Tempo n 19

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Settimanale di

@Tempo_di_Carpi

venerdì 15 maggio 2015 anno XVI - n. 19

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

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Barbara Truzzi

Elena Parmeggiani

debutta a bologna l’artista carpigiana barbara truzzi Giuseppe Schena

riforma delle fondazioni: crc è in linea

Emozioni in uno scatto

il 23 e 24 maggio Quartirolo e’ in festa: non mancate!

Fotografa per passione, la 24enne Elena Parmeggiani è specializzata in ritratti che catturano l’autenticità dell’attimo. “Se da un lato la Rete offre una grande libertà di espressione, dall’altro però corre il rischio di svalutare l’arte fotografica”. Il team manageriale coi tre fondatori

“una canzone per carpi”

tra le righe: E’ la fine di un’epoca ma non la fine del mondo. società

CARPI NON SPRECA

per aiutare chi è in difficoltà parchi

Lameplast Group unisce le forze per affrontare nuove sfide

erba alta e rifiuti

Paolo Belli

i cittadini si lamentano

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Tra le righe...

E’ la fine di un’epoca ma non la fine del mondo

Foto della settimana...

Consapevoli della gravità della situazione vogliamo fare insieme a voi la nostra parte, capiamo la necessità di attivare i contratti di solidarietà, ma non possiamo non chiedere alla Federazione di operare per garantire continuità al pagamento degli stipendi, unica nostra fonte di reddito familiare”. E’ l’appello commovente dei quindici lavoratori dipendenti non di un’azienda come tante, ma del Partito Democratico di Modena. Nella lettera che hanno firmato chiedono alla segreteria provinciale di farsi portavoce presso le sedi Pd regionale e nazionale per mettere a conoscenza tutta la dirigenza del partito della situazione economica modenese. Per tanti è incredibile che quel Pd che da sempre governa Modena e ancora oggi decide nomine e poltrone, sia costretto a mettere sul lastrico i suoi dipendenti, per altri, in modo fin troppo facile, “era ora che si trovassero un lavoro vero”. Si tratta comunque di persone alle prese, a quaranta o cinquant’anni, con la disperazione per il rischio di perdere il lavoro, quello su cui tempo fa hanno deciso di puntare tutto, magari anche dimettendosi da un posto sicuro in azienda. Sicuramente c’è chi sta peggio dei dipendenti di partito e ha svolto mansioni certamente più definite, ma la loro preoccupazione per i contratti di solidarietà che partiranno a fine mese è comprensibile. “Il Pd che conosciamo e per il quale convintamente lavoriamo è entità unica in tutta Italia ed esprime ancora e incarna in modo cristallino valori quali la solidarietà, l’etica e la reciproca mutualità economica” si legge nella lettera. L’etica non conta e i principi men che meno, non servono a mandare avanti delle famiglie. Le casse sono in rosso e il Pd di Modena è sull’orlo del fallimento. E’ la fine di un’epoca ma non la fine del mondo.

Sara Gelli Frase della settimana...

“Sono 1.429 i fabbricati che dalle foto aeree sembrano avere coperture in cemento-amianto, 271 dei quali sono condominii di 4 o più appartamenti. Si parla di 750mila metri quadri di coperture per 11.220 tonnellate di peso complessivo”. Dichiarazione di Paola Fregni, dirigente dell’assessorato all’Ambiente, presentando in Consiglio Comunale la delibera che stanzia 40mila euro per incentivare la rimozione dell’amianto dalle coperture dei fabbricati.

Il graffio

La Iena

La zanzara tigre è tornata e ognuno deve fare la propria parte. Anche il Comune: tagliando l’erba dei parchi tanto per iniziare.

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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop.

Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 13 maggio 2015


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I lettori ci scrivono

Più fontane nei parchi

Parco di via Giotto: un’indecenza

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Alla faccia delle zanzare…

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uongiorno, volevo segnalare lo stato in cui versano alcune aree verdi di Carpi, così magari con il vostro aiuto sollecitiamo il Comune a intervenire. Le foto che vi allego si

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i volevo segnalare le pessime e indecenti condizioni in cui versa il parco di via Giotto! Qualcuno controlli, pulisca e faccia qualcosa: al momento bivacchi di gente lasciano immondizia e rifiuti ovunque! Oltre a essere indecoroso è assolutamente insicuro per i nostri bambini. Una carpigiana indignata

riferiscono all’area verde adiacente via Mozart. Naturalmente ci sono altri casi simili in città. Speriamo che qualcosa si muova, anche perché ridotte in questo stato le aree verdi non servono

a nulla ed è un vero peccato doverlo spiegare ai bambini. Mi chiedo poi a cosa servano tutte le campagne di prevenzione per la zanzara tigre… Giuseppe

entile Redazione, questa è la lettera che avevo inviato all’assessore all’Ambiente del Comune di Carpi, Simone Tosi, un anno fa. “Scrivo per chiedere informazioni che riguardano due parchi della città di Carpi. Il primo è quello dietro al teatro, dove esiste una vasca che una volta era utilizzata come habitat per pesci rossi. Oggi invece è in disuso, non manutenuta e piena di acqua stagnante e rifiuti. Pertanto volevo sapere come viene gestita quest’acqua relativamente al problema delle zanzare tigre e della tutela della salute dei cittadini. Il secondo è il parco Woytila, quello di via Alghisi. Qui manca una fontanella e, dal momento che è stato allestito anche come parco per bambini con i giochi, volevo sapere come mai non sia stata prevista. Il distributore dell’acqua a pagamento poco distante mi fa pensare che non ci siano problemi per avere tubature disponibili”. L’assessore mi aveva risposto dicendo che nel parco del teatro avrebbero bonificato la vasca (come è stato) mentre per quanto riguarda il Woytila avrebbero valutato la proposta della fontana. Purtroppo non ho più avuto alcuna risposta in merito. Potete aiutarmi? Sara


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Hanno dai 36 ai 45 anni. Sono senza lavoro, sempre più indebitati e italiani. E’ questo l’inquietante ritratto dei nuovi poveri emerso dall’Osservatorio diocesano sulle povertà relativamente al 2014

I nuovi poveri? Sono carpigiani H anno dai 36 ai 45 anni. Sono senza lavoro, sempre più indebitati e italiani. E’ questo l’inquietante ritratto dei nuovi poveri emerso dall’Osservatorio diocesano sulle povertà relativamente al 2014. “A levare il proprio grido sono sempre più le famiglie italiane (319 su 825) - sottolinea Alessandro Gibertoni responsabile del Centro di ascolto Porta Aperta di Carpi - le quali rappresentano il 40% dei nuclei che si rivolgono a noi in cerca di aiuto. Una percentuale mai toccata negli anni passati e che raggiunge il 45% nei nuovi arrivi, ovvero nel numero di coloro che accedono al servizio per la prima volta (100 su 216)”. A calare sono invece gli stranieri: “probabilmente siamo di fronte a vari fenomeni che si intrecciano. Numerosi stranieri rimpatriano a causa della crisi economica e della perdurante difficoltà nel trovare un lavoro, mentre gli italiani approdano da noi sotto la spinta di anni problematici che hanno fortemente depauperato le risorse economiche accantonate in passato”. Se minore è stato il numero degli utenti incontrati ad aumentare è quello

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Benedetta Rovatti, monsignor Cavina, Alessandro Gibertoni e Anselmo Bertellini

dei colloqui: 4.952. Il più alto di sempre. Segno inequivocabile di una maggiore presa in carico delle persone e di una “cronicizzazione delle difficoltà”. I bisogni più pressanti e dai contorni ormai drammatici sono legati al lavoro e alla casa: “oltre il 50% delle persone

che si recano al Centro di Ascolto sono senza lavoro, alla ricerca di una prima o di una nuova occupazione. Numerosi i titolari di partita Iva, in particolare artigiani, - prosegue Gibertoni - alla prese con una drastica riduzione delle commesse e, di conseguenza, oberati da

Famiglie schiacciate dai debiti

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elle 825 famiglie in “carico” al Centro d’Ascolto Porta Aperta di Carpi ben 688 sono schiacciate Valentina Pepe dai debiti. “Una situazione debitoria connessa perlopiù all’acquisto di un’abitazione o alla locazione, alla gestione della casa (utenze e spese condominiali) o a debiti contratti con finanziarie a causa di prestiti al consumo”, spiega l’operatrice Valentina Pepe. I nuclei che hanno comprato casa con un mutuo sono 77, di questi il 71% non riesce più a pagarlo e il 16% ha subito un pignoramento. Le famiglie in affitto sono 443, di queste il 46% è moroso sul canone di locazione, il 7% ha subito uno sfratto per morosità nel 2014. La morosità complessiva sugli affitti raggiunge la non trascurabile somma di 478mila euro. Il 48% delle famiglie ha importanti cifre in arretrato su luce, acqua, gas, rifiuti e condominio. Le voci gas e condominio presentano il debito maggiore: all’appello mancano rispettivamente 167mila euro e 270mila euro. “In molti casi - conclude Pepe- ad appesantire il carico, vi è poi la presenza di prestiti contratti con banche e finanziarie o provvedimenti coercitivi di cessione del quinto di stipendi e pensioni.

schiaccianti situazioni debitorie”. Sul fronte abitativo la maggior parte degli utenti di Porta Aperta vive in affitto (53%) o presso un alloggio di edilizia residenziale pubblica (12%) ma sono in crescita i proprietari di immobili (13%): “persone che hanno acquistato casa indebitandosi con le banche e, oggi, a causa delle difficoltà occupazionali, sono incapaci di ottemperare al pagamento delle rate del mutuo”. Diminuiti i pacchi alimentari elargiti: 7.498 (circa 300 in meno rispetto al 2013) a 718 famiglie. Calo che non deve far gioire poiché imputabile solo “a una maggiore razionalizzazione grazie al lavoro di rete svolto con gli altri centri di ascolto parrocchiali presenti sul territorio”, i quali hanno distribuito a loro volta, grazie all’apporto di Caritas, oltre 13mila euro in alimenti di prima necessità. Per cer-

care di contenere l’emergenza, Porta Aperta ha incrementato gli aiuti economici (da 13mila a oltre 14mila) e raddoppiato i buoni lavoro (da 4.500 a 10.600 euro). Gocce nel mare ma pur sempre boccate d’ossigeno per recare sollievo a chi proprio non ce la fa ad arrivare alla fine del mese. Il ruolo delle parrocchie è fondamentale, come sottolinea Benedetta Rovatti, vicedirettore di Caritas diocesana: “sono il nostro braccio operativo. Le antenne che ci consentono di restare in costante contatto con i bisogni della cittadinanza e di mettere così in campo azioni rispondenti ed efficaci per combattere il disagio e la povertà”. Dal Progetto Scuola a sostegno del diritto allo studio (erogati circa 27mila euro) al Progetto Salute per garantire l’accesso a visite specialistiche e l’acquisto di farmaci non mutuabili (elargiti 4mila euro), Caritas ce la mette tutta per far sì che la società regga il colpo di questa crisi senza fine. “Il nostro ruolo - conclude Rovatti - è quello di fungere da disturbo. Siamo quella vocina insistente che ricorda a tutta la comunità come tra noi ci siano persone che

Recuperandia: una bella storia

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uella di Recuperandia è “una bella storia”, commenta il responsabile Massimo Melegari (in foto). “Qui si dà valore alle cose, non si spreca nulla e, allo stesso tempo, si mettono al centro le persone e le relazioni umane”. Con oltre 30mila presenze annuali, di cui il 65% è rappresentato da italiani, questa bottega solidale è una realtà colorata e vitale: “un luogo di incontro e socializzazione, dove tanti oggetti ritrovano una nuova vita”. ben 52 i volontari che operano tra le mura della bottega, con loro lavorano a stretto contatto 9 borse lavoro inviate dai Servizi Sociali o dall’Ausl le quali possono ritrovare il piacere di sentisi utili in un ambiente “amico e con tempi a misura d’uomo”, assicura Massimo. E, ancora, disabili, sinti e studenti popolano l’universo di Recuperandia. Ciascuno con un compito. Alla propria portata. Perché l’obiettivo fondamentale è quello di far sentire tutti a casa. A proprio agio. Nessuno escluso. Ed è proprio questa cultura dell’inclusione a rendere speciale Recuperandia. Un luogo dove tutti possono, con dignità, acquistare un oggetto e, allo stesso tempo, trovare un sorriso.

versano in stato di bisogno. Persone che non possono - e non devono - essere abbandonate a loro stesse”. Jessica Bianchi

’idea è una di quelle Il progetto Carpi non spreca si concretizza in due azioni: La Spesa in dono e Il Pane in attesa. Un modo che ci piace, perché ha per recuperare ciò che è ancora utile e donarlo alle fasce più indigenti il sapore della sostenibilità, della solidarietà e della gratuità. Carpi non spreca, progetto condiviso da Comune, Unione delle “Daremo laTerre d’Argine, Caritas voro anche a diocesana e associazione due persone Porta Aperta di Carpi, si in difficoltà, lel quali pone l’obiettivo di recupesi occuperanno aprare ciò che è ancora utile punto della raccolta e donarlo a chi ha bisogno. alimentare”. Ergo: meno sprechi, meno “per una parte della comurifiuti, meno inquinamento, nità di prendersi cura e farsi più cibo, più salute e più carico di quella meno fortusostegno alle fasce fragili nata”. Il progetto è in itinere della cittadinanza. e i prodotti da lasciare in Il progetto Carpi non attesa potranno moltiplispreca, nato nel 2007 carsi in futuro: “nell’ultimo per trasformare lo spreco Bando anticrisi, oltre mille alimentare in recupero di persone hanno chiesto dei generi di priDaniela DepieCarpi non spreca vuole aderenti. “I prodotti stivati aggiunge l’assessore, “chi “Il nostro buoni per poter fare la spesa, ma necessità tri, assessore dare maggiori risposte ai prosegue Depietri - saranno compra il pane al forno può obiettivo, evidenziando così la creda destinare bisogni primari, allargare la distribuiti in forma di sporta decidere di acquistarne un infatti, è quel- alle Politiche scente necessità delle famia famiglie sociali del rete dei fornitori e rendere alimentare tramite Porta poco di più da lasciare ‘in lo di combattere e glie di essere sostenute per in difficoltà, attaccare la povertà Comune di disponibile una maggiore Aperta Onlus nostro prezio- attesa’ al negoziante per arrivare a fine mese e mete interrotto Carpi - daremo quantità di merce a servizio so partner alla pari. All’inle persone bisognose che da varie parti”. tere il pane, per così dire, in in seguito al vita a progetti della comunità dei cittadini terno di questo passeranno Il Pane in tavola. Partiamo col pane sisma del 2012, riprende ora in sinergia con altri soggetti. indigenti e, nel contempo, progetto a ritirarlo. attesa funma non ci poniamo limiti con maggiore forza e con un Abbiamo la necessità di promuovere lo sviluppo del daremo lavoro Le famiglie ziona come il e così come, oggi, i fornai più ampio coinvolgimento appoggiarci al volontariato consumo sostenibile tramite anche a due beneficiarie di soggetti. Il perdurare del- non solo perché ha idee e nuove attività. Il progetto si persone in dif- caffè sospeso napo- saranno quelle aderenti (prezioso l’apporto letano: chi compra in certificata fornito dalle associazioni di la crisi e la conseguente per- ci può aiutare ma perché concretizza in due azioni: ficoltà che si il pane al forno può difficoltà categoria che hanno aiutato dita di lavoro hanno reso i ha un occhio diverso sulle La Spesa in dono e Il Pane occuperanno l’ente pubblico a reperire gli carpigiani sempre più fragili cose e sui bisogni e, da tale in attesa. della raccolta decidere di acquisegnalate dai e impoveriti. Impossibile diversità, possono nascere La prima prevede il recupe- alimentare”. starne un poco di più Servizi sociali esercenti disponibili) funper l’ente pubblico farsi ca- progetti rispondenti ai reali ro degli alimenti invenduti Il Pane in da lasciare‘in attesa’ del Comune”. geranno da longa manus dei rico in toto del drammatico bisogni della città. Il nostro o in scadenza mediante un attesa funal negoziante per le Un gesto sem- Servizi Sociali, confidiamo di poter allargare l’offerta”, ed emergenziale aumento obiettivo, infatti, è quello sistema di raccolta attivo ziona come il persone bisognose plice, buono conclude Daniela Depietri. delle richieste di aiuto. di combattere e attaccare quattro giorni alla settimana caffè sospeso che passeranno a come il pane, Jessica Bianchi “Sempre più spesso - spiega la povertà da varie parti”. e su richiesta dei negozi napoletano, un’occasione ritirarlo”.

Combattiamo la povertà!


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Le Fondazioni non potranno più detenere in una singola banca più di un terzo del totale dell’attivo e si impegnano a diversificare il portafoglio degli impieghi, a evitare qualunque forma di indebitamento, a non usare contratti e strumenti finanziari derivati. La parola al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Giuseppe Schena

Riforma Fondazioni: Crc è in linea L

e fondazioni bancarie sono riuscite a evitare l’intervento legislativo del Ciclone Renzi, che ha invece scombussolato le maggiori banche popolari italiane. Le fondazioni italiane rappresentano gli investitori istituzionali per eccellenza e detengono un patrimonio che, aggirandosi complessivamente sui 40 miliardi di euro, fa gola a tutti: il tentativo di allungare le mani è stato schivato trovando un punto di mediazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, cui spetta la vigilanza sugli enti. Il Protocollo d’intesa tra l’Acri (l’associazione delle fondazioni di origine bancaria) e il Mef rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di autoriforma delle fondazioni, una sorta di check up nel solco della legge Ciampi (1999), che le disciplina e che non è stata osservata alla lettera da alcuni enti, e della Carta delle Fondazioni (2012). Alla fine 85 Fondazioni e Casse su 86 hanno detto sì e tra queste c’è anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. “Il Protocollo prevede una serie di impegni a cui gli enti si sono volontariamente sottoposti e che sono già stati recepiti dalla Fondazione Crc” dichiara il presidente Giuseppe Schena. Le Fondazioni non potranno più detenere in una singola banca più di un terzo del totale dell’attivo e si impegnano a diversificare il portafoglio degli impieghi, a evitare qualunque forma di indebitamento, a non usare contratti e strumenti finanziari derivati. Presidente, dovrà cambiare qualcosa nell’attività della Fondazione? “La Fondazione Crc è stata tra le prime a staccarsi dallo scoglio della conferitaria Cassa di Risparmio di Carpi (ndr. a oggi solo una ventina di enti sul totale è completamente fuori dalle banche conferitarie). Come ribadisce il Protocollo, il fatto che le Fondazioni distribuiscano contributi sul

Giuseppe Schena

territorio non deve essere mischiato al fatto di gestire banche locali. Su questo c’è un forte ritardo delle fondazioni nel dismettere le partecipazioni e del sistema creditizio ad adeguarsi. Dal punto di vista finanziario siamo in linea da tempo coi principi ribaditi nel Protocollo”. Il Protocollo consentirà di regolare con maggior dettaglio alcuni processi che riguardano la governance delle fondazioni? “In linea con la Carta Etica delle Fondazioni, il Protocollo sancisce che debba trascorrere almeno un anno “in sonno” per i passaggi tra cariche incompatibili (candidature politiche incluse), le cariche non potranno essere ricoperte per più di due mandati e mette un tetto agli emolumenti pari a 650mila euro. La Fondazione Crc ne spende complessivamente 430mila. Si tratta di una sorta di muro per evitare che si ripetano situazioni simili a quelle che hanno portato al dissesto di un paio di fondazioni: casi isolati che hanno finito per mettere in discussione l’intero sistema. La firma posta in calce alla Carta delle Fondazioni e al Protocollo ha dato il via in

duato nel recente Protocollo, oltre al percorso di revisione I compensi dello Statuto, si rende necessaria a breve una riflessione ’accordo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e sulle società strumentali le Fondazioni definisce il principio secondo cui gli emolumenti San Rocco Arte e Cultura dovranno essere commisurati all’entità del patrimonio. “Il e Casa del Volontariato, il limite massimo fissato dall’Acri per le fondazioni di dimensione media è lo 0,20% del patrimonio alla governance. I compensi della cui rapporto con la FondaFondazione Crc rappresentano lo 0,13% quindi siamo ben al di zione va ripensato. sotto della media nazionale” commenta il presidente Giuseppe L’obiettivo di adeguare il Schena che fa alcune precisazioni in relazione all’argomento. Con patrimonio al contesto tuteriferimento ai dati di Bilancio 2013 “per i 19 consiglieri di indirizzo landolo per salvaguardare il sono stati spesi complessivamente 121.326 euro, cioè 6.385 euro livello di erogazioni va inlordi per ciascun componente. In tasca a un consigliere di indirizzo rimangono poco più di 4mila euro netti all’anno”. Più sostanzioso vece misurato nell’ottica dei il compenso per i 7 componenti del Consiglio di Amministrazione quattro anni di mandato”. per i quali la Fondazione ha speso 233.347 euro nel 2013, il presiFra poche settimane è dente percepisce 85mila euro all’anno. “Si può sempre migliorare prevista l’approvazione anche su questo versante” afferma Schena, che preannuncia del Bilancio 2014 per maggiore chiarezza e una riduzione dei costi della governance. metà ascrivibile alla preFondazione Crc a un percor- all’eventuale coinvolgimen- cedente governance. Ci so di revisione statutaria per to delle fondazioni, resto saranno già evidenze di l’acquisizione di ciò che vi molto perplesso. Si tratta di maggiore trasparenza? è scritto: è mia intenzione una mossa necessaria per “Già sotto la presidenza sottoporre il nuovo statuto conferire peso al territorio di Gian Fedele Ferrari si al Ministero dell’Economia dentro una Popolare? E’ era provveduto a costituire e delle Finanze entro luglio l’unica possibilità per valere un Fondo di riserva per le per poi arrivare all’adozione sul territorio? E’ vero che le erogazioni e un fondo di entro l’autunno prossimo”. fondazioni sono chiamate a oscillazione titoli per la Da una parte il Governo sostenere i processi strategi- salvaguardia del patrimochiede di dismettere le ci nel Paese e si spiega così nio e si era proceduto alle partecipazioni bancarie, la partecipazione in Cassa svalutazioni di alcuni titoli, dall’altra si fa strada la Depositi e Prestiti ma la que- a partire dalle obbligazioni possibilità che le Fonstione centrale per decidere del Gruppo Lehman Brodazioni mettano soldi gli investimenti dell’ente thers. Alla voce ‘immobinelle Popolari. Vi farete riguarda il rendimento, oltre lizzazioni finanziarie’ sono coinvolgere? alla diversificazione”. rimaste congelate finora, “Sebbene tempi e modi della Dopo un anno da preperché definite strategiche, riforma delle Popolari non sidente ha stabilito azioni contabilizzate al cosiano stati particolarmente alcune priorità del suo sto d’acquisto e non in base graditi, credo che sia un per- mandato? al valore sul mercato, il che corso inevitabile. Rispetto “Rispetto a quanto indiviha permesso di non regiFondazione

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Consiglio di Indirizzo

Nuove nomine

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l Consiglio di Indirizzo della Fondazione, nella seduta del 12 maggio, ha proceduto a nuove nomine, per l’imminente scadenza dei mandati di 8 dei suoi componenti. Nell’ambito delle tre terne di competenza del Comune di Carpi sono stati eletti: Enrico Contini, 75 anni, Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Azienda Servizi alla Persone delle Terre d’Argine, una lunghissima esperienza amministrativa all’interno dell’Azienda Usl, presidente e componente di diversi collegi sindacali di aziende pubbliche e private; Cinzia Principi, 57 anni, attualmente componente del Consiglio d’indirizzo della Fondazione CR Carpi, impegnata nell’ambito scolastico; Gian Paolo Ferrari, 65 anni, architetto libero professionista, già dirigente in aziende del settore immobiliare. Confermati anche Maria Gabriella Burgio (che aveva sostituito il 2 ottobre scorso il consigliere Eleno Dondi entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione), tra i designati dal Comune di Novi di Modena; Maurizio Vescovini, nella terna del Comune di Soliera, anch’egli ricandidabile; e Marcello Fantuzzi (che aveva sostituito il 2 ottobre scorso il consigliere Lella Rizzi, entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione), tra i nominativi pervenuti dalla Provincia di Modena. Altra conferma per Marco Gasparini tra le due terne pervenute dalla Camera di Commercio di Modena, eletto insieme a Federico Poletti.

strarne finora le perdite, ma ha impedito anche di poter disporre di quelle risorse per la negoziazione sui mercati. Oggi sono maturi i tempi per una progressiva dismissione delle immobilizzazioni finanziarie per far fruttare al meglio l’ingente patrimonio dell’ente”. Alla domanda specifica sul rendimento della gestione degli investimenti finanziari, il presidente Schena abbozzando un sorriso sornione accenna a “una percentuale superiore al 3%” ma insistere per avere numeri e cifre è stato inutile e tutto è rimandato alla presentazione del Bilancio 2014 tra qualche settimana. Sara Gelli


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na convention per raccogliere le energie e costruire insieme il futuro. Sabato 9 maggio, a Villa fondo Tagliata di Mirandola, Lameplast Group ha riunito i gruppi dirigenti e tutto il personale per guardare avanti, condividere gli obiettivi e il successo di quasi 40 anni di progetti e attività fondati su innovazione e qualità. Risultati resi possibili grazie al lavoro di squadra, alla capacità di condividere prospettive e risultati. Ad aprire la convention un filmato dedicato alla storia del gruppo, subito seguito dall’intervento del presidente Giovanni Ferrari che ha ricordato come una piccola azienda di provincia sia riuscita, pian piano, a imporsi sul mercato internazionale. Era il 1° gennaio 1976 e da allora di strada ne è stata fatta. Oggi Lameplast Group è capace di assicurare, in tutto il mondo, un servizio completo, flessibile e integrato per la preparazione, il riempimento e confezionamento di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e cosmetici, dal design di un nuovo contenitore al prodotto finito. A distanza di pochi mesi dal 40esimo anniversario, Ferrari ha anche parlato della chiave vincente per poter affrontare un mercato sempre più

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In vista del 40esimo anniversario della nascita del gruppo, dirigenza e personale si sono riuniti in una grande convention a Villa fondo Tagliata di Mirandola per condividere obiettivi e risultati. “Insieme riempiamo il futuro”, ha commentato il presidente Ferrari

Lameplast Group unisce le forze

I lavoratori del gruppo

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Il team manageriale coi tre fondatori

difficile e globale, di quanto fondamentali siano condivisione e coesione all’interno del gruppo. “Insieme riempiamo il futuro. Di fronte alle sfide future – ha detto – bisogna essere uniti, identificarsi in una squadra”. Lameplast oggi conta 290 dipendenti e alcuni di loro – oltre ai fondatori Giovanni Ferrari, Evro Fabbri e Antonio Fontana – lavorano nel gruppo da più

di 30 anni. La parola è poi passata a Barbara Reguzzoni, responsabile Marketing del gruppo, che ha presentato le figure chiave delle tre società (Lameplast, Coc farmaceutici e LF of America) e ringraziato gli impiegati e gli operai per il loro impegno: “questa – ha detto mentre su uno schermo scorrevano le immagini dei lavoratori – è l’energia e la forza di Lameplast”.


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Mi piace “Se da un lato della focogliere la Rete offre tografia e la luce una grande quali sono i che si posa tuoi soggetlibertà di espressui volti delle ti preferiti? sione, dall’altro persone. Trovo fotografia però corre il rischio “La l’ispirazione è un istinto di svalutare l’arte guardando che mi porta a fotografica, perché a catturare e fisciò che mi volte si tende a pen- sare immagini circonda e sare che basti utiliz- e dettagli che congelando nei miei scatti zare un effetto o un conquistano il l’emozione del filtro particolare di mio sguardo e momento”. E’ un’applicazione per il mio cuore. così che la car- diventare dei veri Per esempio pigiana Elena fotografi”. oggi ho visto Parmeggiani, un bellissimo 24 anni, perito informatico, campo di papaveri e non definisce in poche parole il vedo l’ora di tornarci per suo stile fotografico. fotografarlo! Tuttavia, anche Elena ha iniziato a fotograre se i paesaggi mi affascinano da piccolissima affascinata molto, è con i ritratti che dall’idea di immortalare esprimo al massimo la mia scorci di vita, ma è stato 5 creatività e sensibilità. Da anni fa che ha deciso di dare ormai cinque anni vengo una svolta alla sua passione. contattata per ritratti singoli, “Grazie a mio padre - racin coppia, di famiglia, maconta Elena - ho potuto ternità, neonati e bambini, iniziare a fare fotografie in e ogni volta è un’emozione un’ottica professionale. Il unica per me, quindi direi primo passo è stato l’acquiche il mio stile fotografico si sto di una reflex. Ho iniziato avvicina molto a quello della da autodidatta facendo fotografia umanista, la corpratica con alcune amiche. rente internazionale fiorita in Poi, dopo circa un anno, si Elena Parmeggiani è sparsa la voce, le mie foto sono piaciute e sono stata contattata da alcune aziende del settore tessile e abbigliamento di Carpi che mi hanno chiesto di produrre per loro cataloghi e lookbook. E’ stato allora che ho sentito l’esigenza di avere uno spazio tutto mio e ho creato il mio set fotografico completo di luci e sfondi vari in zona stadio. Ho poi deciso di affinare le mie abilità tecniche frequentando due corsi e collaborando con alcuni fotografi professionisti che mi hanno permesso di apprendere alcuni trucchi del mestiere”. Qual è per te il senso

Fotografa per passione, la 24enne Elena Parmeggiani è specializzata in ritratti che catturano l’autenticità dell’attimo

Emozioni in uno scatto

Francia nel dopoguerra che focalizzava la sua attenzione sull’essere umano nella sua

vita quotidiana”. Ci sono dei fotografi in particolare a cui ti ispiri? “Oltre ai grandi fotografi umanisti, ammiro molto il famoso fotoreporter statunitense Steve McCurry divenuto celebre in tutto il mondo per la sua fotografia Ragazza afghana al tempo della guerra sovietica in Afghanistan. I profondi occhi verde smeraldo e l’espressione imperscrutabile di quella dodicenne rimasta orfana che viveva in un campo profughi restano indimenticabili”. Come vedi il mestiere del fotografo nell’era digitale? “Oggi grazie a Internet e, in particolare ai Social Network, chiunque può divulgare il proprio lavoro

Daniela Dallavalle a Palazzo Medici Riccardi

The Eco Wedding Project

A tavola col re

Il giorno più bello tra ieri e oggi

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Daniela Dallavalle tra le studentesse

ell’ambito delle iniziative per il Festival d’Europa 2015, la Biblioteca Riccardiana e la Città metropolitana, in collaborazione con la Prefettura di Firenze, hanno organizzato un evento che coinvolge Palazzo Medici Riccardi. La manifestazione Con il Re a Palazzo. La festa del 1709 per Federico IV Re di Danimarca e Norvegia vuol ricordare la straordinaria accoglienza riservata al re dalla Famiglia Riccardi in occasione della sua visita a Firenze, conclusa con una spettacolare festa e un sontuoso rinfresco. Verrà aperto il Palazzo al pubblico, ripercorrendo l’itinerario allora proposto e documentato da una dettagliata cronaca, conservata manoscritta presso la Biblioteca Riccardiana. L’installazione della tavola imbandita esposta nella sala del Camino, è stata realizzata dalla carpigiana Daniela Dallavalle, artista e designer, poliedrica e raffinata, che nelle sue creazioni ricerca l’accuratezza del dettaglio e svela l’animo più puro dei materiali, essenza stessa dell’arte. I macramè, i ricami in cornely e i decori della tovaglia, realizzati a mano, interpretano in chiave moderna gli stucchi classici e gli affreschi del Palazzo, mentre l’apparecchiata evoca simbolicamente il sontuoso rinfresco approntato per accogliere re Federico IV dalla Famiglia Riccardi e minuziosamente descritto nei documenti storici del 1709.

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agno di folla in occasione della presentazione, lo scorso 8 maggio, nel Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio, di The Eco Wedding Project. La mostra, realizzata dalle studentesse di IVB e IVD dell’Istituto Vallauri, in collaborazione con i Musei di Palazzo Pio, la ditta Daniela Dallavalle e Coop Estense, ripercorre la storia e l’evoluzione dell’abito da sposa nel corso del Novecen-

to e quella del cambiamento della società italiana e quindi degli usi e costumi legati al matrimonio. Nelle sale di Palazzo Pio sono esposti abiti originali, prestati da nonne, zie, mamme, professoresse e dalle socie dell’Università della Terza Età Gasparini Casari, e quelli ecologici, realizzati anche con materiali di recupero, creati dalle studentesse. In occasione del vernissage 40 ragazze del Vallauri hanno sfilato indos-

a un pubblico ampio in maniera rapida ed efficace. Per esempio grazie alla condivisione di album fotografici su Facebook e Instagram ho potuto farmi conoscere ed essere contattata per alcuni servizi. Se da un lato la Rete offre una grande libertà di espressione, dall’altro però corre il rischio di svalutare l’arte fotografica, perché a

sando questi bellissimi abiti di ieri e di oggi. Presente anche Daniela Dallavalle, guida artistica delle studentesse. “Recuperare cose lascia aperta la possibilità di lasciare libera la fantasia, vedere la realtà con occhi diversi e scrivere per un oggetto una nuova storia” racconta Daniela, secondo cui l’essenza più pura dell’arte è l’amore per l’esistenza e la capacità di stupire esaltando i dettagli meno visibili.

volte si tende a pensare che basti utilizzare un effetto o un filtro particolare di un’applicazione per diventare dei veri fotografi, ma non è così. I vantaggi della fotografia digitale sono enormi in velocità, controllo del risultato, facilità di uso e condivisione, ma tutte queste nuove opportunità non hanno cambiato la difficoltà che esiste nella creazione di bellissime immagini, evocative e piene di senso della visione del mondo da parte del suo autore, tanto è vero che moltissimi scatti che ancora oggi sono considerati dei capolavori, come ad esempio Ragazza afghana sono stati realizzati con macchine analogiche e senza il successivo utilizzo di programmi di fotoritocco”. Progetti futuri? “Vorrei allargare il mio raggio d’azione ai matrimoni, per vivere con gli sposi e gli altri protagonisti l’adrenalina e l’emozione di quella giornata, creando con loro un feeling che li faccia sentire a proprio agio, liberi di comportarsi in modo spontaneo e naturale. Inoltre, io e il mio ragazzo Marco stiamo pensando di realizzare insieme un progetto ma di questo ancora non posso dire nulla! Nel frattempo continuo a rappresentare in foto la vita della gente, semplice e magica al tempo stesso”. Chiara Sorrentino


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hiudete gli occhi. E tentate di dar forma alla fantasia. Sgombrate la mente e fatevi pervadere da luci. Linee… Macchie di colore in libertà dotate ognuna di un personale significato simbolico: dall’energia dell’arancio, alla folle vitalità del giallo. Squarci di nero e piccole figure che si perdono nello sfondo. Protagonista assoluto della tela il colore. Vorticoso. Gioioso. Sono i quadri della carpigiana Barbara Truzzi. Artista poliedrica, già affermata come musicista, ha sempre portato avanti la sua passione per la pittura che vede nell’astratto la sua massima espressione. Nelle sue opere infatti la realtà è trasfigurata, trascesa. Nelle sue atmosfere dilatate e oniriche si può intravedere la potenza di Wassilj Kandinskij o, ancora, la poetica trasognata di Joan Mirò. E’ una scoperta Barbara Truzzi. Un talento che incanta e travolge il suo. Che superando il figurativo crea un ponte tra psiche e arte. Quello tratteggiato da Barbara è un equilibrio armonico, dove ogni sfumatura pare corrispondere a un suono musicale. Le sue tele paiono così straordinarie composizioni in musica. Trame di uno spartito. Il 24 maggio, alle 16, lo Chalet dei Giardini Margherita, luogo simbolo della città di Bologna, apre i suoi locali a Intrecci, la personale di Barbara. Mostra che segna il suo debutto ufficiale nel mondo della pittura. Gli ampi spazi dello Chalet faranno da contenitore a trenta quadri dove l’intrecciarsi di forme, simboli, colori e materiali d’utilizzo guiderà l’osservatore in un percorso

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Il 24 maggio, alle 16, lo Chalet dei Giardini Margherita, luogo simbolo della città di Bologna, vedrà il debutto della personale di Barbara Truzzi. La mostra rimarrà aperta al pubblico il 25 e il 26 maggio dalle 10 alle 20

Intrecci d’arte

giocoso e tutto da scoprire. “E’ un piacere ospitare la mostra di Barbara Truzzi all’interno dello Chalet dei Giardini Margherita. I nostri spazi sono aperti all’arte e i visitatori saranno ben felici di avere la possibilità di ammirare gratuitamente una mostra tanto bella”, ha sottolineato Massimiliano Serra, gestore della struttura. Al termine del percorso espostivo (vernissage il 24 maggio, alle 18) si potrà partecipare attivamente alla creazione di un’opera corale su una tela di 100x150 che raccoglierà le testimonianze artistiche dei presenti e rimarrà in esposizione presso la storica struttura bologne-

se: “dentro ognuno di noi c’è il desiderio di esprimersi attraverso l’arte. Crediamo che quest’iniziativa possa risvegliare l’artista assopito in ognuno di noi”, commentano gli artisti Melisa e Loren-

zo Benni, nonché proprietari del Bazar del Pittore, che finanziano la tela e i materiali che verranno impiegati per dar vita a quest’opera collettiva. E se avete voglia di farvi trasportare nell’universo fascinoso di Barbara Truzzi,

Macchie di colore in libertà dotate ognuna di un personale significato simbolico: dall’energia dell’arancio, alla folle vitalità del giallo. Squarci di nero e piccole figure che si perdono nello sfondo. Protagonista assoluto della tela il colore. Vorticoso. Gioioso. Sono i quadri della carpigiana Barbara Truzzi. una gita fuori porta a Bologna è davvero d’obbligo. J.B.

Dark Room Silmar Art Gallery di Carpi

Città minime D

a non perdere la personale di Matteo Mezzadri, a cura di Chiara Iemmi, allestita presso la Dark Room Silmar Art Gallery. Artista multidisciplinare, classe 1973, da diversi anni lavora come fotografo a livello nazionale e internazionale. Nel 2014, con il progetto Le Città Minime si classifica al londinese Sony Word Photography Awards, secondo nella categoria professionisti, selezionato fra 69.114 artisti da 166 paesi. Saranno proprio queste fotografie, esposte in musei e gallerie di tutto il mondo, al centro della mostra carpigiana. Le Città Minime sono un progetto fotografico di ricerca sullo spazio, sulla città e sulle persone che vivono questa dimensione. Il percorso si sviluppa attraverso la costruzione artificiale di luoghi urbani identificabili. Le piazze, le strade, gli edifici, la natura sono moduli essenziali di una realtà urbana reinventata nel progetto. La città è minima ma è anche nuda e rimane immobile, spogliata da ogni orpello, essenziale nelle forme e nei caratteri. E’ una città di mattoni espressione di sola architettura. A livello tecnico, il lavoro è stato realizzato in studio con materiali comunemente utilizzati nell’edilizia: mattoni forati per gli edifici, tubi innocenti per le ciminiere, asfalto isolante di coperture per le strade e bonsai per le piante. Le atmosfere sono ottenute con una macchina per il fumo e gas refrigeranti. La mostra, visitabile fino al 14 giugno, gode del patrocinio del Comune di Carpi.


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Mettere in circolo la solidarietà. E’ questo l’obiettivo che si pone la Festa del quartiere di Quartirolo, organizzata dai volontari dei Circoli Graziosi e Giliberti e della Parrocchia, il 23 e 24 maggio

Quartirolo in festa

“Grazie a don Claudio, Parrocchia e Circoli Arci si sono uniti, facendo fronte comune per organizzare qualcosa per il quartiere. Il messaggio che desideriamo lanciare è forte e chiaro: noi ci siamo e abbiamo voglia di lavorare insieme per il bene di tutti”.

Da sinistra Martiniello, Po, don Fabio e Bertelli

lanciare è forte e chiaro: noi ci siamo e abbiamo voglia di lavorare insieme per il bene di tutti coloro che vivono e lavorano qui”. Il ricordo di don Claudio è, ancora oggi, un collante potente: “è la sua memoria che continua a unirci. Sempre”, gli fa eco Gabriella. Ad aprire il programma della festa sarà il Torneo di Calcetto saponato (info: Raul 348.3509749) che si svolgerà da giovedì 21 a sabato 23

maggio, a partire dalle 18, presso il Circolo Graziosi. Sabato 23, dalle 16, sempre al Graziosi, si terranno il Torneo di Calcio Giovanile Categoria Pulcini e il Torneo di Beach Volley, mentre alle 21, largo alle danze con l’Orchestra Giardino del Liscio. Domenica 24 maggio, alle 11,15, Santa Messa in ricordo di Don Claudio, sempre nella cornice del Circolo Graziosi, officiata da

don Fabio. Dopo la celebrazione, alle 12,30, spazio al ricco e gustoso Pranzo a menù tradizionale a base di aperitivo di benvenuto, lasagne, garganelli con ragù di coniglio, prosciutto al forno, patate arrosto, insalata, dessert e bevande (per prenotare il pranzo a 20 euro: 059.690065 - 059.694231 -059.641575). E per smaltire qualche caloria, a partire dalle 16,30, Boogie & Rock ’n’ Roll per tutti, in compa-

gnia della Boogie Academy School. Sempre domenica 24 maggio, la festa si concluderà nei locali del Circolo Giliberti, alle 21, con la Grande tombolata con ricchi premi, ovvero utili buoni spesa da utilizzare in alcuni supermercati cittadini. “Il ricavato della festa - spiega Gabriella Bertelli - sarà speso per sostenere il quartiere. Lo scorso anno i proventi furono in parte devoluti al Centro di

ascolto parrocchiale mentre un’altra è stata accantonata per acquistare le attrezzature necessarie per allestire il nuovo Parco Sigonio”. Quest’anno si vedrà ma, assicura Ivo Po: “noi siamo vigili e attenti. Qualsiasi bisogno emerga nel quartiere siamo pronti a dare una mano”. “La nostra speranza è che tutti accolgano il nostro invito e accorrano numerosi per partecipare alla festa e contribuire così a rendere migliore e ancor più vivibile questo bel quartiere cittadino”, ha concluso il vice presidente del Graziosi, Nardo Antonio Martiniello. Jessica Bianchi artemisiaweb.it

ettere in circolo la solidarietà. E’ questo l’obiettivo che si pone la Festa del quartiere di Quartirolo, organizzata dai volontari dei Circoli Graziosi e Giliberti e della Parrocchia, il 23 e 24 maggio. “La festa affonda le proprie radici in un passato lontano. Da quarant’anni a questa parte, seppure con alcune battute d’arresto, si organizza un momento di aggregazione nel quartiere”, spiega Gabriella Bertelli volontaria della Parrocchia di Quartirolo. Un’occasione preziosa per far incontrare la gente, facilitando la nascita di relazioni significative e rapporti interpersonali in un contesto leggero, festoso e all’insegna della convivialità. A ridare linfa vitale alla festa fu l’amatissimo parroco don Claudio Pontiroli, prematuramente scomparso tre anni fa: “il suo contributo - spiega Ivo Po del Giliberti - fu fondamentale poiché lui credeva nel potere e nella forza della solidarietà”. Dal basso. Tra la gente. “Una specie di catena umana nella quale tutti si prendono per mano, facendo l’uno qualcosa di buono per l’altro. Grazie a don Claudio, Parrocchia e Circoli Arci si sono uniti, facendo fronte comune per organizzare qualcosa per il quartiere. Il messaggio che desideriamo

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Risi classici d’Italia SPACCIO AZIENDALE Orari di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì - mattino dalle 08.30 alle 12.00 - pomeriggio dalle 14.30 alle 18.00 Sabato mattina dalle 09.00 alle 12.00

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Bianca come un fiore ad aprile, rossa come la nostra passione, la nostra maglia ti entra nel cuore, indossarla è un vero onore…”. Queste le prime parole che i tifosi biancorossi inizieranno a intonare dagli spalti del Cabassi. L’inno della loro squadra del cuore è stato scritto da un visibilmente emozionato Paolo Belli, già autore di quello della Juventus: “tutto è nato da una scommessa. Cristiano Giuntoli mi chiedeva insistentemente di scrivere l’inno e io gli promisi che l’avrei fatto solo se fossero stati promossi in Serie A. Hanno mantenuto la promessa - e chi lo avrebbe mai pensato? - e, a quel punto, non potevo più sottrarmi. Non volevo scrivere un inno, bensì una canzone. Il mio modo per ringraziare la squadra e la dirigenza dello straordinario dono che hanno fatto a ciascuno di noi. Ci ho pensato a lungo e poi, una notte, come spesso accade, mi sono svegliato

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’ sempre festA: le celebrAzioni dell’impresA biAncorossA continuano! Martedì 12 scorso, squadra e società sono state ospitate dal Lions Club Carpi Host al Club Giardino, presso il Ristorante Narciso, nel contesto dell’happening benefico Solidarietà e Sport. “Siamo molto orgogliosi di sentirci un po’ i portafortuna del Carpi - commenta il presidente del Lions Carpi Host, Maria Claudia Ferrari - che ha cominciato questa avventura con noi lo scorso settembre sotto una pioggia battente: evidentemente ha portato bene. Ora la squadra termina qui la stagione e devo dire che anche questa serata è stata un successo. Oltre duecento i partecipanti e circa 5mila gli euro raccolti, i quali sa-

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cini, il mister Fabrizio Castori e Simone Romagnoli”. E gli altri? “Meglio si dedichino a quello che sanno fare meglio”, ride lo showman. difficili ma anche per loro “E forza Carpi adesso il sogno si è concretizzato. canto per te, alzo la voce Il Carpi calcio ci ha donato finché ho fiato in gola, la emozioni fortissime. Una mia squadra non sarà mai favola. Questa canzone è sola”. Ma il prossimo anno il mio modo di dire loro il per chi tiferà lo juventino mio personale Grazie”. La Paolo Belli? “Semplice”, voce ufficiale dell’inno sarà risponde. “La Juve deve quella di Valerio Carbone, vincere tutte le partite e il leader della band Carbonio Carpi altrettanto, tranne 14. Tra i protagonisti della due…”, ride. Scherzi a canzone “Tre anni fa la parte, grazie al (“registrata nostra città Carpi dei miranegli studi ha vissuto il coli, la nostra di Music città, ha ricevutrauma del sisma. I Inside a la grazia tra progressi della squa- to Rovereto, le più insperate: dra, le sue vittorie, fortemente essere conodanneggiata ci hanno aiutati a sciuta ovunque. guarire. A pensare ad “Come non dal sisma”, altro. A sognare”. aggiunge mai - concluPaolo Belli) de Paolo - mi vi sono voci a dir poco sento orgoglioso di essere insospettabili: a fare i cori, carpigiano perché, finalinfatti, hanno partecipato mente, oggi, tutti sanno tutti. Dai dirigenti ai giocadov’è Carpi. Alla faccia di tori, dall’allenatore all’uffi- Lotito. Che ci abbia portato cio stampa… I più intonati? fortuna?”. “Il patron Stefano BonaJessica Bianchi

E’ Paolo Belli l’autore del nuovo inno del Carpi Calcio. “La squadra ci ha regalato una favola. Questa canzone è il mio modo di dire loro Grazie”.

Una canzone per Carpi

Paolo Belli

ispirato. L’idea era lì. Con me. E mi sono buttato

nella scrittura”. E’ nata così Forza Carpi. Potente

nella sua semplicità. Parole scelte con cura che accarezzano l’anima di chi, questa nostra grande squadra, ce l’ha dentro. Nel cuore. “E forza Carpi il mio cuore è con te, alzo le mani e la sciarpa vola, Forza Carpi la curva ti ama”. “Tre anni fa - prosegue il cantautore - la nostra città ha vissuto il trauma del sisma. Un’esperienza drammatica che ci ha segnati nel profondo. I progressi della squadra, le sue vittorie, ci hanno aiutati a guarire. A pensare ad altro. A sognare. Io credo nelle favole e sono convinto che, con il lavoro duro, i desideri si possano realizzare. L’ho vissuto sulla mia pelle: son partito in punta di piedi, dalla provincia, da una famiglia umile, e ce l’ho fatta. Questi giovani calciatori straordinari hanno fatto la stessa cosa: alle spalle hanno storie a volte

Proseguono le celebrazioni: Martedì 12 scorso, squadra e società sono state ospitate dal Lions Club Carpi Host al Club Giardino

La festa continuA…

Il 25 maggio il carpi calcio riceverà il Sigillo d’Ateneo a Urbino.

ranno destinati all’acquisto di defibrillatori da mettere nelle palestre delle scuole cittadine”. Martedì 19 maggio, gio-

catori e dirigenti saranno premiati allo Sporting Club, presso il Ristorante Da Michele, nella serata di Gala Carpi FC 1909 entra

nella Storia, organizzata dal Club Juventus Carpi 1967. E lunedì 25 maggio riceveranno dall’Università di

Urbino Carlo Bo il Sigillo d’Ateneo. “Per la prima volta – si estrapola dalla nota promulgata dal rettore Vilberto Stocchi – asse-

gneremo il riconoscimento a una società sportiva che nell’estate 2014 aveva scelto Urbino per il suo ritiro precampionato […] a testimonianza dei meriti collettivi che hanno permesso a un glorioso Club di raggiungere un prestigioso obiettivo nel campo dello Sport […] un percorso virtuoso che ha saputo coniugare far play finanziario, corretta gestione, organizzazione manageriale, rispetto delle regole, attenzione ai giovani”. Il Sigillo dell’Università di Urbino è stato consegnato in tempi recenti a personalità quali Gehrard Schröder, Martin Schulz, Carlo Rubbia, Sergio Zavoli, Andrea Camilleri, Vittorio Sgarbi e Piero Guidi. Enrico Gualtieri

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l colpo d’occhio, come sempre, era a dir poco eccezionale. Folla. Ovunque. Musica, luci, voci, colori… pareva di essere in Riviera. Mancava solo il mare. “Il risultato di questa edizione è andato oltre ogni nostra più rosea aspettativa”: ha commentato, il vicesindaco Simone Morelli, il successo di Carpi C’è. E come dargli torto? La manifestazione - promossa da Comune di Carpi, Consorzio ConCarpi e Carpi C’è - è l’unica capace di attirare alla Corte dei Pio gente proveniente da fuori porta in cerca di divertimento. Oltre 45mila le persone che, sabato 9 maggio, hanno animato ogni piazza, cortile, via e scorcio del centro, dalle 16 alle 2.00, incoronando Carpi C’è quale manifestazione di punta della città. “A decretarne il palese successo ha contribuito l’unione di tutti i commercianti – continua Morelli – le cui iniziative sono state accompagnate dall’apertura di alcuni tra i più significativi spazi culturali della città: dal Teatro al Museo, all’ex Sinagoga. L’offerta culturale e musicale è stata molto ampia ed è stata organizzata con ancora maggior sinergia tra le diverse zone del centro, permettendo a tutti di godere al massimo quanto

Dal pomeriggio a notte inoltrata oltre 45mila persone hanno affo dei Pio, per una notte di divertimento, cultura, shopping e bellezza

Carpi come la Riviera Ph Luciano Arletti

Danny Gattuso conquista il premio Lapam-Vallauri con un abito dinamico e innovativo creato all’interno dell’azienda We Studio

Futuristic vision

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rotagonista alle Ferrovie Creative la sfilata conclusiva del progetto Moda al Futuro, il concorso promosso da Lapam in collaborazione con l’Istituto Vallauri, presentata da Clarissa Martinelli di Radio Bruno. Per il settimo anno consecutivo gli studenti della 5^ B, frequentanti il corso Tecnico Abbigliamento e Moda, hanno presentato le loro creazioni, frutto dell’incontro tra scuola e imprese. Ha vinto Danny Gattuso con un abito dinamico e innovativo dal titolo Futuristic vision creato nell’azienda We Studio, mentre il secondo posto ha visto un ex aequo tra Nawal Bouihoukene con un capo che coniuga Africa e Occidente, nato all’interno dell’azienda Silvio Severi e Ludovica Roncadi con il suo abito Street Style, creato

nell’azienda Confezioni Chicca. Terzo classificato Ion Ivan che, presso l’azienda Liu Jo, ha realizzato un capo ispirato al costume tradizionale rumeno, ricchissimo di ricami e colori. Premio speciale per Tecnica del modello e della confezione va all’abito presentato da Martina Malagoli, abbinata all’azienda Anna Rachele. La menzione per Tecnica della maglieria è andata a Monica Melotti, abbinata alle aziende DavidTex, I.bi.s e Ivan Bonetti Servizi, mentre la segnalazione per la Reinterpretazione della tradizione ha visto primeggiare Alessandra Zaho, che ha lavorato nell’azienda Anna Falk. Infine, menzione speciale per l’Originalità del tema e ironica interpretazione per Angelica Coluccini, abbinata all’azienda Ean 13, con un abito ispirato agli

Anni ‘50. I primi quattro premiati avranno l’occasione di andare in visita a Milano entro fine maggio: oltre a scoprire l’Expo 2015, potranno visitare il famoso “quadrilatero della moda” della metropoli lombarda. Infine per tutti i partecipanti, la possibilità di far sfilare i propri capi durante le celebrazioni del Patrono, il 16 maggio in Piazza Martiri in occasione di Carpi, profilo moda.“Lapam da anni ha fatto del rapporto scuolamondo del lavoro uno dei tratti caratteristici del suo impegno in città – sottolinea il presidente Lapam Moda, Federico Poletti – con la convinzione che investire sulla formazione dei giovani sia il modo migliore per aiutare l’economia del territorio a evolvere e a rivitalizzarsi. Il rapporto con il Vallauri, attraverso il progetto Moda al Futuro dà la misura concreta di quanto l’associazione creda al valore di iniziative in cui gli studenti diventano protagonisti e sperimentano dal vivo il clima e l’atmosfera, nonché le regole, di un futuro ambiente di lavoro”. “Il nostro istituto – commenta la preside del Vallauri, Margherita Zanasi – è grato a Lapam per questa iniziativa, ma soprattutto alle aziende che, gratuitamente, mettono a disposizione il loro personale qualificato, gli strumenti e il materiale necessario per l’accoglienza degli alunni in stage e la realizzazione del capo progettato”.

Festa del Patrono - La grande moda di Carpi sarà protagonista saba maggio, con inizio alle 21, in Piazza Martiri

Moda sotto le stelle

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orna Carpi, profilo moda. La sfilata organizzata come ogni anno da Rocco Cagnè - presenta le collezioni delle aziende carpigiane (e non solo) e, mai come quest’anno, copre ogni settore merceologico. A sfilare saranno i bambini di

Original Marines, i sexy costumi mare di Elena B, il pret-a-porter di G.Flash, le collezioni abbigliamento e accessori di Mavie, le spose di Fiori D’arancio di Reggio Emilia, nonché gli splendidi look di Batte il cuore, che tra l’altro condirà la sua sfilata con gli

abbinamenti ai quadri della nota pittrice modenese Jole Caleffi. Protagoniste anche le splendide acconciature del salone carpigiano Envogue di Katiuscia Penzo, la presentazione dei giovani stilisti dell’Istituto Vallauri e il make up del salone Sweet innovation. Come


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ollato il cuore della città

veniva proposto. Carpi C’è continua a costituire un grande, irrinunciabile strumento di promozione commerciale, turistica e

culturale, strumento al quale non dovrà mai venir meno il sostegno dell’Amministrazione. Un grazie dunque a tutti coloro che

Il 19 maggio, alle 21, in Sala Mori, appuntamento con la presentazione del libro dei due vaticanisti Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi

Papa Francesco e l’economia che uccide

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artedì 19 maggio, alle 21, presso la Sala Mori di Palazzo Pio, appuntamento con la presentazione del libro Papa Francesco questa economia uccide dei due vaticanisti Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi. Dialogano con gli autori Pierluigi Senatore di Radio Bruno e il professor Franco Mosco-

ni. Sono bastate poche frasi del pontefice contro l’economia che uccide per bollarlo “papa marxista”. Delle disuguaglianze sociali e dei poveri è ammesso parlare, a patto che lo si faccia di rado. Un po’ di carità e un pizzico di filantropia, conditi da buoni sentimenti, vanno

teologo carpigiano Brunetto Salvarani, docente di Missiologia e Teologia del dialogo nella Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna e negli istituti di scienze religiose di Modena e Rimini, presenterà martedì

Il 19 maggio, alle 18, all’Auditorium Loria

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ato 16

Brunetto Salvarani

già sperimentato nella scorsa edizione, ai momenti di moda, si uniranno quelli di spettacolo: accanto all’ironia della Strana coppia di Radio Bruno, che condurrà la serata, spazio al cabaret con Marco Milano, il noto Mandi Mandi della trasmissione Mai dire gol.

bene, mettono a posto la coscienza. Basta non esagerare e, soprattutto, non azzardarsi a mettere in discussione il “sistema”. Un sistema che, anche in molti ambienti cattolici, rappresenterebbe il migliore dei mondi possibili, perché – come ripetono senza sosta le cosiddette “teorie giuste” – più i ricchi si arricchiscono meglio va la vita dei poveri. Ma il fatto è che il sistema non funziona e oggi viene messo in discussione da un papa che in questo libro propone una riflessione sul rapporto fra economia e Vangelo.

hanno deciso di trascorrere a Carpi la propria giornata, contribuendo a fare di Carpi C’è una festa eccezionale”. Sabato16 e domenica 17 maggio

Fiera di San Bernardino

La fede e il dialogo 19 maggio, alle 18, presso l’Auditorium Loria, i due libri Non possiamo non dirci ecumenici e I ponti di Babele, curato insieme a Paolo Naso, docente di Scienza politica e coordinatore del master in Religioni e mediazione culturale all’Università di Roma La Sapienza. Come afferma nella prefazione de Non possiamo non dirci ecumenici il priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, il libro “unisce passione e rigore, fornisce gli strumenti per discernere i tempi del cammino ecumenico, accompagnando il lettore alla scoperta di un territorio apparentemente incognito, ma che si rivela sempre più

familiare, perché riposa al cuore delle domande della vita del credente”. I ponti di Babele è una sorta di navigazione tra le tante isole dell’Italia multireligiosa: consente di esplorare il pluralismo confessionale che si sta faticosamente affermando anche nel Paese in cui «non possiamo non dirci cristiani». E’ una ricerca sui ponti di comunicazione e sui luoghi di incontro che favoriscono l’integrazione e la coesione sociale in un tempo attraversato anche da radicalismi e fondamentalismi, ma anche un’indagine per cogliere gli elementi di continuità, le fratture e le novità nelle espressioni religiose degli italiani.

L

a Fiera di San Bernardino è la celebrazione dell’antico mercato tradizionale del Santo Patrono e avrà luogo in Piazza Martiri sabato16 maggio dalle 19 alle 24 e domenica 17 maggio dalle 9 alle 24. L’evento fieristico ha lo scopo di promuovere le realtà produttive, soprattutto locali - ma non solo - che operano nel settore enogastronomico, dell’agricoltura, del commercio, dell’artigianato e dell’industria.


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Lo scorso 2 maggio alla Valle dei Fiori di Mantova è stato ospite Luca Sardella. Il personaggio televisivo molto conosciuto ed esperto del verde ha passato l’intera giornata al garden, insieme al titolare Ugo Orlandelli

Tutte le novità della Valle dei Fiori L

o scorso 2 maggio alla Valle dei Fiori di Mantova è stato ospite Luca Sardella. L’amato personaggio televisivo, nonché esperto del verde, ha passato l’intera giornata al garden. Insieme al signor Ugo Orlandelli, titolare della Valle dei Fiori, ha presentato le novità 2015. Il Garden Show delle Rose è l’evento più atteso dagli appassionati. Una grande mostra - mercato di rosai a cespuglio, rampicanti e ad alberello in vaso a partire da 15 cm sino ad arrivare al vaso di 120 cm. Esemplari unici su colonne, archi e spalliere. Si possono trovare rosai dei più importanti ibridatori, G.Delbard, David Austin, Tantau, Barni, Meilland, Kordes, Nirp… Luca Sardella, insieme a Orlandelli, ha camminato lungo i sentieri del vivaio per ammirare

Cuori giganti lungo il camminamento della serra. Al centro Sardella e Orlandelli

l’infinità di rosai presenti. Il Lemon Tree, pianta al profumo di limone, è una delle novità della Valle dei Fiori. Da esterno, ideale singola o per siepi e resistente al freddo. La Menta Mojito, altra news per il garden di via Parma, 28 a Mantova, è una pianta aromatica, perenne e resistente da utilizzare per la preparazione del buonissi-

mo cocktail Mojito e non solo… Tra le novità anche l’Origano tropicale, meglio conosciuto come “plectranthus”: oltre a essere una bellissima pianta perenne, funziona come repellente per le zanzare. Delizioso il Geranio odoroso, chiamato così per le fragranze che emana. E’ possibile scegliere tra diverse profumazioni: il geranio

al profumo di cioccolato, rosa o mela verde. Anche questa pianta tiene lontane le zanzare. Sardella insieme al patron della Valle dei Fiori, ha proseguito la passeggiata tra gli aceri giapponesi: un vasto assortimento di esemplari di tutte le misure. Il presentatore ha ammirato i mille colori di queste meravigliose piante.

Luca Sardella ha poi contemplato la collezione di piante grasse rimanendo letteralmente a bocca aperta per la loro bellezza: infinite misure e forme, fiori meravigliosi... un assortimento con specie mai viste. Numerose anche le novità che riguardano l’orto, in particolare quello verticale, un metodo per coltivare ortaggi anche in piccoli spazi, sul terrazzo o in giardino. Oppure Vegtrug vero e proprio must presente solo alla Valle dei Fiori. Una soluzione studiata per l’orto fai da te in casa: facile da assemblare, permette di lavorare in piedi senza chinarsi per lavorare a terra, l’ideale per anziani e disabili. Sempre per quanto riguarda l’orto fai da te, al garden è presente anche il sistema componibile Orto & orto: vaschette che possono essere assemblate tra loro per costruire un orticello adatto a qualsiasi spazio. Sardella ha poi proseguito la sua passeggiata nel garden tra le tantissime fioriture primaverili ed estive intrattenendo i clienti con giochi divertenti, omaggiandoli con piante e rispondendo a domande e curiosità.


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osata la prima pietra del nuovo Polo artistico-culturale di Novi destinato a ospitare i servizi culturali con particolare riguardo ai giovani. La struttura, interamente donata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, del valore di 1 milione e 480mila euro, sarà ultimata entro l’anno ed è stata ideata dallo studio Politecnica di Micaela Guerzoni e da quello di Luigi Boschini. Il Polo permetterà alla collettività di tornare in possesso di quegli spazi resi inagibili a seguito del terremoto di tre anni fa e consentirà alla Biblioteca comunale, alla Pro Loco e all’Ufficio cultura di essere uniti in un unico complesso di 700 metri quadrati. La struttura disporrà anche di un’area attrezzata multimediale con postazioni computer e rete wireless. Un angolo protetto sarà poi destinato ai più piccoli con audio libri e giochi didattici. Gli spazi interni non saranno fissi e la biblioteca potrà estendere i propri spazi al Centro Giovani e si affaccerà sul verde. L’edificio sarà realizzato in materiale trasparente, con vetrate a tutt’altezza che mostreranno all’esterno le attività che si svolgono all’interno. La struttura, metallizzata e in cemento armato, sarà antisismica. Gli allestimenti interni sa-

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nvincibili Fragilità è il titolo della 17a edizione del Festival internazionale delle Abilità Differenti, organizzato dalla Cooperativa Sociale Nazareno: si svolgerà dal 16 al 26 maggio a Carpi, Correggio, Sorbara e Bologna. Al centro l’importanza della fragilità umana, mettendo l’accento sulla diversità, il talento e la bellezza dei numerosi artisti protagonisti della kermesse. “La luce che esce dalle crepe dell’esistenza fragile, ci dona bellezze inattese che il nostro cuore coglie con stupore. Come la terra si schiude per far zampillare acqua che, guidata da mani sapienti, inizia a scorrere e a ridonare vita a ciò che lambisce, la bellezza è fuori di noi. A noi - commenta il presidente della cooperativa Sergio Zini - il compito di darle ospitalità perché se dalla fragilità sgorga la bellezza, allora per ciascuno rinasce la speranza”. All’interno del Festival, spazio all’arte cosiddetta irregolare con la mostra Irregular talents: un progetto culturale ed espositivo che promuove un confronto internazionale sull’arte, a cui partecipano Austria, Italia e Polonia. Curatore della mostra è il professor Luca Farulli, docente di Estetica

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L’Angolo di Cesare Pradella Polo artistico e culturale di Novi: posata la prima pietra

ranno a carico del Comune che si avvarrà di un Contributo economico dell’Autostrada del Brennero. Alla posa delle prima pietra erano presenti il presidente della Fondazione Cassa Giuseppe Schena, il suo predecessore Gian Fedele Ferrari, il sindaco di Novi Luisa Turci, i due progettisti, l’ingegner Micaela Goldoni e il geometra Luigi Boschini, e Giulio Martello di Garc la ditta costruttrice del Polo artistico culturale.

Da Luigi Boschini, Goldoni, Schena, Turci, Ferrari e Martello

Dal 16 al 26 maggio, a Carpi, Correggio, Sorbara e Bologna, torna il Festival internazionale delle Abilità Differenti, organizzato dalla Cooperativa Sociale Nazareno

Invincibili Fragilità

presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. L’inaugurazione è in programma il 16 maggio, alle 16,30, presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna. Sempre nella città delle Due Torri, nella bellissima cornice di Casa Mantovani, domenica 24 maggio, una mostra d’arte e uno spettacolo illustreranno il tema del nutrimento gastronomico e culturale, nell’ambito del Bando Regionale legato a Expo 2015. Per l’occasione, saranno presenti stand di coopera-

tive sociali che presenteranno i propri prodotti. In serata, a partire dalle 20,30, si esibiranno il gruppo musicale Psicantria e gli attori Paolo Cevoli e Claudia Penoni. I nuovi locali della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara (a Sorbara) ospiteranno venerdì 22 maggio, alle 21, lo spettacolo musicale ed eno-gastronomico frutto della collaborazione tra la Band Scià Scià della Cooperativa Nazareno e i giovani musicisti dell’Orchestra Alberto Pio della

Scuola Media di Carpi. Un progetto che si rinnova ogni anno ospitando artisti amati e conosciuti a livello nazionale: quest’anno si esibirà l’artista non vedente Silvia Zaru. La serata prevede anche la degustazione di prodotti delle cooperative sociali del territorio. Il Teatro Asioli di Correggio ospita due eventi: i giovani attori della Compagnia Teatrale Gli Opliti del Liceo Corso di Correggio e la Compagnia teatrale Manolibera della Cooperativa

Nazareno presenteranno, lunedì 18 maggio, alle 21, il loro spettacolo shakeaspeariano Venezia, il mercante, l’ebreo liberamente tratto dall’opera Il mercante di Venezia in occasione del 450° anniversario dalla nascita del grande drammaturgo e poeta inglese. Al via martedì 26 maggio, anche l’edizione 2015 dell’Open Festival, il concorso di danza, musica e teatro dedicato alle compagnie emergenti integrate (che prevedono al loro interno artisti con

disabilità e non) che vede la collaborazione con il Liceo San Tomaso di Correggio e la Fondazione Bellelli Contarelli. Alla Corte dei Pio, domenica 17 maggio, alle 21, presentazione del libro Lo zaino di Emma e discussione con l’autrice Martina Fuga e il marito Paolo Orlandoni, presso Villa Chierici. Giovedì 21 maggio, alle 21, presentazione del libro Torniamo a casa di Silvio Cattarina, fondatore della comunità L’imprevisto, per persone che hanno problemi di tossicodipendenze, presso l’Auditorium Loria. Il convegno di psichiatria dal tema La sostenibile fragilità dell’essere che avrà per relatore il professor Stanghellini, si terrà invece sabato 23 maggio, alle 10.30 presso l’Auditorium San Rocco. Al Cinema Space City, il 25 maggio, alle 21, è invece prevista la proiezione del film polacco Io sono Mateusz di Maciej Pieprzyca cui seguirà il dibattito con l’ingegner Simone Soria. Infine, martedì 26 maggio, alle 21, presso l’aeroporto di Fossoli, appuntamento con lo spettacolo comico Volando Volando, scritto da Pizzol e diretto da Vittorio Possenti.


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Al mè dialètt... di Massimo Loschi di Massimo Loschi

Mangiare ciò che piace e restare snelli è un compito difficile. Arrivano le vacanze e nasce il problema di cosa fare per ritornare…

La diéta

La dieta

Quêši istèe, têimp ed mètr’al rôbi a l’aria, ognun vól fêr bêl šnêl la sò figura mô scànšlêr chi rudlêin... che rôba dura da pêrdrègh al sòn, sintirès... in gabia.

Quasi estate, tempo di mettere le cose all’aria, ognuno vuole fare snella la sua figura ma cancellare certe pieghe… che cosa dura da perderci i l sonno, sentirsi… in gabbia.

La diš la Tê-lê: ch’lé ‘na gran salùt èsèr mêgr’e sutil damand ‘na strôpa achsè... cunvint, ognun via ch’al galôpa a tór crèmì e paciugh ch’a gh’n’è per tùtt.

Dice la Te-le: che è un’ottima salute essere snelli e sottili come fuscelli così… convinti, ognuno via che galoppa ad acquistare creme e miscugli indicati per tutti.

Pò a s’taca cun insalêti sêins’ôli, ed pasta.. . gnanch l’ômbra e gninta pan a s’bèv sól aqua per a n’fêr di dan e via per strêda a cùrèr sêinsa fôli.

Poi si inizia con insalate senza l’olio, di pasta… nemmeno l’ombra, niente pane si beve solo acqua per non fare dei danni e via per strada a correre senza favole.

Dôp, stùff stlèe, mój d’sudór da sìmà a fònd, nèrvóš, téš cùmè côrdi d’un viulêin a s’cuntitòm ed bèvrôun ch’san d’vèlêin da pêrdêr quêši al gùst ed stêr al mònd.

Dopo, stanchi, bagnati di sudore da cima a fondo, nervosi, tesi come corde di violino ci accontentiamo di bevande che sanno di veleno da perdere quasi il piacere di stare al mondo.

Malêdìsgnà diéta e chi l’ha invintêda, mêintr’a s’insugnòm caplètt e pastisêin a dvintòm grìnsìi, sècch più di grisêin, al pêr d’mérèl patìi d’n’ultma cuvêda.

Maledetta quella dieta e chi l’ha inventata mentre ci immaginiamo cappelletti e pasticcini diventiamo raggrinziti, secchi più di un grissino, come merli gracili di ultima covata.

In gir a vdòm pò gambi ch’pêrèn strôpi, dònì mêgri... pialêdi cùmè a gl’i-asi ch’a nasc la nôstalgia ed cal ragasi ch’purtêvn’in gir l’ôrgôli dal sò rôbi.

In giro si notano gambe che sembrano ramoscelli, donne magre… piatte come tavole e nasce la nostalgia di quelle fanciulle che portavano in giro l’orgoglio delle loro cose.

Un têimp era ‘na disgrasia... èsèr patìi; a s’diš: che fêr d’sò têsta nisun viéta mô a n’s’pêrd al bêl dla vìtà cun sta diéta per ‘na céra da piêtèe e al burslêin scùnìi?

Un tempo era una disgrazia… essere deperiti; si dice: che fare di testa propria nessuno lo vieta ma non si perde il bello della vita con queste diete per un aspetto pietoso e il portafogli alleggerito?

A scuola, che noia? di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, ho chiesto a mio figlio di 13 anni perché per lui andare a scuola sia così faticoso. Non riesco a svegliarlo alla mattina, è serio quando va, serio quando torna, serio per il pensiero dei compiti. Poi finisce tutto e diventa un’altra persona. Vitale, vivace, è appassionato di animali e dopo i compiti si perde a imparare i nomi latini di tutte le specie, impara abitudini e comportamenti di mammiferi che vivono a ogni latitudine, legge per ore con interesse, li disegna. Mi ha risposto: “Mamma, io a scuola mi annoio, mi annoio tantissimo. Devo stare lì ad ascoltare in silenzio, seduto e penso a mille cose, mi addormenterei sul banco mentre quelle voci sempre uguali spiegano cose. Io non so imparare a scuola”. La noia. E mi è venuto in mente che anche quando andavo a scuola io, che avevo la sua età 30 anni fa esatti, mi annoiavo a morte e solo due professori mi salvarono alle medie, capaci di interagire e farmi appassionare un po’ alla materia. E mi domando: possibile che con tutto quello che è successo in 30 anni di tecnologia, studi sul linguaggio e sulla comunicazione, immagini, siamo fermi e inamovibili con la prof seduta alla cattedra che con tono monocorde legge un capitolo di storia dal libro? Daria

Libri da non perdere! La valle delle donne lupo di Laura Pariani

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ome riassumere quello che nei mondi chiusi ci si aspetta da una donna? “Vivere da morta. Patire da muta. Obbedire da cieca. Amare da vergine”. E che farne allora di quelle diverse che allignano nel paese come erbe cattive: mancine, strabiche, albine, o troppo fantasiose, o semplicemente “affette dal morbo della malinconia”? Tra le storie sepolte nell’oblio, in una valle dell’Alto Piemonte, c’è quella del “prato delle Balenghe”. A raccontarla è rimasta solo Fenísia C, “la stría, la pelamorti, la Lupa”, vecchia di tanti inverni, che guarda il cimitero fuori dalla finestra e parla di donne e di streghe, di ribellioni e condanne, con la certezza “di essere transitata in questa lagrimarumvalle per provare che è sempre possibile andare controcorrente”. Una ricercatrice s’inoltra per le valli piemontesi facendo interviste con il suo registratore. Le hanno parlato di una donna, la Fenísia, che vive

isolata nel Paese Piccolo, vicino al vecchio cimitero: è lei la memoria di quei posti. E’ nata nel novembre del 1928, non ha mai vissuto altrove e “il lavoro della sua famiglia è sempre stato quello del sotterramorti”. Comincia cosí il rapporto tra la scrittrice e l’anziana donna e,

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scabro e incalzante, si dipana il racconto di una vita da cui emergono figure femminili impossibili da dimenticare: la madre Ghitín, la nonna Malvina, la bionda cugina Grisa, “un bisquí di settebellezze”, rinchiusa in manicomio per aver osato ribellarsi a un padre violento. “Agli uomini il sudore e alle donne il dolore”, la vita in valle è sempre stata durissima, specie per chi ha la sfortuna di nascere femmina. Via via il ricordo produce un vortice di storie e un crudo sentimento di rabbia; vicende atroci vissute da ragazze e donne di ogni età, come quelle delle “balenghe”, sotterrate nel prato che Fenìsia vede dalla sua cucina... una folla di fantasmi di cui può immaginare perfino l’aspetto, e a cui sente di appartenere. Perché anche lei custodisce un segreto, e ha una convinzione: esiste “un puntino che è il posto della piú grande lucidità e della piú grande intimità con sé: lí dentro, ciascuno sa per scienza infusa, nella lingua dei segreti e dei sussurri, che la vendetta è la cosa più saggia”.

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ara Daria, sollevi un tema delicato e importantissimo. La scuola che non sa rinnovarsi, la scuola in cui il tema preponderante all’ordine del giorno varia tra lo stipendio degli insegnanti, la stabilizzazione a vita dei docenti, i loro orari, i loro diritti... E poco importa se, accanto a insegnanti appassionati e capaci di trasmettere il sapere, ce ne siano molti altri alla ricerca di uno stipendio fisso dopo il fallimento di tutte le altre aspirazioni: fino a oggi non è stata prevista alcuna distinzione. Insegnare è un lavoro impegnativo, difficile, stressante, delicato, importantissimo, mai un ripiego. Abbiamo visto le dure proteste contro la riforma della scuola che vorrebbe dare più potere ai dirigenti scolastici e premi ai docenti più meritevoli, il cambiamento fa paura. Nel frattempo, in Finlandia non esiste più l’insegnamento “frontale”: niente più

professori davanti agli studenti a spiegare per ore, nemmeno più materie, ma argomenti che legano una disciplina all’altra e vengono affrontati in classe formando gruppi di studenti che collaborano e arricchiscono le lezioni interagendo, utilizzando immagini e materiali. Per i compiti in classe o le interrogazioni non ci si prepara a casa da soli, ma in classe e assistiti dai docenti. I banchi stessi hanno una forma insolita e nelle scuole sono state attrezzate aule per l’economia domestica in cui ragazzini e ragazzine insieme imparano a cucinare, cucire, lavare e fare la spesa. Gli studenti finlandesi risultano essere i più preparati d’Europa. Forse è in questa direzione che dovrebbe guardare la “buona scuola”: insegnare meglio, con strumenti nuovi, studiando il metodo Steineriano, il metodo Montessori, qualificando, preparando, appassionando. A ruota, tutto il resto.

Domenica 17 maggio Marcin Dylla e Anna Lisa Lugari in concerto a Carpi

L’arte della chitarra

Tra i chitarristi più dotati del pianeta” secondo il Washington Post, il virtuoso polacco Marcin Dylla rappresenta, senza esagerare, un fenomeno raro nella storia recente della chitarra classica. Vincitore, tra il 1996 e il 2007, di diciannove Primi Premi nei più prestigiosi concorsi internazionali, il suo ultimo trionfo è la medaglia d’oro della 2007 Guitar Foundation of America International Competition di Los Angeles, nota come il più prestigioso concorso per chitarra al mondo. Lo straordinario musicista sarà ospite dell’Auditorium San Rocco di Carpi, domenica 17 maggio, alle 21, per un concerto a partecipazione gratuita sino a esaurimento posti promosso da Fondazione CR Carpi e San Rocco Arte e Cultura, in collaborazione con l’associazione Teatro di Corte, Liuteria Lodi e il patrocinio del Comune di Carpi. Docente presso l’Accademia di Musica di Cracovia e Katowice, la registrazione video del suo concerto per Mel Bay Publications e il Cd resistrato per la famosa etichetta Naxos ha scalato la Naxos Top 10 nel settembre 2008, mentre il dvd del suo recital dal vivo Castello Reale di Wawel at Dusk è stato nominato per il 2010 Album dell’anno durante il Fryderyk Award (equivalente al Grammy statunitense) , nella categoria Solo Musica Classica Album. A esibirsi con il grande maestro sarà però anche un interessante talento locale, la chitarrista Anna Lisa Lugari, dal 2007 al 2014 membro della Lybra Guitar Orchestra di Mirandola - che ha all’attivo numerosi concerti in Italia, Germania, Spagna, Belgio, Ungheria e Portogallo, oltre a due dischi (Energia Pura e In Crescendo) – con la quale si è esibita in qualità di solista e di prima chitarra. Attualmente, in seguito all’ottenimento della Laurea in II livello in didattica strumentale presso l’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli, è docente di chitarra presso la Scuola Media a Indirizzo Musicale F. Ruini di Sassuolo.


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L’aforisma della settimana...

“Sapere di non sapere è la cosa migliore. Fingere di sapere quando non si sa è una malattia”. appuntamenti

Teatro CARPI

15 maggio - ore 21 L’importanza di essere Vincente Commedia frivola per gente seria di Oscar Wilde Regia, scene e costumi Paolo Dall’Olio Teatro Comunale 17 maggio - ore 21 Ubuntu Musical ispirato al ReLeone Il ricavato dalla serata sarà devoluto ai progetti di Medici Senza Frontiere Teatro Comunale

Mostre CARPI

15 - 24 maggio Da acquerello ad acquerello A cura di Rosella Tagliavini Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio 16 maggio - 2 giugno FotoCarpi15 Una canzone in mente Sala ex Poste di Palazzo dei Pio Fino al 31 maggio L’Umorismo ai tuoi piedi Personale di Graziella Malavasi O&A Centro Affari Fino al 14 giugno Città minime Di Matteo Mezzadri Dark Room Silmar Fino al 28 giugno Eco Wedding Project Palazzo Pio Fino al 2 giugno Storie di segni, forme, colori Lettering e graphic design per bambini Torre dell’Uccelliera Fino al 14 giugno I libri belli Aldo Manuzio, Carpi e la xilografia XVII Biennale di Xilografia contemporanea Musei di Palazzo dei Pio Fino al 30 giugno I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza Ex Campo Fossoli Fino al 18 luglio Parole in libertà. Libri d’artista del futurismo Sala espositiva Biblioteca Loria

Eventi CARPI

Musikanti - La musica

Da sabato 16 maggio a martedì 2 giugno torna, a Carpi, l’appuntamento con le iniziative del Gruppo Fotografico Grandangolo

Una canzone in mente T

orna FotoCarpi, la nota esposizione di opere fotografiche e audiovisive organizzata dal Gruppo Fotografico Grandangolo BFI con il patrocinio di Comune di Carpi, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e grazie al contributo di Fondazione CR Carpi. E’ legato alla musica il tema di questa edizione, dal titolo Una canzone in mente: su questa traccia tutti i partecipanti si sono interrogati e hanno compiuto la propria ricerca nel corso dell’anno. Ricerca che li ha condotti a produrre le opere che saranno esposte da sabato 16 maggio a martedì 2 giugno presso la Sala Ex Poste di Palazzo Pio. L’inaugurazione si terrà il 16 maggio, alle 17, ed essendo in concomitanza con la Notte europea dei Musei, la mostra resterà straordinariamente aperta fino alle 24. Durante il vernissage, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino offrirà una degustazione di prodotti del territorio. Domenica 17, dalle 15 alle 19, il pubblico potrà seguire visite guidate alla mostra, condotte da Silvano Bicocchi e gli autori. Le due iniziative collegate saranno invece dedicate, quest’anno, ai bambini dai 5 agli 11 anni: sabato 30 e domenica 31 maggio, alle 16.30 presso la Sala Ex poste, 25 giovani potranno partecipare a Un salto tra le foto! e Piccola come una montagna, gigante come una formica, due laboratori gratuiti volti alla creazione di un piccolo libro fotografico, condotti dall’educatrice e fotografa Renza Grossi e organizzati a partire dalle fotografie di Valter Turchi e Claudia Cavazzuti (per info e prenotazioni è necessario inviare una mail a: grandangolo.labor@ libero.it). Tra i temi scelti dagli autori, vi sono bellezza, trasgressione, libertà, oppressione, perturbante, amore, ribellione, idealismo e futuro… Se Danilo Baraldi si lascia condurre da Hey Joe di Jimi Hendrix nelle atmosfere perturbanti del Noir che ci rappresenta con lo straniamento avvertito nel notturno, Mirco Carletti interpreta invece con un audiovisivo The Funnet’s ship’ raffigurando tutta l’esuberanza giovanile della band Funnets; si passa poi alla

Lao Tzu appuntamenti

raccontata dai suoi protagonisti 15 maggio - ore 21 Fedele alla linea: un’artista contro Incontro con la cantante e attrice Angela Baraldi sul tema della canzone di impegno politico e sociale Auditorium Loria 16 maggio - ore 20 Omaggio a Liliana Cavani Prima cinematografica del film Francesco Sarà presente la regista Cinema Corso

canzone d’autore italiana con Il gigante e la bambina di Claudia Cavazzuti, che rivisita le dinamiche di relazione evocate dalla canzone di Lucio Dalla nei rapporti tra padre e figlia; scelta, quella del cantautorato nostrano, fatta anche da Pamela Lodi, che con La cura pone in evidenza il valore dell’accudimento e la protezione che si compie nel rapporto amoroso tra madre e figlia; Sono sempre i sogni a dare forma al mondo è invece il brano di Ligabue che sostanzia il progetto di Niko Mecugni, che scrive le parole della canzone sulla pelle di una giovane donna; all’estero guarda invece Valeria Cremaschi che, con la sua interpretazione di The musical box dei Genesis indaga i dolorosi sentimenti generati dall’atto dell’abbandono; con Smoke on the Water, Giorgio Ferriani rivisita le atmosfere trasgressive della musica di Frank Zappa, mentre Renza Grossi scandaglia le introspettive atmosfere metafisiche del dualismo corpo-anima, tematica dell’omonima canzone degli Arcade Fire, My body is a cage; le atmosfere euforiche dei concerti Rock, i diversi stati d’animo che li accompagnano e le nuove idee di libertà in essi sperimentate sono esplorati da Ilenia Gasparini ne Il popolo della musica; più intimista, invece, Stefania Lasagni, capace di ricavare da Blower’s Daughter di Damien Rice un’opera concettuale in cui, attraverso l’isolamento di diversi sguardi, prende forma il linguaggio simbolico naturale che comunica all’amato; si torna invece alla musica italiana d’autore con la ricerca

di Stefania Luppi, con la sua versione de Il testamento di Tito di Fabrizio De André reinterpretata attraverso un polittico di immagini scattate in un recente viaggio a Gerusalemme; alle atmosfere stranianti ed erotiche messe in atto nei riti stereotipati della seduzione si dedica invece Manuela Marchetti con Baby Dull, sui contenuti della canzone omonima del gruppo Ustmamò; anche il silenzio è musica: con 4’ 33 di Sebkha-Chott, Claudio Montali rappresenta il ritorno alla normalità di edifici lesionati dal terremoto del 2012, mentre What a wonderful world resa famosa da Louis Amstrong, serve a Mario Orlandi per comporre il suo inno alla meraviglia della vita in ogni suo istante significativo; Kina Anita Maria Rampon rievoca a sua volta Black or White di Michael Jackson, rappresentando l’energia positiva del protagonismo e l’entusiasmo che ne anima il messaggio morale che si oppone a uno stile di vita anonimo e piatto; con Carnevale, invece, Aldes Rossi si ispira all’Inno del Carnevale di Ivrea che celebra, dopo secoli, lo spirito di ribellione alla tirannia e la festa per la vittoria popolana; a Rolando Rota, che sulle note di Jailhouse Rock di Elvis richiama le atmosfere americane del Rock’n’Roll attraverso una narrazione tematica di attuali raduni in costume risponde idealmente Andrea Taddia che, con Smash it Up, celebra i miti degli USA degli Anni ‘60 e ’70, dove un’intera generazione di giovani interruppe i sogni della Beat Generation e fu mandata a combattere in Vietnam; c’è posto anche per la musica classica, con l’interpretazione che Walter Turchi dà del Grande valzer brillante di Chopin, in un messaggio metaforico di esaltazione della bellezza; per finire con Marco Vincenzi che, attraverso Rock your soul di Elisa, pone lo spettatore a contatto con il mutamento antropologico in atto nel mondo globale.

16 maggio - ore 9/12.30 Presidio di prevenzione Ictus Alice Carpi organizza, in collaborazione con i sanitari del reparto di Neurologia e Fisioterapia un presidio di prevenzione con medici, infermieri e volontari Livello del colesterolo e glicemia Eventuale eco-doppler dei tronchi sopraortici (T.S.A.) Ingresso Ospedale Ramazzini 17 maggio - ore 21 Concerto di Marcin Dylla, chitarra Anna Lisa Lugari, chitarra Auditorium San Rocco 21 maggio - ore 21.30 Jacco Gardner Mattatoio Genitori 2.0 e i rischi della rete con i figli digitali Formatore Marco Maggi Programma 18 maggio - ore 20.30 Cyberbullismo, Sexiting e dipendenza da Internet Cosa è importante sapere sul tema del bullismo e del cyberbullismo Il sexiting Dipendenza da internet Modelli di intervento Biblioteca Loria Fino al 25 maggio Luna Park 2015 Chiusura con fuochi d’artificio Area fieristica - Zona Piscine Tutti i mercoledì fino al 27 maggio - ore 21 I mercoledì delle stelle Osservazioni astronomiche Interviene il dottor Giovanni Casari dell’Associazione La Città delle Stelle 20 maggio Stelle nascita e morte Galassie e profondo cielo 27 maggio Binocoli, cannocchiali e telescopi-Meteoriti Partecipazione gratuita Oasi La Francesa Fino al 25 maggio Primavera del Volontariato


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Dal 10 giugno al 20 settembre il gusto è protagonista ai Giardini Ducali

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Modena a Tavola

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cena nei Giardini Ducali. A partire da giugno sarà possibile grazie al consorzio Modena a Tavola che con i suoi 34 ristoranti associati sarà un protagonista importante della manifestazione Piacere Modena, i giardini del gusto e delle arti, promossa e organizzata da Famo, Fondazione Agroalimentare Modenese. Da mercoledì 10 giugno debutta Modena a Tavola il Ristorante operativo tutte le sere – la domenica anche a pranzo fino a domenica 20 settembre: sarà Matteo De Pietri, patron del Caffè Concerto a gestire insieme al suo staff il temporary restaurant, ma non sarà solo: tutti i giovedì

sera verrà ospitato un ristorante di Modena e provincia associato al Consorzio, che proporrà un menù pensato appositamente per l’occasione. Qui la gastronomia del territorio troverà espressione a 360 gradi, sia nella realizzazione di ricette tradizionali, sia nell’utilizzo dei prodotti e specialità locali a libera interpretazione degli chef coinvolti. Il temporary restaurant occuperà una superficie di 122 metri quadrati coperti e allestiti, all’interno dei quali troveranno spazio la cucina attrezzata, una zona adibita al banco mescita con fornitura diretta dalla cucina e la parte rimanente sarà dedicata al banco front office e ai tavoli

di seduta; anche l’area esterna di fronte alla struttura sarà allestita con tavoli coperti da ombrelloni, per un totale di oltre 100 posti a sedere. Per il menù si è scelta la formula a buffet e sarà composto da piatti che cambieranno periodicamente e altri giornalmente; saranno sempre presenti i prodotti tipici del territorio. Il pane e la piccola pasticceria saranno forniti dal Forno San Giorgio. Il costo del pasto non supererà i 20 euro. Ogni settimana, con un leggero sovrapprezzo, il menù ospiterà una guest star, ovvero un piatto tipico selezionato fra le specialità più caratteristiche del territorio

modenese: non mancheranno, quindi, il Tortellino della San Nicola, la Sfogliata di Finale Emilia (o Torta degli Ebrei) di Giovanna Guidetti, il Borlengo dell’Appennino e molti altri piatti doc. Se per sedersi al ristorante bisognerà aspettare fino a giugno, hanno già preso il via gli show cooking a cura degli chef di Modena a Tavola. All’interno della Palazzina Vigarani il pubblico troverà L’Anima e la Gola. I sapori di un territorio: uno spazio ad hoc dove ogni lunedì alle 18.30, fino al 14 settembre, si alterneranno gli chef del Consorzio per un’ora ricette, metodi di cottura, presentazioni di piatti.

La mostra dell’artista svizzero collegata ai temi dell’Expo sarà negli spazi della Galleria civica a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini fino al 31 gennaio

La Eat Art di Daniel Spoerri L

a mostra Daniel Spoerri. Eat Art in transformation - a cura di Susanne Bieri, Antonio d’Avossa, Nicoletta Ossanna Cavadini - sarà allestita dal 10 ottobre al 31 gennaio 2016 nelle due sedi espositive della Galleria civica di Modena: Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini Ducali. L’esposizione è dedicata all’opera dell’artista svizzero Daniel Spoerri in relazione alla corrente della Eat Art - da lui creata nel 1967 con l’intento di avviare una riflessione critica sui principi fondamentali della nutrizione – e si collega strettamente al tema dell’Expo 2015. La mostra è realizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il m.a.x. museo di Chiasso, dove l’esposizione si svolge fino al 30 agosto. Le opere che saranno esposte a Modena vanno da un primo periodo di sperimentazione legato alla rivista Matérial (1955-1961), ai multipli cinetici, ai celebri tableauxpièges, quadri trappola ottenuti da assemblaggi di oggetti di uso quotidiano incollati a supporti e ribaltati nell’orientamento – composizioni casuali di residui di cibo e stoviglie usate, intrappolati nella resina e disposti in verticale, come quadri, oggi in collezione al MoMA di New York e al Centre Pompidou di Parigi - fino alla scultura e alla ricerca in campo grafico, cui si aggiungono importanti documenti d’archivio. La poetica di Spoerri consente una lettura a ritroso dell’attrazione dell’uomo nei confronti del cibo. Non a caso

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l’artista è presente nel Padiglione svizzero dell’Expo di Milano con un’opera realizzata per l’occasione. In mostra anche le ricette d’artista, i suoi appunti e i menù del Restaurant Spoerri di Düsseldorf (1968) fino al Bistrot di Santa Marta realizzato per la Fondazione Mudima di Milano 2014. Una sezione sarà dedicata alla grafica, per la prima volta oggetto di studio in una sede museale, che presenta, fra gli altri fogli, i suoi elaborati, i manifesti, gli annunci. Lettere e documenti saranno testimoni dei rapporti di Spoerri con gli artisti contemporanei, tra i quali Jean Tinguely, Marcel Duchamp, Man Ray, Meret Oppenheim e Ben Vautier. Le opere provengono dalla collezione dell’artista, dalla Biblioteca nazionale svizzera di Berna che custodisce l’archivio di Spoerri e da importanti gallerie e collezionisti europei, a cui a Modena si aggiunge una sezione di pezzi per lo più inediti, messi a disposizione da collezionisti del territorio regionale emiliano. “Daniel Spoerri – scrive Serena Goldoni della Galleria Civica di Modena nel suo testo in catalogo - artista nato come danzatore e coreografo, divenuto inventore di un nuovo linguaggio artistico, autore di ricette e menù, anima di ristoranti, e perfino, attore, attraverso la sua poetica ha messo in discussione conformismo, luoghi comuni, certezze. E’ considerato un maestro che ha trasformato il nutrimento in un interlocutore privilegiato, in un vero e proprio ‘trait d’union’ tra arte e vita”.

Solidariet@’ in rete Con mostre, dibattiti, spettacoli, bancarelle e musica torna a Carpi la manifestazione dedicata al Terzo Settore 15 maggio Ore 9/13 - Casa del Volontariato Opportunità Social Riflessioni per un buon uso dei new media Laboratorio per le scuole medie Ore 18.30 - Bar Cookies Alimenta la mente, aperitivo culturale Un’iniziativa di prevenzione per adottare corretti stili di vita Intervengono: Manuela Costa, neurologo Martina Toschi, biologa nutrizionista Partecipazione e consumazione gratuita A cura delle Associazioni Gafa, Alice, Gruppo Parkinson Carpi Ore11.30 - Piazzale Re Astolfo Conferenza I due volti della Fraternità Intervengono: Edoardo Patriarca, presidente CNV Brunetto Salvarani, teologo Ore 16 - Cortile d’Onore Inaugurazione mostra Umoristi a Carpi Generazione social: opportunità e limiti A cura di Ushac Ore 21 - Piazzale Re Astolfo Krisis Band Contest Finale gruppi giovanili 17 maggio Ore 11/17 - Gazebo A.DI.Ca. Dimostrazione della camminata energica Ore 17 - Cortile d’Onore Letture di testi vari bilingue A cura di Ero Straniero 18 maggio Ore 21 - Cortile d’Onore Street King Rassegna di danza a cura del Csi Carpi 19 maggio Ore 20.30 - Casa del Volontariato Promozione della Salute Sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati Conduce: Angelo Tedioli A cura di Acat 20 maggio Ore 16 - Cortile d’Onore Concerto delle Corali Le Nuvole, Gruppo Parkinson Carpi, Arcobaleno Ushac e Coro Cai di Carpi 23 maggio Ore 9/13 - Casa del Volontariato Workshop Fare raccolta fondi online: tra relazione e tecnica Intervengono: Laura Lugli, fundraiser del CSV Modena Davide Moro, consulente del Fundraiser Valeria Vitali, socio dondatore di Rete del Dono 25 maggio Ore 18.30 - Casa Volontariato Presentazione del libro Dalla paura al risveglio. Testimonianze di comunicà dal terremoto dell’Emilia


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Calcio – Il Carpi divide lo 0-0 col Lanciano in un Cabassi sospeso tra festeggiamenti e dibattiti sul futuro

unA squAdrA, unA cittA’ L’identificazione continua in funzione dello stadio, che è diventato un argomento della comunità. Venerdì l’ultima trasferta a Perugia.

I

l Carpi divide un punto col Lanciano in fondo alla classica partita non belligerante di fine stagione, dove il caldo è troppo e le motivazioni troppo poche, perciò tutto scorre lento e niente incentiva ad accelerare. E’ successo, dunque, non molto più di nulla in campo. E’ successo quello 0-0 che, in fondo, era l’esito che meglio aderiva alle esigenze di entrambe: ha certificato la salvezza degli ospiti e ha avvicinato i biancorossi al soglio della miglior difesa di sempre, che è il record a cui maggiormente tengono (più ancora di quello dei punti, aritmeticamente sfumato). RICONQUISTA - E’ successo invece molto sugli spalti, dove i due grandi tormentoni del momento sono proseguiti senza soluzioni di continuità: la festa e il dibattito sul futuro dello stadio. C’è un fatto storico, molto importante, che merita un focus: tutti i giocatori, tutti, nessuno escluso, sono stati cantati per nome e cognome dal tifo organizzato. Non sono cori casuali, e non sono stati affatto una formalità dovuta. Valgono un’investitura speciale. Da queste parti, una benedizione simile, quasi un’incoronazione collettiva per acclamazione non si sentiva da tanto tempo. Esattamente dal 15 giugno 1997. Non ho bisogno di ricordavi quante scorie e quali sospetti abbia lasciato il maledetto spareggio di Ferrara con il Monza. Una delle conseguenze è stata proprio questa: da quel giorno in avanti, i carpigiani si sono fidati solo della maglia, non più di chi la vestiva. Con poche eccezioni e rarissime aperture di credito. Gli ImmortAli sono riusciti anche in questo: riconquistare l’identificazione. Riconnettere la linea, risintonizzare un segnale caduto nell’oblio 18 anni fa, e mai più del tutto recuperato. Quel filo di garanzia tra i cuori che pulsano gli

PROSSIMO AVVERSARIO:

PERUGIA

Imbattuto da 11 turni

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e riavvolgete la stagione del Perugia, avrete un buon trailer in HD della Serie B: non è mai finita finché non è finita, e non sa essere scontata mai, a nessuna latitudine di classifica. E’ partito forte, sta finendo fortissimo. Nel mezzo ha sfiorato il tracollo. Dopo 6 giornate era in testa, con 3 punti di vantaggio sull’Avellino. Alla 25esima aveva lo stesso margine, ma sui playout. Oggi, dopo 11 risultati utili consecutivi (l’ultimo ko a Frosinone, il 3 marzo), è stabilmente in griglia playoff, con larghe chances di entrarci e qualche buon credito, addirittura, per vincerli: l’ambiente, i giocatori chiave e il tifo (11000 spettatori medi, quarto pubblico della categoria) sono assolutamente rigenerati. Mister Camplone ha rischiato l’esonero più volte. E’ sopravvissuto insistendo sul sistema (3-5-2 con ambo gli esterni di spinta), sulla qualità e soprattutto sulla continuità difensiva. Venerdì mancheranno due pilastri della retroguardia (Comotto e Goldaniga, squalificati). Ciononostante, sarà difficile fargli gol: tra gli ultimi 8 avversari, solo Livorno e Pescara ci sono riusciti. E sarà difficilissimo levargli il pallone: è la miglior squadra in tutte le statistiche di possesso (tempo, palloni giocati, passaggi riusciti, territorialità), praticamente l’opposto del Carpi. Ma non è un tiki-taka sterile. Anzi, si è via via arricchito di soluzioni. Marginalizzato Taddei (tramontato dopo un grande avvio), le chiavi del centrocampo sono state consegnate a due ragazzi di notevole personalità tecnica che hanno accelerato il gioco: Fossati (classe ‘91) e Verre (‘94), cresciuti tantissimo lungo il cammino. Altre differenze le hanno aggiunte i rinforzi di gennaio: Faraoni sulla destra, e l’atteso ex Ardemagni in area di rigore. Non ha avuto un impatto immediato, ma si è quantomeno ritrovato (5 reti, 4 delle quali decisive) da quando ha intorno Lanzafame e Fabinho: due sostegni ideali al suo calcio, per come partono larghi, saltano l’uomo e gli portano il pallone. E.G.

I PRECEDENTI

Sarà la prima volta al Curi

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’è solo un precedente ufficiale a Perugia. Accadde mezzo secolo fa, il 7 novembre 1965, ottava giornata dello sfortunatissimo campionato di serie C (girone B), concluso all’ultimo posto. Lo stadio Renato Curi non era ancora stato costruito. Gli umbri erano di casa all’Arena Santa Giuliana, eretta nel 1937 alle spalle dell’omonimo monastero femminile, e attualmente in restauro (tornerà presto ad essere adibito all’atletica leggera). Il Carpi incassò un tennistico 2-6. Entrambi i gol della bandiera furono di Gianfranco Poletto, insieme a Giorgio Vernizzi il capocannoniere della Storia. E.G.

spalti e i cuori che corrono in campo, adesso, è completamente riannodato. INIZIATIVA – E’ successo qualcosa di molto particolare anche nel pre-partita. Ci sono iniziative e iniziative. Svuotare e poi riempire un intero settore per mandare un messaggio preciso, può essere possibile solo se esiste un movimento. Bene, adesso intorno al Carpi c’è. Magari numericamente non è ancora da Serie A, ma è sufficientemente largo per fare opinione. Per configurarsi come argomento di discussione. E viceversa: la città parla della squadra,

la squadra parla con la città. Così la simbiosi sta diventando un landmark, un pezzo della geografia del nostro territorio. Come la Piazza, la statua di Manfredo Fanti, il know-how della moda. Tutte specificità che non necessariamente ci cambiano la vita alla fine del mese, ma ne fanno parte. Come si fa a perderle senza considerarne gli svantaggi? E’ chiaro che se, per assurdo, ce le portassero via il nostro conto in banca rimarrebbe uguale. Ma è altrettanto fondamentale capire che se rinunciamo a cuor leggero ai nostri

pilastri, alla lunga la nostra comunità non la troveremo più. E quando ognuno di noi avrà bisogno dell’altro, non sarà più in grado di riconoscerlo. Si ha diritto a ragionare sempre per interessi economici, per carità. Nella congiuntura contemporanea, è praticamente un dovere. Ma quando questi possono rompere delle connessioni sociali, serve una sensibilità in più. Non la chiamerei affatto protesta, le proteste si scagliano contro un bersaglio. Qui c’è un obiettivo comune che non è esattamente un sinonimo: i bersagli,

una volta identificati, si distruggono; gli obiettivi, una volta posti, si raggiungono. Il fatto nuovo è che la città comincia a capire che la Serie A è un’opportunità. Certo, nasconde problemi, come tutte le opportunità. Ma è un treno che passa letteralmente una volta sola in oltre 100 anni, e può portare molto lontano. Certo, ha un prezzo, come tutte le soluzioni. Ma è appunto un investimento, non un costo. Credo che un certo numero di carpigiani, disposti a tassarsi liberamente per partecipare alla ristrutturazione del Cabassi, ci sia. Un azionariato popolare a sostegno di una specifica associazione temporanea di scopo, controllata dal Carpi, partecipata dal Comune e cofinanziata da qualche sponsor, non è impossibile. Faccio ammissione di igno-

ranza e confesso di non disporre delle basi legali per spiegarvi come si fa. Ma in ogni caso, una consulenza in materia non si farà fatica a trovarla. Tuttavia, adesso, la priorità non è qui ma altrove. E’ sapere dall’Amministrazione e dalla Società se davvero interessa. E’ sapere se una speranza concreta è prevista, e a che punto sono con la trattativa e con il tavolo di lavoro. E’ sapere se esiste davvero un progetto esecutivo, e fino a che punto soddisfa il GOS, il Credito Sportivo, la Lega di Serie A e chiunque altro debba porci una firma sopra prima che il tempo scada. Dite a Carpi se si può fare, e poi, nel caso, mettete alla prova il senso d’appartenenza dei carpigiani. Vedrete che qualcosa faranno anche loro. Enrico Gualtieri


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CALCIO – GIOVANILI BIANCOROSSE

Presentati i camp estivi

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a grande sorpresa del gran finale di stagione del vivaio biancorosso è la Primavera di mister Enrico Bortolas, che sbanca anche Trapani (1-0) con un bel gol di Federico Palmieri e blinda un dignitosissimo decimo posto, raggiungendo quota 24 punti (quasi il doppio del Modena, fermo a 13) a 90’ dal termine. Sabato chiuderà in casa contro il Genoa, giocandosi la possibilità di superare persino il Bologna. Nel frattempo, la società ha presentato i Summer Camp 2015: tre le formule (city camp solo mattutino; day camp per l’intera giornata; residenziale con pernottamento); tre i differenti turni: dal 15 giugno al 5 luglio; quattro le sedi: Fossoli, San Possidonio, Carpi (Stadio Cabassi) e Montefiorino (presso il Martelli Sport Village). Le iscrizioni sono aperte tutti i giorni in orari di ufficio presso la sede del Carpi F.C. 1909 in via Marx 26. E.G.

CALCIO – DILETTANTI SERIE D

Correggese terza

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a Correggese si congeda (momentaneamente) dal Borelli con il bellissimo poker di Grandolfo al Thermal (4-1), e chiude la regular season al terzo posto. È stato decisamente un buon allenamento e un buon viatico per i playoff, che mettono in palio qualche speranza di ripescaggio in Lega Pro. I ragazzi di mister Bagatti si prendono ora una pausa lunga quasi un mese. Ricominceranno il 7 giugno, direttamente dai quarti di finale in virtù del risultato di Coppa. Accedono al preliminare le altre quattro meglio piazzate dietro il Rimini campione, ovvero: Delta Porto Tolle, Piacenza, Este e Abano. In coda, per il dodicesimo anno consecutivo, si salva il Castelfranco della dynasty Chezzi; viceversa, retrocedono in Eccellenza: San Paolo Padova, Thermal, Formigine. Li accompagnerà la perdente del playout Fidenza-Romagna Centro.

PROMOZIONE

Solierese game over

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i conclude subito la post-season della Solierese, che abbandona le residue speranze di ripescaggio davanti al proprio pubblico. Da cui, alla fine, riceve comunque un applauso lunghissimo e meritato per come è riuscita a cambiare la propria stagione e a tenere vivo il sogno fino all’ultima goccia di benzina disponibile. Non è stata fortunata con i fischi arbitrali, ha giocato per lunghi tratti persino meglio. Ma non c’è dubbio che sia arrivata più corta di fiato e uomini rispetto al S. Agostino che aveva l’obbligo di vincere, e alla distanza ha saputo farlo: 0-2. Mister Torroni non ha nulla da rimproverarsi: è certamente l’uomo da cui ripartire. Ha preso la squadra a due punti dal playout e l’ha portata a pochi centimetri dall’Eccellenza. Le basi per riprovarci ci sono tutte.

PROVINCIALI

Fossolese avanti tutta!

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el giro di pochissimi giorni, la Fossolese cancella amarezze e scorie del discusso campionato di Terza e fa la voce grossa su due fronti. Cambiando, molto probabilmente, il proprio futuro. Vince lo spareggio tra seconde che vale un bel pezzo di Seconda. Rimonta e scavalca lo Junior Fiorano sul filo di lana, in fondo a una battaglia senza prigionieri sul neutro di Campogalliano: 2-1. I gol di Grandi e Guidorzi sono preziosissimi: valgono il secondo posto nella graduatoria di merito che determinerà i ripescaggi. Il primo spetta alla vincente di Coppa, dove pure i Ronchetti-boys sono andati avanti, battendo ai rigori l’Ubersetto (5-3; 0-0 dopo il 90’). In semifinale, domenica 17 maggio, troveranno La Miccia che a sorpresa ha eliminato Invicta. E.G.

Pallavolo maschile D - Universal Carpi batte 3 a 1 Ravazzini impianti elettrici e accede ai playoff

Miglior seconda

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’Universal conclude la regular season vincendo anche a Reggio Emilia e guadagnandosi l’accesso alla griglia playoff in qualità di miglior seconda.

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Pallamano Serie A - Al Pala Intini passa Fasano col punteggio di 36 a 24

Finisce in semifinale la corsa della Terraquilia Carpi P

er il secondo anno consecutivo è a Fasano, in Puglia, che si ferma la corsa di Terraquilia Handball Carpi verso lo scudetto. Un anno fa la sconfitta avvenne in finale, quest’anno in semifinale. La squadra di coach Serafini infatti è stata nettamente sconfitta dalla Junior Fasano 36 a 24, dopo aver vinto di due la sfida d’andata. I pugliesi ora si giocheranno il titolo contro il Bolzano che gli addetti ai lavori danno come il grande favorito al successo finale.

Pallavolo maschile Serie B - Nell’ultima partita di campionato la Cec si arrende al Niagara 4 Torri Ferrara, 2 a 3

Si chiude l’avventura di Cec U

ltima partita di campionato. Assente Mantovani per un problema di salute e ancora inutilizzabile Renzetti: coach Mantovani lancia Calarco nel ruolo di opposto dando spazio dall’inizio anche al palleggiatore Di Primio. Bosi e Cordani schiacciatori, Insalata e Luppi al centro con la novità del doppio libero grazie all’utilizzo del giovane Formentini in alternanza a Trentin. Ferrara risponde con Zambelli e Vaccari in diagonale principale, Bernardi e Monari schiacciatori, Smanio e Bernard centrali e Zappaterra libero. Ottima partenza degli ospiti che si portano sul punteggio di 2-10 con un attacco di Vaccari con la Cec che fatica a entrare nel match col giusto piglio. Una serie in battuta di Calarco apre però la strada della rimonta ai ragazzi di Molinari che si avvicinano prima 13-16 e poi con un ace di Luppi riducono a una lunghezza lo svantaggio (17-18). Il pareggio 20-20 lo trova Di Primo ancora con una battuta vincente ma due errori in attacco di Ca-

larco e Cordani spianano la strada per la vittoria del set a Ferrara che chiude poi 2225 con un attacco di Monari. La Niagara prende subito qualche punto di vantaggio anche nel secondo set (610). Un muro di Bernard su Calarco permette l’allungo 15-20; la seconda linea di Calarco vale il 18-21 ma qui si ferma la Cec e Ferrara chiude 18-25 con un attacco di Francescato. Terzo set con in campo Dall’Olio in regia e questa volta si procede punto a punto. Ferrara scappa a ridosso del

secondo timeout tecnico 1316 ma la Cec è brava a non mollare trovando il sorpasso 18-17 quando Vaccari attacca sull’asta. Il set si conclude ai vantaggi 30-28 con l’ace di Bosi dopo che Dall’Olio è stato costretto a lasciare il campo a causa di un infortunio alla caviglia. Quarto set ancora in rimonta per la Cec che recupera da 10-14 allungando 19-16 con un attacco di Fellini dopo uno scambio spettacolare. E’ Luppi a mandare le squadre al tiebreak decisivo mettendo a terra il rigore

del 25-20 dopo il servizio di Bosi. Ma sono sempre gli ospiti a iniziare meglio i set e anche nel quinto la storia non cambia con il parziale iniziale di 0-4. Il muro di Cargioli dimezza le distanze (4-6) e Vaccari attacca out (5-6). Il muro di Vaccari su Fellini porta le squadre al cambio campo sul punteggio di 5-8. Fellini mette a segno il mani out del 12-13 e quando Ferrara mette a segno il punto del 14 gli arbitri decretano partita chiusa per un probabile errore sul referto di gioco.


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Pallanuoto Cabassi

I risultati

Bologna Master - Cabassi: 10 - 10 Dodicesima partita di Campionato per la Categoria Master, che gioca a Bologna presso l’impianto Sterlino contro i padroni di casa di RN Bologna Master. Partita in salita per i carpigiani che si presentano con solo 7 giocatori, costringendo a indossare la cuffia dopo cinque anni anche al Mister Iavarone per dare un paio di minuti di riposo ai ragazzi. Primo tempo molto contratto e i biancorossi vanno sotto 3 a 0, ma dopo un time-out e un incoraggiamento tecnico del Mister che invita i suoi giocatori a giocarsi la partita senza paura, il Carpi reagisce e ribatte a ogni goal dei bolognesi con bellissime azioni, ragionate e ben eseguite. Si

anno XVI - n. 19 arriva a inizio 4’ tempo con il punteggio di 8 a 6 per i felsinei, ma i carpigiani non ci stanno e danno fondo alle ultime energie: a 3 secondi dalla fine raggiungono un pareggio meritatissimo. Da sottolineare i 4 goal di capitan Baraldi e la voglia, la grinta e la passione nella prestazione di tutte e sette gli atleti. Col pareggio il Carpi consolida il terzo posto in classifica generale per un eventuale ripescaggio nel Girone A. Pol. Parma - Cabassi: 4 - 8 Ultima partita di Campionato del Girone Eccellenza per la Categoria Under 15, che gioca a Parma presso il Centro Negri contro i padroni di casa di Pol. Coop Parma. Cabassi va subito sotto nel primo parziale, poi si riprende e nonostante il gioco non complica, riesce a portare a casa tre punti importanti

ai fini delle fase finale del campionato. Fondazione - Cabassi: 9 - 8 Tredicesima partita di Campionato per la Serie C, che gioca a Verona presso l’impianto Monte Bianco contro i padroni di casa di Fondazione Bentegodi. Sicuramente il miglior Carpi visto finora che ha dimostrato di essere alla pari con tutti. Sul campo della seconda in classifica ha disputato una

buonissima partita mettendo in difficoltà i locali. Partita sotto il segno del totale equilibrio, con un Carpi che è riuscito anche a portarsi sul più 2 gol di vantaggio. In uno sport come la Pallanuoto quando regna l’equilibrio sono poi i singoli episodi che decidono l’esito finale e, infatti, nelle ultime azioni della partita una sfortunata fase difensiva ha permesso ai locali di segnare il gol vittoria. Da segnalare la buonissima

Master

prestazione dei tanti giovani portati in formazione tutti a segno con un gol; gli Under 20 Vignoli e Giglioli e gli Under 17 Campolongo e R. Andreoli. Categoria Acquagoal Settimo Concentramento per la Categoria Acquagoal presso lo Stadio del Nuoto di Riccione, che vede la partecipazione di 9 squadre, di cui 3 della Cabassi: la Carpi A allenata da Andrea Cortelloni, la Carpi B da Roberto Sgarbi e la Carpi C allenata da Nicola Colarusso. Due le formazioni del girone degli Under 11, Carpi A che vince a pieni punti tutte e 10 le partite in calendario, e terza classificata Carpi B. Nel girone degli Under 10, vince anche Carpi C con 6 vittorie. “Splendida giornata, fruttuosa anche dal punto di vista dei risultati e della classifica generale. Ringrazio come sempre i genitori dei nostri ragazzi, che nonostante la trasferta lunga ci tenevano a essere presenti e ci hanno

Basket - Centro Lattonieri Carpine cede sotto i colpi di Schiocchi Modena (50 a 58)

Spalle al muro

Under 17

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ara 1 va a Modena. Partita tirata con i modenesi che hanno qualcosa in più al tiro e la spuntano. Carpi deve fare i conti con una serata con brutte percentuali al tiro da fuori e quando il momento lo avrebbe permesso di non aver mai messo i tiri che contano per raggiungere la parità. Ora gara 2 difficilissima a Modena con la Carpine con le spalle al muro.

Nazareno Basket Carpi

Il Nazareno passa ai playoff

Serie C

permesso di presentare la Cabassi al gran completo, con tre formazioni alla griglia di partenza, e vittoriose sia nel girone degli Under 11 che in quello degli Under 10. Un ringraziamento anche agli allenatori che in questa stagione sportiva sono riusciti ad amalgamare i nuovi arrivati al gruppo esistente, creando il solito bello spirito di squadra” ha commentato il direttore sportivo Roberto Sgarbi. Cabassi - Modena: 3 - 6 Partita di andata della fase finale del girone Eccellenza per la Categoria Under 17, che gioca a Modena Dogali contro Modena Nuoto. In palio il primo posto del Campionato Regionale Under 17. Si disputa infatti il classico derby che vede Modena Nuoto come super favorita, ma poi sul campo la partita è stata equilibrata. Il Modena ha però dimostrato tutta la sua superiorità fisica, il Carpi ha tenuto bene tenendo il passo degli avversari.

Bocce

La Rinascita batte la capolista

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B

rillante risultato per il Nazareno Basket Carpi al Campionato regionale categoria Elite Under 15 che si è concluso sabato scorso con la vittoria sul Granarolo (63 – 48). La squadra di coach Ganzerli si è classificata al secondo posto nel girone dell’Emilia qualificandosi per i play off che si disputeranno contro le prime 4 del girone della Romagna dove ha dominato la temutissima Forlì. L’attuale squadra Under 15 Elite è nata a inizio campionato con l’innesto di alcuni giocatori del basket Correggio. Ecco il team al completo in ordine di punti segnati nel corso della regular season: Lorenzo Filippin (398 punti in 25 partite giocate su 26 totali), Riccardo Valenti (370 punti, 25 partite); Alessandro Cavallotti (290 punti, 26 partite); Gabriele Ravenna (213 punti, 26 partite); Davide Morandi (170 punti; 25 partite); Cristian Gianferrari (98; 24 partite); Riccardo Lugli (73 punti; 25 partite); Matteo Cisalpina (64; 25 partite); Lorenzo Iori (52; 26 partite); Matteo Barigazzi (51, 26 partite); Gabriele Chiossi (40; 23); Lorenzo Saguatti (3 punti; 3 partite – infortunato a inizio campionato). Allenatore: Alberto Ganzerli; vice allenatore: Andrea Ravenna; preparatore atletico Nicola Chiavolelli. Nella prima fase dei playoff il Nazareno se la dovrà vedere con l’Orthos Logo di Romagna.

abato 9 maggio, per la 17esima giornata del Campionato Italiano di Serie A di Bocce specialità Raffa, a Budrione è arrivata la capolista Boville Roma battuta 1 a 0 dalla squadra di casa. Il punto della vittoria della Rinascita Mp Filtri - dopo il pareggio nell’individuale e nelle terne - è stato conquistato dalla coppia Signorini - Paleari. Plauso in particolar modo a Paleari che sta disputando un campionato davvero strepitoso. Classifica finale 40 punti Boville Marino, 39 MP Filtri Rinascita, 32 L’Aquila, 27 Alto Verbano, 24 Montecatini Avis, 22 Ancona 2000, 21 Fashion Cattel, 18 Montegranaro, 13 CB Cagliari, 4 Isia Global Service. Sabato 16 maggio, la Rinascita MP Filtri sarà in trasferta a Treviso contro il Monastier.

Ginnastica Artistica femminile

Pesaro stiamo arrivando!

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i sono concluse per la SG. La Patria 1879 le fasi regionali di Serie D a Rimini. Le due squadre di Ginnastica Artistica Allieve (2003-2006) portate in gara dalla società (composte da Emily Spaggiari, Chiara Amadei, Zoe Fontana e Sophie Fontanesi la prima, Sara Blandini, Lisa Lauria, Silvia Piccinini e Asia Colombo la seconda) si

sono comportate molto bene migliorando i punteggi agli attrezzi. La Patria si aggiudica così l’ammissione alla fase nazionale che si terrà a Pesaro alla fine di giugno. Altra bella soddisfazione per atlete e tecnici perché fa seguito alla notizia di ammissione delle due squadre di Coppa Italia Gaf e Mix 3/4^ fascia (2002-1997) composte da Sara Brunetti, Chiara

Bellelli, Cristiana Braglia, Marta Bagnacani, Francesca Cracco, Gessica Gosa, Noemi Mora, Arianna Padoan e Anita Rondini. Tutti gli atleti della Ginnastica Artistica vi aspettano per festeggiare col saggio di fine anno C’era una volta Trops... Forse, la chiusura della stagione sportiva il 13 giugno al Palazzetto dello Sport.


venerdĂŹ 15 maggio 2015

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