Tempo n 14

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www.temponews.it tempo.carpi

venerdì 8 aprile 2016 anno XVII - n. 14

a soli € 0,50 in edicola

Settimanale di

@Tempo_di_Carpi

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

“Uniti siamo più sicuri”

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

un’opera-rock targata dal musicista carpigiano Carlo Alberto Colombini Ugo Coppi

Il discobolo Ugo Coppi si è laureato vice campione europeo tra i Master

Da sinistra Claudio Arletti, Cristiana Cattabriga e Daniele Garagnani

Un altro Gruppo di Controllo del Vicinato è pronto a sorgere in zona Due Ponti, grazie all’intraprendenza e al coordinamento di Daniele Garagnani e Claudio Arletti. animali

Elisabetta Sala

bovini e cereali quali sono i pericoli? ambiente

amianto in via renoir

Massimo Cappi

Massimo cappi si ripensa e apre il Bar Godò in corso alberto pio

ambiente

“il Comune faccia qualcosa” associazioni

avis carpi

in città aumentano le donazioni salute

l’avventura di caterina ha inizio Caterina Obbia

amarcord cafè

riprendono gli appuntamenti Gianluca Marcato

cronaca

referendum trivelle: le ragioni del sì e del no

camere ardenti

assolutamente inadeguate

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Camere ardenti inadeguate

Inizia la Festa di Primavera

9 APRILE

Un lenzuolo appeso divide lo spazio della sala dove parenti, amici e conoscenti del caro estinto sono costretti a una promiscuità indecorosa con quelli di un altro defunto: sono veementi i toni della protesta di chi si è recato di recente presso le camere ardenti del Ramazzini e ne ha constatato l’inadeguatezza sottolineando il fatto che si tratta di “una cosa indegna per una città come Carpi”, perché la coabitazione ravvicinata non garantisce riservatezza e “tutti sentono tutto”. Quando le tre grandi sale furono realizzate la popolazione sfiorava il tetto dei 55mila residenti mentre oggi Carpi ha superato le 70mila unità; il numero delle persone decedute è passato dai 558 del 1977 ai 672 del 2014 mentre l’indice di mortalità non è variato sensibilmente (dal 9,3 del 1977 al 9,5 del 2014) e, considerando la conformazione del grafico della popolazione, le cose non potranno che peggiorare ma non sono stati per ora previsti interventi in questo particolare settore. Considerando le richieste che vengono da fuori Carpi e il fatto che pochi allestiscono la camera ardente in casa, vi sono periodi in cui le camere ardenti dell’ospedale ospitano otto defunti in quattro stanze, se aggiungiamo anche la saletta più piccola: raccoglimento e privacy diventano un miraggio all’interno ma anche all’esterno per il via vai nel piccolo cortile antistante da cui partono i funerali. Una segnalazione non fa una prova ma due in una settimana rivelano che le camere ardenti sono quanto meno anacronistiche.

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A due anni vagava da solo per viale Manzoni: un giovane esploratore con genitori a dir poco distratti…

“Non si esclude che i malviventi tenessero più alla coroncina asportata che al quadro ma, purtroppo per loro, l’oggetto non è d’oro e neppure autentico”. Da La Gazzetta di Carpi del 31 marzo sul furto di un quadretto dell’800 nella chiesa parrocchiale di Santa Croce.

L’esperienza, i titoli di studio o i curriculum a noi non interessano!

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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.

Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 6 aprile 2016

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In via Renoir, nel nuovo quartiere sorto a ridosso di via Morbidina, si staglia un vecchio rudere abbandonato. Da tempo alcuni residenti hanno denunciato la presenza di manufatti di amianto deteriorati a ridosso del casolare diroccato all’Ufficio Ambiente del Comune di Carpi. La loro richiesta di aiuto però è rimasta tuttora inascoltata. “E’ necessario intervenire tempestivamente per rimuovere l’eternit presente: un materiale cancerogeno,

Da tempo alcuni residenti hanno denunciato la presenza di manufatti di amianto deteriorati a ridosso di un vecchio casolare in via Renoir

“Amianto: il Comune faccia qualcosa”

le cui fibre, se inalate, rappresentano un pericolo reale e concreto per la salute pubblica. Contiamo che il nostro appello non sia caduto nel vuoto e che l’Amministrazione Comunale intervenga per fare quanto in suo potere per risolvere il problema”. Nella strada vivono numerose famiglie con bambini e la zona è notoriamente tra le mete predilette di molti carpigiani che vi si recano per camminare e correre.

Jessica Bianchi

la priorità è stata data al taglio dell’erba negli incroci e nelle aiuole spartitraffico per garantire maggiore sicurezza

Erba alta: le aree verdi sono impraticabili

Catellani

Si presenta ogni anno il problema dell’erba alta negli spazi pubblici. E’ sicuramente il caso dei parchi di via Magazzeno, Tintoretto e Catellani, ma non solo: basta fare una passeggiata in giro per la città per rendersene conto. Erba alta o altissima, piante spontanee, rifiuti. Aree pressoché impraticabili, pullulanti di insetti e, quindi, inadeguate per bambini, famiglie e anziani in cerca di svago o riposo. L’erba alta si appresta a divorare non solo i parchi ma anche le aiuole cittadine e alcune rotonde. Insomma metri e metri quadrati di verde comunale Nei prossimi 50 anni si prevede che oltre 60 milioni di persone nel mondo si sposteranno dal luogo in cui risiedono: un vero e proprio esodo di esseri umani, ognuno spinto da storia, esigenze e aspettative differenti. Per rispondere alla questione se sia possibile, e come, non alimentare questo esodo, la Consulta per l’Integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione e l’Unione Terre d’Argine hanno promosso Oltre i muri e i fili spinati. L’incontro a partecipazione gratuita, si terrà domenica 10 aprile “Tutti gli interventi hanno evidenziato piena sintonia con la nostra analisi e con il percorso che abbiamo realizzato in questi anni”: Loredana Ligabue, direttrice della cooperativa Anziani e non solo, è particolarmente soddisfatta della partecipazione e dei contributi al convegno da lei promosso e organizzato con Carer a Montecitorio per il riconoscimento giuridico e il sostegno dei caregiver familiari. Un riconoscimento ispirato all’esperienza della nostra regione e, in particolare, del

Tintoretto

Magazzeno

versano abbandonati a loro stessi. “Quest’anno – sottolinea l’assessore all’Ambiente Simone Tosi – abbiamo aggiudicato i lavori in modo anticipato per non ripetere i problemi dello scorso anno; non a caso già nei primi giorni di marzo chi ha guidato in città ha potuto notare le squadre di manutentori al lavoro. Ovviamente essendo tante le aree verdi e i parchi non possiamo prevedere di tagliare l’erba e sistemare le aiuole contemporaneamente in tutto il milione di metri quadrati di verde presente in città. Nei prossimi giorni sarà terminato il primo sfalcio,

meteo permettendo. Inoltre da metà maggio e fino al termine della stagione, per garantire una più efficace manutenzione, le squadre impegnate in queste operazioni saranno integrate da ulteriore personale”. Al momento, conclude l’assessore, “la priorità è stata data al taglio dell’erba negli incroci e nelle aiuole spartitraffico delle strade comunali per garantire maggiore sicurezza: si è poi passati allo sfalcio dell’erba nei parchi scolastici per permetterne la fruizione e, infine, toccherà ai parchi pubblici”.

Domenica 10 aprile, alle 16.30, presso l’Auditorium Biblioteca Loria, si terrà un incontro per riflettere sulle migrazioni

Oltre i muri e i fili spinati alle 16.30 presso l’Auditorium della Biblioteca Loria e cercherà di fornire alcune prospettive sul futuro, attraverso le riflessioni di esperti della materia e, per ancorare la teoria alla vita concreta, le testimonianze di alcuni migranti. Un’occasione per tentare di comprendere, a partire dal nostro presente, come poter agire per cercare di creare un futuro migliore non soltanto per i cittadini

dei ricchi paesi occidentali, ma anche per quelle enormi masse di persone diseredate che, affrontando viaggi spesso al limite delle capacità di sopravvivenza e, purtroppo, frequentemente anche oltre tale soglia, cercano in ogni modo di costruire per sé e le proprie famiglie condizioni di vita più umane. A intervenire saranno Elisabetta Vandelli, giurista e presidente dell’associazione Integria-

MO, Maurizio Maio della Commissione Migrantes della Diocesi di Carpi, la presidentessa di Donne nel Mondo Zighereda Tesfamariam e il sindaco di Carpi Alberto Bellelli. L’appuntamento è stato concepito in collaborazione con Rete Primo Marzo Italia, Associazione IntegriaMO, Africa Libera Onlus, Udi Carpi e Commissione Migrantes - Diocesi di Carpi.

Le proposte di legge ispirate all’esperienza carpigiana sui caregiver familiari sono approdate a roma

“Ora tocca alla politica “ lavoro svolto a Carpi e nell’Unione Terre d’Argine. “La legge emiliano-romagnola – commenta Ligabue – sta entrando nella fase attuativa e in Sardegna, come in altre regioni italiane, si condividono le finalità e si avanzano proposte di legge per riconoscere il ruolo di chi si prende cura di un proprio caro. E’ un bilancio importante che si arricchisce della presen-

tazione di una proposta di legge quadro”. Un testo che alla Camera ha come primo firmatario il deputato carpigiano Edo Patriarca (Pd), fra i protagonisti del convegno romano; e che al Senato è stato depositato dal senatore Ignazio Angioni (Pd), pure presente, con firme di tutti i gruppi di maggioranza. “I contenuti dei testi di legge – sottolinea Loredana

Ligabue – hanno trovato il sostegno delle molteplici associazioni di volontariato e delle organizzazioni che hanno partecipato all’evento, compreso quelle europee come Eurocarers e Coface”. Ora tocca alla politica fare i prossimi passi: “proseguiremo con impegno a sostegno di tutti quei parlamentari che hanno voluto o vorranno operare per dare risposte

ai problemi quotidiani dei caregiver. Ma è essenziale, oltre al percorso legislativo, continuare l’azione di ascolto e confronto con i familiari, gli operatori professionali, i volontari e gli enti locali!. E questo è anche il senso dei numerosi eventi della sesta edizione del Caregiver Day promossa dalla cooperativa e Carer, per tutto maggio in Emilia Romagna. A Montecitorio la rappresentanza emiliano-romagnola era folta: hanno partecipato fra gli altri il presidente della Giunta regionale, Stefano

Bonaccini, che con un videosaluto ha aperto i lavori; la presidente del Carer Lalla Golfarelli e la consigliera regionale Roberta Mori fra i relatori; il presidente di Anziani e non solo Federico Boccaletti che con efficacia ha condotto i lavori rispettando tempi e rigido protocollo dell’austera sede; il sindaco Alberto Bellelli, referente welfare dell’Anci regionale, che dopo aver raccolto consensi e apprezzamenti per l’esperienza carpigiana, ha chiuso l’iniziativa con il proprio intervento.

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A volte basta un Il novese Massimo Cappi ha deciso di lasciare il suo lavoro in Cpl Concordia evento che ci sfiora anche dopo lo scandalo appalti che ha scosso la cooperativa e di aprire il bar Godò in corso Alberto Pio, 14 a Carpi solo indirettamente per spingerci a decidere di cambiare il corso della nostra vita. Così è stato per il novese Massimo Cappi, classe 1971: a settembre ha dettanon potevamo più partecirassegnato le dimissioni dal ta dallo pare a nuove gare d’appalto suo precedente lavoro di scandalo e le banche avevano dato gestione dei cantieri in Cpl tangenti un giro di vite ai finanConcordia, pochi mesi scoppiato ziamenti, quindi i fornidopo lo scandalo appalti nel 2015? tori avevano paura di non che ha travolto gli ex “No, in essere pagati. A dire il vero, vertici della società cooperealtà era fino a quando sono stato in rativa della Bassa, accusati un’idea che azienda, seppur con molte di corruzione per la metaavevo in te- difficoltà e ritardi, tutti nizzazione di Ischia e sta da molto sono stati pagati. In pratica, associazione a delinquere. tempo. Ho eravamo passati dall’essere Una scelta maturata dopo trascorso un punto di riferimento del oltre 20 anni spesi in 23 anni in settore a pecora nera”. azienda e resasi necessaria Cpl: per me Come ti sei preparato per inseguire il sogno di è stata come per questa apertura? Hai dedicarsi alla ristorazione una seconda seguito dei corsi? rilevando il locale Internos casa, ma “Come dicevo, sono appasin Corso Alberto Pio, 14 e desideravo sionato di vini da sempre dandogli una nuova imanche see, oltre a essere sommelier, magine e un nuovo nome: guire la mia sono molto curioso riguarGodò. passione per do al mondo del vino e “Il nome - ha spiegato i vini e cercerco di scoprire sempre Cappi - è l’acronimo di care di farne cose nuove. Massimo Cappi golosità d’origine e vuole un lavoro. Negli ultimi mesi del 2015 anche richiamare AspettanDiciamo mi sono iscritto al corso di do Godot, la famosa opera salumi e formaggi di quazionati e piccole proposte che la situazione ha fatto sì cucina Professione chef a teatrale di Samuel Beckett, lità. Ho deciso, infatti, di di cucina. In questi giorni che la decisione di lanciarsi Modena culminato poi in proponendosi come un cambiare l’imprinting del sto lavorando intensamente nella nuova avventura fosse uno stage presso il Ristolocale in cui rimanere per locale trasformandolo da affinché tutto sia pronto per più semplice”. rante Il 25 di Carpi. Sto ore in compagnia di amici bar per colazioni e pranzi l’apertura al pubblico preCome era la situazione in seguendo anche il corso di a gustare degli ottimi vini, veloci, che in ogni caso re- vista per la seconda metà di Cpl nell’ultimo periodo? Tecnico per la valorizzain accompagnamento con steranno, a wine bar specia- aprile”. “Lavorativamente parlando zione delle tipicità enogaalcune proposte culinarie lizzato nella degustazione La scelta di lasciare Cpl e gli ultimi mesi sono stati stronomiche del territorio basate principalmente su di vini accuratamente sele- cambiare lavoro è stata veramente difficili perché organizzato dallo Ial

“Dopo Cpl un bar tutto mio”

La comunità carpigiana, e non solo, ha risposto positivamente al convegno svoltosi il 31 marzo in Auditorium Loria, sul tema Emirati Arabi Uniti – Cerniera tra Oriente e Occidente. L’opportunità di crescita per le aziende italiane nell’area del Golfo ha infatti richiamato molti operatori e professionisti della zona, interessati alla sempre maggiore incidenza economica di questo mercato e all’importanza della creazione di partnership di collaborazione. L’obiettivo del convegno, evidenziare e analizzare le dinamiche, le opportunità e lo sviluppo degli Emirati Arabi, tramite la viva voce di operatori italiani in loco, è stato pienamente realizzato come testimoniato da

CULTURA L’Italia è all’ultimo posto nell’Unione Europea per percentuale di spesa pubblica destinata all’educazione e al penultimo posto per quella destinata alla cultura. E’ quanto emerge da dati Eurostat sulla spesa governativa. Nell’istruzione la spesa è in linea con la media nell’educazione primaria, lievemente più bassa per quella secondaria mentre è molto inferiore per l’educazione terziaria ovvero universitaria e post universitaria e nella ricerca. YOUTUBE Migliaia di ragazzini scatenati tra i 9 e i 14 anni si sono dati appuntamento in un centro 4

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buona l’affluenza al convegno Emirati Arabi Uniti – Cerniera tra Oriente E Occidente

Area del Golfo: un’opportunità per crescere Mauro Marzocchi, segretario della Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi con sede in Dubai, ente che offre alle aziende italiane una serie di consu-

lenze e servizi inerenti gli Emirati Arabi Uniti e, da ultimo, l’Iran, tramite una rete di professionisti autorizzati, su tutto il territorio nazionale.

Ruben Sacerdoti, responsabile servizio sportello Regione Emilia Romagna, ha analizzato le politiche e gli strumenti regionali per l’internazionalizzazione delle

imprese, e ha sottolineato come le aziende italiane, anche in previsione di Expo 2020 a Dubai, abbiano davanti una sfida che esige, per essere vinta, un approccio “scientifico”, al fine di evitare perdite di tempo e di costi. Alla conferenza sono intervenuti anche Michele Bandini dell’Ufficio Mercati Internazionali BPER, che ha evidenziato l’esperienza della banca su questi mercati e il presidente dell’Ordine degli avvocati di Modena, Daniela Dondi, che ha analizzato il ruolo del professionista nell’ambito del contesto internazionale. Tra il pubblico, erano presenti diversi imprenditori

Uno sguardo oltre l ’argine

di Pierluigi

commerciale di Rimini: per contenere la ressa i responsabili del centro hanno dovuto chiedere l’intervento di Polizia di Stato e Carabinieri, arrivati in forza per riportare la situazione alla normalità. Motivo del raduno, la presenza di otto famosi ‘Youtuber’ all’interno di un negozio. In pochi minuti si è sparsa la notizia sui social network e al centro commerciale è arrivata una vera e propria ondata di ragazzini. anno XVII - n. 14

STADIO IN TOUR Riparte oggi da Padova il tour degli Stadio, che si era temporaneamente fermato dopo il malore dello storico batterista Giovanni Pezzoli. Il musicista si è ripreso e ora sta bene, spiega il sito ufficiale del gruppo vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, ma dovrà rispettare un periodo di convalescenza che non gli permetterà nell’immediato di suonare. “Per sua volontà”, dunque, il tour conti-

nuerà grazie all’amico batterista Adriano Molinari, che in passato ha suonato anche con Zucchero. PESCE D’APRILE Il Comitato reggiano del Sì al referendum del 17 aprile inventa un francobollo con una trivella del mare “per rompere il silenzio dei mass media sull’informazione al quesito referendario”. Grazie a 20 lettere denuncia, inviate ad altrettanti

Senatore

media, le Poste Italiane sono state involontariamente oggetto di un pesce d’aprile da parte del Comitato. Le 20 missive erano affrancate con dei finti francobolli, ‘valore’ 0,95 centesimi, con una trivella sul mare e la scritta ‘Partecipare è un dovere di tutti’, e l’invito a votare sì al referendum. Le buste imbucate in varie cassette a Reggio Emilia e Modena sono

Emilia Romagna”. La tua è stata una scelta coraggiosa in tempi di crisi come questi... “Come si dice: adesso o mai più! Coraggiosa sì, ma il mio lavoro precedente, che pure mi ha dato tante soddisfazioni, non mi offriva più gli stimoli giusti: era ora di cambiare”. Quali sono i punti di forza di Godò? “Godò continuerà a essere un bar per colazioni e pause pranzo veloci anche se cercherò di incrementare la qualità già presente e la varietà delle offerte rispetto alla precedente gestione. Poi per la sera ci sarà un’ampia selezione di vini a mescita e in bottiglia tutta incentrata su piccoli produttori che lavorano ancora in maniera artigianale e rispettosi dell’ambiente. A completare l’offerta birre artigianali e i principali cocktail. Per la parte food ci saranno salumi, anche di pesce, scelti scrupolosamente dai migliori produttori nazionali, così come per i formaggi e le verdure biologiche. Cercheremo di avere anche offerte alternative e accuratamente selezionate per quanto riguarda la parte classica del bar”. Chiara Sorrentino e professionisti, nonché rappresentanti istituzionali come Giuseppe Schena, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Simone Morelli, assessore al commercio e il consigliere regionale Enrico Campedelli. Soddisfatti gli organizzatori, l’avvocato Monica Brunetti e il commercialista Paolo Casarini: “il pubblico ha dimostrato interesse attivo. Le domande – hanno commentato - sono state tante e, come promesso da Marzocchi, sarà possibile una ‘seconda puntata’ per i diretti interessati: un one to one con il segretario della Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi con sede in Dubai, per approfondire specifiche tematiche”. L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Carpi.

state recapitate puntualmente. TRAPIANTI Otto trapianti, di cui uno di cuore a una adolescente, in 24 ore al Sant’Orsola di Bologna. Le equipe dei professori Antonio Daniele Pinna, Roberto Di Bartolomeo e Gaetano Gargiulo, con il supporto dei reparti di Anestesia e Rianimazione del dottor Frascaroli e del professor Faenza, hanno realizzato nelle sale operatorie del nuovo Polo cardiotoraco-vascolare 4 trapianti di fegato, 2 di rene e 2 di cuore, di cui uno appunto pediatrico. Gli interventi sono perfettamente riusciti e il decorso dei pazienti è regolare.


Un altro Gruppo di Controllo del Vicinato è pronto a sorgere in zona Due Ponti, grazie all’intraprendenza e al coordinamento di Daniele Garagnani e Claudio Arletti

“Rendiamo più sicuro il quartiere Due Ponti”

Il miglior antifurto? Il proprio vicino. Il principio che guida e ispira il Controllo del Vicinato sta letteralmente contagiando la Corte dei Pio. Si moltiplicano infatti gruppi di cittadini che desiderano scommettere su questa modalità per tentare di rendere il proprio quartiere più sicuro. Il prossimo nascerà in zona Due Ponti, grazie all’intraprendenza e al coordinamento di Daniele Garagnani, coadiuvato dalla moglie Cristiana Cattabriga, e di Claudio Arletti. “L’idea di creare nel nostro quartiere un Gruppo di controllo del vicinato, che sarà formalmente costituito a giorni, è nata dopo numerosi episodi di furto in abitazione. Le visite dei ladri si molti-

Da sinistra Claudio Arletti, Cristiana Cattabriga e Daniele Garagnani

plicano e noi abbiamo pensato di attrezzarci”. Daniele e Claudio hanno creato dei gruppi WhatsApp per

“In via Marziale, dove vivo, il 90% delle famiglie ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa. D’altronde chi meglio dei residenti conosce le abitudini dei propri vicini? La nostra è una città di medie dimensioni: le Forze dell’Ordine fanno quel che possono coi mezzi scarsi - che hanno a disposizione. I cittadini possono avere un ruolo fattivo, da protagonisti, per migliorare le cose e innalzare la qualità della vita di tutti”.

Incontro sul Controllo del Vicinato in via Due Ponti, lunedì 4 aprile

raccogliere le segnalazioni dei residenti su eventuali movimenti sospetti e nuove adesioni: “in via Marziale,

dove vivo, - prosegue Daniele, volontario in Protezione civile e radioamatore - il 90% delle famiglie ha

aderito con entusiasmo a questa iniziativa. D’altronde chi meglio dei residenti conosce le abitudini dei

64 le segnalazioni giunte sinora al numero attivato dalla municipale

Sono in arrivo quattro nuovi agenti

Entro la fine del 2016 l’organico della Polizia municipale dell’Unione delle Terre d’Argine si arricchirà di quattro nuovi agenti. Il primo (l’agente Marco del Sarto in foto) è entrato in servizio lo scorso 1° aprile. Sta intanto ottenendo successo il nuovo servizio lanciato dalla Polizia Municipale ovvero l’attivazione del numero - operativo dalle 7 all’1.25 - 337.1656991 a cui è possibile inviare messaggi sms o whatsapp con fotografie per segnalare

episodi di degrado urbano e problematiche legate alla circolazione stradale. Sono state circa tre al giorno sinora le segnalazioni arrivate in questo modo (64 in tutto). Sono l’abbandono dei rifiuti e la viabilità i temi maggiormente presenti nelle segnalazioni. Ricordiamo che il numero non è abilitato per ricevere chiamate e non dovrà essere utilizzato per la richiesta di interventi urgenti. Il numero telefonico per le urgenze rimane lo 059.649555.

propri vicini? La nostra è una città di medie dimensioni: le Forze dell’Ordine fanno quel che possono coi mezzi - scarsi - che hanno a disposizione. I cittadini possono avere un ruolo fattivo, da protagonisti, per migliorare le cose e innalzare la qualità della vita di tutti”. Dopo aver assistito agli incontri che la Polizia Municipale delle Terre d’Argine ha organizzato insieme al Luogotenente dei Carabinieri Francesco Caccetta, vice presidente dell’Associazione Nazionale Controllo del Vicinato, Garagnani non ha più avuto dubbi: “sentendomi completamente in linea con i principi e i metodi esposti, ho deciso di attivarmi, mettendomi in gioco in prima persona e coinvolgendo più persone possibili. Siamo già una trentina ma sono fiducioso e spero che altre famiglie si uniscano al gruppo. E’ un modo importante per darci reciprocamente una mano e farci vivere più tranquilli”. “Io e Daniele - gli fa eco Claudio Arletti - ci siamo conosciuti durante un incontro con la Polizia Municipale e ho immediatamente pensato: due è meglio di uno! Insieme ci siamo subito dati da fare per contattare e coinvolgere i nostri vicini. Nella mia via, Ferdinando Caliumi, tutti hanno aderito con grande partecipazione. L’invito che abbiamo esteso ai residenti è quello di diventare dei veri e propri bragheri: spesso tra vicini ci si saluta a malapena. Un malcostume che deve cambiare. Ciascuno di noi deve, al contrario, prestare grande attenzione a quanto accade nel proprio quartiere: dare un’occhiata a chi passa, osservare cosa accade, registrare movimenti sospetti e, qualora sia necessario, avvertire le Forze dell’Ordine. In fondo cosa ci costa buttare uno sguardo nel cortile della casa accanto o in strada? La Polizia non può essere onnipresente: le pattuglie transitano e vanno oltre. Noi possiamo diventarne gli occhi e le antenne! Oggi abbiamo costituito un bel gruppetto, ci siamo conosciuti, abbiamo stretto rapporti che prima non esistevano, ci siamo scambiati i numeri di telefono… il Controllo del Vicinato è anche un ottimo strumento per allacciare nuove amicizie e creare maggiore coesione sociale”. Jessica Bianchi

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la carne, croce e delizia di tanti, nemico numero uno per vegeteriani e vegani, quali conseguenze comporta dal punto di vista dell’impatto ambientale? Sono gli allevamenti il problema o, al contrario, è la modalità con cui ingrassiamo gli animali? Una dieta a base di cereali è sana per i ruminanti? E per coloro che se ne nutrono? A risponderci è il dottor Giorgio Micagni, presidente dell’ordine dei veterinari di Reggio Emilia

Bovini cresciuti a cereali: vi sono pericoli?

Mangiare non è solo il mero soddisfacimento di un bisogno primario, rappresenta piuttosto un atto di consapevolezza. Ciò che decidiamo di porre nel nostro piatto è prima di tutto una scelta etica. Che faccia ha il nostro cibo? Ciò che mettiamo nel carrello della spesa può essere sostenibile per l’ambiente e salutare per il nostro organismo? Mangiare carne, croce e delizia di tanti, nemico numero uno per vegeteriani e vegani, quali conseguenze comporta dal punto di vista dell’impatto ambientale? Sono gli allevamenti il problema o, al contrario, è la modalità con cui nutriamo e cresciamo gli animali? Cibo, giustizia e sostenibilità possono andare a braccetto? Secondo il grass farmer americano, come lui stesso ama definirsi, Joel Salatin, sì. Per lui, come per molti altri allevatori consapevoli nel mondo, il segreto è l’erba: elemento chiave grazie al quale gli animali si nutrono. Questi allevatori/agricoltori d’erba, che hanno a che fare con la

produzione di uova, carne, latte e lana, vedono gli animali come parte di una catena alimentare nella quale l’erba è la chiave di volta, l’intermediario tra l’energia solare e gli animali che mangiamo. Negli allevamenti intensivi, al contrario, i bovini - e non solo - vengono ingrassati a cereali: da impianti di trasformazione a energia solare (in quanto consumatori di erba) si trasformano in consumatori di energia fossile (per l’aratura, la semina e la raccolta del mais - e non solo - si usano macchinari che bruciano combustibili fossili). Ma una dieta a base di cereali è sana per i ruminanti? E per coloro che se ne nutrono? A rispondere è il dottor Giorgio Micagni, presidente dell’ordine dei veterinari di Reggio Emilia. I bovini sono ruminanti con un apparato digerente in grado di trarre nutrimento da un cibo poverissimo, l’erba. Quanto tempo impiega un manzo allevato a pascolo per

ingrassare al punto da poter essere macellato? “I ruminanti sono in grado, attraverso la mediazione della microflora ruminale, di utilizzare la cellulosa e le emicellulose, quelle che noi chiamiamo fibre, di cui sono ricchi gli alimenti di origine vegetale e che risultano indigeribili in parte o in toto agli altri mammiferi. Le tecniche di allevamento hanno da tempo spinto dapprima verso un’ottimizzazione poi a un sempre maggior sfruttamento delle capacità digestive dei ruminanti al

fine di accelerare i tempi di accrescimento degli animali e quindi produrre carne in tempi rapidi o aumentare i quantitativi di produzione di latte. Questo è stato ottenuto prevalentemente utilizzando mangimi concentrati con forte utilizzo di cereali mettendo in parte in competizione l’alimentazione animale e quella umana. Il risultato è stato un aumento delle produzioni di latte e carne imponente per singolo soggetto e una riduzione dei tempi necessari a portare i bovini in produzione.

Infatti i tempi per portare un soggetto dal pascolo alla macellazione è notevolmente maggiore e meno redditizio rispetto all’allevamento intensivo soprattutto se si vogliono rispettare i tempi fisiologici di svezzamento dei vitelli che in un sistema “naturale “ rimangono in allattamento fino a sei mesi di età. Tenendo conto della variabilità e della specializzazione delle varie razze bovine e dei loro incroci e della variabilità e del potenziale nutritivo dei terreni per ottenere un bovino da

macello occorrono, senza integrazioni alimentari spinte o particolari, almeno 24 mesi”. Quando la richiesta di carne è aumentata, è cambiato anche il tipo di allevamento. Per ottenere rapidamente bovini da macello si è passati a un allevamento intensivo industriale. In cosa consiste? “Con allevamento intensivo o allevamento industriale si intende una forma di allevamento che utilizza tecniche industriali e scientifiche per

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ottenere la massima quantità di prodotto al minimo costo e utilizzando il minimo spazio. L’allevamento intensivo è una pratica che si è diffusa nel XX secolo (in Italia soprattutto a partire dal secondo dopoguerra) con lo scopo di soddisfare la crescente richiesta di prodotti di origine animale (in particolare carne, uova e latticini) abbattendone al contempo i costi, in modo da rendere questa categoria di prodotti adatta al consumo di massa. Nella maggior parte degli allevamenti intensivi gli animali sono trattenuti in spazi più o meno ristretti, allo scopo di massimizzare l’uso dello spazio disponibile e semplificare le operazioni di nutrimento e cura; sono allevati in aziende di grandi dimensioni e in gran numero. Le condizioni fisiche e fisiologiche degli animali, incluso il loro stato di salute, (essendo sottoposti a maggior sfruttamento produttivo) debbono essere tenute sotto controllo sia attraverso misure igieniche che, eventualmente, per mezzo di farmaci. L’alimentazione viene ugualmente controllata in funzione delle caratteristiche (costo, qualità) del prodotto finale da ricavare”. Perché nella dieta dei vitelli sono stati inseriti

cereali ad alto tenore di carboidrati? “Nella dieta dei bovini è stato introdotto l’uso dei cereali per sfruttarne l’alto potenziale nutritivo energetico dovuto all’elevata composizione in amidi digeribili. In particolare nella dieta dei bovini da latte e da carne è stata introdotta un’elevata quantità di mais come componente della razione alimentare. Questo elevato apporto energetico, se gestito correttamente e nel rispetto della fisiologia complessa dei ruminanti, può permettere aumenti delle produzioni unitarie e aziendali impensabili rispetto a soggetti alimentati solamente con foraggi. In tal senso la selezione genetica ha spinto sempre più verso soggetti con elevate performance produttive non sempre sostenibili senza integrazioni alimentari sempre più complesse”. Quanto tempo occorre per raggiungere il giusto grado di accrescimento con un’alimentazione a base di cereali? “L’introduzione dell’utilizzo massiccio di cereali nell’alimentazione dei bovini ha permesso di abbreviare notevolmente i tempi necessari per portare alla macellazione soggetti delle varie tipologie. La legisla-

zione (comunitaria e nazionale) è però intervenuta per difendere il consumatore e definire tempi minimi per classificare le varie tipologie di soggetti macellabili per cui si può già definire vitello macellato un soggetto fino a 8 mesi di età e vitellone un soggetto tra 8 e 12 mesi di età”. Esistono controindicazioni per i bovini che seguono una dieta che potremmo definire “innaturale”? “L’utilizzo dei cereali non è di per sé innaturale ma richiede attenzione per il rispetto della fisiologia digestiva dei ruminanti. Il complesso degli stomaci del bovino è specializzato sostanzialmente per lo sfruttamento di alimenti ricchi di fibra che vengono elaborati per estrarne i nutrienti nobili necessari al sostentamento dell’animale. Con i cereali ricchi di amidi e poveri di fibra questo meccanismo viene forzato per aumentare l’apporto energetico derivante dalla digestione. Eccessi in tal senso possono determinare scompensi ben conosciuti a livello veterinario e che sono al centro della complessa gestione della nutrizione dei bovini come fattore essenziale per la produttività e la redditività della attività negli allevamenti moderni intensivi”.

Come l’aumento di farmaci con cui vengono curati gli animali incide sulla salute umana? “L’utilizzo del farmaco non è di per sé un pericolo per la salute animale, anzi, con il progressivo miglioramento della ricerca in tale settore oggi abbiamo a disposizione dei presidi molto più efficaci e sicuri per la cura animale. Va da sé che se il farmaco viene usato nelle aziende non per curare ma per tamponare o correggere e contenere stati fisiologici alterati da errate condizioni gestionali, si pone un dubbio etico e di sicurezza sulla gestione di talune attività di allevamento. Non è quindi il farmaco in sé il problema ma un suo uso improprio non curativo ma preventivo o profilattico che può portare elementi di rischio per le catene alimentari poiché con l’aumento dei quantitativi di farmaco utilizzato aumentano le probabilità di residui nei prodotti di origine animale. In tal senso la normativa è divenuta sempre più restrittiva individuando non solo tempi di sospensione, modalità di registrazione dell’utilizzo dei farmaci, autorizzazioni per eventuali scorte ma anche piani di campionamento sugli alimenti destinati agli animali che sui prodotti di origine

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animale destinati all’uomo che fanno parte dei piani nazionali residui imposti dalla normativa comunitaria ed eseguiti dai Servizi di Sanità Pubblica Veterinaria: in Italia dipendono in piena autonomia operativa e intellettuale dal Ministero della Salute e non da altri Ministeri, come in molti Paesi Europei, al servizio del mondo produttivo. Questa differenza tutela il consumatore e la salute pubblica, non essendo al servizio delle esigenze dei produttori. Un uso non moderato del farmaco negli allevamenti intensivi può poi contribuire a determinare fenomeni di antibiotico resistenza che è una tematica di particolare attualità nel campo della medicina umana”. Le micotossine presenti nei mangimi e, di conseguenza, nella filiera agroalimentare, costituiscono un pericolo per la nostra salute? “Le micotossine sono composti tossici prodotti da diversi tipi di funghi, appartenenti principalmente ai generi Aspergillus, Penicillium e Fusarium. In particolari condizioni ambientali, quando la temperatura e l’umidità sono favorevoli, questi funghi proliferano e possono produrre micotos-

sine. Generalmente entrano nella filiera alimentare attraverso colture contaminate destinate alla produzione di alimenti e mangimi, principalmente di cereali. La presenza di micotossine negli alimenti e nei mangimi può essere nociva per la salute umana e degli animali causando effetti avversi di vario tipo, come il cancro e la mutagenicità, nonché portare disturbi a livello estrogenico, gastrointestinale e renale. Alcune micotossine sono inoltre immunosoppressive e riducono la resistenza alle malattie infettive. Il monitoraggio della presenza di tali potenti tossine è eseguito da molti anni attraverso l’applicazione di piani di autocontrollo da parte di allevatori e produttori di alimenti destinati agli animali e una serrata attività di campionamento ufficiale da parte delle autorità competenti nazionali in materia di sicurezza alimentare (servizi veterinari e N.A.S). L’assenza di micotossine è una condizione essenziale anche per l’esportabilità dei prodotti di origine animale che caratterizzano il nostro Paese, per cui l’attenzione a tale argomento è altissima sia da parte dei produttori che degli organi di controllo”. Jessica Bianchi

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In un contesto provinciale caratterizzato da un calo di donazioni e di donatori, quello di Carpi – Soliera, Novi e Rovereto – si dimostra uno dei territori più virtuosi, potendo vantare segni positivi. Questa, in sintesi, la situazione fotografata nel corso della 55° Assemblea Provinciale dell’Avis, tenutasi sabato scorso nella nostra città, alla presenza dei delegati di tutte le cinquantuno sedi comunali del territorio modenese e di numerose autorità, tra le quali i sindaci di Modena e Carpi, Gian Carlo Muzzarelli e Alberto Bellelli, e i parlamentari Patriarca, Ghizzoni, Pini e Vaccari. Sebbene la provincia, con le sue 52.560 donazioni, pari a quasi il 20% della raccolta regionale, e i suoi oltre 28mila donatori, continui a detenere il primato in Emilia Romagna, il 2015 si è rivelato, rispetto a quello precedente, un anno con il segno meno. L’indisponibilità di molte sedi a causa dei lavori di assestamento strutturale resisi necessari in seguito al sisma, ha contribuito a far registrare un calo drammatico nel primo semestre, recuperato però in buona parte nel secondo. Il bilancio conclusivo indica un calo nella raccolta dell’1,6%, con 857 donazioni in meno e un totale di 928 donatori, in diminuzione rispetto al 2014 del 2,8%.

In un contesto provinciale caratterizzato da un calo di donazioni e donatori, Carpi è in controtendenza: nel 2015 sono state 5.694 le donazioni, ovvero quasi il 6% in più rispetto all’anno prima

“Donatore a chiamata? Non esiste”

Ed è proprio rispetto a tali dati che Carpi si conferma in controtendenza, con un 2015 che registra 5.694 donazioni, ovvero quasi il 6% in più dell’anno prima, sebbene con un calo di 25 donatori (2.665 in totale). Al di là dei dati, il messaggio dell’Avis provinciale lanciato dal presidente Maurizio Pirazzoli è stato chiaro: “non condividiamo - ha sottolineato - la visione della medicalizzazione della donazione del sangue. Ci è ben chiaro che chi governa il settore trasfusionale in questa regione considera la donazione un esclusivo atto medico e i volontari come brave persone capaci di fare tigelle, ciacci e borlen-

ghi... che però non devono avere nulla a che fare con le sale prelievi. Sappiamo di essere vissuti più come una fastidiosa necessità che come un valore. La volontà di chiudere i piccoli punti di raccolta somiglia molto all’indirizzo adottato dalla sanità pubblica di superare i piccoli ospedali, ma una sede Avis non è un ospeda-

le”. Per quanto riguarda la figura del cosiddetto ‘donatore a chiamata’, obiettivo del piano sangue e plasma regionale, Pirazzoli non lascia spazio a equivoci: “non esiste. Il donatore non è un rubinetto che si apre e chiude a piacimento. Non condividiamo nemmeno la scelta dell’officina trasfusionale unica a Bologna, perché con

“Chi governa il settore trasfusionale in questa regione considera la donazione un esclusivo atto medico e i volontari come brave persone capaci di fare tigelle, ciacci e borlenghi... che però non devono avere nulla a che fare con le sale prelievi. Sappiamo di essere vissuti più come una fastidiosa necessità che come un valore”.

questo progetto il servizio modenese viene fortemente depotenziato e si spezza il legame forte tra volontariato del sangue e servizio pubblico, costruito in anni di lavoro. Ci vuole una vita per costruire valore, mentre bastano alcune delibere per

spezzarlo. Vogliamo che le politiche della Regione assecondino le caratteristiche distintive del nostro modo di essere cittadini e volontari. Il verticismo che ho descritto è altra cosa rispetto alla sussidiarietà”. Marcello Marchesini

Chiesa parrocchiale di Santa Croce

Lions Club Alberto Pio di Carpi

Al via a Carpi i Giubilei delle categorie professionali

Sandra Marri è il nuovo presidente

Non appena tornato dalla sua missione a Erbil, in Kurdistan, in visita alle tendopoli dove vivono in condizioni precarie, perseguitati dai curdi iracheni, centinaia di cristiani ai quali ha portato la solidarietà di Papa Francesco e aiuti umanitari, il vescovo monsignor Francesco Cavina ha dato il via a 13 Giubilei diocesani

nell’Anno della Misericordia programmati per diverse categorie professionali. Questi avranno luogo nella Chiesa parrocchiale di Santa Croce in orari e giorni differenti. Mercoledì 13, alle 17.30, si terrà quello riservato agli operatori bancari, sabato 23, alle 17, quello dedicato ai ministri straordinari della comunione Annalena Ragazzoni

Francesco Cavina

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Lo scorso 22 marzo, l’assemblea delle socie del Lions Club Alberto Pio di Carpi ha eletto quale presidente del sodalizio per l’anno lionistico 2016/2017 l’ingegner Sandra Marri, dipendente di Aimag. L’ingegner Marri è socia fondatrice del club sin dalla sua nascita nel 1984 e, oltre ai numerosi incarichi rivestiti nel consiglio direttivo del sodalizio, ha già ricoperto la carica di presidente nell’anno lionistico 1987/88. La neo eletta e il suo consiglio inizieranno la loro attività a partire dal 1° luglio 2016.

Venerdì 8 aprile primo appuntamento al Centro sociale Pederzoli di Limidi di Soliera

Amarcòrd al Cafè

Venerdì 8 aprile si terrà il primo appuntamento al Centro sociale Pederzoli di Limidi di Soliera dell’edizione 2016 di Amarcòrd al Cafè. Promossa da Unione delle Terre d’Argine, Centro sociale della frazione solierese e G.A.F.A. - Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer di Carpi l’iniziativa rappresenta un’occasione di incontro tra familiari e malati di demenza. Durante gli appuntamenti del ciclo (i quali proseguiranno fino al 10 giugno) si svolgono diverse attività con l’aiuto e la guida di personale esperto e dei volontari del G.A.F.A. Amarcòrd al Cafè 8

eucaristica e sabato 30 aprile, alle 17, quello per i catechisti. I Giubilei per le altre categorie professionali sociali si svolgeranno dal 7 maggio al 18 giugno. Per ciascuno è previsto il passaggio sotto la Porta Santa aperta nella Chiesa di Santa Croce dal vescovo Cavina. Cesare Pradella

comprende un momento iniziale di accoglienza dove si consuma la colazione tutti insieme; successivamente il gruppo si divide in due, uno con gli anziani e uno coi familiari. Le terapiste e i volontari G.A.F.A. si impegnano da un lato a far trascorrere ai malati di demenza momenti di condivisione e benessere (attraverso attività di stimolazione cognitiva, socializzazione, canto e ballo, ma anche mediante il gioco con le carte e la tombola) e, dall’altro, offrono informazioni a familiari e assistenti e ascoltano le problematiche che i malati pongono a chi

vive con loro e se ne prende cura quotidianamente. Gli incontri sono gratuiti e la Croce Blu di Carpi si è resa disponibile a occuparsi del trasporto degli anziani da e per Limidi. Per la sua preziosa valenza, l’iniziativa Amarcòrd al Cafè, fortemente voluta dalla dottoressa Annalena Ragazzoni, presidente di G.A.F.A, gode del sostegno dell’Unione delle Terre d’Argine. “I motivi per i quali abbiamo voluto nuovamente scommettere sul progetto Amarcord al cafè - ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali e sanitari di Soliera, Andrea Selmi - sono numero-

si: rappresenta un concreto esempio di collaborazione tra i nostri servizi e il mondo del volontariato e risponde al continuo aumento del numero di malati di demenza, soprattutto in età anziana (considerando il solo morbo di Alzheimer 600mila i malati in Italia). Inoltre è in piena linea con l’impegno intrapreso da anni dall’Unione delle Terre d’Argine teso a supportare i famigliari dei malati, ovvero i caregiver. Un aiuto qualificato, professionale e, allo stesso tempo, umano, che ci rende un esempio anche a livello nazionale”. Per info: 059.568575 349.5928342.


Domenica 17 aprile il paese è chiamato alle urne per pronunciarsi su un tema importante per la sua ricaduta ambientale, energetica e di contenimento delle emissioni di gas di serra

Referendum trivelle: quel che c’è da sapere a cura di Jessica Bianchi

perforazioni su terra e in mare oltre le 12 miglia: proseguiranno e non ci saranno variazioni per le nuove perforazioni entro le 12 miglia, già proibite dalla legge. Il Ministero per lo sviluppo economico ha chiarito che il quesito sostanzialmente riguarda 135 piattaforme attive, anche se il numero di concessioni è minore, circa una quarantina, poiché ognuna di esse può com-

Domenica 17 aprile il Paese è chiamato alle urne per pronunciarsi su un tema importante per la sua ricaduta ambientale, energetica e di contenimento delle emissioni di gas di serra. L’intenzione dei promotori del referendum sulle trivelle è chiara: fermare le trivellazioni e mettere fine alla ricerca e all’estrazione di petrolio e gas nei mari del nostro Paese, entro il limite stabilito di 12 miglia nautiche. Gli elettori dovranno decidere se i permessi per estrarre idrocarburi in mare, entro 12 miglia dalla costa, debbano durare sino all’esaurimento del giacimento, come avviene attualmente, oppure sino al termine della concessione. Se il referendum dovesse passare - raggiungendo il quorum del 50 per cento più uno degli aventi diritto con la vittoria del sì - le piattaforme piazzate in mare (a meno di 12 miglia dalla costa) verranno smantellate una volta scaduta la concessione, senza poter sfruttare completamente il gas o il petrolio nascosti sotto i fondali. Non cambierà invece nulla per le

La correggese Elisabetta Sala, del Movimento No Triv di Reggio Emilia

Le ragioni del Sì

Il geologo carpigiano Gianluca marcato

Le ragioni del No “Questo referendum è uno spreco inutile: vi sono già leggi dello Stato che regolano in modo severo il rilascio di concessioni per l’estrazione di idrocarburi. Mi preme innanzitutto sottolineare che le concessioni all’estrazione di idrocarburi sottostanno a una valutazione di impatto ambientale (VIA) assai severa e condotta da Enti dello Stato. Tali organi spesso si avvalgono di competenze presenti negli Enti di Ricerca nazionali e Università ove si trovano conoscitori della materia in grado di valutare al meglio i molteplici aspetti che governano la struttura e la conduzione e la dismissione di tale impianto di estrazione di idrocarburi. Sappiamo

prendere più piattaforme. Del referendum sulle trivelle si parla ben poco. Il Governo ha scelto di non accorparlo alle elezioni amministrative e, al contrario, da più parti ha invitato gli elettori all’astensionismo: raggiungere il quorum sarà probabilmente un’impresa improba. Poi c’è la solita confusione tra sì e no: vota sì se non vuoi le trivelle, e viceversa. Ma quali sono le ragioni del Sì e quelle del No?

dalle cronache quanto può durare l’iter di una VIA in Italia. Giungere a un parere in campo ambientale infatti, introducendo variabili e scenari differenti, richiede anni di monitoraggio: non è come predisporre un esperimento in laboratorio, dove tutto è controllato e non sono presenti le variabili meteo-climatica e fisiche del sistema da affrontare. Le concessioni attive in Adriatico hanno superato questo severo esame, che ha richiesto notevoli investimenti e la creazione di infrastrutture ad hoc. Non varrebbe la pena dismettere tali impianti - senza che questi possano avere la possibilità di richiedere il rinnovo della concessio-

ne alla scadenza dei termini - prima dell’esaurimento dei giacimenti. Ovviamente l’estensione della durata delle concessioni deve, ed è già previsto, sottostare a un nuovo parere di VIA. Non mi soffermo poi sugli aspetti legati al fatto che il fabbisogno nazionale verrebbe soddisfatto con un aumento delle importazioni e ciò causerebbe un

incremento del traffico di petroliere e navi di trasporto gas, né indugio sul fatto che i giacimenti da cui prenderemmo il gas forse non sono stati attivati a valle dopo severi pareri di VIA. A meno che non vogliamo immaginare le stesse procedure in tutti i paesi in cui avviene l’estrazione di idrocarburi, anche in paesi in via di sviluppo o del terzo mondo. Vorrei quindi ribadire che si deve avere fiducia negli iter italiani legati alle VIA. Dobbiamo credere nella condizione di super partes dei funzionari di elevata specializzazione dello Stato. Per questi la salvaguardia ambientale, e quindi del patrimonio dello Stato, rimane l’unico interesse. Una volta rilasciata la concessione di VIA, non vi è pericolo né per l’uomo né per l’ambiente”.

“Andare a votare e votare Sì il 17 aprile ci sembra utile, giusto e lungimirante. E’ un passo verso una svolta alla politica energetica del nostro Paese, dell’Europa e del mondo intero. Infatti la Conferenza mondiale sul clima a Parigi, COP21, ha prodotto in tal senso raccomandazioni precise. Citando ricerche autorevoli - pubblicate su Nature all’inizio del 2015 - ha poi ribadito che “se si vuole mantenere l’aumento di temperatura globale ben al di sotto dei 2°C, come raccomandato nel documento finale della COP21 di Parigi nello scorso novembre, un terzo delle riserve di petrolio e la metà di quelle di gas non dovrebbero essere estratte”. Inoltre la norma presente nella Stabilità 2016 è “palesemente illegittima in quanto una durata a tempo indeterminato delle concessioni viola le regole sulla libera concorrenza”. I giacimenti interessati sono quelli entro le 12 miglia, tra i primi a essere stati messi in produzione in Italia e quindi per la quasi totalità giacimenti in via di esaurimento, su cui insistono piattaforme la cui attività è ormai ridotta. Perciò è una falsità gratuita fare leva sulle migliaia di posti di lavoro che andrebbero persi. La realtà, dietro alle affermazioni pubblicitarie fatte da politici e agenti di pubbliche relazioni delle compagnie petrolifere travestiti da esperti, mostra che i tanto auspicati aumenti produttivi possibili potrebbero essere mantenuti per un periodo non superiore agli otto anni e, anzi, quasi certamente inferiore ai cinque. Poi c’è la questione ambientale: la distanza dalla costa di queste concessioni, seppure io sia contraria alle estrazioni in qualsiasi posizione, è davvero ridicola. Troppi i rischi legati alle tecniche di ricerca ed estrazione di idrocarburi che possono incidere sulla fauna marina, elevando il livello di stress o provocando danni. Per non parlare del pericolo di subsidenza (cioè l’abbassamento della superficie del suolo causato da fenomeni naturali o indotto dall’attività dell’uomo) e dei danni prodotti da eventuali incidenti. Io voto sì”.

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E’ possibile creare un’opera-rock che oltre a musica sia anche fiaba, partita a scacchi e libro illustrato? Sono questi gli elementi dell’ambiziosa sfida raccolta dal giovane musicista e compositore carpigiano Carlo Alberto Colombini insieme alla band Nice (il cui nome dà il titolo anche a questo suo primo lavoro evocando in un sol colpo Lewis Caroll, gli Yes e i Queen). Colombini ha tentato di fondere tre opere in una, creando, di fatto, non solo un disco, quanto piuttosto un mondo. Tutto ha inizio da una partita di scacchi, trasposizione di uno scontro tra razionalità e fantasia, raccontata attraverso una favola. Nice, il protagonista, è un ragazzo che ama vivere attraverso la propria fantasia e vorrebbe, più di ogni altra cosa, essere all’altezza di tutti quelli che sono riusciti a spingerla oltre i propri limiti. La notte del solstizio d’inverno, sentendosi cresciuto e temendo di averla perduta, prega affinché ritorni. Una voce femminile lo invita a partire, poiché, spiega, la fantasia non può essere trovata con metodi razionali ma, al contrario, dev’essere conquistata, fisicamente. La voce si rivelerà appartenere alla Donna Bianca, regina che ha estremo bisogno del ragazzo, poiché la preghiera di Nice ha risvegliato il Re Nero - addormentato dopo essere stato sconfitto in un’antica partita - e una nuova guerra è imminente. Al termine di numerose e incredibili avventure, Nice vittorioso, riuscirà finalmente a comprendere la necessità di creare una simbiosi tra fantasia e razionalità all’interno dell’animo umano. Il progetto musicale che sorregge l’articolata trama include nove brani: saranno pubblicati a puntate nell’arco del 2016 – il primo è già uscito, il secondo è previsto il 22 aprile sul sito niceworld.it. Lo stile, principalmente rock, si deve soprattutto alla scelta della formazione semplice: batteria, basso, pianoforte, chitarre e voci. Gli arrangiamenti richiamano il rock degli Anni Settanta, pur con armonie più classiche e molto meno blues. “Nice – spiega Carlo Alberto - non è solo un concept-album, bensì un viaggio attraverso un mondo che si può visitare con occhi sempre diversi, godendo prima dell’opera, poi della fiaba, quindi della partita a scacchi, delle citazioni e dei riferimenti a opere letterarie e musicali disseminati nei testi e, infine, degli enigmi lasciati

Il giovane musicista e compositore carpigiano Carlo Alberto Colombini, insieme alla band Nice, ha creato un’opera-rock. Un concept-album che cela diversi livelli narrativi, disseminato di citazioni ed enigmi tutti da scoprire

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Carlo Alberto Colombini

Federico Remondi

Lorenzo Giliberti

Marco Campagna

all’ascoltatore più attento e volenteroso. Nice è insomma un grande gioco che metterà alla prova quanti vorranno entrarvi”.

Ad affiancare nell’impresa il giovane diplomato in canto, laureato in Contemporary Popular Music e frequentante il

Corso di Composizione presso l’Istituto Musicale VecchiTonelli, il batterista Marco Camagna, il chitarrista Lorenzo

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Giliberti, il bassista Fabio Lanzi, il fonico Marco Maccari, l’illustratore Umberto Sacchelli, l’esperto di animazioni Massimo Montepagani e il web designer Federico Remondi. La novità di Nice risiede in sostanza nella modalità narrativa, a più livelli e interattiva. Può essere infatti ascoltato con la stessa semplicità di un racconto attorno al fuoco, ma richiede attenzione a chi desideri coglierne i particolari nascosti. Nice, dunque, mette letteralmente alla prova, perché non regala nulla: ogni citazione musicale o letteraria, ogni riferimento, ogni nome, ogni data, gli enigmi, la partita a scacchi stessa, tutto dev’essere rintracciato, disseppellito e portato alla luce. All’ascoltatore è richiesto un contributo, poiché poco viene detto esplicitamente, ancor meno rimane in superficie e nulla accade per caso. Nice punta in alto poiché sfida l’ascoltatore e, così facendo, oltrepassa la concezione del semplice album. “Il problema è che assistendo a un’opera o a un musical si entra nell’atmosfera semplicemente mettendo piede in teatro, aiutati da una componente visiva che chiarisce molte cose. Viceversa, nei conceptalbum si è sempre e comunque un ascoltatore passivo, legato a testi ascoltati sul momento e, dunque, più l’argomento è astratto, più diventa complesso esserne partecipi. Amando i libri mi sono sempre chiesto quanto, in un’opera d’arte, significati e livelli di lettura che ci vengono suggeriti dai critici siano realmente frutto della volontà dell’autore e non invece interpretazioni a posteriori. E’ possibile che un autore voglia nascondere più significati? A quanti livelli possiamo arrivare? In Nice ho voluto darmi una risposta, giocando a nascondere, citare e lasciar intendere, in tutti i modi che mi venivano in mente”. Il risultato, questa rock opera, è frutto di tre anni di intenso lavoro, svolto in maniera completamente gratuita da chi vi ha preso parte. Segno, questo, che alla base di un progetto artistico possono ancora esservi passione, talento e volontà di raggiungere alti livelli espressivi, mettendo in secondo piano il guadagno o l’idea della fama. Tanta è l’energia creativa, che Carlo Alberto e il suo gruppo hanno già intenzione di realizzare una seconda opera. Con la testa e con il cuore, Come Nice, il loro eroe. Marcello Marchesini

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Non esiste solo un linguaggio per comunicare e i bambini lo sanno sin dalla nascita quando, con un pianto o uno sguardo, sanno trasmettere perfettamente i propri bisogni. Anche un bambino autistico nonostante le evidenti difficoltà nello sviluppo del linguaggio verbale, ha il diritto e la possibilità di trovare altre strade per interagire positivamente con i suoi coetanei e non sentirsi più escluso o isolato. In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo celebrata il 2 aprile in tutto il mondo, la Scuola dell’infanzia Agorà in via Atene ha organizzato una settimana ricca di attività allo scopo di sensibilizzare i bambini e le loro famiglie sui temi dell’accoglienza e dell’incontro per sconfiggere la paura e i pregiudizi da chi è diverso da sé. Le insegnanti Enrica Sala e Omayra Prampolini ci

hanno raccontato modalità e finalità del progetto a cui ha collaborato tutto il corpo docente della scuola. Come è nata l’idea di intraprendere un percorso di sensibilizzazione dei bambini e delle loro famiglie sul tema dell’autismo? “Dalla necessità di promuovere e diffondere la cultura dell’accoglienza e dell’incontro con chi appare diverso da sé. Allo scopo abbiamo proposto ai bambini alcune letture che affrontano delicatamente la tematica dell’autismo, attraverso le storie di alcuni personaggi: un lupo incapace di ululare, un unicorno solitario e infastidito da suoni e rumori. Durante le conversazioni e le riflessioni abbiamo scelto di non utilizzare con i bambini la parola autismo, ma abbiamo cercato di comprendere, insieme a loro, cosa significa essere diversi, individuando strategie e

approcci relazionali alternativi. Questo implica l’ascolto, l’osservazione e la comprensione dell’altro, attraverso uno sguardo empatico in grado di superare le barriere che impediscono di guardare oltre la diversità. I bambini ci insegnano che le cose si possono dire anche senza usare la voce, ma con un semplice cenno o uno sguardo, attribuendo significati a piccoli gesti quotidiani e dando voce alle emozioni”. Quali attività avete

“Un lavoro fisso, un’abitazione stabile, una famiglia… chi l’ha detto che siamo nati tutti con le medesime ambizioni? Il mio desiderio più grande è quello di viaggiare. Osservare. Scoprire luoghi nuovi fino a quando avrò le energie necessarie per farlo”. A parlare è la carpigiana 28enne Caterina Obbia. Il suo sogno nel cassetto? Guardare il mondo con occhi stupiti. Incantati, alla ricerca di un luogo speciale, “in cui sentirmi finalmente a casa”. Una giovane donna inquieta, curiosa. Un animo gitano, quello di Caterina: impossibile per lei restare ferma nello stesso luogo troppo a lungo. Solare e intraprendente, con una laurea triennale in Scienze politiche in tasca, Caterina ha deciso di assecondare il suo desiderio di avventura. Mollare gli ormeggi che la tenevano legata alla Corte dei Pio e mettersi nuovamente in viaggio. Fino a quando? “Chissà… - sorride Caterina - per ora l’unica cosa certa è che il 12 aprile partirò alla volta dell’Indocina dopodiché tutto dipenderà da cosa incontrerò

lungo il mio percorso. Strada facendo deciderò se fermarmi o andare oltre”. Galeotto nel far sbocciare in Caterina l’amore per il viaggio è stato certamente il Messico: “mi ero appena laureata, avevo 23 anni, quando decisi di partire alla volta di quel Paese, insieme ad Avventure nel Mondo. Quando mi resi conto di quanto fosse facile organizzare spostamenti, itinerari, pernottamenti… decisi che anziché proseguire gli studi con la specialistica, sarei volata in Australia. Da sola. Ci sono rimasta per oltre due anni: ho vissuto a Perth dove avevo trovato un lavoro per mantenermi e intanto cercavo di scoprire quel territorio affascinante e meraviglioso. Il Western Australia, in particolare, è a dir poco incomparabile”. Nella terra dei canguri, Caterina si innamora di un ragazzo inglese e decide si seguirlo: “ho vissuto con lui a Birmingham per oltre un anno ma pioveva sempre; mi pareva di impazzire”. Troppo forte il richiamo del sole australiano: Caterina lascia tutto e riparte alla volta di Perth dove ha vissuto fino al gennaio dello

scorso anno. “Non sono fatta per restare ferma. Non mi accontento di vedere il mondo da uno schermo. Voglio viverlo, camminarlo. Assaporarlo”. E non è l’idea della meta a solleticare la curiosità di Caterina, bensì il percorso di per sé: “viaggiare ti consente di analizzare te stesso, di misurarti coi tuoi limiti e, ancora, ti offre la possibilità di incontrare tante persone. Di crescere. Aprire la mente. Sono una nomade. Amo essere in perenne movimento. Di vagare sulla strada, un po’ alla Jack Kerouac” ride la 28enne carpigiana. Ma qual è la spinta, il bisogno che la induce ad andare sempre oltre, lasciandosi alle spalle il passato, senza mettere radici? “Non ho una risposta. Non ancora. Forse la troverò lungo il cammino. Ciò di cui sono certa è che desidero trascorrere la mia vita in viaggio, cercando di conoscere quanto mi sarà possibile”. Caterina ama viaggiare sola, poiché le consente di gustare con libertà ogni istante: “sei libera di restare in assoluto silenzio, muovendoti in piena autonoma senza condizionamenti o, al

ideato e come sono state accolte dai bambini? “Abbiamo deciso di adottare un vademecum dell’amicizia: in 10 punti, proprio come le dita delle nostre mani, suggerisce possibili accorgimenti relazionali. Ogni bambino ha poi disegnato e indossato la propria spilla blu degli amici, impegnandosi in questo modo a essere amico di tutti. La spilla e il vademecum che i bambini hanno portato a casa sono tracce del vissuto scolastico che viene condiviso con

LA SCUOLA D’INFANZIA AGORÀ HA ORGANIZZATO UNA I BAMBINI E LE LORO FAMIGLIE A COMPRENDERE L’AUT

Parliamo la stes

La carpigiana 28enne Caterina Obbia il 12 aprile partirà alla volta de di viaggiare. Osservare. Scoprire luoghi nuovi fino a quando avrò le

Lo straordinario sogno d

Tempio Bianco in Thailandia

contrario, decidere di assecondare i numerosi incontri che ogni viaggio ti dona, condivivendo momenti ed esperienze”. Sono tanti i luoghi dove ha posato lo sguardo che le fanno battere il cuore e brillare gli occhi ma la magia del Parco nazionale Karijini, in Australia, è tra i più amati: “intorno a te si allarga il 12

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deserto. Tutto è pianeggiante, rosso e sterminato. Poi, all’improvviso, si aprono queste gole nel bel mezzo del nulla e lo scenario diventa magico. Incredibile. Difficile descrivere l’intensità delle emozioni che quel paesaggio mozzafiato suscita”. E, ancora, tra i suoi ricordi più belli, Caterina rievoca la Coral Bay: “una

“Un lavoro fi una famiglia… chi l’ha det le medesime ambizioni? I è quello di viaggiare. O nuovi fino a quando avr farlo. Non sono fatta pe contento di vedere Voglio viverlo, cammina nomade. Amo esse Di vagare sulla strada


“Ciò che vorremmo riuscire a trasmettere ai bimbi è di non avere mai paura della diversità, in qualunque modo essa si manifesti”.

UNA SETTIMANA DI INCONTRI E ATTIVITÀ PER AIUTARE ISMO E AD AFFRONTARE I DIVERSI BISOGNI EDUCATIVI

ssa lingua

le famiglie. Inoltre, attraverso i Diari di sezione, documentiamo con fotografie e parole dei bambini ciò che accade a scuola: questo permette di attivare sinergie e corresponsabilità educative necessarie per creare una buona cultura dell’accoglienza. Durante la settimana sono proseguite le attività di lettura e visione di cortometraggi,

uno dei quali doppiato proprio da una bambina della nostra scuola, sempre sulla tematica della diversità”.

Qual è l’insegnamento fondamentale che nel vostro intento i bambini potranno conservare per il futuro? “Ciò che vorremmo riuscire a trasmettere ai bimbi è di non avere mai paura della diversità, in qualunque modo essa si manifesti. La diversità viene spesso vista in chiave negativa nella società, generando sentimenti di paura, ansia e sospetto. Se invece si riuscisse a percepire la differenza non come un limite alla comunicazione, ma

“E’importante già dalla primissima infanzia prevenire la formazione dei pregiudizi ed educare alla differenza, all’altro, al diverso intesi come una vera ricchezza, per creare i presupposti di una cultura dell’accoglienza che valga davvero in ogni contesto”.

come un valore, una risorsa e un diritto, l’incontro con l’altro diventerebbe scoperta e affermazione della propria identità e, contemporaneamente, valorizzazione delle differenze. Il nostro scopo è educare alla diversità impedendo in tenera età la formazione del pregiudizio inteso proprio come giudizio superficiale non avvallato da fatti, ma da opinioni, e che condiziona in tal senso le nostre relazioni sociali. Per questo motivo è importante sin dalla primissima infanzia prevenire la formazione dei pregiudizi ed educare alla differenza, all’altro, al diverso intesi come una vera ricchezza, per creare i presupposti di una cultura dell’accoglienza che valga davvero in ogni contesto”. Chiara Sorrentino

ell’Indocina: un lungo viaggio fatto in solitudine alla scoperta del mondo. “Il mio desiderio più grande - racconta - è quello e energie necessarie per farlo”.

di Caterina ha inizio… buona avventura!

fisso, un’abitazione stabile, tto che siamo nati tutti con Il mio desiderio più grande Osservare. Scoprire luoghi rò le energie necessarie per er restare ferma. Non mi ace il mondo da uno schermo. arlo. Assaporarlo. Sono una ere in perenne movimento. a, un po’alla Jack Kerouac”.

Parco nazionale Karijini

delle barriere coralline più incontaminate del mondo, piena di squali balena. Un mondo a parte, immerso nel silenzio e nella tranquillità. Davvero un paradiso. A livello naturalistico quell’angolo sperduto di Australia non ha nulla da invidiare all’Indonesia”. Ora però è tempo di rimettersi in marcia. A giorni

Caterina Obbia a Bali

Caterina riprenderà lo zaino e partirà: “sono emozionata. Non vedo l’ora di trovarmi davanti al tempio bianco thailandese di Chiang Rai e di nuotare nelle acque verde smeraldo dell’isola cambogiana Koh Rong dove spero di trovare un lavoretto”. Ma la strada da fare è tanta: “atterrerò a Bangkok proprio in concomitanza col capodanno thailandese, dopo averne gustato ogni istante, mi muoverò verso la costa occidentale, poi andrò alle Similan Islands, per risalire in treno verso nord a Chiang Mai e da lì fino a Chiang Rai dove, finalmente, potrò ammirare da vicino il Wat Rong Khun, il visionario Tempio Bianco realizzato completamente in gesso bianco e specchietti riflettenti la luce del

“Sono nata e cresciuta in una famiglia normale. Compiere un’impresa come quella che mi sto apprestando a vivere io non è un’esclusiva per benestanti: basta crederci, aver voglia di osare e focalizzare tutte le proprie risorse in quella direzione”. sole”. Poi Caterina lascerà la Thailandia alla volta di Laos, Vietnam e Cambogia. “Dopodiché farò il giro del Myanmar (Birmania) paese da poco aperto al turismo, Poi sarà la volta della Malesia, da lì volerò a Singapore prima e a Perth poi per salutare gli amici”. Meta finale del viaggio di Caterina, la Nuova Zelanda, in particolare Auckland, “dove mi fermerò certamente almeno un anno per riprendere forze ed energie”. Tra una città e l’altra, tra un Paese e l’altro,

Caterina cercherà qualche piccolo lavoretto per riuscire a mantenersi e proseguire il viaggio: “il mio obiettivo è quello di spendere al massimo 20 euro al giorno ma, pur prestando la massima attenzione per contenere ogni spesa, dovrò ovviamente lavorare”. Nè il denaro né i reiterati attacchi terroristici costituiscono un deterrente per lei: “sono nata e cresciuta in una famiglia normale. Compiere un’impresa come quella che mi sto apprestando a vivere io non è

un’esclusiva per benestanti: basta crederci, aver voglia di osare e focalizzare tutte le proprie risorse in quella direzione. Per quanto riguarda gli attentati invece, non nascondo che dopo Bruxelles non mi sentirò più sicura in nessun aeroporto… ma questo non mi fermerà. L’obiettivo del terrorismo è quello di paralizzare gli animi, gli spostamenti… io non mi farò condizionare dalla paura”. Chi vorrà accompagnare, passo dopo passo, l’intraprendente carpigiana e, perché no, calpestarne le stesse orme, potrà seguirne gli spostamenti sul blog Backpacking tipe for girls e sul suo canale You tube. Che questo straordinario sogno abbia inizio e… buona avventura! Jessica Bianchi

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Ci sono ancora delle rose tra i filari delle viti, macchie di colore tra il verde della campagna che gratificano l’occhio. I giovani si chiedono il perchè, ma gli anziani lo sanno: la rosa è la ‘sentinella’ del vigneto, segnala i primi sintomi di possibili attacchi di patologie, la presenza di parassiti. Questa è la vista che si offre all’osservatore che entra tra le vigne dell’Azienda vinicola Garuti di Sorbara produttrice di Lambrusco di Sorbara, rosso e rosato, Lambrusco di Modena, secco e dolce, Lambrusco Grasparossa, Pignoletto bianco, Trebbiano e un paio di ottimi spumanti come il Rosato extra dry e il Trebbiano di Spagna. E, tanto per non farsi mancare nulla, dalle sue storiche cantine escono un eccellente Aceto balsamico, un condimento e una gelatina al balsamico, un ottimo Nocino prodotto secondo tradizione e una Grappa bianca e una rosata. Ad Antonella Garuti - che si occupa della cantina insieme al marito Mauro “il Poeta” del vino e al figlio Alessandro che cura la parte commerciale dell’azienda - chiediamo come sia cominciato tutto. “La Cantina ha una tradizione centenaria nella lavorazione del Lambrusco e del suo antico vitigno. Qui, dove i fiumi Secchia e Panaro si avvicinano fino quasi a toccarsi, nel cuore della campagna modenese, ha origine il prestigioso Lambrusco di Sorbara, un vino dal profumo e dall’aroma ineguagliabili. La cantina è nata dalla lungimiranza di mio nonno Dante Garuti. Figli, nipoti e pronipoti ne hanno raccolto il patrimonio di saperi innovando e costruendo un progetto di vita e d’impresa in grado di coinvolgere e unire tutta la famiglia”. E dopo il fondatore Dante chi prese il timone dell’azienda? “Il testimone passò ai due figli, Elio e Romeo, mentre il primo dei tre figli, Fiora-

L ’angolo

di Cesare

Pradella

“Il nostro Lambrusco ha una tradizione centenaria” Da sinistra Romeo, Dante ed Elio Garuti

vante, scelse la professione medica. Elio, sposato con Vilma, ebbe tre figli Annamaria, io e Gianni, anche quest’ultimo, pur avendo scelto la professione medica, dà uno sguardo all’azienda di famiglia. Io seguo la cantina proseguendo l’opera di nostro padre mentre mia sorella Annamaria segue la parte immobiliare. Romeo, sposato con Marta, ha avuto due figlie, Paola e Mariarosa. Paola, insieme al marito Roberto, “esperto oste”, si occupa dell’altro ramo importante dell’azienda, l’Agriturismo: apprezzato per la sua cucina casalinga, offre a chi lo chiede anche ospitalità alberghiera. Mariarosa invece si dedica agli affari amministrativi”. Ora l’azienda Garuti è strutturata moderna-

mente anche se mantiene il suo carattere famigliare. “Sì è così e ora l’azienda si chiama Garuti Dante, Elio e Romeo: ognuno degli eredi che ha deciso di lavorare in azienda ha compiti specifici nel ricordo dei nostri genitori i quali, con tanta intuizione, coraggio e passione, hanno creato dal nulla questo patrimonio di saperi e di sapori. E poiché siamo quasi tutte donne, il nostro tocco femminile ha contagiato anche le bottiglie: le abbiamo disegnate e realizzate in maniera diversa e le abbiamo denominate Podere Cà Bianca, essenza di lambrusco in purezza; Rosa, essenza di lambrusco delicatamente rosato; L’Una essenza di Pignoletto; Il Pratola, essenza di Grasparossa; Gioia, spumante

“Nell’era della globalizzazione, abbiamo deciso di investire qui, nel sorbarese e nel modenese, il nostro futuro di coltivatori, vignaioli e imprenditori agricoli”.

zione e il processo di vinificazione da cui derivano vini superbi poi messi nelle nostri originali bottiglie in gradi di esaltarne aspetto e qualità”. Davvero entusiaste le quattro vignaiole Garuti del loro lavoro e dello sviluppo dell’impresa vitivinicola. Ma gli affari come vanno? “Bene e nonostante il periodo difficile sul piano economico, noi abbiamo un incremento del volume degli affari e, attualmente, produciamo bottiglie di vino destinate al mercato estero”. Dunque guardate al fuCi sono ancora delle rose tra i filari delle turo con ottimismo. viti, macchie di colore tra il verde della “Sì, con l’ottimismo della ragione nonostante le difficampagna che gratificano l’occhio. I coltà economiche generali. giovani si chiedono il perchè, ma gli La nostra famiglia non anziani lo sanno: la rosa è la ‘sentinella’ si ferma e questa storia del vigneto, segnala i primi sintomi di iniziata da oltre un secolo possibili attacchi di patologie, la pre- la vogliamo far proseguire da ponte alle future senza di parassiti. facendo generazioni perché il nostro rosato di lambrusco con attraverso la cura del vigne- vino proviene ed è parte la variante di spumante di to, la raccolta del grappolo integrante del nostro terriTrebbiano di Spagna. che avviene di notte per torio e della sua vocazione E la bottiglia storica, Il salvaguardarne i profumi e produttiva. Rifermentato in bottiglia, gli aromi, con la pigiatura Nell’era della globalizzadalla tipica etichetta diseattraverso presse soffici ed zione, abbiamo deciso di gnata agli esordi dell’aevitando l’uso di diserbanti investire qui, nel sorbarese zienda dalla maestra d’arte e concimi chimici per non e nel modenese, il nostro Marianna, moglie di alterarne il sapore. Infine futuro di coltivatori, vignaFioravante”. con la divisione del mosto ioli e imprenditori agricoli. Come avvengono le profumatissimo in RosaNel ricordo dei nostri padri varie fasi di produzione to, Cà Bianca, Pignoletto, Elio, scomparso nel nodel vino? Spumante e il Lambrusco vembre dello scorso anno, “Con una personalizzanelle sue diverse tipologie. che è per noi come il sole zione del vino stesso, la Attraverso le moderne che non si spegnerà mai cui preparazione avviene tecnologie, controlliamo nei nostri cuori e Romeo, a circuito chiuso: dalla anche la temperatura delle la passione per la terra fatta campagna alla bottiglia, vendemmie, la fermentapersona”. Alberi abbattuti in modo abusivo in una zona naturalistica a protezione speciale nel comune di Novi di modena

Abbattimenti non autorizzati Nella zona di protezione speciale denominata Siepi e Canali di Resega e Foresto per un tratto di circa 40 metri è avvenuto un abbattimento della vegetazione non autorizzato, da parte di un privato. Il Comune di Novi di Modena ha garantito la massima collaborazione al Corpo Forestale nel fornire l’identità del responsabile dell’intervento abusivo e tutto quanto possa servire per procedere il più celermente possibile al completamento delle indagini, anche in considerazione del fatto che la siepe Resega-Foresto gode di una protezione non solo regionale ma anche Comunitaria. L’Amministrazione Comunale giudica quanto accaduto di estrema gravità in sfregio non solo alle norme di tutela, ma anche al rispetto e alla salvaguardia del patrimonio naturalistico e paesaggistico che caratterizza quella parte di territorio. venerdì 8 aprile 2016

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Noi e i cani...

Visitabile il secondo sabato di ogni mese grazie ai volontari

Alla scoperta dell’Acetaia comunale

L’Amministrazione Comunale di Carpi ricorda che l’Acetaia collocata nel sottotetto di Palazzo Scacchetti, sede del Municipio, è aperta il secondo sabato di ogni mese dalle 10 alle 13 ma aperture speciali sono possibili su appuntamento e in occasione di alcune manifestazioni cittadine. L’Acetaia, nata nel 2005, è visitabile anche su prenotazione: basta rivolgersi allo I.A.T. delle Terre d’Argine. La visita è sempre gratuita ed è condotta dai Maestri assaggiatori della Comunità carpigiana dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. L’Acetaia è composta da tre batterie di botticelle pregiate, accompagnate da due botti madre che servono alla loro alimentazione (alle tre batterie sono stati dati i nomi di altrettante donne, Maria Beatrice D’Este, Caterina Pico e Adelaide Menotti). “La cura e la premura per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena grazie alle visite guidate – spiega l’assessore comunale a Cultura e Turismo, Simone Morelli - viene messa in questo modo a disposizione di tutti. La produzione dell’Acetaia poi viene offerta come omaggio a ospiti e personalità in visita alla città, testimoniando così la passione e le abilità necessarie a realizzare questo patrimonio comune della nostra terra e della sua gente”.

a cura del dog trainer Gianluca Setti

Cinofilia è una parola in grado di racchiudere un mondo per molti aspetti incredibile. Purtroppo questa parola oggi viene utilizzata per attaccare l’uno il metodo dell’altro, dimenticando molto spesso - per non dire sempre - che ciò che fa la differenza è il risultato finale, ovvero il benessere e l’integrazione del cane nella società di cui fa parte. Fido, educativamente parlando, è vittima delle teorie approssimative fornite da chi ha sempre avuto cani oppure da professionisti che operano con tecniche diverse tra loro. Questo ha generato una grande confusione e si è arrivati a un bivio. Due le strade: separarsi oppure trovare il modo per confluire verso una comune direzione. Cambiando la mentalità dei professionisti e dei proprietari (a volte anche quella di coloro che non possiedono animali) potrem-

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L’Italia è un paese di esperti di cani e commissari tecnici...

mo ottenere approcci al nostro amico a quattro zampe molto diversi tra loro, uniti però dal medesimo desiderio: ricercare il benessere del proprio cane. Facendo uno sforzo di questo tipo l’addestramento, l’approccio cognitivo-Zooantropologico e il metodo gentile diventeranno delle componenti della cinofilia in genere. L’uti-

lizzo del collare con un maltese o della pettorina con un alano non sono errori in assoluto: la scelta degli strumenti da impiegare per la passeggiata deve variare a seconda del soggetto che si ha davanti e, solo dopo aver dato al proprietario la possibilità di uscire col proprio cane (quindi di assolvere al suo benessere), ci si potrà porre l’obiettivo

finale dell’utilizzo della pettorina (simbolo del benessere nella passeggiata). Questo ragionamento è vero per tutti gli aspetti della cinofilia. Resta però il problema di come occupare il tempo spesso scandito da discussioni cinofile assai sterili. L’Italia, si sa, è un paese di esperti di cani e commissari tecnici. Conte andrà al Chelsea: quindi...

CIAK MODA!

Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda

ROSA QUARZO ELETTO COLORE DEL 2016 Per la gioia di tutte le inguaribili romantiche e amanti del rosa in tutte le sue declinazioni di tonalità, il colore pantone del 2016 è il rosa quarzo: delicato ed estremamente femminile. La collezione di Tadashi Soji è l'elogio del rosa quarzo che viene scelto per colorare graziosi abiti al ginocchio con dettagli floreali e in crochet, mini-bolerini, abiti lunghi a sirena con flori applicati, e leggiadre gonne lunghe con top crop. Il Quarzo Rosa arriva in total look anche per il mini-dress stile chemisier di Carolina Herrera che gioca sulle trasparenze glamour. La morbidezza del rosa contrasta con le linee squadrate dell'abito di Amanda Wakeley con dettagli neri. Casual-chic il bomber satin Asos è la scelta trendy per l'outfit da giorno indossato con pantaloni ton sur ton ed una t-shirt nera. Richiama lo stile di una damigella dell'ottocento, il bellissimo abito midi con gonna plissé del brand Monsoon ideale per il look da cerimonia abbinata a raffinati sandali gioiello e pochette. È perfetta sia per la mise da giorno che da sera la blusa morbida con cintura di Mango da abbinare a pantaloni neri skinny in tessuto leggero e a decollete nere. Eleganti e versatili i sandali di L'Autre Chose sono in rosa quarzo con intrecci sul davanti e cinturino alla caviglia: perfetti anche per il giorno grazie al tacco largo e comodo. 16

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Domenica 10 aprile, alle 17, all’Auditorium San Rocco, torna un appuntamento di Rocambolika

Le 12 fatiche di Ercole

Clarissa risponde

a cura di

Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

Occorrono leggi più efficaci a tutela di chi subisce danni

Torna un altro appuntamento di Rocambolika. Miraggi, magie e altre diavolerie, la rassegna per bambini e ragazzi, a ingresso gratuito, organizzata dalla Fondazione CR Carpi per arricchire l’offerta culturale di giovani e giovanissimi, con spettacoli capaci di diventare occasione di riflessione e partecipazione attiva. Dopo le numerose incursioni nella magia del circo teatro, che hanno sempre fatto registrare il tutto esaurito, questa volta, si viaggia nel Mediterraneo antico attraverso un grande gioco dell’oca rivolto a un pubblico dai 5 ai 12 anni. Sul palco, un gigantesco e coloratissimo tabellone con solo dodici caselle, ciascuna delle quali cela una delle leggendarie fatiche di Ercole, il figlio di Zeus. Per il giovane pubblico, il divertimento è assicurato e l’esperienza è esplosiva, fra mostri e creature fantastiche che compaiono all’improvviso, fiamme che divampano, musica e sorprese. E’ proprio questo ciò che accade nello spettacolo Le dodici fatiche di Ercole, che il Teatro della Tosse porta in scena domenica 10 aprile, alle 17, presso l’Auditorium San Rocco. La rappresentazione si apre nella camera di due fratellini. Si annoiano e decidono di sfidarsi. Ma non lo fanno da soli: dividono il pubblico in due squadre avversarie per portarle in un meraviglioso

viaggio nella mitologia antica, facendo vivere loro la storia di Ercole in prima persona. I due attori si sfidano in una gara emozionante, passando da un’avventura all’altra, proprio come vuole il mito di Ercole. A ogni tiro di dado, il palco è invaso dal ruggito dell’invulnerabile leone di Nemea o dal selvaggio galoppo delle cavalle di Diomede o, ancora, dalle fiamme del toro di Creta o dalle frecce mortali degli uccelli del lago Stinfalo. Riuscirà Ercole a uccidere l’Idra di Lerna o a catturare Cerbero, il cane a tre teste? Ma soprattutto, le due squadre riusciranno a sopportare la puzza terrificante delle stalle di Augia che invaderà letteralmente l’Auditorium? Per farcela occorrerà essere dei veri eroi. I due fratelli, desiderosi di vincere la gara, non si risparmiano dispetti e provano pure a barare, per arrivare primi in fondo al gioco ma, alla fine, a vincere è la storia di Ercole: eroe, mito e ormai amico. L’ingresso è gratuito e su prenotazione sul sito www.fondazionecrcarpi.it.

Venerdì 8 aprile, alle 21, presso l’Auditorium Loria, arriva il capolavoro dei fratelli Taviani

Cesare deve morire

Ciao Clarissa, sono indignato nel leggere di un carpigiano derubato in casa pronto a pagare il riscatto per riavere indietro le cose a cui tiene di più. Ma dove siamo arrivati se sui giornali lanciamo appelli ai delinquenti, promettendo di ricompensarli se saranno così buoni da ridarci la fede della mamma morta? Allora cari delinquenti, facciamo così, mentre andiamo a lavorare per pagare anche servizi come quelli sanitari che voi otterrete gratuitamente perché siete indigenti e noi ripagheremo di nuovo all’occorrenza, occupateci direttamente casa così potete chiedere un riscatto tramite giornale per farci rientrare. Come dite, nelle case popolari questo succede già? E gli occupanti invece di essere cacciati fuori a calci vengono tutelati e lasciati in pace fino all’identificazione, convinti e persuasi con trattative e lasciati ad occupare se hanno bimbi piccoli perché la legge prevede questo? Ecco. Ho già scritto quello che volevo scrivere. Io

ho messo le inferriate, l’allarme, non ho la cassaforte, ma sono uno di quelli che sta pensando di comprare una pistola. Prendetela come volete. Franco Caro Franco, mail di questo tipo arrivano con frequenza sempre maggiore e, anche quando si parla di furti in radio, è impressionante il numero di persone che ci contatta per raccontare la propria esperienza diretta, quanti siano traumatizzati oltre che arrabbiati e preoccupati per le perdite economiche e affettive, il senso di insicurezza, la paura, la vulnerabilità. La realtà è che

anche quando i ladri vengono colti in flagranza di reato (raramente) sanno di rischiare pochissimo perché la direttiva del Governo è tenere le carceri poco affollate. Non si parla di comunità rieducative, di nuove case lavoro o carceri, si è scelto di diminuire le pene per molti reati ritenuti “tenui” ma che “tenui” non sono. Il Censis certifica un incremento impressionante di furti in casa, ma la versione ufficiale della politica locale è che “percepiamo più reati di quanti ce ne siano”. Dobbiamo essere vittime di molti più reati, insomma, prima di parlare di leggi più efficaci a tutela di chi subisce danni.

Domenica 10 e lunedì 11 aprile, alle 20,30, al Cinema Ariston di San Marino, proiezione del film La isla minima di Alberto Rodriguez

Un giallo andaluso Intrappolati da una rete di intrighi alimentata dall’apatia e dalla natura introversa della gente del posto, i due investigatori si rendono conto che niente è come sembra. Acclamato in Spagna, set andalusi cult, vincitore di 10 premi Goya, arriva il noir alla True detective, ambientato nella Spagna postfranchista. Regia ‘minima’ ed efficace quella di Alberto Rodriguez che ci guida a vista in strani panorami quasi paranormali, zone dove prosperano superstizioni e pistole, interpreti asciutti e il genere poliziesco che ti mette al muro. Da non perdere.

Spagna, 1980. In un piccolo villaggio del profondo sud alla foce del Guadalquivir, si nasconde un serial killer responsabile della scomparsa di molte adolescenti delle quali nessuno sembra interessarsi. Ma quando due giovani sorelle spariscono durante la festa del paese, due detective della omicidi, Juan e Pedro, arrivano da Madrid per cercare di risolvere il mistero. Entrambi hanno una vasta esperienza nei casi di omicidio, sebbene differenti nei metodi e nello stile, ma ben presto si trovano a dover fronteggiare ostacoli per i quali non sono preparati.

I libri da non perdere I giorni dell’abbandono Elena Ferrante Nel teatro all’interno del carcere romano di Rebibbia si conclude la rappresentazione del Giulio Cesare di Shakespeare. I detenuti/attori fanno rientro nelle celle. Sei mesi prima: il direttore del carcere espone il progetto teatrale dell’anno ai detenuti che intendono partecipare. Seguono i provini nel corso dei quali si chiede a ogni aspirante attore di declinare le proprie generalità con due modalità emotive diverse. Completata la selezione si procede con l’assegnazione dei ruoli chiedendo a ognuno di imparare la parte nel proprio dialetto di origine. Progressivamente la tragedia shakesperiana prende corpo. La rassegna Lo spettacolo della passioni: Shakespeare e il cinema propone, venerdì 8 aprile, alle 21, all’Auditorium Loria, Cesare deve morire, il capolavoro dei fratelli Taviani: ambientato nel carcere di Rebibbia e interpretato dai detenuti, nel 2012 si è aggiudicato l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e 5 David di Donatello, tra cui miglior film e miglior regia. Rapinatori, assassini, criminali e camorristi possono, grazie a un laboratorio teatrale, uscire, anche se per poco, dalla loro condizione di reclusi, e vivere l’esperienza intensa della recitazione. La gioia dello spettacolo e poi la tristezza del ritorno nelle celle, sempre più strette dopo avere sperimentato la bellezza dell’arte, sono il fulcro di questa pellicola presentata alla Loria da Benedetta Zecchini di Cinema del Carbone.

Una donna, un uomo, un amore, la fine di una storia e l’abbandono: ecco di cosa parla I giorni dell’abbandono di Elena Ferrante. La protagonista è una donna ancora giovane, serena e appagata, tutt’altro che inattiva nel cerchio sicuro della famiglia: Olga viene abbandonata all’improvviso dal marito e precipita in un gorgo scuro e antico. Rimasta con i due figli e il cane, profondamente segnata dal dolore e dall’umiliazione, Olga, dalla tranquilla To-

rino dove si è trasferita da qualche anno, è risucchiata tra i fantasmi della sua infanzia napoletana, che si impossessano del presente e la chiudono in un’allenata e intermittente percezione di sé. Olga sfiorisce, si sente svuotata, perde il suo fascino, l’eleganza e, soprattutto, il controllo. Comincia a questo punto una caduta rovinosa che mozza il respiro, un racconto che cattura e trascina fino al fondo più nero e più dolente dell’esperienza femminile. venerdì 8 aprile 2016

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“Si parla molto di chi va a sinistra o a destra, mentre sarebbe decisivo andare avanti”.

Torna a Bologna il Weekend dei Giovani Lettori, dall’8 al 10 aprile. Un grande evento - che si svolge anche quest’anno sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura del Ministero dei Beni Culturali - che proporrà a bambini, ragazzi, famiglie e a tutti gli appassionati appuntamenti, incontri, visite guidate e laboratori con i grandi nomi dell’editoria per i piccoli lettori. Con speciali visite guidate e laboratori dedicati tutte le mostre di illustrazione della Bologna Children’s Book Fair saranno aperte al pubblico durante le tre giornate del Weekend. Un’occasione unica per il grande pubblico di ammirare oltre 15.000 tavole illustrate prima della partenza della mostra Illustratori per una lunghissima tournée internazionale che la porterà in cinque musei d’arte in Giappone, in sei biblioteche nazionali in Cina e negli Stati Uniti, a Chicago, al Columbia College. Artisti e capolavori dell’illustrazione - 50 Illustrators Exhibitions 1967 –2016, in occasione dell’anniversario della mostra Illustratori il best of della storia dell’illustrazione targata BCBF per la prima volta esposto; le due mostre del Paese Ospite, la Germania: una selezione di opere originali di illustratori tedeschi di fama e una scelta di libri degli artisti più noti pubblicati in tutto il mondo; la personale di Laura Carlin, giovanissima e pluri-premiata illustratrice inglese, autrice della copertina dell’Annual 2016; Il Principe Felice, mostra di Maisie Paradise Shearring, vincitrice dell’edizione 2015 del Premio Internazionale di Illustrazione Bologna Children’s Book Fair – Fundacion SM; Illustrazione per ragazzi. Eccellenze italia-

Torna a Bologna il Weekend dei Giovani Lettori, dall’8 al 10 aprile. Un grande evento che proporrà a bambini, ragazzi, famiglie e a tutti gli appassionati, appuntamenti, incontri, visite guidate e laboratori con i grandi nomi dell’editoria dedicata ai piccoli

Lettori si diventa…

ne: il meglio dell’illustrazione italiana con una mostra nata dalla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Il ricco mondo delle illustrazioni proposto al grande pubblico potrà essere esplorato anche con l’aiuto di guide d’eccellenza: gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Nel padiglione 21 la ricchissima libreria internazionale proporrà al pubblico il meglio degli editori di tutto il mondo presenti alla Bologna Children’s Book Fair in uno spazio di duemila mq, con libri freschi di stampa, provenienti da diversi paesi, libri divisi per

appuntamenti

genere e per tutte le età accolgono il visitatore curioso, pronto a farsi guidare dal pensiero dei librai specializzati che hanno concepito la libreria come un luogo di scoperta, riflessione e conoscenza.

Teatro

diretta da Paolo Violi Teatro Comunale

Mostre

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10 aprile - ore 16 Syria Bellissime Teatro Comunale

CARPI

9 aprile A scena aperta Orari visite: 10 - 11 - 12 Visite guidate gratuite al Palcoscenico e al Sipario storico a cura di Sara Gozzi e dei tecnici del teatro obbligatoria la prenotazione presso la biglietteria teatrale Teatro Comunale 9 aprile - ore 21 Suite Onirica Spettacolo per coro, attore e danzatrice Con Giuliano Brunazzi, Lara Daoli e la Corale G. Savani 18

venerdì 8 aprile 2016

11 aprile - ore 21 Concerto degli allievi vincitori del Premio Zamparo 2015 Alberto Stiffoni, Leonardo Pellegrini e Fausto Cigarini, violini Serena Fantini, violoncello Con la partecipazione di Nicola Fratti, pianoforte Orchestra Bononcini dell’Istituto Vecchi - Tonelli Stefano Seghedoni, direttore Teatro Comunale anno XVII - n. 14

Fino al 10 aprile Lupo Alberto I 40 Anni e passa del lupo della bassa Torre dell’Uccelliera Fino al 10 aprile Il dado è tratto - La storia, le sfide, le curiosità dei giochi da tavolo in Italia Sala Cervi di Palazzo dei Pio Fino al 29 maggio Impossible Nature Personale di Alex Urso A cura di Francesca Pergreffi Spazio Meme

Quest’anno uno spazio speciale sarà riservato ai libri sulla disabilità. Realizzata in collaborazione con la Cooperativa Culturale Giannino Stoppani, la Libreria Internazionale è dedicata alla me-

Fino al 29 maggio OcchiNasiBoccheBaffi Galleria di personaggi divertenti e stravaganti Percorso didattico-espositivo a cura di Michele Ferri Biblioteca il Falco Magico Fino a fine maggio Ospiti della Terra, custodi della Natura Personale di Sandra Campostrin, in arte Campos’ Sala d’attesa Villa Richeldi Fino al 28 agosto Réclame! Dal cappello alla moda, gli albori della pubblicità a Carpi Sala Khaled al Asaad - Museo della Città

Alcide De Gasperi

moria dei tanti bambini che hanno visto violato il loro diritto alla vita e ai tanti che con i loro genitori sono in cerca di una salvezza. La libreria e la piazza centrale della fiera saranno luogo, durante il fine settimana, di numerosi eventi con al centro immagini e parole: incontri e firma-copie con autori, tra cui Susanna Tamaro, Beatrice Masini, Paolo di Paolo e Francesco d’Adamo, tra i protagonisti del nuovo Premio Strega Ragazze e Ragazzi; eventi legati al centenario di Roald Dahl, con letture dell’attore Maurizio Cardillo, con una tavola rotonda che metterà a confronto progetti diversi di scuole, librerie e istituzioni culturali italiane; un incontro-gioco di lettura con i lettori più affezionati; iniziative dedicate al 400esimo anniversario della morte di Shakespeare e Cervantes; laboratori e appuntamenti ludo-didattici che tratteranno diversi temi, dalle tecniche di illustrazione al cibo, dalla statistica alle invenzioni; incontri su Odissea, Divina Commedia, Italo Calvino (in occasione del 60° anniversario della pubblicazione delle Fiabe Italiane) e con Roberto Piumini alla scoperta dell’Orlando Furioso. E in più Pinocchio prima di Pinocchio, uno spettacolo in immagini per due musicisti e un illustratore dedicata alla storia di un esile ramo dell’albero della vita e alla genesi del più poetico dei pinocchi. Una straordinaria storia di crescita disegnata dal vivo da Alessandro Sanna, il grande illustratore finalista al premio internazionale Hans Christian Andersen 2016, e accompagnata dalla voce e dalle note dei musicisti jazz Francesca Ajmar e Tito Mangialajo.

Fino al 28 agosto Savoir Faire Creatività, Ricerca, Abilità Spazio Blumarine - Museo della Città

Eventi CARPI

8 aprile - ore 20.30 Essere un papà adottivo Dottoressa Giovanna Lobbia, psicologa psicoterapeuta Sede Nadia 8 aprile - ore 22 The Santina Campana Kalinka 8 aprile - ore 21 Cesare deve morire


Phone and… / Informale: mostra personale di Oscar Piovosi fino al 25 aprile nella Galleria del Palazzo Ducale di Guastalla. Promossa dalla Pro Loco, con il patrocinio del Comune di Guastalla, l’esposizione è curata da Sergio Zanichelli. In mostra, una quarantina di opere tratte da due recenti serie realizzate dall’artista: Phone and… / Distanze, ciclo esposto nel 2015 alla Galleria L’Ottagono di Bibbiano e Informale, un percorso inedito attraverso il quale il pittore abbandona temporaneamente la figura, lasciandosi andare alla libertà del gesto. I dipinti della serie Phone and… / Distanze descrivono, come spiega l’artista, “l’era del tutti con il telefonino, l’era degli smartphone, dei telefonini intelligenti […], l’era di una nuova incomunicabilità causata dallo strumento di Fino al 22 maggio il Mata, nuovo spazio a Modena dedicato alla cultura contemporanea, ospita la mostra Effimera – Relazioni disarmoniche a cura di Fulvio Chimento e Luca Panaro: propone opere di Eva e Franco Mattes (1976), Carlo Zanni (1975) e Diego Zuelli (1979). Effimera è una mostra dal taglio sperimentale che concentra il proprio interesse su artisti italiani nati negli Anni Settanta che utilizzano un apparato tecnologico fortemente innovativo e che negli ultimi anni hanno fatto risuonare l’eco della loro arte anche al fuori dei confini nazionali. L’evento espositivo costituisce un focus sulle nuove tendenze artistiche in relazione ai nuovi media, ovvero i mezzi di comunicazione di massa che si sono sviluppati in seguito al forte potenziamento dell’informatica. Siamo dunque nel campo di fenomeni creativi legati al web e alla net art. Effimera si propone come momento di crescita e di aggregazione a livello nazionale intorno a temi di pubblico interesse e di forte attualità in relazione ad aspetti che riguardano principalmente: arte, tecnologia e comunicazione. I lavori degli artisti di ultima generazione, infatti, si caratterizzano sempre più per una spiccata componente effimera legata all’immagine che rispecchia l’epoca nella quale Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani Presentazione di Benedetta Zecchini di Cinema del Carbone Biblioteca Loria 8 aprile - ore 22 Brothers In Law + Wolther Goes Stranger Mattatoio 9 aprile - ore 22 The Five Faces + The Crew Dj set Mattatoio 9 aprile - ore 20 Festa di Primavera Cena, musica e ballo Cinema teatro Ariston

Fino al 25 aprile alla Galleria di Palazzo Ducale a Guastalla esposizione delle opere di Oscar Piovosi

L’arte del nostro tempo

comunicazione per eccellenza”. “Se la pittura, nel suo aspetto espressivo dipende dal proprio tempo – aggiunge Sergio Zanichelli – il lavoro di Piovosi esprime in modo diretto i comportamenti e le azioni della nostra società”. Le opere di matrice informale nascono, a livello pratico, dal tentativo di recuperare il colore acrilico che rimane sulla tavolozza, steso il giorno successivo su tele anch’esse di recupero. Una ricerca che, a livello concettuale, rivela il desiderio di sperimentare senza regole, liberando la mano. Due cicli, tra loro molto distanti, che trovano un punto d’incontro nel colore.

Fino al 22 maggio il Mata di Modena ospita la collettiva degli artisti Eva e Franco Mattes, Carlo Zanni (1975) e Diego Zuelli

Quando l’arte è Effimera…

viviamo. Il nome della mostra s’ispira anche a quello della specie animale che ha vita più breve sulla terra, l’Ephemera: un piccolo insetto acquatico (simile a una libellula) la cui esistenza dura all’incirca un’ora e mezza. L’arte 9 aprile - ore 18 Carpi Sax Orchestra Simone Valla direttore Sala delle vedute 10 aprile - ore 21 Le 12 fatiche di Ercole Teatro della Tosse Ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria Auditorium San Rocco 10 aprile 36° Giro delle Risaie Camminata non competitiva aperta a tutti Percorsi: Km 4,5 - Km 9 - Km 12 - Km 17,5 - Km 20 Partenza: ore 9 Ritrovo: ore 8 Circolo La Fontana

è specchio e conseguenza di ogni “aggiornamento” del presente, in mostra, dunque, non sono presenti oggetti materiali percepibili come opere in quanto manufatti artistici o artigianali, e al tempo stesso siamo lontani anche da quell’os10 aprile - ore 14.30 Sciame di Biciclette Partenza di fronte al Municipio Il percorso si snoderà per le vie di Carpi e periferia Nord fino all’ex-campo di Fossoli, dove ci sarà una breve sosta con visita guidata. Poi lo sciame terminerà presso l’Oasi La Francesa dove i volontari del Panda Carpi accoglieranno i ciclisti per fare una visita 10 aprile - ore16.30 Oltre muri e fili spinati Oltre 60 milioni di persone nei prossimi 20 anni si muoveranno nel mondo Interverranno Elisabetta Vandelli, presidente dell’associazione IntegriaMO Maurizio Maio, Migrantes

sessione del ready made che ha dominato l’arte occidentale per oltre cento anni. Effimera ospita opere immateriali, la cui presenza in mostra è solo uno dei modi possibili di fruizione, opere che vivono anche sul web, o che da Zighereda Tesfamariam, presidente Donne nel Mondo Alberto Bellelli, sindaco Racconti di vita: voci dall’esodo Biblioteca Loria 12 aprile - ore 21 Contrappunto bestiale Serenata per coro di animali e pubblico partecipe Musiche di: Filippo Azzaiolo, Adriano Banchieri, William Cornish, Josquin Desprez, Baldassare Donato,Victor Flusser, Pierre Passerau Orazio Vecchi Concertato, cantato e diretto dagli allievi del corso di Direzione di coro della professoressa Paola Salvezza

esso prendono ispirazione o che si trasformano in tempo reale a seconda delle infinite connessioni e possibilità di scambio offerte dall’interattività; lo spazio del Mata diviene quindi una potenziale appendice della vita virtuale del visitatore. Il sottotitolo Relazioni disarmoniche è riferito al rapporto diretto tra la fruizione dell’opera e lo spettatore. La lettura dell’opera, infatti, non è sempre frutto di un insieme coerente di dati e di sensazioni percettive, bensì una condensazione di significati contraddittori e dissonanti. Per comprendere i lavori degli artisti bisogna rintracciare le relazioni che coinvolgono le singole componenti dell’opera con il suo intero corpo. Occorre superarsi per “vedere attraverso”, indagare il campo del non detto, della comunicazione invisibile, dei vuoti e delle distanze cognitive. Tra i principali obiettivi di Effimera vi è quello di fornire degli strumenti per comprendere e codificare dinamiche collettive e voyeuristiche innescate dalla rete. Gli artisti in mostra padroneggiano gli strumenti tecnologici che ogni giorno utilizziamo inconsapevolmente quando usiamo uno smartphone, un tablet, una webcam, o programmi di grafica o montaggio in dotazione su qualsiasi pc. La mostra, a ingresso libero, è organizzata in collaborazione con la Galleria civica. Soprani: Francesca Campagna, Giulia Chiessi, Linda Fontana, Carlotta Francia, Katerina Makhnik, Rachele Reggiani, Rossella Righi,Carmen Truca Contralti: Elena Baroncini, Maria Rita Bertoncelli, Chiara Boldrini, Chiara Cardascia, Ilaria Cardascia, Mara Failla, Arianna Manganello, Cristina Popescu Eleonora Trenti, Maria Carla Zelocchi Tenori: Mattia Arletti, Giacomo Barbieri, Samuele Mammano Bassi: Matteo Giannelli, Lucio Grani, Alessandro Mucchi, Lorenzo Severin Auditorio Rustichelli

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CARPI FC 1909 Una doccia gelata si è abbattuta sul Carpi: cede di schianto nel derby, interrompendo una serie di risultati positivi che avevano riportato la squadra in linea di galleggiamento. Ora, per i biancorossi, la situazione in classifica si complica, nonostante il Palermo rimanga dietro cadendo a Verona contro un Chievo che festeggia l’aritmetica salvezza. Una gara senza storia quella giocata al Braglia: un Sassuolo cinico e rilassato fa passare come un episodio isolato e fuori contesto il momentaneo pareggio “griffato” Riccardo Gagliolo, al primo centro nella massima serie. “Un Carpi troppo brutto per essere vero” lo ha definito mister Castori ai microfoni dei giornalisti al temine della gara ma la realtà parla di una differenza tecnica in campo tale da schiacciare i biancorossi nella loro metà campo sin dalle prime battute del primo tempo. Se a tale gap tecnico si aggiungono una quantità imperdonabile di errori sotto porta (Cofie e Mancosu) e una giornata tutt’altro che brillante del reparto Lo scontro tra “ex” è un tratto sempre più caratteristico del calcio: non vive più di bandiere ma, al contrario, vede giocatori muoversi da un club all’altro durante le varie sessioni di mercato. Sabato, al Bentegodi, il Carpi ne riabbraccerà uno molto amato che, proprio coi biancorossi, ha mosso i primi passi nel calcio che conta: Roberto Inglese. Carpi e Chievo Verona sono due società amiche: nel corso degli anni hanno concluso numerose operazioni di mercato. Una di queste ha portato a Carpi, nell’estate del 2013, un giovane attaccante di 22 anni, capace in sole tre stagioni in Lega Pro al Lumezzane di mettere a segno la bellezza di sedici reti in settanta partite. Un curriculum di tutto rispetto sul quale l’allora direttore sportivo Cristiano Giuntoli scommise tutto, completando un attacco formato dal giovane Jerry Mbakogu, dall’esperto Alessandro Sgrigna e dal generoso ma poco prolifico albanese Edgar Cani. Inglese non segna molto in quella stagione, sotto le cure di Stefano Vecchi prima e di Giuseppe Pillon poi, ma le due reti in ventidue apparizioni fanno capire che qualcosa di nascosto ma potenzialmente deflagrante si cela nel timido

La rincorsa salvezza riparte dal Bentegodi di Verona, contro un Chievo capace di infliggere pesanti sconfitte a Sampdoria e Palermo

Prossimo avversario: Chievo

carpifc.com - Fotostudio Silmar

difensivo ecco spiegata la sconfitta contro la settima forza della classe, unica a segnare tre gol al Braglia dopo Juventus e Roma. Neroverdi che, aggiungendo alla già ridente classifica altri tre punti

e potendo contare contestualmente sullo stop del Milan all’Atleti azzurri d’Italia contro l’Atalanta, sognano sempre più a occhi aperti una storica qualificazione in Europa League distante solamente un

punto. Un distacco che potrebbe essere colmato già nella prossima giornata dal momento che il calendario pone la squadra allenata da mister Di Francesco contro il Genoa, già praticamente

Sabato, al Bentegodi, i biancorossi riabbracceranno un ex molto amato: Roberto Inglese

Uno scontro tra “ex” Roberto Inglese

salvo dopo il 4-0 sul Frosinone, mentre i “diavoli” rossoneri, attualmente sesta forza della classe, avranno l’arduo compito di provare a fermare la corsa della Juventus, sempre più vicina allo scudetto dopo la sconfitta del Napoli contro l’Udinese. Tornando al Carpi, la rincorsa salvezza riparte dal Bentegodi di Verona, contro un Chievo capace di infliggere pesanti sconfitte a Sampdoria e Palermo. A Verona mister Castori non potrà far affidamento sul centrale Gagliolo, ammonito da diffidato contro il Sassuolo ma potrà riabbracciare Emanuele Suagher e Marco Crimi: scontata la squalifica di un turno, dovrebbero entrambi partire da titolari per provare a far tornare impermeabile la difesa il primo e rendere nuovamente propositivo e frizzante il centrocampo il secondo. Da verificare infine le condizioni di Lorenzo Lollo e Jerry Mbakogu, la cui assenza in occasione del derby si è fatta decisamente sentire… Enrico Bonzanini ragazzone di Lucera. Giuntoli, nella stagione successiva, in piena condivisione con il neo tecnico Fabrizio Castori lo conferma e Inglese diventa decisivo. Segna sei reti in quella stagione, tutte pesantissime e di pregevole fattura che aiutano il Carpi nella cavalcata verso la Serie A. Il Bimbo come viene affettuosamente chiamato alla Corte dei Pio è definitivamente esploso e, nonostante i tentativi del Carpi di trattenerlo anche in Serie A, il direttore sportivo del Chievo Luca Nember decide che è il momento di riportarlo a casa. Il feeling col tecnico Rolando Maran è di quelli speciali e Roberto Inglese segna tre reti nel girone d’andata che lo consacrano definitivamente nel gotha del calcio italiano scatenando nel mercato invernale gli appetiti di squadre importanti come il Bologna. Dopo essersi sbloccato segnando l’1-1 casalingo contro la Sampdoria, la sua seconda gioia, Inglese, l’ha festeggiata al Braglia trafiggendo proprio il suo Carpi. E ora, un girone dopo, è la compagine biancorossa a dover vendicare quell’affronto chiedendo strada proprio a lui e al suo Chievo, già salvo a quota 41 punti, per poter rincorrere l’ennesimo miracolo sportivo. Enrico Bonzanini

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Basket Prima Divisione - Carpine cede 59 a 66 alla formazione dell’SBM dopo aver condotto tre quarti della partita

Match al cardiopalma Match al cardiopalma in quel di Carpi, tra due formazioni che lotteranno nei playoff. Carpi parte bene con Veroni e Sala a metter avanti i padroni di casa. La seconda frazione è contraddistinta da un notevole equilibrio in campo: i modenesi rimangono attaccati alla gara. Carpi nella terza frazione riesce ad allungare fino a +8 comandando il gioco in attacco e

Bella vittoria esterna per la Cec che fa bottino pieno a Conselice confermandosi in ottima forma dopo la scorsa vittoria a Grottazzolina. Coach Molinari propone il solito starting six con Bertazzoni-Ghelfi, Cordani-Bellei, Luppi-Miselli e Trentin libero. I padroni di casa vengono schierati con Sasdelli e l’ex Calarco in diagonale principale, Cerquetti e Benvenuti schiacciatori, Rota e Belloni al centro con Dirani libero. Nel primo set è Bellei a dare la carica ai suoi con un attacco e il muro del 2-5 su Calarco. Conselice trova il pari sul 9-9 con il muro di Belloni su Ghelfi. Si procede a strappi fino al 22-22 quando coach Molinari manda Bosi in battuta e Ghelfi mette a segno due contrattacchi per il 22-25. Nel secondo parziale ottima partenza per la Cec: ace di Bellei (2-6) e muro di Cordani (4-10). Trentin e compagni allungano (12-18 e 14-20) e chiudono con un attacco di Luppi 19-25 dopo un tentativo di rientro da parte dei ravennati. Nel terzo set la storia sembra cambiare: con la Foris Index cambia assetto e parte bene portandosi sul 9-4 quando Ghelfi attacca out. Calarco ribadisce il vantaggio con il muro del 13-8. La Cec non è però fuori dal match e, palla dopo palla, raggiunge la parità sul 17-17 con l’attacco di Ghelfi per poi mettere la freccia e scattare 18-20 con l’ace di Bertazzoni. Di nuovo Bosi in battuta nel finale e poi l’allungo decisivo chiuso 22-25 dal primo tempo di Luppi. Vittoria facile per la Gsm Città di Carpi, contro la Basser Ravarino, in una gara che non ha mai messo in discussione il risultato. Mister Davide Furgeri ha dovuto fare i conti all’inizio con le assenze di Capitan Garuti e Tagliavini, reduci da alcuni acciacchi. Per la Gsm scendono in campo Galli in regia, Pini opposto, Bulgarelli e Corghi attaccanti ricevitori, Garcia e Campana al centro, i liberi Dallari in difesa e Fogliani in ricezione. Dopo una fase di studio iniziale, la Gsm prende il largo,

chiudendosi bene in difesa. Nell’ultimo quarto però gli ospiti rientrano in gara passando avanti di 4 lunghezze. Sala segna due triple consecutive che riportano i carpigiani sopra di due punti, ma Fontana pareggia i conti a 10’’ dalla fine. A 3’’ secondi dal termine della gara Sala subisce un fallo, ma non vengono decretati i due liberi e i modenesi non sono in bonus.

Sulla rimessa, prima il tiro di Ferrari poi quello di Silingardi non entrano. Inizia il supplementare con un canestro di Rondelli, Carpi fatica a trovare la via del canestro e Corradi trova un canestro fortunoso di tabella da 9 metri che spezza le gambe ai carpigiani. I biancorossi perdono una gara che li ha visti avanti per tre quarti di partita.

Pallavolo maschile Serie B - La Cec batte la formazione della Foris Index 3 a 0

Bel bottino per la Cec

Pallavolo Femminile Serie C - Vittoria facile per la Gsm Città di Carpi, contro la Basser Ravarino 3 a 0

Gsm: continua la striscia vincente Davide Furgeri

nonostante servizio e ricezione non siano ai soliti livelli, creando un divario incolmabile per le ravarinesi. Le attaccanti carpigiane sono incontenibili e portano la squadra a chiudere il parziale 25-22. Nel set successivo Furgeri inserisce Bellentani al posto di Corghi e la giocatrice risponde in maniera devastante mettendo a tabellino ben 9 punti che divente-

ranno 14 a fine gara. A questo punto non c’è più partita, troppo forte l’organico biancoblu, ogni cambio risulta decisivo, entrano anche Faietti e Corsi e ora è un vero e proprio monologo carpigiano. Il secondo e il terzo parziale sono a senso unico, entra in campo anche la palleggiatrice Valentina Trevisani, classe 2000, al suo esordio in categoria e

la squadra continua a rispondere in modo positivo. I set terminano 25-15 e 25-13 portando alla Gsm altri tre punti importanti, per continuare la fuga in questo campionato, in vista delle gare molto delicate che la attendono. Il prossimo impegno sarà la difficile trasferta a Ferrara, gara in programma venerdì nella cittadina estense alle 21,30.

Pallamano Serie A - Terraquilia sconfitta dal Romagna (22 a 24)

I biancorossi sfiorano la vittoria a Imola

Davvero un soffio ha diviso la Terraquilia Handball Carpi dalla ghiotta e inaspettata possibilità di agguantare il primo posto nel Girone B di poule play off scudetto. Non è bastato un primo tempo chiuso col naso avanti di due lunghezze e una prova generosa in difesa agli uomini di coach Sasa Ilic per espugnare il Pala Cavina, vero e proprio fortino di un Romagna a cui manca solamente la conferma aritmetica per l’approdo diretto alle semifinali scudetto. L’inizio di gara è promettente per Terraquilia con un Cuzic infallibile dai 7 metri (0-2), poi però i biancorossi subiscono un parziale di 4-0 (4-2 al12’). Ceso con due reti tiene in corsa i carpigiani (5-4 al16’), Folli riporta avanti i suoi (6-4), ma Terraquilia in questa fase si esalta e con un parziale di 0-5 si porta avanti 6-9 al 24’ con Parisini e Sperti sugli scudi. Nel finale di tempo i biancorossi subiscono con Parisini un’inferiorità numerica, ma Terraquilia resiste e chiude il

primo tempo avanti di due reti. Secondo parziale intenso e combattuto: Romagna recupera lo svantaggio e ribalta la gara sul 17-15 (10). Terraquilia mostra temperamento e resta attaccata agli avversari ma il finale di tempo, complice un’esclusione di Sperti, è di marca romagnola. Alla Terraquilia oltre a qualche rammarico resta ora un secondo posto da difendere fra due settimane al Vallauri contro un’agguerrita Ambra che dopo il doppio successo contro la Luciana Mosconi Dorica Ancona ora segue i biancorossi in classifica staccata di sole due lunghezze. Da registrare, approfittando della sosta, l’ordine della manovra avanzata parsa a Imola imprecisa e raffazzonata. L’appuntamento con il prossimo impegno per i biancorossi è sabato 16 aprile in una gara che determinerà chi fra Ambra e Carpi approderà a Chieti nel girone di spareggio fra seconde che sancirà la quarta e ultima semifinalista.

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L’estate si avvicina e per tutte le famiglie che vorranno far divertire i propri figli sotto il segno del multisport, l’a.s.d. Gallesi propone ogni tipo di offerta, dal mare ai monti, alla città

Un’estate nel segno del Champions’ Camp L’estate si avvicina e per tutte le famiglie che vorranno far divertire i propri figli sotto il segno del multisport, l’a.s.d. Gallesi propone ogni tipo di offerta, dal mare ai monti, alla città. Oltre all’edizione numero 11 del Champions’ Camp, infatti, anche quest’anno torna il Champions’ City Summer, il centro estivo del Champions’ City Multisport. Champions’ Camp Dal 12 giugno al 30 luglio, ragazzi dai 6 ai 15 anni potranno divertirsi sce-

andrà in scena l’English & Sport Camp, mentre a Pievepelago, dal 26 giugno al 30 luglio, ci saranno Multisport Camp, Basket Camp, Tennis Camp, Volley Camp, Rugby Camp e Special Rugby: per gli amanti della palla ovale, queste ultime due proposte sono davvero imperdibili, dal momento che il responsabile delle attività sarà Silao Leaega, ex Nazionale delle Isole Samoa.

gliendo tra le cinque sedi disponibili: Jesolo Lido,

Lido di Metaponto, Lizzano in Belvedere, Palagano e Pievepelago. A Jesolo Lido dal 26 giugno al 9 luglio ci saranno Multisport Camp, Calcio Camp e Volley Camp; a Lido di Metaponto (Matera) dal 12 giugno al 2 luglio si potrà provare il Multisport Camp e il Volley Camp, mentre a Lizzano in Belvedere (Bologna) sono in programma dal 26 giugno al 30 luglio il Calcio Camp e le Special di Basket e Volley (dai 13 ai 17 anni). Le tre sedi sopra citate sono una novità assoluta per il Champions’ Camp, a diffe-

renza invece delle storiche Palagano e Pievepelago. A Palagano (dai 6 ai 13 anni) in collaborazione con la Pingu’s English School

Champions’ City Summer Per chi, invece, sceglierà la città, la proposta è quella del Champions’ City Summer, il centro estivo

con lo staff del Champions’ City Multisport (ovvero le attività organizzate dalla Gallesi durante il periodo invernale). Il Champions’ City Summer, presentato ufficialmente in occasione del Children’s Tour, si rivolge ai bimbi dai 4 ai 12 anni e si sviluppa su dieci turni settimanali dal 6 giugno al 29 luglio e dal 29 agosto al 9 settembre 2016. Gli iscritti si potranno divertire dal lunedì al venerdì presso le strutture della Polisportiva Morane a Modena provando a rotazione diversi tipi di sport e vari laboratori creativi. Info e iscrizioni Le iscrizioni sono già aperte sia per il Champions’ Camp sia per il Champions’ City Summer. Per tutte le informazioni e per riservare un posto, i siti di riferimento sono www. championscamp.it e www. championscity.it (sezione Centro Estivo). Scrivi una mail a info@championscamp.it o championscitymultisport@gmail. com.

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VISITA IL SITO:


“Quella del lancio del disco è una passione che mi accompagna da tutta una vita”. A parlare è il carpigiano 62enne Ugo Coppi, laureatosi vice campione europeo nella categoria Master nel lancio del disco. “Quando ho iniziato ad allenarmi, nei primi Anni Settanta, non ero che un adolescente. Per trent’anni ho militato nelle fila della SG La Patria poi, da quindici anni, sono passato alla squadra Master della Fratellanza 1874 di Modena”. Ai Campionati Europei Masters di Ancona, il discobolo carpigiano ha davvero superato se stesso: “con 46,42 metri ho raggiunto il mio primato personale con il disco da 1 chilogrammo. Questo è in assoluto il punto più alto mai raggiunto nella mia carriera sportiva. E’ stata una soddisfazione indescrivibile: quando hanno annunciato la distanza raggiunta dal disco non

Discobolo d’argento Ugo Coppi

Bocce - Contro Montegranaro la squadra di Budrione perde 1-3. L’avversario del prossimo turno è Montecatini

Ugo Coppi sul podio (primo da sinistra)

Rugby - Segnali di crescita da parte dei giocatori del minirugby, sconfitte per l’Under 14 e i Falchi di C2

Secondo gradino del podio per l’Under 16 femminile

La Rinascita delude

Domenica da incorniciare per il Minirugby che al concentramento organizzato da Modena Rugby 1965 e giocato insieme ai Leprotti Rugby pro 4 Ville, brillano in tutte le categorie e mostrano importantissimi segni di crescita. In particolare l’Under 8 ha schierato per la prima volta due squadre che sono arrivate a giocarsi la finalissima una contro l’altra. Diverse vittorie anche per Under 10 e Under 12 in cui hanno esordito diversi falchetti. Presenti anche i mitici e ultra carichi Under 6! L’Under 14 ha subito una sconfitta a Pieve di Cento ma continua il suo cammino di esperienza. Le ragazze dell’Under 16 femminile sono arrivate seconde nel raggruppamento di Carpi: perso con Cus Ferrara Rugby e vinto con Rugby Colorno. In Serie C2 sconfitta per i Falchi in casa dello Stendhal Parma Rugby con il punteggio di 22-3.

Sabato 2 aprile al Bocciodromo di Budrione si è giocata la quattordicesima giornata del Campionato di Serie A: la Rinascita è scesa in pedana contro Montegranaro e ha rimediato una pesante sconfitta 1-3 in cui solo il capitano della squadra modenese Diego Paleari è stato all’altezza degli avversari, giocando alla grande per tutta la partita. Partono male le terne con Bartoli-Stia-Provenzano che rimediano il primo ko contro Angrilli-Ombrosi-Santone 0-8, 3-8. Nell’individuale Paleari riesce a ribaltare le sorti vincendo 8-5, 8-5 con una grande prova contro Dari. Le due squadre sono sulla parità e sono le coppie a decidere il risultato: tra i modenesi Bartoli-Provenzano (2° set Stia) e Angrilli-Santone finisce 0-8, 4-8 mentre all’altra coppia Paleari-Palazzetti contro Dari-Renzi non va meglio (4-8, 7-8). Classifica Alto Verbano 32, L’Aquila 30, Boville Marino 25, CVM Utensiltecnica 22, Montegranaro 21, Cen. Riab. Lars 16, Fashion Cattel 14, G.S. Rinascita 12, Ancona 2000 e Montecatini AVIS 10. Il prossimo avversario sabato 9 aprile è Montecatini.

Pallanuoto cabassi

potevo credere alle mie orecchie, sono andato ben oltre ogni mia più rosea aspettativa”, sorride Ugo Coppi. Una medaglia d’argento che giunge a coronamento di anni di duro allenamento. Uno tra gli sport più antichi, (il Discobolo di Mirone, famosa scultura greca che ritrae un atleta mentre si appresta a scagliare il disco, risale al V secolo a.C.) il lancio del disco è però una disciplina poco praticata: “correre è un gesto naturale, basta comprare un paio di scarpette e il gioco è fatto… Lanciare il disco, al contrario, è un’esperienza che dev’essere ricercata. Voluta. E’ difficile spiegare la bellezza di questo sport: per appassionarsi al lancio occorre provare. Cimentarsi in pedana. Concentrarsi, superare sempre se stessi, sfidare i propri limiti, sono elementi intrinseci a questo bellissimo sport”. Jessica Bianchi

Il carpigiano 62enne Ugo Coppi si è laureato vice campione europeo nella categoria Master nel lancio del disco

Master

Under 17L

I risultati Cabassi - Waterpolo: 13-8 Decima partita di campionato per la Cabassi che gioca la seconda partita del girone di ritorno in casa presso l’impianto Campedelli. Bellissima vittoria per i Master carpigiani contro una diretta concorrente per la promozione. Partita sempre dominata dai biancorossi: un super Bussei tra i pali e un Maffei straordinario in marcatura del centroboa hanno reso la partita in discesa per i carpigiani. Alla fine della partita soddisfazione per il risultato da parte di staff e giocatori. NC Faenza - Cabassi: 6-4 Seconda partita di campionato della seconda fase per la Cabassi Under 17L che gioca fuori casa presso le piscine comunali di Faenza contro i padroni di casa di NC Faenza, formazione prima in classifica. Partono subito forti i padroni di casa che segnano un netto 3-0 a inizio del 2° parziale di gioco poi, finalmente, la Cabassi si scuote e inizia a recuperare

Under 17M

arrivando a pareggiare sul finire del 3° parziale sul 3 pari. Poi, purtroppo, nel 4° tempo la lucidità dei biancorossi cala e NC Faenza riesce a mettere la zampata finale portandosi a casa una meritata vittoria. “Sono dispiaciuto perché per sei banali errori in fase difensiva abbiamo preso 6 goal. Avremmo potuto giocarci la partita con un altro spirito.

Bravi gli avversari che hanno saputo avvantaggiarsi sui nostri sbagli” ha commentato il tecnico Roberto Sgarbi. Pol. Valmar - Cabassi: 5-13 Sesta partita di campionato per la Cabassi Promozione che gioca fuori casa presso le piscine di Novafeltria (RN) contro i padroni di casa di Pol. Valmar. Una convin-

cente vittoria quella della Cabassi su un campo difficile, non tanto per lo spessore degli avversari, quanto per le dimensioni al di sotto dei limiti regolamentari della dimensione della vasca (larga solamente 10 metri). In questo tipo di impianto è veramente difficile sviluppare gioco e il gap tecnico tra le squadre si annulla. Ora, ad

attendere i biancorossi, è il big match in trasferta contro il San Severino, secondo in classifica. Coop Parma - Cabassi: 5-4 Partita di ritorno della fase di semifinale di campionato per la Cabassi Under 17M che gioca fuori casa presso le piscine Centro Negri di Parma contro i padroni di casa di

Pol. Coop Parma. Partita tiratissima ma è il Parma alla fine ad avere la meglio in un match dominato dalla Cabassi: primo parziale concluso con un punteggio netto di 3-0 per i biancorossi, poi i carpigiani faticano a mantenere il vantaggio e nell’ultimo tempo, il Parma va a segno per ben 3 volte portandosi a casa la partita.

venerdì 8 aprile 2016

anno XVII - n. 14

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