Settimanale di
05 luglio 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 26
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la festa siamo noi I volontari della festa del Pd
Luigi Chierici
per luigi chierici Il futuro è in australia
I volontari: sono loro la forza della Festa organizzata dai Circoli Pd dell’Unione Terre d’argine. Negli occhi la stessa passione e il medesimo entusiasmo.
crisi: i commercianti non si arrendono Fausto Leali, Bruna Ciapini e Paolo Belli
Anche leali e belli per ricordare tullio romano
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Libri
da non perdere!
The Yellow Birds di Kevin Powers
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on si contano i romanzi che raccontano l’orrore della guerra. Eppure Kevin Powers, arruolatosi nell’esercito statunitense a 17 anni e mitragliere in Iraq nel biennio 2004-2005 è riuscito a condensare, nelle 192 pagine del suo Yellow Birds, il meccanismo che costringe, chi vuole sopravvivere, a negare ciò che contribuisce a renderlo umano. Il fatto poi che questo sia un romanzo d’esordio non fa che aumentare lo stupore nel leggere pagine cariche di contenuti densi come piombo e, al contempo, ricche di considerazioni lievi come il battito d’ala di una farfalla. Nell’aiutarlo in questa prova eccellente, probabilmente, il fatto di essere, prima che romanziere, affermato poeta. Nella prosa si notano infatti quell’attenzione a cogliere piccoli dettagli descrittivi tipica della poesia. Il racconto è semplice, come ogni romanzo di formazione: Iraq, guerra, due giovanissimi amici che affrontano insieme la fatica di uscire vivi da una situazione infernale. Non fosse che, in questo caso, si tratta più di un racconto di distruzione, esterna e interna: distruzione di ciò che è fuori di sé – nemici, civili, edifici, frutteti, minareti – e demolizione del proprio io. Annichilimento, quest’ultimo, tanto più terribile quanto necessario, per impermeabilizzarsi a ciò che gli occhi registrano, ma devono scegliere di non vedere; a quanto le orecchie odono, ma non debbono ascoltare; a quanto il corpo, tutto, testimonia, ma deve ignorare. Per restare vivi. Per non impazzire. Non come Murphy, che lascia che la sua umanità faccia capolino dalla divisa, emerga dal casco nel quale ai giovani soldati viene insegnato a rinchiuderla, finendo inevitabilmente per perdersi. Perché l’Iraq raccontato da Yellow Birds non è un paese per esseri umani. Anzi, quando questi emergono, sotto forma di civili, dalle case o dalle strade delle pianure del Ninawa, paiono un elemento estraneo, alieno, in quel paesaggio lunare che la guerra ha creato. Protagonista è in realtà Bartle, troppo giovane per sapere cos’è l’amore ma abbastanza adulto per imbracciare un fucile, uccidere o essere ucciso, in una cieca e insensata lotteria nella quale, merito, coraggio, prudenza, audacia e, verrebbe da dire, neppure fortuna hanno qualcosa a che fare; per caricarsi sulle spalle la promessa di riportare Murphy a casa sano e salvo; per non riuscire a mantenere questo impossibile impegno; per ritornare a casa schiacciato dai sensi di colpa; per scoprire che, in realtà, la guerra è arrivata anche lì, negli Stati Uniti. Una guerra che fa capolino ogni giorno, quando cammina per strada, quando viaggia in auto, sin nella sua camera da letto. “…La guerra provò a ucciderci mentre il calore prosciugava dei colori le pianure. Provava a ucciderci ogni giorno, ma ancora non le era riuscito. Non che la nostra incolumità fosse prestabilita. Non eravamo destinati a sopravvivere. In verità non eravamo destinati a niente. La guerra prendeva ciò che poteva. Era paziente. Non si curava degli obiettivi, dei confini, del fatto che ti volessero bene in tanti o nessuno. Mentre dormivo, quell’estate, la guerra veniva da me in sogno a mostrarmi il suo unico scopo: andare avanti, soltanto andare avanti. E io sapevo che avrebbe vinto lei”. E’ bene esser chiari: non si tratta di un libro facile. Non è un reportage giornalistico, un libro d’avventura, una satira politica. Non è un modo come un altro per passare il tempo. Si tratta di un romanzo, nel senso vero del termine: un’opera che ricostruisce la realtà a partire dagli strumenti propri dell’arte. E come ogni vero romanzo, parla di noi, in quanto esseri umani. Ci racconta qualcosa di noi stessi che prima non sapevamo. Un libro di un’essenzialità e una lucidità quasi terrificanti che, come ha scritto qualcuno: “Sarà sicuramente letto e insegnato per generazioni”. Marcello Marchesini
Tra le righe...
Il nuovo parco cittadino sorgerà a Santa Croce, come ipotizzammo nel 2010
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orreva l’anno 2010 e la copertina del numero 27 di Tempo, titolava Verde che viene, verde che va. Area della Cappuccina o zona dell’Oltreferrovia? Mentre in città impazzava la discussione su dove dovesse sorgere un grande parco urbano, sottovoce e in punta di piedi, qualcuno aveva già pensato di realizzarne uno. Senza clamore. In quel di Santa Croce. Protagonista la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Nel 2007 l’ente aveva acquistato, per la sua posizione strategica, un’area di 260mila mila metri quadri, racchiusa tra le vie Bersana, Traversa San Giorgio e Mulini. Costo dell’operazione: 4 milioni e 560mila euro. Una distesa verde che, da allora,è rimasta intatta e anzi ulteriormente sviluppata. Riguardo il Parco degli Eventi, più volte, il presidente Gian Fedele Ferrari aveva poi tentato di ottenere dall’Amministrazione una variante urbanistica che, però, l’Ente Pubblico ha sempre negato. Nel 2010 scrivemmo che, qualora fosse tramontata anche l’ipotesi di erigervi un nuovo ospedale, l’area sarebbe diventata un polmone verde a disposizione dei cittadini. “Che, quatta quatta, la Fondazione stia pensando di regalare alla città un grande parco? Al momento l’area ne ha già tutte le sembianze...”, scrivevamo in chiusura di articolo. L’idea che lanciammo allora, è stata confermata nei giorni scorsi dal presidente Ferrari, il quale ha ammesso che si sta realmente provvedendo a fare un parco pubblico con dotazioni ludiche, di servizio e di ristoro. Una volta pronto, ovvero entro due anni, il parco potrà fungere anche da contenitore per ospitare iniziative ed eventi.
Jessica Bianchi
Foto della settimana Viale Carducci
Frase della settimana...
“Non è sensato replicare servizi quando quelli che esistono sono già sufficienti”. Dichiarazione del direttore generale dell’Usl di Modena, Mariella Martini, sul mancato riavvio all’Ospedale di Carpi della trombolisi. Da La Gazzetta di Carpi del 27 giugno.
Il graffio
La Iena
400mila euro: è questo il prezzo al chilometro delle piste ciclabili inserite nel Piano per la ciclabilità nel territorio di Carpi. Che siano lastricate di mattoni dorati e conducano fino alla magica città di Oz? attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555
STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713
REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 tempo@radiobruno.it COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 3 luglio 2013
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arco (il nome è di fantasia), 55 anni, è un novese come tanti. Un uomo che viveva, insieme alla madre e al suo gatto, in un appartamento in affitto. 400 euro al mese. Nel 2011 però Sandro perde il posto di lavoro a causa di una patologia cardiaca che lo condanna a un’invalidità del 90% e per la quale percepisce dall’Inps, 350 euro mensili. Il 29 maggio scorso, un altro terremoto, sconvolge la sua vita, rendendo inagibile lo stabile in cui vive. Alle crepe del cuore ora si aggiungono anche quelle dei muri e la vita diventa un inferno. La madre 84enne viene ricoverata in una struttura per anziani, dove è tuttora, la cui retta (1.900 euro mensili) viene sostenuta a fatica grazie alla sua pensione e al contributo dei due fratelli di Marco. Per quest’ultimo invece inizia un’odissea che non si è ancora conclusa. Dapprima Marco viene ospitato in una tenda presso il campo allestito dalla Protezione Civile dove resta fino al 15 ottobre, malgrado il caldo soffocante dell’estate faccia peggiorare le sue condizioni di salute. A fine giugno, l’uomo fa un sopralluogo del proprio appartamento insieme ai Vigili del Fuoco
Marco, cardiopatico, da quasi nove mesi vive in auto. Non chiede denaro, bensì un modulo abitativo, un poco di giustizia e, soprattutto, di buon senso, affinché possa ripagare un debito contratto a causa di un errore commesso dal Comune di Novi
Un’odissea senza fine Foto di repertorio
che ne decretano l’inagibilità a causa delle lesioni provocate dal sisma alle scale e ai muri portanti. Dopo una ventina di giorni, in seguito a una verifica dei funzionari regionali, lo stabile viene invece dichiarato - inaspettatamente - agibile anche se i lavori
di ripristino inizieranno solo a settembre. Intanto al campo tende, agli ospiti viene chiesto cosa preferiscano fare in vista della chiusura: la permanenza in una struttura alberghiera o l’erogazione del contributo di autonoma sistemazione. Inizialmente Marco sce-
Marco da ottobre dello scorso anno non ha più un tetto sulla testa, poiché non riesce a farsi carico di un affitto e la madre, terrorizzata dopo il sisma, non ne vuole sapere di tornare a vivere a Novi, al primo piano della vecchia casa ora risistemata. Marco da quasi nove mesi vive in auto, ospitato saltuariamente da alcuni amici che gli offrono un pasto e un bagno caldo.
glie il Cas poi, riflettendo sulla sua salute precaria, opta per un albergo prima e un modulo abitativo poi. Inspiegabilmente, dopo un paio di settimane, il Co-
mune di Novi lo convoca per ritirare il contributo: secondo l’ente pubblico gli spettano 700 euro. Marco rifiuta, dicendo che c’è stato un errore dal momento che la sua casa, a giugno, era stata dichiarata agibile ma gli operatori non sentono ragioni. Quei soldi sono suoi. Restio Marco li accetta e parte per l’hotel di Zocca che gli era stato messo a disposizione dove rimane fino a metà ottobre. Una volta tornato, l’uomo si reca allo sportello per l’assegnazione di un modulo abitativo ma, ad attenderlo, c’è un’amara sorpresa: la sua casa è agibile e, di conseguenza, dovrà arrangiarsi. Non ha diritto ad alcun aiuto. Al danno poi si aggiunge pure la beffa: dei 700 euro percepiti di Cas, deve restituirne 560, poiché sono stati rilevati degli errori di conteggio. Gli viene quindi proposto di sanare il debito in due rate mensili da 180 euro e una da 150; Marco ricorda loro che la sua pensione di invalidità è molto bassa e, considerando che l’errore non era suo, avrebbe potuto restituire la
somma, versando 50 euro al mese. Niente da fare. Il Comune fa orecchie da mercante e gli propone due soluzioni: un lavoretto di qualche ora a settimana a Mirandola (per 3,17 euro l’ora) o l’estinzione del debito in un’unica soluzione. Marco da ottobre dello scorso anno non ha più un tetto sulla testa, poiché non riesce a farsi carico di un affitto e la madre, terrorizzata dopo il sisma, non ne vuole sapere di tornare a vivere a Novi, al primo piano della vecchia casa ora risistemata. Marco da quasi nove mesi vive in auto, ospitato saltuariamente da alcuni amici che gli offrono un pasto e un bagno caldo. Marco non chiede denaro, bensì un modulo abitativo, un poco di giustizia e, soprattutto, di buon senso, affinché possa ripagare il suo debito. Un debito che, come una spada di Damocle, continua a pendere sulla sua testa. Per un errore altrui. Chi volesse aiutarlo può rivolgersi a Info Emilia in via Veneto, 1 a Novi di Modena. Jessica Bianchi
A poco più di un anno dal terremoto, a Rovereto è stata inaugurata la nuova struttura che accoglie servizi del Comune, dell’Azienda Usl di Modena e del volontariato
Una storia di solidarietà e amicizia U n giorno importante per la sanità dell’Area Nord della Provincia di Modena e, in particolare, per il distretto sanitario di Carpi che, a poco più di un anno dal sisma, vede la nascita della prima sede della Casa della Salute di Novi e Rovereto. Si è infatti tenuta lo scorso 29 giugno, la cerimonia di inaugurazione presso il Centro Polivalente di Rovereto che accoglie al suo interno servizi del Comune, dell’Azienda Usl di Modena e del mondo del volontariato. La prima sede della Casa della Salute rappresenta un passo importante verso il ritorno alla normalità in un territorio duramente colpito dal terremoto. Un’opera fortemente voluta ‘dal basso’, progettata, realizzata e finanziata gra-
zie al volontariato, a diverse donazioni e con il coinvolgimento di tanti soggetti: dalla Onlus Tutti insieme per Rovereto e Sant’Antonio al Comune di Novi, ai 120 artigiani trentini della Val di Non. Il sodalizio tra le due comunità si è poi allargato anche ad altri soggetti trentini tra cui Consorzi, Comuni, Associazioni, privati cittadini e aziende che hanno fornito manodopera gratuita, materiali e fondi. Il Centro polivalente di Rovereto si
trova in via Curiel 48, ha una superficie di circa 400 metri quadrati ed è stato realizzato secondo moderni criteri antisismici. Al suo interno è stata collocata la Casa della Salute che costituisce un tassello significativo di un innovativo modello organizzativo teso ad avvicinare i servizi territoriali al cittadino, semplificandone la fruibilità e rafforzandone l’efficienza. All’interno della sede di Rovereto sono presenti un punto informativo, lo sportello unico Cup, 4 studi dei medici di Medicina Generale, uno studio del Pediatra di libera scelta, l’ambulatorio infermieristico, un
punto prelievi e le attività specialistiche di Cardiologia, Oculistica, Fisiatria e Psicologia clinica. Sono attivi diversi percorsi di prevenzione e promozione della salute collettiva e individuale. La Casa, che sarà completata con una seconda sede a Novi, amplia così l’offerta sul territorio e rafforza l’integrazione tra i servizi sociosanitari. Le due sedi avranno servizi integrati ma percorsi
propri, volti a migliorare l’assistenza e la presa in carico delle persone affette da patologie croniche. “E’ un altro tassello del grande mosaico della ricostruzione che, Amministrazione, associazioni, cittadini e comunità solidali, come quelle della Val di Non, stanno componendo per il futuro di questo territorio”, ha sottolineato il sindaco di Novi, Luisa Turci. “La straordinarietà di questa iniziativa non è solo legata alla qualità dell’edificio ma, soprattutto, alle modalità realizzative
che ne fanno un vero monumento all’amicizia e al volontariato - ha aggiunto il presidente di Tutti Insieme, Maurizio Bacchelli - più di 120 artigiani trentini, dal 2 gennaio, si sono impegnati insieme a noi, in condizioni climatiche spesso avverse, nella sua realizzazione. I roveretani hanno contribuito ospitandoli nelle proprie case e organizzando numerose iniziative per raccogliere fondi”. L’unione, anche in questo caso, non solo ha fatto la forza, ma anche la differenza.
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l Pd nazionale ha annunciato la cassa integrazione per i propri dipendenti e anche da queste parti arriva l’ora dei tagli: il Pd dell’Emilia Romagna ha rinunciato all’inizio dell’anno al 30% del personale e la federazione di Modena deve fare i conti anche col terremoto. La notizia positiva è che si organizzano nuove feste dell’Unità; quella negativa è che la crisi del tesseramento e il taglio dei rimborsi pubblici ai partiti stanno costringendo le federazioni ai salti mortali per chiudere i bilanci. In casa Pd, l’unico partito strutturato soprattutto nelle nostre terre, il mestiere più difficile non è quello del segretario ma quello del tesoriere. Per la federazione di Modena è Cristina Cavani, responsabile provinciale delle risorse del Pd, a rispondere ad alcune domande. Quali sono i numeri del consuntivo 2012? Cosa incide maggiormente: la crisi del tesseramento o il taglio dei rimborsi pubblici ai partiti? “Il consuntivo 2012 del Pd modenese chiude sostanzialmente in pareggio, per la verità con un piccolo utile di 2.892 euro, così come avevamo preannunciato a gennaio, e non con un
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icordate le lunghe e snervanti attese passate ad aspettare il vostro turno all’Anagrafe? Ebbene da oggi in poi per tutti coloro che hanno dimestichezza con Internet, le cose potrebbero cambiare. L’Anagrafe comunale ha infatti approntato un nuovo sistema di prenotazione on line dei servizi più utilizzati, dai rilasci delle carte d’identità ai cambi di residenza. La sperimentazione ha preso il via lo scorso 1° luglio, in parallelo, per un certo periodo, con una gestione tradizionale: questa prima fase servirà a valutare l’effettiva risposta degli utenti.
Meno fondi pubblici, crisi delle tessere e il terremoto incidono sul bilancio del partito. Sembra invece tenere il motore politico ed economico delle Feste dell’Unità
Pd, l’ora dei tagli Cristina Cavani
avanzo di bilancio, come era stato negli ultimi due anni, a causa del terremoto. Infatti non solo dall’area del cratere sono arrivati meno contributi, quasi 100mila in meno, in considerazione del fatto che molte Feste democratiche non si sono potute tenere ma, come partito, abbiamo deciso di indirizzare delle risorse verso quelle zone. Oltre al centro di raccolta allestito a Ponte Alto, alle attrezzature che abbiamo messo al servizio delle zone terremotate, ai fondi (649mila euro) raccolti con
il conto corrente aperto dal partito a livello regionale, vorrei ricordare che 100mila euro degli utili della Festa provinciale sono stati destinati alla ricostruzione. Il taglio dei rimborsi pubblici ai partiti pesa invece in maniera marginale sul nostro bilancio dal momento che, per noi, incide solo per il 7/8% del totale. Il tesseramento, infine, sta vivendo un momento altalenante, da una parte, incide la crisi che investe la politica, ma lo stallo sembra, in parte, controbilanciato da un feno-
meno nuovo emerso dopo l’esito positivo delle Amministrative: molti giovani, che non avevano la tessera, si stanno avvicinando al partito riconoscendolo come l’ultima forza politica seria rimasta. Numeri ufficiali sul tesseramento ancora non ce ne sono, ma sono alcune decine i nuovi aderenti giovani iscritti al Pd”. Di quanto si è ridotto il bilancio rispetto all’anno precedente? E rispetto agli anni d’oro del partito? “Quello che abbiamo approvato è il consuntivo 2012. Avrebbe dovuto chiudersi, secondo il preventivo, con un utile programmato di 197.200 euro, a causa del sisma invece, abbiamo chiuso con un utile di poco inferiore ai 3mila euro. Per il bilancio 2013 abbiamo, al momento, solo proiezioni. I problemi potrebbero essere vari: con la prospettata riforma del finanziamento pubblico dei partiti, credo che anche la percentuale minima che pure ricevevamo debba essere derubricata. Inoltre la crisi generalizza-
ta comporta un calo nelle entrate pubblicitarie, una voce molto importante per le nostre Feste. Infine, sull’andamento del tesseramento inciderà anche il modo in cui evolverà la situazione interna del partito dopo il congresso in autunno. Tenuto conto di tutti questi elementi di possibile criticità, comunque, puntiamo a chiudere anche questo bilancio in pareggio perseguendo la strada della sobrietà e del contenimento dei costi”. Su cosa si è risparmiato? “Nei primi due anni di attività del Pd, il partito aveva accumulato un deficit, di poco inferiore al milione di euro. Dal 2010 lavoriamo per ripianarlo e gli avanzi di gestione sono stati indirizzati a questo obiettivo. L’impegno è continuato nei due anni successivi e solo nel 2012 questo trend virtuoso si è interrotto a causa del sisma. Una strategia di contenimento delle spese, quindi, è in atto da diverso tempo: la riorganizzazione ha puntato, da una parte a incrementare le entrate, come l’utile della Festa
Anagrafe: al via un servizio on line per prenotare i servizi, dalle carte d’identità ai cambi di residenza
Lunghe code addio: sarà vero? Questi potranno fruire dei servizi chiedendo un appuntamento, compilando un modulo on line e ricevendo via e-mail il codice di prenotazione, da esibire all’Anagrafe nel giorno fissato per l’incontro, e le informazioni su data, luogo e modalità di ottenimento del servizio. Attraverso il codice fiscale si potrà entrare nel sistema e modificare eventualmente l’appuntamento preso o accedere in futuro al servizio prenotazioni per nuove richieste. La prenotazione è possibile anche al Quicittà
Lorena Bertolani
dove sarà possibile prendere appuntamento direttamente, mediante l’utilizzo di una postazione dedicata oppure avvalendosi del supporto degli operatori. Sarà inoltre possibile fissare un appuntamento, anche se in una fascia oraria più contenuta, presso l’Anagrafe, tramite l’operatore o telefonicamente. “Si tratta di un percorso – spiegano l’assessore e la responsabile dei Servizi Demografici, rispettivamente Cinzia Caruso e Lorena Bertolani – che guiderà il cittadino a capire quali sono i
provinciale e, dall’altra, a ottenere risparmi. All’inizio di quest’anno, ad esempio, abbiamo cambiato sede. Il trasloco dal civico 31 al 15 di via Scaglia est in una sede di superficie inferiore ha consentito un dimezzamento dei costi rispetto agli anni precedenti”. Quanti dipendenti Pd lavorano in Federazione a Modena? Sono previsti tagli nei prossimi anni? “I dipendenti tecnici sono una ventina, mentre non ci sono più funzionari politici con contratti da dipendenti”. Tengono le Feste de L’Unità: si è dovuto rinunciare a qualcuna? Ce ne sono delle nuove? “A parte il 2012 nel corso del quale è stato impossibile realizzare alcune feste nelle aree colpite dal sisma, il trend del numero delle feste è di costante crescita: nel 2009 erano poco meno di 20, ora sono raddoppiate. Anche i Circoli che da anni non riuscivano a fare una festa ora la stanno programmando: penso, ad esempio, a Serramazzoni. In totale, quindi, considerando l’intero anno, terremo una quarantina di Feste democratiche, la vera forza politica, organizzativa ed economica del nostro partito”. Sara Gelli documenti necessari per portare a termine la sua richiesta, cosa deve fare per ottenerli e poi, eventualmente, accedere alla prenotazione del servizio. Il sistema prevede il coinvolgimento diretto di più settori dell’Amministrazione e si tratta di una novità assoluta per i nostri servizi. L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere è quello di contenere al massimo i tempi d’attesa per i cittadini e ciò ci permetterà di ottimizzare anche l’organizzazione degli uffici. Un altro obiettivo è poi quello di diminuire i costi mettendo a frutto esperienze già a regime in altri Comuni, come Modena”.
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Gli sconti sull’acqua e il gas stabiliti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas a favore di tutti i residenti delle zone terremotate, si traducono in consistenti riduzioni dei ricavi per Aimag. L’incertezza legata ai tempi di restituzione di tali somme costituisce il vero nervo scoperto per l’azienda che vanta già 35 milioni di credito non goduto
Tengono i conti nell’anno del sisma ma aumenta l’indebitamento R H
eggono, malgrado le difficoltà causate dal terremoto dello scorso anno, i bilanci economico e di sostenibilità di Aimag del 2012. “Voglio ricordare - ha sottolineato il presidente Mirco Arletti - che il sisma è stato chirurgico, in quanto ha colpito tutti i 21 comuni soci di Aimag. Malgrado ciò, il bilancio è abbastanza positivo: pur riportando dei segni meno infatti, l’azienda ha registrato un utile netto di esercizio apprezzabile (10 milioni), seppure in diminuzione del 16%, rispetto all’anno precedente”. Nel 2012 era stato distribuito il 90% dell’utile netto di esercizio, pari a 7 milioni di euro (con un dividendo di 0,089 per ogni azione ordinaria posseduta); mentre quest’anno l’Assemblea dei soci ha previsto di destinare solo il 50% dell’utile netto pari a 3,1 milioni, con un dividendo pari a 0,037 euro per ogni azione ordinaria posseduta. “Ciò prosegue Arletti - costituirà sicuramente un piccolo aiuto per gli enti pubblici terremotati”. Tra gli obiettivi primari del Piano industriale di Aimag, vi è poi quello di “annullare gli effetti del terremoto entro il 2015. Ciò che ci preoccupa
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n bilancio da 107 milioni di euro, di cui 28 destinati agli investimenti e nessun aumento di tariffe e tributi: questo in sintesi il Bilancio Preventivo 2013 votato da Pd e Idv (contrari tutti i gruppi di Opposizione) insieme al Piano degli Investimenti 2013-2015, dal Consiglio Comunale, dopo cinque ore di dibattito. Un documento che fa i conti coi segni del terremoto e con la crisi del Paese. Un bilancio disseminato di punti interrogativi e incertezze come ha ammesso lo stesso sindaco, Enrico Campedelli. “Siamo in una situazione complessa e di difficile interpretazione per gli Enti Locali, stretti in un’incertezza generale sul ruolo e il trattamento di compartecipazione al debito pubblico ad essi riservato. Per quanto ci è stato possibile, abbiamo cercato di fare la nostra parte considerando prioritaria la ripartenza dopo il sisma e sforzandoci di non pesare sulle famiglie con ulteriori balzelli”.
Mirco Arletti e Antonio Dondi
“Sono convinto che la prospettiva di integrazione tra Hera e Aimag sia da perseguire”. Parola del presidente Arletti
Hera e Aimag: 1 a 0 palla al centro
maggiormente - chiarisce il presidente - non sono i danni materiali subiti, seppur rilevanti, (circa 7 milioni) per i quali potremo accedere ai contributi per la ricostruzione deliberati dalla Regione, bensì la riduzione degli incassi per effetto delle misure che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha preso a favore di tutti i residenti delle zone terremotate. Gli sconti su acqua e gas stabiliti dall’Autorità si traducono infatti in consistenti riduzioni dei ricavi”. L’incertezza legata ai tempi di restituzione di tali somme costituisce il vero nervo scoperto: “si prospetta un
Nominato il nuovo cda
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’Assemblea dei Soci di Aimag ha nominato il Consiglio di Amministrazione per il prossimo triennio. Rinnovato l’incarico di presidente a Mirco Arletti e, insieme a lui, vengono riconfermati Maurizio Chiarini (vicepresidente), Paolo Pirazzoli, Giorgio Strazzi e Tomaso Tommasi di Vignano. Tre i nuovi ingressi in sostituzione dei consiglieri uscenti: Cosimo Quarta, Zelmira Corradini e Giuliana Gavioli. Confermata anche la composizione del consiglio sindacale: Giovanni Belluzzi, Anna Navi e Antonio Venturini. Nuove le nomine per i membri supplenti: Stella Bertolucci ed Elis Dall’Olio.
periodo di esposizione finanziaria durante il quale, a fronte di numerose spese, corrisponderà un significativo calo degli introiti. Una situazione che terremo monitorata con grande attenzione”, conclude Arletti. Il profilo finanziario di Aimag è quel che desta le maggiori perplessità, come ribadisce anche il direttore generale, Antonio Dondi. “Il gruppo si è sempre contraddistinto per il suo basso indebitamento, ma le cose stanno cambiando. Al 31 dicembre 2012 vantavamo 28 milioni di crediti, ma la cifra è già salita a 35 nel mese di giugno”. Jessica Bianchi
anno sorpreso le parole pronunciate da Maurizio Chiarini, ad di Hera - nonché riconfermato vicepresidente di Aimag - durante la presentazione del bilancio di sostenibilità della multiutility modenese: “entreremo in concorrenza con Aimag e, al prossimo bando per la distribuzione del gas, faremo la nostra gara per vincere”. Una dichiarazione di guerra? “Quando facevo il sindacalista, tanti anni fa, i migliori accordi li ho sempre fatti quando eravamo sul punto di rottura”, ha prontamente risposto Mirco Arletti, presidente di Aimag. Secondo Arletti, Hera - che detiene già il 25% delle azioni di Aimag - avrebbe tentato, attraverso questa dichiarazione dalle “tinte forti”, di “riaprire la discussione con la proprietà. Sono convinto che la prospettiva di integrazione tra le due realtà sia da perseguire perchè da ciò potrebbero derivare un ulteriore sviluppo industriale di Aimag e una difesa della sua territorialità”. Per riavviare la trattativa però, iniziata circa quattro anni fa e mai giunta al capolinea, “i sindaci devono riprendere la discussione”. Un iter lungo poiché i primi cittadini non hanno potere decisionale: la trattativa, infatti, deve passare al vaglio dei Consigli Comunali e ottenere il consenso delle maggioranze, prima di riapprodare nelle Giunte. “Un percorso che va gestito bene e può trovare esito positivo solo se l’auspicata integrazione avverrà con accordi industriali che assicurano uno sviluppo concreto di Aimag”, sottolinea Arletti. Sull’affondo di Chiarini, Mirco Arletti cerca di smorzare i toni: “Hera evidentemente sperava di chiudere più rapidamente l’operazione, ma ricordo che, nel maggio scorso, prima delle scosse di terremoto, i Comuni stavano valutando il valore di Aimag e definendo le proposte da negoziare con Hera per chiudere partita. Il sisma ha cambiato l’agenda”. La palla insomma torna nelle mani della politica e, come aggiunge lo stesso Arletti, la partita si annuncia lunga. “Mancano poco meno di 12 mesi alle Amministrative 2014 e “Dopo le i Comuni hanno ritenuto, anche Amministra- per correttezza istituzionale, di tive 2014 non mettere in mano ai nuovi sindaci un percorso avviato, spero riprenda la di posticipare la trattativa discussione; se non bensì dopo l’appuntamento elettorale. sarà possibile ed Voglio sperare che da lì si possa Hera sarà un nostro riprendere rapidamente la discussione, se non sarà possibile ed concorrente, Hera sarà un nostro concorrente, accetteremo la accetteremo la sfida”. sfida”. J.B.
Un bilancio segnato dall’incertezza, quello approvato dal Consiglio Comunale dopo oltre cinque ore di dibattito. Un documento poco coraggioso che non è piaciuto alle forze politiche di Opposizione
Bilancio senza pretese
L’imposizione fiscale e tariffaria comunale rimane ferma a quella dello scorso anno e “per lo scambio tra parenti di primo grado e per la proprietà indivisa delle abitazioni - prosegue il sindaco - abbiamo ridotto l’Imu al livello di quello della prima casa”. Mani legate invece per quanto riguarda l’obbligo sancito dallo Stato, per i Comuni, di applicare la Tares, “ovvero la nuova tassa che sostituisce la Tia, la quale impone aliquote fisse non rimodulabili dai Comuni. Tassa che comporterà aumenti anche molto significativi sul tema rifiuti”. Tra le priorità fissate dalla Giunta, la tenuta dei servizi alla persona e il sostegno alle famiglie in difficoltà e alle fasce più deboli. E se scuola e servizi sociali possono contare sulle risorse degli
scorsi anni, circa 6 milioni ciascuno, non ci si illuda, la coperta è corta. Il tempo delle grandi opere è finito, basta guardare il Piano degli Investimenti per averne conferma: a parte il recupero del patrimonio pubblico danneggiato dal sisma, l’unica opera confermata è la nuova piscina, il cui cantiere dovrebbe partire a settembre. Un bilancio monocolore, senza pretese, poco coraggioso che non è piaciuto alle forze politiche di Opposizione. Per Roberto Andreoli, capogruppo del Popolo delle Libertà, a mancare nel Bilancio appena varato sarebbe “una visione del futuro di questa città”, mentre per Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi “è ormai esaurita la fiducia nella capacità di amministrare del Pd”. A infuocare la
discussione poi, il vecchio cavallo di battaglia, ovvero i 70mila euro destinati al Campo Nomadi. Voce di bilancio che ha scatenato l’ira di Argio Alboresi, capogruppo Lega Nord, il quale ha chiesto “le dimissioni dell’assessore Bellelli”. Storie già viste. Cori già sentiti. Anche se, è evidente, che in tempi di vacche magre le trite, quanto collaudate, polemiche trovano certamente più ampio consenso... Quando passerà la buriana resteranno i veri nervi scoperti della nostra città: nessun sistema di fiscalità di vantaggio, risorse insufficienti (solo 1 milione e mezzo nel 2013) destinate al rifacimento dei manti della rete viaria cittadina, ridotta a un colabrodo dopo l’inverno, nessun investimento concreto sul fronte culturale... Nel frattempo però è stato “congelato” il progetto del parcheggio interrato nel piazzale delle poste. Forse non tutto è ancora perduto... J.B.
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l 27 giugno, Stefano Borgonovo, da tempo malato di SLA, ci ha lasciato. Borgogol - così lo chiamavano i suoi tifosi - ha esordito, nel 1982, in Serie A, a soli 18 anni, con la maglia del Como. Successivamente, la sua carriera ha visto la consacrazione con la maglia di Fiorentina e Milan. In maglia viola forma una coppia d’attacco con Roberto Baggio, soprannominata “B2” e sarà proprio il Divin codino ad accompagnarlo negli anni della lotta alla malattia. Il 5 settembre 2008, Borgonovo annuncia di essere affetto da sclerosi laterale amiotrofica. La chiamava “la stronza”, poiché non gli permetteva di muoversi nè di parlare, se non per mezzo di un sintetizzatore vocale. Nel 2008 ha dato vita alla Fondazione Stefano Borgonovo Onlus per sostenere la ricerca e vincere la battaglia contro la SLA. “Caro Stefano, l’impresa più bella che sei riuscito a costruire negli anni è stata quella di trasformare il veleno della
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i è svolto lo scorso 27 giugno, sotto una pioggia battente, nella prestigiosa cornice di Villa Ascari - gentilmente concessa dai proprietari, Linda e Giulio Ascari - il tradizionale appuntamento con il Gran Galà Amo, una serata all’insegna della convivialità, dell’amicizia e della solidarietà durante la quale è stato assegnato il Premio Donata Testi, iniziativa dedicata alla memoria di una grande amica dell’Associazione Malati Oncologici di Carpi, giunto quest’anno all’undicesima edizione. Il premio è stato assegnato al gruppo I Siacalli del Liceo Manfredo Fanti. Nei giorni seguenti il sisma dello scorso maggio, gli studenti, dopo un tentativo di sciacallaggio, per difendere la loro scuola, hanno presidiato giorno e notte il Fanti per quindici giorni. Il momento della premiazione è stato toccante e denso di emozioni: per i ragazzi infatti, invitati alla serata con una scusa, grazie alla complicità del preside dell’istituto Gian Michele Spaggiari e delle professoresse Anna Giannini e Viviana Valentini, il riconoscimento ha rappresentato una gradita, quanto inaspettata, sorpresa. Il premio - 5.000 euro messi a disposizione dalla famiglia Lovat, in particolare dalla signora Clarissa Cozzi, in memoria del loro caro, Candido Lovat - sarà impiegato per acquistare alcune lavagne interattive multimediali da destinare al liceo. Con grande tenerezza, durante la serata, è stato
Da tempo affetto da SLA, Stefano Borgonovo si è spento pochi giorni fa. Era un esempio di vita, proprio come alberto “Tino” Bonaretti, promessa calcistica carpigiana anch’egli colpito da sclerosi laterale amiotrofica
L’ultima grande corsa Borgonovo purtroppo, non è stato l’unico caso di SLA nel mondo del calcio. Negli Anni ‘50 un altro talento del calcio italiano fu colpito da questa malattia: stiamo parlando del carpigiano Alberto “Tino” Bonaretti. Tino, a soli 17 anni, venne ingaggiato dal Bologna FC. “Alberto - ricorda il dottor Massimo Camurri, cognato di Bonaretti - era un grandissimo atleta; giocava benissimo, era un vero talento. Aveva una corsa incredibile. Era velocissimo. In lui però, notavo sempre più, una scarsa resistenza. Aveva un’autonomia di circa 20 minuti, dopo di che non riusciva a recuperare le energie perdute. A quel punto fu costretto a gestire le proprie forze per non rischiare di stancarsi troppo e si ritrovò a saltare diversi allenamenti per arrivare fresco alla partita della
Alberto Bonaretti
malattia in una medicina per gli altri. Ciao amico mio, onorerò per sempre
la tua persona”. Questa la dedica di Baggio dopo la morte dell’amico. Stefano
domenica. A 29 anni però venne colpito da paralisi e a 39 anni ci lasciò. Nel corso del tempo lo abbiamo portato nei centri medici più importanti, come Parigi, ma non c’è stato nulla da fare. Era un grandissimo atleta. Un fenomeno. Se non fosse andata così credo che lo sport italiano avrebbe avuto uno straordinario campione in più da celebrare e osannare”. “Mio padre, Gian Pietro Bonaretti - ricorda la figlia Annalisa - accettò l’incarico di diventare presidente del Carpi Calcio,
che guidò dal 1963 al 1974, dopo la scomparsa del fratello Tino, proprio per onorarne la memoria. Alberto era un campione straordinario: per molti tifosi dell’epoca il miglior biancorosso di sempre”. Bonaretti prima e Borgonovo poi, oltre a essere stati grandi sportivi, sono stati due esempi di vita. Ed è anche grazie alla sofferenza e all’eroismo di Borgonovo che la ricerca può continuare, nella speranza che, un giorno, “la stronza”, possa essere curata. Alessandro Troncone
Lo scorso 27 giugno si è svolta l’undicesima edizione del Gran Gala’ Amo. Nella cornice di Villa Ascari, è stato consegnato il premio donata testi ad alcuni studenti del liceo fanti di carpi
Premiato il cuore della gente
ricordato Don Claudio, il quale soleva aprire le danze del Galà con una barzelletta. Un’assenza che si è fatta sentire, la sua, e ha commosso i numerosi presenti. Un pensiero è andato anche alla nostra terra, ferita dal terremoto, e ai tanti che ci hanno sostenuti, con la loro forza e la loro solidarietà. Un accorato e sentito rin-
Il preside del Liceo Fanti Gian Michele Spaggiari
Rita Amadei premio Amo d’oro
graziamento è stato riservato anche a un gruppo di giovani donne che, grazie a un appello lanciato su Facebook, da ogni parte di Italia, ha raccolto fondi a favore del Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Carpi. Consegnati anche gli Amo d’oro a coloro che, giorno
dopo giorno, si spendono per il bene dell’associazione e della collettività. Ai Vigili del Fuoco di Lucca i primi a soccorrere il Reparto di Oncologia. Sono loro gli “angeli” che hanno permesso al reparto di poter continuare a lavorare, permettendo l’accesso ai medici e agli infermieri che dovevano recuperare materiali e, fianco a fianco con il personale e i volontari, han-
Claudia Mucciarini consegna l’Amo d’oro ai Vigili del Fuoco di Lucca
no spostato l’intero archivio delle cartelle dei pazienti mettendole in sicurezza. A Giuseppe Bianculli, spedizioniere di Milano che, dopo il sisma, ha donato una roulotte, trasformata in punto di accoglienza e di lavoro per la data manager, consentendo così all’Oncologica dell’Area Nord di proseguire la propria attività anche dopo l’evacuazione degli Ospedali di Mirandola e Carpi. A Luca Semellini orafo carpigiano, che ha creato un gioiello per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di un dispositivo per contrastare la perdita dei capelli durante il trattamento di chemioterapia. Al dottor Roberto Labianca, Past President del Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri, grazie al quale è stato possibile tenere alta l’attenzione sul nostro ter-
ritorio. Al dottor Carmine Pinto, segretario nazionale dell’Associazione Italiana Medici Oncologi, la quale ha donato 20mila euro per un contratto da assegnare a un giovane oncologo. Al dottor Paolo Manente, direttore dell’Oncologia di Castelfranco Veneto che ha inviato un bonifico per acquistare attrezzature di emergenza. Al dottor Antonio Frassoldati, direttore dell’Oncologia di Ferrara che ha inviato un contributo da parte del suo reparto, usato per recuperare una parte delle attrezzature che erano andate perdute durante il terremoto. E, infine, un Amo d’Oro è stato consegnato anche alla carpigiana Rita Amadei per il lavoro che svolge quotidianamente, con “pazienza e gentilezza”. Una serata resa speciale dagli stessi volontari di Amo che, per la prima volta, hanno curato, con grazia e generosità, il servizio ai tavoli. Ad allietare gli ospiti presenti, oltre alla buona cucina, anche la musica e il belcanto grazie alle performance del tenore Alessandro Goldoni, accompagnato dal maestro Alessandro Busi, e dalla maestra di musica Giuliana Panza. Applauditissimo anche il breve ma suggestivo spettacolo realizzato dal Gruppo di teatro della Psiconcologia di Carpi, grazie alla guida di Arianna Agnoletto.
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Continua il nostro viaggio tra gli esercenti del centro storico carpigiano nell’annus horribilis del commercio. ciò che preoccupa maggiormente è che il peggio debba ancora venire
L’anno nero del commercio/2 C
ontinua il nostro viaggio tra gli esercenti del centro storico carpigiano nell’annus horribilis del commercio. Sono in molti a stringere i denti e tenere duro ma tutti sono concordi nell’affermare che i tempi del benessere siano ormai una parentesi lontana. Archiviata definitivamente. Ma ciò che preoccupa davvero è che il peggio debba ancora venire. “Se dovessi sostenere le spese di un affitto, avrei chiuso tre, quattro anni fa”, ci spiega Annalisa del negozio di corso Alberto Pio, Novecento. “L’antiquariato, così come l’arte in generale, sono completamente fermi. Vado avanti grazie alla mia attività di corniceria ma è dura. Non si parla più di guadagnare, bensì di
sopravvivere, di arrivare alla fine del mese. Io dallo scorso anno, poco prima del sisma, ho dovuto chiedere aiuto alla mia famiglia. Poi il terremoto ci ha inflitto il colpo di grazia”. L’annunciato ritocchino all’iva non è ciò che preoccupa davvero Annalisa: “la gente non ha soldi da spendere perchè manca il lavoro e la disoccupazione aumenta. La politica deve riformare in modo profondo questo Paese. Mettere delle pezze non è più sufficiente e temo che la crisi perdurerà ancora a lungo. Non colgo alcun segno di ripresa, al contrario”. Dello stesso avviso anche Angela del negozio d’abbigliamento Take Off: “ci si deve accontentare. Siamo arrivati al punto in cui si deve considerare
un successo riuscire a restare aperti e far fronte a tutte le spese. Il calo dei consumi è spaventoso, sfido chiunque a dire il contrario. Non c’è nessun segno di ripresa. E’ proprio un periodo buio”. Ma cosa servirebbe per ridare slancio e vita al commercio? A quale posto sono slittati, dopo anni di discussioni e dibattiti, i tanto anelati incrementi nel numero di parcheggi ed eventi, nella scala delle priorità dei commercianti? “Saranno
anche funzionali - ammette Angela - ma il problema vero è che i portafogli sono vuoti. Occorrono riforme, più occupazione, maggiore
futuribilità per i giovani... altrimenti la situazione non farà che peggiorare”. A essere mutato profondamente è il modo di acquistare: “se prima della crisi la gente si concedeva il lusso di comprare qualche capo in più, magari attratta da un prezzo non esoso, ora è diventata attentissima. Ogni acquisto è pensato a lungo e fatto con oculatezza, magari in concomitanza di un’occasione particolare”, commenta Valentina titolare di Ofy, negozio di abbigliamento dal tocco vintage in via San Bernardino da Siena. E per far fronte alla contrazione dei consumi, gli esercenti le provano tutte. “Paradossalmente acquistiamo di più per garantire un’offerta maggiore alla clientela. Cerchiamo di
Annalisa
Valentina
Angela
“Da due anni il crollo delle vendite è stato verticale e non ci sto più dentro con le spese. Ci stanno massacrando. La gente non ha soldi, nè prospettive. Temo il futuro che ci attende”.
rinnovare spesso la vetrina, di attrarre i clienti con qualche novità, affinché non passino oltre”, spiega Angela. E poi c’è chi, come Valentina, per contenere le spese dell’affitto, opta per altre posizioni del centro: “ad agosto inizierò il trasloco e mi trasferirò in via Aldrovandi, in un locale un po’ più grande che cercherò di personalizzare al massimo”. Qualcuno però non ce la fa ad arrabattarsi tra affitti spesso astronomici, calo dei fatturati e aumento delle tasse e allora è costretto ad abbassare serranda. La prossima a chiudere sarà Stefania di Due A, storico negozio di abbigliamento di corso Pio. “Da due anni - ci racconta - il crollo delle vendite è stato verticale e non ci sto più dentro con le spese. Sono stata costretta a prendere questa decisione. Ci stanno massacrando e vedo nero all’orizzonte. La gente non ha soldi, nè prospettive. Temo il futuro che ci attende”. Jessica Bianchi
Aprire alle auto Piazzale Re Astolfo, dando la possibilità di parcheggiarvi nei mesi invernali. E’ questa la proposta avanzata dal consigliere del Pd Roberto Arletti per rivitalizzare il centro cittadino
“Sosteniamo il centro storico” R
ivitalizzare il centro storico di Carpi quando il freddo scoraggia a mettere il naso fuori di casa? Una soluzione potrebbe essere quella di aprire alle auto Piazzale Re Astolfo, dando la possibilità di parcheggiarvi nei mesi invernali. E’ questa la proposta avanzata da Roberto Arletti, consigliere comunale del Pd e renziano di ferro. L’idea trae origine da due constatazioni: “da un lato rilevo con piacere come in questo periodo il nostro bellissimo centro sia
“Avere la possibilità di parcheggiare a ridosso di Piazza Martiri può essere incentivante”.
Roberto Arletti
vivo e frequentato come non accadeva da anni. Grazie alle tante iniziative, tra le quali la Notte Bianca, la mostra mercato di libri del Premio Loria e le varie cene e serate a Palazzo Pio, mi pare evidente che la voglia di vivere la Piazza e le vie del cuore di Carpi da parte dei suoi cittadini sia indiscussa. Dall’altro bisogna riconoscere che, nei periodi più gelidi dell’anno, già dalle sei di sera il centro è pressoché deserto. Inoltre ci sono persone che, a causa del trauma causato dal sisma, non hanno ancora rimesso piede in centro, e lo dimostra il fatto che le presenze nelle due sale cinematografiche di corso Fanti e via Santa Chiara sono calate, mentre sono aumentate quelle allo Space City”. Per le persone
di una certa età, continua Arletti, fare lunghi tratti a piedi può quindi risultare problematico e, con ghiaccio e neve, il rischio di scivolare è alto: “avere la possibilità di parcheggiare a ridosso di Piazza Martiri può essere incentivante”. Dunque posti auto a pagamento che sarebbero attivi
“Mi pare che la mia sia una proposta di buon senso, che non penalizza nessuno, e anzi può aiutare gli esercenti del centro, in attesa del parcheggio di Piazzale della Meridiana”.
soltanto nel periodo invernale, lasciando invece per i mesi primaverili ed estivi la possibilità di svolgere attività a cielo aperto nel grande spazio antistante la Sagra. “A volte, quando c’è molto freddo, l’idea di dover compiere lunghi tratti a piedi per raggiungere il luogo in cui si tiene un particolare evento può scoraggiare molti dal prendervi parte. Ma la partecipazione alla vita della comunità non è mai stata tanto preziosa come in questo periodo. Occorre mettere in campo tutte le soluzioni possibili per incentivarla. Mi pare che la mia sia una proposta di buon senso, che non penalizza nessuno e, al contrario, può aiutare anche i tanti esercenti del centro storico”. Marcello Marchesini
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i è svolta nei giorni scorsi la tradizionale cerimonia per il passaggio del martelletto tra il presidente uscente del Lions Club Carpi Host, Luigi Zanti, direttore della sede di Piazza Martiri della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, e il suo successore, l’imprenditore Giovanni Arletti. Un momento importante della vita del Club dove avviene formalmente la consegna dell’onore e dell’onere di rappresentarlo, portando avanti progetti e services importanti per l’intera comunità. Oltre a essere il neo presidente del Lions Club, Arletti è anche alla guida di Chimar, la nota azienda con sede a Limidi di Soliera, specializzata nella produzione di imballaggi industriali e servizi di logistica integrata. Arletti, entrato a far parte del Lions Club Carpi Host nel 2008, dal 2012 è delegato di Confindustria Modena per il distretto di
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n un clima di amicizia tra i tanti presenti, rotariani e ospiti, è avvenuto il consueto Passaggio della Campana del Rotary Reggio Emilia Val di Secchia, cerimonia dell’annuale trasferimento di consegne nei Rotary Club. Il presidente uscente l’avvocato Cristina Cataliotti ha lasciato la guida del sodalizio al carpigiano Riccardo Rubbiani, 38 anni, direttore di Bancassurance Assicuratrice Milanese. Il presidente uscente ha provveduto alla consegna di tre Paul Harris, la massima onorificenza rotariana, ad
Si è svolta, lo scorso 26 giugno, in concomitanza con l’inaugurazione della nuova sede, la cerimonia del passaggio del martelletto tra il presidente uscente del Lions Club Carpi Host, Zanti e il suo successore, l’imprenditore Giovanni Arletti
Lions Club Carpi Host: si cambia!
Carpi, nonché vice presidente nazionale Aipec, Associazione italiana per le imprese in economia di comunione. “Durante il mio mandato - ha spiegato Arletti - mi impegnerò per mettere a punto un progetto di sostegno alle imprese, in un’ottica non solo di profitto, ma anche di sostenibilità e solidarietà. Mi piacerebbe a tal riguardo realizzare un programma di formazione, all’insegna di un’economia attenta all’etica e all’ambiente, invitando a Carpi personaggi di spicco del panorama economico nazionale, così come è stato fatto in questi ultimi anni. Sostenere le imprese è il presupposto fondamentale per creare nuovi posti di lavoro e arginare il preoccupante fenomeno della disoccupazio-
Giovanni Arletti e Luigi Zanti
ne giovanile, che continua a crescere drammaticamente”. Tra gli obiettivi che Giovanni Arletti si propone di sviluppare nel suo anno di presidenza, vi è infatti l’aiuto ai giovani, il cui futuro appare oggi sempre più compromesso dall’enorme portata della crisi. “I Lions - ha concluso - da sempre fanno del loro meglio per fornire aiuti concreti alla comunità ed è quello che cercherò di portare avanti anche oggi, in questo periodo
Passaggio di consegne al Rotary Reggio Emilia Val di Secchia
Il carpigiano Riccardo Rubbiani succede a Cristina Cataliotti Alessandro Dalla Salda, amministratore delegato di Pallacanestro Reggiana, Valentina Berti e Gianni Degola. Il neo presidente ha ringraziato Cataliotti per l’encomiabile lavoro svolto e l’ha a sua volta insignita del Paul Harris. “Riteniamo - ha spiegato Riccardo Rubbiani - che il miglior profitto si raggiunga attraverso il servizio, al di sopra di meri interessi personali, verso il prossimo e le nostre comunità. Questa è la spina
Cristina Cataliotti e Riccardo Rubbiani
socio-economico così difficile”. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi soci, autorità e presidenti del Club Lions del distretto 108 Tb di cui fa parte il Carpi Host. Oltre al passaggio di testimone, per l’occasione è stato consegnato il service al gruppo di volontariato Il Ponte di Carpi e inaugurata la nuova sede al civico 5 di via Mazzini. “Siamo la prima associazione a ospitare il prestigioso Club - ha dichiarato Massimo Fontanarosa, segretario di Ascom Confcommercio - e questo per noi è motivo di grande orgoglio”. Chiara Sorrentino
dorsale di una realtà che sta contribuendo attivamente a sradicare la poliomielite nel mondo, attraverso il programma Polio Plus, per cui sono attivi volontari in tutto il mondo, alcuni dei quali sono morti in Nigeria e Afghanistan. Il Rotary cerca di essere un punto di riferimento per le realtà in cui vive e opera, un elemento fondamentale in questi anni così bui e dal futuro incerto. Per questi motivi ho scelto come motto le bellissime parole di Enzo Ferrari, già usate da Walt Disney anni prima, Se lo puoi sognare, lo puoi fare”.
Ricordando Tullio è il titolo della serata che si è svolta lo scorso 26 giugno nel cortile d’Onore di Palazzo Pio, in memoria del compianto musicista Tullio Romano. Tra gli ospiti anche Fausti Leali e Paolo belli
Un tuffo nei favolosi Anni Sessanta C
’era anche lui, Fausto Leali, mercoledì 26 giugno nella splendida cornice del Cortile d’Onore di Palazzo Pio, per ricordare, a tre anni dalla sua scomparsa, Tullio Romano, il musicista bresciano autore, insieme ai Los Marcellos Ferial, di grandi successi senza tempo come Sei diventata nera, che vinse l’edizione del 1964 di Un disco per l’estate, Cuando calienta el sol e Angelita di Anzio, solo per citarne alcuni. Tullio Romano, di origini bresciane, scelse di vivere gli ultimi anni della propria vita a Carpi, nel suo appartamento di Corso Alberto Pio, dove si è spento, a 80 anni nell’estate del 2010. “E’ stato il mio primo maestro di chitarra, nonché il mio talent scout - ha raccontato Leali, di natali bresciani proprio come Romano - ero un bambino quando mio padre mi affidò ai preziosi insegnamenti di Tullio. E fu grazie a lui che, nel 1967, la casa discografica RI-FI mi scelse per incidere il 45 giri A chi, che solo all’epoca vendette quasi un milione di copie”. Oggi, con le circa
Fausto Leali Ph Max Pecoraro
Paolo Belli
Fausto Leali
sei milioni di copie vendute in tutto il mondo, A chi resta il più grande successo di Fausto Leali, nonché un pezzo di storia della musica italiana. Tullio Romano, co-fondatore, insieme a Marcello Finerbi e Carlo Timò, dei Los Marcellos Ferial, ha sempre avuto un fiuto eccezionale nello scoprire giovani talenti e molta generosità nell’aiutarli a emergere nell’affascinante, quanto complesso ambiente musicale. La serata è stata quindi l’occasione, non solo per ricordare Romano, ma anche per annunciare ufficialmente la donazione triennale che l’Associazione Culturale Tullio Romano farà all’Istituto VecchiTonelli in nome di Tullio,
Fausto Leali, Bruna Ciapini e Paolo Belli
e nel rispetto della sua dichiarata volontà di aiutare i giovani musicisti agli esordi. E proprio i ragazzi
del Coro Accademico del Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi si sono esibiti nel corso della serata, diretti
dalla professoressa Orestina Gibertoni. Oltre a loro, hanno reso omaggio al maestro Romano, anche Lisa
Maggio con la sua orchestra, la cantante Maheya e il trombettista Don Gorge, il giornalista e documentarista Ruben Rossello, Federico Berni, il cantautore bresciano Francesco Braghini e i carpigiani Paolo Belli e Stefano Bedogni. L’iniziativa, a ingresso libero, è stata promossa e organizzata dall’Associazione culturale Tullio Romano, presieduta dalla amorevole compagna Bruna Ciapini, e dal Cefac, col patrocinio del Comune di Carpi. Così, per alcune ore, a Carpi, si è fatto un tuffo nel passato, nei favolosi Anni Sessanta e Settanta, grazie alle indimenticabili canzoni e immagini di Tullio Romano. Chiara Sorrentino
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’è chi parte per studiare e perfezionare la lingua, per poi cercare di trovare lavoro nel proprio Paese d’origine. E c’è chi, invece, come il trentenne carpigiano Luigi Chierici, trasferitosi da ormai quattro anni in Australia, per il momento non ha la minima intenzione di tornare in Italia, poiché come dichiara, “qui riesco a crearmi un futuro. In Italia no. Inizialmente, non è stato semplice ambientarsi. Ritrovarsi a vivere da un giorno all’altro in una metropoli, prima a Melbourne e ora a Perth, dopo aver vissuto per anni in una piccola cittadina di provincia è un cambiamento non indifferente. Ora, invece, sono felice di aver fatto questa scelta. In Australia, rimboccandosi le maniche e lavorando sodo - racconta Luigi - è ancora possibile realizzare i propri obiettivi professionali, avendo al contempo una buona qualità della vita. In Italia, invece, questo sogno è ormai sfumato per la maggioranza delle persone”. A Carpi, Luigi, dopo il diploma di perito meccanico, lavorava come disegnatore meccanico, mentre oggi, in Australia, fa il parquettista e frequenta una scuola professionale per il settore edile, “perché il mio sogno
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Il trentenne carpigiano Luigi Chierici vive a Perth, in Australia, “dove è ancora possibile ritagliarsi uno spazio. questa è considerata la terra delle mille possibilità e, in parte, è vero, ma occorre darsi molto da fare per guadagnarsi da vivere”.
Il futuro è l’Australia
Luigi Chierici
- aggiunge - è proprio quello di diventare un esperto carpentiere e lavorare nel ramo delle costruzioni. Oltre a frequentare questo corso e a lavorare durante
il giorno come pavimentista, alla sera lavoro in un ristorante fino alle 22,30. L’Australia è considerata da molti come la terra delle mille possibilità e opportu-
nità e, in parte, è vero, ma occorre darsi molto da fare per guadagnarsi da vivere. Qui, se ci si impegna, ci sono buone prospettive per il futuro e, inoltre, lo
stile di vita è migliore. Più rilassato. E’ proprio vero che in Australia, appena vedono una persona con una mappa tra le mani, si fermano per offrirle aiuto.
In Italia, ciò avviene molto di rado perché si conduce una vita sempre più frenetica e stressante, che non lascia quasi più tempo alle relazioni”. E anche se gli australiani dichiarano che la crisi si sente anche da loro, Luigi non ha dubbi: “parlando con la gente sembra che anche in Australia la situazione sia peggiorata rispetto a prima del 2008 perché i prezzi dei prodotti hanno subito un aumento ma, in realtà, da italiano, posso dire che sinora loro non hanno ancora conosciuto la recessione che stanno vivendo il nostro Paese e gli altri stati europei”. Nel futuro di Luigi, per il momento, l’Italia non è all’orizzonte, ma non esclude la possibilità di potersi spostare verso una nuova meta: “per ora mi trovo bene qui, ma nella vita tutto è possibile. Fino a sei anni fa non avrei mai pensato di trasferirmi a vivere nella terra dei canguri, quindi non posso avere certezze su quel che mi riserva il futuro”. Chiara Sorrentino
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ono loro l’anima della Festa democratica organizzata dai Circoli Pd dell’Unione Terre d’argine. I volontari. Negli occhi la stessa passione. Il medesimo entusiasmo. Quelli di sempre. Tra loro non ci sono divisioni, nè screzi. Perchè la base del partito democratico locale è forte e coesa, animata dai valori e gli ideali d’un tempo. Entrare nelle cucine dei tre ristoranti gestiti direttamente dai volontari è un’emozione straordinaria. Donne, uomini, giovani e, soprattutto, meno giovani, si muovono come un corpo solo, per dare il meglio di sè e mettere a tavola centinaia di astanti. Domenica scorsa, poco prima di cena, accompagnata dal segretario del Pd di Carpi, Davide Dalle Ave, novello Cicerone, mi accolgono calorosamente e mi dedicano alcuni minuti prima di dare il via alle danze. La regina de Il mare e la tradizione - che quest’anno per la prima volta unisce i sapori del mare a quelli della tradizione enogastronomica della nostra terra - è la carpigiana Eola Papazzoni. Cuoca sopraffina, Eola da quarant’anni non si perde una Festa dell’Unità: “è faticoso - ammette sorridendo - ma non posso mancare,
I volontari: sono loro l’anima e la forza della Festa democratica organizzata dai Circoli Pd dell’Unione Terre d’argine. Negli occhi la stessa passione e il medesimo entusiasmo
“La Festa siamo noi”
I volontari de Il Mare e la Tradizione
perchè credo in questo partito e in ciò che fa. Anche se mi auguro si mettano finalmente d’accordo e superino ogni divisione”. Dietro le quinte del ristorante lavorano freneticamente una sessantina di volontari: “siamo in tanti ed è una scommessa andar d’accordo e amalgamarci bene”, ci spiega Eola, ma quando “si
devono far mangiare 500 persone si ha poco tempo per discutere”. Come darle torto? Lo stesso sorriso lo ritroviamo anche sul volto del capo chef de L’Osteria della Quercia, Maurizio Benetti che il volontario, dietro i fornelli della festa del Pd, lo fa “da una vita. Da 26 anni sono qui, all’Osteria, poiché desidero mettermi al servizio del partito e della mia città e, inoltre, nel corso del tempo, ho instaurato con gli altri volontari dei bellissimi rapporti di amicizia. Tutti noi abbiamo valori comuni e l’ambiente è piacevole. Non potrei mai rinunciare a questa esperienza e di certo non si può abbandonare la nave solo perchè tra i vertici c’è un po’ di maretta. Noi vogliamo fare qualcosa per il nostro territorio e garantire stabilità e unione”. Piatto consiContinua a pagina 11
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gliato della casa? “Polenta fritta, paparucci e gnocco” naturalmente! Parola dei 30 volontari dell’Osteria, nelle cui file militano anche alcuni giovanissimi. Con l’acquolina in bocca, ci dirigiamo verso il Falò, fiore all’occhiello della festa carpigiana, dove ad attenderci, con una vigorosa stretta di mano e il pragmastismo di chi, vicino a quelle griglie, ci ha passato una vita intera, c’è Giuliano Depietri. “Scrivi che son qui da 35 anni, ma sono di più”, sorride. “Noi volontari ci siamo sempre, per il partito e per chi ha bisogno di una mano. Associazioni, scuole... noi mettiamo a disposizione la nostra esperienza e la nostra attrezzatura a chi ce le chiede, perché se si ferma il volontariato, si ferma tutto”. Sono in 60 a far funzionare il Falò, una macchina da guerra ormai collaudatissima: “pensa che siam riusciti a dar da mangiare in una sera a 1.500 persone”. Ma accanto agli storici volontari che accudiscono con amore ed esperienza fuoco e succulente grigliate, c’è anche un piccolo esercito di ragazzi: “sarò anche un pensionato prosegue Giuliano - ma mi piace tenermi aggiornato e allora ho chiesto a mio nipote di lanciare un invito via Facebook per assoldare
I volontari de L’Osteria della Quercia Ivo Po
nuove leve. L’adesione è stata meravigliosa e l’aiuto dei ragazzi è prezioso”. Il tema del ricambio generazionale infatti, costituisce la vera nota dolente. La sfida che, negli anni avvenire, do-
I volontari del Falò
Jungo e dintorni...
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l mio regalo di compleanno per i 31 più begli anni della mia vita è stato un caschetto da bicicletta! Non poteva esserci dono più gradito. In effetti, per una persona che non ha la macchina, investire sulla sicurezza dei mezzi che usa più di frequente, è a dir poco fondamentale. Quindi luci per la bici, giubbetto catarifrangenti per tutte le occasioni e ora anche il casco che, una volta indossato, mi ha permesso di iniziare a guardare il popolo dei ciclisti con un occhio decisamente diverso. E’ proprio vero che
vrà essere vinta, per continuare a garantire lunga vita al mondo del volontariato. “Io non sono per la rottamazione - ride il 74enne Ivo Po, anima, insieme ad altri quattro volontari, della balera della festa - credo che l’esperienza dei vecchi debba essere messa a frutto e consegnata nelle mani dei più giovani. La passione, la voglia di fare e l’entusiasmo però, non sempre li ravvedo nei ragazzi. Forse perché, a differenza di come eravamo noi, hanno tante cose da fare e tra cui scegliere. Sarà dura in futuro”. Jessica Bianchi
by Luca “Locco” Severi info@overflowstyle.com
L’esiguo popolo dei casco muniti solo dopo aver preso consapevolezza delle situazioni è possibile osservare con criticità quanto ci circonda. Ho fatto attenzione a chi fosse casco munito e chi no. Un particolare molto interessante mi è balzato all’occhio. Sopra i 12 anni ero l’unico, o quasi, a indossare il casco. Poi però ho notato genitori privi di casco che portano i loro pargoli casco muniti sul sellino
della propria bicicletta. Un paio di domande mi sono balenate in testa. Ci siamo mai interrogati circa le finalità educative delle nostre azioni? E poi, in caso di incidente, proteggere solo le nostre creature non è un po’ egoista nei loro confronti? Il mezzo è lo stesso, quindi se si viene investiti, sia genitore che prole potrebbero subire danni. Però l’adulto non porta il casco, pur obbligando il piccolo a metterlo. E’ un assurdo. Pensate se obbligassimo i nostri figli a mettere le cinture di sicurezza in macchina e il
guidatore no, perché tanto lui è adulto e sa guidare. Una pazzia. La stessa cosa vale per il casco. Inoltre il messaggio veicolato ai bambini è assai opinabile: tu che sei piccolo ti metti il casco, io che sono grande non ne ho bisogno “perché sono esperto” . Questi bambini potrebbero infatti convincersi che quando saranno grandi potranno fare “quel che gli pare” senza conseguenze: potranno non allacciare le cinture in macchina o il casco in motorino, superare i limiti di velocità o aggirare le
norme di sicurezza sul luogo di lavoro perché “tanto sono esperti”. Un po’ come quei genitori che fanno passare con il rosso i figli quando sono a piedi. Cosa potranno dire loro quando inizieranno a farlo in bicicletta o in motorino? Questo weekend, fateci caso anche voi.
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La festa mondana più attesa della stagione, organizzata da Daniela Dallavalle e Giuliano Cavaletti di Greda srl, ha conquistato Riccione e si è confermata, ancora una volta, un grande successo
L’età del jazz rivive a Riccione L a festa mondana più attesa della stagione, organizzata dalla coppia carpigiana formata da Daniela Dallavalle e Giuliano Cavaletti di Greda srl, ha conquistato Riccione e si è confermata, ancora una volta, un grande successo. Daniela, dopo aver lanciato a tutti i componenti della sua estesa “famiglia” lavorativa il tema della festa, ovvero The Beach Gatsby, ha atteso con trepidazione che la data fatidica del 28 giugno arrivasse, mentre tutti gli invitati si organizzavano con vestiti dalle mille frange, piume e ventagli, bombette bianche e nere, vestiti a righe e gilet... per un perfetto look Anni Venti. E, infine, la grande famiglia è arrivata: dal Giappone, dall’Australia, dall’Europa e, ovviamente, dall’Italia.
Gli ospiti si sono presentati da ogni capo del mondo, rigorosamente in stile Twenties. Nell’attraversare la città rivierasca per recarsi
al punto d’incontro, ovvero lo store Arte Pura presso il Palacongressi, gli ospiti, trasformati nei personaggi della pellicola di Baz Luh-
rmann, sono stati accolti dalla scia di applausi dei passanti. Stappato il vino, Elisa Cavaletti Bollicine, si è poi brindato a lei, la creati-
va Daniela Dallavalle e alle sue linee moda Elisa Cavaletti e la neonata Riccardo Cavaletti. Il via alle danze ha invece offerto un’altra
Riccardo Cavaletti e Daniela Dallavalle
sorpresa, un divertissement teatrale in cui Daniela si è esibita con due attori in uno spiritoso spettacolo che ha divertito la platea.
I membri dell’associazione culturale carpigiana Civitas Padus, unitamente ad alcuni amici e simpatizzanti, sono partiti dal porto fluviale di Boretto per una gita sul Po
Alla scoperta del Mondo Piccolo
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ue lettere e null’altro. Non c’è articolo per il grande fiume. Solo le temute e reverenziali “P” e “o” per descrivere un
mondo. Surreale. Sospeso. Acquatico. Così lo tratteggiava Giovannino Guareschi: “Poi, arrivati sull’argine grande, ecco il fiume
vasto, deserto, imponente e silenzioso, e più che un fiume pare il cimitero delle acque morte”. E dunque Don Camillo “si spogliò ripiegando
accuratamente gli indumenti e facendone un involto che nascose tra il frascame di un alberello e, quando si trovò in mutande, andò a buttarsi
nell’acqua”. Davvero altri tempi, con le chiare acque ridotte a eco lontana per poeti e nostalgici. Ma “quella fettaccia di terra che sta tra il Po e l’Appennino” per dirla alla Guareschi, continua a esercitare un fascino indiscusso. Ed è stato proprio alla scoperta del “Mondo Piccolo” di Don Camillo e Peppone che, domenica 23 giugno, un nutrito gruppo di carpigiani si è messo in viaggio per una piacevole gita fuori porta, sulle sponde del Po. A organizzare la gita, i membri dell’associazione culturale carpigiana Civitas Padus che, unitamente ad alcuni amici e simpatizzanti, sono partiti dal porto fluviale di Boretto per una gita sul Po con la motonave Padus. “L’obiettivo del nostro sodalizio - spiega il segretario di Civitas Padus, Massimo Losi - è quello di diffondere la cultura storica e ambientale del nostro territorio, promuovendone la riscoperta, la conservazione e la tutela. Un modo per
riscoprire i valori identitari della “civiltà del Po”, le cui radici affondano in una terra sempre più martoriata e troppo spesso dimenticata. La gita di domenica 23 va proprio in questa direzione. In una quarantina abbiamo percorso il tratto del grande fiume che ha ispirato Guareschi per la saga di Don Camillo e Peppone. Luogo che ha ospitato anche il pittore Antonio Ligabue e ha portato Cesare Zavattini a scrivere ...come è grande il Po. Chi s’incontra là, abbassa, senza accorgersene, la voce, e riconosce, con un’ombra di malinconia, che siamo davvero uguali. Ci siamo poi diretti verso la lanca degli internati, laguna molto interessante dal punto di vista naturalistico per la presenza di alberi e arbusti autoctoni e per la sua ricca fauna selvatica. Abbiamo quindi fatto ritorno a Boretto accompagnati dai tanti aneddoti del simpatico capitano della nave”. J.B.
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14 durante il periodo estivo. A questi nuovi governanti che tentano di risollevare le sorti del nostro Paese, chiediamo di farlo seriamente ponendo maggiore attenzione alle fasce deboli della popolazione. In questi giorni si è tanto parlato di indulto e amnistie, due parole che ci riempiono sempre il cuore di spe-
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stive vasioni
’inverno è passato e ora, come tutti gli anni, arriveranno giornate piene di sole e caldo afoso. Quest’anno abbiamo anche un nuovo Governo e tutti noi, fuori e dentro, attendiamo importanti novità. Sino ad ora, però, non ci sembra sia cambiato molto, soprattutto per noi dentro. Crediamo che passeranno luglio, agosto e settembre... e continueremo a sentire i soliti “faremo, cercheremo, vedremo, proveremo”, senza poi di fatto cambiare veramente qualcosa, se non l’aumento di qualche tassa.
Naturalmente sentiremo parlare di mare, montagna, laghi, isole, viaggi organizzati e crociere. Noi, qui, una spiaggia l’abbiamo, il nostro cortile di cemento che quando vuoi ti abbronza. E come ti abbronza! E una stanzetta al fresco è un sogno, nonostante il gioco di parole. Le nostre notti estive non sono mai rosa ma sempre bianche, anzi in bianco. Così, il tempo per pensare si dilata e diventa infinito, tanto che alcune di noi rischiano di non farcela. Le statistiche delle morti per suicidio in carcere vedono spesso un forte incremento
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ranza. Noi, però, speriamo in qualcosa di differente. Qualcosa che cambi realmente la nostra condizione e ci permetta di pensare a un futuro fuori. Non crediamo, infatti, che gli indulti e gli sconti di pena possano cambiare le cose all’improvviso ma, come scriveva P. nella rubrica del mese scorso, che forme di pena più responsabilizzanti per la persona (e non contro) possano guidarla a scegliere la regola anziché violarla. L’estate di quest’anno, comunque, ci vedrà di nuovo
stive vasioni
“Bere molta acqua, mangiare frutta e verdura, non uscire nelle ore più calde … “
stipate come polli in torride celle. C.
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ignitas/Dignitatis… sostantivo che non si può declinare, un’utopia nella quale ci troviamo a sopravvivere. Sopravviviamo di stenti, ostaggi di noi stessi, dei nostri errori e delle nostre leggi che ci tutelano come insieme ma ci demoliscono uno a uno. “Il 13 giugno il ministro Cancellieri ha annunciato un decreto che consentirà di affrontare provvisoriamente
l’emergenza carceri dovuta al sovraffollamento. Il provvedimento consentirà la scarcerazione di circa 3.500 detenuti. Il decreto contiene tra l’altro un emendamento al provvedimento sulle misure alternative e la messa alla prova, già all’esame della commissione Giustizia della Camera. L’emendamento prevede la detenzione domiciliare per i reati puniti con pene fino a sei anni, estendendo l’applicazione dei domiciliari”. Se ne sta discutendo … S.
ASCOLTARE I CONSIGLI DEGLI ESPERTI NON SEMPRE E’ POSSIBILE NE’ INDICATO!
“… e soprattutto stare il più possibile al fresco!”
FINE
Il gruppo di lavoro della sezione femminile della Casa Circondariale S. Anna di Modena (dal progetto di laboratorio espressivo d’Arte e di Danzamovimentoterapia proposto e realizzato da ArServizi di Carpi e promosso dall’associazione Gruppo Carcere-Città di Modena) rinnova l’invito a partecipare a questa rubrica con pensieri, articoli o lettere indirizzate a: info@arservizi.org
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a fantasia al potere o, per meglio dire, in cucina. Ne ha dato una dimostrazione pratica Paolo Reggiani, titolare e chef del Ristorante Laghi di Campogalliano, ma anche vice presidente del Consorzio Modena a Tavola. Qualche giorno fa, Reggiani è stato capace di servire ben 25 tipi diversi di gnocco fritto, da quello classico a quello farcito in una quantità incredibile di modi, dando saggio di una creatività a dir poco sbalorditiva. Lo chef ha presentato fragranti pezzi di gnocco farciti con: mozzarella, pancetta e grana, prosciutto e squacquerone, peperoni, lardo di colonnata, ragù, erbazzone, pomodorini secchi sott’olio, stracchino e peperoni, miele e peperoncino e vari tipi di frutta, tra cui albicocche e cocomero. E, infine, sorpresa nella sorpresa, Reggiani ha sfoderato il gnocco al caffelatte: per una gustosa colazione del mattino, ha presentato il re della cucina emiliana ripieno di una crema fatta appunto di latte e caffè. Una vera delizia! Il gnocco è stato accompagnato da altre pietanze che hanno suscitato l’approvazione incondizionata delle duecento persone che avevano accolto l’invito
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L’Angolo di Cesare Pradella La fantasia in cucina trasforma il gnocco fritto all’insolita cena a base di marmellata di cipolle rosse al lambrusco, vassoi di coppa di testa, varietà di salumi e formaggi, tra cui l’impareggiabile parmigiano reggiano e diversi tipi di frutta affogata nel lambrusco. Invitato d’onore al ricco buffet, vista la modenesità del menù - al quale sono intervenuti gourmet ed esperti di cucina, sommelier e autorità tra cui il sindaco di Campogalliano - è stato naturalmente il lambrusco nelle sue tre espressioni classiche: il Salamino di Santa Croce, il Sorbara e il Grasparossa di CastelAntonio Previdi e Paolo Reggiani
Ph Diego Poluzzi
vetro, servito dagli stessi produttori. E i cantinieri,
nel servire il calice di vino, hanno erudito gli ospiti con dotti approfondimenti sulle qualità del vino che stavano bevendo. Prima di cena Paolo Reggiani, in collaborazione con l’Associazione Slow Food di Modena, ha organizzato sul prato adiacente il ristorante, all’ombra di piante secolari, una lezione degustativa sul lambrusco, insieme al docente d’eccezione Antonio Previdi. Sommelier professionale ma anche guida di Slow Wine, Previdi ha illustrato le caratteristiche di
otto diversi tipi di lambrusco delle cantine modenesi, spiegandone caratteristiche organolettiche, corposità e fragranza, ricordando agli
ospiti il processo di fermentazione del vino e la scarsa quantità di solfuro utilizzata durante l’invecchiamento. Antonio Previdi ha definito il lambrusco come “un vino che emoziona perchè è lo specchio della tradizione enogastronomica modenese, nonché la conferma della sapienza antica dei nostri produttori che, ancora oggi, sanno unire il rispetto per la tradizione vitivinicola con la modernità e le esigenze del consumatore”. Una serata ben riuscita che ha consentito ai presenti di apprezzare i sapori veri della storica cucina modenese, anche la più povera, di cui il gnocco fritto è la massima espressione.
Schiatti Car
Presentata l’ultima nata in casa Bmw
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ll’Enoteca 14 gradi di via San Francesco è stata presentata la nuova BMW serie Gran Turismo. Presenti i titolari della Concessionaria Schiatti e molti invitati e autorità. I visitatori e gli amanti dell’auto tedesca hanno così potuto ammirare da vicino l’ampiezza, la versatilità e la funzionalità della nuova vettura di lusso che presenta un confort e un design di prima qualità insieme a soluzioni tecniche di ultima generazione. Un ricco buffet e musica in sottofondo hanno fatto da cornice all’evento che è abituale per la Schiatti Car ogniqualvolta viene presentata una nuova creazione della casa automobilistica tedesca.
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Tempo Games! S
alve amici e amiche, questa settimana analizziamo l’ultimo titolo Capcom appena pubblicato per quasi tutte le console, compreso il sempre verde PC, ovvero Remember Me. L’ultima fatica della casa nipponica ci porta in un futuro alternativo, in cui tutto è cambiato e dominato da una grande corporazione che, tramite un sistema molto particolare, gestisce i ricordi di tutti, riuscendo a cancellarli, immagazzinarli o modificarli a proprio piacimento. La protagonista, ovvero la bellissima Nihilin, inizierà la propria avventura-disavventura da prigioniera: privata
Ci ricordiamo dopo!
di Giuseppe Attanzio incubomaker@live.it dei propri ricordi ma guidata dalla sapiente voce di un enigmatico “fratello” riuscirà, pian piano, dapprima a fuggire dalla prigionia, poi a ricordare tutto ciò che le era capitato in passato. L’ambientazione futuristica di Neo Parigi è delirante e piena di colori seppure scuri e tetri, il che contribuisce a generare un motore grafico piacevole e ben strutturato malgrado privo di picchi entusiasmanti. La colonna sonora è ben caratterizzata e ritmata e riesce ad accompagnare con saggezza e frenesia le fasi di combattimento del gioco.I combattimenti appunto, si rivelano molto spettacolari e tecnici grazie alle combo sapientemente generate dallo stesso giocatore che, tramite un sistema di settaggio, riesce a creare la combinazione a lui più congeniale. A lungo andare però, forse si rivelano eccessivamente ripetitivi e poco difficoltosi considerata la possibilità di recuperare dell’energia con attacchi mirati e i boss non riescono a raggiungere picchi epici. Ad affiancare queste fasi action, possiamo ammirare delle buone
combinazioni platform e qualche raro puzzle, che rendono l’esperienza di gioco più variopinta e piacevole, soprattutto se si considerano le fasi riguardanti i “remix dei ricordi”: Nihilin infatti, riesce a modificare i ricordi dei malcapitati, riuscendo a impiantare dentro di loro un’idea del tutto differente dalla realtà (Inception?), rivivendo
dapprima il ricordo originario per poi modificarne sostanzialmente il contenuto. Queste fasi risultano molto ben riuscite e divertenti, capaci di stimolare la curiosità per i vari risvolti
poco ispirate. Ottimo il doppiaggio interamente in italiano che torna a essere presente nelle
Voto Generale: 7 Grafica: 7 Sonoro: 8 Giocabilità: 7 Longevità: 7
possibili in base a quanto viene modificato. Il prodotto dei ragazzi della Capcom, tutto sommato risulta quindi essere più che buono, malgrado non riesca a far gridare al miracolo soprattutto per quanto riguarda le fasi di combattimento
produzioni della casa nipponica. Un gioco consigliato per chi ama il genere action, anche se vi consiglio un approccio non troppo convinto così da non rimare delusi su certe dinamiche poco sviluppate o soltanto accennate. A metà.
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Martedì 9 luglio, alle 21, in Piazza Garibaldi, incontro con Andrea Segrè
Vivere a spreco zero
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osa possiamo fare noi - cittadini attivi, consum-attori, società civile - per evitare gli sprechi di cibo, acqua ed energia? Cosa possono fare le imprese per prevenire perdite e inefficienze che comportano impatti economici, ambientali e anche sociali assai negativi per tutta la collettività? Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società che metta al bando gli sprechi: non solo di alimenti, acqua ed energia ma anche quelli legati a rifiuti, mobilità e acquisti? Cosa dovrebbero fare i governi per promuovere un modello di produzione e di consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali e, soprattutto, farci uscire dalla crisi? Andrea Segrè tratteggia nel suo libro Vivere a spreco zero (Marsilio Editore) un orizzonte, non a caso definito spreco zero, che porta concretamente a una nuova visione del rapporto fra ecologia ed economia. Dove la seconda - letteralmente la buona amministrazione della casa - è parte integrante della prima: la casa più grande, la nostra Terra. Fare di più con meno, avere meno cose e più beni, relazionali e comuni. Vivere a spreco zero fa capire, con tanti consigli pratici, come si può passare da un falso ben-essere a un autentico ben-vivere. Ma è anche una vetrina di buone pratiche che, se replicate su scala nazionale ed europea, porteranno a una società più giusta e responsabile, equa e solidale, rinnovabile e sostenibile rispetto ai bisogni e ai diritti dell’umanità. Segrè è professore ordinario di Politica Agraria internazionale e comparata e direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna. L’incontro del 9 luglio, alle 21, in Piazza Garibaldi, fa parte del ciclo Ne vale la pena e sarà condotto da Pierluigi Senatore, caporedattore di Radio Bruno.
5 luglio - Laghi Anna
Hawaian Party
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iZi’s Organization presenta, venerdì 5 luglio, nel giardino estivo dei Laghi Anna il primo Hawaian Party. Preparate le vostre camice hawaiane (le più belle verranno premiate) e portate il costume per un tuffo in piscina: si parte alle 18 con buffet e cocktail preparati da Alen e il suo staff, mentre a banco si potrà assaporare un’ottima birra artigianale. Inoltre tanta musica con Max Po che aprirà e chiuderà l’evento, lasciando spazio a un live a tutto glam rock con i Jackie Rose!
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Ticket sanitario: i conti non tornano... Cara Clarissa, volevo segnalare una cosa. Ero in fila al Cup dell’ospedale per spostare la prenotazione di una visita. Ero l’unico italiano allo sportello: ho contato 12 stranieri davanti a me e ho notato che nessuno di loro ha messo mano al portafogli per pagare il ticket. Tutti esentati e immagino ci siano le ragioni: figli piccoli e la moglie che non lavora. Io e mia moglie lavoriamo entrambi, non per scelta, ma per necessità. Mia moglie fa le pulizie per
un’impresa e non è che ne tragga grandi soddisfazioni personali, è un lavoro faticoso e se potesse starebbe a casa o farebbe altro perchè soffre di mal di schiena. Però ogni mese paghiamo affitto e bollette, la benzina dell’unica auto e abbiamo un figlio che va a scuola. Noi lavoriamo in due e ci paghiamo l’alloggio, ticket salati e tempi d’attesa lunghi. Chi, per scelta, non fa lavorare la moglie invece, non paga il ticket per tutta la famiglia e magari ha
anche un appartamento del Comune. Il padre del mio ex titolare (ricchissimo 82enne) si reca da un medico alla settimana, anche se è in salute. E lui i ticket non li paga. Come possono tornare i conti così? on tornano. Ed è sempre peggio, perché aumentano le persone che non lavorano e che, di conseguenza, sono esentate. Il problema è matematico. Chi non lavora non versa contributi e, di conseguenza, non può
N
di Clarissa Martinelli clarissa.martinelli@radiobruno.it
contribuire a pagare nessun servizio. Non paga il ticket una persona su due in Italia. Il guaio (ulteriore) è che il 50% che non paga il ticket utilizza l’80% delle prestazioni (dato diffuso la settimana scorsa dal Ministero). Si tagliano posti letto, si lasciano nel limbo i dottori più giovani appena specializzati, si chiede ai medici di pagarsi da soli costosissime assicurazioni sui rischi, ma non si interviene (ad esempio) sugli ottimi stipendi dei dirigenti anziani (spesso irreperibili come tanti dirigenti pubblici non
vincolati ai badge), non si fanno verifiche accorte e comparazioni dei costi per risparmiare sui materiali necessari. L’Italia è il Paese delle clientele e, nonostante il noto esempio del costo delle siringhe per gli ospedali (in Calabria ogni siringa costa 7 volte quanto la paga la Lombardia), la politica non interviene. La differenza di prezzo? La paga lei, la paga sua moglie, la pago io. E, avanti di questo passo, pagheremo sempre di più. Quanto possa durare ancora, non so proprio immaginarlo.
Pupi Avati, grande maestro del cinema italiano, è stato ospite della rassegna carpigiana Ne Vale la pena, per presentare la sua autobiografia, La grande invenzione
La nostalgia del presente glio delle risorse disponibili alla mancanza di interesse da parte delle istituzioni, alla disaffezione del pubblico. “Negli Anni ’60 si facevano 360 film all’anno, oggi 60. Se dovessi chiedermi cosa distingue i miei figli da altri giovani europei, cosa li rende italiani anziché inglesi o belgi, non saprei cosa rispondere. Non a caso gli ultimi film italiani che hanno vinto degli Oscar si rifanno al passato”. Ma l’incontro di Pupi Avati con il pubblico carpigiano non è stato foriero solo di sconfortanti considerazioni, tutt’altro. Il regista ha ripercorso la sua lunga carriera, costellata di film memorabili – da Regalo di Natale a Gli amici del bar Margherita, passando per Il cuore altrove e Il papà di Giovanna – e da incontri memorabili, come quelli con Monicelli e Fellini, dei quali era buon amico. “Per me la visione di 8 e
Pierluigi Senatore e Pupi Avati Ph Federico Spaggiari
“
Bisognerebbe fare ogni nuovo film come se fosse il primo. Con lo stesso entusiasmo, la stessa ansia, la stessa emozione, lo stesso stupore”. E’ questo il segreto di Pupi Avati, il regista bolognese che, sabato scorso, ha presentato la sua autobiografia, La grande invenzione, in Piazza Garibaldi, intervistato dal caporedattore di Radio Bruno, Pierluigi Senatore, nell’ambito della rassegna Ne vale la pena. E, forse, risiede proprio nell’inesausta ricerca di questa impossibile innocenza, la ragione
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arà Cristian Marchi, il famoso dj internazionale di origini mantovane, l’asso sfoderato dagli organizzatori in occasione della seconda data del Freedom Pool Party, per la speciale occasione rinominato Freedom Music Festival 2.0, l’imperdibile evento che si svolgerà presso la Piscina di Carpi giovedì 11 luglio, alle 22. Se le presenze per la prima serata di giugno sono state centinaia, per giovedì 11 luglio gli organizzatori prevedono una vera e propria ‘invasione’, grazie alla presenza del dj, che
di una produzione artistica, arrivata a 45 film, di straordinaria qualità, tanto da fare di Avati uno dei grandi maestri del cinema italiano. Cinema che, però, non versa certo in buone condizioni: “se lo stato di salute complessivo del cinema è grave – ha dichiarato il maestro con mestizia - quello della cinematografia italiana è gravissimo. Una volta, nelle sale, si poteva incontrare il Paese reale. Per farlo oggi si deve andare in televisione”. Sono tante le difficoltà del cinema nostrano: dall’altissima competizione data dal continuo ta-
In piscina a Carpi, l’11 luglio, arriva Cristian Marchi
Il dj che fa ballare il mondo
di recente ha anche aperto un concerto del rocker Vasco Rossi. L’attività di Cristian lo ha portato in giro per il mondo. La sua carriera l’ha portato a scalare le vette delle classifiche e le sue produzioni sono supportati dai dj più importanti del mondo, da David Guetta a Calvin Harris, da Dada Life a Bob Sinclar. Per tutta la durata dell’evento si potranno consumare bevande presso uno spazio bar appositamente allestito.
½ è stata rivelatrice. Mi ha mostrato come fosse possibile superare il Neorealismo e raccontare sì la realtà, ma superandola, attraverso l’arte e la fantasia”. La serata ha dato modo di conoscere anche i lati più nascosti del regista - che pare abbia inventato un nuovo cocktail a base di Lambrusco e Coca Cola - come il suo passato da clarinettista e il suo incontro-scontro con Lucio Dalla. “Ho amato il jazz degli Anni ’30 e ’40 che, venuto dall’America, ha contribuito a farci sognare un Paradiso più estetico che contenutistico, lasciandoci respirare e portando via quell’odore di miseria che aleggiava sull’Italia dell’immediato dopoguerra. E’ stato grazie al jazz che, finalmente, sono stato notato dalle ragazze. Suonavo in una band composta, a parte il sottoscritto, interamente da ginecologi, ed ero diventato il miglior clarinettista di Bologna, finché non arrivò Lucio che, senza aver studiato, suonava infinitamente meglio di me. E’ stato in quegli anni, e a prezzo di una certa frustrazione, che ho compreso la differenza tra passione e talento, ma poi con Lucio c’è stato un riavvicinamento, tanto che ha realizzato la colonna sonora dei miei due ultimi film”. Una delle cifre del cinema di Avati è sicuramente l’eterogeneità dei generi: dalla commedia al dramma, al film in storico, sino all’horror. Ma come nasce il Pupi Avati regista di quel terrificante thriller in salsa emiliano-romagnola che è La casa dalle finestre che ridono? “Dall’incontro con la cultura contadina, che è fatta di favole e di una forma di religiosità tese a spaventare, a incutere timore. La Seconda Guerra Mondiale, per i bolognesi, voleva dire
fuggire dalla città a causa dei bombardamenti. La storia de La casa dalle finestre che ridono nasce, in particolare, da un episodio avvenuto durante il rifacimento del cimitero di Sasso Marconi quando, nel riesumare la salma del parroco, si scoprì che si trattava di una donna. Da piccoli i nostri parenti ci terrorizzavano con questa storia minacciandoci, se non avessimo ubbidito, di andare a chiamare il prete donna”. Ma l’immaginazione di Avati è stata stimolata, come per molti altri maestri del cinema e della letteratura, in famiglia. “Mia zia Amalia vestiva i morti, mentre mio nonno, negli ultimi anni di vita, si faceva scarrozzare in giro per i cimiteri dell’Appennino per scegliere il posto migliore dove farsi seppellire. E, ancora, un’altra zia, Dina, era fissata con la foto da mettere sulla propria lapide, tanto che alla fine se ne fece fare una tre volte più grande del normale. Insomma in passato c’era un dialogo gioioso e ricco con la morte, che era parte della vita. Ora invece sappiamo commentare quella degli altri, ma restiamo incapaci di immaginare la nostra e questo comporta conseguenze negative nella vita di tante persone”. A emergere dall’incontro carpigiano è stata insomma la figura di un ‘ragazzo scappato dalla provincia’perennemente affetto da quella che chiama la nostalgia del presente. “La vita, soprattutto nei momenti felici, non dura nulla. Per questo, quando sono testimone di uno di questi fuggevoli attimi, cerco di fissarlo nella memoria, di imprimerlo dentro di me per farlo rivivere nei momenti di sconforto o attraverso la magia del cinema”. Marcello Marchesini
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18 L’aforisma della settimana...
“Credo alla tua saggezza solo se viene dal cuore, credo alla tua bontà solo se viene dalla ragione”. Arthur Scnitzler appuntamenti
Mostre CARPI
Fino al 20 luglio I Giusti tra le Nazioni I non Ebrei che salvarano gli Ebrei in Emilia Romagna (1943/1945) Casa del Volontariato Fino al 31 luglio L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Mario Tarizzo O&A Centro Affari
Appuntamento con la lirica, domenica 14 luglio, alle 21, nella prestigiosa cornice del Cortile d’Onore di Palazzo Pio
E Lucean le stelle... I
l Circolo Lirico Culturale Luciano Pavarotti e il Comitato Amici del Parco delle Rimembranze presentano la sesta edizione di Estate in Musica - E Lucean le stelle. Domenica 14 luglio, alle 21, nella prestigiosa cornice del Cortile d’Onore di Palazzo Pio, si terrà un importante concerto lirico vocale, con musica, romanze e can-
Eventi CARPI
Fino al 22 luglio La nostra Comunità, il nostro futuro Festa Democratica Programma 5 luglio Area Festa - ore 20.30 S.C.A.I. animazione per bambini Isola Rossa - ore 21.30 Ballo latino americani Pura Vitamina Parco della Collina - ore 22 Krasì A tutta pizzica, con le ballerine della notte della taranta 6 luglio Area Festa - ore 20.30 S.C.A.I. animazione per bambini Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Roberto Morselli Parco della Collina - ore 22 Breack Floyd 7 luglio PalAbiticoop - ore 21 Governo e Pd: il futuro che sarà Ne parliamo con le parlamentari Alessandra Moretti e Manuela Ghizzoni Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Gabriele Zilioli e Daniela Parco della Collina - ore 22 Duilio Pizzocchi 9 luglio PalAbiticoop - ore 21 Futuro prossimo: il progetto del Pd a partire dal territorio Stefano Bonacini, segretario Pd Emilia Romagna Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Diego Zamboni Parco della Collina - ore 22 Tre Allegri Ragazzi Morti 10 luglio PalAbiticoop - ore 21 Iniziativa CRI Le 10 regole d’oro del sonno sicuro Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Cicci New Condor Parco della Collina - ore 22 Marco Ligabue
zoni. “Gli interpreti della serata, il soprano Raffaella Battistini, il mezzosoprano Cristina Melis, il tenore Andrea Giovannini e il baritono Maurizio Leoni - sottolinea Nunzio Gandolfi, presidente del Circolo - che saranno accompagnati dal Maestro Paolo Andreoli, sono di grande levatura. Conosciuti a livello nazionale e internazionale, i cantanti offriranno a tutti i presenti una serata di piacevole belcanto sotto le stelle”. Il concerto - l’ingresso è di 10 euro - sarà presentato e commentato dall’esperto e musicologo Mario Bizzoccoli e accontenterà anche il palato degli appassionati più esigenti. Per informazioni: 059.685544 - Via
Manuzio, 26. Aperto il martedì, giovedì e sabato dalle 9,30 alle 12.
Dal 5 luglio al 31 agosto, presso la Dark Room Silmarartgallery, collettiva con opere di Lucia Conversi, Massimo Lagrotteria, Federica Poletti ed Emiliano Zanichelli
Galvanize: un’estate nel segno dell’arte
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a galleria Dark Room Silmar galvanizza l’estate con una collettiva varia e stimolante destinata a tenere alta, dal 5 luglio al 31 agosto, (vernissage venerdì 5 luglio con aperitivo dalle 18.30 alla presenza degli artisti) l’attenzione su questa nuova e brillante realtà espositiva che sta continuando a sorprendere per originalità e stile delle proprie proposte dettando una nuova tendenza. Gli artisti selezionati hanno linguaggi molto diversi e forti personalità. Lucia Conversi (Parma, 1980) propone una serie di opere intitolata Pieghe, un riferimento a quelle imperfezioni che movimentano il tessuto liscio e ben steso, alle anomalie, un concetto al quale la Conversi ha sempre guardato con grande interesse. Lei stessa scrive: “le mie “pieghe” sono la goffaggine che ci allontana così tanto dall’idea che abbiamo di noi, o di quello che vorremmo essere o diventare. Ma al tempo stesso sono anche l’unica cosa che valga la pena di vedere. Le pieghe dei vestiti che indossiamo allora sono giudizi lapidari sulla nostra capacità di essere civili; durante le risse, i vestiti che ci siamo cuciti così precisamente addosso, precisi all’ideale di noi, tirano da tutte le parti, si strappano e ci scoprono”. Massimo Lagrotteria (Carpi, 1972) mette al centro del suo lavoro la figura, studiandone con cura gli equilibri non solo formali e compositivi ma anche interiori, con tutti i loro risvolti psicologici. Lagrotteria dipinge a olio, con una inesauribile ricerca sui supporti che vanno dalla tela, al cartone passando per vari metalli più o meno ossidati. Ogni supporto fa vibrare diversamente il suo olio come ogni contesto va vibrare in modi diverso ogni individuo. Federica Poletti (Modena, 1980) affronta una profonda analisi sulla percezione del mondo e su come questa muta con il tempo, su come il tempo graffi lo specchio della mente, su come
il mondo, entrando nell’io, apporti e sottragga lasciando cicatrici e saggezza. La ricerca di Poletti si muove su più livelli nutrendosi ampiamente di poesia. Questa serie deve molto a Edgar Lee Masters e alla sua Ernest Hyde. Emiliano Zanichelli (Correggio, 1978) propone due serie fotografiche che hanno in comune il fuoco. La prima, Ritratti presenta soggetti che emergono dal buio con una striscia infuocata che copre loro gli occhi: una interessante e
intensa ricerca sul ruolo dello sguardo nella fotografia e nei rapporti umani. La seconda, Assenze è composta da interni in penombra illuminati solo da fiammelle sospese come fuochi fatui che sottolineano un’assenza: la mancanza di qualcuno che non è qui ma il cui ricordo è vivo e bruciante La mostra è resa possibile anche grazie ai preziosi contributi di Azienda Agricola Terre Vive e al patrocinio del Comune di Carpi e dei Lions.
appuntamenti
11 luglio Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Castellina Pasi Parco della Collina - ore 22 Modena City Ramblers 12 luglio PalAbiticoop - ore 21.00 Violenza sulle donne: convenzione di Istanbul e legislazione italiana Ne parliamo con Federica Mogherini, Parlamentare Pd Area Festa - ore 20.30 S.C.A.I. animazione per bambini Isola Rossa - ore 21.30 Balli latino americani Ballando Ballando Parco della Collina - ore 22 Mondo Marcio 13 luglio PalAbiticoop - ore 21 Partecipare alla politica. Ma è tutta colpa dei partiti? Paolo Beni, parlamentare Pd, presidente nazionale Arci Edoardo Patriarca, parlamentare Pd, già portavoce nazionale Forum Terzo Settore Filippo Fossati, parlamentare Pd Area Festa - ore 20.30 S.C.A.I. animazione per bambini Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Silvano & Mauro Parco della Collina - ore 22 Rolling vs Beatles 14 luglio Area Festa - ore 10 Tavolo rotanda Le scelte della politica agricola comunitaria e l’agricoltura Italiana Marco Carra, parlamentare Pd PalAbiticoop - ore 21 A un anno dal sisma. La sfida della ricostruzione eco-sostenibile Gian Carlo Muzzarelli, a ssessore Regionale alle Attività Produttive Alessandro Bratti, parlamentare Pd, responsabile ambiente PD Emilia Romagna Stefano Vaccari, senatore Pd Isola Rossa - ore 21.30 Orchestra spettacolo Mister Domenico Parco della Collina - ore 22 The Stefano Cattini Show 5 luglio - ore 17.30 E’ alto come me! Creiamo un vaso di fiori alto come noi In collaborazione con Anita Maria Rampon Per bambini dai 4 ai 6 anni Formaggeria e libreria Toma & Tomi 5 e 6 luglio - ore 21.30 21ª edizione Microfono d’Oro Festival Internazionale di canzoni inedite per ragazzi Piazzale Re Astolfo
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appuntamenti
6 luglio - ore 21 Lugi Verrini Duo in concerto Azienda agricola Verrini Munari
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Mercoledì 10 luglio, alle 21.30, spettacolo di e con Marta Cuscunà al Chiostro di San Rocco. Lo spettacolo si ispira alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia deportata ad Auschwitz
E’ bello vivere liberi!
6 luglio - ore 18 Le radici della città Un fiaba per voce e Violino Con Alessia Napolitano, Annalisa Lugari, chitarra Valentina Lugli, voce Libreria Radice-Labirinto
8 e 9 luglio - ore 21.30 MSN - Messenders Monologhi dei messaggeri nelle tragedie greche classiche A cura di STED - Spettacolo Teatro Educazione Danza Cortile d’Onore 9 luglio - ore 21.30 Melodie d’operetta, comicità e magia Con Elisabetta Gurioli, soprano Giancarlo Corsini, cantastorie e comico J. Jack, illusionista e mago Circolo Arci Rinascita Budrione 9 luglio - ore 21.30 Noi Koilon. Lo spettacolo per la Regina Spettacolo di strada per bambini A cura di Cantieart Modena Circolo Arci U. Barbaro Cortile 9 luglio - ore 17.30 Colla + Carta + Legnetti = Aquilone Laboratorio creativo A cura di Vittorio Zaldini, falegname Libreria Radice-Labirinto 9 luglio - ore 21.30 Un libro per l’estate Letture a cura di Sara Gozzi Musiche di Gabriele Zambelli Castello dei Ragazzi 9 luglio - ore 21 Incontro con Andrea Segrè Presentazione del libro Vivere a spreco zero Conduce Pierluigi Senatore Piazza Garibaldi 10 luglio - ore 21.30 E’ bello vivere liberi! Di e con Marta Cuscunà Lo spettacolo si ispira alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana
d’Italia deportata ad Auschwitz Chiostro di San Rocco 10 luglio - ore 17.30 Le due vecchine Lettura ad alta voce Per bambini dai 3 anni Libreria Radice-Labirinto 10 luglio - ore 21.30 Saxofollia. Bach in Jazz Cortile d’Onore
6 luglio - ore 11 Not a box + la sedia blu Laboratorio metodo Bruno Munari A cura di Noemi Bermani, di Sapazio Bradipo per Zoo Gesti Gesti, immagini e azioni per esplorare il gioco simbolico Per bambini dai 4 anni Libreria Radice-Labirinto 7 luglio - ore 21.30 Mujeres Spettacolo di danza e teatro A cura di Virtual Fitness ASD - Palestra Cortile d’Onore
appuntamenti
11 luglio - ore 21.30 Concerto Coro Cai di Carpi M° Alessandro Dallari Piazza Garibaldi
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’ bello vivere liberi! si ispira alla biografia di Ondina Peteani scritta dalla storica Anna Di Gianantonio. Ondina che, a soli 17 anni, si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e si scopre incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese. Ondina partecipa alla lotta antifascista nella Venezia Giulia, dove la Resistenza inizia prima che nel resto d’Italia grazie alla collaborazione con i gruppi partigiani sloveni nati già nel 1941 per opporsi all’occupazione fascista dei territori Jugoslavi. Il suo percorso inizia con le riunioni clandestine della scuola di comunismo dove, con straordinario anticipo, fioriscono anche i valori di emancipazione femminile e di parità tra uomo e donna. A 18 anni, Ondina diventa staffetta partigiana e comincia ad affrontare le missioni più impensabili, entrando persino a far parte di un commando speciale per l’eliminazione di un famigerato traditore: Blechi. Ondina partecipa anche alla formazione della Brigata Proletaria, quando più di 1.500 operai, tutti insieme e ancora in tuta da lavoro, si avviano verso il Carso, per unirsi alle formazioni partigiane. La sua vicenda però, è stravolta bruscamente nel ‘43
quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell’incubo della deportazione nazista. Ma è proprio in questo drammatico momento che Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l’unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi. “La biografia di Ondina - spiega l’attrice e regista Marta Cuscunà mi ha letteralmente entusiasmata, scossa, accesa. Ho incontrato una ragazza, poco più giovane di me, incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese; con un’intuizione fondamentale: la donna è una risorsa irrinunciabile per la pace e la giustizia. Un esempio di partecipazione attiva, di come ogni singolo individuo possa diventare indispensabile per la vita di un intero popolo. D’altra parte la vicenda di Ondina mi ha permesso di guardare l’incubo dei lager nazisti da un punto di vista particolare: non solo dalla parte di chi aveva l’unica colpa di essere ebreo, omosessuale o handicappato, ma anche di chi aveva fatto una scelta di campo coraggiosa e definitiva. Ondina è stata deportata, umiliata, privata della sua identità e torturata perché lottava per la libertà e aveva scelto di schierarsi, nonostante tutto. Avverto l’urgente necessità di raccontare
questa storia, oggi, perché chi è senza memoria è senza futuro e, in Italia, molti hanno dimenticato troppo in fretta il significato della Resistenza”. Marta Cuscunà che metterà in scena lo spettacolo a Carpi, mercoledì 10 luglio, alle 21.30, presso il Chiostro di San Rocco, utilizza linguaggi differenti: le testimonianze (per ricreare l’atmosfera e lo spirito di quegli anni attraverso le parole di chi li visse in prima persona); il monologo civile (per creare un filo conduttore tra le vicende e un punto di vista contemporaneo); i burattini (per ritrovare la forma del teatro popolare che gli stessi partigiani utilizzavano nei bozzetti drammatici che scrivevano e interpretavano per festeggiare le vittorie); il teatro di figura con pupazzi (per raccontare in modo evocativo l’orrore dei lager; perché a un pupazzo si può fare di tutto, anche le cose più terribili; perché il rapporto tra pupazzo e manovratore è uguale a quello tra deportato e aguzzino; perché davanti alle immagini delle persone deportate ad Auschwitz lo shock emotivo è fortissimo e fa distogliere lo sguardo, mentre davanti a un pupazzo picchiato e umiliato si resta a guardare fino in fondo e l’emotività lascia spazio alla riflessione). Da non perdere.
11 luglio - ore 21.30 Singolar Tenzone: Carpi vs Napoli Contrasto di poesia, musica e canto Voci recitanti Iolanda Battini, Libera Guidetti, Ferdinando Napolitano, Lina Taddeo Voce e chitarra Giorgio Ferraro Ballerini di liscio Morena Ascari e Paolo Cattini Cortile D’Onore 11 luglio - ore 21.30 Fêr Filôs Con il gruppo dialettale carpigiano Fêr Filôs Musiche di Gianluca Magnani Circolo Arci Barbaro Cortile 11 luglio - ore 21 La natura nel piatto (e nei racconti) Cena con lettura Conduzione di Appenappena e squiLibri Cookies
Tenera è la notte Area Stadio Cabassi A cura di Cinema Ariston di San Marino In collaborazione con Circolo Cinematografico Nickelodeon e FICE Regione Emilia Romagna 5 luglio - 21,30 Un sapore di ruggine Di Jacques Audiard 6 e 7 luglio - 21,30 Viva la libertà Di Roberto Andò 8 luglio - 21,30 Il figlio dell’altra Di Lorraine Levy In collaborazione con Udi di Carpi ingresso unico 4,50 euro 9 luglio - 21,30 Il comandante e la cicogna Di Silvio Soldini 10 luglio - 21,30 E’ stato il figlio Di Daniele Ciprì 11 luglio - 21,30 Il sospetto Di Thomas Vinterberg
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20 In Val Rendena con l’A.S.D. Due Ponti Calcio
Tra sport e natura
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’A.S.D. Due Ponti Calcio ha organizzato anche quest’anno per i suoi piccoli atleti nati nel 2002, 2003 e 2004 un campo estivo nella bellissima cornice della Val Rendena in Trentino Alto Adige. Sabato 30 giugno, trenta bambini sono partiti insieme ad alcuni accompagnatori della società sportiva per passare una settimana all’insegna della natura, dello sport e del divertimento. Nel cuore delle Dolomiti, la valle offre infinite attività per i più piccoli. Dalle escursioni ai Parchi Avventura, all’immancabile calcio. In alta quota però.
E
’ già tempo di ripartire: tra una settimana comincia la prima storica del Carpi targata serie B. L’agenda biancorossa è già fitta di argomenti, tra dubbi e certezze. Vediamoli rapidamente in sintesi. RITIRO - Il gruppo si radunerà venerdì 12 luglio in sede per le rituali visite mediche che proseguiranno anche nella giornata di sabato 13. Domenica 14 scatterà invece la prima fase del ritiro a Brentonico (Trento), una novità. Durata: due settimane; rientro: 28 luglio. A seguire, probabilmente un’altra working session fuori città (Montese o Fiumalbo). TIM CUP – Il primo appuntamento ufficiale andrà in scena a metà agosto, con la Coppa Italia-Tim Cup. I match inaugurali scatteranno Domenica 4: gara secche a eliminazione diretta. Stessa formula per tutte le fasi successive fino alle semifinali di febbraio (andata e ritorno). Il Carpi entrerà in gioco l’11 agosto, nel secondo turno. Finale il 3 maggio. ORGANIGRAMMA – Quasi solo conferme sugli scranni di via Marx. Dal CdA (Bonacini-MaraniCaliumi), alla direzione generale-sportiva (Giuntoli-Canepa-Scala-Costi), fino a tutta l’area tecnica e amministrativa. Le novità sono sostanzialmente solo due. La prima riguarda l’area comunicazione: il nuovo addetto-stampa è il collega Enrico Ronchetti (Voce, Carlino); il nuovo responsabile marketing è Simone Palmieri (ex Modena). L’altra è naturalmente il mister. Un giallo che, al momento di andare in stampa, non ha ancora trovato soluzione. E tiene in gran parte bloccato il mercato. Liberato Brini, la prima opzione assoluta resta Stefano Vecchi. Il countdown scade nel weekend. Se al termine di questa settimana non avrà
Calcio – Per il Carpi è già tempo di ricominciare: Venerdì 12 scatta il raduno
Ai Blocchi di partenza
Fissate le prime date: dal 14 Luglio il ritiro a Brentonico, l’11 Agosto debutto in TIM CUP. Si muove qualcosa sul fronte stadio. Obiettivo cantiere entro metà Luglio. ottenuto la deroga federale per sedersi in panchina, verrà scelta un’alternativa. Due eventuali ipotesi: Michele Serena (la più percorribile) e Devis Mangia (la più suggestiva). STADIO – Qualcosa si muove. Un po’ più lentamente del tempo, che scorre implacabile e tiranno. Ma comunque l’iter procede. I primi passi verso la can-
tierizzazione del Cabassi confermano le nostre indiscrezioni pubblicate sul numero della settimana scorsa. Con una nota congiunta, l’Amministrazione Comunale di Carpi e la società di via Marx hanno comunicato l’avvenuto rinnovo della convenzione per l’affidamento in gestione e l’utilizzo degli impianti sportivi. E’ sostanzialmente
il nulla osta a procedere da parte del Carpi FC 1909 per l’assegnazione diretta degli appalti. In attesa della definizione dei dettagli dell’accordo, il Carpi FC 1909 ha affidato a un professionista l’incarico di redigere un progetto per l’adeguamento, in ottemperanza alle richieste degli enti preposti. Sarà presentato entro una decina di giorni alla Lega Nazionale
SERIE B 2013/14
Professionisti Serie B e alla Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. Se non verranno sollevate obiezioni, il 15 luglio cominceranno i lavori. Il capitolato prevede interventi su: area sportiva (restyling agronomico del manto erboso, sistemazione di spogliatoi e tunnel di accesso al campo), area tv/media (modifiche delle location
stampa e delle postazioni telecamere), ingressi (installazione dei tornelli, ripristino del vecchio ingresso “Curva Locali” in via Marx), sicurezza (implementazione di telecamere di videosorveglianza, nuovi percorsi per le uscite di emergenza, innalzamento della divisoria tra il settore “Distinti” e la “Curva Ospiti”). Enrico Gualtieri
I
l prossimo campionato di Serie B sarà l’83esimo dal 1929/30, stagione istitutiva del secondo livello del calcio italiano a girone unico. L’ultimo vincitore in ordine di tempo è il Sassuolo, seconda squadra della provincia ad aggiudicarsi il titolo (la prima fu il Modena, nel 1943). In testa all’albo d’oro spicca il Genoa, con 6 successi. Segue a ruota l’Atalanta (5).
LE DATE –
La regular season partirà ufficialmente venerdì 23 agosto con l’anticipo della prima giornata e si concluderà domenica 31 maggio 2014. I playoff e i playoff si disputeranno nelle due settimane successive. Tutte le gare avranno copertura televisiva SKY. La Lega di Serie B ha altresì specificato che non ci saranno turni serali fra novembre e febbraio “per evitare rischi e disagi per atleti e tifosi”. I turni infrasettimanali non prevederanno incroci con gli impegni delle nazionali, in particolare con le gare dell’Under 21. Saranno quattro: due nel girone di andata (24 settembre e 26 dicembre), due nel ritorno, (25 marzo e 13 maggio). La sosta invernale, piuttosto lunga come nella passata stagione, comincerà il 30 dicembre 2013 e si concluderà il 24 gennaio 2014.
LE SQUADRE – Confermata la formula a 22 squadre. E’ davvero un campionato nazionale a tutti gli effetti. Copre il 65% delle regioni italiane (13 su 20). L’Emilia Romagna è la più rappresentata, con 3 team (Carpi, Modena e Cesena). Tre sono le retrocesse dalla A: il Palermo e il Pescara (facilmente pronosticabili come favorite per l’immediato ritorno nella massima serie), più il Siena la cui iscrizione resta almeno formalmente sub-judice fino al 16 luglio per ragioni di carattere economico e societario. Anche la posizione del Bari è a rischio. Qualora entrambe ottengano l’ok da parte del Consiglio Federale partiranno comunque con una penalizzazione. Quattro le società che salgono dalla Prima Divisione: l’Avellino, che torna in cadetteria dopo 4 anni, più tre neofite al battesimo storico con la categoria (Trapani, Latina e Carpi). Per numero di partecipazioni, il record assoluto è del Brescia (55). Seguono Modena (47), Bari e Palermo (41 a testa). GLI STADI – Comandano per capienza i due “impianti Mondiali”, ovvero Bari e Palermo che ospitarono Italia ’90. Chiude questa speciale graduatoria proprio il nostro Sandro Cabassi, in attesa del maquillage che gli permetterà la deroga. Per cautelarsi in vista del perdurare dei lavori di ristrutturazione, il Carpi ha prenotato l’esilio inoltrando ufficialmente richiesta di disputare le prime eventuali gare della stagione o allo stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia o allo stadio “Ennio Tardini” di Parma. E.G.
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L•J Volley - Grande partecipazione per il ritorno a Modena di Francesca Piccinini, simbolo della pallavolo italiana femminile
Bagno di folla per The Queen U
na sala stampa gremita di giornalisti e un centinaio di appassionati hanno fatto da cornice al primo contatto di Francesca “The Queen” Piccinini con Modena. Il ritorno della schiacciatrice a sedici anni di distanza dalla prima esperienza a Modena è stato salutato con grande trasporto da una città vogliosa di respirare nuovamente la grande pallavolo e, al tempo stesso, applaudire la più grande campionessa della pallavolo italiana. A fare gli onori di casa è stato il presidente della L•J Volley, Vannis Marchi, che ha espresso tutta la propria soddisfazione per l’obiettivo raggiunto. “Sia io che mio fratello siamo molto soddisfatti. Abbiamo sperato di poter arrivare ad avere Francesca con noi e ci siamo riusciti. Siamo contenti e penso che faremo un buon campionato prendendoci delle belle soddisfazioni”. Visibilmente emozionata e desiderosa di iniziare questa nuova avventura anche la schiac-
Marchi e Piccinini
ciatrice originaria di Massa. “Spero di poter dare tanto sia a livello umano che pallavolistico. Dopo quanto successo nell’ultimo anno era un peccato finisse tutto a Modena e, quindi, spero di poter riportare in alto, insieme alle mie compagne, questa città. Credo in questa società, fatta di persone serie e ho voglia di tornare in palestra dopo un campio-
Il colosso per la tornitura di meccanica di precisione e valvole di Crespellano sarà per il terzo anno consecutivo title sponsor della prima squadra di casa Universal in vista del campionato nazionale di Serie B1 maschile 2013-14
Cec ancora al fianco dell’Universal
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ec e Universal Pallavolo Carpi ancora insieme. Il colosso per la tornitura di meccanica di precisione e valvole di Crespellano sarà, per il terzo anno consecutivo, title sponsor della prima squadra di casa Universal in vista del campionato nazionale di Serie B1 maschile 2013-14. “Quello con l’Universal é un rapporto ormai consolidato – commenta l’amministratore delegato di Cec, Borsari – sono anni che siamo a fianco della società carpigiana, prima come sponsor di maglia e poi, nelle ultime due stagioni, come title. Un ruolo che confermeremo anche per la prossima stagione”. A convincere Cec ad abbinare ancora una volta il proprio marchio alla pallavolo carpigiana ci sono diversi elementi: “innanzitutto la serietà e la correttezza della dirigenza – prosegue Borsari qualità non scontate da trovare e che ci hanno convinto due anni fa a sposare un progetto che si sta rivelando vincente. La conquista della ribalta nazionale della Serie B1 ha rappresentato un importante veicolo promozionale per la nostra azienda che, grazie alla sponsorizzazione, si é guadagnata notorietà e visibilità sui mass media. La crescita dei risultati sportivi delle ultime due stagioni dopo il nostro ingresso come title sponsor è il segno che si sta lavorando nella direzione giusta e, magari, che Cec ha portato fortuna all’Universal la quale dopo l’abbinamento con noi ha centrato due volte la qualificazione ai play-off per la Serie A”. Un palcoscenico che darebbe ancora maggior visibilità a Cec: “l’anno scorso l’Universal ha dovuto rinunciare alla massima serie per problemi legati alle strutture di gioco. La serietà dimostrata anche in quella fase dalla società del presidente Allorini ci ha peró convinto a proseguire al loro fianco, sperando di poter presto riparlare di sogno Serie A”.
nato difficile a Torino”. Avrà un ruolo di guida Francesca Piccinini anche per le più giovani, una cosa che non la spaventa ma, al contrario, la motiva ulteriormente: “è giusto che ci sia competizione con le più giovani. Loro devono crescere e, al tempo stesso, stimolano noi a dare ancora di più”. Un allenatore nuovo, ma anche compagne
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embrava di essere al mare lo scorso weekend allo Sporting Club di Carpi, grazie alle Finali regionali Under 20 di Beach Volley Maschili e Femminili. La manifestazione è stata fortemente voluta dal responsabile del settore beach volley del Comitato Regionale della Fipav, Fabio Sirotti, che è riuscito, per la prima volta, a far spostare le finali dalle spiagge romagnole a Carpi. Sabato è stata la volta delle ragazze: il primo posto è stato conquistato dalle favorite Giulia Pasini e Jessica Borghi, il duo si è guadagnato l’oro per la quarta volta consecutiva battendo in finale Lantignotti e Ghetti. La classifica finale è stata scalata da Michela
ben conosciute per Francesca che promuove appieno il mercato del general manager Carmelo Borruto. “Non ho mai lavorato con Chiappafreddo, ma qualsiasi persona con cui ho parlato mi ha dato feedback molto positivi. Me lo hanno presentato come una persona umile, con voglia di fare e lavorare. Penso mi troverò bene con lui, non vedo l’ora di allenarmi perché sono ferma da un mese e voglio rimettermi sotto dopo un’annata travagliata. Le compagne? Con Giulia Rondon ho lavorato in Nazionale e mi piace molto. In tanti la sottovalutano, ma io penso sia una giocatrice con caratteristiche importanti, che lavora dando il 100% ogni volta che entra in palestra. Ho giocato con tante campionesse nella mia carriera e penso che anche lei abbia tutto per diventare tale. Ritrovo poi Paola Cardullo
con cui sono molto amica e ho giocato in Nazionale. Personalmente sono una giocatrice che se la cava un po’ sia in ricezione che in difesa, per questo fatico ad avere di fianco un libero, ma con Paola ci capiamo in un batter d’occhio e anche se non mi giro so che lei c’è e viceversa. Ha avuto tanti problemi fisici in questi anni, ma la scorsa settimana sono stata con lei. Ha ricominciato ad allenarsi, era un anno che non toccava palla, ma su dieci palloni ne metteva altrettanti in testa al palleggiatore. E’ una
giocatrice fantastica”. Al GM Borruto il compito di fare il punto sulle giocatrici e sugli obiettivi del prossimo campionato: “abbiamo allestito una squadra che può ambire ai primi quattro posti. Speriamo di poterci togliere qualche soddisfazione centrando qualche finale”. In chiusura la bella Piccinini ha poi rivolto una richiesta ai numerosi tifosi presenti: “noi partiremo con grande entusiasmo, ma molto dipenderà anche da voi. Vi aspetto al nostro fianco dall’inizio alla fine”.
Marchi, Piccinini e Borruto
Sporting Club
Beach volley in Val Padana
Lantignotti che, con una vittoria e due secondi posti, ha superato per due punti Clara Fornaciari. Alla premiazione finale oltre ai rappresentanti
Fipav e dello Sporting Club era presente anche il sindaco di Carpi Enrico Campedelli. Domenica è stata invece la volta della Finale Under 20 Maschile. La vittoria finale è andata alla coppia formata da Federico Carpi e Jacopo Zani che ha battuto per 2 a 0 gli Under 20 Andrea Miselli e Lorenzo Benvenuto. Al terzo
posto si sono classificati Giovanni Gamboni e Federico Orlandi che hanno battuto, 2 a 0, Alessandro Magnani ed Enrico Bellini. La premiazione è stata presenziata dall’assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi, Alberto D’Addese e da Franco Dazzi, vice presidente dello Sporting. Il premio all’atleta meglio classificato del circuito Under 20 è andato a Jacopo Zani che ha superato sul filo di lana Marco Fussi. Mentre il carpigiano Samuele Pivetti, vincitore del Trofeo delle regioni, si è laureato campione italiano.
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omenica 30 giugno è stata una giornata memorabile per il Centro Sportivo Equestre I Pioppi di Panzano. La scuola di volteggio equestre ha infatti compiuto 20 anni e, per l’occasione, si sono ritrovate insieme le ginnaste di oggi, le speranze di domani e le atlete che, vent’anni fa, hanno iniziato l’avventura di questa affascinante disciplina sportiva insieme a Giovanna Feltri e Michela Callegari. Iniziata nel 1992 a Milano e trasferita l’anno dopo nella sede attuale, nel Comune di Campogalliano, la scuola fu la prima in Italia a partecipare, nel 1995, a un campionato europeo, dove avevano sempre dettato legge i team del Centro e del Nord Europa. Così, il 30 giugno scorso, in occasione del Concorso Nazionale di Volteggio, dopo le gare ufficiali, sono salite a volteggiare dopo tanti anni Alice Sala, Ludovica Leoni, Dalia Blei e Barbara Leoni. La classe, si sa, non è acqua e sono bastati una paio di allenamenti per rinverdire i passaggi acrobatici. Meritatissimi quindi gli applausi, ancor più scroscianti per un’anteprima delle giovani leve: la piccola Maria Sole Matteini, 5 anni il prossimo novembre e Tommaso Sciauzero
Concorso Nazionale di Volteggio - grandi risultati per il Centro Sportivo Equestre I Pioppi di Panzano
Tre generazioni di volteggio
di Udine, 8 anni. Prima dell’amarcord, la gara ha più volte visto vincente la squadra di casa che ha confermato gli ottimi posti con-
S.G.La Patria 1879
Ginnastica Artistica ai Campionati Nazionali di Pesaro
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i sono svolti a Pesaro i Campionati Nazionali FGI di Ginnastica Artistica. La sezione di Artistica della S.G.La Patria 1879 si è vista impegnata sul campo di gara con la squadra di 2° Fascia Coppa Italia GAF, composta da Margherita Oliani, Martina Fattori, Martina Luciani, Sara Gualtieri, Giulia Merlotti e Valeria Magnani. La squadra ha concluso al 12° posto su 60 squadre provenienti da tutta Italia. Malgrado un po’ di amarezza, l’istruttrice Elisa Menozzi si detta comunque soddisfatta dei risultati ottenuti dalle sue ginnaste nel corso di quest’anno sportivo.
quistati due settimane fa, in occasione della Coppa delle Regioni disputata a Reggio Emilia. Nella Categoria E, 1° posto per la Squadra A de I Pioppi con Eleonora Casali, Francesca Fantini, Letizia Bernardelli e Giorgia Gambini, guidate dalla longeur Alice Sala su Pallina. Secondi, in un derby in famiglia, la Squadra B de I Pioppi con Maria Sole Matteini, Alessia Cerchiari, Chiara Pallavezzati, Giada D’Enrico, Elia Baracca e Ginevra Marmiroli, sul cavallo Egeo, con longeur Michela Callegari, assistita Il 5, 6 e 7 luglio, a Novellara, torna Sport e Ben-essere
Star bene dentro e fuori
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l 5, 6 e 7 luglio è in programma la seconda edizione di Sport & Benessere, rassegna sportiva e culturale organizzata dai ragazzi dell’Oratorio Cristo Re di Novellara, che gode del patrocinio del Comune di Novellara nonché del Comitato Italiano Paraolimpico e dell’Ausl di Reggio Emilia. Nei tre giorni di festa, in Piazza Unità d’Italia, verranno installate varie postazioni sportive: gabbia, blisghetto, beach volley, basket, dodgeball, splash volley, young beach e, per coinvolgere proprio tutti, è in programma anche una partita di basket in carrozzina con, a seguire, una partita di basket integrata normodotati e disabili. Per lo svago e il tempo libero venerdì 5, dalle 19, si terrà Ben-essere in aperitivo grazie alla collaborazione col Bar Roma, sabato 6 dalle 21.30 il concerto dal vivo dei Spingi Gonzales con dj-set a seguire e, domenica 7, i Melica trascineranno il pubblico nella disco e rithm & blues per una serata alla riscoperta degli Anni ‘70 e ‘80, a partire dalle 21.30. Durante le serate sarà attivo un punto ristoro con un riccho menù di cucina tipica e anche multietnica e rispettosa di tutti i gusti ed esigenze (vegetariani, vegani e celiaci). Per informazion: www.sportben-essere.it
da Chiara Beneventi. Nella Categoria D, 1° posto ancora per un sestetto de I Pioppi, con Federica Garuglieri, Julia Sandri,
Chiara Losi, Alice Pullin, Caterina Ancarani ed Erika Sandri, che sul cavallo Burberry Spot, condotto da Alice Sala e Chiara Beneventi, hanno rappresentato, danzando sull’animale e amico, le avventure di Alice nel paese delle meraviglie. Nella Categoria F non erano presenti rappresentative de I Pioppi e la vittoria è andata all’Ippogrifo di Rimini, davanti ai veneti del Team Rocchetta – Il Centauro e ai friulani dell’Equipolis –
La Fortezza, quarti i genovesi della Squadra Amici del Cavallo. Questi ultimi hanno peraltro strappato gli applausi più sentiti nella categoria Open. Nel Pas de deux, primo posto per le nostre Caterina Ancarani e Julia Sandri, davanti a Chiara Losi e Alice Pullin con terze Linda Lazzaretti ed Erika Rosolani, rappresentanti di Ippogrifo Rimini, arrivato in forze alla gara. Tra le più grandi, sotto gli occhi delle stelle del recente passato, hanno stupito il pubblico con le loro coreografiche acrobazie, le “pioppine” Guendalina Luppi e Giulia Borsari, prima e seconda nelle 2 stelle e Isabella Spillantini, vincitrice nella gara 1 stella. Vent’anni di passione e impegno non sono passati invano e gli atleti de I Pioppi - in quel meraviglioso connubio di arte e ginnastica che è il volteggio, in piena armonia col cavallo - continuano e continueranno a regalarci infinite emozioni.
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