi e i tagli alla scuola, progetti di questo tipo possano proseguire anche in futuro, grazie alla generosità e alle donazioni dei privati, dando così ai più piccini la possibilità di conoscere un altro alfabeto, quello delle note e delle emozioni. Jessica Bianchi
consegnati i premi dei Campionati Internazionali di Giochi matematici a carpi
I campioni della matematica ma a Milano per il prossimo mese di maggio. Le categorie in gara erano 5: GP, cioè grande pubblico per gli studenti dal terzo anno universitario e per qualsiasi altra persona interessata a partecipare; L2, che comprendeva i ragazzi del quinto anno delle scuole superiori e iscritti al primo e al secondo anno di qualsiasi facoltà universitaria; L1, per gli studenti del secondo, terzo e quarto anno delle superiori; C2 con gli alunni di terza media inferiore e prima superiore e infine C1 in cui si sono confrontati i ragazzi di prima e seconda media. Dopo una bella gara che ha visto in tutto 180 concorrenti impegnati, si sono classificati al primo posto: per la categoria C1 Beatrice Sirri
della scuola media inferiore F. Montanari di Mirandola; per la categoria C2 Giulio
Tomasini dell’Istituto Superiore Statale Galilei di Mirandola; per la catego-
ria GP Luca Ferrari; per la categoria L1 Francesco Vezzani del Liceo Scientifico A. Tassoni di Modena e per la categoria L2 Michele Dal Porto dell’Università di Modena e Reggio Emilia. I vincitori sono stati premiati da Cornia, alle 18, all’interno della Sala Congressi, dopo
aver dedicato alcuni minuti al ricordo della compianta professoressa Maria Capone, scomparsa poche settimane fa in un tragico incidente stradale, per anni docente di Informatica del Da Vinci e, negli ultimi mesi, dirigente scolastico dell’Istituto. Chiara Sorrentino
22.03.2013 n° 11
C
ontinua la lunga serie di donazioni ai vari reparti dell’Ospedale di Carpi, intrapresa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per tutelare il livello di assistenza alla cittadinanza e per riqualificare dal punto di vista strutturale e tecnologico il Ramazzini. Dopo i 900mila euro per dare corso alla ristrutturazione del Pronto Soccorso, il cui cantiere durerà circa un anno e partirà subito dopo Pasqua, i 400mila euro per attivare 4 nuove sale operatorie che saranno ultimate entro la fine di aprile e i 214mila per fornire ai Reparti di Medicina, Cardiologia, Oculistica e al Centro del fegato dotazioni altamente tecnologiche, la Fondazione rimette mano al portafoglio e stanzia altri 708mila euro. “Quando abbiamo bisogno di lei, sappiamo di poter contare sul suo aiuto. La Fondazione è un supporto prezioso per il bene di tutto il welfare locale”, ha commentato Claudio Vagnini, direttore del distretto sanitario di Carpi. “La Fondazione ha messo a punto una modalità per rendere ancora più efficace la sua azione, incontrando direttamente i primari al fine di recepire sul campo i bisogni dei reparti”, spiegano i due consiglieri Tonino Zanoli ed Elia Taraborrelli. Un modus operandi, ha aggiunto il presidente Gian Fedele Ferrari, “che si è dimostrato vincente e caratterizzerà anche le nostre azioni future. Con questo finanziamento la Fondazione ha erogato per l’ospedale carpigiano, in due anni, più di 2 milioni e 200mila euro e non ci fermeremo”. “In una fase - ha sottolineato Mariella Mar-
9
La Fondazione Crc stanzia altri 708mila euro in favore dell’Ospedale di Carpi
Il bastone del Ramazzini
tini, direttore generale dell’Azienda Usl - caratterizzata da una contrazione dei finanziamenti a favore della sanità pubblica, la generosità della Fondazione assume un valore strategico perché ci permette di restituire alla comunità una struttura più moderna e sicura”. Il nuovo intervento economico si articola nel “potenziamento di otto reparti”, ha commentato il direttore sanitario del Ramazzini, Teresa Pesi. All’Otorinolaringoiatria verrà consegnato un equipaggiamento tecnologico di massima precisione per interventi chirurgici alle patologie funzionali e oncologiche presenti nel cavo orale, nella laringe e nell’orecchio. All’Endoscopia digestiva e alla Gastroenterologia, spiega il dottor Vittorio Di Maira, “verranno messe a disposizione attrezzature di nuova generazione per effettuare colonscopie, anche pediatriche, ed esami del tratto digestivo superiore in altissima definizione; ciò consentirà di diagnosticare precocemente lesioni cancerose”. “La Radiologia - spiega il dottor Vincenzo Spina - vedrà implementare le proprie dotazioni grazie a una serie di strumenti tecnologici integrativi della Risonanza Magnetica per un’indagine anatomica delle strutture cardiache, sia a livello funzionale che morfologico. Ciò ci permetterà di essere tempestivi nel cogliere i segni premonitori di infarti e malattie cardiache”. Il
Reparto di Ostetricia e Ginecologia, ottimizzerà i propri standard assistenziali e diagnostici grazie all’introduzione “di un letto multifunzione per il parto e di una colonna isteroscopica ad alta definizione per analisi accurate delle patologie neoplastiche genitali femminili”, ha commentato il dottor Paolo Accorsi. Le donazioni comprendono poi “un’apparecchiatura pulmo-vista per il Reparto di Rianimazione e terapia intensiva - spiega la dottoressa Elisabetta Bertellini - volta
a garantire una migliore assistenza dei pazienti con gravi problemi polmonari sottoposti a ventilazione meccanica. Uno strumento che ci darà la possibilità di differenziare l’approccio terapeutico”. Al Reparto di Ortopedia diretto dal dottor Eugenio Rossi Urtoler, andrà “un letto specializzato per apparecchi gessati, per consentire la cura ottimale dei pazienti affetti da traumi gravi al bacino e agli arti”, ha commentato il primario. Un nuovo topografo corneale digitale andrà all’Oculi-
stica per effettuare diagnosi e analisi pre-operatorie ad altissima precisione, delle malattie oculari acute e croniche come il glaucoma e le patologie corneali mentre un Ecografo cardiocerebro-vascolare sarà destinato al Reparto di Neurologia, “per la cura dei pazienti colpiti da ictus sia nella fase iper che subacuta”, ha commentato il dottor Gabriele Greco. Le donazioni si completano con un mezzo di trasporto per il personale sanitario, che “consentirà trattamenti di Medicina Riabilitativa presso il domicilio di pazienti portatori di gravi disabilità, impossibilitati a recarsi presso l’ospedale”, ha concluso il dottor Giorgio Reggiani. Jessica Bianchi
I lettori ci scrivono
“Pronto Soccorso: attese vergognose”
S
pettabile Redazione, sono un 52enne residente a Limidi e sono indignato. Vi scrivo perchè vorrei condividere con voi quanto mi è accaduto stanotte al Pronto Soccorso di Carpi. Una vergogna! Alcune settimane fa a causa della neve sono caduto, a Soliera, e mi sono ferito al braccio con una bottiglia. Risultato? 70 punti al braccio destro. Martedì 19 marzo alle 5 del mattino mi sono recato al Pronto
Soccorso dell’Ospedale Ramazzini perchè non avevo più alcuna sensibilità al braccio. Sono rimasto seduto, da solo, in sala d’attesa fino alle 9 quando, finalmente e dopo ripetute lamentele, mi hanno trasferito nel Reparto di Neurologia. Nuovamente in attesa in reparto ho scoperto che avrei dovuto aspettare fino alle 11, prima di essere visitato da un medico. Alle 9,15 sono ritornato al Pronto Soccorso, dove ho
richiesto un certificato che formalizzasse la mia presenza in ospedale e me ne sono andato al Policlinico per essere finalmente accolto e visitato. Non è possibile che in un Paese civile si debba aspettare tanto per essere curati soprattutto se non ci sono urgenze. I cittadini che pagano le tasse hanno il diritto di essere ascoltati, tutelati e presi in carico dalle strutture sanitarie e non essere abbandonati a loro stessi in una sala d’attesa. Angelo
22.03.2013 n° 11
10
I
l defibrillatore è un’apparecchiatura elettronica che, se utilizzata nei primi minuti successivi a un arresto cardiaco, può fare la differenza tra la vita e la morte. Le malattie cardiache, si sa, sono la prima causa di morte nel nostro Paese e, nella sola Provincia di Modena, le vittime oscillano tra le 600 e le 700 all’anno. Gli ultimi casi noti che ricordiamo sono quelli dell’ex calciatore del Livorno, Pier Mario Morosini, morto in campo per arresto cardiaco durante Pescara - Livorno e di Vigor Bovolenta, grande pallavolista italiano, colpito da un malore, anch’egli durante una partita di campionato. Per tentare di arginare il numero delle vittime e agire con tempestività, il defibril-
S
abato 16 marzo si è tenuto presso la Polisportiva Sanmarinese a San Marino di Carpi l’evento Ascoltando la Primavera promosso dall’Asi, Affrontiamo la Sordità Insieme, conclusosi con una cena conviviale alla quale hanno partecipato oltre 250 persone. La mattinata è iniziata con l’Assemblea dei soci. Nel pomeriggio si sono svolti una serie di incontri con la cittadinanza sulle problematiche sanitarie connesse con la patologia dell’udito e la possibilità concreta di eliminare questa piaga mediante interventi di microchirurgia d’impianto
Il defibrillatore presente all’interno della Biblioteca Arturo Loria giace inutilizzato poiché non vi sono addetti in grado di utilizzarlo
Quel pasticciaccio brutto del defibrillatore
latore è sempre più diffuso nei luoghi di aggregazione del Comune di Carpi, ma se il suo numero è in continua crescita, a mancare sono invece coloro in grado di utilizzarlo. L’associazione modenese, Gli amici del cuore, da sempre impegnata per estendere il più possibile la rete provinciale dei defibrillatori, ha formato in un anno circa 428 addetti. Tra le mission dell’associazione vi è anche quella di promuovere il valore della vita umana; centrale, in tal
senso, la formazione dei più giovani. Da anni i volontari entrano all’interno degli istituti scolastici superiori modenesi armati di un kit contenente un manichino, maschere e un dvd per spiegare le manovre salvavita ai ragazzi. Dal 2009 a oggi Abitcoop ha donato 27 defibrillatori all’Azienda Usl, di cui 7 nuovi a Carpi, per una spesa complessiva di 45mila euro. Altri 20 sono stati, invece, donati dal Rotary Club, negli ultimi tre anni, nelle città di
Anna Prandi
Sassuolo, Fiorano, Maranello, Formigine e uno alla
Sabato 16 marzo si è tenuta presso la Polisportiva Sanmarinese a San Marino di Carpi l’evento Ascoltando la Primavera promosso dall’Asi
Affrontiamo la Sordità Insieme
di protesi cocleari. Sono intervenuti l’assessore alla Sanità del Comune di Carpi, Alber-
to Bellelli, il dottor Stefano Galli, direttore del Reparto Orl di Carpi e presidente onorario di
Asi, il dottor Maurizio Negri, dirigente medico, specialista nella microchirurgia dell’orec-
Biblioteca Arturo Loria di Carpi. Ed è proprio dai locali della biblioteca che decidiamo di partire: chi sono gli addetti in grado di utilizzare il defibrillatore? Lo chiediamo alla direttrice Anna Prandi. “Al momento, stiamo ancora aspettando un addetto - commenta - poiché i corsi di formazione sono ancora in fase di svolgimento”. Chiediamo allora lumi al segretario del gabinetto del sindaco Stefano Artioli che ribatte prontamente: “gli addetti ci
sono. Hanno svolto due corsi di formazione e sono una ventina su tutto il territorio carpigiano”. L’equivoco perfetto? E mentre i nostri amministratori giocano a rimpiattino, una cosa è certa: in biblioteca il defibrillatore non può essere utilizzato, alla faccia di tutte le associazioni che lavorano e si impegnano affinché l’impiego di tale strumentazione possa estendersi capillarmente per il bene di tutti noi. Alessandro Troncone
chio ed esperto nelle tecniche di impianto di protesi cocleari, la dottoressa Paola Benincasa, logopedista del Centro impianti cocleari del reparto Orl di Carpi e il dottor Nicola Lucio Castoro medico legale esperto nelle pratiche Inps per ipoacusia e sordità. Nota dolente, il silenzio assoluto dei vertici dell’Azienda Asl di Carpi e Modena, regolarmente invitati ma, evidentemente, in altre faccende affaccendati. Erano presenti, invece, pazienti e famigliari giunti da ogni parte d’Italia da Trieste a Lecce e da tutta l’Emilia Romagna. Preziosa è stata la presenza di Suor
Rosaria della Scuola Figlie della Provvidenza di Santa Croce di Carpi specializzata nell’aiuto ai bimbi sordomuti e della maestra Francesca che ha tradotto in simultanea, nel linguaggio LIS, tutti gli interventi. “La serata - ha commentato Domenico Pinto, presidente Asi - si è conclusa con la consegna di diplomi e targhe di ringraziamento e con un tripudio di applausi al dottor Negri. Cucina e servizio logistico a tavola a cura dello straordinario gruppo Gli Amici per la Vita di San Marino, sempre disponibili per tutte le Associazioni quali Amo, APT, Alice e Asi”.
22.03.2013 n° 11
N
ulla è cambiato e i soldi stanziati da Governo e Unione europea non si vedono e non arrivano a chi ne ha bisogno. La burocrazia sorda, ottusa e inefficace fa la sua parte e rallenta e ostacola la ripresa delle zone terremotate del carpigiano e della Bassa. E così la gente si sente sempre più abbandonata, dimenticata e trascurata dalle autorità governative e regionali che tante promesse avevano fatto subito dopo il terremoto e in campagna elettorale, coi comizi di Bersani e Monti a Mirandola e a San Felice. I bei discorsi di Napolitano, Monti, Errani e Muzzarelli fatti nelle piazze dei comuni distrutti, sono rimasti solo belle parole, promesse non mantenute. E così c’è chi continua a dormire in auto, come riferiscono le cronache giornalistiche, chi nelle roulotte, chi in tenda, chi in albergo o ospite di parenti e amici. Centri storici, come quello di Concordia, sono ancora chiusi. Dopo dieci mesi. E chi ha avuto la volontà e la forza di ricostruire la propria casa o il proprio laboratorio, si sente rifiutare gli anticipi necessari dalle banche “per mancanza di norme certe e sicure”. Fatti denunciati da tutti, tranne che dai sindaci dei Comuni terremotati, guarda caso tutti
11
L’Angolo di Cesare Pradella “A 10 mesi dal terremoto ci sentiamo sempre più dimenticati”
del Pd, i quali, in ossequio al sostegno politico del loro partito al Governo Monti, non se la sentono di attaccarlo come sarebbe avvenuto per un qualsiasi altro Governo. Lo ha fatto la Lapam, denunciando che le banche non concedono anticipi per i lavori e l’assessore regionale Muzzarelli ha dovuto ammettere il fatto “impegnandosi” tuttavia a incontrare le banche per sollecitarle alla concessione degli anticipi, anche se manca, ha detto, il decreto attuativo del Governo. A dieci mesi dal terremoto. Lo ha detto Massimiliano Pederzoli, presidente dei Consorzi di Bonifica, che ha parlato di “troppa burocrazia che met-
te a rischio l’agricoltura”, aggiungendo che i progetti per le opere pubbliche danneggiate dal sisma sono bloccati in Regione e così ai Consorzi non è ancora arrivato un euro delle somme stanziate”. “L’emergenza non è affatto esaurita – incalza il segretario della Lapam, Alberto Rossi – noi chiediamo che per tre anni non siano applicati gli studi di settore (le tasse) nelle zone terremotate, da Carpi alla Bassa, perchè le piccole imprese non sono state ancora aiutate e rischiano la chiusura”. “Così come le imprese hanno avuto la forza di ripartire con le loro sole forze e grazie al lavoro dei titolari e dei lori dipen-
denti – ha detto dal canto suo Luca di Montezemolo all’assemblea di Mirandola dei Giovani imprenditori di Confindustria – è lo Stato ora che deve fare la sua parte e recuperare il tempo perduto nella concessione degli aiuti. E che deve provvedere a pagare alle imprese il dovuto per i lavori svolti”, invocando meno burocrazia e meno sprechi da parte di Stato e Regioni. Ma il terremoto, come è stato ricordato da più parti e in diverse oc-
casioni, sconta l’ossequioso colpevole silenzio dei sindaci dei Comuni interessati nei confronti di Regione e Governo. A tal punto che questi sindaci non sono nemmeno andati a sostenere e appoggiare i loro concittadini nella protesta presso la sede della Regione a Bologna per i ritardi, le lungaggini burocratiche e l’inerzia con la quale si risponde alla angosciosa richiesta di aiuto da parte delle persone e delle imprese danneggiate. E così
i tecnici incaricati di redigere progetti di ripristino e di ristrutturazione lamentano il fatto che, se è stata approvata l’elevazione dei contributo dall’80 al 100 per cento, non è aumentata la somma stanziata che è sempre di 6 miliardi perchè il Governo Monti non ha saputo trovare altre entrate. Senza dimenticare che questi miliardi dovranno essere rimborsati dalle banche alla Cassa Depositi e prestiti in rate semestrali per 25 anni.
Foto della settimana Papa Francesco
Enrico Gualdi, speaker di Radio Bruno
22.03.2013 n° 11
12
La tratta degli esseri umani in Italia. Analisi del fenomeno e delle azioni di contrasto. E’ questo il titolo della tesi di laurea magistrale della 24enne carpigiana Francesca Zanni, collaboratrice del nostro giornaLE
Gli schiavi del Duemila L
Francesca Zanni
a tratta degli esseri umani in Italia. Analisi del fenomeno e delle azioni di contrasto. E’ questo il titolo della tesi di laurea magistrale in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani, presso l’ateneo bolognese, della 24enne carpigiana Francesca Zanni. Ma come può l’Italia, paese civile e democratico, essere uno dei paesi europei maggiormente interessati dal fenomeno della tratta, pratica barbara, crimine raccapricciante che viola i diritti umani, nonché forma contemporanea di schiavitù? “Se non ci fossero le mafie in Italia, le organizzazioni criminali estere non troverebbero alcun appoggio nel nostro Paese per fare i loro loschi traffici”, chiarisce immediatamente la neo laureata. Ma in cosa consiste esattamente questo fenomeno ? “E’ lo
sfruttamento di esseri umani in situazioni di svantaggio psicologico, fisico, economico o intellettuale, che, rapiti o adescati con con false promesse di lavoro nei loro Paesi d’origine, vengono poi venduti come schiavi da trafficanti o organizzazioni criminali internazionali. La tratta consiste quindi nello spostamento di una persona dal luogo di origine a un altro, con fini di mero sfruttamento, sia questo sessuale, lavorativo o legato al fenomeno del traffico di organi o alla tratta dei minori”. Una
pratica criminosa, sotterranea e nascosta, molto più estesa di quanto pensiamo ma, purtroppo, dai contorni ancora molto sfocati: “i dati a cui ho avuto accesso - prosegue Francesca - sono diversi a seconda delle fonti. Ogni anno nel mondo un numero di persone che va da 800mila a 2,4 milioni, composto essenzialmente da donne e bambini, è coinvolto nella tratta di esseri umani; l’Unione Europea parla di 500mila vittime l’anno in Europa”. E in Italia? “Impossibile saperlo con certezza - ammette Zanni con amarezza - poiché il Dipartimento per le Pari Opportunità, organo individuato quale autorità centrale delegata al coordinamento degli interventi attuati sul territorio nazionale per la prevenzione e il contrasto della tratta di persone, nonchè per l’assistenza e la reintegrazione sociale delle vittime, pur avendo
istituito un osservatorio col compito di elaborare tutti gli strumenti necessari al monitoraggio e all’analisi del fenomeno, non ha voluto fornirmi alcun dato. L’ultimo numero rilevato risale al 2008 ed è quello relativo ai permessi di soggiorno rilasciati in Italia per motivi umanitari , ovvero 1.100”. Una lacuna quantitativa, a cui Francesca ha tentato di porre rimedio autonomamente: “in un anno di lavoro, concentrandomi su un campione del Centro Nord del nostro Paese, ho visitato sei associazioni che, giorno dopo giorno, si occupano del fenomeno della tratta e si prendono cura delle vittime. Dal Centro Stranieri di Modena alla Casa delle donne a Bologna, dal Gruppo Abele di Torino alla Cooperativa Pungiglione di Mulazzo, facente parte della Comunità Papa Giovanni XXIII, dal Servizio Roxanne di Roma a On the Road di Teramo”. Associazioni nate su base volontaria che, seppure sovvenzionate da fondi statali Continua a pagina 13
22.03.2013 n° 11 Continua da pagina 12
ed europei, operano in autonomia e rendono le azioni di assistenza disomogenee e frammentate sul territorio. Una pecca tutta italiana a cui si somma un’applicazione della legge che regola le azioni di contrasto alla tratta a macchia di leopardo. “E’ incredibile - continua Francesca - nonostante il nostro Paese sia uno dei pochi che possa vantare uno strumento normativo come l’articolo 18 del Testo Unico per l’Immigrazione, (la cui straordinaria innovazione sta nel non proporre il permesso di soggiorno e il percorso di fuoriuscita assistito soltanto in virtù di una denuncia che la vittima fa contro il suo sfruttatore) le Questure agiscono in modo del tutto arbitrario. Non c’è alcuna uniformità di applicazione della legge su tutto il territorio del Belpaese”. In Italia la tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale è sicuramente la più diffusa (riguarda il 79% dei casi nel mondo) e la più conosciuta. Le ragazze - “si stima esistano 70mila prostitute in Italia di cui la maggioranza è di origine straniera e in larga parte vittima di tratta”, aggiunge Francesca provengono perlopiù da Romania (“reclutate” da organizzazioni perlopiù maschili che promettono loro matrimoni combinati o un futuro come modelle) e Nigeria (paese nel quale gli sfruttatori sono spesso donne, le maman, ex prostitute ed ex vittime di tratta, che minacciano le giovani con pratiche magiche e riti voodoo) hanno dai 18 ai 24
13 anni e sono generalmente semi analfabete. Donne brutalizzate, gettate su una strada e private di documenti: “queste ragazze a cui è stato sequestrato il passaporto sono tenute sotto ricatto dai loro aguzzini poiché dal 2009 la clandestinità è considerata reato. Tali vittime, minacciate costantemente di morte, non conoscendo i propri diritti rimangono assogettate agli sfruttatori pensando di non avere alcuna via d’uscita. Quando però riescono a sfuggire e a entrare in percorsi di assistenza garantiti dalle associazioni, il 90% di loro riesce a rifarsi una nuova vita”. Ma quali azioni occorrerebbe adottare per tentare di arginare questa pratica disumana? “Innanzitutto l’azione di contrasto contro la tratta in Italia e l’assistenza alle vittime dovrebbero essere omogenee su tutto il territorio. Lo Stato dovrebbe finanziare progetti specifici e prestare maggiore attenzione al fenomeno: il volontariato infatti, per quanto prezioso, non può continuare a farsi carico autonomamente del problema”, prosegue Zanni. Il futuro dell’azione contro la tratta in Italia e in Europa però, dipende anche da un altro fattore: “il fenomeno affonda le radici nella povertà, nell’ignoranza e in situazioni di precarietà politica. Fino a quando non saranno messe in campo azioni di cooperazione allo sviluppo di paesi in difficoltà, come ad esempio la Nigeria, la tratta di esseri umani sarà sempre più lontana dall’essere estirpata”. Jessica Bianchi
Jungo e dintorni...
by Luca “Locco” Severi
Un amore chiamato Topinambur
C
redo di essermi innamorato. Sarà la simpatia che nutro per il suo nome o, forse, perché desidero provare emozioni nuove. Non saprei... Ho imparato a conoscerlo, vincendo, devo ammetterlo, una certa diffidenza iniziale, a dire il vero. Le prime volte, quando lo guardavo, pensavo non sapesse di nulla. Era anche un po’ bruttino. Mi faceva tenerezza. E allora ho deciso di adottarlo. Tutto è cominciato con una frase letta sul libro The China Study, che vi consiglio fortemente. “Le persone che mangiano carne non capiscono che mondo di sapori e colori si perdono nel non essere vegetariani”. Questa frase mi è risuonata in testa per settimane. Cosa vuoi che ci sia di buono a mangiare insalata tutta la vita, mi domandavo. Un altro passo importante è sta-
to cambiare il luogo dove fare gli acquisti. Il supermercato offre effettivamente un scelta di prodotti vegetali decisamente triste. Se penso al supermercato l’unica cosa che mi viene in mente sono le zucchine a dicembre, i pomodori a gennaio e i meloni nel banco dei prodotti di qualità a febbraio. Poi c’è un altro posto. Il mercato contadino a Carpi, dove ho scoperto questo simpatico tubero. Il Topinambur. Non lo avrete mai visto probabilmente, se siete di queste zone, ma è una sorta di patata. La sua particolarità è il lieve retrogusto di carciofo. Minestrone, vellutata, Risotto. Sono le tre varianti con cui l’ho sperimentato, per ora, e sono state tutte delle sorprese inaspettate. Se mi mettessi a elencare tutti i benefici che derivano dal nutrirsi di questo tubero vi annoierei.
Un ottimo alimento per la dieta, un alleato delle persone che soffrono di diabete, un tonico formidabile... In verità, quello che volevo dirvi è di provare a staccarvi dalla solita fettina o dalla trita e ritrita salsiccia. Fuori c’è un mondo fatto di mille sapori, che mangiando la carne vi state perdendo. Lo sto provando sulla mia pelle. Provate a chiedervi se c’è un amore dietro l’angolo che state trascurando, ma di cui avete estremo bisogno.
22.03.2013 n° 11
14
“
Non uccidiamo le vittime una seconda volta! Non uccidiamole con l’indifferenza, con le parole di circostanza, con le dichiarazioni ai cui non fa seguito un impegno concreto”. E’ con queste parole che il fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti, ha salutato gli oltre 150mila partecipanti alla XVIII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, tenutasi a Firenze lo scorso sabato. Il suo intervento, seguito alla lettura di 900 nomi di vittime di mafia, è stato ascoltato anche da una trentina di carpigiani, membri del Presidio Libera di Carpi dedicato alla memoria di Peppe Tizian, padre del giornalista Giovanni e vittima di ‘ndrangheta. “Quella di sabato è stata una bellissima giornata, con un sole meraviglioso – racconta la portavoce del Presidio, Francesca Notardonato - ed è stato un piacere enorme sentire nei discorsi di insediamento dei neoeletti presidenti di Camera e Senato la vicinanza a tutti coloro che erano a Firenze. Ma la cosa più bella è stata la sensazione di unità con tantissimi altri giovani e giovanissimi nella lotta contro quella ‘peste’ che sono le mafie. I giovani
Una trentina di carpigiani, membri del Presidio libera di Carpi, ha partecipato a Firenze alla XVIII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie
Libera Carpi a Firenze
Il presidio di Carpi di Libera
hanno bisogno, oggi più che mai, di pensare e sognare in grande, di puntare in alto. Sabato gli occhi di tutti erano puntati sulle bandiere di Libera che sventolavano alte sulle nostre teste, ed è lì che sta il nostro sogno. Ma per realizzarlo, oltre a guardare lontano, occorre lavorare quotidianamente, con vigore e determinazione anche quando si fa più
fatica, per questo esiste il nostro presidio, per far sì che esista sempre una bandiera alta di Libera, anche a Carpi”. Entusiasmo e voglia di impegnarsi che risuonano anche nelle parole di Giulia Berni, ragazza di Rolo che, avendo frequentato il Liceo Fanti, ha deciso di entrare nel Presidio Libera della nostra città. “E’ stata una giornata intensa, fisicamen-
te ed emotivamente. Partire con un gruppo di persone praticamente sconosciute ma unite dalla stessa passione, ovvero la lotta alla criminalità organizzata, ti regala una sensazione potente. Può sembrare un’immagine sciocca, ma una delle cose che più mi ha colpito durante la manifestazione è stato vedere gli uomini della pulizia della strada a fine corteo che cantavano con i ragazzi poco più avanti, e spazzavano con le spalle coperte dalla bandiera di Libera. Ho rivisto i ragazzi che con me hanno passato parte della loro estate nei campi di lavoro, ho incontrato i soci della cooperativa in cui ho lavorato, e già questo avrebbe reso la giornata meravigliosa. Il tempo avrebbe potuto fermarsi, mentre quei fiori e quelle bandiere si alzavano verso il cielo in ricordo di coloro che per mano della mafia hanno perso la vita, e non me ne sarei accorta, perché la bellezza di quel momento è in grado di stupirmi anche ora, semplicemente ripensandoci”. Marcello Marchesini
22.03.2013 n° 11
A
ltro che il colonnello Mario Giuliacci e i meteorologi che imperversano nelle televisioni nazionali. A dire il meteo, giorno per giorno, ai carpigiani ci pensa l’intraprendente ed eclettico Max Pecoraro, classe 1974, che con un passato da grafico e un futuro da titolare di una tabaccheria, condivide con la comunità la sua grande passione per la meteorologia. Max, dalla propria stazione meteorologica domestica, rileva e dà informazioni su tutto ciò che concerne la meteorologia: condizioni del cielo, temperature di minima e massima, umidità, velocità e direzione del vento, altezza delle eventuali nubi, pressione atmosferica, mari e venti con tanto di immagini fornite da satellite e webcam. “Ho creato una stazione meteorologica professionale della Oregon Scientific - ha spiegato Max - corredata da una centralina che contiene un data logger che memorizza tutti i dati registrati ogni minuto della giornata. Non appena accendo il computer, in automatico, attraverso un software appositamente studiato, la centralina scarica i dati registrati direttamente sul pc. Inoltre, la
15
Con una stazione professionale, un sito web e una pagina Facebook in cui condividere le previsioni, Max Pecoraro è diventato il meteorologo di Carpi
Con gli occhi al cielo: il meteo secondo Max
centralina misura la temperatura esterna, l’umidità, la quantità e l’intensità della pioggia caduta, la direzione e l’intensità del vento, la pressione atmosferica, i raggi ultra violetti, il punto di rugiada, e tutto questo grazie agli strumenti posizionati sul tetto che le inviano impulsi radio. Ogni giorno, sono felice di condividere con amici e amiche le mie elaborazioni meteo sul sito www. meteopek.135.it dove i dati vengono scaricati direttamente, in modo che qualsiasi utente, da tutto il mondo, possa collegarsi dal
pc e vedere i dati della mia stazione meteo. Sono anche membro di un forum meteo nazionale, denominato Lineameteo, dove noi possessori di stazioni meteorologiche inviamo i nostri dati su una mappa visibile da chiunque si colleghi al sito, e che può quindi condividere tramite facebook o twitter questi dati provenienti da tantissime stazioni sparse in tutta Italia. Naturalmente sul mio sito sono disponibili anche numerosi grafici, mappe e qualsiasi cosa possa servire per prevedere il tempo nei giorni succes-
sivi”. Max, che ha sempre avuto un forte interesse per le manifestazioni meteorologiche, già da giovanissimo ha acquistato una rudimentale stazione meteorologica, per poi compiere il grande passo, e dotarsi di
apparecchiature e strumenti professionali nel 2009.
“Mi hanno sempre affascinato le previsioni meteorologiche di ogni tipo. La mia - prosegue Max - è una grande passione. Anche durante lo sciame sismico da cui siamo stati investiti la scorsa estate, e nei giorni successivi, ho tenuto i miei lettori sempre aggiornati sulla situazione, e tuttora continuo a pubblicare informazioni riguardanti eventi sismici sull’intero territorio nazionale ”. Quella per il meteo non è però l’unica passione di Max, il quale, oltre che essere un esperto di grafica, è anche un talentuoso fotografo amatoriale, ed è inoltre in procinto di iniziare la sua attività di titolare della Tabaccheria Max a Modena. “Venerdì 15 marzo, per l’ultima volta ho timbrato il cartellino da dipendente presso l’azienda Poligrafico Artioli, e il prossimo maggio, una volta sbrigate tutte le procedure burocratiche, aprirò la mia tabaccheria al civico 71 di via Luigi Valdrighi. Nonostante il nuovo impegno, non trascurerò certo il mio hobby per la meteorologia, e quindi, anche dal negozio, sarò sempre pronto a inviare aggiornamenti meteo ai carpigiani e a quanti altri vorranno seguirmi”. Chiara Sorrentino
16
22.03.2013 n째 11
22.03.2013 n° 11
17
Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi
2
1 marzo. Malgrado tutto, in noi, nella natura è un fremito di vita che trascina e coinvolge.
Primavera
Primavera
Timid un rag ed sól e sul prèe, la prìmà marghêrìtà, a vin vója... d’un quêl d’un quêl che gnanch tê t’sê spiêgher: vója ed curèr, ed cantêr, ed pruvêr a dir a chi tè atéš anch sól ’na vôlta: - A t’vój bêin!!! -
Timido un raggio di sole e sul prato, la prima margherita, nasce il desiderio… di un qualcosa di una cosa che nemmeno ti sai spiegare: desiderio di correre, di cantare, di provare a dire a chi ti è vicino anche una volta sola: - Ti voglio bene!!! -
Cal rag ed sól per fìn règalêr al quêl più prèsióš... la vità; da la pêrt da l’ôra i ultèm bulèe ed néva, i s’dèsfan adêši in dl’aria già tèvda e i s’i n van in un caradêin d’aqua tirèndès adrée l’invêrèn.
Quel raggio di sole sembra regalare la cosa più preziosa… la vita; dalla parte dell’ombra, gli ultimi sprazzi di neve si sciolgono adagio nell’aria già tiepida e se ne vanno in un rigagnolo d’acqua trascinando con loro l’inverno.
Guêrda ‘na gèmà ch’la crèsc e n’êtra... e n’êtr’ancòr, un ušlêin là in élt, al s-cìflà, un grìll, ‘na furmiga i sêltèn già fóra; intórèn, lé tùtt un sèrchêrês un rincurrès, un catêrês, un cantêr a la vìtà ch’lé bêla e un dir... grasie a Quèl... ch’a s’l’ha dêda.
Guarda una gemma che cresce e un’altra… e un’altra ancora, un uccellino là in alto, gorgheggia, un grillo, una formica escono fuori; intorno, è tutto un cercarsi un rincorrersi, un trovarsi, un cantare alla vita che è bella e un dire grazie a Chi… l’ha donata.
Là, sòtà a la séva in di nìi più lughèe a gh’è un gran muvimêint, la bêla nóva a l’ha purtêda al vêint:. - Fóra, a gh’è al sól, l’Invêrên lé finìi!Ancòrà n’êtra vôlta grasie a Tè... Sgnór, è Primavéra,“tùtt” stà per fiurir.
Là, sotto alla siepe nei nidi più nascosti vi è un grande movimento; la bella novella l’ha portata il vento: - Fuori, vi è il sole, l’Inverno è finito! Ancora un’altra volta grazie a Te… Signore, è Primavera, “tutto” ricomincia a fiorire.
Islam e dintorni... di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna
Le meraviglie dell’arte islamica
S
ebbene piuttosto diverse da quelle occidentali e poco studiate nel nostro territorio, l’arte e l’architettura orientali in generale - e islamiche in particolare - sono davvero affascinanti. Arte e architettura islamiche variano da un territorio all’altro e, ovviamente, hanno caratteri differenti a seconda dell’epoca storica a cui appartengono. Si differenziano storicamente per tecniche e stili ma anche geograficamente per le influenze locali che la cultura islamica ha saputo cogliere. I periodi più importanti in cui si può dividere la storia dell’arte islamica sono quella Omayyade (661-750), Abbaside (750-1258) e il califfato della penisola Iberica (fino al 1492) per quanto riguarda l’arte nelle zone più occidentali; sono poi da ricordare l’arte Moghul in India (1526-1857) e quella Ottomana (fino al 1922). Una costante dell’architettura islamica è la moschea. Luogo di culto musulmano per eccellenza ha la caratteristica di presentare sempre la qibla, cioè una parete orientata nella direzione della preghiera (la Mecca) enfatizzata da una nicchia (mihrab) e un minbar, cioè una sorta di pulpito dotato di scale. La moschea è in genere decorata internamente con motivi vegetali e calligrafie, incise spesso su stucchi. Le moschee hanno inoltre una cupola che le sovrasta. Il minareto invece è una struttura adiacente alla moschea, assimilabile al campanile delle chiese, con la funzione di richiamo alla preghiera (il muezzin vi saliva per questo motivo). L’arte islamica però non è solo architettura religiosa: anche mausolei e fortezze hanno caratterizzato i secoli dello splendore islamico, così come le incisioni, la calligrafia, il mosaico e le arti “povere”. La mancata rappresentazione di figure umane non è stata certo una limitazione all’inventiva artistica: ha portato invece all’elaborazione di tecniche completamente originali. PER APPROFONDIRE Anna Spinelli, Arte Islamica, la misura del metafisico. Fernandel, 2008
Il terremoto dimenticato e le promesse disattese di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, una conoscente di Cavezzo che, come me, ha un’attività commerciale, dice che le hanno proibito di esporre il cartello in cui indica il trasferimento del suo negozio reso inagibile dal terremoto. E’ pubblicità, hanno detto, bisogna pagarci sopra una tassa o nessuno deve sapere che lo storico negozio ora chiuso esiste 700 metri più in là. Mi sembrano cose gravissime che passano nel silenzio; io sono una commerciante di Carpi, ho un’attività dalla metà degli Anni ‘90 e assicuro di non riuscire neanche a pagare le spese fisse ormai da tempo, il terremoto ha aggravato tutto. Ma non posso neanche chiudere perché devo restituire denaro alla banca e non saprei che lavoro fare per mantenermi e restituirlo. Chi mi assume a 51 anni? Ma la Guardia di Finanza passa spesso a vedere se con i miei scontrini pago i loro stipendi. Lo dico con molta rabbia, la rabbia di chi non ne può più di uno Stato che tratta noi lavoratori come ladri. La conoscente cavezzese, in più, si è pagata il trasferimento nel nuovo negozio e tutti i lavori per rimetterlo a nuovo dopo aver perso mesi di lavoro. Sapete cosa ha ottenuto fin qui come contributi da Stato, Regione o Comune? Zero. Vi sembra normale? Lettera firmata
Cara Clarissa, un mese fa ho visto il sindaco di Novi, la signora Turci, camminare per Rovereto, allora sono uscito dalla mia casetta di legno e le ho chiesto quando sarebbero arrivati i contributi promessi già a settembre nella riunione dei commercianti; la “signora” mi ha risposto che proprio quel giorno stavano facendo i versamenti e che, al massimo entro due giorni, sarebbero arrivati. I contributi non sono arrivati, ma la cosa che mi fa arrabbiare di più è che nessuno ci comunica niente. Nessuno viene a chiederci come stiamo e se abbiamo bisogno di qualcosa, si permettono ancora di prenderci in giro. Signora Turci, lei ha molto da imparare da noi che ci siamo rimessi subito in gioco... Alessandro
H
o scelto due lettere questa settimana, non sono le sole arrivate da parte di commercianti sempre più strozzati dalla crisi e dalle conseguenze dei terremoti di maggio. I dati recenti parlano di 167 negozi chiusi al giorno in Italia, un numero impressionante che racconta bene come siano lontani i tempi in cui avere un’attività commerciale significava benessere e lavoro assicurato. La vicenda di Cavezzo, che riguarda anche altri co-
muni terremotati, è squallida e scandalosa: si sono lasciati i commercianti soli ad arrangiarsi, sono stati ostacolati dalla burocrazia, si sono fatti carico dei costi e in cambio, come aiuto pubblico, si ritrovano anche a dover togliere le indicazioni affinché i loro clienti possano ritrovarli. Devono pagare, pagare sempre; avere qualcosa in cambio, invece, risulta assai complesso. Alessandro parla di promesse disattese, fin qui ce n’è una lunga lista da unire ai ritardi e alle modifiche. Qualcun altro, pensate, mi scrive di avere paura a denunciare una situazione penalizzante perché teme ritorsioni, ha paura che se protesta non gli verrà riconosciuto il denaro dei contributi quando e se arriverà. Una signora, che fino a qualche settimana fa si diceva fiduciosa sul rimborso al 100% e certa di riavere la propria casa così com’era prima della scossa senza spese (il 100%!), ha la classificazione E grave e due giorni fa mi ha scritto sospettosa: “L’ingegnere dice che per le E gravi c’è da aspettare ancora e non sa dirmi niente di preciso... ma quando riavrò la mia casa? La riavrò, vero?”.
Per la rassegna Prima all’Ariston, al Cinema Ariston di San Marino, domenica 24 marzo, alle 20,30, proiezione del film La scoperta dell’alba, di Susanna Nicchiarelli
L’Italia di ieri e di oggi
R
oma 1981. Un professore universitario viene ucciso da due brigatisti nel cortile dell’ateneo e davanti a numerose persone. Muore tra le braccia del suo amico Lucio Astengo che, dopo la sua morte, scompare senza lasciare traccia. Trent’anni dopo le figlie, Barbara e Caterina Astengo, che all’epoca avevano dodici e sei anni, decidono di mettere in vendita la vecchia casa al mare di famiglia, piena di ricordi e dove trovano in un angolo un
vecchio telefono… Uno scherzo del destino darà loro l’occasione di scoprire la verità. Come già in Cosmonauta, la regista Susanna Nicchiarelli mette in scena un rapporto tra Storia collettiva e storie private.
Qui la regista romana (ispirandosi liberamente al romanzo omonimo di Walter Veltroni) intreccia continuamente passato e presente, avventurandosi nel territorio - non inedito, ma sempre affascinante - del paradosso temporale. Momenti musicali irresistibili, parecchia ironia e uno sguardo non banale sulle due Italie di ieri (uomini, e padri, come re) e di oggi (uomini passivi e fragili).
All’Eden, lunedì 25 marzo, alle 21, proiezione del film La bicicletta verde di Haifaa Al-Mansour
Una rivoluzione gentile
A
rabia Saudita, in una scuola rigorosamente femminile Wadjda lotta per non soffocare i propri desideri di libertà. In particolare uno di questi riguarda l’acquisto di una bicicletta verde, con la quale potrà essere alla pari del bambino con cui gioca dopo la scuola. La sua famiglia non può permettersela e di certo non vuole che si faccia vedere su un oggetto riservato agli uomini, così Wadjda comincia a cercare i soldi per conto proprio rendendosi conto ben presto che quasi tutti i metodi per farlo le sono proibiti. L’unica è partecipare a una gara di Corano della scuola (lei che non eccelle nelle materie religiose), il cui primo premio è in denaro. Per parlare della vita oggi nel suo paese, degli uomini e delle donne che lo animano e dell’oppressione dell’uomo sull’uomo (o
della donna sulla donna), Haifaa Al-Mansour sceglie di rifarsi al modello aulico italiano e raccontare la storia di una bambina, una madre e la ricerca di una bicicletta. La bicicletta verde del titolo anche in questo caso è simbolo di emancipazione e libertà, l’oggetto che rappresenta una possibile salvezza al sistema al quale altrimenti anche Wadjda sarebbe condannata, come la madre e come le compagne, un sistema fatto di oppressione mentale e personale da parte degli uomini e di gran parte delle altre donne. La conquista dell’oggetto però non passa per l’esplorazione del paesaggio cittadino quanto per un percorso di purificazione e abnegazione, Wadjda diventa così indipendente e libera non per il fatto di andare in bici ma grazie al percorso con il quale arriva a poterla
comprare, talmente audace da influire anche sul tradizionalismo subito dalla madre. Una rivoluzione gentile compiuta involontariamente dal solo atto di cercare dei soldi da sola, ottemperando alle regole imposte (la gara di Corano) per scardinarle da dentro.
22.03.2013 n° 11
18 L’aforisma della settimana...
“Per amore si può morire. Specialmente nei brutti film e nei cattivi romanzi”. Roberto Gervaso appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 7 aprile Modena – Addis Abeba, andata e ritorno Mostra storico documentaria Esperienze italiane nel Corno d’Africa Sala Ex Poste
Fino al 23 marzo La fotografia come deposito di senso Mostra del workshop con Franco Vaccari e Luca Panaro Sala espositiva Biblioteca Loria Fino al 29 marzo L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giacomo Cardelli O&A Centro Affari Fino al 1° aprile Matematica ad arte Il Rinascimento tra tecnica e scienza Appartamento nobile Fino al 6 aprile Confabulazioni. Opere di Arianna Vairo A cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme Fino al 28 aprile Alfabeto delle fiabe Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra i personaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolare Sala Cervi di Palazzo dei Pio
Una mostra sulla presenza coloniale italiana nella Sala ex Poste di Palazzo Pio
Modena - Addis Abeba andata e ritorno L a mostra storico-documentaria Modena - Addis Abeba, andata e ritorno. Esperienze italiane nel Corno d’Africa, proposta dalle associazioni di volontariato Moxa Modena per gli altri ed Hewo Modena insieme a Fondazione Fossoli, CDMC e Amministrazione Comunale di Carpi, raccoglie le memorie di tanti modenesi che, a partire dalla fine dell’Ottocento, furono testimoni e protagonisti della vicenda coloniale italiana in Africa Orientale. L’esposizione allestita nella Sala ex Poste di Palazzo dei Pio, propone oggetti, documenti e cimeli raccolti da militari e esploratori nell’ultimo ventennio dell’Ottocento, ma anche centinaia di immagini che offrono uno spaccato molto eloquente della partecipazione dei modenesi alle vicende dell’Impero e del ricordo che di quell’esperienza è stato consegnato alle generazioni successive. La mostra nasce da un insolito incontro fra ricerca storica e volontariato: due organizzazioni
no-profit di Modena che operano in Etiopia, Moxa (Modena per gli altri) e Hewo, hanno commissionato negli anni scorsi a un docente universitario, Paolo Bertella Farnetti, una ricerca storica sull’esperienza dei modenesi che avevano partecipato all’avventura coloniale italiana nel Corno d’Africa. “Un modo non usuale di riflettere sul senso della propria missione, di ragionare sulla solidarietà odierna – spiega il
Eventi CARPI
22 marzo - ore 21 XXIX Rassegna Corale Di coro in coro. Cantiamo per l’Emilia Partecipano i cori: Giuseppe Savani di Carpi Diretta da Giampaolo Violi Coro et Laboro di Castelnovo di Sotto Diretto da Rossana Rossi Voci Insieme di Praticello di Gattatico Diretto da: Ilaria Cavalca, Josette Carenza, Corrado Pessina Il Bosco di Cadelbosco Sopra Diretto da Francesco Trapani Mavarta di S. Ilario d’Enza Diretto da Silvia Perucchetti Circolo Graziosi 22 marzo - ore 21 Per la rassegna I libri di San Rocco La musica forte e i suoi nemici Con Quirino Principe Conduce Davide Bregola Sala Mori
presidente di Moxa, Marco Turci - confrontandola con l’aggressione passata, quando gli italiani avevano portato in Africa guerra, occupazione e repressione”. L’iniziativa si è concretizzata in questa mostra e in varie pubblicazioni. Grazie a un appello pubblico che ha avuto una generosa risposta, dalle soffitte e dai cassetti modenesi è emerso un notevole patrimonio di memoria storica, soprattutto visiva: fotografie, qualche diario, lettere e altri memorabilia. La mostra offre dunque l’occasione per una riflessione storica e culturale sulla vicenda coloniale. Modena-Addis Abeba, andata e ritorno. Esperienze italiane nel Corno d’Africa, resterà aperta fino a domenica 7 aprile. La mostra, a ingresso libero e gratuito, avrà i seguenti orari d’apertura: sabato e domenica ore 10/13 e 15/19.
Dal 7 aprile al 2 maggio, a San Benedetto Po di Mantova, inaugura la mostra di Tobia Ravà
La Memoria del Bosco
P
rosegue, con l’artista Tobia Ravà, il ciclo di esposizioni d’arte contemporanea promosse dalla Zanini Contemporary Gallery. Un corposo nucleo di opere dell’artista giungono presso la galleria di San Benedetto Po (Via Virgilio 7), direttamente da Carpi, dopo il successo della mostra Memoria di Infinito tenutasi presso il Museo Monumento al Deportato politico e razziale di Palazzo Pio, inaugurata in occasione della giornata della memoria. A queste opere se ne aggiungono numerose altre dislocate all’interno dei due spazi espositivi della Zanini Arte. La prima sala prevede un’antologica dell’artista, per cogliere le sperimentazioni e l’evoluzione della sua carriera nel corso degli anni, mentre la seconda è dedicata interamente all’ultimo periodo di lavori. Il legame con la memoria, da sempre forte interesse
nei lavori di questo artista, si lega al territorio in cui approda, i boschi della pianura padana, rievocandoli attraverso colore, numeri e parole applicati su differenti materiali. Nella spazialità delle figurazioni, Ravà associa ogni lettera a un numero e a un simbolo, creando un’esplosione semantica in cui le cifre numeriche mettono in moto lo spazio pittorico come vibrazioni della materia. Tutte le molteplici armonie di ciascun soggetto tematico vengono propagate nello spazio come un suono. All’interno della mostra si terrà una
seconda serata in cui l’artista, di famiglia ebraica, laureato in semiologia, esperto e grande studioso della cultura ebraica, terrà una conferenza dal titolo: Arte e Kabbalah, domenica 21 aprile alle 17.30.
appuntamenti
22 marzo - ore 22 Winona + The Squeezer Prima e dopo il live Asfalto Dj-set Kalinka 23 marzo - ore 17 L’arte del Canto Concerti di Primavera Celie e affani d’amore Arie da camera e d’Opera Chiara Fiorani, soprano Paolo Andreoli, pianoforte Musiche di G. Rossini, G. Donizzetti, G. Verdi Ingresso gratuito, obbligatoria la prenotazione Sala dei Mori 23 marzo - ore 19 Palma d’Oro 2013 Festa-spettacolo con musica, canto, ballo e molto altro Si esibiscono ragazzi provenienti dalle parrocchie, dalle associazioni o da altre realtà della diocesi e gruppi musicali Salone Parrocchia di Quartirolo 23 marzo, ore 22 Rumatera Prima e dopo il live Passerotto Dj-set Kalinka Arci Club 23 marzo - ore 17 Marzo da sfogliare Incontri con scrittrici e proposte di lettura La valle delle donne lupo Incontro con la scrittrice Laura Pariani Conduce Giuliano Merighi Letture di Sara Gozzi Sala periodici biblioteca Loria 23 marzo - ore 15 Laboratorio di equilibrismo Filo di Arianna Rivolto a bambini dai 4 anni e genitori Il filo è all’altezza di 50 cm Condurrà l’incontro Sandro Sassi del Geracircus di Bologna E’ necessario presentarsi con abbigliamento comodo e scarpette da ritmica Sede del Circostrass 23 marzo - ore 21 Galina vecia... fa bon brod Di Werther Marescotti e Ultimo Spadoni Compagnia filodrammatica Mirabellese Le peripezie di un nonno centenario tornato dalla casa di riposo, butterà scompiglio nella casa di Medea che, travolta dalle bizzarrie, si vede costretta a rimandarlo indietro Circolo Loris Guerzoni 23 marzo - ore 20 Cena del buongusto e della solidarietà
22.03.2013 n° 11
appuntamenti
Cena di solidarietà per la costruzione di un nuovo pozzo e una nuova falegnameria in Ghana Polisportiva San Marino 23 marzo - ore 16.30 Attività collaterali alla mostra Alfabeto delle fiabe Orchi e anelli, draghi e castelli. Laboratorio per realizzare simboli e oggetti magici Sala Cervi 24 marzo Attività collaterali alla mostra Alfabeto delle fiabe ore 16.30 - Visita guidata alla mostra ore 17.00 - Volta la carta. Un mazzo alfabetiere per giocare e inventare storie e parole Sala Cervi 26 marzo - ore 15 I martedì del The La Pasqua nella nostra vita Incontro con Don Carlo Malavasi della Parrocchia di Coprus Domini Centro Sociale Gorizia 27 marzo - ore 15 I mercoledì delle donne Cabaret PRE’MA cal Doni Di Antonio Guidetti Circolo Loris Guerzoni 28 marzo - ore 17.30 Tecnologia per la cattura e l’elaborazione automatica di immagini in punti maglia Presentazione delle soluzioni software Shima Design Solutions Fabio Carminati - Shima Seiki Carpi Fashion System 28 marzo - ore 21 Per la rassegna I libri di San Rocco Una vita sulle punte Con Carla Fracci e Beppe Menegatti Conduce Davide Bregola Sala dei Mori
O
spiti a Carpi altri due protagonisti della rassegna primaverile I libri di San Rocco, organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e San Rocco Arte & Cultura, in collaborazione con Biblioteca Arturo Loria e patrocinata dal Comune di Carpi. Due preziose occasioni per conoscere da vicino l’arte nelle sue sfaccettature più varie: dalla musica alla danza. Venerdì 22 marzo, alle 21, presso la Sala Mori sarà la musica il tema della serata, con Quirino Principe, celebre musicologo e critico musicale che terrà un’inimitabile dissertazione sulla modernità della musica classica. Il tutto accompagnato dall’ascolto di alcune tra le migliori esecuzioni, commentate da chi meglio non potrebbe. Per scoprire, forse, come Mozart e Schumann si rivolgano a noi contemporanei avendo da dire
19
Fino al 7 maggio a Modena c’è Arts & Jam, nuova rassegna a cura di Amici del Jazz e Muse. In programma sei concerti, una maratona jazz e dei seminari di gospel
La Tenda apre al jazz L
a Tenda si apre alla grande musica jazz, che insieme a sonorità contemporanee di giovani artisti fa il proprio ingresso nella struttura gestita dal Comune con Arts & Jam, rassegna a cura delle associazioni Amici del Jazz e Muse. Dal 15 marzo al 7 maggio Arts & Jam porterà sul palco della Tenda di viale Monte Kosica musicisti di diversa estrazione, con sfumature e stili diversi, per un programma internazionale di jazz “che – affermano gli organizzatori – intende ricreare un punto di ritrovo per vecchi e nuovi appassionati e stuzzicare la curiosità degli amanti della musica”. In programma venerdì 29 marzo, il giovane sassofonista Mattia Cigalini, con il suo progetto Beyond. Cigalini 23 anni, in questo suo nuovo progetto porta agli appassionati la pulsione della sua generazione, rileggendo brani pop nel jazz più contemporaneo. A seguire, il gruppo elettrico di Roberto Gatto, in collaborazione con Crossroad, suonerà giovedì 4 aprile, mentre mercoledì 17 il chitarrista Lionel Loueke coniugherà il jazz con i suoni e i colori dell’Africa. Dal 27 al 30 aprile si svolgerà una quattro giorni di grande musica. Sabato 27 e domenica 28 al Centro Musica di via Due Canali sud si svolgeranno i seminari di canto Gospel di Maurice Wilkes con un concerto finale in programma la domenica alle ore 18.30 alla Tenda. Martedì 30 aprile Modena festeggia l’International Jazz Day, il giorno dedicato al Jazz proclamato dell’Unesco, con una maratona di vari gruppi jazz e straordinari solisti. Infine, il 7 maggio la rassegna si conclude con il concerto Speciale, in programma le variazioni Classiche di Uri Caine, Franco Ambrosetti e Furio Di Castri in un progetto da Bach a Miles and Trane. La maggior parte dei concerti è a ingresso gratuito con prenotazione del posto; a pagamento, per i
Roberto Gatto
Lionel Loueke
Mattia Cigalini
maggiori di 20 anni, solo i concerti del 17 aprile, del 7 maggio e il seminario di Gospel (i prezzi vanno dagli 8 ai 15 euro).
Per la rassegna I libri di San Rocco, appuntamento venerdì 22 marzo, alle 21, con Quirino Principe e il 28 marzo, alle 21, con Carla Fracci e Beppe Menegatti. Gli incontri si terranno in Sala Mori
I libri di San Rocco... Carla Fracci e Beppe Menegatti
molto più di quanto potremmo immaginare. Giovedì 28 marzo, alle 21, sempre in Sala Mori, atteso appuntamento con Carla Fracci e il marito Beppe Menegatti. La ballerina italiana famosa in tutto il mondo ripercorrerà la sua incredibile carriera, che l’ha portata a esibirsi sui palcoscenici dei più importanti teatri, insieme alle compagnie più prestigiose, danzando con ballerini del calibro di Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Mikhail Baryshnikov ed Erik Bruhn. Con lei, a ricordare gli inizi alla scuola di ballo del Teatro alla Scala, sino alle sue prese di posizione e al suo impegno contro i
Quirino Principe
tagli alla cultura, il regista teatrale Menegatti, autore di spettacoli dell’icona della danza italiana. Una vita sulle vette, o meglio, sulle punte, quella di Carla Fracci, che commenterà anche gli estratti video delle sue più celebri interpretazioni.
22.03.2013 n° 11
20
Calcio – Il Carpi riparte da Treviso: il successo esterno manca da cinque mesi
Verso la volata finale
I biancorossi hanno un calendario favorevole. La quota playoff oscilla intorno a 50 punti. Resiste la rivelazione Feralpi, rientra in gioco la Cremonese. Escono invece Pavia e Lumezzane.
D
alla settimana di riposo, i biancorossi escono rigenerati e rasserenati. Il campionato li ha sostanzialmente aspettati, e ora ne attende lo scatto decisivo. Intorno a loro s’è mosso pochissimo. Poche le notizie significative. La più importante è il successo della Cremonese nel posticipo, che così torna ufficialmente in gioco. L’altra arriva dal piano di sopra, ed è il controsorpasso del Trapani al Lecce, di nuovo in imbarazzo: nel 2013, lontano dal “Via del Mare” ha vinto soltanto una volta. Altrove, in chiave playoff, i risultati della 27esima non hanno sconvolto lo status. Anzi, sostanzialmente lo hanno legittimato. TAVOLO PLAYOFF - Retrocede formalmente il San Marino, pur tornando a vincere. Ha bruciato il recupero, in un mese e mezzo
ha aggiunto a se stesso appena 4 punti. E’ sotto nei confronti diretti, e ora è chiamato a una volata piuttosto ripida (4 trasferte). Crolla il Pavia (quinta sconfitta in 8 partite), si ferma ancora il Lumezzane (undicesimo pareggio):
regionali – Una grande Correggese non basta Eccellenza. Non è bastato il coraggio di una grande Correggese per riscrivere il campionato, in una domenica d’altri tempi e di altra categoria. Sotto una pioggia infernale, davanti a oltre 2000 persone ammassate sui vecchi gloriosi spalti del Garilli di Piacenza, gli uomini di Salmi (privi di tre squalificati, più Caiti azzoppato a metà gara) reggono l’urto della Lupa. E alla fine restano l’unica squadra imbattuta dalla capolista. Ma altresì non sfondano (0-0), e così rimangono molto distanziati. A 9 curve dal traguardo, 8 lunghezze rappresentano un distacco quasi irreversibile: i giochi sembrano ormai chiusi. Resta invece tutto da difendere il secondo posto, minacciato dal veemente ritorno del Rolo. Promozione. Al contrario, quello di Promozione rimane un torneo di bassi punteggi, ancora senza un padrone definito. Torna al successo in grande stile la Solierese, e si riavvicina alla vetta. I gialloblu battono il Fiorano senza troppi patemi: 3-0. Segnano le nuove scoperte Di Giammarco ed Esposito, insieme al solito Pattacini. Domenica prossima un appuntamento-verità sul campo della Sanmichelese, neo-primatista.
provinciali – Novese e Carpine gioie derby Seconda. Sciupa una grande occasione la Virtus, che non sfrutta la superiorità numerica e si ferma a San Prospero (0-0). Nel finale, Puccillo sbaglia il match-point e la capolista Rosselli scappa (+9): rimonta abbastanza compromessa. In coda, si risolleva la Cabassi grazie a un pesantissimo gol di Marchi che vale vittoria e sorpasso a spese del Manzolino (1-0). Resta sola all’ultimo posto la Fossolese, battuta da un’invenzione di Chiurato nel derby con la Novese (1-2). Nel reggiano, guadagna continuità il San Marino che gioca alla pari contro l’ambizioso Mandrio e strappa un meritato 0-0. Terza. Finisce senza vincitori né vinti il big-match tra le primissime Limidi e Campogalliano (1-1, Jannuzzo). In ripresa la Cortilese, che torna a vincere dopo 6 mesi di digiuno: a Gaggio decide Chizzini (1-0), con un bel colpo di testa. Nell’altro girone, il derby va alla Carpine che si conferma in buona forma stendendo lo United in zona Cesarini (2-0: Copelli, Franzoni). E.G.
entrambe si staccano con una gara in più, e sono ormai lontanissime dal quinto posto. La quota d’ingresso va configurandosi intorno ai 50 punti: difficilmente saranno in grado di raccoglierne almeno 15 con soli 6 turni a disposizione. Resta qualche chances in più alle altre due lombarde, che però dovranno obbligatoriamente vincere i rispettivi spareggi: la rivelazione Feralpi aspetta Sudtirol, Carpi, San Marino, e andrà a Lecce; la
Cremonese incrocia Pavia, Sudtirol, San Marino e chiuderà col Trapani. 28ESIMA - Domenica comincia l’ultimo quarto di campionato, con una tappa interlocutoria che precede il riposo pasquale e prepara l’imbocco del circuito finale. Sarà un turno curioso, certamente ad alta tensione, in cui sostanzialmente i due blocchi di classifica s’incastrano: il vertice sfida la coda. Con 3 ko consecutivi da riscattare, la Reggiana ospita il San Marino, senza più Apolloni in panchina (esonerato, torna Zauli), né margini d’errore. Il Como cerca ossigeno a Trapani, il Portogruaro scende a Chiavari. E il Carpi va a Treviso per tornare a vincere in trasferta, dopo cinque mesi. Troverà nient’altro che le trappole di un condannato. Che, appunto, non può disporre di molto altro che non sia la propria disperazione. La prima delle ultime sette curve, insomma, è abbastanza piana. Ne seguiranno
prossimo avversario – Treviso
Esonerato anche Ruotolo
L
a piccola rinascita della Tritium (7 punti nell’ultimo mese) ha rovesciato gli equilibri in estrema coda: adesso il Treviso è staccato di tre lunghezze, con il turno di riposo ancora da osservare, e due gol da recuperare nello scontro diretto in programma alla quintultima. Sarà certamente quella l’ultimissima spiaggia: un vero e proprio spareggio per evitare la retrocessione diretta e guadagnare la speranza playout. I veneti ci arriveranno con l’acqua alla gola, dopo un percorso tribolatissimo figlio d’incertezze societarie e gravi carenze tecniche. Mancano d’identità di gioco, personalità, compattezza, programmazione. Non c’è fondamentalmente squadra, né gruppo. Solo tanti giovanotti allo sbaraglio, in mezzo a qualche veterano reclutato in inverno dal mercato degli svincolati: Stendardo, Zammuto, Semenzato, Piccioni e il talento usurato di Andrej Komac (mezzala slovena, classe 1979, 43 presenze in Nazionale). I numeri rappresentano già una durissima condanna: sono nettamente la peggior squadra del campionato, per numero di punti totalizzati sul campo (14), minor numero di 2 vittorie (Reggiana e Albinoleffe) e massima percentuale di sconfitte (oltre 60%: 16 in 26 partite). Nel girone di ritorno hanno segnato pochissimo, appena 6 volte. E, in generale, quasi solo con l’unico uomo all’altezza della categoria: Nazzareno Tarantino (10 centri finora), peperino classe ’79, ex Crotone e Juve Stabia. Il ko di San Marino è costato il timone a Gennaro Ruotolo, incapace di correggere la rotta dopo il precoce esonero di Agenore Maurizi. La terza gestione tecnica è una soluzione interna: debuttano in panchina Giovanni Bosi (dalla Primavera) e Davide Tentoni (dagli Allievi). E.G.
classifica Trapani 49 Lecce* 48 Sudtirol 45 Virtus Entella* 40 Carpi 38 San Marino 38 Cremonese* (-1) 36 FeralpiSalò 35 Lumezzane* 35 Pavia* 34 Albinoleffe (-6) 33 Portogruaro (-1) 29 Cuneo* 28 Como (-1) 25 P Reggiana 22 Tritium 16 Treviso* (-1) 13 * una gara in più
prossimo turno Domenica 24/3/2013, 28a giornata, ore 14.30. Treviso-Carpi; Albinoleffe-Tritium; Cuneo-Lumezzane; FeralpisalòSudtirol; Lecce-Pavia; ReggianaSan Marino; Trapani-Como; Virtus Entella-Portogruaro.
quattro interne e solo due esterne: tre scontri diretti (Entella al Cabassi, Feralpi e Lecce fuori) e tre testa-coda (Tritium, Cuneo e Como, tutti in casa). Un calendario intermedio, né scontato né impossibile. Comunque ricco di avversari motivati. Ma certamente più favorevole rispetto alle contendenti. SCELTE - Brini ritrova Bianco e Letizia (nella foto) ma non avrà piena libertà di scelta: la squalifica di Sperotto costringe all’opzione Cortesi sulla fascia destra. L’intenzione è chiara fin dall’inizio della stagione, e non si vede l’urgenza di derogarla proprio adesso: salvaguardare i “bonus” degli “under” fino alle ultime tre giornate, allorché il minutaggio non contribuirà al conteggio dei contributi federali. Non s’ipotizzano grandi rivoluzioni, verrà sostanzialmente riproposto il 4-2-3-1 delle ultime uscite. Qualitativo, propositivo, veloce. Soprattutto flessibile quanto basta da poter essere modificato in corsa con l’inserimento di un attaccante o di un mediano, a seconda delle esigenze. Pasciuti sarà confermato come quarto di difesa. Papini verrà preferito a Perini in cabina di regia, così come Di Gaudio a Melara alto a sinistra. Il dubbio verte sul partner di Della Rocca: la rapidità di Viola (ancora a caccia del primo gol in biancorosso) o l’imprevedibilità tattica di Concas? Enrico Gualtieri
Pallanuoto cabassi - I risultati Cabassi - Pol. OndaBlu: 9 - 11 Prima partita di ritorno del Campionato Master della Cabassi che gioca tra le mura amiche della piscina Campedelli di Carpi contro gli amici del Formigine di Pol. OndaBlu. Partita ben giocata dai biancorossi che si comportano ottimamente in difesa riuscendo a fermare il forte centroboa. Il gioco c’è e le azioni vengono prodotte, anche se occorre migliorare l’attacco dove il Carpi soffre un po’ sotto rete. Bella partita del collettivo che parte subito in vantaggio con goal di Dan Radu, poi gli ospiti agguantano il risultato e sono loro a passare in vantaggio,
vantaggio che riescono a mantenere per tutto l’incontro, ma che si assottiglia sempre più, fino al quarto tempo, dove il distacco è veramente minimo, finale 9 a 11. Asd Aquaria - Cabassi: 10 - 2 Dopo una serie di partite in cui la Serie C della Cabassi era apparsa in netta crescita, a Padova, i carpigiani hanno fatto una prestazione deludente contro l’Aquaria, diretta concorrente per la salvezza. I padroni di casa hanno fatto la differenza dall’inizio alla fine del match e il Carpi non ha saputo scardinare la difesa piovese. Peccato perché
questa era un’ottima occasione per racimolare punti in chiave salvezza.
Master
Bologna - Cabassi: 10 - 6 Nonostante la sconfitta subita da un fortissimo Bologna, l’Under 15 del Carpi ha disputato la sua miglior partita della stagione, dimostrando carattere e grinta e mettendo in difficoltà gli avversari, che l’hanno spuntata solo negli ultimi minuti finali. Partita equilibrata sia nel risultato che nelle occasioni di gioco. L’unico rammarico del team è quello di aver creato 10 superiorità a uomo in più e avere realizzato solo 2 gol.
22.03.2013 n° 11
U
n esempio dentro e fuori dal campo. Il 25enne Alessandro Neri è oggi uno dei giocatori più rispettati nel mondo del calcio dilettantistico emiliano. La sua carriera inizia proprio a Soliera, squadra che lo ha visto crescere fin dalle squadre giovanili. Passione, determinazione, voglia di non mollare mai, oltre a un buon bagaglio tecnico, lo hanno portato a essere un simbolo di questa squadra. Com’è nata la tua passione per il calcio? “La mia passione per il calcio è nata guardando le partite in televisione. Quando avevo 3 anni i miei genitori mi hanno messo un pallone tra i piedi e da lì è partito tutto”. Da quanti anni giochi nella Solierese? “Da 13 anni”. Un vero e proprio “contratto a vita”. Cosa rappresenta per te la Solierese? “La Solierese per me è come una seconda famiglia”. Hai mai pensato di lasciare questa squadra per cercare nuove avventure? “La voglia di cambiare un po’ c’è ma penso di aver trovato in questa società l’equilibrio giusto, non solo a livello calcistico ma anche umano. Ho trovato un gruppo di persone che riesce a farmi capire che è bello rimanere a Soliera. E’ una società che non ti mette pressioni”. Qual è stato l’allenatore che
21
Il 25enne Alessandro Neri, calciatore della Solierese, è oggi uno dei giocatori più rispettati nel mondo del calcio dilettantistico emiliano. Lo abbiamo incontrato per conoscere qualche dettaglio in più sulla sua carriera
Ma quanto è dura la salita... Alessandro Neri
ti ha lanciato e insegnato di più? “L’allenatore che mi ha lanciato è stato Armando Aguzzoli. Quell’anno fui baciato dalla fortuna perché il portiere titolare che giocava al mio posto si
infortunò alla gamba e subentrai io. Giocai per due mesi, dimostrai il mio valore e riuscii a guadagnarmi una maglia da titolare. L’allenatore che invece mi ha insegnato di più a livello tecnico e umano è Carlo Madrighelli. Quello del portiere è un ruolo soprattutto mentale e lui è riuscito a trasmettermi questo importante aspetto”. Quest’anno state ottenendo grandi risultati. Dove può arrivare questa giovane squadra? “Questa squadra ha grandissime potenzialità: siamo un bel gruppo, fuori e dentro al campo.
Purtroppo, essendo un team molto giovane, in qualche occasione pecchiamo di inesperienza e in alcune partite l’abbiamo pagata cara, perdendo diversi punti che ci avrebbero permesso di essere in una posizione di classifica più alta. Ce la possiamo giocare con tutti, nessuno ha mai dimostrato di essere superiore a noi”. Chi ti ha impressionato di più tra questi ragazzi? “Non mi sembra giusto fare un nome piuttosto che un altro perché ognuno di loro contribuisce al bene di questa squadra dando il massimo. I nostri giovani quando vengono chiamati in causa si fanno sempre trovare pronti. E’ questo che fa la differenza”. Qual è a tuo parere la favorita del campionato? “La mia favorita è il Calderara. Ma credo che la Casalgrandese possa dire la sua fino alla fine. Non mi sorprenderebbe una sua vittoria finale”. Il presidente Angelo Neri ha fatto molto per questa società. Cosa rappresenta per voi? “Lui non è solo un presidente: è la Solierese. E’ un secondo papà per tutti i ragazzi, la roccia su cui si basano le fondamenta di questa società. Di persone così ce ne sono veramente poche”.
Oltre a essere un giocatore sei anche l’allenatore dei Piccoli della Scuola Calcio. Cosa insegni loro? “Il mio obiettivo è quello di aiutare la formazione di questi ragazzini a livello umano, insegnando loro le regole per stare in gruppo, nello sport così come nella vita. Ovviamente, speriamo sempre che tra loro vi sia una giovane promessa e lavoriamo per migliorarli tecnicamente. Ma ciò che mi preme è plasmare piccoli uomini”. Pochi giorni fa ti sei laureato. Quanto è difficile conciliare studio e calcio? “Non è stato difficile. Per fortuna riuscivo a frequentare le lezioni universitarie al mattino e ad allenarmi la sera. Questo mi ha permesso di conciliare al meglio calcio e studio”. Cosa vorresti fare da grande? “Il mio sogno sarebbe diventare un insegnante di educazione fisica e continuare a dedicarmi alla scuola calcio della Solierese. So che entrare negli istituti scolastici è difficile, ma ci proverò. Amo stare a contatto coi bambini e lavorare per - e con - loro è il mio traguardo”. Alessandro Troncone
Venerdì 22 marzo Virtual Fitness con sede in via Vasco de Gama a Carpi festeggia il trentennale della sua fondazione con una cena rivolta ai soci
30 candeline per Virtual Fitness
N
el 1983 Virtual Fitness nasce come associazione sportiva dilettantistica che, nei primi due anni si rivolge esclusivamente a un pubblico femminile. Nel 1998, in occasione di un cambio di gestione e di presidenza, pur rimanendo nella stessa sede, l’associazione allarga la possibilità di tesserarsi anche al pubblico maschile e aumenta il numero di attività. Da 30 anni l’associazione opera nel settore del fitness e del benessere fisico e mentale confermandosi nella stagione 2012/2013 con uno staff di ottima qualità. Numerose le attività che si svolgono all’interno del centro: pilates, spinning, gag, yoga, zumba, KBfit e lezioni personalizzate con i personal trainer. Innu-
merevoli anche le attività rivolte ai ragazzi dai 2 ai 16 anni, come gioco sport, zumbatomic e programmi collettivi posturali. Virtual Fitness propone anche consulenze nutrizionali, schede
personalizzate per donne in gravidanza, riabilitazioni post trauma e dimagrimento. Venerdì 22 marzo Virtual Fitness festeggia il trentennale della sua fondazione con una cena rivolta ai soci.
22.03.2013 n° 11
22
Pallavolo Maschile B1: Cec Carpi batte Bibione Mare Arrex 3 - 0
I biancoblu calano il poker e volano a +5 U
na Cec pratica, concreta e grintosa centra il quarto successo consecutivo espugnando il campo del Bibione Mare. Uno 0-3 pesantissimo che esorcizza i ricordi dei play-off 2008 ma soprattutto permette ai biancoblu di sfruttare al massimo la divisione della posta andata in scena nel pomeriggio tra le inseguitrici Motta e Ravenna (2-3 in favore dei romagnoli, ora a -5 dalla Cec, con Motta quarta a -6). Lirutti e compagni hanno dunque compiuto un altro passo importante verso la conquista di un posto play-off, imponendosi su un Bibione che era reduce proprio dal 3-0 su Ravenna e che ha confermato di essere una squadra più che temibile. I ragazzi di coach Molinari – che ritrova De Marco in sestetto, grande partita la sua – hanno infatti dovuto sudare tutte e sette le camicie per tornare a casa con 3 punti nel sacco. Già dalle prime battute, Bibione ha provato a concedere il bis e fare lo scherzo anche a Carpi dopo Ravenna. L’avvio dei veneti è infatti col turbo e da 3-4 Cec si passa a 9-4 Bibione. Lancellotti, due volte Astolfi, De Marco e Bigarelli ripristinano però subito la parità
a quota 11 e con un altro break firmato Astolfi-Lirutti-errore di Puhar è 13-16 Cec alla seconda
sosta. Un margine che i biancoblu difendono fino alla fine, quando la rimonta dei padroni di casa si
Raffa Bocce - Alla MP Filtri Rinascita di Budrione riesce l’impresa contro Ancona 2000: 3 - 1 il risultato finale
MP Filtri terza con 23 punti
S
abato 16 marzo presso i locali della Rinascita di Budrione è ripreso il Campionato di Serie A di Bocce. La squadra della MP Filtri Rinascita si è misurata con l’Ancona 2000, battendola 3 a 1. La Rinascita parte subito forte con Signorini che, nell’individuale, batte Cesini dell’Ancora per ben due volte, rispettivamente coi punteggi 8 a 3 e 8 a 2. Anche la terna di casa formata da Luraghi, Viscusi e Paleari batte quella anconetana formata da Iacucci, Patregnani e Capellacci, coi punteggi 8 a 6 e 8 a 7. Luraghi e Viscusi, in coppia, nella prima partita battono 8 a 0 la coppia dell’Ancona, vinta col mede-
Squadra Serie A
De Marco
simo punteggio anche nel secondo incontro che ha visto l’entrata di Maione al posto di Luraghi. Battuta invece per ben due volte la coppia della MP Filtri, Signorini e Paleari, grazie al buon gioco di Capellacci e Cesini. Ricordiamo che l’allenatore della squadra di casa nostra, Angelo Papandrea è stato sostituito da Armanini. Prossimo turno di campionato a Rimini, il 23 marzo, col Montegridolfo. Classifica Asd La Pinetina 28, L’Aquila 25, MP Filtri Rinascita 23, Montegranaro 19, Fashion Cattel 18, Ancona 2000 15, Ciar Colbordolo 13, Montegridolfo 12, Asd Cacciatori 10, Fontespina 8.
strozza sull’errore al servizio di Zaccariotto che vale il 23-25. Per Bibione è un colpo duro da digerire e allora la Cec sente l’odore del sangue e azzanna la partita partendo a razzo in un secondo set condotto dalla prima all’ultima palla: con Lancellotti, De Marco e Lirutti è subito 1-4, Rau mette a terra il 5-8, Lancellotti allunga 6-11, Bibione risale 14-16, ma De Marco e Bigarelli ripristinano il +4 Cec (16-20) che si tramuta poi in un comodo 19-25 finale. Biancoblu a un passo dal 3-0, che arriva con un terzo set giocato punto a punto: 7-8 e 14-16 alle soste, nel finale Bigarelli trova il 22-24 che l’errore al servizio di Francescato trasforma in 23-25 e in 3 punti per la Cec. Migliore giocatore in campo un super Max De Marco, autore di 17 punti col 52% in attacco e 4 ace, anche se è stata tutta la squadra a mettere in campo l’ennesima prova convincente con l’ottimo rapporto ace/battute sbagliate di 6/8 che ha ridotto la ricezione dei veneti al 39%. Bocce al femminile
La Petanque corteggia la Losorbo
L
a campionessa europea nonché atleta della MP Filtri Rinascita di Budrione Maria Losorbo (in foto) è stata scelta dalla Federazione Petanque, come unica giocatrice di Raffa per partecipare alle selezioni in Ungheria valide per i Campionati europei in Germania a ottobre.
22.03.2013 n° 11
S.G.La Patria 1879
La Ginnastica Artistica si colora di Bronzo in Coppa Italia
23
ginnastica Ritmica - il decimo posto a ferrara assicura l’ammissione all’interregionale di serie c
Le Farfalle del Giardino spiccano il volo i è svolta domenica 17 marzo, a Ferrara, la seconda prova del Campionato Regionale di Serie C GR, facente parte del calendario agonistico della Federazione Ginnastica d’Italia. La Ritmica Giardino ha riproposto la squadra composta da Nicole Arfeli, Ilaria Giovanelli e Asia Ognibene. Le ragazze si sono riconfermate al 10° posto, su un totale di 28 squadre presenti. Le atlete hanno commesso vari errori nell’esercizio in Coppia al Cerchio e in quello individuale al Nastro, ma le ottime esecuzioni nel collettivo a Corpo Libero, nell’individuale con la Palla di Asia e in quello con la fune di
S
S
i è tenuta domenica 17 marzo, a Rimini, la prima prova di Coppa Italia che comprendeva esercizi di progressioni agli attrezzi ed esercizi di collettivo di squadra La S.G. La Patria 1879 ha visto impegnate sul campo di gara varie squadre. La 2° Fascia composta da Viola De Pietri, Sara Gualtieri, Martina Luciani, Valeria Magnani, Giulia Merlotti e Margherita Oliani. La 3° e 4° Fascia composta da Francesca Cracco, Lucia Brunelli, Gessica Gosa, Arianna Padon e Giorgia Oliva. L’ottimo lavoro della squadra di seconda fascia gli ha permesso di ottenere il terzo gradino del podio prevalendo su 11 squadre, mentre quella di 3° e 4° fascia ha raggiunto un ottimo sesto posto su 15 squadre. Grande risultato per la prima gara dell’anno della Sezione Artistica della Patria che conferma l’elevato livello di preparazione degli atleti e la professionalità dei tecnici.
Nicole hanno garantito loro l’ammissione alla Fase Interregionale del prossimo 6 e 7 aprile. Nel pomeriggio, di domenica invece, presso il Palazzetto dello Sport di Carpi, in occasione della Maratona Sportiva a favore del Progetto Chernobyl, un’altra parte della sezione Ritmica del Club Giardino ha dato vita a un’esibizione mozzafiato. Pur soddisfatta dei risultati raggiunti, la responsabile tecnica, Federica Gariboldi, è determinata nel voler migliorare ancora le prestazioni delle proprie ginnaste. Domenica 24 marzo le ragazze di Seconda e Terza fascia saranno impegnate a Modena per la Fase Regionale di Coppa Italia Gr/Gpt.