Tempo n° 19

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Settimanale di

17 maggio 2013

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 19

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vite in fumo con le slot Sono dodici le persone in cura al Sert di Carpi per gioco patologico. Un’ossessione che rovina la vita delle famiglie, “ma - afferma il dottor Massimo Bigarelli - dalla dipendenza si può uscire. Basta chiedere aiuto”.

genitori uniti per pulire il cortile delle A.Frank Monica Fava

errekappa e’ la nuova casa editrice di carpi Il Comitatissimo della Balorda

Torna il 26 maggio, a san marino, la balorda


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Libri

da non perdere!

Tra le righe...

Il vizietto low cost: tre case chiuse a Carpi

Easter Parade Di Richard Yates

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aster Parade, uscito originariamente nel 1976 e ora pubblicato per la prima volta in Italia, è un romanzo esemplare della sensibilità di Richard Yates: una saga familiare senza concessioni al romanticismo, un limpido ritratto di esistenze borghesi in bilico fra mediocrità e aspirazioni. Le protagoniste sono due sorelle, segnate da una colpa, un destino comune: il divorzio dei genitori. Le due sono profondamente diverse - Sarah più solare e convenzionale, Emily più chiusa e indipendente - ma unite da un legame che non si interromperà mai; i loro destini si dipanano per cinquant’anni, sullo sfondo di un’America che man mano perde la sua innocenza gioiosa (quella immortalata in un’istantanea della parata di Pasqua a cui si riferisce il titolo), alla ricerca di una “felicità” difficile tanto da identificare quanto da ottenere. Easter Parade, come tutti i libri di Richard Yates, è un libro necessario. E’ la storia di due fallimenti. Non esiste riscatto, non esiste lieto fine, non esiste messaggio, o retorica. Richard Yates mette in scena la verità, con franchezza e ostinazione. Ci dice che la nostra è una vita segnata dalla dipendenza. Ci basta un frammento di felicità, per viverne l’astinenza, nella speranza che il miracolo accada ancora una volta. Ci dice che la nostra vita è segnata da un’insanabile coacervo di gioia e dolore. E si dà una sola alternativa: sposare entrambi o fuggirli.

Foto della settimana Carpi 11 maggio - Scatto di Francesco Marinelli

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ia Ugo da Carpi, via Aldo Moro e zona Quartirolo. Questi i tre punti della città in cui i Carabinieri del Nucleo Operativo di Carpi hanno individuato tre case chiuse, frequentate prevalentemente da italiani, nelle quali venivano sfruttate donne cinesi clandestine. Denunciate 16 persone per favoreggiamento della prostituzione e della clandestinità. Dalle indagini è emerso che tre cinesi residenti al Nord Italia avevano stipulato contratti d’affitto di tre abitazioni in città, di proprietà di ignari carpigiani, a cui venivano regolarmente pagati gli affitti. Insomma il lavoro più antico del mondo pare non conoscere battute d’arresto: crisi economica o no, i nostri concittadini evidentemente a certi “vizietti” non possono proprio rinunciare. A patto che siano low cost. A due passi da casa e, ci scommettiamo, in linea con la filosofia cinese, ovvero a prezzi stracciati. Salvato il portafogli, evidentemente, anche la coscienza è paga. Gli incontri erotici venivano pubblicizzati tramite inserzioni su un periodico locale. A scanso di equivoci: non sul nostro!

J.B.

Il graffio

La Iena

Tra la scabbia in ospedale e la tigre de noantri in parchi e giardini, non c’è pace in città! Frase della settimana...

“Le retribuzioni dei dirigenti comunali costano ai cittadini oltre 740mila euro l’anno. Proporremo delle modalità di pagamento che tengano conto dei risultati raggiunti e della soddisfazione della gente”. Dichiarazione di Antonio Russo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia Carpi.

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

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STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 15 maggio 2013


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3 sisma e ricostruzione

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ipartire da nulla è stata la sfida più grande per tutti gli abitanti e imprenditori delle zone ferite dal sisma. Molti per necessità hanno dovuto abbandonare gli edifici, spesso contrassegnati dalla tipica ics lasciata dal terremoto sui muri più danneggiati, come a segnalare il passaggio di quell’incubo che, ancora oggi, a distanza di un anno, è impresso negli occhi di tutti coloro che l’hanno vissuto. Ma l’Emilia è terra di persone testarde, coraggiose che, in ogni campo, dai marchi di abbigliamento che influenzano lo stile e la mode nel mondo, alle grandi case automobilistiche, hanno saputo raggiungere il top. Questo tratto caratteristico della nostra gente, si è potuto apprezzare ancora una volta nell’impegno che ha dato vita al progetto Heart Quake for Emilia, sostenuto da otto importanti aziende concorrenti e operanti nel settore degli accessori per l’abbigliamento che hanno deciso di unirsi nel gruppo FAA, The Fashion Accessory Association, al

The Fashion Accessory Association dona 42mila euro alla palestra di Rovereto

Ripartire da zero

fine di raccogliere fondi per la ricostruzione. In questo modo sono stati prodotti una linea di accessori, che non solo sono andati a ruba, ma hanno ottenuto il loro scopo, raggiungendo una cospicua cifra di denaro. Sabato 11 maggio è stata organizzata una grande festa alla nuova palestra di Rovereto sul Secchia, al termine della quale è stato consegnato un assegno destinato alle attrezzature. “Questo è il risultato dell’impegno di tante persone – ha spiegato il presidente di Reca Group, azienda del gruppo Faa, Paolo Diacci - che non hanno voluto aspettare, ma hanno cercato di rialzarsi con le proprie forze”. Infatti parte del denaro è stato devoluto proprio per la realizzazione di questo centro sportivo “Grazie all’impegno di tutti – continua Diacci- siamo riusciti a dare questa palestra a Rovereto: verrà sfruttata dalle scuole e come luogo per gli incontri pubblici”. Francesco Palumbo

I lettori ci scrivono

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n anno. E’ quanto è passato dal momento in cui la mia vita e quella di migliaia di altre persone, è cambiata, probabilmente per sempre. Fino a un attimo prima era tutto normale, monotono forse, ma confortante, sicuro. Andavo a scuola, tornavo a casa, pranzavo e mi mettevo a fare i compiti nel

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un anno dal sisma che ha colpito l’Emilia, il centro commerciale Il Borgogioioso si appresta a ospitare, dal 19 maggio al 1° giugno, Un anno dopo, affrontando il futuro, una serie di iniziative che vogliono testimoniare la capacità di questa terra di riappropriarsi “a muso duro” del proprio futuro. L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Carpi. Domenica 19 maggio, alle 18, alla presenza di monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi, e del sindaco, Enrico Campedelli, verrà posta in galleria un’immagine della Vergine, tratta in salvo da una delle innumerevoli chiese devastate dal terremoto, in quella che ad oggi è la Diocesi più terremotata d’Italia, i cui danni si calcolano in 480 milioni di euro, a fronte dei quali è stato finora raccolto poco più di 1,4 milioni di euro. Tra i protagonisti ospitati al Borgo i ragazzi della WEB-Radio 5.9, la radio del sisma, nata a Cavezzo, per opera di quattro adolescenti, Eugenio Bignardi, Doina Caraus, Matteo Silvestri (Sippo) e Luca Modena, che hanno realizzato una web radio per mantenere alta l’attenzione sulle popolazioni colpite dal sisma. Insieme all’associazione no profit gemellata Non dimenticate!, che si occupa di rac-

Un terremoto fuori ma, soprattutto, un terremoto dentro mio studio. Sì, il mio studio, quello al secondo piano, che dava sulla ciclabile, di fianco alla mia camera. Ah, la mia camera. La prima stanza da letto che potevo definire solo mia, con una parete rosa e tre bianche, con le foto, le cartoline, i peluche, i libri e con la particolarità di

essere senza porta, perché era ancora da sistemare del tutto, dato che abitavamo lì da poco più di un anno. Quella nuova casa, grande, comprata e ristrutturata a forza di sacrifici, nella quale c’era posto per tutti, nella quale ho rivisto mio padre e mia madre insieme. Tre pia-

ni, un giardino per far correre i cani, l’orto di mia madre. Dov’è ora tutto questo? Sono trecentosessantacinque giorni che non entro in casa mia. Trecentosessantacinque dannate mattine che non mi sveglio nel mio letto. Trecentosessantacinque notti che non percorro

assonnata le quattro rampe di scale che separano la sala da camera mia. Tutte cose normali, prima di quel terribile 29 maggio. Ma cos’è “normale”, in fondo? Ora, per me, è normale vivere in un container, con mobili prestati e appiccicati gli uni agli altri. La scorsa

Al Borgogioioso, da domenica 19 maggio al 1° giugno, volti, iniziative e simboli della ricostruzione

Insieme per ricostruire il futuro colta fondi pro terremotati dell’Emilia, saranno presenti con una postazione, domenica 19 maggio e sabato 25, per raccogliere interviste e testimonianze, voci e storie del territorio Il giorno dopo. Un anno dopo da rilanciare nel palinsesto della radio. Per tutto il periodo sarà allestito in galleria il totem, che monitora gli stati di avanzamento dei progetti di ricostruzione, dell’onlus Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio, l’associazione senza scopo di lucro nata con la finalità di agevolare la ricostruzione di Rovereto e S. Antonio in Mercadello. Finora i progetti che sono stati realizzati, grazie anche alla collaborazione con gli artigiani trentini della Val di Non e l’Associazione Nazionale Alpini, hanno interessato Novi e Rovereto, dove il sisma del 29 maggio ha lesionato il 60% delle abitazioni e tutte le strutture pubbliche, tra cui anche la chiesa nel cui crollo è deceduto il parroco don Ivan. Grazie all’intraprendenza dei 630 iscritti, in rappresentanza di tutte le associazioni di volontariato presenti nelle frazioni, sono stati finora completati progetti per circa 1 milione di euro: sono serviti per la realizzazione di

un Centro Polivalente che ospita un centro prelievi, ambulatori medici di base, una pediatria, il comune; poi una tensostruttura a uso palestra e alcune aule informatiche per le scuole e attrezzature mediche per i centri di medicina di base di Rovereto e Novi. Da domenica 19 verrà allestita una postazione per la raccolta fondi destinata alla realizzazione della nuova Chiesa di Concordia, la cui chiesa madre squarciata è una delle immagini simbolo della distruzione del terremoto in Emilia. Il progetto che è partito da poco, in collaborazione con la provincia di Trento, prevede una sala liturgica, aule e spazi ricreativi, un campo sportivo con annessi spogliatoi e una piccola arena civica per spettacoli. Sabato 25 e domenica 26 la galleria ospiterà la postazione di fundrising del Centro Missionario di Carpi, con manufatti realizzati dalle volontarie e i prodotti dell’Azienda Agricola Stoffi, lavandeto di San Giacomo delle Segnate in provincia di Mantova, che produce tra le altre cose saponi, oli, creme e che è stata danneggiata dal sisma. I fondi raccolti sosterranno il progetto di una chiesa in Malawi, a opera di una cooperativa di reinse-

rimento di ex detenuti del carcere di Chichiri, dove opera la missionaria carpigiana Anna Tommasi. Domenica 26 maggio sarà in galleria anche la Comix Comunity di Reggio Emilia con l’iniziativa Don Camillo e Peppone per la ricostruzione. La Comix Comunity ha dato vita da giugno 2012 a un’iniziativa di solidarietà che ha coinvolto fumettisti in tutta Italia e allievi delle scuole di fumetto. Allestite tavolemattoni realizzate da cartoonist professionisti e non, con fumettisti che realizzeranno in diretta alcuni elaborati che potranno essere acquistati per la ricostruzione in Emilia. Giovedì 30 maggio per tutto

il giorno sarà ospite in galleria Francesca Pellegrini, psicoterapeuta e scrittrice, ha operato sui luoghi del terremoto ascoltando i racconti delle persone per aiutarle a superare i traumi. Dal suo ascolto disponibile e attento ha tratto una serie di testimonianze confluite in un libro che è insieme una memoria e un percorso terapeutico di superamento delle difficoltà. Di recente ha anche promosso alcuni centri d’ascolto, presso il centro sociale Graziosi, per continuare ad assistere le persone e aiutarle ad andare oltre il terremoto. Pellegrini sarà presente in galleria il 30 maggio, dalle 9 alle 20, con alcune propo-

estate era normale considerare un camper casa mia, lavarsi in bagni comuni, girare in accappatoio per il parchetto di Rovereto. Un terremoto fuori ma, soprattutto, un terremoto dentro. Una scossa nei cuori, che ha lasciato una crepa che non andrà più via. Alessia da Rovereto sul Secchia ste editoriali della sua casa editrice Saddai Edizioni. Alle 18,30 si svolgerà un incontro-conversazione aperto al pubblico sul libro Il giorno dopo di un anno dopo. Come uscire dal trauma? Venerdì 31 maggio e sabato 1° giugno saranno presenti gli operatori di Ca’ delle Fate, un progetto di Sorgente di Vita, patrocinato dal Comune di Carpi, nato dopo che il terremoto ha reso inagibili i locali dell’associazione attiva dal 2007. Al Borgogioioso promuoverà una raccolta fondi a favore della ricostruzione proponendo trattamenti Shiatsu, Reiki, Bagni di Suoni, Piramide energetica con cristalli, studiati e proposti in chiave terapeutica nel post terremoto per aiutare le persone a superare un evento traumatico come il sisma nei campi di Cortile, Fossoli, Carpi e San Felice sul Panaro. Per tutto il periodo sarà allestita una mostra fotografica che documenta i giorni terribili dell’Emilia ma anche i tanti momenti di solidarietà vissuti dal territorio, a partire dalla visita di Papa Benedetto XVI, a cura dello Studio fotografico Fotostudio Immagini di Concordia, i cui titolari, i fotografi professionisti Marcello Testoni ed Euro Barelli, hanno perso nel sisma il loro studio e il relativo negozio posti nella zona rossa di Concordia.


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sisma e ricostruzione

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on fatevi ingannare dal titolo. Il nuovo libro del modenese Claudio Lei, Quasi Umani (Casa editrice 0111), malgrado appartenga al genere fantasy, è un’istantanea acuta e brillante dell’oggi. Della realtà nella quale siamo calati ogni giorno, con le sue ipocrisie, i suoi riti. La protagonista, Diana, è diversa dagli altri. E’ capace di andare oltre. Oltre la superficie delle cose. Aldilà della vuota apparenza, della mera estetica. Diana si aggira come un’estranea nella realtà che abita, respinge i modelli imperanti, è una feroce contestatrice degli stereotipi del nostro tempo. E per questo è sola. Le sue relazioni sono spesso insoddisfacenti. Univoche. Si tormenta su cosa sia il concetto di giusto e sbagliato. Si interroga su come non ferire chi la circonda. Ma un

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ll’autore esordiente Claudio Lei chiediamo: Quanti anni hai e cosa fai nella vita? “Ho 38 anni e sono un consulente informatico. Mi infliggo una carriera universitaria infinita senza il coronamento della laurea, né la voglia di mollare del tutto. Sono ingordo di storie in qualunque forma vengano raccontate: romanzi, film o serie televisive in perenne confronto con gli autori e il mio indomito spirito critico”. Come mai hai scelto la formula del fantasy per il tuo primo romanzo? “L’intera storia gravita intorno al concetto della trasformazione, quando l’ho partorita mi sono immaginato una lunga trasformazione le cui sembianze venissero svelate pagina dopo pagina. L’idea della metamorfosi mi ha fatto pensare alla magia, al mistero e, quindi, è divenuto naturale adottare il genere fantastico”. Nel tuo romanzo riproponi l’eterno conflitto tra bene e male, ma non è ben chiaro chi vinca... una sorta di metafora del nostro tempo, dove ogni valore pare sfumato rispetto al passato. “Il bene e il male sono due

Quasi Umani è il titolo del primo romanzo dell’esordiente modenese Claudio Lei. Un’avventura fantasiosa, a tratti orrorifica, dove nulla è come appare. Una metafora acuta dell’oggi

La seduzione del male giorno qualcosa cambia. Di colpo, due occhi “quasi umani” le mostrano infinite altre dimensioni. Il suo maestro un mago costretto a fuggire, nascondendosi sotto mentite spoglie, la avvicinerà alla magia. I due ripercorreranno, in un labirintico intreccio, conoscenze occulte, celate

all’uomo moderno immolato, da troppo tempo, sull’altare della tecnocrazia. Testi ancestrali, scritti da filosofi in ere passate, depositari dei primi postulati esoterici. La magia sorgerà ancora. Misteriosa e affascinante. Gli uomini hanno perseguitato gli stregoni perchè erano diversi, emarginati, ma ora una nuova maga è sorta. All’improvviso, Diana culla tra le mani un potere enorme. Dopo la paura iniziale, la magia la inebria. Cosa si sentirà in diritto di fare? L’interrogativo è inquietante così come l’epilogo del primo libro di Claudio Lei, dove bene e male si compenetrano, pagina dopo pagina.

Parte dei ricavi del libro di Claudio Lei verranno devoluti per sostenere il Comune di San Possidonio colpito dal sisma del maggio scorso

Un libro per sostenere i terremotati dei concetti più potenti dell’umanità, di fronte ai quali credo sia impossibile rimanere indifferenti, ci si schiera sempre da una parte convinti di aver scelto quella giusta ed è proprio su questa convinzione che mi sono interrogato. Cosa siamo in diritto di fare quando crediamo di conoscere la verità? Divulgarla? Imporla? Uccidere per essa? Questa è la ricerca che compie la protagonista, rischiando però di smarrire la strada accettando compromessi giudicati, di volta in volta, necessari, ma quand’è che i compromessi compromettono la causa snaturandola? Diventa veramente complicato sancire la vittoria del bene sul male, perché è dubbio il criterio con cui giudicare: quando a beneficiarne è la maggioranza delle persone? Quando si compie la scelta moralmente più rigorosa? Forse non esiste un bene assoluto, ma solo un assoluto bisogno di cercarlo”. Il maestro di Diana è una figura orrorifica a tratti. Essere depositari di cultura pare non essere sufficiente per nobilitare l’uomo... “La cultura è uno strumento

pertanto non è né buona né cattiva, dipende dall’uso che ne facciamo, ma possederla è sempre un vantaggio che dobbiamo saper mettere a frutto. Il maestro di Diana esacerba l’ambiguità della cultura stessa, del suo uso, centellinando le informazioni che trasmette, per assicurarsi il raggiungimento del suo scopo. In alcuni casi credo riesca a farne un uso nobile per fini discutibili e viceversa, rendendo difficile formulare un giudizio generale”. Quanto sono importanti la magia, la fede e il mistero nella vita di oggi? “Apparentemente molto poco, abbiamo a disposizione strumenti, come mai nella storia, in grado di soddisfare il nostro narcisismo, tanto che l’ostentazione è un modus vivendi virtuale, sembra quasi che le persone siano ossessionate dalla paura di essere invisibili, trascurabili, creature misteriose. Il culto dell’individuo è divenuto imperante nel mondo occidentale, innescando un conflitto culturale inevitabile con le civiltà intrise di fede e misticismo, i cui modelli proposti sono strumenti, a volte sacrificabili,

per una causa, anziché la causa stessa. Ritengo difficile professare una fede, una qualsiasi, quando veniamo bombardati di stimoli e bisogni che sembrano impellenti, quando tutto e tutti sembrano a portata di mano, perfino con i divi hollywoodiani è possibile stabilire un fittizio scambio virtuale, quindi quale dio o quale magia, può ancora esercitare una potente fascinazione? C’è posto per la magia, il mistero o la fede in una realtà in cui le informazioni sono così tante e così disponibili? La verità Claudio Lei

Nulla è solo bianco o nero. L’autore sceglie la via della commistione, troppo labile, infatti, il confine tra giusto e sbagliato. Difficile resistere alla tentazione di sentirsi onnipotenti dopo una vita spesa in un angolo. Dove finiscono l’etica, la compassione, la pietas umana, laddove non vi è più limite al potere? Laddove il semplice pensiero può piegare la volontà altrui e l’equilibrio stesso del mondo? La scrittura di Claudio cattura. Ha ritmo. Ci prende per mano, catapultandoci, in modo serrato, dentro a un’avventura fantasiosa. A tratti orrorifica. Dove nulla è come appare. Un mondo fatto di formule magiche

e personaggi misteriosi. Solitudine. E amarezza. Il potere seduce. Diabolico. E la mente umana rimuove il dolore di ciò che è stato. Quella Diana che ha vissuto ai margini, che ha sofferto per la propria diversità, scompare, fagocitata dalle infinite possibilità che la magia le dischiude dinanzi. Diana sceglie. Se stessa e il suo pensiero. E condizionerà tutti gli altri, piegandoli al proprio volere. Al proprio sentire. Rilanciando nuovi valori e una nuova cultura dell’essere. Negando però, ogni differenza. Una dittatura che, di magico, ha ben poco. Jessica Bianchi

vi renderà liberi, disse Gesù Cristo, quindi secondo questa affermazione oggi dovremmo essere più liberi che mai”. Parte dei ricavi del libro verranno devoluti per sostenere le popolazioni terremotate dell’Emilia. In quali progetti? “Ricordo che siglai il contratto editoriale con la 0111 pochi mesi dopo i devastanti terremoti in Emilia Romagna, il clima che si respirava, specialmente nelle zone più colpite, era di profonda fratellanza e solidarietà, mi venne spontaneo chiedermi come contribuire e allora pensai al mio libro, quello che considero uno dei miei migliori traguardi e decisi di dedicar-

lo ai terremotati offrendo loro il ricavato. Ci tengo a precisare che anche il mio agente, Beniamino Soressi dell’agenzia Bozze Rapide, devolve le sue provvigioni per lo stesso fine. All’inizio volevo contribuire all’acquisto di libri per le Scuole elementari e materne del Comune di San Possidonio, ero affascinato dall’idea di un libro i cui ricavi servono per restituire altri libri a chi ne è stato privato, ma non riuscii a contribuire prima della fine del progetto. Ero sempre intenzionato a devolvere il ricavato, pertanto scelsi di contribuire alla ricostruzione dello stesso Comune, ben lontano dal ritorno alla normalità, quindi tra i progetti disponibili scelsi la restaurazione del Teatro Varini”. Stai lavorando a qualche altro progetto letterario? “Sì, partecipo a diversi concorsi letterari, quasi tutti online, con dei racconti brevi. Sto sviluppando vari progetti, alcuni dei quali riguardano la letteratura di genere: la fantascienza e l’horror, altri invece sono narrativa classica. Vorrei confrontarmi con dei temi universali come il successo e il fallimento, la capacità di superare le proprie nevrosi e le proprie paure”. J.B.


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ese dopo mese hanno messo nel gioco tutto, arrivando a perdere l’impiego perché pur di passare il loro tempo di fronte a una macchinetta, arrivavano tardi a lavorare o, in alcuni casi, non ci andavano proprio. Ogni storia è diversa. Quel che è certo è il cambiamento negli ultimi anni, dei comportamenti degli italiani, costantemente “tentati” da qualsiasi tipo di gioco. “Solamente in tempi recenti, non più di una decina d’anni fa, la comunità scientifica ha classificato come malattia il gioco d’azzardo patologico” perché quello che da sempre era stato considerato un vizio, oggi ha assunto le caratteristiche di una dipendenza. Giocare a poker con gli amici due volte al mese può essere un passatempo voluttuario e ricreativo, tentare la fortuna con un gratta e vinci cinque o sei volte al mese non rappresenta un segnale d’allarme, “ma il campanello deve suonare quando un soggetto evidenzia i primi sintomi di perdita del controllo”, spiega il direttore del Sert di Carpi, Massimo Bigarelli. Succede quando una persona ricerca in modo spasmodico quel piacere che deriva dalla vincita, provocato dal rilascio di dopamina a livello cerebrale. A volte è l’impiegato di banca che chiama per segnalare movimenti sospetti sul conto corrente, a volte è la moglie che, in sede di separazione giudiziale, si ritrova con il conto prosciugato. “Ci sono segnali inequivocabili: la difficoltà improvvisa e immotivata a pagare le spese quotidiane,

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i svolgerà martedì 21 maggio, dalle 9 alle 16, presso il centro commerciale Borgogioioso di Carpi la seconda edizione della Giornata della Tiroide dell’Area Nord. Dopo il successo delle iniziative organizzate nel 2012, durante le quali sono state effettuate oltre 100 visite gratuite, anche nel 2013 gli endocrinologi dell’Area Nord, che prestano servizio presso gli Ospedali di Carpi e Mirandola, hanno voluto unirsi con l’obiettivo di informare la popolazione sui metodi migliori per prevenire e curare le principali patologie tiroidee. Un’intera giornata durante la quale sarà distribuita una brochure informativa sulla tiroide e le sue malattie più comuni. Per chi lo vorrà, inoltre, il 21 maggio, sarà l’occasione per effettuare, gratuitamente, una completa visita endocrinologica e, a discrezione del medico e del quadro clinico

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Sono dodici le persone in cura al Sert di Carpi per gioco patologico. Un’ossessione che rovina la vita delle famiglie, “ma - afferma il dottor Massimo Bigarelli - dalla dipendenza si può uscire. Basta chiedere aiuto”.

C’è chi gioca lo stipendio alle slot machine “Il grande paradosso sta nel fatto che lo Stato italiano mette a bilancio 6/7 miliardi di euro provento dei giochi e poi ne spende il doppio per curare le persone”.

La testimonianza

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’ mattina, ma non manca il via vai. Il tempo trascorso davanti alla ricevitoria non è tanto ma sufficiente per arrivare a una conclusione: chi gioca non aspetta di arrivare a casa per grattare il tagliando, ma si ferma lì sulla soglia per gioire subito della vittoria, o piangere per la sconfitta. In ogni caso, è ancora lì, sulla soglia della ricevitoria, e può rientrare per ritentare la sorte. “Non è facile vincere - ci racconta un uomo di cinquant’anni circa - non si vince mai e si perde molto. Io gioco a tutto”. Gli chiediamo se viene spesso e la risposta è: no. Quante volte alla settimana? “Quando ho i soldi”. Oggi come è andata? “Male” risponde. Quanto ha perso? “Duecento”. Cosa pensa quando perde? “Niente, non penso. Quando entri sai che puoi perdere”. Perché ci va allora? “Non lo so”. Lavora? “Sono allenatore di sport, quando ho un po’ di soldi e sono annoiato, vado a giocare”. Ha una famiglia? “Sì”. E loro lo sanno? “No. A me dispiace, ma adesso il gioco è tutta la mia vita ed è difficile cambiare il tuo modo di vivere. E’ difficile dire oggi non gioco più, perché hai cominciato a giocare. Tu non dovevi cominciare a giocare. Quando cominci non si può guarire”.

irritabilità, ansia e rabbia che portano a conflitti all’interno del nucleo familiare destinati a scoppiare quando s’insinua il sospetto e il problema viene poi a galla”.

Il primo passo, spiega il medico specializzato nel trattamento delle dipendenze da gioco d’azzardo, è l’ammissione del problema. “Chi si rivolge a noi spontaneamente ha già fatto

un primo passo in questa direzione ma, per quel 50% di pazienti obbligati a fare controlli, è più difficile maturare la consapevolezza”. Il Servizio Dipendenze Patologiche di Carpi ha in cura al momento dodici pazienti che soffrono di gioco d’azzardo patologico ma le linee di sviluppo 2012-2013 indicano come prioritario “il potenziamento dell’area di intervento nel gioco d’azzardo patologico, fenomeno che genera grande allarme sociale per la consistente quantità di denaro sottratto all’economia”. “Ancora non esiste terapia farmacologica per curare il gambling ma solo percorsi molto lunghi di sostegno socio-educativo, psicologico e psicoterapeutico” spiega il dottor Bigarelli. I pazienti, giorno

per giorno, iniziano ad annotare sul diario le proprie azioni e le spese: così, fotografando la realtà e visualizzandola, cominciano a

Massimo Bigarelli

prenderne coscienza”. Spesso poi in una situazione si ravvisano più problematiche e il gioco può anche solo contribuire a far precipitare una situazione già critica. “Le sale sono ambienti con luci soffuse in cui spiccano i colori delle slot su cui, spesso, chi gioca tiene il bicchiere pieno di alcolici. Il terremoto, poi, non ha ridotto la propensione al gioco, anzi, chi ha perso la casa e il lavoro, si è messo a giocare per impegnare il tempo. Si tratta per la maggior parte di persone di ceto basso tra i 35 e i 60 anni, per lo più uomini ma le donne sono particolarmente accanite”. Slot machine, gratta e vinci, superenalotto, a cui si è aggiunto il gioco on line con la carta di credito: la possibilità di giocare a qualsiasi ora del giorno e della notte sta rovinando tante persone. Puntare alla prevenzione, secondo il dottor Bigarelli, è la strategia vincente e, non a caso, sul finire del 2012, in applicazione al Decreto Balduzzi, sono stati forniti agli esercizi commerciali interessati dal problema dei cartelli con indicazioni ai cittadini. Dalla dipendenza si può comunque uscire e il primo passo è chiedere aiuto al Sert di Carpi (059.659921, senza impegnativa del medico di medicina generale, non è previsto il pagamento del ticket). “Il grande paradosso sta nel fatto che lo Stato italiano mette a bilancio 6/7 miliardi di euro provento dei giochi e poi ne deve spendere il doppio per curare le persone”. Sara Gelli

Martedì 21 maggio, dalle 9 alle 16, presso il centro commerciale Borgogioioso, gli endocrinologi degli ospedali di Carpi e Mirandola eseguiranno controlli ed ecografie per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione e la diagnosi precoce delle principali patologie tiroidee

La Giornata della Tiroide del paziente, potrà essere eseguita anche un’ecografia della tiroide, grazie alle presenza, presso il centro commerciale, di un ecografo portatile di proprietà dell’Ospedale Ramazzini, donato alcuni mesi fa dall’Associazione Pazienti Tiroidei. La Giornata della Tiroide in Area Nord

Domenica 26 maggio, alle 12,30, presso lo Sport Motoclub Uisp

Pranzo di primavera

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omenica 26 maggio, alle 12,30, presso la sede dello Sport Motoclub Uisp di via Guastalla 19 a Carpi, si terrà il Pranzo di primavera a favore di Apt, Associazione Pazienti Tiroidei della nostra città. Il menù proposto da Sport Motoclub e Gli Amici per la Vita prevede bruschette fantasia, gramigna con salsiccia e conchiglie con zucchine e pancetta, bocconcini di pollo, scaloppine al limone, insalata mista. Dolci misti, vino e acqua. Per info e prenotazioni: 059.694219 - 059.685314 - 335.5416613.

si inserisce nell’ambito delle iniziative legate alla Settimana della Tiroide, organizzata a livello nazionale dalle più importanti associazioni scientifiche italiane di endocrinologia (Associazione Italiana Tiroide, Società Italiana Endocrinologia e Associazione Medici Endo-

Come prevenire le più frequenti patologie tiroidee

L Giampaolo Papi

a tiroide è una “macchina perfetta” che usa lo iodio come carburante. Se non viene assunto abbastanza iodio con la dieta (negli adulti, almeno 150 mcg al giorno), la tiroide va incontro ad aumento di volume, con il risultato finale della formazione del cosiddetto gozzo e spesso dei noduli tiroidei. Il modo migliore per prevenire tali problemi è assumere cibi contenenti Iodio e, in particolare, fare uso di sale iodato (arricchito di questa sostanza). Tra gli alimenti che più contengono iodio vanno segnalati il pesce di mare e i molluschi ma anche il latte di mucca è ricco di questa sostanza che aiuta a far funzionare bene la ghiandola tiroidea.

crinologi), che inizierà il 18 maggio. “Gli eventi tragici del terremoto – spiega Giampaolo Papi, endocrinologo carpigiano e coordinatore dell’iniziativa – hanno insegnato che lavorare insieme si può, con vantaggi evidenti sia per i professionisti che per i pazienti. L’unione fa la forza e, grazie all’impegno dell’Associazione Pazienti Tiroidei di Carpi, che allestirà un gazebo all’interno di Borgogioioso, si potrà dar vita anche quest’anno alla Giornata della Tiroide”. Gli Endocrinologi dell’Azienda Usl di Modena che aderiscono alla giornata sono Monica Gola dell’Ospedale di Mirandola, Giampaolo Papi e Monica Vecchi di Carpi.


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La Stroke Unit del Ramazzini potrebbe essere ridotta a un’area di cura di media intensità per le varie discipline internistiche, perdendo così ogni tipo di specializzazione nella presa in carico dei pazienti colpiti da ictus

L’obiettivo? Convertire l’esistente D a settimane la Stroke Unit dell’Ospedale Ramazzini di Carpi è nell’occhio del ciclone. La sua sorte pare ormai segnata: l’unità non verrà né smantellata né delocalizzata, bensì, verosimilmente, riconvertita. Ma procediamo con ordine. La comunità scientifica è concorde nell’affermare che il miglior approccio alla cura dell’ictus cerebrale, sia questo ischemico o emorragico, è rappresentato dalla Stroke Unit. Una struttura organizzativa specializzata per la presa in carico dei pazienti colpiti da ictus, con particolare riguardo per la fase acuta, cioè nelle prime 24/48 ore. La Stroke di Carpi - che consta di 6 posti letto dedicati - è un’area definita con medici neurologi e infermieri altamente specializzati (sono 6 ad alternarsi, uno per turno), dove la riabilitazione del

paziente è multidisciplinare e personalizzata. Una diagnosi precisa e una riabilitazione neurologica nella fase acuta dei pazienti colpiti da ictus, dispensate in una struttura specializzata come la Stroke Unit, riducono la mortalità del 3% e le invalidità residue del 5%. Numeri significativi, soprattutto se pensiamo che nell’unità del Ramazzini, l’occupazione dei posti letto è di oltre il 90%, con 300/350 ricoveri all’anno. Ora la rete faticosamente costruita per la cura dell’ictus, alla Corte dei Pio, rischia di andare a gambe all’aria, come è già accaduto per la trombolisi, la terapia farmacologica somministrata durante la fase acutissima dell’ictus ischemico (entro le 4 ore e mezza dalla comparsa dei sintomi) per sciogliere il trombo. La pratica della trombolisi infatti,

applicabile solo nel 5/10% degli ictus, e iniziata al Ramazzini nel 2010, si è interrotta col sisma del maggio scorso, e non è più ripresa. Per l’Azienda sanitaria infatti, i numeri troppo bassi di trombolisi effettuate (solo sulle 12 ore diurne, poiché a Carpi, a causa degli scarsi fondi non ci sono le risorse umane necessarie per assicurare anche la guardia notturna) non giustificherebbero i costi. Risultato? Tutta l’Area Nord dovrà confluire, giorno e notte, all’Ospedale di Baggiovara (ricordiamo che Modena è primatista a livello nazionale in termini di trombolisi effettuate). Di fronte al gigante, la bambina è stata abbattuta. Come è ovvio che sia, in tempo di vacche magre. Ma se sulla trombolisi - pratica complessa, tempo dipendente e applicabile a un numero esiguo di pazienti - possia-

mo chiudere un occhio, la Stroke è tutta un’altra storia. Quel che stupisce è la scarsa lungimiranza delle politiche sanitarie adottate dalla direzione aziendale: se su 32 pazienti ricoverati in Stroke si evita una morte e su 18 si evita un’invalidità permanente, è evidente che, sul lungo termine, il servizio sanitario nazionale sarà meno gravato dagli enormi costi di gestione di malati e invalidi (dal mancato ricovero in centri specializzati all’assistenza domiciliare), con un conseguente e non trascurabile risparmio. Una apparente miopia che lascia però presagire con grande chiarezza quale destino è stato pensato per l’ospedale di Carpi, dai vertici dell’Usl di Modena. In Emilia Romagna è stata infatti avviata la sperimentazione di una modalità alternativa di organizzazione dell’assistenza in ospedale.

Un’organizzazione non più articolata in Reparti o Unità operative in base alla patologia e alla disciplina medica, bensì strutturata in aree omogenee che ospitano i pazienti in base alla gravità del caso clinico e del livello di complessità assistenziale. Un’assistenza cioè, denominata per intensità di cura, la quale prevede tre livelli: alta intensità (le degenze intensive e sub intensive), media intensità (le degenze per aree funzionali: area medica, area chirurgica) e, infine, bassa intensità (per pazienti post acuti). Un concetto quello di ospedale per intensità di cura che cozza con la natura intrinseca della Stroke Unit. Ci pare quindi lapalissiana la volontà dell’Azienda: convertire l’esistente. La Stroke Unit del Ramazzini potrebbe quindi diventare un’area di cura di media intensità per

L’unità non verrà smantellata o delocalizzata, bensì, verosimilmente, riconvertita.

le varie discipline internistiche, perdendo, ovviamente, ogni tipo di specializzazione. Con questo sistema si ottimizzano spazi, denari e, soprattutto, risorse umane. Una risposta - opinabile o no - alla carenza cronica di infermieri ma, certamente, uno schiaffo all’assistenza dedicata di quei 350 pazienti che ogni anno vengono ricoverati nella Stroke Unit di Carpi, alle loro famiglie, e a una delle patologie che costituisce la terza causa di morte, la prima di invalidità permanente e la seconda di demenza nel nostro Paese. Jessica Bianchi

Presentato, sabato 11 maggio, nel corso dell’assemblea annuale di Gafa, il progetto del localizzatore elettronico destinato ai malati di Alzheimer

Un amico per l’Alzheimer

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o scorso 11 maggio, nel corso dell’assemblea annuale del Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer è stato presentato – di fronte ai soci dell’associazione, al vicepresidente della Casa del Volontariato Marco Gasparini, all’assessore alle Politiche sociali del Comune di Carpi Alberto Bellelli, Ivano Baldini del Gafa regionale - il progetto Un amico per l’Alzheimer, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Fondazione Casa del Volontariato. Il localizzatore elettronico è un sistema semplice ed efficace che consente di individuare con precisione la posizione delle persone con difficoltà di orientamento. L’utente viene dotato di un piccolo dispositivo, analogo a un cellulare, in grado di tracciare il percorso effettuato e di individuare la posizione del soggetto. Il servizio di monitoraggio viene gestito dai familiari tramite Internet. E’ inoltre possibile impostare un’area predefinita in cui la persona può muoversi liberamente e venire allertati soltanto quando questa raggiunge il limite della ‘zona sicura’. I famigliari potranno contare sull’appoggio costante della Centrale Operativa Servim – l’azienda di Cesena che ha fornito l’apparecchiatura dove il personale è disponibile per ogni emergenza. L’apparecchio, del peso di 75 grammi, è ricaricabile e si aggancia al cinturino con un pratico supporto fornito in dotazione. Si tratta insomma di un moderno filo d’Arianna che consente alle famiglie di persone affette da varie forme di demenza – a rischio di disorientamento spaziale e temporale - di vivere con maggiore serenità gli spostamenti dei propri cari. Sono due i localizzatori acquistati dalla Casa del Volontariato, che Gafa concederà in comodato d’uso gratuito alle famiglie che ne faranno richiesta, per il periodo di tempo nel quale il malato potrà trarne beneficio.

Jungo e dintorni...

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i risiamo. E’ passato poco più di un anno. No, non è il terremoto, è l’acqua. La memoria deve tornare a qualche mese prima del maggio scorso. All’inizio del 2012. Una battaglia estenuante ha fatto desistere le amministrazioni dal procedere con i piani edili nella zona di Cognento, tra via Aristotele e via Cannizzaro a Modena. La guerra sembrava vinta, poi qualche settimana fa, mi giunge all’orecchio che i piani particolareggiati del complesso saranno valutati a breve. Questa cosa mi ha lasciato perplesso: il terremoto ha forse resettato, oltre al territorio, anche le memorie dei nostri amministratori? Che cosa può aver portato a ripresentare i progetti, ancora una volta? Si sono forse spostati i pozzi? Passi che siano i cittadini a dire agli amministratori cosa è pericoloso e cosa no, cercando dati e informazioni. Ma che

by Luca “Locco” Severi info@overflowstyle.com

Salviamo la falda di Cognento!

poi, una volta dimostrato tutto e accolta la “mozione”, si reiteri cercando di rinfilare la questione da un altro pertugio, è davvero assurdo. Ma facciamo il punto: sull’area sarà costruita un’enorme quantità di appartamenti. Circa 600. Con il conseguente trasferimento su queste aree di più di mille persone, mille automobili, mille possibilità di inquinare il terreno sottostante. La zona

è preziosissima perché qui è come se la falda venisse a galla, quindi è possibile estrarre con poco sforzo l’acqua per alimentare tutti gli acquedotti della Bassa. Il pozzo è molto superficiale e ciò fa aumentare la probabilità che si possano insinuare degli inquinanti. Per questo è sempre stata considerata un’area di rispetto. Parliamo di 180mila persone servite da 3 pozzi: Campogalliano, Fon-

tana e Cognento. Cognento, da solo, eroga fino a 10.7 milioni di litri, contro i 7,9 e 5,2 di Fontana e Campogalliano. Si può facilmente dedurre che se, per caso, venisse inquinato o fosse in un qualche modo reso indisponibile questo accesso, 180mila persone si troverebbero automaticamente a dover razionare l’acqua e a essere costretti a trovare altre soluzioni di approvvigionamento, ledendo le dinamiche del territorio. Lo scenario non è dei più rosei. Ma anche senza invocare l’apocalisse, dove sono finite quelle belle intenzioni rappresentate dalle tante iniziative della nostra città per promuovere l’acqua del Sindaco? Come è possibile che si spinga per una linea politica e poi quando qualcosa minaccia di lederla non ci

si spenda anima e corpo per difenderla? A oggi, invece, per non offendere il “compagno” si monitora, si delega la responsabilità a un altro ente, che la delega a un altro ancora... E’ facile costruire sulle falde che non alimentano i tuoi acquedotti, ma quelli degli altri. E’ veramente avvilente. La futuribile zona residenziale si trova a circa 4 chilometri dal centro e, d’estate, si fanno anche volentieri in bici, d’inverno meno. Questo implica dipendenza dall’automobile. La zona rimarrà comunque area di prelevamento per gli acquedotti. Cosa offrirà questo scenario ai futuri abitanti? I pozzi necessitano di manutenzione: un punto di prelevamento è quello che possiamo definire un grande impianto. Quindi grandi macchinari, veicoli, ma, soprattutto, rumori. Non li ho mai visti all’opera, ma credo che i rumori non siano dei più docili. Verrà chiesto agli ope-

ratori di “far piano”? E’ vero che non esistono altre aree di impiego? Sempre che ci sia bisogno di utilizzare altre aree. Guardando la cartina di Modena, le aree verdi non mancano. Se proprio si vuole costruire, perché non lì? A Soliera, il 21 maggio, alle 21, presso la sala civica Il Mulino ci sarà un incontro su questo argomento. Sarà anche il mio compleanno. Quindi, fatemi - ma, soprattutto, fatevi - un regalo: partecipate anche voi per non vedere tra 15 anni il nostro gestore dell’acquedotto diventare uno dei maggiori azionisti di acque minerali in bottiglia, giusto così, per differenziare il mercato. Si dice così no?


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ono in città i 34 studenti americani accompagnati da tre docenti: arrivati sabato 13 maggio soggiorneranno a Carpi fino al 6 giugno immergendosi nella realtà quotidiana della nostra comunità per conoscere le nostre scuole, il nostro sistema educativo e la vita delle nostre famiglie. Grazie al progetto American Universities and Carpi Schools da più di dieci anni si rinnova l’appuntamento con questa importante iniziativa interculturale, organizzata dal Victoria Language and Culture con il patrocinio del Comune di Carpi. Gli studenti provengono da cinque università a stelle e strisce: dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione di Clemson e dal college di Charleston, entrambi nella South Carolina, dall’Università del Kansas, dall’Università del Missouri e dalla Old Dominion University, in Virginia. Sono qui per studiare il modello che ha fatto scuola nel mondo e si immergono Cosa aspetta il Comune di Carpi a falciare l’erba nei parchi e nelle aree verdi scolastiche?

“Tagliate l’erba alla materna Albertario”

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e fitte piogge e il caldo tepore primaverile hanno reso la nostra città verde e lussureggiante. Ma se le foglie degli alberi hanno iniziato a ombreggiare i viali cittadini e i fiori dei tigli hanno iniziato a profumare l’aria, l’erba, al contrario, cresciuta a dismisura, costituisce un problema, soprattutto per bambini e anziani. Molti parchi carpigiani sono impraticabili a causa delle erbacce che hanno ormai raggiunto il metro di altezza, impedendo il passaggio a carrozzine e passeggini e creando un ambiente sfavorevole per i bambini. Basti pensare infatti, ai nugoli di insetti, tra cui la famigerata zanzara tigre, che trovano rifugio tra la fitta vegetazione. Ma nel mirino dei genitori non ci sono solo parchi e aiuole, bensì le aree verdi scolastiche. La mamma di un bimbo che frequenta la Scuola materna Albertario, per esempio, denuncia il mancato taglio dell’erba da parte del personale comunale. Situazione che da un parte impedisce alle maestre di far uscire i bimbi a giocare, nonostante le belle giornate di sole e, al contempo, potrebbe ostacolare, in caso di emergenza le normali procedure di evacuazione. In Comune temporeggiano: deve smettere di piovere prima di falciare la rigogliosa vegetazione. Peccato, prosegue la mamma “che di giorni soleggiati ve ne siano già stati molti”. Meglio armarsi di falciatrice e provvedere autonomamente, previa autorizzazione dei dirigenti. Alla Materna Peter Pan un papà ha già ripulito il cortile dall’erba in eccesso, alla Primaria Anna Frank pure... della serie chi fa da sè, fa per tre!

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34 studenti sono a Carpi per studiare il nostro modello scolastico grazie al progetto American Universities and Carpi Schools promosso dal Victoria Language and Culture

Gli studenti Usa a Carpi

nella vita di diversi istituti: le Scuole materne Arcobaleno, Peter Pan, Coccinella e Balena Blu; le Scuole elementari Gasparotto, Collodi, Martiri per la libertà, A. Frank, Saltini, Verdi, Rodari, Da Vinci, Sacro Cuore, Istituto Figlie della Provvidenza; le Scuole me-

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abato 4 maggio, autorizzati dal dirigente, i genitori si sono armati di sacchi e scope per ripulire l’area cortiliva della Scuola Primaria Anna Frank. Il gruppo si è dedicato alla raccolta delle foglie, alla pulizia dei marciapiedi e al taglio dell’erba. Nei prossimi giorni l’istituto ospiterà alcuni alunni provenienti da un’omonima scuola di Pesaro e con i quali gli allievi carpigiani hanno intrattenuto una fitta corrispondenza dopo il sisma del maggio scorso. A causa dei tagli apportati alla scuola, diventa sempre più complesso sostenere le spese legate all’ordinaria amministrazione, per tale motivo il protagonismo delle famiglie è - e sarà - sempre più prezioso per assicurare ambienti decorosi ai bambini che, tra i banchi di scuola e nel cortile, vivono ogni giorno.

die Focherini, Fassi e Sacro Cuore; l’Istituto professionale Vallauri. “L’interazione tra gli studenti americani e gli studenti e docenti italiani, favorisce la comparazione dei diversi percorsi culturali, nonché lo scambio e la conoscenza tra due realtà

così diverse. La reciproca osservazione e il confronto delle tecniche di insegnamento si fondono con la reciproca conoscenza umana, dando vita a rapporti interpersonali ricchi di valore”, spiega Roberta Rinaldi del Victoria Language and Culture, ideatri-

Tempo di pulizie alla Scuola Primaria Anna Frank grazie all’impegno di un gruppo di genitori

Famiglie protagoniste per il decoro della scuola

Domenica 19 maggio, dalle 9.30 alle 19, l’appuntamento è all’oasi La Francesa

I lettori ci scrivono

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pettabile Tempo, ho letto in questi giorni sui giornali locali che l’assessore Alberto D’Addese si gloriava del fatto che la nostra Piazza verrà del tutto pedonalizzata e che tutti sono d’accordo (tutti chi? A me e agli altri abitanti del centro storico non l’hanno certo chiesto) il che significa per noi solamente altri problemi e rinunce. I negozianti del centro storico che, come si sa, fanno i budelli d’oro con i loro lauti guadagni, avranno ulteriori difficoltà a scaricare la merce, i residenti non sapranno come fare a mettere le auto in garage... La piazza è morta, sepolta, ma D’Addese era contento, perchè pensava che così nessuna persona con problemi di guida avrebbe ammazzato altra gente in Piazza. Ebbene, se qualcuno continua a rilasciare patenti a incapaci, questi ammazzeranno altre persone da qualche altra parte, mica è detto che la piazza sia un’esclusiva. Pochi giorni fa ho anche letto che vi sono nuove regole per i cantieri

ce del progetto insieme ad Anna Giovannini. Gli studenti americani contraccambiano la calorosa ospitalità che ricevono, preparando per le loro classi letture, giochi e canzoni in lingua inglese. Inoltre, coordinati dal Victoria Language and Culture,

offrono alle scuole della comunità carpigiana una lettura animata in lingua inglese, presso la Biblioteca Il Falco Magico. I docenti statunitensi incontreranno le insegnanti delle scuole dell’infanzia di Carpi, per un pomeriggio di formazione durante la tavola rotonda Lingue e Interculturalità nelle Scuole. “Parte fondamentale dell’esperienza - continuano Roberta e Anna - è l’accoglienza che gli universitari statunitensi ricevono presso le famiglie di Carpi che, aprendo con naturalezza ed entusiasmo le loro case e i loro cuori, vivono una significativa esperienza di ospitalità internazionale e di amicizia”. Il programma favorisce la conoscenza del territorio e di ciò che questo offre alle famiglie, tramite la visita della città, dei suoi suoi principali musei e centri di servizio e di ritrovo. Sono previste anche gite a Firenze e Venezia e momenti festosi per le famiglie e le scuole coinvolte in questa esperienza. Sara Gelli

“La Piazza? E’ morta e sepolta” in centro, alcuni anni or sono ci hanno tolto ogni possibilità di parcheggiare davanti a casa senza pagare, ci fanno subire concerti rumorosissimi per rivitalizzare quello che uccidono loro. Non si resuscita un cadavere e questo è esattamente quello che è riuscita a far diventare Carpi la nostra bella Amministrazione Comunale. E’ questa la democrazia del Pd? Credevo che la democrazia volesse dire rispettare le minoranze, invece questi fanno i loro comodi senza mai chiedere un’opinione a chi le cose le subisce. Gli alberi in via Galilei a chi davano fastidio? Non certamente agli abitanti della via. Forse faceva comodo qualche parcheggio in più alle Scuole Sacro Cuore. I cedri del Libano di Piazzale Re Astolfo a chi davano fastidio? Forse a chi vuol fare concerti assordanti, in uno spazio che andrebbe dedicato ad altre, e più alte, forme artistiche. La pseudo democrazia del Pd cit-

tadino sa solo distruggere, mai creare qualcosa di meglio, si fa prima a togliere degli alberi che a fare scelte coraggiose. Ho letto quel che propone Argio Alboresi (Lega Nord) una scelta coraggiosa che mi fa venire in mente i tempi in cui si poteva parcheggiare in Piazza! Ho visto che montano il palco in Piazzale Re Astolfo per fare quei vergognosi spettacoli che tutti gli anni si susseguono, spendendo i soldi che paghiamo con l’Imu e altri balzelli. Tutti sono preoccupati per il mancato pagamento dell’Imu in giugno che creerà problemi ai Comuni, io non me ne preoccupo affatto, visto dove vanno a finire i nostri soldi. Date un’occhiata a incarichi e collaborazioni del Comune e dell’Unione Terre d’Argine per gli anni 2008/2013 e vi renderete conto che i nostri soldi avrebbero potuto essere usati meglio e con maggiore parsimonia. M.Luisa

La giornata delle oasi

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omenica 19 maggio, in occasione della Giornata delle oasi del Wwf, La Francesa, gestita dal Panda Carpi, si veste a festa e, insieme ad autorità, docenti dell’Università di Modena e Reggio e tanti esperti, sarà pronta a ricevere i visitatori con un nutrito programma. A partire dalle 10 si terranno visite guidate: dall’arnia delle api, studiata per la didattica alla casa degli insetti, dallo stagno delle piante acquatiche alla nursery delle testuggini autoctone, dal residence dei rettili al tronco in decomposizione, dal prato delle farfalle allo specchio del mistero... Dal capanno del birdwatching invece, ogni mezz’ora, con i binocoli messi a disposizione in loco, si potranno ammirare gli uccelli della zona umida insieme agli ornitologi dell’oasi. Al centro visite poi, sono allestite varie mostre: quella sul mondo delle libellule a cura di Fabio Sacchi, Il Mondo delle Formiche e una raccolta di immagini scattate in oasi dai partecipanti al Corso di fotografia naturalistica a cura di Giampiero Ascari. Dalle 15,30 appuntamento con Poesie per la Natura: poesia della nostra terra con la partecipazione di Luciana Tosi, Sauro Roveda, Paola Iacoli e Paolo Francia di Modena. Alle 17,30 liberazione di uccelli, ricci e ghiri curati e pronti alla libertà grazie all’azione dell’Associazione Il Pettirosso di Modena. Queste iniziative hanno l’obiettivo di celebrare e scoprire insieme la bellezza della natura e conoscere le persone che ogni giorno la tutelano con ogni mezzo.


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Carpi è nata una casa editrice indipendente. Errekappa è giunta sin qui, in punta di piedi, dal Trentino. Grazie all’entusiasmo della 37enne Monica Fava che, dopo anni, è finalmente riuscita a dar forma a un sogno, quello di lavorare nello straordinario e affascinante mondo dell’editoria. Un mondo di carta e parole capace di cambiare vite, soprattutto se, a essere pubblicati, sono testi che si prefiggono un obiettivo preciso: promuovere la crescita personale, a partire dall’infanzia. Ma andiamo con ordine. Come ogni storia esige, per essere raccontata bene. “Da sempre coltivo una grande passione per i libri. Un amore che viene da lontano e che ha messo radici nel mio cuore dopo un anno vissuto a Mosca. Avevo 16 anni, era il 1993, la caduta del Comunismo era evidente. Tutti leggevano: in metropolitana, per la strada... i libri si vendevano per terra, erano gli unici strumenti a disposizione dei russi per conoscere il mondo, per evadere, per aprirsi all’altro. E’ stata un’esperienza folgorante”. Dopo una laurea all’ateneo bolognese, in Lingue e Letterature Straniere, la strada di Monica la porta lontano da quell’antica passione ma, nonostante il suo lavoro di export manager, nel cuore continua a coccolare l’idea di lavorare tra i libri, di essere immersa in una dimensione culturale e spiritualmente più soddisfacente. “Per una decina d’anni ho cer-

Carpi ha una nuova casa editrice. La Errekappa edizioni, di Monica Fava, si pone un ambizioso obiettivo: promuovere, attraverso la carta stampata, la crescita personale di ciascuno di noi, dall’infanzia all’età adulta. Perché non si smette mai di “diventare grandi”.

I libri che aiutano a crescere

cato di aprire una libreria insieme a mio marito, Massimo Giacalone, poi, amici, mi hanno lanciato una provocazione, ovvero quella di acquistare una casa editrice messa in vendita su eBay. L’affare non era vantaggioso ma l’idea ha iniziato a solleticarmi”. A farle prendere coraggio e ulteriore consapevolezza è stato l’avvicinamento alla programmazione neuro linguistica: “grazie ad alcuni corsi di PNL ho scoperto l’importanza e il valore del pensiero positivo, della motivazione, del potenziamento delle proprie risorse, del perseguimento di un obiettivo. Il coach mi ha incoraggiata a visualizzare il mio obiettivo: aprire una casa editrice. Mi sono data un anno di tempo per farcela. Dopo solo tre ore in Rete ho scoperto che Errekappa era in vendita. Nel marzo dello scorso anno l’ho acquisita e ho iniziato questa nuova e meravigliosa avventura”. Il nome era già una promessa, i tre amici che l’avevano creata in Trentino, infatti, si erano ispirati a Robert Kiyosaki, multimilionario nippoamericano, autore del best-seller Padre Ricco, Padre Povero. Un testo in cui più volte viene ribadito il ruolo fondante dei genitori nel percorso di crescita dei figli. “Veri e propri maestri di vita.

Monica Fava

Monica Fava

Concetto che condivido appieno e che incarna perfettamente la direzione che volevo dare alla casa editrice”, sorride Monica, mamma del piccolo Manuel. Sono due, sinora, le collane principali: La via di Pollicino e Libera informazione. “La PNL è per lo più orientata al business, io volevo applicarla a un altro ambito, quello della famiglia. Ho così deciso, di pubblicare fiabe e racconti per bambini, traducendo testi stranieri, in grado di stimolare la fiducia nelle proprie capacità personali. L’idea di fondo è quella di poter raggiungere qualsiasi traguardo con la volontà, imparando a guardare il mondo con occhi differenti. Libri capaci di aiutare i genitori ad adottare un linguaggio positivo, cooperante e a favorire la

nascita di idee potenzianti nei propri bambini. Una nicchia editoriale questa, ancora libera nel mercato italiano”. Per questa collana sono già stati tradotti e pubblicati: il racconto Regine d’Africa (Impara a essere sicuro di te stesso) di Judy Bartkowiak, la fiaba Il passerotto ed il comignolo di The English Sisters e Alla scoperta della PNL, libro-gioco per Bambini di Judy Bartkowiak. In uscita a giugno, invece, la guida Bambini felici - Genitori felici di Sue Beever. Altra collana della casa editrice, che stampa presso la Tipografia Il Torchio di San Giovanni in Persiceto, è Libera informazione, che raggruppa testi, manuali, guide per la formazione e l’aggiornamento professionale e personale e nella

quale rientra anche il fortunato testo di Paolo Trentini, Mettiti in proprio - senza soldi. “A settembre è prevista l’uscita di OscuraMente dell’esordiente Gianluca Giusti, un testo per capire meglio il funzionamento del nostro cervello e per non farci abbindolare da falsi miti e promesse vacue”. Molte le energie in movimento e innumerevoli i progetti a cui Monica vuol dar vita. “Il coaching per la famiglia è un tema importante che vorrei potenziare. Per questo a settembre organizzeremo corsi col coach Claudio Cattani per insegnare tecniche e strumenti che i genitori possono adottare per preparare i loro figli al cammino della vita e, al contempo, per vivere la genitorialità in modo nuovo, più lieve, recuperando la meraviglia e la limpidezza di veduta tipica dei più piccoli”. Per i bambini invece, Monica, desidera creare laboratori “che coniugano musica e parole”, grazie alla collaborazione di alcuni musicisti e musicoterapeuti, perché è possibile rafforzare “autostima e fiducia in se stessi attraverso l’ascolto di fiabe musicate”. Tante le idee che stanno prendendo forma e colore ma per un unico, grande e ambizioso obiettivo: continuare a crescere. “A riprogrammarci continuamente, assecondando i nostri desideri, perché il futuro risiede nelle nostre mani”, conclude Monica. A emozionarci. Incantarci. Sempre. Perchè non si finisce mai di diventare grandi. Jessica Bianchi

Venerdì 10 maggio, la puntata di Amore Criminale è stata dedicata all’omicidio di Giuseppina Caruso, uccisa con sei coltellate dal marito, Dario Solomita, a Carpi, il 22 marzo 2011

Francesco Lodi, segretario del Circolo Pd A. Moro, è stato tra i protagonisti della manifestazione OccupyPd a Roma

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Carpi protagonista su Rai Tre enerdì 10 maggio, la puntata della trasmissione in onda su Rai 3, Amore Criminale, è stata dedicata all’omicidio di Giuseppina Caruso, uccisa con sei coltellate dal marito, Dario Solomita, a Carpi, il 22 marzo 2011. Accanto alla ricostruzione fatta con alcuni attori, a ripercorrere la vita di Pina e Dario, sono stati i genitori Gerardina Sarro e Salvatore Caruso, alcune amiche della donna, Laura Copelli e Marzia La Porta, e l’avvocato di famiglia, Miria Ronchetti. Dario viene descritto come un “uomo indolente, pigro, egoista. Con pochi amici. Ansioso e spesso insonne”, commenta l’avvocato Ronchetti. Nel 1997, Pina s’innamora di Dario. “Non mi piaceva proprio”, commenta il padre. “Le ripetevo: Pina stai attenta. Questo non è l’uomo giusto per te”, ricorda la madre davanti alle telecamere. Osteggiati dalla famiglia di lei, i due continuano comunque a frequentarsi e un anno dopo, il 13 giugno del ‘98, si sposano e vanno a vivere con la famiglia Caruso. “Lui non lavorava. Dormiva fino a mezzogiorno. Alternava scontrosità a gentilezza. Saccenza e petulanza a disponibilità”. Poi, all’inizio del 2000, Dario trova lavoro presso una ditta di termoidraulica, la coppia si trasferisce in un appartamento in affitto e il 4 ottobre 2001 nasce la loro bambina. “Sicura che è figlia mia?”, chiederà Dario alla moglie. Passano gli anni e l’uomo, sempre più spesso preda di immotivati scatti d’ira e gelosia, si estranea sempre più dalla vita familiare, trascorrendo le sue giornate davanti al computer, mentre Pina si occupa della piccola. E’ il 10 febbraio 2011, quando Pina

L’attrice che interpreta Pina Caruso

Pina Caruso

incontra casualmente un ex fidanzato. Qualcosa si rompe nella fragile psiche di Dario, dove si scatena un inferno. Pina non sa di aver firmato la sua condanna a morte. L’uomo sospetta che la moglie lo tradisca, non dorme più, installa delle webcam in casa. La situazione precipita. Pina, sconvolta e impaurita, il 21 marzo 2011, il giorno prima di essere uccisa, accompagna Dario dal medico di famiglia, Teodora Arapoglu, che gli prescrive dei calmanti e degli antidepressivi. “Avevo davanti un’altra persona. Un uomo confuso, stravolto dalla gelosia, incapace di ragionare lucidamente”, racconta la dottoressa. Ma è troppo tardi. Il 22 marzo, all’alba, le ossessioni dell’uomo

prendono vita e ne armano la mano: Pina viene uccisa in cucina, colpita da sei coltellate, mentre la sua bambina di nove anni dorme nella stanza accanto. “Il demone della gelosia si è preso la mente di Dario e la vita di Pina”, commenta la presentatrice di Amore Criminale, Barbara De Rossi, a cui segue la lettura dell’interrogatorio di Solomita da parte dell’attore Giulio Scarpati. Solomita chiama la Polizia: “ho ucciso mia moglie, venite a prendermi”, poi telefona ai suoceri, “ho fatto del male a Pina venite a prendere la bambina”. I poliziotti trovano l’uomo intento a fumare in cucina, col corpo della moglie accanto, immerso in una pozza di sangue. “Ammetteva il reato, ma sembrava estraneo ai fatti”, dicono gli agenti. “Deve marcire in galera”, commenta la madre di Pina in lacrime. Solomita, per il quale è stato invocato il vizio parziale di mente, dovrà scontare 14 anni di carcere. J.B. L’attore che interpreta Dario Solomita

Dario Solomita

Un carpigiano ai microfoni di Ballarò

rancesco Lodi, trentatreenne segretario del Circolo Pd A. Moro (in foto mentre è intervistato da un giornalista di Ballarò) è stato tra i protagonisti, sabato scorso, della manifestazione OccupyPd, nell’ambito dell’assemblea nazionale di Roma. “Come militante di base del PD – spiega - dopo due mesi dalle elezioni durante le quali altre forze politiche hanno rifiutato l’appoggio a un governo del cambiamento, ho dovuto digerire la necessità - purtroppo inevitabile se si voleva provare a dare risposte ai bisogni del Paese - di dar vita a un governo delle grandi alleanze. Credo però che avrebbe dovuto trattarsi di un governo di scopo, con pochi obiettivi, chiari e imprescindibili, quali la riforma della legge elettorale, la risoluzione di problemi gravi come quelli degli esodati, del rifinanziamento dalla cassa integrazione e alcune manovre relative a fiscalità e lavoro. Non è questa, invece, la proposta a cui ci siamo trovati davanti e mi preoccupa l’idea di creare una Convenzione per le riforme Costituzionali insieme a una forza politica come il Pdl che mai, in vent’anni, ha dimostrato di agire per gli interessi generali del Paese, ma solo per quelli personali di chi la guida”. I membri di OccupyPd hanno indossato delle magliette con la scritta Siamo più di 101, come protesta nei confronti dei franchi tiratori che, protetti da un velo di anonimato che non è ancora stato squarciato, hanno sabotato dall’interno la candidatura al Quirinale di Romano Prodi. “Trovo inammissibile il tradimento di ben 101 nostri parlamentari. Tradimento che non solo ha spaccato il partito e l’alleanza con cui ci eravamo presentati alle elezioni, ma che ha anche aperto le porte al governo delle grandi alleanze voluto da Napolitano. Tradimento del quale io per primo, come rappresentante locale, sento il peso, la responsabilità e quindi il dovere di scusarmi con gli elettori”. In sintesi, le richieste di OccupyPd vanno nella direzione di una maggiore apertura e trasparenza del partito: “chiediamo maggiore chiarezza circa i tempi e le modalità del nostro impegno nel Governo Letta e la convocazione di un congresso aperto agli elettori che permetta un’ampia discussione interna creando le condizioni per un rinnovamento totale della classe dirigente che superi le divisioni e le lotte fra ex Ds ed ex Margherita”. Francesco racconta di aver incassato l’appoggio di tanti delegati, ottenendo anche la data di ottobre come scadenza massima per il congresso e l’assicurazione, da parte di molti membri della direzione nazionale, delle sue modalità di svolgimento. Marcello Marchesini


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na biciclettata in mezzo alla natura, in sella a Grazielle, mezzi d’annata e a improbabili veicoli rigorosamente a pedali e geneticamente modificati... Un biscione colorato, divertente e festoso è quello che da qualche anno anima le campagne di San Marino in occasione della Popolarissima della Balorda, nata nel 1995. Da allora ne ha fatta di strada ma l’anima è sempre la stessa, come i suoi irrinunciabili must: dopo ogni giro di corsa, i balordi hanno diritto a un po’ di ristoro e non certo a base di gatorade e barrette energetiche. Alla Balorda le pile si ricaricano con salame e lambrusco! Ma l’essenza della pedalata più goliardica di Carpi sta nella voglia di stare insieme. Grandi e piccini, uniti da un’unica, straordinaria, passione: ridar vita alle proprie biciclette creando mezzi d’avanguardia rigorosamente a tema! La Balorda infatti è un colorato, variegato e pazzo Carnevale in bicicletta. Ogni anno viene deciso un tema e chi vuol partecipare deve divertirsi a creare il proprio costume e il proprio mezzo di locomozione, nel pieno rispetto dell’argomento deciso dal Comitatissimo della Balorda. Quest’anno il tema è Giochi balordi e, ne siam certi, se ne vedranno delle

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Torna, domenica 26 maggio, a San Marino di Carpi, la Popolarissima della Balorda

Popolo balordo ai nastri di partenza

si snoda tra le campagne di San Marino e Fossoli. Dopo ogni giro i balordi riapprodano al campo base, quello della Polisportiva di San Marino, e si concedono una sosta obbligatoria a base di prelibatezze genuine emiliane e ottimo lambrusco. E l’invito del Comitato è chiaro: “travestitevi e create mezzi speciali per onorare il tema. Tornate bambini, perchè quest’anno si gioca”.

belle. Incoronare i migliori look, i mezzi più stupefacenti, le squadre più ingegnose

e il miglior Balordo sarà, come ogni, anno, un’impresa dir poco epica. La

Balorda, lo ricordiamo per i pochi neofiti rimasti, prevede tre giri di un percorso che

Domenica 26 maggio si annuncia quindi giocosa, felice e con tanta musica, grazie al gruppo di Eusebio Martinelli & Gipsy Abarth Orkestar. “Una festa per tutti, per le famiglie e i bambini, i giovani e gli anziani e tutti coloro che vogliono divertirsi con questo Carnevale enogastronomico, ciclistico e ballereccio”, concludono i volontari che, anno dopo anno, col medesimo entusiasmo, organizzano questo spensierato evento. L’iscrizione alla gara viene fatta sul posto la domenica, per cui è meglio arrivare presto, verso le 9.30 circa, pranzo sociale a partire dalle 12, partenza del primo giro alle 14. Il costo è di 10 euro e comprende: maglietta, gadget, tre ristori, concerto e gara. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza. La biciclettata è riservata ai tesserati Arci (chi non ha la tessera può comunque farla in loco). Jessica Bianchi


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ProgrammaFesta del Patrono

Il 19 maggio si terrà una pedalata nelle terre del sisma, un anno dopo. Partenza e arrivo in Piazza Martiri

Venerdì 17

Pedalata per la pace

Sabato 18

Il lungo e colorato serpentone toccherà i Comuni della Bassa modenese colpiti dal sisma: San Prospero, Cavezzo, Camposanto, Finale Emilia, San Felice, Medolla, Mirandola, Concordia s/S, Moglia, Novi di Modena w San Possidonio.

Ore 18/23,50 Cena a Palazzo Cortile d’Onore di Palazzo Pio

Ore 9/19 Festa del volontariato Rialzato di Piazza Martiri e Parco delle Rimembranze

a cura di Jessica Bianchi

Ore 10,30 Game Over: Musical degli studenti degli istituti superiori di Carpi Cinema Corso Ore 11 Ricicl’Art La cultura nelle mani In collaborazione tra Musei di Palazzo dei Pio, Istituto professionale Vallauri, Ceas, Essent-ial Appartamento nobile di Palazzo dei Pio, 18 maggio – 16 giugno 2013 Ore 14,30 Trofeo Avis Incontri di pallacanestro tra le scuole superiori Esibizione di dodgeball Piazzale Re Astolfo Ore 15 Giocare per credere Convegno promosso dal Csi di Carpi Auditorium Loria Ore 18 La fragilità di Dio. Contrappunti teologici sul terremoto

Libro di Brunetto Salvarani Auditorium Biblioteca Loria Ore 17/20 Cavalli in Piazza Garibaldi A cura del Circolo Ippico Tre Cerchi Piazza Garibaldi Ore 18/20 Antichi lavori e sapori Gruppo di Castelvetro Piazza Garibaldi Ore 19/01 Nuit Europeenne Des Musees Palazzo by night, apertura straordinaria in notturna Ore 20,30 Street King Cortile d’onore

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’ottava edizione della Pedalata per la pace che si svolgerà il 19 maggio - in occasione della Festa del Patrono di Carpi - dà continuità a una straordinaria esperienza di gruppo e di amicizia, che l’associazione di volontariato Rock No War onlus realizza dal 2006. Una marcia ciclistica che porta con sè un messaggio di pace e che, quest’anno, esprimerà la propria vicinanza alla popolazione dell’Emilia Romagna così duramente colpita dal terremoto del maggio scorso. L’edizione 2013 della Pedalata per la Pace si svolgerà in una sola giornata, il 19 mag-

gio: l’intento di Rock No War Onlus è quello di tenere alta l’attenzione su queste zone per “non dimenticare”. Il progetto solidale legato alla manifestazione ha lo scopo di portare a conclusione il Polo scolastico

per l’Infanzia a Medolla, inaugurato lo scorso 23 marzo ma che necessita ancora degli ultimi fondi. L’organizzazione della pedalata è resa possibile grazie alle collaborazioni e ai coordinamenti offerti da

una scorta della Polizia Stradale, concessa dal Ministero dell’Interno durante il tragitto e da un’assistenza tecnica curata dalla U.S Formiginese, sotto l’egida del Coni e della Federazione Ciclistica Italiana, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Regione Lombardia, del Comune di Formigine e dei comuni che verranno attraversati dalla carovana che vorranno aderire all’iniziativa. Partner dell’iniziativa anche la vostra radio del cuore, Radio Bruno. Partenza da Piazza Martiri alle 7.15 con arrivo, sempre a Carpi, alle 18.50.

Ore 21 Sfilata di moda Carpi profilo moda Piazza Martiri Ore 22/24 Trasform’art, performance in mostra A cura del Vallauri

Domenica 19 Ore 7 Pedalata per la pace

Ore 9/19 Festa del volontariato Rialzato di Piazza Martiri e Parco delle Rimembranze Ore 16 Bimbi in festa Piazza Martiri Ore 18 Sbandieratori di Fornovo Centro storico

Domenica 19 maggio, a partire dalle 22,30, grande spettacolo piro teatrale sui trampoli, in Piazza Martiri. A cura di Prestige Eventi

Le stagioni dell’amore

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omenica 19 maggio, a partire dalle 22,30, in occasione dell’edizione 2013 della Festa del Patrono di Carpi, Prestige Eventi propone un particolarissimo spettacolo, piro-teatrale acrobatico su trampoli ispirato al mito di Proserpina e del suo contrastato amore con il Dio degli Inferi Plutone, amore da cui nacquero le Stagioni. L’intento è quello di

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el 1995, con lo scopo di accompagnare il Corteo Storico Fornovese in occasione dell’annuale manifestazione Fornovo in Fiera, la locale Associazione Turistica Pro Loco ha promosso la formazione di un Gruppo

proporre uno spettacolo adeguato alla ricorrenza, offrendo una rappresentazione di particolare impatto e bellezza utilizzando, come scenografia naturale, la piazza di Carpi e trasformando, grazie ai trampoli, lo spazio antistante il Duomo in un palcoscenico naturale. La ricchezza e la bellezza dei costumi ispirati alle opere di Klimt, l’atmosfera e la luminescenza degli effetti pirotecnici integrati nei costumi e nelle strutture dello spettacolo, la bellezza e la dinamicità della narrazione unite alle coreografie e all’emozione della musica, offriranno al pubblico uno spettacolo indimenticabile e di grande impatto.

Domenica 19 maggio in Piazza Martiri arrivano gli Sbandieratori e Musici Pro Loco di Fornovo di Taro

Folklore in Piazza Martiri di sbandieratori e tamburi. Su questa base, grazie a un ampliamento del proprio organico, a un differente approccio all’arte della bandiera, a costanti allenamenti e alla voglia di raggiungere nuovi obiettivi, nel 2002 nasce l’attuale Gruppo storico Sbandieratori e Musici Pro

Loco di Fornovo di Taro (Parma), che dall’anno successivo inizia a proporre il proprio spettacolo al di fuori dei confini fornovesi. Da quel momento una costante crescita in termini di esperienze, uscite, impegno, accompagnato dall’ingresso di nuovi elementi, ha condotto la compagnia a riscuotere sempre maggiori consensi, arrivando a eseguire, a oggi, oltre 300 spettacoli in Italia e in Europa. Il gruppo sarà in Piazza Maritiri, domenica 19 maggio.


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Lunedì 20

ore 17.30 Partenza della Processione dal piazzale della chiesa di San Bernardino fino a piazzale Re Astolfo Ore 18 Messa presieduta da Monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi In caso di maltempo ci si sposta nella Chiesa di Quartirolo

Ore 20.30 Concerto per la nostra festa con l’Orchestra Coccia di Novara Dirige padre Renato Beretta Premio Mamma Nina consegnato al Centro di Aiuto alla Vita di Carpi e a Medici senza Frontiere Cortile d’Onore In caso di maltempo la Messa e il Concerto si spostano a Quartirolo

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orna, per la terza edizione, la Primavera del Volontariato, manifestazione che - organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Fondazione Casa del Volontariato, in collaborazione con Consulta comunale C delle attività umanitarie e socio assistenziali, Centro Servizi per il Volontariato, Comitato Con il Patrono di Carpi in festa e col patrocinio del Comune di Carpi – porterà il vasto mondo del Terzo Settore in centro, nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 maggio. Il cuore della manifestazione sarà Piazza Martiri, sul cui rialzato, dalle 9 alle 19 di sabato e domenica, le organizzazioni di volontariato saranno presenti con i propri banchetti, per far conoscere le proprie attività, promuovere raccolte fondi e, perché no, ‘catturare’ nuovi volontari. Al Parco delle Rimembranze invece si svolgeranno diverse attività di promozione sportiva per bambini e giovani: sabato 18, dalle 15 alle 19, Uisp Carpi proporrà attività di promozione della vela. Attività che proseguiranno anche domenica 19, dalle 9 alle 12, mentre dalle 15 alle 19, si aggiungeranno, sempre a cura di Uisp, dimostrazioni di Aikido con Aikido Club Carpi e di pallacanestro per bambini con La Carpine.

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Sabato 18 e domenica 19 maggio due giornate all’insegna del volontariato

Fiorisce il volontariato

A cura di Csi Carpi, nella stessa fascia oraria, vi saranno performance sportive di Budoshin e Nordic Walking. Ultimo punto della manife-

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abato 18 maggio, alle 21, nella prestigiosa cornice di Piazza Martiri, appuntamento con Carpi profilo Moda, promossa come sempre dal vulcanico Rocco Cagnè, titolare dell’agenzia RC Fashion (www.rcfashion.it). L’evento all’insegna della moda made in Carpi vede la collaborazione di Confindustria, Cna, Lapam e Istituto Vallauri. “La sfilata - spiega Cagnè - saltata lo scorso anno prima per l’attentato di Brindisi e poi per il terremoto, assume, proprio per tale motivo, una valenza particolare, proprio perchè si colloca nel primo anniversario e in una Piazza

stazione sarà poi il Cortile d’Onore di Palazzo Pio dove, a partire dalle 20.30 di sabato 18, il pubblico potrà ammirare le evoluzioni dei ballerini

di Street King, manifestazione di danza classica, moderna, contemporanea, hip hop e videodance a cura di Csi. “Vorrei ricordare – ha

sottolineato il presidende della Casa del Volontariato, Lamberto Menozzi – che questa terza edizione cade in un periodo dal particolare valore simbolico, a ridosso cioè dell’anniversario della prima scossa del sisma che lo scorso anno ha colpito l’Emilia. Che alla vigilia del 20 maggio le associazioni scendano in Piazza è insieme un omaggio al valore insostituibile che proprio il volontariato ha saputo esprimere durante l’emergenza e una testimonianza di come nessuna tragedia possa abbattere il senso di solidarietà che contraddistingue le nostre comunità”.

Carpi profilo Moda: sabato 18 maggio sfilano le aziende di Carpi

Moda sotto le stelle

Martiri ancora leggermente zoppicante. La kermesse simboleggia la ripartenza

delle aziende carpigiane”. A sfilare saranno Cosabella per il beachwear, lo sprint dei

marchi Simona Vignoli e Sally New York by Capriccioli per l’abbigliamento donna, il made in italy delle Maglierie Ellegi sempre per l’abbigliamento donna, la magica atmosfera dell’atelier sposi Le Mariage di Modena e le creazioni gioiello de La Gioja di Modena.E, ancora, le acconciature di Arthè parrucchieri e le splendide coreografie di Bimbi belli di Carpi. Presentano la serata, come ogni anno, Enrico Gualdi e Sandro Damura La Strana Coppia di Radio Bruno.


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a sabato 11 maggio, in occasione della grande festa Carpi C’è - Che festa in centro!, è diventata attiva Carta C’è: la grande novità a vantaggio dei commercianti e dei clienti del centro storico di Carpi. “Questa carta spiega l’assessore all’Economia e al Centro Storico, Simone Morelli - rappresenta una vera rivoluzione. Grazie alla sinergia tra diversi attori (Amministrazione locale, singoli commercianti e associazioni di categoria) siamo

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E’ arrivata Carta c’è, la carta che tutte le attività commerciali del centro storico possono distribuire ai propri clienti, applicando sconti e altre agevolazioni personalizzate

La carta che non c’era

Simone Morelli

abato 11 maggio, in centro, a Carpi, non mancava proprio nessuno. Tutti - carpigiani e non - hanno risposto presente all’invito lanciato dagli entusiasti commercianti del cuore cittadino, unitamente a ConCarpi, in occasione della coloratissima Carpi c’è: festa in centro. Sembrava quasi impossibile poter bissare lo straordinario successo della manifestazione dell’8 settembre scorso, coincisa con la riapertura del centro dopo il sisma di maggio e, invece, le oltre 200 iniziative organizzate sin dal pomeriggio e proseguite poi fino alle 2 del mattino, hanno letteralmente segnato il tutto esaurito. Concerti, dj set, arte, degustazioni, baskers, giochi a premi, animazione, spettacoli, performance di danza, bancarelle, negozi aperti in notturna... ogni angolo ha preso vita. Mai visto i corsi e i portici tanto gremiti di gente. Grandi e piccini. Sì perchè la bellezza di Carpi c’è sta proprio nella sua capacità di riunire le famiglie, offrendo loro la possibilità di svagarsi e divertirsi insieme. Piazza Martiri, per una notte, si è trasformata in una spettacolare discoteca sotto le stelle: “magari fosse sempre così”, hanno com-

riusciti a lanciare questa innovativa carta. Abbiamo già iniziato a distribuirla a tutti i titolari di esercizi commerciali in centro: negozi, bar, ristoranti... Questi potranno poi scegliere di darla ai clienti che desiderano, appli-

cando sconti e agevolazioni personalizzati sull’acquisto di merci o sulla consumazione di cibo e bevande, a loro totale discrezione, e nelle modalità che preferiscono. Inoltre, Carta C’è regala tantissimi concerti, iniziative e spettacoli nel cuore di Carpi. In pratica, i carpigiani potranno ritrovarsi, potenzialmente, con

un portafoglio di varie Carta C’è a loro disposizione, ciascuna proveniente da un diverso esercizio e contenente una serie di sconti e altre vantaggiose opportunità. Il nostro obiettivo principale rimane quello di rilanciare il centro storico: il vero cuore pulsante della città, nonché l’area che è stata più gravemente dan-

neggiata, direttamente o indirettamente dagli eventi sismici dello scorso maggio. Nonostante le ferite del terremoto e i duri colpi inferti dalla crisi economica, le attività del centro storico dimostrano sempre più la loro voglia di rinnovarsi e far battere il cuore di Carpi”. Chiara Sorrentino

Sabato 11 maggio, non mancava proprio nessuno. Tutti hanno risposto presente all’invito lanciato dai commercianti del centro cittadino, unitamente a ConCarpi, in occasione della coloratissima Carpi c’è: festa in centro

Metti una sera in centro...

“Sembra di essere in Riviera. Ogni due metri c’è un intrattenimento diverso. E’bello vedere Carpi così vivace. Di solito in centro non c’è mai niente per cui valga la pena venire”.

Foto di Federico Spaggiari

mentato Sonia e Carlotta, due sedicenni, tra un passo di danza e l’altro. Refrain che, nel corso della notte, si è rincorso sulle labbra di molti. Giovani e meno giovani. “Sembra di essere in Riviera. Ogni due metri c’è un intrattenimento diverso. Ogni locale propone la sua offerta e noi amici stiamo facendo la spola da Piazza Martiri a Piazza Garibaldi. E’ bello vedere Carpi così vivace. Di solito in centro non c’è mai niente per cui valga la pena venire”, ha commentato Matteo. Alle due, le strade del centro sono ancora animate, malgrado molti stiano ritornando a casa, a piedi o in sella alle proprie biciclette. In mezzo al biscione colorato di gente scorgo ancora

qualche attempata coppietta: “dormire stasera era impossibile mi dice il marito - quindi abbiamo deciso di scendere a mangiare un gelato e fare una passeggiata. Mia moglie dice che il volume è troppo alto ma cosa vuole, io sono un po’ sordo. Mi è andata bene”. E ride. Chi l’ha detto che i vecchini non hanno senso dell’umorismo? Alla prossima puntata allora, per quel che sappiamo già essere diventato uno degli appuntamenti più attesi della nostra città. J.B.


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ella suggestiva e affascinante cornice della Casa Museo Enzo Ferrari di Modena, la Band Scià Scià, composta da artisti disabili, gli allievi dell’Orchestra della Scuola Media A. Pio di Carpi e della Fondazione Pavarotti, insieme ad alcuni mostri sacri della lirica internazionale, hanno dato vita a uno spettacolo di assoluto valore artistico nell’ambito delle iniziative del Festival Internazionale delle Abilità Differenti. Il folto pubblico è rimasto incantato davanti alle auto sportive e di Formula 1 degli anni passati che hanno potuto ammirare da vicino. Particolarmente festeggiati i giovani allievi dell’Orchestra delle Pio, diretta da Rossana Rinaldini, visibilmente emozionati sia per il luogo insolito che per

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unedì 20 maggio, a un anno dalla prima scossa del terribile terremoto che ha sconvolto la Bassa modenese, lo Stadio Bergamini di San Felice sul Panaro sarà aperto al pubblico per il concerto di uno dei gruppi emiliani di maggior successo degli ultimi 30 anni. Saranno infatti gli Stadio e la loro musica i protagonisti assoluti di questa serata che Sanfelice 1893 ha fortemente voluto per celebrare i 120 anni dalla propria fondazione. Non è un caso che per

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L’Angolo di Cesare Pradella Il Festival conquista il Museo Enzo Ferrari gli artisti di fama internazionale che hanno avuto l’onore e l’onere di accompagnare, da Manuela Rossi a Simone Valla, da Matteo Ferrari a Mauro Bruschi. La ricca serata musicale, dal titolo Magnifiche Interferenze, è stata presentata dal duo formato da Claudia Penoni di Zelig e dall’irresistibile Paolo Cevoli, mentre i cantanti sono stati brillantemente accompagnati al piano dal maestro Paolo Andreoli. Presente in prima fila la vedova di Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani. Particolarmente applaudite le due cantante non vedenti di colore, le inglesi Sandra

Gayer e Victoria Oruwari, l’australiano Tim Mc Callum, tetraplegico e gli

italiani Elisa Barbero, Silvia Cafiero, Alessandro Fantoni e Andrea Zaipa.

Sanfelice 1893 festeggia i suoi primi 120 anni con un evento gratuito dedicato a tutti gli emiliani colpiti dal sisma

Concertone degli Stadio a San Felice

questo evento la dirigenza della Banca abbia scelto una ricorrenza così significativa per la gente dell’Emilia nè, tantomeno casuale, è stata la scelta degli artisti. Al di là della celebrazione del “compleanno” della Banca, fatto che è comunque un vanto per questa piccola popolare del territorio, la volontà di Sanfelice 1893 è di testimoniare la forza d’animo e lo

Celebri i brani da loro interpretati, come Là ci darem la mano, l’Ave Maria di Piazzolla, Tu che di gel sei cinta, L’Alleluja, Time to say goodbye. Simpatica infine l’esecuzione finale di O sole mio cantata in italiano da tutti gli artisti

che ha concluso degnamente una piacevole serata contrassegnata da buona musica, affetto e solidarietà. Ennesima dimostrazione di come l’individuo possa sopperire alle proprie infermità e carenze riuscendo a eccellere in alcune attività artistiche con la volontà, l’impegno e l’abnegazione. Valori questi sottolineati anche dal presidente della Cooperativa Nazareno, Sergio Zini, affiancato da tutto lo staff dirigente e operativo della grande realtà socio-assistenziale ed educativa creata da don Ivo Silingardi, che ha il suo quartier generale a Villa Chierici, a Carpi.

spirito costruttivo che hanno permesso alla popolazione della Bassa di reagire al terremoto. Essere banca del territorio vuol dire saper sostenere la comunità locale nelle difficoltà ma anche riuscire a convogliare le sue energie migliori e dar voce al desiderio di ripresa delle attività. E, a un anno di distanza dal sisma, è proprio questo che rappresenta il concerto: un momento di condivisione positivo e gioioso, voluto dagli emiliani per gli emiliani. Il concerto del 20 maggio

segnerà un’ulteriore tappa nel fortunato calendario di concerti “sold out” iniziato dagli Stadio lo scorso novembre per festeggiare 30 anni di carriera, anche se in quest’occasione non sarà necessario vendere i biglietti, grazie all’iniziativa di Sanfelice 1893 che ha reso l’evento gratuito e aperto al pubblico. Per garantirsi un posto e assistere al concerto basterà una semplice prenotazione che si può richiedere presso le filiali di Sanfelice 1893 o chiamando il numero 0535- 89805.


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14 Tornano a Carpi le botteghe di mestiere

Nazareno valorizza i talenti, non solo in cucina

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i è concluso il progetto sperimentale Scuola Bottega, rivolto dal Centro di Formazione professionale Nazareno a 11 ragazzi delle Scuole Medie Fassi e Focherini. Per otto mattine, alunni a forte rischio di dispersione scolastica e nella maggior parte dei casi con più di 15 anni, hanno frequentato due botteghe di mestiere, guidate da altrettanti maestri: Alfonso Paltrinieri per il laboratorio di cura del verdegiardinaggio e Alberto Bessi per il laboratorio di cucina. Alla presenza dei dirigenti scolastici Attilio Desiderio e Federico Giroldi, di Rita Andreoli e Sonia Massidda per l’Unione delle Terre d’Argine e del presidente della Cooperativa Nazareno Sergio Zini, i ragazzi hanno mostrato il lavoro svolto e dato un piccolo saggio delle competenze acquisite. Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo delle scuole coinvolte, dell’Unione Terre d’Argine e, in modo significativo, dell’associazione imprenditoriale Confartigianato Lapam. Decisivo anche l’apporto della Coop Nazareno, che ha partecipato alla progettazione dell’attività e ha reso disponibili

ambienti e attrezzature per il laboratorio di giardinaggio. Tra gli obiettivi del progetto, rimotivare i ragazzi che vivono situazioni di disagio personale, familiare o sociale e di disorientamento rispetto al percorso scolastico, valorizzando la cultura del fare e dell’apprendimento non formale. Non va sottovalutato, poi, il recupero del valore positivo della fatica, dimensione accantonata dalla vita quotidiana dei ragazzi, ma di cui hanno bisogno, per esprimere e indirizzare l’energia di cui l’età dell’adolescenza rappresenta il picco, e per riscoprire che attraverso il pensiero, il lavoro e l’uso delle proprie mani si genera una trasformazione “buona” della realtà e delle cose, che produce frutti inaspettati. Infine merita di essere evidenziata la valutazione di competenze curricolari attraverso ambito di apprendimento non-formale, con la possibilità di costruire in rete modalità di progettazione didattica anche per la scuola. Condizioni essenziali perché sia possibile la buona riuscita di un progetto come quello delle botteghe, è che i talenti dei ragazzi vengano valorizzati da maestri di provata capacità professionale ed esperienza nel settore, e si faccia “sul serio”, con attrezzature e materie prime analoghi a quelli utilizzati nell’ambiente di lavoro.

SI È SVOLTA VENERDÌ 10 MAGGIO LA PREMIAZIONE DEGLI ALLIEVI DELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONCORSO INDETTO DAI LIONS CLUB CARPIGIANI INTITOLATO UN POSTER PER LA PACE

La pace secondo noi 1 30 opere, altrettanti giovani artisti in erba e un solo tema: Immagina la pace. E’ questo il titolo della 25esima edizione del concorso artistico Un poster per la pace rivolto a tutti gli studenti delle scuole medie di primo grado di Carpi e dintorni, indetto dai Lions Club carpigiani: Alberto Pio e Carpi Host. L’evento si è concluso venerdì 10 maggio con la premiazione, nella splendida cornice della Sala Mori di Palazzo Pio, delle opere più meritevoli da parte di Angela Facchini, presi-

dente. Club A. Pio e Luigi Zanti, presidente del Club Carpi Host. Nonostante il tema non fosse dei più semplici per ragazzi che, fortunatamente, non conoscono la guerra nella propria terra, ma che

della guerra sanno solo ciò che vedono in televisione o studiano sui libri di storia, le commissioni dei due Clubs hanno premiato a pari merito ben 7 opere, di cui 4 realizzate da carpigiani. Sono quelle di: Giulia

A conclusione del percorso scolastico alle Medie A Pio e prima dell’esame finale, gli studenti hanno partecipato alla tradizionale gita scolastica

La 3A a Milano

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’ ancora una tradizione consolidata quella della gita scolastica che, al termine del percorso di studi della scuola secondaria inferiore, acquista un sapore tutto particolare. Per i ragazzi della 3A delle Scuole medie A. Pio è stata, probabilmente, l’ultima parentesi di svago: adesso c’è da tuffarsi negli studi in preparazione dell’esame di giugno. Meta prescelta: Milano, con la sua straordinaria offerta culturale. Ad accompagnarli c’erano i professori Ezio Rebecchi, Cinzia Spinardi e Anna Maria Zirondoli. L’arrivo in treno alla stazione di Milano Centrale ha introdotto i ragazzi alle dimensioni di una grande metropoli in cui sono rimasti nelle giornate dell’8 e 9 maggio. Hanno visitato il Museo di Storia Naturale seguendo un percorso didattico

guidato sulla Teoria dell’Evoluzione e hanno ammirato le bellezze di Milano (Piazza del Duomo, Duomo, Galleria Vittorio Emanuele, Piazza San Babila, Castello Sforzesco). Alla sera, dopo la cena in albergo, si sono recati all’Osservatorio Astronomico di Brera-Merate. Il giorno successivo il programma prevedeva la visita al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica L. Da Vinci e la visita al Teatro alla Scala. Nel tempo libero i ragazzi si sono dedicati allo shopping e le ragazze non

hanno rinunciato alla foto di rito con uno dei modelli disponibili presso la catena statunitense Abercrombie & Fitch, dove la moda dei teenagers è un must!

Lupi, classe 3 E delle G. Fassi; Matteo Prandi, classe 3 F della Scuola Sassi di Soliera; Niccolò Barchiesi della classe 2 E delle A. Pio; Rachele Fantuzzi e Chiara Berni della classe seconda della Scuola Sacro Cuore; Sofia Storchi e Sara Cugini della 3 C dell’Istituto San Giovanni Bosco di Campogalliano; Ilaria Rossi della 1 M delle Focherini e Grazia Petra della 3 C della Scuola Gasparini di Novi. Sono inoltre state segnalate altre 6 opere meritevoli, e cioè quelle di: Giovanna Mantovani, della classe seconda della Scuola Sacro Cuore; Eleonora Lamma, della 2 E delle A. Pio; Hasko Selin, della 2 F delle G. Fassi; Lorenzo Caprara della 3 A della Scuola Gasparini di Novi; Francesco Spaggiari della 3 F della Scuola Sassi di Soliera; Michele Trotta ed Edoardo Cavallaro della 1 M della Scuola S. G. di Campogalliano. Chiara Sorrentino


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’ giunto ormai alla sua quinta edizione il progetto Moda al futuro promosso per il quinto anno consecutivo da Lapam in collaborazione con l’Istituto Vallauri di Carpi: si è concluso, sabato 11 maggio, con la sfilata degli abiti degli studenti della 5°B, frequentanti il corso Tecnico Abbigliamento e Moda. Nella cornice delle Ferrovie Creative, introdotte da Clarissa Martinelli di Radio Bruno, hanno sfilato le creazioni degli allievi, risultato della sinergia tra scuola e impresa. Un rapporto che si sostanzia attraverso momenti formativi a scuola, per poi proseguire con alcune settimane di stage in azienda durante le quali, affiancati da tutor, gli alunni hanno potuto dare sfogo alla propria fantasia creando uno o più abiti che hanno poi portato in passerella, indossati da loro stessi o dalle modelle. Da anni Lapam ha fatto del rapporto scuola-mondo del lavoro uno dei tratti caratteristici del suo impegno in città, come sottolinea il presidente Lapam Carpi, Maurizio Lusvardi. “Questo progetto dà la misura di quanto l’Associazione creda al valore di iniziative in cui gli studenti

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SABATO 11 MAGGIO NELLA CORNICE DELLE FERROVIE CREATIVE IN VIA DUE PONTI SI È SVOLTA LA GIORNATA CONCLUSIVA DEL PROGETTO MODA AL FUTURO CHE ha visto PROTAGONISTI GLI STUDENTI DEL VALLAURI

Il futuro della moda è nelle mani dei giovani

diventano protagonisti e sperimentano dal vivo il clima e l’atmosfera, nonché le

regole, di un futuro ambiente di lavoro”. Ogni anno, ciò è reso possibile grazie so-

prattutto all’impegno delle 16 aziende che continuano a credere in questo progetto,

anche in periodi economici così delicati come quello attuale”. Dopo la sfilata, sono

stati premiati gli abiti più belli. Il gradino più alto del podio se lo è aggiudicato la splendida creazione di Asia Pozzati, premiata - come affermato dal presidente della giuria Elena Negrini - “per l’innovatività del disegno, l’originalità delle linee e l’eleganza dei colori”. Si sono invece classificati al secondo posto, a pari merito, i lavori di Giulio Sorce, unico ragazzo tra i partecipanti, e Martina Falanga con un particolare abito da sera. Il terzo abito premiato dalla giuria di esperti è stato quello di Francesca Luppi, coloratissimo e tempestato di borchie dorate. Segnalazione speciale poi, per il bellissimo abito a sirena di Cheng-Wei Yen, premiato per la brillante reinterpretazione etnica. Una bellissima esperienza che rappresenta anche un importante primo passo verso il mondo del lavoro. “Lapam ci ha omaggiato con un look book - ha spiegato la professoressa Silvana Passerelli, responsabile del progetto presso il Vallauri - in cui è accuratamente descritto il lavoro di ciascun ragazzo. Un buon biglietto da visita per un futuro colloquio di lavoro”. Chiara Sorrentino


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Le ore lunghe: poesie in forma visiva di Carlo Coppelli. In mostra dal 18 maggio al 2 giugno presso la ex Sinagoga di Carpi

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e ore lunghe: poesie in forma visiva è il titolo della mostra dell’artista Carlo Coppelli (in foto) allestita dal 18 maggio al 2 giugno, presso la ex Sinagoga di Carpi. “Gli elaborati esposti - spiega l’artista - sono la sintesi di una fase recente del mio lavoro. Una prima serie composta da 13 pezzi, ma meglio sarebbe dire “pezze”, dal momento che il materiale di supporto è costituito da semplici pezzuole di cotone o lino recuperate a casa o in mercati e pesche di beneficenza; lavate ma comun-

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ll’ombra di mille papaveri rossi. E’ questo il titolo della mostra dell’artista carpigiana Lorena Ghizzoni che sarà inaugurata sabato 18 maggio, alle 18, presso la Saletta espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, in Corso Cabassi. Un’esposizione particolarmente cara all’acquerellista. Intima. Dedicata ai propri genitori e alla memoria d’un tempo passato che molti hanno rimosso. Seppellito, malgrado il nostro territorio ne conservi ancora numerose tracce. Per anni, Lorena, mostra dopo mostra, ci ha raccontato l’anima del centro storico, attraverso scorci inconsueti, tratteggiando, con la sua consueta levità, le luci e le ombre degli angoli più suggestivi del cuore cittadino. Dopo le istantanee dedicate alla piazza, alle vie e ai ciottoli del centro, Lorena ha deciso di raccontarci un’altra Carpi. Rivolgendo il proprio sguardo d’artista alla campagna. Quella punteggiata di cippi dei partigiani e dei martiri della libertà, di colonnine votive e, promesse d’estate, di papaveri. “Simboli che raccontano la nostra storia”, spiega Lorena Ghizzoni. Testimoni silenti di ciò che è stato, ai quali,

que “usate”. Più un’altra serie di lavori accoppiati a due a due, eseguiti in materiali vari. Il comune denominatore è costituito dalla relazione fra parola e immagine, in particolare tra poesia e immagine. Si tratta sempre di presenze passate, lasciate da altri in un recupero della dimensione della memoria e dell’immaginazione. Allestire una mostra nella ex Sinagoga mi è parsa poi un’opportunità irrinunciabile. La sinagoga infatti è il luogo emblematico della profonda connessione fra parola e immaginazione e adatto a raccogliere le

suggestioni delle tracce. Non un semplice contenitore, bensì un posto della relazione fra spazio, parola e pittura. Laddove la pittura aiuta a definire l’indefinito e l’intuitivo, per la sua capacità di rievocare ancor più che descrivere e per la sua essenza di contenitore. E in questo contesto aperto sarebbe gratificante che il visitatore potesse dialogare con le immagini attraverso le proprie intuizioni e rievocazioni, in quel sottile gioco di specchi (per altro presenti nelle pareti), naturale nella relazione tra il cosiddetto artista, l’immagine e chi questa immagine la osserva e la rielabora”. (Vernissage sabato 18 maggio, alle 18, seguirà un rinfresco). Orari d’apertura: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13, il martedì e il

giovedì dalle 16 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 19. Sabato 18 maggio, dalle 21 alle 23, in occasione della

Giornata europea dei Musei, Carlo Coppelli terrà un laboratorio di arte terapia al Museo Monumento al Deportato dal titolo: Nero è l’albero dei ricordi, azzur-

ra è l’aria. “L’esperienza espressiva del laboratorio, basato su tecniche di arte terapia e sulle modalità del gioco relazionale, aiuterà ad adottare un diverso e personale punto di vista spiega Carlo - attraverso il quale osservare e tradurre le testimonianze di un periodo storico così buio e apparentemente lontano da noi; ma potrà anche aiutarci a riflettere sui grandi temi della memoria e dell’oblio, dell’identità, dell’identificazione e dell’arte come testimonianza, conoscenza e salvezza”. La partecipazione è gratuita (informazioni e iscrizioni allo 059.688272) e non implica particolari abilità di carattere artistico. Il materiale grafico - artistico verrà fornito dalla Fondazione Fossoli.

All’ombra di mille papaveri rossi. E’ questo il titolo della mostra dell’artista carpigiana Lorena Ghizzoni che sarà inaugurata sabato 18 maggio, alle 18, presso la sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, in Corso Cabassi

La voce della storia abita le nostre campagne

“Oddio, Oddio al bombì... erano gli incubi ricorrenti di mia mamma, anche quando bambina non lo era più. Mio padre raccontava che i tedeschi si presentavano a casa sua, armi in pugno, pretendendo un pasto e togliendolo a chi aveva lavorato tutto il giorno in campagna…”. Lorena Ghizzoni

spesso, non prestiamo alcuna attenzione. “Anche chi è nato in questa bella pianura spesso non sa ciò che testimoniano questi cippi. Colonne votive che parlano una lingua antica, che raccontano la storia di una civiltà contadina devota e fiera, che si è ribellata all’invasore, pagando con la vita il proprio desiderio di libertà. Libertà - prosegue l’artista - di poter consegnare alle generazione future un mondo migliore. Mondo che, come spesso ripete Nicolini, ex sindaco di Correggio, nome di battaglia Dievel, da allora sono passati quasi 70 anni e quel mondo ancora non c’è...”. A Lorena quindi il compito di esaltare quei segni sparsi per

le nostre campagne. Simboli di un passato ormai trascorso e di una speranza di libertà mai del tutto realizzata. Sospesi tra ieri e oggi, questi silenziosi testimoni rivivono così nelle trasparenze create tra le sensibili pennellate di Lorena. Pennellate d’acqua che si rincorrono in un gioco di presenze e assenze. Esplosioni di colore e delicate sfumature che, con grazia e delicatezza, raccontano sentimenti ed emozioni.

Forti. Intensi. Di un passato condiviso. Il nostro. La voce della storia abita le nostre campagne e Lorena l’ha ascoltata per noi, dandole forma e colore.La mostra All’ombra di mille papaveri rossi, così come la nona Collettiva di Acquerello, è visitabile fino al 26 maggio. Orari: feriali 16:30 - 19:30, sabato e festivi 10 -1 2:30 e 16:30 - 19:30. Il 20 maggio apertura serale 21 - 23. J.B.


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Al dimè dialètt... Massimo Loschi di Massimo Loschi

Sono i ricordi che rimangono a parlare di noi. E allora perché non lasciarne ed esserne orgogliosi?

Pagini fati d’an

Pagine fatte di anni

Éra ragasól e al têimp švélt, al vultêva pagini fati d’an; chi pinsêva, alóra… a gl’i-autôstrêdi, ai computer, chi srèvèn andèe sóvra a la luna, a lasêva, cùmè tant, al dómìlà luntan cun sól la šmania d’èsèr grand. Cùmè un vêint, cal têimp l’éra andèe šughènd cun i dèstin sfùjènd pagini cùmè êli, pagini ed storìi, d’pèrsònag, d’invènsiôun pagini bêli… chi scàldêvn’al cór. Adìò... mè sêcôl, tê t’ni andèe fènd sù i tò fagôt... a fêr ômbra rêsten pagini d’viôlêinsi, ed guêri e già tùtt per scànšlèe, švanìi dè drée dai fój prìlèe d’n’êter lunari. Óh sê la mêmôria rèstìss fina; l’aquila... lé fata per vulêr élt al lèôun fôrt... per èsèr rè, mô nuêter, nuêter… i s’han fat achsè per vèdèr, sintir, ed giùdìsì... capir sêinsa šmìnghêr. Bianchi pagini... spêtên d’èsèr scrìtì cêri damand i ôç ch’è di putêin, ecco scrivêr sól ed bêin scrivêr ed giustisia, ed libêrtèe: la pènà?.. Nuêtêr! Nuêtêr per lasêr d’na briša ch’a s’tòcà dê storia pagini che al têimp andrà sfujènd per lasêri... d’ôrgôli... a mêmôria.

Ero ragazzino e il tempo veloce, girava pagine fatte di anni; chi pensava, allora… alle autostrade, ai computer, che sarebbero andati sulla luna, lasciavo, come tanti, il duemila lontano con un desiderio solo essere grande. Come un vento, quel tempo era andato giocando con i destini sfogliando pagine come ali, pagine di storia, di personaggi, d’invenzioni pagine belle… che riscaldavano il cuore. Addio… mio secolo, te ne sei andato avvolgendo le tue cose… lasciano ombre pagine di violenze, di guerre e ogni cosa sembra cancellata, scomparsa dietro a fogli girati di un altro calendario. Oh se la memoria rimanesse fine; l’aquila… è nata per volare alto il leone forte… per essere re, noi, noi… siamo fatti in questo modo per vedere, udire, di giudizi… comprendere senza dimenticare. Bianche pagine… attendono di essere scritte chiare come gli occhi che sono dei piccoli, ecco scrivere solo di bene scrivere di giustizia, di libertà: la penna?.. Noi! Noi per lasciare di una minuzia che ci spetta di storia pagine che il tempo andrà sfogliando per lasciarle… d’orgoglio… a memoria.

Islam e dintorni... di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna

Vacanze con figli? No grazie, troppo care!

di Clarissa Martinelli

clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, ho avuto due gemelle a fine 2012 e io e mio marito stiamo affrontando davvero molte spese, ma con gioia. In maternità, per la prima volta nella vita, avrei voluto farmi un mese al mare. Ho chiesto preventivi e una camera matrimoniale (mio marito salirebbe solo nei fine settimana) con le due culle per i bimbi, pensione completa in un tre stelle a Pinarella costa circa 7.000 euro. E mi hanno fatto capire che si tratta di un buon prezzo, perché sarebbero 1.800 euro a settimana a luglio. Struttura per famiglie, bella, ben organizzata, per carità, ma le bimbe hanno 5 mesi: non mangiano certo tre portate. Ovviamente abbiamo deciso che non andremo in albergo e cercheremo un appartamentino in affitto, ma per meno tempo, perché tra accudire le gemelle, cucinare, lavare e pulire diventerebbe ben altro che

Tutti alla fiera!

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l Luna Park è tornato nella nostra città e i componenti del parco divertimenti vi invitano a godere, insieme a tutta la vostra famiglia, delle tante attrazioni presenti nel Piazzale delle Piscine. Come ogni anno, il luna park sarà ricco di novità tutte da scoprire, una vera e propria cittadella del divertimento dove i più coraggiosi potranno godere del brivido delle Teresa Lallo

attrazioni più adrenaliniche e i più tradizionalisti potranno abbandonarsi al piacere degli intramontabili autoscontri, case degli specchi, tunnel degli orrori e giochi di abilità. Protagoniste come al solito saranno poi le attrazioni per i più piccini da vivere con mamma e papà, dallo storico Brucomela all’ottovolante... Buona fiera a tutti!

Sabato 18 maggio, alle 21,30, finalissima del Concorso per Comici Carpe Ridens, al Circolo Loris Guerzoni

Risate assicurate

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PER APPROFONDIRE http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/05/06/Bangladesh-29morti-scontri-polizia-islamici-_8658806.html http://blogs.aljazeera.com/blog/asia/bangladeshi-clerics-fight-atheist-bloggers

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ne) lo scorso anno ha speso meno prendendo un aereo per una settimana a Minorca in un villaggio di quanto avrebbe speso per lo stesso periodo in un hotel medio in Toscana. E che non ti venga in mente di guardare i prezzi per la Sardegna: solo di traghetto, da quando non c’è più Tirrenia, le grandi compagnie applicano tariffe simili e molto maggiorate rispetto a pochi anni fa e, per fare andata e ritorno, si spende quasi come per una settimana di crociera tutto incluso. Diventa dura auspicare che tutti facciano le vacanze in Italia per aiutare l’economia nazionale. Qualcosa non va.

E’ arrivato, fino al 27 maggio, in zona Piscine, il Luna Park

Bangladesh in rivolta 9 morti e centinaia di feriti. E’ questo il bilancio delle vittime delle violente manifestazioni che colpiscono la capitale del Bangladesh, Dacca, e le zone circostanti. In particolare, i manifestanti hanno bloccato il traffico dalla capitale verso il Nord del Paese. Indipendente dal Pakistan dal 1971, il piccolo stato asiatico è teatro in questi giorni di una sanguinosa rivolta islamica. Il gruppo Hefazat-e-islam manifesta da giorni per chiedere al Governo di accettare una proposta di legge di 13 punti basata sulla shari’a. Il punto più contestato è quello che prevede la pena capitale per il reato di blasfemia, ma sono previste anche altre richieste come la segregazione tra uomini e donne e la cessazione “dell’infiltrazione di altre culture”. In Bangladesh i musulmani sunniti rappresentano la religione maggioritaria (89%), seguiti dagli induisti. Gli scontri coinvolgono manifestanti (il cui numero è molto elevato secondo la polizia locale, circa 200mila persone) e Polizia. Il primo ministro Sheikh Hasina ha dichiarato di non volere disordini nel nome dell’Islam, una religione di pace. Il Bangladesh è da poco stato afflitto da un’altra grave tragedia: il crollo per problemi strutturali di un enorme edificio commerciale (Rana Plaza) il 24 aprile scorso. Il crollo ha provocato oltre 600 morti.

una vacanza. Ma mi domando: come si fa ad andare in vacanza se si hanno figli, se i prezzi sono questi? Carmen ara Carmen, tanti stanno a casa, infatti. E ci staranno sempre di più considerando le politiche di austerity che continuano a propinarci. In Italia i bimbi pagano quasi ovunque, anche quelli più piccoli, a differenza del Nord Europa o anche solo dell’Austria. Non è un caso che molti prendano i bimbi e vadano in qualche struttura lontana; una famiglia di conoscenti (4 perso-

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abato 18 maggio, alle 21,30, si terrà l’attesa finalissima del concorso Carpe Ridens, al Circolo Loris Guerzoni. A contendersi, a suon di battute, l’ambito premio finale, sei comici di altissimo livello: Amato Saverio da Verona con i suoi monologhi sarcastici e irriverenti, Ennio Monachesi da Grottammare con battute al vetriolo unite a sagge lezioni sull’arte del far ridere, Max & Ilenia da Milano interessante coppia che dipana sul palco

surreali situazioni di vita, Maurizio Bronzini da Piacenza eclettico funambolo da palcoscenico che fa della risata un’arte, Cesare Buffagni da Modena un vignettista a 360° e in 3D e, infine, Manuele Laghi da Milano monologhista deciso e esemplare. Oltre a loro, sul palco del Guerzoni, si esibirà la monologhista comica di razza, Teresa Lallo. Risate assicurate. La serata, anticipata da un piatto freddo, è a prenotazione obbligatoria: 059.683336.

Fino al 26 maggio si tiene, presso la Casa del popolo di via Martinelli, la Festa democratica di Fossoli, organizzata dai Circoli Pd della zona Nord di Carpi

Continua la Festa del Pd di Fossoli

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ontinua la Festa democratica di Fossoli, organizzata dai Circoli Pd della zona Nord di Carpi. La Festa, che durerà fino al 26 maggio, sarà ospitata nella Casa del popolo di via Martinelli. In programma politica, solidarietà, buon cibo, musica e intrattenimento. Per le iniziative politiche segnaliamo venerdì 17 maggio l’incontro pubblico a cui parteciperanno i parlamentari carpigiani del Pd Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca che avrà funzione pure di assemblea dei Circoli Pd della zona di Carpi. Il venerdì successivo, il 24 maggio, è programmato l’incontro con il sindaco di Carpi Enrico Campedelli dal titolo A un anno dalle amministrative. Quanto

Manuela Ghizzoni

alla solidarietà, si segnalano diverse iniziative gastronomiche organizzate a sostegno di associazioni di volontariato: mercoledì 22 maggio cena pro Canile e Gattile, giovedì 23 maggio cena pro Africa Libera e Progetto Chernobyl. Il programma musicale prevede spettacoli di liscio e musica giovane: tutti a ingresso gratuito. Cinque i punti ristoro in funzione, tra essi il Ristorante Falò, il Ristorante Pesce, l’Osteria e il Ristorante Tradizionale. Di domenica, com’è tradizione, si pranza e si cena alla Festa. Tutte le attività sono al coperto. Nel corso della Festa sarà allestita la mostra fotografica dal titolo Le nostre origini – 1945-49 Lotte per il lavoro e la democrazia.


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18 L’aforisma della settimana...

“Consultando abbastanza esperti si può trovare conferma a qualsiasi opinione”. Anonimo appuntamenti

Mostre CARPI

18 maggio - 2 giugno FotoCarpi13. Contrasti 18 maggio - ore 18 Inaugurazione mostra Eventi collaterali 19 maggio - ore 15 Face to face. Contrasti Incontro con Cinzia Busi Thompson e Silvano Bicocchi A cura del Gruppo fotografico Grandangolo Sala Cervi Palazzo dei Pio 18 - 26 maggio Interruzioni Espone Angela Galavotti Un progetto pittorico che vuole sottolineare il nostro territorio e i suoi mutamenti. Elementi di rottura scelti dall’uomo o dall’artista che cerca attraverso la materializzazione del colore di segnalare un cambiamento. Paesaggi urbanistici con cantieri sempre aperti, come pensieri mai risolti. Elementi di dissonanza che alterano la pace, il silenzio e l’ecosistema ambientale. Porte buie ma finestre aperte sul mondo per riflettere,sorridere, ma anche per non smettere mai di sognare Sala Cabassi Palazzo dei Pio 18 maggio - 16 giugno Ricicl’Art - La cultura delle mani Appartamento nobile di Palazzo Pio 18 maggio - ore 11 Inaugurazione mostra Intervengono: Alessia Ferrari, assessore alle Politiche culturali del Comune di Carpi Margherita Zanasi, dirigente dell’Istituto Ipsia Vallauri Albani Ghizzoni, titolare di Essent’ial Ore 22.30 Trasform-azioni Di notte i banner sognano le ragazze... Performance a cura di Ipsia Vallauri e Teatro della Pozzanghera Partecipazione gratuita su prenotazione 21 maggio Emozionale Espongono Gloria Decaroli e Corrado Luglio Sala Ex Poste Palazzo dei Pio

Fino al 22 maggio Storia di una madre Personale di AKA B Mostra a cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini Spazio Meme Fino al 31 maggio L’umorismo ai tuoi piedi

Sabato 18 maggio, alle 18, presso l’Auditorium Loria, sarà presentato il libro La fragilità di Dio. Contrappunti teologici sul terremoto del teologo carpigiano Brunetto Salvarani

Terremoto: un anno dopo

Personale di Giorgio Giaiotto O&A Centro Affari

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l libro La fragilità di Dio. Contrappunti teologici sul terremoto (Edizioni Dehoniane, Bologna 2013) ha una genesi occasionale. Nasce da un fatto di cronaca, i terremoti che hanno sconvolto buona parte dell’Emilia Romagna (ma non solo) a partire da maggio 2012, e che hanno provocato, come capita in casi simili, tutta una serie di domande cui è arduo rispondere. In realtà, non è difficile comprendere perché già il pensiero di un sisma produca in molti un senso di ansia, e non occorre aver letto Kierkegaard per sapere che l’angoscia è prodotta dal possibile e non già dal reale. La diocesi più colpita è stata quella di Carpi, in provincia di Modena: come ha scritto il nostro vescovo, Francesco Cavina, all’epoca eletto a quella carica appena da pochi mesi, “dopo il 20 e il 29 maggio la vita della nostra diocesi e delle comunità parrocchiali non è stata più la stessa”. Proseguendo tuttavia: “Continuo però a ripetere che se sono crollate le chiese, la Chiesa, quella di pietre vive, è più che mai attiva e presente”. “Per uno strano gioco del destino - scrive l’autore del testo, il teologo carpigiano Brunetto Salvarani - il 20 maggio è la data in cui si festeggia, da molto tempo, il patrono della città di Carpi, San Bernardino da Siena. Non solo. A distanza di pochi giorni si sarebbero dovuti inoltre celebrare i 500 anni della nostra piazza centrale, che

Fino al 9 giugno Si scambiavano i paesaggi OttoNovecento, tra letteratura e arte a Modena La mostra si sviluppa in due sedi: Loggia di primo ordine di Palazzo dei Pio Palazzo Foresti

ora si chiama Piazza dei Martiri, per ricordare che il nostro principe locale, l’umanista e teologo Alberto III Pio, aveva voluto proprio nel 1512 trasformare l’urbanistica del centro città, avviando tra l’altro i lavori per quella che era destinata a diventarne la cattedrale, ora chiusa a tempo indeterminato. In questo contesto, avendo vissuto in prima persona l’ansia e la paura per l’accaduto, mi è capitato più volte, in quei lunghi giorni estivi, di soffermarmi sui riflessi teologici ed ecclesiali del sisma. Da qui è cresciuta l’idea di questo volume, in parallelo alla necessaria riscoperta della fragilità nostra, delle nostre società e comunità ecclesiali, di fronte a un evento imprevisto e imprevedibile che – da una parte – ha messo a nudo appunto la povertà umana e quella di una diocesi piccola, e dall’altra, agli occhi

dei credenti, ha fatto riflettere sulla fragilità costituzionale del Dio biblico. Ho pensato subito che, per affrontare pur rapsodicamente e senza pretese di esaustività un tema così complesso, avrei avuto bisogno dell’aiuto di alcuni amici, convocati per l’occasione, di diverse chiese cristiane e di diverse religioni, che hanno accettato subito di intervenire con generosa disponibilità: e che per questo ringrazio, una volta di più, di vero cuore”. Ecco com’è nato La fragilità di Dio. Contrappunti teologici sul terremoto, che esce in coincidenza non casuale con il primo anniversario dell’avvenimento. Con l’augurio che faccia pensare, e che facciamo tesoro, in tutti i sensi, di quanto è successo: perché anche un’esperienza-limite quale un terremoto può farsi, paradossalmente, spazio di umanizzazione.

Domenica 19 maggio, alle 18, all’Auditorium Loria, presentazione del libro Mamma Nina e la sua opera - Un caso di cristianesimo popolare del Novecento di Maria Cristina Buzzega

La madre di tutte le mamme

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a carpigiana Maria Cristina Buzzega ha dato alle stampe il libro Mamma Nina e la sua opera - Un caso di cristianesimo popolare del Novecento, con la prefazione di Ermenegildo Manicardi. La figura di Marianna Saltini (1889-1957) e la sua opera si inquadrano nel panorama storico tra la fine dell’Ottocento e il primo cinquantennio del Novecento in quella terra emiliana meglio nota come Bassa modenese percorsa da violente lotte sociali che contrappongono il bracciantato, sostenuto dai socialisti, e la proprietà fondiaria detenuta da pochi ricchi. A partire dalla vasta documentazione raccolta dalla diocesi di Carpi negli Anni ’90 al fine di preparare la Positio per il processo di beatificazione, il volume inquadra Marianna Saltini nel più ampio impegno sociale (apostolato, mutuo soccorso, leghe, banche) del-

la Chiesa locale e insiste sul contributo dato all’opera di ricostruzione fisica e morale del periodo postbellico anche dalle iniziative del fratello di Marianna, don Zeno, fondatore della comunità di Nomadelfia. Lo sforzo di documentazione di queste pagine si configura come un iniziale tentativo di rispondere al

Sabato 18 maggio, alle 10,30 gli studenti carpigiani vi danno appuntamento al Cinema Corso

Game Over

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iete pronti per la più esilarante rappresentazione in stile musical dell’anno? I protagonisti si sfideranno sui campi di Dodgeball e daranno vita a un’irresistibile commedia in stile comico - fantasy mai vista prima! In un adrenalinico susseguirsi di eventi si narra la vicenda di una squadra di dodgeball e del suo capitano durante le finali mondiali dell’ambito torneo. Il capitano costringerà la sua squadra al deferimento a causa del doping assunto nella preparazione. Dopo l’allontanamento dai campi ritornerà con le idee chiare su cosa è giusto fare, fino al ritrovamento di un misterioso oggetto che gli conferirà la capacità di prevedere le mosse degli avversari.

appuntamenti

Riuscirà il protagonista a vincere la sua battaglia tra il bene e il male o sarà ancora prevalso dal desiderio di superare gli avversari con l’inganno?

quesito sulla presenza, nelle terre emiliane, di una vivace tradizione di cristianesimo popolare ancora da indagare e approfondire nell’ambiente culturale e sociale esterno alla Chiesa. Laureata in Lettere moderne all’Università di Bologna, Maria Cristina Buzzega si è specializzata con una tesi in Storia della Chiesa dedicata a Marianna Saltini e alla sua attività di accoglienza e solidarietà nelle Diocesi di Carpi e Modena nel primo cinquantennio del ’900. Il libro sarà presentato domenica 19 maggio, alle 18, all’Auditorium Loria. E se gli avversari questa volta fossero alieni spietati che rivogliono indietro il loro manufatto perso sulla terra migliaia di anni fa? Game Over, a voi la sorpresa finale... Lo spettacolo è portato in scena dagli studenti delle Scuole superiori di Carpi, col coordinamento di Ernesto Giocolano.

Fino al 29 giugno What if god was one of us Mostra degli artisti Emanuele Sferruzza Moszkowicz, Corn79 e Mr Fijodor Dark Room Silmar

Eventi CARPI

17 maggio - ore 21 Duilio Pizzocchi in Vernice fresca Circolo Graziosi 17 maggio - ore 22 Stube sotto le stelle Happy Hour Liga Tribute Live Karl Stube 17 maggio - ore 20 Serata per Amo Cena con menù tradizionale a cura dei volontari del Circolo e a seguire spettacolo Margem presentato dal Gruppo Hot Five Circolo Giliberti 18 maggio - ore 21,30 Finale di Cabaret Carpe Ridens Presidente di giuria & ospite Teresa Lallo E con Ennio Monachesi, Max & Ilenia, Maurizio Bronzini, Amato Saverio, Cesare Buffagni e Manuele Laghi Circolo Guerzoni 18 maggio - dalle 20 Bike ‘n’ Beer fest 2013 Ore 20 Cena Prenotazioni entro domenica 5 maggio al 334/9869838 Ore 21.30 Inizio festa con Rock-Dj Ore 22.30 Supergulp Live! Pista di Motocross 18 maggio - ore 19/1 Nuit Europeenne des Musees (Notte Europee dei Musei) Apertura straordinaria in notturna 18 - 26 maggio - ore 17.30 Concerti di Primavera L’arte della chitarra Rassegna di composizioni per chitarra del repertorio classico e contemporaneo


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appuntamenti

Programma 18 maggio Concerto n.1 Andrea Orsi, chitarra Gabriella Munari, soprano Musica di M. De Falla, F. Garcia Lorca, C. Gustavino 19 maggio Concerto n. 2 Laura Mondiello, chitarra Musica di C. Franck, B. Britten, A. Piazzola 25 maggio Concerto n. 3 Antonio Molfetta, chitarra Musica di J. Dowland, M. Giuliani, S. Assad 26 maggio Concerto n. 4 Lorenzo Micheli, chitarra e tiorba Musica di G.G. Kapsberger, A. Tansman, M. Gliuliani Direzione artistica Antonio Molfetta Sala Mori 19 maggio - ore 11 Presentazione del libro La ruscaróola èd Chèerp Di Mauro D’Orazi Libreria La Fenice 19 maggio - ore 12.30 Quarant’anni al Giliberti: facciamo festa! A cura del Circolo Giliberti 19 maggio - ore 18 Boxe Trofeo nuovi talenti A cura di Asd Team Olympia Boxe Carpi Circolo Graziosi 21 maggio - ore 20 Ricerca e stabilità del lavoro: aspetti psicologici e sociali Circolo Giliberti 21 maggio - dalle 18.30 6^ Camminata della salute Carpi centro Camminata non competitiva a carattere ricreativo ludico-motorio Ritrovo Piazzale Autostazione 22 maggio - ore 21 Reading di Poeti e Scrittori Guido Catalano live Presenta il suo sesto e ultimo libro Piuttosto che morire m’ammazzo (Miraggi edizioni) Mattatoio 22 - 24 maggio Sport&Informa Tre giorni di informazione sul mondo dello sport Programma 22 maggio - ore 15/18 Palestra sicura, palestra etica L’esercizio fisico e una sana alimentazione come medicina preventiva Saluti di: Massimo Fontanarosa, direttore Confcommercio Carpi Alberto D’Addese, assessore Sport e Benessere del Comune di Carpi Tavola rotonda di cultura del benessere e salute Relatori: dottor Ferdinando Tripi, dottor Gustavo Savino e dottor Lorenzo Messina

appuntamenti

Leo Bassi, uno dei più grandi clown del mondo, ad Arti Vive Festival. Si esibirà il 13 giugno a Novi insieme a Tony Clifton Circus

La magia del circo

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opo le CocoRosie e Antonio Rezza, Arti Vive Festival, in programma il prossimo giugno a Soliera, Carpi, Novi e Campogalliano, annuncia un ulteriore ospite che ha davvero i crismi della straordinarietrà: il clown Leo Bassi. Cosmopolita ma residente da qualche anno in Spagna, circense eclettico, politicamente impegnato, Leo Bassi si esibirà a Novi di Modena, nel parco della Resistenza, giovedì 13 giugno, in una serata - a ingresso gratuito - che prevede anche lo spettacolo dei Tony Clifton Circus. Il clown proporrà un suo personale Best Of, ripercorrendo le tappe della storia della sua famiglia: “Io

sono conosciuto per le mie provocazioni, dicono che sono pazzo, che sono estremista e che faccio troppa politica. Se la gente pensa questo di me è perché non conosceva mio nonno, Marcello Bassi, discendente di una famiglia circense italiana, di natali toscani, che all’inizio del ‘900 emigrò e andò in Francia”. Leo Bassi racconterà che cosa è, e soprattutto cos’era, il circo e qual è la missione dell’artista che in pista si esibisce: essere artista di circo significa mostrare alla gente che si può raggiungere alte vette con la sola propria forza, senza interventi divini, senza intercessione dei potenti. Per parlare di politica, Bassi si sente moralmente

obbligato a vestire i panni dell’unico essere magico in grado di sostenere questa missione, il clown bianco. Veste in scena i panni brillanti del bianco, ruolo che ha ereditato da più di un secolo di tradizione famigliare. Grazie ai panni di clown bianco, può parlare di speranza, di riscatto grazie a poesia e romanticismo (di cui questa figura ha grande esperienza) e svela le mistificazioni quotidiane con cui abbiamo a che fare. Nel frattempo, prosegue la prevendita dell’atteso concerto delle CocoRosie, in programma domenica 16 giugno, sewmpre a Soliera, in piazza Lusvardi. Per informazioni: 059.568580-81.

La proposta culturale del Gruppo Fotografico Grandangolo si fa sempre più ricca e articolata, offrendo sia l’approfondimento per chi già è appassionato del medium fotografico e della sua storia che un primo approccio per i neofiti, sia le mostre più tradizionali che i lavori di ricerca, sia le contaminazioni con altre arti, come il cinema, che la riflessione degli esperti

Il magico mondo della fotografia

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’ dedicata ai Contrasti la mostra che espone in Sala Cervi le opere germogliate dal tema sul quale hanno lavorato i membri del Gruppo Fotografico Grandangolo. Ed è intorno a questo termine che si sono organizzate le iniziative di FotoCArpi13, realizzate in collaborazione con Biblioteca Loria, col contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e il patrocinio del Comune. Gli scatti, che saranno esposti sino al 2 giugno, narrano di contrapposizioni tra bianco e nero, pieno e vuoto, bello e brutto, bene e male. Sequenze fotografiche viste e narrate attraverso gli obiettivi degli amici del club. Il 19 maggio, dalle 15 alle 19, si svolgerà, sempre in Sala Cervi, Face to Face – Contrasti, la lettura di tutti i portfolio di Fotocarpi13 condotto da Cinzia Busi Thompson, docente del Dipartimento Cultura della FIAF, storico della fotografie e critico fotografico, Silvano Bicocchi, direttore del Dipartimento Cultura della FIAF, e dal pubblico, che potrà esprimere il proprio giudizio sui progetti esposti. Martedì 21 maggio, alle 21, presso l’Auditorium della Loria si potrà seguire il primo dei due appuntamenti – l’altro sarà il martedì 28 maggio,

alla stessa ora e nello stesso luogo - de Dal tramonto all’alba, la serie di conferenze/dibattito per sviluppare il tema oggetto della prossima edizione di FotoCarpi, la tradizionale mostra fotografica itinerante proposta da Grandangolo. Ospiti delle serate, moderate da Gabriele Bartoli, saranno i fotografi Riccardo Varini – 21 maggio – e Gianni Pezzani – 28 maggio. Il 5 e il 9 ottobre, dalle 17.30 alle 19.30, Bicocchi sarà l’animatore dei Salotti fotografici del sabato, incontri nei quali si tratterà, dei linguaggi della fotografia (19 ottobre) e del fascino misterioso delle foto, attraverso immagini e figure archetipiche quali Dedalo, Narciso e Medusa (9 novembre). Sempre a ottobre, presso la Sala espositiva della Biblioteca, gli spettatori potranno ammirare Traiettorie balcaniche, la mostra di Mirko Carletti. Inoltre, nello stesso mese, presso l’Auditorium Loria si terranno una serie di incontri sul tema I fotografi e il cinema, nel

Fiere di Parma: 21 - 22 - 23 maggio

La strana coppia Andy e Miky Degni

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l 22 e 23 maggio Emerson Control Techniques presenterà la nuovissima gamma di prodotti Unidrive M (convertitori da 0,25 kW a 1,2 MW) a SPS IPC Drives presso la Fiera di Parma. L’azienda ha pensato a una presentazione molto originale e assolutamente ‘non convenzionale’, prendendo in prestito due artisti dalla 54a Biennale Venezia, che ha visto Vittorio Sgarbi in qualità di organizzatore. Mercoledì 22 maggio (tra le 11 e le 16) si esibirà l’artista Miky Degni nella realizzazione di una tela di grande formato ispirata al mondo della tecnologia. Durante l’esibizione dipingerà un’opera che farà da scenografia allo stand, ma soprattutto al mondo Emerson Control Techniques e ai sistemi che essa produce con successo da anni. Miky Degni è graphic designer e artista e dal 1990 lavora con la sua boutique

Miky Degni e Andy

Club Giardino Ore 20.45 Le discipline sportive e il loro sviluppo Interverranno: Alberto D’Addese, assessore Sport e Benessere del Comune di Carpi Stefano Gobbi, presidente Provinciale Csi Guido Leporati, presidente Csi Carpi Andrea Covi, presidente Provinciale Uisp Stefano Allorini, presidente Universal Volley Luciano Molinari, coach Universal Volley Sala Riunioni Ascom 23 maggio - ore 15/18 Il Fisco e lo sport Associazioni sportive dilettantistiche e il professionista dello sport Relatori: avvocato Guido Martinelli e dottor Massimo Gandolfi Sala Riunioni Ascom 24 maggio - ore 18 Festa del socio Rinfresco, musica e divertimento A cura di Radio Bruno e Caffè Duomo Via Mazzini Ore 19/21 Maratona di Spinning Sport e divertimento Piazza Martiri 23 maggio - ore 21 A tutto liscio! Serata danzante con l’Orchestra Zilioli e Daniela Circolo Giliberti

corso dei quali saranno proiettati i capolavori Blow up di Michelangelo Antonioni, seguito da una lezione sull’opera del fotografo David Bailey; Occhio indiscreto di Howard Franklin, con un approfondimento sulla produzione del fotografo Weegee; Fur diretto da Steven Shainberg, e occasione per conoscere meglio la fotografia di Diane Arbus. Novembre sarà poi il momento per la mostra di Antonella Monzoni dal titolo La bellezza silenziosa e per il seminario Tre strade per la fotografia tenuto da Luca Panaro e declinato secondo tre temi: La spettacolarizzazione del privato; l’ambiguità della finzione; l’impulso archivistico. creativa nel cuore di Milano. Ha all’attivo numerose collaborazioni con aziende di rilevanza nazionale e internazionale, dove mescola sapientemente grafica, design, arte e comunicazione. Giovedì 23 maggio (alle 11,30) invece sarà protagonista Andy che si esibirà in un dj set di musica elettronica pensata e progettata per questo evento. Andy, artista a tutto tondo, nei primi Anni 90 fonda con Morgan i Bluvertigo, dove contribuisce con sax, tastiere e sintetizzatori alla composizione di tre album. Tutt’ora è attivo nel campo della musica come compositore di colonne sonore e produttore di band emergenti. Andy è anche fondatore di FluOn, che riassume nel nome una filosofia di arte e di vita. Flu come la fluorescenza, On come acceso.

Fino al 4 luglio - ore 22 Jazz e dintorni 23 maggio Stefano Calzolari 6 giugno Stefano Calzolari 20 giugno Nico Menci 4 luglio Carlo Atti Cookies Bar 23 maggio - ore 21 Concerto del Coro Accademico Direttore: Orestina Gibertoni Sala Mori 23 e 24 maggio Progettare il passato. Strategie d’intervento sui luoghi della memoria Il convegno vuole aprire la riflessione sul tema della progettazione e riqualificazione dei siti storici confrontando, il campo di Fossoli (per il quale si stanno studiando strategie di intervento e nuovi percorsi di visita) gli studi e le scelte avviati in altre realtà europee Auditorium Loria Fino al 26 maggio Festa Democratica a Fossoli Casa del Popolo Fino al 27 maggio Luna Park Area fieristica


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Calcio – Il Carpi chiude al terzo posto: la sconfitta col Como (1-2) non pregiudica la classifica

Una vigilia difficile

Tensione palpabile, squadra passiva e dimessa: testa e nervi sono già dentro i playoff. Il Sudtirol è avversario involuto, ma ha un fuoriclasse in panchina.

Portogruaro (-1) 37 Cuneo 35 Reggiana 29 Tritium 20 Treviso (-1) 20

tutti i verdetti Il Trapani è promosso in B. Accedono ai playoff nell’ordine: Lecce, Carpi, Sudtirol e Virtus Entella (in svantaggio nei confronti diretti con il Sudtirol). Il Treviso retrocede in Seconda Divisione in virtù dello svantaggio nei confronti diretti con la Tritium. Lo accompagneranno le due perdenti dei playout (Portogruaro-Tritium e Cuneo-Reggiana), a doppio turno (andata 26/5, ritorno 2/6) e con vantaggio riservato alle meglio piazzate.

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l playoff mette in palio un solo posto in B e avrà luogo nelle quattro domeniche tra il 26 maggio e il 16 giugno con il meccanismo della final four: semifinali e finale a doppio turno. La squadra meglio posizionata disputa in casa la gara

insormontabile, appena mitigato da uno sconto di pena in corsa: senza la penalizzazione avrebbe chiuso dietro le prime due. E forse, addirittura, si sarebbe giocata il titolo fino in fondo. Si conferma anche

Eccellenza. Un salomonico 0-0 non belligerante traguarda il campionato di Salsomaggiore e Correggese, entrambe già con la testa alla post-season. Gli uomini di Salmi chiudono secondi a quota 71. Domenica 26 inizieranno il playoff nazionale che mette in palio il ripescaggio in D. I parmensi invece disputeranno il playout con il Bibbiano. Retrocedono direttamente in Promozione Monticelli, Castellarano e Real Panaro. Promozione. Vince in volata il Calderara, e conquista l’Eccellenza. Conclude in goleada la Solierese a Scandiano (4-0), confermando il brillante quarto posto e l’ottimo momento di forma. Davvero un buon viatico per la Final Four di Coppa. Scatenato Troncone, autore di una tripletta.

Provinciali - Limidi avanti in coppa Seconda. Nulla di fatto, vince la paura nel derby fratricida tra Cabassi e Fossolese: l’1-1 finale non svela la soluzione del giallo. Ne serve dunque un altro (disputato mercoledì scorso, poche ore dopo la messa in stampa di questo numero – ndr) per stabilire chi retrocederà direttamente in Terza e chi invece sfiderà al playout il Manzolino, ultima spiaggia di sopravvivenza in categoria. Conquista il playout anche il S.Marino, proprio contro i Bad Boys, battuti nell’ultima decisiva curva di regular season (2-0). Termina malinconicamente, infine, la stagione della Virtus superata in casa dalla Folgore (0-2): un quarto posto ben al di sotto delle aspettative iniziali. Terza. Comincia bene l’avventura in Coppa del Limidi, autorevolmente padrone del primo turno. Muratori surclassata: 4-2. Segnano tutti i big: Setti, Iannuzzo, Leggiero e Vullo. Domenica prossima il quarto di finale: l’avversario è il S.Paolo. E.G.

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prestazione assente. Senza mezzi termini, né giri di parole: in conferenza stampa è proprio uscito dagli stracci. C’è insomma qualche allarme acceso. Inevitabili effetti collaterali del momento. Quanto sta per accadere spinge più a pensare alle conseguenze che a godersi il privilegio di viverlo. Non c’è dubbio che, stavolta, sia un bivio definitivo, una sorta di chiamata al giudizio universale. Altri giri su questa stessa ruota non ce ne saranno, è già un grande risultato averne avuto uno a provvisoria ricompensa dell’amarezza del Braglia. Le prossime partite non semplicemente diranno come finirà la stagione e dove ricomincerà la prossima. Bensì, segneranno profondamente il destino di via Marx per molti anni a venire. Gira già nell’aria una tensione palpabile, sulfurea. La percepisce benissimo quella piccola comunità di carpigiani stretti intorno alla squadra. Mentre tutto il resto della città rimane distante, e se possibile amplifica il disagio. SEMIFINALE - Al di là di tutto questo, il Carpi è arrivato esattamente dove voleva. Ha speso moltissimo tra febbraio e aprile per recuperare

il terreno perso dopo il giro di boa. Poi, opportunamente, ha respirato. Ed è approdato in porto con un filo di gas e i fari spenti. Trova l’avversario meno ricco di individualità, col favore di due risultati su tre e il ritorno in casa. Questo è sicuramente un vantaggio strategico. Non è detto che lo sia sul piano tattico e psicologico. Con Brini, il Carpi ha fatto vedere il meglio quando è stato costretto ad aggredire le partite, il peggio quando ha deciso di aspettarle. Il Sudtirol è la più involuta del lotto. Ha vinto appena una partita delle ultime 7. Si è forse accorta della primavera più delle altre. Senz’altro ha scoperto diverse contraddizioni in Testardi, il colpo di gennaio che avrebbe dovuto aggiungere differenze e invece ha tolto un po’ di quella forza automatica primigenia all’organizzazione di Vecchi. Che è comunque un fuoriclasse del dettaglio, riempie le partite di piccole particolarità mai uguali. Sa sorprendere, mescolando tradizione e trasgressione. Soprattutto sa come battere i biancorossi. Lo ha fatto due volte quest’anno. In cinque confronti complessivi ha perso una volta sola. C’è un favorito naturale: se l’equilibrio della contesa verrà stabilito dalla corsa, il Carpi passa. Ma per riuscirci dovrà correre pensando, con gli occhi ben aperti, perché sul campo troverà diverse trappole. Sarà una semifinale molto più difficile di quanto si sia disposti a scommettere. Enrico Gualtieri

provinciale che li vede giocare con le maglie del Modena Junior Rugby - hanno disputato il più importante torneo giovanile italiano: il Trofeo Topolino che si è svolto a Treviso e in diverse località della Marca. Vederli partecipare a questo evento eccezionale che raduna migliaia di giovani giocatori da tutta Italia e dall’Europa è stato motivo di grande orgoglio per la società carpigiana. Eccoli i nomi dei magnifici sette carpigiani: Matteo Nocera e

Federico Gavioli (1999), Francesco Pettenati, Filippo Fava, Alessio Girardi, Nicolò Gavioli e Giacomo Rossetto (2000). Tra pochi giorni i piccoli atleti di Under 8, Under 10 e Under 12 parteciperanno invece al primo Torneo Città di Imola con molte squadre della Romagna e infine, il 2 giugno, toccherà a loro difendere i colori biancorossi alla quarta edizione del Città di Modena che quest’anno vede grandi società ai nastri di partenza.

playoff: il tabellone

regionali – Cala il sipario sulla regular season

aggio è il mese dei grandi tornei di primavera e i Falchetti del Rugby Carpi non si tirano indietro. Dopo la tappa a Modena del 5 maggio il Minirugby ha partecipato al concentramento di Felino, il 12 maggio, dove ha giocato insieme ad alcune società delle province di Parma e Piacenza. Nello stesso weekend 7 ragazzi dell’Under 14 - nati e cresciuti nella società carpigiana e ora appartenenti al progetto

Trapani 64 Lecce 61 Carpi 51 Sudtirol 50 Virtus Entella 50 Albinoleffe (-6) 47 Cremonese (-1) 46 Lumezzane 43 San Marino 43 FeralpiSalò 43 Pavia 40 Como (-1) 38

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inisce in volata rocambolesca un campionato di sorprese e piccoli scarti. In cui una gara su tre è finita in parità, grossomodo la stessa incidenza che si registrava nel vecchio calcio regolato dai due punti a vittoria. L’ultima squadra a salvarsi, sul campo ne ha conquistati 39; l’ultima ad entrare nei playoff appena 11 in più, meno di quattro partite piene. Sopra l’appiattimento generale trionfa la squadra più eccessiva, il Trapani. Nettamente la più performante in trasferta, nonostante i lunghi trasferimenti in continente. Non certamente la miglior difesa, ma abbondantemente il miglior attacco, con due giocatori nei primi due posti della classifica marcatori (Mancosu e Abate). Perde il Lecce, quasi di resa dichiarata, e sprofonda in un’altra crisi gestionale. Ripartirà dall’Entella e da Gustinetti. Deve cioè ripensarsi di nuovo daccapo, con un tecnico a gettone, in una condizione davvero anomala: sembrava dovesse sbranare chiunque, invece nel ritorno non è riuscita a battere quasi nessuna delle prime otto (solo il Sudtirol, con estrema fatica); ora parte nei playoff come testa di serie, secondo il tabellone e l’opinione di tutti gli avversari, ma non del proprio popolo. Salta anche Toma, travolto dalla delusione della proprietà, dalla rivolta della piazza, e soprattutto dalla grande rivelazione dell’anno: l’Albinoleffe del miglior “under” della Lega Pro, Andrea Belotti. E’ partita con un handicap mostruoso (-10), psicologicamente

classifica FINALE

di ritorno, e prevale sull’avversario nel caso di parità di gol segnati. Le semifinali si disputeranno comunque sulla distanza di due partite di 90’. In finale sono previsti i tempi supplementari, non i rigori. Date e orari: Sudtirol-Carpi, semi-

la Cremonese come massima delusione: conclude settima, largamente colpevole di essersi sopravvalutata e di non essersi mai davvero corretta. Ha speso molto, sbagliato due volte il mercato. ATMOSFERE - Il Carpi si congeda dalla stagione regolare in modo decisamente passivo e disinteressato. Viene rimontato dal Como in fondo a una partita dentro cui, di fatto, non è mai entrato. La testa era altrove, già abbondantemente immersa nelle onde emotive del playoff. In parte anche distratta da quanto accadeva sugli altri campi, dove sono maturati risultati inattesi. A parte quello più scontato, ovvero il pari non belligerante tra Sudtirol e Tritium, che ha certificato il terzo posto biancorosso. Il post-partita è stato particolarmente sgradito ai pochi tifosi presenti al Cabassi, costretti a sciropparsi l’improvvisa festa del Como in un clima da discoteca. Un po’ ha contribuito l’incidente diplomatico in cui è incappato lo speaker, che per la verità ha avuto solo il torto di trovarsi dalla parte sbagliata dello stadio nel momento sbagliato. Persino Brini si è lamentato dei suoi, dell’atteggiamento dimesso, della

Tornei di primavera di rugby: da Parma a Imola, da Treviso a Modena, verso il gran finale di stagione

Falchetti in giro per l’Italia

finale di andata, 26/5/2013, ore 15, stadio “Druso” di Bolzano (diretta Raisport). Carpi-Sudtirol, semifinale di ritorno, 2/6/2013, ore 16, stadio “Cabassi” di Carpi. E.G.


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’è solo una parola per descrivere la Cec che batte l’It&ly Milano in gara 1 dei quarti di finale play-off: impresa. Solo così si può descrivere una squadra che va a prendersi una gara di play-off senza la diagonale palleggiatoreopposto titolare. Ma “Popi” Di Primio e Zanon prima e Raimondi poi, hanno dimostrato di essere non solo all’altezza ma anche decisivi. Almeno quanto un Max De Marco che esce dall’infermeria giusto in tempo per infilare 21 palloni vincenti col 56% in attacco che ne fanno l’mvp di un match da fiaba. Carpi è infatti stata in grado di rimontare due volte, prima da 1-0 e poi da 2-1, andandosi poi a prendere un tie-break iniziato 1-5 per gli ospiti. Senza lo squalificato Astolfi e l’infortunato Bigarelli, la Cec si schiera con il ventenne Di Primio in regia opposto a Zanon, Lirutti e De Marco sulle bande, Lancellotti e Rau al centro e Trentin libero. Milano risponde con Daolio opposto ad Ardu, Rigoni e Seregni sulle bande, Rolfi e Di Felice al centro e Cerbo libero. E a partire forte è proprio Milano che non risparmia energie al servizio e mette sotto pressione la seconda linea biancoblu (7-8). La Cec si aggrappa allora a Max De Marco e Lancellotti, che con un muro su Daolio fa segnare il primo vantaggio carpigiano del match (10-9). Max mette il punto esclamativo al suo strepitoso avvio col diagonale stretto dell’11-9 e quando Di Felice spara out un “rigore” Carpi vola a +3 (13-10). Milano però risale e impatta a quota 14, portandosi poi 14-16 con un muro e un errore di Lirutti. Lancellotti trova però l’ace del 16 pari e quando

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pallavolo maschile - C’è solo una parola per descrivere la Cec che batte l’It&ly Milano 3-2 in gara 1 dei quarti di finale play-off: impresa!

Milano cade al PalaFerrari

Rolfi mette in rete la Cec è di nuovo avanti (17-16). Milano continua a mettere pressione dai 9 metri e Linguari trova l’ace del 18-20 che fa da antipasto a quello di Ardu che vale il 19-22. Parziale ormai congelato e chiuso sul 21-25 da un muro su De Marco. Nel secondo set, che la Cec va a prendersi di forza, il gioco scorre punto a punto fino alla seconda sosta tecnica, proprio quando si accende K Lirutti che strappa e con due attacchi e un ace guida i suoi 18-14. Quando De Marco trova l’ace e Rau il muro vincente è 24-18 Cec, col set che si chiude 25-19 con l’ennesima perla di K Lirutti. Si riparte nel terzo set e si riparte punto a punto fino al 13-15 messo a segno dall’ace di Daolio che scava il primo break del parziale. Coach Molinari decide che è giunto il momento di Raimondi, in campo nella insolita posizione di opposto in luogo di Zanon. Il pareggio è firmato però da una magia di Popi Di Primio, che trova il parquet con il palleggio di prima intenzione (1515). Milano torna avanti

grazie al fallo di posizione carpigiano (20-21) e allora è di nuovo finale in volata: Rau mette a terra il 24 pari che apre una lunga altalena chiusa da Daolio 27-29 in favore degli ospiti. Un colpo che avrebbe ucciso un bisonte ma non questa Cec che, nel quarto set, torna in

campo con gli occhi della tigre e un Popi sempre più lucido in regia. Raimondi dà il suo contributo offensivo, De Marco infila la pipe del break (11-9) e quando Lancellotti mura Di Felice (12-9) e Daolio spara fuori (13-9) si annusa profumo di tie-break. La seconda

Pallavolo - Città di Carpi Volley

Valentina Trevisani convocata per le Kinderiadi

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opo la soddisfazione in casa Città di Carpi Volley per la convocazione di Erika Corsi nella selezione per il Beach Volley, è arrivata anche la convocazione per Valentina Trevisani, classe 2000, nella Selezione Provinciale di Modena che parteciperà al Trofeo Kinderiadi riservato alle selezioni di tutte le province dell’Emilia Romagna in programma questo fine settimana a Cesenatico. In bocca al lupo Valentina!

Valentina Trevisani

sosta è scandita dal muro di Lancellotti (16-12), l’It&ly dimezza il break a quota 19-21 e sale fino a -1 con un altro fallo di posizione carpigiano (22-21). Ci pensa allora Lancellotti col muro del 24-21 a rimettere a posto le cose, aggiustate definitivamente dal 25-22 messo a

terra da De Marco che vale il tie-break. Tie-break che si apre 1-5 con il muro milanese a intercettare Lirutti e Raimondi e la coppia arbitrale a destare ancora più di qualche dubbio. Il -4 persiste anche al cambio campo, con Milano avanti 4-8, ma si dimezza quando Rau mura Rigoni (7-9). Entra Mari al servizio e la sua battuta tattica vale l’aggancio prima (a quota 10) e poi il sorpasso grazie a una difesa-punto di Raimondi. Di Felice finisce in rete e la Cec – con un parziale di 8-2 vola 12-10. Il PalaFerrari è una bolgia, Daolio mette fuori ed è 1310 Cec, De Marco spara a terra la pipe del 14-10. E il punto esclamativo lo mette l’errore al servizio di Rigoni che regala a Carpi una gara 1 stellare (15-12).

Formalizzato l’acquisto del titolo sportivo della società Villa Cortese da parte dei fratelli Vannis e Marco Marchi

Liu Jo riporta a Modena il grande volley femminile

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opo mesi di trattative e di colloqui la grande pallavolo femminile torna ufficialmente a Modena a partire dalla prossima stagione sportiva. Giovedì 9 maggio è stato messo nero su bianco l’accordo per l’acquisto del titolo sportivo della società Villa Cortese che ha concluso così la propria avventura nella massima serie. Per il campionato di serie A1 2013/14, quindi, si riapriranno le porte del PalaPanini grazie all’azienda di abbigliamento di Carpi, Liu Jo, dei fratelli Vannis e Marco Marchi, che rientra da protagonista sulla scena del volley italiano con questa nuova società che assumerà la denominazione di L-J Volley.


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ell’ultimo incontro del campionato di Serie A, sabato 11 maggio, la Rinascita MP Filtri di Budrione ha riportato un netto successo (3-0) contro la Cacciatori. Le terne composte da Paleari/Maione/Viscusi della Rinascita hanno vinto entrambe le partite (8-0; 8-6) contro Soglia-Scolletta-Ferrara. Nell’individuale Signorini (Rinascita) ha invece battuto Santoriello (8-5; 8-5). Ad aggiudicarsi il primo turno

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arpi si aggiudica la promozione in Serie B, ribaltando il -10 di una settimana fa a Vico e centrando uno storico salto di categoria dopo le imprese a Forlì e, soprattutto, a Calendasco. Le ragazze di coach Testi interpretano al meglio la gara fin dalle primissime battute e al 4’ il gap dell’andata è già azzerato (14-4). La gara prosegue sempre sui binari di Bedocchi e compagne, forti di una Alessia Valenti da 28 punti e tanta grinta palla in mano: all’intervallo lungo, Carpi conduce di 12 lunghezze ma Vico non è avversario da

Bocce - Raffa. E’ terminato il campionato e la Rinascita MP Filtri Budrione chiude al terzo posto nella classifica generale. A Salerno vittoria 3-0 contro la Cacciatori

La Rinascita finisce terza è dunque la Rinascita MP Filtri 1-0. Nelle coppie la musica non cambia: la Rinascita schiera Viscusi/Paleari contro Ferrentino/Ferrara e vince 8-4 e 8-2 portandosi sul 2-0. Vince anche la seconda coppia della Rinascita Signorini/Paleari contro Santoriello/Scolletta 8-4

Basket Serie C Femminile CasaAttiva Carpi

Carpi si aggiudica la promozione in Serie B CasaAttiva - Vico Basket: 72-58

Pallanuoto cabassi - I risultati

sottovalutare. Al rientro dagli spogliatoi infatti le padrone di casa trovano nuova linfa grazie alle sortite di Valenti e Lusuardi, allungando sul +16 prima dell’ultima frazione. Periodo nel quale CasaAttiva, vuoi la stanchezza, vuoi la situazione falli critica, con due effettivi già a sedere per raggiunto limite, vuoi il ritrovato senso del canestro di Vico, inizia a perdere punti di riferimento e fluidità in attacco, mentre nelle retrovie le parmensi trovano extrapossessi grazie a diverse carambole offensive. L’inerzia della gara si ribalta, le ospiti arrivano

Classifica finale: La Pinetina, Campione d’Italia, 41; L’Aquila, 40; Rinascita Mp Filtri, 38; Montegranaro, 29; Fashioncatel, 27; Colbordolo, 22; Ancona 2000, 20; Montegridolfo, 19; Cacciatori, 13 (retrocede in serie B); Fontespina, 9 (retrocede in Serie B). fino al -7 (58-51 al 33’), ma una bomba di una fin lì impalpabile Pincella e due canestri ancora della miglior giocatrice in campo Valenti rimettono in carreggiata Carpi che, poi, spinta anche dall’immenso pubblico accorso alla palestra del Nazareno, chiude i giochi sul 72-58. Onore a Vico, davvero mai domo e colpevole solo di essere sceso in campo forse col piglio di chi aveva già vinto prima di giocare, ma immensa è stata la prova di carattere e intensità di un quintetto giovane ma già protagonista per una promozione stra-meritata.

Sport&Informa: tre giorni di informazione sul mondo dello sport a Carpi

La maratona del benessere

Nuotatori Ravennati Cabassi: 14 - 4 L’impegno era proibitivo e i carpigiani della Serie C della Cabassi lo sapevano bene, ma forse avrebbero potuto fare qualche goal in più. Parte bene la Cabassi e, a fine primo tempo, conduce inaspettatamente l’incontro per 2 a 1. I padroni di casa però non ci stanno, anche perché devono difendere il primato in classifica e nel secondo parziale chiudono la partita segnando 5 goal e non subendone neanche uno. Nel terzo parziale i carpigiani provano a reagire, ma ormai i Ravennati hanno accumulato un vantaggio che permetterà loro di portare agevolmente a casa i 3 punti. Malgrado il bell’inizio di gara, la Cabassi si è dovuta arrendere alla capolista.

e 8-2, portando il risultato finale sul 3-0. La Rinascita MP Filtri chiude così la stagione con un ottimo terzo posto in classifica: dopo un inizio di campionato un po’ stentato, la squadra modenese è decollata e non ha mai lasciato i vertici della Serie A.

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Cabassi - Modena Nuoto: 4 - 12 L’Under 13 della Cabassi Carpi gioca una partita importante contro i pari età di Modena Nuoto. La Cabassi parte contratta, Modena Nuoto invece vuol vincere e parte forte e determinata a differenza della squadra di casa che non crede nelle proprie capacità e subisce

un parziale di 3 a 0 nel primo tempo. Il secondo parziale è una fotocopia del primo. Solo nel terzo e nel quarto tempo i cabassini iniziano a giocare, troppo tardi per risollevare le sorti dell’incontro che va ad appannaggio di un Modena Nuoto determinato in attacco e bravo in difesa a neutralizzare tutte le giocate dei carpigiani.

port&Informa - tre giorni di informazione sul mondo dello sport: è questo il titolo della rassegna promossa da Ascom ConfcommercioFam di zona, dai Comuni di Carpi e Modena e dal Club Giardino di Carpi in collaborazione con numerosi partner, tra cui Radio Bruno. La manifestazione prenderà il via mercoledì 22 maggio, quando al Club Giardino, alle 15, si terrà una tavola rotonda sul tema: Palestra sicura, Palestra etica -L’esercizio fisico e una sana alimentazione come medicina preventiva, a cui parteciperanno i medici Ferdinando Tripi e Gustavo Savino (del servizio regionale antidoping) e Lorenzo Messina. Alle

S.G.La Patria1879

di Ascom Confcommercio - Fam di zona, - venerdì 24 maggio, alle 18, nella nostra sede, si terrà una grande festa per i nostri associati, con un rinfresco e tanta musica, grazie alla collaborazione di Radio Bruno e Caffè Duomo. A seguire, alle 19, si terrà, davanti a Palazzo Scacchetti, una Maratona di Spinning (iscrizioni numerate e a pagamento presso la sede di Confcommercio e del Club Giardino)”. società con i complimenti per l’elevato numero di atleti e l’alto numero di vittorie. Per poter vedere dal vivo la bravura di questi atleti, La Patria 1879 vi invita in Piazzale Re Astolfo, il prossimo 19 giugno, alle 21, in occasione dello spettacolo Trops 2013.

“I campioni italiani di Hip Hop siamo noi”

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l 12 maggio si sono tenuti alla manifestazione Rimini Wellness i Campionati nazionali Club Vs Club 2013. La S.G.La Patria 1879 ha ottenuto per la sesta volta consecutiva il premio assoluto come miglior società sportiva avendo totalizzato il miglior punteggio di tutto il campionato e vincendo in tutte le categorie. L’istruttrice Mimma Cusmano ha presentato alla competizione

20.45 una seconda tavola sarà protagonista presso la sede di Confcommercio, in via Mazzini, dove i presidenti provinciali di Uisp e Csi Andrea Covi e Stefano Gobbi, insieme all’assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi C. Alberto D’Addese, e al presidente dell’Universal Volley, Stefano Allorini, parleranno de Le discipline sportive e il loro sviluppo. Giovedì 23 maggio, alle 15, il programma della rassegna propone un seminario informativo (sempre nei locali di Confcommercio) dal tema: Fisco per lo sport, insieme all’avvocato Guido Martinelli e al dottor Massimo Gandolfi. “A conclusione della tre giorni - spiega Massimo Fontanarosa, direttore

5 squadre nelle categorie di danza Hip-Hop e Free Style. La somma dei punteggi di tutti i gruppi della S.G.La Patria 1879 ha portato la società alla vittoria del premio assoluto come miglior


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