Tempo n° 13

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Settimanale di

@Tempo_di_Carpi

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venerdì 4 aprile 2014 anno XV - n. 13

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

Eita Nakamura

Riccardo Del Tesoro

“La crisi è un buon alibi per i furbetti”

AL VALLAURI VANNO IN SCENA LE OLIMPIADI DELL’INTERCULTURA

La bellezza delle donne E’ quello di Eita Nakamura il volto emergente della moda carpigiana. Un’impronta stilistica, la sua, all’insegna della dualità. “Il bianco e il nero, la forza e la fragilità. Sono questi elementi contrastanti che guidano e connotano il mio lavoro creativo sia a livello visivo che concettuale. non seguo le mode del momento, al contrario, voglio creare qualcosa che vada sempre controcorrente”.

carpi ospita una retrospettiva dedicata al DOTTOR contini

La carezza delle mamme alla siria

tra le righe:

Parcheggi: una questione di Sara Gelli aperta SOCIETA’

L’ushac in visita a roma incontra Papa Francesco SPORT

al comprensivo carpi 2 al via la settimana della gentilezza

la ritmica giardino vola ai Nazionali di Serie C

Sabrina Bernabei


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Arrivederci Nilo… Il 30 marzo è mancato all’affetto dei suoi cari Nilo Ariani di anni 94. Ne danno il doloroso annuncio i figli Marinella e Massimo, il genero Silvio, la nuora Claudia, i nipoti Matteo e Alessandra unitamente ai parenti tutti. Le Maestranze della Carrozzeria Ariani partecipano commosse per la scomparsa del Signor Nilo, fondatore della ditta.

Foto della settimana

Tra le righe...

Parcheggi: una questione aperta

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a costruzione del parcheggio interrato nel Piazzale della Meridiana (ex piazzale delle Poste) doveva iniziare nel 2012 ma, a causa del terremoto, l’opera, la cui realizzazione resta prevista in project financing, ha subito uno slittamento e ora è disponibile il nuovo progetto preliminare rivisto e riformulato alla luce dei mutamenti, principalmente di natura economica, intervenuti negli anni. Così la durata massima della concessione di costruzione e gestione è stata ridotta da 30 a 25 anni e l’importo totale dei lavori è aumentato a 3 milioni e 500mila euro (300mila euro in più rispetto al progetto preliminare approvato nel 2012). L’intervento comprende anche il recupero della porzione di isolato tra le vie S. Rocco, G. Bruno e C. Battisti (ex Bocciofila Malatesta) a verde pubblico. 286 i posti auto complessivi che saranno disponibili: 146 in superficie, 140 nell’interrato. Per solleticare l’appetito di possibili candidati, il Comune ha disposto che chi si aggiudicherà la realizzazione del parcheggio in Piazzale della Meridiana, avrà la possibilità di rifarsi potendo gestire dal 1° gennaio 2018 anche tutte le aree di sosta a pagamento. Il parcheggio multipiano di Piazzale Maestri del Lavoro in via dei Cipressi resterà gratuito. La concessione prevede il pagamento a favore del Comune di un canone annuale. Resta da trovare un candidato e non si prevede la fila alla gara d’appalto. E se andasse deserta? Lo sguardo smarrito si rivolge poco distante all’area dell’ex cantina sociale in stato di abbandono da dieci anni: si tratta di un’area di diecimila metri quadrati di proprietà di Unieco, le cui difficoltà sono ben note. L’idea di realizzarvi un parcheggio coperto da alberature accarezza la mente: dal 2005 è prevista qui la realizzazione, secondo il Piano particolareggiato, di 7 palazzine, dai 4 ai 7 piani d’altezza per un totale di 130-135 alloggi e 270 posti auto interrati. Di quel progetto si sono perse le tracce e anche Unieco pare non essere più interessata a edificare l’area. La questione parcheggi resta più che mai aperta.

Sara Gelli

Il graffio

Buche in via Molinari, vicino all’ingresso dell’Ospedale

La Iena

Tempismo perfetto - Il Carpi calcio conquista la Serie B e l’Assessorato allo Sport assegna il Premio giornalistico Bruno Cucconi al sito ModenaCorre anzichè incoronare di gloria la titanica impresa dei tre prodi che hanno dato alle stampe La grande storia del Carpi. Se non ora, quando?

Frase della settimana...

“La Grande Bellezza di Carpi presenta ogni giorno spazzatura ingombrante lasciata in strada, auto abbandonate, deiezioni di sospetta natura umana nel prato adiacente il Biscione, persone che bivaccano sui muretti delle abitazioni attigue lasciando rifiuti. Asportati sistematicamente dagli operatori Aimag, gli stessi che controllano se abbiamo differenziato i rifiuti urbani .Credo che l’Amministrazione Comunale sia stata poco attiva e sia giunto il momento di intervenire”. Commento di Luca tratto dal nostro sito www.temponews.it

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 2 aprile 2014


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sisma e ricostruzione

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ontinuano i disagi dei terremotati. Fioccano infatti le segnalazioni di cittadini alle prese con ulteriori inghippi e lungaggini burocratiche. Gli sfollati che sono riusciti ad avviare i cantieri di ripristino delle proprie abitazioni lesionate dal sisma del maggio 2012 si sono imbattuti nell’ennesimo ostacolo: Enel. In numerosi casi, per procedere coi lavori, occorre rimuovere i contatori, operazione che sta bloccando alcuni cantieri, creando evidenti difficoltà e allontanando ulteriormente il rientro nelle abitazioni. “Dopo il sopralluogo del tecnico di Enel, pagato oltre 100 euro - spiegano i condomini di due palazzine fossolesi - siamo ancora in attesa di ricevere il preventivo per la rimozione dei contatori.

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n Tavolo tecnico di confronto che, a cadenza regolare e periodica, vedrà riunirsi professionisti e tecnici pubblici per chiarire i tanti dubbi inerenti le pratiche Mude e Sfinge, la cui interpretazione rischia di rallentare l’opera di ricostruzione post-terremoto. E’ questo il risultato a cui sono pervenuti gli Ordini professionali della nostra Regione coinvolti nell’ope-

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quasi due anni di distanza dal terremoto che ha colpito l’Emilia c’è ancora tanto da fare per aiutare gli abitanti dei territori più colpiti a ritornare alla normalità e, ancora una volta, è la musica con la sua forza a dare una mano con il concerto benefico Heavy Live Aid in programma il 12 e il 13 aprile al Borderline di Modena, in via Cassiani, 184. “L’idea Daniele Abate

Gli sfollati che sono riusciti ad avviare i cantieri di ripristino delle proprie abitazioni lesionate dal sisma del maggio 2012 si sono imbattuti nell’ennesimo ostacolo

Fino a 60 giorni per rimuovere i contatori della luce

Da allora è già passato un mese: questa lentezza sta compromettendo i lavori e il rischio è quello di vedere

il cantiere bloccato. Siamo stanchi di aspettare: vogliamo tornare a casa nostra”. Di questi inspiegabili

ritardi abbiamo chiesto conto direttamente a Enel: “la semplice rimozione dei contatori viene eseguita da Enel Distribuzione nell’arco di pochi giorni mentre, nel caso di lavori più complessi, l’iter si allunga, fino a 60 giorni, come previsto dalla normativa vigente. In questo periodo non solo Enel ma anche il cliente è tenuto a eseguire dei lavori preliminari e propedeutici di sua competenza, affinché l’azienda possa poi intervenire”. Certamente anche il capitolo relativo ai costi rappresenta l’en-

Istituito un Tavolo tecnico di confronto tra professionisti e Regione: era ora!

Mude e Sfinge: eliminiamo ogni dubbio

le problematiche ricorrenti durante le fasi istruttoria, esecutiva e di rendicontazione dell’iter previsto per i progetti di ricostruzione. Sia come tecnici progettisti, sia come tecnici delle Pubbliche Amministrazioni – prosegue Gambuzzi – potremo ottenere, in tempo reale, risposte certe, univoche e indipendenti dalle in-

ra di ricostruzione, dietro impulso dell’Ordine degli Ingegneri di Modena il cui presidente Augusto Gambuzzi (in foto) sottolinea che “l’istituzione di un tavolo permanente di confronto costituisce un importante passo in avanti, poiché consentirà di realizzare una sintesi mediata, rapida e condivisa di tutte

nesima beffa ai danni dei terremotati i quali hanno già sostenuto innumerevoli spese che il contributo previsto dalla Cambiale Errani non contempla e, di conseguenza, non verranno risarcite. “Il terremoto è una calamità naturale. Non è certo colpa nostra se oggi siamo costretti a staccare e ricollocare successivamente i contatori. Enel dovrebbe farsi carico di queste spese”, proseguono gli sfollati. “Quando viene richiesto un sopralluogo preventivo (100 euro più Iva) per verificare o sposta-

re una linea elettrica o una presa utente alla quale è sotteso un contatore, viene richiesto un contributo preventivo. La spesa, qualora i lavori siano riconducibili a effettive situazioni di pericolo e di messa in sicurezza dei nostri impianti, viene poi restituita e le conseguenti attività sono eseguite a carico di Enel”. Insomma la buona notizia è che i denari anticipati dai cittadini verranno restituiti, quella brutta è che, ancora una volta, occorre pazientare. Fino a sessanta giorni. Jessica Bianchi

terpretazioni dei singoli, in relazione alla applicabilità delle ordinanze, portando i singoli casi concreti direttamente sul tavolo della struttura tecnica della Regione Emilia Romagna”. Il tavolo tecnico è già operativo e verrà convocato il primo martedì di ogni mese, fino a esaurimento delle problematiche rilevate. “Al fine di rendere più efficaci i singoli incontri del Tavolo - conclude Gambuzzi

- accoglieremo tra i nostri iscritti i quesiti e le osservazioni sulle problematiche incontrate o non risolte. Il mio personale impegno su questo fronte nasce dalla conoscenza delle difficoltà che stanno incontrando i miei colleghi, nonché dalla convinzione che un dialogo diretto con le istituzioni possa portare a risultati certi e soddisfacenti in tempi accettabili, sia per i professionisti sia per i cittadini”.

DUE GIORNATE DI MUSICA PER AIUTARE L’EMILIA COLPITA DAL SISMA. È L’HEAVY LIVE AID IN PROGRAMMA IL 12 E IL 13 APRILE AL BORDERLINE DI MODENA

Rock and Heavy Metal per l’Emilia

spiegano gli organizzatori dell’evento Francesca Mercury e Daniele Abate - nasce dal desiderio di fare qualcosa di buono e utile per la nostra terra e, al contempo, sfatare il mito dell’hard rock e dell’heavy metal come musica

dei “cattivi” mettendola al servizio di una buona causa. Un concerto di beneficenza per contribuire a sistemare qualcosa che il terremoto in Emilia del 2012 ci ha portato via e, al tempo stesso, dare spazio a quell’underground musicale nostrano che tanto merita, ma che purtroppo ha così poche occasioni per essere apprezzato”. L’evento avrà luogo il 12 e il 13 aprile nel locale modenese Borderline e coinvolgerà 10 band emiliane. “Sin dal primo giorno - raccontano Francesca e Daniele - siamo stati subissati di richieste per poter partecipare all’evento, così abbiamo deciso di coinvolgere la gente attraverso un sondaggio, sia per quanto riguarda le band che la location. Tutti i partecipanti, provenienti da Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia, si esibiranno gratuitamente, mentre il locale offrirà lo spazio, il lavoro del proprio staff e le proprie attrezzature istituendo un biglietto di ingresso di 5 euro. Somma che verrà completamente devoluta alla causa. L’evento vedrà

Francesca Mercury

anche la partecipazione di Lenzotti Strumenti Musicali di Modena, che metterà a disposizione, in maniera gratuita, un’in-

tera backline. Vi sono poi grafici, fotografi, ballerine, giornalisti che si sono offerti di prestare i loro servizi per dare una mano

“Un concerto di beneficenza per contribuire a sistemare qualcosa che il terremoto ci ha portato via e, al tempo stesso, dare spazio a quell’underground musicale nostrano che tanto merita, ma che purtroppo ha così poche occasioni per essere apprezzato”. e rendere le serate ancor più memorabili. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per fare davvero qualcosa di bello ma, soprattutto, di utile. L’intero ricavato della serata sarà devoluto al Circolo in Musica Marco Oliva di Cavezzo, un obiettivo piccolo ma alla nostra portata per riportare la musica in un centro tanto colpito dal sisma e ridare ai giovani della zona un luogo dove potersi esprimere”. E’ la musica che si mette al servizio della musica, dell’aggregazione e della condivisione. Chiara Sorrentino


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Casa mia, quanto mi costi...

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iccardo Del Tesoro è uno dei più apprezzati amministratori di condominio a Carpi. Tra i compiti di un amministratore: seguire le delibere delle assemblee, far rispettare il regolamento di condominio, riscuotere le quote condominiali ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio. Ogni anno l’amministratore deve presentare il consuntivo di tutte le spese sostenute, sulla base del preventivo approvato precedentemente dall’assemblea dei condomini, con annessa ripartizione delle spese. Oltre alla normale e ordinaria gestione, l’amministratore deve occuparsi anche della gestione delle spese straordinarie, autorizzato, anche in questo caso, dall’assemblea, a patto che tali spese non siano urgenti. Non ultimo, spetta al professionista il lavoro di mediazione per evitare, se possibile, azioni legali molto costose per chi le subisce. Del Tesoro, è elevato il numero di chi non paga puntualmente le spese condominiali? “Purtroppo sì, dal 2007 al 2013, si è registrata una crescita costante di condomini che non pagano puntualmente, fino ad arrivare al 50-60% del totale. All’inizio erano soprattutto famiglie di stranieri, pakistani e marocchini. Oggi non si registrano grosse differenze tra italiani e stranieri. Dal giugno scorso, fortunatamente, la legge consente di staccare le utenze a chi è moroso da almeno sei mesi: stacchiamo l’acqua nell’appartamento di una famiglia che non paga più le spese condominiali vedo che si arriva presto a una mediazione. Dopo mesi di irreperibilità e di mancate risposte anche alle lettere dell’avvocato, gli inquilini morosi arrivano

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“Ci sono molte persone in cassa integrazione o disoccupate che mostrano la volontà di pagare e portano i soldi un po’ alla volta; 100 euro un mese, 200 l’altro, pian piano ripianano i debiti e riescono a far fronte alle spese. Sei su dieci vanno sollecitati con le buone o con le cattive. Di certo le disponibilità economiche sono in calo e le spese fisse aumentano”. Parola dell’amministratore di condominio Riccardo del Tesoro

“La crisi è un buon alibi per i furbi” Riccardo Del Tesoro

nel mio ufficio per trovare una soluzione al problema. A volte sono stato anche minacciato ma, a mali estremi, occorrono estremi rimedi. Chi ha davvero problemi e difficoltà economiche viene aiutato, può rateizzare e un accordo si trova: il Comune di Carpi, tra l’altro, ha anche istituito un bando per correre in aiuto dei

“Dal 2007 al 2013, si è registrata una crescita costante di condomini che non pagano puntualmente, fino ad arrivare al 50-60% del totale. All’inizio erano soprattutto famiglie di stranieri, pakistani e marocchini. Oggi non si registrano grosse differenze tra italiani e stranieri”.

casi più difficili e diversi inquilini hanno chiesto il mio intervento con una certificazione per ottenere i fondi. Ma ci sono anche molti furbi: persone che hanno il denaro per pagare, ma non pagano. Tanto che, quando stacco l’acqua, hanno immediatamente i 4-5.000 euro necessari per ripianare il debito. La crisi è un buon alibi per i furbi, non solo un guaio per chi la subisce davvero. Ci sono situazioni in cui chi non paga arriva in ufficio con l’ultimo modello di telefono, il giaccone firmato e l’auto nuova nel parcheggio. Prima di questa normativa era difficile recuperare i crediti, i tempi della legge sono lunghissimi e non sempre si arriva a una soluzione: cosa si pignora a chi non ha nulla intestato a sé?”. C’è comunque una “famiglia tipo” che a Carpi fatica ad affrontare le spese fisse per la casa?

“Ci sono anche molti furbi: persone che hanno il denaro per pagare, ma non pagano. Tanto che, quando stacco l’acqua, hanno immediatamente i 4-5.000 euro necessari per ripianare il debito”. “Ci sono molte persone in cassa integrazione o disoccupate che mostrano la volontà di pagare e portano i soldi un po’ alla volta; 100 euro un mese, 200 l’altro, pian piano ripianano i debiti e riescono a far fronte alle spese. Sei su dieci vanno sollecitati con le buone o con le cattive. Di certo le disponibilità economiche sono in calo e le spese fisse aumentano”. Molti lamentano di faticare a pagare il mutuo; rispetto al pas-

sato, aumentano gli consiglio a chi cerca appartamenti requisiti casa oggi, su cosa lo dalle banche a Carpi? orienteresti? “In molti casi faccio il de“Allo stato attuale io consicreto ingiuntivo a proprie- glierei l’affitto; ottenere un tari di apparmutuo è diffici“A Carpi ci tamenti che le proprio persono stati non pagano ché le banche diversi casi nemmeno che hanno dato di inquilini in affitto il mutuo finanziamenti che, oltre a non pa- del 100-120% e quindi gare, hanno comle banche nei primi anni pletamente svuogià stanno duemila si procedendo tato appartamenti sono ritrovate per la messa arredati vendendo a non incassare in vendita tutto! Persino i ter- quanto prestaall’asta. A mosifoni! E mandarli to. A Carpi, ad Carpi gli esempio, molti fuori casa richiede appartamen- tempi lunghissimi, stranieri hanno ti all’asta acquistato case purtroppo”. sono davdegli Anni ‘70 vero tantissimi e chi ha con il mutuo: hanno pagato soldi fa ottimi affari. Case le rate per il primo anno e da 180.000 euro di valore poi hanno smesso. Anche vengono messe all’asta a una volta messe all’asta e 150.000 e scendono fino vendute, occorre poi altro a 50-60mila euro. A quel tempo per sfrattare chi ci punto c’è chi compra anche vive e se ci sono minori begli appartamenti a prezzi la faccenda si complica stracciati”. ulteriormente. Le nuove normative Oggi le banche vogliono hanno complicato gli garanzie: i genitori, il titointerventi per i lavori lare, amici, parenti, qualstraordinari? cuno che firmi e assicuri “Sì, con le nuove normache il mutuo verrà onorato. tive da giugno serve un Conviene l’ affitto anche fondo cassa per dare il perché i prezzi sono un via a lavori straordinari: po’ calati rispetto al pasriparare un tetto, intonaca- sato, questo nonostante le re, migliorare gli impianti tasse siano aumentate per elettrici, le fognature, non i proprietari di case: sono si può più iniziare senza un talmente tante le situafondo cassa e, a volte, sono zioni in cui gli inquilini cifre elevate. I lavori così non pagano l’affitto che i non partono o ritardano, proprietari preferiscono aggravando i problemi”. accontentarsi sul prezzo e Se tu dovessi dare un affittare a persone fidate. A Carpi ci sono stati diver“Chi ha si casi di inquilini in affitto davvero che, oltre a non pagare, problemi hanno completamente economici viene svuotato appartamenti aiutato, può arredati vendendo tutto! rateizzare e un Persino i termosifoni! accordo si trova: il E mandarli fuori casa riComune di Carpi, chiede tempi lunghissimi, tra l’altro, ha anche purtroppo. Qualcuno oggi mi dice che aver investito i istituito un bando propri risparmi in case anper correre in aiuto ziché spenderli in viaggi e dei casi più difficili vino si è rivelata una sfore diversi inquilini hanno chiesto il mio tuna. Significa che qualcosa, dal punto di vista delle intervento con una leggi, proprio non va”. certificazione per Clarissa Martinelli

ottenere i fondi”.


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Cosa è cambiato? “Si tratta semplicemente - spiega Saverio Catellani, referente Cup e specialistica ambulatoriale del distretto di Carpi - di una sostituzione del programma, ormai vecchio più di vent’anni e che girava ancora su Dos”.

Nuovo Cup, passi avanti ma troppo lenti A distanza di un mese dall’introduzione del nuovo Cup, a Carpi l’emergenza è rientrata come dimostra l’immagine scatta lunedì 31 marzo all’interno della sala d’attesa al piano terra della palazzina di Piazzale Donatori di Sangue: alle 9 del mattino in fila c’erano quattro persone. In queste settimane la situazione più volte è stata critica ma si è evitato l’inferno: a Modena, al Cup di via del Pozzo, alcuni utenti sono svenuti per la stanchezza legata alle troppe ore di attesa. A Carpi alcuni utenti sabato mattina si sono adirati: per non oltrepassare l’orario di chiusura delle 13 gli operatori hanno tolto l’emettitore di numeri mentre continuavano ad affluire cittadini. La situazione è degenerata e gli operatori sono stati costretti a chiedere l’aiuto della vigilanza privata che però non era in servizio. Parcheggio dell’Ospedale

Multe in arrivo per i furbetti

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ovità nei regolamenti che disciplinano l’utilizzo dei parcheggi dell’Ospedale Ramazzini e del Distretto sanitario di Carpi. I cambiamenti in particolare interessano l’area interna ospedaliera che complessivamente ospita 182 posti auto. L’obiettivo è quello di migliorare l’utilizzo delle piazzole di sosta, mettendo fine a una serie di comportamenti di automobilisti indisciplinati che hanno sollevato le proteste soprattutto da parte di cittadini disabili o con difficoltà, come la sosta fuori dagli spazi indicati o nei posti riservati ai portatori di handicap o pazienti che si sottopongono alla dialisi, o la sosta in corrispondenza delle scale e dei percorsi pedonali. In questo modo si vuole garantire sicurezza e funzionalità degli automezzi di servizio addetti, ad esempio, al trasporto infermi, consegna pasti e rimozione rifiuti. L’Azienda Usl ha deciso di attivare un servizio di rimozione o bloccaggio dei veicoli o motoveicoli che violano quanto previsto dal regolamento. Alle nuove misure sarà data la massima evidenza attraverso una serie di cartelli allestiti nei parcheggi e negli spazi di attesa dell’ospedale e del distretto. Insomma stop al parcheggio selvaggio! E per i furbetti sono in arrivo multe e ganasce. Trasgressori avvertiti.

Ma cosa è cambiato al Cup? “Si tratta semplicemente - spiega Saverio Catellani, referente Cup e specialistica ambulatoriale del distretto di Carpi - di una sostituzione del programma, ormai vecchio più di vent’anni e che girava

ancora su Dos. Il nuovo software fornisce le stesse prestazioni, in alcuni casi migliori rispetto al precedente programma, in altri casi no, ma abbiamo lavorato durante questo mese per mettere a punto il cervellone con manuten-

zioni straordinarie”. Per poter effettuare prenotazioni da casa propria, la nuova frontiera prevista dal nuovo Cup, occorrerà però attendere anni. Così come agli sportelli, anche nelle farmacie si sono registrati disagi: “la

situazione si va normalizzando” spiega il dottor Giuseppe Caramaschi della Farmacia San Giuseppe in via Giovanni XXIII “ma non abbiamo avuto l’adeguata formazione per affrontare il cambiamento e ci siamo dovuti arrangiare in corso d’opera”. Alla Farmacia S. Chiara in via De Sanctis, vicina all’ospedale, le prenotazioni da gestire non sono un’esagerazione eppure il dottor Francesco Orlandi rileva “l’estrema lentezza del nuovo programma”.

Insomma, nelle farmacie gli operatori hanno dovuto perdere un sacco di tempo. “Ogni giorno ce n’è una nuova” racconta il dottor Marco Ferrari della Farmacia Santa Caterina in via Pezzana. “All’inizio il sistema non era in grado di leggere il codice delle impegnative dei medici non aggiornati col nuovo programma e siamo stati costretti a inserire i numeri manualmente. Al minimo errore si è costretti a ricominciare daccapo la procedura. Col nuovo software, infine, non si vedono più le disponibilità di alcune strutture e ospedali”. “Il collegamento Adsl salta spesso - commenta la titolare della Farmacia Santa Caterina, Marina Colli - e non è più veloce come prima. In vista dell’introduzione della ricetta elettronica occorrerà verificare l’effettiva affidabilità del servizio Adsl prima di caricarlo ulteriormente”.

Reggio Emilia è in emergenza rifiuti e ha invocato l’aiuto di Parma chiedendo di conferire 450mila tonnellate di indifferenziata. L’assessore grillino Folli cita Carpi il cui impianto “è molto più vicino alle discariche reggiane”.

Sos rifiuti, Reggio chiede aiuto R

eggio Emilia è in emergenza rifiuti e ha invocato l’aiuto di Parma chiedendo di conferire 450mila tonnellate di indifferenziata all’impianto di trattamento meccanico del Cornocchio, da qui al 2017. Reggio Emilia ha deciso due anni fa di spegnere l’impianto di incenerimento per realizzarne uno per il trattamento meccanico bioologico, ma i lavori devono ancora concludersi. Nel frattempo Reggio Emilia intende portare i rifiuti nelle proprie discariche ma è sprovvista di impianti per il pretrattamento di selezione, passaggio necessario per il conferimento in discarica. Nessuno si pro-

nuncia apertamente ma molti pensano: “Ve l’avevamo detto”. Il modello Reggio, che era piaciuto tanto a certi ambientalisti spinti, mostra quindi le sue debolezze. Una provincia in emergenza non va lasciata sola, a maggior ragione alla luce di un Piano dei Rifiuti la cui gestione passerà presto alla Regione e supererà i confini provinciali, ma ci sono aspetti da discutere. Fra questi, il fatto che si tratta di far viaggiare 450mila tonnellate di spazzatura, senza nessuna previsione di calo della produzione. A Parma gli impianti TMB sono due, a Borgotaro e a Ugozzolo, e ora Reggio chiede di riaprire quello del

Cornocchio, fermo da due anni. Qualsiasi valutazione verrà fatta in sede di conferenza dei servizi a Parma ma mentre la Provincia è possibilista, per il Comune di Parma non sembra un’operazione dal bilancio ambientale sostenibi-

le. “Rileviamo inoltre - scrive l’assessore all’ambiente del Comune di Parma, Gabriele Folli - che vi sono impianti TMB attualmente sottoutilizzati molto più vicini alle discariche reggiane come ad esempio quello di Carpi”. Il

riferimento è all’impianto TMB di Aimag, quello per il quale il Piano regionale prevede la chiusura ma che Aimag vorrebbe conservare attivo per non compromettere la filiera dei rifiuti costruita nel corso degli anni. Prenderebbe così corpo l’alternativa che la stessa multiutility avrebbe avanzato alla Regione: mantenere attivo il TMB di Carpi che già esiste e costruire ex novo nella frazione reggiana di Gavassa un impianto di dimensioni (e costi) inferiori rispetto a quelle previste dal Piano Regionale dei Rifiuti. S.G.


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Concluse le Olimpiadi dell’Intercultura presso l’Istituto Vallauri di Carpi. Una sessantina i giovani partecipanti: “l’idea alla base del progetto era quella di avvicinare i ragazzi dei vari gruppi etnici affinché imparassero qualcosa della cultura e dell’esperienza degli altri”.

L’integrazione va in scena al Vallauri “ Quando ho iniziato a insegnare all’Istituto Vallauri, nel 1987, c’era un solo ragazzo straniero: un congolese. Oggi sono 180 e rappresentano un terzo della popolazione scolastica” commenta il docente di Italiano e Storia, Paolo Gera. “Ogni giorno, ogni lezione, rappresentano una sfida straordinaria. Bellissima. Il nostro istituto è un crogiolo di culture e tradizioni diverse. Qui si concentrano anche situazioni complesse, con ragazzi difficili. La scuola è lo specchio della società reale. Un microcosmo che riflette le dinamiche esterne. Un osservatorio privilegiato”, prosegue il docente. E la scuola può diventare un importante e prezioso laboratorio di buone pratiche: “occorre trovare gli strumenti necessari per sviluppare collaborazione ed empatia tra i vari gruppi etnici, affinché si possa convergere verso obiettivi comuni. Condivisi”. Le Olimpiadi dell’Intercultura rappre-

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’inquilino bisbetico sorride e i vicini si domandano il perché: erano anni che non lo faceva! L’unico a conoscerne il motivo è il bambino che vive all’ultimo piano del condominio: prima di andare a scuola, si è preoccupato di dare una mano all’anziano brontolone a scendere le scale. Un piccolo esempio di ciò che potrebbe accadere durante la seconda edizione della Settimana della gentilezza, iniziativa quest’anno interamente organizzata dalle classi 3G, 3D e 2D della Scuola Media Guido Fassi che porterà tutte le famiglie dei 1.546 alunni del Comprensivo Carpi 2 a compiere atti di gentilezza dal 5 al 12 aprile. “Un modo per sensibilizzare i giovani circa l’importanza di mettere in pratica, giorno dopo giorno, atti di altruismo gratuito e disinteressato. Un valore spesso desueto, quello della gentilezza, che deve invece diventare protagonista a scuola, come in famiglia e nella comunità in generale”, spiega la professoressa Jenny

Staff delle Olimpiadi dell’Intercultura. Da sinistra Davide Bergamaschi, Angioletta Taurasi, Paolo Gera, Rosanna Gariano ed Emanuela Croci

sentano l’ennesimo passo avanti fatto dal Vallauri verso l’integrazione. “Da anni i nostri ragazzi partecipano alle Olimpiadi della Matematica una formula che si è rivelata davvero vincente. Mi sono chiesto perché non giocare la stessa carta sul tema dell’Intercultura?”. Le olimpiadi sono nate così, in punta di piedi, come tutte le cose belle, dopo anni di sensibilità da parte dell’istituto al tema

dell’integrazione scolastica, attraverso l’organizzazione puntuale di “corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana e di rinforzo linguistico”, in un panorama nazionale alquanto desolante. Basti pensare, continua Paolo Gera, responsabile dell’Intercultura dell’Ipsia di Carpi, “che il Ministero non prevede alcun piano per l’integrazione, demandando ogni progetto alle autonomie scolastiche”.

L’idea alla base dell’innovativo progetto era quella “di avvicinare i ragazzi delle varie etnie, che tendenzialmente fanno gruppo tra loro, affinché imparassero qualcosa della cultura e dell’esperienza degli altri”. Obiettivo pienamente riuscito. La prima edizione delle Olimpiadi - che hanno fatto guadagnare alla scuola, unica in Provincia di Modena, il titolo di associated school da parte

dell’Unesco - è andata in scena il 21 e 22 marzo, (grazie alla collaborazione dei docenti Davide Bergamaschi, Emanuela Croci, Rosanna Gariano e Angioletta Taurasi) quando una sessantina di ragazzi si sono presentati volontariamente per vivere l’originale esperienza. “Gli studenti sono stati divisi in gruppi che rispecchiavano la composizione etnica dell’istituto e si sono confrontati

su varie materie: dalla geografia alla musica, dalla religione alla lingua, dallo sport all’etica”. Ed è stata proprio l’etica ad accendere il dibattito “profondo e partecipato”, spiega Gera, il quale ha stimolato i ragazzi a discutere circa il metodo adottato dai chirurghi di guerra: il triage secondo Gino Strada, fondatore di Emergency, si basa sulle possibilità di sopravvivenza del paziente e non sulla sua gravità. Nel senso che si opera chi ha più possibilità di rimanere in vita durante e dopo l’intervento, invece di soccorrere il paziente più grave ma con meno possibilità di salvezza. E allora chi deve essere operato per prima? Un padre, una madre, un bambino o un nemico? “Le risposte sono state diverse: molti hanno privilegiato il nemico, per lanciare un segnale concreto di pace. E’ stato davvero un bel momento di crescita personale. La partecipazione di questi ragazzi è la vera vittoria dell’iniziativa”, conclude il docente. Un modo diverso di fare lezione, divertente e partecipato che ha visto il protagonismo dei ragazzi. Tutti. Anche di coloro che faticano maggiormente a sentirsi parte integrante di un gruppo, come ha ben riassunto un giovane senegalese: “per la prima volta mi sono sentito davvero parte di questa scuola”. Jessica Bianchi

Torna, dal 5 al 12 aprile, La settimana della gentilezza, organizzata dai ragazzi delle classi 3G, 3D e 2D della Scuola Media Guido Fassi

Quando un gesto fa la differenza

Poletti, coordinatrice insieme a Rossella Sansone del progetto. Gesti, piccoli, ma contagiosi, capaci di innescare comportamenti virtuosi a catena. “Dapprima ci siamo

concentrati sul significato della gentilezza attraverso la poesia e la letteratura, successivamente, abbiamo creato volantini multimediali riportanti frasi originali che raccontano

cosa significhi per ciascuno di noi tale valore”, racconta la studentessa Alessia Sacchi. “Ogni classe è stata suddivisa in gruppi, ognuno con un compito preciso - spiegano Elena

Barbieri e Chiara Camurri - per organizzare al meglio la settimana e renderla ricca di idee e creatività”. E a questa generazione 2.0, l’estro non manca di certo, così come la dimestichezza con la tecnologia: “non potevamo non creare una pagina Facebook dedicata - sorridono Sarah Santoro e Giacomo Rossi - e sfruttare appieno tutte le risorse offerte dagli smartphone”. Gli alunni, giorno dopo giorno, si impegneranno a rendere concreta la cortesia, a scuola come a casa: ogni gesto cortese verrà documentato sul diario di bordo di classe e sarà riportato sullo Smartometro, “un cartellone riportante la batteria di uno smartphone che si ricarica grazie ai gesti gentili compiuti”, spiegano Matilde Callegari e Niccolò Codeluppi. Al termine della settimana verranno premiate le tre clas-

si più gentili, alla presenza di Giorgio Aiassa, fondatore del Movimento Italiano per la gentilezza. Sul social network verrà anche lanciata la Kindness Nomination: “i ragazzi dovranno fotografare un atto di gentilezza e poi passeranno il compito ad altri nominati”, racconta Sarah Santoro. Alla faccia della moda più distruttiva del momento, la Nek Nomination! Sarà poi organizzata all’interno dell’istituto una gara di frasi originali: le migliori saranno trasformate in poster e comporranno la mostra dal titolo Gentilezza aumentata. Durante la settimana alcune classi si recheranno poi alla Casa del volontariato per avvicinarsi al tessuto associativo locale e verrà lanciata l’azione Aggiungi un prodotto alla tua spesa: “tutti i generi alimentari Continua a pagina 7


venerdì 4 aprile 2014 Attilio Desiderio, Rossella Sansone e Jenny Poletti

Continua da pagina 6

comprati dalle famiglie e raccolti a scuola saranno donati al social market Il Pane e le rose di Soliera nato per sostenere le famiglie in difficoltà”, spiegano Natalia De Luca e Matteo Barigazzi. Gli studenti delle Fassi hanno pensato di rendere concreta la solidarietà anche in altri modi, come prosegue Natalia: “abbiamo chiesto l’autorizzazione per allestire un banchetto presso il cinema Space City, dove raccoglieremo fondi da devolvere a una scuola alluvionata di Bomporto”.

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resso il Forum Guido Monzani di Modena si è tenuta, lo scorso 26 marzo, la cerimonia di consegna delle borse di studio Fondazione Centenario della Banca popolare dell’Emilia Romagna destinate a studenti meritevoli della Provincia di Modena. Erano presenti l’assessore comunale all’Istruzione, Adriana Querzè, il delegato alla didattica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Marco Sola, l’assessore al Bilancio della Provincia, Marcella Valentini e il vice sindaco di Carpi, Maria Cleofe Filippi. Ha presenziato per Banca popolare dell’Emilia Romagna il vice presidente, Alberto Marri. Hanno ricevuto borse di studio del valore di 500 euro l’una 19 studenti ancora in corso e del valore di 700 euro 11 diplomati. I premi sono stati assegnati agli studenti di scuola

Numerose poi le iniziative aperte al pubblico: “il primo evento si terrà il 4 aprile presso il Centro anziani Gorizia di via Cuneo, dove l’Orchestra di fiati dell’Istituto musicale Vecchi - Tonelli offrirà un concerto. Il 10 aprile, alle Fassi, si terrà il concerto Quadri di un’esposizione a cura del Nubilaria Clarinet Ensemble, con la partecipazione dell’artista Francesca Mussini che disegnerà dal vivo, lasciandosi trasportare dalle note. Da non perdere poi la dimostrazione fatta dai cani per non vedenti offerta da Lions Club, il 12

aprile, alle 11, nel cortile della scuola media”. Anche i piccini delle Primarie del Comprensivo (Da Vinci, Rodari, Colonnello Lugli e Pertini) faranno la loro parte: “abbiamo chiesto ai più piccoli di realizzare disegni dedicati alla gentilezza e ai più grandicelli di scrivere delle frasi sul tema. Anche i loro lavori andranno a comporre la mostra che verrà allestita lungo le pareti della scuola” raccontano Maddalena Grillenzoni e Asia Arletti. I genitori ovviamente non sono sfuggiti alle “grinfie” dei ragazzi e “sono stati precettati per tinteggiare i corridoi delle Fassi”. Deliziosa poi l’iniziativa Kind presents: ogni alunno pescherà il nome di un compagno a cui fare un piccolo dono anonimo. Dulcis in fundo, l’esercito delle mamme premierà, a conclusione della settimana, i ragazzi “con tanti squisiti biscotti”, aggiunge Vittoria Carrabs. Della gentilezza naturalmente. Jessica Bianchi

Successo di pubblico al concerto organizzato dal Comitato genitori e amici del Sacro Cuore di Carpi presso la Parrocchia di Quartirolo

L’Istituto Sacro Cuore ha detto addio al sisma

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i è tenuto domenica 30 marzo, nella Chiesa di Quartirolo, il concerto di beneficenza organizzato dal Comitato genitori e amici del Sacro Cuore di Carpi. Il soprano Melitta Lintner ha interpretato

arie che vanno dall’opera lirica più conosciuta – Un bel dì vedremo, Casta diva - alla difficilissima aria Diva Dance dal film Il quinto elemento, strappando ripetuti applausi. Il giovanissimo soprano Arianna Richeldi ha interpretato il brano I don’tknow dal musical Jesus Christ Superstar e tre duetti, padroneggiando con sicurezza la voce sia nelle note gravi che in

Si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio Fondazione Centenario della Banca popolare dell’Emilia Romagna

Consegnati i premi agli studenti meritevoli

DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 7 COMMA 2 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000 CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE IN MATERIA DI ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DEL PLURALISMO, DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI COMUNICAZIONE POLITICA E DI PARITA’ DI ACCESSO AI MEZZI DI INFORMAZIONE Il sottoscritto Prandi dott. Gianni in qualità di legale rappresentante di RADIO BRUNO società cooperativa con sede legale in Carpi (MO) Via Nuova Ponente 24/A, codice fiscale 00754450369 quale titolare dell’impresa del periodico denominato “TEMPO” con riferimento al proprio intendimento di diffondere messaggi politici autogestiti a pagamento per le Elezioni Amministrative ed Europee RENDE NOTO quanto segue: a) condizioni temporali di prenotazione degli spazi per messaggi politici autogestiti a pagamento con l’indicazione del termine ultimo entro il quale gli spazi medesimi possono essere prenotati: - inizio 31 marzo 2014 - termine ultimo 12 maggio 2014 b) modalità di prenotazione degli spazi per i suddetti messaggi politici autogestiti a pagamento: - tramite telefono, fax o e-mail alla ns. sede di Carpi tel. 059.645566 fax 059.698113 c) Presso la sede dell’editore è depositato il regolamento con le relative tariffe di accesso, in ottemperanza alle normative vigenti. d) I testi contenenti messaggi politici autogestiti e relative foto, devono essere recapitati, alla sede del periodico TEMPO non oltre il lunedi’ mattina di ogni settimana, per l’uscita del venerdì. Il testo deve essere redatto in WORD e le foto devono essere in formato JPG. e) Le interviste devono essere rilasciate entro il lunedì della settimana inerente la pubblicazione. In fede

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Radio Bruno società cooperativa (Prandi dott. Gianni)

quelle acute. Il maestro Pietro Rustichelli ha eseguito impeccabilmente tre brani, due col flauto traverso e uno con l’ottavino. Le ballerine della scuola di danza Il colibrì hanno creato coreografie suggestive, muovendosi con grazia e armonia, sotto il controllo della direttrice Annalisa Gennari. Alla fine il bis chiesto a gran voce dal pubblico: Lintner e Richeldi hanno fatto volare la voce nel duetto I will pray. Così il Sacro Cuore ha detto addio al sisma. media superiore che nell’anno scolastico 2011-2012 hanno ottenuto ottimi risultati: una votazione media in tutte le materie non inferiore ai 9/10 o il voto all’esame di maturità non inferiore a 99/100. Il premio, che giunge quest’anno alla 47^ edizione, venne istituito nel 1967 in occasione della ricorrenza del Centenario della fondazione della Banca popolare dell’Emilia Romagna (allora Banca popolare di Modena), ed è oggi esteso a tutti gli studenti delle province italiane in cui la banca è presente. Sono 113 complessivamente le borse di studio che Bper ha assegnato quest’anno agli studenti delle scuole superiori, a testimonianza dell’attenzione che la Banca popolare dell’Emilia Romagna riserva al territorio, di cui è parte anche questo proficuo e storico rapporto con il mondo della scuola.

Inaugura il 4 aprile uno spazio permanente dedicato a Blumarine all’interno di Palazzo Pio

Blumarine abita il museo

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naugura venerdì 4 aprile uno spazio espositivo permanente dedicato a Blumarine all’interno del Museo della Città di Carpi. L’allestimento è concepito per valorizzare la composizione sartoriale degli abiti, la qualità dei tessuti e la preziosità dei ricami dei capi del marchio. Il percorso ricrea un vero e proprio “armadio interattivo” in cui i visitatori potranno avere un contatto multisensoriale con i capi e gli accessori esposti oltre ad avere la possibilità di toccare le creazioni. “Il progetto del Museo di Carpi dedicato a Blumarine - ha commentato Gianguido Tarabini amministratore unico di Blufin - consolida il legame da sempre esistente tra la città e Blufin che, all’interno del distretto carpigiano del Tessile - Abbigliamento, ha trovato le proprie radici e si è sviluppata. Sono convinto che il risalto dato al nostro marchio evidenzi la lungimiranza della direzione del Museo e dell’Amministrazione Comunale nel voler

tutelare e valorizzare le realtà imprenditoriali locali che hanno saputo promuovere le eccellenze del Made in Italy nel mondo”. Anche Anna Molinari, direttore creativo Blufin e stilista, è entusiasta: “i visitatori potranno ammirare i capi esposti e interagire con essi tramite un approccio multisensoriale che parte dai materiali impiegati sino ad arrivare alla loro interpretazione fotografica da parte dei più importanti fotografi di moda”.


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Carpi Bene Comune

Sara Rovatti è candidato sindaco

Sara Rovatti

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’ Sara Rovatti, residente a Carpi, 34 anni, 3 figli, il candidato sindaco per la Lista civica Carpi Bene Comune. Una candidatura, la sua, sostenuta dall’unanimità dei presenti. Ancora una volta Carpi Bene Comune si dimostra una lista veramente alternativa, candidando una donna e una cittadina senza nessuna “etichetta” politica. E’ impiegata nel settore amministrativo e recupero crediti e studentessa presso l’Università degli studi di Modena e Reggio in Scienze giuridiche dell’impresa e della pubblica amministrazione al primo anno di corso non frequentante. Sara Rovatti si è distinta negli ultimi anni per l’impegno sociale in diverse iniziative di volontariato essendo, tra l’altro, tra i membri fondatori del Comitato No Amianto. La presentazione ufficiale della lista e del candidato sindaco avverrà mercoledì 9 aprile, alle 21, presso l’Auditorium di San Rocco.

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’ prossimo il rinnovo dei vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. La grande importanza che riveste la Fondazione, suggerisce a chi scrive, una aperta e schietta riflessione su alcuni aspetti che riguardano la composizione della classe dirigente e, più complessivamente, i criteri e i metodi che vengono utilizzati per selezionarla. Le argomentazioni che sto per esporre si basano esclusivamente su atti e documenti che riguardano direttamente la Fondazione di Carpi e le regole che il Parlamento ha definito per le Fondazioni, e le regole delle Fondazioni medesime. Va innanzitutto ricordato, che l’attuale presidenza ha una durata di un mandato aggiuntivo dovuta a una norma transitoria frutto del contenzioso tra Fondazioni e il ministro Tremonti, finita con un importante pronunciamento della Corte Costituzionale. Una norma transitoria che è valsa per tutti i presidenti delle Fondazioni. Sulla ragionevolezza e necessità giuridica di questa norma generale ho diversi dubbi, ma il potere solitamente tende a conservarsi, e, anche in questo caso, la regola è confermata. Non ci sono motivi sostanziali perché questa stessa norma venga applicata agli altri componenti del Consiglio di Indirizzo e di Amministrazione della Fondazione di Carpi. Perciò

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E’ nata una lista di appoggio alla candidatura a sindaco di Alberto Bellelli la cui mission è “evitare che la seconda forza politica carpigiana, ovvero i 5 Stelle portino il Partito Democratico al ballottaggio”. Parola del democristiano doc, il giornalista carpigiano Rossano Bellelli

L’ex Dc si schiera col Pd contro i Grillini A

dare man forte ad Alberto Bellelli alle prossime Amministrative, ci penserà la vecchia Dc. E’ nata infatti una lista di appoggio alla sua candidatura la cui mission è “evitare che la seconda forza politica carpigiana, ovvero i 5 Stelle portino il Partito Democratico al ballottaggio”. Parola del democristiano doc, il giornalista carpigiano Rossano Bellelli, classe 1941. Nella lista (il cui nome è ancora al vaglio), dove convivono diverse correnti, l’imperativo è chiaro: “portare voti ad Alberto Bellelli”. Il gruppo è composto da “24 nomi. Persone, in larga parte giovani a parte qualche rara eccezione, che provengono da culture di pensiero diverse. Insomma ribadisce Rossano Bellelli non ci sono uomini di partito del passato per intenderci”. La

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i è concluso il 28 marzo all’Istituto Meucci il secondo corso Giovani e anziani nella rete. E’ il terzo anno che i pensionati FNP Cisl che operano nell’associazione di volontariato Anteas propongono in collaborazione col Meucci, corsi di informatica per pensionati. Considerato l’alto numero di richieste, i corsi nel 2014 sono stati due e hanno interessato 34 pensionati. La scuola ha

Rossano Bellelli

lista, che avrà anche una forte partecipazione femminile, è ancora in costruzione e i nomi, mentre chiudiamo il giornale, (ndr mercoledì 2 aprile) non sono ancora noti. “Sul nome del capolista - prosegue Belleli - c’è ancora discussione interna. Stiamo vagliando una

rosa di tre: tutti personaggi di alto profilo e molto conosciuti in città”. Insomma una lista civica creata tra politici consumati, per drenare voti tra i nostalgici di un tempo che fu, i cattolici indecisi e le pecorelle smarrite di centrodestra. “Nata perché la lista civica che contribuii a fondare cinque anni fa (ndr Alleanza per Carpi) non è stata disposta a fare una trattativa col candidato sindaco del Pd. Un errore grave e non solo per me”. Se nella lista infatti, ci sono giovani motivati alle prime armi, politicamente parlando, dietro di loro ci sono invece persone che di politica ne masticano da decenni: dal socialista Andrea De Pietri a Federico Boccaletti, allo stesso Bellelli, per la stesura del programma. “Gente che crede e lavora a questo progetto pur restandone fuori, affinché sulla scena politica si

Si è concluso il secondo corso Giovani e anziani nella rete

Pensionati sempre più tecnologici

L’intervento...

di Stefano Zanoli

Fondazione Crc: stop alle dinastie chi ha ricoperto un ruolo in uno dei due Consigli per due mandati, ha terminato il proprio servizio. Si prospetta quindi un ricambio numericamente rilevante dei 26 componenti: 19 del Consiglio di Indirizzo e 7 del Consiglio di Amministrazione Ma come vanno selezionati i componenti degli organi di una Fondazione? Gli statuti affermano i sacrosanti principi di onorabilità e professionalità ed evitano le dinastie, ma dicono poco sulle provenienze. Di “provenienze” ne possono esistere numerosi tipi e, in genere, si può notare che sono ben rappresentati i “mondi vitali” della società del luogo. Va osservato che le donne sono poco presenti e sono non pochi coloro che hanno un trascorso politico da eletti nelle amministrazioni locali. Questo vale anche per la nostra Fondazione dove siedono attualmente ex assessori, ex consiglieri comunali, responsabili e rappresentanti di diverse associazioni del territorio, da Confindustria al mondo del volontariato. Perché ci debba essere questo tipo di rappresentanza relativa alle “provenienze”, fa parte delle dinamiche molecolari della rappresentanza della società Italiana. Se mancano gli agricoltori o gli

affacci il nuovo che avanza”, spiega l’ex Dc. Il programma della lista, partendo dai nove punti base proposti dal candidato del Pd, si limiterà a porre alcune “sottolineature”. In particolare relativamente ai “tempi di realizzazione dei vari progetti. Uno “stile alla Renzi”, conclude Rossano Bellelli che, in questa operazione, ha trovato anche l’appoggio interno al Pd dell’ingegner Marc’Aurelio Santi. Un’operazione che potrebbe rievocare la lista civica Carpi 2009 - Campedelli sindaco. In quel caso, alla capolista Miria Ronchetti, premiata con un assessorato, non andò tanto bene. Tutti ricorderete il suo scivolone su Facebook quando associò preti, aborto e pedofilia. Un irriverente frappè che obbligò l’imbarazzato Campedelli a revocarle ogni delega, dandole così il

artigiani, o i commercianti, o chi volete voi, naturalmente si dovrà prima o poi provvedere, perché tutti debbono avere la possibilità di essere presenti. Non ci sono ragioni sostanziali per opporsi a questo meccanismo, ma si possono evidenziare i risultati a fronte delle iniziative che la Fondazione prende. Saranno (e sono) evidentemente presenti le associazioni rappresentate. Un esempio è rappresentato da Carpi Fashion System. Passando alla “governance” della Fondazione, cioè ai regolamenti e ai metodi con cui si governa la stessa, va notata una doppia presenza di componenti dei due consigli nelle società strumentali (San Rocco e Casa del Volontariato) e in passato nelle partecipate (Aimag e Campus della Moda). Nulla vieta che ci si avvalga di professionisti esterni, in grado di svolgere al meglio le medesime funzioni. Questi doppi incarichi hanno l’effetto di garantire un elevato grado di fedeltà all’istituzione a chi la governa e un reddito maggiorato per i compensi. Molte Fondazioni italiane hanno nominato esclusivamente persone esterne ai Consigli, dimostrando un’apertura vera alle tante

competenze presenti in un territorio. Il prossimo rinnovo dei consigli della Fondazione di Carpi, avverrà dopo la pubblicazione della Carta delle Fondazioni, adottata dall’Associazione delle Fondazioni (ACRI).

La Carta delle Fondazioni è un codice etico, resosi necessario per rimarcare come si debba essere molto rigorosi nella gestione di importanti istituzioni di questo Paese. Ho saputo che la Fondazione di Carpi non ha adottato questa Carta, in vigore dal marzo 2012. Non capendone la ragione,

me la sono letta attentamente e il fatto che non se ne voglia tenere conto, dimostra una negativa e impropria attuazione del principio dell’autonomia. Non così, ad esempio, ha fatto la Fondazione di Modena. Nella Carta, che potete tutti leggere sul sito dell’ACRI (www.acri. it) vi sono affermazioni di valore. Vediamole attentamente. Vengono stabiliti criteri di carattere etico per l’autonomia decisionale, la responsabilità e la rappresentatività sia dell’ente che dei consiglieri, e poi si individuano criteri chiarissimi sulle incompatibilità e ineleggibilità dei componenti. Testualmente è riportato: al fine di salvaguardare la propria indipendenza ed evitare conflitti di interesse, la partecipazione agli organi delle Fondazioni è incompatibile con qualsiasi incarico o

benservito. “Tra quella lista e la nostra vi è una profonda differenza: la loro nacque su sollecitazione del sindaco, la nostra, al contrario, è stata proposta ad Alberto Bellelli che ha a sua volta accettato con piacere il nostro appoggio. Inoltre tra i 24 nomi, a parte qualche socialista e qualche ex Dc, vi sono persone che non hanno mai avuto impegni politici”. Ma cosa chiederà Rossano Bellelli in cambio del proprio sostegno al candidato di Centrosinistra? “Intanto dobbiamo portare voti e vincere - chiosa - poi ne parleremo”. E mentre a livello nazionale i paladini della Balena bianca vogliono resuscitare il partito di Alcide De Gasperi, in città, i nostalgici della Dc hanno fatto di meglio: si sono stretti al Pd. Che siano la medesima cosa? Renzi docet. Jessica Bianchi messo a disposizione un’aula di informatica, 24 studenti del 4° e del 5° anno nel ruolo di tutor e un’insegnante. A ogni partecipante, il presidente dell’Anteas provinciale, Giuseppe Polichetti, ha consegnato un attestato di frequenza mentre il dirigente scolastico Margherita Zanini ha consegnato agli allievi che hanno svolto il ruolo di tutor un attestato di partecipazione per il loro impegno. candidatura politica (elettiva o amministrativa). Le Fondazioni individuano le modalità ritenute più idonee per evitare l’insorgere di situazioni di conflitto di interessi, anche ulteriori rispetto alle predette fattispecie. Le Fondazioni individuano inoltre opportune misure atte a determinare una discontinuità temporale tra incarico politico svolto e nomina all’interno di uno dei loro organi. La disciplina di eventuali ipotesi di discontinuità tra la cessazione dalla Fondazione e l’assunzione successiva di incarichi politici (elettivi o amministrativi) è rimessa alla sottoscrizione di “impegni morali” o alla stesura di un “codice etico”. Mi paiono criteri che debbano essere attuati in modo certo per il prossimo rinnovo degli organi di indirizzo e di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Viviamo una fase della vita sociale che non ammette più nessuna carriera prestabilita o posti assicurati dalla politica. Il merito, le conoscenze, i curricula, debbono essere la guida della selezione di una classe dirigente. E siccome nella Carta delle Fondazioni vi è anche il capitolo sulla Trasparenza, oltre a quello dell’Autonomia, sarebbe utile che la Fondazione pubblicasse i curricula di chi si candida. Direi un atto necessario per affermare che i principi etici non possono finire sotto i piedi dei tavoli attorno a cui si discute in privato.


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e si dovesse sintetizzare in un’immagine l’afflusso dei fondi destinati alla manutenzione dei corsi d’acqua del modenese, la più adatta sarebbe quella di un fiume trasformatosi, nel tempo, in un esiguo rigagnolo: questo lo sconcertante dato emerso nel corso del Consiglio dell’Unione Terre d’Argine della scorsa settimana. Tra gli ospiti Rita Nicolini, dirigente provinciale del Servizio sicurezza del territorio, l’assessore provinciale Luca Gozzoli e il direttore dell’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (Aipo) Luigi Fortunato, il quale ha declinato ogni addebito all’ente da lui presieduto rispetto all’esondazione di gennaio del Secchia. “Quel che è successo potrebbe ripetersi, poichè non è legato alle opere che abbiamo eseguito. Anzi, se la cassa d’espansione del fiume fosse stata ampia il triplo, non sarebbe cambiato nulla. Il punto in cui si è verificata la falla, essendo rettilineo, è singolare per la morfologia del Secchia ed era stato manutenuto un mese e mezzo prima dell’evento. Se ci avessero detto che l’argine avrebbe ceduto proprio lì, avremmo scommesso che non sarebbe mai successo, perché si tratta di un tratto affidabile, un

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“Lo Stato ci deve garantire un flusso che ci permetta di programmare gli interventi, perché non si possono avviare cantieri senza la necessaria copertura finanziaria, e ogni volta noi siamo con il patema d’animo”, commenta il direttore di AIPO, Luigi Fortunato

Quando i fondi restano a secco

argine compatto e resistente”. Fortunato ha poi sottolineato come, dal 19 gennaio a oggi, siano stati operati diversi interventi su Secchia, Panaro, Naviglio, cavi Argine e Minutara per una somma superiore a 5 milioni di euro, dirottandoli da quelli per la manutenzione ordinaria. E a chi ha domandato ragione degli interventi non ancora realizzati, il direttore ha risposto lamentando il mancato trasferimento di somme già concesse: “erano stati promessi 180 milioni – che dovrebbero servire per interventi di consolidamento e di adeguamento della cassa di espansione del Secchia -

con una delibera del CIPE nel 2007, fondi di cui però non vi è traccia. Per ora sono arrivati solo 230mila euro destinati alle indagini preliminari”. Insomma pochi soldi, dai 18 ai 31 milioni, sufficienti soltanto per la manutenzione annuale delle opere esistenti sui 3.800 km del bacino del Po. “Lo Stato ci deve garantire un flusso

Si potrebbe lavorare insieme, invece quel che è mancato in Aipo è proprio il gioco di squadra con i territori”.

che ci permetta di programmare gli interventi, perché non si possono avviare cantieri senza la necessaria copertura finanziaria e ogni volta noi siamo con il patema d’animo”. Questa cronica carenza di fondi va così ad aggravare un nodo idraulico come quello modenese che, a detta della stessa Nicolini, “da vari anni, è stato individuato come uno dei punti più critici su cui intervenire. Purtroppo gli interventi strutturali di riduzione del rischio che avrebbero dovuto avere dei canali di finanziamento ordinari si sono seccati, per cui gli unici interventi sono sempre stati collegati

a eventi calamitosi”. Inutile dire che, a catastrofe ormai avvenuta, l’entità dei danni è tale da allarmare anche i temperamenti più imperturbabili. Una prima stima dei danni riportati dal comparto dell’agricoltura, l’ha fornita l’assessore. “Delle circa 400 aziende colpite, almeno 300 lo sono state in modo pesante, con 11mila ettari interessati, 6.500 dei quali direttamente alluvionati. Il danno si aggira intorno ai 54 milioni di euro. “Ma se a questi aggiungiamo quelli dei privati, la cifra rischia di raddoppiare. Questo è il costo – ha concluso Gozzoli - dell’incapacità e dell’inef-

ficienza nell’intervenire in tempo sul nodo idraulico, e in questo hanno giocato un ruolo sia l’incuria che un certo senso di onnipotenza nei confronti della natura”. Particolarmente tagliente, poi, l’analisi tracciata dal presidente dell’Unione, Giuseppe Schena: “l’emergenza di questi giorni non nasce dal nulla. Aipo coinvolge quattro regioni ma, a volte, manca una relazione tra territorio, Regione e Provincia sugli interventi. Qualche responsabilità di Aipo c’è: non capisco come mai, a fronte di un ente con 300 dipendenti, negli ultimi due anni non ci sia un dirigente sul territorio modenese e perché quello competente sull’area Emilia sia di difficile reperimento. Si potrebbe lavorare insieme, invece quel che è mancato in Aipo è proprio il gioco di squadra con i territori”. Di certo, per sperare di ottenere gli stanziamenti dovuti, tutti i soggetti interessati devono parlare con una sola voce. Obiettivo lontano dall’essere stato centrato. Marcello Marchesini


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in dal suo insediamento in Vaticano, Papa Francesco si è dimostrato degno dell’impegnativo nome che ha scelto di portare, quello del Santo di Assisi, da sempre associato a una Chiesa tanto più lontana dagli orpelli liturgici e dal potere, quanto più vicina agli umili. Dotato di quella naturale empatia capace di sottrarsi alla millenaria etichetta della sede di Pietro, Bergoglio ha attratto, oltre all’affetto e alla devozione di milioni di fedeli, anche la simpatia e la stima di numerosi non credenti. Alla luce della vicinanza del Santo Padre ai fedeli è facile immaginare l’emozione del gruppo dell’Unione Sportiva Portatori Handicap di Carpi (Ushac) che, in visita nella capitale dal 23 al 26 marzo, nel suo ultimo giorno di permanenza a Roma ha partecipato all’udienza papale in Piazza San Pietro. “I nostri ragazzi in carrozzina sono stati salutati da Papa Francesco in persona – racconta il presidente di Ushac, Carlo Alberto Fontanesi mentre il resto del gruppo si è disposto lungo le transen-

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L’Unione Sportiva Portatori Handicap di Carpi, in visita a Roma, ha partecipato all’udienza papale in Piazza San Pietro

L’Ushac incontra papa Francesco

ne per riuscire a vederlo da vicino. Quel giorno in piazza c’erano decine di migliaia di persone, tanto che i nostri pass erano numerati a partire dal numero 30.000 e non erano gli ultimi della serie… Papa Francesco ha infuso in tutti noi una forte emozione e una carica di positività e di speranza capaci di dare ulteriore forza alla nostra fede”. Nel suo soggiorno romano Ushac ha visitato, oltre a San Pietro, altre due delle quattro basiliche capitoline: San Giovanni in Laterano e San Paolo Fuori le Mura, compiendo un percorso nei luoghi in cui si conservano le testimonianze della Chiesa romana dalle origini, a partire dal martirio degli Apostoli Pietro e Paolo, sino ai giorni nostri”. M.M. altri c’è anche il bisogno di rischiare e di urlare più forte se non ti ascoltano. Ovviamente, io non posso urlare ma scrivere e disegnare sì, e grazie a questo giornale, quindi attraverso la carta e l’inchiostro, urlo il mio messaggio dal profondo di un cuore pieno di ferite e stanco, in modo che altri cuori ingabbiati come me, lo possano sentire. Mi chiedo però, perchè farci male a vicenda anzichè volerci bene. Perchè diventare lupi idrofobi travestiti da agnelli angelici… Viola, Modena

Il lupo in veste d’agnello

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è la quarta lettera dell’alfabeto ma anche la prima lettera di molte differenti parole che da un po’ di giorni frequentano i miei pensieri, portandomi a riflettere sul fatto che queste parole ci accomunano tutte. D come Diverse (ognuna di noi lo è). D come Detenute (lo siamo tutte qui dentro). Questa lettera può rappresentarci in tante parole belle ma anche brutte (che è meglio non scrivere). D come Danza, un’espressione fisica del corpo fatta a ritmo di musica. D come Disegno, anch’esso, da tempi remoti, è un modo per esprimere ciò che si sente dentro o che si vede fuori. D come Donna (colei che ha il potere di dare la vita). Donna, intelligente ma … mi pongo una D di Domanda: perchè se siamo così intelligenti, qui dentro, a volte anche fuori, invece di aiutarci l’una con l’altra, spesso e volentieri, facciamo tutto il contrario? Siamo Detenute, siamo tutte Diverse, ma siamo Donne! Solo che questo non conta niente perchè usiamo la nostra intelligenza per ferirci a vicenda e le nostre potenziali virtù sono usate al negativo. Io troppo spesso avverto invidia e perchè? Siamo tutte uguali e tutte sulla stessa tragica barca. Da sentimenti ostili nascono strani e ambigui meccanismi malati che, una volta innescati, danno origine a malesseri collettivi, comportamenti brutali e incomprensibili. E ciò rende la vita ancor più insopportabile e dura. Credo che poche di noi capiscano la gravità di tutto ciò. Ed è difficile risolvere. Ci lasciamo avvolgere da silenzi taglienti ed egoisti-

ci che rendono l’aria pesante in sezione, carica di negatività e paura. In sezione, purtroppo, sono poche le volte in cui si avverte un po’ di brio, un po’ di partecipazione, un pizzico di felicità, una briciola di serenità, una voglia sincera di volersi aiutare a vicenda, senza doppi fini. Forse, sono solo mie impressioni, oppure ho bisogno di un paio di occhiali ma sento che quando una di noi è felice, le poche volte che succede per una qualsiasi, inaspettata e rarissima ragione, mistiche e potenti forze maggiori distruggono quel minimo di buonumore o quel breve periodo di quieto sopravvivere. Da tempo, quando mi chiedono «come sto», io rispondo che «va malissimo», così chi me lo chiede è felice e non susciterò invidie, pericoli, ripicche e dispetti nei miei confronti. In psicologia, queste sono chiamate simulazioni? Io la

chiamo autodifesa psichica! Egoismo, invidia, contratti, meccanismi malati succedono perchè, nella maggior parte dei casi, non c’è unione, non c’è dialogo costruttivo tra noi, spesso c’è distruzione, c’è silenzio… Ed è anche normale aver paura, ma per stare con gli

L’amicizia

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n questi anni in carcere ho conosciuto tante donne, ho parlato e ascoltato tanto, vite simili o diametralmente opposte ma tutte accomunate dallo stesso destino. «La libertà negata, la sofferenza, il dolore, i sensi di colpa o la rabbia per il

trovarti in un luogo che non ti appartiene. Tutto questo vortice di emozioni e sentimenti dovrebbe, a ragion veduta, avvicinare le persone, far sì che si crei una sorta di mutuo soccorso, un confronto, un dare e avere. In realtà, nulla di tutto ciò accade in carcere, al contrario. Regnano iposcrisia, invidia e opportunismo per piccole e banali questioni. Tutte, o quasi, ci sorridiamo, ci abbracciamo, ci diciamo: «Ti voglio bene, ti capisco». Poi, torniamo nelle nostre celle e parte il pettegolezzo, la cattiveria gratuita, il bla-bla-bla delle comari. A pensarci bene, l’amicizia in carcere (come tante altre cose) non è tanto diversa da fuori. Chi non è mai stato deluso da persone che credeva amiche? Credo che chiunque abbia vissuto questo tipo di tradimento, con la differenza che fuori si ha la libertà di scegliere. In carcere è molto difficile. La convivenza è forzata e sei quasi

obbligato a socializzare. All’inizio, se è la tua prima esperienza, cadi nella trappola del «Tutti Insieme Appassionatamente» poi, man mano che il tempo passa, ti rendi conto di quanta ipocrisia e opportunismo regnino anche qui. Nessuno fa niente per niente o quasi, perchè nonostante quello che ho detto corrisponda a verità, in casi rari, l’amicizia puoi incontrarla. A me è successo, sono stata fortunata. Ho conosciuto una giovane donna con cui ho condiviso parecchio tempo. Ci siamo raccontate, abbiamo pianto sui nostri problemi. Ci siamo divertite facendo sane risate, ironizzato sui nostri dolori e sui nostri difetti. Abbiamo condiviso, senza giudicarci e, senza secondi fini, ci siamo ascoltate. Ora non siamo più nello stesso carcere ma la nostra amicizia continua per via epistolare e a me sembra si sia addirittura rafforzata. Perchè seppur distante, la sento vicinissima e ho la certezza che, anche quando sarà libera, avrà sempre un pensiero per me. Non importerà se ci sentiremo poco o niente. Lei ci sarà. Così come io per lei e magari un giorno, non importa quando, potremo di nuovo ridere insieme. Perchè l’amicizia, quella vera, è come un tatuaggio sulla pelle e non importa in quale luogo si viva. Catia, Bologna Il gruppo di lavoro della sezione femminile della Casa Circondariale S. Anna di Modena (dal progetto di laboratorio espressivo d’Arte e di Danzamovimentoterapia proposto e realizzato da ArServizi di Carpi e promosso dall’associazione Gruppo Carcere-Città di Modena) rinnova l’invito a partecipare a questa rubrica con pensieri, articoli o lettere indirizzate a: info@arservizi.org


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l Centro di Formazione professionale alberghiera Nazareno è stata raccontata l’esperienza vissuta da ottobre a oggi da una cinquantina di ragazzi delle scuole medie carpigiane che hanno partecipato a laboratori di agricoltura, giardinaggio, sartoria, meccanica e cucina. Lo strumento scelto per illustrare l’esperienza vissuta è stato un documentario chiamato Con le mani e con la testa, girato dal regista carpigiano Stefano Cattini. Il progetto è stato finanziato dalla Regione attraverso il “bando-sisma” e promosso dal Centro di Formazione Professionale Nazareno, da AECA e dalla Cooperativa Sociale Nazareno Work, in collaborazione con tutti gli istituti comprensivi e paritari del territorio e il contributo di Lapam e segue la scia del progetto-pilota svoltosi lo scorso anno. Un apporto insostituibile è arrivato anche da numerose aziende e professionisti che si sono prestati a ospitare i laboratori e a svolgere il ruolo di “maestri di bottega”: l’Azienda Agricola Terrevive di Gargallo con Gianluca Bergianti, Gianfranco Tondelli di

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L’Angolo di Cesare Pradella Ragazzi di bottega

Tondelli Moto, Alfonso Paltrinieri, Emanuela Ciroldi e, infine, Francesco Esposito e Glenda Cantori, maestri delle botteghe di cucina. Tra gli obiettivi del progetto, il principale era quello di motivare ragazzi che vivono situazioni di disagio personale, familiare o sociale e di disorientamento rispetto al percorso scolastico, valorizzando la cultura del fare e dell’apprendimento. “Non va sottovalutato – hanno sottolineato il direttore Luca Franchini, i docenti, l’assessore alle Politiche Scolastiche Maria Cleofe Filippi e il segretario di Lapam, Ste-

fano Cestari - il recupero del valore positivo della fatica fisica, dimensione accantonata dalla odierna vita quotidiana dei ragazzi, ma di cui hanno bisogno, per esprimere e indirizzare

positivamente l’energia di cui l’età dell’adolescenza rappresenta il picco e per riscoprire che, attraverso il pensiero, il lavoro e l’uso delle proprie mani, si genera una trasformazione

“buona” della realtà e delle cose, che produce frutti inaspettati. Condizioni essenziali affinché sia possibile la buona riuscita di un progetto come quello delle botteghe, è che i talenti dei ragazzi vengano valorizzati da maestri di provata capacità professionale ed esperienza e si faccia sul serio, con attrezzature e materie prime analoghe a quelle utilizzate negli ambienti di lavoro”. I maestri di bottega sono stati affiancati dalla tutor del Nazareno Federica Marchesi per tutta la durata del progetto (quindici mattine per ogni bottega, da ottobre ad aprile per

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un totale di 75 ore) che ha mantenuto costanti i contatti e gli scambi con le scuole di provenienza dei ragazzi, affinché i loro docenti potessero avere un ritorno in tempo reale. I dirigenti scolastici presenti, che a loro volta hanno partecipato attivamente al progetto - Attilio Desiderio (Carpi 2), Federico Giroldi (Carpi Nord) e Tiziano Mantovani (Carpi Centro e Carpi 3) - hanno ribadito che l’uso delle mani, il quale non può essere slegato dalla “testa”, è una forma di apprendimento indispensabile per i ragazzi che non sono in grado di rimanere seduti a un banco per cinque ore (pur avendo doti e capacità notevoli). Al termine della presentazione i maestri di bottega, insieme ai loro ragazzi, hanno illustrato il lavoro svolto: una Vespa restaurata dai ragazzi di meccanica, aiuole fiorite curate dai ragazzi del verde, capi di abbigliamento disegnati e realizzati da quelli di sartoria, fino al pane prodotto dal laboratorio di agricoltura.


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Per me la femminilità, quella vera, intima, è qualcosa che si esprime attraverso la delicatezza, la sobrietà. Il rigore persino. Esaltare la forza, l’energia di ogni donna è una sfida entusia-

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E’ quello di Eita Nakamura il volto emergente della moda carpigiana. Un’impronta stilistica, la sua, all’insegna della dualità, del contrasto. Forte. “Il bianco e il nero, la forza e la fragilità. Sono questi elementi contrastanti che guidano e connotano il mio lavoro creativo sia a livello visivo che concettuale. io non seguo le mode del momento, al contrario, voglio creare qualcosa che vada sempre controcorrente”.

La bellezza delle donne

Una delle prime creazioni di Eita Nakamura

“Dar vita a un progetto è difficile. Ogni partenza è complessa e oggi, a causa della crisi, lo è doppiamente. Il rischio che si è disposti a correre è grande ma sono convinto che sia necessario perseguire i propri sogni. Abbattersi e rinunciare a provare, significa arrendersi alla crisi ed è questo ciò che mi spaventa di più”.

smante. Non amo i pizzi e le scollature, le tante sfaccettature dell’animo femminile possono essere esaltate in tanti modi”. A parlare è il giovane stilista 23enne Eita Nakamura. Passionale ed estroso, Eita ama la moda sin da piccino: “ho sempre amato creare, disegnare. Sono nato con una matita in mano”, ride. Capelli lunghi e barba incolta, Eita ha gli occhi brillanti, gli stessi di chi ha deciso di dare forma e colore a un sogno. “Dar vita a un progetto è difficile. Ogni partenza è complessa e oggi, a causa della crisi, lo è doppiamente. Il rischio che si è disposti a correre è grande ma sono convinto che sia necessario perseguire i propri sogni. Abbattersi e rinunciare a provare, significa arrendersi alla crisi ed è questo ciò che mi spaventa di più. Che la crisi economica intacchi l’anima, l’interiorità, l’essenza stessa delle persone”. Dopo il diploma al Meucci, Eita ha frequentato numerosi corsi di moda, dapprima in città e poi a Mila-

Venerdì 11 aprile, alle 21, in Sala Mori, il fotografo racconterà la sua carriera

Oliviero Toscani a Carpi

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hi mi ama mi segua: con questa pubblicità per un marchio di jeans inizia la carriera del pubblicitario degli shock, dei pugni allo stomaco, delle provocazioni e delle censure. Oliviero Toscani sarà a Carpi, in Sala Mori di Palazzo Pio, venerdì 11 aprile, alle 21, ospite del terzo appuntamento della rassegna I libri di San Rocco, organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e San Rocco Arte & Cultura in collaborazione con Biblioteca Loria, Anioc, Libreria Mondadori e Cefac, con il patrocinio del Comune di

Carpi. Toscani dialogherà con lo scrittore e consulente editoriale Davide Bregola. Creativo e sovversivo, allergico alle regole, grande trampoliere della provocazione - “un’opera d’arte che non provoca reazione non è tale” - ha misurato il mondo palmo a palmo, facce e storie, paesaggi e sensazioni, con la sua Leica, indolentemente appesa all’estremità del braccio destro, e non si è mai soffermato nel calcolo delle convenienze o delle cose “giuste” da fare. La scoperta della carriera, delle passioni e degli incontri di una vita prenderà l’abbri-

vio dal libro-conversazione Moriremo eleganti. Ma Toscani non si limita a ragionare di bellezza e arte, poiché abituato a intervenire in merito alle più importanti tematiche della società contemporanea: dal consumismo all’ansia cumulativa dei nuovi ricchi, passando per il degrado ambientale e morale, l’artista si fa coinvolgere in una lotta serrata contro tutte le forme di ottusità, oscurantismo e intolleranza che avvelenano la civile convivenza, in un’analisi che spazia a 360° fra Internet, economia, finanza, cultura e, naturalmente, comunicazione.


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no dove si è perfezionato allo Ied, l’Istituto europeo di design. “Ho lavorato per alcuni anni presso degli uffici stile di Carpi, come stilista interno e come freelance ma ho sempre coltivato il desiderio di creare qualcosa di mio. Amo sperimentare”. Lo stilista carpigiano, oggi, si è lanciato, accanto a Patrizia Pierigè, in una nuova e stimolante avventura chiamata un-namable: “il marchio è appena nato e io mi sto occupando della collezione donna Autunno - Inverno 2014/2015”. E’ infatti l’universo femminile quello che ama esplorare e indagare maggiormente Nakamura, poiché “mi consente di coniugare e unire idee provenienti da mondi lontanissimi l’uno dall’altro e creare qualcosa di originale e innovativo. Vestire una donna ti regala grande libertà e io amo osare. Creando accostamenti inediti. Tra vecchio e nuovo. Tra il già visto e l’inaspettato. Connubi nuovi che scardinano i soliti cliché”. Il desiderio di stupire si coniuga però a una grande tecnica: “il sapere artigianale è un must a cui non potrei mai rinunciare. La cura del dettaglio, le forme strutturate impreziosiscono e rendono unico ciascun capo”. Un’impronta stilistica, quella di Nakamura, all’insegna della dualità, del contrasto. Forte. “Il bianco e il nero, la forza e la fragi-

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Una delle prime creazioni di Eita Nakamura

Vestire una donna ti regala grande libertà e io amo osare. Creando accostamenti inediti. Tra vecchio e nuovo. Tra il già visto e l’inaspettato. Connubi nuovi che scardinano i soliti cliché”.

lità. Sono questi elementi contrastanti che guidano e connotano il mio lavoro creativo sia a livello visivo che concettuale. Desidero sempre, anche attingendo dal design e facendo continuamente ricerca, trovare

e tessere tra loro relazioni sempre nuove”. Una donna, quella di Eita Nakamura, mai banale. Vezzosa, femminile, leggiadra ma, allo stesso tempo, fuori dagli schemi e dalle mode. “Io - ammette lo stilista

- non seguo le mode del momento, al contrario, voglio creare qualcosa che vada controcorrente”. Fuori dal tempo, la moda di questo giovane, incanta. Minimal ed essenziale incarna ed esprime con

straordinaria potenza l’energia delle donne. Conoscitore dell’animo femminile, questo giovanissimo stilista farà certamente parlare di sè. Jessica Bianchi


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amma di tre bambini, la carpigiana Sabrina Bernabei è stata letteralmente conquistata dal coraggio e dall’umanità di Elisa Fangareggi, fondatrice dell’associazione modenese Time4life International e ha deciso di partire, insieme ad altri volontari, verso l’inferno: la Siria. Un paese abbandonato, dimenticato dai media e lasciato solo a gestire una situazione sempre più drammatica. “Ho conosciuto l’opera di Elisa casualmente, su Facebook, e da quel momento non ho più potuto ignorare ciò che stava accadendo in quel Paese martoriato dalla guerra. Elisa, come me, è madre di tre bambini. E’ una donna come tante. Come me. Il suo esempio - eroico a parer mio - mi ha aperto gli occhi e, dopo averla incontrata, ho deciso di fare qualcosa di concreto per il bene della Siria dove, giorno dopo giorno, si sta consumando un vero e proprio genocidio. Un’ecatombe di civili. Centinaia di persone, compresi bambini, muoiono quotidianamente. Il Governo è senza scrupoli. L’esercito lancia bidoni incendiari su case, palazzi, scuole… nessuno è al sicuro. La Siria è diventata un posto franco, dove ogni umanità è sospesa”. Sabrina, unica carpigiana

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Mamma di tre bambini, la carpigiana Sabrina Bernabei è stata letteralmente conquistata dal coraggio di Elisa Fangareggi, fondatrice dell’associazione modenese Time4life International, la quale opera nell’inferno siriano, ed è partita per portare il suo aiuto ai profughi

La carezza delle mamme alla Siria

del gruppo, è partita lo scorso 21 marzo insieme a una delegazione di dieci volontari, verso Kilis, cittadina turca ai confini della Siria. “Lì, Time4life ha preso in affitto un appartamento dove ospita i volontari e smista i pacchi e le donazioni”, prosegue Sabrina. Una piccola roccaforte della solidarietà a due passi dall’inferno. “L’impatto è stato fortissimo e fatico a esprimere ciò che ho vissuto. Assistere a tanta sofferenza mi ha lasciata sgomenta ma, allo stesso tempo, sentire di aver alleviato, seppure per poco, un po’ di dolore, mi riempie l’anima di una gioia immensa”. I volontari, quasi tutte donne, hanno portato con loro oltre 300 chilogrammi di medicinali, cibo liofilizzato, scatolame, barrette di cioccolato per i più piccini: “abbiamo sforato di oltre 100 chili il peso consentito ma la Turkish Airlines ce li ha abbonati. Un gesto importante che ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo”. Accompagnati da Elisa Fangareggi e da un traduttore, i volontari hanno vissuto tre giorni intensis-


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simi: “ci siamo dedicati alla pulizia di un presidio ospedaliero che Time4life gestisce. Tre stanzoni che danno ospitalità a 20 malati, perlopiù giovanissimi immobilizzati a letto. Da sette anni sono una volontaria dell’Avo, l’ospedale è un ambiente nel quale mi muovo piuttosto agevolmente ma quello non è un ospedale. I ragazzi dormivano su materassi logori, sporchi, privi di lenzuola, malgrado le ferite aperte. L’igiene era un miraggio: polvere ovunque, persino sul carrello delle medicazioni. Un disastro. Ho affiancato l’unico infermiere della struttura nel fare le medicazioni: ho visto piaghe da decubito e ferite terribili. Inenarrabili. Poi anch’io mi sono dedicata alle grandi pulizie insieme agli altri per rendere il presidio decoroso: abbiamo sostituto i materassi, messo le lenzuola, lavato le tende e preparato un piatto di pasta

per tutti”. Il gruppo ha poi distribuito pacchi alimentari e indumenti ai profughi siriani più poveri che hanno trovato sistemazioni di fortuna a Kilis: “baracche raffazzonate o scheletri di case mai terminate. In una di queste ho incontrato due

donne, appena trentenni, che vivevano insieme ai loro quindici bambini. Tutti riuniti in una sola stanza, senza nulla. Neppure un giocattolo. Tutti in silenzio, come inebetiti. Una pena. E nonostante ciò, sono loro i fortunati. Quelli che sono riusciti a scappare, a oltrepassare il confine”. Via dalla Siria. Dove non cadono bombe e non crollano palazzi. Dove non ci sono vetri alle finestre, nè scarpe ai piedi, ma la vita è salva. Elisa Fangareggi, Anna Farina e Diego Brandolin, un volontario alla prima esperienza, sono andati al campo profughi di Bab el Salam (Porta della pace),

appena dopo il confine con la Turchia, a circa quaranta chilometri da Aleppo. La distesa di tende a Bab el Salam è immensa, fila di centinaia di miseri ripari in un campo di terra che quando piove si trasforma in enormi pozzanghere di fango e fogne a cielo aperto. 16mila persone ammassate in condizioni terribili: “Elisa ci ha raccontato di aver visto bambini talmente pieni di pidocchi da avere la cute della testa lesionata. Magrissimi e sporchissimi, vivono in condizioni igieniche deprecabili. La fogna è ormai un fiume che attraversa il campo e, presto, con l’arrivo del caldo, sarà

un pericoloso ricettacolo di germi e batteri. Hanno trovato una bimba di due mesi, di appena due chili, alimentata con della marmellata, poiché la madre non aveva latte: l’associazione sta cercando di portarla all’ospedale di Kilis per farla sopravvivere. Per non parlare poi degli abusi sessuali che sono all’ordine del giorno, delle depressioni dilaganti… La situazione è inimmaginabile. Drammatica”. Il campo, gestito dai ribelli, è zona off limits per molte associazioni umanitarie a loro sgradite e questo rende gli aiuti ancor più difficili. “Il campo di Bab el Salam - prosegue Sabrina - ha già subito due attentati. Uno è stato sventato, mentre l’altro ha provocato la morte di 25 persone, ferendone un centinaio. La situazione è imprevedibile e molto pericolosa ed è per questo motivo che non ci sono voluta entrare. Ho pensato ai miei bambini, alle mie responsabilità di madre e ho preferito portare il mio aiuto ai profughi che vivono al di fuori del campo”. Il lavoro da fare è immenso e ciascuno di noi può fare molto. Anzi moltis-

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simo. E col minimo sforzo. “Fino a giugno, presso la Farmacia della Speranza, in via Mozart, ognuno può fare una donazione o acquistare direttamente farmaci che saranno poi distribuiti in Siria. O, ancora, raccogliere indumenti, scarpe, alimenti non deperibili… basta consultare il sito di Time4Life (www.time4life. it) o la sua pagina Facebook”. Chi volesse recarsi nel Paese, invece, può inviare la propria candidatura per le prossime missioni ad Arianna Martini, direttamente dal sito: “per partire occorrono equilibrio e una forte motivazione. Tutti possono vivere questa esperienza, anche chi lavora, perché le missioni durano pochi giorni. Ci sono tante donne, tante madri, tra i sostenitori di Time4life. Non servono superuomini, solo persone desiderose di dare una mano e di fare la propria parte per cercare di lenire il dolore di quella popolazione”. Di curare le ferite di quella terra e portare una carezza a chi, troppo impegnato a sopravvivere, non sa più cosa sia un gesto di umanità. Jessica Bianchi

Sabato 5 aprile open day della scuola della Fondazione Opera Pia Paltrinieri

Un Nido Primavera a misura di bambino

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i terrà sabato 5 aprile, dalle 9 alle 12, presso la sede di Santa Croce, l’open day del Nido Primavera, collegato alla Scuola d’Infanzia Matilde Cappello, struttura moderna e antisismica dotata di attrezzature pensate appositamente per le prime esperienze del mondo e di socializzazione dei bambini, composto da una sezione per bimbi di 2 e 3 anni, con iscrizioni aperte sia ai genitori sia alle azien-

de che intendano avvalersi per i propri dipendenti di una struttura esterna. Nel corso dell’open day i genitori potranno visitare i locali e gli atelier, conoscere le educatrici e far sperimentare ai propri figli i giochi che verranno messi a disposizione. Il Nido Primavera rientra tra le scuole di Carpi a indirizzo cattolico, gestite dalla Fondazione Opera Pia A. Paltrinieri. Il Nido Primavera oltre a disporre di una moderna strut-

tura si trova in un’area verde con spazi anche all’esterno ideali per i piccini. Per andare incontro alle esigenze dei genitori che lavorano, la scuola predispone un servizio sia di pre che di post scuola e propone attività anche nel mese di luglio per chi ne farà richiesta. A livello gestionale va ricordata l’attenzione verso prezzi contenuti a dimostrazione della sensibilità della Fondazione verso le famiglie.

Quattro nuovi umoristi faranno parte del programma estivo della rassegna L’umorismo ai tuoi piedi

Parola d’ordine: sorridere!

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uattro nuovi umoristi faranno parte del programma estivo della rassegna L’umorismo ai tuoi piedi: Mariano Congiu, Sergio Cavallerin, Maurizio Minoggio e Andrea Foches parteciperanno con le loro personali all’unica esposizione umoristica permanente dell’Emilia Romagna. La storia di questa rassegna è una storia di passione e costanza. Ideata dal carpigiano Oscar Sacchi nel 2007, questa mostra permanente, è ospitata nel business center O&A Centro Affari di viale Ariosto, 14/B. Insieme alla socia Angela Malagoli, Oscar Sacchi allestisce ogni mese al primo piano del loro centro uffici, l’esposizione, composta da 15 opere umoristiche di ogni genere, dalle più graffianti alle più poetiche, appartenenti ai migliori disegnatori satirici italiani. Questo mese sarà la volta del-

la personale del sardo Mariano Congiu, considerato una delle pietre miliari del mondo dell’umorismo grafico. Classe 1928, Congiu ha ricevuto una medaglia d’oro dall’Ordine dei Giornalisti per il suo instancabile lavoro come disegnatore presso i più prestigiosi giornali italiani, da Tv Sorrisi e Canzoni alla Gazzetta dello Sport, passando per la casa editrice Mondadori. La personale sarà allestita fino al 30 aprile. Arrivato alla veneranda età di 86 anni, Mariano Congiu piegato (ma non spezzato) per il troppo tempo passato al tavolo da disegno, non si rassegna a posare la matita e continua

imperterrito a produrre le sue straordinarie vignette sperando che, con l’aria che tira, ci sia ancora qualcuno che abbia voglia di sorridere… La mostra, a ingresso gratuito, è visitabile negli orari di apertura di O&A Centro Affari: dal lunedì al venerdì 8.30/12.30 - 14.30/18.30.


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Carpi ospiterà, dal 12 aprile al 25 maggio, presso la Sala Cervi di Palazzo Pio, una grande retrospettiva dedicata a Carlo Contini a quattro anni dalla sua scomparsa

Il dottor Contini tra eclettismo e ricerca C

arpi ospiterà una grande retrospettiva dedicata a Carlo Contini a quattro anni dalla sua scomparsa. Nato nel 1919 neuropsichiatra, scrittore, ricercatore, collezionista, Contini fu anche artista e la personale Carlo Contini tra eclettismo e ricerca darà l’opportunità a molti di scoprire, ad altri di riscoprire, l’opera di un uomo che ha saputo vivere pienamente e coltivare le proprie passioni con intensità rara. La mostra, promossa dagli eredi di Carlo Contini e curata da Simona Santini, è organizzata da All Around Art srl con il patrocinio del Comune di Carpi e in collaborazione con i Musei di Palazzo dei Pio. “Si tratta – afferma Simona Santini – della prima grande occasione per leggere l’intera produzione artistica di un personaggio eclettico e multiforme che, nel corso della sua lunga vita, ha incessantemente dipinto, inciso, scolpito, sperimentando ogni tipo di tecnica nel campo delle arti visive e lasciando un corposo nucleo di opere che, in questa occasione, potranno essere finalmente conosciute

Carlo Contini in uno scatto di Beppe Lopetrone

o riscoperte, apprezzate e interpretate”. Nonostante la sua attività principale fosse quella di medico, Contini nutrì sin da giovane l’interesse per le arti visive alle quali si dedicò di slancio e con impegno,

“in bilico tra tradizione e modernità, a metà strada tra il connaisseur e il moderno ricercatore, uomo di scienza ma anche affascinato dalla spiritualità, Contini incarna perfettamente l’uomo del Novecento, diviso, mute-

vole, inquieto spettatore di un secolo di grandi cambiamenti che costruiscono ma possono anche distruggere”. La grande passione di Contini per l’arte è descritta attraverso le opere che egli stesso realizzò e dalle quali non si separò mai, conservandole gelosamente in ogni angolo libero della casa e lì rimaste fino alla sua morte. Durante la sua esistenza Contini ha ricoperto importanti incarichi in città: segretario della Commissione di Storia Patria e Belle Arti del Comune di Carpi, divenne direttore dei Musei Civici dal 1964 al 1975. Contribuì a valorizzare il patrimonio artistico e culturale della sua città, dalle mostre sulla scagliola o sugli artisti Carlo Grossi e Arcangelo Salvarani, all’ideazione delle Triennali Internazionali della Xilografia Contemporanea. Attratto dalle scienze etnoantropologiche e, soprattutto,

dalle tradizioni popolari radicate nel suo territorio, Contini fu anche l’instancabile ricercatore al quale si devono saggi di storia locale, di cultura contadina e di dialetto nonché la fondazione del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari che ebbe a lungo sede a San Martino Piccolo di Correggio e che confluì poi nelle raccolte del Museo di San Benedetto in Polirone, in provincia di Mantova. Dagli esordi nei primi Anni Cinquanta agli sviluppi degli Anni Sessanta e Settanta, quando perfeziona la sua abilità di incisore, fino alle sperimentazioni successive, la mostra illustra il percorso artisti-

co di Contini attraverso 80 opere, presentando alcune tra quelle più note, come la serie dei Fiori e dei Metalli, ma soprattutto proponendo molti lavori completamente inediti o semisconosciuti come i bellissimi disegni e le tavole degli Anni ‘50, i collage riflessivi e ironici, le mature xilografie, le sperimentazioni ibride di “arte povera”, le ceramiche e i vetri. L’inaugurazione, in programma sabato 12 aprile alle 18, presso Sala Cervi di Palazzo Pio, sarà preceduta dalla presentazione alle 17,30 presso l’Auditorium Loria in via Rodolfo Pio, 1. La mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 25 maggio (orari: giovedì, sabato, domenica e festivi: 10-13/15-19).


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Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi

L’importanza di un atto gioioso fatto in un modo semplice e naturale può dare, come dovrebbe essere, amore alla vita.

Turturêini

Tortore

Incóo, cun i mè ôç, ho vist... al fil; i érèn du cušlêin ch’stan in pêlm ed man, da gnint han dêe vìtà a cal šógh sutil ch’è nêcêsari têl e quêl al pan.

Oggi, con i miei occhi, ho visto… il filo; erano due cosucce che stanno in un palmo di mano, dal nulla hanno dato vita a quel gioco fine che è necessario tanto quanto il pane.

E al tùtt... ed sóvr’un ram d’marustican e in dal mêš ed chi bée culór d’Avril. I stêvèn atéš šmùlšinèndès pian fêndès l’un a l’êtêr n’invid gèntil.

Ed il tutto… sopra a un ramo di prugnolo nel mezzo di quegli splendidi colori d’Aprile. Se ne stavano vicini accarezzandosi lentamente facendosi l’uno all’altro un invito gentile.

I du bêch? ‘Na carèsà da guardêr, un sfiùrêrs sòt e sóvèr tùtt in tònd cumè qui ch’a s’vól bêin fan per bašêr.

I due beccucci? Una carezza da guardare si sfioravano sotto e sopra tutto in tondo come coloro che volendosi bene fanno per baciarsi.

Un cólp d’êla, dal gnint... un quêl d’giôcònd ed du cušlêin… s’nè fat un, e a lighêr è stèe cal fil ch’a tin lighèe al mònd.

Un colpo d’ala, dal nulla… una cosa gioiosa, di due cosucce… se ne fece una, e a unire fu quel filo che tiene avvinto il mondo.

Domenica 6 aprile, alle 20,30, per la rassegna Prima all’Ariston, proiezione del film La mafia uccide solo d’estate, per la regia di Pif, alias Pierfrancesco Diliberto

Cronaca di una mafia annunciata

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rturo ha pochi anni e un segreto romantico che condivide con Rocco Chinnici, giudice e vicino di Flora, la bambina che gli ha incendiato il cuore. Nato a Palermo, Arturo è stato concepito il giorno in cui Totò Riina, Bernardo Provenzano, Calogero Bagarella e altri due uomini della famiglia Badalamenti, uccisero Michele Cavataio vestiti da militari della Guardia di Finanza. Da quel momento e da che si ricordi la sua vita, spesa a Palermo, è stata allacciata alla Mafia e segnata dai suoi efferati delitti. Cresciuto in una famiglia passiva, in una città ‘muta’ e tra cittadini incuranti dei crimini che abbattono i suoi eroi in guerra contro la Mafia, Arturo prova da solo a produrre un profilo e un senso a quegli uomini contro e gentili che gli offrono un iris alla ricotta (il commissario Boris Giuliano) o gli concedono un’intervista (il Generale Dalla Chiesa). L’unico che proprio non riesce a incontrare, ma di cui ritaglia e colleziona foto dai giornali, è il premier Giulio Andreotti, che da una trasmissione televisiva gli impartisce un’ideale lezione sentimentale da applicare al cuore della piccola Flora. Gli anni passano, la Mafia cresce in arroganza e crudeltà e i paladini della giustizia vengono sparati, esplosi. Soltanto Arturo rimane uguale a se stesso, ossequiante e ‘svenduto’ in una televisione locale e nella campagna elettorale di Salvo Lima. Ma la morte di Giovanni Falcone e quella di Paolo Borsellino lo risveglieranno da un sonno atavico e dentro una città finalmente cosciente. Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, debutta al cinema con una storia di rimozione, una storia scomoda perché chiama in causa responsabilità collettive che costringono a interrogarsi sull’identità culturale del Paese, sul suo passato e sul suo futuro. Costruito come un romanzo di formazione, La mafia uccide solo d’estate trova la sua rilevanza in quello che racconta e la sua forza in come lo racconta e come rappresenta la mafia senza indulgenze celebrative. Autobiografia sensoriale, cronaca poetica di una

Scuola o famiglia: chi educa?

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di Clarissa Martinelli

clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, premettendo che non farei mai l’insegnante dal momento che, al giorno d’oggi, in molti casi i docenti hanno le mani legate quando si trovano davanti ragazzi irrispettosi e indisciplinati, allo stesso tempo (parlo per esperienza) ci sono insegnanti che si lamentano del troppo lavoro quando in classe hanno alunni dislessici o ragazzi che affrontano una programmazione semplificata come mio figlio. Capisco che sia un doppio lavoro preparare materiale compensativo e organizzare una lezione in modo che capisca anche chi ha qualche problema. Non tutti gli insegnanti sono disinteressati, ci mancherebbe, ce ne sono di bravissimi, ma ti assicuro che nel corso degli anni ne ho incontrati diversi che ti facevano pesare di dover lavorare un po’ di più perché tuo figlio va aiutato. Fa male sentirsi dire: io in classe ne ho altri 23. Io faccio dolci, pizza, vendo salumi e quando ho molti ordini vado a lavorare alle 4 del mattino per mettermi avanti e alla fine del mese lo stipendio è sempre quello, ma lo faccio con amore e non mi pesa: so che il lavoro è anche sacrificio. Il mestiere

dell’insegnante dev’essere una vocazione: il più debole va aiutato ancor di più anche per una questione di cuore, di sensibilità, altrimenti andate in catena di montaggio a vedere se è meno pesante. O con me a fare i dolci alle 4 del mattino. Patty, una mamma che non molla Brunomattina (su Radio Bruno ogni giorno dalle 11 alle 13) abbiamo parlato di scuola commentando un’indagine dalla quale emerge che gli studenti, in caso di assenza temporanea degli insegnanti di ruolo, vengono abbandonati a loro stessi spesso senza nemmeno sorveglianza. Questo perché la scuola non può avvalersi di docenti esterni per pochi giorni e quelli interni possono rifiutarsi di fare una sostituzione non retribuita. Ne sono scaturiti scambi tra insegnanti e genitori non proprio “morbidi”. Diverse docenti hanno ribadito come il loro lavoro sia stressante, gli stipendi non aumentino e le classi siano sempre più numerose e problematiche. Non solo: molte lamentavano come avere a che fare con i genitori sia difficile. Nessuno accetta critiche al figlio e si tendono a prendere sul personale tutte le

A

osservazioni sul rendimento scolastico, come fossero attacchi alla famiglia. Di contro, diversi genitori lamentavano di aver incontrato insegnanti scarsissimi che in classe fanno trascorrere le ore leggendo pagine dei libri di testo senza coinvolgere e senza trasmettere nulla. Diversi genitori vorrebbero vedere i professori a scuola 8 ore al giorno e non dover ricorrere a lezioni private in nero al pomeriggio da quegli stessi docenti che dicono di lavorare a casa sui compiti da correggere. Da rilevare anche il numero di genitori che lamentano come arrivino da regioni del Sud, soprattutto Calabria, insegnanti di inglese e francese con forti inflessioni dialettali che si riflettono sulla pronuncia dei figli. Diversi insegnanti, di contro, rilevano come per molti genitori la preoccupazione principale in merito alla scuola sia la funzione di tenere i figli mentre lavorano, disinteressandosi di compiti e rendimento. Le testimonianze di belle esperienze sono arrivate, ma le criticità restano molte e le ostilità aperte. Curiosa anche la visione dell’educazione emersa: alcuni insegnanti ci hanno scritto che spetta alla famiglia, alcune famiglie ci hanno scritto che spetta alla scuola. Mentre cercano un accordo non se ne occupa nessuno?

Libri da non perdere! La bellezza delle cose fragili Taiye Selasi

K

mafia annunciata, ferrea volontà di omaggiare gli Eroi caduti per mano mafiosa, parte dalla comicità per accomiatarsi con la poesia che commuove. Scene di vita quotidiana, che strappano risate, spazzate via dalle immagini di repertorio delle loro morti.

I

l viaggio ad Auschwitz, che si svolge dall’1 al 6 aprile, si inserisce all’interno del progetto Un treno per Auschwitz giunto alla decima edizione e promosso dalla Fondazione ex Campo Fossoli in collaborazione con la Provincia di Modena e gli 8 Comuni Capo distretto e grazie al contributo delle 4 Fondazioni bancarie presenti sul nostro territorio provinciale. Si tratta ancora una volta di un viaggio in treno partito dalla stazione ferroviaria di Carpi da dove, quasi 70 anni fa, gli internati del campo di concentramento di Fossoli partivano alla volta dei più tragici lager d’Europa, una delle destinazioni era, appunto, Auschwitz. Un treno per Auschwitz - progetto che si rivolge agli studenti delle quarte e delle quinte degli istituti superiori della Provincia di Modena - è soprattutto un contenitore di proposte didattiche e formative per studenti e insegnati, che ha nel viaggio il momento più significativo sia sul piano della conoscenza,

weku Sai è morto all’alba, davanti al mare della sua casa in Ghana. Quella casa l’aveva disegnata lui stesso su un tovagliolino di carta, tanti anni prima: un rapido schizzo, poco più che un appunto, come quando si annota un sogno prima che svanisca. Il suo sogno era avere accanto a sé, ognuno in una stanza, i quattro figli e la moglie Fola. Una casa che fosse contenuta in una casa più grande - il Ghana, da cui era fuggito giovanissimo - e che, a sua volta, contenesse una

casa più piccola, la sua famiglia. Ma quella mattina Kweku è lontano dai suoi figli e da Fola. Perché il chirurgo più geniale di Boston, il ragazzo prodigio che da un villaggio africano era riuscito a scalare le più importanti università statunitensi, il padre premuroso e venerato, il marito fedele e innamorato, oggi muore lontano dalla sua famiglia? Lontano da Olu, il figlio maggiore, che ha seguito

Un treno per Auschwitz rientrerà a Carpi il 6 aprile

Il treno è partito

le orme del padre per vivere la vita che il genitore avrebbe dovuto vivere. Lontano dai gemelli, Taiwo e Kehinde, la cui miracolosa bellezza non riesce a nascondere le loro ferite. Lontano da Sadie, dalla sua inquietudine, dal suo sentimento di costante inadeguatezza. E lontano da Fola, la sua Fola. Ma le cose che sembrano più fragili, come i sogni, come certe famiglie, a volte sono quelle che si rivelano più resistenti, quelle che si scoprono più forti della Storia (delle sue guerre, delle sue ingiustizie) e del Tempo. sia su quello delle emozioni. E’ un percorso che le scuole partecipanti hanno intrapreso a partire dal mese di gennaio e che si concluderà a fine anno scolastico. Insieme ai 600 ragazzi viaggiano: Alfonso Botti, Costantino Di Sante e Carlo Saletti, Francesco Matteo Cataluccio, Carlo Lucarelli (in foto durante una precedente edizione), Paolo Nori, Cisco e Beppe Carletti. Presenze che ogni anno arricchiscono il progetto e diventano un prezioso supporto nella fase successiva al viaggio, nella fase di restituzione dell’esperienza.


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L’aforisma della settimana...

“Mi piace avere amici rispettabili; mi piace essere il peggiore della compagnia”. Jonathan Swift appuntamenti

appuntamenti

Teatro

Eventi

CARPI

CARPI

4 e sabato 5 aprile - ore 21 Heartquake: vite che cambiano Musical scritto e diretto da: Grazia Gamberini Will Weldon, Fabrizio Voghera, Cristina Montanari allievi scelti da Accademia Kataklò E con: Elisa Lolli, Greta Botolotti, Andrea Parmeggiani, Dafne Savani, Renato Corsi, Alessio Laise, Luca Ferrari Musicisti: Emanuele Stassi, Francesco Zucchi, Paolo Andreoli, Simone Valla Coro: Gospel Soul e Gospel Soul Junior Teatro Comunale 6 aprile - ore 16 Il sol ci ha dato alla testa Cinque straordinari musicisti un po’ suonati alle prese con Buscaglione, Carosone, Gaber, Mozart, Rossini ma anche Jerry Lewis, Charlie Chaplin, Lecoq, in un mix esplosivo di musica e comicità. Con la Rimbamband Teatro Comunale 7 aprile - ore 21 Futbol Peppe Servillo - voce Javier Girottoi - sax soprano, baritono, clarinetto basso, moxeno, flute e voce Natalio Mangalavite - piano, tastiere e voce Teatro Comunale

Mostre

4 aprile - ore 22 Zamboni & Fatur (CCCP) Kalinka Arci Club

Domenica 18 maggio, a partire dalle 14, alla Polisportiva di San Marino di Carpi, torna la mitica, ecologica, nonché mascherata scampagnata più famosa di Carpi: la Balorda

C’era una volta la... Balorda E ’ lei. E’ tornata. La mitica, ecologica, nonché mascherata scampagnata più famosa di Carpi, è ormai alle porte. Domenica 18 maggio, nelle campagne di San Marino, va infatti in scena la Balorda. Il tema di quest’anno, C’era una volta, ne promette davvero delle belle: un po’ nostalgico, un po’ retro, la Balorda si tinge di vintage. La domenica di festa all’insegna del carnevale ciclistico ed eno-gastronomico si annuncia quindi più memorabile che mai! “Se non verrete in bicicletta, se non verrete travestiti, rimarrete a bocca asciutta... Vi vogliamo rigorosamente a tema C’era una volta. E’ ammesso tutto ciò che è storia: memorabilia, anziani, antichità, vecchi modi di dire, vintage, vecchie glorie, epico, biclico, d’annata, amarcord… insomma venite colorati, con il vostro messo, il vostro costume. Quest’anno si fa la storia. La Storia siamo noi, nessuno si senta escluso”, scherza il presidente Alberto Gasparini. Anche l’edizione 2014 sarà nel

CARPI

5 - 13 aprile Variazioni sul tema (Fabio Mantovani) Saletta Fondazione CRC Fino al 10 maggio Paesino di salubre follia Personale delle opere di Enrico Pantani Spazio Meme Fino al 25 maggio S - Veli - Amo Archimede La mostra ripercorre la vita e le opere di Archimede in occasione del suo 2300 compleanno e mostra come il suo pensiero sia ancora fonte di ispirazione in ogni ambito dell’agire umano Mostra ideata e realizzata dagli studenti del Vallauri Musei di Palazzo dei Pio Fino al 31 dicembre 100 oggetti per 100 anni Musei di Palazzo Pio Fino al 6 aprile Mondi Fantastici Sala Cervi

segno del green e, come tradizione esige, prevede 3 giri per le strade di San Marino, intervallati da pause ristoro ricche di cibo, musica e bevande, naturalmente in sella alle proprie biciclette a tema. “Assegneremo diversi premi tra cui il Gran Trofeo del Messo per proclamare la bicicletta che meglio ha interpretato il tema e il Bellissimo - a in bici per consacrare il miglior look balordo”. La carnevalata in bicicletta basata su fantasia e lentezza, animerà la campagna carpigiana coi balordi di tutte le età che, alla fine di ogni giro, potranno assistere a concerti e balli popolari. Balordi sbalorditeci ancora una volta. E, almeno per un giorno, deponiamo le armi, la tristezza e la crisi, e godiamoci un po’ di sana spensieratezza, perchè alla Balorda, c’è posto per tutti! Chi vuol partecipare alla manifestazione più pazza di Carpi può iscriversi a partire dalle 9.30. Il costo è di 10 euro; la pedalata è riservata ai tesserati Arci ma c’è la possibilità di fare la tessera al momento. No bragheri!

Due passi e una corsa per te Camminate Nordic Walking e Running Camminate in zone diverse fuori e dentro la città PROGRAMMA 3 aprile Ritrovo in Piazza Martiri Camminata urbana con circuito ad anello di Km 6,4 percorrendo le piste ciclabili Percorso: Corso Cabassi, viale Carducci, via Garagnani, viale Cavalotti, via Lenin, Parco della Cappuccina, Piazzale Baracchi, via G. Fassi, Piazzale Marconi, Parco delle Rimembranze, via A. Volta, via De Amicis, via Petrarca, via Bellentanina, Piazzale Re Astolfo, Piazza Martiri 10 aprile Ritrovo al Parco Pertini (via Bollitora) Camminata su percorso della Salute Zona Sud di Km 8 Prima della partenza si effettuerà riscaldamento con esercizi e stretching finale 17 aprile Ritrovo al Parco Magazzeno Camminata su percorso della Salute Zona Sud Percorso: via Remesina sulla nuova pista ciclabile, arrivo a Fossoli e ritorno 24 aprile Ritrovo in Canale Lama da via Due Ponti Arrivo a San Marino e ritorno La voce dei classici Ascoltare Raccontare Recitare Leggere Incontri alla scoperta della grande letteratura Accompagnati dalla voce recitante Simone Maretti e dal flauto di Patrizia Vezzelli Programma 5 aprile - 17,30 Sirena dai Racconti di Tomasi di Lampedusa Palazzo Foresti 5 aprile - ore 21 Lovebirds. Rebel Lovers in India Di Gianpaolo Bigoli Menzione speciale nella sezione Documentari all’Ischia Film Festival 2013 Conducono la serata Nico Guidetti e Federico Baracchi documentaristi Dario D’Incerti, critico cinematografico Auditorium Loria 5 aprile - ore 20.45 Ricordando Don Claudio Aula Liturgica Quartirolo


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5 aprile - ore 18.30 Il Critico interiore: non contro ma a favore di noi stessi Paola Poluzzi, counselor Albero della Vita

Fino al 3 maggio a Modena la nuova galleria PhBroking debutta con Soul Whispers, una mostra di sette fotografi contemporanei dedicata ai risvolti inaspettati e sorprendenti dell’anima. Alena Adamchyk, Majeed Benteeha, Ghigo Roli, Riccardo Varini, Eitan Vitkon, Zhu Yu, Marikel Lahana sono i sette artisti, provenienti da tutto il mondo, che esporranno i loro scatti

L’anima e i suoi sussurri

5 aprile - ore 15 Laboratorio: detergenti biodegradabili fai da te per la pulizia e la cura della casa Un laboratorio pratico dove ogni partecipante preparerà e porterà a casa un kit di detergenti ecologici Con Sabrina Musi, esperta di pratiche ecosostenibili Scubidù 10 aprile - ore 21 Cambiamenti climatici: mitigazione, adattamento e resilienza Parliamo di cosa significano i cambiamenti climatici nella vita quotidiana e per i nostri figli, di come concretamente ognuno di noi può ridurre le emissioni e di come possiamo prepararci al clima del futuro in famiglia e in casa Incontro con Luca Lombroso, meteorologo Auditorium Biblioteca Loria 5 aprile - ore 15 Come aiutare i bambini a esprimere le proprie emozioni e renderli consapevoli del loro valore Mariangela Tonfoni, psicologa psicoterapeuta Sede Nadia 5 e 6 aprile Carpinfiore Centro storico 6 aprile - ore 18 Concerto dei Premiati del 7° Concorso Internazionale di Clarinetto Rino Viani Sala Mori 6 aprile - ore 14.30 Sciame di Biciclette Piazza Martiri 7 aprile - ore 21 Conversazioni e letture tra arte e letteratura Arte e politica negli USA Dal regionalismo alla pop art americana Relatore Demetrio Paparoni, Letture di Irene Guadagnini Auditorium Loria 9 aprile - ore 21 Inshallah Storie e immagini di lago Corazza e Greta Ropa A cura di L’Angolo dell’Avventura Sala Congressi 9 aprile - ore 16/18 Tanti modi per portare i piccoli a contatto col nostro corpo Per mamme e bambini 0-9 mesi Scubidù 10 aprile - ore 21 S = Someone.. Or Someone Else Mattatoio

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libri e numerosi articoli di riviste, oggi sta facendo confluire le sue ricerche personali in un’indagine che coniuga le forme naturali alle regole sottese all’armonia. E sempre dall’Italia, Riccardo Varini, sceglie di mostrare il suo forte legame con la natura che ha segnato tutta la sua opera. I suoi lavori poetici fanno riflettere

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ono settanta le fotografie dalle atmosfere sospese, che raccontano da cinque diversi angoli dell’Europa e del mondo, per mano di sette artisti internazionali, l’anima e i suoi sussurri, con uno sguardo attento alla realtà contemporanea e alla sue stridenti contraddizioni. Provocatori, originali, sorprendenti, autentici, i lavori saranno visibili alla mostra Soul Whispers, proposta a Modena dalla neonata Galleria PhBroking (in via Farini, 56) fino a sabato 3 maggio. Alena Adamchyk, Bielorussia; Majeed Benteeha, Iran; Ghigo Roli e Riccardo Varini, Italia; Marikel Lahana, Francia; Eitan Vitkon, Israele; Zhu Yu, Cina: sono i sette protagonisti che fanno sussurrare l’anima attraverso l’obiettivo, costruendo opere che si ispirano, di volta in volta, all’uomo e alla natura, ai paesaggi e agli interni, alle contraddizioni, alle solitudini angosciose, alle tinte sfumate e ombrose di anime sussurranti, di esistenze quasi soverchiate dal silenzio e comunque in grado di soffiare un messaggio e un respiro al resto del mondo. Dieci opere per ciascun autore, dedite al racconto di quello che sgorga dall’anima, in un’epoca di frastuono e rumore che nulla hanno a che fare con la profondità silenziosa e flebile del sentire umano. Il loro lavoro testimonia la vitalità di un settore, quello della fotografia, che negli anni ha visto rivoluzionare le proprie forme espressive, trovare strade nuove e linguaggi innovativi, senza confini di paese, cultura, lingua. Alena Adamchyk, bielorussa, propone una prospettiva polarizzata sull’universo femminile. Nel 2004 ha realizzato il suo progetto più noto, Donne d’Europa, seguito dalla serie Donne di Monaco nel 2009. Di ritorno da un viaggio a Beirut lo scorso anno, ha dato vita al volume Donne del Libano.

Sempre le donne sono al centro dell’opera di Majeed Benteeha, i cui lavori rappresentano un’espressione di rivolta contro l’ortodossia che vede prevalere nel suo Paese d’origine. L’autore accenna e allude alla religione e alla società, utilizzando il velo e ciò che esso copre o svela per esprimere rispetto alle donne attraverso il suo personalissimo metodo. Allo stesso modo vuole evidenziare il contrasto tra la realtà tradizionalista e quella moderna, le forti tensioni oggi presenti ovunque in Iran. L’italiano Ghigo Roli, dopo aver pubblicato oltre trenta

l’osservatore. La sua arte è calma e dominata dalla passione per le piccole cose. Marikel Lahana, francese, con oltre venti esposizioni all’attivo in tutto il mondo, si concentra soprattutto sui ritratti e sulla rappresentazione del corpo umano: l’utilizzo della luce dà voce e profondità a volti che sembrano raccontare la loro storia. Dall’altra sponda del Mediterraneo arriva invece l’israeliano Eitan Vitkon, che indirizza la sua opera sulla sorpresa, anche linguistica e semantica, sin dai titoli delle sue opere, battezzate di volta in volta Medusa Hope, No Masks, Photography of Illusion, Memories in a box, Wander Fool. Dall’oriente più controverso, dal continente cinese, arriva invece Zhu Yu, che ama esplorare luoghi e spazi altrimenti inesplorati. Per averne un’idea, Zhu Yu ha trascorso un mese in un negozio di cani o alcune settimane in una darkroom, cercando di raccontare e cogliere le atmosfere e i riflessi di ambiti tanto vicini, ma al tempo stesso sconosciuti e ignoti.


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Calcio – Crisi senza fine: a Latina il Carpi si spegne ancora (0-1)

Confusione

TRAPANI

La matricola migliore

I biancorossi non riescono a ritrovarsi, le scelte di Pillon fanno discutere. La squadra è scompensata, incartata e bloccata in attacco. La soluzione deve essere Ardemagni. Sabato arriva il Trapani.

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l Carpi non ha più nervi, né ordine, men che meno autostima. Non è chiaro quanto gli sia rimasto sul piano fisico. Nemmeno si capisce se i correttivi di Pillon possano portare a qualche tipo di cura, o se invece siano peggiori della malattia stessa. Ogni risposta è dispersa nella confusione generale. La certezza è che la testa della squadra è ferma, e blocca tutto il resto. Anche a Latina la squadra è sparita al primo affondo. Stavolta, per la verità, si è letteralmente fatta gol da sola. Dopodichè non ha mostrato alcun istinto di sopravvivenza. E’ precipitata nelle trappole avversarie, e nella sua stessa lentezza. Zero tiri in porta, nessuna reazione concreta allo svantaggio, solo ombre d’improvvisazioni individuali. La sconfitta svilisce inevitabilmente il punto diviso con l’Avellino, dà tutto un altro senso alla partita. Induce a riflettere sull’incapacità di battere un avversario decimato per un’ora e suicida al punto da tenere tre attaccanti in campo. Non è avvenuta alcuna ripartenza, si è vista semplicemente un’altra faccia di questa lunga crisi di forza Lascia sinceramente sconcertati il modo in cui il Carpi si stia abbandonando. La principale difficoltà, in questo momento, è proprio qui: riuscire a fare un’analisi serena e lucida di un contesto in cui la serenità e la lucidità non abitano più da troppo tempo. SCOMPENSI - Pillon si sta consegnando alle critiche. Sta facendo alcune acrobazie, verbali e tattiche, controverse al limite del pericoloso. Tirare in ballo gli arbitri e la sfortuna non aiuta i suoi ragazzi. Hanno bisogno di rimedi esistenziali, non di alibi. Letizia sulla sinistra è uno scompenso evidente, come guardare il mondo a testa in giù. Non è un meditativo, è un esterno d’impulso, vive di scatti automatici: se gli capovolgi la prospettiva di osservazione, lo ritrovi in ritardo di almeno un tempo su ogni lettura. Così pure Lollo da ala finta è demineralizzato. E insieme a lui la squadra, che resta inevitabilmente sottoritmo se il miglior pressatore resta lontano dalla centralità del gioco (a maggior ragione se manca anche Memushaj). ARDE - Breda ha facil-

mente incartato il Carpi tenendo il centromediano molto basso, le mezzali molto larghe, gli attaccanti a pressare il triangolo Pesoli-RomagnoliPorcari, e i difensori ad aggredire le conse-

PROSSIMO TURNO Il Modena va a Lanciano

33ESIMA GIORNATA Sabato 5/4/2014, ore 15 BRESCIA – PESCARA CARPI – TRAPANI CITTADELLA – SIENA J. STABIA – VARESE NOVARA – CROTONE REGGINA – LATINA SPEZIA – PADOVA TERNANA – CESENA V.LANCIANO – MODENA ANTICIPO Venerdì 4/4/2014, ore 20.30 PALERMO – AVELLINO POSTICIPO Domenica 6/4/2014, ore 12.30 BARI – EMPOLI

I MARCATORI

Mancosu allunga Mancosu (Trapani) 20 Tavano (Empoli) 16 Antenucci (Ternana) 16 Caracciolo (Brescia) 15 Babacar (Modena) 15 Pavoletti (Varese) 15 Hernandez (Palermo) 13 … Memushaj (Carpi) 7 … Concas (Carpi) 5 … Sgrigna (Carpi) 4 … Ardemagni e Mbakogu (Carpi) 3

PROSSIMO AVVERSARIO:

guenti palle lunghe sparate in fretta verso Mbakogu. Che è andato a sbattere, non ha mai avuto una chance di entrare in partita, tanto era corto il campo. Ardemagni sarebbe dovuto entrare prima. Non in avvicendamento ma in coppia, e con Sgrigna dietro entrambi, per allungare la profondità. Non s’intravede altra strada per rimontare le partite e rivitalizzare il gioco d’attacco. Il riposo semi-punitivo è durato abbastanza. Ha riflettuto anche troppo, adesso va responsabilizzato per tornare a vincere. Nessun altro ha qualità più decisive delle sue. Se è un leader, e non vuole passare per il peggior investimento della storia del Carpi, lo dimostri subito. Smetta di ritenersi un problema, si convinca di essere il rimedio. Giochi sul dolore, valichi la stanchezza, pretenda palla a sé, faccia vedere come la si porta, cerchi la giocata difficile senza vergogna. E’ l’unica svolta possibile: dia modo ai compagni di fidarsi della sua bravura come mezzo per tornare a sentirsi bravi. CAMPIONATO – Altrove, il Palermo finisce di fare selezione. Sta traghet-

LA CLASSIFICA

tando verso la serie A col pilota automatico. Da Natale in poi, nessuno è riuscito a batterlo, né a fargli più di un gol. E adesso conta regolarmente quelli decisivi di Belotti, che è la vera differenza individuale in mezzo un’organizzazione nettamente superiore alle altre per quantità e chiarezza. L’Empoli ritrova all’improvviso Maccarone e Tavano. Gli bastano per riprendere un vantaggio provvisorio. Il treno playoff viaggia compresso in soli due punti. Restano faticosamente a bordo il Lanciano e l’Avellino che sono le più corte e le più stanche. Sono ancora fuori, invece, Pescara e Spezia cioè le più abbondanti per numeri e qualità. In coda, non si manifestano vere e proprie rinascite, non c’è continuità di risultati, solo sporadiche esplosioni d’orgoglio. Da 32 giornate, le peggiori quattro marciano sotto il punto di media. La salvezza diretta passerà tra i 47 e i 49. Il Carpi non è lontano. La speranza è che in questo orizzonte trovi stimoli. E con essi, almeno un po’ di coraggio e di fiducia per ritrovare sé stesso. Enrico Gualtieri

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abato arriva una delle poche squadre veramente compiute dentro questa categoria in cui l’equilibrio è dovuto all’incompletezza sparsa più o meno a tutti i livelli della classifica. Il Trapani non è la più forte, ma non è nemmeno migliorabile. Si può ripensarla daccapo, non più correggerla. E’ massimizzata dimostra sempre esattamente tutto quel che vale. Ed è certamente la prima tra le matricole per numeri e brillantezza di gioco. Esce da un ottimo inverno, ha ben sfruttato il vantaggio di lavorare lontano dal freddo e dalle piogge. Tra metà novembre e metà marzo ha costruito il 60% della propria classifica da playoff. Ma in generale, la differenza è nella continuità. Il gruppo-base è il prodotto di un lungo percorso di formazione: sei anni fa si formava in Eccellenza. Oggi tiene la B a occhi chiusi: densità sulla palla, sovrapposizioni continue, passaggi semplici ma efficacissimi, principalmente verticali, quasi tutti di prima, massimo due tocchi. E’ difficilissimo batterlo (solo 7 sconfitte), se ha intensità comanda la partita su qualunque campo. Trova equilibrio sulla corsa in trasferta (25 punti) come in casa (24). Difende e riparte tutto insieme, arriva in porta quasi solo in velocità e pure con grande precisione (è sesto per numero di conclusioni tentate, ma terzo per conclusioni nello specchio). Roberto Boscaglia più che l’allenatore è l’ideologo di questo piccolo miracolo calcistico, forgiato in una provincia talmente lontana dal “Continente” da venire spesso dimenticata. Prima di tutto è un uomo che allatta la propria anima enorme respirando l’odore del mare. Ha passato la vita a studiare calcio, e a professarlo attraverso tutta la gavetta possibile. Nei ritagli di tempo fa volontariato nelle case famiglia. Perché, nonostante tutto, non vuole dimenticarsi dove sta la sofferenza vera, né di essere un privilegiato. Allena un sistema classico che ormai giocano pochissimi perché funziona solo se imparato a memoria: il 4-4-2. Vuole elasticità in difesa, un comandante fisico (Terlizzi), uno stopper di volata (Pagliarulo), due terzini predisposti a trasformare l’azione (Rizzato e Ferri, o Garufo) sotto due ali rapide di centrocampo (Basso e Pacilli, o Nizzetto). In mezzo non ha nessun interditori veri, ma interni di manovra: uno più stanziale (Ciaramitaro), l’altro più dinamico (Pirrone: trapanese doc, simbolo del popolo e uomo dei gol pesanti). Davanti usa un fantasista come playmaker (Iunco) e lascia Mancosu libero di attaccare la profondità dove vuole. Si può discutere se sia o meno il miglior centravanti da contropiede del campionato. Di sicuro è il più prolifico. Pillon, privo di Romagnoli e Pesoli, dovrà letteralmente inventarsi un’idea per disinnescarlo. E.G.

I PRECEDENTI Solo colpi esterni

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a storia che unisce le due squadre racconta solamente colpi esterni. Ed è tutta negli ultimi due anni, i migliori di sempre per entrambe. Complessivamente, i precedenti sono tre. Due al “Provinciale” di Trapani, che il Carpi espugnò all’andata (1/11/2013) col minimo scarto (1-0, siluro di Lollo) bissando l’impresa e il risultato della gara inaugurale della scorsa stagione (2/9/2012: capocciata di Arma). Uno solo al “Cabassi”, dove gli ospiti dilagarono nell’Epifania del 2013: 1-3. Aprì le marcature Madonia (ceduto al Catanzaro quattro mesi fa). Poi, dopo il momentaneo pareggio di Arma, si scatenò in contropiede Mancosu: allora come oggi imprendibile negli spazi verticali. Chiuse i conti Basso: oggi come allora pericolo pubblico numero 2. E.G

CALCIO A 5 La Virtus non sbaglia, la festa può cominciare

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anco di prova finale per la Virtus di Caleffi che, dopo l’eroica prestazione di Cesena, insegue tra le mura amiche la salvezza matematica, distante solo un punto. Al Vallauri si presenta un Olympia falcidiato dalle squalifiche e lungi da ambizioni di classifica, ma al solito poco incline ai convenevoli e famelico di colpi bassi. I virtussini, in avvio in particolare, soffrono l’importanza della contesa e il quintetto ospite gongola dei ritmi compassati della gara: così occorre un Tamelli vigile per preservare la parità fino a che Stassi non decide di regalarsi una perla mancina e incastona all’incorcio dei pali la segnatura del vantaggio (1-0). Scossi dal grido di guerra del proprio capitano, i gialloblù paiono più convinti nella ripresa, e quando il mancino liftato di Pelusi arma la conclusione di Bigarelli (2-0), sugli spalti iniziano i festeggiamenti. Gli ospiti tuttavia non ci stanno e la stoccata mancina di Muto imprime un ultimo sussulto all’agone, che tuttavia si conclude come piace a virtussini. Termina così la bella marcia dei ragazzi di Caleffi, capaci, nonostante un finale di stagione di sofferenze, di blindare la permanenza in categoria. Non mancano gli appunti, i dettagli, le critiche a una Virtus di certo perfettibile. Adesso però è tempo di brindare, di esultare, di gioire. “Ora bisogna ubriacarsi, bisogna che ciascuno beva a forza, perché è morto Mirsilo” cantava il lirico Alceo, secoli prima di Cristo. Talvolta è bene che la razionalità ceda alla passione. Federico Campedelli


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CALCIO DILETTANTI Correggese stop, campionato in bilico

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olpo di scena in Serie D (girone D): è tutto da rifare per la Correggese, che in una settimana brucia l’intero margine costruito lungo 29 giornate di comando. Le terme di Abano si rivelano una trappola. Segna subito Gucci, e sembra la solita gara in discesa, come tante altre in questa stagione. Invece il Thermal risale, tiene i ritmi altissimi, scopre la difesa di Bagatti, capovolge il risultato. Così, l’invenzione di Chiurato serve solo per evitare la sconfitta. Finisce 2-2. La Lucchese ne approfitta, cala il poker a Palazzolo e aggancia in vetta. Ora entrambe le contenders sono padrone del proprio destino. A Luppi e soci restano comunque due piccolissimi vantaggi: lo scontro diretto vinto all’andata e il fattore campo nel ritorno. Che a questo punto sarà una finalissima sotto mentite spoglie, in programma proprio all’ultima giornata. L’avvicinamento è tosto, saranno quattro tappe difficili: domenica arriva la Juve Fortis (una delle squadre meno battute: appena 5 sconfitte), poi il derby di Castelfranco e successivamente le sfide alla terza e alla quarta forza del campionato (Massese e Mezzolara). LE ALTRE - In Promozione, il colpo grosso è della Casalgrandese di Bob Notari che stende il Castelvetro e lancia la volata per il secondo posto. Tiene a tre lunghezze la Solierese, ancora grazie al provvidenziale Di Costanzo, decisivo a Castellarano (1-0). In Seconda, la Virtus sciupa il doppio turno interno. Non sa più vincere, è praticamente fuori dai giochi per il titolo. Si fa raggiungere dal Medolla nell’infrasettimanale (1-1), non riesce a fare di più con la Folgore (0-0). Cavezzo e S.Prospero si staccano: ormai è corsa a due. In Terza, a due curve dal traguardo, quasi tutti i discorsi sono chiusi. Alla Madonnina manca un solo punto per festeggiare la promozione e assicurarsi il primo posto. Il secondo, invece, rimane in bilico tra Villadoro e United, che risorge in extremis nel derby con la Cabassi (1-0). E’ quello di Feehi il gol più pesante della giornata. In zona playoff, il S.Marino ipoteca la qualificazione battendo Soccer Correggio (3-2); rimane più indietro la Cortilese, inchiodata dalla Carpine (0-0). Il Limidi crolla a Gaggio (0-4) mentre la Fossolese supera il Cittanova (1-0) e lo lascia solo sul fondo alla classifica. E.G.

E

’ stata una festa biancorossa la seconda giornata di Un giorno per la nostra città, il format della Lega Serie B che porta le 22 società consociate a entrare maggiormente in contatto con il tessuto sociale delle rispettive comunità locali. Dopo aver fatto visita al Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini nell’ambito del primo appuntamento sull’infanzia, il Carpi FC ha incontrato il mondo dei circoli anziani. In particolare, i calciatori Alessandro Sgrigna, Fabio Concas, Alessandro De Vitis, Elia

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o scorso weekend si è svolta la prima gara per il Kung Fu tradizionale dell’Aikido Carpi a.s.d. e i risultati sono stati strabilianti. Prima gara sabato 22 marzo a Bologna, torneo nazionale qualificante ai Campionati Italiani Assoluti 2014 organizzati dalla Federazione Nazionale Kung Fu Wushu. Tra le numerose scuole presenti, provenienti da tutta Italia, c’era anche l’Aikido Carpi rappresentata da due dei suoi atleti migliori, Mirco Lusuardi e Sebastiano Sparti. Entrambi si allenano con costanza e dedizione da anni e, anche questa volta, si sono qualificati con alti meriti. Mirco ha conseguito un doppio oro vincendo sia nella forma a mani nude che nel bastone, mentre Sebastiano ha guadagnato un argento nella forma a mani nude. La giornata seguente, domenica 23 marzo, è stata la città di Nonantola a ospitare una trentina di scuole agguerrite che si sono contese il 5° Trofeo Città di Nonantola. La scuola carpigiana è stata rappresentata da un folto gruppo di atleti, molti dei quali al loro

Pallamano - Terraquilia non sbaglia e, battendo 32 a 28 il Romagna, conquista la semifinale scudetto

Terraquilia in semifinale scudetto T

erraquilia Carpi in semifinale scudetto di slancio! I ragazzi di coach Serafini non mollano niente e conquistano la semifinale scudetto con due turni di anticipo contro un Romagna motivato alla ricerca di punti per agguantare la seconda posizione di questa fase poule play-off che garantisce l’ulteriore poule per determinare la quarta semifinalista fra le seconde dei tre gironi. Si parte subito 2-0 (2’) a favore dei carpigiani, il doppio vantaggio rimane sempre a favore dei biancorossi (7-5 al 10’) poi, sotto la spinta di Basic (2 reti), l’incisività di Skatar e Molina, Terraquilia Carpi opera il primo break (11-7 al 16’); sale in cattedra Pieracci (2 reti) e il divario fra le due compagini aumenta (15-9 al 21’), solo Ceso dall’altra parte cerca di tenere in gara i suoi, ma Terraquilia Carpi mantiene

il vantaggio acquisito sfruttando la vena realizzativa di Tojcic. Vantaggio che aumenta a inizio ripresa, Di Matteo e Skatar siglano il 19-12 al 2’, ma Romagna non demorde, recupera con un parziale di 0-3 e punteggio sul 19-15 al 4’. I ragazzi di Serafini non si fanno sorprendere, Sperti e Basic (2 reti entrambi) mantengono a distanza gli avversari (24-18 al 10’) poi, sotto la spinta di Pieracci (anche per lui 2 reti all’attivo), Terraquilia consolida il vantaggio sul 27-20 al 18’. Nei minuti restanti i biancorossi controllano agevolmente la gara, solo nel finale il Romagna recupera ma è troppo tardi. Comprensibile la soddisfazione nel clan carpigiano a fine partita per il traguardo raggiunto. Al di là del risultato, Terraquilia Carpi ha anche un’altra ragione per sorridere: Giannetta è tornato a calcare il parquet in un in-

Angelo Giannetta

Il Carpi FC ha incontrato il mondo dei circoli anziani

Festa biancorossa al Bruno Losi

Legati, Simone Romagnoli, Jean Claude Consol e Daniele Sarzi Puttini

anno XV - n. 13 21

hanno fatto visita al Centro Sociale Bruno Losi, dove sono stati accolti da oltre un

centinaio di frequentatori di tutti i circoli cittadini facenti parte di Ancescao. A fare

gli onori di casa sono stati il presidente del Losi, Lauro Limoni e la coordinatrice dei

contro ufficiale. Dopo il lungo calvario che lo ha obbligato ad assistere a tutti gli incontri dalle tribune, finalmente il giocatore di Nonantola è tornato in campo con i suoi compagni. Mister Serafini gli ha concesso gli ultimi 10’ e Giannetta ha colto l’occasione al balzo. Naturalmente manca il ritmo partita, ma si guarda con ottimismo alla sua partecipazione alla fase decisiva del campionato. Note positive anche da Tojcic, Di Matteo e Pieracci che ha sostituito in cabina di regia capitan Marrochi tenuto prudenzialmente a riposo per un dolore alla spalla. Ora dopo la pausa di sabato prossimo, Terraquilia Carpi di scena a Teramo il 12 aprile e in casa il 19 aprile contro Ambra. Terraquilia ha tutto il tempo per programmare la preparazione e recuperare gli infortunati in vista delle semifinali all’inizio di maggio. circoli cittadini Ada Menozzi. Non è mancata la partecipazione dell’assessore allo Sport Alberto D’Addese in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale che, insieme all’Anci, ha affiancato il Carpi e la Lega Serie B in queste iniziative. I calciatori hanno risposto a numerose domande, firmato autografi e posato per le foto di rito, godendosi il ricco buffet a base di gnocco fritto e salumi allestito per loro nella sala polivalente di via Medaglie d’Oro. Non potevano poi mancare una partita a carte e una sfida a ping-pong.

Lo scorso weekend si è svolta la prima gara per il Kung Fu tradizionale dell’Aikido Carpi a.s.d. e i risultati sono stati strabilianti

Weekend d’oro per l’Aikido Carpi

esordio. I primi a scendere in pedana sono stati i più piccoli, i bambini di sei e otto anni che hanno sfidato

i loro coetanei nella forma a mani nude, riuscendo a salire sui gradini più alti del podio. Oro per Paolo Lancellotti e

Samuel Sparti, argento per Simone Tarantino e Christian Sassi. Entusiasmo e sicurezza hanno contraddi-

stinto anche Paolo Terzulli, Simone Rossi e Federico Rossi, i quali hanno conquistato quarti e quinti posti battendosi egregiamente. Passando alla sezione Ragazzi, complimenti a Nicolò Lusuardi che ha raggiunto la medaglia d’oro nella forma a mani nude. Mentre i compagni Daniele Di Blasio, Hamza Zamir Kahn e Davide Marazzi si sono piazzati fuori dalla zona medaglie per un soffio. Infine, salgono sul podio nuovamente Mirco Lusuardi e Sebastiano Sparti. Mirco riconferma il suo oro nel bastone ma stavolta è Sebastiano a vincere l’oro nelle mani nude, mentre Mirco si deve “accontentare” di un argento. Tra le tifoserie era presente anche il presidente della scuola, Giuseppe Lisco, che si è detto soddisfatto del livello tecnico dei partecipanti. Infatti, il punteggio ottenuto da ogni singolo atleta è stato supe-

riore all’otto mentre quello delle altre scuole si aggirava intorno al sei. Questo conferma l’elevata qualità tecnica dell’Aikido Carpi a.s.d., la prima a portare il Kung Fu alla Corte dei Pio. Ricordiamo che la scuola vanta un’esperienza trentennale nell’insegnamento delle arti marziali nobili e insegna da oltre vent’anni il Kung Fu tradizionale a bambini e adulti. Una nobile arte cinese, dalla tradizione millenaria, resa spettacolare dalle sue tecniche acrobatiche e coreografiche. Molti pensano che questa disciplina sia improntata sul combattimento, in realtà consiste nella memorizzazione di una sequenza di movimenti e nella loro veloce esecuzione. Di conseguenza, il pericolo non fa parte del Kung Fu, pratica adatta a entrambi i sessi. Peccato che, attualmente, i suoi praticanti siano, in prevalenza, di sesso maschile.


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venerdì 4 aprile 2014

anno XV - n. 13

Pallavolo femminile Serie A - La Liu•Jo Modena non riesce a bissare il successo di domenica. La Pomì vince 3-1

Liu Jo cade tra le mura amiche del PalaPanini C

onferma il suo sestetto uscito vincitore dallo scontro con la Unendo Yamamay Busto Arsizio il coach modenese Chiappafreddo. Rondon è al palleggio con Fabris opposto, Paggi e Heyrman sono le centrali, Rousseaux e Piccinini i posti quattro con Perinelli libero. Per Casalmaggiore, invece, c’è Camera in regia con Zago opposta, Lipicer e Gennari in banda, Stevanovic e Aguirre al centro con Sirressi libero. Grande equilibrio in avvio: Casalmaggiore trova il primo piccolo break in concomitanza con il time out tecnico che arriva sul 9-12, ma Modena ricuce subito e torna a contatto con il muro di Piccinini del 14-14. Non c’è il sorpasso, però, perché Casalmaggiore trova un bel muro sulla capitana modenese per il 14-16 che spinge coach Chiappafreddo al primo time out discrezionale. Si torna in campo e le ospiti arrivano a +3, un vantaggio che rimarrà fino alla parte finale del set. Entra Ruseva per Paggi ed

entra anche Petrachi a rinforzare la seconda linea per Rousseaux e Piccinini trova in rigiocata il 21-22 che spinge a chiamare il time out anche il tecnico ospite. Si torna in campo e Modena ha la rigiocata per il pari, ma arriva una doppia fischiata a Heyrman e Gennari trova l’ace che regala tre set point. Secondo time out per Chiappafreddo e si torna in campo con Fabris che accorcia prima che Rousse-

aux firmi il 23-24. Secondo time out anche per Beltrami, ma al rientro in campo Stevanovic, in fast, chiude i conti portando avanti Casalmaggiore. Sestetti confermati nel secondo set. Fabris inizia a macinare in maniera devastante: tre punti consecutivi riportano a contatto la Liu•Jo Modena e il muro della croata che porta al time out tecnico decreta anche il sorpasso bianconero sul 12-11. Non

si ferma Fabris che porta a +2 il vantaggio e sull’attacco vincente di Heyrman per il 17-15 coach Beltrami chiama anche time out per la propria formazione. E’ sfida fra posti due perché dall’altra parte è dall’inizio del match che Zago martella in attacco e dal servizio trovando anche i due punti consecutivi del 18-18. Gennari riporta avanti le ospiti, ma rispondono Fabris e Piccinini. Un pallonetto

millimetrico della croata termina di nulla out e le ospiti tornano avanti. Sul 22-23 firmato Lipicer arriva il secondo stop discrezionale del set per Chiappafreddo. La schiacciatrice ospite arriva a dare due set point alla sua squadra, Fabris annulla il primo, ma al secondo tentativo arriva la chiusura con il punteggio di 23-25. Serve una scossa all’incontro e a inizio terzo set Fabris e Ruseva ci provano con un muro per parte. Allunga Modena con l’ace dell’8-4 firmato Heyrman e poi mantiene sempre Fabris le distanze mettendo a terra il pallone con grande continuità. La seconda parte di parziale, però, inizia con il rientro di Casalmaggiore. E’ un tira e molla che vede le rosa di nuovo in parità sul 15-15 con attacco di Gennari e ace di Zago. Liu•Jo Modena spinge ancor di più e riesce a trovare un allungo propiziato da Ruseva che, nell’arco di pochi punti, mette a terra attacco, rigore e muro che portano fino al 21-15. Fabris fa 23-20 in rigiocata, Lipicer accorcia e

capitan Piccinini regala tre set point alla sua squadra. Il primo lo annulla Aguero, al primo punto nel match, il secondo Bacchi in pipe, ma al terzo Agrifoglio batte a fondo campo ed è ancora 25-23, questa volta per Modena. Nel quarto set la formazione bianconera va sotto fino al 4-11 con il muro subito da Andjelic, appena entrata nel doppio cambio che ha coinvolto in entrata anche Prandi e in uscita Fabris e Rondon. Heyrman e la pipe in rete di Zago riportano Modena a -5, ma Zago trova il pertugio nel muro per portare il set al time out tecnico sul 6-12. Non c’è la rimonta modenese: i tentativi di attacco si infrangono contro il muro avversario. Casalmaggiore arriva fino al 9-20 prima di una reazione, proprio quando le ospiti hanno vari match-point a disposizione. Ruseva ne annulla quattro ma Aguirre chiude set e partita con il punto del 20-25. Prossimo appuntamento il 2 marzo, alle 20,30, a Bergamo, fra Foppapedretti Bergamo e Liu•Jo Modena.

Pallavolo Maschile Serie B - Niente di fatto per i biancoblu, battuti in casa 3 a 1 dalla Centrale del Latte

Cec sconfitta della seconda della classe B

uona prova per la Cec che esce però sconfitta in casa della seconda della classe. Peccato soprattutto per il quarto parziale nel quale i biancoblu hanno comandato per gran parte del set. Molinari è costretto a rinunciare a Quarta infortunatosi in settimana e si affida così a capitan Zaghi. Biancoblu in campo quindi con Dall’Olio-Bigarelli, Porcellini-Fontana, Insalata-Zaghi e Trentin libero. Brescia in formazione tipo con il forte opposto Paoletti in diagonale a Quartarone, Bellini e Rodella schiacciatori, Maestrelli e Agnellini al centro e Peli libero. I padroni di casa partono bene e si portano 8-4 sfruttando un paio di errori in attacco di Bigarelli. Al rientro in

U

n momento artistico dal valore sociale, ricreativo e formativo in una cornice inconsueta ma assolutamente conviviale: il centro di formazione per la danza e le arti Sparkling Project a.s.d. ha visto esibirsi una trentina delle sue allieve - dai 6 anni agli adulti - lo scorso 30 marzo presso il Borgogioioso per la prima domenica di The dancing days, la rassegna di scuole di danza organizzata dalla galleria del centro commerciale nell’ambito del mese

campo i servizi di Paoletti e i muri di Agnellini fanno la differenza e Brescia allunga 12-4. La Cec cerca di pren-

dere il proprio ritmo ma non riesce a colmare interamente il gap a causa anche delle troppe battute sbagliate (7

Sparkling Project a.s.d. al Borgogioioso

The dancing days

di squadra) con il set che si chiude 25-18 proprio con un servizio out di Fontana. Nel secondo set Bigarelli

si carica la Cec sulle spalle e regge quasi da solo il peso dell’attacco tenendo il punto a punto ma sono due attacchi da zona 2 di Porcellini che portano al primo vero vantaggio Universal 8-11, vantaggio che però non dura a lungo, perché Paoletti risponde con la stessa moneta per l’11-11. Un ace di Bigarelli e un attacco in primo tempo di Insalata portano la Cec in testa 14-16 al secondo tempo tecnico ed è ancora Porcellini che spinge i suoi fino al 1723. E’ un muro di Bigarelli (12 punti per lui nel set) su Crosatti che chiude il set

18-25 e riporta le due squadre in parità. Brescia riparte forte nel terzo parziale e si porta avanti 8-4 e 16-8 ai timeout tecnici. Fontana e compagni non riescono a tenere il ritmo e il set scivola via concludendosi 25-16 per i padroni di casa. I ragazzi di coach Molinari non si abbattono e riescono a tenere il punto a punto nel quarto set trovando il primo allungo 14-16 in prossimità della sosta tecnica con un bell’attacco di Bigarelli seguito dal muro di Zaghi su Paoletti al rientro in campo (14-17). Insalata mura Bellini per il 18-21 ma sono due muri bresciani che riportano gli ospiti in vantaggio 2221. E’ una battuta in rete di Insalata a consegnare set e partita ai padroni di casa per il 25-23 finale. della danza. Per il secondo anno consecutivo è giunto il graditissimo invito a partecipare, che ha consentito alle allieve della scuola di sperimentare l’emozione di esibirsi davanti al pubblico in coreografie di danza educativa, classica e modern-contemporanea. La scuola Sparkling Project a.s.d diretta da Erika Grassi si trova a Quartirolo di Carpi in via Liguria, 3 e offre corsi di danza, musica, teatro, canto e kung fu x bambini e adulti, oltre a corsi di yoga, pilates e tai ji quan.


venerdì 4 aprile 2014

anno XV - n. 13 23

Ginnastica Ritmica - Domenica da Standing Ovation

La Ritmica Giardino vola ai Nazionali di Serie C! D

omenica 30 marzo si è svolta a Biella la Fase Interregionale del Campionato di Serie C GR, facente parte del calendario agonistico federale. La squadra di Ginnastica Ritmica del Club Giardino, composta da Noemi Cottafavi, Alexandra Naclerio, Aurora Montanari, Elena Fulgeri e Ilaria Giovanelli ha svolto il proprio programma in omeniche di grandi soddisfazioni per la Ginnastica Artistica della SG La Patria 1879 che continua a collezionare podi in questa stagione sportiva. Il 23 marzo l’agonistica maschile impegnata a Rimini nella seconda prova del Torneo Gpt 3° livello, ha fatto incetta di podi qualificandosi per le Finali Nazionali. I giovani ginnasti Mattia Coluccia, Elia Lessmann, Nicolas Michelini e Salvatore Schisano, insieme ai veterani Erik Lugli e Alberto Imbeni, rappresenteranno La Patria nelle gare previste il prossimo giugno a Pesaro. Ottimi risultati arrivano an-

D

Ginnastica Artistica - Sg La Patria 1879

Pronti per le Fasi Nazionali di Pesaro

Pallanuoto Cabassi

Under 13

I risultati

Team Futura - Cabassi: 1 - 12 Nona e ultima partita del girone di andata del Campionato di Promozione e vittoria facile, come da pronostico, contro un debole Team Futura di Finale Emilia. Il Carpi si è limitato a gestire con tranquillità la gara. Buone le prove di Dugoni e Crespi. La Cabassi chiude la prima parte del Campionato al 1° posto: ora la concentrazione deve continuare a essere alta per riuscire a ripetere il buon andamento espresso sinora anche nel girone di ritorno. Cabassi - Parma A: 6 - 6 Sfida tra le prime della clasPromozione

maniera egregia e grintosa e, seppure con qualche errore (che lascia margine a ulteriori miglioramenti), si è aggiudicata un ottimo ottavo posto (quarta squadra emiliana) sul totale delle 45 agguerrite squadre presenti in gara. La rappresentativa carpigiana si è così garantita l’ammissione alla Fase Nazionale del prossimo 17 e 18 maggio a Fabriano. Nel pomeriggio di domeni-

ca, in occasione dell’iniziativa pro Comitato Chernobyl, un’altra delegazione di 33 ginnaste della Ritmica del Club Giardino ha dato vita a un’esibizione di quindici minuti (un susseguirsi senza interruzione di esercizi individuali e d’equipe a Corpo Libero e/o con gli attrezzi specifici della disciplina) che ha lasciato estasiato il folto pubblico del Palazzetto Ferrari di

Carpi. L’istruttrice Federica Gariboldi, soddisfatta di tutte le sue atlete, prosegue il lavoro in palestra, in vista dell’importante tappa della Fase Nazionale di Serie C e di altri imminenti impegni: domenica 6 aprile a Fiorano Modenese con il Corso Base 2 e sabato 12 aprile a Formigine con ben 5 squadre impegnate nella Prova Regionale di Sincrogym.

che dalla sezione femminile! Sempre il 23 marzo, infatti, due squadre della Patria hanno partecipato a Campogalliano alla gara di Collettivi Uisp: la squadra composta da Miryea Barbieri, Chiara Benatti, Angelica Gasparini, Giorgia Gherardi e Sara Porta ha conquistato il 2° gradino del podio, mentre la squadra composta da Noemi Galavotti, Alice e Giada Pullin, Irene Fornaciari, Sara Gherardi, Sofia Pagliarulo e Lucia Bergamini non è riuscita a classificarsi nonostante l’ottima prova. Sabato 29 e domenica 30 marzo, a Pianoro, il Trofeo Emilia Romagna targato Uisp

ha visto partecipare uno squadrone di 16 atlete provenienti dalla società carpigiana. 1° gradino del podio per Giulia Bulgarelli (2003) al volteggio e Sophie Fontanesi (2004) al minitrampolino. Bella gara anche per la squadra delle agoniste Senior: Cristiana Braglia (1998) è riuscita a conquistare il 3° gradino del podio con un esercizio pulito e senza sbavature alle parallele. Soddisfazioni arrivano anche dalle atlete meno esperte: Viola Morellini (2003) porta a casa un ottimo 2°posto al volteggio, mentre Francesca Ferri (1999) e Giada Garuti (2001) si classificano terze alla trave.

Circa 700 i concorrenti che hanno partecipato,alla Granfondo Italia

Trionfo di Francesco Camporese

se, Cabassi Carpi Under 13 e Polisportiva Coop Parma A, all’impianto natatorio di Carpi.La tensione è palpabile in entrambe le formazioni e sugli spalti gremiti per l’occasione. La partita si dimostra in perfetto equilibrio ma sono gli ospiti a sbloccare per primi il risultato con un bel tiro di Tommaso Sulsenti. I carpigiani sono attenti in vasca e recuperano subito lo svantaggio per poi passare in vantaggio con il duo Dondi-Tamelli. Nella seconda frazione di gioco il Carpi segna ancora, con capitan Tamelli e Balestra, portandosi sul massimo vantaggio. Il Parma non ci sta e accorcia le distanze e le due squadre arrivano a metà partita con i carpigiani in vantaggio 4-3. Nel

3° tempo gli ospiti riportano la situazione in parità: 5-5. Durante il quarto tempo nessuna delle due squadre intende mollare un solo centimetro e l’equilibrio è totale fino a 18 secondi dal termine quando viene fischiato un rigore per i padroni di casa che hanno la possibilità di chiudere il match. Si presenta Dondi dai 5 metri che insacca il 6-5. Sembra tutto finito, ma con un ultimo tiro sulla sirena, il Parma pareggia. La partita si chiude sul 6-6, risultato che esprime il perfetto equilibrio tra le due compagini Under 13 che guidano il Girone Emilia. “Abbiamo assistito a una partita incredibile” ha commentato Mister Colarusso. Da segnalare il fair-play che l’ha fatta da padrone sia in acqua che sugli spalti; non capita tutti giorni che al termine di una partita come questa, allenatori, giocatori e genitori si scambino calorose strette di mano e complimenti a vicenda.

S

ono stati circa settecento i concorrenti che hanno partecipato, domenica 30 marzo, all’undicesima edizione della Granfondo Italia. Tra loro anche nomi noti come l’ex calciatore azzurro Fabrizio Ravanelli e l’anchor man del sabato sera di Rai Uno, Paolo Belli. La gara che inizialmente prevedeva due tragitti: quello medio e quello lungo, si è svolta su un unico percorso di 96 chilometri, scelta dovuta a causa dell’inagibilità di alcune strade sul tratto

appenninico. Dopo due ore e 17 minuti il primo concorrente a tagliare il traguardo è stato il padovano Francesco Camporese portacolori della Asd Velo Club Due Torri Rovigo (2:17:24.45). Il secondo è stato Francesco Pecchini dell’Asd Avesani (2:17:27.94) mentre al terzo posto si è piazzato Domenico Caiati appartenente alla G.C. Leonessa asd. Per quanto riguarda la gara femminile ottimo il tempo della prima arrivata al traguardo di via Ugo da Carpi, la tedesca Astrid Shartmuller con il tempo di 2:17:55.05 (trentaseiesima assoluta). Sul secondo gradino del podio è salita Serena Gazzini del Carraro Team Trentino (2:21:28.04) mentre il terzo posto se l’è aggiudicato l’ex schermitrice veneta Dorina Vaccaroni (2:27:01.33). Le premiazioni sono state fatte dall’assessore allo Sport e Benessere del Comune di Carpi, Carmelo Alberto D’Addese e dai rappresentanti degli sponsor della manifestazione.



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