Tempo n° 17

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Settimanale di

3 maggio 2013

attualitĂ , cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 17

Silvia Bergianti

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli â‚Ź 0.50 in edicola

Albano Ghizzoni e Lorena Incerti

Davide

Stassi e Ghelfi

la scuola di musica dell’ eden tiene botta

la vetrina virtuale dei negozi carpigiani

moda al vallauri: tra carta e fantasia

quel che resta del pd: la base non ci sta


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Libri

da non perdere!

Cosa resta del padre Di Massimo Recalcati

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el tempo dell’evaporazione del padre e dello smembramento della famiglia tradizionale, cosa può rappresentare una guida per il soggetto? Cosa resta del padre al di là del suo Ideale? Cosa rende possibile, nell’epoca del tramonto dell’Edipo, una trasmissione efficace del desiderio? Cosa significa “ereditare” la facoltà di desiderare? Come il desiderio e la legge possono ancora accordarsi? Massimo Recalcati interroga la funzione paterna nell’epoca della sua crisi. Attraverso Sigmund Freud e Jacques Lacan e alcune figure tratte dalla letteratura (Philip Roth e Cormac McCarthy su tutti) e dal cinema (Gran Torino e Million Dollar Baby di Clint Eastwood), si delineano i tratti di una paternità indebolita, ma comunque vitale, priva di ogni aura teologica e fondata sul valore etico della testimonianza singolare. Centrale nel libro di Recalcati è l’eredità: cioè la facoltà di trasmettere il desiderio da una generazione all’altra. E proprio in questa chiave va elaborata la dissoluzione dell’autorità paterna: il padre non è più Padre, cioè pater familias, e ogni tentativo di restaurare quel tipo di Ordine o Legge è fallimentare. Dunque, al padre resta la possibilità di testimoniare ai figli passioni, vocazioni, progetti, senza pretendere di proporre modelli o valori universali. Ma ciò non lo esime dall’opporre dei no e quindi dall’affrontare il conflitto, indispensabile alla crescita dei figli.

Tra le righe...

“Sei forte perché hai superato il terremoto”

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on Antonio a Roma c’era tutta la gente del cratere. Quel ragazzino dodicenne, partecipando all’evento, ha portato con sè la sua storia, drammatica come tante altre della zona colpita dal terremoto. Antonio Giordano abitava a S. Antonio in Mercadello ma la sua casa ha subito gravi danni ed è stata dichiarata inagibile. Per questo con il suo papà, la mamma e la sorellina di appena sette mesi, si è trasferito a Carpi, in un appartamento di parenti, e ha iniziato a frequentare la Parrocchia di San Nicolò. A Roma, domenica 28 aprile, Antonio era tra i 44 cresimandi, cristiani in situazioni difficili e sofferenti, provenienti da tutto il mondo e simbolicamente rappresentanti l’intera Chiesa sparsa nei cinque continenti. A loro Papa Francesco ha conferito il sacramento: “Dio - ha detto il Papa nell’omelia - ci dà il coraggio di andare controcorrente. Non ci sono difficoltà, tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura”. Ha cercato Antonio e gli ha detto “Sei forte perché hai superato il terremoto”, poi ha scherzato e, con lo sguardo tenero come se lo volesse abbracciare e consolare per tutte le sofferenze patite, gli ha detto: “Hai una faccia da vescovo”. Grazie a Papa Francesco, a Roma, Antonio ha dato voce e speranza alle vittime del terremoto e a quanti ancora soffrono situazioni di profondo disagio.

Frase della settimana...

Come vedi, anche questo parco carpigiano offre ai più piccoli l’opportunità di giocare al Nascondibimbo! Come si fa? E’semplice: basta lasciarli giocare nell’erba alta un metro e loro si potranno facilmente nascondere. Inoltre, si sentiranno dei piccoli Indiana Jones dovendo scansare bottiglie, cocci di vetro e insetti vari nascosti nell’erba alta! Non ringraziare ora: ricordatelo la prossima primavera... Cartello appeso nel parco pubblico di fronte alla Tenete Marchi.

Foto della settimana

Platanette colpisce ancora in viale Manzoni...

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 30 aprile 2013


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3 sisma e ricostruzione

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a scuola di musica dell’oratorio Eden tiene botta grazie a Radio Bruno e ai suoi generosi ascoltatori. Numerosi i progetti finanziati grazie alle magliette Teniamo Botta: è stato possibile donare 8.000 euro anche all’Eden Music School, in via Santa Chiara a Carpi. La cifra è stata consegnata ai responsabili Emanuele Stassi e Simone Ghelfi. L’antico complesso che ne ospitava i locali è stato dichiarato inagibile e quindi occorreva una soluzione per continuare ad accogliere i ragazzi che seguono le lezioni di musica e le band che necessitano di una sala prove. Una funzione importante per la comunità: la scuola offre ai ragazzi un luogo dove ritrovarsi in sicurezza, conoscere la musica, esercitarsi e divertirsi. Uno dei punti di forza dell’Eden Music School è la “musica d’insieme” che consente a tutti i ragazzi che seguono i cor-

numerosi i progetti finanziati grazie alle magliette Teniamo Botta di Radio Bruno: è stato possibile donare anche 8.000 euro all’Eden Music School, in via Santa Chiara

La scuola di musica dell’Eden tiene botta Da sinistra Emanuele Stassi e Simone Ghelfi

Ora si lavora per allentare il Patto di stabilità e rivedere gli studi di settore

“Prorogato in Emilia lo stato d’emergenza”

Due obiettivi importanti sono stati raggiunti, ora in Aula lavoreremo, sempre di concerto con la Regione, affinché anche le altre giuste richieste che arrivano dall’area del cratere sismico possano essere accolte”: con queste parole di soddisfazione, ma anche di ulteriore impegno, i parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari accolgono le decisioni prese dal Consiglio dei ministri. L’esecutivo guidato da Mario Monti ha, infatti, varato, come si era impegnato a fare nei confronti dei vertici della Regione Emilia Romagna, il decreto legge che proroga fino al 31 dicembre del 2014 lo stato di emergenza conseguente al sisma del 20 e 29 maggio 2012 e ha riaperto fino al 15 giugno 2013 i termini per la presentazione delle domande per accedere ai finanziamenti agevolati per il pagamento delle tasse e dei contributi. “Ma non è finita – continuano Ghizzoni e Vaccari – in sede di conversione in legge del decreto, in Parlamento e nel confronto con il nuovo Governo, ci impegniamo fin da ora a proseguire nel compito che ci siamo assunti nei confronti dei cittadini e delle amministrazioni delle zone colpite dal sisma. Lavoreremo, ancora una volta insieme con la Regione, per l’allentamento del patto di stabilità dei Comuni in modo che possano derogare, ad esempio, ai limiti imposti agli straordinari del personale assunto e possano assumere altro personale per accelerare tutte le pratiche connesse alla ricostruzione. Ci impegniamo per la revisione degli studi di settore, per un più facile accesso al credito di cittadini e imprese e perché anche per le zone devastate dal sisma dell’Emilia venga introdotto un meccanismo di fiscalità di vantaggio, come quello pensato per L’Aquila, destinato alle imprese di piccola e micro dimensione. Su queste proposte – concludono Ghizzoni e Vaccari – e sul modo migliore per portarle avanti siamo disponibili a confrontarci con tutte le forze politiche espresse dal territorio”.

S

i è tenuto anche quest’anno, a Fossoli, in occasione del 25 aprile, il consueto Brunch in macelleria, iniziativa enogastronomica promossa dal gruppo Butchers for Children con capofila, in zona, il macellaio Roberto Papotti dell’omonima macelleria, che da ben 12 anni aderisce a questa organizzazione benefica. La manifestazione, denominata Liberamente Carnivori, ha avuto come ospite d’eccezione Matteo Tassi, vincitore del Talent show del Gambero Rosso e in onda su SKY con il suo programma Serial Griller. Una non stop brunch più lunch a base di preziosi assaggi di carne alla griglia cucinata al momento, annaffiati da un buon bicchiere di lambrusco, offerti dallo staff, aperta ad amici, clienti ed estimatori. Nel corso di tutta la giornata hanno partecipato oltre 200

si (collettivi e individuali) di ritrovarsi per suonare in compagnia, formando vere e proprie band che eseguono brani stabiliti dagli insegnanti: l’obiettivo è non concentrarsi solo sulla tecnica, ma anche vivere il valore aggregativo della musica. Grazie a Teniamo Botta è stato possibile allestire diversi locali utilizzati dai ragazzi: sono stati acquistati i pannelli per l’insonorizzazione di una grande sala dove si svolgono i concerti, nuove casse, un mixer, microfoni, luci e altro materiale che ha consentito di rendere utilizzabili nuovi ambienti. In questo modo, una cinquantina di ragazzi può continuare a prendere lezioni di musica (pianoforte, batteria, chitarra, basso) e sono ben 33 le giovani band carpigiane che utilizzano abitualmente la sala prove a prezzi bassissimi. Clarissa Martinelli

Brunch in macelleria: raccolti 1.410 euro che saranno totalemente versati nel conto corrente del progetto Insieme per ricostruire

Liberamente Carnivori Roberto Papotti e Matteo Tassi

persone: un appuntamento davvero imperdibile per tutti i buongustai e gli amanti della “ciccia d’autore”. “Per

dare seguito all’impegno che abbiamo assunto con la costituzione dell’ente non commerciale Butchers for children: Insieme per ricostruire - spiega Roberto - anche in questa occasione è stato possibile fare un’offerta da destinare al Reparto pediatrico dell’ospedale Ramazzini di Carpi. Dopo una prima donazione di 10.000 euro che ha permesso l’acquisto di un macchinario per la respirazione infantile, il nostro nuovo importante obiettivo prevede l’acquisto di un ecografo compatto ad

alte prestazioni che permette di visualizzare cervello di neonati e lattanti, torace, cuore, addome con reni, fegato, pancreas, intestino, sia dei neonati che di bambini e adolescenti. il prezzo che la Philips propone all’Azienda Usl è di 85.000 euro. Il reparto pediatrico dispone al momento di 57.000 euro provenienti da altre donazioni. Vista la qualità e l’alta tecnologia di questo mezzo, i butchers hanno scelto di puntare in alto, scommettendo sul raggiungimento di quota 85.000 euro. Il brunch ha permesso di raccogliere la cifra di 1.410 euro, che saranno totalmente versati nel conto corrente del progetto Insieme per ricostruire. La macelleria Papotti è da sempre attenta alle iniziative di rilievo sociale e il suo spirito non si ferma qui... ha partecipato il 1° maggio a un evento benefico ad Asiago e il 12 maggio sarà a Mirano di Venezia all’appuntamento organizzato da I sapori della solidarietà & Butchers for children al fine di raccogliere fondi a favore della Città della Speranza, Fondazione che finanzia il Centro di oncoematologia pediatrica di Padova.


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sisma e ricostruzione

A un anno dal sisma emiliano, la band Whole Tone Trio ha voluto dedicare il suo secondo album agli eventi che hanno sconvolto la nostra terra

La musica che vince la paura D el sisma che dalmaggio scorso ha cambiato per sempre la vita di tutti gli abitanti della Bassa modenese e non solo, il rumore della terra che trema, degli edifici che crollano e delle sirene che ululano non sarà, fortunatamente, l’unica colonna sonora che non ci dimenticheremo. Già, perché proprio di colonna sonora è giusto parlare, specialmente nel caso del terremoto dell’Emilia: il mondo della musica si è infatti mobilitato come mai prima, spendendosi in iniziative di raccolta fondi, campagne di sensibilizzazione o, più semplicemente, per dare conforto e far sì che le note coprissero, almeno per qualche istante, il rumore della paura. Frack-ing è il secondo lavoro in studio per i Whole Tone Trio, gruppo composto da Elia Garutti alla chitarra elettrica, Francesco Zucchi al basso elettrico e Federico Bocchi alla batteria. I tre giovani musicisti, già affermati e conosciuti nella

Da sinistra: Federico Bocchi, Elia Garutti e Francesco “Alga” Zucchi

Bassa, fondono nelle loro composizioni strumentali diversi stili: il jazz, il funky e il rock, dando così vita a qualcosa di nuovo e unico

nel suo genere. Frack-ing è, per i Whole Tone, la seconda esperienza in studio. Il loro primo lavoro, Taxi EP, presentato all’inizio

del 2012, gli era valso un gran numero di date in tutta l’Emilia Romagna e in Lombardia. Ora, a un anno esatto dal sisma emiliano,

la genuina quanto raffinata band ha voluto dedicare l’album agli eventi che hanno coinvolto e sconvolto la loro terra, alla quale questo enigmatico quanto spiazzante titolo a doppio senso è strettamente legato: “Con spirito ironico – spiega Francesco Zucchi - lieve e allo stesso tempo serio, descrive in un’unica parola il periodo del post-sisma che ha segnato profondamente questo territorio: le polemiche legate all’intenso sfruttamento del sottosuolo - il termine ‘fracking’ indica, infatti, una tecnica di fratturazione idraulica utilizzata in alcune formazioni rocciose per lo sfruttamento degli idrocarburi - le controverse polemiche sui pozzi di petrolio, depositi-gas, Cispadana, il panico e la ricerca di un capro espiatorio a cui accollare la colpa della tragedia”. E poi, con la levità e la spensieratezza che li contraddistingue, li ritroviamo a prendersi in giro proprio in prima fila, “infrackettati” sulla pagina

di copertina. Morale della storia: non c’è mai fine all’inventiva e all’arte, che si nutre di tutto, proprio di tutto. Del terremoto come delle dita di questi artisti che nemmeno sotto le tende da campeggio che li riparavano malamente dal sole cocente dell’estate padana hanno smesso di suonare. L’album, registrato tra 2012 e i primi mesi del 2013 a Mirandola presso Emna Studio di Mauro Testi, contiene 9 tracce e vede anche la partecipazione di alcuni musicisti di fama nazionale e internazionale, tra cui Gianni Vancini (Tozzi, Mingardi), Alex Stornello (presidente MMI Italia), Franco Capiluppi (direttore Mantova Band Studio, Mauro Negri, Tullio De Piscopo). Tutti, tra l’altro, conterranei dei Whole Tone Trio. “Come a volerci proiettare – chiosa Francesco - dall’infinitamente piccolo della loro terra e della loro storia lassù, nell’universale, dove la musica è destinata a vivere e restare”. Marcello Marchesini


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Educare gli alunni alla scoperta del perché delle cose attraverso un approccio attivo alla pratica scientifica: ricostruiranno le macchine di Leonardo da Vinci e, attraverso esperimenti scientifici, riscopriranno l’acqua e il tempo

Volando sulle ali di Icaro I

l mito che racconta del folle volo di Icaro ha ispirato l’insegnante della Scuola primaria C. Collodi Rossella Cestari, “perché ben si prestava a suggerire l’idea del superamento di un modello di scienza fatta solo in classe, senza il fare”. E così Volando sulle ali di Icaro...scopriamo, progettiamo, costruiamo è diventato il titolo del progetto che coinvolge le scuole dell’infanzia e primarie del Terzo Circolo di Carpi. “Aderendo al bando del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica relativo alla diffusione della cultura scientifica in base alla legge 6/2000, attraverso Sirio, il Sistema Informatico Ricerca Italia Online, abbiamo presentato il progetto per ottenere il finanziamento di diecimila euro”. Il progetto, redatto anche in versione inglese a cura del Victoria Language and Culture, ha durata annuale e consentirà l’acquisto di una Lim, lavagna interattiva multimediale, per la Scuola d’infanzia D. D. Albertario, strumentazioni multimediali, materiale di facile consumo nonché il

finanziamento per un corso d’aggiornamento specifico con la dottoressa Lara Albanese per gli insegnanti coinvolti e interesssati del Terzo Circolo. Importantissime sono le ricadute per gli alunni coinvolti che, superato il modello di una scienza fatta solo sui libri di scuola, hanno la possibilità di applicare sul campo la metodolo-

gia scientifica per arrivare a una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. “Sebbene - afferma Rossella - la fantasia ricopra una dimensione importante a questa età, è anche vero che, interrogandosi sul perché delle cose, i bambini devono essere in grado di trovare modi diversi e più aderenti

alla realtà per rispondere: l’approccio scientifico può avvenire fin da piccoli sperimentando i primi concetti. Si potrebbero chiedere, per esempio, perché l’aquilone vola”. Le attività e l’approccio attivo, proposti dal progetto, assumono così un valore fondamentale nel processo di apprendimento cognitivo - formativo del bambino. “L’educare alla scoperta, abituarsi alla dimensione dell’ascolto e dell’osservazione, riscoprire il gusto della ricerca ed esercitarsi alle relazioni vogliono essere le priorità di un intervento educativo nuovo che fa della scienza in classe una straordinaria occasione per le conquiste, le esperienze e gli apprendimenti”. La scienza in una

“L’obiettivo è favorire nei bambini a una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile”. scatola è il titolo del percorso scientifico coi bambini della scuola d’infanzia; osservazioni ed esperienti sull’acqua verranno proposti agli studenti delle classi seconde della scuola primaria Collodi coinvolti anche nella realizzazione di un mulino; Al centro del tempo è il tema affrontato dalle classi terze della Scuola D. Milani con la costruzione di bussole, clessidre e meridiane; infine, per capire semplici leggi della meccanica, gli alunni delle quarte della Scuola primaria Gasparotto costruiranno macchine leonardesche, “perché Leonardo Da Vinci rappresenta il simbolo di chi vince con l’ingegno superando le difficoltà” conclude Rossella Cestari. Sara Gelli

Genitori e alunni del Terzo Circolo di Carpi partecipano ai laboratori del progetto di sostegno alla genitorialità L’Officina della fantasia. L’educazione affettiva sarà invece il tema delle conferenze del dottor Francesco Zappettini

L’Officina che sostiene la famiglia G enitori e alunni insieme per condividere un’esperienza in cui il “fare insieme” rappresenta un’occasione di crescita comune: Ileana Bellei, referente per il Terzo Circolo del Progetto Genitori L’Officina della fantasia, sintetizza così il senso dell’iniziativa, proposta alle scuole primarie e dell’infanzia (Collodi, Gasparotto, Verdi, Don Milani, Albertario, Arca di Noè e Cibeno), finanziata dall’Unione Terre d’Argine e realizzata in collaborazione con il Comitato Genitori. Questo progetto di “sostegno alle funzionalità genitoriali” ha, da sempre, avuto un riscontro molto positivo: l’alta partecipazione testimonia l’esigenza dei genitori di sentirsi sostenuti per potenziare la funzione educativa della famiglia. “L’obiettivo - spiega Ileana Bellei, insegnante alla Scuola Don Milani - è proprio quello di promuovere la qualità della relazione genitori/figli creando situazioni strutturate in cui entrambi possano fare esperienze significative che presuppongano col-

laborazione, confronto e condivisione”. Così come negli anni scorsi, L’Officina della fantasia prevede lo svolgimento di

laboratori e, rivolta ai soli genitori, la conferenza con esperti. I laboratori si svolgono nel corso del mese di maggio

e sono diversi per ogni scuola, ma tutti i bambini avranno la possibilità di portare a casa il risultato della collaborazione coi genitori. Nella scuola primaria Collodi, Elisa Valzan presenterà il laboratorio E’ qui la festa? proponendo idee originali e allegre per la realizzazione di feste con materiali semplici e di recupero; nella scuola primaria Gasparotto, Claudia Iemmi terrà il laboratorio Libri Pop Up, cioè quei biglietti che una volta aperti risultano tridimensionali; nella scuola primaria Verdi, bambini e genitori, sotto la guida di Francesca Muzzioli, sperimenteranno Guardiamoci dentro, un simpatico gioco familiare con lo scopo di ‘conoscersi meglio’; infine, alla scuola primaria

Don Milani Non si butta via niente con Patrizia Barbieri che rifarà il look a materiali di recupero. Raccogliendo la sollecitazione emersa dal Comitato

Genitori, le due conferenze/ dibattito previste nel progetto verteranno sul tema dell’educazione affettiva. Il dottor Francesco Zappettini, psicopedagogista e

Ileana Bellei

“Vogliamo promuovere la qualità dellarelazione genitori - figli creando situazioni in cui possano fare esperienze che presuppongano collaborazione, confronto e condivisione”.

psicoterapeuta, martedì 21 maggio affronterà il tema “Emozioni e sentimenti nel progetto educativo della famiglia” mentre martedì 28 maggio parlerà di “Crescere insieme nella complessità: confronti e prospetti”. Entrambi gli incontri si terranno presso la sala parrocchiale di S. Agata a Cibeno di Carpi, in via Roosevelt. S.G.


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n quello che sarà forse ricordato come il suo momento peggiore, il Pd chiama e il suo popolo, alla fine, risponde. Eccoli lì, infatti, alla Festa di Santa Croce, all’assemblea pubblica aperta a iscritti e simpatizzanti del Centrosinistra, nel corso della quale la deputata carpigiana Manuela Ghizzoni ha tentato, attraversando momenti di concitazione e persino di commozione, di spiegare i passaggi che, nei convulsi e drammatici giorni che hanno portato alla rielezione di Giorgio Napolitano, hanno causato il caos e lo sbandamento del partito e della propria base. E i presenti erano, va detto, davvero tanti. Quanti non se ne vedeva, per ammissione degli stessi oratori, da parecchio tempo. Anziani ‘compagni’ che, dal secondo dopoguerra, si spendono tra volantinaggi e feste dell’Unità, donne lavoratrici, anche vari giovani. Certo l’occasione non era delle più liete e, infatti, già da prima che il dibattito avesse inizio, i volti, gli sguardi e le parole che la platea restituiva testimoniavano di una sensazione di smarrimento, tensione e frustrazione. Financo paura: di non avere più una ‘casa’ politica nella quale riconoscersi e identificarsi. Insieme a questo, però, anche un desiderio, palpabile, di rivalsa: la speranza che, più in basso di così, proprio non si possa andare; che l’umiliazione patita serva come propellente per un rigurgito di fierezza; che

“Il Pd dovrebbe essere un po’più coraggioso e un po’più renziano”.

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a nascita di un figlio, per la donna, è sempre un’esperienza irripetibile, associata a emozioni forti. In modo particolare, al momento del parto, si lega l’esperienza del dolore. Tra i diversi sistemi ideati per il contenimento del dolore, l’epidurale (che consiste in un’anestesia locale) è considerata tuttora la procedura più efficace. All’Ospedale Ramazzini di Carpi è stato attivato, nelle ultime settimane, un percorso gratuito dedicato all’epidurale, che consentirà alle gestanti di informarsi e richiedere la somministrazione dell’analgesia durante il travaglio. Il Ramazzini diventa così il secondo centro nella provincia a fornire questa possibilità alle mamme, dopo l’attivazione, che risale al dicembre scorso, di

La base di militanti e simpatizzanti del Partito democratico di Carpi, seppur arrabbiata e stanca, non è tuttavia prostrata. Anzi, la voglia di rivincita si respira potente

Nell’ora più buia del Pd qualcuno perdona, altri no

le maldestre e, a tratti, incomprensibili azioni che hanno portato alle dimissioni di Pierluigi Bersani, pure uscito trionfante dalle Primarie più combattute della storia del Centrosinistra italiano, possano determinare uno scatto d’orgoglio, determinazione e rabbia. Una sorta di palingenesi. Compiuta proprio sull’orlo del bara-

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Davide

Quanti strateghi dopo Waterloo

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arà piacere, al popolo del Centrosinistra, sapere che nel partito guida della coalizione progressista tutto può mancare tranne uno stuolo di fini strateghi, raffinatissimi interpreti, consumati tattici e assennati esegeti. Viene da chiedersi, però, che cosa se ne faranno, gli elettori del Pd, di queste ventate di buon senso, arrivate puntualmente con un giorno di ritardo rispetto all’appuntamento. Dopo i ripetuti errori della classe dirigente – si spera - dimissionaria, troppi e troppo macroscopici per enumerarli – dagli otto punti del cambiamento, estratti dal cilindro dopo, e non prima, le elezioni politiche, alla candidatura di Franco Marini in opposizione a Stefano Rodotà, all’improvvida proposta di Romano Prodi, impietosamente esposto all’impallinatura dei franchi tiratori – si corre il serio rischio che il profluvio di analisi suoni come una presa in giro. A questo punto, dopo un’intera campagna elettorale giocata in gran

parte sullo slogan ‘mai con il Pdl’, come spiegare alla base delusa che no, si trattava di una boutade, che invece la situazione di emergenza richiede emergenziali coalizioni? I richiami all’impegno dei militanti, ai vecchi partigiani, alle signore che preparano lo gnocco alle feste, ai compagni di ieri e di oggi possono risultare anche ricchi di pathos, ma basteranno a salvare un partito che fa acqua da tutte le parti, e soprattutto da quella Sinistra? E chi scende in piazza a manifestare, può continuare a essere considerato, a seconda della convenienza, alternativamente come il cittadino difensore della Costituzione e della democrazia o come il rigurgito fascistoide figlio del più becero populismo? Possono, le piazze, essere espressione di democrazia o di oscurantismo a seconda che il Pd ne sia o meno il protagonista? Il vero problema del Pd, il suo male primigenio sta, a mio avviso, in questo: le anime che lo compongono – cat-

tolica e socialdemocratica principalmente – non si sono mai amalgamate. Così, a ogni appuntamento importante, il partito si presenta come un’auto che, ferma a un bivio, ha due conducenti per un solo volante. E due conducenti, per giunta, che vogliono svoltare in due direzioni diverse. Quando non opposte. Allora, nell’impossibilità di decidere da che parte andare, si preferisce star fermi. Forse a quel punto converrebbe prendere due auto anziché una, pur di andare – non dico arrivare, ma almeno andare - da qualche parte. Fuor di metafora: occorre che il Pd decida quale visione del futuro del Paese far propria. Che spieghi, a se stesso prima e al proprio elettorato poi, come si immagina l’Italia tra 20, 40 anni. Altrimenti è ovvio, non ce ne vogliano i Lofi democratici, che gli elettori sceglieranno, sempre di più, la protesta. Che sarà anche fine a se stessa, certo, ma almeno ha il pregio di esser chiara. Verrebbe da titolare,

parafrasando Artaud, il partito e il suo doppio: la vita. Dei cassintegrati, dei giovani che tornano a emigrare, degli ‘esodati’, dei ricercatori, dei ceti più deboli. Ai quali nessuna risposta seria è possibile dare se non si decide una volta per tutte ‘cosa si vuole fare da grandi’. Forse l’ultima speranza risiede nei giovani. Non tali dal punto di vista anagrafico, ma come categoria dello spirito. In quelli che ancora ci credono. Fatevi sentire. Forte e chiaro. E non prestate troppa attenzione agli appelli di chi vi invita alla serietà. Ad abbassare i toni. A essere ragionevoli. A terminare la ricreazione. Vengono da chi ha saputo incassare nulla più che un susseguirsi di Waterloo. O Caporetto, per restare in casa nostra. Mantenete invece viva la vostra passione, o quel che ancora ne resta. Anche la rabbia, sì: quella intelligente e propositiva. Quella che alle tattiche preferisce le idee. Di strateghi, il Pd, ne ha pure troppi. Sono capitani che gli occorrono. Coraggiosi. Marcello Marchesini

Umberto

Gianni

Nel Reparto di Ostetrica dell’Ospedale di Carpi è stata attivata la parto-analgesia. Le future mamme, gratuitamente, potranno scegliere di farsi somministrare l’epidurale durante il travaglio

Epidurale gratuita giorno e notte

un percorso analogo presso il Policlinico di Modena. “Un risultato significativo – sottolinea Cristina Marchesi, direttore sanitario dell’Azienda Usl di Modena – che si inserisce nel più ampio percorso di umanizzazione delle cure e consente di rendere l’assistenza a donne e neonati il più possibile personalizzata. Proprio in questo periodo, è bene ricordarlo, è stato anche riattivato, dopo lo stop causato dal sisma, il parto in acqua, che rappresenta un altro importante metodo non farmacologico per il controllo della sofferenza”. A Carpi grazie alla sinergia tra le

Da sinistra: ostetrica del reparto, Lorena Molinari caposala di Ostetricia), Paolo Accorsi, Teresa Pesi, Elisabetta Bertellini, Cristina Marchesi e Silvana Borsari coordinatrice consultori Ausl Modena

Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia e Anestesia e Rianimazione, dirette rispettivamente da Paolo Accorsi ed Elisabetta Bertellini, è stato possibile organizzare una ‘squadra’ interdisciplinare di professionisti che si dedicherà a informare le gestanti e se-

guirà, passo per passo, tutte le donne che sceglieranno di sottoporsi a questo tipo di procedura. “Con l’epidurale – spiega Accorsi – aumenta ulteriormente la nostra offerta di assistenza, dando modo alle mamme di scegliere, in piena libertà, diversi metodi

di contenimento del dolore durante il parto”. “L’obiettivo di garantire questo servizio ventiquattro ore su ventiquattro – conclude Bertellini – ha richiesto impegno organizzativo e un lungo percorso di formazione. Denominatore comune del-

le scelte compiute è stata la volontà di garantire un’alta qualità delle prestazioni e, al contempo, la minimizzazione dei rischi”. Per accedere alla parto-analgesia sarà vincolante partecipare a un incontro informativo entro l’ottavo mese di gravidanza; effettuare un colloquio con il medico anestesista entro la 35esima settimana di gravidanza ed eseguire gli esami del sangue e l’elettrocardiogramma pre-ricovero. L’analgesia epidurale, in ogni caso, verrà somministrata solo dopo la valutazione ostetrica e il parere favorevole del ginecologo.


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tro. Nell’ora più buia. “In questi giorni provo rabbia e delusione – dichiara Emidia – perché dopo una così intensa storia di impegno della base, aver scoperto queste candidature all’improvviso – alludendo a quella di Marini - non ci è certo piaciuto. Dopo tutta la fatica che ci si mette per fare campagna per il Pd, tutto viene vanificato in un minuto. Voglio molto bene a Bersani, ma devo ammettere che, almeno nella fase finale, non si è dimostrato all’altezza della situazione. Avrebbe dovuto lavorare più in gruppo e ascoltare maggiormente le sezioni. Il Pd dovrebbe essere un po’ più coraggioso, un po’ più renziano”. Tra i temi maggiormente sentiti, specialmente dai giovani, c’è quello del governo Pd-Pdl e della scelta, abortita sul nascere, di candidare Marini alla prima carica dello Stato. Come emerge dalle parole del ventunenne Riccardo: “certo è difficile pensare a un Governo con Grillo, ma personalmente avrei insistito una volta di più prima di percorrere la strada di un governo con il Pdl. Per come ho conosciuto Rodotà, per le sue iniziative in difesa della Costituzione, avrebbe rappresentato un buon punto di riferimento e l’avrei apprezzato. Credo che il nome di Marini fosse stato pensato anche nell’ottica di un’intesa con il Pdl, ma in ogni caso scelte di

“Il problema maggiore risiede nel fatto che non si permette la partecipazione piena e totale della base”.

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isoccupati, esodati, precari, cassintegrati... la lista di coloro che non avevano alcun motivo di festeggiare il 1° maggio continua ad allungarsi drammaticamente. Anche nella nostra città infatti, sono sempre più numerose le persone che un lavoro non ce l’hanno più o che, da anni, si barcamenano tra stipendi ridotti all’osso e un monte ore sempre più risicato. Tra loro c’è anche Emma (nome di invenzione), da anni dipendente della Goldoni di Migliarina, una delle realtà imprenditoriali storiche dell’Emilia e di Carpi. “Dal 2008 ad oggi, la situazione non fa che aggravarsi. Dopo un anno di cassa integrazione, la dire-

Rossana

Agnese

Gianni

Emidia

questo tipo andrebbero condivise coi militanti”. Anche i segretari di circolo ammettono lo sconcerto vissuto: “All’inizio – spiega Agnese – quando si fece il nome di Marini, ricordo che la notizia ci giunse durante una riunione dei segretari provinciali, la reazione fu di

7 vera e propria rabbia. Dato che per tutta la campagna elettorale si era categoricamente detto che nessun accordo sarebbe stato fatto con il Pdl, questa mossa ha scatenato la veemente reazione della base. I nostri parlamentari modenesi hanno raccolto subito le nostre proteste, perché se si fanno le Primarie significa che dovremmo essere ascoltati. Poi c’è stata la candidatura di Prodi, della quale, essendo anche uno dei nostri padri fondatori, eravamo tutti molto lieti. I 101 franchi tiratori sono stati quindi un’ulteriore delusione. Personalmente ritengo però che il Pd debba continuare a esistere, perché sulla carta è il vero partito innovativo, forse l’unico. Ma a una condizione: non deve essere più composto di ‘ex’. Se questi ci sono, e si sentono tali, che se ne vadano, perché il Pd deve essere un soggetto politico totalmente nuovo. A questo dobbiamo dire basta”. La speranza espressa da Agnese, che il Pd continui a esistere, seppure rinnovato, intercetta quello che pare essere un sentire diffuso, come testimoniano anche le parole di Gianni, militante di lungo corso. “E’ un momento difficile per la Sinistra, che si è trovata a dover assumere delle decisioni difficili senza una maggioranza piena. Ma il Centrosinistra deve continuare a vivere, riconoscendo i propri errori per andare avanti. Ero un bersaniano, ma tra Grillo e Berlusconi avrei preferito fare un Governo con il primo, perché all’interno del Movimento 5 Stelle ci sono tanti elettori di Sinistra. Ma Grillo ci hanno trattati a pesci in faccia e senza il rispetto reciproco qualsiasi intesa è impossibile. Bisogna cambiare legge elettorale, trovare una soluzione

“Quel che il voto ci ha detto è che siamo stati timidi rispetto alla domanda di cambiamento, timidezza che si è riproposta anche nella vicenda di Rodotà. Dopo le vicissitudini di questi giorni siamo sotto schiaffo: ora servono contenuti veri”. agli ‘esodati’, altrimenti è in pericolo la democrazia stessa, perché quando la gente ha fame e bussa, occorre dare risposte, e anche quella peggiore è meglio che nessuna risposta. I 101 che hanno affossato Prodi li vorrei incontrare, perché spiegassero e si confrontassero. E’ 40 anni che lavoro per il partito e ora che sono in pensione e mi ci dedico a tempo pieno vivo il loro gesto come uno schiaffo terribile”. Se quindi la maggior parte dei militanti – almeno quelli presenti all’assemblea – sembra pronta a ‘perdonare’, non sono mancati gli interventi critici. Come quello, veemente, del consigliere comunale Roberto Arletti, renziano ‘della prima ora’. “Ho imparato tante cose stasera, ho sentito tanti politologi o strateghi che nei loro interventi hanno la verità in tasca, sono attorniato da chi invoca il centralismo democratico e la disciplina di partito, ma ho capito anche che se continuiamo con queste terapie di gruppo per convincere noi stessi che a sbagliare sono sempre

gli altri, anche se stanno nel nostro partito, noi le elezioni non le vinceremo mai. Ancora una volta la miopia politica ci distoglie dai veri problemi della gente. Chiediamoci perché i nostri circoli sono sempre più vuoti e si riempiono sempre più le piazze. Se il mio partito non riprende al più presto contatto con la realtà, forse non sarà più il mio partito”. Che sia necessario un deciso cambio di rotta nella gestione interna è poi emerso nell’intervento di Umberto: “amo molto il mio partito e soprattutto la sua gente, ma sono due mesi che non riceviamo altro che batoste pazzesche e il mio umore è pessimo. Credo che il problema maggiore risieda nel fatto che non si permette la partecipazione piena e totale della base. Le primarie dovevano essere più aperte, e invece ci siamo ingessati sulle regole, quando bisogna spalancare il partito, non in senso populistico ma partecipativo. Sulla classe dirigente, poi, è ingiusto avere politici di professione. Al contrario, ci vorrebbero dei politici professionisti, a tempo determinato”. C’è poi chi ritiene che il Pd sia un

“Chiediamoci perché i nostri circoli sono sempre più vuoti e si riempiono sempre più le piazze. Se il mio partito non riprende al più presto contatto con la realtà, forse non sarà più il mio partito”.

partito dove il ‘centro’ ha un peso sproporzionato. “Vorrei sentire proposte che vadano nella direzione di quell’idea di sinistra che ho sempre avuto – dichiara Rossana prendendo la parola – e invece non ho mai avuto risposte, ripeto, davvero di Sinistra, che sentissi veramente mie. Vorrei che su questo punto il mio partito, la tessera del quale ho da poco ripreso dopo molti anni, mi ascoltasse”. Che sia sul pedale del cambiamento del Paese che il Pd debba spingere, è quanto ritiene anche Gianni: “quel che il voto ci ha detto è che siamo stati timidi rispetto alla domanda di cambiamento, timidezza che si è riproposta anche nella vicenda di Rodotà. Dopo le vicissitudini di questi giorni siamo sotto schiaffo: ora servono i contenuti, quelli veri”. In definitiva, quella emersa dall’assemblea è la fotografia di una base – di militanti e simpatizzanti, bisognerà poi vedere cosa ne penserà l’elettorato nel suo complesso – che, seppur arrabbiata e stanca, non è tuttavia prostrata. Anzi, la voglia di rivincita si respira potente. Anche sul Governo Pd-Pdl poi emerso in seguito, ma del quale già si iniziava a parlare durante l’assemblea, la maggioranza degli elettori – non tutti, va detto – si dimostra pronta a dotarsi di una buona dose di realpolitik, purché si tratti di un esecutivo ‘di scopo’, a termine e con un programma di riforme molto preciso. Ma la questione inespressa, che cela il desiderio troppe volte frustrato del popolo della Sinistra, è quando e se ci si potrà ritrovare in tanti a festeggiare, invece che a ragionare sulle motivazioni di un ennesimo, incomprensibile scacco. Marcello Marchesini

Disoccupati, esodati, precari, cassintegrati... la lista di coloro che non avevano alcun motivo di festeggiare il 1° maggio continua ad allungarsi drammaticamente

“Lavoro alla Goldoni ma la situazione è gravissima” zione ci disse che vi erano 100 esuberi. Per cercare di salvare queste persone dal licenziamento, ognuno di noi ha rinunciato a 200 euro di stipendio. Da allora siamo in regime di contratto di solidarietà ma, nonostante i pensionamenti, la direzione ha ribadito che 100 lavoratori sono nuovamente a rischio”. Emma deve fare affidamento solo sulle proprie forze: “guadagno mille euro al mese

- prosegue - ed è dura. Quando arrivano delle bollette salate spesso arrivo a fine mese con l’acqua alla gola”. Da gennaio a oggi, Emma ha lavorato “20

giorni in azienda. La situazione è davvero preoccupante. Durante le assemblee sindacali ci è stato detto che la Goldoni, pur navigando in cattive acque, non rischia la chiusura,

ma la sorte di molti di noi è appesa a un filo. Siamo alla frutta. E di certo non possiamo decurtarci ulteriormente le buste paga, sarebbe troppo gravoso”. A febbraio la direzione dell’azienda di Migliarina aveva manifestato la volontà di fronteggiare la crisi andando alla conquista di un mercato in espansione come la ex Jugoslavia: “ci internazionalizziamo ma non delocalizziamo”,

aveva annunciato. Evidentemente qualcosa è andato storto rispetto ai programmi, come conferma anche Emma: “le commesse sono poche e insufficienti per risanare la situazione”. Nel mare magnum di questa crisi durissima, speriamo che la Goldoni - e non solo - ritrovi la giusta rotta per il bene dei lavoratori e del tessuto economico della nostra città. Jessica Bianchi


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a dinastia cominciò nel 1924, all’ombra dell’argine del Secchia. I 10 figli di Peppino il casaro e Jolanda Zaccarelli si chiamano tutti con la “E”: Enzo, Emilio, Enza, Emilia, Ettore, Enrico… rompe l’incantesimo PierGiorgio ma mi piace pensare che se la Jolanda fosse vissuta ai tempi nostri avrebbe continuato sicuramente con EuroPierGiorgio, EuroPietro, EuroFranco ed EuroGianni. Tutti insieme posano davanti alla loro casa coi loro genitori godendo, finalmente, uniti il ritorno dai lager tedeschi del soldato Enzo e dall’uscita incolumi dai disastri della se-

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n un quadro di crisi economica diffusa, per i giovani diventa sempre più importante annoverare nel proprio curriculum vitae un periodo di formazione all’estero, e così la 23enne carpigiana Monica Santi ha preso la decisione di partire alla volta di Passau, in Baviera, nell’ambito del progetto di mobilità Erasmus. “Dopo aver conseguito la Laurea Triennale in Economia - ha raccontato Monica - mi sono iscritta al corso di Laurea Specialistica in Finanza e Risk Management, e ho sentito l’esigenza di intraprendere un’esperienza di studio all’estero. Così sollecitata anche dai professori, che non perdono occasione per sottolineare l’importanza di studiare in un Paese straniero, ho deciso di partecipare al progetto Erasmus. Inoltre, per quanto riguarda i miei studi, sia dalle banche che dalle imprese, è richiesta almeno un’esperienza all’estero. Che si tratti di uno stage o di un Erasmus poco importa, l’importante è dimostrare di essere stati in grado di adattarsi in un contesto diverso dal

conda guerra mondiale. A distanza di tanti anni, i 10 fratelli rispondono tutti all’appello: “presente e adunata” in ottima salute e festeggiano con

I Fratelli Ronchetti tra ieri e oggi

800 anni di vita

LA 23ENNE CARPIGIANA MONICA SANTI DA UN MESE VIVE A PASSAU, in Baviera, nell’ambito del progetto di mobilità Erasmus

La mia vita a Passau Monica Santi

nostro, e di avere imparato bene una lingua straniera.

La mia scelta è ricaduta sulla città di Passau, che si

trova a un’ora di macchina da Monaco di Baviera,

per la possibilità di studiare due lingue: inglese e tedesco”. Come si svolge la giornata di uno studente Erasmus a Passau. Come è scandita la tua? “Al mattino la sveglia suona molto presto perché qui in Germania le lezioni iniziano alle 8 e trascorro la maggior parte della giornata in università tra lezioni, pranzo in mensa e studio in biblioteca. Alla sera, generalmente mi trovo con altre ragazze del progetto Erasmus per cenare insieme e stare in compagnia. Il fine settimana è poi dedicato al riposo e divertimento. Infatti, i tutor della facoltà organizzano spesso feste, ritrovi e gite per noi studenti. In pratica non siamo mai soli. Mi trovo benissimo con gli altri ragazzi Erasmus e con i ragazzi tedeschi che ho conosciuto a lezione. C’è molta disponibilità e cooperazione da parte loro”. Quali sono i pregi di que-

orgoglio nel 2013, 800 anni di vita, indenni questa volta dalla profezia dei Maja e dal terremoto del 29 maggio 2012 a Rovereto.

sta esperienza? “Sicuramente il fatto di dover imparare ad arrangiarsi da soli in un Paese di cui non si conoscono la lingua e le abitudini. È un’esperienza che fa crescere, e non solo dal punto di vista delle conoscenze e delle competenze che si possono acquisire, ma anche perché responsabilizza e rende più autonomi”. Come giudichi la situazione dei giovani in Italia oggi? Quali ambizioni, speranze e timori hai? “Mi spaventa la precarietà. La maggior parte dei contratti sono stage o a tempo determinato e, purtroppo, a farcela non è soltanto chi ha i meriti, ma chi ha le conoscenze giuste. Sarebbe importante creare un rapporto tra università e imprese attraverso l’inserimento di stage nel piano di studi come avviene qui in Germania per facilitare agli studenti l’ingresso nel mondo del lavoro. Tuttavia nel mio futuro c’è sicuramente l’Italia e dopo la Laurea Specialistica, mi piacerebbe molto lavorare in banca o in una società di consulenza”. Chiara Sorrentino

Miss Italia, il concorso di bellezza più amato dagli italiani, ha fatto tappa a Modena

Reginette carpigiane di bellezza

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iss Italia, il concorso di bellezza più amato dagli italiani ha fatto tappa a Modena Fiere, nell’ambito della 75° Fiera di Modena. Trenta le aspiranti reginette, provenienti da tutta la Regione, salite sul palcoscenico allestito nell’area spettacoli del Radio Stella Village, per la selezione di Miss Italia organizzata da

Mirka Fochi, responsabile regionale del concorso. Il primo titolo, Miss Fiera di Modena 2013 è stato assegnato ad Anna Mucci, 20 anni di Sassuolo, che si è aggiudicata il passaggio alla finali regionali del concorso. Al secondo posto si è classificata la 20enne modella carpigiana Marinella Di Giacomo (Miss Rocchetta Bellezza), seguita sul terzo

gradino del podio da Anna Maria Viglione, 22 anni, di Maranello che ha portato a casa la fascia di Miss Wella Professionals. Al momento sono quattro le ragazze modenesi che hanno acquisito il diritto di accedere alle finali regionali: Anna Mucci, le due carpigiane Samantha Schena e Ilaria Alfonso e Giulia Catellani di Castelfranco Emilia.

Da sinistra Anna Maria Viglione, Anna Mucci e Marinella Di Giacomo

Jungo e dintorni...

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inalmente ho preso una bicicletta da portare a Modena e lasciare in stazione! Come vedete, con costanza, si riesce a far tutto. Nei giorni scorsi, un po’ deluso di non potermi recare al lavoro sulla due ruote dalla stazione dei treni di Modena, ho fatto due conti e ho capito che

by Luca “Locco” Severi info@overflowstyle.com

Con un pizzico di pazienza, si ottiene tutto! potevo anche farmela a piedi. Ho fatto la gara con il bus! Direi di aver vinto un paio di volte… Il treno arriva alle 7.16, il bus arriva alle 7.31. Impiega 15 minuti per arrivare al lavoro, infatti arrivo a destinazione sempre per le 7.48. generalmente

spendevo il tempo nella sala d’attesa per evitare le rigide temperature invernali, ma adesso che la stagione è più clemente, perché non provare? Il percorso l’avevo già fatto con una collega a ritroso una volta e ci erano bastati circa 40 minuti in

mezzo alla neve e al traffico ingolfato. Quindi, mi son detto: “sicuramente ci vorrà meno tempo”. Infatti mediamente 32 minuti di cammino e arrivavo a destinazione, con dei personali di 29. Eh… ma dalle 7.16 alle 7.48 ci sono giusto 32 mi-

nuti. Vado come un bus! Che rivelazione per me. Attività fisica, risparmio e nessuna perdita di tempo. Molto interessante! Nel prossimo futuro, quando potrò portare la bicicletta a Modena potrò anche permettermi di prendere il treno dopo e, finalmente, realizzerò il sogno di ognu-

no: dormire 20 minuti in più ogni mattina!


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ndate su iTunes o Amazon, scaricatevi un pezzo di Skrillex che si chiama Scary Monsters and Nice Sprites (Mostri Paurosi e Piacevoli Folletti) e mettetelo in cuffia. Molti già lo conoscono, non è nuovissimo (2010), ma dopo aver guardato l’ultimo film del regista Harmony Korine dal titolo Spring Breakers, che vanta la suddetta canzone come colonna sonora - pur non essendo necessariamente il dubstep il genere al quale attingo per la maggiore - mi è sembrato lo stile musicale perfettamente adeguato per introdurre in questo spazio la parte odierna di cultura sociale americana meno affascinante (per usare un eufemismo) con la quale ho avuto il (dis)piacere e allo stesso tempo l’interesse di conoscere nel corso degli anni. Il mio intento qui è quello di ricordare a tutti, me compreso, un concetto ovvio: la Nazione perfetta, la popolazione ideale, la politica impeccabile esistono solo “sulla carta” o forse nemmeno lì e, nonostante tutto, ci sono delle qualità squisitamente italiane che, se riuscissero a caratteriz-

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L’Angelino... un carpigiano a Los Angeles di Giacomo Giovanetti

zare qualsiasi altra società, porterebbero beneficio immediato. E’ perlomeno curioso e anche un po’ triste pensare a quanti italiani si trovino in posizioni di successo all’interno di un sistema professionale più sano come quello americano. A tutti i livelli, dall’artistico al più strettamente

economico (google, vedere per credere): tanti amici italiani trasferitisi qui da poco, prima di abituarcisi, subiscono un cultural clash (scontro culturale) e dicono: “però gli americani sono diversi”. Certo, sì. E no. La maggior parte di loro sono europei di origine, ma senza le

nostre radici culturali. L’americano medio – passatemi un’altra generalizzazione - crescendo nel proprio determinato, unico ambiente sociale e culturale tende a essere più superficiale, meno capace di godere dei momenti quotidiani, disabituato a coltivare rapporti inter-

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ercoledì 10 aprile, alle 17, presso il Teatro della Casa Circondariale S. Anna di Modena, si è svolta la rappresentazione della “prova aperta” della pièce teatrale Alice persa... nel paese delle meraviglie. Lei, l’Altro e … lo Specchio curata da ArServizi di Carpi e promossa dall’associazione Gruppo Carcere-Città di Modena. Dai racconti di L. Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio, una pungente rivisitazione che traspone ambiguità e suggestioni tra immaginario e realtà. Il mondo di Alice diviene luogo in cui riflettere, in cui esplorare le dimensioni del tempo e dello spazio, dell’essere sempre alla prova, coniugando fantasia e determinazione. Precipitati nella profondità, ci si perde perchè la moltezza di tutto ciò che appare, è un incubo. E’ indispensabile allora ritrovarsi. Vengono in soccorso il coraggio e la ferma convinzione della possibilità di un cambiamento … Volutamente rappresentato sotto forma di prova aperta, lo spettacolo è stato l’occasione per trascorrere una giornata insieme s/cambiando i propri punti di vista. Desideriamo ora rispondere alla profonda riflessione di Jessica Bianchi, presente tra il pubblico, apparsa su Tempo nel numero del 19 aprile: “Davanti a un ‘ristretto’ pubblico, noi ragazze del gruppo di Arte e Danzamovimentoterapia abbiamo messo in scena, coordinate da Cristina e Stefano, la prova aperta dello spettacolo ‘Alice persa … nel Paese delle

L’americano medio tende a essere più superficiale, meno capace di godere dei momenti quotidiani, disabituato a coltivare rapporti interpersonali sani e longevi e portato a estremizzare molti aspetti della propria vita.

aspetti dalla cultura americana, loro farebbero bene ad assimilare questi nostri il prima possibile. La fortuna di noi singoli è la possibilità di poter respirare culture differenti, tenere ciò che ci accresce, scartare il resto e continuare a migliorare. Parafrasando e perfezionando un famoso proverbio: the grass isn’t always greener on the other side; it’s green where you water it (l’erba del vicino non è sempre la più verde; è verde dove la innaffi).

c’è bisogno! Per noi dentro, che attraverso queste iniziative cerchiamo di gettare le basi per un ponte di comunicazione con l’esterno al quale ciascuno di noi prima o poi farà ritorno e per voi fuori, per scoprire che nel carcere ci sono delle persone vive che stanno cercando faticosamente di mettere a posto i pezzi della loro vita, con una consapevolezza di quanto sia dura fare i conti con quel che è stato e, senza sconti, con la propria coscienza. A questo serve rappresentare e rappresentarsi. E’ con gratitudine che voglio salutare quanti, as-

sistendo al nostro lavoro, hanno portato a casa con sé, emozioni e domande … S.

personali sani e longevi e portato a estremizzare molti aspetti della propria vita. Nel corso del tempo sono arrivato a pensare che l’italiano medio sia più capace di navigare con maggior classe, meno dramma futile e un’empatia di base con le persone e la vita di livello superiore. Evidentemente qualcosa di buono rimane nella nostra cultura e tanto quanto noi abitanti dello Stivale dovremo imparare per molti

Immagine creata per la scenografia

Il 10 aprile nel teatro del carcere S’Anna di Modena Meraviglie’. Per me è stata un’esperienza estremamente piacevole. Per qualche ora ho avuto la sensazione di essere libera. Ci sono stati momenti divertenti in cui ci siamo un po’ ‘perse’ e impappinate ma questo è … il bello della diretta. Non siamo attrici e, almeno per quanto mi riguarda, non ho mai partecipato a nessun tipo di spettacolo, nemmeno alle classiche recite dei lontanissimi tempi in cui frequentavo la scuola. Senza falsa modestia, penso che siamo state bravissime! Chi di voi ha avuto il piacere di leggere l’interessante articolo scritto da Jessica Bianchi, si sarà reso conto che il nostro spettacolo altro non era che una metafora della nostra vita, della vita di chi è detenuto. In effetti, il

libro di L. Carroll per i suoi non sensi e la sua illogicità ben si presta a far cogliere spunti sul nostro vivere in carcere, sulla nostra illogica quotidianità. Ritengo che Jessica abbia davvero colto l’essenza e non ci sia tanto da aggiungere a ciò che lei ha scritto, se non un “Dovreste provare!”. Intendiamoci, lungi da me fare apologia di reato. Vorrei però che tanti altri, oltre a Jessica, avessero l’opportunità di vedere come si vive in carcere per far comprendere cosa significhi. Le è stato sufficiente varcare il cancello e sentire chiudere dietro di sé l’ennesima inferriata per capire tante cose. Oso di più, toccare e vedere il dolore, la sofferenza con i propri occhi è diverso dal solo racconto … C.

Parto dal presupposto che partecipare alla creazione di questo spettacolo ci ha permesso di evidenziare, riconoscere quelle dinamiche interne che, vissute in solitudine, a volte risultano insopportabili. Condividerle e portarle in scena è stato un modo per esorcizzarle e ridimensionarle … Anche se la realtà è dura e pare immutabile, ho percepito una virata al pro/positivo. E’ stato un continuo work in progress che ci ha permesso di arrivare alla messa in scena cariche e con tanta voglia di comunicare. Durante lo spettacolo, l’interazione con il pubblico che assisteva alla prima è stata naturale e costruttiva. I ritorni e i commenti arrivati alla nostra redazione, buoni. Di iniziative così

L’italiano medio è più capace di navigare con classe, meno dramma e un’empatia con le persone e la vita superiori. Evidentemente qualcosa di buono rimane nella nostra cultura.

Monologo di S. II Atto di Alice Tempo perduto Tempo smarrito Tempo passato Tempo infinito Fermato all’ora in cui Varcai il cancello Mi traghetta all’Ade Caronte novello La guardia al fronte Passato il ponte Recisi i contatti Trovarsi al buio Con altri internati Cerchi un riflesso Di quel che sei stato …


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Quando un giorno da un malchiuso portone, tra gli alberi di una corte, ci si mostrano i gialli dei limoni; e il gelo del cuore si sfa...”, scriveva il poeta Eugenio Montale. Poche parole capaci di esprimere appieno il senso di meraviglia di fronte all’inaspettato. D’un tratto, davanti ai nostri occhi, nel corso della vita, si manifestano segni improvvisi. Irruenti. In grado di mutare gli eventi. L’umore. Le prospettive di senso. Magnifiche interferenze, tema della 15a edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti, organizzato dalla Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi, racchiude la stessa esplosiva folgorazione di quei colorati e profumati limoni, appena intravisti, che ci regala la poetica di Montale. Il tema del festival ci invita a soffermarci sui segni di qualcosa di nuovo che, irrompendo nel reale, può fornire l’opportunità di aprire il cuore - e la mente a nuove possibilità. Ciascuno di noi è diverso. Unico. Prezioso. Tutti differenti, per guardare al futuro con speranza, abbiamo bisogno di quelle magiche interferenze che rompono e irrompono nella nostra vita. Accendendola di colori

Al via la 15a edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti organizzato dalla Cooperativa Sociale Nazareno. La kermesse si svolgerà a Carpi, Correggio, Modena e Bologna dal 4 al 14 maggio

Magnifiche interferenze

e bellezza. Il senso del Festival, da quindici anni a questa parte, è sempre lo stesso: mostrare a tutti coloro che hanno imparato a guardare, che la bellezza si annida ovunque. Perchè la meraviglia e lo stupore sono negli occhi di chi osserva, con acume e sensibilità la realtà che lo circonda,

pronto a cogliere ogni guizzo di vita. E di incanto. L’edizione 2013 del festival si aprirà con il Sidecar Tour promosso dal motoclub Uisp di Carpi e dal Motoclub di San Martino in Rio che accompagneranno i protagonisti della manifestazione in un tour enoga-

stronomico sulle frecce a tre ruote. Dal 4 al 14 maggio, la kermesse ospiterà laboratori di danceability, judo, ippoterapia, gruppo fiaba, karate, creazione di cartoni animati e ceramica che saranno aperti a scuole e centri socio-riabilitativi. I laboratori sono realizzati

in collaborazione con varie realtà italiane tra cui la Fondazione Lene Thun, l’Associazione Diversamente Karate, l’Associazione Judo Carpi, il Centro La Corte, Juri Roverato e Pietro Zini, l’Associazione MED media education e il Centro Emmanuel. La suggestiva cornice di Palazzo Pio accoglierà lo spettacolo teatrale Zigulì, tratto dall’omonimo libro di Massimiliano Verga. Lo spettacolo, dedicato a un’esperienza di paternità estrema con un figlio autistico, viene portato in scena dall’attore Francesco Colella, con la regia di Francesco Lagi. Il Teatro Asioli di Correggio ospiterà la sesta edizione dell’Open Festival, concorso rassegna dedicato a teatro, danza e cortometraggi, che vede la collaborazione dell’Istituto San Tomaso di Correggio e della Fondazione Bellelli Contarelli. Continua a pagina 11


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Continua da pagina 10

Accanto alle numerose compagnie che arrivano da varie province italiane, vi sarà anche l’immancabile Compagnia Teatrale Manolibera di Carpi che si cimenterà, sempre sul palco dell’Asioli, nella rappresentazione di un’opera della scrittrice statunitense Flannery O’ Connor dal titolo Un brav’uomo è difficile da trovare. In seguito la compagnia Manolibera della Cooperativa Nazareno, insieme alla Compagnia Teatrale Gli Opliti del Liceo Corso di Correggio, metterà in scena La principessissima tratta da Il Borghese Gentiluomo di Molière. La rassegna cinematografica si è orientata sul film Sinestesia di Erik Bernasconi. Alla proiezione e al dibattito, presso lo Space City Multisala di Carpi, sono stati invitati il regista e gli attori. La città di Modena, nell’innovativa location del Museo Casa Enzo Ferrari, ospiterà uno spettacolo musicale sperimentale che vedrà collaborare la Band Scià Scià composta da artisti con abilità differenti, l’Orchestra della Scuola Alberto Pio di Carpi, i cantanti operistici della Fondazione Luciano Pavarotti e affermati cantanti internazionali, sotto la direzione artistica del M. Paolo

Quadro di Gianluca Pirrotta

Andreoli. Dall’Australia interverrà Tim McCallum mentre dallo UK Sandra Gayer e Victoria Oruwari. A condurre la serata, due testimonial d’eccezione: Paolo Cevoli e Claudia Pe-

noni, tra i comici più amati di Zelig. Casa Mantovani farà da teatro alla tappa bolognese del Festival che prevede dapprima l’inaugurazione de Il Villino – Casa per Ferie – un nuovo ramo

d’impresa della Cooperativa Nazareno Work, a cui farà seguito la serata musicale Lirica nel parco che, grazie alla presenza di voci internazionali, sperimenterà una contaminazione tra

la tradizione operistica e la musica pop. Due convegni vedranno protagonisti i disturbi specifici dell’apprendimento e il diritto alla salute. Questi momenti verranno realizzati in collaborazione con esperti del mondo del disagio mentale, formatori, operatori specializzati e ricercatori. L’Istituto Nazareno di Carpi ospiterà il convegno Apprendimenti Differenti realizzato dalla Cooperativa Nazareno in collaborazione con Morphé e Scuola Centrale di Formazione al quale interverranno esperti dell’Associazione Italiana Dislessia e della Erickson. Sono inoltre previste delle testimonianze dalla Croazia e da parte della Comunità Casa del Giovane di Pavia. Nel convegno Alla ricerca della giusta Cura, il professor Pierluigi Strippoli dell’Università di Bologna, lo psichiatra Ciro Ruggerini e Rocco Vitali presidente di Aifos, interverranno sul tema delle interferenze tra diagnosi psichiatriche, disabilità, benessere e gestione della quotidianità, partendo dalle suggestioni della

convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e dagli studi di Jerôme Lejeune sulla sindrome di Down. Dal 5 al 31 maggio, presso i locali di Casa Saraceni della Fondazione Carisbo a Bologna, sarà visitabile la mostra d’arte MemoriaOblio nella quale artisti contemporanei esporranno accanto ad artisti irregolari, tra cui tre pittori provenienti dall’atelier Manolibera della Cooperativa Nazareno: Cesare Paltrinieri, Gianluca Pirrotta e Riccardo Persico. Il curatore della mostra è Luca Farulli docente docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. La mostra inaugura domenica 5 maggio alle 17.30. La proposta del Festival muove dal presupposto che siamo tutti differenti e abbiamo bisogno di queste interferenze che rompono la consuetudine e riaccendono nel cuore la speranza. Per info e programma completo: www. nazareno-coopsociale.it. J.B.


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nche Carpi avrà il suo Schindler. E’ Odoardo Focherini che il prossimo 15 giugno sarà beatificato dopo il voto favorevole della Congregazione vaticana per la Causa dei Santi a favore del martire cattolico, deceduto nel dicembre del 1944 in un lager nazista. Focherini era già stato riconosciuto ‘Servo di Dio’ nel 1996. La sua prossima beatificazione sancirà così che egli è martire della libertà, a riconoscimento degli atti di eroismo da lui compiuti nel biennio 194344 quando pose in salvo, insieme a don Dante Sala, altra eroica figura di cattolico, 105 ebrei ricercati dai tedeschi per le leggi razziali e destinati ai campi di concentramento nazisti. Si va dunque alla conclusione del

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L’Angolo di Cesare Pradella Anche Carpi avrà il suo Oskar Schindler ‘processo’ di beatificazione del cattolico carpigiano, che fu corrispondente e poi amministratore dell’Avvenire d’Italia. Il processo di beatificazione è iniziato nel 1996 quando l’allora vescovo Bassano Staffieri dette inizio alla Causa di beatificazione nominando come vice postulatore don Claudio Pontiroli, il parroco di Quartirolo scomparso lo scorso anno. Odoardo Focherini, nato a Carpi nel 1907, ha ricevuto altri riconoscimenti: nel 1955 la Medaglia d’oro da parte delle Comunità Israelitiche italiane e, nel 1969, dallo Stato di Israele, il Giovanni Arletti

titolo di Giusto tra le Genti col suo nome inciso su un ulivo a Gerusalemme. E questo per la sua coraggiosa azione umanitaria che lo portò a essere prima ricercato poi catturato dai fascisti all’ospedale Ramazzini dove cercava di fare fuggire (riuscendovi) l’ebreo modenese Enrico Donati. Venne dapprima condotto a Modena poi rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna e successivamente nei campi di concentramento di Fossoli, di Gries di Bolzano, nel lager di Flossemburg e in quello di Heersbruck in Germania dove trovò la morte

Lions Club Carpi Host

Giovanni Arletti è il nuovo presidente

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’imprenditore carpigiano Giovanni Arletti è il nuovo presidente del Lions Club Carpi Host per l’annata Lionistica 2013-2014 e sostituisce Luigi Zanti. Gli obiettivi che Arletti si propone di sviluppare nel suo anno di presidenza sono: integrare in modo virtuoso il buon funzionamento della società con lo sviluppo sostenibile. E, ancora, prestare attenzione all’ambiente, alle persone, ai giovani, a tutte le attività imprenditoriali, lavorando in modo che il profitto prodotto oggi non comprometta la possibilità di produrre profitto anche domani. Fare come Lions qualcosa di concreto e subito.

per gli stenti e per una infezione non curata a una gamba il 27 dicembre del 1944. “Le virtù che accompagnano la fama di santità di mio padre – ha commentato il figlio Rodolfo – sono ormai appannaggio della storia civile e religiosa italiana e sono esempio fulgido di come si può essere uomini. E mio padre fu veramente un eroe del suo tempo perché, oltre al salvataggio di tante vite uma-

ne, seppe essere tenero e sensibile con mia madre e con i suoi sette figli, legami saldi che ritroviamo nelle struggenti lettere che egli inviò dalla prigionia. Ma fu anche apprezzato amministratore dell’Avvenire d’Italia a Bologna e presidente dell’Azione cattolica carpigiana, uomo dunque credente e praticante ma, allo stesso tempo, inserito nella realtà quotidiana e capace di porre a sintesi fede e azione concreta verso il prossimo”. Oltre a Rodolfo, sono ancora viventi cinque dei suoi sette figli, Maddalena, Gianna, Carla e Paola.

Monsignor Francesco Cavina ospite d’onore al Lions Club Alberto Pio

Vescovo fra le donne del Lions A. Pio

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opo un primo istante di smarrimento nel vedersi circondato da sole donne, le socie del Club Lions Alberto Pio, monsignor Francesco Cavina ha padroneggiato la situazione riuscendo a gestire la festosa assemblea che lo accoglieva. Il vescovo ha intrattenuto le socie del Club con una lectio magistralis sul tema della fede. Sono seguite numerose domande a cui il vescovo ha risposto in modo esauriente.

Da sinistra Anna Molinari, Monsignor Francesco Cavina e Angela Facchini


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asseggiare per le vie di Carpi e guardare le vetrine è una delle attività più amate dai carpigiani, e non solo. Tuttavia, quando il tempo a disposizione è limitato, e si passano sempre più ore davanti al computer, internet può diventare un ottimo strumento per curiosare online nelle vetrine dei negozi, scoprire interessanti novità, e conoscere inoltre tutte le ultime tendenze in fatto di moda e look. E’ nato così ShopshopCarpi, la prima vetrina online dei negozi di Carpi, come ci racconta una delle sue giovani ideatrici, la carpigiana Silvia Bergianti: “l’idea è nata lo scorso autunno. Parlando di modalità di acquisto, da normalissime consumatrici, ci siamo dette ‘peccato che non esista un sito-vetrina dei negozi di Carpi a target femminile in cui trovare tante informazioni e tante idee per lo shopping’. Così, abbiamo deciso di farlo noi! Dopo mesi di lavoro e tantissima ricerca, siamo da pochissimo arrivate online”. Shopshopcarpi, che è online all’indirizzo http:// shopshopcarpi.it oltre che su Facebook e Twitter, ha già raccolto l’adesione di

SI CHIAMA SHOPSHOPCARPI E SI PONE L’OBIETTIVO DI RIPORTARE LE PERSONE NEI NEGOZI DELLA NOSTRA CITTÀ. È IL PROGETTO ON LINE CREATO DA DUE RAGAZZE CARPIGIANE

La vetrina virtuale dei negozi di Carpi Silvia Bergianti

sei negozi carpigiani, entusiasti di sperimentare il nuovo sistema di promozione, completamente diverso rispetto alle forme pubblicitarie tradizionali. “In un contesto di crisi economica - ha spiegato Silvia - di aggravanti dovute al terremoto, di difficoltà dei negozi e dei commercianti, abbiamo

pensato di utilizzare il tempo che le persone trascorrono su internet e sui social network per riportarle nei negozi, offrendo una vetrina privilegiata, una sorta di guida utile, divertente e veloce allo shopping su Carpi. I negozi che accettano di fare parte del nostro progetto hanno una sezione a loro dedicata, con tutte le informazioni utili per i clienti (orario di apertura, indirizzo, numero di telefono e link ai loro siti/profili facebook e twitter), e mettono a disposizione i loro prodotti, che noi ricomponiamo in outfit ad hoc, descrivendone tutti i dettagli. Lo scopo è quello di creare una vetrina online, a disposizione di tutti, capace di unire negozianti e clienti in uno spazio piacevole, attuale, sempre aggiornato. Da un lato, il negozio che sceglie di collaborare ha una vetrina aggiuntiva e straordinaria, dall’altro

lato il consumatore può farsi un’idea dell’offerta dei negozi di Carpi direttamente da casa, può divertirsi a curiosare tra i nostri outfit, realizzare i look che cercava, trovare nuove idee e ispirazioni per il proprio guardaroba e per idee regalo. Quando un cliente si recherà in uno di questi negozi in base a ciò che ha visto su shopshopcarpi.it vorrà dire che avremo centrato l’obiettivo”. Ma i consumatori come hanno accolto l’innovativo progetto? “Sorpresa ed entusiasmo sono le reazioni principali degli amanti dello shopping che visitano per la prima volta il sito. Il tempo e i soldi a disposizione per lo shopping scarseggiano, e questo è un luogo in cui è possibile trovare stimoli e idee regalo in modo divertente e mirato”. Ma ShopshopCarpi non si ferma qui, come spiega Silvia: “stiamo già lavorando a diverse idee promozionali e a breve arriverà anche l’applicazione per smartphone, in modo da consentire a chiunque, ovunque si trovi, di accedere a una vetrina virtuale su Carpi”. Chiara Sorrentino


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ra i banchi di scuola dell’istituto Ipsia Vallauri di Carpi è nata una collezione di moda del tutto innovativa. Il laboratorio Fashion Lab si è rivelato una fucina di idee che, guidata dal leit motiv Dall’uso al riuso, ha permesso agli studenti della classe 4B TAM di liberare la fantasia e reintepretare materiali a dir poco inconsueti. “Questo progetto (che rientra all’interno del percorso Alternanza Scuola-Lavoro e prevede la collaborazione di aziende del tessuto imprenditoriale locale e associazioni di categoria), consente ai nostri ragazzi di conoscere da vicino il mondo del lavoro e del fare impresa, attraverso preziosi momenti di stage. Un tassello importante - sottolinea la coordinatrice e professoressa Silvana Passarelli - per la formazione degli studenti. Purtroppo a causa dei continui tagli apportati alla scuola, le risorse a nostra disposizione sono ormai ridotte all’osso ma, grazie al sostegno di numerosi partner, quest’anno siamo riusciti a creare qualcosa di unico e originale”. Gli studenti infatti, hanno dapprima conosciuto, insieme agli esperti di Cna, gli scenari economici del comparto tessile-abbigliamento e poi, grazie alla disponibilità del titolare e designer dell’azienda Essent’ial, Albano Ghizzoni, hanno toccato con mano cosa significhi fare impresa in modo sostenibile e moderno, ripensando totalmente i materiali di riciclo. “A conclusione del percorso, i ragazzi - prosegue Passarelli - hanno ideato e realizzato una collezione legata al riuso di materiali nuovi, mai utilizzati nel comparto moda. I modelli nati tra le mani degli studenti non sono solo fantasiosi ma indossabili e spendibili sul mercato: un’idea innovativa che potrebbe ridare slancio in un momento economico così complesso come quello attuale”. Concetto questo, ripreso anche da Barbara Bulgarelli, direttrice di Cna Carpi: “lavorare su ricerca e innovazione è un modo per superare la crisi che continua a mordere duro e dare nuova vitalità alla nostra città, vera e propria culla della moda”. A base di cellulosa lavabile, gli abiti sono nati anche grazie alla disponibilità e alla professionalità della stilista carpigiana free lance, Lorena Incerti. “Lavorare la carta è stata un’operazione difficile e delicata - conclude Silvana Passarelli - ma i dieci capi realizzati sono dei piccoli capolavori”. “E’ stata una sfida bellissima e stimolante - aggiunge Lorena - poiché abbiamo creato capi del tutto originali. Mai visti prima. I ragazzi

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Tra i banchi di scuola dell’istituto Ipsia Vallauri di Carpi è nata una collezione di moda del tutto innovativa che sfilerà il 18 maggio, alle 21, in Piazza Martiri, sulla passerella di Carpi profilo moda e sarà esposta a Palazzo Pio

Moda: tra carta e fantasia

“Lavorare su ricerca e innovazione è un modo per superare la crisi che continua a mordere duro e dare nuova vitalità alla nostra città, vera e propria culla della moda”.

sono riusciti a realizzare vere e proprie sculture indossabili, applicando il concept di fashion home lanciato dalla ditta Essent’ial alla moda. Alla carta da loro utilizzata per la linea sacchi, abbiamo accostato elementi in felpa per conferire maggiore vestibilità, elasticità e confort. E, ancora, accessori, come zip, bottoni, fettucce e... led (forniti dalla ditta Hydra di Carpi)”. Il materiale utilizzato, spiega Ghizzoni, “è la cellulosa lavabile con la quale in azienda creiamo accessori e complementi d’arredo per la casa. Per poterla utilizzare nell’ambito dell’abbigliamento, l’abbiamo ammorbidita. Per sostenere il progetto abbiamo fornito anche scarti di produzione: dalla fettuccia ai fogli stampati, ai ritagli... che sono rinati grazie alla fantasia di Lorena e dei ragazzi”. Un progetto innovativo e sostenibile che, anche grazie all’organizzatore di eventi Simone Ramella, di Cefac & Arts, sarà accolto nella prestigiosa cornice di Palazzo Pio. A partire dal 4 maggio infatti, i dieci prototipi saranno in mostra in Sala Cervi (vernissage sabato 4 maggio alle 16). Accanto agli abiti ci saranno anche gli scatti fotografici dei fratelli Gianluca e Luciano Pergreffi, di Foto Silmar: un modo per avvicinare gli studenti al mondo della promozione dei prodotti moda e far conoscere più da vicino questa affascinante professione. In occasione della Festa del Patrono poi, i capi sfileranno, il 18 maggio, alle 21, in Piazza Martiri, sulla passerella di Carpi profilo moda. Jessica Bianchi

“Lavorare la carta è stata un’operazione difficile e delicata ma i dieci capi realizzati sono dei piccoli capolavori. Delle vere e proprie sculture indossabili”.

Da sinistra Ramella, Ghizzoni, Incerti e Passarelli


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Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi

V e VI. Terminano questi omaggi a via Milazzo, quel mondo che mi ha visto fanciullo e che, pur confinando con la campagna, iniziava da piazzale Ramazzini.

Via Milazzo V

Via Milazzo V

A s’vèd un fil d’luna adês, tùtt s’fà pêra; a m’suvin ed corsi tra pólvêr bianca, e in sól scatli a ród ch’impìsèn la strêda, al rêst scànšlèe da cla tê-lê ch’l’incanta.

Si nota un filo di luna ora, tutto si appiattisce; mi ricordo di corse tra la polvere bianca e sono contenitori con ruote che riempiono la strada il rimanente cancellato da quella te- le che incanta.

Turnêr al vêint che tra i ólèm cantêva, a un pìcòl strap sul brêgh e fêrla franca sêins’al pinsér dla móda ó dla bravêda saltêr fôs e cùrèr fìn che al fièe n’manca.

Tornare al vento che tra gli olmi cantava ad un piccolo strappo ai pantaloni e farla franca senza pensare alla moda o alla lazzaronata saltare fossati e correre fino a che il fiato non manchi.

E a m’pêr d’sintir luntan... ’na vóš ch’a m’ciama: «Prêst, birichin...e al côumpit, la lêsiôun!» Cla vóš, e a vèdd la tò figura... mama.

Sembra di udire lontano… una voce che mi chiama: - Presto, monello… e il compito, la lezione! – Quella voce, e vedo la tua figura… mamma.

Era cìcch, fórse un pôch anch lašarôun mô al bêin, quel sè, cùmè ‘na gran fiama dirtêl? Dificil, sól per sudisiôun.

Ero piccolo, forse un poco pure bricconcello ma il bene, quello si, come una grande fiamma dirtelo? Difficile, solo per pudore.

Via Milazzo VI

Via Milazzo VI

Strêda mia, quant tê mi stêda chêra e al cà, la gint... gigant d’na strêda strètà che vìtà tribulêda e a vôlt amêra fêva grand ed sèntimêint, d’pinsér nètà.

Strada mia, quanto mi sei stata cara le case, le persone… giganti in una strada minuscola che vita faticosa, a volte amara faceva capaci di sentimenti, di pensieri retti.

Óh... n’ômbra sól catêr... ed cl’êtèe rêra ch’lighêva al vój al fil d’una cumètà per lasêri in cumpagnia d’na nùvla cêra, a vulêr élt... in sérca d’na prùmìsà.

Oh… un’ombra sola ritrovare… di quell’età rara che legava i desideri al filo dell’aquilone per lasciarli, in compagnia di una nuvola chiara, volare in alto… alla ricerca di una promessa

Cùmà vrèv adês, sédrèm, spètêr nôt; vivêr in n’insònì… ’na briša ed chi têimp ch’pêr ch’sièn sparìi, chi abiên fat fagôt.

Come vorrei ora, sedermi, attendere notte; vivere in un sogno … un briciolo di quei tempi che sembrano scomparsi, che se ne sono andati.

A vrèv un sègn per fèrmêrm’ó dmandia trôp; ‘na dònà su la pôrta e a srèv cuntêint, la srèv d’sicur ‘na mama ch’ciama… e dôp?

Vorrei un segno per sostare o chiedo troppo; una donna alla porta e mi riterrei contento, sarei certo di una mamma che chiama… e dopo?

A

l di là di ogni Aldilà è il titolo del nuovo libro del carpigiano Marco Fregni. Stimato psichiatra, il dottor Fregni coltiva da anni un grande amore per la scrittura, questa raccolta di racconti (edita da Pendragon) é la sua seconda opera di narrativa. “L’idea di scrivere questi racconti nasce da un tentativo, a lungo meditato, di riformulare, esclusivamente in senso creativo, un nuovo e diverso immaginario per ciò che riguarda le regioni dell’Oltre”, racconta Fregni. Il libro si articola in sedici racconti, suddivisi in quattro sezioni, ognuna delle

Nessuna giustificazione alla violenza

di Clarissa Martinelli

clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, ero a Roma non lontano da Palazzo Chigi quando c’è stata la sparatoria e i due Carabinieri sono rimasti feriti. Ho scelto Roma per fare il ponte e mi continuo a chiedere se fossi stata nel posto sbagliato al momento sbagliato cosa sarebbe successo. Sai, io sono una di quelle che ce l’hanno a morte coi politici, ho detto anche delle frasi forti spesso; dicevo che sarebbe meglio che quelli che vogliono suicidarsi si facessero esplodere in Parlamento così da fare un piacere a tutti. Ora sono scossa. Un conto è sfogarsi, un conto è uno che arriva con la pistola e spara in faccia alla gente. Poteva sparare a me, a mia figlia o a mio marito. E, anche fosse riuscito a sparare a un politico, magari a uno dei Ministri che stava giurando, sarei comunque disperata. Volevo portare questa testimonianza solo per dire che occorre protestare, manifestare e votare, ma sparare

e uccidere non son cose da prendere in considerazione. Anche in casa è meglio non ripetere certe cose in presenza dei figli, io l’ho fatto e con quel che è successo mi vergogno. Viviana

G

entile Viviana, la sua lettera mi ha restituito un po’ di fiducia nell’umanità dopo alcune ore di sconforto totale in cui leggevo su Facebook frasi di appoggio e comprensione per l’attentatore. C’è parecchia gente che, usando come attenuante la parola “disperazione” e mettendoci in mezzo tre o quattro frasi contro “i politici”, è pronta a giustificare tutto. E poco importa se quest’uomo andava in giro con una pistola detenuta illegalmente, comprata

Islam e dintorni... di Francesca Zanni, laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna

C.I.E. una realtà drammatica

I

C.I.E., Centri di Identificazione ed Espulsione, sono delle strutture molto particolari. Sono dei centri in cui gli extracomunitari irregolari presenti sul territorio italiano, di cui si vuole verificare identità e situazione, vengono trattenuti fino a 180 giorni. Conosciuti fino al 2008 come C.P.T., Centri di Permanenza Temporanea, ora hanno assunto l’attuale nome e sono oggetto di polemiche da molto tempo per il costante sovraffollamento e le condizioni di vita dei migranti trattenuti al loro interno. In Italia sono 13 i C.I.E. attivi, di cui uno a Modena. I posti disponibili nella Città della Ghirlandina sono 60. Lo scorso 8 aprile è avvenuta

l’ennesima rivolta all’interno del centro della nostra provincia, che è stata sedata solo con l’aiuto delle Forze dell’Ordine. Realizzati in ottemperanza alle leggi sull’immigrazione italiana (Testo Unico e Bossi-Fini), sono una novità in quanto a materia di immigrazione, dal momento che la permanenza degli immigrati è a tutti gli effetti una detenzione. I protagonisti degli episodi di rivolta a Modena sono stati espulsi. La rivolta era avvenuta a causa del sovraffollamento e delle precarie condizioni di salute di uno degli “ospiti”. Quella dei C.I.E. è una realtà denunciata da diverse associazioni come Amnesty International, soprattutto in merito alla

Il carpigiano Marco Fregni ha dato alle stampe una nuova raccolta di racconti. Il volume sarà presentato presso la libreria La Fenice, venerdì 3 maggio, alle 21

Appuntamento con l’autore alla Fenice quali rappresenta una diversa possibilità descrittiva: i registri sono, di volta in volta, onirici, tragici, passionali e sospesi. Registri attraverso cui l’autore declina varie e inedite possibilità immaginative. “Generalmente all’Aldilà è consegnata una dimensione morale molto precisa, in cui espiazione e premio sono il nucleo centrale della funzione stessa dell’Altrove, dove sempre si hanno figure metaforiche e retoriche che ben

al mercato nero e con la matricola abrasa, cosa che le persone oneste non sanno neanche cosa voglia dire. E’ più facile dire che lo Stato è cattivo e i politici sono ladri che ammettere come tanti italiani abbiano una mentalità che sarebbe da rifondare dall’inizio. Tutti uniti contro “i politici”, come se chi fa fronte comune fosse un’umanità perfetta che si batte contro una classe dirigente imperfetta. Io di umani perfetti non ne ho mai incontrati e tra chi fa la morale e punta sempre il dito contro il prossimo si trovano spesso pessimi soggetti. Ne ho conosciuto uno di recente, un imbianchino; ce l’aveva a morte con tutti gli imprenditori “ricchi evasori”, con i politici “ladri” e con le banche assassine, parlava di se stesso come di un giustiziere senza macchia e quando ha fatto il preventivo per tinteggiare le pareti di amici ha proposto il prezzo con fattura e lo sconto senza fattura. Quella vecchia faccenda delle travi nel proprio occhio mentre si è troppo concentrati sulle pagliuzze negli occhi altrui. Il vittimismo non ha mai portato lontano e i conflitti sociali sono la norma nelle aree meno civilizzate del mondo: chi vuole vedere dove portano può scegliere diverse località del Centro Africa e del Sudamerica.

rappresentano tale necessità: il buio e la luce, l’abisso e la vetta, così come tante altre, a cui corrispondono perfettamente le situazioni di premio e pena. Nulla di tutto questo si verifica nei miei racconti, dove talvolta esistono situazioni indifferenti e lontane da ogni destino umano. Il luogo, allora, può anche essere destituito di ogni senso, si rivela come una dimensione estranea, lontana da ogni nostra speranza. Talvolta, invece,

questi luoghi assumono su di sé inedite funzioni/finzioni, inaspettate ma gradevoli, in cui s’incarnano per l’eternità i nostri più nascosti desideri”. Il volume sarà presentato presso la libreria La Fenice, venerdì 3 maggio, alle 21, A dialogare con l’autore sarà la scrittrice Alessandra Burzacchini, mentre le letture di alcuni brani del libro saranno sottolineate da musiche originali del dottor Fabio Beltrami.

presenza di persone che avrebbero diritto all’asilo politico. PER APPROFONDIRE http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/ immigrazione/sottotema006.html http://gazzettadimodena.gelocal. it/cronaca/2013/04/08/news/ un-altra-rivolta-all-interno-del-cie1.6847975 http://www.amnesty.it/flex/ cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/


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18 L’aforisma della settimana...

“La vita è troppo breve per bere vini mediocri”. Johann Wolfgang von Goethe appuntamenti

Mostre CARPI

Fino al 31 maggio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giorgio Giaiotto O&A Centro Affari

L’artista carpigiana Valentina Maddalena Lugli espone le sue opere dedicate alla femminilità fino al 30 maggio, presso il LaboratorioDArte di corso Alberto Pio 77/b

Volti di Bambole

Fino al 9 maggio La scatola e il cammello Mostra di Vittorio Pescatori Dark Room Silmar

4 maggio - ore 20 4° compleanno di Alice Circolo Arci di Cortile Fino al 5 maggio Festa Democratica di Primavera Circolo Arci Santa Croce Valentina Maddalena Lugli

Fino al 22 maggio Storia di una madre Personale di AKA B Mostra a cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Spazio Meme Fino al 9 giugno Si scambiavano i paesaggi OttoNovecento, tra letteratura e arte a Modena Palazzo Pio e Palazzo Foresti

Eventi 3 maggio - ore 22.30 Widowspeak Mattatoio Culture Club 3 maggio - ore 21 Presentazione del libro Al di là di ogni al di là Dello psichiatra Marco Fregni Libreria La Fenice 4 maggio - ore 21 Le cose belle Di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno A seguire incontro col regista Ferrente Operatori della Coop. Sociale Aliante Auditorium Loria 4 maggio - ore 20.30 Happy Birthday Duke Ellington Con Nehemiah Brown and The Celebration Gospel Choir Club del Corso 4 maggio - ore 21.15 Sonate, Capricci e Ghiribizzi: il genio di Paganini dall’800 ai nostri giorni Lezione–concerto: Luigi Attademo, chitarra Sala dei Mori

4 maggio - ore 20.30 Triplo Concerto Corpo bandistico di Sona Banda di Peschiera del Garda Orchestra di Fiati Vecchi e Tonelli Cortile di San Rocco 4 e 5 maggio 5° Vespa Event 2013 Sedi varie

Fino al 12 maggio Mostra di primavera Rifiorisce la vita 15 artisti carpigiani espongono le loro opere Sabato 4 maggio, alle 17 Inaugurazione mostra Il ricavato delle opere viene devoluto al restauro della Cattedrale di Carpi A cura dell’Associazione Arte in Movimento Sala espositiva della Fondazione CRC

CARPI

appuntamenti

6 e 7 maggio - ore 20.30 Teatro da mangiare Spazio giovani Mac’è

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’artista carpigiana Valentina Maddalena Lugli coniuga il mondo della danza, all’arte figurativa e al canto. Fino al 30 maggio presso il LaboratorioDArte di corso Alberto Pio 77/b, espone alcune opere tratte da una collezione più ampia dal titolo Volti di bambole e altre storie, tema a cui l’artista si dedica da anni. Il fil rouge dell’esposizione sono le bambole. O, meglio, il loro volti. Nella visione generale dell’artista, i volti selezionati sono quelli stereotipati di idoli ed eroine, donne che il mondo ha additato come miti di femminilità in cui la sensualità e la bellezza non sempre hanno giocato a favore delle elette, anzi, in alcuni casi, si sono ritorte contro le protagoniste. La Lugli sceglie come soggetti le protagoniste delle fiabe tradizionali e moderne in cui, lo spunto antropologico di riflessione ha origine da un’indagine psicologica sul valore del femminile e sul suo processo di individuazione. Molte delle fiabe, infatti, raccontano di protagoniste che possiedono una chiave di lettura della realtà capace di guidarle attraverso gli ostacoli che caratterizzano l’esistenza. Molta della narrativa moderna ci mostra, al

5 maggio Fattorie aperte 2013 Ore 10.30 e ore 15.00 percorso naturalistico con visita al vigneto e illustrazione delle tecniche colturali dell’agricoltura biologica Ore 12 e ore 17 degustazione del vino “Fratello Sole” prodotto dai nostri vigneti biologici e assaggi di prodotti tipici locali; Ore 12.30 possibilità di pranzo al sacco nel Bosco (il vino sarà offerto) Durante tutta la giornata sarà possibile pescare nel laghetto aziendale e osservare la fauna selvatica Azienda Agricola Val Tresinaro Migliarina

7 maggio Anziani più sicuri sulla strada. Informazioni generali e consigli Relatrici: Vanda Menon, Medico geriatra Manuela Bellelli, titolare del sito No Profit di educazione stradale Tenda Arci di Migliarina contrario, come l’energia psichica delle donne sia tale da diventare problematica se non addirittura autodistruttiva. La mostra Volti di bambola e altre storie ricalca la tradizione letteraria che interpreta e vive il femminile in due modi distinti. In un caso i volti femminili sono quelli di Lolita (ispirato all’omonimo romanzo di Vladimir V. Nabokov) e quello di Marylin (ispirato al mito della famosa diva) in cui la femminilità contemporanea viene identificata da una struttura psichica fragile che si sgretola al contatto di uno sguardo esterno. Nell’altro caso i volti sono quelli di Sciamana (ispirata all’antica tradizione etnografica su que-

ste figure leggendarie quanto pregnanti nella storia di molte popolazioni) e Pamrauk – la fanciulla foca (ispirata all’omonima fiaba dell’America Nordoccidentale) entrambe caratterizzate da quell’integrità psichica che è in grado di guidare l’intuizione femminile con saggezza e rispetto. In un caso dunque la bambola mette in opera una strategia inconsapevole di conquista e nel tentativo di compiacere gli altri e sedurli, perde la rotta della propria esistenza. Nell’altro è il rispetto del proprio tempo e dei propri cicli unito al perseguimento della propria giusta intuizione che porta l’eroina alla salvezza.

7 maggio - ore 20.30 Da mamma a mamma Ritorno al lavoro e allattamento: quali strategie sono possibili per conciliarli? Casa del Volontariato 8 maggio - ore 14.45 Il cerchio perfetto Regia di Ademir Kenovic A cura dell’Università Mario Gasparini Casari, in collaborazione con il Liceo Fanti di Carpi Sala Congressi 8 maggio - ore 15.30 Il piede: i problemi di salute, come proteggerlo Relatore: dottor Giuseppe Manfredini, chirurgo della


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appuntamenti

patologia del piede Policlinico Modena Sala Bianca di Palazzo Corso 9 maggio - ore 21 Musica a 5 - Quintetto di legni Sala dei Mori 9 maggio - ore 20.30 L’unione fa la forza: terapia di gruppo per crescere insieme VIª Campagna Nazionale di Informazione e Prevenzione del Disagio Psichico Via Fontana, 4/A - Fossoli

Festival Internazionale delle Abilità Differenti:

Programma 5 maggio - 31 maggio Mostra: MemoriaOblio Organizzata dalla Coop Nazareno con la curatela di Luca Farulli, docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. La mostra inaugura domenica 5 maggio alle 17.30 presso i locali della Fondazione Carisbo a Bologna in via Farini 15. 4 maggio Sidecar Tour – Carpi Ore 19 - Santa Messa Parrocchia Quartirolo 5 maggio Mattina: Sidecar Tour Carpi Ore 17.30 Convegno e inaugurazione Mostra d’Arte. Interverranno Gabriele Frasca, docente di letterature comparate dell’Università di Salerno, Augusto Jossa Fasano, psicoanalista, didatta e formatore e Luca Farulli, curatore della Mostra e docente all’Università di Firenze Casa Saraceni, Bologna 6 maggio - ore 21 Film Sinestesia di Erik Bernasconi e dibattito Cinema Space City, Carpi 7 maggio - ore 21 Un brav’uomo è difficile da trovare Spettacolo teatrale della Compagnia Manolibera tratto dalle opere di Flannery O’Connor Teatro Asioli, Correggio 8 maggio Ore 9-19: Concorso Open Festival di Teatro, Danza, Cinema Teatro Asioli, Correggio Ore 21 Zigulì spettacolo teatrale tratto dal libro di Massimiliano Verga Sala dei Mori, Carpi (In caso di pioggia: Parrocchia Madonna della Neve) 9 maggio Ore 9 Apprendimenti differenti Convegno di Scuola Centrale di Formazione sui disturbi specifici dell’apprendimento

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’associazione culturale AppenAppena di Carpi presenta la nuova edizione del Quasi Quasi festival sul tema dell’alter-natività, un evento che lega all’intrattenimento lo stimolo per incontri e riflessioni collettive. Da lunedì 6 a domenica 12 maggio il centro storico carpigiano si anima di immagini, musica, danza e teatro. L’associazione Appenappena presenta Alter-Nativi un nuovo festival ricco di spettacoli che spaziano dal teatro con cena a concerti dal vivo, dalla danza al cinema fino all’inaugurazione di una mostra fotografica che ha come soggetti cittadini e simboli della città di Carpi. Durante l’evento, patrocinato dal Comune di Carpi e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, sarà attivo un punto bar/ristoro a cura di Vizi del Pellicano, Mattatoio e Cookies. “Siamo tutti Alter-nativi - raccontano gli organizzatori - la nostra realtà è multiforme, il nostro territorio ci ha esposto a grandi stravolgimenti sia naturali che culturali, la nostra vita è essa stessa un’alterità rispetto al nostro io. Il nostro festival vuole assemblare tutte queste diversità che, come diceva Aristotele, fanno parte della stessa specie, dello stesso genere, della stessa terra. Quella in cui viviamo. L’alternativa è tipica del moto di tutte le cose che subiscono una alterazione. Spesso la direzione non è una scelta, è una possibilità di deviazione, un terremoto. Essere Alter-Nativi è prendere coscienza della non-differenza, è cercare nella diversità una nuova rotta. La società è cambiata e ci ha cambiati, il nostro territorio non sarà mai più lo stesso, la nostra cultura, i nostri tempi e modi sono in continuo movimento. Noi siamo altri, altri dal noi del giorno prima, nativi di un luogo sempre diverso ma che è per tutti lo stesso. La nostra città, il nostro stato, il mondo”. Spettacoli teatrali Ad aprire il programma, lunedì 6 e martedì 7 alle 20.30 presso lo Spazio Giovani MaC’è, è Teatro da mangiare?, spettacolo con cena del Teatro delle Ariette. Uno spettacolo teatrale per 30 commensali durante il quale si partecipa a una vera e propria cena, un evento per adulti, ragazzi e anche famiglie con bambini. Ingresso 20 euro (spettacolo + cena), è gradita la prenotazione. Venerdì 10, alle 21, presso Sala Mori, va

Dal 6 al 12 maggio, torna Quasi Quasi festival, una rassegna di teatro, danza, musica e fotografia che animerà il centro storico di Carpi

Alter-Nativi

in scena Diario di provincia, di e con Oscar De Summa. Si ride per un’ora e un quarto dei personaggi che popolano la storia, in scena solo il corpo dell’attore e la sua forza espressiva in uno spazio che via via diventa casa, officina, strada, piazza. Si ride tanto, fino a scoprire che non sempre è bene quel che sembrava finire bene... Ingresso 10 euro. Concerti/Danza Sabato 11 e domenica 12 maggio in piazzale Re Astolfo sono dedicati alla musica dal vivo e alla danza. La giornata di sabato 11 è incentrata sulla musica elettronica, a partire dalle 19 si alterneranno sul palco: Suz da Bologna presenta il nuovo disco One is a Crowd, trip hop intenso, accompagnata nel live da Ezra, insieme ad Alessio Manna, storico bassista dei Casino Royale;- Lumen, freschi dell’uscita del loro secondo ep Correnti, tre ragazzi di Torino che districandosi tra drum machines, chitarre soffuse e voci lontane, danno vita a un’elettronica carica e nostalgica, venata di dreampop e chillwave. Alle 21 la musica live lascia spazio a uno spettacolo di danza sempre su sonorità elettroniche: Ludiforme-Non è vero ma ci credo di MD Danza (Modena) con Martina Cavallini, Sara Monari, Francesca Prati, Chiara Ramundo, Martina Ronchetti, Leila Terrieri, Gloria Vannoni, Alessio Vanzin. Direzione artistica e coreografie della carpigiana Veronica Sassi. Uno spettacolo innovativo che tratta i temi del gioco e della superstizione, immagini e musica costruiscono un vero e proprio racconto interpretato da giovani ballerini con carattere e tecnica contemporanea. A seguire dalle 23 la piazza sarà animata da un dj/vj set a cura di Homework da Bologna con la preview del nuovo festival IMAGO-Segno#8:Micamat vs Shapkab2b djset. Domenica 12 maggio, in Piazzale Re Astolfo, dalle 19, l’atmosfera cambia e si passa a una serie di live incentrati sulla musica folk e cantautoriale italiana. Sul palco si alterneranno 4 concerti. Zambramora è un progetto musicale di cinque musicisti uniti dall’amore per la musica d’Orien-

te, dove la Spagna rappresenta un imprescindibile punto di passaggio. Oratio il cantautore siciliano, dopo l’apprezzato esordio del 2009 con Ora ti ho, nel 2012 è uscito con Discorrendo senza ratio, un album dalle influenze pop come psichedeliche, fatto di “canzonette” da quattro accordi o di lunghe code strumentali. King of the opera è il nuovo progetto di Alberto Mariotti, noto come Samuel Katarro. Nothing Outstanding è il titolo dell’album di debutto della band e un nuovo passo avanti nella carriera del musicista toscano. La forza della band risiede nella ricerca costante di punti d’incontro tra generi inconciliabili: distorted punk-blues, folk ballads e digressioni psichedeliche. Giacomo Toni e la ‘900 Band, fondata nel 2005 ha all’attivo tre album. Ogni loro canzone è un tornado di riferimenti musicali disparati, dalla scuola genovese al jazz sperimentale, e allo stesso tempo un racconto o un momento lirico chiuso in se stesso, forte, irriducibile, senza un verso o una frase musicale fuori posto. Cinema Le giornate di mercoledì 8 e giovedì 9 maggio sono dedicate al cinema in collaborazione con l’associazione Kino di Roma. Un grande ritorno in città dopo l’esperienza del Cinema Agibile: nelle settimane successive al terremoto del maggio scorso l’Appenappena e il Kino hanno portato film, registi e sceneggiatori nelle tendopoli della zona per un atipico cinema all’aperto. I film saranno proiettati presso l’Auditorium della biblioteca Loria alle 21 con, a seguire, un incontro con i registi e i membri dell’Associazione Kino. Ingresso 5 euro con aperitivo. Mercoledì 8 maggio Waves di Corrado Sassi, Italia, 2012. Un film indipendente che si ispira a un racconto di R.L. Stevenson, Il Riflusso della Marea, un noir avventuroso ambientato ai giorni nostri nel Mar Mediterraneo. Giovedì 9 maggio Cosimo e Nicole di Francesco Amato, Italia, 2012. Durante il G8 di Genova, un ragazzo italiano soccorre una ragazza francese colpita alla testa da un poliziotto: è amore a prima

vista. Anticonvenzionali e vagabondi per natura, tempo dopo, Cosimo e Nicole tornano nel capoluogo ligure, dove trovano impiego presso il service musicale di Paolo, un organizzatore di concerti conosciuto nel sanguinoso luglio del 2001. Quando un immigrato clandestino, lavorando all’assemblaggio di un palco, rimarrà vittima di un incidente, i due faranno una scelta che cambierà per sempre le loro vite. Immagini Negli spazi del castello, sarà allestita una mostra realizzata dal fotografo argentino Damian Galli che reinterpreta il tema Alter-Nativi con cittadini e luoghi simbolo della città di Carpi. appuntamenti

CFP Nazareno, Carpi Ore 21 Spettacolo musicale Ouverture con i cantanti della Fondazione Pavarotti, gli artisti internazionali Tim McCallum, Victoria Oruwari e Sandra Gayer, la band Scià Scià e l’Orchestra delle Scuole Alberto Pio Presentano Paolo Cevoli e Claudia Penoni Casa Museo Enzo Ferrari, Modena 11 maggio Ore 10.30 Convegno sul Diritto alla salute Sala Congressi, Carpi Ore 18 Inaugurazione Villino e ore 20.30 serata musicale Lirica nel parco con gli artisti internazionali Tim McCallum, Victoria Oruwari e Sandra Gayer Casa Mantovani, Bologna 14 maggio - ore 21 La principessissima, spettacolo teatrale tratto da Il borghese gentiluomo di Molière realizzato dalla Compagnia Gli Opliti del Liceo Rinaldo Corso e dalla Compagnia Manolibera Teatro Asioli, Correggio


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Calcio – Il Carpi batte la Tritium e la paura: 2-1. I playoff distano un solo punto

L’irrinunciabile

Decide Concas, l’uomo della sintesi tra il calcio di Cioffi e il rimpasto di Brini. La squadra è mentalmente provata, qualcuno reclama riposo. Domenica a Lecce servirà una gara intelligente e coperta.

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l Carpi si riscatta con merito e fatica, trovando tre punti quasi decisivi dentro un’altra gara complessa. Più che battere la Tritium (modesta ai limiti dell’inadeguatezza), batte la paura. Ci riesce di misura, a tratti in imbarazzo, ma con una conquista comunque importante: dimostrando cioè a sé stesso di riuscire a valicare uno svantaggio e vincere di rimonta, come non era mai riuscito a fare prima. STANCHEZZA - La squadra è complessivamente stanca. Non certamente esaurita, quando ha spazi corre. Però tribola molto a crearne, torna a soffrire le difese chiuse. Sta palesemente respirando, prende ossigeno per pensare. E quando si pensa oltremodo, il gioco finisce per ristagnare. Il sintomo è nella palla: gira troppo lentamente e troppo orizzontalmente. Senza quell’energia automatica che serve a sprigionare le geometrie totali di Brini. Ma tutto questo, a tre settimane dai playoff, è abbastanza inevitabile. L’intero ambiente (giocatori+staff+società) sente l’inizio di un altro campionato, l’arrivo delle partite senza domani. Gira nell’aria la fretta di chiudere questa pagina, e anche la necessità di conservare inchiostro per la prossima. Senza dimenticare che qualcuno ha davvero bisogno di riposo, perché si è portato spesso vicino al proprio limite. Della Rocca in particolare, sfiancato dal ruolo di facilitatore che lo tiene sempre più lontano dalla porta e sempre più dentro la battaglia. Poi, a seguire, i più impiegati: Di Gaudio, Bianco, Poli (tutti più o meno acciaccati). CHICO - Per arrivare in fondo a un risultato molto prezioso, sono dunque bastate le volate incendiarie di “Chico” Concas. E’ stato l’unico diversivo lumi-

VOLATA FINALE: IL CALENDARIO

messo subito nella sua giungla centrale, a non più di 30 metri dalla porta. Credo anche che si sia definitivamente convinto della sua importanza inalienabile. Non ci rinuncerà più, specie quando le partite varranno davvero tutto il futuro. E perciò saranno ancora più tattiche. Viola è quasi solo perfidia e veleno in zona-tiro. Non completezza, meno che mai equilibrio. Sarà fondamentale come dodicesimo uomo da ultima mezzora. Concas garantisce di più. E’ la sintesi, la giuntura essenziale tra la squadra attuale e quella che nacque l’estate scorsa. Tra il primo Carpi di Cioffi, che difendeva sotto palla con almeno cinque centrocampisti, e rimpasto di Brini che pretende di invadere il limite dell’area con almeno cinque offensivi. PENULTIMA – I playoff sono virtualmente conseguiti. La certezza può arrivare indirettamente dai testacoda della penultima: Como-Albinoleffe e CuneoEntella. Se almeno una delle due rivali non vince, i biancorossi sono aritmeticamente qualificati. Altrimenti, servirà un punto. Due per blindare il quarto posto. Qualcosina in più per il terzo. Poco o nulla, perciò, costringe il Carpi a scendere in Salento con urgenza belligerante, dato che la possibilità di doverci tornare

classifica Trapani 60 Lecce 60 Carpi 50 Sudtirol 49 Virtus Entella* 49 Albinoleffe (-6) 44 Cremonese (-1) 43 San Marino 43 FeralpiSalò 40 Pavia* 40 Lumezzane 39 Cuneo 34 Como (-1) 32 Portogruaro (-1) 31 Reggiana 28 Tritium 18 Treviso (-1) 14 * una gara in più

prossimo turno Domenica 5/5/2013, 33a giornata, ore 15. Lecce-Carpi; Como-Albinoleffe; Cuneo-Virtus Entella; PortogruaroSudtirol; San Marino-Cremonese; Trapani-Reggiana; Treviso-Feralpisalò; Tritium-Lumezzane.

esiste. Beninteso: niente tappeti rossi né fiori. Semplicemente basterà speculare su una gara intelligente. Attenta ma leggera, in maschera. A carte nascoste, di puro contropiede manovrato. Tutto e solo quel che è opportuno per non farsi misurare né travolgere. E non accumulare nè feriti, né ruggini pericolose. Tocca al Lecce scoprirsi, non ha altre opzioni: per vincere il campionato deve fare meglio del Trapani, o quantomeno 5 gol in più senza prenderne. E gli restano due sole partite per riuscirci. Enrico Gualtieri

prossimo avversario – Lecce

L’intraprendenza di Toma

I

In MAIUSCOLO le gare in TRASFERTA. I simboli indicano il grado di crescente difficoltà dell’avversario opposto

noso lungo una lenta navigazione a fari spenti. Ha portato le variazioni di ritmo che nessuno dei compagni poteva mettere. Ha deciso con due gol di repertorio, classici e identificativi, che sostanziano la sua capacità esclusiva di trasformare improvvisamente in verticale una tela di passaggi laterali. E’ questo l’equivoco che lo ha tenuto

a lungo lontano dall’habitat ideale: non è un creatore, è un attuatore. Non sa produrre gioco, è fatto per nobilitarlo. Nelle precedenti gestioni tecniche, non è mai stato così decisivo come oggi. Prima Maddaloni, poi Notaristefano e Cioffi lo hanno usato da esterno di regia, quando non da mediano di prima impostazione. Brini invece lo ha

REGIONALI - Correggese: missione compiuta Eccellenza. Obiettivo centrato, missione compiuta. Con due giornate di anticipo, la Correggese si piazza matematicamente il secondo posto e guadagna l’accesso al playoff nazionale di Eccellenza che può valere uno dei posti residui per il prossimo campionato di Serie D. Si stacca definitivamente il Rolo, battuto a Bibbiano. Bastano così i 4 punti conquistati in settimana con il poker alla Folgore (4-1) e il salomonico 0-0 di Rubiera che accontenta anche i cugini, ormai salvi. Promozione. La Solierese divide la posta con Anzolavino (2-2) e difende il quarto posto, piccola medaglia d’onore ancorchè ideale suggello di un’annata di crescita orgogliosa e importante. Segna altri due gol Azzouzi, capocannoniere e mvp della stagione gialloblu. E.G.

ndipendentemente dai calcoli e dalle congetture, questa non è una sfida come le altre. Per molti biancorossi è la prima assoluta in un grande stadio di popolo, che profuma di calcio vero e sanguina di serie A perduta giusto un anno fa. All’andata assegnò il titolo d’inverno: il Carpi dominò in superiorità numerica e vinse con il rigore di Arma. Oggi potrebbe sciogliere il campionato, annodato a un filo sottilissimo tra Puglia e Sicilia. Domani, chissà, potrà decidere un playoff (incrociando le dita…). Per sperare ancora nella B diretta, il Lecce può solo vincere. Possibilmente segnando molto e incassando zero. Comanda ancora il Trapani, oltre l’ex-aequo in classifica e negli scontri diretti. Ha la differenza reti dalla propria (+28 contro +23) e un calendario più semplice. I giallorossi, però, hanno preso un po’ di inerzia dal successo di Bolzano (violato per la prima volta) che è valso quantomeno l’aggancio. E con il cambio di gestione tecnica hanno guadagnato stabilità e consistenza. Dopo l’esonero di Franco Lerda (in rotta con tutti: piazza, spogliatoio e società): 26 punti su 33 e una sola sconfitta (proprio nello scontro diretto). Reclutato dalla Berretti, l’emergente Antonio Toma ha rinsaldato molti cocci. L’uomo è intraprendente, integralista, ambizioso. Di un’incoscienza lucida che gli ha permesso di farsi accettare presto dai senatori. Ha saputo cambiare i sistemi di gioco, spesso virtuosamente in corsa (da 4-4-2 a 4-3-3). Di base, tiene un solo mediano in campo (De Rose) e usa il grande ex Memushaj da ala o mezzala secondo convenienza. In generale, pretende calcio d’attacco intenso. Pressing alto, ritmi a tratti esasperati, triangoli veloci, molti inserimenti centrali. Con lui in panchina, i gol sono arrivati in 10 casi su 11 (solo il Portogruaro lo ha mandato in bianco), mediamente più di 2 per volta. E la nobile cellula sudamericana è tornata ad essere cardinale: Diniz dietro, Giacomazzi in regia, Jeda-Chevanton davanti, e Bogliacino a monte e a valle di ogni schema. E’ il capocannoniere con 9 reti (pur avendo saltato un terzo di stagione per infortunio): non c’è dubbio che, tra le tante stelle, sia nettamente la più splendente. E.G.

PROVINCIALI - Sorride solo la Virtus Seconda. Il derby alimenta la rimonta della Virtus e frena quella della Fossolese, stesa nel finale dai gol di Cenci e Borrelli (2-0). A tre curve dal traguardo, gli aquilotti accorciano sulla vetta (-5) e soprattutto sul secondo posto (-3). Viceversa, i blues tornano soli in coda nonostante il successo nel recupero. Sale di una sola lunghezza ma resta in grave pericolo la Cabassi, che spreca il vantaggio di Barbieri e viene raggiunta nel drammatico scontro diretto con 4Ville (1-1). Salvezza difficilissima anche per il S.Marino, battuto a S.Prospero (0-2). Terza. L’altro derby di giornata, tra Limidi e Cortilese, finisce senza vincitori né vinti (1-1). A rete i due habituee Setti e Chizzini. Intanto il Campogalliano si laurea campione con due turni d’anticipo. Nel girone reggiano, la Carpine scavalca lo United ma rimane tagliata fuori dalla corsa ai playoff, nonostante il successo pirotecnico ai danni di Pol. Primavera (4-3).


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asano. “Bravi ragazzi! Grazie a tutti”. Sono le prime parole del presidente Lucchi al termine della gara che ha sancito il passaggio alle semifinali con i campioni d’Italia del Bolzano della formazione pugliese. Peccato, ma Terraquilia Carpi esce a testa alta da questa serie di quarti playoff scudetto, con la consapevolezza di aver portato alla bella, unica formazione non testa di serie, lo Junior Fasano, squadra titolata e che ha fatto pesare la propria l’esperienza. I ragazzi di coach Serafini hanno disputato una gara coraggiosa, ma il miracolo di gara 2 dove con cuore e orgoglio erano riusciti a venire a capo

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Pallamano: Terraquilia battuta 28 a 21 dal Fasano

Una stagione da incorniciare

di una rivale più forte, non si è ripetuto; il punteggio finale punisce oltremisura i biancorossi che hanno sofferto nelle fasi iniziali dei due parziali, ma che poi al 15’

Pallanuoto cabassi - I risultati

La Serie C del Cabassi soccombe di fronte ai parmensi

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a Serie C del Cabassi spreca una buona occasione per racimolare qualche punto in chiave salvezza e viene battuta 7 a 3 dalla Pol. Coop Parma. I padroni di casa partono bene e si portano avanti grazie a un bel gol di capitan Setti poi commettono molti errori in attacco e i parmensi si portano avanti. Il secondo tempo sembra terminare senza gol ma, il Parma, a 26 minuti dal termine, si guadagna un rigore con Salvatelli. La Cabassi invece a 7” realizza uno splendido gol grazie a una bella beduina di Restivo. Nel terzo e quarto tempo la partita è equilibrata ma gli ospiti, grazie anche a una maggior esperienza, tengono a distanza i carpigiani e portano a casa i 3 punti. Serie C

del secondo tempo erano ancora in partita sul punteggio di 20-18. Non è bastato un immenso Radojevic (top-scorer con 10 reti) che nei momenti difficili ha

provato a caricarsi in spalla tutta la squadra per cercare di portare l’inerzia della gara dalla parte carpigiana, perchè Fasano, al momento giusto ha dato la scossa decisiva al match. Inizio in salita per i biancorossi, l’urto iniziale dei pugliesi è incisivo (4-0 al 5’), Malavasi con i suoi interventi non fa scappare ulteriormente nel punteggio i locali. Il time-out chiamato da coach Serafini pare svegliare i carpigiani, che lentamente rientrano in partita (5-3 all’8’), ma i padroni di casa continuano a vivere di rendita sul vantaggio iniziale e il divario si riporta sul +4 all’11 (7-3). Terraquilia Carpi risponde (7-5 al 13’) e mantiene lo scarto

S.G .La Patria 1879

Il successo dell’Artistica

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i è tenuta domenica 21 aprile, a Sant’Ilario D’Enza, la seconda prova del Trofeo per l’Emilia Romagna. La S.G. La Patria 1879 ha partecipato con 21 atlete che hanno gareggiato nelle diverse categorie portando in gara esercizi ai diversi attrezzi: minitrampolino, volteggio, parallele, trave e corpo libero. 2° categoria Over Giorgia Gherardi: 1° al corpo libero; 2° alle parallele. Federica Lo Prete: 1° al trampolino e alle parallele. 2° categoria Senior - Chiara Meschiari: 2° alle parallele, Sara Porta: 2° alla sbarra, Beatrice Baraldi: 3° al volteggio, 2° alle parallele e Gloria Codamo: 2° al volteggio. 3° categoria Over - Sara Brunetti: 4° in classifica generale, 3° al volteggio, 3° alle parallele e Noemi Mora: 3° al trampolino. 2° categoria Junior - Chiara Bellelli: 6° in classifica generale, 1° classificata alle parallele. 1° categoria Junior - Anna Lugli: 3° al volteggio e Giulia Bulgarelli: 10° in classifica generale, 2° classificata al volteggio.

ridotto a 2 reti (10-8 al 20’). Questa è la fase di gara in cui Terraquilia sembra prendere in mano le redini della contesa; sotto 11-8 (23’) i ragazzi di Serafini operano un break di 0-4. Malavasi impenetrabile, Radojevic, Polito e un doppio Giannetta (l’ultimo in contropiede) portano i biancorossi al primo e unico vantaggio della gara sull’1112 al 26’. Fasano sbanda, ma trova la forza di ribaltare il risultato con Giannoccaro in evidenza che trova il +2 (14-12) a fil di sirena. La ripresa ricalca l’inizio della gara con Fasano a farla da padrone (16-12 al 3’) fino al più ampio vantaggio di +5 (20-15 al 10’). Ma Radojevic non ci sta, il serbo macina

Pallavolo Serie B2

reti (3) e Terraquilia Carpi si fa nuovamente sotto (2018 al 15’). Ma purtroppo per i biancorossi è un fuoco di paglia, Fasano non si fa sorprendere e inesorabilmente ristabilisce le distanze (22-18 al 17’) prima dell’allungo finale sotto i colpi di Fanizza (prima sul 24-19 al 20’ e poi sul 27-20 al 25’) chiudendo di fatto il match. In semifinale vanno i pugliesi (complimenti, anche per la calorosa accoglienza e il saluto finale del pubblico), ma è stata una grande Terraquilia Carpi con qualche rimpianto solo per l’inizio molle dei due parziali. Stagione da incorniciare per i biancorossi, pronti senz’altro a far risentire la loro voce la stagione prossima.

Solo un punto per Texcart Città di Carpi

U

n match poco significativo quello disputato sul campo della Texcart Città di Carpi, battuta 3 a 2 dalla Ve.Ma.C. Vignola. Per i primi due parziali il match è in equilibrio ma entrambe le formazioni commettono numerosi errori. La formazione vignolese però grazie a qualche attacco incisivo e un po’ di determinazione in più in difesa riesce a prevalere di misura nel primo parziale per 26 a 24, mentre il secondo se lo aggiudicano più agevolmente per 18 a 25. Quando la partita sembra già protesa verso una netta vittoria delle ospiti, le padrone di casa reagiscono e ritrovano una certa continuità. I nuovi ingressi tra le padrone di casa danno il la alla rimonta della Texcart che prima vince il parziale per 25 a 16 e poi domina il set successivo lasciando al Vignola solo 12 punti. Il tie break vede una partenza lampo di Carpi che si porta sul 4 a 0. Sul 7 a 5 il secondo arbitro richiama l’attenzione del primo che tra lo stupore di tutti estrae il cartellino rosso per Garuti. La decisione arbitrale innervosisce le padrone di casa e riaccende le speranze del Vignola. La rimonta delle ospiti si concretizza e la partita finisce 3 a 2 tra qualche polemica e il rammarico per quell’espulsione non ancora ben chiara. Carpi potrebbe ora non essere ultima in classifica ma l’amaro in bocca è grande per quei due punti sfumati in un soffio.


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omenica 5 maggio, a Budrione, a partire dalle 9, si terrà la 19a edizione dell’Orchidea d’Oro- Gara Internazionale Individuale femminile di bocce grazie al sostegno di SEI, Impianti Elettrici e Idraulici di Carpi. Direttore di gara sarà l’arbitro internazionale Sandro Serafini. 64 le atlete in lizza per contendersi l’ambito riconoscimento. Accanto alle migliori giocatrici italiane, tra cui numerose campionesse europee e mondiali, anche alcune giocatrici provenienti da Svizzera, Germania e Russia. Il più grande Paese dell’Est è per la seconda volta in Italia grazie alla costanza e all’intraprendenza di Dilyara Gaysina, presidente della Federazione russa di bocce. L’Orchidea d’Oro è la gara di eccellenza alla quale partecipano giocatrici straordinarie: tra le italiane segnaliamo la giovane Silvia Pesavento (La Favorita - Vicenza), Luca Viscusi

Bocce - Alla competizione boccistica Internazionale Individuale femminile domenica 5 maggio al Bocciodromo di Budrione parteciperanno atlete russe, svizzere e tedesche

Torna l’Orchidea d’oro

Maria Losorbo. “Voglio ringraziare - dice Gianni Corradini, responsabile femminile della MP Filtri -

Il podio 2012 - Da sinistra Maria Losorbo, Sara Monzio, Agnese Aguzzi e Silvia Pesavento

Valentina Amigoni (Brescia Bocce), Linda Cristofori (Olimpia - Reggio Raffa - Circuito Fib

Primo posto per Viscusi

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omenica 28 aprile, nella Gara nazionale Individuale di Raffa - Circuito Fib, disputatasi a Bologna, grande vittoria del campione del mondo Luca Viscusi della MP Filtri Rinascita. In semifinale Viscusi incontra e batte il compagno di squadra Diego Paleari, mentre in finale sbaraglia il campione del mondo Andrea Bagnoli (Montecatini) col punteggio di 12 a 9. Classifica: 1 - Luca Viscusi (MP Filtri Rinascita); 2 - Andrea Bagnoli (Montecatini); 3- Diego Paleari (Rinascita); 4 - Leonardo Porozzi (Colbordolo).

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tutte le giocatrici che hanno deciso di partecipare alla gara dell’Orchidea d’Oro. In bocca al lupo”.

i è svolta, lo scorso 27 aprile, a Formigine, la prova regionale di Sincrogym, rientrante nel calendario gare della Federazione ginnastica d’Italia (Fgi) sezione Gpt. La Ritmica Giardino ha schierato ben 4 squadre appartenenti alle diverse categorie. Per la 3^ fascia: Giulia Bertollo, Stefania Bertollo, Alessandra Luppi e Asia Terrando. Per la 2^ fascia (programma gara interamente a corpo libero): Sara Sbrilanci, Nicole Monacelli, Sofia Focherini, Anna Pelloni, Martina Bovi, Nicoletta Di Tella, Rossella Di Turi, Elisa Balboni, Maddalena Aramini e Sara Bellei. Per la 2^ fascia (programma gara interamente con gli attrezzi): Cecilia Cavaletti, Asia Franchetto, Federica Guaitoli e Alessia Luppi. Per la 1^ fascia: Vittoria Veroni, Noemi Basile, Elizabeteh Bianco, Alessia Gialdi, Valeria Chiti, Silvia Zanotti, Eleonora Barasso, Ilaria Gialdi, Erika Mujaric e Beatrice Mujaric. Tutte le quattro rappresentative hanno presentato il proprio programma di gara egregiamente (un esercizio collettivo e due coppie).

Emilia), la promessa Giada Menegazzi (Vigasio). Ancora, le due stelle

Agnese Aguzzi (Fossombrone - Pesaro Urbino) e la porta colori della Rinascita,

Da sinistra Dilyara Gaysina e Gianni Corradini Maria Losorbo

Bocce - Raffa. Nel Campionato Serie A, MP Filtri Rinascita batte Colbordolo

Raffa - Femminile

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omenica 28 aprile, si è disputato, a Lecco, l’ottavo Trofeo Giovanni Cattaneo, Gara nazionale individuale di Raffa Femminile. L’atleta Maria Losorbo della MP Filtri Rinascita conquista il terzo gradino del podio, dopo aver perso contro la campionessa del mondo in carica, Germana Cantarini (Bissolati). Classifica finale: 1 - Germana Cantarini (Bissolati); 2 - Giorgia Cremonesi (La Vigna); - 3 - Maria Losorbo (MP Filtri Rinascita); 4 - Martina Ceriani (La Vigna).

La Rinascita ritrova la vittoria a Pesaro Urbino abato 27 aprile la MP Filtri Rinascita ha battuto a Pesaro Urbino, la formazione del Colbordolo, per 2 a 0. La terna carpigiana composta da Paleari - Luraghi e Viscusi batte quella formata da Paganelli - Giovanelli e Rosi 8 a 1 e 8 a 2. Nell’individuale Paolo Signorini della Rinascita si è misurato con Domenico Dari ed è parità (8 a 7 e 2 a 8). Il primo turno si chiude quindi 1 a 0 per la Rinascita. La coppia Luraghi - Viscusi vince entrambe le partite contro la coppia Giovanelli - Rosi (8 a 5 e 8 a 6) mentre la coppia di casa nostra Signorini - Paleari, contro Giovanelli - Rosi chiude a 8 a 7 e 2 a 8. Il risultato finale è quindi MP Filtri Rinascita 2, Colbordolo 0. Classifica finale: la Pinetina 40 punti, L’Aquila 34, MP Filtri Rinascita 32, Montegranaro 25, Fashion Cattel 24, Ancona 2000 19, Colbordolo 19, Montegridolfo 15, Cacciatori 13 e Fontespina Macerata 9. Prossimo avversario: MP Filtri Rinascita, sabato 4 maggio, a Budrione, incontrerà Fashion Cattel.

Bronzo per la Losorbo

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Si è svolta, lo scorso 27 aprile, a Formigine, la prova regionale di Sincrogym, rientrante nel calendario gare della Federazione ginnastica d’Italia

Gradino più alto del podio per la Ritmica Giardino Le performance precise, convincenti e coinvolgenti hanno fatto conquistare il 1° posto, nonché la relativa proclamazione a campionesse regionali a ciascuna squadra nella propria categoria! Gli ori così conquistati hanno permesso l’ammissione alla fase nazionale, che si svolgerà a Pesaro dal 21 al 29 giugno, a tutte le ginnaste del Club Giardino. Federica Gariboldi, responsabile tecnica della Ritmica Giardino, può dirsi soddisfatta di tutte le proprie ginnaste. Intanto il lavoro in palestra prosegue per i prossimi impegni: il 4 e 5 maggio ad Arezzo per la Finale Nazionale di Serie C (con un totale di 82 agguerritissime squadre provenienti da tutta la penisola); sabato 11 maggio con un’esibizione pomeridiana in centro storico a Carpi e il 9 giugno con il saggio di fine anno.


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