Tempo n° 25

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Settimanale di

28 giugno 2013

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 25

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a soli € 0.50 in edicola

il dialetto e’ una cosa seria Mauro D’Orazi

quando la creatività fa rima con riciclo

continua la crisi del commercio cittadino

Lo stile è brillante e l’ironia a tratti irresistibile: non stupisce che Mauro D’Orazi sia rimasto in cima alla classifica dei libri più venduti a Carpi con il suo La ruscaróola èd Chèerp.

la storia di carpi attraverso il pallone


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Libri

da non perdere!

Tra le righe...

Alice punta i piedi ma il dado è ormai tratto

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Inferno di Dan Brown

I

nferno è il titolo dell’attesissimo quarto romanzo di Dan Brown che ha per protagonista il professore di simbologia di Harvard, Robert Langdon. Ancora una volta, lo scrittore statunitense proveniente dal New Hampshire, mescola sapientemente le tematiche a lui più congeniali, dando vita a un thriller dai risvolti misteriosi in cui arte, storia, codici e simboli fanno da padroni. Il docente di Harvard è di nuovo in Italia. Questa volta si reca nel Bel Paese per svolgere delle ricerche sulla Divina Commedia di Dante. Langdon viene risucchiato in un mondo sconvolgente la cui chiave di volta sembra risiedere nel capolavoro del Sommo Poeta, un’opera dai risvolti misteriosi e oscuri, le cui parole sono cariche di un fascino in grado di travalicare i secoli. Langdon, nel tentativo di risolvere l’enigma in grado di condurlo alla verità, dovrà vedersela con un avversario davvero temibile. Lo scenario in cui si svolge questa nuova avventura è caratterizzato dallo splendore dell’arte classica. Il nostro eroe per giungere alla risoluzione del mistero passerà attraverso gli arcani nascosti nelle opere d’arte, individuerà passaggi segreti e, per non far mancare nulla, usufruirà di strumenti scientifici all’avanguardia. Dan Brown, con Inferno, consegna ai lettori un altro incredibile thriller fatto di storia ed enigmi. Da non perdere.

i è svolto, nei giorni scorsi, su richiesta di Alice Carpi, un incontro con il direttore generale dell’azienda sanitaria di Modena, Mariella Martini e col direttore dell’Ospedale di Carpi, Teresa Pesi, per verificare quali prospettive di cura avranno in città i pazienti affetti da ictus cerebrale. A preoccupare maggiormente l’associazione sono la mancata ripresa della terapia trombolitica - interrotta dal sisma e non riattivata - e la paventata “ristrutturazione” della Stroke Unit carpigiana. La Martini è stata lapidaria: la trombolisi non tornerà in città, malgrado tale decisioni cozzi con quanto previsto dal progetto regionale sull’ictus che individua l’Ospedale di Carpi come centro di secondo livello dotato di un Reparto di Neurologia, di una Stroke Unit e del trattamento trombolitico. Ovviamente la mancanza di personale, i numeri relativamente bassi di trattamenti e i tagli alla spesa pubblica sanitaria hanno fatto la loro parte nella vicenda. Ergo per la trombolisi tutto il bacino dell’Area Nord dovrà recarsi a Baggiovara. Tempestività permettendo. La Stroke Unit invece, lo abbiamo già scritto più volte, potrebbe diventare col nuovo assetto organizzativo avviato dalla Regione un’area di cura di media intensità per le varie discipline internistiche, perdendo, di conseguenza, ogni tipo di specializzazione neurologica. E Alice non ci sta. Il dado però è già stato tratto e, malgrado la Martini assicuri che la stroke “manterrà la sua importanza strategica nella Neurologia di Carpi”, è evidente che muterà volto, per esigenze legate a “un riassetto organizzativo di maggiore funzionalità delle unità operative ospedaliere”. Il Ramazzini dopo il sisma sembra più vivo e forte che mai, restano però i nodi di sempre legati al sottodimensionamento del personale, infermieri perlopiù. Una carenza ormai cronica dalle evidenti ricadute sui servizi erogati. Abbiamo attrezzature e tecnologie e non le risorse umane necessarie per farle funzionare.

Jessica Bianchi

Foto della settimana Tifoserie...

Frase della settimana...

“Dalle Ave, e il Pd che rappresenta, non metta il carro davanti ai buoi. Non è scontata l’alleanza con il Pd per le Amministrative 2014. Prima si parli del lavoro svolto dall’Amministrazione attuale, poi del programma e infine della coalizione e poi si vedrà se ci saranno le condizioni per correre insieme”. Da una nota stampa di Sinistra Ecologia Libertà delle Terre D’Argine.

Il graffio

La Iena

Le associazioni di categoria plaudono il progetto del parcheggio interrato della Meridiana inserito nel piano degli investimenti dell’Amministrazione. La domanda sorge spontanea: chi mai dovrebbe parcheggiarci? attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555

STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 26 giugno 2013


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3 sisma e ricostruzione

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omenica 23 giugno. A un anno dal sisma, Rovereto ha inaugurato la sua nuova chiesa, creata a tempo di record per garantire alla comunità un luogo in cui potesse ritrovarsi, dopo gli ingenti danni causati dal terremoto che hanno reso inagibile la vecchia parrocchia. Una celebrazione semplice all’insegna della sobrietà, in grado però di richiamare moltissimi cittadini che non hanno esitato a seguire la cerimonia anche dall’esterno della struttura gremita. “E’ stata un’opera alla quale mi sono appassionato moltissimo. Ogni scelta fatta – ha spiegato l’architetto Luigi Garabelli – dai materiali alla struttura nel suo complesso, è stata soppesata con grande cura”. Gli interni della chiesa sono in legno, le decorazioni essenziali e l’esterno candido. “Abbiamo deciso – continua l’architetto – che il messaggio che doveva trasparire era la semplicità: quel che conta sono infatti efficienza e resistenza. E’ stato scelto il legno per le sue qualità isolanti e antisismiche, mentre l’esterno è stato stuccato di bianco

Rovereto, a un anno dal sisma, torna ad avere una chiesa

Una fede antisismica Don Andrea Zuarri e il vescovo Cavina

E

’ ormai da un po’ di tempo che don Andrea Zuarri, il parroco di Rovereto, sta chiedendo ai cittadini colpiti dal sisma un mattone raccolto dalle macerie della propria abitazione, dal posto di lavoro o dai luoghi da loro amati, andati distrutti in seguito

Il Parroco di Rovereto, don Andrea Zuarri, chiede frammenti di macerie per la realizzazione di un monumento

Un mattone per ricordare al terremoto dello scorso maggio. L’obiettivo è quello di creare un monumento con i resti delle costruzioni: “si tratterà di un memoriale che non sarà

dedicato al ricordo del sisma – spiega Don Andrea Zuarri – bensì a tutti quei gesti di fratellanza che sono emersi durante quel terribile momento, grazie

alla Provvidenza”. Sarà quindi un monumento per non dimenticare la sofferenza ma, soprattutto, per ricordare il coraggio e la solidarietà.

per aumentare l’efficienza termica della struttura. Tutto è stato tirato a lucido, lasciando però scoperta la vera anima dei materiali, senza alcun tentativo di nobilitarli. Ciò che conta è l’essenza non l’estetica”. Anche il vescovo di Carpi, Monsignor Francesco Cavina, era presente alla cerimonia d’inaugurazione. “Sono rimasto molto colpito dalle lettere dei bambini che motivavano la loro richiesta di partecipazione alla prima cresima – ci spiega – ed è incredibile come molti abbiano scritto ‘per andare in paradiso’. L’esperienza del terremoto ha reso forse più responsabili i fanciulli, che hanno compreso la fragilità della vita terrena, indirizzandoli verso l’immortalità dell’anima”. Finalmente la comunità di Rovereto e il suo nuovo parroco, don Andrea Zuarri, hanno riavuto la propria Chiesa. Un segno di speranza per tutti. Un luogo da cui ricominciare. Insieme. Francesco Palumbo


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sisma e ricostruzione

Unicredit, grazie alla solidarietà di clienti, dipendenti e cittadini, ha messo a disposizione dell’Azienda Usl di Modena 300mila euro, per finanziare progetti di sollievo temporanei, destinati ad anziani e disabili residenti nel territorio colpito dal sisma dello scorso maggio

Una banca al servizio dei più fragili D a un gesto concreto, come la donazione di un contributo anche piccolo, nascono progetti veri, volti a sostenere le fasce più deboli della popolazione colpita dal sisma del maggio scorso. Si tratta dei Progetti di sollievo temporanei che l’Azienda Usl di Modena realizzerà grazie a una donazione di 300mila euro che arriva da UniCredit ed è parte di quanto raccolto oltre 1 milione di euro - nel conto corrente Terremoto in Emilia e Lombardia: sostieni le popolazioni colpite, grazie alla solidarietà di cittadini, clienti e dipendenti del gruppo bancario. “Questo positivo effetto domino della solidarietà - ha dichiarato Filippo Avellino, responsabile Area Carpi UniCredit - consentirà all’azienda sanitaria di realizzare diverse iniziative di cura e sostegno in favore di anziani e disabili”. Il gruppo infatti si è attivato sin dalle prime ore successive al sisma per mettersi al servizio del territorio, ha aggiunto Giuseppe Zanardi, responsabile Area Modena UniCredit, “di quelle

Da sinistra Avellino, Martini, Vagnini e Zanardi

persone che, giorno dopo giorno, abitano la banca insieme a noi e si rivolgono ai nostri sportelli. Il nostro primo pensiero è andato alla gente, ai giovani e agli anziani in modo particolare, affinché non si sentissero abbandonati a loro stessi. E’ vero ci sono anche le opere d’arte da sistemare, a quelle però penserà qualcun altro: noi abbiamo dato la priorità alle crepe dei cuori. Quelle sono le ferite che, per prime, a nostro parere, devono essere lenite e sanate”. L’Azienda Usl, grazie al lavoro di tanti operatori, nell’emergenza provocata dal terremoto, si è adoperata per far avere a tutti, in

particolar modo a coloro che si trovavano in condizione di fragilità, l’assistenza di cui avevano bisogno.

“Ci sono anche le opere d’arte da sistemare, a quelle però penserà qualcun altro: noi abbiamo dato la priorità alle crepe dei cuori della gente. Quelle sono le ferite che, per prime, a nostro parere, devono essere sanate”.

“Il sisma ha compromesso il tema della domiciliarità: all’improvviso ci siamo ritrovati numerose famiglie, con anziani a carico, fortemente stressate dall’evento traumatico e impossibilitate a fare ritorno alle proprie case e, allo stesso tempo, con strutture residenziali inagibili o al collasso. I bisogni legati alla cura e all’assistenza sono aumentati in modo significativo e il contributo di UniCredit - spiega Mariella Martini, direttore generale dell’Azienda Usl di Modena - sarà quindi utilizzato nell’ambito dell’Area Fragilità del Distretto di Carpi”.

Le azioni che verranno messe in campo sono tese a offrire assistenza ai fragili e dare una boccata di ossigeno ai familiari che se ne occupano ogni giorno. Il sisma, come sottolinea anche Claudio Vagnini, direttore del Distretto di Carpi, ci ha restituito un territorio piegato: “a Novi la struttura Roberto Rossi coi suoi 40 posti letto non era più utilizzabile e ci siamo ritrovati 300 persone provenienti da domicili compromessi da piazzare altrove. Per farlo molti anziani sono stati collocati fuori provincia e, alcuni, persino fuori Regione. Oggi la situazione è rientra-

ta ma, grazie al contributo di UniCredit vogliamo potenziare l’offerta di posti letto temporanei per anziani o disabili non autosufficienti per rispondere alle esigenze espresse dalle famiglie; avere una figura professionale in più per garantire una più adeguata e rispondente capacità di filtraggio delle richieste di cura, conseguenti alle mutate condizioni dell’anziano (ad esempio la dimissione post ricovero ospedaliero) e, infine, - conclude Vagnini - sarà sostenuto il progetto Amarcord al Cafè, rivolto a persone affette da demenza, accompagnate dai loro familiari”. A fronte di una popolazione sempre più vecchia, di minori risorse e di una capacità di accoglienza in strutture residenziali permanenti assolutamente inadeguata (nel nostro territorio i posti letto sono solo 320), la cura dei fragili, nel prossimo futuro, non potrà che essere dispensata direttamente presso le loro abitazioni. E’ questa la sfida cui l’azienda sanitaria dovrà riuscire a rispondere. Jessica Bianchi

Presentata una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia dal tema Il terremoto in Emilia Romagna: effetti sui bambini di scuola elementare a Carpi, Novi e Rovereto

Il segreto per superare il trauma? Le relazioni sociali I

l terremoto in Emilia Romagna: effetti sui bambini di scuola elementare a Carpi, Novi e Rovereto è il titolo della ricerca condotta da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, composto da Alessia Cadamuro, Annalisa Versari, Loris Vezzali e Dino Giovannini. L’obiettivo dello studio era quello di indagare gli effetti cognitivi ed emotivi del terremoto vissuto dalla popolazione dell’Emilia nel maggio scorso. Inoltre, i ricercatori si sono proposti di individuare i possibili fattori in grado di influenzare la gestione degli effetti legati al sisma. I dati sono stati raccolti nel novembre 2012 da tirocinanti formati dei corsi di laurea in Scienze dell’Educazione e Scienze

della Formazione Primaria. Le variabili su cui si è focalizzata la ricerca sono stati: l’impatto dell’evento traumatico (disturbo da stress post-traumatico) sui bambini e i loro genitori; la qualità delle strategie di fronteggiamento (coping); il livello di performance cognitiva e metacognitiva nei bambini; i fattori che portano a un miglioramento delle abilità cognitive; i fattori che consentono di promuovere il sostegno sociale e l’aiuto reciproco tra i gruppi. Il campione è costituito da quasi 900 alunni (il 24% con origini straniere), insieme ai loro genitori, delle scuole primarie di Carpi (Frank, Giotto e Pertini), Novi di Modena e Rovereto sul Secchia (Battisti, Frank). Ai bambini sono stati somministrati prove e questionari, affiancati a interviste individuali,

mentre i genitori hanno compilato un questionario. I risultati hanno evidenziato livelli decisamente alti di disturbo da stress posttraumatico. In particolare, mediamente, i bambini con segni da stress posttraumatico sono ben l’80%. E’ interessante notare come la presenza di tale disturbo cresca con l’età, arrivando a toccare il suo picco nelle classi quinte, dove l’84% dei bambini italiani e l’88% di quelli stranieri rivela segni di stress (probabilmente, con l’età cresce la comprensione dell’evento e, di conseguenza, della sua drammaticità). L’evento stressante ha colpito maggiormente la popolazione di Novi e Rovereto, dove si registrano medie superiori di stress post-traumatico (rispetto a Carpi). I segni psicologici lasciati dal terremoto sono ancora più

evidenti tra i genitori, dove sono le madri a presentare i quadri più problematici, come suggerito dal dato impressionante secondo cui il 92% (a fronte del 76% dei padri) presenta segni di stress post-traumatico. Un dato positivo riguarda invece le strategie messe in atto per fronteggiare l’evento: nel campione preso in esame, una discreta percentuale di bambini ha usato strategie sia attive, volte a far fronte in manie-

ra diretta l’evento, che di evitamento, mirate a evitare qualsiasi stimolo ricordasse il terremoto (entrambe mediamente usate al 64%), mentre i loro genitori hanno utilizzato soprattutto (al 78% le mamme, al 73% i papà) quelle attive. Un altro aspetto rilevante della ricerca riguardava le relazioni sociali tra gli alunni: è emerso che i bambini hanno fortemente sentito il sostegno psicologico non solo dei genitori, ma anche

degli amici. Inoltre, gli alunni si vedevano come un gruppo unico, quello delle vittime del terremoto e desideravano conoscersi e aiutarsi l’uno con l’altro, indipendentemente dalle appartenenze sociali e dall’origine etnica. Per i bambini, l’evento traumatico ha rinforzato i legami sociali tra i due gruppi (italiani e stranieri) le cui relazioni sono spesso conflittuali. Oltre a fornire una “fotografia” degli effetti del sisma, la ricerca ha individuato anche i due fattori che portano al miglioramento del benessere individuale, ovvero condurre interventi che agiscano sulle capacità di mentalizzazione dei bambini e sul miglioramento delle relazioni sociali.


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on la crisi dei consumi è fuga dal commercio e il 2013 potrebbe trasformarsi nell’annus horribilis dell’imprenditoria commerciale. Un segnale del malessere diffuso arriva anche dalla desertificazione dei centri città, tendenza alla quale non sfugge nemmeno la Corte dei Pio, dove molti esercizi hanno abbassato la serranda. Chi resiste lo fa con fatica, arrabattandosi tra affitti spesso astronomici, calo dei fatturati, aumento delle tasse e portici che portano ancora i segni del sisma dello scorso anno. Ad abbandonare Corso Fanti sarà la Bottega del Sole, come ci spiega Katia: “col portico chiuso il passeggio si è spostato sulla pista ciclabile e dall’altra parte del corso e questo ci ha fortemente danneggiati. Il proprietario dell’immobile si è reso disponibile ad abbassare il canone di locazione ma non sarebbe stato abbastanza a fronte delle nostre entrate attuali. La crisi e il sisma ci hanno messi alla prova: teniamo ma è dura. I primi sei mesi del 2013 hanno visto un calo del fatturato tra il 15 e il 20 percento. La nostra clientela è fidelizzata e continua ad acquistare in bottega ma lo scontrino pro capite è sceso”. La bottega del commercio equo e solidale si trasferirà in via Matteotti, nei locali che ospitavano Forfora: “il 1° agosto inizieremo il trasloco. Lo spazio è più piccolo ma fruibile e pratico. Siamo felici della nuova posizione, in prossimità di uno degli ingressi privilegiati al centro storico. Contiamo di essere nuovamente operativi entro la fine del mese di agosto e inaugureremo ufficialmente il primo sabato di settembre”. A chiedere a gran voce un sistema più equo è Enrico de La città

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Numerosi gli esercizi commerciali che hanno abbassato la serranda in centro. Chi resiste invece lo fa con fatica, arrabattandosi tra affitti spesso astronomici, calo dei fatturati, aumento delle tasse e portici che portano ancora i segni del sisma dello scorso anno

L’anno nero del commercio/1

Enrico

del Sole. “Il binomio formato da crisi e terremoto ha letteralmente scatenato quella che potremmo definire la tempesta perfetta. Gli incassi dei primi sei mesi di quest’anno sono un poco inferiori (10/15%) rispetto a quelli dello scorso anno e temo, anche se spero di sbagliarmi, che le cose non miglioreranno a breve”. Il problema principale, prosegue Enrico, non è solo la contrazione dei consumi e il conseguente calo di fatturato, “bensì l’aumento delle spese. Io non posso guadagnare

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al 26 giugno il Centro prelievi di Carpi è rientrato nella sua sede precedente, situata nel seminterrato del Poliambulatorio. Il nuovo Centro prelievi, è stato migliorato negli spazi, oltre che potenziato con l’aggiunta di uno sportello informatizzato per le prenotazioni e di un punto dedicato alla consegna del solo materiale biologico. L’organizzazione degli spazi è stata rivista per rendere più accogliente l’attesa e più scorrevole l’accesso, mediante anche la definizione di percorsi dedicati per le richieste urgenti, per i bambini, per

meno e pagare sempre di più, tra tasse e affitto. Il sistema non funziona. E’ destinato a implodere. Lo Stato non ci aiuta, ci strozza con una burocrazia asfissiante e tasse sempre più salate, io vivo della mia attività e, a fine mese, quel che mi resta è poco più dello stipendio di un commesso. Il centro di Carpi pur essendo bellissimo e a misura d’uomo, a differenza di Modena dove vivo, sta involvendo. Ed è un peccato. Il nostro centro commerciale naturale, all’aria Martina

Federica

Federica - il proprietario dell’immobile ha accolto la nostra richiesta e ci ha un poco abbassato l’affitto. Purtroppo le spese fisse continuano ad aumentare mentre le vendite registrano una flessione. Lo scorso anno, a causa del sisma e della conseguente chiusura delle scuole, non abbiamo venduto un solo libro di compiti delle vacanze, per non parlare poi del timore delle persone a recarsi in centro... ovviamente questo mese non può essere peggiore del giugno 2012”. La ripresa

aperta, dev’essere difeso, tutelato. La crisi c’è: è indubbio. Tutti dovremmo imparare ad accontentarci di più, a stringere i denti e ad andare avanti. Se il sistema divenisse maggiormente virtuoso ed equo, molti esercenti non si sentirebbero messi all’angolo, strozzati dalle spese e costretti a chiudere e, di conseguenza, il centro storico apparirebbe più sano e vitale”. Anche per la Libreria La Fenice di viale Mazzini la crisi è palpabile. “Fortunatamente - ci racconta

Katia

però è ancora lontana: “da tre, quattro anni a questa parte - prosegue Federica - il trend legato al fatturato è negativo. Piccoli cali che continuano però a sommarsi. Onestamente non vedo segnali di ripresa e temo che altri esercenti, entro fine anno, non saranno più in grado di resistere e chiuderanno. La gente ha meno denaro a disposizione, acquista meno e usufruisce sempre più del servizio gratuito offerto dalla Biblioteca”. Anche il mercato degli articoli per l’infanzia ha subito una riduzione, come ci spiega Martina di Nanna, ò: “la crisi c’è e si sente - ammette - ma io non posso lamentarmi. Le neo mamme oggi sono più attente e oculate nei loro acquisti ma non vogliono rinunciare alla qualità. Dopo trent’anni di attività, i miei obiettivi sono: vestire i più piccini con capi di grande qualità e offrire un servizio puntuale e personalizzato a ogni mamma. E il mio impegno alla fine mi ripaga con grandi soddisfazioni perchè le clienti sono felici e tornano”. Jessica Bianchi le donne in gravidanza, per i disabili gravi e per i pazienti con patologie croniche. Sono stati inoltre effettuati lavori che hanno interessato le uscite di sicurezza per consentire un più agevole afflusso e deflusso dei pazienti mediante l’eliminazione di alcune barriere architettoniche. Malgrado le promesse e le assicurazioni che nessuno sarebbe ritornato nel seminterrato, l’Azienda sanitaria non ha dato alternative. Speriamo che gli operatori, provatissimi dal sisma, possano superare il trauma e ritrovare la giusta condizione psicologica per lavorare serenamente.

Il Centro prelievi di Carpi ritorna nella sua sede

Nonostante le promesse, si torna nel seminterrato

Iniziati i lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carpi. Per l’intervento è stato stimato un investimento di 1 milione e 224mila euro, dei quali 900mila euro sono stati stanziati dalla Fondazione CR Carpi

Al via il cantiere del Pronto Soccorso S ono inizianti i lavori per la ristrutturazione e l’ampliamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carpi, uno degli interventi più importanti messi in cantiere dall’Azienda Usl di Modena non solo per ripristinare, ma per migliorare i servizi offerti ai cittadini dal Ramazzini di Carpi. Per la completa ristrutturazione e l’ampliamento del Pronto Soccorso è stato previsto un investimento complessivo di 1 milione

turazione è partita con lo spostamento della Medicina d’urgenza, un trasloco

che permetterà, a lavori ultimati, di ampliare gli spazi operativi. In conco-

La sala d’attesa a cantiere concluso

e 224mila euro. Per questo intervento la Fondazione Cassa di Risparmio di

Carpi ha stanziato 900mila euro. La prima fase di ristrut-

mitanza con l’inizio dei lavori l’ingresso pedonale dei pazienti all’attuale sede del Pronto Soccorso è stato spostato sul lato opposto della Camera Calda, a destra della rampa riservata alle ambulanze, dove è stata allestita una sala d’attesa provvisoria e la postazione di triage all’interno di due container. La sistemazione temporanea dell’ingresso pedonale e del triage durerà fino alla fine dei lavori, prevista per dicembre.


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Gradevole, piacevole e funzionale”. Tranquilli, non è un annuncio di compravendita. La terna di aggettivi - che ha scatenato l’ilarità di alcuni Ultras del Carpi - sarebbe stata pronunciata, come riportato dall’assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi, C. Alberto D’Addese, da Carlo Longhi, delegato della Federazione Italiana Gioco Calcio, in riferimento al nostro “grande vecchio”, lo Stadio Cabassi. Venerdì 21 giugno, Longhi ha compiuto un sopralluogo presso l’impianto cittadino per verificare se esistono le condizioni stabilite dalla Federazione per la disputa del campionato di Serie B da parte del Carpi Fc 1909 nello stadio di casa. Il Cabassi

Le spese preventivate oscillano intorno agli 800mila euro. Tutti maledetti e subito. Un onere decisamente irragionevole e inopportuno per l’Amministrazione. Soprattutto a fronte del milione e mezzo appena sborsato per ottemperare alle normative della Prima Divisione Lega Pro.

L’Amministrazione Comunale di Carpi punta a far gestire lo stadio dalla società biancorossa. La trattativa è in via di definizione

Chi si prenderà cura del grande vecchio?

non ha superato pienamente l’esame, in quanto trovato mancante soprattutto in riferimento alla separazione degli ingressi dei tifosi ospiti da quelli locali. Oltre all’installazione dei tornelli per regolare i flussi di pubblico e aumentare la sicurezza, è stato raccomandato un maquillage degli spogliatoi. E sono stati imposti interventi aggiuntivi relativamente al controllo di videosorveglianza e alle postazioni per le riprese televisive. Non sono stati invece sollevati problemi circa la capienza: tanto i posti riservati ai tifosi ospiti, quanto il totale, rientrano nei numeri ammissibili. La Figc concederà perciò la deroga anche senza ampliamento.

Ora il rebus è: chi si farà carico dei lavori di adeguamento del Cabassi per garantire alla squadra biancorossa di potervi giocare? Due i nodi: 1. Tempi. La clessidra corre, il campionato comincia tra meno di 60 giorni. Se interviene il Comune, ogni procedura inevitabilmente si allunga. Se, viceversa, la società si arroga la responsabilità, può accelerare immediatamente per assegnazioni dirette smarcandosi dai colli di bottiglia burocratici. 2. Costi. Le spese preventivate oscillano intorno agli 800mila euro. Tutti maledetti e subito. Un onere decisamente irragionevole e inopportuno per l’Amministrazione. Soprattutto a

fronte del milione e mezzo appena sborsato per ottemperare alle normative della Prima Divisione Lega Pro: “una ristrutturazione che si è comunque rivelata provvidenziale - spiega D’Addese - e che oggi ci ha consegnato uno stadio rinnovato che ci permette di dialogare con la società in vista di un campionato professionistico di livello superiore”. La spesa, dunque, finisce tutta nel portafoglio del Carpi Fc 1909? “La tendenza attuale chiosa l’assessore D’Addese - è quella di dare in gestione gli stadi alle società affinché se ne facciano carico. E questa è la soluzione che auspichiamo maggiormente. Al momento è in corso una

trattativa con la società di via Marx, nella quale stiamo ridiscutendo i termini della convenzione”. Nella giornata di lunedì 24, sono state definite le basi del negoziato. Questi i termini dell’accordo in via di ratifica. Per i prossimi 10 anni, l’usufrutto, la manutenzione e la gestione complessiva dello stadio Cabassi sarà del Carpi Fc 1909. Che dunque non compra l’immobile, ma altresì smette di esserne semplice affittuario. Lo rileva in una sorta di comodato d’uso, che gli permette di intervenire in prima persona. Il Comune rimane proprietario dell’impianto e verserà un contributo di sostegno

Per i prossimi 10 anni, l’usufrutto, la manutenzione e la gestione complessiva dello stadio sarà del Carpi Fc 1909. Che dunque non compra l’immobile, ma altresì smette di esserne semplice affittuario. Il Comune verserà un contributo di sostegno alla società per le spese ordinarie, convenzionato nell’ordine dei 60mila euro annui (circa il 25% della cifra attuale).

alla società per le spese ordinarie, convenzionato nell’ordine dei 60mila euro annui (circa il 25% della cifra attuale). Il Carpi Fc avvierà subito i lavori di adeguamento strutturale. Potrà assegnarli secondo trattativa privata, e coprirli attraverso l’istituto del credito sportivo (sostanzialmente accenderà un mutuo finanziario con il Coni, su base decennale). L’obiettivo è il taglio del nastro entro il 23 agosto. Per la prima, storica partita in Serie B della nostra città. Jessica Bianchi ed Enrico Gualtieri

Presentato il libro La grande storia del Carpi. 1903-2013: dal Prato del Mercato alla Serie B, edito da Geo edizioni. Almanacco e romanzo storico, il volume, scritto dai giornalisti Carlo Fontanelli, Fabio Garagnani, Enrico Gualtieri ed Enrico Ronchetti, racconta la nostra città attraverso la magia del mondo del calcio, regalandoci aneddoti curiosi e momenti di straordinaria commozione

110 anni di pallone a Carpi C

’era una volta, 110 anni fa, un ragazzino che dal collegio in Svizzera tornò a Carpi con una camera ad aria sferica, rivestita di cuoio... la storia di quel primo calcio a un pallone è continuata fino a Via del Mare. Dritta in Paradiso. Quella che ci apprestiamo a raccontarvi non è una storia grande. E’ però una grande storia. La nostra. Quella di una squadra di calcio e della

110 anni fa, un ragazzino dal collegio in Svizzera tornò a Carpi con una camera ad aria sferica, rivestita di cuoio... la storia di quel primo calcio a un pallone è continuata fino a Via del Mare. Dritta in Paradiso.

Da sinistra Ronchetti, Garagnani, Tarabini, Gualtieri e Fontanelli

sua città. Ed è proprio seguendo i fili della fitta trama del pallone che si dipana il volume scritto a otto mani dai giornalisti Carlo Fon-

tanelli, Fabio Garagnani, Enrico Gualtieri ed Enrico Ronchetti, La grande storia del Carpi. 1903-2013: dal Prato del Mercato alla

Serie B. Un’avventura complicata la loro, frutto di cinque anni di intenso lavoro di ricerca e scrittura, ripagata con la più straordinaria - e

impensata, seppur sognata - delle soddisfazioni: la promozione della squadra di casa in Serie B (“Una mossa di marketing del Carpi in

occasione dell’uscita del libro”, ironizza Gualtieri). “Il libro - spiega Garagnani - ha mosso i suoi primi passi grazie ai quaderni di appunti del grande sportivo e tifoso Guerrino Ciccio Siligardi. Questo volume è un tributo a lui e alla sua memoria”, anche grazie al toccante ritratto restituitoci dalla penna di Dante Colli. “Ciccio, un vecchio socialista. Un poeta. Sanguigno, picaresco, ironico e dalle fini doti di giudizio. Un uomo dotato di grande humor. E tifoso per eccellenza. Nel libro La grande storia del Carpi c’è anche un pezzo di lui, protagonista indiscusso della scena cittadina. Ben venga questo nuovo mattone che va ad aggiungersi a quella straordinaria cattedrale che è la storia della nostra città”. E, ne siam sicuri, ha commentato, l’assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi, Alberto D’Addese, “Ciccio continua a sedere in tribuna con noi, per tifare Continua a pagina 7


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Si comprende che un Piano di questa estensione avrà tempi molto lunghi per la sua realizzazione in considerazione dei tanti impegni progettuali del Settore Infrastrutture e delle limitate risorse finanziarie a disposizione dell’Amministrazione” scrivono Paolo Gualdi, mobility manager del Comune di Carpi e Antonio Morini, ingegnere comunale, che hanno redatto il nuovo Piano per la ciclabilità nel territorio comunale di Carpi per il quale si prevede una spesa di massima di 43 milioni e mezzo di euro. Il precedente Piano risale al 1991 e saranno necessari più di vent’anni per vedere realizzato, almeno in parte, questo nuovo progetto di ciclabili, che da 53 chilometri attuali passeranno a 221 km complessivi. Per quel che riguarda il centro urbano di Carpi ci sarà un incremento della rete ciclabile di 52 km per raggiungere un chilometraggio complessivo di 87 km circa di piste ciclabili. Oltre alla realizzazione di nuovi percorsi ciclabili, l’idea di fondo del nuovo Piano è quella di proporsi in linea con quello precedente, ovviando alla mancanza di continuità delle piste ciclabili che si configurano oggi come binari morti o improvvisamente

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la sua squadra del cuore”. Molti hanno creduto in questo progetto, a partire dall’imprenditore Gianguido Tarabini di Blumarine che ne ha sostenuto la pubblicazione: “gli autori mi hanno letteralmente contagiato. Il loro entusiasmo e la loro passione mi hanno convinto a dire sì in nemmeno dieci minuti. Questo libro racconta un secolo di storia della nostra città che si specchia nel suo sport più amato e seguito. Leggerlo ci regala la possibilità di conoscere le nostre radici. Il Dante Colli

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Presentato il Piano per la ciclabilità nel territorio comunale di Carpi per il quale si prevedE una spesa di oltre 43 milioni di euro. non basteranno vent’anni per vederne la realizzazione. Da 53 chilometri di piste si passerà a 221. Previsti sottopassi e semafori per tutelare pedoni e ciclisti

La sicurezza prima di tutto

Attraversamento ciclo pedonale tra via Nuova Ponente e Tangenziale Losi

interrotti. In considerazione del fatto che “dette linee guida sono finalizzate al raggiungimento degli obiettivi fondamentali di sicurezza e di sostenibilità ambientale della mobilità”, preme sottolineare la necessità di puntare alla salvaguardia delle utenze deboli (ciclisti e pedoni) oggi costretti a una rischiosa convivenza con il traffico motorizzato. In particolare, quando i ciclisti si trovano ad attraversare le piste ciclabili in prossimità cuore stesso della carpigianità”. 110 anni di rimbalzi che hanno visto “grandissimi campioni vestire la maglia del Carpi o tornare qui per terminare la propria carriera, da Salvatore Bagni a Erasmo Iacovone a Simone Inzaghi”, ha aggiunto Fontanelli. L’opera è “presuntuosa”, parola di autori, ma per leggerla non “occorre essere malati di calcio... bensì innamorati delle proprie radici. Molto di questo troverete: scatti del tempo, polaroid del secolo scorso e squarci di carpigianità. Nei posti, nei

delle rotonde, invocano tutti i santi protettori che conoscono, per poter superare illesi il traffico sostenuto. Evitare quegli attraversamenti è una saggia decisione perché negli orari di punta in particolare, le auto sfrecciano ad alta velocità o sono in fase di accelerazione. Per farsi un’idea più precisa del pericolo basta rimanere a osservare l’attraversamento della rotonda di via Nuova Ponente all’incrocio con la tangenziale Losi oppure quello di

via Cattani all’incrocio con via Ugo da Carpi (rotonda di Dorando Pietri). Le

ferrovia per collegare via C.A. Dalla Chiesa a via Corbolani; 4. attraversamento della futura Bretella congiungente via Guastalla alla SP 413 Romana Nord. Per quanto riguarda gli impianti semaforici, ne sono previsti una trentina, nell’intero territorio comunale, compreso il nuovo impianto di San Marino, a est dell’incrocio tra la SP 468 Motta e via del Pioppo. Il territorio pianeggiante, il clima e le distanze ridotte sono un incentivo all’uso della bicicletta per una mobilità sostenibile ma la sicurezza resta una priorità anche per i più ferventi sostenitori delle due ruote. Sara Gelli

Attraversamento ciclo pedonale di via Cattani

Il libro potrà essere acquistato presso le librerie La Fenice e Mondadori di Carpi e presso le edicole di Piazza Martiri (angolo via Berengario) e Piazzale Ramazzini

La trama

O

piste ciclabili sono troppo a ridosso delle rotonde e le auto fermandosi provocano pericolosi ingorghi. Il Piano per la ciclabilità nel territorio comunale di Carpi individua alcune opere per garantire la sicurezza quali sottopassi e impianti semaforici a chiamata mentre esclude i sovrappassi “per il loro pesante impatto ambientale e le difficoltà di inserimento in un ambito già edificato”. I sottopassi ciclopedonali in previsione sono: 1. attraversamento della tangenziale Losi per collegare via Peruzzi al piazzale delle Piscine; 2. attraversamento della ferrovia per collegare via Sigonio a via Moro esterna; 3. attraversamento della

ltre 500 pagine di Carpi: tutti i tabellini delle partite, le presenze di tutti i giocatori, classifiche e monografie stagione per stagione, i ritratti di 100 protagonisti e 10 grandi storie che hanno caratterizzato la storia ultracentenaria della società di via Marx, i piazzamenti e le vicende della FolgoreAthletic e della Kennedy-Dorando Pietri, nel tempo fusesi con il Carpi. E’ il contenuto di La Grande storia del Carpi. 1903-2013: dal Prato del Mercato alla Serie B edito da Geo Edizioni. La pubblicazione ha l’ambizione di raccontare i cambiamenti del calcio carpigiano insieme a quelli della città. Scorrendo le pagine del libro, vi troverete di fronte ad alcune vere e proprie sorprese. A partire dalla data dei primi calci carpigiani: 1903, sei anni prima della nascita della Jucunditas, l’antesignana dell’Ac Carpi. Oppure potrete sorprendervi nel constatare che proprio nella squadra cittadina hanno iniziato la carriera il primo marcatore italiano della Coppa dei Campioni (Amleto Frignani) e l’unico ad aver realizzato quattro gol in una gara di Champions League (Simone Inzaghi). Ma insieme alla grandeur del calcio, il libro narra e tratta anche di rivalità campanilistiche, come quella con il Moglia, che diede vita a epici “derby delle rane”, o col Modena. O delle semplici vite dei giocatori, inevitabilmente intrecciate con la storia della città. Il libro potrà essere acquistato presso le Librerie La Fenice e Mondadori di Carpi e presso le edicole di Piazza Martiri (angolo via Berengario) e Piazzale Ramazzini.

costumi, nei modi di vivere, nelle idee, nelle scelte, nelle avventure, nei risultati degli uomini che hanno costruito il Carpi - spiega Gualtieri - e lo hanno portato fino a noi”. Il testo ha una doppia ambizione, gli fa eco Ronchetti, “vuol essere sia almanacco che romanzo storico. Vi troverete i tabellini delle partite disputate dal Carpi, le statistiche complete di ogni stagione sportiva e di ogni singolo giocatore e allenatore, dal 1903 fino all’impresa di Lecce”. “Prima di questo libro - incalza Gualtieri - i numeri del Carpi non c’erano. Bene, ora il Carpi esiste. Perché i numeri sono la sola cosa che sa dare una verità definitiva al calcio. Il resto è ciò che lo estranea dalla scienza e lo rende magia: ovvero le opinioni, a cui, ovviamente, non abbiamo

“Il libro ha mosso i suoi primi passi grazie ai quaderni di appunti del grande sportivo e tifoso Ciccio Siligardi. Il volume è un tributo a lui e alla sua memoria”.

L’opera è presuntuosa, parola di autori, ma per leggerla non “occorre essere malati di calcio... bensì innamorati delle proprie radici”. rinunciato. Senza la pretesa che siano quelle giuste ma con la speranza che favoriscano, quantomeno, l’inizio di una discussione”. Poi ci sono le storie. I ritratti. I volti di coloro che hanno fatto grande il Carpi e di quelli che sono rimasti nonostante le sconfitte. Coloro insomma che hanno disegnato la storia biancorossa. E infine, prima di augurarvi buona lettura e buon viaggio, un’ultima nota. Se mai doveste domandarvi chi sono gli uomini che compaiono nella dedica del libro, sappiate che Adrasto, Alvarez e Giuliano sono i padri di Fabio, Enrico Ronchetti ed Enrico Gualtieri. Loro, più di chiunque altro, sarebbero stati orgogliosi di quanto fatto dai propri figli. Complimenti ragazzi! Jessica Bianchi


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Si conclude un’esperienza scolastica che, per molti, ha segnato una crescita umana e professionale e, proprio per questo, a sottolineare l’importanza di questo passaggio, dirigenti, insegnanti, collaboratori e segreteria si sono ritrovati insieme

L’ultima volta del Terzo Circolo

S

i è concluso con un momento di festa il cammino dello storico Terzo Circolo didattico che, dall’anno scolastico 2013/14, si trasformerà in Istituto Comprensivo Carpi 3. La riorganizzazione scolastica che partirà a settembre prevede infatti che i Circoli didattici, in cui erano presenti scuole dell’infanzia e scuole primarie (elementari), siano sostituiti da Istituti comprensivi, in cui convivranno una scuola media, alcune primarie e alcune scuole d’infanzia statali. A Carpi gli Istituti comprensivi saranno quattro e faranno capo alle quattro scuole medie: Focherini, Fassi, Pio e le nuove scuole medie di Cibeno. Fino a oggi nel Terzo Circolo didattico erano comprese le quattro scuole primarie Gasparotto, Verdi, Don Milani, Collodi e le tre scuole d’infanzia Alber-

I

l 15 giugno scorso Siracusa ha accolto dieci delegazioni di istituti superiori provenienti da tutta Italia, vincitrici del Premio Archimede, organizzato dall’Umi (Unione Matematica Italiana - Piano nazionale lauree scientifiche) per festeggiare i 2.300 anni dalla nascita del grande genio siracusano. Tra i vincitori era presente anche l’Istituto Professionale Vallauri di Carpi, che si è classificato quinto su 200 scuole partecipanti con la realizzazione del progetto della mostra S – Veli – Amo Archimede. La delegazione del Vallauri era composta dalle professoresse Roberta Righi, Emanuela Croci e Lara Pozzetti che hanno accompagnato l’alunna Alice Parise, relatrice alla cerimonia di premiazione. La premiazione si è svolta nel Salone Paolo Borsellino

Tiziano Mantovani ed Emilia Durante Del Monaco

tario, Cibeno e Arca di Noè di via Bezzecca. Da settembre le scuole Gasparotto, Verdi e Arca di Noè passeranno al Comprensivo Nord (medie Focherini), mentre l’Istituto Comprensivo Carpi 3 si arricchirà della presenza della scuola primaria A. Frank, oggi ricompresa nel Quarto Circolo didattico. Si conclude così per molti una ricca e pluriennale esperienza scolastica che, per chi ha partecipato lavorando attivamente, ha segnato una

crescita umana e professionale. A sottolinearne l’importanza, ma anche il cambiamento portato da questo passaggio, dirigenti, insegnanti, collaboratori e segreteria si sono fermati al termine dell’ultimo collegio docenti nel cortile delle Collodi per un momento di festa, affidato alla sapiente regia dell’insegnante vicaria Maria Rosa Bolla. Insieme all’attuale dirigente Tiziano Mantovani era presente Emilia Durante Del Monaco, guida del Terzo Circolo dall’anno scolastico 1988/89 (l’anno precedente era stata reggente) fino al 2002/03 e salutata con grande affetto e riconoscenza da tutti i presenti, per il lavoro svolto in più di dieci anni, interamente dedi-

cati al Terzo Circolo. All’appuntamento non sono voluti mancare nemmeno Alberto Maioli, dirigente del Terzo Circolo in anni più recenti e Attilio Desiderio, dirigente nei 3 anni appena trascorsi. Hanno accolto l’invito a partecipare a questo momento di saluto anche docenti in pensione, alcuni dei quali continuano a prestare servizio di volontariato presso la scuola dove hanno insegnato, affiancando colleghi e alunni in progetti qualificanti. Nel corso degli

Maria Rosa Bolla e Riccardo Magri

anni, la scuola carpigiana ha subito tante trasformazioni e così anche il Terzo Circolo didattico: nato negli Anni ‘60 (Parole di gesso. La scuola elementare a Carpi dall’Unità ad oggi di Renzo Gherardi, 2005) ha avuto sede presso le nuove scuole Collodi dall’anno scolastico 1965/66, con Franco Poggi come direttore. Ne facevano parte Budrione centro e Valle, Bruciate, Fossoli, Gruppo, Migliarina e il Villaggio San Marco. “Dall’a.s. 1974/75 - scrive Gherardi nel suo libro - il Terzo circolo è diretto da Nerio Carafoli sino alla metà degli Anni ‘80”. E’ l’epoca della riorganizzazione scolastica (‘87/’88) in cinque Circoli didattici. A Carafoli succede,

dalla seconda metà degli Anni ‘80, Emilia Durante Del Monaco e, all’epoca, il circolo didattico comprende le scuole Don Milani, Verdi e Saltini (le Collodi fanno capo al Primo Circolo). Il Quinto Circolo ha vita breve: a seguito di una delle tante razionalizzazioni del Provveditorato viene soppresso nell’anno scolastico ‘89/’90.Alla fine del decennio, nell’a.s. 1999/2000, fanno parte del Terzo Circolo le scuole primarie Collodi, Saltini, Verdi, Don Milani e Gasparotto. Nonostante i numerosi cambiamenti, gli insegnanti sono riusciti a mantenere nel corso del tempo il loro forte spirito di collaborazione che, anche nelle situazioni nuove e spesso inaspettate, permette loro di trovare elementi di aggregazione utili per soluzioni sempre efficaci e innovative. Sara Gelli

Una delegazione dell’Istituto Professionale Vallauri di Carpi è stata ospite della città di Siracusa per ritirare il quinto premio del concorso organizzato dall’Unione Matematica Italiana

Quel gran genio di Archimede

a Palazzo Vermexio, sede del Municipio di Siracusa. Alice ha illustrato davanti all’uditorio il progetto della mostra, ideata con la collaborazione di tutti gli indirizzi della scuola, ispirata alla

vita, al pensiero e al genio, sempre attuale, di Archimede. Una mostra di abiti, accessori, giochi enigmistici, francobolli e altri oggetti. “L’approccio - ha decretato la commissione nel proprio

giudizio - è molto originale ed evidenzia una felice integrazione di diverse competenze. I temi scientifici vengono sviluppati con chiarezza. La parte dedicata al design si armonizza in modo

suggestivo con la presentazione della vita e delle opere di Archimede. Si avverte la partecipazione divertita degli studenti”. L’alunna al termine della presentazione ha ricevuto il premio di 1.200 euro dalle mani del presidente dell’Umi, Ciro Ciliberto. Tutti gli alunni e gli studenti che hanno collaborato alla realizzazione del progetto hanno poi espresso viva soddisfazione per il risultato raggiunto, in particolare la professoressa Righi, ideatrice del progetto. “Nel nostro istituto oltre alla tradizionale lezione frontale, viene dato ampio spazio alla realizzazione di progetti pluridisciplinari che permettono di far compren-

dere ai nostri studenti come la matematica e la scienza siano a fondamento dei saperi di molte altre discipline, soprattutto quelle tecnico-pratiche e risultino quindi fondamentali per l’acquisizione di una solida professionalità. I nostri ragazzi hanno collaborato con passione alla realizzazione di questo progetto, hanno studiato la vita di Archimede e sono rimasti affascinati dal suo pensiero, rielaborandolo con grande creatività. Il premio vinto è la dimostrazione di come un serio impegno, una costante collaborazione tra alunni e docenti e la passione nel realizzare le idee, diano i loro frutti”.


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Il volume restituisce a futura memoria quegli aspetti di corrosiva carpigianità che solo il dialetto è in grado di esprimere. E’ dedicato in gran parte alla fraseologia licenziosa ma contiene anche aneddoti e storie di vita carpigiana

Dialetto: per non dimenticare chi siamo L M

o stile è brillante e l’ironia a tratti irresistibile: non stupisce che Mauro D’Orazi sia rimasto in cima alla classifica dei libri più venduti a Carpi con il suo La ruscaróola èd Chèerp. L’idea di aver surclassato Inferno di Dan Brown inorgoglisce l’autore e tutti i cultori del dialetto carpigiano, ricercatori e linguisti interessati a catalogare, conservare e divulgare. “Esiste persino un gruppo su Facebook (‘Chi parla dialetto carpsan’) a cui appartengono più di millecinquecento persone” spiega Mauro D’Orazi che, per la stesura del volume, si è avvalso della collaborazione di tanti appassionati. Un tempo si pensava che il dialetto ostacolasse un corretto apprendimento dell’italiano, “ma quell’idea si è rivelata errata: oggi con i dialetti in forte regresso la lingua italiana è ben lontana dall’essere usata con proprietà. E ci ritroviamo a contrastare il declino del dialetto, parte integrante della nostra cultura salvando dall’oblio voci, modi, frasi, significati”. Così La ruscaróola èd Chèerp rappresenta, come scrive Luigi Lepri nella prefazione al libro, “un vademecum

Biografia

Mauro D’Orazi

auro D’Orazi è nato a Carpi nel 1953. Funzionario comunale, ha sempre vissuto al “Centro” della vita sociale e politica carpigiana, frequentandone gli ambienti più vari, purché schietti e genuini. Profondo conoscitore di Carpi, delle sue dinamiche e del suo tessuto più intimo: dall’operaio più umile all’industriale più affermato, dal fine intellettuale all’artigiano più basico. Protagonista dunque in una città di provincia, complessa e multiforme. Spirito eclettico, votato al libero pensiero e a numerose passioni. Fra di esse quelle del dialetto e della cultura locale. Da alcuni anni sperimenta, ricerca e diffonde, avvalendosi dei più moderni mezzi informati, piccole preziose perle della cultura locale, che riguardano Carpi, ma anche dei territori vicine, senza farsi imbrigliare da inutili localismi e presuntuosi campanilismi. D’Orazi, insieme a tanti amici, è impegnato quotidianamente per la conservazione e la diffusione del dialetto delle nostre zone.

per ogni famiglia di Carpi, per non dimenticare chi siamo, il nostro carattere, le

nostre radici”. Oggi, prevale un uso misto di italiano e dialetto, a cui si attinge per lo più per frasi di uso comune di vita di tutti i giorni (Ciao a vàagh a ca!) o per imprecazioni e parolacce. Il destino del dialetto? Mauro D’Orazi avanza una sua teoria (p.

260): “Dalla fine degli Anni ‘50 il dialetto è visto malissimo ed è segno di ignoranza e arretratezza... Si semplifica, si destruttura, si italianizza, perde tante parole, spesso quelle più belle e caratteristiche”. Insomma, per D’Orazi, il dialetto non è più di moda”. Oggi molta gente capisce il dialetto, pochi lo parlano, si nota però un amore verso di esso e nuovi spirargli per il suo uso e trasmissione alle nuove generazioni. Il dialetto non morirà, si trasformerà; il dialetto non gode certo di buona salute, ma non scomparirà! Il volume,

A tutta birra!

allora, restituisce e conserva a futura memoria, quegli aspetti di corrosiva carpigianità che solo il dialetto è in grado di esprimere. Il

P

mente con frequenti usi di componenti e trattamenti chimici per accelerarne la produzione, conservanti e, non raramente, coloranti. Veniamo dunque a noi: innanzitutto è bene sapere

che una birra non conclude il suo “ciclo vitale” con la chiusura di una bottiglia, di un fusto o di una lattina che comunque, eccetto rari casi di difetto, la rende ermetica e inattaccabile da batteri esterni, al contrario, continua a maturare e modificarsi. In media una birra artigianale di gradazione alcolica non superiore a 9-10%Vol inizierà a mutare dopo circa un anno dall’imbottigliamento. Se tali alterazioni siano positive o negative dipende dal prodotto: in ogni caso, bere birra scaduta non lede la salute del consumatore, tutt’al più potrebbe

riferimento riportato da D’Orazi nell’introduzione ben esemplifica il concetto. Una frase del genere: “Gentile signore, vista l’inopportunità del suo stolido, antipatico e sconveniente agire, la invito e la esorto a ritirarsi immantinente in un acconcio luogo di decenza ad espletare le sue funzioni fisiologiche, a cui peraltro è aduso, e conseguentemente a eclissarsi dalla mia percezione visiva e uditiva!”, si risolve in dialetto con un semplice e chiaro: “Mò va a caghèer”. Il volume può essere preso in mano e letto partendo da qualsiasi pagina oppure

Giro di Francia con le biglie

a cura di Erik Cantarelli

Birra scaduta: bere o non bere? Questo è il problema... uò sembrare scontato, ma vale la pena spendere più di un pensiero su questo dubbio amletico. La “scadenza” è definibile come il termine minimo di conservazione (TMC), ossia la data fino alla quale il prodotto mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di custodia: nel nostro caso è preferibile un luogo fresco (ma non freddo come il frigo, nel quale è bene riporre la nostra amica solo in previsione della bevuta) e buio poiché luce e temperatura influenzano la birra. Ora che abbiamo chiarito la nozione scendiamo più nel dettaglio, ricordando che esistono birre diversissime fra loro. Scartiamo subito le cosiddette “birre da discount” e altri famosi marchi commerciali alla stregua di queste ultime, prodotte industrial-

Estate 1943 - Abitanti dla Cagnòola (oggi via Manicardi) nella costruzione di un rifugio anti aereo che aveva l’intento di riparare almeno dalle schegge.

nuocere al palato qualora aromi e sapori risultassero intaccati. In generale è quindi meglio consumare il prodotto a distanza di pochi mesi dalla sua produzione ed, eventualmente, confrontarlo con un suo “alter ego” un po’ più invecchiato; fanno eccezione le trappiste belghe e le Barley Wine britanniche, pensate per una maturazione in bottiglia variabile dai 2 ai 5 anni, mentre alcune Lambic possono invecchiare dai 13 ai 15 anni. Per non parlare di certe birre liquorose: vi lascio immaginare! Insomma, chi beve buona birra non sbaglia mai e, per concludere, vor-

rei ispirarmi al motto del critico gastronomico e conduttore del programma culinario Bizarre foods - Orrori da gustare, Andrew Zimmern: “Se vi sembra buona, bevetela”.

sfogliato per ammirare l’apparato fotografico che parte dai primi del ‘900 per arrivare fino agli Anni ‘80. Per più di un terzo dedicato alla fraseologia licenziosa tipica del dialetto, La ruscaróola èd Chèerp contiene aneddoti e storie di vita carpigiana, una sezione interamente dedicata ai giochi dei ragazzi dagli Anni ‘20 agli Anni ‘80 e si conclude con il dizionarietto carpigiano di milleuno insulti a cura di Graziano Malagoli (coautore, nel 2011, con Anna Maria Ori del Dizionario di Dialetto Carpigiano). A completamento dell’opera, Mauro D’Orazi ha realizzato cd che contengono le poesie di diversi autori fra cui Jolanda Battini, Fiorella Urbini, Loris Guerzoni, Mario Stermieri, lette e recitate dalla stessa Jolanda Battini. “Delle cose di cui vengo a conoscenza vorrei che non andasse perso nulla” rivela D’Orazi.E sarà così. Per amore di Carpi e dei carpigiani! Sara Gelli


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rottesche, sornione, tragiche o poetiche. Sono le creazioni che nascono tra le mani del carpigiano Gabriele Bulgarelli e di Enrico Aliprandi di origini abruzzesi. Piccole opere d’arte che, dal mare, giungono a noi, reinterpretate grazie all’estro e alla sapienza delle loro mani. Ogni installazione infatti, dopo essere stata cullata e levigata dalle onde, viene raccolta e trasformata: “amiamo utilizzare materiali naturali o di recupero. In particolare raccogliamo tutto ciò che il mare restituisce dopo l’alta marea: legna, ciottoli, conchiglie. Ma non disdegniamo nemmeno i rifiuti di cui le spiagge sono spesso disseminate, dalla plastica al vetro, al ferro”, racconta Gabriele. I due creativi, ribattezzatisi Tracce di Mare, hanno iniziato quasi per gioco. In punta di piedi. “Inizialmente ci dedicavamo all’arte sacra: abbiamo realizzato numerosi presepi e ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il secondo posto alla XX rassegna Natale 2012 tenutasi a Bologna e organizzata dall’Associazione Italiana Amici del Presepio, con un opera intitolata Le madri. Poi però abbiamo deciso di

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Grottesche, sornione, tragiche o poetiche. Sono le creazioni che nascono tra le mani del carpigiano Gabriele Bulgarelli e di Enrico Aliprandi di origini abruzzesi. Piccole opere d’arte che, dal mare, giungono a noi, reinterpretate grazie all’estro di queste due menti in movimento

Tracce di mare

metterci in gioco ed esplorare altri orizzonti”. Una scommessa riuscita la loro, basta osservare la poesia di cui sono intrisi i loro piccoli capolavori. Pezzi unici e magici. “Dai nostri assemblaggi emergono creature buffe, altre volte mostruose... dipende dai materiali che abbiamo a disposizione. Tutto è già lì. Inscritto nella forma di un legno o di una pietra levigata... La visione dell’opera finita è tra le pieghe di quanto raccogliamo. Basta saper guardare”. Ed è proprio questo che rende un artista speciale: osservare la realtà e piegarla a suo piacimento, dando vita a qualcosa di unico e meraviglioso. E così tra le loro mani i rifiuti si animano. Prendono vita. Danzatrici di legno vestite di spugne di mare paiono spiccare il volo, mentre improbabili personaggi di sasso ammiccano ai passanti. Un universo, quello di Gabriele ed Enrico, popolato di animali e creature fatate, che portano ancora gli echi e il profumo del mare. Tracce di blu che potete ammirare presso il negozio Novecento di Corso A. Pio a Carpi. Per informazioni: e.aliprandi@libero.it. Jessica Bianchi


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a nostra comunità il nostro futuro. E’ questo il titolo della Festa democratica organizzata dai Circoli Pd dell’Unione Terre d’argine che, dopo un anno di stop forzato dovuto al terremoto, torna a essere un’occasione di incontro, confronto e socialità a Carpi, nella sua location tradizionale, l’area delle piscine. Un tema che ben incarna lo spirito che ha animato gli organizzatori, ovvero la volontà di andare oltre il sisma, oltre la crisi e guardare al futuro con rinnovata fiducia, coltivando un maggiore senso di comunità. “Torniamo nella nostra sede tradizionale, laddove, lo scorso anno, sorgeva il campo tende della Protezione Civile – sottolinea il segretario del Partito democratico di Carpi, Davide Dalle Ave - un ritorno che vuol essere un segnale di ripresa per il nostro territorio. Il nostro desiderio è quello di promuovere momenti di riflessione e confronto - non solo interni al Pd, bensì aperti a tutta la cittadinanza - a partire dalla situazione sulla ricostruzione a un anno dal sisma, sulle cose fatte e quelle da fare. Per questo motivo, all’interno della Festa, abbiamo voluto dedicare una mostra, Emilia Adesso. Un anno dopo il sisma, per offrire immagini e suggestioni sulla complessa

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Torna, dal 28 giugno al 22 luglio, presso l’area piscine di Carpi, la Festa Democratica organizzata dai Circoli PD dell’Unione Terre d’Argine. “Un’occasione di incontro, confronto e socialità importante”, spiega il segretario del Pd di Carpi, Davide Dalle Ave.

Parola d’ordine: comunità Davide Dalle Ave

ripresa post-sisma: legandola al tema di come far vivere una comunità, alle idee su cui oggi intendiamo e immaginiamo il futuro che ci attende, all’impegno per costruire una società più inclusiva e solidale. Non dimentichiamo infatti, che nella tragedia legata al terremoto del maggio scorso, la catena della solidarietà ci

ha fatti sentire orgogliosi di essere emiliani”. Si preannuncia caldo l’incontro con l’assessore regionale alle Attività Produttive, Gian Carlo Muzzarelli, più volte contestato da imprenditori e cittadini terremotati, sul tema A un anno dal sisma. La sfida della ricostruzione eco-sostenibile (14 luglio). “Sono convinto

che il confronto si svolgerà nel segno di un dibattito sano, all’insegna del rispetto reciproco. Ben vengano critiche, domande e sollecitazioni, poiché la politica deve offrire delle risposte concrete ai bisogni della gente”, assicura Dalle Ave. Ricco il cartellone degli appuntamenti politici, a partire dalla sera dell’inaugurazione, quando giungerà il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza. Attesi anche la parlamentare Pd Alessandra Moretti e l’ex segretario nazionale del Pd Walter Veltroni in veste di autore. Assente la componente renziana ma, assicura il segretario, “solo per motivi di agenda. Abbiamo già contattato lo stesso Matteo Renzi e siamo in attesa di una risposta”. Confermata la defezione, il 9 luglio, del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, “che speriamo di poter recuperare”, aggiunge DalleAve, mentre è ufficiale la presenza del ministro Cecile Kyenge il prossimo 22 luglio. La carne al fuoco è tanta. E non stiamo certamente parlan-

do delle succulente grigliate del Falò. I temi - dall’appuntamento congressuale del Pd al Governo Letta, alle amministrative del 2014 - sono caldi. “Serve un Pd all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte – prosegue Dalle Ave - un Pd che deve crescere dalla base e dalle esperienze territoriali e, dunque, parte della Festa sarà dedicata al dibattito sul futuro del partito, alla costruzione del congresso che, nei prossimi mesi, dovrà determinare il profilo e la nuova fisionomia del partito. E, infine, a un anno dalle elezioni amministrative, vogliamo aprire un percorso partecipato sui programmi per Carpi e per l’Unione Terre d’argine, raccogliendo, in vari punti informativi all’interno della Festa, idee e sollecitazioni sul futuro della città”. Accanto alla politica, la festa assicurerà anche numerosi momenti di intrattenimento, grazie alla programmazione targata Arci e Kalinka: dai Modena City Ramblers a Marta sui Tubi passando per I tre allegri Ragazzi Morti, I Ministri e i carpigianissimi

Ero. Nomi meno altisonanti del solito ma, certamente di qualità. Insomma la crisi passa anche per la festa del Pd. Ma la sfida per il futuro della vecchia, cara Festa dell’Unità, ha tutt’altri contorni e fa rima con l’annoso problema legato al cambio generazionale. Riusciranno i giovani a rimpiazzare i volontari storici? “I volontari - che ammontano a circa 500/600 persone - gestiscono tre ristoranti e un bar, si occupano del montaggio e del servizio di vigilanza... Il loro è un lavoro indispensabile e preziosissimo. Già negli ultimi anni ci siamo aperti alla città, cercando di coinvolgere il più possibile il tessuto associativo locale e, anche in questa edizione, numerose associazioni (Cri, Avis, Ushac, Gattile, Canile, Amo, Africa Libera e Progetto Chernobyl) ci daranno man forte e, allo stesso tempo, raccoglieranno fondi da devolvere ai propri progetti. Solo facendo rete e stringendo alleanze potremo assicurare il necessario ricambio generazionale”. Jessica Bianchi

Concorso Miss Italia 2013 La vincitrice è la carpigiana Samantha Schena

Il carpigiano Stefano Artioli, con il suo Aceto Balsamico Tradizionale, si è aggiudicato il 47° Palio di San Giovanni con ben 317,8 punti

S

l carpigiano Stefano Artioli, con il suo Aceto Balsamico Tradizionale, si è aggiudicato il 47° Palio di San Giovanni con ben 317,8 punti. La cerimonia di premiazione si è svolta sullo sfondo della Rocca Rangoni di Spilamberto. Sono stati premiati anche gli altri 11 finalisti: al secondo posto si sono classificati gli eredi di Ivanore Barbieri di Castelnuovo Rangone con 316,6 punti, al terzo Luigi Torricelli di Formigine con 316,3 punti; seguono Ivan Ruggeri di Pavullo e Alessandro Bellei di Castelnuovo, rispettivamente con 313,6 e 310,9 punti. Il primo classificato ha ricevuto in premio il diploma ufficiale della Consorteria e un cucchiaino d’oro per l’assaggio, oltre al “torrione d’oro” che viene consegnato, nella versione in bronzo, anche a tutti gli altri 11 finalisti: si tratta di un bassorilievo che raffigura il torrione di Spilamberto. Tra circa una settimana, poi, per Stefano Artioli arriverà il riconoscimento più importante: il

Regina di bellezza

amantha Lorella Samantha Schena, 20 anni, Schena di Carpi, è stata proclamata Miss Riccione 2013, sul palco spettacoli di Piazzale Roma, dall’Assessore al turismo Simone Gobbi. La manifestazione organizzata da Mirka Fochi responsabile di Miss Italia per l’Emilia Romagna, con il patrocinio del Comune di Riccione, ha visto la partecipazione di 30 ragazze, pronte a disputarsi le fasce di bellezza in palio. A essere proclamata Miss Riccione, la nostra Samantha Schena, studentessa alla facoltà di Giurisprudenza e con una forte passione per lo sport, l’economia e la politica. Al secondo posto, con la fascia di Miss Rocchetta Bellezza, si è classificata un’altra carpigiana, Marinella Di Giacomo, 21 anni, che, elegante e sicura in passerella, ha insidiato fino all’ultimo, Samantha. Sul terzo gradino del podio è salita invece Misneys Montes, ventenne di Cesena, premiata con la fascia di Miss Wella Professionals. Infine il nuovo titolo di Miss Perla Verde è andato ad Alessia Cordi 17 anni di Tavullia. Tutte le ragazze premiate accederanno alle Finali Regionali di Miss Italia in Emilia Romagna.

E’ carpigiano il miglior produttore di Aceto Balsamico Tradizionale

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Al centro Stefano Artioli

Gran Maestro si recherà presso l’acetaia per marchiare a fuoco le botti con il logo della Consorteria. Quest’anno numeri da record per il Palio: ben 1.280 i partecipanti, per un totale di oltre 13 mila assaggi complessivi. Da inizio maggio 160 Maestri Assaggiatori,

oltre agli Assaggiatori e agli Allievi si sono messi al lavoro per valutare tutti i campioni di Aceto Balsamico Tradizionale di produzione familiare consegnati alla Consorteria. Il Palio di San Giovanni è un’occasione per la Consorteria di esaminare e tenere monito-

rata la produzione di Aceto Balsamico Tradizionale sia dal punto di vista organolettico, che per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche: in questo modo può trasmettere ai produttori indicazioni idonee affinchè sia rispettata la tradizione secolare.


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’ non vedente dalla nascita per una malformazione della retina, ma dimostra di possedere una naturale e innata predisposizione per la musica e il pianoforte. A sette anni suona già l’Ave Maria di Gounod accompagnando al piano il suo maestro che, al violino, intona la celebre aria melodica. L’eccezionale exploit è di un bambino di Panzano, Alex Beneventi, che domenica scorsa ha accompagnato nella chiesa di Panzano la solenne celebrazione religiosa della Cresima impartita dal Vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, a nove cresimandi, tra cui il fratello Massimo di 11 anni. La performance del precoce concertista non vedente è stata seguita dall’esecuzione di Fratello Sole e Sorella Luna, il canto di San Francesco, le cui parole sono state rielaborate in chiave moderna dal cantante romano Claudio Baglioni. E l’esibizione è stata siglata dall’applauso e dall’ammirazione del centinaio di persone presenti alla cerimonia che, al termine, si sono stretti intorno ad Alex per complimentarsi con lui della perfetta esecuzione dei brani. Non meno entusiasta, felice e orgoglioso, il maestro di Alex, Cesare Neri,

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L’Angolo di Cesare Pradella Bimbo prodigio: a 7 anni suona l’Ave Maria di Gounod conosciuto e apprezzato violinista modenese, nonché insegnante di musica che, in soli tre mesi e in 12 lezioni, ha portato il giovane allie-

vo all’esecuzione dell’impegnativa melodia del compositore francese nata dalla base armonica di Bach. E il maestro Cesare Neri, a sua volta compositore di arie e brani musicali, ha parlato in termini entusiastici della prodigiosa predisposizione del piccolo Alex, prevedendo per lui un sicuro avvenire

in campo musicale. Visibilmente commossi anche i genitori del ragazzo, Elisa e Stefano Beneventi, il fratello Massimo, il terzo fratellino Daniele e i nonni in lacrime. Che sia nata una stella nel firmamento musicale della campagna di Panzano? Il maestro Neri ne è convinto.

La Famiglia Pavironica

Tra divertimento e solidarietà

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Il maestro Neri con Alex Beneventi

a Famiglia Pavironica è stata l’ospite d’onore alla Festa di Primavera organizzata dalla Società del Sandrone nella suggestiva cornice del Castello Righini di Panzano di Castelfranco, accolta da Rosanna Righini e da Sergio Celloni. La festa , denominata Merenda al Castello, era finalizzata alla raccolta di fondi a favore dell’Ail di Modena. Presenti il presidente della Società del Sandrone Giancarlo Iattici e altri consiglieri, tra cui Marco Morselli, e la dottoressa Amedea Donelli dell’Ail. Tutti si sono intrattenuti nei giardini del Castello al suono di musiche stile Anni ’70 e hanno visitato l’esclusivo museo d’auto e moto d’epoca di Mario Righini e una mostra-mercato di quadri messi a disposizione da artisti modenesi per favorire la raccolta di fondi per l’iniziativa benefica. Particolarmente vivace l’intermezzo dialettale delle tre maschere modenesi, Ivan Turci (Sandrone), Vanna Panciroli (Pulonia) e Matteo Cassiani (Sgorghiguelo) che hanno tra l’altro preso di mira la vastità del Castello, “più grande del nostro podere: soltanto l’estensione dei tetti coi coppi - hanno detto con ironia – saranno tre biolche. Chissà cosa pagheranno di Imu”! Ma la Festa di Primavera ha avuto un gustoso seguito ai laghi Morselli di San Donnino dove si è svolta, domenica 23 giugno, la festa dedicata alla Guazza di San Giovanni. Qui sono convenuti centinaia di soci con famiglie, autorità cittadine, invitati, accolti, anche in questo caso, dal presidente Giancarlo Iattici e signora e altri consiglieri. La bella serata ha consentito il servizio di una cena sotto gazebo posti sull’ampio parco di Marco Morselli, cena accompagnata da musiche e da fuochi d’artificio. Nel corso della serata il presidente Iattici ha portato il saluto della centenaria benemerita Società del Sandrone ai presenti e ha colto l’occasione per informare i soci e gli invitati circa le attività benefiche realizzate dal sodalizio nel corso della stagione invernale; sodalizio che, infatti, si muove sia sul piano del divertimento e dell’intrattenimento che su quello della beneficienza a favore delle categorie bisognose e della sanità.


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16 Il 28 e 29 giugno, Carpi ospita la finale internazionale di New Model of the year

La bellezza è di casa

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ew Model of the year è una delle manifestazioni di moda più importanti a livello internazionale. Dopo numerose selezioni, le 12 finaliste arrivano a Carpi venerdì 28 e sabato 29 giugno. L’evento è organizzato dalla Claudio Marastoni Communication in collaborazione con il Comitato Amici del Parco di Carpi. Le 12 modelle di diverse nazionalità saranno protagoniste di prove speciali che metteranno in evidenza i loro requisiti tra cui: lezione di trucco, acconciatura, portamento, posa fotografica, servizi video, lezione e test di estetica… tutto ciò che una modella dovrebbe conoscere per diventare una vera professionista. Le modelle saranno ospiti venerdi mattina del salone da parrucchieri DV8 e sotto le direttive di Fabio Federici verranno truccate e acconciate per affrontare il passaggio di giuria tecnico. Sabato 29 giugno le finaliste si cimenteranno, la mattina, nella prova fotografica e video per le vie del centro storico di Carpi e la sera, alle 21, saranno protagoniste in passerella in Piazzale Re Astolfo dove sfileranno davanti a una giuria di esperti. Lo spettacolo decreterà le tre vincitrici e sarà arricchito dalla presenza di cantanti e ballerini.

Il Palermitano Pippo Giordano, ex ispettore della Direzione Investigativa Antimafia negli anni delle indagini di Falcone e Borsellino, è stato ospite della rassegna carpigiana Ne vale la pena

“Noi credevamo” “ Non pensate che la vostra zona sia un paradiso felice. Secondo gli investigatori infatti, la presenza delle mafie è forte e radicata anche al Nord. D’altra parte, se nel meridione si producono i piccioli – i danari – da qualche parte bisogna pur lavarli. Ecco, voi siete la lavatrice delle mafie”. E’ con queste parole che Pippo Giordano, intervistato in Piazza Garibaldi dal caporedattore di Radio Bruno, Pierluigi Senatore, nell’ambito della rassegna Ne vale la pena, ha spiegato l’interesse della criminalità organizzata per il ricco Nord Italia. D’altronde Giordano, Cosa Nostra, la conosce bene. Palermitano, ispettore della Direzione Investigativa Antimafia negli anni delle indagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con i due uomini simbolo, della lotta dello Stato alla mafia, ha lavorato

Pierluigi Senatore e Pippo Giordano Ph Federico Spaggiari

a stretto contatto. Nel suo Il sopravvissuto racconta, da testimone diretto, un trentennio di Storia del nostro Paese, di quando pensava di poter sbaragliare il fenomeno mafioso alla delusione derivante dall’aver compreso che una parte delle istituzioni, questa vittoria dello Stato, non avevano alcun interesse a ottenerla. “Mi definisco il sopravvissuto – spiega Giordano – perché per un paio di volte Cosa Nostra ha tentato di porre fine alla mia esistenza. Con alcuni dei miei colleghi, d’altronde, è riuscita

nell’intento. Molti, anche allora, mi chiedevano chi me lo facesse fare, ma il punto è che la nostra, non era una scelta di convenienza, bensì di vita. Sognavamo di avere una Palermo, una Sicilia e un’Italia libere dal condizionamento mafioso. E negli Anni ’80, se ci avessero dato quel che chiedevamo, ovvero auto più appropriate, microspie e computer, forse avremmo potuto farcela. Ma gli strumenti adeguati non ci sono mai stati forniti e, da parte di una frangia dello Stato c’è, per questo, una responsabilità

oggettiva”. La vita di Giordano e dei tanti che con lui lottavano, non era certo invidiabile: “uscendo di casa la mattina tutti noi sapevamo che poteva essere l’ultima occasione per dare un bacio a nostra moglie o porgere una carezza ai nostri figli. Qualcuno doveva tentare di dare risposte alla società. Ne parlavamo spesso, io e Ninni Cassarà (dirigente della Squadra Mobile di Palermo ucciso in un agguato nel 1985, a soli 38 anni) se tutti ci fossimo tirati indietro, che razza di società avremmo consegnato ai nostri

figli? Noi credevamo in quello che stavamo facendo. Ci credevamo profondamente”. Purtroppo il nostro è un Paese che “dimentica quel che gli è capitato ieri e non pensa a quel che gli succederà domani”, ha aggiunto Giordano. Per questo la lotta alla mafia, oggi, sembra si faccia con l’ausilio di molte parole e pochi fatti. “Quando si comincia a proporre di ridurre le intercettazioni telefoniche, quando si mettono in discussione il 41 bis o il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, è come se la morte di Falcone non fosse servita a nulla. Borsellino diceva di parlare di mafia in ogni luogo e in qualsiasi momento, ma lo Stato e il potere politico devono garantire gli strumenti per la lotta sul campo alle mafie, altrimenti la battaglia non può essere vinta”. Marcello Marchesini


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Al dimè dialètt... Massimo Loschi

E io pago... di Clarissa Martinelli

di Massimo Loschi

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el rosso della sera, ciliegie. Una giovane coppia, due ciliegie, s’illumina un viso... magia di un antico gioco che non tramonta.

Sòtt sira a Vgnóla

Sotto sera a Vignola

Al ròss ed l’ultèm sól al fà spióvêr, côl móvrès dal fój sul punti più élti di sréš, un šgùmbìi ed luš, ed ricam ed ròss a gl’infiama e al prèdiš al bêl giórèn dê dman. Grap ed gòsì, ròsì, lušêinti al sréši lasù, mêintr’al rêst al sè šmôrsa in dl’ômbra cun la sira, adêši, pian pian. Per i viasóo côpìi šóvni...i s’cunfòndèn in da gl’i-ômbri già lunghi, l’ultma luš ch’a s’ìnsfrùcià tra i sréš la gh’impìs ed brìlêr anch i ôç chi s’incôuntrèn e i s’fan più atéš. Magia ed Vgnóla, magia ed culór, ed pròfum, magia d’na man šlunghêda ed dó sréš ch’van a urnêr cùmè giôiée prèsióš ed la cumpagna la facia bêla. Magia d’na bòcà d’curaj d’un rìdèr s-cêt d’un šógh malisióš, un šógh... che cùmè al sól l’infiama e al prèdiš al dôp antigh... mô sèmpèr bêl.

Il rosso dell’ultimo sole Ricama, con il muoversi delle foglie sulle punte più alte dei ciliegi una magia di luci, di ricami di rosso le infiamma e annuncia il bel giorno di domani. Grappoli di gocce, rosse, lucenti le ciliegie lassù, mentre il restante si spegne nell’ombra con la sera, adagio, piano piano. Tra i viottoli coppie giovani… si confondono nelle ombre già ampie, l’ultima luce che si infila tra i ciliegi riempie di un luccichio anche gli occhi che si incontrano e si fanno più vicini. Magia di Vignola, magia di colori, di profumi, magia di una mano protesa a due ciliegie che vanno a ornare come gioielli preziosi della compagna il viso bello. Magia di una bocca di corallo di una risata sincera di un gioco malizioso, un gioco che come il sole infiamma e annuncia il dopo antico… ma sempre bello.

Islam e dintorni... di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna

Turchia: scontri violenti tra polizia e manifestanti

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rmai da diversi giorni è in atto una grande manifestazione antigovernativa nella città di Istanbul, in Turchia. Gli scontri sono diventati particolarmente violenti e brutali nella giornata di domenica 16 giugno, tanto da provocare centinaia di feriti anche tra donne e bambini. I manifestanti che protestano contro il premier Erdogan sono migliaia e avevano occupato diverse zone della città. Tuttavia, la forte repressione nei loro confronti li ha relegati al Gezi Park di Piazza Taksim. Il premier ha attaccato i manifestanti tramite violente azioni della Polizia, attacchi denunciati anche da Kemal Kilicdaroglu, leader del partito di opposizione turco. La polizia ha lanciato contro i manifestanti di Piazza Taksim gas lacrimogeni, proiettili di gomma e anche getti d’acqua con un agente chimico urticante. Un grande albergo della città è stato preso d’assalto dai manifestanti in cerca di protezione e alcuni medici sono stati arrestati per averne assistiti e curati alcuni in gravi condizioni di salute. La popolazione attiva nella protesta denuncia questi atti di limitazione al proprio diritto di manifestare e, a causa delle violenze perpetrate nei loro confronti, i media internazionali stanno dando loro grande eco. La richiesta mossa è quella di poter manifestare pacificamente contro il Governo di Erdogan senza per questo dover essere attaccati dalle Forze dell’Ordine. Il diritto di scendere in piazza viene rivendicato da altre manifestazioni a catena a sostegno di quella di Istanbul anche nella città di Smirne e nella capitale Ankara. PER APPROFONDIRE http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2013/06/16/guerrigliaurbana-Istanbul_8878643.html

clarissa.martinelli@radiobruno.it

Cara Clarissa, sono tra coloro che hanno manifestato contro il Comune di Carpi che continua a farsi carico delle bollette del Campo Nomadi. Un posto tenuto male, sporco, con auto rotte, lavatrici ammassate, dove si vedono correre bambini piccoli e cagnolini spesso di razza (nessuno verifica come se li siano procurati?). So bene che il Comune risponde a chi protesta, che si sta lavorando per sgomberare il campo trovando soluzioni alternative, so anche, però, che sono solo parole da anni e quella gente è sempre lì. E le ragazzine, minorenni, si vedono spesso incinte, i piccoli lì non mancano mai. I costi sono a

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carico di tutti, anche miei. Peccato che se io non pago una bolletta del gas, me lo tagliano... E poco importa se ho sempre pagato le tasse e rispettato la legge. Allora domando: chi è discriminato? Loro o la gente come me? Susy

ara Susy, tante le e-mail arrivate con contenuti analoghi a quelli che proponi. Sta cambiando il mondo e, se in tempi di vacche grasse essere generosi non pesava, in tempi di vacche magre ci si domanda perché la generosità sia, sempre e comunque, intesa nella solita direzione: chi ha pagato paghi sempre, chi non ha mai pagato continui a non farlo, tanto qualcun altro pagherà. Peccato che, nel frattempo, tra gli eterni generosi ci siano molti nuovi poveri che trovano tutte le porte chiuse. Lo stato sociale fatto così non funziona più. Va ripensato. Con coraggio. E nuove regole.

In cartellone 275 eventi per grandi e piccini. Pupi Avati sarà sabato 29 giugno alle 21, in Piazza Garibaldi

Torna LaCarpiEstate L a programmazione de LaCarpiEstate 2013, curata dall’Assessorato alle Politiche culturali prevede un cartellone di circa 275 appuntamenti, con numerosi e differenti filoni, e realizzato grazie al sostegno di Argenta e Banco San Geminiano e San Prospero-Gruppo Banco Popolare. “La filosofia de LaCarpiEstate è quella di contribuire a migliorare la qualità e la vivacità della vita sociale della nostra città. Le sere estive sono il momento ideale per ritrovarsi e trascorrere insieme alcune ore di intrattenimento. Sono sempre di più le persone che trascorrono le vacanze in città a causa della difficile contingenza economica e alle quali è giusto offrire un’occasione di svago. LaCarpiEstate è un’iniziativa costruita con e per la nostra città, con decine di appuntamenti che spaziano tra linguaggi comunicativi e artistici diversi, nel tentativo di essere il più possibile inclusivi e soddisfare le aspettative e i desideri di tutti. Giovani, famiglie, bambini, tutti trovano spazio per stare insieme”, ha commentato l’assessore alle Politiche culturali Alessia Ferrari. Tra gli appuntamenti più importanti gli incontri di Ne vale la pena con personaggi del mondo della cultura (Pupi Avati che sarà sabato 29 giugno alle 21, in Piazza Garibaldi, Beppe Carletti e Andrea Biavardi). Torna nell’area antistadio di via Ugo da Carpi il ciclo di film all’aperto proposto da Cinema Ariston di San Marino e Circolo cinematografico Nickelodeon; i giovani potranno ritrovarsi nel Cortile di San Rocco da fine luglio al 14 agosto per gustarsi le serate di Coccobello organizzate

Pupi Avati

dal Circolo Kalinka. Ci mancherà molto lo spazio verde del Mac’è! Uno spazio importante è riservato anche quest’anno a Così lontano così vicino, la rassegna che animerà le frazioni cittadine (grazie al sostegno di Sinergas) e che raccoglie appuntamenti di musica, letteratura e spettacolo per grandi e piccini. Confermati anche gli appuntamenti serali con Lugliodivino che, accanto all’intrattenimento musicale, offriranno l’opportunità di visitare le cantine del territorio, realizzati insieme a Cantina sociale di Carpi, Cantina sociale e Caseificio Oratorio San Giorgio di Santa Croce e Azienda agricola Verrini-Munari e in collaborazione con l’Assessorato all’Economia e Turismo. Tanti gli appuntamenti dedicati ai bambini e alle famiglie: fino al 30 agosto tutti i giovedì e venerdì sarà possibile divertirsi e giocare insieme con le serate de La dama della torre nel Cortile del Ninfeo e alla Torre dell’Uccelliera, mentre il Castello dei ragazzi proporrà laboratori, letture e spettacoli dedicati alla natura, in collabo-

razione con la San Rocco Arte e Cultura srl. Ci sarà uno spazio dedicato agli amanti dell’arte e della cultura, con le aperture serali della Torre della Sagra e dei Musei di Palazzo Pio, con visite guidate e intrattenimenti. E poi ancora la rassegna di Musica a Palazzo, a cura di Cefac, che propone opere e concerti nella suggestiva cornice di Palazzo dei Pio ed Emozioni di viaggio, con proiezioni di viaggi avventurosi a cura de L’angolo dell’avventura. Novità di quest’anno sono tre appuntamenti dedicati agli amanti del teatro contemporaneo, con interessanti e ironici monologhi all’interno del Cortile di San Rocco, organizzati a luglio dal Forum Teatro. Non possiamo dimenticare infine di segnalare l’importante presenza del festival Mundus, che riempirà di musica le serate di Piazzale Re Astolfo ad agosto. Infine la proiezione di documentari, cene letterarie e tanti appuntamenti proposti da bar, privati e associazioni, che anche quest’anno hanno voluto partecipare per vivacizzare la nostra città.


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18 L’aforisma della settimana...

“Tutte le grandi verità cominciano come bestemmie”. George Bernard Shaw appuntamenti

Mostre CARPI

Fino al 30 giugno What if god was one of us Dark Room Silmar

Domenica 30 giugno, a partire dalle 20,30, in Piazza Sordello, a Mantova, prende il via il Radio Bruno Estate 2013. L’ingresso è gratuito

Parte da Mantova il Radio Bruno Estate

Fino al 30 giugno L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giuliano Rossetti O&A Centro Affari Fino al 30 giugno Tutto è... e tutto è un attimo Mostra di fotografia e scultura di: Diego Poluzzi Scatti d’autore frutto della ricerca dell’artista modenese sugli aspetti più esistenziali di uva e vino Stefano Selmi Fotografie di antiche vetrate mistiche reinterpretate con sensibilità durante i suoi viaggi a Lourdes e le composizioni fotografiche della serie Fermento divino Mario Artioli Tavani Le sculture dell’artista toscano Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio 1 - 31 luglio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Mario Tarizzo O&A Centro Affari Fino al 20 luglio I Giusti tra le Nazioni Casa del Volontariato

Eventi CARPI

28 giugno - ore 21 Mac’ènd Party Spazio Giovani Mac’è 28 giugno - ore 21 Presentazione del libro I vivi i morti e gli altri Di Claudio Vergnani Libreria La Fenice 29 e 30 giugno Cantine in Tour Piazza Martiri 29 giugno - ore 21 Sfilata di Moda Sfilano le ditte: Il Barattolo e Marymode Ospite della serata la cantante Ilenia Negri Presenta Simona Marchetti Piazzale Re Astolfo L’arte di far sorridere i bimbi Programma 29 giugno Casa del Volontariato Ore 9.30/12.30 - 14.00/18.00 Formazione a cura dell’Associazione Il Ponte Azzurro e condivisione di esperienze con le associazioni di Carpi

appuntamenti

Attività proposte: palloncini sagomati, truccabimbi, giocoleria, micromagia, lettura e racconto di storie 30 giugno Parrocchia S. Agata di Cibeno Ore 14.30 Laboratorio La valigia delle meraviglie Con l’attore e ventriloquo Dante Cigarini 29 e 30 giugno Rottura del silenzio 2013 Due giorni di concerti dal vivo Ekidna 30 giugno - ore 17/22 La Boxe in piazza A cura di Asd Team Olympia Piazza Martiri Fino al 30 giugno Cibeninfesta Parrocchia di Sant’Agata

’ Piazza Sordello il luogo scelto per la prima tappa del tour musicale più atteso dell’estate: il Radio Bruno Estate 2013. Domenica 30 giugno, a partire dalle 20,30, sul grande palco di Radio Buno si avvicenderanno i protagonisti della musica per una grande festa a ingresso gratuito che farà vivere e pulsare lo splendido centro storico mantovano. Sul palco si avvicenderanno la band rivelazione Jutty Ranx, Malika Ayane, Stadio, Luca Carboni, Paolo Belli, Nesli, Marco Ligabue, Rio, da The Voice Thomoty Cavicchini, Antonella Lo Coco, Nearco e Controtempo. Sarà la frizzante e sensuale Melita “Diavolita” Toniolo ad affiancare la voce della sera di Radio Bruno, Enzo Ferrari, nella

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conduzione della serata. Lo spettacolo è organizzato e prodotto da Radio Bruno in collaborazione con il Comune di Mantova e il sostegno di Balkan Express, Modena Giochi, Grissin bon e Nazionale Italiana Cantanti. Il Radio Bruno Estate sarà trasmesso in diretta radiofonica con La Strana Coppia e Laura de Vitis e le interviste esclusive ai protagonisti; si potrà quindi ascoltare anche in streaming attraverso il portale www. radiobruno.it. La regia dell’evento sarà come sempre affidata al presidente di Radio Bruno, Gianni Prandi, insieme a Leonello Viale e Clarissa Martinelli che curano anche i cast delle serate. Gli aggiornamenti in tempo reale sui social network Facebook e Twit-

ter saranno seguiti da Roberto Trapani e Barbara Pinotti. La squadra di Radio Bruno al gran completo, dunque, per un evento che vuole rappresentare una festa per la città. “Torniamo con grande piacere a Mantova - spiega il presidente Gianni Prandi - abbiamo accolto l’invito del Comune ricordando l’accoglienza straordinaria ricevuta in passato. Confidiamo di riuscire a regalare, ancora una volta, una grande festa a ingresso gratuito per la città dedicata a un pubblico eterogeneo, fatto di giovanissimi così come di famiglie”. La gratuità dell’evento è resa possibile anche grazie al Comune di Mantova: un ringraziamento speciale va al sindaco Nicola Sodano e a Enzo Tonghini, assessore Grandi eventi e Promozione dello Sport.

2 luglio - ore 21.30 Lugliodivino 2013 Popinga in concerto Ironia e umorismo nella canzone italiana Da Jannacci ai giorni nostri Cantina sociale di Carpi 3 luglio - ore 21 Yoga al chiaro di Luna Lezione di Yoga tenuta da Massimo Provasi Piazzale Garibaldi 4 luglio - ore 22 Jazz e dintorni Carlo Atti Cookies Bar Dal 28 giugno al 22 luglio La nostra Comunità, il nostro futuro Festa Democratica Programma 28 giugno PalAbiticoop - ore 21 Apertura della Festa e inaugurazione mostra: Emilia adesso. Un anno dopo il sisma Taglio del nastro con Manuela Ghizzoni, parlamentare Pd Alberto Bellelli, coordinatore Pd Unione Terre d’Argine Paolo Negro, segretario provinciale Pd I sindaci dell’Unione Terre d’argine A seguire intervista a Roberto Speranza, capogruppo Pd alla Camera Davide Baruffi, parlamentare Area Festa - ore 20.30 S.C.A.I. animazione per bambini Isola Rossa - ore 21.30 Balli latino americani Latin Fuego Parco della Collina - ore 22 Orchestra Immaginaria 29 giugno Area Festa - ore 20.30


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S.C.A.I. animazione per bambini Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Riky Marchetti Parco della Collina - ore 22 N.S.M.G.A 30 giugno PalAbiticoop - ore 21 Iniziativa Giovani Democratici Alta partecipazione: le proposte dei giovani democratici sul lavoro Con le parlamentari Chiara Gribaudo, Giuditta Pini e Valentina Paris Coordina Jessica Vellani, segretaria GD Carpi Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Roberto Scaglioni Parco della Collina - ore 22 S.G. La Patria - Aikido Club Arci-Uisp Soliera... in festa 2 luglio Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Edmondo Comandini Parco della Collina - ore 22 Andrea Appino 3 luglio PalAbiticoop - ore 21 Sostenere i famigliari che si prendono cura dei propri cari Per la valorizzazione ed il riconoscimento giuridico del caregiver familiare Paola Marani, consigliera Regionale PD Alberto Bellelli, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi Loredana Ligabue, promotrice Caregiver Day Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Renato Tabarroni Parco della Collina - ore 22 Alberto Bertoli & Andrea Barbi 4 luglio Area Festa - ore 18.30 Trofeo Enrico Berlinguer 1ª camminta democratica non competitiva PalAbiticoop - ore 21 L’Unione Terre d’argine. Sfide e prospettive ad un anno dalle aministrative Enrico Campedelli, sindaco di Carpi Giuseppe Schena, sindaco di Soliera Luisa Turci, sindaco di Novi Stefania Zanni, sindaco di Campogalliano Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Roberta Cappelletti Parco della Collina - ore 22 Marta Sui Tubi 5 luglio Area Festa - ore 20.30 S.C.A.I. animazione per bambini Isola Rossa - ore 21.30 Ballo latino americani Pura Vitamina Parco della Collina - ore 22 Krasì - A tutta pizzica 6 luglio Area Festa - ore 20.30 S.C.A.I. animazione per bambini Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo

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A piedi da Nonantola a Fucecchio: trekking in gruppo di una settimana. Si parte il 1 ° luglio

Sulle orme dei pellegrini

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piedi o in bicicletta, attraverso l’Appennino, sulle orme dei pellegrini che nel Medioevo si incamminavano verso Roma. E’ la proposta di Verso la Francigena, un percorso che parte da Nonantola e arriva a Fucecchio studiato per gli amanti del trekking e promosso con un’escursione di gruppo di una settimana, che partirà lunedì 1° luglio, e con una guida dettagliata che illustra tutte le tappe sulla Via Romea Nonantolana in Emilia e sulla Via della Sambuca in Toscana. L’escursione rientra nella 5ª edizione di Itinerando, percorso che, fino allo scorso anno, si snodava fra Pistoia e Porretta terme e che quest’anno è stato sviluppato dall’associazione Le Limentre collegando due importanti località della viabilità medievale. L’itinerario parte infatti dall’abbazia benedettina di Nonantola, prosegue verso Vignola per salire poi a Rocca Malatina e Zocca. Da qui, attraversando l’Appennino bolognese, si arriva a Porretta per valicare poi il passo della Collina e giungere a Pistoia. Il cammino procede lungo la dorsale del Montalbano scendendo a San Baronto, Vinci, Cerreto Guidi e infine a Fucecchio, dove si congiunge con la via Francigena, per un totale di 176 chilometri. L’escursione inaugurale, riservata a camminatori esperti, prevede la partenza da Spilamberto e da Vignola lunedì 1° luglio per arrivare in cinque tappe, la sera di venerdì 5 luglio, a Pistoia. La mattina di sabato 6 luglio gli escursionisti ripartiranno aggregandosi al grup-

po numeroso che inizierà da qui il cammino per le ultime due tappe da percorrere nel weekend. Per chi si prenota (info@limentre.it) è prevista nelle località di arrivo delle tappe la possibilità di cena

con pernottamento e colazione. Il pranzo sarà normalmente a base di panini acquistati lungo la strada. Il gruppo è autonomo: gli accompagnatori, volontari, non svolgono infatti funzioni di guida limitandosi a fornire le informazioni storiche, culturali e naturalistiche lungo il percorso. Per informazioni: www.limentre.it. Per chi volesse partire da solo, l’intero percorso è illustrato nella guida Trekking sull’Appennino toscoemiliano, curata da Silvano Bonaiuti e Piero Balletti e realizzata in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, le Province di Modena, Bologna, Pistoia e Firenze e i Comuni interessati dall’itinerario. La guida, spiegano i curatori, “è rivolta agli amanti del trekking, delle escursioni naturalistiche e ai nuovi pellegrini, come contributo per invitare a percorrere in modo consapevole questa parte del territorio ancora in buona parte incontaminato”.

appuntamenti

Roberto Morselli Parco della Collina - ore 22 Breack Floyd 7 luglio PalAbiticoop - ore 21 Governo e Pd: il futuro che sarà Ne parliamo con le parlamentari Alessandra Moretti e Manuela Ghizzoni Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Gabriele Zilioli e Daniela Parco della Collina - ore 22 Duilio Pizzocchi 9 luglio PalAbiticoop - ore 21 Futuro prossimo: il progetto del Pd a partire dal territorio Intervista a: Stefano Bonacini, segretario Pd Emilia Romagna Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Diego Zamboni Parco della Collina - ore 22 Tre Allegri Ragazzi Morti 10 luglio PalAbiticoop - ore 21 Iniziativa CRI Le 10 regole d’oro del sonno sicuro Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Cicci New Condor Parco della Collina - ore 22 Marco Ligabue 11 luglio Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Castellina Pasi Parco della Collina - ore 22 Modena City Ramblers 12 luglio PalAbiticoop - ore 21 Violenza sulle donne: convenzione di Istanbul e legislazione italiana Ne parliamo con Federica Mogherini, Parlamentare Pd

Tenera è la notte Area Stadio Cabassi A cura di Cinema Ariston di San Marino In collaborazione con Circolo Cinematografico Nickelodeon e FICE Regione Emilia Romagna

Programma 28 giugno - 21,30 Qualche nuvola Di Saverio Di Biagio 29 giugno - 21,30 La regola del silenzio Di Robert Redford 30 giugno - 21,30 La migliore offerta Di Giuseppe Tornatore 1° luglio - 21,30 Amour Di Michael Haneke 2 luglio - 21,30 Amiche da morire Di Giorgia Farina 3 luglio - 21,30 The master Di Paul Thomas Anderson 4 luglio - 21,30 Tutti i santi giorni Di Paolo Virzì


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E

ra, è e sarà ancora una delle giocatrici più ambite sul panorama pallavolistico mondiale, ma ha scelto Modena per diventare la bandiera del nuovo progetto targato L•J Volley. Stiamo parlando di Francesca Piccinini che, nella nuova stagione, vestirà la casacca della neonata società dei fratelli Marchi. E’ ufficiale l’ingaggio della schiacciatrice nativa di Massa che non ha certo bisogno di presentazioni. 4 Scudetti, 5 Champions League o Coppe dei Campioni, nella denominazione più antica, Francesca Piccinini

L•J Volley - Il reparto schiacciatrici si rinforza con la straordinaria francesca piccinini e il giovane talento Elena Perinelli

Il sogno Piccinini è realtà!

1 Mondiale, 1 Europeo, 1 World Cup e tanto, tantissimo altro. Basta questo anche per i più profani per capire il valore di The Queen, ovvero la regina della pallavolo italiana, soprannome che le calza a pennello, risalente ai tempi della Foppapedretti Bergamo con cui è diventata il mito che è tuttora. Dopo un lungo corteggiamento il general manager, Carmelo Borruto è riuscito a strappare Francesca a una folta e agguerrita concorrenza in Italia, ma soprattutto all’estero dove, notoriamente, risiedono i club con possibilità economiche maggiori e nemmeno paragonabili alle maggiori

società del nostro Paese. Anche per la caparbietà dimostrata dalla dirigenza, la schiacciatrice, nell’ultima stagione alla Duck Farm Chieri Torino, ha scelto di sposare il progetto modenese. “Sono contenta della stima che la L•J Volley ha riservato nei miei confronti, devo dire che ho tanta voglia di fare dopo un anno difficile a Torino e sono contenta di questa scelta”. Francesca Piccinini sarà chiamata a un ruolo da protagonista in campo, ma anche di guida del gruppo considerati i suoi successi e la sua esperienza. Un po’ come Paola Cardullo, compagna di Nazionale, che rientra in campo in maglia L•J Volley dopo uno stop per infortunio. Anche per questo la schiacciatrice è pronta a dare il proprio contributo: “sono una persona a cui piace sostenere le proprie compagne, aiutandole con la mia esperienza. Paola sicuramente mi affiancherà in quest’avventura in maniera positiva e sono sicura di poter riuscire a dare consigli preziosi alle più giovani”. Francesca diventerà anche testimonial dell’azienda Liu Jo. “Per me è una cosa nuova e sono piena di entusiasmo, spero di riuscire con la mia personalità e il mio carattere a vincere anche nel settore della moda. Devo dire

che la linea Liu Jo sport rispecchia molto il mio gusto e sono contenta di indossare i loro capi”. Ma l’obiettivo primario di questa nuova esperienza, per Francesca Piccinini, come sempre, è uno solo: “vincere”. Grande la soddisfazione di Borruto: “dopo una lunga ed estenuante trattativa siamo riusciti a realizzare il nostro progetto di portare Francesca a Modena. Il suo apporto sarà molto importante al fine di far crescere il gruppo di giovani che abbiamo formato e raccogliere successi. Puntiamo molto su Francesca. Sono davvero molto soddisfatto di tutta la campagna acquisti perché siamo riusciti a bilanciare l’esperienza con il talento formando una squadra con giocatrici di ottimo livello. Siamo molto fiduciosi per il futuro e speriamo di divertirci e far divertire il pubblico”. Borruto, oltre alla Piccinini, ha messo a segno un altro colpo assicurandosi una giovane atleta piena di talento. A Modena arriva con un contratto triennale la schiacciatrice, classe ‘95, Elena Perinelli che, nelle ultime stagioni, ha vestito la maglia di Villa Cortese. Nativa di Varese, Elena ha iniziato nel 2007 la trafila nelle giovanili di Orago per poi ap-

Elena Perinelli

prodare nel 2010, a soli 15 anni, a Villa Cortese dove da subito ha iniziato a prendere confidenza con il grande palcoscenico vestendo, talvolta, la maglia della prima squadra. Per lei tre stagioni con il sodalizio lombardo in cui è definitivamente esplosa mostrando un grandissimo potenziale e affermandosi come una delle giocatrici più forti fra le coetanee italiane e non solo. Una bacheca già folta, insomma, che la Perinelli punta ad arricchire nelle prossime settimane quando, insieme a Ilaria Maruotti, scenderà in campo con la rappresentativa azzurra Juniores guidata dal ct Mazzanti per i Mondiali in programma a Brno fino al 30 giugno.


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Calcio – Riavvolgiamo il nastro della storica stagione del Carpi

lock uster Biancorosso Riviviamo l’impresa in 11 fotogrammi: dal debutto di Trapani al tripudio di Lecce.

IL DEBUTTO

2a giornata. CarpiReggiana 2-0. Concas spacca il derby. Nella domenica in cui la città riscopre il Cabassi, i biancorossi impartiscono una severa lezione di calcio ai cugini granata. E volano al comando, a punteggio pieno.

LA CRISI

1a giornata. Trapani-Carpi 0-1. Uno squillo da grande nella trasferta più lunga di sempre per riallacciare immediatamente i fili dopo il black-out del Braglia. Con un colpo di testa di Arma, i biancorossi violano il terreno della squadra che alla fine precederà tutti.

L’ANDATA 5a giornata. Sudtirol-Carpi 2-1. A Bolzano i biancorossi scivolano, rimontati e ridimensionati dalla squadra-rivelazione di mister Stefano Vecchi. Scoprono così un avversario sofisticato e complesso, che ritroveranno più avanti.

8a giornata. Carpi-Lumezzane 1-0. Dopo una serie di piccoli risultati e prestazioni opache, serve una scintilla. Scocca al minuto 94, dal mancino GigiRivesco di Ferretti, lo Squalo Bianco. È la prima grande svolta d’autostima. Comincia la rincorsa al sogno.

19a giornata. Reggiana-Carpi 2-1. Dopo la sosta natalizia, qualcosa si rompe. Il gruppo ricomincia lentamente, senza idee, demineralizzato. Cioffi perservera nell’oltranzismo atletico e smarrisce il controllo. Perde uomini e partite. Soprattutto il derby del Giglio, in superiorità numerica. Il Trapani intanto, dopo il successo al Cabassi, sorpassa e va in fuga.

24a giornata. Carpi-Pavia 2-0. Un esordio coi baffi: Brini vince e convince subito. Il nuovo allenatore infrange la “maledizione 2013” conquistando il primo hurrà biancorosso nell’anno solare. Va all’attacco, valorizza gli esterni, approfondisce l’impostazione offensiva. Brillano Melara e Della Rocca, i supercolpi di gennaio.

IL TRIONFO

LA RIMONTA

30a giornata. Feralpisalò-Carpi 0-1. Nel monsone di primavera, il Carpi lievita prepotentemente e si abbatte su tutte le avversarie dirette. Piega il San Marino, annichilisce l’Entella. E poi, sbanca Salò, assicurandosi il terzo posto. E’ la vittoria-simbolo, firmata dall’uomo-chiave: Papini, l’ultima quadratura. Segna a 5’ dalla fine, e corre sotto la curva a braccia spalancate. L’immagine è meravigliosamente significativa, contiene un messaggio che è sintesi delle intenzioni: “vogliamo volare, sulle ali c’è tanto posto. Accompagnateci”.

16a giornata. Carpi-Lecce 1-0. Prove generali di serie B. Il Carpi domina il Lecce davanti a quasi 2000 spettatori. E’ il fidanzamento ufficiale tra la squadra e la città. Il rigore di Arma vale il titolo d’inverno.

23a giornata. Albinoleffe-Carpi 1-0. La quinta sconfitta in sei gare scaraventa il Carpi al settimo posto, -3 dalla zona playoff, -12 dalla vetta. Cioffi è condannato. L’esonero è la definitiva riaffermazione di Bonacini nel campidoglio di via Marx. Ne consegue il riposizionamento di Giuntoli. Da capo del governo a ministro degli interni. E’ la svolta più profonda e più decisiva. In panchina, arriva Fabio Brini.

Semifinale playoff. CarpiSudtirol (and.: 2-1; rit.: 2-2). Tutta la città si colora di biancorosso e prende per mano la squadra. Il doppio confronto col Sudtirol è un Mortirolo ripidissimo, in estremo equilibrio. Una montagna di emozioni. All’andata, i biancorossi rimontano lo svantaggio d’apertura. Decide un eurogol di Letizia, l’MVP della stagione. Il ritorno è spettacolare e sofferto. Nell’ultimo km, Di Gaudio porta i compagni fuori dalla tormenta. Ed è finale!

Finale playoff. Lecce-Carpi (and.: 0-1; rit.: 1-1). Dall’inferno di Via del Mare, al Paradiso mai raggiunto. L’ultimo atto è un Davide contro Golia. E va di nuovo secondo le Scritture. L’uomo del destino è Kabine. Che di nome fa Mehdi, dall’arabo letteralmente: “guidato sulla retta via dalla Provvidenza”. Le sue punizioni, pilotate da una forza di entità superiore, stendono il Salento. E riscrivono 104 anni di storia: il Carpi è in Serie B, per la prima volta. Esplode una festa mai vista che travolge tutta la città. Il pallone biancorosso non è più lo stesso dei nostri padri.


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o scorso weekend la Sezione di atletica della Sg La Patria 1879 è stata impegnata su vari fronti. A Rieti si sono disputati i Campionati Fidal - Categorie Juniores, terminati con successo per i tre atleti carpigiani Cecilia Artioli, Simone Pettenati ed Elena Venturi degli Esposti. Venturi Degli Esposti ha compiuto l’impresa più ardua: accreditata del 2° tempo di iscrizione in Italia dei 400hs, ha dominato la batteria del sabato, si è qualificata per la finale e, con una gara tatticamente straordinaria, è scesa con 1’01’’21, ancora una volta, sotto lo standard minimo di partecipazioni ai Campionati europei, classificandosi seconda e conquistando la medaglia d’argento. Un Elena Venturi Degli Esposti

Sg La Patria 1879

L’atletica raccoglie medaglie riconoscimento importante che dovrebbe garantirle la convocazione in Nazionale per gli Europei di luglio. Pettenati ha confermato la sua duttilità nella velocità e il suo straordinario stato di forma, disputando 4 gare in tre giorni, nellle batterie dei 10 metri e dei 200 metri,

Sg La Patria - Campionato nazionale Uisp

Oro per la Ginnastica Artistica Maschile

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i è svolto il 15 e il 16 giugno, a Rosignano, il Campionato nazionale Uisp. La Ginnastica Artistica della S.G.La Patria 1879 si è vista impegnata sul campo di gara con una squadra composta da Mattia Coluccia, Elia Lessmann, Micail Graziosi, Nicolas Michelini e Yari Boccaletti. L’ottimo punteggio di Coluccia l’ha eletto

conquistando entrambe le finali dove si è classificato 5° nei 100 metri con 10’’69 e 5° nei 200 con 21,69 (prestazioni al di sotto del minimo per la partecipazione agli Europei). A Campi Bisenzi invece si sono svolti i Campionati Nazionali Uisp a cui ha partecipato una Campione Nazionale alle parallele e al trampolino elastico. Buonissimi anche i risultati di Lessmann che ha ottenuto un 7° posto nella 2° categoria 1° fascia, Graziosi con un 10° posto nella 2° categoria 2° fascia, Michelini e Boccaletti rispettivamente al 17° e 22° posto. L’istruttore Emil Sotirov è soddisfatto dei risultati ottenuti dai suoi ginnasti che, ancora una volta, hanno evidenziato il loro elevato livello di preparazione.

rappresentativa della S.G. La Patria composta da 15 atleti. Tra i migliori: Jennifer Ortega, terza nel lancio del martello Allieve con 32 metri e 93cm, Valentina Sanguedolce terza nei 100 p. Allieve con 12”83 Giacomo Vascotto 3° nei 400 p. Assoluti con 51”06. Tennis Rinascita Budrione

23° Torneo Open

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l Circolo Tennis Rinascita di Budrione dal 29 giugno al 7 luglio si svolgerà il 23° Torneo Open singolare femminile. Le iscrizioni termineranno giovedì 27 giugno alle 20.00. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.circolorinascita.it e www.tennismanager.it


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