Settimanale di
20 aprile 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 15
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l’arte della diversita’ Torna dal 2 al 15 maggio, “imprevedibile bellezza”, il Festival Internazionale delle Abilità Differenti, organizzato dalla Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi.
La Compagnia teatrale Manolibera di Carpi dietro le quinte
Strage del 25 aprile: un anno dopo
Quel tragico 25 aprile ci ha cambiato la vita. La nostra quotidinita' e' stata irrimediabilmente sconvolta. Ogni perdita porta dolore e tristezza ma aver perso nostro padre, ucciso in un luogo pubblico, non aiuta a trovare quella pace interiore necessaria per riportare un po' di serenita'. Ogni sirena scuote i ricordi, camminare per la piazza non e' piu' possibile senza versare lacrime, ogni volta che qualcuno della nostra famiglia e' fuori, con grande fatica, si cerca di padroneggiare la paura che non torni piu'...
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Libri
da non perdere!
Tra le righe...
Strisce zebrate a led
Follia di Patrick McGrath
E
ssere la moglie di un giovane, insigne psichiatra dalla promettente carriera ha, insieme a molti vantaggi, anche i suoi lati negativi. Per questo quando Max Raphael viene nominato vicedirettore di un grande manicomio criminale vicino Londra, Stella, insieme al figlio Charlie, di dieci anni, lo segue, suo malgrado. Siamo nel 1959, e per le donne alto borghesi è richiesta, non detta, ancora una certa etica austera, vittoriana come le architetture dell’ospedale psichiatrico. Per questo da Stella ci si aspetta che sia una buona madre, conversatrice affabile, alleata del marito e, in fondo, una sorta di suo biglietto da visita. Max, dal canto suo, è: “uomo riservato, piuttosto malinconico, con buone doti di amministratore, ma debole, e senza fantasia”. Così Stella, nelle lunghe, inconfessabilmente vuote giornate trascorse a osservare il giardino incolto che si snoda intorno alla loro residenza e gli ampi spazi che circondano il manicomio, ha il tempo di accorgersi che, nella squadra di reclusi impegnata a riparare la fatiscente serra, c’è una presenza che desta la sua attenzione: Edgar Stark, giovane e talentuoso scultore rinchiuso per aver ucciso e fatto a pezzi la moglie dopo essersi convinto, nella sua psicosi, delle sue ripetute infedeltà. Nasce così, lentamente ma inesorabilmente, una passione sfrenata e travolgente, alla quale Stella non potrà opporsi, fino al disastro finale. Sono due i talenti principali di Patrick McGrath, autore di questo Follia (Adelphi, 296 pp.) recentemente ristampato. La prima: condurre passo dopo passo il lettore sull’orlo del delirio, sul limitare di quell’abisso su cui si spalancano le tenebre delle ossessioni della psiche umana, e farlo senza fretta o strappi, evitando il ricorso a facili colpi di scena, a sensazionalismi. Nella prosa morbida, persino fredda di un autore che ha fatto della malattia mentale il terreno prediletto delle sue incursioni letterarie – si pensi a Spider, portato sul grande schermo da David Cronemberg, Trauma o Il morbo di Haggard – si ritrovano le carrellate della cinepresa di quell’altro grande ‘entomologo’ delle passioni umane che è Stanley Kubrick. La seconda e forse più importante caratteristica che fa di Follia un romanzo degno di essere letto sta nella sua intrinseca ambiguità. Non riusciamo a spiegarci perché, ma mentre voltiamo le pagine cresce in noi la sensazione che quella espostaci dal narratore – Peter Cleave, anche lui psichiatra e amico della coppia - non sia esattamente tutta la verità. Eppure nulla v’è di più certo e indubitabile della scientifica, distaccata e oggettiva sistematicità attraverso la quale veniamo a conoscenza dei tragici fatti che si verificano a partire dall’incontro tra Stella ed Edgar. Eppure il disagio che si avverte è forte. Ed ecco che infine si dispiega tutta l’abilità di McGrath: un romanzo sulla follia, sulla forza spaventosa dei desideri e, forse, soprattutto, sulla brama di possesso, l’irresistibile – e questa sì, davvero terrificante perché latente in ciascuno di noi - ebbrezza che deriva dall’avere il completo possesso su di un altro essere umano. Un testo che ci ritroverà a meditare sulle sue pagine anche parecchio tempo dopo averne terminata la lettura. D’un fiato. di Marcello Marchesini
C
ontinuano inarrestabili gli incidenti che vedono coinvolti ciclisti e pedoni sulle nostre strade. Il numero di sinistri che hanno interessato i ciclisti è passato da 135 (2010) a 147 (2011), mentre i pedoni investiti sono stati 27 nel 2010 e 39 nel 2011. “Nel 2012 – ha sottolineato Susi Tinti, comandante della Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine - siamo già a quota 27 ciclisti e 8 pedoni. Per due di loro, purtroppo, non c’è stato nulla da fare e hanno perso la vita”. Molti sono stati falcidiati durante l’attraversamento sulle strisce pedonali. Numerosi, in città, gli attraversamenti scarsamente illuminati. E allora perchè non far fronte all’emergenza adottando qualche accorgimento tecnico in più? La tecnologia a led potrebbe correre in nostro aiuto, creando un vero e proprio muro di luce, in grado di richiamare immediatamente l’attenzione di ogni automobilista. Sono già numerose le amministrazioni cittadine che hanno dotato le loro strisce zebrate di questi impianti. Sostanzialmente i passaggi pedonali sono caratterizzati da bande dotate di led luminosi che, non appena avvertono la presenza di un pedone, lo illuminano dal basso verso l’alto tramite sofisticati sensori che aumentano l’intensità della luce rendendo visibile chi attraversa la strada già a 150 metri di distanza. Rispetto agli attuali sistemi di illuminazione dall’alto, questo permette un’illuminazione del pedone superiore del 70%, dal momento che vengono eliminate le ombre formate dall’eccessiva distanza dei coni di luce provenienti dall’alto. Un’idea - amica della sicurezza e dell’ambiente - esportabile anche nella nostra città, perlomeno negli attraversamenti più a rischio.
Jessica Bianchi
Il graffio
La Iena
Gioia e gaudio: la Giunta ha deliberato! Carpi avrà 500 parcheggi sotterranei nuovi di zecca, nel piazzale delle Poste. Visto che il centro storico sta tirando le cuoia, al massimo potranno tornare utili come loculi per la merce invenduta! Frase della settimana...
“Attualmente ci raduniamo attorno alle nostre elettrici ed elettori, per curare insieme le ferite dello stomaco, con la rabbia nel cuore, ma con la grande voglia di rialzarci in piedi per ricostruire la nostra casa, perché nella pulizia non saremo semplici “Barbari e Sognatori”, saremo leghisti fino in fondo, ci costi quel che costi”. Dichiarazione del segretario della Lega Nord di Carpi, Andrea Taschini.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 jessica@radiobruno.it, liliana@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 18 aprile 2012
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’ a livello internazionale che Igea trova la sua più importante consacrazione per i progressi ottenuti in ambito scientifico e tecnologico. In questi trent’anni, l’azienda carpigiana ha puntato su un nutrito reparto di ricerca e sviluppo per produrre prototipi e arrivare a realizzare apparecchiature altamente innovative, lavorando in partnership con istituti medici accreditati di eccellenza a livello europeo. L’obiettivo resta l’individuazione di soluzioni terapeutiche innovative ed efficaci per migliorare la qualità della vita dei pazienti. L’ultima frontiera è l’oncologia La storia dell’impegno di Igea in oncologia nasce più o meno alla fine degli Anni ‘90: grazie a un progetto europeo che ha coinvolto l’azienda carpigiana e cinque ospedali, tra cui l’Istituto Gustave Roussy di Parigi, è stato sviluppato Cliniporator applicando i principi della Biofisica Clinica per il trattamento dei tumori. Oggi più di ottanta ospedali utilizzano Cliniporator, adottando la terapia messa a punto da Igea, confermandone l’efficacia e riportando esperienze e pareri assolutamente positivi. Per questo, per diffondere l’elettrochemioterapia, Igea ha stabilito sedi in Germania e in Gran Bretagna e, nel 2013, ha in programma di aprirne una in Francia. Il
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l presidente della Provincia di Modena, Emilio Sabattini, ha fatto visita alle aziende carpigiane Newcast Services Srl e NCS Lab Srl. L’occasione si è presentata dopo il successo registrato il mese scorso con la presentazione al Salone di Ginevra di 7 modelli di vetture realizzate da Newcast Services e 5 brevetti registrati in campo biomedicale da NCS Lab nel 2011. Le attività delle due aziende, specializzate una in produzione di prototipi e l’altra in servizi tecnologici per lo sviluppo di prodotti e processi, si differenziano profondamente da quelle che popolano il noto distretto tessile del polo industriale di Carpi. Sabattini si è dimostrato compiaciuto per l’intraprendenza e la reattività dei tre soci alla guida del team di imprese: Matteo Mantovani, Marcello Fantuzzi e Paolo Marzili che, dopo un passato nel mondo del motor sport, tra F1 e MotoGP, hanno saputo reinventare il business delle due realtà sociali, rispondendo alle esigenze di alcune nicchie di mercato ad alto contenuto tecnologico. “In una fase economica delicata come quella attuale, è necessario investire su ricerca e innovazione. Prodotti e servizi di qualità, sono il modo più efficace per catalizzare le risorse disponibili sul mercato che devono essere utilizzate per ottimizzare e rinnovare i sistemi produttivi e dare nuovo slancio
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Cliniporator combatte le metastasi con gli elettrodi: l’idea è di un’azienda di Carpi che ha brevettato l’invenzione
Igea, la ricerca è impresa
prossimo passo sarà quello di estendere la propria attività anche negli States. Cliniporator Igea ha sviluppato un’apparecchiatura basata sul principio dell’elettroporazione: Cliniporator consente la creazione nelle cellule, in questo caso tumorali, di pori di passaggio per far entrare sostanze come farmaci o materiale biologico in generale. All’elettroporazione si può ricorrere per vaccinare, per fare profilassi, per stimolare le difese
immunitarie dell’organismo ma anche per uccidere le cellule, facendo penetrare farmaci che con difficoltà potrebbero essere altrimenti assunti dai pazienti. La sperimentazione e gli studi clinici condotti dal 2000 a oggi hanno riportato dati di validazione di Cliniporator nel controllo dei tumori della cute per quel che riguarda l’efficacia e la tollerabilità . L’idea di ‘porare’ le cellule, per far entrare il farmaco affinché uccida il tumore lasciando sana la zona circostante, potrebbe essere applicata anche nel caso di altri tumori: per questo Igea ha iniziato a studiare la possibilità di trattare con Cliniporator i tumori viscerali e, in collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, le metastasi ossee. Anche in questo caso gli elettrodi, studiati in modo specifico per questa indicazione, impiantati nella porzione di
Il presidente della provincia Sabattini in visita a Carpi
L’innovazione è di scena a Carpi all’economia”. L’hanno capito bene i tre soci di Newcast Services e NCS Lab, aziende il cui dna è un mix di conoscenze tecniche e tecnologie avanzate condivise tra le due realtà e che costituiscono il patrimonio più prezioso di questo giovane team di aziende.
“Proprio grazie a questo potenziale innovativo è stato possibile adattare costantemente l’offerta aziendale alle esigenze del mercato” spiega Mantovani, direttore tecnico di NCS Lab e brillante ingegnere che, proprio per Newcast Services, ha sviluppato i
Il Presidente Ruggero Cadossi insieme allo staff di Igea
I numeri di Igea Igea nasce nel 1980 2 sedi in Italia, 1 in Germania, e 1 in Gran Bretagna 70 dipendenti e collaboratori a progetto 13 agenti in Italia, 6 dipendenti all’estero 9,5 milioni di euro il fatturato 2011 in crescita del 30% rispetto al 2010 osso da trattare, consentono al farmaco, iniettato per via endovenosa, di entrare nelle cellule malate individuate nella zona della scarica elettrica. Si tratta comunque di terapie che, nella maggior parte dei casi, hanno un effetto palliativo: favoriscono la qualità di vita del paziente aiutandolo a star meglio e attenuando il dolore, aumentando la sua aspettativa di vita attraverso il controllo delle metastasi. Dall’idea al brevetto Testimonianza di questa vasta attività di ricerca di Igea è l’ampio numero
di brevetti internazionali depositati. Ogni passaggio cruciale di Cliniporator è stato brevettato in Italia, in Europa, nel mondo: segnale elettrico, elettrodi, sistema di sincronizzazione del segnale elettrico, tutte quelle parti dell’apparecchiatura che nascono dall’intelletto e dall’idea di Igea sono state brevettate. Sono tanti i brevetti depositati da Igea anche in campo ortopedico. L’equipe del reparto Ricerca e Sviluppo è tutta italiana e, per entrare in Igea, c’è anche chi ha rinunciato a un lavoro negli Stati Uniti: l’idea
Cliniporator consente la creazione nelle cellule tumorali, di pori di passaggio per far entrare sostanze come farmaci o materiale biologico. All’elettroporazione si può ricorrere per vaccinare, fare profilassi, stimolare le difese immunitarie dell’organismo ma anche per uccidere le cellule, facendo penetrare farmaci che con difficoltà potrebbero essere altrimenti assunti dai pazienti.
di fare ricerca all’interno di un’azienda di Carpi ma costantemente in contatto con istituti di eccellenza, dentro e fuori l’Italia, deve essere particolarmente stimolante. Ricerca, sperimentazione clinica, commercializzazione, rigorosamente in quest’ordine: è quello che si fa in Igea per cercare di essere sempre un passo avanti rispetto ai competitors, lavorando sull’innovazione. Sara Gelli igea: la ricerca e’ impresa Leggi la notizia su: www.temponews.it
materiali ecologici e riciclabili al 100% utilizzati per la produzione dei propri prototipi . “Una soluzione commerciale intelligente e utile per tutti - ha constatato Sabattini - che qualifica l’azienda e la rende unica nel suo settore”. Da sinistra: Paolo Marzili, Emilio Sabattini, Marcello Fantuzzi e Matteo Mantovani. Foto di Cecilia Smanio (Photo Bite)
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Lo scorso 25 aprile, in Piazza Martiri la 73enne Teresa Forghieri perse il controllo della propria auto, travolgendo e uccidendo Giovanni Faglioni, Enzo Grossi e Gianfranco Bencivenni. Da allora, troppo poco è stato fatto per mettere il centro storico in sicurezza
Strage in Piazza Martiri: un anno dopo A molti di noi basta chiudere gli occhi per rivedere la scena. Terribile. L’auto impazzita. Lo schianto. Corpi falcidiati dalla violenza dell’urto riversati a terra in una pozza di sangue. Chi era in Piazza Martiri, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, lo scorso anno, non può dimenticare quella dannata mattina quando, intorno alle 10,40 un botto fortissimo ha siglato l’inizio della tragedia. Una Fiat Panda grigia guidata dalla 73enne Teresa Forghieri, invalida, ha falciato otto anziani, vicini a una panchina, all’altezza di via Paolo Guaitoli. La donna, perdendo il controllo della propria vettura, ad altissima velocità, ha stroncato le vite di Enzo Grossi, 79 anni, Gianfranco Bencivenni, di 69 e Giovanni Faglioni di 78, finendo la sua folle corsa, contro il palo di un lampione. Un urto talmente forte da far precipitare al suolo la plafoniera che, a sua volta, nella caduta, ha ferito altri passanti. Un’istantanea terri-
Foto del 25 aprile 2011
strage in piazza: un anno dopo Leggi la notizia su: www.temponews.it
bile che ancora risuona delle urla terrorizzate della gente accorsa in piazza per partecipare al corteo e dei lamenti strazianti dei feriti. Una strage che poteva trasformarsi in una vera e propria ecatombe
L’assessore a Traffico e Viabilità, Alberto D’Addese, annuncia “un giro di vite entro fine aprile nel numero di accessi al centro storico”.
La Piazza non sarà più una scorciatoia
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ll’assessore a Traffico e Viabilità del Comune di Carpi, Alberto D’Addese chiediamo se la Giunta ha intenzione di fare qualcosa per garantire maggiore sicurezza a coloro che si recano in centro storico, dando - seppure con ritardo - un giro di vite al numero di mezzi che attraversano Piazza Martiri. “La Commissione Viabilità e Traffico ha predisposto una serie di misure tese a regolamentare la viabilità e le modalità di accesso a Piazza Martiri e la segnaletica, attraverso interventi infrastrutturali leggeri per facilitare il transito - obbligatorio - che dovrà essere seguito. Il nostro obiettivo è quello di omogeneizzare i regolamenti che disciplinano l’accesso al centro allargando in sostanza ciò che già avviene in Corso Alberto Pio”. Qualche esempio? “Riduzione per tutti (tassisti, conducenti di Arianna, automobilisti, ciclisti...) dei limiti di velocità, al massimo 30 chilometri orari. E, ancora, le operazioni di carico e scarico delle merci saranno consentite ai commercianti solo durante fasce orarie prestabilite, all’interno di stalli specifici”. Insomma Piazza Martiri non sarà più una scorciatoia per raggiungere più agevolmente alcune vie del centro: “chi non avrà un motivo plausibile per attraversare la piazza non sarà più autorizzato a farlo. Un giro di vite che ridurrà notevolmente gli accessi e, allo stesso tempo, garantirà maggiore sicurezza alla cittadinanza e faciliterà i controlli”, aggiunge l’assessore. Anche i diversamente abili, che sono tutelati da una legge nazionale, dovranno modificare le proprie abitudini: sarà infatti rivisto il sistema di piazzole dedicato alla sosta e alcuni stalli, continua D’Addese, “verranno dedicati al raggiungimento del duomo e dei vari servizi presenti in centro ma, anche a loro sarà interdetto l’attraversamento della Piazza qualora non avessero un motivo preciso per farlo”. Perchè tali misure non sono ancora operative? “La Commissione Viabilità ha terminato il suo lavoro, stiamo aspettiamo che l’Ufficio Commercio termini il suo per poi arrivare, speriamo entro la fine di aprile, a un intervento a tutto tondo che, oltre alla viabilità, disciplini anche la gestione delle attività del centro, a partire, ad esempio, dai dehors degli esercizi pubblici”. Mezzi di soccorso a parte, avete intenzione di interdire completamente la piazza alle auto in caso di eventi? “A fronte di iniziative rilevanti le limitazioni all’accesso in Piazza varranno per tutti”. Numerosi i furbetti, persone che usufruendo del pass disabili dei famigliari entrano in piazza infischiandosene delle regole: “ogni permesso viene rilasciato solo a fronte della presentazione di una certificazione dell’Asl che documenta patologie conclamate. Purtroppo, in città, registriamo una crescita del peggioramento del senso civico dei cittadini e del mancato rispetto delle regole del codice della strada. Le nuove regole sugli accessi al centro consentiranno agli agenti di Polizia Municipale di effettuare maggiori controlli e cogliere quindi in flagrante coloro che violano la legge. Ci tengo anche a sottolineare che a fronte di un utilizzo improprio del permesso, accanto a una sanzione pecuniaria, potrebbe anche decaderne la concessione”. J.B.
se la macchina non si fosse schiantata contro il palo. E oggi, un anno dopo, cosa è cambiato? Nulla o poco più. Le promesse dei nostri amministratori di dare un giro di vite al numero dei
permessi di coloro che possono circolare in piazza sono cadute nel vento. Almeno per ora. Basta recarsi in centro per rendersene conto. In occasione di mercati o grandi eventi, davanti al sagrato del Duomo non si contano le auto parcheggiate, segno tangibile che le macchine da corso Cabassi entrano in piazza, seppure per un breve tratto, nonostante le fami-
glie con bimbi al seguito, nonostante gli anziani in bicicletta... ( I permessi rilasciati nel 2011 sono stati 3.052, comprensivi di rinnovi, mentre dal 1° gennaio 2012 ad oggi, ne sono stati rilasciati 585). Mezzi di soccorso a parte, non si comprende perchè la piazza non possa essere interdetta al traffico veicolare almeno nelle giornate in cui
ospita iniziative importanti. Ogni disabile - e non i suoi parenti - ha ovviamente il diritto di godere di questi momenti di convivialità e aggregazione o di raggiungere la propria abitazione ma, ne siam certi, anch’egli memore di quanto già accaduto, non si metterà certamente di traverso se, per una decina di volte l’anno, sarà costretto a lasciare l’auto pochi metri più in là, nelle piazzole gialle che punteggiano il centro storico carpigiano. A un anno di distanza da quel terribile incidente, per i famigliari delle vittime nulla è più come prima. Attraversare con spensieratezza la nostra bella piazza non è più possibile. Perdere la vita proprio lì, dove la vita di una città dovrebbe rumoreggiare con forza, è un assurdo a cui occorre dare risposta, perchè la sicurezza dei cittadini deve essere garantita. La vita esige di essere difesa anche con azioni impopolari. Almeno una manciata di volte l’anno. Jessica Bianchi
I carpigiani chiedono più sicurezza in centro storico
“Troppi i furbetti col pass” A ll’approssimarsi del primo anniversario della strage del 25 aprile, vetture di ogni tipo – dalle auto elettriche a furgoni – continuano a transitare numerose per le vie del centro storico di Carpi, in particolare su Piazza Martiri e Corso Alberto Pio, la ‘via dello shopping’. Delle
“Quando mio figlio, che ha 11 anni, deve andare in biblioteca passando per il centro, non sono tranquilla”.
Edda Cadossi
Daniela Carbone
Irina Sudnieva
Olga Landrini
misure più restrittive al transito dei veicoli le quali, complice probabilmente l’onda emotiva suscitata dalla tragedia, erano state annunciate dall’assessore alla viabilità Carmelo Alberto D’Addese non v’è, per ora, traccia alcuna. I carpigiani, in larghissima maggioranza per una stretta
“Vedo macchine che accedono col pass per disabili ma sono guidate da persone completamente autosufficienti”.
sul ‘traffico’ in ZTL, si dividono sostanzialmente in due gruppi: da un lato Stefano Bedogni
coloro che ritengono che le regole ci siano già, e che sia pertanto sufficiente farle rispettare attraverso maggiori controlli; dall’altro i più preoccupati chiedono una chiusura completa. Idea, quest’ultima, espressa in maggioranza da madri con figli piccoli. Come Daniela Carbone. “Soprattutto con la bella stagione ci sono molti bambini che giocano in piazza e credo che nessuno, neppure i disabili, dovrebbero accedervi in auto. Potrebbero fermarsi nelle vicinanze, come in via Berengario, per poi essere accompagnati. Lo stesso vale per i veicoli commerciali, perché quello che è Continua a pagina 5
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uel tragico 25 aprile ci ha cambiato la vita. E non è un modo di dire. La nostra quotidianità è stata irrimediabilmente sconvolta. Ogni perdita porta dolore e tristezza ma aver perso nostro padre, ucciso in un luogo pubblico, non aiuta a trovare quella pace interiore necessaria per riportare un po’ di serenità nel tram tram della vita. Ogni sirena scuote i ricordi,
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avvenuto è troppo grave”. D’accordo con lei Irina Sudnieva: “quando porto mio figlio in giro per mano e passa un’auto ho molta paura – commenta mentre cammina sotto il portico spingendo un passeggino - quando l’altro mio figlio, che ha 11 anni, deve andare in Biblioteca passando per il centro, non sono mai tranquilla”. Se per le mamme c’è una comprensibile, ulteriore ragione di apprensione, Stefano Bedogni sostiene vi siano molti furbetti: “vedo macchine che accedono con il pass per disabili ma sono guidate da persone completamente autosufficienti. I controlli vedo che ci sono, perché Emidia Dotti
Laura Lugli
un’auto delle Forze dell’Ordine è sempre presente. Pensando ai commercianti del centro, credo che un po’ di traffico sia inevitabile, ma è vero che di macchine in giro ce ne sono tantissime”. Che serva un giro di vite lo pensano anche Edda Cadossi e Olga Landrini: “occorrono misure drastiche. Durante le manifestazioni il passaggio di auto dovrebbe essere completamente interdetto. In quanto ai disabili, esistono associazioni per il loro trasporto, come l’Ancescao. Ma non sono solo le macchine, anche le bici vanno spes-
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La parola ai famigliari di enzo grossi
“Nulla è più come prima”
camminare per la piazza non è più possibile senza versare lacrime, ogni volta che qualcuno della nostra famiglia è fuori casa, con grande fatica, si cerca di padroneggiare la paura che non torni più. Nostra madre vive ancora sotto shock per aver perso suo marito in un Vanni Po
so troppo veloci”. “Sono dell’idea di chiudere i centri delle città qualora vi siano delle manifestazioni! Le bici e i pedoni - aggiunge Mery - sono una cosa ovvia, ma le macchine no! Anche se a guidarle sono persone con handicap”. A lei si unisce anche Stefania Ferrari: “non conoscevo nessuna delle persone coinvolte nella strage, penso però vi siano, da una parte tre donne che hanno perso il compagno di una vita, dei figli che hanno perso i loro padri e dei bimbi che hanno perso i loro nonni... dall’altra una signora che non si darà pace proprio per aver causato tutto questo dolore. La piazza secondo me va chiusa. Punto e basta. Ho una bimba di 4 anni che corre e gioca in piazza. Va chiusa per tutti: invalidi e non, residenti e non, polizia in auto e tutto il resto”. “Non mi sento tranquilla agli incroci - aggiunge Emidia Dotti - specialmente quello che porta al centro storico arrivando da via Ugo da Carpi attraverso Piazzale Ramazzini: quando c’è il verde le macchine ti tagliano la strada. Non ho mai avuto un incidente ma ritengo sia problematico. Amo la piazza senza automobili, ma vedo che la situazione è seguita dai vigili e mi sento
“Occorrono misure drastiche. Durante le manifestazioni il passaggio di auto dovrebbe essere completamente interdetto”.
Enzo Grossi
sicura anche a lasciarci andare dei ragazzi. Lo scorso 25 aprile non ero in piazza ma ho appreso subito cosa fosse successo. La signora che guidava l’auto era un ex-dipendente dell’Usl che io conoscevo molto bene. E’ stata una disgrazia, una fatalità, ma da questo episodio bisognerebbe stabilire che, durante la manifestazioni, la piazza andrebbe completamente chiusa al traffico, ovviamente trovando il modo di farvi partecipare anche le persone disabili, che hanno diritto come tutti gli altri di godersi la vita della comunità”. “Penso che dovrebbe esserci una più netta separazione nella zona di attraversamento davanti al sagrato del Duomo. Lo dico perché, per esempio anche durante il mercato - commenta Vanni Po - in quella zona c’è troppo traffico. Il giorno della strage ero in piazza: sono arrivato col corteo, un minuto dopo che era accaduta. Conoscevo qualcuno delle vittime di vista, e devo dire che, ancora oggi, il ricordo rappresenta qualcosa di irreale. Anche con quelle scene davanti agli occhi, non ci potevo credere”. C’è invece chi pensa si sia trattato di una tragedia imprevedibile, “la piazza non deve essere aperta alle
“I centri di tutte le città sono luoghi pubblici dove transitano pedoni, biciclette e auto, è impensabile che tutto venga chiuso quindi il rischio rimane”. Katia Motta
attimo, senza aver avuto il tempo di dirgli “ciao”. Il dolore di sapere che è stato ucciso dalla leggerezza e dall’irresponsabilità umana è straziante. Nulla nelle nostre giornate è più come prima. Nulla dentro di noi è più come prima. Dicono che il tempo aiuta,
non è vero. Ci sta aiutando la consapevolezza di aver avuto per padre e marito un “grande uomo”. In nome del suo ricordo e di ciò che a ognuno di noi ha dato cerchiamo di rimettere a posto i pezzi che, come dopo un urto violento, sono sparsi dentro di noi. Grazie
“Non conoscevo nessuna delle persone coinvolte, penso però vi siano, da una parte tre donne che hanno perso il compagno di una vita, dei figli che hanno perso i loro padri e dei bimbi che hanno perso i loro nonni... dall’altra una signora che non si darà pace proprio per aver causato tutto questo dolore. La piazza secondo me va chiusa. Punto e basta”.
Anche la pista ciclabile che porta a San Nicolò è piccola: manca un anello che circondi il centro storico. Obiettivamente - conclude Laura Lugli - quando si prevede una grande presenza di pubblico, per qualche evento particolare o alla domenica, il traffico sulla piazza andrebbe interdetto. Quando, lo scorso anno, ho saputo quello che era successo in centro, sono rimasta esterrefatta. Anche perché inizialmente, nella concitazione del momento, le informazioni erano frammentarie e non si capiva bene cosa fosse accaduto e come”. “A me fa male pensare allo scorso 25 aprile - spiega Katia Motta - perché conosco personalmente Teresa (ndr la signora che ha investito i pedoni) da anni e so che è vittima anche lei di questo incidente... Spero che nessuno ce l’abbia con lei perché non se lo merita proprio. I centri delle città - di tutte le città sono luoghi pubblici dove transitano pedoni, biciclette e auto, è impensabile che tutto venga chiuso quindi il rischio rimane. Ma questo anche in casa propria”. Marcello Marchesini
auto, ma capiamo le necessità di disabili e commercianti”, dichiarano Alberto Cova e Angela Sala. Dello stesso parere anche Filippo Caddi: “l’auto privata è stata riconosciuta come indispensabile ausilio protesico per le persone con limitate o impedite capacità motorie, detentrici dello “speciale contrassegno”. Queste, infatti, per i loro spostamenti nell’ambito degli spazi cittadini, essenziali per le attività lavorative e di relazione, non dispongono attualmente di nessun’altra reale possibilità alternativa in quanto i mezzi di trasporto pubblico urbano non sono accessibili alle persone che hanno consistenti limitazioni nella deambulazione. Le facilitazioni per la circolazione e la sosta risultano perciò assolutamente conseguenti al principio costituzionale, sancito dall’art. 3, dell’eguaglianza tra tutti i cittadini”. “Non penso ci siano troppe auto in centro. Diciamo che per i ciclisti alcune piste sono mal messe e sarebbero da risistemare. Penso alla parte di viale Carducci che porta a Piazzale Ramazzini. Noto poi che le ciclabili, per quanto belle, non sono collegate tra loro, per cui si è costretti a percorrere dei tratti sulla strada insieme alle auto.
Mery Stefania Ferrari
papà per averci insegnato che nella vita, con forza, dedizione e onestà si possono ottenere risultati e realizzare i propri progetti e sogni. Questo sta aiutando la nostra famiglia. Con amore a Enzo Grossi, da tua moglie Clara Bonfatti, dalle tue figlie Barbara e Claudia e dalla schiera di nipoti e pro nipoti che tanto ti amano. Le cause
Guasto o errore umano?
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nche per la carpigiana Teresa Forghieri la vita non è più la stessa. Lo scorso 25 aprile, uscita dalla messa in Duomo, la donna si era messa alla guida della sua vettura. Che cosa sia successo negli attimi successivi è ancora da chiarire. Subito dopo lo schianto, la Forghieri ha sostenuto che i comandi dell’auto non rispondevano più e di aver così perso il controllo. Come è noto nei suoi confronti è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo plurimo. Nel tentativo di ricostruire l’esatta dinamica dello schianto, il pubblico ministero ha disposto ben tre perizie, per cercare di capire se sia stato un guasto meccanico o elettronico a giustificare il comportamento anomalo del veicolo o se, al contrario, l’incidente sia stato provocato da un errore umano, come ci spiega l’avvocato che rappresenta i famigliari di Enzo Grossi, dottor Nicolini. “La prima perizia disposta dalla Procura di Modena è stata eseguita sull’auto a motore spento, mentre la seconda a motore acceso. Una terza perizia è invece stata fatta sulla signora Forghieri per verificare se l’anziana fosse nelle condizioni psicofisiche idonee per guidare. A fine maggio scade la proroga di sei mesi richiesta dalla Procura e con essa dovrebbe concludersi anche la fase delle indagini, solo allora potremo accedere agli atti e procedere. Quel che sappiamo ad oggi è che le due perizie sul veicolo non hanno rilevato guasti meccanici” ergo l’errore umano pare essere l’unica ipotesi possibile. J.B.
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ario Monti, in visita ai militari italiani agli inizi di aprile, dal Libano aveva dichiarato che la riforma del lavoro ha uno “scopo principale”: risolvere il problema della disoccupazione giovanile, che è poi l’obiettivo di “tutte le politiche del governo”. L’attenzione del premier sulla disoccupazione giovanile non era piovuta a caso: i dati pubblicati dall’Istat il giorno precedente erano preoccupanti. Nel 2011, rispetto a tre anni prima, i giovani dai 15 ai 34 anni con un lavoro sono calati del 14,8 per cento. Se si restringe la fascia ai 15-24 anni, il calo nei tre anni considerati è stato pari ad oltre il 20 per cento. Nello stesso periodo sono aumentati gli occupati tra i 55 e i 64 anni (più 15 per cento) costretti a rimanere sul proprio posto di lavoro perché non possiedono i requisiti contributivi per accedere alla pensione.
Sarà protagonista della serata sul tema “L’imprenditoria giovanile (si può sperare in un futuro migliore?)”, lunedì 23 aprile alle 21, presso l’Auditorium San Rocco
Luigi Abete ospite dei Lions Cifre che preoccupano e sulle quali si è concentrata l’attenzione dei Lions Club di Carpi. “Nel mese di aprile di ogni anno - spiega il presidente del Lions Club Carpi Host Giampiero De Giacomi - il Multidistretto 108Tb della nostra Associazione celebra il Lions day, durante il quale tutti i Lions Club italiani sono impegnati contemporaneamente a concretizzare uno dei loro scopi costitutivi: contribuire allo sviluppo sociale, civile e culturale della comunità”. E quest’anno i Lions di Carpi ritengono di assolvere questo compito offrendo ai giovani e a tutta la cittadinanza la possibilità di approfondire la loro conoscenza sulle problematiche
Luigi Abete
luigi abete ospite dei lions di carpi Leggi la notizia su: www.temponews.it
Anagrafe
Giuseppina Baggio (PdL)
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iovedì 12 aprile per fortuna non erano molti i cittadini negli uffici dell’Anagrafe del Comune di Carpi quando, intorno alle 11, il sistema informatico ha iniziato a incepparsi, procedendo sempre più a rilento sino a quando non si è bloccato del tutto. A quel punto, dopo qualche telefonata e un attimo di ‘panico’, Akropolis, il nuovo software che raccoglie i dati anagrafici - attivo dal 1° gennaio e utilizzato anche dai Comuni di Modena e Soliera – è stato riavviato. Una volta eseguita questa operazione tutto è tornato a funzionare correttamente, per fortuna senza che si formasse una coda troppo lunga. L’intoppo ha causato un’attesa di circa 40 minuti e, a detta dei gentili dipendenti, è la prima volta che si verifica un episodio di questo tipo... M.M.
Don Antonio è il nuovo parroco Don Antonio Dotti
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l vescovo monsignor Francesco Cavina ha nominato parroco di Limidi di Soliera don Antonio Dotti, che succede a don Rino Malagoli, scomparso il 24 febbraio scorso. Il nuovo parroco continuerà a reggere la comunità di Gargallo di Carpi in qualità di amministratore parrocchiale. Nato a Carpi nel 1974, don Antonio Dotti ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 2003 e, nello stesso anno, è divenuto vicario parrocchiale a Sant’Agata di Cibeno. Dal 2005 è stato anche amministratore parrocchiale a San Marino. All’ottobre 2010 risale la nomina a parroco di Gargallo. Insegnante di religione nelle scuole superiori, è in diocesi uno degli assistenti dell’Azione cattolica ragazzi.
denza, Abete è uno degli imprenditori di maggior spicco nel panorama industriale italiano. Dal 1983 al 1986 ha ricoperto l’incarico di presidente della Federazione Industriali del Lazio e dal 1992 al 1996 è stato presidente di Confindustria. Dal 1998 è presidente di Bnl. Dal 2004 al 2008 è stato presidente dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma (Uir). Oggi, Luigi Abete è presidente dell’Azienda Beneventana Tipografica Editoriale, l’impresa di famiglia operante nel settore grafico, fondata dal padre Antonio nel 1946, ed è componente di diritto a vita della giunta di Confindustria. S.G.
Ostello di Carpi: cosa ne faremo?
Software in tilt
Limidi
riguardanti l’imprenditoria giovanile. “Riteniamo e siamo tutti consapevoli - continua De Giacomi - di quanto importante sia questo tema non solo per i giovani, quanto per l’intera società di oggi e soprattutto di domani”. A questo scopo è stato organizzato un incontro per “discutere - spiega Giovanni Gambino del Lions Carpi Host - sulle prospettive dell’imprenditoria giovanile, anche alla luce dei recenti incentivi previsti dall’attuale governo”. Protagonista della serata, lunedì 23 aprile alle 21, presso l’Auditorium San Rocco, sarà Luigi Abete: nato a Roma il 17 febbraio 1947, laureato in Giurispru-
na spesa significativa per un Comune della dimensione di Carpi: ovvero poco più di 1 milione di euro. E’ quanto è costato l’ostello in attesa di un appalto per la gestione. “Certamente - commenta la consigliera comunale del PdL, Giuseppina Baggio - qualche dubbio che i flussi turistici nella zona possano giustificare la presenza di un ostello sul nostro territorio, c’era fin dall’inizio. Ma ora questa struttura c’è e occorre stabilire come usarla. Per questo ho presentato un’interpellanza: vorrei sapere quando diventerà operativo, quando ne verrà appaltata la gestione e se sia possibile valutare la possibilità di convenzionarsi con l’Università degli studi di Modena e Reggio per ospitare gli studenti fuori sede. Potrebbe essere un modo di dare un servizio e nello stesso tempo garantire una redditività minima dell’investimento fatto”.
Presentato il nuovo ecografo portatile di ultima generazione donato dall’associazione Pazienti Tiroidei di Carpi all’Ospedale Ramazzini
L’Endocrinologia è in pericolo? “ L’associazionismo è per la realtà carpigiana un valore aggiunto che la contraddistingue e permette di realizzare fondamentali risultati in campo sanitario”. Sono queste le parole con cui il dottor Claudio Vagnini, direttore del distretto sanitario di Carpi, ha voluto ringraziare tutti i volontari dell’Associazione Pazienti Tiroidei che si sono adoperati in questi ultimi mesi per acquistare un ecografo portatile, permettendo così ai medici di raggiungere agevolmente i pazienti allettati. “Attraverso numerose iniziative di raccolta fondi ha dichiarato il dottor Giampaolo Papi, responsabile del Modulo P. di Diagnosi e Terapia delle Patologie Tiroidee dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, nonché presidente onorario dell’associazione siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati qualche mese fa: l’acquisto di un nuovo e pratico ecografo che consente di essere portato direttamente al letto del paziente. L’apparecchio è costato 12mila euro invece dei 20mila che erano stati previsti, e per questo “sconto” dobbiamo ringraziare il nostro tesoriere Franco Mestieri”. “Da un po’ di tempo - spiega Alberto Bellelli,
Giampaolo Papi col nuovo ecografo
assessore alle Politiche Sociali - circolano voci non ufficiali su una decisione da prendere in merito al mantenimento o meno dell’Endocrinologia a Carpi, ma come premesso si tratta solo di voci”. Dal dottor Orazio Mercurio, presidente di Apt arriva una riflessione sulla situazione ospedaliera carpigiana e dell’intera provincia di Modena: “uno dei principi generali per il sano
regolamento di qualsiasi attività esige il mantenimento di ciò che è buono - e l’Endocrinologia di Carpi è considerata all’unanimità un’eccellenza - e l’eliminazione di ciò che non funziona. Per preservare l’eccellenza occorre rimuovere gli sprechi”. E a ribadire il concetto è intervenuta anche la dottoressa Teresa Pesi, direttore del nosocomio carpigiano: “pur avendo
solo 18 mesi di vita, Apt si è già messa in luce, rendendo chiaro a tutti come l’Endocrinologia di Carpi non sia una realtà chiusa dentro le mura dell’ospedale, bensì aperta verso l’esterno, rivolta alle esigenze dei malati tiroidei e che instaura e mantiene con loro un proficuo rapporto. Tutto ciò rappresenta una grande differenza rispetto ad altri comuni, ed è un merito di cui Carpi può fregiarsi a piena ragione. Proprio alla luce di ciò, si rivela impensabile l’idea che l’Endocrinologia locale possa subire un processo involutivo”. E anche dal diretto beneficiario del moderno macchinario, il dottor Carlo Di Donato, primario del Ramazzini, sono giunte parole ottimistiche: “il mio impegno è quello di utilizzare appieno lo strumento, per evitare quei casi tristemente noti di investimenti importanti che poi sono stati scarsamente sfruttati. Il nuovo ecografo verrà utilizzato prevalentemente nei Reparti di Medicina e Lungodegenza, e in merito alle voci che si sarebbero diffuse, l’Endocrinologia a Carpi ha una storia antica di risultati molto positivi e, pertanto, è inimmaginabile un suo depotenziamento. Semmai la prospettiva per il
futuro dovrebbe essere quella di un ampliamento”. A tenere banco nelle battute finali dell’incontro è stata una questione che è in attesa di essere risolta già da alcuni mesi e riguarda l’inserimento di un volontario di Apt in reparto per rispondere alle richieste telefoniche e alleviare così il lavoro degli infermieri. A farsi portavoce della causa è stato il tesoriere Mestieri: “se potessimo adempiere a un compito molto semplice, come quello di rispondere al telefono, consentiremmo agli infermieri di svolgere lavori molto più importanti in corsia e coi pazienti. Il tempo che l’infermiere passa al telefono infatti, viene sottratto a quello dedicato al paziente e ciò potrebbe essere facilmente evitato”. Alla richiesta diretta di Mestieri, Di Donato ha evidenziato la presenza di alcuni problemi legati alla privacy, di dettagli che si pensava fossero rapidamente risolvibili ma che in realtà creano delle complicazioni. L’obiettivo comune per il futuro immediato è quindi quello di trovare una soluzione a tali cavilli burocratici. Dal momento che la generosità dei cittadini c’è, ed è anche grande, perchè rinunciarvi? Chiara Sorrentino
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Ospedale di Carpi: la portineria inspiegabilmente chiusa crea disagi e malumori tra i cittadini
Giorni di passione al Ramazzini N on sono passati neppure 15 minuti dalle 13.30 quando una giovane si presenta alla portineria e, perplessa, si trova costretta a scrutare lo sportello chiuso. Alice Arletti, in dolce attesa, accompagnata da Francesco Marchesi non è che la prima dei tanti cittadini che lunedì 16 aprile si sono recati in via Molinari, presso l’entrata dell’Ospedale di Carpi, per scoprire troppo tardi che lo sportello avrebbe riaperto alle 16.30, dopo tre ore di pausa. E se già da lunedì – primo giorno dei nuovi Alice Arletti
Chiara Salami
orari causati, a monte, dal taglio del servizio di vigilanza - le code non sono mancate, per il Ramazzini anche la seconda è decisamente una giornata di passione. “Non sapevamo nulla – commentano Alice e Francesco – anche perché nel documento per il ritiro c’è scritto di presentarsi da oggi a partire dalle 14”. Il foglio che mostra le è stato consegnato il 5 aprile scorso, il suo non è l’unico caso di questo tipo. “Qui dice di ritirare l’esame dalle 8 alle 19.30”, racconta Chiara Salami, indicando il documento che le è stato
rilasciato giusto lo scorso giovedì. Ognuno vive un disagio particolare. “Sono in convalescenza e potevo venire a ritirarlo solo in questa fascia oraria – racconta Patrizia Guagliumi – e ora mi tocca tornare alle 18”. C’è chi racconta addirittura episodi da teatro dell’assurdo, come quello che ha vista coinvolta Isabella Gennari. “Vengo una volta all’anno e, quando sono passata ieri, mi hanno detto di ritornare oggi, quindi ho logicamente pensato che il problema riguardasse soltanto la giornata di
Francesco Marchesi
Marina Delladelli
lunedì”. Al coro si unisce Marina Delladelli: “vedo il cartello in questo momento, nessuno me l’aveva detto. Mi chiedo come l’abbiano comunicato”. Se alcuni, più giovani, prendono la situazione con filosofia, c’è anche chi, più anziano e con difficoltà motorie, vive il cambiamento con rabbia ed esasperazione: “è un altro dei tanti disagi – sbotta Maurizio Violi, diabetico che, quando non si sposta in carrozzina, si avvale delle stampelle – già i tempi d’attesa sono lunghi, poi si depotenziano i servizi.
Come si può andare avanti così? Meglio che non aggiunga altro altrimenti mi arrabbio troppo”. Se una dipendente, ascoltando le lamentele, sfodera un sorriso di impotenza, qualcuno si lascia andare anche a commenti che non è il caso di ripetere. “Sono venuto da Fossoli e adesso cosa devo fare, andare avanti e indietro? Prenderò un caffè, poi mi inventerò qualcosa per far passare il tempo, dato che l’esame in ogni caso devo ritirarlo oggi”, esclama Armando, sconsolato. Marcello Marchesini
Maurizio Violi
“Un grazie di cuore al mondo del volontariato”
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compagnia nelle lunghe giornate d’inverno, mi hanno sostenuta quando ho ripreso a muovere i primi passi, hanno fatto la spesa e alcune commissioni per me. Sono iscritta alla Banca del Tempo da tanti anni e, in passato, a mia volta, ho tenuto compagnia agli ospiti anziani in Borgofortino servendo i pasti alla domenica. Inoltre, avendo fatto la magliaia, mi sono offerta più volte per riparare maglie e tessuti. I volontari
“E’un altro dei tanti disagi . Già i tempi d’attesa sono lunghi, poi si depotenziano i servizi. Come si può andare avanti così? Meglio che non aggiunga altro altrimenti mi arrabbio troppo”. Centro di promozione sociale Gorizia
I lettori ci scrivono
entile Redazione, con questa lettera intendo esprimere un grazie sentito al mondo del volontariato. In particolare ringrazio la Banca del Tempo e le associazioni Auser, Il Faro e Il Ponte perché mi hanno sostenuto e aiutato durante i mesi di convalescenza in seguito all’intervento al ginocchio a cui mi sono dovuta sottoporre. I volontari della Banca del Tempo mi hanno tenuto
Patrizia Guagliumi
di Auser, Il Faro e Il Ponte si sono offerti di portarmi in auto ovunque, quando ne ho avuto bisogno: per la riabilitazione a Volta Mantovana o anche solo in piscina a Carpi (un grazie grande anche a tutto il personale della piscina che si è tanto prodigato per me). Grazie al sostegno di tutti loro, nonostante la mia età, sono riuscita a superare la convalescenza e a guardare avanti. Maria Malpighi
FesteggiAMO la primavera
Pronto soccorso: 7 ore di attesa per nulla
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mia madre si è gonfiato un occhio e si è recata al Pronto Soccorso di Carpi alle 14:30/14:45. Probabilmente è stata una giornata piena, ma stasera alle 21:45, dopo 7 ore di attesa, si è sentita dire - senza nemmeno essere stata visitata - che era meglio andasse a casa e chiamasse la guardia medica. Purtroppo, siamo una famiglia a cui non piace polemizzare in pubblico o fare del “casino” come si suol dire, però capita spesso che se non protesti con vivacità rischi sempre di restare a mani vuote... mi domando, cosiderato, probabilmente, l’afflusso di codici più urgenti, non era il caso che qualcuno del Pronto Soccorso avvertisse quanto prima le persone in attesa (non è stata l’unica ad avere questo trattamento) senza farla aspettare 7 ore? E’ uno schifo e mi auguro che non capiti più. L.
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abato 21 aprile alle 21, al Centro di promozione sociale Gorizia, appuntamento con FesteggiAMO la primavera insieme al gruppo Fuoritempo e al cabaret di Andrea Ferrari. E’ gradita la prenotazione alla segreteria dell’Associazione Malati Oncologici di Carpi allo: 059.659965 - 338.9170175 o al Gorizia 339.3199224.
Contribuire a ridurre i tempi di attesa, proporre prezzi accessibili, garantire la qualità nelle prestazioni sanitarie erogate. Queste le basi da cui scaturisce la decisione di 20 poliambulatori accreditati aderenti ad Anisap Confcommercio della Provincia di Modena che hanno costituito una Rete di Imprese destinata a rispondere al fabbisogno di salute della cittadinanza
Debutta il progetto Ben-Essere C
ontribuire a ridurre i tempi di attesa, proporre prezzi accessibili, garantire la qualità nelle prestazioni sanitarie erogate. Queste le basi da cui scaturisce la decisione dei 20 poliambulatori accreditati aderenti ad Anisap Confcommercio della Provincia di Modena di costituire una Rete di Imprese destinata a rispondere al fabbisogno di salute della cittadinanza. BenEssere Modena, questo il nome di un progetto a cui le strutture hanno lavorato per oltre un anno e di cui vi abbiamo dato notizia due settimane orsono, è ora divenuto finalmente realtà: un gruppo di centri ambulatoriali specializzati in prestazioni mediche ad ampio raggio (dalle visite specialistiche alle ecografie, dalle analisi di laboratorio, alle risonanze magnetiche e altre ancora) che tramite lo strumento della rete, permette alla cittadinanza di prenotare le prestazioni a un tariffario sociale calmierato, alla portata di tutti. Il sistema è acces-
sibile attraverso un doppio canale il sito www.benesseremodena. it tramite cui i privati cittadini possono prenotarsi direttamente le prestazioni dal proprio computer o telefonino, oppure attraverso le farmacie di Federfarma aderenti alla Rete, che svolgono gratuitamente il servizio di prenotazione per il cittadino. “E’ un progetto con un alto contenuto di innovazione sia organizzativa sia tecnologica – ha dichiarato Massimo Carpigiani presidente
del sindacato Anisap Modena – perchè non è stato facile riunire 20 aziende, concordare un tariffario a prezzi calmierati per intercettare i nuovi segmenti di domanda e farlo sottoscrivere e includere in un contratto di rete di impresa. Dal punto di vista tecnologico, il sistema di prenotazione è in realtà attivo da più di tre mesi, durante i quali abbiamo selezionato venti farmacie su cui testare il funzionamento del portale internet di prenotazione.
I riscontri sono stati ottimi: al momento della conferma di prenotazione il software si connette direttamente con l’agenda dei centri per riservare la prestazione richiesta e contemporaneamente invia al richiedente sms e mail di conferma”. “La Rete – ha aggiunto Mauro Concari, manager di Hesperia Hospital di Carpi e brand builder del progetto – nasce dall’esigenza imprenditoriale di ottimizzare l’erogazione dei nostri servizi, ma sarebbe riduttivo non riconoscere al progetto un connotato sociale di grande importanza.Tramite la Rete BenEssere, si va incontro anche alle difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie che questo periodo di congiuntura negativa ha accentuato”. “Che il sistema sanitario in Emilia Romagna sia uno dei più efficienti in Italia è indubbio ha concluso Franca Vezzali – del resto la nostra Rete non si vuole contrapporre al sistema di offerta della sanità pubblica. Al contrario, la filosofia di fondo rimane
un’approccio orientato alla sussidiarietà con il Sistema Sanitario Nazionale e alla solidarietà verso l’utenza finale. Questa iniziativa nasce da una ricognizione fatta dai nostri centri che hanno deciso di cogliere e integrare in un unico progetto le opportunità di crescita offerte dall’introduzione del contratto di rete nel nostro ordinamento, dall’evoluzione tecnologica dell’infomatica e del web che hanno portato a una nuova consapevolezza organizzativa negli imprenditori del nostro settore”. Risultano indubbi i vantaggi che questo progetto porterà al sistema Modena nel suo complesso: maggiore fruibilità di prestazioni sanitarie per le persone con minore potere d’acquisto, sviluppo dell’attività delle imprese del comparto, riduzione dei costi e dei tempi di attesa delle visite mediche in generale. A Carpi i tre centri medici privati che fanno parte della rete sono: Hesperia Hospital, San Nicolò e Città di Carpi.
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I risultati delle prove Invalsi – verifiche periodiche sulle conoscenze di italiano, con lettura e comprensione del testo, e matematica - relative alle classi terze delle scuole medie di Novi mostrano che gli alunni immigrati di seconda generazione ottengono risultati del tutto paragonabili, se non migliori, di quelli dei loro compagni italiani
Una sorpresa tra i banchi di scuola “ Come faranno i nostri ragazzi a fare lezione decentemente, con tutti questi nuovi compagni che provengono da Paesi e famiglie con lingua, cultura e tradizioni completamente differenti dalle nostre?”. “Il compagno cinese di mio figlio non parla una parola di italiano e rallenta il programma”. E, ancora, “le bambine pakistane nella classe di mia sorella sono una palla al piede, in questo modo le maestre sono impegnate ad aiutare loro a discapito dell’educazione di mia figlia”. Queste frasi, che ognuno di noi avrà sentito pronunciare almeno una volta nella vita da genitori preoccupati o arrabbiati, rappresenta certo un timo-
re comprensibile, ma soltanto questo. Non sembra infatti che tali paure trovino riscontro nei fatti. A dimostrarlo sono i risultati dei Test Invalsi in una scuola di Novi di Modena, il Comune dell’Unione Terre d’Argine con la più alta percentuale di immigrati di tutta la Provincia di Modena e quello dove le nascite di bambini figli di immigrati hanno addirittura superato quelle dei figli di cittadini italiani. I risultati delle prove Invalsi – verifiche periodiche sulle conoscenze di italiano, con lettura e comprensione del testo, e matematica - relative alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado – la vecchia scuola media – mostrano come gli
alunni di Novi non solo sono, in media, bravi quanto quelli della Regione Emilia Romagna e del Nordest, ma anche come gli alunni immigrati di seconda generazione ottengono risultati del tutto paragonabili, se non migliori, di quelli dei loro compagni italiani. Complice probabilmente la consapevolezza di dover partire da una situazione di disagio socio-economico spesso maggiore e, quindi, di doversi dare più da fare per ottenere gli stessi risultati, i figli di stranieri si impegnano addirittura di
più degli studenti italiani, non rallentando quindi programmi scolastici e lezioni. A tal proposito, l’assessore alle Politiche Scolastiche dell’Unione, Giuseppe Schena, ha sottolineato come “per quanto riguarda il Progetto Intercultura dell’Unione Terre d’Argine, per il biennio 2011-2012, si prevede un impegno complessivo a favore di tutte le scuole di infanzia, primarie e secondarie di primo grado del territorio di ben 164mila euro (90mila dei quali provenienti dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, 40mila dall’Unione Terre d’Argine e 34mila dalle scuole). Il progetto si realizza con interventi integrati come i corsi di alfabetizzazione full immersion e durante l’anno scolastico, la mediazione linguistica e culturale per gli alunni e le loro famiglie, nonché i gruppi di accoglienza per alunni appena arrivati in Italia; gli interventi estivi di sostegno e, per Carpi, il Centro unico di iscrizione”. Non c’è d’aver paura dunque. Semmai, i nuovi compagni potranno rappresentare uno stimolo in più per gli studenti italiani a impegnarsi. Marcello Marchesini
un centinaio di studenti del meucci in visita a Mila e Pircher Oberland spa
Gli studenti del Meucci “al lavoro” Gli studenti sono stati accompagnati anche nel Parco d’Arte di Pircher: un percorso tra acqua, verde e terra, punteggiato da opere in legno e acciaio, realizzate da artisti veneti e altoatesini. Le classi hanno manifestato un particolare interesse per il sistema di picking, le aree cantilever e l’efficienza dei flussi operativi. “L’incontro col mondo del lavoro rappresenta un momento di confronto fondamentale, sia per le aziende che per gli allievi - ha commentato la professoressa Alessandra Baroni - e, in quest’ottica specifica si colloca perfettamente nella program-
Studenti in visita alla Pircher
mazione didattica, che studia la logistica come funzione strategica aziendale. L’azienda ha l’opportunità di trasmettere ai giovani il valore di una materia prima così preziosa come il legno, ma soprattutto di far conoscere la complessità di un centro logistico e di un ambiente lavorativo. E’ importante ricordare infatti che questi studenti – fra qualche anno – si affacceranno al mondo del lavoro ed è estremamente formativo per loro “toccare con mano” – anche se solo per poche ore – la concretezza di una realtà imprenditoriale così strutturata”.
Islam e dintorni...
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’Istituto Tecnico Superiore Antonio Meucci di Carpi per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro ha organizzato un percorso di conoscenza legato a temi di attualità (sicurezza, ambiente, logistica, scambi con l’estero), attraverso due visite aziendali. La prima all’azienda alimentare Mila, gruppo Milkon, società cooperativa agricola del settore Lattiero-Caseario con sede a Bolzano, l’altra, per il secondo anno consecutivo, alla Pircher Oberland spa nel suo centro logistico di Rolo. Lo scorso 29 marzo, 53 studenti di due quarte del Meucci, accompagnati dai docenti Baroni, Ricucci ed Eutropio, hanno visitato lo stabilimento di Pircher e hanno così potuto vedere “sul campo” tutte le procedure operative, seguendo il percorso del materiale, dall’ordine
di acquisto fino alla consegna al rivenditore. Dopo aver raccontato ai ragazzi la storia dell’azienda è stato loro illustrato il progetto di responsabilità sociale Green Dream che prevede il rispetto per
l’ambiente in tutte le fasi produttive, l’attenzione per il cliente finale, il rivenditore e il fornitore, la sicurezza del posto di lavoro per i collaboratori, l’impegno nell’ambito sociale e territoriale.
Studenti in visita alla Mila
sicurezza a carpi - I fatti della settimana Picchiati e rapinati di un iPhone due studenti di Carpi Un 16enne di Moglia che frequenta un istituto superiore di Carpi ha convinto un amico ad accompagnarlo a un appuntamento con un ventenne tunisino che, conosciuto nei pressi del polo scolastico di viale Peruzzi, gli aveva promesso di vendergli un po’ di hashish a un buon prezzo. All’appuntamento in centro a Moglia però, i due adolescenti si sono
trovati davanti tre tunisini che, con la scusa di far conoscere loro alcune ragazze, li hanno convinti a salire in auto. Una volta a bordo i due sedicenni sono stati portati in campagna, lontani da occhi indiscreti, presi a botte, rapinati di un iPhone e abbandonati in un campo. I tre tunisini, tutti residenti a Carpi e pregiudicati sono stati individuati dai Carabinieri grazie alle descrizioni dei due giovani e denunciati per rapina aggravata.
Via Venezia e Marchiona, controlli in stirerie cinesi I Carabinieri di Carpi, unitamente a Ispettorato del lavoro, Asl e Medicina del lavoro di Modena, in seguito a un blitz effettuato nei giorni scorsi in due stirerie cinesi, in via Venezia e via Marchiona, hanno sporto due denunce per sfruttamento di manodopera clandestina e hanno elevato una contravvenzione di 14mila. Quattro i lavoratori in nero e due gli immigrati clandestini impiegati nelle due stirerie.
Di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna
Kony 2012
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uesto tipo di iniziativa si chiama “campagna virale” e Jason Russel con Kony 2012 ne ha dato un esempio molto efficace. La campagna virale consiste nel fornire pochi indizi tramite Internet - o attraverso la diffusione di massa - di un nome o un’immagine, in modo da instillare curiosità e rendere popolare un’idea. Il video, parte integrante della campagna virale, è infatti stato visionato 63 milioni di volte nei primi 5 giorni: un record e una cifra che continuano ad aumentare (oltre gli 89 milioni il 10 aprile). Più di 29 minuti per raccontare la storia del signore della guerra ugandese dell’LRA (Esercito di liberazione del Signore) Kony e il suo sfruttamento di minori a fine militare e, soprattutto, per raccontare quello che l’associazione di Russel, Invisible children, ha fatto per contrastarlo. L’idea di fondo è quella di rendere il carnefice famoso quanto una star del cinema, affinché tutti sappiano chi è e cosa fa e porre così fine ai suoi crimini. Il video e la campagna hanno però scatenato molte critiche. Innanzitutto, la guerra che combatte Kony non è contestualizzata, i dati non sono trasparenti e sembra più che altro si miri a giustificare l’interventismo militare statunitense in Africa. Oltre a queste importanti critiche di fondo, Russel pochi giorni dopo la diffusione del video, è stato arrestato in stato confusionale per atti osceni. Di limpidezza dietro questa campagna e al suo fondatore insomma, pare ve ne sia ben poca. Molti personaggi famosi (da Rihanna a George Clooney) hanno appoggiato l’idea di Russel e hanno prestato il loro volto a favore della causa. Molti giornalisti, invece, hanno criticato fortemente tale iniziativa, sostenendo che ha le caratteristiche di uno spot pubblicitario più che di un documentario. In questo caso mediatico si scontrano inevitabilmente interventisti e non interventisti, scettici e impressionabili. Attirare l’attenzione su una questione tanto delicata non è facile, ma questo video ci è riuscito. Ancor più difficile però, è cercare di risolvere problemi come l’impiego di bambini soldato. E’ auspicabile che chi opera in questo campo, abbia come obiettivo solo quello di aiutare davvero questi minori: un’utopia.
PER APPROFONDIRE http://www.youtube.com/watch?v=Y4MnpzG5Sqc http://www.vice.com/it/read/kony-2012-donare-si-o-no
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“Se chiudiamo sarà un bagno di sangue e il danno superiore a quello che si intende recuperare con questo decreto”, commenta Riccardo Cavicchioli di Energetica
Lorenzo Boni di Zetech fra gli organizzatori della manifestazione in piazza Montecitorio
Rinnovabili in piazza a Roma “ A
Mercoledì di fuoco
distanza di un anno nulla è cambiato. Nell’intervista rilasciata a Tempo nel marzo del 2011, Riccardo Cavicchioli di Energetica, azienda di Carpi in grado di offrire la realizzazione chiavi in mano di impianti fotovoltaici, denunciava i ritardi del nostro Paese, le contraddizioni nel settore delle rinnovabili e l’assenza di un Piano Energetico strategico rispetto al futuro. E’ passato un anno e le cose, se possibile, sono anche peggiorate. “Le aziende hanno investito e ora ci staccano la spina. Ma se chiudiamo sarà un bagno di sangue e il danno superiore a quello che si intende recuperare per fare cassa”. Il Governo Monti sta per lanciare l’affondo finale con un decreto che, se approvato, assesterebbe il colpo di grazia al mondo delle energie rinnovabili in Italia: per questo motiCarpi Fashion System
Sette aziende per la missione Cina
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arpi Fashion System, il progetto di rilancio del distretto moda condiviso dalle principali associazioni economiche del territorio, Cna, Confapi, Confindustria Modena e Lapam, in collaborazione con il Comune di Carpi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, porta in Cina sette aziende. Bergianti e Pagliani, Collezioni, Fausta Tricot, Marty Mode, Maglificio Pa-Ten, Pretty Mode e Stambecco, hanno infatti scelto la missione organizzata per farsi conoscere nel Paese asiatico. Il motivo è semplice: a Shanghai la filiera è al gran completo (dalla maglieria al total look alla biancheria per la casa, dalle taglie normali al conformato, dal casual all’elegante fino al beachwear) e la possibilità di conquistare la fascia media del mercato cinese che cerca un prodotto italiano, ben fatto e con caratteristiche di design e stile che non si collocano nella fascia alta di mercato è davvero notevole. Dunque, nessun obiettivo di delocalizzazione per produzioni a basso costo quanto piuttosto una salutare e vivifica promozione del “made in Carpi”. La missione è stata pensata e strutturata per unire tre aspetti: la visibilità, il business e le prospettive di lungo termine (le imprese arrivano dopo tre mesi di promozione effettuata tramite uno show room collocato nella Fashion Court di Shanghai che proseguirà anche dopo la missione). In particolare, sottolineano gli organizzatori, con l’ultimo di questi tre aspetti “si evita la logica del mordi e fuggi per costituire in loco un punto fisso utile alla conoscenza del marchio. Lo show room sarà sempre aggiornato con le ultime collezioni”.
Da sinistra Riccardo Cavicchioli e Luca Storchi
rinnovabili in piazza a roma Leggi la notizia su: www.temponews.it
vo produttori, lavoratori e associazioni sono scesi in Piazza Montecitorio a Roma, mercoledì 18 aprile, per contestare i tagli agli incentivi, i meccanismi burocratici introdotti, ma, soprattutto, “l’assenza di un progetto a livello nazionale e di una strategia nel comparto energetico”. Cavicchioli è categorico. “Se il Governo Berlusconi aveva usato la lama da barba, col nuovo decreto si è passati alla falce. I tagli agli incentivi (sono stati eliminati anche quelli per chi bonifica amianto) e l’aumento della burocrazia (con l’introduzione dei registi anche per gli impianti di piccola taglia e l’imposizione di tasse aggiuntive per il funzionamento del GSE, Gestore dei Servizi Energetici) affosseranno il nostro settore che ha prodotto Pil e posti di lavoro negli ultimi dieci anni. E si allontaneranno definitivamente i capitali stranieri che, in questo contesto,
non sceglieranno il nostro Paese, pregiudicandone lo sviluppo”. Ma “o adesso ci dotiamo di un adeguato piano infrastrutturale per produrre energia elettrica da fonti alternative o non ci sarà più alcuna possibilità nel prossimo futuro e resteremo un Paese schiavo di altri”. Le fonti rinnovabili sono arrivate a produrre il 26 per cento dell’elettricità e continuano a crescere spinte dall’Europa e dalla progressiva riduzione dei combustibili fossili, il cui prezzo seguita ad aumentare. “Puntiamo a raggiungere il 35 per cento di elettricità da fonti rinnovabili” ha annunciato il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, eppure il nuovo quadro normativo non pare proprio andare in quella direzione. “Anche il continuo riferimento alla bolletta degli italiani è usato in modo strumentale poiché è riconducibile solo in minima parte ai costi legati allo
sviluppo delle rinnovabili”. E Cavicchioli cita a questo proposito, il famoso Cip6: costo addizionale che finanzia, oltre alle fonti rinnovabili, anche le fonti di energia assimilate come, ad esempio, quelle legate alla produzione di energia elettrica tramite l’incenerimento dei rifiuti. Il paradosso è che si fa cassa riducendo gli incentivi alle rinnovabili, sacrificandole sull’altare del debito pubblico, per poi pagare carissimi gas e petrolio nei prossimi anni”. Questo per le rinnovabili. Ma non è che il resto delle attività industriali vada meglio. “Se non esiste una strategia per il Paese, potremmo fallire comunque. Occorre che agli italiani sia garantito il diritto di investire le proprie energie su progetti che mirano allo sviluppo del Paese, ecco perchè chiediamo un dialogo serio con chi ci governa”. Sara Gelli
Certo che ho partecipato alla manifestazione. E ci mancherebbe altro... sono fra gli organizzatori!”. Lorenzo Boni di Zetech, impresa con sede a Carpi in via Roosvelt, era in prima fila a Roma mercoledì 18 aprile alle 11 in piazza Montecitorio per protestare insieme a migliaia di persone contro un decreto che rischia di frenare lo sviluppo in un settore, quello delle rinnovabili, in continua crescita. A una mattina di protesta è seguito un pomeriggio di proposta con la riunione degli Stati Generali delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica che ha presentato alcune modifiche ai decreti da sottoporre alla Conferenza Stato-Regioni. L’idea di scendere in piazza si è fatta strada nelle ultime settimane per il rapido precipitare degli eventi ma “è da dicembre che c’è fermento” spiega Boni indicando il computer su cui è aperto il profilo facebook di MSA, il Movimento per lo Sviluppo delle energie Alternative. E’ qui che i tecnici più esperti d’Italia condividono problemi e sensazioni. A Roma Lorenzo Boni c’era già stato il 15 marzo convocato per un’audizione dalla VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. La delegazione di MSA è nutrita e Boni, portavoce, parla chiaro davanti ai parlamentari: “in questo momento circolano informazioni pilotate in modo scorretto dalle varie lobby che mirano a scoraggiare il proliferare di piccoli impianti di generazione distribuita”. In pratica riescono a dimostrare che se è vero che gli incentivi pesano sulla bilancia della spesa pubblica è anche vero che, grazie all’apporto delle rinnovabili, nel 2010 il prezzo
Lorenzo Boni
dell’energia elettrica in Italia non è cambiato. “Poi saltano fuori delle bozze del decreto - racconta Boni - e gli animi si scaldano. Parte il tam tam e la decisione di organizzare la manifestazione a Roma”. Alla manifestazione di Roma hanno così aderito Aes - Azione Energia Solare, Agroenergia, Associazione Italiana Energie Agroforestali, Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica, Associazione Nazionale Energia dal Vento, Anie-Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, Associazioni Produttori Energia da Fonti Rinnovabili, Ascomac Cogena, Associazione Italiana Energia Mini Eolico, Asso Energie Future, Associazione Italiana Solare Termico, Assosolare, Associazione Tecnici Energie Rinnovabili, Consorzio Italiano Biogas, Comitato Industrie Fotovoltaiche Italiane, Consorzio dei Produttori di Energia da Minieolico, Federazione Produttori Idroelettrici, Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili, Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, Gruppo Informale per la Geotermia e l’Ambiente, Ises Italia, Associazione Italiana Biomasse, Kyoto Club. Legambiente è fra gli organizzatori.
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L’arte dovrebbe scendere dal piedistallo e calarsi tra le persone per far capire loro la bellezza che hanno dentro di sé e per indurle a lasciar spazio al fanciullo che è ancora vivo dentro di loro”: questa è la concezione dell’arte per Tamidi’s, al secolo Oto Covotta, che in questi giorni è protagonista insieme a Mauro Vincenzi della mostra Il Racconto della vita che ha inaugurato sabato 14 aprile presso la sala espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. La mostra nasce dalla medesima ispirazione dei due artisti di narrare i desideri e le paure, le luci e le ombre delle persone, e per condurle all’introspezione e alla felicità, nella speranza di liberarle dalla prigionia del consumismo sfrenato. Nelle fotografie di Vincenzi, le persone nascondono la propria vera identità con anonime maschere e casacche bianche e, in questo modo, rinunciano a guardare davvero gli altri, e a farsi vedere per ciò che sono realmente. Attraverso un percorso di crescita condiviso, queste giungono progressivamente a scoprirsi, e a riscoprirsi, ritrovando la felicità che raggiunge il culmine nelle tavole di Covotta. Attraverso un linguaggio innovativo costituito da tratto fermo, colori densi e vivaci e materiali di recupero rein-
Un caloroso pubblico e’ intervenuto in occasione dell’inaugurazione della mostra del pittore Oto Covotta e del fotografo Mauro Vincenzi
L’arte della vita
ventati con originalità e messi al servizio dell’idea, Oto configura con le sue opere una filosofia esistenziale davvero eccezionale che suscita immediata emozione e riflessione. Così accade nell’opera Bisogno di Luce: “è un omaggio al compianto Giovanni Paolo II - spiega Oto - che, pur nella sofferenza degli ultimi giorni di vita, era in grado di illuminare con il suo coraggio e la sua fede il cammino della gente. Spesso cadiamo nell’ombra, e indossiamo delle maschere per proteggerci dal giudizio degli altri. Queste maschere rappresentano le nostre paure e debolezze e, pertanto, dobbiamo liberarcene completamente. Una volta fatto ciò, dobbiamo stare attenti
Da sinistra Mario Bizzoccoli, Dante Colli, Oto Covotta, Mauro Vincenzi e Cecilia Volpi
Oto Covotta
a non incorrere nel rischio di rimetterle”. Nella tavola dedicata a Papa Wojtyla, la luce viene rappresentata
da Tamidi’s con un vivace colore giallo che trapassa letteralmente da un setaccio per la ghiaia. E in Gabbia
Mortale, attraverso la rappresentazione di pupazzetti all’interno di un cerchio di filo spinato, emerge tutta l’inconsistenza delle fatue certezze dell’umanità fondate sul denaro e il potere. “Le persone - prosegue Covotta - credono in questo modo di essere felici e libere, ma in realtà sono delle vittime, prigioniere delle loro false sicurezze. Sullo sfondo però c’è la luce e questo per alludere al fatto che vi è sempre la possibilità di ritrovare la propria natura più profonda, scevra di qualsiasi materialismo”. In Attesa di un dono, attraverso dei pezzi di ferro piegati e qualche pennellata di colore, Tamidi’s rappresenta con straordinaria
intensità la crocifissione di Cristo e la Madonna ai piedi della croce. Le opere di Oto Covotta guardano nell’anima dell’osservatore per far rivivere il fanciullo che è in lui, e trasmettere il senso di gioia dell’arte, allo stesso modo in cui l’artista riesce a infondere sentimenti positivi in chiunque abbia la fortuna di incrociare il suo sguardo. La mostra è a cura dell’Associazione Culturale Il Portico e resterà aperta al pubblico fino a domenica 29 aprile, rispettando i seguenti orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12,30, e dalle 16 alle 19,30. Chiara Sorrentino Quartirolo
Il mare in tavola
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abato 12 maggio, alle 20, a Quartirolo, appuntamento con la serata conviviale dal tema: Il trionfo del mare. L’equipe della Parrocchia di Quartirolo, con la supervisione in cucina di un grande amico, attento e raffinato gourmet, propone un singolare menù per la serata di chiusura della rassegna Incontri Conviviali & Serate Gastronomiche. Verranno serviti: Fantasia di crudità (ostriche, salmone, carpaccio di ricciola al sale dolce di Cervia, alici), Il mare in padella (polpette di pesce, bocconcini di baccalà in pastella, alici fritte), Spaghetti alle Vongole, Coda di rospo con patate al forno, Sorbetto di mela verde, Crepes all’arancia. Caffè e digestivi. Contributo di partecipazione 35 euro. Prenotazioni presso la segreteria della Parrocchia: 059.694231
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Mercoledì 25 aprile dalle 10 alle 13 aperitivo alla Macelleria Papotti di Fossoli
Brunch in macelleria
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Carlo Rossini ha presentato il suo libro “L’Isquisitissima alla mensa de’ grandi”
La mostarda fina alla Corte dei Pio
In alto: da sinistra Rossini, Vecchi, Morelli e Franchini. A lato: da sinistra Massimo Fontanarosa, e i due allievi del Nazareno, Jessica Palumbo e Fabrizio Lombardo
Roberto Papotti
orna anche quest’anno, a Fossoli, in occasione del 25 aprile, Brunch in macelleria, iniziativa enogastronomica promossa dalla prestigiosa Macelleria Papotti, annoverata tra le prime 100 macellerie d’Italia. Una non stop brunch più lunch a base di preziosi assaggi di carne, annaffiati da un buon bicchiere di Lambrusco, offerti dallo staff della boutique della carne, aperta ad amici, clienti ed estimatori. Un appuntamento davvero imperdibile per tutti i buongustai! La ricerca e la passione dei titolari, Roberto e Orietta, non si limita alla qualità e alla perizia nel trattare la carne: nel corso degli anni hanno dato vita a un’appassionata ricerca di sapori che si rispecchia nella qualità dei prodotti a marchio Papotti, prima di tutte la golosa Marmellata di maiale. Da pro-
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vare! La Macelleria Papotti è inoltre da sempre attenta alle iniziative di rilievo sociale e, insieme ad altre realtà del settore, ha aderito al gruppo Butchers for children che organizza ogni anno manifestazioni benefiche a favore dei bambini. “Per dare seguito all’impegno che abbiamo assunto - spiega Roberto con Butchers for Children, anche in questa occasione sarà possibile fare un’offerta da destinare a strutture pediatriche e alle famiglie in difficoltà. Vi aspettiamo numerosi, pronti a regalarci un momento di festa insieme e di buona cucina nostrana”.
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corza d’arancia, miele, mele gagliardine e muschio animale: ecco alcuni ingredienti della celebre mostarda fina di Carpi, che è stata recentemente riscoperta da Carlo Rossini, uno dei fondatori di Ascom Confcommercio Carpi, che dopo diversi anni di accurati studi e ricerche, ha raccolto e presentato al pubblico tutte le sue conoscenze nel libro L’Isquisitissima alla mensa de’ grandi. “La tradizione storica - racconta Rossini, da sempre grande appassionato di cucina, soprattutto di quella carpigiana - attribuisce alla famiglia di speziali Sebellini l’invenzione dell’isquisitissima salsa che dal 1500 si diffuse in tutta l’Italia settentrionale, fino a diventare una prelibatezza apprezzata alla Corte dei Pio e inviata in dono fino al Vaticano, ai Cardinali e al Papa”. La ricetta originale dei Sebellini venne tramandata di generazione in generazione fino a incontrare un periodo di stasi all’inizio del Novecento, per poi essere
gradualmente riscoperta e realizzata. “Possiamo vantarci di una celebre citazione letteraria - prosegue Rossini quella del poeta Alessandro Tassoni che nel 1622 ne La Secchia Rapita parla dell’isquisitissima di Carpi che compare nel novero dei doni offerti dai modenesi al legato pontificio Ottavio Ubaldini quando questi lasciò la città per ritornare a Bologna”. Nel libro però non si parla solo della mostarda carpigiana, Rossini, pur mantenendo il filo conduttore dell’isquisitissima, ripercorre anche le avventure pubbliche e private di Alberto Pio, Leone X, Clemente VII e Rodolfo Pio. “Alberto Pio era un uomo bello, alto e di leggiadre fattezze che, nonostante le difficoltà economiche, amava spendere molto per fare banchetti e vestirsi e chissà, forse, il pallino per i vestiti griffati, nonostante non sempre ce li si possa permettere, è stato
tramandato attraverso i secoli nel dna dei carpigiani”, conclude sorridendo lo scrittore. Dopo la conferenza di presentazione del libro a cui hanno partecipato anche il presidente di zona Giorgio Vecchi, il direttore Massimo Fontanarosa, l’assessore alle Politiche Economiche Simone Morelli e il direttore della Scuola Alberghiera e Ristorazione Nazareno, Luca Franchini, gli allievi dell’istituto hanno offerto ai presenti alcune ricette. A distanza di oltre cinque secoli, possiamo finalmente ritrovare sulla nostra tavola il raffinato gusto rinascimentale della Mostarda Fina di Carpi, adeguatamente rivisitato per compiacere i palati moderni. La mostarda fina può essere servita come accompagnamento di bolliti, dei
classici zampone e cotechino, di formaggi piccanti e di ogni varietà di salume o, ancora, come ripieno di torte salate. Tra le particolari curiosità imbandite sul tavolo spicca l’Albarello, antico vaso farmaceutico prodotto dai vasai carpigiani tra la fine del Seicento e l’inizio dell’Ottocento e destinato al confezionamento e al commercio della Mostarda Fina. Il piccolo vaso di terracotta veniva coperto da una semplice carta pergamena legata con lo spago e sigillata con ceralacca, per essere spedito in varie regioni limitrofe e anche fino a Roma dove era molto richiesto dalle più alte personalità del tempo. Un libro denso di dettagli storici, di emozioni e di passione che permette al lettore di vivere l’atmosfera rinascimentale dei ricchi banchetti, di assaporare le ricette dei più famosi cuochi dell’epoca e di immergersi infine in amori e intrighi di corte. Considerato il successo del libro, Ascom Confcommercio e Carlo Rossini hanno già in programma delle iniziative molto interessanti riguardanti alcune tipicità alimentari carpigiane accompagnate da un’attenta analisi storica, sempre insieme alla Scuola di Ristorazione Nazareno. Infine, Morelli ha invitato Rossini a presentare la Mostarda Fina il prossimo ottobre in occasione dei festeggiamenti dei ‘500 anni di Piazza Martiri e il Mostardino - la famosa maschera carpigiana con una cerbottana per la caccia degli uccelletti e una macchia rossa o voglia di mostarda sulla guancia sinistra - potrebbe diventare la mascotte della Città dei Pio. Chiara Sorrentino
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torna il festival delle abilità differenti Leggi la notizia su: www.temponews.it
Compagnia teatrale Manolibera
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al 2 al 15 maggio le città di Carpi, Correggio, Modena e Bologna ospiteranno la 14a edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti, organizzato, dal 1999, dalla Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi. Il titolo di quest’anno è Imprevedibile bellezza. Una bellezza non convenzionale né prevedibile, bensì sorprendente perché è proprio nell’imprevisto, in ciò che non ci aspettiamo, che troviamo quella luce e quel talento in grado di stupire e di parlare al nostro cuore. Al di là degli stereotipi di perfezione e avvenenza è infatti possibile scoprire una bellezza profonda, viva, che si manifesta in ciascuno di noi in infiniti modi. Il criterio che ha accompagnato la selezione degli artisti è stato quello di individuare le performance artistiche in grado di mostrare la grandiosità di una bellezza che può imprevedibilmente scaturire da ciascuno. Quell’elemento ineffabile che tutti siamo in grado di riconoscere quando lo incontriamo. Gli artisti che sono stati invitati al Festival Internazionale delle Abilità Differenti porteranno la loro testimonianza di quel desiderio di bellezza che, da sempre, spinge l’uomo a varcare i confini, ad andare oltre i limiti, siano questi linguistici, culturali, fisici o psichici, tendendo a qualcosa di grande. Queste persone ci mostreranno come hanno trovato, attraverso
Torna dal 2 al 15 maggio il Festival Internazionale delle Abilità Differenti organizzato dalla Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi
Imprevedibile bellezza l’arte, il modo per esprimere con coinvolgente immediatezza la loro imprevedibile bellezza. Ouverture Musicale La serata di Ouverture del Festival, avrà luogo nella suggestiva cornice del Teatro Comunale di Modena. L’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti, si propone di rendere omaggio in maniera ‘differente’alla grande tradizione lirica della città di Modena. La serata si concentrerà sulla tradizione della lirica italiana introducendo nel contempo degli elementi di eccellenza nella differenza, all’insegna della ‘contaminazione dei ge-
neri’. Il progetto prevede che accanto agli allievi della Fondazione Pavarotti si esibiscano artisti con abilità differenti provenienti da tutto il mondo che portino, ciascuno a partire dalla propria sensibilità, un grande valore aggiunto allo spettacolo. Tra i protagonisti il pianista e tenore statunitense Carlos Ibay, il cantante olandese Bob Bullee, il pianista olandese Christian Sanders, lo slovacco Maros Bango, il soprano turco Pervin Chakar, il soprano Francesca Cappelletti, il tenore Alessandro Scotto di Luzio, il pianista carpigiano Paolo Andreoli e il tenore argentino Pablo Karaman.
Spettacoli teatrali e musicali Il 3 maggio andrà in scena al Teatro Comunale di Carpi lo spettacolo teatrale L’isola di Prospero, tratto da La Tempesta di William Shakespeare, realizzato dalla Compagnia Teatrale Manolibera all’interno del Progetto Anci - Giovani Creativi. La compagnia carpigiana Manolibera, composta da attori diversamente abili, si cimenterà in una sfida particolarmente interessante, vista la scelta del testo shakespeariano. Da non perdere. Il 9 maggio, le compagnie teatrale Gli Opliti, del Liceo Rinaldo Corso di Correggio e la Compagnia Manolibe-
ra, della Cooperativa Sociale Nazareno, metteranno in scena Sogni, amori, incanti,
tratto dall’opera shakespeariana Sogno di una notte di mezza estate, sul palco del Teatro Asioli di Correggio. Le due compagnie rinnovano così una collaborazione che, anno dopo anno, continua a dare frutti sia a livello artistico che umano a tutti i suoi protagonisti, abili e disabili. Il Festival 2012 si concluderà con lo spettacolo musicale realizzato dalla Scuola Media Alberto Pio di Carpi in collaborazione con la Band Scià Scià della Cooperativa Sociale Nazareno e alcuni musicisti dell’Orchestra internazionale Spira mirabilis. L’appuntamento è per il 15 maggio, presso il Teatro Comunale di Carpi. Open Festival e Notturno di Primavera Sul palcoscenico dell’Asioli di Correggio, il 9 maggio, all’interno del concorso-rasContinua a pagina 13
Compagnia teatrale Manolibera dietro le quinte
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segna Open Festival, realizzato in collaborazione con il Liceo San Tomaso, si confronteranno compagnie emergenti di artisti diversamente abili. Una giuria decreterà le migliori performance e assegnerà un premio alle vincitrici. La residenza bolognese di Maria Domenica Mantovani ospiterà Serata musicale, uno spettacolo proposto da Psicantria, due cantautori (uno psichiatra e uno psicoterapeuta) che fanno conoscere lo ‘psicomondo’ attraverso la canzone. Lo spettacolo, previsto per domenica 13 maggio, sarà preceduto dall’inaugurazione dei nuovi locali. I laboratori L’offerta dei laboratori aperti gratuitamente alle scuole e ai centri socio-riabilitativi spazia dai tradizionali e attesi laboratori di danza, teatro e arti marziali (karate e judo)
fino agli innovativi laboratori di ceramica, in collaborazione con la Fondazione Thun. Convegni Durante il convegno Imprevedibili Risorse: il lavoro è sempre Bene Comune, esperti del settore ed esponenti della cooperazione sociale italiana si confronteranno sul concetto di lavoro come bene comune e sulla concreta fattibilità d’impiegare con successo le persone con svantaggio a diversi livelli: riabilitativo, occupazionale, artigianale e artistico. Interverranno: Francesca Giosuè di Opimm Bologna, Alessandro Alberani di Cisl Bologna, Pietro Barbieri, presidente Fish, Maria Cecilia Guerra, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Porteranno la loro testimonianza Massimo Komatz della Cooperativa Sociale Samuele di Trento, Elena
13 Littamé di Yges Impresa di Transizione, la spagnola Elisabeth Diaz della Fondazione Trinijove, Max Techer e Filippo Ferrari della francese Ile de la Réunion. Al convegno di psichiatria L’imprevedibile positività del limite umano i relatori interverranno in merito al tema della relazione con il disagio vissuta restando aperti ad accogliere l’imprevisto inteso come possibilità e bellezza. A tema vi sarà la ricerca della bellezza, laddove nessuno la sospetta ma che si rende presente talvolta improvvisamente o, altre volte, in maniera discreta e impalpabile. Si tratta di quel tipo di bellezza che gli educatori incontrano nella quotidianità e che, spesso, viene identificata come la ragione per cui il lavoro quotidiano di assistenza e riabilitazione per le persone con disabilità e con
Orchestra Alberto Pio
Gruppo Scià Scià
disturbo mentale possa avere un significato. Una bellezza non programmata o costruita ma desiderata e scoperta. Una bellezza imprevista insomma che rappresenta, per dirla con le parole di Eugenio Montale, la sola speranza. I relatori saranno il dottor Fabrizio Starace, direttore del D.S.M. e dipendenze patologiche dell’Ausl di Modena, il dottor Cesare Maria Cornaggia, direttore U.O. Cure Territoriali Monza, D.S.M. A.O. S. Gerardo di Monza. Il convegno è in programma sabato 12 maggio. Libri e Rassegne cinematografiche Presentazione e dibattito con gli autori dei libri Il mio principe di Gina Codovilli, madre dell’autistico Andrea, e Zigulì di Massimiliano Verga, padre di Jacopo, Cosimo e Moreno, un bellissimo bam-
bino di otto anni, nato sano e diventato gravemente disabile in pochi giorni. Il Circo della Farfalla è invece un corto realizzato in California dai coniugi Joshua e Rebeckah Weigel, entrambi presenti al dibattito post proiezione. Il film parla di un giovane posto di fronte al bivio del lasciarsi vivere in una condizione di limite percepita come una disgrazia oppure di vivere alla ricerca della propria soddisfazione. Quasi amici il film più visto di sempre in Francia, ispirato a una storia vera, racconta l’incontro tra due mondi apparentemente lontani. Dopo un incidente di parapendio che lo ha reso paraplegico, il ricco aristocratico Philippe assume Driss, ragazzo di periferia appena uscito dalla prigione, come badante personale. Due universi opposti
entrano in rotta di collisione ma per quanto strano possa sembrare prima dello scontro finale troveranno un punto d’incontro che sfocerà in un’amicizia tanto profonda quanto inaspettata. Sidecar Tour Il pomeriggio di sabato 12 maggio e la mattina di domenica 13 maggio sono dedicati alla sfilata dei Sidecar. I sidecaristi del Moto Club San Martino di San Martino in Rio insieme allo Sport Motoclub Uisp di Carpi daranno vita a un workshop ‘mobile’ all’interno del quale i ragazzi disabili sperimenteranno l’ebbrezza delle ‘frecce a tre ruote’ lungo gli itinerari enogastronomici collaudati negli anni dal gruppo di sidecaristi, amanti non solo dei motori ma anche della buona tavola. Il tour farà tappa in Piazza Martiri.
Al mè dialètt...
di Massimo Loschi
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ell’imminente anniversario della fine di una tragedia, atteggiamenti… non sconosciuti risvegliano ricordi. Scintille, che sottovalutate potrebbero riaccendere nuovamente un fuoco.
FALISTRI
SCINTILLE
A m’srèv piêšùu... scrivrêr ed nuvlì bianchi, ed n’ônda chêlma, ed rôbi, a vrèv dir, da pôch bugnin mò a scànšlêri, a vin un vêint che d’bôun a n’prunmètt gnint. Cróš a rampêin ho vist e bras dèstéš a salutêr fantašma ch’a chêrdiva suplìi; tristi figuri luntani tórnèn a mêint cùmè fóji môrti, alvêdi da quel vento freddo, imprùvišo, cùmè fôto s-ciànchêdi per šmìnghêr; trist ricôrd fumanèe che da ragasól cum’éra sèmbrevn’insònì... éra tùtt véra. Avrèv vlúu cuntêr d’na sira cêra, ed du muróš chi stan atéš, mô a m’ciapa ‘na paura ed chi pas péš, ed cal parôli: -Achtùng..! Capùt!šgàrbêdi, duri più d’un s-ciaf e a m’tórna ... paura dla nôt, ed chêls prèpòtêint su pôrti sprànghêdi, ed vìtì... schèrpidi, ai crušée dal strêdi. A m’tórna a mêint chi car... infam, al vóš disprêdi sêinsa facia, al tréno, ch’al s’pêrdiva lungh la fêrata. Su la sèndra ho vist supiêr, su falistri ch’a chêrdiva šmùrsêdi quêši per ardinsêr ‘na vampa quêši cal fùss un šógh; falistri da šmùrsêr
Avrei voluto scrivere di nuvole bianche, di un’onda calma, di cose, vorrei dire, di poco conto ma a cancellarle, viene un vento che di buono non promette nulla. Croci ad uncino ho visto e braccia tese a salutare fantasmi che credevo sepolti; tristi figure lontane tornano alla mente come foglie morte, alzate da quel vento freddo, improvviso, come foto strappate per dimenticare, tristi ricordi annebbiati che da ragazzino com’ero sembravano sogni… era tutto vero. Avrei voluto raccontare di una sera chiara, di due fidanzati che stanno vicini, ma mi coglie paura di quei passi pesanti, di quelle parole: -Achtùng..! Capùt!sgarbate, dure più di uno schiaffo e ritorna… paura della notte, di calci prepotenti su porte sbarrate, di vite… rapite, ai crocicchi delle strade. Ritornano alla mente quei carri… infami, le voci disperate senza viso, il treno che si perdeva lungo la ferrovia. Sulla cenere ho visto soffiare, su scintille che credevo spente quasi per ravvivare un fuoco, quasi fosse un gioco; scintille da spegnere prima che riaccendano il fuoco.
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abato 21 aprile, alle ore 21, nella cornice del Tempio monumentale di San Nicolò, la Corale Giuseppe Savani presenta un concerto originale e inedito per la nostra città: il Progetto Karl Jenkins The Armed Man - A Mass for Peace. E’ un concerto che ha recentissime origini “romane”. E’ infatti nato soltanto qualche mese fa come progetto speciale organizzato dall’Associazione Culturale Cantores Laetitiae – Gruppo Vocale Cristallo di Roma con lo scopo di promuovere e far conoscere opere importanti di autori contemporanei. La Corale G.Savani è stata coinvolta in questo progetto e ha partecipato, il 15 aprile scorso, a un maestoso concerto (oltre 200 tra coristi e orchestrali) che si è tenuto nella grandiosa cornice della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura di Roma. Dopo questa performance, la Corale Savani ha ritenuto che fosse un’occasione irripetibile presentare lo stesso concerto, anche se in forma un po’ ridimensionata, al pubblico carpigiano. Al Progetto Jenkins partecipano cinque gruppi corali: il Gruppo Vocale Cristallo di Roma, direttore M° Piero Melfa, la Corale CentoNote di Roma direttore M° Rino Andolfi, il Coro
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anca poco ormai e Alle Tattoo sarà di nuovo a casa. Al caldo. Con la sua famiglia. In mano, la soddisfazione di essere riuscito a strappare un nuovo record personale! Il terzo. Partito per il Nepal lo scorso 26 marzo, l’istrionico tatuatore ha vissuto una straordinaria esperienza all’ombra del picco più alto del pianeta, l’Everest. Scalatore improvvisato, Alessandro Bonaccorsi, sabato 8 aprile, ha raggiunto insieme a tre suoi compagni di viaggio ed esperti alpinisti un nuovo record personale. Giunto sulla vetta del monte ChhukungRi a quota 5.569, dopo interminabili e faticosi giorni di trekking, a temperature rigidissime, si è auto-tatuato per oltre 45 minuti. Un record importante, ottenuto in condizioni fisiche e mentali a dir poco estreme, che Alle ha voluto dedicare al popolo nepalese e al gruppo di amici che lo ha accompagnato in questa straordinaria avventura. Purtroppo, il progetto di raggiungere la vetta dell’Island Peak è stato abbandonato a causa delle pessime condizioni meterologiche ma questo non ha certo fermato i progetti di Record di Alle Tattoo che tenterà di raggiungere la cima del monte Pumori a quota 6.180 metri. Una volta giunto sulla sommità, si cimenterà nella sessione di tatuaggio più alto al
Sabato 21 aprile, alle ore 21, nel Tempio monumentale di San Nicolò di Carpi, la Corale Giuseppe Savani presenta un concerto originale e inedito per la nostra città: il Progetto Karl Jenkins The Armed Man - A Mass for Peace
Tra musica e parole per celebrare la libertà
La Corale Giuseppe Savani
Polifonico Liberi Cantores di Aprilia (LT), direttore M° Rita Nuti, l’Ensemble Vocale Notevolmente di Roma, direttore M° Marco Schunnach, la Corale Savani, diretta dal maestro Giampaolo Violi e i due cori di voci bianche: ArCORO-
baleno Piranesi di Roma e Cantintondo Istituto Comprensivo Orazio di Pomezia. Partecipano inoltre le soliste Monica Di Maria, Maria Ausilia D’Antona e Daniela Ettorre, l’ensemble musicale carpigiano Progetto Jenkins e la voce recitan-
te dell’attrice Sara Gozzi. The Armed man: a Mass for peace è una composizione per solisti, coro e orchestra scritta nel 2000 da Karl Jenkins, autore gallese contemporaneo di musiche famose in tutto il mondo. L’opera gli fu commissionata dal
Giunto sulla vetta del monte Chhukung-Ri a quota 5.569, Alessandro Bonaccorsi, si è auto-tatuato per oltre 45 minuti al freddo. Un record importante, ottenuto in condizioni fisiche e mentali a dir poco estreme che Alle tattoo ha voluto dedicare al popolo nepalese
Un nuovo record per Alle Tattoo
guinness per alle tattoo sul tetto del mondo Leggi la notizia su: www.temponews.it
monto, considerando che il record da battere lo detiene una mummia rinvenuta a 5.800 metri... “Volere è potere” ripete sempre il poliedrico tatuatore non nuovo alle imprese da Guinnes dei Primati. Già due volte infatti si è meritato di entrare nel libro dei record, una per la sessione di tatuaggi più lunga al mondo e un’altra per il maggior numero di tattoo effettuati in cinque minuti. Staremo a vedere se Alle riuscirà anche in questa impresa al limite. Guinness a parte, Alle ha approfittato Continua a pagina 15
Royal Armouries Museum di Leeds per le celebrazioni del millennio e, inizialmente, fu dedicata alle vittime della drammatica guerra del Kossovo. The Armed Man – A Mass for Peace fu eseguita in prima assoluta nell’aprile del 2000 nella Royal Al-
bert Hall di Londra. Nella Messa che verrà presentata sabato 21 aprile a Carpi, la Corale Savani, promotrice dell’evento all’interno delle celebrazioni previste dal Comune di Carpi per l’Aprile della Memoria, ha inserito brevi testi narrativi e simbolici all’inizio di ogni brano musicale con l’obiettivo di restare in sintonia emotiva con l’idea iniziale dell’autore. Le parole, insieme alla musica e al canto, sono il modo più coinvolgente e poetico per orientare il pubblico verso un percorso che va dalla guerra alla speranza della pace, attraverso la memoria degli uomini e delle loro testimonianze; sono il cemento necessario per stringere un patto tra le generazioni sui grandi valori della vita. Le parole della voce recitante rappresentano infatti una denuncia dell’orrore delle guerre; orrore che nasce ricordando la morte innaturale che le guerre arrecano alle persone e la prepotente violenza che travolge la parte migliore dell’umanità in tempo di conflitto. Con questo concerto le corali presenti desiderano ricordare tutti coloro che hanno combattuto per la libertà e i molti che hanno perduto, per essa, la vita. L’auspicio è che non si smarrisca mai la memoria. L’ingresso è gratuito.
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Novi di Modena
Retrospettiva sul pittore Adriano Boccaletti
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10 anni dalla sua scomparsa e in occasione dell’intitolazione della Pro Loco a suo nome, fino al 29 aprile, nelle due Sale Civiche del Comune di Novi di Modena, si terrà una mostra retrospettiva delle opere di Adriano Boccaletti intitolata Con gli occhi di Adriano, per ricordarlo a chi lo ha conosciuto e presentarlo a chi non ha mai ammirato i suoi lavori. L’evento, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, è organizzato dal Circolo Culturale Vittorio Lugli con il patrocinio della Pro Loco e del Comune di Novi.
Al via un ciclo di laboratori artistici e creativi per bimbi dai 3 agli 11 anni
La bottega dell’arte
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iravolta Cooperativa Sociale in collaborazione con la Libreria Mondadori di Carpi organizza La bottega dell’arte, un ciclo di laboratori artistici e creativi per bambini dai 3 agli 11 anni. Munari, il circo, la geometria, Rodari e Luzzati, il collage, Leonardo da Vinci… tanti maestri e tante maestrie da scoprire e sperimentare, divertendosi insieme. Anita Maria Rampon e Cristina Spallanzani, della cooperativa sociale Giravolta, condurranno gli incontri che avranno luogo nei locali della libreria di Piazza Martiri. Le attività, proposte su più orari (10,3012,00; 15,30-17,00; 17,15-18,15), sono state ideate per le diverse fasce d’età: 3-5 e 6-11 anni. Per informazioni Giravolta: 059.9111011 - 392 7141106. Per prenotazioni Mondadori: 059.642131.
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di questo viaggio in terra nepalese per dedicarsi alla solidarietà, consegnando alla scuola di Siadul, che ospita ben 400 bambini, il materiale didattico raccolto a casa grazie alla generosità di tanti amici e concittadini. Una volta conclusa l’epica scalata, Alle Tattoo parteciperà come ospite alla seconda Nepal Tattoo Convention, dal 27 al 29 aprile. Poi, “salvo sorprese”, scherza sua moglie Stefania, dovrebbe tornare a casa. J.B.
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L’Angolo di Cesare Pradella “Non presenteremo una lista di candidati”, parola di Samorì
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per, associazione che raggruppa soci della banca Popolare dell’Emilia Romagna non presenterà una propria lista di candidati all’assemblea ordinaria convocata per sabato 21 aprile a Modena. Lo ha confermato lo stesso presidente di Bper, avvocato Gianpiero Samorì, nel corso di un’assemblea di soci carpigiani svoltasi alla Gabarda. Samorì con questa decisione intende dimostrare la buona volontà sua e dei soci aderenti all’associazione per stemperare il confronto interno, al fine di privilegiare la discussione sui temi del cambiamento. Ma anche perchè Bper guarda con favore alla candidatura di due nomi nuovi, quelli dell’imprenditore Romano Minozzi e del commercialista Fabrizio Corradini, che verranno proposti durante la votazione del 21 aprile. “Presenteremo una nostra lista di candidati al Consiglio di Amministrazione durante l’assemblea straordinaria che verrà presumibilmente convocata nel mese di settembre – ha aggiunto Samorì – dal momento che l’assemblea dello scorso anno è stata dichiarata nulla da una sentenza del Tribunale di Modena, come noi avevamo chiesto, per gravi vizi di forma. Questo non significa che rinunceremo alla nostra azione, tesa a rinnovare la nostra gloriosa Banca Popolare che deve tornare a essere la banca di riferimento dei 96mila soci, modenesi ed emiliani, secondo la sua storia e la sua tradizione di banca del ter-
Gianpiero Samorì
ritorio, ovvero vicina ai bisogni dei risparmiatori”. Samorì ha poi ricordato le critiche ormai note ai sistemi di gestione del vertice di via San Carlo: compensi agli amministratori troppo elevati, eccessivo credito della banca agli stessi amministratori, ingente espansione della banca verso le regioni del Sud con evidenti difficoltà di adattamento in quei territori, politica gestionale che ha ribassato il valore dell’azione a scapito dei soci risparmiatori, notevole durata in carica sia dei componenti il Consiglio di Amministrazione che del Collegio dei sindaci revisori. Samorì ha poi aggiunto che prima di procedere nel metter mano agli esuberi annunciati dalla direzione della banca (1.200 dipendenti in tutto il gruppo, di cui 400 nella capofila emiliana), è necessario rivedere le spese per la pubblicità e gli af-
fitti delle sedi delle filiali. Numerosi gli interventi e le domande poste dai presenti sulla situazione della banca e, più in generale, sulla crisi economica e sulla necessità per gli istituti di credito di non far mancare il loro aiuto economico agli imprenditori e alle famiglie alle prese con i morsi di una crisi che, “il Governo dei tecnici – come ha detto qualcuno - non è sinora riuscito ad arginare”.
Novi di Modena - Giovedì 26 aprile, alle 20.45, presso la Sala Civica E. Ferraresi in Piazza I° Maggio
Candidati a confronto
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omenica 6 e lunedì 7 maggio gli elettori di Novi saranno chiamati a eleggere il sindaco. Sei i candidati in corsa: Tania Andreoli (Per il centro-destra), Euro Cattini (Sindaco Cattini), Mauro Fabbri (Progetto Comune. E’ tempo per noi), Roberto Guerra (Uniti per Novi, Rovereto, S. Antonio), Luisa Turci (Centro sinistra con Novi), Marco Zelocchi (Mpa Emilia Romagna). Per conoscere dalla viva voce dei candidati le diverse proposte per lo sviluppo della comunità, Cna e Lapam hanno riunito i sei aspiranti alla poltrona di sindaco per una sorta di “tribuna elettorale” che sarà condotta dal giornalista Paolo Seghedoni. La partecipazione all’iniziativa è aperta al pubblico.
Novi - Gian Paolo Travasoni e Riccardo Bassi
“Sosteniamo Progetto Comune”
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ian Paolo Travasoni e Riccardo Bassi, al termine del loro mandato di Consiglieri Comunali del Gruppo Rinnovamento e Riformisti di Novi, hanno rivolto un ringraziamento ai cittadini per il sostegno concesso loro in questi anni. “Nel desiderio di un continuo miglioramento della qualità di vita della nostra comunità, sosteniamo il lavoro di tanti giovani e donne che hanno dato vita alla fabbrica delle idee, un laboratorio di confronto e discussione in cui elaborare nuove proposte per il nostro futuro. Dal lavoro appassionato di ognuno di loro è nato Progetto Comune, una lista civica di persone slegata dai partiti, che ha sviluppato una nuova proposta per il programma di governo del nostro Comune, che ci vede partecipi e solidali nel sostenerla. Non fermiamoci all’oggi, guardiamo avanti e scriviamo insieme il nostro futuro votando Progetto Comune e scegliendo Mauro Fabbri come candidato sindaco”. C.P.
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Il Club della Maglia: tra dritto e rovescio...
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na volta apprese le basi del lavoro a maglia (diritto e rovescio) possiamo prendere in considerazione alcune tecniche particolari con le quali questi due tipi di maglia possono essere lavorati durante l’esecuzione di punti fantasia. Maglia ritorta Diritta: si lavora come una normale maglia a diritto, ma prendendola dal dietro (in pratica infilando il ferro nel filo posteriore della maglia in lavorazione), questo serve a rendere il lavoro più compatto e meno elastico. Rovescia: Si esegue come una normale maglia a rovescio, prendendo il filo posteriore e sempre allo scopo di compattare il lavoro. Maglia passata Diritta: tenendo il filo normalmente sul retro del lavoro, passiamo il ferro di destra come per lavorare a rovescio la maglia e passiamola senza lavorare, in questo modo al giro successivo la ritroveremo nella giusta posizione. Rovescia: lasciando il filo sul davanti, prendiamo la maglia come per lavorarla normalmente a rovescio e passiamola sul ferro di
Maglia incrociata a rovescio verso destra
Maglia incrociata a diritto verso destra
Maglia doppia scivolata Si usa nei punti a effetto nido d’ape. Si lavora a diritto la maglia puntando però il ferro di destra nella maglia sottostante di alcuni giri (il numero di questi viene precisato nella spiegazione del punto). Maglia incrociata A destra sul diritto: si passa
Maglia passata a rovescio
Maglia passata diritto
destra. Maglia allungata Si trova in lavorazioni decorative e crea un effetto di traforo: può essere eseguita sia a diritto che a rovescio secondo le esigenze del punto e si ottiene avvolgendo il filo due o più volte sul ferro (più volte la si avvolge, più la maglia
risulterà allungata) nel giro di ritorno questa maglia verrà lavorata normalmente lasciando cadere i giri eseguiti in più. Maglia doppia A diritto si lavora normalmente la maglia che si presenta sul ferro sinistro, puntando però il ferro nella maglia del giro precedente.
A cura di Lorena Sala col ferro destro davanti alla prima maglia e si lavora a diritto la seconda senza però sfilarla, si lavora, sempre a diritto, la prima maglia e si sfilano entrambe dal ferro sinistro. A sinistra sul diritto: si lavora la seconda maglia a diritto ritorto prendendola dietro alla prima maglia, poi, senza sfilarla, si lavora a diritto la prima maglia sfilando entrambe le maglie dal ferro sinistro. A destra sul rovescio: si passa con il ferro davanti alla prima maglia e si lavora la seconda a rovescio, senza sfilarla si lavora a rovescio la prima maglia e si lasciano scivolare
entrambe. A sinistra sul rovescio: Si mette la prima maglia del ferro sinistro in attesa su un ferro ausiliario sul davanti del lavoro, quindi si lavora a rovescio la seconda maglia per poi lavorare, sempre a rovescio, la maglia messa in attesa sul ferro ausiliario proseguendo quindi normalmente il lavoro. Il Club della Maglia Uno strumento esclusivo dedicato alle lettrici di Tempo che hanno necessità di essere guidate nelle tecniche di lavorazione con i ferri e uncinetto: Lorena Sala sarà a vostra disposizione, anche per corsi collettivi o personali, presso il suo negozio (giorno di chiusura: martedì) oppure raggiungibile ai numeri 3938773608 e 0598397656 o lorena.sala_carpi@ yahoo.it
Merceria Creativa • via Duomo, 19 a Carpi • Tel. 393.8773608 - 059.8397656 • lorena.sala_carpi@yahoo.it
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Domenica 22 aprile, per la rassegna Prima all’Ariston, al Cinema di San Marino, alle ore 21, proiezione del film Il sentiero di Jamila Zbanic
Radiografia di una coppia
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na giovane coppia bosniaco-musulmana, Luna e Amar, vive nella Sarajevo post-bellica e progetta di avere un bambino. Sfortunatamente la loro relazione è destinata a sgretolarsi a causa dei problemi di Amar, che non è riuscito a lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra e la morte del fratello. Un bel film sul fondamentalismo, radiografia di una coppia con una lei hostess e un lui che si lascia irretire dall’amico integralista nella comunità islamica. Jasmina Zbanic è sottile nell’osservare l’apparenza di una società normale ma che porta dentro cicatrici e ferite di guerra ancora non rimarginate e di cui soprattutto le donne sono testimoni e vittime. La regista, autrice del notevole (e premiato con l’Orso d’oro a Berlino 2006) Il segreto di Esma, affronta nuovamente il rapporto tra il femminile e il paesaggio culturale bosniaco. E mentre con minuzia e sensibilità ritrae la sua protagonista, si propone il compito di restituire la complessità della questione religiosa interna, il dissidio che non può che essere una questione familiare. Dirige splendidamente e lo fa con sensibilità, puntiglio, lucidità.
Mercoledì 25 aprile, per la rassegna Prima all’Ariston, al Cinema di San Marino, alle ore 21, proiezione del film Il ribelle Guido Picelli - Un eroe scomodo, di Giancarlo Bocchi. In collaborazione con Anpi di Carpi: ingresso unico 4 euro
Nel nome della giustizia sociale
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uesto docufilm ricostruisce la vicenda dell’antifascista Guido Picelli come l’avventura di un libertario che visse da protagonista la storia del ‘900 battendosi per l’affermazione della giustizia sociale contro ogni forma di totalitarismo. Quasi un Che Guevara ante litteram, Guido Picelli fu un teorico della guerriglia urbana antifascista, capace di sconfiggere con un gruppo di uomini, diecimila fascisti di Italo Balbo durante le barricate di Parma. Morì nel 1937 durante la guerra di Spagna, colpito alle spalle da una pallottola, mentre preparava un attacco contro i franchisti. Il ribelle Guido Picelli, un eroe scomodo è un’appassionata ricostruzione per parole e immagini d’archivio dell’uomo d’azione che sfidò l’emergere del nazifascismo; proiettato in prima mondiale lo scorso giugno presso la Filmoteca Espanola di Madrid, si avvale della regia di Giancarlo Bocchi, già autore di Morte di un pacifista e Nemaproblema e della voci narranti di Valerio Mastandrea e Francesco Pannofino.
La Fiat paga il conto più salato...
a cura di Clarissa Martinelli
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, volevo cambiare l’auto e sono andata a guardare i prezzi. Mi piaceva la Fiat 500 come estetica, anche perchè ho in mente di comprare un’auto italiana, ma devo fare delle signore rate per comprarne una con un po’ di optional e mi domando: quando inizieranno a calare anche i prezzi insieme alle tasse che aumentano? Perchè a questo ritmo si diventa poveretti tutti: anche gli imprenditori avidi che vogliono tenere i margini di guadagno troppo alti. Io non sono una laureata alla Bocconi e faccio la segretaria d’azienda, ma secondo me andiamo poco lontano così. E di macchina mi tengo quella comprata nel 2004 ancora un altro po’ e certamente non è un dispetto. Sara ara Sara, crolla il mercato dell’auto e la Fiat paga il conto più salato con una flessione di oltre il 25%
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nelle vendite. Agli ascoltatori di Radio Bruno abbiamo chiesto quando abbiano cambiato l’auto per l’ultima volta e che rapporto abbiano con la casa automobilistica di casa nostra. Il luogo comune sulla scarsa qualità delle auto Fiat cede il passo a un’altra questione stringente: i prezzi e anche tu evidenzi questo aspetto. Anche chi non cambia l’auto acquistata alla fine degli Anni ‘90 (e non sono pochi) resta aggiornato sui listini e rileva come siano più convenienti marche estere, quelle nipponiche su tutte, in grado di garantire tariffe più basse a parità di classe. Qualcuno scrive che vorrebbe l’auto elettrica, ma nonostante il
gran parlare nei fatti non esiste (se non a prezzi elevatissimi e con un’autonomia che non supera i 150 km dopo 5 ore di ricarica a casa propria, le colonnine sono ancora pochissime) e la questione preponderante è la stessa per tutti: con stipendi medi cambiare l’auto è un lusso, un desiderio, un sogno, occorrono anni di risparmi in un periodo storico in cui non si risparmia più. Qualche messaggio suggeriva, per risparmiare, l’acquisto di una Panda a metano per chi desidera una Fiat a prezzi accessibili, diversi ascoltatori l’hanno segnalata. Certo è che non bisogna farsi l’illusione che siano auto completamente prodotte in Italia.
Domenica 22 aprile, dalle 8,30 alle 19,30 in Piazza Martiri torna la Fiera di Primavera
Per una cultura del dare
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orna grazie al lavoro di Ragazzi per l’Unità, Umanità Nuova del Movimento dei Focolari e Amu, associazione Verso un Mondo Unito, la Fiera Primavera: una “piazza” di mercato e di idee che coinvolge studenti, insegnanti, genitori e propone ai partecipanti di diventare per un’intera giornata protagonisti di una cultura nuova, la Cultura del Dare. I ragazzi potranno vivere un’esperienza di condivisione concreta dei bisogni di altri
popoli e di amicizia con i coetanei in difficoltà. Il ricavato della Fiera Primavera sosterrà, tramite l’Amu, borse di studio a favore di ragazzi di paesi più svantaggiati che non hanno la possibilità di frequentare la scuola. Ogni gruppo allestirà uno stand con oggetti donati dai ragazzi o prodotti artigianalmente in ambito scolastico e non, con la collaborazione anche delle famiglie, in una vera e propria comunione di tempo, di idee e di beni materiali. Durante
questa giornata le scuole potranno presentare i propri elaborati, che quest’anno saranno realizzati con lo scopo di mettere in luce Ways of peace - Strade di pace. Le scuole superiori potranno anche animare la giornata con i loro gruppi musicali, nell’ottica di un messaggio multiculturale e di pace. L’appuntamento a Carpi è domenica 22 aprile, dalle 8,30 alle 19,30 in Piazza Martiri. In caso di maltempo la manifestazione sarà rimandata a data da destinarsi.
Tempo... di quiz! CRITTOGRAFIA MNEMONICA Frase (5 5 5 3 5) Lucio Dalla consegna la prima metà del materiale elaborato Passa Dalla parte del torto Icone Papà cosa sono le icone? Sono immagini sacre. E perchè Windows ne ha tante? Perchè ci vogliono i miracoli per farlo funzionare...
Sudoku Come si gioca Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.
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“La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù”. George Bernard Shaw appuntamenti
Teatro CARPI
20 aprile - ore 21 La città di plastica - Nulla Tcometeatro presenta un doppio appuntamento: Parte Prima - Prima nazionale La città di plastica Nel giardino dei sogni Di Francesco Zarzana e Silvia Resta Con Claudia Campagnola Light Designer Bruno Ciulli Regia Norma Martelli Una produzione Progettarte Parte Seconda Nulla Liberamente ispirato a Nulla di Marcello Fois Coreografia di Elisa Balugani e Veronica Sassi Light Designer Bruno Ciulli Musiche originali di Marco Na Isna Lodi, Enrico Pasini Interpreti: Simone Accietto, Chiara Bonacci, Federico Caobelli, Lucia Greco, Sara Monari, Francesca Prati, Martina Ronchetti, Leila Terrieri e Alessio Vanzini Teatro Comunale
Mostre CARPI
21 - 29 aprile Il Rinascimento e le sue suggestioni Mostra di abiti rinascimentali Auditorium San Rocco Fino al 22 aprile Beatlemania: 50 anni con I Beatles Mostra curata da Massimo Masini Borgogioioso Fino al 24 aprile Cippi e Monumenti nel territorio carpigiano Mostra fotografica di Giorgio Pinelli Borgogioioso 5 aprile - 10 giugno Parole chiare. Luoghi della memoria in Italia 1938-2012 Mostra curata da Sira Fatucci e Lia Tagliacozzo Foto di Luigi Baldelli Ex Campo di Fossoli Fino al 29 aprile Il racconto della Vita Collettiva del pittore Tamidi’s Oto Covotta e del fotografo Mauro Vincenzi Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio Fino al 30 aprile L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Bandanax O&A Centro Affari Fino al 20 maggio La scienza in altalena Mostra di giocattoli scientifici Palazzo dei Pio - Sala Cervi
Fino al 17 maggio la letteratura è la protagonista di sei nuovi appuntamenti modenesi del Forum Monzani di Modena. A presentare le loro ultime pubblicazioni nomi noti dello spettacolo, della letteratura, della politica e del giornalismo sportivo. da Flavio Insinna a Massimo Carlotto, da Giulio Tremonti a Fabio Caressa da Serena Dandini a Niccolò Ammaniti. Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito
Primavera letteraria L
a primavera regala sei nuovi appuntamenti ai modenesi amanti dei libri: fino a giovedì 17 maggio tornano le serate di Forum Eventi. Al Forum Guido Monzani a Modena volti noti del teatro e della televisione, prestigiose firme della letteratura italiana, ex ministri della Repubblica e giornalisti sportivi presentano i loro ultimi romanzi, saggi e inchieste: sei date da segnare in agenda, tutte a ingresso gratuito. La rassegna è organizzata dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna con il patrocinio del Comune di Modena. Sabato 21 aprile è la volta dell’attore e conduttore televisivo Flavio Insinna che alle 18 racconta al pubblico Neanche con un morso all’orecchio (Mondadori, 2012). La morte del padre è l’evento che cambia il corso di un’esistenza. Quello che fa diventare grandi, fa decifrare il senso di una vita intera. Un percorso faticoso, raccontato senza sconti da Insinna, in un libro intimo e introspettivo. Rivolgendosi al padre in un corpo a corpo serrato, un mattatore della Tv popolare illuminata dai grandi ascolti esplora il mondo in ombra dei sentimenti e del dolore, dei conflitti e dell’amore. E il padre di Flavio diviene padre nostro. Suo e di tutti, nel corpo vivo delle parole. Sul filo della comicità, da attore consumato, Insinna non si nega nessuna gag nella nostalgica rievocazione di ricordi autobiografici, per farne un racconto divertente e commovente. Come una danza leggera e sapiente, ma implacabile, Massimo Carlotto ci conduce nell’orgogliosa arroganza del nuovo crimine con il suo ultimo romanzo Respiro corto (Einaudi, 2012) che è svelato al pubblico modenese mercoledì 2 maggio alle 21. Dopo averci raccontato come nessun altro i misfatti del Nordest italiano, e averci appassionato con le indagini dell’Alligatore, uno tra i piú amati scrittori italiani ha deciso di allargare lo sguardo, e andare al cuore del crimine dei nostri tempi, globale e senza frontiere. Con i pregi che l’hanno fatto amare da tanti lettori: lo stile essenziale, la perfetta padronanza dell’intreccio, i personaggi che nella loro amoralità e crudeltà riescono ad affascinare, perché li sentiamo veri, umani nella loro disumanità. O nelle loro ossessioni, come la straordinaria coppia della poliziotta B.B. e del boss Grisoni, unici a contrastare l’avvento della Dromos Gang. Si prosegue venerdì 4 maggio alle 18.30 con l’incontro, in collaborazione con Confindustria Modena, col professore
Niccolò Ammaniti
appuntamenti
Fino al 10 giugno In mezzo a un dialogo La piazza di Carpi dal Rinascimento a oggi Mostra dedicata al grande cuore della città in occasione del cinquecentenario Curata da Manuela Rossi ed Elena Svalduz Musei di Palazzo dei Pio
Eventi CARPI
20 aprile - ore 22 Serpenti Kalinka Arci Club 21 aprile - ore 21 FesteggiAMO la primavera Con il gruppo Fuoritempo e il cabaret di Andrea Ferrari Centro Sociale Gorizia
Giulio Tremonti
Massimo Carlotto
gli spread. Ecco come combattere lo spettro della Grande Depressione. Per il quinto appuntamento della rassegna, in programma giovedì 10 maggio alle 21, sale sul palco del Forum Monzani il giornalista e telecronista sportivo Fabio Caressa per far conoscere al pubblico Gli angeli non vanno mai in fuorigioco (Mondadori, 2012). In questo libro a metà fra la fiction e la saggistica il più estroFabio Caressa
universitario e più volte Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti che presenta il saggio Uscita di sicurezza (Rizzoli 2012). Dare ordine al caos, separare l’economia produttiva da quella speculativa, chiudere la bisca della finanza in modo che siano i giocatori (e non noi) a pagare le perdite, investire in beni d’interesse collettivo e rimettere l’uomo al posto del lupo, il pane al posto delle pietre, la ragione al posto deSerena Dandini
verso e seguito telecronista sportivo italiano, analizza con ironia e disincanto il calcio italiano dagli Anni Settanta agli inizi del nuovo millennio. Dimostrandoci che per questo sport non vale la nostalgica affermazione “era meglio prima”. Il calcio continua a dare le stesse emozioni; cambia, certo, ma in fondo rimane uguale a se stesso. Un doppio appuntamento per la serata conclusiva: giovedì 17 maggio alle 21 la conduttrice Serena Dandini presenta Grazie per quella volta (Rizzoli, 2012), insieme a Niccolò Ammaniti col suo Il momento è delicato (Einaudi 2012). Il libro della Dandini esplora con tenerezza, ironia e sincerità una catena di debolezze di cui andare fieri, di fragilità nostre e del mondo da cui è tempo di autoassolversi, facendo pace con i nostri difetti e imparando a conviverci tra alti e bassi proprio come succede a una pluricollaudata coppia di fatto. L’ultimo lavoro di Ammaniti, invece, è una critica feroce della società contemporanea, dissimulata dalla varietà degli intrecci e dalla capacità di muoversi tra stili diversi che rendono la lettura molto divertente. Ma sia che racconti di un mostro alieno nelle vesti di una seduttiva Alba Parietti o di un ladruncolo di appartamenti alle prese con una casa stregata, Ammaniti sa riscattare, anche nelle situazioni più strambe e iperrealistiche, i suoi personaggi con uno sguardo colmo di “pietas”: perché, in fondo, ciascuno di loro ha un’anima come la nostra. Flavio Insinna
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appuntamenti
21 aprile - ore 17 Presentazione del libro di Ruggero Meles Leopoldo Gasparotto. lpinista e partigiano A cura della Fondazione Ex Campo Fossoli in collaborazione con l’Anpi Ex Campo di Fossoli
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Dal 25 al 29 aprile torna il Nonantola Film Festival
4 giorni corti
22 aprile - ore 17 16 Corde Cello Quartet Alberto Baldo, Giacomo Cardelli, Jacopo Cesaratto, Alberto Tecchiati Musiche di: P. Mascagni, C. Debussy, M. Ravel Sale delle Vedute
21 aprile - ore 21.45 4ª edizione concorso Carpe Ridens Ospite Norberto Midani Circolo Guerzoni 21 aprile - ore 22 Gem Boy Bikini Kalinka Arci Club 21 aprile - ore 17 I bambini non hanno quasi mai niente di grave L’esperienza di un pediatra Dottor William Morri, medico pediatra e omeopata Associazione Buonavita 21 aprile - ore 21 Il mio bambini non mi dorme! Cosa è normale quando parliamo di sonno infantile? E’ vero che l’unica soluzione per dormire noi e i nostri bambini è lasciarli piangere? Cosa possiamo fare come genitori per fare riposare al meglio i nostri piccoli? Relatrice: Sara Letardi, autrice di Il mio bambino non mi dorme Sala Duomo
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giorni corti è la gara di cortometraggi del Nonantola Film Festival che nella sua sesta edizione si terrà dal 25 al 29 aprile e che nelle cinque edizioni precedenti ha visto un totale di 321 cortometraggi prodotti. La gara è aperta a tutti senza alcun costo di iscrizione e sarà preceduta da un workshop gratuito rivolto agli iscritti che vogliono ricevere dei consigli su come affrontare la gara o hanno bisogno di un qualche suggerimento tecnico. L’obiettivo della gara è quello di mettere in luce il territorio, le
storie e i personaggi di Nonantola con una formula secondo cui in 4 giorni i partecipanti devono lavorare alla sceneggiatura, alla produzione e alla postproduzione di un cortometraggio di 4 minuti le cui caratteristiche saranno rese note solo ad inizio gara. Non si tratta quindi di un concorso per corti già prodotti ma di una gara che prevede che i cortometraggi vengano realizzati per intero nei 4 giorni dal 25 al 29 aprile. Tra i cortometraggi consegnati verranno selezionati i finalisti che verranno proiettati durante la serata finale
del Festival (il 6 maggio presso la Sala Troisi a Nonantola). Quella stessa sera una giuria valuterà le opere e attribuirà i premi: miglior cortometraggio (premio di mille euro), secondo classificato (premio di 500 euro) e terzo classificato (premio di 250 euro). Sono previsti anche un premio assegnato dal pubblico e uno assegnato dagli iscritti finalisti. Sabato 12 maggio invece avranno spazio i cortometraggi non finalisti con la proiezione e l’incontro/dibattito con e fra le troupe. Per info e iscrizioni: www.nonantolafilmfestival.it
21 aprile - ore 21 Progetto Karl Jenkins: The Armed Man - A Mass For Peace A cura della Corale Giuseppe Savani Tempio di San Nicolò 22 aprile Biciclettata commemorativa del rastrellamento di Budrione, Fossoli e Migliarina Ore 15 ritrovo presso la Polisportiva Rinascita Percorso dei cippi della zona Ore 16.30 arrivo al cippo monumento di Migliarina in via Roma 22 aprile - ore 21 La guerra di Piero Fabrizio De André: canzoni contro la guerra Un discorso poetico e umano contro la cultura della guerra attraverso le canzoni di Fabrizio De André Gruppo musicale Ghirigori con Arianna Agnoletto, Cinzia Razzoli e Jacopo Bassoli A cura dell’Università Libera Età Natalia Ginzburg Sala Cabassi 22 aprile - dalle 10 alle 12 Il bello che è in noi! Immagini ed emozioni in verde e rosso Laboratorio creativo dai 5 ai 99 anni! Nonni e genitori siete invitati coi vostri bimbi a giocare con immagini e fantasia Circolo Graziosi
Da quest’anno, con 58 aperture da aprile a ottobre, si potrà visitare anche il sabato
La Ghirlandina raddoppia
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pogliata del telo di Paladino e restituita ai modenesi, la Ghirlandina raddoppia le aperture. Si potrà infatti visitarla non soltanto le domeniche e i festivi, ma anche i sabati fino alla fine di ottobre. Le giornate di apertura passano così da 31 a 58. Le visite sono previste dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, ogni sabato e domenica dal primo aprile al 29 luglio. Chiusa in agosto, la torre riapre sempre di sabato e domenica dal 1° settembre al 28 ottobre. Nel periodo primaverile le visite saranno possibili anche mercoledì 25 aprile, martedì 1° maggio e sabato 2 giugno. La Ghirlandina saprirà straordinariamente il venerdì per il Festival delle bande militari (13 luglio) e il Festival filosofia (14 settembre). Salire sulla torre costa 2 euro. Simbolo della città, tutelata dall’Unesco come patrimonio artistico dell’umanità, la Ghirlandina è una delle più antiche torri medievali italiane. Alta 86 metri, unisce canoni architettonici romanici con elementi di gusto più chiaramente gotico. Costruita probabilmente in contemporanea al Duomo a partire dal 1099, fu completata nel 1319 da
Enrico da Campione e sin dalle origini ha avuto funzioni civiche: custodiva i forzieri con gli atti pubblici del Comune e, dall’altezza di 40 metri, i torresani davano indicazioni per l’apertura e la chiusura delle porte cittadine e segnalavano situazioni di pericolo. La Sala della Secchia, decorata con affreschi del Quattrocento, conserva una copia della celebre Secchia rapita che ispirò il poema eroicomico di Alessandro Tassoni, il cui originale si trova invece nel Camerino dei Confirmati del Palazzo Comunale. La domenica dalle 15 alle 19 il Camerino e le altre sale storiche sono aperte con visite guidate. La Sala del Fuoco è adornata dagli affreschi di Nicolò dell’Abate (realizzati nel 1546) che raffigurano la guerra di Modena del 43 a.C. La seicentesca Sala del Vecchio Consiglio ospita gli stalli dei Conservatori e il gonfalone dipinto da Ludovico Lana nel 1633. I dipinti del soffitto narrano episodi della vita di san Geminiano. Dalla Sala del Vecchio Consiglio si raggiun-
appuntamenti
ge la Sala degli Arazzi con le sue tele settecentesche che raffigurano la preparazione e la firma del Trattato di pace di Costanza. Infine, la Sala di Rappresentanza ospita numerosi dipinti di Adeodato Malatesta inseriti nel percorso di visita della mostra sul Risorgimento Eroiche visioni del Museo civico d’arte.
23 aprile - ore 21 L’imprenditoria giovanile: si può sperare in un futuro migliore! Appuntamento nell’ambito delle manifestazioni nazionali per il Lions day 2012 Incontro pubblico con Luigi Abete Moderatrice Anna Ardizzoni Magi Auditorium San Rocco 24 aprile - ore 20 Cena-Concerto Operazione Save the Circle Salviamo il Circolo Arci C. Menotti Cena più spettacolo musicale di Stefano Cattini Un viaggio fra sapori e musica per preservare il fulcro sociale della frazione Circolo Arci Menotti Migliarina 25 aprile Festa della Liberazione Ore 10 - ritrovo presso il Cimitero Urbano con deposizione delle corone al Sacrario dei Caduti Ore 10.45, - Piazza Martiri Saluto di Francesco Lioce, presidente dell’Anpi di Carpi Interventi del sindaco Enrico Campedelli e Manuela Ghizzoni, parlamentare Carpi – Fossoli, biciclettata resistente Ore 14.30 ritrovo davanti al Municipio Percorso dei cippi della zona Ore 16 arrivo all’ex Campo di concentramento di Fossoli Parole e musica Ore 15 Negli sconfinati spazi liberi. Dal diario di Leopoldo Gasparotto musiche e letture Ore 16 Note di Passaggio. Concerto per la Liberazione Avi Avital, mandolino; Murat Coskun, percussioni; Enzo Salomone, voce recitante Ore 17 Inaugurazione della mostra: Parole chiare. Luoghi della memoria in Italia 1938-2010 A cura di Sira Fatucci e Lia Tagliacozzo, foto di Luigi Baldelli. Saranno presenti i curatori. Ore 18 Voci di Libertà Banda Città di Carpi, diretta da Pietro Rustichelli e Simone Maretti Cinema Ariston - ore 21 Proiezione del film Il ribelle. Guido Picelli, un eroe scomodo di Giancarlo Bocchi Sentieri resistenti Campotizzoro e Foresta del Teso – Appennino pistoiese Camminata a cura del Club Alpino Italiano - Sezione di Carpi. Per informazioni 320.4676258 - 335.6938728
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Calcio – Carpi, tutto in 15 giorni: 4 gare ravvicinatissime al traguardo
classifica
Strettoia finale
Ternana 59 Carpi 56 Pro Vercelli 54 Taranto (-7)* 50 Sorrento (-2) 50 Benevento (-2) 49
Dopo 2 anni, i biancorossi tornano all’Arena Garibaldi per continuare a sognare. La soluzione del giallo passa da Vercelli, arbitro del campionato.
I
l calcio italiano ricomincia dopo la sconvolgente scomparsa di un suo figlio sul campo da gioco. La storia di Piermario Morosini è vicenda umana senza sconti né spiegazioni. S’è chiusa proprio laddove è esistita la sua unica speranza di dimenticarne i drammi e le cicatrici: rincorrendo un pallone. Si può sempre guardare il mondo da destra e da sinistra, beninteso. Dalla mia misera e insignificante posizione, ritengo che il “must go off” fosse inevitabile. STOP - Lungi da me cospargere miele sul capo di Abete. In questo caso però, sono convinto che abbia preso una decisione tanto difficile nell’obbligata fretta, quanto giusta nello spirito. Non ne vedo affatto l’ipocrisia. Ne convengo invece l’assoluta opportunità. Dopo un dramma simile, i riflettori vanno spenti per riflettere. Morti improvvise sul lavoro se ne registrano purtroppo ogni giorno. E’vero che i cantieri procedono sempre, e le strade non chiudono mai. Ma l’unicità del calcio resta, e va preservata. E’spettacolo in diretta per la folla. Ovvero, per definizione: collezione d’eccessi, difetti ed esempi da dare. Fattura proporzionalmente al carico di emozioni che è capace di produrre. Deve perciò rassegnarsi anche a quelle peggiori, per quanto assurde possano essere. Di fronte a una vita spezzata sopra il proprio palcoscenico, ha il dovere di farsene carico. E fermarsi. Per interrogarsi e dare risposte. Deve dirci se davvero è in grado di autotutelarsi con tutti i mezzi e le risorse possibili, salvo
fatalità ineluttabili. Può darsi che a breve scopriremo che non sia stato capace di farlo. Da questo, al limite concluderemo che avrà perso un’occasione buona per riuscirci. Non però che lo stop fosse un cattivo principio di strategia per provarci. RIPARTENZA - Più che una stretta è una vera e propria strettoia finale. Il nuovo calendario comprime i verdetti entro due settimane. Quattro gare decisive condensate in 15 giorni. Ben 3 nei prossimi 8, al centro dei quali è fissato il recupero della 31esima. Sono indubbiamente Como e Taranto a farne le spese maggiori, dovendo
rigiocarne daccapo una in più (che peraltro era già praticamente conclusa). Saranno invece le squadre con più gamba e risorse a trarne vantaggio. Il turnover scientifico diventa il massimo plusvalore indispensabile. Chi scoprirà più giocatori utili dominerà la volata. Ma non c’è più pronostico, in questa frenesia claustrofobica tutto si rimescola. Scompaiono i margini per il ragionamento. Non ci sarà modo d’amministrare l’emotività. Si profila una centrifuga di soli nervi e fiato. Si azzerano le probabilità di guadagnare forza lungo la strada. Si torna in campo subito dopo aver smesso
PROSSIMO AVVERSARIO: pisa
Con la testa alla finale di Coppa
I
l Carpi torna in un grande stadio di popolo (3800 spettatori di media: terzo pubblico del girone, quinto dell’intera Lega Pro) pregno di cattivi ricordi. All’Arena Garibaldi (Romeo Anconetani) infatti non ha mai vinto: solo 1 pari (1927: 1-1) e 3 sconfitte. L’ultima (2010) fu agrodolce poiché permise ai biancorossi targati Gaudì d’acquisire la consapevolezza d’un futuro brillante. Tuttavia, una partita di grande personalità non bastò: il rigore di Cantoro in avvio, l’errore dal dischetto di Merlin (poi espulso), e i troppi errori sottoporta compromisero la rimonta. E consegnarono ai nerazzurri il titolo di Serie D, che poi valse un doppio diretto salto di categoria previa ripescaggi. Quello che domenica ospiterà il Carpi sarà comunque un altro Pisa. Diverso anche dalla gara di dicembre, pareggiata d’orgogliosa rimonta a tempo scaduto (2-2). Si ritrova ora totalmente fuori dai playoff, ancorché salvo e concentrato sulla Coppa (Mercoledì s’è giocato il primo atto della finale con lo Spezia). I numeri del girone di ritorno sono molto deludenti. E’ crollata la difesa: ben 18 reti incassate, contro le 12 dell’andata. Appena 13 i punti (quartultima squadra dal giro di boa), la quasi totalità dei quali (12) sotto la nuova gestione tecnica. Il ko interno col Lumezzane è costato la panchina al focoso Dino Pagliari. Al suo posto è arrivato Alessandro Pane (classe 1967, artefice dell’ultima promozione in C1 della Reggiana), buon correttore di rotta: con lui alla guida una sola sconfitta (a Benevento), 3 vittorie, 3 pareggi. Rimane un fattore decisivo Raffaele Perna: quando segna il risultato arriva praticamente sempre. E’ tornato a produrre dopo 5 lunghe giornate di digiuno: gli ultimi autentici gol-salvezza a danno di Foligno, Reggiana e Ternana lo issano a quota 13 (terzo marcatore del torneo dietro Ginestra e Arma). E.G.
di giocare. Dunque, nessun risultato farà in tempo a togliere o aggiungere energie: si va al traguardo con quelle che si hanno a disposizione. E’ come se questa sosta, inaspettatamente più lunga, sia l’ultimo respiro profondo dell’intero campionato prima dell’ultimo grande soffio. Il Carpi riparte con più forza e coscienza degli altri. Morde il freno, è pressoché al completo. Notaristefano riavrà prestissimo anche Di Gaudio e Lollini. Ricomincia dall’Arena Garibaldi per vendicare l’agrodolce sconfitta di due anni fa, che gli costò il campionato ma lo convinse d’esser pronto per il salto. Cerca adesso l’ultimo trampolino, per quel tuffo oltre il secolo di storia che lo precede. Troverà un Pisa in incognito. Verosimilmente salvo e distratto dalla doppia finale di Coppa. Ma sicuramente spinto da un vasto pubblico. Contemporaneamente, la Ternana sale sul sintetico di Vercelli dove si deciderà quasi tutto. La Pro è la miglior difesa interna di tutti i campionati professionistici. Vuole i punti della qualificazione, ritrova uominichiave (Battaglia più i giovani Masi e Germano di rientro dal torneo di Rappresentativa). Sarà infine l’ultimo avversario biancorosso (dopo Benevento e Foligno). Quasi come se il campionato l’avesse designata ad arbitro del giallo che s’appresta a svelarci la soluzione. Enrico Gualtieri
Trofeo Nazionale Città di Carpi
La terza edizione mercoledì 25 a Campogalliano. C’è la Juve
N
el giorno della Liberazione, si rinnova e si conferma l’appuntamento più prestigioso per il calcio-baby biancorosso, nonostante l’inagibilità del Cabassi e la contemporaneità di CarpiBenevento (slittata proprio a mercoledì 25 aprile, dopo lo stop di domenica scorsa). La terza edizione del Trofeo Nazionale Città di Carpi riservato alla categoria “Pulcini” si sposta dunque allo stadio “Bolelli” di Campogalliano. Ben 12 le formazioni partecipanti, suddivise in 3 gironi da cui usciranno altrettante vincenti che nel pomeriggio, daranno luogo al triangolare finale. Calcio d’inizio alle ore 9.30 con il match inaugurale tra Parma e Bologna (teste di
serie del C, dove è inserita anche la rappresentativa di casa allenata da mister Riccardo Soragni). Contemporaneamente si sfideranno Mantova e Vicenza (A), avversarie della Juventus, ideale ospite d’onore. “Una presenza
Pisa Avellino Lumezzane Reggiana (-2) Tritium Foggia (-4) Como (-3)* Spal (-8) Monza Viareggio Pavia Foligno (-4)
39 39 39 37 35 34 33 27 27 26 25 21
* Al momento di andare in stampa, non si conosce il risultato di Como-Taranto, recuperata mercoledì 18/4.
prossimo turno Domenica 22/4/2012, ore 15, 32a giornata. Pisa-Carpi; Avellino-Pavia; Benevento-Spal; Como-Monza; Foggia-Lumezzane; Foligno-Taranto; Pro Vercelli-Ternana; Reggiana-Viareggio; TritiumSorrento. Mercoledì 25/4/2012, ore 15, recupero 31a giornata. Carpi-Benevento; LumezzaneAvellino; Monza-Foligno; PaviaComo; Sorrento-Foggia; Spal-Pro Vercelli; Taranto-Tritium; TernanaReggiana; Viareggio-Pisa.
le penalizzazioni
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ome preventivato, la Disciplinare riscrive significativamente la classifica a 4 giornate dalla fine. Stronca Spal e Taranto (-4 pro-capite), ammettendo l’aggravante della recidiva. Sugli ionici si spinge addirittura oltre la richiesta della Procura Federale, concedendo di fatto una speranza per il ricorso. Che dunque, terrà sub-judice l’equilibrio di vertice sino al termine di questa (ir)regular season. Più clemente è la zavorra afflitta a Como (-1) e Foggia (-2) – futuri avversari della Ternana - che tuttavia non possono ancora dirsi al sicuro. La quota tranquillità oscilla attorno alle 37 lunghezze della Reggiana. Quella playoff dovrebbe abbassarsi a 56-57, per via dei tanti scontri diretti in programma (ProTernana, Carpi-Benevento, SorrentoPro, Pro-Carpi). Ultima considerazione statistica in appendice: il bilancio di Scommessopoli e Stipendiopoli assomma 32 punti di penalizzazione irrogati al netto degli sconti concessi. In pratica, la Giustizia Sportiva è la 19esima squadra di questo campionato. A oggi, virtualmente salva. E.G.
che, oltre a inorgoglirci, testimonia i buoni rapporti col club bianconero” – spiega Roberto Marani, azionista biancorosso e deus ex machina della manifestazione. “Lo scopo è quello di dare lustro al lavoro del nostro settore giovanile, su cui puntiamo molto. Siamo davvero soddisfatti del lavoro di questi anni”. E.G.
Calcio a Cinque - Virtus
Sconquasso Gialloblù, Casina abbattuto
N
on si placa nemmeno
all’indomani della Pasqua l’ira funesta di una Virtus incontenibile e ancor’ una volta scenografica nell’ecatombe; i padroni di casa, quel Casina che all’andata si congedò con lo sberleffo corsaro (1-2), ora piange la rappresaglia virtussina: i due colpi bassi autunnali varranno quattro sberle ciascuno, con il 4-8 conclusivo ad attestare la chirurgica spietatezza dei bombaroli gialloblù. La
contesa si apre con una Virtus poco galante, che si strafoga al cospetto di un avversario intimidito: prima Bigarelli s’affida alla fionda mancina per pulire l’incrocio dei pali, dunque Grazioli educa al tiro dal dischetto il proprio destro, con Guidi (in foto) che non ci sta e squassa la rete per la terza volta. Il monologo ospite s’attenua e i padroni di casa iniziano a ordinare pure loro: 2 gol, anche scialbi, ma che arrivino in fretta;
in cucina rispondono presente (2-3), e i gialloblù son costretti a rifarsi sotto. Grazioli, che sugli istinti kamikaze ha costruito una caterva di segnature, s’accartoccia impattando la bordata di Nosari e fa 2-4. I padroni di casa danno l’ennesimo scossone (3-4), ma Guidi, che al sultanato di Grazioli non ci sta, manda al manicomio un paio d’avversari palla al piede e incrocia l’amarissimo 3-5, per poi infilare la terza gemma personale (3-6). I titoli di coda sul match li mandano Righi, pronto ad attivare
quella base missilistica che ha l’aspetto di una gamba destra, dunque Sassi che alla potenza preferisce il colpo di punta, con i padroni di casa ad accorciare per il 4-8 finale. In testa alla classifica si son svegliati e ricacciano indietro i tentacoli di una Virtus che un pensierino ce l’aveva fatto: in 4 giornate sei punti ai maratoneti di San Felice non si recuperano più, ma per ora può bastare, Virtus, ché le spade affilate van bene per qualunque rivale. Federico Campedelli
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“Tessilgraf opera nel settore dal 1958 ed è il quartier generale di una corporazione composta da 12 aziende che occupano circa 300 dipendenti. Ciò che ci appassiona di più è la sfida affrontata tutti i giorni nel coniugare l’esperienza cinquantennale della nostra società con l’innovazione costante che la complessità di questo mondo globalizzato ci obbliga a perseguire”, spiega Ruggero Galeotti, Sales Manager dell’azienda
Tessilgraf tifa Liu Jo Volley T essilgraf vive di brand. E se è vero che il brand è l’asset strategico principale di un’azienda e la sua fondamentale risorsa competitiva, il ruolo della carpigiana Tessilgraf Corporation non è solo quello di produrre etichette e cartellini, bensì di studiare e realizzare brand equità tools, strumenti capaci di accrescere il patrimonio di marca, di rafforzarne il posizionamento e i tratti distintivi. Tessilgraf crea e produce mezzi di comunicazione, veicoli sensoriali che danno consistenza all’identità, ai valori e alla personalità di un brand. Sul campo, il gruppo si è guadagnato una solida credibilità e un’ottima reputazione attraverso il serio impegno sui temi della sicurezza, dell’originalità e dell’ecologia. Insieme a un partner del calibro di Solos, Tessilgraf Corporation ha sviluppato accessori anticontraffazione, antitaccheggio e sistemi che favoriscono la tracciabilità. I suoi prodotti sono oggetti unici di labelling couture. Progettati spesso con gli stilisti o i grafici del cliente, diventano estensione comunicativa ed emotiva del capo cui sono indissolubilmente legati. Lo staff interno di artisti, creativi e cool hunter, viaggiatori senza confini e instancabili sperimentatori, crea ogni volta un prodotto di design che valorizza lo stile, il mood e l’esclusività delle migliori collezioni moda, accessori, calzature e pelletteria, arredamento, gioielli,
profumi e make-up. In Tessilgraf è bandita la banalità ed è ricercata la contaminazione. La parola d’ordine è sperimentare, importare materiali da settori estranei al labelling e alla moda, testare inedite lavorazioni, meglio se capaci di attribuire al prodotto inaspettate funzioni innovative, stravolgere, fondere e miscelare tecniche e stili nella ricerca continua di quel gusto estetico e di quella unicità impossibili da replicare. Andare volutamente fuori tema è d’obbligo per gli otto eclettici grafici che popolano il laboratorio stile di Tessilgraf Corporation. Il parco delle idee è costantemente alimentato dal loro entusiasmo e dalla ricerca, mentre la loro capacità di creare e il coraggio di rivoluzionare, sono sostenuti da una profonda conoscenza tecnica del prodotto e della tecnologia dispo-
nibile in azienda. Seguendo i ritmi frenetici e incalzanti della moda, ogni stagione, Tessilgraf Corporation produce una nuova collezione di labelling couture. Parure complete di accessori esclusivi interpretano le tendenze dei capi che accompagneranno a distanza di 12 mesi. L’esigenza di distinguersi, di non seguire ma di anticipare i gusti e gli stili è così vitale per i clienti Tessilgraf che lo staff creativo dell’azienda è chiamato ad affiancare i loro stilisti nella creazione di modelli labels che esaltano il carattere e il mood della loro collezione. Se per le linee di stagione, i designer Tessilgraf Corporation traggono ispirazione viaggiando, studiando stylebooks, riviste, fotografie e immagini pubblicitarie provenienti dalle city di tendenza di mezzo mondo, per la collezione Ecobrand è di rigore la green philosofy: filati ecologici e biologici, carte riciclate, pellami e inchiostri naturali. Tessilgraf Corporation è state pioniera nella ricerca e nell’applicazione della filosofia ecologica ai propri prodotti ed è all’avanguardia sin da quando, nel 2007, introdusse Ecobox, una parure etichetta-cartellinostopper-ecologically correct, dimostrando con i fatti grande sensibilità ecologica e rispetto
per l’ambiente. Leader per scelta Tessilgraf Corporation è il partner scelto dai brand leader. Le realizzazioni più recenti testimoniano la capacità dell’azienda di valorizzare le identità e gli stili dei signori della moda mondiale: la creatività degli stilisti italiani, l’eleganza minimalista dei fashion designers americani, l’originalità dei re dei denim, il comfort di avanguardia dei produttori internazionali di sportive-wear... solo pochi grandi esempi, ma sufficienti per sintetizzare le skills uniche di Tessilgraf Corporation. “Tessilgraf opera nel settore dal 1958 - spiega Ruggero Galeotti, Sales Manager dell’azienda - ed è il quartier generale di una corporazione composta da 12 aziende che occupano circa 300 dipendenti. Ciò che ci appassiona di più
è la sfida affrontata tutti i giorni nel coniugare l’esperienza cinquantennale della nostra società con l’innovazione costante che la complessità di questo mondo globalizzato ci obbliga a perseguire. Siamo legati a Liu Jo Volley per spirito campanilistico e amore per il nostro territorio. Crediamo nello sport come impegno sociale. Siamo sempre presenti al Palazzetto dello Sport tifando in prima fila. Dal campionato ci aspettavamo almeno le semifinali play off mentre per la prossima stagione auspichiamo l’arrivo di 2 top players oltre alla conferma della Ognienovic per puntare a obiettivi più ambiziosi. Siamo inoltre collegati alla pallavolo grazie alla nostra presenza dei nostri prodotti (etichette tessute, cartellini) su diverse divise ufficiali delle squadre di pallavolo e dello sport in generale. Per Liu Jo Volley abbiamo realizzato i braccialetti tessuti riservati agli utenti della tribuna luxury”. Michela Sferrazza
cec - pallavolo maschile
La Cec batte Meridiana Fly Olba 3 a 0 e vola in zona Play Off
L
a Cec è matematicamente nei play-off che metteranno in palio la Serie A. La notizia arriva dopo il brillante 3-0 infilitto dai biancoblu alla Meridiana Olbia al PalaFerrari e al contemporaneo stop interno di Brescia, ora a -11 dai carpigiani quando le giornate da giocare restano tre. Cade anche Bergamo, diretta inseguitrice dei biancoblu, ora a +7 sulla terza della classe. Numeri a cui ha reso giustizia una Cec bella e spietata, che ha travolto una coriacea e forte Meridiana Olbia con la forza di un gruppo sempre più granitico, sceso in campo con il consueto sestetto Pedron-Guerrieri, De Marco-Lirutti, Piccinini-Spiga e Trentin. Olbia, che ha risposto con Francescato opposto a Boschi, De Rosas e Trova sulle bande, Rau e Piccinnu al centro con Castellani libero, si è subito trovata sotto 6-1 con Guerrieri al servizio. Si torna in campo e Guerrieri pianta il terzo ace del suo devastante turno di servizio
per il 7-1, ma chi pensa che il set fosse già instradato viene smentito dalla pronta reazione dei sardi che risalgono fino al 7-6 prima dell’8-6 che rimanda tutti a sedere. Si lotta punto su punto, i meccanismi offensivi della Cec non girano al millimetro e Olbia raggiunge la parità a quota 12, quando il PalaFerrari si lascia andare andare a un applauso convinto per il chiodo sparato a terra da Spiga in primo tempo. La seconda sosta tecnica arriva allora con Carpi a +1 grazie all’errore al servizio dei sardi, che tornano ad impattare col muro sul tocco di prima intenzione di Pedron (18-18). Tutto da rifare allora per Carpi, con Molinari che sul 20-21 ricorre al suo primo time-out: le castagne dal fuoco le toglie bomber De Marco con l’ace del controsorpasso che vale anche il primo set-ball (24-23) non chiuso incredibilmente per una superdifesa sarda su Lirutti. Il secondo tentativo non fallisce però, grazie al muro
Spiga-Lirutti su Francescato (26-24). Secondo set. Si riparte punto su punto e al primo stop è avanti di un
break, che diventa +3 quando De Marco trova il 10-7 e +4 col “rigore” di Spiga che costringe Fortunati al time-out (11-7). Si rientra e Guerrieri fa 12-7, quindi è il turno di Pedron fa urlare il PalaFerrari con la difesa a fil di parquet che diventa 13-7 sul contrattacco out di Francescato. Cec in controllo, secondo stop tecnico sul 16-11 e adesso è Cec-show, i biancoblu murano (Piccinini su Francescato prima per il 17-11 e per il 19-11 poi), difendono e contraccano (da applausi quello di Guerrieri per il 18-11). “K” Lirutti spezza il turno di servizio di Boschi (20-14) e allora per Carpi è tutta in discesa fino al 25-16 recapitato al destinatario dall’ace del capitano. Terzo set. Olbia accusa il parziale, la Cec se ne rinfranca e in avvio è 4-1 Carpi, che anticipa l’8-5 alla prima sosta messo a terra da Lirutti. Come nel primo
set, Olbia ricuce e guadagna la parità a quota 11, quando Molinari richiama tutti in panchina per una ragionata. La Cec gioca bene, ma la Meridiana non è da meno e al secondo tempo tecnico sono i sardi a mettere la testa avanti (14-16). Lirutti rimette tutto subito in parità a quota 16 e allora è ancora volata: De Rosas trova l’ace del 19-20 Olbia, De Marco risponde col diagonale spettacolo del 20 pari, Guerrieri mette la freccia col muro del 21-20, De Marco posa una pietra fondamentale con l’ace del 24-22 e tocca infine a Piccinini col primo tempo chiudere set e partita (25-23). Alla fine, applausi per tutti e festa per i tanti bambini del settore giovanile biancoblu che non hanno mancato di tifare Cec, con alcuni di loro premiati dall’estrazione di maglie firmate dai biancoblu.
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I risultati
S.G. La Patria 1879
Atleti protagonisti a Reggiolo
Css Verona - Cabassi Carpi: 6 - 4
Handball
Imbattibile il fortino del Vallauri Handball Carpi - Emmeti Group: 30 - 20
L
a Serie C maschile del Cabassi si presenta alla sfida contra il Css consapevole di giocare con una squadra più esperta. La partita parte con gli ospiti che sfruttano una superiorità numerica e si portano in vantaggio, ma prima della fine del primo parziale i padroni di casa pareggiano. Nel 2° e 3° tempo la partita entra nel vivo e le 2 formazioni si equivalgono, la Cabassi sfrutta al meglio le poche superiorità numeriche concesse e il Css sfoggia tutta l’esperienza dei suoi 2 uomini simbolo Trevisan e Castagnasso. All’inizio dell’ultimo parziale i carpigiani sono avanti 4 a 3, ma l’arbitro inizia a fischiare in un modo al quanto “casalingo” e la partita finisce con la vittoria dei veronesi per 6 a 4.
Coach Serafini
Cabassi Carpi - Pol. Coop Parma: 7 - 5
C
O
B
ella partita al cardiopalma, dove alla fine i carpigiani dell’Under 13 sono riusciti a portarsi a casa i 3 punti della vittoria finale. I piccoli della Cabassi si comportano male nei primi 3 tempi, e solamente al 4° parziale sfoderano la grinta necessaria per riuscire a ribaltare il risultato finale che ha visto sempre in testa gli ospiti del Parma. Bene i parmigiani Luigi Galasso con 2 goal, Diego Mercoliano con 2 goal e Matteo Piazza con 1 goal. Bene la difesa, da sistemare l’attacco, ancora impreciso. Pol. Olimpia Vignola - Cabassi Carpi: 7 - 11
P
rima giornata del girone di ritorno e altri tre punti importanti per la squadra biancorossa, che espugna la vasca di Riccione con un perentorio 7-11. La prima frazione vede in campo grande equilibrio. Il Carpi passa in vantaggio per due volte con il centro Boccaletti, ma viene sempre raggiunto dai locali con Mancini. A inizio secondo tempo il Carpi segna in rapida successione con Caretti, Boccaletti e Bernardotti. Da lì in avanti il Carpi tiene sempre in mano la partita. Controlla senza affanni la gara mantenendo gli avversari a distanza, grazie anche a un ottimo contributo dei giocatori della panchina.
ttimo meeting di apertura della stagione agonistica a Reggiolo per i ragazzi della Società Ginnastica La Patria 1879. Una stagione che potrebbe diventare molto interessante per la società carpigiana e per la rappresentativa Modena Atletica della quale alcuni ragazzi fanno parte. Ottimo il podio femminile, tutto carpigiano degli 80 metri con al primo posto Cecilia Artioli in 9’58’’, al secondo Rosaria D’agostino e al terzo Valentina Sanguedolce. Sempre in ambito femminile, successo nei 200 metri di Elena Venturi Degli Esposti in 27’47”e secondo posto di una già molto “sprint” Cecilia Artioli. Buona prova che le vale il primato personale e quinta posizione finale anche per Giorgia Luppi nei 1000 metri che chiude in 3’22”. In ambito maschile,
nella Categoria Allievi, grande vittoria negli 80mt per Federico Saverino in 9’65” e terzo posto per Matteo Mor. Nella Categoria Senior vince Michele Calò, davanti al compagno di squadra Marco Martinelli. Grande battaglia nei 200 metri: nella Categoria Promesse Giacomo Vascotto vince i 200 metri in 23’43”, mentre terminano al 2° e 3° posto nella Categoria Allievi rispettivamente Federico Saverino e Matteo Mor. Altra grande vittoria, sempre nei 200 metri, tra i Senior, con un più che mai convincente, Michele Calò. Passando ai salti, Hasnain Abbas vince ottimamente la prova del lungo realizzando la misura di 6,37 metri, a soli 3 cm dal minimo per i Campionati Italiani. Nel settore lanci, Dario Saltini e Dario Credi con una discreta prova,si piazzano a metà classifica.
arpi per il terzo anno conserva l’imbattibilità nel fortino del Vallauri, conquista l’undicesima vittoria consecutiva e mantiene il primato in classifica insieme al Cassano Magnago; sabato prossimo, ultimo impegno di campionato, vedrà le due formazioni entrambe in trasferta, i biancorossi con l’ostico viaggio a Sassari mentre i lombardi saranno di scena in Veneto proprio contro l’Emmeti, con il Merano che segue a un punto pronto ad approffittare di un eventuale passo falso delle rivali. Ma contro l’Emmeti la formazione biancorossa ha fornito una prestazione convincente e ha scacciato le paure della vigilia dovute alle numerose assenze (Piretti, Fontanesi, E. Piccinini e Natale,con Zafferi ai box da tempo, in più con Di Matteo che ha ricevuto una botta alla coscia dopo un minuto), contro una compagine veneta già salva ma alla ricerca di un risultato di prestigio. Il +9 di fine primo tempo ha permesso ai ragazzi di Serafini di controllare agevolmente la ripresa e anche i tanti giovani hanno avuto modo di mettersi in mostra. Carpi ha spinto sull’acceleratore fin dalle prime battute di gara (5-2 all’ 8’), Emmeti non risponde e Carpi allunga ancora (9-2 al 16’) con il portiere Malavasi e Bonazzi in evidenza. Sul punteggio di 12-5 (25’) Carpi subisce una doppia inferiorità numerica, gli avversari non sfruttano nemmeno questa opportunità, anzi i biancorossi con il giovane Piccinini allungano ancora (14-5 al 28’) e praticamente mettono già al sicuro il risultato finale nel primo tempo, anche se a inizio ripresa i veneti provano a rimettersi in gioco (15-8 al 2’), Carpi non si fa sorprendere e ristabilisce subito le distanze (18-9 al 6’). La partita non ha più niente da dire, Carpi raggiunge il massimo vantaggio sul 25-13 al 22’, anche il portiere dell’Under 20, De Giovanni ha il suo momento di gloria, sigillo finale del debuttante Pivetti. Ora tutto è rimandato a sabato prossimo, ma certamente bisogna sottolineare l’ottima annata dei biancorossi in questa prima esperienza in Serie A1. Le soddisfazioni però potrebbero non essere ancora finite.
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