Settimanale di
20 luglio 2012
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIII N. 28
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terremotus il centro prelievi alla polisportiva d. Pietri? Andrea Lazzaretti
cookies e mattatoio: l’unione fa la forza
più di mille i carpigiani senza un tetto
francesco dal canto responsabile della palestra motus di carpi ha deciso di farsi avanti dopo la chiusura improvvisa della struttura. “causa noti eventi naturali - recita il cartello affisso in via eraclito - siamo costretti a sospendere l’attività”. Una mossa che ha scatenato l’ira degli iscritti preoccupati di non rivedere più il proprio denaro. “Entro 10 giorni - spiega Dal canto - la proprietà comunicherà cosa intende fare”. Ovvero se chiudere definitivamente, cedere l’attività o risanare i danni provocati dal terremoto.
A novi nasce una maglia per ricostruire le scuole
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2 la Foto della settimana
Tra le righe...
Briciole
Ph Luciano Arletti
“
Questi sono soldi veri, non slogan. Sono aiuti concreti a vantaggio delle popolazioni terremotate”: è questo il commento dei parlamentari modenesi del Partito democratico dopo che, nella seduta del 10 luglio, la Camera dei deputati ha approvato la legge di conversione del decreto n.74 sul terremoto. “E’ un risultato importante – spiegano - sia dal punto di vista normativo che della disponibilità di risorse. Com’è noto, sono stati stanziati 2,5 miliardi per la ricostruzione. Ma la cifra complessiva, grazie all’impegno di tutti noi ha raggiunto la cifra di 3.340 milioni di euro”. Le voci principali cui i parlamentari avrebbero attinto per raggiungere questo risultato sono: i risparmi per 193 milioni dal finanziamento pubblico dei partiti, 150 milioni dai tagli dei costi di funzionamento della Camera, 82 milioni da fondi Inail, 120 milioni da fondi del Ministero della scuola, 5 milioni dai Beni Culturali, 50 milioni da nuova programmazione di Fondi europei e 40 milioni dalla cosiddetta legge mancia. “Certo – ammettono - non siamo ancora alla copertura integrale del fabbisogno stimato per far fronte ai danni che abbiamo subito ma, in attesa di una legge ad hoc, possiamo dire che Governo, commissario Errani e Parlamento hanno compiuto un significativo primo passo”. Ora che tutti si son stretti le mani, complimentandosi a vicenda, noi comuni mortali, attendiamo che alle parole seguano i fatti. Restiamo quindi in attesa di un Piano Casa che dalla Regione non arriva; di sapere senza se e senza ma, come ricostruire le nostre case inagibili; di conoscere l’entità dei risarcimenti dello Stato e quando tale cifra - briciole - giungerà nelle nostre mani. Negli occhi intanto restano le crepe delle nostre abitazioni; crepe cui non possiamo porre ancora rimedio poichè la Regione non ci dice con quali crismi si deve risistemare il patrimonio edilizio privato, legando di fatto, le mani a ingegneri e progettisti. Che fine faranno le oltre 2.700 persone cui è stata rilasciata un’ordinanza di inagibilità a Carpi? Cosa faranno le istituzioni quando, quest’inverno, i cittadini busseranno alle loro porte in cerca di aiuto e riparo? Dove sono i moduli abitativi temporanei? Dove sono gli appartamenti sfitti o invenduti da mettere a disposizione degli sfollati? Gli aquilani non ancora tornati nelle loro abitazioni, dopo tre anni dal terremoto, sono lì a ricordarci, giorno dopo giorno, che le promesse della politica hanno poco valore. Scusate ma a noi pare non ci sia nulla di cui compiacersi.
Jessica Bianchi
Il graffio
La Iena
Per non perder tempo, le ditte che sistemeranno le scuole colpite dal sisma saranno scelte per affidamento diretto e non attraverso bandi. Peccato che il Comune di Carpi debba depositare i progetti in Regione per ricevere il nulla osta e partire. Forse entro Natale un paio di cantieri decolleranno...
Frase della settimana...
“Visto che il peggio deve ancora venire e arriverà con l’inverno, il Pd deve farsi sentire dimenticando logiche di affinità politica e litigando con Errani”. Dichiarazione di Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, durante il Consiglio Comunale.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini
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Ospedale di Carpi: ad agosto saranno ripristinate le degenze di area internistica mentre dovremo aspettare l’autunno per la rimessa in funzione del comparto operatorio, il cui cantiere è già partito
Ramazzini: i lavori procedono spediti E ’ partito il 2 luglio scorso, il cantiere per la realizzazione delle 4 nuove sale operatorie (che si aggiungeranno alle 6 esistenti) all’interno dell’Ospedale di Carpi, che saranno consegnate in autunno, quando, finalmente anche le degenze chirurgiche potranno fare ritorno in città. Al Ramazzini infatti i lavori procedono celermente. Numerosi, onerosi e complessi, gli interventi necessari per rimettere in piedi il nostro spiaggiato nosocomio, hanno preso il via immediatamente, grazie alla solerzia dell’Azienda sanitaria conscia che tre ospedali inagibili in Provincia di Modena costituiscono una miscela tendenzialmente esplosiva dal punto di vista socio-sanitario. Metro dopo metro, il Ramazzini sta riprendendo vita, grazie al sacrificio di medici e operatori che, nonostante i disagi e la ristrettezza degli spazi, tengono duro. A delineare lo stato di avanzamento dei lavori (ricordiamo che sul fronte strutturale,
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l Centro Prelievi dell’Ospedale di Carpi non tornerà nel seminterrato. Una posizione infausta la sua, che ha palesato, in pochi istanti, tutta la sua problematicità, durante i drammatici secondi della scossa delle 9, dello scorso 29 maggio. Momenti di panico puro. Mentre la terra tremava, infatti, operatori e cittadini erano incastrati là, sottoterra, assiepati lungo la scala per cercare di risalire, il prima possibile, alla luce del sole. Da giorni il Centro Prelievi, dopo essere stato allestito al piano terra della palazzina dell’ex Tenente Marchi, ha trovato ospitalità all’interno della Cappella dell’ospedale. Una risposta temporanea all’emergenza che esige di trovare in tempi brevi una collocazione ben più consona e adeguata. Da mesi, in tempi certamente non sospetti, circolavano voci di un suo potenziale trasferimento all’interno dei locali della Polisportiva Dorando Pie-
oncologia del Day Hospital Oncologico mentre i trattamenti chemioterapici sono stati ricollocati all’Ospedale civile di Sassuolo. “Stiamo facendo notevoli sforzi anche sulla diagnostica e sulla Radiologia in modo particolare, per rendere sempre più efficiente e autonomo
il nostro Pronto Soccorso, il primo a essere rientrato dopo le grandi scosse del 29 maggio. Inoltre a giorni il Sert abbandonerà le tende e sarà operativo all’interno di alcuni shelter, ovvero container speciali a uso ospedaliero, completamente attrezzati e climatizzati, in
Punto di riferimento per circa 400 pazienti dell’Area Nord
Riaperto l’ambulatorio di Stomaterapia complessivamente, l’ospedale non ha subito danni anche se il suo recupero sarà necessariamente graduale) è il dottor Claudio Vagnini, direttore sanitario del Distretto di Carpi. “Entro la fine di luglio tornerà operativo il servizio di Endoscopia, mentre a metà agosto, tutti i servizi posti al primo piano della palazzina dell’Ex Tenente Marchi potranno rientrarvi. E parlo di Pediatria di comunità, Psicologia clinica, Medicina del lavoro, Igiene pubblica, Neuropsichiatria infantile e Veterinaria.
Contestualmente si stanno completando i lavori sul blocco 4 dell’ospedale, il corpo di fabbrica che ospita le degenze internistiche e già nelle prime settimane di agosto dovremmo essere in grado di riattivare i ricoveri di Cardiologia, Medicina e Lungodegenza”. Un’ala nella quale si sta anche valutando la possibilità di riportare l’attività di Ostetricia poiché, ad oggi, è prioritario ripristinare al più presto un altro punto nascita in provincia. Si stanno completando anche i lavori di messa in sicurezza della Psico-
E
’ di nuovo in funzione l’ambulatorio di Stomaterapia del Distretto e dell’Ospedale di Carpi. Dopo la sospensione dovuta al terremoto, l’attività ha trovato una nuova temporanea collocazione all’interno del Poliambulatorio 1, vicino agli ambulatori chirurgici. Affidato alle stomaterapiste Simona Vergnanini e Monia Ferrari, l’Ambulatorio ha come riferimento la dottoressa Margherita Gavioli (in foto) specialista chirurgo. Nell’attesa del ripristino dell’agibilità dei reparti ospedalieri, l’attività sarà orientata ai 200 pazienti del distretto di Carpi e anche ai 200 del distretto di Mirandola, dove l’ambulatorio resta chiuso. In questa fase, l’attività di stomaterapia si eroga tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.00, nella stanza 205 de Poliambulatorio 1 di Carpi. Nello stesso ambulatorio si effettua anche la distribuzione dei presidi stomali per tutte le persone residenti nell’Area Nord. Un ringraziamento va alle associazioni nazionali di pazienti portatori di stomia Aistom e Finco che, sensibili ai pesanti disagi subiti delle persone stomizzate che vivono nei territori terremotati, hanno promosso iniziative concrete per migliorare le loro condizioni.
prossimità dell’ex Tenente Marcho”, continua Vagnini. Vero nodo scoperto resta invece il Centro prelievi che, su concessione del vescovo Francesco Cavina, è stato spostato all’interno della Cappella dell’ospedale. Un servizio che, sul lungo termine, “dovrà però essere ricollocato, magari insieme alla sede dell’Avis, poichè non abbiamo alcuna intenzione di riattivarlo nel seminterrato”, conclude Vagnini. A lamentare ancora notevoli disagi sono invece i dializzati: garantiti infatti i trattamenti per soli 50 pazienti dell’area Nord al giorno (su un totale di circa 80) poichè gli spazi disponibili, al momento, sono notevolmente ridotti ma, come ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria, Mariella Martini, “con gradualità, tutto tornerà in funzione, siamo consapevoli che i prossimi mesi metteranno a dura prova operatori e cittadini ma, vi assicuro, ce la stiamo mettendo tutta”. Jessica Bianchi
L’ipotesi di creare un polo sanitario che ospiti il Centro Prelievi dell’Ospedale di Carpi, la sede di Avis e la farmacia comunale all’interno della Polisportiva Dorando Pietri, è una strada percorribile? Lo abbiamo chiesto all’assessore Carmelo Alberto D’Addese
Un polo sanitario in Polisportiva
tri che sta formalmente (gli atti si stanno approntando in questi giorni) per tornare nelle mani del Comune di Carpi. Fantasia o realtà? Rumors o voci attendibili? Lo abbiamo chiesto all’assessore Carmelo Alberto D’Addese. Assessore nel momento in
cui i locali della Polisportiva che oggi ospitano le forze di Polizia giunte sul nostro territorio per dare una mano dopo il sisma saranno liberati, avete già deciso come riempirli? “In questo momento ogni decisione è rimandata. Ora ogni
nostro sforzo è teso a gestire al meglio l’emergenza. Dopo di che potremo occuparci di altre questioni, tra cui la Polisportiva”. L’ipotesi di creare un vero e proprio polo sanitario che ospiti il Centro Prelievi, la sede di Avis e,
perchè no, la farmacia comunale, è una strada percorribile? “Superata l’emergenza, considerato il consolidato rapporto di collaborazione tra Comune di Carpi e Ausl, valuteremo con attenzione questa possibilità. Certamente la polisportiva offrirebbe ampi spazi, una posizione strategica e facilmente fruibile dalla cittadinanza e garantirebbe al contempo un parcheggio spazioso. Ogni possibilità sarà quindi valutata con attenzione. Non nascondo comunque che questo progetto ci interessa”. Non si sbilancia troppo D’Addese ma, allo stesso tempo, non nasconde l’interesse che l’Amministrazione Comuna-
le nutre nei confronti di un progetto che potrebbe offrire alla cittadinanza un servizio finalmente funzionale. Tante le ricadute positive che la creazione di questo polo avrebbe sulla città: più posti auto nel parcheggio di Piazzale Donatori di Sangue e spazi più consoni per far fronte all’ingente numero di prestazioni che il centro prelievi compie quotidianamente. Inoltre, qualora l’Avis potesse finalmente trovare una collocazione al di fuori delle mura ospedaliere, la direzione sanitaria potrebbe riconvertirne la sede e rispondere così al cronico bisogno di spazi del Ramazzini. Quando si dice: due piccioni con una fava... Jessica Bianchi
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A Carpi sono stati dichiarati inagibili oltre un migliaio di edifici, per un totale di 2.727 cittadini coinvolti. Il Comune stima che saranno circa 1.000 le persone per le quali dovranno essere adottate delle soluzioni di assistenza di lunga durata per superare gli attendamenti e far così fronte all’inverno. Sì, ma quali?
Mille persone senza un tetto a Carpi E ’ ancora difficile tracciare una fotografia definitiva dello stato in cui versa la nostra città dopo il sisma del 29 maggio. Impossibile ancora stimare i danni subiti e capire esattamente quante sono le famiglie che, sul medio e lungo periodo, avranno bisogno di un alloggio sostitutivo ma, certamente, a quasi due mesi di distanza, possiamo iniziare a tirare alcune somme. A essere dichiarati inagibili sono oltre un migliaio di edifici (per un totale di 2.727 cittadini) e, al momento, assicura l’assessore all’Urbanistica, Simone Tosi, “il Comune di Carpi è impegnato a confrontare le ordinanze di inagibilità emesse in seguito alle verifiche speditive dei tecnici comunali e dei Vigili del Fuoco (giunte ormai al termine) con le schede Aedes compilate durante i sopralluoghi svolti dalla Regione Emilia Romagna, per conoscere l’entità dei danni e per capire poi che interventi mettere in campo. Opera-
“
Dalla Protezione Civile non è arrivato un euro ma abbiamo già impegnato per l’emergenza terremoto oltre 2 milioni con le Variazioni di Bilancio che il Consiglio è chiamato a ratificare e da qui a fine agosto ne dovremo fare un’altra da 5 milioni. Nessuna delle richieste fatte dai sindaci delle zone terremotate è stata accettata; non ci è stato consentito di derogare al Patto di stabilità, né al blocco delle assunzioni del personale che ci serve; non è stata data risposta alla richiesta di più risorse a favore dei comuni e delle imprese.
zione che, probabilmente, si concluderà entro la fine del mese di luglio e ci garantirà di avere un quadro completo per partire con
la ricostruzione”. Ad oggi sono arrivate 1.251 domande di Contributo Autonoma Sistemazione che consiste nell’erogazione di un contributo mensile di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare, sino a un massimo di 600 euro (con contributo aggiuntivo di 200 euro per ogni famigliare over 65 o con un’invalidità non inferiore al 67%) e 200 euro per i nuclei formati da
una sola unità. Ma quando arriverà tale somma nelle tasche dei carpigiani che ne hanno fatto richiesta? “Una volta controllato che tutti i richiedenti ne abbiano l’effettivo diritto, lo comunicheremo al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale che elargirà alla Regione i fondi, la quale a sua volta li girerà al Comune”. L’Ente Pubblico dovrà comunque pensare di adottare soluzioni di assistenza di lunga durata per superare gli attendamenti (ricordiamo che 467 carpigiani sono ancora in albergo e 300 sono ospiti del campo tende Basilicata
continua Tosi - nella partita del terremoto è entrato nel secondo tempo, quando molte persone della Bassa si erano già recate verso la nostra città in cerca di appartamenti. Le dimensioni del patrimonio sfitto si sono quindi notevolmente ridotte; basti pensare che le agenzie ci dicono che dal terremoto ad oggi, si stipulano dai 10 ai 15 contratti di locazione al giorno. Per tale motivo stiamo cercando di aprire un dialogo con i proprietari di appartamenti ad oggi ancora invenduti”. Sul tema delle casette modulari invece, l’assessore assicura che si
nel Piazzale delle Piscine) e far così fronte all’inverno: “stimiamo, ma è una cifra di massima, che le persone che avranno bisogno di un alloggio saranno circa mille, di cui 110 residenti di edilizia popolare (Erp )”. Numeri importanti che esigono risposte immediate: dalla “requisizione” del patrimonio sfitto alla creazione di aree attrezzate con container e casette in legno. “Il nostro Comune -
stanno già “valutando le potenziali aree in cui collocarle temporaneamente”. I tempi stringono: l’inverno è più vicino di quanto pensiamo e mille cittadini senza un tetto sulla testa non sono certo bruscolini. Perchè la macchina è tanto farraginosa? “Tutto dipende dalla risorse della Regione. Ci occorrono liquidi freschi e sonanti e risorse umane subito. 1.000 edifici inagibili si trasfor-
Non ha usato mezzi termini il sindaco in apertura di seduta del Consiglio Comunale del 12 luglio scorso, nel denunciare la situazione di solitudine in cui la nostra città sta gestendo l’emergenza legata al terremoto e gli imbarazzanti capitoli legati alle risorse - non pervenute - e ai ritardi della Regione
“Sette milioni per l’emergenza” Continueremo a martellare nelle sedi dovute e anche in quelle non dovute perché le nostre non sono richieste campate per aria ma legittime. Ogni soluzione che possa portare condizioni positive è benvenuta anche nell’ambito della fiscalità”. Non ha usato mezzi termini il sindaco Enrico Campedelli in apertura di seduta del Consiglio comunale del 12 luglio scorso, nel denunciare la situazione di
solitudine in cui la nostra città sta gestendo l’emergenza legata al terremoto e gli imbarazzanti capitoli legati alle risorse - non pervenute - e ai ritardi della Regione Emilia Romagna. E a tracciare gli inquietanti chiari di luna che ci aspettano, ci ha pensato l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso, che ha esposto all’aula le tre variazioni di bilancio necessarie per non
crollare del tutto. La prima, relativa alla fase seguente al sisma del 20 maggio, ammontava a 270mila euro, di cui 200mila giunti dallo Stato, ed è servita a finanziare interventi al patrimonio storico-artistico. I 2 milioni della seconda Variazione sono serviti a finanziare interventi dovuti al sisma del 29 maggio (alloggiamenti, danni pubblici e non solo, sistemazione delle persone) mentre per la gestione
dell’emergenza da metà giugno a fine agosto serviranno almeno altri 5 milioni di euro, “da reperire con una nuova Variazione: e non è arrivato un euro dallo Stato”. Con la terza Variazione di Bilancio è stato assegnato l’incarico di perito di parte dell’Ente Locale al tecnico che dovrà valutare l’ammontare dei danni subiti dal patrimonio comunale per il rimborso assicurativo: nel novembre 2011
meranno in mille pratiche edilizie che si sommeranno a quelle già esistenti. Una mole di lavoro che in tempi “normali”, il Comune processerebbe in due anni e mezzo. Quindi, se vogliamo dare velocità alla ricostruzione e garantire risposte consone e celeri ai cittadini, abbiamo la necessità di assumere, anche con contratti di collaborazione, nuovi ingegneri, architetti e geometri”. Insomma il Comune chiede alla Regione soldi e uomini per far fronte all’emergenza del dopo sisma: arriveranno? I nostri amministratori si definiscono fiduciosi ma intanto mettono le mani avanti, dicendosi disposti ad aggirare il famigerato Patto di stabilità: “oggi ci interessa poco il nostro futuro politico (ndr il rischio è quello di vedersi decurtare lo stipendio del 30% e di non poter accedere a cariche pubbliche per tre anni) quel che conta è dare risposte a una comunità ferita per ridarle il futuro che merita”. E mentre la squadra Campedelli spera che, a partire dal 30 luglio, quando Errani sarà ufficialmente incoronato commissario per la ricostruzione, questa possa partire davvero, noi vorremmo ribadire un concetto. Per l’ennesima volta. I cittadini non sono disposti a fare sconti a questa classe politica. Il suo futuro dipende dalle azioni che metterà in campo. Ed è già in netto ritardo. Jessica Bianchi infatti il Comune ha stipulato una polizza danni con la Reale Mutua, a copertura tra l’altro anche di eventuali terremoti. “Sussistono i presupposti per chiedere il rimborso ma è necessario – ha concluso Caruso – la nomina di un perito, individuato in Giuseppe Degradi di Milano, per il quale è previsto un compenso di 104mila euro, spesa a carico della compagnia che, per inciso, ci ha già mandato la disdetta”. Le tre Variazioni di Bilancio sono state ratificate col voto favorevole di tutti i gruppi presenti, a esclusione di quello della Lega Nord.
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Ammontano a 5 milioni di euro i danni subiti da Aimag, ma a mettere in ginocchio la multiutility potrebbe essere la sospensione dei termini di pagamento delle fatture di acqua, gas ed energia che comporterebbe un mancato introito di ben 60 milioni di euro
“Rischiamo il dissesto finanziario” T ra le imprese piegate dai terremoti che hanno colpito con violenza il nostro territorio, vi è anche Aimag. Ammontano infatti a 5 milioni di euro i danni subiti dalle sedi e dagli impianti della multiutility. “Per quanto riguarda il servizio idrico - ha spiegato Antonio Dondi, direttore generale di Aimag - le lesioni più rilevanti riguardano le torri piezometriche (quattro quelle in corso di demolizione a San Felice, Concordia, Cavezzo e San Possidonio, mentre proseguono i lavori di messa in sicurezza della torre di Mirandola). Danni ingenti sono stati registrati anche negli impianti di compostaggio di Massa Finalese e Fossoli (dove è crollato un capannone e un altro risulta fortemente compromesso) nei quali è stata sospesa l’attività di conferimento almeno fino all’inizio di agosto. Per non parlare poi delle nostre sedi, praticamente tutte inagibili, Carpi compresa”. Ma alle ferite, a parere di Aimag, si sommerebbe anche la beffa. Il tiro mancino del Governo, relativo alla sospensione dei termini di pagamento delle fatture di acqua, gas ed energia fino al 30 novembre, rischia infatti di mandare Aimag a gambe all’aria. “Aimag e Sinergas, in accordo con gli altri gestori, hanno chiesto all’Autorità per l’energia e il gas - spiega il presidente di Aimag, Mirco Arletti - un provvedimento che cambi quanto definito nella precedente delibera, riservando la sospensione solo ai cittadini e alle imprese che hanno subito danni effettivi con inagibilità delle abitazioni o dei locali”. Il decreto legge, in fase di conversione in Parlamento invece, congela a tutti i residenti dei comuni terremotati il pagamento delle bollette - ricordiamo che tutti i comuni soci di Aimag fanno parte del cratere - a prescindere dallo stato dei loro immobili o delle loro attività. “Una delibera iniqua - continua Arletti - che mette sullo stesso piano il cittadino che perduto la casa o il lavoro con chi, al contra-
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e alla crisi si aggiungono i danni del terremoto e gli astronomici costi della ricostruzione, anche un cieco può vedere come la politica, se intende mantenere quella poca credibilità che i cittadini ancora gli concedono, deve trovare il modo di limitarsi. Auto blu a profusione, stipendi, benefit e pensioni dovrebbero quindi divenire un – triste – ricordo del passato prossimo. E questo senza aspettare che uno dei tanti referendum ammesso a furor di popolo, o che qualche lancio di monetine di ‘manipulitesca’ memoria, risolvano la soluzione con un taglio netto al nodo gordiano dei privilegi di una casta divenuta in gran parte autoreferenziale, supponente e, troppo spesso, incompetente. A questo proposito sono benvenute le decisioni che, a Modena come a Sassuolo, vanno incontro alla necessità del risparmio. Nella città della Ghirlandina è stata approvata all’unanimità la delibera presentata dal sindaco
Da sinistra Paolo Ganassi, Adelmo Bonvicini, Mirco Arletti, Antonio Dondi e Davide De Battisti
Hera non “fagociterà” Aimag, per ora...
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’operazione di compravendita di Aimag è sfumata. Hera resterà, probabilmente per lungo tempo, a bocca asciutta. “Il bilancio di esercizio del 2011 è stato straordinario - ammette Mirco Arletti - e Aimag era molto appetibile. Il sisma però ha completamente ribaltato le carte in tavola e nel corso del 2012 si evidenzieranno cali di fatturato importanti ancora difficilmente stimabili. Ogni trattativa è quindi stata azzerata dal terremoto e, di certo, oggi le priorità sono di tutt’altro tenore”.
rio, non ha subito alcun danno”. Concretamente tale sospensione comporterebbe un mancato introito nelle casse di Aimag di “60 milioni di euro circa - prosegue Arletti - con conseguenze gravissime sul nostro bilancio, dal momento che non sono previste adeguate compensazioni economiche al fine di alleviare e ridurre i problemi finanziari che ne deriverebbero”. “Di questi 60 milioni di mancati ricavi senza avere il beneficio di mancati costi - ha poi aggiunto Adelmo Bonvicini, presidente di Sinergas - l’80% sono in capo a Sinergas. Noi stiamo davvero rischiando il dissesto finanziario. Questo provvedimento - che peraltro colpisce solo energia e gas e non, ad esempio, la telefonia, i carburanti... - è davvero micidiale per noi”. Ecco perchè, per ridurre il rischio di un vero e proprio crollo finanziario e
per garantire il mantenimento dei servizi sul territorio, qualora l’Autorità non decida di accogliere la modifica richiesta, Aimag si riserva di passare al piano di riserva, ovvero “effettuare la fatturazione dei servizi, a esclusione delle zone rosse e di coloro che sono in possesso di ordinanze di inagibilità. In questo modo - conclude il presidente - daremo ai cittadini in grado di farlo la possibilità di poter pagare regolarmente le fatture alle scadenze normali, per evitare
Dove metteremo tutte queste macerie?
A
imag, in quanto gestore del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, è stata individuata come il soggetto che dovrà occuparsi dei flussi di raccolta e trasporto delle macerie agli impianti, sulla base delle indicazioni che verranno dai sindaci o dagli uffici tecnici dei singoli territori. Le tipologie di macerie di cui l’azienda si potrà occupare sono esclusivamente i materiali derivanti dal crollo parziale o totale degli edifici pubblici e privati nonché di quelli derivanti dalle attività di demolizione e abbattimento degli edifici pericolanti, disposti con apposita ordinanza dai Comuni. La raccolta è partita in questi giorni, come ci spiega Paolo Ganassi, dirigente servizi ambientali di Aimag. “Le macerie verranno stoccate presso le discariche di Medolla, Mirandola e, in misura minore, a Fossoli. Le ditte che si sono aggiudicate la gara di appalto che abbiamo indetto sono imprese conosciute, che facevano già parte del nostro albo fornitori, tutte certificate antimafia. E’ stato infatti prioritario, per noi, tutelare il territorio, garantendo, per lo meno all’inizio della filiera, la massima trasparenza e legalità onde evitare infiltrazioni sospette”. Tra le difficoltà principali nella rimozione delle macerie, vi è l’operazione di “smassamento”. “Molte persone non hanno potuto recuperare alcun bene dalle proprie abitazioni e, di conseguenza, chiedono di poter salvare qualcosa - perlopiù casseforti e preziosi - durante la movimentazione delle macerie, operazione che rallenta notevolmente la rimozione ma che, nei limiti, grazie al lavoro dei Vigili del Fuoco, cerchiamo di garantire”. E nel caso in cui vi sia dell’amianto come si muove Aimag? “Il cantiere - spiega il presidente Mirco Arletti - viene immediatamente bloccato e viene contattata una ditta specializzata che, pazientemente, separa l’amianto e procede con la bonifica del luogo, dopodichè può riprendere l’ordinaria rimozione delle macerie”. La rimozione durerà mesi e, considerata la mole di macerie da conferire in discarica (“presumibilmente supereremo le centinaia di migliaia di metri cubi di rottami”, ha concluso Ganassi), il problema vero sarà come aggirare il limite fisico degli impianti di stoccaggio a nostra disposizione.
Spending review anche per la politica locale
A Carpi la palma di Comune più virtuoso Giorgio Pighi che prevede 24mila euro di fondi in meno per i gruppi parlamentari rispetto al 2011, per un totale di 90mila euro da suddividersi – ripartendolo a metà tra quota fissa (5mila euro) e variabile a seconda del numero di consiglieri di ogni lista (1.125 ad eletto) – tra tutti e nove i gruppi consiliari. Anche nel Comune di Sassuolo, di colore politico opposto, Luca Caselli ha deciso di sottoporre il suo consiglio a una cura dimagrante: i fondi per i gruppi passeranno dai 15mila euro dello scorso anno agli 11mila del 2012, con un taglio vicino al 25%. Bene, bravi, bis. C’è solo un particolare: entrambe le cifre, seppur ridotte, sono enormemente superiori a quelle che Carpi impiega per la medesima voce. Alla Corte dei Pio, infatti, tutti i gruppi devono dividersi una torta di 2mila euro, come nel 2011 (i fondi ammontavano a 5.500 euro
l’accumulo dell’importo di più bollette a partire dal 1° dicembre”. Ipotizzabili poi, anche forti cali nelle utenze: “rispetto al giugno del 2011, l’erogazione dell’acqua a giugno 2012 ha registrato un calo del 18% mentre quella del gas è diminuita del 28% ma è ancora impossibile fornire dati definitivi e certi”. Insomma anche per Aimag, nonostante il brillante bilancio 2011, paiono prospettarsi tempi duri. Jessica Bianchi
del 2009, ridotti poi a 4mila due anni fa). La cifra è così ripartita: “PD 733,2 euro, IdV 199,99, Pdl 333,31, Lega Nord 266,65, Alleanza per Carpi 233,32, Carpi5ST-Rifondazione 199,99. Vorrei precisare che su queste riduzioni non si è mai registrato alcun dissenso da parte dei gruppi consiliari - ha spiegato il presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Taurasi - che hanno dimostrato piena consapevolezza della necessità di ridurre al minimo le spese, in un momento nel quale si chiedono sacrifici enormi ai cittadini. Credo che questo debba essere riconosciuto a tutti i nostri amministratori e consiglieri, di ogni colore politico”. Insomma, a Carpi si spende meno e da molto più tempo. 2mila euro son bruscolini, se paragonati a quelli utilizzati da Modena e Sassuolo. La popolazione residente a Sassuolo,
Giovanni Taurasi
Garantita la potabilità dell’acqua
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er quanto concerne la qualità dell’acqua, va ribadito che Aimag, tramite il laboratorio interno, controlla costantemente l’acqua sia all’origine, sia in punti prestabiliti della rete, per verificare il rispetto dei parametri di legge stabiliti per la potabilità. Ai controlli effettuati dall’azienda si aggiungono quelli, sia alla captazione che in rete, svolti dall’Ausl, che opera secondo un autonomo piano di controlli. “Durante il periodo immediatamente successivo al sisma - ha commentato Davide De Battisti, dirigente servizio idrico integrato di Aimag - i controlli sono stati svolti non solo regolarmente ma sono stati nettamente intensificati perché è stato svolto anche il controllo puntuale di tutti i nuovi punti di allacciamento, fra cui le cucine delle tendopoli e dei campi allestiti dalla Protezione Civile, proprio per garantire il massimo della sicurezza anche a questi siti provvisori. Tutti i controlli eseguiti hanno confermato la potabilità dell’acqua e la completa rispondenza ai requisiti di legge”. Molti denunciano però un abbassamento della qualità dell’acqua dicendo che è gialla e sgradevole al gusto. A cosa può essere dovuto? “Può darsi - conclude il presidente Mirco Arletti - che fenomeni di questo genere siano imputabili a danneggiamenti dell’impianto autonomo della casa o del condominio. In seguito alle scosse infatti, potrebbero aver avuto delle perdite”. approssimata per difetto, si aggira sulle 41mila persone, a Modena sono 184mila e a Carpi 69mila. Confrontando i dati e incrociandoli emerge quindi come il Comune capoluogo di provincia spenda 45 volte più di Carpi pur avendo poco più del doppio dei suoi abitanti, mentre i gruppi di Sassuolo, città più piccola di 28mila unità, hanno il coraggio di ricevere quasi 6 volte di più! Un virtuosismo quello di Carpi che speriamo possa essere ricompensato come dovrebbe. Marcello Marchesini
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Tutti i nostri figli ricominceranno le lezioni a settembre e non ci sarà nessuno costretto a passare l’inverno in tenda”. Sono queste le due promesse che il sindaco di Novi, Luisa Turci, ha fatto, il 9 luglio scorso, davanti a centinaia di concittadini all’assemblea indetta a Rovereto per fare il punto sui danni del sisma. “Le nostre quattro scuole – ha continuato il primo cittadino – sono tutte da abbattere e ricostruire, perciò l’anno scolastico ripartirà in prefabbricati. Per quel che riguarda invece gli sfollati, la strada principale sarà quella dell’acquisizione di tutte le abitazioni sfitte, che stiamo censendo, insieme all’individuazione di tre aree - per i centri di Novi, Rovereto e S. Antonio – da urbanizzare e nelle quali andare a sistemare dei moduli abitativi di proprietà pubblica”. Un altro tema centrale nella frazione è quello del campanile che, lesionato dalle scosse, minaccia le abitazioni circostanti, tanto da impedire ad alcune famiglie di rientrare nella propria palazzina, seppure questa non abbia subito danni rilevanti. “Vi avevo promesso che avrei fatto demolire il campanile, ma questo non mi è stato possibile, la Soprintendenza infatti, me lo ha impedito”. Luisa Turci ha spiegato che nei prossimi giorni sarà inviato alla sede della Protezione Civile di Bologna il preventivo di spesa per
“Tutti i nostri figli ricominceranno le lezioni a settembre e non ci sarà nessuno costretto a passare l’inverno in tenda”: sono queste le due promesse che il sindaco di Novi, Luisa turci, ha fatto a centinaia di suoi concittadini durante un’assemblea a rovereto
“Siamo tutti in guerra”
l’abbattimento, sperando in una rapida approvazione dei costi. Sul tema dei danni agli edifici poi, le squadre dei tecnici sono arrivate, nelle loro verifiche, al 70% circa del totale, tanto che, se si continua con lo stesso ritmo – 10 squadre ogni giorno – entro due settimane si potrà avere il numero totale delle inagibilità. “Non è vero che occorre aspettare l’ordinanza di inagibilità per far cominciare i lavori di sistemazione della propria abitazione, anche perché le schede Aedes sono inviate a Bologna per la validazione e, tra pochi giorni, sarà possibile visionare la
propria tramite una semplice richiesta di accesso agli atti in Comune. Proseguite con i progetti, nominate un tecnico di fiducia e andiamo avanti”. In un clima più sereno di quello dell’ultimo incontro svolto nella frazione, il sindaco ha ricordato a tutti che “i segni del terremoto rimarranno e la ricostruzione durerà diversi anni, ma dobbiamo fare le cose giuste oggi per poter esigere i nostri diritti domani. Non dimentichiamoci che ‘siamo in guerra’, ma siamo anche determinati a non mollare”. I primi denari arriveranno, probabilmente, nel nuovo anno. Dal momento che le persone non possono aspettare i tempi della burocrazia per ricostruire, demolire o ristrutturare le proprie abitazioni o aziende, i sindaci del cratere – nominati tutti vicecommissari - stanno lavorando insieme al presidente della Regione, Vasco Errani, affinché le banche concedano l’erogazione di prestiti sulla base delle schede di inagibilità, che daranno poi diritto a un rimborso. Certo i fronti sui quali gli amministratori devono agire sono molti ma la rapidità in questi casi resta uno dei fattori determinanti. Marcello Marchesini
I lettori ci scrivono
Il Comune faccia chiarezza sullo stato delle scuole
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ono il padre di un bambino che quest’anno ha frequentato la 1C delle Scuole Medie Pio e sono anche il rappresentante di classe. Ci tengo a precisare che quelle che esprimo sono considerazioni personali e non rappresentano né l’opinione, né i suggerimenti di altri genitori. Il sisma di maggio ha cambiato completamente la percezione della paura e dell’attenzione sui nostri figli,nulla sarà più come prima. Io di professione faccio l’infermiere e capisco
benissimo cosa significa lavorare in emergenza, tuttavia rimango veramente allibito quando un’Amministrazione Comunale presta più attenzione nel rimettere in sicurezza la piazza per il Festival della filosofia (non che non sia importante), piuttosto che occuparsi dei propri cittadini. Non sto solo parlando delle scuole che necessitano di valutazioni attentissime (non vorrei domani sentirmi dire era una strage annunciata) visto che questa volta ci è andata veramente bene. Credo che
una buona amministrazione abbia l’obbligo - e ripeto l’obbligo - di partecipare con i suoi funzionari (meglio se col primo cittadino) a riunioni indette dai cittadini, per ascoltarne il pensiero e tentare di attuarne le richieste. Il vero buon governo è quello che ascolta: non credo che le nostre preoccupazioni siano vane. Quindi chiedo assoluta chiarezza su cosa intende fare il Comune per le scuole e in che tempi e di farlo apertamente anche sui mezzi di comunicazione. Alberto
I nostri figli meritano maggiore sicurezza
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ono la mamma di due bimbi che frequentano le Fanti e volevo esprimere il mio commento perchè purtroppo, anche la versione dei fatti raccontata da mia figlia è diversa da quella che ci racconta la direzione ma, sinceramente, mi stupirei del contrario. Purtroppo è sempre così, è già successo in altre occasioni, peccato che questa volta sia stata messa a rischio la vita dei nostri figli e la loro stabilità morale già a rischio a causa del difficile momento. Pazienza se si parla di orari o altre vicende ma non si può mettere a repentaglio la vita dei bambini e delle inse-
gnanti che li seguono tante ore. Sicuramente le persone invitate alla riunione hanno molti impegni importanti e straordinari, soprattutto ora, ma anche parlare con i genitori è fondamentale. Mia figlia racconta che loro sono scappati subito verso le scale senza aspettare sotto i banchi, hanno visto polvere e calcinacci che cadevano, si sono accalcati sulle scale, dove mia figlia è caduta due volte senza riportare ferite fisiche ma era molto spaventata e continua a dire che in quella scuola lei non vuole tornare. Come lei anche altri bambini. Mi chiedo come abbiano potuto riaprire la scuola dopo
“Castelvecchio non è una sistemazione adatta per i nostri bambini”
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n riferimento a quanto scritto dalla dirigente Rinaldini, preciso che nell’invito per l’incontro del 30 giugno scorso non si chiedevano risposte ma confronti, mi stupisce leggere che alle informazioni venga addirittura attribuito l’aggettivo ”corretto”... era stato specificato che l’incontro sarebbe stato organizzato per cercare di esorcizzare il momento e per dare voce alle esperienze vissute dai ragazzi in quei terribili momenti per collaborare insieme; era stata comunicata la disponibilità di tenere aggiornati gli interessati con un verbale (proposta rimasta senza risposta) per metterli a conoscenza di dubbi e perplessità e per
fare luce sulle richieste fatte dai genitori. Un’informazione corretta avrebbe dovuto prevedere la comunicazione dell’imminente incontro del 4 luglio e, oltre alla comunicazione sul sito del Comune, una aggiuntiva da parte della scuola con il resoconto dell’incontro e, magari, l’organizzazione di una riunione con i genitori dei ragazzi che a settembre si troveranno a fare lezione nei container. In quanto presidente del Comitato genitori e in contatto con tutti i rappresentanti di classe mi sono sempre resa disponibile e ho sempre informato i genitori su tutti gli sviluppi relativi a questa terribile vicenda. Le informazioni che sono riuscita ad avere,
le ho avute solo dopo mille telefonate alla scuola, non sono mai stata contattata e mai messa in condizioni di poter aggiornare gli altri. Venire a conoscenza tramite Internet della sistemazione nei container e della probabile riapertura a gennaio di Castelvecchio, quando bastava telefonare o mandare una mail, sinceramente ha colto tutti noi genitori di sorpresa: possibile che nessuno si sia preoccupato di chiedere a noi genitori se siamo disposti a far tornare i nostri figli in quella struttura che - per conformazione ed età - non è certamente la sistemazione adatta per tutti quegli alunni, soprattutto dopo i recenti eventi? Sara Rovatti
Grazie al Day Hospital Oncologico di Sassuolo
il 20 quando bambini e insegnanti hanno lamentato da subito che non era il caso di rientrare. Io gradirei - prima di settembre - avere notizie più concrete e questa volta soluzioni appropriate dato che si è evitata una tragedia facciamo qualcosa ora. Lorena
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oi infermiere del Day Hospital Oncologico di Carpi e Mirandola vorremmo ringraziare pubblicamente le nostre colleghe del Day Hospital Oncologico di Sassuolo, per l’immensa disponibilità con cui ci hanno accolto, per la pazienza con cui hanno sopportato i naturali disagi derivanti dalla convivenza “forzata” di questi giorni. Pur nelle
difficoltà derivanti dal sisma, abbiamo instaurato un bel percorso di condivisione, che speriamo non si interrompa una volta tornati ognuno a casa propria. Il terremoto ci ha dato la possibilità di incontrare persone meravigliose e di scoprire e riscoprire le relazioni personali. Ci sentiamo di ringraziare anche le nostre psicologhe Grazia e Dania e le dottores-
se di Carpi e Mirandola per la loro costante presenza fin dal primo giorno e con le quali abbiamo condiviso la difficoltà di riorganizzare le nostre attività in mezzo a un prato. Caterina, Giusta, Manuela, Emilia, Serena, Carla, Cristina, Barbara, Gabriella, Rossella, Angela, Lella e Romano
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Commercio: Tommaso Leone ha espresso, a nome dei giovani imprenditori di Carpi e della Bassa, le esigenze più pressanti per riprendere il lavoro in tempi brevi
“Vogliamo incontrare il Ministro Passera”
Da sinistra Fontanarosa, De Marco, Galimberti e Leone
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Giovani Imprenditori della Bassa modenese colpiti dal sisma del maggio scorso, hanno incontrato Paolo Galimberti, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio. Erano presenti, tra gli altri, il carpigiano Tommaso Leone, presidente provinciale del Gruppo Giovani Imprenditori e Fabiano De Marco, presidente Giovani Imprenditori dell’Emilia Romagna. Durante l’incontro è stata analizzata la situazione attuale, a un mese e mezzo dal sisma, e sono stati messi in evidenza i bisogni che le piccole imprese stanno esprimendo in merito alla ripresa delle attività economiche. Una ripresa, come ha affermato Massimo Fontanarosa, direttore della delegazione di Confcommercio carpigiana, che si presenta irta di difficoltà anche per l’evidente calo dei consumi dovuti al sisma e aggravati dalla crisi economica in atto. Galimberti ha raccolto le istanze provenienti dagli imprenditori e ha assicurato che le sottoporrà all’attenzione del Ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera. Tommaso Leone ha espresso, a nome degli imprenditori di Carpi e della Bassa Modenese, le esigenze più pressanti e indispensabili per riprendere il lavoro in tempi brevi: la Notax Area per i prossimi 5 anni, così come già avvenuto in occasione del terremoto de L’Aquila, la semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche che stanno ingessando la volontà di ripresa delle aziende e l’organizzazione di un convegno col Ministro Passera al fine di un esame diretto e approfondito della realtà effettiva dell’economia delle imprese locali.
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anno già ristrutturato e messo in sicurezza secondo le norme sismiche i loro capannoni crollati a seguito del terremoto del 20 e del 29 maggio e l’assicurazione ha loro rimborsato la spese sostenute. La lieta novella riguarda due importanti aziende, una di San Felice, che opera nel settore della metalmeccanica, con circa ottanta dipendenti e una di San Prospero, su un’area di 4mila metri quadrati, che produce capi in maglieria. Entrambi i titolari sono assicurati con l’agenzia carpigiana Italiana
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Champion Europe Spa riapre la sede centrale di Carpi dopo la messa in sicurezza, resasi necessaria a seguito del sisma. A fare gli onori di casa il presidente e amministratore delegato, Sauro Mambrini
“Non perdiamo fiducia nel futuro” “ Il terremoto ci ha provati, ma la cosa importante è che ora siamo qui a festeggiare. Ringrazio i tecnici, i ragazzi del magazzino e i colleghi che ci hanno ospitato a Campogalliano, anche se negli uffici eravamo 90 anziché 30. Il mio ringraziamento è invece per coloro che hanno accettato il disagio di venire a lavorare qui con noi da Firenze”. Inizia dai ringraziamenti il saluto di Sauro Mambrini, presidente e amministratore delegato di Champion Europe Spa, la ditta leader nell’abbigliamento sportivo, nel giorno della riapertura della sede centrale di Carpi, dopo la messa in sicurezza, resasi necessaria a seguito del sisma. Riapertura con novità: nella città dei Pio si è infatti trasferito, da Scandicci, anche il Design and Development Center. Sono però soltanto una ventina, sui cinquanta della sede toscana, i dipendenti presenti a Carpi,
Da sinistra Massimo Girasa e Fernando Veltri Da sinistra Sauro Mambrini ed Enrico Campedelli
tanto che nei mesi scorsi non sono mancate polemiche anche molto aspre nei confronti della decisione dell’azienda.
“Non sono posti di lavoro che si perdono – spiega la responsabile delle risorse umane, Caterina Derossi - perché
la progettazione rappresenta un settore strategico per l’azienda e occorre quindi assicurare la continuità delle attività attraverso l’assunzione di personale qualificato. Per agevolare il trasferimento dei dipendenti è stato approntato un piano benefit che prevede il supporto per l’alloggio per un anno, mentre chi volesse affittare o acquistare una casa per proprio conto avrà rimborsate le spese di agenzia. Abbiamo inoltre fornito delle
La Cgil di Carpi esprime la propria preoccupazione per la messa in sicurezza delle imprese
“La voglia di ripartire non deve tramutarsi in fretta”
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La Cgil di Carpi esprime la propria preoccupazione per la messa in sicurezza delle imprese, che deve avvenire nel rispetto delle disposizioni contenute nel Decreto 74, che indica i requisiti indispensabili per garantire una ripresa della attività produttiva in condizioni di sicurezza per i lavoratori”, ha commentato la segretaria, Tamara Calzolari. Dopo la conta dei danni causati dal sisma, la prima esigenza per il tessuto produttivo è quella di non restare al palo. La voglia di ripar-
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l 30 giugno si è tenuto al Ristorante La Bastia il meeting di chiusura dell’anno 2011-2012 del Lions Club Carpi Host. La giornata, voluta per poter raccogliere fondi a favore dei terremotati, è iniziata con la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei defunti del sisma che ha duramente colpito il nostro territorio. Numerosi poi i riconoscimenti consegnati ai soci del club e l’introduzione di tre nuovi soci: Nunzio Massari, Fabio Benetti e Marco Arletti. Momenti importanti sono stati il conferimento del prestigioso riconoscimento Il Carpine D’oro al Maestro Riccar-
tire non deve però tramutarsi in fretta, tanto da far dimenticare che a pesare ci sono, sull’altro piatto della bilancia, le vite di chi, sotto i tetti dei capannoni, lavora ogni giorno. “La sicurezza è un valore che deve venire prima di qualsiasi altro ma, allo stesso tempo, vanno create le condizioni affinché le aziende possano ottemperare velocemente alle normative”. Il sindacato teme che le piccole imprese, incontrando difficoltà nel reperire le risorse necessarie, possano cedere alla
tentazione di aggirare le norme oppure delocalizzare all’esterno del cratere per evitarne i vincoli. “Per questo – conclude – bisogna accelerare il più possibile l’arrivo dei contributi pubblici e noi abbiamo già dichiarato la nostra disponibilità per la stipula di accordi con l’obiettivo prioritario del rientro in produzione e del mantenimento dei posti di lavoro”. Altrimenti si corre il rischio di vedere rarefarsi aree industriali già duramente provate dalla crisi economica.
Tamara Calzolari
lavori che sono già stati eseguiti a tempo di record e noi siamo lieti di aver già effettuato il bonifico bancario a loro favore”, ha commentato Antonio Colarusso. Ma c’è una particolarità in tutto questo, che i due imprenditori vogliono segnalare: non sapevano o non ricordavano più di aver esteso, al momento della stipula della polizza assicurativa, anche la voce ‘terremoto’, oltre a quelle di routine, ovvero furto, incendio e allagamento, perchè sinora nelle nostre zone non era ipotizzabile una scossa
sismica tanto rilevante. E ora sono grati al loro assicuratore per la premura manifestata che, in questo caso, è stata provvidenziale per potersi vedere rifondere, per centinaia di migliaia di euro, l’ammontare delle spese di ripristino dei capannoni industriali. E Colarusso ricorda che la garanzia terremoto indennizza fino a un limite massimo del 50 per cento del capitale assicurato. Chi ha subito danni maggiori dovrà invece fare affidamento sulle sovvenzioni previste dal decreto governativo. Cesare Pradella
Lions vicino ai terremotati
do Ferrari, cantante lirico carpigiano che ha onorato
Ferrari e De Giacomi
la nostra città facendo conoscere al mondo il suo
Italiana Assicurazioni di Carpi
Quando l’assicurazione si rivela provvidenziale Antonio Colarusso
talento vocale e l’assegnazione del service in denaro al
presidente dell’associazione Alice Onlus che attraverso controlli mirati e un’intensa attività di sensibilizzazione, si pone l’obbiettivo di prevenire i rischi dell’ictus. Il dottor Gabriele Greco, primario del Reparto di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, nonché presidente di Alice, ha ritirato la donazione e ha raccontato ai presenti i disagi che attualmente i nostri concittadini stanno subendo a causa dell’inagibilità di molti reparti dell’ospedale carpigiano. La giornata si è poi conclusa con il passaggio di consegne tra il presidente Giampiero De Giacomi e il suo successore Luigi Zanti.
Meeting di chiusura dell’anno 2011-2012 del Lions Club Carpi Host
Zanti e De Giacomi
Assicurazioni, gestita da Antonio, Alessandra ed Enrico Colarusso, rispettivamente padre, moglie e figlio. “Abbiamo concordato con i titolari delle due imprese danneggiate il progetto dei lavori di ristrutturazione, con l’ausilio di un nostro perito,
auto in condivisione sino alla fine del 2012, da e per Carpi e, durante la settimana, per gli spostamenti in loco. Per il nido e la materna è poi previsto un rimborso che supplisca all’eventuale differenza tra la retta sostenuta a Firenze e quella di Carpi”. Tra i dipendenti ex-Scandicci, Massimo Girasa ammette di non poter biasimare chi, tra i colleghi, ha compiuto scelte diverse. “Come single, il trasferimento è stato più semplice, anche se non nascondo che il trauma di lasciare Firenze è innegabile”. Sulla stessa linea anche Fernando Veltri: “si sono spostate anche persone con figli e famiglia. Chi non se l’è sentita lo ha fatto perché troppo legato alla città”. “Trovate in voi lo spazio per un po’ di serenità e fiducia nel futuro – ha concluso Mambrini – cercando di riempirci tutti di positività”. Alla presentazione anche il sindaco di Carpi che, per l’occasione, sfoggiava una polo targata Champion... Marcello Marchesini
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Il 25 luglio, alle 21, nella cornice di Piazzale Re Astolfo, l’Associazione Buona Nascita di Carpi organizza un concerto per le mamme e i piccoli colpiti dal sisma. Special guest L’Aura
Novi: alcuni cittadini hanno creato una maglietta per raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione delle Scuole di Novi, Rovereto e S. Antonio
A iom balè a basta! Rinasceremo A più forti di prima! I
l violento terremoto che ha sconvolto le nostre vite e la nostra città, ha lasciato il segno anche sui servizi e le strutture socio - sanitarie del Distretto di Carpi e dell’intera Area Nord della Provincia di Modena. A essere compromesso è stato anche il percorso nascita, poiché sono venuti a mancare contemporaneamente i due punti nascita di Carpi e Mirandola. “Le ripetute scosse - ha commentato il presidente dell’Associazione Buona Nascita Onlus di Carpi, Giuseppe Masellis - hanno contribuito a mantenere alta la sensazione di minaccia e immediata catastrofe, hanno scardinato ogni sicurezza, stimolando la consapevolezza che nulla é certo. L’amplificazione del senso di precarietà, il venir meno dei piccoli-grandi punti di riferimento ha indotto in tutti, ma in particolare nelle donne incinte, nelle puerpere e nelle famiglie con bambini, disorientamento, angoscia e sentimenti di vulnerabilità. Le neo mamme si ritrovano spaesate, alla ricerca di un volto conosciuto, di un corridoio noto, soprattutto ora che i reparti e gli ambulatori a loro familiari sono chiusi, fino a data da destinarsi”. Prevale e si diffonde il passaparola del non so: non so dove andare a partorire, non so chi ci sarà, non so come sarà… Durante i momenti del parto e del post-parto le donne avvertono il bisogno di un nido, un luogo accogliente in cui sentirsi protette. Questa necessità oggi è gravemente compromessa: a causa del sisma infatti, servizi e strutture sono frammentati qua e là. Tutto ciò mette seriamente a rischio il benessere personale e la qualità dell’assistenza. E allora che fare? “Una cosa resta e non trema: le relazioni. Ed è su queste che si deve far leva per rincominciare, per rinascere”, continua Masellis. In questo momento d’incertezza e di mancanza di riferimenti, l’Associazione Buona Nascita ha voluto dimostrare attraverso il progetto Buona Ri Nascita, il proprio sostegno all’intero settore materno - infantile del Distretto di Carpi e dell’Area Nord. “Con il pro-
Giuseppe Masellis
getto Concerto della Buona RI Nascita vogliamo dare il nostro contributo a far rinascere la nostra area martoriata dal terremoto partendo da donne e bambini, affermando il diritto dei cittadini alla ripresa e alla ricostruzione, con un messaggio positivo. Noi ci siamo e ci facciamo sentire e, tutti insieme, rinasceremo più forti e belli di prima, investendo sul futuro del mondo: ovvero le mamme e i più piccini”. Il concerto si terrà mercoledì 25 luglio, nella cornice di Piazzale Re Astolfo. Alle 20 appuntamento con le band emergenti poi, a partire dalle ore 21, si susseguiranno sul palco numerosi artisti locali: Massimo Varini, I ragazzi di Paolo Belli, Lalo Cibelli, Marco Formentini, ex Ladri di Biciclette in varie performance e la special guest L’Aura. “La nostra madre terra - ha dichiarato la cantante L’Aura nell’accettare l’invito della Buona Nascita - ci ha insegnato che la sua potenza generatrice è almeno pari a quella distruttrice. Le future madri dei territori colpiti dal sisma ben comprendono questa dualità. Conoscono la paura, conoscono la tenerezza. Quella stessa tenerezza che, per venire alla luce, necessita di quelle cure speciali che il terremoto ha portato via, insieme a ogni certezza. Spero con il mio piccolo contributo di infondere un po’ di questa sicurezza, emotiva e concreta, alle mamme emiliane perchè ritrovino quella fiducia nel domani e nella terra che un tempo le ha generate”. I biglietti del concerto, del costo di 10 euro (disponibili pressi tutte le filiali della Bper) finanzieranno un progetto in via di individuazione che verrà reso noto nel corso della serata.La serata - che ha ricevuto la Medaglia di Rappresentanza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - sarà presentata da Roberto Mantovani e Laura De Vitis di Radio Bruno. J.B.
iom balè a basta (abbiamo ballato abbastanza): quante volte questa frase è balenata nella mente degli abitanti della Bassa modenese - e non solo - durante i giorni in cui la terra non voleva smettere di tremare? A metà tra l’imprecazione e la preghiera, la frase in dialetto è divenuta il simbolo della voglia di non arrendersi al sisma. Queste parole ora compaiono su una maglietta – in vendita al costo minimo di 10 euro – il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza per la ricostruzione delle Scuole di Novi, Rovereto e Sant’Antonio, tutte crollate o da demolire, a parte l’asilo nido che, attualmente, ospita il Centro Operativo Comunale. L’idea è nata dalla volontà di alcuni cittadini che vogliono continuare a vivere e lavorare sul proprio territorio. Si tratta di Giorgia Rossato, agente di commercio nel settore dell’illuminazione, lo zio Guerrino, pensionato e
impegnato nel volontariato, la commercialista Anna Navi e l’architetto Michaela Travasoni. “Abbiamo pensato che, per rinascere, occorra concentrarsi prima di tutto sul futuro – spiega Giorgia – e l’avvenire è sicuramente rappresentato dalle scuole. La nostra è anche una reazione al fatto che molti clienti e amici ci consigliano di andar via, ma noi vogliamo restare. Chi non ha vissuto questi mesi direttamente non può capire quanto resistere sia diventato impor-
tante per tutti noi”. Il gruppo è aiutato dall’Avis, presso i cui uffici a Novi e Rovereto è possibile trovare le magliette - e dall’Asilo nido Colorado in via Traversa S. Giorgio a Carpi, dove ogni sabato, dalle 10 alle 12, sarà possibile acquistarle. Oltre a quella che recita la frase in dialetto, è stata stampata anche un’altra t-shirt con su scritto La torre è crollata ma noi siamo ancora in piedi. “Questa iniziativa è rivolta soprattutto a chi abita fuori – racconta Guerrino
– perché non possiamo pensare che chi ha perduto tutto possa anche autotassarsi, ma devo dire che questa idea è diventata il simbolo di una comunità che vuole restare unita. Tantissime infatti le persone di Novi e Rovereto che vogliono le nostre magliette”. Anche il Coro delle Mondine di Novi ha deciso di dare una mano: venerdì 20 luglio sarà possibile acquistare le t-shirt presso la tenda Grest dove terranno un concerto. Per ora i promotori ne hanno preparate, autofinanziandosi, 500 unità per entrambi i modelli, 200 dei quali sono già stati acquistati. Una bella iniziativa che speriamo possa crescere e contribuire a far rifiorire una terra dalle radici così profonde che una serie di terremoti non basteranno a sradicare. Per informazioni aiombaleabastamail.com. M.M.
Sabato 14 luglio il cuore dell’Emilia ha pulsato a Borgomanero per raccogliere fondi a favore delle scuole di Novi. Presente anche Carpi, con Kiss&Coffee
Una notte di mezza estate all’insegna della solidarietà Da sinistra Raffaella Iaffaldano, Daniela Guido, Fosca Creola e Gianni Palermo
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etti una sera d’estate all’interno di un caratteristico cortile nel cuore del centro storico di Borgomanero, in provincia di Novara, l’assessore di un comune, quello di Novi di Modena, devastato dal terremoto, e oltre un centinaio di persone desiderose di aiutare chi non ha più una scuola. E’ la scena che, sabato 14 luglio, ha riempito di emozioni e solidarietà il cortile del Caffè Bistrot, al civico 58 di corso Roma a Borgomanero, dove grazie a Fosca Creola dell’agenzia di viaggi ed eventi SenzaTerra, e la fondamentale intermediazione di Raffaella Iaffaldano del caffè Kiss&Coffee di Carpi, si è svolta una serata speciale per raccogliere fondi a favore della ricostruzione della scuole primarie e secondarie di Novi di Modena e Rovereto. Il senso di fratellanza che unisce i carpigiani ai novesi e ai roveretesi è più vivo che mai: ne ha data dimostrazione anche Raffaella, co-titolare insieme a Raffaella Prandi di Kiss&Coffee. “Sono nata a Genova commenta Raffaella - e solo
dall’autunno del 2010 vivo qui, ma devo dire che mi sono subito sentita a casa a Carpi e quando accadono eventi disastrosi come quello che ci è piombato addosso ci si sente ancora più uniti”. Kiss&Coffee è stato uno dei pochi locali del centro a non aver riportato danni e l’unico bar a essere rimasto aperto nelle ore immediatamente successive alla rovinosa scossa delle 13, del 29 maggio, per assistere le persone che non avevano più una casa in cui tornare. “Le prime ore - racconta Raffaella - sono state drammatiche. C’erano mamme con bambini piccoli a cui dovevano dare il biberon, anziani impauriti che non avevano più una casa dove andare a mangiare, persone accampate all’interno delle auto in Piazzale Ramazzini e tantissima gente impaurita e bisognosa di una parola di conforto e di un sorriso di incoraggiamento. Per questo io e la mia socia Raffella non abbiamo esitato a offrire a tutte queste persone latte, bibite, pizze, panini e paste, fornendo ristoro anche ai volontari della Protezione Civile che
hanno vissuto davvero delle giornate di intenso lavoro”. E sabato scorso la generosità e la disponibilità di Raffaella hanno varcato i confini del Piemonte. “La mia partecipazione all’evento è nata per una fortunata coincidenza. Ho una cara amica, Daniela Guido, che abita a Borgomanero ed è stata proprio lei a riferirmi che Fosca Creola aveva intenzione di organizzare un evento per raccogliere fondi da destinare alle vittime del terremoto. Tuttavia entrambe volevano essere certe che i fondi arrivassero direttamente ai comuni interessati, ed è lì che ho colto l’occasione al volo comunicando loro che essendo amica del sindaco di Novi, Luisa Turci, avrei potuto esaudire tale desiderio”. Detto fatto. I fondi sono stati raccolti e posti nelle mani dell’assessore alle Politiche Sociali, Gianni Palermo. “In poche ore - spiega Raffaella - abbiamo raccolto 2.170 euro. Non sono tanti, ma potranno servire per acquistare sedie, banchi o computer da donare alle scuole. Il ricavato è stato raccolto grazie a una pesca di beneficenza
e a un’asta pubblica, i cui oggetti sono stati donati dai commercianti del centro storico di Borgomanero. Il negozio di ottica ha regalato occhiali da sole, la profumeria delle creme, il negozio di quadri delle tele e, ancora, bigiotteria e vestiti e, infine, il Caffè Bistrot ha servito dolci, gelato e spumante dietro offerta libera. Ciascun negoziante nel suo piccolo ha dato prova di generosità, così come i numerosi partecipanti che hanno accolto calorosamente l’iniziativa, consentendo di raggiungere questo modesto ma significativo risultato”. Quella che si è consumata sabato 14 luglio a Borgomanero è stata anche una serata all’insegna della musica con i Mediterranea Social Club e della cultura e dell’intrattenimento con lo scrittore italo-francese William Facchinetti Kerdudo che ha presentato il suo ultimo libro Leggende Metropolitane. “E’ stata una bella serata - commenta Raffaella - di quelle che scaldano il cuore. Fosca ha dichiarato che è intenzionata a replicare il successo che abbiamo registrato sabato e, nel frattempo, ha dedicato uno spazio nella sua agenzia per la vendita degli oggetti che sono rimasti dall’asta e dalla pesca, allo scopo di raccogliere ulteriore denaro. Ma c’è ancora tanto da fare e molte persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Pertanto conto di partecipare e organizzare altre iniziative di questa natura perchè la solidarietà non è mai abbastanza”. Chiara Sorrentino
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’associazione educativa Lilliput, nata a Carpi, nel 1999, opera senza fini di lucro per offrire sostegno e servizi educativi, formativi e ricreativi alle famiglie con bambini in età scolare. Particolare attenzione viene poi rivolta ai figli di genitori che vivono condizioni di svantaggio sociale, culturale o economico, con problemi di integrazione, difficoltà di apprendimento scolastico, portatori di handicap o con disagi affettivi e relazionali. “I nostri progetti - spiega la presidente Rossella Lanza, docente di religione - nascono dalla constatazione del mutato contesto sociale in cui i bambini si formano e crescono e dalla necessità di creare un punto di incontro tra famiglia, scuola e realtà circostante che ridisegni uno spazio a misura di bambino, mettendo al centro i suoi bisogni, aiutandolo a sviluppare appieno le sue potenzialità e andando incontro alle esigenze delle famiglie, anche quelle piegate dalla crisi che ci attanaglia”. Per far questo Lilliput ha attivato servizi di doposcuola durante l’anno scolastico - presso le Scuole Pertini, Anna Frank, Rodari, Giotto e Verdi - e campi gioco nel periodo estivo. Quest’anno però il sisma ha mandato tutto all’aria e per Lilliput organizzare il campo è stata una vera e propria corsa a ostacoli. “Il Comune ci ha negato ogni spazio, se non fosse stato per la Uisp, non so davvero come avremmo fatto e invece, grazie alla loro straordinaria disponibilità, seppure in ritardo, abbiamo avuto la possibilità di utilizzare
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quest’anno, A causa del sisma, per l’associazione educativa Lilliput, organizzare il campo giochi è stata una vera e propria corsa a ostacoli, come ci racconta Rossella Lanza
La pista di atletica per Lilliput
la pista di atletica in via Nuova Ponente per allestire il campo giochi”, continua Rossella Lanza. Un luogo sicuro nel quale ospitare tanti bambini, anche i figli di famiglie disagiate, che non possono permettersi di pagare cifre elevate per usufruire di questo servizio e ai quali viene chiesto un obolo a dir poco simbolico. “Il campo giochi - attivo tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 18,30 - attualmente ospita 60 bambini, dai 5 ai 13 anni, e si avvale di educatori esperti e insegnanti”. Dopo aver bussato a tutte le porte per chiedere una mano, Rossella è riuscita ad attrezzare l’area per offrire un po’ di riparo dal sole cocente ai piccoli ospiti: “grazie
alla Uisp, a Giovanni Taurasi del Comune e alla Casa del Volontariato, ora possiamo contare su cinque gazebo. Una vittoria, per tutti noi”. I partecipanti al campo (è possibile iscriversi fino al 27 luglio, recandosi direttamente alla pista di atletica) possono così dedicarsi a laboratori, attività ludiche e sportive in piena sicurezza e libertà, fino all’inizio del prossimo anno scolastico quando Rossella, considerati i cantieri che si apriranno in numerosi plessi scolastici cittadini, sarà costretta a giocare una partita ben più complessa, ovvero “trovare gli spazi adeguati per dare continuità al servizio di doposcuola”. Jessica Bianchi
Soliera - Torna il Festival annullato dopo il sisma
Arti Vive Reloaded
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ra tutto pronto lo scorso maggio per la sesta edizione di Arti Vive Festival, l’originale manifestazione teatral-musicale che quest’anno espandeva i propri confini oltre Soliera, coinvolgendo Carpi, Novi, Rovereto e Campogalliano, configurandosi come un evento dell’intera Unione. Poi il terremoto ha comportato l’annullamento del festival. Ma la Fondazione Campori di Soliera, soggetto capofila del progetto, non si è data per vinta e ora torna a proporre una due-giorni tutta musicale, a ingresso gratuito, in Piazza Lusvardi, a Soliera. Sabato 21 luglio, a partire dalle 19, si esibiranno i Reverve, la scatenata cantautrice romana Ilenia Volpe, i reggiani Giardini di Mirò e gli irriverenti toscani Zen Circus (in foto). Alle 24 partirà il DopoFestival nella vecchia sede del circolo Dude di via Grandi 159. Domenica 22, sempre dalle 19, sul palco di Piazza Lusvardi saliranno Le Capre, Rashomon, Maria Antonietta (nome d’arte della pesarese Letizia Cesarini) e, a chiudere, il cantautore fidentino Dente, nome d’arte di Giuseppe Peveri. In entrambe le giornate, il programma si aprirà alle 19 con un aperitivo a cura di Mattatoio Culture Club e Kalinka. Non mancate!
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10 La band The Pelvis, composta di 5 elementi, tra cui il carpigiano Marco Guzzo, organizza delle serate musicali per l’estate di Cavezzo
Vincere la paura con Elvis...
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abato 7 luglio il silenzio di Cavezzo è stato interrotto dal suono delle chitarre e dalle parole delle canzoni di Elvis Presley. Presso il bar Pepe Blanco si è infatti svolta la prima serata musicale dopo il sisma che ha devastato il centro abitato. Tornare a cantare non potrà certo ricostruire case e aziende, ma rappresenta di certo un simbolo forte della voglia di riavviare l’attività culturale, musicale e commerciale del Comune e per ritrovare il coraggio e la forza necessari per non arrendersi alla fatica e allo sconforto. A lanciare un messaggio di rinascita, la band tributo The Pelvis,
composta di 5 elementi, tra cui il carpigiano Marco Guzzo e due giovani residenti a Cavezzo e per questo sfollati come tanti altri loro concittadini. “Il Comune ci ha chiesto, in quanto facenti parte del Circolo Musicale In musica che, purtroppo, ora non ha più la sede, di organizzare delle serate musicali e di intrattenimento per l’estate di Cavezzo – spiega Marco – per cui abbiamo già promosso questa iniziativa, che si ripeterà tutti i venerdì sera di luglio e agosto in Piazza 25 aprile, fino al 15 settembre”. L’appuntamento è dunque in Piazza della Liberazione, per liberarsi insieme dalla paura.
“Le persone non se la sentono ancora di tornare in centro, così noi e i ragazzi del Mattatoio abbiamo pensato di unire le forze, cercando di instaurare una collaborazione in grado di riportare la vita nei nostri locali”, parola di Andrea Lazzarettici, titolare del Cookies
L’unione fa la forza I
l terremoto non ha risparmiato il nostro amato centro, che ha pagato un prezzo elevatissimo non solo dal punto di vista strutturale. La paura e i danni agli edifici hanno infatti allontanato la gente da una delle piazze più belle d’Italia, con un’ingente perdita economica per tutte le attività della zona. Forse la soluzione a un problema così grave è quella di darsi una mano a vicenda, dimenticando per un attimo la concorrenza e collaborando per tornare alla normalità o, addirittura, più forti e più ricchi di prima. Di questo avviso sono due note e amatissime attività del centro storico carpigiano: il Mattatoio e il Cookies. “Le persone non se la sentono ancora di tornare a divertirsi tra le case di questa zona – ci spiega il titolare del Cookies, Andrea Lazzaretti – così noi e i ragazzi del Mattatoio abbiamo pensato di unire le nostre forze, cercando di instaurare una collaborazione che, in qualche modo, fosse in grado di riportare la vita
Andrea Lazzaretti
nei nostri locali”. Missione quasi compiuta, grazie ai dj set e agli eventi che uniscono gli aficionados e richiamano nuovi clienti. Tra le due strutture, il Mattatoio ha subito i danni maggiori ma, grazie all’aiuto dell’assessore al centro, Simone Morelli, ha avuto la possibilità di spostarsi esattamente di fronte al Cookies, che ha messo a disposizione tutti i mezzi necessari per supportare i propri vicini. E’ quindi questo, lo spirito che deve animare i nostri concittadini e le attività del nostro territorio. Ricominciare senza paura, chiedere aiuto e avere la volontà di essere disponibili con chi ha bisogno. Siamo caduti tutti ma, insieme, sarà molto più semplice rialzarsi. Francesco Palumbo
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inque denunce ai Carabinieri di Nonantola, due nei confronti di ex collaboratori per diffamazione e tre per violazione della privacy ad altrettanti clienti: sono queste le misure intraprese lunedì 16 luglio dal responsabile della palestra Motus di Carpi, il 33enne Francesco Dal Canto, che dichiara di volersi tutelare. “Una persona ha appiccicato davanti all’entrata della palestra il mio numero di telefono, probabilmente fornitogli da una persona che ha lavorato in palestra, mettendolo poi anche on line. Ricevo almeno 10 telefonate al giorno, messaggi di insulti e minacce e su Internet c’è addirittura qualcuno che mi ha rivolto pesanti intimidazioni. A tutti però rispondo che non sono né un socio, né il legale rappresentante, né l’amministratore della catena di palestre”. Il 33enne originario della provincia di Pisa, compaesano e amico del proprietario della catena Motus, Stefano Gambaccini, ha deciso di farsi avanti dopo che la chiusura della struttura di via Eraclito, decisa lo scorso 7 luglio senza alcun preavviso, ha scatenato un putiferio tra i clienti, preoccupati di non rivedere più il denaro versato per gli abbonamenti. “Soltanto per i costi fissi servono 110mila euro al mese – continua Dal Canto – tra cui 40mila di stipendi, 20 di affitto e altrettanti per l’illuminazione. Dopo le scosse abbiamo avuto un drastico calo degli incassi dei RID bancari, facendoci arrivare a 50mila euro di insoluti, per ognuno dei quali Motus paga alla banca 6,40 euro. Tutto questo ci ha messo ovviamente in difficoltà”. Secondo la versione del responsabile, gli ingressi giornalieri sarebbero passati da 900 a 300, determinando un crollo verticale del fatturato. A ciò si aggiunge la perizia rilasciata dall’ingegner Marc’Aurelio Santi, datata 10 giugno, che
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Parla il responsabile della palestra Motus di via Eraclito, che in merito alla vicenda ha sporto 5 denunce. Mentre tramonta l’era di Motus, così come l’abbiamo conosciuta, sembra farsi più lunga la strada degli eventuali rimborsi
“Entro 10 giorni l’azienda farà sapere che decisione ha preso” stabilisce l’agibilità sismica provvisoria dell’edificio, anche se: l’utilizzo dei locali resta limitato al piano terra in quanto al primo piano risultano non essere state sistemate piccole lesioni non strutturali e lo spostamento di alcuni elementi del controsoffitto che si sono scollegati dalle guide fissate sulle murature verticali. “Non potendo utilizzare i nostri due fiori all’occhiello, ovvero piscina e piano superiore, abbiamo deciso di chiudere temporaneamente, ma non c’è nessuna truffa”. Ma cosa succederà adesso? “Tre sono le possibi-
lità: o si fa un adeguamento dei locali, togliendo la piscina e dimezzando così costi e prezzi; oppure si cerca un altro immobile più piccolo; altrimenti potrebbe darsi che sopraggiunga un investitore ad acquistare tutta la struttura per poi darcela in gestione”. Soluzioni che, seppur praticabili, richiederebbero tempi piuttosto lunghi. Ma se nessuna di queste strade risultasse percorribile? Stando a quanto dichiara Dal Canto, pare che una clausola del contratto stabilisca che nulla è dovuto ai clienti in caso di spostamento o cessazione
Francesco Dal Canto
dell’attività. “Certo, se dovesse andare così – conclude – mi impegnerò affinché chi ha sottoscritto abbonamenti pochi giorni prima della chiusura possa riavere i suoi soldi. La proprietà mi ha fatto sapere che una decisione verrà presa entro 10 giorni”. Una vicenda intricata e spinosa, che rischia comunque di trascinarsi per mesi dando l’avvio a numerose polemiche. Quel che ad oggi è sicuro è che la storia di Motus, così come l’abbiamo conosciuta sino a oggi, può dirsi definitivamente conclusa. Marcello Marchesini
Motus - le porte restano sbarrate e i numerosi iscritti hanno creano un gruppo su facebook
Clienti sul piede di guerra
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e porte del Motus, in via Eraclito, 2 continuano a essere sbarrate fino a data da destinarsi e i numerosi iscritti non sanno più a che numi appellarsi. Chiuderà definitivamente o per un periodo limitato? Resteremo a bocca asciutta o i nostri abbonamenti saranno rimborsati? Questo il leit motiv che corre on line, sul gruppo Facebook creato dai cittadini dopo la chiusura comunicata loro attraverso un sms. “Io - commenta Daniele, iscritto in palestra nel marzo 2012, dove ha stipulato un contratto che prevede il pagamento di 48 euro a bimestre - ho provato a chiamare il numero di cellulare che hanno riportato nell’sms ma la ragazza che mi ha risposto è stata vaga. Mi ha garantito che riapriranno ma non sa quan-
do, perchè non è possibile ipotizzare la durata degli interventi di ripristino. Ho persino provato a telefonare alla sede legale di Pisa, ma mi hanno risposto che avrei dovuto porre le mie domande per iscritto”. Gli fa eco Elena che, oltre a chiedersi come mai, sempre a maggio 2012 a lei siano stati chiesti 58 euro a bimestre, anziché 48, aggiunge: “venerdì 6 luglio, con motivazioni onestamente poco sensate, mi hanno fatto pagare un’altra rata, anche se la scadenza del mio contratto sarebbe stata il 17 luglio, ovviamente senza dirmi che avrebbero chiuso la palestra il giorno dopo! Mi sono pentita immediatamente di essermi iscritta e questa storia è solo un’ulteriore conferma della mancata professionalità dei titolari e della gente che ci
lavora”. “Ho pagato 99 euro e il mio abbonamento scade il 14 dicembre – racconta Andrea Bertacchini – ma temo che quei soldi non li rivedrò più. Non vorrei che qualcuno avesse colto la palla al balzo per interrompere un’attività già in affanno”. Dani, dalla nostra pagina Facebook, non usa mezze misure. “Mi dispiace dirlo, ma qui sento davvero puzza di truffa. Io mi sono già rivolta a un legale per ottenere la restituzione dei miei soldi. Un consiglio che mi sento di estendere a tutti gli iscritti”. Anche Alfonso ha intenzione di ricorrere alle maniere forti: “penso di sporgere denuncia, per cercare di riavere il mio denaro”. Francesco Bartoli invece non ha mai accettato di diventare un cliente. “Forse ero diffiden-
te perché in famiglia siamo rimasti già scottati, qualche anno fa, dalla vicenda di Pietro Pingitore, il titolare della palestra Nuova Era scappato con i soldi dopo averci fatto stipulare un abbonamento annuale soltanto un mese e mezzo prima”. Pur non avendola frequentata che qualche giorno, Francesco ha continuato per un anno a ricevere messaggi promozionali a cadenza settimanale. “Ero bombardato di offerte una più conveniente dell’altra, tanto che ci stavo quasi per ripensare. Però la sensazione che una politica di prezzi così stracciati nascondesse dei problemi non mi ha mai abbandonato”. Di certo se la proprietà avesse adottato sin da subito una strategia di comunicazione trasparente, probabilmente oggi i
tanti iscritti che temono una chiusura truffaldina, non sarebbero sul piede di guerra. A rafforzare il dubbio che l’ostinato silenzio della proprietà celi intenzioni che “puzzano” di chiusura, giungono anche le parole di un ex dipendente di Motus che racconta di costi di gestione della struttura molto elevati, soprattutto per quel che riguarda la piscina e l’affitto. “Tanto che - dichiara - i gestori speravano che il terremoto rendesse inagibile proprio la piscina in modo tale da avere un po’ di respiro”. In tutto questo vespaio però una cosa è certa: a breve il Motus aprirà una nuova sede in via Kennedy 35, a Reggio Emilia. Lì, evidentemente, il sisma non ha fatto crollare la loro intraprendenza... Jessica Bianchi
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lla fine la sentenza è arrivata. Pronunciata dal Governo Monti, a subire la condanna è il Tribunale di Carpi, che verrà soppresso insieme ad altre 219 sedi distaccate in tutto lo Stivale. Il provvedimento, approvato dopo un Consiglio dei Ministri fiume durato oltre sei ore, aggiunge a questa perdita anche quella degli uffici del Giudice di Pace, già in bilico da mesi. Un duro colpo per la città, che non ha tardato a scatenare polemiche. “Con Carpi, Novi e Soliera, il bacino d’utenza della sede distaccata è di oltre 95mila persone – spiega Carlo Bertacchini, il cui mandato di giudice di pace è scaduto il 4 gennaio 2012 per raggiunto limite di età – perciò molto vicino a una delle soglie per mantenere la sede, fissata a 100mila abitanti. Di questo bacino d’utenza si sarebbe dovuto tener conto, anche perché il provvedimento non va certo nella direzione di migliorare il servizio per l’utenza che, anzi, si troverà costretta a spostarsi in uffici già oggi intasati, il che significherà solo caos”. Un provvedimento criticato anche da un gruppo di avvocati del foro modenese tra i quali Monica Brunetti, che
Il Tribunale di Carpi verrà soppresso insieme ad altre 219 sedi distaccate in tutto lo Stivale
Una sentenza miope In basso Carlo Bertacchini e a lato Monica Brunetti
ne sottolinea la sostanziale miopia. “Invece di tagliare con l’accetta tutte le sedi, sarebbe stato più sensato esaminare caso per caso. Carpi, così come Sassuolo e Pavullo, serve una filiera di piccole e medie imprese che si rivolgono ad esso, e anche il risparmio che se ne ricaverà non sarà così significativo, dal momento che a Modena occorrerà trovare altre sedi e quindi pagare nuovi affitti”. Una grave perdita anche secondo il
sindaco Enrico Campedelli: “nell’assumere le sue scelte questo Governo non considera nessuno e questo mi preoccupa, spero non si muova allo stesso modo sui provvedimenti per il terremoto”. Il primo cittadino aveva già inviato, lo scorso gennaio, una lettera al Ministro della Giustizia, in cui chiedeva di conservare attive le sedi di Carpi, anche in considerazione del fatto che il Comune contribuiva per oltre il 35% a sostenerne le spese. Inoltre ben 40 dei 110 Comuni capoluogo di provincia, per i quali la norma garantisce la permanenza del tribunale ordinario, hanno dimensione demografica inferiore a quella
Linea Ferroviaria Modena - Carpi - Rolo
Agevolazioni per gli abbonati delle zone colpite dal sisma
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u richiesta del Comitato Utenti e di Federconsumatori è stata prorogata fino a dicembre la possibilità di usufruire degli abbonamenti integrati Ferrobus sulla direttrice Modena-CarpiRolo. Restano validi, fino a scadenza, anche gli abbonamenti annuali emessi prima del 31 dicembre 2011. Una convenzione prorogata più volte, sotto l’incalzare delle proteste di utenti, rappresentanze e istituzioni che consente agli utenti di utilizzare un servizio integrato tra ferro e gomma, in particolare di Modena e Carpi. Una soluzione non ancora definitiva che, di fronte all’indisponibilità delle imprese di trasporto a confermare il sistema in atto, dovrà portare a una nuova modalità di integrazione tariffaria, simile al sistema Stimer/MiMuovo che sarà introdotta entro il 2012 in Regione. Un sistema tariffario integrato che dovrà offrire agli utenti un servizio competitivo, efficiente e conveniente. Su richiesta della Regione i titolari di abbonamento ferroviario annuale in corso di validità per percorsi che abbiano origine o destinazione nei Comuni di Carpi, Rolo, Villanova di Reggiolo, Crevalcore, San Giovanni Persiceto e Mirandola potranno richiedere il rimborso integrale delle mensilità non utilizzate o la conversione dell’abbonamento su altra tratta regionale utilizzata in conseguenza al sisma.
di Carpi. Pare però che le tre principali obiezioni alla scomparsa degli uffici giudiziari – popolazione servita, presenza di un diffuso tessuto industriale, produttività del tribunale stesso – non siano bastate. Secondo il giudice Roberto Cigarini infatti, stando al testo del decreto “questa volta pare non ci sia nulla da fare”. Non demorde invece la carpigiana e parlamentare del Pd Manuela Ghizzoni. “Credo che la partita sia ancora aperta. Da parte di tutti i gruppi parlamentari c’è la volontà di spendersi affinché il Governo individui dei criteri per la soppressione. Una razionalizzazione delle risorse è sicuramente necessaria, ma l’amministrazione della giustizia è troppo importante perché non si agisca con il bisturi, salvaguardando quelle realtà che lo meritano”. Marcello Marchesini
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elle giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 luglio si è svolta, a Carpi, l’undicesima edizione di Collezione Filati, la fiera dei tessuti e dei filati, che segue a ruota la storica Pitti Immagine Filati di Fortezza da Basso. Nell’incantevole cornice di Villa Ascari, 12 studi di rappresentanza e circa 70 aziende di filatura hanno presentato le principali tendenze in fatto di filati per la stagione invernale 20132014. Le imprese produttrici della materia prima per le creazioni di moda segnalano infatti con largo anticipo le proposte e le novità del settore agli operatori del fashion business. “Anche per l’autunno - inverno 2013-2014 - commenta Marco Vicenzi, agente di commercio alla guida dell’organizzazione della fiera, insieme a Alberto Righi - è confermata la grande spinta verso i fili a fantasia oppure con stampe particolari o, ancora, délavé dall’effetto vintage. E questa tendenza l’abbiamo già presentata la scorsa settimana al Pitti Filati che quest’anno è stato molto interessante. Non dispongo ancora di dati precisi, ma la sensazione che un po’ tutti abbiamo avuto è che si è registrata una buona affluenza
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Stabile l’affluenza a Collezione Filati, la fiera carpigiana allestita a Villa Ascari, l’11 e 12 luglio, che conferma la tendenza dei fili fantasia
Il futuro è la ricerca
di buyer, forse ancor più dell’anno scorso e, considerato il particolare momento storico che stiamo vivendo, ciò rappresenta sicuramente un fatto positivo. Anche qui a Carpi possiamo fare un resoconto positivo della rassegna, con oltre un centinaio di clienti pervenuti”. La manifestazione che fino a qualche anno fa si chiamava Idea Filati e si svolgeva nella sede espositiva della palestra di via Ugo Da Carpi, fortunatamente
non ha risentito in maniera incisiva delle conseguenze del terremoto: “noi carpigiani - prosegue Vicenzi - siamo stati abbastanza fortunati da questo punto di vista, mentre alcuni clienti di Cavezzo, Mirandola e Novi si trovano purtroppo in difficoltà e alcuni di loro si stanno spostando proprio nella nostra città. Inoltre i problemi maggiori sono stati avvertiti dalle maglierie piuttosto che dalle imprese di filati, in quanto gran parte del terzismo, tra cui confezionatori e smacchinatori, ha sede nella Bassa modenese”. Alla crisi mondiale e al fenomeno ormai consolidato dell’import dalla Cina si aggiungono quindi anche le conseguenze del violento sciame sismico e, per Vicenzi, è la ricerca la strada da percorrere. “Stiamo andando verso un prodotto carpigiano sempre più alto in termini di qualità e innovazione. Ormai il settore medio sta gradualmente scomparendo. Credo che il nostro presente e le basi per il nostro futuro risiedano nella ricerca e nello studio di filati di prestigio. La ricerca e l’attenzione per i dettagli ci consentiranno, auspicabilmente, di allargarci sempre più anche sui mercati esteri”. Chiara Sorrentino
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rriva anche al Borgogioioso di Carpi una tecnologia destinata a cambiare il nostro modo di fare la spesa. Fa il suo debutto, grazie a Coop Estense, la App Salvatempo, una speciale applicazione per smartphone attraverso la quale soci e consumatori avranno la possibilità di velocizzare la spesa eliminando i tempi di attesa alle casse. Grazie a questa tecnologia - la prima del genere nella grande distribuzione italiana disponibile per i sistemi operativi Ios e Android - è possibile “leggere” in autonomia col proprio telefono i codici a barre dei prodotti acquistati, costruendo così lo scontrino, per poi procedere al pagamento anche in modalità self service, senza bisogno di passare dalla cassa. Questa innovazione può essere considerata come la naturale evoluzione dei servizi Salvatempo e Spesa e via, tecnologie introdotte da Coop per accorciare o eliminare le soste alle casse, attraverso sistemi di self scanning e self check out. “Con questa innovazione – ha commentato Mario Zucchelli, presidente di Coop Estense – la cooperativa conferma ancora una volta il suo continuo impegno nel migliorare i servizi a disposizione di soci e consu-
Arriva anche al Borgogioioso di Carpi una tecnologia destinata a cambiare il nostro modo di fare la spesa. Fa il suo debutto la App Salvatempo, una speciale applicazione per smartphone grazie alla quale soci e consumatori avranno la possibilità di velocizzare la spesa eliminando i tempi di attesa alle casse
La spesa in uno Smartphone!
matori, anche attraverso la sperimentazione di moderne tecnologie e con un’attenzione particolare al tema dei tempi di vita. Siamo con-
sapevoli, infatti, che i ritmi frenetici del vivere quotidiano rendono la spesa un’incombenza da svolgere nel minor tempo possibile. In
alcuni nostri punti vendita le vendite fatte con l’utilizzo del Salvatempo arrivano a superare il 40%. Ed è anche sulla base di questo ap-
prezzamento che abbiamo pensato di offrire una nuova opportunità, soprattutto se si considera che oggi oltre 20 milioni di italiani hanno
in tasca uno smartphone”. Insomma una vera e propria rivoluzione nel nostro modo di fare la spesa, all’insegna della semplicità: basterà scaricare l’applicazione dall’App Store o da Google Play, eseguire la procedura di configurazione, completare la registrazione nei punti vendita abilitati e quindi utilizzarla per effettuare la scansione dei prodotti messi nel carrello e concludere la spesa presso le casse assistite o le postazioni automatiche di pagamento. Il sistema è già attivo a Modena, nell’ipermercato Grandemilia e nel supermercato I Gelsi, e a Carpi nell’ipermercato Borgogioioso.
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al 1° luglio Il Borgogioioso ha un nuovo direttore, il modenese Alberto Lapioli chiamato a guidare il centro commerciale di Carpi, al posto di Guido Lugli che, un anno dopo aver raggiunto l’età pensionabile, ha lasciato l’incarico. “Affronto con entusiasmo e determinazione questa nuova esperienza - ha dichiarato Lapioli - che si pone in linea di continuità con il mio percorso professionale, ben lieto di realizzare le iniziative di promozione e i nuovi investimenti definiti insieme al direttore che mi ha preceduto. In un momento così particolare per il nostro territorio, vorrei esprimere la mia personale vicinanza e quella del Borgo a tutti gli emiliani che tengono
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atteo Giovannini per Elettronica, Andrea Carpino per Informatica, Federico Grassia per Meccanica e Gianluca D’Addese per F.A.S.E., sono i vincitori delle borse di studio Lapam per le tesine d’esame 2012 dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Carpi. Lo ha decretato una giuria composta da rappresentanti del corpo docente della scuola carpigiana, da rappresentanti di Lapam e da imprenditori dei quattro settori esaminati.Complessivamente sono stati di significativo interesse i lavori presentati dagli studenti che hanno spaziato dall’elaborazione di giochi
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Alberto Lapioli è il nuovo direttore del Borgogioioso. Modenese, imprenditore ed esperto delle problematiche del commercio ha già chiari le iniziative e gli investimenti per l’autunno 2012
Anche il Borgo tiene botta Alberto Lapioli
botta”. Dopo il training forzato legato al sisma e alla gestione dell’emer-
genza, Alberto Lapioli inaugura la sua direzione con un piano strutturato di
iniziative: si parte con lo spettacolo delle Olimpiadi che, dal prossimo 27 luglio e fino al 12 agosto, si potranno seguire in diretta sul maxischermo allestito in galleria grazie alla collaborazione con Comet e Sky. A settembre, domenica 16, tradizionale festa di compleanno del Borgogioioso con il concerto degli allievi dell’Istituto musicale paritario Vecchi-Tonelli e la partecipazione dei ragazzi dell’Istituto alberghiero Nazareno di Carpi poi, domenica 30 settembre, appuntamento col grande gioco d’animazione per
Matteo Giovannini, Andrea Carpino, Federico Grassia e Gianluca D’Addese sono i vincitori delle borse di studio Lapam per le tesine d’esame 2012 dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Carpi
Continua l’impegno di Lapam per la scuola elettronici alla realizzazione di una base ritmica per batteria, dalla realizzazione di un software per l’iniziativa di una Banca del tempo alla progettazione di un sistema per l’invio di messaggi criptati via telefono, da elaborati sulla vendemmiatrice automatica alla progettazione di un sistema di sterzata posteriore per veicoli o di un prototipo aerodinamico per un veicolo a idrogeno. I lavori premiati sono stati Re-Drum –Batteria Elet-
tronica (corso di elettronica), Titolatore automatico (corso Fase–chimica ambientale), Banca del tempo online (corso informatica) e Progettazione e realizzazione di un sistema di sterzata posteriore (corso meccanica). Dalla valutazione della giuria hanno poi ricevuto una menzione anche le tesine di Andrea Trentini (Meccanica) e Simone Carani (Informatica). I premi messi a disposizione da Lapam Carpi, del valore di 300
euro ciascuno, saranno consegnati durante una cerimonia pubblica che si terrà a settembre. Anche l’edizione 2012 ha raccolto unanime consenso da parte del corpo docente e degli esperti dell’associazione. In particolare Gilberto Luppi, imprenditore meccanico e presidente di Confartigianato Lapam provinciale, ha sottolineato “il buon livello degli elaborati presentati, in alcuni casi ottimi, a testimonianza
bambini e ragazzi Prendi la patente al centro, una giornata dedicata alla conoscenza e alla messa in pratica, sotto forma di gioco, delle principali regole stradali. Da ottobre a novembre, calendario denso di eventi: Halloween e la degustazione a base di castagne organizzata in occasione di San Martino (11 novembre) dal Nazareno e altri appuntamenti eccezionali, come lo spettacolo di ombre cinese, Shadow Show, dell’artista di fama internazionale Carlo Truzzi e la Festa del libro. Sempre nella seconda parte
del 2012 verranno realizzati alcuni nuovi investimenti che ampliano i servizi del Borgogioioso e rafforzano il numero di buone pratiche sociali e ambientali sul versante dell’illuminazione, con l’installazione di lampade a led che favoriscono un maggior risparmio energetico, della nursery, che verrà rifatta e ampliata con la predisposizione di un angolo allattamento e delle strutture per i diversamente abili, con la realizzazione nella parte esterna di una pensilina coperta di raccordo tra il parcheggio a loro riservato e la rampa esterna.
del valore didattico e formativo dell’istituto carpigiano. Iniziative come questa, di vicinanza tra mondo della scuola e mondo del lavoro sono elementi fondamentali per lo sviluppo di un territorio e, per la nostra associazione, sono ormai un patrimonio irrinunciabile”. Stefano Cestari (in foto) responsabile di Lapam Carpi e la professoressa Angela Mirotti dell’Istituto Itis Da Vinci hanno richiamato l’importanza di aver mantenuto fede agli
impegni presi con i ragazzi per la realizzazione del premio 2012, nonostante le vicende legate al sisma che tanto hanno lasciato il segno nel nostro territorio. “Abbiamo voluto dare un segno di normalità e, allo stesso tempo, lanciare un messaggio di fiducia verso il futuro, quel futuro soprattutto dei nostri giovani, a cui tutte le istituzioni e le realtà sociali devono essere sempre più orientate”.
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Il carpigiano Riccardo Tondelli, da un anno, lavora all’Hard Rock Cafè di Berlino, la città che ha sempre sognato
Berlino: è qui che voglio vivere! I
sogni, si sa, vanno assecondati, soprattutto quando si è giovani e con tanta voglia di mettersi in gioco. Ed è proprio per realizzare un desiderio di vecchia data che il 27enne carpigiano Riccardo Tondelli, con in tasca una laurea in Lingue e Culture Europee e davanti a sé un roseo futuro in banca, volutamente interrotto, nel maggio del 2011 ha spiccato il volo verso la città che ama di più al mondo: Berlino. “Fin da quando ho iniziato a studiare la storia di questa capitale sui banchi di scuola - racconta Riccardo - ne ho immediatamente subito il fascino. Poi nel 2007, forte della mia conoscenza della lingua tedesca, ho deciso di andarvi per la prima volta da solo e da lì sono seguite una serie di visite periodiche fino al mio trasferimento definitivo nella primavera dello scorso anno. La mia permanenza a Berlino avrebbe dovuto terminare lo scorso settembre ma sono ancora qui e, per il momento, non ho nessuna intenzione di andarmene. In ogni angolo della città si respira un’atmosfera affascinante e intrisa di storia, di tradizioni ma anche di modernità. La vita è quella che caratterizza ogni grande città: un pout-pourri di culture e opportunità, ma non per questo si tratta di
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i parte per l’Erasmus principalmente per mettersi alla prova in una realtà nuova rispetto a quella abituale, per dimostrare agli altri, ma soprattutto a se stessi, di essere in grado di farcela. E alla fine se ne torna arricchiti culturalmente e, ancor di più, umanamente, come è accaduto alla carpigiana Valentina Po, classe 1991, diplomatasi due anni fa in Ragioneria con indirizzo linguistico e attualmente iscritta al corso di laurea in Scienze della Cultura a Modena. Valentina perchè hai deciso di intraprendere il progetto Erasmus e come mai la tua scelta è ricaduta su Barcellona? “Ho deciso di partire perché volevo allontanarmi da Carpi e cimentarmi in un’esperienza unica: vivere da sola in una grande città, studiare in un’università straniera, fare nuove amicizie e imparare a essere autonoma. Tutto questo mi è servito per conoscermi meglio e acquisire maggiore sicurezza in me stessa e nelle mie capacità. Per
una città frenetica e caotica. Al contrario, è molto vivibile”. Cambiare da un giorno all’altro le proprie abitudini di vita e lasciare improvvisamente famiglia e amici per trasferirsi a migliaia di chilometri di distanza non è facile, ma oggi con le nuove tecnologie la lontananza è quasi annullata. “Skype e i social network -prosegue Riccardo - mi consentono di sentire e vedere ogni giorno i miei cari e così Carpi è più vicina. Inoltre appena ne ho l’opportunità prendo un aereo per fare un breve ritorno a casa”.
E a Berlino, Riccardo, giovane dall’indole cosmopolita, che parla già fluentemente inglese, tedesco e spagnolo, e che il prossimo mese inizierà un corso di svedese, lavora in uno dei luoghi più stimolanti della città: nel negozio della celebre catena internazionale Hard Rock Cafè. “Ho trovato quasi subito lavoro nel negozio di merchandise dell’Hard Rock Cafè di Berlino. Sostanzialmente mi occupo dell’accoglienza dei clienti, do loro consigli per gli acquisti e mi occupo dell’allestimento e del riassortimento degli stand
espositivi. Inoltre, da alcuni mesi sono anche trainer, ovvero seguo i neoassunti e li avvio alla professione. Mi piace molto lavorare qui. Mi diverto, ascolto buona musica e, soprattutto, ogni giorno conosco tanta gente nuova, proveniente da ogni parte del mondo. Ho davvero la possibilità di parlare tutte le lingue che conosco e talvolta di cimentarmi anche in quelle che ancora non ho studiato! E poi ho l’opportunità di partecipare a eventi coinvolgenti. Proprio ora sto prendendo parte all’Hard Rock Calling: il festival che
ogni anni l’Hard Rock Cafè organizza all’Hyde Park di Londra e in cui si esibiscono grandi artisti tradizionali. Quest’anno è la volta, tra gli altri, di Bruce Springsteen, Paul Simon e Sound Garden. Per ora mi trovo molto bene ma la mia ambizione è di lavorare un giorno in un museo o un’associazione culturale, come responsabile dell’organizzazione e delle pubbliche relazioni e, per tale motivo, sto valutando se iscrivermi a un master o a una laurea di secondo livello che mi fornisca le competenze necessarie”. E a Berlino è
proprio il settore terziario, quello dei servizi e del turismo, a offrire maggiori opportunità di lavoro, mentre la produzione industriale ha i suoi centri propulsori altrove in Germania. “Tuttavia i giovani spiega Riccardo - all’inizio del loro iter professionale riescono a trovare più facilmente un’occupazione, in quanto le aziende ricevono incentivi quando li assumono e qui gli studenti che, oltre a studiare, hanno un nebenjob, cioè un lavoretto dopo le lezioni universitarie, sono più numerosi che in Italia. E poi Berlino è una città stimolante: ogni quartiere è diverso e unico e rievoca un pezzo della sua storia. Ovunque si respira un’aria frizzante, tutti i clienti con cui ogni giorno ho a che fare me lo confermano. Tutte le settimane ci sono numerosi eventi culturali per cui c’è solo l’imbarazzo della scelta e poi è una città ricca di aree verdi: in alcuni angoli del centro sembra di essere in mezzo a un bosco”. Per Riccardo, che attualmente condivide l’appartamento con due coinquilini nella zona ovest della capitale, il prossimo passo è trovare un appartamento tutto suo, ma, soprattutto, continuare a studiare per realizzare il suo sogno professionale. Chiara Sorrentino
La 21enne carpigiana Valentina Po, studentessa presso la Facoltà di Scienze della Cultura a Modena, è rientrata dall’esperienza di Erasmus a Barcellona dove ha vissuto per quattro mesi
Il mio Erasmus a Barcellona
quanto riguarda la scelta della meta, inizialmente ero indecisa tra Parigi e Barcellona, poi però ho optato per la seconda”. Hai trovato Barcellona in linea con le tue aspettative? “Barcellona mi ha sorpresa positivamente. Nutrivo già delle buone aspettative sulla capitale spagnola e devo dire che sono state tutte confermate. Ho conosciuto e vissuto con persone provenienti da tutto il mondo, ho abbattuto pregiudizi e mi sono confrontata con nuove culture. E ciò, oltre a essere fonte di arricchimento personale, è anche inerente agli studi che sto facendo. In questo Barcellona aiuta molto: è una città multietnica, dinamica, viva e pulsante e offre a chi la vive tutto ciò che cerca”. La tua giornata tipo? “La mattina andavo a lezione, poi tornavo a casa e passavo il pomerig-
Valentina Po
gio studiando, scrivendo relazioni per l’università o svagandomi con gli amici. La sera invece uscivo quasi
sempre, a bere qualcosa o a ballare”. Ti piacerebbe vivere o lavorare a Barcellona?
“Penso che lo stile di vita spagnolo non sia molto diverso da quello italiano, per cui lavorare lì non mi
dispiacerebbe. Tuttavia, se dopo aver conseguito la laurea, avessi la possibilità di lavorare all’estero penso che proverei a vivere in un’altra città”. Com’è la vita universitaria? Hai riscontrato delle differenze con l’Italia? “La vita degli universitari di Barcellona è pressoché la stessa di noi italiani. I ragazzi spesso studiano e lavorano per aiutare i genitori con le spese. I ritmi scolastici invece sono diversi: in Spagna hanno molti più compiti durante il periodo di lezione, però l’esame finale è più leggero e l’estate è libera. Gli spagnoli, a differenza degli italiani, sono molto più informati e attivi politicamente. Durante i miei 5 mesi di permanenza a Barcellona ho assistito a numerosi scioperi durante i quali i ragazzi occupavano le facoltà, manifestavano per le strade e a volte Continua a pagina 17
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Libri
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da non perdere!
Piloti nella neve di Alberto Poppi
Un po’ di pazienza non uccide nessuno... a cura di Clarissa Martinelli
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i chiama Piloti nella neve, il libro scritto da Alberto Poppi, edito dalle Edizioni Il Fiorino di Modena che si trova da qualche settimana nelle librerie. Si tratta dell’interessante ricostruzione storica di una pagina drammatica e misteriosa della Seconda guerra mondiale: la scomparsa di un aereo militare italiano, un Savoia Marchetti, con a bordo il generale dell’aviazione Enrico Pezzi e il tenente pilota Giovanni Busacchi, avvenuta nel dicembre del 1942 nei cieli dell’Ucraina, l’allora Unione Sovietica. L’aereo aveva raccolto molti feriti in una ‘sacca’ nella quale si trovavano militari italiani dell’Armir, dopo avere scaricato viveri e medicinali e si apprestava a fare ritorno alla base di Voroscilov. Da quel momento in poi, però, non si seppe più nulla dell’aereo, come se si fosse volatizzato. Abbattuto dalla contraerea russa o inghiottito da una bufera di neve? Mistero. Nessuno seppe o volle indagare e far sapere qualcosa - a guerra finita - al Governo italiano e alle famiglie dei militari scomparsi. Silenzio assoluto soprattutto da parte delle autorità sovietiche che non dettero nessun contributo alla ricerca sia dell’aereo che dei piloti. Lo storico Alberto Poppi dopo aver raccolto materiale documentario relativo al misterioso episodio, attraverso testimonianze raccolte durante una missione italiana in Ucraina e una significativa raccolta di immagini d’epoca, ha dato alle stampe il volume Piloti nella neve. Un libro che aggiunge un contributo, una chiave di lettura in più, per cercare di comprendere uno dei tanti e oscuri episodi che hanno macchiato la seconda guerra mondiale.
Cesare Pradella
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arrivavano persino a scontrarsi con la polizia. Ovviamente sono contraria alla violenza e penso che occorra esprimere le proprie opinioni in modo determinato ma pacifico, però, mi piacerebbe che anche qui in Italia i giovani si interessassero di più alla vita politica del Paese e si attivassero per rivendicare il futuro che meritano. Inoltre, dal punto di vista strettamente funzionale, in generale, gli
edifici che ospitano le principali sedi universitarie spagnole sono più curati e moderni”. Burocrazia, istruzione e lavoro: quali differenze hai riscontrato rispetto all’Italia? “In entrambi i casi gli iter burocratici avrebbero decisamente necessità di essere snelliti. Anche gli orari lavorativi sono più o meno gli stessi, con l’unica eccezione che in Spagna si è molto legati alla “siesta”, per cui dalle 14 alle
clarissa.martinelli@radiobruno.it
Cara Clarissa, io non posso sopportare chi ha la casa agibile e non ci torna. Vado nei matti. Ancora adesso c’è gente che ha una bella casa stabile, che i Vigili del Fuoco han detto che si può abitare, eppure resta fuori. Cosa possiamo fare? Io li offendo quando porto fuori il cane e ne trovo in tenda perché è inaccettabile. Saverio aro Saverio, anche a me danno fastidio tante cose e basterebbe quel che si vede quasi ogni giorno sulle strade (tra chi va a velocità spaventose o telefona alla guida e chi non ha mai imparato a gestire una rotonda o un parcheggio) per auspicare una drastica riduzione degli umani in circolazione. Fondamentalmente
ciascuno di noi ha a cuore il proprio mondo (casa, affetti, amici, parenti) tutto il resto è “altro” quindi, potenzialmente, fastidioso. Accade però che siamo circa in 7 miliardi ad avere colonizzato la Terra, in costante crescita ed espansione. Ecco perché lei ha tutte le ragioni a provare fastidio così come le persone che lei offende hanno tutto il diritto di sentirsi infastidite da lei. Ma dobbiamo provare a convivere sullo stesso lembo di mondo e, in un modo o nell’altro, venirsi incontro, magari anche sbuffando. Io credo che se non si ha il coraggio di rientrare in casa la prima regola debba essere tenere l’area in cui si vive pulita, essere educati e comportarsi con la massima attenzione e rispetto di chiunque. C’è chi si paga l’affitto di camper e roulotte, chi ha trovato
un garage per cucinare e le notti le trascorre in tenda, chi alterna tenda e casa in base alle scossette che avverte. C’è chi è andato a dormire al quarto piano anche il 29 sera, chi non riesce a farsi passare la paura e dice che quando entra in casa “si sente la testa che gira e gli sembra ancora che tutto si muova”. Molti mi hanno scritto di avere paura dell’armadio, perchè si è spostato molto, si è aperto, ha buttato fuori tutto quel che c’era dentro e non riescono più a dormirci vicino. Le reazioni son tante e diverse come lo sono gli esseri umani tra loro e c’è chi ha coraggio e chi meno. Meglio non lasciare che il nervosismo e la tensione prendano il sopravvento e armarsi di pazienza: si parla di terremoto, di danni, ci sono state vittime e feriti. Un po’ di pazienza non uccide nessuno.
16 tutti i negozi sono chiusi”. E dal punto di vista culturale? “Barcellona è una città relativamente moderna rispetto al resto della Spagna, ma i suoi abitanti sono molto attaccati alle loro tradizioni e alle loro feste. Sono persone piuttosto accoglienti e disponibili. In generale direi che non ci sono grosse differenze rispetto all’Italia”. L’esperienza più bella che hai
vissuto durante l’Erasmus? “Il viaggio a Valencia, in occasione del Festival de Las Fallas. Sono andata là con i miei coinquilini e alcuni amici per tre giorni, ed è stato un evento bellissimo”. E adesso che sei tornata quali sono i tuoi progetti più imminenti? “Per ora intendo finire i miei studi e trovare un lavoro per non dover dipendere troppo dai miei genitori”.
In futuro dove ti piacerebbe vivere? “Mi piacerebbe lavorare per un certo periodo di tempo all’estero, per farmi un po’ di esperienza e arricchire il mio curriculum, ma in ogni caso vorrei tornare in Italia, anche se non a Carpi”. Cosa vorresti fare da grande? “Sto ancora cercando la mia strada, spero di trovarla al più presto”. Chiara Sorrentino
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Tempo... di quiz! CRITTOGRAFIA MNEMONICA Frase (8 1’5) Un allenatore a Woodstock Marcello l’hippy Una signora si reca in profumeria: Vorrei un profumo che faccia perdere le staffe a mio marito. Il commesso: Ecco quello giusto per lei. La signora: E’molto sexy? Il commesso: No... è molto, molto costoso!
Sudoku Come si gioca Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.
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18 Ernest Borgnine Ph Roberto Pagliani
Un ricordo di Ernest Borgnine: il carpigiano di stanza a Hollywood, scomparso alcune settimane fa
Il nostro Borgnine
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l ritorno nella sua Carpi di Ernest Borgnine, nel 2002, è uno dei ricordi più gratificanti del nostro lavoro e oggi, a pochi giorni dalla sua morte avvenuta a un’età patriarcale, uno dei più colmi di nostalgia. All’epoca eravamo, rispettivamente, assessore alle Politiche culturali e operatore culturale del Comune: con l’obiettivo di valorizzare l’identità cittadina contemporanea avemmo l’idea di realizzare una rassegna, a cadenza annuale, da dedicare ai figli più illustri della carpigianità. La serie – che sarebbe continuata con Francesco Guccini e Liliana Cavani – non poteva iniziare se non da Borgnine, nato nel 1917 dalla carpigiana contessa Anna Boselli, premio Oscar 1955 come attore protagonista per il film Marty, vita di un timido. Il progetto aveva richiesto un anno di lavoro: infatti, con una lettera datata 6 aprile 2001, il Nostro ci aveva comunicato ufficialmente la sua disponibilità a venire a Carpi, una volta assolti
di Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini quarant’anni di assenza, e a fare i suoi numerosi impegni cinedue chiacchiere all’ombra della matografici. L’iniziativa prese piazza. Dopo un buon bicchiere corpo con la complicità dell’architetto Roberto Festi, curatore di lambrusco un giorno esclamò “A sun a cà!”, e prima di condella mostra e del catalogo Ernest Borgnine. Un carpigiano da gedarsi dal pubblico, al primo appuntamento, disse sornione: Oscar, avendo il suo clou nella “Ah, un’ultima cosa… a voj i settimana tra il 13 e 18 maggio caplett!”. Ma anche uno yankee 2002, quando Ermes – ecco il dall’animo liberal, profondasuo nome di battesimo – inconmente religioso e amante della trò i concittadini in una sala vita e della famiglia: vicino di Congressi gremitissima e, poi, casa del collega, guerrafondaio all’inaugurazione dell’esposiimpenitente, Charlton Heston, zione allestita in Palazzo Pio. La frequentazione dell’attore, in ci raccontò come fosse lontana quei giorni, ci permise di scopri- dalla sua sensibilità la battaglia di quello per la caccia… re un personaggio assai distante Dopo averlo conosciuto di dal tipico stereotipo hollywoodiano, ben disposto ad annullare persona, ci è stato più facile apprezzare la coerenza tra l’uomo da subito le distanze tra sé e e l’attore. Non ci stupì, dunque, l’interlocutore per mettere in primo piano la relazione umana. l’episodio del film 11 settembre 2011, che all’epoca aveva appeSe in scena era costretto a ruoli na finito di girare diretto da Sean da burbero o villain, in realtà in Penn, in cui interpretava un velui emergeva immediato l’imdovo pensionato, dando vita a un printing materno: Ernest era un emiliano di razza, curioso, aper- personaggio toccante: a rivelare una volta di più a tutto tondo la to e gioviale; l’animo radicato professionalità e l’umanità del nella cultura del filôs, si prestò sempre ben volentieri a fermarsi nostro Ernest. Il carpigiano di stanza a Hollywood. con chi lo riconosceva, dopo
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L’aforisma della settimana...
“Il mondo non è uno spettacolo, ma un campo di battaglia”. Giuseppe Mazzini appuntamenti
LaCarpiEstate Il calendario Venerdì 20 luglio Piazzale re Astolfo - ore 21 Mo pensa te Live Show Piazza Garibaldi - ore 21.15 Le madri - rappresentazione teatrale Pronao del Teatro - ore 21.30 La dama della torre Sabato 21 luglio Piazzale Re Astolfo - ore 20 Napoli musica e parole Domenica 22 luglio Piazzale Re Astolfo - ore 20.30 Happy Hour Liga Tribute Piazza Garibaldi - ore 21.30 Proiezione del film Lo spettacolo Colonna sonora live dei Matti per l’inascoltato Lunedì 23 luglio Piazza Garibaldi - ore 21,30 The Pot in concerto Martedì 24 luglio Pronao del Teatro - ore 21 Si fa presto a dire Piazza, laboratorio per bambini Centro sociale Gorizia - ore 21 Serata organizzata dal Cai Piazzale Re Astolfo - ore 21.30 Break Floyd in concerto Migliarina Circolo Menotti - ore 21.30 Faith Gospel Choir in concerto
Venerdì 20 luglio, alle 21.15, in Piazza Garibaldi, rappresentazione teatrale a cura dell’Ordine Francescano Secolare, con il patrocinio della Città di Carpi. Ingresso gratuito
Nel nome della madre...
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o spettacolo Le Madri è messo in scena da una compagnia di circa 20 attori e musici appartenenti all’Ordine Francescano Secolare di alcune fraternità dell’Emilia Romagna. Si tratta di una rappresentazione teatrale che propone il volto di uomini e donne che, provati dalla sofferenza, sono generati a vita nuova grazie all’incontro di madri. I brani narrati sono storie vere, i nomi sono quelli reali: Roberta, Paola, Cristina, Sergio, Renzo e Carla. In ogni frammento della loro storia c’è una madre, intendendo con questo termine colui o colei che si prende cura, che consola, che genera amore, portando alla fede quei figli incontrati nel dolore. Sono i figli e i fratelli che il Signore, ogni giorno, ci mette accanto nel faticoso cammino della vita, perché riusciamo a “perdere” la nostra vita per accogliere quella vera, la vita nuova ricreata dalla presenza del
Signore. Lo spettacolo si apre e si chiude con la narrazione della maternità di Madonna Pica, la madre di San Francesco, che fa da cornice ad altri racconti: dalla donna tradita che guardando il Crocefisso torna a voler vivere per le sue figliolette, alla coppia che decide di non abortire aiutata da Maria Ausiliatrice e dal suo bambino, dalla donna “del tau” che aiuta un giovane gay a ritrovare fiducia nella vita, alla coppia che chiama “madre”la piccola ragazzina eritrea assistita fino alla morte.
Sabato 28 luglio Piazzale re Astolfo - ore 21 Summer Festival Lunedì 30 luglio Piazza Garibaldi - ore 21 Emozioni di Viaggio Piazzale Re Astolfo - ore 21 Stefano Bollani in concerto
La “meditazione teatrale” che si svolge con l’ausilio di strumenti musicali, brani cantati e recitati, aiuta a riflettere sul significato dell’essere Madre, come colei che trae fede dall’amore con cui le è dato di vivere le diverse maternità, solo chi benedice è capace di generare amore portando altri alla fede.
A
Venerdì 3 agosto Pronao del Teatro - ore 21.30 La dama della torre
ArtQuake, l’arte della solidarietà rtQuake, l’Arte della solidarietà è un’iniziativa promossa da Zonta Club International di Reggio Emilia, Accademia di Belle Arti di Bologna e Comune di Reggio Emilia, con la finalità di raccogliere fondi dalla vendita di opere d’arte, per sostenere la ricostruzione dopo il sisma nei tre comuni di Rolo,
Cavezzo e Quistello. Sono già più di 600 gli artisti da tutta Italia che hanno donato proprie opere per partecipare al progetto, che entrano a far parte di una mostra a Reggio, prima di essere poste all’asta per devolverne il ricavato a favore delle popolazioni colpite. La mostra è in programma presso i Chiostri di San Domenico, in via Alighieri 11 a
Reggio, fino al 5 settembre. Le opere vengono esposte con l’indicazione di un’offerta minima d’acquisto, mentre quelle rimaste invendute sarnno oggetto di una lotteria, i cui biglietti vengono venduti al prezzo di 50 euro, il 5 settembre. Tutto il ricavato verrà interamente e direttamente messo nelle mani dei sindaci dei tre comuni.
Al via la vendita dei biglietti per assistere al concerto di Stefano Bollani
Ridiam vita al Teatro Comunale di Carpi Lo spettacolo (ingresso 10 euro) si terrà il 30 luglio in piazzale Re Astolfo. Stefano Bollani
Sabato 4 agosto Piazzale Re Astolfo - ore 21.30 Sempre Noi in concerto Lunedì 6 agosto Piazza Garibaldi ore 21.30 Emozioni di Viaggio Martedì 7 agosto Pronao del Teatro - ore 21.30 Presentazione del libro Walter e io di Simone Annichiarico
Tenera è la notte Carpi – Area Stadio
Ingresso Via Ugo da Carpi, 27/B Inizio proiezioni: 21.30 Venerdì 20 The Lady - L’amore per la libertà Di Luc Besson Sabato 21 Romanzo di una strage Di Marco Tullio Giordana
Giovedì 26 luglio Piazzale Re Astolfo - ore 21 Incantarci
Domenica 22 Dark Shadows Di Tim Burton
Pronao del Teatro - ore 21.30 La dama della torre
Venerdì 27 luglio Pronao del Teatro - ore 21.30 La dama della torre
Mercoledì 1° agosto San Marino Piazza Gasparini - ore 21.30 L’Elisir d’Amore spettacolo di burattini Giovedì 2 agosto Pronao del Teatro - ore 21.30 La dama della torre
Cortile Campo sportivo - ore 21.30 Le Beatrici. Reading musicale
Piazza Garibaldi - ore 21.30 Honolulu Swing in concerto
Martedì 31 luglio Migliarina Circolo Menotti - ore 21.30 BBC Ajna in concerto
A Reggio presso i Chiostri di San Domenico fino al 5 settembre è in programma una mostra di opere d’arte la cui vendita è finalizzata a sostenere la ricostruzione di Rolo, Cavezzo e Quistello
Mercoledì 25 luglio Piazzale Re Astolfo - ore 21.30 Concerto della buona Ri-Nascita
Budrione Circolo Rinascita - ore 21.30 Duo Sconcerto. Il mondo del caffè concerto e del varietà
appuntamenti
I
l pianista Stefano Bollani si esibirà lunedì 30 luglio in piazzale Re Astolfo nell’ambito della rassegna LaCarpiEstate, a sostegno dei restauri del Teatro Comunale danneggiato dal sisma. I biglietti si possono acquistare on-line (posto unico 10 euro) cliccando sull’indirizzo internet www.vivaticket. it oppure su www.carpidiem. it/teatrocomunale. Dal 21 luglio
funzionerà poi un punto vendita dei biglietti presso la Biblioteca multimediale Loria (orario 1013/17-20 dal martedì al sabato). Nel giorno dello spettacolo la biglietteria sarà invece in piazzale Re Astolfo, e sarà aperta dalle ore 18 in poi. Il concerto di Bollani è inserito come evento straordinario all’interno di Mundus, il festival aperto alle musiche del mondo intero,
che coinvolge le province di Reggio e di Modena. L’appuntamento del 30 luglio è stato reso possibile proprio grazie alla grande disponibilità e amicizia che il pianista milanese, l’Ater, l’Associazione dei Teatri dell’Emilia Romagna, Pro Music, la Casa Musicale del Rio e Vivaticket hanno voluto rinnovare nei riguardi del Teatro Comunale di Carpi.
Lunedì 23 I giorni della vendemmia Di Marco Righi Martedì 24 Il primo uomo Di Gianni Amelio Mercoledì 25 Diaz Di Daniele Vicari Giovedì 26 E ora dove andiamo? Di Nadine Labaki
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l Carpi 2012/2013 è già un cantiere in opera. Il ritiro di Montese si è popolato nella serata di Mercoledì 18. Questa l’agenda: Giovedì 19 i primi allenamenti agli ordini del duo Tacchini-Cioffi, intenzionati a dirigere una fitta collana di doppie sedute (carichi atletici al mattino, tattica al pomeriggio). Mercoledì 25 la prima sgambata vera, a Carpineti, contro il Sassuolo. Nel weekend successivo (28 o 29), la seconda amichevole contro la Selezione Disoccupati AIC. Nei primi giorni d’Agosto, il rientro in città per preparare il debutto ufficiale in TIM CUP (Domenica 5). La conferenza di apertura lavori ha chiarito alcuni aspetti importanti. Sarà una regata di transizione, di semplice complessità. Paradossalmente non esiste nemmeno l’obiettivo tecnico. L’anomalia del campionato senza retrocessione offre un comodo paracadute ad una squadra programmata per sopravvivere. La mission è riacquisire punti fermi. C’è sostanzialmente un anno di tempo per riuscirci. Sta nascendo un triangolo nuovo. Ridimensio-
Calcio – Il Carpi 2012/2013 è già al lavoro nel ritiro di Montese
carpi 2012/2013
Si riparte
LA ROSA Sorpresa: c’è Kabine
Giuntoli lavora in silenzio per completare la rosa. Dopo Lollini e Kabine, possibile anche il ritorno di Ferretti. Il sogno resta Rachid Arma. Lega Pro verso la mezza riforma: Prima Divisione senza retrocessioni. Da sinistra Tarabini, Caliumi e Giuntoli
Da sinistra Cioffi, Giuntoli e Tacchini
Lo staff tecnico
Con il rientro a sorpresa di Kabine salgono a 8 i reduci della passata stagione chiamati a costituire l’ossatura del nuovo Carpi. Sono 18 i giocatori partiti per il ritiro di Montese, più i gioielli precari Memushaj e Concas (con le valigie pronte per Benevento) e 6 baby in prova. Quattro i cavalli di ritorno: Dascoli, Obeng, Cortesi e Pietribiasi. Quest’ultimo è in cerca di sistemazione, e non rimarrà in biancorosso. Questo l’elenco (in maiuscolo i nuovi). PORTIERI: SPORTIELLO (’92, dal Poggibonsi via Atalanta), GUERCI (’93, dal Pavia). DIFENSORI: Lollini (‘86), Poli (‘89), Dascoli (’90, fine prestito Gavorrano), NOCERINO (’92, dall’Arzanese), SPEROTTO (’92, dalla Reggiana via Torino), GAGLIOLO (’90, dalla Pro Imperia). CENTROCAMPISTI: Perini (‘85), Potenza (’86), Di Gaudio (’89), Pasciuti (‘89), Cenetti (‘89), Obeng (’86, fine prestito Santarcangelo), Cortesi (’92, fine prestito Foggia). ATTACCANTI: Kabine (‘84), Pietribiasi (‘85), MASCOLO (’92, dall’Arzanese). AGGREGATI: Darraji (’94, portiere), Leoni (’94, portiere); Ferri (’94, difensore); Bellotti (’93, centrocampista), Dominque (’93, centrocampista), Pavarotti (’95, centrocampista).
LO STAFF TECNICO Tra i preparatori anche l’olimpionico Nuti
nato finchè si vuole, ma tutt’altro che dimesso. Il primo vertice è la società, alla ricerca di pubblico, affezione, appoggi. E di un uomo nuovo, Gianguido Tarabini, con cui sperimenterà una convivenza virtuosa finalizzata al matrimonio. Il secondo vertice è lo spogliatoio privato dei cardini ma anche confermato in buona parte. L’ossatura è blocco solido e brillante. Andrà rimotivato, e spinto ad accompagnare le giovani novità dentro un progetto che non ha orizzonti immediati, solo speranze. è un’area tecnica che riparte nuovamente da Giuntoli. Avrebbe tutte le ragioni per essere il più demotivato della truppa. Invece è più carico di prima. Ha perso due volte la B. Una sul campo, l’altra contro Caliendo. Rimane a ricostruire per riconoscenza, ma anche per salvare sé stesso. Il risultato di questa stagione è fondamentale per salvare il lavoro del triennio precedente. Deve dimostrare al mondo del calcio di saperci stare anche senza Bonacini. Sta operando in silenzio, a suo modo, esasperando quei raid pirateschi con ha spesso saccheggiato prima della concorrenza tesori sconosciuti o dimenticati. Pretende omertà da tutti, non fa filtrare spifferi. Non ha soldi, solo idee, intuizioni e metodo. Ogni giornale che pubblica un nome lievita attenzione e prezzi. Dunque lo esclude dalla trattativa. Ha un piano, e lo sta rispettando. Sta chiudendo tutte le cessioni pregiate entro i termini previsti. Dopo De Paola (Carrarese) e Laurini (metà all’Empoli per 250mila Euro), manderà il pacchetto Concas-Memushaj a Benevento
(operazione da circa 400milaEuro). Un piccolo scaglione del tesoretto è già stato investito sulla difesa: Nocerino, Gagliolo, Sperotto, la conferma di Poli, il rinnovo di Lollini, più l’interessantissimo
portiere Sportiello su cui l’Atalanta punta moltissimo e ne ha mediato l’operazione. Mancano altri due tasselli, verosimilmente “under” spendibili a minutaggio: un centrale (Cane del Genoa, o il prestito-bis di
Terigi) e un laterale (piace moltissimo Letizia dell’Aversa Normanna, già avversario biancorosso con la maglia del Pianura). Il centrocampo è quasi completo. Manca un po’ di fantasia incosciente. Può portarla
LEGA PRO 2012/2013
LE DATE
Tra due settimane gironi e calendari Il varo ufficiale della stagione 2012/2013 è il direttivo di Lega Pro in programma agli inizi della prossima settimana. Ovvero, immediatamente dopo le decisioni del Consiglio Federale del 19 Luglio che ha valutato le posizioni delle 9 squadre attualmente iscritte con riserva (6 di Prima Divisione: Andria, Como, Treviso, Prato, Sorrento, SudTirol; 3 di Seconda: Valle D’Aosta, Hinterreggio, Campobasso). Con gli organici completi (a meno di eventuali ricorsi successivi), dalla riunione dell’esecutivo uscirà un’ipotesi di lavoro sull’inevitabile ristrutturazione dei tornei. La compilazione dei calendari è prevista il 9 Agosto. I gironi saranno notificati qualche giorno prima. La Coppa Italia Lega Pro parte il 19 Agosto. Viceversa, il 5 Agosto comincia la TIM CUP (primo turno secco) a cui il Carpi parteciperà per meriti sportivi acquisiti nella stagione 2011/2012. I campionati prendono il via Domenica 2 Settembre. E.G.
LE NOVITA’
Minutaggio “under”: in quota i classe ’92, ’91 e ’90 Tra le decisioni attese nella prossima riunione vi è quella legata al nuovo format regolamentare per la distribuzione degli emolumenti federali per la valorizzazione dei giovani. Per accedervi la condizione necessaria è una sola: schierare per 90’ minimo 2 giocatori nati dal 1 gennaio 1992 in poi (italiani, e a libro paga della società almeno per la parte netta dello stipendio) per tutto l’arco del campionato (compresi gli ultimi 4 turni, che tuttavia sono esclusi dal conteggio), fatto salvo 3 giornate di deroga. Contribuiscono al conteggio anche i giocatori nati nel ‘91 e nel ’90, con pesi minoritari (rispettivamente 80% e 60%). Oltre al minutaggio complessivo, il premio finale terrà conto anche del piazzamento in classifica. È su questo moltiplicatore che la Lega Pro è chiamata a pronunciarsi in modo più consistente rispetto alle ultime stagioni, almeno per rendere più interessante un campionato che quasi certamente non prevederà retrocessioni. E.G.
LA SITUAZIONE A rischio in 6
Avendo rinunciato al ricorso, Foggia, Siracusa e Spal sono dichiarate estinte e si aggiungono a Pergocrema, Taranto, Triestina, Giulianova e Piacenza che avevano precedentemente evitato all’iscrizione. Al momento di andare in stampa sono dunque 69 le squadre ammesse al prossimo campionato di Lega Pro (32 in Prima Divisione, 37 in Seconda), 9 delle quali con riserva. Tre di queste (Valle d’Aosta, Sorrento e Hinterreggio) hanno risolto per tempo i problemi evidenziati dalla Co.Vi.Soc., consegnando le corrette documentazioni sull’impianto di gioco. Restano in bilico le posizioni di Andria, Campobasso, Como, Treviso (problemi economici) e Prato (stadio non a norma). E.G.
LO SCENARIO
C1 “franca”, C2 “ghigliottina” Molto probabilmente il numero di squadre scenderà sotto la quota 66. Ma la riforma radicale secondo modello unico, senza Divisioni, verrà comunque procrastinata all’anno prossimo. Non ci sono i margini temporali per ridiscutere la disparità economica tra le garanzie fidejussorie già depositate dalle squadre di Prima (600mila Euro), e Seconda (la metà: 300mila Euro). Nasceranno così due campionati anomali. Due raggruppamenti di C1 ridotti a 16 squadre e “franchi”, cioè senza retrocessioni. Più due tornei di C2 con formula “ghigliottina”. Cioè senza promozioni, e con ben 18 retrocessioni nei Dilettanti (9 per girone). E.G.
Team manager: Roberto Canepa; Allenatore: Daniele Tacchini; Vice allenatore: Gabriele Cioffi; Collaboratori tecnici: Giandomenico Costi e Gianluca Garzon; Preparatore dei portieri: Roberto Perrone; Preparatori atletici: Andrea Nuti e Emanuele Palazzi; Responsabile sanitario: dott. Giampiero Patrizi; Fisioterapia e riabilitazione: Centro Waddan (Modena).
una scommessa intrigante: il talentuoso albanese Kabashi, giovanissimo, classe ’94, scuola Empoli, cartellino Juve. Serve un mediano di lotta e semplificazione, complementare a Perini, meno fisico ma più esperto di Obeng. L’identikit porta a Cinelli, l’ultima stagione a Pavia, attualmente in esubero alla Lazio che ne ha risolto la compartecipazione col Sassuolo. L’altro nome è Orlando (’93, Paganese, richiestissimo). Le ultime mosse riguardano l’attacco. Oggi è il reparto più vuoto, nonostante il ritorno a sorpresa di Kabine (tagliato dal Napoli) e l’ingaggio del guizzante Mascolo (’92). Sono le seconde scelte. Le prime arriveranno più avanti, coi saldi di Ferragosto. La rifirma di Ferretti è molto probabile, ma non ancora imminente: lo Spezia dovrà abbassare le pretese. Il colpo finale sarà un vecchio amore, sposo promesso: Rachid Arma. In Gennaio ha dato la parola a Giuntoli ed è intenzionato a mantenerla. Il fallimento della Spal però complica di nuovo tutto, perché è stato ratificato entro l’inizio della stagione regolare. Perciò azzera l’esito delle buste. Il cartellino del giocatore torna interamente al Vicenza, che adesso chiede adeguato conguaglio economico per liberarlo. Sarà una trattativa lunga e paziente. Sulla quale, comunque, alla fine, peserà la volontà del giocatore. Enrico Gualtieri
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Sette, l’inserto del Corriere della Sera di venerdì 13 luglio, ha dedicato la copertina al campione di nuoto carpigiano, Gregorio Paltrinieri, intervistato all’interno di uno speciale sulle Olimpiadi di Londra
“Da qualche parte nasconde le branchie”
S
ette, l’inserto del Corriere della Sera di venerdì 13 luglio, ha dedicato la copertina al campione di nuoto carpigiano, Gregorio Paltrinieri, intervistato all’interno di uno speciale sulle Olimpiadi di Londra. Nuotando in mare sono arrivato a Londra è questo il titolo dell’articolo redatto dal giornalista Stefano Rodi che ha tracciato un bel ritratto del nuotatore diciassettenne, uno degli azzurri più giovani nella storia delle Olimpiadi, medaglia d’oro agli Europei nei 1.500 stile libero lo scorso 23 maggio, con il terzo miglior tempo del 2012: 14’48”92. “E’ nato in acqua - si legge su Sette - a tre mesi i primi corsi di acquaticità e lì ha imparato a muoversi, molto prima che sulla terra. Da qualche parte deve avere le branchie. Suo padre, Luca, che è stato nuotatore agonista di buon livello ed è stato l’allenatore di Gregorio per un anno, gestisce la piscina di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, e lì Gregorio ha fatto le prime bracciate... “Tutti gli anni quando eravamo in
vacanza al mare, io e mio padre abbiamo sempre fatto gare tra noi due. Era un divertimento assoluto per me”... Gregorio che, a differenza di tanti altri campioni, ama nuotare in mare, è partito dai 25 rana per approdare poi ai 1.500 stile libero, la distanza più lunga che si nuota in vasca, dove si vince con lo stile più che con la potenza. “Io non ho cambio di ritmo - ha confidato Greg al giornalista - perché non riesco a sfruttare bene la spinta di gambe. Nei 1.500 arrivi sempre alla parte finale, con le braccia che hanno perso forza e cominciano a fare male. Chi in quella fase riesce a inserire bene la gambata, di solito, va via rispetto agli altri. La mia tattica quindi è quella di andare via prima e staccare tutti. Alla fine, ovviamente, subisco il loro attacco ma se ho preso un vantaggio sufficiente, ce la posso fare”. E ora che l’avventura londinese è alle porte non ci resta che fare il tifo per il nostro Greg: che nuoti sempre più lontano! E, naturalmente, più veloce!
Gruppo Colombofilo Terre d’Argine
Gli arrivi
Il 15 luglio da Vasto sono stati lanciati 345 colombi. Classifica arrivi: Massimo Michelini – Soliera Bergamini e Michelini – Soliera Baraldi e Messina– Soliera Gianpaolo Cozza – Sorbara Gabriele Bazzi - Soliera Luigi Busoli – Soliera Germano Sternieri - Soliera Giorgio Luppi – Balzo-Bruino Martinelli e Bulgarelli - Sorbara Giuliano Amedei - Soliera Lauro Vellani – Sorbara Luigi e Piero Pivanti - Balzo-Bruino Bozzoli-Dallari - Rinascita Gilio Loschi – Rinascita Sergio Pellacani - Sorbara Benito Sala - Rinascita Il 15 luglio da Porto Recanati sono stati lanciati 397 colombi. Classifica arrivi: Giorgio Luppi – Balzo-Bruino Giuliano Amedei - Soliera Lauro Vellani – Sorbara Ones Bononi – Sorbara Gianpaolo Cozza – Sorbara Germano Sternieri - Soliera Bergamini e Michelini – Soliera Massimo Michelini – Soliera Martinelli e Bulgarelli - Sorbara Luigi Busoli – Soliera Loschi G.F. F. - Dorando Pietri Leonardo Guaitoli - Soliera Fernando Marchesini - Soliera Sergio Pellacani - Sorbara Baraldi e Messina– Soliera Gabriele Bazzi - Soliera
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Quasi completo l’organico dell’Universal Volley Modena che verrà messo a disposizione del nuovo coach Cuello nella stagione 2012/13. Dopo gli ingaggi della palleggiatrice Alisha Glass e della schiacciatrice Dora Horvath, il direttore sportivo ha messo a segno un altro colpo assicurandosi le prestazioni di Natalia Brussa
Non chiamatela solo vice Aguero! S ta per essere completato l’organico dell’Universal Volley Modena che verrà messo a disposizione del nuovo coach Cuello, nella stagione 2012/13. Dopo gli ingaggi della palleggiatrice americana Alisha Glass e della schiacciatrice ungherese Dora Horvath, il direttore sportivo Davide Astarita ha messo a segno un altro colpo assicurandosi le prestazioni di Natalia Brussa, opposto italo-argentino che rivestirà il ruolo di vice Tai Aguero, ma non solo. La giocatrice, nata a Santa Fè nel 1985 e alta 188cm, ha firmato un contratto annuale dopo aver concluso l’esperienza in A2 a Santa Croce e si candida a essere anche un’utile alternativa per il reparto di posto quattro, grazie alla sua grande duttilità. Natalia potrà essere utilizzata, considerato il suo passaporto, come giocatrice italiana e quindi consentirà
Natalia Brussa al centro e sotto
alla società di completare la squadra senza particolari problemi o apprensioni legati al regolamento che obbliga ad avere in campo, in ogni momento del match, almeno tre atlete italiane su sette, libero compreso. La Brussaè arrivata in Italia nella stagione 2003/04
vestendo la maglia di Forlì. La parentesi più importante dell’avventura tuttora in corso nel nostro Paese, però, sono i due anni a Pesaro, dal 2007 al 2009, nei quali arrivano due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Cev e una Supercoppa Italiana. Successivamente, una
stagione a Parma, prima del trasferimento a Piacenza e, nell’ultima annata, Santa Croce in A2, dove Natalia si rivela una delle migliori giocatrici del campionato chiudendo al quarto posto nella classifica dei punti
realizzati avendo, oltretutto, disputato meno set rispetto alle tre giocatrici che la precedono. “Non sarà soltanto la vice Aguero – spiega lo stesso Ds Astarita - Natalia ha grandi doti e lo ha sempre dimostrato, ci siamo assicurati una giocatrice valida e soprattutto molto duttile. Nasce come opposta ma ha le qualità e capacità per giocare anche come ‘posto 4’ e questo agevolerà il nostro allenatore che potrà contare su un attaccante in più. Natalia gioca con passaporto italiano, pertanto è la giocatrice ideale da affiancare a Tai Aguero permettendo cambi senza l’obbligo di controllare il numero di italiane in campo. Siamo molto soddisfatti di questo acquisto, i suoi 27 anni e
188 centimetri corrispondono esattamente alle necessità che avevamo. Non dimentichiamo che la scorsa stagione è stata disputata senza un opposto e quindi Tai è stata costretta sempre agli straordinari. Quest’anno con la coppa europea e i numerosi impegni ai quali vogliamo presentarci sempre da protagonisti ci saranno sicuramente molte occasioni per lei. Abbiamo parlato con lei e l’allenatore: lui ha una visione della squadra ‘a tutto tondo’ quindi non ci saranno titolari e riserve, bensì tante giocatrici con qualità diverse che devono giocare per Modena! Si riforma una coppia affiatata, quindi, come quella tra Nati e Francy Mari, fidanzate dei due beacher Riccardo Fenili e Riccardo Giumelli. Sicuramente farà bene all’armonia del gruppo avere già un’intesa all’interno della squadra”. Andrea Lolli
cec - pallavolo maschile
A
rriva un altro pezzo del puzzle che comporrà la nuova Cec: da Modena ecco Luca Bigarelli, giovane opposto ma anche schiacciatore reduce da una grande stagione di B2 con la maglia di Sassuolo. Classe 1991, 197 cm, Bigarelli è cresciuto con la maglia dell’Fb Soliera prima di trasferirsi all’Anderlini Modena, con la quale ha disputato due tornei di B2 e uno vittorioso di C oltre a tre Junior League nelle quali ha sempre raggiunto le fasi finali. “Sono davvero felice di questa opportunità”, ha commentato il giocatore. “Sono giovane e dopo alcune esperienze di B2 credo sia il momento giusto per provare il salto di categoria. Con i coach
Bigarelli veste biancoblu Luca Bigarelli
Confermati Lirutti, De Marco e Trentin
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opo i due colpi in entrata di Astolfi e Lancellotti, Universal Pallavolo comunica di aver rinnovato gli accordi di collaborazione con Kristian Lirutti, Massimo De Marco e Manuel Trentin. Per lo schiacciatore romano e il libero veneto sarà la terza sta-
gione consecutiva in maglia Cec, mentre per il capitano la seconda. “Sono tre giocatori importanti per noi – dice il ds Paolo Michelini – che hanno dato tanto senza mai risparmiarsi. La classe di Lirutti è sotto gli occhi di tutti, è importante per noi poter fare ancora affidamento sulla sua
esperienza e il suo talento, mentre De Marco e Trentin sono delle colonne portanti della nostra squadra: ragazzi seri e ottimi giocatori che hanno dimostrato il proprio valore dentro e fuori dal campo. Con le loro conferme la Cec avrà ancora l’anima dell’ultima stagione”.
Pivetti campione d’Italia di Beach Volley
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rande impresa del biancoblu Samuele Pivetti, che in un’estate magica per i colori carpigiani sale sul trono italiano del beach volley Under 18. Piv ha infatti trionfato al Trofeo delle Regioni andato in scena da venerdì 13 a domenica 15 sulla sabbia di Cesenatico, dove si sono contese il titolo tricolore 21 coppie in rappresentanza di ogni regione italiana. E alla fine, dopo una maratona di nove partite, hanno trionfato gli emiliani Pivetti e Querzani, che nell’indoor milita nelle fila della Robur Ravenna come palleggiatore. Samuele e il collega hanno sconfitto in finale la coppia laziale (2-0), mentre prima si erano imposti 2-0 in semifinale sulle Marche. Un cammino folgorante che era iniziato con una vittoria (contro il Veneto) e una sconfitta (Toscana) nel gironcino a tre di qualificazione, proseguito quindi con il 2-0 all’Alto Adige e quindi la sconfitta 2-0 con il Lazio che ha spedito i due emiliani nel tabellone perdenti: lì, le vittorie su Toscana, Puglia e Piemonte hanno poi aperto le porte delle semifinali. “Sono contentissimo di questa vittoria – racconta Piv – non eravamo certo i favoriti, anzi eravamo al via solo perchè l’Emilia Romagna in qualità di regione ospitante aveva diritto a portare due coppie. Per questo è una vittoria ancor più bella”.
Benedetti e Tommasini sono cresciuto, ora dovrò mettere a frutto quanto imparato in un campionato durissimo come la B1. Non vedo l’ora di iniziare”. In questi anni, Bigarelli – nato schiacciatore di banda – ha imparato il “mestiere” dell’opposto, ruolo per cui è stato scelto dal ds Paolo Michelini: “Già con l’Anderlini avevo giocato da opposto quando Hendriks (ex biancoblu) si infortunò, ma è stato a Sassuolo nell’ultima stagione che ho davvero cambiato ruolo. Mi sono trovato bene e credo di aver reso in quella posizione, quella in cui mi voglio specializzare perchè a 21 anni devo specializzarmi in un ruolo preciso”. Quello di opposto della Cec. Samuele Pivetti
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